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martedì 30 maggio 2023
Casa, nasce la cooperativa ’Habitat’ La sfida all’emergenza abitativa
Una risposta mutualistica all’emergenza casa crescente in città e all’evoluzione del fabbisogno abitativo, invitando la cittadinanza a prendere parte alla definizione di un nuovo abitare, plasmato sulle esigenze reali delle persone e non sul mercato. È questa la strada del progetto Habitat Bologna, promosso da Confcooperative Habitat e Confcooperative Terre d’Emilia, con il contributo tecnico di Kilowatt e il sostegno di Fondosviluppo. “Habitat Bologna è una cooperativa di abitanti che aggregherà, per i prossimi mesi, la domanda di casa collaborativa a Bologna – precisa Gaspare Caliri di Kilowatt e Habitat Bologna –. Nasce uno sportello che permette di venire alle Serre dei Giardini Margherita, fare un colloquio, raccontare le proprie necessità rispetto alla casa che si sta cercando”.
Leggi: Il Resto del Carlino, 30/05/2023
lunedì 29 maggio 2023
Istituzione psicologo di base. In Affari Sociali la proposta di legge Lupi (Nm) per porre l’assistenza psicologica a carico del Ssn
Si prevede l’obbligo per il medico di base di indirizzare i pazienti che denotano disturbi o problemi psichici a uno psicologo di base incaricato di effettuare la diagnosi e di provvedere all’assistenza, posta a carico del Ssn, fatto salvo il pagamento di un ticket. Le Regioni saranno incaricate di istituire degli elenchi di psicologi di base a cui potranno essere iscritti professionisti con i seguenti requisiti: scrizione all’ordine degli psicologi da almeno tre anni; assenza di rapporti di lavoro dipendente con le strutture del Ssn. IL TESTO
I disturbi psicologici, che sono diretta conseguenza, ad esempio, di sofferenze personali, di patologie pregresse o di eventi ed episodi traumatici, coinvolgono fasce di popolazione sempre più ampie, con particolare attenzione ai giovani. Gli effetti della pandemia di Covid, inoltre, hanno pesantemente mutato e aggravato il quadro generale. La condizione di notevole stress generata dalla pandemia e dalle sue conseguenze ha, infatti, indebolito psicologicamente numerosi soggetti aggravando problemi preesistenti ed evidenziando o estremizzando le loro fragilità mentale.
Leggi: Quotidiano Sanità, 29/05/2023
domenica 28 maggio 2023
Case, le compravendite crollano: colpa dei prezzi troppo alti (non solo a Milano). Le quotazioni
Case, nel 2023 crolla il giro d’affari: 18 miliardi di euro in menoQuasi 18 miliardi di euro. È la stima del calo del giro d’affari direttamente connesso alla compravendita di case che si potrebbe registrare nel 2023. Alla cifra va aggiunto tutto l’enorme indotto che ruota attorno ai passaggi di proprietà: compensi ad agenzie e notai, traslochi, acquisti di mobili, ristrutturazioni. E, corollario inevitabile, minori entrate fiscali. Alla stima sul calo del fatturato si giunge partendo dalle previsioni di Nomisma, secondo cui quest’anno le transazioni residenziali caleranno del 14,6% rispetto al livello record dello scorso anno, scendendo da 784 mila a 670 mila. A 18 miliardi, come calo del giro d’affari complessivo, si arriva calcolando una decurtazione proporzionale al calo delle vendite sui 123,2 miliardi di giro d’affari nel 2022 indicato nel rapporto sul mercato residenziale Entrate-Abi.
Leggi: Corriere della Sera, 28/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Terzo settore, nasce la Rete nazionale Auser Ets
Conclusi a Roma i lavori della conferenza nazionale dell’organizzazione. Tra le novità, due nuove App che rappresenteranno strumenti di accesso, di semplificazione e di interazione con le volontarie e i volontari, con gli iscritti e con le persone che si rivolgono all’Auser a vario titolo. E un cloud Auser dove poter lavorare in rete con più facilità
E’ nata ufficialmente la Rete Nazionale Auser ETS (ente del terzo settore). E’ questo il momento più significativo della conclusione della due giorni di lavori della Conferenza Nazionale d’Organizzazione che si è tenuta a Roma al Centro Congressi Frentani il 25 e 26 maggio. Alla presenza del notaio è stato letto e firmato l’atto costitutivo di Auser Rete Associativa Nazionale ETS.
“Un passaggio importante e strategico che renderà l’Auser più autorevole sul piano della rappresentanza. Un’Auser più forte, più radicata nel territorio, sempre più capace di dare risposte concrete ai bisogni delle persone”, sottolinea la stessa associazione in una nota.
Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari
Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari(ansa)
I ministri hanno presentato la revisione dei loro progetti. Poi il Piano andrà alla Ue. La Corte dei conti: “Attuazione vischiosa”
Cancellare, rimodulare, spostare. Perché anche se ci sono tre anni di tempo, fino a giugno del 2026, alcuni progetti del Pnrr sono diventati irrealizzabili. Eccola la traccia per la revisione del Piano di ripresa e resilienza che Raffaele Fitto, il regista dell’operazione, si è ritrovato nei documenti inviati dai ministri che gestiscono gli investimenti. Obiettivi troppo ambiziosi, potrebbe essere il titolo delle relazioni che mettono in fila le criticità, ma anche le possibili soluzioni.
Sono diventate troppe 2.100 scuole da mettere in sicurezza. E troppe le mille strutture in cui costruire o ampliare le mense, per estendere il tempo pieno e contrastare l’abbandono scolastico.
Leggi: La Repubblica, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Gli italiani e il caro bollette Si rafforza il Banco dell’energia
La crisi e il caro bollette continuano a farsi sentire e un italiano su quattro ammette il timore di non riuscire a fare fronte alle spese per le utenze di luce e gas. Il dato emerge dalla ricerca «Gli Italiani e la povertà energetica», effettuata da Ipsos per il Banco dell’energia, l’ente senza scopo di lucro, costituito da A2A e dalle sue fondazioni, con l’obiettivo di raccogliere risorse da destinare a soggetti e famiglie in difficoltà economica, con uno specifico focus sulla povertà energetica. Un disagio che la ricerca presentata ieri da Ipsos inquadra, ricordando che l’81% degli intervistati teme di non potere fronteggiare le spese nel prossimo futuro. Si tratta, come rilevato dalla società di ricerca, di una percentuale che resta stabile rispetto all’indagine condotta sei mesi fa da Nando Pagnoncelli per conto del Banco dell’Energia. «La fine dell’inverno e il calo delle tariffe dei beni energetici rischiano di fuorviare rispetto a un problema che resta cruciale.
Leggi: Ius Letter, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Politiche per gli anziani. Fnopi al tavolo di confronto sui decreti attuativi. “Riforma professioni per rispondere a nuovi bisogni salute”
In questo senso la Federazione ha evidenziato l’importanza di prevedere una riforma della formazione universitaria per adeguare l’iter formativo delle professioni sanitarie infermieristiche all’evoluzione scientifica, tecnologica e ai nuovi bisogni sanitari. E poi possibilità di attribuire agli infermieri la possibilità di prescrivere alcune categorie di farmaci e ausili/presìdi, come strumento per l’applicazione delle competenze specialistiche.
Legge 33/2023, delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane: Parlamento e Governo hanno dato il via a tavoli di ascolto e di confronto sui provvedimenti attuativi e sulle tematiche connesse e i primi ad essere ascoltati sono stati i rappresentai dei professionisti sociosanitari. A Palazzo Chigi il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ha convocato e ascoltato i rappresentanti degli assistenti sociali, medici geriatri.
Per la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi ) è intervenuto il consigliere nazionale Nicola Draoli, presidente dell’ordine di Grosseto.
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Legge delega su anziani. Anelli (Fnomceo): “Medici e assistenti sociali insieme per una miglior assistenza sul territorio”
“Pensiamo che l’assistenza domiciliare possa essere uno degli snodi fondamentali di questo provvedimento, soprattutto nell’integrazione con la medicina generale, con l’assistenza primaria, le sue forme associative e, contestualmente, attraverso l’interazione con le cooperative sociali, che svolgono un ruolo oggi essenziale per garantire l’assistenza ai nostri anziani”.
Un “progetto di combinato con le cooperative sociali e con le forme associative della medicina generale, in particolare le aggregazioni funzionali territoriali (AFT), che veda i medici e gli assistenti sociali collaborare per l’assistenza domiciliare agli anziani”. È questa la proposta che la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha presentato oggi, per voce del Segretario Roberto Monaco, al Tavolo di ascolto della Presidenza del Consiglio dedicato alla Legge delega sugli anziani.
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Da troppi anni la politica sulla casa è assente in questo paese: la protesta degli universitari viene accolta anche dal mondo ecclesiastico
Dichiarazione dei segretari generali SUNIA-SICET-UNIAT
È arrivato il momento di ascoltare la voce dei giovani che rivendicano il diritto allo studio e il diritto all’abitare a costi sostenibili.
Anche autorevoli voci ecclesiastiche riaffrontano il nodo dell’emergenza abitativa.
In particolare condividiamo e apprezziamo il messaggio di solidarietà del Cardinale Zuppi che nella sua introduzione ai lavori della 77^ assemblea generale dei vescovi ha scandito in modo forte e chiaro che “non c’è vita degna e non c’è famiglia senza casa”.
Da tanti anni SUNIA, SICET e UNIAT denunciano questa forte sofferenza abitativa che colpisce le persone più fragili, sia giovani che meno giovani, e tuttavia le istituzioni non intervengono a sufficienza, sottovalutando il rischio di compromettere la coesione sociale nel nostro paese.
Mentre nei principali paesi europei sono state rafforzate le infrastrutture sociali dando ampio spazio alla locazione a canone sostenibile, in Italia dobbiamo ancora rimpiangere il piano Ina-casa risalente all’immediato dopoguerra.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Riforma del catasto, nuova raccomandazione della UE: ma la riforma Draghi e stata cancellata
Alla fine, la Ue è tornata a sollecitare l’Italia: il Catasto deve essere aggiornato «agli attuali valori di mercato». Già l’anno scorso la Commissione aveva prodotto una raccomandazione in cui si invitava il nostro Paese a «ridurre la pressione fiscale sul lavoro attraverso una riforma dei valori catastali». L’Italia, come sappiamo, è uno dei Paesi con la pressione fiscale più alta sul reddito da lavoro, mentre è tra quelli che tassano meno gli immobili. Il governo Draghi aveva avviato una riforma la cui legge delega era «coerente» con la raccomandazione della Commissione europea. Ma le cose andarono come sappiamo. A febbraio 2022 il governo Draghi era andato sotto 4 volte alla Camera, a causa del tetto sul contante, ma anche per la barricata della Lega che chiedeva lo stralcio delle norme sulla mappatura del Catasto. Poi, di nuovo, nel marzo successivo, la riforma voluta da Draghi era passata solo per un voto, bocciando l’emendamento soppressivo presentato dai partiti di destra e di centro-destra in commissione Finanze alla Camera.
Leggi: Antonme.dev
mercoledì 24 maggio 2023
Nelle Rsa mancano infermieri e medici
La popolazione italiana invecchia e le persone non autosufficienti sono oltre tre milioni e mezzo. Ma l’offerta di servizi pubblici e privati diminuisce e come se non bastasse scarseggia anche il personale nelle Rsa. Tutto questo mette a rischio la qualità dell’assistenza. A farne le spese sono in primo luogo le migliaia di persone ricoverate in queste strutture e le loro famiglie
Nelle Rsa manca il 21,7 per cento degli infermieri, il 13 per cento dei medici e il 10,8 per cento degli operatori sociosanitari. Nel 2022, il 61,7 per cento degli infermieri ha lasciato le Rsa per nuovi contratti di lavoro nelle strutture ospedaliere o nei servizi territoriali. Una fotografia impietosa quella scattata dal quinto rapporto stilato dall’osservatorio del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’università Bocconi, in collaborazione con Essity Italia, che descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel settore dell’assistenza agli anziani, attraverso il monitoraggio di dodici regioni.
Leggi: Liberetà, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Caro affitti, lo Stato non sa neanche quante siano le case popolari vuote. In Lombardia il dato è in costante aumento: oltre 15mila
Misure che incentivino o spingano i privati a mettere sul mercato i loro alloggi sfitti. E una regolamentazione degli affitti brevi in modo da limitarne la diffusione. Le ipotesi emerse a livello politico per far fronte al caro affitti che porta gli studenti a protestare in tenda sono rivolte ai privati. Ma dai privati, e nello specifico da chi rappresenta i proprietari di case, la risposta è secca: “Il vero scandalo dello sfitto è quello che riguarda le case popolari, quelle che sono a carico dei contribuenti. Si renda disponibile quel patrimonio immobiliare, prima di ogni cosa”, ha twittato nei giorni scorsi il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. Facile a dirsi, ma chissà quanti soldi pubblici ci vorrebbero. Il problema però è ben più a monte dei finanziamenti, visto che a livello centrale il governo nemmeno sa quanti siano e dove siano gli alloggi pubblici sfitti sparsi per il Paese. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attualmente guidato da Matteo Salvini, non ha alcuna mappatura del fenomeno
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Il conto del Superbonus sale a 86 miliardi: è costato più del doppio (il 110%)
Presentato il consuntivo del Ministero dell’Economia relativo all’impatto sul debito fino al 2035: rispetto alle stime segna un +110%. La spinta sul Pil è stata modesta: è di poco meno di 2 punti in tre anni
Superbonus 110%, di nome e di fatto. Nel senso che i generosi sconti per le ristrutturazioni edilizie alla fine costeranno allo Stato il 110% più del previsto, oltre il doppio: 86 miliardi di euro contro 41. Il conto definitivo dei sussidi, che copre l’intero periodo di validità dal 2020 al 2035, lo ha fatto ieri in audizione alla Camera Giovanni Spalletta, direttore generale del ministero dell’Economia. Sommando le due principali misure che negli ultimi mesi hanno moltiplicato i cantieri: il Superbonus 110% per la riqualificazione energetica dei palazzi, per cui le cui spese sono lievitate da
35 a 67,1 miliardi, e il Bonus per ristrutturare le facciate, per cui sono più che triplicate da 5,9 a 19 miliardi. Una maxi spesa tra le più generose nella storia d’Italia – vale quattro leggi di Bilancio, metà Pnrr, dieci anni di Reddito di cittadinanza – che ha senza dubbio dato una spinta alla ripresa dell’economia piegata dal Covid: lo stesso Spalletta ha stimato 20 miliardi di Pil in più e 10 miliardi di maggiori entrate nel primo anno, e 42 miliardi di Pil e 19 di entrate aggiuntive nel secondo.
Leggi: La Repubblica, 24/05/2023
REGIONI:
lunedì 29 maggio 2023
Psicologo di base, gratuito e per tutti in arrivo in Lombardia
Il nuovo servizio è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale
Gratuito e a disposizione di tutti i cittadini: in Lombardia è in arrivo lo psicologo di base, una nuova figura che opererà a tempo pieno nelle case di comunità, le strutture di sanità territoriale finanziate con i fondi del Pnrr. Il nuovo servizio, che formalmente prende il nome di “psicologia delle cure primarie”, è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale, che per il triennio 2023-2025 prevede risorse per 12 milioni di euro. Testimonial d’eccezione della proposta Aurora Ramazzotti, da anni impegnata sui social contro il body shaming e sul tema della salute mentale tra i ragazzi.
Leggi: Il Sole 24 ore, 29/05/2023
lunedì 29 maggio 2023
Donne senza dimora. Cresce il numero e l’età media delle ospiti della Casa della Carità di Milano
La maggior parte ha superato i 30 e la più grande ha 76 anni. Una su tre è italiana. Caputo: “Arrivano donne separate, divorziate o che sono fuggite da situazioni di maltrattamento”
Casa della Caritàcasa della carità donne
Alla Casa della Carità di Via Brambilla a Milano ci sono sempre più donne e, attualmente, il cosiddetto “Piano Sara” intitolato, alla figura biblica della moglie di Abramo, accoglie 25 ospiti di sesso femminile, un terzo delle quali italiane. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero della newsletter della struttura voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduta fino a qualche settimana fa da don Virginio Colmegna, la responsabile dei Progetti sociali, Vanessa Caputo, racconta: “Storicamente alla Casa della Carità abbiamo sempre accolto più uomini che donne. Vuoi perché l’immigrazione cominciava prevalentemente dagli uomini che poi venivano raggiunti dalle mogli, o vuoi perché le persone senza dimora sono in prevalenza maschi”. Oggi però la situazione è cambiata e il numero degli uomini e delle donne accolte è molto simile.
Leggi: Redattore Sociale, 29/05/2023
sabato 27 maggio 2023
Ater, nel 2022 assegnati 258 alloggi ma ci sono oltre 2mila domande
Il dossier elaborato dalla Regione Veneto sul proprio patrimonio Ater – l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale – e sullo stato di mantenimento, manutenzione e copertura della domanda di alloggi, si conclude con un quadro del tutto negativo anche per la provincia di Verona. «Il patrimonio immobiliare di proprietà o gestito da Ater non è per qualità e numero di alloggi sufficiente a far fronte alla domanda abitativa delle persone in maggiore difficoltà economica. Devono essere acquisiti nuovi alloggi e sistemati molti di quelli esistenti», è la conclusione dello studio realizzato dalla seconda e quarta commissione del consiglio regionale.
Leggi: Corriere di Verona, 27/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Roma, ex manicomio diventa polo del benessere: stanziati 60 milioni
Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà, con la ristrutturazione dei padiglioni e la creazione di spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. La chiusura dei lavori è prevista entro il 2025
Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà. Una possibilità di rinascita. Sessanta milioni di euro per la ristrutturazione dei padiglioni con chiusura lavori entro il 2025. Obiettivo ambizioso per la realizzazione di ‘un polo del benessere’ con spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. Una storia fatta di memoria e memorie quella del manicomio più grande d’Europa, chiuso nel 1978 con la legge Basaglia e lasciato in stato di abbandono per anni. Il progetto di ristrutturazione con fondi PNRR è ‘finalizzato all’inclusione per la creazione di uno stato di benessere fisico, psichico e mentale’ all’interno del quartiere di Roma nord. Un centro diurno di sostegno a disabili con annesso ambulatorio, progetti di alloggi per persone sottoposte a sfratto e donne vittime di violenza, un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole, e ancora uno spazio dedicato alla cucina e al coworking, mentre su altre aree un restauro conservativo. I padiglioni 16 e 31 resteranno gli uffici municipali e verranno mantenuti i servizi socio-sanitari dell’Asl Roma 1 già presenti e attivi.
Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Milano. Nei quartieri popolari nasce il primo ambulatorio infermieristico gratuito per i più fragili
L’Associazione Onlus, Ali di Leonardo di Milano e il Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugureranno domani l’ambulatorio di via Molise 47 a Milano. I cittadini, in particolare i più fragili, anziani o in disagio economico, potranno usufruire di prestazioni come misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG.
L’associazione Ali di Leonardo ha deciso di portare aiuto a persone fragili e disagiate che vivono nei quartieri popolari di Milano. E così domani, insieme al al Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugurerà la prima giornata di attibità del nuovo ambulatorio infermieristico gratuito, in via Molise 47 a Milano, dalle 9.30 alle 11.30. Lo spazio è stato concesso grazie alla sensibilità di Grazia Casagrande, presidente dello storico Comitato, che da anni si occupa di aiutare gli abitanti delle case popolari. Le prestazioni ambulatoriali di cui potranno usufruire i richiedenti sono: misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.
Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.
Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Autonomia differenziata. Fedriga (Regioni): “Determinare i Lep in favore di tutte le Regioni”
“È imprescindibile che il conseguimento dell’autonomia differenziata da parte di alcune Regioni non pregiudichi l’ammontare delle risorse da destinare alle altre. La finalità dell’autonomia differenziata è di migliorare le condizioni di cittadini e imprese nelle Regioni interessate, senza peggiorare quelle delle altre Regioni”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni in audizione in Commissione Affari Costituzionali al Senato.
“La Repubblica si fonda su basi di autonomia, pluralismo unità e indivisibilità: tutti valori iscritti nella nostra Carta costituzionale. Così la differenziazione su base regionale e locale è chiaramente un valore inscritto nel codice genetico del principio autonomistico e nel concetto di autonomia territoriale, da intendersi come uno spazio di autodeterminazione dei territori”.
Così Massimiliano Fedriga, nel corso dell’Audizione per l’esame dei progetti di legge recante sull’autonomia differenziata (S 615 e 273) in Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Non autosufficienza. Federsanità Anci Fvg e Veneto attivano tavolo permanente e rete delle Rsa
La proposta è di attivare, con la rete delle federazioni regionali, un tavolo di lavoro permanente sulla Non Autosufficienza per rafforzare lo scambio di informazioni ed esperienze / buone pratiche, tramite l’adesione e la partecipazione attiva delle Rsa alla vita associativa delle federazioni regionali, rafforzando concretamente, sui territori, l’integrazione sociosanitaria e valorizzando, come meritano, i risultati raggiunti e le opportunità di cui sono portatrici.
– Un cantiere aperto sulla non autosufficienza, sulle cure intermedie e sulle strutture residenziali e semiresidenziali che ospitano persone anziane nei territori. Con questo obiettivo si è svolto un tavolo di lavoro, congiunto tra Federsanità Anci Fvg e Veneto, con il coinvolgimento di quaranta tra amministratori locali, presidenti e direttori di Aziende Pubbliche Servizi alla Persona e Case di Riposo comunali del Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di approfondire le tematiche connesse al “Disegno di legge sulla non Autosufficienza”, recentemente approvato dal Governo.
Dopo i saluti del Presidente di Federsanità Anci Fvg , Giuseppe Napoli e del referente nazionale delle Rsa, Aldo Pahor, Presidente Asp Itis Trieste, sono intervenuti, il presidente di Federsanità Anci Veneto, Domenico Scibetta, Coordinatore dell’”Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria” di Federsanità/Agenas e Michelangelo Caiolfa, esperto di Federsanità Anci Toscana, moderati da Giovanni Di Prima, Dg Asp Umberto I di Pordenone e coordinatore Gl Rsa FVG.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
“Realizzare le Case della Comunità e ridurre impatto del privato”. Dall’Alleanza per la riforma delle cure primarie alcune proposte per la salvaguardia e la riforma del Ssn
Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità. Reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del Ssn attuato negli ultimi anni investendo sul personale, sulle tecnologie e sulla riorganizzazione dei principali comparti. Ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità. Queste alcune delle
“Il Covid l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio sanitario nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio. Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del Ssn e dei Ssr”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
In Puglia arriva lo psicologo di base: sarà gratuito per tutti. E nelle Rsa ok alle telecamere di sicurezza
I due provvedimenti approvati all’unanimità dal consiglio regionale. Lo psicologo lavorerà in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Per il 2023 stanziati 450mila euro a partire dall’anno prossimo previsti 1,5 milioni
Psicologo di base gratuito e telecamere nelle Rsa per impedire che possano verificarsi nuovi casi di maltrattamenti contro gli ospiti. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i due importanti provvedimenti di carattere sociale e sanitario. Con la nuova legge tutti i pugliesi potranno usufruire di un sopporto psicologico gratuito. Oltre al medico di base, e al pediatra, si potrà richiedere anche lo psicologo di base.
Leggi: La Repubblica, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Grosseto. SUNIA, SICET e UNIAT: consegnate alla prefetta Berardino le firme per l’housing sociale
Sunia, Sicet e Uniat chiedono alla prefetta di sollecitare il Governo a farsi carico dell’housing sociale, consegnandole oltre 700 firme.
Bisogna riprendere il filo delle politiche di welfare degli anni 70, e tornare a investire sul bene fondamentale della prima casa dando l’opportunità alle fasce più deboli della popolazione di avere un tetto sulla testa. Perché il diritto all’abitazione è la precondizione affinché chiunque possa costruirsi un futuro.
È ciò che questa mattina le tre organizzazioni degli inquilini Sunia (Cgil), Sicet (Cisl) e Uniat (Uil) – rappresentate dai rispettivi segretari Antonio Terribile, Sergio Camerota e Stefano Cherubini – hanno detto alla prefetta di Grosseto Paola Berardino, consegnandole le oltre 700 firme raccolte fra le famiglie che vivono sulla propria pelle il problema della prima casa, a sostegno della piattaforma messa a punto sui temi dell’housing sociale.
Leggi: Sunia, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Piano casa, svolta a Bari: il Comune verso il via libera di 35 progetti rimasti bloccati
Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio
Le pratiche sono 35 e dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio. Il capo della ripartizione Urbanistica del Comune, Pompeo Colacicco, ha firmato una determina con la quale fissa di fatto “un orientamento” omogeneo per l’esame delle pratiche. E introduce il criterio che porterà a salvare o meno ogni singolo progetto. Per ottenere il via libera, di fatto, le pratiche dovranno salvaguardare « un interesse pubblico alla rigenerazione urbana, al contenimento del consumo del suolo e al recupero sociale e urbano degli insediamenti edilizi».
Leggi: Sunia Informa, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
L’addestramento del caregiver nell’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli Ausl della Romagna
Nel 2022, l’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli ha avviato un progetto di formazione mirato a sostenere gli operatori sanitari e socio-sanitari nell’addestramento dei caregiver. L’obiettivo principale è testare un approccio formativo efficace, partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.
di Azzurra Bernabei (Coordinatore Infermieristico), Michela Navi (Infermiere Case Manager), Sonia Brioccia (Coordinatore Fisioterapista Medicina Riabilitativa), Marzia Vivarelli (Infermiere Case Manager), Laura Tedaldi (Resp. Organizzativo Case della Salute, Cure Primarie e Medicina di Comunità), Silvia Mazzini (Dirigente Professioni Sanitarie), Davide Botturi (Staff Direzione Distretto Forlì), Giuseppe Benati (Direttore Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità), Maria Renata Rossi (Direttore UOC Medicina Riabilitativa)
Nel Piano Nazionale Cronicità del 2016, le linee di intervento prevedono la promozione di percorsi di formazione strutturata per i caregiver che sostengono la gestione quotidiana delle persone anziane con limitazioni funzionali. Il Piano evidenzia come una delle principali criticità nell’implementazione di tali percorsi sia rappresentata dalla cultura dei professionisti sanitari, orientata ad un atteggiamento più prescrittivo che partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.
Leggi: I Luoghi della Cura, 24/05/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
Tre “mosse” per salvare e riformare il Ssn e il Welfare territoriale – di Alleanza per la riforma delle Cure primarie in Italia
Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità; reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del SSN recuperando nel triennio il sottofinanziamento del SSN rispetto alla media UE; ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità, salvaguardando la centralità della governance pubblica
Il Covid-19 l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio.
Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del SSN e dei SSR.
Leggi: Quotidiano Sanità
Da Agenas e Corte dei conti due report che segnalano il disarmo della sanità – di Ettore Jorio
Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.
Tra il Report dell’Agenas sulla condizione di esigibilità dei LEA ospedalieri e il Rapporto 2023 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica, più esattamente su “Una sanità alla ricerca di nuovi equilibri” e, quindi, anche su “Gli investimenti in sanità: tra fondi ordinari e PNRR”, si è accumulata sulla griglia delle analisi, necessarie a capire il dato di partenza dei rimedi possibili, tantissima carne al fuoco.
Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.
Leggi: Quotidiano Sanità
Salute per tutti – di Serena Moriondo
Ci sono due recenti iniziative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) particolarmente significative. Entrambe possono aiutarci a comprendere la più stretta relazione tra il vero significato di benessere e quello di economia, oltre alla necessità di un’azione urgente di difesa e rilancio dei servizi sanitari pubblici a livello globale. Perchè come denuncia l’OMS l’economia ha finora misurato il prezzo di tutto e il valore di niente. Questo deve cambiare.
La prima delle due iniziative riguarda l’edizione 2023 del “World Health Statistics”, il Rapporto annuale che tratta le Statistiche sulla salute mondiale pubblicato il 19 maggio dall’OMS, con nuovi dati sull’impatto della pandemia di COVID-19 e sugli ultimi progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile relativi alla salute (SDG).
La seconda iniziativa riguarda il “Manifesto – The WHO Council on the Economics of Health for All”, pubblicato dal Consiglio dell’Economia dell’OMS, istituito alla fine del 2020 dal dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus (Direttore generale dell’OMS) e presieduto dalla Professoressa Mariana Mazzucato
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Il welfare solitario – Sergio Pasquinelli
La natalità ha attraversato una trasfigurazione rara nel nostro Paese: da tema tipicamente privato, frutto di scelte strette nelle mura domestiche, è diventato argomento pubblico ed è entrato nell’agenda di governo.
Ma le soluzioni ricercate a un problema di così vasta portata e dalle conseguenze potenzialmente devastanti sono ancora parziali, di settore, e rimangono ancora più sul piano del dichiarato che sul piano dell’effettivo. Così fa piacere sentire, dal governo, che occorre aumentare i tassi di occupazione femminile, notoriamente correlati ai livelli di fecondità, ma non aiuta l’intransigenza sui flussi migratori, considerati come qualcosa da avversare a prescindere. E che invece aiuterebbero molto la nostra demografia, oltre che il nostro mercato del lavoro.
Avere un figlio continua a essere una scelta maledettamente solitaria, rimanendo così un salto nel buio che molte giovani coppie si sentono sempre meno di compiere. Come ha ben sintetizzato l’Alleanza per l’Infanzia in un recente comunicato, “autonomia dalla famiglia di origine e realizzazione di una propria sono strettamente dipendenti dalle politiche abitative e dalle opportunità di lavoro, adeguatamente remunerato e ragionevolmente sicuro, per i giovani”. Se il tema è investire su più fronti in modo coordinato, integrato, siamo ancora molto indietro.
Leggi: Welforum
Servizi di comunità e prossimità per il progetto di vita
Una proposta di “cassetta degli attrezzi” nell’ambito del percorso di unificazione delle Aziende Sanitarie di Parma – Pietro Pellegrini
Rendere la casa della persona il primo luogo di cura e di vita vuol dire dare realizzazione al diritto delle persone all’autodeterminazione e alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, come previsto dal DM 77/2022 e dal Chronic Care Model.
Questo obiettivo può essere raggiunto con azioni specifiche e procedure, valutative e operative, integrate come indicato dalle Linee di indirizzo sul Budget di Salute (BdS) cui si rimanda1.
La partecipazione, il protagonismo, e la capacitazione della persona2, considerata portatrice di bisogni e risorse nell’ambito di un programma di cura e di un progetto di vita autodeterminati all’interno di relazioni significative, implica una valutazione partecipata e multidimensionale alla quale possa seguire un insieme di azioni e di offerte che siano sostenute da specifici budget (sanitario, sociale, della persona, famiglia) integrati e dalle necessarie attività di supporto (amministrativo, legale e patrimoniale).
Leggi: Welforum
Progettazione partecipata: un’opportunità da non perdere – di Serena Moriondo
Il “Piano dei servizi” è uno dei tre atti che costituiscono il “Piano di governo del territorio”, che è lo strumento di pianificazione urbanistica che ha l’obiettivo di definire l’assetto di tutto il territorio comunale. Una delle caratteristiche distintive del PGT è rappresentata dalla progettazione partecipata: in sostanza, nel momento in cui un’Amministrazione comunale si appresta a redigere il Piano di governo del territorio è tenuta a informare di ciò la cittadinanza, in modo tale che cittadini e associazioni possano avanzare delle proposte in merito.
Oltre al Piano dei servizi, il Piano di governo del territorio include anche il “Documento di piano” e il “Piano delle regole”. Il primo fornisce un quadro complessivo relativo alla programmazione urbanistica, pianificando lo sviluppo della popolazione che risiede nel territorio comunale e analizzando il territorio stesso non solo sotto il profilo urbanistico, ma anche in un’ottica geologica, sociale, paesaggistica, ambientale, culturale, economica e viabilistica.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
SEGNALAZIONI:
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti: a che punto siamo? Una guida per orientarsi
Il 21.03.2023 il Parlamento ha approvato la Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti Legislativi che dovranno essere approvati entro gennaio 2024. Per favorire la conoscenza della Legge Delega e il dibattito in merito, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha deciso di preparare una guida.
La Legge 33 del 23 marzo 2023 delega il Governo ad adottare – entro il gennaio 2024 – i Decreti Legislativi riguardanti la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, sulla base dei principi e dei criteri direttivi indicati. Si tratta, dunque, della Legge Delega che delinea l’impianto complessivo della riforma, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti. Nella storia del nostro Paese, questa è la prima riforma del settore ed è attesa dalla fine degli anni ‘90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e in politica. Il connubio tra invecchiamento della popolazione e ritardi delle politiche di welfare fa della riforma un’occasione che l’Italia non può sprecare.
Leggi: I Luoghi della Cura
La Rete Auser per l’invecchiamento attivo e la valorizzazione degli anziani
Il 25 e 26 maggio 2023, si terrà a Roma presso il Centro Congressi Frentani in via dei Frentani 4, la Conferenza nazionale di Organizzazione dell’Auser dal titolo “La nostra Rete”. Al centro dei lavori le sfide dettate dal compimento del Codice del Terzo Settore e le nuove responsabilità legate all’essere Rete Nazionale. Sarà l’avvio di una nuova architettura organizzativa. L’associazione giunge all’appuntamento di Roma dopo un ampio percorso di coinvolgimento dal basso, ascolto, condivisione, nei territori dando voce agli associati e ai volontari.
Leggi: Auser
NEWS:
lunedì 22 maggio 2023
Come diventerà l’Italia: anziani, donne senza lavoro, effetti e rischi della crisi demografica
Il bello di una newsletter è che si può tenere la cucina aperta: un po’ come in certi ristoranti dove i cuochi rimescolano le padelle davanti ai clienti. Ecco dunque gli ingredienti. Ho ascoltato un podcast di Lant Pritchett, un economista americano con un’idea forte: invece di accelerare verso l’automazione di qualunque funzione attraverso tecnologie che riducono la domanda di lavoro – sostiene Pritchett – dovremmo accettare più immigrati per le mansioni che gli adulti nei Paesi ricchi ormai non vogliono svolgere. Le sue parole mi sono ronzate in testa fino al giorno in cui ho chiesto all’Istat le stime sul numero di anziani in Italia nei prossimi anni.
Previsioni sulla demografia
Perché molte previsioni sono come piume al vento, si sa. Ma non quelle sulla demografia che, al contrario, restano per lo più incise nella pietra. Le popolazioni sono come ghiacciai che si spostano in modo lento, ma sicuro e misurabile nei movimenti a venire. Bastano dunque poche elaborazioni dai dati Istat per prevedere il numero di persone di più di 80 anni in Italia oggi e in futuro.
Leggi: Corriere della Sera, 22/05/2023
lunedì 22 maggio 2023
Colf e badanti, un nuovo modello di immigrazione è possibile?
A Roma il congresso nazionale di Api-Colf, l’associazione professionale degli assistenti familiari. Tre le richieste: quote di ingresso riservate, formazione già in patria e regolarizzazione di chi è già in Italia. Zuppi: “L’Italia avrà sempre più bisogno di collaboratori familiari”
Volontariato, anziani, assistenza, badanti
Quote di ingresso riservate a colf e badanti; specifica formazione professionale conseguita già in Patria, prima dell’ingresso in Italia; regolarizzazione delle persone già presenti in Italia, a seguito di una verifica delle effettive competenze conseguite ed inserimento lavorativo. Sono stati questi i punti al centro del XXII Congresso di Api-Colf, ’l’associazione professionale degli assistenti familiari, che si è svolto ieri a Roma, alla presenza di oltre 100 delegati giunti da tutta Italia.
L’obiettivo è quello di pensare un nuovo modello di immigrazione per il settore della collaborazione familiare, volto all’accoglienza e all’inserimento nella categoria delle collaboratrici e dei collaboratori familiari provenienti da altri Paesi, partendo da una necessaria revisione del sistema di ingresso che superi l’inadeguatezza dell’attuale legislazione.
Leggi: Redattore Sociale, 22/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
L’intervento: Mettere l’abitare al centro delle strategie locali
Abbiamo dovuto aspettare maggio 2023 perché la questione dell’alloggio irrompesse nel dibattito pubblico italiano. Merito dei giovani universitari e della stampa che ha saputo recepire la protesta con solidi approfondimenti.
Servirà il clamore su un disagio costruito, documentato, denunciato nei decenni a far compiere qualche passo nella ricostruzione di una politica dell’abitare nazionale e fiorentina? A fornire risposte attraverso una chiara strategia? Riusciremo a superare l’approccio quantitativo per trasformarlo in una reale politica di qualità dell’abitare? Il fulcro della politica della città?
Per fronteggiare il disagio abitativo, emergenziale ma anche strutturale, c’è bisogno di un cambio di rotta ai livelli di governo sovralocali, specialmente centrale.
Leggi: La Repubblica, 19/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
Approvato in USA un vaccino specifico per gli anziani
Dopo una sperimentazione effettuata con il coinvolgimento di circa 25.000 persone anziane, la Food and Drugs Administration ha autorizzato l’utilizzo del primo vaccino per prevenire la malattia del tratto respiratorio inferiore negli anziani, associato al virus respiratorio sinciziale RSV.
Gli anziani, in particolare quelli con condizioni di salute di base, come malattie cardiache o polmonari o sistemi immunitari indeboliti, sono ad alto rischio di malattie gravi causate da RSV. L’odierna approvazione del primo vaccino RSV è un importante risultato di salute pubblica per prevenire una malattia che può essere pericolosa per la vita.
Leggi: Fondazione Leonardo, 19/05/2023
mercoledì 17 maggio 2023
Eurostat: Italia sempre più vecchia e con meno figli
Sempre meno figli, sempre più tardi. Un’età media che cresce e una popolazione che diminuisce. L’Europa invecchia e vive un declino demografico di cui l’Italia è capofila. Nella fotografia scattata da Eurostat sulla popolazione dell’Ue, lo Stivale rappresenta meglio di altri, e in alcuni casi meglio di tutti gli altri, un problema che è certamente europeo ma ancor più italiano.
L’istituto di statistica europeo traccia una traiettoria di aumento dell’età media. A livello Ue se nel 2002 questa era di poco meno 39 anni, nel 2012 risultava quasi 42 anni e alla fine del 2022 si attesa a 44 anni e mezzo. In questo l’Italia. La curva tricolore recita invece 40 anni e 9 mesi nel 2002, 44 anni nel 2012, 48 anni nel 2022. Il risultato è che quello italiano è il popolo più grande in termini di età di tutta l’Unione europea, davanti a Portogallo (46 anni e 8 mesi), Grecia (46 anni e 2 mesi) e Germania (45 anni e 11 mesi). Il motivo di questa curva è legata famiglie sempre meno numerose. A livello Ue l’Italia viene menzionata per i bassi tassi di fecondità.
Leggi: Auser, 17/05/2023
martedì 16 maggio 2023
“Salviamo la sanità pubblica”: medici e cittadini contro la deriva del Ssn. Un manifesto alla politica e poi manifestazioni il 15 giugno nelle piazze, “ma non escludiamo lo sciopero”
Dalle liste di attesa per accedere alle prestazioni, al personale medico e infermieristico allo stremo, fino ai contratti non rinnovati e alle risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. Una sola voce di medici e pazienti oggi a Roma lancia l’appello alla politica e non esclude misure più d’impatto in caso non siano ascoltate con urgenza
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva dalle Organizzazioni sindacali, che rappresentano oltre 120.000 dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del SSN, ma anche dalle associazioni di cittadini e pazienti, che chiedono a tutte le forze politiche un chiaro impegno in difesa del sistema sanitario pubblico e universale, attraverso un manifesto presentato oggi a Roma, nella sala Capranichetta.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023
martedì 16 maggio 2023
Autonomia differenziata. Rischio di ulteriori diseguaglianze tra Regioni: “Quelle più povere potrebbero non riuscire a acquisire funzioni aggiuntive”. Il dossier del Servizio bilancio del Senato
Come si riuscirà a garantire la compatibilità di un eventuale aumento di gettito fiscale delle regioni differenziate rispetto alla legislazione vigente, per effetto del trasferimento delle funzioni, con la necessità di conservare i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) concernenti i diritti civili e sociali presso le altre regioni? Questo uno dei quesiti sollevati dal Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità. IL DOSSIER
Il disegno di legge sull’autonomia differenziata potrebbe acuire ulteriormente le diseguaglianze tra le diverse Regioni. A mettere nero su bianco questo pericolo è stato in un dossier il Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità.
Nel caso, ad esempio, del trasferimento alle regioni di un consistente numero di funzioni oggi svolte dallo Stato (e delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie), “ci sarebbe una forte crescita del bilancio regionale ed un ridimensionamento di quello statale, col rischio di non riuscire a conservare i livelli essenziali delle prestazioni presso le regioni non differenziate. Le regioni più povere, oppure quelle con bassi livelli di tributi erariali maturati nel proprio territorio, potrebbero avere maggiori difficoltà a finanziare, e dunque ad acquisire, le funzioni aggiuntive”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023
REGIONI:
giovedì 25 maggio 2023
Case popolari e occupate abusivamente: sfuma il sogno di un tetto per migliaia di siciliani
Un patrimonio in gran parte occupato abusivamente e spesso fatiscente. Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Sicilia, i cosiddetti Erp, da tempo ormai non sono più una reale risposta all’emergenza abitativa. Lo dicono i numeri: su circa 60 mila case almeno il 30 per cento risulta occupato abusivamente da famiglie che vivono una condizione di disagio abitativo e una piccola quota da chi non ha proprio le carte per aspirare a una casa popolare.
Guardando nello specifico alle grandi città, sia nel capoluogo siciliano che a Catania si contano circa 5 mila alloggi occupati senza titolo. E poi soltanto a Palermo ci sono 900 nuclei familiari che abitano in ex scuole e in ex istituti di beneficenza, a Catania la stessa cosa ma con numeri inferiori con un centinaio di famiglie che vivono in alloggi di fortuna.
Leggi: La Repubblica, 25/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
In Toscana nasce un servizio per inclusione delle persone fragili
In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale
In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli. Si chiama ‘Siil’ (Servizio integrato inclusione lavoro) e sarà rivolto alle persone già in carico ai servizi sociali e ora supportati, ecco la novità, da un’equipe multidisciplinare “per definire un percorso personalizzato” tesa all’integrazione lavorativa e professionale: un lavoro vero e proprio, oppure un tirocinio, una borsa di studio o una soluzione, comunque, pienamente compatibile con quanto verificato dall’equipe stessa. Il servizio, quindi, “non duplicherà quanto svolto in maniera analoga da realtà pubbliche già funzionanti in alcuni aree della Toscana, ma si integrerà con l’esistente”, si spiega dalla Regione. In pratica il Siil sarà strutturato come servizio di secondo livello, non ad accesso diretto, ma con segnalazione dei casi da valutare da parte di altri servizi e enti del terzo settore (dipendenze, salute mentale, cooperative sociali, associazioni di volontariato).
Leggi: Redattore Sociale, 19/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
Reggio Calabria. Caro affitti e politiche della casa, il sindaco Versace incontra i sindacati degli inquilini e dei piccoli proprietari: “Diverse le questioni aperte”
Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha incontrato nei giorni scorsi il Segretario regionale del Sunia Cgil Calabria Francesco Alì, portavoce della triplice sindacale, insieme a Sicet-Cisl e Uniat-Uil, che si sta occupando a livello regionale della promozione di una piattaforma sulle politiche abitative.
L’incontro è servito a fare il punto delle diverse questioni aperte anche in vista della manifestazione nazionale prevista per questo fine settimana a Napoli, quando la triplice sindacale porterà alla ribalta mediatica le questioni aperte in tema di lavoro e sviluppo. Tra queste, per la prima volta dopo lungo tempo, anche il tema delle politiche abitative, salito agli onori delle cronache nazionali con le proteste degli studenti universitari che chiedono al Governo una risposta concreta contro la problematica del caro affitti.
Leggi: Sunia, 19/05/2023
giovedì 18 maggio 2023
Sfratti e caro affitti, a Genova sette sportelli per aiutare inquilini e proprietari
Sette nuovi sportelli, gratuiti, a Genova, disseminati sul territorio. Per far fronte a un’emergenza che si allarga come un’emorragia. Sono in piazza Don Gallo (il martedì dalle 13.30 alle 15.30), alla Soms Universale di via Carzino a Sampierdarena (martedì 16-18.30), e poi all’Arci Pianacci, all’Anpi di Molassana, al laboratorio Il Leccio in Val Bisagno, alla Fratellanza artigiana genovese del Lagaccio, alla Soms La Castagna di Quarto: una rete capillare messa in campo dal sindacato Sunia-Cgil con Genova Solidale per aiutare inquilini e proprietari a far fronte a necessità crescenti e a districarsi nella burocrazia che per molti è un ostacolo insormontabile. – –
Leggi: La Repubblica, 18/05/2023
mercoledì 17 maggio 2023
Casa, l’ora dei nuovi poveri tra sfratti e pignoramenti: l’odissea di 5 mila famiglie
Più di cinquemila nuove persone, l’anno scorso, sono finite nel tunnel con la paura di non avere più un tetto sulla testa, oltre a quelle che già c’erano dentro. Famiglie che non riuscivano a pagare l’affitto o le rate del mutuo, anziani che non potevano permettersi un nuovo canone troppo alto, commercianti che hanno dovuto abbassare la serranda perché le spese erano proibitive.
Procedure di sfratto o di pignoramento avviate in Tribunale. Persone povere o che si sono scoperte tali dopo il periodo spartiacque del Covid, che ha fatto crollare certezze anche fra chi, per vent’anni, non ha mai eseguito un bonifico in ritardo. Storie che arrivano lungo i corridoi del Palazzo di giustizia e che nella città dei grattacieli e degli affitti alle stelle pongono domande alle quali anche chi indossa una toga fa fatica a rispondere. Una, tra le tante: la situazione è destinata a peggiorare?
Leggi: La Repubblica, 17/05/2023
IN AGENDA:
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano
Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.
Leggi: Pensionati Milano
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
L’intelligenza artificiale e la medicina – Il contributo di Marco Trabucchi
In questi mesi è esplosa l’attenzione in tutto il mondo attorno alle problematiche poste dall’intelligenza artificiale. Molti entusiasmi, molte incertezze, molti richiami alla prudenza. Si ha l’impressione di grandi potenzialità derivanti dalle nuove tecnologie, ma anche di rischi che potrebbero superare i vantaggi; si aggiunga la particolare condizione nella quale stiamo vivendo, caratterizzata dalle paure per il possibile ritorno di un’epidemia come il covid-19 e dalla guerra in Ucraina, che pongono enormi interrogativi sul futuro della nostra convivenza e sul supporto che le tecnologie nei vari campi possono dare alla vita delle persone.
In quest’atmosfera di generale incertezza si inserisce quella specifica sul ruolo dell’intelligenza artificiale in medicina. Sarà davvero una rivoluzione della quale potremo beneficiare su tutti piani, da quello preventivo, a quello delle malattie acute e di quelle croniche? Non si rischia forse di affidare all’intelligenza artificiale compiti e ruoli che dovrebbero invece essere di operatori umani, in nome di un’efficenza che nasconde il disperato bisogno che oggi hanno i sistemi sanitari a tutti i livelli e in tutti i paesi di risparmiare? A queste domande è difficile dare risposte fondate, soprattutto perché lo scenario delle tecnologie da una parte, e quello psicosociale dall’altra, è in movimento continuo. Come costruire ipotesi quando dai laboratori di tutto il mondo escono senza sosta nuove indicazioni, le quali, tra l’altro, rischiano di diffondere nuove incertezze e nuove paure nella popolazione? E anche nuovi entusiasmi, che però non sono convincenti per larga parte dei cittadini?
Leggi: Fondazione Leonardo
Longevità: il limite della vita umana non è stato ancora raggiunto
Secondo studi recenti la vita umana è destinata a salire significativamente nei prossimi anni e a superare l’attuale e finora imbattuto record di 122 anni di età.
Una ricerca, condotta in collaborazione tra il team di David McCarthy dell’università della Georgia e quello di Po-Lin Wang dell’Università della Florida del Sud, pur non essendo in grado di fissare un’età massima di vita, proietta la tendenza della mortalità negli anni a venire.
Utilizzando i dati contenuti nello Human Mortality Database (la maggiore fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati), la ricerca, che ha interessato 19 Paesi industrializzati Italia compresa, alza di molto la possibilità di vita.
Nello Human Mortality Database si evidenziano due precisi momenti storici in cui è aumentata l’età media delle persone. Il primo si registra intorno alla metà dell’800: grazie ai miglioramenti della sanità pubblica e alla tecnologia medica si è verificato il primo balzo che ha innalzato di circa 5 anni l’età media delle persone. Il secondo, con un incremento ancora più importante, si registra per i nati tra il 1910 e il 1950: in questo caso si quantifica in circa 10 anni in più l’aspettativa di vita; questo fa immaginare che chi è nato negli anni successivi avrà la possibilità di vivere ancora più a lungo.
Gli studiosi confermano che i dati positivi di allungamento della vita si potranno verificare solo se le scelte dei governanti continueranno a sostenere la salute e il benessere delle persone ben sapendo che questo comporterà impostare nuove politiche sociali ed economiche nonché un nuovo modello sociale che tenga conto di questa fascia di età.
Leggi: Fondazione Leonardo
Mercato delle abitazioni: nuovo rapporto Omi sul 2022
Disponibile l’aggiornamento annuale del Rapporto immobiliare residenziale. Compravendite in ascesa, soprattutto nel Mezzogiorno. Locazioni in calo ma non quelle di breve periodo
immagine generica illustrativa
È consultabile e scaricabile da oggi, nella sezione relativa alle pubblicazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, l’ultimo Rapporto immobiliare annuale sul mercato degli immobili residenziali.
Come di consueto, il documento fornisce un ampio apparato statistico sull’andamento delle compravendite e delle locazioni di abitazioni nel corso del 2022.
Il totale del numero di abitazioni compravendute in Italia, calcolate per quota e con l’esclusione dei comuni tavolari è risultato pari a 784.486 con un incremento del 4,7% sul 2021. Continua quindi il trend positivo registrato a partire dal 2014, interrotto solo dal forte calo del 2020 (-7,7%) inevitabilmente legato alla crisi pandemica. Il tasso annuo di variazione è in linea con quello medio registrato negli anni precedenti la pandemia, confermando un ritrovato quadro positivo del mercato delle abitazioni.
Leggi: Fisco Oggi
L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta
La valutazione multidimensionale effettuata al domicilio delle persone anziane fragili è uno strumento di lavoro importante che consente un’osservazione dei bisogni realizzata contestualmente da più sguardi professionali. A partire dal recente Quaderno del gruppo anziani dell’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, l’articolo presenta le potenzialità di questo strumento, primo passo metodologico volto ad integrare “sociale” e “sanitario” nei percorsi di presa in carico e nella progettazione di interventi a favore degli anziani e dei loro caregiver.
di Valentina Borghetti (assistente sociale, Fondazione Sant’Erasmo di Legnano, MI), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca ), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I Luoghi della cura online), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo Cooperativa Sociale ONLUS, Carugate, MI)
L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta
Nei servizi, negli interventi e nei progetti che si realizzano al domicilio delle persone cui sono rivolti, la visita domiciliare – strumento tipico e antico del servizio sociale – rappresenta un “attrezzo professionale” fondamentale per conseguire l’obiettivo di una conoscenza situata: poiché tutto il processo di aiuto si svolge nella casa dell’utente, e non fra le mura del servizio, è essenziale che i primi passi del percorso di aiuto vengano mossi proprio nel contesto di vita della persona.
Leggi: I Luoghi della Cura
Anziani stranieri: una ricerca dello SPI Cgil sul cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia
Copertina Report SPI FdV immigrati anzianiLo Spi-Cgil ha recentemente reso pubblica la ricerca, curata dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, “Anziani stranieri: cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia”.
I processi migratori e il cambiamento demografico sono affrontati spesso distintamente dalle politiche pubbliche. L’invecchiamento della popolazione non ha solamente conseguenze sulla sicurezza sociale e sull’assistenza, ma si associa a un calo della popolazione in età da lavoro. L’immigrazione ha mitigato questo processo, ma la stabilizzazione degli immigrati (ricongiungimento delle famiglie, seconde generazioni, ecc.) si rifletterà sull’invecchiamento relativo degli stessi stranieri, con conseguenze rilevanti sulle politiche riguardanti la salute e sicurezza, l’assistenza, la previdenza e le politiche attive del lavoro.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
La nuova campagna 5 per mille Auser
“Diamo valore a ciò che non ha prezzo” è la nuova campagna Auser 5 per mille 2023 con i volti sorridenti dei volontari Francesca, Giovanna e Francesco.
Quante attività di sostegno e protezione a favore degli anziani Auser realizza in un anno? Pensiamo a tutte le risposte che il Filo d’argento ha dato alle richieste di persone in difficoltà, a tutti i km percorsi dai volontari per accompagnare una persona impossibilitata a muoversi dalla propria abitazione, o per consegnare la spesa, i farmaci…Queste sono le cose che possiamo misurare in numeri, che comunichiamo in maniera trasparente per rendere conto delle attività e dei servizi che Auser realizza a favore delle persone fragili, a cominciare dagli anziani.
Leggi: Auser
NEWS:
martedì 16 maggio 2023
Forza nonni, non mettetevi in panchina!
Col progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo il Csi intende promuovere l’attività fisica tra gli over 60, attraverso open day, corsi, campus e, ora, anche uno spot su YouTube
Spesso, quando si parla di sport, l’associazione immediata è con le persone giovani. Eppure, uno stile di vita attivo ha numerosi effetti positivi anche per chi ha un’età più avanzata, rafforzando le ossa, migliorando la circolazione e aumentando la forza muscolare, solo per fare qualche esempio. È proprio per stimolare il movimento nella fascia d’età over 60 che è nato il progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo del Centro sportivo italiano – Csi (assieme ad altri sette enti di promozione sportiva, Acsi, Aics, Asi, Csen, Mspm, Uisp e Us Acli), finanziato da Sport e Salute Spa e dal dipartimento dello Sport che durerà fino alla fine del 2023. Da poco, nel contesto di questa iniziativa, è stato pubblicato su YouTube uno spot, che incoraggia gli ultrasessantenni con lo slogan «Forza nonno! Non metterti in panchina da solo!».
Leggi: Vita, 16/05/2023
martedì 16 maggio 2023
Borghi, provare (ad abitarci) per credere… E funziona
A Rocca San Casciano la popolazione cresce grazie al progetto “Cambia vita”: l’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita in paese
Con l’Italia finita nell’imbuto della denatalità, un piccolo paese della Romagna apre una strada per invertire la tendenza. Facendo riscoprire la serenità della vita in un piccolo borgo e diventando così una sorta di “case history”.
Rocca San Casciano è un paesino di poco meno di 2.000 anime sulla collina forlivese che fino al 2020, e per tutti i 15 anni precedenti, ha sempre e solo osservato il segno negativo nei registri dell’anagrafe. Scendendo così sotto la soglia dei 1.800 abitanti. A cambiare le cose nel Comune della valle del Montone ci ha pensato il progetto “Cambia vita” attuando una vera e propria rivoluzione grazie all’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita a Rocca San Casciano.
Leggi: Redattore Sociale, 16/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione
Le barriere architettoniche, quelle senso-percettive, ogni tipo di barriera, non sono solo semplici “ostacoli” alla vita quotidiana, ma violano i diritti delle persone con disabilità: ne è convinta la Federazione lombarda LEDHA, che di fronte a città e paesi ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone, lancia la campagna “Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione”, per sensibilizzare e informare, ma anche per invitare tutte le persone ad agire
«Il gradino che impedisce di entrare in un negozio, la mancanza di un ascensore che permette di raggiungere il laboratorio di una scuola, l’assenza di un avvisatore acustico che rende pericoloso attraversare la strada, il cartello scritto in modo così complesso che non aiuta a orientarsi, l’assenza di segnalazioni video per capire a quale fermata dell’autobus scendere: le forme possono essere diverse, ma il risultato non cambia. Le nostre città e i nostri paesi sono ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone.
Leggi: Superando, 15/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Colf e badanti sono esclusi (anche dal taglio al cuneo)
Eliminato dal Dl Lavoro anche l’aumento della deducibilità dei contributi
Colf, badanti e babysitter non sono inclusi fra i lavoratori che possono essere assunti con il nuovo bonus «Neet». Li esclude esplicitamente il decreto Lavoro (DI 48/2023), che all’articolo 27 recita: «L’incentivo non si applica ai rapporti di lavoro domestico».
Gli stessi lavoratori sono esclusi dal nuovo taglio del cuneo fiscale che scatta il i° luglio 2023: in questo caso li metteva fuori gioco la norma di due anni fa che ha cominciato a ridurre la quota dei contributi a carico dei lavoratori, e che è stata poi prorogata e potenziata due volte, per arrivare al taglio attuale di 607 punti percentuali in base al reddito del lavoratore (si tratta della legge 234/2021, articolo 1, comma 121, che applica la riduzione contributiva «per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico»).
Leggi: Il Sole 24 Ore, 15/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Pnrr. I conti non tornano…
Il confronto intrecciato dei flussi di dati provenienienti da diverse fonti istituzionali sull’attuazione di Case e Ospedli di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali evidenziano che abbiamo un problema.
PNRR e i principi del SSN e sviluppo della sanità territoriale
Come già scritto in precedenti articoli su questa testata, in permanenza della pandemia da SARS-COV-2 il perseguimento dei tre principi fondamentali del nostro SSN (universalità, uguaglianza ed equità) richiede un cambio di prospettiva, passando da sistemi sanitari progettati intorno alle malattie e alle istituzioni verso sistemi sanitari vicini alla “persona” e alla “comunità”.
Nel PNRR si assume l’obiettivo di potenziare i servizi assistenziali territoriali per consentire l’effettiva applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza riducendo le disuguaglianze, e contestualmente costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso ed omogeneo sul territorio nazionale.
Leggi: Quotidiano Sanità. 15/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Infermiere di famiglia e comunità: cosa fa? Chi attiva il servizio? Va a domicilio? Si paga?
Nuova figura professionale di riferimento sul territorio, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, introdotta per legge durante la pandemia. Dove gli IFeC già operano da tempo vanno meno persone al Pronto soccorso e sono diminuiti i ricoveri. Ne occorrono 20mila entro il 2026 ma si stima che ad oggi siano circa tremila
Impiegati a domicilio ma anche a scuola e in Rsa
Lo studio di Agenas rileva una grande variabilità di modelli – anche all’interno della stessa Regione – per organizzazione dei servizi e del lavoro, sedi di lavoro, bacino di popolazione di riferimento – che però non sempre è indice di anarchia. Spiega Martini: «Il fatto che gli IFeC siano impiegati in modi e contesti diversi, dal domicilio alla scuola e persino in Rsa, può voler dire adattamento sia ai bisogni di utenti che richiedono organizzazione e interventi diversi sia alle caratteristiche del territorio, per esempio nel caso di piccoli Paesi di montagna con pochi abitanti».
Leggi: Corriere della Sera, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Caro affitti, il business degli studentati con i fondi del Pnrr. Gli universitari: “Servono regole per i privati”
L’investimento con soldi pubblici rischia di rivelarsi un’occasione persa per rispondere all’emergenza abitativa dei ragazzi in tenda e un affare per le residenze di lusso. L’allarme di attivisti e studiosi: “Così il piano contribuirà a creare posti letto a prezzi di mercato o solo con piccoli sconti”
L’occasione è ghiotta. In Italia ci sono 47mila posti letto negli studentati a fronte di più di 700mila fuorisede, che sono quasi un terzo degli universitari totali. Se in Europa il 18% degli studenti vive in residenze, in Italia questa percentuale scende al 5% (dati Eurostat). Ma l’interesse nel business degli alloggi per fuorisede è in crescita e ora occupa una fetta importante degli investimenti nel comparto residenziale.
Ora sul piatto c’è la promessa di altri 52.500 posti letto entro tre anni, il 125% in più rispetto a oggi. E il rischio è non solo che l’obiettivo slitti ma anche che l’investimento con fondi pubblici del Pnrr sia un grosso affare per i privati che ospitano nelle loro residenze studenti e turisti a prezzi superiori ai canoni medi di locazione.
Leggi: La Repubblica, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Le case, il lavoro e il fisco ingiusto
La manifestazione dei sindacati porta all’attenzione pubblica alcune tra le più evidenti problematiche del lavoro. Una è rappresentata dal basso salario. È fondamentale, infatti, che con il lavoro si sia in grado di soddisfare necessità e bisogni innanzitutto materiali. Come farlo? Aumentando i salari ma allo stesso tempo guardando al costo di questo soddisfacimento. A questo proposito, la questione della casa è emblematica. In Italia ci sono più proprietari di casa che lavoratori. L’Istat ci dice che le famiglie proprietarie dell’alloggio in cui vivono negli ultimi anni si sono assestate intorno al 75-76%. La diffusione della proprietà riguarda tutte le classi sociali ed è associata a buone condizioni abitative. Cosa significa?
Significa che vivono in proprietà dirigenti e cassiere, insegnanti e infermiere, funzionarie e operai. Significa anche che vivendo in proprietà si accede a buoni standard abitativi: si cura maggiormente l’alloggio e si investe nella manutenzione.
Leggi: La Stampa, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Le caregiver schiacciate tra lavoro di cura e burocrazia
Assegno di inclusione, incentivi per le assunzioni e fondi per il lavoro e le attività socio –
educative: sono diverse le misure a favore delle persone disabili contenute nel Decreto Lavoro che a breve approderà alle Camere. Ma quello che scompare dall’orizzonte di intervento è la figura che sta accanto alla persona con disabilità. I caregiver familiari creano un ponte tra i professionisti e la rete di supporto familiare. Sono quelle che l’Istituto Superiore di Sanità definisce come «persone che assistono e si prendono cura, in maniera continuativa e gratuita, di un loro familiare non autosufficiente o con patologie croniche invalidanti». Quasi tre milioni di persone, in larga parte donne e soprattutto mamme. Talvolta con una necessità di presenza che limita fortemente il loro accesso al lavoro. Gli ultimi dati Istat risalgono al 2018 e sono solo stime, in quanto si tratta di una figura non inquadrata giuridicamente.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
La protesta degli studenti
Il sostegno della Fillea alla mobilitazione degli studenti universitari, che denunciano la carenza di alloggi e, in assenza di politiche pubbliche, la crescita degli affittii e della speculazione privata.
“Siamo al fianco degli studenti, protagonisti in questi giorni di una grande mobilitazione – che si sta allargando a tutto il Paese – per denunciare la mancanza di alloggi ed il crescere, in assenza di serie politiche pubbliche per il diritto allo studio e alla residenzialità universitaria, della speculazione privata – e relativo caro-affitti – nel mercato degli alloggi per studenti fuori sede.”
E’ quanto si legge in una nota della Segreteria nazionale della Fillea nazionale che prosegue “questa emergenza alloggiativa è frutto della mancanza di politiche per città sostenibili ed inclusive e della mancanza di volontà e capacità di garantire il diritto ad una casa efficiente e sostenibile per tutti, compresi gli studenti fuori sede.”
Leggi: Fillea Cgil, 11/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
7 anziani su 10 restano in ospedale perché fuori nessuno se ne occupa
Il 75,5% dei pazienti anziani rimane impropriamente in ospedale perché non ha nessun familiare o badante in grado di assisterli in casa, mentre per il 49% non c’è possibilità di entrare in una Rsa. Il 64,3% protrae il ricovero oltre il necessario perché non ci sono strutture sanitarie intermedie nel territorio mentre il 22,4% ha difficoltà ad attivare l’Adi, l’assistenza domiciliare integrata. E il tutto ha un costo per il Ssn di circa un miliardo e mezzo l’anno
I nostri ospedali sono così pieni che nei pronto soccorso si affastellano anche per giorni i pazienti in lettiga che non trovano posto in reparto. Perché letti e personale sono stati via via tagliati negli anni. Ma anche per via del fatto che la metà dei ricoveri riguarda pazienti over 70 e in oltre il 50% dei casi restano in reparto circa una settimana in più del necessario, visto che non hanno un familiare che possa assisterli e che nemmeno possiedono una pensione così ricca da potersi pagare i circa duemila euro di retta mensile per una Rsa.
Leggi: Vita, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
In Italia oltre quattro milioni e mezzo di volontari: in calo, ma sempre determinanti
L’Istat pubblica i dati provvisori della rilevazione campionaria effettuata nell’ambito del Censimento permanente delle istituzioni non profit: il numero complessivo è in calo di oltre il 15% rispetto al 2015. Si avvale della loro presenza oltre il 72% degli enti
Il loro numero è in calo, ma è sempre determinante il ruolo degli oltre quattro milioni di volontari che operano all’interno delle istituzioni non profit del nostro paese: si tratta di 4 milioni 661 mila persone che prestano attività gratuita e rappresentano uno dei pilastri portanti del settore, svolgendo attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale del paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Leggi: Redattore Sociale, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Caro affitti: CGIL e SUNIA, sosteniamo mobilitazione studenti
“Sosteniamo la mobilitazione nazionale degli studenti, lanciata dall’Unione degli Universitari, che con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’ chiedono risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti”.
È quanto affermano, in una nota, Cgil nazionale e SUNIA.
“In Italia – si legge nella nota – gli studenti che risiedono in una provincia diversa e comunque a più di 100 Km di distanza dal luogo di studio, i cosiddetti fuori sede, sono più di 750.000. Per rispondere a queste necessità il sistema di diritto allo studio pubblico fornisce circa 39.000 posti letto che riescono a tutelare il 5,2% degli aventi diritto”.
“Un dato allarmante che – sottolineano Cgil e SUNIA – mette in luce la colpevole assenza di misure nazionali legislative, economiche e fiscali, volte a garantire il diritto all’abitazione come parte integrante dell’infrastruttura del diritto allo studio e quindi, in quanto tale, diritto tutelato costituzionalmente. La scarsità di posti letto spinge inevitabilmente gli studenti e le loro famiglie a reperire alloggi nel libero mercato, un mercato ‘distorto’ e caratterizzato da forme speculative, elusione ed evasione fiscale”.
Leggi: Sunia, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Alloggi universitari, dal Pnrr una risposta lenta all’emergenza
Il problema viene ancora da più lontano, come testimonia l’atavica penuria di spazi nei nostri studentati e la conseguente scelta del Pnrr di destinare 960 milioni al rafforzamento dell’housing universitario. L’obiettivo è reperire 60mila nuove disponibilità entro il 30 giugno 2026 (per ora siamo a quota 8.500). Oggi solo il 4% dei nostri studenti ha accesso a una residenza universitaria contro il 10% della Germania, il 12 della Francia e il 24 del Regno Unito
Dove c’era una tenda adesso ce ne sono 12. E dove c’era una studentessa ora ci sono una ventina di giovani. Siamo a Milano, a piazza Leonardo da Vinci: la location che Ilaria Lamara, fuorisede iscritta al quarto anno di Ingegneria ambientale all’antistante PoliMi, ha scelto martedì scorso per la sua protesta contro il caro affitti. Incontrando la solidarietà di altri ragazzi e ragazze. Da lì arriva un’immagine che racconta meglio di tante altre l’emergenza-alloggi che attanaglia molti universitari dall’autunno scorso. Da quando, cioè, il combinato disposto del ritorno in presenza post-Covid e dell’impennata dei canoni di locazione dovuta all’inflazione ha portato molte famiglie a svenarsi per mantenere uno o più figli all’università.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Dalla Fondazione Cariplo “Welfare in ageing” 17 progetti a supporto degli anziani
Sono 17 i progetti selezionati nell’ambito del Bando welfare in ageing, un nuovo Bando di Fondazione Cariplo destinato a far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Il budget a disposizione passa da 5,5 a 8,5 milioni di euro. Fondazione Cariplo ha selezionato progetti per innovare, rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità.
14 progetti si rivolgono agli anziani fragili e famiglie, con particolare attenzione alle situazioni emergenziali, dove maggiore è il senso di smarrimento e l’assenza di risposte tempestive (es Pronto Intervento Sociale). Gli interventi si focalizzano sull’intercettazione delle diverse forme di disagio e sull’orientamento delle famiglie, sulla presa in carico del bisogno in chiave evolutiva (intervenendo anche sul fronte del decadimento cognitivo) e sulla ricomposizione dell’offerta (più spesso accompagnata dall’utilizzo di piattaforme tecnologiche).
Leggi: Auser, 10/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Dinosauri a chi? Spi Lombardia lancia la sua App
“Una sfida per combattere i luoghi comuni su anziani e tecnologia”
Informazione, intrattenimento, servizi, accessibili e fruibili gratuitamente. Lo SPI CGIL Lombardia ha presentato a Milano la sua prima applicazione: la prima che a livello nazionale è interamente dedicata a un’utenza over 60. “Si tratta di una novità assoluta, di una vera e propria sfida” ha commentato Valerio Zanolla, segretario generale dello SPI Lombardia “un luogo d’incontro virtuale per tutti i pensionati”. Per lo SPI CGIL la comunicazione è da anni un tea centrale: basti pensare alle circa 400.000 copie stampate e spedite in tutta la Lombardia di “SPI Insieme”, il bimensile a cura della sigla sindacale inviato a tutti gli iscritti. Uno strumento prezioso, integrato da un’APP, sviluppata in collaborazione con Sintel, capace di fornire un’informazione attenta, verificata e tempestiva a tutti i suoi fruitori. Un’APP che conterrà anche la versione digitale, consultabile in forma di articolo o .pdf, dello storico “giornalino”.
Leggi: Cgil, 05/05/2023
REGIONI:
lunedì 15 maggio 2023
Assistenza domiciliare. Per potenziarla nel Lazio in arrivo 541 mln. Procedure di segnalazione e presa in carico accentrate a livello aziendale
Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato oggi la componente 1.2 della Missione 6 Salute del “Piano Operativo Regionale” che prevede uno stanziamento di oltre 541 milioni di euro per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e il miglioramento dello sviluppo della telemedicina, attuando una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Palermo. CGIL,SUNIA e UDU condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare
Cgil Sunia e Udu condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare deve essere un diritto per tutte e tutti.
E’ quella del caro affitti in tante città universitarie del centro nord una situazione che penalizza ancora una volta le famiglie a reddito medio o medio basso del Meridione che non sono in condizioni di sostenere le scelte universitarie delle loro figlie e dei loro figli.
Il caro affitti è poi insostenibile per garantire il diritto alla casa di molte famiglie come denunciamo da anni come Sunia e Cgil e assieme all’utilizzo per fini turistici degli immobili sta espellendo migliaia di nuclei familiari dai centri urbani e lo stesso sta ora avvenendo per gli studenti sebbene nelle città universitarie siciliane gli affitti siano tra i meno cari rispetto alle altre città del nord.
Ma spesso il costo pagato dai ragazzi e dalle ragazze fuori sede non si limita al canone ma è determinato dalla fatiscenza degli immobili, dalla irregolarità dei contratti e dall’inefficienza e dalla vetustà degli impianti elettrici che determinano costi insostenibili per i servizi.
Leggi: Sunia, 14/05/2023
sabato 13 maggio 2023
Catanzaro. SUNIA, SICET e UNIAT incontrano inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali
A Catanzaro Lido, presso la Camera sindacale della Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria), Raffaele Rotundo (Sicet-Cisl CZ) e Gaetana Pesce (Presidente Uniat-Uil regionale), hanno incontrato inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali.
Si è trattato di un confronto intenso nel quale i sindacalisti hanno trattato i temi della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil del prossimo 20 maggio a Napoli.
A cominciare dalle politiche dell’abitare e dai gravi provvedimenti presi in materia dal Governo che, in un momento di profonda crisi sociale ed economica, invece di promuovere nuove forme di investimento e di supporto per gli inquilini che vivono in affitto, ha scelto di cancellare i fondi per i sussidi alla locazione per chi è in difficoltà, colpendo per questa via sia gli inquilini che i proprietari.
Leggi: Sunia, 13/05/2023
venerdì 12 maggio 2023
Milano. Caro affitti, SUNIA all’incontro con il sindaco Sala a Palazzo Marino. Rilanciare il canone concordato e rifinanziare il fondo sostegno affitti
Il Sunia di Milano, presente all’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Marino, convocato dal Sindaco della città di Milano, Beppe Sala sul caro affitto, dopo la protesta degli studenti, che ha visto la partecipazione degli enti locali, delle università e degli studenti, in merito a quanto discusso dichiara:
‘Bene l’istituzione di un tavolo permanente locale, strumento per discutere e affrontare concretamente il tema del caro affitto. Positiva la richiesta di un tavolo nazionale permanente, che coinvolga tutti gli attori coinvolti, gli enti locali le università, i sindacati degli inquilini.
Il caro affitto, come abbiamo sottolineato, riguarda gli studenti fuori sede, ma è trasversale a tutte le fasce della popolazione, da giovani a anziani, da lavoratori a non. Una grave emergenza, che denunciamo da tempo, in assenza di politiche abitative strutturali e finanziamenti certi e continuativi. E che necessita di risposte concrete e di percorsi sinergici tra tutte le Istituzioni – Governo, Regione, Comuni, Città Metropolitana – per arrivare a soluzioni nel breve/medio termine.
Leggi: Sunia, 12/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
Caro affitti, cosa ci dice la protesta degli studenti
Prima a Roma e Milano, poi in altre città. La protesta dei fuori sede dilaga in tutta Italia e fa emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma la politica fa difficoltà a intercettare: gli affitti nelle medie e grandi città italiane sono diventate impraticabili per loro ma anche per precari, lavoratori, famiglie.
Il sasso nello stagno è lanciato e a giudicare ieri dal numero di inviati e corrispondenti di televisioni e giornali accorsi all’Università La Sapienza di Roma, la protesta ha colto nel segno.
Gli studenti di Sinistra universitaria che hanno montato tre giorni fa otto tende proprio sotto la statua della Minerva, all’interno del primo polo universitario di Roma, hanno fatto emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma a cui la politica tutta fa fatica a dare una risposta: gli affitti nelle medie e grandi città sono diventati impraticabili per gli studenti fuori sede e non solo e il sistema pubblico di diritto allo studio offre un numero troppo esiguo di alloggi anche solo per soddisfare le esigenze minime dei meritevoli o di chi per reddito non ha altre opportunità per continuare gli studi che puntare sulle residenze pubbliche.
Leggi: Liberetà, 11/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
Emilia Romagna. Abitare le città, una emergenza annunciata e denunciata da tempo, ora è il tempo di agire
Da anni il SUNIA, unitamente alle altre associazioni, denuncia la mancanza di una politica che persegua il diritto di avere alloggi in affitto a canoni compatibili con i redditi delle famiglie, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Oggi poi, si aggiunge il problema degli affitti brevi destinati ai turisti che sottraggono alloggi alla locazione di lunga e media durata– fenomeno che sta dilagando in modo selvaggio e che il governo pare non intenda regolare – che interessa molti capoluoghi della nostra regione.
È bene ricordare che la maggioranza che governa oggi il Paese non ha menzionato il problema dell’abitare nei programmi elettorali, nella sua prima legge di bilancio ha cancellato anche quei pochi strumenti esistenti di sostegno alle famiglie come il Fondo per il contributo agli affitti e non prevede alcuna misura per il recupero degli alloggi sfitti di edilizia pubblica.
Leggi: Sunia, 11/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Lepore: “Lo Stato ci dia le caserme per farne alloggi low cost”
Il sindaco di Bologna e l’emergenza alloggi nelle città: “Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”
“Le città devono rimettere in circolo gli appartamenti sfitti dei privati e riuscire a limitare gli Airbnb. Ma il Governo e le Regioni devono realizzare subito studentati pubblici, perché finora abbiamo visto nascere soprattutto strutture private, con tariffe di lusso. Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore,ha “nel fodero” un piano per l’abitare che prevede la realizzazione di 10 mila alloggi in 10 anni, con investimenti da 200 milioni, ma l’emergenza è oggi.
Sindaco Lepore, il vostro piano per la casa è ambizioso, ma i tempi sono stretti. Anche a Bologna ci sono tanti studenti che non trovano casa, come si può rispondere?
Leggi: La Repubblica, 10/05/2023
martedì 9 maggio 2023
Pensioni minime, gli aumenti non si vedono ancora
Nemmeno per il mese di maggio sono stati applicati i previsti rialzi dei trattamenti pensionistici più bassi, varati con l’ultima legge di bilancio: il problema più grande è che la norma non circoscriveva la platea di beneficiari che ricevono un importo minimo, attualmente stimabile in due milioni di persone. A luglio però la situazione dovrebbe sbloccarsi
Cinque mesi, specie per chi ha una pensione con l’importo minimo, son lunghi. La legge di bilancio, che aumentava le pensioni minime, è stata approvata a dicembre, ma per il momento gli effetti nelle tasche degli interessati non si vedono: il mese di maggio è infatti il quinto consecutivo in cui gli incrementi non vengono applicati, nonostante la legge decorra da gennaio.
Ma quindi se era già tutto pronto, come mai gli aumenti non si vedono ancora? A quanto pare il problema principale è stata la fretta con cui è stata redatta la norma: non era statacircoscritta la platea di pensionati che invece conta più di due milioni di persone.
Leggi: Liberetà, 09/05/2023
martedì 9 maggio 2023
Case popolari, manifestazione a Genova di inquilini e sindacati: “Situazione drammatica”
Il Sunia: “Gli alloggi cadono a pezzi, non c’è stata proroga per i superbonus a differenza di ville e villette”
Inquilini e sindacati in piazza per le case popolari. Un centinaio di persone hanno partecipato alla mobilitazione per chiedere più investimenti, meno imposte e il blocco degli aumenti dell’affitto dovuto all’inflazione.
La protesta, organizzata da Sunia Cgil, Cisl Sicet e Uniat Uil insieme al Coordinamento Comitati di Quartiere ha portato la protesta fin sotto il palazzo della Regione con i sindacati che saranno ricevuti da Marco Scajola, l’assessore regionale alle Politiche Abitative e all’Edilizia.
Leggi: La Repubblica, 09/09/2023
martedì 9 maggio 2023
Nella Capitale delle case invendute, 14 mila romani aspettano un tetto
Il paradosso di Roma: 162 mila abitazioni vuote a causa della speculazione edilizia e di un mercato folle. Nel frattempo migliaia di famiglie attendono un alloggio popolare da anni. Sono 3 mila i casi “gravi”
Roma Capitale dei paradossi: a fronte di 14mila persone in attesa di una casa popolare, ci sono ben 162.073 abitazioni non occupate. Appartamenti vuoti, non accessibili a chi è in difficoltà economica, lasciate invendute dai proprietari o al massimo affittate saltuariamente tipo case vacanze.
La fotografia emerge dal censimento Istat sulle abitazioni (i dati sono del 2021) in tutta la sua crudeltà se si pensa che chi è in emergenza abitativa spesso dorme per strada o in alloggi di fortuna, da solo o con bambini a carico.
Leggi: La Repubblica, 09/09/2023
IN AGENDA:
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
22 Maggio 2023 ore 15.00 – Incontro pubblico “Anziani e legge delega sulla non autosufficienza”
Longevità, cronicità, non autosufficienza, demenza, solitudine.
Domande che richiedono risposte integrate.
Presso il Salone dei Corassori della CGIL di Modena – Piazza Cittadella 36
Leggi: Auser Modena
Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano
Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.
Leggi: Pensionati Milano
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Legge Delega Anziani: intervista ad Antonio Guaita
L’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta per l’Italia un traguardo importante che pone le premesse per la riforma del sistema. Nei prossimi mesi sarà decisiva l’emanazione, da parte del governo, dei Decreti Delegati che dovranno dare operatività al nuovo impianto organizzativo e stanziare le risorse necessarie per attuare la riforma stessa. Di seguito pubblichiamo l’intervista ad Antonio Guaita, direttore della Fondazione Golgi Cenci, che contiene riflessioni e approfondimenti inerenti la Legge Delega e la sua attuazione.
Il Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti: Lo SNAA
La Legge delega istituisce lo SNAA (Sistema Nazionale Anziani non Autosufficienti) quale modello organizzativo cui viene affidata la programmazione e il coordinamento delle attività per gli anziani non autosufficienti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’innovazione importante per il nostro paese, che proviene invece da una storia in cui la non autosufficienza è stata sempre prevalentemente gestita a livello regionale, con enormi differenze tra le regole e i servizi presenti nei diversi territori.
Quali pensa siano le priorità a cui dare attenzione affinché le regioni possano operare in una logica di omogeneità di “direzione”, tenuto conto delle grandi differenze regionali, valorizzando al contempo le buone prassi già in essere a livello locale?
Leggi: I Luoghi della Cura
Il grande inganno della bella vecchiaia – di Paolo D’angelod
Negli ultimi mesi sono apparsi parecchi libri sulla vecchiaia, perché i vecchi sono sempre di più. I libri sono molto diversi tra loro, perché ci sono molti modi di invecchiare e ancor più di pensare la vecchiaia. Una cosa in comune però questi libri ce l’hanno: danno della vecchiaia un’immagine opposta rispetto a quella dei libri scritti anche solo quaranta, cinquant’anni fa.
Nei libri di Jean Améry o di Simone de Beauvoir, scritti alla fine degli anni Settanta, la vecchiaia era inevitabilmente pensata come declino, decadimento, delusione. Oggi Lidia Ravera parla di Age Pride e protesta contro l’ageism, la discriminazione delle persone in base all’età.
In questo rovesciamento degli stereotipi, tuttavia, non bisogna esagerare, come fa Vittorino Andreoli nella sua Lettera a un vecchio, mettendo la vecchiaia, addirittura, sotto il segno della speranza e del desiderio. Non solo perché così non si ottiene un modello, ma una caricatura, ma anche perché non sarebbe giusto dimenticare che molti anziani vivono in condizioni economiche precarie, e soffrono di solitudine, più di quanto accada in altre età della vita.
Leggi: Domani
Rapporto ENEA: declino del super ecobonus 110%
I dati pubblicati il 30 aprile nel consueto Report Enea relativo ai progetti che hanno utilizzato il Super ecobonus nel mese di aprile 2023 – secondo il Segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi – sono la prova che il rischio che il decreto 11/2023 sui bonus edili potesse non solo incidere negativamente sull’occupazione del settore ma anche generare vantaggi solo per i più ricchi, si è avverato.
I dati ENEA confermano cioè il declino della misura più gettonata degli ultimi due anni. In questo mese sono poco più di 3.500 le asseverazioni presentate per accedere alle detrazioni del 110%. L’investimento totale del mese di aprile 2023 nei lavori di Superbonus cresce di 1,8 miliardi di euro fermando la cifra complessiva spesa in questo anno e mezzo a 74,61 mld di euro. Dall’inizio del monitoraggio da parte di ENEA nell’agosto 2021, i cantieri avviati in base alle asseverazioni presentate sono 407.396, con solo 3.587 in più rispetto allo scorso mese. Numero ben diversi dalla media a cui ci eravamo abituati, compresa tra le 12mila e le 20 mila asseverazione al mese.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
La casa è un diritto primario – di Elena Loewenthal
La casa è un bene primario. Come il cibo per sopravvivere e l’aria per respirare. La casa è ciò che in qualche modo ci definisce come esseri umani, che disegna la nostra vita – stanziale o nomade che sia. Oltre che un bene, la casa è un diritto primario: non avere una casa significa povertà disperata e umiliazione, oltre a tanto altro. Per questo la protesta degli studenti universitari di tutta Italia è sacrosanta, ineludibile, non può e non deve finire in polemica demagogica o proclami sterili come invece sta accadendo: avere una casa dove abitare, senza svenarsi o senza dover rinunciare alla propria formazione perché i prezzi degli affitti nelle città – che siano governate da destra, sinistra o centro – sono insostenibili, è un diritto doveroso. Le tende che gli studenti hanno montato e monteranno a Torino come a Cagliari, Padova, Bologna, Pavia, Firenze, sono il segno di un’emergenza cui la politica deve rispondere, prendendo la faccenda più sul serio che si può, senza cadere in alzate di spalle con tono di sufficienza.
Leggi: La Stampa
Città più aperte contro il caro-affitti – di Ugo Fratesi
Il tema del caro affitti si ripresenta periodicamente, specie a Milano. Il problema è aggravato da interventi pubblici che limitano l’accesso alla città. Ripensare radicalmente la governance urbana e la definizione stessa di città può essere una soluzione.
La questione del caro-affitti riemerge periodicamente
Nella prima settimana di maggio 2023 la questione del caro affitti è tornata in auge nelle cronache grazie alla protesta degli studenti e alle loro tende.
Chiaramente c’è una scarsità di alloggi per gli universitari, per la quale il Piano nazionale di ripresa e resilienza offrirà soltanto un piccolo sollievo. Ma non è che una delle categorie colpite dalla crescita dei valori immobiliari urbani, che rende difficile l’accesso alla casa non soltanto ai nuclei familiari più poveri, ma anche a quelli con redditi medi.
Il problema in Italia è più forte a Milano, città più ricca e più cara del paese, ma è comune a gran parte delle aree urbane più sviluppate in tutto il mondo.
Leggi: La Voce
Stati Generali della Natalità. Istat: “Nei prossimi anni spariranno 11 mln italiani”. Mattarella: “Spetta alle Istituzioni rimuovere ostacoli a genitorialità. Lo dice anche la Costituzione”
L’incontro giunto alla sua terza edizione richiama l’attenzione sul calo demografico che avrà conseguenze su tutti gli aspetti della società italiana. Blangiardo: “Perderemo anche 500 miliardi di Pil”. Roccella: “Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale, di un cambiamento significativo per quanto riguarda la genitorialità. Siamo di fronte a un mondo diverso da quello dei nostri padri e anche dal nostro, ed è su questo che dobbiamo misurarci, perché non vogliamo tornare indietro, ma andare avanti”.
“”La storia demografica italiana è cresciuta fino al 2014, ma oggi un grande Paese che comincia a perdere popolazione. Inoltre oggi abbiamo più morti che nati. Questa è la fotografia di oggi, ma la previsione per i prossimi anni è che i 59 milioni di oggi scendano a 48 milioni e quindi spariscono 11 milioni di persone. Avremo 800mila morti l’anno, a fronte di 300mila nascite. In più per questo perderemo 500 miliardi di Pil”. Sono i numeri da brivido snocciolati da Gian Carlo Blangiardo, past president Istat, in occasione della terza edizione degli Stati generali della natalità sul tema ‘Sos-Tenere#quota500mila”, in corso all’Auditorium della Conciliazione di Roma.
