NEWS:

martedì 7 maggio 2024
“Si curi chi può”: salute pubblica, diritto negato. Adoc contro la povertà sanitaria

Report di Adoc ed Eures sullo stato di salute della sanità pubblica in Italia. Nel 2027, solo il 6,2% del Pil per la spesa pubblica: è il minimo storico. Gli infermieri nel sistema sanitario nazionale sono il 25% in meno rispetto alla media Ue
L’Italia è i Paese europeo che investe di meno nella sanità pubblica. Il rischio è che “si curi chi può”. A metterlo in evidenza sono Adoc ed Eures, nel rapporto “Sanità pubblica e tutela della salute”, appena pubblicato. Il progressivo disimpegno dello Stato italiano è certificato dalla riduzione della spesa sanitaria in termini reali, in flessione del 3,7% tra il 2021 e il 2022 e dello 0,8% rispetto al valore del 2020 (anno base 2015). Le previsioni di spesa riportate nel Def evidenziano un calo dell’incidenza della spesa sanitaria sul Pil. che nel 2027 toccherà il minimo storico degli ultimi 15 anni: il 6,2%.

Leggi: Redattore Sociale, 07/05/2024


martedì 7 maggio 2024
Anziani, l’innovazione della residenzialità “a tempo”

La cooperativa sociale La Meridiana apre a Monza “Residenza 20”, un servizio di sollievo che accoglierà 20 anziani per soggiorni temporanei. Giusto il tempo per ricostruire, a casa, un setting appropriato. Può essere un modello per il futuro? In dialogo con il direttore, Fulvio Sanvito – di Luca Iacovone
Basta una frattura, un ricovero ospedaliero prolungato, un evento non gestibile temporaneamente al domicilio a segnare improvvisamente la vita di un anziano e della sua famiglia. In queste situazioni occorre ripensare velocemente tutto il setting di cura, coinvolgere nuovo personale socio-sanitario, reperire rapidamente attrezzature ed ausili indispensabili. In quei momenti la scelta tra residenzialità e domicilio può essere drammatica. A meno che la rsa sia strutturalmente pensata come soluzione ponte, che aiuta e accompagna la famiglia a gestire il rientro a domicilio dell’anziano.
È il caso di Residenza 20, a Monza, la nuova rsa che si aggiunge alla rete dei servizi della cooperativa La Meridiana. È strutturata per fornire un servizio di ricovero temporaneo di minimo 20 giorni ed è dedicata a persone anziane che necessitano di recuperare le proprie abilità psicomotorie dopo un periodo di particolare fatica, prima di rientrare presso il proprio domicilio, consentendo di conservare la propria quotidianità e socialità.

Leggi: Vita, 07/05/2024


lunedì 6 maggio 2024
Decreto liste d’attesa. Snami: “Gli errori di programmazione ricadranno sui medici e pazienti”

Il possibile taglio del 20% delle prescrizioni mediche “può diventare una toppa peggiore del buco e il persistere in questa direzione porterà a consegnare di fatto il sistema sanitario al privato, mettendo a serio rischio la qualità dell’assistenza medica e lasciando una moltitudine di pazienti in balia di se stessi” commenta Testa presidente del sindacato
“Il percorso riflette un’errata programmazione che ora si cerca di scaricare sulle spalle dei medici, in particolare i medici di medicina generale”
Angelo Testa, presidente nazionale Snami interviene nuovamente sul decreto liste d’attesa in cui si paventa un taglio del 20% delle prescrizioni mediche.
“Il cittadino ha il sacrosanto diritto di ricevere le cure di cui necessita, senza essere ostacolato da tagli indiscriminati alle prescrizioni mediche. Limitare la possibilità di richiedere esami e consulenze non solo compromette la salute dei cittadini, ma mina anche la fiducia nel sistema sanitario nazionale.
Il taglio alle prescrizioni può diventare una toppa peggiore del buco -conclude il leader dello Snami – ed il persistere in questa direzione porterà a consegnare di fatto il sistema sanitario al privato, mettendo a serio rischio la qualità dell’assistenza medica e lasciando una moltitudine di pazienti in balia di se stessi.”

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/05/2024


venerdì 3 maggio 2024
Non autosufficienza: una riforma in fieri?

Intervista a Cristiano Gori – A cura di La Redazione di Welforum.it
Abbiamo chiesto a Cristiano Gori, consulente scientifico di Welforum.it nonché coordinatore del “Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza”, un’ampia coalizione sociale che raggruppa sessanta realtà associative, una valutazione complessiva sull’esito della riforma sulla non autosufficienza (decreto legislativo 29/2024). Il dialogo ha consentito di affrontare elementi relativi al percorso decisionale che hanno accompagnato il processo di riforma negli ultimi due anni, per giungere a un risultato finale che molti giudicano deludente, comunque inferiore alle aspettative.
Perché il Patto parla di riforma rinviata?
Attesa da un quarto di secolo, la prima riforma nazionale dell’assistenza agli anziani avrebbe dovuto prevedere il complessivo riordino del settore. Con questo scopo, nel 2021, avevamo proposto di inserirla nel PNRR, come poi effettivamente accadde. La Legge Delega (33/2023), contenente i criteri generali per la definizione della riforma, disegnava in effetti un progetto di innovazione completo e condivisibile. Invece, il recente Decreto Attuativo (29/2024), in teoria chiamato a tradurre i criteri della Delega in indicazioni operative, li ha seguiti in modo molto parziale e ha nettamente ridimensionato lo sforzo trasformativo.
Ecco, allora, il paradosso della riforma: approvata in via definitiva, sul piano formale, e rinviata a tempi migliori, su quello sostanziale. Si potrebbe dire che la riforma è stata introdotta nel 2023 (approvazione della Legge Delega) e rinviata nel 2024 (approvazione del Decreto attuativo).

Leggi: Welforum, 03/05/2024


martedì 30 aprile 2024
Decreto liste di attesa. Snami: “Tagli alle prescrizioni? No, tagli alla salute”

“Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro. Vogliamo misure organizzative e non punitive che risolvano le liste di attesa, incidano sull’appropriatezza prescrittiva e diano assistenza ai cittadini”
“Il decreto per tagliare le prescrizioni del 20% è un taglio alla salute dei cittadini italiani ed il nostro sindacato non ci sta”.
Così Angelo Testa, Presidente nazionale Snami.
“La colpa delle prescrizioni va ricercata nelle liste di attesa che non fanno altro che aumentare le richieste prescrittive del privato che poi si abbattono nel pubblico, in particolare sui medici di famiglia. Se si volesse risolvere davvero le lungaggini delle liste si permetterebbe agli specialisti di svolgere la libera professione solo dopo aver esaurito le stesse” continua Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami.
“Quante sono le prescrizioni fatte in autonomia dai medici di famiglia e quante su suggerimento degli specialisti? – aggiunge Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami – Se non abbiamo i dati a disposizione non possiamo procedere con tagli erga omnes che colpiscono la buona pratica medica e penalizzano i cittadini”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/04/2024


DALLE REGIONI:

martedì 7 maggio 2024
Una regione un po’ anziana – di Carlo Lo Re

Il problema di un Sud con poca occupazione e scarsa qualità dei servizi È mecessario investire in strutture sanitarie d’eccellenza. Per Domenico Arena (Aris Sicilia): «Nessuna crescita senza professionalità a sufficienza»
Undicesima puntata dell’inchiesta di Milano Finanza Sicilia sulle prospettive economiche della regione nel 2024. Interviste a imprenditori, rappresentanti di categoria e professionisti sui possibili scenari. La parola oggi a Domenico Arena, presidente di Aris Sicilia (l’Associazione nazionale delle strutture socio-sanitarie cattoliche/onlus che contempla colossi sanitari quali il Fatebenefratelli di Milano o il Policlinico «Gemelli» di Roma o, in regione, l’Oasi di Troina).
Il profilo
Siciliano di Messina, classe 1968, Domenico Arena è dunque il presidente di Aris Sicilia (fa parte anche del board nazionale). Responsabile italiano del settore RSA e strutture socio-sanitarie di Aris, è presidente del cda di Ssr a Messina e siede nel cda di Sisifo. Dal 2004 ricopre ruoli nazionali di rilievo nel settore associativo italiano.
Un Paese vecchio
«Il principale problema dell’Italia è di essere un Paese che invecchia e si spopola», esordisce Domenico Arena, «siamo il secondo Paese al mondo dopo il Giappone per numero di anziani over 65 e la Sicilia è una regione che patisce ancora di più il problema, dal momento che paga anche il continuo esodo di giovani che vanno via».

Leggi: Milano Finanza, 07/05/2024


lunedì 6 maggio 2024
Sociale, a Firenze l’evento “Attacco al Welfare toscano, analisi e proposte per salvarlo”

Imprese, associazioni e sindacati: tutti i protagonisti del welfare toscano per la prima volta insieme per affrontare i problemi del settore. L’appuntamento è per il 7 maggio a partire dalle 9.30 al Cenacolo del Fuligno di Firenze
Tutti gli attori del welfare integrato toscano per la prima volta insieme per discutere delle problematiche del settore e fare proposte per risolverle. L’appuntamento è per il 7 maggio a partire dalle 9.30 al Cenacolo del Fuligno di Firenze per l’iniziativa “Attacco al Welfare toscano, le analisi e le proposte per salvarlo”, su cui si confronteranno istituzioni, associazioni, cooperative sociali, imprese del Terzo Settore e sindacati.
Al centro dell’attenzione e della discussione ci saranno i problemi che affliggono il sistema di welfare integrato della Toscana, spiegano gli organizzatori: le difficoltà a tenere insieme la sostenibilità economica e la qualità dei servizi, il ruolo che devono avere le cooperative sociali, gli enti del terzo settore e gli attori del welfare toscano (semplici erogatori di servizi, destinati a comprimere i costi, o soggetti che attraverso politiche attive sociali e del lavoro operano a pieno titolo nel sistema di welfare toscano?), il valore del lavoro sociale e quello di cura, l’innovazione, organizzativa, tecnologica e sociale.

Leggi: Redattore Sociale, 06/05/2024


giovedì 2 maggio 2024
Palermo. Casa, il SUNIA incontra l’assessora Alaimo: “Proposta collaborazione per snellire le procedure per le locazioni e garantire il diritto all’abitare”

Il SUNIA Palermo ha avviato con l’assessora al Bilancio e beni confiscati, Brigida Alaimo, un confronto sui temi connessi alla questione abitativa nel Comune di Palermo. Nel confronto, che si è svolto oggi, il sindacato ha riferito delle difficoltà a interloquire con gli uffici comunali sulle procedure burocratiche che consentono l’accesso ad agevolazioni fiscali per le locazioni abitative a canone concordato.
“Abbiamo proposto all’amministrazione cittadina – dice il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – una collaborazione finalizzata a snellire le procedure, per rendere un servizio che faciliti il lavoro agli stessi uffici comunali, per evitare così ai cittadini tortuosità burocratiche che rischiavano di compromettere diritti sanciti dalla normativa in vigore”.

Leggi: Sunia, 02/05/2024


martedì 30 aprile 2024
Emilia-Romagna. Il 24% degli over-64 è caduto a terra almeno una volta nel 2022, al via campagna

Si chiama “Para-cadute” la nuova campagna contro le cadute. Ha l’obiettivo di diffondere consigli utili e raccomandazioni pratiche per le persone anziane, con disabilità e fragilità.Realizzata dal servizio sanitario regionale. Un video tutorial e un opuscolo spiegano quali precauzioni adottare in casa e in ospedale. Il 33% delle persone cadute nel 2022 in E-R ha avuto bisogno di cure, il 20% ha riportato fratture e il 3,9% si è rotto il femore.
Riprende l’immagine del paracadute per calarsi dal cielo e atterrare morbidamente al suolo la nuova campagna di comunicazione dell’Emilia-Romagna contro le cadute in strada o tra le mura domestiche. Si chiama, infatti, “ParaCadute” ed è rivolta principalmente alle persone più a rischio, quindi anziane, con disabilità o fragilità, ai caregiver e ai loro familiari, per aiutarli appunto a prevenire le cadute.
Secondo i dati dell’indagine nazionale PASSI d’Argento, citata in una nota della Regione che annuncia la campagna, nel 2022 (ultimo dato disponibile) in Emilia-Romagna il 24% degli ultra 64enni – principalmente quelli con più di 75 anni – è caduto a terra almeno una volta, principalmente (53%) dentro le mura domestiche, oppure in strada (26%) o in giardino (13%): di questi, il 14% è stato ricoverato per più di un giorno a seguito della caduta e il 33% ha avuto bisogno di cure sanitarie; non solo: il 20% ha dichiarato di aver riportato fratture e il 3,9% si è rotto il femore. Conseguenze fisiche, ma anche psicologiche, che possono persino far perdere l’indipendenza e l’autonomia nella vita quotidiana, soprattutto nel caso delle persone più anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/04/2024


IN AGENDA:

CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


9 Maggio 2024 – Presentazione 2° Paper Rapporto 2024 a cura di Effe, European Federation for Family Employment & Home Care

“Integrazione dei migranti, professionalizzazione e attrattività nel settore domestico: quali prospettive nel prossimo mandato dell’Ue?“
L’evento si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
Confedilizia – Sala Eiunaudi, Via Borgognona 47 – Roma

Leggi: Family Network


 15 Maggio 2024 – Cure domiciliari tra attualità e sfide – il nuovo workshop per il Forum NA di Milano

L’incontro, organizzato in collaborazione con Zucchetti Healthcare è pronto ad accogliervi e trattare un tema tanto importante quanto attuale: le cure domiciliari.
Di cosa parliamo e perché?
Se la casa deve divenire, secondo il PNRR, il principale luogo di cura, questa dev’essere adatta ad accogliere il paziente. L’assistenza domiciliare rappresenta un pilastro fondamentale del welfare italiano, un supporto socio-sanitario a persone non autosufficienti, fragili e cronici all’interno del loro contesto familiare.

Leggi: Advenias Care


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”

Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.

Leggi: PromiSalute


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Amministrazione condivisa: l’unica via per un welfare locale personalistico

La dimensione personalistica è quella che anima tutta la nostra Costituzione. La sintetizzo in quella straordinaria frase di La Pira, tagliente – diremmo oggi – come un tweet: «Non è la persona per lo Stato ma lo Stato per la persona» e sulla quale, in Assemblea costituente si trovò la condivisione anche di Togliatti –
di Luba Antonini
Pubblichiamo il testo dell’intervento del giudice costituzionale pronunciato in occasione della presentazione del Rapporto sulla Amministrazione condivisa di Terzjus l’11 marzo scorso a Milano in Cattolica
La radice del principio personalista
Il libro “Per un laboratorio dell’amministrazione condivisa“, curato per Terzjus da Barbara Boschetti e che oggi presentiamo è veramente interessante e riflette una duplice coordinata metodologica: quella della interdisciplinarietà e quella di ascoltare la voce dell’esperienza. Queste due coordinate lo rendono davvero utile per avere il polso di cosa sia l’amministrazione condivisa oggi in Italia. Questo è importante, perché penso che l’amministrazione condivisa sia veramente la possibilità, – forse l’unica possibilità – per il nostro welfare locale di mantenere viva una dimensione personalistica.

Leggi: Vita


Aspettativa di vita media in Ue pari a 81,5 anni nel 2023. Italia seconda dietro la Spagna con 83,8 anni

Secondo i dati preliminari pubblicati da Europstat, più longevi gli spagnoli, con 84 di vita attesi alla nascita. In media, l’aspettativa di vita nei 27 Paesi Ue è cresciuta di 0,9 anni rispetto al 2022 e di 0,2 anni rispetto al livello pre-pandemico del 2019. In 15 paesi, l’aspettativa di vita ha superato la media dell’Ue ma in otto Paesi è sotto gli 80 anni: Bulgaria (75,8 anni), Lettonia (75,9), Romania (76,6), Ungheria (76,9), Croazia e Polonia (78,6) e Estonia (78,8).
Nel 2023 l’aspettativa di vita media nei 27 Paesi è stimata a 81,5 anni nel 2023. Lo dicono i dati preliminari pubblicati da Eurostat, in base i cittadini europei hanno guadagnato 0,9 anni di vita in più rispetto al 2022 e di 0,2 anni rispetto al livello pre-pandemico del 2019. Le donne, però, vivono più degli uomini, con una aspettativa di vita al 2023 stimata in 84,2 anni per le femmine e 78,9 anni per i maschi.
Nel complesso 15 paesi, l’aspettativa di vita ha superato la media dell’Ue, con il dato più alto registrato in Spagna (84 anni), Italia (83,8 anni) e Malta (83,6 anni). Al contrario, in otto Paesi l’aspettativa di vita è sotto la media europea: Bulgaria (75,8 anni), Lettonia (75,9), Romania (76,6), Ungheria (76,9), Lituania (77,3), Slovacchia (78,1), Croazia (78,6) e Estonia (78,8).

Leggi: Quotidiano Sanità


Papa Francesco: “Non lasciare soli gli anziani memoria di un mondo senza memoria”

«Memoria di un mondo senza memoria», gli anziani non vanno lasciati soli a «trascorrere gli ultimi anni della vita lontano da casa e dai propri cari». Lo ha ribadito Papa Francesco ricevendo in Vaticano sabato 27 aprile nell’Aula Paolo VI i partecipanti all’incontro con nonni e nipoti insieme, promosso dalla Fondazione “Età Grande”. All’incontro era presenta una folta delegazione Auser di circa 80 persone provenienti da nove regioni.
Francesco ha offerto una riflessione in tre punti incentrata sulla consapevolezza che l’amore rende migliori, più ricchi e più saggi a ogni età. Presentandosi egli stesso come nonno, ha confidato alcuni aspetti della sua infanzia legati alle figure di sua nonna e di suo nonno e ha riproposto la testimonianza di due figure bibliche: Simeone e Anna, che «prima di tutti» hanno riconosciuto Gesù nel Tempio. Quindi con una efficace immagine ha spiegato che «gli anziani usano gli occhiali — quasi tutti — ma vedono lontano»; e il motivo è «perché hanno vissuto tanti anni, e hanno tante cose da insegnare: ad esempio quanto è brutta la guerra», ha aggiunto con un riferimento alla tragica attualità dei conflitti in corso. Da qui l’esortazione alle nuove generazioni presenti all’incontro: «Cercate i vostri nonni, non emarginateli, è per il vostro bene. L’emarginazione degli anziani corrompe tutte le stagioni della vita».
A questo link il discorso completo pronunciato dal Papa:
Fonte: Osservatore Romano

Leggi: Auser


I segreti per avere una super memoria a 80 anni: metabolismo e mobilità – di Candida Morvillo

Hanno ricordi brillanti come i 50enni. Lo studio su Neuroscience: «Il loro metabolismo è migliore»
Non moriremo smemorati, non è detto. In un mondo che invecchia, che finora ha considerato il declino della memoria fisiologico e in cui si calcola che la demenza senile colpirà 139 milioni di persone nel 2050, ora, gli scienziati hanno battezzato una senilità con nuove chance, quella dei «super-agers»: superanziani che, come i supereroi, hanno poteri straordinari, nello specifico, di memoria.
Li hanno individuati i ricercatori dell’Alzheimer Disease Research Unit di Madrid con uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, che assicurano: «I superanziani sono ultraottantenni con la memoria di cinquantenni e sono la prova che il declino cognitivo legato all’età non è inevitabile». Il dottor Bryan Strange e il suo team hanno seguito per cinque anni 64 «superanziani» dalla memoria brillante e «55 anziani tipici», riscontrando nei primi una migliore tenuta della sostanza bianca, più volume in aree del cervello come l’ippocampo e la corteccia entorinale e migliore connettività tra le regioni coinvolte nella cognizione.

Leggi: Corriere della Sera


 

 

 

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà. Leggi i 4 Quesiti referendari

Leggi: Cgil


NEWS:

martedì 30 aprile 2024
Lavoro. Federcasalinghe: “Pesante discriminazione”

Secondo il sindacato le donne italiane svolgono il 74% del lavoro di cura non retribuito, con un valore economico di questa attività pari a 557 miliardi di euro ovvero il 34,4% del PIL italiano
“Le donne italiane svolgono il 74% del lavoro di cura non retribuito, con un valore economico di questa attività pari a 557 miliardi di euro ovvero il 34,4% del PIL italiano. Questo impegno ha un impatto sulle loro prospettive occupazionali e ‘seppure fondamentale per il benessere umano e per l’economia rimane invisibile e non riconosciuto’, come scrive ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro – Agenzia delle Nazioni Unite. Ma c’è di peggio: l’Italia si conforma agli standard minimi europei sul congedo di maternità”. È quanto si legge in una nota di Federcasalinghe.

Leggi: Redattore Sociale, 30/04/2024


lunedì 29 aprile 2024
Ipsos: 3 italiani su 4 rinunciano alle cure del Servizio sanitario nazionale

I dati diffusi in occasione della Giornata mondiale della salute. Due cittadini su tre sperano ancora in una sanità totalmente pubblica e la metà della popolazione accetterebbe tasse più alte se destinate a sostenere Ssn
Tre cittadini su quattro hanno rinunciato a curarsi nel Servizio sanitario nazionale ma due su tre sperano ancora in una Sanità totalmente pubblica. È questo uno degli aspetti più significativi che emerge dal sondaggio condotto da Ipsos in occasione della giornata mondiale della Salute. In particolare, ben il 74% del campione ha dovuto rinunciare almeno una volta ad una prestazione del Ssn a causa dei tempi di attesa (è accaduto più frequentemente al 65% dei cittadini). A ciò si aggiunge il fatto che il 57% degli intervistati ha dovuto rinunciare perché la prestazione non era erogata nella propria zona. Il dato è più preoccupante nelle regioni del centro nord e del centro sud, ma si tratta di un fenomeno diffuso in tutto il Paese. Sono alcuni dei dati resi noti dalla Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale.

Leggi: Redattore Sociale, 29/04/2024


lunedì 29 aprile 2024
Liste d’attesa. In arrivo il decreto Schillaci. Dal monitoraggio delle criticità all’appropriatezza prescrittiva. Ecco cosa bolle in pentola

Obiettivo tagliare il 20% delle prescrizioni che sono ritenute non appropriate. Il Ministro: “Entro 15 giorni presenteremo il provvedimento. Oggi in Italia si fanno tanti, troppi esami medici. Vogliamo migliorare l’appropriatezza prescrittiva. Abbiamo la preziosa collaborazione dell’Istituto superiore di Sanità per mettere a punto finalmente delle linee guida che siano univoche su tutto il territorio nazionale, che diano certezza ai medici che prescrivono gli esami senza rischiare nulla”.
“Stiamo preparando e lavorando a un decreto per combattere le liste d’attesa, lo presenteremo nei prossimi 15 giorni”. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia in corso a Pescara, nella sessione dedicata a `Salute, diritti e libertà’.
“Le liste d’attesa sono un problema annoso italiano. Negli articoli di venti anni fa si leggevano le stesse cose che leggiamo oggi. Ma questo è un Governo che vuole affrontare il problema”, ha sostenuto Schillaci sottolineano che, se oggi si legge “sul giornale che per fare una risonanza magnetica una signora ha bisogno di un anno e mezzo” dobbiamo tener conto che “in Italia non esiste un sistema di monitoraggio delle liste d’attesa”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/04/2024


mercoledì 24 aprile 2024
Una coalizione nazionale per l’abitare: in oltre 300 a Bologna per la nascita del Social Forum dell’Abitare

Si è svolta dal 18 al 20 aprile a Bologna, presso lo spazio DAS, l’assemblea nazionale del Social Forum dell’Abitare. Oltre 300 i partecipanti, che hanno sancito la nascita di un’ampia coalizione che si batte per il diritto alla casa e, più in generale, per un abitare accessibile, giusto e sostenibile.
“Casa, margini, resistenze” è il titolo evocativo scelto per l’assemblea che, dopo i saluti istituzionali della vicesindaca di Bologna Emily Clancy, ha visto lo svolgimento di momenti di confronto con esperti, riunioni plenarie e gruppi di lavoro. I partecipanti, venuti da tutta Italia, hanno evidenziato la necessità di porre al centro dell’agenda sociale e politica italiana il diritto all’abitare, per rispondere alla crisi abitativa e alle disuguaglianze derivanti dalla mancanza di alloggi pubblici e privati, nonché dai processi di privatizzazione, gentrificazione e turistificazione.

Leggi: Auser, 24/04/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 29 aprile 2024
Servizi accessibili e inclusivi nel territorio della Basilicata e non solo

«Sono tantissime le famiglie e i giovani – scrive Elisabetta Piselli – che si ritrovano alle prese con la prenotazione di una vacanza magari non perfetta, ma almeno accessibile: questo filtro iniziale nella ricerca ancora oggi limita a troppe persone una scelta vera, che viene obbligatoriamente barattata con un “vado dove posso…”. Ecco perché sono degni di nota progetti come “Open City”, piattaforma che nasce per creare una rete di servizi accessibili e inclusivi in Basilicata e non solo, diventando anche il luogo di incontro tra domanda e offerta occupazionale nel sistema del turismo sociale»
Giovane in carrozzina guarda il mare da uno stabilimento balneare accessibileIl turismo accessibile è da anni un grande tema, non sempre però trattato nella sua complessità e nella sua interezza. Bisogna quindi partire dal concetto di accessibilità, troppo spesso legata alle persone con disabilità motoria. L’inclusione turistica dovrebbe invece tenere conto delle esigenze di tutti e tutte, anche se può sembrare un’utopia.
Con l’avvicinarsi dell’estate sono tantissime le famiglie e i giovani che si ritrovano alle prese con la prenotazione della vacanza magari non perfetta, ma almeno accessibile: questo filtro iniziale nella ricerca ancora oggi limita a troppe persone una scelta vera, che viene obbligatoriamente barattata con un «vado dove posso…». Ecco perché progetti come Open City meritano di essere segnalati.

Leggi: Superando, 29/04/2024


mercoledì 24 aprile 2024
Così dovranno essere i Centri per la vita indipendente

«Uno dei pilastri per implementare la Legge Regionale della Lombardia 25/22, per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale delle persone con disabilità, sono i Centri per la vita indipendente. Il percorso che porterà al loro effettivo funzionamento in oltre 30 Ambiti Territoriali locali è stato di recente avviato. Per contribuirvi e per sostenere gli operatori coinvolti, abbiamo organizzato questo incontro»: così dalla Federazione lombarda LEDHA viene presentato l’incontro online del 7 maggio “Il Centro per la vita indipendente? Secondo noi si fa così”
«Uno dei pilastri per l’implementazione della Legge Regionale della Lombardia 25/22 (Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità), per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità, sono i Centri per la vita indipendente, istituiti con la successiva Delibera Regionale n. 984 del 25 settembre 2023. Ora, il percorso che porterà all’effettivo funzionamento di questi Centri in oltre trenta diversi Ambiti Territoriali locali è stato avviato da poche settimane.

Leggi: Superando, 24/04/2024


mercoledì 24 aprile 2024
Fermo, al via il nuovo Orto Urbano per l’inclusione e la longevità

Ci sono salute, benessere e inclusione sociale tra gli obiettivi del nuovo progetto “Orto urbano-Un’idea fruttuosa”. Attuato dall’Ambito sociale 19 con finanziamenti della Regione Marche a valere sul bando “Orto-incontro-Longevità”, vede la collaborazione con l’azienda agricola Bagalini, il circolo fermano Terramare di Legambiente, l’Auser, l’Inrca e l’Unipop di Fermo. «Un’iniziativa tanto ambiziosa quanto innovativa», l’ha definita il coordinatore dell’Ambito sociale 19, Alessandro Ranieri.
L’orto urbano prescelto è quello di vicolo degli Orlandi a Fermo che, con la collaborazione di Bagalini, verrà valorizzato e ospiterà la sperimentazione di pratiche innovative di agricoltura sociale. Sarà installata una serra, per la realizzazione di un giardino sensoriale d’inverno e si cercherà di offrire alla popolazione, in particolare agli ultrasessantacinquenni, un ambiente che possa fungere da stimolo costante per l’apprendimento, il benessere psico-fisico e l’inclusione sociale. Non sarà però un mero luogo dove coltivare, produrre ortaggi freschi e biologici, ma anche e soprattutto un posto dove verranno offerti servizi volti a favorire la socialità e le relazioni interpersonali.

Leggi: Auser, 24/04/2024


mercoledì 24 aprile 2024
Ferrara, nasce lo “sportello sovraindebitamento”

Siglato un protocollo d’intesa, dopo una fase iniziale di sperimentazione. Dal comune uno stanziamento iniziale di 2.000 euro
“Una nuova forma di tutela per cittadini e imprenditori alle prese con i debiti, in grado di dare nuove soluzioni per la risoluzione dello stato di crisi del debitore, ma al tempo stesso tutelare anche gli interessi del creditore”. Consiste in questo, fa sapere il Comune di Ferrara, il protocollo d’intesa, firmato questa mattina dopo una fase sperimentale, che istituisce uno ‘Sportello sovraindebitamento’ nello Sportello sociale unico integrato che si trova nella Cittadella San Rocco di corso Giovecca 203.

Leggi: Redattore Sociale, 24/04/2024


martedì 23 aprile 2024
Milano. Passaggio delle case comunali ai fondi immobiliari: a rischio le case popolari.

L’11 gennaio 2024 la Giunta del Comune di Milano con una delibera (28/2024) ha avviato la collaborazione con INVIMIT sgr per istituire fondi di investimento a cui conferire il suo patrimonio immobiliare di edilizia pubblica
Non si tratta dell’ennesimo cambio di gestione del patrimonio del Comune di Milano (che resterebbe a MM spa) ma di UN VERO E PROPRIO PASSAGGIO DI PROPRIETÀ che attraverso INVIMIT passerebbe ai fondi di d’investimento.
INVIMIT è una società che, seppur di proprietà del Ministero delle Finanze, è di diritto privato ed opera in ottica e con logiche di mercato.

Leggi: Sunia, 23/04/2024


IN AGENDA:

CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare
Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


Martedì 7 Maggio 2024 Ore 10:30 – NONAUTOSUFFICIENZA: la riforma tradita

Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Piazza della Minerva, 38 – ROma
I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming al link webtv.senato.it e sul canale YouTube delSenato Italiano. L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – èconsentito fino al raggiungimento della capienza massima. Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambitodell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcunmodo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo.
I giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo a: valeria.villani@senato.it; alice.scolamacchia@senato.it


 9 Maggio 2024 – Presentazione 2° Paper Rapporto 2024 a cura di Effe, European Federation for Family Employment & Home Care

“Integrazione dei migranti, professionalizzazione e attrattività nel settore domestico: quali prospettive nel prossimo mandato dell’Ue?“
L’evento si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
Confedilizia – Sala Eiunaudi, Via Borgognona 47 – Roma

Leggi: Family Network


 15 Maggio 2024 – Cure domiciliari tra attualità e sfide – il nuovo workshop per il Forum NA di Milano

L’incontro, organizzato in collaborazione con Zucchetti Healthcare è pronto ad accogliervi e trattare un tema tanto importante quanto attuale: le cure domiciliari.
Di cosa parliamo e perché?
Se la casa deve divenire, secondo il PNRR, il principale luogo di cura, questa dev’essere adatta ad accogliere il paziente. L’assistenza domiciliare rappresenta un pilastro fondamentale del welfare italiano, un supporto socio-sanitario a persone non autosufficienti, fragili e cronici all’interno del loro contesto familiare.

Leggi: Advenias Care


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”

Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.

Leggi: PromiSalute


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La Direttiva europea case green: una rivoluzione per garantire sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

L’obiettivo della proposta di revisione della “Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia” (in inglese Energy performance of buildings directive, in Italia nota come direttiva “case green”) era quello di assicurare un’accelerazione all’efficientamento energetico del patrimonio esistente.
La sua adozione definitiva il 14 aprile scorso, contribuirà ora a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, a ridurre il costo delle bollette, fornire una prospettiva di lungo periodo sulla crescita del settore edilizio e dell’occupazione, oltre alla domanda di tecnologie pulite prodotte in Europa, e rafforzerà l’indipendenza energetica dell’Europa, in linea con il piano REPowerEU.
La direttiva riveduta fissa obiettivi importanti per ridurre il consumo energetico complessivo degli edifici in tutta l’UE, tenendo conto delle specificità nazionali. Sarà responsabilità degli Stati membri, infatti, selezionare gli edifici e le misure da adottare tenuto conto che, comunque, dalle ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica saranno esclusi edifici agricoli e storici, i luoghi di culto e altri immobili dal particolare valore architettonico o storico.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


LEPS: l’assistenza domiciliare sociale (SAD) – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il sesto di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (parte I e parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” e dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”. Ora invece mi occupo dell’“Assistenza domiciliare sociale” esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


Italiani vorrebbero più di 2 figli, ma ne fanno uno

Da uno studio di Unmamma emerge che a frenare i desideri sarebbero le condizioni economiche e sociali. L’inconciliabilità con il lavoro, le difficoltà finanziarie e la mancanza di aiuto risultano le cause principali
Gli italiani desidererebbero avere una media di 2,62 figli, nella realtà la media è che se hanno 1,03 figli. Un gap che evidenzia la complessità delle dinamiche sociali, economiche e personali che influenzano e modellano le decisioni familiari riguardo alla procreazione. Ipoteticamente, se ogni persona in Italia avesse in media 2,6 figli anziché 1.20, ci sarebbero circa 851.667 nascite all’anno rispetto alle 393.333 rilevate dall’Istat nel 2022. Da questo dato emerge che se le famiglie fossero poste in condizioni economico-sociali idonee, probabilmente si avrebbero più figli. E’ quanto emerge da uno studio di Unimamma, piattaforma che ha pone l’obiettivo di dare un sostegno durante tutte le tappe della gravidanza. L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 7.620 individui, di cui più del 99% donne. Il 76,22% del campione totale rientra nell’età tra i 31 e i 40 anni, mentre il 13.62% si colloca nella fascia tra i 19 e i 30 anni.

Leggi: Redattore Sociale


Autonomia differenziata. “Impossibile attuarla senza risorse. Gravi carenze di posti letto al Sud”. L’audizione della Svimez

“Se i Lep hanno la finalità ultima di garantire livelli di servizi uniformi sul territorio nazionale, oltre che la loro puntuale definizione e il loro finanziamento, sarebbe necessario procedere, di pari passo, al livellamento delle dotazioni infrastrutturali tra territori, condizione necessaria per consentire alle Amministrazioni decentrate di erogare livelli adeguati di servizi. Questa accelerazione prefiudica le finalità di equità e solidarietà nazionale del federalismo”.
La realizzazione dell’autonomia differenziata è impossibile senza mettere a disposizione le risorse per ridurre i divari e per questo è urgente attuare i pilastri del federalismo fiscale, a partire dai livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e dalla perequazione infrastrutturale.
È la convinzione espressa dalla Svimez in audizione presso la commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.
“Se l’obiettivo è rendere effettivo il principio di pari dignità di accesso ai servizi di cittadini e imprese su tutto il territorio nazionale – ha detto il presidente della Svimez, Adriano Giannola – Lep e perequazione infrastrutturale dovrebbero trovare compiuto riconoscimento nella legislazione nazionale indipendentemente dalla cosiddetta autonomia differenziata”.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Al via la seconda edizione del Bando Welfare in Ageing

Fondazione Cariplo lancia la seconda edizione del Bando Welfare in Ageing per potenziare la capacità delle comunità di rispondere ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie.
Dopo il successo della prima edizione, che ha visto il sostegno di 17 progetti per 8,5 milioni di euro deliberati, Fondazione Cariplo rinnova il suo impegno sul tema dell’Ageing nel 2024 con 4 milioni di euro, investendo sul fronte del supporto al carico di cura delle famiglie, che risulta oggi più che mai centrale nella gestione degli anziani (autosufficienti e non).

Leggi: Fondazione Cariplo


Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali: nuovo bando

Con la seconda edizione del bando Alternative, Fondazione Cariplo intende continuare a promuovere una transizione energetica equa (just transition), sostenendo la diffusione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) e gruppi di autoconsumatori solidali di energia rinnovabile che agiscono collettivamente (AUCS).
Le CERS/AUCS possono contribuire al raggiungimento dei nuovi obiettivi della direttiva Red III sulle fonti rinnovabili, adottata dal consiglio UE lo scorso ottobre, che prevede come obiettivo generale di coprire con fonti rinnovabili, entro il 2030, almeno il 42,5% del consumo energetico totale dell’UE. Si tratta dunque di raddoppiare l’attuale contributo delle rinnovabili nel mix energetico europeo (nel 2021 al 21,8% in UE, 19% in Italia).

Leggi: Fondazione Cariplo


 

 

 

 

 

Sul sito di Abitare e Anziani è disponibile gratuitamente il numero di Aprile di Abitare e Anziani Informa

Il numero, introdotto dall’editoriale ci Carla Mastrantonio, della segreteria nazionale dello SPI Cgil, è titolato “Abitare la longevità” e tratta diffusamente della condizione abitativa delle persone anziane.
“Nel volgere di pochi decenni un terzo della popolazione avrà una età superiore ai 65 anni. Si tratta di un mutamento profondo di cui ancora non c’è una adeguata consapevolezza sociale. L’esperienza della pandemia ha il drammatico merito di aver messo in luce i limiti degli ambienti di vita della popolazione fragile. In numerosi hanno espresso opinioni e dato consigli. C’è da sperare che questa nuova consapevolezza sia di ispirazione per avviare un processo di adeguamento all’altezza della rivoluzione demografica che stiamo vivendo. Epicentro di questo processo non può che essere la condizione abitativa degli anziani, il loro habitat di vita, questo perché case e città commisurate ai bisogni delle persone più fragili risponderanno sicuramente anche ai bisogni delle persone nel pieno delle loro energie”.
La rivista si chiude con il paragrafo “l’abitare come servizio integrato: per una evoluzione dell’idea di abitare” e si completa con l’allegato su “ La valutazione della qualità abitativa per la popolazione anziana”.
In copertina e nell’interno sono riprodotte alcune delle opere di Banksy.

Leggi: Abitare e Anziani


NEWS:

lunedì 22 aprile 2024
Nasce il Social Forum dell’Abitare per il diritto alla casa e all’abitare

Una coalizione nazionale per l’abitare: in oltre 300 a Bologna per la nascita del Social Forum dell’Abitare
Si è svolta dal 18 al 20 aprile a Bologna, presso lo spazio DAS, l’assemblea nazionale del Social Forum dell’Abitare. Oltre 300 i partecipanti, che hanno sancito la nascita di un’ampia coalizione che si batte per il diritto alla casa e, più in generale, per un abitare accessibile, giusto e sostenibile.
“Casa, margini, resistenze” è il titolo evocativo scelto per l’assemblea che, dopo i saluti istituzionali della vicesindaca di Bologna Emily Clancy, ha visto lo svolgimento di momenti di confronto con esperti, riunioni plenarie e gruppi di lavoro. I partecipanti, venuti da tutta Italia, hanno evidenziato la necessità di porre al centro dell’agenda sociale e politica italiana il diritto all’abitare, per rispondere alla crisi abitativa e alle disuguaglianze derivanti dalla mancanza di alloggi pubblici e privati, nonché dai processi di privatizzazione, gentrificazione e turistificazione.

Leggi: Forum Terzo Settore


lunedì 22 aprile 2024
Qualità dell’aria, Legambiente: “Troppe città italiane sotto scacco dello smog”

La denuncia in occasione della Giornata mondiale della Terra: mobilità sostenibile, verde urbano e scelte alimentari più rispettose dell’ambiente le tre azioni su cui i cittadini possono dare il loro contributo
“La cura e il benessere della Terra passano prima di tutto da una buona qualità dell’aria. Per avere un Pianeta con aria pulita e città più vivibili e sane, serve un impegno collettivo che coinvolga nella lotta contro lo smog, non solo le istituzioni, ma anche i cittadini. Non si può restare in apnea, respirare è vivere. Ognuno di noi può dare il suo contributo scegliendo una mobilità e un’alimentazione sostenibile e contribuendo a più verde urbano in città”. È questo, in sintesi, il messaggio che Legambiente lancia oggi in occasione della 54esima Giornata Mondiale della Terra promossa dalle Nazioni Unite, portando in primo piano il tema dell’inquinamento atmosferico che soffoca sempre più le città italiane minando anche la salute dei cittadini e quella del Pianeta.

Leggi: Redattore Sociale, 22/04/2024


lunedì 22 aprile 2024
Aree interne: una lezione per una pianificazione inclusiva

Ben 13,5 milioni di italiani, oltre il 20% della popolazione, vivono nelle cosiddette aree interne, cioè a una distanza significativa – più di 20 minuti – dai centri che forniscono servizi essenziali come scuole secondarie, ospedali e stazioni ferroviarie. Sono aree storicamente gravate da debolezza economica e produttiva, bassi livelli di reddito e ricchezza, alti tassi di spopolamento, emigrazione giovanile, scarsa natalità e invecchiamento degli abitanti.
In Italia dal 2002 a oggi il numero dei municipi è sceso da 8.102 a 7.901, il 53% di questi affronta quotidianamente le difficoltà dovute alla marginalizzazione.
Entro il 2027 la Strategia nazionale per le aree interne, di cui è iniziato da pochi mesi il secondo ciclo di programmazione, prevede interventi per migliorare i servizi di cittadinanza e creare opportunità economiche in 1.094 comuni (di cui 35 nelle isole minori) con oltre 4,5 milioni di abitanti. Sul tavolo ci sono cifre importanti: più di 591 milioni di euro di fondi nazionali, oltre ai fondi strutturali europei. Approvata nel 2014, la SNAI è stata attuata per la prima volta a partire dal 2018 in 19 aree pilota.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/04/2024


lunedì 22 aprile 2024
Casa, in oltre 300 a Bologna per la nascita del Social Forum dell’Abitare

Scopo della colazione trovare risposte alla crisi abitativa e alle disuguaglianze derivanti dalla mancanza di alloggi pubblici e privati, nonché dei processi di privatizzazione, gentrificazione e turistificazione. Il messaggio: “Non ci fermiamo qui”
Si è svolta dal 18 al 20 aprile a Bologna, presso lo spazio DAS, l’assemblea nazionale del Social Forum dell’Abitare. Oltre 300 i partecipanti, che hanno sancito la nascita di un’ampia coalizione che si batte per il diritto alla casa e, più in generale, per un abitare accessibile, giusto e sostenibile. “Casa, margini, resistenze” è il titolo evocativo scelto per l’assemblea che, dopo i saluti istituzionali della vicesindaca di Bologna Emily Clancy, ha visto lo svolgimento di momenti di confronto con esperti, riunioni plenarie e gruppi di lavoro. I partecipanti, venuti da tutta Italia, hanno evidenziato la necessità di porre al centro dell’agenda sociale e politica italiana il diritto all’abitare, per rispondere alla crisi abitativa e alle disuguaglianze derivanti dalla mancanza di alloggi pubblici e privati, nonché dai processi di privatizzazione, gentrificazione e turistificazione.

Leggi: Redattore Sociale, 22/04/2024


venerdì 19 aprile 2024
Autonomia differenziata. Anaao: “Se passa sarà la fine del SSN”

Si è discusso della questione oggi in un convegno a Bologna. Bonaccini: “Dobbiamo batterci per riaffermare che il diritto alla salute deve essere garantito a chiunque, ad un povero esattamente come ad un ricco”. Toti: “L’autonomia differenziata in campo sanitario rappresenta una sfida per le Regioni”
“Se passa l’autonomia differenziata sarà la fine del servizio sanitario nazionale”. Con queste parole Pierino Di Silverio, Segretario nazionale Anaao Assomed, ha rappresentato al numeroso pubblico che ha partecipato al Convegno di Bologna dal titolo “Autonomia differenziata. Quali rischi per il Servizio Sanitario Nazionale?” le preoccupazioni dell’intera categoria di medici e dirigenti sanitari.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/04/2024


venerdì 19 aprile 2024
Rapportarsi con i caregiver: strumenti ed esperienze

Un folto e qualificato pubblico di oltre cento operatori sociali e sanitari, dirigenti e rappresentanti istituzionali, ha seguito, con attenzione e coinvolgimento, il seminario organizzato il 17 aprile, a Bologna, dalla Cooperativa sociale “Anziani e non solo”, nell’àmbito della prestigiosa esposizione Exposanità.
Solo posti in piedi – ad Exposanità – per l’incontro dal titolo: “Rapportarsi con i caregiver: strumenti ed esperienze”. Loredana Ligabue, esperta di welfare e segretaria dell’Associazione Carer ETS, nell’introdurre l’incontro, ha ricordato come, pur nell’ambito di un decreto attuativo (Dlgs. 29/2024, Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33) che di fatto induce a parlare di riforma della non autosufficienza “tradita” nei contenuti e nell’assenza di stanziamento di fondi, sia importante rimarcare che (Art.39), per quanto concerne i caregiver familiari ne riconosce il ruolo, le competenze, il diritto di informazione, orientamento e identificazione di bisogni specifici in risposta ai quali alle Istituzioni regionali è rimandato il compito di declinare in programmi e servizi il sostegno.

Leggi: Informare un H, 19/04/2024


mercoledì 17 aprile 2024
Non si cancellino le agevolazioni fiscali sull’abbattimento delle barriere!

Il Decreto Legge 39/24 contiene una serie di misure in materia di agevolazioni fiscali e anche la cancellazione di quelle destinate alle persone con disabilità per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Su tale tema la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha elaborato un’ampia Memoria, depositata presso la Commissione del Senato ove è in discussione la conversione in legge del Decreto, con una proposta emendativa, per far sì che tale cancellazione venga perlomeno rinviata al 31 dicembre
Come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha dedicato nei giorni scorsi uno specifico incontro online al Decreto Legge 39/24, contenente una serie di misure in materia di agevolazioni fiscali, e anche la cancellazione di quelle destinate alle persone con disabilità (sconto in fattura del 75%), per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Leggi: Superando, 17/04/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 22 aprile 2024
Censimento senza dimora a Roma, quasi 2mila partecipanti alla notte della solidarietà

I numeri della Notte della Solidarietà, evento promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale in collaborazione con l’Istat, finalizzato a individuare le persone senza fissa dimora
Iscritti all’evento 1.962 cittadini, di cui 62% donne 37% uomini e 1% altro. Gli studenti universitari sono stati 795 e i volontari over 60 sono stati 328. E ancora, 6 università, 36 enti aderenti e 127 organismi coinvolti. Sono i numeri della Notte della Solidarietà, evento promosso dall’assessorato alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale in collaborazione con l’Istat, finalizzato a individuare, contare e raccogliere informazioni sulle persone senzatetto, presenti in una determinata area della città in una notte. I volontari che hanno partecipato al censimento sono stati suddivisi in 338 squadre, coordinate da 20 professionisti del settore. Il monitoraggio è stato effettuato a piedi su strada.

Leggi: Redattore Sociale, 22/04/2024


lunedì 22 aprile 2024
MOLTEPLICiT(T)A’

La Regione Emilia Romagna ha iniziato dal 2022 un percorso di “Accessibilità e inclusività dell’ambiente costruito”, attarverso momenti formativi, al fine di creare una pianificazione di qualità rendendo più consapevoli e autonomi tecnici e decisori perché siano in grado di individuare e realizzare soluzioni efficaci ed efficienti, per tutti i cittadini e a lungo termine.
Tra le varie iniziative segnaliamo la Collana di Quaderni della Molteplicit(t)à, realizzata in collaborazione con CERPA Italia Onlus e con il patrocinio dell’Istituto Nazionale Urbanistica. I Quaderni, pubblicati a fine 2023, non si limitano a fornire informazioni tecniche bensì sono strutturati in modo da diffondere la cultura della Progettazione Inclusiva.
I Quaderni realizzati fino ad oggi sono:
Quaderno 0 – Il Progetto Molteplicit(t)à – Spazi che accolgono relazioni in movimento (pdf4.47 MB) Il titolo del progetto “Cervello Accessibile” è tratto – spiega Alessia Planeta – da uno splendido articolo di Giorgio Genta, della Federazione italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), che scrive: “Certamente si può definire di moda – o per lo meno si auspica che diventi sempre più tale – quell’accessibilità intesa come un piccolo scivolo che rende percorribili alcuni gradini. Molto meno di moda, invece, è il pensare in maniera accessibile e magari agire di conseguenza, dando cioè accesso ai diritti, alle necessità e forse anche ai desideri di tutti…”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/04/2024


sabato 20 aprile 2024
“Sfitto zero” e 700 case agibili: Bologna vara il diritto all’abitare

Dal capoluogo nasce un manifesto che raccoglie le sollecitazioni nate dal Social Forum che ha messo al centro numerosi temi: dal recupero del patrimonio immobiliare pubblico ad un nuovo welfare di comunità
«ABologna è successo un fatto eccezionale: 300 persone – molti giovani – provenienti da tutta Italia, dalla rete del Terzo settore, da organizzazioni sindacali, movimenti, mondo della ricerca e della finanza etica, hanno dialogato, hanno messo in condivisione buone pratiche e proposte per elaborare insieme un piano d’azione, un’agenda di punti e priorità per contrastare la crisi abitativa. Centinaia di migliaia di persone in tutta Italia – studenti, lavoratori, famiglie – oggi per tante ragioni non hanno accesso alla casa né ai servizi essenziali: mettere al centro dell’agenda politica del Paese questo problema, ormai endemico, significa battersi per la giustizia sociale, per garantire a tutte e tutti il diritto fondamentale alla casa e all’abitare la città. Il futuro del Social Forum si misurerà nella sua capacità di promuovere vertenze, proporre soluzioni dal basso e contribuire alla costruzione di politiche pubbliche che oggi sono inesistenti o insufficienti». Così Rossella Vigneri, presidente dell’Arci Bologna, descrive la “tre giorni” del Social Forum dell’Abitare che si è conclusa ieri a Bologna.

Leggi: Avvenire, 20/04/2024


venerdì 19 aprile 2024
Cgil-Cisl-Uil furenti: blitz su fondi per non autosufficienza

In Veneto le organizzazioni sindacali esprimono disappunto per la delibera approvata in commissione sul finanziamento a budget delle presenze degli enti gestori dei centri di servizio per persone di norma anziane non autosufficienti
“Esprimiamo disappunto, delusione, e forte preoccupazione per la i contenuti del testo di delibera approvato in commissione, proposto dall’assessorato alla Sanità e al Sociale, sull’attivazione della sperimentazione per il finanziamento a budget delle presenze degli enti gestori dei centri di servizio per persone di norma anziane non autosufficienti”. Dal punto di vista dei contenuti, “non si è messa al centro del provvedimento la persona non autosufficiente, con la sua famiglia e i suoi problemi, bensì la struttura che eroga i servizi. Si scarica ancora una volta il peso sui lavoratori e sul costo del lavoro, aggravando una situazione già difficile per quanto la carenza del personale, come denunciato più volte”. Inoltre, manca nel testo della delibera un “riferimento alla qualità del servizio da garantire alla persona ospite della struttura, non vi sono standard qualitativi da prendere a riferimento, e riteniamo questa lacuna pericolosa e preoccupante”. Firmato, i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil del Veneto Tiziana Basso, Gianfranco Refosco e Roberto Toigo. Che peraltro non si fermano a questo j’accuse.

Leggi: Redattore Sociale, 19/04/2024


giovedì 18 aprile 2024
Espropri per il Ponte sullo Stretto. Impatti sulle abitazioni e rischi per le fasce dei più vulnerabili

La questione degli espropri legati alla costruzione del Ponte sullo Stretto ha assunto in questi giorni sempre più centralità.
Il focus del dibattito è stato posto prevalentemente sugli espropri nell’aree di Capo Peloro e zone limitrofe dove, negli anni passati, sono state realizzate molte abitazioni anche di lusso destinate prevalentemente alla villeggiatura.
Questo ha dato adito ai detrattori del movimento No Ponte di sostenere che a muovere la protesta siano gli interessi privatistici dei possessori di ville o addirittura di seconde o terze case, ma non è così.
E’ evidente che la parzialità di questa narrazione è funzionale ad indebolire la dura vertenza ingaggiata ormai da anni non solo dagli abitanti dei territori interessati, al contrario, dall’esame del progetto emerge un dato – finora trascurato – e cioè che ad essere coinvolte saranno circa 450 case ed edifici, sulle due sponde dello stretto, in cui vive una popolazione appartenente a fasce reddituali diverse.

Leggi: Sunia, 18/04/2024


mercoledì 17 aprile 2024
Senza dimora. Caritas Reggio Emilia: senza casa mai così tanti dal 2015

Nel 2023 il centro d’ascolto diocesano della Caritas di Reggio Emilia ha incontrato 553 persone senza dimora, il numero più alto dal 2015 ad oggi. Supera anche il dato di 534 persone rilevato nel 2020. Il bilancio 2023 dell’ente diocesano
Reggio Emilia – Nel 2023 il centro d’ascolto diocesano della Caritas di Reggio Emilia ha incontrato 553 persone senza dimora, il numero più alto dal 2015 ad oggi. Supera anche il dato di 534 persone rilevato nel 2020, anno in cui le attenzioni su questa fascia di cittadini fragili si sono intensificate, in previsione dello sgombero dei capannoni delle ex Reggiane. L’emergenza abitativa, secondo il rapporto sulle povertà presentato oggi dall’ente, riguarda il 63,43% degli uomini che sono stati incontrati, ma coinvolge in modo diverso stranieri e italiani. I primi lo affrontano infatti nella fase centrale della vita, in età lavorativa. Per i secondi il problema emerge con l’avanzare dell’età e il ridursi della rete famigliare e amicale.

Leggi: Redattore Sociale, 17/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Diritto all’abitare, a Roma sempre più cittadini non riescono ad accedere alla casa

Un rapporto dell’associazione Nonna Roma fotografa la crisi abitativa nella capitale: nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto
Per una parte sempre più ampia della popolazione romana l’accesso alla casa è insostenibile: in una città in cui l’11,2% degli immobili (oltre 162mila in termini assoluti) non risulta occupato o è occupato esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente, nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto. Alla gigantesca crisi abitativa che attanaglia la capitale è dedicato “Di casa a Roma”. Un’indagine sull’abitare, elaborata dall’associazione Nonna Roma e presentata lo scorso fine settimana nel corso della terza edizione di “De Core”, la Spring School incentrata, quest’anno, sul tema del diritto all’abitare e realizzata con il sostegno del programma Periferiacapitale della Fondazione Charlemagne.

Leggi: Redattore Sociale, 15/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Edilizia residenziale pubblica, alloggi obbligatori solo per i nuovi insediamenti urbani

Via libera del Consiglio comunale alle indicazioni su come realizzare alloggi di Edilizia residenziale sociale applicando le opportunità del Pug
Fornire strumenti concreti per la realizzazione di politiche pubbliche per la casa dirette a rispondere al bisogno di alloggi per le famiglie meno abbienti. È l’obiettivo delle Linee guida per la qualificazione e la valutazione di proposte di Edilizia residenziale sociale (Ers) negli interventi di rigenerazione, uno degli strumenti che il Comune di Modena ha introdotto con il Piano urbanistico generale per favorire, appunto, il riequilibrio della cosiddetta “mixitè sociale” nella città consolidata mediante un’offerta di differenti tipologie abitative e di diversi tipi di titolo di godimento dell’alloggio, anche per contrastare il fenomeno del calo di residenti a causa di una carenza di case a prezzi accessibili nel capoluogo, soprattutto per le giovani coppie che quindi cercano opportunità nei paesi della cintura.

Leggi: Modena Today, 15/04/2024


domenica 14 aprile 2024
Occupazione: inverno demografico. Calano le persone in età lavorativa. Tra dieci anni il 9 per cento in meno

I dati dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre: la platea degli individui tra i 15 e i 64 anni presente in Umbria è destinata a diminuire di 46.500 unità. La causa? Il progressivo invecchiamento della popolazione .
Nei prossimi 10 anni la platea delle persone in età lavorativa (15-64 anni) presente in Umbria è destinata a diminuire di 46.500 unità pari all’ 8,9 per cento in meno.
A rilevarlo è l’ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo la quale se all’inizio del 2024 questa coorte demografica includeva 525 unità, nel 2034 la stessa è destinata a scendere rovinosamente, arrestandosi a poco più di 478mila persone.
Le ragioni di questo crollo, secondo l’associazione degli artigiani, vanno ricercate nel progressivo invecchiamento della popolazione: con sempre meno giovani e con tanti baby boomer1 destinati a uscire dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età, molti territori subiranno un autentico “spopolamento”, anche di potenziali lavoratori, soprattutto nel Mezzogiorno.

Leggi: La Nazione, 14/04/2024


IN AGENDA:

Casa. Un’emergenza da affrontare
Forli, 23 Aprile 2024 Forlì presso il Circolo Asioli in corso Garibaldi 280. Alle ore 18

Leggi: Sunia


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

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IN EVIDENZA:

ETS, amministrazione condivisa e riforma degli Ambiti Territoriali Sociali – Analisi di tre recenti leggi regionali del Piemonte e del Veneto – di Alceste Santuari

A seguito dell’approvazione della Riforma del Terzo settore, molte sono state le Regioni che hanno deciso di disciplinare ex novo, ovvero di rivedere, le discipline normative già in essere in materia di Enti del Terzo settore (si pensi alla Toscana, all’Emilia-Romagna, al Molise e all’Umbria). Si tratta di interventi che delineano la cornice di riferimento nell’ambito della quale gli enti di terzo settore, nello specifico, e non lucrativi, in generale, sono chiamati a svolgere le proprie funzioni e attività di interesse generale. In questa prospettiva, le discipline regionali sono intervenute anche a definire il quadro istituzionale e giuridico in cui collocare i rapporti di partenariato che, in conformità alle previsioni contenute nel Codice del Terzo settore, gli Enti del Terzo settore possono attivare con le pubbliche amministrazioni.

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De Palo: necessaria alleanza tra giovani e anziani

“Il rischio derivante dalla denatalità è un crollo del sistema sanitario e pensionistico. A farne le spese saranno sempre i più fragili. La trappola demografica, inoltre, è diventata anche una trappola democratica considerato che le politiche di questo Paese sono rivolte prioritariamente alle persone over 60. Questo sistema non può reggere a lungo. La rassicurazione maggiore per un anziano è salvaguardare il rapporto intergenerazionale. L’obiettivo deve essere un’alleanza tra giovani e anziani, oppure non si va da nessuna parte”. Lo ha dichiarato Gigi De Palo, presidente Fondazione per la Natalità, in occasione della prima edizione del Festival dell’Innovability ‘Impatta Disrupt’ che si svolge alla Casa del Cinema di Roma, organizzato da Earth Day Italia, Next4 e Impatta4Equity.

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Aumenta il costo della vita: come se la passano le famiglie lombarde? – A cura di Daniela MesiniGiulia Assirelli

L’edizione 2024 del Report dell’Osservatorio OVeR1 si concentra sull’evoluzione dei redditi e della capacità di spesa dei contribuenti lombardi, che hanno presentato la propria dichiarazione dei redditi con il Modello 730 tramite i CAF ACLI nel triennio 2021-2023, alla luce del recente consistente incremento dell’inflazione, che sta mettendo a dura prova le capacità di galleggiamento delle famiglie.
Il panel analizzato è costituito da 307.277 persone, i “fedelissimi” di CAF ACLI che si sono ripresentati presso i Centri di Assistenza Fiscale lombardi in tutti e tre gli anni di nostro interesse e che rappresentano il 76% del totale dei contribuenti2. Si tratta per oltre il 90% di persone nate in Italia, per il 52,4% di donne, di età media intorno ai 60 anni, e per la metà proveniente dalle due province più popolose, Milano e Brescia.

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“Povertà assoluta in crescita, da Istat arriva la conferma”: l’allarme dell’Alleanza

Il Rapporto Bes 2023, appena pubblicato, rileva che il rischio povertà in Italia è superiore rispetto al resto d’Europa. E che la povertà assoluta riguarda un numero sempre maggiore di famiglie, in costante crescita dal 2014 a oggi. L’analisi di Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia
“La povertà assoluta è in aumento ed è sempre più strutturale: lo certifica il Rapporto Bes 2023, appena pubblicato, con cui Istat misura il benessere economico e sostenibile”. Lo si legge in una nota a firma di Antonio Russo, portavolce di Alleanza contro la povertà in italia.
“Due dati mi sembrano particolarmente allarmanti, all’interno dei tanti contenuti nel Rapporto. Primo, il rischio povertà in Italia è significativamente superiore rispetto alla media europea: 20,1% in Italia , contro il 16,5% dell’Ue27. Il secondo riguarda l’incidenza individuale della povertà assoluta: questa ‘dal 2019 al 2023 (serie storica ricostruita secondo la nuova metodologia di stima) presenta una crescita – si legge nel Rapporto – Nel 2019 era scesa al 7,6%, in concomitanza con l’introduzione del Reddito di cittadinanza, trasferimento monetario non indicizzato all’inflazione come le altre prestazioni socio-assistenziali; nel 2020, l’incidenza riprende a crescere, arrivando al 9,1% e rimanendo stabile nel 2021. Nel 2022, l’incidenza torna ad aumentare al 9,7%, in larga misura a causa della forte accelerazione dell’inflazione, che ha colpito in particolar modo le famiglie meno abbienti e rimane sostanzialmente stabile con 9,8% nel 2023’.

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Torna a crescere nel 2023 la speranza di vita. Peggiora invece il benessere psicologico dei giovani. Italiani meno sedentari ma cresce il numero degli obesi. Il nuovo Rapporto Bes

Pubblicato dall’Istat il nuovo rapporto sul Benessere equo e sostenibile. Nel 2023 la speranza di vita è pari a 83,1 anni e risulta in aumento rispetto al 2022 (82,3), recuperando quasi del tutto il livello del 2019 (83,2 anni). Ma la speranza di vita in buona salute nel 2023 è pari a 59,2 anni e si riduce rispetto ai 60,1 anni del 2022. A partire dal 2020 si è osservato un preoccupante peggioramento del benessere psicologico soprattutto tra i più giovani, in particolare le ragazze IL RAPPORTO
Nel 2023 la speranza di vita è pari a 83,1 anni e risulta in aumento rispetto al 2022 (82,3), recuperando quasi del tutto il livello del 2019 (83,2 anni). Gli uomini con 81,1 anni di vita media attesa tornano allo stesso livello del 2019, mentre per le donne (85,2 anni) mancano ancora 0,2 anni (85,4 nel 2019). Ma la speranza di vita in buona salute nel 2023 è pari a 59,2 anni e si riduce rispetto ai 60,1 anni del 2022. Tale riduzione ha riportato l’indicatore quasi al livello del 2019 (58,6 anni), ridimensionando l’incremento anomalo verificatosi tra il 2020 e il 2022 dovuto alla componente soggettiva, per effetto della più diffusa percezione di condizioni di buona salute in tempi di pandemia. Sono alcuni dei numeri che emergono dal Rapporto Bes 2023 curato dall’Istat e pubblicato oggi.

Leggi: Quotidiano Sanità


Aumentano nel 2023 i cittadini che rinunciano alle prestazioni sanitarie. Colpa di liste d’attesa e problemi economici

I dati contenuti nel rapporto Bes dell’Istat. Con 372 mila persone in più si raggiunge un contingente di circa 4,5 mln di cittadini che hanno dovuto rinunciare a visite o accertamenti per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso. Tale incremento può attribuirsi a conseguenze dirette e indirette dello shock pandemico, come il recupero delle prestazioni in attesa differite per il COVID-19 o la difficoltà di riorganizzare efficacemente l’assistenza sanitaria
Il fenomeno della rinuncia a prestazioni sanitarie contribuisce a riconoscere il livello di equità nell’accesso ai servizi sanitari. L’indicatore esamina il mancato accesso a visite mediche – escluse quelle odontoiatriche – o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell’offerta, come lunghe liste di attesa, o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio. La quota delle persone che hanno dovuto fare a meno delle cure ammonta al 7,6% sull’intera popolazione nel 2023, in aumento rispetto al 7,0% dell’anno precedente. È quanto emerge dal Rapporto Bes 2023 pubblicato dall’Istat.

Leggi: Quotidiano Sanità


Liste di attesa. Insostenibili per 9 italiano su 10. E oltre 7 su 10 ritengono che il Governo debba investire più risorse per Ssn

L’indagine rivela che gli italiani sono sempre più attenti nella gestione della loro salute, ma che non per tutti il personale sanitario risponde adeguatamente alle esigenze e soprattutto il Sistema sanitario nazionale sembra non stare al passo con le richieste dei cittadini. La survey inoltre mostra una spaccatura tra gli italiani per quanto riguarda la percezione della competenza dei medici e del lavoro delle industria farmaceutiche
Tra tempi di attesa insostenibili e difficoltà a sottoporsi a visite specialistiche valutate adeguate, gli italiani si dicono insoddisfatti del Servizio Sanitario Nazionale: quasi 9 su 10 ritengono che il principale problema è legato ai tempi di attesa per una prima visita (per 88% degli italiani si aspetta troppo), per esami diagnostici specifici o per esami di controllo (85%) e per le liste d’attesa per eventuali interventi chirurgici (84%). Inoltre, quasi 7 italiani su 10 considera difficile reperire uno specialista, mentre 5 su 10 lamentano di non riuscire a trovare sempre medici competenti. Il 49% ripone piena fiducia nel SSN, mentre il 51% non si fida. Quasi 8 italiani su 10 sono critici sulla qualità del sistema sanitario regionale, che salgano a 9 su 10 se si guarda a quello nazionale. Quale dato positivo oltre metà degli italiani si sente in buona salute.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Regione Puglia – Nuovo avviso Invecchiamento attivo. Aperti dal 3 al 18 maggio i termini per presentare proposte progettuali

Con Deliberazione del Direttore generale di AReSS n. 69 del 9.04.2024 è stato approvato l’Avviso pubblico per la realizzazione di progettualità volte alla promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute di cui alla L.R. 16/2019 (Linee di indirizzo 2024 di cui alla Del. G.R. n. 1850 del 11/12/2023).
L’avviso si inserisce nella programmazione regionale per la promozione dell’invecchiamento attivo, prevista dalla legge 16/2019 e dal V Piano delle Politiche sociali 2022/2024. La realizzazione degli interventi è affidata ad AReSS, individuata quale soggetto attuatore per l’annualità 2024.

Leggi: Regione Puglia


 

 

 

Cgil e Uil, sabato 20 aprile 2024 manifestazione nazionale a Roma: Salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari

NEWS:

lunedì 15 aprile 2024
Pratiche nel mercato privato della casa, un oggetto per le politiche?

Il progetto StudMiHome – Città, università, studenti
Nel quadro della competizione internazionale, le città – gli attori che vi operano – cercano di accumulare risorse economiche, finanziarie, conoscitive e infrastrutturali in grado di renderle potenzialmente appetibili a scapito delle altre e di promuoverne ulteriormente la crescita. Questo meccanismo si vede rifratto a molte scale, dalle call per ospitare grandi eventi, alla progettazione a valere su fondi per la rigenerazione e riqualificazione urbana a, non ultima, la competizione fra le università per attrarre il maggior numero possibile di studenti. La partita strategica si gioca fra università nazionali e anche sul più ampio palcoscenico internazionale, a partire dall’espansione degli strumenti di ranking e ordinamento fra atenei mondiali, logica attivamente sostenuta anche dagli stessi attori istituzionali.

Leggi: Welforum, 15/04/2024


sabato 13 aprile 2024
Quasi 530mila over 65 in più curati a casa, ma dopo 11 2026 mancheranno le risorse

Il target del Pnrr – Solo Campania, Sardegna e Sicilia non raggiungono il numero previsto
Il Servizio sanitario nazionale ha già bussato alla porta di quasi 53omila italiani over 65 bisognosi di cure portandogliele direttamente dentro le mura di casa. Questo piccolo grande miracolo – in tempi davvero magri per la nostra Sanità alle prese con liste d’attesa interminabili e ca renza cronica di personale – è il primo frutto dei finanziamenti del Pnrr che stanno finalmente cominciando a mostrare i primi risultati come emerge dal monitoraggio appena effettuato dall’Agenas, l’Agenzia sanitaria per i servizi sanitari regionali, a cui è stato affidato il compito di verificare l’avanzamento di alcuni dei principali investimenti della missione Salute del Piano Ue. Tutte le Regioni hanno raggiunto se non superato il target intermedio previsto a fine 2023 con l’eccezione di Campania (66% del target), Sardegna (77%) e Sicilia ferma addirittura all’i% del suo obiettivo ma per ritardi nell’invio dei dati.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/04/2024


giovedì 11 aprile 2024
Nel 2024 la spesa per il Ssn è a quota 138,7 mld (+5,8%). Ma nel triennio 2025-2027 in rapporto al Pil scende dal 6,3 al 6,2%. Il nuovo Def

L’incremento per il 2024 è dettato da diversi fattori quali, ad esempio, l’assistenza per i rifugiati ucraini, il rinnovo contrattuale dei dirigenti degli enti del Ssn e il nuovo tetto per acquisti diretti della spesa farmaceutica. Nel triennio 2025-2027, la spesa sanitaria è prevista crescere a un tasso medio annuo del 2%. Nello stesso arco temporale il Pil nominale crescerebbe in media del 3,1%. Conseguentemente, la spesa sanitaria sul Pil scende dal 6,3 al 6,2%. IL DOCUMENTO
La spesa sanitaria prevista per il 2024 è pari a 138.776 milioni, con un tasso di crescita del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente. Nel triennio 2025-2027, la spesa sanitaria è prevista crescere a un tasso medio annuo del 2 per cento; nel medesimo arco temporale il Pil nominale crescerebbe in media del 3,1 per cento. Conseguentemente, il rapporto fra la spesa sanitaria e Pil, pari al 6,3 per cento nel 2025 e nel 2026, si assesta al 6,2 per cento nel 2027.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Riforma non autosufficienza anziani: ma che cose strane!

Nella Gazzetta Ufficiale n° 65 del 18/03/2024 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 15/3/2024 n. 29 attuativo della Legge delega n° 33 del 23/3/2023. 33 di riforma del welfare per gli anziani. Il titolo di questo articolo segnala “cose strane” in questa messa in opera della riforma, e strani davvero (per lo meno) paiono molti dispositivi. Ma questo giudizio impone di essere ben motivato; articoliamolo dunque in due aree, riferite alla non autosufficienza.
Il percorso di accesso degli utenti
Tema sempre molto rilevante (e spesso sottovalutato) in tutti i sistemi di welfare, sul quale qui si segnalano tre criticità, purtroppo sinora non molto evidenziate nel dibattito tecnico e politico:
A che cosa devono servire i PUA?

Leggi: Welforum, 10/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Povertà educativa, 50 milioni di euro per le zone d’Italia a più alta vulnerabilità sociale

Prende il via l’iniziativa promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che destinerà 50 milioni di euro per creare e sostenere le prime 15 “aree socio-educative strategiche” nelle zone d’Italia a più alta vulnerabilità sociale, con l’obiettivo di creare un modello replicabile, con azioni di sistema possibili grazie all’alleanza virtuosa tra pubblico, privato e privato-sociale. L’impegno è far sì che gli interventi promossi a seguito di questa iniziativa diventino delle esperienze stabili all’interno del sistema pubblico, veri e propri modelli a cui far riferimento per le azioni volte al contrasto della povertà educativa, sociale e relazionale di bambini e bambine nei territori più a rischio. Si lavorerà per la realizzazione di centri territoriali rivolti ai bambini di età compresa tra 3 e 14 anni e alle loro famiglie per il supporto e il sostegno socio-educativo extrascolastico, per favorire il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di spazi di aggregazione e l’educativa di strada, per dare ai bambini l’accesso a opportunità culturali, artistiche e sportive.

Leggi: Forum Terzo Settore, 10/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Discriminati per età, il 40% degli anziani senza le cure migliori

Ben 4 anziani su 10 vengono esclusi per l’età dalle cure migliori. E lo stigma accorcia anche la vita: il rischio di mortalità è fino a 4 volte più alto. Nasce per questo la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario con 12 azioni contro pregiudizi e stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria. Dopo l’appello degli scienziati italiani per la crisi del servizio sanitario pubblico sottofinanziato , i geriatri italiani lanciano l’allarme sui bisogni di salute, soprattutto dei grandi anziani, su cui l’Ssn non investe abbastanza risorse. Sono considerati “troppo vecchi e costosi” per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, e per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso.

Leggi: Auser, 10/04/2024


lunedì 8 aprile 2024
Svizzera – In casa anziani imbottiti di farmaci

L’abuso di farmaci negli ospizi preoccupa: il 43% degli ospiti riceve nove o più principi attivi diversi, con rischi di effetti collaterali.
Negli ospizi svizzeri gli anziani navigano in un mare di farmaci. Lo dicono i dati dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Dati che dimostrano che nelle case di riposo svizzere è diffusa la cosiddetta polimedicazione. Insomma, un vero e proprio cocktail di farmaci. In media il 43% di tutti i residenti riceve nove o più principi attivi diversi, e il fenomeno riguarda circa 50.000 anziani in assistenza a lungo termine. Il tema è stato affrontato oggi sulle pagine della SontagsZeitung, dalle quali è emerso che il problema ha caratteristiche diverse nei vari cantoni. L’abuso di farmaci è particolarmente alto a Basilea Campagna, Friburgo, Berna, Obwaldo e anche in Ticino. In questi cantoni, secondo i dati – che va precisato si fermano al 2021 – quasi la metà degli ospiti ha ricevuto nove o più medicamenti contemporaneamente. In altre realtà quali Glarona o Appenzello interno, solo un terzo degli ospiti prendeva un uso così abbondante di medicinali.

Leggi: Tio.ch, 08/04/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 15 aprile 2024
Assistenza domiciliare integrata. Le Regioni raggiungono nel 2023 l’obiettivo degli over65 assistiti. Risorse garantite, ma non per Sicilia, Campania e Sardegna che non superano l’asticella

È quanto emerge dalla Relazione di sintesi Agenas sul monitoraggio degli obiettivi previsti. La realtà locale con le migliori performance che consentiranno di ottenete le risorse previste dalla legge è la provincia di Trento seguita dall’Umbria con percentuali di incremento superiori al 200% rispetto agli obiettivi LA RELAZIONE
Ultime notizie dal fronte Assistenza domiciliare integrata. Gli obiettivi nazionali 2023 sono stati pienamente raggiunti dalla stragrande maggioranza delle Regioni. Con 529.761 nuovi over 65 assistiti al domicilio, le Regioni hanno superato l’asticella prevista dalla legge e fissata a 526mila pazienti da prendere in carico (esattamente con una percentuale del 101% del numero incrementale degli assistiti rispetto al Target totale stimato). Ma se si considera l’obiettivo target del Pnrr, la percentuale arriva al 138%.
Un traguardo che consentirà quindi alle Regioni di accedere alle risorse previste dalla legge per il 2023. Ma c’è chi rischia di rimanere tagliato fuori.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Diritto all’abitare, a Roma sempre più cittadini non riescono ad accedere alla casa

Un rapporto dell’associazione Nonna Roma fotografa la crisi abitativa nella capitale: nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto
Per una parte sempre più ampia della popolazione romana l’accesso alla casa è insostenibile: in una città in cui l’11,2% degli immobili (oltre 162mila in termini assoluti) non risulta occupato o è occupato esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente, nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto. Alla gigantesca crisi abitativa che attanaglia la capitale è dedicato “Di casa a Roma”. Un’indagine sull’abitare, elaborata dall’associazione Nonna Roma e presentata lo scorso fine settimana nel corso della terza edizione di “De Core”, la Spring School incentrata, quest’anno, sul tema del diritto all’abitare e realizzata con il sostegno del programma Periferiacapitale della Fondazione Charlemagne.

Leggi: Redattore Sociale, 15/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Anziani, a Firenze ora il geriatra arriva a casa con una telefonata

Dal 20 aprile la Cooperativa sociale Nomos avvia nella provincia di Firenze il servizio di prenotazione del Geriatra a Domicilio per l’assistenza specializzata per l’invecchiamento fisiologico e le demenze
Il geriatra? Arriva a casa. Dal 20 aprile Nomos avvia nella provincia di Firenze il servizio di prenotazione del Geriatra a Domicilio per l’assistenza specializzata per l’invecchiamento fisiologico e le demenze.
Uno staff di specialisti esperti sarà a disposizione per garantire un supporto completo, personalizzato e continuativo nel tempo agli anziani, con o senza demenza, direttamente a casa loro, all’interno del loro ambiente domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 15/04/2024


venerdì 12 aprile 2024
Non frena il calo demografico in Molise

La riduzione del numero degli abitanti, in atto dal secondo dopoguerra, riguarda soprattutto la popolazione giovanile. E trova riscontro nei numerosi laureati che scelgono come residenza altre città italiane o i paesi stranieri
Le fragilità croniche del tessuto economico-sociale molisano trovano un riscontro tangibile nel numero degli abitanti. Calato in modo rilevante, se pur con limitate risalite, nel secondo dopoguerra. Una tendenza che ha portato dai 418mila residenti del 1947 ai poco meno di 290mila del 2023, e che non è stata fermata dall’avvento dell’autonomia regionale risalente a 61 anni fa. L’aumento dell’emigrazione verso l’estero e il Nord Italia legato all’arretratezza delle reti infrastrutturali e di attività agricole fortemente colpite dal conflitto mondiale provocò un’ulteriore contrazione demografica, con 87mila cittadini in meno tra il 1951 e il 1971.

Leggi: Rai News, 12/04/2024


domenica 7 aprile 2024
La povertà di Milano: anziani, mamme, single e vittime delle bollette. “Noi, in coda per il pane”

Migliaia in fila per il cibo. Pane Quotidiano: crescita costante delle richieste. “Lavoratori e pensionati, prezzi fuori controllo. Eroso il potere d’acquisto”
«Vengo qui da 20 anni, da quando è mancato mio figlio. Se ci sai fare, con i soldi risparmiati per il cibo puoi pagare luce e gas: non male a Milano. Ma poi c’è anche altro: il calore umano”. Mariarosa Mamone, 80enne, inquilina di un alloggio Aler al quartiere Giambellino, è tra gli habitué di Pane Quotidiano, onlus fondata a Milano nel 1898 con l’obiettivo di distribuire generi alimentari a chi ne ha bisogno e che serve 5mila persone al giorno nelle due sedi di viale Toscana e viale Monza.
Ogni mattina, dal lunedì al sabato, si forma un fiume umano sui marciapiedi; tutti sono in attesa di ricevere un sacchetto di cibo, con dentro pane, latte, yogurt, salumi, pasta, sugo, formaggio, alimenti in scatola, frutta e verdura e anche qualche dolcetto. Una manna dal cielo per chi fatica ad arrivare a fine mese. Italiani e stranieri, donne e uomini dalle età più disparate. Per mano o dentro i passeggini, tanti bambini.

Leggi: Il Giorno, 07/04/2024


giovedì 28 marzo 2024
“Agenzia per la casa” Per lo sviluppo sostenibile di Brescia

Il Fondo Povertà, costituito presso Fondazione della Comunità Bresciana su impulso di Fondazione Cariplo, nasce nel 2020 per sostenere iniziative volte al contrasto della povertà nelle varie forme, cercando di rimuoverne le cause e di ridurre le disuguaglianze che si sono acuite sul territorio bresciano in particolar modo a seguito della pandemia. L’analisi del contesto, in particolare cittadino, della situazione immobiliare ha evidenziato una grave crisi sia in termini economici che di incontro tra domanda e offerta. Si è reso urgente promuovere una sezione dedicata del Fondo, denominata Sezione abitare a Brescia, che si è posta l’obiettivo di promuovere una locazione canoni sostenibili, sul territorio della città, per quella fascia della popolazione – cd. fascia grigia – esclusa sia dal sistema di accesso delle case popolari, in quanto non rientrante nei criteri di reddito, sia dal mercato libero, in quanto troppo oneroso.

Leggi: Fondazione Bresciana, 28/03/2024


IN AGENDA:

SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

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Exposanità, Bologna 17-19 aprile 2024. Gli appuntamenti utili per chi è interessato ai temi delle tecnologie e degli ausili per l’autonomia in casa

Si svolge al quartiere fieristico di Bologna, dal 17 al 19 aprile prossimi, la 23° edizione di Exposanità. L’edizione di quest’anno si concentrerà sull’importanza delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze come strumento chiave per assicurare qualità e tenuta del SSN.
Oltre agli stand espositivi sono in calendario oltre cento eventi seminariali; dal programma abbiamo estratto quelli a nostro avviso maggiormente connessi ai temi oggetto del lavoro dei CAAD, centri per l’adattamento dell’ambiente domestico dell’Emilia Romagna.

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Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze

Mercoledì 17 aprile 2024 dalle 9.30, un convegno a Bologna nell’ambito di Exposanità organizzato da Anziani e non solo
Come rapportarsi con il familiare che si prende cura di una persona cara che necessita di assistenza?
Come sostenerlo nel carico di cura e rafforzarne la resilienza e le competenze?
Come coinvolgerlo attivamente nella definizione del piano assistenziale individualizzato e nella sua gestione?
Saranno questi gli interrogativi a cui vuol dare risposta il convegno “Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze” che si terrà a Bologna, nell’ambito di Exposanità, mercoledì 17 aprile 2024, dalle 9.30 alle 12.30.

Leggi: Regione Emilia Romagna


17/04/2024 – L’abitare di anziani e fragili, verso una proposta di co-programmazione

A Pistoia un workshop per parlare di soluzioni abitative sempre più urgenti di fronte all’invecchiamento della popolazione e di ruolo del Terzo settore. Appuntamento il 17 aprile Più anziani, più fragili, più soli. Servono nuovi modelli abitativi che assicurino assistenza e contrasto alla solitudine. Un obiettivo, questo, raggiungibile solo con l’impegno di tutti, dagli stessi …

Leggi: Fondazione Turati


PROGETTARE PER ABITARE – Accessibilità, design e flessibilità degli spazi per l’abitare inclusivo: una rete tra persone, casa, servizi e territorio

Giovedì 18 aprile 2024 – ore 9,30 – 13,00 – sala Notturno, Blocco D Centro Servizi – EXPOSANITA’ 2024 – Fiera Bologna
Tra progettare e abitare c’è un legame che sta evolvendosi. Il dialogo che si apre è tra le risposte che il progetto può dare alle domande, sia quelle oramai conosciute, come i bisogni, il benessere abitativo e l’accessibilità degli spazi, sia quelle nuove, come il rispetto della sostenibilità ambientale, l’importanza delle relazioni e dell’interazione con il territorio di prossimità.
La casa, da luogo associato all’abitare gli spazi della vita privata, può essere qualcosa in più. I cambiamenti degli stili di vita, quelli sociali, economici e ambientali hanno un ruolo in questa evoluzione del “progettare per abitare” e per vivere i luoghi.

Leggi: Senaf


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Il 7 maggio a Reggio Emilia evento nazionale per i 35 anni di Auser

Il 7 maggio 2024 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia in occasione del trentacinquennale della fondazione di Auser, verrà organizzato un convengo nazionale sulla storia di Auser e sulle trasformazioni in atto nel mondo del terzo settore.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

Pratiche nel mercato privato della casa, un oggetto per le politiche?

Il progetto StudMiHome – Giuliana CostaTommaso Frangioni
Città, università, studenti
Nel quadro della competizione internazionale, le città – gli attori che vi operano – cercano di accumulare risorse economiche, finanziarie, conoscitive e infrastrutturali in grado di renderle potenzialmente appetibili a scapito delle altre e di promuoverne ulteriormente la crescita. Questo meccanismo si vede rifratto a molte scale, dalle call per ospitare grandi eventi, alla progettazione a valere su fondi per la rigenerazione e riqualificazione urbana a, non ultima, la competizione fra le università per attrarre il maggior numero possibile di studenti. La partita strategica si gioca fra università nazionali e anche sul più ampio palcoscenico internazionale, a partire dall’espansione degli strumenti di ranking e ordinamento fra atenei mondiali, logica attivamente sostenuta anche dagli stessi attori istituzionali. Questo ha determinato un crescente afflusso di studenti in quegli atenei che riescono a posizionarsi come centri di élite su uno scenario globale. Sia sullo scenario nazionale sia su quello internazionale, la città di Milano si trova ad avere uno dei sistemi universitari di maggiore attrattiva: basti pensare che, nonostante la pandemia, nello scorso anno accademico (22/23) le cinque università pubbliche assommavano 197.906 studenti, di cui poco più di un decimo stranieri (Mur Opendata). Sono in particolare proprio le iscrizioni dall’estero che mostrano una tendenza in decisa crescita nel corso degli anni post-pandemici.

Leggi: Welforum


Potenziamento assistenti sociali: una prima valutazione del processo di costruzione dei LEP – di Laura Pelliccia

Negli scorsi anni sono state avviate alcune politiche nazionali mirate al potenziamento del personale impiegato nei servizi sociali. In particolare, è stata considerata strategica la figura dell’assistente sociale, presumibilmente per il relativo ruolo di regia nell’attivazione di alcuni servizi della filiera sociale. In un panorama storico di assenza, per il settore sociale, di comuni garanzie a livello Paese, alcuni provvedimenti hanno promosso dei percorsi di armonizzazione, per fare in modo che tutti i territori presentassero una dotazione adeguata di questo tipo di figura professionale. Grazie ad un recente lavoro dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB)1 è possibile fare una prima valutazione di questa palestra di costruzione dei Lep attraverso un finanziamento multicanale. Si tratta di questioni decisamente attuali, in questo momento storico in cui dovrebbero essere portati a compimento gli annosi processi di federalismo fiscale regionale e municipale.
Nel proseguo saranno illustrati dapprima il quadro normativo delle politiche di potenziamento del servizio sociale, poi i risultati del lavoro dell’UPB e, infine, alcuni confronti sulla spesa per il servizio sociale professionale basati sulle principali statistiche di settore.

Leggi: Welforum


Transizione demografica e la sfida aperta della non autosufficienza – di Leonardo Becchetti

Assorbiti dalle due grandi transizioni (ecologica e digitale) che decideranno il nostro futuro tra emergenza climatica e intelligenza artificiale non ci accorgiamo di una terza transizione/rivoluzione pienamente in corso, quella demografica, che ci sta travolgendo e delle sue conseguenze sul problema degli anziani e della non autosufficienza.
Come è noto, in Italia ormai da tempo non esiste più quella che un tempo chiamavamo la “piramide” demografica (base di giovani ampia e classi di età che via via si assottigliano). Quello che abbiamo di fronte assomiglia più ad un “muffin”, una specie di pentagono con una fascia intermedia di massima ampiezza rappresentata dalla classe dei baby boomer (oggi tra 55 e 65 anni) che si avvicinano progressivamente all’età della pensione. Nel contempo i progressi della scienza medica hanno aumentato l’aspettativa di vita (oltre gli 80 per gli uomini, oltre gli 84 per le donne) cullandoci nell’illusione che tutta quella vita sia in buona salute. In realtà le statistiche ci dicono che dopo i 65 dobbiamo aspettarci (con differenze significative tra i più e i meno istruiti) in media una decina di anni in buona salute e un’altra decina di anni nei quali patologie un tempo mortali oggi sempre più cronicizzate, riducono significativamente capacità e funzionalità.
Il passaggio da una fase all’altra implica un cambiamento drastico di stili di vita e di consumi.

Leggi: Avvenire


SEGNALAZIONI:

Scadenza dichiarazione dei redditi e precompilata per tutti.

I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate sulla riforma ( circolare n° 8) – di Andrea Amantea
Nuova scadenza per la dichiarazione dei redditi, precompilata anche per i titolari di partita iva, sono queste alcune delle novità introdotte dalla riforma fiscale rispetto alle quali nella giornata di ieri l’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti con la circolare n° 8. Con la riforma fiscale il Governo Meloni una volta ottenuta la delega per la sua attuazione ha già cambiato diverse norme tributarie; puntando anche a stravolgere, almeno sulla carta, il rapporto fisco-contribuente; va in tal senso ad esempio l’obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo, il concordato preventivo biennale, ecc. Detto ciò, nella circolare di ieri non si fa distinzione tra privati e partite Ive circa l’applicabilità del termine del 15 ottobre per la presentazione della dichiarazione dei redditi, modello Redditi. Il termine riguarda tutti i contribuenti. Dal 2025 poi si passera al termine unico del 30 settembre. Unico perché ci si riferisce sia al 730 che al modello Redditi. Vediamo quali sono stati i principali chiarimenti del Fisco sulla scadenza della dichiarazione dei redditi e sulla precompilata estesa anche alle partite iva.

Leggi: Investire Oggi


 

 

 

 

NEWS:

lunedì 8 aprile 2024
Caro Salvini, ci vuole ben altro per salvare la casa

Il ministro delle infrastrutture ignora il disagio abitativo e mette a punto un provvedimento che è un condono. Sunia: “Alle famiglie servono alloggi pubblici”
Di fronte al disagio abitativo che sta aumentando, alle migliaia di domande per una casa popolare che rimangono insoddisfatte, ai canoni di affitto che salgono, il ministro delle infrastrutture che fa? Propone l’ennesimo condono, il Salva casa lo ha chiamato, “qualcosa che milioni di italiani aspettano da anni” parole sue. Un provvedimento, il cui testo non è ancora definitivo, pensato per aiutare le famiglie a comprare o vendere casa loro, un problema che a suo dire sta bloccando gli uffici comunali.
Il fine mese delle famiglie
“Il ministro Salvini evidentemente pensa che gli inquilini siano una categoria di agiati di cui è inutile preoccuparsi – afferma Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil -. Ma non può ignorare i dati sugli sfratti, l’impossibilità di molte famiglie ad arrivare a fine mese, gli affitti improponibili, specialmente da quando è stato azzerato con un colpo di spugna il fondo sociale per l’affitto e la morosità incolpevole. Adesso capiamo a cosa servisse il tavolo aperto con più di 50 associazioni per stendere le linee guida di un nuovo piano casa. Il vero piano era condonare, sanare tutte le irregolarità che ci sono negli appartamenti”.

Leggi: Collettiva, 08/04/2024


lunedì 8 aprile 2024
Suicidi tra gli anziani, Italia maglia nera in Europa

Solitudine e ageismo tra le principali cause di depressione. Il tema al centro del 24esimo Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, in programma a Firenze dall’11 al 13 aprile
L’Italia è uno dei Paesi occidentali in cui diventare vecchi presenta gli scenari peggiori, soprattutto rispetto ai Paesi anglosassoni, dove i tassi di suicidio in età avanzata sono la metà di quelli che avvengono in Italia. Lo dimostrano i dati relativi alla solitudine e ai suicidi, che nel 38% dei casi riguardano persone con più di 65 anni, sebbene queste ultime siano poco più del 20% della popolazione.
Solitudine e suicidi negli anziani saranno tra i temi al centro del 24esimo Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, che si tiene a Firenze dall’11 al 13 aprile. Il Congresso, intitolato ‘Integrazione e innovazione. Fondamenti del sapere psicogeriatrico’ raccoglie oltre 500 specialisti e ben 145 relatori, affrontando temi di stringente attualità

Leggi: Redattore Sociale, 08/04/2024


sabato 6 aprile 2024
Abusi edilizi in aumento: il Governo pensa ad un condono per conquistare consenso elettorale

Poco meno di cinque mesi fa il Governo Meloni ha approvato una norma che consente, nel caso di ricostruzioni dopo terremoti, alluvioni o altre calamità naturali , di portarle avanti in deroga ai vincoli paesaggistici, ovvero quelle norme che tutelano le aree di particolare pregio in base ai principi del valore storico, culturale e ambientale, attraverso la nomina di commissari straordinari nominati dal Governo che hanno l’autorità di elaborare piani urbanistici privando di tale potere e dovere le municipalità locali (QUI).
A febbraio abbiamo visto sottrarre da questo Governo risorse preziose del PNRR sul dissesto idrogeologico e ostacolare l’approvazione di una legge per contrastare il consumo di suolo nonostante aumentino di anno in anno le perdite in vite umane e i danni per l’ambiente e l’economia
Oggi, non contenti – alla ricerca di maggior consenso elettorale – il ministro Salvini, come possiamo leggere su tutti i maggiori quotidiani, ha annunciato un condono (la chiamano “sanatoria”) per irregolarità e abusi edilizi di “piccola entità”. Secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, riguarderebbe quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 06/04/2024


giovedì 4 aprile 2024
Nel PNRR risorse sottratte alla nostra salute

La spesa sanitaria pubblica italiana, pari a circa 131 miliardi, risulta ridotta rispetto ai 423 mld della Germania e ai 271 mld della Francia. E, a parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. Al contrario, a fronte del 21,4% di spesa privata per la sanità sostenuta dalle famiglie italiane, l’out of pocket in Francia raggiunge appena l’8,9% del valore totale, mentre in Germania si ferma all’11%.
Ad attestare queste cifre la Corte dei Conti che, nella “RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLA GESTIONE DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI. Esercizi 2022-2023” (3 aprile 2024), sottolinea come lo sforzo di efficientamento gestionale del decennio passato sembra aver dato risultati permanenti che “nel complesso hanno resistito anche di fronte a un evento imprevedibile e di portata epocale, come la pandemia da Covid-19”. “Nel biennio della pandemia, 2020-2021, la spesa sanitaria pubblica è aumentata, in valore cumulato, del 15,5% in Italia, un incremento molto superiore al decennio precedente, ma inferiore a quello registratosi in Francia (+19,2%), Germania (18,4%), e Regno Unito (+28,6%).

