Giornata internazionale degli anziani: il governo risponda ai loro bisogni

Il 1° ottobre ricorre la giornata internazionale dell’anziano. Quest’anno le Nazioni Unite hanno deciso di dedicarla ai temi della cura e alla necessità di assicurare assistenza e sostegno alle persone anziane. L’invecchiamento della popolazione, infatti, è una tendenza che sta ridisegnando le società in tutto il mondo e, secondo le stime, entro il 2030, il numero degli anziani supererà quello dei giovani. Con l’invecchiamento della popolazione, i bisogni di un sistema sanitario inclusivo e di servizi sociali di sostegno sta crescendo notevolmente. “Si tratta di una sfida che il nostro Paese non può permettersi di mancare – commenta Tania Scacchetti, segretaria generale del sindacato dei pensionati della Cgil – e che purtroppo invece viene tradita dalle politiche messe in campo da questo Governo, che tagliano la spesa pubblica a partire dalla sanità e dal mancato finanziamento della legge sulla non autosufficienza e che non sostengono adeguatamente la tenuta del potere d’acquisto dei pensionati, con politiche fiscali che penalizzano in particolare lavoratori e pensionati – in special modo le donne – e che non contrastano evasione ed elusione a vantaggio delle rendite e dei profitti”.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

01 ottobre 2024
Anziani, risorsa preziosa: il 28% aiuta amici o familiari

Giornata internazionale delle persone anziane. Iss: “C’è ancora molto da fare per promuovere un invecchiamento attivo e in salute: un over 65 su quattro ha almeno due malattie croniche all’attivo”
“Una risorsa per la società da proteggere e tutelare. Sono gli over 65 italiani, che nel 28% dei casi non si risparmiano nel fornire aiuto ad amici, familiari e alla collettività nel suo complesso. Tuttavia c’è ancora molto da fare per promuovere un invecchiamento attivo e in salute: un over 65 su quattro ha almeno due malattie croniche all’attivo”. È l’identikit che emerge dagli ultimi dati disponibili della sorveglianza ‘Passi d’Argento’ dell’Istituto Superiore di Sanità. L’occasione per fare il punto sul benessere e lo stato di salute degli over 65 è la Giornata internazionale delle persone anziane che si celebra oggi, primo ottobre.

Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2024


01 ottobre 2024
Riforma anziani, aziende sanitarie “laboratorio innovazione”

La Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha presentato al ministero della Salute il volume ‘La persona anziana protagonista del suo tempo e della sua salute’, edito da Edra, in cui sono raccolti e raccontati differenti modelli di presa in cura dei fragili anziani sperimentati e, dunque, replicabili nelle aziende del Servizio sanitario nazionale per l’implementazione della legge delega 33/2023 in favore delle persone anziane.

Leggi: Redattore Sociale, 01/10/2024


30 settembre 2024
Cgil, 1.500 euro al mese non bastano più per viverci

Scuola, casa, sanità: l’inchiesta sociale condotta per contro della Cgil da Ires Emilia-Romagna tra febbraio e luglio 2024, consegna un quadro della condizione di tanti lavoratori, studenti e famiglie a Bologna che sembra riportare indietro di molti decenni
La scuola ha smesso di essere un mezzo di promozione ed emancipazione sociale: se sei figlio di operai, il tuo futuro è quasi certamente già segnato. Anche l’accesso ai servizi sanitari è condizionato dalla situazione economica: se non hai soldi da spendere, la sanità pubblica con le sue liste d’attesa è il tuo unico orizzonte, mentre chi può si rivolge al privato, non tanto perché è migliore, ma perché i tempi di accesso alle prestazioni sono più ridotti. La casa? Molti ce l’hanno di proprietà, i giovani e chi guadagna poco faticano a trovarla, tanto che sono pronti anche ad andarsene. L’inchiesta sociale condotta per contro della Cgil da Ires Emilia-Romagna tra febbraio e luglio 2024, consegna un quadro della condizione di tanti lavoratori, studenti e famiglie a Bologna che per certi versi sembra riportare indietro di molti decenni le lancette dell’orologio.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024


30 settembre 2024
Il SSN invecchia, medici italiani i più anziani d’Europa

L’Italia è un Paese sempre più vecchio e la classe medica non fa eccezione, confermandosi la più anziana d’Europa. Questa è la fotografia scattata dall’ISTAT. Molti medici sono prossimi al pensionamento e il SSN che nell’arco di due o tre anni si appresta a vivere un ampio ricambio generazionale, dove è fondamentale un’adeguata formazione per le nuove leve, che vada oltre il percorso universitario. In questo contesto si colloca l’impegno della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio – SIGOT, molto attiva con diverse iniziative. Come rilevano i dati ISTAT, negli ultimi vent’anni i residenti over65 sono aumentati di oltre 3 milioni, arrivando a 14 milioni 358mila (+5,1% rispetto al 2004); oltre la metà, 7 milioni 439mila, ha almeno 75anni.

Leggi: La Repubblica, 30/09/2024


30 settembre 2024
Più risorse per la sanità, monitoraggio della spesa, assunzioni e potenziamento territorio anche con partnership pubblico-privato. Ecco cosa prevede il Piano strutturale di bilancio

Previsto anche il riordino della sanità integrativa, la promozione di stili di vita sani e azioni di contrasto all’antibiotico resistenza. Il Mef ha confermato che la spesa sanitaria salirà oltre del target dell’1,5% previsto dal Patto con Bruxelles ma numeri certi ancora non ce ne sono. IL TESTO DEL PSB
Più risorse per la sanità, monitoraggio più attento della spesa, assunzioni e potenziamento territorio anche con partnership pubblico-privato. E anche riordino della sanità integrativa, promozione di stili di vita sani e contrasto all’antibiotico resistenza. Sono alcune delle riforme contenute nel Piano strutturale di bilancio appena trasmesso dal Governo al Parlamento.
Sulle risorse per la sanità il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha confermato l’impegno a tenere la spesa sopra al target di aumento per quella pubblica dell’1,5% in rapporto sul Pil fino al 2031 (per il 2025 il limite sarà l’1,3%).

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/09/2024


27 settembre 2024
Sfratti, Sicet: “Il taglio dei fondi per l’affitto avrà impatto negativo”

Il commento del sindacato inquilini Cisl sui dati 2023: numeri solo apparentemente stabili, meno sfratti dove l’erogazione dei contributi per l’affitto è ancora in corso
Il ministero dell’Interno ha diffuso i dati sugli sfratti nel 2023. Secondo il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito da una prima lettura dei dati emerge una sostanziale stabilità delle convalide di sfratto nel periodo post-pandemico visto che il dato complessivo nel triennio 2021-2023 si aggira sempre intorno alle 40.000 convalide. Tuttavia, guardando ai singoli territori, si riscontra una notevole disomogeneità. A livello regionale, osserva Esposito, ci sono territori con aumenti significativi delle convalide (Lombardia e Marche), altri che presentano un andamento stabile (Piemonte, Veneto, etc.) e altri territori che registrano ancora evidenti flessioni (Lazio, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna). Differenze che emergono anche se si guarda ai dati provinciali nell’ambito della stessa regione. Ad esempio, nel caso della Lombardia viene segnalato un boom di convalide a Bergamo e in Brianza mentre a Milano la situazione è rimasta stabile rispetto al 2022. Oppure, nel caso del Lazio, la flessione delle convalide è riconducibile a Roma e Viterbo, ma non certamente a Frosinone.

Leggi: Redattore Sociale, 27/09/2024


DALLE REGIONI:

01 ottobre 2024
Anziani e fragili la legge non basta

L invecchiamento della popolazione pone sempre di più il problema dell assistenza e della cura di un numero crescente di anziani fragili e richiede un ripensamento del welfare territoriale per dare risposte a lungo termine ai bisogni delle persone, soprattutto di quelle non autosufficienti. L importante novità degli scorsi mesi è stata l approvazione della nuova legge sulla non autosufficienza, un provvedimento atteso da molti anni sul quale vi è stato un largo consenso ma che rischia di essere attuato con lentezza e forse ridimensionato. L Istat stima che tra il 2040 e il 2045 la popolazione anziana raggiungerà il 33 per cento del totale, con delle importanti ricadute sulle famiglie e sul sistema di assistenza. Un aspetto già oggi particolarmente problematico è il costante aumento delle persone non autosufficienti.

Leggi: Giornale di Brescia, 01/10/2024


01 ottobre 2024
Giro di vite sui fondi per le Rsa Stop ai ricoveri, pazienti a casa

L’Ares taglia le prestazioni, i posti letto accreditati non bastano – L’allarme in Consiglio regionale. Meloni (FdI): «Situazione gravissima»
Giro di vite sui budget per i servizi sociosanitari. L’Azienda regionale per la salute riduce le somme destinate alle strutture accreditate e le conseguenze sona pesantissime: le Rsa dell’Isola hanno già bloccato i nuovi ricoveri, non stanno rioccupando i posti letto che volta per volta si liberano e addirittura dovranno mandare a casa decine di pazienti, alcuni malati gravissimi.
La notizia è stata ufficializzata dieci giorni fa ma ha effetto retroattivo: per il 2024, a partire da gennaio, le prestazioni “acquistate’ saranno circa il 7%ir meno rispetto al 202g (e quest’anno ci sono pure due nuovi operatori).

Leggi: L’Unione Sarda, 01/10/2024


30 settembre 2024
Roma Capitale: “Serve una nuova strategia dell’abitare”

Catarci (assessore alla Partecipazione): “A Roma più di 16mila famiglie in attesa di una casa popolare e altre decine di migliaia in disagio abitativo conclamato”
“Il turismo è una grande risorsa, ma ovviamente va contemperata con la tutela delle comunità residenti. È evidente che ormai alcune dinamiche di flusso, soprattutto sul tema degli affitti brevi e delle altre questioni collegate, vanno a impattare sulla dinamica sociale delle città. Da questo punto di vista bisogna, da una parte, tenere sotto controllo certe dinamiche, a mio avviso anche restringere il più possibile l’attività di affitto breve extralberghiero che toglie troppe abitazioni alla residenzialità, e, dall’altra, cercare di rilanciare complessivamente una strategia sull’abitare che vada a cogliere il cuore dei problemi”. La pensa così Andrea Catarci, assessore alla Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti di Roma Capitale, che è intervenuto a Napoli a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”, ospitata nel Real Albergo dei Poveri.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024


30 settembre 2024
Cohousing: a Napoli i progetti di rigenerazione urbana per contrastare l’emergenza abitativa

Dal progetto per le donne vittime di violenza a quello che mette insieme giovani e anziani, presentate le nuove soluzioni abitative del Comune di Napoli. Previsti 33 milioni di euro di investimento
Creare una città più coesa e partecipativa, capace di promuovere il benessere sociale attraverso forme di abitare solidale e modelli innovativi di cohousing, per offrire soluzioni sostenibili e inclusive, volte a superare l’emergenza abitativa. Sono questi gli obiettivi dell’ambizioso programma di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Napoli e presentato oggi nel corso della tavola rotonda “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro” a cui hanno preso parte il Sindaco Gaetano Manfredi e la Vicesindaca e Assessore all’Urbanistica Laura Lieto.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024


30 settembre 2024
Vicesindaca Bologna: “Realizzeremo 5 esperienze di cohousing”

Lo ha annunciato Emily Clancy, vicesindaca e assessora alla Casa e politiche per l’abitare del Comune di Bologna, intervenuta a Napoli a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”
“L’ultima linea di finanziamento strutturale sulle politiche abitative, il fondo contributo affitti e morosità incolpevole, è stata eliminata dal governo Meloni. Ne chiediamo il ripristino e chiediamo politiche strutturali. Siamo stati con gli assessori da tutta Italia davanti al parlamento poche settimane fa per chiedere un piano casa nazionale: i Comuni stanno facendo fronte da soli a questa emergenza, investendo moltissimo, ma noi abbiamo bisogno di fondi strutturali per poter creare delle politiche sulla casa”. Lo ha evidenziato Emily Clancy, vicesindaca e assessora alla Casa e politiche per l’abitare del Comune di Bologna, intervenuta a Napoli, nel Real Albergo dei Poveri, a una tavola rotonda sul tema “Cohousing: vivere insieme nelle città del futuro”.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024


30 settembre 2024
A Centocelle al via mappatura spazi urbani

Il progetto, promosso dall’Associazione 20 Chiavi Teatro vede il coinvolgimento della Asl Roma 3 e di circa 200 persone. L’obiettivo? Mappare gli spazi urbani nei di tre quartieri di Centocelle, Vigne Nuove e Laurentino 38
Mappare spazi urbani, in particolare quelli di tre quartieri di Roma: Centocelle, Vigne Nuove e Laurentino 38 e farlo coinvolgendo attivamente gli adolescenti di alcune scuole (con particolare attenzione alle seconde generazioni), i pazienti dei centri diurni di salute mentale e i cittadini del territorio, con l’obiettivo di creare successivamente podcast e QR code da distribuire lungo i quartieri. Questo il fulcro di Tuttocittà 2G, un progetto promosso dall’Associazione 20 Chiavi Teatro al quale ha aderito la Asl Roma 3 e nel quale sono stati coinvolti centri di aggregazione con forte presenza di ragazzi di origine straniera, la scuola Iqbal Masih e il Centro di salute mentale di via Brisse della Asl Roma 3 per un totale di circa 200 persone. Così in una nota.

Leggi: Redattore Sociale, 30/09/2024


29 settembre 2024
Anziani e studenti patto per la casa

Mancanza di alloggi per universitari, caro affitti e solitudine
Il progetto di coabitazione solidale pronto a sbarcare anche a Genova – di Silvia Pedemonte
L’ insegnante in pensione Gina Spucches ha 78 anni, la studentessa universitaria prossima allat esi Sofia Carolla, invece, di anni ne ha 27. Fanno 51 anni di differenza che si annullano in un patto intergenerazionale di mutuo aiuto, nel caffè, nei pranzi, nelle cene condivise («senza obblighi» mettono bene in chiaro, le due) e nelle chiacchiere sulla giornata che è stata, parlando sedute incucina, in casa a Milano. Gina era sola, Sofia cercava una casa a prezzi ragionevoli là dove è
praticamente impossibile.

Leggi: Il Secolo XIX, 29/09/2024


29 settembre 2024
Inaugura ad ottobre l’università degli Adulti

«Nasce ad ottobre l’università per gli Adulti, un progetto creato dalla volontà di offrire ai cittadini di Albignasego uno spazio dedicato alla crescita personale e alla condivisione culturale – spiega il Sindaco Filippo Giacinti –. grazie a questa iniziativa organizzata in collaborazione con l’ Auser del territorio, sarà possibile partecipare a un programma formativo ampio e variegato, pensato per stimolare curiosità e arricchire le conoscenze in un contesto informale e aperto a tutti». L’anno accademico sarà suddiviso in due periodi: il primo da ottobre a gennaio 2025 e il secondo da febbraio ad aprile 2025, con incontri che si terranno i martedì pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 presso la sala Verdi di villa Obizzi. Non è necessaria la prenotazione e la partecipazione sarà completamente gratuita.

Leggi: Padova Oggi, 29/09/2024


29 settembre 2024
Imprese e declino demografico – «Adattarsi ai giovani: una necessità»

Capitale umano. Il professor Rosina (Cattolica) analizza il futuro del lavoro fra transizioni e innovazione «Le aziende devono ambiare, la GenerazioneZ non è una risorsa da sfruttare ma un partner strategico» – Di Bruno Bonassi
Fossero solo le twin transition, cioè quella ecologica e quella digitale a sconvolgere le aziende, sarebbe già un bell’impegno. Ma a queste cosiddette «transizioni gemelle» se ne unisce una terza altrettanto sconvolgente, quella del lavoro nelle nuove generazioni, ulteriormente amplificata dal
Calo demografico. Non c’è tanto da girarci attorno: è una trasformazione radicale,
spinta da profondi cambiamenti demografici e dalle nuove esigenze della Generazione Z. Per decenni, laprincipale priorità delle politiche del lavoro è stata sostenere la domanda e creare occupazione.

Leggi: L’Eco di Bergamo, 29/09/2024


29 settembre 2024
Pensioni, sos povertà

Per il 73% assegno sotto i 1.500 euro netti «Adeguare al carovita”
La Uil: la mancata rivalutazione degli importi colpisce 710mila lombardi. E le donne prendono in media cinquemila euro all’anno in meno. L’esperienza di Mario: grazie al volontariato ho sconfitto la depressione- di Andrea Gianni
I divari nel mondo del lavoro si riflettono sulle pensioni, perché le donne lombarde prendono in
media cinquemila euro all’anno in meno rispetto agli uomini. Il 73% dei pensionati in Lombardia, donneeuomini, percepisce meno di 1500euro netti al mese, con un importo lordo medio annuale di 25mila euro: dai 28mila euro all’anno della Città metropolitana di Milano ai 22mila euro della provincia di Sondrio. E la mancata perequazione, cioè la rivalutazione annuale degli importi in base all’aumento del costo della vita, ha colpito circa 710mila persone, circa il 27% dei pensionati lombardi: tra questi 457mila sono uomini, 253mila donne. Dati messi sotto la lente dalla Uil Pensionati Lombardia, pronta a scendere in piazza nell’ambito di una mobilitazione per chiedere provvedimenti per salvaguardare il potere d’acquisto.

Leggi: Il Giorno, 29/09/2024


28 settembre 2024
Nei centri anziani si parla di salute con le infermiere

Quattro incontri pensati per gli anziani per affrontare temi legati alla salute, e al fisico, ma non solo.
Anche per l’autunno l’Amministrazione comunale ha deciso di patrocinare la rassegna «L’infermiere di famiglia e di comunità consiglia » all’interno del progetto Anni d’argento. Si tratta di un ciclo di incontri, che sono partiti già in primavera, organizzati con l’Azienda socio sanitaria territoriale di Melegnano e Martesana, sfruttando in particolare la presenza della Casa di comunità e del personale che, dallo scorso dicembre, ha aperto presso il Polo anitario Don Franco Maggioni di via San Francesco.

Leggi: Gazzetta della Martesana, 28/09/2024


27 settembre 2024
Ferrara, fondi per sollevare dal carico assistenziale i caregiver

È di 100.000 euro il nuovo stanziamento del Comune di Ferrara per “promuovere un nuovo avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo settore che realizzano attività finalizzate al benessere dei caregiver”
Ferrara – È di 100.000 euro il nuovo stanziamento del Comune di Ferrara per “promuovere un nuovo avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo settore che realizzano attività finalizzate al benessere dei caregiver”. Il bando, fa sapere l’amministrazione, è stato pubblicato oggi su proposta dell’assessora alle Politiche sociosanitarie Cristina Coletti, che sottolinea come, con questo avviso pubblico, si cerchi di “rafforzare gli interventi mirati a sollevare dal carico assistenziale i caregiver, offrendo loro momenti dedicati alla socializzazione o, in generale, all’accrescimento del benessere fisico e psicologico”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/09/2024


26 settembre 2024
Firenze, dallo Spid alla prenotazione visite: apre il Punto digitale facile per i più fragili

In via Faentina lo sportello creato da Fondazione Solidarietà Caritas e Regione Toscana in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze per aiutare e formare le persone nell’utilizzo dei servizi online
Gestire lo Spid, navigare in Rete, fare videochiamate, utilizzare l’home banking, richiedere certificati, prenotare visite mediche, spedire un’email. Per aiutare i cittadini a usare al meglio le opportunità digitali arriva il Punto digitale facile: lo sportello gratuito, realizzato da Regione Toscana e Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze, sostenuto dall’Unione Europea e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, con fondi Pnrr, ha inaugurato oggi in via Faentina 34 a Firenze. É aperto su appuntamento (tel 055-46389272, 348-8013970, puntointernet@fondazionesolidcaritas.it). Vi possono accedere tutti i cittadini, italiani e stranieri, in particolar modo quelli più fragili, che hanno necessità di utilizzare strumenti digitali e non sanno come fare.

Leggi: Redattore Sociale, 26/09/2024


24 settembre 2024
“Formigine Longeva” per una comunità inclusiva e intergenerazionale

Il Comune di Formigine ha avviato a Settembre 2024 il percorso partecipativo “Formigine Longeva”, finanziato grazie al “Bando 2023 per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione”. L’iniziativa coinvolgerà attivamente cittadini, istituzioni locali e altri attori del territorio, con l’obiettivo di trasformare le idee in azioni concrete per rendere la città un luogo accogliente e vivibile per persone di tutte le età. “Formigine Longeva” prevederà una serie di incontri di dialogo aperti a cittadini, imprese , commercianti e organizzazioni del territorio per creare insieme una strategia che favorisca il benessere e migliori la qualità della vita di tutta la comunità.

Leggi: Abitare Sociale, 24/09/2024


IN AGENDA:

Terza edizione degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo

Longevità: Conquista, Rischi e Opportunità” di HappyAgeing che si svolgerà mercoledì 2 ottobre dalle ore 09:00, a Roma, presso la Sala Igea dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani.

Leggi: Happyageing


Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma

Leggi: Family Net


Torino: a Expocasa la tavola rotonda “Dalla casa accessibile alla casa friendly”
Il 4 ottobre dalle ore 16 alle ore 18 si terrà presso la Sala Eventi dell’Oval al Lingotto Fiere di Torino l’incontro promosso dalla CPD (Consulta delle persone in difficoltà) insieme a un ricco panel di esperti. La CPD continua la sua attività di divulgazione sui temi dell’accessibilità all’interno delle grandi manifestazioni come accade per il terzo anno consecutivo con Expocasa al Lingotto Fiere. All’interno della tavola rotonda “Dalla casa accessibile alla friendly house”, la discussione esaminerà come l’innovazione tecnologica e il design inclusivo si stiano facendo strada come tendenze di mercato, trasformando l’abitare in uno spazio più accogliente e accessibile per tutti. Esperti e professionisti discuteranno di esperienze concrete, casi di studio e prospettive future, esplorando come queste soluzioni possano migliorare la qualità della vita e aprire nuove opportunità.
Interverranno: Carlo Boccazzi Varotto (Hackability), Francesco Rodighiero (Design4All Italia), Giovanni Ferrero, (CPD Consulta per le Persone in Difficoltà), Roberta Del Bosco (Fondazione CRT), Consuelo Agnesi (CERPA Italia Onlus), Jan Rocco Berger (InclusiveLab Hackability).

Leggi: Rete Caad


Anziani, cura, valori – Convegno Uneba il 10 e 11 ottobre a Verona

Tra i relatori Cristiano Gori e don Massimo Angelelli .- Tavola rotonda con gli assessori alla salute di Veneto e Friuli Venezia Giulia – La voce di Uneba con Massi, Facci, Elio, Fedeli, Marchesi, Scalabrin, Guaricci
Lo organizza Uneba nazionale in collaborazione con Uneba Veneto. e la Commissione Anziani di Uneba

Leggi: Forum Terzo Settore


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma

Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma

Leggi: Asvis


Eventi in programma di AGE-IT

“La Demografia dell’Invecchiamento”- Roma 3 e 4 ottobre

• Il 3 e 4 ottobre 2024 si terrà a Roma il convegno internazionale “La Demografia dell’Invecchiamento”, organizzato dal programma di ricerca Age-It. Date e luoghi:
3 ottobre presso la Sapienza Università di Roma, Aula Gini, Dipartimento di Scienze Statistiche
4 ottobre presso l’ISTAT, Aula Magna, Via Cesare Balbo, 14

• L’8 e 9 ottobre 2024, Firenze: Evento internazionale di confronto e partnering “EventX Life Sciences – Crossroads in healthcare”, per maggiori informazioni visita il sito.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

“Case della Comunità: “strada facendo”…

Fra integrazione sociosanitaria ed empowerment comunitario – di Antonella Albrigoni, Maddalena Bellagente
Con attenzione alle recenti Linee di indirizzo per l’attuazione del Modello Organizzativo Case della Comunità Hub – AGENAS, quali assistenti sociali con esperienza nei servizi della sanità pubblica lombarda, desideriamo proporre un contributo in merito alle funzioni sociosanitarie e comunitarie della Casa della Comunità ed alcune osservazioni che ci sono state sollecitate anche dalla lettura dell’articolo Case della comunità: come e per fare che cosa?, pubblicato su Welforum.it.
Tra i vari aspetti trattati nell’articolo sopra citato che potrebbero impattare sull’organizzazione delle attività delle Case della Comunità nonché sui professionisti coinvolti, l’autore al punto “Integrazione sociosanitaria: delle prestazioni o delle professioni?”, nel richiamare l’indicazione standard di una assistente sociale del SSN contenuta nelle Linee di indirizzo, evidenzia due possibili nodi critici:
l’integrazione sociosanitaria non dipende solo dalla interprofessionalità e muldisciplinarietà in quanto aspetto critico è dato dalla diversa titolarità delle funzioni e dalla possibilità per gli operatori, con afferenze diverse, di attivare gli interventi da parte degli enti di competenza (prestazioni sanitarie delle Asl, prestazioni socioassistenziali degli Enti locali);

Leggi: Welforum


Per le cure agli anziani la scommessa del virtual hospital

Lo studio. Per evitare il trauma del ricovero le Asl propongono un modello che mette insieme ospedalizzazione domiciliare e servizi di telemedicina n ‹virtual hospital» capace di rispondere grazie a telemedicina e tecnoassistenza alle esigenze di cura di tutti quegli anziani che possono essere seguiti fuori dalle corsie ospedaliere tradizionali. All’interno di una filiera di cure integrata ospedale, enti locali, terzo settore e volontariato -in cui ogni azienda sanitaria dopo aver mappato la sua popolazione sappia assegnare il paziente giusto al più appropriato luogo di cura.
È la scommessa, basata su esperienze già realizzate e replicabili, su cui punta la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) che oggi a Roma presenta al ministero della Salute la proposta di attuazione della riforma dell’assistenza a gli anziani (legge 33/2023). Secondo l’Istat sono 2,8 milioni gli over 75 gravi, di cui un milione vive solo o con un coniuge anziano e 1,2 milioni senza aiuto familiare. Una platea che arriva a 14 milioni di assistiti potenziali e che oggi è drammaticamente sguarnita: in Italia l’assistenza a casa raggiunge poco più del 1O% di utenti che ne avrebbero bisogno mentre le cure domiciliari integrate (Adi) non arrivano a 2° ore l’annoper paziente.

Leggi: Il Sole 24 Ore


Superare le barriere, anche dei dati

Come la mancanza di informazioni sulla disabilità influenza la possibilità di fare ricerca nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa – di Gemma ScaliseJurgena MyftiuCristina BuriniGiulia Colombini
La ricerca sul tema della disabilità è fondamentale per garantire un’efficace inclusione sociale e lavorativa delle persone con limitazioni funzionali1. Tuttavia, ci troviamo di fronte ad una sfida significativa: la mancanza, e talvolta l’impossibilità, di accesso a dati relativi alle condizioni socioeconomiche e di utilizzo dei servizi da parte delle persone con disabilità.
Disabilità e inclusione lavorativa: una sfida anche per la ricerca
Le persone con disabilità affrontano gravi disuguaglianze nel mercato del lavoro. Hanno tassi di occupazione più bassi rispetto alle persone senza disabilità – differenza che è ancora più marcata per le donne con disabilità – e spesso sono classificate erroneamente come persone inattive, quindi non sono registrate come in cerca di lavoro. La discriminazione è, per loro, esperienza quotidiana e, viste le poche opportunità, sono spesso costrette a lavorare in proprio o finiscono nell’occupazione informale. Le politiche tradizionalmente rivolte alle persone con disabilità si sono principalmente concentrate su forme di sostegno al reddito e lavori protetti, senza porre sufficiente attenzione all’importanza delle aspirazioni lavorative individuali e alla mancanza di opportunità reali.

Leggi: Welforum


Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro

Realizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’handicap) e commissionato dalla Regione Umbria, in qualità di “Capofila del turismo lento”, nell’àmbito di “Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi”, strategia di promozione comune delle Regioni italiane, è disponibile online il vademecum “Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro”, documento che rappresenta un passo importante per garantire l’accessibilità dei cammini naturalistici e culturali a persone con disabilità e con esigenze specifiche
Vademecum su cammini accessibiliRealizzato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e commissionato dalla Regione Umbria, in qualità di “Capofila del turismo lento”, nell’àmbito di Viaggio italiano – Scopri l’Italia che non sapevi, strategia di promozione comune delle Regioni italiane, frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo (coordinata dalla Regione Abruzzo) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, in collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), è disponibile online (a questo link) il vademecum Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro (sottotitolo Suggerimenti per migliorare l’esperienza dei camminatori con disabilità e con esigenze specifiche), documento che, come viene presentato, «rappresenta un passo fondamentale per garantire l’accessibilità dei cammini naturalistici e culturali a persone con disabilità e con esigenze specifiche.

Leggi: Superando


SEGNALAZIONI:

Progetto di Vita e Universal Design

C.Perego, I.Oberti, A.S.Pavesi, Progetto di Vita» and Universal Design for Persons with Disabilities, in I.Garofalo, G.Bencini, A.Arenghi (a cura di), Transforming our World through Universal Design for Human Development, IOS Press, 2022
Il «Progetto di Vita» (PdV) rappresenta l’elemento cruciale per progettare e costruire la Qualità della Vita delle persone con disabilità, in coerenza con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. In Italia, la Legge numero 112/16 individua nel PdV il principio attorno al quale costruire una forte convergenza di intenti e interessi per la realizzazione del «Dopo di Noi» che può avvenire «durante Noi» attraverso la costruzione di percorsi di empowerment verso l’autonomia in un’ottica di prevenzione, gradualità, emancipazione e accompagnamento al distacco.
Per vivere l’autonomia «durante Noi», preparando al «Dopo di Noi», lo spazio abitativo, l’ambiente circostante e la comunità di riferimento rappresentano ambienti funzionali e/o spaziali fondamentali.

Leggi: Rete Caad


Il progetto di vita nella dimensione abitativa : percorsi di autonomie possibili nel dopo di noi

Cristiana Perego, Il progetto di vita nella dimensione abitativa : percorsi di autonomie possibili in attuazione della Legge 112/16 sul «Dopo di Noi», tesi di Dottorato Politecnico di Milano, Dip.Architettura, 2024
“La tesi ha portato alla costruzione di un’infrastruttura di sistema per l’analisi del processo attuativo della Legge 112/16 e nello specifico all’elaborazione del set di strumenti per la co-progettazione del welfare abitativo per il «durante e DdN». Tra questi una serie di raccomandazioni per la realizzazione degli interventi abitativi sistematizzate in una checklist, quale strumento di qualificazione dei progetti rispetto all’adozione delle raccomandazioni che può essere applicato in qualsiasi fase di sviluppo del progetto.
In generale i risultati della ricerca hanno reso evidente come le indicazioni progettuali per la realizzazione di questo tipo di interventi non possano essere standardizzate a prescindere dai processi necessari alla rilevazione dei bisogni della persona.
Bensì è possibile lavorare proprio sui processi mettendo a punto strumenti basati sui principi dell’Universal Design come espresso dall’art. 2 della Convenzione ONU al fine soddisfare i bisogni della singola persona”.

Leggi: Rete Caad


E’ uscito il nuovo volume del Patto: “Alla ricerca del futuro. La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti”

È uscito il nuovo volume del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza “Alla ricerca del futuro. La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti”, pubblicato da Maggioli Editore, nato dall’intenzione del Patto di promuovere la conoscenza della riforma e il confronto pubblico in merito. Il libro del Patto si propone come una guida – chiara e accessibile – che illustra gli elementi principali della recente riforma e ne analizza punti di forza e punti di debolezza. Rappresenta una sintesi ragionata del dibattito di questi ultimi anni sull’assistenza agli anziani non autosufficienti e contiene analisi, riflessioni e proposte operative.

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 

 

 

Cgil e UIL, mercoledì 25 saremo in piazza per contrastare il DDL Sicurezza

Mercoledì 25 settembre, dalle ore 16.30 saremo davanti al Senato dove a breve si discuterà il ddl sicurezza, già approvato alla camera; riteniamo, infatti, doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un ddl, quindi, che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali.

Leggi: Cgil


NEWS:

23 settembre 2024
Social forum dell’Abitare

Sul sito di Abitare e Anziani è disponibile gratuitamente il numero di Settembre di Abitare e Anziani Informa. Il numero riporta atti e commenti del Social Forum dell’Abitare di Bologna del 18/20 Aprile 2024.
Dopo decenni di graduale abbandono “riportare al centro dell’interesse pubblico il tema dell’abitare” è, in estrema sintesi, l’obiettivo che si pone il Social Forum dell’Abitare. Per farlo propone la costruzione di una “coalizione sociale, flessibile e aperta al contributo di cittadini, comitati, associazioni, sindacati, attivisti e ricercatori“ per creare uno spazio di “promozione, discussione e messa in movimento di idee e pratiche locali che spesso faticano ad emergere, per assumere – tutti insieme – la giusta rilevanza sociale e politica”, al fine di “rendere protagoniste le persone che non hanno accesso al diritto dell’abitare”.

Leggi: Abitare e Anziani, 23/09/2024


20 settembre 2024
Decreto sicurezza. Libera: “Decisione politica indegna per un paese democratico”

In una nota, la rete di associazioni presieduta da don Ciotti commenta l’approvazione alla Camera del decreto sicurezza. “La politica esca dai tatticismi, dai giochi di potere, dalla logica del consenso e riduca le distanze sociali”
“Un disegno di legge che, al di là dei singoli provvedimenti, propone un inasprimento delle pene e la codificazione di nuovi reati con una sola finalità: restringere sempre più l’area dei diritti e dunque della civiltà”. Così in una nota Libera, la rete di associazioni presieduta da don Ciotti, commenta l’approvazione alla Camera del decreto sicurezza. “Una decisione politica indegna per un paese che vuole essere democratico e civile dove si mira a colpire il diritto dei cittadini a manifestare, criminalizzando il dissenso pacifico”.

Leggi: Redattore Sociale, 20/09/2024


19 settembre 2024
Assegno unico: che sia davvero universale

L’introduzione dell’AUU è stata una scelta fondamentale.
Restano criticità ed esclusioni da rimuovere al più presto.
I DIRITTI SONO DIRITTI E DEVONO ESSERLO PER TUTTI I FIGLI E LE FIGLIE
Su questa nostra rivendicazione è intervenuta anche l’Europa con la precisa indicazione di rimuovere al più presto le criticità che penalizzano molte famiglie, a partire da lavoratori e lavoratrici che non risiedono in Italia da almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia o che non hanno un contratto di lavoro della durata di almeno 6 mesi.
Qualche esempio:
♦ Un lavoratore dipendente con coniuge e 2 figli di 10 e 12 anni residenti all’estero, che nel 2020 aveva un reddito di 25.300 € l’anno, con il passaggio all’Assegno unico ha perso detrazioni e ANF per 282,83 € al mese e 3.393,96 € all’anno.

Leggi: Cgil, 19/09/2024


19 settembre 2024
Nomina Commissario Europeo alle politiche abitative. Il SUNIA chiede un impegno immediato per il diritto alla casa in Italia e in Europa

Dichiarazione di Giusi Milazzo, segretaria nazionale SUNIA
Riteniamo la recente nomina di Dan Jørgensen come nuovo Commissario Europeo alle Politiche Abitative un segnale positivo che va incontro alle richieste dei sindacati degli inquilini.
Questa nomina può rappresentare un passo significativo verso l’attuazione di politiche abitative a livello europeo che, ci auguriamo, possano avere un’attenzione particolare per le esigenze degli inquilini, spesso famiglie di lavoratrici e lavoratori a reddito medio basso.
Pensiamo che intervenire per assicurare ai giovani, ai precari, agli anziani, il diritto all’abitare sia un modo per concretizzare quell’idea di un’Europa inclusiva e solidale a cui noi crediamo.
Riteniamo che anche la qualità dell’abitare e l’obiettivo dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare debba essere al centro dell’interesse del nuovo Commissario per far sì che siano attivati strumenti per garantire a tutti di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.

Leggi: Sunia, 19/09/2024


19 settembre 2024
Anziani. Il 28% degli over 65 è una risorsa per familiari e società, ma 1 su 7 è a rischio di isolamento sociale

I dati della sorveglianza “Passi d’Argento”, dell’Istituto Superiore di Sanità. Per il 16% nessun contatto con altre persone in una settimana normale; sempre in tema di socialità, il 20% prende però parte ad eventi sociali (come gite soggiorni organizzati o corsi di formazione)
Spesso risorsa per i propri familiari e amici, a cui offrono aiuto e assistenza, gli over 65 italiani vivono però al tempo stesso lo spettro dell’isolamento sociale. Il 16%, nel biennio 2022-2023, dichiara che, nel corso di una settimana normale, non ha avuto contatti, neppure telefonici, con altre persone e ben il 75% riferisce di non aver frequentato alcun punto di aggregazione (come parrocchia, circoli per anziani o circoli di partiti o di associazioni). E’ quanto emerge dai dati della sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicati in vista della giornata mondiale delle persone anziane, che si celebra il primo ottobre.

Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2024


19 settembre 2024
Mancano i dati sugli sfratti 2023: un vuoto informativo preoccupante

Dichiarazione di Emiliano Guarneri, Segretario nazionale SUNIA
Ci corre l’obbligo di riscontrare che, entrati nell’ultimo quadrimestre del 2024, ad oggi non siano stati ancora pubblicati i dati sugli sfratti relativi al 2023.
Quello che colpisce maggiormente di questa assenza è che, nonostante la situazione di disagio abitativo e di emergenza diffusa nel Paese sia ormai riconosciuta anche da organizzazioni datoriali come Confindustria, il Governo, non solo ha escluso chi rappresenta i soggetti colpiti da questo problema dai momenti di confronto per l’elaborazione di un “Piano Casa” ma, a questo punto, lo ha fatto anche ignorando la dimensione di uno degli aspetti di maggiore drammaticità, come gli sfratti.

Leggi: Sunia, 19/09/2024


19 settembre 2024
Welfare, Forum Terzo Settore e Anci insieme per lo sviluppo dei territori

Forum Terzo Settore e Anci hanno firmato stamattina 19 settembre, presso la sede di Anci, un protocollo d’intesa per la promozione e l’applicazione sui territori degli strumenti di amministrazione condivisa, previsti dalla riforma del Terzo settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della risposta ai bisogni e alle esigenze dei cittadini. Il documento siglato prevede, tra le altre cose, la realizzazione di iniziative di carattere formativo e divulgativo sui temi dell’amministrazione condivisa, diffondendone e promuovendone la cultura, e la nascita di processi collaborativi sui territori con particolare riferimento alle misure di contrasto alla povertà, di rigenerazione urbana, di recupero delle periferie e di valorizzazione delle aree interne.

Leggi: Forum Terzo Settore, 19/09/2024


18 settembre 2024
Siamo tutti pedoni 2024: condividiamo lo spazio pubblico. Le iniziative per la sicurezza e la vivibilità urbana

La strada non è solo degli automobilisti e delle automobili. La strada può diventare un luogo privilegiato per danzare, giocare a carte, ascoltare musica, partecipare a uno spettacolo teatrale, incontrarsi. E domani, 19 settembre, da Milano a Palermo, passando per Roma, Torino, Napoli, Bologna, Bari, La Spezia e tante altre città sarà il momento giusto per ribadirlo nei tanti eventi di sensibilizzazione organizzati in occasione della Settimana Europea della Mobilità. In questa cornice i promotori di Siamo tutti Pedoni hanno deciso di rilanciare il modello delle Città30, che si pone in completa armonia con i temi al centro di questa edizione della settimana di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile. È infatti dedicata alla condivisione dello spazio pubblico e si intitola CondividiAMo lo spazio pubblico l’edizione – la tredicesima – di quest’anno che punta a coinvolgere associazioni e cittadini nell’organizzazione di flash mob in tutto il Paese, per riappropriarsi di strade e spazi in un’ottica di socialità e vivibilità.

Leggi: Liberetà, 18/09/2024


18 settembre 2024
Arriva il quaderno “invisibilità e diritti” per persone senza dimora

La Caritas di Roma presenta il terzo quaderno di formazione della collana Sguardi, un approfondimento sulla residenza anagrafica per le persone senza dimora e la loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale
La Caritas di Roma presenta il terzo quaderno di formazione della collana ‘Sguardi’, un approfondimento sulla residenza anagrafica per le persone senza dimora e la loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale con statistiche, aggiornamenti legislativi, esperienze concrete e proposte rivolte alle istituzioni, agli enti locali e alle comunità parrocchiali. Questa sera, alle ore 18, un incontro online per presentare il quaderno alle comunità parrocchiali e agli animatori della carità.

Leggi: Redattore Sociale, 18/09/2024


18 settembre 2024
Liste d’attesa. Dal monitoraggio dei tempi alla disponibilità delle agende. Ecco le linee guida per la realizzazione della Piattaforma nazionale

Ecco la bozza del decreto attuativo del Dl Liste d’attesa in cui vengono fissati i criteri per la costruzione della Piattaforma unica che servirà a monitorare il rispetto dei tempi di attesa per ottenere una prestazione sanitaria. I cittadini potranno accedere in maniera trasparente a dati in tempo reale sul monitoraggio e verificare gli indicatori predisposti per i tempi di attesa. IL TESTO
Misurazione delle prestazioni in lista di attesa su tutto il territorio nazionale, disponibilità di agende sia in regime SSN che ALPI, tempi di attesa in relazioni alle classi di priorità e verifica dei percorsi di tutela previsti dal Piano Nazionale Governo Liste di Attesa. Sono alcuni degli obiettivi della nuova Piattaforma Nazionale Liste di Attesa delle prestazioni sanitarie introdotta dal Decreto Liste d’attesa e di cui Qs è in grado di anticipare il decreto attuativo con le linee guida per la sua costruzione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2024


18 settembre 2024
Nasce la Rete italiana delle città per ridurre le disuguaglianze sanitarie. La coordina l’Iss, al via le adesioni

Ispirata alle ‘Marmot cities’ ideate in Inghilterra, la Rete punta a favorire la diffusione di buone pratiche e iniziative. Possono farne parte tutti i principali attori che operano a livello territoriale, dalle amministrazioni locali, ai servizi sanitari, le organizzazioni che promuovono l’attivismo dei cittadini, le associazioni di volontariato, quelle religiose e della comunità. La manifestazione di interesse e il modello per la domanda di adesione
Favorire buone pratiche e iniziative per ridurre le disuguaglianze di salute nelle città italiane, come già avviene in altre realtà locali di altri paesi. E’ questo lo scopo della ‘Rete Italiana delle Città per l’Equità della Salute’, un network che si ispira ai principi delle cosiddette ‘Marmot cities’, nate in Inghilterra ma la cui pratica si sta diffondendo anche in altri paesi. L’Istituto Superiore di Sanità, coordinatore della nascente Rete, promuove da oggi la raccolta delle adesioni con la pubblicazione della Manifestazione di interesse.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2024


10 settembre 2024
Nominati i componenti dell’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa

L’elenco dei nominativi dei 6 esperti è stato pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
È finalmente operativo l’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Con il decreto direttoriale n. 141/2024 del 5 settembre 2024 sono stati, infatti, nominati i componenti dell’osservatorio stesso nato per favorire la diffusione e l’applicazione degli istituti previsti dal cosiddetto codice del Terzo settore nel titolo VII, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici (decreto legislativo n. 117 del 2017), in materia di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore, convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza. L’elenco dei nominativi è stato pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
L’Osservatorio sarà presieduto dal direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Leggi: Cantiere Terzo Settore, 10/09/2024


DALLE REGIONI

23 settembre 2024
Senza dimora, a Milano una mostra per raccontare chi vive ai margini

Aprirà le porte al pubblico il 28 settembre alla Fabbrica del Vapore il progetto promosso da Codici, Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino
Aprirà le porte al pubblico il 28 settembre alla Fabbrica del Vapore la mostra “Milano senza dimora”, un progetto di ricerca e documentazione fotografica promosso dall’organizzazione indipendente Codici, dalla Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e dalla Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino. Le oltre 160 fotografie esposte, scattate dal fotografo Luca Meola, esplorano la quotidianità delle persone senza dimora, raccontando itinerari, luoghi di incontro e reti di sostegno che spesso restano invisibili.

Leggi: Redattore Sociale, 23/09/2024


22 settembre 2024
Spi Cgil e Cgil Teramo presentano lo sportello sociale, un aiuto per i più fragili

Un operatore aiuterà le persone a formulare la richiesta del loro bisogno, favorendo l’accesso ai servizi e alle opportunità a loro destinati
Uno sportello sociale, un punto di ascolto, un servizio che nasce dalla volontà di dare una risposta a quei bisogni, spesso non conosciuti, sui temi della fragilità, della non autosufficienza, della disabilità, delle difficoltà sociali ed economiche, con l’obiettivo di aiutare le persone e le loro famiglie a rendere esigibili i loro diritti. È questo il progetto concretizzato da SPI CGIL Teramo e CGIL Teramo, a disposizione di persone e famiglie che ne abbiano necessità.
È un luogo rispettoso della privacy, vicino ai cittadini, dove un operatore aiuta le persone a formulare la richiesta del loro bisogno accompagnandole alla conoscenza dei servizi e delle opportunità a cui possono accedere in relazione alle loro condizioni. Lo sportello sociale opera in stretto collegamento con i servizi della Cgil, evitando duplicazioni e creando sinergie con il Patronato, il Caaf, l’ufficio vertenze e con le associazioni convenzionate con la Cgil: Auser, Sunia, Federconsumatori.

Leggi: Abruzzo Speciale, 22/09/2024


21 settembre 2024
Inaugurazione del bene confiscato di Viale Commenda, Gazzaneo: “risultato di un lungo lavoro di comunità. Ora si continui su questa strada”

Nella giornata di ieri alla presenza delle autorità e di molti cittadini è stato inaugurato il bene confiscato sito in viale Commenda 160, affidato dall’amministrazione comunale alla Cooperativa Eridano e ad Auser Brindisi, a cui vanno i migliori auguri per le loro attività che coinvolgeranno in particolare gli anziani della città.
Questo momento arriva a compimento di un lungo percorso partito negli scorsi anni e che ha visto impegnati cittadini, professionisti, uffici comunali, nella prospettiva del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Leggi: Brundisium, 21/09/2024


18 settembre 2024
Milano. Casa, quartiere Grigioni: sottoscritto accordo con l’immobiliare San Carlo Trieste. Resoconto iter accordo

Questa mattina i Sindacati degli Inquilini SUNIA di Milano e Conia e l’associazione della proprietà Assoedilizia hanno sottoscritto l’accordo con l’immobiliare San Carlo Trieste, storica proprietà immobiliare con 1850 alloggi, concentrati nella zona di P.zza Frattini, che oggi sta subendo profonde trasformazioni urbane, anche a seguito della realizzazione della metropolitana.
‘La trattativa – dichiara il segretario generale del SUNIA di Milano Carmelo Benenti – iniziata ad aprile, ha portato alla sigla di un accordo – della durata di 3 anni- che permette di raggiungere molteplici obbiettivi: mantenere gli immobili in locazionea bitativa, tenuto conto dei 600 contratti in scadenza a dicembre 2024; aver recuperato nel triennio circa 300 alloggi, sottraendoli all’uso turistico, nonché dare una speranza di abitare a Milano alle molte famiglie di lavoratrici e lavoratori che abbandonano sempre più spesso il posto di lavoro, non trovando risposta al bisogno abitativo.
Sicuramente la scelta è stata difficile e ponderata, ma la risposta all’emergenza casa, si fa prendendo scelte, anche difficili, sempre a tutela della collettività.

Leggi: Sunia, 18/09/2024


IN AGENDA:

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO

Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria


Terza edizione degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo

Longevità: Conquista, Rischi e Opportunità” di HappyAgeing che si svolgerà mercoledì 2 ottobre dalle ore 09:00, a Roma, presso la Sala Igea dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani.

