Il 28 settembre la prima Giornata dell’Associazionismo
Il prossimo 28 settembre, a Roma, si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta Associazioni di Promozione Sociale del Forum Nazionale del Terzo Settore.
L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS per la partecipazione e per una società inclusiva e sostenibile“ rappresenta la prima edizione di un appuntamento che puntiamo a rendere costante nel tempo.
Il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo interverrà come relatore, nel primo panel del programma previsto alle ore 10 dal titolo “Libertà, Democrazia, Partecipazione. La crescita culturale e sociale del Paese passa attraverso l’articolo 18 della Costituzione e i trattati europei sui diritti associativi”.
Leggi: Auser
NEWS:
martedì 26 settembre 2023
Torna la protesta studentesca in Italia contro il caro affitti, sono 800mila i fuori sede
Dopo la pausa estiva, gli studenti universitari italiani sono tornati a protestare contro il caro affitti, aprendo la nuova stagione di manifestazioni davanti ai rettorati in molte città del paese. Con lo slogan “Vorrei un futuro qui,” circa 800.000 universitari fuori sede chiedono al governo guidato dalla Premier Giorgia Meloni e alla Ministra dell’Università Anna Maria Bernini di stanziare urgentemente 2 miliardi di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e costi dei libri di testo.
Gli studenti accusano il governo di “sprecare le risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per gli alloggi privati che costano 700 euro al mese” e chiedono che i posti letto finanziati dal Pnrr siano accessibili a tutti. Invitano la Ministra Bernini a incontrarli per discutere della prossima legge di bilancio e del Pnrr, al fine di sensibilizzare sulle difficoltà finanziarie che affliggono gli studenti fuori sede che non riescono a pagare l’affitto.
Leggi: Fortune, 26/09/2023
martedì 26 settembre 2023
Bonus Bollette 2023, ok alla proroga da ottobre: come funziona?
Da ottobre il Bonus Bollette 2023 continuerà a esistere. L’ha previsto l’ultimo Consiglio dei Ministri, che si è svolto lunedì 25 settembre 2023, inserendo la misura all’interno del Decreto Energia (che contiene anche importanti novità per il Bonus Benzina e il Bonus Trasporti).
L’agevolazione per luce e gas, forse una delle più importanti per la popolazione, continuerà quindi a esistere per tutto il 2023, così da aiutare molte famiglie a contrastare i cospicui rincari patiti in questi ultimi mesi.
Nel dettaglio, il provvedimento deliberato proroga il Bonus Bollette (noto anche come “Bonus sociale”) per ottobre, novembre e dicembre 2023. La misura infatti è stata rafforzata con 300 milioni di euro per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro (30mila euro con almeno 4 figli) che già sono beneficiari dell’agevolazione: tale contributo sale con il numero di figli. Sarà poi l’ARERA a determinare il valore del bonus da assegnare. Sul fronte gas invece, si prevede la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistemi e l’IVA ridotta al 5%.
Leggi: Ability Channel, 26/09/2023
venerdì 22 settembre 2023
Covid. Schillaci: “Malattia meno aggressiva ma per anziani e fragili decisiva la vaccinazione”. E sulla scuola rassicura: “No a misure drastiche”
Il Ministro della Salute: “È importante che i cittadini abbiano un senso di responsabilità e coloro che appartengono a queste categorie si vadano a vaccinare. La malattia è cambiata, è molto meno aggressiva, ma le persone più fragili devono assolutamente capire quanto sia importante la vaccinazione”.
“Faremo una campagna vaccinale molto stringente perché dobbiamo far sì che in maniera volontaria, ma con grande responsabilità, alcune categorie vengano vaccinate, come gli anziani, le persone fragili, gli operatori sanitari, le donne in gravidanza. Oltre il covid è importante anche la campagna vaccinale per l’influenza, che in passato anche in Italia ha portato tante vittime”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci parlando all’Ansa a margine dell’Assemblea Generale Onu a New York. “È importante che i cittadini abbiano un senso di responsabilità e coloro che appartengono a queste categorie si vadano a vaccinare”, ha aggiunto, ricordando che il vaccino per il covid “è gratuito per tutti, anche per chi non appartiene a queste categorie. La malattia è cambiata, è molto meno aggressiva, ma le persone più fragili devono assolutamente capire quanto sia importante la vaccinazione”, ha concluso
Leggi: Quotidiano Sanità, 22/09/2023
venerdì 22 settembre 2023
Cure palliative. Dall’hospice a quelle a domicilo, ecco le tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni
È arrivato sul tavolo della Conferenza Stato Regioni lo Schema di Decreto del ministero della Salute che definisce tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice. IL DOCUMENTO
Una metodologia complessa adottata per la costruzione del costo pieno delle tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice. E che ha tenuto conto di tutte le determinanti identificate attraverso un approfondimento effettuato con referenti regionali ed esperti del settore.
È quanto si legge nello “Schema di Decreto del ministero della Salute di concerto con il Mef che definisce tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice” arrivato sul tavolo della Stato Regioni e pronta ad essere esaminata nella prima seduta utile
Leggi: Quotidiano Sanità, 22/09/2023
giovedì 21 settembre 2023
Lavoro domestico, le famiglie sono in affanno: aumenta la spesa per colf e badanti
I dati di Assindatcolf. Il carovita mette in difficoltà un settore che ha contribuito in 20 anni al 13,3% dell’occupazione italiana. La retribuzione media alla colf è passata da 546 euro netti di gennaio ai 561 di luglio; la baby-sitter da 747 a 859, mentre per le badanti l’incremento netto si avvicina ai 100 euro (da 1.146 a 1.224). Nelle collaborazioni domestiche si concentra il grosso dell’occupazione dipendente irregolare (35,6% del totale)
Nonostante nel 2022 il comparto domestico abbia contribuito al 5,6% dell’occupazione nazionale, dando lavoro a 1.429.000 collaboratori (regolari e non), l’emergenza inflazione ha iniziato a pesare sulle famiglie italiane determinando nei primi sei mesi del 2023 un aumento medio del costo dei servizi di assistenza forniti dai collaboratori domestici pari a 58 euro (passando da 733 di gennaio a 791 di luglio), che diventano quasi 80 euro netti nel caso della badante, con pesanti ricadute sui budget familiari.
Sono questi alcuni dei risultati dell’indagine contenuta nel 4° Paper del Rapporto 2023 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf (Associazione nazionale dei Datori di lavoro domestico), in collaborazione con Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, oggi alla Camera dei Deputati.
Leggi: Redattore Sociale, 21/09/2023
giovedì 21 settembre 2023
Verso la manovra. “La spesa farmaceutica è sottofinanziata. Ora servono meno burocrazia, revisione tetti di spesa e freno all’insostenibile payback”. Intervista a Cattani (Farmindustria)
A colloquio con il presidente dell’associazione delle industrie farmaceutiche, che da mesi dialogano con il governo attraverso un tavolo al Mimit e ora uno alla Salute che si dovrà occupare di rivedere la governance. “Quello che chiediamo in primis è una gestione della spesa farmaceutica pubblica compatibile con le esigenze dello sviluppo industriale, degli investimenti in una fase di forte aumento dei costi, in una logica di filiera e di competizione virtuosa tra le imprese che rispetti il valore industriale e le dinamiche di mercato”. Ecco i desiderata delle aziende per il breve, medio e lungo termine
“Siamo d’accordo col ministro Schillaci quando chiede 4 miliardi di euro in più per il Fondo sanitario nazionale, rispetto a quello che è stato già aggiunto negli ultimi due anni. Come ci ha insegnato la pandemia, investire risorse sul sistema sanitario non assicura solo protezione e prevenzione nella salute, ma tutela anche l’economia e lo sviluppo sociale di questo Paese. Quello che ci aspettiamo dalla legge di bilancio sono misure che rispecchino il dialogo continuo di questi mesi con le Istituzioni”. A parlare è Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, che interviene, a colloquio con Quotidiano Sanità, nel dibattito in corso mentre prende forma la manovra finanziaria.
Leggi: Quotidiano Sanità, 21/09/2023
giovedì 21 settembre 2023
CGIL, UDU, SUNIA, uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Basta usare Pnrr per studentati di lusso
“La convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Udu e Sunia.
Leggi: Sunia, 21/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
L’impatto delle modifiche al PNRR sulle città
La revisione del PNRR proposta dal Governo italiano a Bruxelles è ancora in corso di valutazione: una ricerca di Openpolis fa il punto su quanti fondi possono essere persi da grandi città e sud a seguito delle modifiche.
Tra i vari punti della proposta, lo ricordiamo, quello più drastico riguarda l’intenzione del Governo di definanziare 9 investimenti, a cui erano destinati complessivamente 17 miliardi di risorse Piano – esclusi Fondo Complementare e altri – di cui 12,3 miliardi già assegnati a 42.786 progetti.
In sintesi
Il governo vuole stralciare 9 investimenti, che hanno già aggiudicato 12,3 miliardi PNRR per 42.786 progetti.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
Presentato a Firenze AGE-IT, sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento in Italia
Venerdì 15 settembre a Firenze in presenza e online si à tenuto l’evento di presentazione di AGE-IT, Partenariato Esteso finanziato dal PNRR. Presenti anche Auser, Ada e Anteas, associazioni che partecipano al progetto in qualità di stakeholders. Age-It sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento. Funzionerà come un laboratorio scientifico a tutto campo: 350 esperti saranno al lavoro per disegnare come deve cambiare la nostra società con l’innalzamento dell’età della popolazione.
AGE-IT è un Partenariato Esteso, cioè una delle linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il programma è dedicato, appunto, ad una nuova alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia. Potrà contare su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro. L’Università di Firenze guida AGE-IT, una “squadra” composta da 27 partner, tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni.
Leggi: Auser, 20/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
Infermiere di famiglia: sarà un dipendente del Ssr e lavorerà sia negli ambulatori che al domicilio dei pazienti. Arrivano le linee d’indirizzo di Agenas
Pubblicato il documento che definisce gli indirizzi per l’attuazione del Dm 77 sugli standard dell’assistenza territoriale che prevedono 1 infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti. L’infermiere di famiglia sarà un dipendente del Ssn e dovrà avere un Master di I Livello. Il problema è che ad oggi questi professionisti sono quasi introvabili. LE LINEE D’INDIRIZZO
L’ l’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC) opera con tutti i cittadini, sani e malati. Nell’ottica dell’equità, identifica sul proprio territorio le fasce di popolazione ritenute più fragili su cui attivare con focus primario progetti personalizzati di promozione della salute, prevenzione e cura”. È quanto si legge nelle “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità” pubblicate da Agenas. Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dall’Agenzia che ha visto la partecipazione di 10 Regioni, dell’Università di Torino, della Scuola Superiore Sant’Anna – Laboratorio MeS –, delle Società scientifiche AIFEC e APRIRE oltre che della FNOPI. Obiettivo del documento è quello di definire gli indirizzi per l’attuazione del Dm 77 sugli standard dell’assistenza territoriale che prevedono 1 infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
Monitoraggio Pnrr. I conti continuano a non tornare
Il confronto dei flussi di dati provenienti da diverse fonti istituzionali sull’attuazione di Case e Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali evidenziano che continuiamo ad avere un problema
È uscito il 2° Monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi del PNRR nelle Regioni e PPA da parte di AGENAS, titolato “Monitoraggio fase 2 concernente l’attuazione del DM n. 77 del 2022”.
Questo in adempienza dell’art.2 del DM 77/2022 , riguardante appunto il Monitoraggio, che prevede al comma 1 che “Il monitoraggio semestrale degli standard previsti dal presente Regolamento è assicurato dal Ministero della salute per il tramite dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas)” e che prevede al comma 2 che “L’Agenas, procederà ad elaborare una relazione, che invierà al Ministero della salute semestralmente sullo stato di implementazione, in ogni singola regione e provincia autonoma di Trento e di Bolzano, degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza territoriale e al sistema di prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/09/2023
martedì 19 settembre 2023
Pnrr. Case della comunità a rischio flop? Funzionanti appena il 13% di quelle previste. E in quasi in una su due di quelle attive non c’è il medico di medicina generale. I dati di Agenas
Sono alcuni dei numeri del nuovo monitoraggio curato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sull’andamento dei lavori per la realizzazione delle nuove strutture di prossimità. A rilento anche gli Ospedali della Comunità: ne sono stati aperti il 17% di quelli previsti. E in 7 regioni non è stato attivato nessuno dei nuovi presidi previsti dal Piano europeo. IL REPORT
Forse è presto per parlare di flop ma di certo non si può dire che la realizzazione di Case della Comunità, Ospedali della Comunità e Centrali operative territoriali previste dal Pnrr prosegua spedita. A fare il punto è il nuovo monitoraggio di Agenas aggiornato a giugno 2023 che mostra ancora un evidente ritardo nella realizzazione delle strutture che dovrebbero essere il nuovo caposaldo della sanità di prossimità.
Partiamo dalle Case della Comunità. Delle 1.430 previste e da realizzare entro il 2026 a giugno 2023 ne sono attive appena 187, ovvero il 13%. Nello specifico solo 6 regioni sono partite: 92 in Lombardia, 43 in Emilia-Romagna, 38 in Piemonte, 6 in Toscana, 6 in Molise e 2 in Umbria.
Anche dove attive le Case della Comunità solo nel 17% dei casi sono aperte h24 7 giorni su 7 a testimoniare come di strada da fare ve n’è ancora tanta. Infatti, nel 34% dei casi sono aperte meno di giorni su 7 e con un orario di nemmeno 12 ore giornaliere.
Leggi: Quotidiano Sanità, 19/09/2023
REGIONI:
sabato 23 settembre 2023
Sempre meno alloggi in affitto in città
La ricerca di Campus Edilizia: in dieci anni l’offerta di locazioni calata del 90%, mentre i canoni crescono ancora Corriere della sera ed. Brescia
In meno di dieci anni l’offerta di case in affitto a Brescia è calata di dieci volte. Quelle in vendita si sono quasi dimezzate in sette anni, mentre i canoni di locazione sono aumentati del 50% in nove anni. Numeriche spiegano meglio di mille parole la crisi abitativa che si registra in città e certificati adesso attraverso migliaia di dati raccolti dai ricercatori del Cresme attraverso “Progetto Ascolto”, promosso dal Campus Edilizia Brescia.
Lo strumento messo al servizio della filiera bresciana delle costruzioni e sostenuto da vari partner tra i quali Ance, Confindustria Brescia, Comune e Provincia di Brescia, UniBs, oltre che diversi ordini professionali e tutto patrocinato dalla locale Camera di Commercio, ha offerto i primi risultati che fotografano una città in cui sarebbe crollata prima di tutto l’offerta di locazioni: dai dati emerge che l’anno scorso erano 108 le case destinate all’affitto, mentre nei primi sei mesi del 2014 erano 1.072, salite anche a 1.172 nel primo semestre 2015. Significa dieci volte l’offerta recente.
Leggi: Corriere della Sera, 23/09/2023
giovedì 21 settembre 2023
Rsa, Spi Cgil Toscana: “Serve un nuovo modello per la non autosufficienza”
Dai condomini solidali ai servizi territoriali: alla Festa di LiberEtà Toscana di Quarrata proposte per aiutare le famiglie e i soggetti fragili che hanno bisogno di assistenza e di cure
Le RSA e le politiche per la non autosufficienza sono state al centro della Festa di LiberEtà che si è svolta al Parco Verde a Olmi di Quarrata (PT), promossa dallo Spi Cgil Toscana e organizzata dallo Spi Cgil di Pistoia e dallo Spi Cgil di Prato, che ha visto la partecipazione anche del segretario generale SPI CGIL nazionale Ivan Pedretti.
La mattinata si è aperta con i saluti del segretario generale SPI CGIL Prato Luciano Lacaria e la relazione introduttiva del segretario generale SPI CGIL Pistoia Andrea Brachi. A seguire la tavola rotonda, coordinata dal giornalista Franco De Felice, dal titolo “Case senza riposo. Ripensare il ruolo delle RSA per una nuova politica sulla non autosufficienza”, che ha visto gli interventi di Enrico Benvenuti, geriatra, Dipartimento di Medicina multidimensionale Usl Toscana Centro, Marisa Grilli, segreteria Spi Cgil Toscana e Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche sociali. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Ivan Pedretti, Segretario generale Spi Cgil nazionale. Hanno portato i loro saluti anche il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e del sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, che hanno posto l’accento sull’importanza della partecipazione dei cittadini al voto.
Leggi: Redattore Sociale, 21/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
Case a prezzi stellari e più famiglie in difficoltà: ecco perché 35mila milanesi in pochi anni sono fuggiti dalla città
La Cgil lancia l’allarme per l’esodo registrato negli ultimi tre anni. Il segretario Stanzione: “Frenare la crescita delle disuguaglianze”
Una città inospitale da cui una parte dei residenti fugge. Una delle conseguenze del caro casa e del caro vita si chiama esodo: «Tra il 2020 e il 2023 35 mila persone sono state espulse da Milano». A spiegarlo è stato ieri il segretario generale della Camera del Lavoro Luca Stanzione durante la presentazione di una tre giorni dedicata ai temi del reddito e dell’abitare che inizia oggi e che vedrà venerdì anche la partecipazione del sindaco Beppe Sala.
Stanzione ha citato alcuni numeri per dare un quadro chiaro della situazione. Prima di tutto — è il tema che sta accompagnando la protesta degli studenti in tenda — gli affitti e i mutui sono proibitivi per la maggior parte dei cittadini, siano essi giovani delle università o lavoratori in arrivo da altre parti della Regione e d’Italia. I dati sono dell’Osservatorio mercato immobiliare secondo cui « Milano è la città con il valore medio di un’abitazione venduta più elevato, circa 350 mila euro » . Dati istituzionali, ma « al ribasso » precisa Stanzione, ai quali si aggiungono quelli di Immobiliare. it che a luglio di quest’anno ha registrato un prezzo medio al metro quadro di 5.288 euro: la cifra più alta del Paese, il 12 per cento in più rispetto a due anni e mezzo fa.
Leggi: La Repubblica, 20/09/2023
mercoledì 20 settembre 2023
Censimento Istat: in 10 anni Torino ha perso 40 mila abitanti Culle vuote e fuga dalla città. Il capoluogo registra il maggior decremento demografico (-0,5%) regionale
In 10 anni la prima capitale d’Italia ha perso quasi 40 mila abitanti. In pratica è come se fosse scomparso un intero quartiere. Questo dice il Censimento Istat sulla popolazione piemontese nel quale emerge, ancora una volta, il «problema Torino», tra culle vuote, diminuzione di stranieri e residenti che emigrano altrove. Nel complesso il Piemonte, al 31 dicembre 2021, ospita circa 4,2 milioni di abitanti, in calo dello 0,4% rispetto al 2020. Il maggior decremento annuale (-0,5%) spetta alla provincia torinese che sembra non riuscire a fermare l’emorragia di residenti. La Città metropolitana comprende una popolazione di 2,3 milioni persone. Di questi 200 mila sono stranieri, ma, nonostante i timori diffusi per gli sbarchi di immigrati, sono sempre meno, circa il 2% rispetto all’ultima rilevazione.
Leggi: Corriere della Sera. 20/09/2023
IN AGENDA:
Un ciclo di otto seminari in streaming sull’abitare. Dal 26/9 via alla seconda fase
“A casa nostra”, seminari per il benessere abitativo promossi da CIAS/UniFe. Otto seminari formativi gratuiti dedicati ad approfondire il tema del benessere e della sicurezza nelle abitazioni e alla proposta di nuovi modelli abitativi e di servizio per i condomini, con particolare riferimento alla sostenibilità sociale e alla necessaria interdisciplinarietà degli interventi.
Ciclo di eventi organizzato insieme agli Ordini e Collegi professionali e a partner tecnici di eccellenza, nell’ambito del Protocollo “Salute, Comfort e Sicurezza” di Ferrara, che vede coinvolti da molti anni l’Università degli Studi, INAIL, INPS, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Dipartimento di Sanità Pubblica Asl, Provincia e Comune di Ferrara, vari soggetti associativi operanti in ambito sociale.
Leggi: Rete Caad
27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma
Leggi: Istat
Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore
Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it
Leggi: Auser
3 ottobre – Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo
Il prossimo 3 ottobre HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo organizza, con il contributo non condizionato di CSL Seqirus, GSK, Moderna Italia, Novavax e Pfizer, gli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo – Longevità & Longennials” presso l’Acquario Romano di Piazza Manfredo Fanti 47, a Roma.
‘L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano“. Una politica di invecchiamento attivo efficace dovrebbe mirare a conferire maggiore vitalità agli anni vissuti: l’obiettivo non è quello di aggiungere ma di migliorarli sensibilmente.
Leggi: Happy Ageing
11 ottobre – Jesi (AN). Casa: un bene primario. Tra mutamenti e bisogni emergenti nelle Marche
Se ne discute Mercoledi 11 Ottobre a Jesi, presso il palazzo dei convegni, dalle ore 9.30
Leggi: Sunia
Bruxelles, 11.10.2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”
Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.
Leggi: Promisalute
Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile
Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.
Leggi: Asvis
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze
Leggi: Urban Promo
Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna
L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.
Leggi: Silver Economy Forum
IN EVIDENZA:
La solitudine dei vecchi e il lavoro degli assistenti sociali – di Cristiana Pregno
I vecchi muoiono d’estate? I numeri dicono di sì.
L’Italia è stata, nel 2022, il Paese europeo con più vittime per il caldo, dal 30 maggio al 4 settembre i morti sono stati 18.100 su un totale di 61.672 in Europa. Sono i dati di uno studio coordinato dal Barcelona Institute for Global Health pubblicato su Nature Medicine il 10 luglio 2023. In tutti i paesi europei, il caldo ha colpito di più le donne (il 63% della mortalità totale) e la popolazione con più di 80 anni. Per quel che concerne l’età, ci sono stati 14.821 decessi in ultraottantenni, 2.326 in persone tra i 65 e i 79 anni e 965 in persone sotto i 64 anni. Anche il Lancet Countdown on Climate Change and Health Report del 2022 ha rilevato che la mortalità correlata al caldo tra le persone di età superiore ai 65 anni è aumentata di quasi il 70% negli ultimi due decenni.
Si dirà: molti anziani sono ammalati, è normale che soffrano di più le condizioni estreme, il caldo, le pandemie. Sono morti inevitabili, anticipate di qualche mese, o anno, rispetto al loro termine naturale. È una conclusione accettabile? Certamente no, le persone anziane devono essere considerate cittadini a pieno titolo1.
Leggi: Welforum
In un ambiente accessibile si può rispondere meglio alle situazioni di emergenza – di Stefano Zanut
«La normativa antincendio – scrive Stefano Zanut, nell’àmbito della nostra rubrica “Sicurezza per tutti, anche in emergenza” – ci sta aiutando a riflettere sull’importanza di un pensiero inclusivo anche su questi aspetti, per garantire a tutti la tutela in caso d’incendio e ci ricorda come un ambiente progettato e costruito senza barriere, ovvero accessibile, sia anche maggiormente capace di agevolare una risposta in caso di emergenza». Confortante, in tal senso, l’attenzione suscitata ad “EXPO AID” di Rimini dallo stand dei Vigili del Fuoco dedicato al soccorso e alla sicurezza inclusiva
Tra i molti spunti presenti nei giorni scorsi a Rimini, in occasione di EXPO AID 2023, evento nazionale dedicato alle persone con disabilità, lo stand dedicato ai temi del soccorso e della sicurezza inclusiva proposto dai Vigili del Fuoco ha senza dubbio attirato l’attenzione di molti visitatori. In un breve percorso espositivo, infatti, era capace di documentare tali spunti con video tratti dalle pagine web del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltreché con pannelli contenenti una sintesi del percorso normativo che riguarda la sicurezza in caso d’incendio.
In tale contesto era il concetto di “sicurezza inclusiva” ad emergere, un aspetto innovativo per intercettare le specifiche necessità delle persone sia in fase di progettazione degli ambienti in cui vivono e si muovono, sia per pianificarne la risposta quando si verifica un’emergenza.
Leggi: Superando
Il manifesto di 164 economisti. Per un’economia più larga e civile – Per un’economia più larga e civile – di Leonardo Becchetti
È stato reso pubblico il manifesto per la Nuova economia sottoscritto da 164 colleghe e colleghi (consultabile qui: tinyurl.com/nueko) con l’obiettivo di far emergere un significativo consenso tra gli addetti ai lavori per un paradigma economico più “largo” e civile, un paradigma capace di affrontare le temibili sfide dei nostri tempi, sulla linea di quanto discusso e maturato in questi anni in tanti interventi e approfondimenti sulle pagine di “Avvenire”.
Da sempre il compito della ricerca scientifica è quello di superare gli steccati e i limiti di rappresentazioni della realtà che dati ed evidenze empiriche indicano come parziali o contraddette dagli stessi “numeri”, per aprire nuovi orizzonti, costruirne di nuove e progredire quindi nella conoscenza. Per questo non si tratta di un manifesto “contro” qualcuno o qualcosa, ma una proposta che vuole fare il punto su nuove strade per leggere e interpretare la realtà economica. Sono percorsi che si vanno affermando ormai da decenni – sulla frontiera delle ricerche empiriche – ma che fanno fatica a imporsi nella didattica e nella cultura più generale legata all’economia e alla società.
Leggi: Avvenire
«Prendersi cura dei più fragili è un dovere di giustizia» – di Francesca Di Maolo
Siamo quasi pronti per l’Expo Aid 2023 di Rimini, che per due giorni sarà il palcoscenico di uno dei più grandi eventi italiani volti a coinvolgere il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo sul tema dei diritti delle persone con disabilità, della loro partecipazione alla vita sociale, politica e civile, della valorizzazione dei loro talenti e delle competenze. C’è davvero tanta attesa! Al Serafico, stando accanto alle persone con disabilità complessa e con disturbi del comportamento, ogni giorno ci chiediamo quanto valga un essere umano nella sua interezza e in qualunque circostanza; ed è la stessa domanda posta da papa Francesco nella lettera enciclica Fratelli tutti. È una domanda diretta, anche dura, per certi aspetti. E altrettanto semplice e chiara deve essere la risposta: sono le politiche sulla non autosufficienza e sui livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni sociali che ci danno la misura di quanto ogni società abbia a cuore la dignità delle persone. In questi anni di crisi economica le esigenze di risparmio pubblico hanno avuto un forte impatto sulla qualità e sulla quantità degli interventi socio-sanitari in favore delle persone con disabilità.
Leggi: Conadoa
Giornata mondiale Alzheimer. Nel mondo 55 mln di persone con demenza, quasi 1,5 sono italiani. Raddoppieranno in pochi anni
Il Rapporto Mondiale Alzheimer elaborato da Alzheimer’s Disease International (ADI) parla di 78 milioni di persone al mondo affette da una forma di demenza entro il 2030 e 139 mln entro il 2050. Federazione Alzheimer Italia chiede al Governo nuovi fondi per il Piano Nazionale Demenze e promuove eventi di sensibilizzazione “per costruire una società attenta ai bisogni e ai diritti delle persone con demenza”. IL RAPPORTO
Nel mondo circa 55 milioni di persone hanno una forma di demenza, in Italia si stima che la demenza colpisca oltre 1.480.000 persone. Un numero destinato a crescere molto velocemente. Ogni 3 secondi, infatti, una persona si ammala di demenza. Con l’aumento dell’aspettativa di vita e dunque della popolazione, si stima che le persone affette da demenza diventeranno 78 milioni entro il 2030 e 139 milioni entro il 2050. Un’accelerazione che farà lievitare i costi associati alla demenza da 1,3 trilioni di dollari all’anno nel 2019 a 2,8 trilioni di dollari entro il 2030. I dati arrivano dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2023 elaborato da Alzheimer’s Disease International (ADI) e rilanciato oggi in Italia in occasione della XXX Giornata mondiale dell’Alzheimer.
Leggi: Quotidiano Sanità
La turistificazione del residenziale che ha stravolto il centro storico
Il turismo di massa, assieme al cambiamento climatico, è uno dei fattori che stavano per far inserire Venezia nella black list dei siti Patrimonio dell’umanità a rischio a causa del deteriorarsi della situazione ambientale. Pochi giorni fa la decisione dell’Unesco che ha graziato la città lagunare. CIÒ NON TOGLIE che il turismo, per come si sta configurando, è un fenomeno alla stregua di un uragano, una catastrofe in grado di compromettere l’integrità artistica e culturale di un luogo. Ma la
turistificazione che aggredisce le nostre città storiche non è inevitabile. Come un fenomeno naturale: per quanto sia diffusa e pervasiva la retorica della «vocazione turistica» dei territori, lo sviluppo turistico è uno nostro prodotto, frutto di scelte culturali, politiche ed economiche. È una delle premesse del libro Le Case degli altri. La turistificazione del centro di Napoli e le politiche pubbliche al tempo di Arbnb (Editpress) dell’architetta urbanista Alessandra Esposito.
NAPOLI AL MOMENTO in numero di annunci offerti su Airbnb ha superato Venezia e della sua rapida turistificazione si è scomodato a parlare anche Le Monde. Il titolo del libro rimanda a un aspetto specifico del turismo, ovvero l’uso del patrimonio abitativo. Napoli con il suo sviluppo turistico relativamente nuovo (dal 2015) risulta particolarmente stravolta da quell’uso delle abitazioni residenziali che si è diffuso con il lancio delle piattaforme digitali come Arbnb.
Leggi: Il Manifesto
Assemblea generale Nazioni Unite. Dal piano pandemico all’assistenza sanitaria per tutti. Ecco i 5 punti in discussione sul tema sanità
Circa 4,5 miliardi di persone, più della metà della popolazione mondiale, non hanno sufficiente accesso ai servizi sanitari essenziali, una questione che i leader e i ministri mondiali affronteranno questa settimana in una serie di incontri ad alto livello presso le Nazioni Unite, a New York. Tra le altre cose si discuterà del nuovo piano pandemico che andrà oltre il Covid, della lotta alla tubercolosi e un nuovo Piano d’azione per una vita sana e il benessere per tutti.
Senza salute, il mondo è gravemente ostacolato nella corsa per realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi 17 obiettivi. La 78a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, recentemente aperta a New York, mira a cambiare questa situazione.
Sul tavolo c’è una nuova strategia globale per prevenire, preparare e rispondere alle future pandemie sulla scia delle dure lezioni apprese dall’epidemia di Covid nel 2020. Sono inoltre in cantiere accordi internazionali per affrontare l’epidemia globale di tubercolosi e promuovere copertura sanitaria universale per tutti.
“Viviamo in un mondo in cui molte priorità sono in competizione, ma dobbiamo mantenere l’attenzione dei leader mondiali sulla salute come fondamento dello sviluppo sostenibile”, ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Leggi: Quotidiano Sanità
Cosa cambia se consideriamo “tutte” le famiglie? – di Sergio Pasquinelli
Domani è la giornata mondiale dell’Alzheimer. Gli anziani non autosufficienti in Italia sono tre milioni, di cui un terzo con patologie riconducibili a demenza. Numeri in costante crescita, peraltro. Se consideriamo che ciascuna di queste persone fragili coinvolge familiari che curano, si fanno carico, assistono, i “caregiver” (coniugi e figli in primo luogo), a cui aggiungiamo i caregiver professionali (assistenti familiari), il fenomeno riguarda oltre dieci milioni di persone: più di un italiano su sei.
Per molti anni, il tema di una società che invecchia è stato ridotto a quello delle pensioni. Con l’idea che pensioni migliori risolvano i problemi di una vita sempre più lunga, a volte in buona salute, altre volte no. La novità di quest’anno riguarda l’attenzione allo squilibrio demografico che sta attraversando l’Italia, con il conseguente collegamento tra invecchiamento della popolazione e bassa natalità, tema quest’ultimo entrato nell’agenda di governo.
Il problema è l’approccio totalmente settoriale sulle famiglie. Per cui quando si parla di famiglia ci si riferisce a quelle nuove, le giovani coppie, la natalità, la cura della prima infanzia. Ci si dimentica completamente delle “altre” famiglie: quelle svantaggiate, con persone con disabilità, o con anziani fragili.
Leggi: Welforum
Gli anziani nelle città metropolitane. Profilo sociodemografico e analisi comparativa fra i contesti urbani
Recentemente l’ISTAT ha pubblicato un approfondimento sulla popolazione anziana residente nelle città metropolitane. Il presente articolo ripercorre tale studio portandone alla luce peculiarità e principali risultati. A cura di Jole Decorte (Dottoranda in sociologia e metodologia della ricerca sociale, presso l’Univeristà degli Studi di Milano)
Il rapporto ISTAT pubblicato ad agosto 2023 ha l’obiettivo principale di portare all’attenzione il processo di invecchiamento all’interno delle città metropolitane1 e dei contesti urbani adiacenti, che comprendono il comune principale e le aree urbane limitrofe di primo e secondo grado. L’analisi è centrata sulla raccolta di dati relativi alla società e alla demografia, nonché sulle condizioni di vita degli anziani residenti in tali territori.
La disposizione abitativa degli anziani
La crescente e diffusa presenza degli anziani nella società ed il conseguente impatto della stessa sui settori previdenziali, sanitari, produttivi e sociali, sono ormai un ambito di dibattito acceso sul panorama politico e accademico. Il processo di invecchiamento viene confermato dalle dinamiche demografiche, che hanno visto un costante incremento della fascia di età anziana, una diminuzione della componente giovanile e una conseguente riduzione della popolazione nel suo complesso.
A partire dalle dinamiche demografiche delle 14 città metropolitane italiane, le quali accolgono ben 5 milioni di persone anziane, l’ISTAT ha realizzato un affondo sulle caratteristiche della popolazione degli over 65. Al 1° gennaio 2023, l’indice di vecchiaia italiano nell’insieme delle città metropolitane è pari a 183 anziani ogni 100 giovani, con notevoli variazioni regionali. Si tratta di un valore leggermente inferiore a quello nazionale che ha raggiunto il suo massimo storico con 193 anziani ogni 100 giovani.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Assegno unico. Inps condannato per condotta discriminatoria
L’Inps dovrà riconoscere l’Assegno Unico e Universale per figli minori a tutti i cittadini stranieri con permesso di soggiorno in attesa di occupazione. Il ricorso è stato proposto da Inca Cgil e Asgi per una residente in Trentino e avrà valenza in tutta Italia.
L’assegno unico universale per i figli spetta anche ai cittadini stranieri che, in possesso dei requisiti di reddito e residenza, hanno un permesso di soggiorno in attesa di occupazione. Lo ha stabilito il Tribunale di Trento con sentenza del giudice Giorgio Flaim, condannando l’Inps per condotta discriminatoria e accogliendo il ricorso presentato dal patronato Inca Cgil con l’intervento di Asgi (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) difesi dagli avvocati Giovanni Guarini e Alberto Guariso.
I fatti riguardavano una madre straniera, residente in Trentino, con un permesso di soggiorno in attesa di occupazione. La donna si è visto negato il beneficio dell’assegno unico perché, sulla base di quanto previsto da una circolare Inps, ma non specificato nella legge, la persona straniera con figli ha diritto all’assegno unico universale se in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro. Requisito che la donna non aveva più a seguito della perdita del proprio lavoro.
Leggi: Inca
Sul sito di Abitare e Anziani https://www.abitareeanziani.it/rivista è disponibile l’ultimo numero della rivista dedicato agli Alloggi assistiti: un’alternativa alle strutture residenziali per anziani.
Nel volume proponiamo un esame dello stato delle politiche abitative per gli anziani, un importante contributo di Franco Pesaresi sugli alloggi assistiti considerati una seria alternativa alle strutture residenziali per anziani, alcune esperienze di alloggi assistiti in diverse realtà del Paese.
NEWS:
martedì 19 settembre 2023
Il Governo approva la Strategia per lo sviluppo sostenibile, Asvis: “Ora va messa in pratica”
Importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia per l’attuazione dell’Agenda 2030. Giovannini: “La coerenza delle politiche pubbliche, la cultura della sostenibilità e la partecipazione diventano essenziali per accelerare lo sviluppo sostenibile. La Strategia ora va messa in pratica: il Governo prenda una posizione chiara oggi al Summit dell’Onu, anche in vista della presidenza del G7”
“L’approvazione della nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) da parte del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (Cite) segna un importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia sul percorso dello sviluppo sostenibile e l’attuazione dell’Agenda 2030, adottata dall’Onu il 25 settembre del 2015”. Così Asvis sull’approvazione (ieri, ndr) da parte del Comitato interministeriale proprio della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2023
martedì 19 settembre 2023
Legambiente lancia un appello alle istituzioni per chiedere aria pulita e strade sicure
Le strade delle città italiane sono ancora teatro di violenza stradale, con una preoccupante prevalenza di vittime tra pedoni e ciclisti. Questa emergenza si unisce ai danni causati dall’inquinamento atmosferico e alle politiche governative che, con il rinvio del blocco dei veicoli Euro 5, ostacolano la vera transizione verso una mobilità a zero emissioni nelle città.
Per queste ragioni, in occasione della Settimana Europea della Mobilità, Legambiente scende in piazza al fianco delle città per chiedere sicurezza stradale e misure concrete contro l’inquinamento atmosferico. Due le iniziative di punta organizzate dall’associazione ambientalista:
– le “LEZs o Low Emission Zones” con mobilitazioni a Torino, Roma, Bologna, Milano e Napoli per chiedere città 30 e zone a basse emissioni che ridurrebbero del 40% le emissioni di N02
– il Giretto d’Italia – bike to work 2023 con 33 Comuni aderenti, per una sfida tra città a colpi di pedali e difendere la sicurezza dei ciclisti e le norme per la ciclabilità a rischio con l’imminente riforma del Codice del Strada
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 19/09/2023
lunedì 18 settembre 2023
Pensioni: rilanciare previdenza complementare per tutelare lavoratori
“Il Governo rimedi all’errore commesso con il decreto 98/2023, con il quale, senza alcuna condivisione con le parti sociali, ha deciso di assegnare ad un soggetto privato le funzioni e le risorse per la promozione della previdenza complementare. Come Cgil riteniamo fondamentale rilanciare la previdenza complementare a partire dai giovani, ma crediamo sia sbagliato, nel metodo e nel merito, quello che il Governo ha deciso di fare con questo blitz, e chiediamo che nei decreti attuativi previsti a ottobre si faccia un passo indietro”. Questa la prima richiesta avanzata dalla segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione al tavolo di questa mattina con l’osservatorio del Ministero del Lavoro per la spesa previdenziale, che oggi aveva all’ordine del giorno la previdenza complementare.
La dirigente sindacale spiega poi che “abbiamo ribadito le necessità di introdurre un semestre di silenzio/assenso e di istituire di una sede protetta per garantire che la scelta delle lavoratrici e dei lavoratori di trattenere il Tfr in azienda sia ragionata e soprattutto libera. Abbiamo chiesto – aggiunge – che la previdenza complementare sia riconosciuta al personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico”.
Leggi: Cgil, 18/09/2023
lunedì 18 settembre 2023
Covid. Schillaci: “I contagi potrebbero crescere ancora, ma ricoveri e occupazione intensive trascurabili”. E su scuola: “Nessun allarmismo”
Il Ministro della Salute: “I numeri dei contagi Covid in assoluto sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone. Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo”. E poi sulla manovra: “In accordo con il Mef vogliamo premiare i medici e gli infermieri: o pagandoli di più o riducendo la pressione fiscale sull’extraorario”.
“I numeri dei contagi Covid in assoluto sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone. Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo: i dati che ci interessano sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto a Rtl 102.5.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2023
venerdì 15 settembre 2023
Aggiornamento Lea. Baldini (Enpapi): “In Commissione Schillaci coinvolga oltre ai medici anche altre categorie professionali”
“La totale assenza di rappresentanti di altre categorie in ambito sanitario non è più accettabile, pertanto chiediamo al Ministro Schillaci che, nel nominare i restanti membri tecnici, manifesti maturità istituzionale e tenga conto della partecipazione di altre tipologie professionali. Una composizione più articolata non potrà che giovare al lavoro che dovrà svolgere per tre anni la Commissione”, spiega il presidente dell’Ente previdenziale.
“Il Ministero della Salute sta per costituire la nuova Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza. Ad oggi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha designato i suoi sette componenti, con altrettanti supplenti e si tratta, in maggioranza, di personale medico e laico. La totale assenza di rappresentanti di altre categorie in ambito sanitario non è più accettabile, pertanto chiediamo al Ministro Schillaci che, nel nominare i restanti membri tecnici, manifesti maturità istituzionale e tenga conto della partecipazione di altre tipologie professionali”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/09/2023
giovedì 14 settembre 2023
Energia: accordo Enea e Legacoop per favorire lo sviluppo cooperativo delle comunità energetiche
La partnership si inquadra nell’ambito di un precedente Protocollo di Intesa per la diffusione di programmi e progetti tra ENEA e le cooperative aderenti a Legacoop in materia di transizione digitale, efficientamento energetico ed economia circolare e sostenibile
Un nuovo tassello nel campo delle Comunità energetiche rinnovabili. A segnare un altro passo avanti in un settore che suscita sempre più interesse e attenzioni è la firma di un accordo tra Legacoop e l’Enea. Una collaborazione che parte da un precedente protocollo d’intesa e che ha come obiettivo, come sottolineato dal direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi di «collaborare alla realizzazione di una campagna sperimentale per valutare e ottimizzare le prestazioni di strumenti e prodotti messi a disposizione dall’Enea nelle esperienze di cooperative energetiche più avanzate».
Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/09/2023
giovedì 14 settembre 2023
Pnrr. Ministero: “Nessun ritardo su Case e Ospedali di Comunità”
Il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione del M5S sul potenziamento della sanità territoriale nel quadro del PNRR rassicura: “Dal puntuale monitoraggio semestrale condotto da Agenas allo stato non rileva alcuna ragionevole preoccupazione riguardo al rischio che la costruzione ed attivazione delle case ed ospedali di comunità previsti dal PNRR possano non essere completate entro la data stabilita del 30 giugno 2026, come da target sulla Missione 6”.
“Dal puntuale monitoraggio semestrale condotto da Agenas allo stato non rileva alcuna ragionevole preoccupazione riguardo al rischio che la costruzione ed attivazione delle case ed ospedali di comunità previsti dal PNRR possano non essere completate entro la data stabilita del 30 giugno 2026, come da target sulla Missione 6”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione del M5S sul potenziamento della sanità territoriale nel quadro del PNRR.
Leggi: Quotidiano Sanità, 14/09/2023
mercoledì 13 settembre 2023
Non autosufficienza. Patto per un Nuovo Welfare: “Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per tradurre in pratica la riforma approvata a marzo. La manovra sarà momento della verità”
Si propone di utilizzare la Legge di Bilancio per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma e presenta un’analisi anche delle risorse economiche necessarie a ridefinire già dal 2024 i principali ambiti del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari.
“Esistono 10 milioni di persone che la politica ha sempre trascurato: sono gli anziani non autosufficienti, i loro caregiver familiari e chi li assiste professionalmente. A marzo è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, attesa da 25 anni: può rappresentare quella svolta tanto attesa. Ma se i suoi obiettivi rimarranno solo parole, l’unico effetto sarà stato quello di accrescere la frustrazione dei tanti coinvolti. Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo, passando dalle parole ai fatti”. Lo evidenziano le associazioni aderenti al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, presentando una proposta “che guarda all’oggi e al domani”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/09/2023
mercoledì 13 settembre 2023
Manovra, addio al Superbonus. Deficit 2023 verso il 6,5-7%
Conti pubblici. Alla Camera il ministro dell’Economia Giorgetti chiude sulla proroga dei termini degli «incentivi attuali». In legge di bilancio il ritorno integrale ai vecchi sconti del 65 e 50 per cento
Il Governo «non ha intenzione di procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute». Al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti bastano poche parole nella risposta di ieri al Question Time alla Camera per affossare le speranze di una riapertura dei termini per le ristrutturazioni avviate con il Superbonus e inciampate nel caos di questi mesi sulla cessione dei crediti. L’attenzione delle ultime settimane si era concentrata in particolare su un’ipotesi di rinvio, anche breve, della scadenza del 31 dicembre entro cui vanno chiusi i lavori dei condomini, e su quello il titolare dei conti ha risposto.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/09/2023
REGIONI:
martedì 19 settembre 2023
Infermieri in Lombardia: pochi e malpagati, riforme del Pnrr a rischio
Pochi, malpagati, con percorsi di laurea e carriera non incentivati e dunque, se residenti in Lombardia, in fuga verso la Svizzera. E a livello nazionale ne mancano 10.000 (2.287 in Lombardia) per attuare la riforma sanitaria finanziata dal Pnrr, con case e ospedali di comunità che rischiano di restare scatole vuote
Pochi, malpagati, con percorsi di laurea e carriera non incentivati e dunque, se residenti in Lombardia, in fuga verso la Svizzera. E a livello nazionale ne mancano 10.000 (2.287 in Lombardia) per attuare la riforma sanitaria finanziata dal Pnrr, con case e ospedali di comunità che rischiano di restare scatole vuote per il mancato rimpiazzo di nuovi fabbisogni (26.850 Italia, 2.287 Lombardia), pensionamenti a 65 anni (21.050, 2.100 in Lombardia) e lavoro all’estero (15.000, 1.500 in Lombardia), secondo i dati di Agenas.
E’ in estrema sintesi il quadro dell’allarme infermieri in Italia e in Lombardia offerto al Pirellone dai responsabili regionali dell’Ordine delle professioni infermieristiche, sentiti dalla commissione sanità presieduta da Patrizia Baffi di Fdi, che ha aggiornato i lavori per un secondo giro di audizioni il prossimo 28 settembre.
Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2023
martedì 19 settembre 2023
I giardini terapeutici di Padova una cura per l’alzheimer da un terzo settore innovativo
Dibattito delle idee Risponde Elisabetta Soglio
Soluzioni concrete Importante proseguire gli studi e avviare un iter di riconoscimento reale dei percorsi di tipo non farmacologico, bisogna far uscire questa malattia dal silenzio
Cara Elisabetta,
in occasione della giornata dell’Alzheimer, il 21 settembre prossimo, vorrei affrontare il tema con una provocazione che in realtà è una sfida da continuare. Spesso si pensa che per chi ha una perdita di memoria sia impossibile condurre una vita dignitosa; invece questa possibilità esiste tramite percorsi mirati. Ne erano già convinti i responsabili di Opsa (Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano, Padova) quando agli inizi del 2000 realizzarono il Centro Servizi per malati di demenza, prevedendo per loro una struttura adeguata all’accompagnamento nel percorso di vita, tra cui le aree verdi.
Leggi: Corriere della Sera, 19/09/2023
domenica 17 settembre 2023
Covid nel Lazio, i casi tornano a salire ma i ricoveri sono pochi. Bartoletti: «Sotto controllo»
Contagi aumentati del 50% in una settimana. Vaccinazioni al via il 2 ottobre per 1 milione 725mila anziani e soggetti fragili
Il Covid torna a far parlare di sé. E, per quanto la situazione contagi e rete ospedaliera siano sotto controllo, nell’arco di una sola settimana i nuovi casi hanno comunque fatto registrare un aumento del 50% rispetto alla precedente.
Nel Lazio, dal 7 al 13 settembre (quindi rilevazioni che non tengono ancora conto dell’inizio dell’anno scolastico), sono state registrate 3.628 nuove positività, a fronte di oltre 24mila tamponi eseguiti. Nei sette giorni immediatamente precedenti i casi erano stati 2.496 su poco meno di 21mila test effettuati. Con un tasso di positività che dall’11,9% è schizzato al 15,1. Invariato, nel confronto tra i due periodi, il numero dei decessi: nove le persone che hanno perso la vita a causa del virus.
Leggi: Corriere della Sera, 17/09/2023
venerdì 15 settembre 2023
Debutta in Veneto l’infermiere di famiglia. In arrivo la delibera
L’assessore Lanzarin: “il Veneto diventerà la prima Regione d’Italia a dotarsi di una nuova figura professionale infermieristica di grande rilievo e innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, il cui impiego sarà prezioso per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità”.
Debutta in Veneto l’infermiere di famiglia. “Martedì prossimo, quando in Giunta approveremo la relativa delibera, il Veneto diventerà la prima Regione d’Italia a dotarsi di una nuova figura professionale infermieristica di grande rilievo e innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, il cui impiego sarà prezioso per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità”, annuncia l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, anticipando alcuni contenuti del provvedimento di Giunta. L’Ifoc, spiega, “si rivolgerà a persone non eleggibili all’Assistenza domiciliare integrata o alla gestione in strutture intermedie-residenziali, o setting specialistici o per acuti. Una piccola rivoluzione con cui vogliamo portare l’assistenza infermieristica vicino al cittadino e rafforzare le professionalità del settore infermieristico”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/09/2023
martedì 12 settembre 2023
Latina. Palazzo Lamaro, rischio sfratti. Incontro tra Prefetto, sindacato e inquilini
Oggi, dando seguito alla richiesta di convocazione del sindacato SUNIA, il Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, ha ricevuto Vitaliano Patriarca, Segretario Provinciale del SUNIA, Patrizia Fieri, Segretaria Confederale CGIL FROSINONE LATINA, unitamente ad una delegazione di inquilini del palazzo Lamaro.
Parliamo di 83 famiglie che abitano il palazzo e che rischiano di essere messe fuori casa da un giorno all’altro, dal momento che sono cominciate ad arrivare le prime intimazioni di sfratto.
Il palazzo è stato venduto nel 2022 dall’Ente pubblico ENPAM ad un fondo di investimento, fondo AIACE, che ha provveduto immediatamente a mettere in vendita gli appartamenti, tutto in pochi giorni, senza alcuna mediazione e senza tener conto e valutare chi abitasse in quel palazzo, ricordiamo che la maggior parte sono pensionati che vivono li da oltre 40 anni, o famiglie monoreddito che non hanno la possibilità di acquisto.
Leggi: Sunia, 12/09/2023
lunedì 11 settembre 2023
Domotica avanzata nel primo cohousing sociale per disabili in Toscana
Condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica nell’edificio dell’ex Sert a Empoli. Sistemi di domotica avanzata per garantire autonomia e indipendenza al primo “condominio solidale” per persone con disabilità in Toscana. Lo spazio, inaugurato a Empoli nei locali dell’ex Sert, è una novità per il cohousing sociale nell’ambito dell’handicap e vede sotto lo stesso tetto condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica.
L’edificio di piazza XXIV Luglio è nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). Il palazzo ottocentesco, oggetto di una ristrutturazione dal costo di circa 2,8 milioni di euro, contiene anche degli alloggi privati e degli spazi comuni a usufrutto dei beneficiari.
Leggi: Rete Caad, 11/09/2023
domenica 10 settembre 2023
A Como la casa del futuro che può diventare un modello: è nata dall’amore di un padre e una madre
“La casa di Ale” è una struttura completamente accessibile per persone con disabilità ed è stata ideata da Marco Meroni per il proprio figlio Alessandro affetto da una malattia rara che ne compromette le abilità motorie e respiratorie dall’età di quattro anni. “La vita di Ale è completamente cambiata nella nuova casa e lo si apprende anche dal suo sorriso – afferma lo stesso Meroni mentre è intento a far vedere la nuova casa -.
Prima dipendeva solo da me e dalla mamma, adesso è indipendente e autonomo il che, per me, vuol dire che sarà in grado di creare già ad 11 anni una sua sicurezza che nel futuro lo aiuterà a costruire la sua rotta”.
Il progetto nasce dalla necessità di realizzare una casa che preveda tecnologie all’avanguardia per semplificare ogni cosa: dalla demotica e Amazon Alexa per gestire ogni azione della casa, passando per delle braccia meccaniche in grado di agevolare i movimenti di tutti i giorni, fino a dei sollevatori automatizzati a soffitto per facilitare ogni spostamento.
Leggi: Rete Caad, 10/09/2023
IN AGENDA:
A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. “Io persona al centro”
Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.
Leggi: Auser
Un ciclo di otto seminari in streaming sull’abitare. Dal 26/9 via alla seconda fase
“A casa nostra”, seminari per il benessere abitativo promossi da CIAS/UniFe. Otto seminari formativi gratuiti dedicati ad approfondire il tema del benessere e della sicurezza nelle abitazioni e alla proposta di nuovi modelli abitativi e di servizio per i condomini, con particolare riferimento alla sostenibilità sociale e alla necessaria interdisciplinarietà degli interventi.
Ciclo di eventi organizzato insieme agli Ordini e Collegi professionali e a partner tecnici di eccellenza, nell’ambito del Protocollo “Salute, Comfort e Sicurezza” di Ferrara, che vede coinvolti da molti anni l’Università degli Studi, INAIL, INPS, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Dipartimento di Sanità Pubblica Asl, Provincia e Comune di Ferrara, vari soggetti associativi operanti in ambito sociale.
Leggi: Rete Caad
27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma
Leggi: Istat
Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore
Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it
Leggi: Auser
3 ottobre – Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo
Il prossimo 3 ottobre HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo organizza, con il contributo non condizionato di CSL Seqirus, GSK, Moderna Italia, Novavax e Pfizer, gli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo – Longevità & Longennials” presso l’Acquario Romano di Piazza Manfredo Fanti 47, a Roma.
‘L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano“. Una politica di invecchiamento attivo efficace dovrebbe mirare a conferire maggiore vitalità agli anni vissuti: l’obiettivo non è quello di aggiungere ma di migliorarli sensibilmente.
Leggi: Happy Ageing
Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles, 11.10.2023
Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.
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Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile
Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.
I contenuti del documento saranno illustrati in conferenza giovedì 19 ottobre alle ore 11.00 presso la Sala dell’Acquario romano in Piazza Manfredo Fanti 47 a Roma, e in diretta streaming, a istituzioni, a esperte ed esperti, e al grande pubblico. Interverranno per l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile il direttore scientifico, Enrico Giovannini, e i presidenti, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, in dialogo con le istituzioni.
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Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
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Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze
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Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna
L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.
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IN EVIDENZA:
Riforma della non autosufficienza: si parta nel 2024 dando più risorse alle famiglie
Più risorse alle Rsa per garantire più minuti di assistenza al giorno, una domiciliarità a misura di anziano, risorse che arrivino fino a 1.200-1.500 euro al mese per anziano. Secondo il Patto per la non autosufficienza, l’attuazione della riforma (approvata esattamente sei mesi fa) deve partire da qui: in legge di bilancio per il 2024 servono 1,306 miliardi – di SARA DE CARLI
Sono passati sei mesi dall’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Sei mesi in cui non c’è stata traccia di quel dibattito pubblico che dovrebbe accompagnare l’avvio di una riforma così importante e così impattante, che coinvolge almeno 10 milioni di italiani: il tema non è diventato argomento “da bar” e questo è un male, perché un dibattito pubblico sarebbe necessario per far “conquistare” peso politico al tema, tradizionalmente relegato agli addetti ai lavori.
L’avvio di un percorso
Nulla sappiamo della direzione che stanno prendendo i Decreti Legislativi che dovranno essere approvati entro gennaio 2024, né di come si sta pensando di “dare corpo” ai temi che nella legge delega erano ancora solo accennati, a cominciare dalla nuova residenzialità. Ma non è solo questo, il tema è che il silenzio rischia di essere scambiato per disinteresse e questo, politicamente, pesa. Soprattutto quando si tratta di decidere dove mettere le (scarse) risorse disponibili e stabilire priorità: ossia di fare quello che la politica deve fare.
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Disagio abitativo per 1,5 milioni di famiglie
400mila persone in lista d’attesa per la casa popolare, costi per le locazioni che crescono e stipendi inchiodati. Per Legacoop Abitanti è tempo di puntare su un piano con nuove forme di partnership pubblico-privato, fondi rotativi, blending. Nel pomeriggio del 15 settembre la presidente Rossana Zaccaria affronterà il tema con gli assessori di Milano Torino e Bologna
«Un milione e mezzo di nuclei familiari vive una condizione di disagio abitativo acuto o grave, cioè fatica a pagare l’affitto o le rate del mutuo; almeno 400mila sono registrati nelle liste di attesa per un alloggio popolare nei Comuni. Questi pochi dati testimoniano come continui a sussistere un’emergenza casa, alimentata da stipendi bassi, costo della vita in crescita, mutui alle stelle, canoni di locazione in aumento». Parole di Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti.
Risposte non più rinviabili
Zaccaria continua: «Ad essere colpite sono, naturalmente, le fasce più vulnerabili: famiglie numerose, lavoratori precari, giovani studenti. Per questi ultimi, in particolare, il problema assume un’urgenza e un’evidenza maggiore all’avvio dell’anno accademico. Non è più rinviabile una risposta a questa emergenza: si dia attuazione ad un Piano strutturale per la casa, sulla cui necessità concordano sia il ministro delle infrastrutture sia le forze di opposizione, definendo, in vista della legge di bilancio, proposte che siano sostenibili e che vedano la collaborazione di tutti i soggetti interessati, a partire dalla cooperazione di abitanti che nella sua esperienza ha maturato buone capacità gestionali e attenzione alla dimensione sociale».
Leggi: Vita
Anziani non autosufficienti: nella Legge di Bilancio il momento della verità
Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo, passando dalle parole ai fatti. Lo chiede il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, presentando una proposta che guarda all’oggi e al domani.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza propone di utilizzare la Legge di Bilancio per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma e presenta un’analisi anche delle risorse economiche necessarie a ridefinire già dal 2024 i principali ambiti del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari.
La proposta, che include 7 paper di approfondimento, è costruita così da richiedere un finanziamento sostenibile per le casse dello Stato: serve 1 miliardo e 306 milioni di Euro nel 2024, suddivisi in 835 milioni dalla sanità e 471 milioni dal sociale. Esistono 10 milioni di persone che la politica ha sempre trascurato: sono gli anziani non autosufficienti, i loro caregiver familiari e chi li assiste professionalmente. A marzo è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, attesa da 25 anni: può rappresentare quella svolta tanto attesa. Ma se i suoi obiettivi rimarranno solo parole, l’unico effetto sarà stato quello di accrescere la frustrazione dei tanti coinvolti.
Leggi: I Luoghi della Cura
Abitare inclusivo. Il progetto per una vita autonoma e indipendente
Il progetto per una vita autonoma e indipendente, Atti del convegno “Abitare Inclusivo. Il progetto per una vita autonoma”, Udine, 6 dicembre 2019, a cura Cluster Accessibilità ambientale, Univ.Udine, Un.Venezia, Un.RomaTre, ed.Anteferma, 2019
Il volume affronta il tema dell’abitare presentando i risultati di studi, ricerche e sperimentazioni di architettura in chiave inclusiva, raccolti in occasione del convegno dal titolo “Abitare inclusivo” organizzato a Udine nel 2019.
Il progetto che ha reso possibile questa antologia strutturata di esperienze nasce dalla volontà dei componenti del Cluster Accessibilità Ambientale della Società Scientifica della Tecnologia dell’Architettura (SITdA).
Il progetto ha la finalità di rilevare un modello funzionale attuale di riferimento scientifico interdisciplinare dell’architettura, declinato alle diverse scale delle opere, dei prodotti e dei processi, per l’avanzamento tecnologico di una progettazione sempre più mirata alla persona e al suo valore in un processo etico di sviluppo sociale.
Leggi: Rete Caad
Alloggi per disabili e anziani
Bovini, Lomonaco, Alloggi per disabili e anziani, in Casa e abitare nel PNRR, a cura Caritas Italiana – Quaderni sulla Ripresa e Resilienza nel Paese, 2022
All’interno del PNRR e in modo particolare nella Missione 5 – Inclusione e coesione e Componente 2 – Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore, vi sono due fonti di finanziamento che riguardano le condizioni abitative di anziani e disabili. Data la rilevanza del tema nel contesto italiano è importante identificare gli obiettivi delle due misure. Nel primo Investimento, Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione, l’obiettivo della misura è quello di sostenere le persone vulnerabili e prevenire l’istituzionalizzazione.
L’Investimento, in particolare, dovrà comprendere due interventi che avranno un impatto sul tema abitativo: 1. Sostenere la vita autonoma e la deistituzionalizzazione per gli anziani; 2. Rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire il ricovero ospedaliero.
Leggi: Rete Caad
Modelli per l’autonomia domestica delle persone disabili
Antonio Laurìa , Beatrice Benesperi, Paolo Costa, Fabio Valli, Il progetto ADA: un modello di intervento per l’autonomia domestica delle persone disabili, Franco Angeli, 2017.
Dopo una parte introduttiva su disabilità e accessibilità, il libro descrive le vicende del Progetto ADA (Adattamento Domestico per l’Autonomia personale), una ricerca-intervento interdisciplinare promossa dalla Regione Toscana che aspira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità grave e di chi presta loro assistenza e cura, attraverso interventi di adattamento dell’ambiente domestico altamente personalizzati.
Leggi: Rete Caad
SEGNALAZIONI:
Pensionati all’estero. Iniziata 2° fase accertamento di esistenza in vita
Da questo mese fino a gennaio 2024 si svolgerà la seconda fase della campagna di accertamento di esistenza in vita per i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, dopo la conclusione della prima il 18 luglio scorso, che ha riguardato i pensionati italiani in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.
La campagna prevede che le comunicazioni, con la relativa modulistica e le attestazioni di risposta dei pensionati, dovranno pervenire entro il 18 gennaio 2024. L’Inps fa saper che qualora le certificazioni di attestazione non dovessero pervenire entro tale data, il pagamento della rata di febbraio 2024 avverrà in contanti presso gli sportelli della Western Union del Paese di residenza, mentre per eventuali attestazioni non definite entro il 19 febbraio 2024, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dal mese di marzo 2024.
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Festa di LiberEtà 2023. Dal 13 al 15 settembre a Senigallia
“L’ambiente siamo noi” è il titolo scelto per la ventiseiesima edizione della Festa di LiberEtà, il mensile del sindacato dei pensionati Cgil. Una tre giorni di dibattito, confronto, musica e mobilitazione in programma a Senigallia dal 13 al 15 settembre.
La scelta della cittadina marchigiana non è stata casuale: l’iniziativa si svolge a un anno esatto dall’alluvione del 15 settembre 2022 che provocò tredici vittime e devastò le province di Ancona e Pesaro Urbino. Dunque riflettori accesi sui temi dell’acqua, del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico.
Leggi: Spi-Cgil
NEWS:
lunedì 11 settembre 2023
Conferenza Stato-Regioni. I provvedimenti approvati. Al palo il riparto delle risorse Pnnr per l’Adi
Ennesimo stop allo schema di decreto di modifica del provvedimento la ripartizione delle risorse Pnrr per l’Adi “Casa come primo luogo di cura”. Via libera ai provvedimenti sui servizi trasfusionali e ai fondi per per favorire l’accesso ai servizi psicologici.
Semaforo verde al provvedimento sui servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti e al riparto del fondo per favorire l’accesso ai servizi psicologici. Ennesimo stop invece per il riparto delle risorse Pnnr per l’Adi.
Questi gli esiti della seduta della Conferenza Stato Regioni del 6 settembre scorso che si è conclusa anche con una “informativa resa” al Piano straordinario delle catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e azioni strategiche per l’elaborazione dei piani di eradicazione nelle zone di restrizione da Peste suina africana (PSA) 2023-2028.
Ennesimo riinvio dello schema di decreto che modifica e integra il decreto dl 23 gennaio 2023 sulle risorse Pnrr relative all’investimento Missione 6, Componente 1, Investimento 1.2.1 “Casa come primo luogo di cura (ADI)”, in seguito “alla necessita di garantire l’erogazione delle risorse dell’Adi a titolo di anticipazione per il 2023 a tutte le Regioni e Province autonome, subordinata all’adozione da parte di queste ultime di specifici Piani operativi a garanzia del raggiungimento degli obiettivi assegnati per gli anni 2023, 2024, 2025”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/09/2023
lunedì 11 settembre 2023
I quartieri popolari e i condomini in preda al degrado e all’abbandono: occorre con urgenza che il Governo proroghi l’utilizzo dei fondi del Superbonus per i quartieri popolari e i condomini.
In questi giorni, alla vigilia della prossima Legge di Bilancio, si assiste al solito balletto di cifre e di tagli per far quadrare i conti dello Stato.
Il Governo, che ha già tagliato buona parte dei fondi del Superbonus, anziché cercare di salvare quello che di buono ci poteva essere nella normativa, sta annunciando nuovi tagli alle risorse per il risanamento del patrimonio edilizio, non tenendo conto di quanto già avviato agli Enti gestori del patrimonio pubblico e di tanti condomini privati che avevano già avviato le pratiche per l’esecuzione dei lavori con i fondi straordinari. Tra l’altro, senza ascoltare le Organizzazioni degli inquilini e i rappresentanti degli Enti gestori del patrimonio pubblico, non ha previsto, né pare voglia prevedere, nessun intervento per porre rimedio ad una ingiustizia che colpisce profondamente i soggetti più disagiati del Paese, assegnatari delle case popolari e proprietari utenti della sola abitazione, costretti a vivere in condizioni di estremo degrado e insicurezza.
Leggi: Sunia, 11/09/2023
lunedì 11 settembre 2023
Covid, (ri)parte la caccia ai vaccini
Gli esperti invitano gli anziani a «cautelarsi» in vista dell’inverno. Contagi, nessun allarme
Parte la corsa delle Big Pharma per piazzare sul mercato mondiale il vaccino anti Covid più adeguato alle ultime varianti in circolazione. Dopo Pfizer, in settimana ci sarà l’ok di Ema anche di Moderna, che ha già pubblicato i dati molto positivi sull’efficacia del prodotto anche riguardo alla variante PIrola, di cui ci si aspetta una larga diffusione assieme a Erin, ormai dominante in Italia e in molti paesi europei. Quello di Moderna è un vaccino monodose che per efficacia dovrebbe coprire l’intero arco invernale, così come avviene per l’influenza. I sintomi ormai sono quasi sovrapponibili, l’unica seccatura per anziani e fragili è quella di sottoporsi a due punturine anziché una, quella classica contro i sintomi influenzali.
In questo modo, l’inverno passerà senza che il Covid faccia troppi danni. Ne è convinto anche Marco Cavaleri, Responsabile dei vaccini d’ente regolatorio europeo, che invita tutti gli… «anta» a farsi il vaccino anti-covid.
Leggi: Il Giornale, 11/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Monitoraggio Covid. Prosegue la corsa del virus: nell’ultima settimana +44% di nuovi casi. Crescono i ricoveri in ospedale. Ministero: “Nessun allarme”
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia degli over 90. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero è pari a 1,12 rispetto all’1,15 della precedente rilevazione. Reinfezioni al 39%. I decessi sono stati 94, rispetto a 65 di sette giorni fa (+44%). Sale il tasso di positività che si attesta al 12,6% rispetto al 10,5% del precedente bollettino. Infine, salgono anche i tamponi: ne sono stati effettuati 168.704 contro i 142.118 della settimana precedente (+18,7%). IL REPORT
Nell’ultima settimana si registrano 21.316 nuovi casi, ancora in aumento rispetto agli 14.866 della scorsa settimana (+44%). L’incidenza sale a 36 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 25 della scorsa settimana. Cresce anche l’occupazione dei letti in Area medica che si attesta al 3% (era al 2,7% la scorsa settimana) con un totale di 1.872 ricoverati. Aumenta anche l’occupazione delle terapie intensive (0,6% rispetto allo 0,4% della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 49 persone. È quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’Iss.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Liste d’attesa. Maxi blitz dei Nas in tutta Italia: non rispettati i tempi previsti nel 29% dei casi. Denunciati 26 tra medici e infermieri. Scoperte anche 195 agende di prenotazione “bloccate”
Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate carenze funzionali ed organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale. Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite e di esami.
Nei mesi di luglio ed agosto, i Carabinieri dei NAS, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Airbnb, la messa in scena della bozza Santanché
La bozza di regolazione degli affitti brevi delude i comuni: «È come non fare niente». Non ascoltati i sindaci sui poteri per limitare l’impatto devastante
Il primo effetto prodotto dalla bozza di un disegno di legge di regolazione degli affitti brevi (Airbnb) preparato dal ministero del Turismo Daniela Santanché tra i comuni più esposti all’economia turistica predatoria è stato di delusione. «Non produrranno alcun effetto per Milano – sostiene l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran – Sull’ospitalità turistica l’unica cosa che cambia, secondo la proposta fatta dal governo, è che si può affittare un appartamento per almeno due notti. Si tratta di un’occasione persa. È come dire che non cambia niente». «Non risolve nulla. È gravissimo che il governo si ostini a non riconoscere alle amministrazioni comunali democraticamente elette il diritto di decidere in quali zone limitare le nuove aperture» aggiunge l’assessore al Turismo di Roma Capitale Alessandro Onorato.
Leggi: Il Manifesto, 08/09/2023
giovedì 7 settembre 2023
La sanità e un piatto che piange
A fronte dei quattro miliardi vantati, seppure in un clima di riconosciuta difficoltà e quindi di cautela, ce ne saranno appena due disponibili. Sarà quindi dramma erogativo nella tutela della salute, sempre più compromessa ad sud da una emigrazione in sensibile ripresa verso le mete note (Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) che riempiono il loro salvadanaio con le povertà del meridione e le sofferenze dei meridionali. I calabresi, su tutti.
Un momento così, di incertezza sulla disponibilità di risorse dello Stato, è difficile da ricordarsi. Forse come preoccupazione analoga ricorda il governo Amato, esordito il 28 giugno del 1992 e cessato il 22 aprile dell’anno successivo. Un Governo rimasto tristemente noto per il prelievo forzato notturno nei conti correnti bancari privati.
Ma a sentire che non si ancora come e cosa scrivere nella legge di bilancio per il 2024 genera terrore, non solo imbarazzo. E’ peggio di cosa potrebbe accadere ad un padre, monoreddito, espulso dal lavoro con mutui a carico e figli in età scolare, costretto a dire alla sua famiglia dell’incertezza di mettere il pane a tavola.
Leggi: Quotidiano Sanità, 07/09/2023
giovedì 7 settembre 2023
Il Superbonus continua a correre per lo Stato macigno da 76 miliardi
In otto mesi il costo delle detrazioni per il Superbonus è passato da poco più di 51 a oltre 76 miliardi. Il dato emerge dalle ultime rilevazioni dell’Enea, al 31 agosto. Mentre Nomisma stima che si arriverà a 140-150 miliardi di costo pubblico. Una prospettiva che preoccupa il governo, che studia una nuova stretta, oltre al decalage al 70% in vigore dall’1 gennaio.
A ricordare che il Superbonus è una misura che si sarebbe dovuta archiviare da un bel po’ il governatore della Banca d’Italia. In un convegno organizzato dall’Ispi Visco ne parla come una delle misure necessarie adottate durante la pandemia, che però «non possono essere strumenti permanenti». «Il Superbonus doveva finire presto, il fatto che sia cresciuto e c’erano meccanismi un po’ strani lo abbiamo detto noi ma anche l’Ufficio del Bilancio», afferma Visco. E mentre si conferma l’ipotesi di una nuova stretta, si fanno sempre più insistenti anche le indiscrezioni secondo le quali il governo intende prorogare per almeno tre mesi il Superbonus al 110% per i condomini che non completeranno i lavori già in proroga quest’anno (mentre l’incentivo è già sceso al 90% per chi ha avviato le procedure nel 2023, e scenderà al 70% nel 2024).
Leggi: Ius Letter, 07/09/2023
martedì 5 settembre 2023
La spesa sanitaria italiana sempre sotto la media Ocse. Gimbe: “Senza rilancio del finanziamento pubblico addio a diritto alla salute”
Cartabellotta: “I confronti internazionali sulla spesa sanitaria pubblica pro-capite relativi al 2022 che l’Italia in Europa precede solo i paesi dell’Est (Repubblica Ceca esclusa), oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. E tra i Paesi del G7, di cui nel 2024 avremo la presidenza, siamo fanalino di coda con gap ormai incolmabili”. LE TABELLE
L’imponente sotto-finanziamento, la progressiva carenza di personale sanitario, i modelli organizzativi obsoleti, l’incapacità di ridurre le diseguaglianze e l’inevitabile avanzata del privato hanno determinato la progressiva erosione del diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare nelle Regioni del Sud. “I princìpi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – universalità, uguaglianza, equità, sono stati traditi e oggi sono ben altre le parole chiave del nostro SSN: infinite liste di attesa, affollamento dei pronto soccorsi, aumento della spesa privata, diseguaglianze di accesso alle prestazioni, inaccessibilità alle innovazioni, migrazione sanitaria, rinuncia alle cure”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 05/09/2023
lunedì 4 settembre 2023
Gas, le bollette tornano a salire dopo tre mesi di ribassi: +2,3%. Ecco perché ora il governo è nei guai
L’aggiornamento mensile dell’Arera: i rincari legati all’aumento del gas sui mercati. Ma a fine mese scadono gli aiuti da 5 miliardi da parte del governo. Che dovrà decidere se rinnovarli
Dopo tre cali consecutivi, tra maggio e luglio, tornano a salire le bollette del gas. Non un bel segnale per i consumatori e in prospettiva nemmeno per le imprese: per il mese di agosto la tariffe sono cresciute del 2,3%, come annunciato dall’Arera, l’Authority indipendente che regola i mercati dell’energia.