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 04/04/2024


mercoledì 3 aprile 2024
Spesa sanitaria in Italia molto ridotta rispetto a Germania e Francia. Quella privata cresce più che negli altri Paesi Ue. Lontano recupero delle liste d’attesa. Il rapporto della Corte dei Conti

La spesa sanitaria pubblica italiana, pari a circa 131 miliardi, risulta ridotta rispetto ai 423 della Germania e ai 271 della Francia. A parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. A fronte del 21,4% di spesa privata per la sanità sostenuta dalle famiglie italiane, l’out of pocket in Francia raggiunge appena l’8,9% del valore totale, mentre in Germania si ferma all’11%. Nonostante il sottofinanziamento reggono ancora le performance del Ssn. IL RAPPORTO di Giovanni RodriquezLeggi >

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/04/2024


venerdì 29 marzo 2024
La Rsa del terzo settore: “Senza il Superbonus non possiamo metterci in regola con le richieste regionali. Ci perdono i pazienti”

“Togliere questa possibilità, è più che un controsenso, è un danno sociale“. Sul caso degli enti del terzo settore che gestiscono Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e strutture residenziali per disabili (Rsd) che il ministero dell’Economia si appresta a tagliare fuori dai benefici del Superbonus, l’avvocato Luca Degani presidente dell’associazione di categoria Uneba Lombardia non usa mezzi termini. Innanzitutto perché dei 65mila posti di Rsa in Lombardia, oltre due terzi fanno capo a fondazioni onlus o a cooperative sociali onlus. E nella maggior parte dei casi vengono bloccati lavori di efficientamento energetico e di migliorie infrastrutturali antisismiche che sono richieste dalle Ats ai fini dell’accreditamento delle strutture stesse. Per queste ultime, per questioni di bilancio, l’accesso alle agevolazioni del Superbonus sarebbe fattibile solo con la cessione del credito fiscale che il decreto in arrivo, secondo quanto trapelato in queste ore, va a eliminare da un giorno all’altro.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 29/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Il contributo di Auser al Milan Longevity Summit

Ricercatori ed esperti di fama internazionale in dialogo costruttivo dal 14 al 27 marzo durante il Milan Longevity Summit – “RISCRIVERE IL TEMPO. Scienza e Miti nella corsa alla Longevità”, ideato da BrainCircle Italia – su come rallentare l’invecchiamento, mantenendo una vita più lunga in buona salute psicofisica: un evento importante, cui si è aggiunto il fondamentale contributo del Terzo Settore le cui idee sono state presentate il 26 marzo a MIND Milano Innovation District. In questo incontro internazionale sono emerse proposte concrete per far sì che la longevità sana e attiva sia accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse sociali ed economiche a disposizione e dalle fragilità delle persone. L’appuntamento con il Terzo Settore è stato promosso da Fondazione Triulza, rete di organizzazioni della società civile e dell’economia civile attiva in progetti di innovazione, insieme ad Anteas Lombardia e Auser Lombardia

Leggi: Auser, 27/03/2024


DALLE REGIONI:

domenica 7 aprile 2024
Co-housing: l’ex Onpi di Poppi diventa simbolo di innovazione sociale

Il percorso di innovazione sociale prevede lo sviluppo di formule innovative di co-housing autogestite dalle famiglie e o da organizzazioni ad esse connesse organicamente
Il Comune di Poppi – grazie al finanziamento ottenuto con il Pnrr – realizzerà un progetto di innovazione sociale in una parte del complesso immobiliare Ex ONPI (zona della ex casa delle suore e lavanderia). Tale intervento si pone in linea con la strategia di sviluppo delle aree interne, nell’ambito della quale sono promossi azioni di co-housing rivolte in particolare alle persone anziane.
A fronte di una popolazione che invecchia, la decisione è di garantire loro una proposta residenziale abitativa inclusiva che riproponga un contesto familiare e domestico condiviso. La popolazione anziana rappresenta la frontiera demografica futura, sulla quale si può fare poco per attenuare l’incidenza quantitativa, ma si può fare moltissimo sotto il profilo qualitativo.

Leggi: Arezzo Notizie, 07/04/2024


sabato 6 aprile 2024
Sostenibilità e transizione energetica: a Varese gli anziani sono protagonisti del cambiamento.

La sostenibilità ambientale come strumento per favorire la coesione sociale e lo spopolamento delle aree interne: una chiave di lettura inedita, quando si pensa al tema della transizione energetica, proposta nel corso dell’incontro organizzato nei giorni scorsi dallo SPI di Varese, in collaborazione con Legambiente.
La splendida cornice del Salone Estense ha ospitato un dibattito ricco di spunti e animato dal Segretario Generale dello SPI di Varese, Giacomo Licata, dalla Presidente dell’Associazione Nuove Ri-GenerazionI, Rossella Muroni, da Dino De Simone, Consigliere comunale di Varese e presidente della commissione ambiente, e da Rebecca Forte, Referente dello sportello energia di Legambiente Varese.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 06/04/2024


giovedì 4 aprile 2024
Lazio. Approvata la legge sui caregiver familiari, stanziati 15 mln per il 2024-2026

Via libera del Consiglio alla legge che, ha spiegato l’assessore Maselli, “valorizzerà l’attività e sosterrà l’operato” dei caregiver, anche garantendo loro “qualche giorno di riposo”. Previsto un budget personale del caregiver per spese relative al suo benessere psicofisico e interventi specifici a favore dei caregiver giovani: “Platea non bassissima, perché il 7% dei caregiver – nel Lazio circa 25.000, anche se riconosciuti solo 8.000 circa – è molto giovane”.
04 APR – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato ieri all’unanimità dei presenti la proposta di legge regionale n. 132 del 9 febbraio 2024, concernente “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”. In precedenza, aveva ricevuto il voto favorevole dell’Aula anche la proposta di deliberazione consiliare n. 11 del 4 ottobre 2023, concernente “Approvazione del ‘Piano d’azione per le zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola della Regione Lazio’. Direttiva 91/676/CE – D.Lgs. 152/2006 – DM 5046/2016”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/04/2024


mercoledì 3 aprile 2024
Il Comune vara il progetto per aiutare agli anziani

Attivato il bando per l’assistenza agli over 65 o ai portatori di disabilità
Il Comune di Cesa ha pubblicato il bando “Assistiamo i meno abbienti” ed il termine ultimo per presentare la domanda è il 15 aprile. “Si tratta di un progetto che l’amministrazione comunale realizza grazie ai fondi del Consorzio Ciss – ricorda il vicesindaco Giusy Guarino, delegati ai servizi sociali -. L’obiettivo è erogare prestazioni di tipo infermieristico o socio-sanitario, a titolo gratuito, a quelle persone anziane con problemi di salute”.
Il progetto è destinato a 10 nuclei familiari per la durata di 3 mesi per un numero di 10 ore settimanali. A realizzare l’iniziativa è l’associazione di volontariato “L’Albero della vita”. “L’iniziativa è riservata ai residenti a Cesa, persone ultrasessantacinquenni in condizioni di fragilità sociale – aggiunge Guarino – oppure anche le persone fino a 64 anni con disabilità certificata dall’Asl, in possesso del riconoscimento ai sensi della legge 104/1992 Art. 3 o in possesso di decreto di invalidità”.

Leggi: Caserta News, 03/04/2024


martedì 2 aprile 2024
Anziani in cerca di aiuto: “In tanti lasciati soli. E le case di riposo sono sempre più care”

Macerata – Sono sempre di più le richieste di aiuto da parte di anziani soli, che si trovano ad affrontare malattie lunghe in contesti, a volte, anche di disagio economico. È drammatica la situazione nella provincia di Macerata, dove casi del genere sono in aumento, ma molto spesso restano nell’ombra. Nonostante tutto, le associazioni di volontariato fanno la loro parte. Lo sa bene Antonio Marcucci, presidente provinciale dell’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata a valorizzare gli anziani e a far crescere il loro ruolo attivo nella società.
Marcucci, tragedie come quella avvenuta a Corridonia fanno riflettere su come sia vissuta l’esperienza della malattia in tanti anziani. Come si presenta la situazione nella nostra provincia?

Leggi: Il Resto del Carlino, 02/04/2024


venerdì 29 marzo 2024
Ostacoli, inciviltà e voglia di regole. La vita dei pedoni è tutta in salita

Auto selvagge, bici sui marciapiedi e semafori impossibili. Quando camminare diventa un’avventura. Il nostro test al fianco di una residente over 70: “Ecco le trappole che peggiorano la qualità della vita”
Mobilità dolce, città ciclabile: ok, ma i pedoni? I piedi sono il mezzo più ecologico ed economico e camminando, il centro si traversa in un tiro di schioppo: da Porta alla Croce a Porta San Frediano sono una quarantina di minuti appena, e anche allargando alle prime periferie, da Ponte a Verrazzano a Ponte alla Vittoria giusto un’ora. Però a chi decide di consumare le scarpe piuttosto che le gomme non viene riservata altrettanta attenzione: attraversamenti difficili, buche, ostacoli di ogni sorta sono all’ordine del giorno, soprattutto se si è in là con gli anni.

Leggi: La Nazione, 29/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Evento: Strategie per l’abitare. Le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità

Il 27 marzo 2024 presso la Sala “20 maggio 2012” in Viale della Fiera n. a 8 Bologna si è tenuto l’evento “Strategie per l’abitare. Le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità”, promosso dall’ Area politiche per l’abitare della Regione Emilia-Romagna.
La mattina è stata dedicata alla “fragilità abitativa: risultati e prospettive dell’ERP”, con un focus sulla tutela, sulla riqualificazione e sull’incremento del patrimonio pubblico abitativo, temi al centro delle molteplici azioni messe in atto dalla Regione Emilia-Romagna. Grazie ai numerosi interventi dei relatori che sono intervenuti, si sono analizzati i principali risultati raggiunti in materia di politiche abitative e si è esplorato la relazione tra l’edilizia residenziale pubblica e il sistema di governance territoriale. Attenzione è stata posta anche sul ruolo di enti locali e organismi intermedi nell’attuazione delle misure per il contrasto al disagio abitativo e nella sperimentazione di azioni innovative per rispondere al crescente fabbisogno legato alla casa.

Leggi: Regione Emilia Romagna, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Empoli (FI), Casa Sicura torna a nuova vita

Una casa attrezzata con le principali misure preventive e protettive per ridurre i rischi di infortunio domestico. È Casa Sicura, la casetta prefabbricata, donata diversi anni fa all’Azienda Asl di Empoli e di cui oggi è in corso il ripristino per renderla di nuovo funzionale a percorsi formativi e informativi per la prevenzione degli infortuni domestici. Costruita e adattata alle campagne informative dei primi anni Duemila fino al 2012, non è stata poi più utilizzata, divenendo oggetto anche di atti vandalici nel parcheggio esterno dell’ospedale San Giuseppe. L’iniziativa per il recupero di “Casa Sicura” è partita dalla Società della Salute Empolese Valdarno-Valdelsa e da Auser Regionale e territoriale Empolese.

Leggi: Auser, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Vigevano (PV), Auser: anziani sempre più soli e indifesi

Solitudine, pensioni basse, sanità costosa e con tempi troppo lunghi. Questi sono i problemi con i quali gli anziani fanno i conti tutti i giorni. Lo sanno bene Graziella Pinato, ex presidente di Auser Vigevano, ed il neo presidente Salvatore Cirillo. «Il 90% dei lavoratori di Vigevano sono pendolari – dice Cirillo – e questo significa che i nostri anziani spesso non hanno nessuno cui fare riferimento. Se devono andare a fare una visita specialistica, il figlio, o la figlia, deve perdere un giorno di lavoro, e questo diventa un problema. Qui interveniamo noi con i nostri volontari a titolo gratuito. Ci capita spesso di accompagnarli anche a fare la spesa».

Leggi: Auser, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Salsomaggiore (PR), Auser e Comune insieme per il servizio di trasporto sociale per gli anziani

Pronto a partire il servizio di trasporto sociale promosso dal Comune di Salsomaggiore in collaborazione con Auser Parma. Un servizio che si inserisce nella rete di interventi in campo sociale dell’amministrazione comunale, finalizzati a promuovere l’ autonomia delle persone, sostenerla nelle funzioni che non possono essere svolte in autonomia e favorire l’ integrazione e il collegamento tra i servizi socio-sanitari. Il progetto del trasporto sociale, oltre che un aspetto pratico-logistico, porta con sé anche un’ importante aspetto legato alla socializzazione.

Leggi: Auser, 27/03/2024


martedì 26 marzo 2024
Assistenza domiciliare per anziani e disabili, PD: «Stangata da 7 euro all’ora»

Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili»
Il PD attacca la il centrodestra per gli aumenti delle tariffe orare dell’assistenza domiciliare ad anziani e disabili
Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi sull’aumento delle tasse, puntando il dito in particolar modo sulle tariffe dell’assistenza domiciliare: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili».
Questo il comunicato del PD:

Leggi: Milano Today, 26/03/2024


IN AGENDA:

Bologna, 11 aprile. Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo

Dopo l’appuntamento del 19 ottobre scorso tra tutti i dieci centri della regione (ve ne abbiamo già parlato qui e qui) un secondo incontro sui temi dello sviluppo della rete CAAD è in calendario per l’aprile prossimo presso la Regione E.Romagna. “20 anni di attività dei Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo” è il titolo dell’incontro che vedrà la presenza non solo dei Centri ma di tutti i referenti degli Enti (Regione, Comuni, Aziende sanitarie, soggetti del terzo settore) coinvolti nella titolarità, nella gestione e nella operatività dei CAAD stessi.
L’appuntamento è fissato per giovedì 11 aprile 2024, dalle 9.30 alle 13.00 presso Aula Magna Regione Emilia-Romagna, viale Aldo Moro n. 30, Bologna. L’evento, previa iscrizione, sarà in presenza ed anche on line.

Leggi: Rete Caad


SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

Leggi: Ageit


Exposanità, Bologna 17-19 aprile 2024. Gli appuntamenti utili per chi è interessato ai temi delle tecnologie e degli ausili per l’autonomia in casa

Si svolge al quartiere fieristico di Bologna, dal 17 al 19 aprile prossimi, la 23° edizione di Exposanità. L’edizione di quest’anno si concentrerà sull’importanza delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze come strumento chiave per assicurare qualità e tenuta del SSN.
Oltre agli stand espositivi sono in calendario oltre cento eventi seminariali; dal programma abbiamo estratto quelli a nostro avviso maggiormente connessi ai temi oggetto del lavoro dei CAAD, centri per l’adattamento dell’ambiente domestico dell’Emilia Romagna.

Leggi: Rete Caad


Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze

Mercoledì 17 aprile 2024 dalle 9.30, un convegno a Bologna nell’ambito di Exposanità organizzato da Anziani e non solo
Come rapportarsi con il familiare che si prende cura di una persona cara che necessita di assistenza?
Come sostenerlo nel carico di cura e rafforzarne la resilienza e le competenze?
Come coinvolgerlo attivamente nella definizione del piano assistenziale individualizzato e nella sua gestione?
Saranno questi gli interrogativi a cui vuol dare risposta il convegno “Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze” che si terrà a Bologna, nell’ambito di Exposanità, mercoledì 17 aprile 2024, dalle 9.30 alle 12.30.

Leggi: Regione Emilia Romagna


PROGETTARE PER ABITARE – Accessibilità, design e flessibilità degli spazi per l’abitare inclusivo: una rete tra persone, casa, servizi e territorio

Giovedì 18 aprile 2024 – ore 9,30 – 13,00 – sala Notturno, Blocco D Centro Servizi – EXPOSANITA’ 2024 – Fiera Bologna
Tra progettare e abitare c’è un legame che sta evolvendosi. Il dialogo che si apre è tra le risposte che il progetto può dare alle domande, sia quelle oramai conosciute, come i bisogni, il benessere abitativo e l’accessibilità degli spazi, sia quelle nuove, come il rispetto della sostenibilità ambientale, l’importanza delle relazioni e dell’interazione con il territorio di prossimità.
La casa, da luogo associato all’abitare gli spazi della vita privata, può essere qualcosa in più. I cambiamenti degli stili di vita, quelli sociali, economici e ambientali hanno un ruolo in questa evoluzione del “progettare per abitare” e per vivere i luoghi.

Leggi: Senaf


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Il 7 maggio a Reggio Emilia evento nazionale per i 35 anni di Auser

Il 7 maggio 2024 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia in occasione del trentacinquennale della fondazione di Auser, verrà organizzato un convengo nazionale sulla storia di Auser e sulle trasformazioni in atto nel mondo del terzo settore.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

A rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti

Analisi della Fondazione Gimbe su dati Istat: nel 2022, 37 miliardi di spesa sanitari a carico delle famiglie. Oltre 1,9 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per ragioni economiche
La salute costa. E con un sistema sanitario che si indebolisce, accertamenti e cure sono sempre più a carico delle famiglie: 4,2 milioni di queste hanno dovuto limitare le spese sanitarie, per ragioni economiche. Quasi 2 milioni di italiani hanno rinunciato a prestazioni, per la stessa ragione. La Fondazione Gimbe, analizzando dati Istat di diverse indagini, lancia l’allarme: è a rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti. “Considerato il rilevante impatto sui bilanci familiari della spesa sanitaria out-of-pocket – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – e tenuto conto di un contesto caratterizzato dalla grave crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dall’aumento della povertà assoluta, abbiamo analizzato vari indicatori per misurare le dimensioni di questo preoccupante fenomeno, utilizzando esclusivamente i dati pubblicati da ISTAT.

Leggi: Redattore Sociale


LEPS: servizi per la residenza fittizia per i senza dimora – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il quinto di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale” e della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” ora invece mi occupo dei “Servizi per la residenza fittizia” per i senza dimora esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale degli interventi e servizi sociali 2021-2023 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi (non sempre omogenei) citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


Ecco com’è cambiato il SSN in 10 anni. Chiuso un ospedale su dieci. Cresce il privato e nonostante i progressi le unità di personale sono ancora poche. Finito il Covid è di nuovo taglio dei letti: sono 30 mila in meno rispetto al 2020 – di Luciano Fassari

Sono alcuni degli scatti che emergono dal nuovo Annuario del Ssn relativo al 2022 appena pubblicato dal Ministero della Salute che confrontato con il medesimo report di 10 anni prima evidenzia come il Servizio sanitario abbia lentamente mutato volto con un’assistenza territoriale in difficoltà e sostenuta in gran parte dal privato. Pochi progressi nell’Assistenza domiciliare integrata mentre pare invertirsi il trend sul personale sanitario che torna a crescere anche se rispetto a dieci anni prima segna un -4.500 unità. ANNUARIO 2022 – ANNUARIO 2012
Ecco com’è cambiata la faccia del Ssn negli ultimi 10 anni. Ci sono sempre meno ospedali, sempre più strutture private e un territorio sempre più sguarnito di medici di famiglia, pediatri e medici di continuità assistenziale. Inoltre, dopo il boom di posti letto per acuti del 2020, anno dello scoppio della pandemia nel 2022 è proseguito il taglio. Il personale è sempre meno rispetto a 10 anni fa ma negli ultimi anni si nota fortunatamente un’inversione di tendenza. È questa la fotografia che emerge dal nuovo annuario statistico del Ssn del Ministero della Salute relativo al 2022. E così andando a confrontare il medesimo rapporto relativo al 2012 emerge con la limpidezza dei numeri la dieta forzata cui i vari Governi che si sono succediti nello scorso decennio hanno sottoposto il Ssn che in 10 anni si è ritrovato con 95 ospedali in meno, un peso del privato sempre più forte e un’assistenza territoriale pubblica al palo con progressi nell’Assistenza domiciliare integrata che però ancora non risente del boost dato dal Pnrr.

Leggi: Quotidiano Sanità


AAA: cercasi una Maria Montessori per gli anziani

«La pedagogia si è dimenticata per molto tempo degli anziani. Invece, anche questa fase della vita, al pari delle altre, va ripensata in relazione alle possibilità educative e formative da offrire alla persona, affinché possa compiere il suo cammino di autorealizzazione personale», osserva Marisa Musaio, Professore di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. «Questa popolazione che non ha più solo necessità di cure, ma ha anche bisogno di essere coinvolta in progetti educativi». Per questo servono nuove figure professionali – di Sabina Pignataro
«Per molto tempo la pedagogia si è concentrata solo sui bambini. Non ha considerato che il principio dell’educabilità appartiene a ogni persona in tutte le età della vita», osserva Marisa Musaio, Professore di Pedagogia Generale e Sociale all’Università Cattolica di Milano. «Eppure, oggi, l’allungarsi dell’età rende urgente cambiare lo sguardo verso questa popolazione che non ha più solo necessità di cure, ma ha anche bisogno di essere coinvolta in progetti educativi». In che modo? In questo percorso, «l’educazione permanente, l’invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale sono tre temi centrali».

Leggi: Vita


The Lancet: dal 1990 l’aspettativa di vita a livello globale è aumentata di 6,2 anni

Nonostante la pandemia di Covid-19 abbia arrestato i progressi registrati dal 1990 ad oggi, l’aspettativa di vita globale è complessivamente aumentata di 6,2 anni, soprattutto per merito della riduzione della diarrea, delle infezioni delle basse vie respiratorie, dell’ictus e della cardiopatia ischemica. A mostrarlo è una ricerca coordinata dall’Institute for Health Metrics and Evaluation e pubblicata da The Lancet, che ha analizzato le stime aggiornate del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021.
A registrare il migliore aumento netto è la regione che comprende Sud-Est asiatico, Asia centrale ed Oceania, dove l’aspettativa di vita, nell’ultimo trentennio, è aumentata di 8,3 anni, soprattutto per la riduzione della mortalità legata a malattie respiratorie croniche, ictus, infezioni delle basse vie respiratorie e cancro. La gestione rigorosa della pandemia ha evitato la flessione del trend positivo. L’Asia meridionale si colloca al secondo posto per aumento netto dell’aspettativa di vita, con 7,8 anni in più; fenomeno principalmente dovuto al calo delle malattie diarroiche.

Leggi: Popsci


Nord Italia spopolato, è iniziata la “glaciazione demografica”. Lo studio: “Nel 2040 persi 2,3 milioni di abitanti, ecco le conseguenze”

Senza migrazioni, e senza un’inversione nel trend delle nascite, il Nord Italia è atteso da una “glaciazione” demografica che entro il 2040, tra 17 anni, porterà un saldo negativo rispetto all’attuale di 2,3 milioni di residenti. Si passerà dai 27,4 milioni di abitanti del 2023 a 25, 1 milioni. “È bene iniziare a fare i conti con tali prospettive. Ora non ci si potrà più rifugiare dietro la scusante del «nessuno ce lo aveva detto, nessuno ci aveva avvisato”, concludono Lorenzo Di Lenna e Luca Paolazzi che hanno curato la nota della Fondazione Nordest partendo dal record negativo di natalità registrato nel 2023 nel Paese. Non un “inverno” demografico, come si è detto finora, dunque. Ma all’inverno segue la primavera e non è questo il caso: “Non c’è alcuna primavera alle viste, ma un lungo periodo di gelo crescente nelle dinamiche della popolazione. Una glaciazione, appunto”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Anziani. “4 su 10 sono esclusi per l’età dalle cure migliori”. L’allarme dei Geriatri. Nasce la Carta di Firenze, primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario

Lo stigma verso i grandi anziani accorcia anche la vita: rischio fino a 4 volte più alto di mortalità. Il 40% è tagliato fuori dalle terapie più avanzate e appropriate e dai protocolli sperimentali senza valide ragioni mediche ma solo in base all’età. Il manifesto pubblicato su European Geriatric Medicine e The Journals of Gerontology, individua dodici azioni concrete per combattere pregiudizi e stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria e migliorare qualità e durata di vita degli anziani
05 APR – I grandi anziani sono considerati “troppo vecchi e costosi” non solo per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, ma anche per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso. Un paradosso, frutto di uno stigma grave e inaccettabile sulla base dell’età, che si riflette anche sulla percezione negativa del proprio invecchiamento inducendo la stessa persona anziana a rinunciare all’aderenza alle terapie, a screening e comportamenti preventivi, con gravi effetti sulla salute.

Leggi: Quotidiano Sanità


Long Term Care, non c’è buona cura senza buona occupazione

Come la qualità del lavoro incide sulla qualità del caring nelle grandi imprese attive nel comparto? Le risposte nel 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del Cergas Sda Bocconi – di Stefano Arduini
Quali sono le maggiori criticità del settore della Long Term Cure? Ad accendere un faro su un comparto che – considerate le prospettive demografiche del nostro Paese – sarà sempre più determinante da qui a prossimi anni è stato il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del Cergas Sda Bocconi (a cura di Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola ed Eleonora Perobelli), promosso da Essity Italia e presentato nei giorni scorsi. Il focus che prende in esame i principali player del settore descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel socio-sanitario e nell’assistenza agli anziani non autosufficienti affrontando i nodi della sostenibilità del settore rispetto alla dimensione economica, del personale e dei modelli di servizio. Uno studio che, fra l’altro, esce in concomitanza con il via libera del governo a una deludente riforma della non autosufficienza come gli esperti della Bocconi hanno tenuto a sottolineare anche nel corso della presentazione.

Leggi: Vita


Il sostegno alla relazione tra anziani, caregiver e assistenti familiari. Lo studio dello Sportello del Centro di Solidarietà di Reggio Emilia

Gli sportelli per l’assistenza familiare, promossi da alcune Regioni ed Enti locali, hanno lo scopo di sostenere le famiglie caregiver di anziani non autosufficienti nella gestione dell’assistenza ai propri familiari fragili. L’articolo presenta una ricerca che ha studiato in profondità uno di questi sportelli allo scopo di comprendere, in particolare, quali siano le modalità e gli accorgimenti adottati dagli operatori di questi servizi per curare la relazione con caregiver, persone assistite e lavoratrici domestiche e sostenere la relazione tra loro. – di Giulia Notari (PhD, assistente sociale presso il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia, collabora con il Centro di Ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica di Milano)
Lo Sportello Assistenti Familiari di Reggio Emilia
In Italia, i principali fornitori di cure primarie a persone che soffrono di patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza sono le famiglie, le quali spesso cercano un aiuto esterno attraverso l’impiego di lavoratori domestici, soprattutto donne di minoranza etnica, migrate in Italia per lavoro. Per sostenere l’attività domestica di cura, alcune Regioni ed enti locali hanno promosso gli sportelli per l’assistenza familiare, che fanno parte della frammentata e disomogenea offerta di servizi, progetti e iniziative che tentano di governare il mercato privato di cura.

Leggi: I Luoghi della Cura


In Italia il trend di invecchiamento aumenta, ma i servizi non evolvono

Sesto Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity. Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario saper rispondere con azioni mirate
Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario saper rispondere con azioni mirate. Secondo la stima dell’Istituto Superiore di Sanità, entro il 2030 si prevede per i cittadini italiani anziani un maggior carico di malattia. La previsione vedrà aumentare l’incidenza della non autosufficienza, incrementando il numero di persone over 65 non autosufficienti, che secondo gli ultimi dati Istat del 2021 erano 3.959.395, pari al 28,4% del totale della popolazione over 65. Questo il punto di avvio del sesto Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity, che quest’anno ha voluto indagare quanto il settore sia sostenibile nel medio-lungo periodo, osservando la dimensione economica, del personale e dei modelli di servizio.

Leggi: Redattore Sociale


Famiglie e anziani traditi. Il governo risparmia sui non autosufficienti – di Rosaria Amato

Rinvii, indennità difficili da ottenere e una riforma dell’assistenza domiciliare di fatto cancellata. Sul decreto welfare le critiche delle associazioni di settore: “Servirebbero 5-7 miliardi”
«Le premesse per questa legge erano grandi, e ci siamo ritrovati con una montagna che ha partorito un topolino». Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia, esprime con più forza di altre organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” la delusione per il decreto attuativo della riforma, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Perché per gli 1,4 anziani affetti da demenza in Italia, di cui il 50/60% soffre di Alzheimer, le carenze della rete di assistenza sono un problema doppio: «La mancata riforma dell’indennità di accompagnamento pesa in particolare sui familiari delle persone con demenza, che di solito non ottengono mai alla prima richiesta l’assegno», spiega.
Un rifiuto che lascia tutti i problemi di assistenza ai parenti, condannati a seguire il proprio anziano «nella solitudine del proprio domicilio», e che quindi sono «ad altissimo rischio di burnout». Per le persone affette da demenza la propria casa «è un rifugio sicuro», un aggancio insostituibile alla realtà, sostenibile solo però con l’assistenza domiciliare.

Leggi: La Repubblica


Anziani e disabili dimenticati – di Linda Laura Sabbadini

Bisognava attuare la domiciliarità, sviluppare servizi per dare supporto alle famiglie, alleggerendo il carico di lavoro non retribuito soprattutto delle donne. E prevedere nuove forme dell’abitare. Ma niente è stato fatto
Vi ricordate la domenica di Pasqua, solo quattro anni fa? Piazza San Pietro deserta e Papa Francesco da solo di fronte al mondo collegato in diretta. Tanta pioggia. Eravamo in piena pandemia. Non c’erano ancora i vaccini. Immagini drammatiche, tanti morti.
Ma c’era una grande speranza, la convinzione che, finalmente, sulla salute dei cittadini si sarebbe investito, che mai più sarebbe successa una cosa simile, che dopo la grande prova del personale sanitario non si sarebbe più sottovalutata la situazione. Si sarebbe intervenuti, aumentando il numero di medici e infermieri, sviluppando la medicina territoriale, garantendo le risorse economiche necessarie.
E invece no. Sono passati solo quattro anni e ci ritroviamo di fronte a politiche che sanciscono che la salute dei cittadini non è una priorità di questo Paese e che in particolare non lo è la salute degli anziani. Possibile che nulla si sia imparato da quella scioccante esperienza?

Leggi: La Repubblica


 Istat, per ogni ultraottantenne un solo bambino sotto i 10 anni – di Antonella Patete

Popolazione quasi stabile grazie alle immigrazioni dall’estero. Natalità in discesa, mortalità in calo. Popolazione residente straniera in crescita. 1,20 il numero medio di figli per donna
Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 990mila unità, (dati provvisori), in calo di 7mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-0,1 per mille abitanti). Lo si legge nel Rapporto Istat sugli indicatori demografici, diramato questa mattina dall’Istituto nazionale di statistica, in cui si apprende però che il dato della popolazione quasi stabile è determinato soprattutto grazie all’immigrazione dall’estero. I dati confermano, infatti, il rallentamento del calo di popolazione che, dal 2014 al 2021 (-2,8 per mille in media annua), ha contraddistinto il Paese nel suo insieme. La situazione si presenta, però, eterogenea tra le varie regioni: a fronte di un Centro stabile (+0,1 per mille), nel Mezzogiorno la variazione è negativa, (-4,1 per mille), mentre nel Nord la popolazione aumenta del 2,7 per mille. A livello regionale, la popolazione risulta in aumento soprattutto in Trentino-Alto Adige (+4,6 per mille), in Lombardia (+4,4 per mille) e in Emilia-Romagna (+4,0 per mille).

Leggi: Redattore Sociale


SEGNALAZIONI:

Dichiarazione dei redditi al via: dal 730 semplificato alle rate del superbonus, tutte le novità (e le scadenze)

Dalle mance alle criptovalute, dagli investimenti all’estero alla rivalutazione dei terreni fino alla detrazione in dieci anni del superbonus edilizio. Inizia la “stagione” della dichiarazione dei redditi e anche quest’anno non mancano le novità. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con le proprie credenziali, è possibile scaricare la precompilata e le relative istruzioni. Da quest’anno parte poi la sperimentazione del 730 in versione semplificata con procedura guidata, per dipendenti e pensionati.
COME FUNZIONA IL 730 SEMPLIFICATO
Accedendo alla propria area riservata sul sito delle Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono scaricare le informazioni che li riguardano in possesso del Fisco. La compilazione del modello avverrà tramite un iter guidato, senza la necessità di conoscere i codici tributo. Il contribuente, con un percorso guidato, potrà confermare o meno i dati proposti dal Fisco. Sarà poi il sistema a inserirli i all’interno dei campi del modello dichiarativo in via automatica.

Leggi: Il Gazzettino


 

 

 

 

Buona Pasqua da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news settimanali riprenderà il 10 aprile 2024


NEWS:

martedì 26 marzo 2024
“Al governo non interessa la condizione dei pensionati”

La nuova segretaria Spi Cgil spiega gli assi su cui si muoverà l’organizzazione: “Saremo protagonisti nelle mobilitazioni del sindacato confederale”
Tania Scacchetti non è la prima segretaria generale donna dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. Ma certo la sua elezione avvenuta il 14 marzo scorso è arrivata in una fase in cui le tematiche di genere, il punto di vista femminile in un mondo sconvolto da guerre, violenze e ingiustizia sempre più marcate, ha guadagnato uno spazio sempre più centrale.
“È così – ci dice subito all’inizio del nostro colloquio – e ne sento la responsabilità. Come ho detto nella relazione programmatica all’assemblea generale dello Spi, le donne devono spendere il loro impegno per le altre donne, per dare un senso alle lotte, faticose, pazienti e tenaci diceva Nilde Iotti, con cui si sono aperte la strada per la loro emancipazione. Insomma, servono pratiche e comportamenti che aiutino a portare anche nel modo di stare nelle organizzazioni e nelle relazioni fuori dalle organizzazioni modalità non maschili. Ad affermare, cioè, il valore di un punto di vista di genere inclusivo e che come tale non guardi solo alla parte femminile ma, appunto, alle relazioni tra uomini e donne”.

Leggi: Collettiva, 26/03/2024


lunedì 25 marzo 2024
La riforma della non autosufficienza. Quel passo indietro

Un colpo di spugna sulla riforma della non autosufficienza. Una sberla contro gli anziani non
autosufficienti. Perché sempre i più vulnerabili devono essere colpiti? Perché gli anziani che hanno bisogno di aiuto in questo Paese non possono aver diritto a fruire, in base ai loro bisogni di assistenza, di servizi personalizzati come la legge Delega prevedeva? Perché la Germania lo ha
fatto nel 1975, la Francia nel 2002, la Spagna nel 2006 e noi non riusciamo a farlo neanche nel 2024? Il Governo Draghi aveva disegnato una riforma dell’assistenza e l’aveva inserita nel Pnrr. Una Commissione guidata da Livia Turco aveva lavorato alla sua stesura e la società civile si era molto spesa, attraverso il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”. Il Parlamento non aveva fatto in tempo ad approvarla, dato il sopravvenire della crisi di governo. Ma nel marzo 2023 il nuovo Parlamento ha varato con alcune modifiche al testo, la Legge 33/2023 sulla non autosufficienza, rinviando ad un decreto attuativo uscito pochi giorni fa in Gazzetta.

Leggi: La Repubblica, 25/03/2024


lunedì 25 marzo 2024
La povertà cresce, ma il governo non ci crede

Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi da quasi un anno e mezzo: non passa giorno senza che lei o qualcuno dei suoi ministri sostenga le meraviglie in economia che il destra-centro avrebbe realizzato. Aumenta il Pil, aumenta l’occupazione, è stato abolito il reddito di cittadinanza e quindi gli imprenditori finalmente possono assumere la manodopera di cui hanno bisogno sottraendola al divano. Tutto bene, madama la marchesa! E invece no. I dati, purtroppo non mentono: se a snocciolarli è l’Istat, autorevole istituto di statistica nazionale non tacciabile di manipolare le cifre visto che i vertici sono di nomina governativa, non è possibile confutarli.
I dati definitivi verranno resi pubblici tra qualche mese, ma quelli diffusi oggi sono chiari: “Secondo le stime preliminari, nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui”. Come è possibile che aumentino le famiglie in grave difficoltà se il numero di donne, ma soprattutto di uomini, che hanno un lavoro è in aumento?

Leggi: Collettiva, 25/03/2024


domenica 24 marzo 2024
Anziani: La riforma zoppa

Assegni agli over 80 fragili ne godrà solo i1 3 per cento (e con tagli su altre povertà)
Stanziati 250 milioni annui: servirebbero oltre dieci miliardi di euro – di Gian Antonio Stella
Una riforma di cui andiamo orgogliosi», ha detto Giorgia Meloni: «Diamo finalmente
risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani». L’avvio della mirabolante «prestazione universale che consentirà di aumentare di oltre il 200% l’assegno d’accompagnamento» dei vecchi «più fragili e bisogno si», tuttavia, appare un po’ in certo. Visti gli stanziamenti, quelli che potrebbero goder ne infatti sarebbero 24.500 l’anno. Pari ai soli ultraottantenni della provincia di Tera mo. E gli altri canuti disabili d’Italia? Boh… A fare le pulci alla Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è il «Patto per un nuovo welfare sulla
non autosufficienza» che raggruppa sessanta organizza zioni e associazioni che si occupano del problema, dalle Acli alla Caritas, da Cittadinanzattiva alla Federazione Coldiretti Pensionati, dalla
Federazione Alzheimer al Consorzio Mutue Sanitarie. Patto che, ottenuto nella primavera 2021 l’inserimento nel Pnrr dell’agognata riforma attesa da un’eternità (in Spagna c’è da 18 anni, in Francia da 22, in Germania da 29, in Austria da 31), è rimasto basito ritrovando nel decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 marzo la conferma a tutti i dubbi peggiori.

Leggi: Corriere della Sera, 24/03/2024


sabato 23 marzo 2024
Non autosufficienza, il grande bluff del governo

L’allarme dello Spi Cgil Veneto: “L’assegno universale andrà in tasca appena allo 0,6 per cento della platea che ne avrebbe bisogno”
Dal governo solo spiccioli, definirla elemosina è un eufemismo. I soldi stanziati dell’esecutivo per la cosiddetta “prestazione universale” (circa 850 euro da aggiungere eventualmente all’indennità di accompagnamento) destinata agli anziani non autosufficienti sono briciole riservate a una platea ristrettissima a causa dei requisiti più che stringenti necessari per ottenere il beneficio e comunque solo dal 2025.
L’assegno, infatti, è destinato a ultra 80enni con un Isee inferiore ai 6 mila euro, l’accompagnatoria e in stato di non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo. Proiettando sul Veneto i dati nazionali, lo Spi Cgil regionale calcola che l’assegno spetterebbe a meno di 2 mila anziani, lo 0,6% dei 328 mila ultra 65enni non autosufficienti residenti nella regione. In pratica, la misura presentata con i consueti toni trionfalistici utilizzati del governo esecutivo per ogni intervento messo in campo – anche se la legge delega è stata approvata nel 2023 dal governo Draghi e nasce soprattutto sotto la spinta delle organizzazioni sindacali – risulta pressoché inutile, in quanto interesserà solo 2 ultra80enni non autosufficienti ogni 100 e, come detto, lo 0,6% di tutti gli anziani che non sono più in grado di badare a loro stessi.

Leggi: Collettiva, 23/03/2024


venerdì 22 marzo 2024
La petizione popolare sul diritto ad avere una abitazione dignitosa di Sunia, Cgil, Udu

Il fabbisogno in Italia è di almeno 600 mila case di edilizia residenziale pubblica, partendo dalla riqualificazione e dal recupero del patrimonio non utilizzato, quindi a consumo di suolo zero. Mentre milioni di famiglie sono in attesa di una casa da anni (l’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare in molti casi supera i 10 anni), migliaia di alloggi pubblici sono sfitti perché hanno bisogno di una ristrutturazione.
Il quadro è aggravato dalla condizione nella quale si trovano le famiglie, alle prese con la crescita dell’inflazione e l’aumento del costo della vita che hanno acuito il disagio sociale. Secondo l’Istat circa 2 milioni e mezzo di nuclei non sono nella condizione di poter pagare l’affitto e le spese condominiali che incidono per oltre il 40 per cento sul reddito, mentre per garantire il diritto allo studio servirebbero almeno 60 mila alloggi pubblici per studenti a costi sostenibili.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/03/2024


mercoledì 20 marzo 2024
Per il diritto all’abitare 45 mila firme

La petizione del Sunia, sindacato degli inquilini, promossa con Cgil e Udu, chiede a governo e Parlamento di affrontare l’emergenza casa
Mentre milioni di famiglie sono in attesa di una casa da anni, migliaia di alloggi pubblici sono sfitti perché hanno bisogno di una ristrutturazione. È il paradosso tutto italiano di un Paese che non muove un dito per affrontare e risolvere un’emergenza che si aggrava ogni anno di più.
Per questo il Sunia ha lanciato la petizione popolare per il diritto all’abitare, con il sostegno della Cgil e dell’Udu, Unione degli universitari, e raccolto 45 mila firme che vengono consegnate alla presidenza del Senato e alla Camera dei deputati in un’iniziativa a cui partecipano il segretario del sindacato degli inquilini Stefano Chiappelli, Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil, e Simone Agutoli dell’Udu.

Leggi: Collettiva, 20/03/2024


mercoledì 20 marzo 2024
Conferenza stampa di presentazione della Petizione Popolare per il Diritto all’Abitare al Senato

Oggi, presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della “Petizione popolare per il diritto all’abitare” promossa dal SUNIA che ha raccolto circa 45.000 firme.
Il Senatore Francesco Boccia, Presidente del Gruppo parlamentare del PD, ha aperto i lavori portando i saluti delle istituzioni all’evento che ha visto la partecipazione attiva di molti altri Senatori di varie forze politiche di maggioranza e opposizione.
Durante la conferenza sono stati discussi i temi cruciali legati alla questione abitativa, evidenziando l’urgenza di garantire a tutti il diritto fondamentale a un alloggio dignitoso. Il quadro delle problematiche legate al disagio abitativo e le proposte contenute nella petizione, illustrate dal Segretario generale Stefano Chiappelli, hanno messo in luce le difficoltà e le sfide da affrontare quotidianamente per fronteggiare la grave emergenza abitativa nel nostro Paese.

Leggi: Sunia, 20/03/2024


martedì 19 marzo 2024
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “decreto anziani”. Ecco il Piano nazionale per l’invecchiamento attivo e in buona salute

Il decreto legislativo è stato predisposto al fine di promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane. Si punta anche a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria. IL TESTO
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024 il decreto legislativo 29/2024 in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Il decreto legislativo è stato predisposto al fine di definire la persona anziana, promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento; a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili nonché ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/03/2024


DALLE REGIONI:

domenica 24 marzo 2024
«Prestazione universale per anziani non autosufficienti è inutile»

Spi Cgil del Veneto all’attacco della misura appena varata dal Governo Meloni. «Interesserà solo lo 0,6% di tutti gli anziani che non sono più in grado di badare a loro stessi»
Definirla elemosina è un eufemismo per lo Spi Cgil del Veneto. I soldi stanziati dal Governo per la “prestazione universale” sono circa 850 euro, che si aggiungono all’indennità di accompagnamento, e sono destinati agli anziani non autosufficienti. Ma per il sindacato regionale dei pensionati sono solo briciole riservate a una platea molto ristretta, a causa dei requisiti stringenti necessari per ottenere un beneficio che partirà dal 2025.
L’assegno è destinato a chi ha più di 80 anni ed ha: un’Isee inferiore ai 6mila euro, l’accompagnatoria ed in stato di non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo. Proiettando sul Veneto i dati nazionali, lo Spi Cgil calcola che l’assegno spetterebbe a meno di 2mila anziani, lo 0,6% dei 328mila ultra 65enni non autosufficienti residenti in regione.

Leggi: Verona Sera, 24/03/2024


sabato 23 marzo 2024
Lombardia, associazioni in piazza contro tagli ai caregiver fatti dalla Regione: “Risparmiano sulla disabilità, i diritti non sono priorità”

Si oppongono a rimodulazioni e tagli dei fondi dedicati ai caregiver famigliari delle persone con gravi (misura B2) e gravissime disabilità (misura B1) e sono contro la creazione di una graduatoria che ha portato al blocco delle liste per i nuovi aventi diritto che faranno richiesta dal 2024. Sono questi i principali motivi che hanno spinto ad aderire alla mobilitazione di sabato 23 marzo oltre 100 associazioni lombarde e non solo. Le organizzazioni, composte per la quasi totalità da genitori di persone in dipendenza vitale e con bisogni complessi, hanno predisposto un flash mob in piazza Città di Lombardia “contro le politiche restrittive ai danni delle persone non autosufficienti portate avanti dal Pirellone”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 23/03/2024


venerdì 22 marzo 2024
L’allarme Auser: tecnologie indispensabili per la vita quotidiana e anziani sempre più indifesi

Il neo presidente Cirillo: «Vogliamo creare uno sportello per aiutare i pensionati a prenotare le visite mediche»
Oltre 1300 associati, quello ducale è uno dei club più grandi della regione «E siamo in crescita» «Questa è l’unica realtà in provincia che non ha contatti con il Comune: è un forte rammarico» Il neo presidente Di AUser, Salvatore Cirillo, raccoglie il testimone da Graziella Pinato
Solitudine, pensioni basse, sanità costosa e con tempi troppo lunghi. Questi sono i problemi con i quali gli anziani fanno i conti tutti i giorni. Lo sanno bene Graziella Pinato, ex presidente di Auser Vigevano, ed il neo presidente Salvatore Cirillo. «Il 90% dei lavoratori di Vigevano sono pendolari – dice Cirillo – e questo significa che i nostri anziani spesso non hanno nessuno cui fare riferimento. Se devono andare a fare una visita specialistica, il figlio, o la figlia, deve perdere un giorno di lavoro, e questo diventa un problema. Qui interveniamo noi con i nostri volontari a titolo gratuito. Ci capita spesso di accompagnarli anche a fare la spesa». Poi ci sono le pensioni, che per la maggior parte non sono molto “grasse”.

Leggi: La Provincia Pavese, 22/03/2024


giovedì 21 marzo 2024
Caregiver e non autosufficienza, le associazioni lombarde scendono in piazza

Dopo quattro mesi di trattative e confronto con la Regione dai risultati insoddisfacenti, le associazioni lombarde scendono in piazza il 23 marzo e i 16 aprile con due manifestazioni di protesta contro il programma operativo regionale per la non autosufficienza. Ma il problema non riguarda solo la Lombardia né solo il 2024: per cui urge un ragionamento politico – di Sar De Carli
Le associazioni lombarde scendono in piazza per protestare contro il programma operativo regionale per la non autosufficienza. Due i problemi, messi in evidenza già a fine dicembre, appena la delibera è stata approvata ma che in questi medi di confronto non hanno portato a risultati che le associazioni giudicano adeguati. Il primo problema è la rimodulazione del contributo mensile previsto dalla Misura B1 per i caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità (inizialmente era previsto un taglio del contributo monetario tra i 200 e i 350 euro mensili, spostati su un aumento dei servizi, mentre ora la riduzione dell’erogazione monetaria ammonta a circa 65 euro mensili). Il secondo problema è il fatto che, essendo state le risorse regionali messe tutte sulla riduzione del taglio ai contributi, non vi sono più risorse per rispondere a tutte le nuove richieste di accesso alla Misura B1: cosa che comporterà la creazione di liste d’attesa.

Leggi: Vita, 21/03/2024


IN AGENDA:

27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


SPOKE 6. Evento “Prospettive per una società che invecchia: la sfida demografica”

Si terrà il prossimo 5 aprile a Roma presso Fondazione La Sapienza un incontro di confronto tra i ricercatori dello Spoke 6, che prevede anche la partecipazione di numerosi rappresentanti di altri Spoke, al fine di assicurare una prospettiva multidisciplinare sulle sfide del partenariato.
L’evento è aperto alla partecipazione del pubblico e rappresenta un importante momento di confronto tra esperti sui temi affrontati ed i risultati intermedi prodotti dallo Spoke 6. Di seguito si riporta il programma della giornata.

Leggi: Ageit


SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

Leggi: Ageit


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

La settimana del sociale: si vota il Codice della strada voluto da Salvini (e contrastato dalle associazioni)

Si tratta di un provvedimento criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e da molte sigle ambientaliste. Il ddl potrebbe essere approvato alla Camera in questa settimana e passare al Senato senza modifiche, per diventare definitivo e dare al governo la delega di riscrivere il Codice. Nell’approfondimento firmato dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore anche tutti gli altri aggiornamenti sull’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni – di Edoardo Patriarca
Negli ordini del giorno delle assemblee di Camera e Senato sono due i punti che pongo alla vostra attenzione. Il primo, al Senato, riguarda il ddl di valorizzazione e promozione dei Cammini d’Italia sul quale abbiamo speso qualche riflessione la settimana scorsa. Il secondo, alla Camera, è l’approvazione più volte rinviata delle nuove norme di revisione del Codice della strada.
Un provvedimento quest’ultimo voluto dal ministro Matteo Salvini, criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e da molte associazioni ambientaliste, tanto che le stesse nelle settimane scorse hanno promosso una mobilitazione (tra queste una imponente mail bombing) diretta ai parlamentari per chiedere modifiche al testo.

Leggi: Vita


Anziani. Raggiunto l’obiettivo del Pnrr, ma la riforma non c’è – di Franco Pesaresi

Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023
Uno degli obiettivi del PNRR (Missione 5) è costituito dalla approvazione della Riforma legislativa degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti. La riforma prevista dal PNRR è volta ad introdurre un sistema organico di interventi in favore degli anziani non autosufficienti che preveda anche l’individuazione di livelli essenziali delle prestazioni per gli anziani non autosufficienti. La legge doveva essere approvata entro il 31 marzo 2024 anche perché questo è uno dei tanti target sulla base dei quali l’Unione Europea dispone o meno l’erogazione delle quote di finanziamento del PNRR.
Ebbene, il Governo ha colto questo obiettivo perché dopo aver approvato la Legge delega n. 33/2023, ha approvato nei tempi previsti il Decreto attuativo n. 29 del 15 marzo 2024 contenente le “Disposizioni in materia di politiche in favore degli anziani”.
Tutto bene, dunque? No, perché durante il percorso legislativo, dopo una buona Legge-delega, il Decreto legislativo 29/2024 attuativo ha perduto quasi tutti i contenuti significativi che avrebbero potuto cambiare l’assistenza per gli anziani non autosufficienti.

Leggi: Quotidiano Sanità


Crescono povertà e diseguaglianze – di Daniela Mesini Eleonora Gnan

Il lungo strascico della pandemia, i precari equilibri geopolitici connessi alle guerre in corso ed il crescere esponenziale dell’inflazione stanno mettendo a dura prova le capacità di ‘galleggiamento’ delle famiglie e acuendone le disuguaglianze.
Secondo l’ultimo Rapporto Oxfam, in Italia, a fine 2022, l’1% più ricco era titolare di un patrimonio 84 volte superiore a quello detenuto dal 20% più povero della popolazione, la cui quota di ricchezza nazionale si è dimezzata in un anno. ISTAT, nelle ultime statistiche sulla povertà,1 stima quasi 2,2 milioni di famiglie italiane in condizioni di povertà assoluta nel 2022,2 per un totale di oltre 5,6 milioni di individui. I dati registrano un’ulteriore crescita rispetto al 2021: l’incidenza della povertà assoluta a livello familiare passa dal 7,7% all’8,3%, mentre quella individuale sale dal 9,1% al 9,7%. Tale aumento è in larga parte imputabile alla forte accelerazione dell’inflazione che, nell’ultimo anno, ha visto un’impennata dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo pari a +8,7%, dato che sale a +12,1% per le famiglie meno abbienti.

Leggi: Welforum


Case green: cosa succederà al mercato immobiliare italiano?

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva Case Green.
Il nuovo contenuto prevede che a partire dal 2030 gli edifici di nuova costruzione destinati ad abitazione civile devono essere a impatto zero. In questo caso sta alla sensibilità dei cittadini iniziare fin da ora a progettare e costruire case green per evitare in un secondo momento di doverci rimettere mano. Il termine è fissato al 2028 nel caso in cui trattasi di edifici pubblici o edifici destinati a “ospitare” Pubbliche Amministrazioni.
Il parco immobiliare italiano è abbastanza vetusto. In base ai dati rilevati, in Italia circa la metà degli edifici residenziali è in classe energetica «F» o «G», cioè le più inquinanti. La classe energetica «G» è attribuita al 29,3% degli edifici, mentre la classe energetica «F» a 23,4% degli edifici. In Europa le cose non vanno meglio perché entro il 2050 devono essere ristrutturate il 60% delle abitazioni.

Leggi: Money


L’anziano con disabilità intellettiva ha migliorato la sua attesa di vita. Può l’attività fisica migliorarne la qualità?

L’aumento dell’aspettativa di vita è associato all’incremento delle disabilità, specialmente in età avanzata. Questo trend non riguarda solo la popolazione generale, ma anche i soggetti con Disturbo Intellettivo Relazionale (DIR). Una possibile strada efficace è l’attività fisica adattata (APA).
di Iride Ghezzi (Laurea in scienze motorie – chinesiologa, pedagogista, psicologa cinica), Fabrizio Pregliasco (Medico chirurgo, specialista in igiene e medicina preventiva), Gianluca Giardini (Medico Chirurgo specialista in Geriatra), Stefano Daverio (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, Massoterapista), Daniele Turchi (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, tecnico 3° livello Nordic Walking), Mattia Marchesi (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, Massoterapista)
“È ormai universalmente riconosciuto che un’adeguata attività fisica è essenziale per il mantenimento della salute e dell’efficienza dell’organismo, oltre che un insostituibile strumento per prevenire l’insorgenza di molte malattie. Una vita sedentaria costituisce un importante fattore di rischio per la salute delle persone, soprattutto se si tratta di anziani, età in cui sono più probabili disabilità funzionali e malattie cardiovascolari. Diviene così importante favorire l’attività della persona anziana sottoponendola a stimoli che facilitino le interazioni sociali, la sua autonomia e indipendenza, aiutandola a mantenersi attiva il più possibile sia fisicamente che psichicamente.” (OMS, 2020)

Leggi: I Luoghi della Cura


Longevità, la ricetta di Silvio Garattini: «Evitare il mercato della medicina. Io non mangio mai a pranzo: e i miei farmaci sono cinema, teatri, conferenze» – di Sara Bettoni

Il fondatore e presidente dell’Istituto «Mario Negri», 95 anni, è tra i sei «grandi anziani» che hanno ricevuto il riconoscimento «Una grande vita»
Silvio Garattini arriva in Sala Alessi a Palazzo Marino con oltre mezz’ora di anticipo. «Sono venuto a piedi da casa mia, abito vicino all’ospedale Fatebenefratelli». Novantacinque anni compiuti il 12 novembre scorso, il fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» è tra i sei «grandi anziani» a cui è stato consegnato il riconoscimento «Una grande vita», legato al suo impegno come oncologo, farmacologo, ricercatore.
In città è in buona compagnia: sono oltre 5 mila gli over 90.
«L’Italia è il Paese dell’Unione europea con il più alto numero di anziani. Ma se guardiamo la durata della vita sana, scendiamo molto nella graduatoria. Nell’ultima parte dell’esistenza compaiono parecchie malattie, anche due o tre per cittadino».
Qual è la strategia per arrivare alla quarta età in salute?
«Evitare il mercato della medicina».

Leggi: Corriere della Sera


La “strage nascosta” è importante per il futuro che abbiamo di fronte – Costanzo Ranci

Ringrazio Welforum.it per aver dato un ampio spazio al mio studio sulla “strage nascosta” e i tre autori che hanno commentato lo studio con grande passione e competenza. Tornare a parlare di fatti che hanno arrecato tante sofferenze non è mai facile, e quindi il ringraziamento è ancora più sentito e si estende anche a chi ha trovato l’energia e l’interesse per leggere i diversi commenti. Peraltro, l’intento non è tanto commemorare (anche se una buona memoria collettiva di fatti simili svolgerebbe una importante funzione civile), quanto apprendere, per prevenire altri fatti dello stesso tipo e migliorare il sistema.
Lo studio sulla “strage nascosta” considera la pandemia come uno stress test per le RSA, un evento traumatico che ha consentito di evidenziare i punti di forza e di debolezza del sistema. È su questi aspetti che intervengo di nuovo per puntualizzare alcuni aspetti a valle dei commenti ricevuti.
Il primo punto riguarda la posizione del nostro paese rispetto agli altri paesi europei. Certamente i dati sull’impatto della pandemia in termini di mortalità sono lontani dall’essere precisi: troppe le incongruenze soprattutto nei primi mesi, troppo ampia la variabilità dei sistemi di vigilanza e di raccolta delle informazioni, nonché delle metodologie adottate per diagnosticare il Covid-19. Pur con qualche incertezza, tuttavia alcuni dati sono ora, a distanza di quattro anni dall’inizio della pandemia, abbastanza consolidati.

Leggi: Welforum


Un “mondo demograficamente diviso”: crollo della fertilità nel 97% dei paesi, ma in quelli a basso reddito raddoppierà

Un “mondo demograficamente diviso”. Entro il 2100 si prevede un crollo globale della fertilità, con un tasso destinato a scendere sensibilmente nel 97% dei Paesi, ben 198 su 204; nello stesso periodo però si prevede che le nascite raddoppieranno nei Paesi a basso reddito e che un bambino su due nascerà nell’Africa subsahariana. Lo scenario, a dire il vero non particolarmente sorprendente, è stato presentato sulla rivista The Lancet dal programma di ricerca Grb, acronimo di Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors, guidato dall’Hme, l’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington.
Una situazione che gli autori della ricerca definiscono appunto un “mondo demograficamente diviso”, fra un baby boom nei Paesi più poveri e un baby burst in quelli più ricchi, che promette di avere conseguenze molto serie per le economie e le società, a partire dalle migrazioni. La bassa fertilità, rilevano gli autori della ricerca, potrebbe essere mitigata sia da un’immigrazione etica ed efficace, sia da politiche di sostegno ai genitori.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Siamo davvero pronti a vivere 100 anni?

Da una parte gli Italiani sono sempre più longevi, dall’altra le difficoltà di adeguare i servizi, il mondo dell lavoro. Il welfare e la previdenza a una classe d’età avanzata che nel 2050 rappresenterà un terzo della popolazione e che va valorizzata.
Anno 2050: la «pelle intelligente» che indossiamo per monitorare la funzione cardiaca, cerebrale e muscolare rileva attività anomale, e invia al nostro medico i dati per intervenire tempestivamente. Questi dispositivi elettronici biointegrati hanno sostituito le tecnologie indossabili, come i vecchi smartwatch di tanti anni fa. Mentre gli anziani indossano esoscheletri che consentono loro di camminare meglio e più a lungo. Questo è lo scenario in cui si è fatto l’inimmaginabile per aggiungere trent’anni all’aspettativa di vita umana. Ma la società nel frattempo sarà stata progettata per un’esistenza così lunga? Un bambino su due che attualmente ha cinque anni vivrà fino a compiere un secolo. Lo sostengonoi ricercatori del Center on Longevity dell’Università di Stanford, all’avanguardia nello studio della longevità, che credono chei cent’anni saranno la norma per tutti i neonati entro il 2050. Grazie ai continui progressi della medicina, si prevede che il numero dei centenari in tutto il mondo aumenterà di otto volte.

Leggi: Panorama


Attenti ai passi falsi: la povertà energetica in Italia non è scomparsa

Nel 2022 è proseguito il rialzo dei prezzi energetici, cominciato con la ripresa post pandemica ed esacerbato dall’invasione russa dell’Ucraina. In quell’anno, infatti, la spesa energetica annuale media riferita agli usi domestici delle famiglie italiane è aumentata di quasi 500 euro rispetto al 2021, raggiungendo i 1.915 euro (+32%). In particolare, i prezzi di elettricità e gas naturale, il vettore energetico maggiormente usato nel nostro paese per il riscaldamento, in base ai dati Eurostat sono cresciuti del, rispettivamente, 50 e 34,7%: dati che tengono conto anche della diffusa presenza di contratti a prezzo fisso. Durante il 2022, infatti, secondo ARERA, il 76,7% delle famiglie italiane con un contratto sul libero mercato aveva un rapporto di fornitura di elettricità a prezzo fisso (67,3% nel caso del gas).
Inoltre, l’inverno del 2022 è stato mite, con temperature al di sopra della media storica. In questo quadro (aumento significativo dei prezzi, inverno mite) non sorprende che le quantità consumate, in particolar modo quelle di gas naturale (-14%; cfr. tab. seguente), si siano ridotte rispetto all’anno precedente.

Leggi: Rienergia


OMS: Porre la salute al centro della pianificazione urbana e territoriale

Con l’obiettivo di affrontare le pressanti sfide globali derivanti dai rischi ambientali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie, ha presentato una piattaforma che include molte indicazioni presenti nel libro Integrating Health in Urban and Territorial Planning e nella pubblicazione Supporting a healthy planet, healthy people, and Health Equity through Urban and Territor Planning per porre la salute al centro della pianificazione urbana e territoriale
Il progetto, realizzato con l’esperienza dei professionisti della sanità pubblica, è rivolto a governi nazionali e autorità locali, architetti del paesaggio, ingegneri, professionisti della salute pubblica come medici, infermieri, operatori sanitari professionisti nella pianificazione e progettazione urbana e della sanità pubblica, organizzazioni di rappresentanza sociale e alla società civile. Il fine è la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere in tutto il mondo.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Riflessioni sull’accessibilità universale – di Salvatore Cimmino
«L’accessibilità universale – scrive Salvatore Cimmino – non è un concetto “alla moda”, che faccia trend, ma un diritto fondamentale che tutti dovremmo abbracciare e difendere: affrontare il tema dell’accessibilità degli spazi pubblici e privati, dell’istruzione, del lavoro, nonché il tema della mobilità totale e garantita, tenendo in particolare considerazione i diritti delle persone con disabilità, determina infatti la qualità della vita dell’intera comunità nazionale»
L’accessibilità universale agli spazi pubblici e privati è uno dei presupposti per l’effettivo esercizio del diritto di cittadinanza: «Il diritto all’accessibilità è sia diritto in sé e per sé, sia diritto fondamentale “funzionale”, presupposto imprescindibile per il godimento di tutti gli altri diritti della persona umana, perché la sua garanzia consente alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente, di compiere le proprie scelte e di partecipare a tutti gli aspetti della vita su base di eguaglianza con gli altri».
Questo è uno dei tanti e significativi passaggi di un’importante mozione, basata sul contenuto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, mozione approvata all’unanimità alla Camera nel 2021. Ma qual è, ad oggi, la situazione nel nostro Paese?

Leggi: Superando


SEGNALAZIONI:

Contributi Inps colf e badanti da pagare entro il 10 aprile 2024, come fare il versamento

Non manca molto alla scadenza della prima rata dei contributi trimestrali Inps per colf e badanti. La data entro la quale è richiesto il pagamento è nella prima metà del prossimo mese.
Tutti coloro che hanno assunto a tempo determinato o indeterminato un lavoratore o una lavoratrice come colf e badanti, dovranno versare un importo maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quindi richiesta attenzione nel versamento dei contributi, che sono aumentati a causa della variazione Istat del 5,4 per cento per via dell’indice dei prezzi al consumo.

Leggi: Qui Finanza


Spid. CE.PA chiede incontro urgente al Ministero del Lavoro

I Patronati del Ce.Pa (Acli, Inas, Inca, Ital) chiedono un intervento urgente al Ministero del Lavoro, in raccordo con AGID e Inps, per risolvere le criticità legate al rilascio dello SPID per il servizio di Patronato svolto nelle sedi all’estero. “Da oltre un anno – spiegano in una nota congiunta – gli operatori di Patronato che non hanno la cittadinanza italiana e di conseguenza non sono titolari di un documento di identità italiano non possono più svolgere gran parte del lavoro a cui sono adibiti perché non hanno i requisiti fondamentali per il rilascio di una identità digitale”.
“Acli, Inca, Inas, Ital hanno denunciato più volte la totale assenza di un dialogo da parte del Ministero del Lavoro senza aver ricevuto, ad oggi, alcuna certezza o riscontro che la problematica possa essere risolta”.
Secondo i Patronati, “la situazione per il servizio che i nostri operatori prestano all’estero è critica: alcuni Paesi sono totalmente privi dello SPID, in altri il numero di operatori che ne sono privi è superiore a quelli che lo hanno”.

Leggi: Inca


Colf e badanti, per assumerle in regola quali sono i documenti che non possono mancare

Ecco tutti i documenti che non possono mancare per procedere con l’assunzione a colf e badanti: una guida per tutti da tenere sempre a portata di mano.
Con i ritmi della società attuale, spesso presi dalla frenesia ci si dimentica, come si suol dire, degli ultimi. E tra gli ultimi non si possono non annoverare anche le persone anziane. Se a questo ci si aggiunge la tendenza, in tante parti di Italia, ad avere pochi figli, il mix può diventare esclusivo. Per porre un freno a questo fenomeno di abbandono, per così dire, dei vecchi, molte persone ricorrono all’assunzione di colf e badanti.
Essendo, però, anche loro a tutti gli effetti dei lavoratori o delle lavoratrici, hanno bisogno anche loro di un regolare contratto per esercitare la loro professione. In tal senso, abbiamo pensato di offrire ai nostri lettori una guida di tutti i documenti che sono necessari per procedere con una regolare assunzione. Le sanzioni, infatti, per il lavoro a nero sono a dir poco spaventose ed è meglio, da questo punto di vista, non correre rischi. Oltre ad essere, quello del lavoro sommerso, uno dei principali problemi del nostro Paese.

Leggi: Codici Ateco


 

 

 

 

NEWS:

martedì 19 marzo 2024
Anziani, la riforma che non c’è. Entra in vigore, ma prevede 22 decreti attuativi

Prestazione universale, assistenza domiciliare integrata, Lea e Leps, ma anche telemedicina: le novità ci sono, ma per lo più riguardano il futuro. Pesaresi (Patto non autosufficienza): “Inascoltate le nostre richieste. Si rinvia tutto al futuro. Ma noi non ci fermiamo”
Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 18 marzo, entra oggi ufficialmente in vigore la riforma dell’assistenza agli anziani, contenuta nel decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29. Un traguardo raggiunto secondo le tempistiche previste, dal momento che, in base al Pnrr, il decreto doveva concludere il suo iter entro la fine del primo trimestre del 2024. Ma per molti si tratta di un’occasione mancata, se non una promessa tradita.
Innanzitutto, le novità. Il decreto introduce diverse nuove misure e procedure, rivolte a persone che abbiamo compiuto 70 anni. Per “la prevenzione della fragilità e per la promozione della salute, dell’invecchiamento attivo delle persone anziane, della sanità preventiva e della telemedicina in favore delle persone anziane”, saranno adottate, entro 90 giorni, “Linee di indirizzo nazionali per la promozione dell’accessibilità delle persone anziane ai servizi e alle risorse del territorio”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/03/2024


martedì 19 marzo 2024
Anziani e non autosufficienza: Cgil e Spi, un’occasione persa

“Confermate tutte le nostre preoccupazioni e la nostra delusione per una grande occasione persa per dare risposte a milioni di anziani e alle loro famiglie: dopo tanti annunci, tante promesse e tanta propaganda, il Governo adotta il decreto su anziani e non autosufficienza senza modifiche di rilievo e confermando la mancanza totale di finanziamenti”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi.
“Nonostante la pesante bocciatura della Conferenza Unificata che ha certificato la mancata intesa – ricordano i dirigenti sindacali – il Governo ha ignorato critiche e preoccupazioni e varato il decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023, una legge ricca di buone intenzioni che però vengono in gran parte disattese per la drammatica assenza di risorse sia per la sanità che per il sociale”.

Leggi: Cgil, 19/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Anziani. Geriatri: “Sono sempre più soli e non autosufficienti. Potenziare i servizi”

In Italia, secondo Paese più vecchio al mondo, gli over 65 sono 14 milioni, più del 20% della popolazione. La Sigot (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio) esprime soddisfazione per i decreti attuativi della Legge 33/23 per l’assistenza agli anziani, ma chiede “accorgimenti”. Palleschi: “Occorre potenziare gli ospedali e l’assistenza domiciliare, puntare su una medicina proattiva, che anticipa il bisogno, per prevenire la disabilità”.
La Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot) accoglie con favore il Decreto Legislativo proposto dal Consiglio dei Ministri in cui sono riportate le disposizioni attuative della Legge n.33 del 23 marzo 2023 sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, ma propone “alcuni accorgimenti”, presentati in audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ed esposti in occasione della giornata di studi organizzata su iniziativa dell’On. Roberto Pella alla Camera intitolata “La Legge 33/23: verso un modello community based, olistico, centrato sul paziente”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
“Gli anziani vendono la casa per pagarsi la badante”. L’allarme delle Acli: boom di annunci di nuda proprietà

Un bolognese su tre ha un reddito che supera i 30mila euro, ma uno su cinque è sotto i 15mila. Sta tutta in questi due dati la forbice economica e sociale della città di Bologna
Un bolognese su tre ha un reddito che supera i 30mila euro, ma uno su cinque è sotto i 15mila. Sta tutta in questi due dati la forbice economica, e sociale, della città di Bologna. “Penso che i servizi sociali vadano ripensati – commenta Chiara Pazzaglia, di Acli – per riportare un equilibrio tra chi non ha niente, e chi invece alcuni servizi se li può permettere. E’ questo il motivo per cui noi, come Acli, non siamo d’accordo con la gratuità indiscriminata”.
Dalle analisi delle dichiarazioni dei redditi effettuate presso il patronato, in particolare, emerge come le più fragili siano sempre le donne, spesso anziane sole. “C’è un divario retributivo che non finisce mai – continua la presidente delle Acli – Inizia durante la vita lavorativa, perché le donne fanno più ricorso a congedi, o permessi 104. Ma continua fino alla pensione. Quindi andrebbe risolto a monte, con un welfare di sostegno, mentre queste persone ancora lavorano, perché altrimenti, comunque, da anziane si ritrovano in carico al welfare”.

Leggi: La Repubblica, 15/03/2024


giovedì 14 marzo 2024
Si insedia al CNEL l’Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità

Falabella: “Lavorare per eliminare barriere e ostacoli”
Si è insediato l’11 marzo al Cnel l’Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità, presieduto dal consigliere Vincenzo Falabella e così composto: Giuliana Anatrella, Domenico Della Porta, Maria Felicia Gemelli, Giampiero Emilio Aristide Griffo, Salvatore Nocera, Giorgia Venerandi (in qualità di esperti esterni).
“L’impegno dell’Osservatorio – ha precisato Falabella – è lavorare per eliminare le barriere e gli ostacoli, promuovere l’uguaglianza di opportunità e creare un contesto socioeconomico nel quale ciascuna persona, indipendentemente dalle proprie condizioni di disabilità o abilità, età o aspetto, possa godere appieno dei diritti e della partecipazione alla società”.

Leggi: Cnel, 14/03/2024


mercoledì 13 marzo 2024
Il Parlamento europeo approva le linee guida per la Direttiva in materia di prestazione energetica (case green). Sì alla transizione ecologica, ma interventi e aiuti alle famiglie

Scopo della Direttiva, che sarà approvata nei prossimi giorni dal Consiglio Europeo e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è quello di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
Tra gli obiettivi della Direttiva figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione di informazioni sul rendimento energetico.
In base alla Direttiva i Paesi membri dell’Unione dovranno garantire la ristrutturazione degli edifici residenziali con peggiori prestazioni nella misura del 16% entro il 2030 e il 26% entro il 2033.
Sicuramente la Direttiva europea va nella giusta direzione per la salvaguardia del clima e dell’ambiente, ma non si può non considerare che, comunque, non sarà un’operazione indolore per migliaia di famiglie, il più delle volte proprietarie della sola abitazione abitata e nella gran parte dei casi con situazioni reddituali non adeguate.

Leggi: Sunia, 13/03/2024


DALLE REGIONI:

martedì 19 marzo 2024
Bertolaso: su caregiver Lombardia lavoro nei prossimi anni

“Dovremo lavorare perché negli anni prossimi questa assistenza economica sia garantita”. Lo ha detto in mattinata l’assessore al Welfare Guido Bertolaso a margine di un convegno all’Istituto Tumori di Milano riguardo al problema dei tagli ai caregiver dei disabili in Lombardia, circa 7.000 famiglie convocate a un presidio di protesta delle associazioni per sabato prossimo al Pirellone.
Bertolaso, alla luce della delibera approvata ieri in giunta che cristallizza a 65 euro e non più 200 euro mensili il taglio agli assegni dei famigliari che assistono i propri congiunti con disabilità, ha parlato di “tagli non voluti dalla Regione e abbiamo trovato, grazie all’impegno soprattutto dell’assessore Lucchini, le modalità per ristabilire quelli che erano i contributi che venivano erogati”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/03/2024


lunedì 18 marzo 2024
Calabria. Petizione SUNIA-Cgil in difesa del diritto alla casa, firma il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio

Si sono incontrati per un approfondimento sulle politiche abitative, Giuseppe Ranuccio, Sindaco di Palmi, Francesco Alì, Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria e Valerio Romano, Segretario Generale Filcams-Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria. Il confronto, richiesto dal sindacato e prontamente convocato dal Sindaco, aveva all’ordine del giorno i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta a livello nazionale dal SUNIA, con il sostegno della CGIL, e la richiesta al Governo di attivare politiche abitative strutturali, con risorse certe e soluzioni concrete da garantire a tutto il Paese, a cominciare dai Comuni che si confrontano quotidianamente con le difficoltà economiche dei propri concittadini.
La petizione, che in Calabria sta registrando il sostegno di cittadini e rappresentanti delle Istituzioni, dal Pollino allo Stretto, e che a breve sarà consegnata al Parlamento insieme a tutte le firme raccolte in tutto il Paese, ha registrato l’adesione convinta anche del Sindaco di Palmi.

Leggi: Sunia, 18/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Rsa, la lunga attesa degli anziani. Oltre trecento aspettano un posto

Le istituzioni fanno rete per l’assistenza agli over 65. Lucarini: “Al lavoro per aumentare l’offerta”
Alla Spezia un cittadino su quattro è anziano. Oltre 24000 abitanti su un totale di poco superiore ai 92000 hanno superato i 65 anni e rientrano quindi a pieno titolo in una categoria che alcuni esperti articolano in più sottogruppi. I giovani anziani (64-74 anni), gli anziani (75-84 anni), i grandi vecchi (85-99 anni), e i centenari, che nella nostra città sono ben sessanta. Per alcuni è il tempo per dedicarsi agli hobby e per viziare i nipoti, per altri una lotta quotidiana contro un corpo che diventa ogni giorno più debole e una solitudine che può fare molto male. In ogni caso si ha ben presente che la maggior parte del cammino è stato percorso, che il più è alle spalle, anche se quello che rimane da vivere può essere ugualmente significativo. “Per sé – spiega il presidente dell’ordine degli infermieri spezzini Francesco Falli – ma soprattutto per gli altri. Ricordo che all’inzio della mia carriera dovetti assistere un signore di poco più di 60 anni ricoverato per cancro ai polmoni. Si chiamava Mario e lo ricordo nitidamente, mi confidò tra le lacrime che sin da ragazzo ogni giorno si era fumato due pacchetti di sigarette.

Leggi: La Nazione, 15/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Contributi ai caregiver in Veneto per oltre 2 milioni di euro

La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore a Sanità e Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera che fissa gli indirizzi di programmazione per interventi a sostegno dei caregiver. Il provvedimento stanzia contributi per due milioni e 74.922 euro. Una conferma di quanto portato avanti negli ultimi anni in questo ambito: il finanziamento va ad aggiungersi, infatti, ai nove milioni e 232.560,85 euro erogati dal 2021 a oggi.
La nuova delibera prevede due linee d’intervento. La prima con un milione e 849.922 euro a sostegno dei caregiver (i criteri di assegnazione tengono conto anche della situazione economica dell’assistito) che seguono persone in condizione di disabilità gravissima considerando i fenomeni di insorgenza anticipata; la seconda con 225.000 euro per programmi di accompagnamento, finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

Leggi: Redattore Sociale, 15/03/2024


giovedì 14 marzo 2024
Inserimenti anziani non autosufficienti in struttura, Icardi autorizza un milione in più di spesa

L’assessore regionale alla Sanità discute con i sindaci del comprensorio cuneese del disallineamento tra i distretti dell’Asl CN1
Incontro questa mattina, 14 marzo, presso l’Asl Cn1, tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Guerra e il direttore del Distretto Sud Ovest Luigi Domenico Barbero e i sindaci del comprensorio Cuneese, per discutere di un argomento scottante: gli inserimenti nelle strutture per anziani non autosufficienti. “Un tema forte – come ha sottolineato la sindaca di Caraglio Paola Falco, a nome dell’assemblea – per le nostre comunità, in un sistema con popolazione che invecchia e quindi con un numero crescente di persone fragili”.
L’assessore Icardi ha chiarito i termini del problema, riferendo dell’impegno della Giunta regionale: “Negli ultimi anni abbiamo incrementato il budget di 267 milioni di euro fino a 304 e, nelle ultime settimane, ancora a 320. L’andamento dell’Asl CN1, in termini di occupazione di posti letto, è simile a quello della Cuneo 2; si discosta ovviamente dall’area metropolitana di Torino che spende di più a fronte di maggiori problemi sociali rispetto ai quali si deve intervenire più pesantemente.

Leggi: La Guida, 14/03/2024


IN AGENDA:

20-3-2024 – Contrattazione sociale: Cgil e Fondazione Di Vittorio il 20 marzo presentano a Roma il XIV Rapporto. Partecipa Landini

Appuntamento ore 10, Corso d’Italia 25. Diretta su Collettiva.it
Mercoledì prossimo, 20 marzo, si svolgerà presso la sede nazionale della Cgil, in Corso d’Italia 25 a Roma, la presentazione del XIV Rapporto sulla contrattazione sociale e territoriale. L’iniziativa, che avrà inizio alle ore 10 e verrà trasmessa in diretta da Collettiva.it, sarà introdotta dalla segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e conclusa dal segretario generale Maurizio Landini.
“Contrattazione sociale. L’azione sindacale nel territorio come strumento di partecipazione e trasformazione”, questo il titolo dell’edizione di quest’anno. Il rapporto sarà presentato da Beppe Di Sario della Fondazione Di Vittorio. Tra gli altri, parteciperanno all’appuntamento il Presidente della Fondazione Francesco Sinopoli, la segretaria generale dell’Anci Veronica Nicotra e l’Assessora alle Politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli.

Leggi: Cgil


Lunedì 25 marzo dalle 18 alle 19:30 – La Casa abbandonata

L’edilizia residenziale pubblica: dismissioni senza nuove prospettive
in diretta e poi in seguito sulle pagine FB e Youtube di Carteinregola
Carteinregola, prendendo spunto dal libro A piedi nudi nel cemento di Luisa Calimani e Michele Munafò, torna sul tema cruciale dell’edilizia residenziale pubblica.
Al webinar introdotto e coordinato da Giancarlo Storto, Vice Presidente di Carteinregola*, alla presenza di Luisa Calimani, coautrice del volume intervengono:

Leggi: Carte in Regola


27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: verso la legge sui “cammini d’Italia”

Sarà importante che il disegno di legge valorizzi strumenti che già abbiamo: le imprese di comunità, la coprogettazione, il partenariato speciale. Nell’articolo tutti gli altri aggiornamenti sull’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni – di Edoardo Patriarca
La settimana sociale si annuncia molto simile a quella precedente. Nelle assemblee di Camera e Senato non sono previste votazioni su punti particolarmente rilevanti per il Terzo settore. E d’altro canto nelle Commissioni parlamentari proseguono i lavori sui disegni di legge già indicati alla vostra attenzione nelle precedenti puntate.

Leggi: Vita


Per non dimenticare. Le Rsa nella pandemia – di Fabrizio Giunco. Franco Pesaresi, Sergio Pasquinelli

A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, ci occupiamo delle residenze per anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo aiutati dal libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis Edizioni, 2023). Un testo che ricostruisce quanto è successo come nessuno prima aveva fatto, ma anche un testo scomodo, perché ci riporta a un periodo che molti, un po’ frettolosamente, considerano acqua passata. Ancora poco abbiamo metabolizzato, riflettuto, elaborato quanto è successo, tirando dritto e un po’, forse, voltandoci dall’altra parte. Il libro invece, e l’autore intervenuto qui su Welforum, ci riconducono a verità ormai certificate e ci chiedono che cosa abbiamo imparato. E se hanno imparato qualcosa le residenze per anziani nel nostro paese (un mondo variegato quanto a organizzazione e regole di funzionamento), e più in generale il welfare per la terza età.

Leggi: Welforum


Clima. OMS lancia una directory di risorse per la pianificazione di ambienti sani

L’archivio comprende quasi 200 risorse ad accesso libero, funge da repositoria online di approfondimenti e strumenti preziosi per promuovere la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere delle comunità in tutto il mondo
Circa un quarto delle morti a livello globale sono attribuite a fattori ambientali, mentre si calcola che l’inquinamento atmosferico sia associato a 7 milioni di morti premature ogni anno. Dare priorità alla salute nella pianificazione e progettazione degli spazi urbani, dunque, non è mai stato così importante. Con l’obiettivo di affrontare le pressanti sfide globali derivanti dai rischi ambientali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato un elenco completo di risorse volte a guidare i pianificatori urbani, i politici e le comunità verso interventi volti a migliorare questo preoccupante quadro.
La directory, che comprende quasi 200 risorse ad accesso libero, funge da archivio online di approfondimenti e strumenti preziosi per promuovere la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere delle comunità in tutto il mondo. “Questa directory rappresenta una raccolta di risorse attentamente compilata, collegando il mondo dei pianificatori urbani e dei politici con l’esperienza dei professionisti della sanità pubblica”, ha affermato Maria Neira, Direttore del Dipartimento dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Tutti i contributori sono uniti da una visione condivisa: coltivare ambienti più sani che favoriscano il benessere e promuovano la salute pubblica”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Aspettativa di vita alla nascita. Nell’UE torna a crescere e arriva a 80,6 anni nel 2022 ma ancora non raggiunge i livelli pre Covid. La Pa Trento è la seconda in Europa

Nell’arco di due decenni, dal 2002, il valore più alto è stato registrato nel 2019, quando la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni (con un aumento di 3,7 anni rispetto al 2002). Tuttavia, dopo lo scoppio della pandemia Covid, questo indicatore è sceso a 80,4 anni nel 2020 e a 80,1 anni nel 2021. Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è aumentata ma non ha raggiunto il valore del 2019. Le donne vivono 5,4 anni in più.
Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è stata di 80,6 anni, in aumento di 0,5 anni rispetto al 2021. Nell’arco di due decenni, dal 2002, il valore più alto è stato registrato nel 2019, quando la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni (con un aumento di 3,7 anni rispetto al 2002). Tuttavia, dopo lo scoppio della pandemia Covid, questo indicatore è sceso a 80,4 anni nel 2020 e a 80,1 anni nel 2021. Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è aumentata ma non ha raggiunto il valore del 2019.
Queste informazioni provengono dai dati sull’aspettativa di vita pubblicati recentemente da Eurostat.

Leggi: Quotidiano Sanità


Europa: pochi nati, futuro incerto

Nel vecchio continente la curva demografica scende. Aumentano gli anziani e diminuiscono i lavoratori. Coesione sociale a rischio – di Roberta Lisi
Secondo i dati provvisori dell’Istat anche nel 2023 continua, nel nostro Paese, la diminuzione delle nascite: ben 3.500 nati in meno nei primi sei mesi dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Se allarghiamo lo sguardo e usciamo dai nostri confini ci accorgiamo che anche al di là di essi le cose non vanno meglio. Secondo un Rapporto di Eurostat (l’ufficio statistico della Ue) si scopre che nel 2022 i nuovi nati europei non arrivano ai 4 milioni (circa 3,9 milioni), 210 mila in meno del 2021, 540 mila in meno rispetto a dieci anni fa.
Pochi bimbi, tanti anziani
La dieta mediterranea, il clima mite, ma anche sistemi di sanità pubblica che nonostante i tagli e l’affermazione dell’ideologia neoliberista che sostiene che privato è bello, nella graduatoria dei 10 Paesi con il maggior numero di centenari ben 3 si trovano nel vecchio continente: Spagna, Francia e Italia. Bene, si dirà, ma se all’aumentare dell’aspettativa di vita e dell’età media si riduce il numero dei nati, allora si sposta verso l’anzianità l’età media della popolazione e si riduce il numero di lavoratori e lavoratrici.

Leggi: Collettiva


UE: adotta la norma sulle case green

Secondo la Commissione europea, gli edifici presenti in Europa sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.
Il 15 dicembre 2021 la Commissione aveva presentato una proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Secondo la normativa europea sul clima del luglio 2021 gli obiettivi ambientali per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti per tutti i Paesi UE.
Ora l’UE ha adottato, in via definitiva, le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio. La direttiva è stata approvata dal Parlamento con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.
Lo scopo della revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia è di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico. Per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


SEGNALAZIONI:

Bonus psicologico. Da oggi si può presentare la richiesta

Le domande per la richiesta del contributo potranno essere presentate fino al 31 maggio 2024. Alla scadenza saranno elaborate le graduatorie degli aventi diritto in base alle risorse disponibili. Il contributo sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.
Dal 18 marzo si può presentare la richiesta sul sito dell’Inps del “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” (cosiddetto bonus psicologo). Il beneficio è destinato ai cittadini richiedenti con Isee non superiore ai 50mila euro.
Le domande per la richiesta del contributo potranno essere presentate fino al 31 maggio 2024. Alla scadenza saranno elaborate le graduatorie degli aventi diritto in base alle risorse disponibili. Il contributo sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.
Le istruzioni per la presentazione delle domande per l’accesso al beneficio sono contenute nella Circolare INPS n. 34 del 15 febbraio 2024.
Per inoltrare la domanda è necessario disporre delle credenziali SPID, CIE o CNS.
La domanda per accedere al beneficio deve essere presentata esclusivamente in via telematica accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una delle seguenti modalità:

Leggi: Quotidiano Sanità


Assegno di Inclusione (ADI): pagamenti di marzo

I beneficiari saranno invitati a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione dal 15 marzo.
L’INPS ha disposto i primi pagamenti per i nuclei familiari che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione (ADI), con istruttoria positiva e Patto di Attivazione Digitale (PAD) sottoscritto. I beneficiari saranno invitati via SMS/mail a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione, con l’accredito del mese corrente, dal 15 marzo.
I nuclei familiari che hanno già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti riceveranno il pagamento del mese corrente il 27 marzo 2024, se permangono i requisiti del diritto all’assegno e se risulta presentato l’ISEE 2024 alla data di elaborazione dei pagamenti. In assenza dell’ISEE 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi fino alla presentazione di una valida DSU.
Complessivamente i nuclei familiari beneficiari di ADI risultano 550.000.
Per ulteriori informazioni e per tutti gli approfondimenti, consultare il messaggio 14 marzo 2024, n. 1090.
Per presentare una nuova domanda di Assegno di Inclusione consultare il tutorial “ADI: invio domanda”

Leggi: Inps


Bonus anziani, a chi spetta l’assegno da 850 euro per l’assistenza: tutte le novità

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto attuativo che istituisce un contributo universale valido per il biennio 2025-26 e destinato a chi è già titolare dell’indennità di accompagnamento. Ecco quali sono i requisiti da rispettare
Cos’è il Bonus anziani
Dal 1° gennaio 2025 l’indennità di accompagnamento si rafforza. Nel Consiglio dei ministri dell’11 marzo il governo ha approvato la riforma dell’assistenza agli anziani che istituisce un assegno universale mensile da 850 euro. Ecco i requisiti
Requisiti
Come previsto dal primo decreto attuativo della legge 33/2023, ai cittadini di età superiore agli 80 anni e gravemente non autosufficienti verrà riconosciuto un contributo all’assistenza valido fino al 31 dicembre 2026

Leggi: Sky Tg 24


Bonus asili nido: domande entro il 31 dicembre

Con il messaggio n. 1024 dell’11 marzo, l’INPS ha comunicato il rilascio della procedura per le domande del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024.
Nel caso del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, la richiesta deve essere inviata dal genitore/affidatario che ne sostiene l’onere con l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2024, fino a un massimo di 11 mensilità, per le quali si intende ottenere il contributo. Mentre, per il contributo relativo all’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, l’istanza deve essere inviata dal genitore/affidatario convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione.

Leggi: Inca


 

 

Salviamo gli anziani e il futuro delle nostre famiglie!

Petizione diretta alla Presidenza del consiglio dei ministri, Governo Italiano

Perché questa petizione è importante
Lanciata da CIASS, Coordinamento InterAssociativo del Settore Socio Sanitario
Il Manifesto per le Rsa per difendere il diritto all’assistenza per tutti
Questa è la storia di Luca, un giovane universitario che vive con la famiglia a Roma. Luca studia all’università e sogna di diventare un ingegnere. Ha una madre che lavora come commessa in un negozio, un padre che fa il meccanico in un’officina e una sorella di 15 anni che va al liceo.
Luca ama la sua famiglia e cerca di aiutarla come può, ma non è facile. Il nonno, che vive con loro da quando è rimasto vedovo, si è ammalato gravemente: ha avuto una rottura del femore e ha iniziato a manifestare i sintomi della demenza. Il nonno ha bisogno di cure costanti, ma le strutture di ricovero ed assistenza (RSA) non hanno posti disponibili e la famiglia non ha i mezzi per pagare una badante per 24 ore.

Leggi: Change.org


NEWS:

martedì 12 marzo 2024
Decreto non autosufficienza, ok del governo. “Riforma o scatola vuota?”

Il governo ha approvato in via definitiva il decreto legislativo per l’attuazione della riforma della non autosufficienza e delle altre politiche per le persone anziane. Auser: “Società civile inascoltata. Aspettiamo di leggere il testo, ma senza risorse adeguate, non si risponde a 3,8 milioni di persone”
anziani panchina spalle parco
“Il Governo ha approvato in via definita il decreto in favore delle persone anziane, in pieno rispetto degli obiettivi del Pnrr”: lo annuncia Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali. “Con questa legge quadro – aggiunge – colmiamo un vuoto di ben venti anni e restituiamo certezze ai nostri 14 milioni di anziani, offrendo semplificazioni nell’accesso ai servizi e un’assistenza migliore. Attenzione, cure e amore per migliorare l’esistenza e garantire una vita dignitosa alle persone anziane”.

Leggi: Redattore Sociale, 12/03/2024


martedì 12 marzo 2024
Riforma non autosufficienza, ok definitivo del Consiglio dei Ministri

Via libera definitiva da parte del Governo al decreto legislativo per l’attuazione della riforma della non autosufficienza e delle altre politiche per le persone anziane – di Sara De Carli
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienti, in attuazione della delega prevista dalla legge n. 33 del 23 marzo 2023. Una riforma attesa da vent’anni.
«È stato centrato perfettamente un altro obiettivo Pnrr. Una riforma fondamentale per l’Italia, che è la prima nazione in Europa per numero di anziani, e la seconda al mondo dopo il Giappone», commenta Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, al termine del Consiglio dei Ministri. «Grazie a questa riforma si cambia paradigma, perché inizieremo a dare certezza alle persone anziane in termini di miglioramento della qualità della vita, superamento dell’isolamento, della solitudine, della semplificazione dell’accesso ai servizi e all’assistenza sociale e sanità. Prende il via un nuovo welfare per gli anziani più inclusivo, più semplice e più giusto che promuove questa stagione della vita in maniera dignitosa».

Leggi: Vita, 12/03/2024


lunedì 11 marzo 2024
Dl Pnrr. I dubbi delle Regioni su rimodulazione fondi per la sanità: “Problemi di costituzionalità e servono nuove risorse”

Il problema principale è la cancellazione di 1,2 mld di risorse del Piano complementare che secondo il Governo andranno sostituite con i fondi ex art.20 sull’edilizia sanitaria su cui però alle Regioni “non risulta un’effettiva disponibilità”. Domani ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Salute per fare il punto. IL DOCUMENTO
“La Commissione Salute sottolinea la necessità di sopprimere il comma 13 dell’art.1 in quanto lesivo non solo del principio di leale collaborazione tra Governo e Regioni e Province Autonome, sancito nella Carta Costituzionale, ma anche del principio dell’autonomia programmatoria delle Regioni e Province Autonome”. È quanto riporta una bozza di documento preparato dalla Commissione Salute, Area Tecnica Investimenti e Pnrr della conferenza delle Regioni che sta esaminando in questi giorni l’ultimo decreto legge sul Pnrr licenziato a poche settimane fa dal Consiglio dei ministri.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/03/2024


venerdì 8 marzo 2024
Decreto Anziani. Manifesto per le Rsa, ecco cosa chiedono al Governo 13 associazioni di categoria

Per le associazioni è “urgente sviluppare e completare il quadro normativo nazionale sulla non autosufficienza con una particolare attenzione al mondo RSA, per favorire l’approccio gerontologico e geriatrico e garantire standard di assistenza omogenei”. Attenzione anche al personale sociosanitario, per “evitare sperequazioni contrattuali che impediscono sane politiche di affiliazione agli enti e una conseguente stabilizzazione del lavoro”. IL MANIFESTO
Un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile. È quanto chiedono, in un “Manifesto per le Rsa”, 13 associazioni di categoria del settore, convinte che occorra fare di più per rilanciare le Rsa, su cui “è cresciuto in questi ultimi anni un pregiudizio sociale”, che le ha viste “erroneamente etichettate come luogo di segregazione e di morte, mettendo in discussione la loro funzione assistenziale e sociale”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Decreto anziani, ok del Parlamento a cinque condizioni

Sul decreto legislativo per l’attuazione della riforma delle politiche per la non autosufficienza, il governo incassa nei tempi previsti il parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato. Il Parlamento però invita il governo a rivedere l’assegno di 850 euro per gli over 80 poveri, che tradisce la logica dell’universalismo e a rafforzare l’integrazione fra sociale e sanitario. Settimana prossima la versione finale sarà in Consiglio dei Ministri – di Sra De Carli
Le commissioni XII Affari Sociali della Camera e X Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato hanno dato parere favorevole al decreto legislativo attuativo della Riforma in favore delle persone anziane. «Ringrazio le Commissioni di Camera e Senato per il loro prezioso contributo e per il confronto su un testo che, voglio ricordare ancora una volta, rappresenta l’avvio di un percorso destinato a innovare profondamente e concretamente una materia tanto articolata quanto attesa. La prossima settimana il testo passerà al vaglio del Consiglio dei ministri per il via libera definitivo, in perfetta linea con i tempi del Pnrr», commenta la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.