Leggi: Happyageing



Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma

Leggi: Family Net


Anziani, cura, valori – Convegno Uneba il 10 e 11 ottobre a Verona

Tra i relatori Cristiano Gori e don Massimo Angelelli .- Tavola rotonda con gli assessori alla salute di Veneto e Friuli Venezia Giulia – La voce di Uneba con Massi, Facci, Elio, Fedeli, Marchesi, Scalabrin, Guaricci
Lo organizza Uneba nazionale in collaborazione con Uneba Veneto. e la Commissione Anziani di Uneba

Leggi: Forum Terzo Settore


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


ASviS – Evento di presentazione Rapporto Annuale 2024, 17 ottobre 2024, ore 10, Roma

Sala dell’Acquario Romano – Piazza Manfredo Fanti 47, Roma

Leggi: Asvis


Eventi in programma di AGE-IT

• Il 24 e 25 settembre 2024, Milano, Seconda Edizione del Convegno AGEVITY. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento

• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo
“La Demografia dell’Invecchiamento”- Roma 3 e 4 ottobre

• Il 3 e 4 ottobre 2024 si terrà a Roma il convegno internazionale “La Demografia dell’Invecchiamento”, organizzato dal programma di ricerca Age-It. Date e luoghi:
3 ottobre presso la Sapienza Università di Roma, Aula Gini, Dipartimento di Scienze Statistiche
4 ottobre presso l’ISTAT, Aula Magna, Via Cesare Balbo, 14

• L’8 e 9 ottobre 2024, Firenze: Evento internazionale di confronto e partnering “EventX Life Sciences – Crossroads in healthcare”, per maggiori informazioni visita il sito.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Dalla Casa all’abitare – L’approccio multidisciplinare e l’integrazione degli sguardi – di Raffaele Gnocchi

Gli strumenti tradizionali di politica abitativa (l’alloggio di edilizia residenziale pubblica, i contributi per l’affitto) per la loro strutturale scarsità e indisponibilità da diversi anni sono in grado di rispondere in modo molto marginale alle domande abitative di chi si trova in difficoltà. Per rispondere a queste situazioni, i Comuni, spesso in collaborazione con il terzo settore, si adoperano per individuare soluzioni alternative o crearne di nuove, non sempre peraltro accessibili a tutti. Le competenze, le risorse, i modelli, gli approcci adottati in queste soluzioni si discostano fortemente dalle misure tradizionali, con riferimento agli standard, alle modalità di funzionamento ma soprattutto alle competenze messe in campo. Si può affermare che le modalità di gestione delle cosiddette “emergenze abitative”, nel loro discostarsi dalle misure tradizionali, aprano il campo a nuove possibilità di intervento, a nuove competenze, a nuovi modelli che, in alcuni casi, quando non sono concepiti in modo riduzionistico, possono portare un contributo importante e innovativo per affrontare la questione abitativa attuale e il ripensamento, necessario, delle politiche abitative tradizionali. Il contributo che segue1, a partire dall’esperienza di un pedagogista impegnato sui temi dell’abitare nell’ambito lodigiano, prova a fornire una cornice interpretativa tanto attuale quanto originale alla questione abitativa, offrendo interessanti e utili spunti di riflessione e azione per gli operatori e i policy maker.

Leggi: Welforum


Ma quale invecchiamento, l’Alzheimer è una malattia

È una convinzione errata di troppe persone: quattro su cinque (e pure il 65% degli operatori sanitari e assistenziali) pensano che la demenza sia una parte normale dell’invecchiamento. Lo mostra il rapporto mondiale Alzheimer 2024, secondo il quale aumenta però la consapevolezza dell’importanza dello stile di vita
Il dato preoccupa per le sue molteplici conseguenze: lo stigma nei confronti dell’Alzheimer, considerata componente inevitabile del processo di invecchiamento, sta peggiorando tra il pubblico in generale e persino tra gli operatori sanitari. È quanto emerge dalla più grande indagine globale sugli atteggiamenti nei confronti della demenza presentata con il World Alzheimer Report 2024 “Cambiamenti globali negli atteggiamenti verso la demenza”, pubblicato da Alzheimer’s Disease International Adi. La survery, condotta dalla London School of Economics and Political Science su 40mila soggetti tra persone con demenza, caregiver, personale sanitario e assistenza e pubblico in generale provenienti da 166 Paesi, ha rilevato che addirittura l’80% dei rispondenti crede ancora erroneamente che la demenza sia una parte normale dell’invecchiamento piuttosto che una condizione medica, con un aumento del 14% dall’ultima indagine condotta nel 2019. Infatti, l’80% dell’opinione pubblica pensa che la demenza sia una componente normale dell’invecchiamento piuttosto che una condizione medica, con un drastico aumento rispetto al 66% del 2019. La percentuale è del 65% tra gli operatori sanitari e assistenziali (+3% rispetto al 2019).

Leggi: Vita


Sui banchi dopo la pensione, per inventarsi un’altra vita

«Quando si va in pensione, seguire dei corsi e approfondire nuovi argomenti significa crearsi un’altra esistenza», dice Angela Picari, 71 anni, da nove iscritta all’Università popolare di Roma. «La curiosità aumenta mano a mano che si conoscono cose nuove» – di Ilaria Dioguardi
Angela Picari, 71 anni, è una delle circa 4.500 persone che l’anno scorso hanno frequentato i corsi dell’Upter, l’Università popolare di Roma, dal 1987 centro di apprendimento permanente e culturale della Capitale. Ci sentiamo al telefono dopo la sua lezione in palestra. «È importante allenare insieme, per tutta la vita, mente e corpo. Sono nove anni che frequento l’Upter, quest’anno seguirò quattro corsi».
Picari, perché ha iniziato a frequentare l’Upter?
Ho iniziato nel 2015, quando sono andata in pensione. Lavoravo come responsabile amministrativa della Federazione italiana scherma. Ero interessata alla storia dell’arte, andavo a visitare molte mostre, ma non avevo mai avuto il tempo di approfondire l’argomento. Ho iniziato ad informarmi, ho scelto di frequentare il corso sull’arte romanica. Poi ho seguito gli anni successivi dei corsi che ripercorrevano la storia dell’arte precedente a quella romanica. Ora sono arrivata a studiare l’arte della fine del ‘500 e del ‘600, che sarà il tema del corso che inizierà ad ottobre. Da gennaio seguirò il corso “Da Caravaggio all’arte europea” e “L’Islam visto da dentro”. Penso proprio di fare anche un quarto corso, sull’avvicinamento al mondo del vino. Mi piace bere in compagnia un bicchiere di vino e mi piacerebbe saperne di più.

Leggi: Vita


In Italia quasi 1,5 milioni di persone con demenza. Ancora forte lo stigma

I dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2024 redatto da Adi. L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019
L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019. Tra gli operatori sanitari questa percentuale è ben del 65%, il 3% in più rispetto a cinque anni fa. Sono gli allarmanti dati che emergono dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2024 redatto da ADI – Alzheimer’s Disease International e diffuso dal nostro Paese dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della XXXI Giornata Mondiale Alzheimer, il 21 settembre. Il report, intitolato “Cambiamenti globali negli atteggiamenti verso la demenza”, illustra i risultati della più vasta indagine mai condotta al mondo sulle convinzioni, i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti della demenza e i cambiamenti avvenuti rispetto alla prima ricerca di questo tipo, risalente al 2019.

Leggi: Redattore Sociale


Sanità: ricerca Censis-Aima, la solitudine delle persone con Alzheimer e dei loro caregiver e la speranza nel futuro

Dopo 25 anni dalla prima ricerca Censis-Aima sulle persone con l’Alzheimer emerge ancora un quadro di solitudine e abbandono. Un caregiver su cinque riferisce di non ricevere alcun aiuto, il 41,1% delle famiglie ricorre alla badante con un costo che rappresenta il 75% dei costi diretti ed è totalmente a carico delle famiglie (+15% rispetto al 2015), mentre arriva a 72.000 euro il costo medio annuo per paziente. Il 90,1% di chi ha un disturbo cognitivo lieve (Mci) afferma che è la paura di peggiorare a dominare la propria esistenza e per l’88,2% sono i farmaci l’aspettativa più importante per affrontare il futuro
Come cambia il profilo della malattia di Alzheimer dopo il Covid. Pazienti tendenzialmente più giovani e di più recente diagnosi, un’ampia quota dei quali sono persone occupate che hanno sperimentato ripercussioni sul lavoro. Lo stesso è accaduto ai caregiver, che sono in prevalenza tra i 46 ed i 60 anni e nel 55,3% dei casi lavorano. Rimane la forte connotazione di genere della malattia, con il 62,2% di pazienti donna e oltre il 70% di caregiver di sesso femminile.

Leggi: Censis


Careviger familiari: i “grandi invisibili” del welfare

La FNP CISL Pensionati Veneto, articolazione veneta della Federazione Nazionale Pensionati del Sindacato CISL, ha reso noti gli esiti dell’indagine “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, condotta tra i propri iscritti. Da essa è emerso che l’83,6% dei/delle caregiver familiari si sente abbandonato/a dalle Istituzioni, che il 70,4% ha bisogno di aiuto per svolgere il proprio compito, ma il 59% si ritrova a fare da solo/a. «I caregiver familiari – sottolinea Tina Cupani, segretaria generale della FNP CISL Veneto – continuano ad essere i “grandi invisibili” del welfare»
La FNP CISL Pensionati Veneto, articolazione veneta della Federazione Nazionale Pensionati del Sindacato CISL, ha reso noti gli esiti dell’indagine denominata Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura, rivolta ai propri iscritti e alle proprie iscritte, e finalizzata a sondare la condizione del caregiver familiari nel territorio regionale. Alla rilevazione, condotta nei mesi scorsi, hanno risposto poco meno di 1.000 persone, di cui quasi 500 caregiver. Il 57,6% del campione è costituto da donne, il 42,4% da uomini.

Leggi: Superando


Ironici e creativi: ecco chi sono gli studenti over65 elogiati da Mattarella – di Daria Capitani

Ironici e creativi: ecco chi sono gli studenti over65 elogiati da Mattarella
Nata a Torino, oggi Unitre ha 340 sedi, 10mila volontari e 80mila iscritti. L’Università della terza età è un mondo fatto di partecipazione e voglia di mettersi in gioco, che anche il Presidente Mattarella ha voluto citare inaugurando il nuovo anno scolastico. Un’esperienza che rimette in gioco gli over65 con le loro potenzialità sopite o addirittura non ancora conosciute, curiosità e voglia di socialità
San Siro, lo stadio più capiente d’Italia, non basterebbe ad accoglierli tutti. Sono le studentesse e gli studenti delle Unitre d’Italia che lo scorso anno sono risaliti a quota 80mila dopo «la falce terribile» del Covid. Il virgolettato è di Piercarlo Rovera, presidente nazionale di una realtà dalla storia antica e ad altissima partecipazione. Tanto da essere citata lunedì scorso, insieme alle università popolari, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari: «Svolgono una funzione preziosa a favore della collettività».

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SEGNALAZIONI

La ripartizione della spesa nei servizi sociali e sociosanitari

Come viene suddivisa la spesa per il finanziamento dei servizi sociali e sociosanitari? Il tema è piuttosto complesso perché la suddivisione degli oneri dipende dalla tipologia dei servizi, dalle norme e dai regolamenti approvati dai diversi livelli di governo e dalla discrezionalità politica dei diversi enti locali. Franco Pesaresi affronta il tema focalizzando l’attenzione su tre prospettive: la tipologia del servizio (sociale o sociosanitario), la suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale e, infine, la suddivisione della spesa sociale fra utente e Comune. – di Franco Pesaresi (Direttore ASP “Ambito 9” Jesi, AN; Network non Autosufficienza NNA, Asiquas.)
I servizi sociali e sociosanitari, in base alle norme vigenti, possono essere finanziati da più soggetti. Per esempio, il servizio di assistenza domiciliare socioassistenziale (SAD) viene finanziato dal comune che in genere richiede anche una compartecipazione da parte dell’utente mentre i centri diurni per anziani non autosufficienti sono finanziati dal Servizio sanitario, dal comune e dal beneficiario del servizio. Come viene suddivisa la spesa per il finanziamento dei servizi? Ci sono delle regole da osservare?
Il tema è piuttosto complesso perché la suddivisione degli oneri dipende dalla tipologia dei diversi servizi, dalle norme e dai regolamenti approvati dai diversi livelli di governo e dalla discrezionalità politica dei diversi enti locali. Conseguentemente, per affrontare il tema e dare le risposte appropriate occorre trattare i seguenti argomenti:
• la tipologia del servizio (sociale o sociosanitario);
• la suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale;
• la suddivisione della spesa sociale fra utente e comune e, all’interno di questo, le modalità di determinazione della compartecipazione dell’utente

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Perugia, dal 19 al 21 settembre la festa di LiberEtà con lo spettacolo di Giobbe Covatta

NEWS:

16 settembre 2024
Il Ddl Sicurezza arriva in Aula: aumentano i reati senza interventi sulle cause che li producono

L’impressione che si ricava dalla lettura del testo è che ancora una volta si punti sull’aumento delle pene e l’introduzione di nuovi reati (che in alcuni casi può essere pure utile) senza agire contemporaneamente sulle cause o comunque sui fenomeni sociali che producono le “insicurezze”. L’analisi e il resto dell’agenda sociale della settimana alla Camera e al Senato – di Edoardo Patriarca
La settimana parlamentare si annuncia piuttosto interessante e da seguire con attenzione. Gli ordini del giorno di Camera e Senato contengono mozioni e testi di legge sui quali appuntare la nostra attenzione. Proposte su cui tanto si è discusso nei mesi scorsi durante il confronto nelle Commissioni e che ora giungono in Assemblea per essere votate.

Leggi: Vita, 16/09/2024


16 settembre 2024
Riqualificazione energetica edilizia pubblica. L’UE finanzia interventi ma Governo non spende

Dichiarazione di Nicola Zambetti, Segretario nazionale SUNIA
Restano inutilizzati a tutt’oggi i 1381 milioni di euro stanziati dall’UE attraverso il piano energetico europeo ad integrazione del PNRR per “la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e sociale, di persone a basso reddito e in condizioni di povertà energetica”.
Il Governo non agisce con misure concrete nonostante le sollecitazioni che in questi giorni sono giunte dalla Commissione europea.
Entro settembre il Governo viene chiamato a decidere come utilizzare queste risorse da trasferire ai soggetti individuati per poi, entro dicembre, spenderle.

Leggi: Sunia, 16/09/2024


16 settembre 2024
La voce diretta dei caregiver familiari

È rivolto esclusivamente ai/alle caregiver familiari, il questionario online predisposto dall’organizzazione Cittadinanzattiva, per raccogliere le loro voci e le loro esperienze, permettendo così a costoro di contribuire direttamente alla definizione della Legge Nazionale che dovrebbe finalmente riconoscerne i diritti e introdurre delle tutele individuali. Si parla, va ricordato, di un vero e proprio “esercito” di 8 milioni e mezzo di persone “invisibili”, anche molto giovani, che sostengono il welfare del nostro Paese
In Italia ci sono oltre 8 milioni e mezzo di caregiver, persone, in genere familiari, che in modo gratuito, significativo e continuativo prestano assistenza a chi è non autosufficiente a causa di una disabilità o per altri motivi. È a loro che è rivolto il questionario online (disponibile a questo link) denominato Diritti e qualità di vita dei caregiver, predisposto da Cittadinanzattiva, organizzazione che dal 1978 promuove l’attivismo dei cittadini e delle cittadine per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.

Leggi: Superando, 16/09/2024


13 settembre 2024
Pensioni: Cgil e Spi, Governo insiste nel fare cassa a scapito dei pensionati. Migliaia di euro in meno per assegni e ennesimo taglio da un miliardo

“Il Governo torna nuovamente a colpire le pensioni, e per fare cassa. Dopo aver peggiorato la legge Monti/Fornero con le ultime due leggi di bilancio, eliminando qualsiasi flessibilità in uscita, le proposte che stanno circolando nelle ultime settimane destano grande preoccupazione. I nuovi tagli che si profilano per il 2025 produrranno una perdita economica per i pensionati e le pensionate di migliaia di euro, è inaccettabile”. Così la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“Questo Esecutivo, dopo aver pesantemente ridotto la rivalutazione per il 2023 e il 2024 – spiega Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello Spi Cgil – sta ora pensando di colpire nuovamente i trattamenti pensionistici superiori a quattro volte il minimo, vale a dire pensioni appena superiori a 1.650 euro nette, altro che pensioni ricche. Perdite enormi che si accumulano nel tempo e non sono più recuperabili per i pensionati e le pensionate che hanno lavorato una vita e che continuano a sostenere questo Paese, pagando tasse e contributi fondamentali per garantire i servizi a tutela dei diritti delle persone”.

Leggi: Cgil, 13/09/2024


12 settembre 2024
Pnrr e Terzo settore. Il Forum: “Meno fondi per il sociale dopo la revisione”

Presentato alla Camera dei Deputati il rapporto di Forum Terzo Settore e Openpolis. Finanziate oltre 35 mila opere per un importo complessivo di 30 miliardi, ma risultano stralciati progetti per 1,3 miliardi. Due misure sono state totalmente eliminate: quella per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie (300 milioni di euro) e quella per la realizzazione di infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne
Dopo la revisione del Governo Meloni, il Pnrr è cambiato anche per quanto riguarda gli interventi in ambito sociale. Ad analizzare la situazione è il rapporto “Pnrr e Terzo settore: cosa cambia e perché”, realizzato da Forum Terzo Settore e Openpolis, presentato oggi a Roma presso la Camera dei Deputati. Dopo la prima pubblicazione nel 2023, l’osservatorio nato dalla collaborazione tra i due enti prosegue il lavoro di monitoraggio del Pnrr con particolare attenzione all’ambito del sociale.

Leggi: Redattore Sociale, 12/09/2024


12 settembre 2024
Conferenza Stato Regioni. Sì al riparto delle risorse per il potenziamento di Case di Comunità, Uca e Cot

Per il potenziamento dell’assistenza territoriale vengono ripartiti tra le Regioni, 250 milioni di euro per il 2025 e di 350 milioni a “decorrere” dal 2026. Via libera anche alle risorse ex articolo 20 per la realizzazioni di opere per il Centro di Protonterapia dell’Irccs IFO
Sì al riparto delle risorse per far marciare Unità di Continuità Assistenziale, Centrali Operative Territoriali, Case di Comunità Hib e Ospedali di comunitè. Dalla Conferenza Stato Regioni di oggi è arrivato parere positivo al Decreto del ministro della Salute di concerto con il Mef relativo al riparto delle risorse per il potenziamento dell’assistenza territoriale, ai sensi dell’art. 1, comma 244 della legge n. 213 del 2023. Sul piatto per le Regioni ci sono 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni a “decorrere” dal 2026 come specificato nel provvedimento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/09/2024


12 settembre 2024
DL 1660 Sicurezza: non è con l’introduzione di nuovi reati che si risolvono i problemi. Il Governo affronti la grave emergenza abitativa in questo Paese!

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Si preannuncia un autunno caldo, con un Governo che dovrà affrontare una manovra di Bilancio e la Legge di Stabilità con risorse irrisorie, mentre i problemi nel nostro Paese si acutizzano sempre di più.
Nel settore abitativo, a fronte di emergenze come il caro affitti, gli sfratti, la precarietà lavorativa, la scelta del Governo è stata quella di accelerare la discussione del DL n. 1660, in particolare sull’art. 10, arroccandosi sulle sue posizioni.
A rendere ancora più grave questo provvedimento è l’introduzione di un nuovo reato che, con pene altissime, rischia di colpire indiscriminatamente e duramente moltissime gravi situazioni aumentando di fatto la vulnerabilità di chi già si trova in una situazione di difficoltà abitativa, rischiando di allargare questo provvedimento alle migliaia di famiglie che oggi vivono il dramma dello sfratto esecutivo, in maggior parte per morosità incolpevole o finita locazione.
L’emergenza abitativa richiede invece soluzioni più organiche ed efficaci e non repressive!

Leggi: Sunia, 12/09/2024


11 settembre 2024
Verso la Manovra. Per la sanità si va verso 2 miliardi in più. Ecco cosa bolle in pentola

Al momento cifre precise non ce ne sono, per questo bisognerà attendere le carte, ma dall’interlocuzione già avviata tra Mef e Salute si apprende che dall’Economia potrebbero arrivare 2 miliardi in più sul fondo che si andrebbero ad aggiungere al miliardo già stanziato dalla scorsa manovra. Dal personale al pharma ecco le prime indicazioni.
È iniziato il rush finale che porterà nel prossimo mese il Governo a varare la Legge di Bilancio 2025, la terza per l’Esecutivo Meloni. Al momento cifre precise non ce ne sono, per questo bisognerà attendere le carte, ma dall’interlocuzione già avviata tra Mef e Salute si apprende che dall’Economia potrebbero arrivare 2 miliardi in più sul fondo che si andrebbero ad aggiungere al miliardo già stanziato dalla scorsa manovra. Risorse che quindi dovrebbero far salire il Fondo sanitario nazionale a 137 miliardi per il prossimo anno. È chiaro che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci cercherà fino all’ultimo di strappare qualche risorsa in più ma come ribadisce ogni giorno il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti i margini sono davvero risicati, complice anche il ‘piano di rientro’ che l’Italia dovrà adottare per limitare il deficit. In ogni caso, il Governo non ha intenzione di abbandonare la sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/09/2024


10 settembre 2024
Autonomia differenziata, una giornata di discussione a Roma

Ad organizzarla è il Forum Disuguaglianze e Diversità. Appuntamento il 17 settembre in via della Dogana Vecchia
Dopo la pubblicazione della nota di approfondimento “Autonomia differenziata e disuguaglianze di accesso ai servizi”, il Forum Disuguaglianze e Diversità ha deciso di proseguire la discussione sul tema dell’autonomia differenziata dal vivo organizzando il 17 settembre a Roma, alla Fondazione Basso in via della Dogana Vecchia 5, la giornata “Contro l’Autonomia differenziata. Firmare oggi è importante, votare e fare votare domani è decisivo. Le tante ragioni per dire sì al Referendum” con due momenti di discussione sugli effetti negativi della legge insieme ai due co-coordinatori Fabrizio Barca e Andrea Morniroli, membri del ForumDD, ospiti autorevoli e rappresentanti delle organizzazioni della cittadinanza attiva. Durante tutta la giornata (dalle 10:00 alle 20:00), sarà inoltre possibile firmare a sostegno del Referendum e ritirare materiale di approfondimento.

Leggi: Redattore Sociale, 10/09/2024


DALLE REGIONI:

17 settembre 2024
Veneto, le fatiche dei caregiver in una ricerca

In Veneto l’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni e non ha reti di supporto. Questo uno dei principali dati emersi dall’indagine “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura” realizzata dalla Fnp Cisl Veneto. Chi assiste un familiare lo fa prevalentemente per affetto, anche se un 30% dichiara di averlo dovuto fare perché: «nessun altro poteva farsene carico» – di Rossana Certini
Oggi essere caregiver familiari richiede notevoli sacrifici personali e professionali. Tanti rinunciano al lavoro o allo studio e raccontano di un peggioramento della loro salute. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal questionario: “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, che la Fnp Cisl Veneto ha diffuso nei mesi scorsi tra i propri iscritti, potendo quindi elaborare i dati su circa 500 risposte.
In Veneto l’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni e non ha reti di supporto. Il 55,9% ritiene molto pesante prendersi cura del proprio familiare, con il rischio di ammalarsi a sua volta, infatti, il 46,2% degli intervistati dichiara peggioramenti nella propria salute fisica e il 53,8% nella propria salute mentale. Quasi la metà di loro (46,6%) ha dovuto lasciare il lavoro o lo studio.

Leggi: Vita, 17/09/2024


16 settembre 2024
Caregiver familiari. In Veneto si sentono abbandonati dalle istituzioni

La denuncia della Federazione nazionale pensionati della Cisl Veneto in un comunicato stampa. Quasi la metà lamenta un peggioramento della propria salute. I risultati di un questionario diffuso tra i propri iscritti: “Penalizzati dalla mancanza di una legge regionale”
L’83,6% dei caregiver familiari si sente abbandonato dalle istituzioni, dalle quali ritiene di ricevere poco o nessun sostegno. E anche se il 70,4% afferma di aver bisogno di aiuto per svolgere l’attività di caregiver, il 59% fa tutto da solo: non ha, ad esempio, altre forme di supporto come badante o assistenza domiciliare integrata (ADI). Mentre l’87% non si appoggia a una rete sociale esterna, come il volontariato. Il 55,9% ritiene pesante o molto pesante prendersi cura del proprio familiare, con il rischio di ammalarsi a sua volta: il 46,2% dichiara peggioramenti nella propria salute fisica, e il 53,8% nella propria salute mentale. E quasi la metà, il 46,6%, ha dovuto lasciare il lavoro o lo studio per fare il caregiver. Queste percentuali sconfortanti sono tra i risultati principali del questionario “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, che la Fnp Veneto ha diffuso nei mesi scorsi tra i propri iscritti, potendo quindi elaborare i dati su circa 500 risposte.

Leggi: Redattore Sociale, 16/09/2024


12 settembre 2024
Milano. Conguagli 2022 a carico inquilini ERP

In questi mesi sono state inserite nelle bollettazioni conguagli molto onerosi a carico degli inquilini del patrimonio ERP.
Questi conguagli hanno visto aumenti rilevanti, anche del 30% soprattutto con forti rincari sulla voce, luce – gas – acqua potabile.
Riteniamo che sia necessario un intervento che vada a supportare le fasce più deboli, i lavoratori, i pensionati e le famiglie numerose e che vi siano contributi economici per supportate il peso di questi aumenti.
Riteniamo inaccettabile che nonostante stipendi e pensioni siano fermi, il costo della vita aumenti sempre di più e pertanto, siamo pronti ad inviare le contestazioni ed assistere le persone.

Leggi: Sunia, 12/09/2024


12 settembre 2024
Case di Comunità, in Lombardia già funzionanti 132 delle 195 previste entro il 2026. L’analisi del Mario Negri

I dati sono stati raccolti utilizzando la documentazione fornita dalle 23 Asst, mentre mancano informazioni sulle Asst Valle Olona, Rhodense e Pavia, dove è prevista entro il 2026 la realizzazione di 31 CdC. L’analisi ha evidenziato un quadro eterogeneo in termini di organizzazione, qualità dei servizi e risorse umane. “Alcune strutture mostrano una discreta capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini, mentre altre si trovano ancora in una fase iniziale”. Ma restano sfide in essere, a partire dalla difficoltà di coinvolgere i mmg.
Nel luglio scorso si è conclusa la seconda fase del progetto sull’analisi dei modelli organizzativi delle Case della Comunità (CdC) in Lombardia, promosso dal Dipartimento di Politiche per la Salute dell’Istituto Mario Negri. I principali risultati sono stati presentati in due incontri: il 3 luglio con oltre cento dirigenti delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) Lombarde e il 30 luglio con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/09/2024


IN AGENDA:

18.9.24 – Roma Campidoglio Sala della protomoteca – Alzheimer XXVI: dalle radici viene la forza per nuovi orizzonti

L’evento, organizzato dall’Associazione italiana psicogeriatria, Alzheimer uniti Italia e Alzheimer uniti Roma, si tiene al Campidoglio a Roma. Partecipa per l’ASviS Carla Collicelli.

Leggi: Aemc2


Perugia, dal 19 al 21 settembre la festa di LiberEtà con lo spettacolo di Giobbe Covatta

Dibattiti, cultura, musica, cabaret e buon cibo. La festa di LiberEtà di Perugia non risparmia nulla ai suoi visitatori. Il 19, 20 e 21 settembre nella frazione di Case Nuove si terrà la tre giorni dedicata al giornale e a pensionate e pensionati iscritti allo Spi Cgil. Chiusura in grande con lo spettacolo di cabaret dell’attore Giobbe Covatta.

Leggi: Liberetà


Martedì 24/09 ore 10.30, a Roma, sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato: presentazione del Report di ricerca “Gli ETS come nuovo veicolo per lo sviluppo delle CER”

Leggi: Terzjus


“Le città a impatto climatico zero – I Climate City Contract delle nove città italiane della Missione UE sulla neutralità climatica entro il 2030”

Dalle 17:00 alle 19:30 presso la Sala Tassinari (Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna).
L’iniziativa, organizzata nell’Ambito dell’Alleanza per le Transizioni Giuste e Bologna Missione Clima, è promossa da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Comune di Bologna.

Iscrizioni


Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO

Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria


Presentazione del 4° Paper Presentazione 4° Paper Rapporto 2024 a cura della fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Confedilizia, Sala Einaudi, via Borgognona 47, 00187 – Roma

Leggi: Family Net


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

LEPS: Contributi per anziani non autosufficienti – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il dodicesimo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”, dell’“Assistenza domiciliare sociale”, della “Supervisione del personale dei servizi sociali” , del “Servizio sociale professionale”, dei “servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti”, dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), dei “Servizi sociali di supporto per le persone anziane non autosufficienti” ed ora invece mi occupo dei “Contributi” per gli anziani non autosufficienti esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


PIOVE, SENTI COME PIOVE…(Jovanotti)

L’Accademia americana delle scienze dell’Università di Austin, in Texas, il 9 settembre scorso ha pubblicato una ricerca dal titolo “Valutazione su scala globale delle anomalie delle precipitazioni urbane”. Questa ricerca riporta un’analisi globale delle anomalie delle precipitazioni urbane che comprendono oltre mille città in tutto il mondo.
Mentre studi precedenti si sono concentrati sull’impatto dell’urbanizzazione sulle precipitazioni per città specifiche o casi isolati di temporali, la ricerca PNAS apre un terreno innovativo mappando gli hotspot delle precipitazioni urbane globali tra il 2001 e il 2020, mostrando evidenti anomalie delle precipitazioni urbane, specialmente nei climi caldi e umidi.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Si fa presto a dire “caregiver”

Chi si prende cura di un’altra persona, malato o con disabilità, spesso familiare, è definito così. Sia che lo faccia per affetto, sia che lo faccia per professione. Talvolta qualcuno dice “badante” ma non è esattamente la stessa cosa. In ogni caso, profili importanti. Ne abbiamo parlato con Loredana Ligabue, segretaria dell’Associazione di Carer Bologna, che dette un impulso decisivo alla legge regionale emiliano romagnola in materia. La prima a vedere la luce, nel 2014. Ascolta il podcast – di Giampaolo Cerri
“Caregiver” è una parola che non è desueta per chi frequenta questo giornale: con questo termine indichiamo appunto una persona che si prende carico di un’altra, che soffre di una patologia o ha una disabilità. Dà cura, insomma, traducendo dall’inglese.
Spesso è un familiare, altre volte ci troviamo all’interno di un rapporto economico: personale ingaggiato allo scopo. Talvolta però, al posto di questa parola, ne viene utilizzata un’altra, “badante”, forse riduttiva del lavoro fornito

Leggi: Vita


Anziani non autosufficienti: uscire dagli schemi per evitare il collasso del sistema

Un workshop organizzato a Firenze dal consorzio Zenit ha messa a confronto operatori, innovatori sociali e amministratori pubblici. Obiettivo: aprire spazi e percorsi di sperimentazione. Con una premessa: le PA devono adeguare le tariffe ai rinnovi contrattuali
Problemi concreti per soluzioni di sistema. Era anche metodologica la sfida lanciata nel workshop “Anziani senza assistenza. Dilemmi e soluzioni per innovare i servizi territoriali” organizzato a Firenze dal consorzio Zenit con il sostegno di Università ed enti di rappresentanza del movimento cooperativo. Un confronto a cui hanno preso parte amministratori pubblici di tre regioni: Toscana, Umbria ed Emilia Romagna. In particolare Serena Spinelli (assessora alle Politiche sociali in Toscana), Camilla Sanquerin (assessore alle politiche sociali a Sesto Fiorentino e presidente della Società della salute Zona fiorentina Nord-Ovest) Luca Coletto (assessore al Welfare in Umbria), Michele De Pascale (sindaco di Ravenna e candidato presidente alla regione Emilia Romagna) e Luca Rizzo Nervo (assessore al Welfare a Bologna). Nel corso dei lavori è intervenuto anche il direttore della Società della salute di Firenze, Marco Nerattini.

Leggi: Vita


Un modello di cambiamento organizzativo: dai Nuclei Continuità Ospedale Territorio alle Centrali Operative Territoriali nell’AUSL della Romagna

L’articolo evidenzia le potenzialità delle COT per garantire la continuità assistenziale, in percorsi caratterizzati da traiettorie diverse (ospedale-territorio, territorio-ospedale, territorio-territorio) ma accomunati da complessità dei bisogni e fragilità. Per realizzare una valutazione e un accompagnamento di tipo globale è fondamentale un’équipe di carattere multidisciplinare, in cui la figura dell’assistente sociale fornisca uno sguardo complementare a quello delle figure sanitarie. – di Catia Benelli (assistente sociale specialista, responsabile Area Sociale Interdipartimentale Dipartimento cure primarie medicina di comunità, presidi ospedalieri e distretti AUSL della Romagna), Felicia Suriano (assistente sociale AUSL della Romagna, membro dell’équipe COT provinciale Ravenna)
Il tema delle dimissioni protette è stato affrontato in due precedenti articoli, fra loro collegati: il primo (Silvani, 2024) ha evidenziato la necessità di inserire la figura dell’assistente sociale nell’équipe multiprofessionale delle Centrali Operative Territoriali (COT), con un’ottica nazionale; il secondo (Briani, 2024) ha presentato l’esperienza dell’Emilia-Romagna, ponendo in luce lo sviluppo dei percorsi di continuità assistenziale in una regione con molti punti di forza e tappe significative nell’assistenza territoriale e nell’integrazione socio-sanitaria. Qui, attraverso un meccanismo di progressiva lente di ingrandimento, verrà analizzato un percorso specifico che ha interessato il territorio di una Azienda USL.

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Servizi di telemedicina. Arrivano le nuove linee guida Oms e Itu per renderli accessibili

Progettare servizi di telemedicina accessibili per le persone con disabilità, sottolinea l‘Onu, può essere un punto di svolta per accelerare i progressi verso gli obiettivi di salute globale. Significa sbloccare l’accesso alla telemedicina per 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo con una disabilità significativa, che rappresentano 1 su 6 di noi.
Una guida pratica per supportare governi, decisori politici, settore sanitario, fornitori di servizi sanitari e società civile su come integrare le funzionalità di accessibilità nei servizi di telemedicina. A stilare l’Implementation toolkit for accessible telehealth services, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (Itu)
La pandemia di Covid-19 ha creato un’esigenza senza precedenti e ha galvanizzato il rapido sviluppo e l’ampliamento dei servizi di telemedicina, si sottolinea in una nota. Molti governi e partner chiave stanno ora investendo nello sviluppo di servizi di telemedicina e nella loro integrazione nell’erogazione dell’assistenza sanitaria tradizionale. Ora è un momento critico per pensare a come questa trasformazione digitale possa essere intenzionalmente progettata per avvantaggiare tutti e promuovere la salute per tutti.

Leggi: Quotidiano Sanità


Regionalismo differenziato: cosa comporterebbe in termini di disuguaglianze nell’accesso ai servizi.

La Legge 86 del 26 giugno 2024 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario” costituisce un rischio per l’unità nazionale, poiché contiene le condizioni per cristallizzare i divari esistenti e aumentare le disuguaglianze.
Ne abbiamo parlato su questo sito in diverse occasioni illustrando anche altri provvedimenti del Governo Meloni che stanno guidando il Paese nella direzione di una conduzione differtenziata di molte materie la cui gestione unitaria e sempre più sovranazionale è, al contrario, essenziale per il nostro futuro e quello del pianeta (vedi, tra le ultime pubblicazioni, “Gli effetti sull’urbanistica e sulle norme edilizie della sanatoria voluta dal Governo” del 1.09.2024; “Breve illustrazione e commento del “Briefing sui requisiti spaziali per una transizione energetica sostenibile in Europa. LAND FOR RENEWABLES” del 29.08.2024; “Biodiversità: non c’è più tempo per una pausa nella protezione della natura” dell’11.’8.2024; “Energia dall’acqua” del 31.07.2024; “Tutti per uno, uno per tutti, o no?” del 23.07.2024).
Il problema – come spiea il Forum Disuguaglianze e Diversità – non è l’autonomia che è un valore in sé sancito anche dalla Costituzione, ma il fatto che tale autonomia non è stata messa in relazione a principi essenziali come: solidarietà e perequazione; diritto a pari prestazioni a prescindere dal luogo di residenza; unitarietà delle politiche pubbliche. Certo nel testo di legge i principi ci sono ma non sono declinati, tanto da non costituire una reale garanzia di renderli effettivi.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


SEGNALAZIONI:

Assegno Unico. Cgil: Quello che Meloni, Roccella e Giorgetti non dicono

Rilevanti perdite economiche per famiglie discriminate. E’ quanto denuncia la Cgil in un comunicato stampa diffuso ieri: “Abbiamo sempre sostenuto l’importanza dell’Assegno Unico Universale, ma è urgente porre rimedio ad una discriminazione inaccettabile, contro cui è intervenuta anche la Commissione Europea, e rendere esigibile il diritto di tanti minori e delle loro famiglie all’accesso a strumenti di sostegno. Famiglie che con il passaggio alla nuova misura hanno subito perdite economiche considerevoli”, affermano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Maria Grazia Gabrielli a proposito dell’impossibilità di percepire l’assegno per i lavoratori e le lavoratrici che non sono residenti in Italia da almeno 2 anni o i cui figli non risiedono in Italia, e che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno 6 mesi.

Leggi: Inca


DECRETO-LEGGE 29 maggio 2024, n. 69
Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. (24G00088)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 30/05/2024
Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 luglio 2024, n. 105 (in G.U. 27/07/2024, n. 175). (Ultimo aggiornamento all’atto pubblicato il 27/07/2024)

Leggi: Normattiva


Gazzetta ufficiale.it – Decreto 21 giugno 2024, n. 153

Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. (24A03360) (GU Serie Generale n.153 del 02-07-2024)

Leggi: Gazzetta Ufficiale


 

 

 

 

Carissime e carissimi
sperando che abbiate passato un’estate serena e in salute, riprendiamo la pubblicazione della newsletter di Abitare e Anziani.
La redazione


NEWS:

7 settembre 2024
Roma, giovedì 12 settembre si presenta il report “Pnrr e Terzo settore, cosa cambia e perché”

Giovedì 12 settembre, presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati (Piazza in Campo Marzio 42) a Roma, si svolgerà la presentazione del report “Pnrr e Terzo settore, cosa cambia e perché”, realizzato da Forum Terzo Settore e Fondazione Openpolis.
Il volume contiene dati e analisi sul Pnrr a seguito della revisione approvata nel 2023 e le ricadute sulle misure che riguardano anche il Terzo settore.
Interverranno all’evento: Vanessa Pallucchi (Forum Terzo Settore), Thomas Osborn (I-Com, Istituto per la competitività), Chiara Meoli (Forum Terzo Settore), Luca Del Poggetto (Fondazione Openpolis), Alberto Alberani (Forum Terzo Settore Emilia Romagna), Stefano Ciafani (Legambiente), Claudio Falasca (Auser), Giovanpaolo Gaudino (Forum Terzo Settore Campania), Anna Lisa Mandorino (Cittadinanzattiva), con la moderazione di Elisabetta Soglio (Corriere Buone Notizie).

Leggi: Agensir, 07/09/2024


7 settembre 2024
Il cohousing e l’inclusione sociale: una visione comunitaria

Nelle due ultime puntate del blog (qui e qui) abbiamo affrontato il tema delle relazioni i principi di sostenibilità e di bellezza come li intende l’approccio del New European Bauhaus rispetto ai modi di abitare del cohousing. In questo ultimo post, invece, andiamo a vedere come il cohousing sia capace di sollecitare positivamente l’inclusione sociale, il terzo e ultimo principio guida del New European Bauhaus.
1. Promuovere l’inclusione sociale attraverso il cohousing
Il cohousing offre un ambiente in cui le relazioni sociali sono incoraggiate e valorizzate, determinando opportunità per l’inclusione sociale in diversi modi:

Leggi: Abitare Collaborativo, 07/09/2024


28 agosto 2024
Pensioni: Cgil, no ad altri tagli. Governo ci convochi

“È evidente che, nonostante i continui slogan e le promesse fatte in campagna elettorale, il Governo ha un solo obiettivo: fare cassa ancora una volta sulle pensioni”. Così la segretaria confederale della Cgil, Lara Ghiglione, in merito alle numerose ipotesi riguardanti le pensioni emerse nelle ultime settimane.
“Le due leggi di Bilancio approvate fino ad oggi – prosegue la dirigente sindacale – lo dimostrano chiaramente: dai tagli alla perequazione delle pensioni, con cui il Governo ha fatto cassa fino al 2032 per ben 61,3 miliardi di euro lordi, fino alla revisione delle aliquote di rendimento per i dipendenti pubblici, che riguarderà più di 700 mila lavoratori e consentirà al Governo di tagliare altri 61,3 miliardi fino al 2043”.

Leggi: Cgil, 28/09/2024


27 agosto 2024
E’ straniero il 70% dei lavoratori domestici. In 200 mila senza permesso di soggiorno

I dati dell’Osservatorio sul lavoro domestico dell’associazione Domina. Il settore è storicamente caratterizzato da una forte presenza immigrata: nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale e la percentuale sale al 72,7% se si considerano solo i contratti di badante. Quasi la metà dei lavoratori proviene da tre nazioni: Romania, Ucraina e Filippine
Il settore del lavoro domestico è storicamente caratterizzato da una forte presenza immigrata. Nel 2023 i lavoratori domestici stranieri rappresentano il 68,9% del totale, e la percentuale sale al 72,7% se consideriamo solo i contratti di badante. I lavoratori domestici stranieri sono quasi 575 mila lavoratori, di cui il 52,4% si occupa di assistenza alle persone (badanti). L’Osservatorio sul lavoro domestico dell’Associazione Domina, grazie ad una fornitura di dati personalizzata Inps, nel VI Rapporto annuale ha analizzato quali sono le nazionalità più coinvolte nel settore domestico. Infine, incrociando i dati relativi ai lavoratori domestici con la popolazione attività per ciascuna nazionalità, si osserva l’incidenza del lavoro domestico per ciascun gruppo etnico.

Leggi: Redattore Sociale, 27/08/2024


20 agosto 2024
Reddito energetico: è necessario fare più e meglio

A luglio ha preso il via una misura che dovrebbe mitigare gli effetti della povertà energetica, si tratta del reddito energetico, che secondo i più recenti dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica (Oipe) a fine 2022, in Italia, interessava 2 milioni di famiglie. Il reddito energetico è stato introdotto nel 2023 dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel Piano di sviluppo e coesione 2020-2024. A fine gennaio era entrato in vigore il Decreto ministeriale CER con le modalità di incentivazione per sostenere l’elettricità prodotta da Comunità energetiche rinnovabili e dall’autoconsumo diffuso. Ne abbiamo parlato QUI.
La misura si attua attraverso un Fondo rotativo per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fotovoltaico in autoconsumo, per le famiglie con Isee tra 9mila e 15mila euro annuo, a seconda della numerosità dei componenti il nucelo familiare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/08/2024


2 agosto 2024
Decreto Liste d’attesa: Cgil, legge di conversione è priva di efficacia e non risponde a necessità e urgenza del SSN

Osservazioni Cgil alla conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie (31 luglio 2024 pubblicazione in G.U.)
La legge di conversione in commento conserva le problematiche sottolineate nelle nostre prime osservazioni. Il testo è infatti privo della capacità di rispondere alle condizioni di necessità e urgenza in cui versa il SSN, di cui il fenomeno delle liste d’attesa è una manifestazione. La legge di conversione è uno strumento privo di effettiva efficacia, recando unicamente misure di monitoraggio (art. 1 – Piattaforma nazionale delle liste di attesa), vigilanza e controllo (art 2 – Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria), o di misure già previste (art. 3 – CUP unico regionale e divieto di liste chiuse) e addirittura in parte già utilizzate (art. 4 – Potenziamento offerta assistenziale nel finesettimana) nel nostro ordinamento, o di carattere solo programmatorio (art. 6).

Leggi: Cgil, 02/08/2024


30 luglio 2024
Caregiver, associazioni dicono no a obbligo convivenza e chiedono tutele

Uildm, Aima e Alice oggi in audizione presso Commissione affari sociali sulle proposte di legge recanti “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”
Distinzione tra caregiver familiare informale e amicale e chi si occupa di assistenza in modo professionale; supporto psicologico e gruppi di auto mutuo aiuto a disposizione del caregiver; no all’obbligo di convivenza; tutele ad hoc per i giovani caregiver e per i lavoratori, con un occhio particolare per quelli autonomi. Sono questi alcuni dei punti principali evidenziati da Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) e A.L.I.Ce. (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) nel corso dell’audizione che si è svolta questo pomeriggio presso la Commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge recanti ‘Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare’.

Leggi: Redattore Sociale, 30/07/2024


25 luglio 2024
Proposte di legge sul Caregiver familiare, Auser audita alla Camera. “Non limitare la figura ai soli conviventi”

Audizione per l’associazione Auser, ieri pomeriggio, presso la Commissione Affari sociali della Camera, dove ha sottolineato “l’importanza di questo tema che impatta fortemente nella vita di milioni di famiglie”. Rimarcati tre punti importanti di criticità: identificazione del caregiver, individuazione del soggetto certificante e necessità di una legge quadro
Audizione per l’associazione Auser, ieri pomeriggio, presso la Commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge (C. 114 Panizzut, C. 159 Serracchiani, C. 307 Conte, C. 344 Candiani, C. 443 Faraone, C. 998 Ciani, C. 1426 Malavasi, C. 1461 Tenerini e C. 1690 Ciocchetti) sulle “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”.
E’ la stessa associazione a riferire il merito del suo intervento, affermando di aver sottolineato “l’importanza di questo tema che impatta fortemente nella vita di milioni di famiglie”.
Tra le varie proposte di legge, l’Auser ha rimarcato tre punti importanti di criticità su cui ha avanzato le proprie valutazioni. Il primo riguarda la definizione per l’esatta identificazione del caregiver. ”Riteniamo che questa definizione debba essere ampiamente inclusiva. Pensare di ridurla ai soli ‘familiari conviventi’ significa chiudere gli occhi alle conseguenze derivanti dal complesso processo di transizione demografica in atto nel Paese.

Leggi: Redattore Sociale, 25/07/2024


25 luglio 2024
Decreto Salva casa: un provvedimento che non affronta l’emergenza casa e ignora il crescente disagio abitativo

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il testo della legge di conversione del Decreto “Salva Casa” ha modificato in senso peggiorativo le già discutibili norme del decreto originario.
In particolare confermiamo grandi perplessità sulle norme sul recupero dei sottotetti, sulle parziali difformità, sulle variazioni essenziali, sui mutamenti di destinazione d’uso con opere, sulle tolleranze di altezza e superficie costruttive ed esecutive, sui minori limiti per l’altezza e la superficie degli alloggi, sulla sanatoria accelerata delle difformità ante L. 10/77, la riduzione drastica delle sanzioni previste nel testo originario del Decreto.

Leggi: Sunia, 25/07/2024


DALLE REGIONI:

9 settembre 2024
Firenze, il Comune stanzia 10 milioni in 2 anni per l’assistenza domiciliare

Una previsione di spesa di oltre un milione in più sul biennio rispetto all’appalto attualmente in corso. “Il bando privilegia significativamente la qualità dell’offerta”
Dieci milioni in due anni impegnati nell’assistenza domiciliare e una previsione di spesa di oltre un milione in più sul biennio rispetto all’appalto attualmente in corso. Sono le risorse stanziate dal Comune di Firenze nel bando per l’affidamento del servizio, con la partenza del nuovo appalto prevista a dicembre. Con la gara, inoltre, Palazzo Vecchio lancia “una rinnovata impostazione organizzativa basata su turni prefissati e non frammentati, al fine di dare maggiore stabilità, uniformità e programmabilità degli interventi domiciliari, garantendo qualità del lavoro, quindi qualità delle prestazioni rese dagli operatori”. L’attenzione per le persone più fragili e per gli anziani “è sempre elevata. Per questo abbiamo voluto aumentare l’investimento sul prossimo biennio, oltre un milione in due anni”, sottolinea l’assessore al Welfare, Nicola Paulesu.

Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024


9 settembre 2024
Assistenza a senza dimora e migranti, la Giunta di Roma capitale approva il progetto Lgnet3

La Giunta di Roma Capitale ha approvato gli schemi di accordo di Cooperazione tra il Dipartimento Politiche Sociali e Salute e Asl Roma 1, Asl Roma 2 e Asl Roma 3 per l’attuazione del progetto LGNet3. Il servizio, finanziato dal fondo asilo migrazione integrazione 2021-2027, prevede 4 unità mobili sociosanitarie, con personale specializzato, per dare un’assistenza sia sociale che sanitaria ai senza dimora, migranti e minori non comunitari.

Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024


9 settembre 2024
Milano, riaprono le docce pubbliche di via Pucci riqualificate

Riaprono le docce pubbliche di via Pucci 3, in zona corso Sempione, dopo i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria che hanno interessato l’edificio comunale. L’intervento ha riguardato la riqualificazione delle 22 docce dedicate agli uomini e delle 5 dedicate alle donne attraverso il rifacimento delle pavimentazioni, dei rivestimenti, degli impianti idrico-sanitari, fognari ed elettrici, dell’impianto meccanico di aspirazione dei vapori e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Leggi: Redattore Sociale, 09/09/2024


6 settembre 2024
Anziani. Nel 2050 in Toscana 1,2 milioni di over 65

Le cifre, raccolte attraverso i dati Istat 2023, innescheranno il dibattito convegno promosso dal Consorzio Zenit e da Fare Comunità in programma il 10 e l’11 settembre nell’aula magna del polo di scienze sociali a Novoli, a Firenze
Gli anziani over 65 residenti in Toscana sono circa 960.000, il 26% della popolazione, di cui soli il 33% (318.000). Quelli non autosufficienti sono 114.000, di cui gravi il 40%. Gli accolti nelle rsa nel 2023 sono stati 28.000, più i 1.400 che hanno beneficiato dei centri diurni. Guardando più avanti, fino al 2050, però “si prevede che gli over 65 in Toscana diventino 1,2 milioni, cioè il 35% della popolazione”. Considerando soltanto gli over 80, quelli residenti, oggi sono 324.000 e gli over 100 arrivano a 1.600 (di cui l’84% donne). E la crescita di questa fetta di popolazione è confermata anche su scala nazionale: “Nei prossimi 30 anni il numero di over 80 quasi raddoppierà, dai 4,4 milioni di oggi ai 7,9 milioni del 2050”.