Leggi: Quotidiano Sanità
La prigionia dei vecchi e degli inutili
È online da qualche settimana il trailer di “La prigionia dei vecchi e degli inutili”, coraggioso docufilm realizzato dalla giornalista Barbara Pavarotti, con la regia di Roberta Zanzarelli, e lo speaker Massimo Veschi, che si propone di denunciare gli abusi e le violenze commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno e di promuovere la riforma di questo istituto di tutela. La stessa Pavarotti, assieme all’Associazione Diritti alla Follia, è promotrice di una petizione nel web, che ha le medesime finalità, e che può essere sottoscritta da chiunque ne condivida le finalità
Che in Italia vi sia un problema con gli istituti di tutela emerge con chiarezza dai tanti casi di cronaca che in genere i media si premurano di raccontare solo quando le violenze e gli abusi diventano eclatanti ed ineludibili. Alcuni di questi casi assumono una rilevanza nazionale – come, ad esempio, quello di Carlo Gilardi, anziano professore in pensione da diversi anni trattenuto contro la sua volontà all’interno della Residenza Sanitaria Assistita (RSA) Airoldi e Muzzi di Lecco, come riferito, tra gli altri, anche su queste pagine (a questo e a questo link) -, altri ricevono sporadiche attenzioni nelle cronache locali, i più si consumano in silenzio, senza che l’espropriazione del diritto di disporre di sé subita dalle persone con disabilità di tutte le età, venga colta nella sua valenza sistemica.
Leggi: Superando
“Accordi che curano”: verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale
In occasione della Giornata della giustizia sociale del 20 febbraio 2023 la Fondazione Alberto Sordi, con il contributo della Regione Lazio, ha organizzato il Workshop “Accordi che curano. Verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale” durante il quale operatori, amministratori, direttori di servizi sociosanitari e cittadini hanno potuto riflettere insieme sulle tematiche più importanti e prioritarie per la promozione di un’assistenza domiciliare integrata, proponendo buone prassi già attive nel territorio.- di Gabriella Facchinetti (Gabriella Facchinetti, Fondazione Alberto Sordi)
“Accordi che curano” nasce come evento volto a promuovere il lavoro di rete dei servizi sociali e sanitari per le persone anziane. Perché un Workshop nella Giornata in cui si festeggia la giustizia sociale? Il lavoro di rete di questi servizi garantisce che queste persone siano assistite in modo equo attraverso le varie modalità a disposizione del sistema sanitario e sociale. In modo analogo, il concetto di giustizia sociale è un principio fondamentale che intende garantire accesso a tutti in modo equo alle opportunità che una società può offrire.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Fondo vittime amianto: ad aprile gli aumenti delle prestazioni Inail
Con la circolare n. 14 del 4 aprile 2023, l’INAIL illustra le nuove misure contenute nella legge di bilancio 2023. In particolare si tratta della prestazione aggiuntiva alla rendita diretta in favore dei soggetti affetti da una patologia asbesto-correlata o dei loro superstiti e della una tantum per i malati di mesotelioma non professionale o dei loro eredi.
A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, è previsto un aumento percentuale della prestazione aggiuntiva della rendita, che passa dal 15% al 17%, riconoscendolo anche ai titolari di rendita ai superstiti dei lavoratori deceduti per esposizione all’amianto. Il beneficio è accreditato a partire dal rateo di rendita di aprile 2023, unitamente agli arretrati di gennaio, febbraio e marzo 2023, senza bisogno di presentare alcuna istanza.
Sempre a partire dal 1° gennaio, inoltre, aumenterà da 10mila a 15 mila l’una tantum in favore dei malati di mesotelioma, che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto, oppure per esposizione ambientale.
Leggi: Inca
Indennità per lavoratori autonomi ISCRO
Con il messaggio n. 1636 del 5 maggio, l’INPS comunica che a decorrere dall’8 maggio è nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande ISCRO. Il servizio rimarrà disponibile fino alla data del 31 ottobre 2023, termine ultimo per la presentazione della domanda di ISCRO per l’anno 2023.
Ricordiamo che l’ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) è stata introdotta in via sperimentale per gli anni 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021 ed è rivolta ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (art. 53 c. 1 TUIR).
L’accesso all’ ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021-2023 e pertanto, non potranno accedere all’indennità ISCRO per il 2023 coloro che ne hanno già fruito nei due anni precedenti: 2021 o 2022.
Leggi: Inca
Lavoro: CGIL, CISL, UIL, il 13 maggio in piazza a Milano
Prosegue la mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil per rivendicare una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Dopo la grande manifestazione del 6 maggio scorso a Bologna, appuntamento sabato prossimo, 13 maggio, Milano, presso l’Arco della Pace, dalle ore 10.30.
L’iniziativa coinvolgerà iscritti, attivisti, cittadini delle regioni del Nord: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Dal palco si alterneranno le testimonianze delle delegate e dei delegati e gli interventi dei segretari generali, nell’ordine Luigi Sbarra, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
La mobilitazione continuerà il 20 maggio con le regioni del Mezzogiorno, Napoli sarà la città protagonista.
NEWS:
martedì 9 maggio 2023
Carta Acquisti, il nuovo strumento del governo Meloni acuisce la guerra tra poveri
Le associazioni della campagna “Ci vuole un reddito” annunciano una manifestazione di piazza per il prossimo 27 maggio a Roma: “Il governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no”
“Il Governo introduce l’ennesima misura discriminatoria. Come già fatto con le misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza, l’AdI e il SFL, il Governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no. È l’accusa lanciata dalla Campagna “Ci vuole un reddito” di Terra! Onlus e sul banco degli accusati ci vi è la Carta Acquisti. “Per percepire la Carta Acquisti – si legge nella nota diffusa dalla campagna – che prevede l’erogazione di 382,50 euro una tantum per l’acquisto di beni di prima necessità, bisogna far parte di nuclei familiari numerosi, con Isee fino a 15.000 euro, residenti in Italia. La Carta non andrà invece a chi gode di altre forme di sostegno economico pubblico, inclusi il Reddito di Cittadinanza e la Naspi”.
Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023
lunedì 8 maggio 2023
Abitiamolacittà, Newsletter – Maggio 2023
NOTIZIE:
Si aggrava l’emergenza abitativa nel Paese e in una fase di forte criticità alla crisi non si risponde. Perdurano gli effetti degli eventi degli ultimi anni: perdita di potere d’acquisto dei redditi, allargamento delle disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, aumento della povertà. Le politiche abitative devono tornare una politica esplicita dell’agenda nazionale.
■ L’Assemblea Nazionale sulla Casa organizzata da CGIL e SUNIA.
Le città che sono centrali nelle trasformazioni in atto e rispetto alle profonde transizioni che attraversano la fase attuale: quella ambientale e quella tecnologica. Lo sono perché la popolazione dei centri urbani si stima raggiungerà il 70% nel 2050: la sfida e quella di mantenere le città come luoghi di lavoro e benessere senza arrecare danni al territorio e alle risorse.
Leggi: Cgil, 08/05/2023
lunedì 8 maggio 2023
Pnrr. Regioni in ritardo su Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità. Al 31 dicembre 2022 ne risultano attive meno di una su dieci. I dati Agenas
A fine 2022 , risultano complessivamente attive 8,5% case della comunità POR (finanziate dal Pnrr) e l’11,6% di quelle EXTRA POR (finanziate con altri fondi); 2,3% centrali operative territoriali attive POR e 25% centrali operative territoriali Extra POR; 7,1% ospedali di comunità POR attivi e 27,8% ospedali di comunità Extra POR. Questi alcuni dei dati emersi dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato. IL DOCUMENTO
Il primo monitoraggio semestrale di Agenas sull’attuazione degli standard del DM 77/2022 riguardante il semestre giugno-dicembre 2022, per quanto concerne gli interventi previsti dalla missione 6 component 1 del Pnrr, fa segnare diversi ritardi da parte delle Regioni nell’attivazione delle previste Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità la cui scadenza è per il 2026.
Questo quanto emerso dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Covid-19. L’Oms dichiara la fine della pandemia, ma “resta rischio nuove varianti”
Dopo oltre 3 anni dallo scoppio della pandemia il Comitato tecnico dell’Organizzazione mondiale per la sanità ha raccomandato la fine dello stato di emergenza. L’attesa decisione è stata ufficializzata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la riunione di ieri del comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica. Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone causando la morte di circa 20 milioni. Dall’inizio di quest’anno il numero dei contagi e delle vittime si è andato progressivamente riducendo a livello globale: nell’ultima settimana di aprile, l’Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina
Leggi: Popsci, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, mobilitazioni unitarie per interventi a favore di pensionate e pensionati
“Metteremo in atto un percorso di mobilitazione unitario locale, territoriale e regionale, per rivendicare interventi concreti volti a salvaguardare i 16 milioni di pensionate e pensionati di questo Paese. A tal fine è convocata un’Assemblea nazionale dei quadri e attivisti delle tre organizzazioni per la metà di giugno a Roma”.
Questo l’annuncio di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, le cui Segreterie nazionali si sono riunite il 4 maggio a Roma nella sede Uilp.
“Abbiamo una piattaforma unitaria nella quale abbiamo richieste e proposte ben precise su sanità, fisco, previdenza e non autosufficienza. Vogliamo essere ascoltati. È ora che i diritti delle pensionate e dei pensionati, come quello fondamentale alla salute, e i loro bisogni entrino nell’agenda di Governo e Parlamento.”
Leggi: Spi-Cgil, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
La casa impossibile
I mutui crescono, gli stipendi no giovani esclusi da acquisti e affitti
Due stipendi sopra i 2 mila euro. Famiglie alle spalle che possono dare una mano. «Siamo dei privilegiati, lo so», dice Anna Parolini. Solo che «neanche un privilegio basta » per comprare la casa giusta a Milano. Anna, 39 anni, project manager, e il compagno Agostino, programmatore, ora vivono in un appartamento di 70 metri quadri nel quartiere Città studi. Andava bene, ma vorrebbero fare «il grande salto», allargare famiglia e spazi. «Sotto i 650 mila euro in zona non si trova nulla — racconta — sarebbero oltre mille euro di mutuo, troppo per il costo della vita di Milano. Stiamo considerando di uscire fuori, ma già impiego 45 minuti per arrivare al lavoro. E se devo andare a Gorgonzola, con tutto il rispetto, torno nella mia Brescia ». Anna e Agostino allora restano nel limbo, aggrappati al loro posticino nella metropoli, resistendo alla forza centripeta che li spinge via: «Non più giovani e non del tutto adulti».
Leggi: La Repubblica, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
8,5 mln per 17 progetti a supporto degli anziani
Sono questi i risultati del bando di Fondazione Cariplo Welfare in ageing che mira a potenziare le capacità delle comunità di rispondere ai bisogni della popolazione che invecchia e delle famiglie. A fronte della risposta del territorio, superiore alle aspettative il budget a disposizione è stato innalzato. In particolare tre i progetti specificamente dedicati al tema demenze e Alzheimer
Far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Questo l’obiettivo del bando welfare in ageing di Fondazione Cariplo che ha selezionato 17 progetti. La risposta del territorio – sottolinea una nota – ha superato le aspettative, sia in termini di quantità sia di qualità dei progetti proposti tanto che la fondazione ha deciso di aumentare il budget a disposizione portandolo da 5,5 a 8,5 milioni di euro.
Nella selezione dei progetti Fondazione Cariplo ha puntato a quelli che si caratterizzavano per innovazione, capacità di rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità. Emerge – sottolinea ancora una nota – una grande eterogeneità delle iniziative proposte, sia in termini di tipologia di intervento, sia nella scelta del target di riferimento (che, da bando, poteva focalizzarsi sia sulla presa in carico di situazioni di fragilità, sia sul bisogno conclamato e la non autosufficienza).
Leggi: Vita, 05/05/2023
giovedì 4 maggio 2023
Lea. Dopo 6 anni approvato il Dm Tariffe. Arriva l’ok dalla Stato-Regioni. Per la specialistica ambulatoriale si partirà a gennaio 2024 mentre per la protesica da aprile 2024
Si tratta, lo ricordiamo, di un provvedimento che attende di perfezionarsi addirittura dal 2017, e che contiene un aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ovvero del Nomenclatore delle protesi e degli ausili e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nonché dei rispettivi tariffari fermi al 1999, quello per la protesica, e al 1996 quello per la specialistica. Dopo un tira e molla lungo 6 anni, con molte azioni legali e prese di posizione dell’associazionismo e delle industrie di settore, il nuovo decreto vede finalmente la luce. Impatto da 400 mln di euro e partenza dal prossimo anno.
Ecco tutte le novità: in particolare sui temi della automomia in casa ricordiamo che nel nuovo nomenclatore si trovano tra gli altri:
Leggi: Rete Caad, 04/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, dal governo nessun taglio alle tasse
I pensionati in piazza insieme a Cgil, Cisl e Uil il prossimo 6 maggio. Pedretti: la presidente del Consiglio assicura sui suoi canali social di essere al lavoro per il Paese, a quanto pare non lo è per i pensionati e le pensionate
Lo Spi Cgil si unisce al coro dei sindacati contro il Def e rilancia la propria partecipazione alle manifestazioni unitarie del 6 maggio a Bologna, del 13 maggio a Milano, e del 20 maggio a Napoli.
In una nota fatta circolare ieri, il sindacato dei pensionati della Cgil ha criticato aspramente il Documento di programmazione di economia e finanza varato dal governo Meloni e approvato dal Parlamento la scorsa settimana.
Per il sindacato, dopo aver tagliato la rivalutazione lo scorso dicembre, l’esecutivo si prepara a varare un piano finanziario in cui non vengono tagliate le tasse sulle pensioni.
Leggi: Liberetà, 03/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Amministratori di sostegno contro l’eutanasia sociale
di Rossana Certini Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan, propone che questo istituto, introdotto quasi 20 anni fa, sia inserito nei Livelli essenziali di prestazione sociale – Leps e che il Terzo settore si candidi a offrire i profili necessari, così da assicurare una vera tutela dei soggetti fragili. «Quando una persona continua a vivere ma non è più capace di gestire pienamente se stesso»
A quasi vent’anni dall’istituzione della figura dell’amministrazione di sostegno, la Fondazione Emanuela Zancan onlus pubblica una ricerca che fotografa gli effetti e le criticità della legge nazionale; i modelli territoriali che si sono creati a supporto di questo istituto e il valore aggiunto derivante dalla funzione dell’amministratore di sostegno.
Il principio fondamentale della legge 6 del 9 gennaio 2004, che introduce questo istituto, è quello di tutelare le persone prive di autonomia, in tutto o in parte, nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente che limitino al minimo la loro capacità di agire.
Leggi: Vita, 03/05/2023
martedì 2 maggio 2023
I nuovi Nomenclatori abbiano al centro la vita delle persone
«I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) – scrive Marco Rasconi, riflettendo sulla recente approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe” – e i relativi Nomenclatori delle protesi e degli ausili e della specialistica ambulatoriale devono diventare agili, adattabili, per essere strumenti di apertura e non ulteriori barriere. Per noi persone con disabilità, infatti, la carrozzina e altri ausili sono strumenti di libertà, per questo l’accesso ad essi va costruito su misura dei bisogni della persona e del suo progetto di vita, non potendo dipendere solo da questioni economiche»
Finalmente, dopo anni di attesa, siamo giunti all’approvazione del Decreto Tariffe [se ne legga già ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.]. Siamo certi che le misure introdotte porteranno dei benefìci alla nostra comunità di persone con malattie neuromuscolari, perché finalmente verrà dato il via ai nuovi Nomenclatori delle Protesi e degli Ausili e a quello relativo alla specialistica ambulatoriale.
Questo risultato è frutto del lavoro delle Istituzioni e di tutti i soggetti che hanno portato il loro contributo di riflessione e di azione su questi temi. Tra questi cito il ruolo rilevante del mondo associativo che ha sempre agito da pungolo e da coscienza critica per aiutare la comunità a fare passi in avanti.
Leggi: Superando, 02/05/2023
sabato 29 aprile 2023
Affitti alti e rincari, mutui e sfratti: casa, tutti i numeri dell’emergenza
A causa dell’inflazione i canoni di affitto continuano ad aumentare, il rialzo dei tassi di interesse rende sempre più difficile alle famiglie sostenere le rate del mutuo — soprattutto se a tasso variabile — e molte delle agevolazioni stanziate dal governo a favore dei cittadini per affrontare i rincari stanno giungendo al termine, senza possibilità di rinnovo. Il mercato immobiliare diventa sempre più esclusivo, con il rischio che per molti cittadini si trasformi in una vera e propria emergenza.
Stop alle agevolazioni, famiglie a rischio sfratto
Secondo i dati Istat, sono 889 mila le famiglie che vivono in affitto e percepiscono redditi di assoluta povertà e circa un milione e mezzo quelle che fanno fatica a pagare il mutuo ogni mese. Inoltre, a luglio saranno 600 mila le persone che non riceveranno più il reddito di cittadinanza e con esso l’assegno da 280 euro per l’affito o da 150 euro per il mutuo. Anche i comuni non offriranno più alle famiglie aiuti per sostenere le spese di una casa e questo, come riporta La Stampa, rischia di causare lo sfratto di 450 mila famiglie nel corso dell’anno.
Leggi: Corriere della Sera, 29/04/2023
REGIONI:
martedì 9 maggio 2023
Che fine hanno fatto le 708 nuove case Ater finanziate con 68 milioni dalla Regione Lazio
Da Primavalle al Laurentino, dal Quarticciolo a Corviale passando per Cesano: nel 2019 doveva partire un maxi-intervento, ma tutto è ancora fermo. L’azienda: “Stiamo ripartendo, abbiamo eliminato progetti infattibili”
Oltre 700 nuovi alloggi da realizzare senza consumo di suolo ma rifrazionando l’esistente e recuperando spazi inutilizzati, oppure finendo opere già approvate e mai portate avanti. Un investimento di 68 milioni di euro, messi dalla Regione Lazio, da utilizzare tra Cesano, Torrevecchia, Tiburtino III, Primavalle, Quarticciolo, Ponte di Nona, Corviale, Tor Vergata, Laurentino 38 e Ostia. Il grande piano triennale per l’emergenza abitativa varato da Ater Roma nel 2019 non è mai iniziato e le “prime consegne” previste nel 2021 dall’ex direttore Andrea Napoletano sono state clamorosamente bucate.
Leggi: Roma Today, 09/05/2023
domenica 7 maggio 2023
Affitti Milano | in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti | «700 mila famiglie a rischio»
Affitti Milano, in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti: «700 mila famiglie a rischio» (Di lunedì 8 maggio 2023) Mentre a milano c’è chi dorme in tenda per il caro Affitti, la Regione Lombardia ha 15 mila alloggi popolari che lascia vuoti. Lo dice oggi in un’intervista a Repubblica l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino del Partito Democratico. Che punta il dito anche sul «sostanziale azzeramento» del fondo Affitti «che mette a rischio 15 mila famiglie». E così, mentre gli studenti solidarizzano con chi dorme in tenda, l’intervento di Comune e Mur si fa attendere. Ma l’attenzione si sposta sul Pirellone. Spiega Majorino: «L’emergenza è evidente e covava sotto la cenere da tempo. E oggi sta esplodendo in modo dirompente.
Leggi: Zazoom, 07/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Ambulatorio Fragilità: all’Amedeo di Savoia una nuova struttura per assistere gli anziani
L’obiettivo è prevenire la deriva verso la non autosufficienza: alla base dei problemi anche l’iperconsumo di farmaci e le terapie obsolete
Autosufficienti, parzialmente sufficienti, non autosufficienti. Comunque fragili: un perimetro ampio, che contiene di tutto. Torino città di anziani: 220.883 over 65 su 847.748 residenti, dato 2022. Con i molti e variegati problemi che attengono agli anziani, alle prese con una longevità che sovente non coincide con la qualità della vita, e che in assenza di risposte può diventare una condanna.
Un indizio, l’ultimo in ordine di tempo, è la decisione dell’Asl di Torino di aprire, presso l’ospedale Amedeo di Savoia, nella struttura complessa Geriatria, diretta dal dottor Antonino Maria Cotroneo, il nuovo “Ambulatorio della Fragilità”, unico a Torino.
Leggi: La Stampa, 03/05/2023
IN AGENDA:
Napoli. Disagio abitativo case popolari: rischio esplosione sociale. Assemblea pubblica sulla casa il 12 maggio
Assemblea pubblica sulla casa: idee e progetti per il rilancio delle politiche abitative e dell’edilizia residenziale pubblica.
Si terrà dalle ore 10 presso Nh hotel in Via Medina, 70 a Napoli
Leggi: Sunia
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Prospettive per il futuro del sistema pensionistico – di Roberto Artoni
Sulla base di quanto esposto nei due articoli precedenti l’autore Artoni propone un possibile scenario per il futuro del sistema pensionistico, con tutte le cautele che il tema impone.
Organismi ufficiali, nazionali e sovranazionali, formulano previsioni sull’evoluzione della spesa pensionistica in termini di prodotto per i prossimi decenni. In Italia e nell’Unione europea le previsioni attualmente disponibili arrivano al 2070. Più che di previsioni, si tratta di estrapolazioni di andamenti registrati nel recente passato o di tendenze, per usare il termine della RGS per il suo esercizio articolato per quinquennio. Noi accenneremo sinteticamente alle tendenze dello scenario nazionale base dal 2015, ultima stima precedente la pandemia, al 2035. Anche se le stime disponibili risentono dell’insuperabile incapacità dell’essere umano di prevedere il futuro al di là del breve periodo, non se ne deve sottovalutare l’importanza nella definizione degli orientamenti di politica economica, spesso ispirata dagli annunci di eventi futuri anche se imprevedibili.
Leggi: Welforum
La società dei consumi e quel male oscuro chiamato isolamento che soffoca i più fragili – di Massimo Recalcati
Sappiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine, che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva Winnicott, non è possibile generare legami sociali fecondi.
La società dei consumi spinge alla mortificazione della vita È la prigione-rifugio degli anziani e dei giovani ai margini S appiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine. Sappiamo che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva un grande psicoanalista come Winnicott, non si dà alcuna possibilità di generare legami sociali fecondi. Sappiamo anche che nella solitudine l’Altro resta sempre presente, pur nella forma dell’assenza. È la solitudine che spesso accompagna la sublimazione artistica o quella spirituale che, come tali, sono esperienze altamente creative. Totalmente diversa appare invece la fisionomia dell’isolamento. Qui non c’è alcuna forza né alcuna poesia.
Leggi: La Stampa
Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia – Roberto Artoni
Con questo articolo l’autore prosegue l’analisi sul sistema pensionistico iniziata con l’articolo Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia e in altri paesi europei , esaminando la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, nell’ultima parte che verrà pubblicata nei prossimi giorni, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, l’autore delinea le prospettive per i prossimi anni.
L’ammontare delle pensioni di vecchiaia e anzianità erogate in un certo anno è il risultato di molti fattori, riconducili, da un lato, alla progressiva applicazione di norme varate nel corso del tempo e, dall’altro, all’evoluzione demografica e all‘andamento macroeconomico.
Negli ultimi decenni sono state introdotte in Italia importanti modifiche legislative che hanno rallentato la dinamica della spesa. È stata eliminata l’indicizzazione ai salari delle pensioni in essere, limitandola, con qualche eccezione, alla crescita dei prezzi. È stato progressivamente introdotto il calcolo contributivo delle prestazioni, commisurate sia ai contributi pagati, sia alla speranza di vita del pensionato. È stata innalzata, salvo qualche ripensamento, l’età di pensionamento di vecchiaia e anzianità.
Gli effetti demografici e macroeconomici, insieme agli effetti delle riforme, possono essere interpretati e quantificati utilizzando una scomposizione ampiamente utilizzata nella letteratura. Con questa scomposizione si evidenziano i fattori che incidono sul livello relativo della spesa pensionistica1.
Leggi: Welforum
Assegni di cura per gli anziani: si cambia? – Franco Pesaresi
Gli assegni di cura
L’assegno di cura è un contributo economico erogato agli anziani non autosufficienti o ai loro familiari per finanziarne l’assistenza.
In Europa, gli assegni di cura si sono sviluppati a partire dagli anni novanta del secolo scorso soprattutto per i seguenti motivi:
• la presenza di una domanda sempre crescente di lavoro di cura a cui i servizi non riuscivano, almeno in parte, a far fronte;
• le pressioni esercitate, soprattutto dalle organizzazioni dei disabili, che preferivano un contributo in danaro, che avrebbe consentito maggiore autonomia di scelta;
• la fiducia nel mercato del lavoro in grado di fornire servizi migliori e meno costosi;
• la volontà politica di sviluppare il lavoro di cura domiciliare in alternativa alla più dispendiosa assistenza istituzionale (Pijl, 1999).
Anche in Italia, gli assegni di cura vengono introdotti nella seconda metà degli anni ’90 su iniziativa di regioni ed enti locali e sono finalizzati a sostenere economicamente la cura al domicilio o a disincentivare il ricorso alle strutture residenziali degli anziani non autosufficienti.
Leggi: Welforum
L’incontinenza urinaria, l’anziano e la struttura residenziale
L’incontinenza urinaria interessa persone di qualsiasi età, ma l’incidenza aumenta nelle fasce d’età più alte. Nell’articolo l’autore offre una panoramica sugli strumenti professionali di valutazione dell’incontinenza urinaria e sulle strategie che possono aiutare la persona, anche affetta da demenza, ad affrontare questa condizione che, se non supportata, può generare delle ripercussioni pesanti e negative nella percezione di sé.
di Stefano Mantovani (Direttore Esecuzione Contratto, Coordinatore Servizi Domiciliari, Azienda Speciale Consortile Servizi alla Persona, Magenta -MI)
L’incontinenza
Le persone che quotidianamente assistiamo nei setting di cura residenziali (RSA) e domiciliari sono persone anziane (mediamente con più di 80 anni) che hanno 4 o 5 grosse patologie. Sono spesso persone “fragili” cioè ad alto rischio di istituzionalizzazione, di ospedalizzazione e di morte con una comorbilità grave, con polifarmacoterapia e dipendenze funzionali e socio ambientali critiche.
Il S.S.N. e regionale per i soli ausili ad assorbenza e cateteri spende 444.148.147 milioni di euro annui, di cui: ausili per incontinenza 374.365.607 milioni di euro, cateteri 69.782.540 milioni di euro (Fincopp, WFIP, 2021). Dalle proiezioni ISTAT, anno 2020, emerge come, a fronte di una popolazione complessiva in lieve crescita (+3,1% al 2050), la fascia di popolazione over 65, che ad oggi rappresenta poco più del 20% della numerosità totale, possa superare la soglia del 30% entro il 2040 e spingersi intorno al 33% nel 2050 (ISTAT, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Dove abiteranno gli anziani lo decide il mercato – di Sarah Gainsforth, Ylenia Sina
I grandi gruppi della sanità e immobiliari puntano a creare nuovi posti letto per le persone non autosufficienti. Eppure la pandemia ha insegnato che serve soprattutto un nuovo modello di assistenza leggera, integrata e di prossimità
L’Italia sta invecchiando. Secondo l’Istat nel 2020 quasi una persona su quattro aveva più di 65 anni, e nel 2050 questa fascia di popolazione potrebbe raggiungere il 35 per cento. Aumentano, dunque, anche le persone non autosufficienti: sono circa 3,8 milioni gli anziani con grave riduzione dell’autonomia nelle attività quotidiane.
Il carico assistenziale ed economico lo sostengono soprattutto le famiglie: a fronte di una stima di circa un milione e centomila badanti, tra regolari e irregolari, secondo dati del ministero della salute nel 2019 solo il 4,6 per cento delle persone con più di 75 anni ha ricevuto cure domiciliari e circa 329mila anziani erano ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali (rsa). Ma in Italia i posti letto nelle rsa scarseggiano: nel 2017 erano solo 19,2 ogni mille persone di più di 65 anni, contro una media dei paesi Ocse di 47,2. Meno della metà.
Leggi: Internazionale
lunedì 1 maggio 2023
Landini dal palco di Potenza per il Primo maggio: “Il governo rispetti i lavoratori tutti i giorni. La mobilitazione continua”
“Abbiamo scelto di essere qui oggi a Potenza per rimettere al centro l’unità del Paese. Per farlo bisogna ripartire dal lavoro, dalla centralità della persona, mettere in condizioni le persone di vivere dignitosamente attraverso il lavoro che fanno. Citiamo la Costituzione perché con la lotta al nazifascismo e la conquista della libertà il Primo Maggio è tornato ad essere una festa in tutto il Paese”. Così ha esordito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di Potenza nel giorno della festa dei lavoratori.
NEWS:
domenica 30 aprile 2023
Nonni Smart, Specchio dei tempi raddoppia l’iniziativa: corsi gratuiti online per restare al passo con la tecnologia
Dopo il successo della prima edizione tornano i corsi dedicati agli over 60. Quasi 9.000 iscritti
Vuoi acquistare un farmaco online e fartelo recapitare a casa? Vuoi le chiavi di un cassetto elettronico gratuito con all’interno gli esiti di analisi sanitarie passate, dove sia possibile consultare i referti di qualsiasi esame appena eseguito (del sangue o di altro tipo), dove sia possibile prenotare una visita specialistica ma anche cambiare medico o controllare lo stato delle proprie vaccinazioni oppure ancora contattare l’Asl? Vuoi conoscere le procedure per ottenere, in tempo reale, il tuo Isee sul sito dell’Inps?
La strada c’è. Si chiama NonniSmart 2, la seconda tornata di lezioni online (del tutto gratuite) pensate per rendere più semplice la vita a chi ha più di 60 anni mantenendolo sempre aggiornato su tutto quanto può offrire il web per superare gli ostacoli della quotidianità.
Leggi: La Stampa, 30/04/2023
venerdì 28 aprile 2023
Rapporto civico 5.0 di Legambiente: un patrimonio edilizio importante ma inefficiente
“Rapporto Civico 5.0: Vivere in classe A” è il nuovo Rapporto di Legambiente che dipinge un forte ritardo nella riqualificazione edilizia e nel centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Per questo l’Associazione ambientalista presenta una road-map finalizzata ad accelerare la transizione energetica nel settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva europea Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus. Legambiente, in sostanza, chiede al Governo una riforma in tema di politiche sull’efficienza energetica del settore che sia stabile e duratura nel tempo con un nuovo sistema incentivante, il ripristino della cessione del credito e altri strumenti paralleli, interventi volti al costo della misura.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 28/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Pnrr. Corte dei conti denuncia ritardi su assistenza domiciliare, Centrali operative territoriali e telemedicina. In ballo 4 miliardi
Gli interventi sono quelli compresi nel progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”. Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata rispettata. Il progetto prevede diversi interventi per ottimizzare le cure a domicilio con l’ausilio delle nuove tecnologie. Ora il Ministero ha 30 giorni per individuare misure idonee a recuperare il tempo perduto. LA RELAZIONE.
In ballo ci sono 4 miliardi dei circa 15 destinati alla sanità dal Pnrr. Stiamo parlando del progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” per il quale nel dettaglio sono previsti nel dettaglio oltre 2 miliardi e 700 milioni per interventi nel campo dell’assistenza domiciliare, 280 milioni per le Centrali operative territoriali e un miliardo per la telemedicina.
Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata del tutto rispettata.
A rilevarlo è la Corte dei conti che ha stilato una dettagliata relazione inviata al Ministero della Salute; al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR; alla residenza del Consiglio dei Ministri-Cabina di Regia PNRR; alla Ragioneria Generale dello Stato- IGRUE- Autorità di Audit PNRR e alle Commissioni parlamentari competenti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Obiettivi UE: efficienza edifici e sostenibilità: di Rossella Muroni Pres. Nuove rigenerazioni
L’edilizia con la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD)
è uno dei pilastri del pacchetto europeo Fit for 55. Nell’Ue, infatti, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo finale di energia e di circa il 36% delle emissioni. Rendere case ed uffici più efficienti accelerando le riqualificazioni è anche l’obiettivo della Strategia europea Renovation Wave. Misure che ci consentiranno di ridurre il consumo e le importazioni di gas, le bollette e le emissioni degli edifici. E ci porteranno in dote – ne abbiamo avuto prova con il
superbonus e gli altri bonus edilizi – un aumento dell’occupazione nell’edilizia che non consuma nuovo suolo. Peccato che il governo italiano pensi di tutelare gli interessi dei proprietari remando contro la cosiddetta direttiva ‘case green’ e che proprio mentre l’Ue puntava sull’efficienza abbia stroncato il Superbonus. Uno strumento perfettibile, che si sarebbe potuto rendere più equo ed efficace legandolo in modo più stringente alle case popolari e ai miglioramenti delle
performance conseguite, ma che più di tutti ha aiutato e avrebbe potuto aiutare ancora gli italiani a rendere le case più sostenibili dal punto di vista sia economico sia ambientale.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Cambiare le nostre città
Sindacato Nuovo, Aprile 2023. Crisi climatica e rigenerazione urbana, di Stefano Ciafani e Mimmo Fontana ,rispettivamente Presidente nazionale e segretario nazionale di Legambiente.
Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni.
Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo. Un’occasione di modernizzazione del nostro Paese che lo potrà rendere anche più giusto e accogliente.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative: di di Stefano Chiappelli | Segr. Gen. SUNIA
Le conseguenze socio-economiche della pandemia e della situazione internazionale hanno
contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenerazione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in affitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono dell’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Italia in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia
Legambiente presenta la sua road-map per accelerare la transizione energetica del settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus
L’Italia è in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia. Parliamo di interventi per migliorare un patrimonio edilizio importante, ma troppo vecchio, energivoro, e climalterante. Ad oggi, secondo le ultime stime disponibili, su oltre 12 milioni di patrimonio abitativo ne è stato riqualificato, attraverso il superbonus, solo il 3,1%. “Una percentuale bassissima che da qui ai prossimi anni dovrà crescere anche in vista degli impegni che l’Europa potrebbe chiedere con la Direttiva Case Green e che per l’Italia significherebbe intervenire in una prima fase, al 2030, su almeno 6,1 milioni di edifici residenziali. Ovvero perlomeno su 871 mila edifici l’anno. Parliamo del 7,2% del patrimonio residenziale. Più del doppio di quanto ha saputo fare il superbonus”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Assegnazione alloggi pubblici: di nuovo una positiva sentenza della Corte Costituzionale contro le norme discriminatorie
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Con la sentenza n. 77 del 21 aprile la Corte Costituzionale ha ancora una volta confermato il suo fermo orientamento nei confronti di una legge regionale, in questo caso della Regione Liguria, che prevede disposizioni discriminatorie e irragionevoli in materia di anni di residenza quale requisito per poter concorrere ai bandi per alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Cade, quindi, un’altra norma incostituzionale di una regione che si ostinava a mantenerla in vigore, nonostante le precedenti analoghe decisioni che la Corte aveva assunto negli anni scorsi che avevano bocciato altre disposizioni regionali in materia.
Leggi: Sunia, 27/04/2023
REGIONI:
sabato 29 aprile 2023
La Capitale sfitta di chi non ha casa
Una città con 20 mila senzatetto, 15-17 mila occupanti di immobili, oltre 13 mila nuclei famigliari in graduatoria per alloggi popolari e oltre 5000 sfratti ogni anno, ha bisogno di risposte vere da Comune e governo
Disponibilità e qualità sanitaria, ambientale e sociale dell’ab i t az i o ne : una delle dimensioni di vita dove più gravi e insopportabili sono le disuguaglianze. Roma ne è il simbolo. I dati, pure incerti (segno in sé della gravità delle cose), ti lasciano di stucco: circa 20 mila persone senza tetto; 15-17 mila occupanti di case; almeno 2 mila in alloggi temporanei; oltre 13 mila nuclei familiari in graduatoria per case popolari; oltre 5.000 sfratti ogni anno, che si aggiungono alla coda degli sfratti non eseguiti. Il tutto a fronte di una massa di appartamenti non abitati, stimato nel 15% del totale romano, o affittati al giorno. Una vergogna per tutti noi. Vite a repentaglio, ansia, impossibilità di programmare il mese successivo, spazi per la criminalità. Affrontare l’emergenza abitativa di Roma è la cartina di tornasole di ogni politica locale e nazionale per la casa. Se esiste.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 29/04/2023
sabato 29 aprile 2023
Gli anziani vanno a scuola di smartphone! Oltre 8000 gli iscritti alla formazione organizzata dalla UIL Pensionati Marche
La digitalizzazione nella sanità ha preso piede grazie all’accelerazione dovuta alla pandemia, ma non tutti i cittadini italiani sono in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
L’ADOC Marche e la UIL Pensionati Marche hanno organizzato due giornate di formazione per gli anziani sui temi della solidarietà digitale, con l’iniziativa “A scuola di smartphone”.
L’obiettivo è ridurre il divario digitale tra le generazioni e aiutare gli anziani a utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali, evitando così di incappare in truffe o esperienze spiacevoli. L’esperto informatico Paolo Peli ha guidato gli incontri a Jesi e Ascoli Piceno, fornendo spiegazioni pratiche su whatsapp, E-mail, App e Spid.
Leggi: Red Hot Cyber, 29/04/2023
sabato 29 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane
L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.
Leggi: I Luoghi della Cura, 29/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Case popolari, rigenerazione e verde: il Pnrr di Salerno
Sono 29 quelli finora finanziati con 58,7 milioni. Undici di riqualificazione urbana con un valore complessivo di 30 milioni
Salerno vuole continuare, con il Pnrr, il ridisegno della città avviato circa 25 anni fa. A quel tempo, con Vincenzo De Luca (attuale governatore della Campania) sindaco di numerosi mandati, cominciò l’era delle opere delle archistar: Zaha Hadid, Santiago Calatrava, David Chipperfield, Ricardo Bofill, le più prestigiose matite del mondo vennero coinvolte nella creazione di opere di architettura contemporanea che avrebbero dovuto dare un volto internazionale e di grande attrazione turistico-culturale alla città campana, punta estrema della costiera più rinomata nel mondo: alcune di quelle opere sono state completate o quasi (la stazione marittima, piazza della Libertà, la cittadella giudiziaria), altre sono in cantiere, qualcuna non è partita (come la vela di Marina d’Arechi).
Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Calabria: Sunia-CGIL, Sicet-CISL, Uniat-UIL regionali, al via da Polistena il piano di assemblee verso la manifestazione di Napoli del 20 maggio
È partita dalla Camera del Lavoro di Polistena (RC) la mobilitazione promossa dalle categorie in difesa dei diritti degli inquilini di Cgil, Cisl, Uil.
Gli assegnatari di alloggi sociali, si sono confrontati con i rappresentanti sindacali sulle problematiche riguardanti gli alloggi sociali e le politiche abitative del Comune.
Le richieste avanzate saranno sostenute unitariamente e saranno oggetto nei prossimi giorni di iniziative specifiche di tutela individuale e di proposte di politiche dell’abitare nei confronti dell’Aterp Calabria e del Comune di Polistena.
A Napoli il 20 maggio arriverà forte anche la voce degli inquilini di Polistena che parteciperanno alla manifestazione unitaria insieme a lavoratori, disoccupati, precari e pensionati che partiranno con il pullman organizzato dalla Camera del Lavoro.
Leggi: Sunia, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Roma, Medici senza Frontiere apre due sportelli socio-sanitari
Medici senza frontiere, in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto nei quartieri Garbatella e San Lorenzo due sportelli di orientamento socio-sanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale
Medici senza frontiere (Msf), in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto a Roma due sportelli di orientamento sociosanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale.
I nuovi sportelli, che rientrano nel progetto H.O.P.E. Desk (Health, Orientation, Promotion, Education) di Msf, vanno a rafforzare i servizi già offerti dalle altre realtà territoriali, sono completamente gratuiti e sono gestiti dal gruppo di volontari di Msf di Roma.
Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023
IN AGENDA:
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”
Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.
Leggi: Sunia
Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora
Leggi: Kyoto Club
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.
Leggi: I Luoghi della Cura
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi.
di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.
Leggi: I Luoghi della Cura
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale.
di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.
Leggi: I Luoghi della Cura
Accompagnamento all’abitare
Il monitoraggio dell’inserimento abitativo di persone senza dimora nella città di Padova – A cura di Marta GaboardiEleonora ZamunerChiara Bonechi
Il disagio abitativo è un fenomeno sempre più rilevante nel panorama italiano (Mozzana et al., 2023) e l’incremento delle persone senza dimora ne è uno degli aspetti (Consoli e Meo, 2020). Negli ultimi anni stanno aumentando i servizi per le persone senza dimora che offrono una abitazione stabile, come i programmi Housing First (Lancione et al., 2018) o Housing-led, mirati al reinserimento abitativo (Linee di indirizzo di contrasto alla grave marginalità adulta, 2015). Inoltre, nel territorio italiano si cerca di promuovere iniziative di collaborazione e lavoro di rete tra enti con una gestione sempre più sociale dell’abitare (Mozzana et al., 2023).
In quest’ottica appare rilevante prevedere una gestione condivisa della persona che vive la condizione di marginalità attivando un percorso di accompagnamento verso l’autonomia attraverso la messa in rete dei servizi del territorio e degli enti del Terzo Settore. Da queste premesse nasce il progetto “Accompagnamento all’Abitare” del Comune di Padova che prevede la collaborazione tra Settore Servizi Sociali, Cooperative sociali e Università, al fine di aiutare persone senza dimora nella transizione dalla strada o dai servizi a bassa soglia (quali dormitorio o appartamenti condivisi) all’inserimento in un’abitazione propria e stabile1.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Covid. Obbligo di mascherina nei reparti ospedalieri con fragili e anziani. Negli altri reparti la decisione spetterà alle Direzioni sanitarie. Ecco l’ordinanza del Ministero Salute
L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali. Per quanto riguarda gli ambulatori medici, la decisione resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Le nuove regole in vigore dal 1° maggio e fino al 31 dicembre 2023. L’ORDINANZA
Dal prossimo 1° maggio fino al 31 dicembre 2023, l’obbligo di mascherina all’interno degli ospedali resterà in vigore in quei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.
A stabilirlo è l’ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci
Leggi: Quotidiano Sanità
NEWS:
lunedì 24 aprile 2023
Immobiliare, lo sviluppo del «senior living» richiede capacità di spesa
In Italia si investe ancora troppo poco: servono un cambio di mentalità e canoni mensili più accessibili. Siena inaugura a giugno 80 appartamenti per la terza età
Aprirà ufficialmente il 2 giugno a Siena uno degli ultimi investimenti nel campo del senior living. Il progetto Guild Siena è frutto della joint venture tra i due operatori internazionali Guild Living e Specht Group Italia. Il complesso di via di Malizia, non lontano dall’ospedale delle Scotte, era originariamente destinato a diventare un residence, ma il progetto è rimasto per anni incompiuto. «Si configura come un progetto di rigenerazione del territorio e riqualificazione a vantaggio di tutta
di tutta l’area – spiegano Eugene Marchese, fondatore di Guild Living e Luca Landini, socio e ceo di Specht Group Italia –. Abbiamo attivato un team di esperti globali per creare soluzioni abitative qualificate e improntate al benessere fisico, cognitivo ed emotivo delle persone anziane attive e indipendenti».
Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Le statistiche su povertà e spese delle famiglie 2022
In ragione dei cambiamenti intervenuti nell’indagine sulle Spese delle famiglie e della revisione della metodologia di stima della povertà assoluta, la diffusione dei dati di spese e povertà per il 2022 subirà alcune modifiche rispetto alle tempistiche consolidate. In particolare, le Statistiche Report “Le spese per i consumi delle famiglie. Anno 2022” e “Le statistiche dell’Istat sulla povertà. Anno 2022” usciranno, rispettivamente, il 18 ottobre e il 25 ottobre 2023.
Pertanto, l’ultimo anno disponibile dell’indicatore di povertà assoluta contenuto nel Rapporto Bes diffuso il 20 aprile, è quello riferito al 2021.
I dati aggiornati sulle spese per consumi e sulla povertà, normalmente scaricabili da I.stat, il datawarehouse ufficiale dell’Istat, saranno resi disponibili entro fine novembre. La ricostruzione delle serie storiche dei principali aggregati di spesa e indicatori di povertà è invece prevista per la fine dell’anno.
Leggi: Istat, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Ecco come riusciremo a vivere più a lungo in un mondo che invecchia
Politiche per gli anziani, più investimenti nella sanità e assistenza domiciliare
Il mondo invecchia. Nel 2018, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di esseri umani con più di 65 anni ha superato quello dei bambini con meno di 5 anni. L’impatto di questo cambiamento si fa e si farà sempre più sentire su molti fronti, in primis sul sistema sanitario. I ricercatori si domandano quale sarà l’effetto della crescente longevità della popolazione sui sistemi sanitari e, di conseguenza, sull’economia dei Paesi. Il rapporto sempre crescente fra numero di pensionati e di lavoratori non potrà che causare, da una parte, un aumento della spesa per il programma pensionistico e, dall’altra, una riduzione delle entrate legate alla tassazione del lavoro. Il bilancio fra entrate fiscali e spesa pubblica è quindi destinato a cambiare. a spesa sanitaria.
Leggi: La Stampa, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Emergenza casa
Mezzo milione di sfratti aumenti di mutui e affitti e lo stop ai sussidi legati al Reddito di cittadinanza così l’abitazione diventa un allarme sociale
Da un lato 450mila famiglie che rischiano di finire quest’anno in mezzo a una strada perché non essendo riuscite a pagare l’affitto si ritrovano uno sfratto esecutivo già tra le mani o si apprestano a riceverlo nel corso di questo 2023. Dall’altro circa un milione di nuclei familiari che teme di non
farcela a pagare la rata del mutuo, sempre più salata se a tasso variabile, comunque pesante anche a tasso fisso quando l’inflazione fa lievitare i prezzi del carrello della spesa dei più poveri. In mezzo 600mila possessori del reddito di cittadinanza che non solo a luglio dovranno dire addio a questo ma anche al collegato assegno fino a 280 euro mensili di sostegno per l’affitto. Altre 400mila famiglie non potranno più contare sui 500-2mila euro l’anno di aiuto da parte dei Comuni per pagare il canone, e altrettante dovranno fare a meno al contributo per «morosità incolpevole», fino a 12 mila euro l’anno per chi è sotto sfratto ed in serie difficoltà economiche.
Leggi: La Stampa, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
“Distretti sanitari: pieno sviluppo all’infermerie di famiglia e comunità”. Fnopi e Card siglano protocollo d’intesa
Mangiacavalli: “Distrettoìelemento che aiuta a ricomporre la frammentazione del nostro sistema salute, anche inserendo il sociale, e gli infermieri sono al centro e motore di questo cambiamento”. Volpe: “Senza il Distretto, sanità e Salute Pubblica non potranno superare la fase post pandemica ed essere pronte ad entrare in una nuova era“
Potenziare i distretti sanitari grazie alla figura soprattutto dell’infermiere di famiglia e comunità, non solo quale modello professionale, ma anche come riferimento culturale e organizzativo per le nuove politiche della sanità territoriale.
Questo l’obiettivo del Protocollo di intesa siglato tra Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche e la Card la Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto – Società Scientifica delle Attività Territoriali.
Per incentivare il ruolo dell’Infermiere all’interno degli ambiti distrettuali, a partire dalla figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità, le attività che il protocollo intende promuovere sono:
Leggi: Quotidiano Sanità, 21/04/2023
giovedì 20 aprile 2023
Pnrr e la sfida dell’integrazione tra sanitario e sociale
L’obiettivo è perseguire una nuova strategia sanitaria, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati, in linea con i migliori paesi europei e che consideri, sempre più, il SSN come parte di un più ampio sistema di welfare comunitario,
La prossimità, l’innovazione e l’uguaglianza sono alla base di una concreta integrazione tra le Misure 6 e 5 del PNRR, rispettivamente l’assistenza sanitaria territoriale ed i servizi ed infrastrutture sociali attraverso 4 azioni: 1) Interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriale e a supportare le famiglie e i bambini in condizioni di vulnerabilità; 2) Interventi per una vita autonoma e per la deistituzionalizzazione delle persone anziane, in particolare non autosufficienti; 3) Interventi per rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata e prevenire il ricorso in ospedale; 4) Interventi per rafforzare i servizi sociali attraverso l’introduzione di meccanismi di condivisione e supervisione degli assistenti sociali.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
La Spagna mette un tetto agli affitti. L’Italia può fare qualcosa? Idee
Tra la misura del governo di Madrid e l’inazione di quello italiano ci sono delle vie di mezzo. Milano cerca una soluzione. Qualche idea
La crescita del costo degli affitti è una delle questioni più rilevanti in tutte le città europee, ad esempio a Milano dal 2015 sono saliti del 45 per cento, un dato simile a quella delle città spagnole, mentre quello delle altre città italiane attrattive è un po’ inferiore. E’ il motivo per cui il comune di Milano ha presentato il mese scorso una nuova Strategia per l’abitare e 13 città italiane hanno promosso 5 punti di lavoro sui quali confrontarsi col governo (a ora senza esito). Ieri la Spagna ha approvato una legge che dice cose che appaiono quasi incredibili rispetto al dibattito politico italiano: il governo Sanchez ha stabilito per legge un tetto alla crescita degli affitti (3 per cento, in attesa che venga creato un indice specifico), ha previsto che 50.000 case di proprietà della Sareb (una sorta di bad company statale) diventino case popolari consegnate agli enti locali, e ha stabilito l’obiettivo per cui il 20 percento dei cittadini di aree ad alta tensione abitativa entro 20 anni abiti in case pubbliche contro l’attuale 3 per cento. Tra l’imporre un tetto agli affitti come fa la Spagna (ma anche città come Parigi e New York), e non fare niente come accade in Italia, ci sono delle onorevoli vie di mezzo.
Leggi: Il Foglio, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Forte impennata negli ultimi due anni dell’indice ISTAT. Subito la sospensione dell’adeguamento sugli affitti
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Negli ultimi due anni le indicizzazioni Istat sono salite in maniera esponenziale: l’adeguamento relativo a marzo 2022 era del +6,4%, mentre l’Istat di marzo 2023 è salito a + 7,4%; nel 2021 la rivalutazione dell’indice si attestava, sempre nello stesso mese di marzo, a +0,7%.
Di fatto nel periodo 2021/2023 si è registrato un aumento per gli affitti del +6,7% che grava pesantemente sul costo delle locazioni.
Leggi: Sunia, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Crisi climatica e rigenerazione urbana – di Stefano Ciafani | Pres. Naz. Legambiente e Mimmo Fontana Segr. Naz. Legambiente
Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni. Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo.
Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative – Stefano Chiappelli Segretario generale del SUNIA
Le conseguenze socio-economi che della pandemia e della situazione internazionale hanno contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenera zione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in af fitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono del l’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito. L’affitto è più diffuso tra le famiglie meno abbienti.
Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Alterazione cognitiva lieve: atteggiamento positivo verso la vecchiaia aiuta a guarire
L’ottimismo aiuta a superare i deficit di alterazione cognitiva che si verificano normalmente con l’avanzare dell’età. Pensare alla vecchiaia come un tempo di opportunità consente al cervello di ritardare lo sviluppo un lieve decadimento cognitivo. E’ quanto emerge da uno studio finanziato dal National Institute on Aging degli USA
Gli anziani con lieve alterazione cognitiva hanno il 30% in più di probabilità di tornare a una funzionalità cognitiva normale se pensare in modo positivo alla vecchiaia fa parte della loro filosofia di vita. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA Network Open e condotto da ricercatori della Yale School of Public Health.
“La maggior parte delle persone che soffre di lieve alterazione cognitiva presume che non ci sia alcuna possibilità di recupero della funzionalità cognitiva normale, ma in realtà non è così: la metà di questi pazienti torna alla condizione precedente – commenta Becca Levy, psicologa e autrice principale dello studio – Poco si sa sul perché alcuni guariscono mentre altri no. Abbiamo preso in esame le convinzioni positive sull’età avanzata, per vedere se un modo di pensare positivo potesse fornire una risposta adeguata “.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Alzheimer, nasce intergruppo parlamentare. Ricercatori e pazienti: rifinanziare il Fondo nazionale
Promotrice dell’intergruppo la senatrice Barbara Guidolin (M5S) che intende sensibilizzare politica e opinione pubblica sulle demenze. Ventuno i progetti finanziati dal fondo. Berardinelli, presidente di Alzheimer Uniti Italia, denuncia: “In alcuni CDCD anche nove mesi di attesa per una visita”.
In Italia esistono un milione e duecentomila persone con Alzheimer. E le demenze costano complessivamente tra i 16 e 18 miliardi. Numeri con cui tutti dobbiamo fare i conti, in primis il legislatore che ora dovrà valutare se rifinanziare il Fondo per l’Alzheimer, istituito dalla legge di Bilancio 2021 e da cui a distanza di 15 mesi stanno per nascere 21 progetti.
Se n’è parlato nel corso della conferenza “Emergenza Alzheimer: le risorse di una sfida possibile” organizzata dalla senatrice pentastellata Barbara Guidolin che ha annunciato l’istituzione di un intergruppo parlamentare Alzheimer che possa sensibilizzare governo e opinione pubblica su una patologia che coinvolge tre milioni di caregiver che chiedono di non essere lasciati soli dallo Stato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Infermieri di famiglia, l’Italia arranca
Nursing Up: “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”
Infermieri di famiglia, l’Europa corre avanti l’Italia invece arranca. A denunciarlo è Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”.
Nursing Up ha provato a comprendere in che modo le Regioni stiano inserendo questo professionista, il cui ruolo è garantito da una legge, quella del 17 luglio 2020 n. 77, che ne sancisce il riconoscimento ufficiale.
Leggi: Redattore Sociale, 18/04/2023
REGIONI:
mercoledì 19 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane
L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.
Leggi: I Luoghi della Cura, 19/04/2023
IN AGENDA:
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”
Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.
Leggi: Sunia
Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica
Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private
Leggi: Wikicfp
Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora
Leggi: Kyoto Club
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Per le riforme sugli anziani serve chiarezza di idee e politiche coraggiose – di Roberto Polillo
Il governo vuole mettere mano a una materia che riguarda l’intero sistema di infrastrutture portanti della società e si illude di poterlo realizzare senza coinvolgere i diretti attori del campo
Nel suo interessante intervento su QS sulla legge delega per le politiche per gli anziani Filippo Palumbo, dopo un’accurata analisi del testo legislativo, conclude affermando “Come si vede l’intrecciarsi e il sovrapporsi di riferimenti normativi è veramente eccessivo. Troppe priorità significa nessuna priorità. Sembra che il provvedimento si mantenga sospeso. È una riforma? È un testo unico? È l’una e l’altro? L’impressione è quella di una ultima nave che sta per partire e per non sbagliare vi si imbarca tutto il possibile”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Politiche per gli Anziani: fare elenchi di cose utili da fare non significa programmare – di Filippo Palumbo
Il testo pubblicato in G.U. della legge delega per le politiche per gli anziani conferma dubbi e preoccupazioni. L’impostazione della legge delega basata su un doppio livello di valutazione potrebbe anche funzionare ma è contraddetta dal contenuto di alcuni articoli dove si fa la scelta di non scegliere, rinunciando all’individuazione di priorità legate a scadenze e supportate da risorse adeguate
Con questa nota, diamo seguito a un precedente contributo che sul tema della legge delega per le politiche in favore delle persone anziane che su questo argomento (si era nella fase finale di approvazione del testo del Disegno di legge delega) era stato pubblicato su QS con alcune preoccupate valutazioni.
Ora che il provvedimento è legge e si apre il cammino per la scrittura dei decreti legislativi è opportuno tornare su questa questione.
In via generale non si può non rilevare che il provvedimento, i cui contenuti specifici non si discostano significatamene da quanto già predisposto dal precedente Governo, va valutato non solo in sé ma anche in riferimento ai molteplici elementi di allarme e preoccupazione sul Servizio sanitario nazionale che in questi ultimi mesi si sono molto accentuati.
Leggi: Quotidiano Sanità
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.
Leggi: I Luoghi della Cura
Rapporto sul benessere equo e sostenibile – Anno 2022
L’Istat presenta la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
L’analisi dei domini in cui è articolato il benessere (Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi), presentata in 12 capitoli, consente una lettura degli andamenti più recenti degli indicatori e il confronto con il periodo pre-pandemico. Oltre la metà dei 152 indicatori Bes è aggiornata al 2022 con dati definitivi.
Il Rapporto propone anche un capitolo iniziale di sintesi che in questa edizione è incentrato sull’analisi dell’evoluzione recente del benessere, con particolare attenzione agli squilibri territoriali e alle differenze di genere e per classi di età.
Leggi: Istat
Istat, rapporto Bes: “La salute degli italiani peggiora, soprattutto per gli adulti e i giovani”
La conferma dagli indicatori della decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) che analizza 12 aree di benessere della persona, compresa la salute. I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. In una situazione intermedia si trovano i domini Salute e Ambiente: nel primo il 36% circa degli indicatori è rimasto stabile, una quota analoga di indicatori è migliorata, ma oltre un quarto si trova su livelli peggiori rispetto al 2019. E per adulti e giovani le cose vanno ancora peggio. IL CAPITOLO SALUTE.
L’Istat ha presentato oggi la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Il rapporto analizza nel dettaglio l’andamento nel tempo e il confronto con il periodo pre-pandemia dei diversi indicatori in 12 aree in cui è articolato il “benessere” delle persone: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.
Leggi: Quotidiano Sanità
Città e comunità a misura di anziano. Ecco come fare: una nuova guida dall’Oms
La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere programmi nazionali in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare. LA GUIDA.
“Poiché l’invecchiamento della popolazione e l’urbanizzazione progrediscono rapidamente in tutto il mondo, rendere le nostre città e comunità più a misura di anziano è fondamentale per massimizzare le opportunità offerte da una vita più lunga”.
Parte da questa premessa la nuova guida pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità dal titolo “Programmi nazionali per città e comunità a misura di anziano”.
La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere questi programmi in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare.
Leggi: Quotidiano Sanità
20.4.2023 – Pensioni di vecchiaia e anzianità
Italia e altri paesi europei – Roberto Artoni
In queste note ci soffermiamo sulle pensioni di vecchiaia e di anzianità. Le erogazioni a questo titolo sono la struttura portante di tutti i sistemi di protezione sociale sia per le dimensioni macroeconomiche, sia per la rilevanza del patto intergenerazionale alla base dei sistemi pensionistici1.
Analizzeremo le caratteristiche delle pensioni vigenti in Italia sotto tre profili: in una dimensione comparata, in questo scritto, paragoneremo il nostro sistema pensionistico con quello vigente in alcuni significativi paesi europei. Esamineremo in un secondo articolo la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, delineeremo le prospettive per i prossimi anni.
Leggi: Welforum
Il giorno della libertà. Il numero di aprile di LiberEtà
Il numero di aprile di LiberEtà si apre con un editoriale del direttore, Giuseppe Mennella, per ricordare la strage di migranti avvenuta lo scorso 26 febbraio a Cutro (clicca qui per l’anteprima). Dietro tragedie come quella non c’è fatalità, ma responsabilità anche di natura politica, davanti alle quali è inevitabile il richiamo ai valori di solidarietà, umanità, uguaglianza, cioè i valori della Costituzione. Abbiamo deciso di celebrarla la nostra Carta repubblicana riportando uno stralcio del monologo che Roberto Benigni ha recitato sul palco dell’Ariston alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
NEWS:
lunedì 17 aprile 2023
L’assegno per gli anziani parte da 12 miliardi
La spesa per l’indennità di accompagnamento sarà la base del nuovo aiuto per i soggetti non autosufficienti. Per il Def i costi per l’assistenza «long term care» arriveranno al 2,4% del Pil nel 2070
Una prestazione universale in denaro o in servizi per assistere gli anziani non autosufficienti (come opzione, al posto dell’indennità di accompagnamento), la revisione degli aiuti fiscali e contributivi per chi si avvale di un assistente familiare, come una badante, percorsi formativi per elevare il livello professionale del personale che si occupa di chi è più avanti con l’età.
Sono alcune misure previste dalla legge delega 33/2023 che punta a riformare le politiche a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti. La legge, predisposta dal Governo Draghi nel 2022, è stata poi portata avanti dal Governo Meloni e approvata definitivamente dalla Camera il 21 Marzo. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale nei tempi previsti dal PNRR, al quale è collegata, è in vigore dal 31 Marzo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/04/2023
lunedì 17 aprile 2023
Housing sociale e rigenerazione urbana, il Giro d’Italia della Csr sbarca a Padova
A Padova, in Università, l’ottava tappa del Giro d’Italia della Csr, durante il quale si parlerà di nuova urbanizzazione, che, attraverso la sostenibilità sociale e ambientale, punta a creare città più vivibili, a misura d’uomo
Per la sua ottava tappa, in programma per mercoledì 19 aprile, il Giro d’Italia della Csr sbarca in Veneto, a Padova, dopo aver attraversato altre sette regioni, per diffondere la cultura della sostenibilità. Tema dell’incontro sarà la nuova urbanizzazione – le cui parole chiave sono housing sociale, city region funzionali e rigenerazione urbana –, che si basa sulla sostenibilità ambientale e su quella sociale per garantire spazi urbani più verdi, equi e vivibili.
Leggi: Vita, 17/04/2023
sabato 15 aprile 2023
Catasto, torna la riforma nel Def ma per il ministero è solo una ricognizione
Nel Def è rispuntata la riforma del Catasto «secondo i valori di mercato». La norma (voluta dalla Ue) alla quale, durante il governo Draghi, tanta guerra avevano fatto Lega e Forza Italia e che nel marzo dello scorso anno era stato il nodo del contendere che aveva quasi portato alla caduta del governo. In un passaggio del Documento di economia e finanza si legge proprio: «Adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale, per ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, in particolare mediante una revisione delle aliquote d’imposta marginali effettive, l’allineamento dei valori catastali ai valori di mercato corrente…». Il centrodestra ha dunque cambiato idea?
Leggi: Corriere della Sera, 15/04/2023
venerdì 14 aprile 2023
“I Lea vanno aggiornati per evitare obsolescenza delle cure e garantire l’eguaglianza nell’accesso alle migliori prestazioni sul territorio nazionale”. Il richiamo della Consulta
Lo ha ribadito ieri la presidente della Corte Costituzionale Sciarra nella sua Relazione annuale rimarcando che la “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Consulta. Sciarra ha poi sottolineato che “i principi di finanza pubblica devono essere letti in armonia con la tutela dei diritti e il soddisfacimento dei bisogni delle persone, tutela che non può non coinvolgere, nel rispetto delle specifiche sfere di competenza, sia lo Stato sia le Regioni”. LA RELAZIONE.
La “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Corte Costituzionale. Lo ha ribadito ieri la presidente della Consulta Silvana Sciarra nella sua Relazione annuale sull’attività della Corte che, al tema della salute, ha dedicato diverse riflessioni ricordando alcune delle principali decisioni adottate nel corso del 2022.
Leggi: Quotidiano Sanità, 14/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Una nuova politica per la casa – di Rossella Muroni, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni
Mentre l’inflazione erode il potere di acquisto degli italiani, aumentano il costo di mutui e affitti, le disuguaglianze e le povertà, come pure il numero di persone che non riescono ad avere una soluzione abitativa stabile. Tra liste di attesa per le case popolari che si allungano, caro affitti, sfratti e occupazioni, la casa diventa sempre più spesso un miraggio, piuttosto che essere un diritto.
Per riportare le politiche abitative, da decenni ai margini dell’azione di governo, al centro dell’agenda nazionale le assessore e gli assessori alla Casa di undici città riuniti a Bologna insieme all’Anci hanno lanciato cinque proposte all’esecutivo. Gli amministratori di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino e Verona concordano su cinque punti che diventano una piattaforma concreta.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 13/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Def. Nel 2023 per la sanità la spesa aumenta di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 e si attesta al 6,7% del Pil. Ma dal 2024 confermata la discesa (anche se meno marcata) fino al 6,2% nel 2026
Migliorano nel Documento di Economia e Finanza le previsioni per il comparto rispetto alla Nadef di novembre. Per il 2023 la spesa si attesta a 136,043 mld (6,7% del Pil) in crescita rispetto ai 131,724 mld della Nadef. Nel 2024 però la spesa è destinata a calare a 132,737 mld al 6,3% del Pil a causa delle minori spese per il Covid e al venir meno degli arretrati per il rinnovo del triennio 2019-2021 dei contratti. Nel 2025-2026 la previsione parla di una spesa al 6,2% del Pil. TESTI DEF 1-2
Più risorse per la sanità nel Def 2023 appena approvato dal Governo. Migliorano infatti le stime di spesa rispetto alla Nadef di novembre 2022. Ma vediamo i numeri.
La spesa sanitaria prevista per il 2023 è pari a 136.043 milioni, con un tasso di crescita del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente con un’incidenza sul Pil del 6,7%. Un progresso di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 che segnalava per il 2023 una spesa a 131,724 mld con un’incidenza al 6,6% del Pil.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Bollette, l’elettricità aumenterà fino al 25% e il gas fino al 15%
L’Arera ha depositato la sua memoria sul decreto Bollette. E prevede nuovi rincari nella seconda parte dell’anno, trainati dai prezzi all’ingrosso e dalle quotazioni internazionali della materia prima
La tregua è già finita. Dopo il calo degli ultimi mesi, le bollette energetiche torneranno a salire. Tutta colpa dei prezzi di elettricità e gas, previsto in ripresa da qui a fin anno.
Bollette luce, verso un +10 e poi +25%
Per l’elettricità, famiglie e piccole imprese saranno destinate a spendere il 10 per cento in più nel terzo trimestre dell’anno rispetto alla tariffe del trimestre in corso, mentre i rincari saliranno del 25% nel periodo che va da ottobre a dicembre, sempre rispetto al trimestre in corso. Detto in altre termini, non bisogna fare l’errore di sommare gli aumenti.
Anche il gas è destinato a rincarare
Leggi: La Repubblica, 13/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Commissione d’inchiesta Covid. Approvato un testo base in Affari Sociali. Si indagherà anche sui vaccini ma non sull’operato delle Regioni. La protesta di M5S e PD che si astengono dal voto
“Che cosa hanno da nascondere? Noi non abbiamo nulla da temere e proprio per questo abbiamo manifestato la nostra disponibilità anche al confronto su questa proposta di legge, disponibilità che non è stata raccolta e per questo motivo abbiamo abbandonato la Commissione al momento del voto”. Così il M5S che contesta la decisione di lasciare fuori dall’indagine l’operato delle Regioni. Per il Pd presenti “inaccettabili forzature no vax, si mette in dubbio l’utilità dei vaccini”. Ma il Centrodestra difende il testo approvato anche dal Terzo polo. IL TESTO
La Commissione Affari sociali della Camera ha adottato il testo base per l’istituzione della Commissione bicamerale di inchiesta sul Covid. A votare a favore il Centrodestra unito e il Terzo polo. Proteste da parte delle opposizioni con il PD che si astiene dal voto e il M5S che abbandona l’aula a causa sia del mancato coinvolgimento delle Regioni nelle indagini che per la volontà di tirare in mezzo anche gli stessi vaccini contro il Covid. Fissato a martedì 18 aprile alle ore 18 il termine per la presentazione degli emendamenti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/04/2023
martedì 11 aprile 2023
Schillaci disegna la nuova sanità territoriale: “I giovani medici di famiglia nelle Case di Comunità e rafforzare le farmacie”
Il Ministro della Salute in un’intervista a il Messaggero torna poi a parlare della depenalizzazione dell’errore medico tranne che in caso di dolo: “Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto”. Sul Decreto tariffe: “Manca poco”. E sulla libera professione degli infermieri: “Fino al 2025 sarà una sperimentazione”.
“Noi abbiamo intavolato sin dai primi giorni del mio arrivo un continuo rapporto con i rappresentanti dei medici di medicina generale. Sono indispensabili nella governance della sanità pubblica. Il carico di adempimenti burocratici per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/04/2023
martedì 11 aprile 2023
Anziani, Uneba: «Nella revisione del Pnrr, più attenzione a socio-sanitario»
L’Unione che raggruppa circa un migliaio di rsa, comunità alloggio e centri diurni del Terzo settore scrive a Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al governatore Fedriga in rappresentanza delle Regioni: «La revisione della misura Missione 6 Salute, porti una maggiore attenzione agli enti non profit del settore sociosanitario, con scelte conseguenti nell’attribuzione delle risorse»
«Più attenzione al non profit del sociosanitario nella revisione in corso del Piano nazionale di riprese e resilienza – Pnrr»: è quanto chiede l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale – Uneba in una lettera alla premier Giorgia Meloni, al ministro della salute Orazio Schillaci, al ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, al viceministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, al commissario europeo Paolo Gentiloni, al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Uneba, con i suoi circa 1.000 associati, è la voce degli enti del Terzo Settore di Rsa, centri diurni, comunità alloggio, assistenza domiciliare, e in particolare del non profit di radici cristiane.
Leggi: Vita, 11/04/2023
venerdì 7 aprile 2023
Riforma non autosufficienza, stiamo imboccando la via sbagliata?
Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, critica la legge di riforma della non autosufficienza da poco approvata dal Parlamento. Sotto accusa il fatto che gli anziani malati non autosufficienti passeranno dal perimetro di competenza del Servizio sanitario nazionale con i suoi Lea al comparto delle prestazioni di assistenza sociale (con più recenti e meno finanziati Leps) vincolate a parametri socio-economici
Riceviamo da Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, questo contributo molto critico sulla legge di riforma della non autosufficienza, da poco approvata dal Parlamento. VITA è uno spazio aperto alle idee e al confronto e sta seguendo con attenzione, da tempo, la necessaria riforma dei servizi dedicati alla non autosufficienza: ben vengano il dibattito e il confronto, anche perché solo se questo diventerà un tema centrale del dibattito pubblico sarà anche un tema centrale per l’agenda della politica. Su VITA abbiamo sostenuto la necessità di dare corso a questa riforma, raccogliendo l’urgenza delle famiglie.
Leggi: Vita, 07/04/2023
venerdì 7 aprile 2023
«Casa, è emergenza sociale». I comuni lanciano l’allarme
I sindaci al governo: «Senza misure adeguate sono a rischio i servizi essenziali»
La contraddizione è evidente: da una parte la maggioranza in parlamento grida all’allarme occupazioni, scatenando la guerra tra poveri e innescando l’ennesima spirale repressiva, dall’altra chi è impegnato nella gestione quotidiana delle emergenze sociali invoca misure adeguate alle nuove sfide urbanistiche. Ecco allora che gli amministratori di undici da Bologna insieme all’Anci chiedono un cambio di passo nelle politiche abitative.
GLI ASSESSORI di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino, Verona formulano cinque proposte. Innanzitutto una legge sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, insieme al rifinanziamento del programma di interventi per il recupero degli immobili e delle case popolari e all’assegnazione gratuita ai comuni degli immobili di enti rimasti inutilizzati da destinare al contrasto all’emergenza abitativa e a residenze per studenti.
Leggi: Il Manifesto, 07/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
La spesa sanitaria? Sempre più a carico delle famiglie
Secondo un rapporto di Gimbe, quasi un quarto della spesa sanitaria in Italia è ormai sulle spalle dei privati. Mentre il divario tra Nord e Sud cresce sempre di più. Tra il 2021 e il 2022, si è però ridotto il numero di chi ha rinunciato alle cure
La tendenza era già stata fotografata da vari osservatori e istituzioni, se non altro in valori assoluti: negli ultimi tre anni la spesa sanitaria a carico dei cittadini è salita di tre miliardi, e se si guarda agli ultimi dieci anni, non si possono che trovare conferme. Dieci miliardi in più sborsati dai cittadini direttamente dalle loro tasche. Ora è Gimbe a fare l’istantanea, non recentissima, ma abbastanza vicina nel tempo: nel 2021, la spesa sanitaria in Italia ha raggiunto i 168 miliardi, di cui 127 di spesa pubblica (75,6%), 36,5 (21,8%) a carico delle famiglie e 4,5 (2,7%) sostenuti da fondi sanitari e assicurazioni. Quasi 40 miliardi di euro sulle spalle dei privati che evidenziano tutto l’affanno del Servizio sanitario nazionale a garantire prestazioni accessibili a tutti.
Leggi: Liberetà, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Le città contro gli affitti brevi ai turisti: “Ora serve una legge nazionale”
La proposta elaborata dagli studiosi di Alta tensione abitativa per ridurre le camere e gli appartamenti locati su Airbnb. I sindaci: “Il mercato dei micro-affitti è diventato socialmente insostenibile, gonfia i prezzi e sottrae case ai residenti”
Sono almeno sei anni che guardandola attraverso la lente degli affitti brevi la cartina dell’Italia sembra un quadro di Seurat: una miriade di puntini colorati e a ogni puntino corrisponde un alloggio messo a rendita per una o due notti su Airbnb. E sono quasi altrettanti anni che si discute di come smacchiare la mappa e mettere un freno alle locazioni turistiche per fermare lo spopolamento dei centri urbani, la vertigine dei prezzi che droga il mercato, la sottrazione di case per i residenti.
Ora è dai sindaci delle metropoli e delle città d’arte che parte l’ultimo assalto agli affitti brevi: «Serve una legge nazionale», dicono da Venezia a Bologna, da Milano a Napoli.
Leggi: La Repubblica, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Case green, solo 1 italiano su 4 disposto a ristrutturare senza Superbonus
Il cappotto all’edificio lo faccio se lo paga lo Stato. Non che ci fossero molti dubbi, ma l’indagine condotta da Ipsos per Unipol è eloquente: se anche la direttiva case green fosse recepita dal nostro Paese solo l’8% degli interpellati sarebbe disposto ad effettuare opere di efficientamento energetico. Abbiamo citato il cappotto perché la direttiva, applicata nella formulazione licenziata in prima lettura dal parlamento Ue, prevede che aregime, tranne alcune eccezioni riguardanti gli edifici storici, gli immobili siano almeno in classe energetica D; di fatto per ottenere questo risultato gli edifici in classe G ed F dovrebbero effettuare i lavori agevolati dal Superbonus, mentre probabilmente per le case in classe E basterà di meno.
Leggi: Corriere della Sera, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Con il Covid cambiata la spesa sociale dei comuni: picco per la povertà, sotto la media Ue famiglie e disabili
Lo evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali”. Nel 2020 è aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio e persone senza dimora. In forte crescita i contributi a sostegno del reddito: 377 mila nel 2020; 743 mila i beneficiari dei buoni spesa per emergenza alimentare (erano 21.500 nel 2019). Al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale
In emergenza sanitaria cambia la spesa sociale dei comuni: picco per il contrasto alla povertà. E’, in sintesi, quanto evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali. Anno 2020”.
Proprio nel 2020, infatti, i Comuni hanno dovuto affrontare un anomalo incremento dei bisogni assistenziali, a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi sociale ed economica. È dunque aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio adulti e persone senza dimora (dal 7,4% al 12,2% della spesa complessiva).
Leggi: Redattore Sociale, 06/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Se la spesa per la badante diventa insostenibile
Otto su dieci famiglie chiedono assegno universale maggiorato
A seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino e del conseguente incremento dei prezzi delle materie prime, il tasso di inflazione in Italia, già in aumento agli inizi del 2022, ha accelerato la sua ‘corsa’, raggiungendo alla fine dell’anno livelli che non si registravano dalla metà del 1980. Questa situazione ha generato un forte impatto sulle famiglie che, in generale, hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi del 2022 un riadattamento del proprio stile di vita. La ‘galoppante’ inflazione ha, infatti, prodotto una diminuzione del potere d’acquisto, acuendo le diseguaglianze sociali fra le diverse componenti della popolazione. In questo contesto, anche le spese per il settore domestico hanno subito un considerevole incremento a partire 2023.
Leggi: Welforum, 05/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambiano Rsa e servizi residenziali?
La legge delega per la riforma della non autosufficienza supera la contrapposizione tra domiciliarità e residenzialità, per un continuum di servizi. Riformare la residenzialità è una grande sfida, per le diverse organizzazioni regionali, la carenza di personale, l’impossibilità ristrutturazioni sostanziali di alcuni edifici. Cosa serve? Risorse, per portare i posti letto più vicini alla media europea. E per retribuire gli operatori, perché non è pensabile che l’assistenza agli anziani sia sorretta da lavoro povero
Che cosa cambia per i servizi residenziali con la legge delega sulla non autosufficienza? È una domanda legittima, soprattutto se fatta dalle persone anziane interessate, dai loro familiari e dagli operatori del settore. La Legge 23 marzo 2023, n. 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” non è infatti di facile lettura e molti riferimenti non hanno ricadute concrete che la rendano più comprensibile. Vale la pena per rispondere alla domanda su cosa cambia per i servizi residenziali, riassumere il percorso previsto nella legge.
Leggi: Vita, 05/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Dalle parrocchie, la “transizione abitativa”. La proposta del cardinal Zuppi
Recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti di transizione abitativa. Esperienze che devono poi essere riconosciute come punteggio in più nelle graduatorie Erp. E’ la proposta dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, lanciata questa mattina nel corso del convegno sull’abitare in città organizzata all’Opificio Golinelli. “Vogliamo continuare a recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti transizioni abitative- afferma Zuppi- e ci piacerebbe che fossero riconosciuti anche dai Comuni, per garantire punteggi in più nelle graduatorie delle case popolari”. La Chiesa, assicura l’arcivescovo, “è pronta ad alleanze nuove nella difesa dei diritti di tutti, in particolare di quelli più fragili. La casa resta un bene primario. E mi colpisce che l’ultimo piano casa risalga a 60 anni fa”.
Leggi: Redattore Sociale, 05/04/2023
REGIONI:
lunedì 17 aprile 2023
Lombardia: ceto medio e caregiver sempre più in difficoltà
Presentato a Milano il Rapporto di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra Acli, Irs e Ars. Una parte del report analizza la condizione economica di 300mila utenti dei Caf Acli: i redditi delle donne si confermano più bassi di quelli degli uomini. La seconda parte del rapporto è dedicata a un approfondimento sulla dimensione di vulnerabilità, come quella della non autosufficienza di un familiare
Il ceto medio arranca sempre di più, dopo tre anni tormentati che hanno attraversato un lockdown e una crisi economica planetaria da cui ci stiamo lentamente riprendendo. La conferma, l’ennesima, è arrivata questa mattina a Milano durante la presentazione del primo Report di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra le Acli – Associazione cristiana lavoratori italiani della Lombardia e gli enti di ricerca Irs – Istituto per la ricerca sociale e Ars – Associazione per la ricerca sociale. Il rapporto restituisce un quadro informativo interessante e, per certi versi inedito, sul ceto medio lombardo..
Leggi: Vita, 17/04/2023
lunedì 17 aprile 2023
Fare spazio ai desideri in Rsa
Piacenza ospita due giorni di incontri, scambi e confronti sul tema dei bisogni degli anziani all’interno dei centri servizi per anziani in occasione della settima edizione del meeting delle professioni di cura promosso dalla casa editrice Dapero e rivolto a tutti i professionisti che operano nelle Rsa
Come fare spazio ai desideri in Rsa? È a questa domanda che i professionali che ogni giorno si prendono cura delle persone anziane e fragili cercheranno di dare risposta giovedì 20 e venerdì 21 aprile durante le plenarie, i workshop e gli incontri in programma nella villa settecentesca La volta del Vescovoin ccasione del meeting: “Come fare spazio ai desideri in Rsa? Modelli organizzativi per illuminare la qualità di vita” organizzato dalla casa editrice Dapero, così come voluto, fin dalla sua prima edizione del 2016, dal suo fondatore Renato Dapero, prematuramente scomparso nel 2021, che ha lasciato il testimone alla figlia Giulia Dapero.
Leggi: Vita, 17/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Veneto, parte l’iter per creare gli ambiti territoriali sociali
Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, ha presentato alla giunta, in prima lettura, il disegno di legge che rivede l’assetto organizzativo e istituzionale degli interventi e servizi sociali, istituendo gli Ambiti territoriali sociali (Ats). “L’iter del disegno di legge inizierà a breve- riferisce l’assessore- dopo la consultazione della Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria per il rilascio del parere, il testo sarà trasmesso al Consiglio regionale per essere esaminato dalle commissioni”. Gli Ats saranno “il contesto in cui sarà sviluppata la gestione associata dei servizi sociali: diverranno il fulcro della programmazione, della pianificazione, del coordinamento locale e della gestione della funzione socio-assistenziale, con una visione complessiva su di un territorio vasto rispetto a quello del singolo comune. Gestire la Pianificazione associata delle politiche sociali è la sfida alla quale i territori saranno accompagnati dalla Regione, in quanto solo attraverso la pianificazione associata intercomunale sarà possibile dare risposte di qualità ed uniformi ai cittadini, ed in questo percorso tutti i comuni saranno protagonisti e partecipi del cambiamento”, inquadra il progetto Lanzarin.
Leggi: Redattore Sociale, 12/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Povertà energetica, a Roma il progetto “CONDOMINI SOLIDALI” sostiene 80 famiglie
Un aiuto concreto per oltre 80 famiglie residenti in 2 condomini di cohousing della Comunità di Sant’Egidio, che ospitano anziani in condizioni di vulnerabilità e altri soggetti fragili, attraverso il pagamento delle bollette e la formazione sul risparmio energetico: questo il progetto «Condomini solidali» promosso da Banco dell’energia – la fondazione nata per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di fragilità economica e sociale con un focus sui bisogni energetici – e la Comunità di Sant’Egidio – che, nella Capitale, ha risposto all’emergenza abitativa promuovendo una rete di condomini protetti e cohousing.
L’iniziativa, promossa dal Banco dell’Energia, è stata realizzata grazie al contributo di JTI Italia, fra i principali player del mercato italiano del tabacco, da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità.
Leggi: Assifero, 12/04/2023
IN AGENDA:
Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Giornata Regionale per la Promozione dell’Invecchiamento Sano e Attivo – Bari, 20 aprile, ore 9.30
Si terrà giovedì 20 aprile 2023, presso la Sala Conferenze del V Piano – Sede Regione Puglia (Plesso assessorati) in via Gentile, 52 a Bari, la giornata regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo.
L’evento costituisce un’importante occasione per approfondire le strategie e le azioni intraprese dalla Regione Puglia per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo, condividere esperienze e buone pratiche, e creare sinergie tra i diversi attori coinvolti.
Leggi: Regione Puglia
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica
Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private
Leggi: Wikicfp
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Pensionati al lavoro: la nuova frontiera della longevità
Gli esperti di recruiting: il mercato ha bisogno del talento dei senior Serena Uccello
«Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9% della popolazione, oggi sono il 23 per cento. Nel 1960 inoltrarsi al di là dei 7° anni era una rarità. Un privilegio dei benestanti. Una fortuna. Un eroismo. Oggi la vecchiaia è un fenomeno di massa». Così scrive Lidia Ravera nel suo ultimo lavoro dal titolo «Age Pride – Per liberarci dai pregiudizi sull’età». E sul fronte dei pregiudizi uno è sicuramente quello che descrive il pensionamento come la fine della vita attiva.
A ribaltarlo è la biologia – la qualità dell’invecchiamento – ma anche e forse soprattutto le condizioni economiche: «Gli assegni pensionistici che si riducono, mediamente, dall’8o% dell’ultima retribuzione, secondo il sistema retributivo, al 65% con il passaggio a quello contributivo», spiega infatti lntoo, la società di GiGroup Holding leader in Italia nei servizi di sviluppo e transizione di carriera, in una nota che ha appena pubblicato tracciando anche una sorta di vademecum lavorativo e previdenziale «utile per un’attenta e precoce pianificazione della propria longevity professionale a seconda dell’età, della propria storia lavorativa e dei propri bisogni e desideri, individuali o familiari, e diventare così longennials
Leggi: Eco Stampa
Anziani. In Europa dichiarano un migliore stato di salute quelli che vivono in città. Anche in Italia
Lo rileva una ricerca Eurostat che ha messo a confronto la salute percepita (bene o molto bene) degli over 65 in generale con quella di coloro che vivono nelle città. Il confronto premia questi ultimi che sono soddisfatti della loro salute nel 42,5% dei casi a fronte di una media generale del 41%. In Italia la media generale è del 43,2% e sale al 44,7% per chi vive in città.
Le caratteristiche sociali e ambientali delle aree urbane sembrano giocare un ruolo importante nel determinare lo stato di salute della popolazione.
Lo sottolinea oggi Eurostat rendendo noto che nel 2021, a livello UE, il 42,5% delle persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città ha dichiarato di avere uno stato di salute buono o molto buono
Un dato di 2 punti percentuali superiore alla media nazionale per tutte le persone di questa fascia di età (41%).
Otto membri dell’UE hanno riferito quote superiori al 50% di persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città con uno stato di salute buono o molto buono.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Italia nel 2032? Inevitabilmente più anziana e meno popolosa
Il Rapporto dell’Italian institute for the future analizza le previsioni demografiche per l’Italia e le conseguenze sulla società. Per garantire prosperità economica e benessere occorrono politiche nuove e urgenti. – di Maddalena Binda
Come cambierà l’Italia a causa del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione? Questa la domanda al centro del primo numero del Rapporto Italia 2032, realizzato dall’Italian institute for the future, intitolato “Scenari demografici e impatti generazionali”. Con il primo numero prende il via la nuova serie di pubblicazioni, intitolata Megatrends quarterly report, che verrà pubblicata a cadenza trimestrale.
A livello globale si sta assistendo a un progressivo invecchiamento della popolazione e a una diminuzione delle nascite: negli ultimi 70 anni le persone con meno di 20 anni sono passate dal 44% al 33%. L’Italia è tra Paesi con la popolazione più anziana al mondo e in Europa ha il più basso indice di fecondità, pari nel 2021 a 1,23 figli per donna.
Leggi: Futura Network
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale. – di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.
Leggi: I luoghi della Cura
L’inverno demografico, una sfida colossale. Ripensare la presa in carico – di Nicola Draoli
La politica stessa dovrà necessariamente smettere di promettere solo risposte prestazionali e cominciare a professare modelli di solidarietà comunitaria e di prese in carico precoci ed innovative. È una sfida colossale solo perché non abbiamo voluto parlarne concretamente per anni. Ma è forse una delle più importanti sfide che dobbiamo porci per rispondere a quell’inverno demografico che solo 20 anni fa sembrava così lontano e ora è dietro l’angolo.
Parlare della riforma territoriale, sia quella novellata dal DM 77 che più in generale dalla missione 5 e 6 del PNRR, richiede uno sguardo proiettato al futuro per comprenderne l’urgenza attuativa. Un’attuazione che richiede però di ragionare oltre la mera presenza di professionisti e di prestazioni erogabili e indagare forme diverse di prese in carico.
Lo scenario utile per orientare il ragionamento è rappresentato dall’inverno demografico.
Leggi: Quotidiano Sanità
OVER – Osservatorio vulnerabilità e resilienza – di Sergio Pasquinelli e Daniela Mesini
I cambiamenti estesi, profondi, che abbiamo attraversato negli ultimi anni ci hanno segnato. Hanno segnato la società italiana che ne sta uscendo trasfigurata, per molti motivi e da molti punti di vista. E hanno segnato la rete di relazioni in cui siamo immersi, ma che si ritrova talvolta con diverse smagliature. Le statistiche ci restituiscono il quadro di una società impoverita, dove la povertà conclamata è aumentata, ma dove si è anche allargata un’area di malessere: i non ancora poveri ma non più benestanti, una popolazione nuova che si affaccia al mondo dei servizi e dell’aiuto possibile. Nel mondo del lavoro si scopre un mercato profondamente disallineato tra la domanda e l’offerta, con grandi fabbisogni di personale qualificato che stentano ad essere coperti. La fatica dei giovani a emanciparsi, uscire dalla casa dei genitori, divenire adulti e generare nuovi nuclei è del tutto, e da anni, evidente.