Leggi: Vita, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Cgil e Spi Cgil. Anziani: preoccupante qualità assistenza in Rsa, Governo intervenga

“È molto preoccupante quanto emerso dalle ispezioni dai Nas svolte nelle Rsa negli ultimi due mesi. Occorre un intervento per garantire la qualità dell’assistenza nelle strutture per anziani, a partire dal decreto attuativo della legge 33”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi in seguito alla diffusione dell’esito delle ispezioni dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri su 600 strutture, 191 delle quali si sono rivelate irregolari. Per i dirigenti sindacali “non si tratta di mettere sotto accusa l’intero sistema delle residenze, sarebbe ingiusto verso operatori, operatrici e gestori, oltre ad essere necessario valutare nel dettaglio l’esito delle ispezioni. Tuttavia – sottolineano – le carenze e le violazioni riscontrate obbligano a riconoscere che esiste un problema di qualità dell’assistenza perfino con gli standard attuali, che pure risultano non adeguati. E che troppe volte le strutture per anziani riproducono le logiche dell’istituzione totale.

Leggi: Auser, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Anziani. Zampa (Pd): “Il Dlgs del Governo è solo una scatola vuota”

“È senza risorse, né prevede quei servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane, destinato a divenire nei prossimi anni terzo nella graduatoria mondiale, dopo Giappone e Spagna. Siamo insomma di fronte a un altro provvedimento propaganda del governo”, commenta il capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, lavoro, sanità del Senato.
“Il decreto legislativo emanato dal governo in attuazione dell’attesa legge 33/2023 sulle ‘politiche per le persone anziane’ è purtroppo una scatola vuota: lacunoso, generico, frammentato, prevede altri 17 decreti attuativi. È senza risorse, né prevede quei servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane, destinato a divenire nei prossimi anni terzo nella graduatoria mondiale, dopo Giappone e Spagna. Siamo insomma di fronte a un altro provvedimento propaganda del governo che tradisce invece che attuare la visione strategica contenuta nella legge sulla terza età varata dal governo Draghi. È per questo che come Pd nella commissione Affari sociali abbiamo votato contro il parere di maggioranza ed elaborato un parere di minoranza molto critico”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/03/2024


lunedì 4 marzo 2024
Cohousing: tutti i motivi per cui è importante puntarci

Negli ultimi anni Confabitare ha approfondito la tematica del Cohousing perché è in atto una profonda trasformazione della nostra società in tutti gli ambiti: lavoro, scuola, sanità e quindi nello specifico anche il modo di abitare. Le motivazioni sono diverse, ma le più importanti sono l’evoluzione tecnologica, la mutazione delle relazioni sociali, la necessità di un profondo cambiamento verso l’ecosostenibilità e una politica delle spese proiettata verso una gestione economica in molti casi non più individuale, ma collettiva, come ad esempio le comunità energetiche, l’utilizzo di attrezzature condivise, la condivisione di spazi comuni per attività ludiche e del tempo libero.

Leggi: Il Resto del Carlino, 04/03/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 11 marzo 2024
Voglia di casa, boom delle domande di affitto. “Ma gli immobili non bastano”

“Il mercato immobiliare degli affitti ha molta domanda a fronte di poca offerta. I più chiedono appartamenti già arredati, con prezzi in città che si aggirano, tra monolocali e bilocali, fra i 300 e i 350 euro di affitto mensili”. Le agenzie maceratesi Evangelisti e Crescimbeni fanno il punto della situazione sul mercato immobiliare, sottolineando come le richieste di affitto siano in larga maggioranza, vista anche la forte presenza di studenti in città, soprattutto per quello che riguarda il centro storico.
“Nove su dieci dei clienti che si rivolgono a noi cercano un appartamento in affitto. Tra moltissimi studenti, ci sono anche persone che hanno casa di proprietà a Macerata ma, con i lavori che hanno seguito il terremoto, incentivati anche da vari bonus, cercano di affittare casa per un periodo più o meno lungo, quello che serve a sistemare casa propria – spiega Riccardo Evangelisti, la cui agenzia ha sede in viale Trieste –, con due camere la fascia di prezzo sale attorno ai 500 euro e con tre camere tra i 600 e i 700 euro complessivi.

Leggi: Il Resto del Carlino, 11/03/2024


domenica 10 marzo 2024
Alzheimer, oltre sei mesi per una visita e i malati in Piemonte salgono a 90mila

Il primo incontro con gli specialisti è tappa imprescindibile per ricevere il piano terapeutico ma in alcune province l’attesa è lunghissima. Così molte diagnosi vengono fatte nei pronto soccorso in seguito a un episodio acuto
Non meno di sei mesi per la visita, quando la risposta dovrebbe arrivare entro trenta giorni. In molti casi la diagnosi di Alzheimer avviene in pronto soccorso in seguito a un episodio acuto, ma prima che quel paziente sia preso in carico e inizi il percorso di cura e assistenza passa metà anno. La visita, tappa imprescindibile per ricevere il piano terapeutico, è prevista nei Centri per il deterioramento cognitivo e le demenze che hanno sostituito le vecchie unità di valutazione dell’Alzheimer. I due uffici non sono del tutto sovrapponibili: mentre i vecchi dovevano gestire soltanto i casi di demenza, i nuovi uffici devono smaltire le visite per tutti i non autosufficienti con personale carente. Un’attesa di sei mesi per chi soffre di Alzheimer significa ritardo per l’inizio delle cure e, in parallelo, forti disagi per le famiglie.

Leggi: La Repubblica, 10/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Terni: Auser, Spi e Sunia inaugurano lo Sportello Sociale

Lo sportello sociale del sindacato pensionati, Auser e Sunia sindacato degli inquilini e assegnatari di edilizia pubblica hanno trovato una casa comune in via Castello 47 a Terni. Il nuovo spazio – pensato soprattutto, ma non solo, per la popolazione anziana over 65 – e’ stato inaugurato ieri alla presenza del segretario generale dello Spi Cgil di Terni Attilio Romanelli, quello dello Spi regionale Andrea Farinelli, del segretario della Camera del lavoro di Terni Claudio Cipolla e di Stefano Landini segretario e responsabile organizzativo dello Spi Cgil nazionale. Nei nuovi locali i cittadini potranno trovare consigli, assistenza, o anche semplicemente una risposta alla crescente solitudine che è uno dei maggiori disagi degli anziani. «Vogliamo aiutare le persone ad uscire dall’isolamento e a fare fronte alle tante criticità che investono la vita quotidiana – ha spiegato il segretario Romanelli – dall’abitare alla salute, dalle difficoltà di accesso ai servizi, fino al tempo libero e alla socialità.

Leggi: Auser, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Palmi (RC), il Sindaco incontra SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale e Confedilizia provinciale sulle opportunità del nuovo accordo territoriale per i contratti di locazione a canone concordato

Un confronto approfondito sulle nuove opportunità dei contratti di locazione a canone concordato si è svolto, presso il Comune di Palmi, tra il Sindaco, Giuseppe Ranuccio e le OO. SS. rappresentate da Francesco Alì (Segretario Generale SUNIA-Cgil Calabria), Agostino Rua (Sicet-Cisl Reggio Calabria), Gaetana Pesce (presidente regionale Uniat-UIL Calabria), Carmen Russo Calveri (Presidente Confedilizia provinciale) e Valerio Romano (Segretario Generale Filcams-Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria).
L’incontro, richiesto dalle OO. SS. rappresentative di inquilini e proprietari, prontamente convocato dal Sindaco, ha consentito un confronto, con il primo cittadino, sui vantaggi fiscali ed economici per le parti, il Comune e la cittadinanza, offerte dal nuovo Accordo Territoriale elaborato in sede sindacale, sottoscritto e depositato recentemente presso il Comune di Palmi.

Leggi: Sunia, 06/03/2024


martedì 5 marzo 2024
Milano. Case popolari: i fondi immobiliari sono un problema non la soluzione. Un appello dei sindacati inquilini

La Giunta comunale di Milano ha approvato una delibera che avvia il percorso di costituzione di fondi immobiliari gestiti da Invimit sgr (società del Ministero delle Finanze che però opera in ottica e con logiche di mercato) in cui far confluire progressivamente il patrimonio delle case popolari comunali.
L’Assessore Maran nei giorni scorsi ci ha scritto dandoci generiche rassicurazioni ma ad oggi la delibera e la lettera d’intenti con Invimit restano in vigore.
I sindacati degli inquilini promuovono un appello per chiedere l’interruzione di questo percorso e l’apertura di un confronto vero nella città, coinvolgendo gli inquilini delle case comunali, i municipi, i sindacati, le associazioni che operano nelle periferie, le università, per restituire il valore sociale di questo patrimonio fondamentale il cui futuro non può essere appaltato a una “due diligence”.
A quest’appello hanno già aderito personalità del mondo della cultura, architetti, comitati inquilini, associazioni impegnate contro la povertà e per il diritto all’abitare. Se ne parlerà in una

Leggi: Sunia, 05/03/2024


IN AGENDA:

Verso il forum sociale dell’abitare: urbanistica e giustizia sociale abitativa. Mercoledì 13 marzo 2024 l’iniziativa a Genova

Si terrà mercoledì 13 marzo alle ore 16 presso la Biblioteca Universitaria di Genova l’iniziativa pubblica dal titolo “Verso il forum sociale dell’abitare. Urbanistica e giustizia sociale abitativa”. L’evento si colloca all’interno del percorso di avvicinamento al Social Forum Abitare che si terrà a Bologna dal 18 al 20 aprile organizzato dal Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), associazione di promozione sociale organizzata in 14 Federazioni regionali e 1 Coordinamento locale a cui aderiscono circa 240 organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia.
La giornata genovese è organizzata in collaborazione con la Comunità di San Benedetto al Porto, Arci Genova, Cgil Genova, Genova Solidale e Sunia.

Leggi: Cgil Liguria


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale si apre nel nome di don Peppe Diana

L’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In primo piano la Commissione di inchiesta contro le mafie che dovrebbe licenziare il documento in memoria del sacerdote assassinato dalla camorra – di Edoardo Patriarca
La settimana in Parlamento è molto impegnata nelle Commissioni permanenti di Camera e Senato. Le votazioni previste nelle assemblee plenarie non trattano temi rilevanti sugli ambiti che più ci stanno a cuore. Segnalo alcune novità sulle quali porre la nostra attenzione.
Anzitutto il documento in memoria di don Beppe Diana che la Commissione di inchiesta contro le mafie dovrebbe licenziare. E ancora, la richiesta di istituzione di una commissione sulle tendenze demografiche, il dibattito sulle modifiche alla legge 185 per quanto riguarda l’esportazione di armi, il riparto dell’8 per mille di spettanza statale. Non ultimo il testo di legge sulle competenze non cognitive già approvato alla Camera. Continuano nel frattempo i lavori sul decreto legislativo di riforma delle politiche per gli anziani.

Leggi: Vita


Vincenzo Paglia:”Il governo non dimentichi gli anziani. Pochi fondi per assistenza e cure” – di Flavia Amabile

L’arcivescovo: “Non c’è solo il problema dei soldi, la premier deve realizzare una riforma sostenibile Servono interventi sulle terapie domiciliaci e la medicina palliativa. Mancano gli operatori sanitari”
Ha subito una brusca frenato il Piano per gli Anziani, in Conferenza Stato-Regioni è mancata l’intesa e ora monsignor Vincenzo Paglia, presidente della commissione per l’assistenza degli anziani del ministero della Salute, dopo le polemiche per la limitatezza dei fondi presenti nella legge di Bilancio e in vista di un cammino tutto in salita per la riforma, chiede alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non tradire le promesse fatte in passato.
L’Italia non è un Paese per giovani ma nemmeno per anziani. Il numero di chi non è autosufficiente è in aumento mentre le strutture dove possono essere ospitati è fermo. E un’emergenza che il governo ha affrontato varando un Patto per la terza età che prevede un assegno di 850 euro ma soltanto per chi ha più di 80 anni e un gravissimo bisogno assistenziale e comunque solo per una
parte limitata di loro perché non ci sono abbastanza soldi per occuparsi di tutti. Le sembra la strada giusta?

Leggi: La Stampa


Le iniziative per i 10 anni dell’Housing First in Italia

Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, scelse di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia.
“Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. Housing First offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Oggi la promozione, la formazione e la ricerca su Housing First in Italia è realizzata da HFI – la community italiana dell’Housing First che ha assorbito le istanze iniziali del Network consolidando l’esperienza di Housing First nel paese e lavorando per una sua maggiore diffusione.
Dopo dieci anni dalla introduzione dell’Housing First nel sistema dei servizi per il contrasto alla homelessness la fio.PSD promuove un programma di iniziative per:

Leggi: Fiopsd


Nell’Unione europea si fanno sempre meno bambini. Nel 2022 ne sono nati 3,88 mln, il numero più basso degli ultimi 60 anni. Italia agli ultimi posti per tasso di fertilità

Lo rivelano gli ultimi dati Eurostat che mostrano come nel 2022 nella Ue sono nati 3,88 mln di bambini, circa 800 mila in meno del dato registrato nel 2008. il tasso di fertilità totale nel 2022 è stato di 1,46 nati vivi per donna nell’UE con l’Italia al terz’ultimo posto con 1,24.
Nell’UE sono nati 3,88 milioni di bambini, in leggero calo rispetto ai 4,09 milioni del 2021. Il numero di bambini nati nell’UE è in calo dal 2008, quando ne sono nati 4,68 milioni.
Il tasso di fertilità totale nel 2022 è stato di 1,46 nati vivi per donna nell’UE, un altro calo, dopo il piccolo aumento registrato nel 2021 (il tasso di fertilità totale è stato di 1,53 nel 2021 e 1,51 nel 2020).
Questa informazione proviene dai dati sulla fertilità pubblicati oggi da Eurostat. L’articolo presenta una serie di risultati tratti dall’articolo più dettagliato Statistics Explained sulle statistiche sulla fertilità
Nel 2022, la Francia ha registrato il tasso di fertilità totale più elevato nell’UE (1,79 nati vivi per donna), seguita da Romania (1,71), Bulgaria (1,65) e Repubblica Ceca (1,64).

Leggi: Quotidiano Sanità


Medici di famiglia in via d’estinzione? Gimbe: “Ne mancano oltre 3.100. Entro il 2026 oltre 11.400 pensionamenti e nelle regioni del Sud le nuove leve non basteranno a rimpiazzarli”

Il 47,7% dei medici supera il limite di 1.500 assistiti: in forte crisi accessibilità e qualità dell’assistenza. Cartabellotta: “L’allarme sulla carenza dei MMG oggi riguarda tutte le Regioni ed è frutto di un’inadeguata programmazione che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi. Così oggi spesso diventa un’impresa poter scegliere un MMG vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, in particolare di anziani e fragili”. LE TABELLE
Secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute ogni cittadino iscritto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha diritto a un medico di medicina generale (MMG) – cd. medico di famiglia – attraverso il quale può accedere a tutti i servizi e prestazioni inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il MMG non è un medico dipendente del SSN, ma lavora in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL): il suo rapporto di lavoro è regolamentato dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN), dagli Accordi Integrativi Regionali e dagli Accordi Attuativi Aziendali a livello delle singole ASL.

Leggi: Quotidiano Sanità


La sanità pubblica da sola non ce la fa? Il 20% della spesa utilizzata per acquistare prestazioni dal privato. Boom in Lazio e Lombardia – di L.F.

Nel 2022 la spesa per prestazioni da privato ha toccato quota 26,2 mld, ben 12 miliardi in più rispetto a 20 anni prima con una quota che è passata dal 17,8% al 20,3%. In Lazio, Lombardia e Molise la quota sfiora il 30% della spesa sanitaria regionale. Da notare poi come le Regioni in piano di rientro siano quelle che vi facciano più ricorso.
Negli ultimi 20 anni la spesa per acquisto di prestazioni dal privato da parte del Ssn è passata dai 14 miliardi del 2002 ai 26,2 mld del 2022 ben 12 miliardi in più rispetto a 20 anni prima con una quota che è passata dal 17,8% al 20,3%. Certamente i provvedimenti come la fissazione di tetti di spesa e l’assegnazione di budget hanno calmato la spesa ma la dinamica di crescita (a parte il 2020) è costante nel tempo.
Nel 2021, infatti, l’allentamento di alcune misure restrittive, anche in relazione alla progressiva attuazione della campagna vaccinale, oltre che alcuni interventi normativi, tra cui quelli volti al recupero delle liste d’attesa, hanno determinato una ripresa delle attività assistenziali degli erogatori privati accreditati evidenziando un incremento della spesa del 7,2%. Sono i numeri della Ragioneria dello Stato.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Valutare l’Assistenza Domiciliare Integrata. Un libro “aperto” e un percorso verso una Comunità di pratica – di Claudio Travaglini (Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Aziendali)

Il contributo parte dall’assenza di modelli consolidati per valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) per avviare una Comunità di pratica, per sostenere la riflessione e consolidare strumenti al servizio del miglioramento dei servizi e del benessere degli assistiti in ADI.
La struttura del contributo
Il testo “Valutare l’assistenza domiciliare integrata” si apre con la valutazione economico-aziendale del servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) nell’ambito dei servizi sanitari territoriali; partendo dagli aggregati elementari (pazienti, episodi di cura, accessi, prestazioni) se ne definisce un modello di rappresentazione.

Leggi: I Luoghi della Cura


Linee guida utilizzo fondi nazionali per la lotta alla povertà

Sono state pubblicate le “Linee Guida per l’impiego della“Quota Povertà Estrema del Fondo Povertà”, per il triennio 2021-2023 (ancora in corso)

Leggi: Fiopsd


 

 

 

 

Manifestazione nazionale per la pace il 9 marzo a Roma

Dopo la giornata nazionale del 24 febbraio, convocata dalle coalizioni di AssisiPaceGiusta e Europe for Peace, che ha visto più di 120 città e decine di migliaia di cittadine e cittadini mobilitarsi per chiedere di fermare tutte le guerre, per difendere i diritti democratici fondamentali come la libertà di manifestare, il diritto di sciopero, il diritto di associazione e di espressione, oggi messi in discussione, invitiamo a partecipare alla manifestazione nazionale per: difendere il diritto e la libertà di manifestare; cessate il fuoco; impedire il genocidio; garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza; liberazione di ostaggi e prigionieri; fine dell’occupazione e riconoscimento dello Stato di Palestina sulla base delle risoluzioni onu; conferenza internazionale per la pace e la giustizia in Medio Oriente.

Leggi: Cgil


NEWS:

domenica 3 marzo 2024
Che fine ha fatto la “mezza età”? Le donne sembrano non invecchiare mai, ma la crisi arriva sotto altre forme

Proprio perché non vediamo più la fisiologicità del cambiamento, facciamo fatica a prendere consapevolezza di chi siamo e di chi stiamo diventando. Ma superare gli ‘anta’, spiega l’esperta: “E’ una grande occasione per sviluppare nuova linfa intellettuale e nuove espressioni del corpo
Di solito, quando ci si sdraia sul lettino dello psicologo, si guarda indietro. Si guarda all’infanzia, alla famiglia, alle scelte fatte che ci hanno portato dove siamo. Quasi l’intero costrutto della psicologia, infatti, è basato sui primi anni, al punto che Freud, addirittura, accorpa in una sola, grande fase il periodo che va dalla maturità sessuale alla vecchiaia. Carl Jung ed Erik Erickson hanno guardato all’intero arco della vita. Per Erikson, in particolare, lo sviluppo psicosociale avviene attraverso una serie tappe che ci permettono di sviluppare qualità che ci serviranno nel nostro percorso.

Leggi: La Repubblica, 03/03/2024


sabato 2 marzo 2024
Sfratti. Ciruzzo e la casa che ai poveri lo Stato no, non può togliere

Se 250 famiglie abitano – da 20, 30 anni – in una casa illegalmente, qualche domanda ce la dobbiamo porre tutti, a cominciare da coloro che hanno responsabilità nella gestione della Cosa pubblica
Siamo tanto preoccupati, alcune persone sfrattate stanno andando in depressione. Un prete non è il funzionario con responsabilità limitate al suo lavoro. «Dietro i numeri ci sono le persone» ha detto con una felicissima espressione il prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Vero. Una cosa è certa: lo Stato deve pretendere che i cittadini facciano il proprio dovere solamente dopo aver assicurato i loro diritti. La “giustizia” è questa. Giovedì scorso. Passeggiata pensierosa con il Capitano dei carabinieri e uno dei Commissari straordinari che tengono le redini del nostro comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Si avvicinano tre ragazzini che conosco. Sono terribilmente seri, i loro volti non somigliano a quelli spensierati dei coetanei. Il più piccolo,

Leggi: Avvenire, 02/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Decreto non autosufficienza: bocciato

La Conferenza delle Regioni dice no allo schema di decreto attuativo della Legge sugli anziani. I sindacati chiedono un incontro urgente – di Roberta Lisi
Siamo al paradosso. La Conferenza unificata delle Regioni, a maggioranza di centro-destra, boccia lo schema di decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienza, attuativo della legge 23 marzo 2023, n. 33. Il decreto è stato scritto dal Governo di Centro Destra. E le ragioni della bocciatura sono analoghe a quelle espresse da Spi e Cgil a motivazioni della analoga bocciatura sindacale. La verità che tra le parole e i fatti c’è una enorme differenza e l’Esecutivo Meloni fa un gran uso delle prime a scapito delle seconde.

Leggi: Collettiva, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Città 30, la proposta di Spi Fnp e Uilp alla Camera dei deputati per il tredicesimo anno di “Siamo tutti pedoni”

La tredicesima edizione di Siamo Tutti Pedoni si concentra sul modello di Città 30 come città delle relazioni, approfondendo come questo modello abbia a che fare più con la costruzione di spazi a misura di comunità che con la riduzione della velocità fine a sé stessa.
Chi va piano va sano e va lontano recita un vecchio proverbio italiano che potrebbe essere utilizzato come un mantra nel promuovere il progetto “La Città 30 per la città delle relazioni”, iniziativa che sta all’interno della campagna nazionale “Siamo tutti pedoni” promossa da tredici anni dai sindacati dei pensionati Cgil Cisl e Uil e che in questa edizione si focalizza sul modello “Città 30”.

Leggi: Liberetà, 01/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Anziani poveri, salta l’assegno da 850 euro. Stop delle Regioni all’assistenza per gli over 80: “Mancano le risorse”

Il provvedimento era stato sbandierato da Giorgia Meloni come la risposta del Governo ai problemi dei nostri anziani – di Paolo Russo
Anziani poveri, salta l’assegno da 850 euro. Stop delle Regioni all’assistenza per gli over 80: “Mancano le risorse”
«Mancano le risorse». Così le Regioni hanno stoppato il decreto legislativo sul «Patto per la terza età». Un provvedimento sbandierato da Giorgia Meloni come la risposta del Governo ai problemi dei nostri anziani, ma che spende metà della sua esigua dote da un miliardo di euro per l’«assegno di assistenza» da 850 euro al mese, che si somma a quello di accompagnamento e che è destinato agli over 80 «con un livello di bisogno assistenziale gravissimo» e un Isee non superiore a 6.000 euro.

Leggi: La Stampa, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Anziani: Cgil e Spi, preoccupante qualità assistenza in Rsa, Governo intervenga

“È molto preoccupante quanto emerso dalle ispezioni dai Nas svolte nelle Rsa negli ultimi due mesi. Occorre un intervento per garantire la qualità dell’assistenza nelle strutture per anziani, a partire dal decreto attuativo della legge 33”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi in seguito alla diffusione dell’esito delle ispezioni dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri su 600 strutture, 191 delle quali si sono rivelate irregolari.
Per i dirigenti sindacali “non si tratta di mettere sotto accusa l’intero sistema delle residenze, sarebbe ingiusto verso operatori, operatrici e gestori, oltre ad essere necessario valutare nel dettaglio l’esito delle ispezioni.

Leggi: Cgil, 29/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Il Piano Anziani si blocca. Niente intesa in Unificata. Le Regioni: “Mancano risorse”

Nonostante una settimana di lavoro (dopo il rinvio nell’ultima seduta) in cui si è cercato un punto d’incontro le Regioni hanno ribadito il loro no e quindi si è registrata la mancata intesa sul provvedimento. Nessuna novità sulle risorse aggiuntive richieste e respinta dal Mef la richiesta per accesso a servizi di assistenza anche a persone tra 65 e 69 anni.
Dopo il rinvio della scorsa settimana anche in oggi in Conferenza Unificata si è registrata una fumata nera sul decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione degli articoli 3, 4, e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33.
Nonostante, quindi, una settimana di lavoro in cui si è cercato un punto d’incontro le Regioni hanno ribadito il loro no e quindi si è registrata la mancata intesa sul provvedimento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Welfare, Pella (Anci): “Serve una riforma organica in favore delle persone anziane”

L’Anci ha dato l’ok al Decreto anziani. Il vicepresidente vicario: “Per garantire la piena attuazione della riforma, abbiamo chiesto un impegno del Governo a prevedere risorse finanziarie aggiuntive e strutturali dirette a favore dei Comuni”
“L’Anci sostiene da tempo la necessità di predisporre una riforma nazionale in favore delle persone anziane, unico settore dello stato sociale a esserne sinora sprovvisto”. Lo ha affermato il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella, a margine della Conferenza unificata straordinaria sul Decreto anziani.
“Il decreto legislativo sul quale oggi Anci ha espresso l’intesa arriva dopo un serrato confronto a livello tecnico, per il quale ringraziamo il viceministro Bellucci e la struttura del ministero del Lavoro; questo provvedimento rappresenta – ha continuato Pella – il primo passo di un percorso importante di riforma partito con la legge delega dello scorso anno”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/02/2024


mercoledì 28 marzo 2024
Anziani non autosufficienti: Cgil e Spi, mancanza di risorse inficia e depotenzia Riforma, anche Regioni bocciano decreto del Governo

“La mancata Intesa della Conferenza Unificata rappresenta una pesante bocciatura del decreto del Governo, e conferma le gravi preoccupazioni espresse da noi e da più parti in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti”. È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi a proposito dell’esito della seduta dei giorni scorsi della Conferenza che riunisce Regioni, Comuni e Province sullo schema di Decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023.

Leggi: Auser, 28/02/2024


mercoledì 28 marzo 2024
Decreto PNRR e bonus assistenti familiari: Cgil, Filcams e Spi, “ennesima operazione di facciata”

“Dopo il netto giudizio della Cgil e la pesante bocciatura da parte delle Regioni e dell’ANCI dello schema di decreto del Governo su anziani e non autosufficienza, tanto che non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza Unificata, ora l’Esecutivo tenta goffamente di correre ai ripari inserendo nel decreto PNRR la decontribuzione per il lavoro di assistenza familiare. L’ennesima operazione di facciata buona per la propaganda, almeno da ciò che si legge nelle bozze in circolazione”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Filcams Cgil e Spi Cgil.
“Innanzitutto – spiegano – per l’estrema esiguità delle risorse stanziate, di cui nel biennio 2025-2026 potrà beneficiare una platea estremamente ridotta, che va da 13 mila a 19 mila persone a fronte di 3,8 milioni anziani non autosufficienti di cui almeno un milione assistito da assistenti familiari”.

Leggi: Cgil. 28/03/2024


martedì 27 marzo 2024
Decreto anziani. Cittadinanzattiva: “Bene misura per assunzione badanti, ma la riforma organica è l’obiettivo fondamentale”

“L’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali è previsto per gli over 80 con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro è una misura utile per l’emersione del lavoro nero, ma non deve perdere di vista l’obiettivo di dare organicità e forza, anche attraverso risorse adeguate, alla riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti”
Nel Decreto di revisione del Pnrr è previsto l’esonero totale, per gli ultra ottantenni con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro, dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro domestico. Il taglio varrà dal prossimo 1° aprile fino alla fine del 2025 e nel limite di 3mila euro l’anno.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2024


martedì 27 marzo 2024
Anziani non autosufficienti, “il decreto del governo cancella i servizi domiciliari”

Secondo il Forum disuguaglianze il decreto attuativo tradisce le premesse della Legge Delega 33/2023 che dopo oltre due decenni prometteva una riforma per 10 milioni di persone tra anziani, familiari e caregiver di professione
Anziani, nonno e nipote, nonni, anziani
Il Forum Disuguaglianze e Diversità, come le altre 60 organizzazioni del Patto per la non autosufficienza, esprime grande delusione di fronte al Decreto attuativo della Legge Delega (n.33/23) per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti presentato dal Governo. Una riforma attesa da oltre due decenni da 10 milioni di persone, anziani, familiari e caregiver di professione, per i quali la legge introdotta grazie al PNRR puntava a ridisegnare il sistema di welfare per rispondere alla loro sempre piùdiffusa presenza e a bisogni di cura sempre più complessi.

Leggi: Redattore Sociale, 27/03/2024


martedì 27 marzo 2024
“Bonus Badanti”, contributi gratis per chi assume

La misura è contenuta nel decreto Pnrr, approvato in Consiglio dei Ministri il 26 febbraio. L’anziano deve aver almeno 80 anni ed essere già titolare di pensione di accompagnamento. L’Isee del datore di lavoro deve essere inferiore ai 6 mila euro
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto legge “relativo a disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Tra le misure contenute, c’è una sorta di “bonus badanti”: viene infatti introdotto un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico che abbia un Isee inferiore ai 6.000 euro. Il limite massimo dell’importo è di 3.000 euro su base annua. L’agevolazione si applica alle assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Questi ultimi devono avere almeno 80 anni ed essere già titolari dell’indennità di accompagnamento.

Leggi: Redattore Sociale, 27/03/2024


lunedì 26 marzo 2024
Decreto Anziani non autosufficienti. Rinvio in Conferenza Unificata. Cgil e Spi: “Assenza di risorse inficia e depotenzia Riforma. Anche le Regioni lo bocciano”

“Si confermano le gravi preoccupazioni espresse in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti” dichiarano segretaria confederale della Cgil Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Cecconi
“La mancata Intesa della Conferenza Unificata rappresenta una pesante bocciatura del decreto del Governo, e conferma le gravi preoccupazioni espresse da noi e da più parti in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti”.
È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi a proposito dell’esito della seduta della Conferenza Unificata del 22 febbraio sullo schema di Decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/03/2024


mercoledì 21 marzo 2024
Alzheimer, prime linee guida europee per una diagnosi precoce

The Lancet Neurology pubblica le prime raccomandazioni intersocietarie europee per la diagnosi precoce dei disturbi neurocognitivi, frutto di una nuova concezione del percorso diagnostico.
Sono state pubblicate sulla rivista The Lancet Neurology le prime raccomandazioni intersocietarie europee per la diagnosi precoce dei disturbi neurocognitivi, coordinate da esperti dell’Università di Genova – IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, dell’Università di Ginevra e dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia.
Queste linee guida, studiate da 22 esperti internazionali afferenti alle 11 maggiori Società scientifiche europee nel campo della neurologia, psicogeriatria, radiologia e medicina nucleare, rappresentano un passo avanti fondamentale, frutto di una nuova concezione del percorso diagnostico focalizzato sul paziente e i suoi sintomi.

Leggi: Promisalute, 21/03/2024


mercoledì 21 marzo 2024
Per la casa non c’è un euro

Nella legge di bilancio non ci sono finanziamenti né per il fondo sociale per l’affitto né per quello sulla morosità incolpevole. Poco incisive anche le misure per favorire l’acquisto. In attesa dell’annunciato piano casa, tutto è rinviato al 2027-2028.
La legge di bilancio 2024-2026 (legge 213/2023) non ha prestato l’attenzione necessaria alle famiglie per le quali perdurano le difficoltà nella ricerca di una soluzione ai problemi abitativi. Non è stato finanziato né il fondo sociale per l’affitto, per il sostegno agli inquilini che pagano canoni di locazione elevati rispetto ai loro redditi, né quello sulla morosità incolpevole, per dare una mano ai nuclei che sono stati sfrattati. Le misure approvate incidono poco anche sulla possibilità di accesso alla casa in proprietà oppure la loro attuazione è spostata molto avanti nel tempo.

Leggi: La Voce


DALLE REGIONI:

sabato 2 marzo 2024
Rsa, Terzo settore al Tar contro Bertolaso

Dopo il mancato adeguamento delle tariffe e il blocco delle stesse da parte di Regione Lombardia, Uneba, che riunisce oltre 450 realtà del socio-sanitario non profit, ricorre alla giustizia amministrativa. Nuovo capitolo di una guerra mai dichiarata – Di Gianpaolo Cerri
Ogni promessa è debito, recita l’adagio popolare. Quelli di Uneba Lombardia avevano dichiarato tutta la propria contrarietà alle decisioni, annunciate a fine anno da Regione Lombardia in materia di aggiornamento delle tariffe dell’assistenza in Rsa e comunità – ne avevamo scritto: Rsa Lombardia, i milioni di Bertolaso il fact checking del Terzo settore – e pareva difficile chinassero il capo. Infatti, è notizia fresca, ricorrono al Tar della Lombardia.
Come si è arrivati al ricorso

Leggi: Vita, 02/03/2024


sabato 2 marzo 2024
Calabria. Un interessante confronto sulle politiche abitative si è sviluppato, nei giorni scorsi, tra il Sindaco di Bova, Santo Casile, l’ex Sindaco Carmelo Nucera e Francesco Alì, Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria

Al centro, i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta dal SUNIA, con il sostegno della CGIL nazionale. L’obiettivo è quello di stimolare il Governo nazionale, ma anche quello regionale, ad attivare politiche abitative strutturali, anche per la messa in sicurezza del territorio, con risorse certe e soluzioni concrete che devono essere garantite a tutto il Paese, a cominciare dai piccoli Comuni che vivono direttamente il dramma dell’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa.

Leggi: Sunia, 02/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Lombardia e caregiver: la pezza non basta, associazioni in piazza

La riduzione del taglio ai caregiver non basta: in Lombardia le associazioni pronte alla mobilitazione. «Il taglio resta e l’impianto del Piano Non Autosufficienza pure. Servono risorse aggiuntive perché tutti possano accedere alle misure previste e anche per finanziare i servizi», dice Fortunato Nicoletti – di Sara De Carli
«Noi non molliamo, scenderemo in piazza perché non possiamo assolutamente essere soddisfatti»: due giorni dopo l’incontro con l’assessore di Regione Lombardia Elena Lucchini, Fortunato Nicoletti rilancia e conferma la mobilitazione già annunciata nei giorni scorsi. «Non parlo a nome di un’associazione sola, ma di tutte quelle che in questi due mesi hanno firmato i comunicati e le lettere, una compagine che è cresciuta settimana dopo settimana», precisa il vice presidente dell’associazione Nessuno è escluso: nell’elenco, fra le altre, ci sono anche Uildm e Famiglie Sma.

Leggi: Vita, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Assistenza domiciliare integrata, dipendenti in stato di agitazione: “Utilizzo improprio della pronta disponibilità”

La Cgil contro l’Asl: “Lavoratori costretti a troppi straordinari, a rischio la loro incolumità”
La Fp-Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale Asl dell’Assistenza domiciliare integrata. Nel mirino del sindacato finisce proprio l’azienda sanitaria che “rinvia le risposte a tutte le domande presentate”. A questo si aggiunge “il mancato potenziamento delle attività, del personale sanitario nel servizio territoriale. Valutiamo molto grave che venga utilizzato in modo improprio la pronta disponibilità, non prevista dalle normative contrattuali in quanto il servizio deve essere finalizzato ad interventi in emergenza e non per le attività ordinarie”.

Leggi: Livorno Today, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Fondo per la non autosufficienza, via alle domande per i cittadini dei 12 comuni dell’ambito distrettuale “Metropolitano”

A pubblicarlo è stato il Comune di Spoltore, ma la misura si rivolge ai disabili gravi e gravissimi di altri 11 realtà. Le domande vanno presentate entro il 29 marzo: i dettagli
Pubblicato il bando per la non autosufficienza dal Comune di Spoltore. Il finanziamento, a valere sul fondo nazionale, interessa i cittadini dei comuni dell’ambito distrettuale sociale numero 16 “Metropolitano” e dunque oltre a quelli di Spoltore anche quelli di Brittoli, Cappelle sul Tavo, Catignano, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Elice, Moscufo, Nocciano, Pianella e Rosciano, e prevede un assegno in favore di persone in condizione di disabilità gravissima oppure in un assegno di cura in favore di persone in condizione di disabilità grave.

Leggi: Il Pescara, 01/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Lazio, non più solo l’Isee per l’accesso alle prestazioni sociali: introdotto il “fattore famiglia”

Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il “fattore famiglia”, uno strumento integrativo per l’accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi che può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale
Non più solo l’Isee per l’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi nel Lazio. Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il “fattore famiglia”, uno “strumento integrativo- recita la proposta- per l’accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi” che “può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale” che sarà emanato entro 3 mesi dall’approvazione della legge.

Leggi: Redattore Sociale, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
A Bologna la mediazione sociale entra in condominio

Un gruppo di organizzazioni ha preso in carico alcuni edifici in un’area difficile del capoluogo emiliano. Che ha cambiato faccia – di Silvia Vicchi
Quelle dell’accoglienza e dell’integrazione sono tra le principali sfide sociali che ogni città oggi si trova ad affrontare. Nel tempo, vi sono zone in cui si concentrano in prevalenza persone fragili, dove i problemi di convivenza che poggiano sulle differenze generazionali o culturali rischiano di esplodere in violenza e soprusi e che si prestano a frequentazioni legate alla microcriminalità, come spaccio e furti.
A Bologna, un’esperienza che mette in campo la cooperazione sociale, l’associazionismo, l’istituzione, intende trasformare le criticità in risorse, coinvolgendo le stesse persone a rischio di esclusione sociale.

Leggi: Vita, 29/02/2024


mercoledì 28 febbraio 2024
Caregiver, regione Lombardia e ministero “salvano” il contributo

L’assessora lombarda Elena Lucchini ha condiviso con le associazioni la nuova programmazione regionale del Fondo per le non autosufficienze. Il taglio del contributo ai caregiver si riduce a 65 euro ma solo per il 2024 e non toccherà i gravissimi. Ledha: «È un passo, ma il problema è solo rinviato. Servono più risorse, tant’è che la regione non prevede nuovi accessi per la misura B1» – di Sara De Carli
In Lombardia la riduzione del contributo economico per i caregiver per quest’anno passa da 250 euro a 65 euro. È questo l’esito della lunga trattativa tecnica e politica fra Regione Lombardia e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a proposito della nuova programmazione regionale del Fondo per le non autosufficienze (Fna) approvato nell’ottobre 2022 con il ministro Andrea Orlando, che prevede l’obbligo per le Regioni di incrementare progressivamente la quota delle risorse destinate ai servizi erogati in forma diretta: per il 2024 ai servizi dovrà andare il 15% dei fondi di provenienza statale, nel 2025 la quota sale al 25%.

Leggi: Vita, 28/02/2024


IN AGENDA:

A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: cooperazione internazionale in primo piano

L’agenda dei lavori nelle Camere e in Commissione della settimana firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In programma lo schema di decreto ministeriale di individuazione, per l’anno 2024, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici – di Edoardo Patriarca
Il quadro di questa settimana conferma il precedente nelle sue principali direzioni. I disegni di legge in esame sono tanti e di vario genere. La fanno da padrone soprattutto gli atti di Governo. E questa non è una novità , funziona così da anni.
Mi permetto di segnalarvi il punto su esteri e cooperazione internazionale, in particolare il decreto che individua , per l’anno 2024, le priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.

Leggi: Vita


Non autosufficienza: cosa succede se la riforma fallisce

Il decreto attuativo della delega sulla non autosufficienza (l. 33/2023) è stato bocciato dalla Conferenza delle Regioni per «mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali». Lo stanziamento del governo è infatti unicamente volto a sostenere la sperimentazione della prestazione universale. Anche Anci ha espresso una mancata intesa. Le Regioni esprimono parere sfavorevole sull’impianto complessivo del provvedimento e sul mancato impegno a sostegno delle molteplici attività e funzioni assegnate a livello decentrato e dello «sforzo assunzionale che il provvedimento comporta per le Regioni e gli Ambiti Territoriali Sociali». Il parere negativo unanime delle Regioni su un provvedimento dello Stato è un evento raro, che inciderà pesantemente sull’attuazione della riforma.

Leggi: Welforum


Indennità di accompagnamento e prestazione unica universale: una “riforma” tradita…

L’articolo propone un approfondimento critico rispetto ai contenuti dello Schema di Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio scorso, primo provvedimento attuativo della Legge Delega 33/2023. In particolare, alla luce dell’ampio respiro riformatore previsto, ci si attendeva che i decreti attuativi dessero l’avvio alla riforma complessiva dell’indennità di accompagnamento. Questa aspettativa, purtroppo, è stata disattesa nei fatti. – di Fabio Cembrani (medico legale, Professore a contratto Università di Verona)
Rappresentare, anche in prima approssimazione, le ricadute e gli effetti di una nuova legge non è mai un’operazione semplice. Quando poi questa legge è stata presentata dal legislatore delegato dal Parlamento (il Governo) come una vera e propria “riforma epocale” destinata a dare una risposta ad una straordinaria emergenza sociale, e quando la si è annunciata nell’aula della Camera promettendo un plus di 1.000 euro/mensili a favore di ogni persona anziana non autosufficiente, l’operazione diventa ancora più complessa ponendo un elevato livello di rischio: rischio che si può contenere se (e solo se) la si storicizza nel suo iter approvativo, nei suoi (dichiarati) obiettivi, nelle sue (annunciate) finalità e, quando si tratta di una norma delegata, nel non trascurare l’esame di coerenza che deve esistere tra i criteri ed i principi direttivi della disciplina delegata e la concertazione finale coerentemente a quanto previsto dal precetto costituzionale (art. 76, Costituzione).

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Pensioni, pagamento sospeso per chi non ha comunicato il modello RED: chi deve inviarlo e cosa fare se non si è rispettata la scadenza (il 29 febbraio)

Il 29 febbraio 2024 è scaduta la possibilità di inviare la dichiarazione della situazione reddituale, comunemente chiamata modello RED, relativa ai redditi percepiti nel 2021. Questa dichiarazione deve essere sottoscritta da una determinata fascia di soggetti, tra cui alcuni pensionati. Il mancato invio del modello RED può comportare una sospensione, temporanea o definitiva, delle prestazioni erogate all’interessate. Vediamo chi avrebbe dovuto inviare questa dichiarazione e cosa fare se non si è rispettata la scadenza del 29 febbraio.

Leggi: Il Mattino


Assegno di Inclusione (ADI): calendario pagamenti marzo-luglio 2024

Disposti i pagamenti della mensilità di febbraio, a partire dai rinnovi di marzo verrà preso a riferimento l’ISEE 2024.
Dal 27 febbraio, l’INPS ha disposto il pagamento della mensilità di febbraio 2024 per tutti i nuclei familiari beneficiari dell’ADI, che hanno presentato domanda entro gennaio 2024 e che hanno già ricevuto i pagamenti del 26 gennaio o del 15 febbraio, se permangono i requisiti del diritto all’assegno.
I prossimi pagamenti delle rate successive alla prima (i cosiddetti “rinnovi”) saranno disposti nelle seguenti date:
mercoledì 27 marzo 2024;
venerdì 26 aprile 2024;
martedì 28 maggio 2024;
giovedì 27 giugno 2024;
sabato 27 luglio 2024.

Leggi: Inps


Nuove tariffe per esami e visite. Possibile rinvio a luglio fra critiche e timori su sostenibilità

Sumai-Assoprof: “Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Giorlandino (Artemisia): “Con nuovo tariffario sarà disastro economico”
Non sembra ancora trovare la quadra il nuovo tariffario del Ssn per esami e visite, che doveva entrare in vigore il 1 gennaio e poi è stato rinviato al primo aprile. Sembra anzi molto concreta la possibilità di un rinvio a luglio. Ma facciamo un passo indietro. Le nuove tariffe, che stabiliscono i rimborsi che ambulatori, laboratori e centri privati accreditati ricevono per gli esami, fino alle Tac e alle risonanze, sono al centro da mesi di una polemica tra ministero della Salute, Regioni e i rappresentati del settore che lamentano un taglio insostenibile delle attuali tariffe. “Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema del nuovo tariffario, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Ci potrebbe essere uno slittamento a luglio”, spiega all’Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell’area sanitaria).

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

 

NEWS:

martedì 27 febbraio 2024
Terza età. Case condivise per gli anziani: i progetti ci sono, le leggi non ancora

Il co-housing può essere una soluzione per combinare autonomia, inclusione sociale e contrasto alla solitudine. Il Consiglio nazionale del notariato propone di ragionare su schemi contrattuali adatti
Vivere mantenendo la propria autonomia. È questa la sfida possibile, anzi necessaria in un Paese che invecchia rapidamente, del co-housing per anziani. Una realtà già normata in diversi Paesi, tra i quali Danimarca, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti, che anche in Italia è sotto la lente d’ingrandimento del legislatore. Si tratta di una delle misure inserite, per il momento ancora in fase di definizione, nel decreto anziani in discussione al Senato che ha come obiettivo quello di «promuovere la dignità dell’autonomia, dell’inclusione sociale, dell’invecchiamento attivo e della prevenzione della fragilità, anche con riferimento alla condizione di disabilità». A partire proprio dalla casa. In Italia i primi tentativi sperimentali sono già realtà. Come le cinque strutture realizzate dall’amministrazione comunale di Roma: ospitano sino a sei persone ciascuna con servizi socio-assistenziali e il supporto diurno di operatori. Una goccia nel mare che potrebbe però diventare un modello per altre amministrazioni.

Leggi: Avvenire, 27/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
La settimana parlamentare del sociale: occhi puntati su riforma della non autosufficienza e lavoro povero

L’agenda dei lavori nelle Camere e in Commissione della settimana firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In programma, fra gli altri, oltre ai temi segnalati nel titolo: maternità surrogate e disposizioni in materia di professioni pedagogiche ed educative – di Edoardo Patriarca
Nelle Commissioni continuano gli esami dei disegni di legge già illustrati nelle scorse settimane in questa stessa rubrica.
In Commissione: sanità, infanzia, anziani
In particolare sulla Sanità prosegue la discussione su:
Disposizioni in materia di disturbi del comportamento alimentare ( ddl 599).
Medicina territoriale ( ddl 227 e 726).
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche (seguito esame C. 153-202-844-1104-1128-1395-A).
Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative ( ddl 483 ).
Norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità (ddl 475 ).
A seguire i ddl dedicati a infanzia, anziani e più in generale al sociale e all’educativo:

Leggi: Vita, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Da aprile niente contributi per chi assume badanti per anziani oltre gli 80 anni

La misura è prevista dal decreto Pnrr. Il datore di lavoro deve possedere un Isee non superiore a 6.000 euro
Niente contributi per 2 anni per il datore di lavoro domestico che assume badanti che assistono anziani non autosufficienti ultraottantenni. Nel dettaglio, l’agevolazione scatta in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Le persone oggetto di assistenza devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, e devono essere già titolari dell’indennità di accompagnamento. La misura è prevista dal decreto Pnrr, approdato lunedì 26 febbraio dal Consiglio dei ministri. L’obiettivo è favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Pnrr, nel nuovo decreto anche bonus badanti per over 80 non autosufficienti. Le novità

Il provvedimentoè stato approvato dal Consiglio dei ministri. Moltissimi i campi di intervento nei suoi 48 articoli: contrasto alle frodi, alloggi universitari, patente per la sicurezza sul lavoro e sgravi per regolarizzare chi assiste persone molto anziane
Alloggi universitari, sanità digitale, lotta alle frodi e al lavoro irregolare, reclutamento dei magistrati. Il nuovo decreto Pnrr – approvato in serata dal Consiglio dei ministri – si configura come un dl omnibus di 48 articoli: molti e diversi i campi di intervento al suo interno. È un “modo per avviare una fase di responsabilizzazione complessiva da parte di coloro quali sono chiamati” a partecipare alla spesa del Pnrr, ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto

Leggi: Sky, 26/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, mancata intesa in Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso una mancata intesa, “in quanto la mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali inficia la portata innovativa della riforma depotenziandone l’efficacia sia nel processo di ampliamento dell’accesso ai servizi sia nell’intensità e nella durata dei servizi offerti”. Cgil e Spi: “Serve un serio ripensamento del Governo”
Si è tenuta ieri la Conferenza unificata Stato-Regioni. Tra i punti all’ordine del giorno anche lo schema di Decreto legislativo riguardante le politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge 33/2023.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso una mancata intesa, “in quanto – si legge – la mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali inficia la portata innovativa della riforma depotenziandone l’efficacia sia nel processo di ampliamento dell’accesso ai servizi sia nell’intensità e nella durata dei servizi offerti”.
Le Regioni Campania, Puglia, Toscana ed Emilia-Romagna hanno espresso avviso contrario, “non solo per l’assenza di una copertura finanziaria della Riforma, ma sull’impianto complessivo del provvedimento e sul mancato coinvolgimento delle Regioni e delle Province autonome nella stesura dello schema di decreto legislativo”.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Coabitazione solidale: vivere sotto lo stesso tetto per superare le difficoltà

È uno strumento del Welfare che si adatta ai gruppi più disparati: persone per lo più fragili che possono trarre giovamento dal condividere le fatiche del quotidiano. Se ne parla in un webinar il 26 febbraio. Costa: “Ci vuole un metodo, non si può improvvisare”
Vivere insieme per vivere meglio. Ovvero vivere insieme, unendo forze e risorse, per trovare risposte comuni ai bisogni di ognuno. Alla vasta gamma delle esperienze di vita in comune è dedicato il webinar promosso dalla Rete Nazionale del Coabitare Solidale in programma per il prossimo 26 febbraio (ore 17.30). Si tratta di un incontro su questa specifica forma di abitare a partire dal volume “Coabitazioni solidali. Politiche, programmi e progetti” (Carocci 2023). “Semplificando al massimo, possiamo dire che la coabitazione solidale è un progetto socio-abitativo in cui le persone vivono insieme sotto lo stesso tetto e dietro la stessa porta, in una logica di solidarietà tra gli abitanti della casa”, spiega Giuliana Costa, professoressa associata di Sociologia generale presso il Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano e coautrice, con Francesco Andrea Minora, del volume. Non tutte le coabitazioni, infatti, possono definirsi solidali: basti pensare a quelle che si formano sul mercato, fatte da studenti e lavoratori, che decidono di abitare insieme anche, e soprattutto, per dividere le spese di casa e dell’affitto.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


giovedì 22 febbraio 2024
Autonomia differenziata. Schillaci: “Non mette in discussione l’unitarietà del diritto alla tutela della salute”

Così il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione del Pd sul divario Nord-Sud. “Vi posso garantire che non mancano gli sforzi per assicurare una piena attuazione dei LEA, indipendentemente dalla riforma sull’autonomia differenziata. Mi chiedo però se coloro che muovono le accuse di privatizzazione o di misure inconsistenti non siano gli stessi che invece di lavorare per l’abbattimento dei tetti di spesa per assumere personale hanno preferito negli anni precedenti che proliferassero le cooperative dei medici a gettone”
“L’autonomia differenziata non mette in discussione l’unitarietà del diritto alla tutela della salute, ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione, come diritto e prerogativa di cittadinanza, così come declinato attraverso i LEA, ma rappresenta un potenziamento della facoltà delle Regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei LEA, secondo le condizioni previste nell’articolo 116 della Costituzione. I LEA costituiscono in questa materia esplicazione della funzione di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione”. Così il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione sul divario Nord-Sud.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/02/2024


giovedì 22 febbraio 2024
Senza dimora. Dalla strada alla casa: riflessioni e pratiche della Comunità di Sant’Egidio a Milano

Il 24 febbraio la Comunità di Sant’Egidio organizza a Milano il primo incontro dei “Talk sulla strada”, dedicati alle persone senza dimora e alle prospettive di intervento volte al loro reinserimento sociale. La comunità a Milano ha attivato dal 2018 a oggi 37 percorsi di housing per persone senza dimora, tra cui alcuni in appartamenti gestiti direttamente dalla Comunità
Il 24 febbraio (dalle 17 alle 18.30) la Comunità di Sant’Egidio organizza presso la Casa dell’Amicizia a Milano, il primo incontro dei “Talk sulla strada”, dedicati alle persone senza dimora e alle prospettive di intervento volte al loro reinserimento sociale.
Questo primo incontro dal titolo “Le chiavi del paradiso. Housing first: dalla strada alla casa” vede gli interventi di Ulderico Maggi ed Elisa Soldani della Comunità di Sant’Egidio di Milano, Daniela Failoni, giurista milanese e Abele Sangiorgio di Opera San Francesco per i Poveri, formatore di Housing First.

Leggi: Redattore Sociale, 22/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Monitoraggio Lea. Schillaci: “Sono dati provvisori ma credo che debbano essere da stimolo alle Regioni per migliorarsi”

Il Ministro della Salute ha poi parlato anche del nuovo tariffario della specialistica ambulatoriale che dovrebbe entrare in vigore il 1° aprile e che ha scatenato le ire di molte associazioni perché ci sarebbero molte tariffe in ribasso: “Ci sono dei fondi (50 mln), soprattutto dall’anno prossimo, che possono essere utilizzati sia per introdurre le prestazioni, sia per aumentare il rimborso per alcune di queste che sono state limate”.
“È un dato provvisorio ma credo che debba essere da stimolo alle Regioni per migliorarsi. Quindi è una prima valutazione ma ancora siamo nel primo quadrimestre e c’è tempo poi per avere i dati definitivi e per migliorare le performance. Credo che il Ministero debba servire da coordinamento e da stimolo alle Regioni per fare meglio”. È questo il commento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci a margine della sesta edizione dell’evento ‘Inventing for Life Health Summit’, promossa oggi al Maxxi di Roma da Msd Italia, sui dati provvisori del monitoraggio Lea 2022 anticipati da Quotidiano Sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Decreto anziani. Si parla di cohousing, ma mancano le linee guida

Occhi puntati su questo nuovo modello di convivenza, che in alcuni luoghi è già realtà. Notariato: “Abbattimento del 30% dei costi e miglioramento della qualità della vita”. Casotti (Casematte): “Riconoscere la forza dei modelli abitativi collaborativi”. A Roma 5 le esperienze promosse dall’amministrazione
Ci sono anche le nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale al centro dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, licenziato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri in attuazione della Legge delega 33/23 per la riforma dell’assistenza. Un decreto di cui molto si sta discutendo in questi giorni, per il rischio – sottolineato da più parti – di svuotare la tanto attesa riforma della non autosufficienza, contravvenendo all’obiettivo originario del riordino complessivo del settore. Tra i provvedimenti rinviati c’è quello della coabitazione solidale, distinta in senior cohousing e cohousing intergenerazionale, che prevede la convivenza tra anziani e giovani in condizioni svantaggiate. Un tema quello del cohousing che – stando a quanto affermato dal decreto – dovrà essere affrontato e regolamentato attraverso l’elaborazione, nei prossimi mesi, di linee guida volte a definire i contenuti essenziali di un modello da realizzare prioritariamente attraverso meccanismi di rigenerazione urbana e di riuso del patrimonio immobiliare esistente.

Leggi: Redattore Sociale, 21/02/2024


martedì 20 febbraio 2024
Anziani dimenticati: 4 milioni non autosufficienti, 300mila posti nelle strutture convenzionate. E 90mila vanno in cliniche abusive

Manca un infermiere su cinque. «Per i ricoverati cure a rischio» – di Paolo Russo
Oltre 114 mila hanno una sistemazione ma non le cure di cui avrebbero bisogno
I figli badanti sono in via di estinzione, gli anziani non autosufficienti sono già 4 milioni ma solo il 6,3% di loro riesce a trovare assistenza e cura in una Rsa o in qualche altra struttura residenziale. Spesso regolarmente accreditata con il servizio sanitario pubblico e dove alloggiano in circa 300mila, seguiti con sempre maggiori difficoltà per carenza di personale. Ma cresce il numero degli anziani non autosufficienti parcheggiati nelle case di riposo, dove in 114mila trovano un letto, ma non le cure di cui avrebbero bisogno. Per non parlare delle strutture abusive che colmano il vuoto dell’assistenza pubblica ospitando in appartamenti e case famiglia all’incirca 90mila anziani non autosufficienti, quasi sempre esposti a rischi di ogni genere perché parliamo di strutture che non rispettano né i requisiti di sicurezza né quelli di dotazione del personale socio-sanitario.

Leggi: La Stampa, 20/02/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 26 febbraio 2024
Gli architetti della terza età: altro che casa di riposo, a Rivoli arriva il campus per over 60

Rg Architetti realizzerà «Villa Mater», il primo co-housing per anziani autosufficienti finanziato dall’Ufficio Pio di Compagnia di San Paolo Franca Maino «Sarà una residenza collaborativa per la longevità, un nuovo modello di abitare»
A Rivoli sorgerà in un edificio in disuso un nuovo complesso immobiliare innovativo da 4 milioni di euro al cui interno ci sarà un presidio comunitario dedicato alla longevità attiva
Non chiamatela Rsa. La nuova Villa Mater di Rivoli non avrà nulla della residenza sanitaria assistenziale che è stata un tempo. La struttura in disuso diventerà un «senior social housing» per over 60, soli o in coppia, autosufficienti, che potranno affittare mono e bilocali in un «presidio comunitario dedicato alla longevità attiva». È l’esperimento della Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo che ha deciso di investire oltre 4 milioni di euro per recuperare il complesso immobiliare di sua proprietà, adibito fino al 2012 a casa di riposo, trasformandolo in un moderno cohousing per «futuri anziani».

Leggi: Corriere della Sera, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Niente tagli ai contributi per i caregiver familiari o scenderemo in piazza!

Dopo due mesi di intenso confronto sull’applicazione del Piano Regionale per la Non Autosufficienza, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale, un provvedimento che dal 1° giugno prevede un decurtamento del contributo per l’assistenza ai caregiver familiari per almeno 7.000 persone con gravissima disabilità, nessun risultato concreto è stato raggiunto. Ora, dunque, le Federazioni LEDHA e FAND Lombardia e numerose altre Associazioni si rivolgono direttamente alle principali Istituzioni nazionali e regionali, minacciando di scendere in piazza se quei tagli non verranno scongiurati
Sono trascorsi quasi due mesi, ciò di cui avevamo riferito anche sulle nostre pagine, dal primo appello con cui la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e numerose altre Associazioni lombarde impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, avevano lanciato il primo appello sull’applicazione del Piano Regionale per la Non Autosufficienza, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale. Un provvedimento che, a partire dal 1° giugno prossimo, prevede un decurtamento del contributo per l’assistenza ai caregiver familiari per almeno 7.000 persone con gravissima disabilità.

Leggi: Superando, 26/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Veneto, la Regione stanzia fondi per migliorare i centri per gli anziani con disabilità

Su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, in arrivo un bando con una dotazione di 24 milioni e 870.000 euro. L’obiettivo è l’adeguamento degli immobili, degli spazi e degli standard
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha rinnovato l’impegno a sostenere enti del settore sociale e sociosanitario che intendono adeguare gli immobili nei quali assistono anziani e disabili. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni e con una dotazione di 24 milioni e 870.000 euro.
Con questa misura, la Regione vuole sostenere opere per adeguare gli immobili alla disciplina antincendio, antisismica, ed in generale per migliorare gli spazi e gli standard. Il provvedimento, inoltre, va incontro alla necessità degli enti di completare interventi di ristrutturazione già in corso e affrontare un ulteriore stralcio funzionale. Il finanziamento è mirato ad alimentare il fondo di rotazione, garantendo liquidità che consenta di cantierare le opere. I fondi saranno anticipati dalla Regione per essere restituiti dai beneficiari nell’arco di 15 anni, in rate uguali, sulla base di un apposito piano, senza gli oneri degli interessi.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Le Regioni che si muovono sui caregiver: una Proposta di Legge della Toscana – di Simona Lancioni

Presentata dalla Giunta Regionale Toscana, la Proposta di Legge Regionale avente ad oggetto le “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare” è stata trasmessa al Consiglio Regionale per proseguire l’iter di approvazione. Non sembra tuttavia che nella formulazione di essa si siano prese in considerazione le discipline di questa materia già adottate da altre Regioni e quelle in fase di definizione a livello nazionale. Pertanto, in vista dell’approvazione definitiva, l’auspicio è che il testo venga modificato, considerando una serie di elementi
Nella seduta della Giunta Regionale Toscana del 12 febbraio scorso, l’assessora regionale alle Politiche Sociali Serena Spinelli ha presentato una Proposta di Legge Regionale avente ad oggetto le Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare.
Il testo (corredato di diversi allegati di cui si segnala il link nel box in calce) è stato approvato dalla Giunta, ed ora è stato trasmesso al Consiglio Regionale per l’esame da parte della Terza Commissione Sanità e Politiche Sociali e per la successiva discussione e approvazione in Aula. Non si sta dunque parlando di una Legge, ma, appunto, di una Proposta.

Leggi: Superando, 21/02/2024


martedì 20 febbraio 2024
Co-housing tra giovani e anziani e tra giovani e stranieri: accolta dalla giunta della Liguria la proposta della Lista Sansa

Il consigliere regionale della Liguria Ferruccio SansaIl consigliere regionale della Liguria Ferruccio Sansa
Slitta a domani, mercoledì 21 febbraio, l’approvazione del nuovo piano sociale integrato regionale della Liguria. La lunga discussione oggi in aula, comprese alcune sospensioni dei lavori per fare il punto su diversi emendamenti, non ha consentito di arrivare al voto entro le 18, orario per cui era già stata programmata la fine dei lavori. Di certo, però, c’è già che la giunta ha accolto tre emendamenti presentati dalla Lista Sansa e illustrati dal capogruppo ed ex candidato governatore, Ferruccio Sansa, che mirano a introdurre altrettante nuove forme di co-housing. Lo stesso Sansa, in discussione generale, pur sottolineando le carenze finanziarie del piano, aveva evidenziato la bontà del metodo di confronto portato avanti dalla giunta e il lavoro degli uffici nel fotografare precisamente tutto il pacchetto dei servizi disponibili e programmati.

Leggi: La Repubblica, 20/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Amministrazione di sostegno: un’indagine degli assistenti sociali della Lombardia

È disponibile online il Quaderno sui “Ruoli dell’assistente sociale nell’ambito della protezione giuridica delle persone fragili”, redatto dal Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia (CROAS), che presenta l’analisi dei dati di un’indagine volta appunto ad approfondire i vari aspetti attinenti all’applicazione della Legge 6/04 che ha istituito l’amministrazione di sostegno. Per presentarlo e per fare il punto sulla stessa Legge 6/04, il CROAS ha organizzato per il 16 febbraio a Milano il convegno “Amministrazione di sostegno. L’indagine del CROAS Lombardia”
È un documento certamente interessante ed è liberamente disponibile online (a questo link) il Quaderno dedicato ai Ruoli dell’assistente sociale nell’ambito della protezione giuridica delle persone fragili, redatto dal gruppo tematico Protezione Giuridica del Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia (CROAS), a cura di Daniela Polo.
In esso vi si presenta l’analisi dei dati provenienti da un’indagine realizzata alla fine del 2022, allo scopo di approfondire appunto gli aspetti tecnici, deontologici e professionali attinenti all’applicazione della Legge 6/04, che vent’anni fa ha istituito l’amministrazione di sostegno.

Leggi: Superando, 21/02/2024


lunedì 19 febbraio 2024
Giovani che vanno a vivere con gli anziani, il piano di cohousing solidale a Roma per vincere l’emergenza abitativa

Il 30% delle persone che chiedono di entrare in una casa popolare vivono da sole, i servizi sociali e i volontari li aiutano a trovare compagnia
Le persone sole che vivono in una casa popolare o sono in attesa di entrarci sono sempre di più: a Roma, su 16.000 nuclei presenti nella graduatoria per un alloggio di edilizia residenziale pubblica, 5.000 sono persone sole. Ovvero il 30%.
È lo specchio di una società che cambia e in cui la solitudine diventa sempre più diffusa, ma per chi si trova in emergenza abitativa il problema è duplice: ottenere una casa popolare è difficile perché gli alloggi sono stati costruiti tra gli anni ‘50 e ‘70, pensati per le famiglie dell’epoca che erano numerose.

Leggi: La Repubblica, 19/02/2024


IN AGENDA:

“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


Webinar 01.03.2024 – Anziani non autosufficienti: contenuti e prospettive della riforma

La Scuola superiore per le politiche sociali e sociosanitarie (ASP Ambito 9, Jesi) e il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza organizzano un webinar sui contenuti e le prospettive della riforma della non autosufficienza attualmente in discussione in Parlamento.
Il webinar si terrà venerdì 1° marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Programma – Modera Barbara Paolinelli, ASP Ambito 9
Il webinar è gratuito e si terrà sulla Piattaforma Teams. Il webinar è in fase di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

Leggi: I Luoghi della Cura


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Legge sulla disabilità, come viene coinvolto il Terzo settore?

Un’analisi delle novità del percorso di attuazione della legge n. 227 del 21 dicembre 2021, in attesa della stesura di alcuni decreti attuativi, tra cui l’integrazione dei dispositivi della co-programmazione per la partecipazione degli enti non profit in alcuni processi – di Paolo Friendly
Un piano di indagine di grande interesse teorico (e di pari rilevanza pratica), per chi si occupa di diritto del Terzo settore, è dato dalle possibili intersezioni fra quest’ultimo e il percorso di riforma relativo alla condizione giuridica delle persone con disabilità, iniziato con l’approvazione della legge n. 227 del 21 dicembre 2021.
Al momento, si sta ancora lavorando alla stesura dei decreti legislativi. Il fatto che gli schemi della normativa d’attuazione stiano circolando già da qualche tempo consente però di iniziare a riflettere sulla traiettoria seguita dall’iter della riforma.
Lo scorso 11 gennaio è stato oggetto di un’Intesa in sede di Conferenza unificata uno schema di decreto legislativo intitolato “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”. Alcune delle disposizioni che hanno trovato spazio al suo interno riguardano anche il ruolo del Terzo settore nel futuro assetto delle politiche per la disabilità e dei relativi servizi ed è a questo specifico aspetto, fra i tanti profili rilevanti dello schema di decreto, che è dedicato questo articolo.

Leggi: Cantiere Terzo Settore


Riforma non autosufficienza: tradimenti e rinvii – Franco Pesaresi

A marzo 2023, circa un anno fa, c’è stata l’approvazione della Legge 33/2023. Una legge delega per la riforma dell’assistenza per la non autosufficienza. La legge è importante perché per la prima volta viene prevista la costruzione di un sistema di welfare che si occupa in modo completo della non autosufficienza. Con la riforma l’Italia riconosce il diritto degli anziani ad essere assistiti in modo idoneo ed integrato. Ci allineiamo così ai principali paesi europei che già da anni hanno approvato sistemi assistenziali di questo tipo.
La legge delega, come noto, è una norma fatta di principi e per la sua realizzazione sono previsti uno o più decreti attuativi. Ma invece di questo, con lo Schema di Decreto Legislativo attuativo presentato alle Camere, il Governo ha richiesto un rinvio quasi generalizzato dell’attuazione della delega che, a rigor di legge, dovrebbe invece essere approvata entro marzo 2024.
Anziché attuare la Legge Delega 33, il Decreto Legislativo attuativo ne rinvia la messa in opera
Così accade che Il Decreto legislativo attuativo in discussione in Parlamento contenga la previsione di ulteriori 17 decreti attuativi e l’approvazione futura di 5 Linee guida (che presumibilmente saranno approvate con decreto). Totale 22 atti ulteriori. La metà circa di questi (9) riguardano l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Quasi tutte le decisioni importanti vengono rinviate ad atti futuri.

Leggi: Welforum


L’obiettivo. L’Italia alla sfida della natalità: «Mezzo milione di nati entro il 2033» – di Chiara Pazzaglia

Alla tappa bolognese degli Stati generali della natalità le strategie per contrastare l’inverno demografico. Zuppi: «Saper guardare alla vita con speranza»
«Bisogna saper guardare alla vita con speranza, con passione, credendo che la vita ha senso quando la doni a qualcuno». È intervenuto così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ieri mattina a Bologna al convegno organizzato dagli “Stati generali della natalità”, con Fondazione per la natalità e l’Associazione Bologna Bene Comune. Parole, le sue, che guardano agli aspetti più profondi del tema della natalità, con la consapevolezza, però, delle difficoltà del quotidiano. Servono certezze per fare figli, secondo il cardinale: la casa, il lavoro, il sostegno economico. Solo l’assenza di paura consente di vivere appieno la bellezza dell’essere genitori, trovare il gusto di dare la vita, di guardare al futuro: «Serve un’alleanza che metta da parte ciò che ci divide e ci faccia scegliere ciò che ci unisce. La famiglia, dice papa Francesco, è cantiere di speranza ed è qui che la vita si mostra nella sua piena forza. Una forza che si comprende appieno solo donando la vita a qualcun altro: un figlio nato, uno adottato, uno incontrato e accolto».

Leggi: Avvenire


La classifica delle regioni e dei Paesi più anziani d’Europa – di Lorenzo Ruffino

La Liguria ha l’età mediana più alta di tutta l’Ue, mentre a livello nazionale il Portogallo supera di poco l’Italia se si guarda al rapporto tra la popolazione anziana e quella in età lavorativa
Nove regioni italiane sono tra le venti più anziane di tutta l’Unione europea, con la Liguria che occupa il primo posto in classifica. Secondo i dati pubblicati di recente da Eurostat, relativi al 2023, l’Italia è il Paese Ue con l’età mediana più alta, in costante aumento da decenni.
Da tempo l’Italia sta vivendo una profonda crisi demografica: la popolazione invecchia, il numero degli abitanti cala e le aree interne si spopolano, con pesanti conseguenze sull’economia, sulle pensioni e sulla sanità.
La classifica dei Paesi Ue più anziani
L’età mediana è l’indicatore principale usato da Eurostat per valutare l’anzianità dei 27 Stati Ue. L’anno scorso l’età mediana di tutta la popolazione europea è stata pari a 44,5 anni: questo significa che metà degli abitanti aveva meno di 44,5 anni, l’altra metà di più. Rispetto al 2013 l’età mediana dell’Ue è cresciuta di 2,3 anni.

Leggi: Pagella Politica


Anziani e bisogno di cura: che fare?

Nel film-documentario Care Seekers si affronta un problema che esploderà nel prossimo futuro e di cui le istituzioni non si fanno carico. – Annamaria Vicini
Che cosa può spingere decine e decine di persone a riempire un auditorium in provincia di Lecco in una serata in cui sugli schermi televisivi impazza il Festival di Sanremo?
Dev’essere un bisogno davvero molto pressante e a cui è difficile trovare risposte adeguate… Il bisogno si chiama “cura” e l’occasione è data dalla proiezione di un film-documentario, CareSeekers, organizzata da un’associazione che, come lascia intuire il nome “Dietro la lavagna”, solitamente si occupa di giovani.
Viviamo in un tempo in cui, a causa di un intreccio di eventi tragici (prima la pandemia, poi le guerre) tutti, indistintamente, hanno necessità di cura.
Ma la pandemia da Covid-19 ha evidenziato anche l’importanza di avere persone che, grazie alla loro specifica professionalità, possano rispondere a quel bisogno. Mentre le fabbriche si fermavano e gli uffici chiudevano, a restare aperti e funzionanti erano gli ospedali, dove medici e infermieri curavano gli infetti con grave rischio per la propria salute e incolumità.

Leggi: Futura Network


Lo spopolamento delle aree interne in quattro grafici

La crisi demografica che sta colpendo il nostro Paese affligge soprattutto le zone dove i cittadini hanno meno servizi e opportunità per la loro vita – di Lorenzo Ruffino
Da tempo l’Italia sta affrontando il problema dello spopolamento, il fenomeno per cui intere zone del nostro Paese diventano quasi o del tutto disabitate. Lo spopolamento è uno degli effetti principali della crisi demografica che sta vivendo in questi anni l’Italia, la cui popolazione è diminuita di circa 180 mila persone nell’ultimo anno a causa delle minori nascite e dell’aumento dei decessi.
Lo spopolamento riguarda soprattutto le cosiddette “aree interne”, ossia i comuni più periferici sia a livello geografico sia per la possibilità di accedere ai servizi essenziali. In Italia le aree interne costituiscono una parte rilevante del Paese, coprendo quasi il 60 per cento della superficie nazionale. Allo stesso tempo, le aree interne sono abitate solo dal 23 per cento della popolazione nazionale: per queste persone abitare in zone del genere significa spesso avere meno opportunità nella propria vita, come l’istruzione e il lavoro, e meno disponibilità di servizi, come ospedali o altri centri di cura. Queste zone scontano quindi un divario significativo rispetto alle altre nel nostro Paese.

Leggi: Pagella Politica


SEGNALAZIONI:

Oggetto: Indicazioni sulla fase di transizione tra Reddito di Cittadinanza (RdC) e Assegno di Inclusione (AdI) relativamente agli indicatori e dati disponibili agli operatori di Regioni, Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e Comuni nel pannello di monitoraggio “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà”.

Si informa che la “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà”, attualmente riferita al RdC, sarà oggetto di modifiche dovute all’introduzione della misura di contrasto alla povertà Assegno di Inclusione (AdI), che sostituisce il RdC.
Pertanto, si segnala che entro la fine di febbraio 2024 i dati relativi a RdC verranno spostati in una apposita sezione denominata “Indicatori RdC e presa in carico RdC – archivio”. Saranno disponibili i dati trends beneficiari e della presa in carico da subito. Tutti gli altri indicatori verranno rilasciati in tranche in questa sezione della dashboard, a partire da quelli di maggiore interesse. Tali dati saranno aggregati per annualità e rimarranno sempre disponibili per consultazione all’interno della dashboard.

Leggi: Ministero del Lavoro


 

 

 

 

NEWS:

sabato 17 febbraio 2024
Associazione pensionati: «Anziani non autosufficienti senza aiuti. Ignorati anche dagli agricoltori in protesta»

Giancarlo Innocenti presidente Cia pensionati
“È tempo di affrontare nuovamente l’attuazione della legge delega (33/2023) sulla non autosufficienza perché, dopo l’iniziale soddisfazione per l’approvazione parlamentare, diventa evidente che il governo si nasconde dietro un paravento”. Così afferma Giancarlo Innocenti, presidente dell’Associazione pensionati Anp Cia Grosseto.
“Questa legge, risultato di un lungo e fruttuoso lavoro condotto da 60 organizzazioni riunite nel Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza, rischia di rimanere un progetto senza attuazione concreta, lasciando le persone vulnerabili e gravemente disabili senza l’assistenza necessaria – afferma il presidente Anp-Cia Grosseto, evidenziando una serie di problematiche nel processo di implementazione della legge -. La fretta nell’approvare la legge di bilancio per evitare l’esercizio provvisorio ha portato all’assenza di stanziamenti, in quanto mancavano i decreti attuativi”.

Leggi: Il Giunco, 17/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Decreto anziani. Le proposte del Patto sulla non autosufficienza. “La riforma è ancora tutta da costruire”

“Mancano indicazioni stringenti sia sull’assistenza domiciliare affinché sia effettivamente rispondente ai bisogni dei nostri anziani, sia sugli standard di qualità delle residenze sanitarie assistenziali, sia su una misura di prestazione universale sostenibile per il futuro” ha detto Anna Lisa Mandorino di Cittadinanzattiva
“Il dibattito pubblico di questi giorni si è concentrato quasi esclusivamente sulla cosiddetta prestazione universale, prevista dal decreto, ossia nella somma di 850 euro mensili che nel 2025 e 2026 sarà messa a disposizione, in aggiunta alla indennità di accompagnamento, per gli anziani non autosufficienti in condizioni gravi e con un ISEE di massimo 6000 euro. Non possiamo che esserne lieti ma ci preme evidenziare, come già fatto da più voci, che si tratta di una misura provvisoria, nella logica del bonus, che sarà destinata a circa 25mila anziani e che, in questa forma, sarebbe impossibile estendere ad una platea più ampia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Una misura per lo 0,7% dei non autosufficienti non basta a fare un riforma

Entro il 15 marzo il governo vuole arrivare all’approvazione definitiva del decreto che attua la riforma dell’assistenza per la non autosufficienza. Un testo che oggi prevede 22 ulteriori atti e che è sotto le attese e i bisogni della popolazione, sia per le risorse stanziate sia per il grado di innovazione prevista. Serve aprire un dibattito pubblico, senza “welfare slang”.
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti? Si può dare di più. Si tratta di una riforma attesa da quasi 25 anni, che riguarda la vita di milioni di persone: 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, 10 milioni considerando anche familiari e caregiver.
Il Governo l’ha presentata con grande enfasi: un miliardo di euro per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, con una nuova misura sperimentale che – parole della stessa presidente del consiglio – «aumenta del 200% l’attuale indennità di accompagnamento».

Leggi: Vita, 16/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Non autosufficienza: Cgil e Spi, decreto attuativo deludente senza risorse né risposte per anziani e loro famiglie

“Il decreto è deludente, l’ennesima occasione mancata per dare risposte a milioni di anziani e alle loro famiglie. Dopo tanti annunci del Governo, quasi tutto è rinviato a provvedimenti successivi e nessuna nuova risorsa è messa a disposizione”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi, ascoltati oggi in audizione dalle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo su anziani e non autosufficienza.
In primo luogo, Confederazione e Spi hanno sottolineato che c’è un nodo che attiene alle risorse: “Al decreto non sono assegnati nuovi investimenti ma si utilizza semplicemente un travaso di risorse da altri fondi a partire dal Fondo per la non autosufficienza già oggi assolutamente insufficiente, o dal PNRR (dalla cui rimodulazione sono già stati tagliati dal Governo 3 miliardi dalla M5 per il sociale), e senza risorse è impossibile garantire gli obiettivi della riforma”.

Leggi: Cgil, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani, Auser in audizione alla Camera. Le criticità della legge delega secondo l’associazione

L’associazione alla Commissione Affari sociali. Dalla mancanza di risorse al vuoto dell’integrazione socio-sanitaria, l’associazione ha presentato l’elenco dei principali punti deboli
Questa mattina l’Auser ha preso parte all’Audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati sulla legge delega sugli anziani 33/23.
Nel corso dell’audizione l’Auser ha rimarcato le principali criticità, fra queste l’assenza di risorse adeguate all’attuazione di una riforma che interessa, tra persone fragili e loro famigliari, non meno di 10 milioni di persone.
“Il punto è che non c’è stato nessuno sforzo a prefigurare meccanismi di finanziamento a regime della ‘long term care’, limite che forse si sarebbe potuto evitare se si fossero coinvolte le parti sociali”, afferma l’associazione.
Altro punto di criticità l’integrazione socio-sanitaria. “La governance che viene prefigurata, tanto a livello nazionale quanto a quello locale, nei fatti si affida ancora alla disponibilità a integrarsi dei diversi soggetti coinvolti”.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani. Cisl e Fnp Cisl: “Il decreto conferma l’impianto positivo della Legge delega”

I sindacati: “Il decreto in discussione conferma l’impianto positivo della Legge delega rispetto all’ampiezza degli approcci tematici utili per qualificare le politiche per gli anziani, coniugando la qualificazione di un sistema integrato di assistenza e cura per i non autosufficienti con la promozione del benessere e dell’invecchiamento attivo e la valorizzazione del loro ruolo sociale. Auspichiamo il recupero del confronto con le parti sociali”
“Il decreto in discussione conferma l’impianto positivo della Legge delega rispetto all’ampiezza degli approcci tematici utili per qualificare le politiche per gli anziani, coniugando la qualificazione di un sistema integrato di assistenza e cura per i non autosufficienti con la promozione del benessere e dell’invecchiamento attivo e la valorizzazione del loro ruolo sociale”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario confederale della Cisl Sauro Rossi e il segretario generale della Fnp Cisl Emilio Didonè, sull’ audizione di questa mattina presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani, badanti e costi per accudire i non autosufficienti: ecco perché si rischia il collasso sociale

Sempre più famiglie faticano ad assistere un parente. L’invecchiamento della popolazione rischia di peggiorare le cose se non ci saranno interventi di welfare adeguati
Le famiglie italiane sono sempre più vulnerabili, incerte nella gestione della non autosufficienza e consapevoli di dover ricorrere a risorse proprie. Il 45,3% di esse considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, partendo dal presupposto che la casa sia il miglior posto dove curarsi, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico e il 49,1% dichiara di occuparsi personalmente, come caregiver, di un parente non autosufficiente, in aggiunta al ruolo della badante.
Sono solo i principali risultati di una ricerca (“Dove sta andando il welfare? Salute, assistenza e previdenza nelle attese delle famiglie”), realizzata dal Censis per Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, che comprende un’indagine realizzata presso un campione di 2.400 famiglie datrici di lavoro domestico.

Leggi: Quotidiano, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani. Alleanza Cooperative: “Potenziare le filiere preposte all’assistenza”

Nel 2050 1 italiano su 10 non sarà autosufficiente. L’Alleanza delle cooperative italiane: “È indispensabile farci trovare preparati e potenziare con tempestività le filiere preposte all’assistenza in chiave di integrazione multidisciplinare ed intersettoriale”
Non autosufficienza, disabilità, assistente stringe mani ad anziano
“Già oggi sono 2 milioni gli anziani che si trovano in condizioni di isolamento. Nel 2050, secondo le proiezioni dell’Istat, su una popolazione di 54,4 milioni di persone 1 italiano su 10 non sarà autosufficiente. È indispensabile farci trovare preparati e potenziare con tempestività le filiere preposte all’assistenza in chiave di integrazione multidisciplinare ed intersettoriale”. Così l’Alleanza delle Cooperative Italiane, attraverso le federazioni Confcooperative Federsolidarietà, Confcooperative Sanità, Legacoop Sociali, Agci Impresa Sociale nel corso dell’audizione al Senato sullo schema di decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Welfare, “il sistema è in affanno”. Famiglie sempre più vulnerabili nella gestione della non autosufficienza

Presentato il 1° Paper del Rapporto 2024 Family (Net)Work “Dove sta andando il welfare?”, realizzato dal Censis e promosso da Assindatcolf. Per il 49,1% delle famiglie datrici di lavoro domestico la badante non basta: ci si deve occupare in prima persona di un parente anziano o non autosufficiente. Il 45,3% considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico
Il welfare incompiuto. In tema di salute, assistenza e previdenza le famiglie italiane sono sempre più vulnerabili, incerte nella gestione della non autosufficienza e consapevoli di dover ricorrere a risorse proprie. A conferma di questo stato d’animo, il 45,3% considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, partendo dal presupposto che la casa sia il miglior posto dove curarsi, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico ed il 49,1% dichiara di occuparsi personalmente, come caregiver, di un parente non autosufficiente, in aggiunta al ruolo della badante. È quanto emerge dallo studio “Dove sta andando il welfare? Salute, assistenza e previdenza nelle attese delle famiglie” realizzato dal Censis per Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, che comprende un’indagine realizzata presso un campione di 2.400 famiglie datrici proprio di lavoro domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Sei famiglie in una cohouse: cosa significa vivere secondo i principi del mutuo-aiuto?

Chi sono le persone che decidono di vivere in cohousing e come si coltiva un rapporto di condivisione il più solido possibile quando si è in tanti? Per rispondere a questa domanda, VD (in collaborazione con Sphera Network, una rete europea di media indipendenti) ha incontrato alcuni membri delle famiglie del progetto “Uno e sette”.
Questo progetto di cohousing nasce a Usmate Velate, un paesino vicino Milano, nel rispetto della sostenibilità ambientale e ha coinvolto sei famiglie, per un totale di 12 genitori con sedici figli. Ogni nucleo familiare dispone del proprio appartamento e condivide con tutti gli altri diversi spazi comuni (lavanderia, coworking, orto) secondo i principi del mutuo-aiuto. Inoltre, le famiglie di Uno e sette hanno creato un’associazione non a scopo di lucro per mettere a disposizione i propri spazi condivisi ad altri soggetti che promuovono percorsi culturali, educativi, mutualistici; e un settimo appartamento per sostenere persone che affrontano periodi di difficoltà.

Leggi: Al Femminile, 15/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto Anziani. “In attesa del provvedimento 14 milioni di persone, ma non ci sono risorse aggiuntive”. L’audizione di Gimbe

Lo schema di decreto rappresenta “indubbiamente un grande passo per rispondere ai bisogni di oltre 14 milioni di persone anziane che, insieme a familiari e caregiver, ogni giorno affrontano difficoltà, disagi e fenomeni di impoverimento economico. Situazioni aggravate dalle enormi diseguaglianze nell’erogazione dei servizi socio-sanitari, sia tra le Regioni, in particolare tra Nord e Sud, sia tra aree urbane e rurali”.
“Lo schema del Decreto anziani predisposto dal Governo rappresenta indubbiamente un grande passo per rispondere ai bisogni di oltre 14 milioni di persone anziane che, insieme a familiari e caregiver, ogni giorno affrontano difficoltà, disagi e fenomeni di impoverimento economico. Situazioni aggravate dalle enormi diseguaglianze nell’erogazione dei servizi socio-sanitari, sia tra le Regioni, in particolare tra Nord e Sud, sia tra aree urbane e rurali”.
Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, questa mattina in audizione presso la 10a Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame dell’atto del Governo n. 121, “Schema di decreto legislativo recante politiche in favore delle persone anziane”, cd. “Decreto anziani”

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani. Audizione in Senato. Fnopi: “Riconoscere la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità”

“Una figura strategica rispetto ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana con patologie croniche e degenerative” ha detto il Consigliere nazionale Gagliano, durante l’audizione alla 10° Commissione. “Necessario adottare una strategia incisiva nella gestione degli operatori di supporto che ora sfuggono al controllo del management infermieristico, con l’istituzione di un registro ad hoc”
“Sosteniamo da tempo il riconoscimento della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità come figura strategica rispetto ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana e composta da persone con patologie croniche e degenerative.”
Lo ha detto il Consigliere nazionale della Fnopi, Carmelo Gagliano, durante l’audizione alla Commissione 10° del Senato, nell’ambito della discussione dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani. Audizione geriatri Sigg in Senato. “Reparti sempre aperti ai parenti e presenza del geriatra nei Ps e nelle Rsa”

Ma anche menù personalizzati ricchi di proteine. Questo il contributo offerto questa mattina dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria in occasione di un’audizione al Senato sul DDL recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.
I reparti di Geriatria devono essere simili a quelli dei bambini, sempre aperti ai parenti e con menù “su misura” dell’anziano.
Questa è una delle proposte lanciate da Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e ordinario di geriatria all’Università di Firenze, in occasione dell’audizione che si è tenuta stamattina alla X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto Anziani, nell’ambito della discussione dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


martedì 13 febbraio 2024
Housing sociale, Legacoop vuole costruire 700 alloggi in 5 anni in Lombardia

La proposta prevede un investimento complessivo di 206,6 milioni di euro (il 39% di risorse pubbliche e il 61% dal mondo cooperativo. Sul piano pluriennale di 50mila alloggi, in tutta Italia, Legacoop si candida a edificarne 5mila – di Laura Cavestri
Una proposta di housing sociale, realizzato tramite cooperative di abitanti di cui il 30% in vendita convenzionata (200) e il 70% da assegnare in godimento (500). È la proposta abitativa elaborata da Legacoop Lombardia per dare una parziale ma concreta risposta al fabbisogno abitativo regionale, e soprattutto a Milano, per le fasce a medio-basso reddito della popolazione. Un Piano pluriennale per la realizzazione complessiva di 50mila alloggi di edilizia residenziale sociale, da assegnare a canoni ridotti del 30% rispetto a quelli di mercato, di cui Legacoop Abitanti si candida a realizzare il 10% (5mila alloggi).
«Con questa proposta – ha commentato Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia – la cooperazione di abitanti lombarda si candida a essere nuovamente interlocutore delle istituzioni locali nello sviluppo di piani finalizzati a dare una risposta abitativa, soprattutto in contesti di rigenerazione urbana, alla cosiddetta fascia grigia».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/02/2024


DALLE REGIONI:

sabato 17 febbraio 2024
L’idea di Bertolaso: “Tessera sanitaria a punti. Chi fa gli screening vincerà dei premi”

L’assessore al Welfare rilancia la proposta anticipata a ottobre “La stiamo studiando, pensiamo a skipass e ingressi alle terme”. Il Pd: ipotesi surreale, la Giunta lombarda è nell’anarchia.
Una tessera sanitaria “a punti”, da accumulare semplicemente aderendo alla chiamata degli screening previsti per il proprio sesso biologico e fascia d’età, e riscattare in premi, ad esempio nell’area dello sport e del benessere. L’idea non è di ieri: l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso l’anticipò lo scorso ottobre, presentando la campagna per lo screening del tumore al seno alla quale nella nostra regione, pure più recettiva di altre, risponde solo metà del milione di donne invitate alla mammografia gratuita annuale (dai 45 ai 49 anni) o biennale (da 50 a 74). Lì l’assessore annunciò l’intenzione d’istituire nel 2024, “quando saremo sicuri di poter garantire gli screening per tutta una serie di patologie, un meccanismo di premialità e penalità”. Ove la “penalità”, precisò subito, è da intendersi unicamente rivolta alle strutture sanitarie che non riescono a garantire gli appuntamenti, ma invece la “premialità” potrebbe coinvolgere, in maniera inedita almeno come sistema strutturato, i cittadini che partecipano allo screening.

Leggi: Il Giorno, 17/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Non autosufficienti, la rabbia di associazioni e famiglie: «Signora Meloni, la Lombardia ritiri i tagli o scenderemo in piazza»

Le associazioni e le famiglie dei non autosufficienti lombardi scrivono al Governo e minacciano di scendere in piazza se la Lombardia non cambierà la delibera con cui – unica regione in Italia – ha tradotto in tagli «drastici» l’applicazione del Piano nazionale per la non autosufficienza.
Famiglie di disabili e anziani non autosufficienti sul piede di guerra in Lombardia: il Governo faccia qualcosa – scrivono in una lettera – o scenderemo in piazza. La lettera comincia così: «Egregi Ministri, egregio Presidente, come vi sarà certamente noto, l’applicazione del Piano nazionale per la non autosufficienza in Lombardia sta destando enorme preoccupazione tra migliaia di persone con disabilità ed i loro familiari». A firmarla è una lunga lista di associazioni, per dire al Governo che se in Lombardia le cose non cambieranno entro il primo giugno «migliaia di persone» in condizioni gravissime «vedranno ridursi in modo drastico» il sostegno attuale e la loro vita «peggiorerà in maniera drammatica» senza che allo stato sia prevista alcuna alternativa. In mancanza di una ruisposta entro il 29 febbraio – scrivono le associazioni – «scenderemo in piazza sotto palazzo Lombardia», sede della Regione.

Leggi: Corriere della Sera, 16/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Case popolari, Roma boccia la riforma Fedriga: “È illegittima”

La sentenza è stata emessa lo scorso novembre ma è stata depositata il 12 febbraio. Nel testo trova spazio anche l’annullamento dell’ordinanza del giudice del lavoro del tribunale di Udine, con cui era stato rimosso l’articolo che chiedeva documentazione attestante il “non essere proprietari di altri alloggi, all’interno del territorio nazionale o all’estero”. Per la Consulta il tribunale avrebbe dovuto prima sollevare la questione in sede di legittimità costituzionale. Esultano le opposizioni, mentre la maggioranza si dice perplessa
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 29 della riforma delle politiche abitative modificato dalla giunta Fedriga nel 2018, articolo che sanciva l’obbligo di presentazione di documenti che attestassero il “non essere proprietari di altri alloggi, all’interno del territorio nazionale o all’estero” e ha annullato l’ordinanza del tribunale di Udine che aveva rimosso l’articolo inserito dalla Regione ed oggetto del procedimento.