Una notizia che dovrà preoccupare anche il governo: a fine settembre scadono i sostegni in favore dei cittadini e aziende e che coprano una parte delle spese in bolletta. Se anche i prezzi del gas sul mercato internazionale dovessero rimanere su questi livelli e il governo non dovesse rinnovare gli aiuti, le bollette salirebbero automaticamente. Ma è assai probabile che andando verso l’inverno, i prezzi saliranno come è inevitabile. Ed è questo il motivo per cui il governo dovrà trovare altre risorse per “aiutare” le famiglie già alle prese con l’aumento del costo della vita causato dal corso dell’inflazione.
Leggi: La Repubblica, 04/09/2023
REGIONI:
lunedì 11 settembre 2023
Anche a Pistoia il programma che garantisce equità d’accesso ai servizi sanitari
Grazie a un team multidisciplinare e multiprofessionale dedicato e ad un Ambulatorio pensato e realizzato con caratteristiche di massimo comfort ambientale, è stato attivato anche presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia il Programma PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali), progetto della Regione Toscana finalizzato a garantire alle persone con disabilità equità d’accesso ai servizi sanitari. Gli interventi vengono erogati sia nelle strutture sanitarie che a domicilio
Il Programma PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali) è un progetto della Regione Toscana finalizzato a garantire alle persone con disabilità equità di accesso ai servizi sanitari. Presentato ufficialmente nel novembre 2018, con l’attivazione del portale web PASS e la relativa piattaforma, come avevamo riferito anche su queste pagine, nelle scorse settimane è divenuto attivo anche all’Ospedale San Jacopo di Pistoia.
Leggi: Superando, 11/09/2023
sabato 9 settembre 2023
Sugli anziani la morsa del disagio “Rete di servizi da ricostruire”
Anziani a Terni nel terzo millennio: spesso soli, poveri, vittime di reati e alle prese con accessi alle cure sempre più complicati, se non impossibili. Una fotografia impietosa ma che, purtroppo, non si discosta dalla realtà. “Bisogna ricostruire una rete territoriale di servizi, non solo sanitari ma anche di assistenza”, è l’appello lanciato da Attilio Romanelli, segretario dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. “Cominciamo con un dato: la popolazione over 65 sul territorio sfiora il 28% e tendenzialmente aumenta grazie all’allungamento della vità. Ma questa deve essere considerata un’aspirazione , non una sciagura – afferma Romanelli –. Altri dati: la metà dei nostri iscritti vive con una pensione inferiore ai 1300 euro lordi. Non serve altro, con un caro-vita che incide su chiunque, per delineare lo stato di disagio economico che attanaglia la popolazione anziana”.
Leggi: La Nazione, 09/09/2023
sabato 9 settembre 2023
Case popolari da ristrutturare. Incentivo all’inquilino che anticipa le spese
A Genova ci sono 2000 case popolari attualmente sfitte e ci sono 2500 persone in lista d’attesa per un alloggio. La situazione non può essere normalizzata, perché le 2000 case popolari sfitte necessitano di lavori di ristrutturazione, più o meno importanti, e non ci sono le risorse pubbliche per realizzarli. È il quadro, non molto confortante, emerso in occasione di un incontro tra il sindaco Marco Bucci, il vicesindaco Pietro Piciocchi, l’amministratore delegato di Arte ( ovvero l’azienda territoriale per l’edilizia), Paolo Gallo, e le associazioni degli inquilini e assegnatari, Sunia, Sicet e Uniat. « Ogni anno osserva Bruno Manganaro, segretario generale del Sunia di Genova – vengono assegnate tra le centoventi e le centocinquanta case. Troppo poche. Inoltre, è partito il nuovo bando e si ipotizza che, al termine del periodo in cui si possono presentare le domande, si arriverà a una lista d’attesa di oltre quattromila nominativi. La situazione rischia di diventare sempre più insostenibile».
Leggi: Assedil, 09/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
“Diecimila anziani prigionieri a Firenze di case vecchie”
Solitudine, mobilità, salute, sicurezza. Agli sportelli e alle assemblee del sindacato, gli anziani avanzano richieste, problemi. Spesso comuni. E lo Spi Cgil Toscana, che ha più iscritti di un partito nazionale (quasi 270mila), ha ben chiare le implicazioni della «sfida demografica». Che ha a che fare con una popolazione sempre più anziana, con le sue difficoltà e bisogni di soluzioni su burocrazia, salute, casa.
«A Firenze ci sono più di 10 mila anziani prigionieri in casa loro, perché magari abitano al terzo o quarto piano senza ascensore. Sono partiti progetti di cohousing e devono essere ampliati, così come le case stesse dovrebbero essere a misura di anziano» dice il segretario toscano Alessio Gramolati. «È un tema che attraversa la fragilità, ossia persone autosufficienti che però non hanno più gli stessi livelli di autonomia di un tempo – continua il segretario fiorentino Mario Battistini -. Abbiamo anziani che stanno in case anche di proprietà ma che vivono in difficoltà e solitudine.
Leggi: Cgil Firenze, 08/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Infermiere di famiglia e comunità. Il Veneto lavora a nuovo modello, Bottega (Nursind): “Auspichiamo una veloce attuazione”
I sindacati del comparto convocati lunedì scorso per esaminare il documento elaborato dal gruppo di lavoro istituito dalla Regione. “Emerge non solo la centralità dell’infermiere nei servizi di assistenza sul territorio, ma anche una chiara definizione del suo ruolo e delle competenze. Sono però soprattutto le novità organizzative che ci trovano d’accordo, a cominciare dalla completa autonomia professionale riconosciuta”, commenta Il segretario nazionale del Nursind.
Il Veneto è al lavoro su un nuovo modello organizzativo e professionale che vede protagonista l’infermiere di famiglia o di comunità (Ifoc). Un gruppo di lavoro ha già elaborato una bozza di documento, che lo scorso lunedì è stata condivisa con i sindacati del comparto. “Accogliamo con favore l’impegno del Veneto, prima Regione a delineare la figura dell’infermiere di famiglia o comunità (Ifoc). Il modello organizzativo e professionale che ci è stato presentato al termine del gruppo di lavoro dedicato contempla infatti diversi aspetti che valorizzano molto la nostra professione” commenta il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Lombardia, oltre 264 mln per cure a domicilio a 226 mila over 65 entro il 2025
Attualmente gli anziani assistiti a casa sono 92 mila. Nel 2025 le cure domiciliari arriveranno a coprire il 10% della popolazione over65enni, in linea con la media europea. Ma l’implementazione di questo progetto, sottolinea il Dg Welfare, Giovanni Pavesi, “non è un semplice adempimento alle indicazioni dell’Europa; fa parte integrante della nostra filosofia centrata sulla presa in carico e sul paziente”.
Nel 2025 gli over 65 lombardi assistiti a domicilio saliranno dai 92mila del 2019 a 226mila (+140%), il 10% del totale, in linea con la media europea. Per centrare questo obiettivo la Regione mette in campo oltre 264 milioni di euro in 3 anni, di cui quasi 200 dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Modi e tempi del progetto sono stati illustrati oggi in Commissione Sanità dal direttore generale Welfare, Giovanni Pavesi, che ha poi risposto alle domande dei consiglieri intervenuti.
“Per raggiungere l’obiettivo di 134mila pazienti in più assistiti a casa – spiega una nota del Pirellone – è stata messa a punto una tabella di marcia che prevede 41.704 nuovi assistiti nel 2022 (già raggiunti), altrettanti nell’anno in corso e nel 2024 e poco meno di 10mila nel 2025. I fondi totali per coprire le prestazioni sono pari a 264,7 milioni: ai 197,6 messi a disposizione dal Pnrr si aggiungono infatti 67,1 milioni già assegnati alle Asst per l’assunzione di infermieri di comunità e per l’acquisto di beni e servizi correlati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023
venerdì 8 settembre 2023
Genova. Case popolari: Manganaro “rendere agibili 2 mila appartamenti sfitti”
Questa mattina in Comune si è svolto l’incontro tra le associazioni degli inquilini e assegnatari, il Sindaco di Genova, il vice Sindaco e l’Amministratore delegato di Arte.
La riunione nasce dalle sollecitazioni da parte di SUNIA, Sicet e Uniat rispetto ad interventi che abbiano la finalità di migliorare le condizioni dell’abitare delle fasce più deboli della popolazione genovese.
In particolare si è discusso di come garantire |’assegnazione di alloggi alle fasce maggiormente disagiate in un contesto in cui purtroppo da parte del Governo non ci sono piani di investimento sulle case popolari.
In seconda battuta è stato affrontato il problema di rendere agibili i circa 2 mila appartamenti sfitti e inagibili di edilizia pubblica gestiti da Arte.
“Il Sindaco ha convenuto sulla necessità di rendere agibili 2 mila alloggi che in mancanza di risorse da dedicare alla manutenzione restano sfitte – ha commentato Bruno Manganaro, Segretario Generale SUNIA Genova — una delle ipotesi sul tavolo potrebbe essere quella di dare la possibilità a chi è in graduatoria e in attesa di una assegnazione, di provvedere con risorse proprie alla manutenzione recuperandole successivamente nelle quote di affitto da pagare ad Arte”.
Leggi: Sunia, 08/09/2023
giovedì 7 settembre 2023
Ripensare la città per impedire l’isolamento e puntare sulla geriatria
Se a Firenze sono 262 gli ultracentenari, in Toscana hanno già abbondantemente superato “quota mille” (oggi sono circa 1.600), tra dieci anni saranno il doppio e nel 2050 più del triplo e — sempre secondo ISTAT — nel 2070 si avvicineranno a “quota diecimila” (probabilmente oltre 1.500 a Firenze). Non vi è dubbio che ciò rappresenti una grande conquista, ma che induca anche ad una certa preoccupazione.
La preoccupazione nasce dal sospetto che, dietro questa indubbia conquista, vi sia il germe della sua insostenibilità: nel 1951 vi erano 3 giovani per ogni anziano, un secolo dopo il rapporto si ribalta con 3 anziani per ogni giovane. Questo ribaltamento pone diverse domande prima fra tutte chi sosterrà le spese per un numero così alto di anziani. Ma significa anche una società diversa in cui diversi sono i bisogni da fronteggiare e i modi di fronteggiarli: cambia il ruolo della sanità, l’uso del tempo libero, la tipologia degli spazi ricreativi, le esigenze di mobilità, le forme di turismo.
Leggi: La Repubblica, 07/09/2023
IN AGENDA:
A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. Io persona al centro”
Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.
Leggi: Auser
27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma
Leggi: Istat
Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore
Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it
Leggi: Auser
11-10-2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles
Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.
Leggi: Promisalute
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze
Leggi: Urban Promo
IN EVIDENZA:
Periferie, basta stigma, bisogna pensare e agire diversamente
In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima farsa, che ha pure risvolti drammatici, con le grandi manovre delle forze dell’ordine in alcuni quartieri delle periferie italiane, soprattutto romane e napoletane, tra cui Tor Bella Monaca, dove lavoriamo da molti anni come laboratorio universitario in percorsi di ricerca-azione con le realtà locali. Sappiamo tutti che questo è un modo distorto e strumentale di intervenire, che non porta niente di buono e utile, anzi alimenta effetti negativi, ma bisogna pur dire qualcosa ancora una volta -nonostante ormai lo ripetiamo da anni e lo ripetono tutti quelli che lavorano seriamente in questo campo non foss’altro che per esternare la propria frustrazione (e di tanti come noi impegnati nelle varie periferie romane e italiane), ma soprattutto per esprimere con forza la nostra solidarietà ed il nostro supporto a quelle realtà (associazioni di vario tipo, gruppi informali di abitanti, reti di mutualismo, cooperative sociali, terzo settore, fondazioni e privato sociale, singoli abitanti, insegnanti ed educatori, movimenti, ecc.) che da anni lavorano in questi contesti con serietà, impegno e grandi fatiche seguendo ben altre strade e ben altri approcci.
Leggi: Il Manifesto
La povertà delle persone senza dimora: nuovi scenari e questioni aperte – di Antonella Meo
Siamo soliti pensare alle persone senza dimora come espressione di una delle forme più gravi di povertà e marginalità: sperimentano condizioni materiali tanto precarie da soddisfare con fatica i problemi quotidiani dell’esistenza, non godono di un’adeguata rete di sostegno e sono prive delle risorse necessarie per disporre di un’abitazione. Sono così estreme le condizioni di vita di questi individui che tendiamo a rappresentarli come “altro” da noi, una fattispecie a sé, isolandoli dal resto della popolazione. Li pensiamo ai margini della società e tendiamo a percepire il loro disagio come un problema personale. Persiste tuttora una rappresentazione fuorviante che riconduce la condizione di chi vive in strada, trova ospitalità nei dormitori o rifugio in sistemazioni inadeguate, a deficit culturali, mancanza di capacità o di volontà, o alla cattiva sorte che colpisce chi nella vita è particolarmente sfortunato. L’immagine associata è quella di uno stato di cronicità e di estremo degrado che non offre vie di uscita.
Nel dibattito pubblico, che contribuisce ad alimentare e veicolare questo tipo di rappresentazione, la questione viene declinata spesso come un problema di ordine pubblico o di decoro urbano. Si tratta di un approccio in linea con una lunga tradizione di intervento improntata a una logica assistenziale, regolativa ed emergenziale, che ha relegato le persone socialmente marginali ai dormitori e ad altre strutture di accoglienza temporanea, escludendole di fatto dalle politiche abitative sociali e riservando loro soluzioni “ad hoc” (Tosi 2017).
Leggi: Welforum
Chi ha paura di invecchiare? Guida per un’età da scoprire – di Cinzia Lucchelli
Viso tirato, labbra carnose, carnagione aliena ai raggi del sole. Madonna insegue da tempo l’eterna giovinezza e consegna ai social un’immagine di sé che non collima più con l’età anagrafica, 65 anni. “Non invecchiate, perché invecchiare è un peccato” diceva già nel 2016 quando a New York ritirava il premio Billboard Women in Music. Il suo caso ripropone un dilemma che tradizionalmente ha colto più le donne ma che ora investe sempre più gli uomini: invecchiare naturalmente oppure cercare di fermare il tempo che passa? E fa riflettere sul confine tra modificare il proprio aspetto fisico in modo conforme all’immagine interiore che si ha di sé e negare la trasformazione del corpo che avviene con il passare degli anni. Il rifiuto di invecchiare è altro dalla ricerca della longevità e anche dai ritocchi fatti per migliorare il proprio aspetto e sentirsi più a proprio agio. È psicologico: riguarda la paura e l’incapacità di accettare il cambiamento.
Leggi: La Repubblica
Servizi semiresidenziali per anziani e potenzialità del lavoro di rete: il contributo dell’assistente sociale nella definizione di progetti personalizzati e integrati
L’assistente sociale che opera in un centro diurno per anziani è chiamato a svolgere un ruolo strategico nella valorizzazione delle reti primarie, nell’orientamento competente ai servizi del territorio e alle opportunità del sistema di welfare, nell’attivazione di risorse formali e informali. A partire dal Quaderno del gruppo Anziani dell’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, l’articolo presenta le potenzialità del lavoro di rete, strumento e approccio fondamentale per garantire qualità e continuità nei processi di cura, delineando percorsi calibrati sulle specifiche condizioni e storie di vita degli anziani e delle loro famiglie.
di Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo di Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, collabora con il Network Non Autosufficienza e con la Fondazione Nazionale Assistenti Sociali – FNAS), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo Cooperativa Sociale ONLUS, Carugate, MI)
La prospettiva della rete sociale può essere letta nella sua dimensione di rete primaria, riferita alle relazioni e all’ambiente naturale, affettivo, di vita della persona, e nella sua dimensione di rete secondaria, riferita a collegamenti, attivazioni e collaborazioni fra gruppi, organizzazioni, istituzioni. Tale prospettiva risulta molto opportuna quando l’anziano usufruisce di un servizio semiresidenziale: in questa situazione “intermedia” – in cui l’autosufficienza non è più totale ed emergono necessità di aiuto protratto nel tempo, ma è ancora presente il vivere al domicilio e nel proprio territorio – l’assistente sociale può fornire un contributo fondamentale nella definizione di progetti centrati sulla specificità di ogni situazione, orientati sia alla rete primaria dell’anziano e della famiglia, che alla rete di servizi e risorse formali e informali.
Leggi: I Luoghi della Cura
“La Via Maestra”, appello per la manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma
La Costituzione italiana – nata dalla Resistenza – delinea un modello di democrazia e di società che pone alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali che lo Stato, nella sua articolazione istituzionale unitaria, ha il dovere primario di promuovere attivamente rimuovendo “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Leggi: Cgil
NEWS:
lunedì 4 settembre 2023
Verso la manovra. Altro che risparmi, il Ssn già oggi fa miracoli. Esiti sopra la media UE a fronte di un sottofinanziamento e carenze di personale
Siamo sicuri che in sanità ci siano ancora ampi margini di risparmio? Guardando ai dati Ocse, in termini di esiti clinici l’Italia si colloca ben al di sopra della media europea a fronte di un forte sottofinanziamento, di un basso numero di posti letto e con gravi carenze di personale. La tenuta del sistema è però messa a rischio da alcuni dati che rendono evidente crescenti difficoltà nell’accesso ai servizi. La priorità è quella di far crescere gli investimenti, investire nel personale e migliorare alcuni aspetti legati alla prevenzione. Altro che risparmi.
In vista della prossima legge di Bilancio, a causa delle ristrettezze economiche, sarà molto complicato accontentare le richieste che provengono dai diversi ministeri. Per quanto riguarda la sanità, il ministro Orazio Schillaci ha chiesto ulteriori 4 miliardi da aggiungersi ai 2,5 miliardi già previsti dalla precedente manovra. Risorse, queste ultime, che verranno però in larga parte erose dall’inflazione e dai rincari dei costi energetici. Dalle prime esternazioni del Mef sembra però che sarà molto difficile accontentare le richieste del ministro. Ed ecco quindi che si torna a parlare di potenziali risparmi da investire in maniera più efficiente all’interno dello stesso comparto. Ma siamo sicuri che in sanità ci siano ancora ampi margini di risparmio?
Leggi: Quotidiano Sanità, 04/09/2023
lunedì 4 settembre 2023
In dieci anni due milioni di case in più, ma mancano dove serve
La crescita delle abitazioni registrate al Catasto si scontra con un minimo aumento (0,2%) degli immobili occupati stabilmente. Maggiore pressione sulle città, a Prato si sfiora il pieno utilizzo
La geografia del tasso di utilizzo del patrimonio residenziale dei capoluoghi di provincia è a macchia di leopardo. Vi sono città, come Prato e Livorno, in cui con nove case abitate su dieci si potrebbe parlare di pieno utilizzo; altre dove questo non arriva al 60%: è il caso di L’Aquila, Agrigento ed Enna. La forbice è molto aperta, ma non è agevole spiegare perché. Si nota però una più elevata percentuale delle case abitate dei capoluoghi delle regioni del Centro-nord e in buona parte di quelli con più popolazione: Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze sono città con un tasso di utilizzo che tocca almeno l’85 per cento. In una decina di anni hanno registrato un aumento del 6-7%, ma restano città in cui la domanda di case è più pressante che altrove e dove si sente la maggiore urgenza di iniziative politiche nel settore.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 04/09/2023
lunedì 4 settembre 2023
Edifici vuoti per i costi di riqualificazione
Nei centri maggiori prezzi inaccessibili. In quelli minori troppo cemento
Che conclusioni trarre dalla mappatura del tasso di utilizzo del patrimonio abitativo italiano? La classifica dei capoluoghi sollecita riflessioni sul successo o meno di alcune città, sulle politiche abitative nazionali, di cui è diventato pressante un rilancio, e sulla necessità di fermare il consumo di suolo e rigenerare l’esistente, non da ultimo per l’incombente direttiva europea sulle case green (obbligo per gli edifici residenziali di raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030.
«Spicca il successo dei capoluoghi con più popolazione come Milano, Roma, Firenze, Bologna, che attirano per opportunità di lavoro e servizi e trattengono la popolazione più giovane», esordisce Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it. «Non penso che a Milano circa il 15% di immobili non utilizzati rifletta la situazione attuale. Valutiamo che nei maggiori capoluoghi circa un 5/7% di vuoto sia fisiologico per la rotazione delle persone all’interno degli immobili.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 04/09/2023
domenica 3 settembre 2023
Superbonus fuori controllo: la spesa verso i 100 miliardi. I timori del governo sui conti
Una frana si sta abbattendo sui conti pubblici e sull’economia italiana. I bonus legati alle ristrutturazioni edilizie sono ormai fuori controllo: da marzo a oggi, in soli cinque mesi, sono saltati fuori altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese, che non erano previsti nei tendenziali di spesa. Ben 4 miliardi di questi crediti, poi, si sono rivelati fasulli. Quelli irregolari, a fine agosto, arrivavano a 12,8 miliardi, si legge in un appunto consegnato nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Preoccupatissima, perché i bonus si stanno mangiando tutti i soldi per la manovra di bilancio 2024, ipotecano i conti futuri, e la bolla che si è generata rischia di creare problemi seri all’economia, se non addirittura avere risvolti sociali. Tra la fine di marzo e la fine di agosto, secondo l’appunto di Ernesto Maria Ruffini alla premier, i crediti legati ai bonus edilizi che sono stati ceduti o scontati dalle imprese in fattura sono cresciuti da 110 a 146 miliardi di euro. Di questi, solo 23 sono stati già compensati, portandoli a riduzione delle tasse dovute. Gli altri 123 miliardi, che possono essere scontati in un quadriennio, sono in gran parte alla vana ricerca di un compratore. Al conto vanno aggiunti i crediti che i titolari portano direttamente in detrazione dalle imposte, si stima un’altra ventina di miliardi.
Leggi: Corriere della Sera, 03/09/2023
venerdì 1 settembre 2023
Manovra, un “piano casa” per gli affitti. Salvini chiede più soldi per l’edilizia popolare
La richiesta è arrivata sulla scrivania del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Mittente: Matteo Salvini. Oggetto: soldi per il “Piano casa” nella legge di bilancio. Qualche centinaia di milioni, una cifra che svela la reale portata dell’intervento: solo l’avvio di un piano per l’edilizia pubblica, di fatto una toppa all’emergenza abitativa che rischia di acuirsi in autunno a causa del caro affitti.
È questo timore a spingere il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega ad avviare la ricognizione delle case popolari sfitte, questione tutta da risolvere e che precede la costruzione di nuovi alloggi. L’ultimo dato risale al 2019: su circa 800 mila abitazioni di proprietà delle Regioni e dei Comuni, circa 55 mila risultavano vuote, per lo più perché in attesa di ristrutturazione. Ma nel frattempo l’incidenza è senza dubbio aumentata – si ipotizza fino al 10% – perché le Aziende casa, gli enti che le gestiscono, non hanno risorse per i lavori.
Leggi: La Repubblica, 01/09/2023
venerdì 1 settembre 2023
Servizi sanitari, per gli over 50 le criticità maggiori sono i tempi di attesa e la qualità delle strutture
Indagine del Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research. In Italia oltre l’85% degli over 50 gode di buona salute. La farmacia è il servizio sanitario più frequentato; i servizi del 118 sono giudicati in modo molto positivo dal 36,6% degli intervistati che hanno detto di averne usufruito, le esperienze in Pronto Soccorso sono invece valutate in maniera negativa da oltre il 58,2% di coloro che vi hanno fatto accesso
Qualità del sistema sanitario, presenza territoriale e accessibilità ai sevizi sanitari nazionali: sono queste le aree oggetto dell’indagine “L’accesso ai Servizi Sanitari”, realizzata dal Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research. Obiettivo della ricerca è quello di rilevare, descrivere e analizzare su un campione di 1.000 over 50 anni le difficoltà di accesso ai principali servizi sanitari e valutarli in termini di adeguatezza, qualità e propensione al digitale.
Leggi: Redattore Sociale, 01/09/2023
giovedì 31 agosto 2023
La prevenzione è scomparsa dai radar. Dagli screening agli stili di vita con la pandemia sono peggiorati i servizi. E al Sud è un disastro
Analisi della Corte dei conti sui risultati del nuovo sistema di monitoraggio dei Lea relativi al 2021. Dall’esame dei dati emerge come l’Area della Prevenzione al Sud (ma non solo) presenti bassi livelli di adesione agli screening per le principali patologie tumorali. Ma anche sui vaccini le coperture tra i bambini sono peggiorate rispetto al pre Covid.
La pandemia tra i molteplici effetti nefasti che ha causato al Paese ha travolto anche i sistemi sanitari regionali soprattutto quelli del Sud che hanno visto le loro performance (già negative) peggiorare ulteriormente. È quanto emerge da un’analisi dettagliata della Corte dei conti sui risultati del nuovo sistema di monitoraggio dei Lea relativi al 2021 che ricordiamo è composto da tre indicatori principali: prevenzione, territorio e ospedale.
Nello specifico qui ci occupiamo dell’Area della Prevenzione e dell’analisi degli indicatori che compongono il risultato finale. In quest’ambito sono 4 le Regioni che, nel 2021, non raggiungono il punteggio minimo, due nel Nord (Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano) e due nel Mezzogiorno (Regione siciliana e Sardegna).
Leggi: Quotidiano Snaità, 31/08/2023
mercoledì 30 agosto 2023
Progetti sugli ex immobili della mafia, adesso si può richiedere il Social bonus
L’agevolazione è prevista dal Codice del Terzo settore ed è pari al credito di imposta del 65% delle erogazioni effettuate da persone fisiche e al 50% di quelle da enti o società
Social bonus per il Terzo settore è attiva la piattaforma per presentare la domanda. Su sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si può adesso iniziare la procedura informatica che consente di compilare la richiesta del contributo e presentare i progetti da finanziare per il recupero di immobili confiscati alla criminalità . Lo ha comunicato lunedì 28 agosto il ministero con un avviso sul sito, sottolineando che il prossimo 15 settembre sarà la prima finestra utile per la presentazione dei progetti da finanziare con il bonus. L’agevolazione di cui si può fare richiesta, più nel dettaglio, è prevista dall’articolo 81 del Codice del Terzo settore e consiste in un credito di imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche e del 50% se effettuate da enti o società in favore degli enti del Terzo settore.
Leggi: Italia Oggi, 30/08/2023
martedì 29 agosto 2023
Pensioni: da governo solo slogan, vogliamo risposte
“Nonostante i tanti slogan e le promesse elettorali, questo governo sulle pensioni non farà nulla, anzi, sino ad oggi, è riuscito a fare peggio dei governi precedenti”. Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“In questi mesi – aggiunge la dirigente sindacale – si è continuato a tagliare sul capitolo previdenziale, prima con la scorsa legge di Bilancio, a partire dalla rivalutazione dell’importo pensionistico, poi con il fondo precoci e l’azzeramento di altre misure di flessibilità esistenti, come opzione donna”.
“Riteniamo che il confronto aperto con le parti sociali sia finto, non è mai stata data alcuna risposta, e purtroppo non solo sulle pensioni. Sui diversi capitoli previdenziali – sottolinea Ghiglione – conosciamo le posizioni di questo esecutivo solo leggendo i giornali. Se le notizie di oggi, veicolate su alcuni organi di stampa, fossero vere, sarebbero scelte gravi e non condivise con chi rappresenta lavoratori e pensionati”.
Leggi: Cgil, 29/08/2023
lunedì 28 agosto 2023
Quando la badante non torna dalla vacanza
«Buongiorno signora, volevo dirle che non torno: ho deciso di restare nel mio paese». Inizia con una decina di parole, l’incubo che accomuna moltissime famiglie italiane.
La badante che non rientra dalle ferie getta nel panico migliaia di persone, che durante l’estate avevano trovato soluzioni tampone al problema di dover lasciare genitori e nonni non autosufficienti per andare in vacanza.
I «nonnetti» più fortunati si sono ritrovati dentro casa a luglio e agosto una sconosciuta o sconosciuto, ma comunque una sostituta scelta da chi era in procinto di andar via o una «persona fidata», magari amica di amici. Chi poteva, poi, ha pagato il soggiorno di qualche settimana per mandare i propri cari.
Leggi: Il Giornale, 28/08/2023
lunedì 21 agosto 2023
RSA abusive e irregolari negli alberghi. Strutture con servizi medici e infermieristici al limite dello sfruttamento
Scoperte dai Carabinieri RSA abusive e irregolari negli alberghi. Strutture con servizi medici e infermieristici al limite dello sfruttamento.
La crescente domanda di posti nelle case di riposo ha portato alla nascita di strutture irregolari, spesso gestite da hotel o pensioni. Queste strutture offrono servizi medici e infermieristici a prezzi molto più bassi rispetto alle case di riposo tradizionali, ma spesso non sono adeguatamente attrezzate o pensate per l’assistenza agli anziani.
I controlli dei carabinieri hanno scoperto diverse strutture irregolari, soprattutto in piccoli centri di provincia. Queste strutture offrono rette da 1600 euro al mese, mentre le case di riposo tradizionali costano in media 3200 euro al mese.
La denuncia di Michele Assandri, presidente di Anasate, è preoccupante: “Nessuna impresa sanitaria potrebbe applicare quelle tariffe, certi alberghi fiutano l’affare”.
Leggi: Assocare News, 21/08/2023
martedì 8 agosto 2023
Ondata di caldo e salute, il medico: “Nel Mezzogiorno molti tagli alla sanità. I fragili penalizzati”
Il report del Ministero della Salute ha evidenziato l’impatto dell’ondata di caldo sulle fasce di popolazione più debole
Filippo Anelli è il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e lavora a Bari come medico di famiglia,
Cosa è successo a luglio, perché i dati di mortalità del Nord e del Centro-Sud sono così diversi?
«Le ondate di calore di per sé sono sempre foriere di un aumento della mortalità, soprattutto tra gli anziani. Il problema ha una rilevanza sia sociale che sanitaria. Per aiutare queste persone, quelle fragili o molto vecchie, bisogna avere un buon sistema sociale, per stare loro vicino magari al domicilio, e anche sanitario, per le eventuali cure, in emergenza e non. E nel nostro Paese questi servizi sono molto diversi al Nord rispetto al Sud».
Leggi: La Repubblica, 08/08/2023
venerdì 4 agosto 2023
Pnrr: i tagli degli obiettivi e la coerenza dei dati…
Riprendiamo la riflessione partendo dai dati PNRR ufficiali e dal recente articolo, pubblicato su Quotidiano Sanità “Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del PNRR salute?”
Riprendiamo la riflessione partendo dai dati PNRR ufficiali e facciamo riferimento al recente articolo, pubblicato su “Quotidiano sanità”, da Franco Pesaresi, membro CDN ASIQUAS, titolato “Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del PNRR salute?”[1] in cui si chiedeva “… quale futuro per le case della comunità, gli ospedali di comunità e le COT? La fase della selezione delle opere da realizzare immediatamente sarà una fase molto delicata da cui dipende il successo del PNRR, ma anche molto rilevante al fine della riorganizzazione della rete dei servizi territoriali per cui bisognerà portarla avanti con attenzione ed equilibrio.”
Leggi: Quotidiano Sanità, 04/08/2023
lunedì 31 luglio 2023
Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del Pnrr salute?
E quale futuro per le case della comunità, gli ospedali di comunità e le COT? La fase della selezione delle opere da realizzare immediatamente sarà una fase molto delicata da cui dipende il successo del PNRR ma anche molto rilevante al fine della riorganizzazione della rete dei servizi territoriali per cui bisognerà portarla avanti con attenzione ed equilibrio.
Il 27 luglio 2023 il Governo ha presentato la proposta di revisione del Pnrr. Che cosa si prevede per le case della comunità (CdC), gli ospedali di comunità (OdC) e le centrali operative territoriali (COT)?
Le motivazioni della revisione della Missione Salute del PNRR
Il progetto del Governo rileva che nel corso del 2022, il rialzo dei prezzi delle materie prime ed energetiche ha comportato un aumento del costo degli investimenti da realizzare nell’ambito del PNRR. Tale circostanza si è riflessa in modo rilevante anche sul costo delle opere di edilizia sanitaria. Le stime effettuate dal Ministero della Salute hanno rilevato con riferimento alle Case della Comunità, che tra il 2021 e il 2023 l’incremento dei costi di costruzione per un intervento tipologico, risultante da un Computo Metrico Estimativo per ognuna delle quattro macrocategorie di lavori rilevanti (strutture, opere edili, impianti idrici e meccanici, impianti elettrici e speciali), oscilla tra il 24% e il 66% a seconda delle Regioni considerate.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/07/2023
venerdì 28 luglio 2023
Pnrr, l’accusa al Governo: “Tutte le modifiche sono state fatte senza consultare la società civile”
La proposta di modifica del Pnrr presentata dal Governo è corposa e riguarda svariate misure che toccano quasi 16 miliardi di euro (su 191,5 miliardi di fondi Pnrr). Ma le associazioni dell’Osservatorio civico Pnnr sottolineano come l’intero impianto di proposte sia stato adottato “senza consultare la società civile, che da mesi chiede di essere ascoltata”
La proposta di modifica del Pnrr presentata dal Governo è corposa e riguarda svariate misure che toccano quasi 16 miliardi di euro (su 191,5 miliardi di fondi Pnrr) che coinvolge circa 144 misure in totale. “Il nuovo capitolo “Repower Eu”, che da solo vale 2,76 miliardi di euro solo per l’Italia, ha specifici obiettivi di diversificazione energetica. L’intero impianto di proposte però sono state adottate senza consultare la società civile, che da mesi chiede di essere ascoltata dal Governo”. La denuncia è dell’Osservatorio civico Pnrr, promosso da ActionAid e da Cittadinanzattiva e a cui aderiscono decine di realtà sociali.
Leggi: Redattore Sociale, 28/07/2023
venerdì 28 luglio 2023
Casa. Il costo per l’affitto? “Incide mediamente per il 21,1% sul budget familiare”
Rapporto della Uil sui costi delle locazioni. Mediamente per un appartamento di 100 mq il canone ammonta a 570 euro mensili, con punte di oltre 1500 euro nelle grandi città (1570 euro a Milano). Tra il 2021 e il 2022 il costo delle locazioni è aumentato del 3,6% (240 euro annui)
Quanto si spende per la locazione di un appartamento di 100 mq ubicato in una città capoluogo di provincia? “A livello nazionale – spiega Ivana Veronese, segretaria confederale UIL – il costo medio di un canone di affitto, nel secondo semestre del 2022, è di 570 euro mensili (6.840 euro annui), che incide per il 21,1% sul budget familiare”.
Leggi: Redattore Sociale, 28/07/2023
giovedì 27 luglio 2023
Pnrr. Dalle Case agli Ospedali della Comunità fino alla telemedicina, ecco il piano del Governo che rivede gli obiettivi della Mission 6
“Il contesto attuale comporta difficoltà di attuazione non solo per le strutture sanitarie (Casa della Comunità, Ospedali della Comunità, Ospedali sicuri e sostenibili) ma anche per i progetti di transizione digitale (quali telemedicina, sostituzione delle grandi apparecchiature, digitalizzazione dei DEA di I e II livello) nella misura in cui richiedono lavori edili per la preparazione dei locali”. I target tagliati saranno ugualmente realizzati con i fondi per l’edilizia sanitaria e con le risorse della politica di coesione (FSC). LA BOZZA
Una riduzione degli interventi da finanziare con le risorse del Pnrr entro il 2026 a causa dell’aumento dei costi anche se le altre strutture espunte dai target saranno in ogni caso realizzare con altre risorse provenienti dall’ex art.20/88 sull’edilizia sanitaria e da una riprogrammazione delle risorse della politica di coesione (FSC).
È questo l’impianto generale contenuto nella bozza del Piano di revisione del Governo che pubblichiamo. Ad esempio il target per le Case della Comunità scende da 1.350 a 936 (le 414 espunte saranno realizzate con altri fondi), gli Ospedali di Comunità passano da 400 a 304. Le Cot scendono da 600 a 524. Novità anche sul Fascicolo sanitario elettronico: la proposta di modifica riguarda la previsione secondo la quale l’integrazione/l’inserimento dei documenti nel FSE deve iniziare dai documenti nativi digitali, escludendo dal perimetro dell’intervento la migrazione/trasposizione ad hoc di documenti cartacei attuali o vecchi. Spostati i tempi di realizzazione dei progetti di telemedicina.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/07/2023
giovedì 27 luglio 2023
Il nuovo Fascicolo sanitario elettronico pronto al decollo. Dai vaccini, ai farmaci fino alle cartelle cliniche ecco i dati che conterrà e come funzionerà la privacy
Pronto il nuovo decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica che definisce quali dati sanitari conterrà il Fse 2.0, chi dovrà inserirli e da chi potranno essere consultati. Nel Fascicolo ci sarà anche la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta e che potrà essere consultato dagli operatori sanitari anche in caso di accesso in emergenza ad una struttura sanitaria.
Dalle vaccinazioni effettuate, passando per le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, i verbali di pronto soccorso fino alle misure di privacy e molto altro ancora. Saranno queste alcune delle numerose informazioni che saranno contenute nel Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e che sono previste da un decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica su cui sarà necessario il parere delle Regioni e che già ha avuto via libera dal Garante della Privacy.
Il FSE contiene i seguenti dati e documenti, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale: a) dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati); b) referti c) verbali pronto soccorso; d) lettere di dimissione; e) profilo sanitario sintetico; f) prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; g) cartelle cliniche; h) erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN; 8 i) vaccinazioni; j) erogazione di prestazioni di assistenza specialistica; k) taccuino personale dell’assistito, di cui all’articolo 5; l) dati delle tessere per i portatori di impianto; m) lettera di invito per screening.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/07/2023
REGIONI:
domenica 27 luglio 2023
Caro anziani: Biella guida la protesta in Piemonte contro le rette d’oro nelle case di riposo
Biella guida la protesta contro la Regione per le rette d’oro nelle case di riposo “Per molte famiglie ormai la spesa è diventata insostenibile”
Biella, provincia più vecchia d’Italia, non poteva non guidare la protesta contro i rincari di case di riposo e assistenza ai malati di Alzheimer. Mentre le richieste di inserimento continuano a crescere, il costo diventa sempre più proibitivo. «Riuscire ad accedere alla quota sanitaria (contributo che aiuta a pagare la retta di una struttura, che parte dai 2500 euro) è un’impresa impossibile, mentre le spese per la gestione di un congiunto affetto dal morbo di Alzheimer, in centro diurno, hanno registrato aumenti fuori misura ? spiega Paola Garbella, direttore delle case di riposo Cerino Zegna di Occhieppo Superiore, Gallo di Cossato, Maria Grazia di Lessona e Residenza Ines e Piera Capellaro di Mongrando. Le famiglie difficilmente riescono a far fronte alla spesa mensile di una Rsa e per accedere al sostegno regionale c’è, ormai, un tempo minimo di attesa di oltre tre anni. Lasso di tempo infinito per un anziano con gravi patologie.
Leggi: La Stampa, 27/08/2023
mercoledì 23 luglio 2023
Case di riposo, Cgil: “Un’emergenza da affrontare in modo equo, trasparente, condiviso ed organico”
“La situazione delle case di riposo è grave, gli aumenti della componente alberghiera della retta intervenuti già a partire dalla fine del 2022 sotto forma di contributo al caro energia e poi continuati nei primi mesi del 2023 per effetto dell’applicazione dell’adeguamento Istat di ben 7,8 punti, hanno aggravato in maniera ormai insostenibile la condizione economica dei famigliari chiamati ad integrare le somme a carico dei propri cari spesso non autosufficienti. Parliamo di aggravi compresi tra i 1.860 euro all’anno (5 euro al giorno) fino ai 5.580 euro all’anno (15 euro al giorno)”, riporta una nota stampa a firma di Adriano Filice, Segretario Spi Cgil Verona
“In graduatoria attualmente ci sono 1.486 persone, anziani in attesa di un ricovero. Non va dimenticato il problema del grande e grave fabbisogno di personale, specialmente di tipo medico e infermieristico. C’è quindi l’assoluta necessità di rinforzare il servizio e aumentare il numero delle impegnative”, continua la nota.
Leggi: Il Mattino di Verona, 23/07/2023
venerdì 18 agosto 2023
Un villaggio sempre più smart. La biblioteca è il fiore all’occhiello
Bilancio positivo del progetto ‘Se-sto-bene’ che ha rivitalizzato l’area Sud Ferrovia di Sesto.
Un quartiere, anzi un villaggio, sempre più smart. Lo ‘smart village’ nell’area di largo Stephen Biko, all’interno del lotto residenziale Pl1, può tracciare un bilancio decisamente positivo delle iniziative realizzate per il progetto «Se-sto bene» finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del bando per i progetti di sicurezza integrata: iniziative che hanno animato l’area del Sud Ferrovia di Sesto Fiorentino ma richiamato pubblico anche dall’esterno. «Siamo contenti – dice infatti Gregorio Fulciniti presidente del Comitato Stephen Biko – perché sono state tante le attività organizzate autonomamente o insieme agli altri partner del progetto che hanno ottenuto grandi riscontri. Ci sono state iniziative di maggior durata, partite lo scorso gennaio, come ad esempio il corso di italiano per stranieri, di ginnastica posturale e di yoga ma anche mirate come le visite ad alcuni musei fiorentini con Auser e Casa del popolo di Padule.
Leggi: La Nazione, 18/08/2023
venerdì 4 agosto 2023
Ats Brianza, Telefonia sociale: il contact-center a favore di cittadini fragili
Un servizio di contact-center a favore di cittadini fragili individuati dai Servizi Sociali dei Comuni. È il “Servizio di Telefonia Sociale”, un nuovo progetto promosso da Ats Brianza. A seguito di un bando di gara lanciato da Ats, ad occuparsi del servizio sarà Auser Lecco insieme ad Auser Volontariato Brianza. Le associazioni opereranno per un anno prendendo in carico almeno 1.500 persone su tutto il territorio delle province di Lecco e Monza Brianza.
«Sulla base di precedenti esperienze di telefonia sociale – spiega il direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella – abbiamo voluto istituire un nuovo servizio che prevede il pieno coinvolgimento dei comuni. Ci auguriamo di arrivare a conoscere meglio le problematiche delle fasce più deboli, consentendo ai Servizi Sociali un’efficace presa in carico dei soggetti bisognosi”.
Leggi: Il Cittadino Monza e Brianza, 04/08/2023
giovedì 3 agosto 2023
Ancona. Dichiarata Incostituzionale la Legge Regionale 36/05 sulle politiche abitative, nella parte in cui si richiede la residenza da almeno 5 anni nella Regione per partecipare ai Bandi per l’assegnazione di alloggi popolari
Le proposte delle Organizzazioni sindacali degli inquilini sull’immobilismo della Regione.
La Corte Costituzionale ha confermato quanto già sostenuto dalle Organizzazione Sindacali in occasione delle modifiche alla Legge Regionale 36/05 sull’illegittimità del requisito quinquennale della residenza nella Regione per la partecipazione ai Bandi di E.R.P., che ha comportato l’esclusione di una parte della popolazione.
Necessita ora pertanto modificare la norma adottando gli opportuni provvedimenti in merito e sarebbe opportuno cogliere l’occasione per una nuova e completa riforma della Legge Regionale 36/05 sulle politiche abitative, adeguata alle reali mutate esigenze della popolazione, in sostituzione della precedente riforma 16/21, in quanto solo parziale e volta principalmente all’inclusione nei benefici di alcune categorie rispetto ad altre, dai sindacati degli inquilini non condivisa anche per alcuni aspetti di dubbia costituzionalità e sulla quale si sono resi disponibili sin d’ora al confronto.
Leggi: Sunia, 03/08/2023
mercoledì 2 agosto 2023
Pnrr. La rabbia delle Regioni sulla revisione del Piano: “Ancora una volta non coinvolti”. E sulla sanità: “Già programmate le risorse per edilizia sanitaria. Per realizzare Case e Ospedali di comunità servono più fondi”
Analisi delle Regioni del Piano di revisione del Pnrr approntato dal Governo: “La sostituzione delle risorse UE con quelle del bilancio nazionale potrebbe rappresentare un’incognita forte data da saldi di finanza pubblica, c’è il rischio di bloccare i cantieri”. E sulla Mission Salute dove molti dei nuovi presidi territoriali saranno finanziati con i soldi dell’edilizia sanitaria le Regioni gelano il Governo: “Quelle risorse sono già programmate”. IL DOCUMENTO
“Ancora una volta, le Regioni e le Province Autonome non siano state coinvolte nella definizione del documento (pur trattandosi allo stato attuale di una bozza per la diramazione), benché, come ampiamente dimostrato sino ad ora nell’attuazione del PNRR, le stesse giochino un ruolo fondamentale per l’attuazione e per le necessarie sinergie da attivare sui territori per massimizzarne l’efficacia. In relazione a ciò appare, quindi, quanto mai opportuno e urgente un confronto sul documento anche al fine di assicurare un allineamento e una coerenza anche con le progettualità e le programmazioni regionali”. È quanto scrivono le Regioni in un documento congiunto in cui analizzano il Piano di revisione del Pnrr presentato dal Governo e in cui sottolineano come “la sostituzione delle risorse UE con quelle del bilancio nazionale potrebbe rappresentare un’incognita forte data da saldi di finanza pubblica e dall’entrata in vigore della nuova governance europea, un rischio blocco dei cantieri senza la certezza dei finanziamenti e, infine, un rischio per le autonomie speciali di definanziamento degli interventi laddove riferiti a finanziamenti statali non a loro destinati”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 02/08/2023
venerdì 28 luglio 2023
È stata lanciata Wellgranda – Reti di Welfare, nuova iniziativa della CRC
Un’innovativa azione di sistema promossa in collaborazione con SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale per lo sviluppo di sistemi di welfare in provincia di Cuneo
WELLGRANDA è un’azione di sistema finalizzata a costruire un’infrastruttura permanente, fisica e virtuale, che possa supportare e accompagnare azioni operative e strategiche di welfare nel territorio della provincia di Cuneo.
WELLGRANDA avrà una durata triennale: il progetto vuole far conoscere e sostenere lo sviluppo di sistemi di welfare capaci di rispondere ai bisogni del territorio, trovando applicazione negli enti, nelle imprese e nelle associazioni della provincia di Cuneo. In parallelo, il progetto lavorerà, in stretta sinergia con gli stakeholder locali, per sviluppare nuovi servizi, prodotti e modelli che possano rispondere a queste esigenze, grazie anche all’accompagnamento di esperti e alla costruzione di reti con gli attori nazionali e internazionali.
Leggi: Cuneo Dice, 28/07/2023
venerdì 28 luglio 2023
Accordo locale MILANO: CGIL, UIL, SUNIA e UNIAT: un mezzo per contrastare il caro affitti e arginare la speculazione immobiliare
Con canoni più sostenibili, lavoratori, studenti, pensionati non costretti a lasciare la città in cui lavorano, vivono, studiano
I Sindacati Confederali Cgil di Milano e Uil Milano, nel commentare il nuovo accordo locale per la città Metropolitana di Milano siglato nella giornata di ieri tra le Associazioni dei Proprietari (Assoedilizia, Aspi, Uppi, Appc, Confappi)e dei Sindacati degli Inquilini (Sunia di Milano, Uniat, Conia) alla presenza dell’assessore alla Casa, Pierfrancesco Maran, insieme al Sunia di Milano e all’Uniat, così dichiarano:
“Un accordo positivo, firmato in tempi rapidissimi, dopo un percorso serrato e sinergico tra tutte le parti, con l’obiettivo prioritario di mettere in campo una soluzione concreta per contrastare il tema del caro-affitto a Milano e tutelare l’inquilino.
L’Accordo può essere mezzo per arginare la speculazione del mercato milanese; può rappresentare un valido sostegno per le tante famiglie che non possono accedere alle case popolari né possono permettersi le case del mercato libero e per i tanti studenti universitari e lavoratori che vengono a Milano.
Leggi: Sunia, 28/07/2023
mercoledì 26 luglio 2023
Toscana, torna il progetto Pronto Badante
Riparte “Pronto Badante”, il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione (nel 2015 la fase sperimentale riguardava il territorio di Firenze e provincia) offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Finora la gestione del progetto è sempre stata regionale: adesso saranno le Società della salute e le Zone distretto ad attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno le azioni, con più di nove milioni stanziati dalla Regione Toscana per il triennio 2023-2026.
Leggi: Auser, 26/07/2023
mercoledì 26 luglio 2023
Caregiver, dalla Fondazione con il Sud 4 milioni per interventi di supporto
Attraverso la quinta edizione del Bando Socio-Sanitario, la Fondazione Con il Sud intende sostenere interventi a favore dei caregiver, che quotidianamente assistono familiari con bisogni di cura elevati. In particolare, la Fondazione mette a disposizione 4 milioni di euro di risorse private per progetti che prevedano percorsi di supporto volti ad alleviarne il carico assistenziale e a potenziare i servizi di cura per gli assistiti. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Leggi: Auser, 26/07/2023
IN AGENDA:
Disabilità, Fish presenta i risultati del progetto “Welfare 4.0”
Mercoledì 6 settembre a Roma saranno presentati azioni e strumenti innovativi per un welfare non solo di protezione ma di inclusione e riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità
Per un welfare comunitario di inclusione è il titolo dell’evento di chiusura del progetto Welfare 4.0. Ma è anche un indirizzo alla politica, al mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Un invito affinché le politiche sociali siano maggiormente inclusive ed attente ai bisogni di tutti i cittaidni. In particolar modo delle persone con disabilità.
Leggi: Redattore Sociale
A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. Io persona al centro”
Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.
Leggi: Auser
Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore
Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it
Leggi: Auser
11-10-2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles
Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.
Leggi: Promisalute
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Invecchiamento della popolazione e “nuove” malattie neurogeriatriche nell’epoca della medicina della fretta
L’aumento dell’aspettativa di vita ha comportato un cambiamento nell’epidemiologia delle malattie. In passato, le malattie infettive e le carenze nutrizionali erano predominanti, ma ora prevalgono le malattie cronico-degenerative e la fragilità. Gestire questi cambiamenti, che vanno oltre i vecchi modelli causa-effetto, è una sfida complessa, soprattutto per le persone anziane. Questo articolo esplora l’invecchiamento da diverse angolazioni, concentrandosi in particolare sulle demenze e analizzandone varie prospettive.- di Ferdinando Schiavo (Neurologo)
L’invecchiamento della popolazione mondiale rappresenta un fenomeno di portata storica. Già nel 2011, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimò che entro il 2050 il numero delle persone con più di 65 anni sarebbe passato da 524 milioni a 1,5 miliardi, previsioni sostanzialmente confermate successivamente. In Italia, dal tardo ‘900 ad oggi, l’aspettativa di vita è aumentata gradualmente, passando da circa 43 anni agli oltre 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne. Nel 2018 si è registrato il superamento della popolazione di età superiore ai 60 anni rispetto a quella sotto i 30 anni, e si stanno verificando altri cambiamenti demografici significativi.
Leggi: I Luoghi della Cura
Negli ultimi 10 anni diminuisce la spesa reale per gli anziani non autosufficienti – di Franco Pesaresi
Dopo l’approvazione della L. 33/2023 (“Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”) e in attesa dei decreti legislativi attuativi della Legge delega può essere molto utile fare il punto sulla spesa per l’assistenza di lungo termine (long-term care – LTC) in Italia con particolare riferimento a quella per gli anziani non autosufficienti.
La Long-Term Care (LTC) comprende ogni forma di assistenza fornita a persone non autosufficienti lungo un periodo di tempo esteso senza data di termine predefinita. La LTC indica la gamma di servizi – sociali, sociosanitari e sanitari – che assistono le persone con limitazioni funzionali o cognitive (malattia, invecchiamento, disabilità psichica e fisica) nella loro capacità di prendersi cura di sé stessi e di interagire con gli altri (OECD, 2021). Il concetto di “cure di lungo termine” implica un supporto duraturo a favore di individui in una condizione di perdita e/o riduzione dell’autonomia a causa di invecchiamento, malattie pregresse o croniche, disabilità fisica o psicofisica.
Leggi: Welforum
La patologia più grave della vecchiaia è l’idea che ne abbiamo (J.HILLMAN) – di Serena Moriondo
Un terzo della popolazione italiana e composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. E’ una conquista o una condanna? Perché sia considerata una conquista è necessario cambiare, liberarsi dagli stereotipi, attraversare un pezzo di vita “con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnarsi.”
Un saggio invito e alcune brillanti riflessioni, che troverete in “AGE PRIDE. Per liberarci dai pregiudizi sull’età” (2023, Giulio Einaudi ed.), l’ultimo libro di Lidia Ravera. Un libro diretto, essenziale, salutare per ogni età, del quale consigliamo la lettura.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Il ruolo sociale degli anziani (e degli amici) – Cristina Dell’Acqua
Nella lezione di Cicerone l’unico antidoto valido contro la tentazione di accantonare gli anziani
L’anzianità è il tempo della raccolta, non del ritiro dalla vita. Cicerone lo diceva nel 44 a.C. nel suo dialogo dedicato alla vecchiaia. L’oratore aveva da poco varcato la soglia della senectus, che a Roma iniziava a sessant’anni, e si accingeva a vivere una fase personale molto delicata. Escluso dalla vita pubblica e disperato per la morte della figlia Tullia, Cicerone si trova in uno stato di umana solitudine che affronta ricorrendo alla risorsa della cultura. Quella forma di cultura fatta di curiosità e studio alla ricerca di possibili risposte a problemi attuali, una cultura che ci aiuta a conoscerci e a scoprire la propria dignità. È come se Cicerone mettesse mano al bilancio della sua vita scrivendo due testi brevi (ma intensi): il De senectute e il De amicitia, vecchiaia e amicizia. I due cardini di una vita. E Cicerone li sigilla dedicandoli ad Attico, il suo amico di sempre e portavoce del suo pensiero, non a caso, è l’ottantaquatrenne Catone, autorevole e rispettato senex. La vecchiaia non è una malattia, è piuttosto la fase della vita in cui si raccolgono i frutti del tempo trascorso.
Leggi: Corriere della Sera
Se l’Italia abbandona gli anziani – di Ettore Jorio
Quella degli anziani è la nazione che diventerà maggioranza nel Paese. È una pena immaginare cosa accadrà di questo passo tra qualche anno. Il mezzogiorno, più che altrove, sarà senza un’offerta pubblica dignitosa da mettere a disposizione delle collettività cittadine. Per non parlare di quella dei piccoli centri periferici
Il futuro preoccupa più del presente! E’ la sensazione che riassumo sommando ciò cui ho assistito e assisto nel corso delle mattine della calura, tanto grassa da ungerti, appena attenuata. In giro, anziani come me e più di me, a fare di corsa (si fa per dire) la spesa per poi chiudersi in casa, spesso senza climatizzazione.
Terribile è il vedere la loro conta degli euro metallici, gli spiccioli, come se fossero sterline d’oro. L’attenzione al costo degli alimenti è notevole e preoccupante per chi vive di una pensione modesta, ma anche di una pensione insufficiente a mantenere una famiglia con disoccupati al seguito. Quanto al loro vestiario più comune, la testimonianza di anni passati, a dimostrazione della generosità distribuita nel tempo esclusivamente in favore di figli e nipoti. Fermandoti per scambiare due chiacchiere, rimani colpito dal quasi generale ricorso alle protesi dentarie mobili. Sono pertanto arrabbiato, più del solito.
Leggi: Quotidiano Sanità
Clima e media: gli appelli di Mattarella e degli scienziati per un’informazione più corretta
Il presidente della Repubblica ritiene “sorprendenti” le discussioni sulla fondatezza dei rischi del cambiamento climatico. Parisi, Giovannini e altri 98 esperti firmano una lettera aperta agli organi di stampa: “Spiegate chiaramente quali sono le cause della crisi climatica”. (Video e testi integrali) – di Flavio Natale
“Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico, e delle sue soluzioni”. Queste le parole contenute nell’appello lanciato il 28 luglio ai media da cento scienziati e studiosi italiani, tra i quali Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Luca Mercalli e Telmo Pievani. “Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore”, si legge nel documento.
“I media italiani parlano ancora troppo spesso di ‘maltempo’ invece che di cambiamento climatico”, proseguono gli scienziati. “Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virus SARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini”.
Leggi: Futura Network
«Noi vecchi non abbiamo futuro? Lasciateci vivere»
L’altro giorno si sono tenuti i funerali degli ospiti di una Rsa milanese periti in un incendio della struttura in un Duomo semi deserto e la meraviglia ingenua è che fosse appunto semi deserto. Credo che sia opinione diffusa quella sui vecchi che costano un sacco in medicine, posti ospedalieri, welfare, che detengono risorse, guadagnate in una vita, a scapito dei giovani, che tendono a conservare l’esistente senza una visione del futuro, che appesantiscono con la loro presenza una società altrimenti agile e scattante e via «litaniando». Date queste premesse perché, in un caldo giorno di luglio, si sarebbe dovuta creare una folla per andarne a salutare sei, estranei, che finalmente avevano tolto il disturbo? È vero, i vecchi non hanno futuro, anche se questo non implica che non sappiano immaginarlo e finanche progettarlo con piglio e cultura. Avrebbero però il presente se fosse permesso loro di viverlo serenamente. Tutti aspettano la pensione per godere il tempo libero, tutti fanno prevenzione per allontanare le malattie, la scienza annuncia di continuò scoperte che guariranno l’impossibile (con l’ovvia conseguenza di allungare la vita media) a quale scopo?
Leggi: Corriere della Sera
Come favorire la domiciliarità degli anziani in aree rurali: spunti di riflessione da una ricerca in Alto Adige
Promuovere la domiciliarità in aree rurali significa accompagnare le persone a ottimizzare le capacità di attivarsi e partecipare alla vita del proprio contesto familiare, relazionale e sociale – “restando nella propria casa” – nel proprio ambiente abitativo, in sicurezza, e garantendo una buona qualità di vita. La realtà di una popolazione sempre più longeva e sempre più diversificata assume, nelle aree rurali, sfumature specifiche, che richiedono risposte e soluzioni peculiari al contesto abitativo e anche ai diversi attori che lo abitano. Nell’articolo viene proposta una riflessione sulla domiciliarità in aree rurali, a partire da una ricerca svolta in provincia di Bolzano.
di Nadia Paone (Research Fellow, University of Applied Science Munich e docente a contratto, Libera Università di Bolzano), Sigrid Mairhofer (Professor, University of Applied Science Munich e docente a contratto, Università di Verona)
Tra le sfide correlate allo sviluppo demografico degli ultimi tempi, aumenta la necessità di sostenere la domiciliarità nell’età anziana. Nella maggior parte dei casi, gli anziani sono molto legati alla propria casa ed esprimono il desiderio di viverci il più a lungo possibile. Come è noto, le caratteristiche dell’abitazione e la partecipazione sociale hanno un’influenza significativa sull’autonomia e sulla qualità di vita delle persone anziane; l’importanza della casa e dell’ambiente di vita aumentano nella stessa misura in cui il raggio di azione diminuisce, per ragioni fisiche, psicologiche e sociali.
Leggi: I Luoghi della Cura
Aspettando Godot? Il digitale nel welfare dei servizi sociali – di Sergio Pasquinelli
Nel 2050 saremo assistiti da badanti-robot?
Da tempo si parla di servizi di welfare digitali, da qualche anno addirittura di intelligenza artificiale nel welfare sociale. In sanità lo sbarco è già avvenuto, non tanto nei servizi territoriali quanto in quelli ospedalieri. Qui diversi dispositivi diagnostici e terapeutici sono già, da tempo, al lavoro.
Quando e come il digitale entrerà “strutturalmente” nel welfare sociale, di territorio? Già la cosiddetta telemedicina sta facendo fatica ad essere adottata su vasta scala. Siamo ancora nella fase dei progetti, delle sperimentazioni, delle buone prassi. Come il progetto di tecnologia avanzata per persone con autismo “Blu Home”1. Oppure come le esperienze di monitoraggio da remoto, con sensori domestici, piattaforme di telemedicina con funzioni di assistenza a distanza e così via.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Assegno di incollocabilità: dal 1° luglio rivalutato l’importo mensile
Con circolare n. 34 del 26 luglio 2023, l’INAIL, così come decretato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali1, ha provveduto alla rivalutazione dell’importo dell’assegno di incollocabilità. Dal 1° luglio l’ammontare dell’assegno mensile di incollocabilità erogato dall’Inail passerà da 268,37 a 290,11 euro.
L’importo è stato rivalutato sulla base della variazione dell’8,1%, registrata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati intervenuta tra il 2021 e il 2022. La variazione di importo e i relativi arretrati saranno messi in pagamento dall’INAIL con il rateo di ottobre 2023.
L’assegno di incollocabilità grandi invalidi è una prestazione riservata agli invalidi per infortunio o malattia professionale, titolari di rendita diretta.
Per ottenerlo i requisiti sono:
età non superiore a 65 anni;
inabilità non inferiore al 34%, riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle allegate al D.P.R. n. 1124/1965 per infortuni o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006;
menomazione superiore al 20%, riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle di cui al D.M. 12 luglio 2000 per gli infortuni e le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007.
L’assegno può essere riconosciuto anche su espresso parere del medico INAIL al momento dell’accertamento del danno permanente, decorre dal 1° giorno del mese successivo alla domanda e viene pagato mensilmente
Leggi: Inca
Carissime e carissimi
con questo numero sospendiamo la pubblicazione delle newsletter di Abitare e Anziani. Riprenderemo i primi di settembre. Auguriamo a tutte e tutti una serena estate.
La redazione
NEWS:
lunedì 24 luglio 2023
Caregiver, un bando per alleviare le fatiche di chi si dedica ai familiari
Dalla Fondazione Con il Sud quattro milioni di euro destinati alle regioni del Mezzogiorno. Si rivolge a partenariati composti da almeno quattro organizzazioni, di cui due appartenenti al Terzo settore
La Fondazione Con il Sud sosteniene nuovi interventi a favore dei caregiver, attraverso la quinta edizione del bando sociosanitario riservato a coloro che quotidianamente assistono familiari con bisogni di cura elevati. In particolare, la Fondazione mette a disposizione quattro milioni di euro di risorse private per progetti che prevedano percorsi di supporto volti ad alleviarne il carico assistenziale e a potenziare i servizi di cura per gli assistiti. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
In Italia la famiglia rappresenta un luogo privilegiato di cura, tanto per motivi culturali quanto per l’insufficienza di servizi dedicati. I caregiver sono familiari che si occupano in maniera gratuita e volontaria dei propri cari con bisogni di cura elevati (ad esempio pazienti oncologici, cronico degenerativi, con malattie rare, con disabilità congenita o sopravvenuta), con evidenti ripercussioni sulla propria quotidianità e sull’assetto familiare. Una situazione che comporta cambiamenti nello stile di vita, spesso con conseguenze estremamente negative in termini di occasioni di lavoro, disponibilità economica, benessere psicofisico e socialità. Si stima che in Italia i caregiver siano più di tre milioni, in prevalenza donne tra i 45 e i 55 anni, che spesso svolgono anche un lavoro fuori casa o che sono state costrette ad abbandonarlo (nel 60% dei casi) per potersi dedicare a tempo pieno alla cura dei familiari.
Leggi: Vita, 24/07/2023
giovedì 20 luglio 2023
Caregiver, il mutuo aiuto comincia in azienda
Teva, la multinazionale dei farmaci equivalenti, introduce una nuova policy interna per i dipendenti che assistono persone care, per un migliore bilanciamento tra responsabilità professionali e personali. E con i “Circoli della cura” fare community – di Alessio Nisi
Da questo mese i dipendenti di Teva Italia, azienda attiva nel settore farmaceutico, che assistono i propri familiari, potranno beneficiare di un livello maggiore di flessibilità sugli orari e sulle modalità lavorative, con un migliore bilanciamento tra le proprie responsabilità professionali e quelle personali. È quanto prevede “Ci prendiamo cura”, la nuova linea di condotta interna (policy, in linguaggio tecnico) dedicata ai caregiver familiari, quei dipendenti che usufruiscono (o che hanno un familiare di primo grado che usufruisce) della legge 104, o che per un periodo temporaneo o indeterminato assistono un familiare di primo grado per malattia, infortunio o disabilità.
Più sostegno e flessibilità
Ebbene, potranno contare: su 5 giorni aggiuntivi di permesso retribuito all’anno, con possibilità di usufruirne anche ad ore, su 24 giorni aggiuntivi di hybrid working all’anno, usufruibili per un massimo di 2 giorni aggiuntivi al mese (per i ruoli elegibili all’hybrid working), e sulle cosiddette “Ferie solidali”, il meccanismo di donazione da parte di colleghi del maturato delle proprie ferie a titolo volontario e gratuito.
Leggi: Vita, 20/07/2023
mercoledì 19 luglio 2023
Il messaggio del Papa per la giornata mondiale degli anziani tutto incentrato sulla solidarietà fra le generazioni
“Di generazione in generazione la sua Misericordia” è il tema della Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli anziani voluta da Papa Francesco e che si terrà domenica 23 luglio. Un messaggio che quest’anno mette al centro il tema della solidarietà fra le diverse generazioni “I giovani rallegrino i cuori degli anziani, e attingano sapienza dai loro vissuti – dice il Papa – I giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande. L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino.”
“Non lasciamo gli anziani soli – conclude Papa Francesco nel suo messaggio – la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici. La società, ha bisogno di loro. Essi consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro. Onoriamoli, non priviamoci della loro compagnia e non priviamoli della nostra, non permettiamo che siano scartati!”.
Per informazioni
Leggi: Auser, 19/07/2023
mercoledì 19 luglio 2023
Invecchiamento Attivo: inviato alla viceministro Bellucci un documento unitario a firma dei sindacati dei pensionati e di Auser, Ada e Anteas
”Proposte per i decreti legislativi in attuazione della legge 33/2023 in riferimento all’Invecchiamento Attivo” è il titolo del documento unitario predisposto da Spi, Fnp e Uilp insieme ad Auser, Ada e Anteas ed inviato alla viceministro del lavoro e delle politiche sociale on. Maria Teresa Bellucci. Un contributo importante per l’attuazione della legge 33/2023 e – come auspicano i promotori- utile per la ripresa del confronto.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil – Auser, Anteas, Ada, nel ritenere le persone anziane una risorsa per la collettività, con un ruolo e delle potenzialità non del tutto riconosciute, chiedono da tempo che la materia dell’Invecchiamento Attivo (IA) possa avere una cornice normativa nazionale, che riordini una materia trattata in modo frammentario da norme diverse, motivo per il quale considerano positiva la scelta di aver introdotto il tema dell’invecchiamento attivo nella legge 33/2023.
Una scelta da sostenere, eliminando, tuttavia, alcuni limiti e ambiguità, primo fra tutti il limite che non si prevede una adeguata copertura finanziaria, elemento che rischia di far venire a meno la credibilità della riforma.
Il documento completo su www.auser.it
Leggi: Auser, 19/07/2023
mercoledì 19 luglio 2023
Comunicato stampa congiunto CGIL, SUNIA, UDU
Cgil, SUNIA e Udu presentano rapporto su emergenza abitativa
Il disagio abitativo è una componente importante della allarmante situazione di povertà crescente e dell’aumento delle disuguaglianze sociali che vive il Paese. Lo dimostra il numero degli sfratti emessi che, nonostante il blocco delle esecuzioni per la pandemia e la chiusura dei tribunali, sono stati 236 mila negli ultimi cinque anni, di cui 205 mila per morosità. L’edilizia residenziale pubblica è insufficiente a rispondere alla domanda abitativa delle famiglie più disagiate: la percentuale di alloggi assegnati in rapporto alle richieste presentate presso i Comuni è mediamente inferiore al 5%. È il quadro che emerge dal rapporto di Cgil nazionale, Sunia e Udu sul disagio abitativo “Casa: un’emergenza irrisolta”, presentato questa mattina a Roma nella sede della Confederazione.
“A fronte di questa situazione il Governo non solo non dà risposte adeguate, ma crea i presupposti per un ulteriore peggioramento delle condizioni di centinaia di migliaia di persone”, sostiene la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
Leggi: Sunia, 19/07/2023
mercoledì 19 luglio 2023
Assistenza domiciliare e telemonitoraggio: le strategie delle aziende sanitarie per affrontare l’ondata di calore
Una mappa di alcuni degli interventi in corso da nord a sud per proteggere i pazienti fragili dall’emergenza caldo. Il presidente Fiaso, Migliore: “Grande attenzione per evitare iperafflusso nei pronto soccorso nei prossimi giorni”.
Monitorare i pazienti fragili al proprio domicilio e tenere tutti i canali di comunicazione aperti con i cittadini, dai tradizionali numeri verdi ai social network, per prevenire scompensi cardiaci, respiratori o metabolici le cui complicanze potrebbero rendere necessario il ricovero in ospedale.
Il telemonitoraggio e l’assistenza domiciliare fanno parte della strategia che le aziende sanitarie hanno messo in campo per fronteggiare al meglio l’ondata di calore che da alcuni giorni si è riversata sul nostro Paese.
“Far ricorso all’assistenza domiciliare è il modo più efficace per affrontare questa situazione anomala dovuta al perdurare di alte temperature nel nostro Paese”, spiega Giovanni Migliore, presidente della Fiaso. “Le aziende si sono organizzate e stanno consolidando nuove modalità di intervento basate anche sulle nuove tecnologie. Grazie a piattaforme di telemonitoraggio e alla collaborazione dei medici di medicina generale, vengono individuati e chiamati attivamente i pazienti fragili. In caso di fattori di rischio sono raggiunti a casa dal medico.
Leggi: Quotidiano Sanità, 19/07/2023
REGIONI:
lunedì 24 luglio 2023
Roma, da Acli nuovo percorso antitruffa per gli anziani
Presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato. Il 27 e 28 luglio i primi due appuntamenti nei Punti Blu di Ostia e Maccarese
È stato presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato.
L’iniziativa, lanciata a ridosso della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, è dedicata alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni degli anziani e si articolerà in una serie di incontri che verranno effettuati nei centri anziani di tutti i Municipi di Roma Capitale, coinvolgendo oltre 2.000 anziani. I primi due appuntamenti sono in programma a partire già dal mese di luglio: giovedì 27 e venerdì 28, presso gli stabilimenti “Punti Blu” di Roma Capitale a Ostia e a Maccarese.
“Sono anziano, ma non ci casco” fornirà consigli difensivi alle vittime prescelte di truffatori e malintenzionati, instaurando un rapporto diretto tra cittadini e Commissariati e Distretti della Polizia di Stato di zona.
Leggi: Redattore Sociale, 24/07/2023
lunedì 24 luglio 2023
Lombardia investe 200 milioni dal Pnnr per assistere anziani a casa
L’obiettivo è raddoppiare la media degli assistiti. Stanziati anche 70 milioni per assumere nuovo personale nelle case di comunità. Via libera anche alla fornitura di protesi tecniche ai disabili fisici che svolgono attività amatoriali sportive
Regione Lombardia incrementa la cura agli anziani con quasi 200 milioni da Pnrr da investire in “contratti e convenzioni” di assistenza domiciliare. Lo ha annunciato l’assessore al welfare Guido Bertolaso precisando che il target è del 10% della popolazione anziana residente in regione (226.000 persone su oltre 2,3 milioni di over 65 residenti) al 2025, il doppio della media attuale delle regioni italiane che si aggira sul 5%. La tragedia dell’incendio alla Rsa di Milano è un “monito per noi”, ha detto Bertolaso, promettendo però a settembre un piano organico per favorire la natalità in Lombardia, fatto di “progetti, non chiacchiere, non filosofie, ma cose concrete. Vogliamo essere protagonisti di una crescita demografica che ci vede totalmente in negativo”.
Leggi: Redattore Sociale, 24/07/2023
giovedì 20 luglio 2023
Roma. Casa, Sindacati Inquilini: approvazione Piano Casa naufraga per mancanza numero legale, inaccettabile offesa verso chi ha bisogno
“Oggi, giovedì 20 luglio, l’Assemblea capitolina di Roma capitale aveva messo all’ordine del giorno l’inizio della discussione e l’approvazione del Piano casa strategico. La seduta doveva iniziare alle 10 di stamattina ma alle 14.50 l’Assemblea capitolina si è sciolta perché per tutta la mattinata è mancato il numero legale”.
Lo scrivono, in una nota, i segretari generali dei sindacati inquilini di Roma Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini, rispettivamente Emiliano Guarneri, Paolo Rigucci, Micol Pietrini e Massimo Pasquini.
“Si tratta di un fatto gravissimo, un’offesa innanzitutto verso le famiglie romane in precarietà abitativa, sfrattate, in graduatoria, nei residence. Ma anche un gesto irrispettoso nei confronti delle organizzazioni sindacali e di tutti i soggetti che nel corso degli ultimi dieci mesi si sono profusi in proposte e sostegni al Piano casa straordinario che l’Assessore Zevi e il Sindaco Gualtieri hanno pomposamente presentato. L’atteggiamento di questa mattina dell’Assemblea capitolina tutta, maggioranza e opposizione, nonché del Sindaco, anch’esso assente, non è accettabile ed è un segnale di profondo disinteresse nei confronti di decine di migliaia di famiglie romane che ogni giorno vivono una profonda esclusione sociale causata dalla completa assenza di politiche abitative”.