Leggi: Welforum
“Nell’Italia dei centenari l’anziano è una risorsa. Serve un nuovo welfare” – di Francesca Zoccheddu
Intervista a Roberto Pili (Comunità mondiale della longevità): “Durante il Covid persone di 65 anni sono tornate al lavoro rivelandosi decisive anche come volontari”
ROBERTO Pili, medico di famiglia, ricercatore e presidente della Comunità mondiale della longevità, da anni segue i centenari della Sardegna. Ultimamente collabora a uno studio specifico sugli ultra anziani di Perdasdefogu, centro dell’Ogliastra di poco meno di 1800 abitanti, 9 dei quali ultracentenari.
Sorpreso dal quadro che emerge dal Rapporto Istat sull’aspettativa di vita in Italia?
«No, è un processo partito da decenni a livelli nazionale, mentre la Sardegna si conferma tra le regioni più vecchie del Paese, con zone dove c’è una concentrazione maggiore di ultra anziani e centenari.
Leggi: La Repubblica
Istat: “Speranza di vita 2022 in crescita per gli uomini (80,5 anni) ma stabile per le donne (84,8 anni)”. Allarme cambiamenti climatici: “Ormai è certo che influiscano sulla mortalità”
Lo rileva l’Istat in un nuovo rapporto demografico relativo al 2022 che ribadisce i dati generali sull’andamento della popolazione già anticipata nella nota dello scorso 20 marzo aggiungendo però alcuni approfondimenti sulla speranza di vita alla nascita e sulla mortalità. Il numero più alto dei decessi si è avuto in concomitanza dei mesi più rigidi, gennaio e dicembre, e nei mesi più caldi, luglio e agosto. IL RAPPORTO.
La speranza di vita alla nascita nel 2022 è stimata in 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne, solo per i primi si evidenzia, rispetto al 2021, un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più.
Per le donne, invece, il valore della speranza di vita alla nascita rimane invariato rispetto all’anno precedente.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Italia nel 2100. Saremo 8,8 milioni di abitanti in meno ma vivremo più a lungo
L’analisi Eurostat della demografia della popolazione europea consente un’analisi più dettagliata di confronto della situazione dei singoli stati dell’UE 27 e, nella parte in cui analizza la situazione nel dettaglio regionale, per quanto riguarda l’Italia anche delle proiezioni relative alle singole province.
Nel 2100 rispetto al 2022 l’Italia avrà 8.835.609 cittadini in meno, di cui 3.382.337 maschi e 5.453.272 femmine. Gli italiani saranno più vecchi in media di 5 anni (+5,3 i maschi e +4,8 le femmine) e con una speranza di vita alla nascita di 89,9 anni per i maschi (+8,8) e di 93,5 anni per le femmine (+8).
Eurostat nelle sue proiezioni demogra \fiche per l’Europa, mostra per l’Italia una forte tendenza all’invecchiamento e alla riduzione degli abitanti, sicuramente con maggiori bisogni sanitari, visto che i dati indicano anche una maggiore dipendenza degli over 65 rispetto alla fascia di età 15-64 anni: saranno il 26,7 per cento in più nel 2100 a essere “dipendenti” rispetto sempre al 2022.
Leggi: Msd Salute
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi. – di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.
Leggi: I Luoghi della Cura
Finalmente una nuova legge che ‘protegge’ le persone anziane – di Marco Trabucchi
Buona Pasqua alle migliaia di persone che in tutta Italia seguono questa newsletter della Fondazione Leonardo.
Grazie alla collaborazione volontaristica del dottor Carlo Piloni, siamo in grado di ritornare alla tradizionale regolarità nella pubblicazione di queste note. Colgo l’occasione anche per invitare chi ci segue a inviare commenti o richieste specifiche su quanto pubblichiamo, in modo che si possa sviluppare un vero dialogo tra di noi. Non abbiamo la velocità dei social, ma abbiamo scelto di approfondire gli argomenti: la terza parte della nostra vita, peraltro sempre più lunga, ha bisogno di essere studiata senza preconcetti, per delineare possibili percorsi che rendano la vita sempre più facile.
Leggi: Fondazione Leonardo
Anziani, Sangalli: “I nostri diritti non sono capricci”
50&più, l’associazione di Confcommercio, e Fondazione Leonardo hanno presentato un libro che riassume i contenuti di una ricerca che riguarda i bisogni di servizi e assistenza degli anziani. Il libro ha per titolo l’Età anziana: tempo di diritti e responsabilità.
L’opera approda in un momento cruciale nel dibattito pubblico: il 21 marzo è stata infatti approvato dal Parlamento il disegno di legge delega in materia di politiche a favore degli anziani, una serie di passaggi politici, da attuare entro il 31 gennaio 2024, che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie, cercando di soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari con una particolare attenzione a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza.
Leggi: Fondazione Leonardo
Anziani non autosufficienti senza diritti
L’approvazione della legge delega «in materia di politiche in favore delle persone anziane» non è affatto «una svolta storica per il nostro Servizio Sanitario Nazionale» come dichiarato da Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative sanità, che ha esaltato il provvedimento come strumento che «restituisce finalmente dignità ai nostri anziani, riconoscendo loro il diritto ad essere curati nel modo più idoneo». La «svolta», semmai, è di segno opposto, come hanno denunciato le 14 associazioni del Coordinamento nazionale per il diritto alla sanità delle persone anziane malate e non autosufficienti (Cdsa): gli anziani malati non autosufficienti non riceveranno cure universalistiche di lunga durata, tanto meno dal Servizio Sanitario Nazionale, ma prestazioni di assistenza sociale (Leps) vincolate a parametri socio-economici.
Leggi: Volere La Luna
SEGNALAZIONI:
Prima casa, residenza di famiglia, ma se c’è comunione dei beni
In caso contrario, per non perdere il regime agevolato, anche ai fini Iva, è necessario che entrambi in coniugi traslochino nel paese del nuovo alloggio entro i tempi stabiliti dalla norma
Due coniugi (titolari del diritto di abitazione, ciascuno per il 50% indiviso), unitamente ai due figli (titolari della nuda proprietà, ancora ciascuno per il 50% indiviso) – acquirenti di un immobile a uso abitativo – presentavano ricorso avverso l’avviso di liquidazione e irrogazione sanzioni loro notificato, con cui l’ufficio delle Entrate di Bari recuperava a tassazione il maggior importo per Iva all’aliquota del 10%, oltre agli accessori.
L’atto impositivo veniva emesso a causa del rilevato mancato trasferimento della residenza nel comune ove era ubicato l’immobile, da parte di uno dei coniugi, entro i 18 mesi dal rogito, con conseguente decadenza dai benefici “prima casa” di cui al n. 21, Tabella A, parte seconda, allegata al Dpr n. 633/72.
Leggi: Fisco Oggi
Comunità energetiche: istruzioni per l’uso
Privati cittadini, amministrazioni comunali, piccole e medie imprese, enti del terzo settore possono associarsi e costituire soggetti no-profit per realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ecco il vademecum
Che cosa è una comunità energetica rinnovabile e quale procedura occorre seguire per poterla realizzare? Quale il percorso progettuale e quali gli interlocutori tecnici? Ecco in quattro punti come attivare un processo che è accessibile a tutti. 1. L’associazione di più soggetti . Il primo passo è lanciare la sfida ad un gruppo di possibili soggetti interessati. Dentro una comunità energetica possono riunirsi, secondo la legge (decreto legislativo 8 novembre 2021 n.199), privati cittadini, piccole e medie imprese (a patto che la comunità energetica non costituisca la loro principale attività di business), enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale.
Leggi: Left
Condominio, nessun regolamento può vietare di tenere animali in casa
Per il nuovo articolo 1138 del Codice civile protezione classificata tra i più generali diritti inviolabili, accertati dall’articolo 2 della Costituzione – di Augusto Cirla
L’assemblea dell’edificio condominiale in cui abito ha recentemente deliberato una serie di regole che di fatto rendono difficile la detenzione di animali nel proprio appartamento: divieto di usare l’ascensore con animali, di farli entrare nel giardino comune e di limitare il numero massimo di animali per ogni appartamento. È valida simile decisione?
Parliamo di animali domestici in condominio e della loro gestione. I regolamenti condominiali possono contenere norme di godimento e di utilizzo delle proprietà esclusive idonee a porre limitazioni ai diritti dei relativi proprietari.
Leggi: Il Sole 24 Ore
NEWS:
martedì 5 aprile 2023
Progettare le città …. Riguarda tutti
Con il 75% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle città entro il 2050, le strade urbane dovranno bilanciare la domanda di crescente mobilità personale e l’accesso ai servizi e all’economia cittadina.
Ma le strade delle nostre città sono soprattutto affollate dalle auto, dai loro rumori e dai loro gas di scarico che arrecano disagi e causano patologie serie agli esseri umani e danno all’ambiente, ai beni culturali e artistici grazie ai quali il nostro Paese è famoso nel mondo.
In Europa circolano circa 250 milioni di auto e 29,5 milioni furgoni, si tratta cioè in media di 567 autovetture ogni 1000 abitanti. L’Italia supera la media europea con 672 autovetture, nel 2016 erano 625 ed è fanalino di coda per le auto “alla spina”, cioè elettriche e ibride.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 05/04/2023
sabato 1 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambia l’assistenza domiciliare?
Un’assistenza domiciliare di durata e intensità necessaria (oggi l’Adi si ferma in media a 15 ore annue di assistenza erogata) e che non sia solo sanitaria. Sono queste le principali novità introdotte dalla Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il limite? Le risorse, che vanno aumentate
La Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata appena approvata e per valutarne la portata occorre chiedersi come cambierà concretamente l’assistenza rispetto alla situazione attuale. Possiamo cercare di farlo, per esempio, spiegando che cosa cambierà per l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti.
Occorre però premettere che la Legge delega è una legge di principi e criteri, la cui attuazione è demandata a dei Decreti Legislativi da approvare entro il gennaio 2024. Per capire nel dettaglio come cambierà l’assistenza domiciliare occorrerà dunque aspettare il relativo decreto. Intanto però possiamo certamente iniziare a valutare le novità che sono state introdotte con la Legge delega.
Leggi: Vita, 01/04/2023
venerdì 31 marzo 2023
Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. In GU le deleghe al Governo in materia di misure in favore degli anziani
Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 il testo della legge 33/2023 in materia di deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Nel provvedimento viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Altre misure di sostegno a imprese e famiglie contro il “caro bollette”
Rinnovati i bonus sociali per chi ha Isee entro i 15mila euro, l’Iva al 5% su gas e teleriscaldamento nonché, seppure in forma ridotta, i crediti d’imposta alle aziende per gli acquisti energetici
Tra le novità del Dl 34/2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo, anche l’istituzione di un contributo a favore dei clienti domestici, in misura fissa ma differenziata in base alle zone climatiche, che verrà riconosciuto in caso di prezzi del gas elevati negli ultimi tre mesi dell’anno Nel “decreto Bollette”, anche una parziale riscrittura del calendario delle definizioni agevolate introdotte dall’ultima legge di bilancio: slittano a fine settembre il ravvedimento speciale, la chiusura delle liti pendenti, la conciliazione agevolata, la rinuncia in Cassazione; per le violazioni formali, si potrà pagare entro il 31 ottobre; niente punibilità per alcuni reati tributari, se le somme dovute saranno versate integralmente secondo le modalità previste dagli istituti definitori.
Nella tabella che segue, una sintesi delle principali disposizioni fiscali contenute nel provvedimento.
Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Chi difende il diritto all’abitare rischia nove anni di galera – Fratelli d’Italia propone la legge che i grandi gruppi immobiliari hanno sempre sognato
Il progetto di legge, presentato da Fratelli d’Italia e salutato dal capogruppo a Montecitorio Tommaso Foti, è stato già assegnato alla commissione giustizia della Camera. Potrebbe arrivare in aula entro l’estate.Prevede la modifica dell’articolo 634 del codice penale e introduce una nuova fattispecie di reato: il «furto o turbativa violenta del possesso o della detenzione di cose immobili». È una (ulteriore) escalation securitaria contro i movimenti per il diritto all’abitare. La pratica, diffusa da decenni soprattutto nelle grandi città, di occupare le grandi proprietà lasciate sfitte per combattere la rendita e rivendicare un alloggio verrebbe punita con il carcere fino a 9 anni, multe fino a 25 mila euro e lo sgombero da effettuarsi entro 48 ore.
Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Regionalismo differenziato. “Preoccupanti ricadute su ambiente e sanità”. L’allarme di medici e pazienti
La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali, denunciano in un documento l‘Associazione medici per l’ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei medici di origine straniera in Italia
No al regionalismo differenziato: le ricadute su ambiente e sanità sono preoccupanti. La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali.
È quanto denunciano in un documento l‘Associazione Medici per l’Ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), promuovendo una presa di posizione pubblica sulla ipotesi di regionalismo differenziato a cui punta il decreto legge Autonomia, del leghista Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Meloni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Androidi e umanoidi che assistono gli anziani, a casa o nelle Rsa. In futuro sarà sempre più così. E i primi modelli sono già tra noi
Buddy veglia sugli anziani e li libera dall’isolamento. R1 ne monitora lo stato di salute e interagisce con loro. Pepper offre compagnia e aiuta i soggetti con neuro-fragilità. Mentre Abel sostiene chi ha problemi di demenza o Alzheimer. Benvenuti nell’era in cui la robotica entra nella vita quotidiana, fino a diventare una presenza costante per gli anziani, fornendo supporto emotivo e fisico e consentendo l’accesso remoto a medici e infermieri. Nelle case di riposo, potrebbero intrattenere i residenti. Mentre negli ospedali stanno già aiutando gli infermieri. Ma perché affidare gli anziani ai robot? La risposta è nella demografia e nell’invecchiamento della popolazione, con sempre meno giovani e persone specializzate …
Leggi: Panorama, 29/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Legambiente: abbiamo bisogno di case sicure e efficienti
Maria Maranò spiega perché Legambiente aderisce alla campagna degli edili Fillea Cgil e Feneal Uil “Fai la cosa buona”, in piazza il 1°aprile in cinque città: Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
“Condividiamo questa battaglia e questa mobilitazione e vogliamo puntare ad avere un Paese con un piano di medio lungo termine che permetta di riqualificare tutto il nostro patrimonio edilizio, pubblico e privato”. Maria Maranò, della segreteria nazionale di Legambiente, spiega così l’adesione dell’associazione ambientalista all’iniziativa di Fillea Cgil e FenealUil “Fai la cosa buona”, organizzata contro le scelte del governo su bonus edili e codice appalti, che culmina in una manifestazione di piazza il 1° aprile nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 29/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Non autosufficienza, Massi: “Ci sono più posti letto in Rsa che in ospedale”
Fisco, Testo Unico Immigrazione, la Legge delega Anziani: le proposte di Uneba. Il presidente del Piemonte Cirio: “Sbagliato escludere il non profit dai fondi Ue e Pnrr”
UnebaIl presidente di Uneba Franco Massi durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”
“La legge delega Anziani appena approvata dal Parlamento è una grande occasione: ma la norma deve essere migliorata attraverso i decreti delegati. Su questo tema noi di Uneba ci siamo, il non profit c’è. E intendiamo farci valere”. Così il presidente Uneba nazionale Franco Massi, durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”, che ha avuto luogo oggi, presso il Cottolengo a Torino, organizzato da Uneba Piemonte, Uneba Lombardia, Uneba Veneto e Uneba Friuli Venezia Giulia, che assieme rappresentano oltre 700 enti, quasi tutti non profit del sociosanitario, e fino a 100.000 lavoratori. “Ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000)”, ha precisato Massi, ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000).
Leggi: Redattore Sociale, 29/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Indagine ISTAT: aspetti della vita quotidiana
E’ di qualche giorno fa la pubblicazione da parte dell’ISTAT dell’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana – Cittadini e ICT 2022”.
Lo studio, che ospita annualmente il modulo armonizzato a livello europeo sull’utilizzo delle tecnologie della comunicazione dell’informazione da parte delle famiglie e degli individui, contiene indicatori che aiutano a misurare l’attuazione di una delle sei priorità per il periodo 2019-2024 della Commissione europea “Un’Europa adatta all’era digitale”.
La raccolta dei dati in esso contenuti ha inoltre l’obiettivo di facilitare il monitoraggio degli obiettivi digitali dell’Ue per il 2030 stabiliti dal programma strategico “Bussola digitale” e di quelli relativi all’Agenda 2030 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite e per misurare il Benessere Equo e Sostenibile.
Dai dati diffusi, che prendono a riferimento il periodo compreso tra il 2020 e il 2022, quello che emerge subito con chiarezza è un crescita importante del numero di persone dai 6 anni in su che
hanno usato Internet nei tre mesi precedenti l’intervista (+7 punti percentuali, con il picco nel 2021, a conferma di quanto il periodo della pandemia abbia impresso una accelerazione senza precedenti nell’utilizzo di queste tecnologie).
Leggi: Cgil, 27/03/2023
domenica 26 marzo 2023
Per affitti più equi bisogna votare per chi vuole la revisione del catasto
Delle numerose agevolazioni per i proprietari di casa beneficiano anche gli speculatori, ma è impossibile identificarli finché non si aggiornano i valori reali degli immobili
Oggi le agevolazioni per chi affitta sono distribuite in maniera diseguale
A beneficiare della cedolare secca, per esempio, sono sia gli speculatori che coloro che affittano a prezzi equi
Senza aggiornare il valore delle case a quello reale acquisito negli anni, però, è impossibile fare distinzioni
In un recente articolo ho discusso dei limiti e delle iniquità della cedolare secca, una forma di tassazione agevolata che prevede una flat tax al 21 per cento sugli affitti. Di questo regime al momento beneficia virtualmente chiunque, da chi offre un appartamento a un canone che permetta di coprire le spese, magari con un piccolo profitto, fino a chi possiede numerosi immobili e sfrutta la carenza di offerta per guadagnare moltissimo sulla pelle dei fuorisede.
Leggi: Domani, 26/03/2023
REGIONI:
domenica 2 aprile 2023
Anziani, a Carpi il robottino-badante in cooperativa
Il paese più vecchio d’Europa cerca soluzioni per l’assistenza al crescente numero di anziani, si guarda anche alla tecnologia. A Carpi, la sperimentazione del robottino Nao, che coinvolge la cooperazione sociale, richiama anche il New York Times. Ligabue della cooperativa “Anziani e non solo”: «Non sostituirà l’operatore umano, ma servono azioni coordinate di sperimentazioni». Facchini, sociologa:«Manca la rete sociale. Il modello badanti? Conseguenza dell’assenza di politiche organiche di sostegno alla non autosufficienza»
«Me lo porterei a casa. Ma il rischio è che mi affezioni troppo». Bona Poli, 85enne di Carpi, è visibilmente entusiasta nel congedarsi dal suo nuovo amico, il robottino Nao, dopo un pomeriggio diverso dal solito, trascorso tra chiacchiere e canzoni. All’incontro, organizzato dalla cooperativa sociale «Anziani e non solo», hanno partecipato una trentina tra anziani e loro caregiver, geriatri, servizi sociali e un team ricercatori del Laboratorio di psicologia cognitiva dell’università Parma, al lavoro con Nao, robottino sviluppato dall’azienda francese Aldebaran Robotics e programmabile a seconda delle necessità dell’utenza. L’obiettivo del focus group, cui ha assistito anche un cronista del New York Times (qui la sua storia «Chi si prenderà cura dei più anziani in Italia? I robot, forse»), era quello di valutare le reazioni dei presenti e raccoglierne i bisogni, per una più accurata implementazione del robot.
Leggi: Vita, 02/04/2023
venerdì 31 marzo 2023
In Lombardia ad oggi aperte 47 Case di Comunità sulle 216 previste. Servizi a macchia di leopardo e scarsa presenza medica
I primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto Mario Negri. “Quello che è emerso dall’analisi dei primi dati è che in genere sono state collocate in strutture già esistenti, soprattutto ex-poliambulatori, e sono il frutto di una riorganizzazione di servizi già disponibili piuttosto che la creazione e implementazione di nuovi modelli organizzativi indirizzati all’approccio interdisciplinare e al lavoro in equipe multi professionali”.
Presentati, in un workshop all’Istituto Mario Negri, i primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto. L’indagine ha per obiettivo la valutazione comparativa dei modelli organizzativi attualmente implementati nelle Case di Comunità già aperte in Lombardia rispetto agli standard previsti dalle normative nazionali e regionali in termini di struttura, servizi e personale socio-sanitario coinvolto: la Regione Lombardia ha programmato di aprire 216 Case di Comunità, secondo le indicazioni del PNRR, entro il 2026. Ad oggi ne risultano aperte 85 e i dati presentati hanno riguardato 47 strutture per cui l’indagine è stata completata.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Invecchiare bene e in modo attivo: un protocollo tra Auser e Regione Toscana
Auser e Regione Toscana fanno squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole tra gli anziani che possa aiutare l’invecchiamento attivo. L’associazione di volontariato e promozione sociale ha firmato un accordo di collaborazione siglato anche da Anci Toscana, da Federsanità e dalle tre aziende Usl della regione. Il fil rouge è quello, ancora una volta, della prevenzione. Le prime attività sono già state avviate, ma i firmatari dell’intesa hanno colto l’occasione per illustrarle meglio.
“Ritengo che Auser – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – sia estremamente rappresentativa di una società in cui gli ultra65enni sono ormai più di un quarto della popolazione e in cui l’aspettativa di vita è di 84 anni per gli uomini e 87 per le donne. Auser Toscana sarà un alleato importante per avvicinare in prima battuta i toscani con più anni sulle spalle e convincerli poi ad aderire ad iniziative di prevenzione, agli screening ma anche alle vaccinazioni, come pure per mettere in campo iniziative solidali rivolte a persone fragili o in stato di isolamento. Al centro del programma di collaborazione ci sono anche progetti di carattere intergenerazionale, preziosi, per aiutare l’alfabetizzazione informatica delle fasce di età che hanno meno confidenza con la tecnologia e l’uso degli strumenti della sanità digitale.
Leggi: Auser, 29/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Duemila euro per un bilocale: a Milano affitti impossibili
Locazioni a prezzi record, inarrivabili per studenti fuorisede e famiglie. “Restare è diventato proibitivo, molti fuggono e cercano casa fuori città”
“Sono una neolaureata e vengo a Milano per iniziare il tirocinio in uno studio legale e studiare per il concorso per il dottorato di ricerca – scrive Giulia da Napoli – . Cerco da aprile una stanza singola in appartamento con sole ragazze, possibilmente con letto matrimoniale, luminoso e con arredamento carino. Mi piacerebbe costasse massimo 550 euro, ma arrivo verosimilmente fino a 700 (se tutto compreso, utenze incluse)”. Nei commenti le rispondono quasi subito: «Abbiamo un nuovissimo appartamento luminosissimo al quarto piano, offro: singola nuova a 700, altra nuova matrimoniale a 750 uso singola, a 840 euro uso 2 persone». Giulia ha immaginato bene: il prezzo medio per una stanza in condivisione, è difficile sia sotto i 700 euro al mese.
Leggi: La Repubblica, 28/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Liguria. Rsa, Pd e sindacati confederali contro la delibera della Regione, che replica: “Date risposte a criticità, ma il lavoro continua”
La delibera che aggiorna i requisiti organizzativi delle strutture è stata approvata ieri in commissione Sanità, senza il voto del Pd, che contesta alla Regione “azioni insufficienti e nessuna proposta per migliorare le condizioni di lavoro”. Critiche anche Cgil, Cisl e Uil, ma per la Regione si tratta di “una risposta all’attuale situazione di criticità”, anche se su altri aspetti il “lavoro tavoli tecnici continua”.
La commissione Salute della Liguria ha dato il via libera ieri (tra le polemiche) alla delibera di revisione e aggiornamento dei requisiti autorizzativi di tipo organizzativo delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, psichiatria e dipendenze presentata e approvata ad inizio gennaio dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
Con polemiche perché la delibera è stata contestata in commissione sia dal Pd, che non ha votato a favore dell’approvazione, che da Cgil, Cisl e Uil, sentite in audizione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023
IN AGENDA:
14 aprile 2023 ore 10-13 – Una rete Europea per l’abitare collaborativo
Bologna Auditorium Enzo Biagi – Sala Borsa – Piazza Maggiore 6
Ingresso dal Corridoio del Bramante, Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio
Network of Cities for Collaborative Housing
Ingresso libero
Leggi: Comune di Bologna
Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
IN EVIDENZA:
Equità e sostenibilità: percorso di cambiamento per affrontare le criticità delle organizzazioni di cura
L’articolo presenta il Modello Equità e Sostenibilità®, uno strumento di gestione che mira a promuovere l’auto-riorganizzazione all’interno dei centri servizi per la persona a gestione pubblica, profit e no profit. L’obiettivo è quello di fornire un piano risolutivo alle organizzazioni di cura della persona, per consentire loro di superare le difficoltà finanziarie e di adottare percorsi di cambiamento guardando ad un futuro sostenibile.
di Franco Iurlaro (Consulente e formatore in un’organizzazione socio-sanitaria)
Il periodo di crisi pandemica e le successive problematiche energetiche ed economiche, hanno da un lato introdotto elementi di inadeguatezza, incertezza, fallimento, paura e rabbia tra le persone e le organizzazioni. Tuttavia, al contempo, hanno anche reso necessario reagire a diversi livelli, dalle relazioni interpersonali ai modelli organizzativi, utilizzando la crisi come opportunità per “rinascere”, con creatività e seguendo percorsi innovativi.
Quando perdi, non perdere la lezione
Le pesanti conseguenze della crisi pandemica hanno avuto effetti su ogni livello (individuale ed istituzionale, psicologico e fisico, economico, organizzativo e legale) e hanno portato ad una riflessione sulle esperienze vissute durante quei mesi. Il sistema come era concepito in epoca precedente al diffondersi del COVID-19 non può essere ripristinato senza un percorso culturale, formativo e di ampia portata. In particolare, per i gestori dei servizi si sono create opportunità di innovazione e cambiamento (Rotolo, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Europa sempre più vecchia e con meno abitanti. Eurostat: “A fine secolo saremo 27 mln in meno rispetto ad oggi e il 15% avrà più di 80” anni
La tendenza demografica indica lo sviluppo di una società che si “restringe e invecchia”. La quota di bambini e giovani dovrebbe diminuire del 20% mentre la quota di persone di età compresa tra 65 e 79 anni dovrebbe crescere di 2 punti percentuali dal 15% all’inizio del 2022 al 17% nel 2100 e la quota di persone di età pari o superiore a 80 anni dovrebbe più che raddoppiare, dal 6% al 15%.
02 APR – Secondo le ultime proiezioni demografiche pubblicate da Eurostat, la popolazione dell’UE diminuirà del 6% tra il 1° gennaio 2022 e il 1° gennaio 2100, con un calo complessivo di 27,3 milioni di persone.
Dopo la diminuzione nel 2020 e nel 2021 a causa degli impatti della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE aveva iniziato a risalire nel corso del 2022 ma la tendenza per fine secolo è comunque al ribasso.
A seguito dell’afflusso massiccio di rifugiati dall’Ucraina nell’UE a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, si stima che la popolazione abbia raggiunto i 451 milioni di persone il 1° gennaio 2023. Inoltre, si prevede che la popolazione dell’UE raggiungerà il picco di 453 milioni persone nel 2026, prima di scendere a un livello previsto di 420 milioni nel 2100.
Leggi: Quotidiano Sanità
Giornata mondiale della salute e 75° Oms. “Salute per tutti”, questo l’obiettivo. Ma al momento il 30% della popolazione mondiale è ancora senza servizi essenziali
Inoltre quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili. Per questo serve investire in sistemi sanitari solidi per una società prospera a partire dall’aumento dei finanziamenti pubblici per la salute e dalla riduzione dei costi sanitari a carico delle famiglie.
Il prossimo 7 aprile si celebrerà la giornata mondiale della salute insieme al 75° anniversario dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“Health For All”, salute per tutti, è lo slogan della giornata e indica l’obiettivo di sempre dell’Oms affinché tutte le persone godano di buona salute per una vita appagante in un mondo pacifico, prospero e sostenibile.
Il diritto alla salute è un diritto umano fondamentale. E l’Oms rilancia i suoi obiettivi partendo da quello principale: tutti devono avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno senza difficoltà finanziarie.
Oggi il 30% della popolazione mondiale non è in grado di accedere ai servizi sanitari essenziali. Quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili.
E’ solo con sistemi che prevedano la copertura sanitaria universale (UHC), ricorda l’Oms, che si possono offrire protezione finanziaria e accesso a servizi essenziali di qualità, sollevando le persone dalla povertà, promuovendo il benessere delle famiglie e delle comunità, proteggendo dalle crisi sanitarie pubbliche.
Leggi: Quotidiano Sanità
Gimbe lancia Piano per il rilancio del Ssn: “Serve una visione chiara e coraggio su investimenti e riforme”
Cartabellotta: “Da oltre dieci anni assistiamo all’assenza di visione e strategia politica a supporto della sanità pubblica, in un immobilismo che si limita ad affrontare solo problemi contingenti: per questo abbiamo elaborato il “Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale”. IL PIANO
Quattordici punti per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ormai in “codice rosso” per la coesistenza di varie “patologie”: imponente sotto-finanziamento, drammatica carenza di personale sanitario, crescenti diseguaglianze, modelli organizzativi obsoleti e inesorabile avanzata del privato. Una crisi di sostenibilità senza precedenti di un SSN vicino al punto di non ritorno: tanto che il diritto costituzionale alla tutela della salute nell’indifferenza di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni si sta trasformando in un privilegio per pochi, lasciando indietro le persone più fragili e svantaggiate, in particolare nel Sud del Paese. È questo lo sconfortante resoconto della Fondazione GIMBE sulla sanità pubblica che emerge nel corso della 15a Conferenza Nazionale in corso oggi a Bologna.
Leggi: Quotidiano Sanità
Gimbe: “Tra liste d’attesa, rinunce alle cure e disuguaglianze il Ssn è in codice rosso”
Cartabellotta: “L’emergenza COVID-19 ha ulteriormente indebolito il SSN, specialmente sul fronte del personale e il netto aumento del finanziamento pubblico negli ultimi anni è stato interamente assorbito dall’emergenza, tanto che ora le Regioni rischiano di tagliare i servizi. Senza contare che il DdL sull’autonomia differenziata potrebbe dare il colpo di grazia al SSN”.
“La crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – sta raggiungendo il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti i Governi che negli ultimi 15 anni, oltre a tagliare o non investire in sanità, sono stati incapaci di attuare riforme coraggiose per garantire il diritto alla tutela della salute. Con l’aggravante di ignorare tre incontrovertibili certezze: che la sanità pubblica è una conquista sociale irrinunciabile e un pilastro della nostra democrazia; che il livello di salute e benessere della popolazione condiziona la crescita economica del Paese; infine, che la perdita di un SSN universalistico porterà ad un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti”.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Nuovo aggiornamento a febbraio 2023 della “Guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” curata da Agenzia entrate
E’ disponibile nel sito della Agenzia delle entrate la versione html e pdf della Guida alle agevolazioni fiscali. Gli aggiornamenti riguardano essenzialmente l’ambito delle barriere architettoniche:
– proroga fino al 2025 del bonus barriere 75%
– la seconda novità introdotta dalla legge di bilancio 2023 riguarda le deliberazioni dell’assemblea condominiale per approvare i lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono valide, infatti, se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, ossia la metà più uno degli intervenuti, e almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Leggi tutto su fisco oggi
Scarica la Guida aggiornata a febbraio 2023
Leggi: Rete Caad
Una casa su misura, seconda edizione
Il tema della qualità di vita delle persone con disabilità a domicilio è quanto mai attuale ed emerge la necessità di una sensibilizzazione culturale diffusa.
Il libro “Una casa su misura”, in questa sua seconda aggiornata edizione, dopo quella del 2007, si propone di continuare a fornire una cultura di base sulle possibilità di intervento domestico (strategie, soluzioni strutturali e ausili) per incrementare l’autonomia e migliorare l’assistenza delle persone con disabilità, sia con problematiche motorie che cognitive. Attraverso un linguaggio semplice, strutturato a domande-risposte e immagini significative, s’intende veicolare un’informazione di base sui principali aspetti dell’adattamento domestico: superamento delle barriere verticali; adattamenti per il bagno, la cucina e la zona notte; le soluzioni per facilitare i trasferimenti e il sollevamento; il controllo ambientale e la domotica; le soluzione per persone con disturbi cognitivi o demenza: la normativa e le possibili linee di finanziamento.
Leggi: Rete Caad
Si può installare un ascensore anche in un piccolo vano scala?
L’esame di un caso concreto offre lo spunto per l’analisi di un particolare orientamento giurisprudenziale
L’installazione di un ascensore in vano scala di un condominio, in epoca successiva al completamento del fabbricato, è certamente un evento che, prescindendo dall’eventuale impegno di spesa necessario, proprio per le difficoltà tecniche che comporta, rappresenta una potenziale causa di alterazione dei normali equilibri che ordinariamente regolano la pacifica convivenza tra i condòmini.
Ascensore in vano scala: le casistiche
Si tratta, indubbiamente, di un’innovazione diretta al miglioramento, o all’uso più comodo, della cosa comune che, secondo la disciplina prevista dal primo comma dell’articolo 1120 del codice civile, richiede l’approvazione da parte della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno i due terzi del valore dell’edificio.
Fa eccezione il caso in cui l’intervento in parola sia diretto all’eliminazione delle barriere architettoniche poiché, in tal caso (salva l’applicabilità dell’ulteriore specifica normativa di settore, prevista dalla Legge n. 13/89), trattandosi di una innovazione dal carattere sociale, ad essa si può dar corso con la maggioranza (agevolata) dei presenti in assemblea che rappresenti almeno la metà del valore del fabbricato, ai sensi del secondo comma, n. 2) dell’articolo 1120 del codice civile
Leggi: Teknoring
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil.
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea
NEWS:
martedì 28 marzo 2023
Anziani, nasce intergruppo parlamentare per l’invecchiamento attivo
La nascita dell’intergruppo arriva dopo l’approvazione del Ddl anziani approvato in via definitiva martedì 21 marzo dalla Camera dei deputati
La questione dell’invecchiamento attivo trova spazio in Parlamento grazie alla costituzione di un Intergruppo appositamente dedicato. È stata annunciata oggi, infatti, la nascita dell’Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo dai due promotori dell’iniziativa, il senatore Ignazio Zullo e l’onorevole Paolo Ciani, quest’ultimo già impegnato sul tema durante il suo precedente incarico di consigliere regionale nel Lazio.
Leggi: Redattore Sociale, 28/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Contrasto alle liste d’attesa, potenziamento personale sanitario e sostegno alla farmacia dei servizi. Ecco l’Atto di indirizzo 2023 del Ministero della Salute
Portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. Smaltire le liste d’attesa attraverso la riorganizzazione dei processi di governo, introducendo modelli e standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso assistenziale del paziente. Puntare alla valorizzazione del capitale umano, incentivando tutti i professionisti sanitari impegnati nel Ssn. Questi alcuni degli impegni presenti nel documento. IL TESTO
Garantire le risorse necessarie allo sviluppo dell’assistenza territoriale e ospedaliera, valorizzare il ruolo dei professionisti sanitari impegnati nell’ assicurare le cure, portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. E, proprio attraverso i Lea sarà messa in atto una strategia che avrà il duplice obiettivo di governare la spesa pubblica e di realizzare il principio fondamentale di universalismo egalitario del Ssn in un contesto di decentramento di governo.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito
Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito per garantire le cure a casa al 10 per cento di over 65. Un obiettivo ambizioso, i soldi ci sono, ma le Regioni dovranno fare in fretta. Se non si raggiunge il risultato previsto si perdono i fondi.
Il governo intende assicurare entro 4 anni le cure domiciliari al 10 per cento degli over 65. Ovvero 1,3 milioni di italiani. Perché è un obiettivo ambizioso? Oggi gli anziani che ricevono assistenza a casa dal Servizio Sanitario Nazionale sono poco meno di 400.000, meno di un terzo.
I fondi sono stati stanziati subito dopo la pandemia. Il motivo è semplice: nei giorni del Covid il vero punto debole del nostro sistema sanitario è stata proprio l’assistenza domiciliare. Era già cosa nota, ma l’emergenza sanitaria ha mostrato limiti che sono andati oltre le difficoltà che già erano note. Soprattutto perché da anni si punta a rinforzare la sanità fuori dagli ospedali e l’assistenza domiciliare avrebbe dovuto essere uno dei capisaldi di questa politica.
Non è stato così, oggi però i soldi ci sono. E tanti: cosa intendono fare le Regioni per assicurare le cure necessarie ai milioni di cittadini che hanno bisogno di cure costanti?
Leggi: Invalidità e Diritti, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Superbonus. Una pezza
Cambia ancora il Superbonus: il salvagente che il governo aveva promesso per aiutare famiglie e imprese senza piщ liquiditа и arrivato, ma non per tutti. I contribuenti con redditi bassi rischiano concretamente di perdere buona parte dei soldi spesi per aderire alla maxi agevolazione. Infatti, il rimborso dei lavori del Superbonus da portare in detrazione resta confermato in quattro quote annuali, mentre sarа esteso a dieci anni solo per le compensazioni delle banche e delle imprese.
La maggioranza aveva provato ad allargare anche ai privati la possibilitа di detrarre le spese del 110% in dieci quote, ma nonostante l’impegno di tutti i gruppi parlamentari, il ministero dell’Economia ha bocciato la misura perchй considerata troppo onerosa. Questo significa che su una spesa massima di 96 mila euro, chi ha optato per la detrazione (magari obbligato dal blocco che grava sulla cessione del credito) dovrа portare a rimborso in sede di dichiarazione dei redditi quasi 25 mila euro l’anno.
Leggi: Assocaseari, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Case green, le deroghe escludono almeno un edificio su tre
Il conto delle eccezioni alla Epbd arriva oltre i 4 milioni: fuori edifici vecchi, seconde case e unità su cui i lavori sono impossibili
Oltre tre milioni di edifici fuori dai nuovi obblighi fissati dall’Europa, per effetto dell’esclusione di tutti gli immobili più vecchi, ribadita in più passaggi della direttiva Case green. Ma il conto finale andrà oltre, perché altre eccezioni inserite nel testo votato qualche giorno fa dal Parlamento europeo potrebbero aggiungere al conto almeno un altro milione di fabbricati. Portando il totale a oltre quattro milioni. La mappa delle deroghe, insomma, potrebbe coinvolgere più di un terzo degli edifici italiani.
Guardando i numeri e il compromesso votato dalla Plenaria di Strasburgo, allora, l’impatto della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) sarà meno duro del previsto e non andrà a toccare tutta Italia allo stesso modo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Legge Delega sulla Non Autosufficienza: il cantiere aperto di Federsanità – di Tiziana Frittelli, Michelangelo Caiolfa
Facendo perno sulla condizione di non autosufficienza, la Riforma chiama alla convergenza gli attuali sistemi sanitario, sociale e assistenziale, ponendo loro le tre questioni fondanti della governance multilivello unitaria (il sistema), della prevenzione e promozione della salute (gli anni in salute), dell’assistenza di lungo periodo (appropriatezza e consistenza dei servizi)
La Missione 5 – Componente 2 del Pnrr prevede la riforma denominata inizialmente ‘Legge quadro per un sistema organico degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti’, obiettivo da conseguire entro il 31 Marzo 2023 che è stato colto con l’approvazione del Disegno di Legge ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’.
Il lavoro è stato lungo e intenso, nel testo licenziato sono confluite le elaborazioni costruite dalla Commissione Turco e dalla Commissione Paglia con l’integrazione di alcune proposte del Patto per la Non autosufficienza. Ne è scaturito un progetto di riforma ampio e articolato, che cerca di affrontare il mondo della non autosufficienza costruendo un’apposita sezione delle politiche pubbliche.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Dl anziani. Un passo in avanti per non autosufficienza, ma c’è ancora molto da fare
L’attesa Riforma contiene molti punti di forza, tra cui: riconoscimento della rilevanza del problema, costituzione del Sistema unico nziani di natura pubblica, valutazione multidimensionale nazionale, prestazione universale, unione tra Distretti ed ambiti sociali. Tra i punti di debolezza: insufficiente attenzione della pubblica opinione e ridotto sostegno politico; trattazione del testo troppo articolata e fuorviante rispetto al tema centrale della non autosufficienza; asimmetria tra l’ambizione del piano riformatore e incertezza delle risorse.
Con l’approvazione alla Camere (150 voti favorevoli, 72 astenuti, nessun contrario) è stata approvata definitivamente la Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” in cui il Capo III è dedicato alle politiche per le persone anziane non autosufficienti, che è oggetto specifico di questa nota. Impostata dal precedente Governo Draghi, la Legge è firmata dal Presidente Meloni, dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Calderone e dal Ministro della Salute Schillaci. A nostro parere segna una svolta storica e potrà essere una Riforma di grande peso per il nostro welfare per la nonautosufficienza. Ad eccezione di Quotidiano Sanità , sempre puntuale e preciso, questo traguardo atteso da oltre vent’anni non ci sembra abbia avuto risonanza comunicativa pari alla sua portata. Desideriamo riproporla a giusta attenzione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023
sabato 25 marzo 2023
“Detenuti privati della loro libertà”. Gli anziani nelle Rsa italiane secondo il Comitato Ue contro la tortura: “Giudici tutelari vigilino”
“Un trattamento disumano o degradante”. Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT) del Consiglio d’Europa ha così definito la situazione degli anziani “segregati nelle Rsa italiane” con condizioni di vita che sono andate avanti ben oltre la fine dell’emergenza pandemica. Lo si legge nel rapporto del CPT sulla sua visita periodica in Italia condotta nel periodo marzo-aprile 2022 che per la prima volta ha incluso due Rsa, il Pio Albergo Trivulzio e l’Istituto Palazzolo di Milano.
Il rapporto – frutto del lavoro di visite e documentazione attivato dal CPT da febbraio 2020 in Lombardia anche grazie alle testimonianze e alle segnalazioni dell’associazione Felicita – indica che “alla luce dell’elevato livello di segregazione dovuto alle prolungate e indefinite restrizioni legate al Covid-19 i residenti delle due Rsa visitate potrebbero essere considerati come detenuti privati della loro libertà, e che le restrizioni istituite nelle due Rsa visitate (soprattutto in termini di mancato accesso all’aria fresca, ridotte attività riabilitative e ricreative e meno visite familiari) hanno avuto effetti graduali e deleteri sullo stato di salute somatico e mentale dei residenti, in particolare nell’Rsa Pio Albergo Trivulzio”.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 25/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Assistenza agli anziani, fatta la delega Ora occorre trovare oltre 7 miliardi
Nella delega l’estensione dei servizi, dalle cure palliative alle cure domiciliari, che richiedono risorse aggiuntive – di Barbara Gobbi
La riforma c’è, ora vanno trovate le risorse. Il Ddl Anziani licenziato il 21 marzo dal Parlamento segna insieme un traguardo – dotando finalmente l’Italia, ultima tra i grandi paesi Ue, di un quadro completo di assistenza per 3,8 milioni di anziani fragili – sia un punto di partenza.
Al via la partita per reperire le risorse
Tutto in salita: perché ora bisogna entrare nel merito delle misure e soprattutto dei finanziamenti necessari a programmare gli interventi in un Paese che è secondo al mondo dopo il Giappone per invecchiamento. Un doppio rebus che andrà sciolto a breve, con i decreti attuativi da varare entro il 31 gennaio 2024. A “metterci la faccia” è stata la presidente del Consiglio in persona: «Gli anziani – ha dichiarato Giorgia Meloni dopo il via libera definitivo della Camera – rappresentano il cuore stesso della società e prendersi cura di loro significa avere cura di tutti noi. Andremo veloci – ha promesso – per dare concreta attuazione alla riforma.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Non è un Paese per lavoratori domestici
Secondo un’indagine Idos-Assindatcolf, servono circa 68 mila colf e badanti da qui al 2025, ma i decreti flussi tengono basse le quote di ingresso degli immigrati
In Italia servono almeno 23 mila colf e badanti immigrati all’anno, circa 68 mila da qui al 2025. Lo dice la ricerca realizzata dal Centro studi Idos per l’associazione dei datori Assindatcolf, che sottolinea come quello del lavoro domestico sia un comparto a lungo trascurato nel nostro Paese.
Da 12 anni i decreti flussi governativi mantengono le quote di ingresso a livelli molto più bassi rispetto all’effettivo bisogno di manodopera, e in più non specificano mai quale porzione debba essere espressamente dedicata ai lavoratori domestici. E se si rivolge lo sguardo ancora più indietro, le programmazioni triennali fatte prima del 2011 si sono basate su una rilevazione delle esigenze delle aziende e mai delle famiglie, lasciando il settore in un totale oblio.
Leggi: Collettiva, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Ddl anziani e non autosufficienza, Fish: “Dimenticate le persone con disabilità”
La Federazione: “Anche le persone con disabilità diventano anziane. Purtroppo, le nostre proposte, finalizzate ad una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone con disabilità anziane e non autosufficienti non sono state accolte”. Falabella: “Ora la partita si sposta sui decreti attuativi, sui quali lavoreremo per dare il nostro contributo”
Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. La Fish sottolinea alcune criticità del testo per quel che riguarda le persone con disabilità. Criticità che, in realtà, la Federazione aveva evidenziato già in fase di audizione.
Leggi: Redattore Sociale, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Ddl Anziani e non autosufficienza: confidiamo nei decreti attuativi
Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Già in fase di audizione, al Senato, FISH aveva evidenziato alcune criticità per le persone con disabilità contenute nel testo. Anche le persone con disabilità diventano anziane e per questo avevamo presentato delle proposte.
La federazione aveva chiesto di eliminare la presenza di previsioni sul caregiver da questa delega, perché in assenza di una normativa generale si andrebbe a creare una discriminazione tra gli assistenti famigliari delle persone anziane non autosufficienti e quelli di persone con disabilità non autosufficienti. La specifica sulla non autosufficienza assorbe così la condizione di disabilità, andando contro quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità, non armonizzandosi, di fatto, con l’altra grande riforma prevista dalla legge delega sulla disabilità.
Leggi: Fish Onlus, 24/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Ddl Anziani. Cgil e Spi Cgil: “Legge necessaria, ma priva di risorse”
Il sindacato: “Si apre ora una fase importante nell’emanazione dei decreti attuativi, che dovranno garantire la presa in carico della condizione di fragilità della persona anziana da parte del sistema pubblico e universale”. Inoltre, “lavoreremo affinché la legge delega divenga parte di una riforma del sistema di welfare che abbia l’obiettivo di rimettere al centro l’integrazione tra servizio sanitario nazionale e sistema socio-assistenziale”
“Approvata anche alla Camera, e in attesa della pubblicazione in G.U., la legge quadro in materia di politiche in favore delle persone anziane. Una legge necessaria, ma senza risorse rischia di essere una cornice senza quadro”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e Spi Cgil.
“Sono previste – sottolineano Cgil e la categoria dei pensionati della Confederazione – norme per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita indipendente, di cura e di assistenza delle persone anziane non autosufficienti nonché per l’invecchiamento attivo”.
Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Anziani. Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. Ok della Camera al Ddl. Il provvedimento è legge. Meloni: “Troveremo risorse”
Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Dopo il Senato, ieri anche l’assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il provvedimento ora è legge.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 23/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Ddl anziani, Forum Terzo settore: “Soddisfatti del risultato, ora più risorse e partecipazione”
La portavoce, Vanessa Pallucchi: “I prossimi step saranno cruciali per determinare l’efficacia del provvedimento nel perseguire gli obiettivi prefissati, a partire dalla necessaria previsione di adeguati investimenti. Inoltre, ci aspettiamo un concreto coinvolgimento del Terzo settore sin dalla messa a punto dei futuri decreti attuativi e poi nella sua concreta attuazione sui territori”
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in via definitiva del cosiddetto Ddl Anziani. Parlamento e Governo hanno accolto, nel corso dell’iter del provvedimento, diverse proposte provenienti dal mondo del Terzo settore per realizzare una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone non autosufficienti”. E’ quanto dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, commentando il disegno di legge approvato in via definitiva alla Camera.
Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023
mercoledì 22 marzo 2023
Ddl anziani, ecco le prossime tappe per raffozare assistenza domiciliare e sostegni
Cristiano Gori: «È nella prossima legge di Bilancio che il Governo sarà chiamato a decidere se e quante risorse economiche dedicare. La spesa pubblica per l’assistenza agli anziani è decisamente inadeguata nel nostro Paese»
di Barbara Gobbi
“Quella approvata il 21 marzo dal Parlamento è una riforma a due facce, contemporaneamente poco controversa e poco considerata, nonostante riguardi oltre 10 milioni di persone tra anziani interessati, familiari impegnati ad assisterli e operatori coinvolti. Invece, per recuperare i finanziamenti indispensabili, deve diventare una priorità politica”. Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non autosufficienza che ha dato un contributo sostanziale al testo del “Ddl anziani” approvato definitivamente dal Parlamento, analizza la riforma a cui l’Italia – pur essendo il secondo Paese più anziano – al mondo dopo il Giappone arriva da buona ultima rispetto agli altri grandi partner europei: la Germania nel 1995, la Francia nel 2002, la Spagna nel 2006 si erano già dotate di una legge.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 22/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Patto per l’Alzheimer, AIMA: «Diagnosi, assistenza domiciliare e PNRR, Istituzioni non lascino soli pazienti»
La presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, Patrizia Spadin, a Sanità Informazione: «Serve l’attivazione di una territorialità specifica per l’Alzheimer legata alle strutture del PNRR» – di Giovanni Cedrone
«Le famiglie con pazienti colpiti da demenze si sentono sole: come AIMA in 40 anni qualcosa siamo riusciti a fare, la sensibilizzazione della società è maggiore ma ancora oggi queste si sentono abbandonate e non è giusto». Patrizia Spadin, presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, è instancabile nel suo lavoro di promozione e richiamo dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso i problemi di chi deve accudire un paziente con Alzheimer o demenza. E a Sanità Informazione ricorda tutto quello che c’è ancora da fare per venire incontro ai bisogni assistenziali e sociali di queste persone.
Leggi: Sanità Informazione, 08/03/2023
REGIONI:
domenica 26 marzo 2023
Approvato il piano per la “non autosufficienza”. Ecco tutte le iniziative previste per il sostegno alle persone e alle famiglie
La Regione Puglia ha approvato il piano triennale per la “non autosufficienza”. E’ finanziato con le risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza, pari a complessivi 174.671.000 euro per un triennio. “La Regione Puglia, grazie al bilancio autonomo e ai fondi europei, ha dato vita ad iniziative innovative per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari a 360º”, ha spiegato l’assessora al Welfare Rosa Barone.
Tra le iniziative previste: il potenziamento dei progetti di vita indipendente, mediante un investimento annuo pari al doppio di quello precedente. L’obiettivo è il consolidamento di un modello di presa in carico alternativo a quello solo assistenziale, perché rivolto in primis a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia di persone con disabilità gravi al fine di promuovere percorsi di studio, di lavoro, di partecipazione alla vita sociale della comunità locale, e allo stesso tempo favorire il permanere nel proprio contesto di vita.
Leggi: Altamura Life, 26/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
SUNIA Emilia Romagna. Diritto alla casa: servono strumenti per regolamentare gli affitti brevi e combattere l’illegalità
Da tempo il SUNIA denuncia una inadeguata politica abitativa nel nostro Paese, oggi diventata una vera e propria emergenza sociale. Ciò si evidenzia maggiormente nei comuni ad alta tensione abitativa della nostra regione.
Questa situazione sociale, già di per sé grave perché nega il diritto alla casa, assume una dimensione di illegalità diffusa con l’esplosione degli affitti brevi che dilagano senza una opportuna regolamentazione pubblica.
Intervento pubblico che è urgente mettere in campo tramite adeguati provvedimenti nazionali, regionali e comunali.
Leggi: Sunia, 23/03/2023
mercoledì 22 marzo 2023
Milano. Immobili ex Enpam, trovato l’accordo definitivo tra InvestiRE SGR e inquilini sul futuro dei caseggiati: acquisto agevolato a prezzi scontati, tutele per i più fragili e interventi di manutenzione straordinaria
Si sono incontrati oggi, presso BASE Milano, i rappresentanti di InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) con le Organizzazioni Sindacali (Sunia, Sicet e Unione Inquilini) e i comitati degli
inquilini del patrimonio Dream (ex Enpam), costituito da quattro complessi immobiliari collocati nei Comuni di Milano (via Valla, via Forni e via Sulmona), Vimodrone (Via XV Martiri) e Basiglio (Via Romano Visconti e Via Rio Nuovo), passati in gestione negli scorsi mesi al Fondo Hestia e al Fondo Basiglio.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore alla Casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni e la sindaca di Basiglio Lidia Reali.
Leggi: Sunia, 22/03/2023
IN AGENDA:
Il 30 marzo a Novara il Convegno: Il futuro delle RSA tra riforme, innovazione e criticità: scenario nazionale e regionale
Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER)
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
IN EVIDENZA:
Art Therapy: Un gioco o una terapia?
Fin dai tempi della preistoria, l’uomo ha sempre usato la pittura e il disegno per comunicare e lasciare traccia di una vita vissuta che è arrivata fino ai giorni nostri. Ogni epoca storica ha lasciato delle testimonianze, che ci hanno permesso di capire come si viveva e quali fossero le abitudini, i rituali, le usanze di quelle popolazioni, tutto questo grazie alla pittura e all’arte.
Dunque, l’arte ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, stimolandone la creatività, curando lo stress e lasciando lo spazio per esprimersi liberamente e senza filtri.
È intorno agli anni quaranta che l’arte viene riconosciuta come un vero e proprio trattamento terapeutico, attraverso l’osservazione di alcuni medici, che avevano in cura persone affette da malattie mentali, i quali, spesso riuscivano ad esprimersi con disegni o altre opere d’arte. Il disegno e la pittura rappresentavano uno sfogo creativo che apriva la mente lasciandola andare, senza confini, ovunque volesse. Ed è proprio in quegli anni, gli anni 40, che le pratiche di art therapy diventarono una tecnica terapeutica utilizzata in tutti i setting di cura e per tutte le età.
Ma quali sono i benefici di questo tipo di terapia per gli anziani?
Alcuni studi hanno dimostrato che oltre a stimolare la memoria e le emozioni, favorisce la socializzazione, la concentrazione, la manualità, la tranquillità e il divertimento.
Leggi: Anziani e Vita
Lo dice p1n0! Consigli AI per una vita longeva
Come guardare al futuro tecnologico che evolve di settimana in settimana? Abbiamo bisogno di una saggia intelligenza!
La tecnologia oggi ha fatto enormi passi avanti e nell’ambito dei servizi per l’autonomia presenta una varietà di proposte e risorse per le persone senior e i propri familiari: automobili, motorini e monopattini elettrici, bus che si possono prenotare dal proprio cellulare, car sharing e molto altro ancora. Ma ci sono anche le macchine a guida autonoma, anche se ancora in fase di sperimentazione, guidano al posto nostro..Tra queste innovazione è arrivata anche l’intelligenza artificiale!
Alexa già ci aveva avvertito, il mondo dell’intelligenza artificiale rivoluzionerà la nostra quotidianità: fornisce istantaneamente testi completi di 500 parole, risponde alle email, risolve problemi matematici e crea varie proposte di loghi per un nostro progetto.
Il futuro? Il mondo tecnologico sarà sempre più nelle nostre case e nelle nostre scrivanie come un compagno quotidiano con cui dialogare. Per esempio, Microsoft sta già pensando di inserire l’intelligenza artificiale in microsoft Word come aiutante che ci aiuterà con il blocco dello scrittore.
Leggi: Abitare Sociale
Caregiver, nella legge italiana ancora senza tutele – di Veronica Rossi
Il tempo per rispondere alla condanna dell’Onu all’Italia per la mancanza di norme che tutelino i caregiver familiari è quasi scaduto, ma ancora non è stata ancora varata una legge ad hoc. Servirebbe formazione, ma anche assistenza burocratica, economica e sociale, insieme al riconoscimento della figura professionale. L’intenzione della ministra Locatelli è di creare un tavolo di lavoro per cercare soluzioni sul tema
Il 3 ottobre 2022 il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità ha condannato l’Italia per la mancanza di tutele per i caregiver. Al nostro Paese sono stati 180 giorni per rispondere, indicando le misure intraprese e i risarcimenti per le famiglie. A meno di una settimana dalla scadenza di questo lasso temporale, non c’è ancora una norma nazionale che intervenga a favore di chi assiste i propri cari disabili, anziani o malati. «Le Regioni su questo tema si muovono in ordine sparso», dice Tiziana Nicoletti, responsabile del Coordinamento nazionale delle associazioni di persone con malattie croniche e rare – Cnamc di CittadinanzAttiva, «come a febbraio ha fatto il Friuli Venezia Giulia e, andando a ritroso, la Lombardia, in Abruzzo e nel Lazio. Dal nostro punto di vista queste iniziative sono lodevoli, perché in qualche modo cercano di alleggerire il peso e la pressione – anche economica – che c’è su queste famiglie. Però sarebbe opportuno che ci fosse una legge nazionale. Attendiamo da tempo un provvedimento che garantisca ai caregiver il riconoscimento dei loro diritti fondamentali».
Leggi: Vita
Amministrazione di sostegno: un’altra “storia sbagliata”
Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche nel nostro giornale degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili, come quella che presentiamo oggi, di una figlia che racconta la storia della madre, fatta letteralmente rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal proprio amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà
Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche su queste pagine degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili. Una figlia, Anna, ci racconta la storia di Dora, la madre, fatta rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal suo amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà. A breve un’udienza deciderà del suo destino.
Anna abita per lavoro in una città del Nord, mentre Dora abitava in Toscana, nel suo paese di origine, ma gli abusi sono “democraticamente” distribuiti in tutta la penisola. (Simona Lancioni)
Leggi: Superando
Musica, canto e invecchiamento sano
Nelle sue varie forme di espressione, la musica gioca un ruolo importante per il benessere individuale e collettivo: le evidenze scientifiche della sua influenza sulla salute sostengono iniziative orientate alla promozione, al mantenimento o al recupero del benessere psicofisico. Nell’articolo viene illustrata l’istituzione di un coro, rivolto a over 40 con lieve sindrome metabolica, nell’ambito del progetto Dedalo, un progetto di promozione dell’invecchiamento sano realizzato nella città di Vercelli.
di Cristina Meini (UPO – Università del Piemonte Orientale), Chiara Airoldi (UPO), Daniele Ceriotti (UPO), Marta de Vito (UPO), Giorgio Guiot (Fondazione Cantabile, Torino), Marco Martorana (UPO), Riccardo Tucci (UPO), Erica Viola (UPO), Fabrizio Faggiano (UPO)
Sin dall’antichità la musica è stata considerata una techné capace di influire sul benessere della persona, prevalentemente per il suo rapporto speciale con le emozioni. Questa convinzione, nata nella Grecia antica e mantenuta viva nei secoli, beneficia oggi di un interesse rinnovato dalla convergenza di riflessione teorica e sapere scientifico. Le scienze cognitive, dalla filosofia empiricamente informata alle neuroscienze, hanno infatti corroborato la persuasione che la musica sia in grado di suscitare e modulare le emozioni della persona e del gruppo, mentre numerosi modelli di intervento clinico sono stati ispirati dai risultati sperimentali.
Leggi: I Luoghi della Cura
50&Più e Fondazione Leonardo presentano “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”
L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.
Leggi: Spazio 50
Non autosufficienza: si volta pagina – di Sergio Pasquinelli
Il 21 marzo il Parlamento ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza (qui il testo). Un grande traguardo. Nella storia del nostro Paese questa è la prima riforma del settore ed è attesa dagli anni ’90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e politica. Nel frattempo, analoghe riforme si sono avute in numerosi Stati, ovunque con il medesimo scopo: modificare strutturalmente i sistemi di welfare, ideati quando gli anziani non autosufficienti erano ben pochi, per metterli in condizione di rispondere alla loro sempre più diffusa presenza.
Il cammino della riforma
La prima versione del PNRR (Gennaio 2021) non prevedeva la riforma dell’assistenza agli anziani. Le organizzazioni del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, oggi quasi 60, prepararono allora una dettagliata proposta per la sua introduzione. L’intensa attività di pressione compiuta indusse il Governo a includere la riforma nella versione definitiva del PNRR (Aprile 2021). Le organizzazioni del Patto elaborarono successivamente un progetto molto articolato per la riforma. Ad inizio 2022 il Governo Draghi avviò la predisposizione del Disegno di Legge Delega e – nel prepararlo – interagì continuativamente con il Patto. A ottobre quel Governo approvò un Disegno di Legge Delega che recepì ampiamente le proposte della società civile rappresentata dal Patto.
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SEGNALAZIONI:
Bonus casa, ma quanti sono? Ecco la guida con i vantaggi e le scadenze
Non solo Superbonus 110%, le agevolazioni per le abitazioni sono diverse. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea. Ecco un riassunto delle principali misure
‘Bonus’, la parola chiave del momento. Nelle ultime settimane si parla più che mai di Superbonus 110%, ma non si tratta dell’unica agevolazione per le abitazioni. Il decreto Aiuti quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre, prevede alcune importanti novità sul Superbonus, ma è bene ricordare le altre agevolazione attualmente in vigore. Per aiutare i consumatori a destreggiarsi tra i vari bonus tuttora utilizzabili, Facile.it ha analizzato i principali, mettendone in evidenza i vantaggi e le date da cerchiare in rosso sul calendario per la scadenza. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea.
Ecco un riassunto delle principali misure, un vademecum ‘ad hoc’ sui bonus fiscali inerenti la casa.
Leggi: Redattore Sociale
Pensioni, opzione donna: requisiti, novità e regole per il 2023
l’INPS, con circolare n. 25 del 6 marzo 2023, ha fornito istruzioni sulla pensione anticipata c.d. opzione donna di cui all’art. 1, comma 292, della legge di bilancio 2023, che ha aggiunto il comma 1-bis dopo il comma 1 dell’art. 16 del D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni dalla L. n. 26/2019.
Riportiamo di seguito le precisazioni dell’Istituto.
Destinatarie: condizioni e requisiti
In base alle nuove disposizioni previste dalla legge n. 197/2022, possono accedere alla pensione opzione donna le lavoratrici che perfezionano i nuovi requisiti anagrafici e contributivi entro il 31.12.2022 e si trovano in una delle seguenti condizioni:
Leggi: Cgil
NEWS:
martedì 21 marzo 2023
Risultati inchiesta A.L.I. – Rapporto senior e casa
Sono stati resi pubblici i risultati della ricerca promossa dall’Active Longevity Institute sul rapporto tra le persone Senior e la loro casa: Sondaggio “Longevità e CASA”.
Il primo dato rilevante è nella presenza di un quarto dei rispondenti che non ritengono la propria casa adeguata alla longevità, dato che sale al 44% quando a rispondere sono donne under 55.
Gli ingredienti della casa ideale per un senior attivo sono:
domotica
assenza di scale
presenza di doccia comoda
La possibile necessità futura della presenza di una badante è tutt’altro che peregrina, tanto che, nel caso lo spazio della propria abitazione fosse sovrabbondante rispetto alle necessità (com’è del resto in oltre la metà delle case dei senior italiani), emerge la consapevolezza di doverne ricavare spazio per ospitarne una, quando fosse necessario.
Leggi: Abitare Sociale, 21/03/2023
martedì 21 marzo 2023
L’oro blu sempre più caro per le famiglie
In occasione del 22 marzo Cittadinanzattiva presenta i nuovi dati del 18esimo Osservatorio prezzi e tariffe. Ben 487 euro la spesa media a famiglia nel 2022, in aumento in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena. Oltre il 40% va dispersa. Ad Enna e Cosenza razionamenti per tutto il 2021
Quanto ha speso una famiglia per la bolletta idrica nel 2022? La cifra media è 487 euro con un aumento del 5,5% rispetto al 2021. Gli aumenti si registrano in tutti capoluoghi di provincia, unica eccezione Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%. Si parla di un incremento che supera il 20% per province come Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%), mentre si supera il 10% in altri dodici capoluoghi: Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina.
E ancora: Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 883 euro (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di capoluogo più economico con 174 euro. A livello regionale, la Toscana è la regione più costosa, Molise la più economica, in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente.
Leggi: Vita, 21/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Case e Ospedali di Comunità: siamo in ritardo sull’attuazione del Pnrr. Le raccomandazioni della Corte dei conti al ministero Salute
Il Magistrato istruttore ha redatto la propria relazione conclusiva rilevando come i numeri relativi alle gare già esperite afferenti alla progettazione evidenziassero una “realistica difficoltà di pervenire nei tempi, ormai ravvicinati, del target 31 marzo 2023, all’adozione di una progettazione avanzata” per una buona parte delle procedure concorsuali. La volontà di spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del target Italia relativo all’approvazione dei progetti, richiederebbe l’autorizzazione del Mef. Ecco le raccomandazioni della Corte dei conti.
Il Pnrr, allo scopo di rafforzare la capacità del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) di fornire servizi adeguati sul territorio, prevede entro la metà del 2026 (Target UE) l’attivazione di oltre 1.400 Case della Comunità e oltre 12.400 Ospedali di Comunità. In relazione ai predetti investimenti, risultano stanziate risorse pari, rispettivamente, a due miliardi di euro e un miliardo di euro. Ma a che punto siamo con i progetti?
A far luce è la Corte dei conti segnalando diversi ritardi che sembrano aver già compromesso il target Ita del 31 marzo 2023.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Ddl anziani, commissione Covid e punti nascita nella settimana parlamentare
La settimana dal 20 al 25 marzo sarà caratterizzata in Parlamento dalle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Ecco il calendario dei lavori settimanale delle commissioni Sanità di Camera e Senato.
La settimana parlamentare che va dal 20 al 25 marzo è monopolizzata dai temi europei con le comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni prima al Senato martedì 21 e poi alla Camera mercoledì 22 in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo: tra i temi centrali la questione immigrazione.
A Montecitorio approda la legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, già approvata dal Senato. Tre le proposte di commissioni d’inchiesta su cui si sta lavorando alla Camera: quella sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, quella sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e infine quella sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Affitti brevi, in Italia una giungla senza regole
Riservare case e stanze ai turisti moltiplica le disuguaglianze. Soprattutto quando aumenta la richiesta di chi ha bisogno di viverci. Oggi a Venezia la presentazione di una proposta di legge scritta dal basso
La diffusione degli affitti brevi turistici è il fenomeno che negli ultimi dieci anni ha trasformato di più l’abitare e le città in buona parte del mondo. In Italia, però, nulla è stato fatto per regolarlo.
NEL 2019 nelle aree più centrali e turistiche di sei capoluoghi (Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Roma e Venezia) le percentuali ci case su Airbnb andavano dall’11% (a Napoli) al 32,4% (a Bologna). «Il mercato degli affitti brevi in Italia non è regolato da una prospettiva abitativa e urbanistica, ma solo fiscale», afferma la ricercatrice in urbanistica Francesca Artioli. «Ci sono i codici identificativi regionali e il famoso codice nazionale, che servono a conoscere, misurare e apportare un po’ più di trasparenza in un mercato molto opaco.
Leggi: Il Manifesto, 20/03/2023
sabato 18 marzo 2023
Direttiva case green: progresso, e chi continua a remare contro non fa un buon servizio né all’Italia né al pianeta
Progresso. E’ questa la parola scelta da Ciaràn Cuffe, eurodeputato degli European Greens e relatore del provvedimento, per definire l’approvazione da parte dell’Eurocamera della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia. Un provvedimento atteso, coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione, necessario per imprimere una svolta verso la sostenibilità nel settore delle costruzioni e nel mondo dell’edilizia. Un provvedimento a cui l’Europa lavora da tempo e che aveva visto anche la partecipazione del nostro Paese. E’ per questo che lo stesso relatore Cuffe, nel suo intervento finale, non ha potuto non stigmatizzare l’assenza in aula e durante l’iter di approvazione della destra italiana che in questi giorni ha provato a sabotare il provvedimento come già fatto con quello sul phase out dai motori endotermici. Anche su questa misura, necessaria per ridurre sia le emissioni che i consumi energetici e le bollette, governo e politici della destra italiana hanno remato contro.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 18/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Fisco. Si cambia: il Governo approva la delega per la riforma delle tasse, sia per i dipendenti che per i liberi professionisti. Ecco le novità
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Entro 24 mesi dovranno essere varati i decreti attuativi. Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”. LA BOZZA.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato ieri l’atteso disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale.
“La riforma del sistema fiscale – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – costituisce un elemento chiave del programma di Governo, volto al rilancio strutturale dell’Italia sul piano economico e sociale”.
Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”.
Il ddl delega prevede 24 mesi di tempo per l’esame parlamentare e l’emanazione dei decreti delegati di attuazione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Autonomia differenziata. Dopo il parere dell’Unificata arriva il nuovo via libera da Palazzo Chigi. La parola passa ora al Parlamento.
L’obiettivo, si spiega nel testo, “non è quello di dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere”. L’ancoraggio dei nuovi Lep ai Lea resta presente solo nella relazione illustrativa, manca ogni riferimento esplicito del disegno di legge. Meloni: “Svolta necessaria”. IL TESTO
Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il secondo via libera, all’unanimità, al disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Il provvedimento, che ha già avuto il parere della Conferenza Unificata, passa ora all’esame del Parlamento. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato di una “svolta necessaria al Paese”.
Nella relazione illustrativa, si sottolinea come con l’autonomia differenziata “non si vuole dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Ddl anziani, mons. Paglia: “Le Rsa diventino centri multiservizi”. Il nodo risorse
Ieri al Senato il convegno sul ddl anziani, a cui hanno partecipato Uneba, Anaste, Agespi e Aris. Sottolineato il nodo risorse per attuare la riforma. Mons. Paglia ha presentato 3 proposte per le Rsa, in vista della costruzione di un “continuum assistenziale” che dia risposte adeguate agli anziani. Gori: “La credibilità dell’operazione sulla non autosufficienza del governo Meloni è legata alla prossima legge di bilancio”
I relatori del convegno al Senato
“Noi ci siamo”. E’ questo il messaggio forte lanciato dalle 4 associazioni in apertura del convegno “Ddl anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” ieri al Senato, organizzato su iniziativa del senatore Franco Zaffini e che ha visto la partecipazione di Uneba, Agespi, Anaste e Aris. “Noi ci siamo, e vogliamo esserci, partecipando all’elaborazione dei provvedimenti che riguardano l’assistenza ai più fragili”, hanno sottolineato le associazioni.
Leggi: Redattore Sociale, 17/03/2023
giovedì 16 marzo 2023
Aspettativa di vita alla nascita. Nella Ue cala a 80,1 anni nel 2021. Italia in controtendenza ma chi vive nella Pa di Trento è più longevo di oltre 3 anni rispetto a chi abita in Campania
I dati sono stati pubblicati da Eurostat e segnalano come nell’Unione dopo il brusco calo del 2020 dovuto allo scoppio della pandemia anche nel 2021 si sia registrata una contrazione rispetto al periodo pre Covid quando il dato era di 81,3 anni. L’Italia si colloca al terzo posto con una speranza di vita media alla nascita di 82,7 anni (in crescita rispetto agli 82,3 anni del 2020) ma con profonde differenze tra il Nord e il Sud del Paese.
Nel 2021, l’aspettativa di vita alla nascita nell’UE è stata di 80,1 anni. Nel 2019 la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni ma è poi scesa nel 2020 a 80,4 (-0,9 anni) e nel 2021 è ulteriormente diminuita (-0,3 anni rispetto al 2020), probabilmente a causa del repentino aumento della mortalità a causa del COVID -19 pandemia. A fornire i dati è Eurostat in un suo recente report.
L’aspettativa di vita delle donne (82,9 anni) ha continuato ad essere superiore a quella degli uomini (77,2 anni) nel 2021, con entrambe che hanno registrato ulteriori diminuzioni a seguito di un calo maggiore dal 2019 al 2020. Rispetto al 2020, l’aspettativa di vita sia per le donne che per gli uomini è diminuita dello 0,3 anni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/03/2023
martedì 14 marzo 2023
Per un nuovo welfare: dal Forum terzo settore, un manifesto in 5 punti
Prossimità, universalismo, inclusività. Questi, secondo il Forum del Terzo Settore, i tre i valori fondamentali su cui fondare il nuovo sistema di welfare. Valori che il Forum ha messo alla base del manifesto realizzato dalla Consulta Welfare del Forum e presentato questa mattina, a Roma, nella Sala Capitolare del Senato.
“L’attuale sistema di welfare- si legge nel manifesto- risulta essere frammentato e non in grado di garantire la presa in carico tempestiva, globale e continuativa di chi si trova in condizioni di fragilità, marginalità o è a rischio esclusione sociale.
Leggi: Redattore Sociale, 14/03/2023
martedì 14 marzo 2023
Case green a emissioni zero già dal 2028? Come funzionano le classi? Ci sono incentivi e sanzioni? Tutte le risposte
Cosa si intende per classe energetica?
Secondo il testo approvato dal Parlamento Ue, gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030. Ma che cosa si intende per classe energetica di un edificio? La misura del fabbisogno energetico. Viene calcolato da un certificatore prendendo in considerazione i materiali di costruzione, la tipologia degli impianti, la produzione di acqua calda, l’esposizione dell’immobile, gli infissi, l’illuminazione e la ventilazione meccanica. Vengono inoltre valutate le caratteristiche climatiche del comune in cui l’immobile si trova.
Leggi: Sunia
REGIONI:
martedì 21 marzo 2023
Diritto alla casa per i cittadini stranieri: i giudici bocciano la legge Regione Lombardia
Per la Corte d’Appello, la legge regionale della Lombardia n. 16 dell’8 luglio 2016 in materia di accesso ai servizi abitativi pubblici presenta aspetti discriminatori ai danni dei cittadini stranieri, che vanno rimossi.
Accogliendo le ragioni che erano alla base del ricorso giudiziario, promosso da CGIL Lombardia, ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e NAGA (Organizzazione di volontariato per l’assistenza sociosanitaria e per i diritti di cittadini stranieri, Rom e Sinti), il Tribunale ha confermato la sentenza di primo grado, sottolineando come il requisito dei cinque anni di residenza continuativa, contenuto nel provvedimento legislativo regionale è da riteneresi irragionevole e discriminatorio.
Leggi: Inca, 21/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Palermo. Ex Onpi, prosegue il processo di auto recupero degli alloggi da parte degli abitanti. “Chiediamo al Comune un sostegno alle famiglie per i lavori alle facciate che stanno affrontando”
Prosegue il processo di auto recupero delle famiglie che da anni sono insediate nel complesso Ex Onpi di Partanna Mondello.
Da poco le 60 famiglie che abitano negli spazi ex Onpi hanno avviato anche dei lavori alle facciate degli edifici.
Il SUNIA, che ha messo a disposizione i suoi tecnici per diversi sopralluoghi che hanno riguardato lo stato degli edifici e degli spazi a verde, e le opere di pulizia e manutenzione dei tetti dove si presentavano delle infiltrazioni d’acqua, chiede un segnale di attenzione in più da parte dell’amministrazione.
Leggi: Sunia, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Anziani, arrivano le letture d’argento
Contenuti sintetici e incisivi, parole dai significati positivi e colori accesi, piatti e senza sfumature. Questa la formula adottata da quattro bibilioteche venete che hanno pubblicato il primo albo italiano per persone anziane
La lettura è un toccasana per la mente e lo spirito umano a ogni età. Eppure sugli scaffali delle biblioteche e delle librerie ci sono volumi pensati per essere letti dai bambini, dagli adolescenti e dagli adulti ma quasi mai dalle persone longeve. C’è un vuoto rappresentato dall’assenza di pubblicazioni rivolte a tutte quelle persone anziane che per difficoltà legate allo stato di salute o al decadimento cognitivo si sono allontanate dal mondo della lettura. Per sopperire a questa mancanza nei centri servizi per anziani il più delle volte gli operatori propongono albi illustrati per i bambini.
Partendo da questa osservazione quattro bibliotecarie della rete del Consorzio biblioteche padovane associate e della Rete bibliotecaria vicentina (Elisa Breda, consorzio Bpa; Marta Brendolan, biblioteca di Isola Vicentina; Viviana Cappellaro, biblioteca di Romano D’Ezzelino e Silvia Gonella, biblioteca di Ponte San Nicolò) al termine di un corso di design thinking hanno deciso di realizzare l’albo illustrato: Lassù è casa mia, la storia di Palma, nata a maggio del 1897, che insieme a tre ragazzi vive un’avventura meravigliosa e scopre che la vecchiaia non è solo una questione di età e che non è mai troppo tardi per godere di momenti felici.
Leggi: Vita, 20/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Reggio Calabria. Riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini. Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria
Reggio Calabria, riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA). Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Dopo i recenti Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato elaborati in sede sindacale, sottoscritti e depositati presso i Comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Scilla, Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando e Roccella Ionica, le OO. SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA) si sono riunite per lavorare alla sottoscrizione di nuovi Accordi nel territorio dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Al tavolo delle trattative, in rappresentanza degli inquilini delle tre Confederazioni, Cgil, Cisl e Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, Agostino Rua (Sicet-Cisl RC),
Leggi: Sunia, 17/03/2023
giovedì 16 marzo 2023
A Milano vogliono stare tutti. I ritardi sull ‘ housing e il metodo Fondazione Cariplo
TIl mattone a Milano è un terno al lotto vinto per assicurazioni, fondi sovrani e manager con ancoraggio asiatico. Tanto è vero che nelle classifiche dei grandi investitori immobiliari Milano si piazza subito dopo Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma. Ma per chi vive e lavora in città, e non ha capitali alle spalle, la casa può essere un incubo. E ‘ il tema del momento, un po ‘ troppo drammatizzato e mediatizzato: la Città metropolitana è tra le più vivibili e affordable in Europa. Ma c ‘ è un evidente gap di programmazione soprattutto su giovani e ceti medi, rispetto ad altri città d ‘ Europa. A colmare il gap, da anni, è soprattutto Fondazione Cariplo che ha dato un senso (e fonti) all ‘ housing sociale milanese. ” Mi lano è una città di successo che è diventata molto più attrattiva dopo Expo – spiega al Foglio Sergio Urbani, dg di Fondazione Cariplo – successo che però va pianificato e programmato perché i valori immobiliari crescono, incidendo sui prezzi della città che innescano a loro volta l ‘ aumento delle diseguaglianze. Ma alla lunga possono indebolire lo stesso percorso di crescita.
Leggi: Il Foglio, 16/03/2023
IN AGENDA:
50%più – 23 Marzo 2023 – ore 11.00 – Presentazione del volume: Età anziana: tempo di dirittti e responsabilità _ ETÀ ANZIANA: TEMPO DI DIRITTI E RESPONSABILITÀ –
Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano – Piazza di Pietra
L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.
Leggi: Spazio 50
Giornata mondiale del Servizio sociale, al via la tre giorni
Nella Giornata mondiale del servizio sociale, le e gli assistenti sociali italiani danno il via alla tre giorni che culminerà, giovedì 23 nel trentesimo anniversario dalla nascita dell’Ordine. Allo Spazio Eventi di piazza di Spagna, a Roma, in via Alibert, 5A, si svolgeranno le manifestazioni che vedranno alternarsi 107 relatori davanti a 400 persone presenti e a 5.000 collegate on line. Si comincia domani alle 10 con gli indirizzi di saluto del presidente dell’Ordine Gianmario Gazzi.
Leggi: Redattore Sociale
Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea Cgil
2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos
Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.
Leggi: Assindatcolf
IN EVIDENZA:
Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione
L’articolo tratta il tema delle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti degli anziani e delle loro famiglie. Il punto di vista a partire dal quale si articola la riflessione è quello dell’assistente sociale, capace di portare alla luce i principali nodi critici nonché i possibili spazi di intervento e miglioramento della progettazione dell’assistenza.- di Francesca Corradini (Centro di Ricerca Relational Social Work, Università Cattolica di Milano)
Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione
Nel presente contributo si proporrà una riflessione in merito ai percorsi di cura e assistenza, in particolare sulle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti delle persone anziane e delle loro famiglie. Il supporto è inteso non tanto come un insieme di azioni, ma come un percorso di accompagnamento, che si snoda nel tempo e che non si esaurisce con l’attivazione di una specifica prestazione o di un servizio. Sono tanti i professionisti che le persone incontrano e che possono contribuire a semplificare o, al contrario, a rendere più complessi i percorsi di cura. In questa sede, l’attenzione si concentrerà, in particolare, sulle funzioni degli assistenti sociali che, soprattutto nei servizi territoriali di base, si interfacciano con questi compiti tanto articolati.
Leggi: I Luoghi della Cura
Popolazione in Italia. Nuovo calo anche nel 2022. La colpa? Sempre poche nascite e molti morti per il caldo record a luglio e agosto. E gli immigrati non bastano a colmare il saldo negativo
Lo rileva oggi il nuovo rapporto Istat sulla dinamica demografica del 2022: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno. Le nascite risultano in ulteriore calo, ma con lievi segnali di recupero al Sud. I decessi restano ancora su livelli elevati, anche per effetto dell’incremento registrato nei mesi estivi a causa del caldo eccessivo. Dal 2019 ad oggi persi più di 790mila residenti. IL RAPPORTO.
L’Istat ha pubblicato oggi i dati della dinamica demografica realtiva al 2022 registrando ancora una volta un calo della popolazione: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno, nonostante il positivo contributo del saldo migratorio con l’estero, rispetto agli anni della pandemia, anche a causa degli effetti della crisi bellica in Ucraina.
Leggi: Quotidiano Sanità
Il senso della vecchiaia è scendere a patti con la vita
Il libro di Lidia Ravera è la testimonianza di una guerriera che non si dà per vita di fronte al tempo Il mio modo di attrezzarmi per l’inevitabile non è combattere, ma rassegnarmi. È questa la vera conquista
La generazione dei baby boomer non è più giovane. Proprio la generazione che ha fatto una bandiera della giovinezza. Trovarsi ad avere vent’anni dal 1968 in poi dava l’impressione di avere il mondo in mano. Non si parlava d’altro che dei giovani. Di come si vestivano, pensavano, amavano, fumavano i giovani. C’era nell’aria un senso di onnipotenza, di esplosione, di felicità che nemmeno le prodezze delle Brigate rosse riuscivano a offuscare. Ora quella generazione invecchia, è invecchiata. E proprio nel moment o in cui la vecchiaia sta diventando, è diventata, lunghissima. Scrive Lidia Ravera nel suo nuovo libro Age Pride (Einaudi, 115 pagine, 13 euro): «Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9 per cento della popolazione, oggi sono il 23 per cento». Un terzo della popolazione è composto di quegli ex giovani lì. Ecco perciò che i protagonisti di Porci con le ali, che Ravera scrisse venticinquenne nel 1976, a quattro mani con il poco più grande Marco Lombardo Radice e con enorme successo non solo in Italia, devono adesso vedersela con il declino fisico, la pensione, l’oscurità che cala sui vecchi (almeno quelli non “realizzati”, per dir così), il progressivo deserto che si crea intorno, man mano che amici, coniugi, parenti se ne vanno dove inevitabilmente tutti dovremo scomparire. Che si fa, come la mettiamo?
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Gli alloggi assistiti. Un’alternativa alle strutture residenziali per anziani
Gli alloggi assisti sono formule abitative di vita autonoma che si rivolgono alle persone anziane fragili (ed altri gruppi di persone) con l’obiettivo di supportarne le necessità, garantendo al contempo protezione e vita di relazione. L’articolo ne delinea le caratteristiche, i requisiti, le tipologie e i potenziali utenti. di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
Un numero crescente di persone anziane vuole giustamente scegliere dove vivere e con chi condividere l’alloggio, anche in presenza di una condizione di fragilità. Essi esprimono una richiesta di aiuto, di sostegno e di servizi legati all’alloggio, in un ambiente adattato e sicuro che garantisca congiuntamente inclusione sociale, protezione e vita indipendente, ma rimanendo a casa.
Per soddisfare questa crescente domanda, comincia a svilupparsi una varietà di offerte di alloggi assistiti proposti da enti locali, aziende pubbliche, associazioni, aziende private e Fondazioni.
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L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
L’articolo presenta un progetto di vasta portata sull’invecchiamento sano e attivo, sviluppato nell’arco di alcuni anni e ora in fase di rilancio per un altro quinquennio. Incardinato presso l’Università del Piemonte Orientale, il progetto assume come punto di partenza i molteplici effetti dell’invecchiamento a livello individuale e sociale, proponendosi di fornire – tramite attività di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenze a ricercatori e studiosi, operatori e cittadini – un contributo alla sfida della longevità.
di Carmela Rinaldi (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Gianluca Aimaretti (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Mattia Bellan (Università del Piemonte Orientale)
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto d’eccellenza per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
Come è noto, l’invecchiamento demografico che stiamo vivendo è senza precedenti e proseguirà nei prossimi decenni, senza che l’aumento dell’aspettativa di vita corrisponda a un aumento di aspettativa di vita in salute.
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Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?
Occuparsi di anziani in difficoltà a recarsi di persona nell’ambulatorio medico è un problema noto da tempo, che può ormai avvalersi della telemedicina. Questa è una grande opportunità, con un aspetto paradossale: gli anziani sono sia il target ideale delle televisite, sia la fascia di popolazione meno dotata di competenze e strumenti tecnologici. L’articolo, riferito a un’esperienza in atto nell’ASST Bergamo Est, propone una lettura insolita di un rapporto da costruire, all’interno di una nuova visione dell’assistenza sociosanitaria territoriale. di Patrizia Rocca (Dirigente medico, ASST Bergamo est)
Gli italiani invecchiano e la domanda di cura cresce, in contrasto con la carenza di risorse umane nel settore sanitario. Da qui l’inevitabile necessità di ridisegnare strutturalmente e organizzativamente la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto nell’ottica di rafforzamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale. L’idea della telemedicina come innovazione tecnologica al servizio del miglioramento dei processi di cura non è comunque nuova.
La telemedicina: un’origine “antica”
Già nel 1908 Hugo Gernsback (1884-1967), considerato il “padre della fantascienza”, ipotizzava che da lì a cinquant’anni il sistema di cura sarebbe crollato: da una parte medici obbligati a rimanere nel proprio studio dalla mattina alla sera, per accogliere e soddisfare i bisogni dei propri assistiti; dall’altra pazienti sempre più fragili e incapaci di recarsi di persona nell’ambulatorio medico.
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SEGNALAZIONI:
“Storia della vecchiaia nella cultura occidentale. Dalla venerazione all’ageism, di Carla Costanzi, prefazione di Nicola Palmarini, Maggioli Editore, 2022.
di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci, Abbiategrasso, MI)
“Storia della vecchiaia” recita il titolo del volume, ma quello che si trova in questo libro va anche al di là del titolo. Il quesito all’origine di questo testo riguarda la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l’epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote?