Leggi: Trieste Prima, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Lombardia, 14 milioni per housing sociale

“Stiamo trasformando il panorama dell’offerta abitativa sociale in Lombardia: abbiamo appena pubblicato un bando di housing sociale da 14 milioni di euro che finanzia iniziative promosse da soggetti pubblici e privati”. Lo ha detto l’assessore regionale della Lombardia alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, intervenendo a Roma al convegno ‘Strumenti e iniziative per lo sviluppo sostenibile del territorio’, organizzato dalla Conferenza delle Regioni, da Cassa Depositi e Prestiti e da Anfir.
“Con Cassa Depositi e Prestiti stiamo collaborando in maniera concreta ed efficace per raggiungere obiettivi sfidanti che riguardano l’housing sociale e l’edilizia universitaria. Attraverso il Fondo Immobiliare Lombardia, che vede la compartecipazione di Cdp, Regione Lombardia e altri soggetti, sono stati messi a disposizione 4.735 alloggi e 1.680 posti letto universitari a Milano, mentre ulteriori 800 posti letto sono in fase di realizzazione”, ha aggiunto Franco. “A questo si aggiunge la locazione a lungo termine per altri 400 posti letto a Milano tra i quartieri universitari Bovisa, Bicocca, Pompeo Leoni”.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Sanità partecipata. In Regione Veneto nasce la prima Assemblea permanente delle associazioni

Candidature 29 febbraio 2024. Le organizzazioni dei cittadini e dei pazienti (che devono essere iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e operative in Regione con un minimo di 10 associati) dovranno indicare il nome dell’associato che vogliono diventi membro dell’Assemblea. Lanzarin: “Un percorso che dà concretezza alla co-progettazione, non realizzabile in modo efficace senza l’ascolto delle esigenze dei destinatari stessi”.
Dando seguito a quanto previsto nelle “Linee di indirizzo organizzative del modello veneto per rafforzare e valorizzare la partecipazione attiva delle organizzazioni dei cittadini e dei pazienti impegnate nell’ambito sanitario e socio sanitario regionale”, la Regione del Veneto ha avviato il percorso per costituire la prima assemblea permanente delle associazioni. E’ stata infatti pubblicata venerdì 9 febbraio nel BUR Veneto n. 20 la manifestazione d’interesse a cui le organizzazioni dei cittadini e dei pazienti potranno partecipare al fine di determinare i componenti dell’assemblea. La scadenza per la presentazione della domanda è 29 febbraio 2024.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Nasce a Caserta il comitato Rigenera Campania, territorio, clima

Su iniziativa delle Piazze del Sapere anche in provincia di Caserta si è avviata l’iniziativa a sostegno del progetto su “Territorio Clima Campania Rigenera” PER UNA LEGGE SULL’AMBIENTE CHE CAMBI DAVVERO LA CAMPANIA AL TEMPO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI – promossa da Infiniti Mondi, il periodico diretto da G Franco Nappi.
Nella sala dell’Enoteca Provinciale in data 13-02 -24 si è tenuta una riunione per definire un piano di iniziative e di attività a sostegno del progetto. Vi è stato un dibattito molto ricco e partecipato con il contributo dei rappresentanti delle associazioni del terzo settore e di esponenti politici. In primo luogo è stato deciso di diffondere il manifesto ad una ampia rete di associazioni, enti ed esperti del tema. In secondo luogo è stato definito un programma di iniziative e di eventi che si svolgeranno in varie città della nostra provincia, con il seguente calendario:

Leggi: Caserta Focus, 14/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Nuovi canoni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, presentato il regolamento

È stato illustrato lunedì 12 febbraio ai componenti della Terza Commissione Consiliare, presieduta da Eleonora Pace, il regolamento relativo a “Criteri, parametri e modalità per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale le pubblica”. I funzionari della giunta regionale e dell’Ater hanno spiegato che sei mesi fa c’è stata la proroga del periodo sperimentale previsto dal vecchio regolamento (n.7/2019), per evitare che l’adozione del solo valore Isee per la determinazione dei canoni potesse creare una situazione di diffuso disagio.
Il nuovo regolamento mira a tenere in considerazione l’equità, facendo pagare il giusto prezzo agli assegnatari, garantendo al tempo stesso all’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale (Ater) la sostenibilità del proprio bilancio. Al di sotto dei 3.000 euro di Isee c’è un costo fisso di 50 euro al mese mentre oltre i 30.000 viene previsto un canone di 500 euro al mese. Ci sono poi valori intermedi per le fasce comprese nelle tre aree:
– protezione sociale (Isee fino a 6.500 euro),
– amministrata (da 6.500 a 30.000 euro),
– decadenza (oltre i 30.000).

Leggi: Orvieto News, 12/02/2024


IN AGENDA:

Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


7° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale: Il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro 

Mercoledì 21.2.24 Ore: 10:30 presso Sala degli atti parlamentari –biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Piazza della Minerva, 38 – Roma.
Record di occupati, più lavori stabili e più alta occupazione femminile convivono con una diffusa disaffezione soggettiva al lavoro: ecco un inedito paradosso italiano. Ma qual è il ruolo del lavoro nella vita delle persone? E come stanno reagendo le aziende alla difficoltà nel trattenere o attrarre lavoratori, soprattutto giovani? Il welfare aziendale, ormai molto diffuso e apprezzato, quale contributo può dare nel restituire senso e attrattività al lavoro? A queste e ad altre domande risponde[…]

Leggi: Censis


Giustizia tra generazioni e Costituzione: ASviS live di dibattito il 22 febbraio

L’evento ospiterà un confronto tra esperti e i ministri Abodi e Casellati, a partire dalle proposte dell’Alleanza, per mettere in pratica il principio costituzionale e favorire la partecipazione giovanile alla vita democratica. 22/1/24
L’evento, organizzato dall’ASviS in occasione del suo ottavo compleanno, si svolge anche quest’anno nel Salone della Biblioteca Casanatense in Via di S. Ignazio, 52 Roma

Leggi: Asvis


Assistenti sociali e sfida del sapere, il 22 febbraio un convegno a Roma

I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati…
I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati. “La catena del cambiamento”, l’assistente sociale e la sfida del sapere”, è il titolo del convegno in programma a Roma il prossimo 22 febbraio, in via IV Novembre 44, presso la sala del Parlamentino dell’Inail dalle 10 alle 13.

Leggi: Redattore Sociale


“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: faro su autonomia differenziata, non autosufficienza e azzardo  – di Edoardo Patriarca

Per la settimana in corso vi propongo in primis tre punti che meritano attenzione e vigilanza da parte nostra:
le Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione ( C. 1665, approvato dal Senato);
lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane ( Atto n. 121) e quello recante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato (esame Atto n. 122 );

Leggi: Vita


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani, norme sull’invecchiamento attivo – di Tiziano Treu

Lo schema di decreto legislativo per le persone anziane, pur essendo focalizzato prevalentemente sulle tematiche sanitarie e assistenziali, non manca di disposizioni utili per la partecipazione degli anziani ad attività di lavoro dipendente o autonomo
Lo schema di decreto legislativo recante politiche di favore delle persone anziane, attuativo della legge delega 33 del 23 marzo 2023, (Atto Governo 121) è stato pubblicato sul sito del Senato in data 5 febbraio 2024.
Le norme della legge delega, riprese dal decreto, coprono un vasto ambito di temi riguardanti la condizione degli anziani, degli anziani non autosufficienti e con disabilità, attraverso il riordino, la semplificazione, la integrazione e il coordinamento della normativa in materia di assistenza sociale sanitaria e socio sanitario degli anziani, anche in attuazione delle missioni 5 C2 e 6 C1 del PNRR.
Si tratta di un impegno di riordino e di riforma di grande importanza, la cui regia è affidata a un comitato interministeriale (CIPA), incaricato di promuovere la programmazione integrata delle politiche per gli anziani, specie dei più fragili, e che ha come compito di adottare a tal fine piani triennali con aggiornamenti annuali.

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martedì 13 febbraio 2024
L’allarme della Corte dei Conti: “Ssn soffre di una crisi sistemica e non garantisce più alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie”

La magistratura contabile: “La tendenza, ormai già da diversi anni, appare lenta ma costante: da un Servizio Sanitario Nazionale incentrato sulla tutela del diritto costituzionalmente garantito, a tanti diversi sistemi sanitari regionali, sempre più basati sulle regole del libero mercato. Il Ssn dopo aver sostenuto l’impatto della pandemia, soffre di una crisi sistemica accentuata dalla “fuga” del personale sanitario, non adeguatamente remunerato”.
“Non si può sottacere che la grave crisi di sostenibilità del sistema sanitario nazionale non garantisce più alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie, con intuibili conseguenze sulla salute delle persone e pesante aumento della spesa privata; la tendenza, ormai già da diversi anni, appare lenta ma costante: da un Servizio Sanitario Nazionale incentrato sulla tutela del diritto costituzionalmente garantito, a tanti diversi sistemi sanitari regionali, sempre più basati sulle regole del libero mercato”. È questa la fotografia scatta dalla Corte dei conti sul Ssn durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Case popolari 2024: cosa c’è da sapere

Quali sono le procedure e i requisiti per poterle ottenere: i canoni d’affitto e il riscatto dell’immobile
Quando si parla di case popolari, o alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) e Iacp (Istituto autonomo case popolari), si fa riferimento a degli immobili di proprietà pubblica che sono destinati alle famiglie e ai cittadini meno facoltosi. Questi, più nel dettaglio, hanno diritto all’assegnazione delle casa se rispettano i requisiti di reddito previsti e possono beneficiare dell’immobile pagando un costo di affitto molto basso rispetto al mercato immobiliare reale.
Per un appartamento composto da tre vani, ad esempio, nel 2024 è necessario pagare circa 100 euro di affitto mensili. Le case popolari rappresentano dunque un aiuto statale alle persone in difficoltà, anche se ottenerne una non è un’operazione facile, visto che sono sempre meno gli immobili liberi da poter assegnare e si va molto lenti nella costruzione dei nuovi. Questo vuol dire che chi si trova in una condizione di difficoltà economica può presentare regolare domanda al Comune, alla Provincia o alla Regione, ma i tempi di concessione della casa potrebbero essere molto lunghi e, in molti casi, si potrebbe assistere alla mancata assegnazione per insufficienza di case popolari e una graduatoria molto lunga di persone in attesa.

Leggi: Quotidiano


Come funziona il contratto badanti 2024: stipendi e aumenti

Quali sono gli adeguamenti di stipendio previsti per il contratto badanti 2024 in relazione agli indici dell’inflazione: le cifre mensili, orarie e le indennità di ogni categoria
Anche nel 2024 il contratto per colf, badanti e baby sitter ha subito un adeguamento al rialzo dei minimi che devono essere loro corrisposti in virtù dell’aumento del costo della vita. Entrando più nel dettaglio, l’8 gennaio scorso il ministero del Lavoro italiano ha firmato il nuovo accordo con le organizzazioni sindacali e datoriali di riferimento che ha adeguato le paghe minime ai nuovi livelli di inflazione che, seppur in discesa, resta comunque molto alta. A tal proposito è utile ricordare che, a partire dal 2020, il contratto nazionale collettivo di colf, badanti e baby sitter prevede che annualmente venga effettuato un adeguamento economico delle remunerazioni in relazione al costo della vita. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, l’aumento è pari allo 0,56 per cento.

Leggi: Quotidiano


 

 

 

 

martedì 13 febbraio 2024
Detraibilità spese badanti, la petizione delle Acli di Bologna raccoglie 142mila firme

Al governo la richiesta di raddoppiare il tetto delle detrazioni e di estenderlo a tutte le tipologie di contratto di lavoratori domestici. Pazzaglia, presidente Acli Bologna: “Spese insostenibili per le famiglie, così si favorisce il lavoro nero e la concezione dell’anziano come un peso”
La petizione delle Acli di Bologna, in merito alla detraibilità delle spese per le badanti, ha raccolto 142mila firme e l’interesse di alcuni parlamentari. A darne notizia è una nota del patronato delle Acli di Bologna. “Con la nostra petizione, arrivata a 142.000 firme, abbiamo destato l’interesse di tre parlamentari in particolare, che hanno manifestato l’intenzione di farsene portavoce: Virginio Merola, Marco Lombardo ed Elena Bonetti” afferma Filippo Diaco, presidente del Patronato Acli di Bologna. “Vogliamo chiedere al governo di varare una manovra strutturale (non, quindi, un bonus!) che consenta di (almeno) raddoppiare il tetto delle detrazioni ed estenderlo a tutte le tipologie di contratto di lavoratori domestici, quindi anche alle babysitter e colf per persone autosufficienti, assunte in regola e full time, conviventi e non conviventi”.

Leggi: Redattore Sociale, 13/02/2024


martedì 13 febbraio 2024
Casa. Asgi: “Incostituzionale chiedere documenti aggiuntivi agli stranieri”

L’associazione che ha presentato il ricorso: “la sentenza della Corte costituzionale conferma un diritto che gli italiani hanno già”
La Corte Costituzionale, con sentenza 15/2024 depositata il 12 febbraio 2024, ha dichiarato incostituzionale l’art. 29, comma 1bis L.R. 1/2016 nella parte in cui prevede che i cittadini stranieri debbano presentare documenti aggiuntivi attestanti l’assenza di proprietà di alloggi nei paesi di origine e di provenienza, diversi e aggiuntivi rispetto a quelli che devono presentare i cittadini italiani. Lo fa sapere l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) in una nota.
Secondo Asgi, finisce così la lunga battaglia condotta dalla regione Friuli Venezia Giulia contro i cittadini stranieri nella quale sono state innumerevoli le decisioni favorevoli da parte dei tribunali già prima di questa sentenza per coloro che hanno presentato ricorso contro la richiesta di documenti aggiuntivi per avere contributi regionali per pagare l’affitto (ad oggi almeno una ventina, con rilevanti spese a carico della finanza regionale).

Leggi: Redattore Sociale, 13/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Un Ssn con sempre più personale precario. Negli ultimi 8 anni sono aumentati del 99% gli operatori sanitari a tempo determinato

L’ultimo rapporto sul personale sanitario del Ssn appena pubblicato dal Ministero della Salute restituisce una fotografia in cui tra il 2013 e il 2021 il numero del personale a tempo determinato è praticamente raddoppiato: passando dalle 26.521 unità del 2013 alle 52.846 del 2021, ovvero il 99% in più.
Il Servizio sanitario nazionale è sempre più precario. L’ultimo rapporto sul personale sanitario del Ssn appena pubblicato dal Ministero della Salute restituisce una fotografia in cui tra il 2013 e il 2021 il numero del personale a tempo determinato è praticamente raddoppiato: passando dalle 26.521 unità del 2013 alle 52.846 del 2021, ovvero il 99% in più.
Medici in controtendenza. Se il numero assoluto dei precari è in aumento per quanto riguarda i medici invece gli assunti a tempo determinato sono in calo: nel 2013 erano 7.210 contro i 6.458 del 2021.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Assistenza sociosanitaria, la giungla delle tariffe regionali

L’Agenzia per i servizi sanitari regionali – Agenas presenta uno studio focalizzato sull’assistenza sociosanitaria domiciliare, residenziale e semiresidenziale nei confronti dei soggetti deboli, dai minori agli anziani. Ne emerge un quadro a tinte alterne: servizi che sulla carta rientrano nei livelli essenziali di assistenza hanno prezzi differenti a volte il doppio o il triplo a seconda del luogo. In allegato il report – di Francesco Dente
Rimborsi doppi per prestazioni simili. Importi che in alcuni casi si moltiplicano anche per tre. L’Agenzia per i servizi sanitari regionali – Agenas alza il velo sul groviglio tariffario che avvolge il welfare territoriale italiano.
L’assistenza ai soggetti deboli, dai minori agli anziani, ha prezzi differenti da zona a zona del Paese anche quando si tratta di servizi che sulla carta rientrano nei livelli essenziali di assistenza individuati dal Dpcm del 12 gennaio 2017. La lente dell’Agenas, per l’esattezza, si è focalizzata sulle aree dell’assistenza sociosanitaria domiciliare, residenziale e semiresidenziale. Tre aree di particolare interesse non solo per i Distretti, ai quali il Dm 77/2022 assegna un ruolo centrale nell’accesso ai servizi dell’Azienda sanitaria di riferimento, ma anche per il Terzo settore che eroga non poche delle prestazioni.

Leggi: Vita, 12/02/2024


venerdì 9 febbraio 2024
Anziani e riforma assistenza, le aziende sanitarie e le realtà scientifiche: “Sì a sperimentazione dal basso”

Mercoledì al Senato la discussione del Dl della Legge 33/2023 dedicata alla riforma dell’assistenza alla popolazione anziana, alla fragilità e alla non autosufficienza. Il documento della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere e delle società scientifiche SitI e Aspher
Mercoledì scorso si è svolta nell’aula Zuccari del Senato una presentazione del decreto legislativo della Legge 33/2023 dedicata ai suoi aspetti sanitari e sociosanitari. Presenti mons. Paglia, presidente della Commissione per l’attuazione della riforma sociosanitaria per la popolazione anziana del Ministero della salute, la viceministro Maria Teresa Bellucci coordinatore del tavolo di Palazzo Chigi per la 33/2023, il senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione senatoriale Sanità e Affari sociali e relatore della Legge.

Legge: Redattore Sociale, 09/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, il Forum Terzo settore: “Decreto da migliorare, chiediamo un confronto”

La portavoce, Vanessa Pallucchi: “Necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinché la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario”
“La riforma dell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti, riguardando complessivamente ben 10 milioni di italiani, rappresenta un passo fondamentale nella direzione di un welfare di qualità e maggiormente inclusivo”. Lo afferma il Forum Terzo settore, che però, dopo aver salutato con favore la legge delega varata lo scorso anno, e alla luce del decreto attuativo recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, ritiene “necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinché – precisa la portavoce, Vanessa Pallucchi – la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario. Auspichiamo quindi quanto prima un confronto con il Parlamento, il Governo e i ministeri competenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 08/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
“Decreto Anziani” da migliorare: serve un ampio confronto

«Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri contiene elementi positivi, ma non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”. «Pensiamo in particolare – aggiunge Pallucchi -, alla necessità di realizzare l’integrazione sociosanitaria e di dare maggiore e diverso respiro alla nuova prestazione universale, per evitare che si limiti a raggiungere solo una ristrettissima platea di beneficiari»
«Il testo dello schema di Decreto che stiamo attentamente esaminando contiene elementi sicuramente positivi, ma, anche in considerazione delle risorse non adeguate attualmente previste, non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo in una nota è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”, attuativo della Legge Delega 33/23 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane), approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e che ora passerà all’esame delle Commissioni Parlamentari.

Leggi: Superando, 08/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Anziani. Assistenza domiciliare e alloggi protetti, nessun passo avanti nel decreto attuativo

Oggi l’assistenza domiciliare integrata non supera le 17 ore ogni anno e nulla si dice degli alloggi protetti, dove si vive nello stesso stabile, ma ognuno a casa propria. Pesaresi (Network non autosufficienza): “Il decreto legislativo attuativo della legge delega 33/23? È una delega della delega”
Delusione per un decreto attuativo, che più che attuare rinvia a data da destinarsi la tanto attesa riforma della non autosufficienza. E che colpisce gli esperti più per le lacune che per i provvedimenti realmente in campo. Questo, in sintesi, il giudizio di Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda servizi alla persona Ambito 9 di Jesi (An) e socio di fondatore di Network Non Autosufficienza (NNA) sull’approvazione, in esame preliminare, del decreto legislativo in materia di politiche a favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega 23 marzo 2023, n.33. Redattore Sociale lo ha raggiunto per chiedergli una valutazione sul provvedimento che il governo ha emanato lo scorso 25 gennaio.

Leggi: Redattore Sociale, 06/02/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 12 febbraio 2024
“Abitare collaborativo” in viale Lenin: opportunità per 7-10 famiglie in cohousing

Il Consiglio comunale ha approvato l’avviso pubblico che mette a disposizione l’immobile di via Lenin 14/2 e 14/3 per partecipare al “Social Housing” 2023, il bando della Regione Emilia-Romagna per la promozione dell’abitazione in locazione a canone concordato in modo permanente o a termine.
La delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli (Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore sindaco, Anche tu conti, Verdi) e 10 non votanti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Bologna ci piace, Forza Italia, Gruppo misto), così come la sua immediata esecutività.

Leggi: Bologna Today, 12/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Sicilia, “Il disagio abitativo riguarda nell’Isola oltre 40 mila famiglie, tra richiedenti di casa popolare e sfrattati, e da parte della regione nessuno stanziamento e nessuna misura per affrontarlo

In Sicilia più di 30 mila famiglie sono in lista d’attesa per l’assegnazione di una casa popolare e 10 mila hanno subito negli ultimi due anni lo sfratto.
Una “situazione di grave disagio abitativo rispetto al quale – dice la segretaria generale del SUNIA Sicilia, Giusi Milazzo – mancano politiche adeguate della regione che non ha previsto alcuno stanziamento a sostegno di chi subisce il caro-affitti o è prossimo allo sfratto, né fondi e progetti per ampliare il patrimonio abitativo pubblico”.
Milazzo aggiunge: “Si continua a tollerare l’occupazione abusiva delle case ERP e a prorogare la possibilità di sanatoria, facendo nei fatti dell’abusivismo il metodo di ottenimento degli alloggi di edilizia pubblica”.

Leggi: Sunia, 12/02/2024


domenica 11 febbraio 2024
Cinque alloggi pubblici, nell’ex casa di corte della mafia

Da lunedì 12 febbraio al via il Cantiere. La via subirà un restringimento della carreggiata
La casa di corte, entrata nel patrimonio del Comune nel 2017 a seguito di trasferimento del bene sequestrato alla mafia con Decreto dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, è uno dei tre interventi candidati dall’amministrazione comunale attraverso Città Metropolitana al Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua), misura in seguito finanziata con risorse a valere sul Pnrr. Trattandosi di un bene sequestrato alla criminalità organizzata, quindi vincolato a una destinazione sociale, l’amministrazione vi ricaverà cinque alloggi pubblici in un’ottica di sostegno alla fragilità e dei nuovi bisogni abitativi.

Leggi: Sempione News, 11/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
Emilia Romagna. Serve un piano casa, non servono promesse e neanche campagne di disinformazione

Dopo due leggi di bilancio del governo Meloni senza alcuna misura che affronti l’emergenza abitativa non resta che accentuare la mobilitazione.
In questi giorni in regione si sta completando la raccolta delle firme sulla petizione popolare promossa dal SUNIA nazionale a sostegno della richiesta di provvedimenti urgenti in materia di politiche abitative.
In poche settimane, sono oltre 6.000 le firme raccolte da Piacenza a Rimini, prossimamente verranno consegnate a Roma assieme a quelle raccolte nel resto d’Italia. La proposta è una sola: dato che gli affitti e i mutui schizzano alle stelle, serve un piano casa che realizzi nuove case popolari, ristrutturi le decina di migliaia inutilizzate, finanzi l’ edilizia residenziale a proprietà indivisa a canoni calmierati favorendo la mutualità, metta a disposizione risorse per il contributo affitto, regolamenti gli affitti brevi ad uso turistico, incrementi gli alloggi pubblici per studenti fuori sede.

Leggi: Sunia, 08/02/2024


mercoledì 7 febbraio 2024
Lombardia, sui tagli ai caregiver seconda lettera delle associazioni

Tre richieste dalla Ledha: il ministro Calderone proroghi l’implementazione del Piano nazionale per la non autosufficienza, la regione aumenti la propria quota di co-finanziamento del fondo e avvii rapidamente le unità di valutazione
Il ministro del Lavoro Calderone proroghi l’implementazione del Piano nazionale per la non autosufficienza. Regione Lombardia aumenti la propria quota di co-finanziamento del Fondo per la non autosufficienza e avvii rapidamente le Unità di valutazione multidimensionale che vedano il coinvolgimento delle persone con disabilità. Sono le tre richieste avanzate da Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità e altre 17 associazioni che tornano alla carica sui tagli ai contributi a supporto dell’impegno dei caregiver familiari. La precedente lettera era stata inviata lo scorso 8 gennaio al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, “per chiedere un intervento tempestivo in merito alla situazione che si sta creando in Lombardia”.

Leggi: Redattore Sociale, 07/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Piano Casa, ecco le proposte del tavolo ministeriale

Semplificazione normativa, investimenti nel recupero del patrimonio residenziale pubblico,
Rendere più rapidi gli interventi edilizi, promuovere partnership pubblico-private per interventi di housing sociale, favorire la mixitè sociale, finanziare il recupero del patrimonio ERP, destinare gli alloggi privati invenduti all’edilizia sociale, prevedere incentivi fiscali ad hoc.
Sono di questo tipo, per il momento, le proposte che associazioni e stakeholders hanno inviato al tavolo tecnico sul Piano Casa 2025 istituito dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Il tavolo – spiega il Ministero – è al lavoro per affrontare organicamente politiche dedicate al disagio e all’emergenza abitativa. E ha pubblicato le principali idee relative alle macroaree di lavoro, condivise con enti, associazioni e altre realtà interessate dal tema, alcune delle quali – annuncia – costituiranno il titolo di tavoli tecnici tematici.

Leggi: Edilportale, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Sicilia – SUNIA, Arci e Asgi contestano alla Regione il decreto attuativo che esclude gli stranieri dal bonus per l’abbattimento degli interessi sui mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa e ne chiedono la modifica

SUNIA, Arci e Asgi Sicilia hanno scritto al presidente della regione e all’assessore regionale all’economia per chiedere la modifica del decreto attuativo 78/2023 della legge regionale che istituisce il fondo di solidarietà per l’abbattimento dell’aumento degli interessi sui mutui a tasso variabile, verificatosi nel 2022 e nel 2023, contratti per l’acquisto della prima casa.
Il suddetto decreto limita infatti l’erogazione del bonus ai soli cittadini italiani.
Per le tre organizzazioni l’esclusione dei cittadini stranieri di paesi Ue e non Ue con regolare permesso di soggiorno è “illegittima”, “priva di basi giuridica” ma anche “illogica: rischia infatti – scrivono Giusi Milazzo (SUNIA), Giuseppe Montemagno ( Arci), Paola Fierro e Laura Loverde Asgi) – di condurre all’esclusione di una quota rilevante di residenti da un importante aiuto economico nell’accesso all’abitazione, comportando un aggravio di spesa sulla pubblica amministrazione che dovrebbe farsi carico delle persone più bisognose”.

Leggi: Sunia, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, accordo per sostegno alle famiglie sulle rette Cra

Sono le novità contenute nel verbale di accordo sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le relative sigle dei pensionati
Introduzione dell’Isee a partire dal 1^ gennaio 2025, da applicare in maniera lineare nel calcolo delle rette a carico degli utenti dei servizi sociosanitari residenziali. E ulteriori 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale, risorse aggiuntive che la Regione stanzierà in assestamento di Bilancio 2024 e che trasferirà ai Comuni per sostenere le famiglie con redditi medio bassi e bassi nel pagamento delle rette stesse, a valere per tutto quest’anno.
Sono le novità contenute nel verbale di accordo sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le relative sigle dei pensionati – Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil – dopo l’adozione da parte della Giunta regionale della delibera che adeguava la remunerazione dei servizi sociosanitari, lo scorso 18 dicembre.

Leggi: Bologna Today, 06/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Grosseto. SUNIA: allarme rosso per i risultati dello studio di Nomisma sul Lode grossetano

Terribile: «chi è in graduatoria aspetta 19 anni per una casa popolare. 180 appartamenti sfitti per mancata manutenzione; in 5 anni se ne aggiungeranno 500. Governo si appresta a svendita a prezzi irrisori»
Lo scorso anno 180 appartamenti di edilizia residenziale pubblica (Erp) dei circa 3.000 di proprietà dei Comuni associati nel Lode grossetano – livello ottimale di esercizio – sono rimasti inutilizzati perché mancavano i soldi per ristrutturarli. A fronte di 1.212 famiglie in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare.
Ma la cosa più assurda che emerge dallo studio effettuato dalla società Nomisma per conto di Cispel Toscana, è che nel territorio del Livello ottimale di esercizio (Lode) grossetano ci vogliono mediamente 19 anni per assegnare un appartamento pubblico a chi è in graduatoria. Sono i dati a partire dai quali Antonio Terribile, segretario provinciale del SUNIA, fa una valutazione complessiva della situazione in provincia di Grosseto. Chiamando in causa le amministrazioni comunali e il governo, responsabili di uno stallo inaccettabile nelle politiche per la prima casa che si protrae oramai da troppi anni.

Leggi: Sunia, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Calabria. Petizione SUNIA-Cgil in difesa del diritto alla casa. Proseguono le adesioni, firma anche il Sindaco di San Sosti (CS), Vincenzo De Marco

Presso il palazzo comunale di San Sosti, Comune in provincia di Cosenza, porta d’accesso del Parco nazionale del Pollino, si è svolto un incontro approfondito sulle politiche abitative che ha visto confrontarsi, il Sindaco, Vincenzo De Marco e Francesco Alì, Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria.
L’incontro, richiesto dal SUNIA-CGIL regionale e dal Segretario Generale della CGIL del Pollino, Giuseppe Guido, è stato prontamente convocato dal Sindaco ed ha avuto al centro i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta dal SUNIA, con il sostegno della CGIL nazionale. Obiettivo, stimolare il Governo ad attivare politiche abitative strutturali con risorse certe e soluzioni concrete che devono essere garantite a tutto il Paese, a cominciare dai piccoli Comuni che vivono direttamente il dramma dell’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa.

Leggi: Sunia, 05/02/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


16 febbraio – #CoesioneItalia a Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale

Venerdì 16 febbraio alle ore 15.00 si terrà l’evento “Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale”, organizzato nell’ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani. L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Torino, vedrà amministratori locali, esperti ed esponenti di realtà cittadine confrontarsi attorno ai progetti di trasformazione urbana caratterizzati da una forte innovazione sociale che l’amministrazione comunale ha promosso negli ultimi anni grazie a diversi strumenti di intervento della politica di coesione.

Leggi: Forum Disuguaglianze Diversità


Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


Giustizia tra generazioni e Costituzione: ASviS live di dibattito il 22 febbraio

L’evento ospiterà un confronto tra esperti e i ministri Abodi e Casellati, a partire dalle proposte dell’Alleanza, per mettere in pratica il principio costituzionale e favorire la partecipazione giovanile alla vita democratica. 22/1/24
L’evento, organizzato dall’ASviS in occasione del suo ottavo compleanno, si svolge anche quest’anno nel Salone della Biblioteca Casanatense in Via di S. Ignazio, 52 Roma

Leggi: Asvis


Assistenti sociali e sfida del sapere, il 22 febbraio un convegno a Roma

I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati…
I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati. “La catena del cambiamento”, l’assistente sociale e la sfida del sapere”, è il titolo del convegno in programma a Roma il prossimo 22 febbraio, in via IV Novembre 44, presso la sala del Parlamentino dell’Inail dalle 10 alle 13.

Leggi: Redattore Sociale


“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Concorrenza nei servizi sociosanitari: siamo pronti? Quali opportunità e quali rischi? – Laura Pelliccia

Tra le riforme su cui si è impegnato il nostro paese nel quadro del PNRR approvato nel 2021 c’era la promozione della concorrenza; la sanità è stata ritenuta tra i settori che maggiormente necessitano di interventi innovativi con tale logica, da perseguire in occasione della periodica legge di settore (legge annuale sulla concorrenza1).
Per rispettare questo impegno, la predetta legge annuale per il 2022 (L.118/2022 art.152) ha introdotto sostanziali modifiche all’impianto regolatorio del SSN del Dlgs 502/92 in materia di accreditamento e accordi contrattuali con le strutture private.
Al fine di promuovere un’omogenea applicazione di queste novità da parte delle regioni, il Ministero della Salute (DM 19/12/2022) ha individuato una serie di criteri di valutazione in termini di qualità, sicurezza ed appropriatezza delle attività erogate. Le Regioni devono applicare tali indicazioni alle nuove richieste di accreditamento delle strutture pubbliche e private e per selezionare i soggetti privati con cui stipulare accordi contrattuali (le cosiddette convenzioni con il SSN). È stato inizialmente previsto un termine per l’adeguamento da parte dei SSR in nove mesi.

Leggi: Welforum


Long Term Care: la riforma attesa non c’è.

L’approvazione del decreto attuativo della “Legge delega di riforma sulla non autosufficienza” da parte del Governo Meloni è stata una delusione annunciata. Tant’è che il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, la coalizione di 60 organizzazioni della società civile di cui anche il Sindacato dei pensionati della CGIL fa parte ha inviato una lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei Ministri per spiegare perché nello schema di Decreto legislativo “non viene sviluppato adeguatamente il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani previsto dalla Legge Delega n. 33 del 23 marzo 2023”.
Nel documento si spiega perché il decreto approvato in via preliminare “non sviluppa adeguatamente il progetto che invece la legge prevede” e si chiede “una revisione del decreto perché sia in linea con le previsioni più innovative della legge-delega”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Cronaca di una strage nascosta: guardare al passato recente per rendere più sicure e protette le strutture residenziali per anziani

I numerosi decessi avvenuti nelle strutture residenziali per anziani durante la pandemia da Covid – 19 sono oggetto dell’analisi condotta nel libro “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo”, scritto da Costanzo Ranci. L’obiettivo del volume è tenere aperto il dibattito sugli eventi drammatici che hanno riguardato gli anziani ricoverati nelle case di riposo durante la pandemia, eventi dolorosi che avrebbero dovuto generare profondi cambiamenti nella regolazione e nella gestione di queste strutture e che invece, ad oggi, sembrano non aver sortito interesse, né spinta verso l’innovazione e il cambiamento.
Di Costanzo Ranci (Laboratorio di Politiche Sociali, Politecnico di Milano)

Leggi: I Luoghi della Cura


Riforma non autosufficienza, il momento della verità: un webinar

Entro metà marzo il Governo è intenzionato ad approvare in via definitiva il decreto legislativo che ridisegna l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Una finestra di tempo da sfruttare per migliorare un testo che, ad oggi, non è adeguato alle attese. Mercoledì 14 febbraio ne parliamo in un webinar su VITA – di Sara De Carli
È partito il countdown per l’approvazione in via definitiva del decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane, che comprende anche la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il decreto legislativo è stato approvato lo scorso 25 gennaio dal Consiglio dei ministri e ha iniziato oggi il suo iter in Parlamento, incardinato alla commissione Affari sociali della Camera.
Relatore del testo sarà Ugo Cappellacci (Forza Italia). Entro questo fine settimana i gruppi parlamentari dovranno far pervenire alla presidenza le richieste dei soggetti da audire: un segno evidente della volontà del Governo di portare a casa presto, anzi prestissimo, l’approvazione definitiva, entro la metà di marzo. Qui il testo dell’atto trasmesso al Parlamento e qui il dossier di documentazione relativo.

Leggi: Vita


SEGNALAZIONI:

Bonus casa 2024 attivo il portale Enea: ecco per quali agevolazioni

Bonus casa 2024, al via il nuovo portale ENEA attraverso la quale è già possibile trasmettere al sito online dell’Agenzia Nazionale delle Nuove Tecnologie tutte le pratiche riguardanti tutti gli interventi edilizi già conclusi. Ma vediamo meglio nel dettaglio come funziona.
È già attivo il nuovo portale ENEA relativo ai bonus casa 2024 attraverso la quale è possibile trasmettere al nuovo sito online dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie tutte le pratiche relativi agli interventi edilizi già conclusi.
Per poter accedere ad alcune detrazioni fiscali sempre collegate alle opere – come ad esempio l’Ecobonus – sarà però essenziale inviare tutta la documentazione entro una scadenza inderogabile di 90 giorni.

Leggi: Casa Idea Design


Nota su decreto Comunità Energetiche Rinnovabili

Il 24 gennaio è stato pubblicato il Decreto che definisce gli incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili per autoconsumo collettivo. Il Decreto arriva dopo una lunghissima attesa, che ha di fatto bloccato lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (CER). Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, il MASE dovrebbe approvare anche le regole operative per l’accesso ai benefici ed entro 45 giorni il GSE dovrebbe avviare la piattaforma per l’invio delle richieste di incentivazione, chiudendo così l’iter normativo.
Per promuovere lo sviluppo delle CER, e dell’autoconsumo collettivo, il Decreto individua due strumenti: la tariffa incentivante e il contributo a fondo perduto fino al 40%. I due benefici sono cumulabili.
La tariffa incentivante sarà riconosciuta dal GSE per un periodo di 20 anni. È compresa tra 60 euro/MWh e 120 euro/MWh, in base alla taglia dell’impianto e al valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 euro/MWh a seconda della localizzazione geografica.

Leggi: Cgil


Pensione di inabilità per i migranti

Grazie all’Inca un’altra sentenza rende giustizia. La concessione della pensione d’inabilità al lavoro non può essere vincolata al permesso di soggiorno di durata annuale. Con questa motivazione il Tribunale di Lucca, con la sentenza n. 36/2023, ha condannato l’Inps a riconoscere prestazione con decorrenza dalla data della domanda ad una persona straniera, diventata totalmente inabile al lavoro, regolarmente presente in Italia da più di un anno, ma al momento della domanda, titolare di un permesso di soggiorno di sei mesi per cure mediche. Assistito dalla legale di Inca, Carla Genovali, K. M. è riuscito ad ottenere quanto gli era dovuto in base al diritto nazionale ed europeo in materia di sicurezza sociale per gli immigrati.

Leggi: Inca


Cos’è lo SPID, come funziona e come poterlo ottenere – di Clarissa Falcone
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, abbreviato in SPID, è l’identità digitale certificata più utilizzata e conosciuta in Italia, ma non solo. È anche una delle più diffuse a livello europeo. Per lo SPID, il 2021, è stato l’anno di crescita del suo utilizzo nella vita quotidiana dei cittadini. Nel biennio successivo, si è definito, poi, una conferma per questo strumento di Identità Digitale, soprattutto a livello nazionale.
In questa guida digitale andremo alla scoperta del valore dello SPID per i cittadini, i privati e le Pubbliche Amministrazioni. Chiariremo nel dettaglio il suo funzionamento, le sue tipologie, i principali servizi accessibili mediante questo sistema di identità digitale e i numeri del fenomeno. Tramite la ricerca dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano capiremo, inoltre, come ottenerlo, come utilizzarlo e quali sono i relativi al suo utilizzo in Italia.

Leggi: Osservatori.net


Agevolazioni per lo sport per anziani 2024: cosa sono e come funzionano

La guida alle agevolazioni per lo sport rivolte agli anziani, introdotte dal Decreto anziani 2024 per promuovere l’attività fisica per la terza età
Al via le agevolazioni per lo sport per gli anziani nel 2024.
Il Decreto anziani 2024 prevede delle misure per la promozione dell’attività fisica e sportiva nella popolazione anziana, come camminate in percorsi sicuri e programmi sportivi per favorire il benessere psico-fisico e la socialità per la terza età.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo quali sono le agevolazioni per lo sport previste per gli anziani nel 2024, come funzionano, a chi spettano e da quando saranno attivate.

Leggi: Ti Consiglio


 

 

 

NEWS:

martedì 6 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti: nessuna risorsa aggiuntiva, contributo andrà solo a 0,6% platea

“Lo schema di decreto legislativo su anziani e non autosufficienza contiene troppi rinvii e nessuna risorsa per dare risposte ai bisogni di milioni di anziani non autosufficienti, purtroppo dobbiamo confermare il nostro giudizio”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sul decreto appena arrivato in Commissione Affari sociali della Camera.
“Dopo gli annunci trionfalistici evocanti suggestive cifre a nove zeri di Presidente del Consiglio, Ministra e Viceministra del Lavoro e Politiche Sociali, i numeri contenuti nel testo confermano la totale assenza di risorse aggiuntive per finanziare le nuove misure. In particolare – sottolinea la dirigente sindacale – non c’è nessun euro in più per sostenere la cosiddetta ‘prestazione universale’ di 850 euro al mese, che di universale ha ben poco, poiché i destinatari sono individuati con criteri estremamente restrittivi (almeno 80 anni, ISEE fino a 6 mila euro, assegno di accompagnamento e non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo)”.

Leggi: Cgil, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Non autosufficienza, “prestazione universale non basta per pagare badante”

Denuncia di Assindatcolf: “Il costo per un badante a tempo pieno può arrivare a 21 mila euro l’anno. Con un ‘assegno di assistenza’ di 850 euro al mese, si coprirebbero solo 20 ore la settimana. E spetterà a una platea molto ridotta. Come faranno gli altri?”
“Un anziano non autosufficiente che abbia bisogno di una badante a tempo pieno può arrivare a spendere tra 1.600 e 1.800 euro al mese, che in un anno significano tra i 19 ed il 21 mila euro, tra retribuzioni, tredicesima, ferie, Tfr e contributi. Una spesa indifferibile ma che non tutte le famiglie possono permettersi. È questo il motivo per cui da anni chiediamo misure che rendano sostenibile il costo del lavoro domestico, per tutti. Indubbiamente l’introduzione di una prestazione universale con cui remunerare la badante regolarmente assunta, così come configurata nello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore degli anziani, va nella direzione auspicata ma serve uno sforzo in più”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 06/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Le associazioni: “Anziani non autosufficienti? Meloni, riveda quel decreto”

Solo “belle parole e poca sostanza nel decreto per la riforma dell’assistenza. Serve progetto concreto per il futuro” dice Katia Pinto, presidentessa di federazione Alzheimer, chiedendo con altre associazione la modifica dei punti essenziali della legge
Sono sessanta associazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza le firmatarie della lettera che chiedere la revisione del decreto legislativo presentato dal Consiglio dei Ministri per dare attuazione alla legge 33/2023, ovvero la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
I contenuti del decreto sono così commentati da Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia: «Insieme alle altre 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza abbiamo seguito fin dal principio l’iter di quella che avrebbe potuto rappresentare una svolta storica per oltre 10 milioni di persone, ovvero i 3 milioni e 800.000 mila anziani non autosufficienti che vivono nel nostro Paese, i loro familiari e i caregiver professionali. Una svolta attesa anche da molte persone con demenza che, seppure non tutte anziane,rappresentano comunque la maggioranza degli anziani non autosufficienti. Nella sostanza, però, il decreto tradisce il vero spirito della legge.

Leggi: Vita, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Anziani. Assistenza domiciliare e alloggi protetti, nessun passo avanti nel decreto attuativo

Oggi l’assistenza domiciliare integrata non supera le 17 ore ogni anno e nulla si dice degli alloggi protetti, dove si vive nello stesso stabile, ma ognuno a casa propria. Pesaresi (Network non autosufficienza): “Il decreto legislativo attuativo della legge delega 33/23? È una delega della delega”
Delusione per un decreto attuativo, che più che attuare rinvia a data da destinarsi la tanto attesa riforma della non autosufficienza. E che colpisce gli esperti più per le lacune che per i provvedimenti realmente in campo. Questo, in sintesi, il giudizio di Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda servizi alla persona Ambito 9 di Jesi (An) e socio di fondatore di Network Non Autosufficienza (NNA) sull’approvazione, in esame preliminare, del decreto legislativo in materia di politiche a favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega 23 marzo 2023, n.33. Redattore Sociale lo ha raggiunto per chiedergli una valutazione sul provvedimento che il governo ha emanato lo scorso 25 gennaio.

Leggi: Redattore Sociale, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Parkinson sono in aumento, nel Bellunese servono volontari e risorse per i centri Sollievo

Una rete di quattordici realtà con un ulteriore sportello a Puos pronto a partire, Agordo raddoppia gli orari – di Paola Dall’Annese
Per sostenere gli anziani affetti da decadimento cognitivo servono più Centri sollievo sul territorio (ne apriranno di nuovi quest’anno), più ore a disposizione per le attività ricreative e maggiori fondi. Sono queste alcune delle sollecitazioni che arrivano dagli enti che gestiscono queste strutture presenti in provincia. Dal Comelico al Cadore, dall’Alpago alla Valbelluna e all’Agordino: i territori sono concordi nel richiedere una maggiore capillarità del servizio in una provincia dove gli anziani sono in aumento e ci sono realtà isolate che necessitano di maggiore attenzione. I centri Sollievo mirano a mantenere la persona anziana affetta da demenza a domicilio, attivando una serie di azioni che permettono di rallentare il processo involutivo dell’anziano e di mantenerne il più a lungo possibile l’autonomia

Leggi: Corriere delle Alpi, 05/02/2024


domenica 4 febbraio 2024
Politiche per gli anziani: che fine ha fatto il digitale?

Per le persone fragili l’innovazione può giocare un ruolo fondamentale. I provvedimenti recenti parlano soltanto di telemedicina: occorre invece un approccio integrato che permetta anche di superare il divario tecnologico
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto legislativo (Dl) sulle politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della Legge delega n. 53 del 23 marzo 2023. Il futuro è digitale, soprattutto per le persone fragili, quegli anziani che trovano nella propria casa il luogo migliore per essere «presi in carico», per essere seguiti dai sistemi sociali e sanitari e non vorrebbero mai doverla lasciare per una stanza anonima in una residenza sanitaria assistita, ma questo Dl sembra averlo dimenticato. Il tema del digitale viene affrontato solo per la telemedicina (e non per quanto riguarda l’assistenza sociale digitale). Si dimentica la necessità, l’obbligo, di sviluppare le competenze digitali degli anziani per superare il cosiddetto «digital divide», l’emarginazione digitale per gli anziani fragili.

Leggi: Corriere della Sera, 04/02/2024


sabato 3 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, le associazioni: “Il decreto va rivisto. Il nuovo aiuto economico è solo per i più poveri e non risolve i problemi”

Le organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza a pochi giorni dall’approvazione dello schema di decreto legislativo della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, scrivono a Giorgia Meloni per chiedere una revisione della riforma. Che ritengono non in linea “con le previsioni più innovative della legge-delega”. Ben vengano le risorse, si legge nella lettera inviata alla premier, ma “non è questo ora il nostro focus. Prima bisogna discutere il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani: solo se questo è solido ha senso affrontare i finanziamenti. E il decreto approvato in via preliminare, a nostro parere, non sviluppa adeguatamente il progetto che invece la legge prevede”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 03/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Non autosufficienza, anche Uneba sottoscrive la lettera Meloni

Anche Uneba sottoscrive la “Lettera aperta del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” al presidente del consiglio Giorgia Meloni per chiedere la revisione dello schema di decreto legislativo per attuare la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. «Appare poco definito in alcune parti» scrivono le sessanta organizzazioni coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani – di Rossana Certini
Riforma dell’assistenza domiciliare, nuovi criteri e requisiti per migliori strutture residenziali per anziani e prestazione universale per la non autosufficienza. Sono questi gli ambiti che le sessanta organizzazioni che aderiscono al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza chiedono di rivedere nel decreto legislativo, approvato dal Governo, recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane in attuazione della legge delega. Lo fanno con una lettera inviata venerdì 2 febbraio al presidente Giorgia Meloni.

Leggi: Vita, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Assistenza anziani non autosufficienti. Patto Nuovo Welfare: “Decreto approvato sia occasione di confronto per una riforma realmente condivisa”

In una lettera aperta alla Presidente Meloni sottoscritta dalle 60 organizzazioni del Patto per un nuovo Welfare sulla non autosufficienza si chiede un ulteriore confronto sul decreto approvato in via preliminare nei giorni scorsi
Le 60 organizzazioni della società civile, che da ormai quasi tre anni si sono unite nel Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, hanno oggi inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere un ulteriore confronto sul decreto approvato in via preliminare nei giorni scorsi.
“Abbiamo aspettato qualche giorno, necessario per un approfondimento dei contenuti, prima di esprimere il nostro punto di vista su un decreto che non solo attendevano ma sul quale Cittadinanzattiva, insieme alle altre organizzazioni del Patto, ha fornito un contributo fondamentale di proposte per arrivare ad una riforma condivisa e che rappresenti davvero una svolta per l’assistenza agli anziani non autosufficienti del nostro Paese”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale. Una ‘giungla’ di tariffe a livello territoriale. E in molti casi le Regioni non comunicano i propri dati. Il Report Agenas

L’obiettivo del Report è quello di poter disporre di informazioni utili alla ricerca e all’eventuale definizione di un sistema nazionale di remunerazione, per specifici setting assistenziali, ad oggi privi di un riferimento nazionale. E la mancanza di riferimento salta subito all’occhio visto che dai grafici riportati da Agenas ci si ritrova a doversi districare in una vera e propria ‘giungla’ di tariffe dove a farla da padrone in molti casi è proprio l’assenza di dati ufficiali comunicati dalle Regioni. IL REPORT
Regione che vai tariffe che trovi. Anzi in alcune non le trovi proprio. È proprio il caso di dirlo, non solo non c‘è uniformità tra le Regioni nella definizione delle tariffe dedicate all‘assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale, ma il quadro che emerge è quello di una vera e propria ’giungla‘ di cifre dove a farla da padrone in molti casi è proprio l’assenza di dati ufficiali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Angelo Santori, segretario nazionale dell’Anpa, che riunisce i pensionati di Confagricoltura

“Anziani non autosufficienti, bene l’approvazione del decreto ma serve definire alcuni aspetti sostanziali”
“Aspettavamo l’approvazione del provvedimento del governo per le persone anziane e, in particolare, per i non autosufficienti. Un atto determinante per una popolazione che riguarda 10 milioni di persone, tra i 3,8 milioni di anziani, i loro familiari e chi l’assiste professionalmente. Il decreto è stato approvato lo scorso 25 gennaio e, pur apprezzando l’attenzione a molti aspetti importanti, come il processo di valutazione multidimensionale dell’anziano non autosufficiente, serve ancora definirne alcuni aspetti sostanziali”. Lo afferma Angelo Santori, segretario nazionale dell’Anpa, che riunisce i pensionati di Confagricoltura, elencando i risvolti che l’associazione ritiene vadano ancora chiariti.

Leggi: Tuscia Web, 02/02/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Approvata la prestazione universale per gli anziani: 1000 euro oltre la pensione, chi può averla

Per gli anziani che hanno superato un certo limite d’età, sono previste le seguenti agevolazioni fiscali in vari ambiti. Scopriamole nel dettaglio.
Il nuovo decreto legislativo sulla terza età ha introdotto in via sperimentale una prestazione universale per gli anziani. E’ composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi.
La prestazione è destinata a sostituire progressivamente l’indennità di accompagnamento. Per ottenere la prestazione, gli anziani devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un valore dell’ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a €6,000. Ma da quando sarà attiva e come funzionerà?

Leggi: City Rumors, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Smart working per i lavoratori più anziani: la proposta

Arriva la proposta di Smart working per i lavoratori più anziani. Ecco come funziona
Si sta definendo la proposta per introdurre e riconoscere lo smart working ai lavoratori più anziani.
Il Decreto anziani 2024 stabilisce che il datore di lavoro è tenuto a promuovere la prevenzione e a tutelare la salute dei lavoratori, garantendo l’invecchiamento attivo degli anziani.
Questo comprende iniziative per agevolare le persone di una certa età nello svolgimento della prestazione lavorativa, incluso il lavoro parziale e agile.
Di seguito vi spieghiamo cosa prevede la proposta di avviare lo smart working per i lavoratori più anziani e come funziona.

Leggi: Ti Consiglio, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Barriere architettoniche: ecco quante ne ha abbattute l’ecobonus 110%

Nel 2022 sono sestuplicati gli investimenti sostenuti dal Super-ecobonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei palazzi e nelle villette. È quanto emerge dal recente Rapporto annuale 2023 sulle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili pubblicato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. La finanziaria 2021 ha dato la possibilità di ammettere tra gli interventi “trainati” dalle opere di efficientamento energetico, il cosiddetto “110%”, anche i lavori per rendere più accessibili condomini, edifici monofamiliari e unità immobiliari indipendenti (una opportunità che è stata estesa anche agli interventi antisismici, il cosiddetto Super-sisma bonus).

Leggi: Rete Caad, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Abbattimento barriere architettoniche: interessante pronuncia della Cassazione

Non si sono ancora spenti gli echi sull’improvvisa decisione del Governo di eliminare dalla detrazione fiscale alcune importanti voci elencate all’art. 4 denominato “Criteri di progettazione per l’accessibilità” del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, che gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche vedono nuova luce con una ordinanza della Cassazione civile, sez. I, del 15 giugno 2023, n. 17138, che potrebbe spingere molti amministratori di condominio ad accelerare le pratiche edilizie. Leggi su lavori pubblici – Il testo dell’Ordinanza

Leggi: Rete Caad, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Mancano i lavoratori del sociale. Quali ricadute per il welfare territoriale?

Confcooperative dell’Adda, Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Pro Valtellina di Sondrio hanno sostenuto una ricerca sulle conseguenze del fenomeno a livello territoriale. Le presentazioni a Lecco e a Sondrio il 15 e 16 febbraio
All’indomani della pandemia le imprese cooperative sociali dei territori di Lecco e Sondrio, e più in generale del contesto lombardo, si sono trovate di fronte ad una crisi di personale senza precedenti. Se questo dato è da considerarsi comune a tutti i settori economici e produttivi, nel caso dei servizi di assistenza, cura, educazione e supporto alla persona, esso rischia di avere un impatto altamente preoccupante sul sistema di welfare, con pesanti ricadute sulle capacità delle comunità locali di dare risposte ai bisogni di persone fragili e famiglie: non si trovano assistenti sociali, educatori, operatori socio-sanitari, infermieri.

Leggi: Vita, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Assistenza a 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, ecco come il governo Meloni smonta una buona legge

Il 23 marzo 2023 3,8 milioni di anziani, che hanno problemi ad alzarsi dal letto da soli, lavarsi, mangiare o addirittura che hanno bisogno di aiuto h24 hanno applaudito, insieme con i loro familiari, alla riforma sull’assistenza ai non autosufficienti, approvata dal governo Meloni – su proposta del viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci (FdI) – dopo oltre 25 anni di attesa, e realizzata anche su pressione del Patto per la non autosufficienza che raggruppa 60 associazioni del Terzo settore. Il 25 gennaio 2024 il CdM ha presentato il decreto attuativo che serve per passare dalla teoria alla pratica della vita quotidiana. Facciamo allora un fact-checking per vedere cosa prevedeva la riforma, cosa davvero è stato portato a casa e cosa invece resta lettera morta. Scopriremo come è stata smontata una buona legge.

Leggi: Corriere, 31/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
L’assistenza degli anziani non autosufficienti (Long term care): criticità e prospettive del lavoro domestico nel sistema italiano

L’Italia è un Paese con un numero elevato di anziani, spesso non autosufficienti, che è destinato a salire ulteriormente nei prossimi anni. In tale contesto, per far fronte ai crescenti bisogni, diventa centrale l’assistenza domestica che però nel sistema italiano è spesso basata sul lavoro sommerso e poco regolato. Ramona Cavalli ci mostra l’andamento recente del numero di lavoratori domestici e badanti regolari, e offre suggerimenti per una migliore organizzazione del Long Term Care in prospettiva.
L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più vecchia al mondo: l’età media, già oggi molto alta, passerà dai 45,3 anni nel 2022 a 49,9 anni nel 2040, fino a superare i 50 anni dopo il 20501. Sono poco più di 14 milioni le persone con almeno 65 anni, e circa 3 milioni le persone con gravi limitazioni nelle attività quotidiane, mentre nel 2050 le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale della popolazione italiana impattando fortemente sulle politiche di protezione sociale.

Leggi: Neodemos, 30/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
L’esperienza. Nelle Rsa nascono i comitati degli ospiti. E gli anziani hanno più peso

Non proprio sindacati per rivendicare diritti, quanto piuttosto assemblee incaricate di fare proposte migliorative nelle strutture in cui si vive. L’iniziativa in 34 strutture di “Anni Azzurri”
Non proprio un sindacato per rivendicare diritti, quanto piuttosto un’assemblea incaricata di fare proposte migliorative nelle strutture in cui si vive. È questa la finalità con cui nascono, all’interno delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), i “comitati ospiti”, formati dalle stesse persone accolte, per riconoscerne e sottolinearne necessità, richieste e valori. L’iniziativa è nata in 34 Rsa di “Anni Azzurri” (Gruppo Kos). Realtà in cui la visione di una partita di calcio o di un atteso evento televisivo, l’introduzione di un programma alimentare specifico, la proposta di una escursione, o di una festa con parenti, da desideri dei singoli diventano richieste condivise. Il comitato, informa una nota di Anni Azzurri, «permette la costante partecipazione degli ospiti alla organizzazione della vita in struttura, con lo scopo di creare un circolo virtuoso di suggerimenti e proposte per migliorare i programmi di cura, assistenza e attività».

Leggi: Avvenire, 30/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
Socio-sanitario: i diplomati sono la metà di quanti ne servirebbero

È il quarto indirizzo più ricercato dalle aziende. Tuttavia solo la metà delle richieste viene soddisfatta: i dati dell’ultimo rapporto “Diplomati e lavoro” realizzato da Unioncamere con Anpal, che potete scaricare in allegato – di Francesco Dente
Il socio-sanitario è il quarto indirizzo scolastico più ricercato dalle aziende ma riesce a soddisfare solo metà delle richieste avanzate. L’altra metà delle posizioni resta scoperta principalmente per due ragioni: perché i diplomati del settore sociale non si candidano a lavorare nei settori dell’assistenza (39% dei casi) e perché la loro preparazione è ritenuta inadeguata dalle imprese (10%).
Il rapporto Diplomati e lavoro
La fotografia – scattata proprio nei giorni in cui le famiglie si accingono (entro il 20 febbraio) a iscrivere i figli alle secondarie superiori – è contenuta nell’ultimo rapporto Diplomati e lavoro realizzato da Unioncamere con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).

Leggi: Vita, 30/01/2024


DALLE REGIONI:

domenica 4 febbraio 2024
Case in affitto a 100 euro al mese per gli under 35 in cambio di volontariato: l’iniziativa in Trentino

Il borgo di Scurelle, nella Valsugana del Trentino, ha lanciato un progetto pilota di ripopolamento rivolto ai giovani under 35. Per alcuni di essi sarà possibile affittare casa a 100 euro al mese, in cambio di attività nel volontariato. Ecco come funziona, e come i Comuni si stanno attivando per affrontare le nuove sfide demografiche.
Quanti e quali sono i borghi abbandonati in Italia?
Secondo gli ultimi dati Istat le campagne si stanno svuotando a un ritmo di 9 borghi a rischio abbandono ogni 10. Tra piccoli agglomerati, alpeggi e borghi rurali, sarebbero in tutto 6mila i centri abitati abbandonati e a rischio abbandono.

Leggi: Immobiliare, 04/02/2024


domenica 4 febbraio 2024
Il cohousing per le case popolari. Esame per scegliere gli assegnatari

Il progetto per l’edilizia residenziale pubblica è una novità assoluta. Le regole e le scadenze del Comune
La prima esperienza di cohousing relativo all’edilizia residenziale pubblica sarà a Bientina. Il Comune ha già pubblicato il bando speciale di concorso per la formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi che rientrano nella particolare gestione del complesso residenziale. Il cohousing prevede, infatti, come presupposto fondamentale per la riuscita del progetto, la “compartecipazione degli inquilini non solo alla gestione del condominio per quanto riguarda le spese generali e le parti comuni, come l’ordinaria manutenzione e la pulizia di scale, pianerottoli, ascensore, aree esterne di pertinenza, ma anche alle attività di laboratorio, babysitting, car sharing, iniziative pubbliche, eventi e quanto altro venga realizzato nel tempo dall’amministrazione comunale attraverso il soggetto gestore che verrà individuato o eventuali altri soggetti tipo associazioni, realtà/comitati territoriali e altri”.

Leggi: La Nazione, 04/02/2024


sabato 3 febbraio 2024
“Case popolari, il sistema crolla”. In Toscana crescono i nuovi poveri

Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel: “Crisi da affrontare, sennò la gente finisce in strada”
Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, qual è la situazione del disagio abitativo in Toscana? “La domanda di alloggi a prezzo calmierato aumenta, mentre il numero di alloggi Erp si riduce. Negli ultimi anni la povertà è aumentata in Italia e in Toscana, e con essa le famiglie con redditi bassi. La domanda inevasa di alloggi Erp è circa 15.000 nuclei familiari, il numero di case è da anni fermo a quota 50.000, e si sta riducendo perché gli alloggi di risulta non vengono ristrutturati in assenza di fondi nazionali. La forbice quindi fra domanda e offerta si sta…

Leggi: La Nazione, 03/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Minori con disabilità, presentato alla Camera dei deputati il libro “Quelli del giubbino giallo”

“Per costruire un welfare di comunità, moderno e attento ai bisogni delle famiglie e delle persone più fragili, è fondamentale valorizzare la capacità del Terzo settore di operare in rete e promuovere presso comuni ed enti pubblici la cultura della programmazione condivisa. Spesso ci accorgiamo dei volontari solo durante le emergenze”. Lo ha sottolineato Maria Chiara Gadda, moderando l’evento promosso da Auser Lombardia e Centro sportivo italiano (Csi), presso la sala stampa della Camera dei deputati, per la presentazione del libro ‘Quelli del giubbino giallo’- come riporta la stampa- che racconta questi valori attraverso le persone protagoniste del servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato da Auser Gallarate.

Leggi: Superabile, 02/02/2024


giovedì 1 febbraio 2024
Toscana, 10 milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica

A tanto ammonta la misura di edilizia residenziale pubblica inserita nel programma di interventi finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione. Il programma a febbraio sarà oggetto di un accordo tra Regione e Governo. L’assessora Spinelli: “Risposta al bisogno abitativo dei più deboli”
Dieci milioni di euro per realizzare nuovi alloggi e dare così una risposta all’emergenza abitativa. A tanto ammonta la misura di edilizia residenziale pubblica inserita nel programma di interventi finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione.
Il programma a febbraio sarà oggetto di un accordo tra Regione e Governo. “Abbiamo voluto inserire l’Erp in questo programma vista l’estrema necessità di offrire opportunità abitative alle fasce più deboli – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani -. Il fabbisogno di case popolari è elevatissimo – ha proseguito -: anche per questo raddoppieremo l’effetto di questo provvedimento cofinanziandolo per almeno altri dieci milioni di euro con risorse regionali”.

Leggi: Redatttore Sociale, 01/02/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Anziani. “Vi spiego perché non possiamo fare a meno delle Rsa” – di Antonella Patete

L’Italia è uno dei paesi europei con il tasso più basso di istituzionalizzazione della popolazione anziana. Capurso (Anaste): “I nostri ospiti non potrebbero vivere altrove, ma le rette sono quelle di 10 anni fa e, se continua così, le realtà del territorio spariranno a vantaggio dei grandi gruppi”
Quello alla salute è un diritto considerato inalienabile dalla Costituzione, eppure per oltre 3 milioni di cittadini italiani anziani con limitazioni gravi rischia di rimanere un miraggio. Un problema destinato ad amplificarsi nei prossimi anni in termini assoluti e relativi, visto l’aumento dell’aspettativa di vita e la diminuzione della natalità nel nostro Paese. Ai bisogni di questa fetta di popolazione sempre più numerosa e al tempo stesso più fragile tenta di dare una risposta il decreto legislativo attuativo della Legge delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane, di cui ancora non si conosce il testo nel dettaglio. Ma fin da subito sono emerse le prime proposte e richieste di maggiori risorse da parte del mondo sindacale e del terzo settore.

Leggi: Redattore Sociale


Intervista. La viceministra Bellucci: «La riforma è una svolta per tutti gli anziani» – di Francesco Riccardi

La numero due del ministero del Lavoro che ha coordinato la stesura del decreto attuativo della legge delega risponde alle obiezioni sulla portata limitata e sui tempi dilatati degli interventi
«Siamo a una svolta per tutti gli anziani. Non solo quelli non autosufficienti, che pure riceveranno una migliore assistenza, ma per l’intera popolazione ultra 65enne» La viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci (Fdi), che ha coordinato la stesura del decreto attuativo della legge delega 33/2023, risponde alle obiezioni e rivendica i risultati della riforma.
Viceministra, ma è davvero una svolta per l’assistenza agli anziani non autosufficienti? Il decreto attuativo sembra in realtà ancora di portata limitata, perché presenta molti rimandi a provvedimenti futuri e prevede una sperimentazione che però parte tra un anno…

Leggi: Avvenire


Non autosufficienza: una riforma (ancora) da costruire

I decreti dovevano attuare la legge delega approvata lo scorso anno (l. 33/2023). In realtà, il decreto varato dal Consiglio dei ministri il 25 gennaio (uno solo, suddiviso in 41 articoli) lo fa solo in parte. Pur presentando contenuti importanti, omette alcuni passaggi, ne cambia altri. Si è parlato di riforma dell’assistenza agli anziani, ma ciò che cambia è parziale e frequentemente rinviato: sono 13 i decreti e 4 le linee guida che dovranno essere emanati successivamente. Diversi passaggi sono animati da uno sforzo definitorio, a tratti pletorico, in cui si sancisce l’esistente, come nel caso dei PAI – Progetti di assistenza individuale, strumenti già in uso da anni in tanti territori, o come nel caso dei caregiver familiari, su cui peraltro è attivo un tavolo interministeriale per un nuovo disegno di legge.

Leggi: Welforum


Anziani, una prima risposta ancora insufficiente e risorse inadeguate – di Domenico Pantaleo

La legge delega sulla non autosufficienza delle persone anziane e per promuovere l’invecchiamento attivo è stata una risposta attesa da anni in un Paese che invecchia rapidamente, con 3,5 milioni di anziani in condizioni di non autosufficienza. Tale numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni ed è quindi necessario innovare il sistema di welfare e nel contempo mettere in campo politiche per l’invecchiamento attivo. È il primo passo per realizzare quel sistema di assistenza socio-sanitaria di cui c’è assoluto bisogno. L’obiettivo, come previsto dal Pnrr, è realizzare un Sistema nazionale Assistenza Anziani che migliori la loro vita e quella delle loro famiglie. Da una prima lettura dello schema del decreto legislativo di attuazione della legge delega si denota l’assenza di interventi tesi a favorire una reale integrazione socio-sanitaria nella cura e assistenza degli anziani non autosufficienti. L’integrazione tra Distretti sanitari e Distretti sociali, già prevista nella 382 del 2000, è molto incerta perché è affidata alla volontà degli amministratori.

Leggi: Sanità 24


La strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo – Costanzo Ranci

Questo articolo riprende alcuni passaggi di un’ampia analisi proposta nel volume Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo, del quale qui trovate gli estremi.
Cosa accadde nelle RSA dal 21 febbraio 2020 al 5 aprile 2020, giorno in cui la “strage nascosta” irruppe nei media a seguito di un’inchiesta giudiziaria sul Pio Alberto Trivulzio, la più importante istituzione assistenziale di Milano? È nel breve tempo intercorrente tra questi due eventi – poco più di sei settimane – che avviene quanto raccontato in questo libro: il virus si diffonde tacitamente nelle case di riposo, aggredisce un numero elevato di residenti approfittando della loro fragilità fisica e della concentrazione fisica, determina un numero esagerato di decessi, provocando infine la protesta di parenti e lavoratori delle RSA, e infine l’apertura di varie inchieste giudiziarie, di cui alcune ancora in corso.

Leggi: Welforum


Nuova ecologia: volontari senza età

L’Italia, dopo il Giappone, è il secondo Paese più vecchio al mondo. Ma gode di un patrimonio da non disperdere, fatto di esperienza, tempo e voglia di prendersi cura del futuro. “Volontari senza età” è il titolo della storia di copertina di “Nuova Ecologia” di febbraio, dedicata alla crescita del volontariato ambientale degli over 65.
Dalla piantumazione di alberi alla creazione di comunità energetiche: gli anziani sono sempre più schierati al fianco delle giovani generazioni nella lotta alla crisi climatica.
Due esempi, in tal senso, sono rappresentati dai progetti realizzati nei quartieri periferici di Roma, Bastoggi e Quarticciolo, dall’Associazione Nuove Ri-Generazioni Roma e Lazio, As Bastogi e Nonna Roma..

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Come le piattaforme digitali stanno reinventando il settore dell’assistenza – di Olivia Blanchard

In diversi paesi, le piattaforme web e le applicazioni mobili consentono ai caregiver di trovare lavoro e allo stesso tempo aiutano le famiglie a trovare un caregiver. Ciò che tradizionalmente richiedeva giorni, può richiedere solo poche ore grazie a un’applicazione mobile.
Il recente rapporto del Digital Future Society Think Tank Home Care and Digital Platforms in Spain identifica almeno otto aziende che utilizzano la tecnologia delle piattaforme web e delle applicazioni mobili per abbinare i caregiver alle persone non autosufficienti e agli anziani che necessitano di assistenza in Spagna. Le aziende sono state fondate come start-up tra il 2015 e il 2018 e da allora si sono ampliate per offrire servizi nelle città di tutta la Spagna. Una delle piattaforme offre servizi anche nelle zone rurali.

Leggi: In Genere


SEGNALAZIONI:

Bonus infissi con sconto 75%, i requisiti per averlo
Il decreto-legge n. 212/2023 (c.d. decreto Salva Superbonus), che si trova attualmente in fase di conversione in legge, ha cambiato, in corso d’opera, le carte in tavola per il bonus infissi 75%. Ci troviamo nel campo del bonus barriere architettoniche 75%, ossia la detrazione fiscale introdotta nel 2022 e prorogata alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Uno sgravio fiscale che spetta a fronte di costi sostenuti per lavori finalizzati all’eliminazione/abbattimento barriere architettoniche. Un beneficio che quando introdotto è stato ammesso per lavori che, nel rispetto decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, rientrano ad esempio tra i seguenti:
• sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti)
• rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori)
• rifacimento di scale ed ascensori
• inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Leggi: L’Espresso


Stop alla pensione per chi non invia il modello entro febbraio: è obbligatorio per tutti

Rischia uno stop alla pensione il contribuente che mancherà l’appuntamento con l’invio all’INPS di un modello fondamentale.
Un documento da inviare entro febbraio, pena lo stop alla pensione. Che cosa sta succedendo? Alcuni pensionati italiani sono in evidente difficoltà con gli adempimenti burocratici richiesti dall’INPS. Per non essere penalizzati devono tuttavia stare molto attenti alle scadenze e agli obblighi formali stabiliti dall’istituto. Ci sono pensionati che non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ma che devono fare i conti con un altro adempimento obbligatorio.
INPS: rischio stop immediato alla pensione – thewisemagazine.it
Non presentano la dichiarazione i pensionati che godono di trattamenti collegati a situazioni di invalidità o di supporti reddituali. Vale a dire coloro che ottengono dallo Stato integrazioni al trattamento minimo o delle maggiorazioni sociali.

Leggi: The Wise Magazine


Bonus ristrutturazione bagno 2024: come fare, cosa sapere

Bonus ristrutturazione bagno 2024: lavori detraibili in dichiarazione dei redditi. Differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Ristrutturare il bagno per abbattere le barriere architettoniche. Aliquota 50%. Modalità di pagamento. Beneficiari. Permessi necessari.
Rinnovare il bagno di casa senza dover fare senza dover calcolare fino all’ultimo centesimo, contando su di un budget risicato e così potendo affrontare le spese con maggior tranquillità, è possibile anche nel 2024 grazie al Bonus Ristrutturazioni.
Non tutti i lavori relativi a questo ambiente della casa possono aver diritto alla detrazione fiscale; andiamo allora a conoscere quali costi ed opere rispettano i requisiti utili oltre a conoscere la modalità per il pagamento delle fatture ricevute e la conservazione dei documenti necessari in caso di controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Leggi: Pianeta Design


Condono edilizio e completamento funzionale dell’opera: la regola non vale per gli edifici rurali

In caso di edifici rurali, non si può applicare la disciplina riguardante gli immobili ad uso non residenziale che, ai fini del condono edilizio, impone l’obbligo del completamento funzionale. Di Matteo Peppucci
E’ sempre valida la regola del completamento funzionale dell’opera per l’ottenimento del condono edilizio? O ci sono dei casi particolari nei quali questo completamento non è richiesto?
Di questo aspetto si occupa il Tar Campania nella sentenza 236/2024, che alla fine accoglie il ricorso contro il respingimento, da parte del comune, di due istanze di condono edilizio presentate nel 1986 e nel 2004, nonché due istanze di accertamento di compatibilità paesaggistica, e contro l’ordinanza di demolizione di due livelli di un fabbricato della superficie complessiva di mq. 167,24.
Condono edilizio e completamento funzionale dell’opera: perché il comune ha respinto l’istanza
Alla base dell’intero provvedimento sta il diniego della prima domanda di condono, presentata ai sensi della legge n. 47/1985 (cd. Primo condono).

Leggi: Ingenio


Bonus barriere architettoniche, le associazioni: “Anziani e disabili a rischio”

“L’articolo 3 del decreto 212, approvato dal Consiglio dei ministri nel dicembre scorso, modifica in modo sostanziale le norme relative alla detrazione fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche riducendo fortemente il numero dei potenziali beneficiari dello sconto in fattura del 75% e il processo per ottenere l’agevolazione fiscale diventa più complesso e costoso. Il Dl 212, infatti, esclude a priori dallo sconto in fattura tutte le abitazioni unifamiliari e le unità abitative site in edifici plurifamiliari. Chi vive in queste tipologie di abitazione (circa il 40% delle famiglie italiane) potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura solo se in grado di dimostrare di occupare l’unità abitativa a titolo di abitazione principale e disponga di un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure è necessario che nel nucleo familiare sia presente una persona con disabilità accertata ai sensi dell’art 3 della legge 104/1992”.

Leggi: Rete Caad


 

NEWS:

martedì 30 gennaio 2024
Accessibilità, al via il tavolo tra ministero Trasporti e Disabilità

Approfondirà le problematiche nei diversi settori del trasporto pubblico e privato con l’obiettivo di garantire un miglioramento dei servizi per le persone con disabilità
Oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è insediato il Tavolo tecnico di lavoro per migliorare la mobilità e l’accessibilità del sistema dei trasporti, voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dal ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Il Tavolo approfondirà le problematiche nei diversi settori del trasporto pubblico e privato con l’obiettivo di garantire un miglioramento dei servizi per le persone con disabilità.
“Il Tavolo lavorerà per stabilire modifiche e accorgimenti che potranno essere adottati nel breve, nel medio e nel lungo periodo – spiegano i ministri Salvini e Locatelli –. I tecnici e gli esperti dovranno dare indicazioni per migliorare la fruibilità e l’accessibilità di tutti i mezzi di trasporto. Al Tavolo partecipano anche i rappresentanti del mondo associativo e ci sarà la possibilità di effettuare audizioni.

Leggi: Redattore Sociale, 30/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Anziani. Ecco le proposte del terzo settore per migliorare il decreto

Ancora pochi i dettagli sul decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane presentato dal governo la scorsa settimana. Il mondo delle associazioni chiede un confronto e più risorse
I dettagli sul decreto sono ancora pochi, ma per il terzo settore è sicuramente da migliorare. Dai primi dettagli sul decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane emersi nel corso del Consiglio dei ministri del 25 gennaio, si sa che il testo “introduce misure specifiche per prevenirne la fragilità delle persone anziane, per favorirne la salute e per l’invecchiamento attivo” e poco altro, come si può leggere nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. “Si promuovono, inoltre, strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane e si introducono misure volte a contrastarne l’isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva, a favore del mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali, quali, a titolo esemplificativo, misure volte a favorire il turismo lento o l’impiego in organizzazioni di volontariato e di formazione.

Leggi: Redattore Sociale, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
I diritti delle persone con disabilità che divengono anziane sono irrinunciabili

«Al netto di ulteriori valutazioni di merito, una volta conosciuto in dettaglio il testo approvato, ciò che ci consentirà di predisporre nostre proposte migliorative, ribadiamo che alcuni punti cardine introdotti nella Legge Delega,, per quanto concerne i diritti delle persone con disabilità che divengono anziane, sono irrinunciabili»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH, commenta l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 (“Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”
Persona anziana con disabilità insieme all’accompagnatrice«Leggeremo con grande attenzione lo schema di Decreto -, anche al fine di predisporre nostre proposte migliorative da presentare in sede di confronto con le Commissioni Parlamentari preposte, quando si aprirà la discussione in Parlamento»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane), testo che ora passerà appunto all’esame delle Commissioni Parlamentari.

Leggi: Superando, 29/01/2024


domenica 28 gennaio 2024
Patto per gli anziani, l’incremento dell’accompagnamento riguarda il 2,5% degli ultra 80enni gravissimi. Ed è un doppione (non cumulabile) dell’assegno di cura

“Come promesso abbiamo approvato oggi un decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età: è una riforma di cui andiamo orgogliosi e che l’Italia aspettava da più di 20 anni, solo una tappa di un percorso che andrà avanti per tutta la Legislatura”. Sono le parole delle grandi occasioni, quelle scelte da Giorgia Meloni per annunciare le novità della riforma per l’assistenza agli anziani, che il suo esecutivo ha varato giovedì 25 gennaio, dopo aver lavorato a tappe forzate (la scadenza era il 31 gennaio) sulla norma che era stata avviata in zona Cesarini dal governo Draghi.
Dunque orgoglio, grandi emozioni e anche un fuori programma a sorpresa: l’aumento dell’assegno di accompagnamento da 530 a 1380 euro al mese.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 28/01/2024


domenica 28 gennaio 2024
Accesso a RSA: tra lunghe attese e ricoveri «a termine». Puntare a strutture sul modello di una casa

In Italia vivono 22 mila centenari e oltre 900 mila ultra 90enni. E aumenteranno gli anziani con problemi cognitivi, senza figli, soli. Cosa cambierà con la Riforma della non autosufficienza e perché serve anche l’assistenza residenziale per malati non autosufficienti che non possono beneficiare di cure a domicilio
Racconta la figlia di una signora di 84 anni, ricoverata in un ospedale romano: «Mia mamma, invalida al 100%, deve essere trasferita in una Rsa poiché necessita di assistenza continua, ma non si riesce a trovare il “posto”. E l’assistenza a domicilio può essere garantita solo poche ore al giorno (esclusi i festivi). Nel frattempo, è in attesa in ospedale».

Leggi: Corriere, 28/01/2024


sabato 27 gennaio 2024
Non autosufficienza, il “metaverso” del governo è un bluff

Dura la Cgil: “Le cifre a nove zeri evocate da Meloni sono virtuali. La realtà è una totale assenza di risorse aggiuntive”
“Su anziani e non autosufficienza, la presidente del Consiglio, la ministra e la viceministra delle Politiche sociali superano Zuckerberg in quanto a realtà virtuale, nel descrivere un mondo che non c’è. Insomma un governo già nel metaverso, peccato che i 3,8 milioni di anziani vivono e soffrono in Italia, nel mondo reale”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.
“Dopo gli annunci trionfalistici della presidente del Consiglio del ‘governo della Propaganda’ – prosegue la dirigente sindacale – ministra e viceministra del neo ‘Minculpop’ non vogliono essere da meno nell’annunciare le misure per anziani non autosufficienti contenute nel Decreto appena varato in attuazione della Legge 33/2023, evocando suggestive cifre a nove zeri”.

Leggi: Collettiva, 27/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Auser su Decreto Anziani: “L’integrazione socio-sanitaria non si realizza solo con la buona volontà e senza risorse”

Finalmente conosciamo i contenuti del decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane.
Da una prima lettura dello schema di Decreto la prima cosa che sorprende è la totale assenza di interventi cogenti tesi a favorire l’integrazione socio-sanitaria nella assistenza e cura degli anziani non autosufficienti.
Di fatto tutto come prima. L’integrazione tra Distretti sanitari e Distretti sociali, già prevista nella 382 del 2000, è ancora una volta demandata alla volontà di amministratori e operatori. Anche il timido tentativo di istituire il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), che in qualche modo avrebbe dovuto garantire maggiori livelli di integrazione, di fatto è drasticamente depotenziato riconducendo ogni soggetti alle proprie competenze.

Leggi: Auser, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Non Autosufficienza: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, finalmente presentato il primo decreto per attuare la legge. Ma servono più risorse

“Finalmente il Governo ha presentato il primo Decreto Legislativo di attuazione della legge 33 ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’. Ora si avvia l’iter che prevede l’Intesa in Conferenza Unificata (Regioni e Comuni) e il parere del Parlamento. Questo può essere un primo passo, indispensabile per iniziare a costruire risposte certe a milioni di persone anziane e alle loro famiglie, che affrontano quotidianamente grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento, e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione”: è quanto dichiarano i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil al termine della riunione di oggi del Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno, tra le altre cose, anche i decreti attuativi della legge sull’assistenza alla terza età.

Leggi: Spi-Cgil, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Adi, le bugie han le gambe corte

Solo 288mila famiglie percepiranno l’assegno di inclusione. Barbaresi, Cgil: “Vorremmo un Paese più giusto e solidale dove la propaganda non serva”
La forza della realtà: “Solo un’ora. È bastata, solo un’ora, perché la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che in conferenza stampa si era vantata dei successi del nuovo Assegno di Inclusione venisse smentita dall’Inps”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi che ha ricordato come l’Istituto di previdenza sociale, cioè chi quell’assegno deve erogare, ha costretto Calderoni a tornare con i piedi per terra. E già perché tra ritardi nella procedura perché assai complicata e ridondante, paletti stretti stretti pensati apposta per restringere la platea degli aventi diritto e le domande respinte, chi davvero riceverà il contributo saranno solo 288mila famiglie. Assai meno di quante solo un anno fa beneficiava del RdC.

Leggi: Collettiva, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
I nuovo “Decreto anziani” punta al cohousing.

Il decreto approvato in Consiglio dei ministri, implementa la Legge 33/2023 dedicata all’assistenza delle persone anziane e prevede stanziamenti per oltre un miliardo di euro per i primi due anni, e introduce una serie di misure innovative per migliorare la qualità della vita degli anziani in Italia.
Il decreto pone le basi per un importante sviluppo nel settore dell’abitare solidale e intergenerazionale in Italia.
Particolare attenzione è rivolta al tema del cohousing, che rappresenta una soluzione abitativa innovativa perché risponde alle esigenze di una popolazione anziana in crescita.
Ovviamente continua a porsi l’enorme problema delle risorse per attuare la riforma, risorse che sono del tutto insufficienti e una parte recuperate da precedenti stanziamenti.

Leggi: Auser, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Arriva il “decreto anziani”. Un Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, in buona salute e con una Road Map ben delineata per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria

Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane in attuazione della Legge Delega n. 53 del 23 marzo 2023. Stanziamenti per 500 milioni di euro nel biennio 2025/2026. LA BOZZA
25 GEN – Citato anche ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel Question Time alla Camera, è stato approvato oggi in Consiglio dei Ministri il decreto previsto dalla Legge 33/2023 dedicato all’assistenza delle persone anziane.
Il provvedimento, nelle parti più strettamente di carattere socio-sanitario, si propone di promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva. Viene inoltre prevista la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento, nonché volte a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili e ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti. Nel Decreto viene anche precisata la semantica della persona anziana (over 65 anni) e grande anziana (Over 80).

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Via al primo decreto per la non autosufficienza. E le risorse?

Assai prolifico il Consiglio dei ministri del 25 gennaio. Molti i provvedimenti licenziati, dal Decreto sull’election day a quello sul concordato preventivo, fino ad arrivare – passando dalle regole per la beneficenza degli influencer – al primo di quelli previsti dalla Legge 33 dello scorso luglio: “Deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Intanto è bene ribadirlo: questa norma non riguarda tutti coloro i quali si trovano in una condizione di non autosufficienza, ma solo gli anziani e le anziane che si trovano in tale condizione. E poi, il testo di oggi comunque non è ancora esecutivo ma deve ottenere l’intensa in Conferenza Unificata (Regioni e Comuni) e il parere del Parlamento.
In ogni caso per Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati: “Questo può essere un primo passo, indispensabile per iniziare a costruire risposte certe a milioni di persone anziane e alle loro famiglie, che affrontano quotidianamente grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento, e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione”.

Leggi: Collettiva, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Anziani, oggi il decreto in Cdm. Oltre un miliardo per la riforma dell’assistenza. Tra le novità il nuovo assegno di accompagnamento

Arriva il tanto atteso patto per gli anziani. Ad annunciarlo ieri è stata direttamente la premier Giorgia Meloni in occasione del question time alla Camera. «Domani arriverà in Consiglio dei ministri il decreto legislativo sugli anziani che stanzia oltre un miliardo di euro per i primi due anni». Ci siamo. ll provvedimento che arriva al vaglio del Governo è infatti il decreto attuativo della Legge delega 33 approvata a marzo 2023, l’avvio cioè della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, attesa da oltre 20 anni nel nostro Paese. Un provvedimento «con cui si garantirà agli anziani il diritto di poter continuare a curarsi nella propria casa», ha sintetizzato ancora la Presidente del Consiglio. Il sostegno alle cure domiciliari è infatti solo un punto del progetto che però ha una portata ben più vasta e complessa.

Leggi: Il Messaggero, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Anziani, agevolazioni su trasporti e vacanze. Arriva prestazione universale: 1.380 euro per over 80

In Consiglio dei ministri il maxi decreto attuativo della legge 33/2023 sulla ‘terza età” stanzia oltre un miliardo di euro per avviare la riforma sull’assistenza. La nuova ‘prestazione universale’ introdotta in via sperimentale è riservata ai casi gravissimi.
Oltre un miliardo di euro per avviare la riforma sull’assistenza a 14 milioni di anziani – con i non autosufficienti che sfiorano i 4 milioni – e una nuova ‘prestazione universale’ introdotta in via sperimentale e graduata, per i casi gravissimi. Questa la prima mèta – ma molte dovranno seguire – centrata con il maxi decreto attuativo della legge 33/2023 sulla ‘terza età’, allo starter con il via libera in Consiglio dei ministri dopo una messa a punto serrata da parte dei tecnici dei ministeri Lavoro e Politiche sociali e Salute, in costante confronto con il Mef.
Bisognava innanzitutto rispettare i tempi dettati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha chiesto la legge e dare un segnale sulle risorse, su cui l’ultima legge di bilancio ha taciuto. Così è stato: la nuova architettura come prescritto dal Pnrr fissa al 31 marzo di quest’anno l’obiettivo di dotare finalmente l’Italia di una normativa che in Paesi come Francia e Germania è realtà da decenni. Poi, stanzia un budget di avvio, in attesa di recuperare altri denari per attuare misure che difficilmente saranno a costo zero, se solo si pensa che per l’intera legislatura era stato stimato un esborso fino a 7 miliardi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 25/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Medici di famiglia. Scotti (Fimmg): “Già 4 milioni di italiani senza, in 5 anni potrebbero diventare 15 mln i cittadini privi di assistenza primaria”

Secondo il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale “manca il 30% dei professionisti. In futuro situazione in peggioramento per effetto dei 15.000 medici che andranno in pensione, sostituiti da solo 5.000 nuovi ingressi nel prossimo quinquennio”
In Italia scarseggiano i medici di famiglia: manca il 30% dei professionisti necessari. Una situazione che comporta un sovraccarico per i camici bianchi in servizio, ai quali viene chiesto di aumentare il numero dei loro assistiti. Ma ci sono anche situazioni, in aree geografiche svantaggiate in particolare al Nord, in cui già i cittadini si ritrovano senza dottore di fiducia, “possiamo stimare circa 4 milioni di italiani in queste condizioni”, spiega all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito alla vicenda del servizio di medico di famiglia a pagamento, proposto in Veneto da un gruppo di sanità privato che fonda la sua proposta proprio sulla carenza dei medici convenzionati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Pnrr. Gimbe: “Rispettate scadenze europee ma troppi ritardi del Centro Sud su assistenza domiciliare”

Cartabellotta: “Ostacoli all’orizzonte: grave carenza infermieri, ruolo dei medici di famiglia e gap nord-sud”. E sul Ddl Calderoli: “Va in direzione opposta all’obiettivo del Pnrr di ridurre le diseguaglianze”.
“Nell’ambito delle attività del nostro Osservatorio sul Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – nel 2023 abbiamo avviato il monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della Missione Salute del PNRR, al fine di fornire un quadro oggettivo sui risultati raggiunti, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/01/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 29 gennaio 2024
Gallarate: Racconti e valori di Auser a Montecitorio

I volontari del giubbino giallo di Auser pronti a portare racconti e valori a Montecitorio.
Inclusione, intergenerazionalità, cittadinanza attiva a ogni età, ascolto e capacità di fare squadra, sono i valori promossi nel libro di Auser Gallarate dal titolo Quelli del giubbino giallo”, presentato alla città quasi un anno fa all’istituto Superiore Falcone e che il 30 gennaio arriverà fino a Roma, alla Camera dei Deputati.
A parlarne l’autrice, Sara Bordoni, responsabile della comunicazione di Auser Lombardia, giornalista e che mette al centro le persone protagoniste del servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato da Auser Gallarate.

Leggi: Rete 55, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Calabria. Petizione SUNIA-CGILin difesa del diritto alla casa, firma anche il PD reggino

Presso la Federazione del Partito Democratico di Reggio Calabria si sono incontrati, per discutere sui contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare, proposta dal SUNIA nazionale con il sostegno della Cgil, la Segretaria del PD reggino Valeria Bonforte, il Segretario Metropolitano Antonio Morabito e il Segretario Generale del SUNIA-CGIL Calabria, Francesco Alì. Presenti all’incontro, oltre ad alcuni cittadini, anche il capogruppo del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Sera e l’Assessore Lucia Anita Nucera.
La Segretaria cittadina ha sottolineato quanto sia “Importante garantire a tutti i cittadini il diritto ad una casa e ad una abitazione dignitosa e sicura. Purtroppo, però, i recenti tagli alle forme di sostegno sociale messe in campo negli anni precedenti non faranno altro che rendere più povero chi è già in situazione di disagio.

Leggi: Sunia, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Palermo. Residenza agli occupanti, una vittoria del SUNIA. “Un traguardo importante. Ora si abroghi tutto l’articolo 5”. Apprezzamento al sindaco e all’assessora Tirrito

“Un traguardo importante, perseguito da anni dal SUNIA e spesso in solitudine”.
Così il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish commenta la determina del sindaco Lagalla che consente la concessione in deroga dell’iscrizione anagrafica alle famiglie in stato di disagio che vivono in case occupate.
“Si tratta di famiglie che, per l’assenza di risposte istituzionali al bisogno abitativo, si sono viste costrette a recuperare immobili lasciati all’abbandono e al degrado e a adibirli ad abitazione propria e dei figli – aggiunge Darwish – Abbiamo da sempre sostenuto la necessità di applicare la normativa del Piano Casa Renzi-Lupi che (al comma 1 quater dell’articolo 5) prevede, in deroga, la possibilità che il sindaco possa concedere l’iscrizione anagrafica alla famiglie disagiate e con persone fragili a carico, che è il fondamento della attuale determinazione adottata da Lagalla.

Leggi: Sunia, 29/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
Asti senza garante degli anziani: “Trascurati i diritti della terza età”

Due anni fa il sì unanime in Comune all’istituzione di un difensore degli over 65: la proposta è finita nell’oblio
Senza garante per gli anziani. Nella città dove più di un quarto della popolazione supera i 65 anni questa figura non c’è. Spulciando tra i dati dell’anagrafe, si scopre che 15 mila abitanti sono compresi nella fascia di età che va dai 70 e ai 79 anni e oltre 5 mila quelli che superano gli 80. Due anni fa era nata l’idea di creare un garante per gli anziani. La proposta era stata approvata all’unanimità a marzo 2022. Dopodiché il nulla. «Come esistono garanti per l’infanzia o per i detenuti – spiega Mariangela Cotto, ex assessora alle Politiche Sociali da cui era partita l’idea – sarebbe importante istituire una figura che preservi i diritti della terza età». Con il cambio di amministrazione la delibera non ha poi visto un seguito. Al centro dell’iniziativa il contrasto alla solitudine e all’isolamento sociale. «Il garante vuole promuovere l’ascolto e la partecipazione delle persone anziane alla vita sociale della comunità al fine di garantire una vita dignitosa» si legge sul sito del Comune. Ma al momento è solo un una bella proposta sulla carta.

Leggi: La Stampa, 26/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
In Veneto arriva il “Family Doc” ovvero il Medico di famiglia a pagamento

Lo si legge nel portale: “Si chiama Family Doc, ed è un servizio di medicina interna in regime privato, con un tocco di simpatia e calore familiare. Con noi, sentirsi a proprio agio è la norma, al costo di 50 euro”. Sindacati e Ordini dei medici veneti parlano di privatizzazione. I sindacati: “Dopo l’ingresso di soggetti privati all’interno degli ospedali ora il rischio è quello di aumentare la spesa a carico delle famiglie”. Fromceo Veneto: “Questo è il risultato dei mancati accordi nazionali e regionali”
Si chiama Family doc, ovvero il medico di famiglia a pagamento. E i sindacati ed il presidente Fromceo del Veneto, Francesco Noce, lo definiscono un dramma per la sanità pubblica. In entrambe le voci che si fanno sentire attraverso una nota per i sindacati e telefonicamente per il Presidente regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, “la sanità pubblica sta perdendo pezzi”, mentre questo nuovo servizio, a pagamento, si inserisce nel padovano proprio fra le crepe delle carenze di organico dei mmg

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
Programma FNA 2024 in Lombardia – Contributi al caregiver in declino

Regione Lombardia ha adottato il nuovo Programma operativo regionale FNA 2023 – esercizio 2024 a favore delle persone con gravissima disabilità e in condizioni di non autosufficienza che vivono presso il proprio domicilio (DGR n. 1669/2023). Il provvedimento, la cui piena attuazione è prevista per il 1° giugno 2024, sta suscitando un acceso dibattito per le importanti novità introdotte in adempimento del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024 (PNNA) che prevede la progressiva conversione dei sostegni offerti in forma di contributi al caregiver in servizi erogati in forma diretta.
Il provvedimento regionale è complesso e articolato: in questa sede presentiamo una sintesi dei principali contenuti, raccomandando la lettura integrale del testo per gli opportuni approfondimenti.