Leggi: Sunia, 20/07/2023
giovedì 20 luglio 2023
Povertà estrema e servizi abitativi nella Città di Torino
Torino, come altre città metropolitane, dopo un importante aumento della popolazione residente negli anni Settanta, sta registrando un costante ed inesorabile calo demografico (843.235 unità nel 2021). Per quanto riguarda le persone senza dimora, si registra invece un trend in crescita: l’ultima analisi ISTAT, risalente al 2014, rilevava un totale di 1.729 soggetti. Oggi si stima la presenza in Città di circa 2.500 persone senza dimora ma non ci sono dati scientificamente validati a riguardo: è relativamente utile il conteggio delle persone iscritte nelle residenze fittizie (circa 5.000) poiché questo dato in realtà fotografa una fascia ampia di popolazione, comprendendo anche coloro che vivono in situazioni “insicure” o “inadeguate” (secondo la tipologia relativa all’esclusione abitativa ETHOS) e non considerando di fatto le persone senza dimora non residenti ma presenti stabilmente sul territorio.
A Torino si è consolidato nel corso di decenni un sistema strutturato di servizi di contrasto alla grave emarginazione adulta. A titolo esemplificativo, alcune date significative:
Leggi: Welforum, 20/07/2023
mercoledì 19 luglio 2023
Parte il progetto “Viva gli anziani” per l’estate solidale di Sant’Egidio
Andrea Chiappori è il responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova. Ventimila volantini saranno distribuiti per la città: nelle farmacie, nelle parrocchie
Giuseppe Diventre agli anziani va a citofonare a casa, «chiediamo come stanno. L’altro giorno abbiamo portato anche il pacco a una donna sola che non poteva uscire». Lui dice “gli anziani”, di anni ne ha ottantacinque, e infatti è proprio questa la chiave del progetto della Comunità di Sant’Egidio, Viva gli anziani: che a fare volontariato sono anche loro, «quello che riceviamo da chi aiutiamo è ancora di più: è gratificante».
Mario Piano di anni ne ha 83, dice che è «meraviglioso, perché fai del bene e si vede, non è una cosa teorica». Gli occhi grigi si riempiono di lacrime quando racconta di un anziano signore afghano che si era presentato da loro, «aveva solo i sandali, per un’ora gli ho cercato delle scarpe che potessero andare bene. Quando le ho trovate ci siamo guardati in faccia ed eravamo fratelli: era il mondo che si conosceva. Se ci penso ancora mi viene da piangere».
Leggi: Sant’Egidio, 19/07/2023
martedì 18 luglio 2023
Pnrr. L’allarme delle Regioni: “Manca personale per Case e Ospedali di Comunità e per l’Adi”. Ma i problemi ci sono anche per le risorse a causa dell’inflazione: “Occorre rivedere il Piano”
Audizione oggi davanti alle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e alle Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato. Problemi anche su Telemedicina, Fascicolo sanitario elettronico e Digitalizzazione Dea. IL DOCUMENTO
“La Conferenza delle Regioni ritiene necessaria una parziale revisione del Piano di ripresa e resilienza su tempistiche e la messa a terra di alcuni interventi previsti”, lo dichiara in audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica, Marco Alparone Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Vicepresidente Regione Lombardia).
“Tale esigenza si pone a causa del mutamento degli scenari geopolitici e di un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e alle difficoltà del loro reperimento”, spiega Alparone.
Nello specifico le Regioni hanno anche segnalato le maggiori criticità sulla sanità.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2023
IN AGENDA:
Rete di sostegno a casa per gli anziani in povertà
“La cura condivisa. Una rete di sostegno domiciliare agli anziani”: è il progetto presentato dal partenariato che ha Fondazione Sant’Erasmo come capofila e che Regione Lombardia ha premiato con un finanziamento di 99mila euro. Al fianco della Fondazione, Auser Ticino Olona, Uildm Legnano, Croce Bianca e Amici del Sant’Erasmo. Obiettivo: il potenziamento dei servizi territoriali attraverso il rafforzamento dell’integrazione socio-sanitaria. I 25 anziani che nella prima fase del percorso saranno individuati come utenti finali del progetto avranno in comune la situazione di “povertà”, economica e sociale. Tra i servizi minimi previsti: la telefonia (chiamate telefoniche verso i 25 anziani per 18 mesi e recall per chiamate in entrata verso anziani bisognosi di compagnia o di servizi), una visita infermieristica ogni mese, almeno 6 screening sanitari nel periodo del progetto, servizi di trasporto sociale o socio-sanitario, aiuto alla spesa, consegna e ritiro di esamifarmaci. Una quota del budget (250€medi ciascuno) sarà destinato a forniture alimentari gratuite. Previsti 18 eventi ludico-animativi. S.V.
Leggi: Il Giorno
Incentivi fiscali e direttiva UE “CASE GREEN”: le proposte dela FILLEA CGIL – Giovedì 27 luglio a Roma, presso la sede della Cgil Nazionale, in Corso d’Italia 25 – Sala Santi dalle ore 10:00
L’iniziativa presieduta da Rossella MURONI, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, sarà introdotta dalle comunicazioni di Alessandro GENOVESI (Segretario generale Fillea-Cgil) e Giuseppe PISAURO (Presidente Nens, Nuova economia Nuova Società).
Seguirà un confronto tra rappresentanti dei partiti, associazionismo e imprese, condotto da Giorgio POGLIOTTI (Il Sole 24 Ore), a cui parteciperanno: Federica BRANCACCIO (Presidente Ance), Francesco FERRANTE (Vice-Presidente Kyoto Club), Alberto GUSMEROLI (Deputato Lega Nord), Erica MAZZETTI (Deputata Forza Italia), Antonio MISIANI (Senatore PD), Agostino SANTILLO (Deputato Movimento 5 Stelle).
L’intervento conclusivo è affidato a Daniela BARBARESI della Segreteria Nazionale Cgil.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sul sito di Collettiva.it e sulle pagine facebook di Collettiva.it e Fillea-Cgil.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
L’ora della silver economy
L’Italia in Ue ha la maggior percentuale di anziani: gli ultra 50enni sono il 47% (20 anni fa il 37%). Ma i redditi degli ultra 65enni sono più di un terzo del totale
In Italia gli over 50 rappresentano il 46,84% del totale della popolazione, solo vent’anni fa erano pari al 37%. Inoltre, l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra over 65 e under 15, al 1° gennaio 2022 è pari al 187,9%, il che significa che ci sono circa 188 over 65 ogni 100 under 15, percentuale che, in previsione, al 1° gennaio 2050 dovrebbe salire fino al 300%, ossia3 anziani per ogni giovane. Mai redditi degli over 65, tra prestazioni previdenziali e da lavoro, sono pari ad almeno un terzo dei redditi totali annui, pur essendo solo il 23,5% della popolazione totale. Peraltro, gli ultra 65enni hanno risentito poco degli effetti economici della pandemiae la loro situazione patrimoniale è addirittura migliorata rispetto alle altre classi d’età. Longoa pag.5 Sono oltre 27 milioni i residenti in Italia che hanno almeno 50 anni, di questi oltre 14 milioni hanno 65 anni e più. Nel 1992 questi valori erano, rispettivamente, pari a 19 milioni 177 milae8 milioni 780 mila. Nell’arco di trent’anni la popolazione con 50e più anni si è, dunque, accresciuta di oltre 8 milioni di unità e la sua componente più matura è aumentata di oltre 5 milioni. Peraltro, nei prossimi trent’anni la percentuale di ultra 65enni aumenterà di undici punti percentuali e il rapporto tra la loro consistenza numerica e quella dei ragazzi meno che quindicenni raddoppierà. Di conseguenza, istituzioni e imprese rivolgono una sempre maggiore attenzione nella produzione di beni e nell’erogazione di servizi destinati a questa nuova grande economia, che ruota attorno ai consumi e ai bisogni della popolazione più avanti con l’età.
Leggi: Italia Oggi
LEPS: Il percorso assistenziale integrato – Parte I – di Franco Pesaresi
Nell’ambito dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), cioè di quelle prestazioni che ogni Ambito territoriale è tenuto a garantire, è stata definita una serie di interventi che ricadono sotto il nuovo capitolo “Percorso assistenziale integrato”. Lo ha stabilito la legge di bilancio 2022. Per tali interventi si potranno utilizzare fondi di varia provenienza. Franco Pesaresi né dà conto in modo puntuale in un articolo che pubblichiamo in due parti.
Il Piano nazionale per la non autosufficienza 2022-2024 (PNNA) individua 4 Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per le persone non autosufficienti. Il più ampio ed impegnativo di questi è relativo al “Percorso assistenziale integrato”.
Giova rammentare che i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità. L’erogazione dei LEPS è pertanto obbligatoria per tutti gli Ambiti territoriali sociali.
Leggi: Welforum
La progettazione nei servizi alla persona. Dal dato all’impatto: un processo virtuoso tra posizionamento strategico e sostenibilità
L’autrice riflette sul ruolo della progettazione sociale e degli enti del Terzo Settore che offrono servizi in ambito sociale, sociosanitario, assistenziale ed educativo. Nell’analisi, si sottolinea l’importanza di adottare un approccio dinamico, al fine di trasformare la progettazione in una proposta di valore in grado di soddisfare i bisogni della società e generare innovazione.
di Elisa Rimotti (Responsabile progettazione sociale Opera don Guanella ed esperta del settore no-profit)
La progettazione nei servizi alla persona Dal dato all’impatto: un processo virtuoso tra posizionamento strategico e sostenibilità
Negli attuali contesti di welfare la progettazione sociale rappresenta un’area organizzativa necessaria per gli enti che perseguono la propria “buona causa” attraverso l’assolvimento di una funzione pubblica in diversi ambiti: sociale, sociosanitario, assistenziale, educativo.
L’approccio alla progettazione
La strategia per una realtà che svolge un’attività di interesse generale viene necessariamente definita a partire dai concetti di visione, missione e valori, consentendo di identificare la proposta di valore dell’organizzazione. È proprio in quest’ultima che si descrivono le modalità in cui l’offerta viene articolata e di come ci si intende rivolgere al target identificato. La proposta di valore è composta da una serie di principi specifici, tangibili e misurabili, attraverso i quali viene descritto il valore di cui i beneficiari possono verosimilmente aspettarsi di beneficiare grazie all’offerta dell’organizzazione. La sua funzione principale consiste nel differenziare tale offerta rispetto a quelle delle organizzazioni concorrenti presenti all’interno dello stesso contesto di riferimento, rendendola univocamente riconoscibile agli occhi degli stakeholder. È quindi fondamentale che essa sia valida per tutte le categorie di stakeholder rilevanti (sia interni che esterni) senza creare contraddizioni tra i gruppi (Wymer et al., 2006). Una proposta di valore è pertanto data dall’insieme di benefici o valori che si promette di erogare ai consumatori per soddisfare il loro bisogno; di per sé è intangibile e viene resa fisica tramite un’offerta che è una combinazione di prodotti, servizi, informazioni ed esperienze (Philip Kotler, 2008)1.
Leggi: I Luoghi della Cura
Caregiver: quando manca l’ambizione per legiferare – di Pier Angelo Tozzi
«A nessuno sfugge – scrive Pier Angelo Tozzi – quanto non sia più “civilmente” sopportabile il vuoto legislativo sul tema dei caregiver, coloro che prestano assistenza continuata (spesso iniziata fin dalla nascita dell’assistito) a persone, quasi sempre familiari, con disabilità complesse, e la cui vita, come è stato provato, rischia di accorciarsi di circa 5/6 anni. Per iniziare un percorso fruttuoso, però, serve un’ambizione per legiferare che oggi il Paese pare non avere e anche una condivisione di partenza da parte di tutte le Associazioni rappresentative dei diritti delle persone»
Mi inserisco con piacere sul dibattito apertosi dopo la pubblicazione dell’apprezzabile e stimolante articolo pubblicato su queste stesse pagine da Simona Lancioni (Quali tutele predisporre per la figura del caregiver?).
Ricordo che uno degli atti più importanti della Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara che ho avuto il piacere di presiedere è stato un appello ai Parlamentari eletti nel Collegio di Massa Carrara, Versilia e Lucca del 25 novembre 2021 sulla necessità di legiferare sul tema del caregiver [se ne legga ampiamente anche sulle nostre pagine, N.d.R.]. Quell’appello venne inaspettatamente firmato da ben 64 CPO (Comitati Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati) sparsi nel Paese, che ne condivisero il testo e le finalità.
Leggi: Superando
Quali diritti per i caregiver familiari? – di Salvatore Nocera
«La Signora che ha replicato su queste pagine a un mio intervento – scrive Salvatore Nocera – ha lamentato il fatto che abbia affrontato sotto il profilo giuridico il problema di un salario ai familiari che dedicano con amore tutta la loro vita ai propri cari con disabilità. Nell’ammirare moltissimo la dedizione della Signora al marito e all’esempio che essa dà ai suoi figli e a quanti la conoscono, mi permetto quindi di intervenire sul tema anche dal punto di vista della Federazione FISH, di cui sono stato anni fa vicepresidente, e dal punto di vista di persona con disabilità, quale sono»
Ringrazio innanzitutto la redazione di «Superando.it» per avere cortesemente pubblicato il testo Quando smetterò di essere caregiver, non avrò diritto a nulla, replica direttamente rivolta a un mio precedente intervento su queste stesse pagine (Caregiver familiare, oppure “per scelta” o “condiviso con la comunità”?).
La Signora che mi scrive, caregiver del marito con disabilità, lamenta il fatto che io abbia affrontato sotto il profilo giuridico il problema dibattuto di un salario ai familiari che dedicano con amore tutta la loro vita ai membri con disabilità della loro stessa famiglia, mentre avrei potuto affrontarlo contemporaneamente anche dal punto di vista della FISH (la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap di cui sono stato anni fa vicepresidente), nonché sotto il profilo di persona con disabilità, quale sono.
Nell’ammirare moltissimo la dedizione della Signora al marito e all’esempio che essa dà ai suoi figli e a quanti la conoscono, mi permetto di aggiungere l’accenno agli altri due aspetti sui quali mi si chiedeva di intervenire.
Leggi: Superando
SEGNALAZIONI:
Assegno Unico: nuova domanda per i titolari del RdC in scadenza
I percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno presentare una nuova domanda di Assegno Unico e Universale (AUU) alla scadenza della fruizione del beneficio.
È quanto fa sapere l’Inps con il messaggio n. 2632/2023, nel quale precisa che la richiesta va presentata entro l’ultimo giorno di competenza del Reddito di Cittadinanza, per poter percepire l’assegno con continuità a decorrere dal mese successivo la fine dell’erogazione del Reddito. Ricordiamo che per il Reddito di Cittadinanza questo è l’ultimo anno, poiché a partire dal 2024 sarà sostituito dal Reddito di Inclusione.
In virtù di questa modifica, l’Inps precisa che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto che al 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il RDC è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità
Sono esclusi da tale limite di durata, i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità (DPCM n. 159/2013), minorenni o persone con almeno sessant’anni di età (compresi i percettori di Pensione di cittadinanza). Inoltre, Il decreto-legge n. 48/2023 ha disposto che il limite dei sette mesi non si applica per i percettori del RDC per i quali venga comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali.
Leggi: Inca
Aperti per ferie: dalla A alla Z le iniziative dei comuni e del volontariato contro l’emergenza caldo
Nell’area dedicata all’estate del sito Auser “Aperti per ferie”, è possibile consultare “Dalla A alla Z – Le iniziative degli enti locali e del volontariato contro l’emergenza caldo”. Un elenco, costantemente aggiornato e in ordine alfabetico, utile per aiutare gli anziani ad affrontare i rischi legati alla solitudine e agli effetti del caldo: call center, numeri verdi, monitoraggio degli anziani fragili, servizi a domicilio, attività ricreative in centri climatizzati e tanto altro ancora.
“Dalla A alla Z” si può consultare a questo link.
All’indirizzo www.auser.it/apertiperferie inoltre si può inoltre scaricare la guida per vivere l’estate sereni, sicuri, sostenuti e informati e consultare la sezione “le sedi” per contattare la struttura più vicina.
Il numero verde del Filo d’Argento 800-995988 infine è attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per richiedere sostegno, scambiare due chiacchiere o semplicemente avere informazioni.
Leggi: Auser
NEWS:
martedì 18 luglio 2023
Casa. CGIL, Sunia e Udu presentano rapporto su emergenza abitativa
Il disagio abitativo è una componente importante della allarmante situazione di povertà crescente e dell’aumento delle disuguaglianze sociali che vive il Paese. Lo dimostra il numero degli sfratti emessi che, nonostante il blocco delle esecuzioni per la pandemia e la chiusura dei tribunali, sono stati 236 mila negli ultimi cinque anni, di cui 205 mila per morosità. L’edilizia residenziale pubblica è insufficiente a rispondere alla domanda abitativa delle famiglie più disagiate: la percentuale di alloggi assegnati in rapporto alle richieste presentate presso i Comuni è mediamente inferiore al 5%. È il quadro che emerge dal rapporto di Cgil nazionale, Sunia e Udu sul disagio abitativo “Casa: un’emergenza irrisolta”, presentato questa mattina a Roma nella sede della Confederazione.
“A fronte di questa situazione il Governo non solo non dà risposte adeguate, ma crea i presupposti per un ulteriore peggioramento delle condizioni di centinaia di migliaia di persone”, sostiene la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
Leggi: Cgil, 18/07/2023
lunedì 17 luglio 2023
Disabilità. Arriva il Garante nazionale. Locatelli: “Altro passo importante per attuazione legge delega”
“Si tratta di una figura fondamentale – spiega il Ministro – che promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, dispone di autonomi poteri di organizzazione, di indipendenza amministrativa e non ha vincolo di subordinazione”.
“L’istituzione del Garante Nazionale per le persone con disabilità è il secondo decreto attuativo della Legge delega 22 dicembre 2021, n. 227 “Delega al governo in materia di disabilità” ed è un altro segnale concreto di questo Governo per le persone con disabilità e le loro famiglie”. Lo afferma in una nota il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli al termine del Consiglio dei Ministri.
“Si tratta di una figura fondamentale – spiega il Ministro Locatelli – che promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, dispone di autonomi poteri di organizzazione, di indipendenza amministrativa e non ha vincolo di subordinazione”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/07/2023
sabato 15 luglio 2023
«Torino ora scopre il caporalato abitativo»
Dopo il blitz del sindaco In corso Giulio Cesare e poi in tutta Barriera diverse associazioni mobilitate contro i palazzinari
Le onlus denunciano i contratti capestro con prestanome, conguagli e spese straordinarie
Ivano Casalegno è il presidente di Arteria. L’onlus lavora soprattutto nella Torino Nord. Lui ci racconta la piaga di quello che definisce: «Caporalato abitativo». E racconta i diritti negati attraverso una serie di trappole nei contratti, spesso intestati a dei prestanome. «E la maggior parte delle famiglie non immagina le conseguenze. Così le notifiche, anche degli sfratti, non sono intestate a chi abita nell’appartamento, che non potrà chiedere un aiuto, come l’emergenza abitativa». Non sono gli unici diritti negati a famiglie che non possono chiedere la residenza, pagare le tasse in modo regolare e fruire dei servizi che finiscono per pagare molto più cari, come il nido.
Leggi: Corriere della Sera, 15/07/2023
sabato 15 luglio 2023
La Cisl presenta la sua “piattaforma” sanità con 16 proposte per il rilancio del Ssn e denuncia la deriva verso una pericolosa privatizzazione
Per la Cisl è il momento di dare vita a “un nuovo modello di welfare di comunità in grado di garantire a tutti l’accesso equo e capillare alle cure”. Ma “oggi purtroppo il SSN sta velocemente lasciando il passo alla sanità privata come dimostrato dalla spesa out of pocket che ha raggiunto 40 miliardi di euro di cui 10 miliardi intermediata dai Fondi assicurativi”. “La sanità pubblica e privata possono e devono convivere ma la seconda può solo integrare e aiutare, con contratti di convenzione, il SSN e non sostituirsi ad esso”. IL DOCUMENTO.
L’emergenza epidemiologica causata dal COVID-19 se per un verso ha evidenziato il grande valore del Servizio sanitario nazionale, per un altro ha anche messo in evidenza alcuni limiti perlopiù strutturali e di vulnerabilità. Sono infatti emerse, in maniera generalizzata, forti criticità nell’erogazione dei servizi, soprattutto in termini di prevenzione e assistenza sul territorio, tempi di attesa e grado di integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali. Criticità contrassegnate anche da significative disparità territoriali.
“Superata l’emergenza della pandemia è necessario adesso costruire un sistema “integrato” di assistenza, incentrato sulle necessità di “presa in carico” della persona, spesso anziana e fragile, da sviluppare principalmente nell’ambito dei servizi territoriali, riservando all’ospedale un ruolo esclusivo nella fase delle acuzie”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/07/2023
giovedì 13 luglio 2023
Piccoli comuni. Ecco il bando da 160 milioni per progetti di riqualificazione
Per ciascun comune può essere presentato un solo progetto di importo massimo pari a 700mila euro. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci:”La prevenzione strutturale è l’unica strada da seguire in Italia, da nord a sud, se vogliamo evitare altre sciagure”
È stato presentato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci e dal Capo Dipartimento Casa Italia Luigi Ferrara, nel corso di una conferenza stampa, il bando per la presentazione dei progetti di investimento pubblico da inserire nel ‘Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni’, d’intesa con il Ministero dell’Interno.
Sono chiamati a partecipare oltre 5.500 piccoli Comuni elencati nel Dpcm del 23 luglio 2021. La domanda può essere presentata da ciascun Comune singolarmente, in forma associata o per il tramite di Unioni di Comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago.
Leggi: Redattore Sociale, 13/07/2023
giovedì 13 luglio 2023
Emergenza casa, protocollo d’intesa Ance-Sant’Egidio per i più fragili
Un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, che partirà nelle città di Roma e Genova. L’obiettivo è dare una nuova opportunità a chi vive ai margini, in condizioni di isolamento, favorendone il reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro
Dare una nuova opportunità a chi vive ai margini, in condizioni di isolamento, favorendone il reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro. È quanto prevede il Protocollo d’intesa tra Ance e Comunità di Sant’Egidio-Acap, firmato oggi dalla Presidente dell’Associazione nazionale costruttori, Federica Brancaccio, e dal Segretario Generale della Comunità di Sant’Egidio-Acap, Cesare Giacomo Zucconi.
Un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, che partirà nelle città di Roma e Genova ma pronto a estendersi a tutte le realtà territoriali che vorranno aderire. Sarà la Comunità di Sant’Egidio, presente a Roma da 55 anni, in particolar modo nelle periferie, a individuare i soggetti da coinvolgere in questo percorso, assicurando loro un’occupazione. L’Ance, attraverso le sue imprese associate, metterà invece a disposizione di singoli o nuclei familiari appartamenti in affitto a canone sostenibile. “Proviamo a dare una risposta concreta a chi ha più bisogno – ha commentato la Presidente Ance, Federica Brancaccio – perché siamo convinti del grande ruolo che le imprese giocano per la rigenerazione del tessuto non solo urbano ma anche sociale del nostro Paese”.
Leggi: Redattore Sociale, 13/07/2023
giovedì 13 luglio 2023
Conferenza Stato Regioni. Ancora al palo le risorse per l’Adi, via libera ai fondi per interventi nelle Aziende sanitarie del Lazio
Parere reso invece per il documento su contenuti e modalità di erogazione dei programmi formativi per gli operatori e i professionisti degli animali. Questi gli esiti della seduta della Conferenza del 12 luglio che ha visto il rinvio anche del Piano nazionale vaccini
Due rinvii, un via libera, un parere reso e una designazione acquisita. Questo l’esito della seduta di ieri della Conferenza Stato Regioni.
Oltre al secondo rinvio del Piano nazionale vaccini 2023-2025 per mancato accordo sulle risorse, rimane al palo anche il riparto delle risorse Pnrr destinate alla “Casa come primo luogo di cura (Adi)”.
Incassa invece il via libera l’Accordo di programma integrativo dell’Accordo di programma quadro per il settore degli investimenti sanitari ex articolo 20 con la Regione Lazio; circa 86 milioni di euro utili a sostenere opere di riqualificazione e potenziamento della Aziende sanitarie della regione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/07/2023
giovedì 13 luglio 2023
CGIL, Sunia e Udu, il 18 luglio a Roma presentazione rapporto “Casa: un’emergenza irrisolta”
“Casa: un’emergenza irrisolta”. È il titolo dell’iniziativa che Cgil, Sunia e Udu promuovono per martedì prossimo, 18 luglio, alle ore 11.30 presso la sede nazionale della Cgil (corso d’Italia, 25), nel corso della quale verrà presentato un rapporto sul disagio abitativo a livello regionale.
Sarà l’occasione per analizzare la questione dell’emergenza casa che, aggravata dal caro vita, continua ad avere dimensioni sempre più preoccupanti per la tenuta sociale del Paese. Un problema che negli ultimi mesi è stato riportato all’attenzione dalle proteste degli studenti. Ma a fronte di un impoverimento sempre maggiore, di un aumento delle disuguaglianze e di un’accentuazione del disagio abitativo e dell’esclusione sociale, non si adottano i provvedimenti adeguati, basti pensare all’azzeramento del Fondo di sostegno all’affitto.
All’iniziativa interverranno Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia, Daniela Barbaresi, segretaria confederale Cgil, e Simone Agutuli, Unione degli Universitari.
Leggi: Cgil, 13/07/2023
giovedì 13 luglio 2023
Superbonus, il Mef studia tutele per gli esodati
Richiesta di moratorie per confische e fallimenti. Ipotesi di soluzioni mirate
Garantire tutele per gli esodati del superbonus. Al Mef si studiano soluzioni mirate e selettive per venire incontro alle istanze di cittadini, imprese e professionisti rimaste con crediti bloccati o senza possibilità di cessione, garantendo il legittimo affidamento di chi in totale buona fede aveva avviato lavori con la speranza dello sconto in fattura o della cessione del credito. È quanto emerso ieri nell’incontro a via XX Settembre tra i rappresentanti del movimento degli esodati, il ministro Giancarlo Giorgetti e i suoi tecnici e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Ma anche dal Pd, con i parlamentari Antonio Misiani e Ubaldo Pagano (presenti al presidio davanti al ministero con gli esodati), sono arrivate richieste di fare fronte comune proprio con il Movimento per chiedere modifiche sui bonus casa.
Nell’incontro gli esodati hanno chiesto misure anche sul fronte civilistico. Una sorta di moratoria per bloccare azioni, fallimenti e pignoramenti nei confronti degli esodati del superbonus. Un intervento non semplice per la necessità di contemperare tutti gli interessi in campo e non alterare anche le dinamiche di mercato.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/07/2023
mercoledì 12 luglio 2023
Rogo Rsa Milano: pensionati Cgil parte civile nel processo
Lo scorso 6 luglio, un incendio nella struttura “Casa dei Coniugi” a Milano, ha portato alla morte di sei degenti. Il segretario generale dello Spi Cgil: “Vogliamo verità e giustizia per le vittime”. Accanto alla sicurezza degli assistiti, ci sono le enormi difficoltà in cui si trova a operare il personale, costretto a svolgere i propri compiti spesso sotto organico
I pensionati della Cgil si impegnano a costituirsi parte civile nel processo che dovrà accertare le responsabilità del rogo divampato nella residenza per anziani “Casa per i Coniugi” di Milano e costato la vita a sei anziani, donne e uomini, che vi erano ospiti. Ad annunciarlo lo Spi Cgil di Milano e lo Spi Cgil Lombardia con il sostegno della Spi nazionale.
“Giustizia e verità per le vittime – spiega il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti – sono la nostra priorità. La nostra organizzazione aveva già avviato negli scorsi anni un’attività di monitoraggio delle strutture per anziani in Italia, oggi il presidio e la vigilanza su di esse diventa imprescindibile e intendiamo richiamare le amministrazioni pubbliche alle loro responsabilità”.
Leggi: Liberetà, 12/07/2023
REGIONI:
martedì 18 luglio 2023
In Toscana torna “Pronto badante”, un aiuto concreto per gli anziani
Riparte il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali
Riparte “Pronto Badante”, il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione (nel 2015 la fase sperimentale riguardava il territorio di Firenze e provincia) offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Finora la gestione del progetto è sempre stata regionale: adesso saranno le Società della salute e le Zone distretto ad attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno le azioni, con più di nove milioni stanziati dalla Regione Toscana per il triennio 2023-2026.
Leggi: Redattore Sociale, 18/07/2023
martedì 18 luglio 2023
Misura RSA Aperta di Regione Lombardia: l’esperienza dell’Istituto P. Redaelli di Milano
La RSA Aperta è una misura regionale lombarda che ha introdotto alcuni elementi di novità nella realizzazione dei percorsi domiciliari di assistenza e cura rivolti agli anziani non autosufficienti e alle persone affette da demenza. Nel corso degli anni la sua realizzazione ha reso ancora una volta evidente l’importanza di entrare in relazione con gli anziani fragili e le loro famiglie attraverso un approccio multidimensionale fondato su ascolto, valutazione professionale e condivisione dei percorsi, all’interno di un contesto di lavoro integrato e collaborativo tra i diversi soggetti della rete dei servizi.
di Emilia Guglielmucci (assistente sociale, Istituto P. Redaelli, MI), Antonio Grillo (geriatra, direttore medico Istituto P. Redaelli, MI)
Regione Lombardia con la DGR n° 856 del 2013 ha introdotto la Misura RSA Aperta, un nuovo servizio a carattere sociosanitario, inizialmente rivolto a favore di persone affette da demenza certificata in vario stadio di evoluzione. In seguito, tale misura ha visto un ampliamento della platea dei destinatari (DGR 2942/2014 seguita dalla DGR 7769/2018) includendo così anche anziani ultrasettancinquenni, con riconoscimento di invalidità civile al 100% e portatori di grave disabilità.
La misura RSA Aperta: le indicazioni della normativa lombarda
La Misura RSA Aperta consiste nell’offerta di una serie di interventi qualificati, di natura sociosanitaria, erogati sulla base e nei limiti di un budget annuale1assegnato a ciascun beneficiario. Gli obiettivi principali della misura sono sintetizzabili nel mantenimento delle capacità residue degli anziani presi in carico, favorendone la permanenza al domicilio il più a lungo possibile, e nel supporto al care-giver, attraverso interventi specifici di sostegno nelle attività di assistenza, consulenze mirate o sostegno psicologico.
Leggi: I Luoghi della Cura, 18/07/2023
lunedì 17 luglio 2023
In Lombardia 1,5 milioni per le case popolari a vittime di violenza
Le case popolari saranno messe a disposizione delle donne vittime di violenza. La Giunta regionale ha infatti approvato la sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler, l’azienda regionale di edilizia residenziale pubblica
In Lombardia le case popolari saranno messe a disposizione delle donne vittime di violenza. La Giunta regionale ha infatti approvato la sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler, l’azienda regionale di edilizia residenziale pubblica, per le donne vittime di violenza. Alla sperimentazione, che definisce anche i criteri e le modalità di attuazione per consentire ai CAV – Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio di poter partecipare al programma, sono state destinate risorse complessive pari ad 1,5 milioni di euro.
“L’esigenza di garantire un’adeguata autonomia abitativa alle donne vittima di violenza- afferma l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini- era emersa direttamente dal costante confronto con le nostre Reti Antiviolenza e con il Tavolo permanete contro la violenza di genere e oggi, grazie a questo intervento, diamo la prima ed efficace risposta alle loro richieste.
Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2023
venerdì 14 luglio 2023
Campania. “Per i disabili al 100% il ricovero in Rsa pubblica è a carico del Ssn”
Così in una nota il Garante dei disabili della regione, Paolo Colombo. “Se la prestazione di carattere assistenziale è erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il comune non può chiedere il pagamento delle rette”
“Per i disabili al 100% il ricovero in Rsa pubblica è totalmente a carico del servizio sanitario nazionale”. È quanto ha chiarito in una nota il Garante dei disabili della regione Campania, Paolo Colombo. “Se la prestazione di carattere assistenziale, come l’ospitalità, è erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il comune non può chiedere il pagamento delle rette ai familiari della persona non autosufficiente”, si legge nella nota.
“A nulla vale il contratto con la struttura che addebita all’assistito o ai familiari i costi, essendo nullo per contrarietà a norme imperative – chiarisce il garante -. A stabilirlo è il tribunale di Arezzo, che con la sentenza del 27 giugno 2023 n. 368 ha annullato l’atto impositivo con cui un comune richiedeva il pagamento delle rette per la degenza in un centro anziani al marito di una disabile”.
Leggi: Redattore Sociale, 14/07/2023
mercoledì 12 luglio 2023
Ultracentenari in crescita a Genova: sono già 484. Gli esperti: abitudini e clima favorevoli. Ma un terzo degli over 75 lotta contro la solitudine
In città e in Liguria sempre più persone raggiungono il fatidico traguardo. Il geriatra Ernesto Palummeri: “Incidono clima, alimentazione e l’alta dose di attività fisica”
Genova città di anziani? Riduttivo, quantomeno: perché la Superba è sempre più la città dei super centenari. Ieri Ebe Tosi, ex direttrice dell’Upim di via Venti, ha tagliato il traguardo dei 110 anni entrando nella top venti dei più longevi d’Italia. Ed è in ottima compagnia: secondo la banca dati Anziani.Stat, il servizio Istat che fotografa gli aspetti strutturali e dinamici dell’invecchiamento della popolazione italiana, i genovesi con 100 anni e più salgono in modo vertiginoso. Passata la pandemia, sono più forti ancora. Irriducibili.I residenti che hanno 100 anni o più risultano, solo a Genova, 484: dal 2019 (quando si fermavano a quota 375) a oggi sono sempre aumentati. Anche negli anni del Covid-19 e del post Covid.Una longevità che ha più fattori fondamentali alla base. Come spiega il geriatra Ernesto Palummeri, autore di numerosi studi internazionali sul tema degli over, consulente della Regione e di Alisa per le case di riposo liguri nonché coordinatore del Centro di riferimento ligure per le ondate di calore sempre di Alisa: «Se in Sardegna la “zona blu”, termine che identifica le aree del mondo dove la longevità è maggiore, è dettata principalmente da motivi genetici, per Genova e la Liguria il ragionamento da fare è diverso – afferma Palummeri – e riguarda principalmente i fattori ambientali, climatici e l’alimentazione»
Leggi: Il Secolo XIX, 12/07/2023
IN AGENDA:
Il 23 luglio Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Una delegazione Auser invitata a partecipare alla celebrazione nella Basilica di San Pietro con Papa Francesco
La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani è stata creata da Papa Francesco nel 2021. Ricorre ogni quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria liturgica dei Santi Gioacchino ed Anna, i “nonni” di Gesù, che nel calendario della Chiesa cattolica ricade il 26 luglio. “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92,15) citato dal Papa, è un invito quindi alla società a non lasciare gli anziani ai margini ma considerarli ancora come parte attiva e indispensabile per la comunità.
Quest’anno la Giornata ricorre domenica 23 luglio. Papa Francesco presiederà la Messa alle ore 10 nella Basilica di San Pietro e una delegazione Auser sarà presente alla celebrazione su invito del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Nell’edizione della Giornata dello scorso anno Auser era stata invitata alla presentazione ufficiale della Giornata con la testimonianza di Giancarla Panizza presidente di Auser Sartirana e l’impegno dei volontari Auser in aiuto dei profughi ucraini in fuga dal loro paese invaso.
Leggi: Auser
Incentivi fiscali e direttiva UE “CASE GREEN”: le proposte dela FILLEA CGIL – Giovedì 27 luglio a Roma, presso la sede della Cgil Nazionale, in Corso d’Italia 25 – Sala Santi dalle ore 10:00
L’iniziativa presieduta da Rossella MURONI, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, sarà introdotta dalle comunicazioni di Alessandro GENOVESI (Segretario generale Fillea-Cgil) e Giuseppe PISAURO (Presidente Nens, Nuova economia Nuova Società).
Seguirà un confronto tra rappresentanti dei partiti, associazionismo e imprese, condotto da Giorgio POGLIOTTI (Il Sole 24 Ore), a cui parteciperanno: Federica BRANCACCIO (Presidente Ance), Francesco FERRANTE (Vice-Presidente Kyoto Club), Alberto GUSMEROLI (Deputato Lega Nord), Erica MAZZETTI (Deputata Forza Italia), Antonio MISIANI (Senatore PD), Agostino SANTILLO (Deputato Movimento 5 Stelle).
L’intervento conclusivo è affidato a Daniela BARBARESI della Segreteria Nazionale Cgil.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sul sito di Collettiva.it e sulle pagine facebook di Collettiva.it e Fillea-Cgil.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Richiesta di morire, come supportare il paziente? Il documento di psicologi, medici e infermieri
Il documento è stato presentato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio durante l’evento “La sofferenza tra prassi sanitaria e legislazione”. Iniziativa promossa in collaborazione con la Società Nazionale Medica Interdisciplinare cure primarie e l’Associazione Luca Coscioni IL DOCUMENTO
Garantire una risposta condivisa e multidisciplinare alla domanda del paziente che chiede di revocare, rifiutare o accedere al suicidio volontario medicalmente assistito circostanziato.
È l’obiettivo del documento presentato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, il 10 luglio, durante l’evento “La sofferenza tra prassi sanitaria e legislazione”. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con la Società Nazionale Medica Interdisciplinare cure primarie e l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS.
Leggi: Quotidiano Sanità
Lo sviluppo dei servizi per persone senza dimora e il necessario cambio di paradigma – di Caterina Cortese
La fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora) è un’associazione di secondo livello – una rete nazionale di servizi – che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora. Aderiscono alla fio.PSD 149 soci tra enti e organismi, appartenenti sia alla pubblica amministrazione sia al privato sociale attive nel settore della homelessness. La Federazione porta avanti attività di analisi e comprensione del fenomeno homelessness, formazione e accompagnamento territoriale per lo sviluppo di strategie e metodologie di intervento, azioni di comunicazione e advocacy per la tutela dei diritti delle persone adulte gravemente emarginate e definizione di nuove politiche.
La cornice all’interno della quale fio.PSD realizza le sue attività è quella definita delle Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta, approvate nel 2015 in Conferenza Unificata Stato Regioni, che rappresentano un importante documento spartiacque che, a partire da buone pratiche ed esperienze territoriali, sintetizza una serie di raccomandazioni pratico-applicative che riguardano i servizi rivolti alla homelessness ed approcci di intervento innovativi. Le Linee di indirizzo si rivolgono a Regioni, Comuni, Province, Ambiti sociali territoriali e organizzazioni non profit che vogliono progettare e attuare interventi volti a contrastare, prevenire e ridurre la marginalità estrema avvalendosi di risorse pubbliche o fondi strutturali. Nonostante siano passati quasi 10 anni, si tratta di un documento quanto mai attuale che costituisce una sorta di vademecum per migliorare e sviluppare i servizi, partendo da quello che è già presente sui territori. La finalità inoltre è quella di superare l’approccio emergenziale a favore di servizi che offrono interventi misure e interventi adeguati al bisogno delle persone più fragili.
Leggi: Welforum
Long-term care. Nella Ue 135 mln di persone vivono con disabilità e quasi 1 anziano su 3 non è in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni primari. Nuova partnership Oms-Commissione per una migliore assistenza
L’obiettivo è migliorare l’accesso e la qualità dei servizi fornendo un importante supporto anche ai caregiver, che spesso svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di assistenza. La partnership li sosterrà sviluppando una serie di strumenti che possono aiutarli mentre si prendono cura degli altri
Migliorare la Long term care. Questa la parola d’ordine dell’Oms/Europa e della Commissione europea che hanno unito le forze per sostenere i paesi dell’Unione europea nel miglioramento dell’accesso e della qualità dei servizi di assistenza a lungo termine, fornendo un importante supporto ai caregiver, che spesso svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di assistenza.
All’interno della Regione Europea, 135 milioni di persone vivono con disabilità e quasi 1 anziano su 3 non è in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni primari. L’accesso a un’assistenza di buona qualità, integrata e a lungo termine, evidenzia l’Who Europa, è essenziale affinché queste persone mantengano la loro capacità funzionale, godano dei diritti umani fondamentali e vivano con dignità.
Leggi: Quotidiano Sanità
Attenti a non confondere la rigenerazione urbana solo con una “rinnovata politica di riqualificazione urbanistica” – Di Gaetano Sateriale, coordinatore CERS2030 e Ferrara 2030 e componente del Comitato Scientifico dell’Ass. Nuove Ri-Generazioni
L’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ci ha ormai abituato da anni ai suoi puntualissimi rapporti sulla distanza che intercorre ancora tra gli obbiettivi Agenda Onu 2030 e la realtà italiana: a cogliere i deboli progressi, i ritardi e le incongruenze (croniche), le buone intenzioni dichiarate ma non praticate. Anche nel recente “Position Paper” sul Goal 11 dal titolo “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile” esce un quadro completo e preoccupante dei provvedimenti amministrativi e legislativi mai applicati a diversi livelli istituzionali: è il caso, ci dice ASviS, di una mancata legge nazionale sui principi di governo del territorio, o della mancata costituzione delle “Agenzie sociali di quartiere”.
Anche Istat, nel suo recente “Rapporto SDGs 2023” misura le tendenze della post pandemia sul disagio abitativo (maggiore nel Mezzogiorno), sull’aumentato uso di mezzi pubblici di trasporto nei Comuni capoluogo (specie nel Nord), sulla riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica, sulla permanenza, anche nelle aree non urbane di elevati livelli di PM2,5.
ASviS non si limita a segnalare le distanze e inserisce nel citato Paper molte proposte, tutte condivisibili, per rendere più efficienti “il governo del territorio” e le politiche di “rigenerazione urbana” nel Paese. Ci si permetta su questo una considerazione generale.
Leggi: Nuove Riegenerazioni
Torna a crescere la popolazione dell’Ue. Ma l’Italia è in controtendenza. I numeri Eurostat
Dopo un calo della popolazione nel 2020 e nel 2021 a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE è aumentata nel 2022, passando da 446,7 milioni il 1° gennaio 2022 a 448,4 persone il 1° gennaio 2023.
Dopo un calo della popolazione nel 2020 e nel 2021 a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE è aumentata nel 2022, passando da 446,7 milioni il 1° gennaio 2022 a 448,4 persone il 1° gennaio 2023. La variazione naturale negativa (più morti che nascite) è stata superata dal saldo migratorio positivo. La crescita della popolazione osservata può essere in gran parte attribuita all’aumento dei movimenti migratori post-COVID-19 e all’afflusso massiccio di sfollati dall’Ucraina che hanno ricevuto lo status di protezione temporanea nei paesi dell’UE, come conseguenza dell’invasione russa nel febbraio 2022.
Queste informazioni provengono dai dati sulla popolazione pubblicati oggi da Eurostat. Questo articolo presenta solo una manciata di risultati tratti dall’articolo più dettagliato di Statistics Explained sulla popolazione e le statistiche sui cambiamenti demografici.
Leggi: Quotidiano Sanità
Indagine Italia Longeva. Tra il 2011 e il 2021 aumentati dal 26 al 40% gli italiani in condizioni di fragilità lieve, moderata o severa
Effettuata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Direzione Programmazione del Ministero della Salute, l’indagine è stata presentata oggi al Ministero della Salute nel corso dell’ottava edizione degli “Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Long-Term Care EIGHT”
In Italia, ai primi posti al mondo per longevità, la fragilità cresce più velocemente dell’aspettativa di vita: tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i cinquant’anni con fragilità lieve, moderata o severa sono passati dal 26% al 40% (oltre 11 milioni di persone), con un trend di crescita costante.
A preoccupare è, in particolare, l’espansione della prevalenza di fragilità severa che si è più che raddoppiata (dall’1,4% al 3,7%), arrivando a interessare oltre 1 milione di over-50, soprattutto ultrasettantenni. Gli anziani affetti da fragilità severa vanno maggiormente incontro a disabilità grave e ospedalizzazioni ricorrenti, e presentano un rischio relativo di morte a un anno di 35 volte superiore rispetto a quello della popolazione senza fragilità. In crescita anche il numero di over-50 con fragilità moderata, oltre 2,5 milioni di italiani, anche in questo caso in prevalenza ultrasettantenni. Tuttavia, all’espansione della fragilità dell’ultimo decennio il sistema non ha risposto con altrettanta espansione dei servizi di assistenza domiciliare e delle cure residenziali che, sebbene in lieve crescita, sono rimasti sottopotenziati rispetto ai bisogni degli anziani, in particolar modo nelle regioni del Sud Italia.
Leggi: Quotidiano Sanità
Le persone anziane tra welfare e lavoro
Il 14 giugno scorso si è svolto online il Seminario “Le persone anziane tra welfare e lavoro. Dialogo interdisciplinare a partire dalla legge delega 33/2023”[1].
Il Webinar[2] ha rappresentato un importante momento di confronto interdisciplinare sui temi dell’assistenza agli anziani. Molteplici sono state le questioni affrontate: (i) la progressiva carenza di assistenza “informale” per le generazioni future e le difficoltà, per le persone anziane, di accedere ai servizi di cura, soprattutto nelle aree interne; (ii) le strategie di promozione e mantenimento dell’active ageing; (iii) le principali criticità poste dalla legge delega 33/2023 con riferimento al welfare, al mercato del lavoro e alla silver economy; (iv) la crucialità della formazione nell’ambito dell’assistenza agli anziani; (v) il ruolo decisivo della contrattazione collettiva nel settore del lavoro di cura.
Il Webinar costituisce uno dei prodotti scientifici del progetto “Attenzione… al lavoro” – Fami 2014-2020, che ha impegnato l’Università del Molise e la Prefettura di Campobasso sui temi dello sfruttamento lavorativo. L’idea di un dialogo sulla nuova legge delega in materia di assistenza agli anziani nasce dalla consapevolezza del forte nesso che lega il settore della cura e dell’assistenza alla persona allo sfruttamento della manodopera a basso costo, spesso rappresentata da stranieri.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
5 Azioni per la giusta transizione
Rigeneriamo la città, il lavoro, la democrazia: questo è il titolo del “manifesto” approvato il 15 giugno dall’Assemblea Generale della Fillea, che prevede un percorso di iniziative, approfondimenti, confronto a tutto tondo sui temi della sostenibilità.
Il futuro del Pianeta, dell’Europa, del nostro Paese e delle nostre città o sarà ecologicamente e socialmente sostenibile o non sarà. Cambiare modello di sviluppo e ripensare il lavoro, cosa e come produrre e consumare sono scelte obbligate. Tutti gli studi più seri e completi ci dicono infatti che abbiamo pochi anni per invertire la rotta di un modello di capitalismo che ci sta già condannando a crisi permanenti, cambiamenti climatici e ambientali disastrosi, guerre, tensioni sociali, economiche e politiche di portata devastante. Le disuguaglianze sociali, ambientali, politiche sono giunte ad un livello tale che una “piccola rivoluzione” è ormai inevitabile.
La stessa democrazia, per come l’abbiamo conosciuta in occidente, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, è sempre di più un guscio vuoto e milioni di uomini e donne rischiano di essere spettatori passivi della propria sorte, tra solitudine, rassegnazione, paura, rabbia.
Vittime al contempo delle scelte irresponsabili di pochi e della convinzione che non vi siano alternative possibili da organizzare, rivendicare e praticare.
Eppure la tecnologia, le scienze, le risorse materiali, culturali e spirituali non mancano per impedire tutto ciò e per costruire modelli produttivi, sociali, politici in grado di “liberare” il lavoro dai suoi carichi eccessivi, da forme di alienazione e abbrutimento, facendo di più con meno tempo e sforzo, e così portare l’umanità in un nuovo “Rinascimento”, con al centro l’essere umano, i suoi diritti, la sua felicità.
Leggi: Fillea Cgil
SEGNALAZIONI:
Pensioni in opzione donna: riesame delle domande respinte
Le domande di pensione anticipata, cosiddetta opzione donna, respinte perché presentate in data successiva al 31 dicembre 2021, saranno riesaminate su istanza della lavoratrice, sempreché, in caso di riscatto agevolato di periodi di studi universitari ante 96, abbia optato per il sistema contributivo di calcolo entro il 21 dicembre 2021, e non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.
Lo comunica l’Inps con il messaggio n. 2547 del 6 luglio scorso nel quale fornisce ulteriori chiarimenti in materia di accesso alla pensione anticipata (cosiddetta opzione donna) nei casi di riscatto agevolato del corso di studi universitari dei periodi ante 1996, a seguito dell’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo. Un chiarimento sollecitato dai patronati del Ce.Pa. presso il Ministero del Lavoro.
In particolare, spiega l’Istituto, è stato disposto, in via eccezionale, che l’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo, che non abbia prodotto effetti sostanziali fino al pagamento anche parziale dell’onere del riscatto, non preclude il riconoscimento del diritto alla pensione anticipata con opzione donna a condizione che risultino soddisfatte le ulteriori seguenti condizioni:
• esercizio dell’opzione al sistema contributivo e presentazione della domanda di riscatto effettuati in data anteriore al 21.12.2021;
• perfezionamento, alla data di presentazione della domanda di riscatto, dei requisiti (anagrafico e contributivo) per la pensione anticipata c.d. opzione donna vigenti al 31 dicembre 2021, tenendo conto anche della contribuzione da riscattare.
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Rapporto Istat: radiografia dell’Italia disuguale
L’ultimo rapporto annuale dell’Istituto nazionale di statistica descrive un paese in difficoltà. Salari tra più bassi in Europa, giovani svantaggiati e spesso esclusi dal mercato del lavoro. Le imprese, da parte loro, non investono in innovazione e faticano ad aumentare la produttività.
«Anno dopo anno, il Rapporto Istat accompagna il nostro Paese e ne ritrae, con attenzione, partecipazione e rispetto, i traguardi raggiunti, i nuovi fermenti, i problemi da risolvere, le domande che aspettano risposte». Oggi, venerdì 7 luglio, il presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Francesco Maria Chelli, ha presentato il Rapporto annuale 2023. La situazione del paese. «Consegniamo alla politica strumenti fondamentali per ridurre le disuguaglianze di opportunità e competenze, le disuguaglianze di accesso ai servizi, le disuguaglianze di reddito, le disuguaglianze tra territori – scandisce dall’aula di Palazzo Montecitorio il presidente dell’Istat –. E molte di queste disuguaglianze, purtroppo, si sono consolidate e sono cresciute nell’ultimo anno».
Leggi: Liberetà
NEWS:
martedì 11 luglio 2023
Indagine Italia Longeva. Tra il 2011 e il 2021 aumentati dal 26 al 40% gli italiani in condizioni di fragilità lieve, moderata o severa
Effettuata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Direzione Programmazione del Ministero della Salute, l’indagine è stata presentata oggi al Ministero della Salute nel corso dell’ottava edizione degli “Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Long-Term Care EIGHT”
In Italia, ai primi posti al mondo per longevità, la fragilità cresce più velocemente dell’aspettativa di vita: tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i cinquant’anni con fragilità lieve, moderata o severa sono passati dal 26% al 40% (oltre 11 milioni di persone), con un trend di crescita costante.
A preoccupare è, in particolare, l’espansione della prevalenza di fragilità severa che si è più che raddoppiata (dall’1,4% al 3,7%), arrivando a interessare oltre 1 milione di over-50, soprattutto ultrasettantenni. Gli anziani affetti da fragilità severa vanno maggiormente incontro a disabilità grave e ospedalizzazioni ricorrenti, e presentano un rischio relativo di morte a un anno di 35 volte superiore rispetto a quello della popolazione senza fragilità. In crescita anche il numero di over-50 con fragilità moderata, oltre 2,5 milioni di italiani, anche in questo caso in prevalenza ultrasettantenni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2023
martedì 11 luglio 2023
Anziani, disabili e senza tetto. Altri soldi non spesi del Pnrr
Strutture per anziani, Rsa, foto di scena. In otto Regioni sono state finanziate meno iniziative del previsto per le persone fragili
I fondi sono stati assegnati alle Regioni. Non tutti, però, perché i progetti presentati sono risultati inferiori a quelli che il Pnrr può finanziare. Soprattutto non si sa che fine hanno fatto questi soldi. “È difficile, se non impossibile – scrivono il Forum Terzo Settore e la fondazione Openpolis in un rapporto – sapere quante delle risorse assegnate sono state poi erogate ai territori e, dunque, iniziare a monitorare l’impatto nelle comunità”. Che non è quello che può generare una nuova tratta ferroviaria o l’arrivo della banda larga.
Le risorse di cui si parla, in tutto 1,45 miliardi, sono destinate alle persone fragili: anziani non autosufficienti, disabili e senza fissa dimora. Nel Pnrr nato per curare le cicatrici economiche e sociali del Covid, erano stati inseriti tra i soggetti a cui dedicare un’attenzione maggiore, perché hanno sofferto più degli altri durante la pandemia.
Leggi: La Repubblica, 11/07/2023
martedì 11 luglio 2023
Pensioni, è l’ora dei giovani
Tavolo governo-sindacati sulla previdenza. Cgil: “Sconfiggere la precarietà e rafforzare il patto tra generazioni, altrimenti il sistema andrà in crisi”
Si torna a parlare di pensioni e questa volta tocca ai giovani, con la convocazione del tavolo tecnico prevista per oggi (martedì 11 luglio). Tra i sindacati non trapela molto ottimismo. Dopo le promesse in campagna elettorale di mettere mano alla Fornero è seguito solo silenzio. Neanche l’ultimo tavolo, quello del 26 giugno, ha portato novità.
Solo slogan
“Si è proseguito con gli slogan senza nessun impegno concreto”, dichiara Lara Ghiglione, segretaria confederale Cgil con delega alla previdenza: “Anzi, abbiamo registrato solo passi indietro”. Il futuro pensionistico dei giovani è strettamente collegato al lavoro ed è proprio qui che il governo sta dando il peggio di sé.
Leggi: Collettiva, 11/07/2023
lunedì 10 luglio 2023
Sicurezza Rsa. Medicina Democratica: “Buco nero manutenzioni e carenza personale”. Smentita di Ats Milano
“A novembre 2022 la prima segnalazione della CUB Sanità, rilanciata, a gennaio 2023, da “37e2”, la trasmissione di Radio Popolare. La Prefettura chiese subito ad ATS di fare le verifiche, ma soltanto a gennaio e dopo ulteriore sollecitazione arrivarono risposte e furono tranquillizzanti”, riferisce l’associazione. Ma per Ats Milano: “La nota CUB inviata al Prefetto il giorno 8 novembre, non riguarda la Rsa Casa dei Coniugi e nemmeno l’Rsa Virginio Ferrari, ma ha carattere generico”.
“C’è un allarme lanciato da mesi ma inascoltato dietro la tragedia della RSA “Casa dei Coniugi” di Via dei Cinquecento a Milano, costata la vita a 6 persone e il ricovero per altre 81, una tragedia che potrebbe replicarsi in questa o altre modalità, se non si affrontano con misure immediate e concrete le pesanti criticità presenti in questa come in altre strutture nel territorio della ATS della Città Metropolitana di Milano gestite da privati”. A dichiararlo, in una nota, Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/07/2023
domenica 9 luglio 2023
Non è possibile vivere e morire così.
La strage alla «casa dei coniugi» – Mons Vincenzo Paglia –
Siamo al bivio di una grande scelta di civiltà: il senso che vogliamo dare alle nostre vite e alla nostra vecchiaia
C aro direttore, la strage di Milano nella «Casa dei coniugi» ci colpisce e ci interroga, non solo e non tanto per le dinamiche e le circostanze che hanno accompagnato e favorito l’incendio, che di questo se ne occuperà l’autorità competente. Certo, un impianto antincendio che non funziona, come pare sia il caso, in una struttura che ospitava circa 180 persone, di cui molte con gravi difficoltà motorie, e un turno notturno con soli 5 operatori per questo gran numero di pazienti, non sono fatti di poco conto, ma, ripeto, sarà il giudice a dirci se, chi e come non ha fatto il necessario per tutelare quelle fragili vite.
Leggi: Corriere della Sera, 09/07/2023
sabato 8 luglio 2023
Il tema della cura delle persone anziane è sempre più cruciale
“La tragedia della Rsa di Milano ci lascia sconvolti”. Ivan Pedretti – Segretario generale dello Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati della Cgil – commenta così le notizie che arrivano dal capoluogo lombardo, dove un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì, è costato la vita a sei persone provocando altri 81 feriti nella Residenza per anziani “Casa dei Coniugi”.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, a chi sta lottando per la vita, ai feriti, a lavoratori e ospiti, donne e uomini, coinvolti nel rogo. Sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità ma non possiamo dimenticare che nelle residenze per anziani troppo spesso la sicurezza è drammaticamente carente. – prosegue il sindacalista dello Spi-Cgil -. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante il periodo della pandemia: le strutture dove risiedono persone già fragili risultano frequentemente inadeguate a garantire loro diritti e benessere, a volte persino la sopravvivenza. Morire così come sono morti Nadia, Laura, Mikhail, Anna, Loredana e Paola la scorsa notte è inaccettabile”.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 08/07/2023
sabato 8 luglio 2023
Quando la famiglia vive in affitto la povertà assoluta sfiora il 30%
Nel 2021 in Italia l’11,5% delle famiglie in cui sono presenti minori si è trovato in una condizione di povertà assoluta. Quando il nucleo vive in affitto però la quota sale però al 28,2%. In attesa della pubblicazione delle nuove statistiche Istat sulla povertà prevista per ottobre, stando a quanto segna il sito Openpolis.it, è questa la situazione che emerge nell’Italia in uscita dalla pandemia. Nel complesso sono 5,2 milioni i nuclei che vivono in affitto, 11,8 milioni di persone in tutto. In pratica si tratta di una famiglia su 5, il 20,5%, quota che sale però al 31,8% tra i nuclei meno abbienti. A vivere in affitto sono soprattutto le nuove famiglie, a partire da quelle più giovani con figli. Se non ci sono minori, il 19,1% dei nuclei vive in locazione. In presenza di almeno un figlio la quota sale al 24,8%. Con 3 figli supera addirittura un terzo del totale (33,7%).
Leggi: Openpolis, 08/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
Sempre più anziani in Italia. Record minimo di nascite e massimo di ultracentenari. Il rapporto annuale Istat
Il 2022 si contraddistingue per un nuovo record del minimo di nascite (393mila, per la prima volta dall’Unità d’Italia sotto le 400mila) e per l’elevato numero di decessi (713mila). Il calo delle nascite tra il 2019 e il 2022 (27mila unità in meno) dipende per l’80% dal cosiddetto “effetto struttura”, ovvero dalla minore numerosità e dalla composizione per età delle donne. Il restante 20 per cento è dovuto, invece, alla minore fecondità. Le gravidanze si hanno in età sempre più avanzate.
Terminato nel primo trimestre 2022 lo stato di emergenza sanitaria nazionale, nel corso dell’anno sono emersi nuovi elementi di criticità. Il forte rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prime, accentuato dal conflitto in Ucraina, ha condizionato l’evoluzione dell’economia, con rilevanti aumenti dei costi di produzione per le imprese e dei prezzi al consumo per le famiglie. Nonostante l’attenuarsi della fase più critica della crisi energetica, nel primo trimestre 2023, l’andamento dell’inflazione condizionerà l’evoluzione dei consumi e dei salari reali nel prossimo futuro.
Leggi: Quotidiano Sanità, 07/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
“Con rialzo temperature seri rischi per salute umana”: esperti Sima avvertono sui disturbi legati al caldo
Il caldo record che investirà da oggi l’Italia, con diverse città che vedranno la colonnina salire sopra i 40°, rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che lanciano oggi l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano.
“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.
Leggi: Popsci, 07/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
Troppo frequenti i furti commessi da amministratori di sostegno
Continuano ad accumularsi le notizie di cronaca che riferiscono dei tanti casi di furti commessi dagli amministratori di sostegno, poi condannati in sede penale. A fornirne un triste elenco è l’Associazione Diritti alla Follia, che ormai da molto tempo si dedica con particolare dedizione agli abusi commessi nell’applicazione di questo istituto di tutela, chiedendo contestualmente quella che viene ritenuta come «una specifica e ormai indispensabile Commissione d’Inchiesta Parlamentare» su tali furti ricorrenti
Uomo disperato, con le mani sulla facciaGli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno sono uno dei temi al quale l’Associazione Diritti alla Follia si dedica con particolare dedizione. Si deve ad essa, ad esempio, la campagna di informazione e denuncia denominata Se la tutela diventa ragnatela, lanciata nell’aprile di due anni fa, oppure, altro esempio, la proposta di riforma della Legge 6/04, la norma che ha introdotto questo istituto di tutela nel nostro ordinamento giuridico, avanzata nel mese di novembre dello scorso anno e disponibile a questo link; o ancora, le tante puntate della rubrica di informazione online Il diritto fragile, dedicate a questo argomento e corredate da testimonianze, confronti e approfondimenti (tutte ospitate sul canale YouTube dell’Associazione).
Leggi: Superando, 07/07/2023
mercoledì 5 luglio 2023
Italia ultima per posti nelle Rsa, solo 19 per mille anziani over 65
Al primo posto per aspettativa di vita alla nascita, pari a 83 anni, e per anni vissuti in salute, in media quasi 72, l’Italia è in fondo alla classifica per la capacità di offrire ai propri anziani assistenza a lungo termine.
Con appena 19 posti per 1000 abitanti over 65 anni, abbiamo la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani. A indicarlo sono i dati del documento “Il Servizio sanitario nazionale compie 45 anni”, realizzato dall’Ufficio valutazione e impatto del Senato (https://www.senato.it/4746?dossier=2475) che confronta i nostri numeri con quelli di sette Paesi: Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
Leggi: Auser, 05/07/2023
mercoledì 5 luglio 2023
Diritto alla casa per gli studenti universitari: il documento delle regioni e province autonome
Il tema della mancanza cronica di alloggi per gli studenti universitari è stato più volte affrontato anche dall’Associazione Nuove Ri-Generazioni (“Università: dalle tende al campus” del 18.05.2023; “Uniti per risolvere il drammatico problema della mancanza di alloggi per gli studenti” del 24.02.2023; “Primo Report sull’edilizia e la residenzialità universitaria” del 4.08.2022; “Studenti e pensionati insieme per i patto intergenerazionale” del 17.06.2022, solo per citare alcuni interventi), denunciando un aumento del divario sociale in termini di opportunità e di diritto allo studio, a causa dell’impossibilità di accesso a strutture abitative idonee e a prezzi accessibili per gli studenti e le loro famiglie.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 05/07/2023
martedì 4 luglio 2023
In povertà troppe famiglie con figli che vivono in affitto
In Italia la povertà assoluta colpisce l’11,5% delle famiglie con minori. Per quelle in affitto la quota raggiunge il 28,2%. Ampie le differenze territoriali: nei comuni polo il 22% delle abitazioni è in affitto, a fronte di una media nazionale del 17%.
Sono oltre 1 su 4 le famiglie in affitto e con minori a carico in povertà assoluta.
5,2 milioni le famiglie che vivono in affitto: il 20,5% del totale.
In presenza di almeno un minore la quota sale al 24,8%.
Tra i capoluoghi Napoli è quello con più case in affitto: 38% delle abitazioni occupate.
Nel 2021 in Italia l’11,5% delle famiglie in cui sono presenti minori si è trovato in una condizione di povertà assoluta. Quando il nucleo vive in affitto la quota sale al 28,2%. In attesa della pubblicazione delle nuove statistiche Istat sulla povertà, prevista per ottobre, è questa la situazione che emerge nell’Italia in uscita dalla pandemia.
Leggi: Sunia Informa, 04/07/2023
REGIONI:
lunedì 10 luglio 2023
Trento, nasce l’Osservatorio comunale sul disagio abitativo
Il nuovo strumento si pone l’obiettivo di rendere disponibili dati e informazioni utili alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche abitative. Sul sito del Comune i primi dati e il questionario rivolto alla cittadinanza
Oggi la Città di Trento esprime un bisogno abitativo molto diversificato, spesso complesso e in continuo divenire. Tra gli aspetti più importanti che incidono negativamente sul tema dell’abitare vi sono, oltre alla mancanza di casa e la difficoltà a reperire alloggi sul mercato, il rischio di sfratto, situazioni di sovraffollamento e inidoneità degli alloggi, problematiche legate al contesto abitativo o di quartiere e, non ultima, la sostenibilità economica legata all’elevato costo dell’abitare.
Risulta quindi necessario un monitoraggio costante delle condizioni di fatto presenti sul territorio, da valutare successivamente in una una cornice più vasta, che sia in grado di cogliere le trasformazioni in atto.
Leggi: Il T Quotidiano, 10/07/2023
lunedì 10 luglio 2023
Più diritti, meno barriere
La Cgil di Abruzzo e Molise, assieme alla Cgil di Pescara e Montesilvano, si impegna a fornire assistenza informativa e soluzioni alle problematiche specifiche delle persone con disabilità, garantendo il rispetto dei loro diritti e promuovendo l’inclusione. Due nuovi sportelli di assistenza che saranno un punto di riferimento per coloro che desiderano superare le barriere che impediscono la piena partecipazione nella società. Il motto? “Più diritti, meno barriere”. L’obiettivo è creare una società inclusiva, in cui le persone con disabilità possano godere appieno dei loro diritti fondamentali.
Leggi: Collettiva, 10/07/2023
lunedì 10 luglio 2023
Pnrr e terzo settore. 1,3 miliardi per le persone fragili, ma a rischio l’efficacia degli interventi
I dati del rapporto realizzato da Forum Terzo Settore e Openpolis presentato oggi a Roma: finanziati 89 progetti in meno di quelli previsti. Disatteso il vincolo del 40% delle risorse al Sud. Pallucchi (Forum): “Alle realtà sociali riservato un ruolo di mero e potenziale esecutore di progetti”. Smaldore (Openpolis): “Chiediamo maggiore trasparenza”
Sono 58 le misure del Pnrr (per oltre 250 obiettivi e traguardi) di interesse per gli Enti Terzo Settore, ma da una verifica dell’attuale stato di attuazione del piano gli enti del terzo settore, nonostante siano evocati nel testo del piano, non sono stati effettivamente coinvolti nella sua concreta attuazione. La denuncia arriva dal rapporto “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, realizzato dal Forum nazionale Terzo Settore e Openpolis e presentato oggi a Roma.
A interessare le organizzazioni del Terzo settore, infatti, sono riforme e investimenti trasversalmente presenti in quasi tutte le missioni del piano, si legge nel rapporto. Da qui il progetto “Monitoraggio delle riforme e degli investimenti del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” realizzato dal Forum Nazionale Terzo Settore e dalla Fondazione Openpolis per la realizzazione di una piattaforma di analisi e osservazione delle misure di specifico interesse e il loro costante monitoraggio.
Leggi: Redattore Sociale, 10/07/2023
domenica 9 luglio 2023
Alexa contro l’isolamento sociale degli anziani
Un’esperienza nata nell’Unione delle Terre d’Argine grazie alla Cooperativa sociale Anziani e non solo, con il supporto essenziale di un gruppo di volontari che vengono dall’Associazione Giovani per Carpi, dalla Banca del Tempo e dalla Parrocchia del Duomo.
“A me farebbe comodo che mi aiutassero a ricordare di prendere le medicine” fa il signore carpigiano di quasi novant’anni che è rientrato dopo una vita un giro per il mondo. “Io vorrei ricordarmi le ricette per utilizzare quello che mi è rimasto in frigo!” chiede la nonna casalinga. “A me interessano tanto le poesie, vorrei ascoltare quelle di Giacomo Leopardi” sussurra l’ex maestra elementare “E a me piace Nino D’Angelo” dice una signora dallo spiccato accento partenopeo.
Sono una ventina fra anziani soli (età media oltre gli 80) qualche familiare e anche una assistente familiare moldava che sono seduti in cerchio intorno a quella palla che sembra una sfera magica circonfusa di una luce azzurra e che risponde al nome di Alexa.
Leggi: Temponews, 09/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
Rsa, caso Lecco: la Corte di Strasburgo dà ragione al Garante nazionale
La Cedu ha stabilito la violazione da parte dell’Italia dell’articolo 8 della Convenzione Edu per avere inserito una persona anziana in una residenza sanitaria assistenziale nonostante la sua contraria volontà e per averne limitato in modo escludente i contatti con i propri riferimenti esterni
“Di fronte alla sentenza della Prima Sezione della Corte europea per i diritti umani, che ha stabilito la violazione da parte dell’Italia dell’articolo 8 della Convenzione Edu per avere inserito una persona anziana in una residenza sanitaria assistenziale nonostante la sua contraria volontà, per averne limitato in modo escludente i contatti con i propri riferimenti esterni e per non aver messo in atto un percorso di graduale revisione di una misura adottata in via provvisoria, il Garante nazionale – quale organismo di prevenzione delle violazioni della Convezione – esprime il proprio rammarico perché le sue indicazioni, più volte espresse e oggi richiamate dalla stessa Corte europea, non abbiano indotto le Autorità responsabili a evitare questa censura nei confronti del Paese”. Lo sottolinea il Garante delle persone private della libertà in una nota, esprimendo tuttavia anche “la soddisfazione per i principi che tale pronuncia afferma e per la loro possibile futura applicazione in ulteriori casi che, in analogia con quanto avvenuto a Lecco, possano ripetersi in altre situazioni.
Leggi: Redattore Sociale, 07/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
Milano. Incendio in una Rsa provoca sei vittime. Sono 80 le persone intossicate. Schillaci: “Una tragedia terribile”
I pazienti, distribuiti in 15 diverse strutture ospedaliere di Milano e hinterland, hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo. Nessuno di loro risulta ustionato. Sono 14 i pazienti ospedalizzati in codice giallo, 65 in codice verde. L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato da Areu con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Il cordoglio del presidente Meloni e del ministro Schillaci.
Sei persone sono morte e altre due sono gravemente ferite per un incendio divampato la notte scorsa nella Casa per Coniugi, struttura residenziale per anziani di via dei Cinquecento, a Milano.
Sono 80 le persone ricoverate in ospedale in seguito al’incendio. I pazienti, distribuiti in 15 diverse strutture ospedaliere di Milano e hinterland, hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo. Nessuno di loro risulta ustionato. Sono 14 i pazienti ospedalizzati in codice giallo, 65 in codice verde. L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato da Areu con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Oltre ad Areu sono intervenuti i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e la Protezione Civile.
Leggi: Quotidiano Sanità, 07/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
La bolla del superbonus: in Piemonte fermi 25 mila cantieri edili, 100.000 famiglie indebitate
Circa 25 mila cantieri edili fermi nel solo Piemonte, migliaia di aziende a rischio di chiusura, 35 mila posti di lavoro in bilico, proprietari che si trovano con gli immobili inagibili. Sono gli effetti dello stop all’incasso dei crediti che ha, di fatto, comportato il blocco dell’intero sistema del Superbonus 110%. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) aggiornati a fine maggio il totale degli investimenti per il Piemonte ha raggiunto i 5,7 miliardi e il totale degli investimenti per i lavori conclusi ammessi a detrazione è di oltre 4,6 miliardi.
I lavori realizzati sono l’82,8% (che si abbassa al 74,2% per i condomini). Percentuali e cifre praticamente uguali a quelle del mese precedente: segnale che conferma come non si sta procedendo. Molte delle aziende in crisi sono in questa situazione per mancanza di liquidità, a fronte di bilancio talvolta in attivo, vista l’impossibilità di incassare il dovuto. A rischio chiusura potrebbe essere una percentuale vicina al 10% delle aziende, che non incassano da mesi.
Leggi: La Stampa, 07/07/2023
venerdì 7 luglio 2023
Emilia Romagna. A quando i rimborsi a chi era in affitto e sfollato?
Nei provvedimenti emanati per rimborsare chi è stato colpito dall’alluvione purtroppo, e non ne abbiamo compreso le ragioni, non sono previsti con chiarezza i rimborsi per chi non era residente, ma solo domiciliato con un regolare contratto di affitto.
Nel caso poi dei primi risarcimenti per i danni subiti, la norma ha messo in alternativa il risarcimento del proprietario per i danni all’immobile e quelli dell’inquilino per l’arredamento di sua proprietà. Per non parlare poi del piccolo proprietario che aveva affittato il proprio appartamento ammobiliato che, non essendo residente abitualmente nell’alloggio, non può fare domanda di risarcimento.
Abbiamo sollecitato al Parlamento emendamenti al DL 61 in corso di conversione e sollecitato il ministro Musumeci e la Struttura commissariale ad intervenire.
Al momento nulla è successo e purtroppo in alcuni casi sono scaduti i termini per le domande.
Leggi: Sunia, 07/07/2023
giovedì 6 luglio 2023
Asl, rivoluzione nelle cure domiciliari con una task force di 47 infermieri
Operativa la centrale che gestisce il gruppo di operatori nel sostegno in casa agli anziani più fragili
È una rivoluzione quella che l’Asl si appresta a introdurre nel campo delle cure domiciliari, grazie all’attivazione della prima centrale operativa territoriale e l’entrata in servizio di 47 infermieri di Famiglia e Comunità appositamente formati. Le novità sono state illustrate dalla direttrice di Distretto Barbara Bragante ai medici di famiglia, a cui è stato chiesto di fare squadra per ottimizzare i servizi. Il primo effetto pratico delle novità riguarda gli anziani fragili, in particolare i novantenni, per cui verrà introdotta un’attività proattiva, in pratica non saranno più loro a doversi rivolgere al servizio sanitario ma verranno chiamati a casa, dove si recheranno le nuove figure infermieristiche, il cui obiettivo è di verificare le condizioni degli anziani e dare loro consigli per tutelare al meglio la propria salute. «In modo anche da educarli a quelli che sono i corretti stili di vita per quell’età ? spiega Bragante -, si tratta in questo caso di anziani che non hanno problemi e per questo non sono ancora stati presi in carico dalle nostre strutture.