Leggi: Redattore Sociale, 06/09/2024


5 settembre 2024
‘No show’. In Lombardia con mancata disdetta esami e visite pagamento ticket anche per cittadini esenti

Obiettivo arrivare a ridurre maggiormente il fenomeno del ‘no show’. La cancellazione deve avvenire almeno due giorni lavorativi prima della data fissata, anche da remoto, in modo da ottimizzare le agende di prenotazione e migliorare la disponibilità delle risorse.
In Lombardia pazienti che non si presentano il giorno dell’appuntamento fissato dalle strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate per effettuare una visita medica o un esame senza una giustificata disdetta, saranno tenuti al pagamento del ticket. Il pagamento verrà richiesto anche a coloro i quali hanno diritto all’esenzione così come prevede il Decreto Legge del 07/06/2024, n. 73, convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1, L. 29 luglio 2024, n. 107, recante “misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”. Nel testo sono state introdotte nuove disposizioni finalizzate a migliorare l’efficienza del sistema sanitario nazionale e a ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/09/2024


23 agosto 2024
Friuli Venezia Giulia, 1,5 milioni al piano per la valorizzazione dei caregiver

E’ di 1,5 milioni di euro per il triennio 2024-26 lo stanziamento previsto per la valorizzazione delle competenze, la formazione e la comunicazione, anche con i mezzi digitali, tra caregiver e operatori socio-sanitari attraverso la collaborazione costante con le associazioni del terzo settore. E’ quanto prevede il Piano triennale regionale degli interventi per la valorizzazione del caregiver familiare, approvato oggi in via preliminare dalla giunta regionale, fa sapere in una nota l’assessore alla Sanità del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

Leggi: Redattore Sociale, 23/08/2024


7 agosto 2024
Calabria. Villa SG, SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil Calabria e Confedilizia RC presentano insieme al Comune il nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione concordati

Con il nuovo Accordo Territoriale di Villa San Giovanni per il contratti di locazione concordati, firmato da SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale e Confedilizia provinciale, vantaggi fiscali ed economici per inquilini e proprietari, più risorse per Comune e cittadinanza. Alì (SUNIA-Cgil): “Ora serve la conferenza dei servizi sulle politiche abitative per i Comuni della Costa Viola”. L’amministrazione la accoglie con entusiasmo: “Ci candidiamo ad ospitarla”
Elaborato in sede sindacale, sottoscritto e depositato presso il Comune di Villa San Giovanni, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Villa San Giovanni è formalmente in vigore.

Leggi: Sunia, 07/08/2024


5 agosto 2024
Un anno di farmacia dei servizi. Le Marche prima Regione in Italia ad avviare la sperimentazione: quasi 5mila prestazioni di telemedicina e 80 mila le prenotazioni Cup

Bilancio a un anno dall’avvio della sperimentazione, che nelle Marche ha coinvolto 295 farmacie. Erogati 1.658 holter cardiaci, 1.479 holter pressori, 1.554 Ecg e 123 spirometrie. E poi 2.422 counseling e consegna kit per lo screening del colon retto; 1.127 i servizi di counselling per l’aderenza alla terapia farmacologica per pazienti con Diabete di tipo II e 501 per la BPCO. Somministrate 18.322 vaccinazioni anti-Covid, 10.805 antinfluenzali e 729 anti herpes zoster- Sono 4.814 le prestazioni di telemedicina erogate dalle farmacie dei servizi delle Marche nel periodo giugno 2023 – luglio 2024 e 79.140 le prenotazioni Cup nel periodo gennaio 2024 – maggio 2024. Sono alcuni dei numeri del bilancio che la Regione Marche, la prima in Italia ad avviare (nel giugno del 2023) la sperimentazione dei nuovi servizi, ha presentato stamani nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini, il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi, la direttrice ARS Marche Flavia Carle, il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il presidente regionale di Federfarma Marco Meconi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/08/2024


29 luglio 2024
Firenze, una casa per i lavoratori. Così la coop Il Girasole sfida il caro affitti

Consegnate le chiavi dell’appartamento ai primi quattro inquilini: lavoratori e soci che non riescono ad affrontare le spese di un affitto divenuto troppo caro. Conviveranno e pagheranno canone equo. Iniziativa della cooperativa Il Girasole. “Anche chi ha lavoro stabile spesso non può permettersi una casa”
Una casa in affitto a un canone equo, per i lavoratori e i soci che non possono permettersi un’abitazione ai prezzi “pazzi” di Firenze e di tante altre città italiane: l’iniziativa è della cooperativa Il Girasole, che oggi ha inaugurato l’appartamento in zona Novoli, preso in locazione da un privato. Le chiavi sono state consegnate ai primi quattro inquilini, tutti lavoratori della cooperativa, che conviveranno e pagheranno un canone equo. Così l’appartamento, prima destinato ad affitti brevi, per lo più turistici, diventa una vera e propria foresteria per lavoratori che, pur avendo un impiego e uno stipendio regolare, non riescono a trovare sul mercato una casa a canoni sostenibili e sono in momentanea difficoltà abitativa.

Leggi: Redattore Sociale, 29/07/2024


26 luglio 2024
Calabria. Bagnara Calabra, nuovo Accordo Territoriale per i contratti di locazione concordati

Firmato dalle OO.SS. rappresentative di proprietari e inquilini (SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale, Confedilizia provinciale). Vantaggi fiscali ed economici per le parti, ma anche più risorse per Comune e cittadinanza.
Elaborato e sottoscritto in sede sindacale e depositato presso il Comune di Bagnara Calabra, il nuovo Accordo Territoriale per i contratti concordati di locazione per la Città di Bagnara Calabra che riguardano le tre tipologie di contratti ad uso abitativo: esigenze ordinarie, transitorie e studenti universitari.
Presso la sala del Consiglio comunale di palazzo San Nicola la conferenza stampa di presentazione. Dopo i saluti del Sindaco di Bagnara Calabra, Adone Pistolesi, l’introduzione del Segretario Generale di SUNIA-Cgil Calabria, Francesco Alì. Poi, è stato letto il messaggio di saluto di Carminella Russo-Calveri, presidente APE -Confedilizia Reggio Calabria, assente per impegni concomitanti, quindi gli interventi di Gaetana Pesce, presidente @Uniat-Uil Calabria, di Agostino Rua, responsabile Sicet-Cisl RC e di Paolo Gramuglia, assessore allo sviluppo economico del Comune di Bagnara Calabra.

Leggi: Sunia, 26/07/2024


25 luglio 2024
Opere di urbanizzazione: pochi controlli, lavori incompleti

Ad inizio giugno, l’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, a seguito di un monitoraggio partito dalla pubblicazione di un articolo di stampa (risalente al 2018) del Corriere della Sera, ha rilevato che sono diverse le criticità emerse riguardo alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, del Comune di Roma, affidate ai privati.
L’accurato monitoraggio di ANAC ha fatto emergere l’entità del fenomeno a cui ha fatto seguito l’attività ricognitiva da parte della Capitale: esaminate oltre 500 convenzioni urbanistiche per la realizzazione di edilizia residenziale per un valore di circa 2,5 miliardi di euro (Deliberato del Consiglio dell’Autorità dell’8 maggio 2024). Il campione rappresentativo di convenzioni urbanistiche afferenti ai Piani “O”, ai Piani di Zona, ai PRU – PRIU ed agli Strumenti Attuativi, è stato rilevato come connotato da maggiore criticità.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 25/07/2024


23 luglio 2024
Aperto a Roma il primo Ospedale di Comunità

È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una struttura innovativa che conta 16 posti letto e funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. In poco meno di due mesi 80 pazienti, degenza media 8 giorni “Un importante passo avanti nella gestione sanitaria della città di Roma”, commenta il commissario straordinario della ASL Roma 2, Francesco Amato.
È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità (OdC) cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una nuova struttura innovativa che risponde alle esigenze sanitarie previste dalla normativa vigente e dagli atti concertativi di riferimento (DM n. 70/2015, Patto per la Salute 2014-2016, DM n. 77/2022, Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale).
“L’Ospedale di Comunità – sottolinea la Asl Roma 2 in una nota – è una struttura sanitaria che funge da ponte tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. La sua finalità primaria è di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 23/07/2024


IN AGENDA:

10 e 11 settembre – Anziani, assistenza e servizi territoriali da innovare – via delle Pandette 32, Firenze

Il seminario in programma a Firenze mette al centro il futuro dei servizi alle persone anziani facendo incontrare il mondo del Terzo settore e della pubblica amministrazione con quello della ricerca scientifica
“Anziani senza assistenza – Dilemmi e soluzioni per innovare i servizi territoriali”. Questo il titolo della due giorni in programma nell’Aula Magna del Polo Scienze Sociali dell’Università di Firenze il 10 e 11 settembre.
Nel 2050 vi saranno 7,9 milioni di anziani over 80, più del doppio di quelli attuali. Tuttavia, già oggi il bisogno di assistenza tarda a trasformarsi in domanda di servizi da parte di anziani fragili e non autosufficienti, a causa della scarsità sia di risorse pubbliche dedicate sia di personale sanitario ed assistenziale.

Leggi: Vita


Martedì 24/09 ore 10.30, a Roma, sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato: presentazione del Report di ricerca “Gli ETS come nuovo veicolo per lo sviluppo delle CER”

Leggi: Terzjus


Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Giovedì 26 settembre 2024 | ore 10-13 – Via delle Donzelle, 2 – BO

Seminario: Dalla longevità alla non autosufficienza | Scenari e prospettive: I SERVIZI
Apertura con testimonianze di servizi pubblici o gestiti da Enti del Terzo Settore
Giulia Casarini – Cooperativa CADIAI, Adele Minni – Asp Città di Bologna
In seguito divisione in gruppi di lavoro per riflettere sulla situazione esistente e sulle necessità future
Conclusione con restituzione del lavoro in plenaria


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

L’emergenza della questione abitativa

L’accesso a un’abitazione dignitosa è un diritto fondamentale, ma in Italia, come in molte altre parti del mondo, sempre più persone si trovano a far fronte a difficoltà crescenti nel trovare una casa a prezzi accessibili. Questa emergenza sociale, che ha radici profonde nelle trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni, richiede un’azione immediata e coordinata.
Le cause alla base di questa crisi sono molteplici: l’aumento vertiginoso dei prezzi degli affitti, soprattutto nelle grandi città, la scarsità di alloggi pubblici, la precarietà del lavoro e la concentrazione della ricchezza. Queste dinamiche hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, rendendo sempre più difficile costruire un progetto di vita stabile e sicuro. Le conseguenze si ripercuotono in particolare sui giovani, sulle famiglie monoparentali e sulle persone con disabilità, che si trovano spesso a vivere in condizioni di sovraffollamento o precarietà abitativa.

Leggi: Fio Psd


Più fragili, invisibili, dimenticati – di Ferruccio de Bortoli

Non autosufficienti: perché la questione dell’assistenza a queste persone (sono 3,8 milioni) non è mai una priorità della politica
Nella rappresentanza degli interessi, e soprattutto dei bisogni, non conta essere in tanti. E ancora di meno avere qualche ragione. Decisivo è il potere di farsi sentire di più. Chiamiamolo fattore grida.
Se poi ci si occupa di servizi pubblici — come accade in questi giorni per i trasporti — e dunque si presidiano snodi fondamentali della vita pubblica — la capacità di incidere sulle scelte contrattuali o legislative sale in maniera esponenziale fino ad assumere qualche volta la forma del ricatto.
L’era dei sindacati generalisti, che forse avevano un’idea romantica di difesa del cittadino a tutto tondo, è tramontata da tempo. Al contrario, le minoranze più agguerrite, le corporazioni e le lobby di maggiore influenza vivono una stagione di insana ribalta.

Leggi: Corriere della Sera


La salute degli anziani: “oro grigio” o diritto da salvaguardare?

La capacità degli enti locali di collaborare con gli altri stakeholder, in particolare con gli enti del Terzo settore, può portare all’elaborazione di azioni integrate ed efficaci, che rappresentino una prima importante risposta di sistema, nonché la più vicina ai bisogni dei cittadini. È questo il tema di un ricco workshop in programma a Firenze il 10 e 11 settembre -di Valentina Blandi
In un momento storico in cui, a livello nazionale, stentiamo a trovare un accordo su come affrontare la sfida dell’invecchiamento della popolazione, un contributo decisivo per superare questa impasse potrebbe venire dai territori. La capacità degli enti locali di collaborare con gli altri stakeholder, in particolare con gli enti del Terzo settore, può infatti portare all’elaborazione di azioni integrate ed efficaci, che rappresentino una prima importante risposta di sistema, nonché la più vicina ai bisogni dei cittadini.

Leggi: Vita


Temi di attualità (M.Gasbarrone, Nuove novantenni)

Abbiamo riportato tempo fa su queste pagine le parole di James Hillman “La patologia più grave della vecchiaia è l’idea che ne abbiamo” essendo il tema della vecchiaia, forse, il più ignorato e avversato di questo tempo. Al contrario, assume una grande rilevanza se pensiamo che le società stanno invecchiando rapidissimamente e molti Paesi, come il nostro, non riescono più a compensare le morti con le nascite ma, nonostante ciò, resistono all’idea di riconoscere la cittadinanza alle giovani generazioni, figlie e figli di immigrati che concorrono ogni giorno a realizzare la ricchezza di questa nazione e dell’Europa.
In una popolazione sempre più ingrigita dalla longevità, urge, oltre ad un sistema sanitario e un welfare diversi che consentano di avere le cure appropriate e, a chiunque, di accedere al proprio fascicolo sanitario senza per forza essere dotati di un’applicazione per smartphone.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Integrazione socio sanitaria. Federsanità, in Veneto quinta tappa dell’osservatorio nazionale

Dopo Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Marche i Laboratori arrivano in Veneto per mettere in dialogo la governance della salute con la dimensione territoriale. Il Presidente d’Alba: “L’approfondimento itinerante sui territori regionali dimostra quanto le esperienze di assistenza e cure di prossimità debbano essere il punto di partenza per un reale cambiamento del Servizio sanitario pubblico”
Al via in Veneto, a Treviso, la quinta tappa regionale dell’Osservatorio delle buone pratiche di integrazione socio sanitaria (OISS), promosso da Federsanità, Anci e Agenas con l’obiettivo di sviluppare confronto e discussione sulle più significative pratiche messe in atto sul territorio tra le aziende sanitarie e le amministrazioni comunali. Il Laboratorio veneto “Integrazione sociosanitaria in Veneto: buone pratiche dalle aree montane a quelle interne, litoranee e metropolitane” ha l’obiettivo di porre al centro del dibattito la dimensione territoriale come fulcro di una programmazione sanitaria più accessibile e sostenibile e orientata all’integrazione.

Leggi: Quotidiano Sanità


Vita nel mondo in aumento di cinque anni entro il 2050. Ma quanti in buona salute?

La crescita sarà maggiore nei Paesi poveri dove la speranza di vita è più bassa, dice il Global burden of disease study 2021. Prevista una riduzione delle morti causate da malattie cardiovascolari, materne e neonatali e da infezioni respiratorie. – di Maddalena Binda
Vita nel mondo in aumento di cinque anni entro il 2050. Ma quanti in buona salute?
A livello globale la speranza di vita, che indica quanto tempo una persona può aspettarsi di vivere in media, potrebbe aumentare di 4,6 anni entro il 2050, passando da 73,6 anni nel 2022 a 78,2 nel 2050. Il tasso di crescita, tuttavia, sarà più lento rispetto al periodo prima della pandemia da Covid-19: tra il 1990 e il 2019 infatti l’aspettativa di vita è aumentata in media di 0,27 anni ogni anno, mentre tra il 2022 e il 2050 la crescita media annua sarà di 0,16 anni. Sono i dati che emergono dal Global burden of disease study 2021, pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista scientifica The Lancet, che ha esaminato l’impatto di 371 malattie e 88 fattori di rischio in 204 Paesi.

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Eutanasia e suicidio assistito: ecco come cambia tra Paesi, sesso, età e religione

Al 2023 tredici Paesi hanno legalizzato alcune pratiche sul fine vita. Uno studio dell’Università di Bologna esamina le motivazioni alla base delle scelte individuali e fornisce dati e tendenze del fenomeno al centro del dibattito.
“La Chiesa invita a riflettere su quanto l’ostinazione irragionevole nelle cure (accanimento terapeutico) non rappresenti una medicina davvero a misura della persona malata” ha dichiarato monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, che ad agosto aveva consegnato a Papa Francesco un vademecum sul tema del fine vita. “Personalmente”, ha precisato, “non praticherei l’assistenza al suicidio, ma comprendo che una mediazione giuridica possa costituire il maggior bene comune concretamente possibile nelle condizioni in cui ci troviamo”. Le sue parole, pur distanti dall’apertura all’eutanasia e al suicidio assistito, sono stati interpretati sui media come una possibilità di una legge sul fine vita in Italia.
Il dibattito sull’eutanasia, il suicidio assistito e i diritti di fine vita è in costante evoluzione, con tendenze che variano significativamente a seconda del contesto giuridico e socio-culturale. Mentre alcuni Paesi hanno già legalizzato forme di assistenza alla morte, in Italia il tema rimane al centro di discussioni etiche e legislative complesse.

Leggi: Asvis


Spesa sanitaria pubblica: in Italia nel 2023 è al 6,2% del pil, sotto la media Ocse e fanalino di coda del G7. L’appello Gimbe: “Con manovra serve una rapida inversione di rotta”

Cartabellotta: “La politica deve avere ben chiaro che la perdita di un SSN pubblico, finanziato dalla fiscalità generale e fondato su princìpi di universalità, eguaglianza ed equità, determinerebbe un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti. E senza una rapida inversione di rotta, da tracciare già nella NaDEF 2024 e, soprattutto, nella Legge di Bilancio 2025, siamo destinati a rinunciare silenziosamente al diritto alla tutela della salute”.
Nel 2023 l’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE e in ultima posizione tra quelli del G7. La spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%.
“Il tema del finanziamento pubblico per la sanità – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – infiamma il dibattito politico da oltre un anno, coinvolgendo aule parlamentari e consigli regionali, vista l’enorme difficoltà di tutte le Regioni a garantire i livelli essenziali di assistenza e un’offerta adeguata di servizi e prestazioni sanitarie. …

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Le strade divergenti del welfare sociale –  di Sergio Pasquinelli

Come conciliare uniformità con personalizzazione? È la sfida degli anni che abbiamo davanti. Da un lato l’autonomia differenziata, se mai andrà a dama, chiede veri livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) cioè qualcosa che non sta solo nei documenti programmatori, ma livelli minimi di servizio tangibili, con obiettivi da raggiungere e finanziamenti ad hoc. Dall’altro si insiste da anni su un welfare a misura della persona, valore magistralmente incarnato nei progetti di vita indipendente e nel budget di progetto, formule che rinviano a qualcosa di unico, irripetibile, non comprimibile dentro standard predefiniti.
Due paradigmi incompatibili? Certamente diversi: il primo è quello proprio di una rete dei servizi strutturata, standardizzata, che tende all’equità orizzontale, stabilisce garanzie ma anche vincoli: è successo nel Leps supervisione del personale sociale finanziato con risorse PNRR, vincoli che ne hanno ridotto la fruizione. Il secondo paradigma, emergente, riguarda la spinta verso la personalizzazione dei progetti, l’autodeterminazione, la composizione di sostegni individualizzati.

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Gli effetti sull’urbanistica e sulle norme edilizie della sanatoria voluta dal Governo

Abbiamo già sostenuto in alcuni articoli pubblicati sul sito dell’Associazione come il Decreto Salva Casa voluto dal ministro Salvini sia solo finalizzato al mero consenso politico e poco o nulla alle esigenze dei proprietari di abitazioni in stretta relazione alla tutela dell’ambiente urbano e del territorio (vd. “Sunia Cgil: si scrive Salva-Casa, si legge condono edilizio” 25.05.2024; “Abusi edilizi in aumento: il Governo pensa ad un condono per conquistare il consenso elettorale” 6.04. 2024), ora vi presentiamo alcune valutazioni svolte da esperti del settore per comprendere, su aspetti più pratici, quali problemi la norma stia generando.
Iniziamo con l’Istituto nazionale di Urbanistica (INU) che ha approfondito quanto possa incidere il decreto Salva Casa, recentemente convertito in legge, sulla disciplina urbanistica.

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Aree interne, i numeri della grande depressione

Tutte le cifre della desertificazione dei piccoli paesi sempre meno serviti dai servizi essenziali e sempre più vittime dello spopolamento (vanno via anche gli immigrati) e dell’invecchiamento demografico
La buona notizia è che nelle zone ultraperiferiche del Mezzogiorno la speranza di vita è più elevata che nel resto d’Italia. Gli anziani che vivono nei paesini in cui c’è un clima sano, tutti conoscono tutti e il cibo è a chilometro zero, campano meglio e a lungo. Ma è l’unica buona notizia. Se si guardano gli altri indicatori demografici delle Aree interne del Belpaese c’è da mettersi le mani nei capelli. Calo delle nascite, aumento dei flussi in uscita, crescita degli espatri, fuga dei giovani laureati, processi di invecchiamento più rapidi e intensi. A metterlo nero è su bianco è l’Istat nel report La demografia delle aree interne: dinamiche recenti e prospettive future che prende in esame l’andamento della popolazione nel periodo 2002-2023 nei piccoli Comuni (suddivisi in Intermedi, Periferici e Ultraperiferici). Cittadine e borghi caratterizzati da scarsa accessibilità ai servizi essenziali che si oppongono ai Centri (a loro volta distinti in Poli, Poli intercomunali, Comuni di Cintura) dotati, al contrario, di infrastrutture che garantiscono i servizi essenziali nei settori salute, istruzione e mobilità.

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La riforma dell’assistenza territoriale che verrà – di Giovanni Iacono

È necessario che il Ministro della Salute, insieme ad Agenas, alla Conferenza delle Regioni e ai Sindaci risolvano i ‘nodi’ irrisolti. Il rischio è che la riforma fallisca ed oltre ai debiti accumulati con il Pnrr, i pronto soccorso saranno sempre intasati, i Cittadini con le liste di attesa continueranno ad ‘aspettare Godot’, resteranno una chimera le Case di Comunità come principale punto di accesso alle cure primarie e si continuerà ad avere tanti sistemi sanitari quante sono le Regioni
A che punto sono le Case di Comunità previste nel DM 77 e verso quale direzione si sta andando? Nel 2020 avevamo, sulla carta, dichiarate 493 Case di Comunità (o della salute) attive nelle Regioni (Non da criteri del DM77).
Nel 2020 il DM77 prevedeva di attivare al 2026, 1430 “Case di Comunità” di cui 309 da edificare e 1121 da ristrutturare. A Dicembre 2023 il Governo rimodula il finanziamento con l’UE riprogrammando le “Case di Comunità” da 1430 a 1038 con una differenza di 392 strutture in meno.
A Dicembre 2023, le Regioni hanno dichiarato 187 “Case di Comunità” funzionalmente attive secondo criteri del DM 77 (Emilia 43,Lombardia 92,Piemonte 38,Molise 6 ,Toscana 6,Umbria 2). Vorremmo sottolineare che solo su 102 delle 187 Case è presente il Medico di Medicina Generale (MMG) e solo in 53 su 187 è presente il Pediatra di libera scelta (PLS).

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Abitare migrante e povertà abitativa – di Marzia Bona Johanna Mitterhofer

L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti del lavoro pubblicato sul numero 1/2024 di Politiche Sociali/Social Policies, rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: M. Bona, N. Mair e J. Mitterhofer, «We Trained Perfect Tenants, We Should Have Trained Landlords»: Migrants’ Housing Pathways and Social Innovation in South Tyrol, Italy, in «Politiche Sociali/Social Policies», 1/2024, pp. 89-108.
Esclusione e povertà abitativa nell’esperienza delle persone straniere
I dati su diseguaglianza e povertà abitativa in Italia indicano l’incidenza particolarmente acuta del fenomeno per le persone con background migratorio. Nonostante la casa sia da tempo riconosciuta come dimensione centrale nei percorsi di integrazione e inclusione1, e anche il Piano UE per l’integrazione e inclusione abbia finalmente riconosciuto l’accesso a un alloggio adeguato e a prezzi accessibili come fattore determinante, le attuali politiche abitative non solo non rispondono ai bisogni dei migranti e dei gruppi a basso o medio reddito in generale, ma costituiscono di fatto pratiche escludenti2.

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Il futuro delle città a misura di anziani

L’articolo di Rossella Muroni, pubblicato il 1° agosto su Left – un settimanale che si definisce progressista, con uno sguardo internazionale, laico, antirazzista, attento ai diritti sociali, ai diritti umani, all’inclusione – descrive città che diventano sempre più inospitali: percorse da fenomeni di gentrificazione o dal degrado, non sono più in grado di garantire il benessere delle persone soprattutto per i soggetti più fragili.
Rossella Muroni ci ricorda che le persone anziane continuano a perdere “diritti di cittadinanza” ovvero “la possibilità di vivere e sopravvivere” nei nostri centri urbani “partendo dalla mancanza sempre più drammatica di servizi di prossimità come un semplice negozio di alimentari o in maniera ancora più cruda raccontare l’assenza di presidi sanitari di quartiere che possano assisterli.
Ma la nostra vera sfida – spiega la Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni – è dimostrare che una città che nega i diritti alle persone anziane è una città più inospitale per tutti e tutte.

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Futuro senza sanità pubblica? Cure solo per i ricchi e bilanci famiglie in rosso. Per un ricovero si spenderebbero fino a 1.800 euro al giorno mentre un intervento di tumore a mammella può costarne 48mila. Lo studio Uil – di Ester Maragò

Il sindacato ha quantificato quanto costerebbero ricoveri e interventi se la sanità fosse solo privata calcolando i costi medi di alcune prestazioni sanitarie più comuni, sulla base dei tariffari di alcune strutture sanitarie private in 3 Regioni prese come riferimento: Lombardia, Lazio e Calabria. “Il Ssn italiano è vicino al punto di non ritorno e il progressivo arretramento della sanità pubblica è, con evidenza, un colpo mortale per i bilanci delle famiglie e un ridimensionamento del diritto alla salute”
Quanto dovrebbero sborsare i cittadini di tasca propria se il Ssn non esistesse? Per un ricovero a bassa complessità assistenziale la spesa da sostenere varierebbe da un minimo di 422 euro al giorno fino a un massimo di 1.178 euro in Lombardia, da un minimo di 435 a un massimo di 1.278 euro nel Lazio e da un minimo di 552 a un massimo di 1.480 euro in Calabria. E le cifre chiaramente salirebbero vertiginosamente se il ricovero fosse ad alta complessità assistenziale.
Non va meglio per un intervento chirurgico come l’asportazione del tumore alla mammella, il più delle volte seguita dalla radioterapia, la spesa potrebbe arrivare sino a un massimo di 29.400 euro in Lombardia, di 32.400 euro nel Lazio e di 48.400 euro in Calabria

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Alzheimer. Un nuovo test del sangue diagnostica la malattia con 90% di accuratezza

Attualmente i neurologi e altri specialisti della memoria diagnosticano correttamente l’Alzheimer nel 73% dei loro casi testati, e i medici di base hanno ancora meno successo, con un tasso di accuratezza di solo il 61%. Gli strumenti attuali sono una breve intervista con il paziente, un breve test cognitivo e una tomografia computerizzata, o TC, del cervello. Lo studio pubblicato su ‘JAMA Neurology’.
Un esame del sangue combinato ha dimostrato di vantare un tasso di accuratezza del 90% nel determinare se una perdita di memoria sia dovuta alla malattia di Alzheimer, secondo un nuovo studio condotto presso l’Università di Lund in Svezia e pubblicato su ‘JAMA Neurology’. Attualmente i neurologi e altri specialisti della memoria diagnosticano correttamente l’Alzheimer nel 73% dei loro casi testati, e i medici di base hanno ancora meno successo, con un tasso di accuratezza di solo il 61%.

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Ecco il nuovo Piano nazionale cronicità. Cure personalizzate, pazienti più coinvolti e presa in carico multidisciplinare. Ma non si prevedono nuove risorse – di Giovanni Rodriquez

Il documento redatto dal Ministero della Salute sbarca in Stato-Regioni. L’aggiornamento, si spiega nel testo, si è ritenuto necessario per migliorare l’assistenza ai malati cronici; delineare azioni coordinate per prevenirne l’insorgenza; aggiornare le iniziative messe in campo; rendere più efficaci i servizi sanitari assicurando equità di accesso e riducendo le diseguaglianze sociali; e indirizzare la gestione della cronicità verso un sistema che realizzi una progressiva transizione in un modello di rete che valorizzi sia il ruolo specialistico, sia tutti gli attori della assistenza primaria.
Pronto il documento sull’aggiornamento 2024 del Piano nazionale cronicità. Il testo elaborato dal Ministero della Salute è stato inviato per l’esame e l’approvazione in sede di Conferenza Stato Regioni.
L’aggiornamento, si spiega nel documento, si è ritenuto necessario per:
– Contribuire al miglioramento della tutela assistenziale delle persone con malattie croniche;
– Delineare azioni coordinate per prevenire l’insorgenza e assicurare la precoce presa in carico dei soggetti a rischio o affetti da patologia al fine di rallentarne la progressione anche con interventi comportamentali;

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Tumore da amianto: dopo 20 anni la tutela Inail

Non è mai troppo tardi: Dopo oltre 20 anni l’Inail riconosce la rendita ai superstiti, comprensiva degli arretrati, ad una donna, rimasta vedova dopo la morte del marito causata dall’esposizione all’amianto. Ammonta ad oltre 300.000 euro la cifra che, grazie all’azione legale promossa dal patronato Inca CGIL, l’Inail dovrà versare alla donna. Questo è quanto ha stabilito il Tribunale di Lucca con sentenza n. 279/2023, divenuta definitiva, che obbliga l’INAIL anche al pagamento dell’assegno funerario. Respinta, dunque, la richiesta dell’Istituto che ha eccepito la prescrizione dei termini. Il caso risale al febbraio 1999 quando al sig. G.G. è stato diagnosticato un carcinoma polmonare a cellule squamose; un tumore molto grave che ne ha causato la morte nel giugno dello stesso anno.

Leggi: Inca


 

 

Auser in campo per la campagna referendaria di abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata

Auser Nazionale ha aderito al Comitato nazionale del Referendum di abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata che registra la presenza di numerosissime associazioni, partiti, CGIL e UIL ed altre organizzazioni sindacali.
Molte strutture di Auser hanno già aderito ai comitati territoriali che praticamente sono costituiti in tutto il Paese.
La campagna parte dal 20 luglio. Si dovrà concludere entro il 30 settembre. Si utilizzeranno da parte di partiti, sindacati e associazioni tutte le iniziative e attività estive per raccogliere le firme attraverso i banchetti.

Leggi: Auser

 

NEWS:

27 luglio 2024
Decreto flussi “non adatto” a settore domestico: Assindatcolf chiede revisione

Il 70% della forza lavoro impiegata nell’assistenza familiare è straniere e le quote previste dal decreto flussi non sono sufficienti per soddisfare la domanda. L’associazione chiede regole ad hoc, che permettano di assumere al di fuori della programmazione triennale
Il decreto flussi non + adatto per il settore del lavoro domestico: le quote previste non bastano a soddisfare la domanda. Cper questo, Assindatcolf ha presentato una proposta di revisione. “Le attuali procedure legate al Decreto flussi, a partire dal click day, non sono adatte a rispondere alle esigenze di assistenza familiare -spiega il presidente Andrea Zini – Per quanto necessario, poiché il 70% della forza lavoro impiegata nel comparto è straniera, questo strumento così come attualmente configurato non riesce ad incidere concretamente sulla vita delle persone. Per questo abbiamo chiesto al Governo, tramite il Tavolo tecnico istituito presso Palazzo Chigi, di prevedere delle regole ad hoc per il settore domestico, in primis un meccanismo che consenta di assumere al di fuori delle quote previste nella programmazione triennale”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/07/2024


22 luglio 2024
Il sondaggio su caregiver e cronicità di Corriere.it/salute

Chi si occupa dell’assistenza ad anziani e disabili? In che misura il servizio pubblico si fa carico delle loro necessità? Un anziano su tre oggi vive da solo, ma tra 20 anni le famiglie unipersonali saranno più di 6 milioni I problemi legati a non autosufficienza riguardano però anche molte famiglie con figli disabili
C ronicità e non autosufficienza sono il tema del sondaggio che quest’anno Corriere con l’associazione del terzo settore Peripato lancia ai lettori. Sfide di grande attualità per tutta l’Europa ma ancora di più per il nostro Paese.
L’Italia tra i suoi 59 milioni di abitanti conta 14,18 milioni di ultrasessantacinquenni e si conferma il Paese europeo con la maggior quota di popolazione anziana: il 24% contro il 22,1% della Germania, il 21,2% della Francia e il 20,1 della Spagna. L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di ultrasessantacinquenni e quella con meno di 15 anni) continua a crescere esponenzialmente: era 131,7% nel 2002, per diventare 193,1% nel 2022 e le previsioni stimano possa raddoppiare nei prossimi 20 anni.

Leggi: Corriere della Sera, 22/07/2024


22 luglio 2024
Caregiver dei figli: tocca alle donne, pochi i riconoscimenti

Un figlio con disabilità grave viene accudito dalla madre, un lavoro estenuante, di isolamento e solitudine, poco riconosciuto dalla stessa famiglia. Ce ne parla Gabriella Rossi, psicologa clinica presidentessa della sezione di Monza dell’Unione italiana distrofia muscolare – di NICLA PANCIERA
Quando la persona da accudire è il proprio figlio, come nel caso delle gravi malattie neuromuscolari, il caregiver è quasi sempre la mamma; è lei la persona di riferimento, su cui ricade la maggior parte del peso mentale e fisico della gestione. «Un figlio con disabilità grave viene accudito dalla madre che, per farlo, rinuncia alla propria vita personale e lavorativa. A poco a poco, sopraffatta dalle attività di cura, che spesso sono di natura anche sanitaria, si allentano i legami sociali e amicali e il conforto che poteva derivarne» spiega Gabriella Rossi, psicologa clinica e presidentessa della sezione dell’Unione italiana distrofia muscolare Uildm di Monza, dove lavora in particolare con le mamme che si prendono cura dei figli disabili. «L’isolamento e la solitudine, come la mancanza di sostengo psicologico e sociale, pesano molto. Uildm ha attivato da oltre 15 anni un supporto psicologico a chi si prende cura di persone con malattie neuromuscolari».

Leggi: Vita, 22/07/2024


22 luglio 2024
Medici di famiglia, caos estate. Fimmg: “Sostituti introvabili, in pensione prima per andare in ferie”

Sostituire un collega seguendo allo stesso tempo i propri pazienti “significa un numero rilevante di messaggi, telefonate, richieste. Tanto lavoro per noi, ma anche disagio per l’assistito che rischia di trovare il telefono sempre occupato perché con 3mila pazienti da assistere sarebbe difficile il contrario”, denuncia
AAA sostituto per medico di famiglia cercasi. In un quadro di carenza cronica di camici bianchi del territorio, con il 30% di professionisti in meno rispetto alle necessità e circa 4 milioni di italiani senza un proprio dottore di riferimento, trovare una sostituzione estiva per andare in ferie è una vera impresa. “E’ una situazione assolutamente drammatica. Permettersi l’agognato periodo di riposo – ristoro psicofisico come lo definisce il contratto – è davvero complicato”, spiega all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/07/2024


22 luglio 2024
Salute mentale, appello delle associazioni: “Fermare questa tragica nostalgia di manicomio”

Il Coordinamento nazionale per la salute mentale, che coinvolge 33 associazioni nazionali ed oltre 100 associazioni attive nelle diverse regioni italiane, ha diffuso un appello per fermare quella che definisce come una “una tragica nostalgia di manicomio”, rappresentata dal Disegno di legge 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale”, presentato lo scorso 27 giugno dal senatore Francesco Zaffini (e da altri ventidue parlamentari di Fratelli d’Italia e due di Noi Moderati).
Tra le realtà che hanno sottoscritto l’appello troviamo Unasam, Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, Ass. Franca e Franco Basaglia, Psichiatria Democratica, Antigone, StopOpg; SOS Sanità; Salute Internazionale, Rete Salute Welfare Territorio; La Società della Ragione, Fondazione Zancan, Forum Salute Mentale, ecc…

Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024


22 luglio 2024
Abusivismo edilizio, Legambiente: in Italia dal 2021 al 2023 ben 34.714 reati nel ciclo del cemento

Legambiente con Goletta Verde rilancia oggi dalla Calabria la lotta all’abusivismo edilizio e l’importanza di demolire e avviare più attività di vigilanza e controllo sull’attività urbanistica ed edilizia
Mentre in Italia si va verso l’approvazione del quarto condono edilizio nazionale, Legambiente con Goletta Verde rilancia oggi dalla Calabria la lotta all’abusivismo edilizio e l’importanza di demolire e avviare più attività di vigilanza e controllo sull’attività urbanistica ed edilizia.
Un’emergenza a livello nazionale: dal 2021 al 2023, secondo i dati di Legambiente – Rapporto Ecomafia, i reati nel ciclo del cemento (cave e attività estrattive illegali, abusivismo edilizio, illeciti penali in materia di urbanistica, occupazioni di demanio marittimo etc.) sono cresciuti nel triennio del 37%, con un picco del +28,7% nel 2022, lo stesso anno in cui l’Istat segnala il balzo in avanti del “mattone illegale” con una crescita del 9,1% rispetto al 2004.

Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024


22 luglio 2024
Gli infermieri, ago della bilancia della sanità. “Peccato che siano ormai introvabili!”

La presa di posizione del sindacato Nursing Up: “Entro il 2030, in tutto il pianeta, potremmo toccare il drammatico deficit di 34 milioni di infermieri (ad oggi ne occorrono ben 6 milioni), complice l’inerzia dei vari Governi. Senza professionisti dell’assistenza sarà impossibile garantire la copertura sanitaria universale”. In Italia sono attivi 398.000 infermieri, con una media di 6.2 infermieri ogni 1000 abitanti (media Ue dell’8.8)
Elevare la qualità delle cure, in primis guardando alle necessità dei soggetti più fragili, complice anche il costante invecchiamento delle popolazioni nei Paesi più sviluppati, può e deve seguire un’unica e sola strada maestra: ovvero aumentare, con strategie mirate, il numero dei professionisti sanitari nel mondo, offrendo loro, prima di tutto, una degna valorizzazione economica e contrattuale. Occorre, poi, garantire ricambi generazionali, formazione, e organizzazioni degne di tal nome, al fine di metterli nella condizione di esercitare al meglio le proprie elevate competenze. Così il sindacato Nursing Up, il sindacato nazionale infermieri, che fa il punto sulla professione e sulla situazione sanitaria.

Leggi: Redattore Sociale, 22/07/2024


19 luglio 2024
Caldo e covid, è bollino rosso per anziani e fragili. Migliore (Fiaso): “Moltiplicare gli sforzi di monitoraggio attivo”

Il consiglio: “Adottare comportamenti responsabili che non sostengano la diffusione dei contagi. Ancora una volta occorre seguire le raccomandazioni che conosciamo, evitando in caso di positività al Covid di stare in luoghi chiusi e affollati e in presenza di sintomi di restare magari qualche giorno a casa”
“L’ondata di calore e l’aumento della circolazione del Covid in questi giorni destano una certa preoccupazione per le condizioni di salute di anziani e fragili. Questa convergenza di due circostanze avverse deve farci tenere alta la guardia per evitare e moltiplicare gli sforzi di monitoraggio attivo da parte dei medici di medicina generale che conoscono la condizione dei loro pazienti. Occorre in ogni modo evitare che scompensi cardiocircolatori o respiratori li portino a dover arrivare in gravi condizioni in pronto soccorso”. Così il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Giovanni Migliore.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/07/2024


19 luglio 2024
Autonomia differenziata. ForumDD: “Scuola, sanità, assistenza, sì alla raccolta firme per un’Italia giusta”

Al via questo fine settimana, 20 e 21 luglio, la raccolta firme per il Referendum per l’abrogazione dell’autonomia differenziata. Il Forum Disuguaglianze e Diversità è parte del comitato promotore e pubblica una nota di approfondimento, con tre focus sui settori più sensibili dove ci possono essere i maggiori rischi derivanti dall’impatto della legge, ovvero la sanità, l’istruzione e l’assistenza agli anziani non autosufficienti
“Sì all’Italia unita, libera e giusta. Una firma contro l’Autonomia differenziata”, questo lo slogan della mobilitazione che prenderà il via domani e dopodomani con iniziative e banchetti in tutta Italia. “L’autonomia differenziata è una legge che va abrogata perché spaccherà il Paese in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili disuguaglianze a danno di tutta la collettività”. E’ per questo che il Forum Disuguaglianze e Diversità ha aderito, diventando uno dei 34 soggetti del Comitato promotore, al percorso per il Referendum per l’abrogazione della legge che dovrà raccogliere entro settembre le 500.000 firme necessarie.

Leggi: Redattore Sociale, 19/07/2024


18 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Semaforo verde dal Senato. Il testo passa ora alla Camera. Dal monitoraggio dei tempi, ai controlli fino alle visite nel weekend. Ecco tutte le novità

L’Assemblea non ha approvato nessun emendamento, resta dunque tutto invariato il lavoro fatto dalla commissione Sanità. A partire dalla modifica dell’articolo 2 con la mediazione tra Governo e Regioni sui controlli dell’operato delle Asl. Confermato poi il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa. I Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato. Visite e esami estesi anche al week end. IL TESTO
L’Aula del Senato ha approvato il decreto legge con misure per ridurre i tempi delle liste d’attesa. I voti a favore sono stati 87, 50 i contrari, nessun astenuto. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 6 agosto, passa ora all’esame della Camera.
L’Assemblea non ha approvato nessun emendamento, resta dunque tutto invariato il lavoro fatto dalla commissione Sanità. A partire dalla modifica dell’articolo 2 dopo lo scontro con le Regioni, arrivato a stabilire che i controlli sulle Asl resteranno in capo alle Regioni ma il ministero della Salute avrà la possibilità di intervenire con poteri sostitutivi in presenza di inadempienze.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2024


18 luglio 2024
Lea 2022. Gimbe: “Aumentano i divari tra Nord e Sud del paese. Legge sull’autonomia compromette l’uguaglianza in sanità”

Questa l’analisi effettuata dalla Fondazione Gimbe sui dati del “Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia” del Ministero della Salute che promuovono promuovono solo 13 regioni e vedono peggiorare le performance in 10 regioni. Emilia-Romagna in vetta mentre al Sud passano solo Puglia e Basilicata
Nel 2022 solo 13 Regioni rispettano gli standard essenziali di cura, con un ulteriore aumento del divario Nord-Sud: la Puglia e la Basilicata uniche promosse al Sud, ma in posizioni di coda. In 10 Regioni le performance peggiorano rispetto al 2021.
Sono i dati del Ministero della Salute che nella recente pubblicazione della Relazione 2022 del “Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia”, come ogni anno, valuta l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza
“Si tratta di una vera e propria ‘pagella’ per i servizi sanitari regionali – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – che identifica quali Regioni sono promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e quali bocciate (inadempienti)”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2024


17 luglio 2024
Summer Point, cohousing, il programma “Viva Gli Anziani!” e una rete di solidarietà: le risposte di Sant’Egidio all’emergenza caldo

“Caldo e solitudine sono i nemici che devono affrontare gli anziani durante l’estate. L’80 per cento di loro non va in vacanza”. Lo ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo in una conferenza stampa. Un’inchiesta della Comunità di Sant’Egidio sugli anziani over 80 – campione di 2500 persone – evidenzia che oltre l’80% rimane a casa, da solo, durante l’estate: neanche un giorno di vacanza fuori città. Oggi nel nostro paese circa 9 milioni di persone vivono sole “e quindi è necessaria una mobilitazione di tutti per aiutare queste persone più fragili”, ha detto ancora Impagliazzo. 20 anni fa, la Comunità di Sant’Egidio avviava il Programma “Viva gli anziani!”, attivo oggi in 11 città italiane, che ha in monitoraggio 20mila anziani ultraottantenni ed è riuscita a mobilitare nel corso del tempo volontari, medici, portieri, commercianti.

Leggi: Auser, 17/07/2024


DALLE REGIONI:

23 luglio 2024
Roma, apre il primo Ospedale di Comunità

La struttura è stata inaugurata in via sperimentale presso l’Ospedale Sandro Pertini. La sua finalità primaria è di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio
È partita il 3 giugno la fase sperimentale del primo Ospedale di Comunità (OdC) cittadino presso l’Ospedale Sandro Pertini. Una nuova struttura innovativa che risponde alle esigenze sanitarie previste dalla normativa vigente e dagli atti concertativi di riferimento (DM n. 70/2015, Patto per la Salute 2014-2016, DM n. 77/2022, Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale).

Leggi: Redattore Sociale, 23/07/2024


22 luglio 2024
La casa? A Palermo, l’Agenzia per l’inclusione abitativa aiuta a non perderla

Nell’arco di 6 anni ha preso in carico e risposto a oltre 5100 famiglie, per le quali l’affitto di casa e le relative utenze erano diventati un peso, se non un incubo. Una boccata di ossigeno, l’Agenzia per l’Inclusione sociale e abitativa del Comune di Palermo, grazie alla quale le conseguenze del Covid, ma soprattutto il taglio o la definita sospensione del reddito di cittadinanza non sono più, almeno per un certo periodo di tempo, una spada di Damocle
Abitare è oggi un diritto, ma non certo di tutti. È ormai più che altro una sfida che deve mettere in campo strategie condivise che diano reale sviluppo alle politiche sociali delle nostre città. Da qui l’importanza di un servizio, dedicato all’inclusione abitativa, che prenda in carico chi la casa la vede come bene primario, ma non per la propria famiglia, luogo a cui è bene non affezionarsi perché la sua conquista e il suo mantenimento dipendono da quei chiari di luna dipendenti da lavori precari, improvvise emergenze familiari, cause di forza maggiore che impediscono di avere con i padroni di casa un rapporto stabile e sereno.

Leggi: Vita, 22/07/2024


22 luglio 2024
Il paradosso delle Rsa: anziani dimessi dagli ospedali spediti a decine di chilometri

Alcuni sono finiti anche a 50 chilometri dai parenti. Ad alimentare il fenomeno sono le scelte delle Asl, che mirano a risparmiare
Da Rivalta a Pomaretto: i figli di un’anziana dimessa in ospedale hanno provato di tutto per evitare che dopo le dimissioni dall’ospedale la madre anziana finisse in una Rsa a 50 chilometri di distanza da casa. Eppure, raccontano, l’Asl non ha prospettato alternative. Per avere una soluzione dopo il ricovero è stato necessario rassegnarsi a 45 minuti di auto per andarla a trovare.
La novità, in negativo, è piuttosto recente. Mentre fino a pochi mesi fa i criteri utilizzati per scegliere la casa di riposo che avrebbe potuto accogliere gli anziani dimessi dopo una fase acuta tenevano conto anche della vicinanza all’abitazione, ora l’unico parametro che sembra essere rimasto in piedi è quello di una più equa distribuzione fra le strutture. Tenendo conto che la maggioranza delle richieste (se il riferimento è il Torinese) è per città e cintura, la tendenza è ora quella di far lavorare anche Rsa più decentrate, e chiaramente i meno gradite.

Leggi: La Repubblica, 22/07/2024


19 luglio 2024
Emilia Romagna. Emergenza abitativa: al nulla del Governo Meloni la Regione Emilia Romagna risponde investendo per la coesione sociale

Dopo un confronto con le parti Sociali CGIL CISL UIL e sindacati inquilini SUNIA, SICET e Uniat, la regione Emilia Romagna promuove due Bandi mettendo a disposizione 10 milioni di euro per il bando contributo affitto e risorse per un programma straordinario di ristrutturazione di alloggi pubblici sfitti e ammalorati.
Il Bando affitti è rivolto a nuclei famigliari residenti o domiciliati in regione con un reddito ISEE non superiore a 8.000 euro e il contributo sarà proporzionato al rapporto reddito del nucleo e canone di affitto.
Il Bando sperimentale che si aggiunge al programma annuale di investimenti di 10 milioni di euro per la ristrutturazione degli alloggi pubblici ammalorati per la ristrutturazione verranno assegnati a nuclei con canoni calmierati.
Per il SUNIA dell’Emilia Romagna queste misure sono “un risultato importante anche se una politica di investimenti nazionali resta un obiettivo urgente”

Leggi: Sunia, 19/07/2024


18 luglio 2024
Pronto intervento sociale, a Livorno i volontari diventano protagonisti

A Livorno la prima sperimentazione regionale che vede la presenza di un volontario nell’Unità territoriale per le emergenze sociali, per offrire risposte immediate h24 alle criticità come violenza familiare o fragilità sociale
Il volontariato diventa protagonista anche nel nuovo Servizio di pronto intervento sociale (Spis), il servizio avviato in Toscana che risponde in modo celere alle situazioni non procrastinabili come i casi di violenza familiare o di fragilità sociale in genere. Questa mattina è entrato in servizio, nella sede della Misericordia di Livorno, il primo turno dell’Unità territoriale per le emergenze di servizio sociale (Utess) composto non solo da assistente sociale e assistente di base, ma anche -per la prima volta- da un volontario o volontaria della Misericordia.
“L’impegno in questo campo rappresenta anche per noi una nuova frontiera; un nuovo servizio per un bisogno nuovo, che vede ancora una volta la pronta risposta delle Misericordie toscane”, afferma Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana.