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Fondazione Carisbo: sostegno alle start up con idee per le persone anziane
Con la collaborazione dell’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo, nasce “Silver economy incubation system”
Con l’invecchiamento della popolazione, c’è sempre maggiore necessità di servizi a sostegno delle persone anziane, in particolare non autosufficienti. La Fondazione Carisbo sostiene le idee imprenditoriali in questo settore con ‘Silver economy incubation system’, un progetto in collaborazione con l’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo di soluzioni concrete e innovative per il soddisfacimento dei bisogni legati alla popolazione degli anziani, in particolare nella gestione delle situazioni di non autosufficienza, esigenze legate alla casa, invecchiamento attivo, alimentazione, attività ricreative. Grazie al contributo di Casa Saraceni e al supporto di Intesa, la partecipazione all’iniziativa per le startup che supereranno la selezione è completamente gratuita.
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Presentazione del sito Web pnrreforumterzosettore.it
Il 14 marzo 2023, nell’ambito dell’Assemblea nazionale del Forum Terzo Settore, si è svolto l’evento di presentazione del sito web www.pnrr.forumterzosettore.it.
La registrazione dell’evento è disponibile a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=NVqOnJidNHI&t=2s
Il sito web vuole essere uno strumento di monitoraggio delle principali misure di interesse per gli ETS, anche al fine di facilitare gli enti associati e i Forum regionali e provinciali nel provare a cogliere le opportunità offerte dal PNRR. A questo fine è stata prevista anche l’area “Approfondimenti” (raggiungibile dalla homepage o da ogni singola misura), ad accesso riservato attraverso username (la propria mail) e password, ove è possibile trovare informazioni e materiali anche utili in occasione della pubblicazione di bandi e avvisi.
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NEWS:
lunedì 13 marzo 2023
Ddl anziani, Auser: restano pochi margini per migliorare il testo
“Il Senato, con 92 voti favorevoli, nessun contrario e 48 astensioni, ha approvato il disegno di legge che disciplina le deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Ora il testo passa alla Camera. Le modifiche introdotte nel testo approvato riguardano: il riconoscimento del servizio civile, il ruolo delle farmacie, gli Enti del Terzo Settore nell’assistenza domiciliare, le cure palliative. Il testo approvato conferma, dunque, il testo licenziato dal Governo e su cui Auser aveva avanzato alcune proposte emendative.
In particolare Auser aveva avanzato proposte in merito: all’invecchiamento attivo, che non riguarda solo le persone anziane; l’invarianza delle risorse vero buco nero della riforma; alla filiera della presa in carico, con particolare riferimento alla integrazione dell’ADI e della SAD; al lavoro di cura, richiedendo l’impegno per l’emersione, la formazione e l’inquadramento contrattuale; ai caregiver, considerando un errore averli rimossi dalla riforma. Inoltre Auser aveva richiesto un più esplicito riconoscimento degli Enti del terzo settore nell’assistenza domiciliare”. Così si legge in una nota Auser.
Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Ecco gli Stati generali degli assistenti sociali, trent’anni di Ordine
Dal 21 al 23 marzo a Roma, due sedute plenarie e nove workshop. Confronto con oltre 100 relatori. Presenti la ministra Marina Elvira Calderone e la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti
Tre giorni per concludere un percorso e ripartire, con gli attrezzi giusti, per strade conosciute, ma che richiedono, un giorno dopo l’altro, più energia e più competenza. Tre giorni che sono gli Stati generali degli assistenti sociali italiani e che mettono insieme la Giornata mondiale del servizio sociale e i trent’anni dell’Ordine istituito nel 1993, insieme a una serie di approfondimenti su povertà, famiglie, professione, salute, narrazioni, luoghi di vita e diversità, competenze, terzo settore e valutazione, dialogo interprofessionale.
Due sedute plenarie, il 21 e il 23 marzo – in presenza e online – presso il Centro Congressi Roma Eventi di Piazza di Spagna, via Alibert, 5/a e nove workshop – soltanto in presenza – aperti alla comunità professionale. Un confronto con oltre 100 relatori: ministri, parlamentari, studiosi, esperti per esperienza e, naturalmente, assistenti sociali.
Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
L’odissea per trovare un posto in Rsa: “Far assistere gli anziani è un lusso”
I letti nelle residenze sono solo 270 mila, a fronte di 4 milioni di over 65 non autosufficienti. E trovare personale è sempre più difficile: il sistema regge solo grazie agli immigrati
Un enorme divario tra la sofferenza delle famiglie e l’aiuto che ricevono. Il servizio pubblico è in grave difficoltà nell’assistenza agli anziani non autosufficienti e da anni discute di riforme senza successo. Anzi, l’offerta pubblica va sempre peggio e quella privata rimane un lusso per pochi, visti i costi. Il centro del problema sono le Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali.
Hanno vissuto una crisi durissima durante la pandemia, quando sono stati migliaia i morti nelle strutture per anziani, soprattutto al Nord, ma non solo. Ancora non si sono riprese, hanno problemi economici ma anche di personale, che non si trova. Così lavorano con organici ridotti. Il tutto fa aumentare le liste d’attesa per chi cerca aiuto.
Leggi: La Repubblica, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Otto milioni di edifici in cerca di incentivi per la riqualificazione
È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea
Sono quasi otto milioni le case colabrodo in Italia. Oltre 4,55 milioni di edifici residenziali in classe energetica G e 3,17 in classe F: i due livelli peggiori. È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea, che raccoglie gli attestati di prestazione energetica rilasciati quando si vende, si affitta, si costruisce o si riqualifica un’abitazione.
Si tratta di una cifra enorme, che fa impallidire i risultati ottenuti con il superbonus per il miglioramento energetico: 385mila riqualificazioni asseverate tra condomìni, villette e unità indipendenti al 28 febbraio scorso. Finita l’epoca del 110% e della cessione a tappeto dei crediti d’imposta, c’è da chiedersi come potrà essere incentivata la riduzione dei consumi energetici nell’edilizia residenziale, anche in vista delle prossime indicazioni in arrivo dall’Unione europea. Senza dimenticare la sicurezza antisismica necessaria a gran parte del patrimonio abitativo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
L’amara lezione delle facciate: prezzi gonfiati e lavori leggeri
Su 25 miliardi di crediti trasferiti, ben 21,4 miliardi si riferiscono a spese 2021
Bonus facciate, fu vera gloria? Senza aspettare i posteri, gli ultimi dati ufficiali ci permettono di fare qualche considerazione sull’agevolazione per il recupero delle pareti esterne. Per capire chi l’ha usata, come e quando. La nuova detrazione del 90% fu annunciata sul finire del 2019 dall’allora ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, spiegando che avrebbe «reso le città più belle».
Il boom del 2021
Tra il 2020 e il 2022 sono stati comunicati alle Entrate sconti in fattura e cessioni relativi al bonus facciate per un totale di 25 miliardi di euro. A ben vedere, quasi l’intero ammontare – 24,1 miliardi – è riferito a crediti derivanti da spese pagate nel 2021. Ed è logico: nel 2020 c’era la fase più acuta della pandemia e la cedibilità dei bonus casa, introdotta con il decreto Rilancio di maggio, ci ha messo qualche mese a prendere piede; nel 2022, invece, le regole sono diventate più restrittive dopo che è scattato
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Ripensare la strategia dei bonus per non archiviare le opportunità
L’entità del patrimonio immobiliare da riqualificare – si pensi che la discussa stagione del superbonus ha consentito una riqualificazione di appena il 2% del patrimonio abitativo italiano – e l’imminenza di scadenze che, per quanto poco realistiche, delineano in maniera inequivocabile la volontà dell’Unione Europea di accelerare il processo di transizione ecologica, impongono al nostro Paese l’immediata definizione di una strategia di intervento consapevole e sostenibile.
L’improvvisa archiviazione delle misure di incentivazione, che nella configurazione post 16 febbraio 2023 conservano un’efficacia poco più che residuale, rischia di privare l’Italia di uno strumento imprescindibile in una strategia di intervento che, nella maggior parte dei casi, non può assumere i tratti della coercizione per raggiungere gli ambiziosi target continentali. In particolare, la possibilità di cessione del credito e lo sconto in fattura rappresentano fattori abilitanti per una quota significativa della domanda potenziale che altrimenti rischierebbe di finire esclusa per inconsistenze
patrimoniali o incapienze fiscali.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Nuove generazioni progettano il futuro, al via “Abitare il paese”
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi…
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e che ha come tema “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”. Un focus, questo, che si propone di proseguire la ricerca sulle visioni della città del futuro invitando i bambini e i ragazzi insieme agli adulti, architetti, tutor, insegnanti, amministratori, cittadini ad attivare riflessioni e azioni per costruire o rinnovare le comunità educanti del proprio territorio. Tutto ciò, si legge in una nota, nella consapevolezza dell’importante ruolo della scuola come centro concreto di partecipazione alla vita del Paese per il raggiungimento, attraverso un ripensamento delle condizioni di città e territori, di una migliore qualità della vita.
Leggi: Redattore Sociale, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Esodati del Superbonus, per Ance “C’è ancora spazio per una liquidazione immediata dei crediti”
Liquidare subito i 19 mld di euro incagliati svincolando gli esodati del Superbonus, mettendo in atto un “Piano Marshall per l’efficientamento energetico”
Secondo l’Associazione nel 2021-2022 i bonus edilizi hanno rappresentato 1/3 dell’aumento del Pil
Così come chiarito da Istat, i bonus edilizi sono già stati contabilizzati nel bilancio dello Stato dell’anno di sostenimento dei lavori, di conseguenza “c’è spazio per una liquidazione immediata di tutti i crediti incagliati”, liberando finalmente i c.d. esodati del Superbonus.
A mettere i puntini sulle “i” ci pensa Ance in audizione presso la Commissione Finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta. L’ultimo Decreto in ordine di tempo ad aver agito sul Superbonus e più in generale sulle opzioni alternative alla detrazione diretta dei bonus edilizi (Sconto in fattura e cessione del credito) è il Dl n.11|/2023. Purtroppo però i tre articoli contenuti nella norma hanno agito solo sulle cessioni dei crediti future, senza andare a sbloccare finalmente i crediti incagliati che costringono migliaia di esodati del Superbonus sull’orlo del fallimento.
Leggi: Rinnovabili.it, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Ddl Anziani. Zaffini (FdI): “Sarà operativo entro marzo 2024”. E assicura: “Le risorse ci sono”
La persona anziana tornerà ad essere protagonista di “tutte quelle decisioni che riguardano il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”. Ora, a differenza del passato, ci si occuperà della presa in carico di queste persone non più solamente sotto il profilo clinico sanitario, ma ci sarà anche “una valutazione che tiene conto delle esigenze sociali, territoriali e persino sportive”. Così il presidente della Commissione Affari sociali e sanità del Senato, nonché relatore del provvedimento, commenta l’approvazione del ddl
“Un provvedimento rivoluzionario” che andrà ad interessare quasi 15 milioni di italiani over 65. “Si rimette la persona anziana al centro di quelle decisioni che riguarderanno il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”.
Così Francesco Zaffini (FdI), presidente della Commissione Affari sociali e Sanità del Senato, ha commentato in questa intervista a Quotidiano Sanità l’approvazione del ddl anziani da parte del Senato in prima lettura.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Prevenzione. “Investire almeno il 10 per cento della spesa sanitaria”. Intervista a Quartini (M5S)
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanitò del governo Meloni: “Continua definanziamento, almeno 8% del Pil vada a spesa sanitaria”. E contesta il numero chiuso a Medicina.
Cancellazione del tetto di spesa per il personale, più investimenti in prevenzione e revisione del numero chiuso alla Facoltà di Medicina. Sono queste alcune delle ricette per la sanità lanciate dal capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali alla Camera Andrea Quartini in una intervista a Sanità Informazione all’indomani dell’approvazione a Montecitorio di una mozione di maggioranza ed a parte dei dispositivi delle mozioni presentate dalle opposizioni sulle iniziative per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in cui si fa riferimento a investimenti per il potenziamento degli ospedali, l’assistenza domiciliare estesa, le case e gli ospedali della comunità, le spese per il personale, gli eventuali risparmi legati alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza, il costo dell’assistenza domiciliare.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Contratto Badanti: aumenti insostenibili per le famiglie, fino a 1.600 euro l’anno. Le associazioni chiedono intervento del Governo e del Parlamento
E lo fanno con una Lettera Aperta dove denunciano che una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. E se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. “L’effetto certo è quello dell’ulteriore impoverimento, sospingendo o mantenendo i nuclei e le persone nella povertà relativa se non assoluta”
Di seguito il testo della Lettera Aperta delle Associazioni di persone disabili e malate sulla spesa per il welfare delle famiglie:
Dal primo gennaio 2023 è in vigore il nuovo contratto collettivo nazionale per colf, badanti e collaboratori domestici. Un atto che giustamente adegua le retribuzioni, mediamente molto basse, riconosciute a chi assicura assistenza domestica presso milioni di famiglie italiane.
Per restituire l’idea degli aumenti, una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. Se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. Se il collaboratore vanta una certa anzianità di servizio, la spesa aumenta. Vengono innalzate le retribuzioni, elevato il costo dei contributi, aumentate le indennità sostitutive di vitto e alloggio.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Voto sulle case green: test per la politica ambientale europea.
Parlamento Ue. In plenaria la settimana prossima il testo, riveduto per introdurre una causa di esenzione ampia, dovrebbe essere approvato Il sole 24 ore – venerdì 10 marzo È previsto per la settimana prossima il voto con il quale il Parlamento europeo deciderà se approvare o meno il mandato negoziale in vista delle trattative con il Consiglio su uno dei testi più controversi del momento: la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. La votazione – che giunge dopo il recente rinvio del voto in Consiglio sul regolamento relativo alle emissioni delle automobili – sarà un utile termometro per valutare i crescenti dubbi sulla politica ambientale europea.
La proposta della Commissione europea prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici costruiti nell’Unione europea debbano produrre zero emissioni nocive.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/03/2023
giovedì 9 marzo 2023
Ddl anziani. Lazzari (Cnop): “Bene attenzione ad aspetti psicologici”
“Occorre garantire l’accesso delle persone anziane agli interventi psicologici efficaci per affrontare il tema della solitudine, della depressione, per citare solo alcune delle condizioni di maggiore incidenza nella popolazione anziana” ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi
“Esprimo viva soddisfazione l’approvazione a larga maggioranza del ddl Anziani in Senato e per l’attenzione reale agli aspetti psicologici che riguardano le persone anziane. Ora la legge delega è più chiara su questi aspetti e ringrazio i gruppi politici che hanno accolto le nostre proposte, la X Commissione del Senato ed il suo presidente sen. Zaffini, nonché la vice ministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci con la quale c’è stato un significativo confronto su queste tematiche”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/03/2023
giovedì 9 marzo 2023
Ddl Anziani, Confcooperative Sanità: “Riforma storica per il Ssn”
Il presidente, Giuseppe Milanese: “La sua piena attuazione darà una decisa boccata di ossigeno al nostro SSN in affanno a causa della congestione dei pronto soccorsi e delle tante ospedalizzazioni improprie che impegnano risorse professionali sempre più esigue e sotto pressione. Riconosciuto anche il valore sussidiario del privato accreditato anche non profit”
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato che rappresenta una riforma storica nei servizi di cura e assistenza. Integra, infatti, in modo organico interventi sanitari, sociosanitari e sociali nella logica dell’assistenza primaria a favore della popolazione anziana e in particolare di quella in stato di fragilità sociosanitaria”. Così Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, commenta l’approvazione da parte del Senato del Ddl Anziani, che dovrà passare ora all’esame della Camera.
Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Anziani: arrivano i Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale. Via libera del Senato al Disegno di legge. Ecco tutte le novità
Il provvedimento, che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Via libera dall’Aula del Senato con 92 voti favorevoli nessun contrario e 48 astensioni al disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, nel testo approvato dalla commissione Affari sociali e Sanità di Palazzo Madama. Ora il testo passa alla Camera.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Case green, la Camera approva la mozione: «L’Ue garantisca più flessibilità all’Italia»
L’Aula della Camera dei deputati ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza in relazione alla proposta di direttiva europea sulle “case green”, cioè in merito alla prestazione energetica dell’edilizia. Il testo, passato con 167 voti a favore e 123 contrari, impegna il governo «ad adottare le iniziative di competenza presso le competenti istituzioni europee al fine di scongiurare l’introduzione della disciplina nell’ottica di tutelare le peculiarità dell’Italia e, dunque, garantire al nostro Paese la necessaria flessibilità per raggiungere obiettivi di risparmio energetico più confacenti alle proprie caratteristiche».
I restanti documenti presentati singolarmente da ciascun partito dell’opposizione. Inoltre, l’Aula, su richiesta di Stefano Candiani (Lega), ha concordato sull’invio del testo approvato alle istituzioni Ue.
Leggi: Corriere della Sera, 08/03/2023
REGIONI:
giovedì 9 marzo 2023
Non autosufficienza, le associazioni piemontesi: “Senza la sanità impossibile un accordo sul Piano regionale”
Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte e Fondazione promozione sociale insoddisfatte del confronto politico. Dopo un mese di Tavoli tecnici per la redazione del Piano regionale sulla non autosufficienza, è ancora fuori dall’accordo di programma la parte di competenza delle Asl. Rinviato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri con i tecnici regionali
Le organizzazioni Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte, Fondazione promozione sociale, che partecipano ai Tavoli tecnico e politico per la scrittura del Piano regionale non autosufficienza 2022-2024, esprimono serissima preoccupazione per il mancato inserimento – nelle bozze circolate finora – delle garanzie sanitarie della presa in carico delle persone con disabilità e dei malati non autosufficienti.
“Com’è noto le prestazioni socio-sanitarie per le persone con grave e gravissima disabilità ed i malati non autosufficienti prevedono, per legge, la competenza e quota economica di copertura dei servizi a carico delle Aziende sanitarie – affermano le 4 associazioni –
Leggi: Redattore Sociale, 09/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Milano, forum locazione scenari immobiliari. SUNIA. “Riveredere social housing: contrattazioni tra le parti per affitti sostenibili e ritorno a politiche abitative a Comuni, Regioni, Stato”
‘La difficoltà all’acquisto della casa, che è una propensione italiana, ha portato all’aumento della domanda della casa in affitto, con conseguenti rialzi dei canoni. Milano città più cara: canoni e spese insostenibili, scarsità di alloggi e inadeguatezza degli stessi – soprattutto nel settore Erp, media redditi annua al di sotto dei 25 mila euro. È opportuna oltre che urgente riflettere su nuove prospettive per la locazione’.
Così è intervenuto il segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti al Forum sulla Locazione organizzato da Scenari Immobiliari.
Leggi: Sunia, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Palermo. Incontro con la commissione Urbanistica, alla presenza dell’assessore Maurizio Carta. Darwish: “L’emergenza abitativa oggi richiede risposte innovative”
Incontro del SUNIA con l’assessore Maurizio Carta e la commissione consiliare all’ Urbanistica. Una riunione, chiesta dal sindacato degli inquilini, che si è svolta in un clima di disponibilità, con l’obiettivo di affrontare in modo nuovo la programmazione sul tema abitativo.
“E’ necessaria una visione innovativa per programmare nuovi interventi sul fronte dell’emergenza casa e della qualità dell’abitare – dichiara il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Oggi si è preso coscienza di questo così come delle difficoltà e della carenza di norme a sostegno del disagio diffuso in città, un malessere che esige un coordinamento negli interventi per definire le risposte ai bisogni della gente”.
Leggi: Sunia, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Amministrazione condivisa – Approvata la legge regionale in Umbria
Una recente ricerca realizzata sul nuovo welfare collaborativo in Italia (Fazzi ed altri, 2023) ha evidenziato come il Codice del Terzo settore sembra aver aperto una nuova stagione per la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e enti del Terzo settore nel segno dell’amministrazione condivisa.
Per gli autori della ricerca le aspettative nei confronti dell’amministrazione condivisa sono molteplici. Da un lato le amministrazioni pubbliche vedono la progettazione su base collaborativa del welfare locale come uno strumento per innalzare l’integrazione dei servizi e attivare risorse aggiuntive, evitando la duplicazione di servizi e massimizzando le possibili sinergie tra attori diversi finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni. Dal lato del Terzo settore le pratiche collaborative sono individuate come una possibile strada per cambiare il modello di regolazione del settore dei servizi di welfare e superare la pratica delle gare di appalto, spesso al massimo ribasso, che negli ultimi decenni hanno penalizzato lo sviluppo di molte organizzazioni del Terzo settore. L’amministrazione condivisa, infine, favorisce processi di democratizzazione del welfare promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e della società civile. Le prime ricerche sulle pratiche di amministrazione condivisa nel settore sociale, tuttavia, mettono in evidenza una realtà con luci ed ombre in cui gli operatori pubblici e del Terzo settore alternano valutazioni positive e negative verso gli strumenti collaborativi (Fazzi ed altri, 2023). Questi diversi giudizi sono influenzati dal livello di aspettative iniziali verso gli strumenti dell’amministrazione condivisa, dalla cultura organizzativa delle amministrazioni pubbliche e degli enti di Terzo settori coinvolti nelle pratiche collaborative e dal livello di conoscenza dei nuovi strumenti collaborativi.
Leggi: Welforum, 08/03/2023
IN AGENDA:
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” – Il convegno Uneba a Roma
Con l’approvazione del Ddl Anziani si concretizza la riforma del sistema di assistenza agli anziani , attesa da decenni, con l’obiettivo di integrare servizi sanitari, sociali ed assistenziali in una sintesi nuova, che garantisca la effettiva presa in carico della persona anziana, nei diversi setting di un articolato continuum di cure. Questa vera e propria transizione assistenziale rappresenta una sfida che coinvolge in modo particolare il Terzo settore.
Per questo le associazioni che riuniscono queste opere – AGeSPI, ANASTE, ARIS e UNEBA – hanno organizzato il convegno “DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” che si terrà giovedì 16 marzo a Roma, nella Sala Capitolare del Senato, presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva Piazza della Minerva, 38.
Leggi: Forum Terzo Settore
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea Cgil
2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos
Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.
Leggi: Assindatcolf
IN EVIDENZA:
Welfare, Forum Terzo settore: “Va rifondato su prossimità, universalismo e inclusività”
Sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, al Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”. Pallucchi: “Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a
Prossimità, universalismo e inclusività: sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, presso la Sala Capitolare del Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”.
“Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a garantire un’adeguata rete di protezione sociale. Per farlo è determinante definire, finanziare e rendere esigibili su tutti i territori i livelli essenziali delle prestazioni sociali, diversamente si aggraverà ulteriormente la situazione sociale del Paese”, dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
Leggi: Redattore Sociale
Indicazioni dalle prime Linee Guida per la prevenzione e gestione del maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali
L’uscita dalla pandemia porta con sé molte sfide. Una tra quelle meno dibattute riguarda gli effetti degli oltre due anni di emergenza COVID sul rischio di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali. La sfida attuale è capire se i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento, esacerbati dalla pandemia, siano ancora presenti e in che entità, allo scopo di sviluppare adeguati e mirati programmi di prevenzione.
di Luca Fazzi (Professore Ordinario, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, Università di Trento), Massimo Giordani (Direttore UPIPA)
L’emergenza Covid ha impattato in modo drammatico sulle strutture residenziali per anziani, sia a livello internazionale che in Italia (Pesaresi, 2020). La mortalità, specie nella prima fase di emergenza, è stata molto elevata e, per due anni, la gestione è risultata estremamente faticosa.
Durante l’emergenza le condizioni di lavoro interne alle strutture sono diventate particolarmente difficili e questo ha esacerbato i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento come lo stress del personale e degli stessi anziani, i sovraccarichi di lavoro e l’interruzione dei controlli informali rappresentati dalle visite dei famigliari (Weissberger e colleghi, 2022). Il fenomeno del maltrattamento era in crescita già prima della pandemia.
Leggi: I Luoghi della Cura
Le nostre città ferite a morte – di Walter Veltroni
Se chiudono scuole, cinema, teatri, librerie, edicole, negozi di giocattoli o di artigianato cosa resterà della possibilità di incontrarsi e vivere insieme in quartieri desertificati o fatti solo di ristoranti e farmacie?
«Puoi riprendere il volo quando vuoi — mi dissero — ma arriverai a un’altra Trude, uguale punto per punto, il mondo è ricoperto da un’unica Trude, che non comincia e non finisce, cambia solo il nome dell’aeroporto». Italo Calvino — quando uscì, nel 1972, «Le città invisibili» — aveva immaginato, temendola, l’omologazione del nostro vivere urbano, la progressiva assimilazione della esperienza umana nelle città, se non il loro stesso aspetto, a un modello unico.
La globalizzazione come corazza, come vernice che rende tutto uguale, che camuffa e piega le differenze che nascono dalla storia, che risiedono nella memoria, che ci rendono tutti diversi, meravigliosamente diversi, nello stesso tempo vissuto. Ma ora sta accadendo qualcosa di più terribile, di più temibile. Le città stanno scegliendo un colore solo. Ma è quello grigio delle saracinesche abbassate. Insegne luminose spente, vetri appannati, scatoloni accatastati.
Leggi: Corriere della Sera
L’operatore sociosanitario – Quale strategia professionale? – di Willem Tousijn
La recente iniziativa degli Stati generali dell’OSS, promossi dalla Federazione delle Professioni sanitarie e sociosanitarie Migep e dal Sindacato SHC, merita qualche approfondimento sulla base di alcuni concetti ed analisi che ci vengono dalla sociologia delle professioni. L’obiettivo è verificare se e in che misura i concetti e le analisi teoriche ci aiutano ad interpretare una realtà in trasformazione: l’evoluzione della figura dell’OSS.
Il professionalismo tradizionale
Il professionalismo è una categoria concettuale nata per descrivere e spiegare lo sviluppo, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, di alcune occupazioni che hanno saputo conquistarsi, grazie ad una strategia professionale efficace, una posizione elevata nella stratificazione sociale: reddito, potere e prestigio sociale. Si tratta in primo luogo di medici e avvocati, seguiti, con qualche differenza, da altre categorie: ingegneri, architetti, notai, farmacisti e altri. La loro ascesa sociale è chiamata “processo di professionalizzazione”. Dopo oltre un secolo, è lecito chiedersi se oggi altri gruppi professionali che si pongono un obiettivo analogo (il miglioramento della loro posizione sociale) possano intraprendere la stessa strada, o debbano cambiare strategia.
Leggi: Welforum
Il labirinto inestricabile dell’assistenza domiciliare
Il servizio sulla carta esiste. Di fatto siamo ancora molto lontani dalla sua effettiva applicazione. L’iter burocratico per accedervi è complesso e farraginoso e spessole persone fragili che ne hanno bisogno non sono in grado di intraprenderlo
Tra mondo ideale e realtà. «Abbiamo trovato Annamaria nel suo appartamento
in affitto, nel centro di Roma, in uno stato di abbandono. Ci aveva chiamato qualche giorno prima per chiederci un aiuto. In un mondo ideale il medico curante si fa carico dei pazienti non autosufficienti, controlla le analisi, richiede se necessario l’intervento dei servizi sociali o le visite a domicilio attraverso il centro di assistenza domiciliare (Cad).
Nella realtà, questo avviene raramente. Annamaria, ottantasei anni, ipovedente e malata di cuore, viveva relegata in un microcosmo privo di relazioni con il mondo esterno. La tessera sanitaria e la carta d’identità erano scadute, non sapeva cosa fosse lo Spid».
Questa è una storia di assistenza domiciliare con un lieto fine raccontata da una volontaria
della comunità di Sant’Egidio. Da alcuni anni, insieme al Cad e a un gruppo di volontari ha
tessuto una rete di protezione intorno all’ennesimo caso di mal funzionamento dell’assistenza domiciliare.
Leggi: Liberetà
Istat: “Sono sempre più gli italiani che rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa” – di G.R.
“Nel confronto tra il 2022 e gli anni pregressi della pandemia, emerge un’inequivocabile barriera all’accesso costituita dalle lunghe liste di attesa, che nel 2022 diventa il motivo più frequente (il 4,2% della popolazione), a fronte di una riduzione della quota di chi rinuncia per motivi economici (3,2%). Rispetto al 2019 aumenta soprattutto la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese visite specialistiche e accertamenti diagnostici”. Così Cristina Freguja, direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare dell’Istat in Commissione Affari Sociali. TESTO AUDIZIONE
“Nel 2021, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie è stata pari a 36,5 miliardi, con un aumento in media annua dell’1,7% osservato nel periodo 2012-2021 (+2,1% dal 2012 al 2019); la spesa era scesa a circa 34 miliardi nel 2020, ma è poi risalita nel 2021, tornando ai livelli del 2019. Le principali spese sanitarie sostenute direttamente dalle famiglie riguardano l’assistenza ambulatoriale per cura e riabilitazione (il 36,5%), l’acquisto di prodotti farmaceutici e altri presidi medici non durevoli (29,3%), l’assistenza (sanitaria) ospedaliera a lungo termine e l’acquisto di apparecchi terapeutici ed altri presidi medici durevoli (per entrambe queste ultime due voci l’incidenza è pari al 10,4%)”.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Terzo settore, arriva il Decalogo per co-progettare “per davvero”
Il Decalogo sarà presentato nel corso del convegno promosso da Apis intende fornire indicazioni per passare dalla teoria alla pratica. Appuntamento il 14 marzo a Roma
Mentre gran parte degli enti pubblici incontra difficoltà nello sviluppo della co-progettazione e non mancano i progetti calati dall’alto senza il coinvolgimento del Terzo Settore e degli stessi cittadini beneficiari, ci sono anche esperienze di collaborazione tra soggetti pubblici, privati e non-profit che spiccano e raccontano un film completamente diverso.
Leggi: Redattore Sociale
Partenariati tra Pubblica amministrazione e Terzo settore, Anci pubblica una guida
Disponibile uno strumento per Comuni e Città metropolitane utile alla predisposizione degli atti dei procedimenti, completo di schemi delle procedure
Anci ha pubblicato un nuovo Quaderno operativo dedicato ai “Partenariati fra enti locali ed enti del Terzo settore” disponibile online e scaricabile gratuitamente.
Il testo si propone di offrire un contributo a Comuni e Città metropolitane per la predisposizione degli atti dei procedimenti per l’attuazione dei partenariati fra enti locali ed enti del Terzo Settore, alla luce sia della disciplina di settore sia della disciplina speciale prevista in materia di Pnrr.
Al Quaderno sono inoltre allegati gli schemi degli atti delle procedure finalizzate ad attivare partenariati sociali e speciali con enti del Terzo settore, ai sensi del codice del Terzo settore o del Codice dei contratti.
Leggi: Forum Terzo Settore
Verso un nuovo sistema di Welfare
Mercoledì 15 marzo, dalle 10 alle 13.30 presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva (Piazza della Minerva, 38 – Roma) il Forum Terzo Settore presenta il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”: un documento che intende tracciare la strada per la realizzazione in Italia di un welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività, aprendo un dibattito con tutti gli attori interessati e con le istituzioni in primis.
Leggi: Forum Terzo Settore
NEWS:
lunedì 6 marzo 2023
L’Italia ha bisogno dei migranti, anche le famiglie in affanno: “L’assistenza agli anziani regge solo grazie a loro”
Ormai nelle Rsa oltre il 50% del personale è straniero. “Facilitare il riconoscimento dei titoli di studio esteri”
L’assistenza agli anziani in Italia dipende dai migranti. Sempre più spesso, infatti, ha lo sguardo di chi arriva da lontano, dal Brasile, da Santo Domingo, dall’India, dal Pakistan, dal Perù, dal Paraguay o dall’Argentina. E questo vale sia per chi aiuta gli over 65 a casa, cioè le badanti, sia per chi li segue nelle Rsa, dove ormai ben oltre la metà degli infermieri sono stranieri. Per questo motivo i datori di lavoro chiedono da tempo che vengano fatti dei decreti flussi specifici per questi lavoratori. È l’unico modo per fronteggiare una carenza di organici nel mondo sociosanitario che in molti settori sta diventando strutturale. Le residenze per anziani si appoggiano ormai stabilmente ad agenzie che cercano e reclutano personale all’estero. In particolare lo fanno le strutture del Nord, che sono più numerose rispetto al numero di abitanti di quelle del Sud. «Ci sono alcune aree, ad esempio in Piemonte o in Liguria, dove il 100% degli operatori arriva dall’estero. In particolare, in quelle zone, dall’India». A parlare è Michele Assandri, responsabili di Anaste Piemonte, una delle principali associazioni di titolari.
Leggi: La Repubblica, 06/03/2023
lunedì 6 marzo 2023
Le associazioni al Tar: «Parkinson e Alzheimer non sono casi sociali»
Presentato ai giudici un ricorso sulle spese per le cure Se valutate solo così, rette a carico delle famiglie
La Fondazione Ets Onlus, l’associazione Alzheimer e l’associazione Amici dei Parkinsoniani, hanno presentato un ricorso al Tar Piemonte perché ritengono illegittima la delibera regionale 10-5445/2022 sul «percorso protetto di continuità assistenziale per (..) non autosufficienti dimessi da strutture ospedaliere e di post acuzie verso Rsa». Secondo Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione Ets, questi «casi» sarebbero veri e propri malati e dovrebbero essere assistiti dal servizio sanitario. «Smettiamola di chiamare “casi sociali” tutti i cittadini che vengono spostati dagli ospedali per liberare un posto. Non lo sono. Se di “casi” si tratta, sono casi sanitari; pazienti inguaribili, ma sempre curabili». La differenza non è irrilevante. «Se sei malato, sei tutelato dalla sanità pubblica che deve curarti a sue spese; se sei un caso sociale, sei assistito dal sistema di welfare e, in base alle tue possibilità economiche, devi compartecipare alle spese di assistenza Basta avere una casa di proprietà e pochi spiccioli in banca per pagarsi tutta l’assistenza socio sanitaria che, se vivi in Rsa, corrisponde a parecchie migliaia di euro» continua Breda riferendosi a ciò che, a suo avviso, non funziona nel modello organizzativo messo in atto dal piano straordinario della Regione Piemonte per decongestionare i pronto soccorso.
Leggi: Corriere della Sera, 06/03/2023
lunedì 6 marzo 2023
I fondi del PNRR per l’autonomia delle persone con disabilità
Aperto originariamente per un totale di 700 interventi e 500 milioni di euro previsti, il bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, ha in realtà dichiarato ammissibili al finanziamento sul territorio 619 progetti, corrispondenti a circa 422,42 milioni di euro. Lombardia, Lazio e Campania saranno le Regioni che vedranno più interventi in tale àmbito. Questi e vari altri dati vengono prodotti dalla Fondazione Openpolis, in un approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione
Un interessante approfondimento, con una serie di dati significativi, è stato prodotto nel proprio sito dalla Fondazione Openpolis, in riferimento al bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, iniziativa che punta a rendere le persone stesse più indipendenti, permettendo loro di superare barriere di accesso all’alloggio e al mercato del lavoro, anche attraverso la tecnologia, guardando anche a persone con disabilità gravi e a coloro che non possono fare affidamento su una rete genitoriale o familiare.
Leggi: Superando, 06/03/2023
sabato 4 marzo 2023
Identità digitale per gli over 65. Lezione dei giovani ai nonni
Obiettivo: spiegare l’accesso ai portali sanitari per prenotare esami e scaricare gli esiti.
I più giovani fanno da insegnanti ai ‘nonni’ sul tema delle nuove tecnologie. L’iniziativa prende le mosse da un accordo tra Auser regionale (con sede a Sesto) Regione, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. Dal protocollo è scaturita una iniziativa che ha coinvolto anziani e studenti dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso di formazione sulla sanità digitale.
Il progetto è stato illustrato all’Auser di via Pasolini dall’assessore regionale Simone Bezzini e dalla presidente regionale Auser Simonetta Bessi, in un incontro finalizzato a trasmettere competenze e conoscenze digitali fra soci Auser e studenti. Saranno questi a trasferire quanto appreso agli anziani, coinvolgendo in almeno tre sedi Auser toscane oltre cento over 65. In otto lezioni dovranno spiegare l’accesso ai servizi in piena sicurezza con l’identità digitale Spid, come prenotare esami sanitari e vaccinazioni, sfruttare le televisite, consultare e stampare i risultati degli esami, ma anche come usare social media e smartphone in maniera consapevole ed utile.
Leggi: La Nazione, 04/03/2023
sabato 4 marzo 2023
Auser e Regione: giovani e anziani per le competenze digitali
Auser e Regione Toscana possono fare squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole. Anzi, già lo fanno. L’associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, forte di 194 sedi disseminate in tutta la Toscana, ha infatti firmato nei mesi scorsi un accordo di collaborazione con la Regione, con Anci Toscana, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. L’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini lo ha ricordato, intervenendo il 1 marzo ad un’iniziativa di Auser a Sesto Fiorentino che scaturisce dal protocollo e che ha coinvolto anziani e giovani dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso formativo, innovativo, sulla sanità digitale.
Leggi: Piana Notizie, 04/03/2023
venerdì 3 marzo 2023
Affitti sempre più alti: le case ai ricchi. Gli altri, pendolari
È un fenomeno a cui stiamo assistendo nelle grandi città – Milano su tutte – e nei centri sempre più orientati al lusso come Cortina e dintorni: case troppo costose tanto che chi proviene da quelle aree e i giovani che hanno bisogno di recarvisi per lavorare devono abitare altrove e vivere da pendolari. Conviene affittare ai ricchi, magari stranieri, fosse anche per
qualche settimana l’anno.
Il costo delle case nei centri urbani continua a crescere in tutta Europa e a rimetterci sono le persone più fragili, i giovani, chi ha bisogno di un alloggio per studiare. Stando ai più recenti dati Eurostat, nel 2021 la quota dei costi abitativi sul reddito disponibile in Ue era in media del 19%, mentre specificamente per le persone a rischio di povertà tale quota era del 38%.
Sono considerati a rischio povertà i nuclei con un reddito complessivo inferiore al 60% rispetto al reddito mediano nazionale.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 03/03/2023
venerdì 3 marzo 2023
Stop al bonus abbattimento barriere architettoniche, Fish presenta un emendamento
Il presidente Falabella: “Il decreto legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi. La cancellazione della cessione del credito e sconto in fattura del 75% è un segnale che stride rispetto agli impegni assunti dal Governo nei confronti delle persone con disabilità”
“Il decreto-legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi (di cui all’articolo 119-ter del decreto-legge 34 del 2020), consistente nella detrazione Irpef del 75 per cento delle spese, anche per le persone con disabilità”. A ricordarlo è la Fish, che questa settimana ha seguito la vicenda e avviato da subito una fitta interlocuzione con il ministro per la Disabilità e con diversi parlamentari per la presentazione di un emendamento al dl che reintroduca la detrazione fiscale.
Leggi: Redattore Sociale, 03/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Spi-Cgil, sacrosanto aumento salari badanti ma servono risorse su non autosufficienza
L’adeguamento della retribuzione delle badanti, di colf e delle baby sitter, entrato in vigore in questi giorni, è sacrosanto. Le lavoratrici e i lavoratori impiegati in ambito domestico, hanno livelli retributivi particolarmente bassi, che negli ultimi anni non sono stati aggiornati al costo della vita. Valorizzare e retribuire in modo adeguato chi svolge lavori di cura è essenziale, anche per assicurare la qualità dell’assistenza rivolta alle persone più fragili.
Sappiamo bene che tra i datori di lavoro in questo settore, in particolare per le badanti, vi sono anche famiglie di pensionati con redditi bassi, che in molti casi per affrontare le spese di cura sono a rischio povertà. Allora, perfino un legittimo e sacrosanto aumento del salario diventa un peso che si scarica sulle persone più deboli.
Una contraddizione che il governo non può ignorare: ancora una volta ribadiamo che è urgente e indispensabile approvare la legge sulla non autosufficienza, attualmente in discussione in Parlamento, per rispondere ai bisogni complessivi della persona, siano essi sociali, sanitari, economici e abitativi.
Leggi: Spi-Cgil, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Ddl Anziani, Schillaci: “L’obiettivo è avere la norma vigente entro il 31 marzo”
Il ministro ha partecipato al convegno promosso a Roma dalla Fiaso. “Già la prossima settimana il testo arriverà in Aula al Senato e la successiva alla Camera dei Deputati, per l’approvazione definitiva”. Petralia (Fiaso): “Siamo convinti che management e istituzioni, insieme, possano riuscire a ‘rimettere al centro l’anziano’”. Mons. Paglia: “C’è bisogno di una nuova alleanza da parte dell’intera società, perché nessun anziano sia lasciato solo”
Con la relazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci si è aperta oggi la mattina di studio promossa dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) sul Disegno di Legge sulle politiche per gli anziani. “Una legge quadro importante, che cambierà radicalmente il welfare degli anziani, riordinando e reintegrando tutte le politiche di tipo sanitario, sociale e previdenziale a loro rivolte”. Così Paolo Petralia, vicepresidente vicario di Fiaso, ha aperto il convegno “La transizione assistenziale tra rete ospedaliera e servizi territoriali”.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Decreto flussi, Assindatcolf e Idos: “Carenze di personale nel lavoro domestico”
Le due organizzazioni sollecitano il governo a guardare al fabbisogno delle famiglie: “Difficile trovare chi si occupa di anziani e disabili, ma anche colf e baby sitter”
“Il mercato del lavoro italiano ha forte bisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero, sia per carenza sia per indisponibilità di quella autoctona. E il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dall’Inps nel 2021, 672mila erano stranieri (circa il 70%) e di questi ben 514mila provenienti da paesi non comunitari. Nonostante questo, inspiegabilmente da oltre 10 anni le quote dedicate al comparto domestico nei Decreti Flussi sono del tutto inadeguate rispetto al fabbisogno effettivo, né sono mai state determinate sulla base di una esatta misurazione del fabbisogno, come invece è avvenuto per le imprese”. Lo sottolineano in una nota i presidenti di Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), e del Centro Studi e Ricerche Idos, rispettivamente Andrea Zini e Luca Di Sciullo.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Famiglie: più spese per la casa, meno investimenti sull’istruzione. “Crescono le diseguaglianze educative”
Save the Children ha supportato le famiglie con percorsi educativi personalizzati messi in campo grazie al progetto “Doti” realizzato con il contributo dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Il 38,6% delle doti è stato finalizzato per assicurare a bambine/i e adolescenti il diritto allo studio, più di 1 su 20 per la frequenza di corsi professionali o l’acquisto di divise necessarie
In Italia, la povertà economica delle famiglie ha un forte impatto anche sui percorsi educativi di bambine, bambini e adolescenti. “Nel nostro Paese, infatti, la spesa delle famiglie per l’istruzione è in media molto bassa ed in diminuzione negli ultimi anni, in particolare nei quintili più poveri della popolazione e nelle regioni del Sud”, afferma Save the Children, che evidenzia come una famiglia con minore capacità di spesa (cioè appartenente al quintile con reddito più basso) e residente nel Mezzogiorno, ad esempio, spenda in media circa 5 euro al mese per costi legati all’istruzione dei figli, a fronte dei 33 spesi da una famiglia che vive nella stessa area, ma appartiene al quintile più ricco della popolazione.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Barriere architettoniche. Massima attenzione dalle Aziende sanitarie nel rimuovere gli ostacoli per le persone con disabilità e non solo
La conferma del bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche, introdotto anche su proposta Fiaba Onlus e rinnovato quest’anno fino al 2025 è un’occasione da non perdere non solo per abitazioni, appartamenti e condomini, ma anche per le strutture sanitarie insieme alle ristrutturazioni legate al Pnrr
L’accessibilità dovrebbe essere un diritto, ma le barriere architettoniche nel 2023 continuano a essere un problema reale per molte persone con disabilità e a ridotta mobilità.
È quanto è stato precisato qualche giorno fa da FIABA Onlus, l’organizzazione che ha tra i principali obiettivi quello di eliminare qualsiasi ostacolo, fisico, sensoriale e psicologico negli ambienti di vita e di lavoro. Federsanità attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa con Fiaba qualche anno addietro, ha confermato l’attenzione delle ASL e Aziende Ospedaliere del nostro Paese hanno nei confronti di questi problemi, soprattutto quando occorre affrontarli in ambienti ospedalieri.
La vita delle persone disabili e delle loro famiglie, infatti, è in ogni azione quotidiana più complicata rispetto a quella degli altri, anche se non dovrebbe essere così. Quando si parla di sanità e di accessibilità alle cure, il nostro Servizio Sanitario Nazionale, secondo un’indagine recente dell’Istituto Serafico di Assisi, risulta ancora indietro rispetto alle reali esigenze delle persone con disabilità.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/03/2023
mercoledì 1 marzo 2023
Case: affitti ancora su del 2,1% a febbraio, +6,2% in un anno. Scopri i canoni nella tua città
Roma (-0,3%) in controtendenza, forti aumenti a Torino (4,6%). Milano (1,1%) cresce ancora
Il costo medio degli affitti in Italia segna un nuovo aumento del 2,1% a febbraio stabilizzandosi a 11,8 euro/m2, secondo l’indice di riferimento delle locazioni dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. L’ultima performance mensile porta al 6,2% l’incremento annuo. Fatta eccezione per Roma, l’unica a segnare una flessione nell’ultimo mese (-0,3%), tutte le altre piazze tradizionalmente più dinamiche sul fronte locazione segnano aumenti: Torino (4,6%), Palermo (4,5%), Bologna (4%). In terreno positivo anche Milano (1,1%) e Napoli (1%).
Regioni
La tendenza regionale segna rialzi in 12 delle 20 regioni italiane, trascinate dai forti rimbalzi di Valle d’Aosta (17,6%) e Toscana (entrambe 7,6%). Aumenti sopra la media nazionale del 2,1% anche per Calabria (3,3%) e Lombardia (2,3%). L’Umbria (2,1%) segna un incremento pari alla media nazionale.
Leggi: Idealista, 01/03/2023
martedì 28 febbraio 2023
Casa, con lo stop alle cessioni 7 milioni senza bonus
Dai forfettari agli incapienti, è lunga la lista di chi non potrà più avere accesso ai bonus casa dopo l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura
Sette milioni di contribuenti esclusi da tutti i bonus casa. Il decreto legge 11/2023, in vigore dal 17 febbraio scorso, non ha bloccato solo cessioni e sconti in fattura, ma ha causato molti effetti collaterali (quasi tutti negativi). Non ci sono solo gli esodati delle cessioni, colpiti da una fase transitoria con molte falle, o le abitazioni unifamiliari, ormai uscite fuori dai radar del superbonus. La lista dei danneggiati comprende anche molti altri soggetti che, senza la possibilità di liquidare in anticipo le agevolazioni, restano senza sbocchi a disposizione per sfruttarle. In cima alla lista degli esclusi ci sono i forfettari che, per definizione, non possono godere delle detrazioni Irpef. E che, quindi, finora utilizzavano la cessione del credito come unico strumento possibile per i loro bonus casa. Tornando a un sistema nel quale le detrazioni sono l’unico veicolo a disposizione, vengono automaticamente tagliati fuori circa 2,1 milioni di soggetti che, negli ultimi anni, hanno optato per il regime agevolato.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 28/02/2023
REGIONI:
lunedì 6 marzo 2023
Gli anziani come risorsa: la “silver economy”
A Oristano il 27 febbraio 2023 la seconda tappa del ciclo di seminari organizzati da Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Caritas Sardegna, Ucsi Sardegna e Redattore Sociale. Sul tavolo il fenomeno dell’invecchiamento e dei suoi tanti volti: non un peso ma una risorsa per il futuro dell’isola
Non più solo l’età del tramonto dell’esistenza, ma un periodo lungo e fecondo, vissuto con nuovi obiettivi e nuove progettualità, in un’ottica sempre più attiva che deve spingere ad una vera e propria ridefinizione del ruolo dell’anziano nella nostra società. E’ stato dedicato al tema dell’invecchiamento come risorsa il secondo seminario del ciclo “Raccontare il territorio”, organizzato a Oristano dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Agenzia giornalistica Redattore sociale e dalla Caritas Sardegna, insieme all’Ucsi Sardegna. Un fenomeno sociale che ha ormai – e avrà ancor più in futuro – un corposo risvolto economico, tanto da andare ed essere identificato sotto il nome di “silver economy”.
Leggi: Redattore Sociale, 06/03/2023
venerdì 3 marzo 2023
Anziani a Rimini, uno sportelo aiuta nella ricerca di assistenza
Supportare gli anziani e le persone non autosufficienti nella ricerca di cura e assistenza, così da sostenere la permanenza al domicilio. Con questo obiettivo si rinnova a Rimini il progetto “Assistente in famiglia”, promosso e finanziato dal Distretto socio-sanitario e gestito dalla cooperativa sociale Madonna della carità in sinergia con i Servizi sociali territoriali. Si tratta, spiegano dal Comune, di uno Sportello che offre “un vero e proprio percorso di affiancamento al nucleo familiare”, dalla fase di ricerca e selezione della persona più idonea per le esigenze di cura dell’anziano o del disabile, passando per lo step dell’inserimento nel contesto abitativo.
Nel 2022 i passaggi complessivi delle famiglie sono stati 591, in crescita del 16%, a testimonianza del fatto che la conoscenza dell’iniziativa, da quanto è stato attivata nel 2009, è aumentata progressivamente, configurandosi come un riferimento per la cittadinanza. Anche il numero di nuovi accessi al servizio da parte delle famiglie è in netta crescita: rispetto ai 121 accessi del 2009, nel 2022 i nuovi ingressi sono più che triplicati, arrivando a 433.
Leggi: Redattore Sociale, 03/03/2023
giovedì 2 dicembre 2023
Disabilità, in Veneto quasi 2 milioni a sostegno dei caregiver
La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera nella quale vengono stabiliti gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi…
La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera nella quale vengono stabiliti gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi a sostegno del ruolo dei caregiver familiari. Il provvedimento stanzia un milione e 999.937,91 euro -a carico di uno specifico capitolo del bilancio di previsione 2023-2025- da erogare tramite le Ulss sulla base dei criteri stabiliti con apposita delibera del 2022.
“Questo provvedimento interviene a sostegno delle famiglie- sottolinea Lanzarin- non si tratta solo di un adempimento ma di un atto in linea con i fondamentali indirizzi di programmazione sociosanitaria della nostra Regione. Quando si parla di caregiver, si parla di figure che, pur non identificabili in un ambito professionale, svolgono una mansione rilevante nella rete dei nostri servizi sociosanitari. Sono quelle persone, molto spesso familiari, che garantiscono la permanenza nel proprio domicilio di persone non autosufficienti.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
mercoledì 1 marzo 2023
Disabilità. Marche, ok della Commissione a incentivi anti-barriere
C’è l’ok della commissione regionale Sanità delle Marche allo schema di delibera di Giunta sui criteri di riparto del fondo nazionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che per la regione vale 300.000 euro. Come indicato nello schema di delibera, per incentivare la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche da parte dei Comuni, alla Regione Marche sono stati assegnati appunto 303.000 euro. Le risorse potranno essere destinate a Comuni, in forma singola o associata, che non abbiano presentato Peba. All’ordine del giorno della commissione anche le audizioni sulle proposte di legge di riforma dei consultori familiari. Nello specifico sono stati ascoltati il presidente del Forum delle associazioni familiari delle Marche, Paolo Perticaroli, e i coordinatori degli ambiti territoriali sociali. Audizione anche per i rappresentanti della Fondazione autismo relazioni cultura e arte (Arca) Onlus.
Leggi: Redattore Sociale, 01/03/2023
martedì 28 febbraio 2023
Palermo. Emergenza casa, il SUNIA incontra oggi il gruppo consiliare “Progetto Palermo” e domani quello del Pd. Darwish: “Presentiamo le nostre proposte per una nuova politica abitativa”
Il SUNIA Palermo ha avviato un ciclo di incontri con i gruppi consiliari per illustrare le sue proposte “per assicurare il diritto sociale alla casa ai cittadini più svantaggiati, con la condivisione di una nuova politica abitativa”.
Questo pomeriggio il primo appuntamento del sindacato degli inquilini sarà con il gruppo consiliare “Progetto Palermo”, incontro al quale partecipa anche la deputata dell’Ars Valentina Chinnici. Domani pomeriggio in calendario il confronto con il gruppo del Pd e sono in programmazione gli altri incontri, anche con esponenti della giunta, per definire alcuni interventi sull’emergenza abitativa.
“Prosegue il nostro impegno per garantire ai cittadini, specie a chi si trova in condizione di disagio, il diritto di vivere la città, avviando un processo di confronto e dialogo, oltre che con l’amministrazione cittadina anche con il consiglio comunale e i gruppi consiliare”, dichiara il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish.
Leggi: Sunia, 28/02/2023
IN AGENDA:
“Terzo Settore e PNRR” – 14-03-2023
In occasione dell’Assemblea Nazionale del Forum del 14/03/2023, alle h. 10.00 vi sarà una parte pubblica dedicata a “Terzo Settore e PNRR” in cui verrà presentato il sito www.pnrr.forumterzosettore.it
Nel corso dei lavori verranno affrontanti alcuni temi di particolare rilievo sulla realizzazione del PNRR. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Forum Terzo Settore
Leggi: Forum Terzo Settore
“Verso un nuovo sistema di Welfare” – 15-03-2022
Roma, mercoledì 15 marzo 2023, ore 10.00-13.30
Convegno di presentazione del Manifesto sul Welfare del Forum Terzo Settore e dibattito con rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del Terzo settore sui seguenti temi: non autosufficienza e integrazione socio-sanitaria; disabilità e diritto all’autonomia; povertà e inclusione.
Link al Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”
Link al relativo abstract
Seguiranno dettagli sul programma e sul luogo di svolgimento del convegno.
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Carenza professionisti, il vero problema è la scarsa attrattività del Ssn
La carenza di professionisti è uno dei tanti problemi sedimentati negli ultimi anni e che periodicamente trova ampia eco mediatica. Nelle ultime settimane il fenomeno dei cosiddetti “medici a gettone” (che anche le sezioni regionali della Corte dei Conti hanno iniziato a evidenziare con preoccupazione) ha rilanciato il problema che affonda le sue radici in problematiche più ampie, tante volte citate ma mai realmente risolte, come il tetto di spesa per il personale fermo al 2004, la poca attrattività dell’impiego “fisso” in ospedale, il numero delle borse di specializzazione. Reparti di frontiera come i Pronto Soccorso sono i primi a soffrirne, ma se da un lato l’impiego di risorse esterne è dichiaratamente antieconomico, dall’altro il servizio pubblico deve comunque garantire le prestazioni. Ecco, dunque, se si fanno sempre più strada le cooperative e i medici “a gettone”, in una prospettiva, viene denunciato, di progressiva e distorta privatizzazione della sanità pubblica.
Leggi: Popsci
Dopo di Noi e legge 112/2016, tra ritardi e difficoltà attuative
Alcuni commenti alla Relazione della Corte dei Conti (2022)
La Corte di Conti si è recentemente pronunciata sull’applicazione della legge 112/2016, meglio conosciuta come “Legge sul Dopo di Noi”, mediante la diffusione di una Relazione – approvata con la Delibera n. 55/2022/G – relativa all’attuazione delle misure volte all’autonomia e alla piena inclusione sociale delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Ne emerge un quadro complessivo, a partire dallo scarto tra risorse finanziarie stanziate e risorse rese disponibili, caratterizzato da differenziazioni a livello regionale e rilevanti spazi di azione sui quali la Corte ha espresso puntuali raccomandazioni rivolte ai soggetti istituzionali.
Vediamo di seguito i punti salienti dell’analisi.
Le risorse
Ammontano a quasi 466 milioni di euro le risorse finanziarie complessivamente destinate al Fondo per il Dopo di Noi, dal 2016 ad oggi. È importante evidenziare fin da subito come la quantificazione di tali risorse non risulti legata a una previa valutazione del bisogno, ma come l’attribuzione a livello regionale sia stata calcolata a partire dalla quota di popolazione residente nella fascia 18-64 anni. Tale criterio, previsto in via sperimentale per il 2016, è tuttora in uso e risulta – come la Corte dei Conti ben evidenzia – del tutto inadeguato a quantificare il fabbisogno di ciascun territorio.
Leggi: Welforum
Gioco d’azzardo e alcool in età anziana: l’esperienza dei servizi dipendenze
A fine 2021 è stata pubblicata la ricerca “Gioco d’azzardo e alcol in età anziana: pensieri ed esperienze degli assistenti sociali lombardi”, realizzata dal Gruppo Anziani dell’Ordine Assistenti Sociali Lombardia. Nel mese di settembre 2022 si è tenuto un seminario a Milano, in cui la ricerca è stata presentata nell’ottica del ruolo possibile di servizi e operatori domiciliari e di prossimità: l’articolo riporta riflessioni e sguardi dei relatori impegnati in servizi per le dipendenze (SERT, SERD, NOA).
di Valeria Chiara Martinetti (assistente sociale, ASST Fatebenefratelli Sacco e Gruppo Anziani Ordine Assistenti Sociali Lombardia), Mariangela Picardi (assistente sociale specialista, ASST Fatebenefratelli Sacco), Anna Colombo (assistente sociale specialista, ASST Ovest Milanese e associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze), Elena Betti Ferramosche (psicologa psicoterapeuta, ASST Fatebenefratelli Sacco)
Il seminario, organizzato dall’Ordine Assistenti Sociali Lombardia in collaborazione con il CISF Centro Internazionale Studi Famiglia, ci ha coinvolto in qualità di professioniste impegnate da anni in servizi per le dipendenze: in un evento formativo destinato primariamente a operatori di prossimità (quali ad esempio i custodi sociali), operatori di base di servizi domiciliari e diurni (SAD, ADI, RSA aperta, CDI), assistenti sociali e referenti di cooperative sociali, siamo intervenute in una tavola rotonda che ha avuto come oggetto il punto di vista degli operatori dei servizi specialistici.
Allo stesso evento hanno apportato il loro contributo, anch’essi in forma corale, alcuni referenti di gruppi di auto mutuo aiuto (Enrico, et al., 2023) e alcuni operatori di servizi per anziani (Vercalli, et al., 2023): se il confronto con i gruppi di auto mutuo aiuto fa parte da molti anni della nostra esperienza professionale, il seminario è stato, per tutte noi, la prima occasione di confronto sul tema con operatori che si occupano di persone anziane.
Leggi: I Luoghi della Cura
Attuazione, effettività e criticità dell’amministrazione di sostegno
“Monitoraggio e ricognizione nazionale delle esperienze di amministratore di sostegno”, numero monografico della rivista «Studi Zancan. Politiche e servizi alle persone», è uno studio apprezzabile e ben strutturato, che fa conoscere molti aspetti teorici e pratici dell’amministrazione di sostegno, nonché le criticità rilevate in sede applicativa e le proposte avanzate per superarle. L’opera si è avvalsa della collaborazione di tantissimi autorevoli esperti ed esperte del settore, senza tuttavia rilevare il punto di vista dei soggetti beneficiari della misura (persone con disabilità e non)
È stato appena dato alle stampe Monitoraggio e ricognizione nazionale delle esperienze di amministratore di sostegno, numero monografico della rivista «Studi Zancan. Politiche e servizi alle persone» (settembre-dicembre, n. 5/6, 2022, 172 pagine, volume liberamente scaricabile a questo link previo inserimento del proprio indirizzo e-mail). Lo studio è stato svolto da un Gruppo di ricerca composto da Maria Bezze, Cinzia Canali, Devis Geron, Elena Innocenti, Silvia Sguotti ed Elena Vivaldi.
Nell’editoriale di Tiziano Vecchiato, intitolato L’amministrazione di sostegno: una strada lunga e promettente, viene messo in rilevo come la norma che ha introdotto questo istituto di tutela nel nostro ordinamento giuridico, la Legge 6/04, abbia proposto un cambio di paradigma nell’approccio alla tutela giuridica. Un paradigma in virtù del quale la capacità giuridica degli individui non possa essere limitata dalla condizione di disabilità, e ogni persona affiancata da tale figura possa «esprimere piena capacità di esercitare i propri diritti costituzionalmente garantiti.
Leggi: Superando
Pubblicata la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili
Lo scorso 15 dicembre è stata pubblicata in GU dell’UE la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili. La raccomandazione è volta a migliorare l’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili per tutte le persone che necessitano di assistenza a lungo termine e tutti i prestatori di assistenza formale e informale.
Un’assistenza a lungo termine di alta qualità, accessibile e a prezzi sostenibili, scrive il documento, permette alle persone bisognose di assistenza di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile e di vivere in modo dignitoso. Concorre a tutelare i diritti umani, a promuovere il progresso sociale e la solidarietà intergenerazionale e a lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione e può contribuire a creare posti di lavoro. Attraverso la raccomandazione agli stati membri si raccomanda, in particolare, di: assicurare l’adeguatezza della protezione sociale per l’assistenza a lungo termine; allineare costantemente l’offerta di servizi di assistenza a lungo termine alle necessità in tale ambito; garantire che siano fissati criteri e standard di alta qualità per tutti i contesti di assistenza a lungo termine; sostenere un’occupazione di qualità e condizioni di lavoro eque; migliorare la professionalizzazione dell’assistenza e di far fronte alle esigenze in termini di competenze e alla carenza di lavoratori; stabilire procedure chiare per individuare i prestatori di assistenza informale; garantire una solida governance della politica nel settore dell’assistenza a lungo termine; comunicare alla Commissione, entro 18 mesi dall’adozione della presente raccomandazione, l’insieme delle misure adottate o pianificate ai fini della sua attuazione.
Leggi: Promisalute
SEGNALAZIONI:
Lavoratori in part time ciclico verticale. Cgil: Inps dia certezza del diritto su bonus 550 euro
La Cgil denuncia “l’immobilismo dell’Inps rispetto alla mancata esigibilità per i lavoratori in part time ciclico verticale del diritto a vedersi riconosciuto il bonus di 550 euro previsto dal decreto 144/2022”. Lo afferma il coordinatore nazionale Mercato del lavoro della Cgil, Corrado Ezio Barachetti.
“Il respingimento di 49.600 domande presentate a fronte delle 64.800 prodotte è un dato – sottolinea – che rende evidente come qualcosa nel sistema di valutazione dei requisiti non ha funzionato. Non ci interessa conoscere le ragioni tecniche, occorre fornire subito risposte chiare e soddisfacenti a questi lavoratori che, per i servizi prestati nell’anno 2021, devono vedersi riconosciute con urgenza le loro spettanze”.
“A tutti gli interessati – aggiunge Barachetti – verrà data l’opportunità di una domanda di riesame, ma dovranno essere loro stessi a produrre l’onere della prova circa il diritto spettante; cosa che, a nostro giudizio, già è stato fatto con la presentazione della prima domanda”.
“Tra le 49.600 richieste respinte – continua Barachetti -, siamo sicuri che vi si potranno trovare dei non aventi diritto, ma ciò non può valere per il 76,6% di queste. Ove necessario interpelleremo anche il ministero del Lavoro affinché intervenga, attraverso l’Inps, per dare certezza all’applicazione delle norme e soddisfare nella maniera più ampia possibile la platea dei lavoratori che strutturalmente sono impegnati in rapporti di lavoro che prevedono periodi di sospensione dell’attività lavorativa”, conclude Barachetti.
Leggi: Inca
Guida per agevolazioni fiscali per persone con disabilità (Fonte: Agenzia delle Entrate
Leggi: Sunia
Richiedere il contributo per la mobilità casa-lavoro per persone con disabilità
Di cosa si tratta
È un contributo complessivo rivolto ai lavoratori con disabilità che non possono utilizzare i mezzi pubblici per andare al lavoro ma devono usare l’auto, il taxi, ecc.
Chi può richiedere il contributo
Lavoratori dipendenti disabili, residenti nel Comune di Bologna, con difficoltà a usare i mezzi di trasporto pubblici.
Quando fare domanda
Dal 14 febbraio 2023 al 24 marzo 2023
Documentazione richiesta
Dipendenti di aziende private: attestazione di frequenza compilata dal datore di lavoro
Dipendenti della Pubblica Amministrazione: autocertificazione di frequenza
Leggi: Comune di Bologna
NEWS:
martedì 28 febbraio 2023
Auto e case green: l’opposizione alle direttive UE rischia di costarci cara
La fotografia dell’Italia vista dall’Europa non sempre ci fa onore: “Paghiamo decine di milioni l’anno di sanzioni europee per la mancata depurazione delle acque. (…) E siamo sotto infrazione per gli sforamenti rispetto ai limiti previsti dalla direttiva sulla qualità dell’aria. (…) Eppure, è bene ricordarlo, l’Italia come Paese membro dell’Ue contribuisce a scrivere le normative comuni. Senza troppo clamore in casa. Almeno fino a quando non si avvicina la data di entrata in vigore, scadenza che suscita quasi invariabilmente polemiche e proteste contro l’Europa matrigna.”
A scriverlo la Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, Rossella Muroni, in un articolo su HUFFPOST del 27 febbraio – “È successo di recente per le direttive Sup (Single use plastics), Epbd meglio nota come ‘case green’ (Energy Performance of Buildings Directive) e per il divieto di vendita di nuove auto a diesel o benzina dal 2035.”
Dopo aver esaminato nel merito le misure, conclude con un invito: “Non cadiamo nella propaganda. Le politiche europee sono frutto di negoziazioni lunghe e complesse a cui prende parte anche l’Italia. Insomma siamo anche noi l’Europa e contribuiamo a definire le sue direttive e le sue politiche. Piuttosto che usare Bruxelles come capro espiatorio di ogni sciagura, mi aspetto dalla politica competenza e serietà, per conseguire buoni risultati tanto in Italia quanto in Europa.”
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 28/02/2023
martedì 28 febbraio 2023
Legacoopsociali, un glossario indaga l’uso delle parole per i fragili
Dalla disabilità alle dipendenze, dalla salute mentale ai minori vittime di abusi: nel volume “Glossario Fragile – maneggiare con cura” i contributi di docenti e ricercatori di tre università e del Cnrr-Irpps
Ieri presso il centro congressi di via Salaria 113, Sapienza Università di Roma, è stato presentato il “Glossario Fragile – maneggiare con cura”, un’iniziativa nata da un’idea del Gruppo Comunicazione di Legacoopsociali con il contributo e la supervisione di docenti e ricercatori di tre università italiane e del Cnrr-Irpps.
All’indomani della pandemia il lavoro durato sei mesi ha inteso ricercare e indagare l’uso delle parole per le persone in condizioni di fragilità o esse stesse fragili per la realtà che raccontano: disabilità, dipendenze, salute mentale, caregiver, minori vittime di abusi, mutualismo, diversità e altro ancora.
Leggi: Redattore Sociale, 28/02/2023
lunedì 27 febbraio 2023
Quel Bonus Barriere dalla vita troppo corta
«Il recente Decreto-Legge del 16 febbraio – scrivono varie organizzazioni in questa lettera aperta, rivolta al Governo, al Parlamento e alle Istituzioni tutte – ha inferto un duro colpo al Bonus Fiscale sulle Barriere Architettoniche, cancellando la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. Ma perché equiparare la gestione di un Bonus fondamentale per l’integrazione dei più fragili con i Bonus e i Superbonus per le ristrutturazioni? Chiediamo dunque al Parlamento, in sede di conversione del Decreto, di valutare attentamente tale decisione»
Il recente Decreto-Legge del 16 febbraio [Decreto Legge 11/23, N.d.R.] ha inferto un duro colpo al Bonus Fiscale sulle Barriere Architettoniche, cancellando la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura.
Il Bonus, in vigore dal gennaio 2022, consentiva di ottenere il 75% di detrazione fiscale e sconto in fattura per gli interventi di superamento ed eliminazione degli ostacoli negli edifici, problematica che, secondo l’ISTAT, impatta su oltre cinque milioni di italiani e sulle rispettive famiglie.
Tale agevolazione era stata introdotta con l’obiettivo di:
° agevolare, in particolare per le persone anziane, il mantenimento a domicilio in condizioni di sicurezza, riducendo di conseguenza anche il rischio di incidenti domestici;
° sostenere l’integrazione sociale e il diritto alla mobilità per le persone con disabilità e ridotte capacità motorie.
Leggi: Superando, 27/02/2023
lunedì 27 febbraio 2023
Gli aiuti economici e i bonus dedicati agli anziani
Come orientarsi e quali saranno le novità
Alcune cose stanno cambiando nel panorama dei sostegni dedicati alle persone anziane bisognose e il Consiglio dei Ministri, in un disegno di legge delega, oltre al riordino delle politiche per la terza età si potrebbe configurare la possibilità di beneficiare, per gli anziani non autosufficienti, di un nuovo bonus universale che potrebbe assorbire altre agevolazioni già presenti, tra le quali l’indennità di accompagnamento.
Si tratterebbe di una indennità concessa a fronte di una domanda presentata dall’interessato o da chi ne fa le veci e che dovrebbe essere graduata in base ai bisogni assistenziali specifici dei destinatari. Servirà non solo per le persone anziane non autosufficienti ma dovranno dare supporto anche ai familiari che partecipano all’assistenza. Tutte le prestazioni dovrebbero essere erogate sotto forma di assegno o di servizi alla persona.
Da quando si potrà richiedere l’assegno per gli anziani non autosufficienti? Al momento non ci sono ancora certezze e le informazioni sono ancora poche, sicuramente è necessario aspettare che il disegno di legge venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per capire meglio come saranno effettivamente attuati tutti gli interventi.
Leggi: Anziani e Vita, 27/02/2023
sabato 25 febbraio 2023
“Non mi vogliono più”. Nonnina scappa di casa. Ritrovata in un bosco
La storia (a lieto fine) scoperchia un dramma: 1,2 milioni di anziani sono malati di abbandono
«Pensavo non mi volessero più». Dopo una lite coi figli per antiche vicende di famiglia, una donna di 80 anni è scappata nei boschi lasciando solo il marito. «Volevo far perdere le mie tracce, sparire». Un gesto impulsivo tanto che non si è messa il soprabito e ha lasciato il cellulare a casa. Solo qualche ora dopo il marito, che soffre di seri problemi di salute, se n’è accorto e ha avvertito i figli che hanno chiamato subito le forze dell’ordine. I carabinieri di Biassono, in provincia di Monza e Brianza, hanno attivato il «Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse» chiedendo il supporto delle squadre di ricerca locali. Nel cuore della notte, verso le tre e mezza, hanno ritrovato la donna sotto a un albero nei boschi vicino a Macherio, infreddolita ma in buone condizioni. Portata in caserma per riscaldarsi e spiegare il proprio gesto, ha raccontato di aver temuto che i suoi figli non la volessero più con loro.
Leggi: Il Giornale, 25/02/2023
sabato 25 febbraio 2023
Bonus edilizi, conti familiari in tilt per lo stop alle cessioni
Interventi in edilizia libera già programmati, pagati in parte mesi fa, ma non ancora realizzati. Appartamenti in costruzione con preliminare firmato entro il 16 febbraio, ma non ancora registrato. Le domande dei lettori giunte ieri nel corso del videoforum «Sportello superbonus» hanno confermato tutte le criticità della nuova norma già evidenziate dal Sole 24 Ore. Purtroppo e inevitabilmente. Perché il decreto 11/2023 in vigore da venerdì scorso, 17 febbraio, stoppando cessioni di crediti e sconti in fattura a partire da quella data, ha creato di colpo una categoria di contribuenti “esodati”, che hanno impegnato risorse per inseguire le agevolazioni e trovano ora la strada sbarrata. Sono fermi in un limbo, in attesa dei correttivi annunciati dal Governo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 25/02/2023
venerdì 24 febbraio 2023
Ddl anziani. Cnop: “Garantire a questa fascia di popolazione l’accesso alle cure psicologiche”
“Occorre garantire l’accesso delle persone anziane alle cure psicologiche efficaci per affrontare il tema della solitudine, della depressione, per citare solo alcune delle condizioni di maggiore incidenza nella popolazione anziana. Inoltre, le emergenti condizioni di fragilità cognitiva, affettiva e relazionale necessitano di una diagnosi precoce e tempestiva e un approccio adeguato e integrato”. Così il presidente David Lazzari durante un’audizione presso la commissione Affari sociali. IL DOCUMENTO
“L’attenzione nei confronti degli anziani esprime il livello di civiltà di una società e la sua capacità di costruire il futuro valorizzando gli insegnamenti del passato, di considerare la saggezza e l’esperienza, di rispettare l’essere umano in quanto tale e indipendentemente dal suo ruolo produttivo”.
Così presidente Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) David Lazzari nel corso dell’audizione presso la X Commissione “Affari sociali e Sanità” del Senato relativamente al disegno di legge di delega al Governo in materia di politiche per le persone anziane.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/02/2023
giovedì 23 febbraio 2023
Superbonus: per la CGIL il Decreto Legge deve essere cambiato e profondamente rivisto
Decreto “Superbonus”: col decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 il Governo modifica le norme sulle cessioni dei crediti relativi alle detrazioni fiscali per i bonus edilizi contenute nel DL 34/2020.
Il decreto n. 11 del 16 febbraio 2023 è entrato in vigore il 17 febbraio 2023 e modifica i contenuti del DL 34/2020, il quale, con numerose modifiche intervenute successivamente alla sua emanazione, ha normato il cd. Superbonus, all’art. 119 (Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici) e 121 (Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile).
L’articolo 1 stabilisce che le pubbliche amministrazioni non possono essere cessionari, e quindi acquistare, i crediti di imposta legati ai lavori oggetto della norma.
Leggi: Cgil, 23/02/2023
giovedì 23 febbraio 2023
Cgil e SUNIA: azzeramento fondo produrrà incremento sfratti. Situazione allarmante
“Torniamo a chiedere un incontro al Ministro delle Infrastrutture e a sollecitare l’attivazione dell’Osservatorio per le politiche abitative”
“Parole sconcertanti quelle pronunciate ieri dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso del question time alla Camera dei Deputati. Il fondo affitti e morosità incolpevole non può essere azzerato e non può essere definito un “intervento spot, un bonus”, e intanto annuncia un Piano casa di cui però non conosciamo contenuti, risorse, tempi”.
È quanto dichiarano, in una nota, Cgil e SUNIA.
“In un momento storico di crescita della povertà, il venir meno dei contributi per l’affitto e la morosità incolpevole produrrà sicuramente – prosegue la Confederazione e il sindacato degli inquilini – un forte incremento degli sfratti per morosità (circa 70mila ad oggi) con richieste di esecuzioni. Una situazione allarmante”.
Leggi: Sunia, 23/02/2023
giovedì 23 febbraio 2023
Superbonus e condomini, ecco come salvarsi dal caos
Realizzato solo il 70% dei lavori previsti. Più indietro Liguria e Lazio. L’Anaci: «Gli amministratori dicano in assemblea quando non ci sono più le condizioni»
Le famiglie e i condomini sono nel caos dopo lo stop del governo alla cessione dei crediti dei bonus edilizi, denunciano gli amministratori di condominio. In molti casi si dovrà rinunciare ad effettuare i lavori in unambito che giа sconta difficoltà anche a causa dell’importanza degli investimenti richiesti che in media oscillano tra 500 ed 800 mila euro. Su 372.303 asseverazioni rilasciate al 31 gennaio, stando agli ultimi dati dell’Enea, la quota complessiva di lavori già realizzati raggiunge il 76, 2% (49,74 miliardi di euro di lavori ammessi in detrazione su un totale di 65,2). I condomini sono però fermi al 70,6% dei lavori previsti in base a 51.247 censite (con 21,51 miliardi di lavori completati su un totale di 30,48), contro il 79,8% dei lavori portati a termine negli edifici unifamiliari e l’84,6% relativo alle unitа indipendenti. Liguria, Lazio e Campania sono addirittura ferme al 61%.
Leggi: La Stampa, 23/02/2023
giovedì 23 febbraio 2023
Ddl anziani. Guidolin: “Su caregiver incredibile dietrofront del governo”
“Nel testo del DdL deleganon c’è alcun riferimento ai riconoscimenti economici, ai diritti dei lavoratori caregiver e ai criteri di riconoscimento, che invece nel Disegno di Legge sui caregiver figuravano. È veramente inspiegabile che quello che nella scorsa legislatura era stato immaginato e portato avanti in maniera trasversale sia stato ieri giudicato negativamente e bocciato”. Così la senatrice pentastellata firmataria dell’emendamento bocciato.
“Il governo ha deciso di chiudere la porta in faccia ai caregiver, dimenticandosi che il Disegno di Legge sul tema era stato scritto in un comitato ristretto con tutte le forze politiche nella scorsa legislatura. Bocciando l’emendamento per inserirlo nel DdL Anziani ha effettuato un’incredibile inversione a U, dimostrando di tenere più alla propaganda politica che al bene del Paese”.
Lo scrive in una nota Barbara Guidolin, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e firmataria dell’emendamento in questione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 23/02/2023
mercoledì 22 febbraio 2023
Ddl anziani non autosufficienti tra il “patto per la terza età” e i rischi per la sanità degli ultraottantenni: “L’assegno universale? Maquillage”
La politica annuncia elogiandosi il nuovo assegno universale, ma la prestazione nasconde non poche insidie che dovranno passare la prova dei decreti delegati. E tutto il provvedimento rischia di naufragare senza uno stanziamento adeguato, altrimenti è impossibile migliorare la situazione attuale in cui il sistema annaspa – Hai un anziano non autosufficiente a carico? Scrivi la tua testimonianza a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it
Metti insieme i servizi già esistenti ed erogati a vari livelli, aggiungi nuovi organi decisionali, di coordinamento e di controllo, con tanto di pletora di acronimi, condisci con un gioco di prestigio tra invalidità e prestazioni sanitarie, oltre a un sacrosanto e sano ventaglio di attività di prevenzione e una revisione dei criteri di accreditamento di chi eroga i servizi, mescola bene senza aggiungere denaro et voilà: il ddl Anziani non autosufficienti è servito. Del resto il primo a sostenere che la norma intende cambiare il quadro prima che il contenuto è uno dei padri della riforma, Cristiano Gori. Il coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, anche a tutela del provvedimento davanti ai suoi detrattori, tiene a sottolineare come l’idea di fondo sia innanzitutto quella di creare una nuova infrastruttura che metta in rete prestazioni e servizi e sia trasversale ad Ats, Comuni, Regioni e Inps. “Le titolarità non si spostano”, è il mantra. Resta il fatto che se non verranno iniettati fondi ad hoc, al momento non previsti, la riforma arriverà a un binario morto.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 22/02/2023
mercoledì 22 febbraio 2023
Il blocco degli incentivi peggiora i problemi
Con il decreto che ferma lo sconto in fattura e la cessione del credito non si fa cenno a una programmazione, bensì s’inverte la rotta sui fronti della decarbonizzazione, degli aiuti energetici ai cittadini e si nega di fatto alle imprese
Con lo stop improvviso dello sconto in fattura e della cessione del credito per qualsiasi incentivazione sull’efficienza energetica in edilizia senza cercare alternative attraverso un confronto costruttivo con gli stakeholder, si è rallentato il lavoro fatto da oltre dieci anni sulla ristrutturazione edilizia, in un paese che ha uno dei parchi immobiliari tra i più energivori – costosi da gestire – in Europa ed è anche fortemente sismico.
SENZA CESSIONE DEL CREDITO diventa difficile sostenere le politiche di riqualificazione edilizia nel futuro, specialmente per tutte quelle fasce di popolazione per le quali la sola detrazione fiscale in più anni non è accessibile, come gli incapienti sul piano dell’Irpef, le persone a basso reddito e gli anziani.
Leggi: Il Manifesto, 22/02/2023
mercoledì 22 febbraio 2023
Ddl anziani. Presentati oltre 300 emendamenti in commissione Affari sociali al Senato
I temi oggetto del provvedimento sono molteplici, quali le politiche sociali per la popolazione anziana, la prevenzione, la qualità della vita, i rapporti intergenerazionali, le attività turistiche, nonché la figura del caregiver. Il Governo si è detto aperto alla possibilità di miglioramenti del testo. Alla luce del numero elevato di proposte di modifica presentate e dei tempi limitati per esaminarle si è deciso di individuando alcuni temi prioritari.
In commissione Affari sociali e Sanità al Senato sono stati presentati 331 emendamenti e un ordine del giorno al disegno di legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Nella giornata di ieri i senatori della X Commissione hanno proceduto alla loro illustrazione. Il vice ministro Maria Teresa Bellucci ha poi ribadito il “carattere prioritario e l’importanza” di questo disegno di legge, che, ha ricordato, è in gran parte il risultato del lavoro compiuto dal Governo precedente nella scorsa legislatura. I temi oggetto del provvedimento sono molteplici, quali le politiche sociali per la popolazione anziana, la prevenzione, la qualità della vita, i rapporti intergenerazionali, le attività turistiche, nonché la figura del caregiver.
“Quest’ultimo tema – ha sottolineato Bellucci – merita approfondimenti specifici, tenendo conto dell’opportunità di non limitarne la disciplina all’ambito dell’assistenza alla popolazione anziana. La materia potrà essere pertanto oggetto di diversi decreti legislativi, volti ad affrontare i vari aspetti della non autosufficienza”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 22/02/2023
mercoledì 22 febbraio 2023
Abusi sugli anziani, uno screening per riconoscerli
In Europa, ne è vittima circa il 15% degli anziani: prevale l’abuso psicologico, seguito da quello finanziario, la negligenza, l’abuso fisico e sessuale. Il progetto Save, finanziato dall’Unione Europea, ha selezionato e sperimentato due strumenti di screening
L’abuso sugli anziani può e deve essere misurato, per essere combattuto: è il principio alla base de progetto Progetto Erasmus+ SAVE, finanziato dall’Unione Europea, che ha riunito cinque Paesi Partner – Polonia, Italia, Finlandia, Portogallo e Cipro – con lo scopo di promuovere le pratiche di screening, cercando di favorire un’identificazione precoce degli abusi. Per l’Italia hanno partecipato la Cooperativa ANS (Anziani e non solo) di Carpi (MO) e la Cooperativa sociale Cadiai di Bologna, che nei giorni scorsi hanno presentato i risultati del Progetto nel corso del seminario “Fare screening per l’abuso agli anziani”.
Leggi: Redattore Sociale, 22/02/2023
REGIONI:
domenica 26 febbraio 2023
Case popolari comune Milano, ridotte occupazioni abusive. SUNIA: “Bene diminuzione. Ora impegno per soluzioni abitative per soggetti fragili e fasce reddituali medio-basse della popolazione”
‘Bene la riduzione del 70% in dieci anni delle occupazioni abusive delle case popolari del Comune di Milano.
Dati importanti che riteniamo soddisfacenti.
Ora però chiediamo all’Amministrazione che allo stesso tempo si impegni per offrire soluzioni abitative per i soggetti fragili e per le famiglie con redditi medio-bassi e per quelle sfrattate.
In particolare, attraverso un lavoro coordinato e di confronto con i Sindacati chiediamo che venga ampliata l’offerta abitativa per i soggetti fragili e vengano individuati alloggi da poter destinare alle famiglie che hanno bisogno di un alloggio in affitto a canone sostenibile.
Infine, come denunciamo da tempo, va rivisto tutto il sistema regionale delle assegnazioni delle case popolari, perché siano più rapide attraverso più veloci procedure’.
Leggi: Sunia, 26/02/2023
venerdì 24 febbraio 2023
Sociale, oltre 6 milioni di euro stanziati dal Comune di Fermo nel 2022. Esplode il problema “casa”
Il bilancio dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune. La spesa ha registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Un terzo dei fondi a sostegno del disagio adolescenziale, aumentato con la pandemia. Giampieri: “In crescita gli interventi anche per adulti fragili e persone con disabilità”
Crescono le situazioni di disagio a Fermo e, contestualmente, cresce l’impegno per il sociale del Comune capoluogo. Un anno particolarmente impegnativo quello concluso, sia per l’ente comunale che per l’Ambito territoriale sociale XIX. I motivi sono molteplici, a partire da una pandemia che sembra aver causato una crescita vertiginosa delle situazioni di fragilità, aspetto che ha comportato un considerevole aumento delle situazioni seguite dai servizi sociali e dei casi presi in carico dagli uffici preposti.
Leggi: Redattore Sociale, 24/02/2023
giovedì 23 febbraio 2023
Povertà in Toscana, il 10% delle famiglie arriva con difficoltà a fine mese
Rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”: una famiglia su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi 5 su 10 ritengono che la propria situazione economica sia peggiorata nel 2022. Nel 2021 i nuclei familiari beneficiari di Reddito di cittadinanza in Toscana sono stati 53.438
Una famiglia toscana su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi 5 su 10 ritengono che la propria situazione economica sia peggiorata nel 2022. Sono solo alcuni dei dati che emergono dal sesto rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”, frutto della collaborazione tra Osservatorio Sociale Regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana.
Il rapporto è stato presentato oggi a Firenze nel corso di un incontro organizzato a Palazzo Strozzi Sacrati cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli.
Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2023
martedì 21 febbraio 2023
Alzheimer in Rsa, la retta non è dovuta: Asl e struttura restituiranno 86 mila euro. Sentenza del Tribunale di Firenze
Il marito e l’amministratore di sostegno di una donna ricoverata in una Rsa toscana si erano rivolti al tribunale, ritenendo che la paziente dovesse essere a carico del Servizio sanitario regionale, vista la necessità di prestazioni ad elevata integrazione sanitaria. La sentenza è a loro favore: saranno rimborsati
Il paziente con Alzheimer in Rsa non deve pagare la retta, quando le prestazioni fornite siano “ad elevata integrazione sanitaria”: è quanto ha stabilito il tribunale di Firenze, dando ragione al marito di una donna con Alzheimer, ricoverata presso una struttura toscana convenzionata. Secondo il Tribunale di Firenze, al quale il marito a l’amministratore di sostegno si erano rivolti, la retta è interamente a carico del servizio sanitario regionale, quando le prestazioni erogate siano, appunto, ad elevata integrazione sanitaria.
Leggi: Redattore Sociale, 21/02/2023
IN AGENDA:
6° Rapporto Censis – Eudaimon sul welfare aziendale
Evento in presenza – Mercoledi 1 Marzo ore 10,30 – Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29, Roma.
Lo studio prosegue l’analisi dei fenomeni di trasformazione del mondo del lavoro. Come sta cambiando il rapporto con il lavoro degli italiani, e in particolare dei più giovani? Quali sono gli aspetti che danno soddisfazione e quali quelli che invece deludono? Lo smart working resterà una opportunità per pochi oppure si affermerà come parte integrante di nuovi modelli ibridi di lavoro? Come il welfare aziendale può contribuire a riattivare un rapporto positivo con il lavoro nelle aziende?
Leggi: Censis
A Trento la presentazione del Rapporto “Il nuovo welfare collaborativo in Italia”
Mercoledì 1° marzo alle ore 14:00 presso l’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento, Euricse presenta i primi risultati della ricerca “Il nuovo welfare collaborativo in Italia: co-programmazione e co-progettazione come strumenti di innovazione del welfare locale”.
La ricerca, condotta con il supporto della Provincia autonoma di Trento, è la più approfondita realizzata ad oggi in Italia sul tema del welfare collaborativo, e indaga opportunità e rischi legati all’implementazione dei nuovi strumenti di collaborazione tra pubblica amministrazione e privato sociale previsti dal Codice del Terzo Settore.