Leggi: La Stampa, 06/07/2023
giovedì 6 luglio 2023
Piano speciale per gli alloggi popolari vuoti
Stanziamento straordinario del Comune con 6 milioni di euro per 500 Erp in attesa di ristrutturazione. Nardella e Albanese: “Lo Stato ha azzerato i fondi ma le difficoltà delle famiglie aumentano. Oggi facciamo questo grande sforzo perché l’emergenza abitativa è sotto gli occhi di tutti ma non può essere il fanalino di coda delle politiche nazionali”
Un progetto speciale per recuperare nei prossimi mesi 500 alloggi di edilizia residenziale pubblica oggi vuoti e per assegnarli subito alle famiglie in graduatoria.
E’ il piano straordinario sulla casa lanciato dal sindaco Dario Nardella e dall’assessora alla casa Benedetta Albanese che, a fronte dei tagli del Governo che ha azzerato i fondi a partire dal 2019, annunciano uno stanziamento straordinario di 6 milioni di euro, di cui 2 milioni del bilancio di Palazzo Vecchio e 4 grazie al fondo Pn Metro Plus.
“L’emergenza abitativa si fa sempre più pressante ed è sotto gli occhi di tutti. Dopo l’operazione sugli affitti turistici brevi abbiamo messo in campo questo nuovo piano che vuole combattere le diseguaglianze sociali dando strumenti a chi è più in difficoltà.
Leggi: Comune di Firenze, 06/07/2023
giovedì 6 luglio 2023
Liguria. Edilizia popolare: Manganaro (SUNIA) “Dalla regione per ora solo annunci”
La Regione Liguria ha emesso una nota stampa nella quale parla di nuova occupazione in edilizia e mette fra i volani di questa attività l’edilizia popolare. Sinceramente l’annuncio di spesa di 11 milioni di euro in tre anni in Regione Liguria non è ancora un’attività visibile, ma un’auspicabile possibilità.
Ad oggi non sappiamo dall’Assessorato o da Arte dove e quando questi soldi verranno spesi, per territorio, quartieri e tipologia di interventi.
Sappiamo che migliaia di abitazioni necessitano di interventi, dagli ascensori, al sistema termico ed energetico, alle murature. Sono le lamentele che ogni giorno riceviamo dagli inquilini. Se a questo poi sommiamo il disagio abitativo privato, difficoltà al pagamento dell’affitto o alla morosità incolpevole l’emergenza si amplia.
Come Sindacato inquilini siamo disponibili al confronto di merito e concreto per concordare interventi tangibili e visibili.
Leggi: Sunia, 06/07/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
I paesi della regione europea dell’Oms adottano la Dichiarazione di Budapest. In campo misure per migliorare l’ambiente e la salute
Nella dichiarazione, i paesi convengono di accelerare la transizione verso società resilienti, sane, eque e sostenibili, integrando le lezioni apprese dalla pandemia di Covid. Si cerca di intensificare gli sforzi per prevenire, preparare, rilevare e rispondere alle emergenze, proteggendo le popolazioni particolarmente vulnerabili. Queste azioni mirano a migliorare la resilienza e la capacità dei sistemi sanitari di resistere e rispondere a catastrofi e crisi. Inoltre, aumenteranno gli sforzi per affrontare i determinanti ambientali delle malattie. LA DICHIARAZIONE
I paesi della regione europea dell’Oms, riuniti per la settima Conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute (7MCEH) in Ungheria, hanno adottato la Dichiarazione di Budapest, che dà priorità all’azione urgente e ad ampio raggio sulle sfide sanitarie legate ai cambiamenti climatici, all’inquinamento ambientale, alla perdita di biodiversità e al degrado del suolo, insieme e nel contesto della ripresa dal Covid. Per rafforzare le capacità dei paesi di rispettare gli impegni assunti nell’ambito della Dichiarazione, si concentra anche sul rafforzamento della governance, sull’investimento nelle risorse umane e sull’avanzamento delle conoscenze e degli strumenti per l’azione.
Leggi: Quotidiano Sanità
ASVIS: governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile
Né PNRR né la Legge di Bilancio intervengono in modo efficace sulla riqualificazione urbana, al Paese manca una chiara politica abitativa, occorre arrestare il consumo di suolo.
Per rendere l’attuale legislatura all’insegna dello sviluppo dei territori bisogna garantire il principio di coerenza tra politiche istituendo, per esempio, una Cabina di regia interministeriale per il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana e mettendo al centro dell’azione politica la condizione abitativa.
È quanto emerge dal Position paper “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile”, redatto dal Gruppo di lavoro dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile sul Goal 11 “Città e comunità sostenibili”. La recente istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie della Camera dei deputati ha fornito all’ASviS l’opportunità di tirare le somme su quanto fatto finora.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Autonomia differenziata. Quattro “big” del Comitato nominato da Calderoli si dimettono: “Servono correttivi su come impostare e finanziare i Livelli essenziali delle prestazioni”
In una lettera indirizzata il ministro Calderoli e al presidente del Comitato presieduto da Cassese hanno rassegnato le loro dimissioni gli ex presidenti della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Franco Gallo, l’ex presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e l’ex ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini : “Siamo costretti a prendere atto che non ci sono le condizioni per una nostra partecipazione ai lavori del Comitato”.
Con una lettera indirizzata al ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e al presidente del Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, preliminari per l’Autonomia differenziata Sabino Cassese gli ex presidenti della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Franco Gallo, l’ex presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e l’ex ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini –hanno annunciato le loro dimissioni dal Comitato dove erano stati nominati dallo stesso Calderoli nel marzo scorso.
Leggi: Quotidiano Sanità
Competenze per nuovi bisogni di cura nell’evoluzione della società dell’invecchiamento: un nuovo ruolo dei caregiver familiari e degli assistenti familiari
La nuova domanda di competenze nel lavoro di cura e la sua evoluzione nel contesto della crescita esponenziale del “long term care”, interrogano sulla qualità del nostro welfare assistenziale soprattutto nel contesto della domiciliarità. Il mercato del lavoro dell’assistenza familiare, così fluido e in parte ancora non trasparente, si sviluppa nel rapporto con una domanda non sempre matura dei datori di lavoro. Tutto ciò si dovrà misurare con le nuove normative emergenti dalla riforma della non autosufficienza.
di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale “Anziani e non solo”)
Competenze per nuovi bisogni di cura nell’evoluzione della società dell’invecchiamento: un nuovo ruolo dei caregiver familiari e degli assistenti familiari
Negli anni le attese di ruolo, le funzioni, il posizionamento socio organizzativo, il sistema relazionale e i diritti del lavoro1di chi opera come dipendente nel lavoro privato di cura nell’assistenza a persone anziane e non autosufficienti si sono trasformate e articolate. Se da un lato il ruolo chiave rimane il “dare risposta” ai bisogni primari dell’assistito – cura, igiene, alimentazione – dall’altro lato vi è un’evoluzione dei bisogni stessi e delle modalità per soddisfarli.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Congedo parentale all’80% solo per i dipendenti
Con la circolare n. 45 del 16 maggio, L’INPS fornisce indicazioni operative e alcuni chiarimenti in merito alla modifica prevista dalla legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) che ha elevato dal 30% all’80 % la retribuzione dell’indennità di congedo parentale per una mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età.
Il mese di congedo retribuito all’80% può essere fruito in tutte le modalità previste per il congedo parentale (intero, frazionato a mesi, giorni o in modalità oraria).
L’elevazione dell’indennità riguarda solamente la categoria dei lavoratori dipendenti privati e pubblici, che terminano, anche per un solo giorno, il congedo di maternità o di paternità sia esso obbligatorio o alternativo, successivamente al 31 dicembre 2022. Vengono pertanto esclusi tutti i genitori dipendenti che abbiano concluso la fruizione del congedo di maternità o di paternità al 31 dicembre 2022. La misura così come normata non riguarda i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.
Leggi: Inca
Pnrr e welfare: il 10 luglio a Roma l’evento del Forum Terzo Settore con Openpolis
Forumterzosettore.it – 28 Giugno 2023 – A Roma l’evento che fa il punto sui primi interventi del Pnrr rivolti alle persone fragili. Focus su disabilità, anziani e senza fissa dimora
Lunedì 10 luglio, presso il Centro Congressi Roma Eventi (piazza della Pilotta 4, Roma) si svolgerà l’evento di presentazione del report “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, a cura di Forum Terzo Settore e Openpolis, che analizza le misure del Pnrr di maggiore impatto sociale a favore, in particolare, di anziani non autosufficienti, persone con disabilità e senza fissa dimora.
Dopo aver dato vita all’Osservatorio sul Pnrr che monitora l’andamento delle misure di interesse per il Terzo settore, Forum Terzo Settore e Openpolis proseguono la collaborazione con il primo report che approfondisce con dati e analisi gli interventi per le persone fragili e propone testimonianze di associazioni di Terzo settore che operano in questo ambito.
Leggi: Forum Terzo Settore
NEWS:
lunedì 3 luglio 2023
Un governo anti-poveri. Ora 200mila famiglie rischiano lo sfratto
Il fondo contro la morosità incolpevole era stato introdotto per aiutare le persone finite in difficoltà economiche in conseguenza di un lavoro perso all’improvviso. Ma non è stato rifinanziato dal governo.
Matteo Salvini aveva detto che lo stanziamento non risolveva il problema perché era un «intervento sporadico», annunciando un piano casa «visionario». Che è fermo solo alle promesse.
Con la cancellazione del reddito di cittadinanza si prevede un effetto moltiplicatore per gli sfratti: i meno abbienti perdono il sussidio e non possono più contare sui contributi per saldare l’affitto.
Leggi: Domani, 03/07/2023
lunedì 3 luglio 2023
Disabilità, quando “piove sul bagnato”, in una casa popolare
La denuncia di Sara Bonanno, caregiver a tempo pieno di suo figlio Simone. Nella casa che le è stata assegnata dall’Ater, piove nella stanza del figlio, con il rischio che si bagnino i macchinari a cui è attaccato. “Continuano a dire che verranno a ripararlo, ma aspetto da troppo tempo”
Oggi a Roma c’è il sole, ma le piogge non sono mancate, nel mese di giugno. L’acqua è caduta abbondante e anche se adesso il cielo sembra sereno, chi ha imparato (per forza) a essere previdente, sa che neanche del cielo azzurro ci si può fidare. Così Sara Bonanno lo scruta, il cielo, sperando che non torni ad annuvolarsi: perché con la pioggia l’acqua entra in casa e arriva molto vicina al letto in cui Simone passa buona parte della sua giornata, attaccato a macchinari per i quali una goccia potrebbe essere fatale.
Sì, perché nella vita di Simone e di Sara, basta davvero una goccia per far traboccare il vaso: figuriamoci cosa può fare la pioggia, se una grondaia messa male lascia che l’acqua entri in casa.
Leggi: Redattore Sociale, 03/07/2023
sabato 1 luglio 2023
Italia al vertice per aspettativa di vita alla nascita e in salute tra i principali paesi occidentali. Male i finanziamenti e sulle strutture residenziali per anziani. L’indagine dell’Ufficio valutazione impatto del Senato
Con una spesa sanitaria pubblica pari al 7,1% del Pil, l’Italia nel 2020 risulta ultima fra i Paesi comparati (Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia), per numero di posti letto ospedalieri (3,19 ogni 1000 abitanti) ma fa registrare la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani. Altre classifiche – dall’aspettativa di vita alla nascita (83 anni) all’aspettativa di vita in salute (71,9 anni) – ci vedono invece al vertice. Merito anche degli stili di vita. Sul personale si registra una forte carenza di infermieri. LO STUDIO
In principio c’erano le casse mutue. E il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione non era per tutti: ne godevano solo quei lavoratori (e i loro familiari) iscritti a un ente mutualistico, con forti differenze, in fatto di prestazioni e coperture, tra una categoria di lavoratori e l’altra. Solo nel 1978, con la nascita del servizio sanitario nazionale su un modello di welfare state universalistico – il sistema Beveridge, finanziato prevalentemente attraverso la fiscalità generale – la tutela della salute fisica e psichica è diventata un diritto da garantire a ogni individuo in condizioni di uguaglianza.
Leggi: Quotidiano Sanità, 01/07/2023
sabato 1 luglio 2023
Metà delle case consuma troppo. Sono a rischio affitti, mutui e Compravendite – Necessario un adeguamento prima del 2030
Sono vecchi, non sono isolati, consumano troppa energia. E quello è il meno: se non verranno adeguate in fretta, tra pochi anni non potranno più essere vendute né affittate. Metà deli edifici bergamaschi sono in questa situazione, creata dalla direttiva dell’Unione europea Case Green secondo la quale tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica F entro il 2030, la E entro il 2033 e la D entro il 2040, con l’obiettivo di arrivare a emissioni zero per il 2050. Ma anche senza aspettare la scure dell’Europa, chi possiede case che consumano troppo può incontrare grossi problemi già oggi.
Secondo i calcoli di Ascom su dati dell’azienda regionale Aria sugli edificimper i quali è stata chiesa la certificazione energetica, quelli in provincia nella classe peggiore, la G, sono 50.829, pari al 29% del totale, di cui 6.197 in città (25%). Hanno un consumo annuo oltre i 160 Kwh a metro quadrato, quindi fra le cinque e le dieci volte quelli in classe A che variano fra i 15 e i 30 Kwh.
Leggi: Corriere della Sera, 01/07/2023
sabato 1 luglio 2023
Limiti agli affitti brevi e spazio al pubblico: ricette per una casa
Senza tetto né legge. A Milano due-giorni sull’emergenza abitativa. Le norme adottate a Parigi, Barcellona, Amsterdam o Berlino: perché non in Italia?
Inizia oggi a Milano una due giorni sul diritto alla casa organizzata dal comitato ‘Abitare in via Padova’. Qui l’aumento dei prezzi delle case rischia di espellere gli abitanti, molti di origine straniera, con redditi bassi e in affitto, di una zona storicamente popolare. Ma la questione abitativa ormai non riguarda solo loro. «L’obiettivo è costruire una piattaforma ampia, metropolitana, a partire dalla rete di quartiere, per aprire un’interlocuzione con il Comune» spiega Alessandro Coppola, urbanista del Politecnico di Milano che ha coordinato la redazione di un opuscolo, pubblicato per l’iniziativa, su alcune politiche abitative possibili.
Leggi: Il Manifesto, 01/07/2023
venerdì 30 giugno 2023
Quattordicesima: Spi Cgil, bene che l’Inps stia correggendo l’errore sui cedolini delle pensioni di luglio dopo la nostra denuncia
L’INPS provvederà alla revisione dei cedolini di luglio 2023 che, come lo Spi Cgil aveva denunciato ieri, indicavano invece erroneamente gli importi della quattordicesima come “aumento pensioni basse 2023”.
“Si tratta di una scelta giusta e necessaria da parte dell’Istituto di previdenza – commentano Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil e Tania Scacchetti, segretaria nazionale con delega alla previdenza. I due dirigenti del sindacato dei pensionati avevano sollevato il caso, preoccupati dalla confusione e dall’incertezza che si stavano determinando viste le tante richieste di chiarimento già avanzate dai pensionati e dalle pensionate.
“Ribadiamo che la quattordicesima non è un aumento e non è stata definita per il 2023 – hanno voluto ricordare -; spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64 anni ed è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati. Il ripristino della dicitura corretta nei cedolini è quindi una buona notizia. Rimane per lo Spi la necessità di ottenere risposte, già nella prossima legge di bilancio: il potere d’acquisto dei pensionati e delle pensionate va tutelato, anche attraverso l’allargamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e un suo adeguamento economico. Il governo trovi le risorse necessarie”.
Leggi: Spi-Cgil,. 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Quattordicesima: l’Inps costretta ad ammettere e correggere le sue bugie
L’ente aveva indicato la quattordicesima, dovuta a partire dal 2007, come “aumento delle pensioni basse 2023”. Dopo la denuncia del sindacato, l’istituto di previdenza indicherà sul prossimo assegno la dicitura corretta
Diciamo così: ci hanno provato ma gli è andata male. Anzi, malissimo: colti con le mani nella marmellata. A esser buoni o buonisti, si può anche dire che un errore può capitare a tutti, ma se l’errore lo commette l’Inps allora si inizia a sentire odore di dolo o almeno di colpa grave. E, infatti, di questo si è trattato: l’istituto di previdenza e il governo nei cedolini della pensione di luglio hanno contrabbandato il pagamento della quattordicesima (diritto vigente dal 2007) come “aumento delle pensioni basse”. Demagogia e propaganda maldestre, false, bugiarde, rozze, un tanto al chilo.
Leggi: Liberetà, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Politiche sociali: quando arrivano i soldi per i nostri pensionati?
Il Governo Meloni, nella manovra dello scorso dicembre, ha approvato dei provvedimenti per portare le pensioni minime a 600€ e aggiungere un mese di congedo parentale retribuito all’80% per i neogenitori.
A maggio i pensionati non hanno ancora ricevuto l’aumento della pensione e i genitori non possono astenersi dal lavoro per stare dedicarsi ai figli con la sicurezza di un sostegno economico maggiore.
Il ministero del lavoro ha annunciato che ci sono stati problemi a identificare la platea di potenziali beneficiari e per quanto riguarda i pensionati ci si aggira intorno ai due milioni di pensionati che percepiscono il trattamento minimo.
I tecnici del ministero hanno dichiarato che a partire da luglio verrà erogato il contributo economico assieme agli arretrati dal mese di gennaio.
Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Case e ospedali di comunità in ritardo: finora attivate meno di una su dieci
Suona un nuovo campanello d’allarme per quello che forse è l’investimento simbolo del Pnrr per la missione Salute: la nuova Sanità territoriale, quella che è drammaticamente mancata nei mesi più duri della pandemia. Ci si riferisce alle case di comunità, una sorta di poliambulatori, e agli ospedali di comunità rivolti in particolari ai malati cronici.
Dopo la presa di posizione della Corte dei Conti, c’è stato anche il rilevamento presentato nei giorni scorsi dall’Agenas (l’Agenzia per i servizi sanitari regionali).
In particolare dal monitoraggio semestrale dell’Agenas presentato in audizione in Senato al 31 dicembre scorso risultano solo 122 case di comunità attive, mentre sono 1308 quelle non attive. Sono invece solo 31 gli ospedali di comunità attivi (403 ancora no).
Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Sanità territoriale. Ecco le proposte della CARD per rendere i Distretti protagonisti del territorio
In un Position statement del Consiglio Nazionale della Confederazione delle Associazioni Regionali dei Distretti le indicazioni per l’appropriata strutturazione dei Distretti e le procedure di selezione dei direttori
Distretti “forti”, capaci di rispondere alla necessità di assistenza da parte della popolazione. Percorsi di formazione specifica per Direttori di Distretto per creare un elenco regionale o nazionale di dirigenti. E ancora, indicazioni sul criterio di nomina dei Direttori di Distretto.
Sono questi alcuni dei punti cardine per realizzare Distretti omogenei sul territorio nazionale e arrivare così alla riforma dell’assistenza territoriale, contenuti nel Position statement approvato dal consiglio nazionale della Società scientifica CARD (Confederazione delle Associazioni Regionali dei Distretti) punto di riferimento e di incontro di centinaia di operatori di tutte le professioni dei Distretti sanitari e sociosanitari.
Leggi: Quotidiano Sanità, 30/06/2023
mercoledì 28 giugno 2023
Pnrr. Ministero Salute: “Al primo trimestre 2023 raggiunti i target nazionali previsti per Case Comunità e Ospedali Comunità”
“Come previsto dai cronoprogrammi degli interventi, riportati nei Piani Operativi, non si è ancora dato avvio all’esecuzione dei lavori per la realizzazione dei due nuovi modelli, in quanto la stipula dei contratti, a seguito dell’aggiudicazione della gara lavori, è prevista per il quarto trimestre 2023; l’avvio dei lavori avrà inizio tra la fine del 2023 e il 2024”. Così il ministro Schillaci rispondendo all’interrogazione di Castiglione (A-Iv).
“Allo stato attuale, dalla rendicontazione intervenuta al primo trimestre 2023, risultano raggiunti i target nazionali previsti per i due interventi oggetto d’analisi, con particolare riferimento ai target M6C1-00-ITA-6, M6C1-00-ITA-34, riferiti all’approvazione dei progetti idonei per la realizzazione delle gare d’appalto lavori, rispettivamente sia per Case della Comunità sia per Ospedali della Comunità e sono in corso di rilevazione i target M6C1-00-ITA-7, M6C1-00-ITA-35 riferiti all’acquisizione dei CIG (Codice identificativo di gara) per le medesime gare.
Si evidenzia che, come previsto dai cronoprogrammi degli interventi, riportati nei Piani Operativi, non si è ancora dato avvio all’esecuzione dei lavori per la realizzazione dei due nuovi modelli, in quanto la stipula dei contratti, a seguito dell’aggiudicazione della gara lavori, è prevista per il quarto trimestre 2023; l’avvio dei lavori avrà inizio tra la fine del 2023 e il 2024”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2023
martedì 27 giugno 2023
Ticket: nel 2022 cresce la spesa del 4%. Tra farmaci, specialistica ambulatoriale e Pronto soccorso per gli italiani una tassa da 2,5 miliardi
Dopo il calo vertiginoso dei primi due anni di pandemia dove c’è stato un forte rallentamento dell’offerta di prestazioni tornano a crescere i proventi da ticket. Permangono diversità tra le Regioni e salta all’occhio il ticket sul Pronto soccorso che ha un impatto molto limitato praticamente in quasi tutte le Regioni: poco meno del 60 per cento è riconducibile anche nel 2022 a due regioni (Veneto ed Emilia-Romagna), che contano per il 16 per cento della popolazione.
Tra farmaci, visite, esami e Pronto soccorso la spesa degli italiani per il ticket sanitario ha superato nel 2022 i 2,5 miliardi, in aumento del 4% rispetto al 2021 e del 10% rispetto al 2020.
Specialistica ambulatoriale
Le compartecipazioni alla spesa contabilizzate nei CE riguardano quelle relative alla specialistica ambulatoriale, per il pronto soccorso e per altre prestazioni. Si tratta nel complesso di oltre 1.046 milioni, in crescita rispetto al 2021 dell’8 per cento dopo l’aumento registrato nel 2021 dell’17,6 per cento.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2023
martedì 27 giugno 2023
Aumentano i poveri assoluti in Italia: i “5 cluster” di Caritas e l’allarme per chi è solo
Presentato il primo Report sulla povertà: nel 2022, aumentano del 12.5% gli assistiti nei centri di ascolto e servizi informatizzati, soprattutto per l’aumento di stranieri ucraini”. Forte relazione tra povertà e scolarità, ma anche chi ha diploma e laurea chiede aiuto. Tra le cinque categorie di poveri, a rischio soprattutto i vulnerabili soli”
Quasi il 10% della popolazione residente in Italia vive in condizioni di povertà assoluta: lo ha riferito l’Istat e lo ha ricordato oggi la Caritas italiana, presentando il primo Report statistico sulle povertà, insieme al proprio Bilancio sociale. La povertà assoluta è dunque un fenomeno strutturato e in preoccupante aumento, visto che solo 15 anni fa riguardava appena il 3% della popolazione. Un incremento dovuto alle “gravi crisi globali attraversate a partire dal 2008, dal crollo di Lehman Brothers, alla crisi del debito sovrano, fino alla pandemia da Covid-19, a cui si aggiungono ora gli effetti del conflitto in Ucraina che stanno impattando pesantemente su crescita, inflazione e scambi commerciali – riferisce Caritas – Oggi si contano 5 milioni 571mila persone in stato di povertà assoluta, erano 1,8 milioni solo tre lustri fa”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/06/2023
lunedì 26 giugno 2023
Integrazione socio-sanitaria: se siamo ancora all’anno zero
Un importante segmento assistenziale quale è l’assistenza sociale viene trattato nel Paese, nonostante la pressante domanda in crescita a progressione geometrica, come una remota aspettativa sociale, per gran parte insoddisfatta, e non già come un diritto esigibile dai bisognosi e obbligatoriamente erogabile da parte delle istituzioni territoriali delegate ad hoc, Comuni e Regione non affatto sinergiche nel garantirne la corrispondente riscuotibilità sociale universale e indistinta.
In questi giorni si discute tanto della integrazione tra il sistema sanitario e quello dell’assistenza sociale. Lo si fa nel mentre la istituita Cabina di regia (comma 793, dell’art. 1 della legge 197/2022) lavora sulla individuazione delle materie riconducibili a Lep e la determinazione dei valori economici garanti della loro sostenibilità universale.
Tuttavia, gli approfondimenti avvengono spesso in modo improprio, almeno per alcuni aspetti. Ciò perché si mettono insieme argomenti assistenziali disciplinati (anche) da regole diverse, trattati da istituzioni territoriali differenti e concretizzati con prestazioni essenziali segnatamente differenziate, seppure strettamente complementari tra loro.
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/06/2023
venerdì 16 giugno 2023
Bonus barriere architettoniche 75%: facciamo chiarezza
La detrazione per l’eliminazione di barriere architettoniche al 75%, regolata dall’art. 119-ter del decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) rappresenta oggi il bonus più gettonato in ambito edilizio. E non c’è da stupirsi, essendo sostanzialmente l’unico per il quale – per gli interventi edilizi avviati dopo il 16 febbraio – è ancora possibile applicare lo sconto in fattura o la cessione del credito per i costi sostenuti fino al 31 dicembre 2025. Come spesso accade, però, di fronte a un testo normativo poco chiaro, si diffondono diverse interpretazioni che generano confusione tra professionisti e operatori. Come regolarsi, quindi? Quali sono i limiti di questo bonus fiscale? Si può applicare a tutte le tipologie di edifici? Solo alle parti comuni condominiali o anche alle singole unità immobiliari? Per tutti i lavori o solo per alcuni?
Leggi: Rete Caad, 16/06/2023
REGIONI:
venerdì 30 giugno 2023
“Bonus assistenti familiari”, regione Lombardia condannata per discriminazione
Il Tribunale di Milano ha dichiarato discriminatorio il requisito di 5 anni di residenza nella regione richiesto per poter accedere al Bonus assistenti familiari previsto per le famiglie con presenza di persone fragili. La soddisfazione di Asgi: “E’ almeno la quinta volta che la Regione viene condannata per aver inserito il requisito della pregressa residenza prolungata per accedere a prestazioni”
Il Tribunale di Milano (giudice dott. Caroleo) ha dichiarato discriminatorio il requisito di 5 anni di residenza nella Regione richiesto per poter accedere al Bonus assistenti familiari previsto per le famiglie con presenza di persone fragili. Il riferimento è alla delibera n. 914 del 3.12.2018 con cui la Regione aveva istituito la misura “bonus assistenti familiari”, cioè un importo una tantum da erogare alle famiglie bisognose con componenti in condizione di disabilità per “sollevare il carico oneroso” derivante dagli obblighi di assistenza.
Tale misura è stata rinnovata negli anni successivi e da ultimo con un bando del 2022: tuttavia per potervi accedere, è necessario il possesso del requisito della residenza quinquennale da parte del familiare che assume l’assistente familiare.
Leggi: Redattore Sociale, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Un anno e mezzo per avere la sedia a rotelle. L’attesa infinita di malati e anziani a Torino – Storia di Sara Strippoli
«Io ci provo a essere una persona calma e paziente, ma ricevere adesso la telefonata dell’Asl per la richiesta fatta a dicembre 2022 del letto elettrico e del sollevatore mi fa arrabbiare come un puma», scrive su Facebook la figlia di un anziano cronico che da sei mesi aspettava il via libera per vedersi consegnare gli ausili per il padre. I mesi sono passati e l’autorizzazione non è arrivata. O meglio, il telefono ha squillato ma il paziente nel frattempo era morto: «Fortunatamente aveva una pensione che gli ha permesso di pagarsi tutta l’assistenza», scrive la figlia.
I casi sono tanti: la consegna di una carrozzina richiesta all’Asl Città di Torino il 23 settembre del 2022 è stata autorizzata l’8 giugno di quest’anno. Una carrozzina elettrica richiesta a Torino il 20 giugno dello scorso anno non aveva ancora avuto l’autorizzazione dell’azienda sanitaria nei primi giorni di questo mese.
Leggi: La Repubblica, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
“Idea-Azione”, 5 proposte concrete per la rigenerazione urbana e sociale dei borghi di Palermo e Catania
Le proposte sono quelle dei cinque giovani che hanno partecipato alla IX edizione del Programma di ricerca promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. Interessati i quartieri Sant’Erasmo, Ballarò, Albergheria, e Borgo Vecchio e San Berillo di Catania
Proposte concrete per la rigenerazione urbana e sociale dei borghi di Palermo e Catania. Sono quelle dei cinque giovani che hanno partecipato alla IX edizione del Programma di ricerca “Idea-Azione” promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe.
Da dieci anni, infatti, con “Idea -Azione”, viene proposto un approccio concreto, non accademico ma fortemente legato ai bisogni della città nel quadro di azioni concrete per il miglioramento della qualità di vita delle diverse comunità urbane.
Leggi: Redattore Sociale, 30/06/2023
venerdì 30 giugno 2023
Progetto CasaPaese: un borgo per non perdere i ricordi
Il 21 ottobre 2022 è stato avviato a Cicala (CZ) un innovativo progetto rivolta ai malati di Alzheimer denominato “CasaPaese” .Il progetto, pronto ad accogliere 16 pazienti in stanze vista a mare, arredate con oggetti personali dei pazienti per mantenere vivi i ricordi ed annientare la sensazione di smarrimento e confusione (tipiche della malattia), comprenderà 800 metri quadrati di spazio sicuro e protetto.
A rendere possibile il progetto, primo e unico in Calabria, interamente dedicata a persone affette da demenze, c’è la rete di solidarietà costituita da aziende, associazioni, imprenditori, singoli cittadini che hanno partecipato al crowdfunding lanciato lo scorso anno per l’acquisto di arredi specifici.
Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023
martedì 27 giugno 2023
Roma. Nasce la medicina delle fragilità a Tor Bella Monaca, per garantire assistenza sanitaria ai più deboli
Progetto nato in accordo tra Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes. Sarà aperto dal lunedì al venerdì, senza prenotazione. Offrirà, oltre all’assistenza medica, anche servizi come attività di promozione della salute, servizi di ascolto e orientamento per immigrati con la presenza di mediatori culturali e informazioni sulle procedure amministrative di regolarizzazione e per l’iscrizione al SSN.
Inaugurato ieri mattina a Roma, nei locali di via della Tenuta di Torrenova 124, il nuovo Ambulatorio di Medicina delle Fragilità. Un progetto nato in accordo tra Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes, con lo scopo di garantire interventi socio sanitari di prossimità rivolti a tutte le persone vulnerabili, occupandosi della tutela della salute di ogni tipologia di fragilità, dalle persone sole, agli anziani, alle mamme in attesa e i loro bambini, ai rifugiati e richiedenti asilo.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2023
IN AGENDA:
3 luglio 2023 – Trento. Abitare ad Arco. Turismo e residenza, ci mettiamo un tetto?
Commissione per le emergenze abitative
presso Palazzo Panni ad Arco (TN), lunedi 3 luglio dalle ore 20
Leggi: Sunia
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
Il futuro dei caregiver e l’emergenza demografica italiana
Lo studio “Digitale, locale, integrato. Il futuro del Welfare in un Paese che invecchia” condotto da BCG e Jointly, conferma che l’Italia è un Paese sempre più vecchio e che ha un welfare insufficiente.
La spesa pubblica destinata alla cura dei non autosufficienti risulta inadeguata e quindi sono le famiglie a supplire alle carenze per garantire l’assistenza necessaria. Si stima che siano oltre 7 milioni i caregiver che si fanno carico degli anziani e degli ammalati, non solo dal punto di vista sanitario/assistenziale ma anche da quello economico.
La ricerca congiunta BCG – Jointly ha coinvolto più di 12.000 dipendenti di aziende di diversi settori con l’obiettivo di indagare i bisogni dei lavoratori caregiver e immaginare nuove soluzioni.
La gestione del tempo e l’aspetto economico vengono evidenziati da tutti gli intervistati come aspetti prioritari delle difficoltà che incontrano nella gestione delle persone non autosufficienti.
Leggi: Fondazione Leonardo
Senza dimora: nuovi profili di bisogno e vecchi diritti – di Teresa Consoli
Il tema dell’homelessness nella sua declinazione come diritto (negato) alla casa o, più precisamente, all’abitare, non rientra tra i diritti sociali nel nostro sistema di welfare, a differenza di altri modelli di stato sociale in cui l’housing è inserito a pieno titolo tra le politiche e i diritti sociali. Negli ultimi 20 anni, anche in ragione della crescente visibilità di persone senza dimora per le strade di molte città italiane, si rileva una maggiore attenzione al tema dell’homelessness, ma lo scenario dentro cui il “senza dimora” trova legittimazione, specificità di lettura, attivazione e possibilità di intervento da parte delle amministrazioni è certamente vincolato da questo scenario complessivo, dall’assenza cioè di efficaci politiche abitative. O meglio, come evidenziato più avanti, dalla trasformazione in termini prevalentemente patrimoniali dell’accesso alla casa e del diritto all’abitare.
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Immigrazione e cura – Il contributo di Marco Trabucchi
In questi giorni ho partecipato a un convegno dedicato a valorizzare il ruolo degli operatori delle RSA provenienti dall’Africa. Il titolo dell’incontro, “Brescia e il nuovo volto dell’Africa che cura”, esprimeva l’impegno ad analizzare le modalità e il valore della collaborazione offerta agli ospiti delle RSA dai migranti, in particolare quelli provenienti dall’Africa sub sahariana. Originariamente il titolo era molto più esplicito “L’Africa aiuta Brescia”, ma poi sono prevalse motivazioni di opportunità politica che hanno portato al nuovo titolo.
In generale il convegno aveva diversi scopi che hanno caratterizzato l’evolversi dei lavori. Il primo è il ringraziamento che la società italiana deve alle persone che vengono dall’Africa per aiutare le nostre stanche comunità, non più in grado di gestirsi con le proprie forze quando devono organizzare l’assistenza ai suoi cittadini più fragili.
Leggi: Fondazione Leonardo
Come comunicare eticamente la demenza
La Federazione Italia Alzheimer ha recentemente presentato un documento che illustra le linee guida per rappresentare in modo etico e inclusivo le persone affette da questa patologia.
Tali indicazioni invitano a usare termini rispettosi e non offensivi o stigmatizzanti. Ad esempio, preferire espressioni come “partecipante” al posto di “soggetto” per indicare la persona coinvolta in un campione di ricerca. È fondamentale non rappresentare le persone con demenza come se avessero perso l’umanità e non istigare alla creazione di stereotipi negativi che ne minaccino l’individualità. La rappresentazione della persona deve sempre essere equilibrata, senza allarmismi, ma nemmeno con eccessi positivi che nascondano gli aspetti più preoccupanti della malattia.
Impegnarsi a rappresentare questa condizione in maniera rispettosa e veritiera significa contribuire alla lotta allo stigma e alla costruzione di una società attenta ai diritti, alla dignità e al benessere delle persone con demenza, dei loro familiari, amici e di tutti i cittadini che in futuro potranno ricevere questa diagnosi.
Leggi: Fondazione Leonardo
Longevità: il limite della vita umana non è stato ancora raggiunto
Secondo studi recenti la vita umana è destinata a salire significativamente nei prossimi anni e a superare l’attuale e finora imbattuto record di 122 anni di età.
Una ricerca, condotta in collaborazione tra il team di David McCarthy dell’università della Georgia e quello di Po-Lin Wang dell’Università della Florida del Sud, pur non essendo in grado di fissare un’età massima di vita, proietta la tendenza della mortalità negli anni a venire.
Utilizzando i dati contenuti nello Human Mortality Database (la maggiore fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati), la ricerca, che ha interessato 19 Paesi industrializzati Italia compresa, alza di molto la possibilità di vita.
Nello Human Mortality Database si evidenziano due precisi momenti storici in cui è aumentata l’età media delle persone. Il primo si registra intorno alla metà dell’800: grazie ai miglioramenti della sanità pubblica e alla tecnologia medica si è verificato il primo balzo che ha innalzato di circa 5 anni l’età media delle persone.
Leggi: Fondazione Leonardo
10 punti pe “rigenerare” la rigenerazione urbana – di Gaetano Sateriale, coordinatore CERS2030 e Ferrara 2030 e componente del Comitato Scientifico dell’Ass. Nuove Ri-Generazioni
1. L’Italia, malgrado le enormi risorse a disposizione, non sta andando nella direzione giusta: gli indicatori trattati nei rapporti ASviS testimoniano del ritardo medio rispetto ai Goals Agenda 2030 in molti campi della sostenibilità ambientale, sociale, economica e istituzionale.
2. Le criticità sono numerose: riduzione della popolazione, riduzione delle nascite, aumento della povertà, spopolamento, abbandono dei territori più interni, urbanizzazione con crescita di periferie senza servizi, abbandono della residenza nei centri storici a vantaggio di attività commerciali e alberghiere, speculazione degli affitti nei confronti delle residenze universitarie, disarticolazione del sistema sanitario verso una sua progressiva privatizzazione, la scuola dell’infanzia non accessibile per tutti e ovunque, trasporti pubblici inquinanti e non efficienti nelle città e fuori dai grandi percorsi dell’Alta Velocità, trasporto merci eccessivamente su gomma, gestione dei rifiuti non svolta in coerenza con i principi del riciclo, il prevalere di fonti energetiche fossili e costose, ecc.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
L’offerta di servizi sociali del terzo settore – I risultati di un’indagine Inapp – di Annalisa Turchini
Il volume “L’offerta di servizi sociali del terzo settore1” presenta i risultati della IV indagine Inapp “I servizi sociali erogati dal non profit” realizzata nel 2021 e riferita all’annualità 2020. Si tratta di una rilevazione nazionale campionaria ideata per far luce sui servizi sociali, un settore strategico del sistema di welfare poco conosciuto nei suoi aspetti specifici ed esplorato solo marginalmente. I servizi sociali comprendono azioni di cura, assistenza e sostegno atte a superare le condizioni di bisogno dei cittadini (anziani, disabili, minori, soggetti con dipendenze, immigrati, ecc.). Pur se negli ultimi anni è cresciuto l’interesse da parte di studiosi e policy maker nei confronti dei servizi sociali e del terzo settore, le necessità conoscitive sui temi permangono e l’indagine si è andata affermando come importante strumento informativo.
Leggi: Welforum
Calo demografico. 8 italiani su 10 consapevoli della crisi. Serve intervenire con politiche inclusive e su popolazione in età lavorativa – di M.C.
Costo della vita, retribuzioni e welfare inadeguato, evoluzione della società e pari opportunità: molte le questioni emerse nel sondaggio Emg Different, realizzato per “Demografica: Popolazione, persone, natalità’”, l’iniziativa inserita nelle celebrazioni del 60esimo anniversario di Adnkronos
Consapevoli e preoccupati per la crisi demografica del nostro Paese, convinti che si facciano meno figli a causa delle condizioni economiche. È la fotografia degli italiani così come emerge dal sondaggio effettuato da Emg Different, realizzato in concomitanza con “Demografica: Popolazione, persone, natalità’”, evento organizzato ieri a Roma nell’ambito delle celebrazioni del 60esimo anniversario di Adnkronos, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del Governo, di Enti pubblici e aziende.
Leggi: Quotidiano Sanità
E il lavoro domestico ripiomba nel mercato nero- di Sergio Pasquinelli
L’Inps certifica una diminuzione di colf e badanti a fine 2022 rispetto all’anno precedente: di 51mila unità le prime, di 25mila le seconde, pari a un decremento di quasi l’8% del numero complessivo dei lavoratori domestici rispetto al 2021. In valori assoluti, il numero complessivo si riduce a 894mila unità, di cui 465mila colf e 429mila badanti.
È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come risibile si sia rivelato l’effetto della sanatoria del 2020. Si riafferma la proporzione “60/40”, la stima elaborata da chi scrive secondo cui sono in regola solo circa il 40 per cento delle assistenti familiari. Ciò significa che le badanti totali, con e senza contratto, superano il milione.
L’assistenza domestica continua a essere un pezzo fondamentale, benché molto trascurato, del nostro welfare. Tuttavia, la sua tenuta inizia a vacillare. Intanto il numero di assistenti familiari non cresce allo stesso ritmo della domanda a cui si rivolge, a causa di flussi migratori ancora troppo ridotti in questo settore, come ha spiegato Maurizio Ambrosini su questo sito.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Presentazione osservatorio ENEA per le Comunità energetiche rinnovabili.
L’incontro, realizzato in collaborazione con Anci Lombardia, Energia Media e MCE, promuove un confronto e la condivisione degli obiettivi e delle attività svolte dall’Osservatorio CER di ENEA, costituitosi a seguito della fattiva partecipazione degli stakeholder e dei risultati conseguiti dai tavoli di lavoro avviati nel 2022 presso la
sede ENEA di Kilometro Rosso a Bergamo. Tavoli focalizzati a promuovere e supportare lo sviluppo delle CER a livello nazionale. Un percorso che, raggruppando oltre 40 soggetti tra imprese, PA, Utility, Istituti di ricerca, Associazioni liberi professionisti, ha potuto affrontare, valutare e analizzare l’intera filiera di sviluppo e gestione di una CER, Con l’obiettivo di contribuire alla definizione di policy, strumenti, standard e normative che le favoriscano supportando PA e cittadini in questa nuova sfida energetico/gestionale.
Leggi: Sue Enea
NEWS:
martedì 27 giugno 2023
Le Portinerie di Comunità diventano un social franchising
Dal Piemonte a tutta l’Italia: progetto prevede corsi di formazione e supporto tecnico per associazioni, comuni e realtà interessate grazie a un piccolo contributo
Le Portinerie di Comunità pronte a uscire dal Piemonte e a conquistare l’Italia. Diventano un social franchising, che potrà essere importato grazie a un progetto che prevede corsi di formazione, supporto tecnico e know how, per le associazioni, comuni e realtà interessate grazie a un piccolo contributo. L’idea, a cui sta lavorando il vicepresidente della Rete Italiana di cultura Popolare Mario Calderini con un team di esperti, è quindi «rendere replicabile un modello di successo che oggi si autosostiene dando posti di lavoro».
Leggi: La Repubblica, 27/06/2023
lunedì 26 giugno 2023
Pensioni, «incontro inutile»
Landini commenta l’esito del tavolo sulla previdenza. Nessuna indicazione su risorse e cose concrete da fare: il governo non ha alcuna volontà reale di riformare il sistema previdenziale
Un incontro neanche interlocutorio. Un incontro “inutile”. Non ricorre a giri di parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel raccontare ai cronisti il risultato del tavolo sulla previdenza con i sindacati convocato dalla ministra Calderone, il primo dopo 4 mesi di silenzio. “La verità – ha rincarato la dose il sindacalista – è che il governo non ha nessuna volontà di aprire una trattativa sulla riforma delle pensioni e il ministro non aveva alcun mandato da parte del governo, perché non ha risposto nulla su quante risorse sono disponibili e sulle cose concrete da fare”.
Entro sera arriverà ai sindacati una proposta di altri incontri su singoli temi. “Noi naturalmente parteciperemo a tutti gli incontri – ha detto Landini –, ma deve essere molto chiaro che se l’esito di questo confronto per il governo è qualche modifica all’Ape sociale o qualche allargamento dei contratti di espansione, non è quello che serve oggi alle persone”.
Leggi: Collettiva, 26/06/2023
lunedì 26 giugno 2023
Disuguaglianze, fisco, autonomie: perché la democrazia rischia
Una riflessione ad ampio raggio nel corso del convegno dello Spi Cgil nazionale “La crisi della democrazia”. Molti gli ospiti, tra cui la parlamentare Maria Cecilia Guerra e il politologo Giorgio Galli
Utilizzare la parola “crisi” per intendere la “crisi della democrazia” può apparire quasi superfluo. La democrazia è perennemente in crisi se la intendiamo come trasformazione perpetua e aggiornamento delle pratiche democratiche. Ma la parola può anche implicare un’ “urgenza”. L’urgenza di intervenire per fermare quella che appare sempre di più come una torsione in grado di svuotare del tutto il sistema, fino a farlo diventare qualcosa che democrazia non è.
Era questo il tema del dibattito proposto oggi dallo Spi Cgil cui hanno preso parte la costituzionalista Chiara Bologna, il presidente dell’Ires Marche, Walter Cerfeda, il segretario nazionale della Cgil Christian Ferrari, il politologo Carlo Galli, la parlamentare Maria Cecilia Guerra, Andrea Morniroli, del Forum Disuguaglianze e Diversità e il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti. Il dibattito è stato introdotto da una relazione del segretario nazionale dello Spi, Lorenzo Mazzoli.
Leggi: Liberetà, 26/06/2023
lunedì 26 giugno 2023
Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: subito il profilo nazionale!
Una recente Sentenza prodotta dalla Corte Costituzionale ha totalmente annullato una Legge della Regione Molise che aveva creato l’Albo Regionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, ma tale pronunciamento avrà importanti ripercussioni anche a livello nazionale, obbligando il Governo – ciò che non è stato fatto dai vari Esecutivi succedutisi in questi anni – a produrre un’ipotesi di profilo nazionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, con l’auspicio che sia arrivato anche il momento di tante altre norme sull’inclusione scolastica, attese da sin troppo tempo
Tramite la Sentenza n. 127 del 23 giugno scorso, la Corte Costituzionale ha totalmente annullato la Legge 10/22 della Regione Molise che aveva creato l’Albo Regionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione (d’ora in poi nominati anche come AAC). Il Governo precedente a quello attuale aveva proposto ricorso alla Corte, lamentando l’incostituzionalità degli specifici articoli di quella Legge Regionale, concernente appunto la composizione dell’Albo Regionale e questo per il contrasto con l’articolo 117 della Costituzione che assegna esclusivamente allo Stato la formulazione del profilo delle diverse professioni e anche gli Albi ad esse relative, a seguito della Legge Costituzionale 87/53, mentre consente alle Regioni di normare esclusivamente gli effetti delle Leggi nazionali nell’àmbito della normativa regionale.
Leggi: Superando, 26/06/2023
venerdì 23 giugno 2023
Case green, l’accordo sulla direttiva diventa sempre più lontano
Il secondo trilogo sulla Epbd è in calendario per il 31 agosto: salta l’ipotesi di un’intesa lampo. A luglio andranno avanti gli incontri tecnici per ridurre le distanze: le norme potrebbero cambiare molto
Il trilogo sulla direttiva Case green (European performance of buildings directive, Epbd) va avanti con fatica. A dimostrarlo ci sono le notizie che arrivano da Bruxelles. Il secondo incontro formale tra istituzioni europee andrà in scena la mattina del 31 agosto, a quasi tre mesi di distanza dal precedente appuntamento, che si è svolto il 6 giugno. In quell’occasione per la prima volta Parlamento e Consiglio, con la mediazione della Commissione, si sono seduti attorno a un tavolo.
Questo lasso di tempo così lungo dice chiaramente che sono saltati i progetti iniziali di trovare un accordo lampo; a marzo il relatore al Parlamento Ue, l’irlandese Ciaran Cuffe dei Verdi, aveva parlato di chiusura entro la fine della presidenza di turno svedese, che si concluderà a fine giugno. Il dossier è, invece, già finito nelle mani della presidenza spagnola, che si installerà il 1° luglio fino alla fine del 2023.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 23/06/2023
venerdì 23 giugno 2023
Perché gli affitti sono così cari? Poche case e tante tasse
Ma quali sono le ragioni che rendono restii i proprietari ad affittare con contratti a lunga durata? Le basse performance reali e la scarsa sicurezza dell’investimento. Partendo dal rendimento, il canone di una casa in una grande città vale nella maggior parte dei casi tra i 5 e il 7% del valore (teorico) dell’immobile. In epoca di bassi rendimenti obbligazionari e di inflazione tendente a zero sarebbero certamente appetibili, oggi assai meno. Bisogna infatti considerare che un’abitazione affittata a canone libero a otto anni paga il 21% sui canoni cui si aggiunge l’Imu, che da sola si porta via tra il 15 e il 20% dell’introito annuo. Significa che quando va bene si finisce per ottenere un rendimento che oggi i Btp garantiscono senza fatica e senza rischi. E questo se si opta per la cedolare secca, che però impedisce di agganciare il canone all’andamento dell’inflazione; la scelta alternativa della tassazione ordinaria a Irpef potrebbe risultare conveniente solo se l’inflazione rimanesse molto alta per i prossimi anni, oppure (ma è raro) quando il proprietario dell’immobile ha diritto a detrazioni fiscali più alte dell’Irpef derivante dal reddito di cui dispone oltre a quello dell’affitto: in quest’ipotesi dichiarare i canoni sul 730 o sul modello persone fisiche consente di limitare i danni dell’incapienza fiscale.
Leggi: Corriere della Sera, 23/06/2023
giovedì 22 giugno 2023
Bonus edilizi, truffe per 7,2 miliardi: più della metà per le agevolazioni sulle facciate
C’è chi ha fatto fatture false per i lavori di efficientamento energetico a Postumia, comune che dal 1947 è in territorio sloveno, e in altri trecento comuni italiano soppressi da decenni. Chi si è inventato ristrutturazioni edilizie comunicando all’Agenzia delle Entrate le particelle catastali di immobili inesistenti, e chi ha fatturato fantomatici rifacimenti di facciate a condomini e proprietari inconsapevoli. Da quando, nel novembre ‘21, si è capito che la spesa finanziata dai bonus edilizi stava andando fuori controllo, e sono scattati i controlli antifrode, solo la Guardia di Finanza ha sequestrato finora la bellezza di 7,2 miliardi di crediti fiscali«inesistenti»: 1,6 miliardi negli ultimi due mesi del 2021 e 5,4 miliardi dal gennaio 2022 a oggi, come certifica il Rapporto annuale della Guardia di Finanza, presentato a Roma. Crediti che in gran parte sono già stati ceduti dai beneficiari, e che oggi valgono come
Leggi: News 110, 22/06/2023
mercoledì 21 giugno 2023
Un italiano su tre rischia di dover rinunciare alle cure sanitarie: costano troppo
Liste d’attesa infinite e costi alle stelle: quasi 1,5 milioni di cittadini si sono rivolti fuori regione per accedere alle cure
Un italiano su tre rischia di dover rinunciare alle cure sanitarie: costano troppo
In un futuro non troppo lontano, curarsi potrebbe diventare un lusso accessibile a sempre meno persone. Secondo l’ultimo rapporto sul Sistema sanitario italiano “Il termometro della salute”, redatto da Eurispes ed Enpam, infatti, un quarto delle famiglie italiane denuncia difficoltà economiche relativamente alle prestazioni sanitarie. Oltre il 33% degli italiani è costretto a rinunciare alle cure.
Il monito di Eurispes Una difficoltà che, nel 2022, si conferma maggiore soprattutto per i cittadini delle regioni meridionali (28,5%) e delle Isole (30,5%). Inoltre un terzo dei cittadini (33,3%) afferma di aver dovuto rinunciare a prestazioni o interventi sanitari per indisponibilità delle strutture sanitarie e liste di attesa.
Leggi: Tgcom24, 21/06/2023
mercoledì 21 giugno 2023
Lavoro domestico, Assindatcolf: “Allarme calo badanti, sostegni per contrastare sommerso”
Decremento dell’8% dei lavoratori domestici regolari censiti nel 2022. L’associazione: “Un dato in assoluto contrasto rispetto ai trend che descrivono un Paese alle prese con un inverno demografico senza precedenti”
“Oltre al decremento pari a quasi l’8% del numero complessivo dei lavoratori domestici regolari censiti nel 2022, preoccupa il consistente calo del numero delle badanti, diminuite del 5,6% rispetto all’anno precedente. Un dato in assoluto contrasto rispetto ai trend che descrivono un Paese alle prese con un ‘inverno demografico’ senza precedenti. Questo fa supporre, dunque, che vi sia stato un contestuale aumento del lavoro sommerso, come del resto suggerisce il titolo dell’incontro odierno”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, in occasione dell’evento organizzato dall’Inps e da Nuova Collaborazione “Tutto regolare?”, nel corso del quale è stato presentato il Report 2023 dell’Osservatorio Inps sul lavoro domestico.
Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2023
mercoledì 21 giugno 2023
Lavoro, giustizia sociale, clima. L’estate di Elly Schlein
I tre “punti cardine” con cui la segretaria proverà a dettare il programma del Pd nella stagione che si apre. E intanto incassa il sì di Conte per la manifestazione contro l’Autonomia a Napoli: “Se mi invitano ci sarò”
Elly Schlein sogna un «fiorire di circoli» nelle fabbriche per tutta l’estate. Circoli vecchio stile, modello “Ditta”, Pci-Pds-Ds, ma non solo, racconta Cecilia Guerra, ex sottosegretaria di Draghi, ex Articolo 1, oggi responsabile Lavoro del nuovo Pd. «Mi piacerebbe un circolo anche fra i rider di Glovo, perché no?».
In generale, l’obiettivo di fondo è «correggere le storture del Jobs act, riaffermando l’idea che il dipendente non deve mai trovarsi da solo davanti al datore di lavoro, perché il potere contrattuale è molto diverso.
Leggi: La Repubblica, 21/06/2023
martedì 20 giugn0 2023
La casa perduta, nel 2023 crollano le compravendite di prime case: – 17%
Comprare è diventato un affare per ricchi: rispetto alla scorso anno, a parità di reddito si dimezza il valore degli immobili accessibili
Il sogno tutto italiano della casa di proprietà è diventato una chimera. E il mattone, bene rifugio per eccellenza del Paese, è oggi un investimento per pochi: società immobiliari e redditi medio-alti (più alti che medi). I numeri del Consiglio nazionale del notariato registrano nei primi due mesi dell’anno un calo del 2,7% di tutte le compravendite (sia prime cheseconde case; sia tra privati che tra imprese, ndr) e una contrazione molto decisa nell’accensione dei mutui: -23,56%. Un tracollo accentuato dalla stretta avviata la scorsa estate dalla Bce per contrastare la corsa dell’inflazione. E a fine anno il calo atteso è del 10,1%: per avere un quadro più chiaro della situazione in cui versa il Paese, però, è necessario leggere il combinato disposto dei numeri dei notai con quelli dell’erosione dei conti correnti.
Leggi: La Stampa, 20/06/2023
REGIONI:
venerdì 23 giugno 2023
Alloggi popolari sfitti? Regione Lombardia rilancia: «Colpa dei Comuni»
Gli alloggi popolari in carenza manutentiva in Lombardia, ossia sfitti perché necessitano di lavori ancora non finanziati o il cui progetto finanziato non è ancora stato approvato, erano 16.366 nel 2022, sono 14.409 quest’anno, 5.913 solo a Milano. Di questi, 6.477 sono dell’Aler (diminuiti del 38,7% rispetto al 2022) e 7.932 dei Comuni (aumentati del 26,8%). Significa che «quasi il 60% di questi sfitti è dei Comuni, dove l’incapacità di finanziare i lavori che servono per renderli agibili è aumentata». Si può partire da questo per introdurre lo stato dell’arte illustrato ieri dall’assessore lombardo alla Casa Paolo Franco davanti alla IX Commissione. Numeri che forniscono un quadro dell’andamento delle assegnazioni e del recupero di alloggi sfitti positivo per l’azienda regionale e negativo per i Comuni, contestato invece — atti alla mano — dalle opposizioni.
Leggi: Corriere della Sera, 23/06/2023
venerdì 23 giugno 2023
Verso un welfare più inclusivo per i senza dimora nel Comune di Milano
Riferimenti normativi
Il diritto alla residenza è un diritto soggettivo. Non riconoscere la residenza alle persone senza dimora significa:
Violare il dovere di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Costituzione);
Violare il diritto all’uguaglianza formale e sostanziale (art. 3 Costituzione);
Violare il diritto al lavoro (no residenza, no iscrizione CPI, no Partita I.V.A.) (art. 4 Costituzione);
Violare la libertà personale e dell’inviolabilità del domicilio (art. 14 Costituzione);
Violare la libertà di fissare la propria residenza nel territorio dello Stato (art. 16 Costituzione);
Violare il diritto alla difesa (no residenza, no accesso al gratuito patrocinio) (art. 24 Costituzione);
Violare il diritto alla salute (art. 32 Costituzione);
Violare il diritto all’assistenza e alla previdenza sociale (no residenza, no pensione) (art. 38 Costituzione);
Violare il diritto al voto (no residenza, no circoscrizione elettorale) (art. 48 Costituzione).
Leggi: Welforum, 23/06/2023
mercoledì 21 giugno 2023
Osservatorio integrazione socio-sanitaria, Funari: “Occasione da non perdere”
L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale fa parte del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria (Oiss), promosso da Federsanità e Anci in convenzione con Agenas, che si è riunito oggi a Roma
Barbara Funari
L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari fa parte del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria (Oiss), promosso da Federsanità e Anci in convenzione con Agenas e che si è riunito oggi presso la Sala della Presidenza di Anci in via dei Prefetti 46 a Roma.
“Sono onorata- ha sostenuto Funari- di essere stata chiamata a far parte del Comitato e di essere uno dei due Assessori di Città Metropolitana che ne fa parte, insieme a Luca Rizzo Nervo di Bologna. L’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria rappresenta uno strumento indispensabile e prezioso per la raccolta sistematica di esperienze e per la diffusione di buone pratiche. L’obiettivo è quello di condividere con le organizzazioni pubbliche e private nuove politiche dei sistemi territoriali per la salute e il benessere: esperienze e risorse importanti per un nuovo orientamento delle politiche sia a livello locale che nazionale.
Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2023
martedì 20 giugno 2023
Alzheimer, gli assessori Bezzini e Spinelli: “Toscana al lavoro su misure dedicate”
Oggi a Firenze il primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato dalla Regione. L’appello al governo: “Sia rifinanziato e ampliato il Fondo nazionale”
Alzheimer e demenza sono una priorità di salute pubblica: lo sono ancora di più in Toscana, dove la popolazione anziana, già più numerosa che altrove, è in aumento. Su 3 milioni e 700 mila abitanti, 950 mila toscani hanno più di 65 anni. Si tratta del 26% della popolazione e tra questi in 85 mila, l’8%, sono affetti da forme di demenza: 6 su 10 da Alzheimer. Se n’è parlato stamani, a Firenze, nel corso del primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato da Regione Toscana in collaborazione con Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) e con il coinvolgimento delle aziende sanitarie toscane.
Leggi: Redattore Sociale, 20/06/2023
martedì 20 giugno 2023
Locatelli: diritto mobilità e accessibilità fondamentali
La ministra per le Disabilità: “Il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità potrà intervenire rispetto all’attuazione dei Peba”
“Il diritto alla mobilità e all’accessibilità universale sono principi cardine della Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità e devono essere garantiti al fine di consentire la piena partecipazione di tutti alla vita sociale, civile, politica”. È quanto ha dichiarato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, rispondendo in Aula alla Camera a un’interrogazione sui Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).
“Nel prossimo decreto attuativo della Legge delega in materia di disabilità abbiamo previsto che il costituendo Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità possa intervenire rispetto all’attuazione dei Peba- ha spiegato il ministro- Il Garante, infatti, potrà proporre all’amministrazione competente un cronoprogramma e vigilare sui relativi stati di avanzamento. Di fronte a ulteriore inerzia delle Pubbliche amministrazioni, senza alcuna fondata motivazione, il Garante potrà anche attivare il giudizio”.
Leggi: Redattore Sociale, 20/06/2023
martedì 20 giugno 2023
Bologna ripensa lo spazio pubblico per diventare la città30
La Città di Bologna ha annunciato l’inizio della fase preliminare di un progetto che prevede un abbassamento del limite di velocità del 70 per cento delle strade, più piste ciclabili e aree pedonali per farla diventare entro il 2024 la prima grande “Città 30” in Italia.Dal 1° luglio, infatti, inizia la transizione che si concluderà il 1° gennaio 2024.
La delibera, che dà attuazione ai piani internazionali, europei, nazionali e locali per la sicurezza stradale, prevede che i 30 km/h diventino di fatto la normalità sulle strade urbane, rendendo anche più semplice il passaggio a uno stile di guida a velocità costante e uniforme, e che solo alcune strade della città, con particolari caratteristiche, rimangano ai 50 km/h.
Il salto di scala dalle attuali “Zone 30” a una vera e propria “Città 30” è testimoniato anche dai numeri. Oggi i 30 km/h si applicano a circa il 30% della rete viaria urbana, in aree a macchia di leopardo. Con il piano approvato a Bologna, i 30 km/h riguarderanno circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico facile da comprendere e rispettare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/06/2023
sabato 17 giugno 2023
Condominio solidale e Smart Home, inaugurato il primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale della Toscana
E’ ospitato nell’edificio dell’ex Sert, restituito a nuova vita grazie al progetto di rigenerazione urbana Hope. Nelle prossime settimane aprirà le porte anche la Casa di comunità
Taglio del nastro nella mattinata di oggi, sabato 17 giugno 2023, per il condominio solidale Freedom, primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale in Toscana, e per la Smart Home. Il condominio solidale è gestito dal raggruppamento di Freedom Condividere l’abitare, mentre la Smart Home è concessa all’associazione Vorrei Prendere il Treno ETS: attraverso un sistema di domotica avanzata garantisce autonomia e indipendenza alle persone con disabilità.
Leggi: Comune di Empoli, 17/06/2023
IN AGENDA:
28 giugno 2023 – Genova. Quale futuro per il diritto all’abitare?
La questione abitativa tra vecchie e nuove disuguaglianze. Esperienze a confronto.
Leggi: Sunia
3 luglio 2023 – Trento. Abitare ad Arco. Turismo e residenza, ci mettiamo un tetto?
Commissione per le emergenze abitative
presso Palazzo Panni ad Arco (TN), lunedi 3 luglio dalle ore 20
Leggi: Sunia
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
Riflessioni sulla legge delega sulla non autosufficienza
Criticità e proposte per i decreti delegati – Maurizio Motta
Potenziare l’assistenza domiciliare
Per “curare a casa” davvero (come dice il PNRR) un non autosufficiente occorre:
• Certo, potenziare gli interventi sanitari a domicilio: infermieristici, diagnostici (come la radiologia domiciliare e i prelievi per esami), riabilitativi, e superare interventi del medico di medicina generale come operatore che lavora da solo.
• Ma soprattutto bisogna fornire molti più sostegni per la tutela negli atti della vita quotidiana (per andare a letto ed alzarsi, usare i servizi igienici, mangiare, vestirsi). È la mancanza di questi sostegni che oggi costringe a ricoveri indesiderati in RSA, o ad opporsi alle dimissioni dall’ospedale, o a portare per disperazione i non autosufficienti al Pronto Soccorso, o al crollo delle famiglie.
E (purtroppo) il PNRR finanzia soprattutto il potenziamento dell’ADI come è ora (infermieri a domicilio, a volte in alcune Regioni con poche ore di OSS).
Leggi: Welforum
Vita da vecchi. L’umanità negata delle persone non autosufficienti
Recensione:“Vita da vecchi. L’umanità negata delle persone non autosufficienti, di Antonio Censi, Edizioni Gruppo Abele, 2021.
In una società che privilegia l’attività, la giovinezza, la gradevolezza dell’aspetto esteriore, le persone anziane e non autosufficienti sono, spesso, individui ai margini. Di fronte al vertiginoso aumento delle persone anziane non autosufficienti la nostra società non si è ancora occupata di indagarne “il profilo sociale e di intercettarne quelle forme di sofferenza che non derivano tanto dal declino biologico quanto dalla perdita del governo di sé e della propria vita, oltre che dal coinvolgimento in relazioni interpersonali…”. L’autore, nel testo, evidenzia che oggi, l’unico ruolo socialmente riconosciuto a queste persone dai corpi fragili e non più (ri)produttivi sia quello di consumatori di prestazioni sanitarie o di «clienti delle aziende di servizi», senza una seria analisi rispetto alle loro reali attese.
Leggi: I Luoghi della Cura
La sanità dopo il Covid. Nel 2022 recuperato in media il 65% delle prestazioni. Ma si va dal 99% della Toscana al 10% della Calabria. Gimbe: “Mancano oltre 7 milioni di prestazioni”
Delle 20,3 milioni di prestazioni arretrate, nel 2022 complessivamente ne sono state recuperate poco meno di due su tre, ovvero il 65% e nessuna Regione ha raggiunto per tutte le prestazioni le quote di recupero previste dai POR”. Inoltre, i risultati evidenziano un’ampia variabilità nei livelli di performance sia tra le varie Regioni, sia all’interno della stessa Regione tra differenti tipologie di prestazioni.
“I tempi di attesa per le prestazioni sanitarie costituiscono una delle principali criticità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) con cui cittadini e pazienti si scontrano quotidianamente subendo gravi disagi (necessità di ricorrere alle strutture private, migrazione sanitaria, aumento della spesa out-of-pocket, impoverimento), sino alla rinuncia alle cure con pesanti conseguenze sulla salute”.
Parte da questa premessa l’analisi di Gimbe sulle azioni avviate dalle Regioni er il recupero delle prestazioni sanitarie perse durante la pandemia.
“Il problema delle liste di attesa – ha detto Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – affligge da sempre il nostro SSN, ma negli ultimi anni si è aggravato per l’enorme quantità di prestazioni non erogate durante la pandemia COVID-19”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Le forme giuridiche – Giulia Galera Giulia Tallarini
Questo articolo è frutto del lavoro di ricerca svolto dalle autrici per incarico di Euricse nell’ambito del progetto Europeo B-WISE. Il report completo è disponibile a questo indirizzo. È stato inoltre pubblicato in lingua italiana e con adattamenti al contesto nazionale questo articolo sulla rivista Impresa Sociale, che tratta in modo più ampio i temi qui sinteticamente proposti.
Nell’articolo si utilizza il termine “WISE” (Work Integration Social Enterprises), comunemente utilizzato in ambito comunitario, per indicare le Imprese Sociali di inserimento lavorativo e quindi, prendendo ad esempio il contesto italiano, le cooperative sociali di inserimento lavorativo. In questo articolo sono meglio dettagliate le caratteristiche che definiscono le WISE.
Dopo avere esaminato l’insieme delle politiche tese all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei diversi paesi europei e aver richiamato le diverse origini delle imprese sociali di integrazione lavorativa (WISE), in questo articolo si affronta il tema del riconoscimento giuridico accordato alle WISE nei diversi paesi europei.
Leggi: Welforum
Punti unici di accesso per non autosufficienti
Per fare che cosa? – Maurizio Motta | 20 giugno 2023
Il tema del percorso di accesso (e dei PUA) ha enorme importanza per i non autosufficienti e le loro famiglie, basti pensare alle loro difficoltà per “sapere dove andare a chiedere che cosa”, e/o nel peregrinare faticosamente tra più sportelli/servizi diversi. Accessi difficili o contorti producono almeno due effetti negativi:
Aggiungono alla sofferenza delle persone (e famiglie) fatica e difficoltà, anche solo per arrivare a chiedere aiuti
Rischiano di generare effetti “controdistributivi” del welfare pubblico, che esiste per redistribuire ai più fragili risorse senza le quali da soli non potrebbero gestire problemi. Ma se non riescono ad arrivare ai servizi proprio i più deboli, il welfare finisce al contrario per essere usato solo da chi ha meno difficoltà (ad esempio ha parenti in grado di muoversi con autonomia e tempo, o non ha gravi limitazioni)
Merita però discutere quali possono essere le funzioni e gli obiettivi dei PUA, e per farlo si sintetizzano di seguito tre diversi possibili modelli
Leggi: Welforum
Chiara Saraceno: “Vivere in affitto è diventato più sicuro, non ci si indebita se tutto è precario”
La sociologa: «Il calo della natalità riduce il bisogno di comprare e il welfare non aiuta i giovani. Le imprese devono agire: i giovani vanno all’estero e nessuno vuole venire a vivere in Italia»
“Come fanno i giovani a comprare una casa e indebitarsi per vent’anni se si ripete loro che devono prendere il lavoro dove si trova, che devono essere mobili, flessibili, disponibili». Chiara Saraceno, sociologa, studiosa del cambiamento sociale e dei mutamenti nella famiglia, non è stupita dal crollo delle compravendite e dei mutui sulla prima casa.
Perché i giovani italiani non sono concentrati sull’acquisto di un’abitazione come lo erano i loro genitori?
«Innanzitutto sono meno dei loro genitori, anche nel mercato immobiliare stiamo avendo gli effetti dell’onda lunga del calo della natalità. Quindi ci sono meno persone che hanno bisogno di una casa perché è diminuita la popolazione. Poi c’è un problema di reddito, che per i ragazzi italiani è sempre più incerto; per non parlare del dato congiunturale legato alla risalita dei tassi, che aggiunge incertezza a incertezza. Ma è soprattutto l’orizzonte temporale ad essere diventato complicato: perché indebitarsi per un mutuo ultra decennale quando il lavoro è diventato più insicuro e non si sa se si abiterà sempre nella stessa città».
Leggi: La Stampa
La buona compagnia allunga la vita
Avere una vita ricca di relazioni sociali positive allunga la vita. E’ questo il risultato di una ricerca pubblicata questa settimana sulla rivista Nature Human Behaviour, secondo cui la solitudine e l’isolamento sono associati ad un aumento del rischio di morte per tutte le cause, rispettivamente dal 14 al 32% in più. Condotta da Maoqing Wang dell’università cinese di Harbin, l’analisi è una revisione dei dati di 90 studi che includono complessivamente oltre 2 milioni di individui. I risultati suggeriscono che ridurre l’isolamento sociale e la solitudine potrebbe contribuire a migliorare la salute e il benessere.
L’isolamento sociale si riferisce a un’oggettiva mancanza di contatti sociali (o contatti solo limitati) con altre persone e può essere dovuto o al fatto di avere una rete sociale limitata o al fatto di avere comunque contatti sociali poco frequenti con i propri cari. Invece, la solitudine è una sensazione soggettiva di disagio, una percezione individuale che deriva da un gap tra le relazioni sociali che la persona desidererebbe avere e quelle che effettivamente possiede. Diverse ricerche hanno suggerito in passato che l’isolamento sociale può promuovere comportamenti non salutari, come la malnutrizione e l’inattività fisica; inoltre l’essere socialmente isolati è stato associato a una peggiore funzione immunitaria e la solitudine a disturbi del sonno e disfunzioni immunitarie.
Leggi: Popsci
Violenza contro i senza dimora: “Marginalità produce insicurezza”
In due giorni, due persone che vivevano in strada sono state aggredite, la prima a Pomigliano d’Arco, la seconda a Firenze. Valastro (Croce Rossa italiana): “Urgente occuparsi seriamente del problema, la vita in strada è questione non solo umanitaria”
“Le notizie che arrivano sulla violenza a persone senza dimora sono drammatiche e fanno emergere ancora una volta il problema della vita in strada di tante persone che sono lasciate in una condizione di insicurezza oltre che di estrema povertà”: così Rosario Valastro, presidente di Croce Rossa Italiana, commenta le aggressioni avvenute ieri a Pomigliano d’Arco e oggi a Firenze. “Con i nostri volontari – aggiunge – siamo impegnati da sempre nell’assistere chi vive condizioni di vita di estrema sofferenza e disagio. E sempre cerchiamo di porre la questione dell’urgenza di intervenire per sottrarre alla vita in strada chi, per varie ragioni, finisce per trovare in essa l’unica forma di sopravvivenza. Il fenomeno delle persone senza dimora pone anche questioni importanti sul piano della sicurezza, per chi le vive e per le nostre comunità.
Leggi: Redattore Sociale
Le persone anziane fra welfare e lavoro
Ricordiamo, in premessa, che dopo 26 anni di attesa e 17 proposte finite nel nulla tre anni fa è stata annunciata la riforma per l’assistenza a 3,5 milioni di anziani non autosufficienti che vivono a casa . Finalmente a marzo la riforma ha visto la luce, ma presenta molte ombre.
L’ Associazione Nuove Ri-Generazioni ha in più occasioni affrontato i temi che riguardano da vicino le persone anziane e gli aspetti critici emersi dai lavori della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana presieduta da Monsignor Vincenzo Paglia. Nomina voluta dall’ex ministro Speranza, a suo tempo alquanto criticata, anche dalla Consulta Bioetica, per aver posto un alto esponente del Vaticano alla guida di una commissione statale (segnaliamo, a titolo di esempio: “In Italia vi sono 2,7 milioni di anziani in grave difficotà: che novità!” del 15.10.2021; “L’obiettivo è la ricostruzione di un tessuto sociale e relazionale che porti alla felicità” del 15.03.2021).