Leggi: Redattore Sociale, 18/07/2024


17 luglio 2024
A Milano, nasce il condominio sociale “multitarget” di Progetto Arca

I beneficiari sono persone fragili in emergenza abitativa provenienti da diversi contesti familiari come donne sole con bambini, famiglie numerose con minori, singoli e senza dimora
Apre oggi a Milano, in viale Luigi Bodio 16 il nuovo Housing sociale di Fondazione Progetto Arca: un condominio sociale “multitarget”, dedicato a diverse tipologie di beneficiari. Sono persone fragili in situazione di povertà ed emergenza abitativa, sia italiani sia stranieri, che provengono da diversi percorsi di vita e diversi contesti familiari: donne sole con bambini, famiglie numerose con minori e anziani, individui singoli, persone senza dimora con un buon livello di autonomia personale. L’obiettivo di Progetto Arca – si legge in una nota – è uno solo per tutti: contribuire alla loro autonomia abitativa e inclusione socioeconomica ricreando una condizione abitativa ordinaria, favorendo la nascita di relazioni di prossimità e dinamiche di mutuo-aiuto.

Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2024


17 luglio 2024
Borghi più attrattivi. Subito idee e progetti

Un confronto molto costruttivo quello fra gli organizzatori, Cna Est Romagna, e i sindaci dei comuni di Borghi e Roncofreddo al loro secondo mandato consecutivo. Si è svolta nei giorni scorsi la visita da parte del presidente e della responsabile di Cna Est Romagna, rispettivamente Davide Caprili e Laura Navacchia, ai due sindaci riconfermati per i Comuni di Roncofreddo e Borghi, Sara Bartolini e Silverio Zabberoni. In queste aree quando si parla di impresa si sente già che il tema fa parte di un discorso più ampio, legato al territorio, ai residenti, ai servizi primari e alla fortissima motivazione che occorre per non mollare e soprattutto cercare di dare più possibilità ai residenti per convincerli a restare e a non emigrare verso i centri di pianura. Ha detto Silverio Zabberoni sindaco di Borghi: “Fino a che la politica non comincia a pensare che il mantenimento in vita di questi territori non deve essere sentito come un problema, ma come una risorsa, non riusciremo ad andare da nessuna parte”.

Leggi: Il Resto del Carlino, 17/07/2024


17 luglio 2024
Affitti brevi, una norma per scoraggiarli: la Provincia passa la palla ai Comuni

Sgravi per chi offre locazioni residenziali, aumento di tasse per chi guarda ai turisti. Zanella (Pd): «Temo soluzioni drastiche»
Affitti brevi, una norma per scoraggiarli: Marchiori passa la palla ai Comuni
Lunedì l’assessore comunale alle Politiche abitative Alberto Pedrotti l’ha definito «il problema principale» per l’emergenza casa in città, perché toglie alloggi dal mercato residenziale facendo al contempo schizzare i prezzi di quelli che rimangono disponibili, in un momento storico in cui sono sempre di più le famiglie che fanno fatica a pagare affitti elevati. Il fenomeno degli affitti brevi turistici è in espansione, verrebbe da dire quasi sfrenata, eppure all’orizzonte una soluzione a portata di mano non si vede. Calcolare l’entità esatta del fenomeno è impossibile, ma il numero, in Trentino, è probabile che si aggiri sulle 10mila unità. La maggior parte degli affitti brevi viaggia sulla piattaforma Airbnb, ma ce ne sono anche di esterni e non esiste una mappatura in questo senso.

Leggi: Corriere del Trentino, 17/07/2024


16 luglio 2024
Super assistenza agli anziani. L’intelligenza artificiale in casa con i sensori “CareConnect“

Domani alle 17.30 a Biassono sarà presentato il progetto “CareConnect“, che vede come capofila la Cooperativa Sociale Arcoiris, l’Ambito Territoriale di Carate Brianza e Auser Monza Brianza. Il progetto, presentato alla Fondazione Cariplo, rappresenta un’innovativa iniziativa volta a migliorare l’assistenza domiciliare agli anziani parzialmente autosufficienti, grazie all’adozione di tecnologie avanzate. Con il supporto di BRIDGe, una soluzione sviluppata da Lyotech SRL, il progetto mira a monitorare in modo discreto ma continuo le attività delle persone fragili e dei loro caregiver. Grazie all’utilizzo di sensori non invasivi installati nelle abitazioni e a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, BRIDGe offre infatti un monitoraggio discreto ma continuo di ciò che accade in casa.

Leggi: Il Giorno, 16/07/2024


16 luglio 2024
Casa, Bologna evita lo sgombero in via Carracci: diventa un hub comunale

Poi un bando assegnerà gli alloggi. Nell’immobile vivono oggi 36 nuclei per un totale di 111 persone (41 minori). L’assessore Rizzo Nervo: “Diamo una risposta di welfare innovativo”
Il Comune di Bologna evita lo sgombero dell’immobile di via Carracci occupato lo scorso ottobre da Plat: l’edificio, di proprietà di Acer, diventerà una struttura temporaneamente dedicata all’emergenza abitativa e in seguito sarà la sede di un progetto per l’abitare collaborativo e solidale (sulla scia, quindi, del modello già sperimentato per la palazzina occupata da Luna in via Capo di Lucca). Lo hanno annunciato oggi la vicesindaca Emily Clancy e l’assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo, in conferenza stampa.
Si tratta di “un’operazione molto innovativa e dal grande valore sociale e amministrativo”, dichiara Clancy, segnalando che nei 24 alloggi di cui dispone l’immobile vivono oggi 36 nuclei per un totale di 111 persone di cui 41 minori, tutte in relazione con i servizi sociali.

Leggi: Redattore Sociale, 16/07/2024


IN AGENDA:

“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Scampia, Rossi-Doria: “Le reti solidali sono pilastro che non crolla” – di Chiara Ludovisi

Il presidente di Con i Bambini commenta il crollo e mette in guardia: “Non si riproponga lo stereotipo del territorio abbandonato a se stesso. E’ una periferia con forti speranze, grazie a 50 anni di lavoro educativo e sociale. Le nostre reti pronte a reagire”
Il lavoro sociale ed educativo non può tenere in piedi un palazzo, ma può rendere una comunità forte e capace di reagire anche di fronte a una tragedia. A Scampia, il lavoro sociale ed educativo si fa da almeno 50 anni, portato avanti da tante associazioni, che oggi più che mai sono accanto alle famiglie che vivono in quel territorio “vulnerabile “ e pronte a offrire tutto il loro sostegno. Marco Rossi-Doria è presidente di Con i Bambini, che da otto anni è soggetto attuatore dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Conosce bene quel territorio e chi lo abita, è ben consapevole dei problemi e delle fragilità, ma sa anche quanta forza e quante energie e potenzialità esistano in quella periferia, oggi profondamente scossa dal crollo in una delle famigerate “Vele”, che è costato la vita a due persone e ne ha ferite altre.

Leggi: Redattore Sociale


Il welfare comunitario? La sfida culturale e politica per un Terzo settore generativo

Asti, Milano, Franciacorta e altre ancora. Sono tante le esperienze di servizi ridisegnati in un’ottica di welfare comunitario e di economia civile. Modelli che definisco un nuovo modo di essere “Terzo settore politico” – di Andrea Morniroli
Succede che nell’Astigiano la cooperativa sociale Piam, insieme a istituzioni attente e non scontate, faccia diventare una struttura di accoglienza per rifugiati un luogo bello e piacevole da vivere. Talmente piacevole che i servizi sanitari chiedono alla cooperativa di poter portare nel parco della struttura, durante i periodi caldi, i malati di alzheimer, a prendere un po’ di fresco. Guarda un po’: questi due universi follemente distanti si annusano, all’inizio si guardano un po’ di sottecchi ma poi si riconoscono e iniziano a piacersi. Parte una relazione, e poi anche una “convivenza”, oltre i momenti classici: nascono le cene sociali, e dalle cene sociali viene fuori l’idea di aprire una piccola trattoria che oggi è realtà, creando economie e occasioni di lavoro per alcuni dei ragazzi ospitati nel centro di accoglienza. E così, di sera, capita spesso che i ragazzi gambiani suonino i “djembé” e le persone cantino.

Leggi: Vita


I maltrattamenti nelle strutture? Si evitano aprendo le strutture

Dopo il recente arresto di dieci operatori nel centro gestito da Croce Rossa a Roma, Vincenzo Falabella, presidente Fish, chiede «l’avvio di un dialogo per trasformare le strutture segreganti in soluzioni abitative aperte, che puntino sulla socializzazione, basate sulla coabitazione e sul progetto di vita della persona» – di ILARIA DIOGUARDI
Èdi pochi giorni fa la notizia dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 operatori del Centro di educazione motoria-Cem di Croce Rossa, nella Capitale: cinque di essi sono accusati di tortura e altri cinque di maltrattamenti a pazienti e persone con disabilità. Tra i primi ad intervenire su questo caso, Vincenzo Falabella, presidente Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap-Fish. «Questo grave evento si aggiunge ad una lunga serie di abusi, violenze, vessazioni che segnalano l’urgente necessità di un cambiamento strutturale nel sistema assistenziale», ha scritto in una nota. E aggiunge: «Occorre che la politica tutta si assuma le adeguate responsabilità, chiediamo da subito l’avvio di un dialogo per trasformare le strutture segreganti in soluzioni abitative basate sulla coabitazione e sul progetto di vita, con un piano di transizione chiaro e scadenze definite».

Leggi: Vita


Tre recenti rapporti sulle misure di contrasto delle povertà – Remo Siza

Il Report dell’Inps sui pagamenti dell’Assegno di Inclusione (luglio 2024), il recente Rapporto Caritas (giugno 2024) e il rapporto della fio.PSD – Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora (giugno 2024) evidenziano il carattere fortemente selettivo delle politiche di contrasto della povertà che si intendono perseguire.
Questa selettività si afferma in anni in cui l’incidenza della povertà nella popolazione italiana è cresciuta significativamente. L’Istat ha diffuso recentemente (luglio 2024) le stime preliminari sulla povertà assoluta nell’anno 2023. Le persone in condizione di povertà assoluta in Italia sono oltre 5,7 milioni nel 2023, per un’incidenza pari al 9,8%, il valore massimo dal 2014 (Istat, 2024: 27)
Solo ad una parte di questi 5,7 milioni di persone è assicurato un supporto economico. Il report dell’Osservatorio statistico dell’INPS su Assegno di Inclusione (ADI) e Supporto Formazione e Lavoro (SFL) ha rilevato che nei primi sei mesi del 2024 sono stati circa 698mila i nuclei con domanda accolta di ADI, per un totale di 1,68 milioni di persone coinvolte. Fino al 30 giugno 2024, sono state accolte 96mila domande per il Supporto per la formazione e il lavoro (pp. 3-4).

Leggi: Welforum


Noi e la terza età. Gli stereotipi sugli anziani

I pregiudizi colpiscono anche le persone di una certa età. Si chiama “ageismo” e può avvenire anche in senso contrario. L’indagine di un gruppo di ricercatori in Valdichiana
Una parola da imparare e da inserire tra quelle di uso frequente: ageismo. È del 1969 ed è stata coniata dal gerontologo americano, Robert Neil Butler. Indica l’insieme dei pregiudizi, degli stereotipi e delle discriminazioni basati sull’età. È un veleno invisibile ma letale, mina la coesione sociale di una comunità. Fatte le eccezioni – purtroppo in crescita – oggi nessuno oserebbe definirsi razzista, omofobo o antisemita. Nessuno oserebbe disprezzare un disabile, ma a chi non è sfuggita una battutaccia sui vecchi? In un quotidiano contesto sociale chi viene messo all’indice per aver definito l’anziano una persona ormai inefficiente o inutile? Il veleno è già entrato nel corpo sociale. Il Censis ci ricorda che quasi la metà dei nati tra il 1980 e il 1995 ritiene che nelle situazioni di emergenza la priorità debba essere data ai giovani. E il 35 per cento è convinta che la spesa pubblica destinata agli anziani sia troppo alta.

Leggi: Liberetà


I badanti del futuro saranno robot

I Cinesi stanno sviluppando robot con sembianze umane che possono essere utilizzati come badanti, infermieri e anche per compagnia.
Durante l’annuale fiera della robotica a Pechino, sono stati presentati i più recenti progressi in questo affascinante campo. Gli androidi di EX Robots sono in grado di copiare perfettamente le espressioni umane, suscitando paragoni con quelli rappresentati nel film di Spielberg “Intelligenza Artificiale”.
Un video condiviso dall’Associated Press mostra come il corpo di questi androidi sia rivestito di un materiale che assomiglia alla pelle umana. Nel video, si può osservare il dispositivo che imita perfettamente la mimica facciale di un visitatore, compreso il movimento degli occhi e il sorriso.
Una telecamera inserita nella cornice di un tablet riprende e scansiona in tempo reale il viso dell’utente in tre dimensioni.

Leggi: Medilogy


Meglio a casa? Implicazioni dell’assistenza al domicilio di persone anziane con demenza a Milano

L’articolo presenta una ricerca, realizzata per analizzare impatti economici e sociali dell’assistenza al domicilio delle persone affette da demenza, nel contesto milanese. Il punto di domanda nel titolo rimanda, più che a una risposta alternativa fra sì e no, all’invito a chi si prende cura (caregiver innanzitutto, ma anche gestori di servizi e interventi) di tenere conto della complessità e delle molteplici sfaccettature che caratterizzano le condizioni di vita delle persone anziane con demenza.- di Elisabetta Donati (responsabile area Cultura e ricerca Fondazione Ravasi Garzanti, Milano), Elisabetta Notarnicola (professore associato SDA Bocconi School of Management, Milano)
Meglio a casa? Implicazioni economiche e sociali dell’assistenza al domicilio di persone anziane con demenza a Milano
Da diverso tempo Fondazione Ravasi Garzanti opera a fianco di famiglie milanesi che gestiscono al proprio domicilio l’assistenza a persone anziane con malattia di Alzheimer. Questo intervento, attivo da circa 15 anni, ultimamente è evoluto in una nuova offerta di servizi, costruita in partnership con diverse realtà del terzo settore. L’evoluzione del percorso è stata accompagnata da una maturazione di interrogativi inerenti gli assetti della cura che l’operare con le famiglie permette di osservare e comprendere, cui la ricerca – realizzata in collaborazione con CERGAS Bocconi1 nel 2022-2023 – ha provato a dare una prima risposta.

Leggi: I Luoghi della Cura


La popolazione mondiale raggiungerà il picco di 10,3 miliardi nel 2080

La cifra inizierà poi a diminuire più velocemente rispetto a quanto previsto dieci anni fa, a causa dei bassi tassi di fecondità. Nel 2080 il numero di persone con più di 65 anni supererà quello degli under 18. I dati del nuovo World population prospects.- di Maddalena Binda
La popolazione mondiale arriverà a 10,3 miliardi di persone (dagli attuali 8,2 miliardi) nel 2080 e poi inizierà a diminuire. Entro la fine del secolo la popolazione mondiale sarà inferiore del 6% (pari a 700 milioni di persone) rispetto alle stime elaborate dalle Nazioni Unite dieci anni fa, una riduzione causata da diversi fattori, tra cui tassi di fecondità inferiori a quanto previsto in precedenza. Lo rileva il World population prospects 2024 pubblicato dalle Nazioni unite l’11 luglio in occasione della Giornata mondiale della popolazione.
L’andamento demografico non è uguale in tutto il mondo: in alcuni Paesi la crescita demografica si è arrestata, mentre in altri continua a ritmi diversi.

Leggi: Futura Network


In Italia atteso un milione di over 90 nei prossimi 3 anni – Italia Longeva, “un enorme bisogno di assistenza domiciliare”

Italia Longeva accende i riflettori sull’assistenza agli anziani fragili che tra 20 anni sfioreranno i 19 milioni, e un terzo saranno over-65 soli e a rischio di isolamento.
Il bisogno di assistenza domiciliare agli anziani è enorme, nonostante il trend di crescita degli over-65 che beneficiano di cure a casa, passati dai 252mila (1,95% del totale) del 2014 ai quasi 550mila (3,89%) del 2023.
Secondo i dati forniti dalle Regioni al Ministero della Salute, sarebbero oltre 80mila in più gli anziani che nell’ultimo anno sono stati assistiti a domicilio rispetto al 2022, dato positivo ma che sembra non trovare riscontro nel ‘mondo reale’. C’è poi un altro 2,88% di ultra 65enni (404.235 persone) che ha ricevuto cure residenziali (RSA) nell’ultimo anno.
Nei prossimi 20 anni, si stima saranno all’incirca 6 milioni gli over-65 soli e a rischio di isolamento. Oggi il 64% delle persone con demenza, tra le prime cause di perdita di autonomia negli anziani, non viene preso in carico in una struttura sociosanitaria, con un onere fortissimo per milioni di famiglie.

Leggi: Ansa


 

 

 

Sanità: Cgil, 8 Regioni non garantiscono i Lea. Servono risorse per il SSN

“Ben otto Regioni non garantiscono i Livelli Essenziali di Assistenza, una in più rispetto all’anno precedente. Ai cittadini di una Regione su tre non viene garantito il diritto alla tutela della salute, con profonde diseguaglianze tra persone e territori”. È quanto sottolinea la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi in seguito all’analisi dei dati del Nuovo Sistema di Garanzia Lea.
“Il Ministro Schillaci – aggiunge la dirigente sindacale – annuncia due ulteriori indicatori per monitorare i Lea, ma monitoraggi e analisi in assenza di corrispettive scelte coerenti servono a poco, se non a certificare il fallimento del Governo”.
“Ciò che occorre urgentemente al SSN – conclude Barbaresi – è la garanzia delle necessarie risorse, un reale investimento sul personale, da valorizzare adeguatamente, e che si fermi la privatizzazione della sanità”.

Leggi: Cgil


NEWS:

17 luglio 2024
Sanità, erogazione Lea: Toscana sul podio nazionale

La Regione Toscana si conferma ai vertici nazionali della sanità anche per l’anno 2022 riguardo ai livelli essenziali di assistenza. Giani e Bezzini: “Ringraziamo i nostri professionisti che, pur lavorando in condizioni non semplici, riescono a garantire una qualità dei servizi superiore alla media italiana”
La Regione Toscana si conferma ai vertici nazionali della sanità anche per l’anno 2022 riguardo ai livelli essenziali di assistenza, i cosiddetti Lea, raccogliendo complessivamente 275,31 punti su 300, un punto in più rispetto all’anno precedente. La certificazione, che tiene di conto delle prestazioni che i sistemi sanitari regionali sono tenuti a offrire a tutti i cittadini in forma gratuita o dietro pagamento di una quota di compartecipazione (i Lea, per l’appunto), arriva dal ministero della Salute, che come strumento di monitoraggio ha utilizzato il nuovo sistema di garanzia (Nsg) che dal 2020 ha sostituito la vecchia griglia. Questa mattina a Roma sono stati resi noti gli esiti dei vari indicatori. La Toscana è sul podio nazionale, assieme a Emilia Romagna e Veneto.

Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2024


giovedì 11 luglio 2024
Schillaci: “Tra priorità G7 Salute prevenzione per invecchiamento attivo”

Il Ministro della Salute al Technical event di Genova propedeutico alla ministeriale di ottobre che si terrà ad Ancona: “In Italia oggi gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione e potranno salire al 34% nel 2050”.
“Sono 3 le priorità che ci siamo dati per il G7 Salute e che abbiamo condiviso con gli altri partner: il rafforzamento dell’architettura sanitaria globale, l’antimicrobico resistenza in ottica One Health e la prevenzione lungo tutto il corso della vita, legata all’invecchiamento attivo”. Lo ha ricordato il ministro della Salute Orazio Schillaci a Genova, durante un evento tecnico propedeutico al G7 Salute di ottobre ad Ancona, dedicato all’invecchiamento attivo attraverso prevenzione e innovazione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2024


giovedì 11 luglio 2024
Comunicato stampa congiunto CGIL NAZIONALE, SUNIA. Affitti brevi: Cgil e SUNIA, necessario un provvedimento del Governo.

“Sul fenomeno degli affitti brevi e delle locazioni turistiche nelle città è preoccupante l’assenza di misure organiche da parte del Governo in grado di limitare e circoscrivere una modalità di utilizzo del patrimonio immobiliare, conferendo poteri ai Comuni che oggi dispongono di pochissimi strumenti per una corretta regolamentazione su un uso virtuoso e tollerabile degli immobili. Questo anche in relazione alle criticità del settore abitativo, a un’emergenza che raggiunge livelli preoccupanti, mentre il mercato assume la locazione breve come un’utile scorciatoia per un aumento a dismisura dei canoni”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e SUNIA in seguito alla pronuncia del TAR della Toscana sulla delibera del Comune di Firenze in merito all’introduzione del divieto dell’uso per residenza temporanea e delle locazioni turistiche all’interno del nucleo storico UNESCO della città.

Leggi: Sunia, 11/07/2024


giovedì 11 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Le Regioni bocciano il provvedimento: “Imprescindibile lo stralcio dell’articolo 2”. E sulle risorse denunciano: “Testo privo di qualunque finanziamento”

Le Regioni hanno dato parere negativo in Stato-Regioni perché l’attuale formulazione dell’articolo 2 presenta dei “profili di illegittimità costituzionale” ed è necessaria una sua “riscrittura condivisa”. Quanto alle risorse, spiegano che quelle stanziate in manovra per il superamento delle liste d’attesa potrebbero essere già state impegnate e, nel caso, il provvedimento sarebbe “privo di qualunque finanziamento”. Bocciato anche il supertamento del tetto di spesa per il personale: “Limitate ed insufficienti novità per l’anno in corso e poche novità anche per l’anno 2025”. IL DOCUMENTO
Arriva il parere negativo delle Regioni in sede di Conferenza Stato Regioni al decreto liste d’attesa attualmente all’esame della commissione Sanità del Senato. Unico voto a favore è stato quello del Lazio. In attesa dei pareri del Governo agli emendamenti depositati, cosa che ha fatto slittare la prosecuzione dei lavori alla prossima settimana, le Regioni sottolineano quanto sia per loro “imprescindibile” lo stralcio dell’articolo 2 e la sua riscrittura con le modifiche da loro richieste. Ma dal Ministero della Salute è arrivato un secco “no”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2024


giovedì 11 luglio 2024
Dl liste d’attesa: Cgil, pesante bocciatura Regioni. Governo si occupi seriamente del SSN

“La bocciatura delle Regioni al decreto liste d’attesa brucia la propaganda governativa più delle temperature di questi giorni. Ciò dovrebbe preoccupare molto il Ministro della Salute e indurlo ad occuparsi seriamente del Servizio Sanitario Nazionale abbandonando la strada dello smantellamento”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
“È sempre più evidente la volontà del Governo Meloni di privatizzare la salute”, aggiunge la dirigente sindacale. “Anche questa volta – conclude – non c’è nessuna vera risposta alle persone che attendono di essere curate e i roboanti annunci pre-elettorali si sciolgono come ghiaccio al sole”.

Leggi: Cgil, 11/07/2024


giovedì 11 luglio 2024
Da CARER ETS una forte sollecitazione: approvare rapidamente una legge nazionale sui caregiver equa e inclusiva

In data 10 luglio 2024 l’Associazione CARER ETS è stata audita in Commissione Affari sociali della Camera in merito a “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”.
“E’ necessario pervenire in tempi brevi – ha detto Loredana Ligabue (Segretaria CARER ETS) – ad una Legge nazionale organica, inclusiva ed equa di riconoscimento e sostegno ai caregiver familiari, consentendo al caregiver una conciliazione tra esigenze di vita, di cura e di lavoro”.
CARER ha evidenziato l’importanza di:
A) una definizione del caregiver ampia ed inclusiva;
B) una esplicitazione del ruolo del caregiver centrata sulla dimensione/relazione affettiva, di supporto e accompagnamento, integrativa (non sostitutiva) di figure professionali nella attività di cura e di cure;

Leggi: Anziani e non solo, 11/07/2024


mercoledì 10 luglio 2024
Anziani non autosufficienti. Malavasi (Pd): “Governo dia attuazione a decreti”

“Avevamo denunciato come questo decreto fosse un bluff: senza risorse, né servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane. Ma la cosa sconcertante è che non sono neppure in grado di attuarlo. Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento propaganda del governo del non fare. Chiediamo al governo di dara attuazione ai decreti che mancano all’appello”
“Da ormai quasi due mesi sono scaduti i termini per istituire la commissione che individui gli indicatori di chi ha un “bisogno assistenziale gravissimo” prevista dal decreto legislativo sulle politiche attive in favore delle persone anziane non autosufficienti. Ho chiesto alla Ministra Calderone con un’interrogazione urgente quali siano i motivi che abbiano impedito, fino ad oggi, l’istituzione della commissione e quali siano i tempi entro cui verrà istituita. Non si può tardare ulteriormente l’avvio di una riforma tanto attesa”.
Lo dichiara in una nota, Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione Affari Sociali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/07/2024


DALLE REGIONI:

15 luglio 2024
Casa, Sunia: Confedilizia lascia i proprietari in favore della politica

Dichiarazioni di Emiliano Guarneri, segretario generale del SUNIA di Roma.
“Il comunicato stampa che riporta le dichiarazioni del presidente di Confedilizia divulgato dagli organi di propaganda del Governo non è neanche commentabile.
Il presidente Spaziani Testa ha trasformato Confedilizia nella parodia di se stessa, assumendo lui il ruolo di “stampella del governo” sui temi dell’abitare. Attribuire la responsabilità della diffusione degli affitti brevi al SUNIA e alla Cgil, per aver chiesto il blocco degli sfratti in epoca Covid dà la misura dell’inadeguatezza della capacità di analisi del Presidente.
Aver ottenuto misure che, in quei mesi durissimi, hanno consentito a molte famiglie di non essere esposte ad un contagio mortale, ottenendo la possibilità di rinegoziare i canoni di locazione per garantire ai proprietari di non subire il mancato pagamento del canone dimostra come le parole di Confedilizia siano soltanto una bassissima propaganda elettorale delle posizioni del Governo.

Leggi: Sunia, 15/07/2024


15 luglio 2024
Rsa in Piemonte, fino a 4 mila euro al mese per un posto. Ecco che fine fa chi non ha i soldi

Sono oltre 90 mila le persone over 70 anche solo parzialmente non autosufficienti. Costi altissimi e i lunghi tempi di risposta della Sanità costringono le famiglie a spese a volte impossibili
In Piemonte ci sono oltre 90 mila casi di demenza e, tra questi, poco meno di 80 mila malati di Alzheimer. Persone almeno parzialmente non autosufficienti, che vanno aiutate e che spesso devono lasciare la propria casa per trasferirsi in Rsa, residenza sanitaria assistenziale per anziani. Ma i posti non bastano per tutti, così come i soldi pubblici messi a disposizione per coprire i costi.
Che succede, però, quando il malato o la famiglia del malato non ce la fa a sostenere le spese? Si è costretti a rivolgersi alle strutture più economiche che ovviamente offrono meno servizi, hanno poco personale sanitario e quasi mai un medico in sede. E che, non di rado, sono periodicamente attenzionate dai Nas i quali, una volta intervenuti, di norma fanno trasferire gli anziani in ospedale. Secondo gli ultimi dati della Regione (giugno 2024), sul territorio si contano 35.703 posti letto accreditabili in Rsa; di questi, 3.769 si trovano nell’alessandrino, 2.161 nell’astigiano, 1.568 nel biellese, 3.134 presso l’Asl Cuneo 1 e 1.534 nella Cuneo 2, 2.391 nel novarese, 6.663 a Torino, 4.605 afferiscono all’Asl To3, 4.697 alla To4, 2.441 alla To5 mentre 1.313 sono nel Verbano Cusio Ossola e 1.427 nel vercellese.

Leggi: Corriere della Sera, 15/07/2024


12 luglio 2024
Caregiver: stanchi di promesse, servono risorse e un quadro organico

Si sono svolte alla Camera le audizioni dei rappresentanti delle associazioni, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare”. Roberto Speziale, presidente Anffas: «Speriamo che finalmente si arrivi a una legge organica e strutturata. Il problema vero di questa legge sono le coperture» – di Ilaria Dioguardi
Idisegni di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare” sono entrati da un paio di settimane nell’agenda della commissione Affari sociali della Camera. Sono testi di legge che fanno ben sperare che, finalmente, il nostro Paese si doti di una legge che riconosca, in modo organico e completo, la figura del caregiver familiare.
Un passo in avanti lo abbiamo fatto con la legge 205/2017 (la legge di bilancio 2018), che ha riconosciuto la figura del caregiver e ha previsto l’istituzione del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.

Leggi: Vita, 12/07/2024


11 luglio 2024
Milano. No alla cessione degli alloggi del PAT ad INVIMIT

Chiediamo un confronto serio sul destino del patrimonio immobiliare del PAT e di chi ci abita.
Malgrado le mozioni votate dai consigli comunali di Milano e di Peschiera e le proteste degli inquilini, Il Pio Albergo Trivulzio continua imperterrito nel suo progetto di conferire i propri alloggi ad un fondo immobiliare gestito da INVIMIT SGR: si tratta di circa 800 alloggi, in parte locati e in parte vuoti.
Questo patrimonio immobiliare, malgrado una serie di usi impropri permessi dall’ente negli ultimi anni, quali gli AIRBNB, ed i troppi alloggi vuoti, è abitato in gran parte da persone, spesso anziane, che non possono accedere al mercato privato, dove i prezzi sono altissimi, e costituisce storicamente uno dei pochi polmoni di affitti non speculativi, in parte a canone concordato, a Milano e provincia.
A rendere ancor più grave il tutto è che l’operazione sta avvenendo senza che tutta una serie di elementi fondamentali, quali la tempistica, i termini anche economici degli accordi tra PAT e INVIMIT, quali stabili verranno conferiti al fondo, la valutazione del patrimonio, gli obbiettivi economici del fondo, la tipologia di canoni che si intenderanno applicare

Leggi: Sunia, 11/07/2024


10 luglio 2024
Roma. Fenomeno emergente di famiglie in strada

Lo dice il Dipartimento per le politiche sociali di Roma Capitale. “Spesso troviamo in stazione o in luoghi diversi, famiglie intere composte da padre, madre, due, tre, quattro o anche cinque figli”, che arrivano incontrollate da Paesi esteri, come “per esempio dall’Afghanistan o dall’Albania” – Eleonora Camillisenzadimora Roma
“Spesso troviamo in strada, in stazione o in luoghi diversi, famiglie intere composte da padre, madre, due, tre, quattro o anche cinque figli”, che arrivano incontrollate da Paesi esteri, come “per esempio dall’Afghanistan o dall’Albania, senza che nessuno se ne sia accorto o sia riuscito a incercettarli”. Quello descritto da Fabriozio Villeggia del dipartimento Politiche sociali di Roma Capitale alla commissione capitolina Politiche sociali è “un fenomeno molto emergente” che però sta assumendo numeri importanti. “Stiamo riscontrando numerosi casi sia durante la settimana che al ritmo di 1-2 nel fine settimana- ha spiegato- E noi non abbiamo uno strumento di risposta perché è un tema sì sociale ma anche tanto alloggiativo, e non disponiamo di servizi in questo senso. Quando abbiamo dei posti disponibili proponiamo alla madre con i figli il circuito dell’area genitorialità e agli uomini adulti l’accoglienza”.

Leggi: Redattore Sociale, 10/07/2024


10 luglio 2024
A Bovalino torna l’iniziativa “Lido solidale” per prevenire e impedire il disagio della popolazione anziana a fronte delle alte temperature della stagione estiva.

Dal primo luglio al 30 agosto, nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì i cittadini (over 60 autosufficienti) interessati potranno recarsi al gazebo “favuriti” sito lulla spiaggia lato sud. Si metteranno a disposizione i numerosi libri che il bibliobus ha in dotazione, per un rilassante soggiorno.
«Ringraziamo i volontari di Auser Noi ci Siamo – sottolineano i responsabili – Abbiamo voluto confermare questa soluzione che anche l’anno scorso ha dato ottimi risultati in termini di assistenza e supporto ai nostri anziani, rispondendo così alla necessità di proteggerli dalla calura estiva e favorire la socializzazione. Queste iniziative sono possibili grazie all’impegno delle realtà territoriali che lavorano in sinergia con l’Amministrazione comunale per il benessere dei cittadini».

Leggi: Auser, 10/07/2024


IN AGENDA:

“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Caregiver: un altro modello è possibile

La sociologa di Ca’ Foscari Barbara Da Roit va alle origini del nostro peculiare sistema di assistenza ai non autosufficienti. Lo fa attraverso una prospettiva comparata che mostra come le condizioni lavorative di badanti e caregiver familiari non siano inevitabili ma frutto anche di precise politiche di welfare e investimento sociale – di Nicla Panciera
«Nessuno è caregiver per scelta». «Caregiver si diventa contro la propria volontà». Sono affermazioni molto comuni in chi si prende cura di un proprio caro che, per ragioni sanitarie o anagrafiche, ha bisogno di aiuto e assistenza. Come se non ci fosse altra scelta possibile se non quella di dover lasciare andare, a poco a poco, tutto il resto – la propria vita personale, familiare e lavorativa – per occuparsi interamente di un’altra persona, magari senza neppure la prospettiva della guarigione. «Non è così ovunque, molto dipende da precise scelte relative ai sistemi di welfare e alle politiche di investimento sociale» spiega Barbara Da Roit, ordinaria di sociologia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, esperta di sistemi di welfare europei.

Leggi: Vita


E=mc2: Equipe=case management condiviso – Federico Grassi

Nell’ultimo decennio le politiche per l’inclusione sociale e lavorativa hanno arricchito il proprio lessico del termine case manager, quasi “cooptandolo” dall’ambito sanitario, oltre che medico-ospedaliero in relazione alla gestione dei rischi e delle emergenze, e dal più vicino ambito sociale e sociosanitario, dove ad esempio viene impiegato nel contesto dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM).
Quello del case manager è un ruolo centrale nei processi di attivazione sociale e lavorativa che coinvolgono una pluralità di servizi e che riconoscono il protagonismo delle persone che beneficiano di interventi, progetti, misure e percorsi di cambiamento da situazioni di fragilità e svantaggio. Più che un incarico da agire secondo schemi precostituiti e modalità ben impostate, è uno stile proprio e capace di adattarsi alle peculiarità del gruppo di lavoro nel quale si sviluppa. Infatti, non c’è case manager senza un gruppo, uno staff, un’equipe, una realtà complessa da coordinare ed è forse necessario riflettere proprio sugli elementi caratterizzanti la funzione multiforme, e per niente scontata, del case management nell’ambito delle attuali politiche per l’inclusione socio-lavorativa.

Leggi: Welforum


Anziani fragili, sanità territoriale e l’incertezza come regola

Al Cottolengo di Torino, un convegno di Uneba Piemonte e Uneba Lombardia – realtà locali che riuniscono buona parte delle oltre mille strutture sociosanitarie del Non profit cattolico – rimette al centro il quadro difficoltoso in cui chi accoglie i non-autosufficienti si trova a operare – di Gianpaolo Cerri
Si sono ritrovate in un luogo bello e storico Uneba Piemonte e Uneba Lombardia per discutere di Sanità e sociosanità territoriale, un convegno a più voci su Il ruolo fondamentale del sociosanitario, ed in particolare degli enti non profit, nella servizi territoriali per le fragilità.
Nessun luogo, meglio della Piccola Casa che Giuseppe Cottolengo volle “per i malati che non trovavano posto negli ospedali” – ed eravamo nella Torino del primo 800 – poteva infatti richiamare lo “spirito Uneba” e cioè dell’Unione nazionale istituzioni e iniziativa di assistenza sociale, che raggruppa oltre mille realtà del Non profit socio-sanitario cattolico.
A ricordare il nesso profondo fra quel luogo straordinario e i tanti luoghi, lungo lo Stivale, dove si accolgono i fragili del nostro tempo, la necessità della centralità della persona anche nell’azione socio-sanitaria di oggi,

Leggi: Vita


Elaborare un Progetto di Vita: con chi, quando e dove?

Informazione, orientamento e accompagnamento alle persone con disabilità e famiglie al tempo della attuazione delle Leggi Delega previste dal PNRR – Claudio Castegnaro
Quadro di riferimento
Il Decreto legislativo 62/2024, attuativo della Riforma in materia di disabilità prevista dal PNRR, è entrato in vigore il 30 giugno 2024. Riconosce il diritto di tutte le persone con disabilità di essere ascoltate e valutate al fine di poter decidere della propria vita, al pari degli altri. Il Decreto è intitolato “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”. Si tratta del terzo Decreto attuativo della Riforma1 che semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introduce il “Progetto di vita”. La Ministra Locatelli ha comprensibilmente dichiarato che “siamo davanti a una svolta epocale nella presa in carico della persona con disabilità”2.

Leggi: Welforum


Il taglio dei posti letto va di moda anche in Europa. In 10 anni -171 mila. E solo in Italia ne sono stati cancellati quasi 20 mila – di Lucia Conti

I dati sono di Eurostat e mostrano come il numero di letti ospedalieri in Ue sia diminuito del 7% dal 2012. In rapporto alla popolazione, in media, nel 2012 c’erano 563 letti ospedalieri ogni 100.000 persone, nel 2022 erano 516. In Italia si è passati da 342 a 308 (un dato ampiamente sotto la media). I Paesi con il maggior numero di posti letto per abitanti è la Bulgaria (823), seguito dalla Germania (766), quello con il rapporto più basso la Svezia (189).
Diminuiscono i posti letto ospedalieri in Europea. Nel 2022 l’UE contava 2,3 milioni di letti ospedalieri, il 7% in meno rispetto al 2012, pari a un taglio di 171.110 posti letto. In Italia i posti letto nel 2022 erano 182.210, quasi 20mila in meno del 2012. Ma a scendere non è solo il numero assoluto: diminuisce anche il rapporto tra posti letto e popolazione: nel 2022, in media, in Ue, c’erano infatti 516 letti ospedalieri ogni 100.000 persone, mentre nel 2012 erano 563. In Italia si è passati da 342 nel 2012 a 308 nel 2022.

Leggi: Quotidiano Sanità


Caregiver: i gap da colmare e il ruolo delle aziende

Chi assiste una persona non autosufficiente incontra molte difficoltà. Cruciale è il ruolo delle aziende nel favorire il bilanciamento vita-lavoro dei lavoratori, anche caregiver. «Serve una nuova organizzazione, ragionare per obiettivi e dare flessibilità, tanto agli uomini quanto alle donne», dice Luisa Quarta, coordinatrice del Gruppo donne manager di Manageritalia – di Nicla Panciera
Il lavoro di assistenza e di cura a una persona non autosufficiente è, di per sé, molto estenuante dal punto di vista fisico e mentale. A questo, si aggiunga il fatto che costringe chi vi si dedica a grandi sforzi per conciliare questa attività alla propria vita personale e agli impegni professionali. Un difficile bilanciamento, il cosiddetto work life balance, che spesso è già piuttosto complicato per queste persone perché sono nella maggior parte dei casi delle donne. Secondo i dati Istat, infatti, il 75% dei caregiver familiari sono donne tra i 45 e i 64 anni. Della necessità ragionare in una prospettiva ampia e lungimirante di «cura e attenzione alle persone nel mondo del lavoro, tenendo nel giusto conto la parità di genere, i bisogni dei caregiver, e il diritto alla genitorialità senza impedimenti e limitazioni», si è parlato oggi 11 luglio in occasione della Giornata mondiale della Popolazione, nel corso dell’appuntamento Adnkronos Q&A ‘La cura delle persone. Work life balance per tutti, il tempo risorsa per genitori e caregiver‘, in programma a Palazzo dell’informazione.

Leggi: Vita


Lavoro domestico, nel 2025 in Italia serviranno 2,8 milioni di colf e badanti

In Italia nel 2025 le famiglie avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni 288 mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza: 1 milione 524mila lavoratori stranieri e 764mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25mila badanti e di 1 milione 262mila colf.
Sono le stime contenute nel 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche Idos, autore della ricerca intitolata “Il fabbisogno di manodopera italiana e straniera nel comparto del lavoro domestico in Italia. Stima 2023-2025 per regioni”. Il fabbisogno complessivo di circa 2 milioni e 288 mila collaboratrici domestiche include non solo le famiglie con lavoratori già in regola ma anche i datori di colf e badanti senza contratto e persone che vorrebbero assumere ma che per una serie di motivi, anche economici, non hanno ancora provveduto.

Leggi: Auser


Assistenza domiciliare infermieristica. Il 91,7% dei pazienti è soddisfatto e la promuove. L’indagine Fnopi

All’indagine hanno aderito 77 Asl su 110, per una copertura del 75,3% della popolazione residente nel Paese. Calcolato per la prima volta il suo valore in termini economici grazie allo studio Aidomus-IT, promosso da Fnopi e curato dal Cersi sul 70% delle aziende sanitarie italiane: considerando 6,84 accessi/pazienti al giorno, è pari a 138,73 euro L’INDAGINE
Cure domiciliari, nelle Asl le Case della comunità sono ancora poco diffuse (solo nel 27,3% delle aziende), va un po’ meglio per i servizi di sanità digitale (presenti nel 57,1% delle Asl), ma il 92,2% delle aziende le garantisce comunque con personale infermieristico (con tempi medi di attivazione di 2 giorni). Una assistenza infermieristica promossa dai pazienti a pieni voti, quasi 9 su 10 dichiarano di essere sempre stati trattati con cortesia e rispetto dagli infermieri e di aver percepito che si stessero sempre prendendo cura di loro.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Lavoro: sgravi contributi per donne vittime di violenza

L’Inps ha emanato la circolare per gli sgravi contributivi previsti dalla Legge di Bilancio 2024 per l’assunzione delle donne vittime di violenza. Si tratta di una misura che prevede uno sconto del 100% dei contributi, fino ad un massimo di 8mila euro annui, per le aziende private che assumono donne vittime di violenza, inserite in un percorso di uscita dai maltrattamenti certificato dai centri antiviolenza riconosciuti, a tempo determinato e indeterminato, a tempo pieno o parziale e le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato.
Per accedere al beneficio, la donna deve essere disoccupata al momento dell’assunzione e percettrice del Reddito di Libertà.
I benefici sono così erogati:
• assunzioni a tempo indeterminato per 24 mesi;
• assunzioni a tempo determinato per 12 mesi, ovvero per la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
• trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, per 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.

Leggi: Inca


Lavoro: Colpo di calore come infortunio

“Lavorare ad alte temperature, sia all’aperto sotto il sole che in ambienti chiusi può essere pericoloso. Perciò quando si è colpiti da un colpo di calore improvviso, questo evento è considerato un INFORTUNIO SUL LAVORO. A ricordarlo è l’Inca insieme alla Cgil, che sottolinea come durante le ondate di caldo aumentano gli infortuni.
Le ondate di calore, infatti, possono essere letali o provocare patologie anche a lungo termine. L’impatto che le alte temperature hanno sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici è molto importante, non a caso quando si verificano gli eventi di calore estremo si registra un aumento degli infortuni sul lavoro.
Gli effetti delle alte temperature incidono sia nelle lavorazioni al chiuso che all’aperto. Negli ambienti di lavoro chiusi è consigliato che la temperatura sia compresa tra i 21 e i 23 ° C in caso di attività che richiedano basso sforzo fisico con un’umidità massima compresa tra il 40 e il 60%, in caso di sforzo di media intensità, la temperatura deve essere compresa tra i 18° C e i 21° C. Durante la stagione estiva la temperatura interna non deve mai superare i 24°. Purtroppo, la norma del Testo Unico non è vincolante.

Leggi: Inca


 

 

 

Partita la campagna Auser rivolta agli anziani “Aperti per ferie” per vivere un’estate serena

Il presidente nazionale Domenico Pantaleo: “Auser non si ferma d’estate e con la sua rete di prossimità è vicino ai cittadini più deboli e fragili”
Compagnia telefonica, consegna a casa di spesa e farmaci, trasporto sociale ma anche passeggiate, incontri culturali, musica, ballo, merende, gite e soggiorni estivi nelle località turistiche di mare o montagna e tanto altro ancora. In più una guida ricca di consigli utili pratici su come difendersi dal gran caldo.
Con l’estate torna la tradizionale campagna dell’Auser “Aperti per ferie” con tante occasioni rivolte agli anziani soli di socializzazione, turismo, cultura, aiuti concreti per vivere le giornate estive con più serenità.

https://www.auser.it/apertiperferie


NEWS:

08 luglio 2024
La settimana del sociale: per il caregiver familiare sarà la volta buona?

La Commissione Affari sociali della Camera sta esaminando le proposte di legge per il riconoscimento del caregiver familiare: proposte di partiti diversi, ma con un fil rouge che fa ben sperare, finalmente, in una legge organica – di Edoardo Patriarca
Se nella plenaria della Camera dei deputati si discuterà di modifiche del Codice penale, di imprese agricole e della istituzione della filiera formativa tecnologica-professionale, al Senato sono in discussione due disegni di legge che toccano tematiche di utilità sociale e di Terzo settore: il ddl n. 1161 “Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”, e il ddl n. 1162 “Conversione in legge del decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali”. Seguiremo con attenzione il confronto in Assemblea.

Leggi: Vita, 08/07/2024


08 luglio 2024
Decreto liste d’attesa. Abolizione obbligo vaccinale? Proposta estranea alla logica oltre che alla materia trattata

L’obbligo fu introdotto a luglio del 2017 a seguito di un’epidemia di morbillo. Nel 2018-2018, per il 49,5% (n. 3.998) dei casi di morbillo è stato necessario ricorrere a un ricovero ospedaliero (44,9% nel 2017 e 58,7% nel 2018), mentre per il 19,8% (n. 1.601) ad un accesso in pronto soccorso. Come si pensa quindi di abbattere le liste d’attesa abbassando la guardia su malattie che, negli anni passati, hanno portato a migliaia di ricoveri e accessi al pronto soccorso evitabili con un vaccino?
L’emendamento Borghi (Lega) al Decreto liste d’attesa sembra una proposta estranea alla logica prima ancora che alla materia. Il testo, ricordiamo, punta a modificare la legge Lorenzin facendo decadere l’obbligo, previsto per i minori tra i zero e i sedici anni, delle vaccinazioni anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Già oggi la norma statale prevede che l’obbligatorietà per queste quattro vaccinazioni sia soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/07/2024


05 luglio 2024
Liste d’attesa, per il 39% degli italiani destinate ad allungarsi. Il 71% convinto che gli infermieri possano contribuire a snellire i tempi. I risultati del sondaggio Nursind-Swg

Controllo post ricovero, medicazioni semplici, piccole suture e prescrizione di presidi sanitari: così gli infermieri potrebbero contribuire ad abbattere le liste d’attesa, secondo il sondaggio condotto negli scorsi giorni tra 800 cittadini. Che chiedono assunzioni e risorse per estendere gli orari di apertura degli ambulatori, ma temono (il 53%) una riduzione dei servizi pubblici e della qualità delle prestazioni (35%). “E noi non possiamo dare loro torto”, commenta Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind. LA SURVEY
Sei italiani su dieci (il 60% esatto del campione) sono convinti che per risolvere il problema delle liste d’attesa occorra assumere più medici e infermieri e oltre la metà (il 56%) ritiene necessario investire più risorse nel settore pubblico per estendere gli orari dei servizi sanitari. Mentre è in corso in Senato l’iter del decreto liste d’attesa licenziato dal governo, Nursind ha voluto coinvolgere direttamente i cittadini su questo tema con una survey commissionata a Swg. “Un sondaggio – commenta il segretario nazionale Andrea Bottega – che rivela da un lato la consapevolezza da parte degli italiani della necessità di interventi concreti e non di misure spot senza risorse e dall’altro anche le loro preoccupazioni sulla tenuta del Ssn.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/07/2024


05 luglio 2024
Autonomia differenziata, Acli: “Fermiamo una legge che produce solo disuguaglianze”.

Depositato in Cassazione il quesito referendario abrogativo della legge Calderoli. Il prossimo passo sarà quello di raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre per arrivare al referendum
Immagine cartina Italia
“La legge sull’autonomia differenziata divide l’Italia e aumenterà le disuguaglianze perché fa parti uguali fra disuguali”. Così Antonio Russo, vice presidente delle Acli, che questa mattina, insieme agli altri sottoscrittori, ha depositato alla Corte di Cassazione il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato lo scorso 19 giugno.