Leggi: Forum Terzo Settore
“Verso un nuovo sistema di Welfare” – Roma, mercoledì 15 marzo 2023, ore 10.00-13.30
Convegno di presentazione del Manifesto sul Welfare del Forum Terzo Settore e dibattito con rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del Terzo settore sui seguenti temi: non autosufficienza e integrazione socio-sanitaria; disabilità e diritto all’autonomia; povertà e inclusione.
Link al Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”
Link al relativo abstract
Seguiranno dettagli sul programma e sul luogo di svolgimento del convegno.
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Mappatura per la promozione di welfare di prossimità rivolto a soggetti fragili attraverso un’applicazione digitale con geolocalizzazione
Le nuove tecnologie possono aiutare in modo proattivo nel rispondere ai bisogni sociali e sanitari delle persone più fragili, valorizzando i servizi di prossimità e favorendo processi di ottimizzazione degli interventi. Nell’articolo l’autore presenta, in sintesi, un progetto di geolocalizzazione per la mappatura della fragilità realizzato nell’Unione delle Terre D’Argine. di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale “Anziani e non solo” )
L’invecchiamento della popolazione correlato all’incremento delle patologie croniche e cognitive, la trasformazione dei ruoli familiari e altre fattori significativi, quali lo spopolamento delle aree interne, il contesto sociale ed economico ad elevata incertezza (aggravato dagli effetti della attuale pandemia) e l’isolamento crescente di significative parti della popolazione (di cui sono indicatori la rarefazione di relazioni significative tra l’altro aggravate dalla pandemia ) genera una crescita esponenziale della fragilità.
L’identificazione dello stato di fragilità
Il Sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità identifica per il 2020/2021come fragile il 16,9% della popolazione ultrasessantacinquenne, pari a circa 2,3 milioni di persone. Lo stato di fragilità è una vulnerabilità latente che coinvolge porzioni crescenti della popolazione con perdita delle capacità adattive ed effetti negativi diretti sulle condizioni di benessere, salute e sostenibilità sociale. Alla crescita costante di situazioni a rischio di fragilità si affianca una crescente difficoltà, da parte dei servizi sociali sanitari e sociosanitari (su cui si è articolato il sistema di welfare), di fornire una risposta significativa ai bisogni dei più fragili.
Una risposta ai bisogni espressi dalla fragilità sta nella capacità di progettare interventi che si basino sui criteri di domiciliarità, prossimità e sussidiarietà. Ma queste tre caratteristiche di un nuovo welfare generativo che affronti le lacerazioni che la fragilità segnala sono perseguibili esclusivamente se si è in grado di riconoscere, collocare nel territorio e nel contesto sociale la fragilità stessa.
Leggi: I Luoghi della Cura
Rapporto shock dell’Ocse: “Se non si investe in sanità a rischio benessere e tenuta sociali”. Per salvarsi la spesa dovrebbe aumentare dell’1,4% del Pil rispetto al 2019: che per l’Italia vorrebbe dire 25 miliardi in più all’anno – di Cesare Fassari
Queste le conclusioni di un lungo report dell’Ocse dal titolo “Pronto per la prossima crisi? Investire nella resilienza del sistema sanitario” che delinea uno scenario potenzialmente catastrofico se non si attueranno presto politiche di riforma e investimento nella sanità in tutti i Paesi Ocse. E per farlo bisogna partire dalle lezioni apprese durante la pandemia e investire soprattutto in tre settori chiave: personale sanitario, prevenzione primaria e secondaria, vaccinazioni comprese, e dotazioni strutturali e tecnologiche e sistemi di raccolta dati e monitoraggio
“La pandemia di COVID-19 è una tragedia”: è lapidario l’incipit dell’ultimo dossier dell’Ocse dal titolo “Pronto per la prossima crisi? Investire nella resilienza del sistema sanitario”, che cerca di trarre alcune lezioni utili da quanto accaduto e da quanto sta ancora accadendo nel Mondo travolto da una crisi sanitaria senza precedenti per evitare di trovarci nuovamente impreparati di fronte a una possibile prossima crisi.
In pandemia ancora in corso, seppur con effetti molto meno evidenti e drammatici, l’Ocse traccia un primo bilancio a partire dalle vite perdute: i dati “ufficiali” parlano di almeno 6,8 milioni di morti a far data gennaio 2023 ma l’analisi dell’eccesso di mortalità suggerisce che ben 18 milioni di persone potrebbero essere morte in tutto il mondo a causa della pandemia entro la fine del 2021.
Anche l’aspettativa di vita è diminuita in molti paesi OCSE in 2020 e 2021 e si è verificato un diffuso sconvolgimento della società e dell’istruzione con il PIL diminuito del 4,7% nel 2020 nei Paesi OCSE.
Leggi: Quotidiano Sanità
Storia della vecchiaia nella cultura occidentale
Recensione:“Storia della vecchiaia nella cultura occidentale. Dalla venerazione all’ageism, di Carla Costanzi, prefazione di Nicola Palmarini, Maggioli Editore, 2022.
di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci, Abbiategrasso, MI)
“Storia della vecchiaia” recita il titolo del volume, ma quello che si trova in questo libro va anche al di là del titolo. Il quesito all’origine di questo testo riguarda la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l’epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote?
A questi interrogativi il libro risponde con documentate testimonianze di fonte letteraria, normativa, amministrativa, nonché manufatti artistici ritenuti indicatori delle opinioni e dei sentimenti prevalenti in determinati gruppi sociali in circoscritti momenti storici. Infatti, è stato scritto applicando un metodo di indagine che è insieme storico, quindi sempre ben documentato, antropologico, per cui sono indagati anche gli aspetti culturali, il clima di ogni epoca, e sociale, con alcune analisi stimolanti sul contesto delle relazioni famigliari e sociali. Tutto questo analizzando un arco temporale che va dalle società nate all’albore della storia, come gli Ebrei, fino al mondo contemporaneo con i suoi veloci cambiamenti e le molteplici contraddizioni con cui oggi i vecchi si confrontano. In questo ampio excursus la visione che Costanzi vuole offrirci è che i vecchi di oggi e la loro collocazione sociale sono il risultato di un lungo cammino che li ha “creati” nei secoli precedenti.
Leggi: I Luoghi della Cura
In Italia l’età media (48 anni) è la più alta della UE. Siamo in vetta anche nel rapporto over 65-lavoratori, con un indice del 37,5%
I dati illustrati oggi da Eurostat. L’età media è cresciuta in tutti Paesi UE e si assesta oggi a 44,4 anni. I valori più bassi a Cipro con 38,3 anni, poi 38,8 anni in Irlanda e 39,7 in Lussemburgo. Dopo l’Italia abbiamo il Portogallo con 46,8 anni e la Grecia con 46,1 anni.
Il 1° gennaio 2022 l’età media della popolazione dell’UE ha raggiunto i 44,4 anni, 0,3 anni in più rispetto al 2021.
Lo segnala oggi Eurostat che sottolinea come l’età media sia aumentata di 2,5 anni (in media di 0,25 anni all’anno) rispetto ai 41,9 anni del 2012. Ciò significa che oggi metà della popolazione dell’UE ha più di 44,4 anni, mentre l’altra metà è più giovane.
Nei paesi dell’UE, l’età media varia da 38,3 anni a Cipro, 38,8 in Irlanda e 39,7 in Lussemburgo a 48,0 anni in Italia, 46,8 in Portogallo e 46,1 in Grecia. In totale, 18 paesi dell’UE esono al di sotto dell’età media dell’UE.
Tra il 2012 e il 2022, questo indicatore è aumentato in tutti i membri dell’UE ad eccezione della Svezia, dove è diminuito (da 40,8 anni nel 2012 a 40,7 anni nel 2022).
Leggi: Quotidiano Sanità
Housing sociale e comunità – Quali nessi? Il caso di Torino – di Tommaso Frangioni
Le politiche abitative, tra territorializzazione, residualizzazione e innovazione
Se possiamo dare per scontata la progressiva regionalizzazione del welfare italiano e delle politiche sociali, non da meno è il settore abitativo. Nelle politiche abitative, infatti, l’orizzonte di intervento regionale e locale ha assunto un’importanza crescente a fronte di una tradizionale modalità di azione pensata, promossa e finanziata al livello nazionale.
Certo, già in passato erano particolarmente rilevanti nell’implementazione di queste politiche gli enti gestori dell’Edilizia residenziale pubblica (Erp), a loro volta soggetti a una progressiva regionalizzazione e aziendalizzazione (su Welforum se ne è discusso qui) che ha reso maggiormente territorializzato anche il segmento più “tradizionale” del settore, quello della produzione della casa pubblica. In questo quadro è possibile intravedere una progressiva dualizzazione dell’intervento abitativo, che vede coesistere interventi tradizionali (Erp e trasferimenti monetari alle famiglie) con modelli sempre più autonomamente sviluppati ai livelli locali. Due modelli operativi separati ma interconnessi, con “vasi comunicanti” tanto al livello della governance quanto a quello delle persone beneficiarie. Questi interventi “innovativi” si caratterizzano per una maggiore attenzione all’offerta di servizi, e non solo di beni/risorse economiche, e sull’adozione di un’ottica che tende sempre più a leggere l’abitare come parte di un complesso nodo di bisogni.
Leggi: Welforum
Contrasto alla povertà e oltre – Questioni, priorità e politiche per il futuro – di Nunzia De Capite
Non chiediamo a una misura di contrasto alla povertà di fare più di quel che le compete
Come occuparsi di contrasto alla povertà nel nostro Paese oggi? Sembra di non venirne a capo, perché se è vero che negli ultimi anni le risorse pubbliche destinate al sostegno alle persone in povertà sono aumentate esponenzialmente (basta confrontare gli stanziamenti del Reddito di inclusione nel 2017 con quelli dell’attuale Reddito di cittadinanza), è anche vero che la povertà assoluta, aumentata progressivamente a partire dalle due crisi del 2008-2009 e del 2012, a distanza di anni da allora, non accenna a diminuire, attestandosi su livelli molto più alti del 2007 (nel 2021 5,6 milioni di persone; 1,9 milioni di famiglie). Ecco il primo paradosso. E a questo si aggiunge anche un altro tassello: nel 2021 circa 1 italiano su 4 (25,2%) era a rischio di povertà ed esclusione sociale, che vuol dire che siamo fra i paesi in cui è più alto il numero di persone che rischiano di precipitare nel disagio economico da un momento all’altro, per un peggioramento improvviso della loro condizione economica, lavorativa o per il subentrare di un imprevisto. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire che una frangia consistente di persone nel nostro paese è stretta nella morsa della povertà assoluta da una parte, condizione da cui si esce sempre più a fatica e dopo molto tempo (anche i dati Caritas su questo sono molto eloquenti, come si è avuto modo di leggere nell’articolo di De Lauso), e del rischio di caduta in povertà, dall’altra: gli argini si sono rotti, le protezioni si sono sgretolate, si cade con più facilità e, una volta caduti, è molto arduo uscirne.
Leggi: Welforum
Anziani dopo i 75 anni: il parere degli esperti
Si discute molto, ultimamente, della proposta di innalzare a 75 anni l’età in cui si diventa anziani. Ma cosa vuol dire anziano? Ne parliamo con l’équipe del Servizio di Geriatria di Auxologico.
Chi è anziano?
Secondo le definizioni oggi ufficialmente adottate, è considerato anziano chi ha compiuto il 65° anno di età.
A causa dell’allungamento medio nella speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) è stata poi creata una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).
Peraltro quella di anziano oggi non è solo una categoria medica, quanto socio-demografica, e quindi non è chiaro come come chi studia la biologia dell’invecchiamento (gerontologo) o problemi di salute delle persone anziane (geriatra) possa stabilire scientificamente una precisa età in cui si diventa anziani.
Leggi: Auxologico
“L’interesse generale”. I pensionati della Cgil a Congresso dal 21 al 24 febbraio.
Dal 21 al 24 febbraio alla Fiera di Verona si terrà il XXI Congresso del Sindacato Pensionati della Cgil, dal titolo “L’interesse generale”. Attesi più di un migliaio di partecipanti tra delegati, invitati e ospiti in quello che sarà l’ultimo dei congressi delle categorie della Cgil prima del congresso confederale di marzo.
I pensionati e le pensionate della Cgil si interrogano su cosa debba essere il sindacato dopo la Pandemia da Covid-19, durante una nuova guerra che sconvolge l’Europa, mentre l’Italia attraversa una crisi economica e sociale profonda e di fronte ad una delle più grandi trasformazioni in atto come quella dell’invecchiamento della popolazione.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
lunedì 20 febbraio 2023
Famiglie in cerca di aiuti per far fronte ai costi più alti per le badanti
Rapporto Censis-Assindatcolf. Un’indagine tra i datori di lavoro domestico rivela che la spesa per l’assistenza e considerata insostenibile nel 59% dei casi Family Act, piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e riforma sulla non autosufficienza. Da questi provvedimenti le famiglie italiane attendono una risposta alle preoccupazioni per i rincari
dei costi delle badanti.1159% delle famiglie, in un’indagine CensisAssindatcolf, ritiene insostenibili le spese dopo gli aumenti 2023. Sostenere i costi per l’aiuto di una badante, con gli aumenti retributivi e contributivi scattati da gennaio, che si aggiungono al caro vita, rischia di diventare uno sforzo insostenibile per molte famiglie, soprattutto nel caso di anziani non autosufficienti che hanno bisogno di più di una figura al proprio fianco (due persone che si alternano in periodi diversi dell’anno o una coliche affianca la badante). E l’allarme che arriva da un’indagine statistica condotta dal Censis su un campione di famiglie associate ad Assindatcolf (associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), contenuta nel paper «Welfare familiare e valore sociale ciel lavoro domestico in Italia», che confluirà nel Rapporto 2023 dell’associazione.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 20/02/2023
sabato 18 febbraio 2023
Superbonus, cosa rischiano le famiglie dopo la stretta del Governo
Lo stop a cessione del credito e sconto in fattura “blocca” diverse categorie. Si salvano solo i lavori già avviati. Resta solo la detrazione per Ecobonus e Sismabonus
Dopo la dura stretta sui bonus edilizi decisa dal Governo Meloni (di cui abbiamo parlato qui), divenuta operativa dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, migliaia di famiglie e imprese hanno visto aprire davanti ai loro occhi un vaso di Pandora che pone seri interrogativi sul futuro dei cantieri.
Su proposta della Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Economia, il Cdm ha approvato un decreto che interviene, in particolare, per modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi alle spese per gli interventi di ristrutturazione (qui spieghiamo come funziona) e il cosiddetto sconto in fattura.
Chi coinvolgerà lo stop alla cessione dei crediti?
Leggi: Qui Finanza, 18/02/2023
venerdì 17 febbraio 2023
Superbonus: Cgil, Sunia, colpo di grazia a bonus per interventi edilizi
“A rischio migliaia di imprese e lavoratori, esclusi condomìni, case popolari e famiglie con redditi bassi”
“Il Governo cancella la possibilità di cedere il credito fiscale e di ottenere lo sconto in fattura non solo per il superbonus 110% – ora già 90% -, ma anche per tutti i bonus edilizi, energetici, antisismici e per quelli finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche, senza alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori e con i sindacati che tutelano gli inquilini”.
Lo affermano, in una nota, Cgil Nazionale e SUNIA.
“È il colpo di grazia agli interventi di riqualificazione, efficientamento e messa in sicurezza che colpisce, oltre al sistema produttivo – con la sicura chiusura di imprese e perdita di migliaia di posti di lavoro – i contribuenti con bassi redditi i quali, privati di questi insostituibili strumenti di sostegno reale, non potranno utilizzare la detrazione pluriennale, perché incapienti rispetto all’entità dei lavori. Insomma, condomìni e case popolari saranno di fatto esclusi, dopo i già restrittivi termini fissati in legge di Bilancio, da qualsiasi processo di riqualificazione del patrimonio”, concludono Cgil e SUNIA.
Leggi: Sunia, 17/02/2023
venerdì 17 febbraio 2023
Genovesi: pronti alla mobilitazione
Blocco delle cessioni crediti e peggioramenti Codice Appalti. Genovesi: è un attacco senza precedenti alle imprese serie e ai lavoratori del settore, pronti allo sciopero generale di tutta la filiera.
“O perdi il posto di lavoro nell’edilizia privata o andrai a lavorare negli appalti pubblici con meno diritti e tutele. Questo è quello che stanno producendo concretamente le scelte scellerate del Governo Meloni.” Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni.
“Con il blocco alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili si perderanno nell’edilizia privata circa centomila posti di lavoro e molte imprese chiuderanno, con grave danno all’economia nazionale ma anche all’ambiente, colpendo per di più i redditi più bassi che sono poi la stragrande maggioranza di chi vive nelle case più vecchie, inquinanti ed energivore”.
Leggi: Fillea Cgil, 17/02/2023
venerdì 17 febbraio 2023
Tanto lavoro oltre i vecchi motori. Ma l’eco-svolta ci farà bene
Il via libera del Parlamento europeo al divieto di vendita di auto non a emissioni zero (di fatto quelle a diesel e benzina) a partire dal 2035 è stato salutato da ansie e preoccupazioni che si riveleranno nel tempo largamente infondate soprattutto sul fronte del peso sui possessori di autovetture. È del tutto improbabile che questa decisione possa comportare tra 13 anni un costo per i consumatori e un fardello aggiuntivo per i ceti più deboli rendendo la transizione ecologica non equa. L’aumento della produzione di auto elettriche (l’unica tecnologia oggi matura a emissioni zero) e le innovazioni (collegate e no all’aumento della produzione) determineranno una sensibile riduzione dei costi medi per le economie di scala che tenderanno a eliminare il differenziale di prezzo con le auto diesel o a benzina nel giro di qualche anno (i concessionari prevedono tra 2-4 anni), ovvero ben prima del 2035.
Leggi: Avvenire, 17/02/2023
venerdì 17 febbraio 2023
Superbonus, Legambiente: “Errore grave del Governo, che aumenta le diseguaglianze sociali”
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente: “Stroncato l’unico strumento che ha permesso a migliaia di famiglie a basso reddito o che non avevano le condizioni economiche di riqualificare energeticamente la propria abitazione e ridurre i costi in bolletta, e alle imprese di riconvertire in modo strutturale l’attività edilizia in ottica di rigenerazione urbana senza consumare nuovo suolo”
“La cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura è un grave errore. Con questa incomprensibile decisione il Governo Meloni stronca definitivamente l’unica politica di intervento per la riqualificazione del patrimonio edilizio e il raggiungimento degli obiettivi europei”. Così Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, secondo il quale la decisione del Governo fa venire meno “l’unico strumento, straordinario e fondamentale, che ha permesso a migliaia di famiglie a basso reddito o che non avevano le condizioni economiche di riqualificare energeticamente la propria abitazione e ridurre i costi in bolletta, e alle imprese di riconvertire in modo strutturale l’attività edilizia in ottica di rigenerazione urbana senza consumare nuovo suolo”.
Leggi: Redattore Sociale, 17/02/2023
venerdì 17 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Schillaci: “Assicurare a tutti i cittadini stesse possibilità di cura”. E sui medici gettonisti: “Allucinante, percepiscano stipendi 3 volte più alti di chi è assunto nel Ssn”
“In una nazione come la nostra, nel 2023, è inaccettabile che le aspettative di vita di un cittadino dipendano dal livello di istruzione, da quanto guadagna e da dove è nato. Dobbiamo assicurare a tutti in sanità le stesse possibilità indipendente da dove si risieda. Il Ministero della Salute può essere una guida per le varie Regioni, per costruire con loro modelli virtuosi di management sanitario soprattutto con chi è più in difficoltà”. Così il ministro della Salute intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai 3
“Già dal 2001 le Regioni svolgono un ruolo centrale nella gestione della sanità e purtroppo esistono delle grandi differenze tra Regione e Regione. In una nazione come la nostra, nel 2023, è inaccettabile che le aspettative di vita di un cittadino dipendano dal livello di istruzione, da quanto guadagna e da dove è nato. Dobbiamo assicurare a tutti in sanità le stesse possibilità indipendente da dove si risieda”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/02/2023
giovedì 16 febbraio 2023
Non autosufficienza, alta la spesa per le badanti: 8 famiglie su 10 chiedono assegno universale maggiorato
Con l’aumento dell’inflazione, che da gennaio ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, le famiglie sono in difficoltà. Secondo una ricerca condotta dal Censis per Assindatcolf, per far fronte al caro retribuzioni le famiglie chiedono incentivi alle assunzioni per ridurne il costo, preferendo una prestazione universale dedicata alla non autosufficienza maggiorata in caso di personale regolarmente assunto
Famiglie preoccupate per l’incremento degli stipendi delle badanti. Con l’aumento dell’inflazione, che dal gennaio 2023 ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, il costo per la gestione degli anziani e dei non autosufficienti rischia infatti di diventare insostenibile. Così la pensano quasi 6 famiglie datrici di lavoro domestico su 10. Il 59% delle famiglie associate ad Assindatcolf, a cui è stato somministrato un questionario tra il mese di dicembre 2022 e il gennaio 2023, ha dichiarato insostenibile o solo parzialmente sostenibile la spesa per la badante.
Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023
giovedì 16 febbraio 2023
Conferenza nazionale sulla casa. È la proposta condivisa che viene lanciata dal XIII Congresso del SUNIA in corso a Pesaro
Una conferenza nazionale sulla casa che metta assieme tutti gli stakeholder, politici e sociali: dai rappresentanti degli enti locali, comuni e Regioni, dal governo all’opposizione, dai sindacati confederali e degli inquilini ai rappresentanti degli IACP, alle tante realtà che operano per il diritto alla casa.
È la proposta condivisa lanciata durante una tavola rotonda che si è tenuta questo pomeriggio (16 febbraio) in occasione del XIII Congresso del SUNIA, in corso fino a sabato a Pesaro.
Leggi: Sunia, 16/02/2023
giovedì 16 febbraio 2023
Spi-Cgil: “L’aumento dei salari delle badanti non gravi sulle famiglie”
“L’aumento dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie”. A chiederlo è lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna a fronte dell’aumento all’80 dell’inflazione scattato dall’1 gennaio
“L’aumento dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie”. A chiederlo è lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna a fronte dell’aumento all’80% dell’inflazione scattato dall’1 gennaio. “Le famiglie però sono ‘datori di lavoro’ particolari, per i quali si produce un aumento significativo dei costi che devono affrontare per mantenere un servizio importantissimo, dedicato alla cura delle persone anziane non autosufficienti. È importante garantire al proprio caro un’assistenza di qualità, che si esprime anche con l’applicazione di un regolare contratto di lavoro”, spiega il sindacato. “Per questi motivi crediamo che, in tempi di inflazione alta che erode il potere d’acquisto di salari e pensioni, sia necessario, da parte del governo, un maggiore sostegno alle famiglie e una maggiore protezione dei redditi da lavoro e da pensione”, prosegue lo Spi che sollecita, “insieme all’aumento dei salari di colf e badanti”, anche la “piena rivalutazione delle pensioni e l’aumento della quattordicesima che tutela le pensioni basse”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Gli over 65 non autosufficienti sono quasi il 30%: creare supporti è priorità
Il 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity evidenzia la crisi del personale dedicato all’assistenza. Per il 91% delle Rsa intervistate la normativa regionale e gli standard ormai vetusti dei servizi sono percepiti come il più grande vincolo alla gestione del personale
Nel 2020 le persone over 65 non autosufficienti erano 3.935.982, pari al 28,4% del totale. Un numero importante, che deve destare le coscienze di tutti sulla necessità di rendere il settore dell’assistenza agli anziani in grado di rispondere ai bisogni di questa coorte di popolazione. Questo lo scenario di partenza da cui prende avvio il 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity, che quest’anno ha voluto fotografare la crisi del personale, mettendo in luce da una parte la carenza delle figure professionali, dall’altra come questa crisi si stia riflettendo sulle aziende e sui servizi senza che a livello normativo siano stati predisposti degli interventi risolutivi.
Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Istat, nuova pubblicazione sulla storia della demografia nel nostro Paese dall’Unità ad oggi. Gli over 65 sono il 23,8% della popolazione, erano il 4,2% nel 1861
Dall’unità d’Italia a oggi la popolazione residente è passata da 26 milioni nel 1861 (ai confini attuali) fino a 59 milioni al 1° gennaio 2022. Ma dal 2014 a oggi i residenti sono diminuiti di oltre 1,3 milioni. Le persone anziane, con 65 anni e oltre, tra il 1861 e il 2022 sono passate dal 4,2% fino al 23,8% della popolazione. Nello stesso periodo, i giovani sotto i 15 anni sono diminuiti dal 34,2 al 12,7%. Sono alcuni dei dati contenuti nella nuova collana di web publishing, pubblicazioni accessibili a tutti, con contenuti e grafici interattivi, approfondimenti on line e dati scaricabili lanciata dall’Istat. In particolare a inaugurare la collana è la pubblicazione “Storia demografica dell’Italia dall’unità a oggi” (disponibile al link https://webpub.istat.it/progetto/storia-demografica-italia ), che racconta la trasformazione del Paese negli ultimi 160 anni attraverso i cambiamenti demografici: l’aumento della popolazione e il suo invecchiamento, l’inurbamento, l’emigrazione verso l’estero e le aree forti del paese, sostituita oggi dall’immigrazione.
Leggi: Auser, 15/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Maltrattamento di anziani non autosufficienti, 10 arresti in provincia di Imperia
Sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio nei confronti di altre 14 persone. Gli indagati sono accusati di abbandono e maltrattamento nei confronti degli ospiti della Rsa “Le Palme” di Taggia. “Sottoponevano le vittime ad una serie di sofferenze fisiche e morali” con “abituali” minacce verbali, umiliazioni, insulti, percosse e omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento.
Maltrattamenti e abbandono di anziani. È l’accusa rivolta agli operatori di una Rsa in provincia di Imperia. A darne notizia è una nota della Guardia di Finanza che riferisce l’esecuzione, stamani, della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 10 soggetti e la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio nei confronti di ulteriori 14 soggetti.
“Le indagini, condotte dal Gruppo di Imperia nell’ambito dell’Operazione “PRAESIDIUM”, hanno consentito di accertare condotte illecite da parte di Operatori Socio Sanitari e Infermieri impiegati presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Le Palme” di Taggia (IM), per i reati di maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di soggetti anziani, in gran parte ultraottantenni nonché parzialmente o completamente non autosufficienti”, spiega la nota.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Autonomia differenziata. “Criterio spesa storica sarà superato da costi e fabbisogni standard”. Question time di Casellati alla Camera
“In definitiva, non si possono fissare i Lep se prima non sono stati determinati i costi e i fabbisogni standard”. Quanto al principio solidaristico: “Si prevede in maniera inequivocabile che le intese non possano pregiudicare l’entità delle risorse da destinare alle regioni che non si avvarranno dell’autonomia differenziata oltre misure perequative ad hoc, anche di tipo infrastrutturale, per azzerare i divari territoriali ora esistenti”. Così la ministra per le riforme rispondendo al question time di Borrelli (Verdi-Sinistra).
Il disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata prevede il superamento del criterio della spesa storica in favore dei costi e fabbisogni standard, l’ancoraggio al principio solidaristico attraverso misure perequative ad hoc, anche di tipo infrastrutturale, e il pieno coinvolgimento del parlamento. A spiegarlo è stata oggi la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, rispondendo alla Camera al question time sul tema presentato da Francesco Borrelli (Verdi-Sinistra).
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Dattolo (Omceo Firenze): “Mette in pericolo il servizio pubblico”
Per il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze “Il rischio è scivolare verso privatizzazione di fatto. La strada dovrebbe essere invece quella di diminuire la burocrazia, rinnovare l’assistenza capillare sul territorio e comprendere le nuove esigenze negli ospedali”.
“L’autonomia differenziata tra le regioni è una direzione che ci preoccupa fortemente. Si rischia di mettere seriamente in pericolo un servizio pubblico universale, gratuito, uniforme, indispensabile. È a rischio l’unità nazionale”.
Lo afferma Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia.
“Il decentramento delle funzioni appare oggi come la soluzione per velocizzare le procedure, ma il rischio reale è quello di andare incontro a una totale disomogeneità, a una carenza nelle comunicazioni e nei rapporti sociali, senza cooperazione e interconnessione dei servizi sanitari. La strada – aggiunge Dattolo – dovrebbe essere invece quella di diminuire la burocrazia, rinnovare l’assistenza capillare sul territorio, comprendere le nuove esigenze negli ospedali. Con questa direzione si andrà inevitabilmente ad accrescere il divario tra le regioni su una materia che è sancita come un diritto fondamentale nella Costituzione italiana. La stessa Costituzione recita che deve essere la Repubblica, nel suo insieme quindi in qualità di Stato, a tutelare la salute”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023
martedì 14 febbraio 2023
I nuovi poveri dell’energia: anziani, soli, in genere donne
I rincari nelle bollette stanno spingendo molte persone in condizioni di crescente povertà. Più di tutti, sono gli anziani soli a pagare il prezzo più alto. Da febbraio atteso un calo della bolletta del gas
“Soltanto di gas, ho speso per l’ultima bolletta 527 euro, cioè 208 euro in più dello scorso anno, per quella della luce 238 euro, 115 in più del 2021”. Il grido di aiuto di Giuseppe Maurizi, 84 anni, qualche mese fa risuonava tra quelli di tanti altri pensionati in grande difficoltà di fronte alla crescita dei prezzi della materia prima. Sono infatti soprattutto gli anziani a gonfiare le fila dei cosiddetti poveri dell’energia.
Stando a sentire la Fondazione Di Vittorio, che ha condotto un’indagine per conto dello Spi Cgil sul tema, i poveri dell’energia, cioè quelle persone che si trovano in grande difficoltà nel far fronte al rincaro delle bollette, erano in Italia circa 2 milioni e 200 mila nel 2021. E niente fa pensare che nel frattempo siano diminuiti. Sempre secondo la Fondazione, la percentuale di italiani che oggi si trova in condizioni di povertà per le conseguenze della crisi energetica sono il 10,9 per cento del totale.
Leggi: Liberetà, 14/02/2023
lunedì 6 febbraio 2023
Sul sito della CGIL è disponibile “Abitiamola”
Periodico di informazione ed approfondimento curato dall’Ufficio Politiche Abitative e dello Sviluppo Urbano, Area delle Politiche per lo Sviluppo, CGIL nazionale.
In questo numero: ’Agenda Onu 2030 propone una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo, sul piano sociale, economico e ambientale. La necessità di rispondere con concretezza alle grande sfide che abbiamo di fronte, va di pari passo con quella dell’enorme ritardo delle politiche necessarie. E’ necessaria una strategia orientata alla sostenibilità che, in un quadro di riferimento condiviso, integrando azioni e attori, dia centralità alle persone e al lavoro, grande emergenza del Paese.
L’iniziativa della CGIL sulle città in transizione.
Torna all’attenzione il tema dell’Autonomia differenziata, in un percorso che rischia di discriminare cittadini e territori, frammentare i diritti, accrescere le disuguaglianze, ampliare i divari territoriali. Il Governo del Territorio è sicuramente materia oggetto di proposta di trasferimento, per la CGIL invece “oggettivamente” concorrente. Bisogna contrastare disparità nelle regole tra cittadini, che la pandemia ha messo in luce, con l’evidenza di geometrie regionali ampiamente variabili.
Leggi: Cgil, 06/02/2023
REGIONI:
sabato 18 febbraio 2023
A Milano il welfare è anti-italiano: “Agli immigrati 2 case popolari su 3”
Pubblicata la graduatoria del bando di concorso per l’assegnazione delle case popolari a Milano. Sardone: “Due alloggi su tre finiscono a immigrati”
Sarà la legge, sarà il bando, sarà quello che volete. Ma i numeri parlano chiaro: sui primi 300 posti del bando per l’assegnazione delle case popolari ben 207 sono stranieri.
Per Silvia Sardone il “21esimo bando integrativo per l’aggiornamento della graduatoria comunale” non è altro che una conferma del “welfare anti-italiano tanto caro alla sinistra”. In sostanza, sottolinea la consigliera comunale e regionale del Gruppo Misto, “due alloggi su tre finiscono a immigrati”. “Scorrendo la lista sembra di essere in Nordafrica o in Sudamerica – insiste Sardone – non certo a Milano: i cognomi italiani sono la netta minoranza e purtroppo sarà sempre così finché non verranno adottati correttivi ai bandi”.
Leggi: Il Giornale, 18/02/2023
vemerdì 17 febbraio 2023
Liguria, violenze in una Rsa. “Campanello d’allarme, la punta dell’iceberg di un’assistenza non perfetta”
La presidente di 50&Più Regione Liguria, Brigida Gallinaro: “Fatti ingiustificati come questi devono essere combattuti in ogni maniera possibile”. Il Garante, Paolo Tanganelli: “Telemedicina, potenziamento degli operatori (con riduzione dell’effeto burnout) e aumento del contributo economico per le famiglie migliorano l’offerta per la terza età”
“Sono immagini che sconvolgono quelle filmate nella RSA ‘Le Palme’ di Arma di Taggia. Neppure l’offuscamento dei volti degli indagati e delle vittime – come prevede la tutela della privacy – riesce a togliere drammaticità a quei gesti”. Sono le parole della presidente di 50&Più Regione Liguria, Brigida Gallinaro, dopo che la Guardia di Finanza di Imperia ha eseguito 24 misure cautelari, contestando reati come maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani ricoverati in una RSA locale. Le accuse contestate sono pesanti.
Leggi: Redattore Sociale, 17/02/2023
giovedì 16 febbraio 2023
Barriere architettoniche, ecco il riparto dei fondi della Regione Piemonte
Ottomila euro ai Comuni con popolazione tra 5mila e 2mila abitanti; 10.000 euro dai 20.001 a 40mila abitanti; 15.000 da 40.001 a 106.000 abitanti; 20.000 euro sopra i 105.000 abitanti. Fin qui a popolazione crescente…
Ottomila euro ai Comuni con popolazione tra 5mila e 2mila abitanti; 10.000 euro dai 20.001 a 40mila abitanti; 15.000 da 40.001 a 106.000 abitanti; 20.000 euro sopra i 105.000 abitanti. Fin qui a popolazione crescente. E ancora, per popolazione decrescente: 4.000 euro da 4.999 a 1.000 abitanti, e 2.000 euro sotto i mille abitanti. E’ questo il riparto dei fondi ai 1.180 Comuni, deciso oggi dalla giunta regionale in Piemonte- su una dotazione complessiva di 865.117,79 euro- per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsto dai piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, i cosiddetti “Peba”. Il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore chiara Caucino parlano di “passo fondamentale: il Piemonte si conferma una regione attenta ai più fragili e alle loro necessita’ sulle quali continueremo a investire”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023
giovedì 16 febbraio 2023
Non autosufficienti e disabili gravi, le Marche stanziano 5,5 milioni
A disposizione di anziani non autosufficienti e di disabili gravissimi la Regione Marche ha messo a disposizione 5,55 milioni di euro di fondi nazionali e regionali per assegni di cura, assistenza domiciliare e contributi una tantum
A disposizione di anziani non autosufficienti e di disabili gravissimi la Regione Marche ha messo a disposizione 5,55 milioni di euro di fondi nazionali e regionali per assegni di cura, assistenza domiciliare e contributi una tantum. “Una notevole mole di risorse- spiega l’assessore regionale ai servizi Sociali, Filippo Saltamartini- che abbiamo deciso di attingere dai fondi del Poc Marche 2014/2020 con lo scopo di integrare le risorse del fondo nazionale e regionale per la non autosufficienza e aumentare il numero di beneficiari. La somma stanziata sarà messa a disposizione per avviare le procedure territoriali da parte degli Ambiti territoriali sociali e realizzare progressivamente i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps)”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023
mercoledì 15 febbraio 2023
Belluno, lo scudo antitruffa di carabinieri e Auser. Oltre cento anziani al primo incontro
Al Segato una sala gremita ha raccolto i consigli del comandante provinciale Enrico Pigozzo. Altri eventi in calendario in provincia
Carabinieri e Auser uniti contro le truffe agli anziani: si stanno coinvolgendo anche le amministrazioni comunali e altri enti per raggiungere l’obiettivo. Ed erano tanti, anziani e non solo, i presenti alla “prima” conferenza “antitruffa” organizzata al Segato: pi di un centinaio hanno gremito la sala dell’istituto. Chi ha preso appunti, chi ha ascoltato le “dritte” del comandante provinciale dei carabinieri, Enrico Pigozzo affiancato dal presidente dell’Auser Eldo Candeago. E alla fine molte domande, curiosità che hanno trovato risposta, consigli utili per affrontare le truffe e quanto i malintenzionati mettono in piedi per spillare soldi agli anziani.
Leggi: Corriere delle Alpi, 15/02/2023
IN AGENDA:
6° Rapporto Censis – Eudaimon sul welfare aziendale
Evento in presenza – Mercoledi 1 Marzo ore 10,30 – Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29, Roma.
Lo studio prosegue l’analisi dei fenomeni di trasformazione del mondo del lavoro. Come sta cambiando il rapporto con il lavoro degli italiani, e in particolare dei più giovani? Quali sono gli aspetti che danno soddisfazione e quali quelli che invece deludono? Lo smart working resterà una opportunità per pochi oppure si affermerà come parte integrante di nuovi modelli ibridi di lavoro? Come il welfare aziendale può contribuire a riattivare un rapporto positivo con il lavoro nelle aziende?
Leggi: Censis
A Trento la presentazione del Rapporto “Il nuovo welfare collaborativo in Italia”
Mercoledì 1° marzo alle ore 14:00 presso l’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento, Euricse presenta i primi risultati della ricerca “Il nuovo welfare collaborativo in Italia: co-programmazione e co-progettazione come strumenti di innovazione del welfare locale”.
La ricerca, condotta con il supporto della Provincia autonoma di Trento, è la più approfondita realizzata ad oggi in Italia sul tema del welfare collaborativo, e indaga opportunità e rischi legati all’implementazione dei nuovi strumenti di collaborazione tra pubblica amministrazione e privato sociale previsti dal Codice del Terzo Settore.
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Riforma per la non autosufficienza e assistenza domiciliare – di Maurizio Motta
Tra le riforme che il PNRR impone di approvare c’è una legge delega che riformi il sistema di tutele per la non autosufficienza degli anziani. Da pochi giorni il Governo ha trasmesso al Senato una sua proposta di disegno di legge denominata “Deleghe al Governo in materia di politica in favore delle persone anziane” (il cui testo è scaricabile qui). I contenuti sono sostanzialmente gli stessi del disegno di legge delega presentato il 10 ottobre 2022 dal Governo Draghi, perché le differenze tra i due testi sono pochissime1.
Questa riforma interessa diversi milioni di famiglie e dunque è di enorme importanza per gli effetti che potrà produrre; e molte questioni ed interventi devono essere affrontati. In questo articolo tuttavia ci si concentra solo sull’assistenza domiciliare per non autosufficienti, perché è cruciale potenziarla decisamente per ridurre i ricoveri in RSA che sono indesiderati o non appropriati. Il PNRR dichiara tra i suoi obiettivi “….la casa come primo luogo di cura”, ma “curare a casa” un non autosufficiente non significa garantire interventi solo sanitari, bensì una tutela più completa. È quindi opportuno approfondire, rispetto all’assistenza domiciliare ai non autosufficienti, che cosa manca nel disegno di legge delega di riforma su questo tema, e quali sono le sue criticità. Ecco in sintesi 5 questioni ed anche alcune conseguenti proposte di emendamenti letterali al testo del ddl che è in esame:
Leggi: Welforum
L’accoglienza in struttura: l’inizio fondamentale per una buona permanenza…e assistenza
Nell’articolo l’autore offre una visione concreta delle fasi di accoglienza delle persone anziane in una struttura, evidenziando il ruolo centrale della relazione e del capitale umano per la realizzazione di un inserimento e di una permanenza di qualità.
di Michele Garulli (Coordinatore Responsabile “Casa Residenza Villa Matilde di Bazzano” (PR) – KCS Caregiver Cooperativa Sociale)
L’accoglienza in struttura: l’inizio fondamentale per una buona permanenza…e assistenza
Nelle residenze per anziani l’emergenza COVID-19 sta lentamente rientrando e ci si sta spostando da una situazione straordinaria ad una di nuova normalità, con la quale le nostre organizzazioni dovranno abituarsi a convivere ancora a lungo. Anche recentemente abbiamo dovuto fronteggiare nuovi focolai, ma grazie alla vaccinazione i nostri anziani positivi spesso non hanno presentato sintomi o solo sintomi lievi. Certo, ogni volta il dover tornare ancora agli isolamenti, alle quarantene, porta la nostra mente indietro nel tempo, ad un incubo che sembra senza fine. Si ripresenta la necessità di non far più accedere i familiari alle strutture, si ritorna alla solitudine, alla paura, al disorientamento, alle inevitabili difficoltà nel gestire chi ha problemi di deterioramento cognitivo, costretto in una stanza.
Leggi: I Luoghi della Cura
Il cervello ha bisogno di compagnia
Una serie di nuovi studi mostra come l’isolamento sociale possa favorire lo sviluppo di disturbi cognitivi e tipi di demenza. Ma individua anche forme di prevenzione
In persone anziane isolate è stata riscontrata una perdita di sostanza cerebrale grigia, quella dove hanno sede i corpi dei neuroni
Ci sono prove sempre più evidenti che una condizione di isolamento sociale può favorire lo sviluppo di disturbi cognitivi e anche, nell’anziano, di forme di demenza, come la malattia di Alzheimer. Il risvolto positivo di questa constatazione è che una buona rete di supporto sociale e il continuo scambio affettivo e di idee con altre persone possono proteggere nei confronti di questo tipo di disturbi.
In effetti, da un punto di vista evoluzionistico la sensazione di isolamento è una sorta di avvertimento lanciato dall’organismo a sé stesso. Vuole mettere in allerta, segnalare che è necessario attivarsi per tentare di migliorare le proprie possibilità di sopravvivenza e di successo riproduttivo.
Leggi: Corriere della Sera
I geriatri: «Spostare a 75 anni l’inizio ufficiale della vecchiaia»
Già nel 2018 l’Istat segnalava l’esistenza di un grave problema di solitudine, soprattutto tra gli anziani: circa il 30 % delle persone con più di 75 anni di età dichiara di non avere nessuno a cui riferirsi in caso di bisogno, e solo l’11 % degli anziani intervistati dichiara di ritenere di poter contare, in caso di bisogno, sul sostegno di un vicino di casa.
È una situazione preoccupante, visto che l’Italia figura tra le nazioni a sbilanciamento demografico più marcato, con una quota di ultrasessantacinquenni che già sfiora il 25 % della popolazione totale. E secondo l’Ocse, l’Italia diventerà entro il 2050 il terzo paese più anziano del pianeta dopo Giappone e Spagna. C’è da dire che, nei Paesi ad alto reddito, le persone di età compresa tra i 65 e i 74 anni sono generalmente in buona salute e continuano a beneficiare di livelli soddisfacenti di inclusione sociale e disponibilità di risorse.
Sono le persone di età superiore ai 75 anni, invece, che iniziano spesso a mostrare segni di decadimento fisico o mentale e che quindi rischiano di varcare la soglia della dipendenza dagli altri. Tanto che la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) ha suggerito di spostare formalmente a 75 anni l’inizio della vecchiaia «ufficiale», in un’ottica più consona al tempo attuale.
Leggi: Centro Studi 50&più
Quella voglia di servizio pubblico – di Sergio Pasquinelli
Sugli anziani aleggia l’idea di un’età tutto sommato abbastanza statica, i cui problemi sono grosso modo sempre uguali e le opinioni pure. Una recente ricerca sugli anziani in Lombardia smentisce completamente questo pregiudizio portando alla luce evidenze nuove.
Il secondo Rapporto di ricerca “Più fragili dopo la tempesta?”, promosso da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil e realizzato dall’Associazione per la Ricerca Sociale, è stato presentato lo scorso 8 febbraio alla Casa della Cultura di Milano, assieme ai candidati presidente di Regione delle imminenti elezioni, tenutesi pochi giorni dopo.
Il Rapporto può essere scaricato qui e il video dell’incontro si può rivedere qui. Si tratta di una survey su un campione di 1.300 ultra 55enni lombardi, di cui Lombardiasociale.it riporta un’ampia sintesi. Uno dei risultati più sorprendenti riguarda un tema laterale rispetto al focus principale di indagine (l’invecchiamento attivo), e precisamente l’atteggiamento nei confronti dello Stato, dell’ente pubblico, di questa ampia fetta di popolazione composta da anziani e, come abbiamo chiamato i 55-64enni, da pre-anziani, o se si preferisce adulti maturi.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Rdc, Assegno Unico. Cgil: occorre rimuovere le discriminazioni
Sulla normativa nazionale che regola il riconoscimento del Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico Universale per figli minori a carico, la Commissione Europea intende avviare una procedura di infrazione contro l’Italia perché la considera “discriminatoria”. Soddisfazione è stata espressa dalla Cgil che, in una nota, rocorda come il sindacato abbia già da subito denunciato tale aspetto, poiché “in questi anni ha impedito a tanti cittadini stranieri, pur in condizione di bisogno, di accedere al Reddito di Cittadinanza”. “Auspichiamo – affermano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Tania Scacchetti – che questa pronuncia sia un ulteriore invito al Governo a fermarsi in merito alla previsione, indicata nella legge di Bilancio 2023, che mira a superare la misura di contrasto alla povertà vigente”.
La decisione della Commissione – aggiungono le due dirigenti sindacali – “è l’ulteriore dimostrazione che il Reddito di Cittadinanza deve essere corretto e migliorato per essere percepito dalle persone che oggi non vi possono accedere e per rafforzare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Non è pensabile cancellare una misura di contrasto alla povertà universale, e quindi percepibile da tutti in ragione della loro condizione di bisogno, con una categoriale accessibile in base a parametri introdotti artificialmente: gli anni di residenza in Italia, l’età o lo stato di famiglia”.
Leggi: Inca
NEWS:
lunedì 13 febbraio 2023
CGIL e SUNIA, ripristinare bonus 110% per immobili di edilizia pubblica
“Il Governo e la maggioranza parlamentare ha bocciato l’emendamento al decreto mille proroghe che avrebbe consentito alle aziende di edilizia pubblica (Iacp o ex Iacp) di avere più tempo per usufruire del Superbonus edilizio del 110%. Non c’è tempo da perdere, riteniamo che occorra intervenire subito sul patrimonio edilizio pubblico non solo per risparmiare energia, ma anche per far vivere in alloggi sicuri le famiglie”. Lo affermano, in una nota, Cgil nazionale e Sunia.
“Il patrimonio di edilizia pubblica conta nel nostro Paese oltre un milione di alloggi, il 90% del quale – sottolineano Cgil e Sunia – necessita di interventi di efficientamento energetico e consolidamento statico”. “I tempi burocratici che le pubbliche amministrazioni hanno dovuto affrontare – aggiungono la Confederazione e il sindacato nazionale inquilini – non hanno consentito, a quasi tutti gli enti di gestione del patrimonio, di iniziare i lavori. Molte gare d’appalto sono state avviate e la decisione del Governo e della sua maggioranza non consentirà di portarle a termine. Le famiglie continueranno a vivere in case con classe energetica G e di conseguenza a pagare costi dei servizi energetici non sopportabili per la loro condizione economica”.
Leggi: Sunia, 13/02/2023
lunedì 13 febbraio 2023
Pensioni: tavolo deludente, nessuna risposta
“Un confronto deludente: non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. Così il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, in merito al primo tavolo tecnico che si è svolto questa mattina tra Governo e sindacati sulle pensioni, in particolare sulla condizione previdenziale di giovani e donne.
“Per prima cosa abbiamo chiesto – ha spiegato Christian Ferrari, segretario confederale Cgil – un riscontro in merito al ripristino dei requisiti di Opzione donna in vigore fino allo scorso dicembre. Su questo punto, nell’ultimo incontro di gennaio, la Ministra del Lavoro si era impegnata a portare una proposta di provvedimento in quella stessa giornata in Consiglio dei Ministri. Non è successo nulla e oggi c’è stata la semplice riproposizione di una generica volontà di affrontare la questione.
Per Ferrari “Opzione donna è una misura parziale e particolarmente penalizzante, ma un intervento correttivo, oltre a dare una risposta alle oltre 20mila lavoratrici che mediamente ne fanno richiesta, avrebbe rappresentato un primo, timido passo per dare credibilità al confronto complessivo sulla previdenza. Se neppure su questo punto ci sono progressi, c’è davvero da dubitare sulla reale intenzione dell’Esecutivo di puntare a obiettivi di riforma più amiziosi e sostanziali per tutte le lavoratrici come quelli proposti unitariamente da Cgil, Cisl, Uil”.
Leggi: Cgil, 13/02/2023
lunedì 13 febbraio 2023
Ddl anziani. Audizione dei geriatri Sigg e Sigot in Senato: “Servono ‘ospedali senza muri’ e geriatri in cabina di regia”
I geriatri suggeriscono l’istituzione dell’“ospedale a domicilio” che, nei limiti del possibile, porta diagnosi e cura a casa dell’anziano, per ridurre ricoveri e mortalità, stimolando il dialogo tra ospedale e territorio. Ribadita la necessità di un maggior coinvolgimento dei geriatri nelle 7mila Rsa: ad oggi il geriatra è presente solo in una struttura su 10.
Da una parte, “mettere gambe all’ospedale” che non è più in un luogo, ma ovunque ci sia bisogno di assistenza, soprattutto per la cura degli anziani cronici e fragili. Dall’altra parte, mettere al centro la figura del geriatra per una valutazione standardizzata e omogenea dei bisogni clinico-assistenziali dell’anziano in ospedale, sia in termini diagnostici che di interventi di cura per indirizzarlo a casa o in strutture adeguate, come RSA e hospice.
Sono queste le proposte degli specialisti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) presentate in una recente audizione al Senato, sul Disegno di Legge 506 sulle politiche in favore delle persone anziane.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/02/2023
venerdì 10 febbraio 2023
Anziani, Auser: “Finanziare adeguatamente la riforma, non basta un semplice maquillage”
L’associazione è stata audita al Senato sul Ddl “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Ribadita la necessità di effettuare alcuni significativi aggiustamenti, partendo dal “fare dell’invecchiamento attivo l’architrave della riforma della non autosufficienza”
“Il Ddl 506 di “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” è un buon punto di avvio per una riforma da tempo attesa, in quanto contiene tutti i punti nodali, anche se sono necessari alcuni significativi aggiustamenti”. Ѐ quanto dichiarato da Auser nella audizione presso la Commissione affari sociali del Senato.
In particolare, per Auser è necessario porre attenzione su alcuni aspetti, come illustrato nel corso della audizione e come riportato nella nota consegnata alla Presidenza della Commissione. Vediamo i punti evidenziati da Auser.
Leggi: Redattore Sociale, 10/02/2023
venerdì 10 febbraio 2023
Primo passo verso le case green, il centrodestra italiano vota contro
Case green, via libera ieri dalla Commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento Ue alla proposta di revisione della direttiva sulle performance energetiche degli edifici. Il passaggio in plenaria a marzo, quindi i negoziati con il Consiglio. L’obiettivo è ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas serra entro il 2030, rendendole climaticamente neutre entro il 2050. Gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe energetica minima di tipo E entro il 2030 e D entro il 2033. Gli edifici non residenziali e pubblici dovrebbero raggiungere le stesse classi rispettivamente entro il 2027 e il 2030; impianti solari sui nuovi tetti entro il 2028; eliminazione dei combustibili fossili negli edifici entro il 2035 (o il 2040).
Il testo approvato è un compromesso con target ambiziosi ma più flessibilità e tempi più diluiti. I piani nazionali di ristrutturazione dovrebbero includere misure per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti: le misure finanziarie dovrebbero fornire un premio importante per ristrutturazioni profonde più sussidi mirati per le famiglie vulnerabili. I monumenti sarebbero esclusi dalle nuove regole, mentre i paesi Ue potrebbero decidere di escludere anche gli edifici protetti da vincoli architettonici o storici, gli edifici tecnici e i luoghi di culto, gli alloggi pubblici sociali.
Leggi: Il Manifesto, 10/02/2023
venerdì 10 febbraio 2023
Case green, le nuove regole dell’Europa: cosa si dovrà fare e quando, domande e risposte
Via libera della commissione del Parlamento UeVia libera dalla commissione per l’industria, per la ricerca e per l’energia del Parlamento europeo alla revisione della direttiva Ue sulle «case green», per il miglioramento delle performance energetiche degli immobili. La proposta ha ottenuto 49 voti favorevoli, 18 contrati e 6 astenuti. La nuova versione del testo fissa come obiettivi la classe energetica «E» entro il 2030 e quella «D» entro il 2033, allo scopo di raggiungere le zero emissioni del settore edilizio entro e non oltre il 2050. Sono concesse, però, anche alcune deroghe: potranno essere esonerati dall’obbligo di adesione alla norma gli edifici di pregio artistico, storico, di culto, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati. Ogni Paese può decidere di esentare anche alcuni immobili di edilizia residenziale sociale, nel caso in cui gli interventi necessari all’adeguamento comportino un aumento dei canoni di locazione.
Leggi: Corriere della Sera, 10/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Auser audita al Senato sul disegno di legge delega sugli anziani
Auser Nazionale ha partecipato nel pomeriggio dell’ 8 febbraio a un’audizione in Senato con la 10° Commissione Permanente, sul disegno di legge 506 recante deleghe al Governo in materia di politiche in favore degli anziani.
L’associazione ha presentato un proprio documento di analisi e proposte.
La nota di Auser mette in luce le principali innovazioni del Disegno di legge da sostenere e una serie di criticità che se non superate rischiano di compromettere l’efficacia della riforma.
Nota Auser per Audizione Senato 8 febbraio 2023
Leggi: Auser, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Anziani, “una politica per l’invecchiamento attivo per prevenire la non autosufficienza”
Domenico Pantaleo (Auser): “Nessun paese è in grado di sostenere gli oneri sanitari e sociali della tendenziale crescita della non autosufficienza come conseguenza fisiologica dell’invecchiamento della popolazione. Ѐ miope non finanziare adeguatamente la riforma”
L’allungamento della vita è una grande conquista sociale, a condizione che sia vissuta in condizioni di buona salute evitando, per quanto è possibile, che gli anziani e le loro famiglie vivano gli ultimi anni della loro vita stressati dal rischio di non autosufficienza. E’ quanto emerso nel corso della presentazione della rivista di “Abitare e Anziani” dedicata alla valutazione degli articoli sull’invecchiamento attivo contenuti nella legge di riforma della non autosufficienza.
La presentazione della rivista si è tenuta al Cnel, su Iniziativa della Associazione Articolonovantanove. Ai lavori, coordinati da Elio Ciaccia, presidente di Articolonovantanove, tra gli altri hanno partecipato Tiziano Treu, presidente del Cnel, Edoardo Patriarca, presidente Anla, Marco di Luccio, presidente di AeA e Domenico Pantaleo, presidente nazionale Auser.
Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Anziani e famiglie, rette alle stelle nelle Rsa: aumenti fino a 450 euro al mese
L’allarme dell’associazione delle strutture: «Tutte le settimane c’è una chiusura lavoriamo in perdita da inizio pandemia ma i contributi pubblici non aumentano» – di Giuliano Balestrieri
A suonare l’allarme è l’associazione delle strutture: «Tutte le settimane c’è una chiusura». Intanto dal ministro Schillaci nuovi criteri per abbattere le liste d’attesa. Rsa rette alle stelle Aumenti fino a 450 euro al mese per le famiglie l’allarme dell’associazione delle strutture “Tutte le settimane c’è una chiusura lavoriamo in perdita da inizio pandemia ma i contributi pubblici non aumentano” Lista d’attesa e aumenti che oscillano da 2,5 euro a 14-15 euro al giorno. Con un aggravio di spesa, a carico della famiglie, che arriva fino a 5.400 euro l’anno, 450 euro al mese. La botta dell’inflazione, trainata dal caro bolletta e dopo due anni di emergenza Covid, travolge anche le Rsa. «Gli aumenti dei costi sono a macchia di leopardo, ma mediamente più contenuti al Sud», racconta Emilio Didonè segretario di Cisl Pensionati per le politiche sociali che poi spiega: «Oggi il costo medio di un letto è 111 euro al giorno, diviso a metà tra la Regione e l’utente, ma i rincari sono insostenibili. Serve un riforma del sistema perché con l’invecchiamento della popolazioni, le famiglie sempre meno numerose e le pensioni più leggere, il meccanismo non può reggere». Senza dimenticare che le Rsa sono spesso l’unica alternativa per chi non può permettersi cure a casa, «anche perché – chiosa il sindacalista della Cisl – gli stipendi delle badanti sono cresciuti più delle pensioni».
Leggi: La Stampa, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Anziani, “con l’operatore socio-sanitario riduzione del 30% dell’ospedalizzazione”
Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, in audizione al Senato sulle deleghe al governo in materia di politiche in favore degli anziani non autosufficienti. “La riforma del sistema però deve passare attraverso una sapiente programmazione. Abbiamo più badanti che personale impegnato nel sistema assistenziale”
“Bene la legge delega al governo, è l’inizio di una riforma storica attesa nel nostro paese da almeno 20 anni. La riforma del sistema però deve passare attraverso una sapiente programmazione del personale. Occorrono risposte rapide e su alcune di queste, fondamentali, siamo già pronti come sistema cooperativo a dare il nostro apporto. La nostra proposta, per l’assistenza primaria, infatti, è l’operatore sociosanitario specializzato in grado di formarsi velocemente e di rispondere ai bisogni delle persone, e far finalmente decollare l’assistenza sociosanitaria che aiuterebbe anche il sistema ospedaliero, oltre alle persone, contribuendo a ridurre in maniera significativa l’ospedalizzazione impropria, nota criticità del nostro sistema sanitario”. Lo dice Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, in audizione al Senato sulle deleghe al governo in materia di politiche in favore degli anziani non autosufficienti.
Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Livelli essenziali di assistenza, Forum: “Serve riflessione seria sul welfare da costruire”
Roberto Speziale (Forum Terzo Settore): “Si parla spesso della necessità di definire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali, ma non si può trascurare il fatto che una loro definizione non è di per sé sufficiente. Pur avendo individuato i Lea, infatti, le cure assistenziali sono purtroppo tutt’altro che garantite in ogni regione d’Italia. Bisogna andare verso una sempre maggiore integrazione tra il livello sanitario e quello sociale”
“Il monitoraggio sui Livelli essenziali di assistenza, effettuato dal ministero di Salute e relativo al 2020, conferma quanto il Paese sia ancora lontano dalla capacità di garantire, in modo omogeneo su tutto il territorio, prestazioni e servizi sanitari di base. I risultati del Rapporto sono preoccupanti e richiedono un dibattito molto approfondito su quali siano i passi in avanti realmente auspicabili per il sistema di welfare italiano”. Così Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Welfare del Forum Terzo Settore.
Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Politiche in favore delle persone anziane, Fish: “Ecco le criticità del disegno di legge”
Una delegazione della Fish è stata audita ieri in commissione Sanità del Senato. Nel complesso la Federazione valuta positivamente il testo, ma ha evidenziato alcune criticità: non viene fatta differenza tra persone non autosufficienti e persone che hanno maturato la disabilità in età avanzata; prevedere percorsi di potenziamento dell’autonomia; garantire il diritto a vivere dove si vuole; non reperire le risorse dal Fondo non autosufficienza
Una delegazione della Fish, guidata dal vicepresidente Roberto Speziale, è stata audita ieri in commissione Sanità del Senato sul disegno di legge n. 506, ovvero deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane.
“I principali obiettivi del ddl mirano a semplificare le attuali politiche e promuovere un’assistenza personalizzata, favorendo la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, mediante interventi idonei a soddisfare i loro bisogni – afferma la Federazione italiana superamento handicap -. Nel complesso valutiamo positivamente il testo, ma ne evidenziamo alcune criticità emerse dal costante confronto con le associazioni”.
Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Monitoraggio dei LEA: tutt’altro che garantiti in ogni Regione d’Italia
«Questo documento conferma quanto il nostro Paese sia ancora lontano dalla capacità di garantire, in modo omogeneo su tutto il territorio, prestazioni e servizi sanitari di base. I risultati del Rapporto, infatti, sono preoccupanti e richiedono un dibattito molto approfondito su quali siano i passi in avanti realmente auspicabili per il sistema di welfare italiano»: così Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Welfare nel Forum Nazionale del Terzo Settore, commenta i dati resi noti nel recente Monitoraggio dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) prodotto dal Ministero della Salute e riferito all’anno 2020».
Leggi: Superando, 09/02/2023
mercoledì 8 febbraio 2023
Come il Covid ha colpito la sanità. Nel 2020 metà delle Regioni non è riuscita a garantire cure essenziali. Il nuovo monitoraggio dei Lea
Pubblicato dal Ministero della Salute il report 2020 con i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia. In ben 10 tra regioni e pa non si è raggiunta la sufficienza in tutte e tre le aree (prevenzione-distrettuale-ospedaliera). Essendo però l’anno dello scoppio della pandemia è stato deciso di utilizzare il monitoraggio esclusivamente a scopo informativo e non ai fini della premialità come previsto dalla legge. Ecco tutti i risultati regione per regione. IL RAPPORTO
Praticamente la metà delle Regioni italiane nel 2020 non è riuscita a garantire pienamente le cure essenziali. È questo il dato più forte che emerge dai risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia appena pubblicato dal Ministero della Salute.
“L’anno 2020 – sottolinea però il Ministero – è stato, tuttavia, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, in seguito alla quale i Servizi sanitari regionali (SSR) hanno dovuto attivare appositi percorsi per garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali ed urgenti e contestualmente definire specifiche misure di contenimento del contagio, nell’ambito della normativa emergenziale”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/02/2023
martedì 7 febbraio 2023
I farmaci e la giungla dei ticket regionali: tra chi non lo fa pagare e chi lo chiede anche agli esenti. E le Regioni ogni anno incassano 400 mln
Analisi sui diversi sistemi di pagamento dei ticket fissi regionali sulla spesa farmaceutica. Nove regioni non chiedono nulla ai cittadini mentre nelle altre i sistemi sono molto diversi e c’è chi arriva a chiede anche fino a 6 euro a ricetta. Una vera e propria giungla che con l’unicità del Ssn a ben poco a che vedere. Ecco la mappa.
Da chi non lo fa pagare a chi invece arriva a far pagare fino a 6 euro a ricetta. Stiamo parlando dei ticket fissi sui farmaci. Una partita che tolta la differenza che ogni cittadino paga per avere il branded (vedi nostra precedente analisi) vale circa 400 mln di euro l’anno che gli italiani versano nelle case regionali come compartecipazione obbligatoria.
Una vera e propria giungla quella del ticket sulla spesa farmaceutica che di fatto segnala come in sanità l’autonomia, anche sul pharma sia già realtà. Perché i diversi criteri regionali evidenziano una cosa su tutte: lo stesso farmaco a seconda della Regione in cui si risiede può costare diversamente al cittadino. E non perché il prezzo sia diverso alla fonte ma perché c’è il ticket che lo fa lievitare quando si arriva alla cassa in farmacia.
Leggi: Quotidiano Sanità, 07/02/2023
REGIONI:
lunedì 13 febbraio 2023
Cohousing anziani, un nuovo abitare per la Terza Età
Si chiama “cohousing” ed è una soluzione abitativa, di forte impatto sociale, nata in Danimarca negli anni’70. Si propone di superare la concezione individualistica della casa attraverso un sistema di coabitazione solidale. Il cohousing prevede la realizzazione di complessi abitativi composti da alloggi privati indipendenti, dotati di ampi spazi e servizi comuni. Coloro che vi risiedono, e cioè i “cohouser”, condividono i servizi e partecipano insieme alla conduzione della vita abitativa secondo i criteri di socialità̀ , collaborazione e stili di vita sostenibili.
Si tratta pertanto di una soluzione per affrontare sfide quotidiane che sono particolarmente impegnative in questo momento storico, come la frammentazione dei legami sociali e l’aumento dell’isolamento di alcune fasce della popoazione.In particolare, il cohousing per anziani è un tipo di abitazione rivolto a persone di età superiore ai 65 anni che vogliono migliorare la loro vita sociale e condividere spazi con i loro vicini, mantenendo allo stesso tempo la loro privacy.
Leggi: Il Piave, 13/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Taranto, gli anziani sono senza assistenza
La denuncia dell’Auser: «Liste d’attesa troppo lunghe»: non c’è nessuna disponibilità di prenotazione per una risonanza magnetica aperta, per una mammografia ci vogliono 2 anni
Non c’è nessuna disponibilità di prenotazione per una risonanza magnetica aperta, per una mammografia ci vogliono 2 anni e per asportare una cisti sul collo, sei mesi. Sono dati che vengono dai volontari dell’Auser di Taranto, associazione di volontariato impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, che va dall’attività ricreativa alla spicciola assistenza e che, quotidianamente, si occupano di prenotare le visite mediche per gli anziani che assistono.
Fissare un appuntamento per una risonanza magnetica aperta senza contrasto all’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ad esempio, al momento non è possibile. «Non ci dicono tra 10 giorni, un mese, un anno. Non ci danno nessuna data. Ci dicono solo che le attese sono molto lunghe e che al momento non c’è possibilità» a denunciarlo è Luigia Duchetti, vice presidente del circolo Auser di Taranto. La prenotazione è per un’associata che ha una prescrizione da novembre, per una risonanza magnetica lombosacrale senza contrasto, ma avendo un problema di obesità, non può fare un esame tradizionale. L’unico macchinario aperto è al Santissima Annunziata, ma non è disponibile.
Leggi: La Gazzetta del Mezzogiorno, 09/02/2023
giovedì 9 febbraio 2023
Emilia-Romagna prima in Italia nell’assicurare i Lea. La Regione: “Ancora una volta i più virtuosi”
Bonaccini e Donini: “Un risultato ottenuto nonostante la nostra regione sia stata tra le più colpite dal Covid. Diciamo grazie a tutte le donne e gli uomini del nostro sistema sanitario”.
Nel 2020, l’anno del Covid, l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie ai propri cittadini. Lo attesta il monitoraggio effettuato dal ministero della Salute, uno dei massimi strumenti di valutazione dei sistemi sanitari, elaborato con l’obiettivo di verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
“I dati del monitoraggio dei Lea del 2020 certificano ancora una volta la qualità del nostro sistema sanitario che, anche di fronte all’impatto devastante della pandemia, ha assicurato in Emilia-Romagna, più che in ogni altra regione d’Italia, i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini, sia nella prevenzione per esempio screening oncologici, che nell’attività territoriale e in quella ospedaliera- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini”
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/02/2023
mercoledì 8 febbraio 2023
Caro-gas, case fredde. Una famiglia su tre spegne i termosifoni
L’Isola è la seconda regione d’Italia per povertà energetica. Allarme negli ospedali: bronchiti in crescita
Famiglie che spengono i riscaldamenti perché non posso pagare le bollette, richieste di rateizzazioni, anche a costo di rischiare l’ipotermia, come è capitato a due anziani assistiti all’ospedale Civico di Palermo. Nella Sicilia in questi giorni sferzata dall’ondata di gelo Nìkola, il 30 per cento dei nuclei siciliani rischia di restare al freddo perché non può sostenere i costi del riscaldamento. L’Isola è infatti, dopo la Campania, la regione a più alta povertà energetica: una forchetta che oscilla tra 481mila e 722mila famiglie, non è in grado di provvedere ai costi dell’energia e non riesce a usare regolarmente l’impianto di riscaldamento d’inverno, i condizionatori d’estate, o evita di usare gli elettrodomestici ad alto consumo.
La stima viene dall’ultimo rapporto Oipe – Osservatorio italiano sulla povertà energetica e lancia un allarme ripreso dalle ultime relazioni sulla congiuntura economica dell’Isola della Banca d’Italia.
Leggi: La Repubblica, 08/02/2023
mercoledì 8 febbraio 2023
Lombardia, il 13% degli over 55 è in condizioni di povertà. “Più fragili dopo la tempesta?”
Spi Cgil, Fnp Cisl e e Uilp Uil regionali presentano il secondo rapporto, nell’ambito dell’Osservatorio regionale sulla terza età promosso insieme ad Ars. 46 anziani su 100 invecchiano attivamente, ma chi è solo e meno istruiti si isola. Il 27% degli anziani chiede più aiuti e tutele
disabilità povertà
Gli anziani sono una generazione in bilico. Tra desideri e possibilità, tra un passato faticoso e un futuro incerto, tra fragilità diffuse e aiuti familiari che si riducono. Ad un anno esatto dalla prima ricerca, è stato presentato il secondo rapporto “Più fragili dopo la tempesta? In equilibrio fra desideri, fragilità, aiuti”, la più ampia indagine svolta sugli anziani lombardi promossa da Spi Cgil Lombardia, Fnp Cisl Lombardia e Uilp Uil Lombardia che, in collaborazione con ARS – Associazione per la Ricerca Sociale di Milano, sono promotori dell’Osservatorio regionale sulla terza età.
Leggi: Redattore Sociale, 08/02/2023
IN AGENDA:
Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care
5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.
Leggi: Sda Bocconi
16.2.2023 – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – Anteprima Rapporto 2023
Family (Net) Work. Un gioco di parole per cercare di rappresentare le innumerevoli sfaccettature che il lavoro domestico porta con sé: lavoro in casa ma anche rete familiare.
Un’occasione per consegnare il Rapporto 2022 ma, soprattutto, per lanciare il 1° Paper del Rapporto 2023 a cura del Censis.
Leggi: Assindat Colf
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
L’articolo presenta un progetto di vasta portata sull’invecchiamento sano e attivo, sviluppato nell’arco di alcuni anni e ora in fase di rilancio per un altro quinquennio. Incardinato presso l’Università del Piemonte Orientale, il progetto assume come punto di partenza i molteplici effetti dell’invecchiamento a livello individuale e sociale, proponendosi di fornire – tramite attività di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenze a ricercatori e studiosi, operatori e cittadini – un contributo alla sfida della longevità.- di Carmela Rinaldi (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Gianluca Aimaretti (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Mattia Bellan (Università del Piemonte Orientale)
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto d’eccellenza per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
Come è noto, l’invecchiamento demografico che stiamo vivendo è senza precedenti e proseguirà nei prossimi decenni, senza che l’aumento dell’aspettativa di vita corrisponda a un aumento di aspettativa di vita in salute. Tutto questo presenta profonde implicazioni sul piano economico, medico-assistenziale, sociale e culturale, con un notevole impatto su ricercatori, operatori sanitari e anche sui singoli cittadini.
L’impatto è importante per il sistema sanitario, sia direttamente, con gli accessi alle strutture ospedaliere ormai per la grande maggioranza dovuti a patologie croniche e a soggetti pluri-patologici, sia indirettamente, quando in occasione di emergenze – quali le ondate di calore o le epidemie – l’Italia si mostra fra i Paesi con un maggiore numero di decessi. Appare quindi chiaro quanto il tema dell’invecchiamento sia fondamentale per il sistema sanitario e per la ricerca scientifica.
Leggi: I Luoghi della Cura
Il sociale nella Legge di bilancio 2023 – di Franco Pesaresi
La parte della Legge di bilancio (L. 197/2022) dedicata al settore sociale è concentrata in 35 commi (distribuiti senza continuità dal 17 al 451) dell’art. 1. Vediamo di seguito i contenuti della legge ordinandoli per le seguenti politiche di settore:
Politiche per il contrasto alla povertà;
Politiche per la famiglia;
Politiche per la disabilità;
Politiche per gli anziani;
Disposizioni diverse.
Politiche per il contrasto alla povertà
Bonus sociale elettrico e gas (commi 17-19)
Per il 2023 viene elevata a 15.000 euro la soglia ISEE di accesso al bonus sociale per i clienti domestici di energia elettrica e gas in condizioni di disagio economico di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2007. Inoltre, per il primo trimestre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe dell’energia elettrica rivolte ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2007 sono rideterminate dall’Arera.
Leggi: Welforum
Piano casa cercasi – di Raffaele Lungarella
La legge di bilancio per il 2023 affronta il problema della casa prorogando alcune misure e recuperando qualche vecchia norma. Sono incentivi deboli e riguardano solo le case di proprietà, mentre servirebbe un piano di edilizia residenziale pubblica.
Interventi solo per i proprietari
Per affrontare il problema della casa, la legge di bilancio per il 2023 (197/2022) ha prorogato alcune misure già operative, oppure ha recuperato qualche vecchia norma. L’esame ne evidenzia la scarsa efficacia nel contenere il disagio delle famiglie in difficoltà a soddisfare la loro domanda di servizi abitativi alle condizioni offerte dal mercato della casa, ovvero quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni misura di politica in questo campo.
Gli interventi previsti dalla legge di bilancio riguardano esclusivamente le case in proprietà. Le azioni attivabili, da un lato, mirano a contenere il rischio che i soggetti che una casa già l’hanno possano perderla per l’insorgere di difficoltà nel pagamento dei mutui; dall’altro, si propongono di favorire l’acquisto di un’abitazione da parte di coloro che ancora non ne hanno una.
La lotta impari con l’inflazione
L’aumento dell’inflazione può creare gravi problemi alle famiglie che sono diventate proprietarie sottoscrivendo mutui a tasso variabile. L’importo delle rate (mensili o con altra periodicità) è legato all’andamento dell’Euribor, che è il tasso di riferimento per il calcolo dell’ammortamento; quello a tre mesi, nel 2022 è stato negativo per la prima metà dell’anno e ha superato il 2 per cento alla fine. Nel grafico 1 è riportato, come esempio, l’importo della rata mensile di un mutuo a tasso variabile di 125mila euro sottoscritto a gennaio dello scorso anno. In dodici mesi l’aumento è stato rilevante tanto in percentuale quanto in valore assoluto; e non è previsto che si fermi a breve. Un certo numero di famiglie potrebbe non essere in grado di pagare il nuovo importo delle rate.
Leggi: La Voce
Fare in modo che l’Europa non finanzi più l’istituzionalizzazione – di Haydn Hammersley
«Le cose sembrano piuttosto semplici – scrive Haydn Hammersley del Forum Europeo sulla Disabilità -: vi è una definizione di cosa sia un istituto e i regolamenti di finanziamento dell’Unione Europea spiegano come i fondi comunitari debbano essere utilizzati per abbandonare questi ambienti a favore di servizi basati sulla comunità. Purtroppo, però, questo da solo non basta a impedire che quei fondi vengano destinati alla ristrutturazione o alla costruzione di nuovi istituti». Vediamo dunque perché, spiegando anche come l’Europa stia tentando di rispondere a questa situazione
Persone nella semioscurità, tra cui anche una in carrozzinaSentiamo spesso il termine “istituzione”, ma che cosa significa veramente questa parola?
Secondo la definizione concordata dai membri del Gruppo Europeo di esperti sulla transizione dall’istituzionalizzazione all’assistenza comunitaria o di prossimità [European Expert Group on the transition from institutional to community-based care, N.d.R.], un istituto è un ambiente di cura che presenta una delle seguenti caratteristiche:
° i residenti sono isolati dalla comunità e/o costretti a vivere insieme;
° i residenti non hanno un controllo sufficiente sulla loro vita e sulle decisioni che li riguardano;
° le esigenze dell’organizzazione stessa tendono a prevalere sui bisogni individuali dei residenti.
Ma è consentito stanziare Fondi Europei per sostenere l’assistenza in un istituto?
Leggi: Superando
Ripensare le case – di Florencia Andreola, Azzurra Muzzonigro
Nel corso dei secoli l’architettura degli spazi domestici ha riprodotto e rinsaldato disuguaglianze di genere e suddivisione dei ruoli tra uomini e donne. Ecco perché, per una vita più libera, bisognerebbe prima di tutto ripensare le case
Il lavoro domestico, anche noto come lavoro di cura non retribuito, vale a dire la responsabilità data dalle mansioni della cucina, dell’allevamento dei figli, della cura di persone non autonome, della gestione della casa – mansioni ancora oggi “femminili” nell’immaginario comune –, sono storicamente parte fondamentale del lavoro necessario per far funzionare il mondo. Senza lo svolgimento di queste attività, ogni tipo di produttività sarebbe impedita. Malgrado ciò, la divisione di questo lavoro tra uomini e donne, e tutti i problemi che tale divisione ha comportato per queste ultime, è ancora oggi viva nella nostra cultura, insieme alle condizioni strutturalmente svantaggiose che la collocazione domestica porta con sé: isolamento per le casalinghe e doppio lavoro per le donne occupate. Per non parlare del fatto che la casa è in realtà il luogo meno sicuro per le donne.[1]
Lo squilibrio tra i sessi nello svolgimento del lavoro domestico è una delle cause principali delle disuguaglianze di genere. Come sostiene Silvia Federici, l’inganno del confinamento del lavoro riproduttivo alla sfera privata, personale, e soprattutto femminile, nonché la sua esclusione dalla sfera economica, sono i due aspetti che hanno contribuito a rendere questo lavoro invisibile e a naturalizzarne il suo sfruttamento.[2]
Leggi: In Genere
Innovazione in sanità: per 1 italiano su 2 la salute deve essere priorità del Governo
Per essere competitivi a livello europeo e non solo e per avere un Paese forte e sano serve investire in ricerca e innovazione. Economia e salute devono essere visti come un binomio imprescindibile e la sfida si gioca sul rapporto pubblico-privato. Queste le conclusioni a cui si è arrivati nel corso dell’evento “Inventing for Life Health Summit”, organizzato da MSD Italia, che si è tenuto ieri a Roma. Appuntamento giunto ormai alla sua quinta edizione, ha visto come argomento portante dell’edizione di quest’anno il tema dell’“Investing for Life: la salute conta”. Del resto anche una recente ricerca condotta da IPSOS dal titolo “Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo SSN”, e presentata proprio in occasione dell’evento, parla chiaro: un italiano su due considera la sanità come prioritaria per il nuovo Governo davanti a lavoro, storicamente in testa in sondaggi di questo tipo, e a temi a sfondo energetico.
“Un solo virus è stato in grado di mettere in ginocchio le economie mondiali”, ha esordito Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. “Se oggi viviamo una fase di nuova normalità è anche grazie allo straordinario impegno della Ricerca e Sviluppo delle aziende farmaceutiche – unitamente a virtuose Partnership Pubblico-Privato che occorrerebbe mantenere e consolidare”.
Leggi: Popsci
Gioco d’azzardo e alcol in età anziana: l’esperienza dei gruppi di auto mutuo aiuto
I gruppi di auto mutuo aiuto sono una risorsa importante, poco conosciuta spesso dalle persone che vivono un problema e talvolta anche dagli operatori dei servizi di un certo territorio. Alcuni aspetti che li caratterizzano (accoglienza incondizionata, atteggiamento non giudicante, socializzazione e contrasto all’isolamento) li rendono particolarmente adeguati per la popolazione anziana. Nell’articolo viene riportata l’esperienza di alcuni gruppi di auto mutuo aiuto lombardi sul tema della dipendenza da alcol o da gioco d’azzardo. – di Enrico (Giocatori Anonimi), Roberto (Alcolisti Anonimi), Guido Riva (Club Alcologici Territoriali)
Nel mese di settembre 2022 siamo stati coinvolti come relatori in un seminario, organizzato a Milano dall’Ordine Assistenti Sociali Lombardia in collaborazione con il CISF Centro Internazionale Studi Famiglia, dal titolo “Anziani, gioco d’azzardo e alcol: il ruolo possibile di servizi e operatori domiciliari e di prossimità”. Il seminario è stato una importante occasione in cui misurarsi nel portare la nostra voce e la nostra esperienza, al fianco di assistenti sociali e di altre figure professionali (psicologi, educatori professionali) di servizi territoriali per anziani e di servizi specialistici per le dipendenze.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Pensionamento del personale scolastico: domande di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio
Per il pensionamento del personale scolastico, il termine ultimo per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio, con effetti dal 1° settembre 2023, è fissato al 28 febbraio 2023. Con la nota n. 4814 del 30 gennaio 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha recepito le novità introdotte con l’ultima legge di Bilancio (art. 1, commi 283, 288 e 292, della legge n. 197/2022), riguardanti la pensione anticipata flessibile (“quota 103”), il trattamento pensionistico anticipato cosiddetto “Opzione donna” e la proroga dell’APE sociale.
In particolare, il comma 283 della legge di Bilancio 2023, ha inserito l’art. 14.1, nel decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n.26, che prevede la facoltà di accedere alla “pensione anticipata flessibile” al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2023, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di almeno 41 anni (c.d. pensione “quota 103”). Per espressa previsione normativa tale trattamento pensionistico sarà liquidato in misura non superiore a cinque volte il trattamento minimo (anno 2023 importo pari a € 2.818,70 lordi mensili) sino al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni per il biennio 2023/2024).
Leggi: Inca
NEWS:
lunedì 6 febbraio 2023
L’invisibile strage dei senza dimora, 393 morti nel 2022
Il drammatico Report sui senza dimora morti lo scorso anno curato dalla fio.PSD. Si muore tutto l’anno, non soltanto in inverno. Cristina Avonto: «Garantire l’accesso a casa, cure e reinserimento sociale»
Jamal è stato investito nel foggiano lo scorso anno, lungo la Statale 16, mentre andava alla ricerca di un lavoro. A Bologna, un senzatetto di 75 anni, a fine anno è stato trovato morto, riverso su una panchina nel pieno centro della città. A Bolzano, un giovane migrante è morto di freddo, dopo aver trascorso la notte nei pressi della stazione ferroviaria della Fiera. Tre vite spezzate a causa della vita di strada. Tre storie che raccontano la strage invisibile che anche nel 2022 si è consumata lungo le strade italiane. Perché lo scorso anno sono state 393 le persone senza dimora decedute in strada, il dato più alto degli ultimi tre anni secondo i numeri registrati dalla fio.PSD – Federazione italiana organismi persone senza dimora. A perdere la vita sono italiani e migranti, uomini e donne, giovani e anziani, che per i motivi più diversi vivono in difficili condizioni abitative, esposte alle intemperie climatiche, alle violenze, ai pericoli che questo disagio comporta.
Leggi: Vita, 06/02/2023
lunedì 6 febbraio 2023
Liste d’attesa. Schillaci: “Non è solo una questione di risorse. Stop agli esami inutili”
Il Ministro della Salute punta sull’appropriatezza per contrastare i lunghi tempi di attesa per una visita o un esame nel pubblico: “Ci vuole un modello organizzativo diverso. Bisogna razionalizzare: ci sono persone che fanno esami inutili ed altre costrette ad aspettare lungamente”.
“Sulle liste di attesa bisogna fare un’operazione che non è solo economica e legata ai soldi, infatti bisogna razionalizzare: ci sono persone che fanno esami inutili ed altre costrette ad aspettare lungamente. Ci vuole un modello organizzativo diverso e cercare l’appropriatezza”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla presentazione del progetto `Diamo voice alla Sla´.
Inoltre, ha aggiunto il ministro, “è fondamentale la ricerca e ci sono importanti fondi europei che spesso sono poco utilizzati. Dobbiamo essere attenti alle possibilità che ci dà l’Europa. Credo che l’innovazione tecnologica sia fondamentale perché ci permette di avere tante opportunità, però deve essere per tutti e deve essere uno strumento per ridurre le diseguaglianze anche nel campo della sanità”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 06/02/2023
sabato 4 febbraio 2023
Case green, cambia la direttiva: nuove esenzioni e più agevolazioni in arrivo
Con il nuovo compromesso crescono le esenzioni e il supporto finanziario. Nel testo (ancora provvisorio) che andrà in discussione nei prossimi giorni (il 9 febbraio è programmato il voto in commissione Itre, poi si andrà in Plenaria a marzo) c’è un innalzamento degli obiettivi indicati dalla versione precedente: la classe energetica che dovranno raggiungere gli edifici residenziali (24+)
Su altri giornali
L’asticella del Parlamento europeo si fa sempre più alta e arriva a toccare la classe D, passando prima per la E, in un un piano che prevede case sempre più green già tra la fine del decennio e l’inizio del prossimo. (Sky Tg24 )
Li prevede, secondo quanto si apprende a Bruxelles, l’ultima versione del compromesso sulla riforma della direttiva sulla performance energetica degli edifici (Epbd) negoziato tra i principali gruppi politici del Parlamento europeo. (ilmessaggero.it)
Leggi: Informazione, 04/02/2023
venerdì 3 febbraio 2023
Anziani, incontro Auser-Istat. “Maggiore attenzione sulla condizione abitativa”
Il presidente Auser ha sottolineato come ci siano tutti gli elementi per interrogarsi su quali siano le effettive condizioni abitative del Paese, con particolare riferimento alle persone anziane
L’Auser, in considerazione dell’importanza della condizione abitativa degli anziani, emersa drammaticamente in evidenza a seguito della pandemia Covid-19, ha richiesto all’Istat un incontro per fare il punto sullo stato dei lavori del censimento permanente delle abitazioni.
L’incontro con il presidente Istat Gian Carlo Blangiardo e il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo, si è tenuto a Roma nel pomeriggio del 2 febbraio. Pantaleo, nel motivare le ragioni della richiesta a Istat, ha messo in evidenza come nell’ultimo decennio intensi siano stati i mutamenti demografici e l’invecchiamento della popolazione e profonde le trasformazioni delle famiglie e l’aumento delle persone sole con un numero sempre più crescente di anziani non autosufficienti. “Sono intense le trasformazioni dei modelli abitativi – ha sottolineato – e cresce la domanda di abitazioni protette, permane l’emergenza sfratti, cresce la povertà energetica, crescono la povertà relativa ed assoluta. I mutamenti nelle grandi e piccole comunità sono profondi”.
Leggi: Redattore Sociale, 03/02/2023
venerdì 3 febbraio 2023
Cosa serve ancora per cambiare la legge sull’amministrazione di sostegno?
La vicenda di Sara Bonanno, che ha intrapreso un contenzioso con l’ASL per ottenere una maggiore continuità infermieristica e assistenziale per il figlio con grave disabilità di cui è caregiver e amministratrice di sostegno, e che di contro ha visto la stessa ASL attivare, senza informarla, una procedura per chiederne la sostituzione come amministratrice di sostegno, è solo l’ultima in ordine di tempo di una lunga storia di abusi nell’applicazione della Legge che disciplina l’amministrazione di sostegno: cosa si sta ancora aspettando per cambiare quella Legge?
Sara Bonanno è la madre caregiver di Simone, un giovane uomo con una grave disabilità. Nota per il suo impegno per il riconoscimento della figura del caregiver in Italia, Bonanno è anche amministratrice di sostegno del figlio da quasi dieci anni. In questi giorni, però, ha scoperto che l’ASL si sta muovendo per sostituirla con un amministratore di sostegno esterno. La stessa ASL con la quale, da due anni a questa parte, ha intrapreso un contenzioso per ottenere una maggiore continuità infermieristica e assistenziale per il figlio.