Grazie, ora, ad una sinergia fra i progetti FAMI 2014-2020 e Spoke-5 Age-it, il 14 giugno scorso si è tenuto un dialogo interdisciplinare che vede il proprio punto di partenza nella legge delega 33/2023, la nuova legislazione del 23 marzo 2023 che mira a semplificare le attuali politiche per gli anziani e promuovere il coordinamento dell’assistenza.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Speranza di vita. Chi nasce a Treviso ha una vita media di 84,1 anni, chi nasce a Napoli o Siracusa si ferma a 80,6 anni. I dati Istat
Questo il gap massimo rilevato da Istat tra le diverse province italiane nel 2022 in un quadro generale che fissa la stima 2022 per la speranza di vita alla nascita in Italia a 82,6 anni a fronte degli 83,2 dell’ultimo anno prima del Covid. Tra le Regioni e PA spiccano in alto Trento, Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna e in basso Campania e Sicilia.
Tra chi nasce a Treviso e chi nasce a Napoli o Siracusa ci sono in ballo 3 anni e mezzo di vita. Questo il gap massimo nella speranza di vita alla nascita stimato da Istat per il 2022 tra le diverse province italiane e desumibile dai dati territoriali del BES e riferiti all’indicatore “salute” pubblicati nei giorni scorsi.
Dopo la flessione della speranza di vita alla nascita in Italia dovuta allo shock pandemico, con un arretramento di oltre un anno nel 2020 rispetto al 2019 (83,2 anni, valore più elevato mai registrato), nel 2021 si era già osservata una lenta ripresa: la vita media attesa alla nascita era infatti risalita a 82,5 anni, con un recupero solo parziale (era 82,1 nel 2020).
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Tumori professionali: a Venezia sul nesso causale vince Inca
La Corte di Appello di Venezia, con la sentenza n. 78/2023 ottenuta dai legali di Inca Cgil, ha rigettato le conclusioni dei CTU, nominati nel primo e secondo grado di giudizio, che disattendevano il principio della presunzione legale delle malattie professionali tabellate, arrivando così al riconoscimento della natura professionale di una grave forma di tumore riconducibile all’amianto, cui era stato esposto per lungo tempo un lavoratore- di Marco Bocci
Nell’ambito del riconoscimento delle tecnopatie di origine professionale, molto spesso il lavoratore si trova nell’evidente difficoltà di provare il nesso tra la mansione da lui svolta abitualmente e la patologia contratta; e questo anche quando l’ordinamento prevede dei sistemi di tutela che, basandosi su delle presunzioni legali, dovrebbero garantire un più facile riconoscimento delle cosiddette malattie professionali tabellate.
In questa sede vogliamo dare, pertanto, il giusto risalto ad una recentissima sentenza emessa dalla Corte di Appello di Venezia, per un caso promosso (e non riconosciuto) in via amministrativa dall’Inca; perso in primo grado, ma finalmente vinto in fase di gravame, grazie ai legali del Patronato della Cgil, gli avvocati Giancarlo Moro e Marta Capuzzo. Tale sentenza ha, infatti, permesso di far riconoscere l’origine professionale di una importante neoplasia ad un lavoratore cui il giudice di primo grado non aveva concesso la “presunzione legale del rischio di origine”.
Leggi: Inca
24 giugno manifestazione nazionale a Roma in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale
La CGIL insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’Assemblea ‘Insieme per la Costituzione’ di cui Auser è parte, organizza e promuove una Manifestazione nazionale il 24 giugno a Roma in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale. L’appuntamento è per le ore 10 in Piazza della Repubblica. Il corteo raggiungerà Piazza del Popolo, dove si susseguiranno gli interventi dal palco. Quello conclusivo sarà affidato al segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Leggi: Auser
NEWS:
martedì 20 giugno 2023
Chiara Saraceno: ”Vivere in affitto è diventato più sicuro non ci si indebita se tutto è precario”
La sociologa: “Con meno nascite cala il bisogno di acquistare e il welfare non aiuta i giovani le imprese devono agire, i ragazzi vanno all’estero e nessuno vuole venire a vivere in Italia”
«Come fanno i giovani a comprare una casa e indebitarsi per vent’anni se si ripete loro che devono prendere il lavoro dove si trova, che devono essere mobili, flessibili, disponibili». Chiara Saraceno, sociologa, studiosa del cambiamento sociale e dei mutamenti nella famiglia, non è stupita dal crollo delle compravendite e dei mutui sulla prima casa.
Perché i giovani italiani non sono concentrati sull’acquisto di un’abitazione come lo erano i loro genitori?
«Innanzitutto sono meno dei loro genitori, anche nel mercato immobiliare stiamo avendo gli effetti dell’onda lunga del calo della natalità. Quindi ci sono meno persone che hanno bisogno di una casa perché è diminuita la popolazione. Poi c’è un problema di reddito, che per i ragazzi italiani è sempre più incerto; per non parlare del dato congiunturale legato alla risalita dei tassi, che aggiunge incertezza a incertezza. Ma è soprattutto l’orizzonte temporale ad essere diventato complicato: perché indebitarsi per un mutuo ultra decennale quando il lavoro è diventato più insicuro e non si sa se si abiterà sempre nella stessa città».
Leggi: La Stampa, 20/06/2023
domenica 18 giugno 2023
Anche sedersi (per terra) è fare movimento
Una «sequenza» che vale anche come test utile a capire quanto si è in forma
Quando è stata l’ultima volta che vi siete sentiti dire che stare seduti potrebbe far bene alla vostra salute? Probabilmente qualunque adulto sano non se lo è mai sentito consigliare. Anche perché gli studiosi concordano nel sottolineare come l’eccessiva sedentarietà sia legata a una durata della vita più breve e di minor qualità: espone a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, pressione alta, diabete, obesità, alcune forme di tumore, depressione, demenza, stress, ansia. Non solo, l’attività fisica migliora la mineralizzazione delle ossa, la qualità del sonno, l’autostima, la funzione digestiva e la regolarità dell’intestino. Eppure c’è un tipo di seduta che, se praticata 15-30 minuti al giorno secondo Juliet e Kelly Starrett, lui dottore in fisioterapia, la moglie ex atleta professionista, autori del bestseller Built to move , sembra utile: è quella a terra, per esempio con le gambe incrociate come ci hanno insegnato all’asilo o come quando a yoga si esegue il loto , l’ asana simbolo.
Leggi: Corriere della Sera, 18/06/2023
mercoledì 14 giugno 2023
Emergenza casa: «Servono fondi per sostenere chi non può pagare l’affitto»
Le richieste dell’Anci al governo. Ieri a Napoli l’Anci ha presentato un manifesto sull’emergenza casa, frutto del lavoro delle amministrazioni di dodici città, che sarà presentato al governo per «abilitare i comuni all’azione».
Ieri a Napoli l’Anci ha presentato un manifesto sull’emergenza casa, frutto del lavoro delle amministrazioni di dodici città, che sarà presentato al governo per «abilitare i comuni all’azione». Il manifesto, presentato nell’ambito della rassegna «Dialoghi sull’Abitare» promossa dal Comune di
Napoli, definisce le richieste relative a quattro ambiti: fondi, investimenti, manutenzione del patrimonio pubblico, regole. Chiede il rifinanziamento dei fondi per l’affitto a la morosità incolpevole, cancellati dal governo, e una politica strutturale di sostegno degli affitti. Solo a Napoli 72mila famiglie l’anno scorso hanno chiesto il contributo per l’affitto.
Ancora, i comuni chiedono interventi per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), l’assegnazione della gestione dell’edilizia sociale e degli immobili pubblici inutilizzati, risorse per 112 proposte del Pinqua non finanziate, fondi permanenti per la manutenzione e l’efficientamento energetico delle case, una legge quadro sull’ERP che superi i divari regionali, una norma nazionale sugli affitti brevi, strumenti per l’affitto ordinario e la revisione della norma sul federalismo demaniale.
Leggi: Il Manifesto, 14/06/2023
martedì 13 giugno 2023
Pensioni: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, il governo ascolti le nostre richieste
Una grande Assemblea nazionale sotto lo slogan “Più reddito, più diritti” per chiedere al governo risposte concrete per pensionati e lavoratori in tema di pensioni, sanità, fisco e non autosufficienza. L’hanno tenuta i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, oggi 13 giugno presso l’Auditorium del Massimo a Roma, approvando una piattaforma unitaria.
Tanti gli interventi che si sono succeduti sul palco, tutti rivolti a sottolineare la necessità di azioni urgenti per risolvere le criticità riguardanti la condizione di vita di molti pensionati e pensionate.
“Il governo dimostri attenzione per chi vive situazioni di difficoltà e ascolti le richieste che abbiamo avanzato su sanità, previdenza, fisco e non autosufficienza per realizzare le riforme che questo Paese attende da anni”: è quanto hanno dichiarato i tre segretari generali Spi, Fnp e Uilp, Ivan Pedretti, Emilio Didonè e Carmelo Barbagallo.
Leggi: Spi-Cgil, 13/06/2023
REGIONI:
lunedì 19 giugno 2023
Cooperative, in montagna contrastano lo spopolamento
Nel Bellunese garantiscono servizi a rischio, sviluppano economia, valorizzano il territorio e tengono viva la comunità. Legacoop Veneto: “Necessaria una legge per le coop di comunità”
Cooperative montane. In provincia di Belluno la coop De Zopè gestisce un negozio di alimentari
Dalla cooperativa ultracentenaria che gestisce l’unico supermercato a servizio degli abitanti, a quella da poco costituita che garantisce l’attività di un bar, presidio di socialità in paese, altrimenti chiuso da tempo; fino alla realtà che ha sviluppato un vero progetto di economia integrata e welfare di comunità, facendo integrazione lavorativa e inclusione sociale di persone in situazioni di difficoltà. Esperienze di cooperazione bellunese che in questa fragile area di montagna contrastano lo spopolamento, garantiscono servizi oggi a forte rischio di interruzione, tutelano e valorizzano il territorio, tengono vive le relazioni tra le persone e la comunità. Insomma risposte concrete ai bisogni specifici. Se ne è parlato oggi a Belluno al convegno “Cooperare in quota”, proposto da Legacoop Veneto per ribadire il ruolo della cooperazione nelle aree montale e condividere con altri attori la volontà di fare fronte comune per promuovere insieme nuove esperienze, fanno sapere gli organizzatori attraverso una nota.
Leggi: Redattore Sociale, 19/06/2023
sabato 17 giugno 2023
Domotica avanzata nel primo cohousing sociale per disabili in Toscana
Condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica nell’edificio dell’ex Sert a Empoli. Spinelli: “Una sinergia vincente”
Sistemi di domotica avanzata per garantire autonomia e indipendenza al primo “condominio solidale” per persone con disabilità in Toscana. Lo spazio, inaugurato a Empoli nei locali dell’ex Sert, è una novità per il cohousing sociale nell’ambito dell’handicap e vede sotto lo stesso tetto condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica.
La rigenerazione urbana Hope
L’edificio di piazza XXIV Luglio è nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). Il palazzo ottocentesco, oggetto di una ristrutturazione dal costo di circa 2,8 milioni di euro, contiene anche degli alloggi privati e degli spazi comuni a usufrutto dei beneficiari.
Leggi: Intoscana, 17/06/2023
sabato 17 giugno 2023
Palermo. Emergenza casa, delegazione del SUNIA incontra il sindaco Lagalla. “Riscontrata la volontà di garantire a tutti il diritto all’abitare. Serve rinnovata visione e condivisione di un progetto”
Incontro tra una delegazione del SUNIA e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla sui tanti temi che riguardano l’emergenza abitativa.
L’intento, quello di segnare una svolta nella collaborazione tra il sindacato degli inquilini, tutta l’amministrazione comunale e gli uffici del Comune: sull’Imu, come sulla vendita di immobili ma anche sulle assegnazioni di case popolari.
“L’incontro di ieri pomeriggio con il sindaco si è svolto in un clima di confronto e di cordialità – dice il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Abbiamo esposto le nostre idee e messo in evidenza le aspettative e le richieste che i cittadini esprimono ogni giorno ai nostri sportelli. Nella figura del sindaco, ma anche con l’assessora Antonella Tirrito, abbiamo riscontrato piena disponibilità e condivisione dell’esigenza di garantire a tutti i cittadini il diritto all’abitare. E ciò deve avvenire con una rinnovata visione, adeguando metodi e strumenti, e con la necessità di un aggiornamento delle graduatorie esistenti al Comune di Palermo.
Leggi: Sunia, 17/06/2023
venerdì 16 giugno 2023
Giornata lavoro domestico, Acli colf: “L’assistenza familiare è un lavoro fondamentale”
L’associazione: “Si tratta di un appuntamento molto significativo perché pone in evidenza, agli occhi dell’opinione pubblica, tutta la centralità di questa categoria, divenuta oramai insostituibile per fronteggiare le lacune del welfare italiano e per garantire la dovuta assistenza ai tanti anziani e persone non autosufficienti presenti nelle famiglie italiane”
Come ogni anno, il 16 giugno si celebra la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici. “Si tratta di un appuntamento molto significativo perché pone in evidenza, agli occhi dell’opinione pubblica, tutta la centralità di questa categoria, divenuta oramai insostituibile per fronteggiare le lacune del welfare italiano e per garantire la dovuta assistenza ai tanti anziani e persone non autosufficienti presenti nelle famiglie italiane”, afferma Acli Colf.
Quest’anno, per le Acli Colf che hanno sempre festeggiato questa ricorrenza, l’appuntamento del 16 giugno sarà ancor più simbolico perché da pochi giorni si è concluso il Congresso Nazionale a Pesaro, al termine del quale le Acli Colf si sono trasformate in Associazione di promozione sociale. “Un’occasione importante – ha commentato la neo presidente nazionale, Giamaica Puntillo – che rimarca ancora una volta il nostro impegno di tutela e rappresentanza verso una categoria ancora vessata, dove i diritti non sempre sono rispettati e dove la piaga del lavoro nero sembra non conoscere fine”.
Leggi: Redattore Sociale, 16/06/2023
venerdì 16 giugno 2023
Confronto sullo stato dei servizi sociosanitari in Campania
Un’utile occasione per discutere sui servizi sociosanitari in Campania: saranno questo gli “Stati Generali Disabilità e Salute” del 23 giugno a Napoli, organizzati da FISH Campania e ANFFAS Campania, con la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e dei sindacati, ma anche e soprattutto delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Le organizzazioni promotrici vi presenteranno un documento sulle politiche e i servizi per la vita indipendente, l’inclusione nella società, il diritto alla salute e il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità nelle scelte che le riguardano
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, saranno una preziosa occasione per discutere dello stato dei servizi sociosanitari in Campania, gli Stati Generali Disabilità e Salute, organizzati per il 23 giugno prossimo a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare (Viale Kennedy, 54, ore 9.30), dalla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dall’ANFFAS Campania (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo), con la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali, ma anche e soprattutto delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Leggi: Superando, 16/06/2023
giovedì 15 giugno 2023
Firenze, Giornata Regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo
Il 21 giugno a Firenze presso l’ Auditorium Meyer Health Campus a partire dalle ore 9,45 si terrà un evento regionale dedicato all’Invecchiamento attivo, l’iniziativa si inserisce nel progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo di iniziativa del Dipartimento delle politiche per la famiglia, sotto la supervisione dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani (IRCCS INRCA) di Ancona. L’incontro costituisce un’importante occasione di sensibilizzazione alla promozione di una vita attiva e in salute, tema sul quale società civile ed esperti si confronteranno in una tavola rotonda alla quale parteciperanno, fra gli altri, Claudio Falasca per Auser Nazionale che interverrà sulla legge delega sugli anziani; Simonetta Bessi presidente Auser Toscana presenterà l’accordo di collaborazione “Invecchiamento Attivo” tra Auser e Regione Toscana; Gabriele Danesi per il progetto “Abitare Solidale”: parlerà su “la casa luogo di comunità e di autonomia”.
Leggi: Auser, 15/06/2023
giovedì 15 giugno 2023
Dagli screening sanitari agli spettacoli teatrali: inizia a Bari l’Over65Festival
La manifestazione, presentata questa mattina a Palazzo di Città, parte oggi alle 16 nella sede del progetto Sciam, con l’incontro dal titolo ‘La ciliegia, antiossidante per la terza età’. Il programma propone una serie iniziative gratuite, in programma a giugno e luglio, pensate appositamente per le persone anziane
È stato presentato questa mattina a Palazzo di Città il programma di ‘Over65Festival’, una kermesse di appuntamenti rivolta alle persone anziane della città di Bari promosso dall’assessorato comunale al Welfare nell’ambito del progetto ‘Interventi socio-sanitari in favore della popolazione anziana – Rete cittadina Sciam’, gestito dalla cooperativa sociale Aliante.
Il festival propone una serie iniziative gratuite, in programma a giugno e luglio, pensate appositamente per le persone over65, dagli screening sanitari agli spettacoli teatrali, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione, il benessere e l’invecchiamento attivo dei partecipanti.
Leggi: Bari Today, 15/06/2023
giovedì 15 giugno 2023
A Roma volontari ed enti del Terzo Settore in dialogo per lo sviluppo di comunità
L’evento è organizzato da Cesv Lazio. Appuntamento il 16 giugno all’Acquario Romano. Sarà un’occasione di condivisione e riflessione che vedrà al tavolo di discussione rappresentanti e interlocutori privilegiati di pubbliche amministrazioni, aziende, studiosi e protagonisti del settore in vista della costruzione di linguaggi comuni
Il volontariato è sempre più al centro di una rete di collaborazioni con tutti i soggetti che incidono sulla crescita delle comunità e sulla sostenibilità della vita dei singoli. Per questa ragione il rapporto con le Istituzioni, le sinergie con il mondo profit, le forme emergenti di attivismo civico, sono i temi al centro del convegno Costruire il presente immaginando il futuro. Volontari ed Enti del Terzo Settore in dialogo per lo sviluppo di comunità e territori, organizzato da CSV Lazio, Centro di Servizio per il Volontariato, per Venerdì 16 Giugno 2023. Un’occasione di condivisione e riflessione che vedrà al tavolo di discussione rappresentanti e interlocutori privilegiati di pubbliche amministrazioni, aziende, studiosi e protagonisti del settore in vista della costruzione di linguaggi comun
Leggi: Redattore Sociale, 15/06/2023
giovedì 15 giugno 2023
A Lentiai di Borgo Valbelluna (BL) torna Transito – il Festival internazionale dei non luoghi, quest’anno dedicato allo spopolamento rurale e montano
Ritorna anche quest’anno il Transito film festival “Incontri e condivisione”, organizzato da Auser.
Il Narciso di Lentiai (Belluno). Dal 20 al 24 giugno si terrà a Lentiai di Borgo Valbelluna (BL). Dopo il successo dell’edizione zero si ripropone questa rassegna internazionale di film che animerà Lentiai di colori, arte, dibattiti e soprattutto film, sul tema, attualissimo, dello spopolamento rurale e montano. Oltre 200 i film iscritti da più di 40 nazioni diverse. Sette i film selezionati, tutti di grande qualità, ad altissimo impatto visivo ed emotivo che documentano la situazione dello spopolamento in ogni area del mondo, della sottrazione della terra e degli atti di resistenza e resilienza messi in pratica dalla popolazione, dell’abbandono ma anche del ritorno alle montagne e alle zone meno urbanizzate. Ogni pomeriggio dalle 17.30 presso la sede della SOMS – Società Operaia incontri e dibattiti sul tema.
Leggi: Auser, 15/06/2023
mercoledì 14 giugno 2023
Emergenza casa, in Piemonte in 20mila non riescono a pagare l’affitto
È allarme casa: per gli alloggi popolari, ma anche per gli studenti e le persone che faticano a pagare un affitto o la rata del mutuo. Lo ribadiscono i rappresentanti regionali e provinciali di Cgil e Sunia, il sindacato di inquilini e assegnatari di alloggi di edilizia pubblica.
A colpire, in particolare, sono l’inflazione, il lavoro precario, gli stipendi bassi e la carenza di case popolari. Secondo le cifre esposte tra gli altri da Davide Masera, segretario regionale Sunia Piemonte e da Enrica Valfrè, segreteria regionale Cgil Piemonte, attualmente sono 6mila le persone che in tutta la regione hanno fatto domanda per una casa popolare, ma che sono ancora in attesa di risposta. Dietro di loro ci sono almeno altri 20mila nuclei famigliari che non possono permettersi un affitto. Ma non solo: mentre a Torino risultano vuote quasi 50milacase, si stima che in tutta la regione sarebbero necessari dai 30 ai 50mila alloggi in più, la metà dei quali proprio sotto la Mole.
Leggi: La Repubblica, 14/06/2023
mercoledì 14 giugno 2023
Roma, 11 sfratti ogni giorno per morosità. Il focus di Caritas
14 mila famiglie in graduatoria per un alloggio popolare, con un’attesa media che tocca i 10 anni. Mille persone nei residence per l’emergenza abitativa, 4 mila in occupazioni informali e organizzate. Caritas Roma presenta il quaderno di studi “Diritto all’abitare e solidarietà”, della collana “Sguardi”
Undici provvedimenti di sfratto ogni giorno dell’anno dovuti alla morosità degli inquilini, cinque dei quali eseguiti con l’ausilio della forza pubblica; 14 mila famiglie in graduatoria per un alloggio popolare, con un’attesa media che tocca i dieci anni; mille persone che vivono nei residence per “l’emergenza abitativa” che costano alle casse comunali oltre 25 milioni di euro l’anno; 4 mila sono le famiglie che vivono in occupazioni informali e organizzate; ultimi tra gli ultimi ci sono le persone “senza tetto e senza fissa dimora”, l’Istat ne ha censite 23.420 nell’Area metropolitana di Roma, la maggior parte nella Capitale. Sono i numeri, almeno quelli più drammatici, della questione abitativa nella città di Roma, comune in cui risultano anche oltre 110 mila case sfitte.
Leggi: Redattore Sociale, 14/06/2023
mercoledì 14 giugno 2023
I trasferimenti in pronto soccorso delle persone anziane accolte in una residenza sanitaria assistenziale lombarda: uno studio retrospettivo
Le persone anziane che vivono nelle RSA possono sperimentare un deterioramento della loro salute che richiede cure aggiuntive ed il trasferimento ai Pronto Soccorso ospedalieri (PS). Tuttavia, talvolta i trasferimenti in PS risultano inappropriati. Questo articolo, richiamando uno studio effettuato in una RSA Lombarda, descrive le condizioni cliniche – assistenziali e i motivi determinanti il trasferimento in PS.- di Caterina Bricalli (Infermiera area critica, terapia intensiva post operatoria), Elisa Ferrario (Infermiera, tutor professionale), Anna Castaldo (Infermiera, dottore di ricerca, direttrice didattica Corso di laurea in Infermieristica)
L’invecchiamento progressivo della popolazione, conseguente all’aumento dell’aspettativa di vita, pone alla società il bisogno di rispondere a nuove sfide quali la fragilità, la comorbidità, la disabilità e la necessità di cure a lungo termine. Le residenze sanitarie assistenziali (RSA) ospitano una parte della popolazione anziana vulnerabile, che presenta compromissione fisica e cognitiva maggiore rispetto alle persone anziane non istituzionalizzate (Fassmer et al., 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura, 14/06/2023
martedì 13 giugn 2023
Speculazione edilizia, l’incubo dei pensionati nelle case ex Enpam
Nelle palazzine ex Enpam di Milano, Basiglio e Vimodrone per alcuni inquilini regna l’incertezza.
La loro angoscia è iniziato nel marzo del 2022, quando la società americana Apollo global management ha comprato 68 immobili del complesso Dream di proprietà dell’ente di previdenza di medici e odontoiatri sparsi in tutta Italia per un valore complessivo di 842 milioni di euro, in uno degli affari di compravendita immobiliare più grandi d’Europa.
«Entro il 12 giugno dovevamo comunicare le nostre decisioni di inquilini se comperiamo, facciamo un usufrutto o rinnoviamo l’affitto. Il problema è che tutele per il dopo affitto non ci sono ed è quello che spaventa la maggior parte di noi inquilini visto che non possiamo comprare», racconta uno degli inquilini.
Nelle palazzine ex Enpam di Milano, Basiglio e Vimodrone per alcuni inquilini regna l’incertezza. La loro angoscia è iniziata nel marzo del 2022, quando la società americana Apollo global management ha comprato 68 immobili del complesso Dream di proprietà dell’ente di previdenza di medici e odontoiatri (Enpam) sparsi in tutta Italia per un valore complessivo di 842 milioni di euro, in uno degli affari di compravendita immobiliare più grandi d’Europa.
Leggi: Domani, 13/06/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
La marginalità estrema e le risorse in Regione Toscana – di Cristina Corezzi
Quadro di contesto generale
Secondo le simulazioni dell’Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana (IRPET), la povertà assoluta in Toscana è passata dal 5,1% del 2021 al 4,2% del 2022; se non ci fossero stati gli interventi pubblici come il Reddito di Cittadinanza, la povertà avrebbe colpito il 5,8% delle famiglie. La povertà relativa invece colpisce il 15,1% delle famiglie toscane ed è maggiore nelle famiglie con figli, soprattutto se con un solo genitore (25,3%). Il 10% delle famiglie toscane, inoltre, dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese, mentre il 14% dei toscani descrive la propria situazione economica come “povera”.
In Toscana sono 53.438 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza. Solo il 42% dei nuclei destinati al percorso di inclusione sociale è stato preso in carico: di questi l’83% ha completato l’analisi preliminare e il 40% ha firmato il Patto.
In coordinamento con il Pronto Intervento Sociale previsto a livello nazionale, in Toscana è attivo il Servizio di Emergenza Urgenza Sociale regionale (SEUS), attualmente presente in 16 ATS. Il 40% dei casi presi in carico nel 2021 riguarda problematiche di povertà, si tratta in gran parte di persone di nazionalità straniera, soprattutto minori stranieri non accompagnati, e senza dimora.
Leggi: Welforum
Riforma degli ambiti territoriali sociali e coinvolgimento dei soggetti privati
Breve commento del ddl della Regione Veneto del 18 aprile 2023.- di Alceste Santuari
Nel sistema di welfare italiano si è assistito ad una progressiva integrazione tra il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il sistema dei servizi e degli interventi socioassistenziali, che ha, nel corso dei decenni, contribuito a delineare un settore specifico di interventi e di azioni, individuabile quale comparto dell’integrazione socio-sanitaria.
Come è noto, a seguito dell’approvazione della legge costituzionale n. 3/2001, alle Regioni è stata assegnata la competenza esclusiva in materia di servizi sociali e concorrente in materia di sanità. Ne è conseguito, tra l’altro, che le Regioni hanno definito propri assetti istituzionali, organizzativi e gestionali attraverso cui garantire i livelli essenziali delle prestazioni e di assistenza.
Nell’ambito delle proprie competenze, la Giunta Regionale del Veneto ha approvato un disegno di legge recante “Assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali” (progetto di legge n. 200 del 18 aprile 2023). Obiettivo della proposta di legge è quello di attivare gli Ambiti Territoriali Sociali, già previsti nell’art. 8 della legge n. 328/2000, quale “luogo” ideale e funzione alla programmazione, regolazione, organizzazione e gestione dei servizi e degli interventi sociali e, quindi, quale perimetro territoriale e istituzionale per garantire i livelli essenziali delle prestazioni. In questo senso, la relazione al progetto di legge in argomento prevede “la necessità nella Regione del Veneto di dotare i Comuni, titolari della funzione socioassistenziale, di una struttura sovracomunale forte in grado di affrontare e gestire le nuove sfide, promuovendo una visione condivisa e omogenea nell’adozione di strategie di prevenzione, promozione e sviluppo di un dato territorio, in dialogo con tutti gli attori che operano nella comunità”.
Leggi: Welforum
Casa. In calo il potere d’acquisto delle famiglie: compravendite a -14,6%
I dati di Nomisma. La casa resta una priorità per gli italiani, ma pesa la perdita del potere d’acquisto. E nonostante l’aumento della produzione industriale e aiuti a tema varati dal Governo, nel 2023 quasi la metà dei nuclei dichiara che le disponibilità economiche sono appena sufficienti a far fronte alle spese primarie
La casa resta una priorità per gli italiani, ma pesa la perdita del potere d’acquisto. Nonostante aumento della produzione industriale e aiuti a tema varati dal Governo, nel 2023 quasi la metà dei nuclei dichiara che le disponibilità economiche sono appena sufficienti a far fronte alle spese primarie.
Emerge così una minore quota di famiglie che riesce a risparmiare (33,8% nel 2023) con impatti diretti sulle tendenze legate all’abitare, tra acquisto e affitto. È quanto emerge dall’indagine sulle famiglie 2023 di Nomisma, nell’ambito del 16esimo rapporto sulla finanza per l’abitare. Nella sede di Strada Maggiore ne parlano per Nomisma Luca Dondi Dall’Orologio, amministratore delegato, Marco Marcatili, responsabile Sviluppo, e Massimiliano Colombi, sociologo e senior advisor della società. “La stretta monetaria messa in atto da Fed e Bce si scontra con un fabbisogno crescente di credito da parte di chi si rivolge al mercato dell’acquisto della casa, costretto a fare i conti con la rigidità dei prezzi. C’è un indebolimento della domanda di acquisto destinato a riflettersi in un calo significativo delle compravendite, previsto da Nomisma nell’ordine del 14,6% su base annua”, evidenzia Dondi. Sono 3,1 milioni, stima Nomisma a livello nazionale, le famiglie intenzionate ad acquistare un’abitazione nei prossimi 12 mesi.
Leggi: Redattore Sociale
Nel 2022 quasi un italiano su quattro a rischio povertà o esclusione sociale
In Europa siamo all’ottavo posto, prima di noi solo Romania, Bulgaria, Grecia, Spagna e le tre repubbliche Baltiche. Il reddito dei più ricchi è di 5,6 volte quello dei più poveri. Al Sud a rischio povertà o esclusione sociale il 40,6% degli abitanti. IL RAPPORTO ISTAT
Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione italiana (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, poco meno che nel 2021 (25,2%). Tuttavia, con la ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021) e rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1%).
Lo rileva oggi Istat in un suo rapporto dettagliato dal quel emerge che nel 2021 il reddito medio delle famiglie (33.798 euro) è tornato a crescere sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%).
Ma con grandi sperequazioni: il reddito totale delle famiglie più abbienti è infatti 5,6 volte quello delle famiglie più povere (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020).
Tale valore, rileva Istat, sarebbe stato ancora più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.
Leggi: Quotidiano Sanità
Oms Europa: “La fine dell’emergenza per il Covid non può diventare un ‘liberi tutti’”
Intanto, spiegano gli esperti della Regione Europea dell’Oms, il virus è destinato a restare con noi per molti anni a venire, se non per sempre, e poi bisogna affrontare nuove minacce per la salute in un quadro di forte carenza di personale sanitario. Per questo ora è il momento di investire e sostenere i guadagni ottenuti durante la risposta alla pandemia e applicare le lezioni di questa pandemia e di altre emergenze sanitarie.
Per Oms Europa è il tempo di pensare al “dopo Covid” ma senza dimenticare le lezioni di questi tre anni di crisi sanitaria mondiale. Per farlo serve un “piano di transizione” in grado di far tesoro di quanto accaduto guardando al futuro della sanità.
Intano una premessa: “Sebbene il Covid non sia più definito come un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC), continua a pesare in modo significativo sulla salute a livello globale. Con la pandemia giunta al suo quarto anno, è chiaro che è probabile che il virus rimanga con noi per molti anni a venire, se non per sempre”.
A spiegarlo è lo stesso DG dell’Oms Europa Hans Henri P. Kluge: “Sebbene l’emergenza sanitaria pubblica internazionale possa essere terminata, la pandemia certamente no. E mentre la nostra Regione cerca di emergere da questa crisi, deve anche affrontare nuove minacce per la salute, in un momento in cui i nostri sistemi sanitari affrontano la carenza della forza lavoro e molte altre sfide”
Leggi: Quotidiano Sanità
15 giugno, giornata mondiale contro la violenza sugli anziani
Non risparmiano neanche nonne e nonni, anzi sembrano essere un fenomeno in aumento in tutti i paesi del mondo, nelle società cosiddette economicamente avanzate come nei paesi in via di sviluppo. Stiamo parlando degli abusi, dall’incuria alle aggressioni fisiche, dai ricatti economici fino alle pressioni psicologiche verso delle persone fragili per via dell’età avanzata
Leggi: Liberetà
NEWS:
lunedì 12 giugno 2023
Non bastano i Lea per un buon funzionamento del Ssn
Il problema del nostro SSN è la mancanza di una serie di condizioni strutturali: la messa in atto di buone pratiche di valorizzazione della risorsa umana; un reale e concreto processo di presa in carico e accompagnamento dei pazienti, da realizzare con l’implementazione di nuovi modelli assistenziali di tipo reticolare; una rivisitazione con relativo rafforzamento della governance nelle diverse strutture e nei diversi servizi favorendo la partecipazione ai diversi livelli
Analizzando l’ultimo rapporto sui LEA emerge un quadro di Italia, seppur con delle specificità regionali, non così distante e differenziata fra Nord e Sud.
Abbiamo Regioni e Provincie non in linea con la completa applicazione dei LEA sia al Nord che al Sud. Abbiamo Regioni più virtuose e qualche Regione distante anni luce da una performance minimale, ma quel che emerge è che in generale l’applicazione dei LEA non è una garanzia generalizzata e non è una garanzia per un Sistema Sanitario Nazionale universalistico il cui ruolo è la tutela della salute dei propri cittadini.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2023
venerdì 9 giugno 2023
Autonomia differenziata. Landini (Cgil): “Questo progetto va ritirato”. Poi annuncia: “Il 24 giugno manifestazione a difesa della sanità pubblica”
“Il Paese è già abbastanza diviso, e per noi applicare la Costituzione significa che i diritti fondamentali, dal diritto alla salute, al diritto alla conoscenza, diritto, al lavoro devono essere garantiti tutti il nostro Paese e non essere diversi a seconda della Regione in cui si nasce”, ha commentato il leader Cgil dopo un incontro con Casellati. “Siamo a una situazione di collasso della sanità pubblica”.
“Non siamo d’accordo con l’idea dell’autonomia differenziata. Il progetto va ritirato. Il Paese è già abbastanza diviso, e per noi applicare la Costituzione significa che i diritti fondamentali, dal diritto alla salute, al diritto alla conoscenza, diritto, al lavoro devono essere garantiti tutti il nostro Paese e non essere diversi a seconda della Regione in cui si nasce”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, all’uscita dell’incontro con la ministra delle Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati.
La ministra “non ha voluto parlare di autonomia differenziata perché non è materia di sua competenza”, ha sottolineato Landini.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/06/2023
venerdì 9 giugno 2023
Pnrr. Le maggiori criticità su Case e Ospedali di Comunità e adeguamento antisismico. In ballo oltre 4 mld di euro. E anche sui target del 2023 la strada è tutta in salita. La Relazione di Fitto
Questi tre obiettivi sono giudicati dal Governo come “elementi di debolezza” a causa anche dell’aumento dei costi. Il Ministero delle Salute segnala poi ritardi su quattro dei sette adempimenti che dovevano essere già soddisfatti entro lo scorso 31 marzo. E sugli otto adempimenti con scadenza giugno, ad oggi ne risulta portato a termine solo uno. IL RAPPORTO
Nella relazione inviata al Parlamento dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sullo stato di attuazione del Pnrr, relativa al terzo semestre, per il ministero della Salute emergono due “elementi di debolezza” in tre aree della Missione 6. E non sono obiettivi di poco conto.
Queste riguardano il territorio per l’investimento 1.1 “Case di comunità (Cdc) e presa in carico della persona” (vale 2 mld di euro), l’investimento 1.3 “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue sue strutture (ospedali di comunità)” (vale 1 mld di euro) e l’investimento 1.2 “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” (riguarda l’adeguamento antisismico e vale 1,6 mld). Questi tre gli ambiti sono caratterizzati da criticità riguardanti due voci: “Eventi e circostanze oggettive: aumento costi e/o scarsità di materiali” ed “Eventi e circostanze oggettive: squilibrio offerta/domanda. Insomma parliamo di investimenti per circa 4,6 mld circa un terzo della Mission 6 Salute finanziata con i soldi europei.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/06/2023
giovedì 8 giugno 2023
A Roma il “Senior economy open days”, al centro l’anziano e le sue patologie
È in corso a Roma l’evento ‘Senior Economy Open Days’, occasione per ricordare la grande opportunità che si apre con il riordino sociosanitario in atto, in funzione di un miglioramento dell’assistenza territoriale agli anziani. L’incontro, di scena fino a domani nella sala Capranichetta, è stato organizzato dall’Associazione nazionale strutture territoriali e per la terza età (Anaste) e vede la partecipazione come media partner di Senzaetà, network italiano della Salute.
“Ormai- sottolinea Anaste in una nota- con l’invecchiamento progressivo e sempre più veloce della popolazione, dobbiamo accettare il fatto che si vive più a lungo ma ci si ammala inevitabilmente. L’anziano in Italia soffre di varie patologie e spesso alla neurodegenerazione affianca altre malattie che ne pregiudicano la nutrizione, la mobilità, l’autosufficienza”.
Leggi: Redattore Sociale, 08/06/2023
giovedì 8 giugno 2023
SUNIA, CGIL e UDU lanciano la campagna nazionale “SENZA CASA, SENZA FUTURO” sulla condizione abitativa degli studenti universitari
SUNIA NAZIONALE, CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, e UDU lanciano una campagna nazionale per garantire il diritto alla casa e il diritto allo studio.
Si partirà da un’indagine sulla condizione abitativa, utile a raccogliere risposte da tutte le città universitarie italiane, così da poter individuare criticità e possibili soluzioni.
La campagna si pone l’obiettivo di coniugare diritto alla casa e diritto allo studio, indagando la condizione abitativa degli studenti universitari e rilevando quanto il tema della mobilità legata ad esigenze di studio, che non trova un’offerta di abitazioni a costi sostenibili, incida sui percorsi formativi.
L’accesso allo studio per i fuori sede, infatti, è strettamente legato alla capacità di sostenere soprattutto i costi abitativi.
Leggi: Sunia, 08/06/2023
giovedì 8 giugno 2023
Legge delega anziani, Uneba: ecco come dovranno essere le strutture
Lunedì scorso il Governo ha organizzato un Tavolo di ascolto sui provvedimenti attuativi della legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane e su specifiche tematiche connesse, invitando, assieme ad Uneba, Caritas Italiana, Patto Non Autosufficienza, Forum Terzo Settore, Forum delle Famiglie, Acli, Alleanza delle Cooperative, Anffas e Comunità di Sant’Egidio.
In quel contesto Uneba (organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo con oltre 1000 enti associati in tutta Italia) ha presentato al Governo un documento stilato da un gruppo di lavoro costituito da Agespi, Anaste, Ansdipp, Aris e Diaconia Valdese, e incentrato sulla residenzialità sociale e sociosanitaria.
Leggi: Redattore Sociale, 08/06/2023
mercoledì 7 giugno 2023
Superbonus, Enea: detrazioni superiori ai 77 miliardi. Realizzato l’80,8% dei lavori
Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 31 maggio 2023 erano complessivamente 411.871, appena 4.000 in più rispetto alle 407.396 registrate complessivamente al 30 aprile 2023. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni. Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a oltre 77 miliardi, con un incremento di oltre 2,4 miliardi di euro rispetto al dato registrato al 30 aprile.
Realizzato l’80,8% dei lavori per un totale di investimenti per opere concluse (ammesse a detrazione) di 62,3 miliardi. I dati nazionali sul Super Ecobonus 110% dell’Enea, aggiornati al 31 maggio, mostrano un andamento dei cantieri più spedito per le villette rispetto ai condomini. L’onere a carico dello Stato al momento è di 68,1 miliardi. I condomini coinvolti sono 64.038 per un valore di 39,3 miliardi. Di questi, il 72,5% è arrivato a termine per una quota di 28,5 miliardi.
Leggi: Italia Oggi, 07/06/2023
mercoledì 7 giugno 2023
Palermo. SUNIA sul piano di alienazione di 2.626 alloggi popolari
Darwish: “Si lavori per aumentare l’offerta pubblica di immobili anziché dismettere la metà del patrimonio Erp esistente”.
Il SUNIA interviene sul nuovo piano di alienazione di immobili del Comune di Palermo tra cui rientrano più di 2.600 alloggi popolari, predisposto dalla giunta in allegato al bilancio di previsione 2023-2025 e approvato dal consiglio comunale a maggio “senza alcun voto contrario”.
In una nota inviata al sindaco Roberto Lagalla e al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, il segretario generale del Sunia Palermo Zaher Darwish esprime il suo giudizio negativo su un processo che è diventato una “consuetudine per le amministrazioni locali che si sono succedute” e che ritiene “una resa collettiva della politica”, “frutto di incapacità programmatica”.
Leggi: Sunia, 07/06/2023
mercoledì 7 giugno 2023
I 70 sono i nuovi cinquanta
Gli ultra 65enni sono sempre più numerosi in Italia (fra trent’anni il rapporto anzianigiovani sarà di 7 a IO), sempre più attivi e protagonisti di consumi economici e rinnovate stagioni affettive. Non solo: per molti la terza età non significa abbandono del lavoro o degli impegni. Che, invece, sono un elisir per salute fisica e benessere mentale.
Vita attiva e lavoro. Negli ultimi dieci anni il numero degli uitra-65enni è Guai a chiamarli vecchi. I Settantennials non ci pensano nemmeno a mollare, vogliono giocarsela fino alla fine, al punto che non disdegnano nemmeno di cercare l’anima gemella. Sono consapevoli di avere il potere economico in mano, grazie ai risparmi di una vita, hanno capacità di spesa elevata, una discreta salute che curano molto e, in quanto tali, sono corteggiatissimi dalle aziende. Non parliamo di brand dei pannolini o delle dentiere, ma di imprese che offrono servizi di tutti i tipi, dalla moda al divertimento, al tempo libero. Fino a poco fa si parlava dei sessantenni come della nuova frontiera della longevità, ora lo sguardo degli operatori economici si è spostato in avanti.
Leggi: Panorama, 07/06/2023
martedì 6 giugno 2023
Case green, stretta finale sulle nuove regole: cosa può cambiare e quando
Case green, la battaglia di Bruxelles Il 6 giugno a Bruxelles inizia il conto alla rovescia per arrivare all’approvazione della direttiva sulle cosiddette Case green per aumentare la prestazione energetica nell’edilizia. Le nuove regole, che rientrano nella strategia per rendere l’Ue climaticamente neutrale entro il 2050 e che ha come obiettivo intermedio la riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto al 1990), sono al centro del primo trilogo in programma oggi sulla revisione della Energy performance of buildings directive (Epbd), a sua volta inserita nel pacchetto «Fit to 55» presentato dalla Commissione per raggiungere il target. Case green, la possibile mediazioneNei prossimi anni, dunque, i Paesi Ue dovranno adeguare le abitazioni (realizzando cappotti, cambiando infissi, installando pannelli solari, etc) per raggiungere i nuovi standard di efficienza.
Leggi: Corriere della Sera, 06/06/2023
REGIONI:
martedì 13 giugno 2023
Il Budget di Salute in Friuli Venezia Giulia – Un’analisi nel quadro della legge di riforma in materia di disabilità
Dopo un lungo e articolato percorso di confronto e condivisione con i differenti portatori di interesse, a partire dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità, la Regione Friuli Venezia Giulia si è dotata di una nuova legge in materia di disabilità: la Legge regionale 16/2022 “Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia”1.
A distanza di 26 anni dalla precedente normativa in materia, è stato approvato un intervento legislativo organico, che declina i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nelle singole politiche di settore, con l’intento dichiarato di promuovere lo sviluppo di una comunità regionale ancor più inclusiva, dove alle persone con disabilità venga garantito il diritto a una vita dignitosa e indipendente e la piena partecipazione nella società.
Leggi: Welforum, 13/06/2023
lunedì 12 giugno 2023
Quanti senza dimora dormono per le strade di Milano?
Milano conta i suoi homeless. Lo farà con la quarta edizione di RacContami 2023, promossa dal Comune di Milano con la Fondazione Rodolfo Debenedetti, l’Università Bocconi e le realtà sociali che nel capoluogo lombardo operano in favore delle persone in povertà estrema.
Lunedì 12 giugno, dalle 22 alle 2 di notte circa 800 i volontari passeranno al setaccio la città. Contare è un passo per implementare politiche sempre più adeguate
Saranno circa 800 i volontari che nella serata di lunedì 12 giugno, fino alle 2 del 13 giugno, cercheranno di scattare una fotografia particolare della notte milanese. È l’istantanea della povertà estrema quella che emergerà in occasione della IV edizione di RacContami, il censimento dei senza dimora promosso dal Comune di Milano con la Fondazione Rodolfo Debenedetti, l’Università Bocconi e le tante realtà del privato sociale che operano a favore delle persone che vivono la povertà estrema.
Il primo censimento dei senza dimora risale al 2008, cinque anni dopo la seconda (qui avevamo scritto dei risultati di allora) mentre l’ultima rilevazione risale al 2018, in quell’occasione i senza dimora erano risultati essere 2.608 (di questi 2021 nelle strutture di accoglienza e 587 in strada). «Quella di quest’anno però è la prima edizione che viene fatta in estate», spiega Mariella Pappalardo, responsabile volontariato di Progetto Arca. «Questa volta il Comune di Milano ha deciso di fare una doppia foto: invernale ed estiva, sarà una verifica, anche perché nei mesi più freddi ci sono molte più persone che vengono accolte nei dormitori».
Leggi: Vita, 12/06/2023
domenica 11 giugno 2023
Progetti di prossimità: il caso di Rgegio Emilia città senza barriere
Il tema della prossimità diventa cruciale per ripensare alla vivibilità e all’inclusività delle città, perché la sostenibilità deve essere circolare e funzionale al benessere urbano.
Dal 2015 è in corso “Reggio Emilia Città Senza Barriere” (RECSB). Il progetto ha come mandato di fondo quello di contribuire al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola alla mobilità ed all’accessibilità di ogni persona con disabilità: fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale) realizzando un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la disabilità. Cioè la finalità di realizzare una città attenta ai diritti delle persone più fragili, che elimina le cause di marginalizzazione e discriminazione, ospitale e bella per tutti e tutte.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 11/06/2023
venerdì 9 giugno 2023
“Ripensare insieme l’assistenza gli anziani”: le Acli a Pesaro per parlare della riforma sulla non autosufficienza
“Le Acli, insieme a 58 organizzazioni del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, si sono impegnate per arrivare alla legge delega 33/2023 che cambierà il modo di assistere i nostri anziani”. Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, ha aperto oggi a Pesaro il dibattito sulla “Riforma dell’assistenza a favore delle persone non autosufficienti”, organizzato dalle Acli, dal Patronato Acli e dalla FAP Acli. Un incontro per far conoscere le potenzialità di questa legge delega e discutere insieme degli aspetti più critici.
Franco Pesaresi, Direttore ASP Ambito 9 Jesi, è intervento all’evento per spiegare come “l’Italia su questo tema sia molto in ritardo: in Austria hanno approvato una legge sulla non autosufficienza 30 anni fa, in Germania 28 anni fa. Potenzialmente la legge 33/2023 può aiutare davvero le famiglie, ma a fare la differenza saranno i decreti attuativi. Una delle novità è l’istituzione di un sistema nazionale, un’organizzazione che coordinerà, programmerà e valuterà l’assistenza agli anziani, mettendo insieme tutte le risorse e coinvolgendo anche le regioni e i comuni”.
Leggi: Acli, 09/06/2023
giovedì 8 giugno 2023
Quelle barriere a Ferrara dovranno essere rimosse
Quei cittadini e cittadine di Ferrara che avevano intentato una causa civile contro il proprio Comune, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, dopo la realizzazione o la riqualificazione di alcune opere pubbliche senza tenere conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive, hanno sottoscritto un accordo con la stessa Amministrazione Comunale, presso il Tribunale di Ferrara, ottenendo il riconoscimento della validità delle motivazioni da loro addotte, nonché l’ordine di fare abbattere quelle barriere
Avevamo ampiamente riferito, a suo tempo, dell’azione intrapresa da alcuni cittadini e cittadine ferraresi, che sostenuti dall’Associazione Luca Coscioni, avevano intentato una causa civile contro il Comune della propria città, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, ai sensi della Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni).
L’accusa al Comune di Ferrara era stata in sostanza quella di avere realizzato e riqualificato opere pubbliche senza tenere conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive, denunciando in particolare quattro interventi attuati all’insegna della mancata accessibilità (costruzione di una rampa arginale di collegamento lottizzazione con il paese di Gaibanella; riqualificazione del percorso sopra mura in Viale Belvedere; riqualificazione di Piazza della Repubblica; manutenzione dei marciapiedi di Via Verona a Pontelagoscuro).
Leggi: Superando, 08/06/2023
mercoledì 7 giugno 2023
Residenza anziani mai aperta: i sindacati ricevuti in Regione
Una delegazione della Cgil Teramo, dello Spi Cgil Teramo, dell’Auser Teramo e di lavoratrici e lavoratori è stata ricevuta ieri, su richiesta degli stessi, in conferenza capigruppo della Regione Abruzzo per chiedere chiarezza sull’apertura della Rsa (residenza sanitaria assistita) di Bivio Bellocchio, da anni destinata a centro Alzheimer – e data in gestione a una coop con 35 lavoratori – ma mai attivata per questo scopo. In una nota congiunta Cgil, Spi e Auser si dicono insoddisfatti per l’esito dell’audizione e scrivono: «L’imbarazzante ping pong di responsabilità tra i rappresentanti della Asl di Teramo e l’assessore Verì, entrambi presenti da remoto, sulla mancata e non preventivabile apertura di Bivio Bellocchio è stata la nota negativa e il vero protagonista dell’incontro. Ci è voluto il rimando ad una nota congiunta, che l’assessore Verì e i vertici della Asl di Teramo si sono impegnati a produrre entro martedì della prossima settimana ai capigruppo, per sapere se la Rsa di Bivio Bellocchio, le sue lavoratrici e lavoratori, avranno spazio nella sanità territoriale di questa provincia.
Leggi: Il Centro, 07/06/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
I diritti del multiforme mondo di chi si prende cura- di Loredana Ligabue
«Come coniugare la specificità del rapporto curante/curato con il riconoscimento di diritti del multiforme mondo di chi si prende cura che siano basati su princìpi propri del diritto: trasparenza, equità, eguaglianza, esigibilità…?», se lo chiede Loredana Ligabue, riflettendo sulla figura del caregiver. Scegliere una definizione di caregiver ampia, sviluppare servizi territoriali di prossimità e di comunità, valutare i bisogni di chi si prende cura e modulare il sostegno in relazione alla quantità e all’impatto dell’azione di cura: questi alcuni degli spunti offerti
«La cura riguarda tutti noi. Crea il tessuto che sostiene la nostra società e unisce le nostre generazioni» (Commissione Europea, European Care Strategy, 2022).
«Le trasformazioni demografiche e sociali, il cambiamento degli stili di vita, i risultati della ricerca medica e farmacologica hanno allungato la vita, ma anche la durata di quella fase di vita caratterizzata da perdita di autonomie o dal perdurare di condizioni di disabilità. Per contro i servizi per la cura sono ancora oggi prettamente prestazionali a fronte di una presa in carico prevalentemente sulle spalle di familiari e/o persone amiche. Tant’è che solo ora (e per rispondenza agli obblighi assunti con il PNRR [Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, N.d.R.]) nel nostro Paese sono state adottate deleghe al Governo per la messa a punto di decreti in grado di dare gambe a politiche mirate alla cura a lungo termine per la disabilità e per la non autosufficienza.
Leggi: Superando
Covid. Andamento epidemia in calo in tutto il mondo. Ma nel 59% dei Paesi il virus è ancora presente e in qualche caso i contagi non hanno ancora frenato la corsa
L’ultimo rapporto epidemiologico dell’Oms, relativo al periodo 8 maggio-4 giugno, certifica una diminuzione di casi e decessi a livello medio in calo in tutte le sei Regioni Oms. Ma restano alcune eccezioni, le più evidenti in Corea (+29% di contagi) e Australia (+27%). IL RAPPORTO.
A livello globale, negli ultimi 28 giorni (dall’8 maggio al 4 giugno) sono stati segnalati oltre 1,7 milioni di nuovi casi Covid e oltre 10.000 decessi, in calo rispettivamente del 38% e del 47% rispetto ai 28 giorni precedenti (dal 10 aprile al 7 maggio 2023)
Durante questo periodo di riferimento di 28 giorni, 144 dei 243 (59%) paesi e territori hanno segnalato almeno un caso un caso.
A livello regionale, il numero di nuovi casi segnalati è diminuito in tutte le regioni dell’OMS: Sud-est asiatico (-77%), Mediterraneo orientale (-60%), Americhe (-55%), Regione Europea (-49%), Regione Africana (-22%) e Pacifico Occidentale (-5%).
Leggi: Quotidiano Sanità
Legge Delega Anziani e Long-Term Care: un contributo di Francesco Longo
L’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta per l’Italia un traguardo importante. Pubblichiamo un video di Francesco Longo a commento e riflessione sulla recente Legge Delega che, oltre ad evidenziare la positività del nuovo impianto strutturale e organizzativo previsto dalla riforma, mette in luce le criticità ancora non affrontate per realizzare un sistema di Long-Term Care in risposta ai bisogni dei cittadini non autosufficienti e delle loro famiglie. di Francesco Longo (Cergas SDA Bocconi)
La recente riforma del settore Long-Term Care in Italia è un atto rilevante, sia dal punto di vista politico che istituzionale: la non autosufficienza riguarda 3,9 milioni di cittadini non autosufficienti e almeno due caregiver per ciascuno di essi raggiungendo l’interesse di 12 milioni di Italiani (1 italiano su 5). Dei 3,9 milioni di cittadini non autosufficienti, oggi circa 300 mila sono ricoverati in RSA, luogo a cui le famiglie ricorrono quando l’assistenza a domicilio diventa insostenibile. I 3,6 milioni di persone non autosufficienti che vivono al domicilio sono sostanzialmente privi di un reale supporto pubblico: di questi cittadini 1,1 milione sono assistiti da una badante mentre 2,5 milioni da caregiver familiari. Il supporto pubblico dell’ADI garantisce interventi al 30% di questi cittadini, con un’intensità media di 16 accessi all’anno, dati che danno evidenza che questo servizio, così strutturato, poco può fare dal punto di vista del reale sostegno alle famiglie. Circa la metà degli anziani non autosufficienti ricevono l’assegno di accompagnamento, privo in Italia di criteri di valutazione sul reddito: tutti i beneficiari ottengono poco più di 6.000€ annui, insufficienti per le famiglie meno abbienti.
Leggi: I Luoghi della Cura
Vincere la sfida demografica grazie alle scienze della vita. AstraZeneca investirà 97 milioni di euro in 2 anni per la R&S, realizzando oltre 200 studi
A Roma la seconda edizione di “Talkin’ Minds: AstraZeneca parla al futuro”: al centro del dibattito tra istituzioni, società scientifica e mondo delle life science la trasformazione socio-demografica italiana, il suo impatto sul sistema sanitario e l’opportunità offerta da una popolazione più longeva e in salute
“Nel biennio 2023/2024 AstraZeneca investirà in R&S 97 milioni di euro e realizzeremo più di 200 studi clinici, grazie alla collaborazione con oltre 300 centri di ricerca dislocati su tutto il territorio italiano. Per questo siamo convinti che serva collaborazione, semplificazione e una partnership tra pubblico e privato per confermare la leadership italiana in Europa e nel mondo”. Ad annunciarlo Lorenzo Wittum, Presidente e AD di AstraZeneca Italia, chiudendo i lavori della seconda edizione dell’evento Talkin’ Minds “Dalla demografia all’economia: il ruolo delle scienze della vita per l’Italia”, tenutosi a Roma con il patrocinio di Farmindustria e di Federated Innovation
Leggi: Quotidiano Sanità
NEWS:
martedì 6 giugno 2023
Riforma della non autosufficienza, servono 7 miliardi l’anno
Attesa da 26 anni e da 3,8 milioni di anziani non autosufficienti insieme alle loro famiglie, la riforma della non autosufficienza è oggi contemporaneamente poco controversa e poco considerata: «Ma al fine di recuperare gli indispensabili finanziamenti, è necessario che diventi una priorità politica», dice il Patto per la Non Autosufficienza. Ma cosa dice esattamente la legge delega? Ecco la Guida per fare il punto
È l’occasione mai avuta prima per costruire un welfare all’altezza delle esigenze di anziani non autosufficienti e familiari, ma ben pochi la conoscono: è la Legge 33/23 sull’assistenza agli anziani, una legge delega che prevede la stesura di vari decreti legislativi entro il gennaio 2024. Anche questa mattina a Palazzo Chigi si è svolta un’audizione sui provvedimenti attuativi e sulle tematiche connesse alla Legge delega 33/2023 sugli anziani non autosufficienti. Una riforma urgente e necessaria, anche in considerazione delle proiezioni demografiche per cui gli anziani non autosufficienti raddoppieranno entro il 2030. Ma a che punto siamo? E quali sono le prospettive per far sì che la legge delega diventi davvero quella riforma tanto attesa dalle famiglie?
Leggi: Vita, 06/06/2023
martedì 6 giugno 2023
Case green, al via il negoziato finale. Si parte con ispezioni e controlli
La volata finale per arrivare all’approvazione della direttiva Case green parte oggi, 6 giugno. È in programma stamattina a Bruxelles il primo trilogo sulla revisione della Epbd, la contestatissima Energy performance of buildings directive, sulla quale a metà marzo la Plenaria del Parlamento europeo ha espresso il suo voto. I rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione si siederanno per la prima volta attorno a un tavolo per arrivare a una mediazione su un testo condiviso. L’Italia che chiede più flessibilità.
Il relatore della proposta del Parlamento europeo, l’irlandese Ciaran Cuffe si dice ottimista: «La mia speranza è che ci siano negoziati costruttivi con i paesi membri. Voglio raggiungere un accordo prima possibile, così da poter offrire i benefici di una maggiore efficienza energetica a famiglie e imprese senza ritardi». Le divergenze da appianare, come si è già visto nei mesi scorsi, saranno però molte. La posizione del Parlamento è apparsa, da subito, particolarmente ambiziosa. Così, c’è chi teme che dal Consiglio possa arrivare una bocciature netta a quell’assetto, rendendo la trattativa molto lunga e difficile. Va ricordato che non ci sono dei termini prestabiliti per chiudere questa fase della procedura legislativa.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 06/06/2023
sabato 3 giugno 2023
Anziani, Legacoopsociali chiede un approfondimento sulla legge 33
Lunedì è prevista l’audizione delle centrali cooperative sociali in merito alla riforma che l’organizzazione definisce «condivisibile e in linea con gli obiettivi individuati dal Pnrr. Ma chiediamo che venga normato il processo per la definizione e realizzazione del Piano assistenza individualizzato»
Approfondire alcuni aspetti della Legge 33 dello scorso 23 marzo per le politiche a favore delle persone anziane, in vista dell’audizione delle centrali cooperative sociali fissata per lunedì 5 giugno. Lo chiede la Legacoopsociali, precisando che questo passaggio è indispensabile per confermare l’impianto legislativo.
«Semplificazione, integrazione e coordinamento delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana: questi sono alcuni degli obiettivi», sottolinea l’organizzazione in una nota diffusa oggi. «Una riforma condivisibile e in linea con gli obiettivi individuati dal Pnrr, puntando a definire un sistema di assistenza agli anziani. Chiediamo che venga normato il processo per la definizione e realizzazione del Piano assistenza individualizzato – Pai, con l’individuazione delle figure interessate e il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che operano nei servizi, compresa la cooperazione sociale e gli enti di Terzo settore che gestiscono servizi e forniscono supporti, con la definizione di appropriato budget di cura e le modalità e i tempi per il monitoraggio e la verifica».
Leggi: Vita, 03/06/2023
giovedì 1 giugno 2023
Ira albergatori: mossa gattopardesca, Firenze terza in Italia per gli alloggi on line
La bozza di riordino dell’universo degli Airbnb partorita dal ministero del Turismo di Daniela Santanchè continua a suscitare più opposizione che sostegno. La decisione di non dare ai Comuni delle città d’arte la possibilità di regolamentare le locazioni turistiche, limitandosi a proibire, in un centro storico come quello di Firenze, i pernottamenti negli Airbnb per una sola notte, oltretutto regolarizzando la posizione degli host imprenditori, ha provocato i malumori di Palazzo Vecchio.
Ma l’offensiva contro la bozza Santanchè arriva anche dalle sezioni fiorentine di Cgil, di Filcams e del sindacato degli inquilini Sunia: «È una proposta indecente e non intacca in nessun modo la speculazione sulle locazioni turistiche tramite piattaforma.
Leggi: Corriere Fiorentino, 01/06/2023
mercoledì 31 maggio 2023
Monitoraggio Lea 2021. Sette Regioni non garantiscono a pieno le cure essenziali. Al top Emilia Romagna, Toscana e Pa Trento. Flop per Calabria, Valle d’Aosta e Sardegna
Pubblicato dal Ministero della Salute il report 2021 con i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia. In ben 7 tra regioni e pa non si è raggiunta la sufficienza in tutte e tre le aree (prevenzione-distrettuale-ospedaliera). IL REPORT
Sono 7 le Regioni italiane che nel 2021 non sono riuscite a garantire pienamente le cure essenziali. È questo il dato più forte che emerge dai risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia appena pubblicato dal Ministero della Salute. Un dato migliore del 2020 quando le insufficienze erano presenti in 10 regioni ma in ogni caso anche per il 2021 i dati sono stati influenzati dalla pandemia.
“La lettura dei risultati dell’anno 2021 – scrive il Ministero – per le tre macro-aree di assistenza evidenzia, relativamente agli indicatori CORE, ancora diverse criticità attribuibili, in parte, all’evento pandemico; analogamente a quanto previsto per il 2020, considerata l’impossibilità di procedere con una valutazione che potesse essere disgiunta dagli effetti della pandemia, è stato stabilito (Comitato LEA 26 gennaio 2023) che tutti gli indicatori del NSG fossero calcolati a scopo informativo sull’intera annualità 2021”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/05/2023
mercoledì 31 maggio 2023
“La cura è la casa”, il nuovo progetto sostenuto da Fondazione Cariplo. Anche Auser Domodossola fra i partner
«La cura è di casa» è il progetto nato nel 2016 nel Vco, che ha fatto scuola. Con un finanziamento di Fondazione Cariplo di 900 mila euro aveva messo in moto una squadra di enti e associazioni per dare aiuto domiciliare ad anziani soli. Esaurito il budget bisognava rilanciarlo. E’ stato fatto con quello denominato «La casa è la cura», per sottolineare quanto sia importante evitare il distacco dagli spazi vissuti negli anni. Questo secondo progetto è stato nuovamente premiato da Cariplo. Ha partecipato a un bando con altri 66. Si è classificato primo. Partecipano al progetto Fondazione Comunitaria, i Consorzi dei servizi sociali di Verbano, Ossola e Cusio, le organizzazione di volontariato Pro Senectute di Omegna, il Gav (Gruppo accompagnatori volontari Verbania) e Auser Domodossola. La loro parte la faranno anche l’associazione Familiari Alzheimer Vco, Parkinsoniani Vco, Promozione anziano e Anteas Vco. In tutto saranno coinvolti 100 volontari che affiancheranno una decina di operatori sociosanitari e assistenti sociali e 7 esperti in ginnastica mentale e per il mantenimento della mobilità residua. Il progetto punta a realizzare in tre anni quattro azioni portanti.
Leggi: Auser, 31/03/2023
martedì 30 maggio 2023
I sindacati inquilini bocciano la bozza del DDL sugli affitti brevi della ministra Santanché. Ennesima occasione persa. Dichiarazioni di Sunia, Sicet ed Uniat APS
“La bozza di disegno di legge sugli affitti che sta circolando in queste ore, elaborata dal Ministero del Turismo, sembra risolversi in un compitino commissionato da proprietari di alloggi e associazioni alberghiere.
I temi della residenzialità, dell’”overtourism”, della crisi degli alloggi, della negazione del diritto allo studio, dell’espulsione dei residenti dalle città metropolitane e d’arte, non solo non vengono toccati, ma addirittura vengono ribadite le scelte normative che hanno portato a queste condizioni” dichiarano i segretari generali.
“Nella bozza del DDL si confermano infatti alcune scellerate decisioni assunte dai precedenti governi come la possibilità di non registrare all’Agenzia delle Entrate i contratti inferiori a trenta giorni, di non considerare attività commerciale quella svolta fino a 4 alloggi di proprietà locati a finalità turistica e, di conseguenza, la concessione di agevolazioni fiscali come la cedolare secca a questi proprietari, i cui redditi, in molti casi, sono ben più consistenti di un piccolo albergatore di periferia. Anche alcuni aspetti potenzialmente interessanti, come una banca dati nazionale, non si comprende con quali finalità si costituisca e di quali dati e strumenti potrà disporre.
Leggi: Sunia, 30/05/2023
lunedì 29 maggio 2023
Donne senza dimora. Cresce il numero e l’età media delle ospiti della Casa della Carità di Milano
La maggior parte ha superato i 30 e la più grande ha 76 anni. Una su tre è italiana. Caputo: “Arrivano donne separate, divorziate o che sono fuggite da situazioni di maltrattamento”
Alla Casa della Carità di Via Brambilla a Milano ci sono sempre più donne e, attualmente, il cosiddetto “Piano Sara” intitolato, alla figura biblica della moglie di Abramo, accoglie 25 ospiti di sesso femminile, un terzo delle quali italiane. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero della newsletter della struttura voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduta fino a qualche settimana fa da don Virginio Colmegna, la responsabile dei Progetti sociali, Vanessa Caputo, racconta: “Storicamente alla Casa della Carità abbiamo sempre accolto più uomini che donne. Vuoi perché l’immigrazione cominciava prevalentemente dagli uomini che poi venivano raggiunti dalle mogli, o vuoi perché le persone senza dimora sono in prevalenza maschi”.
Leggi: Redattore Sociale, 29/05/2023
REGIONI:
giovedì 1 giugno 2023
Povertà, casa, volontariato: il welfare della regione Toscana
Intervista all’assessora alle Politiche Sociali Serena Spinelli per inquadrare lo stato della situazione: l’impegno per la lotta alla povertà e il diritto all’abitare, le iniziative per i detenuti e il ruolo della cooperazione internazionale, il supporto al non profit: “Valorizzare il patrimonio del volontariato”
Povertà, casa, carcere, migranti, volontariato. L’assessora alle Politiche sociali della Regione Toscana, Serena Spinelli, spazia a 360 grandi sui temi che riguardano il suo assessorato in un’intervista a Redattore Sociale. In tema povertà, sottolinea, è stato varato uno specifico piano triennale da 71 milioni di euro. In tema casa, ci sono criticità per cui l’assessora lancia un appello per più risorse al governo centrale, ma la Regione ha stanziato comunque 16 milioni per acquisire nuovi immobili. Sul fronte migranti, resta forte il no al Cpr. E poi il carcere, con i protocolli per il lavoro dei detenuti e il polo universitario nei penitenziari.
Leggi: Redattore Sociale, 01/06/2023
giovedì 1 giugno 2023
Firenze: stop agli affitti brevi in centro storico e niente Imu per 3 anni per chi passa agli affitti lunghi
Il sindaco Nardella: “Una mossa ardita, ma necessaria” Firenze verso l’addio agli Airbnb nel centro storico Unesco
Firenze: stop agli affitti brevi in centro storico e niente Imu per 3 anni per chi passa agli affitti lunghi
Con una doppia mossa senza precedenti il Comune di Firenze cerca di risolvere il problema del caro-affitti e degli affitti brevi. Palazzo Vecchio ha deciso di adottare un provvedimento che vieta di usare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco del centro storico. Non solo, chi ad oggi affitta case tramite AirBnb o simili e decide di tornare sui suoi passi optando per gli affitti lunghi non dovrà pagare l’Imu sulla seconda casa per tre anni.
Leggi: First Online, 01/06/2023
giovedì 1 giugno 2023
Catanzaro. Necessità di recupero del territorio attraverso un dialogo tra la comunità locale e le Istituzioni
Un interessante confronto/dibattito si è sviluppato, nei giorni scorsi a Bova, tra i cittadini del borgo aspromontano e i rappresentanti di Cgil e Cisl, Francesco Alì e Romolo Piscioneri.
L’occasione è stata fornita dall’assemblea di approfondimento della piattaforma alla base della manifestazione di Napoli, “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, promossa nel Comune di Bova da Sunia-Cgil, Sicet-Cisl e Uniat-Uil regionali.
Tra i punti all’ordine del giorno, anche la necessità di recupero del territorio attraverso un dialogo tra la comunità locale e le Istituzioni.
I lavori hanno registrato le dettagliate relazioni introduttive di Carmelo Nucera e Andrea Casile, già Sindaci del Comune di Bova, nonché le conclusioni di Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria e Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Lucia Petrulli, Consigliera comunale di Bova e Salvatore Borrello, già componente della commissione tecnica nominata dalla Regione Calabria per la scelta dell’area in cui ricostruire il centro storico.
Leggi: Sunia, 04/06/2023
mercoledì 31 maggio 2023
Autonomia abitativa co-progettata con l’AIPD di Bari
«Questo progetto rappresenta per la nostra Associazione una grande opportunità, perché ci consentirà di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici»: lo ha dichiarato Grazia Liddi, presidente dell’AIPD di Bari (Associazione Italiana Persone Down), a margine dell’inaugurazione a Bitonto (Bari), di una casa per il “Dopo di Noi”, promossa e realizzata dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, in coprogettazione con la stessa AIPD di Bari
«Questo progetto rappresenta per la nostra Associazione una grande opportunità, perché ci consentirà di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici, a conclusione di un percorso in cui saranno stati in tanti a sperimentare brevi periodi fuori casa per far emergere affinità e motivazioni. Il lavoro sinergico con la nostra Amministrazione Comunale ci permette così di incrementare le nostre capacità gestionali e di affrontare nuove sfide»: lo ha dichiarato Grazia Liddi, presidente dell’AIPD di Bari (Associazione Italiana Persone Down), a margine dell’inaugurazione a Bitonto, in provincia di Bari, di una casa per il “Dopo di Noi”, promossa e realizzata dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in coprogettazione con la stessa AIPD di Bari e grazie alla disponibilità di una famiglia, aderente all’Associazione, che ha messo a disposizione l’appartamento.
Leggi: Superando, 31/03/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
Cosa resterà della spesa sociale dopo la pandemia? – di Laura Pelliccia
La recente pubblicazione dell’Indagine Istat sui servizi sociali 2020 consente di ricostruire l’evoluzione della spesa per il welfare locale nel vivo della pandemia. Di seguito sarà analizzato l’impatto sulle diverse tipologie di interventi e sulle varie categorie di utenza, con una serie di confronti territoriali e intertemporali; si propongono inoltre una serie di riflessioni sulle fonti di finanziamento, in particolare sottolineando il ruolo dei fondi UE.
Ne risulta una serie di trasformazioni nel profilo degli interventi, in alcuni casi in linea con le tendenze di medio-lungo periodo in atto nell’orizzonte pre-pandemico, in altri casi in controtendenza. È difficile, al momento poter dire se le novità dell’epoca Covid diventeranno o meno strutturali; lo si potrà affermare solo proseguendo l’osservazione nel tempo.
Per questo motivo, abbiamo anche tentato una lettura delle dinamiche in corso con fonti temporalmente più aggiornate rispetto all’indagine Istat: la situazione al 2021 (anno ancora interessato dallo stato di emergenza) sembra tendenzialmente confermare quanto emerso per il 2020. In ogni caso, come premesso, sarà necessario continuare l’osservazione nel tempo per valutare gli effetti strutturali sul sistema.
Leggi: Welforum
Lo studio di popolazione Novara Cohort Study e l’UPO Biobank a servizio di comunità scientifica e cittadini, per promuovere qualità della vita e longevità
La sfida di dare “più vita agli anni” può trovare negli studi epidemiologici prospettici e nelle biobanche alcune risposte, orientate a promuovere la qualità della vita nella longevità. L’articolo presenta un’esperienza in corso a Novara, radicata sul territorio e fondata su una concreta collaborazione fra popolazione, esperti e ricercatori, istituzioni; questa esperienza richiede e promuove un nuovo modello di cittadinanza, di etica e di costruzione della conoscenza scientifica: un modello partecipativo, responsabilizzante e inclusivo, che coinvolge i singoli a beneficio della collettività.
di Daniela Capello (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Chiara Aleni (Università del Piemonte Orientale), Silvia Vittoria Cracas (Università del Piemonte Orientale), Jacopo Venetucci (Università del Piemonte Orientale), Giulia Garro (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Marco Varalda (Università del Piemonte Orientale), Annamaria Antona (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Valentina Bettio (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank)
Negli ultimi decenni, grazie allo sviluppo socio-economico e ai progressi nella scienza e nella medicina, si è verificato un sostanziale invecchiamento della popolazione, ma l’aumento dell’aspettativa di vita è accompagnato da un incremento della quantità di anni vissuti con malattie croniche o disabilità. È pertanto necessario che la ricerca scientifica – e, in particolare, quella biomedica – si pongano come obiettivo prioritario dare più salute agli anni e non solo dare più anni alla vita, facendo in modo che le persone vadano incontro a un invecchiamento sano, attivo e di successo.