Leggi: Redattore Sociale, 05/07/2024


04 luglio 2024
Lavoro domestico, nel 2025 in Italia serviranno 2,8 milioni di colf e badanti

Assindatcolf-Idos presentano la stima del fabbisogno: il prossimo anno le famiglie italiane avranno bisogno del supporto di molti lavoratori domestici, di cui 1 milione e 524 mila stranieri e 764 mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25 mila badanti e di 1 milione e 262 mila colf. Zini: “Il ‘costo’ è ormai diventato un problema trasversale. Per questo da anni chiediamo misure universali, e non legate all’Isee o all’età”
In Italia nel 2025 le famiglie avranno bisogno del supporto di circa 2 milioni 288 mila unità di personale domestico per soddisfare il proprio fabbisogno di assistenza: 1 milione 524mila lavoratori stranieri e 764mila italiani. E ancora, di circa 1 milione e 25mila badanti e di 1 milione 262mila colf. Sono le stime contenute nel 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato oggi da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche Idos, autore della ricerca intitolata “Il fabbisogno di manodopera italiana e straniera nel comparto del lavoro domestico in Italia. Stima 2023-2025 per regioni”.

Leggi: Redattore Sociale, 04/07/2024


04 luglio 2024
Assistenza anziani, Snalv e Confsal contro il Governo: “La politica ignora il comparto”

I sindacati autonomi Snalv Confsal e Confsal sostengono da tempo che il comparto dell’assistenza agli anziani è vicino al collasso e denunciano, da un lato, il Governo e le istituzioni pubbliche che ignorano i problemi del sistema dell’accreditamento, rivelatosi fallimentare sotto vari aspetti e, dall’altro, i datori di lavoro che lamentano una profonda crisi finanziaria e l’impossibilità di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti
I sindacati autonomi Snalv Confsal e Confsal sostengono da tempo che il comparto dell’assistenza agli anziani è vicino al collasso e denunciano, da un lato, il Governo e le istituzioni pubbliche che ignorano i problemi del sistema dell’accreditamento, rivelatosi fallimentare sotto vari aspetti e, dall’altro, i datori di lavoro che lamentano una profonda crisi finanziaria e l’impossibilità di aumentare gli stipendi dei propri dipendenti.
“Nel mezzo, come spesso accade, ci sono i lavoratori che rappresentano l’anello sacrificale di questa fragile catena – denuncia il sindacato – e che da anni prestano la propria opera in contesti sottorganici e con stipendi bassissimi”.

Leggi: Redattore Sociale, 04/07/2024


03 luglio 2024
Firenze, “solo 30% di chi ha protezione internazionale ha avuto accesso alla casa”

Se ne è parlato al convegno “Immigrazione e abitare”. Paolo Santagata (Coordinatore progetto Sai Firenze): “L’inclusione passa anche dal diritto alla casa. Ma è lo scalino più difficile da sormontare”
“Nel 2023 soltanto il 30% dei titolari di protezione internazionale e di altre forme di permessi di soggiorno che abbiamo accolto è riuscito ad avere un alloggio proprio. L’integrazione effettiva sul territorio fiorentino passa anche dalla casa, ma a Firenze resta una partita complessa”. Lo afferma Paolo Santagata, coordinatore del progetto Sai di Firenze, che ha come ente titolare il Comune di Firenze e come gestori la Fondazione Solidarietà Caritas e il Consorzio Co&So, con la cooperativa “Il Girasole.
Se ne è parlato al convegno “Immigrazione e abitare: criticità, esperienze e prospettive”, in programma oggi e domani (3-4 luglio) alla biblioteca delle Oblate, in via dell’Oriulo 24.

Leggi: Redattore Sociale, 03/07/2024


03 luglio 2024
Il nonno con il “coinquilino solidale”: “Non sono solo e dividiamo le spese”

Sono 401 le coabitazioni attivate dal 2008 con gli anziani che vivevano in case diventate grandi. Gli ospiti sono per lo più soggetti che attraversano un periodo di fragilità o che hanno lavori che non permettono loro di pagare anche un affitto
Un appartamento troppo grande da poter essere vissuto in solitudine. Allo stesso tempo il bisogno di avere in casa una persona che possa dare un aiuto. È così che sono 401 le coabitazioni attivate dal 2008 a oggi tra Firenze e dintorni grazie al progetto Coabitare solidale di Auser Abitare Solidale, con 832 persone coinvolte.
Tra queste c’è il signor Carlo Papi, un anziano in buona salute rimasto vedovo che ha deciso di ospitare Helen Fretel Espinoza Francis, una donna di 58 anni, operatrice socio sanitaria originaria del Perù in cerca di un alloggio non troppo caro: «I servizi sociali con cui sono in contatto per un sostegno alla pulizia della casa – racconta Carlo Papi – mi hanno presentato la possibilità di una coabitazione solidale: abbiamo provato ed è andata bene.

Leggi: La Repubblica, 03/07/2024


28 giugno 2024
Edilizia pubblica: Federcasa, appello dei lavoratori: “Vogliamo un contratto dignitoso”

Oggi presìdio promosso dai sindacati a Roma. “Valorizzare professionalità per aiutare a garantire diritto all’abitare”
“Siamo le lavoratrici e i lavoratori che quotidianamente operano negli Enti e nelle Aziende che amministrano il patrimonio immobiliare pubblico residenziale. Con la nostra professionalità ed esperienza contribuiamo a garantire il diritto all’abitare a una fascia di popolazione in condizione di fragilità economica. Da troppo tempo attendiamo il rinnovo del CCNL 2022-2024, quasi arrivato alla scadenza e su cui, al tavolo di trattativa, come parte datoriale siete ancora lontani dal presentare una proposta che possa tutelare i nostri salari a fronte dell’aumento del costo della vita che si è registrato in questi anni, e che possa valorizzare la nostra professionalità”.
E’ quanto si legge in una lettera promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e sottoscritta da ben oltre la metà del personale di Federcasa (oltre 2000 lavoratrici e lavoratori su poco meno di 4000 complessivi), indirizzata ai vertici di Federcasa e al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.

Leggi: FP Cgil, 28/06/2024


14 giugno 2024
Abusi su un anziano su 3, nelle Rsa e case di riposo salgono i casi

Violenze fisiche e psicologiche. Geriatri, la gentilezza cura
Angherie, trascuratezza, maltrattamenti fisici e psicologici, abusi nelle RSA, sono riferiti dal 30% degli anziani fragili, per arrivare a circa due su tre nelle RSA e nelle case di riposo.
Tra i maltrattamenti istituzionali più ricorrenti ad opera del personale assistenziale ci sono la mancanza di rispetto per la dignità e la privacy dell’anziano, l’utilizzo di mezzi di contenzione inappropriati e nessuna flessibilità negli orari la sera e al mattino, l’uso improprio di farmaci, la mancata fornitura di occhiali, apparecchi acustici o protesi dentali, non fornire cibo e bevande adeguati o assistenza nel mangiare.
È la situazione tratteggiata in occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi agli anziani che ricorre domani; la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) promuove un vademecum sui campanelli d’allarme.

Leggi: Ansa, 14/06/2024


DALLE REGIONI:

08 giugno 2024
Anziani, 61,4 milioni per aiutare i non autosufficienti in Veneto

La Giunta regionale del Veneto ha approvato un progetto per il rafforzamento del sistema di assistenza andando a sostenere le persone anziane non autosufficienti e le rispettive famiglie con un contributo economico. Questo attingendo a fondi della programmazione Pr Veneto Fse Plus 2021-2027 per un totale di 61 milioni e 403.134,80 euro. “Ancora una volta interveniamo a sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, in modo aderente al piano di programmazione regionale- sottolinea l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin- in questo caso rinnoviamo l’attenzione verso gli anziani. Anche il Veneto, infatti, è interessato ad un forte cambiamento della società, con il progressivo invecchiamento della popolazione, e assistiamo da una parte ad una caduta della natalità, dall’altra ad una vita sempre più lunga. Persone più anziane significa anche l’emergente aumento di patologie croniche che con la crescita dell’età significa una prevalenza di patologie degenerative”.

Leggi: Redattore Sociale, 08/07/2024


07 giugno 2024
Centralino anti-solitudine per gli anziani

Consegna della spesa a domicilio e ascolto, torna lo sportello “Restate in Città”
Un centralino anti-solitudine ma anche un servizio pratico, di consegna a domicilio dei generi di prima necessità. Torna anche quest’anno lo sportello Restate in Città, organizzato dal Comune e dalle associazioni locali per aiutare gli over 65 e le persone con difficoltà motoria, nel periodo estivo. Partito il 1° luglio, il call center resterà a disposizione fino al 31 agosto. Per usufruirne, basta telefonare al numero 02.98230800, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16; le piccole commissioni verranno prese in carico dai volontari di turno in quel momento. Lo sportello di aiuto alle fasce deboli è un grande classico delle estati melegnanesi, un servizio che viene riproposto ogni anno per cercare di far sentire meno soli gli anziani e coloro che non possono contare su una rete di sostegno.

Leggi: Il Giorno, 07/06/2024


05 giugno 2024
Welfare aziendale in Toscana, il modello innovative del “Progetto Waves”

Coinvolte 4 cooperative e 843 persone, tra dipendenti e soci. A disposizione dei lavoratori pacchetti per la salute, supporto domestico, integrazione della maternità al 100%, buoni spesa e dotazioni informatiche
Evento significativo, ieri a Firenze, nel panorama del welfare aziendale toscano. Presso la sede di Legacoop, si è tenuto un tavolo tecnico per presentare i risultati del progetto WAVES (Welfare Aziendale come Valore dell’Economia Sociale), che ha coinvolto quattro cooperative sociali: Pane&Rose, CAT, Coop21 e LeGO.
In un contesto di crescenti sfide economiche per le cooperative sociali, WAVES emerge come un tentativo di rispondere alle esigenze dei lavoratori senza compromettere la sostenibilità delle imprese. Avviato nel 2022 con un finanziamento di 860 mila euro dal programma “#Conciliamo”, il progetto ha introdotto misure di welfare innovative in un settore caratterizzato da margini operativi storicamente bassi. Infatti, i risultati presentati mostrano un impatto significativo e diversificato su 843 tra soci e lavoratori delle quattro cooperative coinvolte.

Leggi: Redattore Sociale, 05/06/2024


05 giugno 2024
Taxi di comunità, partito il servizio E’ gratuito: ecco come funziona Da ieri spostarsi, per una certa fascia di popolazione capannorese, non sarà più un problema.

Partito il taxi di comunità, annunciato da tempo e che ha superato la fase sperimentale. Si comincia nell’area sud dell’ex borgo rurale più esteso d’Italia, ad esempio il Compitese, perché più sprovvisto di mezzi pubblici e perché è una zona più distante dal centro, ma sarà esteso a tutto il territorio. Sarà gratuito per gli utenti, la maggior parte anziani che vivono soli o con parenti impegnati nel lavoro, ma anche chi ha difficoltà o senza veicolo a disposizione. Verrà effettuato da sei associazioni coinvolte nel progetto che trasporteranno le persone che richiederanno il servizio al distretto sanitario, all’ospedale, al disbrigo di pratiche amministrative in uffici pubblici o patronati, ma anche per questioni di socializzazione, come circoli ricreativi e parrocchie. Una soluzione concreta ad un bisogno.

Leggi: La Nazione, 05/06/2024


04 giugno 2024
Anziani meno soli in città. Ginnastica, balli di gruppo e consigli del medico Così l’estate non fa paura

Ritorna il trentennale appuntamento con “Estate con noi 2024”, le iniziative di intrattenimento estivo per gli anziani. Il Comune di Monza mette a disposizione una porzione del Parco Ambrosini di via Solferino (che diventa Centro socio culturale Modoetia), in convenzione con Auser San Rocco, il braccio operativo, con il supporto di BrianzAcque, per offrire un po’ di sfago a chi rimane nella città che si svuota. Ogni giovedì e domenica dalle 15 alle 18.30 vengono offerte proposte di intrattenimento con giochi, musica, spettacoli e momenti di riflessione e informazione su tematiche d’interesse sociale. Essendo lo spazio omologato per 200 persone è andato sold out già il primo incontro previsto per oggi con l’orchestra di Gianni Conte, a seguire Michele Bove, Davide Staffelli e molti altri, per un totale di 19 incontri tra luglio e agosto.

Leggi: Il Giorno, 04/06/2024


03 giugno 2024
“Vado a vivere in montagna”, dalla Toscana 30mila euro per comprare casa

Al via il bando della Regione per combattere lo spopolamento dei borghi montani. Il governatore Giani: “Vogliamo incoraggiare nuovi stili di vita”. L’assessora Saccardi: “Sono territori unici che vanno riscoperti”
Cambiare vita e trasferirsi dalla città alla montagna, magari in qualche borgo medievale circondato da boschi e natura. La Regione Toscana combatte lo spopolamento dei comuni montani con uno specifico bando per favorire la residenza in montagna. Si può arrivare a ricevere fino a un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano, cioè al di sotto di 5mila abitanti. Settantasei i comuni nelle province toscane dove è possibile acquistare casa. Stanno già arrivando numerose richieste agli uffici della Regione, alcune di queste provengono addirittura dagli Stati Uniti d’America ma, è stato spiegato, i requisiti per accedere al bando sono chiari: bisogna essere cittadini italiani o con permesso di soggiorno valido dieci anni e risiedere in un comune italiano non montano.

Leggi: Redattore Sociale, 03/06/2024


IN AGENDA:

“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Sostenibilità del welfare e resilienza della sanità pubblica – di G. Banchieri, A. Vannucci

Siamo d’accordo – come potrebbe essere altrimenti? – sulla necessità di un confronto reale sullo stato dell’arte della sanità pubblica italiana e del settore sanitario e sociosanitario e sociale del nostro Paese. Incoraggiamo l’idea di una ricontestualizzazione l’art 32 della Carta Costituzionale, ma con grandi cautele. I diritti vanno maneggiati con estrema cura. Più difficile è capire gli interlocutori possibili, ma ineludibile è identificarli e coinvolgerli
Il dibattito in corso sulle prospettive del nostro SSN si intreccia con le iniziative legislative dell’attuale Governo su due temi che impattano pesantemente sulle prospettive del sistema pubblico, ovvero, l’assetto istituzionale del Paese e la cosiddetta “Autonomia Differenziata”.
Entrambi i progetti legislativi, già in parte promulgati, vedi la firma del Presidente della Repubblica Mattarella alla Legge sull’Autonomia Differenziata cambiano gli assetti di potere e di governance del Paese e rischiano di cristallizzare le differenze esistenti tra le Regioni e le PPAA. Molte voci si sono levate per denunciare i rischi possibili o quasi certi. Nulla è valso per avere un dibattito reale e fattivo.

Leggi: Quotidiano Sanità


Come saranno le città nel 2050?

Sovrappopolate, inquinate, isole di economia lineare o saranno invece rinnovate, sostenibili, iperconnesse e con servizi accessibili a tutti?
Molti studi si sono cimentati nel provare a descrivere scenari futuri dei grandi trend del nostro tempo come il cambiamento climatico, demografico e la transizione digitale/tecnologica, e a calcolarne gli effetti di medio lungo termine per le realtà territoriali.
Per questo motivo è nata l’Agenda urbana per l’UE con lo scopo di affrontare i problemi delle città creando partenariati tra la Commissione europea, i governi nazionali, le autorità locali e le parti interessate, come ad esempio le organizzazioni non governative. Lo scopo: sviluppare piani d’azione per adottare leggi più efficaci; migliorare i programmi di finanziamento; condividere le conoscenze (dati, studi, buone pratiche) sulle città.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Fascicolo sanitario elettronico. Schillaci allontana i timori sulla sua sicurezza: “È super blindato, mai accessibile a fini commerciali”

“Questo Governo è molto attento alla sicurezza e alla tutela dei dati personali, soprattutto quando si tratta di settori particolari e sensibili come quelli che riguardano la salute. Nessun dato sarà mai accessibile a società commerciali o a terzi. Le finalità del Fse sono quelle di semplificare la vita dei cittadini che potranno accedere da remoto a servizi di base e di migliorare l’appropriatezza delle cure, l’aderenza terapeutica e l’efficienza del nostro servizio sanitario”.
Sul Fasciolo sanitario elettronico (Fse), “voglio rassicurare i cittadini che questo Governo è molto attento alla sicurezza e alla tutela dei dati personali, soprattutto quando si tratta di settori particolari e sensibili come quelli che riguardano la salute. Nessun dato sarà mai accessibile a società commerciali o a terzi e lo ribadisco anche in questa sede: il Fascicolo sanitario elettronico è super blindato e da una lettura del decreto sul Fse 2.0 si capisce esattamente chi può avere accesso, a quali dati e a che titolo. E non sono certo soggetti terzi”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi a Roma al Forbes Healthcare Summit.

Leggi: Quotidiano Sanità


LEPS: servizi sociali di sollievo per anziani non autosufficienti – A cura di Franco Pesaresi

Questo articolo è il nono di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale”, della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora”, dell’“Assistenza domiciliare sociale”, della “Supervisione del personale dei servizi sociali” e del “Servizio sociale professionale”. Ora invece mi occupo dei “servizi sociali di sollievo per le persone anziane non autosufficienti” esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


Fa più paura la denatalità o il debadantato? – Sergio Pasquinelli

Il lavoro domestico è ai minimi. A fine 2023 Inps certifica 833.874 contratti, mai così pochi da vent’anni a questa parte, quasi equamente distribuiti tra colf (50,4%) e badanti (49,6%). La curva del numero dei lavoratori domestici continua a flettersi, regredendo in un mercato sempre più sommerso.
La diminuzione di badanti tocca tutto il Paese con un meno 4,4% rispetto all’anno precedente ma, in proporzione, di più il Sud, in particolare regioni come la Campania (che registra un calo record del 16%), la Calabria, la Basilicata, la Sicilia, il Molise. È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come marginale sia stato l’effetto della sanatoria del 2020.

Leggi: Welforum


Abitare e anziani, le nuove forme di housing per una popolazione che invecchia

Le case di proprietà sono spesso inadeguate ai bisogni degli over 65. Servono nuove soluzioni da sviluppare in collaborazione con la società civile. Ne parla un rapporto della Fondazione Filippo Turati. – Andrea De Tommasi
L’invecchiamento della popolazione comporta un aumento della longevità, ma anche un maggiore rischio di solitudine. Come supportare le persone “nell’invecchiare bene”, anche da un punto di vista abitativo? Da un lato, occorre attuare veri e propri programmi per la longevità attiva. Dall’altro, mettere al centro le persone longeve co-progettando servizi, interventi e spazi abitativi a loro rivolti. È quanto emerge dal rapporto “Abitare e anziani (fragili): evidenze e spunti per coprogettare nuove forme di housing”, diffuso nelle scorse settimane da Fondazione Turati e scritto da Chiara Lodi Rizzini, Manuela Verdino e Franca Maino di Percorsi di secondo welfare.

Leggi: Futura Network


Analisi comparativa tra le leggi di riforma n. 33/2023 e n. 227/2021

Le recenti leggi delega sulla disabilità e in favore delle persone anziane rappresentano un punto di svolta importante nelle politiche nazionali in favore dei cittadini con disabilità e dei cittadini anziani non autosufficienti. In gioco c’è l’esigibilità di diritti sociali che sono riconosciuti a livello costituzionale, e non solo. L’analisi di Marco Noli offre una lettura comparativa dei due testi normativi, evidenziando i punti di forza delle riforme annunciate e mettendo in luce il rischio di una mancata e coerente attuazione delle stesse. – di Marco Noli (Docente a contratto Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica di Milano. Formatore e consulente organizzativo)
Le leggi delega di riforma prese in esame1discendono entrambe dal PNRR e in particolare dalla Missione 5 – C2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”, che prevede ai punti:
1.1 La legge quadro disabilità;
1.2 Il sistema degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
PNRR, disabilità e anziani
Dalla lettura del PNRR si comprende che la Legge quadro sulla disabilità si struttura sulla deistituzionalizzazione e sulla promozione dell’autonomia delle persone disabili, dando piena attuazione alla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità e alla Carta di diritti fondamentali dell’Unione europea (e soprattutto alla recente “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021 – 2030″, presentata a marzo 2021 dalla Commissione Europea).

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 

 

Sul sito Pensionati.it un servizio di intelligenza artificiale per dare risposte tempestive alle domande su pensioni, fisco e diritti

Ho diritto a ricevere la quattordicesima? Quando potrò andare in pensione? Come funziona la legge 104? E l’Ape sociale? Ho 61 anni e 32 anni di contributi, posso andare in pensione utilizzando quota 103? Da oggi trovare risposte a domande come queste sarà più facile grazie all’intelligenza artificiale e a un nuovo servizio offerto dal sindacato dei pensionati della Cgil, disponibile online sul sito www.pensionati.it

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

01 luglio 2024
Il Governo taglia le risorse per i comuni: in bilico il funzionamento delle opere pubbliche del PNRR

A fine maggio il Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, aveva denunciato i tagli ai fondi per far funzionare le opere pubbliche del PNRR: con una decisione paradossale e irragionevole il Governo Meloni aveva annunciato di voler applicare ai Comuni la spending review prevista dalla legge di bilancio con cui tagliare le risorse di parte corrente penalizzando fortemente i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti del PNRR e sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche.
Durante la recente conferenza Stato-Città, non è stato raggiunto un accordo definitivo sui tagli agli enti locali. Il decreto finale, che sarà presto ufficiale, prevede che i tagli siano proporzionali alla spesa corrente (escluso il welfare locale) e ai fondi del PNRR, con alcune esclusioni come gli investimenti per nuovi asili nido.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 01/07/2024


28 giugno 2024
Fascicolo sanitario elettronico. Lo utilizza solo un italiano su cinque. Male le Asl. Regioni ancora indietro su molti servizi. La mappa

Tra gennaio e marzo 2024, è stato utilizzato di media dal 96% dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Quanto alle Asl, ne ha fatto uso solo il 74% con grandi differenze a livello regionale: dallo 0% di utilizzo in Liguria al 100% in dieci Regioni (Lombardia, Molise, Bolzano, Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto). Il Fse diventarà obbligatorio in tutte le Regioni entro il 2026. C’è invece tempo fino al prossimo 30 giugno per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020
Tra gennaio e marzo 2024, in media il 18% degli italiani ha utilizzato il Fascicolo sanitario elettronico. Le differenze regionali sono però molto marcate, si passa infatti dal 1% di Calabria, Sicilia e Marche, al 40% dell’Emilia Romagna e 64% della Provincia di Trento. Eppure, sono circa 20,8 milioni i cittadini per i quali è stato pubblicato almeno un documento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2024


28 giugno 2024
Decreto liste d’attesa. Fno Tsrm Pstrp: “Grave carenza di personale”

“Per affrontare la criticità delle liste di attesa e delle ricadute negative che questa ha sui percorsi sanitari, quindi sulla salute delle persone, è necessario avere consapevolezza del fatto che il problema non è solo l’accessibilità dell’offerta, ma soprattutto la gravissima carenza di personale, anche dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, ne mancano 84.000. Tale ultimo aspetto non ha sinora avuto la giusta attenzione”.
Il servizio sanitario e l’intero sistema della salute si regge su una pluralità di professioni che concorrono, in una logica sempre più integrata, alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione della popolazione. Per affrontare la criticità delle liste di attesa e delle ricadute negative che questa ha sui percorsi sanitari, quindi sulla salute delle persone, è necessario avere consapevolezza del fatto che il problema non è solo l’accessibilità dell’offerta, ma soprattutto la gravissima carenza di personale, anche dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, ne mancano 84.000. Tale ultimo aspetto non ha sinora avuto la giusta attenzione”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2024


28 giugno 2024
Case della comunità: come e per fare che cosa?

L’AGENAS ha diffuso un suo documento di Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle Case della Comunità hub e la sua lettura evidenzia non poche criticità, soprattutto perché non sono affrontati diversi snodi rilevanti sul tema, che qui si espongono per riflettere sull’organizzazione delle Case della Comunità.
1) Presenza e ruolo dei medici di medicina generale (MMG) e di infermieri
Senza discutere qui i meccanismi contrattuali che impegnano i MMG nelle Case della Comunità pare necessario approfondire questi aspetti:
• poiché in queste strutture può operare un numero di MMG molto più piccolo del numero complessivo dei MMG del territorio, come vengono individuati quelli che devono lavorarci? Tutti, turnando a rotazione, o in quale altro modo?

Leggi: Welforum, 28/06/2024


27 giugno 2024
Lavoratori domestici. Acli: “Serve un Piano per il lavoro di cura”

L’associazione commenta i numeri Inps, secondo i quali nel 2023 ci sarebbe stata una significativa riduzione del numero di lavoratori domestici in Italia. “Dietro questi numeri c’è un mondo in parte sommerso che lo Stato stesso preferisce non vedere perché ha scelto di lasciare sole persone e famiglie, nonché perché si ostina a trattare come clandestini e invisibili i migranti”
“Dietro questi numeri c’è un mondo in parte sommerso che lo Stato stesso preferisce non vedere perché ha scelto di lasciare sole persone e famiglie, nonché perché si ostina a trattare come clandestini e invisibili i migranti, senza i quali presto potrebbe saltare tutto il welfare familiare e non solo”. Così Acli, Acli Colf e AIF – Acli In Famiglia, in una nota congiunta a commento dei dati Inps che rivelano per il secondo anno consecutivo una significativa riduzione del numero di lavoratori domestici in Italia. Secondo l’ultimo rapporto, infatti, nel 2023 i lavoratori domestici contribuenti all’Inps sono stati 833.874, segnando una flessione del 7,6% rispetto all’anno precedente.

Leggi: Redattore Sociale, 27/06/2024


27 giugno 2024
Ssn. Il monito della Corte dei Conti: “Decisioni e investimenti non sonopiù rinviabili per garantire il diritto alla salute”

Il Ssn, “dopo aver sostenuto uno sforzo corale per limitare gli effetti della pandemia, soffre di una crisi sistemica – accentuata dalla ‘fuga’ del personale sanitario, non adeguatamente remunerato”. Centrale il tema del personale: “Nonostante gli interventi messi in atto, persiste il problema della maggiore attrattività del privato dovuta a salari mediamente più elevati non solo all’estero, ma anche nelle diverse parti del Paese.Investire sulla capacità del Ssn di trattenere il personale sanitario impiegato, soprattutto i più giovani”. LA RELAZIONE
“Il sistema sanitario è afflitto da numerosi problemi, tra cui quello delle lunghe liste di attesa per le prestazioni rese in ambito pubblico, su cui è intervenuto di recente il Governo con il decreto-legge n. 73 del 7 giugno scorso e con un disegno di legge pure finalizzato a garantire il diritto alle prestazioni sanitarie. Ritengo, peraltro, che siano necessari ulteriori interventi; il sistema sanitario, infatti, dopo aver sostenuto uno sforzo corale per limitare gli effetti della pandemia, soffre di una crisi sistemica – accentuata dalla ‘fuga’ del personale sanitario, non adeguatamente remunerato – cui si deve rispondere con decisioni ed investimenti non più rinviabili, nei campi dell’organizzazione, delle strutture, della formazione e delle retribuzioni, al fine di garantire effettività al diritto alla salute”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2024


21 giugno 2024
Auser: 35 anni di impegno dalla parte degli anziani. L’associazione festeggia a Roma il compleanno

Appuntamento il 25 e 26 giugno al Centro Congressi Frentani. Pantaleo: “L’intuizione che ebbe Bruno Trentin nel 1989 di far nascere l’Auser fu epocale: mise in campo una grande azione sociale di risposta ai bisogni dei cittadini più anziani, proseguiamo il cammino e guardiamo al futuro con determinazione”
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35 anni fa nel 1989, promossa dalla Cgil guidata da Bruno Trentin e dallo Spi Cgil, nasceva l’Auser, per dare valore e protagonismo agli anziani del nostro Paese. Oggi l’Auser è una grande “casa” della solidarietà, diffusa in tanti angoli d’Italia, con 1664 associazioni, punti di riferimento per migliaia di persone e veri e propri luoghi di aggregazione sociale per intere comunità.
L’Auser è oggi una grande rete associativa, rivolta soprattutto agli anziani, aperta ai giovani e alla contaminazione con altre culture. Un’associazione dove i cittadini di tutte le età possono trovare opportunità per partecipare, incontrarsi, praticare la solidarietà con attività di volontariato, apprendere cose nuove.

Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2024


21 giugno 2024
Case popolari, pochi alloggi e da ristrutturare. La Consulta boccia i requisiti anti-stranieri

La geografia delle 875mila unità non risponde alla domanda crescente – di Raffaele Lungarella
Molte famiglie a basso reddito, che hanno difficoltà a pagare l’affitto a canoni di mercato, fanno anche fatica a entrare in una casa popolare. Gli alloggi sono insufficienti e quelli che si liberano rischiano di restare sfitti. Mentre la Corte costituzionale continua a bocciare le Regioni in cui l’anzianità di residenza è un requisito per l’accesso all’edilizia pubblica.
I quasi 875mila alloggi di edilizia sociale di proprietà pubblica (fonte Scenari Immobiliari) oscillano tra un quarto e un quinto del totale delle abitazioni locate, a seconda che si prenda a riferimento i dati dell’Istat o quelli dell’agenzia delle Entrate. La loro distribuzione sul territorio riflette più quella della popolazione che la geografia della domanda di alloggi di edilizia sociale.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 21/06/2024


20 giugno 2024
Nel 2050 il 35% della popolazione sarà over 65. Inps, allarme Civ su squilibrio di 20 miliardi lavoro-pensioni, ma l’Istituto: conti in ordine

Il Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, ascoltato in audizione dalla commissione di controllo sugli enti previdenziali, prevede nel 2032 un rosso di 20 miliardi. Ma l’Inps in una nota ricorda che il bilancio per l’anno 2023 «restituisce la fotografia di un Istituto con i conti in ordine e ben governato»
«Nel 2050 i cittadini over 65 rappresenteranno fino al 35% della popolazione nazionale, e questo determina la necessità di ripensare al sistema del welfare, la silver economy sarà vista sempre più come grande opportunità occupazionale del paese». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, presentando i dati sul lavoro domestico in Italia, spiegando che «i nonni sono oggi una forma di welfare ma allo stesso tempo un indicatore di cosa servirà in futuro».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 20/06/2024


18 giugno 2024
Politiche abitative: audizione in Commissione Ambiente, Camera Deputati. Stefano Chiappelli sollecita interventi urgenti per dare risposta al grave disagio abitativo nel nostro Paese

Nell’odierna audizione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati sulla conversione in legge del DL 69/24 di semplificazione edilizia ed urbanistica, il Segretario generale Stefano Chiappelli è intervenuto partendo dalla impellente necessità di un Piano casa nazionale ed altri urgenti interventi in materia di politiche abitative, di cui al momento non si hanno traccia, mentre da due anni non ci sono stanziamenti per il fondo di sostegno all’affitto e la morosità incolpevole, come da tempo il SUNIA propone, nella misura minima di 900milioni di Euro e, da tempo, mancano interventi di riqualificazione degli immobili pubblici gestiti dagli Iacp e sostanziosi fondi destinati in questo settore. Anche su questo punto il SUNIA ha proposto uno stanziamento di un miliardo all’anno.

Leggi: Sunia, 18/06/2024


DALLE REGIONI:

01 luglio 2024
Sunia: “Alloggi popolari, cronache di disastri annunciati”

Sono necessari finanziamenti e un coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali
“Spero che nessuno si dichiari sorpreso da quanto accaduto a Marciano – afferma Stefania Teoni, Segretaria del Sunia Cgil. La nostra denuncia è purtroppo vecchia e, peggio ancora, inascoltata: senza interventi corposi e rapidi, la fine delle case popolari è questioni di pochi anni.
Quanto avvenuto nel plesso di Marciano conferma questa previsione e segue le recenti proteste di altri plessi che rivendicano un’adeguata gestione della manutenzione straordinaria”. Il Sunia ribadisce, quindi, la necessità di finanziamenti adeguati e certi che garantiscano un piano quinquennale.

Leggi: La Nazione, 01/07/2024


28 giugno 2024
Civitavecchia, quelle 18 case della speranza

Nella città tirrenica una collaborazione fra Terzo settore e Asl ha creato un progetto avanzato per offrire soluzioni abitative e di vita autonoma a numerosi ex-senza fissa dimora con sofferenze mentali. All’iniziativa di Comunità di S. Egidio con l’Asl 4 di Roma e il suo Centro di salute mentale sono nate ben 18 realtà di alloggio per 72 persone fragili. E ora si è aggiunta anche la Cooperativa sociale Alicenova con nuove aperture nella vicina Bracciano. Guarda il VIDEO – di Laura Ghiandoni
Mettere a sistema il recupero psicologico di senza dimora in abitazioni la cui gestione è altamente sostenibile. Dal 2012 al 2024 sul territorio di Civitavecchia (Rm), hanno preso vita 18 cohousing di quattro posti ciascuno, di cui l’ultimo, appena aperto, a Bracciano (Rm).
Gli appartamenti sono divenuti la soluzione abitativa per oltre 60 persone, dopo un lungo periodo in strada e la dolorosa evidenza di una malattia non visibile e non curata, o curata male.

Leggi: Vita, 28/06/2024


25 giugno 2024
Solidarietà, nasce a Firenze la Banca del tempo

Si tratta di una catena di altruismo circolare promossa dall’associazione “80 fiducia in te”: le persone donano alcuni servizi e in cambio ne ricevono altri
Cristina porta la spesa a casa a Fiorella, 45enne disabile che vive da sola. In cambio, ottiene lavaggi gratuiti alla propria auto da parte di Francesco, ragazzo accolto in una comunità per minori in dispersione scolastica. Francesco, in cambio, ottiene ripetizioni gratuite di matematica, italiano e storia da Luisa e Maria Grazia. Luisa e Maria Grazia, in cambio, ricevono lezioni di cucito dalla signora Rosa. E ancora: Valentina ha dato il grembiule del suo bambino alla signora Carmela che vive in una Rsa, Carmela in cambio riceve la compagnia del giovane Daniele, che vive in una comunità educativa e ogni tanto va a trovare gli anziani.

Leggi: Redattore Sociale, 25/06/2024


25 giugno 2024
Da Fondazione Roma 1 milione per sostegno affitto a 1.000 nuclei

La Fondazione Roma ha deciso di trasferire questo contributo a Roma Capitale per contribuire al pagamento dell’affitto di 1.000 famiglie in difficoltà per il il 2024
Un milione di euro per contribuire al pagamento dell’affitto per il 2024 di mille famiglie in difficoltà. La Fondazione Roma ha deciso di trasferire questo contributo a Roma Capitale, con la quale ha sottoscritto una convenzione, consentendo così all’ente di proseguire nel percorso di sostegno all’affitto, per una particolare categoria di famiglie in stato di sofferenza economica, dopo che il governo ha deciso di azzerare questa tipologia di fondi, che per la Capitale valeva 15 milioni di euro. I destinatari del bando che Roma Capitale pubblicherà in autunno (e si chiuderà non prima di febbraio) saranno quei nuclei familiari con un Isee inferiore a 14mila euro (e sul quale il canone di locazione annuo incide per oltre il 24%), con due o più figli minori o con un figlio nato nel 2023 o nel 2024 o con un figlio minore disabile.

Leggi: Redattore Sociale, 25/06/2024


24 giugno 2024
Vicenza. Che l’ATER di Vicenza non paghi più l’IMU ai comuni

“In questo caso versare la tassa è una contraddizione pazzesca!” Lo dice pure la Cassazione
Alla luce delle ordinanze di fine maggio della Cassazione che confermano l’esenzione IMU per le abitazioni destinate ad “alloggio sociale”, il SUNIA di Vicenza invita i vertici dell’ATER berica a non versare più l’imposta che i municipi vicentini chiedono all’ente regionale: tra l’altro entro il mese di giugno cade la prima rata.
“In questi giorni come SUNIA abbiamo inviato una lettera al Presidente, al CdA e al direttore generale dell’ATER di Vicenza per invitare l’ente a investire tutte le sue risorse nel ripristino degli appartamenti sfitti che sono circa 400 su 4700 in tutta la provincia”, afferma il segretario provinciale Francesco Brasco.

Leggi: Sunia, 24/06/2024


18 giugno 2024
Pisa. La scure dei tagli sulle politiche abitative del Governo Meloni si abbatte sul contributo affitti del Comune di Pisa

Solo il 23% delle domande ammesse per il 2023 è stato finanziato.
Le preoccupazioni e l’allarme lanciato dal SUNIA di Pisa e dalla CGIL di Pisa nel 2023 riguardanti il bando 431/23 per il Comune di Pisa , si sono materializzate con la pubblicazione dell’Elenco dei Beneficiari per l’anno 2023.
Delle 941 domande ammesse al bando solo 214 di queste, circa il 23%, vedrà accreditato il contributo affitto, cosi distribuiti: 200 aventi diritto in fascia A su 756 e solo 14 in Fascia B su 185.
Inoltre quello che risalta dai dati pubblicati sul sito del Comune di Pisa è l’enorme diseguaglianza applicata, in sede di distribuzione delle esigue risorse disponibili, dalla giunta Conti.
Infatti chi è riuscito ad ottenere il contributo vedrà questo quasi raddoppiato rispetto al 2022.

Leggi: Sunia, 18/06/2024


IN AGENDA:

Lecco: “Invecchiamento della popolazione servono azioni di sistema”

Martedì 9 luglio dalle 9.30 in Sala Don Ticozzi a Lecco, si terrà il convegno organizzato da Auser provinciale Lecco, Università Bocconi, ATS Brianza, UNEBA Lecco e Conferenza dei sindaci del lecchese, dal titolo “L’invecchiamento della popolazione, servono azioni di sistema”, analisi e riflessioni su come garantire migliore tutele agli anziani ora e in futuro.Oltre al presidente di Auser provinciale Lecco, Claudio Dossi, interverranno Elisabetta Notarnicola, CERGAS SDA Bocconi; Michele Brait, direttore generale ATS Brianza; Marco Trivelli, direttore generale ASST Lecco; Luca Degani, Presidente UNEBA regionale; Guido Agostoni, presidente della conferenza dei sindaci; Fulvia Colombini, presidente Auser Lombardia. Previsto anche un videomessaggio di Elena Lucchini, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità.

Leggi: Auser


“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Badanti: più irregolari, più anziane, più italiane – di Sergio Pasquinelli

Il lavoro domestico è ai minimi. A fine 2023 Inps certifica 833.874 contratti, mai così pochi da vent’anni a questa parte, quasi equamente distribuiti tra colf (50,4%) e badanti (49,6%). La curva del numero dei lavoratori domestici continua a flettersi, regredendo in un mercato sempre più sommerso.
La diminuzione di badanti tocca tutto il Paese con un meno 4,4% rispetto all’anno precedente ma, in proporzione, di più il Sud, in particolare regioni come la Campania (che registra un calo record del 16%), la Calabria, la Basilicata, la Sicilia, il Molise. È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come marginale sia stato l’effetto della sanatoria del 2020.

Leggi: Welforum


Giovani e caregiver, incastrati in un doppio ruolo

Un fenomeno di cui non si conoscono ancora bene i contorni per mancanza di dati ma che per Simona Bianco di Young Care Italia, la prima associazione che se ne occupa «deve emergere». I millenials, soprattutto donne, infatti, si ritrovano a doversi occupare dei genitori malati, di una carriera agli inizi e di figli ancora piccoli con un forte rischio isolamento – di Arianna Monticelli
Schiacciati dalle necessità di cura, corrono il rischio di diventare una vera emergenza generazionale. Quando i caregiver sono millenials vengono spesso chiamati a un pesantissimo doppio ruolo. Chi è nato tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta e si trova nella necessità di curare un parente fragile è segnato da una difficile transizione all’età adulta, stretto in una condizione sandwich che costringe a continui compromessi nella conciliazione tra vita e lavoro ma spesso anche tra nuova famiglia e quella d’origine.
Il cambiamento demografico in atto e la crescita esponenziale di anziani con gravi fragilità, soprattutto legate al decadimento cognitivo, peggiorano il quadro di una generazione sempre più precocemente alle prese con assistenza e cura.

Leggi: Vita


Il volontariato è diventato liquido

In sei anni l ‘Italia ha perso per strada 900 mila volontari. Ma la crisi riguarda soprattutto le organizzazioni più strutturate, quelle piccole tengono, quelle micro aumentano. I giovani vogliono ancora impegnarsi, ma a modo loro Nel mondo del volontariato tradizionale, i giovani scarseggiano. Ma sul fronte del ” fai da te”, te li ritrovi di colpo in prima fila, a frotte Qualcuno, come Croce Rossa e Caritas, ha rivoluzionato i turni, per aprire slot flessibili o proporre forme di ingaggio più sporadiche
ultima botta l’ha data l’Istat poco tempo fa, con l’aggior namento del Censimento permanente delle Istituzioni non profit . Che ha confermato il trend anticipato l’estate scorsa: in sei anni, l’Italia ha perso per strada 900 mila volontari. Erano 5 milioni 520 mila nel 2015, sono scesi a 4 milioni e 616 mila a fine 2021. Il 16 per cento in meno, abbondante. Un ‘emorragia. E se qualche esperto invita a prendere il dato con le molle, perché quelle “di prima” erano stime eccessive e tante associazioni hanno iniziato a contarsi sul serio solo dopo la riforma e l ‘introduzione del Runts (il Registro unico per gli enti del terzo settore), nessuno nega che la tendenza ci sia, sia marcata e sia in atto da tempo.

Leggi: Il Foglio


Longo: «Rette in rsa a totale carico dello Stato? Un dibattito irrealistico»

Continua a far discutere la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha imposto a una rsa la restituzione della quota alla figlia di una paziente con Alzheimer. Per Francesco Longo, professore alla Bocconi e grande esperto di sistemi sanitari l’ipotesi che la retta delle rsa per i malati di Alzheimer sia a totale carico del Ssn è del tutto irrealistica – di Sara De Carli
«Di che cosa stiamo parlando? Tra sentenze che disegnano il mondo che vorremmo e norme realistiche, tende sempre a vincere la realtà. Poi se vogliamo ragionare con un pensiero infantilizzato, per cui a prevalere è l’irrealismo… facciamo pure. A mio giudizio però è una notizia inconsistente che genera un dibattito inconsistente, esattamente come quello sull’azzeramento delle liste d’attesa. È un classico argomento populista». Francesco Longo è professore associato del Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi e direttore di Oasi – l’Osservatorio del Cerga Sda Bocconi sul settore sanitario e le sue aziende. In Italia, uno dei massimi esperti di gestione dei sistemi sanitari e della loro sostenibilità.

Leggi: Vita


Anziani. Dati Passi d’Argento ISS: nel biennio 2022-2023 una o più patologie per il 59% degli over 65

L’influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica, in particolare per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio, come le persone con 65 anni e più, o le persone con patologie croniche. Il 65% degli ultra 65enni si è sottoposto a vaccinazione contro l’influenza e questa percentuale ha raggiunto il 76% tra gli ultra 85enni e il 71% fra le persone con patologie croniche. Male fra gli adulti
Il 59% degli ultra 65enni riferisce che, nel corso della vita, un medico ha diagnosticato loro una o più patologie tra insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale, ictus o ischemia cerebrale, diabete, infarto del miocardio, ischemia cardiaca o malattia delle coronarie, altre malattie del cuore, tumori (comprese leucemie e linfomi), malattie croniche del fegato o cirrosi. Il 28% degli intervistati riferisce una cardiopatia, le malattie respiratorie croniche coinvolgono il 17% degli ultra 65enni, il diabete il 20% e i tumori il 14%.

Leggi: Quotidiano Sanità


Clima e diritto alla salute , la parola alla Cassazioneclippdf

La Corte europea ha dato ragione alle «Anziane svizzere» che avevano citato lo Stato elvetico Greenpeace e ReCommon hanno citato Eni, ora chiedono: «In Italia è possibile o solo alla Cedu?»
II Greenpeace Italia e ReCommon si sono rivolti alla Suprema Corte di Cassazione per chiederle di confermare la competenza del giudice ordinario italiano nell’azione chiamata «Giusta causa», avviata nel 2023 davanti al Tribunale di Roma dalle due organizzazioni e da 12 cittadini e cittadine residenti in aree del nostro paese particolarmente colpite dai cambiamenti climatici, nei confronti di Eni, del ministero dell’Economia e finanze e di Cassa depositi e prestiti. Un comunicato di Eni ha dato l’interpretazione dell’azienda: le due associazioni ambientaliste, con il loro «ricorso per regolamento di giurisdizione» alla Cassazione, vogliono allungare i tempi, forse per «continuare nella campagna di disinformazione», quando un’udienza era già stata fissata dal Tribunale di Roma per il 13 settembre, per una pronuncia sulle eccezioni preliminari sollevate da Eni, Mef e Cdp. «È IL CONTRARIO », hanno reagito le due associazioni: «Il ricorso in Corte di Cassazione nasce dall’esigenza di definire al più alto livello giudiziario se nel nostro paese sia possibile procedere legalmente per tutelare i diritti umani messi in pericolo dall’emergenza climatica causata dalle attività umane».

Leggi: Il Manifesto


Rette per malati di Alzheimer in rsa, chi paga?

La retta della rsa per un malato di Alzheimer è interamente a carico del fondo sanitario o la persona assistita deve pagare una parte? Ascrivere al sistema sanitario il costo per tutti i malati di Alzheimer ricoverati in rsa significherebbe stanziare 20 miliardi di euro – pari a un terzo dell’intera spesa nazionale per interventi sanitari, tolta la spesa farmaceutica – per una quota di over 85 corrispondente a meno dell’1% della popolazione: un’ipotesi insostenibile – di Luca Degani
In questi giorni si sta parlando molto di una sentenza della Corte d’Appello di Milano, secondo cui la retta della rsa di una donna malata di Alzheimer e ricoverata in una struttura sanitaria assistenziale deve essere a totale carico del Sistema sanitario nazionale. Sul tema da diversi anni si moltiplicano le sentenze, ma con approcci opposti. Alcune sostengono che le prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario vanno ricondotte a quelle a carico del Ssr e che pertanto nessun contributo può essere posto a carico del paziente (cfr sentenza della Corte di Cassazione n. 4752/2024, depositata il 22 febbraio 2024); alcune invece all’opposto affermano che la valenza sanitaria di alcune prestazioni erogate in rsa non determina l’automatica addossabilità al Ssr degli interi costi del ricovero, confermando il sistema di compartecipazione alla spesa da parte dell’utente. Un approfondimento. [ndr]

Leggi: Vita


Migranti e anziani. Il cambiamento dell’immigrazione e le sfide per il sindacato

Quali sono i principali modelli di progetto migratorio che gli immigrati maturi e anziani realizzano in Italia? Quali sono le dimensioni critiche della condizione di lavoro, di accesso al welfare (in particolare l’accesso a prestazioni previdenziali, sociali, assistenziali) che hanno affrontato e affrontano gli immigrati maturi e anziani? Per rispondere a queste domande ed esplorare un fenomeno poco dibattuto come il cambiamento demografico e sociale della popolazione immigrata in Italia, nel 2022, il dipartimento benessere e diritti del Sindacato pensionati della Cgil ha avviato assieme alla Fondazione Giuseppe Di Vittorio un progetto di ricerca. Tuttora in corso con la raccolta delle testimonianze e le esperienze di vita.

Leggi: Libereta


Nasce il Centro Interdipartimentale sulla scienza delle città .

La crescente urbanizzazione e la concentrazione della popolazione in megalopoli, in combinazione con la generale diminuzione delle risorse disponibili e con gli effetti dei cambiamenti climatici, suggeriscono politiche di gestione intelligenti dell’eco‐sistema urbano.
Fenomeni climatici più estremi in aree normalmente esenti stanno evidenziando una grande fragilità delle città e dei loro territori; anche le città italiane appaiono impreparate nella gestione dell’emergenze climatiche, poco strutturate ed efficienti nella gestione delle reti di servizi (energia, trasporti, ecc.) e che necessitano di progettare e introdurre sistemi integrati di funzionamento e gestione, inclusa la tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio storico‐culturale e di quello naturale.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Uomini, 45enni e (molti) italiani: chi sono gli street homeless di Roma

L’identikit rilevato durante la Notte della Solidarietà, a seguito di un progetto voluto da Campidoglio e Istat. Sono 2.204 i senza dimora. Di questi, 1.018 non accedono alle strutture per l’accoglienza notturna. Barbara Funari: “Nessuna invasione, no ai Cpr per i senzatetto”
ROMA – Sono uomini per l’82,7% dei casi, hanno un’età compresa tra i 40 e i 49 anni, dormono in prossimità delle stazioni Termini e Tiburtina, ma anche a San Pietro o in prossimità della Tuscolana. Sono per lo più italiani, romeni, somali e marocchini. Sono poco più di mille gli street homeless che vivono nella Capitale contati durante la Notte della Solidarietà che si è tenuta lo scorso 20 aprile. Voluta da Campidoglio in collaborazione con Istat, la campagna ha interessato principalmente l’area all’interno dell’anello ferroviario e ha rilevato in tutto la presenza di 2.204 senza dimora. Di questi, 1.186 dormono presso strutture per l’accoglienza notturna, mentre chi non accede a queste realtà sociali sono i restanti 1.018, i cosiddetti street homeless.