Leggi: Superando, 03/02/2023
venerdì 3 febbraio 2023
Autonomia, Forum Terzo Settore: un percorso con grandi rischi
Per il Forum, in un paese segnato da profondi divari territoriali, occorre fare tutto il possibile per scongiurare un “regionalismo delle disuguaglianze”. Pallucchi: “Si parta da un’adeguata definizioni dei Lep”
“Il percorso intrapreso verso l’autonomia differenziata presenta grandi rischi per un Paese già segnato da profondi divari territoriali. Bisogna fare tutto il possibile per scongiurare lo scivolamento verso un ‘regionalismo delle disuguaglianze’, a partire da una adeguata definizione dei Lep e dalla garanzia della loro concreta esigibilità sui territori”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
“Quello dei Lep è un passaggio atteso da ben 22 anni – prosegue -: livelli essenziali delle prestazioni omogenei, finanziati ed esigibili in ogni parte d’Italia, sono il presupposto fondamentale per un sistema di welfare realmente inclusivo e universalistico, fondato sul riconoscimento di diritti e pari opportunità per tutte le persone. Oggi, purtroppo, questo obiettivo è ancora distante da raggiungere e ci auguriamo vivamente che il ddl sull’autonomia differenziata non lo allontani ancora di più, acutizzando fenomeni discriminatori”.
Leggi: Redattore Sociale, 03/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Ddl non autosufficienza, Sangalli (50&Più): “La terza età sia al centro dell’agenda politica”
Il presidente nazionale di 50&Più: “Bene l’approvazione del disegno di legge ma saremo vigili e ne monitoreremo le attuazioni e i progressi. Ci auguriamo che il diritto all’autodeterminazione degli anziani sia la bussola che ne orienta le politiche e auspichiamo un progressivo ampliamento di fondi utili a caregiver, badanti e cure”
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. “Gli anziani devono essere una priorità di questo governo e stare al centro dell’agenda politica del governo. Bene l’approvazione del disegno di legge ma saremo vigili e ne monitoreremo le attuazioni e i progressi”, ha affermato Carlo Sangalli, presidente nazionale 50&Più.
Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Via libera dal Cdm al Ddl Calderoli. Anche per la sanità arrivano i Lep ma non sarà possibile nessuna revisione al ribasso rispetto agli attuali Lea
Approvato dal Governo il provvedimento che quadro entro cui potranno essere concesse maggiori autonomie (anche sulla sanità) alle Regioni. Arrivano i Lep che in sanità però già ci sono e vengono come noto chiamati Lea. Ecco cosa prevede il testo e quali sono i passaggi della riforma. IL TESTO
Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata riceve il semaforo verde del Consiglio dei ministri. “Con il disegno di legge quadro sull’autonomia puntiamo a costruire un’Italia più unita, più forte e più coesa. Il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi. La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Gimbe: “Con l’autonomia differenziata colpo di grazia al Ssn”
In un dossier presentato oggi in contemporanea con il Cdm che dovrà esaminare il ddl Calderoli, la Fondazione GIMBE invita il Governo “a mettere da parte posizioni sbrigative e propone di espungere la tutela della salute dalle materie su cui le Regioni possono richiedere maggiori autonomie”. O almeno di far sì che “l’eventuale attuazione del regionalismo differenziato in sanità venga gestita con estremo equilibrio, colmando innanzitutto il gap strutturale tra Nord e Sud del Paese”. IL DOSSIER.
In contemporanea con l’arrivo in Consiglio dei Ministri del ddl predisposto dal ministro Calderroli per l’autonomia differenziata, la Fondazione Gimbe ha diramato un approfondito rapporto su come si è arrivati a questo punto e soprattutto su quali potrebbero essere le conseguenze per la sanità di un processo di progressiva frammentazione regionale delle regole e delle competenze.
Per il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta il testo all’esame del Cdm è scritto in modo tale da “blindare” l’autonomia differenziata, facendone “un affaire tra Governo e Regioni esautorando il Parlamento”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Bonus casa, fermi 15 miliardi. A rischio 25mila imprese
Edilizia. Le stime dell’Ance rilanciano il pressing per un nuovo intervento sulle cessioni bloccate Riparte il dialogo tra associazioni e Mef: l’obiettivo è ridurre l’impatto dei sequestri in caso di frodi
Un miliardo di crediti incagliati produce il blocco di circa 6mila cantieri, tra unifamiliari e condomini, con il rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9mila occupati. Così, seguendo questa drammatica aritmetica della crisi, ipotizzando (prudenzialmente) 15 miliardi di crediti fiscali attualmente bloccati, gli effetti macroeconomici potrebbero essere devastanti: 25mila imprese a rischio fallimento, 130mila disoccupati in più nel settore delle costruzioni (senza contare le aziende della filiera) e problemi per circa 90mila cantieri.
Sono stime dell’Ance, l’associazione dei costruttori, che evidenziano come il bubbone delle cessioni dei crediti stia esplodendo. La catena di venditori e acquirenti, nonostante i correttivi messi in campo dalla legge di Bilancio 2023, non sta più girando.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 02/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Social housing: il progetto dell’edilizia sociale sostenibile
L’Agenda 2030 prevede un programma di investimenti e incentivi con il fine di trovare nuovi modi per rendere più sostenibili le città in cui viviamo. Tra gli obiettivi auspicati quello di garantire alloggi salubri e adeguati, sistemi di trasporti accessibili e sostenibili e la realizzazione di strade sicure con trasporti pubblici potenziati.
In una società in costante mutamento è necessario comprendere e capire quali siano le necessità e le sfide che devono essere affrontate tenendo in considerazione i bisogni e i desideri di chi abita le nostre città, i nostri paesi, i nostri borghi, nessuno escluso.
Non dimentichiamo, infatti, che la Commissione Europea ha dichiarato che l’housing exclusion – ovvero l’essere privi di una casa, e di una casa dignitosa – è forse la manifestazione più seria della povertà e dell’esclusione sociale nella nostra società.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 02/03/2023
mercoledì 1 febbraio 2023
Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre
“Deve essere ricostituito il Tavolo per la non autosufficienza, per discutere seriamente e mettere un punto fermo dal quale ripartire per dare un assistenza dignitosa ai malati e un sostegno alle loro famiglie”: è quanto afferma Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre. “Sono anni che chiediamo interventi seri per porre fine alle sofferenze degli ammalati, aiuti concreti da parte del nostro Stato e che siano uguali o quantomeno omogenei su tutto il territorio nazionale.
Ma la realtà è che bisogna avere anche la fortuna di nascere in una determinata regione per avere dei servizi a danno di altri che abitando altrove, questi servizi non li ricevono. È doveroso riprendere un discorso dove l’avevamo lasciato prima della pandemia”, aggiunge. Proprio per questo motivo, il Comitato ha scritto al ministro Locatelli, ricordando che “grazie alle nostre battaglie è stato costituito, dopo 30 anni di inevase richieste, il Tavolo per la Non Autosufficienza, che ha visto la presenza dei ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanze, e della Salute e che, coadiuvati da parti sociali, sindacati, regioni, ed associazioni di rappresentanza, il 30 ottobre 2017 ha prodotto il primo Piano nazionale per la non autosufficienza
Leggi: Auser, 01/02/2023
mercoledì 1 febbraio 2023
«Servizi agli anziani e una vita dignitosa a tutti i ragazzi»
«Servono strutture inclusive per i nonni con aiuti ideati su misura…Combattiamo alienazioni e dipendenze giovanili»
Lucia Lo Palo è una delle candidate alle regionali con Fratelli d’Italia in Lombardia nel collegio di Milano. Oltre ad essere manager Asg dell’azienda Puricelli è anche una mamma di quattro figli. Appassionata e studiosa di filosofia (le mancano solo quattro esami alla laurea), Silvia lo Palo porta avanti anche il progetto “Generazione Infanzia”, un’associazione senza fini di lucro che si pone come obiettivo quello di promuovere e favorire diverse attività legate al mondo dell’infanzia. Cosa l’ha spinta ad intraprendere questo nuovo percorso politico con Fratelli d’Italia? «Oltre ad essere una mamma di quattro figli sono anche una manager. Per me la politica non rappresentava, quindi, una necessità. Ho scelto di immergermi in questo progetto perché voglio contribuire alla crescita e al miglioramento del nostro paese in maniera concreta e tangibile».
Leggi: Libero, 01/02/2023
martedì 31 gennaio 2023
Le case italiane – Perché sono un bene molto dispendioso e inquinante
Dichiarando che la «casa è sacra», tutta la destra di governo si è schierata contro la proposta di direttiva europea che prevede regole più stringenti sul risparmio energetico delle abitazioni. Siamo di fronte ad una questione molto seria.
Gli immobili residenziali in Europa dipendono ancora in gran parte da fonti fossili, sono responsabili del 30% per cento del consumo energetico e dell’emissione di gas nocivi. In Italia poi il 75% degli edifici sono vetusti, dispendiosi e inefficienti e le bollette – a prescindere dagli aumenti attuali – incidono parecchio sul reddito delle famiglie. Ebbene, mentre l’Ue spinge perché le nostre case siano più efficienti e confortevoli, meno care e meno inquinanti, mentre invita tutti i paesi a collegare la questione dell’abitare ai processi di innovazione tecnologica e di riconversione energetica, il governo italiano risponde chiudendosi a riccio in difesa dello status quo, con le sue distorsioni e le sue palesi ingiustizie.
Leggi: Il Manifesto, 31/01/2023
lundì 30 gennaio 2023
Gli edifici si adattano al clima. Così le città guardano al futuro
Le sfide dell’architettura. Tra aumento delle temperature e allagamenti diventa essenziale analizzare dati e fornire soluzioni per integrare mobilità sostenibile, efficienza energetica, ciclo dei rifiuti e verde
Roma ha visto aumentare la temperatura media di due gradi negli ultimi 50 anni e ha il numero più alto di impatti da eventi estremi registrati nelle città italiane tra il 2010 e il 2022. Il contrasto ai cambiamenti climatici è un obiettivo prioritario per la Capitale, che è una delle cento città europee
scelte dalla Commissione europea come laboratorio per accelerare la sfida per la sostenibilità nella direzione della decarbonizzazione con il programma “100 carbon neutral and smart cities by 2030”; inoltre, la città capitolina è l’unica in Italia ad avere un Ufficio Clima strettamente collegato con il gabinetto del sindaco, per poter incidere sulle politiche dei diversi assessorati.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 30/01/2023
REGIONI:
venerdì 3 febbraio 2023
Le politiche di welfare e i servizi in Lombardia: quali scenari per il futuro?
Il nostro sistema di welfare lombardo ha una storia complessa e frammentata, ed è stato fortemente messo alla prova dagli ultimi anni di pandemia e di difficile uscita dalla crisi economica e sociale da questa provocata; pertanto è assai difficile oggi prevedere che tipi di sviluppi potrà avere per il futuro prossimo. È però a tutti evidente che tale sistema dovrà essere riformato con cura, dati i forti processi di cambiamento in atto nei bisogni dei cittadini1.
Lo shock della pandemia ha infatti creato una grande discontinuità, ha amplificato disuguaglianze, fragilità, vulnerabilità e problemi già esistenti e, al tempo stesso, ha aumentato la consapevolezza pubblica della centralità del welfare e dell’importanza di avere un sistema di servizi non residuale, non marginale, ma cruciale per lo sviluppo sociale2.
L’analisi di quanto perviene agli osservatori dell’Irs che si occupano del campo del welfare a livello regionale (Lombardia Sociale.it) e nazionale (Welforum.it) suggeriscono cinque scenari di futuro rispetto ai quali appare essenziale dotarsi di forte programmazione dal livello di governo regionale, anche se ipotizzare scenari di futuro in tempi di post pandemia, guerra, crisi economica ed energetica, inflazione galoppante, appare molto complesso e per certi versi azzardato.
Leggi: Welforum, 03/02/2023
venerdì 3 febbraio 2023
Famiglia: curare la fragilità contaminando la normalità
Il Centro per le Famiglie di Macherio compie 15 anni: è precursore di quella infrastrutturazione sociale per cui la cura delle fragilità non si fa creando un luogo targettizzato, fatto per chi ha fatiche specifiche, ma contaminando la normalità. Ora lo attende una nuova sfida: Casa Frida, progetto di housing dedicato a persone e famiglie in temporanea difficoltà abitativa
C’è un micro nido, accanto a un servizio educativo a cui si accede su richiesta dei servizi sociali o di tutela. C’è l’équipe che accompagna ragazzi e giovani con disabilità in progetti di avvio all’autonomia e il centro specialistico che garantisce consulenza psicologica e psicoterapia, valutazioni e tutoring per i disturbi specifici dell’apprendimento diagnosi, mediazione familiare. Nello stesso luogo bambini e famiglie si ritrovano per una semplice merenda o laboratori ludici. Il cuore del Centro per le Famiglie di Macherio, in provincia di Monza Brianza, è questo: aver cura della fragilità contaminando la normalità. Il Centro – fiore all’occhiello della cooperativa sociale La Grande Casa – ha appena festeggiato i suoi primi 15 anni e si appresta a compiere un altro salto: grazie ai finanziamenti del bando di Regione Lombardia amplierà l’offerta di housing sociale per accogliere famiglie e giovani con difficoltà, un obiettivo per cui ha avviato anche una campagna di fundraising che punta a raccogliere 200mila euro entro il 2024.
Leggi: Vita, 03/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
Città metropolitane, molte fragilità ma anche potenzialità. Genova la più “vecchia”
Focus dell’Istat. Più di un terzo della popolazione italiana risiede nelle 14 città metropolitane. Gli anziani abitano in prevalenza nei comuni capoluogo, in cui ogni 100 giovani vi sono quasi 176 persone con più di 65 anni di età. Nell’ultimo ventennio sono quasi quadruplicati gli stranieri residenti nelle città metropolitane. La presenza maggiore è nei comuni capoluoghi: 11,5 ogni 100 residenti
L’Istat ha pubblicato un focus con un’analisi multitematica sulle Città metropolitane che dispongono di propri organi di governo e di territori coincidenti con quelli delle ex province: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. A queste si aggiungono quattro città metropolitane delle regioni a statuto speciale: Palermo, Catania, Messina e Cagliari.
L’analisi Istat è articolata in un set di indicatori chiave che consente di identificare le principali caratteristiche, le diversità o i fattori comuni di questi territori. Sono stati affrontati alcuni aspetti socio demografici ed alcuni elementi di contesto economico fra cui la dinamica della popolazione, l’invecchiamento, la mortalità, le scelte insediative, il mercato del lavoro, il livello di istruzione, il pendolarismo e le caratteristiche del tessuto produttivo, secondo uno studio comparato dei rispettivi territori urbani costituiti dal comune capoluogo (polo urbano) e dalle cinture urbane di primo e secondo livello che consentono di osservare le dinamiche di evoluzione delle città. È stato condotto anche un approfondimento sulla geografia e sulle caratteristiche dei territori che mette in luce alcune fragilità principalmente collegate alla pressione antropica e ai rischi naturali.
Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023
giovedì 2 febbraio 2023
A Modena contributi per l’affitto a 1500 famiglie
Sono 1.499 le famiglie modenesi che nei prossimi giorni riceveranno un contributo per la locazione attraverso il “Fondo Affitto 2022” per chi è in difficoltà con il pagamento del canone. L’ufficio Casa del Comune ha infatti già terminato l’istruttoria e la graduatoria dei beneficiari è on line sul sito dell’ente. Le risorse messe a disposizione dalla Regione per Modena ammontano complessivamente a 2.086.353 euro e il contributo medio assegnato a ciascuna famiglia sarà di 1.368 euro, pari a tre mensilità del canone.
All’amministrazione erano pervenute 3.800 domande di accesso al contributo di cui 3.511 ammesse perché in possesso dei requisiti. Pertanto in questa prima fase potranno essere finanziate circa la metà delle domande ammesse.
Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023
mercoledì 1 febbraio 2023
Malaria di città. Cambio di passo cercasi: il rapporto Legambiente per combattere l’inquinamento.
E’ stato pubblicato il nuovo Rapporto di Legambiente dal titolo “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, che mette in evidenza i dati del 2022 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2) con l’intento di far prendere coscienza della grave situazione in cui ci troviamo al fine di combattere l’inquinamento atmosferico e salvarci la salute.
L’emergenza smog nelle città italiane è, infatti, un problema sempre più pressante e, secondo il report, i livelli di inquinamento atmosferico in molte città sono ancora troppo alti e lontani dai limiti normativi, più stringenti, previsti per il 2030.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 01/02/2023
IN AGENDA:
Conoscere l’Alzheimer – Il 10 febbraio riprendono gli incontri dedicati a pazienti, familiari e caregiver delle persone affette da Alzheimer
Inizia il 10 febbraio 2023 il ciclo di incontri “Conoscere l’Alzheimer 2023” con il patrocinio dell’ASL2 Savonese, dell’Ordine dei Medici di Savona e della Provincia di Savona.
L’iniziativa prevede 8 appuntamenti calendarizzati da febbraio a giugno; tutte le riunioni si svolgeranno presso la Sala Congressi “Lorenzo Spotorno” dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dalle 15.00 alle 16.00. L’ingresso è libero e gratuito, con obbligo di mascherina e nel rispetto delle normative anti-covid vigenti.
La malattia di Alzheimer è la forma di demenza più frequente nei paesi occidentali e il progressivo invecchiamento della popolazione ne ha favorito un incremento significativo.
Leggi: La Nuova Savona
Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care
5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.
Leggi: Sda Bocconi
16.2.2023 – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – Anteprima Rapporto 2023
Family (Net) Work. Un gioco di parole per cercare di rappresentare le innumerevoli sfaccettature che il lavoro domestico porta con sé: lavoro in casa ma anche rete familiare.
Un’occasione per consegnare il Rapporto 2022 ma, soprattutto, per lanciare il 1° Paper del Rapporto 2023 a cura del Censis.
Leggi: Assindat Colf
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Non basta individuare i Lep per rendere omogenee le prestazioni al Sud – di Gilda Sciortino
Parlare di autonomia differenziata per la Sicilia e il Sud significa ripensare il senso della specialità e fare in modo che i Livelli essenziali di Prestazioni rispondano ai principi di uguaglianza dettati dalla Costituzione. Per Giuseppe Verde, professore ordinario di Diritto Costituzionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, le regioni non vanno immaginate come satelliti che girano attorno allo Stato, ma come soggetti in cui i cittadini possano essere partecipi della cosa pubblica
Di cosa parliamo quando il tema di attualità è l’autonomia differenziata?
«Intanto partiamo dal dato costituzionale che prevede, accanto a regioni speciali come Sicilia, Sardegna, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Altro Adige con le due province autonome di Trento e Bolzano, quelle ordinarie. La Costituzione, all’articolo 116, contempla la possibilità che queste ultime possano conquistare un po’ più di autonomia rispetto alle altre sulla base di un percorso definito, un modello che deriva dal testo. Ora alcune regioni, lo sappiamo perché inserito nell’agenda politica del governo, hanno avviato un percorso finalizzato a conquistare queste nuove dimensioni di autonomia. Autonomie che poi possono essere declinate in riferimento alle competenze indicate nella stessa Costituzione. È chiaro che il discorso presenta aspetti di tecnicità non definibili attraverso un semplice articolo, ma tengo a sottolineare che ci sono dei territori che hanno avviato un percorso richiedendo una maggiore autonomia regionale e che, dietro a questo orizzonte, si intravede un dato».
Leggi: Vita
Small gains per la gestione del rischio di malnutrizione e il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane: un laboratorio di fotografia sociale in RSA
In questo articolo è presentata un’esperienza laboratoriale sul tema dell’alimentazione, cui hanno partecipato anziani, familiari e operatori di una RSA di Firenze; l’esperienza si colloca in un progetto più ampio di miglioramento della qualità di vita in alcune strutture dell’Azienda USL Toscana Centro. Le modifiche organizzative introdotte a seguito del laboratorio testimoniano i “piccoli guadagni” conseguibili tramite iniziative che coinvolgono i destinatari dei servizi e si basano sul lavoro di squadra.
di Beatrice Rovai (Assistente sociale specialista, Azienda USL Toscana Centro), Rita Marianelli (Dietista, Azienda USL Toscana Centro), Stefania Vezzosi (Dietista, Azienda USL Toscana Centro)
Come documentato in letteratura, l’alimentazione è una componente fondamentale per il benessere e la salute in ogni fase della vita, ma lo è particolarmente in età anziana: l’alimentazione rappresenta uno dei principali fattori per mantenere lo stato di salute e un elevato grado di autosufficienza nel compimento delle attività di vita quotidiana; i cambiamenti biologici, psicologici, sociali ed economici correlati all’invecchiamento possono esporre a un’inadeguata alimentazione; la presenza contemporanea di più patologie croniche, frequente in età anziana, può causare malnutrizione.
Malnutrizione e assistenza nutrizionale
La malnutrizione per difetto è stata definita nel 2016 dalla Società Europea per la Nutrizione Clinica e il Metabolismo come uno stato derivante dalla ridotta assunzione o dal ridotto assorbimento di nutrienti, che porta a un’alterazione della composizione corporea, con conseguente penalizzazione delle funzioni fisiche e cognitive e con alterazione della prognosi da malattia (Ministero della Salute, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?
Occuparsi di anziani in difficoltà a recarsi di persona nell’ambulatorio medico è un problema noto da tempo, che può ormai avvalersi della telemedicina. Questa è una grande opportunità, con un aspetto paradossale: gli anziani sono sia il target ideale delle televisite, sia la fascia di popolazione meno dotata di competenze e strumenti tecnologici. L’articolo, riferito a un’esperienza in atto nell’ASST Bergamo Est, propone una lettura insolita di un rapporto da costruire, all’interno di una nuova visione dell’assistenza sociosanitaria territoriale. – di Patrizia Rocca (Dirigente medico, ASST Bergamo est)
Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?
Gli italiani invecchiano e la domanda di cura cresce, in contrasto con la carenza di risorse umane nel settore sanitario. Da qui l’inevitabile necessità di ridisegnare strutturalmente e organizzativamente la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto nell’ottica di rafforzamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale. L’idea della telemedicina come innovazione tecnologica al servizio del miglioramento dei processi di cura non è comunque nuova.
La telemedicina: un’origine “antica”
Già nel 1908 Hugo Gernsback (1884-1967), considerato il “padre della fantascienza”, ipotizzava che da lì a cinquant’anni il sistema di cura sarebbe crollato: da una parte medici obbligati a rimanere nel proprio studio dalla mattina alla sera, per accogliere e soddisfare i bisogni dei propri assistiti; dall’altra pazienti sempre più fragili e incapaci di recarsi di persona nell’ambulatorio medico. Gernsback descrive quindi la telemedicina (diremmo noi) come rimedio a tale criticità assistenziale.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Perequazione delle pensioni
Il pagamento della pensione di febbraio 2023 arriva puntuale il 1° del mese ma senza gli attesi aumenti, rimandati dall’INPS al rateo di marzo e dovuti alla perequazione automatica. Chi ha scelto l’accredito della pensione sul conto corrente troverà l’importo spettante accreditato in tale giorno, mentre chi ha scelto di ricevere la pensione in contanti dovrà recarsi presso gli uffici postali con il seguente calendario:
mercoledì 1 febbraio per i cognomi dalla A alla B;
giovedì 2 febbraio per i cognomi dalla C alla D;
venerdì 3 febbraio per i cognomi dalla E alla K;
sabato 4 febbraio (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O;
lunedì 6 febbraio per i cognomi dalla P alla R;
martedì 7 febbraio per i cognomi dalla S alla Z.
Leggi: Inca
Bonus acqua potabile 2023, al via le domande: c’è tempo fino al 28 febbraio. Come funziona – di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
Come richiedere il Bonus
Come spiega l’Agenzia delle Entrate, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. L’ammontare delle spese agevolabili fatte nel 2022 va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il primo febbraio e il 28 febbraio inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Leggi: Corriere della Sera
Guida per agevolazioni fiscali per persone con disabilità (Fonte: Agenzia delle Entrate)
Leggi: Sunia
INVECCHIAMENTO ATTIVO. DELEGA AL GOVERNO: UNA OCCASIONE DA NON PERDERE
Presentazione del prossimo numero della rivista online “Abitare e Anziani informa”
Per iscriversi: http://www.articolo99.it/
NEWS:
martedì 31 gennaio 2023
Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia: il Patto dialoga con l’On. Vice Ministro Bellucci
Venerdì 27 gennaio 2023 il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha organizzato a Roma un incontro pubblico con il Vice Ministro Bellucci, titolare della delega alla riforma della non autosufficienza. Mettiamo a disposizione dei lettori il link per rivedere l’incontro, oltre ai materiali utilizzati per la presentazione dei diversi interventi.
Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia: il Patto dialoga con l’Onorevole Bellucci
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, prevista dal PNRR, è attesa da trent’anni nel nostro Paese e rappresenta un’occasione imperdibile per colmare i gravi ritardi del settore. Lo sforzo di elaborazione compiuto nella scorsa legislatura offre una buona base di partenza ma siamo solo all’inizio del percorso di cambiamento. Le persone anziane non autosufficienti, i familiari e chi le assiste professionalmente costituiscono un universo di circa 10 milioni di individui: per loro sarà decisiva la legislatura da poco avviata.
Per contribuire al confronto, ampio e costruttivo, su una riforma tanto importante, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha organizzato un incontro pubblico con il Vice Ministro Bellucci, titolare della delega alla riforma della non autosufficienza.
Leggi: I Luoghi della Cura, 31/01/2023
martedì 31 gennaio 2023
Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre
L’associazione scrive al ministro, ricordando che il tavolo è stato istituito 30 anni fa e ha prodotto, nell’ottobre 2017, il primo Piano nazionale. “Sia riconvocato il tavolo, per proseguire un lavoro indispensabile al mondo della disabilità tutta”
“Deve essere ricostituito il Tavolo per la non autosufficienza, per discutere seriamente e mettere un punto fermo dal quale ripartire per dare un assistenza dignitosa ai malati e un sostegno alle loro famiglie”: è quanto afferma Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre. “Sono anni che chiediamo interventi seri per porre fine alle sofferenze degli ammalati, aiuti concreti da parte del nostro Stato e che siano uguali o quantomeno omogenei su tutto il territorio nazionale.
Leggi: Redattore Sociale, 31/01/2023
martedì 31 gennaio 2023
Caregiver uccide il fratello e si toglie la vita. “Urge legge che tuteli e sostenga”
L’associazione Genitori Tosti commenta quanto accaduto a Ortona: nel biglietto lasciato dal caregiver, la fatica e l’impossibilità di continuare ad assistere il fratello e l’imminente ricovero in Rsa. “La causa si chiama caregiver burden: il riconoscimento non può attendere”
caregiver sedia a ruote
E’ successo ad Ortona, ma non è la prima volta che un caregiver uccide e poi si uccide: stavolta è un uomo che ha tolto la vita al fratello e poi a se steeo. Nel biglietto lasciato per spiegare il gesto, il riferimento è all’impossibilità di continuare ad assisterlo e l’imminente ricovero in una Rsa. Ma “la causa si chiama con un nome preciso che è il ‘caregiver bourden’; ci sono degli studi scientifici che lo descrivono”, ricorda l’associazione Genitori Tosti. In italiano, è è il “fardello”, il peso, la fatica che il caregiver deve sopportare ogni giorno. “Il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare, la sua tutela e il necessario e adeguato supporto socio-sanitario ed economico-finanziario come vero e proprio lavoratore non può più attendere – commenta l’associazione – Le responsabilità di evitare il ripetersi di questi tragici fatti sono nelle mani del Governo e del Parlamento.
Leggi: Redattore Sociale, 31/01/2023
domenica 29 gennaio 2023
Accessibilità: scenari. Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche: attribuzione delle risorse
Nella Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2023 è stato finalmente pubblicato il decreto del Ministro per le disabilità che attribuisce alle regioni e province autonome le risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità. Le risorse provengono dal «Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità» istituito nel dicembre del 2021 e già ampiamente usato anche per finalità differenti dal nuovo decreto.
L’Agenzia Iura ricostruisce luci ed ombre della lunga storia alle spalle di questo decreto con un interessante contributo.
Leggi: Rete Caad, 29/01/2023
venerdì 27 gennaio 2023
Casa, Nardella: cresce emergenza abitativa in grandi aree metropolitane
“Occorrerebbe considerare le nostre 14 Città Metropolitane come veri e propri laboratori sociali ed economici, con soluzioni innovative sui trasporti e sugli alloggi. Invito a considerare il problema crescente nelle grandi aree metropolitane delle abitazioni. Qui abbiamo bisogno di un nuovo grande piano casa, come avvenuto ai tempi di Fanfani”. È la richiesta formulata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto in videocollegamento al sesto congresso della Camera del lavoro metropolitana di Napoli.
“Da quel momento in poi – ha ricordato Nardella – non abbiamo mai avuto un vero e proprio piano strategico sulla casa e le politiche abitative. Mi dispiace, lo dico senza polemica ma con inevitabile sottolineatura, che il governo abbia tagliato i fondi di sostegno agli affitti, uno strumento che noi sindaci abbiamo utilizzato per cercare di far fronte ai problemi abitativi. Quello di cui parlo è un problema crescente, che riguarda anche le aziende: sfavorisce la mobilità dell’occupazione, accentua il divario tra Nord e Sud, altera le dinamiche anche delle assunzioni pubbliche”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/01/2023
venerdì 27 gennaio 2023
Cittadinanzattiva: contenti per approvazione ddl anziani non autosufficienti
“Come Patto siamo particolarmente contenti del fatto che da qualche giorno sia stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge delega sugli anziani non autosufficienti, un provvedimento atteso da tanto tempo e previsto dalla Missione 5 del Pnrr”. Lo ha detto la Segretaria generale di Cittadinanzattiva, Anna Lisa Mandorino, aprendo i lavori dell’evento ‘Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia’, durante il quale i promotori del Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza hanno dialogato con il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
“Insieme al coordinatore del Patto, il professor Gori- ha poi aggiunto- siamo felici di poter dire che risponde alle aspettative del Patto e alle proposte avanzate come Patto già nel corso della precedente legislatura e in questa”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/01/2023
venerdì 27 gennaio 2023
Migliorare e approvare la Legge che riconosce la figura del caregiver familiare
«La Proposta di Legge per il riconoscimento e il sostegno ai caregiver familiari va migliorata e ne va completato l’iter. È importante, poi, che dalla normativa statale si arrivi a cascata a Leggi Regionali che riconoscano e disciplinino la figura del caregiver familiare»: lo ha dichiarato Alessandra Corradi, presidente dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, presso il Consiglio Regionale del Veneto, nel corso di una presentazione del libro “L’esercito silenzioso. I caregiver familiari”, curato dalla stessa Corradi insieme a Giovanni Barin e pubblicato dalla propria Associazione
L’esercito silenzioso”«L’importanza del ruolo sociale ricoperto dai caregiver familiari» è stata sottolineata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, nel corso di una nuova presentazione del libro L’esercito silenzioso. I caregiver familiari, avvenuta a Palazzo Ferro Fini di Venezia, sede dello stesso Consiglio Regionale del Veneto. «Una pubblicazione scritta “sul campo” – come avevamo sottolineato a suo tempo in una nostra presentazione – che mette a fuoco un settore professionale fondamentale, eppure ancora nell’ombra, sebbene coinvolga diversi milioni di persone».
Leggi: Superando, 27/01/2023
giovedì 26 gennaio 2023
Assistenza agli anziani, si parte con il disegno di legge delega
Il Disegno di Legge Delega approvato dal Governo Meloni conferma l’impianto di quello elaborato nella precedente legislatura, contenente numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Vi sono così le condizioni affinché quella dell’assistenza agli anziani sia una riforma qualificante della legislatura. Adesso serve che il tema diventi una priorità per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti da parte del Governo. Il testo licenziato, infatti, conferma i contenuti di quello predisposto nella precedente legislatura, gran parte dei quali provengono dalle proposte del Patto.
Leggi: Redattore Sociale, 26/01/2023
mercoledì 25 gennaio 2023
Auser sul Ddl anziani: più risorse e maggiori certezze nelle politiche per la non autosufficienza e l’invecchiamento attivo
E’ necessario e urgente che il Governo apra un serio confronto con parti sociali, terzo settore, associazioni”
Apprezzando la conferma dell’impianto della riforma della non autosufficienza fondato su una maggiore integrazione tra pilastro sanitario e pilastro sociale del sistema di assistenza agli anziani, Auser ritiene che il Consiglio dei Ministri del 19 gennaio che ha approvato il Ddl anziani non autosufficienti, poteva essere l’occasione per introdurre prime correzioni migliorative allo schema di legge delega.
In particolare sarebbe stato opportuno: dare maggiore certezza alla copertura finanziaria della riforma, così come già sollecitato da numerosi soggetti sociali e istituzionali impegnati nell’ assistenza dei longevi; trovare soluzioni più efficaci alla integrazione tra servizi sanitari e sociali territoriali e sulle loro forme di governance; dare maggiori certezze sui Livelli essenziali di prestazione sociale, passaggio fondamentale e urgente considerato il dibattito sulla cosiddetta autonomia differenziata.
Leggi: Auser, 25/01/2023
mercoledì 25 gennaio 2023
“Una presa in carico delle fragilità che diventa essa stessa fragile”. Per un Welfare umano
Dopo il documento sulla povertà il direttore della Comunità di Capodarco, Riccardo Sollini, torna con una riflessione dedicata al terzo settore. “Non contiamo nelle scelte politiche, siamo sempre più additati come realtà ‘sporche’ e poco chiare, ma allo stesso tempo dobbiamo rispondere a tutte le situazioni di disagio crescente”
“Assistiamo sempre più a una messa all’angolo delle realtà del terzo settore”, a una sistematica e crescente distruzione dell’immagine e dei significati legati a questo mondo. “Mettendo in un unico calderone tutte queste realtà, esplode l’idea di un sistema terzo settore costituito da un generale ‘non poco di buono’, da una serie di organizzazioni che rasentano l’illegalità, fatta di approfittatori delle situazioni di disagio”. Eppure il non profit, chiamato a risolvere “tutte quelle questioni aperte a cui le logiche politiche non danno risposta: poveri, non autosufficienti, disabili”, gestisce in prima persona servizi spesso essenziali, delegati direttamente dal sistema pubblico. “Una presa in carico delle fragilità che diventa essa stessa fragile, con contratti a tempo, spesso a chiamata, mal pagati, con convenzioni brevi rispetto alla durata necessaria del servizio o con una precarietà di continuità”.
Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2023
REGIONI:
martedì 31 gennaio 2023
Roma, anziani sempre più soli: «Un dramma per 250mila». Allarme morti dimenticate
Si moltiplicano le richieste di sostegno a parrocchie e associazioni di volontariato – di Giampiero Valenza
Si chiamano Marcello, Antonio, Maria. Nelle loro case, quando squilla il telefono o suona il campanello, è festa grande. Festeggiano perché qualcuno li cerca. Scambiano due chiacchiere con il venditore ambulante, si attardano col cassiere del supermercato. E quando dice bene, poi, sono figli e nipoti a cercarli. Solo a Roma vivono in queste condizioni in 250.000, tra vedovi e coppie di anziani che tengono in piedi in due – e solo loro due – la loro famiglia. Solo questo mese almeno quattro persone sono morte in casa, tra Roma e Provincia, senza che nessuno potesse star loro accanto nell’ultimo momento di vita. Sono le morti dimenticate, di cui ci spesso ci si rende conto solo dall’odore dei corpi in putrefazione che esce da uno degli appartamenti. E che altrettanto spesso vedono i vigili del fuoco fare la prima incursione dopo la segnalazione dei vicini.
Leggi: Il Messaggero, 31/01/2023
martedì 31 gennaio 2023
Dieci famiglie nel primo cohousing Nasce il condominio ’condiviso’
Scelti i futuri inquilini della comunità abitativa di piazza 24 Luglio
Il primo progetto di cohousing pubblico della Toscana promosso dal Comune di Empoli ha i suoi abitanti. Saranno dieci i nuclei familiari, otto già residenti a Empoli, che entreranno nell’edificio di piazza 24 Luglio, per un totale di 21 persone, suddivise in 3 famiglie con figli e 7 tra coppie e nuclei composti da una sola persona. Età media, 29 anni. Interessante anche sottolineare che nella compagine delle persone che andranno a intraprendere questa innovativa esperienza di abitare collaborativo – spiega una nota – il 28% ha esperienze pregresse di abitare condiviso, attuato in circostanze diverse e diversificate, il 19% ha avuto esperienze di cittadinanza attiva e associazionismo nel territorio di riferimento del bando e il 9% ha avuto esperienze di economia solidale e collaborativa.
Leggi: La Nazione, 31/01/2023
martedì 31 gennaio 2023
Il tetto crollò un anno e sette mesi fa Anziani ancora alle prese con le macerie
Sono passati un anno e 7 mesi dal crollo e il centro anziani è ancora pieno di macerie. Muri sventrati, calcinacci, stanze irriconoscibili. Per terra fa capolino la vecchia insegna “Centro di promozione sociale Roberto Ciabatti”, ricordo dei tempi che furono. Qua in via dei Barberi 55 il solaio crollò la notte tra il 14 e il 15 giugno 2021, polverizzandosi al suolo. Non c’era nessuno a quell’ora, fu una tragedia sfiorata. Poiché l’edificio è del Comune, dopo il crollo una ditta incaricata dall’ente pubblico operò la messa in sicurezza in somma urgenza, intervenendo sulla porzione pericolante. Dopodiché nessun intervento definitivo è più stato fatto, e anzi quintali di detriti sono ancora là, quando presumiamo che sia sempre cura del Comune portarli via. Del recupero del Ciabatti non sentiamo più parlare da tempo. Eppure il 24 novembre 2021 il settore Lavori pubblici, manutenzioni e mobilità del Comune – rispondendo a un’interrogazione della consigliera Capone – spiegava quel che l’ente aveva fatto e in previsione di fare, citando pure, «tra le prossime operazioni previste, la progettazione dell’intervento di ricostruzione che potrebbe prevedere la sola sostituzione del tetto o, nel peggiore dei casi, la sostituzione edilizia dell’intero immobile» (quantificata quest’ultima, in via ipotetica, sui 600mila euro) .
Leggi: Il Tirreno, 31/01/2023
giovedì 26 gennaio 2023
Milano, più welfare ai minori e meno agli anziani
Più fondi anche al sostegno di adulti e persone disabili. Le risorse passano dai 216 milioni del 2022 ai 255 milioni del 2023. L’assessore Bertolé: “Oggi i più vulnerabili sono le famiglie con figli”
La direzione Welfare del Comune di Milano aumenta le risorse da destinare al sostegno di adulti, disabili e minori, mentre diminuiscono quelle per anziani e associazionismo. La proposta di spesa prevista per le attività di sostegno sociale del Comune, comunque, aumenta dai 216 milioni del 2022 agli oltre 255 milioni previsti per il 2023. Questo quanto emerge dal bilancio previsionale 2023 del comune di Milano, presentato oggi in commissione Welfare dall’assessore al Bilancio Emmanuel Conte e dall’assessore al Welfare Lamberto Bertolé.
“Siamo in una fase di drammatico aumento delle disuguaglianze- commenta l’assessore Bertolé-. A me preoccupa molto la tendenza che vede l’aumento della povertà minorile. Questo è un cambiamento grande che è avvenuto in questi anni. Negli anni ’90, infatti, erano a rischio povertà gli anziani, mentre oggi i più vulnerabili sono le famiglie con figli. Questo deve portarci a immaginare innovazioni nell’ambito dei servizi che forniamo”.
Leggi: Redattore Sociale, 26/01/2023
giovedì 26 gennaio 2023
Milano. ENPAM, i sindacati inquilini hanno incontrato INVESTIRE SGR su processo dismissione patrimonio immobiliare
Da questa settimana sindacati incontreranno inquilini in assemblee in tutti i caseggiati coinvolti
Il 25 Gennaio, dopo 5 ore di serrato confronto si è chiuso l’incontro tra SUNIA, SICET e Unione Inquilini e Investire SGR per la vendita del patrimonio immobiliare ex ENPAM.
La dismissione coinvolgerà circa 1.500 famiglie.
Si ritiene apprezzabile lo sforzo fatto per cercare di offrire al maggior numero di famiglie la possibilità di acquistare l’immobile condotto in locazione e per garantire alcune forme di tutela ai nuclei familiari che non potranno o vorranno acquistare; permangono però molte criticità.
Già a partire da questa settimana i Sindacati saranno presenti in tutti i caseggiati coinvolti per incontrare gli inquilini.
La parola spetta ora alle assemblee. Valuteremo insieme agli inquilini se sottoscrivere un’intesa.
Leggi: Sunia, 26/01/2023
mercoledì 25 gennaio 2023
Il Piemonte dice addio alla ricetta, il farmaco si potrà ritirare in farmacia con la tessera sanitaria
Il servizio è disponibile per tutti i cittadini che vorranno aderire, basterà un click sul sito salutepiemonte.it oppure richiedere alla farmacia di fiducia l’iscrizione online. A oggi le farmacie aderenti sono 600, ma a breve saranno coinvolte tutte le 1.650 farmacie piemontesi. Icardi: “Un nuovo servizio digitale che tende a snellire il lavoro dei medici”.
A partire da oggi nelle farmacie del Piemonte sarà possibile ritirare i farmaci senza l’obbligo di esporre la ricetta, ma facendo vedere la propria tessera sanitaria. Un servizio disponibile per tutti i cittadini che decideranno di aderirvi: basterà un click sul sito salutepiemonte.it oppure richiedere alla farmacia di fiducia l’iscrizione online.
“I cittadini potranno andare in farmacia a ritirare i farmaci senza ricetta, ma presentando la tessera sanitaria – spiega Luigi Icardi, assessore alla sanità del Piemonte – il medico prescrive sempre, il farmacista vede la ricetta online e il cittadino ritira. Si tratta di un servizio importante soprattutto per i malati cronici, coloro che prendono un farmaco secondo un piano terapeutico, ma è utile anche per le persone anziane. Si aggiunge a quei servizi che già proponiamo”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/01/2023
mercoledì 25 gennaio 2023
La povertà energetica uccide. Muore di freddo, in un quartiere “bene” di Roma
La denuncia di Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio. “Aveva 77 anni ed è morto di stenti in una casa apparentemente “normale” della Balduina in cui le utenze di gas e luce erano state staccate. Si chiamava Antonio Porta, era anziano, solo, malato e povero. Stop ai distacchi di luce e gas alle persone povere”
Morire di freddo a 77 anni si può, ma non si deve: è quanto denunciano oggi Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio, dopo quanto accaduto ieri nella capitale, quartiere Balduina, dove un uomo è morto nel suo appartamento: si chiamava Antonio Porta, era anziano, solo, malato e povero.
Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2023
IN AGENDA:
Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care
5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.
Leggi: Sda Bocconi
Milano. Casa: passato, presente e futuro. Iniziativa il 6 febbraio dalle ore 15 c/o Cgil Milano, per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione del SUNIA
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione del SUNIA, che ricorre quest’anno, il SUNIA di Milano ha organizzato un’iniziativa che si terrà il 6 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, c/o Cgil Milano, in corso di Porta Vittoria 43, sala Buozzi, per celebrare questa ricorrenza.
– la locandina in formato pdf
Leggi: Sunia
Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master
Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.
Leggi: Vita
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Lisa Noja: politiche sociali, ripensiamo i servizi insieme al Terzo settore – di Sara De Carli
«In tema di sanità e politiche sociali si possono fare molte cose a livello nazionale, ma è a livello regionale che si incide davvero sulla vita dei cittadini. È qui che mi piacerebbe spendermi, so bene cosa non funziona», dice Lisa Noja, capolista del Terzo Polo per il collegio di Milano alle elezioni regionali in Lombardia, in sostegno di Letizia Moratti. Un’intervista a tutto campo, dalla sanità all’housing sociale, da Trenord all’allargamento dello screening neonatale da fare «subito». E al Terzo settore dice: «Sediamoci a un tavolo, immaginiamo come ripensare i servizi»
Le tre cose che vorrebbe veder cambiare presto, in Lombardia, Lisa Noja le ha ben in mente. Una priorità è «che le case della comunità non siano solo gusci vuoti, ma siano il luogo della medicina di base, che include anche gli specialisti, soprattutto per la cronicità». La seconda è «attuare la recente legge regionale sulla vita indipendente, dentro il contesto della legge delega sulla disabilità, così che le persone con disabilità abbiano e realizzino i loro progetti individuali di vita, contando su servizi ridisegnati sui bisogni specifici della persona. La Lombardia su questo deve essere un esempio per il Paese. Ho ben presente le difficoltà che ci sono nel passaggio da una legge nazionale all’attuazione nel territorio. Dobbiamo lavorare di più perché ci sia un cambiamento concreto nella vita dei cittadini». Il terzo obiettivo, da realizzare nel primo anno, riguarda l’ampliamento degli screening neonatali: «Deve essere al più presto un diritto per tutti i bambini che nascono in Lombardia, cominciando dall’atrofia muscolare spinale-Sma. Oggi esistono terapie efficaci e diagnosticare la malattia nei primissimi giorni di vita, avviando immediatamente i bambini alle terapie, fa un’enorme differenza. C’è una legge nazionale, ci sono dei fondi, ci sono regioni che hanno già fatto dei progetti pilota, c’è l’esperienza di Famiglie Sma, c’è un modello: bisogna farlo, non ci sono scuse».
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Niente di nuovo sul fronte welfare territoriale – Un’analisi della manovra per il 2023 – Laura Pelliccia
La manovra di bilancio appena approvata (L. 197/2022) ha definito le risorse per le politiche sanitarie e sociali per il 2023. Si cercherà di descrivere i contenuti del provvedimento con particolare riguardo alle novità che interessano il welfare territoriale sociosanitario e sociale (un ambito non particolarmente interessato da modifiche in questa sessione di bilancio).
In che modo questo quadro del finanziamento incide e condiziona le politiche di questo settore (ad esempio le riforme della sanità territoriale, la riforma degli interventi per la disabilità, la riforma degli interventi per gli anziani e il Piano Povertà)? Come si relaziona con gli interventi previsti dal PNRR? Quali interconnessioni tra il rinnovato interesse per il federalismo e per la questione dell’autonomia differenziata e le politiche sociali? Questo contesto di finanziamento consentirà la costruzione dei Leps?
Facciamo il punto sul quadro programmatorio preesistente e sulle recenti novità per rappresentare le opportunità e i rischi per il settore.
I fondi per la sanità
La dinamica del fondo sanitario è quella di una crescita per il 2023 di 2,15 mld, che diventeranno 2,3 nell’anno successivo, fino ad attestarsi a 2,6 ml nel 2025. Nel solo 2023 lo stanziamento è rafforzato per gestire i farmici e i vaccini Covid (650 milioni). Ne consegue che la quota di Pil destinata alla sanità passerà dagli attuali 7 punti ai 6,1 del 2025, un livello addirittura inferiore a quello pre-Covid (Tab. 1).
Leggi: Welforum
Invecchiamo con stupore – di Elena Loewenthal
Secondo Natalia Ginzburg la terza età è una condizione che non abbiamo cercato né desiderato, la migliore medicina è la capacità di vincere la noia e continuare a meravigliarci del mondo
La vecchiaia è il breve saggio di Natalia Ginzburg contenuto nella raccolta Mai devi domandarmi (Einaudi, 312 pagine, 11 euro) “Invecchiare è un disastro”: è il titolo dell’intervista al filosofo Umberto Galimberti di Simonetta Sciandivasci apparsa sabato scorso su “La Stampa” elena loewenthal Il rischio di ripetersi con gli altri e quindi di sentirsi inutili Con il tempo che passa amare la vita diventa un impegno ma anche una consapevolezza
Non è bella, la vecchiaia. «Non l’abbiamo mai né desiderata, né aspettata», dice Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio dedicato all’ultima stagione della vita, La vecchiaia, nella raccolta Mai devi domandarmi (Einaudi). Aveva cinquantadue anni, un’età che oggi è considerata poco più che adolescenziale, quando scriveva «ora noi stiamo diventando quello che non abbiamo mai desiderato diventare, e cioè dei vecchi». Ma i tempi, si sa, cambiano, e quell’«ora» che intende Ginzburg si è spostata in avanti, come se tutti noi avessimo compiuto un viaggio esistenziale in un territorio dal fuso diverso, lontano: i cinquanta di allora sono i trenta di oggi, i sessanta sono i nuovi quaranta, a ottant’anni il sesso è quella cosa meravigliosa che non era mai stata prima. Sarà.
Leggi: La Stampa
Che cosa intendiamo quando parliamo di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali?
In Italia il maltrattamento degli anziani è un argomento poco trattato, a differenza della maggior parte degli altri paesi sviluppati nei quali, da anni, si susseguono studi e ricerche con elaborazione di Linee Guida volte alla prevenzione del fenomeno. Nel contributo Luca Fazzi definisce il maltrattamento secondo quanto stabilito dalla letteratura internazionale e identifica i principali fattori di rischio, mettendo in evidenza quanto il rischio di maltrattamento sia fortemente radicato nelle relazioni di cura e quanto siano urgenti riflessioni serie sul tema per attuare strategie di prevenzione efficaci. di Luca Fazzi (professore ordinario, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, università di Trento )
Che cosa intendiamo quando parliamo di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali?
Il maltrattamento è un tema complesso e articolato e le sue manifestazioni assumono forme variegate, non necessariamente imputabili alla volontà di fare del male. Per esempio, il comportamento da parte di un operatore che durante l’igiene mattutina viene colpito da un gesto scomposto di un anziano demente che non lo ha riconosciuto e per reazione lo spinge con forza sul letto come può essere catalogato? Un comportamento non intenzionale messo in atto senza intenzione di fare male? Oppure un gesto che, causando la caduta dell’anziano, rientra comunque nel maltrattamento fisico, anche senza assumere una dimensione di intenzionalità esplicita a nuocere alla persona coinvolta nell’interazione?
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Pubblicata la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili
Lo scorso 15 dicembre è stata pubblicata in GU dell’UE la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili. La raccomandazione è volta a migliorare l’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili per tutte le persone che necessitano di assistenza a lungo termine e tutti i prestatori di assistenza formale e informale.
Un’assistenza a lungo termine di alta qualità, accessibile e a prezzi sostenibili, scrive il documento, permette alle persone bisognose di assistenza di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile e di vivere in modo dignitoso. Concorre a tutelare i diritti umani, a promuovere il progresso sociale e la solidarietà intergenerazionale e a lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione e può contribuire a creare posti di lavoro. Attraverso la raccomandazione agli stati membri si raccomanda, in particolare, di: assicurare l’adeguatezza della protezione sociale per l’assistenza a lungo termine; allineare costantemente l’offerta di servizi di assistenza a lungo termine alle necessità in tale ambito; garantire che siano fissati criteri e standard di alta qualità per tutti i contesti di assistenza a lungo termine; sostenere un’occupazione di qualità e condizioni di lavoro eque; migliorare la professionalizzazione dell’assistenza e di far fronte alle esigenze in termini di competenze e alla carenza di lavoratori; stabilire procedure chiare per individuare i prestatori di assistenza informale; garantire una solida governance della politica nel settore dell’assistenza a lungo termine; comunicare alla Commissione, entro 18 mesi dall’adozione della presente raccomandazione, l’insieme delle misure adottate o pianificate ai fini della sua attuazione.
Leggi: Promisalute
Proposte sindacali per una riforma previdenziale. Piattaforma unitaria CGIL, CISL, UIL
Nell’attuale complesso contesto economico e sociale, le pensioni rimangono uno dei temi prioritari da affrontare per rispondere ai bisogni dei lavoratori e dei pensionati.
Dopo i primi positivi interventi di modifica alla legge Monti-Fornero introdotti negli ultimi anni grazie all’iniziativa sindacale, occorre continuare a cambiare il sistema previdenziale, fra i più restrittivi d’Europa, al fine di eliminarne gli aspetti più iniqui e raggiungere risultati concreti in linea con le richieste indicate da tempo nella piattaforma unitaria di CGIL, CISL e UIL che rimane il punto di riferimento per una riforma organica del sistema previdenziale del nostro Paese.
Non condividiamo che le pensioni continuino ad essere considerate solo come un fattore di spesa, senza tenere conto della necessità, non più procrastinabile, di recuperare la sostenibilità sociale dell’attuale modello.
NEWS:
martedì 24 gennaio 2023
Forum Terzo settore: «Ddl Anziani ok, ma servono più risorse»
Roberto Speziale, coordinatore della Consulta welfare del Forum esalta i punti forti del disegno di legge ma ricorda anche che «bisogna definire i Livelli essenziali di prestazione sociale», un passaggio fondamentale e urgente considerato il dibattito sulla cosiddetta autonomia differenziata
«Il ddl Anziani va nella giusta direzione nella misura in cui si propone di migliorare le condizioni di vita, cura e assistenza delle persone anziane o non autosufficienti, mettendo al centro la piena dignità umana e valorizzando la dimensione sociale, che contribuisce al benessere della persona e alla sua autonomia». Lo sostiene Roberto Speziale, coordinatore della Consulta welfare del Forum Terzo settore. «Il testo approvato dall’esecutivo riconosce l’importanza di una governance multilivello e un ruolo primario al Terzo settore nel realizzare una maggiore integrazione sociosanitaria, imprescindibile per un sistema di welfare di qualità. Integrare politiche sanitarie efficaci con quelle sociali e culturali volte al benessere individuale e collettivo è, non a caso, una delle azioni più importanti che abbiamo indicato nel nostro manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare”.
Leggi: Vita, 24/01/2023
lunedì 23 gennaio 2023
Non autosufficienza, Gori: “Bene la premessa, ma che ora la Riforma diventi una priorità di legislatura”
Il commento del coordinatore del Patto per il Nuovo Welfare sul disegno di legge delega in materia di politiche per le persone anziane non autosufficienti approvato dal Consiglio dei ministri: “Al momento non ci sono i fondi”
Soddisfazione sì, ma anche qualche timore per come si passerà dalle affermazioni di principio ai fatti. E su come il disegno di legge delega sulla Riforma della non autosufficienza, approvato dal Consiglio dei ministri, si tradurrà in politiche concrete. È questo lo stato d’animo di Cristiano Gori, professore di Politica sociale presso l’Università di Trento e coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, una rete di 52 organizzazioni della società civile impegnate nell’assistenza e cura delle persone non autosufficienti, che ha seguito fin dal principio l’iter di questo così atteso provvedimento. “La Riforma non è stata sempre presente all’interno del Pnrr – spiega Gori a Redattore Sociale –. Vi è stata inserita al termine di un lungo lavoro di dialogo e di confronto col governo, che ha portato al testo poi approvato nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri durante la presidenza Draghi, un testo che ha accolto la maggior parte delle nostre proposte”.
Leggi: Redattore Sociale, 23/01/2023
lunedì 23 gennaio 2023
Un catalogo online per assistere a casa chi soffre di demenza
Il progetto biellese «AccompagnaMenti» dell’Asl finanziato dalla Fondazione Crb
Con il progetto «AccompagnaMenti», Fondazione Cassa di Risparmio, Asl di Biella e associazioni, spostano sulle cure domiciliari il focus dell’assistenza alle persone con disturbi cognitivi. È stato creato una sorta di «catalogo», consultabile online e stampabile, nel quale sia le persone che soffrono di patologie legate alla demenza che i loro caregiver potranno trovare per la prima volta in un unico «contenitore» tutti i servizi per gli anziani presenti in provincia di Biella. Uno strumento molto utile, che evita alle famiglie di dover cercare in caso di necessità soluzioni attraverso il passaparola o tra mille fonti diverse. Per presentare al meglio il «catalogo» e l’elenco dei servizi territoriali «a misura di anziano» che contiene, è stata prevista l’organizzazione di 42 incontri pubblici (21 all’anno), fissati sia in ore pomeridiane che serali, oltre all’attivazione di uno sportello telefonico.
Leggi: La Stampa, 23/01/2023
lunedì 23 gennaio 2023
Anziani. L’appello al Parlamento di Cdsa e Medicina democratica: “No ai ghetti”
La richiesta è fermare l’iter del ddl delega sulle Politiche in favore delle persone anziane, approvato il 19 gennaio scorso che prevede la creazione di un sistema di assistenza separato. “Provvedimento che discrimina gravemente milioni di italiani”
“No alla creazione del ghetto degli anziani inguaribili”! Questo l’appello inviato ai presidenti e ai capigruppo dei due rami del Parlamento dal Cdsa (Coordinamento per il Diritto alla Sanità delle persone Anziane malate non autosufficienti), a cui aderiscono Comitati, Associazioni e Sindacati di base, fra cui Medicina Democratica: la richiesta è fermare l’iter del ddl delega sulle Politiche in favore delle persone anziane, approvato il 19 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri.
“Chiediamo che si apra immediatamente un confronto nel merito di un provvedimento che di fatto discrimina gravemente milioni di italiani, colpevoli soltanto di essere anziani e non autosufficienti, staccandoli dal Servizio Sanitario Nazionale e dal corpo vivo della società e relegandoli in un vero e proprio ghetto degli anziani inguaribili, da cui non c’è ritorno”, hanno dichiarato Laura Valsecchi, Medicina Democratica e Maria Grazia Breda, Fondazione Promozione Sociale, referenti del Cdsa.
Leggi: Redattore Sociale, 23/01/2023
lunedì 23 gennaio 2023
Direttiva UE “case green”, cosa prevede e perché fa discutere
In Italia la maggior parte delle abitazioni sono vecchie. La Direttiva UE sulle case green invoca un cambiamento di marcia, ma il Governo continua a opporsi. Non è ancora stata approvata ma fa già discutere. La Direttiva europea sulle “case green” ha scoperchiato il grande vaso di Pandora dell’edilizia italiana: molte abitazioni del nostro Paese sono vecchie e necessitano di essere ristrutturate al più presto. (Quotidiano di Sicilia)
Se ne è parlato anche su altri media
A tal proposito, l’Unione Europea si è data da fare per quanto riguarda l’edilizia, si stima infatti che quest’ultima incida in maniera particolarmente rilevante sulle emissioni di gas serra e inquinanti. (Immobiliare.it)
Leggi: Informazione, 23/01/2023
lunedì 23 gennaio 2023
Non attingere dal Fondo per le Non Autosufficienze, per attuare quella riforma
«Questo provvedimento dev’essere coperto attraverso investimenti specifici e non attingendo dal Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, ciò che penalizzerebbe le già esigue risorse per le persone con disabilità non autosufficienti»: lo dicono dalla Federazione FISH, commentando il Disegno di Legge sulle persone anziane non autosufficienti, approvato dal Consiglio dei Ministri “con riserva”, proprio in riferimento alla questione della copertura finanziaria. E tra le altre criticità sottolineate dalla Federazione vi è anche quella dei caregiver familiari
Una riforma come questa non può farsi a saldo invariato, se è vero, come si legge nel testo, che il finanziamento delle varie prestazioni sanitarie e socio-sanitarie dovrebbe avvenire attraverso Fondi già esistenti, ciò che significherebbe ridurre ancor di più le già esigue risorse che, in quei Fondi, sono dedicate alle persone con disabilità»:
Leggi: Superando, 23/01/2023
domenica 22 gennaio 2022
Dai medici di famiglia agli infermieri, ecco tutte le carenze di personale che rischiano di frenare il Pnrr e far franare il Ssn. I numeri dell’Ocse
Oltre alle risorse economiche per garantire i servizi, mancano medici, infermieri e, in genere, c’è carenza di tutto il personale sociosanitario che dovrebbe occuparsi del rilancio del territorio, ma anche del riequilibrio dei servizi ospedalieri, a partire dai pronto soccorso. Ecco un’analisi Eurostat dei dati Ocse che mostrano il gap dell’Italia con gli altri Paesi Ue.
Il problema del personale è la prima tessera del puzzle da comporre per vedere realizzato il PNRR ed è l’allarme lanciato dalle Regioni: oltre alle risorse economiche per garantire i servizi, mancano medici, infermieri e, in genere, c’è carenza di tutto il personale sociosanitario che dovrebbe occuparsi del rilancio del territorio, ma anche del riequilibrio dei servizi ospedalieri, a partire dai pronto soccorso.
Leggi: Quotidiano Sanità, 22/01/2023
sabato 21 gennaio 2023
Ristrutturazione casa, perché la nuova direttiva Ue è irrealistica: mancano i fondi
Per constatare che una riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare che porti ai risultati auspicati dalla direttiva Ue è irrealistica (perché lo Stato non può permettersi di sovvenzionarla in misura generosa e molti privati non potrebbero fare fronte ai costi), bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare al 2019, a prima della pandemia, della guerra e dell’inflazione. Tirare indietro il calendario di tre anni ci consente di considerare il giro d’affari delle ristrutturazioni edilizie e delle riqualificazioni energetiche come lo standard in condizioni normali. I dati del 2020, infatti, non sono attendibili perché influenzati dai lockdown, quelli del 2021 e del 2022 sono “drogati” dal superbonus. Dunque, cominciamo.
Spesi 40 miliardi per le ristrutturazioni nel solo 2019
Leggi: Corriere della Sera, 21/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
Anziani, Fadoi: bene ddl delega, pronti a collaborare per loro presa in carico
“Il Disegno di legge delega in favore degli anziani approvato ieri dal Consiglio dei Ministri va nella strada giusta per migliorare l’assistenza alle fasce di popolazioni più fragili”. È quanto commenta il presidente della Fadoi, la società…
“Il Disegno di legge delega in favore degli anziani approvato ieri dal Consiglio dei Ministri va nella strada giusta per migliorare l’assistenza alle fasce di popolazioni più fragili”. È quanto commenta il presidente della Fadoi, la società scientifica della Medicina Interna, Francesco Dentali.
“Nella nostra recente survey abbiamo evidenziato come il problema della carenza di assistenza territoriale sia sanitaria che sociale sia molto grave e finisca per scaricarsi impropriamente sui reparti ospedalieri dove i nostri pazienti anziani stazionano oltre il dovuto.
Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
Non autosufficienza, i 5 pilastri della riforma che verrà
Lo schema di legge delega approvato ieri dal governo Meloni conferma in larga parte quello già approvato dal governo Draghi: già questa continuità su una riforma così attesa è una bella novità. Ma concretamente, come cambierà la vita degli anziani e delle loro famiglie? Su VITA i cinque pilastri della riforma, spiegati da cinque esperti
Il coraggio di non smontare. C’è il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente, che garantisca una governance unitaria ad ogni livello. C’è la semplificazione del meccanismo delle valutazioni necessarie per accedere ai servizi dedicati alla non autosufficienza: da 5 o 6 a una soltanto, multidimensionale e unificata. C’è la riforma dell’assistenza domiciliare, che dovrà integrare i due istituti esistenti, il Sad (servizio di assistenza domiciliare) e l’Adi (Assistenza domiciliare integrata) che non si chiamerà più Adiss come era stata battezzata nello schema di disegno di legge delega ma continua ad essere – questo è l’importante, non il nome – un’offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria, di durata e intensità adeguata ai bisogni.
Leggi: Vita, 20/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
Non autosufficienza, “il ddl cancella l’accompagnamento e crea un sistema parallelo”
L’intervento di Fondazione promozione sociale e Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, che elencano i punti critici del ddl. E chiedono di aprire “un confronto nel merito sul provvedimento che discrimina milioni di italiani negando il loro status di malati, sottraendo loro il diritto alla tutela della salute e annullando l’indennità di accompagnamento, sostituita con prestazioni sociali non garantite e gestibili da operatori privati”
La Fondazione promozione sociale onlus/Ets e il Csa – Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, lanciano un appello al Parlamento dopo la “nefasta approvazione” da parte del Consiglio dei Ministri del ddl delega “Politiche in favore delle persone anziane” che, per le due realtà, “è in realtà una controriforma epocale che esclude dalle cure sanitarie e socio-sanitarie i malati cronici non autosufficienti (per ora anziani, ma con prevedibile estensione a tutti coloro che sono giudicati assimilabili)”.
Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
CGIL, su autonomia differenziata e presidenzialismo ci opporremo
Le priorità sono lotta alle disuguaglianze e promuovere centralità del Parlamento e partecipazione democratica
Garantire i diritti fondamentali in tutto il Paese e restituire centralità alla rappresentanza democratica e al Parlamento. Queste le priorità che la Cgil ha contrapposto ai provvedimenti di politica istituzionale annunciati dal Governo su autonomia differenziata e presidenzialismo, nell’iniziativa pubblica che si è svolta questa mattina presso la sede della Confederazione. Iniziativa introdotta dal segretario confederale Christian Ferrari e conclusa dal segretario generale Maurizio Landini. Sono intervenuti anche Gaetano Azzariti, Presidente associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla”, Rosy Bindi, Presidente onorario Associazione “Salute diritto fondamentale”, Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale e Mario Pianta, Professore alla Scuola Normale
Leggi: Cgil, 20/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
Il canone di locazione costa in media il 25% in più rispetto all’anno scorso
E’ del 25 per cento, in media, l’aumento registrato in Italia dai canoni di locazione di un appartamento.
Considerando il classico contratto di locazione ordinario di lunga durata (4+4) stipulato tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 nelle principali città metropolitane e giunto quasi a scadenza, chi intendesse rinnovare potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio di queste proporzioni.
I rincari nelle città
Il valore degli aumenti registrati dai canoni di locazione può arrivare fino a +35,3% a Firenze, +28,5% a Bologna e +28,4% a Genova. Mentre a Roma e Milano si registra una crescita inferiore al 20 per cento, in quanto otto anni fa gli affitti erano già mediamente più alti rispetto alle altre città.
E si parla soltanto di contratti di affitto, spese escluse.
Leggi: Quotidiano del Condominio, 20/01/2023
venerdì 20 gennaio 2023
Giovani caregiver, sono tanti ma restano invisibili
Fin dall’adolescenza si prendono cura dei genitori con problemi fisici o psichiatrici, ma anche dei propri fratelli malati. Per l’Istat sono il 7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni. Di loro si parla oggi in un convegno organizzato a Milano dall’associazione Young Care Italia
L’immagine di un caregiver è spesso associata a quella di una donna adulta, più o meno giovane a seconda che sia madre di figli piccoli o già grandi e, talvolta, figlia lei stessa di genitori anziani. Quasi mai, invece, si pensa che una anche una persona giovane possa trovarsi nella necessità di prendersi cura di un padre o di una madre con malattie croniche, problemi fisici o di salute mentale, dipendenze da alcol o da droghe. Sono molte le situazioni che vedono impegnati i giovani caregiver: a volte si occupano di un fratello o di una sorella con disabilità, come avviene nel caso dei cosiddetti sibling, oppure sono ragazzi di seconda generazione, che fin da giovani si trovano a dover supportare le proprie famiglie, in difficoltà rispetto alla burocrazia, le visite mediche, la vita quotidiana in un paese straniero.
Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023
giovedì 19 gennaio 2023
Anziani non autosufficienti in strutture per autosufficienti, Grusol denuncia: “Illegittimo”
Il Gruppo Solidarietà delle Marche si rivolge alla Regione e all’Asur, ricordando che nelle strutture per autosufficienti non è presente personale sanitario e l’assistenza è di circa 20 minuti al giorno: “Un anziano non autosufficiente non potrà avere qui un’assistenza adeguata, a meno che non la paghi di tasca propria. Faremo segnalazione ai Nas”
Gli anziani non autosufficienti non possono essere inseriti in strutture per autosufficienti, perché qui non ricevono l’assistenza di cui hanno bisogno: è quanto denuncia il Gruppo Solidarietà delle Marche, rivolgendosi alla Regione e all’Asur e annunciando che, in assenza di riscontro, “verrà fatta segnalazione ai Nas ai fini delle opportune verifiche”.
Poiché, a dispetto di quanto previsto, continuano gli ingressi in queste strutture di anziani non autosufficienti la cui presenza si può stimare in circa 65/70% sul totale dei posti presenti, Grusol ha indirizzato una lettera ai referenti istituzionali, ribadendo “l’illegittimità di tali comportamenti, che richiamano precise responsabilità in capo alle Unità valutative distrettuali.
Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023
giovedì 19 gennaio 2023
Pensioni, un tavolo senza risposte
Delusione dei sindacati dopo l’incontro con il governo. Landini: “Non è andato bene. Inascoltate le nostre richieste”
L’incontro tra governo e sindacati sulle pensioni “non è andato bene”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del confronto tra esecutivo e parti sociali avvenuto oggi, 19 gennaio, alla presenza, tra gli altri, della ministra del Lavoro Marina Calderone.
Disponibilità generica al confronto
I rappresentanti del governo Meloni hanno dato a Cgil, Cisl e Uil una “disponibilità generica ad avviare dei tavoli di confronto – spiega Landini -. Ci hanno indicato un primo incontro l’8 febbraio su giovani e donne, ma non abbiamo avuto nessuna risposta sui tempi con cui fare questo confronto, che per noi va fatto rapidamente, prima che venga realizzato il Def, perché serve capire se ci sono o no le risorse e la volontà politica di realizzare la riforma della legge Fornero”.
Le richieste di Cgil, Cisl e Uil
Leggi: Collettiva, 19/01/2023
giovedì 19 gennaio 2023
Anziani non autosufficienti, il Governo prosegue nel segno della domiciliarità
Il Consiglio dei ministri eredita e riprende il disegno di legge delega ereditato dal precedente Governo e apporta le sue modifiche. Il viceministro Bellucci: “Il nostro principio guida è l’assistenza domiciliare: la casa dovrà essere il luogo di cura, di protezione e di aiuto alle persone anziane”. Cisl: “Positiva notizia. Attendiamo l’apertura di un confronto”
La legge delega sulla non autosufficienza degli anziani arriva in Consiglio dei ministri. Un disegno di legge delega ereditato dall’attuale Esecutivo dal precedente Governo Draghi, che lo approvò nell’ultima riunione del Cdm del 12 ottobre scorso.
In questo senso, Maria Teresa Bellucci, viceministro per il Lavoro e le Politiche sociali, ha affermato: “Il Governo Meloni ritiene prioritario affrontare la materia dell’assistenza socio-sanitaria alle persone non autosufficienti anziane. L’Italia è la prima nazione in Europa per numero di anziani, la seconda nel mondo. E questi dati ci dicono che assolutamente non si può fare un passo indietro ma si deve riformare un sistema di assistenza che sia vicino alle persone. Ovviamente il nostro principio guida sarà l’assistenza domiciliare: la casa dovrà essere il luogo di cura, di protezione e di aiuto alle persone anziane”.
Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023
giovedì 19 gennaio 2023
Lavoro di cura, Acli: “Serve un bonus vero. E maggiori detrazioni per le famiglie”
L’associazione: “Se da una parte gli aumenti di stipendio per chi si occupa di lavoro di cura sono legittimi e assolutamente giusti, dall’altra parte non è stata presa nessuna contromisura per venire incontro alle famiglie che già si trovano spesso in situazioni già molto pesanti e complicate non solo economicamente. Non si può trasformare la questione in una guerra tra poveri, ma è necessario chiamare in causa il grande assente, lo Stato”
“La corsa all’inflazione, che in questo momento, già molto delicato, rischia di impoverire ulteriormente le famiglie e i più fragili, è un problema molto grave a cui il Governo non sta dando ancora risposte concrete”. Così le Acli nazionali in una nota diffusa a margine della Direzione nazionale che si è conclusa ieri sera a Roma.
“La decisione di non prorogare gli sconti sulle accise sui carburanti rischia di avere effetti negativi immediati sull’inflazione. Certamente non aiuta neanche il mancato accordo tra sindacati e sigle datoriali per quanto riguarda il Contratto Nazionale del Lavoro domestico – continuano le Acli -: se da una parte, infatti, gli aumenti di stipendio per chi si occupa di lavoro di cura sono legittimi e assolutamente giusti, dall’altra parte non è stata presa nessuna contromisura per venire incontro alle famiglie che già si trovano spesso in situazioni già molto pesanti e complicate non solo economicamente.
Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023
giovedì 19 gennaio 2023
Senza fissa dimora respinto da clinica, il sindacato insorge
Accade a Palermo. La Fp Cgil: “Cittadino privato del diritto alla cura, aprire un’indagine”
“Èun gravissimo atto di discriminazione, quello che è accaduto ieri presso la Casa di cura Latteri, a discapito di un nostro concittadino di 67 anni, C.M., con un femore rotto a causa di un incidente automobilistico, ‘colpevole’ di essere un ‘senza fissa dimora’, un‘analfabeta’ e per questo respinto dalla clinica”.
La Fp Cgil Palermo, con il segretario generale Giovanni Cammuca, il segretario medici e dirigenti servizio sanitario Domenico Mirabile e la responsabile aziendale medici dell’Aoup “P. Giaccone” Monica Lunetta, denunciano l’accaduto, giudicandolo “una spia delle nefaste conseguenze della politica, che favorisce le esternalizzazioni, la privatizzazione e la sistematica demolizione del servizio sanitario nazionale, i cui principi di universalità, uguaglianza ed equità vengono così barbaramente umiliati”.
Leggi: Collettiva, 19/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Anziani che non si riescono a dimettere. Italia Longeva su indagine Fadoi: “È una vera emergenza”
Il presidente Bernabei commenta la survey realizzata dalla Società scientifica di medicina interna: “Italia molto indietro per cure a casa: ne beneficiano meno di 3 over-65 ogni 100. Servono dialogo ospedale-territorio e una formidabile assistenza domiciliare”
Per fronteggiare l’emergenza degli anziani “bed blocker”, quelli che non si riesce a dimettere dall’ospedale perché non hanno assistenza a casa, incidendo sui costi delle strutture, serve una “cabina di regia” che imposti un dialogo tra ospedale e territorio con maggiori investimenti per l’assistenza territoriale.
“L’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di anziani che beneficiano di cure a casa, con meno di 3 over-65 su 100 (il 2,7%) che ricevono assistenza domiciliare (ADI), a fronte di una media europea che non va sotto il 7% e con punte fino al 20%”, dichiara Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, commentando i dati diffusi dalla società scientifica dei medici internisti (Fadoi), secondo i quali circa un milione di anziani rimarrebbe nei reparti degli ospedali in media una settimana in più rispetto alla data di dimissione stabilita dal medico.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Pnrr. Dalle Case della Comunità all’Assistenza domiciliare integrata. Ecco tutti gli obiettivi della Mission 6 Salute da raggiungere nel 2023
Nei primi due anni di attuazione del Piano seppur tra mille difficoltà l’Italia sulla Salute ha raggiunto tutti gli obiettivi. Ma le sfide non sono finite e per quest’anno vanno completate 3 milestone (fondamentali per lo sblocco delle risorse Ue) e 17 target. Le scadenze variano tra marzo e fine dicembre. Ecco tutti i progetti che dovranno essere portati a termine.
Tra fondi europei e nazionale il Pnrr Salute vale circa 20 miliardi di euro e rappresenta indubbiamente un’opportunità d’investimento importante per potenziare il Servizio sanitario nazionale. Come noto il raggiungimento degli obiettivi è legato lo sblocco delle risorse per proseguire nel Piano. Fin ora, seppur con mille difficoltà, l’Italia per la Missione 6 Salute ha raggiunti tutti gli obiettivi previsti sia per il 2021 che per il 2022. Per quanto riguarda il 2021 sono state raggiunte tutte e 10 le milestone e il target richiesto. Per quanto riguarda invece gli obiettivi per il 2022 (20 milestone e 8 target) sono stati tutti raggiunti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Aggiornamento salariale per badanti e colf: chi vince e chi perde
Il 16 gennaio pare conclusa la vicenda dell’aggiornamento salariale annuo delle retribuzioni del lavoro domestico con attuazione alla lettera di una norma che costituisce l’ultima scala mobile vigente nel sistema contrattuale italiano. Si tratta dell’Art. 38 del Contratto nazionale scaduto il 31 dicembre scorso che prevede un adeguamento dei salari “secondo le variazioni del costo della vita……. rilevate da ISTAT al 30 novembre di ogni anno”. Ciò sulla base del lavoro di una Commissione Nazionale prevista dall’Art. 45 “composta dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e dalle Associazioni dei datori di lavoro” convocata e presieduta dal Ministero del Lavoro il quale è delegato “dopo la terza convocazione, in caso di mancato accordo o in assenza delle parti”,……..” a determinare la variazione periodica della retribuzione minima……. in misura pari all’80% della variazione del costo della vita”. 100% per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio.
Leggi: Il Diario del Lavoro, 18/01/2023
martedì 17 gennaio 2023
Case green, il relatore della direttiva Ue: «Ampi margini ai singoli Stati su modalità e interventi»
Il relatore alla Direttiva sull’efficienza energetica: nessun limite a vendita e affitto d’immobili inquinanti
Ciarán Cuffe è relatore nel Parlamento europeo della proposta di direttiva sull’efficienza energetica degli immobili, attualmente in discussione a livello comunitario. L’europarlamentare ecologista irlandese è in prima linea: attualmente sta lavorando perché l’assemblea adotti una propria posizione negoziale; in futuro dovrà affrontare il negoziato con il Consiglio. Parlando al Sole 24 Ore, il deputato 59enne ha voluto fare chiarezza su alcune incomprensioni circolate in Italia, nella scia di un dibattito alquanto confuso.
Cominciamo dalle premesse. Quale è l’obiettivo di questa direttiva?
Il testo fa parte del progetto Fit for 55, con cui l’Unione europea vuole ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990. In media, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% dell’emissione di gas nocivi.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/01/2023
martedì 17 gennaio 2023
Casa, l’addio progressivo al Superbonus incompatibile con gli obiettivi green dell’Europa
L’impatto della direttiva Ue sull’efficienza energetica. Con agevolazioni più basse la riqualificazione pesante degli edifici è penalizzata
Gli obblighi europei marciano in una direzione, mentre il Governo cammina in quella opposta. I nuovi obiettivi ipotizzati dalla direttiva europea sulle case green (classe energetica E al 2030 per gli immobili residenziali, e poi classe D) rischiano di essere irraggiungibili per l’Italia. Impossibile farcela in questi tempi e senza una politica di agevolazioni adeguate e di lungo periodo: lo ha sottolineato anche l’Ance, attraverso la sua presidente, Federica Brancaccio (si veda Il Sole 24 Ore del 15 gennaio). Così, analizzando la questione dal lato delle agevolazioni per le ristrutturazioni, l’abbandono progressivo del superbonus mette, già in partenza, una pesante ipoteca, in negativo, su questi obiettivi.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/01/2023
martedì 17 gennaio 2023
Inflazione: con l’attuale tasso ricadute di 3.456 euro annui a famiglia. Urgenti misure di contrasto alla crescita delle disuguaglianze
Inflazione: con l’attuale tasso ricadute di 3.456 euro annui a famiglia. Più forte il peso per le famiglie meno abbienti. Urgenti misure di contrasto alla crescita delle disuguaglianze.
L’Istat aggiorna le stime del tasso di inflazione che, a dicembre 2022, si attesta al +11,6%. Confermato al +8,1% il tasso del 2022.
Mediamente, il tasso di inflazione a questo livello determina ricadute per ogni famiglia di 3.456,80 euro annui.
Un dato già di per sé allarmante, che incide, come sottolinea lo stesso Istituto di Statistica, soprattutto sulle fasce più deboli e sui nuclei meno abbienti: nel 2022 l’impatto dell’inflazione è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa, attestandosi al +12,1% per queste ultime, contro il +7,2% per quelle con maggiore capacità di spesa.
Leggi: Forum Terzo Settore, 17/01/2023
REGIONI:
martedì 24 gennaio 2023
Rsa, aumenta la quota sanitaria per non-autosufficienti: 2,63 milioni alle Asl
Firenze: Aumenta, a distanza di undici anni dall’ultimo adeguamento, la quota sanitaria a carico del Sistema sanitario regionale a favore dei degenti non autosufficienti ospiti nelle Rsa. Lo prevede una delibera, presentata dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, approvata dalla Giunta regionale nella seduta di oggi.
Il totale delle nuove risorse messe a disposizione delle tre Aziende sanitarie territoriali della Toscana ammonta a 2,63 milioni di euro, che serviranno a finanziare l’aumento della quota capitaria a 54 euro al giorno rispetto ai 53,32 attuali. Si tratta di un provvedimento che interviene non solo a fronte dei perduranti effetti della pandemia, ma anche dei maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche.
Leggi: Maremma News, 24/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Liste d’attesa. In Veneto è un algoritmo che decide la classe di priorità. Garante privacy avvia istruttoria
L’Autority ha inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha “inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Pasian di Prato (UD), uno sportello a sostegno degli anziani
Si chiama “Progetto Insieme” ed è il nuovo sportello comunale di servizio che aiuterà, già da questa settimana, i cittadini anziani di Pasian di Prato, Colloredo di Prato e Passons ad affrontare le tante situazioni non gestibili da chi non ha una rete familiare o amicale di supporto. «Si tratta di una iniziativa – spiega Lucio Riva, assessore comunale alla sanità e alle politiche sociali – che si potrà avvalere della più grande e rappresentativa associazione operante sul territorio, vale a dire l’Auser (quasi 400 soci), la stessa che gestisce l’Università dell’età libera “Gino del Forno”, in modo da dare sostanza al concetto di sussidiarietà, cioè, in questo caso, avvalersi dei soggetti più prossimi alle necessità di presa in carico».
Leggi: Auser, 18/01/2023
mercoledì 18 gennaio 2023
Senza dimora, due morti a Roma. Astalli: “Serve presa in carico immediata”
Padre Camillo Ripamonti ritiene urgente stringere le maglie della rete sociale di prossimità: “La strada è purtroppo ancora l’unica casa possibile per troppe persone in stato di bisogno”
“Nonostante lo sforzo significativo della Giunta Capitolina di implementare e potenziare il sistema cittadino di accoglienza in favore di persone senza fissa dimora, ancora in troppi rischiano di morire di freddo e di stenti in città”. Lo sottolinea padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli esprimendo profondo cordoglio per la morte di due uomini senza dimora a Roma.
Leggi: Redattore Sociale, 18/01/2023
lunedì 16 gennaio 2023
Veneto. SUNIA e CGIL su emergenza abitativa in regione
Con la recente approvazione del Bilancio dello Stato il Governo ha cancellato le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico e ai morosi incolpevoli. Una misura a dire poco irresponsabile contro persone e famiglie che già non sanno come fare fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo, a quelli dell’energia e del gas, persone e famiglie a cui per ultimo il governo ha regalato un significativo aumento dei carburanti non rinnovando il taglio delle accise.
Se a tutto questo si aggiunge lo sblocco degli sfratti che nella nostra regione riguarda centinaia di famiglie si comprende come sia diventata drammatica l’emergenza abitativa che scarica i suoi enormi costi sociali sulle fasce sociali più disagiate, lavoratori precari e giovani coppie con lavori non stabili facendo aumentare il numero delle persone povere e una parte dello stesso ceto medio che subisce un forte peggioramento delle condizioni economiche e di vita.
Leggi: Sunia, 16/01/2023
giovedì 12 gennaio 2023
Casa, Modena affronta emergenza con co-housing e residence sociale
Un residence sociale per le famiglie in emergenza abitativa e quattro alloggi del co-housing per l’autonomia di adulti privi di una rete parentale. Sono i due progetti sperimentali avviati qualche anno fa dal Comune di Modena per i quali, nei prossimi giorni, saranno pubblicati gli avvisi pubblici rivolti a soggetti del Terzo settore interessati a rilevarne la gestione. Per l’amministrazione si prevede una spesa di circa 180.000 euro. Nel residence sociale sono in particolare disponibili otto alloggi per soluzioni temporanee a famiglie sotto sfratto, a tariffe calmierate. Gli appartamenti saranno assegnati per sei mesi rinnovabili per ulteriori sei e l’accesso avverrà sulla base della progettazione realizzata dal Servizio sociale territoriale.
Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023
IN AGENDA:
Milano. Casa: passato, presente e futuro. Iniziativa il 6 febbraio dalle ore 15 c/o Cgil Milano, per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione del SUNIA
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione del SUNIA, che ricorre quest’anno, il SUNIA di Milano ha organizzato un’iniziativa che si terrà il 6 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, c/o Cgil Milano, in corso di Porta Vittoria 43, sala Buozzi, per celebrare questa ricorrenza.
– la locandina in formato pdf
Leggi: Sunia
Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master
Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.
Leggi: Vita
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Non lasciare indietro nessuno in un mondo che invecchia
L’invecchiamento della popolazione è un trend sempre più condiviso da molti Paesi del mondo: non solo economie avanzate, ma anche economie emergenti. Dopo Giappone e Corea, l’Italia è il Paese che registra il più rapido invecchiamento della popolazione, con 37 persone di età superiore ai 65 anni ogni 100 individui in età lavorativa (15-64 anni) nel 2022 e saliranno a 65 entro il 2050. Nello stesso periodo, la quota di ultraottantenni dovrebbe aumentare dal 3,7% al 7,5%.
In Italia e, in generale, in Europa, il rilancio di sviluppo post pandemia – che non può che coincidere con la fase di transizione energetica, ambientale e in campo tecnologico – sta dunque avvenendo, a differenza del dopoguerra, in una società con una netta prevalenza di popolazione anziana. Secondo l’OCSE: il numero di persone di età superiore ai 65 anni per ogni persona in età lavorativa raddoppierà nella maggior parte dei paesi del G20 entro il 2060 e la quota di persone di età pari o superiore a 85 anni aumenterà ancora più rapidamente.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Benessere: quale relazione c’è tra l’edificio, l’ambiente di lavoro e la salute – sicurezza
Le infrastrutture edilizie giocano un ruolo importante per la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori poiché edifici e spazi di lavoro consentono e condizionano le attività e i comportamenti ad essi associati, al pari degli impianti e delle attrezzature rappresentando, nello stesso tempo, oltre al contesto fisico nel quale la produzione si realizza, anche veri e propri mezzi di supporto, necessari alla qualità e all’efficienza della produzione.
È ormai appurato che aspetti tecnici dell’edificio e l’ambiente architettonico possano avere effetti specifici sulla salute fisica, sociale e mentale degli occupanti, nonché sul loro benessere.
Ma, ad oggi, manca un quadro normativo organico che tratti in modo approfondito e non disomogeneo tali argomenti. Da ciò deriva la difficoltà di effettuare una valutazione comprensiva di tutti i fattori di rischio connessi agli aspetti fisici degli edifici e degli ambienti di lavoro.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
C40: le idee dei giovani per la trasformazione delle città
Dopo il successo della scorsa edizione, C40 ha lanciato un nuovo progetto di Students Reinventing Cities in 12 città in tutto il mondo. Students Reinventing Cities, promosso dalla Rete di Sindaci di quasi 100 città nel mondo che collaborano per creare spazi urbani più sostenibili, offre un’opportunità unica per accademici e studenti di collaborare con le città globali per immaginare un futuro urbano più sostenibile e inclusivo, ripensando a come i quartieri identificati dalle città sono pianificati e progettati e sviluppando soluzioni trasformative in linea con il concetto di città di 15 minutI (ecologia, prossimità, solidarietà e partecipazione).