Leggi: Welforum, 26/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Gli anziani nell’era digitale. Inclusione e aiuto, le sfide del progetto ’Gioia+’

Bilancio positivo per il secondo anno di attività del progetto ‘Gioia+. La gioia di vivere luoghi digitali per potenziare legami’, dedicato agli anziani e alle persone a rischio esclusione, realizzato con il contributo di Fondazione Mps attraverso il bando ‘Riesco’ e promosso dall’Auser Dirio Ciani di Colle Val d’Elsa con Motus e Straligut teatro. Il bilancio vede all’attivo la realizzazione di 16 laboratori e gruppi di socializzazione grazie al coinvolgimento di 7 residenze sociosanitarie, 8 centri diurni per anziani, 4 eventi pubblici e la formazione di 120 volontari per la nuova figura professionale di ‘facilitatore digitale’.
Gli anziani, ad esempio, hanno imparato a fare uso di un’app facilitata per tenersi in contatto online e, in collaborazione con la Società della salute senese, sono stati potenziati i gruppi di socializzazione on line. Sono stati inclusi in questa attività anche soggetti fragili, a rischio esclusione sociale, individuati dai servizi sociali.

Leggi: La Nazione, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Palermo. Sanatoria per case confiscate, al Sunia assistenza per compilazione e invio delle istanze. Darwish: “Diverse centinaia le famiglie che hanno dovuto recuperare alloggi lasciati al degrado per mancanza di risposte dalle istituzioni”

Presso il SUNIA, in via Tenente Giovanni Ingrao, sarà fornita assistenza per la compilazione e invio delle istanze di sanatoria per le occupazioni abusive degli immobili confiscati alla mafia.
“Sono diverse centinaia le famiglie che occupano case confiscate alla mafia, vista l’assenza di offerta, di risposte e di attenzione da parte delle istituzioni pubbliche – dichiara Zaher Darwish, segretario del SUNIA Palermo – Famiglie che hanno dovuto fare la scelta di recuperare immobili quasi sempre lasciati all’abbandono e al degrado. Come tutte le sanatorie, anche questa denota l’assenza di un progetto concreto da parte delle istituzioni per affrontare il tema abitativo a Palermo come in Sicilia”.

Leggi: Sunia, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Senza dimora. “Dove andare per…”, a Milano esce la guida con le informazioni per chi vive in strada

Distribuito gratuitamente, il libretto è realizzato da Avvocato di strada in collaborazione con Linklaters, Digital360, CityAngels e Chiesa Valdese, patrocinato del Comune di Milano. La guida contiene le informazioni su tutti i servizi utili per le persone che vivono in strada: trovare una coperta, un pasto caldo, un riparo, medicine, dove potersi lavare e vestire, dove ricevere aiuto in caso di emergenza…
Dove andare a Milano per trovare una coperta, un pasto caldo, un riparo, delle medicine, dove potersi lavare e vestire, dove ricevere aiuto in caso di emergenza, ascolto e orientamento, dove ricevere assistenza legale e patrocinio gratuito, dove cercare lavoro, dove ottenere una residenza fittizia per avere accesso ai servizi di welfare e di cittadinanza. Tutte queste informazioni sono contenute in “Dove andare per…”, la guida di Milano per le persone senza dimora, realizzata da Avvocato di strada, l’associazione che offre tutela legale gratuita alle persone che vivono in strada, in collaborazione e con il sostegno di Linklaters, DIGITAL360, CityAngels, con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese e il patrocinio del Comune di Milano.

Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Carrara, nominata in Comune la Consulta Anziani per il diritto alla longevità

La nuova consulta Anziani per il diritto alla longevità del Comune si è insediata nei giorni scorsi, con una deliberazione del consiglio comunale che ha votato il provvedimento. Nel corso della prima seduta la consulta ha nominato presidente Fabrizio Rocca, rappresentante dello Spi-Cgil provinciale, l’organizzazione della Camera del lavoro per i pensionati, mentre Laura Menconi, attiva presidente di Ada Carrara-Fosdinovo sarà la vicepresidente. Silvio Ramagini di Auser Carrara aps e Dianora Della Buona di Fnp Cisl Toscana Nord saranno infine membri esecutivi del nuovo organismo. Della consulta faranno parte anche la sindaca Serena Arrighi o un suo delegato, i consiglieri Hicham Koudsi in rappresentanza della maggioranza consiliare e Filippo Mirabella per la minoranza e ancora Mauro Bartolini di Uil pensionati Massa Carrara, Enrico Silvio Maestrelli di Sportpertutti e solidarietà Massa Carrara Aps.

Leggi: Auser, 24/01/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Auser, il terzo settore al fianco degli anziani – di Fulvia Colombini

Nel Terzo Settore sono in atto cambiamenti veloci e importanti che richiedono alle Associazioni, come Auser, una rinnovata spinta organizzativa, la capacità di strutturare le attività in modo sistemico, la necessità di trovare finanziamenti duraturi nel tempo. L’Associazione, che ho l’onore di dirigere a livello regionale, opera a 360 gradi e svolge attività di aiuto alla persona, così necessarie soprattutto per i cambiamenti demografici in atto, attività di promozione sociale volte all’invecchiamento attivo e in salute, che possiamo ben inquadrare nell’alveo della prevenzione delle malattie e del decadimento cognitivo e attività di volontariato civico rivolte direttamente alla comunità, tra le quali si distinguono la cura del territorio, la conservazione e ampliamento del verde pubblico fruibile e la lotta al cambiamento climatico.

Leggi: Il Riformista


Quanto vale l’economia sociale in Italia? – di Matteo Riva e Sabina Pignataro

Le 450mila organizzazioni (cooperative, associazioni, fondazioni e altre non profit) del comparto rappresentano l’8,8% delle imprese, più dell’industria manifatturiera ed insieme impiegano 1,9 milioni di addetti, lo stesso numero di occupati dell’intera filiera metalmeccanica italiana. Con un valore aggiunto complessivo di quasi 89 miliardi di euro
Quanto vale oggi l’economia sociale in Italia? Qual è il suo contributo in temini economici ed occupazionali? Sono questi gli interrogativi da cui siamo partiti nel realizzare questa inchiesta che ha l’obiettivo di fornire un quadro che sia il più completo possibile di questo comparto, ritenuto ormai un pilastro delle future politiche – non solo sociali ma anche economiche. Soprattutto alla luce del crescente interesse in sede comunitaria per il loro apporto alla costruzione di un modello di sviluppo più sostenibile, equo e inclusivo.

Leggi: Vita


Sanità e Lea: la lezione da imparare prima di fare l’autonomia differenziata

Il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata mette i Livelli essenziali delle prestazioni a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini. Per Maurizio Motta, dell’Istituto per la ricerca sociale, questo correttivo per essere efficace deve far tesoro delle criticità dei livelli essenziali di assistenza in sanità – di Rossana Certini
Il Ddl Calderoli porterà a un’Italia più autonoma ma unita. Tuttavia dopo l’approvazione del Ddl Calderoli, passato in prima lettura al Senato lo scorso 23 gennaio, non sono pochi i timori che l’autonomia differenziata possa generare disparità tra gli italiani solo perché residenti in un luogo piuttosto che in un altro.
«Che dei rischi di diseguaglianza possono verificarsi, credo ne abbia consapevolezza anche il Governo», spiega Maurizio Motta, docente a contratto presso della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, già dirigente dei servizi sociali del Comune di Torino e collaboratore dell’Istituto per la ricerca sociale, «infatti definisce i Livelli essenziali delle prestazioni-Lep come quadro normativo che assicurare un livello minimo di interventi in ogni regione. Un correttivo alla possibilità che si generino disparità».

Leggi: Vita


Giacomo Possamai, il sindaco under 35 che mette gli anziani al primo posto

Sul suo tavolo quattro priorità oltre a quella degli over 65: ambiente, rigenerazione urbana, alta velocità, politiche abitative. Dialogo con il giovane sindaco di Vicenza che è stato volontario nella campagna elettorale di Barack Obama -di Gabriella Debora Giorgione
Impegno, servizio, ma soprattutto una passione: la politica. Nei gruppi giovanili del Partito democratico fin da ragazzino e poi, da segretario provinciale dei giovani democratici, le corse per partecipare a riunioni, dibattiti ed iniziative con la vecchia Panda della nonna. Un percorso a tappe, quello del sindaco vicentino che, a 33 anni, sostenuto da un campo largo a trazione civica e senza 5Stelle, ha tenuto lontani i leader nazionali del Pd dalla sua campagna elettorale. Allievo di Enrico Letta e figlio di Paolo, giornalista, Giacomo Possamai ha rifiutato una candidatura sicura alla Camera per prendersi cura della sua città. «Abbiamo fatto una cosa incredibile», dice mentre cominciamo l’intervista che apre il nuovo format di VITA (“Le città dei giovani sindaci”).

Leggi: Vita


Interventi per gli anziani non autosufficienti

Quali risorse pubbliche per i beneficiari delle varie regioni? Una sintesi dell’impatto dell’azione dei diversi livelli di governo
Una comparazione dei sistemi regionali per la LTC anziani a partire dalla spesa dedicata a questo target. Quali territori dipendono maggiormente dagli interventi di carattere centrale? Quali invece presentano investimenti importanti da parte delle sanità regionali e da parte dei comuni/ambiti? Quale rapporto tra sanità e sociale nei vari territori? Quale effetto si produce nell’insieme? Cosa significano queste evidenze per la riforma dell’assistenza agli anziani in corso di definizione?
Premessa
La questione delle risorse per l’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata oggetto di un’analisi appena pubblicata nell’ambito del “Rapporto sulla finanza territoriale”, il volume che annualmente raccoglie i contributi delle Agenzie di Ricerca Regionali sul tema (La finanza territoriale (Rapporto 2023) – Rubbettino editore e La Finanza Territoriale – Rapporto 2023 – Agenzia Umbria Ricerche)

Leggi: Welforum


IA. Ocse: “Può ridurre oneri amministrativi in sanità fino al 30%”

L’intelligenza artificiale avrà un impatto profondo sui sistemi sanitari, trasformando l’assistenza sanitaria, la sanità pubblica e la ricerca. Se utilizzato in maniera responsabile, questo strumento può accelerare gli sforzi affinché i sistemi sanitari siano più resilienti, sostenibili, equi e incentrati sulla persona. E’ quanto si sottolinea in un nuovo documento Ocse che fornisce una panoramica del contesto e dello stato attuale dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, prospettive su opportunità, rischi e ostacoli al successo.
Sebbene l’IA presenti rischi significativi, questi possono essere gestiti in modo efficace con linee guida e azioni chiare verso quella che è conosciuta come “AI responsabile”, che è affidabile, etica e minimizza i rischi nel rispetto dei diritti umani e dei valori democratici. La sanità è ben posizionata per adottare l’intelligenza artificiale grazie alla sua esperienza con la valutazione gestionale ed economica del rapporto costo-efficacia (ad esempio valutazioni delle tecnologie sanitarie) e monitoraggio dei risultati, della sicurezza e della qualità (ad esempio sorveglianza dei farmaci post-commercializzazione

Leggi: Popsci


SEGNALAZIONI:

Contributo a fondo perduto superbonus: le istruzioni per la restituzione

L’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per la restituzione dei contributi a fondo perduto per il superbonus, per la regolarizzazione della situazione in caso di somme non spettanti. Si dovrà utilizzare il modello F24 ELIDE, inserendo gli appositi codici tributo. Oltre all’importo ricevuto si devono versare interessi e sanzioni
Chi ha ottenuto indebitamente il contributo a fondo perduto per “coprire” la riduzione del superbonus nel 2023 può regolarizzare la propria situazione.
Con la risoluzione numero 9 di oggi, 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate istituisce i codici tributo per la restituzione delle somme di cui articolo 9, comma 3, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, ovvero il decreto Aiuti quater.
Il contributo è stato previsto per i contribuenti con redditi fino a 15.000 euro, che hanno sostenuto spese che rientrano nel superbonus al 90 per cento.
Chi ha ottenuto le somme in maniera indebita potrà provvedere alla restituzione spontanea con modello F24 ELIDE, versando anche gli interessi e le sanzioni.

Leggi: Informazione Fiscale


Anziani in RSA e case di riposo: occhio al cambio di residenza, nuova legge durissima – di Marina Nardone

Attenzione al cambio di residenza nel momento in cui si sceglie di trasferire un anziano in una casa di riposo o in RSA.
Durante gli ultimi anni, è aumentato sempre di più il numero di anziani all’interno di case di riposo e RSA. Questo è ciò che è accaduto soprattutto a seguito della pandemia. Infatti, tra il 2017 e il 2022, i soggetti presenti nelle RSA e che hanno più di 65 anni hanno visto un incremento da 296.000 a 362.000.
Come funziona il cambio residenza in una casa di riposo
È necessario cambiare residenza se si vive in una casa di riposo? – arabonormannaunesco.it
In particolar modo, nel 2022, si è registrato un aumento del 2,5% di anziani che hanno più di 65 anni e un aumento del 4,6% di anziani che hanno più di 75 anni e che hanno avuto anche un solo ricovero in RSA. Una domanda che molti si pongono riguarda la residenza di queste persone. Gli anziani che vivono in case di riposo o in RSA la devono trasferire? Scopriamo insieme qual è la risposta.

Leggi: Normanna News


 

 

 

NEWS:

martedì 23 gennaio 2024
Legge delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane – (di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA)

Durante tutto l’anno appena trascorso ne abbiamo parlato molto, e abbiamo incontrato più volte il Presidente delle Commissione istituita presso il Ministero della salute mons. Vincenzo Paglia. Parlo della Legge 33/23, delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Un testo ben fatto che ha raccolto le proposte di circa 60 associazioni raggruppate sotto il cartello del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”. Un testo votato in Parlamento quasi alla unanimità nel marzo 2023.
Tutto bene? Non proprio. Per partire davvero e cominciare ad essere da subito operativa la Commissione ministeriale aveva previsto un investimento iniziale di almeno 1,3 miliardi di euro, come prima trance di un costo complessivo a regime tra i 5 e 7 miliardi. La Legge di Bilancio approvata gli ultimi giorni di dicembre purtroppo non ha previsto alcunché lasciando intendere che l’avvio della riforma sarebbe stato rinviato al 2025, e – nota personale – fare la fine della tante riforme approvate in questi decenni e mai “messe a terra”.

Leggi: Anla, 23/01/2024


lunedì 22 gennaio 2024
La strage invisibile, 415 persone senza dimora decedute in strada nel 2023

Rispetto al 2022 ci sono stati 16 decessi in più. È l’inverno la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato. I dati nel nuovo report dell’Osservatorio fio.PSD. La presidente Avonto: “Il costante incremento di questa cifra deve portare a un cambiamento politico e culturale”
Nel corso del 2023 sono morte 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022. A darne notizia è il nuovo report “La strage invisibile” dell’Osservatorio fio.PSD pubblicato oggi e dedicato alle persone decedute in solitudine, disperazione e abbandono. “Dai dati del 2023 emerge che lo scorso anno i mesi invernali hanno rappresentato la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato – si legge in una nota della fio.PSD -. In questo periodo dell’anno, infatti, i decessi sono stati considerevolmente più frequenti, arrivando a coinvolgere oltre 130 persone. Sebbene l’inverno rappresenti il periodo dell’anno più drammatico, in cui anche i riflettori dei media si accendono per riportare i casi di cronaca più eclatanti, è doveroso mettere in luce che, come mostra il grafico seguente, la “strage invisibile” si alimenta mese dopo mese durante tutto l’anno”.

Leggi: Redattore Sociale, 22/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Luci e ombre delle strutture in cui vivono 356mila anziani e fragili

Dove va ad abitare chi non può più stare a casa sua? Anziani, persone con disabilità, donne vittime di violenza, pazienti psichiatrici… L’analisi delle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie d’Italia dice che tre ospiti su quattro sono over65 e che una struttura su 10 ha ancora più di 80 posti letto. Il commento ai dati Istat della ricercatrice Alessandra Battisti e di Luca Degani, presidente Uneba Lombardia
«Quando vado a trovare Michka, osservo le altre residenti: quelle vecchissime, quelle mediamente vecchie, quelle non tanto vecchie, e a volte vorrei chiedere; qualcuno vi accarezza ancora? Qualcuno vi abbraccia? Da quanto tempo un’altra pelle non viene a contatto con la vostra? Quando mi immagino da vecchia, proprio vecchia, quando tento di proiettarmi fra quaranta o cinquant’anni, a sembrarmi più dolorosa, più terribile è ’l’idea che non mi tocchi più nessuno». Questo brano è tratto dal romanzo Le gratitudini, della francese Delphine De Vigan. Racconta in maniera bellissima la vita in una residenza per anziani. Dare casa alla fragilità: è questo il senso dei servizi residenziali. Perché a volte la casa non basta più ad accoglierci e a proteggerci. Vale per gli anziani non autosufficienti, per le donne vittime di violenza che vogliono ricominciare, per i ragazzini migranti soli…

Leggi: Vita, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Da deposito rurale ad abitazione: gli interventi per cambiare la destinazione d’uso richiedono il permesso di costruire

Non si può trasformare in abitazione, con tanto di cucina, bagno e altri interventi tutti tesi a imprimere una destinazione abitativa, un ex deposito agricolo senza richiedere ed ottenere il permesso di costruire.
Se si effettuano numerosi interventi edilizi, quasi tutti univocamente finalizzati ad imprimere una destinazione abitativa all’originario deposito rurale, si tratta di un cambio di destinazione d’uso con opere che, per essere assentito, necessita del permesso di costruire.
Lo ha chiarito il Consiglio di Stato nella sentenza 440/2024 dello scorso 12 gennaio, che si occupa del ricorso contro l’ordinanza di demolizione di un comune – confermata dal TAR – inerente un manufatto, regolarmente edificato in base ad una concessione edilizia ottenuta dalla parte appellante, sul quale venivano effettuati significativi interventi, non assentiti, che erano anche in contrasto con le norme di attuazione del PRG che, in detta area, prevedevano, all’art.67 Nta una zona di pianura bonificata, in assenza di deposito sismico, dunque anche in contrasto con l’art.94 del Testo Unico Edilizia.

Leggi: Ingenio, 19/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
Legge sui caregiver, ecco chi c’è nel Tavolo tecnico

Insediato il Tavolo tecnico che contribuirà a individuare platea e ruolo del caregiver familiare, riconoscendone finalmente la figura in una legge nazionale. I lavori dureranno sei mesi – Di Sara De Carli
Si è insediato ieri al ministero per le Disabilità il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.
Nei prossimi sei mesi il Tavolo lavorerà per formulare delle proposte su cui si baserà un prossimo disegno di legge per il riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, individuare e quantificare la platea dei beneficiari di una legge sui caregiver familiari, individuare il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità. Una legge molto attesa, di cui più volte nelle passate legislature si è discusso in Parlamento, senza mai arrivare alla meta. Il tema caregiver – oggi nell’occhio del ciclone in Lombardia per via dei tagli al contributo monetario, con una quota parte delle risorse spostate sull’assistenza diretta – era stato stralciato anche dalla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti per dedicarvi una legge ad hoc.

Leggi: Vita, 18/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
Non Autosufficienza, milioni di persone e di famiglie non possono più aspettare: ora la legge va attuata

A fine gennaio scade il termine per la presentazione dei decreti legislativi che devono attuare principi e obbiettivi della legge 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Una riforma prevista dal PNRR, frutto di una lunga mobilitazione del sindacato confederale e dei pensionati, e approvata a marzo 2023 all’unanimità dal parlamento.
Rappresentando milioni di persone anziane chiediamo un confronto approfondito con il Governo sui vari decreti, che devono essere emanati in tempi brevi, per dare finalmente vita ad una legge a sostegno di milioni di per persone spesso fragili e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente, spesso da sole, grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione.

Leggi: Spi-Cgil, 18/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Insediato il Tavolo tecnico per una Legge Statale sui caregiver familiari

Nell’ottobre scorso vi era stata la firma del Decreto, ora, come informano dal Ministero per le Disabilità, è arrivato il concreto insediamento del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, che protrarrà i propri lavori per sei mesi, allo scopo appunto di formulare proposte ai fini dell’elaborazione di un Disegno di Legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, oltreché individuando il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità
Nell’ottobre scorso, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, vi era stata la firma del Decreto, ora, come informano dal Ministero per le Disabilità, è arrivato il concreto insediamento del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito da Alessandra Locatelli e Marina Calderone, ministre rispettivamente per le Disabilità e del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Leggi: Superando, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Barriere architettoniche: ecco quante ne ha abbattute l’ecobonus 110%

Le regioni in cui nel 2022 sono stati realizzati più interventi sono la Lombardia (406), seguita da Piemonte (327) e Puglia (317). Fanalino di coda la Valle d’Aosta (7), preceduta da Basilicata (40) e Friuli Venezia Giulia (38) – di Francesco Dente
Nel 2022 sono sestuplicati gli investimenti sostenuti dal Super-ecobonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei palazzi e nelle villette. È quanto emerge dal recente Rapporto annuale 2023 sulle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili pubblicato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
La finanziaria 2021 ha dato la possibilità di ammettere tra gli interventi “trainati” dalle opere di efficientamento energetico, il cosiddetto “110%”, anche i lavori per rendere più accessibili condomini, edifici monofamiliari e unità immobiliari indipendenti (una opportunità che è stata estesa anche agli interventi antisismici, il cosiddetto Super-sisma bonus). In pratica, tanto chi coibenta gli immobili quanto chi ne migliora la sicurezza statica può far rientrare la rimozione delle barriere fra i costi compresi nello sconto fiscale al 110%. Ebbene, nell’ultimo anno preso in esame, il costo dei lavori finanziati per eliminare gli ostacoli con il solo Super-ecobonus è passato da 92 a 585 milioni di euro. In complesso, i cantieri interessati sono stati 3.253. Una goccia, certo, nel mare dei 352mila cantieri allestiti in totale (per un investimento di 67 miliardi). Numeri tuttavia in forte crescita se si considera che i cantieri per i lavori di miglioramento energetico sono triplicate rispetto ai 1.088 del 2021.

Leggi: Vita, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Circa un terzo degli italiani ha rinunciato ad acquistare casa o cambiare lavoro

Rapporto Coop 2023: in un Paese in pausa, minacciato da conflitti mondiali, cambiamenti climatici e instabilità economica, il nuovo anno sarà all’insegna di serenità e accettazione. Ma si abbandonano progetti futuri e speranza. 17/1/24 –di Monica Sozzi
Salute e benessere e consumo alimentare domestico sono le due voci di spesa su cui gli italiani immaginano di spendere di più nel 2024. Un’intenzione che rispecchia una realtà in cui la popolazione, consapevole dell’erosione dei propri risparmi a causa dell’inflazione e che per l’aumento dei salari bisogna ancora aspettare, si adegua a una quotidianità a basso costo, una strategia necessaria per la maggioranza delle cittadine e dei cittadini.
Queste le prospettive e le aspettative degli italiani per il 2024 delineate dal “Rapporto Coop 2023 – Winter Edition: tra resilienza e sfide del futuro in Italia”, che descrive il complesso panorama nazionale in un contesto globale di incertezza. Il report di gennaio si basa sull’analisi dei dati relativi a consumi e stili di vita degli italiani al dicembre scorso.

Leggi: Asvis, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Presentato l’innovativo “Piano casa” per rivitalizzare l’edilizia sociale in Italia

Riordinare e semplificare la normativa e definire modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica, questo è l’obiettivo principale a cui mira il nuovo progetto.
Questo piano si inserisce in un contesto di crescente necessità di abitazioni accessibili e di qualità, specialmente nelle aree urbane densamente popolate e nelle grandi città.
L’obiettivo
Il progetto ha l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa e di migliorare la qualità del patrimonio immobiliare pubblico, proponendo soluzioni abitative più accessibili per le fasce medio-basse della popolazione, inclusi studenti, lavoratori fuori sede e famiglie in condizioni disagiate.
La sua realizzazione richiederà un impegno costante e una collaborazione efficace tra diversi attori del settore.

Leggi: Immobiliare, 17/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Ci risiamo: il “vizietto” del Ministro Salvini si ripete! Esclusi di nuovo dalla discussione sul Piano Casa i rappresentanti dei sindacati inquilini

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
È con grande preoccupazione che constatiamo come il Ministro Salvini abbia nuovamente e deliberatamente escluso nella riunione sul “PIANO CASA” di oggi, 16 gennaio, le rappresentanze degli inquilini.
Questa decisione, palesemente non giustificabile, non solo mina il principio fondamentale della rappresentanza, ma alimenta una disparità evidente nell’ascolto e nella considerazione delle diverse prospettive che compongono il tessuto sociale del nostro Paese.
E’ fondamentale che il Governo dimostri imparzialità e sensibilità verso tutte le componenti della società: l’invito al dialogo non può essere selettivo!

Leggi: Sunia, 16/01/2024


DALLE REGIONI:

venerdì 19 gennaio 2024
Piano socio sanitario della Lombardia. Bertolaso illustra il programma in Commissione Salute

“I problemi li conosciamo bene, li stiamo affrontando e, ne sono convinto, li risolveremo”, ha detto l’assessore. Tra le azioni da mettere in campo, la prevenzione primaria e secondaria; la cura, riabilitazione e assistenza; lo sviluppo dei servizi sociosanitari per gli anziani, le persone con disabilità e a con disturbi mentali. Un altro dossier del Pssr riguarda una migliore accessibilità ai servizi, la riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento del processo di presa in carico. SLIDE
A due mesi di distanza dalla presentazione a porte chiuse agli stakeholder, l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha illustrato ieri alle Commissioni Sanità e Sostenibilità Sociale del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2027.
“Individuare una prospettiva sui prossimi 20 anni – le parole di Guido Bertolaso rilanciate in una nota della Regione – è il vero problema, non solo della Regione ma di tutto il Paese. Sappiamo che ci sarà un continuo e progressivo invecchiamento della popolazione e dobbiamo fare in modo che le persone abbiano il minor numero di problemi sanitari possibile.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Tagli ai caregiver in Lombardia: i Comuni ammettono che i servizi non sono pronti

Nove assessori di altrettanti capoluoghi lombardi scrivono all’assessora regionale Lucchini e alla ministra Calderone: «Questa applicazione, nei tempi e nelle modalità previste, pone criticità non solo ai caregiver e alla persona non autosufficiente ma anche ai servizi». La loro richiesta? Più risorse nazionali, per implementare la rete dei servizi e mantenere le prestazioni economiche – di Sara De Carli
Nove assessori di altrettanti capoluoghi lombardi hanno inviato ieri una lettera alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Elvira Calderone e all’assessoraaalla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini, per esprimere le loro preoccupazioni rispetto al programma operativo regionale per l’utilizzo del Fondo per la Non Autosufficienza.

Leggi: Vita, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Lite sulle case popolari: cosa sta succedendo a Ferrara

I nuovi parametri per l’assegnazione, il botta e risposta tra il sindaco Fabbri e l’arcivescovo Perego: perché si litiga
Una delibera sulle case popolari della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, datata 18 dicembre, ha scatenato un po’ di polemiche, soprattutto tra le file del centrodestra, e un acceso botta e risposta tra il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e il vescovo Gian Carlo Perego.
La Regione Emilia-Romagna ha deciso di rivedere i parametri per le assegnazioni delle case popolari e in particolare quello legato alla residenzialità storica, che garantisce un punteggio alto a chi vive da più tempo sul territorio.
Due i punti cardine della revisione regionale: il requisito della residenza o dell’attività lavorativa da almeno tre anni in Emilia-Romagna, che resta come requisito di accesso, ma che non potrà essere valutato due volte come fonte di punteggio aggiuntivo in graduatoria. E l’obbligo per i Comuni di attuare una ripartizione ponderata dei diversi indicatori utilizzati nelle graduatorie, per evitare che localmente un requisito specifico possa avere un valore preponderante.

Leggi: Il Resto del Carlino, 19/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
“Rette ancora troppo alte in RSA”, i sindacati scrivono alla Regione Marche

Le rette delle rsa delle Marche sono troppo alte, anche a causa di “aggiunte dovute alla prestazioni aggiuntive”, e devono essere ridotte. Lo dicono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil confederali e dei pensionati in una lunga lettera aperta al presidente della Regione
Le rette delle rsa delle Marche sono troppo alte, anche a causa di “aggiunte dovute alla prestazioni aggiuntive”, e devono essere ridotte. Lo dicono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil confederali e dei pensionati in una lunga lettera aperta al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini il direttore del Dipartimento regionale Sanità Antonio Draisci e al presidente della IV commissione consiliare Nicola Baiocchi, nella quale si mettono in fila le problematiche del settore. Se, infatti, le sigle giudicano positivamente che la Regione abbia aumentato la quota di compartecipazione per le rette, ci sono diverse altre cose che non vanno giù alle sigle. A cominciare dal fatto che, a parole la Regione le coinvolge, ma poi “decide ed agisce in maniera del tutto unilaterale, attraverso accordi diretti e separati con gli enti gestori, accuratamente evitando un tavolo congiunto con gestori e sindacati ed impedendo così soluzioni che tengano conto anche della situazione degli utenti fragili”.

Leggi: Redattore Sociale, 18/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
SMS, il progetto di Fondazione con il Sud che in Basilicata sta cambiando la vita di molte persone anziane

Cinque auto nuove di zecca saranno a disposizione degli anziani, soprattutto quelli soli e più fragili, che vivono nelle aree interne del sud della Basilicata, la Val d’Agri, il Marmo Melandro, l’area Metropolitana di Potenza, il Vulture. Zone bellissime dal punto di vista storico e paesaggistico ma quasi del tutto prive di collegamenti e con ospedali e servizi essenziali lontani e difficili da raggiungere. Zone dove fare una visita, affrontare un ciclo di cure o semplicemente incontrare le persone, diventa una fatica immane per l’assenza del trasporto pubblico.
Il cuore del progetto SMS Sostenibilità Mobilità Sociale, sostenuto da Fondazione con il Sud, Auser Rivello capofila, interviene proprio per affrontare il problema della mobilità e del rischio isolamento che tante ricadute ha sulla qualità della vita delle persone.

Leggi: Auser, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
“Io mi piaccio…una sfida alla longevità”: la rassegna di incontri del Coordinamento donne Spi-Cgil Imola e Auser Imola

Riprende anche quest’anno la rassegna di incontri organizzata dal Coordinamento donne Spi-Cgil di Imola, in collaborazione con Auser Imola, per continuare a sensibilizzare su alcune tematiche della terza età che possono generare dubbi ed ansie. Tre le iniziative pubbliche previste, che si svolgeranno tutte alle ore 16, al Centro Sociale Tiro a Segno a Imola (via Tiro a Segno 2). Venerdì 19 gennaio, il primo incontro dedicato all’approfondimento di uno dei temi più sensibili di questa fase della vita, dal titolo “Aiuto, non avrò la demenza? Continuare a camminare sfidando le paure ed i pregiudizi dell’età”. Venerdì 26 gennaio il secondo appuntamento nel quale si tratterà del passaggio che accompagna l’avvicinarsi dell’età anziana e l’anzianità stessa, con le inevitabili separazioni e trasformazioni che tale condizione comporta, i titolo dell’incontro è infati “Continuare a camminare vivendo il dolore delle separazioni”.

Leggi: Auser, 17/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Calabria. Continuano le adesioni alla petizione Sunia-Cgil in difesa del diritto alla casa. Firma anche il Sindaco di Roccaforte del Greco, Mimmo Penna

Anche Mimmo Penna, Sindaco di Roccaforte del Greco, Municipio della città metropolitana di Reggio Calabria, ha firmato la petizione del Sunia-Cgil, in difesa del diritto alla casa, nel corso di un incontro con Francesco Alì, Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria e Vittorio De Lorenzo, componente del direttivo regionale del sindacato che tutela gli inquilini.
La petizione sta registrando il sostegno di cittadini e rappresentanti delle Istituzioni in risposta all’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa. Ad illustrarne i contenuti il Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria che ha voluto sottolineare “Il violento impatto dell’inflazione e l’aumento dei costi della vita e dell’abitare che hanno aggravato il disagio sociale, coinvolgendo un numero sempre più elevato di famiglie in difficoltà”. Così, “Per la casa, che continua ad essere un’emergenza sottovalutata dal Governo, occorrono interventi strutturali per riqualificare il patrimonio e rilanciare il mercato della locazione a canoni sostenibili. Le famiglie, gli studenti, i lavoratori fuori sede, i giovani, i pensionati, i migranti, da anni attendono risposte per avere un luogo sicuro in cui vivere e costruire il futuro”.

Leggi: Sunia, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Case popolari, 1.700 quelle sfitte in Liguria. E Scajola chiede a Salvini il ripristino del fondo affitti e investimenti sui territori

L’assessore è intervenuto al tavolo nazionale convocato dal ministro delle infrastrutture: “Serve un piano nazionale sulla casa e si recuperi il fondo per le morosità incolpevoli altrimenti avremo più richieste”
In Liguria ci sono 1.753 case popolari sfitte. La maggior parte, oltre un migliaio, si concentrano nell’area metropolitana di Genova, circa 400 nel savonese, 200 nello spezzino e 40 nell’imperiese. Sono i dati forniti dall’assessore all’urbanistica della Regione Liguria, Marco Scajola, rispondendo in aula a un’interrogazione della consigliera della lista Sansa, Selena Candia. Scajola ha ricordato che dal 2015 al 2023 la regione ha investito circa cento milioni per la riqualificazione di tremila alloggi di edilizia residenziale pubblica e che l’obiettivo fino al 2025 è di recuperare altri cento milioni per sistemare quattromila nuovi appartamenti. Al momento sono attivi circa 500 cantieri.

Leggi: Il Secolo XIX, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Case popolari e polemiche in Emilia Romagna, Lori: “Ora criteri più giusti, balsa falsità”

“Il requisito della storicità della residenza non è stato cancellato”. L’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative ha risposto a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica
Resta acceso il dibattito sull’assegnazione delle case popolari in Emiilia Romagna, che si è trasformato in un vero e proprio scontro, in primis tra Regione e comune di Ferrara, quello da cui è partita la crociata. Poi la polemica si è allargata: nel mirino dei contestatori, in testa il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, c’è l’ormai noto criterio della residenzialità storica per l’assegnazione. A favore del provvedimento regionale si era schierato anche l’arcivescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, subito attaccato dal sindaco leghista: “Facile fare i critatevoli coi soldi e i beni degli altri”. L’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative, Barbara Lori, ha risposto oggi in Aula a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica.

Leggi: Il Resto del Carlino, 16/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Teleassistenza gratuita per anziani e soggetti fragili, via alla sperimentazione

Presentato dal sindaco Peracchini e l’assessore Brogi. Servizio di telesoccorso e telecompagnia. I criteri di priorità
Il Comune della Spezia avvia un servizio sperimentale di Teleassistenza (telesoccorso-telecontrollo).
È stato presentato dal sindaco Pierluigi Peracchini, dall’assessore alle Politiche Sociali Lorenzo Brogi, dal funzionario Area Fragilità Sociosanitaria Carlo Melani e Michela Flaborea, presidente della società Televita che si occuperà della gestione del servizio di teleassistenza. La società fornirà il software e l’hardware necessari per il monitoraggio degli anziani e le eventuali richieste di soccorso.
“Un’iniziativa rivolta agli anziani e ai più fragili della nostra comunità che rappresenta uno strumento in più per garantire loro benessere e sicurezza – dichiara Peracchini – . Si tratta di un servizio tempestivo e veloce, fornito da remoto tramite tecnologie di ultima generazione, che intende andare incontro alla solitudine dei nostri concittadini più vulnerabili, facendoli sentire più sicuri e indipendenti.

Leggi: La Nazione, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
“Fondo Non Autosufficienza”, pubblicato il nuovo Bando

Con Delibera n. 414 dello scorso 28 dicembre 2023, la Giunta regionale ha approvato il Programma regionale sulla Non Autosufficienza per il triennio 2022- 2024.
Da oggi e fino al prossimo 14 febbraio è possibile presentare istanza presso l’Ambito Territoriale Sociale di residenza per l’accesso ai servizi e agli interventi a valere sulla prima annualità del Programma regionale per la Non Autosufficienza 2022-2024. Possono presentare domanda i cittadini molisani con Isee sociosanitario di importo inferiore a € 50.000,00 elevato a € 65.000 nel caso di minori. La somma complessiva, per la prima annualità, di € 5.118.000,00 è così ripartita: • € 2.579.000,00 per le persone non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale; • € 10.000,00 per le persone non autosufficienti a basso bisogno assistenziale; • € 1.769.000,00 per persone con disabilità gravissime; • € 760.000,00 per persone con disabilità gravi. Le somme saranno incrementate nelle successive due annualità e saranno pari a € 5.204.000,00 e € 5.518.000,00. Si stima di raggiungere, sull’intero territorio regionale, una platea di almeno 430 anziani non autosufficienti con alto bisogno assistenziale e circa 300 persone under 65 anni con disabilità gravissima ai quali poter destinare l’assegno di cura del valore di 500 € mensili, teso a sostenere la domiciliarità oltre che il complesso e gravoso lavoro di cura dei familiari o caregiver.

Leggi: Termoli Online, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Case Popolari: “Donati e Caneschi due passi indietro”

La nota dell’assessore Monica Manneschi
“Vale la pena ricordare ai due consiglieri, quali sono i soggetti interessati e i ruoli di ciascuno nella gestione del patrimonio ERP e in particolare nelle scelte relative alla sua manutenzione. Arezzo Casa non è una società soggetta al controllo del Comune di Arezzo (che ha una quota del 33%) ed è affidataria di un contratto di servizio subordinato all’indirizzo, al controllo e alla verifica da parte della Conferenza dei Sindaci del LODE Aretino. Trattandosi poi di società “in house”, Arezzo Casa è sottoposta al controllo tramite il Comitato di Coordinamento tra i soci della società….

Leggi: La Nazione, 15/01/2024


IN AGENDA:

29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


30-01-2024 – Italia e Inghilterra presentano una ricerca sulla qualità della vita degli anziani fragili

“Polypharmacy and healthy ageing: shared challenges in Italy and UK” è il titolo della ricerca sugli anziani promossa dall’Ambasciata inglese a Roma e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore che verrà presentata il prossimo 30 gennaio presso la Residenza di Villa Wolkonsky, a partire dalle ore 10.00. Nel quadro del decennio 2021-2030 dedicato dalle Nazioni Unite all’Invecchiamento in salute, l’ambasciata britannica in Italia e l’Università Cattolica hanno voluto contribuire insieme al dibattito sull’invecchiamento della popolazione con un lavoro di ricerca mirato sulla qualità della vita degli anziani fragili che assumono diversi tipi di farmaci.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Il Pronto Intervento Sociale – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il terzo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato1” e delle “Dimissioni protette”.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi (non sempre omogenei) citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità

L’assistente sociale che opera nelle strutture residenziali per anziani è chiamato a svolgere un lavoro socio relazionale finalizzato a garantire, in integrazione con gli altri membri dell’équipe, la centralità di anziano e famiglia nei percorsi di cura e assistenza. A partire dal Quaderno del Gruppo Anziani dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, l’articolo presenta alcune peculiarità del lavoro svolto dagli assistenti sociali in questi servizi, nel loro “stare in relazione continua” con anziani, famiglie e operatori.
di Emanuela Bruna Elsa Cavagnini (assistente sociale, Residenze Anni Azzurri, Milano), Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano), Valentina Gualerzi (assistente sociale, RSA Virgilio Ferrari, Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I luoghi della cura online, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo, Carugate MI)
L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità
Nonostante la crescente attenzione verso i setting di cura domiciliari e verso la territorializzazione degli interventi, le strutture residenziali rimangono uno dei pilastri dell’assistenza alle persone anziane fragili, soprattutto laddove non è possibile garantire un’adeguata assistenza a domicilio; ma esse devono rispondere alla necessità di un’apertura più incisiva con il territorio e con le reti di prossimità, allo scopo di rafforzare la componente comunitaria e sociale del vivere in struttura residenziale. L’assistente sociale (AS), nell’équipe interdisciplinare, può supportare questi processi di interazione e reciprocità costruttiva e funzionale tra enti, tra interlocutori, tra persone, esprimendo appieno il proprio ruolo di promotore delle reti e valorizzando l’importanza del lavoro sociale relazionale e di comunità, anche in un contesto di cura residenziale.

Leggi: I Luoghi della Cura


Pronto il nuovo piano pandemico 24-28. I vaccini restano strumento di prevenzione più “efficace”. In caso di necessità “sì” a misure che potrebbero limitare le libertà. Le risorse ci saranno ma dovranno essere quantificate – di Giovanni Rodriquez

Ridurre gli effetti di una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria sulla salute della popolazione; consentire azioni appropriate e tempestive per il coordinamento a livello nazionale e locale delle emergenze; ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari; tutelare la salute degli operatori sanitari; informare, coinvolgere e responsabilizzare la comunità. Questi gli obiettivi che si prefigge il piano. Per raggiungerli si suggerisce, tra le altre cose, di rafforzare il personale sanitario. In fase di contenimento si prevede la possibilità di poter limitare le libertà individuali.
Il Governo insieme alle Regioni sono alle battute finale per la stesura del nuovo Piano pandemico 2024-2028. Il documento, sui cui si dovrà siglare l’accordo in sede di Conferenza Stato Regioni, è quasi pronto e Quotidiano Sanità è in grado di anticiparne la bozza. Il Piano, realizzato tenendo in considerazione le indicazioni pubblicate dall’OMS nel 2023 con il documento “Preparedness and Resilience for Emerging Threats Module 1: Planning for respiratory pathogen pandemics Version 1.0”, presenta alcune innovazioni rispetto al Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Contro Alzheimer speranze da cure anti-Parkinson, studio italiano

Campus Bio-Medico e Fondazione Santa Lucia, agire sui livelli di dopamina riduce i sintomi nelle prime fasi18 Gennaio 2024Contro Alzheimer speranze da cure anti-Parkinson, studio italiano
Milano – Regolare i livelli di dopamina potrebbe ridurre i sintomi nelle prime fasi della malattia di Alzheimer. Contrastare il ‘ladro della memoria’ con terapie già disponibili per il Parkinson è lo scenario che si apre grazie a uno studio condotto da università Campus Bio-Medico (Ucbm) e Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma. Su modelli sperimentali, gli scienziati hanno confermato che “la stimolazione dopaminergica è efficace nel ridurre l’ipereccitabilità dell’ippocampo, condizione alla base dell’insorgenza di epilessia e che può contribuire al progressivo danno cognitivo nella malattia di Alzheimer”.

Leggi: Il Giornale d’Italia


 

 

NEWS:

martedì 16 gennaio 2024
Se a pagare il welfare sono i lavoratori del sociale

Il giorno 26 gennaio a Milano VITA e il Comune del capoluogo lombardo organizzano un convegno intitolato “Lavoro sociale, lavoro povero?”. Per introdurlo riproponiamo per intero l’editoriale del che apre il numero del magazine di dicembre/gennaio – di Stefano Arduibi
L’osservatorio delle Povertà e Risorse della Caritas Emilia Romagna recentemente ha prodotto un report sull’andamento delle attività 2022 che registra, in una delle regioni più ricche d’Italia, un aumento del 20% delle persone e delle famiglie che si sono rivolte ai centri di ascolto: sono stati 27.949 in totale gli individui che hanno chiesto aiuto, (nel 2021 erano state 23.333). È cosa nota che nel nostro Paese il rischio di povertà ed esclusione sociale disegna una curva di crescita costante che ormai tocca il 24% della popolazione, tre punti in più della media europea, e al Sud raggiunge la soglia del 40%. L’esclusione sociale è un una zona grigia: nel concreto significa non poter più svolgere una normale vita di relazioni, non poter esercitare diritti essenziali come curarsi, istruire i propri figli e se stessi o godere di un’assistenza socio-sanitaria adeguata.

Leggi: Vita, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Bonus barriere architettoniche, le associazioni: “Anziani e disabili a rischio”

Nota congiunta di Anglat, Anmic, Cittadinanzattiva, Comitato Anti Discriminazioni, Cuore Nostro, Enil, Fand, Federcentri Aps, Fondazione Longevitas, Uildm, Unieda. Si teme una “discriminazione ingiustificata”
“L’articolo 3 del decreto 212, approvato dal Consiglio dei ministri venerdì 29 dicembre ed entrato in vigore il sabato seguente, modifica in modo sostanziale le norme relative alla detrazione fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche riducendo fortemente il numero dei potenziali beneficiari dello sconto in fattura del 75% e il processo per ottenere l’agevolazione fiscale diventa più complesso e costoso. Il Dl 212, infatti, esclude a priori dallo sconto in fattura tutte le abitazioni unifamiliari e le unità abitative site in edifici plurifamiliari. Chi vive in queste tipologie di abitazione (circa il 40% delle famiglie italiane) potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura solo se in grado di dimostrare di occupare l’unità abitativa a titolo di abitazione principale e disponga di un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure è necessario che nel nucleo familiare sia presente una persona con disabilità accertata ai sensi dell’art 3 della legge 104/1992”. A scriverlo in una nota congiunta sono le associazioni Anglat, Anmic, Cittadinanzattiva, Comitato Anti Discriminazioni, Cuore Nostro, Enil, Fand, Federcentri Aps, Fondazione Longevitas, Uildm, Unieda.

Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Immobili privati invenduti destinati all’edilizia sociale, un’opportunità per il MIT.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha manifestato l’intenzione di esaminare la fattibilità dell’acquisto di immobili privati rimasti invenduti al fine di destinarli all’edilizia residenziale e sociale. Questa notizia è emersa nel corso della seconda riunione del tavolo per il Piano Casa, presieduto dal Ministro Matteo Salvini. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di banche e istituti finanziari, la Conferenza delle Regioni, l’ANCI, l’INPS, l’INAIL, Nomisma, associazioni di categoria di proprietari immobiliari, costruttori, agenti immobiliari, architetti, ingegneri e notai. Durante la riunione, il responsabile del legislativo del Ministero ha illustrato i settori di intervento del tavolo. In precedenza, era stato creato un gruppo di lavoro per la riforma del Testo Unico dell’edilizia e la disciplina delle costruzioni.

Leggi: Quotidiano, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Meloni secreta il dibattito sui livelli essenziali delle prestazioni sociali

«Rigettatala nostra richiesta di accesso agli atti sui lavori del Comitato tecnico-scientifico (Clep), presieduto dal professor Cassese». Una decisione della Presidenza del Consiglio inspiegabile che rende ancora meno trasparente il dibattito sull’autonomia differenziata. La denuncia della segretaria generale di Cittadinanzattiva – di Anna lisa Mandorino
Silenziosamente, ma senza battute d’arresto, il provvedimento sull’autonomia differenziata ha fatto già un bel pezzo di strada e approderà domani, 16 gennaio, all’esame delle aule parlamentari. Non c’è stato quasi dibattito su questa riforma istituzionale, come invece è accaduto sul premierato. Questo sull’autonomia differenziata è un provvedimento che impatterà sulla vita concreta e quotidiana delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese e rivoluzionerà completamente gli assetti istituzionali. Eppure viene gestito dai partiti della maggioranza, quelli che lo vogliono assolutamente e quelli che non “dovrebbero volerlo”, come moneta di scambio per accordi politici o, addirittura, elettorali.

Leggi: Vita, 16/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Pensioni, rivalutazione da “rifare”? Nuovo aumento in programma, ecco di quanto

Rivalutazione delle pensioni, “errata” la percentuale utilizzata a gennaio 2024. L’adeguamento, secondo il tasso di inflazione definitivo registrato dall’Istat, dovrebbe essere del 5,7%.
Come noto, a inizio gennaio 2024 le pensioni sono state oggetto di rivalutazione, ossia quel meccanismo con cui l’importo viene adeguato al costo della vita.
Nel dettaglio, il tasso di rivalutazione accertato dall’Istat per il 2023 e utilizzato per la rivalutazione degli assegni previdenziali e assistenziali è stato pari al 5,4%, tuttavia come più volte spiegato questa era una percentuale solamente provvisoria. A questo risultato, infatti, si è arrivati prendendo l’inflazione accertata dall’Istat fino a settembre, più quella stimata per l’ultimo trimestre dell’anno.
Solamente a gennaio 2024 è possibile accertare con precisione l’inflazione registrata nei mesi precedenti, individuando così il tasso di rivalutazione definitivo.

Leggi: Money, 14/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Settecento senzatetto morti nell’ultimo biennio: i poveri non sono nell’agenda politica

In Italia assistiamo impassibili ad una strage dei senza volto e senza diritti. Sono stati più di 700 i senza fissa dimora morti nel biennio 2022-2023, undici nella prima settimana del 2024. Il freddo d’inverno “sorprende” i nostri amministratori politici locali, come il caldo torrido d’estate. Sembrerà strano ma il freddo e il caldo, nel nostro Paese e in particolare nei nostri comuni, diventa emergenza. Con i comuni che intervengono sempre troppo tardi e in maniera assolutamente insufficiente. I dati sono drammatici, parliamo di una vera e propria strage che non fa notizia. Una strage di invisibili dei quali, spesso, sono sconosciute storia e condizione precedente, perfino il nome.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Energia: passaggio al mercato libero, cronaca di un disastro annunciato

Dopo il gas, anche per l’energia elettrica tante criticità, dubbi e gravi sottovalutazioni.
Come si sta verificando in questi giorni per la fine del mercato tutelato del gas, che procede tra disinformazione, scorrettezze commerciali e abusi, il disagio creato dalle scelte adottate dal Governo e dall’Autorità di regolazione si manifesta ora anche nel caso del mercato elettrico.
Si sono tenute ieri, infatti, le aste per il fine tutela dei 4,5 mln di clienti domestici non vulnerabili ancora presenti sul mercato tutelato dell’energia elettrica. Secondo le prime indiscrezioni, due grandi aziende (Enel e Hera) si sarebbero aggiudicate 7 aree ciascuna, cioè il massimo ottenibile fissato dall’Antitrust, 18 aree su 26 totali sarebbero andate ad aziende che operano nel regime di tutela e 8 aree a venditori sul mercato libero. Ma gli effettivi esiti si sapranno solo dopo il 6 febbraio, mentre il passaggio al nuovo sistema avverrà dal 1 luglio 2024.

Leggi: Federconsumatori, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Superbonus, dal Garante dei disabili campano appello al Parlamento

Secondo Paolo Colombo è necessario ripensare le misure restrittive. Con le novità apportate “si permette l’abbattimento delle barriere esclusivamente nella mobilità verticale ed è stata cancellata la possibilità di adeguamento a tutte le strutture non definite condomini residenziali”
Dopo le variazioni al Superbonus non occorre fare “di tutta erba un fascio” e semmai serve “ripensare le misure restrittive”. Ne è convinto il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, che formula “un sentito appello al Parlamento”.
Con le novità apportate, ricostruisce il garante campano, si permette l’abbattimento delle barriere esclusivamente nella mobilità verticale, delineando dei distingui sulla condizione umana e sulle altre disabilità. Sono stati cancellati l’adeguamento dei servizi igienici, per la messa a norma delle porte e degli spazi e per tutti gli interventi che, pur essendo volti a eliminare ostacoli fisici e funzionali negli edifici, non riguardino la mobilità verticale. Altrettanto, è stata cancellata la possibilità di adeguamento a tutte le strutture non definite condomini residenziali.
In tal modo, si evidenzia nella nota di Colombo, non si consente il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 15 gennaio 2024
Residenze per anziani. In Veneto preoccupazione Uripa per l’aumento delle rette

Lo aveva anticipato, il presidente Uripa, Roberto Volpe, considerata la consistenza del Fondo per la non autosufficienza in Veneto e la notizia, di questi giorni, del quadruplicarsi dell’aliquota iva, che passa dal 5 al 22%. “Nonostante tutto, gli aumenti in alcune residenze saranno di 0 euro grazie ad economie pregresse; in altri casi da 1 a 3 euro circa. Ma il vero aumento è dietro l’angolo, se non interverrà la Regione”.
Per alcune case per anziani sono in arrivo i primi aumenti delle rette per le persone ricoverate. Lo aveva anticipato a novembre il presidente Uripa, Roberto Volpe, che rappresenta in Veneto circa 350 strutture con 33.000 posti letto che, con i prossimi bilanci di gennaio-febbraio 2024 gli aumenti delle rette sarebbero stati inevitabili.
“In questo periodo stiamo redigendo i bilanci per le strutture per anziani, bilanci intendo – anticipa Roberto Volpe – di responsabilità sociale e non dei buoni bilanci come si dovrebbero fare, mettendo da parte ad esempio gli investimenti che fanno parte della vita della residenza degli anziani.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
A Teramo i medici in pensione assistono gratis chi non può curarsi: nasce l’ambulatorio solidale

Teramo. 16 medici in pensione assistono gratis chi non può curarsi Un poliambulatorio specialistico gratuito, riservato agli indigenti. Il progetto di medicina solidale è stato presentato questa mattina a Teramo dall’associazioni “Auser Kum” e dal Comune di Teramo.
Sono intervenuti il Sindaco Gianguido D’Alberto, gli assessori Ilaria De Sanctis e Pina Ciammariconi e rappresentanti dell’associazione promotrice. Tra le parti è stato stipulato un Patto di collaborazione, inteso dal Comune come sistema per mezzo del quale i cittadini concordano la realizzazione degli interventi, in sintonia con le finalità dell’ente e che si configura come frutto di dialogo e confronto. “Facciamo realtà del dettato costituzionale, secondo il quale vanno assicurate cure gratuite agli indigenti”, ha detto D’Alberto.

Leggi: Abruzzo Live, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Milano. Incendio Gratosoglio. SUNIA: “Basta inefficienze! Subito tavolo con ALER per riqualificare il quartiere. Nelle periferie non vivono inquilini di serie B”

‘Non possiamo continuare ad assistere all’inefficienza di un gestore in un quartiere dove gli inquilini, insieme anche al SUNIA, si sono mobilitati negli anni perché fossero realizzati i lavori di manutenzione straordinaria dei caseggiati e delle strade, perché ci fossero interventi puntuali per il ritiro dei rifiuti e per migliorare la qualità del vivere del Gratosoglio’.
Così il segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti, è intervenuto a seguito del presidio nel quartiere Gratosoglio.
‘Si è sfiorata una tragedia gravissima – continua Benenti -, non si può rischiare che ci scappi il morto. Bisogna intervenire con urgenza, stanziare risorse, dare un segnale di reale presenza nel quartiere. Non si possono abbandonare gli abitanti, lasciarli nel degrado e non offrire soluzioni nel breve termine a una situazione diventata insostenibile e esasperante. Chiederemo che venga istituito un tavolo periodico con tutti gli attori coinvolti, Regione, Aler e Comune, inquilini, parti sociali, associazioni, per monitorare gli impegni presi, lo stato dei servizi, gli interventi che auspichiamo vengano intrapresi’.

Leggi: Sunia, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Emilia Romagna. “Nella assegnazione degli alloggi popolari deve prevalere il bisogno, basta discriminazioni”

La Regione Emilia – Romagna nelle scorse settimane ha approvato un provvedimento importante, dopo un lungo confronto con le parti sociali e le amministrazioni comunali della Regione. La delibera, che dovrà essere approvata dall’Assemblea Regionale, interviene finalmente su diversi aspetti della gestione degli alloggi popolari da parte dei Comuni e delle ACER che da tempo il SUNIA e le altre associazioni dei conduttori, unitamente alle organizzazioni sindacali confederali, sollecitavano.
Si interviene sul numero crescente di alloggi vuoti, che in assenza delle risorse nazionali che questo Governo nega fin dalla sua nascita, oramai hanno raggiunto un numero rilevante: sono oltre 6.000 quelli in attesa di ristrutturazione, numero destinato a crescere, consentendo ai Comuni di realizzare progetti economicamente sostenibili per la loro riqualificazione, oltre a favorire accordi tra Comuni per un più razionale utilizzo del patrimonio pubblico.

Leggi: Sunia, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Quando la voce “Servizi Sociali” scompare dai Bilanci Comunali

«Da una lettura delle delibere di approvazione dei Bilanci Comunali della nostra città – scrivono dall’ANFFAS di Modica (Ragusa) – risulta essere scomparsa dai capitoli di spesa la voce “Servizi Sociali”, che pure sono (o dovrebbero) essere una voce importante e considerevole per far fronte ai bisogni dei cittadini, soprattutto dei più fragili». «E a chi potrebbe invocare la mancanza di risorse – aggiungono dall’Associazione – ribadiamo ancora una volta che l’assistenza ai cittadini non è subordinata alla disponibilità delle risorse pubbliche»
Come ANFFAS di Modica (Ragusa), vogliamo condividere una riflessione che possa essere uno spunto e una proposta per le Amministrazioni Comunali del nostro territorio.
Da una lettura delle delibere di approvazione dei Bilanci Comunali della nostra città risulta essere scomparsa dai capitoli di spesa la voce Servizi Sociali, che pure sono (o dovrebbero) essere una voce importante e considerevole per far fronte ai bisogni dei cittadini, soprattutto dei più fragili.

Leggi: Superando, 15/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Case popolari, stop residenzialità storica. Lega: “Penalizzano chi vive qui da anni”

Sassuolo, l’assessore Ruggeri: “Questo criterio premia chi ha investito sul nostro territorio. Se la Regione lo elimina causerà un danno”
“Il criterio di residenzialità storica è un criterio che premia chi vive sul nostro territorio. Un criterio a favore di chi ha contribuito, anche tramite il pagamento delle tasse, al patrimonio residenziale della nostra città – riavvolge il nastro Sharon Ruggeri, assessore alle politiche sociali –. Non a caso, infatti, una delle prime azioni del nostro mandato è stata proprio quella di garantire, a chi decide di far domanda per l’assegnazione di una casa popolare, un maggior punteggio in base agli anni in cui ha vissuto qui. Ora, la Regione intende azzerare questo tipo di criterio e le difficoltà che potrebbero susseguirsi non sono di certo poche”. Difficoltà che l’assessore Ruggeri non esita a elencare, a partire proprio dai “tanti cittadini che in questo modo verrebbero così penalizzati piuttosto che premiati – prosegue Ruggeri –. Ma non solo: questa scelta andrebbe a penalizzare l’autonomia dei Comuni, così come andrebbe a ostacolare ancora di più uno scenario che già, come accade in tutti gli altri territori, deve fare i conti con le diverse conseguenze che l’emergenza abitativa comporta”.

Leggi: Il Resto del Carlino, 14/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Case di riposo per non autosufficienti, l’allarme: “Qui il meno 30% di letti per anziani rispetto al resto del Piemonte”

L’associazione Anaste lancia l’allarme sulle strutture che accolgono anziani non autosufficienti sono abbastanza in provincia
Casale Monferrato. I posti convenzionati nelle strutture che accolgono anziani non autosufficienti sono abbastanza in provincia? E le tariffe riconosciute dalla Regione per tutto quello che è il settore della fragilità (anziani , persone disabili, minori, o settori che riguardano la salute mentale o le dipendenze) rispondono al bisogno
Se la condizione di questi settori è problematica ovunque lo è a maggior ragione nell’Alessandrino, dove per esempio i letti convenzionati per anziani non autosufficienti nelle strutture «sono inferiori di circa il 30% rispetto al resto del Piemonte – dice Fabio Tirelli, vicepresidente dell’associazione Anaste che rappresenta gestori di varie case di riposo alessandrine -. E questo nonostante la provincia di Alessandria sia, con quella di Cuneo, la più vecchia della regione». Il riferimento va alla tariffa che si affronta per l’ospitalità in una casa di riposo per anziani non autosufficienti, il cui costo è suddiviso in «alberghiero», pagato dalle famiglie e in «sanitario» pagato dall’Asl.

Leggi: La Stampa, 14/01/2024


sabato 13 gennaio 2024
Welfare. Col progetto “CURA” assistenza domiciliare e dispositivi domotici per gli anziani

La sperimentazione, finanziata dal PNRR, raggiungerà cento anziani: obiettivo rimandare il ricovero in Rsa. Bertolé: “La città invecchia e bisogna ripensare il sistema di assistenza”
Con l’obiettivo di prolungare il più possibile il tempo di permanenza presso la propria abitazione evitando o ritardando l’inserimento in RSA, il Comune di Milano ha avviato “CURA – anziani domotici”, un progetto che prevede forme di assistenza domiciliare intensive anche con monitoraggio a distanza e l’introduzione di elementi di domotica.
La sperimentazione, avviata lo scorso giugno nei Municipi 3, 4 e 8, ha ottenuto un finanziamento PNRR di 2,46 milioni di euro ed è frutto di una coprogettazione che vede come partner del Comune di Milano le cooperative Cogess, Eureka e Ass.i.s.te, i partner tecnologici Urmet e Abielle controls e quello scientifico 2W.

Leggi: Comune di Milano, 13/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Polveriera case popolari: “Che fine hanno fatto i lavori per la sicurezza?”. Denuncia di Sunia e Cgil

“Nel 2020 il presidente di Arezzo Casa prese atto che le rimostranze degli abitanti di via Funghini erano legittime ma ancora niente interventi”.
Non si ferma l’emergenza casa e il 2024 riparte con nuove problematiche. Non solo rimane alto il numero degli sfratti, a destare preoccupazione è anche lo stato degli immobili di edilizia popolare. Sunia e Cgil denunciano lo stato di abbandono, in tutta Italia, degli alloggi di proprietà pubblica. Uno su tutti quello di via Funghini. Sunia e Cgil si chiedono che fine abbiano fatto i lavori alle popolari. “Il 20 luglio 2020 il Presidente di Arezzo Casa prese atto che le rimostranze degli abitanti delle case popolari di via Funghini 7 erano legittime, ma che era stato necessario interrompere i lavori iniziati due anni prima per mancanza di fondi – ricorda Stefania Teoni del Sunia – aver lasciato un cantiere a metà, ha ovviamente aggravato una situazione già pesante. La nota positiva dell’intervento era che si ipotizzava di vedere, in un triennio, la fine di lavori. Ci avviciniamo al quarto anno e non si parla ancora di inizio. Una visita all’immobile sarebbe una guida istruttiva per capire la situazione media delle case popolari in tutta la provincia”.

Leggi: La Nazione, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Accessibilità, accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Università di Firenze

L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura, le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione del Dipartimento e la Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana
Firmato oggi un accordo di collaborazione tra l’Università di Firenze e la Regione Toscana per sviluppare azioni e politiche volte a promuovere la cultura dell’accessibilità. L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura (DIDA), le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione della Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana in particolare nel settore “Investimenti rivolti all’Inclusione e alle Fragilità”.
Il protocollo prevede la realizzazione congiunta di iniziative mirate alla rigenerazione degli habitat in una prospettiva centrata sulla persona e secondo i principi del “design for all”. Per quanto riguarda Unifi, la collaborazione con la Regione interesserà in particolare l’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab (FAL), che dal 2013 conduce ricerche specifiche sull’accessibilità ambientale, l’nclusione sociale e lo Sviluppo Umano ed è coordinata da Antonio Lauria, docente di Tecnologia dell’architettura del DIDA.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Tagli ai caregiver, ministero dove sei?

In Lombardia ha sollevato grandi proteste il taglio del contributo economico ai caregiver di persone con disabilità gravissima, per spostare quelle risorse sui servizi. Il vicepresidente di Ledha, Enrico Mantegazza, chiede al ministero più risorse e l’avvio di un tavolo per rivedere il Piano Nazionale, dando più tempo e con percentuali più basse di servizi – di Sara De Carli
«Sostanzialmente l’assessore è venuto a dirci quello che sapevamo già, ossia che la Regione Lombardia sta mettendo in atto una norma nazionale che prevede una implementazione dei Leps di processo, seppur gradualmente. Il Piano Nazionale Non Autosufficienza prevede che nel 2024 aumenti la percentuale di risorse economiche del fondo stesso erogate come assistenza diretta. Il fatto è che facendolo ci sono parecchi problemi. Sappiamo che ogni persona disabile ha i suoi desideri e le sue necessità, come pure sappiamo di non vivere nel paese dei balocchi, per cui le risorse sono finite: ma un minimo di civiltà ci vuole e questo minimo è che la messa a terra del cambiamento di rotta previsto dal Piano Nazionale avvenga in maniera che nessuno sia in difficoltà»: Enrico Mantegazza, vicepresidente di Ledha, commenta così l’incontro avvenuto nel pomeriggio del 10 gennaio tra Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia e le associazioni che rappresentano le persone con disabilità gravissima e le loro famiglie.

Leggi: Vita, 12/01/2024


giovedì 11 gennaio 2024
Palermo. Sanatoria Comune sugli alloggi confiscati alla mafia. Il Sunia: “Chiediamo di acquisire il supporto normativo della Regione e il parere della commissione Antimafia”

Il SUNIA interviene sulla sanatoria approvata il 29 dicembre dalla giunta comunale, poi sospesa l’8 gennaio ad opera del vice sindaco Carolina Varchi, che dà la possibilità agli occupanti di alloggi confiscati alla mafia di ottenere la regolarizzazione, pagando i canoni pregressi a partire dalla data di occupazione.
“La delibera ha di fatto esteso la sanatoria delle occupazioni abusive di immobili di edilizia residenziale pubblica, prevista dalla legge finanziaria del 2018, anche agli immobili confiscati alle organizzazioni mafiose. Ed è stata sospesa per richiesta di chiarimenti, come risulta dal portale del Comune di Palermo”, dichiarano i segretari del SUNIA Palermo e Sicilia Zaher Darwish e Giusi Milazzo.

Leggi: Sunia, 11/01/2024


martedì 9 gennaio 2024
Invecchiamento e povertà. Nel Ternano è emergenza

Allarme della Cgil sulle condizioni economico-sociali nel territorio provinciale “I giovani se ne vanno, serve una presa di coscienza che alle istituzioni manca”.
La Cgil lancia l’allarme su invecchiamento, spopolamento e povertà nella provincia di Terni, chiedendo alle istituzioni “discontinuità, inversione di tendenza, cambio di passo”. “I dati 2023 per la nostra provincia sono purtroppo molto negativi prima di tutto da un punto di vista demografico, perché continuano i fenomeni di invecchiamento e spopolamento che vedono Terni ai primi posti in Italia”, così il segretario provinciale Claudio Cipolla. “Impressionante l’indice di invecchiamento della popolazione – sottolinea il sindacato – che nella provincia è del 267% (rapporto tra over 65 e under 15), quasi 100 punti sopra la media nazionale. Mentre è sempre altro il numero di giovani che lasciano il territorio per andare a studiare o lavorare altrove”. “Un dato che chiede prima di tutto una presa di coscienza che non vediamo da parte delle istituzioni – continua Cipolla – e poi politiche radicalmente diverse in quattro ambiti fondamentali: salute, lavoro, sviluppo e sociale”

Leggi: La Nazione, 09/01/2024


IN AGENDA:

Welfare: giovedì 18 gennaio a Roma Convegno CES con CGIL, CISL, UIL, Ministro Calderone, organismi europei

“Il Futuro della Protezione Sociale e del Welfare State nell’UE. Un focus sull’Italia”: sarà questo il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Ces il 18 gennaio a Roma presso l’Auditorium Carlo Donat-Cattin di via Rieti, 13.

Leggi: Cgil


 “Limite”, ciclo di incontri per un nuovo umanesimo

Nella libreria Eli, a Roma, si svolge un ciclo di cinque seminari intorno al concetto del limite: uno dei fondamenti dell’etica della responsabilità e anche soglia, confine da cui esplorare il possibile
Cinque incontri aperti al pubblico per discutere e confrontarsi intorno a temi spesso divisivi ma di grande interesse e attualità. Questo il programma di “Una cultura per nuove passioni”, secondo ciclo (il primo si è tenuto a metà del 2023) di appuntamenti curato da Filippo La Porta, saggista, giornalista e critico letterario che da anni fa parte della giuria del Premio narrativo LiberEtà, insieme a Luciana Scarcia e Paola Coltellacci. L’iniziativa, con il primo incontro fissato il 10 gennaio, si terrà a Roma, dalle ore 18 alle ore 20, presso la libreria Eli, viale Somalia 50/A.

Leggi: Liberetà


19 gennaio 2024. Seminario pubblico: I servizi residenziali per le persone anziane. Lo snodo della (nuova) sanità territoriale

Seminario pubblico “Servizi residenziali per le persone anziane. Lo snodo della (nuova) sanità territoriale” che si terrà a Bologna il 19.01.2024 (disponibile il link per la partecipazione da remoto).
Presso Aula Ardigò – Palazzo Hercolani, Bologna

Leggi: I Luoghi della Cura


29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Il patrimonio edilizio dismesso diventa una miniera urbana

La crescita delle aree urbane dovrebbe continuare nei prossimi anni, con una stima del 60% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle città entro il 2030. Il caso delle risorse che determinano l’ambiente costruito è emblematico: materiali da costruzione e componenti vengono trasportati in città, dove vengono assemblati per formare edifici, infrastrutture e spazi pubblici.
Ciò aumenta la pressione sull’ambiente, in termine di estrazione e utilizzo delle risorse naturali, comprese le materie prime critiche, consumo energetico ed emissioni e produzione di rifiuti. Il 60% dellematerie prime è consumato dal settore edile e, in paricolare, il 65% degli aggregati totali e il 20% dei materiali metallici. Il 23% delle emissioni di anidride carbonica da attività economiche globali sono causate dal settore delle costruzioni, uno dei maggiori contributori di CO2 e della più alta quantità di rifiuti. In particolare la demolizione mondiale è responsabile del 50% dei rifiuti prodotti daò settore delle costruzioni e delle infrastrutture, causando sia rumore che inquinamento.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Sistemi sanitari a rischio crack. L’Ocse avverte: “Senza un cambio di paradigma saranno insostenibili”. E per l’Italia si prevede una spesa pubblica in calo nei prossimi anni – di L.F.

In un nuovo report l’Organizzazione internazionale analizza l’andamento della spesa che senza cambiamenti potrebbe arrivare nel 2040 a rappresentare in media l’11,8% del Pil (oggi è al 9%). “Azioni vigorose per incoraggiare popolazioni e politiche più sane possono indirizzare la spesa sanitaria futura su una traiettoria ascendente molto più dolce”. Per l’Italia il quadro è allarmante: “Prevista diminuzione spesa pubblica nei prossimi anni”. IL DOCUMENTO
“Nei due decenni che hanno preceduto la pandemia di COVID-19, la spesa sanitaria nei paesi OCSE è aumentata costantemente, in media, da circa il 7% del PIL nel 2000 a quasi il 9% nel 2019. Nel corso del tempo, l’aumento della quota dell’economia destinata alla sanità è stato trainato da una combinazione di aumento dei redditi, innovazione tecnologica e invecchiamento della popolazione”. È quanto rileva l’Ocse in una pubblicazione sulla sostenibilità dei sistemi sanitari in cui avverte che “senza un grande cambiamento politico, si prevede una continuazione di questa tendenza, con un aumento di 2,4 punti percentuali del rapporto salute/PIL rispetto ai livelli pre-pandemici, e una spesa sanitaria totale che raggiungerà l’11,8% nel 2040. Si prevede che la crescita economica complessiva crescerà a un ritmo più lento nei prossimi decenni, e si prevede che la spesa sanitaria supererà sia la crescita prevista dell’economia complessiva che delle entrate pubbliche nei paesi dell’Organizzazione”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Edilizia sostenibile: necessaria per quasi otto persone intervistate su dieci

L’indagine commissionata da Green building Italia mostra che in Italia due terzi dei proprietari di immobili prevedono di adeguarsi alla normativa Ue sull’adeguamento al risparmio energetico entro il 2035 – di Milos Skakal
Per il 78% delle proprietarie e dei proprietari di immobili in Italia, la sostenibilità ambientale deve essere applicata anche al settore dell’ambiente edificato. Questo il dato più rilevante che emerge dall’indagine “Edifici sostenibili: la percezione degli italiani”, presentata il 14 dicembre da Green building Italia e condotta da Eumetra.
Nonostante la maggior parte degli immobili in Italia risulti non in linea con le leggi attuali, per tre quarti delle 801 persone proprietarie di casa intervistate, la prima casa da loro posseduta è completamente (23% delle risposte) o in parte (52% delle risposte) in linea con le norme in materia di sostenibilità e risparmio energetico. Tuttavia, il 66% degli intervistati ritiene sia necessario eseguire dei lavori nel proprio immobile per quanto riguarda l’efficientamento energetico, ovvero isolamento termico con cappotto, nuovi infissi, nuovo sistema di riscaldamento, installazione pannelli fotovoltaici. Un risultato in linea con la reale condizione delle prima case possedute da privati in Italia, che vede la necessità di lavori per l’efficientamento energetico in due casi su tre.

Leggi: Asvis


SEGNALAZIONI:

INPS: estesa la procedura per presentare online le domande per le certificazioni

Introdotta dall’INPS durante l’emergenza causata dalla pandemia, la possibilità di presentare domanda per il rilascio delle diverse certificazioni delle persone con disabilità inviando online la documentazione medica e senza bisogno di effettuare la visita presso le apposite Commissioni, è stata ora estesa, in via sperimentale, anche alle Commissioni Mediche Integrate delle Aziende Sanitarie Locali. È stato lo stesso Istituto a illustrare le nuove disposizioni con un Messaggio prodotto l’8 gennaio
Durante l‘emergenza sanitaria legata alla pandemia, l’INPS aveva introdotto la possibilità di presentare domanda per il rilascio delle diverse certificazioni delle persone con disabilità (invalidità civile, cecità, sordità e handicap, nonché l’aggravamento di dette condizioni e le revisioni sanitarie) inviando online la documentazione medica, senza bisogno di effettuare la visita presso le apposite Commissioni. Una possibilità prevista dall’articolo 29-ter del Decreto Legge 76/20 (Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap), convertito, con modificazioni, dalla Legge 120/20 in materia di semplificazione e innovazione digitale.

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Barriere architettoniche e bonus 75%. Le novità per il 2024

Con il decreto legge n. 212 del 2023, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, il Consiglio dei Ministri ha introdotto alcune novità sul provvedimento concernente le agevolazioni previste per la riqualificazione edilizia, bonus 110%, e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, bonus 75%.
Analizziamo e approfondiamo le novità sul bonus 75% che entreranno in vigore il prossimo imminente 2024.
Come già analizzato in un precedente approfondimento pubblicato su Handylex lo scorso aprile e consultabile qui , per l’anno 2022 (Legge di bilancio 2021, articolo 1 comma 42 lettera a) era prevista, seppur in maniera temporanea per tutto il 2022, successivamente rinviata a tutto il 2025, la possibilità di detrarre le spese documentate sostenute per interventi finalizzati al superamento ed all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Venivano esclusi gli edifici di nuova costruzione in quanto rientranti nel rispetto delle normative vigenti a garanzia della piena accessibilità e fruibilità degli spazi a persone con disabilità.
La detrazione prevista del 75% dell’ intera spesa sostenuta doveva essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo.

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Convenzione tra INPS e CAF per le domande ADI e SFL

Disponibile la convenzione tra INPS e CAF per la raccolta e la trasmissione delle domande ADI e SFL.
Con il messaggio 9 gennaio 2024, n. 80, l’Istituto comunica che è stato adottato lo schema di convenzione tra INPS e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per l’attività di raccolta e trasmissione delle domande di:
Assegno di Inclusione (ADI) e relative comunicazioni (Modelli ADI-COM);
Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e relative comunicazioni (modelli SFL-COM).
La convenzione, il cui schema è allegato al messaggio, ha validità due anni, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
I CAF, in possesso dei requisiti elencati nel messaggio, possono stipulare convenzioni singole. Per ogni informazione è possibile contattare la Direzione centrale Organizzazione – Area Relazioni e sinergie con i partner istituzionali, all’indirizzo e-mail: Convenzioni.CAF@inps.it.

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 Adi, linee di indirizzo sulla presa in carico sociale, integrata e il progetto personalizzato

Tra i beneficiari dell’assegno di inclusione anche i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza
Con il decreto n. 160 del 2023, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato le Linee di indirizzo sugli elementi fondanti la presa in carico, sociale integrata e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio come definite dal DM 154 del 13 dicembre 2023 (5 articolo 3 comma 5), attuativo della misura ADI. Tra i potenziali beneficiari dell’Assegno di inclusione, infatti, rientrano anche i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. Le Linee guida, pertanto, intendono fornire prime indicazioni sugli elementi fondanti la presa in carico e il progetto personalizzato al fine di garantire la corretta collocazione dei beneficiari all’interno di una o più categorie svantaggiate.
E’ possibile scaricare:
– decreto n. 160 del 2023
– moduli di attestazione della condizione di svantaggio e inserimento in programma della persona

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Auguri di un sereno e positivo 2022 dalla redazione di Abitare e Anziani

NEWS:

martedì 9 gennaio 2024
Fondo per la non autosufficienza, le associazioni lombarde scrivono alla ministra Calderone

Ledha e altre 17 associazioni lombarde chiedono al ministero del Lavoro di prorogare l’applicazione di quanto previsto dal Piano nazionale per continuare a erogare i contributi ai caregiver familiari per tutto il 2024
Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità e altre 17 associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità in Lombardia hanno scritto al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, per chiedere “un intervento tempestivo in merito alla situazione che si sta creando in Lombardia”.In attuazione di quanto previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza – si legge in una nota – la Regione Lombardia ha approvato a fine dicembre il nuovo Programma operativo che prevede un drastico taglio (da 650 a 400 euro al mese) ai contributi economici a sostegno dei caregiver familiari. Una misura, ricordano LEDHA e le associazioni, che andrà ad aggravare le condizioni già precarie di circa settemila persone con grave e gravissima disabilità.

Leggi: Redattore Sociale, 09/01/2024


domenica 7 gennaio 2024
Per l’assistenza agli anziani una sperimentazione da marzo

Anziani non autosufficienti: sperimentazione da marzo
Inutile piangere ancora sul atte versato. O meglio, in questo caso, il latte “non stanziato’: Certo, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosttlìcienti per partire davvero e cominciare ad essere da subito operativa, necessitava di un investimento iniziale dí 1,3 miliardi di euro, come prima tranche di un costo complessivo a regime tra 15ei7miliardi. Nella manovra approvata gli ultimi giorni di dicembre, come abbiamo già scritto, questa previsione non ha trovato posto. Ciò non significa, però, che l’avvio della riforma debba essere rimandato in toto al 2025.
Anzi, l’inizio di questo 2024 rappresenta il momento decisivo per l’impostazione concreta della “rivoluzione” per l’assistenza agli anziani. Tra gennaio e marzo, infatti, devono essere emanati, i decreti attuativi della legge prevista dal Pnrr e approvata a marzo 2023

Leggi: Avvenire, 07/01/2024


giovedì 4 gennaio 2024
Disabilità: senza gli aiuti economici, le famiglie non sopravviverebbero

Mentre si discute dei tagli all’assistenza familiare in Lombardia, ci sono moltissime famiglie che si trovano in difficoltà già ora, con i sostegni che ricevono. Se questi soldi dovessero diminuire, per molte sarebbe un disastro, dal punto di vista finanziario ma anche fisico ed emotivo – di Veronica Rossi
Del taglio ai sussidi per l’assistenza familiare in Lombardia per dare attuazione al Piano nazionale per la non autosufficienza, saranno le famiglie delle persone con gravi disabilità a pagare il prezzo. Molte di queste, infatti, riescono a far quadrare i conti a fine mese (e a fornire un’assistenza adeguata al proprio caro) proprio grazie agli aiuti economici che ricevono; una loro riduzione avrebbe conseguenze devastanti in termini finanziari ma anche in termini fisici ed emotivi. Per dare idea dell’impegno fisico, mentale e finanziario a cui sono sottoposte le famiglie, abbiamo raccolto la testimonianza di una caregiver di Boltiere, in provincia di Bergamo, Pierangela Mandelli, moglie di Alberto Spada – oggi quarantottenne –, ammalato di Sla dal 2014. L’assegno di 900 euro al mese che la donna percepisce come caregiver di una persona che ha bisogno di supporto vitale a giugno calerà, per effetto della direttiva 1669 della Giunta regionale, a 700 euro.

Leggi: Vita, 04/01/2024


giovedì 4 gennaio 2024
Gas: un 2024 all’insegna dei rincari. Federconsumatori, necessarie misure per evitare l’avanzata della povertà, energetica e non

Gas: un 2024 all’insegna dei rincari, specialmente a causa del dietrofront del Governo sui sostegni. Necessarie misure innovative per evitare l’avanzata della povertà, energetica e non.
Il 2024 si apre all’insegna di forti rincari per i consumatori. Come denunciato da tempo da Federconsumatori, infatti, in assenza del mantenimento dello sconto sull’IVA al 5% sul gas l’esito era scontato ed è davvero pesante per le tasche dei cittadini.
Il Governo è rimasto sordo alle nostre richieste, per cui dal 1 gennaio l’IVA passa dal 5% al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti: va considerato che il consumo medio annuo è pari a 1400 mc. L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% registrato sull’indice PSV, che è l’indice di riferimento per i contratti del Servizio di tutela delle vulnerabilità (ex Servizio di maggiore tutela) e per la quasi totalità dei contratti variabili a libero mercato reso noto ieri da Arera è ben lontano dal compensare l’incremento dell’IVA.

Leggi: Forum Terzo Settore, 04/01/2024


mercoledì 3 gennaio 2024
Legge di Bilancio. Su Casa e Politiche abitative nessun provvedimento reale ed incisivo a sostegno delle famiglie

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
La Legge di Bilancio 2024 approvata ed in vigore conferma la volontà del Governo di procedere all’azzeramento di qualsiasi efficace misura finalizzata a sostenere le famiglie colpite dalla grave emergenza abitativa, dall’aumento dei costi complessivi dell’abitazione e dagli sfratti, emergenza che investe oltre 140.000 famiglie colpite da un provvedimento di sfratto e le oltre 30.000 che hanno subito l’esecuzione nel corso del 2022 (ultimi dati disponibili forniti dal Ministero degli Interni comunicati nel 2023).
L’elenco dei mancati interventi e stanziamenti è lungo e preoccupante.
Per il secondo anno di seguito si cancellano il fondo per il sostegno all’affitto, previsto dalla L. 431 del 1998, per fornire un aiuto alle famiglie di inquilini a basso reddito e un conseguente vantaggio, nel percepire il canone, per i proprietari che affittano, e il fondo per la morosità incolpevole destinato a incidere sul crescente fenomeno degli sfratti.

Leggi: Sunia, 03/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Manovra, la denuncia del Forum terzo settore: “Risposte inadeguate sul sociale”

Secondo la portavoce Pallucchi quasi nessuna delle proposte del Forum è stata accolta da Governo e Parlamento: “Servono maggiori investimenti in cooperazione, per i giovani, per gli enti”
“I più gravi problemi sociali del Paese rimangono purtroppo privi di risposte adeguate all’interno di questa Legge di Bilancio. La fase critica e complessa che stiamo attraversando, in particolare con l’aumento drammatico delle disuguaglianze, della povertà e dell’emarginazione sociale, necessita innanzitutto di ingenti investimenti nel sistema di welfare e, in ogni caso, di iniziative che provino a strutturare soluzioni durature. La Manovra contiene invece misure di breve respiro, non in grado di incidere alla radice dei problemi, compreso quello della natalità”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Sfide e opportunità per la mobilità e le abitazioni dei giovani, ma non solo.

Il Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno ha rivolto il suo sguardo soprattutto verso le giovani generazioni. Tra i temi affrontati quello che più di altri costituisce un’ostacolo all’affermazione del loro sviluppo: “Affermare i diritti – egli ha dichiarato – significa prestare attenzione alle esigenze degli studenti, che vanno aiutati a realizzarsi. Il cui diritto allo studio incontra, nei fatti, ostacoli. A cominciare dai costi di alloggio nelle grandi città universitarie; improponibili per la maggior parte delle famiglie.”
Il tema sul quale il Capo dello Stato ha sollecitato l’attenzione del Governo e del Paese, è una materia che anche l’Unione Europea ha messo al centro delle proprie riflessioni. Le sfide e le opportunità delle politiche per la mobilità giovanile e l’alloggio a prezzi accessibili per i giovani è stato, infatti, il tema focale della Conferenza europea di fine ottobre 2023 a Zabok, in Croazia. L’evento si è concentrato su due sessioni tematiche che hanno discusso lo stato attuale degli alloggi a prezzi accessibili per i giovani e le iniziative e le politiche disponibili sul campo. È stata inclusa una presentazione di soluzioni abitative innovative come potenziare la risposta a varie barriere finanziarie e sociali.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 02/01/2024


domenica 31 dicembre 2023
Non profit. La manovra dimentica il Terzo Settore, «servizi fondamentali a rischio»

L’allarme della portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi: “Ai nostri enti nessun sostegno per far fronte ai rincari energetici. Organizzazioni a rischio chiusura. Il governo intervenga”
C’è un’assenza pesante nella manovra appena varata ed è quella del Terzo Settore. Il mondo del Non profit – che in base agli ultimi dati conta oltre 360mila associazioni, circa 900mila impiegati e quasi 6 milioni di volontari – lamenta mancanza di attenzione, di ascolto e di considerazione da parte del governo nella stesura della legge di Bilancio. Gli unici enti a ricevere qualche fondo, sono quelli che gestiscono servizi sociosanitari, per gli altri non è stato stanziato neanche un euro.
Di fatto, l’aver escluso dai sostegni per far fronte ai rincari energetici migliaia di organizzazioni di volontariato e che si occupano di welfare, di educazione o di promozione culturale sul territorio – che rappresentano il collante di solidarietà che tiene coeso il Paese – rischia di scatenare nei prossimi mesi danni notevoli al benessere delle nostre comunità, soprattutto a discapito dei soggetti più fragili.

Leggi: Avvenire, 31/12/2023


sabato 30 dicembre 2023
Nuovi Lea. Da Stato-Regioni ok a proroga al 1° aprile per entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale

Come già anticipato arriva dalla Conferenza il via libera formale allo slittamento di 3 mesi del nuovo nomenclatore delle prestazioni (che ne conta 400 in più), tra cui per esempio la Pma. Schillaci: “Siamo andati incontro a un’esigenza delle Regioni che hanno chiesto qualche mese in più per l’applicazione del nuovo tariffario”. IL DOCUMENTO
La Conferenza Stato-Regioni riunitasi oggi in seduta straordinaria ratifica lo slittamento di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, per l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale che erano state approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni dopo ben 6 anni di attesa. Dunque, ancora qualche mese di attesa che farà coincidere l’applicazione delle nuove tariffe della specialistica con quelle della protesica per cui l’entrata in vigore era già stata prevista per il 1° aprile. Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/12/2023


giovedì 28 dicembre 2023
Perché un anziano su quattro rinuncia alle cure

I dati dell’Istituto superiore di Sanità che dal 2016 monitora lo stato di salute e lo stile di vita degli ultra 65enni residenti in Italia attraverso il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” – di Francesco Dente
Un anziano su quattro rinuncia ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico. A lanciare l’allarme è l’Istituto superiore di Sanità che dal 2016 monitora lo stato di salute e lo stile di vita degli ultra 65enni residenti in Italia attraverso il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento”. Nel 2020-2021, ben il 24% delle persone anziane non si è sottoposto agli accertamenti e alle analisi a causa soprattutto delle liste di attesa lunghe (36%), del timore del contagio da Sars-Cov-2 (31%), della sospensione del servizio a causa della pandemia di Covid-19 (22%) ma anche della difficoltà di raggiungere la struttura (7%).

Leggi: Vita, 28/12/2023


mercoledì 27 dicembre 2023
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?

Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Le risorse per la disabilità, nell’anno in cui verrà approvato il Decreto sulla riorganizzazione della valutazione della disabilità, rimarranno stabili o diminuiranno rispetto al 2023?
Il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità
Nel 2024 ci sono alcune novità.
Proprio dal 2024, viene istituito il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità con una dotazione pari a circa 231,8 milioni annui.

Leggi: Welforum, 27/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
Manovra. Arriva il via libera dal Senato. Il Fondo sanitario nazionale cresce di 3 miliardi. Risorse per nuovi contratti e abbattimento liste d’attesa. Ecco tutte le misure per la sanità

Previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per l’anno 2024, 4 miliardi per l’anno 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Il tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti viene rideterminato nella misura dell’8,5 per cento a decorrere dall’anno 2024, mentre il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è rideterminato nel valore del 6,8 per cento. Parziale dietrofront sul taglio dell’aliquota di indennità di specificità per i sanitari e alcune categorie del pubblico dal calcolo dei contributi versati dal 1981 al 1996. IL MAXIEMENDAMENTO
L’aula di Palazzo Madama ha approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo del testo della manovra che ha recepito tutte le modifiche introdotte durante i lavori in Commissione Bilancio. Con questo via libera inizia ora l’ultimo miglio per la conversione in legge. Il testo della manovra passa infatti ora alla Camera per l’approvazione definitiva prevista entro il prossimo 29 dicembre.
Per la sanità previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per l’anno 2024, 4 miliardi per l’anno 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Queste risorse aggiuntive serviranno, tra le altre cose, a garantire il rinnovo dei contratti, le nuove misure previste per la farmaceutica, il potenziamento della spesa territoriale, così come l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Uno dei cardini riguarda poi l’abbattimento delle liste d’attesa con l’incremento delle tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive per il comparti della sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
45 anni Ssn. Barbaresi (Cgil): “La sanità rischia collasso, Governo disinveste e privatizza salute”

“Oggi l’impegno deve essere quello di recuperare con convinzione lo spirito e le finalità della Legge 833 per garantire un Ssn pubblico e universale che richiede dalla politica coerenza in termini di risorse, scelte organizzative e priorità e dai cittadini la determinazione di continuare a lottare per difenderlo e rilanciarlo” ha detto la segretaria confederale della Cgil
“Quarantacinque anni fa nasceva il Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale, straordinaria conquista frutto anche di una stagione di lotte di lavoratori e lavoratrici e di progressi sul fronte dei diritti sociali e civili, e si dava attuazione all’articolo 32 della Costituzione. Oggi quel Servizio Sanitario Nazionale vive una crisi senza precedenti e rischia il collasso dopo lunghi periodi di tagli e a causa delle scelte sbagliate, a partire da quella del Governo Meloni di tornare a disinvestire nella sanità pubblica a favore della privatizzazione della salute”.
È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi alla vigilia del quarantacinquesimo anniversario dell’approvazione della Legge 833.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
Pnrr. Ministero: “Raggiunti tutti i Target europei 2023 Centrato obiettivo di un progetto di Telemedicina in ogni Regione”

“Nel mese di dicembre è stato raggiunto il target riferito all’intervento di investimento “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” diretto a sviluppare l’utilizzo consolidato ed uniforme sul territorio nazionale delle innovazioni tecnologiche a beneficio del paziente”
Il Ministero della Salute anche per l’anno 2023 ha raggiunto tutti i Target europei della Missione 6 – Salute, necessari per richiedere all’Europa l’erogazione della quinta tranche di pagamento prevista dal PNRR.
Infatti, nel mese di dicembre è stato raggiunto il target riferito all’intervento di investimento “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” diretto a sviluppare l’utilizzo consolidato ed uniforme sul territorio nazionale delle innovazioni tecnologiche a beneficio del paziente.
In particolare, il traguardo è stato completato con l’adozione di almeno un progetto di telemedicina in ogni Regione. Rispetto al raggiungimento di questo obiettivo, ogni Regione e Provincia Autonoma ha definito i Piani operativi contenenti il fabbisogno per i servizi di telemedicina.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


domenica 21 dicembre 2023
Salvini esclude dal tavolo sul “Piano Casa” le rappresentanze sindacali degli inquilini, dei lavoratori e parte di quelle delle proprietà edilizia

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA
Il Vice–Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture è evidentemente appassionato dal “futuro remoto”.
Dopo l’emendamento della maggioranza alla Legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi, che ha stanziato le esigue somme di 50 milioni per gli anni 2027 e 2028, quindi a fine legislatura (sic), ha convocato al Ministero, per una riunione sul piano casa, sempre annunciato e mai concretamente programmato, un vasto numero, oltre 30, di associazioni, istituzioni bancarie, cooperative, ordini professionali. A parole dovrebbe trattarsi, come si legge sul sito del MIT, di un “imponente Piano Casa”, ma il proposito è smentito qualche rigo dopo dove si preannuncia per i prossimi anni un finanziamento di 100 milioni di euro (sic).