Leggi: Redattore Sociale


Società liquida, welfare e salute – di G. Banchieri, L. Franceschetti, A. Vannucci

Nel frattempo i social continuano a rendere i rapporti più effimeri perché hanno alimentato il predominio dell’apparenza e della superficialità. Sono la “vetrina digitale” per eccellenza. Adolescenti, giovani ed adulti usano queste piattaforme per mettere in mostra gli aspetti più vani delle loro vite. Immersi e dispersi in una società di esaltazione dell’”io”, perdiamo di vista che per dominare i rilevanti processi di cambiamento in atto abbiamo un disperato bisogno di “noi”. Salute e sanità, “One Health” e welfare, sono dimensioni del “noi”
I travagli della sanità pubblica italiana non sarebbero comprensibili senza allargare lo sguardo al di fuori del contesto specifico. Non si tratta soltanto delle criticità manifeste, quelle per l’attesa di prestazioni diagnostiche, visite specialistiche o interventi chirurgici o quelle per le difficoltà di ospedali e territori a garantire tempestività e continuità delle cure, c’è di più ed altro ed ha a che vedere con i cambiamenti profondi della nostra società in queste ultime decadi.
Ci sono ancora nostalgici della legge 833 in giro. Parliamo di sentimento e non di ragione perché il mondo, la società, le persone sono completamente differenti e in larga parte anche i loro bisogni e le loro aspettative.

Leggi: Quotidiano Sanità


Nel 2021 in Italia la spesa sanitaria pro capita era meno della metà di quella della Germania. Siamo tra i Paesi Ue con i livelli più bassi di posti letto ospedalieri. Bene su tassi tumori, obesità e mortalità evitabile. Il rapporto Istat

Si conferma un divario tra le aree geografiche del Paese: il Mezzogiorno, con 2,7 posti letto per mille abitanti, si posiziona al di sotto della media nazionale (3,1 per mille abitanti). Nel 2022 il recupero di parte dell’attività ospedaliera si accompagna anche ad un aumento dell’emigrazione ospedaliera in tutte le regioni. Nel 2021 il Nord-est ha il tasso di mortalità evitabile più basso, pari a 16,9 decessi per 10mila abitanti, mentre il Mezzogiorno quello più alto, cioè 21,8 decessi.
Nel 2021, in Italia la spesa sanitaria pubblica è di gran lunga inferiore rispetto a quella di altri paesi europei. A parità di potere di acquisto, a fronte di 3.051 dollari per abitante spesi in Italia nel 2021, Finlandia, Belgio e Irlanda superano i 4 mila dollari per abitante; Austria, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia superano i 5 mila dollari di spesa, mentre la Germania, con i suoi 6.424 dollari per abitante, si conferma al primo posto per spesa pro capite.

Leggi: Quotidiano Sanità


Italia divisa in due sulle performance sociosanitarie. Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana al top. Insufficienti Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria. Il rapporto Crea

Friuli-Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Marche e Lombardia (19,3 milioni di abitanti) promosse, ma con la sufficienza: raggiungono livelli di Performance tra 45 e per cento. “Rimandate” con livelli tra il 37 e il 44% Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (circa 18,9 milioni di abitanti). Il 55% degli italiani, quindi vivono in Regioni con risultati soddisfacenti per la tutela della salute, mentre per il 45% le cose non vanno del tutto bene. SCHEDE REGIONALI – EXECUTIVE SUMMARY
Performance regionali: Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana (oltre 13,3 milioni di abitanti) promosse con livelli complessivi di tutela della salute migliori dalle altre e con un indice di Performance che supera il 50% del livello massimo (rispettivamente 60%, 55%, 54% e 53%). Friuli- Venezia Giulia, Trento, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Marche e Lombardia (19,3 milioni di abitanti) promosse, ma con la sufficienza: raggiungono livelli di Performance tra 45 e per cento. “Rimandate” con livelli tra il 37 e il 44% Sardegna, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo e Puglia (circa 18,9 milioni di abitanti). Fortemente insufficienti (livello di performance inferiore al 35%) Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria (circa 7,5 milioni di abitanti).

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Qual è il futuro delle RSA?

La costruzione di servizi in grado di offrire risposte adeguate agli anziani fragili richiede oggi un forte investimento in risorse e in modelli organizzativi. Servono risorse, ma serve innanzitutto chiarezza riguardo ai contenuti e agli obiettivi da raggiungere. L’articolo, partendo da una riflessione sulla realtà delle RSA, evidenzia la necessità di superare i nodi critici presenti nel sistema delle politiche e dei servizi nel nostro paese, allo scopo di garantire un’assistenza appropriata ai diversi bisogni di cura delle persone anziane fragili e alle necessità dei loro caregiver.
di Fabrizio Asioli (Psichiatra, Psicoterapeuta)
In tutto il mondo occidentale, le istituzioni che accolgono gli anziani (in Italia erroneamente accomunate, tutte, nell’acronimo di RSA) sono state i principali bersagli dell’epidemia causata dal Covid dato che, al loro interno, sono ospitate persone particolarmente fragili per età avanzata e, spesso, per la presenza di più patologie. In conseguenza alla pandemia, in molti Paesi, e nel nostro, in particolare, si è sviluppato un acceso dibattito sulla necessità di una diversa organizzazione dell’assistenza da prestare agli anziani e sulla configurazione delle strutture destinate ad accoglierli.

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Servizi sociali. Report Istat: la spesa dei Comuni cresce soprattutto al Sud (+8% nel 2021 contro 4,7% media nazionale) ma permangono disparità col Nord

L’aumento di registra soprattutto in Calabria (27,6%), in Puglia (18,5%) e in Basilicata (17,2%). Il divario rispetto alle altre aree del Paese resta però molto ampio. Al Nord-est le risorse per il welfare territoriale (197 euro pro-capite) sono ben al di sopra della media nazionale (142 euro) e quasi tre volte superiori rispetto al Sud (72 euro)
Nel 2021 la spesa dei Comuni per i servizi sociali e socio-educativi è stata di 10,3 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e 745 milioni dalla contribuzione a carico degli utenti. La spesa al netto delle compartecipazioni (8,4 miliardi) è aumentata del 6,7% rispetto al 2020. Lo rivela il report Istat Spesa sociale dei comuni 2021.
Maggiori gli incrementi di spesa si notano al Sud (8,1% in valuta corrente; 6,1% in termini reali), soprattutto in Calabria (27,6%), in Puglia (18,5%) e in Basilicata (17,2%). Il divario rispetto alle altre aree del Paese resta però molto ampio.

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SEGNALAZIONI:

Covid, stop alle mascherine in ospedale e Rsa: nuova circolare del ministero. Ma i contagi aumentano – di Donatella Zorzetto

L’ordinanza precedente è scaduta il 30 giugno. Ora nelle strutture sanitarie saranno i direttori a valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione. E gli esperti si dividono
L’attesa indubbiamente c’era, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Negli ospedali e nelle Rsa, dove l’obbligo di indossare le mascherine anti-Covid è caduto il 30 giugno scorso, quello che si attendeva era una nuova decisione del governo. E il risultato è arrivato: l’obbligo della mascherina, previsto soprattutto nelle strutture e nei reparti occupati da anziani e pazienti fragili, si è trasformato in semplice raccomandazione.

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Malattie professionali alle poste: l’indagine di SLC e Inca

Una vasta indagine è stata condotta nei mesi scorsi dalla Fondazione Di Vittorio, da Slc Cgil e da Inca Cgil sulla condizione di salute e malattie professionali dei portalettere e degli sportellisti di Poste italiane.
I risultati degli oltre sei mila questionari compilati, che contengono dati abbastanza sorprendenti, verranno presentati oggi LUNEDÌ 24 Giugno alle ore 10, presso la Sala del Parlamentino dell’Inail, invia IV Novembre 144, a Roma.

Leggi: Inca


PNRR: pubblicato il decreto del Ministero dell’Economia sul nuovo quadro finanziario – di Marco Merlini

Come preannunciato nella nota del 31 maggio, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il Decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze del 3 maggio 2024 che recepisce il nuovo quadro finanziario del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza con la ripartizione delle risorse e l’indicazione delle amministrazioni titolari, alla luce della Decisione ECOFIN dell’8 dicembre 2023 con la quale è stata concordata una robusta revisione del PNRR originario.
Il provvedimento sostituisce integralmente il precedente decreto del 6 agosto 2021 e successive modifiche ed integrazioni.
Il decreto non contempla, però, le ulteriori modifiche previste dalla Decisione ECOFIN del 14 maggio 2024 che saranno recepite con un successivo provvedimento.

Leggi: Cgil


 

 

 

Appello “Non autosufficienza, salvare la riforma: libertà, diritti e dignità della persona anziana”. Auser fra le associazioni firmatarie

Cresce il numero delle associazioni e delle persone che hanno sottoscritto l’Appello “Non autosufficienza, salvare la riforma” lanciato dal portale www.sossanita.org
Lo scorso 19 marzo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il decreto legislativo n. 29 che avrebbe dovuto finalmente attuare la Riforma della non autosufficienza prevista dal PNRR e approvata all’unanimità in Parlamento con la Legge n. 33 il 23 marzo 2023. Invece il Decreto 29 ha deluso, suscitando forti critiche: da parte del sindacato e di molte associazioni.

Leggi: Auser


NEWS:

18 giugno 2024
Dl liste d’attesa: Cgil e Fp, provvedimento elettorale senza copertura economica

“Un provvedimento approvato per puro scopo di propaganda in vista delle elezioni europee, con misure che non giustificano la decretazione d’urgenza e per le quali manca spesso la copertura economica e si rimanda ampliamente a futuri decreti ministeriali”. Così Cgil nazionale e Fp Cgil in audizione in Senato, presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, sul disegno di legge 73/2024.
Confederazione e Categoria, nella memoria depositata oggi, spiegano che “si interviene, con carattere d’urgenza, sui tempi delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie, problema aggravato con la pandemia da covid-19”, e sottolineano come nulla di quanto contenuto nel testo pare giustificare la finalità dello strumento legislativo previsto dall’articolo 77 della Costituzione, visto che “si tratta per lo più di misure di monitoraggio (art 1), vigilanza e controllo (art 2), o di misure già previste (art. 3) o non vietate e in parte già utilizzate (art. 4) nel nostro ordinamento, o di carattere programmatorio (c. 6)”. “Misure – aggiungono – per altro spesso prive di copertura economica e ricche di rinvii a futuri decreti ministeriali, da cui si conferma l’assenza dei criteri di necessità e urgenza che giustificano l’uso del decreto-legge”.

Leggi: Cgil, 18/06/2024


18 giugno 2024
Riqualificazione inclusiva

L’argomento al centro del forum organizzato da Cassa ragionieri ed esperti contabili
Garantire uno sviluppo sostenibile alle zone periferiche Un ruolo fondamentale nella riqualificazione urbanistica e sociale delle aree periferiche può essere giocato dalle giovani generazioni insieme al terzo settore
La riqualificazione delle periferie è il tema discusso nel corso del Cnpr forum “Futuro urbano: lo sviluppo sostenibile tra riqualificazionee inclusione” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Alessandro Battilocchio (FI), presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie; Pasqualino Penza (M5s), segretario della commissione affari costituzionali alla Camera dei deputati; Massimo Milani (FdI), segretario della commissione ambiente a Montecitorioe Devis Dori, parlamentare di Avs in commissione giustizia alla Camera. Nel corso del dibattito, moderato da Annamaria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Teramo: “Fatti di cronaca come quello di Caivano hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di degrado spesso estremo nel quale vivono i residenti delle periferie delle grandi città.

Leggi: Italia Oggi, 18/06/2024


17/06/2024
Dl Piano Casa: Cgil e Fillea, alcuni aspetti positivi ma non si affronta emergenza abitativa

“Condividiamo le finalità espresse nel dl casa, soprattutto in relazione alla possibilità di consentire la riqualificazione del patrimonio edilizio e favorirne il riutilizzo, contenere il consumo di suolo, favorire processi di rigenerazione urbana e far fronte al crescente fabbisogno abitativo, e giudichiamo positivamente alcuni contenuti a partire dalla volontà di semplificazione. Ma vi sono elementi di criticità che possono aprire la strada ad abusi o avere impatti negativi sugli standard urbanistici, e ci aspettavamo misure per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e per favorire un mercato degli affitti a costi sostenibili, grandi emergenze del Paese che il decreto non affronta”. Così Cgil nazionale e Fillea Cgil in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera sul Decreto Legge 69/20024 relativo a semplificazioni in materia edilizia e urbanistica.

Leggi: Cgil, 17/06/2024


17/06/2024
Perché scegliere di abitare (e investire) in un co-housing

Gabetti e Homers indagano sui trend dell’abitare condiviso – di Floriana Liuni
Il fenomeno del co-housing è già ampiamente diffuso all’estero, in particolare nei Paesi nordici, ma inizia a prendere piede anche nel nostro Paese, costituendo un’opportunità di investimento non indifferente. La ricerca “Il co-housing in Italia. Un nuovo trend del real estate”, realizzata da Gruppo Gabetti e Homers, brand di Homes4All Srl B Corp specializzato nella progettazione e realizzazione di co-housing, punta a svelare le potenzialità di questa forma di abitare condiviso nel mercato immobiliare italiano.

Leggi: Idealista, 17/06/2024


14/06/2024
Anziani. 1 su 3 è vittima di abuso. Dai geriatri un vademecum dei segnali di allarme

Scarsa igiene, malnutrizione, graffi e tagli su testa e viso, tra i segnali spia più diffusi. Relazioni e cure gentili alle persone anziane possono essere un valido antidoto ai maltrattamenti. In occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi che ricorre domani, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) richiama l’attenzione sull’importanza di una maggiore consapevolezza nel riconoscere i segnali di abuso
Angherie, negligenza, maltrattamenti fisici e psicologici, abusi nelle RSA, sono riferiti dal 30% degli anziani fragili, per arrivare a circa due terzi nelle RSA e nelle case di riposo. Tra le mura domestiche le situazioni di abuso sono poco rilevabili, ma nella maggior parte dei casi avvengono purtroppo per mani di caregiver e di famigliari, da aiutare e non abbandonare, pur senza giustificare le violenze.
In questo scenario la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), in occasione della Giornata Mondiale contro gli abusi che ricorre domani, promuove un vademecum in cui si indicano i campanelli di allarme per intercettare e riconoscere i segnali di violenza e maltrattamento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/06/2024


14/06/2024
Povertà. Reddito di cittadinanza, l’Alleanza: “Tanti rimasti fuori e ancora più esclusi con le nuove misure”

Il portavoce, Antonio Russo: “I nuovi strumenti di contrasto (Adi e SFL), introdotti dalla legge 85/2023, hanno finora dimezzato quella platea già limitata e ristretta. Condividiamo la prima raccomandazione del Comitato di ‘approfondire le caratteristiche della mancata partecipazione di una quota significativa delle persone povere alle misure’, ma soprattutto chiediamo di approfondire la medesima questione in relazione alle misure oggi vigenti”
Nelle scorse ore, sono stati resi noti i dati relativi alla Valutazione dell’impatto del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza nell’intero periodo, ovvero da aprile 2019 a dicembre 2023. La Relazione e il Rapporto di Monitoraggio, come previsto dalla legge n.26/2019, sono stati trasmessi e diffusi dal Comitato scientifico incaricato. Ne emerge un quadro che Alleanza contro la Povertà aveva evidenziato, in particolare nei giorni in cui si discuteva della modifica di questi strumenti e della messa a punto di nuove misure di contrasto alla povertà.

Leggi: Redattore Sociale, 14/06/2024


12/06/2024
Case della comunità. Dovrà essere garantita la presenza medica e infermieristica h24, 7 giorni su 7. Ecco le linee di indirizzo di Agenas
Si prevede una CdC hub ogni 40.000-50.000 abitanti. L’orario di attività articolato nell’arco delle 24 ore giornaliere permette alla CdC hub di svolgere funzioni di primo livello disponendo di competenze cliniche e strumentali adeguate a fornire risposte a situazioni di minore criticità e bassa complessità. Si avrà un’azione d’équipe tra Medici del ruolo unico di assistenza primaria, PLS, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri di Famiglia o Comunità (IFoC), Assistenti Sociali e altri professionisti della salute. IL TESTO
Le Case della Comunità (CdC) Hub sono il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di salute che richiedono assistenza sanitaria e sociosanitaria a valenza sanitaria, e che presenta i necessari collegamenti con i servizi sociali per gli interventi socioassistenziali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2024


12/06/2024
Il Fse ingrana la marcia. Entro il 2024 prenotazioni, pagamento ticket e consultazione referti online

Ma grazie al Fse sarà possibile anche la scelta e revoca del medico. “Abbiamo superato le criticità e ci avviamo tra i primissimi in Europa a licenziare il Fascicolo sanitario elettronico” ha annunciato il sottosegretario alla Salute Gemmato nell’ambito delle due giorni di lavori alle Corsie Sistine a Roma che vede protagonisti principali attori della sanità pubblica italiana.
Semplificazione, completezza delle informazioni sanitarie, sicurezza dei dati. Questi i punti di forza del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, cuore della trasformazione digitale della sanità italiana, che ha ingranato la marcia: dopo anni ai nastri di partenza è infatti pronto ad anticipare i tempi e tagliare il traguardo finale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2024


DALLE REGIONI:

17/06/2024
La destra e le mani libere al cemento: in Lazio torna il “Piano Casa”

E’ arrivata alla discussione delle Commissioni regionali una proposta di legge del centrodestra che riporta in vita la peggiore vicenda urbanistica con cui abbiamo dovuto fare i conti in questi anni, il “Piano Casa”.
L’avevano annunciato prima delle elezioni (1), e lo stanno facendo: il centro destra arrivato al comando della Regione Lazio riporta in vita un provvedimento che tanti disastri ha fatto per l’urbanistica della Capitale: il famigerato “Piano Casa Polverini”.
Provvedimento presentato da un gruppo di consiglieri di Forza Italia (2) che ritorna in nuova veste, ma che è sempre un “Piano casa” che moltiplica le cubature e permette automatici cambi di destinazione senza nessuna regia pubblica delle trasformazioni, rendendo conveniente per i costruttori demolire e ricostruire palazzine nei tessuti storici più pregiati. In verità, per la parte edilizia, il Piano Polverini/Ciocchetti era stato prorogato nel 2014 dalla Giunta Zingaretti con poche modifiche sostanziali e poi trasferito in parte nell’art.6 della Legge di rigenerazione urbana del luglio 2017 (3). Nel 2014 Carteinregola con altre associazioni aveva organizzato un – inutile – presidio in Consiglio regionale contro la proroga (4), e da anni si batte – senza successo – perchè l’art. 6 della legge 7/2017 venga soppresso o modificato per salvare i tanti tessuti storici che continuano a essere oggetto di speculazioni immobiliari, facendo spuntare costruzioni fuori misura nelle strade della Città storica.

Leggi: Carte in regola, 17/06/2024


15/06/2024
Cercasi casa popolare, l’interminabile attesa di 24 mila famiglie. Ed è boom di sfratti

In Sicilia il “Forum dell’abitare” ha censito quasi 60 mila edifici pubblici. C’è inoltre un milione di alloggi vuoti. “Serve una legge quadro regionale”
Quasi 24mila famiglie siciliane in attesa di avere assegnata una casa popolare, quasi 11mila sfratti esecutivi in corso con un’impennata di quelli per morosità, un quarto di cittadini di Palermo e Catania che occupano abusivamente un alloggio. È il quadro drammatico disegnato dal neonato “Forum dell’abitare” che riunisce otto fra associazioni e sindacati e copre un vuoto istituzionale nel campo dell’emergenza abitativa, visto che l’Isola è l’unica regione senza una legge sul diritto alla casa e l’edilizia popolare e senza un osservatorio pubblico sul settore. Così si sono ritrovati insieme Cgil, Sunia, Federconsumatori, Arci, Legambiente, Comunità di Sant’Egidio, Auser e Udu che, come primo atto, hanno presentato un report sull’emergenza abitativa in Sicilia e un manifesto fitto di proposte concrete.

Leggi: La Repubblica, 15/06/2024


13/06/2024
Stufi di essere pazienti. Il corteo in centro a difesa della salute: “Dateci più servizi”

L’iniziativa in programma domani alle 17 con partenza da piazza Brin. Partecipano Cgil, associazioni del territorio e partiti d’opposizione. “E’ il momento di far sentire la nostra voce per avere risposte concrete”.
Stufi di essere pazienti. Il corteo in centro a difesa della salute: “Dateci più servizi”
“La sanità è di tutti, per questo tutti devono attivarsi per creare le condizioni affinché i cittadini possano avere risposte concrete e il diritto di curarsi in modo dignitoso. Perché a Spezia quella dignità non c’è”. Così, ieri mattina, il segretario generale di Cgil spezzina Luca Comiti, ha presentato la manifestazione provinciale in difesa della sanità pubblica ’Siamo stufi di essere pazienti’ che domani a partire dalle 17 in piazza Brin, vedrà sfilare per le vie cittadine il corteo alla volta di palazzo civico.

Leggi: La Nazione, 13/06/2024


13/06/2024
Vivere a lungo, vivere bene Le sfide dell’ active aging

Milano – Cresce l’età media e mantenersi attivi diventa prioritario. Domani un convegno promosso dal Policlinico
Lo scenario Nel 2040 un italiano su tre sarà over 65 e nel 30% dei casi sarà in completa solitudine
Si chiama invecchiamento attivo, active aging. La definizione, coniata nel 2002, arriva dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che lo ha descritto come il «processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità di vita delle persone che invecchiano». In parole più semplici, riguarda la possibilità, la capacità, la sfida, invecchiando, di mantenersi attivi. Un concetto che incide direttamente sulla salute fisica e psicologica dei singoli (l’
active aging come strumento per aspirare sempre di più ad un healthy aging
, l’invecchiamento in salute) ma anche sulla collettività. Soprattutto in un’Italia – e in parte anche in un mondo – in piena transizione demografica.

Leggi: Corriere della Sera, 13/06/2024


IN AGENDA:

20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”

Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.

Leggi: Rete Caad


Demenze: tre webinar di orientamento e consigli pratici

Al via un nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer: tre appuntamenti – 11, 18 e 25 giugno – per familiari e operatori. Specialisti che si occupano di demenza forniranno orientamento e consigli pratici sulla clinica e le terapie disponibili, la lotta allo stigma e la gestione delle emozioni, le strategie per affrontare la quotidianità accanto alla persona con demenza.
Affrontare la demenza insieme: informazioni, strategie e consigli utili per familiari e operatori è il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer Italia. Gli appuntamenti sono in programma per martedì 11, 18 e 25 giugno 2024 dalle 20.30 alle 22 in diretta sulla piattaforma Zoom. Per partecipare è necessario iscriversi al link https://bit.ly/webinar_giugno2024.
Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer.

Leggi: Vita


CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


5o Convegno Internazionale 4 e 5 ottobre 2024 – Trento e online

DIGNITÀ, RELAZIONI E CURE
Due giorni di incontro e dialogo per riflettere sul lavoro con la persona anziana e la sua famiglia.
Il Convegno promuove un approccio culturale capace di vedere la persona anziana come soggetto parte della relazione d’aiuto. Durante le due giornate di Convegno saranno valorizzate le competenze esperienziali e proposte strategie per promuovere un’autentica partecipazione nella definizione del progetto di cura.
L’obiettivo della quinta edizione è di integrare riflessioni, ricerche, strumenti di studiosi e professionisti che si occupano dell’intervento sociale, sanitario, educativo, psicologico con le persone anziane. Tra i focus specifici, sarà dedicato un approfondimento alle novità della Legge Delega 33/2023, Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Leggi: Erickson


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Tendenza Real Estate: si cercano case sempre più piccole

Metratura, numero di stanze e prezzo: nel real estate si allarga la forbice fra domanda e offerta. Ecco cosa emerge dal primo studio realizzato da CENTURY 21 Italia, la branch italiana del colosso americano del real estate, insieme a Wikicasa, la proptech che distribuisce e analizza informazioni online per facilitare e rendere più trasparenti le compravendite.
Lo studio prende in esame tutto il territorio italiano con un’analisi di dettaglio su 8 città italiane (Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Catania, Palermo).
Si alzano i tassi e cambia l’idea di casa: si cercano immobili sempre più piccoli. Prima di tutto la metratura: compratori e venditori non si incontrano sulle dimensioni. Se in media, secondo lo studio, chi compra a inizio 2024 cerca un immobile di circa 118 metri quadrati, con poco più di 3 stanze, chi vende, invece, offre case dalla metratura media di 127 metri quadrati che hanno oltre 4 stanze.

Leggi: Quotidiano del Condominio


Vivere a lungo, vivere bene: la sfida dell’active aging – di Giulia Zino

Cresce l’età media e mantenersi attivi diventa prioritario. A Milano il 14 giugno un convegno promosso dal Policlinico in memoria di Carlo Vergani
Si chiama invecchiamento attivo, active aging. La definizione, coniata nel 2002, arriva dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che lo ha descritto come il «processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità di vita delle persone che invecchiano». In parole più semplici, riguarda la possibilità, la capacità, la sfida, invecchiando, di mantenersi attivi. Un concetto che incide direttamente sulla salute fisica e psicologica dei singoli (l’active aging come strumento per aspirare sempre di più ad un healthy aging, l’invecchiamento in salute) ma anche sulla collettività. Soprattutto in un’Italia — e in parte anche in un mondo — in piena transizione demografica.
«Ci sono due fattori importanti da considerare. Da una parte un aspetto positivo, l’aumento dell’attesa di vita alla nascita, che attualmente è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne, dunque in media circa 83 anni.

Leggi: Corriere della Sera


Spesa sanitaria: sale o scende? Analisi macroeconomica di contesto – di Gabriele Pelissero

Dall’analisi dall’andamento temporale della spesa sanitaria pubblica si possono ricavare indicazioni fondamentali per valutare l’andamento di medio periodo dei sistemi di welfare europe. In questo contributo ci limiteremo a esaminare i Paesi maggiormente comparabili
Indicazioni fondamentali per valutare l’andamento di medio periodo dei sistemi di welfare europeo possono essere ricavate dall’analisi dall’andamento temporale della spesa sanitaria pubblica. Questa può essere studiata sia come percentuale del PIL sia come valore assoluto, indicatore quest’ultimo non secondario se si considerano le significative differenze delle economie dei diversi Paesi.
In questo contributo ci limiteremo a valutare i Paesi maggiormente comparabili.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Caldo, è allerta Minosse: «Temperatura a 38 gradi» Interventi per gli anziani

Bollino arancione per la Capitale oggi e domani, ma i picchi sono attesi per giovedi. Via ai piani di assistenza di Comune e Regione, tra controlli medici e socializzazione
Arriva Minosse, e il termometro a Roma è destinato a toccare in questi giorni le prime vette estive. Con valori massimi che, tra domani e giovedì, potrebbero arrivare a 38-40 gradi. Già per oggi il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute inserisce la Capitale nel novero delle città con il “bollino arancione”, equivalente all’allerta 2, quindi condizioni meteorologiche che comportano «un rischio per la salute della popolazione, in particolare per anziani e bambini» ma anche per le altre fasce a rischio: dalle persone con malattie croniche a quelle, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta. Un po’ di sollievo è previsto soltanto a partire dal fine settimana, quando l’anticiclone africano dovrebbe perdere potenza. Nel frattempo, però, bisognerà prendere le dovute precauzioni, per evitare i possibili danni alla salute causati dalle grandi ondate di calore: come evitare di uscire nelle ore più calde (dalle 10 alle 18), bere molti liquidi e consumare pasti leggeri.

Leggi: Il Messaggero


Bando “Fondazione Serpero – AIP”: Contributo per una ricerca su anziani, solitudine e salute post COVID

La Fondazione Serpero e l’AIP indicono un concorso per l’assegnazione di un contributo per la realizzazione di una ricerca sulla rilevanza della solitudine per la condizione psicofisica degli anziani. Particolare interesse è riservato alla solitudine percepita e lo stato delle reti sociali, come ai fattori di rischio rispetto allo stato funzionale fisico e psichico, cognitivo e affettivo, nonché i possibili fattori di contro rischio e di protezione. Altro possibile tema di interesse in questo ambito è l’utilizzo della comunicazione online e dei social network.

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 

 

 

 

NEWS:

10 giugno 2024
Liste d’attesa. Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con modifiche. Ecco cosa prevede

Come raccontavamo venerdì, rispetto al testo uscito da Palazzo Chigi sono state introdotte alcune novità riguardo sia sull’abolizione di parte del decreto Calabria, sia sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Per il resto, resta immutato l’impianto del provvedimento. Nel 2025 il tetto di spesa sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato. IL TESTO
Il decreto liste d’attesa varato la scorsa settimana da Palazzo Chigi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 del 7 giugno 2024. Come raccontavamo venerdì, rispetto alla bozza uscita dal Consiglio di ministri sono state apportate alcune modifiche riguardo sia sull’abolizione di parte del decreto Calabria, salvaguardando così il salario accessorio dei medici; sia sulla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Quanto al resto, resta immutato l’impianto del provvedimento. Si conferma il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Questo sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato, e viene previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/06/2024


7 giugno 2024
I dati sono impietosi e parlano chiaro: ormai serve un freno all’aumento degli affitti!

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA
I dati sui costi degli affitti in costante aumento come da noi denunciato a più riprese, ed anche con la petizione nazionale per il diritto alla casa da noi depositata presso la Camera e il Senato, trovano puntuale conferma dalla rilevazione resa nota in questi giorni dal portale “Idealista” che attestano numeri record a partire da un aumento del 2.9% dei canoni richiesti dagli inserzionisti a maggio 2024, mentre su base annua l’aumento si attesta sulla rilevante percentuale del 12,7%.
Si tratta un trend al rialzo che non si ferma, anzi accelera determinando, purtroppo, le condizioni per futuri sfratti per morosità, visto che siamo sempre più in presenza di livelli di canoni difficilmente sopportabili con redditi fermi al palo se non in regressione.
Le risposte del Governo? Non pervenute! Il Piano Casa prospettato dal Ministro Salvini non c’è ed è stato trasformato in un Decreto Legge che di fatto prevede l’ennesimo condono sugli alloggi in proprietà.

Leggi: Sunia, 07/06/2024


7 giugno 2024
Social card? Non basta un cerotto sulla ferita della povertà

Il Governo finanzia per il secondo anno l’iniziativa “Dedicata a te”. Una carta prepagata, un aiuto una tantum, per le famiglie povere, da un valore complessivo di 500 euro, 40 in più rispetto allo scorso anno. «Un aumento che non fa i conti con l’inflazione», dice Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la Povertà. «Questo strumento non può contrastare la povertà e resta oltremodo discutibile la modalità scelta di erogazione del contributo che indica a chi vive in uno stato di indigenza come deve spendere i soldi della spesa alimentare» – di Anna Spena
Il Governo finanzia per il secondo anno l’iniziativa “Dedicata a te”. Una carta prepagata, un aiuto una tantum, per le famiglie composte da almeno tre componenti e con un Isee non superiore a 15mila euro. La misura è stata introdotta per la prima volta nel luglio 2023, la prepagata aveva un valore di 460 euro da spendere entro la fine dell’anno in generi alimentari. Quest’anno la card ha un valore complessivo di 500 euro, circa 40 euro in più. Nel 2024 sono stati stanziati 676 milioni di euro contro i 520 del 2023, e le famiglie beneficiarie saranno 1,33 milioni: 30mila in più. Le famiglie potranno utilizzarla per l’acquisto di beni alimentari (il paniere dei generi è stato allargato), abbonamenti a trasporti pubblici e anche carburante. Il cittadino non dovrà presentare alcuna richiesta: è l’Inps ad individuare le famiglie che hanno diritto alla carta e a segnalarle ai Comuni. La card sarà utilizzabile a partire dal prossimo settembre e sarà quindi utilizzabile per gli ultimi tre mesi dell’anno 2024.

Leggi: Vita, 07/06/2024


6 giugno 2024
“Il Ssn è a un punto di rottura. Su liste d’attesa solo un maquillage organizzativo”. I sindacati della sanità lanciano la protesta

Medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, chimici, infermieri, tecnici, amministrativi, operatori e dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale dei sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Nursind, Nursing Up, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil Medici, Fvm e Uil Fpl Medici lanciano un movimento unitario. IL DOCUMENTO
“La sanità pubblica universalistica e solidale è il più grande patrimonio di cui dispongano i cittadini di questo Paese. Eppure, decenni di distruzione sistematica hanno portato il SSN al punto di rottura. Ma le lavoratrici e i lavoratori del SSN non sono corresponsabili di questo sfascio, e oggi che il clima nei luoghi di lavoro si è arroventato oltre ogni sopportabilità non intendono far da capro espiatorio e lo denunciano pubblicamente a tutta la cittadinanza”. Riuniti a Roma in una iniziativa comune: medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, chimici, infermieri, tecnici, amministrativi, operatori e dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale dei sindacati Fp Cgil, Uil Fpl, Nursind, Nursing Up, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil Medici, Fvm e Uil Fpl Medici hanno messo in moto un movimento che si identifica nella rabbia di centinaia di migliaia di lavoratori della sanità e ne raccoglie le energie.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024


6 giugno 2024
Liste d’attesa. Per rendere operativo il piano governativo si dovranno prima approvare almeno sette decreti attuativi

Dalla possibilità di incremento del tetto di spesa per il personale sanitario all’approvazione della nuova metodologia di calcolo per il fabbisogno di personale sanitario, fino ai programmi per potenziare la salute mentale. Passando per il funzionamento della Piattaforma nazionale e delle piattaforme regionali delle liste d’attesa e dalle modalità di conferma o disdetta degli appuntamenti per le visite mediche. Ecco tutti i decreti attuativi necessari
Dal funzionamento della Piattaforma nazionale e delle piattaforme regionali delle liste d’attesa alle modalità di conferma o disdetta degli appuntamenti per le visite mediche. Dalla possibilità di incremento del tetto di spesa per il personale sanitario all’approvazione della nuova metodologia di calcolo per il fabbisogno di personale sanitario, fino ai programmi per potenziare la salute mentale.
Sono almeno sette i decreti attuativi necessari, su tutte queste materie, per rendere pienamente operative le nuove indicazioni contenute nel decreto legge per l’abbattimento delle liste d’attesa varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024


6 giugno 2024
Dimissioni protette in Emilia-Romagna: sviluppo di percorsi assistenziali a tutela della non autosufficienza

L’attenzione all’integrazione, all’assistenza territoriale, alla non autosufficienza caratterizzano da decenni il welfare dell’Emilia-Romagna. La realtà regionale presenta notevoli punti di forza – ad esempio i fondi stanziati per la non autosufficienza, le Case della Salute anticipatrici delle Case della Comunità, le riorganizzazioni a livello distrettuale – ma anche carenze da colmare, per realizzare pienamente un disegno organizzativo orientato all’integrazione di processi e percorsi di cura. – di Maria Chiara Briani (Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali Emilia-Romagna)
Un precedente articolo (Silvani, 2024) ha evidenziato il punto di vista degli assistenti sociali riguardo, in particolare, al tema delle dimissioni protette e alla necessità di inserire la figura dell’assistente sociale all’interno delle Centrali Operative Territoriali (COT), con un’ottica nazionale. Per i percorsi di continuità assistenziale l’Emilia-Romagna, Regione in cui il welfare e lo sviluppo dei servizi sociali hanno sempre trovato ampia rilevanza, sta sviluppando, a partire da una realtà già presente, un sistema organizzato a più livelli circa le strutture e le professionalità coinvolte, per la realizzazione del LEPS dimissioni protette. L’assetto prefigurato va a integrarsi con l’ampia erogazione di servizi di sostegno agli anziani già presente sul territorio, quale strumento di intervento del servizio sociale comunale.

Leggi: I Luoghi della Cura, 06/06/2024


5 giugno 2024
Liste d’attesa. Dalla piattaforma nazionale al tetto di spesa, fino alla defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive. Ecco il testo approvato

Tutte confermate le misure anticipate nella giornata di ieri dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri. Rispetto alle precedenti bozze è stata inserita all’articolo 7 del decreto la misura in favore degli operatori sanitari che godranno di una tassazione agevolata al 15 per cento sulle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive rese per abbattere le liste d’attesa. Dal 2025 via il tetto di spesa per il personale, si apre ad una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. IL TESTO
Pronto il testo del decreto legge approvato ieri in Consiglio dei Ministri, insieme ad un disegno di legge, per abbattere il fenomeno delle liste d’attesa. Rispetto alle precedenti bozze il testo contiene ora tutte le novità preannunciate ieri dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, a partire dalla misura in favore degli operatori sanitari che godranno di una tassazione agevolata al 15 per cento sulle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive rese per abbattere le liste d’attesa.
Si conferma il superamento del tetto di spesa per il personale sanitario a partire dal 2025. Questo sarà sostituito da una nuova metodologia per la definizione del fabbisogno di personale. Arriva la piattaforma nazionale per le liste d’attesa, i Cup dovranno avere in agende tutte le prestazioni offerte da pubblico e privato convenzionato, e viene previsto anche un sistema per garantire al cittadino tempi certi per le prestazioni mediante ricorso a intramoenia o privato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/06/2024


DALLE REGIONI:

9 giugno 2024
I “fantasmi” dell’Alzheimer 80mila non sanno di averlo

Il neurologo Caltagirone (Irccs Santa Lucia): «Ci sono campanelli d’allarme che vengono sottovalutati. Perciò per molti pazienti la diagnosi è tardiva»
Non sanno di essere ammalati e vengono avvolti, piano piano, da un declino cognitivo. Una caduta da cui non ci si rialza. Nel Lazio ci sono circa 80 mila “fantasmi”: sono le persone affette da Alzheimer che ancora, però, non hanno avuto una diagnosi della malattia, la più comune forma di demenza che coinvolge gli anziani. La stima viene dalla Fondazione Santa Lucia, Irccs romano dotato di un ospedale di alta specializzazione per la riabilitazione. Il suo direttore scientifico è il neurologo Carlo Caltagirone, uno dei massimi esperti in Italia proprio sulle malattie neurodegenerative. «È molto alto il numero delle persone che deve avere una diagnosi proprio perché la consapevolezza di un controllo neurologico arriva in ritardo – spiega – Ci sono campanelli d’allarme che non vanno sottovalutati, a cominciare dai disturbi di memoria, di attenzione, di linguaggio o di comportamento. In questi casi i pazienti devono essere consapevoli. Prima arriva la diagnosi prima si può intervenire per rallentare il decorso della patologia». Secondo il direttore scientifico del Santa Lucia, dunque, il lavoro da fare è sul sommerso

Leggi: Il Messaggero, 09/06/2024


6 giugno 2024
Liste d’attesa, solo un cittadino su due del Lazio ha ottenuto nel 2023 visite ed esami nei tempi giusti, 7 su 10 hanno trovato liste chiuse. I dati di Cittadinanzattiva

A fronte degli ostacoli su indicati, il 41% circa ha svolto la prestazione a pagamento nel privato, il 21% ha accettato tempi e luoghi proposti dal servizio pubblico, poco più del 12% ha effettuato la prestazione in intramoenia, il 7% ha rinunciato alla visita o all’esame. Mandorino: “Alcune criticità sono affrontate nel Decreto appena presentato in Consiglio dei Ministri ma nessuna riforma sostanziale può funzionare senza investimenti adeguati”. I DATI
Nel 2023 il 48,8% dei cittadini residenti nel Lazio dichiara di non aver ottenuto l’appuntamento per la prenotazione richiesta, il 70% ha sperimentato liste di attesa chiuse, oltre il 58% ha ottenuto visite ed esami con tempi superiori a quanto previsto dal codice di priorità indicato dal medico, il 38% si è dovuto spostare in un luogo lontano o difficile da raggiungere per ottenere la prestazione nei tempi giusti; e quasi il 29% ha ricevuto la proposta di effettuare la visita o l’esame nel canale intramurario. I dati emergono da una indagine online rivolta ai residenti nella regione Lazio nel mese di aprile 2024 e resi noti oggi nel corso dell’evento “Liste di attesa e digitalizzazione”, promosso da Cittadinanzattiva a Roma.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/06/2024


6 giugno 2024
Sandro Ruotolo, su proposta del SUNIA-Cgil Calabria, firma il documento “Il diritto all’abitare per una Europa sociale e dei diritti”

Cresce in modo preoccupante il numero delle famiglie che lottano per il diritto ad una casa dignitosa, per questo il SUNIA nazionale ha lanciato un appello, in difesa del diritto all’abitare in Italia ed in Europa, ai candidati alle elezioni europee, ai partiti politici ed ai rappresentanti delle Istituzioni, chiedendo loro che si impegnino a sostenerle e portarle avanti.
Francesco Alì, Segretario Generale SUNIA-Cgil Calabria, ha illustrato il documento al Senatore del PD Sandro Ruotolo, candidato alle elezioni europee: “Le iniziative assunte dal Parlamento europeo possono condizionare le politiche dei Governi. Per questo abbiamo già avviato un’interlocuzione proficua con i Sindacati, a partire dallo IUT e dalle Organizzazioni che a livello europeo si occupano del tema abitativo dalla parte degli inquilini, dei senza tetto, dei piccoli proprietari e di quel vasto mondo di precari, studenti, lavoratori, migranti, donne e uomini a basso reddito che hanno diritto ad un’abitazione dignitosa e che, in Italia e in Europa, sono sottoposti a processi di emarginazione.

Leggi: Sunia, 06/06/2024


IN AGENDA:

Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia

Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta

Leggi: Sunia


20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”

Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.

Leggi: Rete Caad


Demenze: tre webinar di orientamento e consigli pratici

Al via un nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer: tre appuntamenti – 11, 18 e 25 giugno – per familiari e operatori. Specialisti che si occupano di demenza forniranno orientamento e consigli pratici sulla clinica e le terapie disponibili, la lotta allo stigma e la gestione delle emozioni, le strategie per affrontare la quotidianità accanto alla persona con demenza.
Affrontare la demenza insieme: informazioni, strategie e consigli utili per familiari e operatori è il titolo del nuovo ciclo di webinar gratuiti organizzato dalla Federazione Alzheimer Italia. Gli appuntamenti sono in programma per martedì 11, 18 e 25 giugno 2024 dalle 20.30 alle 22 in diretta sulla piattaforma Zoom. Per partecipare è necessario iscriversi al link https://bit.ly/webinar_giugno2024.
Le registrazioni degli appuntamenti saranno poi rese disponibili sui canali social della Federazione Alzheimer.

Leggi: Vita


CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


“Sotto lo stesso tetto”, a Trento il primo convegno internazionale sull’abitare condiviso

Frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, Rete di Homeshare International e Rete Nazionale Coabitare Solidale, il convegno presenterà esperienze italiane e internazionali
La relazione tra abitare e benessere è diventata sempre di più un elemento chiave nello sviluppo di programmi e politiche pubbliche che fanno perno sulla coabitazione sotto lo stesso tetto di individui non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Le forme di abitare condiviso tra privati saranno al centro del convegno internazionale “Sotto lo stesso tetto: la relazione come bene condiviso”, che si terrà a Trento dal 5 al 7 settembre prossimo.
L’evento si rivolge ad operatori che si occupano di coabitazioni organizzate, a ricercatori e professionisti, enti pubblici e privati, studenti, dottorandi e tutte le persone interessate a conoscere a ad approfondire programmi di abitare condiviso. Il convegno è il frutto della collaborazione tra Associazione A.M.A. di Trento, la rete di Homeshare International e la Rete Nazionale Coabitare Solidale italiana.

Leggi: Redattore Sociale


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La spesa sociale al 2021: un welfare emergenziale o un percorso di rafforzamento dei servizi? – di Laura Pelliccia

L’aggiornamento dell’indagine Istat sugli interventi e servizi sociali dei Comuni consente di fare il punto sullo stato del welfare territoriale al 20211. La precedente rilevazione aveva fatto emergere un riorientamento del welfare verso interventi di tipo “emergenziale”.
Il 2021 è stato un anno contraddistinto dallo stato di emergenza ma, diversamente dal 2020, le normative sulla prevenzione tendenzialmente consentivano la riapertura dei servizi. Nel proseguo cercheremo di indagare se, quello del 2021, è un incremento originato ancora da interventi straordinari di sostegno alla pandemia, oppure se è il risultato di politiche nazionali e locali di rafforzamento degli interventi tradizionali. Cercheremo inoltre di confrontare la situazione pre e post pandemia e di leggere le dinamiche di lungo periodo attraverso una lettura dell’impatto territoriale, dell’impatto sulle diverse categorie di utenza e dell’impatto sulle diverse tipologie di interventi.
Le dinamiche complessive della spesa e l’impatto sulle diverse aree geografiche
La situazione del 2020 era quella di una marcata ripresa della spesa sociale (+4,3) generata non tanto dal “cuore” degli interventi sociali veri e propri, quanto dal potenziamento dei contributi economici di sostegno alle famiglie per affrontare la straordinarietà della pandemia (insomma interventi di “welfare emergenziale”).

Leggi: Welforum


Solitudine: perché può farci ammalare, come agisce sulla salute, rimedi (anche la dieta aiuta a combatterla) – di Anna Fregonara

Questa condizione è ormai un’epidemia, tanto da spingere negli Usa «il medico della nazione» a lanciare l’allarme per il suo impatto sulla salute, e Gran Bretagna e Giappone a istituire un Ministero dedicato al problema
«La mancanza di relazioni sociali può avere un effetto sulla mortalità quanto fumare fino a 15 sigarette al giorno». Citando ricerche scientifiche, lo ha scritto nel rapporto pubblicato l’anno scorso, dedicato alla solitudine e all’isolamento, Vivek Murthy, Chirurgo generale del Paese, il capo esecutivo del Corpo di Commissariato del Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti il cui compito, in qualità di «medico della nazione», è di contribuire a gettare le basi per un Paese più sano: «Negli ultimi anni, circa un adulto su due in America ha riferito di soffrire di solitudine. E questo prima del Covid. La solitudine è molto più di una sensazione negativa: nuoce alla salute individuale e sociale».
Aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus
Non è diversa la situazione in Europa. «Nel 2018, in Germania due terzi della popolazione ritenevano la solitudine un problema serio.

Leggi: Corriere della Sera


L’attività di assistenza – di Julia Wurm, Alexander Eigner

Se da un lato la pandemia ha messo in evidenza il ruolo cruciale del lavoro di cura nelle società industrializzate, dall’altro la ricerca ci dice che è diventato un business globale, che sfrutta le donne migranti privandole dei loro diritti e costringendole a condizioni di lavoro insostenibili. Un’analisi da un importante dibattito internazionale all’Università di Linz, Austria
In passato è passata quasi inosservata al grande pubblico, la crescente domanda di lavoro assistenziale da parte della società a causa delle attuali lacune assistenziali, che i principali esperti interpretano come segno di una grave crisi dell’assistenza, sta attualmente ricevendo un’attenzione crescente. Questa allarmante carenza di lavoro di cura e di operatori sanitari nelle società che invecchiano del Nord del mondo ha portato a un boom globale nel business della fornitura di assistenza privata.
Le agenzie transnazionali, i cui modelli di business prevedono il collocamento di operatori sanitari migranti, sono tra i chiari vincitori di questi sviluppi.
Contrariamente alle narrazioni comuni sull’emancipazione economica, i processi di mercificazione stanno trasformando il lavoro dei migranti di cura, prevalentemente donne, in una merce fittizia – in senso polanyiano – rendendo il lavoro dei caregiver professionisti precario e talvolta persino non libero. 1]

Leggi: In Genere


Dimissioni protette: i progetti PNRR – Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli

I bisogni di assistenza non sempre si esauriscono dopo un ricovero ospedaliero. Di dimissioni protette si parla da almeno vent’anni. Recentemente sono diventate un LEPS, ossia un Livello essenziale di prestazione sociale. Come tale andrebbero garantite su tutto il territorio italiano, da tutti i Comuni, singoli e associati, in stretto raccordo con le Asl, quindi in raccordo col LEA relativo alla continuità assistenziale.
In quanto LEPS le dimissioni protette sono disciplinate dalla legge 234 del 2021, all’articolo 1, comma 170. Il “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023” ne definisce inoltre contenuti, obiettivi, modalità di accesso, professioni coinvolte, destinatari (pag. 59 e successive). Riguardo quest’ultimo punto, i destinatari, il Piano li limita alle persone anziane: un aspetto discutibile in quanto le dimissioni protette non dovrebbero avere limiti di età, ma lo scopo di sostenere situazioni fragili, croniche, comunque complesse, che attraversano diverse fasi della vita.