Per la prima volta nel suo genere, la competizione è stata guidata da C40 Cities, la rete globale di città impegnate in un’audace azione per il clima.ed è dedicata alla trasformazione delle città di fronte alla crisi climatica, promuovendo una collaborazione attiva tra le città e il mondo accademico.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Umberto Galimberti: “Invecchiare è un disastro”
Il filosofo: «I nonni non possono sostituire i genitori, anche se il mito del denaro ce lo fa credere. Facciamo l’elogio della terza età, ma gli anziani non sono mai stati tanto disprezzati”
L a donna più vecchia del mondo è morta il 18 gennaio scorso. Si chiamava Suor Andrè, viveva in una casa di riposo a Tolone, nel sud della Francia, e aveva 118 anni. Età ammirevole, ma non incredibile, almeno non per noi, abitanti della “età dei nonni”, come l ‘Economist ha definito il nostro tempo e, soprattutto, quello che verrà. La vecchiaia si allunga: dura, almeno nei Paesi più avanzati, vent’anni. L’infanzia, invece, si ritrae: i bambini sono sempre meno, quasi ovunque, persino in Cina, che quest’anno ha registrato il tasso di natalità più basso di sempre. «Non vedo ragioni di giubilo», dice a La Stampa il professor Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista. Bene o male che ci faccia, brutto o bello che sia, questo è il fatto: l’umanità non gattona, arranca. Ma, ammesso che il passo della vecchiaia sia l’arrancare, è vero che la sola strada percorribile arrancando sia quella del deperimento? Di certo lo è stato finora, per una combinazione di fattori e condizionamenti ambientali e culturali.
Leggi: La Stampa
Un laboratorio per l’invecchiamento attivo: “Il cervello felice”
Sarah Noemi Bonomi e Sara Benelli presentano “Il cervello felice”, un intervento psico-sociale di promozione e prevenzione del benessere nella terza età che vuole costituire un’opportunità di trasformazione positiva e di valorizzazione di uno stile di vita attivo. di Sara Benelli (Psicologa e psicoterapeuta ), Sarah Noemi Bonomi (Psicologa del benessere e dell’empowerment)
Oggi la ricerca sull’affettività e le competenze emotive degli anziani è sostenuta dalla prospettiva scientifica del benessere nella terza età, che si propone di valorizzare l’emotività positiva e promuovere uno stile di vita attivo (active ageing1).
L’importanza degli interventi psicosociali
Diversi fattori correlati al funzionamento sociale possono influenzare il rischio e il decorso delle demenze. Per esempio, l’isolamento sociale espone a una maggiore produzione di cortisolo, principale ormone del sistema dello stress (Boss et al., 2015), implicato in una serie di processi fisiologici che espongono a un maggior rischio di demenza. Allo stesso tempo, l’impoverimento della rete sociale influenza la riserva cognitiva che a sua volta ha effetti sulla beta amiloide, principale sostanza coinvolta nella malattia di Alzheimer (Yaffe et al., 2011).
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Legge di Bilancio 2023: sotto la lente Inca le ricadute
Tutela individuale e tutela collettiva devono marciare insieme per avviare una nuova fase di rivendicazioni che mirino a contrastare disuguaglianze, precarietà e povertà, sconfiggendo ogni tentativo di arretramento dei diritti del lavoro e di cittadinanza. Con questo intento, espresso dal presidente Inca, Michele Pagliaro, si è concluso l’incontro seminariale sull’ultima legge di bilancio che si è svolto questa mattina su iniziativa del patronato della Cgil.
Un incontro-confronto tra i sindacalisti di patronato e della Cgil per analizzare in modo approfondito le misure contenute nell’ultima manovra finanziaria e le sue ricadute. Confermando complessivamente il giudizio negativo, gli intervenuti hanno passato al setaccio ogni provvedimento, sottolineando come politicamente questo Governo abbia voluto soprattutto rivolgersi al proprio corpo sociale, rappresentando quindi solo gli interessi di imprese e autonomi benestanti, dimenticandosi completamente delle promesse fatte in campagna elettorale sulla precarietà, sui bassi salari e sul potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione eroso dall’inflazione.
Leggi: Inca
Bonus mobili, ecco la lista dei beni agevolati e le regole – di Giuseppe Latour
L’agenzia delle Entrate ha appena pubblicato la guida aggiornata al bonus mobili. Nel testo sono riepilogate tutte le regole per accedere all’agevolazione, aggiornate alle ultime modifiche portate dalla manovra
Escluso l’acquisto di porte, pavimenti e tende. Mentre rientrano frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici. Il tetto di spesa per il 2023 è di 8mila euro, appena modificato dalla legge di Bilancio 2023. E, a partire dal 2024, sarà tagliato a 5mila euro. L’agenzia delle Entrate ha appena
pubblicato la guida aggiornata al bonus mobili. Nel testo sono riepilogate tutte le regole per accedere all’agevolazione, aggiornate alle ultime modifiche portate dalla manovra.
Acquisti da collegare a una ristrutturazione
La detrazione è del 50% e vale per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Fondamentale, quindi, che ci sia un collegamento con la ristrutturazione principale: il bonus «spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio». Al momento, l’agevolazione è prorogata fino al 2024.
Leggi: Il Sole 24 Ore
“Oggi il sindacato deve rivendicare anche il diritto di accesso alle cure”
Antonio Pizzinato che è stato negli anni Ottanta segretario generale della Cgil è intervenuto al 18° congresso della Camera del lavoro di Varese
A 90 anni Antonio Pizzinato, che è stato segretario generale della Cgil dal 1986 al 1988, ha ancora la schiena dritta, un pensiero lucido e un volto ieratico che incute una certa soggezione. Nel suo nuovo libro “Eravamo il sindacato” (Homeless Book), in conversazione con Carlo Stelluti, ripercorre la sua lunga avventura sindacale, durata 77 anni.
Leggi: Varese News
NEWS:
lunedì 16 gennaio 2023
Il nostro welfare è a rischio: 130 organizzazioni della società civile scrivono al Governo
Le associazioni di “Per un Nuovo welfare” scrivono: «Abbiamo atteso con buon auspicio le decisioni politiche espresse nella manovra Finanziaria 2023 e nei primi provvedimenti legislativi sulle materie di nostro interesse. Oggi, purtroppo, ci sentiamo profondamente delusi. Chiediamo un incontro urgente»
Ecco alcuni passaggi della lettera inviata a Giorgia Meloni e ai presidenti di Senato e Camera
Abbiamo atteso con buon auspicio le decisioni politiche espresse nella manovra Finanziaria 2023 e nei primi provvedimenti legislativi sulle materie di nostro interesse.
Oggi, purtroppo, ci sentiamo profondamente delusi.
Siamo oltre 130 organizzazioni della società civile e degli enti del Terzo settore: chiediamo alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, di essere ascoltati in merito alla costruzione delle nuove politiche di welfare, secondo il principio di sussidiarietà presente nella nostra Costituzione e alla luce dei valori espressi nella riforma del Terzo settore che è stato ancora una volta penalizzato nelle misure contro il caro bollette approntate per tutti gli altri settori.
Leggi: Vita, 16/01/2023
lunedì 16 gennaio 2023
Case green, contro la mina 2030 battaglia all’Europarlamento
Il governo è pronto a dare battaglia contro la nuova direttiva Ue per le case green che prevederebbe, stando alle ultime bozze, una doppiaLa direttiva in cantiere. Maggioranza italiana in trincea, da Ppe, conservatori e sovranisti a Strasburgo pioggia di 1.500 emendamenti, voto in commissione il 9 febbraio. Salvini: ennesima scelta contro l’Italia
Il governo è pronto a dare battaglia contro la nuova direttiva Ue per le case green che prevederebbe, stando alle ultime bozze, una doppia stretta con l’obbligo di passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali dei 27 Paesi membri entro il 2030 e, prima del 2033, alla classe D. Ieri a tuonare contro Bruxelles è stato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ha parlato «di ennesima scelta europea» contro l’Italia: «Ci opporremo, nel nome del buon senso e del realismo, come governo ma soprattutto come italiani: la casa è un bene prezioso, frutto dei sacrifici di una vita, luogo di memorie e affetti». A preoccupare, dunque, è il doppio step – peraltro ammorbidito rispetto alle prime versioni del testo (in cui si stabilivano uno snodo intermedio già nel 2027 e classi energetiche più elevate per il duplice obbligo) -, che rischia di trasformarsi in una stangata per le tasche degli italiani.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 16/01/2023
lunedì 16 gennaio 2023
Disuguaglianze in crescita in Italia e nel mondo. L’allarme di Oxfam
La denuncia nel nuovo rapporto diffuso per l’apertura del World Economic Forum di Davos. “In Italia, i super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari, a fine 2021, della ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% degli italiani più poveri”
Per la prima volta in 25 anni aumentano simultaneamente estrema ricchezza ed estrema povertà. È quanto emerge da La disuguaglianza non conosce crisi, il nuovo rapporto pubblicato oggi da Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. Secondo l’organizzazione, nel biennio pandemico 2020-21, l’1% più ricco ha visto crescere il valore dei propri patrimoni di 26mila miliardi di dollari, in termini reali, accaparrandosi il 63% dell’incremento complessivo della ricchezza netta globale (42mila miliardi di dollari), quasi il doppio della quota (37%) andata al 99% più povero della popolazione mondiale. Battuto dunque il record dell’intero decennio 2012-2021, in cui il top-1% aveva beneficiato di poco più della metà (il 54%) dell’incremento della ricchezza planetaria.
Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023
domenica 15 gennaio 2023
Ferrari: «Sulle pensioni il governo ci ascolti»
Il segretario confederale della Cgil anticipa a “pensionipertutti.it” le richieste in vista dell’incontro del 19 gennaio
Come cambiano le pensioni? In vista del prossimo incontro tra governo e sindacati che si terrà il 19 gennaio sul portale pensionipertutti.it il segretario confederale della Cgil ha rilasciato un’intervista anticipando le richieste che i sindacati metteranno sul tavolo dell’esecutivo, soprattutto su Quota 41 e proroga opzione donna.
Legge di bilancio, giudizio negativo
Ferrari è critico sul giudizio complessivo relativo alla legge di bilancio, anche per quanto concerne le misure previdenziali, che sono “limitate, insufficienti e, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, addirittura peggiorative rispetto al quadro normativo vigente nel 2022. Infatti, nonostante gli impegni assunti dal governo sul coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e sull’apertura di un confronto di merito e preventivo, si è intervenuto in maniera unilaterale”.
Pensioni, nulla è cambiato
Secondo l’esponente sindacale nulla è cambiato rispetto al passato: “Dal primo gennaio, di fatto, la legge Fornero continuerà a essere in vigore come e più di prima: altro che 41 anni di contribuzione per tutti, a prescindere dall’età. Nemmeno opzione donna il governo ha voluto prorogare con i requisiti previgenti”.
Leggi: Collettiva, 15/01/2023
domenica 15 gennaio 2023
Ospedali come rifugi per un milione di anziani soli
Ricoveri prolungati di 7 giorni: “Non hanno nessuno, risolviamo un problema sociale”
A casa non c’è nessuno che li aspetta. E loro, nonostante le dimissioni dall’ospedale, non hanno le forze per badare a se stessi, lavarsi, rifare il letto e fare la spesa dopo il periodo del ricovero. Figuriamoci provvedere alle medicazioni personali o alle iniezioni. Per questo un milione di anziani soli resta in reparto un po’ più del dovuto, accuditi dagli infermieri e coccolati da quel via vai di medici e assistenti che, in fondo in fondo, non vorrebbero lasciare. In media la degenza viene prolungata di una settimana in più, una forma di umanità assolutamente empatica e necessaria. Ma colmare la mancanza di assistenza a casa di così tanti anziani, costa parecchio: sia perché si tengono occupati «inutilmente» posti letto (cioè 712 euro al giorno a postazione), sia perché si incide sui costi delle strutture.
Leggi: Il Giornale, 15/01/2023
sabato 14 gennaio 2023
Casa green per ridurre i consumi, entro 7 anni solo abitazioni ecologiche: ecco le nuove regole e tutto quello che c’è da sapere
Nel mirino gli edifici responsabili del 36 per cento delle emissioni a effetto serra raffica di emendamenti per bloccare il provvedimento, ma si punta all’ok entro il semestre
Casa dolce casa. Per molti, ma non per tutti gli europarlamentari, decisi a rivedere in modo ancor più severo le regole per renderla più sostenibile in tempi di penuria energetica. La proposta di direttiva sull’efficienza energetica in edilizia, presentata a dicembre 2021 e attualmente in esame in Parlamento, vede l’Eurocamera orientata a stringere le maglie rispetto al testo originale della Commissione europea, velocizzando i tempi richiesti per le ristrutturazioni. Orientamenti che vedono una levata di scudi, e la presentazione di 1.568 emendamenti a mo’ di ostruzionismo per proposte che hanno mandato su tutte le furie gli esponenti italiani del centrodestra, che promettono battaglia. Il dibattito si preannuncia dunque incandescente.
Leggi: La Stampa, 14/01/2023
sabato 14 gennaio 2023
Uno, nessuno, centomila. La fatica di essere senza dimora
L’Istat con il nuovo censimento ha rilevato che nel 2021 i senza dimora in Italia sono quasi centomila. Ma il dato si basa solo sulle residenze anagrafiche fittizie. La fio.PSD rileva che per quanto importante la fotografia è parziale, perché il dato è sottostimato e tiene fuori le persone che vivono in condizioni di grave povertà che non risultano in anagrafe
«Una è quella che quasi ogni giorno ci segnalano cittadini sensibili, nessuno sono tutti gli altri perché invisibili per la società, centomila il recente dato Istat basato sulle residenze fittizie». Bisogna partire da questa provocazione di pirandelliana memoria lanciata dalla Fio.PSD – Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora – per approfondire meglio i freddi numeri con cui l’Istat nei giorni scorsi ha fotografato la situazione dei senza tetto in Italia. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, al 31 dicembre 2021 sono 96.197 le persone senza dimora iscritte in anagrafe. Di queste, solo il 38% è rappresentato da cittadini stranieri provenienti in oltre la metà dei casi dal continente africano. Ma questo censimento rappresenta una parziale verità, perché non vuole dire che tutte queste persone, quasi diecimila appunto, siano esattamente dei senza dimora, uomini e donne che vivono in strada, nei dormitori, sulle panchine, negli androni dei palazzi o nelle sale d’attesa delle stazioni ferroviarie.
Leggi: Vita, 14/01/2023
venerdì 13 gennaio 2023
Anziani: isolamento sociale, fattore di rischio per la demenza. Può combatterlo la tecnologia
La tecnologia può aiutare gli anziani a uscire dall’isolamento sociale, acclarato fattore di rischio per la demenza. E’ quanto suggeriscono due studi USA che hanno osservato oltre 5 mila over 65 per nove anni. Mandare mail o messaggi dal cellulare può ridurre del 31% il rischio di andare incontro a isolamento sociale.
Due studi pubblicati sul Journal of the American Geriatric Society hanno evidenziato che l’isolamento sociale è un fattore di rischio sostanziale per la demenza tra gli over 65 e hanno identificato nella tecnologia una risorsa efficace per intervenire. I due studi, basati sui dati dal National Health and Aging Trends Study, sono stati condotti da ricercatori della Johns Hopkins Medicine e della Bloomberg School of Public Health di Baltimora.
Le due ricerche, in realtà, non stabiliscono un rapporto di causa-effetto diretto tra demenza ed isolamento sociale, definito come mancanza di contatti sociali e interazioni con le persone su base regolare. Secondo quanto dichiarato dagli stessi ricercatori, però, i lavori rafforzano l’evidenza che l’isolamento aumenta il rischio di demenza e suggeriscono che è sufficiente anche solo inviare email o messaggi per ridurre questo rischio.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/01/2023
venerdì 13 gennaio 2023
Covid. Oms: “Sì alle mascherine al chiuso in luoghi affollati a prescindere dalla situazione epidemiologica locale. Paxlovid anche per le donne in gravidanza”. Ecco le nuove linee guida
Le mascherine sono raccomandate dopo una recente esposizione al Covid, quando una persona ha o sospetta di avere il Covid, quando una persona è ad alto rischio di Covid grave e per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o poco ventilato. Le donne in gravidanza o in allattamento affette da Covid non grave dovrebbero consultare il proprio medico per stabilire se assumere il Paxlovid, visti i “probabili benefici” e la mancanza di eventi avversi segnalati.
Sì all’uso delle mascherine al chiuso in spazi affollati o poco ventilati. Per gli asintomatici positivi al Covid l’isolamento suggerito scende da 10 a 5 giorni in assenza di tampone. E via libera all’uso dell’antivirale Paxlovid anche per le donne in gravidanza.
Queste le nuove linee guida dell’Oms, tenuto conto delle ultime evidenze disponibili e dell’evoluzione dell’epidemiologia.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/01/2023
venerdì 13 gennaio 2023
Salute mentale, il grido d’allarme dei Dsm: “La situazione è drammatica”
Oltre 90 direttori scrivono alle più alte cariche dello Stato per denunciare la carenza di personale e di risorse: “L’obbiettivo minimo è destinare alla salute mentale il 5% del fondo sanitario”
Da una parte l’aumento del disagio mentale soprattutto tra gli adolescenti, dall’altra la carenza di personale e di risorse per fornire risposte adeguate e quelle prestazioni che dovrebbero essere garantite dai Livelli essenziali di assistenza. Nasce da questo binomio, giudicato ormai non più sostenibile, la “lettera appello” che 91 direttori dei Dipartimenti di salute mentale hanno inviato alle più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci. È, insomma, un “grido di allarme” quello dei firmatari dell’appello per denunciare una situazione drammatica, che si è aggravata con la pandemia e con le sempre più complesse problematiche sociali ed economiche.
Leggi: Redattore Sociale, 13/01/2023
giovedì 12 gennaio 2023
Riforma Lea incompiuta. Proclamato lo stato di agitazione delle Aziende Ortopediche e dei lavoratori del settore
Il comparto, denunciano Assortopedia, Cidos, Federlazio e Fioto è in stallo a causa di una riforma dei Lea incompleta e mai compiuta: “Da 6 anni si attende la determina del decreto tariffe che renderebbe operativo il paniere delle prestazioni dei nuovi elenchi Lea. E non vi è nessuna evidenza che il Ministero della Salute stia lavorando per modificare i Lea”
Stallo della riforma dei LEA protesica, mancato recepimento delle nuove Tariffe, mancata attività di revisione degli elenchi delle prestazioni erogabili, mancato accreditamento dei fornitori. Il Comparto delle aziende ortopediche è in ginocchio, e il settore costretto a lavorare in condizioni inaccettabili.
Ecco quindi che le sigle del Comparto Ortoprotesico, Assortopedia, Cidos, Federlazio, Fioto hanno proclamato lo stato di agitazione delle Aziende Ortopediche e dei lavoratori del settore nella giornata del prossimo 18 marzo, per denunciare l’inerzia e l’assenza delle Istituzioni (Ministero della Salute, Conferenza Stato/Regioni, Regioni, Ministero dell’Economia e delle Finanze) che a 6 anni dalla pubblicazione del DPCM 12.1.2017 non sono ancora riusciti a rendere operativi i nuovi LEA, a organizzare i SSR e le relative tariffe .
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/01/2023
giovedì 12 gennaio 2023
Progetto Arca: unità di strada e cucine mobili per i senza tetto, viveri per le famiglie indigenti
Progetto Arca è accanto alle persone senza dimora con il servizio delle Unità di strada in 7 città italiane: Milano, Varese, Torino, Roma, Napoli, Bari e Padova. Sono gruppi di operatori e volontari che garantiscono ogni giorno la distribuzione di beni di prima necessità e di cene calde e colazioni che, in inverno, fanno la differenza se non si ha un tetto sotto cui rifugiarsi
Sono 5,6 milioni le persone, pari a 1,9 milioni di famiglie, che vivono in condizioni di povertà assoluta in Italia: si tratta del 9,4 % dell’intera popolazione. Nell’ultimo report Istat sulla povertà in Italia si stima che nel 2020, anno di inizio della pandemia, la povertà abbia raggiunto il livello più elevato dal 2005. Le stime dell’Istat prevedono che, entro la fine del 2022, l’Italia potrebbe registrare 400 mila famiglie povere in più.
Per queste persone fragili, che siano singole persone senza dimora o famiglie indigenti, Fondazione Progetto Arca opera ogni giorno per rendere sempre più grande ed efficiente la rete di supporto alimentare a livello nazionale.
Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023
mercoledì 11 gennaio 2023
Alzheimer: più vicini a diagnosi precoce con prelievo sangue
Sempre più vicini alla possibilità di fare la diagnosi precoce di Alzheimer solo con un prelievo di sangue: infatti, scoperto da scienziati svedesi un marcatore precoce della malattia, la molecola gfap, le cui concentrazioni si alterano anni e anni prima dell’esordio della demenza, segnalando precocemente l’avanzare di un danno neurologico. È il risultato di uno studio condotto presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma e pubblicato sulla rivista Brain.
“I nostri risultati suggeriscono che GFAP rifletta i cambiamenti cerebrali dovuti alla malattia di Alzheimer che si verificano prima dell’accumulo della proteina tau e di un danno neuronale misurabile”, afferma l’autrice dello studio Charlotte Johansson. “In futuro potrebbe essere utilizzato come biomarcatore non invasivo, che può essere utile per lo sviluppo di nuovi farmaci e per la diagnostica delle malattie cognitive”.
Secondo la Swedish Brain Foundation, l’Alzheimer ammonta al 60-70% di tutti i casi di demenza. La malattia progredisce in modo insidioso e i cambiamenti biologici nel cervello iniziano già 20-25 anni prima dell’esordio dei sintomi. Quanto più precocemente un paziente viene diagnosticato, tanto prima gli si può offrire il giusto trattamento
Leggi: Popsci, 11/01/2023
mercoledì 11 gennaio 2023
Disabilità e barriere architettoniche. Federcentri: “Bene rinnovo agevolazioni, ma in legge di bilancio poca attenzione a non autosufficienza”
“In Italia oggi si contano 3.150.000 disabili, ovvero il 5,2% della popolazione la metà di questi ha più di 75 anni e il 60% è donna. Duole, a fronte di questi numeri, constatare l’assenza di altri significativi riferimenti alla non autosufficienza nella legge di bilancio 2023. Chiediamo pertanto a Governo e Parlamento di considerare la non autosufficienza come un tema non più rinviabile in questa legislatura”.
“Urge una riforma dell’indennità di accompagnamento che contribuisca alla regolarizzazione del lavoro domestico di assistenza e valorizzazione del territorio e della domiciliarità come nuovo baricentro delle cure e dell’assistenza”, a chiederlo è Elvia Raia, Presidente Nazionale di Federcentri Aps, associazione che riunisce centinaia di centri anziani in tutta Italia.
“Esprimiamo apprezzamento per la decisione del Parlamento di prorogare le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche che erano state previste dalla legge di bilancio 2022 e che rischiavano di scadere alla fine dell’anno con grave compromissione per la qualità della vita di moltissime persone che nel nostro Paese convivono con la disabilità
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/01/2023
giovedì 5 gennaio 2023
Comunità energetiche in crescita in Italia, ma in pochi ancora le conoscono
Secondo un rapporto di Symbola, Tea e Ipsos, solo il 13% dei cittadini e il 32% delle imprese sanno bene che cosa sono. Risparmio e sicurezza energetica tra le ragioni per fondare una Comunità. Numerosi i ritardi burocratici. “Le comunità energetiche contro la crisi. Empatia, tecnologie e territori per un’economia a misura d’uomo”: questo il titolo del rapporto prodotto da Fondazione Symbola, gruppo Tea e Ipsos, che ha fatto il punto sulla diffusione delle comunità energetiche in Italia e sul ruolo che queste possono assumere nella lotta al caro bollette, all’emergenza climatica e alla povertà energetica.
Il documento, discusso a dicembre durante un evento di presentazione a cui hanno partecipato, tra gli altri, Ermete Realacci (presidente della Fondazione Symbola), Massimiliano Ghizzi (presidente del Gruppo Tea) e Raffaele Cattaneo (assessore Ambiente e clima della Regione Lombardia), ha analizzato il livello di conoscenza e diffusione delle Comunità attraverso una serie di questionari e interviste al mondo delle imprese, alla società civile e alle diocesi.
Leggi: Asvis, 05/01/2023
REGIONI:
lunedì 16 gennaio 2023
Bergamo entra nella rete internazionale delle “città a misura di anziano”
Bergamo si propone come città ideale per la vita a misura di anziano. Il Comune orobico ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ammissione alla rete WHO Global Network of Age-Friendly Cities and Communities, a cui aveva fatto richiesta di adesione ai primi di agosto 2022. La rete globale dell’OMS per le città e le comunità a misura di anziano è stata istituita nel 2010 per collegare città, comunità e organizzazioni di tutto il mondo con la visione comune di rendere la loro comunità un luogo ideale in cui invecchiare.
L’appartenenza alla rete, che comprende attualmente 1.445 tra città e comunità in 51 paesi, riflette l’impegno della città ad ascoltare i bisogni della loro popolazione che invecchia, valutare e monitorare la loro compatibilità con l’età, e lavorare in collaborazione con gli anziani e in tutti i settori per creare ambienti fisici e sociali favorevoli agli anziani, e come afferma l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, “potrà portare un arricchimento reciproco tra le diverse città anche grazie all’apporto di contributi provenienti da diverse esperienze internazionali”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023
lunedì 16 gennaio 2023
In Veneto 838,6 milioni per la non autosufficienza da ripartire
Ammontano a 838 milioni e 697.450 euro le risorse destinate dal Veneto alla non autosufficienza per il 2022. E su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la giunta regionale ha approvato la delibera con cui si richiede il parere di commissione sulla programmazione e l’attribuzione delle risorse. Il totale presentato quest’anno segna un incremento di cinque milioni e 835.340 euro rispetto a quello dell’anno scorso che era di 832 milioni e 862.110 euro. Nella cifra sono compresi i 772 milioni e 593.450 euro provenienti dal Fondo regionale per la non autosufficienza e 66 milioni e 104.000 euro da quello nazionale. “Priorità nel sostegno all’assistenza residenziale e semiresidenziale per anziani e disabili- sottolinea Lanzarin- è la linea che ha guidato la stesura del riparto. Il finanziamento è coerente con il supporto alle famiglie che la Regione ha ormai fatto proprio con il susseguirsi di una serie di provvedimenti”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023
domenica 15 gennaio 2023
Sunia e Cgil: «È allarme per l’emergenza abitativa»
I sindacati: «Sono venute meno le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico»
«Con la recente manovra di bilancio sono venute meno le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico». Il Sunia (sindacato nazionale inquilini) e la Cgil Veneto commentano la misura. «Irresponsabile, se si considera che sempre più persone non sanno come far fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo e dei costi dell’energia e del gas, cui si aggiunge l’incremento del prezzo dei carburanti determinato dal mancato rinnovo del taglio delle accise. Se a tutto questo si somma lo sblocco degli sfratti, che in Veneto riguardano centinaia di famiglie, si comprende quanto drammatica possa diventare l’emergenza abitativa».
Per i sindacati, in questo modo «si rischia di innescare una vera e propria bomba sociale e una profonda lacerazione nel tessuto vivo della società veneta, scaricando i costi sociali sulle fasce popolari più disagiate». Colpiscono gli aumenti di morosità e sfratti. «Il contenimento della morosità incolpevole, in questi ultimi anni segnati dalla pandemia e dalle conseguenze economiche della guerra in Ucraina, ha consentito di gestire il contenzioso e di trovare accordi tra inquilini con basso reddito e proprietari».
Leggi: Venezia Today, 15/01/2023
giovedì 12 gennaio 2023
Pensioni a due facce. Allarme privati: un anziano su due sfiora la povertà
Il 49% delle prestazioni in questo settore è inferiore a 750 euro. In quello pubblico, invece, la percentuale scende fino al 6%
Il vortice di nuove regole – approvate o confermate nella legge di bilancio – intende ora rimescolare le carte. Ma nel quadro emiliano-romagnolo, ci sono nodi “ancora troppo difficili da sciogliere” e “spinose criticità con cui fare i conti”. In uno scenario ormai compromesso dai rincari, i numeri della propria pensione non garantiscono, infatti, il risultato sperato e a sommarsi, a fine mese, sono solo tante preoccupazioni. Lo confermano i numeri: nel settore privato, al 49% dei pensionati in Emilia-Romagna spettano meno di 750 euro al mese. Il dato che si evince nel pubblico impiego, però, sottolinea invece come nella stessa fascia emergano numeri ben diversi, sottolineando un divario più che significativo: a prendere la stessa somma è soltanto il 5,9%.
Leggi: Il Resto del Carlino, 12/01/2023
giovedì 12 gennaio 2023
“Non adotta piano anti-barriere”, comune Pomezia condannato
“Con ordinanza resa pubblica lo scorso 5 gennaio, il Tribunale di Roma, diciottesima sezione civile, Giudice dottoressa Damiana Colla, ha condannato il Comune di Pomezia (RM) per condotta discriminatoria collettiva nei confronti delle persone con disabilità a causa della mancata adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), nonché a causa della presenza di numerose barriere architettoniche e sensoriali presenti sul suo territorio che impediscono alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere, sostare e transitare nei luoghi e negli spazi pubblici”. Lo fa sapere in una nota l’Associazione Luca Coscioni.
Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023
IN AGENDA:
Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master
Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.
Leggi: Vita
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
La sanità nella Legge di bilancio 2023 – di Vittorio Mapelli
Sulla legge di bilancio 2023 il giudizio è di un finanziamento inadeguato e di una scarsa consapevolezza della gravità dei problemi. Per preservare il suo potere d’acquisto il finanziamento per il 2023 dovrebbe essere di almeno 130,6 miliardi, +1,2 miliardi rispetto a quelli stanziati. Inoltre la legge di bilancio 2023 non ha affrontato i più gravi problemi della sanità: rimuovere il tetto di spesa del personale per poter assumere soprattutto infermieri, intervenire presto sul disagio dei medici e dei dipendenti del SSN, definire il nuovo elenco delle prestazioni essenziali, ridurre le liste d’attesa, definire e sottoscrivere con le regioni il nuovo Patto per la salute 2022-24. “Si poteva fare di più”, ha riconosciuto la Presidente del consiglio, ed è vero. (e.r.o.)
Prologo
Il SSN è nel pieno di una crisi sistemica. Molti fattori hanno concorso a determinarla, ma tre sono le cause di fondo: il sotto-finanziamento e il blocco delle assunzioni, che perdurano da oltre dieci anni, e la pandemia di Covid 19, che ha fatto precipitare la crisi. A cui si è aggiunta di recente la guerra tra Russia e Ucraina, che ha spinto in alto i costi energetici e portato l’inflazione all’11,6%.
Non è vero che tra il 2009 e il 2017 siano stati tagliati 37 miliardi di finanziamenti, come sostiene la fondazione Gimbe e molti commentatori e politici ripetono acriticamente, perché il Fondo sanitario nazionale (Fsn) si è invece incrementato di 10,3 miliardi (e ha azzerato il suo storico deficit), ma le risorse stanziate sono comunque risultate insufficienti a garantire una crescita “normale” della spesa sanitaria, al netto dell’inflazione.
Leggi: Welforum
Perché stiamo perdendo il welfare universale – di Sergio Pasquinelli
Nel diluvio di bonus che ci consegna la legge di bilancio 2023, dobbiamo districarci in mezzo ai limiti Isee a cui molti di essi sono vincolati.
Così il bonus bollette va a chi non supera i 15.000 euro di Isee, la Carta Cultura Giovani a famiglie con Isee non superiore a 35.000, il bonus psicologo varia a seconda della fascia Isee di appartenenza, la Carta Risparmio Spesa è riconosciuta con Isee fino a 15.000 euro, così come il Superbonus per ristrutturazioni domestiche. E poi naturalmente c’è l’Assegno unico universale per i figli fino a 21 anni, una misura progressiva sulla base delle condizioni economiche familiari: premia le famiglie più povere e si riduce in modo rilevante dai 25.000 euro di Isee in su. Infine ci sono tutte le misure locali: dalla retta per gli asili nido a quella per i ricoveri in Rsa, agli abbonamenti ai mezzi pubblici: ci si imbatte sempre con l’Isee, uno strumento di una certa complessità, che induce i più a chiedere aiuto, nella sua compilazione, a un Centro di assistenza fiscale (Caf).
Certo, nella congiuntura attuale la decisione di aiutare i più poveri ha le sue giustificazioni, e il governo ha deciso di mantenere molti bonus nel 2023 per aiutare i nuclei in condizioni più povere e precarie. Ricordiamo che secondo l’Inps metà delle famiglie italiane ha un Isee che non supera i 10.000 euro.
Leggi: Welforum
Italia, un Paese di troppi vecchi – di Massimo Fini
Secondo calcoli probabilistici, molto attendibili, quelli che sono giovani oggi riceveranno la pensione a 72 anni. Ma che bella festa, non fai tempo a raggiungere l ‘agognata pensione che sei già d re ‘a murì . Che poi la pensione sia agognabile è molto discutibile, solo la Modernità poteva inventare un istituto così atroce: da un giorno all ‘altro tu perdi di colpo il ruolo, per quanto modesto, che hai avuto nella società, “e adesso vai a curare le gardenie povero, vecchio e inutile stronzo “oppure a interessarti di cose di cui non ti è mai fregato nulla, vedi le tragicomiche figure di Bouvard e Pécuchet in Flaubert. È vero che l ‘aspettativa di vita media si è allungata, 79,4 anni per gli uomini e 84,5 per le donne (non si vedono in giro che vedove), rispetto all’era preindustriale in cui l ‘aspettativa di vita era intorno ai settant’anni: quando padre Dante nella Commedia scrive “Nel mezzo del cammin di nostra vita” ha 35 anni, il che vuol dire che a quei tempi si considerava ragionevole raggiungere i settant’anni, del resto il biblista dice “Settanta sono gli anni della vita dell’uomo”. Abbiamo quindi sgraffignato alla Natura una dozzina di anni, ma c ‘è da vedere come si vivono questi anni. Innanzitutto nessuno può togliere a una persona di quell’età l’angoscia di sapere che la Nobile Signora ha già alzato la sua falce ed è pronta ad agguantarti con un infarto devastante o si è accoccolata in te sotto forma di un tumore non ancora diagnosticato.
Leggi: Il Fatto Quotidiano
Il mondo invecchia: nel 2050 saranno 1,6 miliardi gli over 65
In un contesto di aumento dei costi delle pensioni e dell’assistenza sanitaria, un nuovo rapporto delle Nazioni Unite richiede misure concrete per sostenere un mondo che invecchia. “I benefici dell’invecchiamento della popolazione iniziano con promuovere le pari opportunità fin dalla nascita”
Anziani, solitudine, demenze: persona di spalle su panchina – SITO NUOVO
Si prevede che il numero di persone di 65 anni o più in tutto il mondo sarà più che raddoppiato, passando da 761 milioni nel 2021 a 1,6 miliardi nel 2050. Secondo il World Social Report 2023 (Il Rapporto Sociale Mondiale 2023) pubblicato ieri, mentre il mondo continua ad affrontare molteplici crisi – tra cui l’aumento del costo della vita – i diritti e il benessere delle persone anziane devono essere al centro degli sforzi collettivi per raggiungere un futuro sostenibile.
Il World Social Report di quest’anno, intitolato Leaving No One Behind In An Ageing World (“Non lasciare nessuno indietro in un mondo che invecchia”), afferma che l’invecchiamento della popolazione è una tendenza globale che definisce il nostro tempo. Secondo il Rapporto, a livello globale, un bambino nato nel 2021 potrebbe aspettarsi di vivere in media quasi 25 anni in più rispetto a un neonato del 1950, raggiungendo i 71 anni, con le donne che superano gli uomini in media di cinque anni. Vite più lunghe e sane portano opportunità di sviluppo.
Leggi: Redattore Sociale
Ebook: Il DM 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale
Facendo seguito ai precedenti contributi di Franco Pesaresi, pubblichiamo un nuovo ebook dell’autore sul D.M. 77/2022. L’ebook cerca di fornire agli operatori del settore gli strumenti conoscitivi necessari per affrontare e realizzare la riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Nel documento si forniscono il testo della norma e gli approfondimenti relativi alle principali novità in modo da orientare gli operatori nella fase attuativa. Non mancano però anche le valutazioni sulle criticità che occorrerà affrontare ai diversi livelli per garantire un corretto funzionamento dei nuovi servizi e della nuova organizzazione. L’ebook che contiene anche un capitolo di P. Da Col e A. Trimarchi. – di Franco Pesaresi (NNA Network Non Autosufficienza; Asiquas)
IL DM 77/2022 SULL’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE
Nel maggio del 2022 il Ministero della Salute ha approvato con il Decreto n. 77/2022 il “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Si tratta di un atto molto importante ed atteso perché:
per la prima volta vengono forniti degli standard per l’assistenza territoriale che costituiscono sia degli indispensabili punti di riferimento sia un argine alla prolungata fase di depauperamento dell’assistenza territoriale di questi ultimi anni;
Leggi: I Luoghi della Cura
Nell’universo digitale nessuno invecchia veramente
Un saggio di Natalia Ginzburg del 1968 individua nell’ultimo periodo della vita di ognuno una fase di immobilità Oggi internet spalanca le porte a luoghi differenti in cui passare la vecchiaia, in buona parte ancora inesplorati tecnologo – di Massimo Mantellini
Nel dicembre del 1968 Natalia Ginzburg ha scritto un breve saggio sulla vecchiaia. Poche pagine che tagliano come una lama affilata il confine fra l’età adulta e l’ultimo periodo della vita di ognuno di noi. A u n certo punto – dice Ginzburg – smettiamo di stupirci e ci trasformiamo in un a pietra immobile. «La vecchiaia vorrà dire in noi, essenzialmente, la fine dello stupore. Perderemo la facoltà sia di stupirci, sia di stupire gli altri. Noi no n ci meraviglieremo più di niente, avendo passato la nostra vita a meravigliarci di tutto». La fine dello stupore ci renderà immobili come pietre ed è questo – secondo la scrittrice – il tratto fondamentale della vecchiaia. A ben vedere nulla di particolarmente consolante. Quando scrive quel testo Ginzburg ha 52 anni: è un a donna adulta che osserva il mondo e immagina come sarà la sua vita di lì a pochi anni. Per un a qualche casualità ho letto per la prima volta quel saggio quando anch’io avevo 52 anni e da allora non l’ho ma i dimenticato. immagino si sia trattato di un a casualità fortunata perché se lo avessi incrociato anche solo qualche anno prima forse no n m i avrebbe colpito tanto.
Leggi: Domani
Vittorino Andreoli e il privilegio di invecchiare – di Simonetta Sciandivasci
Lo psicanalista: “Gli anziani sono una risorsa e non un peso. Impariamo a coinvolgerli nel futuro” Non è vero che dopo i 65 anni si deperisce. Anzi, ci si libera dalla competizione e dall’interesse. La vecchiaia è la novità del nostro tempo. Sembra un paradosso, e invece è un privilegio, un traguardo che siamo i primi della storia dell’uomo a poter sperimentare, anche se non ce ne rendiamo ancora conto (e questo è un classico del nostro tempo: l’incapacità di riconoscere un vantaggio). Ne è convinto lo psicanalista Vittorino Andreoli, che nel suo ultimo libro Lettera a un vecchio, da parte di un vecchio (Solferino), profila quella che chiama la nuova età della vita: la condizione esistenziale del futuro. Lo fa perché non tollera lo spreco di risorse che la svalutazione e l’incomprensione della vecchiaia comportano, così come non tollera chi la camuffa, la maschera, la vezzeggia, illudendosi che il modo migliore per andare incontro al futuro sia approssimare gli ottantenni ai sessantenni, e i sessantenni ai quarantenni, illudendosi che l’età sia un’invenzione culturale, quando il solo arbitrio sta nel tipo di attributi che alle età diamo e non al fatto che esistano.
Leggi: La Stampa
Le misure del benessere e l’uso dei dati: evoluzione e sfide
Una riflessione sugli sviluppi della statistica ufficiale, sulle tecniche per andare “oltre il Pil” e sul loro impatto politico: l’importanza dell’Agenda 2030, le prospettive per clima e demografia, i big data – di Donato Speroni
“Numerus” è un impegno che assunsi nel 2011 con l’allora direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli. Avevo appena pubblicato il libro “I numeri della felicità” (Cooper 2010) che dava conto dei lavori in corso per misurare il benessere collettivo “beyond Gdp” cioè al di là della misurazione del Prodotto interno lordo. Il blog nacque con l’idea di seguire gli sviluppi di questa ricerca, allargando l’analisi anche alla descrizione del rapporto tra statistica e politica.
A maggio saranno dodici anni dalla pubblicazione del primo post e mi sembra interessante tracciare un consuntivo del cammino fatto in questi anni, sul “beyond Gdp” e più in generale dalla statistica.
Senza dubbio, i lavori“oltre il Pil” sono andati molto avanti. L’Ocse è stata il centro di propulsione su questo tema fin dal convegno di Palermo del 2004 su “Statistics knowledge and politics” (un evento che si spera di rinnovare dopo vent’anni, nel 2024).
Leggi: Futura Network
SEGNALAZIONI:
Pensioni in Opzione donna: ridotta la platea delle aventi diritto
La legge di bilancio 197/2022 rivede in senso restrittivo i requisiti di accesso al pensionamento con opzione donna. Questa modalità, che consentiva alle donne di lasciare il lavoro a 58 anni di età e 35 anni di contribuzione, è stata confermata innalzando il requisito anagrafico a 60 anni per chi non ha figli e restringendo la platea dei potenziali aventi diritto alle seguenti categorie:
a) caregiver che assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi della legge n. 104/1992, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona gravemente disabile abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
b) invalidi, con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
c) licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale (ex articolo 1, comma 852, della n. 296/2006).
Leggi: Inca
Auguri di un sereno e positivo 2022 dalla redazione di Abitare e Anziani
NEWS:
martedì 10 gennaio 2023
Giovani operatori in Rsa, la bellezza di accudire vite al crepuscolo
Giulia sognava di diventare una manager, ma poi si è ritrovata a fare un tirocinio in una Rsa e si è innamorata: «Essere utile agli altri mi fa stare bene, così ho cambiato il mio sogno». Martina, 24 anni, parla di una “epifania” avvenuta durante il servizio civile. A dispetto di tante narrazioni, i giovani amano lavorare accanto agli anziani più fragili. Sul magazine in distribuzione il racconto della grande bellezza che hanno scoperto
Un peso, dal punto di vista demografico, economico e sociale, una minaccia, dal punto di vista lavorativo. Così talvolta si parla degli anziani. E il lavoro con loro e per loro viene dipinto come se non fosse mai una scelta, ma un ripiego. Eppure, tra le maglie di questa narrazione così screditante, non ci si accorge c’è una marea di giovani che ogni giorno sceglie di lavorare con loro e si innamora di questa professione perché ritiene che la saggezza trovi ospitalità e rispecchiamento proprio in quelle plissettature sulla fronte, in quelle macchie sulle mani, in quelle pieghe delle espressioni. Giulia Nigi, ad esempio, da piccola credeva che sarebbe diventata una manager industriale, finchè un terribile incidente ha modificato la traiettoria della sua vita. «Durante il tirocinio nella RSA, insieme agli anziani più fragili, ho avuto la conferma che mi fa stare bene poter essere utile agli altri. Così ho cambiato il mio sogno».
Leggi: Vita, 10/01/2023
martedì 10 gennaio 2023
Povertà energetica, in difficoltà le famiglie con minori
Secondo un approfondimento della Fondazione Openpolis sono l’8% le famiglie con figli che non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa
Vivere in una casa confortevole è un fattore cruciale per la crescita sana di bambini e ragazzi. Per questo è centrale la questione delle famiglie in povertà energetica, a maggior ragione se hanno dei minori a carico. L’indagine, appena licenziata dalla Fondazione Openpolis, si concentra sui nuclei familiari che non riesco a permettersi le spese per riscaldare la propria abitazione in modo adeguato. Dopo aver raggiunto un picco nei primi anni Duemila, la quota di famiglie con figli in questa situazione è progressivamente diminuita nell’ultimo decennio. Tuttavia i dati più recenti (2021) mostrano che questo trend potrebbe essersi interrotto, sostiene Openpolis, che mette il luce come la quota di famiglie che dichiarano di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente la casa è cresciuta dopo la crisi del 2008, sia in Italia che in Ue, raggiungendo il picco nella prima metà del decennio scorso. In particolare nel nostro paese, i nuclei con minori a carico in questa condizione hanno superato il 20% nel 2012, per poi ridiscendere gradualmente negli anni successivi.
Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023
martedì 10 gennaio 2023
Disabilità, dal ministero 12 milioni per abbattere le barriere architettoniche
Lo annuncia la ministra Locatelli su Facebook. “L’obiettivo è di incentivare un’azione concreta da parte dei Comuni avviando processi virtuosi che riguardano l’accessibilità universale, partendo dalla rimozione di limiti fisici spesso ancora troppo presenti”
Alessandra Locatelli
“Il ministero per le Disabilità attribuisce alle Regioni e Province autonome le risorse per la progettazione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Si tratta di 12 milioni di euro per supportare i Comuni tra i 5 e 20mila abitanti e garantire accessibilità negli spazi urbani”. A scriverlo su facebook è il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
“L’obiettivo- spiega Locatelli- è di incentivare un’azione concreta da parte dei Comuni avviando processi virtuosi che riguardano l’accessibilità universale, partendo dalla rimozione di limiti fisici spesso ancora troppo presenti”.
Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023
lunedì 9 gennaio 2023
Autonomia differenziata: noi diciamo no
Da Sud a Nord le reazioni della Cgil al progetto del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli: l’Italia non si spacca
Il ministro Calderoli è stufo. Così ha dichiarato nelle due interviste rilasciate nei giorni scorsi alla Stampa e al Corriere della Sera. A stizzire il titolare del dicastero per gli Affari Regionali sarebbero “le critiche superficiali” al progetto di autonomia differenziata voluto dalla Lega ma, pare, non particolarmente amato neppure dalle altre forze di maggioranza, compreso il partito della presidente del Consiglio, Fratelli d’Italia. A tratti, il tono di Calderoli è apparso persino minaccioso, pronto a passare alle denunce, perché “nessuno può azzardarsi di accusarmi di tradire la Costituzione sulla quale ho giurato, spaccare il Paese lo sarebbe”.
In effetti, alcuni hanno già definito la riforma Calderoli “lo Spacca-Italia”; così i timori che le norme andranno a penalizzare il Meridione hanno preso corpo nell’iniziativa dei sindaci del Sud: in 55 hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Amministratori locali di centrodestra, centrosinistra, del Movimento 5 Stelle e di coalizioni civiche hanno chiesto all’unisono al capo dello Stato di fermare quel progetto.
Leggi: Collettiva, 09/01/2023
venerdì 6 gennaio 2023
L’invasione delle app sta diventando un problema per le persone anziane
“Quando la terra mi fia straniera valle e dal mio sguardo fuggirà l’avvenir….” scriveva duecento anni fa Giacomo Leopardi nella poesia Le Ricordanze. Per molte persone anziane il mondo dell’informatica è diventato una straniera valle, reso ancora più ostico dall’invasione delle app, ormai necessarie per accedere a molti servizi di base, pubblici e privati. Innanzitutto bisogna possedere uno smartphone e saperlo usare, e già questo risulta una prima barriera per l’utilizzo dei servizi. Quasi tutte le banche hanno adottato una app che serve per entrare nella home banking e per autorizzare le varie operazioni. Queste autorizzazioni arrivano sulla app dello smartphone ma spesso non si vedono e allora bisogna creare un codice Otp (One Time Password) per entrare o per autorizzare un’operazione. Se non si è veloci nel loro utilizzo bisogna ricominciare da capo. Per entrare nel proprio fascicolo sanitario esiste una procedura complessa attraverso l’uso della carta di identità elettronica (che non tutti possiedono] oppure con lo Spid, il sistema di accesso della pubblica amministrazione. Per usare lo Spid bisogna passare attraverso la app di uno dei browser autorizzati dallo stato, come Lepida Id, Tim Id, Intesa Id eccetera, inquadrando un QR code con la app, per poi dare l’autorizzazione definitiva. Si tratta di un processo per molte persone complicato.
Leggi: Domani, 06/01/2023
giovedì 5 gennaio 2023
Come segnalare l’inaccessibilità digitale
Come funzionano e a chi vanno mandate le segnalazioni di inaccessibilità digitale? Lo spiega Stefania Leone, soffermandosi anche su alcune recenti novità legislative che, aggiornando la precedente Legge del 2004, riguardante l’accessibilità di siti web e app mobili degli Enti Pubblici, hanno tra l’altro allargato la platea di coloro che hanno l’obbligo di accessibilità alle aziende private con un fatturato annuo medio superiore a 500 milioni di euro, quali ad esempio le banche – di Stefania Leone Consigliera della FEDMAN (Federazione Disability Management), segretaria generale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).
La normativa italiana sull’accessibilità digitale, fissata dalla Legge 4/04, nota anche come “Legge Stanca”, prevede che i siti web e le app mobili di Enti Pubblici siano accessibili, secondo le regole tecniche WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), emanate dal W3C, l’organo che regola gli standard internazionali del web.
Un recente aggiornamento della normativa, riferito al Decreto Legge 76/20 (convertito nella Legge 120/20), ha inserito tra gli aventi obbligo di accessibilità anche le aziende private con fatturato annuo medio superiore a 500 milioni di euro. Con tale ampliamento, sono molte le aziende vincolate per legge, a cominciare dalle banche, solo per citare un esempio pratico che impatta sugli utenti interessati a esercitare il diritto di gestire un conto corrente in autonomia.
Leggi: Superando, 05/01/2023
giovedì 5 gennaio 2023
Anziani, ispezioni dei Nas in 607 Rsa e case di riposo: 152 irregolari
Intensificati i controlli in concomitanza delle festività natalizie. Chiuse 6 strutture e sanzionate 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi
In concomitanza con il periodo delle festività natalizie, i Carabinieri Nas hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (Rsa) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese.
Infatti, proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.
Leggi: Redattore Sociale, 05/01/2023
mercoledì 4 gennaio 2023
Oltre 20mila i giovani italiani tra i lavoratori domestici
Lo rileva il rapporto annuale curato da Domina: il 55,6% è inquadrato come colf, mentre il 44,4% come badante. Il dato è tornato a crescere dal 2020. Sono invece oltre 48mila i giovani stranieri impiegati nel settore
In Italia la disoccupazione giovanile è tra le più alte a livello europeo e, in particolare, in alcune aree del Paese raggiunge livelli preoccupanti. Se a livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari a 29,7%, in Sicilia il valore arriva al 48,8% ed in Calabria arriva al 47%. In queste aree anche il lavoro domestico diventa un’importante opportunità di lavoro per i giovani. Il IV Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dall’Osservatorio Domina, evidenzia la crescita dei giovani (under 30) nel settore del lavoro domestico. Si tratta, secondo i dati aggiornati al 2021, di oltre 68 mila lavoratori domestici (regolari), pari al 7,1% del totale.
Leggi: Redattore Sociale, 04/01/2023
mercoledì 4 gennaio 2023
Arriva per la quarta volta in Svezia il premio alla città più accessibile
Dopo Göteborg, Borås e Jönköping, premiate negli anni scorsi, è stata infatti la cittadina svedese di Skellefteå ad aggiudicarsi il 13° Premio Europeo alla città più accessibile, iniziativa avviata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, aperta alle città dell’Unione Europea con oltre 50.000 abitanti che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità sotto diversi aspetti. Al secondo e al terzo posto Cordova e Lubiana, mentre tre menzioni speciali sono andate ad Amburgo, Grenoble e Mérida
Sin dal 2010, come abbiamo raccontato in questi anni, l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, è partner della Commissione Europea nel promuovere l’Access City Award, ovvero il “Premio Europeo alla città più accessibile”, allo scopo di dare visibilità e premiare quelle città che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità nelle abitazioni, negli ambienti di lavoro, nei trasporti, nelle strutture ricreative e culturali del proprio ambiente urbano, nonché nell’àmbito delle tecnologie della comunicazione.
L’iniziativa, va ricordato, è aperta alle città dell’Unione Europea con oltre 50.000 abitanti, ma anche alle aree urbane composte da due o più città con una popolazione complessiva di oltre 50.000 abitanti, se si trovano in Paesi dell’Unione con meno di due città che abbiano più di 50.000 abitanti.
Leggi: Superando, 04/01/2023
martedì 3 gennaio 2023
Livelli Essenziali di Assistenza: dieci anni di disuguaglianze regionali
Prendendo in esame il decennio 2020-2019, la Fondazione GIMBE ha pubblicato un rapporto che analizza i risultati dei monitoraggi annuali del Ministero della Salute relativi all’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria) da parte delle Regioni, fotografando la notevole disuguaglianza esistente tra esse. «Tali disuguaglianze – puntualizzano tuttavia da GIMBE – non dipendono solo dalle capacità di erogazione delle Regioni, ma affondano nell’impianto istituzionale di aggiornamento e verifica dei LEA, che richiede una profonda revisione di responsabilità, metodi e strumenti»
Una realizzazione grafica che “scompone” le varie Regioni d’Italia, fotografando bene le disuguaglianze presenti in àmbito di prestazioni sanitarie da garantire ai cittadini e alle cittadine
Nelle scorse settimane la Fondazione GIMBE ha pubblicato il rapporto di ricerca denominato Livelli Essenziali di Assistenza: le diseguaglianze regionali in Sanità, nel quale ha analizzato i risultati dei monitoraggi annuali del Ministero della Salute relativi all’erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai/alle cittadini/e gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket.
Il rapporto, che è disponibile a questo link, prende in esame il decennio 2010-2019 ed è stato realizzato attraverso la cosiddetta “Griglia LEA”, uno strumento che consiste nell’attribuire alle Regioni un punteggio e permette di distinguere tra quelle adempienti, e dunque meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e inadempienti, che verranno sottoposte a Piani di Rientro. Non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti il Friuli Venezia-Giulia, la Sardegna, la Valle d’Aosta e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.
Leggi: Superando, 03/01/2023
lunedì 2 gennaio 2023
Pnrr e recupero delle periferie urbane: 2,7 miliardi per i Piani urbani integrati delle città metropolitane
L’analisi di OpenPolis. Entro il 30 luglio 2023 invece questi ultimi dovranno aggiudicare tutti gli appalti per la realizzazione dei progetti selezionati. Ma non sono mancate difficoltà, visto che il compito di individuare i progetti ammissibili al finanziamento era demandato alle stesse città metropolitane. Complessivamente i piani urbani finanziati sono31
Uno degli obiettivi che l’Italia punta a raggiungere con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è la riduzione del divario di cittadinanza. Chiunque viva in Italia, infatti, dovrebbe poter avere accesso agli stessi servizi e allo stesso livello di qualità nella loro erogazione. Oggi però sappiamo che purtroppo non è così. Le differenze sono notevoli tra i diversi territori. Ad evidenziarlo è Openpolis, che sta portando avanti un’analisi sul Pnrr e sulle risorse impiegate per il recupero delle periferie urbane. Openpolis che spiega: “Squilibri nella qualità della vita e nell’erogazione dei servizi non caratterizzano soltanto la dicotomia nord-sud o tra aree interne e centri maggiori. Anche all’interno delle città stesse infatti il divario può essere notevole. Ad esempio tra chi vive in centro e chi invece risiede in periferia. È per questo motivo che nel Pnrr è prevista una specifica misura che punta a riqualificare le periferie delle principali aree metropolitane del nostro paese con l’obiettivo primario di ridurre l’emarginazione e le situazioni di degrado.
Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2023
giovedì 22 dicembre 2022
Prestazioni a sostegno della famiglia: stabili assegni, congedi e permessi 104, in crescita il bonus asili nido
I dati Inps sul 2021. Rispetto all’anno precedente, il 2021 ha segnato una sostanziale stabilità del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare tra i lavoratori dipendenti del settore privato. Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione: in crescita negli anni il numero di beneficiari e l’importo medio percepito
Rispetto all’anno precedente, il 2021 ha segnato una sostanziale stabilità del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare tra i lavoratori dipendenti del settore privato. “Per questa categoria di lavoratori, dal 1° aprile 2019, la domanda di Assegno per il Nucleo Familiare dei dipendenti privati di aziende non agricole deve essere presentata direttamente dal lavoratore all’Inps in modalità telematica – ricorda l’istituto – e questo cambiamento potrebbe aver determinato, vista la gestione diretta da parte dell’Istituto, un maggior rigore sulla concessione della prestazione”. Per le altre categorie si rileva nel 2021 una flessione del numero di beneficiari rispetto all’anno 2020 più accentuata degli anni passati.
Leggi: Redattore Sociale, 22/12/2022
mercoledì 21 dicembre 2022
Sottosopra, il progetto contro la povertà abitativa
A Catania 9 persone a rischio di esclusione hanno trovato un’occupazione e alloggio, grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione per il Sud
“Avevo già trovato un lavoro da muratore a Catania, mentre la mia famiglia si trovava a Foggia. Ma in 4 mesi di ricerca non ero riuscito a trovare casa. È stata molto dura. Grazie al progetto Sottosopra da 7 mesi vivo in un appartamento che da poco condivido con mia moglie e i miei due figli e posso pensare a trovare una casa tutta per noi”. Così Ojebor Onyemaechi, arrivato in Italia dodici anni fa dalla Nigeria, racconta le mille difficoltà incontrate negli ultimi anni per trovare un’abitazione per se e la sua famiglia. Oggi Ojebor Onyemaechi è uno dei nove beneficiari del progetto “Sottosopra: Abitare Collaborativo” sostenuto dalla Fondazione Con il Sud. Persone a rischio di marginalità ed esclusione che – grazie al percorso di reinserimento sociale ed economico e orientato all’autonomia abitativa realizzato in questi anni – adesso lavorano con un regolare contratto d’assunzione, ospitati negli appartamenti di Palazzo De Gaetani a Catania. Storica struttura nel cuore del quartiere San Berillo, restaurata nell’ambito dell’intervento realizzato da Oxfam Italia in collaborazione con Trame di Quartiere, Diaconia Valdese, Sunia Catania, Impact Hub e Comune di Catania, grazie al sostegno di IKEA Italia.
Leggi: Redattore Sociale, 21/12/2022
martedì 13 dicembre 2022
Condomini collaborativi: per imparare a guardare oltre
A Ravenna, un interessante caso di Amministrazione condivisa tra inquilini degli alloggi pubblici ed Ente gestore degli edifici – di Federica Scopetti13 Dicembre 2022
Il progetto “Condomini collaborativi” ha vecchie radici ed una storia già abbastanza lunga che si intreccia inevitabilmente anche con il lavoro della cooperativa Villaggio Globale e di ACER. Iniziamo dal principio.
Le radici del progetto
Villaggio Globale è una cooperativa sociale nata nel 2005 con il fine di “promuovere l’equità sociale, la tutela dei diritti umani, la partecipazione a livello locale e globale, attraverso la diffusione di stili di vita responsabili e sostenibili”. La partecipazione è quindi uno dei suoi temi principali. È infatti anche grazie alla loro azione di sensibilizzazione se già nel 2015 il comune di Ravenna ha approvato il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni concedendo proprio alla cooperativa la gestione del progetto Beni Comuni Ravenna – “Patti e fatti per la nostra città”, con l’obiettivo di promuovere il Regolamento. Un altro dei punti di forza dell’azione di Villaggio Globale sono le variegate competenze del gruppo di professionisti che dedicano grande impegno nella mediazione sociale e nella formazione sull’utilizzo di metodi partecipativi. Molti sono stati i progetti a cui hanno preso parte come mediatori sociali, ma uno in particolare ci interessa per la nostra storia: l’Ufficio mediazione ACER. Dal 2011 al 2013 – come riportato dal curriculum dell’area innovazione sociale di Villaggio Globale – ACER Ravenna (Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Ravenna) ha affidato alla Cooperativa l’incarico di progettare e gestire lo sportello di mediazione sociale e di gestione dei conflitti di vicinato delle cosiddette “case popolari”: uno sportello a disposizione di tutti gli assegnatari di edilizia residenziale pubblica (e.r.p.) per la segnalazione di conflitti. Due buoni presupposti da cui far nascere un solido progetto.
Leggi: Labsus, 13/12/2022
mercoledì 30 novembre 2022
Alzheimer, un nuovo farmaco sperimentale potrebbe rallentarne la progressione. Lo studio
Si tratta dell’anticorpo monoclonale Lecanemab un farmaco sperimentale. I primi risultati dei test clinici hanno mostrato una riduzione dei segni clinici della malattia allo stadio precoce
Un nuovo farmaco sperimentale potrebbe essere in grado di rallentare la progressione dell’Alzheimer, la più comune forma di demenza che, secondo i dati Oms, colpisce 55 milioni di persone nel mondo. Si tratta dell’anticorpo monoclonale Lecanemab, conosciuto anche con il nome BAN2401, un farmaco sperimentale sviluppato dalla società giapponese Eisai insieme alla partner statunitense Biogen. I primi risultati dei test clinici, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata The New England Journal of Medicine, hanno mostrato una riduzione dei segni clinici della malattia nei pazienti con Alzheimer allo stadio precoce. I ricercatori sono “cautamente ottimisti” sul fatto che i risultati saranno confermati nei futuri studi clinici.
Leggi: Sky Tg 24, 30/11/2022
REGIONI:
martedì 10 gennaio 2023
Roma, quanti sono i senza tetto e perché finiscono in strada
Grazie a un protocollo con Istat, il Campidoglio avvia un censimento e un’indagine qualitativa. L’assessora Funari: “Saranno coinvolti ricercatori Istat, studenti universitari, Polizia di Roma Capitale e Protezione civile”
Quanti sono i senzatetto a Roma e quali sono le ragioni per cui sono finiti in strada? È la domanda a cui il Campidoglio proverà a dare una risposta nelle prossime settimane, grazie a un accordo con Istat, per cui nei prossimi giorni si attende la firma della relativa delibera. “L’azione dell’Amministrazione dovrà essere sempre guidata da dati certi e costantemente aggiornati – spiega l’assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari –. Per questo motivo è prevista a breve la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Istat al fine di avviare un progetto sulle presenze dei senza tetto nel territorio di Roma Capitale. La ricerca, quantitativa ma anche qualitativa, ha l’obiettivo di prevedere un quadro approfondito di conoscenze rispetto al fenomeno delle persone senza dimora, tramite l’ausilio di un questionario distribuito nel mese di febbraio. Saranno coinvolti ricercatori Istat, studenti universitari, Polizia di Roma Capitale e Protezione civile”.
Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023
lunedì 2 gennaio 2023
L’Adi alla prova del PNRR – Effetti per la Lombardia tra rischi e opportunità
La Missione 6 del PNRR prevede tra i vari interventi quello del potenziamento dell’assistenza domiciliare, nell’ottica di fare diventare il setting del domicilio il luogo privilegiato di cura, con l’ambizioso obiettivo di servire il 10% degli anziani.
Nelle ultime settimane sono circolate alcune prime ipotesi del decreto di riparto delle relative risorse da cui emergono alcuni primi dettagli sugli aspetti applicativi di tale processo ormai alle porte.
È utile fare il punto sulla situazione dell’Adi in Lombardia anche in prospettiva comparata con le altre regioni, per poi discutere quale potrebbe essere l’impatto del PNRR su questo settore. È utile ricordare che, il quadro che dovrebbe guidare questo processo è quello della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, impegno assunto dal nostro Paese proprio nell’ambito del PNRR.
Le caratteristiche dell’Adi lombarda nel panorama nazionale, alla vigilia del PNRR
Qual è il livello di diffusione dell’ADI?
Secondo i dati diffusi dalla più recente Griglia Lea (il sistema di monitoraggio con cui vengono valutate e comparate le regioni), in Lombardia nel 2019 sono stati assistiti in Adi circa il 2,7% degli anziani (fig. 3, colonna azzurra), un dato tendenzialmente in linea con la media nazionale. Si ricorda che tale valutazione tiene conto esclusivamente delle prese in carico più qualificate, ovvero delle cure domiciliari integrate (quelle che assicurano almeno un accesso a settimana). Secondo questa metodologia le regioni che presentano la maggiore diffusione del servizio risultano, nell’ordine il Molise, la Sicilia, la Basilicata, l’Abruzzo e il Veneto.
Leggi: Welforum, 02/01/2023
mercoledì 21 dicembre 2022
Caro casa a Milano: +30% sugli affitti dal 2015
Con un reddito netto di 1.500 euro al mese e una rata di mutuo ventennale al 30% di questo valore, in città diminuiscono i metri quadrati acquistabili – di Laura Cavestri
Se si escludono i valori del centro storico (che sono oltre il doppio rispetto al resto) – dati Fimaa – la media dei valori di compravendita effettiva nel comune di Milano è stata nel 2021 (per metro quadro commerciale) di 5.268 euro sul mercato del nuovo/classe energetica A o B; di 4.122 euro sul mercato dell’usato in buone condizioni; di 3.086 euro sul mercato dell’usato da ristrutturare. Ciò premesso, una persona con un reddito netto di 1.500 euro al mese (che è quanto percepisce a Milano un residente su quattro) potrebbe permettersi – mantenendo la rata del mutuo ventennale al 30% del reddito (che viene considerata a livello internazionale come la percentuale equa e sopportabile) e un loan to value dell’80% – di acquistare a Milano (escludendo il centro storico) 18mq sul mercato del nuovo/classe energetica A o B; 24 mq sul mercato dell’usato in buone condizioni; 31 mq sul mercato dell’usato da ristrutturare.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 21/12/2022
IN AGENDA:
Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza
Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it
Leggi: Forum Terzo Settore
IN EVIDENZA:
Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Mettere al centro dell’agenda politica 10 milioni di italiani
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza è una coalizione sociale nata con l’obiettivo di unire forze e competenze per offrire un contributo nel definire e attuare il prima possibile un solido progetto per l’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Nell’articolo Michela Biolzi mette in evidenza i passi sino ad ora compiuti, le proposte formulate dal Patto e il processo attualmente in corso.a cura di Michela Biolzi (Collaboratrice NNA)
Le proposte presentate dal Patto nel marzo scorso, elaborate per fornire il proprio contributo al disegno della riforma, sono state rilanciate dalle 52 organizzazioni che lo compongono attraverso diversi appelli rivolti alle istituzioni e alla società civile. Si avvicinava, infatti, un passaggio decisivo per l’iter legislativo, così come indicato dai tempi stretti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a cui la riforma è collegata: la presentazione al Parlamento del Disegno di Legge Delega della riforma da parte del Governo dopo mesi di lavoro alla definizione del testo.
Gli appelli del Patto perché L’Italia non rinunci a migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti
Inizialmente, a fine giugno, le realtà del Patto (box 1) hanno portato nuovamente all’attenzione della politica e del dibattito pubblico le principali idee contenute nella loro proposta di riforma della non autosufficienza, inviando una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e al Ministro della Salute Roberto Speranza. La missiva sottolineava la necessità di una riforma che garantisse “un sistema organico di assistenza agli anziani non autosufficienti”, così come previsto dal PNRR, indicando i principali motivi per i quali è fondamentale introdurre il Sistema Nazionale Assistenza Anziani.
Leggi: I Luoghi della Cura
Per le aree periferiche delle città metropolitane: tanti soldi ma altrettante incertezze
Il PNRR stanzia quasi 3 miliardi di euro per riqualificare le aree periferiche delle Città metropolitane (CM) al fine di ridurre situazioni di degrado e marginalizzazione. Openpolis ha individuato i progetti finanziati e la loro distribuzione sul territorio evidenziando alcune criticità.
Queste informazioni sono tratte dal progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Ogni lunedì Openpolis pubblica un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Openpolis mette inoltre a disposizione i propri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative o anche per semplice consultazione.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Proposte essenziali per la sanità personalizzata, digitale e interconnessa
Antonio Monteleone espone, nel presente contributo, tre proposte ritenute condizioni sine qua non per porre basi solide al prossimo domani della sanità in Italia. Si tratta di idee elaborate dall’autore alla luce delle disposizioni e degli orientamenti normativi in atto e indirizzate al vicino futuro, senza trascurare le criticità presenti che non possono paralizzare e neppure impastoiare un inarrestabile processo e un illuminato rafforzamento del sistema sanitario italiano. – di Antonio Monteleone (Presidente AGeSPI Lombardia)
Sono diversi i provvedimenti normativi di recente emanazione finalizzati ad attuare un nuovo assetto, istituzionale, organizzativo e di finanziamento, dell’assistenza pubblica nel nostro Paese. Altri atti sono invece in corso di definizione e determinanti saranno i prossimi passi da compiere, allo scopo di implementare un sistema di Long Term Care, e non solo, di cui l’Italia ha estremamente bisogno. Proprio partendo dal contesto attuale in cui il nostro Paese si trova, si espongono tre proposte operative che vanno nella direzione di tradurre, in modo concreto, i contenuti di questi recenti provvedimenti normativi in tema di salute e sanità, di medicina territoriale e di cronicità, affrontando le criticità presenti nel nostro sistema sanitario. Tali criticità vanno risolte gradualmente, con una programmazione ben modulata nel tempo e che dev’essere alimentata e sostenuta da precisi dati epidemiologici.
Leggi: I Luoghi della Cura
La gestione dei centri per anziani -Tra affidamento di servizio e principio di sussidiarietà. Di Alceste Santuari
Quando è ragionevole che un’attività nell’ambito del welfare sia oggetto di una convenzione tra enti locali e associazioni di volontariato/ di promozione sociale? Quando quella attività rappresenta un servizio da gestire in proprio da parte di un ente pubblico o affidare attraverso un appalto? Quando, in altre parole, è corretto riferirsi al principio di sussidiarietà, sostenendo l’autonoma iniziativa di cittadini che realizzano un intervento secondo il principio di gratuità e quando si tratta di attività da rendersi attraverso personale retribuito?
In queste settimane, il tema delle convenzioni con il volontariato, disciplinate dall’art. 56 del Codice del Terzo settore, è stato oggetto della sentenza del Tar del Lazio, sez. II – bis, del 6 dicembre 2022, n., chiamato a dirimere un contenzioso tra due associazioni di volontariato interessate alla gestione, di un Centro Anziani. Ciò avviene in un comune laziale che, dopo aver gestito i centri per anziani in economia, ha individuato la soluzione della convenzione con il volontariato per la gestione di tale attività, indicendo, pertanto, la procedura relativa per la gestione della struttura. Tale scelta ha luogo anche a seguito dell’approvazione di specifiche linee guida regionali recepite dal comune in apposito regolamento, che prevede “l’obbligatorio affidamento” dei centri in oggetto a favore delle APS ex art. 56 del Codice del Terzo settore, che abbiano il Centro Anziani come oggetto specifico ed esclusivo o prevalente.
Al di là del merito della sentenza, che interviene appunto nel dirimere la lite tra due associazioni interessate a tale attività, questa circostanza ci dà l’opportunità di domandarci, a monte, quando e a che condizioni sia ragionevole la scelta dello strumento della convenzione con il volontariato.
Da una parte, gli enti locali possono qualificare un’attività, anzi un servizio alla stregua di un “servizio pubblico locale”, il quale, conseguentemente, deve essere oggetto di uno specifico modello gestorio. Quest’ultimo, in conformità all’ordinamento giuridico interno, può essere ricondotto alla gestione in economia (diretta), alla gestione a mezzo di società mista, alla gestione a mezzo di società c.d. “in house”, nonché risultare oggetto di esternalizzazione a favore del mercato, anche riservato a taluni soggetti giuridici specifici, quali, per esempio, le imprese sociali.
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Grave marginalità adulta e barriere all’accesso dei servizi – di Caterina Cortese, Lucia Fiorillo
In questi ultimi anni gli ambiti territoriali stanno lavorando per realizzare e potenziare i servizi volti al contrasto della grave marginalità adulta (persone senza dimora). Grazie alle Linee di indirizzo ministeriali del 2015 e alle ingenti risorse stanziate dal Governo su vari capitoli di spesa, l’infrastruttura sociale e professionale dei servizi ha fatto notevoli passi in avanti. Assistiamo in alcuni territori alla progressiva diffusione di una cultura orientata al superamento della logica del “singolo servizio mensa o dormitorio” o del “servizio emergenziale”, in risposta ai soli bisogni primari, e ad una crescente responsabilizzazione ed empowerment delle cabine di regia pubbliche, che hanno avviato processi virtuosi di programmazione, utilizzando le risorse come leva per il consolidamento e lo sviluppo di una nuova filiera di servizi rivolti alla grave marginalità in sinergia con gli ETS.
Tuttavia, nonostante gli sviluppi già evidenziati in diversi rapporti di monitoraggio (si veda per esempio Cortese, Pascucci, I servizi come agenti del cambiamento, Osservatorio fio.PSD 3/2021), relazioni tecniche e articoli in riviste di settore (si veda MLPS, Quando l’Housing first incontra il Reddito di cittadinanza, CohesiON Magazine), vi sono delle sfide aperte che i servizi territoriali devono ancora affrontare, prime fra tutte le barriere che le persone più vulnerabili incontrano nell’accesso ai servizi professionali e l’assenza di una presa in carico strutturata
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SEGNALAZIONI:
Il valore certificativo degli estratti conto contributivi
L’Inps liquida una pensione sulla base di un estratto conto certificativo sbagliato, il Tribunale di Monza condanna l’Istituto previdenziale pubblico alla ricostituzione del trattamento pensionistico, perché ha fornito al lavoratore una informazione incompleta sulla posizione assicurativa inducendolo in errore al momento della domanda.
Accogliendo le ragioni di un ricorso patrocinato dall’avvocato Roberta Palotti, consulente legale di Inca Cgil, la sentenza (l’ennesima), emessa il 28 settembre 2022, sottolinea ancora una volta come “la comunicazione da parte degli enti ha valore certificativo della situazione in essa descritta”. E a nulla valgono gli argomenti proposti dall’Inps per resistere a questo orientamento giurisprudenziale già ampiamente consolidato in numerosissime sentenze.
Il caso specifico esaminato riguarda un lavoratore che lamenta di essere stato liquidato con “un trattamento pensionistico di minor favore”, come conseguenza di un estratto conto certificativo, rilasciatogli dall’Inps stesso, incompleto, non comprensivo dei contributi versati alla gestione separata.
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Pensioni: niente finestre mobili per i lavoratori gravosi
Sulla decorrenza della pensione dei lavoratori gravosi non ci devono essere i tempi di attesa (finestre mobili), previste per la generalità dei lavoratori. Così ha stabilito la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Regione Piemonte, accogliendo un ricorso patrocinato dall’avvocato Nicola Salvini, consulente legale di Inca, in favore di un macchinista di Trenitalia che, dopo aver fatto domanda di pensione anticipata nel 2019 , avvalendosi delle agevolazioni previdenziali introdotte nel 2017 per gli addetti ad attività gravose (legge 205/2017) , si è visto accogliere l’istanza ma con la decorrenza posticipata di tre mesi, in applicazione dell’articolo 15 legge 26/2019 che ha esteso alla generalità dei lavoratori la cosiddetta finestra trimestrale di attesa, a partire dal gennaio 2019.
Nonostante il parere contrario del Comitato Amministratore del Fondo Speciale per il personale dipendente da Ferrovie dello Stato spa, che aveva accolto il ricorso del macchinista per “accertata inapplicabilità” della finestra trimestrale, il consiglio di amministrazione dell’Inps ha imposto l’interpretazione più restrittiva costringendo il lavoratore a ricorrere alla Corte dei conti.
La materia del contendere si incentra sull’applicazione del combinato disposto del comma 147, art. 1 della legge 205/2017, che prevede le agevolazioni previdenziali, con l’articolo 24, comma 10, del D.L. 201/2011, convertito nella legge n.214/2011, attraverso l’art. 15 D.L. 4/2019, convertito nella legge n. 26/2019.
Leggi: Inca
Covid. L’App Immuni va in pensione dal 31 dicembre
Era stata introdotta nel 2020 per favorire il tracciamento dei contatti ma non ha mai avuto successo. Dalla stessa data verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato dal Ministero della salute. Pertanto, la App non sarà più disponibile negli store delle applicazioni mobile (Apple, Google, Huawei) e, sugli smartphone su cui la App è già stata installata, non funzionerà più per attivare e ricevere le notifiche di allerta di eventuale contatto stretto con altri utenti della App per le finalità del contact tracing digitale.
Dal prossimo 31 dicembre, sarà dismessa la Piattaforma unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta Covid-19 e la relativa App IMMUNI, che ha avuto la finalità di allertare le persone entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi. Dalla stessa data verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato dal Ministero della salute ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70.
Leggi: Quotidiano Sanità
NEWS:
lunedì 19 dicembre 2022
Manovra, Spi-Cgil: governo nel caos; salta rivalutazione per 4mln pensionati
“A causa della confusione e dei ritardi del governo nell’approvazione della manovra di bilancio a gennaio salta la rivalutazione delle pensioni per 4 milioni di pensionati.
L’Inps, infatti, non è stato messo nelle condizioni di erogare gli importi rivalutati per tutte le pensioni sopra quattro volte il trattamento minimo e provvederà quindi a rivalutare solo quelle sotto questa soglia. La mancata rivalutazione sarà comunque recuperata nei mesi successivi attraverso un conguaglio”.
Lo denuncia il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti.
“Sulle pensioni – continua Pedretti – il governo è letteralmente nel caos e questo danneggia fortemente i pensionati, già colpiti dal taglio previsto dalla manovra.
L’emendamento del governo, che doveva ripristinare il 100% di rivalutazione almeno fino a 5 volte il trattamento minimo, si è rivelato una bufala e si passa dall’80 all’85% con un taglio ulteriore per chi ha importi superiori”.
Leggi: Spi-Cgil, 19/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
Manovra: Cgil e Sunia, grave la bocciatura degli emendamenti per ripristinare fondo sostegno affitto e morosità incolpevole
“Grave la scelta del Governo di respingere gli emendamenti che chiedevano il rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto e quello per la morosità incolpevole”. È quanto dichiarano Cgil nazionale e Sunia, il sindacato degli inquilini.
“È un grave affronto agli inquilini con Isee inferiore a 17mila euro e mette in difficoltà – sottolineano Cgil e Sunia – tutti quei proprietari che hanno ricevuto puntualmente il pagamento del canone grazie a questi provvedimenti”. Per la Confederazione e il sindacato degli inquilini “si profila una stagione di conflitto che sarà causata dall’impennata degli sfratti per morosità incolpevole e si riverserà drammaticamente su Regioni e Comuni, privati così degli strumenti per far fronte all’emergenza”.
“La legge 431/98 parla chiaro: il fondo è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e deve essere annualmente integrato dalla legge di Bilancio. Quest’obbligo è stato disatteso per il 2023, senza considerare le ricadute sui ceti medio-bassi e bassi. L’ultima chance per il Governo e la maggioranza – concludono Cgil e Sunia – è di riparare a questa gravissima omissione nel maxiemendamento, come stanno rivendicando le manifestazioni indette in questi giorni in tutta Italia”.
Leggi: Sunia, 16/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
Medici troppo anziani, infermieri senza titoli e medici generici in sala parto. Questo e altro scoperto dai Nas nella maxi indagine su 637 imprese e cooperative private che forniscono personale alle Asl e agli Ospedali
L’indagine si è svolta a metà novembre in tutta Italia per verificare la regolarità nei contratti e nelle modalità di reclutamento da parte delle strutture del Ssn per sopperire alle carenze di medici, infermieri ed altri operatori sanitari forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative. Monitorate 637 imprese/cooperative private e verificata l’idoneità di oltre 11.600 figure tra medici (13%), infermieri (25%) e altre professioni sanitarie (62%) (oss, tecnici di laboratorio e figure similari). Irregolarità riscontrate in 165 posizioni lavorative. Segnalate alle autorità 205 persone.
I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, dalla metà del mese di novembre hanno pianificato e condotto mirati servizi di controllo su tutto il territorio nazionale presso strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private che, per sopperire alla carenza di personale e garantire l’erogazione minima dei servizi di cura ed assistenza, ricorrono sempre più spesso a contratti di appalto per avvalersi di professionalità sanitarie – medici, infermieri ed operatori sanitari – forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/12/2022
giovedì 15 dicembre 2022
ISTAT: siamo entrati nell’inverno demografico
La fotografia pubblicata dall’ISTAT pochi giorni fa non lascia dubbi: siamo entrati in quello che gli esperti definiscono “inverno demografico”. Nei prossimi tre decenni la fascia di popolazione tra i 15 e i 64 anni potrebbe scendere da 37,7 milioni a 28,9 milioni.
Questo significa, soprattutto, circa un milione di persone in meno tra i 15 e i 34 anni, che va ad accompagnarsi al fenomeno egualmente preoccupante dell’emigrazione: negli ultimi anni 1,8 milioni di italiani, nella stessa fascia di età, ha lasciato il Paese alla ricerca di un lavoro stabile o più remunerato in relazione al proprio titolo di studio.
Come il clima del Pianeta è un equilibrio risultante dall’interazione di varie componenti, compresi i cambiamenti antropici cioè determinati dagli esseri umani, così saremo in grado di uscire dall’inverno demografico in cui ci troviamo se sapremo tenere conto di molte variabili in gioco che, in questo caso, dipendono interamente dalle nostre scelte. Se ipoteticamente questa tendenza dovesse invece continuare potrebbero essere altri 6 milioni da qui al 2052.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 15/12/2022
giovedì 15 dicembre 2022
Censimento 2021. Siamo sempre di meno: solo 59 milioni i residenti. Nuovo record negativo delle nascite che si fermano a 400.249
Pubblicato il report che analizza la demografia del Paese. Il calo ulteriore di popolazione (206 mila in meno rispetto al 2020) non è dovuto solo al saldo naturale negativo ma è da attribuire in parte anche alla diminuzione della popolazione straniera. Rispetto al 2008 i nati sono il 31% in meno e il Paese è sempre più vecchio con una media di 5,4 anziani ogni bambino. IL REPORT
La popolazione censita in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 individui). È quanto emerge dal censimento Istat appena pubblicato. Il decremento di popolazione interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord ovest che per il Nord est), è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3mila unità in meno)
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/12/2022
giovedì 15 dicembre 2022
La disabilità aumenta rischio povertà. I dati di Eurostat
Le persone con disabilità sono a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (limitazione dell’attività) era a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quelli senza disabilità. In Italia il gap è minore (27,1% rispetto a 24,3%).
Un numero significativo di persone nell’UE è a rischio di povertà o di esclusione sociale, e le persone con disabilità affrontano un rischio maggiore.
Nel 2021, il 21,7% della popolazione dell’UE (il 24,3% in Italia), secondo i dati pubblicati da Eurostat, era a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia viveva in famiglie che subivano almeno uno dei tre rischi di povertà e di esclusione sociale (rischio di povertà, grave privazione materiale e sociale e/o viveva in condizioni famiglia con intensità di lavoro molto bassa).
Le persone con disabilità sono a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (limitazione dell’attività) era, sempre nel 2021, a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quelli senza disabilità.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/12/2022
giovedì 15 dicembre 2022
Riprendiamoci l’energia. Le comunità energetiche contro la crisi
Il fenomeno delle comunità energetiche rinnovabili si sta diffondendo in tutta Europa. E anche in Italia, nonostante le lentezze burocratiche, si stanno muovendo i primi passi. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che permetterà la produzione e la condivisione di energia pulita, l’abbattimento dei suoi costi e la riduzione di emissioni di CO2 – di Aldo Gara
Addio ai grandi produttori. A portarci in casa l’energia di cui abbiamo bisogno non saranno più i grandi produttori da fonti fossili e i grandi e piccoli distributori. Stavolta i protagonisti della rivoluzione che segnerà il passaggio verso una nuova era saranno cittadini, istituzioni, commercianti e aziende: uniti in piccole e grandi comunità energetiche rinnovabili (Cer), potranno dotarsi di impianti per la produzione e la condivisione di energia pulita da fonti rinnovabili. Una forma di mutuo aiuto e, allo stesso tempo, un processo democratico che attraverso lo sfruttamento del vento, del sole e dell’acqua, consentirà di produrre energia a chilometri zero e di liberare le famiglie dalla totale dipendenza dal gas, dal petrolio e soprattutto dal conto salato delle bollette con un abbattimento dei costi dell’elettricità stimato tra il 25 e il 30 per cento. Inoltre, se la comunità produrrà più energia rispetto al proprio fabbisogno potrà venderla a prezzi sostenibili a chi, all’interno della comunità, non può permettersi un impianto fotovoltaico, una pompa di calore o una pala eolica; oppure cederla, a pagamento, alla stessa rete elettrica.
Leggi: Liberetà, 15/12/2022
giovedì 15 dicembre 2022
Superbonus, c’è la proroga. Reddito di cittadinanza scende a 7 mesi
Gli emendamenti del governo al disegno di legge Bilancio arriveranno nella serata di venerdì. Saranno quelli che serviranno a fare la quadra per raccogliere le proposte di modifica del testo della manovra economica arrivate dalla maggioranza e arrivare finalmente nel vivo della votazione in commissione Bilancio della Camera.
I tempi restano strettissimi. Al massimo entro lunedì il testo deve essere approvato per poi arrivare in Aula martedì. Appena 11 giorni prima del 31 dicembre, termine ultimo prima dell’esercizio provvisorio, e con il passaggio al Senato da fare. «Siamo determinati ad evitarlo – dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani -, sarebbe un danno enorme di immagine, per l’Italia, non per il governo». E pure il relatore del testo Roberto Pella (Forza Italia) conferma: «Tutti i parlamentari in commissione vogliono rispettare i termini di approvazione della legge di Bilancio».
Leggi: Corriere della Sera, 15/12/2022
mercoledì 14 dicembre 2022
Antitrust contro le aziende energetiche. Cosa cambia per i consumatori
Sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finiscono sette aziende fornitrici di elettricità e gas: hanno modificato in modo unilaterale i prezzi. Insieme, le sette compagnie, rappresentano l’80 per cento del mercato
Stavolta sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finiscono sette aziende fornitrici di elettricità e gas, che insieme rappresentano circa l’80% del mercato: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie.
Le compagnie interessate hanno mandato – questa è l’accusa dell’Autorità garante – proposte di modifica del prezzo di fornitura unilaterali e proposte di rinnovo in contrasto con la legge che sospendeva l’efficacia delle clausole contrattuali. Contro le modifiche unilaterali, l’Antitrust ha emesso un provvedimento cautelare che sospende gli aumenti.
Leggi: Liberetà, 14/12/2022
mercoledì 14 dicembre 2022
La sanità negata delle liste d’attesa
Nel 2022 è saltata in media una visita di controllo su cinque. Mentre il sistema pubblico è in affanno e non riesce a recuperare i controlli persi a causa del Covid, sale ancora la spesa privata.
Una sanità a due facce, in cui il settore pubblico segna il passo mentre cresce ancora, anche a causa delle liste d’attesa, la spesa di cui gli italiani sono costretti a farsi carico per farsi curare nel privato.
Gli ultimi dati provenienti da un monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale per le Regioni, fotografano una situazione di sofferenza che va avanti da tre anni. Asl e ospedali non riescono ancora a recuperare il lavoro andato perso dal drammatico 2020.
Il dato più significativo è quello relativo alle visite di controllo. Cioè alle visite specialistiche per chi ha già una diagnosi o per chi è cronico come un paziente diabetico o cardiopatico o oncologico. Secondo l’Agenas, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state effettuate 13,7 milioni di prestazioni, circa 3,4 milioni in meno rispetto al 2019. In altre parole, è saltata in media una visita di controllo su cinque.