Leggi: Sunia, 21/12/2023


domenica 21 dicembre 2023
Dai farmaci alle visite fino al dentista. Gli italiani si pagano le cure di tasca propria. In 6 anni la spesa out of pocket è cresciuta del 43%

La metà della torta è rappresentata dalle le spese per visite specialistiche ed interventi. Le spese odontoiatriche la fanno da padrone ma sono alte anche quelle per farmaci, ottico e psicologo senza dimenticare i 3 mld di ticket. È la cosiddetta spesa out of pocket che secondo la Ragioneria generale dello Stato nel 2022 ha raggiunto la cifra monstre di 40,26 mld. Un cifra che rappresenta ormai un quarto della spesa sanitaria totale.
La visita medica sia in intramoenia che dal privato, il dentista, gli esami specialistici ma anche farmaci e dispositivi medici senza dimenticare il ticket. Tutte prestazioni cui il cittadino sempre di più è costretto a mettere mano al portafoglio. È la cosiddetta spesa out of pocket che secondo la Ragioneria generale dello Stato nel 2022 ha raggiunto la cifra monstre di 40,26 mld, ben il 43% in più rispetto a 6 anni prima. Un cifra che rappresenta ormai un quarto della spesa sanitaria totale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/12/2023


venerdì 19 dicembre 2023
Spesa sanitaria boom. Nel 2022 sfiora i 170 mld di cui 40 mld di out of pocket. Il nuovo rapporto della Ragioneria generale dello Stato

Cresce la spesa per reddito da lavoro dipendente (+2,4%) e la spesa farmaceutica diretta (+10,4%). Stabili i consumi intermedi (+0,3%), lieve crescita per la farmaceutica convenzionata (+1,3%) mentre cala la spesa per l’assistenza da medicina convenzionata (-1,9%). Continua a salire la spesa per gli acquisti di prestazione dal privato (+1,9). Male i conti delle regioni che vedono aumentare il disavanzo (ante coperture) a 1,4 miliardi. IL RAPPORTO
Prosegue senza sosta l’aumento della spesa sanitaria italiana. Nel 2022 quella pubblica ha toccato quota 129,2 mld cui vanno sommati altri 40 mld di spesa out of pocket per arrivare alla cifra ‘monstre’ di quasi 170 mld. È quanto emerge dall’ultimo rapporto della Ragioneria generale dello stato sulla spesa sanitaria.
Cresce la spesa per reddito da lavoro dipendente (+2,4%), la spesa farmaceutica diretta (+10,4%). Stabili i consumi intermedi (+0,3%), lieve crescita per la farmaceutica convenzionata (+1,3%) mentre cala la spesa per l’assistenza per la medicina convenzionata (-1,9%). Continua a salire la spesa per gli acquisti di prestazione dal privato (+1,9). Male i conti delle regioni che vedono aumentare il disavanzo (ante coperture) a 1,4 miliardi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/12/2023


venerdì 19 dicembre 2023
Luci e ombre delle strutture in cui vivono 356mila anziani e fragili

Dove va ad abitare chi non può più stare a casa sua? Anziani, persone con disabilità, donne vittime di violenza, pazienti psichiatrici… L’analisi delle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie d’Italia dice che tre ospiti su quattro sono over65 e che una struttura su 10 ha ancora più di 80 posti letto. Il commento ai dati Istat della ricercatrice Alessandra Battisti e di Luca Degani, presidente Uneba Lombardia
«Quando vado a trovare Michka, osservo le altre residenti: quelle vecchissime, quelle mediamente vecchie, quelle non tanto vecchie, e a volte vorrei chiedere; qualcuno vi accarezza ancora? Qualcuno vi abbraccia? Da quanto tempo un’altra pelle non viene a contatto con la vostra? Quando mi immagino da vecchia, proprio vecchia, quando tento di proiettarmi fra quaranta o cinquant’anni, a sembrarmi più dolorosa, più terribile è ’l’idea che non mi tocchi più nessuno». Questo brano è tratto dal romanzo Le gratitudini, della francese Delphine De Vigan. Racconta in maniera bellissima la vita in una residenza per anziani. Dare casa alla fragilità: è questo il senso dei servizi residenziali.

Leggi: Vita, 19/12/2023


DALLE REGIONI:

lunedì 8 gennaio 2024
Milano, Piano Freddo. Da questa sera attivo il mercato comunale di Giambellino

Già 360 persone accolte dal 27 novembre. Bertolé: “Per tutto l’inverno prosegue la ricerca di spazi idonei, per essere pronti ad attivare potenziamenti in caso di bisogno”
Prosegue e viene potenziato il Piano freddo del Comune di Milano dedicato all’assistenza delle persone senza dimora nei mesi invernali. A partire da questa sera – si legge in una nota – in via temporanea fino a marzo, sarà a disposizione per l’accoglienza anche la struttura del mercato comunale coperto Giambellino di Largo Balestra, gestita per conto dell’Amministrazione comunale dalla onlus Fratelli di San Francesco, vincitrice della procedura pubblica. Fino a 50 posti saranno allestiti nei 900 metri quadri dell’area di vendita al piano terra dell’immobile, al momento non attiva con attività commerciali, e si aggiungeranno a quelli delle altre 7 strutture cittadine attive in via Saponaro, via Barabino, via Santa Monica, via Messina, via Balsamo Crivelli, via San Marco e al mezzanino della Stazione Centrale. Al momento nelle strutture attive ci sono ancora alcune decine di posti liberi che verranno ulteriormente integrati grazie alla nuova apertura.

Leggi: Redattore Sociale, 08/01/2024


mercoledì 3 gennaio 2024
Emilia-Romagna, aumento rette nelle strutture per anziani e disabili. Ira dei sindacati

Dal primo gennaio, per decisione della Regione, sono aumentate di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali. Cgil, Cisl e Uil: “Decisione grave”
“Dal primo gennaio, per decisione della Regione Emilia-Romagna, sono aumentate di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali, le nostre case protette per le persone non autosufficienti”. La denuncia arriva dai sindacati dei pensionati di Parma Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che insieme alle rispettive confederazioni provinciali affermano: “Si tratta di una decisione grave a cui le organizzazioni sindacali si sono opposte chiedendo quantomeno un aumento più contenuto, oltre a nuove regole sull’accreditamento socio sanitario”. Infatti “crediamo che un aumento di 123 euro al mese, senza nessuna garanzia di miglioramento del servizio e in un momento di crisi, con l’inflazione a due cifre e le pensioni e gli stipendi bloccati, vada a colpire oltremodo le famiglie e le fasce più deboli”.

Leggi: Redattore Sociale, 03/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Regione Lombardia, tagli ai fondi per la non autosufficienza

La denuncia delle associazioni: con la delibera n. 1669 approvata dalla Giunta regionale il 28 dicembre 2023, dal 1° giugno 2024 più di 7mila persone con disabilità grave o gravissima vedranno ridursi il sussidio per l’assistenza famigliare da 650 a 400 euro mensili
“A nulla è valso in queste settimane il lavoro di richiamo di tante associazioni lombarde nei confronti dell’Assessorato alla Famiglia e Solidarietà sociale: il 23 dicembre 2023 la Giunta di Regione Lombardia ha deliberato all’unanimità il taglio sulle Misure B1 e B2 relative alla disabilità gravissima e grave, finanziate da risorse statali del Fondo Nazionale per la non autosufficienza (FNA) e con risorse regionali. Una decisione che colpisce duramente il sostegno ai caregiver familiari, cioè quelle persone che da sole, ogni giorno, assistono chi ha una disabilità grave o gravissima”. È quanto si legge in un comunicato stampa diramato dalla Uildm-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare che sottolinea come, a partire dal 1° giugno 2024, oltre 7mila persone con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno decurtare da 650 a 400 euro mensili il contributo per l’assistenza domiciliare. Una situazione quest’ultima che, secondo l’organizzazione, coinvolgerebbe anche altre 10mila persone con grave disabilità, che ricevono contributi per la loro assistenza dai Comuni.

Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2024


venerdì 22 dicembre 2023
Più anziani assistiti a casa, il Comune di Mantova punta a raddoppiarli

L’assessore Caprini: «Oggi sono un centinaio, ma siamo pronti a potenziare il servizio grazie ad ausili sanitari ad hoc e domotica»
La rete di volontari Ne fanno parte Club delle Tre età e Auser che seguono ogni giorno 400 anziani Combattere la solitudine Uno dei momenti di incontro per anziani organizzati dal Club delle Tre età Caprini: oggi sono un centinaio, ma siamo pronti a potenziare il servizio grazie ad ausili sanitari ad hoc e domotica
L’obiettivo è condiviso con le associazioni di volontariato e con Aspef e non potrebbe essere altrimenti: consentire ai nostri anziani di vivere il più a lungo possibile nelle proprie case, mantenendoli in sicurezza in un contesto a loro familiare grazie ai volontari, alla dotazione di ausili sanitari ad hoc, alla telemedicina e, dove possibile, anche alla domotica come quella prevista negli alloggi del Piano Pinqua a Borgochiesanuova. «Attualmente sono un centinaio ma puntiamo a raddoppiare il numero degli utenti»: ad annunciarlo alla Gazzetta è l’assessore al welfare Andrea Caprini nell’aggiornarci in questa fine d’anno su bisogni emergenti e servizi già in campo per la terza età. Gli aiuti in campo Sono centinaia gli anziani che anche quest’anno il Comune ha aiutato con sostegni e servizi dedicati. Si va dai 170 aiutati a pagare le bollette con il bando utenze a loro rivolto ad altri 173 che sono rientrati nel bando destinato alle famiglie in difficoltà, dai 31 che hanno ricevuto contributi per pagare l’affitto alle 574 spese consegnate a domicilio a una cinquantina di nuclei “over” dai volontari di Auser e Arci fino ad arrivare ad altri cinquanta anziani che ricevono aiuti alimentari attraverso l’emporio solidale e infine ai 96 destinatari dei servizi di assistenza domiciliare messi in campo da Aspef.

Leggi: Gazzetta di Mantova, 22/12/2023


mercoledì 20 dicembre 2023
Inaugurato a Brindisi lo sportello sociale “informanziani” curato da Spi Cgil ed Auser

Il 19 dicembre scorso è stato inaugurato a Brindisi, in via Palestro 11, lo sportello sociale “informanziani” che sarà curato dalle volontarie e i volontari dello Spi Cgil e dell’Auser di Brindisi. E’ un servizio che il Sindacato dei Pensionati Regionale della Cgil ha voluto fortemente avviare, in via sperimentale, in tutti i comuni capoluogo delle sei province pugliesi, come ha chiarito nel suo intervento il Segretario Generale dello Spi Cgil Puglia Gianni Forte, nella consapevolezza che nei grossi centri urbani le fragilità delle persone sono ancora più critiche, spesso il senso di abbandono e di solitudine è percepito in maniera più marcata, perché non esiste più la comunità solidale di un tempo. Soddisfazione per l’avvio dell’attività dello sportello è stata espressa dal Segretario Generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia, convinto dell’importanza di essere sempre più vicini ai bisogni di pensionati e lavoratori, creando luoghi specifici per l’ascolto. Ecco, quindi, che lo Spi Cgil e l’Auser di Brindisi cercheranno di offrire un contesto adeguato per accogliere e ascoltare non solo le persone anziane, ma anche tutte quelle persone che vivono una situazione di disagio, per cogliere il bisogno che emerge e provare a dare una risposta attraverso informazioni e supporto per accedere ai servizi che l’Ambito Territoriale Sociale, o l’ASL, offrono a cittadine e cittadini.

Leggi: Brundisium, 20/12/2023


mercoledì 20 dicembre 2023
Arriva a Prato il progetto Abitare Solidale

Bisogni in connessione per affrontare la questione abitativa e superare la solitudine. È questo lo scopo di Abitare Solidale di Auser, un percorso di coabitazione nato dall’idea di trasformare il “problema abitativo” in nuove opportunità, per una comunità più coesa, attraverso coabitazioni basate sul principio dell’aiuto reciproco e della solidarietà. A Prato Abitare Solidale è realizzato con il contributo del Comune e si rivolge a tutti coloro anziani e non solo residenti in case con più di una camera da letto, e quanti abbiano bisogno di un alloggio e vivano una situazione di momentanea necessità. «Il modello di coabitazione di Abitare Solidale che sta sperimentandosi anche sul territorio pratese – afferma Gabriele Danesi responsabile del progetto – cerca di rispondere a due macro tipologie di fragilità: quella espressa da chi a causa di una situazione reddituale è in difficoltà e risponde alle esigenze di persone anziane che vivono una fase delicata della loro esistenza, ma che vogliono continuare a farlo all’interno della propria casa che non è solo uno spazio fisico, ma è un luogo denso di memorie, ricordi, sicurezze ma allo stesso tempo anche di solitudine».
Per contattare Abitare Solidale: 3701281910 dal lunedì al venerdì dalle 9. 30 alle 12. 30 e dalle 15 alle 18. La mail è abitaresolidaleauser@gmail.com

Leggi: Auser, 20/12/2023


IN AGENDA:

29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


IN EVIDENZA:

2024: meno retorica per il welfare sociale – Sergio Pasquinelli

Meno retorica e più attenzione alla concretezza è il mio augurio per l’anno nuovo. La narrazione delle cose belle e buone inonda molte analisi e impedisce di apprendere i reali meccanismi che aiutano lo sviluppo, l’innovazione, le relative condizioni, i costi. Ci circondano racconti, casi, episodi, e su questi costruiamo generalizzazioni improprie.
Auspico un welfare meno retorico in modo particolare in tre ambiti.
Primo, il welfare di comunità. Tema su cui si sono spesi fiumi di parole e che certo vede molte esperienze virtuose, positive, ispiratrici. Ma se ingessato come qualcosa di “buono a prescindere” il welfare di comunità diventa retorica, rischiando di ricondurre tutto ciò che incontra a una dimensione collettiva, a un approccio forzatamente socializzante, rimuovendo i bisogni individuali di attenzione, di un ascolto riservato, di confidenza, di ritiro.

Leggi: Welforum


Il bivio per la prossimità – Gianfranco Marocchi

Il fatto è stato ripreso da diversi quotidiani locali e nazionali: a Milano un’associazione organizza un pranzo natalizio per senzatetto in Galleria Vittorio Emanuele, i vigili comminano una contravvenzione per occupazione di suolo pubblico non autorizzata.
La circostanza si presta a più letture.
La prima tentazione è quella di interpretare l’accaduto con le categorie mertoniane del ritualismo: il rispetto (ostinato e ottuso, aggiunta mia e non di Merton) dei mezzi – in questo caso le norme – perdendo l’orizzonte dei fini e quindi dello spirito per cui le norme sono state scritte; e questo scollamento viene subito avvertito dal senso comune che, prima ancora di interrogarsi sul fatto che la contravvenzione risponda o meno a qualche codice, ne avverte l’insensatezza, prova un sentimento di ribellione per come la scelta dei vigili contrasti con quelle che riteniamo essere le finalità ultime dell’amministrazione, cui attribuiamo il compito inalienabile di solidarietà nei confronti dei cittadini più deboli. E quando si avverte la non corrispondenza rispetto alle finalità, anche una giustificazione dell’operato basata sulla correttezza formale non frena il discredito sull’istituzione ritualistica.

Leggi: Welforum


Progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer

Si terrà tra febbraio e aprile la seconda edizione del corso di formazione “Design for all strategy. Requisiti operativi per la progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer”, promosso dal Politecnico di Milano, rivolgendosi a tutti coloro che vogliano integrare in modo pratico la strategia progettuale “Design for All” e “Universal Design” all’interno della progettazione di edifici pubblici e privati e ambienti accessibili, fruibili e inclusivi per il maggior numero di persone possibili. Il tutto con l’obiettivo di formare la figura dell’inclusive designer
Il Politecnico di Milano ha organizzato la seconda edizione del corso di formazione permanente denominato Design for all strategy. Requisiti operativi per la progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer, promosso dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruzioni (ABC) del Politecnico stesso.
L’iniziativa si rivolge a tutti coloro che vogliano integrare in modo pratico ed efficace la strategia progettuale Design for All e Universal Design all’interno della progettazione di edifici pubblici e privati e ambienti accessibili, fruibili e inclusivi per il maggior numero di persone possibili. «Il Design for All – si ricorda a tal proposito in Persone con disabilità.it – è ora oggetto di standard europei recepiti anche in Italia (come la UNI CEN EN17210:2021), per promuovere l’attenzione verso il benessere dell’individuo, e viene attualmente richiesto tra i requisiti di qualità degli ambienti per l’aggiudicazione di gare di progettazione di edifici ad uso e interesse pubblico».

Leggi: Superando


L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità

L’assistente sociale che opera nelle strutture residenziali per anziani è chiamato a svolgere un lavoro socio relazionale finalizzato a garantire, in integrazione con gli altri membri dell’équipe, la centralità di anziano e famiglia nei percorsi di cura e assistenza. A partire dal Quaderno del Gruppo Anziani dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, l’articolo presenta alcune peculiarità del lavoro svolto dagli assistenti sociali in questi servizi, nel loro “stare in relazione continua” con anziani, famiglie e operatori.
di Emanuela Bruna Elsa Cavagnini (assistente sociale, Residenze Anni Azzurri, Milano), Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano), Valentina Gualerzi (assistente sociale, RSA Virgilio Ferrari, Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I luoghi della cura online, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo, Carugate MI)
Nonostante la crescente attenzione verso i setting di cura domiciliari e verso la territorializzazione degli interventi, le strutture residenziali rimangono uno dei pilastri dell’assistenza alle persone anziane fragili, soprattutto laddove non è possibile garantire un’adeguata assistenza a domicilio; ma esse devono rispondere alla necessità di un’apertura più incisiva con il territorio e con le reti di prossimità, allo scopo di rafforzare la componente comunitaria e sociale del vivere in struttura residenziale. L’assistente sociale (AS), nell’équipe interdisciplinare, può supportare questi processi di interazione e reciprocità costruttiva e funzionale tra enti, tra interlocutori, tra persone, esprimendo appieno il proprio ruolo di promotore delle reti e valorizzando l’importanza del lavoro sociale relazionale e di comunità, anche in un contesto di cura residenziale.

Leggi: I Luoghi della Cura


Salute e invecchiamento, con il lavoro in campagna migliorano le condizioni di vita: patto tra Coldiretti, Inrca, Univpm e Centro Montessori per la longevità attiva

Il paziente anziano in azienda agricola tre giorni la settimana per 5 ore al giorno tra laboratori sensoriali e attività lavorative per migliorare le proprie condizioni di vita.
A seguirlo, monitorandone le condizioni, ci saranno medici e ricercatori. Nasce nelle Marche il progetto Silver Agri Age, frutto della collaborazione tra Coldiretti Marche, Università Politecnica delle Marche, Inrca e Centro Internazionale Montessori, presentato a Macerata all’interno dell’azienda agricola Sigi.
“La potenza del social farming – ha spiegato Cristina Gagliardi, ricercatrice Inrca – è quella di avere tutte le caratteristiche che possono curare le persone: la quotidianità, le attività domestiche leggere come la cura degli animali, delle piante, la possibilità di realizzare laboratori sensoriali. Per l’Inrca è un’ottima occasione: attraverso questo percorso andiamo a valutare la prevenzione rispetto all’insorgenza di quelle problematiche legate all’invecchiamento”.

Leggi: Senza Età


Riforma non autosufficienza, 12 criteri per realizzarla. Il Manifesto – di Chiara Ludovisi

Appello delle 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza alla Vice Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali per evitare il naufragio della riforma. Il ‘Manifesto’ sancisce i criteri da rispettare nella scrittura dei Decreti attuativi
In Italia la non autosufficienza riguarda circa 10 milioni di persone, tra anziani, caregiver familiari e assistenti professionali. A marzo è stata approvata la Legge di riforma dell’assistenza (Legge Delega 33/2023), attesa da 25 anni, che per molti può rappresentare un passaggio decisivo, dal punto di vista sociale e culturale.
A seguire con attenzione e costanza gli sviluppi della riforma, nel 2021 è nato il Patto nazionale per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, sottoscritto a da un’ampia coalizione sociale, ideato e coordinato da Cristiano Gori. Il Patto raggruppa la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese.

Leggi: Spazio 50


SEGNALAZIONI:

Ecco il Bonus animali domestici – di Luca Guazzati

Atteso da tempo e ipotizzato a lungo, finalmente il bonus animali domestici è stato inserito dal governo nella legge di Bilancio appena approvata. A confermarlo ufficialmente è l’uscita in Gazzetta Ufficiale del testo della Manovra. Vediamo cosa dice in sintesi.
Chi ha diritto?
Il bonus è riservato “ai proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni”, dunque non a tutti. Oltre al fondo, resta ovviamente valida la detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi: essa è pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Per questo non ci sono limiti di Isee.
Per quali prestazioni?

Leggi: Senza Età


Pensioni: all’Inca chiedi l’Ecocert.

Dal 1° novembre, se sei un pubblico dipendente puoi rivolgerti alla sede Inca più vicina a te per chiedere l’estratto conto certificativo per avere tutte le informazioni necessarie per verificare la correttezza dei versamenti contributivi previdenziali.
Guarda il video per saperne di più: Ecocert: presentazione (youtube.com)

Leggi: Inca


Nuovi Lea. Prorogata al 1° aprile l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale

Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga di 3 mesi. IL DOCUMENTO
Slitta di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale che erano state approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni dopo ben 6 anni di attesa. Dunque, ancora qualche mese di attesa che farà coincidere l’applicazione delle nuove tariffe della specialistica con quelle della protesica per cui l’entrata in vigore era già stata prevista per il 1° aprile.
Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga.

Leggi: Quotidiano Sanità


Inps, al via l’Assegno di inclusione, strumento di contrasto alla povertà

Da oggi è possibile presentare domanda per la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e un percorso di inclusione sociale e lavorativa
Da oggi è possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione (Adi), la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e soprattutto un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa. La domanda di Adi si può presentare nella sezione dedicata del sito Inps (www.inps.it) utilizzando Spid, Cns e Cie oppure rivolgendosi a un Patronato. A partire dal 1° gennaio 2024 le domande potranno essere inoltrate anche attraverso i Caf.

Leggi: Redattore Sociale


 

 

Buon Natale e Felice 2024 da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news di Abitare e Anziani verrà sospesa nel periodo delle festività e riprenderà il 10 Gennaio 2024.

NEWS:

lunedì 18 dicembre 2023
Italia a termine, troppo pochi in un Paese diseguale

Secondo l’Istat la popolazione italiana è scesa sotto i 60 milioni. Diminuiscono i nati, aumentano gli anziani. Al Nord la speranza di vita è più alta
I dati dell’ultimo censimento appena diffuso dall’Istat non lascia dubbi: l’Italia, dal punto di vista demografico almeno, sta stabilmente percorrendo la via del declino. Il 31 dicembre 2022 la popolazione residente è ulteriormente scesa sotto la soglia dei 60 milioni: siamo 58.997.20, ben 32.932 individui in meno rispetto all’anno precedente. Poteva andar peggio, i risultati negati, infatti, sono temperati dalla presenza degli stranieri. Scrive nel rapporto l’Istituto nazionale di Statistica: “Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente del 8,7%”.

Leggi: Collettiva, 18/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Non autosufficienza, Acli: “Per il Governo la situazione di famiglie e caregiver non è una priorità”

Antonio Russo, vicepresidente Acli nazionali, sul Manifesto con i criteri da rispettare affinché i decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari. “Saremo in prima linea”
Un ‘Manifesto’ con i criteri da rispettare affinché i Decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024 siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari. È il documento che le 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza hanno inviato alla Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. Dodici criteri che le associazioni aderenti al Patto hanno messo nero su bianco, suddivisi in quattro macro-obiettivi: costruire un sistema unitario; introdurre nuovi modelli d’intervento; sostenere i diversi soggetti coinvolti nella non autosufficienza e utilizzare un metodo costruttivo. I criteri sono accompagnati da un set di indicatori operativi che, successivamente alla presentazione pubblica dei Decreti, permetteranno di verificarne l’effettivo rispetto.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Senza dimora: Progetto Arca festeggia il Natale in strada con i più fragili

Una settimana di cene itineranti con menù della tradizione distribuite in strada dalle Cucine mobili a Milano, Varese, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari. A Milano il 21 dicembre allestita una tavolata in centro città per le persone senza dimora
Una settimana di festeggiamenti in strada per essere a fianco di chi è più fragile: tornano anche quest’anno le cene natalizie itineranti di Progetto Arca con speciali menù della tradizione distribuite grazie alle Cucine mobili, gli ormai noti foodtruck con forni e bollitori a bordo che girano per le città dispensando pasti caldi alle persone senza dimora.
Ogni settimana sono in tutto 2.600 le cene, e altrettante colazioni, distribuite con le Cucine mobili in 7 città: Milano, Varese, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari. Proprio in queste città, nella settimana che precede il Natale, da lunedì 18 a domenica 24 dicembre, tutte le sere vengono distribuite cene speciali a base di pasta al forno, torte salate con verdure, frutta e tanti piccoli panettoni in regalo.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Le stazioni diventano hub multiservizi dedicati alla salute

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per implementare i servizi sanitari nei comuni sotto i 15 mila abitanti, trasformando le stazioni da luoghi di semplice transito in centri di assistenza sanitaria immediata
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per implementare i servizi sanitari nei comuni sotto i 15 mila abitanti, trasformando le stazioni da luoghi di semplice transito in centri di assistenza sanitaria immediata.
Il protocollo d’intesa è stato firmato da Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale di FIMMG, e da Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer del Gruppo FS Italiane. L’accordo dà il via a una collaborazione strategica che intende migliorare la salute e il benessere delle comunità locali, potenziando al contempo anche il ruolo delle stazioni ferroviarie come centri polifunzionali e di aggregazione sociale.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Anziani non autosufficienti. Da Anap un Manifesto contro il fallimento della Riforma dell’assistenza

L’appello delle 60 organizzazioni del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza per evitare il naufragio della riforma che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024. Il ‘Manifesto’ sancisce i criteri da rispettare nella scrittura dei Decreti attuativi.
Un ‘Manifesto’ inviato dalle 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza alla viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, con i criteri da rispettare perché i Decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza – che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024 -siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 approvata a marzo dopo una attesa di 25 anni e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari.
Sono dodici i criteri che le associazioni aderenti al Patto hanno sancito, suddivisi in quattro macro-obiettivi: costruire un sistema unitario; introdurre nuovi modelli d’intervento; sostenere i diversi soggetti coinvolti nella non autosufficienza e utilizzare un metodo costruttivo. I criteri sono accompagnati da un set di indicatori operativi che, successivamente alla presentazione pubblica dei Decreti, permetteranno di verificarne l’effettivo rispetto. Entro fine gennaio, in attuazione della Legge Delega 33/2023 il Governo presenterà i Decreti Legislativi, che dovrebbero tradurre l’impianto normativo generale in indicazioni puntuali. È impossibile sottovalutarne il peso decisivo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Geriatri nei PS per migliorare l’assistenza e ridurre del 20% i ricoveri. La proposta della Sigg

Dal 68° Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria un richiamo sulla necessità di Pronto Soccorso a ‘misura di anziano’, con la presenza costante e omogenea del geriatra a partire dai Dea, per migliorare la valutazione dei bisogni clinici e indirizzare verso i servizi assistenziali più appropriati. “Sstudi mostrano un riduzione del 20% dei ricoveri grazie all’inserimento del geriatra nel programma di transizione dei PS”.
Gli accessi al pronto soccorso sono alla base della maggior parte dei ricoveri e si attestano tra i 230 e i 300 per 1000 abitanti tra i 40 e i 69 anni, per poi impennarsi, superando i 500 su 1000 abitanti, dopo i 75 anni. Gli anziani sono tra gli utenti che si rivolgono maggiormente al pronto soccorso ma, nonostante ciò, i reparti di primo intervento non sono preparati a seguirli adeguatamente. Il tema è stato al centro della giornata di apertura del 68° Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che ha preso il via oggi a Firenze.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
In Italia oltre 2,5 milioni affetti da demenza o deficit cognitivo

Sono oltre 2,5 milioni i pazienti affetti da demenza, di cui oltre 1 milione e mezzo da deficit cognitivo. Le famiglie e i malati chiedono risposte e soprattutto attenzione. È quanto emerge da una survey del Centro Studi di Senior Italia FederAnziani
Sono oltre 2,5 milioni i pazienti affetti da demenza, di cui oltre 1 milione e mezzo da deficit cognitivo. Le famiglie e i malati chiedono risposte e soprattutto attenzione. È quanto emerge da una survey del Centro Studi di Senior Italia FederAnziani condotta su oltre 2.080 partecipanti. Sono 40% uomini e 60% donne il campione rappresentativo utilizzato.
E-MemoryCare è la nuova metodica non farmacologica che risponde al problema ponendosi l’obiettivo di contrastare il deterioramento delle facoltà cognitive e salvare, così, il benessere psico-fisico dell’anziano. Attraverso un’apposita piattaforma innovativa e all’avanguardia, il paziente ha accesso ad una serie di esercizi mirati, che puntano a potenziare differenti aree del cervello e contrastano l’insorgere e il progredire della demenza. È promossa da Senior Italia FederAnziani, con la collaborazione di ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane) e Vitattiva. L’iniziativa entra nel vivo in queste settimane con il coinvolgimento per uno screening gratuito di 5.000 pazienti effettuato nei Centri Medici Santagostino psiche di Milano, mentre a Roma e provincia, altri 5.000 saranno effettuati nei Centri Diagnostici del Gruppo Artemisia Lab. In totale si vuole raggiungere l’obiettivo di 10.000 persone per far emergere l’eventuale patologia.

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
Casa di proprietà: un sogno che rischia di diventare un miraggio

Per l’83% degli italiani la proprietà della casa significa sicurezza e stabilità, ma rappresenta un obiettivo sempre più difficile anche per il rialzo dei tassi di interesse. I risultati del secondo Rapporto Federproprietà-Censis “La casa nonostante tutto”
L’83,2% degli italiani considera la proprietà della casa in cui vive un fattore di sicurezza e stabilità. La pensa così il 76,9% dei 18-34enni, l’82,4% dei 35-64enni e l’89,3% delle persone con 65 anni e oltre. Per il 78,4% degli italiani la casa è espressione della propria identità e della propria personalità, per il 69,1% è un investimento sempre sicuro e il 50% dei proprietari dichiara che non venderà mai la propria abitazione perché vuole tramandarla in eredità ai figli o ai nipoti. È quanto emerge dal secondo Rapporto Federproprietà-Censis “La casa nonostante tutto”, che mette in evidenza come nella società italiana la casa di proprietà sia ancora un pilastro della stabilità individuale e della coesione sociale

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


domenica 10 dicembre 2023
Boom di lavoratori anziani in Italia, il 37% ha più di 50 anni

Nel 2005 erano il 21%, mentre nel 2012 il 27%. A fotografare l’invecchiamento dei lavoratori italiani è l’Inapp, l’istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche che annuncia l’avvio della collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia
Boom di lavoratori anziani in Italia. Superata nel 2022 la soglia del 37% dei lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Erano il 21% nel 2005 e il 27% nel 2012. E più di un imprenditore su quattro, tra quanti hanno ravvisato l’invecchiamento del proprio personale, giudica tale fenomeno uno svantaggio, che potrebbe compromettere la capacità di gestire i carichi di lavoro o di impiegare nuove tecnologie, l’adattabilità a nuove mansioni e la disponibilità alla flessibilità di orario. Inoltre, il 41% valuta non adeguate le competenze digitali dei lavoratori in età più avanzata e più della metà ritiene che sarebbe utile svilupparle ulteriormente.

Leggi: Redattore Sociale, 10/12/2023


mercoledì 22 novembre 2023
Barriere architettoniche e case (anche popolari) inaccessibili, una limitazione alla libertà

Per chi ha una disabilità motoria trovare una casa adatta alle proprie esigenze è molto complesso. E l’offerta è ancora più ridotta quando si guarda all’edilizia residenziale pubblica, non solo per la cronica insufficienza ma anche via di ostacoli illegittimi. L’analisi di Sergio Battipaglia, legale del Cento Antidiscriminazione Franco Bomprezzi
La Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità è un trattato internazionale finalizzato a combattere le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani. Con la ratifica da parte del Parlamento italiano il 24 febbraio 2009 la Convenzione è diventata legge dello Stato. Il Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità vuole far conoscere a un pubblico più ampio possibile principi cardine della Convenzione la cui finalità è quella di “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”. Ecco il terzo di sei appuntamenti della rubrica sul sito di Altreconomia, curata a vario titolo da legali ed esperti in materia di diritto antidiscriminatorio. Il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi è sostenuto da Fondazione Cariplo.

Leggi: Altreconomia, 22/11/2023


REGIONI:

martedì 19 dicembre 2023
Invecchiamento attivo a sostegno delle fragilità

Sostenere le fragilità e promuovere l’inclusività attraverso la cultura dell’invecchiamento attivo, che mette al centro la persona. Questo il motore pulsante che dagli anni 90’ spinge Auser La Spezia a proporre una serie di attività (tra cui i corsi di ginnastica posturale che si svolgono nella sede di Luni) che hanno l’obiettivo di andare incontro ai bisogni sentiti dalla cittadinanza e di non lasciare indietro nessuno. A fornirci una panoramica della ricca attività dell’associazione di volontariato (che si dispiega in oltre 20 comuni e ha diverse sedi fisiche dislocate nella provincia) è Fiorenzo Abruzzo, presidente dell’Auser spezzino. “Con i nostri preziosissimi 120 volontari cerchiamo di fare il possibile per promuovere iniziative indirizzate alla terza età – spiega – come i corsi di ginnastica dolce o l’Università popolare, ma non solo. Abbiamo infatti ripristinato il servizio di pre-scuola, che vuole andare incontro ai genitori che non potendo accompagnare i figli in classe alle 8 per motivi di lavoro possono portarli prima, sapendo di trovare i nostri volontari pronti ad accogliere i bambini in attesa dell’arrivo del personale ata”.

Leggi: La Nazione, 19/12/2023


martedì 19 dicembre 2023
Persone non autosufficienti: novità e modifiche ai contributi concessi dalla Regione

Aumentate le misure e le risorse a sostegno dell’inclusione sociale e della vita indipendente, esteso i contributi a tutte le forme di disabilità.
Novità per gli assegni di cura per l’assistenza a casa, i contributi per il pagamento di rette in strutture socio-assistenziali, sociosanitarie e riabilitative, i contributi per persone con disabilità gravissima o affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e i contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente.
Dopo l’approvazione nei mesi scorsi in Consiglio regionale di alcune modifiche alla legge 23 del 2010, la Giunta regionale ha approvato ieri i criteri applicativi per l’erogazione dei benefici.

Leggi: Aosta Sera, 19/12/2023


lunedì 18 dicembre 2023
Dal RdC all’AdI: l’esperienza di Rho

L’articolo sintetizza come l’Ambito del Rhodense1 ha affrontato la fase di transizione dal Reddito di Cittadinanza (RdC) alle nuove misure di contrasto alla povertà: Supporto Formazione e Lavoro (SFL) già attiva dal 1° settembre 2023 e Assegno di Inclusione (AdI) che invece entrerà in vigore dal 1° gennaio 20242. I Servizi sociali dell’Ambito sono gestiti in maniera associata dall’Azienda Speciale Consortile Ser.Co.P; il Servizio Reddito di Cittadinanza è attualmente costituito da un’équipe dedicata di professionisti case manager, che opera nelle sedi dei nove Comuni, affiancando i colleghi del Servizio Sociale di Base.
Nel Rhodense l’équipe dedicata alla gestione del Reddito di Cittadinanza è composta ad oggi da un coordinatore assistente sociale, da undici case manager (tra questi, alcuni dedicati per metà tempo al Servizio Sociale di Base) e da un impiegato amministrativo. Per gestire al meglio la fase di transizione tra le misure di contrasto alla povertà – che ha iniziato a prendere forma a partire dalla Legge di Bilancio 2023, per poi entrare nel vivo a maggio con il Decreto Legge n. 48/2023 – gli operatori coinvolti hanno fin da subito investito nella formazione. Infatti, per meglio comprendere quanto previsto dalla nuova normativa di riferimento, nei mesi scorsi vi è stata un’assidua partecipazione ai cosiddetti “Lunedì di GePI” e ad altri appuntamenti dedicati promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in aggiunta agli eventi formativi con altri Enti riconosciuti al fine di raccogliere quante più informazioni possibili, nonché punti di vista diversi sulla tematica.

Leggi: Welforum, 18/12/2023


venerdì 15 dicembre 2023
Rsa Lombardia, i milioni di Bertolaso, il fact-checking del Terzo settore

L’assessore al Welfare annuncia 70 milioni di stanziamenti e promette ai lombardi il blocco delle rette. La risposta della più grande organizzazione di gestori non profit, Uneba: «Ne mancano 200 per arrivare a quanto previsto dai Livelli essenziali di assistenza. Non ci viene riconosciuta neppure l’inflazione». Il presidente Luca Degani: «L’aumento minimo delle tariffe calcolato sulla base di un parametro che nessuno conosce». E con i rinnovi contrattuali, attesi aumenti dei salari per 100mila lavoratori – di GIAMPAOLO CERRI
Guido Bertolaso, l’assessore al Welfare della Lombardia, continua a pestare i piedi al non profit che si occupa di anziani e persone con disabilità, e paradossalmente lo fa anche annunciando decine di milioni di adeguamento, 90 per l’esattezza. Ma è proprio il modo di annunciare quello stanziamento che parrebbe aver indisposto di più perché, conti alla mano, è ampiamente inferiore all’aggiornamento dell’inflazione.

Leggi: Vita, 15/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Caritas Reggio Emilia: 300 persone senzatetto in città

A Reggio Emilia sono circa 300 le persone senza fissa dimora, di cui una trentina dormono in stazione. Lo rileva un recente monitoraggio della Caritas, che ha visto nel 2023 aumentare gli accessi ai propri servizi da 120 a 150 al giorno
A Reggio Emilia sono circa 300 le persone senza fissa dimora, di cui una trentina dormono in stazione. Lo rileva un recente monitoraggio della Caritas, che ha visto nel 2023 aumentare gli accessi ai propri servizi da 120 a 150 al giorno.
In crescita anche i pasti serviti nelle mense: 10.000 euro in più rispetto al 2022. Infine è stato potenziato il sistema di accoglienza diffusa attivo tutto l’anno introducendo un concetto nuovo: quello dell’abitazione (che ha sostituito il lavoro nelle necessità degli utenti della Caritas) come punto di partenza per tentare una risalita.

Leggi: Redattore Sociale, 13/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
Donne sole e senza alloggio, a Modena apre casa per accoglierle

Si chiama Casa di Rut e nasce per iniziativa della coop sociale Porta Aperta. In una zona residenziale della città saranno accolte cinque donne che condivideranno gli spazi, in “uno stile di corresponsabilità”
È la prima casa per donne sole e senza dimora in città. È stata inaugurata oggi a Modena e si chiama Casa di Rut, intesa come iniziativa di accoglienza e reinserimento sociale. In un appartamento preso in affitto da Porta Aperta, coop sociale attiva da decenni a Modena, in una zona residenziale della città, saranno accolte cinque donne che condivideranno gli spazi, in “uno stile di corresponsabilità: dalle pulizie degli ambienti comuni al riordino delle camere, dalla spesa ai turni in cucina al lavaggio degli indumenti”. La prima ad entrare a Casa di Rut, spiegano da Porta Aperta, è una signora modenese di 53 anni. In generale, “si tratta di persone inviate dai Servizi Sociali del territorio o che sono passate per la Comunità di Transito gestita dalla nostra associazione”, spiega Alberto Caldana, presidente di Porta Aperta, il quale continua: “Sono donne in parte sole, in difficoltà, senza fissa dimora, a volte con trascorsi di violenze domestiche o di abuso di sostanze.

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


IN AGENDA:

Abitare il territorio guardando il mondo. Il seminario di FQTS a Salerno dal 15 al 17 dicembre

La tre giorni di Salerno rappresenta l’appuntamento di chiusura del percorso formativo che si è sviluppato nel corso dell’intero anno e una occasione per consolidare e mettere in pratica le competenze acquisite nel corso della formazione. Allo stesso tempo è un momento privilegiato per esplorare e approfondire tematiche di carattere più generale e trasversale che influenzano il contesto socio-culturale.Si comincia venerdì 15 dicembre, dalla mattina, con le sessione relative agli Assi formativi. Poi alle 17:00 la prima plenaria sullo sviluppo sociale di comunità, con un’introduzione del coordinatore del progetto FQTS, Mauro Giannelli e la discussione tra Aldo Bonomi del consorzio AASTER e Andrea Volterrani dell’Università di Tor Vergata.

Leggi: Auser


IN EVIDENZA:

Verso un ripensamento del lavoro sociale – Gianfranco Marocchi

Il tema del lavoro sociale è ormai da alcuni mesi al centro dell’attenzione, come evidenziato anche da Welforum in diversi contributi – ne hanno scritto tra gli altri Sergio Pasquinelli, Georges Tabacchi e Luca Pavani nella primavera scorsa. Nell’ambito della più generale disaffezione verso il lavoro, dove si diffonde il fenomeno delle “grandi dimissioni”, e accanto ad una sempre più drammatica carenza di personale sanitario documentata ogni giorno sui media, anche i segnali rispetto al lavoro sociale sono preoccupanti, primo tra tutti il fatto che le imprese sociali denunciano mancanza di personale educativo e difficoltà a trovare nuovi operatori, tanto che più di un ente pubblico si è trovato costretto ad accordare deroghe alle professionalità richieste dalle normative di accreditamento per la gestione di taluni servizi.

Leggi: Welforum


D.M. 77/2022: arriva il Progetto di salute

Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, Franco Pesaresi propone un’analisi dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema organizzativo dei servizi. – di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
Il Progetto di salute è il filo conduttore che rappresenta la storia della persona e dei suoi bisogni clinico-socioassistenziali, in raccordo con i servizi sociali, seguendola prima ancora che sviluppi una patologia, dal momento in cui viene identificato come portatore di fattori di rischio o a partire dal primo contatto con il SSN, alimentando in modo coerente e tempestivo il relativo Fascicolo sanitario elettronico (FSE).
Il Progetto di salute: di che cosa si tratta?

Leggi: I Luoghi dela Cura


Come valutare le riforme su disabilità e non autosufficienza – Carlo Mamo, Maurizio Motta

Si è in attesa che il Governo emani i decreti delegati che devono attuare le due leggi delega di riforma per la disabilità (227/21) e per gli anziani (33/23), ed entrambe prevedono sviluppi dei sistemi informativi e degli indicatori per programmare e monitorare il sistema da allestire1.
Qualunque riforma seria deve includere meccanismi per valutarne i risultati e c’è dunque da sperare che quanto le leggi delega prevedono sul tema sia tradotto in azioni efficaci; come contributo in questo articolo suggeriamo una riflessione centrata sull’assistenza domiciliare per non autosufficienti, a partire da due premesse:
a) I contenuti dei riordini esposti negli articoli citati delle due leggi delega sono molto generici. È dunque necessario precisare meglio “come” si intende organizzare un sistema di monitoraggio dei servizi riformati. Il che implica certo una revisione dei sistemi informativi dai quali estrarre dati, ma prima di questo (ossia prima di sviluppare le fonti delle informazioni) occorre la messa a fuoco delle “domande cruciali da farsi”, di “che cosa è più utile conoscere”, ed anche di “quale forma devono avere gli indicatori più importanti”.
b) Purtroppo il PNRR si limita a prevedere2 questo indicatore “Aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni (in linea con le migliori prassi europee), rispetto all’attuale in media tra le diverse regioni italiane di poco inferiore al 5%”.

Leggi: Welforum


Intelligenza artificiale. Agenas avvia la procedura di dialogo competitivo per la realizzazione di una Piattaforma a supporto dell’assistenza sanitaria primaria

L’obiettivo generale è quello di facilitare l’attività di diagnosi e cura dei medici impegnati nell’assistenza territoriale, nonché la fruizione dei servizi sanitari territoriali da parte degli assistiti
Avviata la fase finale della procedura per l’affidamento di un contratto per la progettazione di dettaglio, la realizzazione, la messa in esercizio e la gestione di una piattaforma di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria nell’ambito dei Servizi Sanitari Regionali finanziata con risorse della Missione 6, Componente 1, del PNRR, il cui obiettivo è migliorare l’assistenza sanitaria territoriale, ottimizzando e favorendo i processi di presa in carico dei pazienti su tutto il territorio nazionale ai sensi del decreto del Ministero della salute n. 77/2022.
E’ quanto comunica l’Agenas. L’obiettivo generale è quello di facilitare l’attività di diagnosi e cura dei medici impegnati nell’assistenza territoriale, nonché la fruizione dei servizi sanitari territoriali da parte degli assistiti.

Leggi: Quotidiano Sanità


“Troppe famiglie cadono in povertà per pagarsi le cure”. Il report dell’Oms Europa

L’alert lanciato da un nuovo rapporto dell’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa: “Costretti a scegliere tra assistenza e cibo, incidenza ‘spesa catastrofica’ in ascesa prima di Covid e peggiorata con pandemia”. IL REPORT
Troppe famiglie in tutta la regione europea cadono in povertà dopo aver pagato l’assistenza sanitaria. E’ l’alert lanciato da un nuovo rapporto dell’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa. L’analisi copre 40 Paesi nel Vecchio Continente e mostra come milioni di persone stanno ancora lottando e faticando per pagarsi le cure. C’è una forte dipendenza dei sistemi sanitari dai pagamenti out-of-pocket (a carico del cittadino) e questo fa sì che molte persone sperimentino difficoltà finanziarie quando utilizzano l’assistenza sanitaria o affrontino barriere all’accesso, con conseguente necessità di salute insoddisfatta. I pagamenti out-of-pocket possono anche spingere alcune persone verso la povertà o renderle ancora più povere. Non è un fenomeno che tocca pochi. Anzi, a livello globale 4,5 miliardi di persone – più della metà dell’umanità – non sono coperte da servizi sanitari essenziali.

Leggi: Quotidiano Sanità


I LEP sono diritti esigibili dai cittadini, e doveri per i servizi? – di Maurizio Motta

I livelli essenziali delle prestazioni (LEP, declinati in LEA per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, ed in LEPS per quelle socioassistenziali) hanno il loro più robusto fondamento nell’art. 117 della Costituzione modificata nel 20211 che assegna allo Stato la legislazione esclusiva in diverse materie, tra le quali la “.. determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Nella successiva messa in opera di questa disposizione sono emerse molte criticità di vario profilo, che riguardano in particolare i LEA ed i LEPS:
Il modo ed i tempi con i quali sono stati definiti: i LEA nel 2001 e poi aggiornati soltanto dopo ben 16 anni nel 20172. I LEPS con un susseguirsi caotico di norme, con la conseguenza di un loro quadro attuale disorganico e frammentato3.
Nel testo citato della Costituzione si dispone che i LEP “…devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”, e dunque che l’offerta di questi livelli di prestazioni debba essere presente in ugual modo per i cittadini di tutta Italia. Ma uno dei noti problemi attuali consiste nella rilevantissima differenza delle prestazioni sanitarie e socioassistenziali nelle diverse Regioni. Cosicché di fatto le offerte per i cittadini, soprattutto negli interventi per la non autosufficienza sono di fatto solo “livelli essenziali locali”. Peraltro un percorso per introdurre livelli essenziali più uniformi non dovrebbe essere vissuto come attentato all’autonomia regionale, o svilimento della programmazione locale (come invece spesso accade), a meno che si rinunci a priori ad avere LEP nazionali; ma è questo che vuol ottenere chi spinge per un forte regionalismo differenziato?

Leggi: Welforum


Ogni nuova legge dovrà dichiarare il suo “impatto generazionale”

Nel decreto Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri, arriva la “valutazione d’impatto generazionale” di tutte le leggi. Una richiesta già avanzata dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che oggi dice: «Si faccia anche ex post» – di Sara De Carli
«Si prevedono misure volte al miglioramento della qualità della normazione, tra le quali l’introduzione di una “valutazione d’impatto generazionale” delle leggi»: recita così la dichiarazione del Governo a margine del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2023 che ha approvato un disegno di legge che introduce deleghe al Governo per la semplificazione normativa.
La richiesta l’aveva avanzata anche l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza nella sua recente relazione al Parlamento. «Aver previsto finalmente la valutazione preventiva dell’impatto generazionale che i disegni di legge del Governo possono avere sui giovani e sulle generazioni future, in termini di effetti ambientali, sociali o economici, è un passo in avanti significativo», dichiara infatti oggi Carla Garlatti.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Inps, al via l’Assegno di inclusione, strumento di contrasto alla povertà

Da oggi è possibile presentare domanda per la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e un percorso di inclusione sociale e lavorativa
Da oggi è possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione (Adi), la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e soprattutto un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa. La domanda di Adi si può presentare nella sezione dedicata del sito Inps (www.inps.it) utilizzando Spid, Cns e Cie oppure rivolgendosi a un Patronato. A partire dal 1° gennaio 2024 le domande potranno essere inoltrate anche attraverso i Caf.
Direttamente dal portale Inps oppure con il supporto degli intermediari, il richiedente, dopo aver presentato la domanda, deve accedere al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare (Pad).

Leggi: Redattore Sociale


Influenza e Covid. Tornano i test per chi accede in ospedale e Rsa. La circolare del Ministero

La misura necessaria per ampliare e potenziare il monitoraggio dei virus per andare a rintracciare tutte le malattie respiratorie che stanno circolando. “Per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2, virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus e altri coronavirus”. LA CIRCOLARE
Torna l’indicazione per i test alle persone con sintomi Sars-CoV-2 e virus respiratori che accedono alle strutture sanitarie. Lo prevede la nuova circolare `Indicazioni per l’effettuazione dei test diagnostici per Sars-CoV-2 per l’accesso e il ricovero nelle strutture sanitarie´, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. L’obiettivo è ampliare e potenziare il monitoraggio dei virus per andare a rintracciare tutte le malattie respiratorie che stanno circolando.
In ospedali e Rsa, “per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2, virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus e altri coronavirus umani diversi dal Sars-CoV-2, come indicato dagli organismi internazionali, Oms e Ecdc”, si legge nella circolare.

Leggi: Quotidiano Sanità


Covid e influenza. Picco in arrivo con le Feste. Simg e Simit: “Raccomandiamo prevenzione vaccinale e una gestione mirata dei pazienti anziani e con patologie”

Il medico di famiglia e quello di guardia medica non possono abbassare la guardia nei confronti dell’infezione da Sars-CoV-2, trovandosi sempre più nella posizione di dover attuare le scelte migliori per la gestione domiciliare dei pazienti.
Covid e influenza circolano in modo massiccio in questi giorni e il picco dei contagi è previsto durante i giorni delle feste. Gli specialisti raccomandano prevenzione vaccinale e una gestione mirata dei pazienti con COVID-19. “Siamo ancora in tempo per somministrare le dosi booster del vaccino anti-COVID disponibile nelle preparazioni aggiornate (Omicron XBB. 1,5), soprattutto utile come rinforzo delle difese immunitarie per i soggetti con particolari cronicità e comorbosità a rischio elevato di ricovero. Stiamo parlando di pazienti immunodepressi per malattia o farmaci, oncologici, diabetici, cardiopatici, ma soprattutto anziani e comunque ultra 60enni”. Lo dichiara Alessandro Rossi, Presidente SIMG (Società italiana Medici di medicina generale).

Leggi: Quotidiano Sanità

 

 

 

Le nuove sfide dell’Auser per una società più inclusiva e attenta ai bisogni degli anziani. A Roma il 18 e 19 novembre il X Congresso Nazionale

“Tra presente e futuro, per una rinnovata visione sociale”. E’ questo il titolo del X gresso Nazionale dell’Auser che si terrà il 18 e 19 novembre a Roma, presso il Centro Congressi Frentani. Parteciperanno ai lavori oltre 300 fra delegati e invitati, in presenza e in remoto. Un Congresso che definirà linee strategiche e organizzative per i prossimi quattro anni e vedrà il rinnovo delle cariche associative, ma che assume un valore particolarmente importante per Auser perché all’insegna del rilancio delle attività dopo i difficili mesi di emergenza sanitaria.
Il 18 prevista la partecipazione del Ministro Andrea Orlando e di Maurizio Landini segretario generale della Cgil.
Tutte le info su www.auser.it


Risposte! Il 17 novembre a Roma l’Assemblea dei pensionati

Si terrà il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma “Risposte!”, l’Assemblea nazionale dei pensionati e delle pensionate di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.
Al centro dell’Assemblea i grandi temi che riguardano da vicino la vita di milioni di pensionati e di persone anziane ai quali il governo non ha ancora dato sufficiente attenzione.
I Sindacati rivendicano da tempo interventi a sostegno del potere d’acquisto delle pensioni e richiedono l’allargamento della platea dei beneficiari della 14esima nonché un sistema più equo di rivalutazione.
Sulla sanità, benché si apprezzi l’aumento del Fondo, si rimarca la necessità di una riforma complessiva del Servizio sanitario nazionale, maggiormente incentrata su territorialità e domiciliarità e l’emanazione di una Legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, introdotta già a partire dalla prossima legge di bilancio.
Infine il tema delle tasse, con la richiesta di un intervento che possa ridurre la pressione fiscale sui lavoratori e i pensionati, che le pagano più di tutti.
All’Assemblea parteciperanno anche i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
I lavori inizieranno alle ore 9.30 e saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dello Spi-Cgil.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

lunedì 8 novembre 2021
La casa come primo luogo di cura. Convegno della Asl di Viterbo con esponenti della sanità regionale e nazionale

L’invecchiamento della popolazione italiana, il mutato contesto socio-epidemiologico, l’aumento delle fragilità e l’insorgenza di multi-patologie rendono sempre più necessaria la riorganizzazione dell’assistenza territoriale.
Anche a seguito della pandemia da SARS.CoV2 – che ha messo a nudo le reali criticità del sistema sanitario – si è resa sempre più evidente e centrale l’importanza delle cure di prossimità e dell’integrazione tra ospedale e territorio anche grazie all’utilizzo dei sistemi di sanità digitale e della telemedicina. Il domicilio del paziente diviene in questo scenario un ambito non più di “fastidiosa complessità” ma privilegiato e interconnesso per quella “continuità di cure di qualità” di cui è stato riscontrato l’estremo bisogno proprio nel pieno dell’emergenza pandemica, luogo dove la persona e il suo più vicino caregiver diventano attori rilevanti del processo di presa in carico.
Non a caso anche il PNRR ha delineato in una delle sue “misure”, la M6C1 un investimento di 4miliardi di euro in “Cure domiciliari e telemedicina” per coordinare i servizi domiciliari e sviluppare coerenti interfaccia con ospedali e con le reti di emergenza-urgenza.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/11/2021


lunedì 8 novembre 2021
Senza dimora. “Così la mia vita, a piccoli passi, è cambiata”

Dalla strada al progetto “Dimora”: la storia di Pietro che oggi, a 25 anni, è tornato a studiare. “I poli di accoglienza ti danno la possibilità di fare il primo passo, aiutandoti a rimetterti in piedi”
Oggi è pieno di energia Pietro Zacchino; 25 anni, ha tanta voglia di studiare, impegnarsi e dedicarsi anche agli altri. Ha alle spalle una situazione molto travagliata, che tre anni fa, lo ha portato a non avere più nulla e a vivere in strada. Grazie al progetto “DimORA! Pon Metro”, dedicato all’accoglienza di persone fragili in povertà socio-sanitaria, che ha previsto l’attivazione di tre poli notturni e diurni gestiti dalla Caritas diocesana con la coop La Panormitana, il Centro diaconale valdese La Noce, l’istituto Don Calabria e la Crocerossa, ora fa parte delle 114 persone senza dimora che, con il progetto di presa in carico – che ha previsto un capillare lavoro di rete tra privato sociale e servizi pubblici – sono riuscite ad intraprendere un percorso di accompagnamento graduale all’autonomia. Per situazioni economiche già a 16 anni Pietro ha dovuto lasciare gli studi, per cercare piccoli lavori che contribuissero a sostenere la sua famiglia.

Leggi: Redattore Sociale, 08/11/2021


lunedì 8 novembre 2021
Ecosistema urbano 2021

E’ stato pubblicato “Ecosistema urbano 2021”, il rapporto di Legambiente che prende in considerazione 105 capoluoghi e tiene conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia) per stilare una classifica delle performance ambientali delle città: a fronte di un punteggio massimo teorico di 100, la media percentuale totalizzata dai centri urbani nel 2020 rimane ferma al 53,05%, identica a quella della scorsa edizione.
Limitadonci ad un esame dei risultati che riguardano le principali metropoli notiamo che si conferma la loro difficoltà comune nel dare risposte alle criticità che le attanagliano: lo smog a Torino, il traffico a Roma, la costante emergenza rifiuti a Palermo, la dispersione d’acqua potabile a Bari, il consumo di suolo a Venezia. Sempre elevati i giorni di superamento dei limiti d’ozono a Milano e Torino e le concentrazioni di biossido d’azoto a Torino o Palermo. Guardando a numeri e percentuali, degno di nota è l’aumento di auto circolanti a Torino (65 ogni 100 abitanti) e a Roma (64/100). Colpiscono lo scarso 19,2% di raccolta differenziata a Palermo o il 36,2% a Napoli, il 3 su 10 raggiunto da Venezia nell’indice dedicato al consumo efficiente di suolo, il 49% di acqua potabile immessa in rete ma sprecata a Bari. In controtendenza, nel complesso, le performance di Milano: il capoluogo lombardo continua a contraddistinguersi per un dinamismo che accompagna un profondo cambiamento in chiave sostenibile avviato da tempo, con numeri che restano confortanti pur nel trend generale di rallentamento.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 08/11/2021


lunedì 8 novembre 2021
L’autonomia è di casa: la domotica e le opportunità offerte all’indipendenza

«Da qualche anno – sottolineano dall’Associazione Parent Project – la domotica ha sperimentato una rivoluzione che sta rendendo i suoi benefìci man mano più accessibili in termini economici e più facilmente integrabili in impianti esistenti»: per questo tale Associazione ha messo a disposizione, nell’àmbito del progetto “L’autonomia è di casa”, la brochure informativa “Domotica e smart home: per saperne di più” e una breve serie di video-pillole, dedicate al medesimo tema
Realizzato con il sostegno della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), si avvia alla fase finale il progetto denominato L’autonomia è di casa, promosso da Parent Project, Associazione di pazienti e genitori di figli con le forme più gravi di distrofia muscolare (Duchenne e Becker). Rivolta direttamente a quelli di loro che risiedono in Piemonte, l’iniziativa ha segnatamente avuto come focus l’approfondimento della tematica della vita autonoma, con uno spazio speciale voluto per condividere con la comunità Duchenne e Becker informazioni sulle opportunità offerte dalla domotica per contribuire alla costruzione di un’indipendenza sempre maggiore nella vita quotidiana delle persone con disabilità.

Leggi: Superando, 08/11/2021


domenica 7 novembre 2021
«L’Housing sociale è il futuro. Così il Pnrr può cucire le ferite»

«Le abitazioni a basso impatto e a basso costo? Sono il grande tema politico dei prossimi anni. E il Piano nazionale di ripresa cerca di ridurre il ritardo della dinamica immobiliare con la spinta alla rigenerazione urbana». Carlo Cerami si prepara ad aprire il più grande cantiere italiano di social housing, a Milano, area dell’ex Macello, dove la sgr Redo che presiede realizzerà, tra i diversi interventi di interesse culturale e sociale, 1200 appartamenti a emissioni zero, dei quali 800 in affitto a 500 euro al mese e 400 in vendita a 2500 euro al metro quadro. Numero che supera quello delle abitazioni di lusso realizzate a Porta Nuova e a City Life messe in insieme. Ed è questo il punto, una sorta di net zero urbanistico e sociale, osserva Cerami.
L’avvocato amministrativista cinquantaseienne, considerato uno dei fondatori dell’housing sociale in Italia al fianco dell’ex presidente della Cariplo Giuseppe Guzzetti, cita la Città dei Ricchi e Città dei Poveri di Bernardo Secchi (Laterza) e la necessità di superare la separazione, la «zonizzazione», riducendo le disuguaglianze anche nello spazio. Dice Cerami:«Quando siamo partiti agli inizi degli anni 2000 anticipavamo persino la crisi dei subprime. Poi i fatti si sono incaricati di allargare ulteriormente i divari sociali, mentre noi abbiamo continuato a studiare e a crescere, tenendo la barra sulla capacità di realizzare spazi abitativi in prevalenza in affitto a costi contenuti tra i 70 e gli 80 euro al metro quadro».

Leggi: Corriere della Sera, 07/11/2021


venerdì 5 novembre 2021
Terza età, i nuovi invisibili

Troppi anziani vivono soli e dimenticati. Un’emergenza sociale che va affrontata
Filomena era orgogliosa della sua lunghissima chioma che esibiva girando per le strade di Trastevere. Anziana e povera, i familiari la misero in una residenza per la terza età e lì le imposero subito di tagliarsi i capelli. Perse così, nella solitudine, la sua identità. Diventò estranea a sé stessa e morì poco dopo.
Monsignor Vincenzo Paglia la ricorda nelle prime pagine del suo nuovo libro L’età da inventare (Piemme). L’arcivescovo è presidente della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, istituita dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Inusuale che quel ruolo sia svolto da un prelato ma non vi è persona che conosca più di Paglia – anche per la sua lunga esperienza nella Comunità di Sant’Egidio – il dramma dell’emarginazione degli anziani.
La pandemia ha causato più di 132 mila morti. La stragrande maggioranza di loro erano anziani. Si è quasi persa un’intera generazione. Ma, colti dalla comprensibile ansia di riprendere il cammino della vita produttiva, ce li siamo dimenticati per strada. Di sicuro non hanno imparato nulla dalla tragedia del Covid quei cittadini che si ostinano, potendolo fare, a non vaccinarsi. Ma anche il resto della società, intrappolata in un processo di rimozione, ha qualche colpa. Se non pensiamo per tempo ad affrontare – anche con un’assicurazione obbligatoria – l’esplosione della non autosufficienza (sono 2 milioni e 700 mila tra i 7 milioni di ultrasettantacinquenni) ci troveremo presto a fare i conti con un universo di sofferenze croniche che ricadrà anche sulle giovani generazioni. Ma non è solo una questione di qualità dell’assistenza e di risorse adeguate. La vecchiaia va reinventata come una stagione della vita ricca anche di bellezze ed emozioni.

Leggi: Sant’Egidio, 05/11/2021


giovedì 4 novembre 2021
Infermieri di famiglia e comunità. Altems: “Ne mancano quasi 24 mila in Italia”

Il dato emerge dall’ultimo report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica che oltre alla consueta analisi sull’andamento dell’epidemia ha elaborato un focus ad hoc sulla carenza della nuova figura dell’infermiere di famiglia che con la pandemia ha un effetto ancora più rilevante.
Mancano in Italia quasi 24 mila nuovi infermieri da dedicare al ruolo di infermiere di famiglia e comunità. Significa che anche se venissero assunti tutti e 15 mila i neolaureati in scienze infermieristiche, ne mancherebbero comunque all’appello 9000 mila, una carenza che con la pandemia ha un impatto ancora più rilevante sulla gestione sanitaria del paese. A ciò si aggiunge il problema del disallineamento tra dotazioni tecnologiche e di posti letto e dotazioni di personale con specifiche professionalità registrato durante la seconda ondata della pandemia, in cui il rapporto tra numero di anestesisti-rianimatori e posti letto di terapia intensiva è sceso da 2,5 a 1,9, con la conseguenza di una riduzione della capacità assistenziale in uno dei punti nevralgici del sistema.
È quanto emerso dalla 72ma puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/11/2021


mercoledì 3 novembre 2021
Giornata internazionale anziani. Il 61% degli ultra 65enni riferisce di avere almeno un problema strutturale nell’abitazione

Il 1°ottobre è stata celebrata dalle Nazioni Unite la Giornata internazionale delle persone anziane. “L’età anziana – ha sottolineato il Ministero della Salute sul proprio sito – è una realtà complessa e variegata che va dagli anziani attivi e in salute agli anziani non autosufficienti. Se da un lato l’invecchiamento della popolazione rappresenta un indubbio successo sul piano della sanità pubblica, in quanto evidenzia una aspettativa di vita molto alta, allo stesso tempo, richiama l’attenzione sulla necessità di ulteriori interventi di sostegno alle politiche sanitarie e sociali”.
[…] Dal Rapporto “Passi d’Argento”, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è emerso in particolare che in Italia l’83% degli anziani vive in casa di proprietà e 2 anziani su 10 vivono da soli. Il 60% viene considerato attivo, ma 4 anziani su 10 hanno paura di cadere, in particolare le donne, le persone con maggiori difficoltà economiche o con basso livello di istruzione e chi vive da solo.
Più della metà degli ultra 65enni (il 61%) riferisce di avere almeno un problema strutturale nell’abitazione in cui vive.
Leggi su quotidiano sanità
Il rapporto Passi d’argento

Leggi: Rete Caad, 03/11/2021


mercoledì 3 novembre 2021
Al Sud per le Rsa si spende di meno che al Nord. I risultati di una ricerca

Le regioni del Sud spendono in media quattro volte di meno rispetto a quelle del Nord in servizi sanitari residenziali per anziani. E, più in generale, la distribuzione delle Rsa, le residenze sanitarie per anziani entrate nell’occhio del ciclone nei momenti peggiori della prima e seconda ondata Covid, sul territorio nazionale sembra più legata alle risorse a disposizione delle Regioni e a fattori di mercato del lavoro femminile che ai reali bisogni degli anziani. È il risultato a cui giunge uno studio condotto da due ricercatrici dell’Università Sapienza di Roma e pubblicato sullo European Journal of Health Economics ideato proprio per comprendere la mortalità nelle prime fasi della pandemia. Lo studio ha confermato la presenza di un gradiente Nord-Sud nella spesa per le residenze per anziani: la spesa in Rsa per ogni ultra-65enne residente delle regioni del Nord è doppia rispetto a quelle del Centro e quattro volte più alta rispetto a quelle del Sud. La spesa, inoltre, è inversamente correlata al bisogno di salute degli anziani. Per esempio è inferiore laddove è più alta la presenza di anziani con salute precaria: in Calabria, dove l’aspettativa di vita in salute a 65 anni è poco superiore ai tre anni, si ha una spesa per servizi sanitari residenziali pari a un terzo della media nazionale; specularmente, la provincia di Bolzano, che ha un’aspettativa di vita in buona salute tra le più alte d’Italia, spende 5 volte più della media. Quello che invece sembra incidere sulla spesa sono variabili di tipo economico e di mercato del lavoro. A questo proposito è lampante il caso della disoccupazione femminile: la ricerca ha mostrato che la spesa per Rsa è più bassa in quelle regioni in cui è minore la percentuale di donne occupate

Leggi: Auser, 03/11/2021


mercoledì 3 novembre 2021
Taglio assegno invalidi parziali. Orlando: “Governo interverrà nel Deceto Fiscale per rivedere norma”

Così il ministro del Lavoro risponde alla Camera ad un question time del PD a seguito della comunicazione dell’Inps sul fatto che l’assegno di invalidità verrà garantito solo a fronte di una totale inattività lavorativa. “Il Ministero del Lavoro, sentito l’Inps, sta elaborando un intervento, volto a rivisitare la formulazione vigente del precetto normativo, per consentire l’erogazione della prestazione in certi limiti reddituali, a prescindere dalla natura del reddito”.
L’Inps ha recentemente comunicato che l’assegno di invalidità sarà dato, d’ora in avanti, solo a fronte di una totale inattività lavorativa da parte del beneficiario. Questa interpretazione deriverebbe dalla giurisprudenza della Corte di cassazione, secondo la quale non lavorare sarebbe un requisito necessario, al pari del previsto accertamento sanitario della condizione di invalidità.
Questa previsione, però, potrebbe a breve essere a breve modificata grazie ad un intervento del Govenro. “Posso assicurare che il Ministero del Lavoro, sentito l’Inps, sta elaborando un intervento, volto a rivisitare la formulazione vigente del precetto normativo, per consentire l’erogazione della prestazione in certi limiti reddituali, a prescindere dalla natura del reddito. Tale proposta emendativa sarà inserita nel veicolo normativo più opportuno tra quelli in discussione in Parlamento, molto probabilmente in sede di conversione del decreto-legge in materia fiscale, al fine di giungere a una celere definizione della questione, che consenta il pieno sostegno economico agli invalidi civili parziali”. Questo l’annuncio del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dato oggi pomeriggio nel corso di un question time alla Camera su questo tema presentato da Stefano Lepri (Pd).

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/11/2021


mercoledì 3 novembre 2021
Bonus edilizi, resta lo sconto in fattura

Manovra. Ripristino per tre anni e per tutti i tipi di incentivo, insieme alla cessione del credito, con le modifiche al Ddl di bilancio varato dal governo ma ancora atteso al Senato. Emendamento M5S per rendere automatico il rimborso delle detrazioni sanitarie
Anche quest’anno la legge di bilancio è finita al centro di un fitto lavorìo dopo l’approvazione formale in consiglio dei ministri. Ma i tavoli tecnici e politici che si stanno riunendo a ripetizione per il testo definitivo, atteso a questo punto al Senato solo nei primi giorni della prossima settimana,
potrebbero portare buone notizie. La prima riguarda i bonus edilizi, per i quali si riaffacciano lo sconto in fattura e la cedibilità del credito anche negli interventi che non rientrano nel super-sconto del 110%. Perché sono bastate poche ore a capire che il compromesso finito nella bozza di manovra esaminata dal governo, con la stabilizzazione triennale dei bonus al 50 e al 65% e la proroga annuale del bonus facciate in formato ridotto dal 90 al 60%, avrebbe rischiato grosso nel corso dell’esame parlamentare. Le obiezioni della maggioranza, arrivate prima di tutto dal Movimento 5 Stelle, si sono concentrate sull’addio alla possibilità di scontare direttamente l’agevolazione in fattura e di cedere il credito, senza aspettare quindi le detrazioni dall’Irpef degli anni successivi.
Nel testo preparato dal governo questo meccanismo sarebbe sopravvissuto dal 1° gennaio solo per il super-bonus del 110 per cento.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 03/11/2021


martedì 2 novembre 2021
Ultimi due mesi per agganciare sconto in fattura e cessione

Manovra 2022. Stop alle modalità alternative alla detrazione per tutti i bonus casa, 110% escluso Cambia il mercato: da rivedere i lavori pianificati. Sostituzione di infissi e caldaie, ristrutturazioni di interni o lavori sulle facciate. Oltre alla proroga del superbonus e degli sconti fiscali per la casa,
c’è un altro passaggio del disegno di legge di Bilancio che è destinato ad avere un impatto fortissimo sul mercato dell’edilizia per i prossimi mesi, colpendo parecchio alcuni settori.
La bozza di manovra, infatti, dal primo gennaio del 2022 cancella del tutto lo sconto in fattura e la cessione del credito, con la sola eccezione del 110%: in questo caso ci sarà tempo fino al 2025. Viene, così, eliminato quello che si stava consolidando come uno degli elementi più richiesti dai
clienti nell’offerta commerciale delle imprese legate all’edilizia.L’intervento
La manovra, in un passaggio dell’articolo dedicato ai bonus edilizi, interviene sul decreto Rilancio (Dl 34/2020, articolo 121), allungando la vita delle regole su cessione del credito e sconto in fattura, ma solo per il superbonus: chi sostiene lavori relativi al 110% potrà usare anche questi meccanismi, oltre alla fruizione diretta della detrazione, fino al 31 dicembre del 2025

Leggi: Il Sole 24 Ore, 02/11/2021


DALLE REGIONI:

martedì 9 novembre 2021
Sesto, l’Unione Inquilini chiede di istituire una commissione per graduare gli sfratti

Sabato 13 novembre alle ore 15.30 l’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni ha organizzato nella sede di via Marx 495 un’assemblea per chiedere l’istituzione di una Commissione di Graduazione degli Sfratti. Parteciperanno all’incontro anche Acli, Auser e alcune forze politiche della città. “Sono 670 gli sfratti in esecuzione a Sesto San Giovanni – sottolinea l’Unione Inquilini -. Sono famiglie che hanno trovato sistemazione nei residence, in attesa di assegnazione. Sono persone sistemate in appartamenti in sub-affitto dalla vecchia Commissione per l’emergenza abitativa. Sono nuclei che con la crisi economica e sanitaria non sono riuscite a pagare l’affitto”. “L’unico modo – prosegue il sindacato – per scongiurare il dramma di migliaia di persone per strada senza un tetto è istituire una Commissione di Graduazione degli Sfratti che conceda la forza pubblica nelle esecuzioni solo in presenza di alternative abitative per le famiglie, tranne che nei casi di morosità colpevole“. “Garantire i passaggi da casa a casa – conclude l’Unione Inquilini – è l’unico modo per evitare tensioni sociali e, in un periodo di pandemia, per evitare diffusioni del contagio causate dall’impossibilità di intervento di medici di base e delle strutture sanitarie cittadine”.

Leggi: Sesto Notizie, 09/11/2021


lunedì 8 novembre 2021
Assistenti sociali a Gualtieri: serve un significativo cambio di passo

Laura Paradiso (Ordine del Lazio): “Le ingenti risorse destinate a RomaCapitale dal Pnrr siano indirizzate verso il potenziamento dei Servizi Sociali Municipali”
“Serve un significativo cambio di passo ad iniziare dalle modalità con le quali verranno usate le ingenti risorse destinate a RomaCapitale dal Pnrr che dovranno essere indirizzate verso il potenziamento dei Servizi Sociali Municipali”. Lo scrive – in una Lettera Aperta indirizzata al neo Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – la Presidente del Consiglio dell’Ordine del Lazio degli Assistenti sociali, Laura Paradiso.
Nella lettera si sottolinea come “RomaCapitale si trovi ad affrontare una grave crisi sociale ed economica mostrando tutte le criticità che l’emergenza sanitaria ha drammaticamente esaltato. Tra queste, la perdita di una occupazione stabile con reddito almeno sufficiente alla sussistenza con conseguente precarietà della situazione abitativa, l’aumento dei problemi legati all’impoverimento di larga fascia di cittadini, una generalizzata crescita della domanda di interventi dei servizi sociali: a fronte di questi bisogni serve mettere immediatamente mano al potenziamento dei servizi, delle risorse finanziarie ed organizzative e per quanto riguarda quelle professionali chiamando in servizio quegli assistenti sociali vincitori del recente concorso”.

Leggi: Redattore Sociale, 08/11/2021


venerdì 5 novembre 2021
Non autosufficienze, in Veneto riparto da 832 milioni di euro

Rispetto all’anno 2020 l’incremento è complessivamente di 11 milioni di euro. Lanzarin: “Il riparto per il 2021 destina il 63,6 % di risorse alla residenzialità e semi-residenzialità anziani, con l’attribuzione di 529,4 milioni di euro; 7,1 milioni in più rispetto all’anno precedente”
Su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la Giunta regionale del Veneto ha approvato la delibera con cui si richiede il parere alla 5° Commissione consiliare sulla programmazione e attribuzione alle Aziende Ulss delle risorse per la non autosufficienza per il riparto dell’anno 2021.
“Il riparto, che ammonta a complessivi 832 milioni di euro, rispetto all’anno 2020 è stato incrementato complessivamente di 11 milioni – afferma una nota della Giunta -, salvaguardando i cambiamenti demografici in atto, nel perseguimento dell’omogeneità dell’offerta di strutture oltre che i posti e le prese in carico delle persone non autosufficienti e con disabilità sul territorio regionale. Nel contempo viene garantita la continuità del servizio di telesoccorso/telecontrollo (5,5 milioni di euro), i ricoveri temporanei di sollievo a sostegno delle famiglie dei malati di SLA (832 mila euro) ed il concorso all’assistenza ai degenti degli ex ospedali psichiatrici (1,95 milioni di euro)”.

Leggi: Redattore Sociale, 05/11/2021


venerdì 5 novembre 2021
Venezia. Del problema casa non si sente più parlare

Da due anni a questa parte del problema della casa non si sente parlare.
Non é che prima se ne parlasse molto, per la verità. Ma in quest’ultimo lungo periodo tutto tace. Si può anche capire.
La pandemia ha dominato, e domina ancora, tutte le notizie, privandole quasi totalmente della visibilità che potrebbero avere. Lo stato di preoccupazione derivatone tiene lo sguardo delle persone incollato allo schermo televisivo per seguire l’evoluzione del diffondersi del virus, che costituisce il vero problema da affrontare e da risolvere.
In tale situazione si può anche capire, come si diceva, che alla gente non interessi in questo momento il problema della casa. Lo sfrattato ha perso del tutto la propria visibilità.
La gente è presa dalla preoccupazione di poter finire in ospedale. Ha altro da pensare che agli sfrattati!
I politici però sono stati eletti e sono pagati proprio per occuparsi di tutti i problemi dei cittadini e fra questi vi è anche quello di garantire un’abitazione a tutti.
I politici pero non possono e non devono profittare della attuale situazione di emergenza pandemica per rimandare all’infinito la soluzione di un problema che ci trasciniamo dietro fin dal dopoguerra. Tanto più che l’Italia é il paese che conta il minor numero di persone in affitto rispetto agli altri paesi europei. Garantire un’abitazione dignitosa a tutti é indice di civiltà.

Leggi: Sunia, 05/11/2021


venerdì 5 novembre 2021
Casa, Lombardia: fino al 2 dicembre il bando Pnrr da 250 milioni per l’erp

Fino al prossimo 2 dicembre, sulla piattaforma della Regione Lombardia sarà possibile aderire al bando ‘Sicuro, verde e sociale’ previsto dal Pnrr per la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica: alla Lombardia è destinata una fetta di oltre 252 milioni di euro.
Entro il 31 dicembre saranno individuate le proposte di intervento che saranno poi approvate dal ministero delle Infrastrutture. Le risorse finanziarie di derivazione statale saranno suddivise in sei tranche, dal 2021 al 2026. Nello specifico: 25.293.724 euro per il 2021; 50.587.449,06 euro per il 2022; 44.264.017 euro per ogni anno dal 2023 al 2026. Una quota di questi finanziamenti sarà riservata ai Comuni sotto i 30.000 abitanti in modo che le grandi città non esauriscano tutti i fondi disponibili. Il programma prevede tempi di attuazione molto stringenti. Entro marzo 2026, dovranno infatti essere ultimati tutti i lavori.

Leggi: Redattore Sociale, 05/11/2021


giovedì 4 novembre 2021
Palermo. Caroenergia: Federconsumatori e SUNIA chiedono interventi al Governo

Ammontano ad oltre 312 Euro, secondo le stime diffuse da Federconsumatori e SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari), le ricadute che ogni famiglia subirà per colpa dei recenti rincari delle bollette di energia elettrica e gas.
Per il riscaldamento, invece, si prospettano aumenti del 19% rispetto all’anno scorso. Secondo l’elaborazione di Federconsumatori, infine, il prezzo della benzina è di 14 centesimi al litro più alto rispetto al prezzo equo (+168 euro l’anno, per automobilista).
A fronte di rincari a doppia cifra, Federconsumatori e SUNIA ritengono che sia essenziale un intervento deciso da parte del Governo nazionale per calmierare i prezzi dell’energia e dei carburanti e, di conseguenza, per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini consumatori.
La povertà energetica, cioè la situazione in cui un cittadino non ha abbastanza soldi per pagare le bollette derivanti da un consumo minimo essenziale di energia, è infatti un rischio concreto per sempre più famiglie italiane. Famiglie che, tra le altre cose, a causa del COVID non vengono certo da un periodo di vacche grasse.

Leggi: Sunia, 04/11/2021


giovedì 4 novembre 2021
Toscana. Pubblicato il quarto rapporto Welfare e salute, eccesso di mortalità dell’8,6% nel 2020

Per Giani e Bezzini “un lavoro prezioso”, che “giunge in un momento cruciale di ripartenza, dopo le difficoltà determinate dalla pandedia di Covid a livello sanitario, sociale ed economico”. I decessi in Regione sono stati 48.135 nel 2006, con un eccesso (con riferimento al quinquennio 2015-2019) dell’8,6%, a fronte di un +15,6% registrato in Italia. Il 94,2% di questo eccesso è attribuibile a Covid-19. IL DOCUMENTO
Nel 2020 la Regione Toscana ha fatto registra un eccesso di mortalità dell’8,6%. Sono già visibili anche altri effetti della pandemia da Covid-19 anche sulle dinamiche demografiche: ha acuito tendenze già in atto da alcuni anni (diminuzione dei flussi migratori e calo della natalità). E’ quanto emerge dal quarto Rapporto Welfare e Salute in Toscana 2021 pubblicato dall’Agenzia regionale di Sanità e presentato oggi.
“La quarta edizione del rapporto ‘Welfare e salute in Toscana’ – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – giunge in un momento cruciale di ripartenza, dopo le difficoltà determinate dalla pandedia di Covid a livello sanitario, sociale ed economico. E’ uno strumento conoscitivo importante, che ci consente di avere una visione di insieme delle problematiche di salute della nostra comunità, fornendoci la giusta chiave di lettura della realtà che viviamo, per programmare al meglio le nostre prossime azioni di intervento”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/11/2021


IN AGENDA:

Seminario online “Le sfide del welfare e della sua governance territoriale”

Lunedì 29 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, è in programma il seminario online “Le sfide del welfare e della sua governance territoriale” promosso dal Master in “Governance e innovazioni di welfare locale” del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna, insieme al Comune di Bologna e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna. L’appuntamento verrà trasmesso dalla sala convegni del MAMbo in diretta streaming sul canale youtube della Redazione Area Welfare del Comune di Bologna. Il seminario vuole essere un’occasione per riflettere – insieme a docenti, esperti, rappresentanti delle Istituzioni – sulle nuove sfide che il nostro welfare è chiamato oggi ad affrontare e sulle innovazioni nella produzione di servizi, alla luce delle opportunità offerte dal Pnrr e dei nuovi strumenti normativi in materia di co-progettazione e co-programmazione. Leggi la notizia

Leggi: Comune di Bologna


“(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

Leggi: Redattore Sociale


I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto

L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ha attivato, per l’autunno del 2021, due eventi ECM dal titolo “I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto”, la cui direzione è affidata al prof. Rabih Chattat ( https://www.unibo.it/sitoweb/rabih.chattat ).
Il primo evento, dal titolo “Contesti di sviluppo: territorialità e demenza, un connubio possibile” si svolgerà nella giornata del 29 ottobre (14.00-17.00). L’evento offrirà l’occasione di analizzare modelli operativi integrati di salute. Con il focus sulle indicazioni che la prospettiva psico-sociale offre, saranno discusse alcune prospettive di territorialità diffusa e compartecipata in cui lo psicologo gioca un ruolo chiave in collaborazione con le altre figure professionali.
Il secondo evento, dal titolo “Ruolo della psicologia per vivere bene con le malattie croniche: opportunità e modelli per i futuri servizi territoriali” si svolgerà nella giornata del 12 novembre (14.30-18.00). Durante l’evento saranno discusse alcune esperienze dei servizi che lavorano per garantire la possibilità di vivere bene con, e nonostante, le malattie e le condizioni di non autosufficienza. Si parlerà di etica della cura e dei processi di intervento, si discuterà della declinazione della matrice di cura e di “presa in carico” psico-sociale in ambito territoriale ed ambulatoriale, di cure primarie, e della formazione dei nuovi operatori della salute.

Leggi: Unibo


Urbanpromo – Progetti per il Paese

Dal 16 al 19 novembre 2021 si tiene a Milano, presso il MEET – Digital Culture Center, Fondazione Cariplo, la XVIII edizione di “Urbanpromo Progetti per il Paese”. Nella cornice della rigenerazione urbana e del partenariato pubblico privato, sono presentati progetti e iniziative che spiccano nel panorama nazionale per il forte carattere innovativo dei loro approcci e dei loro contenuti. A presentarli sono i loro protagonisti: promotori pubblici e privati, progettisti, gestori.
• I Pinqua: i progetti del Programma nazionale per la qualità dell’abitare. Tra le proposte ammesse al finanziamento statale è presentata una selezione dei progetti più interessanti e convincenti nel perseguire la riqualificazione urbana, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
• Progetti per far rinascere parti di città grazie al partenariato pubblico privato. Da sempre al centro della ricerca multidisciplinare e multiattoriale di Urbanpromo, il partenariato pubblico privato si concretizza in nuove iniziative in cui la qualità del progetto interagisce con l’allestimento di complessi approvvigionamenti finanziari e sofisticate costruzioni giuridiche.

Leggi: Urban Promo


 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

Leggi: Italia Longeva


 25 NOVEMBRE 2021 Bologna – Centro Congressi Savoia Hotel Regency

Il Forum N.A. si svolgerà in presenza nella location del Centro Congressi Savoia Hotel di Bologna.
Un evento formativo che negli anni è diventato il punto di riferimento nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona e per tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone non autosufficienti.
In occasione della XIII edizione del ForumN.A., la rivista WelfareOggi ha istituito la nuova edizione del Premio WelfarOggi con la finalità di contribuire alla valorizzazione e alla conoscenza di percorsi virtuosi presenti nei territori.
La partecipazione è gratuita e la data ultima per presentare i progetti è stata prorogata al 31 ottobre 2021.
Il regolamento con tutte le modalità di partecipazione sono pubblicati nel sito www.nonautosufficienza.it.


IN EVIDENZA:

Messaggi utili dal nuovo Piano Nazionale

Su risorse e servizi nuove prospettive da considerare per i prossimi piani di zona – di Valentina Ghetti
In piena estate è stato approvato dalla Rete nazionale per la protezione e l’inclusione sociale il testo del nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali, di recente sancito da intesa anche in Conferenza unificata: un insieme di indirizzi di riferimento per Regioni, Ambiti e Comuni nell’orientare la declinazione dei sistemi di welfare locali. Si tratta di un documento particolarmente rilevante per gli ambiti lombardi, che proprio in questi mesi sono impegnati a definire le linee programmatorie per il prossimo triennio. Una cornice di riferimento, da cui non è possibile prescindere.
Le future risorse per il welfare sociale
Si tratta di un piano unico e modulare, che oggi si compone della parte nazionale e di quella specifica sul contrasto alla povertà e che sarà poi completato con l’aggiornamento del piano per la non autosufficienza. Nella parte iniziale, in cui viene ricostruita la fotografia nazionale del sistema di welfare, si riportano alcune informazioni rilevanti.
Sebbene la spesa sociale complessiva italiana, negli ultimi anni, abbia vissuto un incremento tale da portare la sua percentuale in rapporto al PIL a livello della media dei paesi europei, la spesa locale per il welfare continua ad essere nettamente inferiore oltre che, storicamente, disomogenea (dai 200 euro pro- capite del Trentino Alto Adige ai 22 della Calabria). Una situazione che detta l’agenda per i prossimi anni, che saranno caratterizzati da una sensibile crescita delle risorse e, soprattutto, da una loro stabilizzazione. Il piano infatti, indica per la prima volta, la natura strutturale dei principali finanziamenti al sociale “appostati automaticamente a bilancio” e che permetteranno “certezza di risorse e una programmazione effettiva degli interventi”.

Leggi: Welforum


Verso un welfare più forte, ma davvero coeso e comunitario?

A cura dell’Istituto per la Ricerca Sociale – Presentazione Emanuele Ranci Ortigosa
La pandemia del Covid-19 ha avuto un drammatico impatto sulla salute e sulla vita della popolazione, in Italia e nel mondo intero, pur con molte differenziazioni nell’entità dei danni e nei tempi di manifestazione. Nel mondo ad oggi si contano 213 milioni di casi di Covid-19 e 4.490.000 di decessi, in Europa sono 61 milioni i casi e 1.220.000 i decessi, in Italia 4.490.000 i casi e 129.000 i decessi. A tale effetto diretto vanno sommati tutti gli ulteriori danni sulla salute per l’interruzione della prevenzione e cura di molte altre patologie, dovuta alla concentrazione delle risorse e degli interventi sulla lotta alla pandemia. Danni che dalla salute si ripercuotono su altre cruciali dimensioni della vita sociale, con la messa in crisi del lavoro, delle attività economiche, produttive, educative. Nel nostro paese, nel 2020, l’occupazione perde 945 mila unità, pari al -2%, i redditi da lavoro e i consumi si contraggono, si riduce il PIL di quasi il 9%.
In campo sociale si verifica un significativo allargamento della platea dei poveri, con scivolamento in povertà di target di popolazione fino a pochi mesi prima al riparo da situazioni di deprivazione. Azzerando i timidi progressi degli anni precedenti, dal 2019 al 2020 la povertà assoluta cresce e tocca più di 2 milioni di famiglie (dal 6,4% al 7,7%) e di 5,6 milioni di persone (dal 7,7% al 9,4%, oltre 1 milione in più). Le famiglie più colpite sono quelle con persona di riferimento occupata, quelle numerose o con almeno un figlio minore, quelle monogenitore, oltreché i giovani tra i 18 e i 34 anni e gli immigrati. Aumentano anche le diseguaglianze, si diffondono situazioni e percezioni di insicurezza e di fragilità, crescono in misura preoccupante la povertà educativa e la deprivazione culturale di adolescenti e giovani, così come l’abbandono scolastico. I NEET (not in education, emploiment or training) sono in Italia il 27,8% contro una media EU del 16,4%.

Leggi: Welforum


Il lavoro domestico in Italia: una indagine esplorativa – di Sergio Pasquinelli, Francesca Pozzoli

Più per necessità e meno per scelta
Il settore del lavoro domestico in Italia si distingue sempre più per la sua funzione di welfare. È il dato centrale che emerge da una indagine svolta per conto di Fidaldo (Federazione italiana datori di lavoro domestico) su un campione nazionale di 3.486 datori di lavoro iscritti alle associazioni aderenti alla Federazione (Nuova Collaborazione, Assindatcolf, ADLD e ADLC). Seppure si tratti di una contenuta percentuale degli iscritti, il campione è comunque assai rilevante; per numero di intervistati, si tratta dell’indagine più estesa finora realizzata sul lavoro domestico in Italia.
Dall’indagine emerge che, per quanto formalizzate attraverso contratti di lavoro siglati tra due privati cittadini, le assunzioni di lavoratori domestici (prevalentemente colf, badanti e baby-sitter) rispondono oggi a stati di bisogno diffusi più che a scelte prettamente individuali. Raramente il beneficiario diretto del lavoro domestico è la singola persona intestataria del contratto di lavoro. Al contrario, nella stragrande maggioranza dei casi il beneficiario diretto è un familiare o il nucleo familiare allargato. Inoltre, soprattutto per alcune categorie di datori di lavoro, la decisione di assumere un lavoratore o una lavoratrice domestica è generalmente dettata da esigenze di conciliazione tra vita privata e lavoro o dall’aggravarsi di una situazione di bisogno.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Pensioni estere: diritti inespressi, ci pensa Inca Germania

Il Patronato della Cgil, presente in Germania con diversi uffici, avvia una campagna di sensibilizzazione rivolta agli italiani, che nel corso della loro carriera abbiano lavorato in suolo tedesco, affinché facciano valere i diritti acquisiti, di cui spesso non sono a conoscenza.
E non sono pochi. Secondo una stima di Inca Cgil sono oltre quattro milioni; tantissimi di loro pur avendo raggiunto l’età pensionabile non presentano domanda di pensione.
Un fenomeno tutt’altro che marginale: Luigi Brillante, coordinatore degli uffici Inca Germania, riferisce che tra i soli assicurati italiani, nati nel 1953, negli archivi delle casse previdenziali tedesche giacciono circa 50.000 posizioni assicurative, ma solo la metà ha presentato una domanda di pensione.
Secondo l’Inca, “tanti non sanno – spiega Brillante – che anche se hanno lavorato in Germania per pochi mesi hanno acquisito dei diritti; alcuni pensano che nella pensione italiana siano già conteggiati anche i periodi esteri”. “Inoltre, aggiunge Brillante, chi ha un trattamento minimo riconosciuto dall’Inps pensa che non sia necessario riscattare i pochi anni di lavoro in Germania, perché l’importo della pensione estera potrebbe essere assorbito dal trattamento minimo già percepito, senza considerare che se si rinuncia alla pensione tedesca, di fatto, si regalano all’erario di questo Stato i contributi versati, poiché la quota percepita da Inps è a carico dei soli contribuenti italiani”.

Leggi: Inca


Sanatoria domestici e agricoli 2020: in Umbria #incavince

In Umbria il Patronato della Cgil vince il ricorso contro il ministero dell’Interno.
Ha funzionato poco e male la sanatoria per lavoratrici domestiche e agricoli disposta dal governo per il periodo giugno 2020 – agosto 2021. I numeri, anche in territorio umbro, non sono stati certamente quelli attesi, tuttavia un piccolo, ma significativo risultato è stato ottenuto grazie all’azione del patronato Inca Cgil dell’Umbria, che, in collaborazione con la struttura nazionale, ha vinto un ricorso al Tar contro il ministero dell’Interno, allargando, seppur per un numero limitato di casi, i requisiti previsti per l’accesso alla procedura d’emersione.
“Tutto è partito dalla richiesta di un datore di lavoro di Perugia, che voleva regolarizzare la propria assistente familiare ucraina – spiega Alessia Giuliacci dell’Inca Cgil dell’Umbria – ma si è visto rigettare la richiesta per insufficienza di documentazione comprovante la presenza in Italia della donna, antecedente all’8 marzo 2020, data prevista dalla normativa.Tuttavia la lavoratrice era effettivamente presente in Italia, come dimostrato dal biglietto nominativo del pullman con cui proprio nel marzo 2020 aveva fatto ritorno a Perugia dopo un breve periodo nel suo Paese di origine”. “Solo che – continua Giuliacci – per il ministero quello non era un documento valido, a differenza di biglietti analoghi di aerei e navi. Allora con i nostri avvocati Giulia Crescini e Francesco Lauria, abbiamo fatto ricorso sostenendo che quel titolo fosse invece altrettanto idoneo a dimostrare l’ingresso in Italia”.

Leggi: Inca


 

 

 

NEWS:

venerdì 29 ottobre 2021
Pensioni, bollette, fisco: i principali provvedimenti della legge di bilancio

Riforma delle pensioni e del reddito di cittadinanza, conferma del superbonus ma a scalare, due miliardi contro il caro bollette. Interventi per circa 30 miliardi, di cui 12 solo nel 2022 dedicati al taglio delle tasse. “E saranno 40 nel triennio”, promette il premier Mario Draghi
Foto: Agenzia DireIl premier Mario Draghi
Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio, la cui bozza conteneva ben 185 articoli. Ci sono volute quasi quattro ore di riunione dell’esecutivo per dare il via libera a un provvedimento monstre che riguarda il fisco, il lavoro, le imprese, la riforma degli ammortizzatori, la sanità. Interventi per circa 30 miliardi, di cui 12 solo nel 2022 dedicati al taglio delle tasse. “E saranno 40 nel triennio”, promette il premier Mario Draghi.
Per quanto riguarda le pensioni, tiene l’accordo raggiunto in cabina di regia della maggioranza: nel 2022 ci sarà Quota 102, con 64 anni di età anagrafica e 38 di contributi. Confermata la diminuzione dell’Iva sugli assorbenti e i tamponi non compostabili: si passa dal 22% al 10%. Viene invece rinviato al 1° gennaio 2023 l’ingresso in vigore di plastic tax e sugar tax. Inoltre, la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia viene prorogata al 2023.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Prezzi: SUNIA e Federconsumatori unite contro i rincari dell’energia.