Leggi: I Luoghi della Cura
Più leggi che cure domiciliari e gli ospedali si riempiono di anziani – di Luca Degani
Il presidente di Uneba Lombardia, il raggruppamento delle Residenze sanitarie assistite-Rsa del non profit, interviene sulla realtà rivelata da una recente ricerca: 22 pazienti su 100 non vengono dimessi dai nosocomi perché non hanno famigliari o caregiver in grado di dar loro supporto a casa. Siamo dinnanzi a un caso di «iperproduzione normativa» , dice Degani: mentre le cure a casa mancano, quelle intermedie non vengono attivate e il sistema socio-sanitario non viene visto come possibile soluzione
Recentemente è stato pubblicato, dall’edizione milanese del Corriere della Sera, un articolo dal titolo «Pazienti parcheggiati in corsia. Il 22% blocca posti per le urgenze».
Il tema è la mancanza di percorsi di continuità tra ospedale e territorio, in particolare per la popolazione fragile, in questo caso riferito alla Lombardia. Il medesimo problema che, alla fine degli anni 80 del secolo scorso, aveva portato alla crisi del Sistema sanitario, ossia “i ricoveri inappropriati”. Persone anziane “parcheggiate” in ospedale a causa della carenza di più appropriati luoghi di cura.
Una parziale risposta, negli anni 90, venne dalla creazione di 300mila posti letto in Residenze sanitarie assistite – Rsa ma, pur con un investimento, ai giorni nostri, di oltre 15 miliardi di euro, il problema certo non può considerarsi superato, anzi oggi si registrano alcune aggravanti.
Il mondo delle Rsa risponde oggi a un bisogno di salute completamente diverso, il numero di posti letto è quello previsto alla fine degli anni 80, ma gli ospiti sono molto più anziani, mediamente ultra-85enni, con due o più comorbilità, ossia la presenza contemporanea di più patologie.
Leggi: Vita
Stabilità assistenziale fuori dagli istituti: è questa l’unica strada – di Sara Bonanno
«Ciò che rende un familiare capace di assistere come nessun altro il proprio congiunto non autosufficiente – scrive Sara Bonanno – è la continuità assistenziale, che non può essere garantita da un’unica figura, il caregiver familiare: infatti, non è legittimo né lungimirante che un unico soggetto faccia ciò che comunemente farebbe una decina di persone». Si deve quindi investire su progetti di vita personalizzati e sulla stabilità assistenziale fuori dagli istituti, «l’unica scelta – dice Bonanno – che permette alle persone non autosufficienti e ai loro caregiver familiari di restare liberi»
Essere il parente convivente di una persona non autosufficiente rende caregiver familiari? Secondo un certo leitmotiv che sta prendendo sempre più piede pare di sì. Io invece dico no.
No, non è la parentela che rende caregiver familiare. È ciò che ho ribadito recentemente ad un interlocutore istituzionale che parlava di noi “mamme” che, come nessun altro, siamo capaci di capire e interpretare ciò che fa stare bene i nostri figli.
Una frase ad effetto che mi viene rifilata sempre, quando espongo nei dettagli le esigenze assistenziali che mio figlio non è in grado di esporre. Lui strilla, s’incacchia… balbetta una serie di parole incomprensibili e poi, sconfitto, mi chiama, perché sa bene che chi non lo conosce nemmeno proverà a capire cosa sta cercando di comunicare!
Leggi: Superando
Assemblea nazionale donne pensionate SPI CGIL
“Io, di me, farò una rivoluzione” è lo slogan scelto per l’Assemblea nazionale delle donne del sindacato dei pensionati Cgil, che si è appena conclusa ieri a Roma.
“Ci rialzeremo”. È cominciata così – raccontano le organizzatrici dello Spi Cgil – l’Assemblea nazionale delle donne dello Spi Cgil, con un intervento delle compagne emiliano-romagnole colpite dall’alluvione. (..) Perché l’anzianità è una fase dell’esistenza da vivere e da riempire di significato. È anche per questo che facciamo sindacato: per rappresentare gli anziani e le anziane in una società che cambia e per dare un significato diverso all’invecchiamento.”
La relazione introduttiva di Mina Cilloni, responsabile del coordinamento donne dello Spi Cgil, ha toccato molti temi: dai 59 conflitti che affliggono il nostro pianeta al coraggio delle donne che, in molte parti del mondo, si battono per la Pace e l’affermazione dei diritti umani; dall’Europa, come spazio di libertà e di cittadinanza per rafforzare concetti quali democrazia, qualità sociale e diritti per tutti, al sogno dei migranti di avere il diritto ad una vita. Un’attenzione particolare è stata dedicata al nostro Paese, “un paese governato dalla destra che inganna con le parole e che usa false verità” e alle azioni messe in campo dal Sindacato “con le grandi manifestazioni che si sono tenute a Bologna, Milano e Napoli “. Un sindacato che “ha rappresentato e rappresenta una opposizione alle scelte liberiste e neocorporative che il governo persegue”.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Case di comunità, la riforma è a rischio
Dopo l’emergenza provocata dalla pandemia, le promesse di un intervento strutturale di riorganizzazione dei servizi sanitari nel territorio ci avevano fatto ben sperare. In realtà, sembra che le cose non stiano andando per il verso giusto
Nelle settimane più buie della pandemia da più parti era stato promesso che, dal punto di vista sanitario, mai più il territorio sarebbe stato abbandonato al proprio destino. Erano stati così concepiti case e ospedali di comunità come capisaldi di una riforma della sanità territoriale, anello di congiunzione tra i medici di base e gli ospedali presi d’assalto. Alle belle parole erano seguiti i fatti. Dei sette miliardi offerti dall’Europa all’Italia tramite il Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr), ben due miliardi sono stati destinati alla realizzazione di 1.350 case di comunità e un miliardo per quattrocento ospedali di comunità, da realizzare entro la prima metà del 2026. Tutto bene allora? Non proprio. A giudicare dagli allarmi lanciati dalla Corte dei conti, dall’ufficio parlamentare di bilancio e dagli esperti, le cose non stanno andando per il verso giusto e le case di comunità (ma anche gli ospedali di comunità), vero fulcro della riforma, rischiano di rimanere sulla carta tra ritardi, mancanza di risorse e l’opposizione di una parte dei medici di base.
Leggi: Liberetà
Ripensare le città: un anuova alleanza per costruire oggi il futuro sostenibile dell’Italia
Sulla scorta della visione congiunta che guida il rispettivo operato, le Associazioni Green Building Council Italia e Nuove Ri-Generazioni siglano un accordo di collaborazione dedicato a promuovere lo sviluppo sostenibile applicato alle filiere edilizia e immobiliare mediante processi di rendicontazione, misura e certificazione delle prestazioni previsti dai protocolli energetico-ambientali rating system per gli edifici e per le infrastrutture verdi e blu. L’accordo prevede molte azioni comuni, tra cui attività di formazione, ricerca e informazione, con l’obiettivo sinergico di guidare la necessaria transizione del Sistema Paese, per città e comunità più sostenibili, resilienti e salubri.
Marco Mari – Presidente del Green Building Council Italia ha incontrato Rossella Muroni – Presidente di Nuove Ri-Generazioni per una riflessione congiunta sulla centralità che le città ricoprono nel percorso di sviluppo sostenibile del nostro Paese. Al termine dell’incontro le due Associazioni hanno formalizzato l’accordo di collaborazione volto a promuovere la trasformazione sostenibile dell’ambiente costruito, migliorando non solo il rapporto tra ambiente costruito e naturale, ma soprattutto le condizioni generali, la qualità della vita, la salute e sicurezza di tutti i cittadini. L’accordo prevede di avviare e implementare attività congiunte finalizzate a sostenere aziende, istituzioni e tutti gli attori del mercato nel percorso di transizione, al fine di promuovere la rigenerazione di città più giuste socialmente e che, partendo dai bisogni locali e attraverso il lavoro di qualità, assumano come coordinate del proprio sviluppo il welfare delle persone e dei territori.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Dalla teoria alla pratica: come l’ascolto porta un’app a rispondere alle nuove istanze dell’assistenza domiciliare – Umberto Brighetti, fondatore e CTO di Advenias
«Il valore dell’ascolto risiede nell’offrire un prodotto che non si limita a rispettare le normative vigenti, ma creare valore nell’utilizzo quotidiano. Per prestare attenzione alle esigenze dei propri utilizzatori ci possono essere varie strade: questionari, valutazioni, canali mail e sezioni appositamente pensate. L’ascolto implica dare attenzione a ogni figura del settore dall’amministrazione ai medici, dagli infermieri agli Oss».
L’obiettivo di Advenias è quello di offrire un prodotto cloud Saas che risponda alle reali esigenze dei suoi utilizzatori. Come si riesce a perseguire questo target?
Umberto ce ne parla usando l’esempio pratico delle nuove evoluzioni nell’applicazione mobile nate dall’ascolto delle richieste dei professionisti davanti alle normative regionali, in particolare lombarde e laziali.
Come si cala questo processo di ascolto nel concreto? Ogni azienda ha un suo processo su implementazioni e feedback, oggi vi raccontiamo il nostro. Prenderemo il caso offerto dagli aggiornamenti nell’ambito domiciliare.
«Vanno sempre pensate due strade di ascolto: quella normativa (che si potrebbe definire top-down) e quella umana di utilizzo (bottom-up). Nel caso specifico dei nuovi flussi normativi abbiamo un processo impositivo top-down: più Regioni hanno previsto degli aggiornamenti per gli Enti Erogatori del servizio di assistenza domiciliare. In futuro molte altre seguiranno tale strada.
Ascoltando però le istanze bottom up è emerso un aspetto. Tramite segnalazioni da più aree di ascolto è sorta la necessità a breve termine di un uso dell’app più assiduo. Nell’ultimo anno abbiamo registrato una crescita duplicata e prevediamo uno sviluppo del 30% nei prossimi 3-4 anni».
Leggi: Advenias Care
SEGNALAZIONI:
Verifiche reddituali per le prestazioni assistenziali
L’INPS, con il messaggio n. 2005 del 30 maggio scorso, ancora non pubblicato sul sito istituzionale, comunica di aver inviato ai titolari di prestazioni assistenziali, che non abbiano dichiarato la loro posizione reddituale, un primo sollecito per avere la loro situazione reddituale, cui è subordinato il riconoscimento di determinate prestazioni economiche, quali invalidità civile, cecità e sordità, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo. L’Inps, infatti, ha riscontrato che per il 2019 risultano mancanti 33.908 dichiarazioni reddituali e di responsabilità.
Si tratta di un obbligo di legge; pertanto, chi non lo abbia fatto o lo abbia fatto solo parzialmente, deve provvedere in tal senso per evitare la sospensione o addirittura la revoca del sussidio. L’Istituto fa sapere che se l’interessato non si attiverà entro 60 giorni, dopo questo primo sollecito seguirà la sospensione della prestazione e trascorsi ulteriori 120 giorni senza un riscontro, la prestazione verrà revocata e saranno richiesti i ratei indebitamente erogati dal 2019 fino al 2022.
Leggi: Inca
NEWS:
martedì 30 maggio 2023
Casa, nasce la cooperativa ’Habitat’ La sfida all’emergenza abitativa
Una risposta mutualistica all’emergenza casa crescente in città e all’evoluzione del fabbisogno abitativo, invitando la cittadinanza a prendere parte alla definizione di un nuovo abitare, plasmato sulle esigenze reali delle persone e non sul mercato. È questa la strada del progetto Habitat Bologna, promosso da Confcooperative Habitat e Confcooperative Terre d’Emilia, con il contributo tecnico di Kilowatt e il sostegno di Fondosviluppo. “Habitat Bologna è una cooperativa di abitanti che aggregherà, per i prossimi mesi, la domanda di casa collaborativa a Bologna – precisa Gaspare Caliri di Kilowatt e Habitat Bologna –. Nasce uno sportello che permette di venire alle Serre dei Giardini Margherita, fare un colloquio, raccontare le proprie necessità rispetto alla casa che si sta cercando”.
Leggi: Il Resto del Carlino, 30/05/2023
lunedì 29 maggio 2023
Istituzione psicologo di base. In Affari Sociali la proposta di legge Lupi (Nm) per porre l’assistenza psicologica a carico del Ssn
Si prevede l’obbligo per il medico di base di indirizzare i pazienti che denotano disturbi o problemi psichici a uno psicologo di base incaricato di effettuare la diagnosi e di provvedere all’assistenza, posta a carico del Ssn, fatto salvo il pagamento di un ticket. Le Regioni saranno incaricate di istituire degli elenchi di psicologi di base a cui potranno essere iscritti professionisti con i seguenti requisiti: scrizione all’ordine degli psicologi da almeno tre anni; assenza di rapporti di lavoro dipendente con le strutture del Ssn. IL TESTO
I disturbi psicologici, che sono diretta conseguenza, ad esempio, di sofferenze personali, di patologie pregresse o di eventi ed episodi traumatici, coinvolgono fasce di popolazione sempre più ampie, con particolare attenzione ai giovani. Gli effetti della pandemia di Covid, inoltre, hanno pesantemente mutato e aggravato il quadro generale. La condizione di notevole stress generata dalla pandemia e dalle sue conseguenze ha, infatti, indebolito psicologicamente numerosi soggetti aggravando problemi preesistenti ed evidenziando o estremizzando le loro fragilità mentale.
Leggi: Quotidiano Sanità, 29/05/2023
domenica 28 maggio 2023
Case, le compravendite crollano: colpa dei prezzi troppo alti (non solo a Milano). Le quotazioni
Case, nel 2023 crolla il giro d’affari: 18 miliardi di euro in menoQuasi 18 miliardi di euro. È la stima del calo del giro d’affari direttamente connesso alla compravendita di case che si potrebbe registrare nel 2023. Alla cifra va aggiunto tutto l’enorme indotto che ruota attorno ai passaggi di proprietà: compensi ad agenzie e notai, traslochi, acquisti di mobili, ristrutturazioni. E, corollario inevitabile, minori entrate fiscali. Alla stima sul calo del fatturato si giunge partendo dalle previsioni di Nomisma, secondo cui quest’anno le transazioni residenziali caleranno del 14,6% rispetto al livello record dello scorso anno, scendendo da 784 mila a 670 mila. A 18 miliardi, come calo del giro d’affari complessivo, si arriva calcolando una decurtazione proporzionale al calo delle vendite sui 123,2 miliardi di giro d’affari nel 2022 indicato nel rapporto sul mercato residenziale Entrate-Abi.
Leggi: Corriere della Sera, 28/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Terzo settore, nasce la Rete nazionale Auser Ets
Conclusi a Roma i lavori della conferenza nazionale dell’organizzazione. Tra le novità, due nuove App che rappresenteranno strumenti di accesso, di semplificazione e di interazione con le volontarie e i volontari, con gli iscritti e con le persone che si rivolgono all’Auser a vario titolo. E un cloud Auser dove poter lavorare in rete con più facilità
E’ nata ufficialmente la Rete Nazionale Auser ETS (ente del terzo settore). E’ questo il momento più significativo della conclusione della due giorni di lavori della Conferenza Nazionale d’Organizzazione che si è tenuta a Roma al Centro Congressi Frentani il 25 e 26 maggio. Alla presenza del notaio è stato letto e firmato l’atto costitutivo di Auser Rete Associativa Nazionale ETS.
“Un passaggio importante e strategico che renderà l’Auser più autorevole sul piano della rappresentanza. Un’Auser più forte, più radicata nel territorio, sempre più capace di dare risposte concrete ai bisogni delle persone”, sottolinea la stessa associazione in una nota.
Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari
Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari(ansa)
I ministri hanno presentato la revisione dei loro progetti. Poi il Piano andrà alla Ue. La Corte dei conti: “Attuazione vischiosa”
Cancellare, rimodulare, spostare. Perché anche se ci sono tre anni di tempo, fino a giugno del 2026, alcuni progetti del Pnrr sono diventati irrealizzabili. Eccola la traccia per la revisione del Piano di ripresa e resilienza che Raffaele Fitto, il regista dell’operazione, si è ritrovato nei documenti inviati dai ministri che gestiscono gli investimenti. Obiettivi troppo ambiziosi, potrebbe essere il titolo delle relazioni che mettono in fila le criticità, ma anche le possibili soluzioni.
Sono diventate troppe 2.100 scuole da mettere in sicurezza. E troppe le mille strutture in cui costruire o ampliare le mense, per estendere il tempo pieno e contrastare l’abbandono scolastico.
Leggi: La Repubblica, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Gli italiani e il caro bollette Si rafforza il Banco dell’energia
La crisi e il caro bollette continuano a farsi sentire e un italiano su quattro ammette il timore di non riuscire a fare fronte alle spese per le utenze di luce e gas. Il dato emerge dalla ricerca «Gli Italiani e la povertà energetica», effettuata da Ipsos per il Banco dell’energia, l’ente senza scopo di lucro, costituito da A2A e dalle sue fondazioni, con l’obiettivo di raccogliere risorse da destinare a soggetti e famiglie in difficoltà economica, con uno specifico focus sulla povertà energetica. Un disagio che la ricerca presentata ieri da Ipsos inquadra, ricordando che l’81% degli intervistati teme di non potere fronteggiare le spese nel prossimo futuro. Si tratta, come rilevato dalla società di ricerca, di una percentuale che resta stabile rispetto all’indagine condotta sei mesi fa da Nando Pagnoncelli per conto del Banco dell’Energia. «La fine dell’inverno e il calo delle tariffe dei beni energetici rischiano di fuorviare rispetto a un problema che resta cruciale.
Leggi: Ius Letter, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Politiche per gli anziani. Fnopi al tavolo di confronto sui decreti attuativi. “Riforma professioni per rispondere a nuovi bisogni salute”
In questo senso la Federazione ha evidenziato l’importanza di prevedere una riforma della formazione universitaria per adeguare l’iter formativo delle professioni sanitarie infermieristiche all’evoluzione scientifica, tecnologica e ai nuovi bisogni sanitari. E poi possibilità di attribuire agli infermieri la possibilità di prescrivere alcune categorie di farmaci e ausili/presìdi, come strumento per l’applicazione delle competenze specialistiche.
Legge 33/2023, delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane: Parlamento e Governo hanno dato il via a tavoli di ascolto e di confronto sui provvedimenti attuativi e sulle tematiche connesse e i primi ad essere ascoltati sono stati i rappresentai dei professionisti sociosanitari. A Palazzo Chigi il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ha convocato e ascoltato i rappresentanti degli assistenti sociali, medici geriatri.
Per la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi ) è intervenuto il consigliere nazionale Nicola Draoli, presidente dell’ordine di Grosseto.
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Legge delega su anziani. Anelli (Fnomceo): “Medici e assistenti sociali insieme per una miglior assistenza sul territorio”
“Pensiamo che l’assistenza domiciliare possa essere uno degli snodi fondamentali di questo provvedimento, soprattutto nell’integrazione con la medicina generale, con l’assistenza primaria, le sue forme associative e, contestualmente, attraverso l’interazione con le cooperative sociali, che svolgono un ruolo oggi essenziale per garantire l’assistenza ai nostri anziani”.
Un “progetto di combinato con le cooperative sociali e con le forme associative della medicina generale, in particolare le aggregazioni funzionali territoriali (AFT), che veda i medici e gli assistenti sociali collaborare per l’assistenza domiciliare agli anziani”. È questa la proposta che la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha presentato oggi, per voce del Segretario Roberto Monaco, al Tavolo di ascolto della Presidenza del Consiglio dedicato alla Legge delega sugli anziani.
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Da troppi anni la politica sulla casa è assente in questo paese: la protesta degli universitari viene accolta anche dal mondo ecclesiastico
Dichiarazione dei segretari generali SUNIA-SICET-UNIAT
È arrivato il momento di ascoltare la voce dei giovani che rivendicano il diritto allo studio e il diritto all’abitare a costi sostenibili.
Anche autorevoli voci ecclesiastiche riaffrontano il nodo dell’emergenza abitativa.
In particolare condividiamo e apprezziamo il messaggio di solidarietà del Cardinale Zuppi che nella sua introduzione ai lavori della 77^ assemblea generale dei vescovi ha scandito in modo forte e chiaro che “non c’è vita degna e non c’è famiglia senza casa”.
Da tanti anni SUNIA, SICET e UNIAT denunciano questa forte sofferenza abitativa che colpisce le persone più fragili, sia giovani che meno giovani, e tuttavia le istituzioni non intervengono a sufficienza, sottovalutando il rischio di compromettere la coesione sociale nel nostro paese.
Mentre nei principali paesi europei sono state rafforzate le infrastrutture sociali dando ampio spazio alla locazione a canone sostenibile, in Italia dobbiamo ancora rimpiangere il piano Ina-casa risalente all’immediato dopoguerra.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Riforma del catasto, nuova raccomandazione della UE: ma la riforma Draghi e stata cancellata
Alla fine, la Ue è tornata a sollecitare l’Italia: il Catasto deve essere aggiornato «agli attuali valori di mercato». Già l’anno scorso la Commissione aveva prodotto una raccomandazione in cui si invitava il nostro Paese a «ridurre la pressione fiscale sul lavoro attraverso una riforma dei valori catastali». L’Italia, come sappiamo, è uno dei Paesi con la pressione fiscale più alta sul reddito da lavoro, mentre è tra quelli che tassano meno gli immobili. Il governo Draghi aveva avviato una riforma la cui legge delega era «coerente» con la raccomandazione della Commissione europea. Ma le cose andarono come sappiamo. A febbraio 2022 il governo Draghi era andato sotto 4 volte alla Camera, a causa del tetto sul contante, ma anche per la barricata della Lega che chiedeva lo stralcio delle norme sulla mappatura del Catasto. Poi, di nuovo, nel marzo successivo, la riforma voluta da Draghi era passata solo per un voto, bocciando l’emendamento soppressivo presentato dai partiti di destra e di centro-destra in commissione Finanze alla Camera.
Leggi: Antonme.dev
mercoledì 24 maggio 2023
Nelle Rsa mancano infermieri e medici
La popolazione italiana invecchia e le persone non autosufficienti sono oltre tre milioni e mezzo. Ma l’offerta di servizi pubblici e privati diminuisce e come se non bastasse scarseggia anche il personale nelle Rsa. Tutto questo mette a rischio la qualità dell’assistenza. A farne le spese sono in primo luogo le migliaia di persone ricoverate in queste strutture e le loro famiglie
Nelle Rsa manca il 21,7 per cento degli infermieri, il 13 per cento dei medici e il 10,8 per cento degli operatori sociosanitari. Nel 2022, il 61,7 per cento degli infermieri ha lasciato le Rsa per nuovi contratti di lavoro nelle strutture ospedaliere o nei servizi territoriali. Una fotografia impietosa quella scattata dal quinto rapporto stilato dall’osservatorio del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’università Bocconi, in collaborazione con Essity Italia, che descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel settore dell’assistenza agli anziani, attraverso il monitoraggio di dodici regioni.
Leggi: Liberetà, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Caro affitti, lo Stato non sa neanche quante siano le case popolari vuote. In Lombardia il dato è in costante aumento: oltre 15mila
Misure che incentivino o spingano i privati a mettere sul mercato i loro alloggi sfitti. E una regolamentazione degli affitti brevi in modo da limitarne la diffusione. Le ipotesi emerse a livello politico per far fronte al caro affitti che porta gli studenti a protestare in tenda sono rivolte ai privati. Ma dai privati, e nello specifico da chi rappresenta i proprietari di case, la risposta è secca: “Il vero scandalo dello sfitto è quello che riguarda le case popolari, quelle che sono a carico dei contribuenti. Si renda disponibile quel patrimonio immobiliare, prima di ogni cosa”, ha twittato nei giorni scorsi il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. Facile a dirsi, ma chissà quanti soldi pubblici ci vorrebbero. Il problema però è ben più a monte dei finanziamenti, visto che a livello centrale il governo nemmeno sa quanti siano e dove siano gli alloggi pubblici sfitti sparsi per il Paese. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attualmente guidato da Matteo Salvini, non ha alcuna mappatura del fenomeno
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Il conto del Superbonus sale a 86 miliardi: è costato più del doppio (il 110%)
Presentato il consuntivo del Ministero dell’Economia relativo all’impatto sul debito fino al 2035: rispetto alle stime segna un +110%. La spinta sul Pil è stata modesta: è di poco meno di 2 punti in tre anni
Superbonus 110%, di nome e di fatto. Nel senso che i generosi sconti per le ristrutturazioni edilizie alla fine costeranno allo Stato il 110% più del previsto, oltre il doppio: 86 miliardi di euro contro 41. Il conto definitivo dei sussidi, che copre l’intero periodo di validità dal 2020 al 2035, lo ha fatto ieri in audizione alla Camera Giovanni Spalletta, direttore generale del ministero dell’Economia. Sommando le due principali misure che negli ultimi mesi hanno moltiplicato i cantieri: il Superbonus 110% per la riqualificazione energetica dei palazzi, per cui le cui spese sono lievitate da
35 a 67,1 miliardi, e il Bonus per ristrutturare le facciate, per cui sono più che triplicate da 5,9 a 19 miliardi. Una maxi spesa tra le più generose nella storia d’Italia – vale quattro leggi di Bilancio, metà Pnrr, dieci anni di Reddito di cittadinanza – che ha senza dubbio dato una spinta alla ripresa dell’economia piegata dal Covid: lo stesso Spalletta ha stimato 20 miliardi di Pil in più e 10 miliardi di maggiori entrate nel primo anno, e 42 miliardi di Pil e 19 di entrate aggiuntive nel secondo.
Leggi: La Repubblica, 24/05/2023
REGIONI:
lunedì 29 maggio 2023
Psicologo di base, gratuito e per tutti in arrivo in Lombardia
Il nuovo servizio è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale
Gratuito e a disposizione di tutti i cittadini: in Lombardia è in arrivo lo psicologo di base, una nuova figura che opererà a tempo pieno nelle case di comunità, le strutture di sanità territoriale finanziate con i fondi del Pnrr. Il nuovo servizio, che formalmente prende il nome di “psicologia delle cure primarie”, è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale, che per il triennio 2023-2025 prevede risorse per 12 milioni di euro. Testimonial d’eccezione della proposta Aurora Ramazzotti, da anni impegnata sui social contro il body shaming e sul tema della salute mentale tra i ragazzi.
Leggi: Il Sole 24 ore, 29/05/2023
lunedì 29 maggio 2023
Donne senza dimora. Cresce il numero e l’età media delle ospiti della Casa della Carità di Milano
La maggior parte ha superato i 30 e la più grande ha 76 anni. Una su tre è italiana. Caputo: “Arrivano donne separate, divorziate o che sono fuggite da situazioni di maltrattamento”
Casa della Caritàcasa della carità donne
Alla Casa della Carità di Via Brambilla a Milano ci sono sempre più donne e, attualmente, il cosiddetto “Piano Sara” intitolato, alla figura biblica della moglie di Abramo, accoglie 25 ospiti di sesso femminile, un terzo delle quali italiane. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero della newsletter della struttura voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduta fino a qualche settimana fa da don Virginio Colmegna, la responsabile dei Progetti sociali, Vanessa Caputo, racconta: “Storicamente alla Casa della Carità abbiamo sempre accolto più uomini che donne. Vuoi perché l’immigrazione cominciava prevalentemente dagli uomini che poi venivano raggiunti dalle mogli, o vuoi perché le persone senza dimora sono in prevalenza maschi”. Oggi però la situazione è cambiata e il numero degli uomini e delle donne accolte è molto simile.
Leggi: Redattore Sociale, 29/05/2023
sabato 27 maggio 2023
Ater, nel 2022 assegnati 258 alloggi ma ci sono oltre 2mila domande
Il dossier elaborato dalla Regione Veneto sul proprio patrimonio Ater – l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale – e sullo stato di mantenimento, manutenzione e copertura della domanda di alloggi, si conclude con un quadro del tutto negativo anche per la provincia di Verona. «Il patrimonio immobiliare di proprietà o gestito da Ater non è per qualità e numero di alloggi sufficiente a far fronte alla domanda abitativa delle persone in maggiore difficoltà economica. Devono essere acquisiti nuovi alloggi e sistemati molti di quelli esistenti», è la conclusione dello studio realizzato dalla seconda e quarta commissione del consiglio regionale.
Leggi: Corriere di Verona, 27/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Roma, ex manicomio diventa polo del benessere: stanziati 60 milioni
Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà, con la ristrutturazione dei padiglioni e la creazione di spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. La chiusura dei lavori è prevista entro il 2025
Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà. Una possibilità di rinascita. Sessanta milioni di euro per la ristrutturazione dei padiglioni con chiusura lavori entro il 2025. Obiettivo ambizioso per la realizzazione di ‘un polo del benessere’ con spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. Una storia fatta di memoria e memorie quella del manicomio più grande d’Europa, chiuso nel 1978 con la legge Basaglia e lasciato in stato di abbandono per anni. Il progetto di ristrutturazione con fondi PNRR è ‘finalizzato all’inclusione per la creazione di uno stato di benessere fisico, psichico e mentale’ all’interno del quartiere di Roma nord. Un centro diurno di sostegno a disabili con annesso ambulatorio, progetti di alloggi per persone sottoposte a sfratto e donne vittime di violenza, un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole, e ancora uno spazio dedicato alla cucina e al coworking, mentre su altre aree un restauro conservativo. I padiglioni 16 e 31 resteranno gli uffici municipali e verranno mantenuti i servizi socio-sanitari dell’Asl Roma 1 già presenti e attivi.
Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023
venerdì 26 maggio 2023
Milano. Nei quartieri popolari nasce il primo ambulatorio infermieristico gratuito per i più fragili
L’Associazione Onlus, Ali di Leonardo di Milano e il Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugureranno domani l’ambulatorio di via Molise 47 a Milano. I cittadini, in particolare i più fragili, anziani o in disagio economico, potranno usufruire di prestazioni come misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG.
L’associazione Ali di Leonardo ha deciso di portare aiuto a persone fragili e disagiate che vivono nei quartieri popolari di Milano. E così domani, insieme al al Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugurerà la prima giornata di attibità del nuovo ambulatorio infermieristico gratuito, in via Molise 47 a Milano, dalle 9.30 alle 11.30. Lo spazio è stato concesso grazie alla sensibilità di Grazia Casagrande, presidente dello storico Comitato, che da anni si occupa di aiutare gli abitanti delle case popolari. Le prestazioni ambulatoriali di cui potranno usufruire i richiedenti sono: misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG
Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.
Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.
Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.
Leggi: Sunia, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Autonomia differenziata. Fedriga (Regioni): “Determinare i Lep in favore di tutte le Regioni”
“È imprescindibile che il conseguimento dell’autonomia differenziata da parte di alcune Regioni non pregiudichi l’ammontare delle risorse da destinare alle altre. La finalità dell’autonomia differenziata è di migliorare le condizioni di cittadini e imprese nelle Regioni interessate, senza peggiorare quelle delle altre Regioni”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni in audizione in Commissione Affari Costituzionali al Senato.
“La Repubblica si fonda su basi di autonomia, pluralismo unità e indivisibilità: tutti valori iscritti nella nostra Carta costituzionale. Così la differenziazione su base regionale e locale è chiaramente un valore inscritto nel codice genetico del principio autonomistico e nel concetto di autonomia territoriale, da intendersi come uno spazio di autodeterminazione dei territori”.
Così Massimiliano Fedriga, nel corso dell’Audizione per l’esame dei progetti di legge recante sull’autonomia differenziata (S 615 e 273) in Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023
giovedì 25 maggio 2023
Non autosufficienza. Federsanità Anci Fvg e Veneto attivano tavolo permanente e rete delle Rsa
La proposta è di attivare, con la rete delle federazioni regionali, un tavolo di lavoro permanente sulla Non Autosufficienza per rafforzare lo scambio di informazioni ed esperienze / buone pratiche, tramite l’adesione e la partecipazione attiva delle Rsa alla vita associativa delle federazioni regionali, rafforzando concretamente, sui territori, l’integrazione sociosanitaria e valorizzando, come meritano, i risultati raggiunti e le opportunità di cui sono portatrici.
– Un cantiere aperto sulla non autosufficienza, sulle cure intermedie e sulle strutture residenziali e semiresidenziali che ospitano persone anziane nei territori. Con questo obiettivo si è svolto un tavolo di lavoro, congiunto tra Federsanità Anci Fvg e Veneto, con il coinvolgimento di quaranta tra amministratori locali, presidenti e direttori di Aziende Pubbliche Servizi alla Persona e Case di Riposo comunali del Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di approfondire le tematiche connesse al “Disegno di legge sulla non Autosufficienza”, recentemente approvato dal Governo.
Dopo i saluti del Presidente di Federsanità Anci Fvg , Giuseppe Napoli e del referente nazionale delle Rsa, Aldo Pahor, Presidente Asp Itis Trieste, sono intervenuti, il presidente di Federsanità Anci Veneto, Domenico Scibetta, Coordinatore dell’”Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria” di Federsanità/Agenas e Michelangelo Caiolfa, esperto di Federsanità Anci Toscana, moderati da Giovanni Di Prima, Dg Asp Umberto I di Pordenone e coordinatore Gl Rsa FVG.
Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
“Realizzare le Case della Comunità e ridurre impatto del privato”. Dall’Alleanza per la riforma delle cure primarie alcune proposte per la salvaguardia e la riforma del Ssn
Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità. Reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del Ssn attuato negli ultimi anni investendo sul personale, sulle tecnologie e sulla riorganizzazione dei principali comparti. Ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità. Queste alcune delle
“Il Covid l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio sanitario nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio. Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del Ssn e dei Ssr”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
In Puglia arriva lo psicologo di base: sarà gratuito per tutti. E nelle Rsa ok alle telecamere di sicurezza
I due provvedimenti approvati all’unanimità dal consiglio regionale. Lo psicologo lavorerà in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Per il 2023 stanziati 450mila euro a partire dall’anno prossimo previsti 1,5 milioni
Psicologo di base gratuito e telecamere nelle Rsa per impedire che possano verificarsi nuovi casi di maltrattamenti contro gli ospiti. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i due importanti provvedimenti di carattere sociale e sanitario. Con la nuova legge tutti i pugliesi potranno usufruire di un sopporto psicologico gratuito. Oltre al medico di base, e al pediatra, si potrà richiedere anche lo psicologo di base.
Leggi: La Repubblica, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Grosseto. SUNIA, SICET e UNIAT: consegnate alla prefetta Berardino le firme per l’housing sociale
Sunia, Sicet e Uniat chiedono alla prefetta di sollecitare il Governo a farsi carico dell’housing sociale, consegnandole oltre 700 firme.
Bisogna riprendere il filo delle politiche di welfare degli anni 70, e tornare a investire sul bene fondamentale della prima casa dando l’opportunità alle fasce più deboli della popolazione di avere un tetto sulla testa. Perché il diritto all’abitazione è la precondizione affinché chiunque possa costruirsi un futuro.
È ciò che questa mattina le tre organizzazioni degli inquilini Sunia (Cgil), Sicet (Cisl) e Uniat (Uil) – rappresentate dai rispettivi segretari Antonio Terribile, Sergio Camerota e Stefano Cherubini – hanno detto alla prefetta di Grosseto Paola Berardino, consegnandole le oltre 700 firme raccolte fra le famiglie che vivono sulla propria pelle il problema della prima casa, a sostegno della piattaforma messa a punto sui temi dell’housing sociale.
Leggi: Sunia, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
Piano casa, svolta a Bari: il Comune verso il via libera di 35 progetti rimasti bloccati
Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio
Le pratiche sono 35 e dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio. Il capo della ripartizione Urbanistica del Comune, Pompeo Colacicco, ha firmato una determina con la quale fissa di fatto “un orientamento” omogeneo per l’esame delle pratiche. E introduce il criterio che porterà a salvare o meno ogni singolo progetto. Per ottenere il via libera, di fatto, le pratiche dovranno salvaguardare « un interesse pubblico alla rigenerazione urbana, al contenimento del consumo del suolo e al recupero sociale e urbano degli insediamenti edilizi».
Leggi: Sunia Informa, 24/05/2023
mercoledì 24 maggio 2023
L’addestramento del caregiver nell’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli Ausl della Romagna
Nel 2022, l’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli ha avviato un progetto di formazione mirato a sostenere gli operatori sanitari e socio-sanitari nell’addestramento dei caregiver. L’obiettivo principale è testare un approccio formativo efficace, partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.
di Azzurra Bernabei (Coordinatore Infermieristico), Michela Navi (Infermiere Case Manager), Sonia Brioccia (Coordinatore Fisioterapista Medicina Riabilitativa), Marzia Vivarelli (Infermiere Case Manager), Laura Tedaldi (Resp. Organizzativo Case della Salute, Cure Primarie e Medicina di Comunità), Silvia Mazzini (Dirigente Professioni Sanitarie), Davide Botturi (Staff Direzione Distretto Forlì), Giuseppe Benati (Direttore Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità), Maria Renata Rossi (Direttore UOC Medicina Riabilitativa)
Nel Piano Nazionale Cronicità del 2016, le linee di intervento prevedono la promozione di percorsi di formazione strutturata per i caregiver che sostengono la gestione quotidiana delle persone anziane con limitazioni funzionali. Il Piano evidenzia come una delle principali criticità nell’implementazione di tali percorsi sia rappresentata dalla cultura dei professionisti sanitari, orientata ad un atteggiamento più prescrittivo che partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.
Leggi: I Luoghi della Cura, 24/05/2023
IN AGENDA:
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
Tre “mosse” per salvare e riformare il Ssn e il Welfare territoriale – di Alleanza per la riforma delle Cure primarie in Italia
Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità; reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del SSN recuperando nel triennio il sottofinanziamento del SSN rispetto alla media UE; ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità, salvaguardando la centralità della governance pubblica
Il Covid-19 l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio.
Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del SSN e dei SSR.
Leggi: Quotidiano Sanità
Da Agenas e Corte dei conti due report che segnalano il disarmo della sanità – di Ettore Jorio
Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.
Tra il Report dell’Agenas sulla condizione di esigibilità dei LEA ospedalieri e il Rapporto 2023 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica, più esattamente su “Una sanità alla ricerca di nuovi equilibri” e, quindi, anche su “Gli investimenti in sanità: tra fondi ordinari e PNRR”, si è accumulata sulla griglia delle analisi, necessarie a capire il dato di partenza dei rimedi possibili, tantissima carne al fuoco.
Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.
Leggi: Quotidiano Sanità
Salute per tutti – di Serena Moriondo
Ci sono due recenti iniziative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) particolarmente significative. Entrambe possono aiutarci a comprendere la più stretta relazione tra il vero significato di benessere e quello di economia, oltre alla necessità di un’azione urgente di difesa e rilancio dei servizi sanitari pubblici a livello globale. Perchè come denuncia l’OMS l’economia ha finora misurato il prezzo di tutto e il valore di niente. Questo deve cambiare.
La prima delle due iniziative riguarda l’edizione 2023 del “World Health Statistics”, il Rapporto annuale che tratta le Statistiche sulla salute mondiale pubblicato il 19 maggio dall’OMS, con nuovi dati sull’impatto della pandemia di COVID-19 e sugli ultimi progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile relativi alla salute (SDG).
La seconda iniziativa riguarda il “Manifesto – The WHO Council on the Economics of Health for All”, pubblicato dal Consiglio dell’Economia dell’OMS, istituito alla fine del 2020 dal dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus (Direttore generale dell’OMS) e presieduto dalla Professoressa Mariana Mazzucato
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Il welfare solitario – Sergio Pasquinelli
La natalità ha attraversato una trasfigurazione rara nel nostro Paese: da tema tipicamente privato, frutto di scelte strette nelle mura domestiche, è diventato argomento pubblico ed è entrato nell’agenda di governo.
Ma le soluzioni ricercate a un problema di così vasta portata e dalle conseguenze potenzialmente devastanti sono ancora parziali, di settore, e rimangono ancora più sul piano del dichiarato che sul piano dell’effettivo. Così fa piacere sentire, dal governo, che occorre aumentare i tassi di occupazione femminile, notoriamente correlati ai livelli di fecondità, ma non aiuta l’intransigenza sui flussi migratori, considerati come qualcosa da avversare a prescindere. E che invece aiuterebbero molto la nostra demografia, oltre che il nostro mercato del lavoro.
Avere un figlio continua a essere una scelta maledettamente solitaria, rimanendo così un salto nel buio che molte giovani coppie si sentono sempre meno di compiere. Come ha ben sintetizzato l’Alleanza per l’Infanzia in un recente comunicato, “autonomia dalla famiglia di origine e realizzazione di una propria sono strettamente dipendenti dalle politiche abitative e dalle opportunità di lavoro, adeguatamente remunerato e ragionevolmente sicuro, per i giovani”. Se il tema è investire su più fronti in modo coordinato, integrato, siamo ancora molto indietro.
Leggi: Welforum
Servizi di comunità e prossimità per il progetto di vita
Una proposta di “cassetta degli attrezzi” nell’ambito del percorso di unificazione delle Aziende Sanitarie di Parma – Pietro Pellegrini
Rendere la casa della persona il primo luogo di cura e di vita vuol dire dare realizzazione al diritto delle persone all’autodeterminazione e alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, come previsto dal DM 77/2022 e dal Chronic Care Model.
Questo obiettivo può essere raggiunto con azioni specifiche e procedure, valutative e operative, integrate come indicato dalle Linee di indirizzo sul Budget di Salute (BdS) cui si rimanda1.
La partecipazione, il protagonismo, e la capacitazione della persona2, considerata portatrice di bisogni e risorse nell’ambito di un programma di cura e di un progetto di vita autodeterminati all’interno di relazioni significative, implica una valutazione partecipata e multidimensionale alla quale possa seguire un insieme di azioni e di offerte che siano sostenute da specifici budget (sanitario, sociale, della persona, famiglia) integrati e dalle necessarie attività di supporto (amministrativo, legale e patrimoniale).
Leggi: Welforum
Progettazione partecipata: un’opportunità da non perdere – di Serena Moriondo
Il “Piano dei servizi” è uno dei tre atti che costituiscono il “Piano di governo del territorio”, che è lo strumento di pianificazione urbanistica che ha l’obiettivo di definire l’assetto di tutto il territorio comunale. Una delle caratteristiche distintive del PGT è rappresentata dalla progettazione partecipata: in sostanza, nel momento in cui un’Amministrazione comunale si appresta a redigere il Piano di governo del territorio è tenuta a informare di ciò la cittadinanza, in modo tale che cittadini e associazioni possano avanzare delle proposte in merito.
Oltre al Piano dei servizi, il Piano di governo del territorio include anche il “Documento di piano” e il “Piano delle regole”. Il primo fornisce un quadro complessivo relativo alla programmazione urbanistica, pianificando lo sviluppo della popolazione che risiede nel territorio comunale e analizzando il territorio stesso non solo sotto il profilo urbanistico, ma anche in un’ottica geologica, sociale, paesaggistica, ambientale, culturale, economica e viabilistica.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
SEGNALAZIONI:
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti: a che punto siamo? Una guida per orientarsi
Il 21.03.2023 il Parlamento ha approvato la Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti Legislativi che dovranno essere approvati entro gennaio 2024. Per favorire la conoscenza della Legge Delega e il dibattito in merito, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha deciso di preparare una guida.
La Legge 33 del 23 marzo 2023 delega il Governo ad adottare – entro il gennaio 2024 – i Decreti Legislativi riguardanti la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, sulla base dei principi e dei criteri direttivi indicati. Si tratta, dunque, della Legge Delega che delinea l’impianto complessivo della riforma, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti. Nella storia del nostro Paese, questa è la prima riforma del settore ed è attesa dalla fine degli anni ‘90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e in politica. Il connubio tra invecchiamento della popolazione e ritardi delle politiche di welfare fa della riforma un’occasione che l’Italia non può sprecare.
Leggi: I Luoghi della Cura
La Rete Auser per l’invecchiamento attivo e la valorizzazione degli anziani
Il 25 e 26 maggio 2023, si terrà a Roma presso il Centro Congressi Frentani in via dei Frentani 4, la Conferenza nazionale di Organizzazione dell’Auser dal titolo “La nostra Rete”. Al centro dei lavori le sfide dettate dal compimento del Codice del Terzo Settore e le nuove responsabilità legate all’essere Rete Nazionale. Sarà l’avvio di una nuova architettura organizzativa. L’associazione giunge all’appuntamento di Roma dopo un ampio percorso di coinvolgimento dal basso, ascolto, condivisione, nei territori dando voce agli associati e ai volontari.
Leggi: Auser
NEWS:
lunedì 22 maggio 2023
Come diventerà l’Italia: anziani, donne senza lavoro, effetti e rischi della crisi demografica
Il bello di una newsletter è che si può tenere la cucina aperta: un po’ come in certi ristoranti dove i cuochi rimescolano le padelle davanti ai clienti. Ecco dunque gli ingredienti. Ho ascoltato un podcast di Lant Pritchett, un economista americano con un’idea forte: invece di accelerare verso l’automazione di qualunque funzione attraverso tecnologie che riducono la domanda di lavoro – sostiene Pritchett – dovremmo accettare più immigrati per le mansioni che gli adulti nei Paesi ricchi ormai non vogliono svolgere. Le sue parole mi sono ronzate in testa fino al giorno in cui ho chiesto all’Istat le stime sul numero di anziani in Italia nei prossimi anni.
Previsioni sulla demografia
Perché molte previsioni sono come piume al vento, si sa. Ma non quelle sulla demografia che, al contrario, restano per lo più incise nella pietra. Le popolazioni sono come ghiacciai che si spostano in modo lento, ma sicuro e misurabile nei movimenti a venire. Bastano dunque poche elaborazioni dai dati Istat per prevedere il numero di persone di più di 80 anni in Italia oggi e in futuro.
Leggi: Corriere della Sera, 22/05/2023
lunedì 22 maggio 2023
Colf e badanti, un nuovo modello di immigrazione è possibile?
A Roma il congresso nazionale di Api-Colf, l’associazione professionale degli assistenti familiari. Tre le richieste: quote di ingresso riservate, formazione già in patria e regolarizzazione di chi è già in Italia. Zuppi: “L’Italia avrà sempre più bisogno di collaboratori familiari”
Volontariato, anziani, assistenza, badanti
Quote di ingresso riservate a colf e badanti; specifica formazione professionale conseguita già in Patria, prima dell’ingresso in Italia; regolarizzazione delle persone già presenti in Italia, a seguito di una verifica delle effettive competenze conseguite ed inserimento lavorativo. Sono stati questi i punti al centro del XXII Congresso di Api-Colf, ’l’associazione professionale degli assistenti familiari, che si è svolto ieri a Roma, alla presenza di oltre 100 delegati giunti da tutta Italia.
L’obiettivo è quello di pensare un nuovo modello di immigrazione per il settore della collaborazione familiare, volto all’accoglienza e all’inserimento nella categoria delle collaboratrici e dei collaboratori familiari provenienti da altri Paesi, partendo da una necessaria revisione del sistema di ingresso che superi l’inadeguatezza dell’attuale legislazione.
Leggi: Redattore Sociale, 22/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
L’intervento: Mettere l’abitare al centro delle strategie locali
Abbiamo dovuto aspettare maggio 2023 perché la questione dell’alloggio irrompesse nel dibattito pubblico italiano. Merito dei giovani universitari e della stampa che ha saputo recepire la protesta con solidi approfondimenti.
Servirà il clamore su un disagio costruito, documentato, denunciato nei decenni a far compiere qualche passo nella ricostruzione di una politica dell’abitare nazionale e fiorentina? A fornire risposte attraverso una chiara strategia? Riusciremo a superare l’approccio quantitativo per trasformarlo in una reale politica di qualità dell’abitare? Il fulcro della politica della città?
Per fronteggiare il disagio abitativo, emergenziale ma anche strutturale, c’è bisogno di un cambio di rotta ai livelli di governo sovralocali, specialmente centrale.
Leggi: La Repubblica, 19/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
Approvato in USA un vaccino specifico per gli anziani
Dopo una sperimentazione effettuata con il coinvolgimento di circa 25.000 persone anziane, la Food and Drugs Administration ha autorizzato l’utilizzo del primo vaccino per prevenire la malattia del tratto respiratorio inferiore negli anziani, associato al virus respiratorio sinciziale RSV.
Gli anziani, in particolare quelli con condizioni di salute di base, come malattie cardiache o polmonari o sistemi immunitari indeboliti, sono ad alto rischio di malattie gravi causate da RSV. L’odierna approvazione del primo vaccino RSV è un importante risultato di salute pubblica per prevenire una malattia che può essere pericolosa per la vita.
Leggi: Fondazione Leonardo, 19/05/2023
mercoledì 17 maggio 2023
Eurostat: Italia sempre più vecchia e con meno figli
Sempre meno figli, sempre più tardi. Un’età media che cresce e una popolazione che diminuisce. L’Europa invecchia e vive un declino demografico di cui l’Italia è capofila. Nella fotografia scattata da Eurostat sulla popolazione dell’Ue, lo Stivale rappresenta meglio di altri, e in alcuni casi meglio di tutti gli altri, un problema che è certamente europeo ma ancor più italiano.
L’istituto di statistica europeo traccia una traiettoria di aumento dell’età media. A livello Ue se nel 2002 questa era di poco meno 39 anni, nel 2012 risultava quasi 42 anni e alla fine del 2022 si attesa a 44 anni e mezzo. In questo l’Italia. La curva tricolore recita invece 40 anni e 9 mesi nel 2002, 44 anni nel 2012, 48 anni nel 2022. Il risultato è che quello italiano è il popolo più grande in termini di età di tutta l’Unione europea, davanti a Portogallo (46 anni e 8 mesi), Grecia (46 anni e 2 mesi) e Germania (45 anni e 11 mesi). Il motivo di questa curva è legata famiglie sempre meno numerose. A livello Ue l’Italia viene menzionata per i bassi tassi di fecondità.
Leggi: Auser, 17/05/2023
martedì 16 maggio 2023
“Salviamo la sanità pubblica”: medici e cittadini contro la deriva del Ssn. Un manifesto alla politica e poi manifestazioni il 15 giugno nelle piazze, “ma non escludiamo lo sciopero”
Dalle liste di attesa per accedere alle prestazioni, al personale medico e infermieristico allo stremo, fino ai contratti non rinnovati e alle risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. Una sola voce di medici e pazienti oggi a Roma lancia l’appello alla politica e non esclude misure più d’impatto in caso non siano ascoltate con urgenza
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva dalle Organizzazioni sindacali, che rappresentano oltre 120.000 dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del SSN, ma anche dalle associazioni di cittadini e pazienti, che chiedono a tutte le forze politiche un chiaro impegno in difesa del sistema sanitario pubblico e universale, attraverso un manifesto presentato oggi a Roma, nella sala Capranichetta.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023
martedì 16 maggio 2023
Autonomia differenziata. Rischio di ulteriori diseguaglianze tra Regioni: “Quelle più povere potrebbero non riuscire a acquisire funzioni aggiuntive”. Il dossier del Servizio bilancio del Senato
Come si riuscirà a garantire la compatibilità di un eventuale aumento di gettito fiscale delle regioni differenziate rispetto alla legislazione vigente, per effetto del trasferimento delle funzioni, con la necessità di conservare i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) concernenti i diritti civili e sociali presso le altre regioni? Questo uno dei quesiti sollevati dal Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità. IL DOSSIER
Il disegno di legge sull’autonomia differenziata potrebbe acuire ulteriormente le diseguaglianze tra le diverse Regioni. A mettere nero su bianco questo pericolo è stato in un dossier il Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità.
Nel caso, ad esempio, del trasferimento alle regioni di un consistente numero di funzioni oggi svolte dallo Stato (e delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie), “ci sarebbe una forte crescita del bilancio regionale ed un ridimensionamento di quello statale, col rischio di non riuscire a conservare i livelli essenziali delle prestazioni presso le regioni non differenziate. Le regioni più povere, oppure quelle con bassi livelli di tributi erariali maturati nel proprio territorio, potrebbero avere maggiori difficoltà a finanziare, e dunque ad acquisire, le funzioni aggiuntive”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023
REGIONI:
giovedì 25 maggio 2023
Case popolari e occupate abusivamente: sfuma il sogno di un tetto per migliaia di siciliani
Un patrimonio in gran parte occupato abusivamente e spesso fatiscente. Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Sicilia, i cosiddetti Erp, da tempo ormai non sono più una reale risposta all’emergenza abitativa. Lo dicono i numeri: su circa 60 mila case almeno il 30 per cento risulta occupato abusivamente da famiglie che vivono una condizione di disagio abitativo e una piccola quota da chi non ha proprio le carte per aspirare a una casa popolare.
Guardando nello specifico alle grandi città, sia nel capoluogo siciliano che a Catania si contano circa 5 mila alloggi occupati senza titolo. E poi soltanto a Palermo ci sono 900 nuclei familiari che abitano in ex scuole e in ex istituti di beneficenza, a Catania la stessa cosa ma con numeri inferiori con un centinaio di famiglie che vivono in alloggi di fortuna.
Leggi: La Repubblica, 25/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
In Toscana nasce un servizio per inclusione delle persone fragili
In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale
In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli. Si chiama ‘Siil’ (Servizio integrato inclusione lavoro) e sarà rivolto alle persone già in carico ai servizi sociali e ora supportati, ecco la novità, da un’equipe multidisciplinare “per definire un percorso personalizzato” tesa all’integrazione lavorativa e professionale: un lavoro vero e proprio, oppure un tirocinio, una borsa di studio o una soluzione, comunque, pienamente compatibile con quanto verificato dall’equipe stessa. Il servizio, quindi, “non duplicherà quanto svolto in maniera analoga da realtà pubbliche già funzionanti in alcuni aree della Toscana, ma si integrerà con l’esistente”, si spiega dalla Regione. In pratica il Siil sarà strutturato come servizio di secondo livello, non ad accesso diretto, ma con segnalazione dei casi da valutare da parte di altri servizi e enti del terzo settore (dipendenze, salute mentale, cooperative sociali, associazioni di volontariato).
Leggi: Redattore Sociale, 19/05/2023
venerdì 19 maggio 2023
Reggio Calabria. Caro affitti e politiche della casa, il sindaco Versace incontra i sindacati degli inquilini e dei piccoli proprietari: “Diverse le questioni aperte”
Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha incontrato nei giorni scorsi il Segretario regionale del Sunia Cgil Calabria Francesco Alì, portavoce della triplice sindacale, insieme a Sicet-Cisl e Uniat-Uil, che si sta occupando a livello regionale della promozione di una piattaforma sulle politiche abitative.
L’incontro è servito a fare il punto delle diverse questioni aperte anche in vista della manifestazione nazionale prevista per questo fine settimana a Napoli, quando la triplice sindacale porterà alla ribalta mediatica le questioni aperte in tema di lavoro e sviluppo. Tra queste, per la prima volta dopo lungo tempo, anche il tema delle politiche abitative, salito agli onori delle cronache nazionali con le proteste degli studenti universitari che chiedono al Governo una risposta concreta contro la problematica del caro affitti.
Leggi: Sunia, 19/05/2023
giovedì 18 maggio 2023
Sfratti e caro affitti, a Genova sette sportelli per aiutare inquilini e proprietari
Sette nuovi sportelli, gratuiti, a Genova, disseminati sul territorio. Per far fronte a un’emergenza che si allarga come un’emorragia. Sono in piazza Don Gallo (il martedì dalle 13.30 alle 15.30), alla Soms Universale di via Carzino a Sampierdarena (martedì 16-18.30), e poi all’Arci Pianacci, all’Anpi di Molassana, al laboratorio Il Leccio in Val Bisagno, alla Fratellanza artigiana genovese del Lagaccio, alla Soms La Castagna di Quarto: una rete capillare messa in campo dal sindacato Sunia-Cgil con Genova Solidale per aiutare inquilini e proprietari a far fronte a necessità crescenti e a districarsi nella burocrazia che per molti è un ostacolo insormontabile. – –
Leggi: La Repubblica, 18/05/2023
mercoledì 17 maggio 2023
Casa, l’ora dei nuovi poveri tra sfratti e pignoramenti: l’odissea di 5 mila famiglie
Più di cinquemila nuove persone, l’anno scorso, sono finite nel tunnel con la paura di non avere più un tetto sulla testa, oltre a quelle che già c’erano dentro. Famiglie che non riuscivano a pagare l’affitto o le rate del mutuo, anziani che non potevano permettersi un nuovo canone troppo alto, commercianti che hanno dovuto abbassare la serranda perché le spese erano proibitive.
Procedure di sfratto o di pignoramento avviate in Tribunale. Persone povere o che si sono scoperte tali dopo il periodo spartiacque del Covid, che ha fatto crollare certezze anche fra chi, per vent’anni, non ha mai eseguito un bonifico in ritardo. Storie che arrivano lungo i corridoi del Palazzo di giustizia e che nella città dei grattacieli e degli affitti alle stelle pongono domande alle quali anche chi indossa una toga fa fatica a rispondere. Una, tra le tante: la situazione è destinata a peggiorare?
Leggi: La Repubblica, 17/05/2023
IN AGENDA:
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano
Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.
Leggi: Pensionati Milano
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13
Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra
Leggi: Welforum
11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023
La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.
Leggi: Italia Longeva
IN EVIDENZA:
L’intelligenza artificiale e la medicina – Il contributo di Marco Trabucchi
In questi mesi è esplosa l’attenzione in tutto il mondo attorno alle problematiche poste dall’intelligenza artificiale. Molti entusiasmi, molte incertezze, molti richiami alla prudenza. Si ha l’impressione di grandi potenzialità derivanti dalle nuove tecnologie, ma anche di rischi che potrebbero superare i vantaggi; si aggiunga la particolare condizione nella quale stiamo vivendo, caratterizzata dalle paure per il possibile ritorno di un’epidemia come il covid-19 e dalla guerra in Ucraina, che pongono enormi interrogativi sul futuro della nostra convivenza e sul supporto che le tecnologie nei vari campi possono dare alla vita delle persone.
In quest’atmosfera di generale incertezza si inserisce quella specifica sul ruolo dell’intelligenza artificiale in medicina. Sarà davvero una rivoluzione della quale potremo beneficiare su tutti piani, da quello preventivo, a quello delle malattie acute e di quelle croniche? Non si rischia forse di affidare all’intelligenza artificiale compiti e ruoli che dovrebbero invece essere di operatori umani, in nome di un’efficenza che nasconde il disperato bisogno che oggi hanno i sistemi sanitari a tutti i livelli e in tutti i paesi di risparmiare? A queste domande è difficile dare risposte fondate, soprattutto perché lo scenario delle tecnologie da una parte, e quello psicosociale dall’altra, è in movimento continuo. Come costruire ipotesi quando dai laboratori di tutto il mondo escono senza sosta nuove indicazioni, le quali, tra l’altro, rischiano di diffondere nuove incertezze e nuove paure nella popolazione? E anche nuovi entusiasmi, che però non sono convincenti per larga parte dei cittadini?
Leggi: Fondazione Leonardo
Longevità: il limite della vita umana non è stato ancora raggiunto
Secondo studi recenti la vita umana è destinata a salire significativamente nei prossimi anni e a superare l’attuale e finora imbattuto record di 122 anni di età.
Una ricerca, condotta in collaborazione tra il team di David McCarthy dell’università della Georgia e quello di Po-Lin Wang dell’Università della Florida del Sud, pur non essendo in grado di fissare un’età massima di vita, proietta la tendenza della mortalità negli anni a venire.
Utilizzando i dati contenuti nello Human Mortality Database (la maggiore fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati), la ricerca, che ha interessato 19 Paesi industrializzati Italia compresa, alza di molto la possibilità di vita.
Nello Human Mortality Database si evidenziano due precisi momenti storici in cui è aumentata l’età media delle persone. Il primo si registra intorno alla metà dell’800: grazie ai miglioramenti della sanità pubblica e alla tecnologia medica si è verificato il primo balzo che ha innalzato di circa 5 anni l’età media delle persone. Il secondo, con un incremento ancora più importante, si registra per i nati tra il 1910 e il 1950: in questo caso si quantifica in circa 10 anni in più l’aspettativa di vita; questo fa immaginare che chi è nato negli anni successivi avrà la possibilità di vivere ancora più a lungo.
Gli studiosi confermano che i dati positivi di allungamento della vita si potranno verificare solo se le scelte dei governanti continueranno a sostenere la salute e il benessere delle persone ben sapendo che questo comporterà impostare nuove politiche sociali ed economiche nonché un nuovo modello sociale che tenga conto di questa fascia di età.
Leggi: Fondazione Leonardo
Mercato delle abitazioni: nuovo rapporto Omi sul 2022
Disponibile l’aggiornamento annuale del Rapporto immobiliare residenziale. Compravendite in ascesa, soprattutto nel Mezzogiorno. Locazioni in calo ma non quelle di breve periodo
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È consultabile e scaricabile da oggi, nella sezione relativa alle pubblicazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, l’ultimo Rapporto immobiliare annuale sul mercato degli immobili residenziali.
Come di consueto, il documento fornisce un ampio apparato statistico sull’andamento delle compravendite e delle locazioni di abitazioni nel corso del 2022.
Il totale del numero di abitazioni compravendute in Italia, calcolate per quota e con l’esclusione dei comuni tavolari è risultato pari a 784.486 con un incremento del 4,7% sul 2021. Continua quindi il trend positivo registrato a partire dal 2014, interrotto solo dal forte calo del 2020 (-7,7%) inevitabilmente legato alla crisi pandemica. Il tasso annuo di variazione è in linea con quello medio registrato negli anni precedenti la pandemia, confermando un ritrovato quadro positivo del mercato delle abitazioni.
Leggi: Fisco Oggi
L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta
La valutazione multidimensionale effettuata al domicilio delle persone anziane fragili è uno strumento di lavoro importante che consente un’osservazione dei bisogni realizzata contestualmente da più sguardi professionali. A partire dal recente Quaderno del gruppo anziani dell’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, l’articolo presenta le potenzialità di questo strumento, primo passo metodologico volto ad integrare “sociale” e “sanitario” nei percorsi di presa in carico e nella progettazione di interventi a favore degli anziani e dei loro caregiver.
di Valentina Borghetti (assistente sociale, Fondazione Sant’Erasmo di Legnano, MI), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca ), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I Luoghi della cura online), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo Cooperativa Sociale ONLUS, Carugate, MI)
L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta
Nei servizi, negli interventi e nei progetti che si realizzano al domicilio delle persone cui sono rivolti, la visita domiciliare – strumento tipico e antico del servizio sociale – rappresenta un “attrezzo professionale” fondamentale per conseguire l’obiettivo di una conoscenza situata: poiché tutto il processo di aiuto si svolge nella casa dell’utente, e non fra le mura del servizio, è essenziale che i primi passi del percorso di aiuto vengano mossi proprio nel contesto di vita della persona.
Leggi: I Luoghi della Cura
Anziani stranieri: una ricerca dello SPI Cgil sul cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia
Copertina Report SPI FdV immigrati anzianiLo Spi-Cgil ha recentemente reso pubblica la ricerca, curata dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, “Anziani stranieri: cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia”.
I processi migratori e il cambiamento demografico sono affrontati spesso distintamente dalle politiche pubbliche. L’invecchiamento della popolazione non ha solamente conseguenze sulla sicurezza sociale e sull’assistenza, ma si associa a un calo della popolazione in età da lavoro. L’immigrazione ha mitigato questo processo, ma la stabilizzazione degli immigrati (ricongiungimento delle famiglie, seconde generazioni, ecc.) si rifletterà sull’invecchiamento relativo degli stessi stranieri, con conseguenze rilevanti sulle politiche riguardanti la salute e sicurezza, l’assistenza, la previdenza e le politiche attive del lavoro.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
La nuova campagna 5 per mille Auser
“Diamo valore a ciò che non ha prezzo” è la nuova campagna Auser 5 per mille 2023 con i volti sorridenti dei volontari Francesca, Giovanna e Francesco.
Quante attività di sostegno e protezione a favore degli anziani Auser realizza in un anno? Pensiamo a tutte le risposte che il Filo d’argento ha dato alle richieste di persone in difficoltà, a tutti i km percorsi dai volontari per accompagnare una persona impossibilitata a muoversi dalla propria abitazione, o per consegnare la spesa, i farmaci…Queste sono le cose che possiamo misurare in numeri, che comunichiamo in maniera trasparente per rendere conto delle attività e dei servizi che Auser realizza a favore delle persone fragili, a cominciare dagli anziani.
Leggi: Auser
NEWS:
martedì 16 maggio 2023
Forza nonni, non mettetevi in panchina!
Col progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo il Csi intende promuovere l’attività fisica tra gli over 60, attraverso open day, corsi, campus e, ora, anche uno spot su YouTube
Spesso, quando si parla di sport, l’associazione immediata è con le persone giovani. Eppure, uno stile di vita attivo ha numerosi effetti positivi anche per chi ha un’età più avanzata, rafforzando le ossa, migliorando la circolazione e aumentando la forza muscolare, solo per fare qualche esempio. È proprio per stimolare il movimento nella fascia d’età over 60 che è nato il progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo del Centro sportivo italiano – Csi (assieme ad altri sette enti di promozione sportiva, Acsi, Aics, Asi, Csen, Mspm, Uisp e Us Acli), finanziato da Sport e Salute Spa e dal dipartimento dello Sport che durerà fino alla fine del 2023. Da poco, nel contesto di questa iniziativa, è stato pubblicato su YouTube uno spot, che incoraggia gli ultrasessantenni con lo slogan «Forza nonno! Non metterti in panchina da solo!».
Leggi: Vita, 16/05/2023
martedì 16 maggio 2023
Borghi, provare (ad abitarci) per credere… E funziona
A Rocca San Casciano la popolazione cresce grazie al progetto “Cambia vita”: l’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita in paese
Con l’Italia finita nell’imbuto della denatalità, un piccolo paese della Romagna apre una strada per invertire la tendenza. Facendo riscoprire la serenità della vita in un piccolo borgo e diventando così una sorta di “case history”.
Rocca San Casciano è un paesino di poco meno di 2.000 anime sulla collina forlivese che fino al 2020, e per tutti i 15 anni precedenti, ha sempre e solo osservato il segno negativo nei registri dell’anagrafe. Scendendo così sotto la soglia dei 1.800 abitanti. A cambiare le cose nel Comune della valle del Montone ci ha pensato il progetto “Cambia vita” attuando una vera e propria rivoluzione grazie all’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita a Rocca San Casciano.
Leggi: Redattore Sociale, 16/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione
Le barriere architettoniche, quelle senso-percettive, ogni tipo di barriera, non sono solo semplici “ostacoli” alla vita quotidiana, ma violano i diritti delle persone con disabilità: ne è convinta la Federazione lombarda LEDHA, che di fronte a città e paesi ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone, lancia la campagna “Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione”, per sensibilizzare e informare, ma anche per invitare tutte le persone ad agire
«Il gradino che impedisce di entrare in un negozio, la mancanza di un ascensore che permette di raggiungere il laboratorio di una scuola, l’assenza di un avvisatore acustico che rende pericoloso attraversare la strada, il cartello scritto in modo così complesso che non aiuta a orientarsi, l’assenza di segnalazioni video per capire a quale fermata dell’autobus scendere: le forme possono essere diverse, ma il risultato non cambia. Le nostre città e i nostri paesi sono ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone.
Leggi: Superando, 15/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Colf e badanti sono esclusi (anche dal taglio al cuneo)
Eliminato dal Dl Lavoro anche l’aumento della deducibilità dei contributi
Colf, badanti e babysitter non sono inclusi fra i lavoratori che possono essere assunti con il nuovo bonus «Neet». Li esclude esplicitamente il decreto Lavoro (DI 48/2023), che all’articolo 27 recita: «L’incentivo non si applica ai rapporti di lavoro domestico».
Gli stessi lavoratori sono esclusi dal nuovo taglio del cuneo fiscale che scatta il i° luglio 2023: in questo caso li metteva fuori gioco la norma di due anni fa che ha cominciato a ridurre la quota dei contributi a carico dei lavoratori, e che è stata poi prorogata e potenziata due volte, per arrivare al taglio attuale di 607 punti percentuali in base al reddito del lavoratore (si tratta della legge 234/2021, articolo 1, comma 121, che applica la riduzione contributiva «per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico»).
Leggi: Il Sole 24 Ore, 15/05/2023
lunedì 15 maggio 2023
Pnrr. I conti non tornano…
Il confronto intrecciato dei flussi di dati provenienienti da diverse fonti istituzionali sull’attuazione di Case e Ospedli di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali evidenziano che abbiamo un problema.
PNRR e i principi del SSN e sviluppo della sanità territoriale
Come già scritto in precedenti articoli su questa testata, in permanenza della pandemia da SARS-COV-2 il perseguimento dei tre principi fondamentali del nostro SSN (universalità, uguaglianza ed equità) richiede un cambio di prospettiva, passando da sistemi sanitari progettati intorno alle malattie e alle istituzioni verso sistemi sanitari vicini alla “persona” e alla “comunità”.
Nel PNRR si assume l’obiettivo di potenziare i servizi assistenziali territoriali per consentire l’effettiva applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza riducendo le disuguaglianze, e contestualmente costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso ed omogeneo sul territorio nazionale.
Leggi: Quotidiano Sanità. 15/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Infermiere di famiglia e comunità: cosa fa? Chi attiva il servizio? Va a domicilio? Si paga?
Nuova figura professionale di riferimento sul territorio, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, introdotta per legge durante la pandemia. Dove gli IFeC già operano da tempo vanno meno persone al Pronto soccorso e sono diminuiti i ricoveri. Ne occorrono 20mila entro il 2026 ma si stima che ad oggi siano circa tremila
Impiegati a domicilio ma anche a scuola e in Rsa
Lo studio di Agenas rileva una grande variabilità di modelli – anche all’interno della stessa Regione – per organizzazione dei servizi e del lavoro, sedi di lavoro, bacino di popolazione di riferimento – che però non sempre è indice di anarchia. Spiega Martini: «Il fatto che gli IFeC siano impiegati in modi e contesti diversi, dal domicilio alla scuola e persino in Rsa, può voler dire adattamento sia ai bisogni di utenti che richiedono organizzazione e interventi diversi sia alle caratteristiche del territorio, per esempio nel caso di piccoli Paesi di montagna con pochi abitanti».
Leggi: Corriere della Sera, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Caro affitti, il business degli studentati con i fondi del Pnrr. Gli universitari: “Servono regole per i privati”
L’investimento con soldi pubblici rischia di rivelarsi un’occasione persa per rispondere all’emergenza abitativa dei ragazzi in tenda e un affare per le residenze di lusso. L’allarme di attivisti e studiosi: “Così il piano contribuirà a creare posti letto a prezzi di mercato o solo con piccoli sconti”
L’occasione è ghiotta. In Italia ci sono 47mila posti letto negli studentati a fronte di più di 700mila fuorisede, che sono quasi un terzo degli universitari totali. Se in Europa il 18% degli studenti vive in residenze, in Italia questa percentuale scende al 5% (dati Eurostat). Ma l’interesse nel business degli alloggi per fuorisede è in crescita e ora occupa una fetta importante degli investimenti nel comparto residenziale.
Ora sul piatto c’è la promessa di altri 52.500 posti letto entro tre anni, il 125% in più rispetto a oggi. E il rischio è non solo che l’obiettivo slitti ma anche che l’investimento con fondi pubblici del Pnrr sia un grosso affare per i privati che ospitano nelle loro residenze studenti e turisti a prezzi superiori ai canoni medi di locazione.
Leggi: La Repubblica, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Le case, il lavoro e il fisco ingiusto
La manifestazione dei sindacati porta all’attenzione pubblica alcune tra le più evidenti problematiche del lavoro. Una è rappresentata dal basso salario. È fondamentale, infatti, che con il lavoro si sia in grado di soddisfare necessità e bisogni innanzitutto materiali. Come farlo? Aumentando i salari ma allo stesso tempo guardando al costo di questo soddisfacimento. A questo proposito, la questione della casa è emblematica. In Italia ci sono più proprietari di casa che lavoratori. L’Istat ci dice che le famiglie proprietarie dell’alloggio in cui vivono negli ultimi anni si sono assestate intorno al 75-76%. La diffusione della proprietà riguarda tutte le classi sociali ed è associata a buone condizioni abitative. Cosa significa?
Significa che vivono in proprietà dirigenti e cassiere, insegnanti e infermiere, funzionarie e operai. Significa anche che vivendo in proprietà si accede a buoni standard abitativi: si cura maggiormente l’alloggio e si investe nella manutenzione.