Leggi: Welforum


Il WHODAS 2.0: il nuovo strumento per la valutazione della disabilità

Il Decreto Legislativo 62/2024 che, in attuazione della L. 227/2021, stabilisce le procedure per la nuova ed unica valutazione di base per il riconoscimento della condizione di disabilità, ha individuato un nuovo strumento di valutazione, denominato WHODAS 2.0. Si tratta di un metodo standardizzato di misura del funzionamento, della disabilità e della salute delle persone, ad eccezione dei minori di età. – di Franco Pesaresi (NNA Network Non Autosufficienza, Direttore ASP Ambito 9 Jesi)
Attualmente in Italia vengono impiegate cinque diverse valutazioni nazionali dello stato di disabilità (invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità per il sostegno all’occupazione), che esaminano diverse dimensioni della disabilità, ma tutte con un approccio medico condiviso. Tali procedure tengono conto solamente del danno a carico delle strutture e delle funzioni corporee (menomazioni e disabilità), in base a cui vengono appunto determinate le percentuali di invalidità civile, ma non considerano l’ambiente effettivo in cui le persone vivono e la loro capacità di funzionamento, non riuscendo così a determinare la vera entità dei problemi che un individuo può sperimentare nelle diverse situazioni di vita.
Il WHODAS 2.0: il nuovo strumento previsto dal D. Lgs. 62/2024
Questa frammentazione del sistema e le diverse modalità di valutazione non sono né efficienti né giustificate; le cinque valutazioni dello stato di disabilità pertanto dovrebbero essere eliminate e sostituite con un’unica valutazione capace di fotografare la capacità di una persona di svolgere le attività della vita e di partecipare alla vita sociale. Domini questi influenzati sia dalla condizione di salute che dai fattori contestuali ambientali. Di conseguenza è da prevedere un’unificazione delle diverse modalità di valutazione della disabilità al momento coesistenti.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

La residenza anagrafica per le persone senza dimora

La posizione e l’impegno della fio.PSD per il riconoscimento del diritto alla Residenza
Per le persone che vivono una condizione di grave marginalità ottenere la residenza anagrafica è particolarmente importante poiché rappresenta il primo passo per poter accedere a tutti i diritti e le prestazioni normalmente dipendenti dall’iscrizione anagrafica, come carta d’identità, rinnovo patente, tessera sanitaria, certificato elettorale, ricezione della posta, permesso per il fine pena, richiesta del medico di base, assistenza sociale e bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o ad altre tipologie di sussidio, rinnovo di permesso di soggiorno per richiesta di asilo o protezione internazionale
Non avere la residenza vuol dire essere invisibili
Non riconoscere la residenza vuol dire violare molti dei diritti sanciti dalla Costituzione
Con questo Position Paper, fio.PSD descrive lo stato dell’arte della normativa e degli strumenti di programmazione oggi presenti in materia di residenza e, ripercorrendo l’impegno portato avanti in questi anni con i propri soci e le altre reti nazionali, ribadisce che la residenza è un diritto fondamentale che deve essere garantito in modo equo e universale su tutto il territorio nazionale

Leggi: Fio.psd


Superbonus: termine della corsa

I dati Enea aggiornati confermano gli effetti del blocco del DL Superbonus introdotto dal Governo Meloni: nell’ultimo mese nuovi lavori per poco più di 100 milioni. Consistente riduzione anche del numero degli edifici coinvolti nei lavori, che in un mese sono aumentati solo di 248 unità. Una cifra ben inferiore rispetto alle 13 mila unità al mese di marzo.
Nel marzo 2024, il Decreto Superbonus (Dl n. 39/2024) ha introdotto modifiche significative che hanno iniziato a mostrare i loro effetti già ad aprile. Una delle principali modifiche è stata la riduzione dell’aliquota dal 90% al 70% per i condomini, escludendo completamente villette e abitazioni unifamiliari. Queste scelte hanno segnato una svolta rispetto al precedente Superbonus al 110%, rendendo gli incentivi più selettivi e meno generosi.
Non sarà più possibile utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito per tutti coloro che non hanno presentato i dati sulle spese effettuate nel 2023 entro il 4 aprile di quest’anno, anche se si tratta di organizzazioni del Terzo settore, case popolari o interventi con il bonus barriere architettoniche. L’unica eccezione riguarda alcune zone terremotate, ma solo entro i limiti ben precisi: 400 milioni di euro per il 2023, di cui 70 milioni per il terremoto dell’Aquila del 2009.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


 

 

NEWS:

3 giugno 2024
Liste d’attesa. Arriverà un decreto ‘slim’ accompagnato da un disegno di legge. Dal Cup unico alla piattaforma di monitoraggio, fino alle visite nel weekend. Ecco tutte le novità. Schillaci: “Alcune misure operative subito”

Secondo le ultime bozze che Quotidiano Sanità ha potuto visionare nel provvedimento d’urgenza dovrebbero entrare alcune misure di carattere più normativo mentre nel Ddl le misure a più alto impatto economico. Si prevede in primis l’input alle Regioni a realizzare i Cup unici regionali e intraregionali con dentro tutto l’offerta sia del pubblico che del privato convenzionato. E ancora: visite nel weekend e la piattaforma di monitoraggio di Asl e ospedali. Ecco tutte le novità. Tiepide le Regioni: “Non sono misure che risolvono il problema delle liste d’attesa”. LA BOZZA
Il dado ancora non è tratto ma sulle liste d’attesa è praticamente certo che il Governo presenterà in Cdm un decreto-legge in versione ‘slim’ che sarà accompagnato da un disegno di legge con le misure più pesanti a livello economico. Quotidiano Sanità ha visionato sia la bozza del decreto legge che del disegno di legge previsti domani in Consiglio dei ministri. Sul punto oggi si sono confrontati il Ministero della Salute e gli assessori regionali e in ogni caso a Palazzo Chigi si prenderanno fino all’ultimo secondo per limare le norme. I capisaldi del decreto legge, come già annunciato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni saranno la creazione di una Piattaforma nazionale di monitoraggio, l’istituzione di un Ispettorato presso il Ministero per verificare il rispetto delle norme. Viene poi introdotto il CUP unico regionale o infraregionale con tutte le prestazioni disponibili del pubblico e del privato convenzionato. Via libera poi alle visite anche nel weekend. Ma ecco cosa prevedono nel dettaglio i due testi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/06/2024


1 giugno 2024
La carezza del Papa agli anziani: “La vecchiaia non è un’età di scarto”

Presentata la “Pastorale” sulla maturità. Monsignor Paglia: “Milioni di persone da accompagnare, bene la legge sull’assistenza domiciliare”
«Sostenere il nuovo popolo di anziani, composto di milioni di persone» e rivitalizzare il rapporto tra Chiesa e terza-quarta età. È l’obiettivo che si pone la Fondazione Età Grande, promossa da monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ieri ha presentato l’indagine svolta da Ipsos dal titolo «La pastorale della terza età nelle diocesi italiane», una fotografia dell’impegno delle diocesi verso gli anziani, tra grandi sfide e successi.
Monsignor Paglia, che tra le altre cose presiede la commissione governativa per la riforma dell’assistenza agli anziani, plaude alle iniziative politiche in tal senso. «Salutiamo con soddisfazione la legge 33 del Governo Italiano sulla riforma dell’assistenza della popolazione anziana in Italia. Nei prossimi giorni sottolinea – inizieranno le prime sperimentazioni per una Assistenza Domiciliare, Socio-sanitaria, Integrata e Continuativa che si iscrive in quel continuum assistenziale che assicura la vicinanza a tutti gli anziani».

Leggi: Il Giornale, 01/06/2024


30 maggio 2024
Decreto salva-casa: Cgil e Fillea, aspetti positivi e altri molto critici, ma l’emergenza casa resta in tutta la sua drammaticità

“Nel decreto salva-casa vi sono interventi che giudichiamo positivamente, da noi sempre richiesti per permettere alle classi più deboli e disagiate della popolazione di accedere alle agevolazioni per la riqualificazione degli edifici, e altri aspetti su cui invece esprimiamo forti criticità, dalle variazioni di destinazioni d’uso alla semplificazione amministrativa burocratica. Male che al di là della propaganda non si affronti in alcun modo l’emergenza casa: continua a non esserci nulla per il fondo per il sostegno affitti e per il fondo per la morosità incolpevole, azzerati da questo Governo, e nulla sul rilancio dell’edilizia residenziale pubblica”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi, a commento del decreto legge recante “Misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”.

Leggi: Cgil, 30/05/2024


28 maggio 2024
Camera. Furfaro (Pd): “Proposta medici di base per i senza fissa dimora presto in aula”

“In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni”.
“Una bella notizia. Finalmente andrà in aula la mia proposta di legge sul medico di base alle persone senza fissa dimora. In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni. L’impegno preso oggi dimostra coerenza e senso di responsabilità da parte della politica. Avere un medico, per persone fragili e in difficoltà estrema, significa sentirsi di nuovo cittadini, significa sentire che lo Stato c’è e sa affrontare e prendersi cura anche delle marginalità sociali. Significa dare una speranza. È questo che deve saper fare la politica”.
Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/05/2024


28 maggio 2024
Decreto liste d’attesa. Cisl Fp: “Una misura incompleta che necessita di integrazioni”

“Riteniamo essenziale che il Governo si muova in due direzioni. La prima: verificare i requisiti organizzativi delle strutture che si accreditano con il Ssn attraverso le singole Regioni. La seconda: prevedere nel decreto, per il settore privato, l’obbligo di rinnovare i contratti collettivi parallelamente ai rinnovi del settore pubblico”.
“Pur ritenendo positivo l’intervento del Governo in materia, il Decreto Legge volto a snellire le liste d’attesa nel settore sanitario e a cercare soluzioni alle diseguaglianze regionali e al fenomeno delle mobilità attive e passive, stando alle prime indiscrezioni, rischia di dare una risposta solo parziale alle numerose criticità legate alla carenza di personale e rischia di impedire la completa messa a terra del PNRR, soprattutto in relazione alla sfida di ridisegnare una nuova sanità di territorio”.
Così, in una nota stampa della Funzione Pubblica Cisl, il segretario generale Maurizio Petriccioli, e il segretario nazionale, Roberto Chierchia, commentando il decreto con il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta ad abbattere il fenomeno delle liste d’attesa.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/05/2024


DALLE REGIONI:

04 giugno 2024
“Sollievo” a domicilio per i caregiver familiari delle Terre d’Argine

Studi nazionali e internazionali confermano che il carico di cura del caregiver ha necessità di momenti di pausa per consentire il recupero di energie psico-fisiche e riprendere propri spazi di vita, a tal fine sarà disponibile il “sollievo a domicilio”.
Attraverso una Convenzione denominata “boccata d’aria” fra l’AUSL- Distretto Sanitario di Carpi ( di concerto con i Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine) e la Cooperativa sociale Anziani e non solo, si potranno realizzare interventi per i familiari di persone con disabilità e non autosufficienti per alleviarne il carico di cura.
“Questa forma di sollievo, innovativo a livello nazionale, frutto della sperimentazione avvenuta con successo nel nostro territorio- commenta Licia Boccaletti, Presidente della Cooperativa sociale ANZIANI E NON SOLO. “ha l’obiettivo di consentire al caregiver di “prendere fiato” ricuperando tempo per i propri obiettivi di vita e al tempo stesso garantendo continuità assistenziale al proprio caro a domicilio”.

Leggi: Anziani e non solo, 04/06/2024


03 giugno 2024
Firenze, Fondazione Solidarietà Caritas: “Alleanza per l’abitare necessaria perché la casa è divenuta un lusso”

Sottoscritto il Decalogo per il diritto all’abitare, equo, sostenibile e solidale. Lucchetti: “Necessario un patto di comunità che unisca privati, istituzioni, enti e associazioni”
“Avere una casa a Firenze oggi è diventato un lusso anche per chi ha un lavoro: le abitazioni disponibili sono poche, costose, e per ottenerle vengono richieste garanzie economiche difficili da avere. Per questo è necessario un patto di comunità che unisca privati, istituzioni, enti e associazioni per trovare soluzioni per far coincidere domanda e offerta, per mettere disposizione le abitazioni vuote o sfitte per trovare soluzioni di housing sociale”. Così Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, commenta la presentazione del decalogo per il diritto all’abitare, equo, sostenibile e solidale dell’Alleanza per l’Abitare, firmato stamani a Firenze. Per la Fondazione Caritas era presente la direttrice Ginevra Chieffi. “Siamo convinti che iniziative come questa Alleanza – dice Lucchetti — possano dare un contributo per risolvere l’emergenza abitativa della nostra città”.

Leggi: Redattore Sociale, 03/06/2024


03 giugno 2024
Anziani sempre più soli: 400mila sono a rischio «Hanno paura di uscire»

L’allarme di Senior Italia: «Partecipano sempre meno alle attività sociali per timore di malattie e aggressioni». L’assessore Funari: «Puntiamo sul cohousing» PER I PAZIENTI CRONICI PIÙ FRAGILI ARRIVA IN AIUTO LA TELEMEDICINA CHE MONITORA LE LORO CONDIZIONI
Non si esce più, anche per quella paura del Covid che è rimasta latente. E gli anziani soli diventano ancora più soli, a Roma come in periferia. Lo scorso anno erano 400 mila nel Lazio a trovarsi in questa condizione. Nel 2024 sono aumentati di almeno il 5%. E il 20% di loro ha sempre meno interazioni sociali: chi si sforza un po’ di più torna ai centri anziani ma per ballare continua a mettere la mascherina. Questi numeri preoccupano Senior Italia-Federanziani, una delle massime associazioni italiane degli over-65, e il suo presidente Roberto Messina. «Si partecipa sempre meno alle attività sociali, ci si cura di meno, si esce solo per ciò che è davvero indispensabile anche per paura di truffe e aggressioni – spiega – Tutto questo aumenta esponenzialmente tanti problemi, a cominciare dalle malattie croniche per poi passare a un maggiore declino cognitivo e a sindromi depressive».

Leggi: Il Messaggero, 03/06/2024


03 giugno 2024
Prevenzione cadute in E.Romagna. Il 24% degli over-64 è caduto a terra almeno una volta nel 2022, al via campagna

Si chiama “Para-cadute” la nuova campagna contro le cadute. Ha l’obiettivo di diffondere consigli utili e raccomandazioni pratiche per le persone anziane, con disabilità e fragilità.Realizzata dal servizio sanitario regionale. Un video tutorial e un opuscolo spiegano quali precauzioni adottare in casa e in ospedale. Il 33% delle persone cadute nel 2022 in E-R ha avuto bisogno di cure, il 20% ha riportato fratture e il 3,9% si è rotto il femore. Riprende l’immagine del paracadute per calarsi dal cielo e atterrare morbidamente al suolo la nuova campagna di comunicazione dell’Emilia-Romagna contro le cadute in strada o tra le mura domestiche. Si chiama, infatti, “ParaCadute” ed è rivolta principalmente alle persone più a rischio, quindi anziane, con disabilità o fragilità, ai caregiver e ai loro familiari, per aiutarli appunto a prevenire le cadute.

Leggi: Rete Caad, 03/06/2024


03 giugno 2024
Così dovranno essere i Centri per la vita indipendente in Lombardia

Uno dei pilastri per implementare la Legge Regionale della Lombardia 25/22, per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale delle persone con disabilità, sono i “Centri per la vita indipendente”. Il percorso che porterà al loro effettivo funzionamento in oltre 30 Ambiti Territoriali locali è stato di recente avviato. Per contribuirvi e per sostenere gli operatori coinvolti LEDHA ha organizzato un incontro lo scorso 7 maggio intitolato ” Secondo noi si fa così”. Tra i compiti anche quello di occuparsi degli aspetti legati a barriere, ausili e tecnologie Leggi su superando – Il testo della Legge

Leggi: Rete Caad, 03/06/2024


29 maggio 2024
Cosenza, liste d’attesa: Cgil e Auser hanno promosso un presidio per dar voce al disagio crescente dei cittadini

Il presidio promosso dalla Cgil e dall’Auser per dar voce al disagio dei cittadini si è tenuto davanti al Poliambulatorio di Quattromiglia. La Cgil, insieme ad Auser, si è ritrovata al Cup di Quattromiglia per manifestare il malcontento pubblico. Ed urlare al mondo, non solo politico, la propria rabbia ma non la propria rassegnazione. “Fare una visita in Calabria è diventato impossibile, o meglio: è possibile farla, ma non si dove e quando e se, nel caso di patologie gravi, si è ancora vivi nel giorno dell’esame medico. Per una Tac, infatti, il tempo di attesa medio è di circa un anno: “è una cosa molto grave perché le liste non solo sono bloccate e troppo lunghe, ma c’è anche un difficile accesso da parte del cittadino ai servizi ed ai centri di prenotazione “- ha detto Elena Hoo, Presidente dell’ Auser di Rende.
Fonte: Gazzetta del Sud

Leggi: Auser, 29/05/2024


29 maggio 2024
Vicenza. SUNIA e SICET: “Azzerare l’IMU temporaneamente per permettere ripristini e restauri degli appartamenti ERP vuoti”

AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI VICENZA – I sindacati inquilini chiedono ai candidati sindaco di agevolare l’ATER
Sono addirittura 75 su 113 i comuni del Vicentino che vanno al voto il 9 giugno prossimo. I segretari di SUNIA e SICET, Francesco Brasco e Daniele Mezzalira, chiedono a gran voce ai candidati sindaco di adoperarsi per investire voci di bilancio consistenti per l’edilizia residenziale pubblica (ERP), e di esprimersi positivamente sulla opportunità di azzerare o almeno dimezzare temporaneamente l’IMU all’ex IACP.
L’ATER di Vicenza infatti se non dovesse pagare l’imposta municipale propria (IMU) per il patrimonio abitativo che gestisce (circa 4700 alloggi) risparmierebbe in un anno per tutta la provincia berica ben 600.000 euro. «Un bel gruzzolo – affermano i sindacati degli inquilini – soprattutto per ripristinare al più presto quelle 400 abitazioni che esigono interventi a impianti e strutture per essere riassegnate agli aventi diritto e che ora sono “ferme”, vuote, alcune da diversi anni». Secondo una stima la direzione ATER afferma che ci vogliono in media 25.000 euro per rimettere in pista ogni abitazione non assegnabile.

Leggi: Sunia, 29/05/2024


29 maggio 2024
L’applicazione del Budget di salute a Bologna. Razionalizzazione o creatività?

Monitoraggio sulla sperimentazione dei primi Progetti personalizzati con Budget di Salute integrato sociosanitario nell’area metropolitana di Bologna – Luca NegrognoBruna Zani
Tra il maggio 2021 e il maggio 2022 il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna ha discusso 51 progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati secondo i principi del Budget di Salute (BdS), avviando la realizzazione di 40 di essi. La sperimentazione ha coinvolto i servizi per la salute mentale per le persone adulte, per le dipendenze patologiche e per la neuropsichiatria infantile dei 6 Distretti Sanitari compresi nell’area della Città Metropolitana di Bologna.
I 40 progetti, rivolti a coloro per cui è stata individuata una compresenza di bisogni sanitari e sociali, hanno comportato un percorso di coprogettazione tra operatori e operatrici sociali, sanitari e degli Enti del Terzo Settore e sono esitati nella definizione di un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI) concordato con l’utente ed eventualmente la famiglia, con una frequenza settimanale di interventi educativi commisurata all’intensità del bisogno rilevato, della durata di un anno ed eventualmente rinnovabile.

Leggi: Welforum, 29/05/2024


27 maggio 2024
Bonus badanti, misura “utile” ma “l’obiettivo vero è la riforma”

La valutazione di Cittadinanzattiva sulla prevista decontribuzione per l’assunzione di nuove badanti: “Decisione per favorire l’emersione del lavoro nero, ma bisogna arrivare ad una riforma organica dell’assistenza”
E’ positivo venire all’incontro alle esigenze delle fasce deboli ma non si deve perdere l’obiettivo fondamentale di arrivare ad una riforma organica della assistenza agli anziani non autosufficienti. E’ il giudizio di Cittadinanzattiva sulla parte del decreto di revisione del PNRR – approvato ieri in Consiglio dei Ministri – nel quale è stata inserita la previsione dell’esonero totale, per gli ultra ottantenni con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro, dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro domestico. Un taglio che varrà dal prossimo 1° aprile fino alla fine del 2025 e nel limite di 3.000 euro l’anno.

Leggi: Redattore Sociale, 27/05/2024


IN AGENDA:

Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia

Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta

Leggi: Sunia


20 giugno 2024: seminario “Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo”

Il seminario già in calendario per l’11 aprile scorso e rinviato a seguito del grave incidente sul lavoro avvenuto presso la centrale elettrica di Bargi al Lago di Suviana (Bo), è stato riprogrammato per giovedì 20 giugno prossimo venturo, dalle 9,30 alle 13,00, presso l’Aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30, Bologna. L’incontro, liberamente aperto al pubblico, è particolarmente rivolto a tutti coloro che nella PA e nel tessuto socio-economico si interfacciano potenzialmente con i CAAD; servizi sociali, servizi sanitari-riabilitativi, uffici casa dei Comuni, Uffici Acer, Amministratori di condominio, organizzazioni dei produttori di ausili e dell’edilizia e impiantistica, ordini professionali.
Per coloro che si erano iscritti, sia in presenza che on line, sarà comunque necessaria una nuova iscrizione.

Leggi: Rete Caad


CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Assemblea Oms. Approvata la prima risoluzione sulla partecipazione sociale per l’assistenza sanitaria di base

La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche. I delegati hanno poi richiesto il sostegno del Direttore Generale per sviluppare una strategia globale e un piano d’azione per le cure e i servizi integrati di emergenza per il periodo 2026-2035. Approvata, infine, una risoluzione per rafforzare la salute mentale e il sostegno psicosociale.
Nel corso della 77sima Assemblea mondiale Oms gli Stati membri hanno concordato una risoluzione sulla partecipazione sociale nella pianificazione e attuazione sanitaria nazionale, che apre la strada affinché le persone, le comunità e la società civile abbiano una voce più forte nell’influenzare le decisioni che riguardano la loro salute e il loro benessere.
La risoluzione mira ad affrontare le disuguaglianze sanitarie e l’erosione della fiducia nei sistemi sanitari, che sono cruciali di fronte alle sfide senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, i conflitti e le minacce pandemiche.

Leggi: Quotidiano Sanità


Nei prossimi vent’anni quasi 1 persona su 5 vivrà sola. “Anziani tagliati fuori dal mondo reale e digitale”

Presentati i risultati dell’Indice di vicinanza alla salute degli over 65 a cura della Fondazione Visentini. Anziani sempre più soli, a rischio povertà e incapaci di utilizzare a pieno le nuove tecnologie: “per le sfide epocali dell’invecchiamento serve azione congiunta di sanità, sociale, sport, cultura, infrastrutture”
Anziani sempre più soli, a rischio povertà e incapaci di utilizzare a pieno le nuove tecnologie: per le sfide epocali dell’invecchiamento serve azione congiunta di sanità, sociale, sport, cultura, infrastrutture. Sono i nuovi dati presentati dalla Fondazione Visentini sulla Vicinanza della salute per la popolazione anziana 2023. L’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza torna a chiedere un Piano nazionale di salute che coordini anche le varie dimensioni extra-sanitarie per la salute ed il benessere della popolazione.
“La transizione demografica pone sfide esistenziali di portata epocale verso le quali i diversi attori della salute devono intervenire in maniera congiunta – afferma la Fondazione -. Contro la crescente solitudine della popolazione anziana non bastano interventi tecnologici ed economici, ma bisogna intervenire con politiche per la coesione sociale. Le reti di interconnessione sociale, spesso sottovalutate ma con un impatto cruciale sulla salute delle persone e sulla tenuta del sistema sociale e di salute, hanno mostrato una preoccupante tendenza al declino, soprattutto in epoca post pandemica”.

Leggi: Redattore Sociale


Assemblea Oms approva piano quadriennale da 11,1 mld di dollari per promuovere salute globale

In particolare sarà rivolta una particolare attenzione al cambiamento climatico, invecchiamento, migrazione, minacce pandemiche ed equità, e adattati a un’epoca di geopolitica, scienza e tecnologia in rapido movimento. Il Consiglio ha inoltre deciso di convocare una conferenza sul finanziamento del vaccino contro la tubercolosi nel 2025 per avviare opzioni per l’approvvigionamento e il finanziamento di prodotti in fase avanzata.
I delegati della Settantasettesima Assemblea Mondiale della Sanità hanno approvato una strategia quadriennale da 11,1 miliardi di dollari per la salute globale volta a promuovere, fornire e proteggere la salute e il benessere di tutte le persone, con particolare attenzione al cambiamento climatico, invecchiamento, migrazione, minacce pandemiche ed equità, e adattati a un’epoca di geopolitica, scienza e tecnologia in rapido movimento.
La strategia, il Quattordicesimo Programma Generale di Lavoro (GPW 14), considera il periodo 2025-2028 come un’eccezionale finestra di opportunità per costruire sistemi sanitari resilienti e adatti al futuro e, sulla scia della pandemia di Covid, per tornare indietro. sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile legati alla salute.

Leggi: Quotidiano Sanità


Family Act bye bye

Non si è mai è parlato così tanto di crisi demografica e denatalità. Tutti si proclamano paladini della fecondità, si moltiplicano forum e convegni con una girandola di ricette, agende, priorità. Ma intanto dominano misure temporanee, rivolte a platee molto ristrette. E il Family Act, salutato due anni fa come il provvedimento che avrebbe cambiato tutto, naufraga nel silenzio generale. La legge 32/2022 delegava il governo a varare decreti attuativi per rendere strutturale la promozione di interventi a favore delle famiglie, dei giovani, delle donne.
Ecco: la delega all’esecutivo per attuare il piano è scaduta, senza l’emanazione di alcun decreto, e quindi addio a una fiscalità agevolata per le famiglie, al rimborso delle spese scolastiche, agli incentivi al lavoro femminile, alla riforma dei congedi parentali, alle agevolazioni per i giovani under 35. Rimane solo l’Assegno unico, da molti considerato insufficiente, inadeguato. La stessa ministra Eugenia Roccella ha bollato il Family Act come qualcosa di superato, forse perché promosso dalla sua predecessora, Elena Bonetti, e approvato poco prima del suo insediamento.

Leggi: Welforum


Under 40 in affitto: per il 41% cresce l’interesse per l’abitare collaborativo

Fondazione G. Feltrinelli pubblica i risultati della ricerca Abitare Fluido con il rapporto “Collaborare e abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni”, realizzato con il supporto di Fondazione Cariplo a cura di Silvia Cafora (Politecnico di Torino). Il rapporto è stato presentato il 23 maggio presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC a Milano ed è in programma un altro evento previsto il 30 maggio presso Urban Lab a Torino.
Il rapporto: target e dati di sintesi
La ricerca ha coinvolto per la prima volta in tutt’Italia circa circa 500 giovani – il 62% donne e il 38% uomini, per l’86% nati in Italia da famiglie italiane – in affitto e di età compresa tra i 23 e i 40 anni. È stata realizzata con l’obiettivo di esplorarne l’attuale situazione abitativa e le eventuali cause di disagio e insoddisfazione da essa derivanti. L’indagine ha consentito, infatti, di valutare il ruolo giocato dal lavoro nella scelta del luogo in cui vivere, di indagare l’immaginario dei giovani relativamente alla casa e l’importanza attribuita alla presenza e alla qualità di specifiche caratteristiche, misurando il loro grado di interesse verso modelli abitativi alternativi, basati su coabitazione, condivisione degli spazi e collaborazione tra le persone.

Leggi: Fondazione Cariplo


SEGNALAZIONI:

Orizzonti: invecchiamento e tempo in più da vivere

Fondazione Ravasi Garzanti, La metropoli e le stagioni della vita. Milano e l’invecchiamento, Il Mulino, 2023
Ogni interrogativo sul tempo rappresenta per gli esseri umani un viaggio nell’incognito. Forse per questa ragione, tutte le società sviluppano norme, aspettative e status di età espressi da orari e calendari che servono a orientare le vite individuali. Il tempo in più da vivere, connesso all’allungamento delle aspettative di vita , è diventato un elemento costitutivo delle mappe cognitive degli individui, dischiudendo insieme domande di nuove età e di maggiore flessibilità. Si disegna così lo spazio per nuovi modi di vivere il tempo, a livello individuale e collettivo. Il volume interpella una grande città come Milano ad assumere la consapevolezza del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, dei nuovi e diversi modi di interpretare l’età anziana non in opposizione alle altre stagioni della vita ma come esplorazione di un passaggio che trasforma e porta a compimento la complessità dell’esistenza.

Leggi: Rete Caad


Aspetti cuturali in tema di accessibilità

Ilaria Crippi, Lo spazio non è neutro, Tamu edizioni, 2024
La disabilità è un tema che non divide. Nessuno direbbe di essere a favore della discriminazione delle persone disabili, generalmente meritevoli di aiuto e compassione. I bar, gli alberghi, i luoghi di cultura e altri spazi ordinari delle nostre città trasmettono però, per il modo in cui sono stati pensati e realizzati, un altro messaggio: la loro esclusione è un fatto normale, che non solleva nessun “senso di emergenza”. Come spiegare questa contraddizione? Ilaria Crippi mette a nudo gli aspetti culturali dei discorsi sull’accessibilità e gli infiniti modi in cui si ricade nella predilezione per i corpi abili. Strati sottili delle nostre abitudini che sorprenderanno soprattutto chi si avvicina a questo libro con le migliori intenzioni.

Leggi: Rete Caad


La Corte di Cassazione ha sentenziato che l’IMU non va pagata per gli alloggi gestiti dagli ex IACP. Il Governo ed il Parlamento continuano a non fare chiarezza

Dichiarazione di Nicola Zambetti, Segretario nazionale SUNIA
Il Parlamento ed il Governo non affrontano il problema della gestione ed il rilancio dell’edilizia pubblica nel nostro paese: gli ex IACP, comunque denominati, sono costretti a difendersi nei vari gradi dei tribunali dalle ingiunzioni di pagamento emessi dai Comuni per IMU non versata.
Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, circa un milione, svolge nel nostro Paese una importante funzione di riduzione del disagio abitativo delle famiglie svantaggiate. Gli enti gestori hanno l’obbligo di locare gli alloggi a canone sociale a famiglie che assegna il Comune.
La funzione sociale del patrimonio residenziale pubblico, di proprietà degli enti strumentali delle Regioni, subisce ingiustamente un trattamento fiscale penalizzante da parte dei Comuni che richiedono il pagamento dell’IMU per alloggi esenti, come previsto dal Decreto Ministeriale 22 aprile 2008.
Il non intervento del Governo e del Parlamento fa continuare il contenzioso, ai vari livelli giudiziari, tra gli ex IACP comunque denominati ed i Comuni.

Leggi: Sunia


Pubblicato in G. U. n. 124 del 29 maggio 2024 il D.L. n. 69/24: disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica

Leggi: Sunia


Adattamento domestico: disponibili i materiali di alcuni degli eventi a Exposanità 2024

Vi abbiamo dato conto nello scorso mese di marzo di due significative iniziative in tema di adattamento domestico svoltesi durante l’edizione 2024 di Exposanità: la Mostra/evento “Live your HOME+” e il convegno “Progettare per abitare”. Sono ora disponibili i materiali dei due eventi relativi ai vari interventi del Convegno e alla presentazione della Mostra/Evento

Leggi: Expo Sanità


La casa che cura

Cristiana Cellucci, La casa che cura. Come l’abitazione può supportare l’invecchiamento, in Rivista Officina, 44, 2024
Alla luce della mutata domanda insediativa rivolta prevalentemente ad una popolazione anziana, dalla consapevolezza del forte impatto che l’invecchiamento della popolazione ha sull’assistenza, sui costi dei servizi di assistenza, sulla vita degli anziani e sul mantenimento delle loro condizioni di autonomia e dei più recenti investimenti del PNRR per delocalizzare le cura dagli ospedali alle strutture territoriali fino alle stesse abitazioni, il contributo indaga il tema della adattabilità delle case alle esigenze delle persone anziane e alle diverse esigenze di cura per favorire l’ageing in place.

Leggi: Rete Caad


 

 

 

 

SUNIA CGIL: si scrive salva casa, si legge condono edilizio

Il decreto voluto dal ministro Salvini e approvato il 24 maggio dal Consiglio dei ministri, non affronta il vero disagio abitativo del nostro Paese. Lo sostiene il SUNIA, la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica promossa dalla Cgil.
Il decreto legge che, secondo il Governo, dovrebbe consentire di rimettere sul mercato migliaia di immobili con piccole difformità, altro non è se non una concessione fatta a ridosso di una scadenza elettorale, che peraltro – come è costume di questo Esecutivo – lascia poco spazio all’esame dell’aula parlamentare.
“Da quanto apprendiamo dalle notizie stampa, il testo del decreto ci vede assolutamente contrari per l’impianto complessivo delle proposte – afferma Stefano Chiappelli, Segretario generale Sunia

Leggi: Nuove Rigenerazioni


NEWS:

domenica 26 maggio 2024
Che cosa sono i ricoveri di «sollievo», l’ospitalità a tempo in Rsa di un familiare per dare respiro al caregiver

Assistere in casa un parente non autosufficiente diventa spesso un impegno logorante. In alcune Regioni è possibile chiedere che il proprio caro sia accolto temporaneamente in una Residenza sanitaria
Che cosa sono i ricoveri di «sollievo», l’ospitalità a tempo in Rsa di un familiare non autosufficiente per dare respiro al caregiver
L’assistenza a casa di una persona anziana non autosufficiente può essere affiancata dal cosiddetto «ricovero di sollievo», cioè un ricovero temporaneo in una Residenza sanitaria o sociosanitaria (Rsa), da una settimana fino a un massimo di 30-60 giorni all’anno, quando la famiglia non riesce a prendersi cura del proprio caro. Il ricovero di sollievo serve, fondamentalmente, a concedere al caregiver un momento di riposo dall’attività di cura (o le ferie alla badante), per le vacanze e ogni volta che si trova in un momento di particolare sovraccarico fisico e mentale e ha bisogno di alleggerire lo stress. Il ricovero temporaneo può essere attivato anche quando il familiare ha un improvviso problema di salute che gli impedisce di accudire la persona cara non autonoma.

Leggi: Corriere della Sera, 26/05/2024


venerdì 24 maggio 2024
Liste d’attesa. Arriva il piano di Schillaci per abbatterle: nasce la piattaforma di monitoraggio e interoperabilità Cup. Più risorse per il personale e stretta ai gettonisti. Ecco la bozza, anche se si tratta con il Mef sui fondi

La piena interoperabilità dei centri di prenotazione degli erogatori privati accreditati con i competenti Cup territoriali costituirà condizione preliminare, a pena di nullità, per la stipula degli accordi contrattuali per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Il Cup dovrà attivare un sistema di “Recall”. Il paziente che non si presenterà alla visita senza disdirla dovrà pagare la prestazione. Cambiano le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Sale il tetto di spesa per il privato. LA BOZZA
È in dirittura d’arrivo il decreto con il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta ad abbattere il fenomeno delle liste d’attesa. L’approdo in Cdm è atteso per il 3 giugno ma è iniziata a circolare una prima bozza che Quotidiano Sanità è in grado di anticipare. L’ampio documento (suscettibile di modifiche in quanto c’è un’intensa trattativa tra Mef e Salute sulle risorse) spazia su diversi punti, partendo dalla Carta dei diritti dei cittadini, fino agli obblighi di comunicazione e trasparenza da parte delle aziende sanitarie.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/05/2024


venerdì 24 maggio 2024
Decreto salva casa: SUNIA dice no ad un provvedimento che non affronta il vero disagio abitativo nel nostro Paese

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il testo di Decreto Legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri presenta come un provvedimento “Salva Casa“ quello che è l’ennesimo condono edilizio, peraltro assunto a ridosso della scadenza elettorale e di applicazione immediata trattandosi di decreto legge che lascia poco spazio all’esame parlamentare.
Non c’è traccia in questo provvedimento del “Piano Casa” più volte annunciato dal Ministro Salvini che, peraltro, in assenza di finanziamenti è risultato sin dal primo momento velleitario e inadeguato per avviare un reale e strutturale intervento di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica a partire da piani costruttivi mirati e dalla riqualificazione energetica degli immobili esistenti in questo comparto.

Leggi: Sunia, 24/05/2024


martedì 21 maggio 2024
Comunità energetiche, ecco il vademecum di Anci e Gse

Presentata la guida che contiene le indicazioni e le istruzioni per i Comuni, a partire dall’analisi del contesto, delle risorse disponibili e dei fabbisogni dei territori
È stato presentato oggi il vademecum dell’Anci per i Comuni su “Autoconsumo individuale a distanza e comunità di energia rinnovabile”. Il documento, redatto in stretto raccordo tecnico con il GSE, intende fornire informazioni in merito ai meccanismi di sostegno previsti per le Pubbliche Amministrazioni e a favore delle comunità locali, nell’ambito delle configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, come disciplinate dal quadro attuale normativo e regolatorio.

Leggi: Redattore Sociale, 21/05/2024


DALLE REGIONI:

domenica 26 maggio 2024
A Firenze stanze a 300 euro al mese per gli studenti fuori sede nelle case degli over 65 soli

Comune e Fondazione Destination Florence lanciano l’iniziativa per fare incontrare domanda e offerta contro il caro-affitti
Il caro affitti da un lato. La solitudine degli over 65, dall’altro. Nasce da queste due tematiche sociali il co-living che “non ti aspetti”, orientato all’insolita convivenza e al sostegno reciproco fra giovani e meno giovani, in una Firenze dove l’alloggio sembra essere un benefit per privilegiati. “GenerAzione casa”, questo il nome dell’iniziativa promossa dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Destination Florence, arriva a dar man forte agli studenti fuori sede, costretti a fare i conti con i costi esosi degli affitti e al contempo la scarsa disponibilità di dimore sul mercato. Chi deciderà di aderire al progetto potrà scegliere diverse tipologie di contratto in base al modello di ospitalità desiderato. Chi affitta gli spazi, avrà la sicurezza di avere persone selezionate e “garantite”. Nel rispetto dell’autonomia dei coinquilini, l’esperienza promuove le relazioni intergenerazionali e uno scambio che arricchisca umanamente sia i residenti, sia i giovani in cerca di alloggio.

Leggi: La Repubblica, 26/05/2024


domenica 26 maggio 2024
Caro Affitti? A Firenze l’idea è il “conquilinaggio” tra studenti e over-65

A Firenze giovani e meno giovani diventano perfetti coinquilini con il progetto “GenerAzione Casa”, promosso dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Destination Florence, con il supporto delle associazioni Auser Laboratorio Casa e cooperativa Il Girasole, per migliorare la qualità della vita e favorire un sostegno reciproco tra diverse generazioni. Un’opportunità in più per chi è costretto a fare i conti con il caro affitti e la scarsa disponibilità di alloggi sul mercato, grazie alla quale verrà messo in contatto diretto con quei proprietari di casa (persone che vivono sole, famiglie o coppie) che hanno una stanza extra e vogliono renderla disponibile per una convivenza.
Secondo le stime del Comune, che ha fornito una mappatura dei potenziali alloggi da intercettare, su 364.086 residenti in città sono per esempio oltre 34.000 i cittadini sopra i 65 anni che vivono da soli e più di 24.000 di questi sono proprietari di casa. Si tratta di un significativo bacino di unità immobiliari che può contribuire a rispondere ad una sempre maggiore domanda di alloggi per studenti fuori sede a condizioni più accessibili.

Leggi: Il Tirreno, 26/05/2024


sabato 25 maggio 2024
Anche a Tradate lo sportello “SOS Liste d’Attesa”

Un nuovo servizio aperto a tutti alla Camera del Lavoro di via Carducci
Visita prescritta, ma fissata oltre i termini? Presto anche a Tradate ci si potrà rivolgere allo sportello “SOS liste d’attesa”, pronto a partire alla Casa del Lavoro di via Carducci.
A Tradate lo sportello SOS Liste d’Attesa
Tradate come Saronno, Angera, Busto, Cassano e le altre città della provincia che nell’ultimo anno hanno seguito l’esempio di Varese, grazie alla rete di Acli, Attac, Auser, Cgil, Spi Cgil, Cooperativa per la lotta contro l’emarginazione, Federconsumatori e Medicina Democratica, avrà quindi un punto dove trovare un alleato contro i ritardi della sanità.
Il segretario dello Spi Cgil Mario Santoro parte dal concreto:
“Nei giorni scorsi una persona si è rivolta a noi perchè doveva effettuare una TAC con contrasto entro 120 giorni, ma le avevano dato appuntamento all’anno prossimo. Ci siamo attivati, come faremo quando lo sportello sarà a regime, ed è arrivato l’appuntamento per la settimana dopo, a Tradate”.

Leggi: Prima Saronno, 25/05/2024


lunedì 20 maggio 2024
Aversa, sindacati e associazioni in campo per un centro per caregiver

Si è concluso con successo il primo appuntamento dedicato alla raccolta firme relativa alla petizione popolare che punta alla riapertura del centro Caianiello di Aversa ed alla sua trasformazione in centro sollievo per caregiver. Sono stati numerosi gli aversani che si sono recati in Via Roma, nonché alle Palazzine Unra Casa per aderire all’iniziativa, fanno sapere dal centro Max Weber, l’associazione per la ricerca neuro psicosomatica del popoloso comune campano. “Riteniamo che la nascita di un punto di aggregazione, dove poter trovare volontari, specialisti e Oss, possa essere determinante per donare risposte ai futuri fruitori” ha dichiarato il Dott. Luciano Gentile promotore dell’iniziativa “ci auguriamo che la cittadinanza e la politica sappiano cogliere questa possibilità sostenendola in questa prima importante fase”.

Leggi: sciscianotizie, 20/05/2024


mercoledì 15 maggio 2024
Sanità e dramma delle liste d’attesa, sit in e sportelli SOS della Cgil di Cosenza

Presidi che precedono l’avvio degli ‘Sportelli SOS Liste d’Attesa’ per intervenire qualora i tempi per l’erogazione di visite o esami non rispettino il diritto alla cura
Si terrà venerdì 17 maggio alle ore 10 nella sede Cgil Cosenza di Piazza della Vittoria la conferenza stampa di presentazione dei sit in che dalla prossima settimana CGIL, SPI CGIL, FP CGIL e Auser del comprensorio di Cosenza terranno contro il dramma delle liste d’attesa e per il rilancio del sistema sanitario pubblico.
I presidi precedono l’avvio degli ‘Sportelli SOS Liste d’Attesa’ pronti a intervenire qualora i tempi per l’erogazione di visite specialistiche o esami strumentali non rispettino il diritto alla cura.
«Offriremo ai cittadini la possibilità di accedere ad un “percorso di tutela” nel caso di mancato rispetto dei tempi entro i quali devono essere assicurate le prestazioni sulla base delle classi di priorità indicate nelle prescrizioni, assistendoli nella compilazione e nell’invio alle Aziende Sanitarie della modulistica con la quale si richiederanno interventi tempestivi e/o soluzioni alternative, perché siano effettivamente garantiti i diritti».

Leggi: Qui Cosenza, 15/05/2024


IN AGENDA:

Lombardia. Senza case popolari non c’è risposta al disagio e all’emergenza abitativa. Presidio mercoledì 12 giugno 2024 dalle ore 16 a Palazzo Lombardia

Difendere l’edilizia pubblica e aumentare l’offerta di case popolari a canone sociale significa difendere il reddito di chi non ce la fa
Mentre in Lombardia aumenta il disagio abitativo…
– Sono migliaia gli sfratti in esecuzione nel settore privato con famiglie messe in mezzo alla strada senza alcuna alternativa alloggiativa
– Gli affitti e i prezzi delle case aumentano, ma i redditi delle famiglie sono sempre più bassi e incerti e cresce il numero delle persone in condizioni di povertà estrema
– Aumentano gli esclusi dalla possibilità di accedere ad un alloggio adeguato
– Sono decine di migliaia le domande di assegnazione di una casa popolare presentate ad ogni bando comunale, ma restano completamente prive di risposta

Leggi: Sunia


CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Realizzare l’invecchiamento attivo – Anziani, vivere bene si può
Attività fisica, nutrizione, stimolazione cognitiva, attenzione cardio-vascolare e vaccinazioni. Bisogna adottare un nuovo approccio alla salute dell’anziano, applicare interventi a tutti i livelli, ospedaliero, residenziale e domiciliare, non troppo costosi e trasferibili, ma sopratutto efficaci nel prevenire o rallentare il declino funzionale e cognitivo – di Nicla Panciera
Almeno il 40% di tutti i casi di demenza sono legati a stili di vita modificabili e a fattori ambientali. Nell’attuale assenza di trattamenti per questa malattia neurodegenerativa che colpisce 1.200.000 italiani, in un paese come l’Italia che, secondo i dati Istat, è uno dei più anziani ed è destinato a diventare entro il 2040 il quarto quarto Paese al mondo per numero di persone che ne saranno affette, dovrebbe essere una priorità di tutti adottare stili di vita adeguati per prevenire o posticipare la comparsa delle demenze o rallentarne la progressione. Agire in questo senso non è mai né troppo presto né troppo tardi, ammoniscono neurologi e geriatri nel tentativo di favorire la diffusione di buone pratiche quotidiane. «Non è mai troppo presto perché sappiamo che la patogenesi inizia almeno due decenni prima della comparsa dei primi sintomi e non è mai troppo tardi perché anche in caso di diagnosi di demenza è possibile rallentarne la progressione» spiega Giuseppe Bellelli dell’Università di Milano Bicocca, responsabile della geriatria del San Gerardo di Monza.

Leggi: Vita


L’Italia è al bivio. Il 55,5% dei cittadini ha visto un peggioramento economico, solo il 28% riesce a risparmiare

I dati del Rapporto Eurispes. Nelle difficoltà economiche alcuni sono ricorsi al sostegno di amici, colleghi e altri parenti (17,2%); il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati. Cala la fiducia verso partiti e sindacati. Medio Oriente: il 18,8% nega in modo netto il diritto di esistenza dello Stato israeliano; il 15,9% degli italiani sminuisce la portata della Shoah, il 14,1% la nega…
Presentato il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, giunto quest’anno alla 36a edizione. Un rapporto che ruota attorno a 6 capitoli, ciascuno dei quali offre una lettura dicotomica della realtà esaminata. Ogni capitolo è illustrato attraverso 6 saggi e 60 schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Eurispes ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Le dicotomie tematiche individuate per il Rapporto Italia 2024 sono: Certezza/Incertezza • Costruzione/Manutenzione • Legalità/Illegalità • Identità/Smarrimento • Severità/Permissività • Memoria/Oblio

Leggi: Redattore Sociale


Dal LEPS dimissioni protette alle COT, quale futuro per la non autosufficienza? Il contesto nazionale e le questioni aperte

Rifacendosi al tema delle dimissioni protette quale esempio paradigmatico, l’articolo propone lo sguardo degli assistenti sociali sulle recenti riforme che impattano nella vita delle persone non autosufficienti. Si evidenziano i punti da attenzionare a livello regionale nell’attuazione del DM 77/2022, rimarcando la necessità di inserire nell’équipe multiprofessionale delle COT la figura dell’assistente sociale. Un successivo articolo presenterà l’esperienza della Regione Emilia-Romagna. – di Mirella Silvani (Vicepresidente CNOAS Consiglio Nazionale Ordine degli Assistenti Sociali)
Dal LEPS dimissioni protette alle COT, quale futuro per la non autosufficienza? Il contesto nazionale e le questioni aperte
In questa stagione di importanti riforme per la vita delle persone, la sfida è riuscire a realizzare quanto previsto e ridisegnato affinché sia effettivamente disponibile e incida positivamente nei percorsi di chi ha necessità di sostegni. L’esperienza tragica della pandemia – da cui sono nate le Missioni 5 (Coesione e inclusione) e 6 (Salute) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di migliorare l’insieme dei servizi per la salute e il benessere – ha svelato la distanza esistente tra il sistema sociosanitario disegnato post legge 833/1978 e le reali necessità dei territori e delle persone.

Leggi: I Luoghi della Cura


Casa e giovani, l’abitare si fa collaborativo

Secondo un rapporto di Fondazione G. Feltrinelli, realizzato col coordinamento di Fondazione Housing sociale e con il supporto di Fondazione Cariplo, il 41%, dei giovani guarda con interesse a modalità abitative in condivisione
Un nuovo modo di abitare, basato sulla condivisione e la solidarietà tra abitanti e vicini di casa. Ma soprattutto che permette di risparmiare sui costi. L’abitare collaborativo consente ai giovani di sentirsi parte di una comunità, anche se si è arrivati da poco in città e consiste nell’impegnare alcune ore della settimana in attività che valorizzano le competenze e gli interessi dei giovani e che sono utili alla vita del quartiere: pranzi sociali, corsi, assistenza compiti per ragazzi, cura dell’orto. Di fatto si tratta di un vero e proprio ecosistema territoriale di accoglienza, in cui è centrale la solidarietà tra vicini di casa (una necessità soprattutto per gli anziani). Ecco, l’abitare collaborativo e più in generale l’abitare fluidossono al centro di Collaborare e abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni, rapporto di Fondazione G. Feltrinelli, realizzato con il coordinamento di Fondazione Housing sociale e il supporto di Fondazione Cariplo, a cura di Silvia Cafora (Politecnico di Torino).
Un dato su tutti? Il 41%, dei giovani, oggi, guarda con interesse a modalità abitative collaborative.