Il Governo intervenga sulla tassazione in bolletta e a tutela dei nuclei più fragili.
Sono sempre più allarmanti i rincari a cui i cittadini devono far fronte ogni giorno, specialmente per quanto riguarda le spese per l’energia che peraltro si aggiungono a un disagio abitativo che da tempo deve fare i conti con livelli dei canoni non sopportabili dai redditi dei conduttori su cui oggi peseranno grandi lievitazioni dei costi delle utenze domestiche e condominiali per inquilini e proprietari diretti della prima casa.
La crescita dei fenomeni di morosità incolpevole che coinvolge un numero crescente di famiglie è il chiaro indicatore del “costo dell’abitare”.
Ammontano ad oltre 312 Euro, secondo le stime diffuse da Federconsumatori e SUNIA, le ricadute che ogni famiglia subirà alla luce dei rincari delle bollette di energia elettrica e gas. Per il riscaldamento, invece, si prospettano aumenti del +19%.
Ulteriori rincari riguardano i carburanti, i prodotti alimentari (soprattutto pane e pasta) e in generale i costi di beni e servizi i cui prezzi sono destinati a salire sull’onda della crescita dei costi di produzione e di trasporto.

Leggi: Sunia, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Istat, nel Censimento 2021 anche la rilevazione del numero di senza dimora

Nel censimento 2011 erano circa 125 mila le persone rilevate nei campi attrezzati, nelle baracche o in situazioni di fortuna, compresi 35 mila senza tetto. Nel 2014, un’indagine in 158 comuni avevano utilizzato i servizi di mensa e accoglienza notturna oltre 50 mila persone senza dimora in 2 mesi. Istat: “Per il Censimento 2021 previsto un importante cambio di paradigma metodologico”
Il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 2021 dell’Istat si pone come obiettivo anche la rilevazione delle convivenze anagrafiche e delle cosiddette “popolazioni speciali”, ovvero le popolazioni elusive costituite da persone senza tetto, senza fissa dimora o che vivono nei campi attrezzati e negli insediamenti tollerati o spontanei. “Esse rappresentano un universo variegato e di difficile intercettazione sul territorio nell’ambito della rilevazione censuaria che ha richiesto un importante cambio di paradigma metodologico – afferma l’Istat -. Con i Censimenti della popolazione, per la prima volta nel 1991 e, in seguito, nel 2011, i senza fissa dimora e i senza tetto erano rilevati con tecnica ‘point in time’, ossia una rilevazione effettuata nel corso di una notte nei grandi comuni con l’obiettivo di individuarne il maggior numero possibile. Nel Censimento di quest’anno si utilizzano invece come fonte i Registri dai quali dedurre le informazioni anagrafiche su dette popolazioni, a completamento del conteggio e della definizione della struttura demografica della popolazione censita”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Al via la campagna di Vidas sul biotestamento

“Scegli adesso. Adesso che puoi” è lo slogan che accompagna video, manifesti e post sui canali social per promuovere la conoscenza e l’informazione sulla possibilità di redigere le “Disposizioni anticipate di trattamento”. Aperti anche uno sportello e una linea telefonica dedicati
“Biotestamento. Scegli adesso. Adesso che puoi” è lo slogan della campagna promossa da Vidas (Volontari Italiani Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti), con il patrocinio di Pubblicità Progresso. Nei mesi di novembre e dicembre (il 14 dicembre ricorre l’anniversario dell’approvazione della legge 219 in Senato), l’invito a conoscere e informarsi sul biotestamento sarà diffuso con spot trasmessi a titolo gratuito dalle principali emittenti radio e tv nazionali e locali, affissioni tradizionali e digital e una serie di servizi gratuiti rivolti ai cittadini che desiderano saperne di più.
Nonostante la legge sul biotestamento sia in vigore da quasi quattro anni, meno dell’1% della popolazione lo ha redatto e solo il 19% dichiara di conoscere bene la legge che lo regola e le procedure per depositarlo correttamente. “Un incidente, l’improvviso aggravarsi di una malattia possono impedire di manifestare le proprie volontà su quali trattamenti sanitari accettare e quali no -sottolinea Vidas-. Per questo in Italia esiste una legge, la 219/2017, che sancisce il diritto di esprimere queste scelte prima, nel pieno delle proprie facoltà mentali, attraverso la stesura delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), il cosiddetto biotestamento”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Anziani, rinnovato l’accordo Intesa Sanpaolo e Caritas

Rinnovato l’accordo tra Intesa Sanpaolo e la Caritas italiana per finanziare progetti a supporto delle Diocesi nella loro azione di contenimento dei bisogni sociali. Per il 2021/2022 Intesa mette a disposizione 1,5 milioni di euro…
Rinnovato l’accordo tra Intesa Sanpaolo e la Caritas italiana per finanziare progetti a supporto delle Diocesi nella loro azione di contenimento dei bisogni sociali. Per il 2021/2022 Intesa mette a disposizione 1,5 milioni di euro.
Quest’anno viene individuato come ambito di intervento l’inclusione della popolazione anziana: una categoria che ha molto risentito della crisi pandemica, con grave peggioramento delle condizioni di vita e di salute a causa di isolamento e distanziamento sociale.
L’obiettivo principale di questi progetti è quello di rispondere ai bisogni più urgenti, sviluppando azioni innovative per attivare reti virtuose di solidarietà e prossimità.
“Dopo gli importanti risultati raggiunti con la prima edizione di ‘Aiutare chi aiuta’, rinnoviamo il nostro impegno al fianco della Caritas. Questo nuovo intervento si rivolge a una fascia di popolazione fragile, il cui sostegno richiede forme innovative e sostenibili di supporto sociale”, aggiunge Elena Jacobs, responsabile del settore Valorizzazione del sociale di Intesa Sanpaolo.
Grazie alla prima edizione dell’accordo, nel 2020 sono state sostenute 22 iniziative in tutta Italia, offrendo a persone in stato di bisogno casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell’avviamento di nuove imprese.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


giovedì 28 ottobre 2021
Superbonus 110%, proroga per tutto il 2023 (ma per le villette tetto Isee a 25 mila euro)

Confermata la proroga. Alla fine la proroga del Superbonus del 110% è arrivata. La legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri conferma sostanzialmente l’impianto del Documento programmatico di bilancio, inviato due settimane fa a Bruxelles, e proroga fino al 2023 il bonus edilizio per i condomìni. Approvata anche l’estenzione per tutto il 2022 per case unifamiliari e villette, ma con un serio paletto: il bonus è concesso solo ai lavori sulle prime case monofamiliari e villette con tetto Isee di 25 mila euro. Proroga fino a tutto il 2023 per i condomìni Come detto, la manovra proroga a tutto il 2023 il Superbonus al 110% per i condomìni. Da quel momento in poi scatterà il décalage, con il beneficio che scende al 70% per l’anno 2024 e al 65% per il 2025. Proroga di 6 mesi per le villette (con tetto Isee)La proroga di sei mesi estende il Superbonus 110% relativo a villette e case unifamiliari fino al 31 dicembre 2022 (la scadenza era prevista per il 30 giugno). Ma riguarda solo le prime case di famiglie con Isee inferiore a 25 mila euro. I paletti non piacciono ad alcuni esponenti del M5S e della Lega e nemmno a Confedilizia. «In effetti, non prorogare la misura sarebbe più apprezzabile rispetto al fingere di farlo», ha commentato in una nota il presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa. «Ma l’auspicio è che la maggioranza a sostegno del Governo, almeno su questo, non batta in ritirata, possibilmente difendendo anche un incentivo importante come il bonus facciate», ha concluso Spaziani Testa.Ok agli altri bonus edilizi. Confermati anche tutti gli altri bonus edilizi, come l’ecobonus al 60% e il bonus facciate, che viene prorogato ma con una percentuale che scende dal 90 al 60%. Prorogati il bonus elettrodiomestici Confermata anche la detrazione del 50% per l’acquisto negli anni 2022, 2023 e 2024 di mobili e di grandi elettrodomestici (forni non inferiori alla classe A; lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie non inferiori alla classe E; ed F per i frigoriferi e i congelatori. La detrazione è per un ammontare complessivo non superiore ai 5 mila euro e spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Leggi: Corriere della Sera, 28/10/2021


mercoledì 27 ottobre 2021
Federalismo fiscale. La Corte dei conti in audizione: “Ssn non è in grado di garantire su tutto il territorio nazionale un’assistenza uniforme, per quantità e qualità”. Al Sud 100 euro a testa in meno per le spese sanitarie

La magistratura contabile in audizione presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale che a tutt’oggi è inattuato. Tra Nord e Sud molte differenze nella spesa pro capite: al Nord si spendono in media 100 euro in più a cittadino rispetto al Sud. E per la Corte gli indici di valutazione dei LEA, secondo la vecchia e la nuova disciplina, sono una testimonianza delle differenze tra i sistemi santari regionali. IL DOCUMENTO
“Nonostante il percorso di graduale avvicinamento ai livelli essenziali, il sistema sanitario non è in grado di garantire su tutto il territorio nazionale un’assistenza uniforme, per quantità e qualità. Gli indici di valutazione dei LEA, secondo la vecchia e la nuova disciplina, ne sono una testimonianza”. È quanto afferma la Corte dei conti in videoconferenza, presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, in relazione allo stato di attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale, anche con riferimento ai relativi contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Il fenomeno – spiega la Corte – può essere rilevato anche attraverso i dati della mobilità interregionale o anche quelli relativi alle Regioni in piano di rientro sanitario, quelle che presentano i problemi di adeguamento infrastrutturale e tecnologico più evidenti (senza considerare le diverse politiche regionali sui ticket)”.
Inoltre la Corte ha pubblicato una tabella in cui mette a confronto la spesa pro capite per la sanità che in media tra le Regioni a statuto ordinario è di 2.120 euro ma guardando meglio sono molte le differenze: al Nord la spesa media è di 2.139 euro contro i 2.046 del Sud.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/10/2021


DALLE REGIONI:

martedì 2 novembre 2021
Casa, Basilicata: 6 milioni per abbattere le barriere architettoniche

Ammonta a circa 6 milioni di euro la somma che la giunta regionale della Basilicata ha concesso ai Comuni per eliminare le barriere architettoniche negli edifici dove si trovano le persone invalide totali e con difficoltà di deambulazione
Ammonta a circa 6 milioni di euro la somma che la giunta regionale della Basilicata ha concesso ai Comuni per eliminare le barriere architettoniche negli edifici dove si trovano le persone invalide totali e con difficoltà di deambulazione. I cittadini riconosciuti riceveranno i contributi richiesti dal 2016 al primo marzo 2021.
“Mettiamo la parola fine a una partita ferma dal 2016 – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa -. I circa sei milioni che abbiamo assegnato ai Comuni derivano da fondi dello Stato che siamo riusciti a sbloccare”. Per Rosa “la rimozione delle barriere architettoniche è un atto di civiltà.
Oggi, finalmente, possiamo dare risposte alle persone disabili che hanno difficoltà ad accedere alle loro case e che attendevano da troppo tempo”.
Un risultato che secondo l’assessore “nasce da un lavoro costante e dalle strette interlocuzioni che i nostri uffici hanno portato avanti con i ministeri competenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 02/11/2021


martedì 2 novembre 2021
Marche, centinaia di “no” alla nuova struttura per 175 anziani e disabili

Continuano le proteste per la realizzazione di una grande struttura sanitaria a Rapagnano (Fm). Petizione di sei organizzazioni promotrici, a cui ora se ne aggiungono molte altre: raccolte centinaia di firme. Grusol: “L’impegno è come de-istituzionalizzare e non come re-istituzionalizzare”
Una raccolta firme per fermare la costruzione di una nuova, grande struttura sanitaria, destinata ad accogliere 175 persone anziane o con disabilità a Rapagnano, in provincia di Fermo: la petizione è stata lanciata nei giorni scorsi da Grusol, il gruppo solidarietà guidato da Fabio Ragaini. “Abbiamo promosso una raccolta firme per chiedere alla Regione di ritirare il provvedimento e di modificare la normativa che stabilisce i requisiti per le autorizzazioni alle strutture di questo tipo – spiega Ragaini – che sono la riproposizione di un modello che riteniamo inaccettabile e superato e che determina isolamento ed emarginazione in queste persone. Chiediamo servizi più ancorati alle comunità e un sostegno il più vicino possibile alla dimensione familiare, non strutture come queste che giudichiamo separanti e non inclusive”.

Leggi: Redattore Sociale, 02/11/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Case della Comunità. Regione Toscana approva le linee di indirizzo

La sperimentazione si baserà sull’esperienza delle Case della salute e avverrà in ognuna delle tre Ausl della Toscana, all’interno della quali sono state identificate altrettante Case della salute dove testare il nuovo modello: de “Le piagge” (Ausl Toscana centro), di Querceta (Toscana nord ovest) e di Abbadia San Salvatore (Ausl sud est). Bezzini: “Testiamo sul campo le novità del Pnrr, facendo della prossimità il concetto chiave”. IL DOCUMENTO
Pronte a partire, in Toscana, le prime esperienze-pilota di Case della comunità. Una sperimentazione con la quale la Regione sceglie di testare un modello di medicina di prossimità, che prefigura un’organizzazione adeguata alle strutture che verranno realizzate grazie al Pnrr, anche per renderle fin da subito operative. La Giunta regionale, fa infatti sapere una nota, nella sua ultima seduta, ha approvato le linee di indirizzo per la sperimentazione di queste nuove realtà destinate, entro i prossimi cinque anni, a diventare un punto di riferimento sia per le questioni legate alla salute, sia per le problematiche sociali di ogni cittadino.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Reggio Calabria, dalla giunta +300mila euro al fondo per le non autosufficienze

L’assessore al Welfare Demetrio Delfino: “Serviranno ad implementare servizi fondamentali, soprattutto nel campo delle disabilità”
La giunta comunale di Reggio Calabria ha ampliato, per oltre 290 mila euro, il Fondo per le non autosufficienze, considerato lo sblocco, da parte del governo, di economie relative all’annualità 2016. “Si tratta di somme molto importanti per Palazzo San Giorgio che”, secondo l’assessore al Welfare Demetrio Delfino “serviranno ad implementare servizi fondamentali, soprattutto nel campo delle disabilità”.
“Su temi così delicati – ha detto – l’attenzione dell’amministrazione è, da sempre, altissima. Ogni giorno il settore lavora per migliorare i servizi e, questo contributo, si inserisce perfettamente nel percorso d’inclusione e rigenerazione sociale intrapreso dall’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà”. “Servizi – ha spiegato Delfino – che vanno dall’assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti a quella per i disabili, dal Centro diurno e dal laboratorio per adulti con disabilità agli spazi socio-educativi per minori disabili, dall’assistenza educativa scolastica al superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche fino al rilascio del contrassegno di circolazione e di sosta del veicolo a favore dei disabili”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


venerdì 29 ottobre 2021
Disabilità, il Piemonte rimborsa chi abbatte le barriere architettoniche

La giunta regionale ha stanziato 2 milioni di euro per i cittadini che hanno effettuato lavori all’interno delle proprie abitazioni. Iniziativa dell’assessora al Welfare con delega alla casa Chiara Caucino
La giunta della Regione Piemonte ha stanziato 2 milioni di euro che serviranno a rimborsare i cittadini che hanno effettuato lavori di abbattimento delle barriere architettoniche all’interno delle proprie abitazioni. La misura è stata presa su iniziativa dell’assessora al Welfare con delega alla casa Chiara Caucino, e andrà a coprire i circa 500 interventi segnalati. Ciascun cittadino avrà diritto a un rimborso di 8.000 euro che verrà erogato direttamente dai Comuni di residenza, ai quali l’interessato deve aver presentato apposita richiesta. “Sono molto soddisfatta di poter assegnare le risorse per le famiglie che hanno provveduto ad abbattere le barriere architettoniche nelle loro case private- ha commentato Caucino- si tratta, infatti, di interventi che, seppur anche di contenuta entità economica, possono cambiare radicalmente la qualità di vita delle persone”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/10/2021


giovedì 28 ottobre 2021
Alloggi Erp, a Firenze al via la presentazione delle domande

Dalle 12 di domani, venerdì 29 ottobre, fino alle 12 del 28 dicembre 2021 sarà possibile presentare la domanda di partecipazione al nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune
Dalle 12 di domani, venerdì 29 ottobre, fino alle 12 del 28 dicembre 2021 sarà possibile presentare la domanda di partecipazione al nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) del Comune di Firenze. “È un bando importante, che arriva in un momento molto delicato per quanto abbiamo vissuto con la pandemia” ha detto il sindaco Dario Nardella. “Firenze riparte dopo il Covid con un grande impegno per far fronte all’emergenza casa – ha continuato il sindaco -, che affrontiamo sia con le varie misure abitative del Piano casa ‘La Pira 2.0’, sia con il bando che presentiamo oggi, che si inserisce nel nostro ampio programma di riqualificazione e realizzazione di nuove case popolari”. “Grazie alla convenzione che abbiamo stipulato con i Caf – ha continuato il sindaco – cerchiamo di essere il più vicini possibile ai cittadini. Vogliamo metterli in condizione di non fare errori nella compilazione delle domande. Inoltre, i nostri uffici Casa sono a disposizione con una mail e due numeri dedicati per offrire assistenza a chi ha bisogno”. Per inserire la domanda è necessario essere in possesso di un sistema di identificazione digitale (SPID, CIE oppure CNS) e di un’attestazione Isee valida per il 2021. Fra i requisiti principali per accedere all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica Erp, definiti dalla Legge Regionale n. 2 del 2019, si ricordano: la residenza anagrafica o la sede dell’attività lavorativa prevalente nel Comune di Firenze l’assenza di condanne penali, un valore Isee 2021 non superiore a 16.500 euro, assenza di diritti di proprietà su altri beni immobili in Italia e all’estero, assenza di titolarità di imbarcazioni o autoveicoli con potenza superiore a 80KW, non essere occupanti abusivi di alloggi di Erp e non essere stati oggetto di provvedimenti di decadenza o di occupazione senza titolo.

Leggi: Redattore Sociale, 28/10/2021


mercoledì 27 ottobre 2021
Carenza di medici, anziani senza assistenza

Melegnano – Due quartieri senza medico di base e i disagi ricadono soprattutto sugli anziani. È la situazione al Carmine e al Montorfano, frazioni che si trovano lungo via Emilia e i cui residenti, quasi 5mila persone, devono raggiungere altre zone della città per sottoporsi a visite e consulti.
Partiamo dal Carmine. La zona, come raccontano gli abitanti, è scoperta da sei mesi, da quando l’unica dottoressa presente si è spostata in un’altra zona di Melegnano. I pazienti, di riflesso, sono costretti a trasferte fuori quartiere. Per gli anziani, che si muovono a piedi anche per non costringere i familiari a fare da autisti, è un disagio, come confermano le sorelle Vittorina e Bianca Cazzulani: “E pensare che un tempo nel quartiere c’erano ben tre medici – dicono –. Gli spazi per ospitare gli ambulatori ci sarebbero”. “La scomodità è doversi muovere a piedi anche nelle giornate di maltempo – aggiunge Giancarla Rossi –. Passi per le ricette, ma per le visite bisogna per forza andare di persona”. Anche chi è giovane e non ha problemi a fare quattro passi è solidale con chi si dice penalizzato: “Speriamo che la situazione possa migliorare con l’arrivo di almeno un medico nella frazione”, è l’auspicio di Tatiana Francu.

Leggi: Il Giorno, 27/10/2021


martedì 26 ottobre 2021
Palermo. Programma Qualità dell’Abitare, Palermo esclusa dai 200 milioni di finanziamenti. SUNIA e FILLEA chiedono spiegazioni al Comune sull’assenza di progetti ammessi

Nessun progetto per Palermo.
In totale, in Sicilia, sono stati ammessi progetti per 200 milioni e 621 mila euro del programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua) presentati dai comuni di Catania, Trapani, Messina e Gela.
Ma il capoluogo siciliano non è presente tra le città dell’isola che beneficeranno dei finanziamenti.
Il Sunia Palermo interviene per chiedere spiegazioni al Comune di Palermo sull’assenza della città dalla graduatoria. Nei giorni scorsi era intervenuta la Fillea Cgil, che oggi rincara la dose perché i chiarimenti chiesti non sono arrivati.
“Il Comune di Palermo si è reso, ancora una volta, responsabile della perdita di occasioni importanti per la nostra città, che avrebbero potuto dare risposte ad esigenze, anche drammatiche, diffuse. Combattere l’emergenza abitativa, il malessere sociale e la disoccupazione ormai cronica dovrebbero essere delle priorità inderogabili per una classe politica accorta – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Degli oltre 200 milioni destinati ai progetti presentati in Sicilia con il programma per la qualità dell’abitare nessun progetto è stato finanziato per Palermo. Da Messina a Catania, da Gela a Trapani, invece finanziamenti per decine di milioni. Nulla invece per una città che conta circa 2.500 famiglie iscritte nella graduatoria per l’emergenza abitativa. Ciò è avvenuto nonostante i continui appelli del Sunia a prevedere interventi, anche strutturali, per affrontare il tema emergenziale e della qualità dell’abitare”.

Leggi: Sunia, 26/10/2021


IN AGENDA:

“(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

Leggi: Redattore Sociale


I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto

L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ha attivato, per l’autunno del 2021, due eventi ECM dal titolo “I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto”, la cui direzione è affidata al prof. Rabih Chattat ( https://www.unibo.it/sitoweb/rabih.chattat ).
Il primo evento, dal titolo “Contesti di sviluppo: territorialità e demenza, un connubio possibile” si svolgerà nella giornata del 29 ottobre (14.00-17.00). L’evento offrirà l’occasione di analizzare modelli operativi integrati di salute. Con il focus sulle indicazioni che la prospettiva psico-sociale offre, saranno discusse alcune prospettive di territorialità diffusa e compartecipata in cui lo psicologo gioca un ruolo chiave in collaborazione con le altre figure professionali.
Il secondo evento, dal titolo “Ruolo della psicologia per vivere bene con le malattie croniche: opportunità e modelli per i futuri servizi territoriali” si svolgerà nella giornata del 12 novembre (14.30-18.00). Durante l’evento saranno discusse alcune esperienze dei servizi che lavorano per garantire la possibilità di vivere bene con, e nonostante, le malattie e le condizioni di non autosufficienza. Si parlerà di etica della cura e dei processi di intervento, si discuterà della declinazione della matrice di cura e di “presa in carico” psico-sociale in ambito territoriale ed ambulatoriale, di cure primarie, e della formazione dei nuovi operatori della salute.

Leggi: Unibo


Urbanpromo – Progetti per il Paese

Dal 16 al 19 novembre 2021 si tiene a Milano, presso il MEET – Digital Culture Center, Fondazione Cariplo, la XVIII edizione di “Urbanpromo Progetti per il Paese”. Nella cornice della rigenerazione urbana e del partenariato pubblico privato, sono presentati progetti e iniziative che spiccano nel panorama nazionale per il forte carattere innovativo dei loro approcci e dei loro contenuti. A presentarli sono i loro protagonisti: promotori pubblici e privati, progettisti, gestori.
• I Pinqua: i progetti del Programma nazionale per la qualità dell’abitare. Tra le proposte ammesse al finanziamento statale è presentata una selezione dei progetti più interessanti e convincenti nel perseguire la riqualificazione urbana, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
• Progetti per far rinascere parti di città grazie al partenariato pubblico privato. Da sempre al centro della ricerca multidisciplinare e multiattoriale di Urbanpromo, il partenariato pubblico privato si concretizza in nuove iniziative in cui la qualità del progetto interagisce con l’allestimento di complessi approvvigionamenti finanziari e sofisticate costruzioni giuridiche.

Leggi: Urban Promo


 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

Leggi: Italia Longeva


 25 NOVEMBRE 2021 Bologna – Centro Congressi Savoia Hotel Regency

Il Forum N.A. si svolgerà in presenza nella location del Centro Congressi Savoia Hotel di Bologna.
Un evento formativo che negli anni è diventato il punto di riferimento nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona e per tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone non autosufficienti.
In occasione della XIII edizione del ForumN.A., la rivista WelfareOggi ha istituito la nuova edizione del Premio WelfarOggi con la finalità di contribuire alla valorizzazione e alla conoscenza di percorsi virtuosi presenti nei territori.
La partecipazione è gratuita e la data ultima per presentare i progetti è stata prorogata al 31 ottobre 2021.
Il regolamento con tutte le modalità di partecipazione sono pubblicati nel sito www.nonautosufficienza.it.


IN EVIDENZA:

Intervista a Monsignor Paglia: “Vecchio è bello e, soprattutto, utile” di Paolo Rodari

Il saggio del presidente della Pontificia Accademia per la Vita
Monsignor Vincenzo Paglia, nel suo libro “L’età da inventare” (Piemme) dice che la vecchiaia è un’età ancora da scrivere. Cosa c’è di nuovo da dire” «C’è da dire, anzitutto, che per la prima volta nella storia la vecchiaia è diventata di massa. Non che non ci fossero prima, ma non erano così numerosi come oggi. In Italia gli anziani siamo il 23,4% del totale della popolazione, ossia poco meno di 14 milioni di persone. Siamo il secondo paese al mondo, dopo il Giappone, per longevità. Si tratta di una nuova generazione, una sorta di nuovo “continente”. Ma è ancora poco conosciuto: c’è poco pensiero, poca riflessione su questi lunghi anni che chiudono l’esistenza sulla terra. È una specie di “terra incognita” senza un pensiero sociale, politico, economico, spirituale».
Per molti anziani la vita è insopportabile. E c’è chi chiede di poterla interrompere attraverso l’eutanasia. Una mistica dei nostri giorni, Angela Volpini, ha detto che si batterebbe perché nessuno faccia questa scelta estrema ma insieme che la scelta irrevocabile di farla finita va rispettata. Non le sembra una posizione ragionevole^ «La posizione ragionevole è quella di riconoscere a questi anni un senso. E dire: che senso ha vivere tanti anni in più, dopo la pensione? Come viverli? È questa la sfida da raccogliere per non cadere nel luogo comune della vecchiaia come un naufragio. Anche gli anziani hanno diritto a pensare ad un loro futuro che sia degno e non uno scarto. Se c’è l’amore non si vuole la morte. Semmai non si vuole soffrire. Ed è su questo che bisogna anche impegnarci. Gli anziani sono indispensabili per la crescita della società. Non uno scarto».

Leggi: La Repubblica


La città futura trova spazio in altezza tra orti, piazze sociali e megastore – di Maria Chiara Voci

I tetti occupano fino al 25% dell’area territoriale di un agglomerato urbano. Si moltiplicano studi e progetti per farli vivere come spazi sia residenziali sia aggregativi e culturali
Rigenerare una città sopra la città: si chiama “Roofscape Urbanism” (letteralmente, l’urbanistica dei tetti) ed è una disciplina che si sta affermando, con sempre maggior successo, a partire dalle grandi metropoli mondiali per ripensare il tessuto costruito.
Il recupero inizia dall’alto
Anziché partire dalle fondamenta, il recupero inizia dall’alto: in ambienti urbani sempre più densi, le coperture degli edifici esistenti rappresentano uno spazio inutilizzato da “popolare” innestando nuove funzioni e aprendo grandi opportunità di sviluppo dei centri abitati. I tetti occupano fino al 25% dell’area territoriale di una città: una risorsa che non può essere ignorata, specie a fronte di proiezioni che indicano come entro il 2050 il 70% della popolazione si concentrerà a vivere nelle aree urbane. Occorre attivare nuovi livelli di fruizione del patrimonio esistente, innestando funzioni fra le più disparate: da quella classica di nuove metrature residenziali o per servizi, per ampliare lo sguardo dai classici terrazzi a veri e propri giardini a uso collettivo, a piazze e luoghi sociali, centri culturali, infrastrutture sostenibili e persino coltivazioni agricole a chilometri zero. «L’intervento sui piani di copertura rappresenta oggi, a livello internazionale, uno scenario attraverso il quale sperimentare l’applicazione di strategie a scala urbana finalizzate al perseguimento di obiettivi di sostenibilità energetico-ambientale oltre ad essere un ambito per l’applicazione di nuovi modelli di sviluppo per la valorizzazione economica del patrimonio edilizio esistente – spiega Guido Callegari, professore associato di Tecnologia dell’architettura al Politecnico di Torino –. Nella sola Europa abbiamo 24 miliardi di mq da recuperare, il 75% dei quali è residenziale. La traiettoria da assumere in ambito europeo è funzionale all’applicazione della strategia “Renovation Wave” per promuovere l’efficientamento energetico».

Leggi: Il Sole 24 Ore


Nuovi spazi per un modo nuovo di lavorare – di Marco Bentivogli e Daniele Di Fausto

Nel 1906 San Francisco fu colpita da un fortissimo terremoto che rese inagibili tutte le infrastrutture. La collaborazione pubblico-privato diede vita a una società privata per la rigenerazione urbana.
Grazie a quella esperienza la società – Cbre – divenne dopo cento anni il numero uno al mondo nel settore della consulenza immobiliare. Nel 2020, il Covid è stato un terremoto molto più grave che non ha toccato le mura dei palazzi, ma ha raso al suolo le relazioni. Gli spazi sono rimasti integri, ma sono stati svuotati dal loro senso.
Uffici, scuole, ristoranti, teatri, palestre da un giorno all’altro sono diventati disabitati, vuoti, senza vita.Una grande quantità di spazi, di diverso uso e tipologia, è diventata per la prima volta, in tutto il mondo, sovrabbondante. Riteniamo, come nel 1906, che ci sia una nuova opportunità, quella di riportare la vita nelle città. Ma con un paradigma e una modalità diversa rispetto a quella del secolo
scorso. Nel pieno corso della transizione digitale e sostenibile sarebbe un ossimoro portare avanti piani esclusivi di ricostruzione, di efficientamento tecnologico degli impianti e delle dotazioni, di rigenerazione urbana per come li abbiamo visti e conosciuti fino a ora. Insomma, la grande trasformazione digitale “scongela” il tempo e lo spazio del lavoro e la nuova normalità è nientemeno che la riproposizione delle idee degli anni 90 ?
Non esiste sviluppo territoriale senza la creazione di veri ecosistemi territoriali digitali, in cui la Pubblica amministrazione a si trasformi in piattaforma abilitante di servizio, promozione e dialogo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) avrà respiro se riforme e risorse ne terranno conto

Leggi: Efm


Riscoprire la tenerezza nel contatto corporeo nella relazione di cura con l’anziano – di di Elisabetta Orlandini (Coordinatrice presidio riabilitativo presso l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Spedali Civili di Brescia)

Possiamo cambiare la qualità della vita nei luoghi della cura cambiando la postura con cui li abitiamo, scoprendo e riscoprendoci nella tenerezza reciproca che si esprime, anche e soprattutto, nel modo in cui entriamo in contatto corporeo con l’altro. L’emergere di una crescente fatica e sofferenza da parte di chi è impegnato professionalmente nella relazione di cura ci chiama a nuove ricerche di senso, ad un modo differente di guardare la fragilità, sia del paziente che di chi lo cura.
Riscoprire la tenerezza nel contatto corporeo nella relazione di cura con l’anziano
In questo momento storico parlare di contatto corporeo nelle relazione di cura con l’anziano risulta essere particolarmente complicato. Come rappresentato nell’opera video di Bill Viola “The raft“, dopo l’esperienza drammatica dell’emergenza sanitaria COVID-19 stiamo tutti iniziando ad alzare lo sguardo ma, in questa fase, la vicinanza e il contatto corporeo ancora preoccupano.
Rileggere oggi questo contributo, elaborato prima dell’irrompere della pandemia, mostra con evidenza quanto i gesti di vicinanza siano fondamentali nella relazione con l’altro e consente di riguardare con maggior consapevolezza ciò che abbiamo vissuto durante l’emergenza sanitaria, soprattutto nei contesti di cura per gli anziani fragili.
In questo difficile periodo la relazione affettiva e corporea tra operatori ed anziani non solo si è mantenuta, essa si è intensificata pur con i DPI e i limiti imposti dalla pandemia. Il contatto tra operatore ed anziano si è trasformato in abbraccio e carezza. La carezza, espressione della cognizione del dolore e soprattutto della comprensione affettuosa del dolore dell’altro, è divenuta ponte tra abissi di solitudine andando a colmare la lontananza dagli affetti più cari. Abbracci e carezze hanno potuto e dovuto trovare spazio per rassicurare, consolare, accompagnare, portando la tenerezza nel mondo della cura e cercando di riconciliare la vita con la morte.

Leggi: I Luoghi della Cura


Rapporto Caritas 2021 su povertà ed esclusione sociale in Italia

Il 16 ottobre Caritas ha pubblicato il suo Rapporto 2021 su povertà ed esclusione sociale in Italia dal titolo “Oltre l’ostacolo”. Il documento oltre a prendere in esame le statistiche ufficiali sulla povertà e i dati di fonte Caritas, si concentra sul tema dell’usura e del sovra-indebitamento, sulla crisi del settore turistico, sullo scenario economico-finanziario e sulle politiche di contrasto alla povertà (Reddito di Cittadinanza in primis). L’obiettivo del Rapporto è quello di cogliere e di evidenziare, a partire dalle esperienze territoriali, elementi di prospettiva ed esempi di risposta e resilienza delle comunità locali che, più che mai in questo ultimo anno e mezzo di pandemia, si sono fatte carico di situazioni di marginalità e vulnerabilità, incrociandosi con risposte istituzionali nazionali ed europee dando luogo ad una serie di triangolazioni positive. Riprendiamo di seguito un corposo estratto dell’Executive summary, scaricabile per esteso insieme al Rapporto completo.
Le dimensioni dell’ostacolo: i dati Caritas sulla povertà in Italia
Nel 2020 la rete Caritas, potendo contare su 6.780 servizi a livello diocesano e parrocchiale, e su oltre 93 mila volontari, ha complessivamente supportato 1,9 milioni di persone. Di queste il 44% ha fatto riferimento alla Caritas per la prima volta. Disaggregando i dati per Regione emergono alcune importanti differenze territoriali: tra le Regioni con più alta incidenza di “nuovi poveri” si distinguono la Valle d’Aosta (61,1%,) la Campania (57,0%), il Lazio (52,9%), la Sardegna (51,5%) e il Trentino-Alto Adige (50,8%). Allo stesso modo, emergono importanti differenze legate all’età: per i giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 34 anni le nuove povertà pesano per il 57,7%.

Leggi: Welforum


 

 

 

 

NEWS:

lunedì 25 ottobre 2021
Crescono i datori di lavoro domestico, nel 2020 sono 992 mila

Rapporto Domina: quasi il 95% è di nazionalità italiana, le donne rappresentano il 57,1% ma nell’ultimo anno crescono gli uomini. Oltre un terzo si concentra in Lombardia e nel Lazio. Oltre 98 mila sono grandi invalidi e 3.500 sacerdoti. “Su oltre 2,3 milioni di famiglie datori di lavoro, oltre 1 milione sono senza un contratto regolare”
A fine 2020 i datori di lavoro domestico regolari sono 992 mila, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,5%). Aggiungendo la componente irregolare, si superano i 2,3 milioni di famiglie coinvolte. Lo rivela il nuovo rapporto annuale Domina sul lavoro domestico. Il 94,9% dei datori di lavoro domestico è di nazionalità italiana, mentre gli stranieri comunitari rappresentano il 2,4%, mentre gli extra Ue il 2,6%. Le donne rappresentano il 57,1% dei datori di lavoro, anche se nell’ultimo anno gli uomini hanno registrato un aumento lievemente maggiore (+9,4%, contro +7,8% delle donne).

Leggi: Redattore Sociale, 25/10/2021


lunedì 25 ottobre 2021
Il diritto alla mobilità non può dipendere dalla buona volontà di un Sindaco

Lo dichiarano Cittadinanzattiva e la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), a proposito dell’ancora mancato provvedimento che garantisca in tutti i Comuni d’Italia il parcheggio gratuito tra le strisce blu per le persone con disabilità, quando gli spazi riservati siano già occupati o non presenti. Per questo le medesime organizzazioni chiedono l’approvazione di due emendamenti in tal senso, presentati da altrettante Deputate, in sede di conversione in Legge del “Decreto Infrastrutture”
Foto in primo piano di parcheggi con strisce blu. Sullo sfondo alcune autoCome aveva sottolineato in un proprio approfondimento del settembre scorso il Centro Studi Giuridici HandyLex, ciò di cui avevamo riferito anche sulle nostre pagine, secondo il cosiddetto “Decreto Infrastrutture” (Decreto Legge 121/21), «dovrà essere sempre il Sindaco di ogni Comune a decidere se e come riservare limitati spazi alla sosta, presumibilmente tra le “strisce blu”, continuando dunque ad esercitare il proprio potere discrezionale e rischiando in tal modo di mantenere situazioni disuguali tra Comuni e Comuni».

Leggi: Superando, 25/10/2021


lunedì 25 ottobre 2021
Vaccini Covid. Si va verso la terza dose per tutti. Brusaferro (Iss): “È uno scenario verosimile”

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico del ministero: “Noi continueremo a fare come abbiamo sempre fatto monitorando sempre la persistenza della risposta immunitaria, e man mano che ci saranno le evidenze del caso, saranno declinate dal punto di vista organizzativo. Importante continuare comunque a mantenere l’adesione della popolazione verso le misure di sicurezza, in primis l’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi per evitare scenari di peggioramento”.
“Oggi è raccomandata per alcune categorie, in particolare quelle più fragili, ma la terza dose di vaccino anti-Covid per tutta la popolazione è uno scenario verosimile”. Lo ha detto oggi il presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico del ministero, Silvio Brusaferro, a margine di un convegno a Venezia.
“Noi continueremo a fare come abbiamo sempre fatto – ha aggiunto – monitorando sempre la persistenza della risposta immunitaria, e man mano che ci saranno le evidenze del caso, saranno declinate dal punto di vista organizzativo” ha evidenziato.
Il numero uno dell’Iss ha poi commentato anche il recente aumento dei contagi: “Sono impegnato a fare in modo che la copertura vaccinale da una parte e il monitoraggio dall’altra ci guidino nella comprensione di come evolve la pandemia. Credo che sia fondamentale l’adesione della popolazione verso le misure di sicurezza, in primis l’utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi per evitare scenari di peggioramento”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/10/2021


sabato 23 ottobre 2021
Richiamo alla responsabilità. Il Pass per colf e badanti fa fare un bagno di realtà

L’entrata in vigore delle norme che richiedono il Green pass, da vaccino o in alternativa da tampone valido, anche per colf e assistenti familiari, dette e detti badanti, comporta un’assunzione di responsabilità da parte di quegli atipici datori di lavoro che sono le famiglie, insieme alle persone che prestano servizio presso di loro. Finché l’obbligo riguardava datori di lavoro convenzionali, ossia le imprese private, il sistema pubblico, le organizzazioni del Terzo settore, i cittadini e le loro famiglie potevano rimanere in un comodo ruolo di spettatori. Ora, invece, tocca a loro far rispettare le norme.
Gli obblighi di legge confermano e rafforzano l’interesse ad auto-tutelare la propria salute e in special modo quella dei componenti più fragili dei nuclei familiari. Entra anche per questa via nelle case e nella vita quotidiana quanto papa Francesco ha tante volte ribadito: siamo tutti sulla stessa barca, non possiamo salvarci da soli. Ed è illusorio credere di poter vivere sani in un mondo malato.

Leggi: Avvenire, 23/10/2021


venerdì 22 ottobre 2021
Mancano le coperture: finanziati solo 159 progetti rispetto ai 271 approvati

Come avevamo segnalato nell’articolo del 1° agosto scorso, i rischi per la mancata copertura finanziaria delle complessive 271 proposte progettuali ammesse del Programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare, sono stati confermati.
Oltre allo stanziamento ministeriale di 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020, il ministro Giovannini auspica che “le Regioni e le altre amministrazioni locali riescano a trovare fondi aggiuntivi per realizzare quegli interventi che, pur avendo superato positivamente la valutazione di merito, non hanno un’adeguata copertura finanziaria”.
L’ultimazione dei lavori e la fruibilità delle opere è fissata, coerentemente con i tempi di realizzazione delle opere del PNRR, al 31 marzo 2026. L’inserimento del PINQuA nel PNRR ha determinato un accorciamento dei tempi di realizzazione degli interventi rispetto alla scadenza originaria, prevista per il 2033.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/10/2021


venerdì 22 ottobre 2021
Pianificare le città rispettando la salute

Con l’ Accordo Stato-Regioni del 22 settembre 2021 è stato approvato il “Documento di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica – Urban Health”.
Nella premessa viene evidenziato come, negli ultimi anni, si sia diffusa una crescente attenzione alla relazione tra salute pubblica e pianificazione urbana in grado di giocare un ruolo decisivo anche nella promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute.
In particolare, l’Obiettivo 11 punta a “rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resilienti e sostenibili”, nella consapevolezza che l’ambiente che ci circonda può influire drasticamente sulle nostre abitudini e stili di vita. Per questo motivo, il miglioramento dei nostri spazi vitali è un obiettivo imprescindibile entro il 2030.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/10/2021


giovedì 21 ottobre 2021
Dopo il Dpb. La risposta Mef all’interrogazione Pd in commissione Finanze della Camera sul caso dello sconto in fattura senza Saldo. In Parlamento è già battaglia sulla mancata proroga.

Franceschini: le facciate sono di fatto beni pubblici, siamo contro l’abolizione
La mancata proroga del bonus facciate oltre il 31 dicembre 2021, decisa dal governo martedì sera con l’approvazione del Documento programmatico di bilancio, non impedisce la possibilità di concludere i lavori già in corso – almeno nel caso dello sconto in fattura – oltre la data di fine anno, a condizione che il saldo della fattura relativa al 10% residuo da dare all’impresa sia pagato effettivamente entro il termine del 31 dicembre. Un primo chiarimento in tal senso arriva dalla risposta a una interrogazione Pd (Fragomeli, Nardi) data dal sottosegretario al Mef Freni durante il
question time in commissione Finanze della Camera. Un’interpretazione non è una norma – auspicabile nella legge di bilancio per maggiore chiarezza – ma la posizione espressa ieri dal Mef trova rispondenza nella interpretazione dell’Agenzia delle Entrate.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 21/10/2021


mercoledì 20 ottobre 2021
Prigionieri delle RSA – Lockdown infinito

Chiusi nelle residenze assistenziali, gli anziani oggi non muoiono di Covid. Piuttosto di solitudine e lontananza forzata dai propri cari. Un purgatorio intollerabile, nonostante varie ordinanze ministeriali permettano le visite quotidiane. Ma poche strutture le rispettano.
C’è chi non ha visto la madre per un anno, chi non ha potuto sentire il padre neppure per telefono. C’è chi ha visto la compagna spegnersi giorno dopo giorno, senza poter far niente. In tempo di pandemia le Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali – che in Italia sono 4.629, spesso gestite da gruppi privati – hanno mostrato la loro intrinseca fragilità, chiudendosi al mondo e portando i pazienti spesso a spegnersi per sempre. «Oggi l’unica nota positiva da quando è cominciata la pandemia è che non ci sono più morti per Covid grazie alla campagna vaccinale, per il resto non ci sono buone notizie: non è cambiato nulla dal tempo del primo lockdown» esordisce Alessandro Azzoni, presidente del comitato di familiari Felicita (nato per iniziativa dei familiari del Pio Albergo Trivulzio di Milano), che ha deciso di battersi in prima persona anche per sua madre. La donna, dopo essersi ammalata di Covid nel marzo 2020, è rimasta isolata per mesi. «Da quel momento non è più la stessa. Sopravvive in uno stato catatonico, mangia con il sondino e io non posso starle vicino. Avrebbe bisogno di contatto e di affetto.

Leggi: Panorama, 20/10/2021


mercoledì 20 ottobre 2021
La pandemia ha aumentato le difficoltà dei familiari impegnati nella cura, uno studio di Eurocarers

Lo studio condotto da Eurocarers e svolto in collaborazione con il Centro Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento dell’IRCCS INRCA (Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani) di Ancona rileva che nell’ultimo anno le difficoltà dei caregiver informali e familiari sono aumentate. Il lavoro, finanziato dalla Commissione Europea, ha preso in esame circa 2500 caregiver informali provenienti da 16 diversi Paesi. Attraverso le risposte è stato possibile determinare l’impatto della pandemia su vari aspetti della loro vita quotidiana.
L’ISTAT (dati 2018) indica che più di 7 milioni sono le persone che in Italia si occupano dei propri familiari non più autonomi. In maggioranza sono persone che superano i 50 anni e uno su cinque è over 60. Le donne rappresentano l’80% dei caregiver. Attualmente la legislazione italiana non riconosce la figura dei caregiver familiari o informali per cui il loro ruolo sociale, pur svolgendo un lavoro di cura molto oneroso, è irrilevante. Nella Legge di Bilancio 2021, attraverso un nuovo Fondo che stanzia 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023, si è iniziato a rivalutare la loro importanza all’interno della società.

Leggi: Auser, 20/10/2021


mercoledì 20 ottobre 2021
A fine anno stop al bonus facciate. Il 110% al 2023 (villette escluse)

Prorogati per tutto il prossimo anno i crediti d’imposta ordinari su ristrutturazioni al 50% e risparmio energetico al 65%
Arrivano i chiarimenti attesi per i bonus edilizi che dovranno poi trovare un riscontro concreto nella legge di bilancio, all’esame del governo la prossima settimana. A fare le spese della selettività rivendicata dal Mef su questi sconti fiscali sarà anzitutto il credito di imposta al 90% per il
rifacimento delle facciate, che in questo momento tirava più di tutti gli altri, soprattutto nelle grandi città. Il governo è intenzionato a non prorogarlo oltre la sua scadenza del 31 dicembre 2021. L’ipotesi di una continuazione anche nel 2022 era stata presa in considerazione nei giorni scorsi, chiesta a gran voce dalle categorie economiche, ma ieri non rientrava più nel ventaglio delle misure che il governo aveva intenzione di inserire nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) prima e nella legge di bilancio poi. Questo nonostante ancora alla riunione della cabina di regia di ieri Pd e Lega si siano fatti portatori di una richiesta di proroga con décalage, cioè con una percentuale di sconto via via più bassa.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 20/10/2021


mercoledì 20 ottobre 2021
Blocco degli sfratti, per la Corte Costituzionale la proroga fino al 31 dicembre è legittima: “Non penalizza eccessivamente i proprietari”

I Tribunali di Trieste e Savona ritenevano che le norme sulle sospensioni, in scadenza a fine anno, non fossero costituzionali, perché più vantaggiose per il conduttore che per il locatario dell’affitto. Secondo la corte però, con l’attenuarsi della pandemia, le applicazioni della misura si sono ridotte progressivamente
La parziale proroga del blocco degli sfratti durante l’emergenza pandemica, contenuta nel “decreto Sostegni” del governo Draghi, è legittima. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale in un udienza pubblica questa mattina: le censure sulle sospensioni dei Tribunali di Trieste e Savona non sono fondate. Le contestazioni riguardavano la costituzionalità delle norme che regolano le proroghe (articolo 13, comma 13, del dl n. 183/2020 e articolo 40-quater del dl n. 41/2021, entrambi convertiti in legge) fino alla fine del 2021 per le morosità maturate durante la pandemia. L’accusa era quella di aver favorito, tramite la sospensione, i conduttori rispetto ai locatori dell’affitto.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 20/10/2021


mercoledì 20 ottobre 2021
Sfratti: bene la sentenza della Corte Costituzionale che ha legittimato la sospensione degli sfratti per morosità incolpevole in piena pandemia

Dichiarazione dei segretari generali: Stefano Chiappelli, SUNIA; Antonio Falotico, SICET; Augusto Pascucci, UNIAT
La Corte costituzionale ha bocciato oggi le questioni sollevate dai Tribunali di Trieste e di Savona sulla legittimità costituzionale delle norme (articolo 13, comma 13, del dl n. 183/2020 e articolo 40-quater del dl n. 41/2021, che hanno fissato termini di proroga per i provvedimenti di rilascio per morosità di immobili, per l`emergenza COVID-19.
In attesa del deposito delle motivazioni l’importante sentenza fa giustizia anche delle scomposte e ripetute pressioni di chi da tempo agitava lo spauracchio della incostituzionalità.
I sindacati inquilini, che da tempo hanno rivendicato equilibrio su un tema così delicato e drammatico, esprimono soddisfazione e apprezzamento ma fanno rilevare che gli sfratti già ripresi in larga parte a luglio ed a settembre saranno tutti in esecuzione dal prossimo dicembre.
Occorre rilanciare con forza e decisione la graduazione degli sfratti e la rinegoziazione dei contratti e in tal senso facciamo appello alle Prefetture ed ai Comuni, alcuni dei quali sono usciti dall’impasse dovuto alla campagna elettorale, per l’immediata convocazione di tavoli per affrontare il problema.

Leggi: Sunia, 20/10/2021


DALLE REGIONI

martedì 26 ottobre 2021
Qualità dell’abitare: alla Sicilia 201 milioni per 8 progetti di rigenerazione urbana

Sono 8 i progetti finanziati per la Sicilia per un importo complessivo di poco più di 201 milioni di euro nell’ambito del bando “Pinqua” programma innovativo per la qualità dell’abitare. Tra i progetti, presentati da Comuni, Regioni e Aree Metropolitane, che hanno superato l’esame dell’alta Commissione 7 sono ordinari e uno pilota.
I primi sono finanziati con importi fino a 15 milioni di euro il secondo con una somma fino a 100 milioni di euro. Per Cgil e Sunia siciliani si tratta di “un’opportunità da non perdere nonostante su alcune delle proposte finanziate le perplessità siano tante, se si considerano le finalità del bando e l’esigenza complessiva di incidere sulla qualità urbana e sociale dei quartieri degradati. Ora – sottolineano i segretari generali Alfio Mannino e Giusy Milazzo- chiediamo che si apra immediatamente un’interlocuzione tra i Comuni interessati , il partneriato sociale e le comunità coinvolte. La partecipazione è infatti l’unico metodo che può garantire l’efficacia di progetti che si propongono una rigenerazione urbana sociale ed edilizia delle zone più fragili e complesse della città”. In Sicilia erano stati ammessi al finanziamento altri 15 proposte progettuali che non sono stati finanziati per mancanza di risorse. “Si tratta ora di capire – dicono Mannino e Milazzo- con quali altri fondi lo Stato o gli stessi Comuni intendono finanziare i progetti che hanno già superato una selezione”.

Leggi: Giornale di Sicilia, 26/10/2021


martedì 26 ottobre 2021
Programma “Qualità dell’abitare”: Palermo esclusa dai 200 milioni di finanziamenti

Sunia e Fillea chiedono spiegazioni al Comune sull’assenza di progetti ammessi. Tra i progetti c’era la riqualificazione di due quartieri popolari, Borgo Nuovo e Sperone
Nessun progetto per Palermo. In totale, in Sicilia, sono stati ammessi progetti per 200 milioni e 621 mila euro del programma innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua) presentati dai comuni di Catania, Trapani, Messina e Gela. Ma il capoluogo siciliano non è presente tra le città dell’isola che beneficeranno dei finanziamenti.
Il Sunia Palermo interviene per chiedere spiegazioni al Comune di Palermo sull’assenza della città dalla graduatoria. Nei giorni scorsi era intervenuta la Fillea Cgil, che oggi rincara la dose perché i chiarimenti chiesti non sono arrivati.

Leggi: Palermo Today, 26/10/2021


martedì 26 ottobre 2021
Bando Erp, uscita prevista 29 ottobre, ma le criticità sono già tante

Sembra che ormai la data sia certa. Il 29 ottobre, quindi a giorni, dovrebbe uscire, a quasi 4 anni di distanza dall’ultimo, il nuovo bando Erp del Comune di Firenze. Le date per fare domanda, secondo quanto emerge dagli uffici, comprenderebbero il periodo di tempo che va dal 29 ottobre al 28 dicembre. La domanda può essere fatta solo mediante la procedura online definita dal Comune, accessibile dal sito istituzionale dell’ente comunale. Per presentare la domanda, è necessario possedere uno dei seguenti sistemi di accesso ai servizi online: Spid, Cie/Cns, avere un’attestazione Isee valida per il 2021, accedere con le proprie credenziali al servizio online del Comune e inserire la domanda. Per quanto riguarda i requisiti per l’accesso, al possesso della cittadinanza italiana o di un regolare permesso di soggiorno per quanto riguarda i cittadini di Paesi terzi, si aggiunge la residenza anagrafica o la certificazione della sede di attività lavorativa nel comune di Firenze, oltre all’assenza di condanne penali. Ancora, il tetto per partecipare è di 16.500 euro di valore Isee, non essere proprietari di beni immobili in Italia e all’estero, non essere titolari di imbarcazioni o auoveicoli con potenza superiore a 80KW, non essere occupanti abusivi di alloggi ERP, nè essere stati oggetto di decadenza o di occupazione senza titolo. I requisiti per la partecipazione al bando devono essere posseduti da tutti i componenti del nucleo famigliare.

Leggi: Stamp Toscana, 26/10/2021


lunedì 25 ottobre 2021
Attrezzature più moderne, colori più vivaci, ma sono sempre i vecchi istituti!

«Strutture come queste richiamano esplicitamente il modello dei vecchi istituti, magari con qualche ammodernamento delle attrezzature e pareti dai colori più vivaci, luoghi che separano le persone dai normali contesti di vita»: lo dicono dal Gruppo Solidarietà, che insieme ad altre organizzazioni delle Marche sta conducendo una battaglia per il ritiro di un Decreto della propria Regione, che ha autorizzato la realizzazione di una struttura di 175 posti, residenziali e semiresidenziali, destinati a persone con disabilità, anziani non autosufficienti e con demenza, persone con disturbi psichici
Alla fine di settembre, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, alcune organizzazioni delle Marche (ANGSA Marche-Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo, ACLI Marche-Associazione Cristiana Lavoratori Italiani, Fondazione Paladini di Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII di Ancona, Gruppo Solidarietà di Moie di Maiolati Spontini e UILDM Ancona-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) avevano denunciato i contenuti di un recente Decreto della propria Regione (Decreto 48/21), che aveva autorizzato la realizzazione di una struttura con una capienza di 175 posti lesto, residenziali e semiresidenziali, destinati a persone con disabilità, anziani non autosufficienti e con demenza, persone con disturbi psichici, nel Comune di Rapagnano (Fermo).

Leggi: Superando, 28/10/2021


lunedì 25 ottobre 2021
Milano, Lamberto Bertolé: «Accesso alla casa, disagio economico e giovani», le tre priorità sociali

Parla il neoassessore al Welfare della giunta Sala, Lamberto Bertolé: «Bisogna intercettare subito i bisogni per evitare che si cronicizzino» – di Maurizio Giannattasio
Lamberto Bertolé, neoassessore al Welfare, quali sono le emergenze su cui bisogna intervenire subito?
«Ne indico tre, tutte conseguenti alla pandemia. Le nuove povertà, le persone cadute in difficoltà economica perché hanno perso il lavoro o i lavoratoripoveri che non vengono retribuiti abbastanza. La seconda emergenza riguarda la casa. A Milano c’è un problema di accesso all’abitazione molto importante. La terza, è il disagio degli adolescenti post Covid, in forte aumento e che richiede tutta la nostra attenzione».
Il Comune come intende affrontare queste emergenze?
«Mai come ora bisogna fare sistema nel modo più efficace possibile e superare il rischio di singole isole che rispondano a singoli problemi per andare a raggiungere quante più persone possibili. Dobbiamo evitare vuoti da una parte e ridondanze dall’altra. Di fronte a temi così gravi e importanti dobbiamo fare in modo che tutte le risorse vengano indirizzate verso i bisogni prioritari della realtà post pandemica. Il nostro obiettivo più ambizioso deve essere quello di accompagnare nel più breve tempo possibile le persone in difficoltà fuori dall’emergenza. Dobbiamo contrastare il rischio della cronicità».

Leggi: Corriere della Sera, 25/10/2021


venerdì 22 ottobre 2021
A Firenze aprono sportelli per la non autosufficienza

Otto sportelli per informare e sostenere anziani non autosufficienti e le loro famiglie. L’iniziativa parte dello Spi Cgil di Firenze che dalla settimana prossima, in alcune delle proprie sedi del territorio metropolitano (vedi sotto), mette a disposizione i propri volontari per offrire servizi di consulenza, assistenza, orientamento e compilazione modulistica.
Secondo le stime, gli anziani non autosufficienti over 65 in tutta la Ausl Toscana Centro, e cioè nell’area Area Fiorentina Mugello, Empolese Valdarno Inferiore, è complessivamente di circa 28mila persone di cui più di 9mila su Firenze.
A tale proposito lo Spi Cgil di Firenze aveva condotto nei mesi scorsi l’indagine “Famiglie e non autosufficienza”, mettendo in evidenza dati difficilmente contestabili: la drammatica mancanza di servizi continua a scaricarsi sulle famiglie. E c’è ancora poca informazione sui servizi e sui diritti di cui dovrebbero godere le persone affette da disabilità e i loro congiunti.

Leggi: Liberetà, 22/10/2021


IN AGENDA:

“(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

Leggi: Redattore Sociale


I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto

L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ha attivato, per l’autunno del 2021, due eventi ECM dal titolo “I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto”, la cui direzione è affidata al prof. Rabih Chattat ( https://www.unibo.it/sitoweb/rabih.chattat ).
Il primo evento, dal titolo “Contesti di sviluppo: territorialità e demenza, un connubio possibile” si svolgerà nella giornata del 29 ottobre (14.00-17.00). L’evento offrirà l’occasione di analizzare modelli operativi integrati di salute. Con il focus sulle indicazioni che la prospettiva psico-sociale offre, saranno discusse alcune prospettive di territorialità diffusa e compartecipata in cui lo psicologo gioca un ruolo chiave in collaborazione con le altre figure professionali.
Il secondo evento, dal titolo “Ruolo della psicologia per vivere bene con le malattie croniche: opportunità e modelli per i futuri servizi territoriali” si svolgerà nella giornata del 12 novembre (14.30-18.00). Durante l’evento saranno discusse alcune esperienze dei servizi che lavorano per garantire la possibilità di vivere bene con, e nonostante, le malattie e le condizioni di non autosufficienza. Si parlerà di etica della cura e dei processi di intervento, si discuterà della declinazione della matrice di cura e di “presa in carico” psico-sociale in ambito territoriale ed ambulatoriale, di cure primarie, e della formazione dei nuovi operatori della salute.
Di seguito il LINK ove sarà possibile iscriversi agli eventi ECM cliccando sul form di iscrizione, e scaricare la brochure di entrambi gli eventi (disponibile anche in allegato).

Leggi: Unibo


Urbanpromo – Progetti per il Paese

Dal 16 al 19 novembre 2021 si tiene a Milano, presso il MEET – Digital Culture Center, Fondazione Cariplo, la XVIII edizione di “Urbanpromo Progetti per il Paese”. Nella cornice della rigenerazione urbana e del partenariato pubblico privato, sono presentati progetti e iniziative che spiccano nel panorama nazionale per il forte carattere innovativo dei loro approcci e dei loro contenuti. A presentarli sono i loro protagonisti: promotori pubblici e privati, progettisti, gestori.
• I Pinqua: i progetti del Programma nazionale per la qualità dell’abitare. Tra le proposte ammesse al finanziamento statale è presentata una selezione dei progetti più interessanti e convincenti nel perseguire la riqualificazione urbana, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
• Progetti per far rinascere parti di città grazie al partenariato pubblico privato. Da sempre al centro della ricerca multidisciplinare e multiattoriale di Urbanpromo, il partenariato pubblico privato si concretizza in nuove iniziative in cui la qualità del progetto interagisce con l’allestimento di complessi approvvigionamenti finanziari e sofisticate costruzioni giuridiche.

Leggi: Urban Promo


 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

Leggi: Italia Longeva


 25 NOVEMBRE 2021 Bologna – Centro Congressi Savoia Hotel Regency

Il Forum N.A. si svolgerà in presenza nella location del Centro Congressi Savoia Hotel di Bologna.
Un evento formativo che negli anni è diventato il punto di riferimento nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona e per tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone non autosufficienti.
In occasione della XIII edizione del ForumN.A., la rivista WelfareOggi ha istituito la nuova edizione del Premio WelfarOggi con la finalità di contribuire alla valorizzazione e alla conoscenza di percorsi virtuosi presenti nei territori.
La partecipazione è gratuita e la data ultima per presentare i progetti è stata prorogata al 31 ottobre 2021.
Il regolamento con tutte le modalità di partecipazione sono pubblicati nel sito www.nonautosufficienza.it.


IN EVIDENZA:

Accessibilità e inclusione, due facce della stessa medaglia – di Donata Scannavini

«Bisogna innescare un circolo virtuoso – scrive Donata Scannavini, commentando un recente evento dedicato all’accessibilità, promosso dalla Regione Lombardia – per cui un modello culturale inclusivo generi progetti di spazi e luoghi fruibili e accessibili a tutti, con o senza disabilità, i quali, a loro volta, facendo incontrare le persone e creando occasioni di conoscenza e scambio reciproco, favoriscano la crescita di una cultura sempre più inclusiva»
Il 22 ottobre scorso si è svolta a Milano la prima di tre Giornate di studio per il nuovo Piano di Azione Regionale rivolto alle persone con disabilità, organizzate dalla Regione Lombardia. Scopo di questi incontri è ragionare attorno ad alcune tematiche di interesse nevralgico per le persone con disabilità, coinvolgendo i portatori d’interesse (stakeholder), ovvero le stesse persone con disabilità, gli operatori e i rappresentanti delle istituzioni, e producendo riflessioni, idee e linee guida che guideranno appunto la stesura del Piano di Azione Regionale di durata triennale, rivolto alle persone con disabilità.

Leggi: Superando


Convergenze pericolose nell’Edilizia Residenziale Pubblica – di Raffaella Saporito, Eleonora Perobelli, Francesco Vidè

L’edilizia residenziale pubblica (ERP) è il terreno di convergenza di alcune tra le questioni sociali più urgenti del contemporaneo. Molti tra i circa 2,2 milioni di residenti (Federcasa, 2021) negli alloggi popolari sono caratterizzati da più forme di fragilità, oltre che da un reddito contenuto: lavoro discontinuo e disoccupazione, scarsi livelli di istruzione, salute più incerta e accesso discontinuo alle cure, forme di solitudine affettiva, invecchiamento poco protetto e più esposto all’abbandono, forme di degrado e violenza urbana. Inevitabilmente questa complessità e disagio sociale entrano nei processi produttivi e organizzativi delle Aziende Casa, gli enti che hanno raccolto l’eredità degli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) a seguito del processo di regionalizzazione e aziendalizzazione delle politiche della casa. Questi enti gestori stanno attraversando anni incerti, segnati dalla difficoltà di ridefinire la propria identità e missione nel sistema pubblico: non più enti di costruzione di immobili, ma nemmeno operatori di welfare a pieno titolo. Questa indeterminatezza strategica impatta in maniera irrimediabile sui sistemi di gestione: se non è chiaro il prodotto generato (muri e tetti? welfare?) rispetto a cosa si può definire la coerenza dell’azione manageriale? Come si può valutare l’efficienza e l’efficacia della gestione, se non con misure di processo, alla lunga irrilevanti?

Leggi: Welforum


Le disuguaglianze crescono, a partire da quelle in salute, fermiamo il regionalismo differenziato – di Roberto Polillo e Mara Tognetti

Mentre esprimiamo un giudizio positivo sull’entità delle risorse messe a recentemente disposizioni per il rilancio del SSN (20 miliardi in conto capitale con Il PNRR e 2 miliardi di incremento del fondo sanitario nazionale per il periodo 2022-2024) esprimiamo altrettanto forte perplessità sulla ricomparsa nell’agenda del governo della proposta di autonomia differenziata regionale
Il tema delle disuguaglianze oltre ad essere una questione di equità è innanzitutto un tema centrale per ripensare i servizi sanitari e in generale gli interventi per la salute.
Una necessità che si impone perché le disuguaglianze hanno registrato, a partire dagli ultimi decenni un incremento significativo per un concatenarsi nel tempo di fattori diversi: l’impatto economico indotto dalla grande crisi del 2008; le politiche restrittive di stampo neo-liberista che a questa hanno fatto seguito; la frammentarietà della capacità di risposta del nostro SSN verso bisogni sanitari crescenti; la diversa efficacia dei 21 sistemi sanitari regionali (SSR) che hanno compromesso l’unitarietà delle politiche della salute.
A questo si è aggiunto l’impatto determinato dalla pandemia Covid 19, le cui caratteristiche, per richiamare un concetto di Richard Horton sulla rivista The Lancet (Horton R. Offline: Covid-19 is not a pandemic. Lancet 2020; 396: 874) sono quelle della “sindemia”: una condizione in cui l’infezione e i suoi possibili esiti non sono una variabile indipendente ma, al contrario, sono strettamente collegati a situazioni cliniche preesistenti con cui interagiscono in funzione di fattori co-esistenti più ampi di natura sociale politica ed economica.

Leggi: Quotidiano Sanità


L’impatto della pandemia da Covid-19 sui caregiver informali in Europa – di Flavia Piccinini, Giovanni Lamura, Marco Socci

Come noto, uno dei gruppi di popolazione più colpiti dalla pandemia da Covid-19 ancora in corso è quello delle persone con esigenze di assistenza a lungo termine, soprattutto in età avanzata (Cacciapaglia et al., 2020), e dei loro caregiver informali (familiari, vicini o chiunque assista altre persone non autosufficienti a titolo gratuito). Mentre diversi studi hanno analizzato l’impatto della prima ondata di pandemia verificatasi nella primavera del 2020 (ad es. Kostyál et al., 2021; Tur-Sinai et al., 2021), pochissimi sono quelli che possono offrire una prospettiva transnazionale sugli effetti – forse anche più forti – della pandemia che ha avuto luogo in Europa durante l’inverno 2020-2021, quando le conseguenze della prima e delle successive ondate pandemiche potrebbero essersi accumulate nel tempo.
In tale scenario, questo articolo presenta i risultati di uno studio volto ad analizzare l’esperienza dei caregiver informali di persone anziane, fragili o con disabilità in Europa durante la crisi pandemica da COVID-19. Lo studio, supportato dalla Commissione Europea, è stato condotto dal Centro Ricerche Economico-Sociali dell’IRCSS INRCA di Ancona, in collaborazione con Eurocarers (Associazione europea a supporto dei caregiver), attraverso una survey online rivolta a caregiver informali (di 18 anni e più) che forniscono supporto e si prendono cura regolarmente (cioè non occasionalmente o temporaneamente) di una o più persone non più in grado di svolgere autonomamente una o più attività quotidiane, a causa di problemi di salute psico-fisica, disabilità o età anziana (65 anni e più).

Leggi: Welforum


Centrale Operativa Territoriale e Punto unico di accesso: quale possibile integrazione?

I Punti Unici di Accesso ai servizi (PUA) sono previsti e promossi sia nel PNRR sia nel Piano Nazionale degli interventi sociali del 2021-2023. Seppur in assenza di indicazioni coordinate tra i due percorsi normativi, considerati i finanziamenti previsti è necessario maturare la consapevolezza della fase storica di grande opportunità in cui ci troviamo per rivedere i sistemi di accesso esistenti e, ricomporli, verso la costruzione di un unico punto di accesso integrato ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali. – di Marco Noli
Centrale Operativa Territoriale e Punto unico di accesso: quale possibile integrazione?
Il tema dell’accesso ai servizi è sempre stato presente nel dibattito sul welfare. Le Regioni hanno declinato questi gate di accesso con denominazioni e funzionalità diversificate in ordine a; target di utenza di riferimento (rivolti a tutta l’utenza o a target specifici), modalità di segnalazione (accesso diretto dei cittadini o differito), mission affidata (rispetto alle funzioni assegnate e alle modalità organizzative) assetto istituzionale (del Comune/Ambito o dell’ASL) rapporto con gli erogatori dei servizi (compresa autorizzazione o meno della prestazione) (Bellentani et al.,2008; Devastato 2008 e 2011; Fosti et al., 2015 a e b).

Leggi: I Luoghi della Cura


Cure primarie. La proposta di Agenas e Ministero. Il Distretto sarà il perno ma gli studi di Mmg e pediatri non verranno abbandonati e saranno collegati alle Case della Comunità

È pronta la nuova stesura del documento elaborato da Agenas e Ministero della Salute che disegna la nuova assistenza territoriale. Ruolo centrale sarà affidato al Distretto che avrà il compito di coordinare vari servizi tra cui le Case della Comunità hub e spoke, gli Ospedali della Comunità, le Usca, gli Hospice, gli infermieri di famiglia, le cure domiciliari e l’implementazione del Numero verde europeo 116117 per le cure non urgenti. Restano in piedi anche gli studi di medici di famiglia e pediatri. LA BOZZA
Prende sempre più forma la nuova organizzazione dell’assistenza territoriale. È infatti pronta una nuova versione del documento (vedi prima versione pubblicata da Quotidiano Sanità in estate) elaborato da Agenas e Ministero della Salute che ridisegna completamente l’assistenza primaria e “affronta le principali tematiche strettamente connesse agli interventi previsti nell’ambito della Missione 6 Component 1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza”.
Perno di questo nuovo sistema sarà il distretto sanitario. Ce ne dovrà essere uno ogni 100 mila abitanti ed esso sarà il luogo “privilegiato di gestione e di coordinamento funzionale ed organizzativo della rete dei servizi sociosanitari e sanitari territoriali, centro di riferimento per l’accesso a tutti i servizi dell’ASL”.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Quarantena e congedi parentali: novità per persone con disabilità e familiari – di AIPD Nazionale

Noto anche come “Decreto Sicurezza Lavoro”, il Decreto Legge 146/21 (“Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”), entrato in vigore il 22 ottobre, apporta anche alcune novità a misure già introdotte, che interessano le persone con disabilità e le loro famiglie, oltreché i datori di lavoro, in relazione ai periodi trascorsi in quarantena e ai congedi parentali
Noto anche come “Decreto Sicurezza Lavoro”, il Decreto Legge 146/21 (Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili), entrato in vigore il 22 ottobre, apporta anche alcune novità a misure già introdotte, che interessano le persone con disabilità e le loro famiglie, oltreché i datori di lavoro.

Leggi: Superando


Covid-19: Rifinanziati i congedi parentali

L’articolo 9 del decreto fiscale (n. 146/2021), entrato in vigore il 22 ottobre, ha prolungato fino al 31 dicembre 2021, i congedi parentali straordinari Covid, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi con figli minori di 14 anni, ai quali sia stata sospesa la didattica in presenza o che siano in quarantena a causa del virus.
Il congedo è retribuito con una indennità pari al 50% della retribuzione e può essere fruito in modalità oraria e giornaliera, alternativamente da uno dei due genitori (mai negli stessi giorni), ed è coperto da contribuzione figurativa. La prestazione ha effetto retroattivo a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2021-2022. I congedi parentali già fruiti dai lavoratori prima del 22 ottobre, data di entrata in vigore del decreto, possono essere convertiti in congedi parentali Covid.
I requisiti dell’età (under 14) e della convivenza, non si applicano per chi ha figli con disabilità grave, accertata secondo la legge 104/1992, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, per i quali è stata sospesa l’attività didattica in presenza o che sono ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura.

Leggi: Inca


 Quarantena per Covid-19: torna indennizzata come malattia

La quarantena per Covid -19 torna ad essere indennizzata come malattia. Trovata la copertura finanziaria nel decreto legge fisco-lavoro, n. 146/2021, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che stanzia i fondi per garantire questa prestazione fino al 31 dicembre.
Il provvedimento, modificando in parte l’articolo 26, comma 5 del decreto legge Cura Italia (n. 18 del marzo 2020) riguarda sia i dipendenti del settore privato, sia i lavoratori fragili del settore pubblico e privato, che non possono svolgere l’attività in smart working.
Con il nuovo decreto, già in vigore da ieri, per chi si trovi in quarantena con sorveglianza attiva e permanenza domiciliare, l’Inps torna, quindi, a farsi carico del costo integrale dell’indennità di malattia, così come era stato chiesto dai sindacati, preoccupati del venir meno di questa tutela, dopo la pubblicazione del messaggio Inps n. 2842 del 6 agosto scorso, nel quale l’Istituto avvertiva che, in assenza di rifinanziamento della malattia per quarantena, i lavoratori in queste situazioni avrebbero dovuto addirittura restituire le indennità già corrisposte.

Leggi: Inca


Sussidio mensile per i genitori disoccupati con figli disabili

Con il decreto interministeriale dell’11 ottobre 2021 sono stati individuati i soggetti destinatari del contributo economico previsto per i genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili a carico, aventi un handicap non inferiore al 60%; contributo introdotto nella legge di Bilancio 2021 (n. 178 del 30 dicembre 2020, all’art. 1 commi 365 e 366). Per il riconoscimento del beneficio, il genitore richiedente deve risultare privo di impiego o avere un reddito da lavoro dipendente annuo non superiore 8.145 euro, oppure 4.800 euro, se è lavoratore autonomo.
Secondo le indicazioni contenute nel provvedimento, per genitore monoreddito si intende chi ricava tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorata, sia pure prestata a favore di una pluralità di datori di lavoro o sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale. Si prescinde, in ogni caso, dall’eventuale proprietà della casa di abitazione. La misura di sostegno è concessa per il 2021, il 2022 e il 2023.
L’importo è di 150 euro mensili ed è riconosciuto a partire da gennaio 2021 e per l’intera annualità. Aumenta a 300 e a 500 euro mensili se il genitore ha due o più figli a carico con una disabilità non inferiore al 60%.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 19 ottobre 2021
Pensioni, a che punto siamo?

I lunghi mesi della pandemia hanno spostato l’attenzione del sindacato su altri temi, tuttavia la questione previdenziale resta il cuore delle rivendicazioni di Cgil, Cisl e Uil. I nodi da sciogliere di questa materia complessa e controversa sono ancora molti. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di vedere quali sono i temi sui quali in autunno sarà necessario far ripartire il confronto con il governo.
La crisi determinata dalla pandemia ha lasciato sul campo nuove disuguaglianze e ha acuito quelle che già mordevano drammaticamente il nostro paese. Nell’ultimo anno e mezzo i sindacati hanno focalizzato la propria attenzione sulla tutela dei posti di lavoro, insistendo sulla riforma degli ammortizzatori sociali, come sul blocco dei licenziamenti, nel tentativo di arginare le conseguenze più dure di una crisi senza precedenti.
La questione previdenziale è rimasta in disparte ma non è affatto sparita. La tutela delle pensioni per chi è già in pensione da una parte, e la revisione della legge Fornero e dei meccanismi di pensionamento per chi ancora lavora, dall’altra, restano il cuore delle rivendicazioni che Cgil, Cisl e Uil intendono continuare a portare avanti nei prossimi mesi.
Quali sono i nodi da sciogliere? Facciamo il punto, per portare un po’ di chiarezza in una materia complessa. Partiamo da chi è già in pensione.

Leggi: Liberetà, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Green pass obbligatorio per colf e badanti: sanzioni, controlli e vaccini validi

Le colf e le badanti che non hanno il green pass non possono lavorare. Dopo giorni di consultazioni tra i vari ministeri, il governo chiarisce l’interpretazione delle norme che riguardano il lavoro domestico. E specifica che anche chi svolge lavoro domestico a tempo pieno sarà costretto a lasciare l’alloggio. Il rischio: multe e sanzioni identiche a quelle previste per tutti gli altri lavoratori privati. Una precisazione resa necessaria soprattutto a fronte del rifiuto di alcuni collaboratori domestici che pretendevano di continuare a svolgere le proprie mansioni pur non essendo vaccinati oppure senza essersi sottoposti a tampone.
Sono le Faq (risposte a domande frequenti) pubblicate sul sito del governo a fornire le indicazioni su questo tipo di rapporto di lavoro dipendente. E arrivano nel giorno in cui l’Inps registra una nuova impennata di assenze per malattia: dal giorno di entrata in vigore dell’ obbligo di certificazione verde, il 15 ottobre scorso, sono arrivati 152.780 certificati di malattia con un aumento del 14,6%.

Leggi: Corriere della Sera, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Casa, Istat: 245.240 atti di compravendita nel quarto trimestre del 2020 (+3,2%)

Il 94,2% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (231.100), il 5,4% quelle a uso economico (13.276) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (864)
Nel IV trimestre 2020 sono 245.240 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. Lo comunica l’Istat.
Le compravendite aumentano del 3,2% rispetto al trimestre precedente e del 4,9% su base annua. In concomitanza delle misure adottate per il contenimento del Covid-19, nei primi sei mesi del 2020 si registra un forte calo delle compravendite. Segue una ripresa nei mesi estivi, a seguito del graduale allentamento di tali misure. Seppure con intensità diverse, la ripresa, sia congiunturale che su base annua, prosegue nell’ultimo trimestre.
Il 94,2% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (231.100), il 5,4% quelle a uso economico (13.276) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (864).

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Imparare con un gioco da tavolo, la nuova frontiera per gli operatori delle residenze per anziani

Trasmettere conoscenze in un’atmosfera rilassata, conoscersi a vicenda, costruire relazioni. Il progetto europeo Gamlec è partito dall’analisi dei bisogni degli anziani non autosufficienti per elaborare un gioco da tavolo di formazione dedicato a operatori e caregiver
Il gioco da tavolo per la formazione delle figure professionali e dei caregiver che si occupano di anziani non autosufficienti. È l’idea alla base del progetto europeo Gamlec – Gaming for Mutual Learning in Elder Care che coinvolge Italia, Germania, Lituania e Paesi Bassi e che, partito nel 2019, è oggi nella fase conclusiva. Partner per l’Italia sono Asp Città di Bologna e la cooperativa sociale Cadiai che domani, in un evento che si svolgerà all’Arci Benassi di via Cavina, descriveranno le diverse fasi del progetto raccontando le esperienze pilota di alcune strutture del bolognese e organizzando una vera e propria sessione di gioco alla quale potrà partecipare – previa iscrizione – chiunque sia interessato.
Il principio da cui l’intero progetto parte è che il gioco può essere utilizzato per trasmettere conoscenze e competenze in un’atmosfera rilassata e allegra. Il gioco da tavolo, in particolare, può diventare in questo modo un vero e proprio “incontro” delle diverse parti interessate e uno strumento per conoscersi a vicenda e costruire relazioni con il risultato di migliorare la comunicazione, la comprensione reciproca e la cooperazione.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


lunedì 18 ottobre 2021
Housing first, in Italia mille persone accolte: “Dal Pnrr nuovi finanziamenti”

All’Homeless more rights festival di Bologna, Caterina Cortese di fio.PSD racconta l’approccio per contrastare la grave emarginazione adulta che dà una casa a chi vive in strada, senza passare per il dormitorio. “Oggi l’housing first è attivo in 52 città italiane: nel Piano del governo 250 progetti finanziati”
Circa mille persone accolte, progetti attivi in 52 città italiane, con una percentuale di persone che abbandonano il programma pari solo al 7 per cento, e un utente su tre che ottiene la residenza e il reddito di cittadinanza. Sono i dati dell’housing first in Italia, riportati da Caterina Cortese, responsabile dell’area Studio, ricerca e promozione culturale della fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora), che è intervenuta a Bologna all’Homeless more rights festival organizzato da Avvocato di strada.
L’housing first è uno degli approcci più innovativi per contrastare la grave marginalità adulta, e consiste nel dare alle persone senza dimora l’opportunità di entrare in un appartamento autonomo senza passare dal dormitorio, con il supporto di una equipe di operatori sociali direttamente in casa. “Nel nostro paese si sta puntando sempre di più sull’housing first, e recentemente si sono aperti nuovi progetti anche in alcune piccole città, che stanno individuando sul mercato immobiliare appartamenti adatti a questo tipo di programma – racconta Cortese –. Questo è un segno di un cambio di passo: il governo sta investendo sempre di più sulle politiche abitative, e l’housing first fa parte di queste. Nel Pnrr, ad esempio, vengono finanziati oltre 250 progetti di housing first, con un investimento di circa 250 milioni di euro”.

Leggi: Redattore Sociale, 18/10/2021


sabato 16 ottobre 2021
Caritas Italiana: “Cresce la povertà e si allontanano gli obiettivi dell’Agenda 2030”

Presentato oggi il ventesimo Rapporto sulla povertà dal titolo “Oltre l’ostacolo”. 25 anni fa il primo rapporto Caritas sulla povertà assoluta. “L’emergenza sanitaria ha colpito duramente il tessuto sociale ed economico. Solo in Italia si contano oltre un milione di poveri assoluti in più rispetto al pre-pandemia”
Cresce la povertà assoluta in Italia e si allontanano così molti degli obiettivi dell’Agenda 2030 di Sviluppo sostenibile delle Nazioni unite. A tracciare un quadro aggiornato della povertà in Italia è il Rapporto 2021 di Caritas Italiana dal titolo “Oltre l’ostacolo” pubblicato oggi online. Il rapporto – che giunge a 25 anni dalla sua prima edizione – “si cala in un momento cruciale della vita del nostro Paese, ancora alle prese con la persistenza di un’emergenza sanitaria che ha colpito duramente il tessuto sociale ed economico, evidenziando tuttavia grandi esempi di risposta e resilienza, da parte di tanti attori, pubblici e privati”, si legge nel testo.
A decretare l’allontanamento dagli obiettivi dell’Agenda 2030, un rapporto delle Nazioni unite, secondo cui il Covid-19 ha di fatto rallentato a livello globale i progressi per il raggiungimento di gran parte dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. “Sul fronte della povertà e della disuguaglianza – spiega la Caritas – , le persone in povertà estrema passano da 119 a 124 milioni; in un anno il tasso di individui sotto la soglia di povertà estrema sale così dall’8,4% al 9,5%. Non si registrava un aumento in tal senso dal 1998, attestano le Nazioni unite”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/10/2021


venerdì 15 ottobre 2021
In Italia vi sono 2,7 milioni di anziani in gravi difficoltà

Al termine dei lavori di un anno, la Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, istituita dal ministro Speranza, ha messo a punto la “Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della società” denunciando che su una popolazione di riferimento composta da circa 6,9 milioni di over 75, oltre 2,7 milioni di individui presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona e nelle attività strumentali della vita quotidiana. Tra questi, 1,2 milioni di anziani dichiarano di non poter contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità.
In sostanza, pur riconoscendo l’ampio lavoro svolto dalla Commissione, potremmo dire che non è stato rivelato nulla di nuovo.
Il documento, lo ricordo, è stato presentato il primo settembre al Presidente Mario Draghi da Monsignor Vincenzo Paglia, già consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio ed ex vescovo di Terni-Narni-Amelia, e da alcuni anni presidente della Pontifica accademia per la vita e gran cancelliere del Pontificio per le scienze del matrimonio e della famiglia, che presiede la Commissione.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 15/10/2021


giovedì 14 ottobre 2021
Vaccino antinfluenzale 2021/2022: quando e dove fare, costo e per chi è gratis

Campagna vaccinale antinfluenzale 2021/2022 al via a ottobre, il vaccino si potrà fare anche in farmacia. Quanto costa, per chi è gratis, quando è raccomandato e terza dose Covid: le cose da sapere.
Vaccino antinfluenzale 2021/2022: quando e dove fare, costo e per chi è gratis
Mentre l’Italia va verso la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid per i soggetti con sistema immunitario compromesso e gli anziani, si avvicina anche la stagione del vaccino antinfluenzale 2021-2022.
Storicamente il vaccino contro l’influenza è raccomandato per i bambini, le persone fragili e gli anziani. Quest’anno le due campagne vaccinali, contro l’influenza e contro il Covid-19, “rischiano” di coincidere, e non mancano i dubbi sulla sicurezza, i rischi e i possibili effetti collaterali causati dalle due iniezioni fatte a distanza di poco tempo.
Un’altra novità di quest’anno riguarda la possibilità di fare il vaccino antinfluenzale in farmacia. Qui di seguito tutte le informazioni utili in attesa che parta la campagna vaccinale contro l’influenza: quando inizia e dove si fa, chi deve fare il vaccino, per chi è gratis, quanto costa e come si procederà con il vaccino e la terza dose anti-Covid.
Vaccino influenza 2021-2022: quando si deve fare
Ad aprile il Ministero della Salute ha emanato la circolare con le raccomandazioni per la stagione del vaccino antinfluenzale 2021-2022.

Leggi: Money, 14/10/2021


giovedì 14 ottobre 2021
“Non solo case di riposo”. Vinicio Albanesi: tutelare la vita in tutte le sue fasi

Ispirato dalla pubblicazione di Vinicio Albanesi “Anziani deportati”, il “Centro Dott. E. Caravaggio” organizza il 16 ottobre “Non solo case di riposo”, un confronto sul tema del benessere delle persone anziane. Albanesi: “Negare la ghettizzazione e gli interventi inadeguati del sistema esistente significa sacrificare vite, senza averne titolo”
“I nostri cari hanno diritto a godere della memoria della loro vita. Hanno offerto a noi il benessere di cui godiamo; restituire quanto ricevuto è dovere”. Ad aprile del 2020 in piena emergenza coronavirus, Vinicio Albanesi (presidente della Comunità di Capodarco) pubblica per la testata Redattore Sociale, “Senza volerlo abbiamo progettato la ‘deportazione’ di chi è vecchio”. È l’inizio di una profonda riflessione sui meccanismi dedicati all’ultimo tratto di vita dei nostri anziani che, scrive: “non possono restare anonimi, meccanici, disumani”. La grave crisi che ha colpito le Residenze sanitarie assistenziali durante la pandemia offre così l’occasione per ripensare alle scelte fatte. “L’epidemia, con le migliaia di morti dentro le Rsa, ha mostrato chiaramente – argomenta Albanesi – i limiti terapeutici ed esistenziali che le persone anziane sono costrette a vivere: occorre cambiare approccio, senza far prevalere la logica del risparmio”.

Leggi: Redattore Sociale, 14/10/2021


mercoledì 13 ottobre 2021
“Siamo tutti caregiver (o lo diventeremo)”: FamilyHelp aiuta chi si prende cura

Voice assistant, app e intelligenza artificiale si uniscono nella soluzione presentata allo Smau dalla startup emiliana eDialog, che sarà immessa sul mercato dalla primavera 2022: un modo per prendersi cura degli anziani e non solo, anche da remoto
Si chiama “FamilyHelp.AI” e aiuterà i caregiver a prendersi cura dei propri anziani o familiari con disabilità, anche da remoto. L’ha sviluppata e presentata in anteprima allo Smau Milano 2021, in attesa che sbarchi sul mercato la prossima primavera, la startup emiliana eDialog, fondata nel febbraio 2021 da Enrico Paccini e Stefano Ubaldi. Dalla sede di Fidenza hanno scelto di focalizzare la propria attività di ricerca sullo studio di soluzioni innovative per il superamento delle barriere architettoniche digitali, utilizzando la voce come principale strumento di dialogo con i dispositivi.
“Nella vita siamo o saremo tutti caregiver. Forse in futuro ne avremo anche necessità – dichiara Enrico Paccini, Ceo e co-founder di eDialog nonché ideatore del progetto – Questa semplice riflessione, frutto della difficile fase pandemica, ci ha spinto ad utilizzare l’intelligenza artificiale al servizio della persona per creare un rapporto empatico con chi ha bisogno, eliminando le barriere architettoniche digitali attraverso lo smart speaker. La tecnologia sviluppata per l’applicativo, che arriverà sul mercato nella primavera 2022, si rivolge ad aziende operative a vari livelli nell’ambito dell’assistenza domiciliare, con personalizzazioni legate alle diverse esigenze e patologie”.

Leggi: Redattore Sociale, 13/10/2021


martedì 12 ottobre 2021
Riforma del Catasto: oltre la metà degli italiani la approva

La riforma del catasto, ormai da giorni, scalda e spesso divide il dibattito pubblico. Per capire meglio cosa ne pensano i cittadini italiani, Facile.it ha commissionato un’indagine agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione, il più
possibile coinvolto e interessato alla questione: un totale di 1.010 persone di età compresa fra i 18 e i 74 anni, residenti sull’interno territorio nazionale, proprietari di immobili o intenzionati ad un acquisto nei prossimi 12 mesi.
Il 57% è d’accordo
È emerso che oltre un proprietario su due (con esattezza il 57%) è d’accordo con la riforma. Un dato che aumenta andando a nord-ovest, con un picco del 63,1%. Questo significa che la maggior parte di coloro che possiedono un immobile vede positivamente un intervento sul catasto. Al contrario, a dichiararsi apertamente scettico è solo il 16,3% ma sono ancora molte le persone che non hanno le idee chiare a riguardo (26,7%).
Le ragioni dei favorevoli

Leggi: Corriere della Sera, 12/10/2021


martedì 12 ottobre 2021
«Bonus edilizi decisivi per la crescita del Pil: avanti così fino al 2023»

Buia (Ance). «Il governo non danneggi imprese e famiglie, poi servirà un piano. Il 110% ha ridotto la CO2 di 6mila condomini in un anno, prima erano mille in sei anni»
«L’assenza di chiarezza sulle intenzioni del governo di prorogare o meno i bonus edilizi danneggia gravemente le imprese che non possono programmare e sono costrette a rinunciare a lavori o a concentrarli in spazi di tempo ristrettissimi, in una fase in cui è già difficile trovare materie prime
come per esempio l’acciaio per i ponteggi. L’incertezza rallenta i lavori programmati dai cittadini e finirà per produrre un freno anche alla crescita del Pil, cui in questa fase sta dando un forte contributo attivo anche l’edilizia. Servono risposte urgenti, non sappiamo se fra due mesi e mezzo si
potrà ancora beneficiare delle agevolazioni attuali, e vediamo invece una confusione che cresce, con posizioni e rapporti che arrivano da ambienti di governo e mettono addirittura in discussione l’apporto positivo che il Superbonus sta dando agli obiettivi ambientali e all’abbattimento delle emissioni».
Il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, invoca da mesi una risposta del governo, chiara e netta, sul Superbonus, sul bonus facciate e sugli altri crediti di imposta in favore dei cittadini che eseguono i lavori in casa o nei condomini.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 12/10/2021


lunedì 4 ottobre 2021
Affitti brevi: passo positivo la banca dati ma per le regole occorrono poteri ai comuni per difendere l’identità delle città e tutelare le locazioni di durata

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA
Il Decreto attuativo del Dl 34/2019 (Decreto Crescita) firmato dal Ministro del Turismo, ora in attesa di registrazione della Corte dei Conti e successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, nei
prossimi mesi dovrà essere concretamente applicato, e può indubbiamente rappresentare un parziale e limitato elemento di controllo e freno all’evasione fiscale nel settore delle locazioni brevi turistiche, che stanno riprendendo nelle nostre città d’arte e turistiche dopo la forzata pausa legata all’emergenza covid 19.
Permangono tuttavia i nostri dubbi e perplessità, più volte evidenziate a Governo e Parlamento anche in sede di conversione in legge del “Decreto Crescita” e della Legge di Bilancio 2021, riguardo al contesto normativo che fino ad oggi regola il settore con il conseguente beneficio fiscale della cedolare secca per chiunque e in qualsiasi Comune utilizza questi contratti per l’affitto con locazione breve di non oltre 4 alloggi.