Leggi: La Stampa, 14/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Le caregiver schiacciate tra lavoro di cura e burocrazia
Assegno di inclusione, incentivi per le assunzioni e fondi per il lavoro e le attività socio –
educative: sono diverse le misure a favore delle persone disabili contenute nel Decreto Lavoro che a breve approderà alle Camere. Ma quello che scompare dall’orizzonte di intervento è la figura che sta accanto alla persona con disabilità. I caregiver familiari creano un ponte tra i professionisti e la rete di supporto familiare. Sono quelle che l’Istituto Superiore di Sanità definisce come «persone che assistono e si prendono cura, in maniera continuativa e gratuita, di un loro familiare non autosufficiente o con patologie croniche invalidanti». Quasi tre milioni di persone, in larga parte donne e soprattutto mamme. Talvolta con una necessità di presenza che limita fortemente il loro accesso al lavoro. Gli ultimi dati Istat risalgono al 2018 e sono solo stime, in quanto si tratta di una figura non inquadrata giuridicamente.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
La protesta degli studenti
Il sostegno della Fillea alla mobilitazione degli studenti universitari, che denunciano la carenza di alloggi e, in assenza di politiche pubbliche, la crescita degli affittii e della speculazione privata.
“Siamo al fianco degli studenti, protagonisti in questi giorni di una grande mobilitazione – che si sta allargando a tutto il Paese – per denunciare la mancanza di alloggi ed il crescere, in assenza di serie politiche pubbliche per il diritto allo studio e alla residenzialità universitaria, della speculazione privata – e relativo caro-affitti – nel mercato degli alloggi per studenti fuori sede.”
E’ quanto si legge in una nota della Segreteria nazionale della Fillea nazionale che prosegue “questa emergenza alloggiativa è frutto della mancanza di politiche per città sostenibili ed inclusive e della mancanza di volontà e capacità di garantire il diritto ad una casa efficiente e sostenibile per tutti, compresi gli studenti fuori sede.”
Leggi: Fillea Cgil, 11/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
7 anziani su 10 restano in ospedale perché fuori nessuno se ne occupa
Il 75,5% dei pazienti anziani rimane impropriamente in ospedale perché non ha nessun familiare o badante in grado di assisterli in casa, mentre per il 49% non c’è possibilità di entrare in una Rsa. Il 64,3% protrae il ricovero oltre il necessario perché non ci sono strutture sanitarie intermedie nel territorio mentre il 22,4% ha difficoltà ad attivare l’Adi, l’assistenza domiciliare integrata. E il tutto ha un costo per il Ssn di circa un miliardo e mezzo l’anno
I nostri ospedali sono così pieni che nei pronto soccorso si affastellano anche per giorni i pazienti in lettiga che non trovano posto in reparto. Perché letti e personale sono stati via via tagliati negli anni. Ma anche per via del fatto che la metà dei ricoveri riguarda pazienti over 70 e in oltre il 50% dei casi restano in reparto circa una settimana in più del necessario, visto che non hanno un familiare che possa assisterli e che nemmeno possiedono una pensione così ricca da potersi pagare i circa duemila euro di retta mensile per una Rsa.
Leggi: Vita, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
In Italia oltre quattro milioni e mezzo di volontari: in calo, ma sempre determinanti
L’Istat pubblica i dati provvisori della rilevazione campionaria effettuata nell’ambito del Censimento permanente delle istituzioni non profit: il numero complessivo è in calo di oltre il 15% rispetto al 2015. Si avvale della loro presenza oltre il 72% degli enti
Il loro numero è in calo, ma è sempre determinante il ruolo degli oltre quattro milioni di volontari che operano all’interno delle istituzioni non profit del nostro paese: si tratta di 4 milioni 661 mila persone che prestano attività gratuita e rappresentano uno dei pilastri portanti del settore, svolgendo attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale del paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Leggi: Redattore Sociale, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Caro affitti: CGIL e SUNIA, sosteniamo mobilitazione studenti
“Sosteniamo la mobilitazione nazionale degli studenti, lanciata dall’Unione degli Universitari, che con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’ chiedono risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti”.
È quanto affermano, in una nota, Cgil nazionale e SUNIA.
“In Italia – si legge nella nota – gli studenti che risiedono in una provincia diversa e comunque a più di 100 Km di distanza dal luogo di studio, i cosiddetti fuori sede, sono più di 750.000. Per rispondere a queste necessità il sistema di diritto allo studio pubblico fornisce circa 39.000 posti letto che riescono a tutelare il 5,2% degli aventi diritto”.
“Un dato allarmante che – sottolineano Cgil e SUNIA – mette in luce la colpevole assenza di misure nazionali legislative, economiche e fiscali, volte a garantire il diritto all’abitazione come parte integrante dell’infrastruttura del diritto allo studio e quindi, in quanto tale, diritto tutelato costituzionalmente. La scarsità di posti letto spinge inevitabilmente gli studenti e le loro famiglie a reperire alloggi nel libero mercato, un mercato ‘distorto’ e caratterizzato da forme speculative, elusione ed evasione fiscale”.
Leggi: Sunia, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Alloggi universitari, dal Pnrr una risposta lenta all’emergenza
Il problema viene ancora da più lontano, come testimonia l’atavica penuria di spazi nei nostri studentati e la conseguente scelta del Pnrr di destinare 960 milioni al rafforzamento dell’housing universitario. L’obiettivo è reperire 60mila nuove disponibilità entro il 30 giugno 2026 (per ora siamo a quota 8.500). Oggi solo il 4% dei nostri studenti ha accesso a una residenza universitaria contro il 10% della Germania, il 12 della Francia e il 24 del Regno Unito
Dove c’era una tenda adesso ce ne sono 12. E dove c’era una studentessa ora ci sono una ventina di giovani. Siamo a Milano, a piazza Leonardo da Vinci: la location che Ilaria Lamara, fuorisede iscritta al quarto anno di Ingegneria ambientale all’antistante PoliMi, ha scelto martedì scorso per la sua protesta contro il caro affitti. Incontrando la solidarietà di altri ragazzi e ragazze. Da lì arriva un’immagine che racconta meglio di tante altre l’emergenza-alloggi che attanaglia molti universitari dall’autunno scorso. Da quando, cioè, il combinato disposto del ritorno in presenza post-Covid e dell’impennata dei canoni di locazione dovuta all’inflazione ha portato molte famiglie a svenarsi per mantenere uno o più figli all’università.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Dalla Fondazione Cariplo “Welfare in ageing” 17 progetti a supporto degli anziani
Sono 17 i progetti selezionati nell’ambito del Bando welfare in ageing, un nuovo Bando di Fondazione Cariplo destinato a far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Il budget a disposizione passa da 5,5 a 8,5 milioni di euro. Fondazione Cariplo ha selezionato progetti per innovare, rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità.
14 progetti si rivolgono agli anziani fragili e famiglie, con particolare attenzione alle situazioni emergenziali, dove maggiore è il senso di smarrimento e l’assenza di risposte tempestive (es Pronto Intervento Sociale). Gli interventi si focalizzano sull’intercettazione delle diverse forme di disagio e sull’orientamento delle famiglie, sulla presa in carico del bisogno in chiave evolutiva (intervenendo anche sul fronte del decadimento cognitivo) e sulla ricomposizione dell’offerta (più spesso accompagnata dall’utilizzo di piattaforme tecnologiche).
Leggi: Auser, 10/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Dinosauri a chi? Spi Lombardia lancia la sua App
“Una sfida per combattere i luoghi comuni su anziani e tecnologia”
Informazione, intrattenimento, servizi, accessibili e fruibili gratuitamente. Lo SPI CGIL Lombardia ha presentato a Milano la sua prima applicazione: la prima che a livello nazionale è interamente dedicata a un’utenza over 60. “Si tratta di una novità assoluta, di una vera e propria sfida” ha commentato Valerio Zanolla, segretario generale dello SPI Lombardia “un luogo d’incontro virtuale per tutti i pensionati”. Per lo SPI CGIL la comunicazione è da anni un tea centrale: basti pensare alle circa 400.000 copie stampate e spedite in tutta la Lombardia di “SPI Insieme”, il bimensile a cura della sigla sindacale inviato a tutti gli iscritti. Uno strumento prezioso, integrato da un’APP, sviluppata in collaborazione con Sintel, capace di fornire un’informazione attenta, verificata e tempestiva a tutti i suoi fruitori. Un’APP che conterrà anche la versione digitale, consultabile in forma di articolo o .pdf, dello storico “giornalino”.
Leggi: Cgil, 05/05/2023
REGIONI:
lunedì 15 maggio 2023
Assistenza domiciliare. Per potenziarla nel Lazio in arrivo 541 mln. Procedure di segnalazione e presa in carico accentrate a livello aziendale
Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato oggi la componente 1.2 della Missione 6 Salute del “Piano Operativo Regionale” che prevede uno stanziamento di oltre 541 milioni di euro per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e il miglioramento dello sviluppo della telemedicina, attuando una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
Leggi: Quotidiano Sanità, 15/05/2023
domenica 14 maggio 2023
Palermo. CGIL,SUNIA e UDU condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare
Cgil Sunia e Udu condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare deve essere un diritto per tutte e tutti.
E’ quella del caro affitti in tante città universitarie del centro nord una situazione che penalizza ancora una volta le famiglie a reddito medio o medio basso del Meridione che non sono in condizioni di sostenere le scelte universitarie delle loro figlie e dei loro figli.
Il caro affitti è poi insostenibile per garantire il diritto alla casa di molte famiglie come denunciamo da anni come Sunia e Cgil e assieme all’utilizzo per fini turistici degli immobili sta espellendo migliaia di nuclei familiari dai centri urbani e lo stesso sta ora avvenendo per gli studenti sebbene nelle città universitarie siciliane gli affitti siano tra i meno cari rispetto alle altre città del nord.
Ma spesso il costo pagato dai ragazzi e dalle ragazze fuori sede non si limita al canone ma è determinato dalla fatiscenza degli immobili, dalla irregolarità dei contratti e dall’inefficienza e dalla vetustà degli impianti elettrici che determinano costi insostenibili per i servizi.
Leggi: Sunia, 14/05/2023
sabato 13 maggio 2023
Catanzaro. SUNIA, SICET e UNIAT incontrano inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali
A Catanzaro Lido, presso la Camera sindacale della Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria), Raffaele Rotundo (Sicet-Cisl CZ) e Gaetana Pesce (Presidente Uniat-Uil regionale), hanno incontrato inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali.
Si è trattato di un confronto intenso nel quale i sindacalisti hanno trattato i temi della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil del prossimo 20 maggio a Napoli.
A cominciare dalle politiche dell’abitare e dai gravi provvedimenti presi in materia dal Governo che, in un momento di profonda crisi sociale ed economica, invece di promuovere nuove forme di investimento e di supporto per gli inquilini che vivono in affitto, ha scelto di cancellare i fondi per i sussidi alla locazione per chi è in difficoltà, colpendo per questa via sia gli inquilini che i proprietari.
Leggi: Sunia, 13/05/2023
venerdì 12 maggio 2023
Milano. Caro affitti, SUNIA all’incontro con il sindaco Sala a Palazzo Marino. Rilanciare il canone concordato e rifinanziare il fondo sostegno affitti
Il Sunia di Milano, presente all’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Marino, convocato dal Sindaco della città di Milano, Beppe Sala sul caro affitto, dopo la protesta degli studenti, che ha visto la partecipazione degli enti locali, delle università e degli studenti, in merito a quanto discusso dichiara:
‘Bene l’istituzione di un tavolo permanente locale, strumento per discutere e affrontare concretamente il tema del caro affitto. Positiva la richiesta di un tavolo nazionale permanente, che coinvolga tutti gli attori coinvolti, gli enti locali le università, i sindacati degli inquilini.
Il caro affitto, come abbiamo sottolineato, riguarda gli studenti fuori sede, ma è trasversale a tutte le fasce della popolazione, da giovani a anziani, da lavoratori a non. Una grave emergenza, che denunciamo da tempo, in assenza di politiche abitative strutturali e finanziamenti certi e continuativi. E che necessita di risposte concrete e di percorsi sinergici tra tutte le Istituzioni – Governo, Regione, Comuni, Città Metropolitana – per arrivare a soluzioni nel breve/medio termine.
Leggi: Sunia, 12/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
Caro affitti, cosa ci dice la protesta degli studenti
Prima a Roma e Milano, poi in altre città. La protesta dei fuori sede dilaga in tutta Italia e fa emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma la politica fa difficoltà a intercettare: gli affitti nelle medie e grandi città italiane sono diventate impraticabili per loro ma anche per precari, lavoratori, famiglie.
Il sasso nello stagno è lanciato e a giudicare ieri dal numero di inviati e corrispondenti di televisioni e giornali accorsi all’Università La Sapienza di Roma, la protesta ha colto nel segno.
Gli studenti di Sinistra universitaria che hanno montato tre giorni fa otto tende proprio sotto la statua della Minerva, all’interno del primo polo universitario di Roma, hanno fatto emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma a cui la politica tutta fa fatica a dare una risposta: gli affitti nelle medie e grandi città sono diventati impraticabili per gli studenti fuori sede e non solo e il sistema pubblico di diritto allo studio offre un numero troppo esiguo di alloggi anche solo per soddisfare le esigenze minime dei meritevoli o di chi per reddito non ha altre opportunità per continuare gli studi che puntare sulle residenze pubbliche.
Leggi: Liberetà, 11/05/2023
giovedì 11 maggio 2023
Emilia Romagna. Abitare le città, una emergenza annunciata e denunciata da tempo, ora è il tempo di agire
Da anni il SUNIA, unitamente alle altre associazioni, denuncia la mancanza di una politica che persegua il diritto di avere alloggi in affitto a canoni compatibili con i redditi delle famiglie, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Oggi poi, si aggiunge il problema degli affitti brevi destinati ai turisti che sottraggono alloggi alla locazione di lunga e media durata– fenomeno che sta dilagando in modo selvaggio e che il governo pare non intenda regolare – che interessa molti capoluoghi della nostra regione.
È bene ricordare che la maggioranza che governa oggi il Paese non ha menzionato il problema dell’abitare nei programmi elettorali, nella sua prima legge di bilancio ha cancellato anche quei pochi strumenti esistenti di sostegno alle famiglie come il Fondo per il contributo agli affitti e non prevede alcuna misura per il recupero degli alloggi sfitti di edilizia pubblica.
Leggi: Sunia, 11/05/2023
mercoledì 10 maggio 2023
Lepore: “Lo Stato ci dia le caserme per farne alloggi low cost”
Il sindaco di Bologna e l’emergenza alloggi nelle città: “Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”
“Le città devono rimettere in circolo gli appartamenti sfitti dei privati e riuscire a limitare gli Airbnb. Ma il Governo e le Regioni devono realizzare subito studentati pubblici, perché finora abbiamo visto nascere soprattutto strutture private, con tariffe di lusso. Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore,ha “nel fodero” un piano per l’abitare che prevede la realizzazione di 10 mila alloggi in 10 anni, con investimenti da 200 milioni, ma l’emergenza è oggi.
Sindaco Lepore, il vostro piano per la casa è ambizioso, ma i tempi sono stretti. Anche a Bologna ci sono tanti studenti che non trovano casa, come si può rispondere?
Leggi: La Repubblica, 10/05/2023
martedì 9 maggio 2023
Pensioni minime, gli aumenti non si vedono ancora
Nemmeno per il mese di maggio sono stati applicati i previsti rialzi dei trattamenti pensionistici più bassi, varati con l’ultima legge di bilancio: il problema più grande è che la norma non circoscriveva la platea di beneficiari che ricevono un importo minimo, attualmente stimabile in due milioni di persone. A luglio però la situazione dovrebbe sbloccarsi
Cinque mesi, specie per chi ha una pensione con l’importo minimo, son lunghi. La legge di bilancio, che aumentava le pensioni minime, è stata approvata a dicembre, ma per il momento gli effetti nelle tasche degli interessati non si vedono: il mese di maggio è infatti il quinto consecutivo in cui gli incrementi non vengono applicati, nonostante la legge decorra da gennaio.
Ma quindi se era già tutto pronto, come mai gli aumenti non si vedono ancora? A quanto pare il problema principale è stata la fretta con cui è stata redatta la norma: non era statacircoscritta la platea di pensionati che invece conta più di due milioni di persone.
Leggi: Liberetà, 09/05/2023
martedì 9 maggio 2023
Case popolari, manifestazione a Genova di inquilini e sindacati: “Situazione drammatica”
Il Sunia: “Gli alloggi cadono a pezzi, non c’è stata proroga per i superbonus a differenza di ville e villette”
Inquilini e sindacati in piazza per le case popolari. Un centinaio di persone hanno partecipato alla mobilitazione per chiedere più investimenti, meno imposte e il blocco degli aumenti dell’affitto dovuto all’inflazione.
La protesta, organizzata da Sunia Cgil, Cisl Sicet e Uniat Uil insieme al Coordinamento Comitati di Quartiere ha portato la protesta fin sotto il palazzo della Regione con i sindacati che saranno ricevuti da Marco Scajola, l’assessore regionale alle Politiche Abitative e all’Edilizia.
Leggi: La Repubblica, 09/09/2023
martedì 9 maggio 2023
Nella Capitale delle case invendute, 14 mila romani aspettano un tetto
Il paradosso di Roma: 162 mila abitazioni vuote a causa della speculazione edilizia e di un mercato folle. Nel frattempo migliaia di famiglie attendono un alloggio popolare da anni. Sono 3 mila i casi “gravi”
Roma Capitale dei paradossi: a fronte di 14mila persone in attesa di una casa popolare, ci sono ben 162.073 abitazioni non occupate. Appartamenti vuoti, non accessibili a chi è in difficoltà economica, lasciate invendute dai proprietari o al massimo affittate saltuariamente tipo case vacanze.
La fotografia emerge dal censimento Istat sulle abitazioni (i dati sono del 2021) in tutta la sua crudeltà se si pensa che chi è in emergenza abitativa spesso dorme per strada o in alloggi di fortuna, da solo o con bambini a carico.
Leggi: La Repubblica, 09/09/2023
IN AGENDA:
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
22 Maggio 2023 ore 15.00 – Incontro pubblico “Anziani e legge delega sulla non autosufficienza”
Longevità, cronicità, non autosufficienza, demenza, solitudine.
Domande che richiedono risposte integrate.
Presso il Salone dei Corassori della CGIL di Modena – Piazza Cittadella 36
Leggi: Auser Modena
Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano
Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.
Leggi: Pensionati Milano
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Legge Delega Anziani: intervista ad Antonio Guaita
L’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta per l’Italia un traguardo importante che pone le premesse per la riforma del sistema. Nei prossimi mesi sarà decisiva l’emanazione, da parte del governo, dei Decreti Delegati che dovranno dare operatività al nuovo impianto organizzativo e stanziare le risorse necessarie per attuare la riforma stessa. Di seguito pubblichiamo l’intervista ad Antonio Guaita, direttore della Fondazione Golgi Cenci, che contiene riflessioni e approfondimenti inerenti la Legge Delega e la sua attuazione.
Il Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti: Lo SNAA
La Legge delega istituisce lo SNAA (Sistema Nazionale Anziani non Autosufficienti) quale modello organizzativo cui viene affidata la programmazione e il coordinamento delle attività per gli anziani non autosufficienti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’innovazione importante per il nostro paese, che proviene invece da una storia in cui la non autosufficienza è stata sempre prevalentemente gestita a livello regionale, con enormi differenze tra le regole e i servizi presenti nei diversi territori.
Quali pensa siano le priorità a cui dare attenzione affinché le regioni possano operare in una logica di omogeneità di “direzione”, tenuto conto delle grandi differenze regionali, valorizzando al contempo le buone prassi già in essere a livello locale?
Leggi: I Luoghi della Cura
Il grande inganno della bella vecchiaia – di Paolo D’angelod
Negli ultimi mesi sono apparsi parecchi libri sulla vecchiaia, perché i vecchi sono sempre di più. I libri sono molto diversi tra loro, perché ci sono molti modi di invecchiare e ancor più di pensare la vecchiaia. Una cosa in comune però questi libri ce l’hanno: danno della vecchiaia un’immagine opposta rispetto a quella dei libri scritti anche solo quaranta, cinquant’anni fa.
Nei libri di Jean Améry o di Simone de Beauvoir, scritti alla fine degli anni Settanta, la vecchiaia era inevitabilmente pensata come declino, decadimento, delusione. Oggi Lidia Ravera parla di Age Pride e protesta contro l’ageism, la discriminazione delle persone in base all’età.
In questo rovesciamento degli stereotipi, tuttavia, non bisogna esagerare, come fa Vittorino Andreoli nella sua Lettera a un vecchio, mettendo la vecchiaia, addirittura, sotto il segno della speranza e del desiderio. Non solo perché così non si ottiene un modello, ma una caricatura, ma anche perché non sarebbe giusto dimenticare che molti anziani vivono in condizioni economiche precarie, e soffrono di solitudine, più di quanto accada in altre età della vita.
Leggi: Domani
Rapporto ENEA: declino del super ecobonus 110%
I dati pubblicati il 30 aprile nel consueto Report Enea relativo ai progetti che hanno utilizzato il Super ecobonus nel mese di aprile 2023 – secondo il Segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi – sono la prova che il rischio che il decreto 11/2023 sui bonus edili potesse non solo incidere negativamente sull’occupazione del settore ma anche generare vantaggi solo per i più ricchi, si è avverato.
I dati ENEA confermano cioè il declino della misura più gettonata degli ultimi due anni. In questo mese sono poco più di 3.500 le asseverazioni presentate per accedere alle detrazioni del 110%. L’investimento totale del mese di aprile 2023 nei lavori di Superbonus cresce di 1,8 miliardi di euro fermando la cifra complessiva spesa in questo anno e mezzo a 74,61 mld di euro. Dall’inizio del monitoraggio da parte di ENEA nell’agosto 2021, i cantieri avviati in base alle asseverazioni presentate sono 407.396, con solo 3.587 in più rispetto allo scorso mese. Numero ben diversi dalla media a cui ci eravamo abituati, compresa tra le 12mila e le 20 mila asseverazione al mese.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
La casa è un diritto primario – di Elena Loewenthal
La casa è un bene primario. Come il cibo per sopravvivere e l’aria per respirare. La casa è ciò che in qualche modo ci definisce come esseri umani, che disegna la nostra vita – stanziale o nomade che sia. Oltre che un bene, la casa è un diritto primario: non avere una casa significa povertà disperata e umiliazione, oltre a tanto altro. Per questo la protesta degli studenti universitari di tutta Italia è sacrosanta, ineludibile, non può e non deve finire in polemica demagogica o proclami sterili come invece sta accadendo: avere una casa dove abitare, senza svenarsi o senza dover rinunciare alla propria formazione perché i prezzi degli affitti nelle città – che siano governate da destra, sinistra o centro – sono insostenibili, è un diritto doveroso. Le tende che gli studenti hanno montato e monteranno a Torino come a Cagliari, Padova, Bologna, Pavia, Firenze, sono il segno di un’emergenza cui la politica deve rispondere, prendendo la faccenda più sul serio che si può, senza cadere in alzate di spalle con tono di sufficienza.
Leggi: La Stampa
Città più aperte contro il caro-affitti – di Ugo Fratesi
Il tema del caro affitti si ripresenta periodicamente, specie a Milano. Il problema è aggravato da interventi pubblici che limitano l’accesso alla città. Ripensare radicalmente la governance urbana e la definizione stessa di città può essere una soluzione.
La questione del caro-affitti riemerge periodicamente
Nella prima settimana di maggio 2023 la questione del caro affitti è tornata in auge nelle cronache grazie alla protesta degli studenti e alle loro tende.
Chiaramente c’è una scarsità di alloggi per gli universitari, per la quale il Piano nazionale di ripresa e resilienza offrirà soltanto un piccolo sollievo. Ma non è che una delle categorie colpite dalla crescita dei valori immobiliari urbani, che rende difficile l’accesso alla casa non soltanto ai nuclei familiari più poveri, ma anche a quelli con redditi medi.
Il problema in Italia è più forte a Milano, città più ricca e più cara del paese, ma è comune a gran parte delle aree urbane più sviluppate in tutto il mondo.
Leggi: La Voce
Stati Generali della Natalità. Istat: “Nei prossimi anni spariranno 11 mln italiani”. Mattarella: “Spetta alle Istituzioni rimuovere ostacoli a genitorialità. Lo dice anche la Costituzione”
L’incontro giunto alla sua terza edizione richiama l’attenzione sul calo demografico che avrà conseguenze su tutti gli aspetti della società italiana. Blangiardo: “Perderemo anche 500 miliardi di Pil”. Roccella: “Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale, di un cambiamento significativo per quanto riguarda la genitorialità. Siamo di fronte a un mondo diverso da quello dei nostri padri e anche dal nostro, ed è su questo che dobbiamo misurarci, perché non vogliamo tornare indietro, ma andare avanti”.
“”La storia demografica italiana è cresciuta fino al 2014, ma oggi un grande Paese che comincia a perdere popolazione. Inoltre oggi abbiamo più morti che nati. Questa è la fotografia di oggi, ma la previsione per i prossimi anni è che i 59 milioni di oggi scendano a 48 milioni e quindi spariscono 11 milioni di persone. Avremo 800mila morti l’anno, a fronte di 300mila nascite. In più per questo perderemo 500 miliardi di Pil”. Sono i numeri da brivido snocciolati da Gian Carlo Blangiardo, past president Istat, in occasione della terza edizione degli Stati generali della natalità sul tema ‘Sos-Tenere#quota500mila”, in corso all’Auditorium della Conciliazione di Roma.
Leggi: Quotidiano Sanità
La prigionia dei vecchi e degli inutili
È online da qualche settimana il trailer di “La prigionia dei vecchi e degli inutili”, coraggioso docufilm realizzato dalla giornalista Barbara Pavarotti, con la regia di Roberta Zanzarelli, e lo speaker Massimo Veschi, che si propone di denunciare gli abusi e le violenze commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno e di promuovere la riforma di questo istituto di tutela. La stessa Pavarotti, assieme all’Associazione Diritti alla Follia, è promotrice di una petizione nel web, che ha le medesime finalità, e che può essere sottoscritta da chiunque ne condivida le finalità
Che in Italia vi sia un problema con gli istituti di tutela emerge con chiarezza dai tanti casi di cronaca che in genere i media si premurano di raccontare solo quando le violenze e gli abusi diventano eclatanti ed ineludibili. Alcuni di questi casi assumono una rilevanza nazionale – come, ad esempio, quello di Carlo Gilardi, anziano professore in pensione da diversi anni trattenuto contro la sua volontà all’interno della Residenza Sanitaria Assistita (RSA) Airoldi e Muzzi di Lecco, come riferito, tra gli altri, anche su queste pagine (a questo e a questo link) -, altri ricevono sporadiche attenzioni nelle cronache locali, i più si consumano in silenzio, senza che l’espropriazione del diritto di disporre di sé subita dalle persone con disabilità di tutte le età, venga colta nella sua valenza sistemica.
Leggi: Superando
“Accordi che curano”: verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale
In occasione della Giornata della giustizia sociale del 20 febbraio 2023 la Fondazione Alberto Sordi, con il contributo della Regione Lazio, ha organizzato il Workshop “Accordi che curano. Verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale” durante il quale operatori, amministratori, direttori di servizi sociosanitari e cittadini hanno potuto riflettere insieme sulle tematiche più importanti e prioritarie per la promozione di un’assistenza domiciliare integrata, proponendo buone prassi già attive nel territorio.- di Gabriella Facchinetti (Gabriella Facchinetti, Fondazione Alberto Sordi)
“Accordi che curano” nasce come evento volto a promuovere il lavoro di rete dei servizi sociali e sanitari per le persone anziane. Perché un Workshop nella Giornata in cui si festeggia la giustizia sociale? Il lavoro di rete di questi servizi garantisce che queste persone siano assistite in modo equo attraverso le varie modalità a disposizione del sistema sanitario e sociale. In modo analogo, il concetto di giustizia sociale è un principio fondamentale che intende garantire accesso a tutti in modo equo alle opportunità che una società può offrire.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
Fondo vittime amianto: ad aprile gli aumenti delle prestazioni Inail
Con la circolare n. 14 del 4 aprile 2023, l’INAIL illustra le nuove misure contenute nella legge di bilancio 2023. In particolare si tratta della prestazione aggiuntiva alla rendita diretta in favore dei soggetti affetti da una patologia asbesto-correlata o dei loro superstiti e della una tantum per i malati di mesotelioma non professionale o dei loro eredi.
A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, è previsto un aumento percentuale della prestazione aggiuntiva della rendita, che passa dal 15% al 17%, riconoscendolo anche ai titolari di rendita ai superstiti dei lavoratori deceduti per esposizione all’amianto. Il beneficio è accreditato a partire dal rateo di rendita di aprile 2023, unitamente agli arretrati di gennaio, febbraio e marzo 2023, senza bisogno di presentare alcuna istanza.
Sempre a partire dal 1° gennaio, inoltre, aumenterà da 10mila a 15 mila l’una tantum in favore dei malati di mesotelioma, che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto, oppure per esposizione ambientale.
Leggi: Inca
Indennità per lavoratori autonomi ISCRO
Con il messaggio n. 1636 del 5 maggio, l’INPS comunica che a decorrere dall’8 maggio è nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande ISCRO. Il servizio rimarrà disponibile fino alla data del 31 ottobre 2023, termine ultimo per la presentazione della domanda di ISCRO per l’anno 2023.
Ricordiamo che l’ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) è stata introdotta in via sperimentale per gli anni 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021 ed è rivolta ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (art. 53 c. 1 TUIR).
L’accesso all’ ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021-2023 e pertanto, non potranno accedere all’indennità ISCRO per il 2023 coloro che ne hanno già fruito nei due anni precedenti: 2021 o 2022.
Leggi: Inca
Lavoro: CGIL, CISL, UIL, il 13 maggio in piazza a Milano
Prosegue la mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil per rivendicare una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Dopo la grande manifestazione del 6 maggio scorso a Bologna, appuntamento sabato prossimo, 13 maggio, Milano, presso l’Arco della Pace, dalle ore 10.30.
L’iniziativa coinvolgerà iscritti, attivisti, cittadini delle regioni del Nord: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Dal palco si alterneranno le testimonianze delle delegate e dei delegati e gli interventi dei segretari generali, nell’ordine Luigi Sbarra, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
La mobilitazione continuerà il 20 maggio con le regioni del Mezzogiorno, Napoli sarà la città protagonista.
NEWS:
martedì 9 maggio 2023
Carta Acquisti, il nuovo strumento del governo Meloni acuisce la guerra tra poveri
Le associazioni della campagna “Ci vuole un reddito” annunciano una manifestazione di piazza per il prossimo 27 maggio a Roma: “Il governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no”
“Il Governo introduce l’ennesima misura discriminatoria. Come già fatto con le misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza, l’AdI e il SFL, il Governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no. È l’accusa lanciata dalla Campagna “Ci vuole un reddito” di Terra! Onlus e sul banco degli accusati ci vi è la Carta Acquisti. “Per percepire la Carta Acquisti – si legge nella nota diffusa dalla campagna – che prevede l’erogazione di 382,50 euro una tantum per l’acquisto di beni di prima necessità, bisogna far parte di nuclei familiari numerosi, con Isee fino a 15.000 euro, residenti in Italia. La Carta non andrà invece a chi gode di altre forme di sostegno economico pubblico, inclusi il Reddito di Cittadinanza e la Naspi”.
Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023
lunedì 8 maggio 2023
Abitiamolacittà, Newsletter – Maggio 2023
NOTIZIE:
Si aggrava l’emergenza abitativa nel Paese e in una fase di forte criticità alla crisi non si risponde. Perdurano gli effetti degli eventi degli ultimi anni: perdita di potere d’acquisto dei redditi, allargamento delle disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, aumento della povertà. Le politiche abitative devono tornare una politica esplicita dell’agenda nazionale.
■ L’Assemblea Nazionale sulla Casa organizzata da CGIL e SUNIA.
Le città che sono centrali nelle trasformazioni in atto e rispetto alle profonde transizioni che attraversano la fase attuale: quella ambientale e quella tecnologica. Lo sono perché la popolazione dei centri urbani si stima raggiungerà il 70% nel 2050: la sfida e quella di mantenere le città come luoghi di lavoro e benessere senza arrecare danni al territorio e alle risorse.
Leggi: Cgil, 08/05/2023
lunedì 8 maggio 2023
Pnrr. Regioni in ritardo su Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità. Al 31 dicembre 2022 ne risultano attive meno di una su dieci. I dati Agenas
A fine 2022 , risultano complessivamente attive 8,5% case della comunità POR (finanziate dal Pnrr) e l’11,6% di quelle EXTRA POR (finanziate con altri fondi); 2,3% centrali operative territoriali attive POR e 25% centrali operative territoriali Extra POR; 7,1% ospedali di comunità POR attivi e 27,8% ospedali di comunità Extra POR. Questi alcuni dei dati emersi dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato. IL DOCUMENTO
Il primo monitoraggio semestrale di Agenas sull’attuazione degli standard del DM 77/2022 riguardante il semestre giugno-dicembre 2022, per quanto concerne gli interventi previsti dalla missione 6 component 1 del Pnrr, fa segnare diversi ritardi da parte delle Regioni nell’attivazione delle previste Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità la cui scadenza è per il 2026.
Questo quanto emerso dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Covid-19. L’Oms dichiara la fine della pandemia, ma “resta rischio nuove varianti”
Dopo oltre 3 anni dallo scoppio della pandemia il Comitato tecnico dell’Organizzazione mondiale per la sanità ha raccomandato la fine dello stato di emergenza. L’attesa decisione è stata ufficializzata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la riunione di ieri del comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica. Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone causando la morte di circa 20 milioni. Dall’inizio di quest’anno il numero dei contagi e delle vittime si è andato progressivamente riducendo a livello globale: nell’ultima settimana di aprile, l’Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina
Leggi: Popsci, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, mobilitazioni unitarie per interventi a favore di pensionate e pensionati
“Metteremo in atto un percorso di mobilitazione unitario locale, territoriale e regionale, per rivendicare interventi concreti volti a salvaguardare i 16 milioni di pensionate e pensionati di questo Paese. A tal fine è convocata un’Assemblea nazionale dei quadri e attivisti delle tre organizzazioni per la metà di giugno a Roma”.
Questo l’annuncio di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, le cui Segreterie nazionali si sono riunite il 4 maggio a Roma nella sede Uilp.
“Abbiamo una piattaforma unitaria nella quale abbiamo richieste e proposte ben precise su sanità, fisco, previdenza e non autosufficienza. Vogliamo essere ascoltati. È ora che i diritti delle pensionate e dei pensionati, come quello fondamentale alla salute, e i loro bisogni entrino nell’agenda di Governo e Parlamento.”
Leggi: Spi-Cgil, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
La casa impossibile
I mutui crescono, gli stipendi no giovani esclusi da acquisti e affitti
Due stipendi sopra i 2 mila euro. Famiglie alle spalle che possono dare una mano. «Siamo dei privilegiati, lo so», dice Anna Parolini. Solo che «neanche un privilegio basta » per comprare la casa giusta a Milano. Anna, 39 anni, project manager, e il compagno Agostino, programmatore, ora vivono in un appartamento di 70 metri quadri nel quartiere Città studi. Andava bene, ma vorrebbero fare «il grande salto», allargare famiglia e spazi. «Sotto i 650 mila euro in zona non si trova nulla — racconta — sarebbero oltre mille euro di mutuo, troppo per il costo della vita di Milano. Stiamo considerando di uscire fuori, ma già impiego 45 minuti per arrivare al lavoro. E se devo andare a Gorgonzola, con tutto il rispetto, torno nella mia Brescia ». Anna e Agostino allora restano nel limbo, aggrappati al loro posticino nella metropoli, resistendo alla forza centripeta che li spinge via: «Non più giovani e non del tutto adulti».
Leggi: La Repubblica, 05/05/2023
venerdì 5 maggio 2023
8,5 mln per 17 progetti a supporto degli anziani
Sono questi i risultati del bando di Fondazione Cariplo Welfare in ageing che mira a potenziare le capacità delle comunità di rispondere ai bisogni della popolazione che invecchia e delle famiglie. A fronte della risposta del territorio, superiore alle aspettative il budget a disposizione è stato innalzato. In particolare tre i progetti specificamente dedicati al tema demenze e Alzheimer
Far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Questo l’obiettivo del bando welfare in ageing di Fondazione Cariplo che ha selezionato 17 progetti. La risposta del territorio – sottolinea una nota – ha superato le aspettative, sia in termini di quantità sia di qualità dei progetti proposti tanto che la fondazione ha deciso di aumentare il budget a disposizione portandolo da 5,5 a 8,5 milioni di euro.
Nella selezione dei progetti Fondazione Cariplo ha puntato a quelli che si caratterizzavano per innovazione, capacità di rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità. Emerge – sottolinea ancora una nota – una grande eterogeneità delle iniziative proposte, sia in termini di tipologia di intervento, sia nella scelta del target di riferimento (che, da bando, poteva focalizzarsi sia sulla presa in carico di situazioni di fragilità, sia sul bisogno conclamato e la non autosufficienza).
Leggi: Vita, 05/05/2023
giovedì 4 maggio 2023
Lea. Dopo 6 anni approvato il Dm Tariffe. Arriva l’ok dalla Stato-Regioni. Per la specialistica ambulatoriale si partirà a gennaio 2024 mentre per la protesica da aprile 2024
Si tratta, lo ricordiamo, di un provvedimento che attende di perfezionarsi addirittura dal 2017, e che contiene un aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ovvero del Nomenclatore delle protesi e degli ausili e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nonché dei rispettivi tariffari fermi al 1999, quello per la protesica, e al 1996 quello per la specialistica. Dopo un tira e molla lungo 6 anni, con molte azioni legali e prese di posizione dell’associazionismo e delle industrie di settore, il nuovo decreto vede finalmente la luce. Impatto da 400 mln di euro e partenza dal prossimo anno.
Ecco tutte le novità: in particolare sui temi della automomia in casa ricordiamo che nel nuovo nomenclatore si trovano tra gli altri:
Leggi: Rete Caad, 04/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, dal governo nessun taglio alle tasse
I pensionati in piazza insieme a Cgil, Cisl e Uil il prossimo 6 maggio. Pedretti: la presidente del Consiglio assicura sui suoi canali social di essere al lavoro per il Paese, a quanto pare non lo è per i pensionati e le pensionate
Lo Spi Cgil si unisce al coro dei sindacati contro il Def e rilancia la propria partecipazione alle manifestazioni unitarie del 6 maggio a Bologna, del 13 maggio a Milano, e del 20 maggio a Napoli.
In una nota fatta circolare ieri, il sindacato dei pensionati della Cgil ha criticato aspramente il Documento di programmazione di economia e finanza varato dal governo Meloni e approvato dal Parlamento la scorsa settimana.
Per il sindacato, dopo aver tagliato la rivalutazione lo scorso dicembre, l’esecutivo si prepara a varare un piano finanziario in cui non vengono tagliate le tasse sulle pensioni.
Leggi: Liberetà, 03/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Amministratori di sostegno contro l’eutanasia sociale
di Rossana Certini Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan, propone che questo istituto, introdotto quasi 20 anni fa, sia inserito nei Livelli essenziali di prestazione sociale – Leps e che il Terzo settore si candidi a offrire i profili necessari, così da assicurare una vera tutela dei soggetti fragili. «Quando una persona continua a vivere ma non è più capace di gestire pienamente se stesso»
A quasi vent’anni dall’istituzione della figura dell’amministrazione di sostegno, la Fondazione Emanuela Zancan onlus pubblica una ricerca che fotografa gli effetti e le criticità della legge nazionale; i modelli territoriali che si sono creati a supporto di questo istituto e il valore aggiunto derivante dalla funzione dell’amministratore di sostegno.
Il principio fondamentale della legge 6 del 9 gennaio 2004, che introduce questo istituto, è quello di tutelare le persone prive di autonomia, in tutto o in parte, nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente che limitino al minimo la loro capacità di agire.
Leggi: Vita, 03/05/2023
martedì 2 maggio 2023
I nuovi Nomenclatori abbiano al centro la vita delle persone
«I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) – scrive Marco Rasconi, riflettendo sulla recente approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe” – e i relativi Nomenclatori delle protesi e degli ausili e della specialistica ambulatoriale devono diventare agili, adattabili, per essere strumenti di apertura e non ulteriori barriere. Per noi persone con disabilità, infatti, la carrozzina e altri ausili sono strumenti di libertà, per questo l’accesso ad essi va costruito su misura dei bisogni della persona e del suo progetto di vita, non potendo dipendere solo da questioni economiche»
Finalmente, dopo anni di attesa, siamo giunti all’approvazione del Decreto Tariffe [se ne legga già ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.]. Siamo certi che le misure introdotte porteranno dei benefìci alla nostra comunità di persone con malattie neuromuscolari, perché finalmente verrà dato il via ai nuovi Nomenclatori delle Protesi e degli Ausili e a quello relativo alla specialistica ambulatoriale.
Questo risultato è frutto del lavoro delle Istituzioni e di tutti i soggetti che hanno portato il loro contributo di riflessione e di azione su questi temi. Tra questi cito il ruolo rilevante del mondo associativo che ha sempre agito da pungolo e da coscienza critica per aiutare la comunità a fare passi in avanti.
Leggi: Superando, 02/05/2023
sabato 29 aprile 2023
Affitti alti e rincari, mutui e sfratti: casa, tutti i numeri dell’emergenza
A causa dell’inflazione i canoni di affitto continuano ad aumentare, il rialzo dei tassi di interesse rende sempre più difficile alle famiglie sostenere le rate del mutuo — soprattutto se a tasso variabile — e molte delle agevolazioni stanziate dal governo a favore dei cittadini per affrontare i rincari stanno giungendo al termine, senza possibilità di rinnovo. Il mercato immobiliare diventa sempre più esclusivo, con il rischio che per molti cittadini si trasformi in una vera e propria emergenza.
Stop alle agevolazioni, famiglie a rischio sfratto
Secondo i dati Istat, sono 889 mila le famiglie che vivono in affitto e percepiscono redditi di assoluta povertà e circa un milione e mezzo quelle che fanno fatica a pagare il mutuo ogni mese. Inoltre, a luglio saranno 600 mila le persone che non riceveranno più il reddito di cittadinanza e con esso l’assegno da 280 euro per l’affito o da 150 euro per il mutuo. Anche i comuni non offriranno più alle famiglie aiuti per sostenere le spese di una casa e questo, come riporta La Stampa, rischia di causare lo sfratto di 450 mila famiglie nel corso dell’anno.
Leggi: Corriere della Sera, 29/04/2023
REGIONI:
martedì 9 maggio 2023
Che fine hanno fatto le 708 nuove case Ater finanziate con 68 milioni dalla Regione Lazio
Da Primavalle al Laurentino, dal Quarticciolo a Corviale passando per Cesano: nel 2019 doveva partire un maxi-intervento, ma tutto è ancora fermo. L’azienda: “Stiamo ripartendo, abbiamo eliminato progetti infattibili”
Oltre 700 nuovi alloggi da realizzare senza consumo di suolo ma rifrazionando l’esistente e recuperando spazi inutilizzati, oppure finendo opere già approvate e mai portate avanti. Un investimento di 68 milioni di euro, messi dalla Regione Lazio, da utilizzare tra Cesano, Torrevecchia, Tiburtino III, Primavalle, Quarticciolo, Ponte di Nona, Corviale, Tor Vergata, Laurentino 38 e Ostia. Il grande piano triennale per l’emergenza abitativa varato da Ater Roma nel 2019 non è mai iniziato e le “prime consegne” previste nel 2021 dall’ex direttore Andrea Napoletano sono state clamorosamente bucate.
Leggi: Roma Today, 09/05/2023
domenica 7 maggio 2023
Affitti Milano | in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti | «700 mila famiglie a rischio»
Affitti Milano, in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti: «700 mila famiglie a rischio» (Di lunedì 8 maggio 2023) Mentre a milano c’è chi dorme in tenda per il caro Affitti, la Regione Lombardia ha 15 mila alloggi popolari che lascia vuoti. Lo dice oggi in un’intervista a Repubblica l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino del Partito Democratico. Che punta il dito anche sul «sostanziale azzeramento» del fondo Affitti «che mette a rischio 15 mila famiglie». E così, mentre gli studenti solidarizzano con chi dorme in tenda, l’intervento di Comune e Mur si fa attendere. Ma l’attenzione si sposta sul Pirellone. Spiega Majorino: «L’emergenza è evidente e covava sotto la cenere da tempo. E oggi sta esplodendo in modo dirompente.
Leggi: Zazoom, 07/05/2023
mercoledì 3 maggio 2023
Ambulatorio Fragilità: all’Amedeo di Savoia una nuova struttura per assistere gli anziani
L’obiettivo è prevenire la deriva verso la non autosufficienza: alla base dei problemi anche l’iperconsumo di farmaci e le terapie obsolete
Autosufficienti, parzialmente sufficienti, non autosufficienti. Comunque fragili: un perimetro ampio, che contiene di tutto. Torino città di anziani: 220.883 over 65 su 847.748 residenti, dato 2022. Con i molti e variegati problemi che attengono agli anziani, alle prese con una longevità che sovente non coincide con la qualità della vita, e che in assenza di risposte può diventare una condanna.
Un indizio, l’ultimo in ordine di tempo, è la decisione dell’Asl di Torino di aprire, presso l’ospedale Amedeo di Savoia, nella struttura complessa Geriatria, diretta dal dottor Antonino Maria Cotroneo, il nuovo “Ambulatorio della Fragilità”, unico a Torino.
Leggi: La Stampa, 03/05/2023
IN AGENDA:
Napoli. Disagio abitativo case popolari: rischio esplosione sociale. Assemblea pubblica sulla casa il 12 maggio
Assemblea pubblica sulla casa: idee e progetti per il rilancio delle politiche abitative e dell’edilizia residenziale pubblica.
Si terrà dalle ore 10 presso Nh hotel in Via Medina, 70 a Napoli
Leggi: Sunia
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Prospettive per il futuro del sistema pensionistico – di Roberto Artoni
Sulla base di quanto esposto nei due articoli precedenti l’autore Artoni propone un possibile scenario per il futuro del sistema pensionistico, con tutte le cautele che il tema impone.
Organismi ufficiali, nazionali e sovranazionali, formulano previsioni sull’evoluzione della spesa pensionistica in termini di prodotto per i prossimi decenni. In Italia e nell’Unione europea le previsioni attualmente disponibili arrivano al 2070. Più che di previsioni, si tratta di estrapolazioni di andamenti registrati nel recente passato o di tendenze, per usare il termine della RGS per il suo esercizio articolato per quinquennio. Noi accenneremo sinteticamente alle tendenze dello scenario nazionale base dal 2015, ultima stima precedente la pandemia, al 2035. Anche se le stime disponibili risentono dell’insuperabile incapacità dell’essere umano di prevedere il futuro al di là del breve periodo, non se ne deve sottovalutare l’importanza nella definizione degli orientamenti di politica economica, spesso ispirata dagli annunci di eventi futuri anche se imprevedibili.
Leggi: Welforum
La società dei consumi e quel male oscuro chiamato isolamento che soffoca i più fragili – di Massimo Recalcati
Sappiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine, che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva Winnicott, non è possibile generare legami sociali fecondi.
La società dei consumi spinge alla mortificazione della vita È la prigione-rifugio degli anziani e dei giovani ai margini S appiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine. Sappiamo che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva un grande psicoanalista come Winnicott, non si dà alcuna possibilità di generare legami sociali fecondi. Sappiamo anche che nella solitudine l’Altro resta sempre presente, pur nella forma dell’assenza. È la solitudine che spesso accompagna la sublimazione artistica o quella spirituale che, come tali, sono esperienze altamente creative. Totalmente diversa appare invece la fisionomia dell’isolamento. Qui non c’è alcuna forza né alcuna poesia.
Leggi: La Stampa
Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia – Roberto Artoni
Con questo articolo l’autore prosegue l’analisi sul sistema pensionistico iniziata con l’articolo Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia e in altri paesi europei , esaminando la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, nell’ultima parte che verrà pubblicata nei prossimi giorni, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, l’autore delinea le prospettive per i prossimi anni.
L’ammontare delle pensioni di vecchiaia e anzianità erogate in un certo anno è il risultato di molti fattori, riconducili, da un lato, alla progressiva applicazione di norme varate nel corso del tempo e, dall’altro, all’evoluzione demografica e all‘andamento macroeconomico.
Negli ultimi decenni sono state introdotte in Italia importanti modifiche legislative che hanno rallentato la dinamica della spesa. È stata eliminata l’indicizzazione ai salari delle pensioni in essere, limitandola, con qualche eccezione, alla crescita dei prezzi. È stato progressivamente introdotto il calcolo contributivo delle prestazioni, commisurate sia ai contributi pagati, sia alla speranza di vita del pensionato. È stata innalzata, salvo qualche ripensamento, l’età di pensionamento di vecchiaia e anzianità.
Gli effetti demografici e macroeconomici, insieme agli effetti delle riforme, possono essere interpretati e quantificati utilizzando una scomposizione ampiamente utilizzata nella letteratura. Con questa scomposizione si evidenziano i fattori che incidono sul livello relativo della spesa pensionistica1.
Leggi: Welforum
Assegni di cura per gli anziani: si cambia? – Franco Pesaresi
Gli assegni di cura
L’assegno di cura è un contributo economico erogato agli anziani non autosufficienti o ai loro familiari per finanziarne l’assistenza.
In Europa, gli assegni di cura si sono sviluppati a partire dagli anni novanta del secolo scorso soprattutto per i seguenti motivi:
• la presenza di una domanda sempre crescente di lavoro di cura a cui i servizi non riuscivano, almeno in parte, a far fronte;
• le pressioni esercitate, soprattutto dalle organizzazioni dei disabili, che preferivano un contributo in danaro, che avrebbe consentito maggiore autonomia di scelta;
• la fiducia nel mercato del lavoro in grado di fornire servizi migliori e meno costosi;
• la volontà politica di sviluppare il lavoro di cura domiciliare in alternativa alla più dispendiosa assistenza istituzionale (Pijl, 1999).
Anche in Italia, gli assegni di cura vengono introdotti nella seconda metà degli anni ’90 su iniziativa di regioni ed enti locali e sono finalizzati a sostenere economicamente la cura al domicilio o a disincentivare il ricorso alle strutture residenziali degli anziani non autosufficienti.
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L’incontinenza urinaria, l’anziano e la struttura residenziale
L’incontinenza urinaria interessa persone di qualsiasi età, ma l’incidenza aumenta nelle fasce d’età più alte. Nell’articolo l’autore offre una panoramica sugli strumenti professionali di valutazione dell’incontinenza urinaria e sulle strategie che possono aiutare la persona, anche affetta da demenza, ad affrontare questa condizione che, se non supportata, può generare delle ripercussioni pesanti e negative nella percezione di sé.
di Stefano Mantovani (Direttore Esecuzione Contratto, Coordinatore Servizi Domiciliari, Azienda Speciale Consortile Servizi alla Persona, Magenta -MI)
L’incontinenza
Le persone che quotidianamente assistiamo nei setting di cura residenziali (RSA) e domiciliari sono persone anziane (mediamente con più di 80 anni) che hanno 4 o 5 grosse patologie. Sono spesso persone “fragili” cioè ad alto rischio di istituzionalizzazione, di ospedalizzazione e di morte con una comorbilità grave, con polifarmacoterapia e dipendenze funzionali e socio ambientali critiche.
Il S.S.N. e regionale per i soli ausili ad assorbenza e cateteri spende 444.148.147 milioni di euro annui, di cui: ausili per incontinenza 374.365.607 milioni di euro, cateteri 69.782.540 milioni di euro (Fincopp, WFIP, 2021). Dalle proiezioni ISTAT, anno 2020, emerge come, a fronte di una popolazione complessiva in lieve crescita (+3,1% al 2050), la fascia di popolazione over 65, che ad oggi rappresenta poco più del 20% della numerosità totale, possa superare la soglia del 30% entro il 2040 e spingersi intorno al 33% nel 2050 (ISTAT, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Dove abiteranno gli anziani lo decide il mercato – di Sarah Gainsforth, Ylenia Sina
I grandi gruppi della sanità e immobiliari puntano a creare nuovi posti letto per le persone non autosufficienti. Eppure la pandemia ha insegnato che serve soprattutto un nuovo modello di assistenza leggera, integrata e di prossimità
L’Italia sta invecchiando. Secondo l’Istat nel 2020 quasi una persona su quattro aveva più di 65 anni, e nel 2050 questa fascia di popolazione potrebbe raggiungere il 35 per cento. Aumentano, dunque, anche le persone non autosufficienti: sono circa 3,8 milioni gli anziani con grave riduzione dell’autonomia nelle attività quotidiane.
Il carico assistenziale ed economico lo sostengono soprattutto le famiglie: a fronte di una stima di circa un milione e centomila badanti, tra regolari e irregolari, secondo dati del ministero della salute nel 2019 solo il 4,6 per cento delle persone con più di 75 anni ha ricevuto cure domiciliari e circa 329mila anziani erano ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali (rsa). Ma in Italia i posti letto nelle rsa scarseggiano: nel 2017 erano solo 19,2 ogni mille persone di più di 65 anni, contro una media dei paesi Ocse di 47,2. Meno della metà.
Leggi: Internazionale
lunedì 1 maggio 2023
Landini dal palco di Potenza per il Primo maggio: “Il governo rispetti i lavoratori tutti i giorni. La mobilitazione continua”
“Abbiamo scelto di essere qui oggi a Potenza per rimettere al centro l’unità del Paese. Per farlo bisogna ripartire dal lavoro, dalla centralità della persona, mettere in condizioni le persone di vivere dignitosamente attraverso il lavoro che fanno. Citiamo la Costituzione perché con la lotta al nazifascismo e la conquista della libertà il Primo Maggio è tornato ad essere una festa in tutto il Paese”. Così ha esordito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di Potenza nel giorno della festa dei lavoratori.
NEWS:
domenica 30 aprile 2023
Nonni Smart, Specchio dei tempi raddoppia l’iniziativa: corsi gratuiti online per restare al passo con la tecnologia
Dopo il successo della prima edizione tornano i corsi dedicati agli over 60. Quasi 9.000 iscritti
Vuoi acquistare un farmaco online e fartelo recapitare a casa? Vuoi le chiavi di un cassetto elettronico gratuito con all’interno gli esiti di analisi sanitarie passate, dove sia possibile consultare i referti di qualsiasi esame appena eseguito (del sangue o di altro tipo), dove sia possibile prenotare una visita specialistica ma anche cambiare medico o controllare lo stato delle proprie vaccinazioni oppure ancora contattare l’Asl? Vuoi conoscere le procedure per ottenere, in tempo reale, il tuo Isee sul sito dell’Inps?
La strada c’è. Si chiama NonniSmart 2, la seconda tornata di lezioni online (del tutto gratuite) pensate per rendere più semplice la vita a chi ha più di 60 anni mantenendolo sempre aggiornato su tutto quanto può offrire il web per superare gli ostacoli della quotidianità.
Leggi: La Stampa, 30/04/2023
venerdì 28 aprile 2023
Rapporto civico 5.0 di Legambiente: un patrimonio edilizio importante ma inefficiente
“Rapporto Civico 5.0: Vivere in classe A” è il nuovo Rapporto di Legambiente che dipinge un forte ritardo nella riqualificazione edilizia e nel centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Per questo l’Associazione ambientalista presenta una road-map finalizzata ad accelerare la transizione energetica nel settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva europea Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus. Legambiente, in sostanza, chiede al Governo una riforma in tema di politiche sull’efficienza energetica del settore che sia stabile e duratura nel tempo con un nuovo sistema incentivante, il ripristino della cessione del credito e altri strumenti paralleli, interventi volti al costo della misura.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 28/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Pnrr. Corte dei conti denuncia ritardi su assistenza domiciliare, Centrali operative territoriali e telemedicina. In ballo 4 miliardi
Gli interventi sono quelli compresi nel progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”. Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata rispettata. Il progetto prevede diversi interventi per ottimizzare le cure a domicilio con l’ausilio delle nuove tecnologie. Ora il Ministero ha 30 giorni per individuare misure idonee a recuperare il tempo perduto. LA RELAZIONE.
In ballo ci sono 4 miliardi dei circa 15 destinati alla sanità dal Pnrr. Stiamo parlando del progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” per il quale nel dettaglio sono previsti nel dettaglio oltre 2 miliardi e 700 milioni per interventi nel campo dell’assistenza domiciliare, 280 milioni per le Centrali operative territoriali e un miliardo per la telemedicina.
Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata del tutto rispettata.
A rilevarlo è la Corte dei conti che ha stilato una dettagliata relazione inviata al Ministero della Salute; al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR; alla residenza del Consiglio dei Ministri-Cabina di Regia PNRR; alla Ragioneria Generale dello Stato- IGRUE- Autorità di Audit PNRR e alle Commissioni parlamentari competenti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Obiettivi UE: efficienza edifici e sostenibilità: di Rossella Muroni Pres. Nuove rigenerazioni
L’edilizia con la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD)
è uno dei pilastri del pacchetto europeo Fit for 55. Nell’Ue, infatti, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo finale di energia e di circa il 36% delle emissioni. Rendere case ed uffici più efficienti accelerando le riqualificazioni è anche l’obiettivo della Strategia europea Renovation Wave. Misure che ci consentiranno di ridurre il consumo e le importazioni di gas, le bollette e le emissioni degli edifici. E ci porteranno in dote – ne abbiamo avuto prova con il
superbonus e gli altri bonus edilizi – un aumento dell’occupazione nell’edilizia che non consuma nuovo suolo. Peccato che il governo italiano pensi di tutelare gli interessi dei proprietari remando contro la cosiddetta direttiva ‘case green’ e che proprio mentre l’Ue puntava sull’efficienza abbia stroncato il Superbonus. Uno strumento perfettibile, che si sarebbe potuto rendere più equo ed efficace legandolo in modo più stringente alle case popolari e ai miglioramenti delle
performance conseguite, ma che più di tutti ha aiutato e avrebbe potuto aiutare ancora gli italiani a rendere le case più sostenibili dal punto di vista sia economico sia ambientale.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Cambiare le nostre città
Sindacato Nuovo, Aprile 2023. Crisi climatica e rigenerazione urbana, di Stefano Ciafani e Mimmo Fontana ,rispettivamente Presidente nazionale e segretario nazionale di Legambiente.
Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni.
Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo. Un’occasione di modernizzazione del nostro Paese che lo potrà rendere anche più giusto e accogliente.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative: di di Stefano Chiappelli | Segr. Gen. SUNIA
Le conseguenze socio-economiche della pandemia e della situazione internazionale hanno
contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenerazione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in affitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono dell’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito.
Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Italia in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia
Legambiente presenta la sua road-map per accelerare la transizione energetica del settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus
L’Italia è in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia. Parliamo di interventi per migliorare un patrimonio edilizio importante, ma troppo vecchio, energivoro, e climalterante. Ad oggi, secondo le ultime stime disponibili, su oltre 12 milioni di patrimonio abitativo ne è stato riqualificato, attraverso il superbonus, solo il 3,1%. “Una percentuale bassissima che da qui ai prossimi anni dovrà crescere anche in vista degli impegni che l’Europa potrebbe chiedere con la Direttiva Case Green e che per l’Italia significherebbe intervenire in una prima fase, al 2030, su almeno 6,1 milioni di edifici residenziali. Ovvero perlomeno su 871 mila edifici l’anno. Parliamo del 7,2% del patrimonio residenziale. Più del doppio di quanto ha saputo fare il superbonus”.
Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Assegnazione alloggi pubblici: di nuovo una positiva sentenza della Corte Costituzionale contro le norme discriminatorie
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Con la sentenza n. 77 del 21 aprile la Corte Costituzionale ha ancora una volta confermato il suo fermo orientamento nei confronti di una legge regionale, in questo caso della Regione Liguria, che prevede disposizioni discriminatorie e irragionevoli in materia di anni di residenza quale requisito per poter concorrere ai bandi per alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Cade, quindi, un’altra norma incostituzionale di una regione che si ostinava a mantenerla in vigore, nonostante le precedenti analoghe decisioni che la Corte aveva assunto negli anni scorsi che avevano bocciato altre disposizioni regionali in materia.
Leggi: Sunia, 27/04/2023
REGIONI:
sabato 29 aprile 2023
La Capitale sfitta di chi non ha casa
Una città con 20 mila senzatetto, 15-17 mila occupanti di immobili, oltre 13 mila nuclei famigliari in graduatoria per alloggi popolari e oltre 5000 sfratti ogni anno, ha bisogno di risposte vere da Comune e governo
Disponibilità e qualità sanitaria, ambientale e sociale dell’ab i t az i o ne : una delle dimensioni di vita dove più gravi e insopportabili sono le disuguaglianze. Roma ne è il simbolo. I dati, pure incerti (segno in sé della gravità delle cose), ti lasciano di stucco: circa 20 mila persone senza tetto; 15-17 mila occupanti di case; almeno 2 mila in alloggi temporanei; oltre 13 mila nuclei familiari in graduatoria per case popolari; oltre 5.000 sfratti ogni anno, che si aggiungono alla coda degli sfratti non eseguiti. Il tutto a fronte di una massa di appartamenti non abitati, stimato nel 15% del totale romano, o affittati al giorno. Una vergogna per tutti noi. Vite a repentaglio, ansia, impossibilità di programmare il mese successivo, spazi per la criminalità. Affrontare l’emergenza abitativa di Roma è la cartina di tornasole di ogni politica locale e nazionale per la casa. Se esiste.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 29/04/2023
sabato 29 aprile 2023
Gli anziani vanno a scuola di smartphone! Oltre 8000 gli iscritti alla formazione organizzata dalla UIL Pensionati Marche
La digitalizzazione nella sanità ha preso piede grazie all’accelerazione dovuta alla pandemia, ma non tutti i cittadini italiani sono in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
L’ADOC Marche e la UIL Pensionati Marche hanno organizzato due giornate di formazione per gli anziani sui temi della solidarietà digitale, con l’iniziativa “A scuola di smartphone”.
L’obiettivo è ridurre il divario digitale tra le generazioni e aiutare gli anziani a utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali, evitando così di incappare in truffe o esperienze spiacevoli. L’esperto informatico Paolo Peli ha guidato gli incontri a Jesi e Ascoli Piceno, fornendo spiegazioni pratiche su whatsapp, E-mail, App e Spid.
Leggi: Red Hot Cyber, 29/04/2023
sabato 29 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane
L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.
Leggi: I Luoghi della Cura, 29/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Case popolari, rigenerazione e verde: il Pnrr di Salerno
Sono 29 quelli finora finanziati con 58,7 milioni. Undici di riqualificazione urbana con un valore complessivo di 30 milioni
Salerno vuole continuare, con il Pnrr, il ridisegno della città avviato circa 25 anni fa. A quel tempo, con Vincenzo De Luca (attuale governatore della Campania) sindaco di numerosi mandati, cominciò l’era delle opere delle archistar: Zaha Hadid, Santiago Calatrava, David Chipperfield, Ricardo Bofill, le più prestigiose matite del mondo vennero coinvolte nella creazione di opere di architettura contemporanea che avrebbero dovuto dare un volto internazionale e di grande attrazione turistico-culturale alla città campana, punta estrema della costiera più rinomata nel mondo: alcune di quelle opere sono state completate o quasi (la stazione marittima, piazza della Libertà, la cittadella giudiziaria), altre sono in cantiere, qualcuna non è partita (come la vela di Marina d’Arechi).
Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Calabria: Sunia-CGIL, Sicet-CISL, Uniat-UIL regionali, al via da Polistena il piano di assemblee verso la manifestazione di Napoli del 20 maggio
È partita dalla Camera del Lavoro di Polistena (RC) la mobilitazione promossa dalle categorie in difesa dei diritti degli inquilini di Cgil, Cisl, Uil.
Gli assegnatari di alloggi sociali, si sono confrontati con i rappresentanti sindacali sulle problematiche riguardanti gli alloggi sociali e le politiche abitative del Comune.
Le richieste avanzate saranno sostenute unitariamente e saranno oggetto nei prossimi giorni di iniziative specifiche di tutela individuale e di proposte di politiche dell’abitare nei confronti dell’Aterp Calabria e del Comune di Polistena.
A Napoli il 20 maggio arriverà forte anche la voce degli inquilini di Polistena che parteciperanno alla manifestazione unitaria insieme a lavoratori, disoccupati, precari e pensionati che partiranno con il pullman organizzato dalla Camera del Lavoro.
Leggi: Sunia, 27/04/2023
giovedì 27 aprile 2023
Roma, Medici senza Frontiere apre due sportelli socio-sanitari
Medici senza frontiere, in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto nei quartieri Garbatella e San Lorenzo due sportelli di orientamento socio-sanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale
Medici senza frontiere (Msf), in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto a Roma due sportelli di orientamento sociosanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale.
I nuovi sportelli, che rientrano nel progetto H.O.P.E. Desk (Health, Orientation, Promotion, Education) di Msf, vanno a rafforzare i servizi già offerti dalle altre realtà territoriali, sono completamente gratuiti e sono gestiti dal gruppo di volontari di Msf di Roma.
Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023
IN AGENDA:
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”
Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.
Leggi: Sunia
Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora
Leggi: Kyoto Club
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia
Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!
Leggi: Non Autosufficienza
Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.
Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Leggi: Assindatcolf
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità
Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.
Leggi: Fondazione Cariplo
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.
Leggi: I Luoghi della Cura
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi.
di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.
Leggi: I Luoghi della Cura
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale.
di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.
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Accompagnamento all’abitare
Il monitoraggio dell’inserimento abitativo di persone senza dimora nella città di Padova – A cura di Marta GaboardiEleonora ZamunerChiara Bonechi
Il disagio abitativo è un fenomeno sempre più rilevante nel panorama italiano (Mozzana et al., 2023) e l’incremento delle persone senza dimora ne è uno degli aspetti (Consoli e Meo, 2020). Negli ultimi anni stanno aumentando i servizi per le persone senza dimora che offrono una abitazione stabile, come i programmi Housing First (Lancione et al., 2018) o Housing-led, mirati al reinserimento abitativo (Linee di indirizzo di contrasto alla grave marginalità adulta, 2015). Inoltre, nel territorio italiano si cerca di promuovere iniziative di collaborazione e lavoro di rete tra enti con una gestione sempre più sociale dell’abitare (Mozzana et al., 2023).
In quest’ottica appare rilevante prevedere una gestione condivisa della persona che vive la condizione di marginalità attivando un percorso di accompagnamento verso l’autonomia attraverso la messa in rete dei servizi del territorio e degli enti del Terzo Settore. Da queste premesse nasce il progetto “Accompagnamento all’Abitare” del Comune di Padova che prevede la collaborazione tra Settore Servizi Sociali, Cooperative sociali e Università, al fine di aiutare persone senza dimora nella transizione dalla strada o dai servizi a bassa soglia (quali dormitorio o appartamenti condivisi) all’inserimento in un’abitazione propria e stabile1.
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SEGNALAZIONI:
Covid. Obbligo di mascherina nei reparti ospedalieri con fragili e anziani. Negli altri reparti la decisione spetterà alle Direzioni sanitarie. Ecco l’ordinanza del Ministero Salute
L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali. Per quanto riguarda gli ambulatori medici, la decisione resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Le nuove regole in vigore dal 1° maggio e fino al 31 dicembre 2023. L’ORDINANZA
Dal prossimo 1° maggio fino al 31 dicembre 2023, l’obbligo di mascherina all’interno degli ospedali resterà in vigore in quei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.
A stabilirlo è l’ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci
Leggi: Quotidiano Sanità
NEWS:
lunedì 24 aprile 2023
Immobiliare, lo sviluppo del «senior living» richiede capacità di spesa
In Italia si investe ancora troppo poco: servono un cambio di mentalità e canoni mensili più accessibili. Siena inaugura a giugno 80 appartamenti per la terza età
Aprirà ufficialmente il 2 giugno a Siena uno degli ultimi investimenti nel campo del senior living. Il progetto Guild Siena è frutto della joint venture tra i due operatori internazionali Guild Living e Specht Group Italia. Il complesso di via di Malizia, non lontano dall’ospedale delle Scotte, era originariamente destinato a diventare un residence, ma il progetto è rimasto per anni incompiuto. «Si configura come un progetto di rigenerazione del territorio e riqualificazione a vantaggio di tutta
di tutta l’area – spiegano Eugene Marchese, fondatore di Guild Living e Luca Landini, socio e ceo di Specht Group Italia –. Abbiamo attivato un team di esperti globali per creare soluzioni abitative qualificate e improntate al benessere fisico, cognitivo ed emotivo delle persone anziane attive e indipendenti».
Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Le statistiche su povertà e spese delle famiglie 2022
In ragione dei cambiamenti intervenuti nell’indagine sulle Spese delle famiglie e della revisione della metodologia di stima della povertà assoluta, la diffusione dei dati di spese e povertà per il 2022 subirà alcune modifiche rispetto alle tempistiche consolidate. In particolare, le Statistiche Report “Le spese per i consumi delle famiglie. Anno 2022” e “Le statistiche dell’Istat sulla povertà. Anno 2022” usciranno, rispettivamente, il 18 ottobre e il 25 ottobre 2023.
Pertanto, l’ultimo anno disponibile dell’indicatore di povertà assoluta contenuto nel Rapporto Bes diffuso il 20 aprile, è quello riferito al 2021.
I dati aggiornati sulle spese per consumi e sulla povertà, normalmente scaricabili da I.stat, il datawarehouse ufficiale dell’Istat, saranno resi disponibili entro fine novembre. La ricostruzione delle serie storiche dei principali aggregati di spesa e indicatori di povertà è invece prevista per la fine dell’anno.
Leggi: Istat, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Ecco come riusciremo a vivere più a lungo in un mondo che invecchia
Politiche per gli anziani, più investimenti nella sanità e assistenza domiciliare
Il mondo invecchia. Nel 2018, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di esseri umani con più di 65 anni ha superato quello dei bambini con meno di 5 anni. L’impatto di questo cambiamento si fa e si farà sempre più sentire su molti fronti, in primis sul sistema sanitario. I ricercatori si domandano quale sarà l’effetto della crescente longevità della popolazione sui sistemi sanitari e, di conseguenza, sull’economia dei Paesi. Il rapporto sempre crescente fra numero di pensionati e di lavoratori non potrà che causare, da una parte, un aumento della spesa per il programma pensionistico e, dall’altra, una riduzione delle entrate legate alla tassazione del lavoro. Il bilancio fra entrate fiscali e spesa pubblica è quindi destinato a cambiare. a spesa sanitaria.
Leggi: La Stampa, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
Emergenza casa
Mezzo milione di sfratti aumenti di mutui e affitti e lo stop ai sussidi legati al Reddito di cittadinanza così l’abitazione diventa un allarme sociale
Da un lato 450mila famiglie che rischiano di finire quest’anno in mezzo a una strada perché non essendo riuscite a pagare l’affitto si ritrovano uno sfratto esecutivo già tra le mani o si apprestano a riceverlo nel corso di questo 2023. Dall’altro circa un milione di nuclei familiari che teme di non
farcela a pagare la rata del mutuo, sempre più salata se a tasso variabile, comunque pesante anche a tasso fisso quando l’inflazione fa lievitare i prezzi del carrello della spesa dei più poveri. In mezzo 600mila possessori del reddito di cittadinanza che non solo a luglio dovranno dire addio a questo ma anche al collegato assegno fino a 280 euro mensili di sostegno per l’affitto. Altre 400mila famiglie non potranno più contare sui 500-2mila euro l’anno di aiuto da parte dei Comuni per pagare il canone, e altrettante dovranno fare a meno al contributo per «morosità incolpevole», fino a 12 mila euro l’anno per chi è sotto sfratto ed in serie difficoltà economiche.
Leggi: La Stampa, 21/04/2023
venerdì 21 aprile 2023
“Distretti sanitari: pieno sviluppo all’infermerie di famiglia e comunità”. Fnopi e Card siglano protocollo d’intesa
Mangiacavalli: “Distrettoìelemento che aiuta a ricomporre la frammentazione del nostro sistema salute, anche inserendo il sociale, e gli infermieri sono al centro e motore di questo cambiamento”. Volpe: “Senza il Distretto, sanità e Salute Pubblica non potranno superare la fase post pandemica ed essere pronte ad entrare in una nuova era“
Potenziare i distretti sanitari grazie alla figura soprattutto dell’infermiere di famiglia e comunità, non solo quale modello professionale, ma anche come riferimento culturale e organizzativo per le nuove politiche della sanità territoriale.
Questo l’obiettivo del Protocollo di intesa siglato tra Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche e la Card la Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto – Società Scientifica delle Attività Territoriali.