Leggi: Vita


Nelle città peggiora la qualità dell’aria, progressi limitati su mobilità, verde e rifiuti urbani. Il report Istat per il 2022

Aumentano le concentrazioni di polveri sottili e ozono, sempre più critica la situazione del Nord. Domanda di Trasporto pubblico locale in ripresa nel 2022, ma ancora lontana dai livelli pre-pandemici. Resta ampio il divario fra Centro-Nord e Mezzogiorno nell’offerta dei servizi di mobilità. Aree di forestazione urbana in crescita del 26% dal 2012. In forte crescita gli impianti per la produzione di energia fotovoltaica. IL REPORT
Nella città peggiora la qualità dell’aria e anche se ci sono progressi su mobilità, verde e rifiuti, restano ancora troppo limitati. È quanto emerge dal rapporto Istat sull’Ambiente urbano 2022.
Nel 2022, rispetto all’anno precedente, si registra un incremento delle concentrazioni medie annue di PM2,5 in 56 dei 93 comuni capoluogo che hanno effettuato il monitoraggio (60%) tramite 171 stazioni fisse di rilevamento. In peggioramento anche l’andamento del PM10 nei 100 capoluoghi con monitoraggio effettuato da 264 centraline, che registrano incrementi delle concentrazioni nel 75% dei casi. Considerando che il PM2,5 è contenuto nel PM10 l’incremento di quest’ultimo rilevato in un maggior numero di osservazioni, fornisce un’ulteriore conferma della tendenza peggiorativa delle polveri più sottili, altamente nocive per la salute umana, ritenute responsabili di un alto numero di morti premature dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità).

Leggi: Quotidiano Sanità


Isolamento e solitudine mettono a rischio la salute degli over 65

Lo rivela un report della Fondazione Bruno Visentini. A rendere “invisibili” gli anziani sono la diminuzione della qualità della vita in generale, della qualità del sonno, stress e depressione
Anziani, solitudine, demenze: persona di spalle su panchina –
Isolamento e solitudine negli over 65 allontanano dalla salute: solo 9 punti rispetto ai 91 della popolazione generale. Isolamento e scarsi contatti con il mondo esterno sono un indicatore di malessere, la solitudine, infatti, correla negativamente con la salute mentale e fisica, contribuisce alla diminuzione della qualità della vita in generale, alla qualità del sonno, allo sviluppo di stress e depressione. La tendenza all’isolamento innesca una demotivazione che risulta difficile da contrastare, così alcuni individui, se non intere fasce della popolazione diventano ‘invisibili’. Sono alcuni dei punteggi rilevati dal Report sull’Indice di Vicinanza alla Salute dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini.

Leggi: Redattore Sociale


Welfare. Forumdd e Asvis: “Una regia pubblica per garantire l’universalità di accesso ai servizi e tutelare i lavoratori”

Stefanini (Asvis): “L’accessibilità e l’inclusività dei servizi sociali si realizza coniugando lo sviluppo locale con la coesione territoriale, coinvolgendo le persone e le comunità, ed evitando la frammentazione verso cui tende la riforma per l’autonomia differenziata, che rischia di aumentare le disuguaglianze economiche e sociali e limitare le opportunità di generare uno sviluppo sostenibile nei territori più fragili”
Per garantire l’universalità di accesso ai servizi sociali essenziali e tutelare la dignità di lavoratori e lavoratrici impegnati nel settore occorre una regia pubblica forte e capace di attivare processi di co-progettazione e co-programmazione con il privato sociale, che deve proporsi come un attore competente, in grado di rilevare la multidimensionalità dei bisogni delle persone. Di questi argomenti si è discusso all’evento “Il pubblico che serve: come assicurare equità di accesso e dignità del lavoro” organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) in collaborazione con il Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD) nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, per approfondire le strategie con cui raggiungere in particolare gli Obiettivi 1 “Sconfiggere la povertà” e 10 “Ridurre le disuguaglianze” dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.

Leggi: Redattore Sociale


Città della longevità: cosa sono e a che punto siamo in Italia

L’interesse intorno alle città e a come queste intersecano il trend dell’allungamento della vita non è nuovo. Già nel 2011, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva dato vita a un protocollo di Città Longevity Friendly, accoglienti verso la longevità, che perseguiva l’obiettivo di adattare le città a una popolazione sempre più anziana. Un fine nobile e sicuramente un’operazione necessaria, soprattutto in termini di accessibilità, ma insufficiente, a 13 anni di distanza, in particolare su due piani:
il vero cambiamento che interessa le nostre città non è tanto nel fatto che abbiamo anziani più longevi, ma piuttosto nel fatto che questa nuova longevità deve essere sostenuta perché si accompagni a condizioni fisiche e mentali sempre migliori;
invece di adattare le città a questi cambiamenti, bisogna lavorare a un concetto di città della longevità in senso proattivo perché la rivoluzione portata dalla longevità richiede creatività e sperimentazione di nuove soluzioni

Leggi: Abitare Sociale


Autonomia differenziata. Corte dei Conti: “Sui Lep registrato solo qualche progresso”. Dubbi anche sul sistema di perequazione

“I fabbisogni determinati dal completamento della riforma potrebbero richiedere risorse superiori a quelle necessarie per coprire la spesa storica; pertanto, potrebbe rendersi necessario un apporto ulteriore di risorse e un maggiore coordinamento fra gli aspetti fiscali e quelli connessi alle esigenze autonomistiche”, spiega la Corte dei Conti nel corso di un’audizione sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. IL DOCUMENTO
“Uno dei temi cruciali per l’attuazione del federalismo fiscale riguarda la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, in quanto una più ampia autonomia richiede a monte la garanzia di accesso a prestazioni uniformi. Da questo punto di vista si registra qualche progresso, ma non un risultato completo. Infatti, anche sotto la spinta della riforma dell’autonomia differenziata, è stato dato nuovo impulso alla definizione dei Lep attraverso il lavoro di un’apposita commissione i cui esiti non hanno ancora portato effetti concreti”.
Così la Corte dei Conti, nel corso di un’audizione sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale.

Leggi: Quotidiano Sanità


Pronto soccorso. Potenziamento medicina del territorio, più posti letto, riduzione liste d’attesa e investimenti sul personale. Le conclusioni dell’indagine conoscitiva in Affari Sociali

Il tema dell’emergenza-urgenza non può essere separato da quello della riforma complessiva del sistema. Volendo continuare a garantirne la sostenibilità, si deve intervenire non su un solo fattore ma su più aspetti interconnessi, alcuni interni, altri esterni al sistema dell’emergenza-urgenza. Se, da un lato, occorrono maggiori investimenti, dall’altro sembra necessario agire sul piano dei modelli organizzativi. Le azioni devono essere finalizzate a orientare meglio la domanda di salute e a rendere più snelle e veloci le fasi nel sistema di emergenza-urgenza. IL DOCUMENTO
La difficile situazione in cui si trova la medicina di emergenza-urgenza oggi in Italia rappresenta la “punta dell’iceberg” e la conseguenza di problemi complessi, spesso inveterati, connessi gli uni con gli altri. Tra le cause principali: la carenza di personale medico e infermieristico, si stima che nel settore dell’emergenza-urgenza manchino oltre 4.500 medici e circa 10.000 infermieri; i tempi di attesa per il ricovero (boarding), stante la carenza di posti letto disponibili nei reparti di degenza causata dalla difficoltà a garantire un turnover adeguato; l’elevato numero di accessi impropri.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Testo Unico Edilizia: il testo a fronte con il Decreto Salva Casa

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Salva Casa, ecco il testo a fronte del d.P.R. n. 380/2001 con le modifiche introdotte – di Redazione tecnica – 26/05/2024
Come sempre accade ad ogni cambio normativo importante, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto Salva Casa il mondo dei tecnici dovrà comprendere, metabolizzare e applicare le modifiche introdotte al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).
Dalla lettura della relazione illustrativa che ha accompagnato lo schema di Decreto Legge è possibile comprendere la ratio del legislatore (in questa prima battuta il Governo e più precisamente il Ministero delle Infrastrutture). Ma ciò che aiuta il confronto e la discussione è certamente la “visualizzazione” delle modifiche introdotte al Testo Unico Edilizia mediante il consueto testo a fronte del d.P.R. n. 380/2001 vigente e quello che sarà post pubblicazione in Gazzetta del Decreto Salva Casa.
d.P.R. n. 380/2001: il testo a fronte
Di seguito il testo a fronte dei commi e articoli modificati/introdotti dal Decreto Salva Casa.

Leggi: Lavori Pubblici


Decreto salva casa 2024 approvato, cosa si può sanare e novità

Discusso e approvato nel CdM di venerdì 25 maggio il decreto salva casa di Salvini, che permette di sanare le piccole irregolarità. Vediamo le novità e cosa si potrà sanare.
Decreto salva casa 2024 approvato, cosa si può sanare e novità
Il decreto Salva casa di Matteo Salvini è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà definitivamente in vigore. Diverse e importanti le novità che il piano prevede, anche se interviene solo sugli abusi minori e sulle piccole irregolarità con il fine di liberare gli uffici comunali dalle pratiche edilizie e gli immobili dalle difformità.I
Il segretario della Lega ha sempre parlato di una sanatoria, mentre le opposizioni lo accusano di aver ideato un condono edilizio (a ridosso delle Elezioni Europee).

Leggi: Money


Direttiva europea case green: cosa cambia per piccoli proprietari

Con la direttiva Epdb, Efficienza energetica degli edifici, il Parlamento Europeo ha approvato il piano per arrivare ad azzerare le emissioni dell’intero parco immobiliare europeo entro il 2050.
Conosciuta anche con il nome di direttiva sulle case green, questa prevede che ogni Stato membro dell’Ue invii un piano nazionale di ristrutturazione, avendo cura di indicare anche la tabella di marcia che intende seguire per realizzarlo e le tempistiche necessarie. Questo piano dovrà essere approvato entro il 2026 e richiederà aggiornamenti ogni 5 anni. Vi sono anche una serie di obiettivi intermedi prima del 2050, secondo molte letture decisamente troppo ambiziosi per lo stato attuale degli immobili in Europa.
Più nel dettaglio:
– entro il 2030 il consumo energetico degli edifici residenziali dovrà abbassarsi del 16 per cento;
– entro il 2035 dovrà calare del 20-22 per cento;
– entro il 2050 dovrà azzerarsi.
Saranno gli Stati a decidere su quali edifici concentrarsi, con l’unico vincolo imposto dalla direttiva che è quello di garantire che almeno il 55 per cento della riduzione del consumo medio di energia primaria venga assicurato dalla ristrutturazione degli edifici dotati, al momento, delle peggiori prestazioni (i più energivori).

Leggi: Quotidiano.net


 

 

 

‘La Via Maestra’, 25 maggio a Napoli manifestazione nazionale

Collettiva.it – La Via Maestra’, composta da 160 organizzazioni e associazioni, tra cui la Cgil, sarà di nuovo in piazza a Napoli il 25 maggio “per un’Italia capace di futuro, per un’Europa giusta e solidale”.
“La Costituzione – si legge nell’appello diffuso oggi da ‘La Via Maestra’ – continua ad essere il nostro programma politico: per la democrazia, per la pace, per il clima, per la giustizia sociale, per il lavoro dignitoso, per dare un futuro sostenibile a questo Paese”.
Il corteo, il cui concentramento è previsto per le ore 13.30 in piazza Mancini, sfilerà poi per le vie di Napoli fino a raggiungere piazza Dante dove si terranno gli interventi dal palco.

Leggi: Collettiva


NEWS:

domenica 19 maggio 2024
Condono edilizio, dai tramezzi alle verande: cosa ci sarà nella sanatoria voluta da Salvini

Il decreto Salva Casa di Matteo Salvini sta per arrivare sul tavolo del Cdm: ecco cosa prevede, tra soppalchi, verande e altre modifiche
Casa, soppalchi e verande: più vicina la sanatoria. Il decreto-legge al vaglio mercoledì
Il decreto Salva Casa riguarderà principalmente lo spostamento di tramezzi, pareti in cartongesso, soppalchi, ampliamento di finestre e la chiusura di balconi con verande. Piccole variazioni per il ministero delle Infrastrutture, che non influenzano la struttura fondamentale dell’edificio né le sue caratteristiche essenziali.
Al ministero guidato da Matteo Salvini mettono così le mani avanti rispetto alle critiche delle opposizioni che parlano di condono, ma sarebbe “un provvedimento per regolarizzare piccole difformità e irregolarità che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare”.

Leggi: Qui Finanza, 19/05/2024


giovedì 16 maggio 2024
Dati sanitari. Approvate tre risoluzioni in Affari sociali alla Camera. Campagne per informare i cittadini sulla loro importanza

Si è inoltre impegnato il governo ad adottare iniziative di competenza volte a garantire l’armonizzazione dei livelli di adozione e del livello qualitativo del Fse in tutte le regioni, a promuovere l’istituzione per ogni patologia del relativo registro dedicato, a sostenere in sede europea la necessità di approvare al più presto il regolamento europeo dei dati sanitari e ad incoraggiare ad un uso responsabile di questi dati, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. I TESTI
Nella giornata di ieri, la Commissione Affar Sociali della Camera ha approvato tre risoluzioni, di maggioranza e opposizione, sulla raccolta e l’utilizzo dei dati sanitari. Moltissimi gli impegni richiesti al governo, a partire dall’offrire ai cittadini una maggiore consapevolezza sull’importanza cruciale di questo tema, anche attraverso l’organizzazione di apposite campagne informative.
Tra i numerosi impegni per il governo posti dalle tre risoluzioni, solo per citarne alcuni, troviamo: ad adottare iniziative di competenza volte a garantire l’armonizzazione dei livelli di adozione e del livello qualitativo del Fse in tutte le regioni; promuovere l’istituzione per ogni patologia del relativo registro dedicato; promuovere la formazione del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta e dell’infermiere di famiglia e di comunità affinché possano somministrare i questionari ai pazienti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2024


giovedì 16 maggio 2024
Pnrr Salute. Corte dei conti: Obiettivi 2023 raggiunti. Difficoltà su Adi e digitalizzazione

È quanto emerge dal report pubblicato dalla magistratura contabile sull’attuazione della Missione 6 Salute del Piano. Ecco a che punto siamo. IL DOCUMENTO
Obiettivi per il 2023 raggiunti anche se su Assistenza domiciliare e digitalizzazione ci sono delle criticità attuative. È quanto emerge dal report pubblicato dalla Corte dei conti sull’attuazione della Missione 6 Salute del Piano.
La sintesi del report che riguarda la Mission 6 Salute
A seguito della complessiva revisione del PNRR, approvata con Decisione del Consiglio Europeo dell’8 dicembre 2023, il Ministero della salute, in termini di articolazione di maggior dettaglio delle iniziative, risulta titolare di 17 misure (5,5 per cento del totale), di cui 15 investimenti (6,4 per cento del totale di categoria) e 2 riforme (2,8 per cento del totale di categoria). Rispetto al quadro del PNRR precedente alla modifica, il numero di iniziative in titolarità è rimasto invariato. In termini finanziari, alle misure in gestione sono correlate risorse complessive pari a 15,6 miliardi (8,2 per cento del totale) rimaste inalterate rispetto al precedente assetto del Piano.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2024


mercoledì 15 maggio 2024
La “quarta età” e le culle vuote
Meno natalità, meno mortalità – Le donne restano incinta sempre più tardi, i vecchi durano più a lungo e la società ha fatto di questo difetto una opportunità: non si può più andare all’altro mondo in pace
Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma all’Auditorium della Conciliazione la quarta edizione degli “Stati generali della natalità”. A Eugenia Roccella, ministro/a della Famiglia, è stato di fatto impedito di parlare da un gruppo di giovani che peraltro non si capiva bene che cosa mai contestassero. Polemiche. Intervento solidale di Sergio Mattarella e di quasi tutti i partiti, di maggioranza e d’opposi – zione. Così, il tema fondamentale della denatalità -indissolubilmente legato a quello, altrettanto fondamentale, dell’i nve c ch i am e nt o della popolazione – è finito nel solito bordello. L’Italia ha il più basso tasso di natalità, cioè 1,20, al mondo. Abbiamo superato in questa sinistra classifica anche il Giappone, che ci precede però in quella, altrettanto sinistra, dell’invecchiamento. In Italia l’aspettativa di vita è di 81,6 anni per gli uomini e 85,6 per le donne. Poiché in Italia le donne che lavorano sono più della metà della popolazione (il 55 per cento circa), il problema si pone soprattutto per loro.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 15/05/2024


mercoledì 14 maggio 2024
Ageing Well in an Ageing Society, a Venezia dal 20 al 22 maggio Meeting internazionale. Auser invitata a partecipare

Age-It è il progetto europeo e del Ministero dell’università e della Ricerca scientifica che si propone di trasformare l’Italia in un polo scientifico internazionale per la ricerca sull’invecchiamento, una sorta di “laboratorio empirico” che rappresenti lo standard di riferimento in campo socio economico, biomedico e tecnologico per costruire una società inclusiva per tutte le età.
Dal 20 al 22 maggio si terrà a Venezia presso l’Università Ca’ Foscari un Meeting internazionale a cui anche Auser è stata invitata a partecipare. Sono attesi relatori di altissimo livello, mentre i ricercatori e professionisti del Partenariato animeranno ben 52 sessioni scientifiche, che con un approccio multidisciplinare affronteranno le principali sfide sociali legate al fenomeno dell’invecchiamento demografico. Sono attese anche sessioni di approfondimento organizzate dai Boards del Programma. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
La sessione in cui parteciperà l’Auser con l’intervento di Claudio Falasca è prevista per il 21 maggio alle ore 14,30.

Leggi: Auser, 14/05/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 20 maggio 2024
Lombardia, 25 associazioni al Tar contro i tagli ai caregiver

La decisione dopo “il fallimento dei colloqui istituzionali” con la Regione e le manifestazioni pubbliche. La conferenza stampa di presentazione del ricorso si svolgerà lunedì 27 maggio
Dopo “il fallimento dei colloqui istituzionali” tra le associazioni di familiari e Regione Lombardia e le manifestazioni pubbliche, 25 associazioni nazionali e lombarde costitutrici del ‘Comitato caregiver familiari B1 B2 affondate’, supportate dallo studio dell’avvocato Laura Andrao, hanno deciso di ricorrere al TAR impugnando le delibere 1.669 del 28 dicembre 2023 e 2.033 del 18 marzo 2024 di Regione Lombardia che prevedono il taglio dei contributi ai caregiver familiari.
La conferenza stampa di presentazione del ricorso- si apprende da una nota- si svolgerà lunedì 27 maggio. (DIRE)

Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024


lunedì 20 maggio 2024
Emilia-Romagna. Aumentano gli empori solidali nella regione

Gli empori solidali sono passati da 27 nel 2022 a 39 nel corso del 2023. Oltre 7,5 mila i nuclei familiari raggiunti lo scorso anno e più di mille i volontari coinvolti. Distribuiti beni per 8,5 milioni di euro
Nel 2023 sono 39 gli empori solidali attivi in Emilia-Romagna. Nel 2022 ne erano 27. A darne notizia è l’Associazione degli Empori Solidali dell’Emilia Romagna che come ogni anno ha effettuato una rilevazione dei dati per quanto riguarda il 2023: sono 7.545 i nuclei familiari raggiunti nell’arco dell’anno scorso, per un totale di 24.593 persone di cui 7.966 sono minori di 15 anni. I volontari coinvolti nella gestione sono 1.155, tra quelli stabili e quelli occasionali che aiutano per iniziative come per esempio le raccolte alimentari.
“L’obiettivo principale è sostenere le famiglie in transitoria situazione di disagio economico, per consentire loro di ripartire in modo autonomo, grazie ad una serie di beni e servizi messi a disposizione all’interno degli empori stessi – si legge in una nota dell’associazione -. Le spese alimentari effettuate nel 2023 sono state 122.037, dato che economicamente si traduce in beni distribuiti per 8,5 milioni di euro (considerando 70 euro come prezzo medio di una spesa per un nucleo familiare di 4 persone)”.

Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024


lunedì 20 maggio 2024
Fragilità e bisogni in un piccolo territorio: l’esperienza della Caritas di Alghero-Bosa

Nella diocesi del nord-ovest della Sardegna una realtà cittadina e quella di tanti comuni più piccoli: il doposcuola per il contrasto alla dispersione scolastica, la formazione e l’accompagnamento al lavoro per giovani e adulti. Il direttore Deiana: “Un’azione svolta con attenzione e cura, necessaria perché il livello di povertà è molto più alto di quello rilevato dalle statistiche”
Un territorio di circa 100 mila abitanti, con un centro principale come Alghero – enclave catalana in terra sarda, città turistica per eccellenza – e poi altri 39 comuni nel lembo di terra che unisce le province di Sassari, Nuoro e Oristano: Bosa e Macomer sono gli altri due centri più popolosi, in una diocesi che conta 61 parrocchie e si estende su poco più di 2.000 chilometri quadrati.

Leggi: Redattore Sociale, 20/05/2024


giovedì 16 maggio 2024
Piano per l’invecchiamento Attivo della Città Metropolitana di Cagliari

La Città Metropolitana di Cagliari sta redigendo il proprio Piano per l’Invecchiamento Attivo, strumento di sviluppo di progetti e politiche per l’intergenerazionalità e l’inclusione della popolazione in età avanzata, e lancia un percorso di partecipazione per mappare le attività già presenti sul territorio nell’ambito di politiche sociali e per raccogliere idee e progettualità future. Il Piano, nato nell’ambito dell’attuazione delle azioni di sistema del Piano Strategico Metropolitano denominate “Vitattiva” e “Comunità diffusa”, e attualmente in fase di redazione, intende promuovere politiche e progetti che possano favorire l’intergenerazionalità e un ruolo attivo della popolazione in età avanzata.
Nell’ambito delle azioni previste dal piano è stata lanciata una consultazione pubblica, attiva dal 10 al 31 maggio 2024 sulla piattaforma di partecipazione di Labmet – Laboratorio Metropolitano di Innovazione.

Leggi: Abitare Sociale, 16/05/2024


IN AGENDA:

Milano 22 Maggio 2024 – Il diritto all’abitare. Per un’Europa sociale e dei diritti. SUNIA Milano incontra candidate e candidati per le elezioni europee

SUNIA Milano incontra candidate e candidati per le elezioni europee, dalle ore 11 in via Sebenico, 21 c/o cooperativa Duecento – sala 1 Maggio
– scarica il volantino

Leggi: Sunia


CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”

Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.

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SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

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Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Distorsioni prodotte dall’ISEE. Parte II – Proposte per gli enti erogatori – Maurizio Motta

Questo articolo è la seconda parte dell’articolo pubblicato su welforum.it il 6 maggio scorso, e che era mirato a descrivere le criticità per i cittadini. Questa seconda parte è dedicata ai problemi che l’ISEE produce a svantaggio degli Enti che devono erogare prestazioni, nonché a indicare possibili proposte di miglioramento.
Nel valutare i redditi
A) Se quando un cittadino presenta un ISEE per una prestazione, i redditi del suo nucleo sono aumentati rispetto a quelli entro quell’ISEE, l’Ente erogatore non può imporgli di aggiornarli. L’unico modo per farlo sarebbe di presentare un ISEE corrente, ma produrre l’ISEE corrente è una scelta discrezionale del solo cittadino, che la utilizza se i redditi sono diminuiti (e non certo se sono aumentati), peraltro con tutti i limiti già descritti sull’ISEE corrente. Dunque non vi è alcun obbligo del cittadino a dichiarare suoi eventuali miglioramenti dei redditi intervenuti prima che scada l’ISEE, salvo nell’ISEE corrente1, oppure se specifiche norme nazionali lo prevedono per specifiche prestazioni (come accadeva nel Reddito di Cittadinanza e ora nell’Assegno di Inclusione).
B) Opera la stessa criticità segnalata per i cittadini che consiste nel fatto che l’ISEE non descrive mai una effettiva disponibilità economica, perché include redditi, beni, e detrazioni di spese, di anni molto diversi tra di loro.

Leggi: Welforum


Istat: nel 2023 in calo le compravendite di immobili a uso abitativo (-11,9% rispetto al 2022)

Nei primi tre trimestri del 2023 il mercato immobiliare, con 656.504 convenzioni notarili di compravendita, ha registrato un andamento in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2022 (-11,1%). La flessione interessa il settore abitativo, mentre il settore economico cresce complessivamente del 4,5%
Nel terzo trimestre 2023 sono state 210.088 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di +8,0% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -4,9%. A rilevarlo è l’Istat.
Nel confronto congiunturale, l’abitativo segna variazioni percentuali positive in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole entrambe +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%). Il settore economico è in aumento su tutto il territorio nazionale (Nord-ovest +20,8%, Nord-est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), con eccezione del Sud (-0,5%).

Leggi: Redattore Sociale


Monitoraggio Pnrr al 31 dicembre 2023: le criticità che persistono – di Giorgio Banchieri

Risultano ancora rilevanti carenze in termini di disponibilità di informazioni. Per questo riteniamo doveroso ribadire la necessità che siano messi a disposizione dei cittadini e degli analisti dati chiari, realistici e aggiornati. Non solo sul livello di spesa per gli investimenti nel loro complesso, ma anche per i singoli progetti finanziati.
Premessa: la coerenza dei dati
Sul tema del monitoraggio della attuazione del PNRR già abbiamo scritto “Quotidiano sanità” alcuni articoli in sequenza man mano che venivano pubblicati dalle fonti istituzionali i dati in divenire della messa a terra del PNRR nel nostro Paese.
Nel primo articolo del 7.12.2022 pubblicato su Quotidiano sanità “Sanità pubblica, Pandemia e PNRR: le criticità esistenti” affermavamo che qualunque policy attivabile a livello nazionale e/o regionale comportava una necessaria “visione” sistemica e doveva riguardare i SSR nella loro totalità: ospedali, territori, cure primarie
Il PNRR era ed è un’irrepetibile occasione di rinnovamento e qualificazione della sanità nel nostro Paese a condizione che vi sa una volontà politica di ridare centralità alla sanità pubblica come riferimento per la gestione dei servizi a fronte di una analisi continuativa dei bisogni di salute della popolazione.

Leggi: Quotidiano Sanità


Aspettativa di vita. Lancet: aumenterà di quasi 5 anni entro il 2050 nonostante le minacce geopolitiche, metaboliche e ambientali

Secondo gli ultimi risultati del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021 dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, anche se le disuguaglianze sanitarie tra le regioni a reddito più alto e quelle a reddito più basso rimarranno, i divari si stanno riducendo, con i maggiori aumenti nell’aspettativa di vita che sono previsti nell’Africa sub-sahariana
L’aspettativa di vita globale crescerà da 73,6 anni nel 2022 a 78,1 anni nel 2050: un aumento di 4,5 anni. In particolare, secondo gli ultimi risultati del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021 dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), pubblicati sulla rivista The Lancet, l’aspettativa di vita globale aumenterà di 4,9 anni nei maschi e di 4,2 anni nelle femmine tra il 2022 e il 2050. Si prevede che gli aumenti saranno maggiori nei paesi in cui l’aspettativa di vita è più bassa, contribuendo a una convergenza di questi indicatori tra le aree geografiche del mondo.
Questo trend è in gran parte dovuto alle misure di sanità pubblica che hanno prevenuto e migliorato i tassi di sopravvivenza alle malattie cardiovascolari, al Covid-19 e a una serie di malattie trasmissibili, materne, neonatali e nutrizionali.

Leggi: Quotidiano Sanità


L’Italia invecchia, il lavoro anche

Rapporto Istat. Negli ultimi 20 anni, diminuiscono di oltre 2 milioni gli occupati under 34, ma aumentano di 4,5 milioni gli over 50
L’Italia invecchia, il lavoro anche. Secondo i dati del Rapporto Istat 2024, dal 2012 a oggi, l’indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra popolazione di 65 anni e più e di età tra 0 e 14 anni) è aumentato di 44,7 punti (+61,4 dal 2002). La differenza massima si ha in Sardegna (88,3 punti), dove la popolazione residente è al contempo tra le più longeve d’Italia e con la fecondità più bassa. Le previsioni demografiche indicano una tendenza allo spopolamento e all’invecchiamento: entro il 1° gennaio 2042, la popolazione residente in Italia potrebbe ridursi di circa 3 milioni di unità, e in 50 anni (1° gennaio 2072) di oltre 8,6 milioni.
Insieme alla popolazione, invecchia anche la forza lavoro: negli ultimi 20 anni (2004-2023) sono diminuiti di oltre 2 milioni di occupati tra i giovani di 15-34 anni e di un milione tra i 35 e i 49 anni. Al contrario, sono aumentati di ben 4,5 milioni gli occupati di oltre 50 anni. Soprattutto il lavoro a tempo indeterminato ha riguardato solo gli occupati ultracinquantenni (+9,7%), mentre tra i più giovani è la crescita del lavoro a tempo indeterminato, pari a 1 milione 373 mila unità (+9,7 per cento), ha riguardato solo gli occupati ultracinquantenni.

Leggi: Redattore Sociale


Vuoto a perdere, l’Italia a rischio spopolamento

Sempre più in fuga dalle aree interne. A essere colpito maggiormente è il Sud, ma il fenomeno non risparmia le isole e il Nord del Paese
L’Italia è da tempo alle prese con il fenomeno dello spopolamento, che per le aree interne del nostro Paese sta diventando un vero e proprio dramma. Spopolamento non significa solamente calo demografico, per il quale il governo lancia l’allarme e annuncia discutibili politiche a favore della natalità, ma è fuga da alcuni territori, sempre più impoveriti delle infrastrutture necessarie ad avere una vita degna. Si calcola comunque che l’Italia nel 2030 avrà 60mila abitanti in meno.
L’Istat ci dice che oltre il 58% del territorio italiano è classificato come aree interne, nelle quali però vive solamente il 22,7% della popolazione. Benché lo spopolamento interessi anche il Nord Italia, i record li detengono le regioni del Sud: in Basilicata, Molise e Calabria il tasso supera il 50%. Ci sono poi i campioni d’invecchiamento: il Molise e la Liguria, con una prevalente presenza di anziani in oltre il 50% dei loro Comuni, seguite dall’Abruzzo con il 40%.

Leggi: Collettiva


SEGNALAZIONI:

Il presidente di HappyAgeing tra i membri del Tavolo Tecnico di lavoro istituito presso il Ministero della Salute

Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo nominato tra i membri del Tavolo tecnico di lavoro dedicato al ben-essere, prevenzione della fragilità, promozione della salute e della longevità nei luoghi di vita e di lavoro del Ministero della Salute, istituito con un Decreto a firma del Direttore Generale, Francesco Vaia.
L’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo accoglie con favore l’istituzione del Tavolo tecnico presso il Ministero della Salute, un luogo in cui esperti di diversi settori potranno confrontarsi e portare punti di vista utili a orientare le scelte dei decisori politici nella direzione di una sempre maggiore tutela e valorizzazione della terza età.

Leggi: Auser


 

 

Invecchiare con dignità è un diritto. Al via una petizione internazionale

“Quest’anno ricorre il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma molte persone anziane non sono in grado di godere dei diritti per i quali la Dichiarazione è stata scritta”. È con questa denuncia che si apre la petizione internazionale lanciata dall’Alleanza Globale per i Diritti degli Anziani (GAROP), una rete che oggi raccoglie oltre 400 organizzazioni in tutto il mondo e che è la più attiva nelle sedi multilaterali e, in particolare, alle Nazioni Unite, dove è impegnata per l’adozione di una Convenzione sui diritti delle persone anziane.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

lunedì 13 maggio 2024
Sorpresa, gli anziani sono diventati più intelligenti: “Il QI ha ormai raggiunto quello dei giovani”

Le ragioni per gli over 65 sono legate agli stili di vita: scolarizzazione, alimentazione e cure aiutano a mantenersi “competitivi” rispetto ai ragazzi sempre più sottoposti a schermi e poca lettura
Cercasi campioni di intelligenza, possibilmente sopra ai 65 anni. Non è vero infatti che tra giovani e anziani c’è un solco crescente, per quanto riguarda le capacità intellettive. «Il mio studio suggerisce che le differenze cognitive fra giovani e anziani si stiano riducendo con il passare del tempo» racconta Stephen Badham, psicologo dell’università di Nottingham, che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista scientifica Developmental Review e sul sito divulgativo The Conversation.
Il motivo per cui il gap di quoziente intellettivo fra le generazioni si assottiglia, secondo il ricercatore, non è il peggioramento dei giovani, ma il miglioramento dei quozienti intellettivi degli anziani oggi rispetto al passato. «Ho cominciato a incuriosirmi quando con il mio gruppo abbiamo notato risultati strani in laboratorio.

Leggi: La Repubblica, 13/05/2024


lunedì 13 maggio 2024
C.S SUNIA – UNIAT: fondi per la riqualificazione energetica degli alloggi. Il Governo non perda tempo

Il Governo deve decidere come utilizzare i 1.381 milioni di euro che la Commissione europea ha preteso, nella trattativa su REPowerEU, di finanziare “la riqualificazione energetica di alloggi di edilizia pubblica e sociale, di persone a basso reddito e in condizione di povertà energetica”.
Gli enti gestori del patrimonio pubblico, che per motivi burocratici e tecnici non sono riusciti ad utilizzare il Superbonus, oggi con queste risorse potrebbero riqualificare parte del patrimonio.
Sono circa un milione gli alloggi pubblici in Italia ed il 70% in condizioni di degrado strutturale ed energetico e queste risorse andrebbero ben utilizzate coinvolgendo gli enti gestori del patrimonio e le associazioni di rappresentanza degli utenti degli alloggi.

Leggi: Sunia, 13/05/2024


venerdì 10 maggio 2024
Povertà sanitaria. Schillaci: “Diritto alla salute è valore irrinunciabile. Stiamo riformando la sanità a partire dal territorio”

“Con particolare attenzione alle fasce di popolazione più vulnerabili. Inoltre è essenziale consolidare l’integrazione tra salute e welfare, riconoscendo l’interconnessione tra bisogni sociali e sanitari. Sono certo che con il contributo di tutti possiamo costruire un futuro in cui la salute sia davvero un diritto per tutti i cittadini senza distinzione di reddito, provenienza o condizione sociale”.
“La povertà sanitaria colpisce centinaia di migliaia di persone in Italia. Il diritto alla salute è un valore irrinunciabile per tutti i cittadini. Un sistema sanitario equo e accessibile è la base per una società coesa e solidale in cui ogni persona abbia la possibilità di vivere una vita dignitosa e sana”.
Questo il messaggio del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura del Convegno “Le povertà sanitarie in Italia” organizzato dall’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute della Cei insieme alle 11 Federazioni e Consigli degli Ordini delle Professioni sanitarie.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/05/2024


giovedì 9 maggio 2024
Liste d’attesa. Schillaci rassicura sul prossimo decreto: “Non ci sarà un taglio di prestazioni”

Il Ministro: “Mi dispiace leggere che qualcuno pensa che nel decreto ci sia il taglio delle prestazioni, obiettivo del provvedimento è far fare gli esami a chi ne ha bisogno in tempi giusti. Questa preoccupazione arriva da molti medici e mi dispiace perché erano presenti al tavolo dedicato. Non penalizziamo nessuno e non lasciamo indietro nessuno”
“Le liste d’attesa sono oggi il problema più annoso per i cittadini e ci stiamo lavorando. Nessuno ha mai voluto affrontarlo in modo organico, noi ci mettiamo la faccia e faremo dei provvedimenti. Mi dispiace leggere che qualcuno pensa che nel decreto ci sia il taglio delle prestazioni, obiettivo del provvedimento è far fare gli esami a chi ne ha bisogno in tempi giusti. Questa preoccupazione arriva da molti medici e mi dispiace perché erano presenti al tavolo dedicato. Non penalizziamo nessuno e non lasciamo indietro nessuno. Lo dico chiaramente”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, a margine dell’inaugurazione al Circo Massimo a Roma del Villaggio della Salute della Race for the cure, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/05/2024


mercoledì 8 maggio 2024
Bari: “Costi e Benefici dell’assistenza alle persone con demenza – Proposte” Convegno nazionale della Federazione Alzheimer Italia

Il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo parteciperà a nome del Forum del Terzo Settore il prossimo 14 maggio a Bari a un convegno nazionale sulle demenze, l’invecchiamento della popolazione, l’assistenza e il ruolo delle famiglie, promosso dalla Federazione Alzheimer Italia, la Rete Alzheimer Puglia e il Forum terzo settore Puglia. Il convegno che durerà l’intera giornata, si articola in diversi momenti e tavoli di approfondimento con il contributo di numerosi esperti del settore.
I diritti delle persone con demenza, la necessità di sviluppare una rete di servizi socio sanitari nel territorio a sostegno delle famiglie, lo stigma sociale, la promozione delle comunità amiche della demenza sono fra i temi che verranno affrontati nel corso della giornata. Fra gli obiettivi degli organizzatori il riconoscimento del diritto delle persone affette da demenza a cure sanitarie adeguate, le associazioni di settore rivendicano inoltre di essere parte attiva nella programmazione e progettazione dei servizi socio sanitari, intendono promuovere e sviluppare a sostegno dei malati e delle famiglie sportelli, gruppi di aiuto, Caffè Alzheimer.

Leggi: Auser, 08/05/2024


lunedì 6 maggio 2024
Bonus edilizi, controlli più rigorosi da parte dei Comuni: stretta col decreto Superbonus

La legge di conversione del nuovo decreto Superbonus potrebbe contenere un passaggio che permetterà ai comuni di trattenere il 50% delle sanzioni
Per il prossimo futuro si prevedono più controlli sui bonus edilizi: alla luce delle numerose truffe sul Superbonus e per via dei crescenti interventi conformi solo sulla carta, la maggioranza ha deciso per la stretta. I comuni continueranno a effettuare i controlli nei cantieri come da prassi, ma in caso di irregolarità e condanne le amministrazioni potranno incassare il 50% delle sanzioni. E oltre al Superbonus ci sono anche altri bonus edilizi nel mirino.
Controlli nei cantieri edili, più diritti ai comuni
La commissione Finanze del Senato sta lavorando sulla legge di conversione del nuovo decreto Superbonus. I lavori sono lunghi e delicati, sia per la complessità della materia che per la quantità di emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. Proposte di modifiche al testo sono infatti state presentate da Forza Italia, Lega, Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e Italia viva.

Leggi: Qui Finanza, 06/05/2024


DALLE REGIONI:

domenica 12 maggio 2024
Problemi e richieste degli anziani. In quattrocento verranno censiti

Prevenire e contrastare i pregiudizi verso le persone anziane. E’ con questo obiettivo che arriva in Valdichiana il progetto dell’Università degli studi di Firenze. Coinvolgerà gli over 65 di quattro comuni della Val di Chiana aretina, per un totale di 400 cittadini della terza età. Si chiama Geras (generare risorse per Abbattere gli Stereotipi), ed è un progetto pilota dell’Università di Firenze che intende puntare i riflettori sull’impatto sociale dell’ageismo, un fenomeno molto diffuso e ancora poco studiato, considerato una minaccia per la coesione sociale dal Global Report sull’ageismo dell’Oms e dalle Nazioni Unite. L’iniziativa – selezionata tra i progetti finanziati dal bando Unifi extraa sostegno delle azioni di public engagement dell’Ateneo fiorentino – si svolgerà in collaborazione con l’Asl, Auser Toscana e Auser Arezzo. Coinvolgerà attivamente la popolazione anziana di Cortona, Foiano della Chiana, Marciano della Chiana e Lucignano. Il progetto prenderà il via intorno alla metà di maggio con la somministrazione di un questionario ad un campione di almeno 400 residenti over 65 dei quattro comuni individuati.

Leggi: La Nazione, 12/05/2024


venerdì 10 maggio 2024
In Veneto parte riforma dei servizi per non autosufficienza: 60 milioni in tre anni

Prende il via in Veneto l’operazione di rinnovo e potenziamento dei servizi per l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nei Centri servizi, sostenuta da…
Bologna – Prende il via in Veneto l’operazione di rinnovo e potenziamento dei servizi per l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nei Centri servizi, sostenuta da risorse aggiuntive stanziate dalla Regione pari a 60 milioni in tre anni (2024-2025-2026). Con una delibera approvata il 2 maggio scorso si è infatti concluso l’iter, iniziato a marzo e proseguito ascoltando varie voci ‘tecniche’.
“Il provvedimento dà applicazione sperimentale a obbiettivi da tempo inseriti nella programmazione regionale e, nello specifico, relativi all’introduzione della metodica di budget per la gestione dei servizi accreditati e della definizione della complessità assistenziale sulla base di un case mix costruito come aggregazione dei bisogni assistenziali degli ospiti su tre raggruppamenti omogenei”, spiega la Regione in una nota. “Introducendo il case mix- dice l’assessore regionale alle Politiche sociali Manuela Lanzarin- puntiamo a migliorare la risposta alle demenze puntando a una platea di oltre diecimila persone accolte nei Centri servizi residenziali per persone di norma anziane non autosufficienti.

Leggi: Redattore Sociale, 10/05/2024


giovedì 9 maggio 2024
I pensionati della Cgil non invecchiano. Ecco il progetto

Facilitare i rapporti intergenerazionali tra giovani e anziani, anche attraverso un percorso di alfabetizzazione informatica: è l’obiettivo del protocollo “Filiera intergenerazionale” siglato tra Spi Cgil Umbria, Auser e Generazione T, impresa sociale per le politiche giovanili, che verrà presentato oggi in Provincia. Il protocollo prevede la realizzazione di corsi di facilitazione digitale Digipass, eventi seminariali e di divulgazione, mirati al coinvolgimento di giovani ed anziani.

Leggi: La Nazione, 09/05/2024


mercoledì 8 maggio 2024
Laterza (TA), arriva il progetto di coabitazione solidale

Un progetto di «coabitazione solidale» per «affrontare le sfide connesse all’invecchiamento precoce e alla necessità crescente di assistenza», e per «contrastare la solitudine e l’isolamento sociale tra gli anziani». È «Cohousing quartiere Laterza», articolata iniziativa destinata alle persone over 65, sostenuta con apposito bando dalla Regione Puglia e cofinanziata dal Comune di Laterza, vedrà l’ Auser provinciale di Taranto, soggetto capofila, interagire con l’ente civico laertino e altri collaboratori-partner socialmente impegnati sul territorio: l’ Università per l ‘ educazione permanente Utep di Laterza (affiliata Auser), la Cgil-Spi Taranto, l’Associazione ASA (Alzheimer Salute Architettura) e le cooperative sociali onlus Alima e Itaca.

Leggi: Auser, 08/05/2024


IN AGENDA:

CAREGIVER DAY 2024 – Comunità e caregiver al centro di un nuovo Welfare

Eventi gratuiti in presenza e online
SCARICA QUI IL PROGRAMMA GENERALE DEL CAREGIVER DAY 2024:
Per informazioni sugli eventi cliccare qui:
bit.ly/caregiverday2024

Leggi: Caregiver Day


15 Maggio 2024 – Cure domiciliari tra attualità e sfide – il nuovo workshop per il Forum NA di Milano

L’incontro, organizzato in collaborazione con Zucchetti Healthcare è pronto ad accogliervi e trattare un tema tanto importante quanto attuale: le cure domiciliari.
Di cosa parliamo e perché?
Se la casa deve divenire, secondo il PNRR, il principale luogo di cura, questa dev’essere adatta ad accogliere il paziente. L’assistenza domiciliare rappresenta un pilastro fondamentale del welfare italiano, un supporto socio-sanitario a persone non autosufficienti, fragili e cronici all’interno del loro contesto familiare.

Leggi: Advenias Care


Un evento in Toscana per la Giornata mondiale dell’accessibilità

Il 16 maggio, in occasione della “Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’accessibilità”, la Regione Toscana promuovera l’evento “Accessibilità: verso una strategia regionale”, che si terrà a Firenze e coinvolgerà amministratori e amministratrici, istituti di ricerca, rappresentanti degli Enti locali, persone con disabilità, Associazioni, professionisti e professioniste, liberi cittadini e cittadine. L’iniziativa, che avrà un taglio teorico/operativo, sarà strutturata in nove Tavoli di Lavoro tematici.

Leggi: Superando


Bari. Confronto pubblico per il diritto all’abitare

giovedi 16 maggio, dalle ore 11 presso l’Hotel Excelsior.

Leggi: Sunia


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


22.05.2024 – EVENTO “Verso un’assistenza sociosanitaria integrata incentrata sulla persona in Italia”

Il ProMIS organizza assieme all’OCSE l’incontro nell’ambito del Progetto TSI “Towards person-centered integrated care in Italy” che si terrà il prossimo 22 maggio a Roma (10.00-12.30).
L’obiettivo del Progetto “Towards person-centered integrated care” è quello di rispondere alla necessità di identificare e implementare nuove soluzioni per l’integrazione dell’assistenza sanitaria e sociale, creando una strategia nazionale in grado di supportare un’effettiva integrazione di politiche sociali e sanitarie per migliorare la qualità dei servizi di LTC.
Durante l’incontro verrà presentato e discusso il rapporto “Situazione attuale dell’assistenza sociosanitaria integrata in Italia e descrizione di buone pratiche internazionali, con particolare attenzione al social prescribing”.
Sarà possibile seguire le sole sessioni della mattina in MODALITÀ ONLINE compilando il seguente FORM d’iscrizione entro e non oltre venerdì 03 maggio p.v. entro le ore 12.00.
Il link per il collegamento sarà inviato dallo staff del ProMIS al termine delle iscrizioni.

Leggi: PromiSalute


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


Eventi in programma di AGE-IT

• 12-13 settembre presso la sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise “Spoke 5 from inner areas to the coast!” Incontro di presentazione degli avanzamenti della ricerca sull’assistenza agli anziani – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo.
• Dal 18 al 20 settembre 2024, Valencia, Call for symposia Convegno European Geriatric Medicine Society “From Healthy Ageing to Complex Needs in Older Adults”. Maggiori dettagli sono presenti al sito dell’evento.
• Il 26 e 27 settembre 2024, Firenze: Convegno “Accompagnare la longevità. Buone pratiche Educative e Formative per l’invecchiamento attivo”, organizzato dal Board Learning, Education and Active Ageing (LEAA) – SAVE-THE-DATE, maggiori dettagli in arrivo

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Servono gli obiettivi di servizio nell’assistenza domiciliare sociale (SAD) – di Franco Pesaresi

Le criticità del SAD
Il servizio di assistenza domiciliare (Sad) dei Comuni, in Italia, è da lungo tempo in crisi. Questa situazione può essere sintetizzata in cinque punti.
Primo, la scarsità dell’offerta. I Comuni italiani, nel 2020 (più recenti dati disponibili1), hanno assistito con il Sad una percentuale di anziani pari solo all’1,4%. Si tratta evidentemente di un valore ben lontano da quanto necessario.
Secondo, la costante riduzione nel tempo. Si registra una graduale contrazione del servizio, sceso da 2,1% anziani assistiti a domicilio del 2004 all’1,4% del 2020. Questo trend di diminuzione si riflette nella riduzione della spesa dedicata in valore assoluto, pari a 357 milioni di euro nel 2004 e a 328 milioni di euro nel 2020.
Terzo, l’estrema eterogeneità territoriale. Tra le diverse Regioni, e anche all’interno di una stessa Regione, s’incontrano ampissime differenze nelle percentuali di anziani seguiti così come nei modelli organizzativi utilizzati.

Leggi: Welforum


Povertà, Alleanza: “Da Istat fotografia allarmante. Rivedere le misure di contrasto”

Secondo il Rapporto sui redditi delle famiglie, diminuisce la popolazione a rischio povertà, ma aumenta quella in grave deprivazione materiale e sociale. Si contraggono i redditi, per via dell’inflazione. “Cosa ne sarà di chi non riceve sostegno? Chiediamo incontro alla ministra”
uomo povero poverta
Diminuisce il rischio povertà, ma aumentano, seppur leggermente, gli italiani in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale: intanto, si contraggono i redditi, per via dell’inflazione. E restano profonde le diseguaglianze. La fotografia scattata ieri dall’Istat, nel rapporto Istat sulle condizioni di vita e il reddito delle famiglie relativo al biennio 2022-2023, “contiene alcune cattive notizie e altre buone”. Le analizza, le une e le altre, Alleanza contro la povertà, che da mesi ha lanciato l’allarme, soprattutto con l’entrata in vigore delle nuove misure di contrasto (Adi e Sfl) e la conseguente, drastica riduzione della platea di beneficiari.

Leggi: Redattore Sociale


SEGNALAZIONI:

Se Milano non è più abbordabile – di Roberta Cucca

È da poco stato pubblicato da LetteraVentidue il libro Milano per chi? Se la città attrattiva è sempre meno abbordabile, di Massimo Bricocoli e Marco Peverini (2024), un contributo assai utile a stimolare il dibattito in corso sul tema dell’accesso alla casa nelle metropoli contemporanee. Mentre le città aspirano a diventare hub dinamici e attrattivi per investimenti e talenti, il crescente divario tra i costi abitativi e le capacità economiche della popolazione genera diseconomie, esclusione sociale e nuove forme di disuguaglianza. Il dibattito accademico e politico, a livello internazionale, è molto vivace sull’argomento e questo libro è particolarmente prezioso perchè ci permette, anche grazie al bellissimo saggio fotografico di Giovanni Hänninen, di riflettere su diverse grandi questioni che attraversano il tema dell’accesso alla casa oggi, non solo a Milano ma in quasi tutte le grandi città europee. In questo contributo mi limito a trattarne tre.

Leggi: Welforum


Case Gren: pubblicata in G.U. dell’Unione Europea la direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell’edilizia.

Leggi: Sunia

 


 

 

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