Leggi: Sunia, 04/10/2021


DALLE REGIONI:

martedì 19 ottobre 2021
Anziani, over 60 il 23% dei lombardi (2 milioni): rete Auser da 6.189 volontari

Si è aperto oggi a Milano il decimo congresso di Auser Lombardia per l’insediamento della nuova presidenza. Primo punto ad essere rimarcato: la costanza nelle attività di assistenza agli anziani, a prevalenza femminile, anche durante la pandemia
In Lombardia gli over 60 sono oltre 2 milioni, circa il 23% della popolazione. Un dato Istat del 2020 che restituisce l’importanza dei lavoro dei volontari per assistere gli anziani. Con questa certezza si è aperto oggi a Milano il decimo congresso di Auser Lombardia per l’insediamento della nuova presidenza.
Il primo punto ad essere stato rimarcato è la costanza nelle attività di assistenza agli anziani- a prevalenza femminile- anche durante la pandemia. Solo nel 2020 Auser Lombardia contava 64.390 soci e 6.189 volontari e le donne costituivano rispettivamente il 60% e il 49%.
Sono stati investiti 173.900 euro dall’organizzazione regionale a supporto di una rete che conta 14 comprensori, 430 associazioni locali affiliate e almeno 13 progetti attivi.
“È necessario dare vita ad un sistema di welfare che intervenga su servizi specializzati e domiciliari. Fondamentale è il rafforzamento delle cure territoriali”, dichiara la presidente regionale uscente di Auser Lombardia Ersilia Brambilla, sottolineando come sempre secondo l’Istat nel 2020 si sia rilevato che un anziano su tre vive da solo nella regione.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Anziani soli e meno capaci di muoversi: a Bologna “peggiorano”

Una nuova ricerca condotta dalla Fondazione Generazioni della Cisl, che ha distribuito una serie di questionari nei mesi scorsi, durante la seconda ondata della pandemia, conferma la condizione di fragilità diffusa degli anziani a Bologna
Sempre più soli e con maggiori difficoltà a muoversi, in particolare a uscire di casa, dove spesso sono presenti barriere architettoniche. Difficoltà che in media per quasi uno su due sono peggiorate nell’ultimo anno, anche a causa della pandemia. Si conferma così la condizione di fragilità diffusa degli anziani a Bologna, secondo una nuova ricerca condotta dalla Fondazione Generazioni della Cisl, che ha distribuito una serie di questionari nei mesi scorsi, durante la seconda ondata della pandemia. “Questa ricerca è un utile biglietto da visita per la Cisl nei confronti del nuovo sindaco di Bologna e della sua Giunta, come contributo del sindacato per il lavoro dei prossimi cinque anni”, manda a dire il presidente della Fondazione, Sergio Palmieri.
Su 382 risposte ottenute dalla Cisl, dunque, sono 307 gli anziani che hanno dichiarato di essere in condizione di fragilità: il 57% è donna, metà hanno tra gli 81 e 90 anni, uno su tre vive in città e due su cinque sono anziani soli, mentre tra chi ha un convivente, nel 77% dei casi si tratta del coniuge. Tre su 10 hanno anche un animale domestico. Il 51% degli intervistati ha un reddito tra i 15mila e i 28mila euro annui, ma c’è anche un 29% che rimane sotto la soglia dei 15mila euro. Un terzo può contare sull’indennità di accompagnamento, mentre il 15% ha a disposizione il servizio di assistenza domiciliare. Il 48% ha però pagato di tasca propria (fino a 500 euro all’anno) per prestazioni extra, mentre il 40% è arrivato a spenderne fino a 2.500. Quasi nessuno però ha una mutua o una polizza sanitaria privata.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Bologna, il demografo: cambi forma, realizzare la “città dei 15 minuti”

La ricetta per il futuro del capoluogo emiliano del demografo Gianluigi Bovini, intervenuto questa mattina al convegno della Fondazione Generazioni della Cisl di Bologna per la presentazione di una ricerca sulla condizione degli anziani nell’area metropolitana
Potenziare i servizi educativi, sociali e sanitari sotto le Due torri potrebbe non bastare se non si mette mano al disegno complessivo di Bologna, puntando a realizzare nel concreto la ‘città dei 15 minuti’. E’ la ricetta per il futuro del capoluogo emiliano del demografo Gianluigi Bovini, intervenuto questa mattina al convegno della Fondazione Generazioni della Cisl di Bologna per la presentazione di una ricerca sulla condizione degli anziani nell’area metropolitana.
“Occorre avviare una riflessione sulla forma urbana della città- sostiene il demografo- che sia coerente con la longevità e l’infanzia. Le città, compresa Bologna, non sono pensate né per i bambini né per gli anziani, ma solo per chi lavora e per chi consuma. Così facendo però abbiamo escluso la metà della popolazione”. Serve dunque “avviare una riflessione anche urbanistica sulla città- insiste Bovini- occorre darle una forma diversa. Dobbiamo prendere ognuna delle 18 zone di Bologna e verificare concretamente e con pragmatismo come si applica il concetto della “città dei 15 minuti”, in modo che ogni cittadino abbia tutti i servizi essenziali, fisici ma anche digitali, a una distanza massima di 15 minuti a piedi. Questa è una visione della città coerente con la longevità e l’infanzia- afferma il demografo- dobbiamo cambiare radicalmente il modo in cui ci spostiamo, perché l’unico spostamento che non inquina è quello che non viene effettuato”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


martedì 19 ottobre 2021
Welfare Bologna, Zamagni: basta la dicotomia Ausl-Comune, fondere i servizi

“Assistenza domiciliare anziani, serve un’azione unica sociale e sanitaria”. La lezione dell’economista Stefano Zamagni, intervenuto questa mattina al convegno organizzato dalla Fondazione Generazioni della Cisl di Bologna
Fondere in un unico servizio a domicilio dedicato agli anziani sia l’assistenza sanitaria dell’Ausl sia quella sociale del Comune, superando l’attuale “dicotomia” di un modello che “non regge più”. E’ la lezione dell’economista Stefano Zamagni, intervenuto questa mattina al convegno organizzato dalla Fondazione Generazioni della Cisl di Bologna. Parole, quelle che Zamagni pronuncia in generale, che potrebbero essere anche come una sollecitazione alla nuova Giunta del neosindaco Matteo Lepore, presentata proprio ieri alla stampa. “Non serve un approccio assistenzialistico- avverte Zamagni- perché il tema dell’anzianità è trasversale e incrocia tutti gli altri temi. Il modello attuale prevede da un lato l’assistenza domiciliare sanitaria e dall’altra i servizi sociali. Ma questo è un modello che non regge più, e non capisco perché nessuno se ne renda conto”.
Nel Pnrr, sottolinea l’economista, “ci sono sette miliardi di euro, ma sono tutti per rafforzare l’assistenza domiciliare sanitaria. Se invece vogliamo innovare, dobbiamo farlo nella direzione giusta. Basta con questa dicotomia tra i servizi dell’Ausl e quelli del Comune, serve un approccio integrato fondendo i due servizi e aprendo al terzo settore..

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2021


lunedì 18 ottobre 2021
Palermo. Sblocco degli sfratti, è allarme. Aperto tavolo di confronto tra i sindacati degli inquilini di Palermo, Sunia, Sicet, Uniat e il prefetto Forlani. “Si rischia una stagione di grave disagio sociale”

Aperto il tavolo di confronto in Prefettura sul tema degli sfratti, bloccati durante la pandemia, e tornati a gravare sulle famiglie più disagiate dal 30 settembre.
Oggi i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat hanno incontrato il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani per esprimere la loro preoccupazione per la scadenza dei termini normativi di blocco degli sfratti e per quello che potrà comportare per chi vive in condizioni abitative precarie a Palermo.
L’incontro si è svolto in un clima di “cordialità e rispetto”.
“Il confronto è stato sollecitato al Prefetto dai sindacati della casa per concordare degli interventi per fronteggiare l’emergenza.
Chiedevamo fosse convocata assieme a noi l’amministrazione comunale, che non si è presentata – dichiarano i segretari di Sunia, Sicet e Uniat Palermo Zaher Darwish, Mario Bommarito e Giovanni Sardo – Abbiamo lanciato l’allarme perché il rischio che si prospetta, nella stagione prossima, è di un aumento esponenziale degli sfratti nella città di Palermo. Un tema che se non affrontato con celerità e immediatezza rischia di sfociare in un dramma sociale”.

Leggi: Sunia, 18/10/2021


IN AGENDA:

29.10.2021 – “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

Leggi: Redattore Sociale


Contesti di sviluppo: territorialità e demenza, un connubio possibile

L’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ha attivato, per l’autunno del 2021, due eventi ECM dal titolo “I piani di salute territoriale, il futuro ed il presente a confronto”, la cui direzione è affidata al prof. Rabih Chattat ( https://www.unibo.it/sitoweb/rabih.chattat ).
Il primo evento, dal titolo “Contesti di sviluppo: territorialità e demenza, un connubio possibile” si svolgerà nella giornata del 29 ottobre (14.00-17.00). L’evento offrirà l’occasione di analizzare modelli operativi integrati di salute. Con il focus sulle indicazioni che la prospettiva psico-sociale offre, saranno discusse alcune prospettive di territorialità diffusa e compartecipata in cui lo psicologo gioca un ruolo chiave in collaborazione con le altre figure professionali.
Il secondo evento, dal titolo “Ruolo della psicologia per vivere bene con le malattie croniche: opportunità e modelli per i futuri servizi territoriali” si svolgerà nella giornata del 12 novembre (14.30-18.00). Durante l’evento saranno discusse alcune esperienze dei servizi che lavorano per garantire la possibilità di vivere bene con, e nonostante, le malattie e le condizioni di non autosufficienza. Si parlerà di etica della cura e dei processi di intervento, si discuterà della declinazione della matrice di cura e di “presa in carico” psico-sociale in ambito territoriale ed ambulatoriale, di cure primarie, e della formazione dei nuovi operatori della salute.
Di seguito il LINK ove sarà possibile iscriversi agli eventi ECM cliccando sul form di iscrizione, e scaricare la brochure di entrambi gli eventi (disponibile anche in allegato).
https://site.unibo.it/gripidem/it/progetti-formazione/ecmsalute01


Dal 16 al 19 novembre 2021 si tiene a Milano, presso il MEET – Digital Culture Center, Fondazione Cariplo, la XVIII edizione di “Urbanpromo Progetti per il Paese”

Nella cornice della rigenerazione urbana e del partenariato pubblico privato, sono presentati progetti e iniziative che spiccano nel panorama nazionale per il forte carattere innovativo dei loro approcci e dei loro contenuti. A presentarli sono i loro protagonisti: promotori pubblici e privati, progettisti, gestori.
• I Pinqua: i progetti del Programma nazionale per la qualità dell’abitare. Tra le proposte ammesse al finanziamento statale è presentata una selezione dei progetti più interessanti e convincenti nel perseguire la riqualificazione urbana, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale.
• Progetti per far rinascere parti di città grazie al partenariato pubblico privato. Da sempre al centro della ricerca multidisciplinare e multiattoriale di Urbanpromo, il partenariato pubblico privato si concretizza in nuove iniziative in cui la qualità del progetto interagisce con l’allestimento di complessi approvvigionamenti finanziari e sofisticate costruzioni giuridiche.

Leggi: Urbanpromo


Roma e Online – 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

Leggi: Italia Longeva


Forum non autosufficienza – 25 NOVEMBRE 2021 Bologna – Centro Congressi Savoia Hotel Regency

Il Forum N.A. si svolgerà in presenza nella location del Centro Congressi Savoia Hotel di Bologna.
Un evento formativo che negli anni è diventato il punto di riferimento nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona e per tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone non autosufficienti.
In occasione della XIII edizione del ForumN.A., la rivista WelfareOggi ha istituito la nuova edizione del Premio WelfarOggi con la finalità di contribuire alla valorizzazione e alla conoscenza di percorsi virtuosi presenti nei territori.
La partecipazione è gratuita e la data ultima per presentare i progetti è stata prorogata al 31 ottobre 2021.
Il regolamento con tutte le modalità di partecipazione sono pubblicati nel sito www.nonautosufficienza.it.


IN EVIDENZA:

Un laboratorio senza tempo – di Paolo Andruccioli e Cavide Colella

Torniamo a parlare di Sociotechlab, il progetto avviato da alcuni mesi dallo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil in collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca tecnologica italiani. L’analisi dei bisogni delle persone che superano la soglia della vecchiaia, per progettare ausili per i più fragili
C’è un’età che definisce la vecchiaia? Qual è il momento in cui si diventa davvero anziani in Italia, oltre quello che ci dicono le regole sulla flessibilità in uscita dal mercato del lavoro? Per l’Istat il numero fatidico è il 75. Su questo fatto a quanto pare incontrovertibile l’ultima indagine demografica dell’Istituto nazionale di statistica, è chiara: nella fascia di età 65-74 anni, gli italiani godono di una salute generalmente migliore rispetto al resto d’Europa, in particolare per quanto riguarda le patologie croniche. Oggi a 65 anni hanno un’aspettativa di vita più alta di un anno rispetto alla media europea (18,9 anni per gli uomini e 22,2 per le donne nel 2015).
Il numero magico
C’è però un momento di passaggio. Dai 75 anni in poi le condizioni di salute cominciano decisamente a peggiorare. Le persone sono più sofferenti a causa di qualche malattia cronica e di dolori fisici che ne limitano la qualità della vita. Un anziano su due soffre di una malattia cronica. Se questa è la soglia, molto diverso è il discorso sul “che fare” per migliorare la vita delle persone anziane e per accompagnare l’epoca dell’invecchiamento attivo.

Leggi: Collettiva


I bisogni degli anziani – di Susanna Felicetti e Stefano Casini

Conoscere le esigenze degli anziani e comprendere come soddisfarle è necessario, non solo per garantire loro e alle loro famiglie adeguate condizioni di vita, ma anche per non gravare eccessivamente sull’intera collettività
Le esigenze di ciascuno cambiano in modo continuo nel corso della vita; cambiano sulla base del livello di istruzione, delle competenze acquisite, del tipo di attività che si svolge o che si è svolto, ma cambiano anche sulla base dei luoghi della propria residenza, della famiglia di appartenenza. Ed ovviamente del reddito. E se nella fase iniziale della vita una parte importante delle esigenze è orientata verso la formazione delle competenze (messe poi a frutto nel corso dell’attività lavorativa), nel corso della terza età i bisogni tendono – sempre più col passare del tempo – a concentrarsi su questioni più legate alla cura e all’assistenza.
Una scelta per la collettività
Conoscere le esigenze degli anziani e comprendere come soddisfarle è necessario non solo per garantire loro e alle loro famiglie adeguate condizioni di vita, ma anche per non gravare eccessivamente sull’intera collettività visto che il peso che nei prossimi anni avranno soprattutto i grandi anziani richiederà che una quota crescente delle entrate pubbliche venga loro destinata. Comprendere i bisogni della terza età, cercando di proiettarli in un futuro caratterizzato da un invecchiamento crescente, ma anche da un’intensa evoluzione tecnologica, è quindi assolutamente strategico. Nella terza età, rispetto alle altre fasi della vita, più che la tipologia di bisogni da soddisfare, cambia il modo con cui vengono affrontati e vissuti e cambia l’incidenza delle diverse componenti.

Leggi: Collettiva


La salute alla soglia della vecchiaia – di Cristina Basili

Nella fascia di età 65-74 anni gli italiani godono di una salute generalmente migliore rispetto al resto d’Europa. Dai 75 anni in poi gli anziani vivono, però, in condizioni di salute decisamente peggiori, sono più sofferenti a causa di qualche malattia cronica e con dolori fisici che ne limitano la qualità della vita. Uno su due soffre di una malattia cronica
Il reddito, il livello di istruzione, l’attività lavorativa svolta, la famiglia di appartenenza, il luogo di residenza condizionano i bisogni degli anziani, come quelli delle altre fasi della vita. Sarebbe però un errore considerare la cosiddetta “terza età” come una categoria unica, gli over 65 sono persone molto diverse tra di loro e di conseguenza hanno bisogni molto diversi. Si parla, infatti, sia di persone ancora molto attive, alcune delle quali continuano a svolgere un’attività lavorativa e di ultranovantenni per i quali il rischio di cadere in una situazione di non autosufficienza è molto elevato. Vero è che con il crescere dell’età aumentano le esigenze legate alla cura e all’assistenza.
Il record italiano
L’Italia è uno dei paesi più longevi al mondo (con 83,1 anni, nel 2017 si confermava al secondo posto per speranza di vita alla nascita nell’UE-28) ma è altrettanto vero che vi è una soglia oltre la quale lo stato di salute -e più in generale il livello di benessere- dei nostri anziani peggiora anche rispetto a quelli degli altri paesi europei. Soglia che si colloca attorno ai 75 anni come emerge chiaramente nell’ultima indagine Istat “Anziani: le condizioni di salute in Italia e nell’Unione Europea”. Nella fascia di età 65-74 anni, gli italiani godono di una salute generalmente migliore rispetto al resto d’Europa, in particolare per quanto riguarda le patologie croniche. Senza contare che a 65 anni hanno un’aspettativa di vita più alta di un anno rispetto alla media europea (18,9 anni per gli uomini e 22,2 per le donne nel 2015).

Leggi: Collettiva


Risorse per il welfare in bilico – Tra interventi Covid, PNRR, manovre di bilancio e piani settoriali – di Laura Pelliccia

Rispetto alle anticipazioni diffuse a primavera sulle scelte di fondo del Governo in materia di interventi finanziati attraverso il PNRR e delle riforme ad esso collegate, nel corso dell’estate, per effetto della pubblicazione di altri documenti istituzionali sul tema, il quadro informativo sul Recovery Plan si è arricchito di nuovi dettagli. Ad esempio, sono stati ufficializzati gli elenchi degli obiettivi intermedi e finali che condizioneranno l’erogazione dei finanziamenti, sono stati individuati i cronoprogrammi per l’erogazione dei fondi, sono state precisate le metodologie con cui sono stati stimati i costi degli interventi finanziati dal PNRR.
Questo processo si interseca necessariamente con i più ampi meccanismi di programmazione delle risorse, in particolare con le manovre di bilancio pluriennale e i relativi impatti sulla programmazione per il 2022, nell’ambito della sezione autunnale di bilancio. Il quadro tendenziale delle risorse per la sanità e per il sociale è, già di per sé, pieno di incognite, in quanto il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati dallo shock della pandemia: è dunque quanto mai difficile individuare il naturale trend evolutivo di medio periodo perché le tendenze in atto sono l’effetto di interventi straordinari di cui non vi è certezza di continuità di finanziamento
La manovra di bilancio per il 2022 va inquadrata anche nell’ambito dei processi programmatori che caratterizzano gli specifici settori, in particolare nell’ambito dell’aggiornamento del nuovo Piano Sociale Nazionale e del nuovo Patto per la salute.

Leggi: Welforum


Finalmente il disegno concreto per una nuova assistenza a domicilio

Il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” è un’ampia coalizione sociale nata al fine di valorizzare al meglio l’occasione storica offerta dalla riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Patto ha iniziato a produrre un “Piano Nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti”. Si tratta di un documento che vuole essere proposta per la legge di Bilancio 2022. Il documento completo si trova qui.
Il Piano inizia la costruzione dei servizi domiciliari di cui l’Italia ha bisogno, utilizzando i nuovi fondi già previsti e aggiungendo gli altri necessari. Le azioni da compiere consistono nel cambiare il modello d’intervento dell’Adi (Assistenza domiciliare integrata, delle Asl), nello stanziare maggiori risorse per il Sad (Servizio di assistenza domiciliare, dei Comuni) e nel realizzare risposte integrate. Il Patto ritiene necessario rafforzare l’intera filiera dei servizi: domiciliari, semi-residenziali e residenziali. Gli investimenti del PNRR e le recenti normative concentrano i nuovi stanziamenti per la non autosufficienza sugli interventi a domicilio: il loro utilizzo è in via di definizione. Adesso è, quindi, il momento di presentare una proposta per la domiciliarità.
Le direzioni sono quelle più volte sottolineate su Welforum in particolare negli ultimi due anni. Riprendiamo i passaggi più salienti del Piano, partendo dagli obiettivi della visione di medio-lungo periodo verso cui tendere:
Una sola risposta integrata. Superare l’attuale separatezza tra il Sad e l’Adi, i due servizi domiciliari pubblici esistenti in Italia.

Leggi: Welforum


Ripensare i centri urbani con la lente dell’umanità

Architetti e sociologi a confronto: il modello del futuro è policentrico Corriere della sera
Le città sono state a lungo il cuore pulsante del nostro Paese, il centro delle attività, il luogo degli scambi, fisici e intellettuali. Poi la pandemia ha mischiato le carte e offerto prospettive che prima ci erano sembrate impensabili. Durante il lockdown, chi ha potuto, anche grazie allo smartworking, ha riscoperto la possibilità di una vita fuori dalle metropoli. Ora che la paura dei contagi si fa più sfumata e le abitudini sembrano tornare lentamente ai ritmi del «prima» come possiamo ricucire le nostre città? In tutto il mondo si avverte la necessità di riportarle al centro della scena, provando però a migliorarle e renderle più sostenibili.
«La pandemia ha messo di nuovo sotto la lente di ingrandimento la grande discrasia tra centro e periferie», spiega il sociologo Alfredo Mela, autore de La città postmodern a (Carocci) e a lungo docente del Politecnico di Torino. «Abbiamo notato come ci siano zone più sguarnite di servizi rispetto ad altre e come, in molti centri, si siano sviluppate delle bolle intorno a determinati tipi di attività dai centri commerciali agli ospedali fino ai locali notturni. Le concentrazioni eccessive possono diventare pericolose: le banlieu francesi ne sono state, purtroppo, l’esempio. Dobbiamo ripartire da qui per ripensare un nuovo modello di città inclusivo. La sostenibilità urbana non deve essere solo ambientale, tema che dovrebbe comunque stare in cima all’agenda di tutti i politici, ma anche umana ed economica».

Leggi: Corriere della Sera


L’intervento. Le città del futuro devono essere la culla dell’economia circolare – di Marco Cremaschi

Il nostro pianeta è una navicella nello spazio, si consuma ciò che è a bordo e non si butta niente: oggi rispetto a ieri c’è una nuova consapevolezza che il modello è questo ma il “diavolo” sta nell’attuazione
L’economia del cowboy o della navicella? Già nel 1966, K. E. Boulding contrapponeva il cowboy che esaurisce le risorse e sposta altrove la frontiera, alla navicella spaziale che ricicla ogni stilla d’acqua e di ossigeno. Questa è la metafora fondante l’economia circolare: il pianeta è una navicella nello spazio, si consuma ciò che è a bordo e non si butta niente. La sfida era difficile: Barry Commoner pubblica un bestseller dal significativo titolo Chiudere il cerchio nel 1971, ma la sua candidatura alle presidenziali fu un fallimento. I baby-boomers, drogati dal benessere, non vollero appassionarsi all’ecologia. Anche oggi, le politiche di crescita ignorano i dilemmi ambientali e drogano l’economia, rottamando auto e televisioni, creando rifiuti e nuovi problemi.
Dopo il Covid, i valori sono cambiati. Nelle elezioni locali in Francia le grandi città sono in mano ai verdi, che sono determinanti nella formazione del governo in Germania. Il Pnrr dell’Unione Europea premia la transizione. In Italia, il ministro Cingolani ribattezza il ministero in questo senso. Non a caso, salute, povertà, lavoro e clima (più che immigrazione e giustizia) sono largamente le prime preoccupazioni degli italiani nei sondaggi d’Eurobarometro. Ma, siamone certi, la transizione non avverrà per caso o per buona volontà, ma grazie a una nuova pianificazione. Se ne parlerà  oggi ai Dialoghi Italo-Francesi per l’Europa organizzati da Luiss, Sciences Po e Ambrosetti.

Leggi: La Repubblica


SEGNALAZIONI:

Lavoratori fragili: tutele anticovid fino al 31 dicembre
Per i lavoratori fragili estese le tutele anticovid fino al 31 dicembre. L’Inps, con il messaggio n. 3465 del 13 ottobre, in applicazione delle modifiche introdotte dalla legge del 24 settembre n. 133 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 1° ottobre scorso, charisce che è stato, infatti, ulteriormente prorogato, fino alla fine dell’anno, il termine per il riconoscimento della tutela, introdotta con il decreto legge “Cura Italia” (n. 18 del 17 marzo 2020), che prevede l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero, con la conseguente erogazione della prestazione economica e il correlato accredito della contribuzione figurativa, per quanti non possono svolgere l’attività in modalità agile. Tale tutela, chiarisce l’Inps, è riconoscibile nell’ambito delle risorse stanziate, attualmente pari a 396 milioni di euro per il 2021.
L’Istituto chiarisce inoltre che eventuali ricorsi amministrativi contro provvedimenti di diniego, sono prese in carico dalle Strutture territoriali competenti dell’Inps e riesaminati in autotutela, anche qualora siano stati già presentati presso i Comitati di gestione (Comitato amministratore della gestione Prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti e Comitato amministratore del Fondo della gestione speciale dei lavoratori autonomi di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335).

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 12 ottobre 2021
Finalmente il disegno concreto per una nuova assistenza a domicilio

Il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” è un’ampia coalizione sociale nata al fine di valorizzare al meglio l’occasione storica offerta dalla riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Patto ha iniziato a produrre un “Piano Nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti”. Si tratta di un documento che vuole essere proposta per la legge di Bilancio 2022. Il documento completo si trova qui.
Il Piano inizia la costruzione dei servizi domiciliari di cui l’Italia ha bisogno, utilizzando i nuovi fondi già previsti e aggiungendo gli altri necessari. Le azioni da compiere consistono nel cambiare il modello d’intervento dell’Adi (Assistenza domiciliare integrata, delle Asl), nello stanziare maggiori risorse per il Sad (Servizio di assistenza domiciliare, dei Comuni) e nel realizzare risposte integrate. Il Patto ritiene necessario rafforzare l’intera filiera dei servizi: domiciliari, semi-residenziali e residenziali. Gli investimenti del PNRR e le recenti normative concentrano i nuovi stanziamenti per la non autosufficienza sugli interventi a domicilio: il loro utilizzo è in via di definizione. Adesso è, quindi, il momento di presentare una proposta per la domiciliarità.
Le direzioni sono quelle più volte sottolineate su Welforum in particolare negli ultimi due anni. Riprendiamo i passaggi più salienti del Piano, partendo dagli obiettivi della visione di medio-lungo periodo verso cui tendere:
Una sola risposta integrata. Superare l’attuale separatezza tra il Sad e l’Adi, i due servizi domiciliari pubblici esistenti in Italia.
La possibilità di ricevere il giusto mix di prestazioni che la non autosufficienza richiede. Sono: i) servizi medico-infermieristico-riabilitativi, ii) sostegno nelle attività fondamentali della vita quotidiana, iii) azioni di affiancamento e supporto a familiari e badanti. Attualmente la presenza di ii) e iii) è estremamente contenuta.
La possibilità di ricevere assistenza per il tempo necessario. In genere la non autosufficienza si protrae a lungo e richiede interventi frequenti. L’intensità degli interventi (numero di visite per utente) e la durata del periodo di assistenza devono, dunque, essere adeguate. Oggi, in prevalenza, intensità e durata sono troppo limitate.

Leggi: Welforum, 12/10/2021


sabato 9 ottobre 2021
Pnrr: assegnati 2,8 mld per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare

Approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica
Pnrr: assegnati 2,8 mld per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare
Il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha firmato il decreto con cui sono stati assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua).
Approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica
Con i fondi assegnato sono state, di fatto, approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane.
Il 40% dei fondi è stato destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.

Leggi: Lavori Pubblici, 09/10/2021


sabato 9 ottobre 2021
Viana Paolo – Rsa, la sfida è creare comunità

La seconda giornata del congresso Uneba a Lignano Sabbiadoro è stata dedicata al contributo offerto dal mondo delle Rsa all’emergenza Covid. «Ci ha ferito la demonizzazione di queste strutture, scattata per il solo fatto che vi si moriva, come ovunque si moriva. Almeno, nelle nostre case di riposo non si moriva soli» ha puntualizzato il direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della salute, don Massimo Angelelli. Peraltro, non morivano solo gli ospiti. Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha fornito i dati degli infortuni degli operatori della sanità e dell’assistenza sociale durante la pandemia: 85.000 denunce, 120 morti. Le denunce di contagio dei servizi di assistenza sociale, residenziale e no, sono quasi 31.000 e l’83% riguarda donne (rispetto alla media del 68%) e 9.000 stranieri (30% contro il 13,6). L’analisi per professione evidenzia che la categoria più colpita è quella delle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, gli operatori sociosanitari anzitutto, con il 40% delle denunce.

Leggi: Centro Studi 50 &più, 09/10/2021


venerdì 8 ottobre 2021
Reddito, fisco, non autosufficienza. Pensionati dimenticati?

Il Sindacato dei pensionati della Cgil esprime preoccupazione per l’assenza di interventi da parte del governo rivolti a 16 milioni di pensionati e di persone anziane.
“A quanto apprendiamo – dichiara il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti – la delega fiscale non prevede alcuna riduzione delle tasse ai pensionati, come invece chiediamo da tempo. I pensionati, infatti, sono quelli che pagano più tasse di tutti, anche più dei lavoratori dipendenti a parità di reddito. Uno squilibrio divenuto insostenibile che andrebbe sanato”.
“Sulle pensioni – continua Pedretti – grava un silenzio incomprensibile non solo sulla flessibilità in uscita ma anche sul sostegno al reddito di milioni di persone che sono già in pensione, la maggior parte dei quali hanno redditi bassi o bassissimi”.
“Nulla sappiamo infine – conclude il Segretario generale dello Spi-Cgil – sulle reali intenzioni del governo in materia di non autosufficienza degli anziani. Di fronte a una pandemia che ha provocato oltre 130mila morti serve con urgenza una legge nazionale che riformi nel profondo il nostro sistema socio-sanitario”.

Leggi: Spi-Cgil, 08/10/2021


venerdì 8 ottobre 2021
Spi Cgil, nella Nota al Def si dimenticano i pensionati

Il sindacato dei pensionati Cgil si dice preoccupato rispetto a quanto contenuto nella Nota di aggiornamento al Def. “Reddito, tasse e sanità dei pensionati sono stati totalmente dimenticati”, dice Ivan Pedretti, il segretario generale dello Spi Cgil, sulla sua pagina Facebook.
La delega fiscale non prevede nessuna riduzione delle tasse ai pensionati che, secondo lo Spi Cgil, sarebbero quelli che pagano più tasse di tutti, “anche più dei lavoratori dipendenti a parità di reddito. Uno squilibrio divenuto insostenibile che andrebbe sanato”, dice Pedretti.
Anche sulle pensioni il sindacato avanza delle richieste precise: “Sulle pensioni – continua il segretario generale dello Spi – grava un silenzio incomprensibile non solo sulla flessibilità in uscita ma anche sul sostegno al reddito di milioni di persone che sono già in pensione, la maggior parte dei quali hanno redditi bassi o bassissimi”.
E poi c’è la partita, importantissima, della legge sulla non autosufficienza. Anche su questo fronte il sindacato attende da tempo risposte concrete, soprattutto tenendo conto delle difficoltà acuite dall’emergenza pandemica: “Di fronte a una pandemia che ha provocato oltre 130mila morti serve con urgenza una legge nazionale che riformi nel profondo il nostro sistema socio-sanitario”, ha concluso Pedretti.

Leggi: Liberetà, 08/10/2021


venerdì 8 ottobre 2021
Terza dose. Ok per tutti gli over 60 e i fragili. Ecco la nuova circolare del Ministero

Pronta la nuova direttiva ministeriale anticipata oggi in conferenza stampa dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute. Rezza ha specificato che comunque, nonostante il parere favorevole di Ema, per il momento non si prevede che la terza dose sia estesa a tutta la popolazione over 18 “anche perché molti giovani sono stati vaccinati poco tempo fa e non hanno bisogno di una dose di richiamo”. LA CIRCOLARE.
“Alla luce delle ultime deliberazioni di EMA via libera alla terza dose (booster) di vaccino per i fragili di ogni età e per tutti gli over 60 sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”, è quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute diramata in serata.
Che il ministero stesse pensando a una nuova circolare lo aveva anticipato oggi pomeriggio in conferenza stampa lo stesso direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza rispondendo a una domanda di Quotidiano Sanità sull’orientamento del Governo italiano rispetto alla terza dose di richiamo del vaccino anti Covid dopo il parere favorevole di Ema a somministrarla a tutta la popolazione over 18.
“L’orientamento in Italia – aveva detto Rezza – è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over-80 e alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60. Naturalmente è importante assicurare comunque questa possibilità a tutti i sanitari. È possibile che a breve venga emanata una nuova circolare che dia indicazioni più precise riguardo i pazienti iper-fragili e anche su come regolarci con le fasce di età ma non si pensa per il momento a un richiamo universale su tutta la popolazione, anche perché molti giovani sono stati vaccinati poco tempo fa e non hanno bisogno di una dose di richiamo”.

Leggi: Quotdiano Sanità, 08/10/2021


giovedì 7 ottobre 2021
Casa, 2,82 miliardi del Pnrr per il programma sulla qualità dell’abitare.

Il ministro Giovannini firma il decreto. Fondi per attuare il Programma innovativo nazionale per la Qualità dell’abitare. Si punta sulla rigenerazione dei centri urbani e il miglioramento della coesione sociale
Approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Con il decreto firmato oggi dal ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua).
Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno.
Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.

Leggi: Redattore Sociale, 07/10/2021


giovedì 7 ottobre 2021
Politiche sociali, Orlando firma il decreto di riparto del Fondo nazionale

Destinati al Fondo oltre 390 milioni di euro per ognuna delle annualità 2021-2022-2023. Il decreto contiene il Piano sociale nazionale 2021-e il Piano nazionale degli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà per il triennio
– Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato ieri il decreto concernente il riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che contiene al suo interno il Piano sociale nazionale 2021-2023 e il Piano nazionale degli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023. Nello specifico, spiega una nota del ministero del Lavoro, sono stati adottati il capitolo 1 (La strutturalizzazione del sistema dei servizi sociali) e il capitolo 2 (Piano sociale nazionale 2021-2023) dell’atto di programmazione nazionale Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023, approvato dalla Rete della protezione e dell’inclusione sociale lo scorso 28 luglio 2021.

Leggi: Redattore Sociale, 07/10/2021


giovedì 7 ottobre 2021
Prima casa esente, caccia agli abusi. Ecco come sarà il nuovo catasto

La riforma del catasto sarebbe stata approvata dal governo con il fine di mappare gli immobili e non di aumentare le tasse. Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco. Sul Corriere della Sera, Gino Pagliuca nota anche come la mossa non avrà ricadute tributarie almeno fino al 2026, quando spetterà all’esecutivo in carica decidere cosa fare dei dati raccolti. Di fatto, a fine ricognizione, alcuni si troveranno di fronte a un doppio valore della casa, uno a fini fiscali e l’altro patrimoniale. “Nella delega”, si legge sul quotidiano di via Solferino, “si prevede che l’Agenzia si doti di strumenti che identifichino gli immobili non censiti, e che possa procedere al ‘corretto classamento’” di quelli con destinazioni di utilizzo diverse. A rischio di cambiare classe soprattutto i vecchi immobili profondamente ristrutturati. Per quanto riguarda il fronte dell’abusivismo, gli ultimi rapporti stimano 1,2 milioni di case sconosciute al catasto.

Leggi: Soldi On Line, 07/10/2021


giovedì 7 ottobre 2021
Il Parlamento: prorogare i bonus edilizi

È tra le priorità inserite nei due identici testi approvati ieri sera da Camera e Senato anche con il “sì” della Lega
Il voto. La scelta riguarda anche il bonus facciate al 90%, Le Camere approvano, con il sì della Lega, le risoluzioni di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def. Chiesto anche il prolungamento dello sconto in fattura e della cessione del credito
Al primo importante appuntamento parlamentare dopo la tornata elettorale delle amministrative, e in attesa dell’esito dei ballottaggi, la maggioranza trova, non senza fatica, la quadratura del cerchio per una risoluzione condivisa sulla Nota di aggiornamento al Def. Che si snoda lungo dieci, precise sollecitazioni al governo in vista dell’ormai imminente varo della legge di bilancio. A cominciare da quella che impegna l’esecutivo «a prevedere la proroga dei vari bonus edilizi», con al primo posto il superbonus del 110%, prolungando anche lo “sconto in fattura” e la “cedibilità del credito”. E, anche se non sono esplicitamente citati dal testo, appare evidente il riferimento al bonus facciate del 90%, al bonus ristrutturazioni del 50%, al bonus energetico del 65% e anche al bonus mobili.
Non una semplice indicazione, dunque, ma una richiesta pressante, accompagnata dalla sollecitazione a valutare la possibilità di far rientrare nel raggio d’azione di queste agevolazioni altri edifici rispetto a quelli già previsti, e in particolare quelli in stato di degrado, non accatastati o che non producono reddito. E la maggioranza si attende ora che queste misure vengano tutte confermate con la manovra che sarà presentata a metà mese. Così come gli altri nove punti indicati

Leggi: Quotidiano Condominio, 07/10/2021


mercoledì 6 ottobre 2021
“In Italia città poco green, al di là delle belle parole”: il report del Wwf

Nel rapporto Urban Nature 2021 del Wwf, i mali di politiche urbanistiche che non tengono conto della crisi climatica e del benessere dei cittadini. Dai piani urbanistici obsoleti ai parchi inquinati da pesticidi. “Urgente una legge sul consumo del suolo”
Piani urbanistici obsoleti, parchi e viali cittadini inquinati da pesticidi, campagne abbandonate: è il volto poco green di molti comuni italiani. Ma non tutto è perduto, visto che le buone prassi e i progetti innovativi esistono, anche nel Belpaese. È quanto emerge dal report Urban Nature 2021, dal titolo “Verso Città ‘Nature Positive’: Decementifichiamo il nostro territorio – Rinverdiamo la nostra vita”, pubblicato dal Wwf. “Le nostre città vanno ripensate per affrontare la crisi climatica e migliorare il benessere e la qualità della vita delle comunità -dichiara Donatella Bianchi, presidente di Wwf Italia-. Riportare la natura in città servirà anche ad invertire la curva della perdita di biodiversità che sembra oggi irreversibile”.
Tre i filoni tematici del Report: “Decementifichiamo le città”, “Nutriamo la biodiversità”e “Rinverdiamo le nostre scuole”. Oltre alla denuncia della situazione, il report presenta una rassegna di progetti pilota, proposte e modelli per rivoluzionare i paradigmi delle nostre città, mettendoli a disposizione di istituzioni, realtà civiche attive sul territorio e cittadini per essere realizzati in maniera capillare. Alla stesura del report hanno contribuito docenti del Politecnico di Milano e delle Università di Roma Sapienza, Roma Tre, del Molise e dell’Aquila.

Leggi: Redattore Sociale, 06/10/2021


mercoledì 6 ottobre 2021
Bollette, Draghi: interventi strutturali nella legge di bilancio

Sul fronte dei costi dell’energia “a parte la determinazione a proseguire la strategia di cercare di mitigare costi sociali degli aumenti dei prezzi, tenendo anche in mente la sostenibilità di questo processo…
Sul fronte dei costi dell’energia “a parte la determinazione a proseguire la strategia di cercare di mitigare costi sociali degli aumenti dei prezzi, tenendo anche in mente la sostenibilità di questo processo, bisogna pensare anche a misure di tipo strutturale”. Su ciò “la riflessione avrà luogo all’interno della legge di Bilancio ed è lì che vedremo le varie possibilità”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo dice in conferenza stampa al termine del vertice Ue in Slovenia.

Leggi: Redattore Sociale, 06/10/2021


DALLE REGIONI:

lunedì 11 ottobre 2021
Lombardia, grazie al Pnrr interventi sull’edilizia popolare da 252 milioni

E’ di oltre 252 milioni di euro la cifra disponibile per il territorio della Lombardia prevista dal programma nazionale ‘Sicuro, verde e sociale’ per interventi edilizi su edifici residenziali pubblici, finanziato con le risorse del Pnrr. La delibera relativa al provvedimento è stata approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Casa Alessandro Mattinzoli. La fase attuativa del Programma entrerà nel vivo con la pubblicazione del bando regionale. Entro il 31 dicembre saranno individuate le proposte di intervento che saranno approvate dal ministero delle Infrastrutture.
Si potranno presentare le domande solo in modalità telematica e con firma digitale sul sito destinato ai bandi della Regione.
I fondi, di derivazione statale, saranno suddivisi in sei tranche, dal 2021 al 2026. Nello specifico, oltre 25 milioni per il 2021, più di 50 milioni per il 2022 e circa 44 milioni ogni anno dal 2023 al 2026.

Leggi: Redattore Sociale, 11/10/2021


venerdì 8 ottobre 2021
Veneto, 10 milioni per migliorare gli edifici per l’assistenza

L’80% degli interventi verrà concentrato nel settore anziani, il rimanente 20% in quello dell’assistenza alle persone con disabilità. Contributi a restituzione fino all’80% della spesa
Nel 2021 la Regione Veneto metterà a disposizione 10 milioni di euro per interventi sugli immobili destinati all’erogazione di servizi destinati all’assistenza di persone anziane non autosufficienti e persone con disabilità. Lo annuncia l’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin, dopo che la giunta ha approvato la delibera che definisce i criteri e le modalità per la presentazione delle richieste di contributo da parte delle soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro che intendono effettuare gli interventi. I 10 milioni di euro messi a disposizione “andranno a finanziare quegli interventi sugli immobili che prevedono un miglioramento delle condizioni di sicurezza per le persone che usufruiranno dei servizi. Oltre ai lavori mirati a contenere la diffusione del virus, sono finanziabili quelli di adeguamento alla disciplina antincendio e antisismica, quelli sugli spazi necessari all’erogazione dei servizi, compresa la dotazione impiantistica per i gas medicali, nonché per il completamento di interventi di ristrutturazione già in corso laddove si proceda con un nuovo lotto funzionale”, spiega Lanzarin.

Leggi: Redattore Sociale, 08/10/2021


mercoledì 6 ottobre 2021
Comunali Milano, il sindaco rieletto Sala chiama la Regione: “Su casa e salute serve fare uno scatto insieme”

Agenda bipartisan per il sindaco, che offre “collaborazione anche alle altre forze politiche, ma chiedo solo serietà”. Nella trattativa da aprire con Fontana il passaggio da Aler alla gestione comunale e la riforma della sanità territoriale
La promessa di essere non solo “il sindaco di tutti”, ma anche di trovare i modi per far partecipare tutti alla trasformazione di Milano, l’ha formulata a scrutinio ancora in corso, quando ormai, però, la sua corsa verso il 57,73 per cento era lanciata. Ed è quello che, il giorno dopo, Beppe Sala assicura
anche alla politica. A cominciare dalla Regione. E dai due tavoli che vuole aprire quanto prima con il presidente Attilio Fontana per affrontare il capitolo case popolari, e con la vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti per risolvere il problema della sanità territoriale.
Una questione di fairplay, certo. Perché (almeno) il giorno dopo è questo che prevale, con Matteo Salvini e Luca Bernardo che dicono di averlo chiamato. Ma non solo. Sala lo aveva già ricordato: i prossimi cinque anni saranno i più difficili per Milano. E lo ribadisce: “La collaborazione è obbligatoria perché sarà un periodo difficile, dovremo convincere i cittadini a fidarsi e a partecipare, dovremo trovare anche strade innovative perché non sono tempi normali”. Ma la mano tesa del sindaco non sarà per tutti. Lui è pronto a lavorare, dice, ma chiede in cambio “solo una cosa: serietà.
Se qualcuno preferisce continuare con battute a raffica e con il prendere a martellate le piste ciclabili, allora è difficile collaborare”.

Leggi: La Repubblica, 06/10/2021


IN AGENDA:

“(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

Leggi: Redattore Sociale


Italialongeva.it – Roma e Online – 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

Leggi: Italia Longeva


Forum non autosufficienza – 25 NOVEMBRE 2021 Bologna – Centro Congressi Savoia Hotel Regency

Il Forum N.A. si svolgerà in presenza nella location del Centro Congressi Savoia Hotel di Bologna.
Un evento formativo che negli anni è diventato il punto di riferimento nazionale per i professionisti e gli operatori dei servizi alla persona e per tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone non autosufficienti.
In occasione della XIII edizione del ForumN.A., la rivista WelfareOggi ha istituito la nuova edizione del Premio WelfarOggi con la finalità di contribuire alla valorizzazione e alla conoscenza di percorsi virtuosi presenti nei territori.
La partecipazione è gratuita e la data ultima per presentare i progetti è stata prorogata al 31 ottobre 2021.
Il regolamento con tutte le modalità di partecipazione sono pubblicati nel sito www.nonautosufficienza.it.


IN EVIDENZA:

La qualità dell’abitare nel Pnrr – di Domenico Della Porta

Obiettivi: riqualificazione e ’incremento dell’edilizia sociale, ristrutturazione e rigenerazione della società urbana, miglioramento dell’accessibilità e sicurezza urbana, mitigazione della carenza abitativa e aumento della qualità ambientale, utilizzo di modelli e strumenti innovativi per la gestione, l’ inclusione e il benessere urbano; il secondo, interventi ad alto impatto strategico sul territorio nazionale
“Per portare a termine nei tempi fissati dalla normativa il “Programma innovativo per la qualità dell’abitare (PinQuA)”, afferente alla Missione 5 del PNRR (Inclusione e Coesione) occorre puntare ad un rafforzamento ulteriore della collaborazione tra Comuni ed ASL”, ha detto la presidente di Federsanità Tiziana Frittelli, a margine del recente Forum Mediterraneo 2021 in Sanità, tenutosi a Bari.
Si tratta di un intervento di Social housing che prevede due grossi investimenti, complessivamente di circa 3 miliardi di euro: il primo finalizzato alla riqualificazione e incremento dell’edilizia sociale, ristrutturazione e rigenerazione della società urbana, miglioramento dell’accessibilità e sicurezza urbana, mitigazione della carenza abitativa e aumento della qualità ambientale, utilizzo di modelli e strumenti innovativi per la gestione, l’ inclusione e il benessere urbano; il secondo, interventi ad alto impatto strategico sul territorio nazionale.
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria “rivoluzione” dell’urbanistica finalizzata alla protezione e miglioramento dello stato di salute della popolazione, fino ad oggi esposta a numerosi rischi da non sottovalutare, legati proprio alle caratteristiche abitative, che ne hanno compromesso la stabilità.

Leggi: Quotidiano Sanità


Medici di famiglia. Fp Cgil Medici: “Serve una diversa organizzazione che li integri nel sistema”

Filippi: “Serve un rapporto contrattuale che deve garantire tutele e diritti, come nel contratto della dirigenza sanitaria, superando quello libero professionale”.
“È necessario un cambiamento radicale dell’organizzazione del lavoro del Servizio socio sanitario nazionale e servono soprattutto finanziamenti per il personale che, al contrario, non si intravedono né nel Pnrr né nella Nadef, la quale invece registra un forte taglio del fondo sanitario, pari a 6 miliardi nei prossimi due anni”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, nel corso del suo intervento all’iniziativa, promossa dalla categoria insieme allo Spi Cgil, ‘L’assistenza si costruisce insieme. I protagonisti del SSSN dialogano’.
Per il dirigente sindacale, “abbiamo innanzitutto un problema di risorse che, nonostante la pandemia, non registrano un avanzamento ma anzi una netta diminuzione, ma soprattutto abbiamo un problema di organizzazione dei servizi e del lavoro. Organizzazione che oggi ha bisogno di essere più flessibile per essere costruita intorno al cittadino. Serve un modello flessibile che preveda una maggiore trasversalità fra le diverse competenze e una maggiore contaminazione di queste ultime, superando i modelli rigidi basati sul singolo riferimento professionale e quelli basati sul rapporto duale, peraltro asimmetrico. Vanno individuati invece dei servizi multiprofessionali – aggiunge – che possono offrire ai cittadini la flessibilità necessaria per adeguarsi alle loro esigenze di vita e salute. Per fare questo serve un cambiamento profondo, a partire da quello che rappresenta non solo l’avamposto primario della presa in carico dei cittadini, e cioè la medicina generale, ma che è soprattutto il vero punto debole della assistenza territoriale. Il sistema oggi congegnato del medico single practice di medicina generale è vecchio e inadeguato, e impedisce qualsiasi possibilità di cambiamento”.

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Autonomia differenziata. Il no dell’Anaao: “È un frutto avvelenato per la sanità pubblica”

Il sindacato commenta quanto previsto nella Nadef 2021: “Il governo dei migliori, come quelli che lo hanno preceduto, baratta un forte elemento di coesione sociale con l’illusione di un patto politico con una parte della sua maggioranza, balcanizzando l’unico diritto che la Costituzione definisce “fondamentale””.
“La manina che nella notte tra il 29 e 30 settembre ha aggiunto il Ddl “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’art.116 della Costituzione” ai decreti collegati alla prossima legge di bilancio non ha reso un buon servigio alla sanità pubblica, peraltro duramente provata dalla pandemia e dalla carenza di personale”. È quanto si legge in una nota dell’Anaao Assomed.
“Questa riesumazione – commenta l’Anaao Assomed – potrebbe, infatti, rappresentare il colpo di piccone definitivo a quello che resta di nazionale del Servizio Sanitario pubblico. Il governo dei migliori, come quelli che lo hanno preceduto, baratta un forte elemento di coesione sociale con l’illusione di un patto politico con una parte della sua maggioranza, balcanizzando l’unico diritto che la Costituzione definisce “fondamentale””.
“Il federalismo sanitario nato con la modifica del titolo V – prosegue l’Anaao Assomed – ha prodotto differenze, diseguaglianze, divaricazioni nel tessuto sociale senza minimamente scalfire il gradiente Nord Sud. Ormai fallito, non si salverà nemmeno nella versione “a geometria variabile”, che il Governo intende assecondare, con il rischio di favorire ulteriori spinte verso l’egoismo territoriale ed il sovranismo regionale, ridimensionare il contributo fiscale delle Regioni più ricche, aumentare l’entropia istituzionale. In una sanità lacerata da importanti criticità, il diritto alla salute cesserà di essere un bene pubblico nazionale per assumere una valenza locale che ne diventa la fonte primaria”.

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Censire gli immobili fantasma e rivalutare le vecchie rendite: ecco come cambierà il catasto – di Valentina Conte

La riforma non comporta l’aumento delle tasse sulla casa fino al primo gennaio 2026. In questi cinque anni verrà potenziata l’Anagrafe immobiliare integrata e si procederà con la mappatura degli edifici
Qual è lo scopo della riforma del catasto inserita nella legge delega del fisco?
Uno scopo duplice. Da una parte modernizzare gli strumenti di mappatura degli immobili italiani per individuare e classare 1,2 milioni di immobili “fantasma”, non censiti o non censiti correttamente, di terreni edificabili accatastati come agricoli, di immobili abusivi. Il secondo obiettivo è rivedere le attuali rendite catastali di tutti gli immobili, vecchie e inadeguate, rivalutandole ai valori di mercato. La revisione delle rendite comporta l’aumento delle tasse? Non fino al primo gennaio 2026, come è scritto all’articolo 7 comma 2 lettera D della delega: le nuove informazioni non saranno utilizzate «per la determinazione della base imponibile dei tributi» legati alla casa: Imu, Iva, Irpef, altre imposte (ipotecaria, catastale, etc.). Il premier Draghi ha garantito che le nuove rendite non impatteranno neanche sul calcolo dell’Isee, indispensabile per ottenere bonus e agevolazioni varie. La riforma resterà dunque congelata per 5 anni: nel frattempo tutte le tasse e anche l’Isee verranno calcolati in base alle rendite attuali.Cosa accadrà dunque in questi cinque anni? Verrà potenziata, con ogni probabilità, l’Anagrafe immobiliare integrata, già esistente, per connettere tra loro i diversi database immobiliari dell’Agenzia delle entrate. E anche la trasmissione telematica dei dati tra Agenzia e uffici comunali. In parallelo, ciascuna rendita catastale come le conosciamo oggi sarà affiancata dal valore immobiliare e dalla rendita attualizzata ai valori di mercato. Si fisserà infine un meccanismo per adeguare in automatico, periodicamente, le rendite senza però mai superare il valore di mercato. Il premier Draghi l’ha definita «un’operazione di trasparenza statistica» per «accatastare tutto quello che oggi non è accatastato». E ovviamente per
rivalutare ciò che lo è.

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Cgil Medici e Pensionati Cgil: “Medici di famiglia: dipendenza è strada più chiara” – di L.F.

“I Medici di famiglia medici di famiglia sono in difficoltà, si sentono pesci fuor d’acqua, perché isolati senza sostegno della rete e del sistema. Basta slogan, ora riforme vere ma attenzione con la Nadef si tagliano 5 miliardi alla sanità”. Pensionati e i medici del sindacato chiedono una riforma condivisa dell’assistenza sanitaria e denunciano un definanziamento per la sanità nei prossimi anni. “I nuovi modelli non si accontentano di slogan, ma richiedono un ripensamento vero, a partire dalle prassi professionali e dal lavoro”
“L’assistenza sanitaria si costruisce insieme”. È questo l’assunto da cui partono Lo SPI Cgil e la Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN che per il 7 ottobre hanno organizzato una giornata dedicata al confronto sui temi caldi della sanità a partire dal Pnrr e dalla riforma della medicina del territorio.
“Lo Spi Cgil è un’organizzazione sindacale che rappresenta milioni di iscritti che appartengono alle generazioni più anziane del paese” dice Antonella Pezzullo Segretaria Nazionale Spi-Cgil. “E tuttavia crede che oggi non è solo questione di invocare il protagonismo dei cittadini, che pure hanno necessità di essere ascoltati e di partecipare a decisioni fondamentali in termini di diritti” spiega Pezzullo.
“Noi rappresentiamo una generazione che interroga in modo sostanziale il SSN – rimarca -, avendo partecipato decenni fa alla sua costruzione, e conoscendone dunque profondamente il valore politico e sociale. Questa generazione sa bene anche di essere al centro, e protagonista, di un potente cambiamento, demografico innanzitutto, ma nondimeno culturale” ma per lo Spi Cgil

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Salute e inclusione sociale. Il ruolo dei sindaci nella governance dei sistemi sanitari e sociali

A Bari, nel corso dei lavori del Forum mediterraneo sanità, l’evento “Pnrr visto da sud” per avviare una riflessione sulle sinergie istituzionali tra mondo sanitario e governance degli enti locali a tutela della salute dei cittadini. Ad introdurre i lavori il Presidente di Anci Antonio Decaro e la Presidente di Federsanità Tiziana Frittelli.
Una stagione nuova in cui il valore emergente sia quello dell’alleanza istituzionale a tutela della salute dei cittadini. Con questo obiettivo si è svolto oggi a Bari, nel corso dei lavori del Forum Mediterraneo sanità, l’incontro “Pnrr visto da Sud. Salute – inclusione sociale: il ruolo dei Sindaci nella governance dei sistemi sanitari e sociali” organizzato in collaborazione con Anci e Federsanità.
Ad introdurre i lavori il Presidente di Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro, e la Presidente di Federsanità e Dg dell’AO san Giovanni Addolorata di Roma Tiziana Frittelli.
“L’emergenza sanitaria – detto fra l’altro il presidente Decaro – ha fatto emergere la necessità di una sempre maggiore integrazione tra sociale e sanitario volta alla salvaguardia della salute e della qualità della vita delle nostre comunità. Questo rapporto deve essere ulteriormente potenziato e reso strutturale per rilanciare un’idea di welfare che veda nell’integrazione sociosanitaria il suo fulcro fondamentale, non solo nelle fasi critiche dell’emergenza ma anche in una fase post emergenziale. Proprio la pandemia ci ha dimostrato che per alleggerire le strutture ospedaliere e prevenire o ritardare l’istituzionalizzazione in struttura, è determinante l’efficienza e la capillarità di un sistema integrato territoriale di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali di prossimità, con il necessario coinvolgimento dei Comuni e il loro coordinamento con le autorità sanitarie. Pertanto, dev’essere un obiettivo condiviso assicurare una governance multilivello tra Sindaci, Asl e Regioni potenziando il ruolo dei Sindaci all’interno della Conferenza dei Sindaci, la cui operatività deve essere garantita in tutto il territorio nazionale”.

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Big cities Usa a rischio esodo? I dati di dicono di no

Entro il 2022 il 25% dei dipendenti potrebbe lavorare da casa svuotando le città ma ecco dove si mettono in moto altri fattori. A New York prezzi alle stelle – di Evelina Marchesini
L’interrogativo è di quelli in grado di dividere analisti, esperti e market makers, degno di un Ted Talks di alto livello: gli effetti della pandemia minacciano il futuro delle grandi città americane e i relativi mercati immobiliari? Secondo molti sì, tanto che centri urbani come Chicago, Los Angeles, New York e San Francisco – per citare gli esempi più eclatanti – potrebbero anche aver raggiunto il picco di densità. Non necessariamente preludio della fine, ma forse fattore scatenante di grandi cambiamenti. Secondo altri, invece, proprio città come New York, San Francisco e Seattle sono nel pieno del vortice di ripresa dell’interesse degli investitori e la prossima apertura, a novembre, al turismo da parte degli Stati Uniti intensificherà questo processo. Dove sta la realtà? Per cercare di capirlo abbiamo girato la domanda agli stessi protagonisti ed istituti di ricerca, partendo da un report di Capital Group curato dall’economista Jared Franz.
La minaccia della deurbanizzazione
La prima cosa da specificare è quale sia il motivo scatenante di un tale interrogativo. Il tutto parte da un’osservazione sotto gli occhi di tutti, cioè il forte impulso al lavoro da casa (senza scendere nelle polemiche se si tratti di smart, home o remote working) impresso dalla pandemia.Capital Group mette in evidenza che i primi segnali di una forte tendenza alla deurbanizzazione sono sotto gli occhi di tutti.«Dall’inizio della panIdemia di Covid-19, la migrazione da alcune grandi città ha subito un’accelerazione, mentre i prezzi delle abitazioni nelle zone suburbane sono schizzati alle stelle», sottolinea Capital Group. Entro il 2022 circa il 25% dei dipendenti statunitensi potrebbe lavorare da remoto, a fronte di un mero 5% prima della pandemia, e molti sceglieranno mercoledì 6 ottobre 2021di vivere in zone meno costose e affollate. «Supponendo che questa tendenza persista, sarebbe il cambiamento più radicale nei modelli occupazionali americani dalla Seconda Guerra Mondiale», afferma Franz.

Leggi: Il Sole 24 Ore


 

 

 

 

 

 

Giornata della Partecipazione
Giovedì prossimo, 7 ottobre, la Cgil e molti enti, associazioni e reti del civismo attivo e delle organizzazioni civiche e sociali si incontreranno nel Parco di Piazza Vittorio a Roma per discutere insieme del futuro del Paese. L’appuntamento è previsto a partire dalle ore 15.30 e si chiuderà con un dibattito a cui, dalle ore 18, parteciperà tra gli altri il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

Leggi: Cgil


NEWS:

lunedì 4 ottobre 2021
Anziani, il cardinale Bassetti: “Ampliare il tipo di offerta per l’assistenza”

A Milano convegno di Uneba e Aris sul futuro di Rsa e assistenza domiciliare dopo l’esperienza della pandemia. Entro il 2030 gli anziani non autosufficienti saranno circa 5 milioni
“L’assistenza all’anziano, paradigma dell’assistenza alla persona in generale, deve cogliere ‘i segni dei tempi’ ampliando il tipo di offerta, accentuando e differenziando la presenza di nuove professionalità pur all’interno del mandato unico di ‘curare il tuo prossimo’”. È il messaggio del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, al convegno promosso da Aris e Uneba e organizzato per il 4 ottobre dall’Istituto Auxologico a Milano, sulla cura e l’assistenza degli anziani dopo il Covid-19. Un convegno che cerca di delineare il futuro delle Rsa e delle cure domiciliari, dopo l’esperienza della pandemia. “I contesti ospedaliero, di Rsa, o di cure domiciliari non devono essere mondi isolati e antagonisti -sostiene il cardinale-: scienza di qua, assistenza di là. Ciascun modello deve rappresentare un’offerta anche tecnica, un’opportunità non preclusa da posizioni ideologiche. Probabilmente soltanto uomini illuminati dalla Luce del Vangelo, oggi, hanno la capacità di declinare concretamente la difficile missione di ricucire il crescente distacco fra scienza e assistenza: anziani e disabili sono un campo di confronto importantissimo”.

Leggi: Redattore Sociale, 04/10/2021


venerdì 1 ottobre 2021
Uguaglianza digitale per tutte le età

In occasione della Giornata internazionale delle persone anziane la Ferpa – il Sindacato europeo dei pensionati e degli anziani – ha deciso di mettere al centro della propria agenda l’uguaglianza digitale.
Le innovazioni digitali e tecnologiche possono infatti rappresentare un importante passo in avanti per la nostra società.
L’uso delle nuove tecnologie può migliorare la qualità della vita, favorire l’indipendenza degli anziani e al tempo stesso creare nuovi lavori di qualità per i giovani.
È però fondamentale che siano pienamente nelle disponibilità di tutte le generazioni. Per questo c’è bisogno di una formazione mirata, con corsi specifici per chi non è nativo digitale, anche favorendo l’incontro e lo scambio intergenerazionale.
Diciamo sì alla digitalizzazione e no all’esclusione!

Leggi: Spi-Cgil, 01/10/2021


venerdì 1 ottobre 2021
Europa sempre più vecchia: indice dipendenza anziani al 34,8% e salirà al 56,7% nel 2050

Il calcolo lo ha fatto Eurostat che ha analizzato paese per paese e regione per regione l’indice di dipendenza degli anziani, vale a dire il rapporto tra persone in età lavorativa (20-64) e persone over 65. L’Italia è tra i paesi con il rapporto di dipendenza più elevato insieme a Germania, Grecia, Spagna, Francia, Portogallo e Finlandia.
L’indice di dipendenza degli anziani nell’UE è aumentato notevolmente negli ultimi 20 anni. Nel 2001, l’indice di dipendenza degli anziani nell’UE era del 25,9%, il che significa che c’erano poco meno di quattro adulti in età lavorativa (20-64) per ogni persona di età pari o superiore a 65 anni.
Passando al 1° gennaio 2020, il rapporto è aumentato al 34,8%, il che significa che c’erano poco meno di tre adulti in età lavorativa per ogni persona di età pari o superiore a 65 anni.
Al 1° gennaio 2020, alcuni dei rapporti più elevati erano concentrati nella Germania orientale, in Grecia, Spagna, Francia, Italia, Portogallo e Finlandia. La maggior parte di queste regioni erano prevalentemente rurali, montuose o relativamente remote, dove è probabile che i giovani abbiano lasciato la regione per continuare gli studi o cercare lavoro.
Tra le regioni dell’UE, l’Euritania, una regione montuosa nella Grecia centrale, ha registrato il più alto indice di dipendenza degli anziani (78,3%). Questa regione è stata seguita dalla regione belga nord-occidentale di Arr. Veurne (64,6%) e la regione tedesca di Suhl, Kreisfreie Stadt (61,3%).
Al contrario, i rapporti più bassi nell’UE sono stati registrati nella regione ultraperiferica francese di Mayotte (6,1%) e Guyane (11,7%) e nella regione spagnola di Fuerteventura (16,5%).

Leggi: Quotidiano Sanità, 01/10/2021


venerdì 1 ottobre 2021
Giornata internazionale anziani. Un over 85 su due interessato da disabilità. Ma carico assistenza è quasi tutto sulle famiglie

Sono i numeri del Rapporto “Passi d’Argento” coordinato dall’Iss. La quasi totalità delle persone con disabilità (99%) riceve aiuto, ma questo carico di cura e di assistenza è per lo più sostenuto dalle famiglie, molto meno dal servizio pubblico di ASL e Comune.
Il 1°ottobre è celebrata dalle Nazioni Unite la Giornata internazionale delle persone anziane. “L’età anziana – sottolinea il Ministero della Salute sul proprio sito – è una realtà complessa e variegata che va dagli anziani attivi e in salute agli anziani non autosufficienti. Se da un lato l’invecchiamento della popolazione rappresenta un indubbio successo sul piano della sanità pubblica, in quanto evidenzia una aspettativa di vita molto alta, allo stesso tempo, richiama l’attenzione sulla necessità di ulteriori interventi di sostegno alle politiche sanitarie e sociali. Invecchiare in buona salute è, infatti, un obiettivo prioritario non solo delle strategie europee ed internazionali ma anche nazionali”.
“Anche in considerazione delle esperienze legate alla pandemia da COVID-19, il Piano nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, adottato con Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020, ha previsto- ricorda il Ministero – un rinnovato impegno nel campo della promozione della salute e della prevenzione delle malattie lungo tutto il corso della vita e sostiene la necessità di programmare e progettare sempre più in modo integrato, ponendo particolare attenzione a gruppi sociali particolarmente a rischio di fragilità o di disuguaglianza, secondo una visione etica e di coesione sociale”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 01/10/2021


venerdì 1 ottobre 2021
Anziani, da Happyageing sette proposte per una nuova stagione

Non solo vaccino anti-Covid. “I rischi di influenza, Herpes Zoster, pertosse, difterite, tetano e infezioni da pneumococco siano sottovalutati dagli over 50”
“L’Italia è uno dei Paesi più longevi: nel 2019, secondo Eurostat, eravamo al secondo posto dopo la Spagna per speranza di vita (83,6 anni, +2,3 anni rispetto alla media UE), tuttavia proprio questa struttura demografica ha fatto sì che con la pandemia si verificasse una significativa inversione di tendenza. È stato perso quasi un anno di aspettativa di vita alla nascita, con alcune regioni che hanno registrato una perdita anche maggiore. In una società che invecchia si verifica un fenomeno di immunosenescenza, cioè una minore risposta fisiologica alle malattie infettive, una riduzione dell’immunità acquisita nell’infanzia, e dunque un maggior rischio di complicanze: per questo occorre dare una particolare attenzione alle politiche di immunizzazione puntando sulle vaccinazioni contro l’influenza, lo pneumococco e l’Herpes Zoster, ma senza dimenticare la pertosse e la difterite che stanno tornando a circolare in Europa e il tetano, la cui copertura diminuisce nel tempo. Per questo HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo intende dare il proprio contributo attraverso una produzione costante di documenti di analisi ma anche, e soprattutto, proposte estremamente concrete”. Con queste parole Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’associazione, ha introdotto la II Assise Nazionale HappyAgeing sull’immunizzazione dell’adulto e dell’anziano tenutasi in modalità phygital al Centro Congressi Frentani di Roma grazie al contributo non condizionate di GSK, MSD, Pfizer, Sanofi Pasteur e Seqirus.

Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2021


giovedì 30 settembre 2021
Il nonno dell’anno? Costruisce dinosauri con i sassi

A Imola Emilio Padovani ha ormai un Jurassic Park tutto suo. Sabato 2 ottobre sarà premiato nella ricorrenza italiana della “Festa dei nonni”
Il “nonno dell’anno” vive a Codrignano, Imola, ed ha un suo personalissimo Jurassic park popolato di dinosauri di sassi che costruisce lui stesso. Si chiama Emilio Padovani e dopodomani, sabato 2 ottobre nella ricorrenza italiana della “Festa dei nonni”, sarà premiato come ‘Nonno dell’anno 2021′. A nominarlo è stata l’associazione culturale “O Leudo” di Sestri Levante (Genova), con questa motivazione: “Un modello culturale altamente educativo”. “Sono una persona semplice, non avrei mai immaginato di poter avere un onore così grande senza nemmeno muovere un dito, infatti è stata l’Associazione ad avere l’iniziativa”, dice Padovani. E’ stata la sua passione per i sassi, di cui è collezionista, a renderlo famoso: li raccoglie ovunque, nei campi, nelle cave o nei greti, di diversa forma e colore. E, dopo aver visto il film Jurassic Park, si diverte a costruire cose e animali, fra cui i suoi dinosauri, diventati tanto noti da farlo approdare anche nelle trasmissioni di Rai Uno.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2021


giovedì 30 settembre 2021
Rsa, monitoraggio Iss: “Con i vaccini crollata la mortalità”

Report di sorveglianza sulle strutture residenziali socio-sanitarie, dal 5 ottobre 2020 al 19 settembre 2021su 852 strutture. “Mortalità settimanale diminuita nettamente dall’inizio della campagna di vaccinazione e inferiore allo 0,01% anche nelle ultime settimane”. Lieve nuovo aumento dei focolai nei mesi estivi
“La mortalità settimanale per l’infezione da Sars-CoV-2 è diminuita nettamente dall’inizio della campagna di vaccinazione, ed è rimasta inferiore allo 0,01% anche nelle ultime settimane”. È quanto emerge dal terzo aggiornamento del report di sorveglianza sulle strutture residenziali socio-sanitarie, realizzato dall’Iss in collaborazione con il ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l’Ars Toscana. “Il report – si legge – segnala da luglio un nuovo aumento nel numero di casi, segno della necessità di rinforzare l’immunità degli ospiti”.
Sono 852 le strutture residenziali che hanno partecipato alla sorveglianza durante l’emergenza Covid-19, dal 5 ottobre 2020 al 19 settembre 2021, per un totale di 31.178 posti letto disponibili. Di queste, 341 erano strutture residenziali per anziani non autosufficienti, per un totale di 15.031 posti letto.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2021


mercoledì 29 settembre 2021
Milano: il volontariato che allunga la vita. Presentati i dati della ricerca del progetto Tapas in Aging

Salute, qualità di vita e benessere bio-psico-sociale, dopo una certa età, dipendono strettamente dalla presenza di una solida rete di contatti. Chi ha una rete solida di relazioni o è parte attiva di un’associazione non solo riesce ad avere una buona percezione di salute e di benessere psicofisico e riesce a gestire più efficacemente ogni situazione, indipendentemente dalla condizione economica individuale, ma ha anche una salute migliore . Sono le persone che ci stanno a fianco a fare la differenza e non bastano dunque le relazioni parentali, amicali e di buon vicinato; per invecchiare in salute è necessario anche essere inclusi in reti territoriali e avere punti di riferimento associativi .
Sono questi i messaggi emersi da “ Tapas in Aging – Time and Places and Spaces in Aging ”, il progetto biennale (2019-2021) coordinato dall’UOC Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano in collaborazione con AUSER Regionale Lombardia e finanziato da Fondazione Cariplo e presentato a Milano il 24 settembre. I dati sono stati raccolti su un campione di 431 persone over50 residenti in Lombardia e afferenti ad Auser Lombardia come volontari o utenti; i soggetti sono equamente divisi tra uomini (209) e donne (222), hanno un’età media di 70 anni (nello specifico, da 51 a 83 anni) e sono per la maggior parte in pensione.

Leggi: Auser, 29/09/2021


martedì 28 settembre 2021
Rsa, al via la terza dose di vaccino. Ma troppe ancora le restrizioni alle visite

Il Comitato Orsan indica i “cinque punti fondamentali” e annuncia: “Il 2 ottobre, festeggeremo i nonni, davanti ai cancelli delle Rsa. Non voteremo i candidati che non si impegneranno per gli anziani”
Non c’è pace, per le Rsa: mentre il Cts dà il via libera alla terza dose di vaccino, tante, troppe restano le restrizioni rispetto alle visite dei parenti e, in generale, ai rapporti con l’esterno. Torna a denunciare la situazione il comitato ORSAN – Open RSA Now: “Nove Rsa su dieci si rifiutano di aprire ai parenti sette giorni su sette – riferisce il presidente Dario Francolino – Siamo abbandonati a noi stessi, nonostante Governo e Parlamento abbiano iperlegiferato per farci stare vicini ai nostri affetti, nelle Rsa. L’ostinazione e il disinteresse con cui purtroppo Regioni e Rsa si rifiutano di applicare la legge n.126 promulgata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella pubblicata sulla G.U. è davvero diventata un’emergenza – spiega ancora – Riceviamo almeno 100 telefonate strazianti al giorno che a questo punto consegneremo alla Procura della Repubblica di Monza in cui figli, nipoti, mogli, mariti, fratelli, sorelle, parenti e amici, sono letteralmente disperati perché vedono appassire e morire i propri cari senza una parola di conforto”.

Leggi: Redattore Sociale, 28/09/2021


DALLE REGIONI:

lunedì 4 ottobre 2021
Marche: eliminazione barriere architettoniche in edifici privati, approvati criteri di riparto dei fondi

Dopo la sospensione dal 2000 al 2017 dei fondi statali, a cui la Regione ha cercato in passato di sopperire con propri fondi, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha assegnato alla Regione Marche 3.186.247,61 euro per le annualità 2018-2019-2020
La Giunta regionale delle Marche ha approvato questa mattina i criteri per il riparto tra i comuni dei fondi statali assegnati per gli anni 2018/2020 per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, che aveva già ricevuto il 28 settembre scorso il parere favorevole del CAL.
Su proposta dall’assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi, la delibera conferma dunque “l’attenzione dell’esecutivo verso il superamento delle barriere architettoniche – specifica Aguzzi – per una migliore qualità della vita e della fruibilità dell’ambiente”.
Dopo la sospensione dal 2000 al 2017 dei fondi statali, a cui la Regione ha cercato in passato di sopperire con propri fondi, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha assegnato alla Regione Marche complessivi 3.186.247,61 euro per le annualità 2018-2019-2020, al fine di soddisfare l’intero fabbisogno maturato.
“Tali risorse – afferma la nota della regione -, quantificate in circa 2,90 milioni di euro, sono finalizzate a soddisfare le domande pregresse presentate entro il primo marzo 2018 dai cittadini residenti nei comuni che hanno comunicato il proprio fabbisogno aggiornato al 1 marzo 2021, per le difficoltà operative connesse all’emergenza sanitaria in corso”.

Leggi: Redattore Sociale, 04/10/2021


venerdì 1 ottobre 2021
Toscana, saranno realizzati 62 nuovi alloggi popolari

E’ l’effetto di un accordo di programma che sarà presto sottoscritto da Ministero delle infrastrutture e dalla Regione
La realizzazione di 62 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica: sarà questo l’effetto di un accordo di programma che sarà presto sottoscritto da Ministero delle infrastrutture e Regione Toscana. L’accordo, i cui contenuti sono stati approvati dalla giunta regionale nella sua ultima seduta, permetterà di integrare il Piano nazionale di edilizia abitativa che prevede la realizzazione di 192 alloggi Erp.
Grazie infatti a un’ulteriore ripartizione di risorse ministeriali sono state attribuite alla Regione Toscana altri 6,7 milioni di euro cui si aggiungeranno 2,5 milioni di economie per interventi non realizzati e una integrazione di 1,2 milioni provenienti dal bilancio regionale per un toale di 10,5 milioni.

Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2021


giovedì 30 settembre 2021
Sardegna, allarme spopolamento: nei borghi 46mila case vuote

La fotografia scattata nell’ultima indagine della Cna Sardegna, secondo cui, in un contesto di irreversibile riduzione della popolazione e senza un cambiamento di rotta, sarà la popolazione dell’entroterra isolano a calare maggiormente. “Attivare un processo di riqualificazione”
In Sardegna ci sono 165 i borghi popolati in media da 1.400 abitanti e caratterizzati da un forte tasso di invecchiamento della popolazione -circa un quarto degli abitanti ha superato i 64 anni- e dalla presenza di molti edifici in disuso: ad ora risultano 11.700 gli edifici inutilizzati e 46 mila le abitazioni vuote. Questa la fotografia scattata nell’ultima indagine della Cna Sardegna, secondo cui, in un contesto di irreversibile riduzione della popolazione -che potrebbe arrivare al -28% da qui al 2050- e senza un cambiamento di rotta, sarà la popolazione dell’entroterra isolano a calare maggiormente: -36%, in base alle proiezioni demografiche. Ovviamente i primi centri urbani ad essere colpiti saranno i piccoli borghi.
“Il calo demografico, lo spopolamento dell’entroterra, tende a determinare la perdita di identità culturale dell’isola- spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna-. Serve dunque un progetto di sviluppo che ponga maggiore attenzione alle dinamiche socio-economiche dell’entroterra, attraverso la valorizzazione e la tutela dell’immenso patrimonio paesaggistico e culturale, ripensando la qualità della domanda turistica, promuovendo un turismo culturale, naturalistico, esperienziale e promuovendo la cultura, l’economia, l’artigianato e le tradizioni locali”.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2021


mercoledì 29 settembre 2021
Stop barriere architettoniche, case senza ostacoli per persone con disabilità e anziani: dalla Regione E.Romagna 10,2 milioni di euro

Un aiuto concreto a chi rischia di vivere isolato arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che per il 2021 ha stanziato complessivamente quasi 10,2 milioni di euro, tra risorse statali e regionali, per l’eliminazione e il superamento delle cosiddette barriere architettoniche negli edifici e nelle abitazioni private. Un pacchetto di risorse destinate ai Comuni ed Unioni per finanziare i lavori edilizi di miglioramento dell’accessibilità negli appartamenti e nelle parti comuni dei condomini, la cui ripartizione su tutto il territorio, è stata approvata dalla Giunta regionale in questi giorni; saranno poi i Comuni ad assegnarle ai cittadini e alle famiglie residenti che ne hanno fatto richiesta.
Nel dettaglio, della somma complessiva (10 milioni 169 mila euro), 8,2 milioni di euro provengono dal Fondo nazionale, e i restanti 1,9 milioni sono quelli stanziati annualmente dalla Regione attraverso lo specifico Fondo regionale, istituito con una legge regionale nel 2013; un Fondo che dalla sua attivazione ha permesso di finanziare, con oltre 14,4 milioni di euro, più di 4.400 interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in ambito domestico.

Leggi: Rete Caad, 29/09/2021


mercoledì 29 settembre 2021
Amministrative a Roma, un “social business plan” per misurare i servizi sociali

Lo chiede Alessandro Radicchi di Europe Consulting e Binario 95. “Non serve solo un intervento sociosanitario ma un’integrazione sociosanitaria, non basta strillare che le persone non devono stare in strada, bisogna provvedere a una vera presa in carico”
“Roma ha bisogno innanzitutto di un social business plan”. Ne è convinto Alessandro Radicchi, presidente di Europe Consulting e Binario 95, che spiega così a Redattore Sociale quali sono le priorità nel campo del sociale a cui dovrà porre attenzione il prossimo sindaco di Roma. “La pandemia ha evidenziato alcuni elementi: la velocità di intervento del terzo settore ha compensato una più lenta e più difficile capacità adattamento delle istituzioni a far fronte allo shock pandemico. Le sinergie si sono poi attivate – spiega – ma c’è l’esigenza di una pianificazione dell’emergenza, non solo sanitaria ma anche climatica, per esempio sul piano freddo e il piano caldo per i senza dimora”.
Secondo Radicchi, dunque, Roma ha bisogno di “un sistema di protezione sociale che sia in grado di attivarsi con facilità, le cui risorse siano già predefinite. Ogni anno arriviamo in ritardo, arriviamo cioè al 20 novembre o al 1 dicembre a capire quanti posti effettivi ci sono e come attivarci per il periodo invernale”. Serve dunque una strategia che va definita in largo anticipo.

Leggi: Redattore Sociale, 29/09/2021


IN AGENDA:

Il 7 ottobre a Roma “L’assistenza si costruisce insieme”

Per riformare nel profondo il nostro sistema di welfare – e in particolare la presa in carico delle persone affette da malattie croniche e il potenziamento dell’assistenza territoriale – è fondamentale ascoltare le proposte e le ragioni di chi è in prima linea.
Per questo Spi Cgil e Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn hanno deciso di chiamare a raccolta cittadini, operatori socio-sanitari e istituzioni per un’iniziativa seminariale dal titolo “L’assistenza si costruisce insieme. I protagonisti del Sssn dialogano” che si terrà il prossimo 7 ottobre a Roma presso il Centro Congressi Frentani.
I lavori saranno aperti alle ore 9.30 dalle introduzioni del Segretario nazionale Fp Cgil e Dirigenti Ssn Andrea Filippi e della Segretaria nazionale dello Spi Cgil Antonella Pezzullo.
Seguirà una tavola rotonda condotta dalla giornalista di Quotidiano Sanità Ester Maragò a cui prenderanno parte diversi pensionati e operatori sanitari del territorio. All’iniziativa parteciperanno inoltre la senatrice e vice-Presidente della Commissione igiene e sanità del Senato Paola Boldrini, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato e il direttore dell’Agenas Domenico Mantoan.
Le conclusioni sono invece affidate ai Segretari generali nazionali dello Spi Cgil e della Fp Cgil Ivan Pedretti e Serena Sorrentino.
Sarà possibile seguire il seminario in diretta sulle pagine Facebook dello Spi Cgil nazionale e della Funzione pubblica Cgil nazionale.

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International Tenants’ Day 2021. Il SUNIA aderisce alla “Giornata internazionale degli inquilini” promossa dallo IUT (International Union of Tenants)

Per più di un anno la pandemia da COVID-19 ha causato enormi danni umani ed economici su scala globale. Il virus continua a cambiare i nostri modi di vivere e la ripresa richiederà immensi investimenti, finanziari e umani. Il settore abitativo, di conseguenza, è soggetto alle stesse sfide di prima della pandemia, solo ancora più profonde e gravi. Gli inquilini, in quanto gruppo vulnerabile nel mercato immobiliare, stanno affrontando sfratti e affitti arretrati. Il tema riflette la nostra speranza per la ripresa dalla pandemia da covid-19, una rinnovata enfasi e soluzioni per la crisi climatica insieme alla costruzione di alloggi a prezzi accessibili per tutti.

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Roma, PNRR e un nuovo modello di sviluppo. Iniziativa della Cgil con movimenti e associazioni del terzo settore

Il 7 ottobre a partire dalle ore 15.30, presso i giardini di Piazza Vittorio a Roma, si terrà una iniziativa organizzata dalla Cgil insieme ad associazioni e movimenti sul rapporto tra le risorse stanziate all’interno del Pnrr e un nuovo modello di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile. L’obiettivo di tale incontro è quello di rafforzare ed estendere una rete che rivendichi partecipazione alle scelte decisive per il futuro del Paese e aprire a livello nazionale, regionale e territoriale spazi pubblici di confronto sulla finalizzazione delle risorse, garantendo un monitoraggio condiviso sulle missioni e i progetti del Next Generation eu. L’iniziativa si articolerà su tre Panel di discussione e confronto, dedicati ai temi del welfare, della transizione digitale e ambientale. L’Auser sarà direttamente coinvolta nella discussione dedicata al welfare.
L’iniziativa sarà conclusa con un dibattito al quale parteciperà Maurizio Landini, Seg. Gen. della Cgil assieme ad altre personalità, sulla sintesi dei punti condivisi affrontati nei diversi panel. Il lavoro preparatorio, a cui ha partecipato Domenico Pantaleo per Auser, ha definito la scaletta degli argomenti da trattare ma soprattutto ha evidenziato che l’appuntamento del 7 rappresenta il punto di partenza di un percorso che dovrà continuare a livello nazionale e territoriale.

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“(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”: 5 seminari su welfare e benessere

A Reggio Emilia, dal 30 settembre un ciclo di incontri organizzato dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale affronterà il tema delle politiche sociali e la loro evoluzione nel nostro paese, tra precariato, hate speech e crisi climatica
Pandemia, precariato, hate speech, ma anche ambiente e benessere sociale. Sono alcuni dei temi in programma nel ciclo di incontri “(Ri)usciamo a parlare di stato sociale?”, organizzati a Reggio Emilia dall’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (Ocis) e promossi da Fondazione Easy Care in collaborazione con Scuola Normale Superiore, nell’ambito delle attività del Laboratorio aperto dei Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro, 44 C). Cinque appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dal 30 settembre al 10 dicembre, dedicati ad approfondire questioni centrali per comprendere lo sviluppo delle politiche sociali nel nostro paese.

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Roma e Online – 23 – 24 novembre 2021 – Long Term Care Six

Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Edizione 2021
Verso la riforma del territorio: strategie, percorsi e modelli della riorganizzazione della presa in carico del paziente cronico
La sesta edizione della due giorni che Italia Longeva, di concerto con il Ministero della Salute, dedica annualmente alla Long-Term Care si focalizzerà quest’anno sulla riorganizzazione dei modelli di presa in carico dell’anziano fragile e multimorbido e sui relativi orientamenti, declinazioni e buone pratiche a livello regionale, così come delineati dal PNRR, che saranno implementati attraverso la riforma del territorio.
Il focus sarà sul patient journey, entrando nel merito della presa in carico delle principali patologie croniche, spesso compresenti nell’anziano, per evidenziarne mediante analisi, confronto e dibattito peculiarità e bisogni e avanzare proposte. Da questa prospettiva e con questa “lente” verranno esaminate le evoluzioni dei tradizionali setting della cronicità – ADI, RSA, Cure palliative – l’integrazione della telemedicina, nonché l’evoluzione degli strumenti di governance: definizione di un sistema centrale di valutazione, progressione degli indicatori del NSG, raccolta dei dati nell’ottica di un utilizzo predittivo.
Target – Referenti istituzionali a livello centrale, Assessori e Direttori Generali di Dipartimenti sanità e politiche sociali regionali, ASL, AO, Distretti, IRCSS, Operatori medici e non dell’assistenza a lungo termine, Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Associazioni di cittadini, Top Manager della business community di riferimento.
Il programma è in corso di elaborazione
Le iscrizioni apriranno a breve
Per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione in qualità di partner dell’iniziativa: info@italialongeva.it e cecilia.behmann@italialongeva.it

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IN EVIDENZA:

Giornata anziani, Mattarella: promuovere l’inclusione nella dimensione digitale

La dichiarazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la Giornata internazionale delle persone anziane che ha come tema l’equità digitale. “Creare una sinergia tra le radici di un Paese e la sua crescita”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Quest’anno la Giornata internazionale delle persone anziane ha come tema l’equità digitale per tutte le età e si sofferma sulla necessità di offrire a tutti l’accesso pieno al mondo digitale e ai progressi tecnologici. Obiettivo delle Nazioni Unite è quello di raggiungere uno sviluppo sostenibile entro il 2030, cercando di colmare il divario digitale che ancora persiste tra i diversi Paesi.
Investire sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie significa promuovere la piena inclusione dei cittadini di tutte le età nella vita relazionale e culturale del Paese. Restare esclusi dalla dimensione digitale può essere per un anziano un fattore di emarginazione sociale.
Definire la persona anziana oggi non è facile perché l’età è un concetto dinamico e in continua evoluzione. Considerare ‘anziana’ una persona non può costituire l’alibi per lasciare indietro una parte della popolazione rispetto a cambiamenti ed evoluzioni che hanno l’effetto di trasformare la nostra vita.

Leggi: Redattore Sociale


Il Piano nazionale di domiciliarità integrata

La proposta del “Patto” per la Legge di Bilancio 2022
Dalle organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” la richiesta di avviare – nel 2022 – il Piano Nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti.
Il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza propone di avviare – nel 2022 – il Piano Nazionale di Domiciliarità Integrata per gli anziani non autosufficienti. Il Piano inizia la costruzione dei servizi domiciliari di cui l’Italia ha bisogno, utilizzando i nuovi fondi già previsti e aggiungendo gli altri necessari. Le azioni da compiere consistono nel cambiare il modello d’intervento dell’Adi (Assistenza domiciliare integrata, delle Asl), nello stanziare maggiori risorse per il Sad (Servizio di assistenza domiciliare, dei Comuni) e nel realizzare risposte integrate.
Il Patto ritiene necessario rafforzare l’intera filiera dei servizi: domiciliari, semi-residenziali e residenziali. Gli investimenti del PNRR e le recenti normative concentrano i nuovi stanziamenti per la non autosufficienza sugli interventi a domicilio: il loro utilizzo è in via di definizione. Adesso è, quindi, il momento di presentare una proposta per la domiciliarità.
Perché avviare il Piano Domiciliarità
Primo, per cominciare a fornire migliori risposte ad anziani e famiglie. Non si può aspettare l’introduzione – tra il 2023 e il 2024 – della complessiva riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, prevista dal PNRR.
Secondo, per sfruttare il periodo precedente alla riforma iniziando a modificare gli interventi nella sua direzione, dato che l’attuazione dei cambiamenti nei territori è sempre lunga e complessa.
Terzo, per evitare contraddizioni tra le misure attivate adesso e gli scopi della successiva riforma, che creerebbero le condizioni per il suo fallimento. Il rischio riguarda l’attuale configurazione dell’Adi, la mancanza di un collegamento con il Sad e l’assenza di risorse addizionali a esso destinate.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Via libera alla somministrazione concomitante vaccino Covid-19 e antinfluenzale. Ecco la circolare del Ministero della Salute

Sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini nella medesima seduta vaccinale tranne che per i vaccini vivi attenuati, per i quali può essere considerata valida una distanza minima precauzionale di 14 giorni prima o dopo la somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2. La “doppia vaccinazione” è rivolta in particolare ad alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e che siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione Covid (soggetti preposti alla terza dose, persone over 60 non ancora vaccinate, etc.).
Via libera alla somministrazione concomitante vaccino Covid-19 e antinfluenzale. È quanto prevede una circolare del Ministero della Salute che informa che “sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini (antinfluenzale e anto Covid), nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale, fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell’altro”.
La “doppia vaccinazione” sarà possibile in particolare per alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e che siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione antiSARS-CoV-2/COVID-19 (es. gruppi target della dose addizionale o booster, persone over 60 non ancora vaccinate, etc.)

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

 

 

 

 

 

Una rete di 300  nonni  e nonne di comunità volontari Auser per cambiare il territorio e contrastare la povertà educativa minorile
Concluso il progetto promosso e finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini
Trecento nonni volontari Auser, cinquecento bambini da 0 a 6 anni, 1200 famiglie, 47 partner e quattro regioni: Lombardia, Toscana, Umbria e Basilicata. Sono i  numeri del progetto “I nonni come fattore di potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali” soggetto capofila Auser Lombardia. Un progetto realizzato nell’ambito del bando per la prima infanzia affidato per la gestione da Fondazione con il Sud all’Impresa Sociale  “Con i bambini” che ha presentato a Roma in un evento pubblico, esiti ed esperienze.


NEWS:

martedì 28 settembre 2021
Nel 2022 il Piano nazionale di domiciliarità integrata: la proposta delle associazioni

Documento di oltre 40 organizzazioni del terzo settore pubblicato oggi e indirizzato a Governo, Parlamento e società civile. Il Piano come primo passo verso una riforma complessiva dell’assistenza agli anziani prevista per il 2023-2024 dal Pnrr. Gori: “Anziani e famiglie non possono aspettare”
Anziani e famiglie hanno bisogno con urgenza di risposte ai loro bisogni. Non possono aspettare una riforma generale dell’assistenza che, pur necessaria, arriverà nel 2023-2024. È questa la ragione stringente che ha ispirato oltre 40 organizzazioni del terzo settore, riunite nel Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, a ideare un “Piano nazionale di Domiciliarità Integrata”, che viene pubblicato oggi e indirizzato a Governo, Parlamento e alla società civile. Un Piano da avviare nel 2022, inserendolo nella manovra finanziaria del Governo. L’Italia ha l’occasione storica, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e i fondi dell’Unione Europea, di dar vita a una riforma complessiva dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Che però vedrà la luce tra due o tre anni, se va bene. Nel frattempo, si può compiere un primo passo importante, atteso da famiglie, anziani e dagli operatori del settore: un nuovo Piano che riorganizzi, migliori e rilanci l’assistenza domiciliare. “Gli investimenti del Pnrr e le recenti normative concentrano i nuovi stanziamenti per la non autosufficienza sugli interventi a domicilio -sottolinea Cristiano Gori, docente di Politica sociale all’Università di Trento e coordinatore scientifico del Patto-:Noi guardiamo alla realtà e quindi partiamo da qui. Questo è il primo treno che parte sull’assistenza agli anziani, dobbiamo prenderlo e fare in modo che dia i suoi frutti al più presto. Anziani e famiglie non possono aspettare”.

Leggi: Redattore Sociale, 28/09/2021


martedì 28 settembre 2021
Ecco le azioni per realizzare il Piano nazionale domiciliarità integrata

Tre i provvedimenti principali previsti secondo le associazioni promotrici: la creazione di una cabina di regia ministeriale e di accordi tra comuni e Asl, più ore per l’Assistenza domiciliare integrata (Adi) e più risorse per il Servizio assistenza domiciliare (Sad)
Sono tre le azioni per realizzare il Piano nazionale di domiciliarità integrata, lanciato oggi da oltre 40 organizzazioni del terzo settore: creare una cabina di regia tra ministeri, cambiare il modello di intervento dell’attuale Assistenza domiciliare integrata (Adi), incrementare i fondi del Servizio assistenza domiciliare (Sad). “Il Piano intende connettere le attività degli attori responsabili della domiciliarità, a livello locale (Comuni e Asl) così come nazionale (i Ministeri competenti per la non autosufficienza, Welfare e Salute). Solo agendo su entrambi i livelli è possibile costruire risposte integrate”, si legge nel documento consultabile sul sito.
Attualmente l’assistenza agli anziani è di competenza sia del ministero del Welfare che di quello della Salute. Il Piano prevede che “costituiscano una Cabina di Regia nazionale unitaria, responsabile delle leve cruciali di governo del Piano: i fondi, il loro utilizzo e la relativa verifica”. Un coordinamento dunque che .parta dall’alto ma che poi coinvolga ogni attore della “filiera”. “Nei territori, il Piano Domiciliarità stabilisce che – nel 2022 – tutti gli Ambiti sociali (Comuni) e i Distretti sanitari (Asl) stipulino un accordo per realizzare insieme i requisiti organizzativi di base per un approccio integrato -si legge nel documento-: l’unità di valutazione multidimensionale, dove esaminare le condizioni dell’anziano e individuare gli interventi più adeguati, il progetto personalizzato integrato, che comprenda il complesso delle prestazioni pubbliche fruite e le raccordi con l’attività dei familiari e delle badanti, (il responsabile del caso, punto di riferimento nel tempo per ogni soggetto coinvolto”

Leggi: Redattore Sociale, 28/09/2021


martedì 28 settembre 2021
Dodici milioni di nonni si prendono cura dei nipoti e li aiutano economicamente

“I nonni in Italia durante dodici mesi di pandemia hanno contribuito con oltre 38,3 miliardi ai bilanci delle famiglie”. È la fotografia del mondo dei nonni che emerge da un’indagine condotta da Senior Italia FederAnziani
“I nonni in Italia durante dodici mesi di pandemia hanno contribuito con oltre 38,3 miliardi ai bilanci delle famiglie. Sono infatti 12 milioni i nonni italiani che oltre a fare da baby sitter ai loro nipoti sostengono economicamente le famiglie dei propri figli, soprattutto per comprare vestiti, giochi, libri, per pagare la scuola o le varie attività dei nipoti, ma anche per pagare il mutuo o l’affitto di casa o semplicemente per fare la spesa. Senza calcolare il valore economico dell’attività di accudimento dei nipoti. Anche per continua