Leggi: Liberetà, 14/12/2022
martedì 13 dicembre 2022
Inflazione nelle grandi città: i sindaci contro il caro affitti
Qualità della vita. Sala (Milano) e Nardella (Firenze) puntano a interventi per contenere i canoni Il ministro Urso: chiesto alla Ue di sfruttare nel 2023 i fondi industria 4.0 inutilizzati per le imprese
Il peso medio degli affitti in Italia impatta oltre il 50% sul reddito e l’emergenza casa in città è uno dei temi forti della 33esima edizione della Qualità della Vita, la storica indagine del Sole 24 Ore che misura la vivibilità delle 107 province italiane. Dall’evento digitale di presentazione e commento dei dati, aperto dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, – evento ieri in diretta streaming sul sito del Sole 24 Ore e sul canale 501 di Sky – sono emersi spunti e strategie per mitigarlo. Con la doppia prospettiva del caro affitti per gli abitanti,che contribuisce a rendere le città invivibili (a Milano incide in media sul 60% del reddito) e quella degli affitti brevi, che favoriscono l’impennata dei prezzi.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/12/2022
DALLE REGIONI:
lunedì 19 dicembre 2022
Finalmente una Legge Regionale esemplare e seria sulla vita indipendente
«Ritengo – scrive Salvatore Nocera, analizzando la Legge Regionale della Lombardia 25/22 (“Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”) – che si debba dare atto alla Federazione LEDHA di avere offerto ai cittadini con disabilità della propria Regione uno strumento prezioso e anche assai stimolante per le Associazioni di altre Regioni aderenti alla Federazione FISH e non solo, per un ulteriore traguardo nella lunga via della qualità di vita inclusiva delle persone con disabilità»
Come ampiamente riferito nei giorni scorsi anche su queste pagine, la Regione Lombardia ha approvato, su istanza della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e che ne aveva formulato i contenuti fondamentali, la Legge Regionale 25/22 (Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità), pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 49 (supplemento del 9 dicembre).
Data l’importanza di tale norma per la sua originalità e completezza, si propone a tutto il mondo della disabilità di prenderla in considerazione quale modello, ovviamente adattabile alle diverse situazioni regionali, nonché all’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità di tenerla presente nella stesura dell’emanando Decreto Delegato della Legge 227/21 (Legge Delega al Governo in materia di disabilità), concernente proprio la “vita indipendente”.
Leggi: Superando, 19/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
Gioia Tauro. Politiche abitative nel Comune di Gioia Tauro: aperto un confronto tra i sindacati degli inquilini (SUNIA-CGIL, SICET-CISL, UNIAT Calabria) e dei proprietari (Confedilizia) con il Comune della Piana
Dopo una prima riunione tecnica, svolta a Gioia Tauro (tra le OO.SS. degli inquilini e dei proprietari e gli uffici tecnici del Comune di Gioia Tauro), per discutere ed affrontare concretamente i punti riguardanti l’applicazione dell’Accordo Territoriale per i contratti di locazione a canone concordato, nei giorni scorsi si è tenuta una riunione politico-sindacale
presso il Palazzo di città per affrontare il tema dello sviluppo attraverso le politiche abitative.
Il Tavolo di contrattazione sociale, richiesto da Confedilizia Reggio Calabria, Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC e Uniat Calabria, con la collaborazione di Valerio Romano (neo Segretario Generale Filcams-Cgil Metropolitana di Reggio Calabria), è stato immediatamente convocato dal Sindaco Aldo Alessio, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha voluto dare continuità al lavoro già avviato con le Organizzazioni Sindacali.
Leggi: Sunia, 16/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
Piano freddo, primi 200 senzatetto accolti nelle strutture di Milano
Ad oggi sono poco più di 200 i posti occupati nei cinque centri aperti nell’ambito del Piano freddo redatto dal Comune di Milano, una misura messa in campo dall’amministrazione meneghina per potenziare l’assistenza ai senza dimora in queste giornate in cui le temperature invernali e il maltempo mettono più a rischio la loro incolumità.
Si tratta delle strutture di viale Puglie, via Barabino, via San Marco, via Saponaro e al Mezzanino della Stazione Centrale.
Dal Comune fanno sapere che restano disponibili decine di posti e sono già programmati nei prossimi giorni nuovi inserimenti.
Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
In Veneto 838,6 milioni per la non autosufficienza da ripartire
Ammontano a 838 milioni e 697.450 euro le risorse destinate dal Veneto alla non autosufficienza per il 2022. E su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la giunta regionale ha approvato la delibera con cui si richiede il parere di commissione sulla programmazione e l’attribuzione delle risorse. Il totale presentato quest’anno segna un incremento di cinque milioni e 835.340 euro rispetto a quello dell’anno scorso che era di 832 milioni e 862.110 euro. Nella cifra sono compresi i 772 milioni e 593.450 euro provenienti dal Fondo regionale per la non autosufficienza e 66 milioni e 104.000 euro da quello nazionale. “Priorità nel sostegno all’assistenza residenziale e semiresidenziale per anziani e disabili- sottolinea Lanzarin- è la linea che ha guidato la stesura del riparto. Il finanziamento è coerente con il supporto alle famiglie che la Regione ha ormai fatto proprio con il susseguirsi di una serie di provvedimenti”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022
venerdì 16 dicembre 2022
Bergamo entra nella rete internazionale delle “città a misura di anziano”
Bergamo si propone come città ideale per la vita a misura di anziano. Il Comune orobico ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ammissione alla rete WHO Global Network of Age-Friendly Cities and Communities, a cui aveva fatto richiesta di adesione ai primi di agosto 2022. La rete globale dell’OMS per le città e le comunità a misura di anziano è stata istituita nel 2010 per collegare città, comunità e organizzazioni di tutto il mondo con la visione comune di rendere la loro comunità un luogo ideale in cui invecchiare.
L’appartenenza alla rete, che comprende attualmente 1.445 tra città e comunità in 51 paesi, riflette l’impegno della città ad ascoltare i bisogni della loro popolazione che invecchia, valutare e monitorare la loro compatibilità con l’età, e lavorare in collaborazione con gli anziani e in tutti i settori per creare ambienti fisici e sociali favorevoli agli anziani, e come afferma l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, “potrà portare un arricchimento reciproco tra le diverse città anche grazie all’apporto di contributi provenienti da diverse esperienze internazionali”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022
IN AGENDA:
“Essere Cittadini Consapevoli e Digitali”: in partenza a Milano, e in presenza, un nuovo corso Grey Panthers per senior
Inizia il 12 gennaio, un nuovo Corso per Essere Cittadini Consapevoli e Digitali:
6 lezioni settimanali, in presenza, per sapere tutto su Come attivare SPID e CIE, come utilizzarli: gli usi possibili, per essere identificati in sicurezza sui siti della Pubblica Amministrazione.Martedì 17 gennaio – Il fascicolo sanitario elettronico: utilità, uso, esempi pratici.Martedì 24 gennaio – Imparare a navigare sul sito del Comune di Milano: i servizi online da utilizzare, per risparmiare tempo e fatica.Giovedì 2 febbraio – Il mondo delle APP: quelle native sui nostri dispositivi, quelle che ci procuriamo gratuitamente o che acquistiamo, APP utili per SeniorGiovedì 9 febbraio – Home-banking e Moneta Digitale: essere capaci di muoversi con disinvoltura in ogni contesto, senza mettere mano al portafoglio, alle carte di credito, ai Bancomat. Risparmiando tempo e garantendosi maggiore sicurezza.Giovedì 16 febbraio – Usare lo smartphone nel miglior modo possibile,conoscendo tutte le funzionalità di base e anche qualche espediente di migliore funzionalità come OTP e gestione password. Oltre alla Redazione, durante il corso i Senior saranno affiancati da alcuni studenti dell’Istituto tecnico tecnologico Ettore Molinari in rapporto di PCTO con noi. In particolare, saranno a disposizione dei corsisti nella parte conclusiva di ogni singola lezione. Al termine di ogni incontro verrà rilasciata dispensa della lezione. Gli incontri si terranno: al pomeriggio, dalle 15 alle 17 presso la sede di EMIT Feltrinelli – Piazzale Antonio Cantore, 10 Milano. L’intero corso ha un costo di 80 euro a persona, 100 euro se in coppia
Per info: grey-panthers@grey-panthers.it
Leggi: Auser
IN EVIDENZA:
Non autosufficienza, la riforma in stand by – di Sara De Carli
Tutto tace sulla riforma della non autosufficienza, prevista dal Pnrr e attesa da 3,8 milioni di anziani. La legge delega deve essere approvata entro marzo 2023. Intervista a Cristiano Gori, coordinatore del Patto per la Non Autosufficienza: «Il governo precedente ha accolto il nostro impianto e ne siamo lieti. Ma c’è ancora una lunga strada da fare per rendere quello schema solido e per metterlo a terra: questa è la sfida per il governo Meloni»
Sono passati ormai due mesi dall’insediamento del governo Meloni: settimane oggettivamente dominate dall’urgenza di comporre la Legge di Bilancio per il 2023, dentro la cornice della guerra che prosegue, del caro-bollette e della crisi energetica. Tuttavia c’è un tema che non può passare sotto silenzio, tanto ampi sono i numeri della questione: l’assistenza agli anziani non autosufficienti. È il tema a cui VITA dedica la nuova copertina: la demografia parla chiaro, il sistema attuale non può reggere l’onda d’urto che ci attende, con 2 milioni di over80 in più attesi nei prossimi vent’anni. Giustamente la riforma dell’assistenza agli anzini non autosufficienti è stata inserita nel Pnrr ed entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la legge delega: il governo Draghi ha lasciato uno schema di decreto, che ancora però il nuovo esecutivo non ha inviato all’esame del Parlamento. «Il fatto che non ci siano comunicazioni pubbliche non significa che non ci siamo mossi su questo tema, abbiamo già avviato dievrsi confronti», aveva assicurato sabato 3 dicembre, al Congresso della Fish, Maria Teresa Bellucci, viceministra al Lavoro e Politiche Sociali.
Leggi: Vita
Più autonomia alle regioni uguale diritti dei cittadini non omogenei? Di Maurizio Motta
È in crescita il dibattito sulla prospettiva di aumentare l’autonomia differenziata delle Regioni, anche in base al disegno di legge quadro proposto a novembre 2022 dal ministro Calderoli (per gli Affari regionali e Autonomie). Tra le opinioni più preoccupate rispetto ai contenuti di questa proposta si possono richiamare la risoluzione approvata il 1/12/2022, a maggioranza, dal Consiglio regionale della Campania, l’avvio di raccolta firme per una legge d’iniziativa popolare che cambi gli articoli 116 e 117 della Costituzione (di un gruppo di cittadini che fanno riferimento al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale), le posizioni espresse da Anaao-Assomed (il principale sindacato di medici ospedalieri) sui rischi di “egoismo territoriale” che frantumano il diritto alla salute.
La proposta Calderoli punta a trasferire alle Regioni poteri e risorse su 23 materie, tra le quali la sanità, l’istruzione, la tutela dell’ambiente, la protezione civile, la sicurezza sul lavoro, e le principali perplessità suscitate dal modello proposto sembrano essere:
Leggi: https://welforum.it/piu-autonomia-alle-regioni-uguale-diritti-dei-cittadini-non-omogenei/
Luoghicura.it – 15.12.2022 – L’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti tra il mercato privato e i servizi a titolarità pubblica
L’articolo, a partire dai risultati di una ricerca qualitativa condotta in Friuli Venezia Giulia, approfondisce il rapporto tra due soggetti chiave dell’assistenza domiciliare: l’operatore socio-sanitario (OSS) e l’assistente familiare. – di Giulia Venturini (Assistente sociale presso il Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito territoriale Riviera Bassa Friulana – Area Minori – Comuni di Pocenia e Rivignano Teor)
L’Italia è un Paese che si caratterizza per un approccio familista all’assistenza degli anziani non autosufficienti (Di Rosa et al., 2010); spesso le famiglie prediligono occuparsi in prima persona delle cure di cui necessitano i propri anziani, all’interno delle mura domestiche e senza intrusioni di soggetti terzi ed esterni. La persistenza di un welfare familistico ha condotto il Paese ad una preferenza di policy orientata ai trasferimenti monetari, a scapito dei servizi reali a titolarità pubblica. Infatti, questi ultimi hanno visto diminuire i finanziamenti a loro favore e, conseguentemente, la loro capacità di rispondere ai bisogni delle famiglie, non riuscendo a garantire l’intensità assistenziale richiesta.
Suddette tendenze hanno portato allo sviluppo parallelo – a partire dagli anni Novanta del secolo scorso – del mercato privato dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ad oggi, le recenti trasformazioni demografiche, l’aumento dell’occupazione femminile (Di Rosa et al., 2010), il progressivo peggioramento delle condizioni di salute degli anziani e l’incapacità dei servizi pubblici di rispondere ai bisogni delle famiglie, hanno comportato una crescente difficoltà per i familiari nell’occuparsi dell’ assistenza ai propri anziani rendendo necessaria la ricerca di un supporto esterno, spesso individuato nella figura dell’assistente familiare1. Ad ogni modo, l’assistenza privata non ha totalmente estromesso l’intervento pubblico; le due modalità, sebbene con differenti proporzioni, coesistono.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Migranti e ricongiungimenti familiari: il progetto Form@2
Prendersi cura delle persone straniere ancor prima di trasferirsi nel nostro paese per aiutare una migrazione più consapevole. È con questo scopo che è nato il progetto Form@ nel 2017, su iniziativa dei Patronati, Acli, Inas, Inca e Ital, giunto alla sua seconda edizione, di cui si è celebrato l’evento conclusivo il 15 dicembre scorso a Roma.
Finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e integrazione dell’Unione europea e svoltosi sotto la vigilanza dei Ministeri del Lavoro e dell’Interno, come autorità responsabile, il progetto ha avuto l’ambizione di proporre un nuovo modello strutturato di integrazione e inclusione che facilitasse i ricongiungimenti familiari di coloro che hanno fatto domanda di nullaosta per l’Italia.
Forti dei risultati ottenuti nella prima edizione del progetto, quando ben oltre 3mila stranieri hanno seguito corsi di formazione pre-partenza, provenienti da 11 paesi, scelti sulla base di un’analisi dei flussi immigratori, la seconda edizione ha raggiunto analoghi risultati, pur scontando le restrizioni alla mobilità a causa della pandemia, che hanno indotto a ridurre il numero dei Paesi a cinque paesi: Albania, Senegal, Tunisia, Marocco ed Egitto.
Leggi: Inca
Una grande mobilitazione per la casa
La proposta lanciata dal Sunia, il sindacato degli inquilini che si batte per il diritto all’alloggio dignitoso per tutti, in occasione del 50° anniversario
“Bisogna organizzare un grande sciopero per la casa, come quello dell’autunno del 1969. Nessuno parla più di casa, sembra che non interessi più. Ma quella dell’abitare è una crisi infinita, con picchi drammatici come la pandemia e la guerra”.
A parlare è il segretario generale del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica federato alla Cgil, che ha festeggiato mezzo secolo di storia e di lotte con un’iniziativa a Roma, una mostra itinerante e un libro: “Questa organizzazione è nata per garantire a tutti il diritto a un alloggio dignitoso. Dopo cinquanta anni siamo ancora qua a organizzare mobilitazioni per mettere al centro quella che è un’esigenza primaria dell’uomo”.
Anche se siamo lontani anni-luce dalle borgate popolate da baracche, prive dei più elementari servizi, dai quartieri periferici con strade in terra battuta e senza illuminazione della fine degli anni Cinquanta, le rivendicazioni di un sindacato che chiede un grande piano per la casa e per l’edilizia popolare soni straordinaria attualità.
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NEWS:
lunedì 12 dicembre 2022
Qualità della vita, gli shock del 2022 pesano sul Sud: la situazione della Sicilia
Il Sole24Ore ha preparato anche nel 2022 l’indagine annuale sulla Qualità della Vita: Bologna ottiene il primato, ecco la posizione delle città siciliane.
Risulta finalmente pubblica la 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore: i risultati mostrano purtroppo come la crisi del 2022, il conflitto in Ucraina e il periodo post-pandemico abbiano influito sul tenore di vita, soprattutto nel Mezzogiorno.
Nella classifica del 2022 risulta sul podio Bologna (in prima posizione), seguita da Bolzano e Firenze. Tre città che non sono di certo nuove al podio (dal 1990 a oggi, per esempio, Bologna e Bolzano hanno ottenuto il primato ben 5 volte) e tutte città del centro-nord. La dimostrazione che, purtroppo, il divario tra Nord e Sud continua a esistere e a essere evidente.
Ecco i vari criteri utilizzati nell’indagine del Sole 24 Ore e come è andata in Sicilia.
Leggi: Qds, 12/12/2022
lunedì 12 dicembre 2022
Le città come laboratorio della rivoluzione tecnologica e digitale a emissioni zero
Ci sono diverse ragioni per guardare con attenzione a quanto le città europee saranno in grado di fare sul clima nei prossimi anni. Oramai è evidente che la possibilità di evitare gli scenari più catastrofici di innalzamento delle temperature globali e di impatti nelle diverse parti del Mondo dipenderà da quanto nei prossimi dieci anni saremo in grado di fare in termini di accelerazione delle politiche di decarbonizzazione. Ed è dentro gli spazi delle città che questa sfida è particolarmente complessa, decisiva ma dobbiamo essere consapevoli che oggi si aprono possibilità senza precedenti di innovazione e rigenerazione che, se daranno i risultati sperati, potranno essere replicate in ogni parte del mondo. In questo percorso l’Europa si è candidata a svolgere un ruolo da capofila a livello internazionale con la nuova Missione 100 Smart and climate-neutral cities 2030, che coordinerà e supporterà il lavoro delle cento città europee – di cui nove italiane[1] – che vogliono diventare il laboratorio di questa rivoluzione ambientale.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 12/12/2022
giovedì 8 dicembre 2022
Rispunta il mini rinvio sul 110% Stretta sulle delibere irregolari
Aiuti quater. Governo e maggioranza al lavoro per prorogare solo le comunicazioni al 31 dicembre Linea dura per l’amministratore di condominio che dichiara il falso: scatterà la sanzione penale
Torna in pista la mini proroga delle comunicazioni di inizio lavori asseverati (Cilas) al 31 dicembre 2022. Ma allo stesso tempo si lavora per un regime più severo delle responsabilità degli amministratori di condominio per evitare elusioni sulla scadenza del 24 novembre per adottare le delibere dei lavori: con la dichiarazione di falso scatterà, infatti, il reato. Mentre per varare misure sblocca crediti il ministero dell’Economia vuole comunque cautelarsi e chiedere preventivamente a Eurostat se sia sostenibile la possibilità di compensare automaticamente una quota dell’1% degli F24 presi in carico dalle banche per i versamenti fiscali e contributivi dei clienti con i crediti da bonus edilizi.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
L’Invecchiamento Attivo una sfida che non riguarda solo gli anziani
Il contributo dell’Auser allo schema di disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane
Gli italiani hanno il privilegio di un indice di longevità tra i più alti al mondo. Per evitare che questo privilegio si trasformi in una penalità, per i singoli e per la collettività, sono indispensabili politiche che garantiscano, lungo l’intero arco della vita, il processo di invecchiamento attivo e in buona salute.
Per questa ragione l’Auser considera positiva la scelta di aver introdotto il tema dell’invecchiamento attivo nella schema di legge delega sulla non autosufficienza.
Una scelta da sostenere eliminando, tuttavia, alcuni limiti e ambiguità.
Da sostenere perché l’esigenza di una politica nazionale per l’invecchiamento attivo, da anni rivendicata da Auser, è oggi un’indicazione della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Coerente a questa esigenza si considera l’indicazione (Art.2) di istituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di adottare, con cadenza triennale e aggiornamenti annuali, il “Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana”.
Leggi: Auser, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Perennial”: il nuovo libro di Ivan Pedretti
“Persone in grado di adattarsi alle novità e ai cambiamenti, a prescindere dall’età anagrafica”. Sono i Perennial, definizione coniata negli Stati Uniti, sdoganata in Italia dall’enciclopedia Treccani, con cui si indica chi, nonostante le tante primavere alle spalle, ha ancora voglia di imparare, conoscere, confrontarsi, fare e darsi da fare. Ai Perennial il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti ha deciso di dedicare un libro, dal 25 novembre in libreria, passando al setaccio ogni angolo di questo mondo: dal boom economico e dalle battaglie sindacali degli anni Sessanta e Settanta per i diritti delle persone e dei lavoratori alla progressiva frammentazione del lavoro, dalle risposte collettive ai disagi e alle ingiustizie sociali al senso di esclusione e disincanto che avvolge i giorni nostri. Nel libro anche tre testimonianze ed esperienze Auser: Il Circolo Auser di Bettolle (SI) conosciuto per la realizzazione di splendidi murales che vestono il centro storico, Auser Noi ci siamo di Bovalino (RC) attivo da anni in una realtà sociale delicata e complessa, Auser Cittadini del mondo di Treviso in prima linea per l’inclusione e l’integrazione dei migranti.
Perennial è disponibile anche online: https://www.futura-editrice.it/prodotto/perennial/
Leggi: Auser, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
I risultati dell’indagine: gli italiani e l’energia
Per gli italiani risulta sempre più urgente accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. È quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e l’energia” realizzata da Ipsos per Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club i cui risultati sono stati presentati nei giorni scorsi al XV Forum QualEnergia a Roma.
Gli italiani sono sempre più destabilizzati e angosciati dall’aumento dei costi. In particolare, il 64% degli italiani intervistati (2 su 3) si dice molto preoccupato per la crisi energetica, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere sulle spese quotidiane (41%), sull’insorgere di una crisi economica generale (32%) o sul non riuscire a pagare le bollette/utenze (19%).
Per contrastare il caro bollette, oltre la metà degli italiani (55%) pensa che sia necessario accelerare verso la transizione energetica e solo il 12% propone di abbandonare la corsa e puntare su fossili e nucleare. Infatti, nonostante il nostro Paese risulti in linea con la media europea, cresce la percezione che l’Italia sia rimasta indietro rispetto agli altri Paese Europei sul tema rinnovabili: pensiero che accomuna il 54% degli italiani contro il 47% del 2021.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Manovra: Cgil e Sunia, governo affonda sostegno all’affitto riservato agli inquilini poveri
“Nel ddl bilancio 2023 all’esame del Parlamento spicca una gravissima e ingiustificabile omissione: la mancanza di risorse per il fondo di sostegno all’affitto, una misura cardine della legge 431/1998 finalizzata ad aiutare e sostenere gli inquilini a basso reddito. Questa scelta incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del Paese, alle prese con affitti insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti, nel contesto del Covid e della guerra in atto”. Lo affermano, in una nota, la Cgil nazionale e il Sunia, il sindacato degli inquilini.
“Si tratta – spiegano Cgil e Sunia – di una palese violazione e non applicazione di quanto dispone la legge 431 che all’articolo 11 prevede che prevede l’istituzione, presso il Ministero dei lavori pubblici, del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, la cui dotazione annua è determinata dalla legge finanziaria, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468”.
Leggi: Sunia, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Il percorso per l’attivazione di comunità energetiche rinnovabili e solidali
L’urgenza della transizione ecologica è sempre più evidente nell’attuale contesto economico-sociale. Secondo i dati relativi all’Earth Overshoot Day ogni anno l’impronta ecologica umana arriva a consumare sempre più velocemente la biocapacità del pianeta.
L’uso di energia fossile è responsabile del 77% delle emissioni di gas a effetto serra e necessita di un deciso superamento nella prospettiva del contrasto ai cambiamenti climatici.
Invertire la rotta ed approdare ad un modello di sviluppo che proceda in sinergia con la tutela dell’ambiente diventa così una priorità. Il modello delle comunità energetiche rinnovabili rappresenta tra i diversi modelli di produzione di energia rinnovabile un paradigma di particolare interesse perché potenzialmente capace di mettere al centro della transizione le comunità locali e percorsi di cittadinanza attiva particolarmente qualificati. Come si vedrà, infatti, le comunità energetiche rinnovabili sembrano rappresentare una preziosa opportunità per declinare i principi dell’Amministrazione condivisa nel campo della transizione energetica, coniugando la sostenibilità ambientale con quella economica e, soprattutto, sociale.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 07/12/2022
lunedì 5 dicembre 2022
La Corte Costituzionale “sprona” il Governo a rinnovare il nomenclatore dei Lea
È quanto si legge in una recente sentenza della Consulta in riferimento a un contenzioso tra il Governo (Draghi) e la Regione Puglia sulla potestà o meno di offrire una prestazione diagnostica non compresa nei Lea. La Corte ribadendo che tale facoltà non spetta alle Regioni ha però tirato gli orecchi ad un sistema che non offre e garantisce alla collettività le occasioni di maggiore tutela della salute, sollecitando pertanto un più costante e accelerato nel tempo aggiornamento dei Lea
I Lea – per definizione a carico del Servizio sanitario nazionale – non sono affatto ampliabili a cura delle Regioni. È quanto deciso dalla Corte Costituzionale con una sua apprezzabile sentenza: la nr. 242 (Red. Buscema), depositata il 1° dicembre appena trascorso.
L’esame della Consulta interessava una legge della Regione Puglia (la nr. 28/2021), istitutiva del servizio di analisi genomica con sequenziamento della regione codificante individuale. In quanto tale ritenuto dalla medesima espletato dal Servizio sanitario regionale pugliese a suo totale carico, purché doverosamente prescritto in presenza di particolari patologie e a tutela di interessi pubblici afferenti alla prevenzione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/12/2022
mercoledì 30 novembre 2022
Affitti, caro prezzi in tutta Europa: quanto si paga in Italia
La piattaforma internazionale Housing Anywere, che si occupa di reperire alloggi in tutta Europa per lavoratori in trasferta e studenti fuori sede, come ogni anno ha presentato i risultati del suo International Rent Index, lo studio che analizza l’andamento del prezzo degli affitti nel mercato immobiliare del Vecchio Continente.
Come si poteva prevedere osservando la tendenza dei primi tre trimestri del 2022, il costo medio del canone di locazione è cresciuto in maniera uniforme in tutto il territorio europeo, anche se ci sono diverse sorprese (anche in Italia) relative ad alcuni casi in controtendenza.
Crescono gli affitti in tutta Europa: quali sono i prezzi medi nelle capitali?
Negli ultimi dodici mesi, i prezzi degli affitti europei sono aumentati in media del 16,5%. Le cause vanno ricercate nel continuo rincaro dei costi dell’elettricità e negli effetti dell’inflazione galoppante, che stanno notevolmente restringendo il potere di spesa degli inquilini.
A livello europeo, le metropoli che hanno assistito al rialzo maggiore del costo dei canoni di locazione – sia per quanto riguarda i monolocali che i bilocali – sono Amsterdam (rispettivamente +17,5% e +18,3%), Lisbona (+35,8% e +10%) e Atene (+15,8% e +14,3%). Tra le capitali, aumenti in doppia cifra anche per Berlino e Madrid: un trend che ha coinvolto anche Roma.
Leggi: Immobiliare, 30/11/2022
DALLE REGIONI:
lunedì 12 dicembre 2022
Puglia, Coldiretti: un anziano su tre vive con meno mille euro
Con l’aumento dell’inflazione ed il caro bollette, si aggrava lo scenario di difficoltà per gli anziani, con il 32,8% dei pensionati che percepisce assegni sotto la soglia dei mille euro, l’11,3% dei quali incassa meno di 500 euro al mese
Con l’aumento dell’inflazione ed il caro bollette, si aggrava lo scenario di difficoltà per gli anziani, con il 32,8% dei pensionati che percepisce assegni sotto la soglia dei mille euro, l’11,3% dei quali incassa meno di 500 euro al mese. Lo ricorda Coldiretti Puglia, in relazione alla manovra di bilancio in discussione alla Camera, chiedendo tutela a favore degli anziani che sono “di ausilio alle famiglie” e colonne “nelle aree rurali, dove la presenza di un pensionato in casa viene considerata dal 40 per cento dei pugliesi un fattore determinante per contribuire alla gestione famigliare”.
Leggi: Redattore Sociale, 12/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Un caffè Alzheimer, grazie!
In Toscana, sono sempre di più le famiglie che si rivolgono ai bar nati nelle biblioteche per dare sostegno agli anziani malati e alle persone che li accudiscono. Accanto ai bar, è nata una rete di musei che offrono attività gratuite per le persone con demenza
Si chiama Caffè e un caffè te lo offrono davvero, brioche compresa. È la prima cosa che ti danno, per rompere il ghiaccio, poi segue un colloquio, molto, molto complicato.
Un caffè Alzheimer storico di Firenze, aperto da 12 anni, è quello al quarto piano della Biblioteca dell’Isolotto.
Non è l’unico operante in città, ci sono anche i Caffè presso la storica libreria LibriLiberi e un altro ospitato alla biblioteca Buonarroti. Il Caffè della Biblioteca dell’Isolotto era rimasto chiuso per il Covid. Ha riaperto in questi giorni. Apre un giorno al mese, il secondo venerdì. La dottoressa Michela Mei, educatrice geriatrica, è l’anima del Caffè della Biblioteca dell’Isolotto. «La sala – ci racconta – viene preparata simulando un caffè vero, prepariamo i tavolini, le sedie, le tovagliette, la macchinetta del caffè, i dolci. Mangiare qualcosa, prendere un caffè, bere una bibita, aiuta a rompere il ghiaccio. Ci si siede, si mangia un pasticcino e intanto si comincia a parlare».
Leggi: Libereta, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Napoli, nuovo punto accoglienza a bassa soglia per senza dimora
Il servizio, erogato dalla cooperativa sociale Medihospes, sarà articolato su più livelli per garantire da un lato servizio docce guardaroba lavanderia e, dall’altro, un sostegno per informare, orientare e indirizzare sui servizi territoriali
Presentato, nella sede del Comune di Napoli, il nuovo servizio di accoglienza a bassa soglia per le persone senza dimora. Il servizio, erogato dalla cooperativa sociale Medihospes, sarà articolato su più livelli per garantire da un lato servizio docce guardaroba lavanderia e, dall’altro, un sostegno per informare, orientare e indirizzare sui servizi territoriali. Il nuovo presidio è attivo nel Sistema Accoglienza Integrazione (Sai) del Comune di Napoli, in via Santa Maria Vertecoeli.
Qui le persone senza dimora potranno accedere a un’area docce, a uno spazio lavanderia con lavatrice e asciugatrice, a un guardaroba sociale e agli uffici dedicati ai servizi di mediazione culturale e orientamento sociale gestito da Medihospes. La durata del servizio è prevista per 14 mesi, con sportelli d’ascolto due giorni a settimana, il martedì e il giovedì dalle 14 alle 19.
Leggi: Redattore Sociale, 07/12/2022
mercoledì 7 dicembre 2022
Alloggi di transizione “Don Paolo Serra Zanetti”
Progetto del Comune di Bologna in collaborazione con associazioni del territorio, per attivare interventi sociali e abitativi per persone fragili.
Cosa sono gli alloggi di transizione
Sono 64 alloggi di proprietà del Comune di Bologna, gestiti dalle associazioni del territorio, dove vengono accolte persone fragili, per un periodo di tempo limitato, per favorirne l’autonomia e l’inclusione sociale e abitativa.
Leggi: Comune di Bologna, 07/12/2022
venerdì 30 dicembre 2022
Dal 1 dicembre è attivo il Piano Freddo
Dall’1 dicembre sarà attivo il Piano Freddo con cui il Comune di Bologna, nei mesi invernali fino al 31 marzo 2023, assicura l’accoglienza notturna alle persone senza dimora. Il Piano Freddo 2022-2023 predisposto dal Comune è attuato da Asp Città di Bologna in collaborazione con il Consorzio l’Arcolaio, composto dalle cooperative sociali Piazza Grande, Società Dolce, Open Group, La Piccola Carovana e Arca di Noè. Il numero di posti per rafforzare l’accoglienza durante l’inverno parte quest’anno da 238 che si sommano all’accoglienza ordinaria che Bologna mette a disposizione durante tutti i mesi dell’anno, per un numero complessivo di circa 550 posti.
In questo periodo verrà assicurata l’accoglienza delle persone senza dimora in un luogo protetto, dalle 19 alle 9, ma qualora scatti l’allerta della Protezione Civile per neve o freddo intenso, l’accoglienza verrà garantita anche nelle ore diurne.
Leggi: Comune di Bologna, 30/12/2022
IN AGENDA:
14.12.2022 – “Democrazia energetica e inclusione sociale nelle aree interne”
C.so d’Italia 25 a Roma, 9,30 – Organizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio.
Interverranno all’iniziativa rappresentanti delle Istituzioni, del mondo datoriale e del Sindacato.
Link Locandina
Leggi: Nuove Rigenerazioni
15.12.2022 – Presentazione Dossier “Il domani della residenza”
Organizzazione:ActionAid e Comitato di Quartiere Quarticciolo
Città: Roma
Luogo: Casa di quartiere via Ugento 30
Programma
Leggi: Redattore Sociale
Fondazione Cariplo – Mille voci per comprendere – Presentazione degli esiti dell’indagine Venerdì 16 dicembre ore 16
La conoscenza è un bene prezioso. Quella che riguarda il Terzo Settore è strategica, perché conoscere lo stato dell’arte in questo ambito è importante: significa comprendere lo stato di salute di chi opera nelle comunità, chi sostiene famiglie e persone nei loro bisogni.
Mille voci per comprendere è un’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo nel 2021 e realizzata grazie alla collaborazione con Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Nel 2022 è stata lanciata una survey per capire e aggiornare il quadro relativo all’impatto della pandemia da COVID-19 sull’operatività degli enti del Terzo Settore.
Il prossimo venerdì 16 dicembre alle ore 16 verranno presentati con un evento online i risultati di questo studio e verrà lanciata la seconda survey.
Leggi: Fondazione Cariplo
IN EVIDENZA:
Percorso di reticolazione fra realtà che si occupano di anziani fragili e/o non autosufficienti
La drammatica esperienza vissuta durante la pandemia da COVID-19 ha condotto 17 realtà territoriali, attive nei servizi per gli anziani fragili, a riunirsi e lavorare insieme per individuare risposte concrete ed efficaci alle criticità affrontate e ancora presenti. Nel contributo gli autori delineano quanto realizzato in questo percorso di ricerca e azione, mettendo a fuoco le riflessioni emerse e i punti cardine di un percorso reticolare efficace per generare servizi a sostegno degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. di Elena Macchioni, Riccardo Prandini ( Alma Mater Università di Bologna)
Percorso di reticolazione fra realtà che si occupano di anziani fragili e/o non autosufficienti
A partire dall’estate del 2021, 17 realtà1che si occupano della cura di anziani fragili, e che avevano partecipano l’anno precedente alla ricerca promossa dalla Fondazione Alberto Sordi, hanno deciso di lavorare insieme. La prima ricerca che li ha visti coinvolti è stata condotta nel periodo tra maggio e luglio 2020 con la finalità di comprendere come le strutture di accoglienza e residenza per anziani fragili si fossero organizzate durante il periodo del primo lockdown, quali criticità avessero riscontrato e quali risorse avessero attivato in termini di innovazione. I risultati dello studio svolto sulla cura in pandemia, avevano evidenziato la necessità da parte delle diverse organizzazioni di reticolarsi, per continuare la riflessione avviata, condividere risorse e individuare risposte alle criticità presenti dopo la terza ondata pandemica e trovare modalità efficaci per avviare un dialogo con le istituzioni territoriali e nazionali, necessario per un vero cambiamento.
Leggi: I Luoghi della Cura
Il sociale nel Pnrr: tre cose da cambiare – di Sergio Pasquinelli
Si parla di modificare, correggere, adeguare il Pnrr alle mutate condizioni economiche e sociali del Paese. L’oggetto e l’entità di queste modifiche sono ad oggi ancora molto incerti, ma non sembrano intaccare le parti del Piano che riguardano il welfare sociale e la sanità. E invece anche su questi terreni vale la pena fare una riflessione seria, perché ne va dell’utilità di risorse ingenti, della loro efficacia reale. Almeno tre, tra le diverse possibili, sono le modifiche da mettere in cantiere, e anche con una certa urgenza.
Primo. Guardiamo ai bambini, la fascia 0-6 anni (Missione 4). Il Piano Nazionale investe su questa età 3,7 miliardi di euro, una cifra ingente. Nel caso delle scuole dell’infanzia, fascia 3-6 anni, se tutto andrà come previsto da quanto programmato e dalle risorse stanziate, avremo fra quattro anni un totale di 1 milione 422mila posti disponibili, con una popolazione prevista inferiore a 1,3 milioni di bambini. Insomma avremo più posti a disposizione che potenziali fruitori: un paradosso prodotto anche dalla denatalità, che richiede evidentemente una robusta correzione. L’idea può essere quella di riorientare un determinato ammontare di risorse verso le spese di gestione corrente dei servizi (anziché in conto capitale) nella fascia 0-6 anni, un punto di indubbia sofferenza. Passare da una spesa in conto capitale in una spesa corrente non è sempre possibile, ma è un passaggio che va tentato.
Leggi: Welforum
Rapporto sulla povertà sanitaria: 390 mila persone hanno chiesto aiuto per curarsi
Il 7% dei poveri assoluti ha dovuto chiedere aiuto alle realtà del Banco Farmaceutico. E il problema lambisce anche le famiglie non povere. Nel 2021 la rinuncia alle cure è stata praticata da 15 famiglie su 100
“Nell’anno in corso, le persone in condizioni di povertà assoluta sono 5 milioni 571 mila persone (9,4% della popolazione residente). Circa il 7% di queste (pari a 390 mila individui) si è trovato in condizioni di povertà sanitaria. Ha dovuto, cioè, chiedere aiuto ad una delle 1.806 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure. Nonostante l’impronta universalistica del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), parte consistente della spesa farmaceutica resta a carico dei cittadini. In particolare, nel 2021 (ultimi dati disponibili) il 43,5% (cioè 3,87 miliardi di euro) della spesa farmaceutica è stata pagata dalle famiglie (+6,3% rispetto al 2020), con profonde differenze tra le possibilità di quelle povere e quelle non povere.
Leggi: Redattore Sociale
Luoghi e spazi di cura: la storia della psichiatria può insegnarci qualcosa?
A qualunque età e in qualunque condizione, gli spazi di vita rivestono una funzione essenziale per la costruzione e il mantenimento dell’identità, il senso di sicurezza e del “sentirsi a casa”, il benessere psicofisico, l’equilibrio fra intimità e socialità, la risposta ai bisogni di protezione, crescita e cura. Il contributo di Fabrizio Asioli analizza limiti e opportunità di luoghi e spazi di cura emersi nella storia della psichiatria, proponendoli quali spunti di riflessione utili e trasversali ad altri ambiti di assistenza alle persone, specie se anziane. – di Fabrizio Asioli (Psichiatra, Associazione Italiana di Psicogeriatria)
Luoghi e spazi di cura: la storia della psichiatria può insegnarci qualcosa?
Il mondo abitato viene costruito per essere ospitale. Lo spazio dell’abitare si caratterizza, non solo ma soprattutto, per il dentro e per la garanzia che offre di agio e di intimità. L’abitare è finalizzato a rendere più adeguato e comodo l’ambiente di vita, anche se questa prospettiva non è priva di contraddizioni e l’uomo ha saputo costruire veri e propri mostri quali sono le megalopoli di oggi.
Gli spazi della cura, fra importanza e criticità
Perché lo spazio è così importante anche in sanità? (Mallgrave, 2015). “Lo è in ragione della nostra mente e del nostro corpo, di come ci siamo evoluti nei millenni. Noi ci percepiamo in uno spazio, sviluppiamo, anche rispetto agli spazi, una “empatia” che non è un sentimento lieve, ma è un evento emotivo che caratterizza il nostro rapporto con il mondo” (Geddes da Filicaia, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Lo tsunami Covid sui sistemi sanitari. Ocse fotografa situazione europea dopo due anni di pandemia. Spesa italiana procapite sotto di 550 euro rispetto a media UE, di 2.200 rispetto alla Germania e di 1.200 alla Francia
Pubblicato il report annuale sulla sanità dell’Ocse redatto insieme alla Commissione europea e che quest’anno analizza le macerie lasciate dal Covid evidenziando però anche alcuni aspetti positivi come lo sviluppo dell’e-health, il successo della campagna vaccinale e l’aumento dei finanziamenti per la sanità. Anche se l’Italia è sempre sotto la media europea con valori di spesa procapite e di incidenza sul Pil molto più bassi. IL RAPPORTO HEALTH AT A GLANCE
L’impatto della pandemia da Covid ha travolto i sistemi sanitari europei. Dal calo della speranza di vita passando per l’aumento del disagio tra i giovani fino all’esplosione delle liste d’attesa per visite, esami ed interventi sono parecchi i problemi che il virus ha fatto emergere nei sistemi sanitari di tutta Europa. A fare i conti è il nuovo rapporto Health at a Glance Europe 2022 curato dall’Ocse che quest’anno analizza le macerie lasciate dal Covid evidenziano però anche alcuni aspetti positivi come lo sviluppo dell’e health, il successo della campagna vaccinale e l’aumento dei finanziamenti per la sanità.
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I danesi? Invecchiano in casa
Nel piccolo regno scandinavo gli anziani ricevono cure e assistenza dallo Stato direttamente a domicilio. Grazie a un’associazione che fa pressione su governo e parlamento per votare leggi a favore degli anziani
Non si deve invidiare nessuno, ha scritto Epicuro. Vedendo, però, il sistema pensionistico danese, monta la tentazione: una politica per la terza età efficiente e razionale anche in Italia ce la meritiamo, no? Il piccolo regno nordico, dove vivono 5,8 milioni di abitanti è, infatti, quello in Europa dotato del migliore sistema pensionistico e i pensionati sono trattati da re. Ciò grazie a un’associazione, la Aeldre Sagen cofondata da Bjarne Hastrup, che conta novecentomila membri, ossia il 15 per cento dell’intera popolazione. Il suo ruolo: convincere governo e parlamento a votare leggi a favore degli anziani.
E funziona. In Danimarca gli anziani possono invecchiare sereni a casa dove ricevono aiuti e cure coordinati dallo Stato. Così in trent’anni il numero delle persone nelle case di riposo è diminuito di un terzo. Sistema decisamente più confortevole per le persone ed economico per lo Stato: mantenere un anziano a domicilio costa, infatti, cinque volte meno.
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SEGNALAZIONI:
Fino al 31 dicembre si può richiedere il “bonus barriere architettoniche”
Fino al 31 dicembre prossimo sarà possibile richiedere la detrazione d’imposta del 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti: ad occuparsene, con un ampio approfondimento è il Centro Studi Giuridici HandyLex, ricordando innanzitutto che il “bonus” può essere richiesto per le spese documentate, sostenute tra l’1/1 e il 31/12 di quest’anno e che l’agevolazione riconosciuta alle persone fisiche, ai condomìni e alle imprese, senza alcuna distinzione.
Leggi su superando – Leggi anche l’approfondimento del sito handylex
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Bonus mobili: tetto ridotto nel 2023
Sprint di fine anno per molti bonus casa. Il decreto Aiuti quater interviene, anticipando la legge di Bilancio 2023, sul superbonus, ma non tocca in alcun modo il calendario delle altre agevolazioni dedicate alle ristrutturazioni. Molte di queste, forti delle norme inserite nella manovra 2022, proseguiranno la loro corsa fino a tutto il 2024. Per alcune, invece, sta suonando la campana dell’ultimo giro. Il prossimo 31 dicembre, infatti, andranno in scadenza il bonus facciate al 60% e il bonus barriere architettoniche al 75 per cento. Oltre all’ultima appendice del sismabonus acquisti al 110%, per gli immobili demoliti e ricostruiti. Mentre resterà in vita il bonus mobili, ma con un tetto di spesa molto meno conveniente: passerà da 10mila a 5mila euro.
Leggi: Rete Caad
Manovra, Spi-Cgil: il 16/12 manifestazione nazionale pensionati a Roma
“Il governo taglia la rivalutazione delle pensioni, si accanisce contro uomini e donne che hanno lavorato duramente per una vita versando tutti i contributi e smonta una conquista del sindacato senza alcun confronto. Non possiamo restare fermi di fronte a un grave e pesante attacco ai diritti di milioni di pensionati e per questo il prossimo 16 dicembre saremo in piazza Santi Apostoli a Roma per manifestare tutto il nostro dissenso”. Lo annuncia lo Spi-Cgil.
“Il governo – continua il Sindacato – tratta i pensionati come un bancomat e si prende dalle loro tasche 3,7 miliardi di euro in un solo anno per finanziare la flat tax e misure che favoriscono furbi ed evasori, taglia le risorse alla sanità, non fa nulla per dare seguito alla legge delega sulla non autosufficienza degli anziani e spinge verso l’autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze nel paese”.
“La manifestazione nazionale del 16 dicembre – conclude lo Spi-Cgil – è da considerarsi solo l’inizio di un lungo percorso di mobilitazione che si renderà necessario per respingere decisioni politiche che colpiscono così duramente milioni di pensionati e di persone anziane”.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
martedì 6 dicembre 2022
SUNIA, 50 anni dalla parte del diritto alla casa
Il sindacato degli inquilini federato alla Cgil festeggia mezzo secolo di attività e di lotte con un’iniziativa a Roma, una mostra itinerante e un libro
Canoni insostenibili perché troppo alti rispetto ai redditi, case popolari senza manutenzione da anni, mercato dell’affitto bloccato soprattutto nelle grandi aree metropolitane, nonostante la vasta disponibilità di alloggi che però restano vuoti. A distanza di cinquanta anni dalla fondazione del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica federato alla Cgil, poco o nulla è cambiato sul fronte dei problemi dell’abitare in Italia. Le difficoltà delle famiglie e dei lavoratori sono più o meno le stesse, mentre lo Stato si trova ancora nell’impossibilità di garantire un alloggio dignitoso a tutti.
Leggi: Collettiva, 06/12/2022
lunedì 5 dicembre 2022
Auser: “Una Legge di bilancio sbagliata e iniqua che penalizza lavoratori e pensionati e accresce le diseguaglianze”
Il sostegno di Auser alle mobilitazioni territoriali promosse da Cgil e Uil
L’Auser Nazionale sostiene e parteciperà alle mobilitazioni regionali e territoriali promosse dalla Cgil e Uil per cambiare la legge di bilancio che non risponde alla difficile condizione del Paese.
“A fronte della crescita delle povertà, di tantissime persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese, della dilagante precarietà nel lavoro, delle povertà, della difficile condizione delle nuove generazioni e delle donne, del welfare sempre meno inclusivo e universale – sottolinea il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo – si risponde con scelte politiche che vanno in direzione opposta al bisogno di benessere, giustizia e coesione sociale. I tagli al reddito di cittadinanza, il cambio del meccanismo di indicizzazione delle pensioni senza alcun confronto, le mancate risposte alla emergenza salariale, il ritorno dei voucher, le risorse insufficienti per sanità, istruzione e legge delega sulla non autosufficienza sono misure profondamente inique”.
Leggi: Auser, 05/12/2022
venerdì 2 dicembre 2022
«Oltre alla casa, c’è il diritto a lampadine e a termosifoni»
«La fragilità è una categoria complessa», dice Giancario Penza, responsabile del progetto anziani della comunità di Sant’Egidio. Può riguardare la salute, l’ambiente sociale in cui si vive e mai come oggi la propria condizione economica. Negli ultimi anni riscaldare casa è diventato un lusso per quasi il 12% delle famiglie in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica. Lo è ancora di più per le categorie vulnerabili, come anziani non più autosufficienti, disabili e senza fissa dimora. Per questo nei condomini solidali di Sant’Egidio al diritto «a vivere in una casa fino alla fine dei nostri giorni» come ribadisce Penza, si è unito quello di poter accendere la luce e i termosifoni.
Parte così il sostegno di Banco dell’energia alle persone alloggiate in tre diverse strutture di cohousing della comunità di Sant’Egidio a Roma. Dal 2023 oltre 100 inquilini di due condomini solidali nel quartiere Monteverde e di una casa d’accoglienza in via della Pisana saranno supportati attraverso il pagamento delle bollette e con azioni di efficientamento energetico delle strutture. Il progetto presentato durante la Plenaria del Banco dell’energia propone un accesso all’energia sempre più inclusivo e favorirà l’adozione di comportamenti orientati al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.
Leggi: Sant’Egidio, 02/12/2022
venerdì 2 dicembre 2022
Superbonus, resterà al 110% fino al 31 dicembre: il Mef valuta la proroga – di Massimiliano Jattoni Dall’Asén2 dicembre 2022
Il nuovo Superbonus approvato dal Consiglio dei ministri appena tre settimane fa sembra sarà modificato. Sulla scia di altri interventi annunciati come definitivi e poi subito dopo rimessi sul tavolo per essere sforbiciati, per riallargare la platea dei beneficiari o perché a rischio incostituzionalità (da Opzione donna al decreto rave), ora anche lo schema della super agevolazione per chi ristruttura casa è tornato sotto la lente d’ingrandimento. Al Senato sono stati presentati circa 660 emendamenti al decreto Aiuti quater. E tutti i gruppi parlamentari hanno presentato proposte di modifica all’articolo che riguarda il superbonus. Si va dalla proroga dei termini entro i quali deve essere presentata la Cilas allo sblocco dei crediti d’imposta già maturati.
Leggi: Corriere, 02/12/2022
giovedì 1 dicembre 2022
Dall’autonomia lavorativa a quella abitativa: il secondo sogno di (Ri)Generiamo
In vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità, l’esperienza de “I FormidAbili”, voluta da Leroy Merlin, lancia una nuova sfida con un bando per percorsi di autonomia abitativa per persone con disabilità intellettiva e relazionale. La presentazione in un webinar venerdì 2 dicembre alle 16
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra ogni anno il 3 dicembre, (RI)GENERIAMO – l’azienda benefit nata dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco, l’Associazione Bricolage del Cuore, l’impresa sociale ConVoi Lavoro, la Cooperativa Liberitutti, Abile Job e con il sostegno di Leroy Merlin Italia, festeggia i due anni di attività del progetto FormidAbili, facendo un bilancio dei risultati raggiunti e preparandosi ad affrontare una nuova sfida, il bando “Secondo Sogno”. Lo riferisce una nota stampa.
Leggi: Redattore Sociale, 01/12/2022
mercoledì 30 novembre 2022
Assistenza domiciliare al palo: i 2,7 mld del Pnrr ancora fermi in Stato-Regioni. Ok invece a Piano antibiotico resistenza e riparto fondi PanFlu
Rinviato anche l’esame sul Dlgs di riforma degli Irccs mentre via libera alla proroga al 31 dicembre 2023 per la campagna di screening contro l’Hcv. Ok anche a finanziamento di due progetti in capo uno all’Irccs Spallanzani (3,9 mln) e l’altro all’Incra di Ancona (5 mln). Ecco tutti i testi approvati
L’obiettivo è assistere a domicilio il 10% degli over 65 nel 2026 ma il piano previsto dal Pnrr in sostanza non è ancora partito con le risorse (2,7 miliardi) che sono ancora ferme in Conferenza Stato-Regioni a causa del mancato accordo sui nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario su cui tra i governatori non c’è intesa. Intanto però la misura prevista dal Pnrr non decolla così come l’altra che riguarda la riforma degli Irccs con il decreto legislativo anch’esso rinviato oggi.
Via libera invece alla proroga al 31 dicembre 2023 per la campagna di screening contro l’Hcv al nuovo Piano di contrasto all’antibiotico resistenza finanziato in manovra e al riparto dei 900 mln del PanFlu. Ok anche a finanziamento di due progetti in capo uno all’Irccs Spallanzani (3,9 mln) e l’altro all’Incra di Ancona (5 mln).
Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2022
mercoledì 30 novembre 2022
La sanità negata delle liste d’attesa
Nel 2022 è saltata in media una visita di controllo su cinque. Mentre il sistema pubblico è in affanno e non riesce a recuperare i controlli persi a causa del Covid, sale ancora la spesa privata.
Una sanità a due facce, in cui il settore pubblico segna il passo mentre cresce ancora, anche a causa delle liste d’attesa, la spesa di cui gli italiani sono costretti a farsi carico per farsi curare nel privato.
Gli ultimi dati provenienti da un monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale per le Regioni, fotografano una situazione di sofferenza che va avanti da tre anni. Asl e ospedali non riescono ancora a recuperare il lavoro andato perso dal drammatico 2020.
Il dato più significativo è quello relativo alle visite di controllo. Cioè alle visite specialistiche per chi ha già una diagnosi o per chi è cronico come un paziente diabetico o cardiopatico o oncologico. Secondo l’Agenas, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state effettuate 13,7 milioni di prestazioni, circa 3,4 milioni in meno rispetto al 2019. In altre parole, è saltata in media una visita di controllo su cinque.
Leggi: Liberetà, 30/11/2022
martedì 29 novembre 2022
Le proposte del Patto per la non autosufficienza per cambiare la Legge di bilancio
Il raggruppamento di 52 organizzazioni: “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica”
Gli anziani non autosufficienti in Italia sembrano non esistere. È quanto si osserva nel testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo, che non vi dedica neppure una riga. La denuncia è del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza. “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica, che rendiamo pubblico oggi”, affermano le 52 organizzazioni del Patto.
La denominazione del pacchetto indica il senso delle proposte: “Prime misure per gli anziani non autosufficienti – Per non sprecare il 2023”. Il Pnrr prevede la riforma dell’assistenza agli anziani, inserita in seguito alle richieste ed alla pressione anche del Patto. Entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la relativa Legge Delega ed entro marzo 2024 il Governo dovrà predisporre i Decreti Delegati per l’attuazione.
Leggi: Redattore Sociale, 29/11/2022
martedì 29 novembre 2022
Freddo a casa per un anziano su 4, aumentano i rischi cardiaci e le cadute
Allarme dei geriatri per 3 milioni, necessario intervento Governo su prezzi energia
Tre milioni di anziani, uno su 4 di quelli che vivono inn Italia, questo inverno avranno difficoltà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione a causa del rincaro dei prezzi dell’energia.
Ciò li esporrà a un aumento del rischio di cadute e di aggravamento delle malattie respiratorie e cardiache. È l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che chiede un intervento del Governo per supportare gli anziani più fragili.
“La necessità di sopportare il freddo in casa per il caro-bollette non è solo una condizione spiacevole ma anche pericolosa per la salute degli anziani”, afferma Francesco Landi, presidente della società scientifica, che da domani si riunisce a congresso a Roma.
I pericoli maggiori sono a carico del cuore: “Quando la temperatura in casa si abbassa, infatti, i vasi sanguigni si restringono, aumentando la pressione sanguigna e ostacolando la circolazione. Anche il nostro sangue diventa più denso”, dice Landi. “La restrizione dei vasi sanguigni, inoltre, porta anche a una maggiore minzione, che può causare disidratazione. Questi cambiamenti possono aumentare il rischio di coaguli di sangue e costringere il sistema cardiovascolare a lavorare di più”.
Leggi: Ansa, 29/11/2022
lunedì 28 novembre 2022
Superbonus villette, il nuovo quoziente non premia le famiglie
È una strada stretta e in salita quella che si trovano davanti i proprietari di case interessati a intercettare il superbonus del 90% per le villette nel 2023. Stretta perché si può stimare che meno di 14 contribuenti su 100 abbiano le carte in regola – in teoria – per ottenere l’agevolazione. E in salita perché si tratta di soggetti che difficilmente potranno sfruttare il bonus senza cederlo a una banca (cosa che oggi appare impossibile, dato che gli istituti di credito hanno raggiunto il limite della loro capienza fiscale).
Leggi: Il Sole 24 Ore, 28/11/2022
DALLE REGIONI:
venerdì 2 dicembre 2022
Caritas Roma: servizio notturno itinerante per persone senza dimora
Il Servizio Notturno Itinerante della Caritas di Roma esce ogni sera in tutta la città per incontrare, ascoltare e aiutare chi vive in strada in situazioni di particolare fragilità. Si tratta di una rete di aiuto alle persone senza dimora che coinvolge le parrocchie nei loro territori a cui si affianca un’equipe di operatori professionali che mette a disposizione la sua esperienza per sostenere gruppi che vogliano iniziare a realizzare questo tipo di uscite nel proprio quartiere. Si può scrivere all’indirizzo servizioitinerante@caritasroma.it o chiamare il numero 366.6349003 per segnalare situazioni di fragilità, per dialogare sui percorsi che si intende intraprendere o anche per uscire come volontari con gruppi già costituiti. Per far fronte alle maggiori richieste che giungeranno nei prossimi mesi, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte. È un gesto semplice ma può salvare una vita. Il punto di raccolta unico per tutta la città è l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” in via Marsala, 109, aperto tutti i giorni 24 ore su 24. (DIRE)
Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2022
venerdì 2 dicembre 2022
Esperienze Digitali. Alla Asl 4 Chiavarese la Teleriabilitazione: un nuovo strumento per un nuovo modello di presa in carico
Nella raccolta delle Esperienze Digitali di Asl e Ao italiane è il momento del territorio dell’Azienda Sociosanitaria Ligure 4, caratterizzato da una popolazione tra le più vecchie d’Italia, una dimensione contenuta e una netta divisione geografica tra costa e entroterra. La telemedicina in ASL4 pone le basi per sviluppare un sistema di presa in carico del paziente che migliori la continuità di cura riducendo l’accesso in presenza.
Il TLS nasce con due finalità: ripensare la presa in carico del paziente con attività supportate dalla telemedicina e accompagnare i professionisti verso il cambiamento.
La Teleriabilitazione è uno strumento per erogare a distanza prestazioni tese ad abilitare, ripristinare, migliorare o mantenere il funzionamento psico-fisico di pazienti con disturbi del linguaggio e/o cognitivi.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2022
giovedì 1 dicembre 2022
Esperienze Digitali: “Pro-Home”, il modello innovativo del Galliera per le dimissioni protette degli anziani fragili
Nella raccolta delle Esperienze Digitali delle Aziende sanitarie e ospedaliere italiane, l’E.O. Ospedali Galliera di Genova ha presentato un modello innovativo di dimissione protetta per ridurre i tempi di rientro a domicilio di anziani fragili.
La pandemia Covid ha rappresentato una indubbia accelerazione dei programmi di “Digital Health” a livello mondiale, anche se in alcune realtà sanitarie l’attenzione all’innovazione tecnologica è presente da anni. All’E.O. Ospedali Galliera di Genova, ad esempio, già dall’epoca pre-pandemica, è in corso un progetto co-finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Liguria, finalizzato a verificare se un modello di dimissione protetta all’interno di una smart home, sia in grado di ridurre i tempi di rientro a domicilio di anziani “fragili” ospedalizzati per una patologia acuta (studio “Pro-Home”).
Leggi: Quotidiano Sanità, 01/12/2022
giovedì 1 dicembre 2022
Il primo Housing led a Palermo: testimonianze di vita condivisa
Tre donne di cui una tunisina, una italiana e una colombiana raccontano il loro percorso verso la piena autonomia abitativa reso possibile dal progetto DimOra!
housing led a palermo
Anastasia, Angela e Camilla sono molto contente di avere iniziato da poco più di un mese la loro vita insieme nel primo appartamento di Housing Led a Palermo. Pur essendo di storie e culture completamente diverse, in quanto sono una italiana, una colombiana e una tunisina, sono riuscite, infatti, a iniziare questo percorso in piena serenità. Questa casa è uno step intermedio verso quella che sarà in futuro la loro piena autonomia abitativa.
Leggi: Redattore Sociale, 01/12/2022
mercoledì 30 novembre 2022
Esperienze Digitali: con il “Gaslini diffuso” per la prima volta un Irccs assume la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri territoriali
Comincia oggi, su Quotidiano Sanità, la proposizione delle “Esperienze Digitali” delle Aziende italiane”. La Regione Liguria ha attribuito all’IRCCS Istituto Giannina Gaslini le funzioni sanitarie assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico in capo alle Aziende Socio Sanitarie Liguri a decorrere dal 01/07/2022. È la prima esperienza nazionale che assegna ad un IRCCS la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri di Aziende Territoriali. Solo un’ampia digitalizzazione dei processi di governo gestionale e clinico può garantire l’efficienza del modello e la garanzia della qualità di cura per il paziente.
La Liguria ha deciso di affidare all’IRCCS Istituto Giannina Gaslini le funzioni sanitarie assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico in capo alle Aziende Socio Sanitarie Liguri a decorrere dal 01/07/2022.
Si tratta della prima esperienza nazionale che assegna ad un IRCCS la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri di Aziende Territoriali.
Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2022
IN AGENDA:
Censis- Gli italiani e la casa – 1° Rapporto Federproprietà – Censis – Lunedi 12 Dicembre ore 10.00 – Sala del Cenacolo – Complesso Vicolo Valdina – Piazza Campo Marzio 42. Roma
Come stanno cambiando ruolo e funzioni della casa per gli italiani nel periodo post-pandemia? Nel succedersi delle crisi e nell’incertezza pervasiva, quanto è importante per gli italiani la proprietà dell’abitazione in cui vivono? Quanto le scelte e gli investimenti dei proprietari delle case possono contribuire alla transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale? E quanto è importante anche per i giovani l’accesso alla proprietà della casa rispetto ad altre forme di possesso e utilizzo? Sono alcuni dei quesiti a cui risponde il 1° Rapporto Federproprietà-Censis sugli italiani e la casa, che disegna un affresco originale e misura quanto è cresciuto il valore sociale della casa.
Leggi: Censis
Fondazione Cariplo – Mille voci per comprendere – Presentazione degli esiti dell’indagine Venerdì 16 dicembre ore 16
La conoscenza è un bene prezioso. Quella che riguarda il Terzo Settore è strategica, perché conoscere lo stato dell’arte in questo ambito è importante: significa comprendere lo stato di salute di chi opera nelle comunità, chi sostiene famiglie e persone nei loro bisogni.
Mille voci per comprendere è un’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo nel 2021 e realizzata grazie alla collaborazione con Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Nel 2022 è stata lanciata una survey per capire e aggiornare il quadro relativo all’impatto della pandemia da COVID-19 sull’operatività degli enti del Terzo Settore.
Il prossimo venerdì 16 dicembre alle ore 16 verranno presentati con un evento online i risultati di questo studio e verrà lanciata la seconda survey.
Leggi: Fondazione Cariplo
IN EVIDENZA:
Rigenerare i territori attraverso le reti sociali – di Gilda Sciortino
Grande il lavoro che ha sino a oggi portato avanti il volontariato a Cosenza, tanto da farle meritare il titolo di “Capitale del Volontariato 2023″ per la sua capacità di costruire bene comune attraverso la connessione tra vari attori sul territorio. Numerose, però, le criticità che, secondo Vito Teti, ordinario di Antropologia culturale in pensione presso l’Università della Calabria, vanno affrontate anche in considerazione che i giovani e le donne vanno scomparendo dai piccoli comuni
Passaggio di testimone tra Bergamo e Cosenza in occasione della “Giornata mondiale del volontariato” che si è celebrata il 5 dicembre Sarà il comune calabrese che, per tutto il 2023, dovrà dimostrare di avere meritato il titolo di “Capitale del Volontariato”, titolo assegnato dal CSVnet, l’ associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, con il patrocinio di Anci, in quanto città che ha saputo valorizzare il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune.
Cosenza Nuova (Lupo Silano 1914 Opera Propria, CC BY SA 4
Un risultato importante, frutto di un lavoro di rete costante e incisivo, che però deve fare riflettere su una serie di criticità che va affrontata. Ne parliamo con Vito Teti, ordinario di Antropologia Culturale in pensione presso l’Università della Calabria.
Leggi: Vita
Le politiche di rigenerazione urbana: prospettive e possibili impatti
Le politiche di rigenerazione urbana n.322 Dossier Camera Il documento – di 135 pagine e suddiviso in due Parti – è stato predisposto dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con il CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), su richiesta dell’VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici). – – di Serena Moriondo
La PRIMA PARTE dello studio (a cura dal Servizio studi) si suddivide in 3 Capitoli e reca una ricostruzione dei profili ordinamentali, normativi e giurisprudenziali in materia di rigenerazione urbana.
Capitolo 1. Il concetto di rigenerazione urbana – si apre con una introduzione sulla natura della rigenerazione urbana quale politica di carattere trasversale che si colloca all’incrocio di una pluralità di politiche pubbliche. In tale contesto lo studio mette anzitutto in risalto, sulla base delle evidenze normative, la tendenza progressivamente affermatasi nell’ordinamento italiano – più marcata nella legislazione regionale e finora solo tratteggiata in modo incompiuto nella legislazione statale – favorevole a considerare le pratiche della ristrutturazione e della sostituzione edilizia, secondo criteri di maggiore sostenibilità energetica, ambientale e urbanistica e di azzeramento del consumo di suolo, quale asse lungo cui innestare interventi di rigenerazione urbana di più vasta portata. Ciò anche nella prospettiva della creazione, nel contesto post-pandemico e della crisi energetica globale in atto, di poli multifunzionali provvisti di servizi di prossimità secondo il modello della “città dei 15 minuti”.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Pensioni, la riforma che vorrei di Ivan Pedretti
Pubblichiamo un estratto da “Perennial” (Futura editrice 2022), il volume del segretario generale dello Spi Cgil
I motivi delle difficoltà di tenuta del nostro sistema previdenziale vanno ricercati a fondo. Provo a spiegare il perché per gradi. Come detto, il nostro sistema previdenziale è oggi di tipo contributivo. Volendo sintetizzare, il lavoratore versa una parte del proprio reddito in contributi in modo da maturare negli anni in cui presterà servizio un montante di rivalutazione. La logica che sottostà a questo sistema – più contributi verso, più dignitosa sarà la mia pensione – si basa sull’assunto che un giovane, una volta entrato nel mondo del lavoro, trova da subito un impiego che gli garantisca un reddito stabile, ben retribuito e con i contributi versati regolarmente.
Il problema è che questo percorso lavorativo tipo si è schiantato ormai da diversi anni a questa parte contro lo sfacelo e la frammentazione dell’offerta lavorativa dominante.
Leggi: Collettiva
Disabili. Sono quasi 13 milioni nel nostro Paese, oltre 3 milioni di versa in condizioni gravi. Quasi uno su tre è a rischio di povertà
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra domani, 3 dicembre, il punto degli esperti dell’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma. Le persone disabili che abitano nel nostro Paese sono in gran parte anziane e più di un terzo di queste vivono da sole. Resta troppo bassa rispetto ad altri Paesi UE la quota di spesa destinata a politiche per la disabilità.
Sono quasi 13 milioni, spesso vivono da sole e i servizi loro dedicati sono scarsi, come pure le risorse stanziate a loro favore (28 miliardi di euro, quasi tutti impiegati per erogare pensioni – dati 2018): sono le persone disabili in Italia, assistite spesso da famiglie sempre più in difficoltà, perché devono sopperire alle mancanze delle istituzioni nazionali e locali. In più, nel nostro Paese quasi una persona disabile su tre (32,1%) è a rischio di povertà.
Leggi: Quotidiano Sanità
La cura dell’anziano fragile alla prova della pandemia. Il ruolo della residenzialità
Durante l’emergenza pandemica da COVID-19 le RSA, e in generale le strutture residenziali e ospedaliere, hanno subito pesanti critiche dall’opinione pubblica in merito al loro funzionamento. Elena Macchioni e Riccardo Prandini propongono un’analisi di quanto avvenuto puntando l’attenzione su un “fallimento di sistema” delle cure garantite nel nostro paese e mettendo in luce alcuni punti centrali per una riorganizzazione del sistema di Long-Term Care che vede, nella residenzialità, un nodo centrale nella presa in carico degli anziani fragili. – di Elena Macchioni, Riccardo Prandini (Alma Mater Università di Bologna)
La cura dell’anziano fragile alla prova della pandemia. Il ruolo della residenzialità
Una delle notizie che il sistema dei mass media ha più ampiamente prima selezionato e poi diffuso – nel contesto della pandemia da Covid 19 – è stato quella del presunto fallimento delle RSA. Questi contesti residenziali di cura sono stati descritti, soprattutto nei primi mesi della pandemia, come luoghi pericolosi e incontrollabili, dove il virus ha generato una vera e propria “strage” tra gli ospiti anziani e anche tra gli operatori.
Leggi: I Luoghi della Cura
È urgente riformare l’istituto dell’amministrazione di sostegno – di ANFFAS Nazionale
«Con sempre crescente intensità veniamo a conoscenza di prassi relative all’attuazione della Legge 6/04 sull’amministrazione di sostegno, che sono fonte di disappunto e preoccupazione per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e per i loro familiari, da noi rappresentati e tutelati»: lo scrivono dall’ANFFAS, ponendo quattro precise richieste direttamente ai Ministri per le Disabilità e della Giustizia, a partire da un’urgente riforma della stessa Legge 6/04
Con sempre crescente intensità la nostra Associazione [ANFFAS Nazionale-già Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ma recentemente divenuta Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, N.d.R.] viene a conoscenza di prassi relative all’attuazione della Legge 6/04 sull’amministrazione di sostegno, nonché di analoghe problematiche per i tutori nominati in forza di provvedimenti di interdizione e inabilitazione e che sono fonte di disappunto e preoccupazione per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e per i loro familiari, da noi rappresentati e tutelati.
Leggi: Superando
Sollievo dei caregiver familiari nel Long-Term Care: una sfida prioritaria per nuovi modelli di servizio assistenziale territoriale
Nel contesto dei modelli di servizio assistenziale, il caregiver familiare diviene protagonista nella ricerca di un equilibrio fra benessere funzionale possibile e contesto di cura. Pertanto, si fa sempre più necessario definire il ruolo che i servizi a supporto del caregiver possono giocare e nello specifico delineare le funzioni dell’“operatore per il sollievo a domicilio”. – di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale Anziani e non solo)
Sollievo dei caregiver familiari nel long-term care: una sfida prioritaria per nuovi modelli di servizio assistenziale territoriale
L’attuale società dell’invecchiamento e della fragilità ci pone di fronte a temi rilevanti quali le crescenti esigenze di prossimità e di continuità assistenziale. I principali attori che necessitano di risposte sono i familiari con responsabilità di cura, che si trovano davanti a bisogni sempre più complessi. A fronte di tali esigenze non si registra un adeguato sforzo di progettazione organizzativa/relazionale e di sviluppo/diffusione di competenze non solo tecniche ma basate su quel corpo di “gesti” etico/ecologici che sono denominati “umanizzazione delle cure”. Leggi:
Leggi: I Luoghi della Cura
Il percorso per l’attivazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali – Il paradigma dell’Amministrazione condivisa nel contesto della transizione ecologica – di Silvia Lazzari
L’urgenza della transizione ecologica è sempre più evidente nell’attuale contesto economico-sociale. Secondo i dati relativi all’Earth Overshoot Day ogni anno l’impronta ecologica umana arriva a consumare sempre più velocemente la biocapacità del pianeta. Invertire la rotta ed approdare ad un modello di sviluppo che proceda in sinergia con la tutela dell’ambiente diventa così una priorità. In questa prospettiva, la produzione ed il consumo di energia si rivelano di strategica importanza: il modello energetico basato sulla produzione di energia da fonti fossili rappresenta, infatti, una tra le principali cause di emissioni di gas ad effetto serra. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, l’uso di energia fossile è responsabile del 77% delle emissioni di gas a effetto serra e necessita di un deciso superamento nella prospettiva del contrasto ai cambiamenti climatici.
Leggi: Labsus
SEGNALAZIONI:
Bonus 150 euro per chi ha più contratti di lavoro
Per il riconoscimento dell’indennità una tantum di 150 euro, prevista dall’articolo 18 del Decreto Legge n. 144/2022, il lavoratore con più più contratti di lavoro (nella maggior parte dei casi parliamo quindi di contratti a tempo parziale) sarà sufficiente che almeno uno di essi non ecceda il limite di retribuzione di 1.538 euro nelle competenze di novembre.
A chiarirlo l’Inps, con il messaggio 4150 del 2022, secondo cui, non influirà, quindi, la retribuzione cumulata con altri contratti di lavoro subordinato, anche nel caso in cui essa sia superiore a tale limite. Resta ovviamente limitato ad uno il numero di bonus erogabili, ed eventuali ulteriori bonus corrisposti saranno recuperati dall’INPS. L’Inca ricorda che l’indennità, se non è stata inserita nelle competenze di novembre, può essere erogata anche nel mese di dicembre.
Leggi: Inca
Fondo vittime amianto: rifinanziamento e importi
Con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono state stabilite le procedure e le modalità di riconoscimento, per gli anni 2021 e 2022, delle prestazioni a carico del Fondo per le vittime dell’amianto in favore degli eredi di coloro che sono deceduti a seguito di patologie correlate all’esposizione all’amianto nell’esecuzione di operazioni portuali.
La prestazione è destinata a risarcire gli eredi aventi diritto nei confronti dei quali sia dovuto il risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, come liquidato con sentenza esecutiva o con verbale di conciliazione giudiziale. Il limite di spesa è pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, come previsto dall’articolo 4, co. 6-bis del dl n. 121/2021 convertito dalla legge n. 156/2022, che ha rifinanziato quanto previsto dalla legge istitutiva.
Potranno, pertanto, accedere alla prestazione gli eredi delle vittime che risultino destinatari del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, sulla base di quanto liquidato con sentenza esecutiva o con verbale di conciliazione giudiziale. Inoltre, potranno presentare l’istanza anche le Autorità di sistema portuale soccombenti in sentenze esecutive o comunque parti debitrici in verbali di conciliazione giudiziale, obbligati al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali.
Leggi: Inca
NEWS:
martedì 29 novembre 2022
Le proposte del Patto per la non autosufficienza per cambiare la Legge di bilancio
Il raggruppamento di 52 organizzazioni: “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica”
Gli anziani non autosufficienti in Italia sembrano non esistere. È quanto si osserva nel testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo, che non vi dedica neppure una riga. La denuncia è del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza. “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica, che rendiamo pubblico oggi”, affermano le 52 organizzazioni del Patto.
La denominazione del pacchetto indica il senso delle proposte: “Prime misure per gli anziani non autosufficienti – Per non sprecare il 2023”. Il Pnrr prevede la riforma dell’assistenza agli anziani, inserita in seguito alle richieste ed alla pressione anche del Patto. Entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la relativa Legge Delega ed entro marzo 2024 il Governo dovrà predisporre i Decreti Delegati per l’attuazione.
Leggi: Redattore Sociale, 29/11/2022
lunedì 28 novembre 2022
Caregiver familiare, da Federcasalinghe quattro richieste al governo
Sono assegno mensile, pensione, formazione e pieno riconoscimento dell’attività svolta. “Casalinghe escluse da ogni agevolazione, eppure sono loro le protagoniste dell’assistenza”
Definire in modo chiaro la figura del caregiver familiare a tempo pieno introducendo riconoscimenti quali un assegno mensile, legato all’assistenza a tempo pieno; una copertura pensionistica; la formazione per un qualificato servizio di assistenza; il riconoscimento dell’attività svolta, a tempo pieno, come acquisizione di competenze professionali. Queste le richieste che Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe ha rivolto al governo in occasione del convegno ‘Caregiver familiare: l’assistenza dettata dal cuore’, in corso a Roma.
Leggi: Redattore Sociale, 28/11/2022
lunedì 28 novembre 2022
Un confronto sull’accessibilità con le aziende di trasporto pubblico
Una buona occasione per stimolare il confronto fra i portatori d’interesse del settore sul tema dell’accessibilità, proponendo un approfondimento sulle novità normative in materia di diritti dei passeggeri e sulle principali buone pratiche esistenti nel comparto rappresentato dall’ASSTRA, l’organizzazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico regionale e locale in Italia: sarà questo l’“A-day” (“Accessibility Day”), promosso per domani, 29 novembre, a Roma (ma anche in diretta streaming) dalla stessa ASSTRA, in collaborazione con le Federazioni FISH e FAND
Sarà un incontro certamente degno di interesse e attenzione quello della mattinata di domani a Roma (Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, Piazza della Minerva, 38, ore 9.30, ma diffuso anche in diretta streaming), denominato semplicemente A-day ovvero Accessibility Day. A promuoverlo è stata l’ASSTRA (Associazione Trasporti), ovvero l’organizzazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico regionale e locale in Italia, in collaborazione con FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), ossia le principali organizzazioni rappresentative dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese.
Leggi: Superando, 28/11/2022
lunedì 28 novembre 2022
Le richieste CARD al ministro Schillaci. “I Distretti, diventino una struttura stabile, organizzata ed implementata in tutta Italia”
Non un “modello unico di Distretto”, ma una struttura operativa multifunzionale, multiprofessionale, multidisciplinare, punto di equilibrio uniforme tra ciò che è “essenziale” per tutti e ciò che è appropriato per il contesto locale specifico e in linea con i bisogni del territorio. È quanto auspica in un documento di analisi al Dm 77, consegnato dal Presidente Volpe al ministro della Salute nelle scorse settimane, in un incontro con il personale IL DOCUMENTO
“Il Dm 77 costituisce un punto di partenza più che un punto di arrivo per la crescita dell’assistenza territoriale e per un approccio innovativo alla riduzione delle disuguaglianze di salute. Per questo CARD chiede con forza che il Distretto diventi una struttura stabile (sottolineiamo questo attributo), omogeneamente interpretata, organizzata, agita in tutti i territori italiani. Sarebbe una forzatura affermare che chiediamo ‘un modello unico di distretto’, ma la direzione suggerita è quella di trovare un punto di equilibrio uniforme tra ciò che è ‘essenziale’ per tutti e ciò che è appropriato per il contesto locale specifico, sicuramente a partire dalla conoscenza dei bisogni”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/11/2022
domenica 27 novembre 2022
A chi poco e a chi niente: la finanziaria del Governo Meloni taglia le rivalutazioni delle pensioni
Il 15 novembre scorso avevamo pubblicato la notizia sulla imminente rivalutazione delle pensioni – conquistata dei sindacati dei pensionati con il precedente Governo – che avrebbe migliorato da gennaio 2023 le condizioni economiche di migliaia di pensionati.
Il governo Meloni però, con la nuova manovra, ha deciso di tagliare la rivalutazione e i pensionati perderanno molti soldi. Una vergogna!
A denunciare il fatto, lo SPI Cgil: “Dal 1° gennaio le pensioni dovevano essere rivalutate al 100% fino a quattro volte la soglia minima, al 90% tra quattro e cinque volte, al 75% da cinque in su.
Il governo Meloni ha ora riscritto questo meccanismo, che era stato conquistato dai sindacati dei pensionati con il governo Draghi, tagliando la rivalutazione in particolare per le pensioni da quattro volte in su.
Stiamo parlando di assegni mensili netti da 1.500 euro e quindi di certo non di pensioni ricche.
Secondo una prima stima dello Spi-Cgil la perdita pro-capite sarà di 1.200 euro all’anno per 4,3 milioni di pensionati.
Invece l’aumento della rivalutazione delle pensioni minime, tanto sbandierato dal governo, porterà solo 10 euro in più al mese.”
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 27/11/2022
sabato 26 novembre 2022
Superbonus all’ultima chiamata. Sistema in tilt, ora si scenderà al 90%
Ieri è stato l’ultimo giorno del Superbonus per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi due anni: venerdì 25 novembre era la scadenza per la consegna della Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) da parte dei condomini per mantenere l’ . Una scelta che ha sollevato dubbi innanzitutto tra le forze politiche. Molti partiti nelle scorse settimane hanno chiesto una proroga, anche all’interno della stessa maggioranza: Forza Italia, infatti, ha presentato un emendamento al decreto Aiuti quater — che ha introdotto tutte le modifiche ad Superbonus per condomini e villette — per far spostare la data al 31 dicembre. «Il termine attuale è impossibile da rispettare — hanno fatto notare dal partito — e rischia di generare contenziosi sia tra committente e professionisti, sia tra privati e pubblica amministrazione. Chiederemo lo slittamento di un paio di mesi per consentire di completare positivamente le pratiche che sono in itinere».
Leggi: Corriere della Sera, 26/11/2022
venerdì 25 novembre 2022
Congresso Simg. Gemmato torna a bocciare le Case della Comunità: “Tradiscono idea di sanità di prossimità. Non possiamo stravolgere Pnrr ma col Ministro Schillaci possiamo migliorarlo puntando su medici di famiglia e farmacie”
Il sottosegretario alla Salute al Congresso della Simg torna a criticare la riforma della sanità territoriale definita dal Pnrr e dal Dm 77: “Le Case di comunità non soddisfano l’esigenza di sanità territoriale di cui oggi abbiamo bisogno. Anzitutto, il rapporto sarebbe di una ogni 40-50mila abitanti, con alcune aree più isolate. A questo si aggiunge la mancanza di personale sanitario e vi è un problema di finanziamento per i prossimi anni”.
“Le Case di Comunità così come sono state immaginate, secondo me e secondo il Ministro, non vanno a soddisfare l’esigenza di sanità territoriale di cui noi abbiamo bisogno”. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato intervenendo al Congresso della Società italiana di medicina generale (Simg) in corso a Firenze torna sui nuovi presidi previsti dal Pnrr e dal Dm 77 e conferma la bocciatura del Governo sul progetto anche se ammette che “non vi sono margini di stravolgimento ma lavoreremo col Ministro Schillaci per correggerne le storture”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/11/2022
venerdì 25 novembre 2022
Decreto aiuti quater: pubblicata su NT+ Il Sole 24 ore la comunicazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Dalla crisi energetica al Superbonus, per il segretario generale Stefano Chiapparelli i provvedimenti previsti potrebbero avere gravi conseguenze per i soggetti fragili.
Le misure del Decreto Aiuti quater relative alla casa non hanno riscosso l’approvazione di Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari). O almeno così sembra dalle dichiarazioni del segretario generale Stefano Chiappelli. «Il decreto non risponde alle aspettative di misure urgenti e incisive sulla casa e i costi dell’abitare, ormai in costante e insopportabile crescita a causa del dato inflattivo che incide su tutte le utenze, domestiche e condominiali, e sul canone d’affitto con lo scatto rilevante dell’aumento Istat nei casi di contratti senza l’opzione di cedolare secca».
Leggi: Sunia, 25/11/2022
venerdì 25 novembre 2022
Rigenerazione urbana, al via il primo bando del Fondo Nazionale dell’Abitare Sostenibile promosso da CDP
Strutturato come fondo di fondi, FNAS ha lo scopo di stimolare interventi di rigenerazione urbana fino ad 1 miliardo di euro destinati alle 3S dell’abitare: Social, Student e Senior housing
Con l’obiettivo di dare una risposta alle nuove tendenze della società italiana quali l’invecchiamento della popolazione, il cambiamento in atto nel modello di famiglia tradizionale e l’aumento delle disparità socioeconomiche e territoriali, e nel contempo avviare processi di rigenerazione urbana per la coesione sociale e l’integrazione culturale, ha preso il via il primo bando del Fondo Nazionale dell’Abitare Sostenibile (FNAS), promosso da Cassa Depositi e Prestiti e gestito da CDP Immobiliare SGR SpA.
Strutturato come fondo di fondi, FNAS ha lo scopo di stimolare interventi di rigenerazione urbana fino ad 1 miliardo di euro destinati alle 3S dell’abitare: Social, Student e Senior housing.
Il bando è rivolto a gestori di fondi immobiliari (Società di Gestione del Risparmio) specializzati nella promozione di infrastrutture sociali per l’abitare, attraverso la candidatura di progetti nell’ambito di fondi già operativi o di nuova istituzione.
Leggi: Casa e Clima, 25/11/2022
giovedì 24 novembre 2022
Integrazione sociosanitaria. Da Federsanità, Anci e Agenas un Osservatorio su buone pratiche a supporto delle politiche nazionali
Un Osservatorio sull’integrazione sociosanitaria per un’azione sistematica di raccolta e diffusione di esperienze, che possa essere di supporto alla costruzione di compiute politiche nazionali. È quello promosso da Federsanità insieme ad Anci ed Agenas, con l’obiettivo di raccogliere le esperienze realizzate finora nell’integrazione sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a disposizione dei decisori istituzionali e delle organizzazioni pubbliche e private che operano a questo scopo. Un tema questo al centro del Convegno “Missione Salute”, svoltosi oggi nella cornice della XXXIX Assemblea Nazionale Anci, in corso alla fiera di Bergamo.
“Col DM77 si apre una nuova stagione in Italia finalizzata a ridisegnare l’intera rete dell’assistenza sul territorio – dichiara Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI e delegato Salute, Sport e Politiche Giovanili, Deputato e Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di Vita nelle Città, -. Una vera e propria rivoluzione che poggia su alcune parole chiave: Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedale di Comunità, infermiere di famiglia e di continuità assistenziale. Cambiano i ruoli: maggiori compiti ai distretti, una posizione centrale per gli infermieri e un’inedita integrazione con il territorio e con la sua governance istituzionale. L’esperienza delle buone pratiche nell’integrazione sociosanitaria rappresenta in questo scenario una risorsa importante da valorizzare anche in termini utili a orientare le politiche a livello nazionale”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/11/2022
giovedì 24 novembre 2022
Manovra, Spi-Cgil: pensionati bancomat. Risponderemo
“La manovra di bilancio del governo Meloni si finanzia con il taglio della rivalutazione delle pensioni e con la tassazione degli extra-profitti, peraltro già prevista e solo in parte aumentata”.
Lo dichiara il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti.
“I pensionati italiani – continua Pedretti – vengono quindi trattati come un bancomat e alla stregua di aziende che fatturano miliardi di euro.
Pensioni da 1.500/1.600 euro netti al mese, frutto di oltre 40 anni di lavoro e di contributi versati, vengono fatte passare per ricche.
Il meccanismo di rivalutazione, una conquista del sindacato, cancellato e riscritto senza uno straccio di confronto.
Con questi soldi fanno condoni, aumentano il tetto del contante, favoriscono i furbi e gli evasori. Risponderemo”.
Leggi: Spi-Cgil, 24/11/2022
giovedì 24 novembre 2022
Dati non aggiornati del patrimonio abitativo della popolazione, in particolare quella anziana. Auser: “Ma i censimenti permanenti dell’ISTAT come funzionano?”
La pandemia ha messo in evidenza, secondo Auser, una realtà già nota da tempo in un paese con un alto indice di longevità: l’importanza della condizione abitativa degli anziani in rapporto alla possibilità di garantire autonomia e assistenza domiciliare. Per far fronte a questo delicato problema il PNRR prevede interventi normativi e finanziari. In particolare, attraverso diverse misure, rende disponibili consistenti finanziamento per di migliorare la qualità delle abitazioni. Queste misure, sostiene Auser, richiederebbero, per sviluppare la loro efficacia, una conoscenza reale e aggiornata del patrimonio abitativo della popolazione italiana, in particolare quella anziana. Ebbene, andando a verificare le banche dati sulle abitazioni dell’ISTAT si scopre che sono ferme al censimento del 2011. Tenuto conto di quanto avvenuto nelle città in questo decennio (si pensi solo agli sconvolgimenti dei centri storici a