Per incentivare il ruolo dell’Infermiere all’interno degli ambiti distrettuali, a partire dalla figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità, le attività che il protocollo intende promuovere sono:
Leggi: Quotidiano Sanità, 21/04/2023
giovedì 20 aprile 2023
Pnrr e la sfida dell’integrazione tra sanitario e sociale
L’obiettivo è perseguire una nuova strategia sanitaria, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati, in linea con i migliori paesi europei e che consideri, sempre più, il SSN come parte di un più ampio sistema di welfare comunitario,
La prossimità, l’innovazione e l’uguaglianza sono alla base di una concreta integrazione tra le Misure 6 e 5 del PNRR, rispettivamente l’assistenza sanitaria territoriale ed i servizi ed infrastrutture sociali attraverso 4 azioni: 1) Interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriale e a supportare le famiglie e i bambini in condizioni di vulnerabilità; 2) Interventi per una vita autonoma e per la deistituzionalizzazione delle persone anziane, in particolare non autosufficienti; 3) Interventi per rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata e prevenire il ricorso in ospedale; 4) Interventi per rafforzare i servizi sociali attraverso l’introduzione di meccanismi di condivisione e supervisione degli assistenti sociali.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
La Spagna mette un tetto agli affitti. L’Italia può fare qualcosa? Idee
Tra la misura del governo di Madrid e l’inazione di quello italiano ci sono delle vie di mezzo. Milano cerca una soluzione. Qualche idea
La crescita del costo degli affitti è una delle questioni più rilevanti in tutte le città europee, ad esempio a Milano dal 2015 sono saliti del 45 per cento, un dato simile a quella delle città spagnole, mentre quello delle altre città italiane attrattive è un po’ inferiore. E’ il motivo per cui il comune di Milano ha presentato il mese scorso una nuova Strategia per l’abitare e 13 città italiane hanno promosso 5 punti di lavoro sui quali confrontarsi col governo (a ora senza esito). Ieri la Spagna ha approvato una legge che dice cose che appaiono quasi incredibili rispetto al dibattito politico italiano: il governo Sanchez ha stabilito per legge un tetto alla crescita degli affitti (3 per cento, in attesa che venga creato un indice specifico), ha previsto che 50.000 case di proprietà della Sareb (una sorta di bad company statale) diventino case popolari consegnate agli enti locali, e ha stabilito l’obiettivo per cui il 20 percento dei cittadini di aree ad alta tensione abitativa entro 20 anni abiti in case pubbliche contro l’attuale 3 per cento. Tra l’imporre un tetto agli affitti come fa la Spagna (ma anche città come Parigi e New York), e non fare niente come accade in Italia, ci sono delle onorevoli vie di mezzo.
Leggi: Il Foglio, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Forte impennata negli ultimi due anni dell’indice ISTAT. Subito la sospensione dell’adeguamento sugli affitti
Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Negli ultimi due anni le indicizzazioni Istat sono salite in maniera esponenziale: l’adeguamento relativo a marzo 2022 era del +6,4%, mentre l’Istat di marzo 2023 è salito a + 7,4%; nel 2021 la rivalutazione dell’indice si attestava, sempre nello stesso mese di marzo, a +0,7%.
Di fatto nel periodo 2021/2023 si è registrato un aumento per gli affitti del +6,7% che grava pesantemente sul costo delle locazioni.
Leggi: Sunia, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Crisi climatica e rigenerazione urbana – di Stefano Ciafani | Pres. Naz. Legambiente e Mimmo Fontana Segr. Naz. Legambiente
Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni. Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo.
Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023
mercoledì 19 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative – Stefano Chiappelli Segretario generale del SUNIA
Le conseguenze socio-economi che della pandemia e della situazione internazionale hanno contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenera zione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in af fitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono del l’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito. L’affitto è più diffuso tra le famiglie meno abbienti.
Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Alterazione cognitiva lieve: atteggiamento positivo verso la vecchiaia aiuta a guarire
L’ottimismo aiuta a superare i deficit di alterazione cognitiva che si verificano normalmente con l’avanzare dell’età. Pensare alla vecchiaia come un tempo di opportunità consente al cervello di ritardare lo sviluppo un lieve decadimento cognitivo. E’ quanto emerge da uno studio finanziato dal National Institute on Aging degli USA
Gli anziani con lieve alterazione cognitiva hanno il 30% in più di probabilità di tornare a una funzionalità cognitiva normale se pensare in modo positivo alla vecchiaia fa parte della loro filosofia di vita. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA Network Open e condotto da ricercatori della Yale School of Public Health.
“La maggior parte delle persone che soffre di lieve alterazione cognitiva presume che non ci sia alcuna possibilità di recupero della funzionalità cognitiva normale, ma in realtà non è così: la metà di questi pazienti torna alla condizione precedente – commenta Becca Levy, psicologa e autrice principale dello studio – Poco si sa sul perché alcuni guariscono mentre altri no. Abbiamo preso in esame le convinzioni positive sull’età avanzata, per vedere se un modo di pensare positivo potesse fornire una risposta adeguata “.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Alzheimer, nasce intergruppo parlamentare. Ricercatori e pazienti: rifinanziare il Fondo nazionale
Promotrice dell’intergruppo la senatrice Barbara Guidolin (M5S) che intende sensibilizzare politica e opinione pubblica sulle demenze. Ventuno i progetti finanziati dal fondo. Berardinelli, presidente di Alzheimer Uniti Italia, denuncia: “In alcuni CDCD anche nove mesi di attesa per una visita”.
In Italia esistono un milione e duecentomila persone con Alzheimer. E le demenze costano complessivamente tra i 16 e 18 miliardi. Numeri con cui tutti dobbiamo fare i conti, in primis il legislatore che ora dovrà valutare se rifinanziare il Fondo per l’Alzheimer, istituito dalla legge di Bilancio 2021 e da cui a distanza di 15 mesi stanno per nascere 21 progetti.
Se n’è parlato nel corso della conferenza “Emergenza Alzheimer: le risorse di una sfida possibile” organizzata dalla senatrice pentastellata Barbara Guidolin che ha annunciato l’istituzione di un intergruppo parlamentare Alzheimer che possa sensibilizzare governo e opinione pubblica su una patologia che coinvolge tre milioni di caregiver che chiedono di non essere lasciati soli dallo Stato.
Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023
martedì 18 aprile 2023
Infermieri di famiglia, l’Italia arranca
Nursing Up: “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”
Infermieri di famiglia, l’Europa corre avanti l’Italia invece arranca. A denunciarlo è Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”.
Nursing Up ha provato a comprendere in che modo le Regioni stiano inserendo questo professionista, il cui ruolo è garantito da una legge, quella del 17 luglio 2020 n. 77, che ne sancisce il riconoscimento ufficiale.
Leggi: Redattore Sociale, 18/04/2023
REGIONI:
mercoledì 19 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane
L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.
Leggi: I Luoghi della Cura, 19/04/2023
IN AGENDA:
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”
Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.
Leggi: Sunia
Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica
Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private
Leggi: Wikicfp
Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora
Leggi: Kyoto Club
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Per le riforme sugli anziani serve chiarezza di idee e politiche coraggiose – di Roberto Polillo
Il governo vuole mettere mano a una materia che riguarda l’intero sistema di infrastrutture portanti della società e si illude di poterlo realizzare senza coinvolgere i diretti attori del campo
Nel suo interessante intervento su QS sulla legge delega per le politiche per gli anziani Filippo Palumbo, dopo un’accurata analisi del testo legislativo, conclude affermando “Come si vede l’intrecciarsi e il sovrapporsi di riferimenti normativi è veramente eccessivo. Troppe priorità significa nessuna priorità. Sembra che il provvedimento si mantenga sospeso. È una riforma? È un testo unico? È l’una e l’altro? L’impressione è quella di una ultima nave che sta per partire e per non sbagliare vi si imbarca tutto il possibile”.
Leggi: Quotidiano Sanità
Politiche per gli Anziani: fare elenchi di cose utili da fare non significa programmare – di Filippo Palumbo
Il testo pubblicato in G.U. della legge delega per le politiche per gli anziani conferma dubbi e preoccupazioni. L’impostazione della legge delega basata su un doppio livello di valutazione potrebbe anche funzionare ma è contraddetta dal contenuto di alcuni articoli dove si fa la scelta di non scegliere, rinunciando all’individuazione di priorità legate a scadenze e supportate da risorse adeguate
Con questa nota, diamo seguito a un precedente contributo che sul tema della legge delega per le politiche in favore delle persone anziane che su questo argomento (si era nella fase finale di approvazione del testo del Disegno di legge delega) era stato pubblicato su QS con alcune preoccupate valutazioni.
Ora che il provvedimento è legge e si apre il cammino per la scrittura dei decreti legislativi è opportuno tornare su questa questione.
In via generale non si può non rilevare che il provvedimento, i cui contenuti specifici non si discostano significatamene da quanto già predisposto dal precedente Governo, va valutato non solo in sé ma anche in riferimento ai molteplici elementi di allarme e preoccupazione sul Servizio sanitario nazionale che in questi ultimi mesi si sono molto accentuati.
Leggi: Quotidiano Sanità
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.
Leggi: I Luoghi della Cura
Rapporto sul benessere equo e sostenibile – Anno 2022
L’Istat presenta la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
L’analisi dei domini in cui è articolato il benessere (Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi), presentata in 12 capitoli, consente una lettura degli andamenti più recenti degli indicatori e il confronto con il periodo pre-pandemico. Oltre la metà dei 152 indicatori Bes è aggiornata al 2022 con dati definitivi.
Il Rapporto propone anche un capitolo iniziale di sintesi che in questa edizione è incentrato sull’analisi dell’evoluzione recente del benessere, con particolare attenzione agli squilibri territoriali e alle differenze di genere e per classi di età.
Leggi: Istat
Istat, rapporto Bes: “La salute degli italiani peggiora, soprattutto per gli adulti e i giovani”
La conferma dagli indicatori della decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) che analizza 12 aree di benessere della persona, compresa la salute. I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. In una situazione intermedia si trovano i domini Salute e Ambiente: nel primo il 36% circa degli indicatori è rimasto stabile, una quota analoga di indicatori è migliorata, ma oltre un quarto si trova su livelli peggiori rispetto al 2019. E per adulti e giovani le cose vanno ancora peggio. IL CAPITOLO SALUTE.
L’Istat ha presentato oggi la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Il rapporto analizza nel dettaglio l’andamento nel tempo e il confronto con il periodo pre-pandemia dei diversi indicatori in 12 aree in cui è articolato il “benessere” delle persone: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.
Leggi: Quotidiano Sanità
Città e comunità a misura di anziano. Ecco come fare: una nuova guida dall’Oms
La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere programmi nazionali in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare. LA GUIDA.
“Poiché l’invecchiamento della popolazione e l’urbanizzazione progrediscono rapidamente in tutto il mondo, rendere le nostre città e comunità più a misura di anziano è fondamentale per massimizzare le opportunità offerte da una vita più lunga”.
Parte da questa premessa la nuova guida pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità dal titolo “Programmi nazionali per città e comunità a misura di anziano”.
La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere questi programmi in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare.
Leggi: Quotidiano Sanità
20.4.2023 – Pensioni di vecchiaia e anzianità
Italia e altri paesi europei – Roberto Artoni
In queste note ci soffermiamo sulle pensioni di vecchiaia e di anzianità. Le erogazioni a questo titolo sono la struttura portante di tutti i sistemi di protezione sociale sia per le dimensioni macroeconomiche, sia per la rilevanza del patto intergenerazionale alla base dei sistemi pensionistici1.
Analizzeremo le caratteristiche delle pensioni vigenti in Italia sotto tre profili: in una dimensione comparata, in questo scritto, paragoneremo il nostro sistema pensionistico con quello vigente in alcuni significativi paesi europei. Esamineremo in un secondo articolo la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, delineeremo le prospettive per i prossimi anni.
Leggi: Welforum
Il giorno della libertà. Il numero di aprile di LiberEtà
Il numero di aprile di LiberEtà si apre con un editoriale del direttore, Giuseppe Mennella, per ricordare la strage di migranti avvenuta lo scorso 26 febbraio a Cutro (clicca qui per l’anteprima). Dietro tragedie come quella non c’è fatalità, ma responsabilità anche di natura politica, davanti alle quali è inevitabile il richiamo ai valori di solidarietà, umanità, uguaglianza, cioè i valori della Costituzione. Abbiamo deciso di celebrarla la nostra Carta repubblicana riportando uno stralcio del monologo che Roberto Benigni ha recitato sul palco dell’Ariston alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
NEWS:
lunedì 17 aprile 2023
L’assegno per gli anziani parte da 12 miliardi
La spesa per l’indennità di accompagnamento sarà la base del nuovo aiuto per i soggetti non autosufficienti. Per il Def i costi per l’assistenza «long term care» arriveranno al 2,4% del Pil nel 2070
Una prestazione universale in denaro o in servizi per assistere gli anziani non autosufficienti (come opzione, al posto dell’indennità di accompagnamento), la revisione degli aiuti fiscali e contributivi per chi si avvale di un assistente familiare, come una badante, percorsi formativi per elevare il livello professionale del personale che si occupa di chi è più avanti con l’età.
Sono alcune misure previste dalla legge delega 33/2023 che punta a riformare le politiche a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti. La legge, predisposta dal Governo Draghi nel 2022, è stata poi portata avanti dal Governo Meloni e approvata definitivamente dalla Camera il 21 Marzo. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale nei tempi previsti dal PNRR, al quale è collegata, è in vigore dal 31 Marzo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/04/2023
lunedì 17 aprile 2023
Housing sociale e rigenerazione urbana, il Giro d’Italia della Csr sbarca a Padova
A Padova, in Università, l’ottava tappa del Giro d’Italia della Csr, durante il quale si parlerà di nuova urbanizzazione, che, attraverso la sostenibilità sociale e ambientale, punta a creare città più vivibili, a misura d’uomo
Per la sua ottava tappa, in programma per mercoledì 19 aprile, il Giro d’Italia della Csr sbarca in Veneto, a Padova, dopo aver attraversato altre sette regioni, per diffondere la cultura della sostenibilità. Tema dell’incontro sarà la nuova urbanizzazione – le cui parole chiave sono housing sociale, city region funzionali e rigenerazione urbana –, che si basa sulla sostenibilità ambientale e su quella sociale per garantire spazi urbani più verdi, equi e vivibili.
Leggi: Vita, 17/04/2023
sabato 15 aprile 2023
Catasto, torna la riforma nel Def ma per il ministero è solo una ricognizione
Nel Def è rispuntata la riforma del Catasto «secondo i valori di mercato». La norma (voluta dalla Ue) alla quale, durante il governo Draghi, tanta guerra avevano fatto Lega e Forza Italia e che nel marzo dello scorso anno era stato il nodo del contendere che aveva quasi portato alla caduta del governo. In un passaggio del Documento di economia e finanza si legge proprio: «Adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale, per ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, in particolare mediante una revisione delle aliquote d’imposta marginali effettive, l’allineamento dei valori catastali ai valori di mercato corrente…». Il centrodestra ha dunque cambiato idea?
Leggi: Corriere della Sera, 15/04/2023
venerdì 14 aprile 2023
“I Lea vanno aggiornati per evitare obsolescenza delle cure e garantire l’eguaglianza nell’accesso alle migliori prestazioni sul territorio nazionale”. Il richiamo della Consulta
Lo ha ribadito ieri la presidente della Corte Costituzionale Sciarra nella sua Relazione annuale rimarcando che la “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Consulta. Sciarra ha poi sottolineato che “i principi di finanza pubblica devono essere letti in armonia con la tutela dei diritti e il soddisfacimento dei bisogni delle persone, tutela che non può non coinvolgere, nel rispetto delle specifiche sfere di competenza, sia lo Stato sia le Regioni”. LA RELAZIONE.
La “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Corte Costituzionale. Lo ha ribadito ieri la presidente della Consulta Silvana Sciarra nella sua Relazione annuale sull’attività della Corte che, al tema della salute, ha dedicato diverse riflessioni ricordando alcune delle principali decisioni adottate nel corso del 2022.
Leggi: Quotidiano Sanità, 14/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Una nuova politica per la casa – di Rossella Muroni, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni
Mentre l’inflazione erode il potere di acquisto degli italiani, aumentano il costo di mutui e affitti, le disuguaglianze e le povertà, come pure il numero di persone che non riescono ad avere una soluzione abitativa stabile. Tra liste di attesa per le case popolari che si allungano, caro affitti, sfratti e occupazioni, la casa diventa sempre più spesso un miraggio, piuttosto che essere un diritto.
Per riportare le politiche abitative, da decenni ai margini dell’azione di governo, al centro dell’agenda nazionale le assessore e gli assessori alla Casa di undici città riuniti a Bologna insieme all’Anci hanno lanciato cinque proposte all’esecutivo. Gli amministratori di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino e Verona concordano su cinque punti che diventano una piattaforma concreta.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 13/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Def. Nel 2023 per la sanità la spesa aumenta di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 e si attesta al 6,7% del Pil. Ma dal 2024 confermata la discesa (anche se meno marcata) fino al 6,2% nel 2026
Migliorano nel Documento di Economia e Finanza le previsioni per il comparto rispetto alla Nadef di novembre. Per il 2023 la spesa si attesta a 136,043 mld (6,7% del Pil) in crescita rispetto ai 131,724 mld della Nadef. Nel 2024 però la spesa è destinata a calare a 132,737 mld al 6,3% del Pil a causa delle minori spese per il Covid e al venir meno degli arretrati per il rinnovo del triennio 2019-2021 dei contratti. Nel 2025-2026 la previsione parla di una spesa al 6,2% del Pil. TESTI DEF 1-2
Più risorse per la sanità nel Def 2023 appena approvato dal Governo. Migliorano infatti le stime di spesa rispetto alla Nadef di novembre 2022. Ma vediamo i numeri.
La spesa sanitaria prevista per il 2023 è pari a 136.043 milioni, con un tasso di crescita del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente con un’incidenza sul Pil del 6,7%. Un progresso di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 che segnalava per il 2023 una spesa a 131,724 mld con un’incidenza al 6,6% del Pil.
Leggi: Quotidiano Sanità, 13/04/2023
giovedì 13 aprile 2023
Bollette, l’elettricità aumenterà fino al 25% e il gas fino al 15%
L’Arera ha depositato la sua memoria sul decreto Bollette. E prevede nuovi rincari nella seconda parte dell’anno, trainati dai prezzi all’ingrosso e dalle quotazioni internazionali della materia prima
La tregua è già finita. Dopo il calo degli ultimi mesi, le bollette energetiche torneranno a salire. Tutta colpa dei prezzi di elettricità e gas, previsto in ripresa da qui a fin anno.
Bollette luce, verso un +10 e poi +25%
Per l’elettricità, famiglie e piccole imprese saranno destinate a spendere il 10 per cento in più nel terzo trimestre dell’anno rispetto alla tariffe del trimestre in corso, mentre i rincari saliranno del 25% nel periodo che va da ottobre a dicembre, sempre rispetto al trimestre in corso. Detto in altre termini, non bisogna fare l’errore di sommare gli aumenti.
Anche il gas è destinato a rincarare
Leggi: La Repubblica, 13/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Commissione d’inchiesta Covid. Approvato un testo base in Affari Sociali. Si indagherà anche sui vaccini ma non sull’operato delle Regioni. La protesta di M5S e PD che si astengono dal voto
“Che cosa hanno da nascondere? Noi non abbiamo nulla da temere e proprio per questo abbiamo manifestato la nostra disponibilità anche al confronto su questa proposta di legge, disponibilità che non è stata raccolta e per questo motivo abbiamo abbandonato la Commissione al momento del voto”. Così il M5S che contesta la decisione di lasciare fuori dall’indagine l’operato delle Regioni. Per il Pd presenti “inaccettabili forzature no vax, si mette in dubbio l’utilità dei vaccini”. Ma il Centrodestra difende il testo approvato anche dal Terzo polo. IL TESTO
La Commissione Affari sociali della Camera ha adottato il testo base per l’istituzione della Commissione bicamerale di inchiesta sul Covid. A votare a favore il Centrodestra unito e il Terzo polo. Proteste da parte delle opposizioni con il PD che si astiene dal voto e il M5S che abbandona l’aula a causa sia del mancato coinvolgimento delle Regioni nelle indagini che per la volontà di tirare in mezzo anche gli stessi vaccini contro il Covid. Fissato a martedì 18 aprile alle ore 18 il termine per la presentazione degli emendamenti.
Leggi: Quotidiano Sanità, 12/04/2023
martedì 11 aprile 2023
Schillaci disegna la nuova sanità territoriale: “I giovani medici di famiglia nelle Case di Comunità e rafforzare le farmacie”
Il Ministro della Salute in un’intervista a il Messaggero torna poi a parlare della depenalizzazione dell’errore medico tranne che in caso di dolo: “Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto”. Sul Decreto tariffe: “Manca poco”. E sulla libera professione degli infermieri: “Fino al 2025 sarà una sperimentazione”.
“Noi abbiamo intavolato sin dai primi giorni del mio arrivo un continuo rapporto con i rappresentanti dei medici di medicina generale. Sono indispensabili nella governance della sanità pubblica. Il carico di adempimenti burocratici per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 11/04/2023
martedì 11 aprile 2023
Anziani, Uneba: «Nella revisione del Pnrr, più attenzione a socio-sanitario»
L’Unione che raggruppa circa un migliaio di rsa, comunità alloggio e centri diurni del Terzo settore scrive a Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al governatore Fedriga in rappresentanza delle Regioni: «La revisione della misura Missione 6 Salute, porti una maggiore attenzione agli enti non profit del settore sociosanitario, con scelte conseguenti nell’attribuzione delle risorse»
«Più attenzione al non profit del sociosanitario nella revisione in corso del Piano nazionale di riprese e resilienza – Pnrr»: è quanto chiede l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale – Uneba in una lettera alla premier Giorgia Meloni, al ministro della salute Orazio Schillaci, al ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, al viceministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, al commissario europeo Paolo Gentiloni, al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Uneba, con i suoi circa 1.000 associati, è la voce degli enti del Terzo Settore di Rsa, centri diurni, comunità alloggio, assistenza domiciliare, e in particolare del non profit di radici cristiane.
Leggi: Vita, 11/04/2023
venerdì 7 aprile 2023
Riforma non autosufficienza, stiamo imboccando la via sbagliata?
Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, critica la legge di riforma della non autosufficienza da poco approvata dal Parlamento. Sotto accusa il fatto che gli anziani malati non autosufficienti passeranno dal perimetro di competenza del Servizio sanitario nazionale con i suoi Lea al comparto delle prestazioni di assistenza sociale (con più recenti e meno finanziati Leps) vincolate a parametri socio-economici
Riceviamo da Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, questo contributo molto critico sulla legge di riforma della non autosufficienza, da poco approvata dal Parlamento. VITA è uno spazio aperto alle idee e al confronto e sta seguendo con attenzione, da tempo, la necessaria riforma dei servizi dedicati alla non autosufficienza: ben vengano il dibattito e il confronto, anche perché solo se questo diventerà un tema centrale del dibattito pubblico sarà anche un tema centrale per l’agenda della politica. Su VITA abbiamo sostenuto la necessità di dare corso a questa riforma, raccogliendo l’urgenza delle famiglie.
Leggi: Vita, 07/04/2023
venerdì 7 aprile 2023
«Casa, è emergenza sociale». I comuni lanciano l’allarme
I sindaci al governo: «Senza misure adeguate sono a rischio i servizi essenziali»
La contraddizione è evidente: da una parte la maggioranza in parlamento grida all’allarme occupazioni, scatenando la guerra tra poveri e innescando l’ennesima spirale repressiva, dall’altra chi è impegnato nella gestione quotidiana delle emergenze sociali invoca misure adeguate alle nuove sfide urbanistiche. Ecco allora che gli amministratori di undici da Bologna insieme all’Anci chiedono un cambio di passo nelle politiche abitative.
GLI ASSESSORI di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino, Verona formulano cinque proposte. Innanzitutto una legge sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, insieme al rifinanziamento del programma di interventi per il recupero degli immobili e delle case popolari e all’assegnazione gratuita ai comuni degli immobili di enti rimasti inutilizzati da destinare al contrasto all’emergenza abitativa e a residenze per studenti.
Leggi: Il Manifesto, 07/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
La spesa sanitaria? Sempre più a carico delle famiglie
Secondo un rapporto di Gimbe, quasi un quarto della spesa sanitaria in Italia è ormai sulle spalle dei privati. Mentre il divario tra Nord e Sud cresce sempre di più. Tra il 2021 e il 2022, si è però ridotto il numero di chi ha rinunciato alle cure
La tendenza era già stata fotografata da vari osservatori e istituzioni, se non altro in valori assoluti: negli ultimi tre anni la spesa sanitaria a carico dei cittadini è salita di tre miliardi, e se si guarda agli ultimi dieci anni, non si possono che trovare conferme. Dieci miliardi in più sborsati dai cittadini direttamente dalle loro tasche. Ora è Gimbe a fare l’istantanea, non recentissima, ma abbastanza vicina nel tempo: nel 2021, la spesa sanitaria in Italia ha raggiunto i 168 miliardi, di cui 127 di spesa pubblica (75,6%), 36,5 (21,8%) a carico delle famiglie e 4,5 (2,7%) sostenuti da fondi sanitari e assicurazioni. Quasi 40 miliardi di euro sulle spalle dei privati che evidenziano tutto l’affanno del Servizio sanitario nazionale a garantire prestazioni accessibili a tutti.
Leggi: Liberetà, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Le città contro gli affitti brevi ai turisti: “Ora serve una legge nazionale”
La proposta elaborata dagli studiosi di Alta tensione abitativa per ridurre le camere e gli appartamenti locati su Airbnb. I sindaci: “Il mercato dei micro-affitti è diventato socialmente insostenibile, gonfia i prezzi e sottrae case ai residenti”
Sono almeno sei anni che guardandola attraverso la lente degli affitti brevi la cartina dell’Italia sembra un quadro di Seurat: una miriade di puntini colorati e a ogni puntino corrisponde un alloggio messo a rendita per una o due notti su Airbnb. E sono quasi altrettanti anni che si discute di come smacchiare la mappa e mettere un freno alle locazioni turistiche per fermare lo spopolamento dei centri urbani, la vertigine dei prezzi che droga il mercato, la sottrazione di case per i residenti.
Ora è dai sindaci delle metropoli e delle città d’arte che parte l’ultimo assalto agli affitti brevi: «Serve una legge nazionale», dicono da Venezia a Bologna, da Milano a Napoli.
Leggi: La Repubblica, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Case green, solo 1 italiano su 4 disposto a ristrutturare senza Superbonus
Il cappotto all’edificio lo faccio se lo paga lo Stato. Non che ci fossero molti dubbi, ma l’indagine condotta da Ipsos per Unipol è eloquente: se anche la direttiva case green fosse recepita dal nostro Paese solo l’8% degli interpellati sarebbe disposto ad effettuare opere di efficientamento energetico. Abbiamo citato il cappotto perché la direttiva, applicata nella formulazione licenziata in prima lettura dal parlamento Ue, prevede che aregime, tranne alcune eccezioni riguardanti gli edifici storici, gli immobili siano almeno in classe energetica D; di fatto per ottenere questo risultato gli edifici in classe G ed F dovrebbero effettuare i lavori agevolati dal Superbonus, mentre probabilmente per le case in classe E basterà di meno.
Leggi: Corriere della Sera, 06/04/2023
giovedì 6 aprile 2023
Con il Covid cambiata la spesa sociale dei comuni: picco per la povertà, sotto la media Ue famiglie e disabili
Lo evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali”. Nel 2020 è aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio e persone senza dimora. In forte crescita i contributi a sostegno del reddito: 377 mila nel 2020; 743 mila i beneficiari dei buoni spesa per emergenza alimentare (erano 21.500 nel 2019). Al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale
In emergenza sanitaria cambia la spesa sociale dei comuni: picco per il contrasto alla povertà. E’, in sintesi, quanto evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali. Anno 2020”.
Proprio nel 2020, infatti, i Comuni hanno dovuto affrontare un anomalo incremento dei bisogni assistenziali, a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi sociale ed economica. È dunque aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio adulti e persone senza dimora (dal 7,4% al 12,2% della spesa complessiva).
Leggi: Redattore Sociale, 06/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Se la spesa per la badante diventa insostenibile
Otto su dieci famiglie chiedono assegno universale maggiorato
A seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino e del conseguente incremento dei prezzi delle materie prime, il tasso di inflazione in Italia, già in aumento agli inizi del 2022, ha accelerato la sua ‘corsa’, raggiungendo alla fine dell’anno livelli che non si registravano dalla metà del 1980. Questa situazione ha generato un forte impatto sulle famiglie che, in generale, hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi del 2022 un riadattamento del proprio stile di vita. La ‘galoppante’ inflazione ha, infatti, prodotto una diminuzione del potere d’acquisto, acuendo le diseguaglianze sociali fra le diverse componenti della popolazione. In questo contesto, anche le spese per il settore domestico hanno subito un considerevole incremento a partire 2023.
Leggi: Welforum, 05/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambiano Rsa e servizi residenziali?
La legge delega per la riforma della non autosufficienza supera la contrapposizione tra domiciliarità e residenzialità, per un continuum di servizi. Riformare la residenzialità è una grande sfida, per le diverse organizzazioni regionali, la carenza di personale, l’impossibilità ristrutturazioni sostanziali di alcuni edifici. Cosa serve? Risorse, per portare i posti letto più vicini alla media europea. E per retribuire gli operatori, perché non è pensabile che l’assistenza agli anziani sia sorretta da lavoro povero
Che cosa cambia per i servizi residenziali con la legge delega sulla non autosufficienza? È una domanda legittima, soprattutto se fatta dalle persone anziane interessate, dai loro familiari e dagli operatori del settore. La Legge 23 marzo 2023, n. 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” non è infatti di facile lettura e molti riferimenti non hanno ricadute concrete che la rendano più comprensibile. Vale la pena per rispondere alla domanda su cosa cambia per i servizi residenziali, riassumere il percorso previsto nella legge.
Leggi: Vita, 05/04/2023
mercoledì 5 aprile 2023
Dalle parrocchie, la “transizione abitativa”. La proposta del cardinal Zuppi
Recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti di transizione abitativa. Esperienze che devono poi essere riconosciute come punteggio in più nelle graduatorie Erp. E’ la proposta dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, lanciata questa mattina nel corso del convegno sull’abitare in città organizzata all’Opificio Golinelli. “Vogliamo continuare a recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti transizioni abitative- afferma Zuppi- e ci piacerebbe che fossero riconosciuti anche dai Comuni, per garantire punteggi in più nelle graduatorie delle case popolari”. La Chiesa, assicura l’arcivescovo, “è pronta ad alleanze nuove nella difesa dei diritti di tutti, in particolare di quelli più fragili. La casa resta un bene primario. E mi colpisce che l’ultimo piano casa risalga a 60 anni fa”.
Leggi: Redattore Sociale, 05/04/2023
REGIONI:
lunedì 17 aprile 2023
Lombardia: ceto medio e caregiver sempre più in difficoltà
Presentato a Milano il Rapporto di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra Acli, Irs e Ars. Una parte del report analizza la condizione economica di 300mila utenti dei Caf Acli: i redditi delle donne si confermano più bassi di quelli degli uomini. La seconda parte del rapporto è dedicata a un approfondimento sulla dimensione di vulnerabilità, come quella della non autosufficienza di un familiare
Il ceto medio arranca sempre di più, dopo tre anni tormentati che hanno attraversato un lockdown e una crisi economica planetaria da cui ci stiamo lentamente riprendendo. La conferma, l’ennesima, è arrivata questa mattina a Milano durante la presentazione del primo Report di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra le Acli – Associazione cristiana lavoratori italiani della Lombardia e gli enti di ricerca Irs – Istituto per la ricerca sociale e Ars – Associazione per la ricerca sociale. Il rapporto restituisce un quadro informativo interessante e, per certi versi inedito, sul ceto medio lombardo..
Leggi: Vita, 17/04/2023
lunedì 17 aprile 2023
Fare spazio ai desideri in Rsa
Piacenza ospita due giorni di incontri, scambi e confronti sul tema dei bisogni degli anziani all’interno dei centri servizi per anziani in occasione della settima edizione del meeting delle professioni di cura promosso dalla casa editrice Dapero e rivolto a tutti i professionisti che operano nelle Rsa
Come fare spazio ai desideri in Rsa? È a questa domanda che i professionali che ogni giorno si prendono cura delle persone anziane e fragili cercheranno di dare risposta giovedì 20 e venerdì 21 aprile durante le plenarie, i workshop e gli incontri in programma nella villa settecentesca La volta del Vescovoin ccasione del meeting: “Come fare spazio ai desideri in Rsa? Modelli organizzativi per illuminare la qualità di vita” organizzato dalla casa editrice Dapero, così come voluto, fin dalla sua prima edizione del 2016, dal suo fondatore Renato Dapero, prematuramente scomparso nel 2021, che ha lasciato il testimone alla figlia Giulia Dapero.
Leggi: Vita, 17/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Veneto, parte l’iter per creare gli ambiti territoriali sociali
Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, ha presentato alla giunta, in prima lettura, il disegno di legge che rivede l’assetto organizzativo e istituzionale degli interventi e servizi sociali, istituendo gli Ambiti territoriali sociali (Ats). “L’iter del disegno di legge inizierà a breve- riferisce l’assessore- dopo la consultazione della Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria per il rilascio del parere, il testo sarà trasmesso al Consiglio regionale per essere esaminato dalle commissioni”. Gli Ats saranno “il contesto in cui sarà sviluppata la gestione associata dei servizi sociali: diverranno il fulcro della programmazione, della pianificazione, del coordinamento locale e della gestione della funzione socio-assistenziale, con una visione complessiva su di un territorio vasto rispetto a quello del singolo comune. Gestire la Pianificazione associata delle politiche sociali è la sfida alla quale i territori saranno accompagnati dalla Regione, in quanto solo attraverso la pianificazione associata intercomunale sarà possibile dare risposte di qualità ed uniformi ai cittadini, ed in questo percorso tutti i comuni saranno protagonisti e partecipi del cambiamento”, inquadra il progetto Lanzarin.
Leggi: Redattore Sociale, 12/04/2023
mercoledì 12 aprile 2023
Povertà energetica, a Roma il progetto “CONDOMINI SOLIDALI” sostiene 80 famiglie
Un aiuto concreto per oltre 80 famiglie residenti in 2 condomini di cohousing della Comunità di Sant’Egidio, che ospitano anziani in condizioni di vulnerabilità e altri soggetti fragili, attraverso il pagamento delle bollette e la formazione sul risparmio energetico: questo il progetto «Condomini solidali» promosso da Banco dell’energia – la fondazione nata per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di fragilità economica e sociale con un focus sui bisogni energetici – e la Comunità di Sant’Egidio – che, nella Capitale, ha risposto all’emergenza abitativa promuovendo una rete di condomini protetti e cohousing.
L’iniziativa, promossa dal Banco dell’Energia, è stata realizzata grazie al contributo di JTI Italia, fra i principali player del mercato italiano del tabacco, da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità.
Leggi: Assifero, 12/04/2023
IN AGENDA:
Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Giornata Regionale per la Promozione dell’Invecchiamento Sano e Attivo – Bari, 20 aprile, ore 9.30
Si terrà giovedì 20 aprile 2023, presso la Sala Conferenze del V Piano – Sede Regione Puglia (Plesso assessorati) in via Gentile, 52 a Bari, la giornata regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo.
L’evento costituisce un’importante occasione per approfondire le strategie e le azioni intraprese dalla Regione Puglia per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo, condividere esperienze e buone pratiche, e creare sinergie tra i diversi attori coinvolti.
Leggi: Regione Puglia
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.
A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana
Leggi: Welforum
Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica
Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private
Leggi: Wikicfp
CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute
Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento
Leggi: Volontariato Lazio
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.
Leggi: Quotidiano Sanità
IN EVIDENZA:
Pensionati al lavoro: la nuova frontiera della longevità
Gli esperti di recruiting: il mercato ha bisogno del talento dei senior Serena Uccello
«Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9% della popolazione, oggi sono il 23 per cento. Nel 1960 inoltrarsi al di là dei 7° anni era una rarità. Un privilegio dei benestanti. Una fortuna. Un eroismo. Oggi la vecchiaia è un fenomeno di massa». Così scrive Lidia Ravera nel suo ultimo lavoro dal titolo «Age Pride – Per liberarci dai pregiudizi sull’età». E sul fronte dei pregiudizi uno è sicuramente quello che descrive il pensionamento come la fine della vita attiva.
A ribaltarlo è la biologia – la qualità dell’invecchiamento – ma anche e forse soprattutto le condizioni economiche: «Gli assegni pensionistici che si riducono, mediamente, dall’8o% dell’ultima retribuzione, secondo il sistema retributivo, al 65% con il passaggio a quello contributivo», spiega infatti lntoo, la società di GiGroup Holding leader in Italia nei servizi di sviluppo e transizione di carriera, in una nota che ha appena pubblicato tracciando anche una sorta di vademecum lavorativo e previdenziale «utile per un’attenta e precoce pianificazione della propria longevity professionale a seconda dell’età, della propria storia lavorativa e dei propri bisogni e desideri, individuali o familiari, e diventare così longennials
Leggi: Eco Stampa
Anziani. In Europa dichiarano un migliore stato di salute quelli che vivono in città. Anche in Italia
Lo rileva una ricerca Eurostat che ha messo a confronto la salute percepita (bene o molto bene) degli over 65 in generale con quella di coloro che vivono nelle città. Il confronto premia questi ultimi che sono soddisfatti della loro salute nel 42,5% dei casi a fronte di una media generale del 41%. In Italia la media generale è del 43,2% e sale al 44,7% per chi vive in città.
Le caratteristiche sociali e ambientali delle aree urbane sembrano giocare un ruolo importante nel determinare lo stato di salute della popolazione.
Lo sottolinea oggi Eurostat rendendo noto che nel 2021, a livello UE, il 42,5% delle persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città ha dichiarato di avere uno stato di salute buono o molto buono
Un dato di 2 punti percentuali superiore alla media nazionale per tutte le persone di questa fascia di età (41%).
Otto membri dell’UE hanno riferito quote superiori al 50% di persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città con uno stato di salute buono o molto buono.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Italia nel 2032? Inevitabilmente più anziana e meno popolosa
Il Rapporto dell’Italian institute for the future analizza le previsioni demografiche per l’Italia e le conseguenze sulla società. Per garantire prosperità economica e benessere occorrono politiche nuove e urgenti. – di Maddalena Binda
Come cambierà l’Italia a causa del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione? Questa la domanda al centro del primo numero del Rapporto Italia 2032, realizzato dall’Italian institute for the future, intitolato “Scenari demografici e impatti generazionali”. Con il primo numero prende il via la nuova serie di pubblicazioni, intitolata Megatrends quarterly report, che verrà pubblicata a cadenza trimestrale.
A livello globale si sta assistendo a un progressivo invecchiamento della popolazione e a una diminuzione delle nascite: negli ultimi 70 anni le persone con meno di 20 anni sono passate dal 44% al 33%. L’Italia è tra Paesi con la popolazione più anziana al mondo e in Europa ha il più basso indice di fecondità, pari nel 2021 a 1,23 figli per donna.
Leggi: Futura Network
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale. – di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.
Leggi: I luoghi della Cura
L’inverno demografico, una sfida colossale. Ripensare la presa in carico – di Nicola Draoli
La politica stessa dovrà necessariamente smettere di promettere solo risposte prestazionali e cominciare a professare modelli di solidarietà comunitaria e di prese in carico precoci ed innovative. È una sfida colossale solo perché non abbiamo voluto parlarne concretamente per anni. Ma è forse una delle più importanti sfide che dobbiamo porci per rispondere a quell’inverno demografico che solo 20 anni fa sembrava così lontano e ora è dietro l’angolo.
Parlare della riforma territoriale, sia quella novellata dal DM 77 che più in generale dalla missione 5 e 6 del PNRR, richiede uno sguardo proiettato al futuro per comprenderne l’urgenza attuativa. Un’attuazione che richiede però di ragionare oltre la mera presenza di professionisti e di prestazioni erogabili e indagare forme diverse di prese in carico.
Lo scenario utile per orientare il ragionamento è rappresentato dall’inverno demografico.
Leggi: Quotidiano Sanità
OVER – Osservatorio vulnerabilità e resilienza – di Sergio Pasquinelli e Daniela Mesini
I cambiamenti estesi, profondi, che abbiamo attraversato negli ultimi anni ci hanno segnato. Hanno segnato la società italiana che ne sta uscendo trasfigurata, per molti motivi e da molti punti di vista. E hanno segnato la rete di relazioni in cui siamo immersi, ma che si ritrova talvolta con diverse smagliature. Le statistiche ci restituiscono il quadro di una società impoverita, dove la povertà conclamata è aumentata, ma dove si è anche allargata un’area di malessere: i non ancora poveri ma non più benestanti, una popolazione nuova che si affaccia al mondo dei servizi e dell’aiuto possibile. Nel mondo del lavoro si scopre un mercato profondamente disallineato tra la domanda e l’offerta, con grandi fabbisogni di personale qualificato che stentano ad essere coperti. La fatica dei giovani a emanciparsi, uscire dalla casa dei genitori, divenire adulti e generare nuovi nuclei è del tutto, e da anni, evidente.
Leggi: Welforum
“Nell’Italia dei centenari l’anziano è una risorsa. Serve un nuovo welfare” – di Francesca Zoccheddu
Intervista a Roberto Pili (Comunità mondiale della longevità): “Durante il Covid persone di 65 anni sono tornate al lavoro rivelandosi decisive anche come volontari”
ROBERTO Pili, medico di famiglia, ricercatore e presidente della Comunità mondiale della longevità, da anni segue i centenari della Sardegna. Ultimamente collabora a uno studio specifico sugli ultra anziani di Perdasdefogu, centro dell’Ogliastra di poco meno di 1800 abitanti, 9 dei quali ultracentenari.
Sorpreso dal quadro che emerge dal Rapporto Istat sull’aspettativa di vita in Italia?
«No, è un processo partito da decenni a livelli nazionale, mentre la Sardegna si conferma tra le regioni più vecchie del Paese, con zone dove c’è una concentrazione maggiore di ultra anziani e centenari.
Leggi: La Repubblica
Istat: “Speranza di vita 2022 in crescita per gli uomini (80,5 anni) ma stabile per le donne (84,8 anni)”. Allarme cambiamenti climatici: “Ormai è certo che influiscano sulla mortalità”
Lo rileva l’Istat in un nuovo rapporto demografico relativo al 2022 che ribadisce i dati generali sull’andamento della popolazione già anticipata nella nota dello scorso 20 marzo aggiungendo però alcuni approfondimenti sulla speranza di vita alla nascita e sulla mortalità. Il numero più alto dei decessi si è avuto in concomitanza dei mesi più rigidi, gennaio e dicembre, e nei mesi più caldi, luglio e agosto. IL RAPPORTO.
La speranza di vita alla nascita nel 2022 è stimata in 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne, solo per i primi si evidenzia, rispetto al 2021, un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più.
Per le donne, invece, il valore della speranza di vita alla nascita rimane invariato rispetto all’anno precedente.
Leggi: Quotidiano Sanità
L’Italia nel 2100. Saremo 8,8 milioni di abitanti in meno ma vivremo più a lungo
L’analisi Eurostat della demografia della popolazione europea consente un’analisi più dettagliata di confronto della situazione dei singoli stati dell’UE 27 e, nella parte in cui analizza la situazione nel dettaglio regionale, per quanto riguarda l’Italia anche delle proiezioni relative alle singole province.
Nel 2100 rispetto al 2022 l’Italia avrà 8.835.609 cittadini in meno, di cui 3.382.337 maschi e 5.453.272 femmine. Gli italiani saranno più vecchi in media di 5 anni (+5,3 i maschi e +4,8 le femmine) e con una speranza di vita alla nascita di 89,9 anni per i maschi (+8,8) e di 93,5 anni per le femmine (+8).
Eurostat nelle sue proiezioni demogra \fiche per l’Europa, mostra per l’Italia una forte tendenza all’invecchiamento e alla riduzione degli abitanti, sicuramente con maggiori bisogni sanitari, visto che i dati indicano anche una maggiore dipendenza degli over 65 rispetto alla fascia di età 15-64 anni: saranno il 26,7 per cento in più nel 2100 a essere “dipendenti” rispetto sempre al 2022.
Leggi: Msd Salute
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi. – di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.
Leggi: I Luoghi della Cura
Finalmente una nuova legge che ‘protegge’ le persone anziane – di Marco Trabucchi
Buona Pasqua alle migliaia di persone che in tutta Italia seguono questa newsletter della Fondazione Leonardo.
Grazie alla collaborazione volontaristica del dottor Carlo Piloni, siamo in grado di ritornare alla tradizionale regolarità nella pubblicazione di queste note. Colgo l’occasione anche per invitare chi ci segue a inviare commenti o richieste specifiche su quanto pubblichiamo, in modo che si possa sviluppare un vero dialogo tra di noi. Non abbiamo la velocità dei social, ma abbiamo scelto di approfondire gli argomenti: la terza parte della nostra vita, peraltro sempre più lunga, ha bisogno di essere studiata senza preconcetti, per delineare possibili percorsi che rendano la vita sempre più facile.
Leggi: Fondazione Leonardo
Anziani, Sangalli: “I nostri diritti non sono capricci”
50&più, l’associazione di Confcommercio, e Fondazione Leonardo hanno presentato un libro che riassume i contenuti di una ricerca che riguarda i bisogni di servizi e assistenza degli anziani. Il libro ha per titolo l’Età anziana: tempo di diritti e responsabilità.
L’opera approda in un momento cruciale nel dibattito pubblico: il 21 marzo è stata infatti approvato dal Parlamento il disegno di legge delega in materia di politiche a favore degli anziani, una serie di passaggi politici, da attuare entro il 31 gennaio 2024, che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie, cercando di soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari con una particolare attenzione a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza.
Leggi: Fondazione Leonardo
Anziani non autosufficienti senza diritti
L’approvazione della legge delega «in materia di politiche in favore delle persone anziane» non è affatto «una svolta storica per il nostro Servizio Sanitario Nazionale» come dichiarato da Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative sanità, che ha esaltato il provvedimento come strumento che «restituisce finalmente dignità ai nostri anziani, riconoscendo loro il diritto ad essere curati nel modo più idoneo». La «svolta», semmai, è di segno opposto, come hanno denunciato le 14 associazioni del Coordinamento nazionale per il diritto alla sanità delle persone anziane malate e non autosufficienti (Cdsa): gli anziani malati non autosufficienti non riceveranno cure universalistiche di lunga durata, tanto meno dal Servizio Sanitario Nazionale, ma prestazioni di assistenza sociale (Leps) vincolate a parametri socio-economici.
Leggi: Volere La Luna
SEGNALAZIONI:
Prima casa, residenza di famiglia, ma se c’è comunione dei beni
In caso contrario, per non perdere il regime agevolato, anche ai fini Iva, è necessario che entrambi in coniugi traslochino nel paese del nuovo alloggio entro i tempi stabiliti dalla norma
Due coniugi (titolari del diritto di abitazione, ciascuno per il 50% indiviso), unitamente ai due figli (titolari della nuda proprietà, ancora ciascuno per il 50% indiviso) – acquirenti di un immobile a uso abitativo – presentavano ricorso avverso l’avviso di liquidazione e irrogazione sanzioni loro notificato, con cui l’ufficio delle Entrate di Bari recuperava a tassazione il maggior importo per Iva all’aliquota del 10%, oltre agli accessori.
L’atto impositivo veniva emesso a causa del rilevato mancato trasferimento della residenza nel comune ove era ubicato l’immobile, da parte di uno dei coniugi, entro i 18 mesi dal rogito, con conseguente decadenza dai benefici “prima casa” di cui al n. 21, Tabella A, parte seconda, allegata al Dpr n. 633/72.
Leggi: Fisco Oggi
Comunità energetiche: istruzioni per l’uso
Privati cittadini, amministrazioni comunali, piccole e medie imprese, enti del terzo settore possono associarsi e costituire soggetti no-profit per realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ecco il vademecum
Che cosa è una comunità energetica rinnovabile e quale procedura occorre seguire per poterla realizzare? Quale il percorso progettuale e quali gli interlocutori tecnici? Ecco in quattro punti come attivare un processo che è accessibile a tutti. 1. L’associazione di più soggetti . Il primo passo è lanciare la sfida ad un gruppo di possibili soggetti interessati. Dentro una comunità energetica possono riunirsi, secondo la legge (decreto legislativo 8 novembre 2021 n.199), privati cittadini, piccole e medie imprese (a patto che la comunità energetica non costituisca la loro principale attività di business), enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale.
Leggi: Left
Condominio, nessun regolamento può vietare di tenere animali in casa
Per il nuovo articolo 1138 del Codice civile protezione classificata tra i più generali diritti inviolabili, accertati dall’articolo 2 della Costituzione – di Augusto Cirla
L’assemblea dell’edificio condominiale in cui abito ha recentemente deliberato una serie di regole che di fatto rendono difficile la detenzione di animali nel proprio appartamento: divieto di usare l’ascensore con animali, di farli entrare nel giardino comune e di limitare il numero massimo di animali per ogni appartamento. È valida simile decisione?
Parliamo di animali domestici in condominio e della loro gestione. I regolamenti condominiali possono contenere norme di godimento e di utilizzo delle proprietà esclusive idonee a porre limitazioni ai diritti dei relativi proprietari.
Leggi: Il Sole 24 Ore
NEWS:
martedì 5 aprile 2023
Progettare le città …. Riguarda tutti
Con il 75% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle città entro il 2050, le strade urbane dovranno bilanciare la domanda di crescente mobilità personale e l’accesso ai servizi e all’economia cittadina.
Ma le strade delle nostre città sono soprattutto affollate dalle auto, dai loro rumori e dai loro gas di scarico che arrecano disagi e causano patologie serie agli esseri umani e danno all’ambiente, ai beni culturali e artistici grazie ai quali il nostro Paese è famoso nel mondo.
In Europa circolano circa 250 milioni di auto e 29,5 milioni furgoni, si tratta cioè in media di 567 autovetture ogni 1000 abitanti. L’Italia supera la media europea con 672 autovetture, nel 2016 erano 625 ed è fanalino di coda per le auto “alla spina”, cioè elettriche e ibride.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 05/04/2023
sabato 1 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambia l’assistenza domiciliare?
Un’assistenza domiciliare di durata e intensità necessaria (oggi l’Adi si ferma in media a 15 ore annue di assistenza erogata) e che non sia solo sanitaria. Sono queste le principali novità introdotte dalla Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il limite? Le risorse, che vanno aumentate
La Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata appena approvata e per valutarne la portata occorre chiedersi come cambierà concretamente l’assistenza rispetto alla situazione attuale. Possiamo cercare di farlo, per esempio, spiegando che cosa cambierà per l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti.
Occorre però premettere che la Legge delega è una legge di principi e criteri, la cui attuazione è demandata a dei Decreti Legislativi da approvare entro il gennaio 2024. Per capire nel dettaglio come cambierà l’assistenza domiciliare occorrerà dunque aspettare il relativo decreto. Intanto però possiamo certamente iniziare a valutare le novità che sono state introdotte con la Legge delega.
Leggi: Vita, 01/04/2023
venerdì 31 marzo 2023
Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. In GU le deleghe al Governo in materia di misure in favore degli anziani
Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 il testo della legge 33/2023 in materia di deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Nel provvedimento viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Altre misure di sostegno a imprese e famiglie contro il “caro bollette”
Rinnovati i bonus sociali per chi ha Isee entro i 15mila euro, l’Iva al 5% su gas e teleriscaldamento nonché, seppure in forma ridotta, i crediti d’imposta alle aziende per gli acquisti energetici
Tra le novità del Dl 34/2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo, anche l’istituzione di un contributo a favore dei clienti domestici, in misura fissa ma differenziata in base alle zone climatiche, che verrà riconosciuto in caso di prezzi del gas elevati negli ultimi tre mesi dell’anno Nel “decreto Bollette”, anche una parziale riscrittura del calendario delle definizioni agevolate introdotte dall’ultima legge di bilancio: slittano a fine settembre il ravvedimento speciale, la chiusura delle liti pendenti, la conciliazione agevolata, la rinuncia in Cassazione; per le violazioni formali, si potrà pagare entro il 31 ottobre; niente punibilità per alcuni reati tributari, se le somme dovute saranno versate integralmente secondo le modalità previste dagli istituti definitori.
Nella tabella che segue, una sintesi delle principali disposizioni fiscali contenute nel provvedimento.
Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Chi difende il diritto all’abitare rischia nove anni di galera – Fratelli d’Italia propone la legge che i grandi gruppi immobiliari hanno sempre sognato
Il progetto di legge, presentato da Fratelli d’Italia e salutato dal capogruppo a Montecitorio Tommaso Foti, è stato già assegnato alla commissione giustizia della Camera. Potrebbe arrivare in aula entro l’estate.Prevede la modifica dell’articolo 634 del codice penale e introduce una nuova fattispecie di reato: il «furto o turbativa violenta del possesso o della detenzione di cose immobili». È una (ulteriore) escalation securitaria contro i movimenti per il diritto all’abitare. La pratica, diffusa da decenni soprattutto nelle grandi città, di occupare le grandi proprietà lasciate sfitte per combattere la rendita e rivendicare un alloggio verrebbe punita con il carcere fino a 9 anni, multe fino a 25 mila euro e lo sgombero da effettuarsi entro 48 ore.
Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023
venerdì 31 marzo 2023
Regionalismo differenziato. “Preoccupanti ricadute su ambiente e sanità”. L’allarme di medici e pazienti
La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali, denunciano in un documento l‘Associazione medici per l’ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei medici di origine straniera in Italia
No al regionalismo differenziato: le ricadute su ambiente e sanità sono preoccupanti. La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali.
È quanto denunciano in un documento l‘Associazione Medici per l’Ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), promuovendo una presa di posizione pubblica sulla ipotesi di regionalismo differenziato a cui punta il decreto legge Autonomia, del leghista Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Meloni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Androidi e umanoidi che assistono gli anziani, a casa o nelle Rsa. In futuro sarà sempre più così. E i primi modelli sono già tra noi
Buddy veglia sugli anziani e li libera dall’isolamento. R1 ne monitora lo stato di salute e interagisce con loro. Pepper offre compagnia e aiuta i soggetti con neuro-fragilità. Mentre Abel sostiene chi ha problemi di demenza o Alzheimer. Benvenuti nell’era in cui la robotica entra nella vita quotidiana, fino a diventare una presenza costante per gli anziani, fornendo supporto emotivo e fisico e consentendo l’accesso remoto a medici e infermieri. Nelle case di riposo, potrebbero intrattenere i residenti. Mentre negli ospedali stanno già aiutando gli infermieri. Ma perché affidare gli anziani ai robot? La risposta è nella demografia e nell’invecchiamento della popolazione, con sempre meno giovani e persone specializzate …
Leggi: Panorama, 29/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Legambiente: abbiamo bisogno di case sicure e efficienti
Maria Maranò spiega perché Legambiente aderisce alla campagna degli edili Fillea Cgil e Feneal Uil “Fai la cosa buona”, in piazza il 1°aprile in cinque città: Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
“Condividiamo questa battaglia e questa mobilitazione e vogliamo puntare ad avere un Paese con un piano di medio lungo termine che permetta di riqualificare tutto il nostro patrimonio edilizio, pubblico e privato”. Maria Maranò, della segreteria nazionale di Legambiente, spiega così l’adesione dell’associazione ambientalista all’iniziativa di Fillea Cgil e FenealUil “Fai la cosa buona”, organizzata contro le scelte del governo su bonus edili e codice appalti, che culmina in una manifestazione di piazza il 1° aprile nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 29/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Non autosufficienza, Massi: “Ci sono più posti letto in Rsa che in ospedale”
Fisco, Testo Unico Immigrazione, la Legge delega Anziani: le proposte di Uneba. Il presidente del Piemonte Cirio: “Sbagliato escludere il non profit dai fondi Ue e Pnrr”
UnebaIl presidente di Uneba Franco Massi durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”
“La legge delega Anziani appena approvata dal Parlamento è una grande occasione: ma la norma deve essere migliorata attraverso i decreti delegati. Su questo tema noi di Uneba ci siamo, il non profit c’è. E intendiamo farci valere”. Così il presidente Uneba nazionale Franco Massi, durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”, che ha avuto luogo oggi, presso il Cottolengo a Torino, organizzato da Uneba Piemonte, Uneba Lombardia, Uneba Veneto e Uneba Friuli Venezia Giulia, che assieme rappresentano oltre 700 enti, quasi tutti non profit del sociosanitario, e fino a 100.000 lavoratori. “Ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000)”, ha precisato Massi, ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000).
Leggi: Redattore Sociale, 29/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Indagine ISTAT: aspetti della vita quotidiana
E’ di qualche giorno fa la pubblicazione da parte dell’ISTAT dell’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana – Cittadini e ICT 2022”.
Lo studio, che ospita annualmente il modulo armonizzato a livello europeo sull’utilizzo delle tecnologie della comunicazione dell’informazione da parte delle famiglie e degli individui, contiene indicatori che aiutano a misurare l’attuazione di una delle sei priorità per il periodo 2019-2024 della Commissione europea “Un’Europa adatta all’era digitale”.
La raccolta dei dati in esso contenuti ha inoltre l’obiettivo di facilitare il monitoraggio degli obiettivi digitali dell’Ue per il 2030 stabiliti dal programma strategico “Bussola digitale” e di quelli relativi all’Agenda 2030 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite e per misurare il Benessere Equo e Sostenibile.
Dai dati diffusi, che prendono a riferimento il periodo compreso tra il 2020 e il 2022, quello che emerge subito con chiarezza è un crescita importante del numero di persone dai 6 anni in su che
hanno usato Internet nei tre mesi precedenti l’intervista (+7 punti percentuali, con il picco nel 2021, a conferma di quanto il periodo della pandemia abbia impresso una accelerazione senza precedenti nell’utilizzo di queste tecnologie).
Leggi: Cgil, 27/03/2023
domenica 26 marzo 2023
Per affitti più equi bisogna votare per chi vuole la revisione del catasto
Delle numerose agevolazioni per i proprietari di casa beneficiano anche gli speculatori, ma è impossibile identificarli finché non si aggiornano i valori reali degli immobili
Oggi le agevolazioni per chi affitta sono distribuite in maniera diseguale
A beneficiare della cedolare secca, per esempio, sono sia gli speculatori che coloro che affittano a prezzi equi
Senza aggiornare il valore delle case a quello reale acquisito negli anni, però, è impossibile fare distinzioni
In un recente articolo ho discusso dei limiti e delle iniquità della cedolare secca, una forma di tassazione agevolata che prevede una flat tax al 21 per cento sugli affitti. Di questo regime al momento beneficia virtualmente chiunque, da chi offre un appartamento a un canone che permetta di coprire le spese, magari con un piccolo profitto, fino a chi possiede numerosi immobili e sfrutta la carenza di offerta per guadagnare moltissimo sulla pelle dei fuorisede.
Leggi: Domani, 26/03/2023
REGIONI:
domenica 2 aprile 2023
Anziani, a Carpi il robottino-badante in cooperativa
Il paese più vecchio d’Europa cerca soluzioni per l’assistenza al crescente numero di anziani, si guarda anche alla tecnologia. A Carpi, la sperimentazione del robottino Nao, che coinvolge la cooperazione sociale, richiama anche il New York Times. Ligabue della cooperativa “Anziani e non solo”: «Non sostituirà l’operatore umano, ma servono azioni coordinate di sperimentazioni». Facchini, sociologa:«Manca la rete sociale. Il modello badanti? Conseguenza dell’assenza di politiche organiche di sostegno alla non autosufficienza»
«Me lo porterei a casa. Ma il rischio è che mi affezioni troppo». Bona Poli, 85enne di Carpi, è visibilmente entusiasta nel congedarsi dal suo nuovo amico, il robottino Nao, dopo un pomeriggio diverso dal solito, trascorso tra chiacchiere e canzoni. All’incontro, organizzato dalla cooperativa sociale «Anziani e non solo», hanno partecipato una trentina tra anziani e loro caregiver, geriatri, servizi sociali e un team ricercatori del Laboratorio di psicologia cognitiva dell’università Parma, al lavoro con Nao, robottino sviluppato dall’azienda francese Aldebaran Robotics e programmabile a seconda delle necessità dell’utenza. L’obiettivo del focus group, cui ha assistito anche un cronista del New York Times (qui la sua storia «Chi si prenderà cura dei più anziani in Italia? I robot, forse»), era quello di valutare le reazioni dei presenti e raccoglierne i bisogni, per una più accurata implementazione del robot.
Leggi: Vita, 02/04/2023
venerdì 31 marzo 2023
In Lombardia ad oggi aperte 47 Case di Comunità sulle 216 previste. Servizi a macchia di leopardo e scarsa presenza medica
I primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto Mario Negri. “Quello che è emerso dall’analisi dei primi dati è che in genere sono state collocate in strutture già esistenti, soprattutto ex-poliambulatori, e sono il frutto di una riorganizzazione di servizi già disponibili piuttosto che la creazione e implementazione di nuovi modelli organizzativi indirizzati all’approccio interdisciplinare e al lavoro in equipe multi professionali”.
Presentati, in un workshop all’Istituto Mario Negri, i primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto. L’indagine ha per obiettivo la valutazione comparativa dei modelli organizzativi attualmente implementati nelle Case di Comunità già aperte in Lombardia rispetto agli standard previsti dalle normative nazionali e regionali in termini di struttura, servizi e personale socio-sanitario coinvolto: la Regione Lombardia ha programmato di aprire 216 Case di Comunità, secondo le indicazioni del PNRR, entro il 2026. Ad oggi ne risultano aperte 85 e i dati presentati hanno riguardato 47 strutture per cui l’indagine è stata completata.
Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023
mercoledì 29 marzo 2023
Invecchiare bene e in modo attivo: un protocollo tra Auser e Regione Toscana
Auser e Regione Toscana fanno squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole tra gli anziani che possa aiutare l’invecchiamento attivo. L’associazione di volontariato e promozione sociale ha firmato un accordo di collaborazione siglato anche da Anci Toscana, da Federsanità e dalle tre aziende Usl della regione. Il fil rouge è quello, ancora una volta, della prevenzione. Le prime attività sono già state avviate, ma i firmatari dell’intesa hanno colto l’occasione per illustrarle meglio.
“Ritengo che Auser – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – sia estremamente rappresentativa di una società in cui gli ultra65enni sono ormai più di un quarto della popolazione e in cui l’aspettativa di vita è di 84 anni per gli uomini e 87 per le donne. Auser Toscana sarà un alleato importante per avvicinare in prima battuta i toscani con più anni sulle spalle e convincerli poi ad aderire ad iniziative di prevenzione, agli screening ma anche alle vaccinazioni, come pure per mettere in campo iniziative solidali rivolte a persone fragili o in stato di isolamento. Al centro del programma di collaborazione ci sono anche progetti di carattere intergenerazionale, preziosi, per aiutare l’alfabetizzazione informatica delle fasce di età che hanno meno confidenza con la tecnologia e l’uso degli strumenti della sanità digitale.
Leggi: Auser, 29/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Duemila euro per un bilocale: a Milano affitti impossibili
Locazioni a prezzi record, inarrivabili per studenti fuorisede e famiglie. “Restare è diventato proibitivo, molti fuggono e cercano casa fuori città”
“Sono una neolaureata e vengo a Milano per iniziare il tirocinio in uno studio legale e studiare per il concorso per il dottorato di ricerca – scrive Giulia da Napoli – . Cerco da aprile una stanza singola in appartamento con sole ragazze, possibilmente con letto matrimoniale, luminoso e con arredamento carino. Mi piacerebbe costasse massimo 550 euro, ma arrivo verosimilmente fino a 700 (se tutto compreso, utenze incluse)”. Nei commenti le rispondono quasi subito: «Abbiamo un nuovissimo appartamento luminosissimo al quarto piano, offro: singola nuova a 700, altra nuova matrimoniale a 750 uso singola, a 840 euro uso 2 persone». Giulia ha immaginato bene: il prezzo medio per una stanza in condivisione, è difficile sia sotto i 700 euro al mese.
Leggi: La Repubblica, 28/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Liguria. Rsa, Pd e sindacati confederali contro la delibera della Regione, che replica: “Date risposte a criticità, ma il lavoro continua”
La delibera che aggiorna i requisiti organizzativi delle strutture è stata approvata ieri in commissione Sanità, senza il voto del Pd, che contesta alla Regione “azioni insufficienti e nessuna proposta per migliorare le condizioni di lavoro”. Critiche anche Cgil, Cisl e Uil, ma per la Regione si tratta di “una risposta all’attuale situazione di criticità”, anche se su altri aspetti il “lavoro tavoli tecnici continua”.
La commissione Salute della Liguria ha dato il via libera ieri (tra le polemiche) alla delibera di revisione e aggiornamento dei requisiti autorizzativi di tipo organizzativo delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, psichiatria e dipendenze presentata e approvata ad inizio gennaio dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
Con polemiche perché la delibera è stata contestata in commissione sia dal Pd, che non ha votato a favore dell’approvazione, che da Cgil, Cisl e Uil, sentite in audizione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023
IN AGENDA:
14 aprile 2023 ore 10-13 – Una rete Europea per l’abitare collaborativo
Bologna Auditorium Enzo Biagi – Sala Borsa – Piazza Maggiore 6
Ingresso dal Corridoio del Bramante, Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio
Network of Cities for Collaborative Housing
Ingresso libero
Leggi: Comune di Bologna
Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
IN EVIDENZA:
Equità e sostenibilità: percorso di cambiamento per affrontare le criticità delle organizzazioni di cura
L’articolo presenta il Modello Equità e Sostenibilità®, uno strumento di gestione che mira a promuovere l’auto-riorganizzazione all’interno dei centri servizi per la persona a gestione pubblica, profit e no profit. L’obiettivo è quello di fornire un piano risolutivo alle organizzazioni di cura della persona, per consentire loro di superare le difficoltà finanziarie e di adottare percorsi di cambiamento guardando ad un futuro sostenibile.
di Franco Iurlaro (Consulente e formatore in un’organizzazione socio-sanitaria)
Il periodo di crisi pandemica e le successive problematiche energetiche ed economiche, hanno da un lato introdotto elementi di inadeguatezza, incertezza, fallimento, paura e rabbia tra le persone e le organizzazioni. Tuttavia, al contempo, hanno anche reso necessario reagire a diversi livelli, dalle relazioni interpersonali ai modelli organizzativi, utilizzando la crisi come opportunità per “rinascere”, con creatività e seguendo percorsi innovativi.
Quando perdi, non perdere la lezione
Le pesanti conseguenze della crisi pandemica hanno avuto effetti su ogni livello (individuale ed istituzionale, psicologico e fisico, economico, organizzativo e legale) e hanno portato ad una riflessione sulle esperienze vissute durante quei mesi. Il sistema come era concepito in epoca precedente al diffondersi del COVID-19 non può essere ripristinato senza un percorso culturale, formativo e di ampia portata. In particolare, per i gestori dei servizi si sono create opportunità di innovazione e cambiamento (Rotolo, 2020).
Leggi: I Luoghi della Cura
Europa sempre più vecchia e con meno abitanti. Eurostat: “A fine secolo saremo 27 mln in meno rispetto ad oggi e il 15% avrà più di 80” anni
La tendenza demografica indica lo sviluppo di una società che si “restringe e invecchia”. La quota di bambini e giovani dovrebbe diminuire del 20% mentre la quota di persone di età compresa tra 65 e 79 anni dovrebbe crescere di 2 punti percentuali dal 15% all’inizio del 2022 al 17% nel 2100 e la quota di persone di età pari o superiore a 80 anni dovrebbe più che raddoppiare, dal 6% al 15%.
02 APR – Secondo le ultime proiezioni demografiche pubblicate da Eurostat, la popolazione dell’UE diminuirà del 6% tra il 1° gennaio 2022 e il 1° gennaio 2100, con un calo complessivo di 27,3 milioni di persone.
Dopo la diminuzione nel 2020 e nel 2021 a causa degli impatti della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE aveva iniziato a risalire nel corso del 2022 ma la tendenza per fine secolo è comunque al ribasso.
A seguito dell’afflusso massiccio di rifugiati dall’Ucraina nell’UE a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, si stima che la popolazione abbia raggiunto i 451 milioni di persone il 1° gennaio 2023. Inoltre, si prevede che la popolazione dell’UE raggiungerà il picco di 453 milioni persone nel 2026, prima di scendere a un livello previsto di 420 milioni nel 2100.
Leggi: Quotidiano Sanità
Giornata mondiale della salute e 75° Oms. “Salute per tutti”, questo l’obiettivo. Ma al momento il 30% della popolazione mondiale è ancora senza servizi essenziali
Inoltre quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili. Per questo serve investire in sistemi sanitari solidi per una società prospera a partire dall’aumento dei finanziamenti pubblici per la salute e dalla riduzione dei costi sanitari a carico delle famiglie.
Il prossimo 7 aprile si celebrerà la giornata mondiale della salute insieme al 75° anniversario dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“Health For All”, salute per tutti, è lo slogan della giornata e indica l’obiettivo di sempre dell’Oms affinché tutte le persone godano di buona salute per una vita appagante in un mondo pacifico, prospero e sostenibile.
Il diritto alla salute è un diritto umano fondamentale. E l’Oms rilancia i suoi obiettivi partendo da quello principale: tutti devono avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno senza difficoltà finanziarie.
Oggi il 30% della popolazione mondiale non è in grado di accedere ai servizi sanitari essenziali. Quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili.
E’ solo con sistemi che prevedano la copertura sanitaria universale (UHC), ricorda l’Oms, che si possono offrire protezione finanziaria e accesso a servizi essenziali di qualità, sollevando le persone dalla povertà, promuovendo il benessere delle famiglie e delle comunità, proteggendo dalle crisi sanitarie pubbliche.
Leggi: Quotidiano Sanità
Gimbe lancia Piano per il rilancio del Ssn: “Serve una visione chiara e coraggio su investimenti e riforme”
Cartabellotta: “Da oltre dieci anni assistiamo all’assenza di visione e strategia politica a supporto della sanità pubblica, in un immobilismo che si limita ad affrontare solo problemi contingenti: per questo abbiamo elaborato il “Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale”. IL PIANO
Quattordici punti per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ormai in “codice rosso” per la coesistenza di varie “patologie”: imponente sotto-finanziamento, drammatica carenza di personale sanitario, crescenti diseguaglianze, modelli organizzativi obsoleti e inesorabile avanzata del privato. Una crisi di sostenibilità senza precedenti di un SSN vicino al punto di non ritorno: tanto che il diritto costituzionale alla tutela della salute nell’indifferenza di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni si sta trasformando in un privilegio per pochi, lasciando indietro le persone più fragili e svantaggiate, in particolare nel Sud del Paese. È questo lo sconfortante resoconto della Fondazione GIMBE sulla sanità pubblica che emerge nel corso della 15a Conferenza Nazionale in corso oggi a Bologna.
Leggi: Quotidiano Sanità
Gimbe: “Tra liste d’attesa, rinunce alle cure e disuguaglianze il Ssn è in codice rosso”
Cartabellotta: “L’emergenza COVID-19 ha ulteriormente indebolito il SSN, specialmente sul fronte del personale e il netto aumento del finanziamento pubblico negli ultimi anni è stato interamente assorbito dall’emergenza, tanto che ora le Regioni rischiano di tagliare i servizi. Senza contare che il DdL sull’autonomia differenziata potrebbe dare il colpo di grazia al SSN”.
“La crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – sta raggiungendo il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti i Governi che negli ultimi 15 anni, oltre a tagliare o non investire in sanità, sono stati incapaci di attuare riforme coraggiose per garantire il diritto alla tutela della salute. Con l’aggravante di ignorare tre incontrovertibili certezze: che la sanità pubblica è una conquista sociale irrinunciabile e un pilastro della nostra democrazia; che il livello di salute e benessere della popolazione condiziona la crescita economica del Paese; infine, che la perdita di un SSN universalistico porterà ad un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti”.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Nuovo aggiornamento a febbraio 2023 della “Guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” curata da Agenzia entrate
E’ disponibile nel sito della Agenzia delle entrate la versione html e pdf della Guida alle agevolazioni fiscali. Gli aggiornamenti riguardano essenzialmente l’ambito delle barriere architettoniche:
– proroga fino al 2025 del bonus barriere 75%
– la seconda novità introdotta dalla legge di bilancio 2023 riguarda le deliberazioni dell’assemblea condominiale per approvare i lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono valide, infatti, se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, ossia la metà più uno degli intervenuti, e almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Leggi tutto su fisco oggi
Scarica la Guida aggiornata a febbraio 2023
Leggi: Rete Caad
Una casa su misura, seconda edizione
Il tema della qualità di vita delle persone con disabilità a domicilio è quanto mai attuale ed emerge la necessità di una sensibilizzazione culturale diffusa.
Il libro “Una casa su misura”, in questa sua seconda aggiornata edizione, dopo quella del 2007, si propone di continuare a fornire una cultura di base sulle possibilità di intervento domestico (strategie, soluzioni strutturali e ausili) per incrementare l’autonomia e migliorare l’assistenza delle persone con disabilità, sia con problematiche motorie che cognitive. Attraverso un linguaggio semplice, strutturato a domande-risposte e immagini significative, s’intende veicolare un’informazione di base sui principali aspetti dell’adattamento domestico: superamento delle barriere verticali; adattamenti per il bagno, la cucina e la zona notte; le soluzioni per facilitare i trasferimenti e il sollevamento; il controllo ambientale e la domotica; le soluzione per persone con disturbi cognitivi o demenza: la normativa e le possibili linee di finanziamento.
Leggi: Rete Caad
Si può installare un ascensore anche in un piccolo vano scala?
L’esame di un caso concreto offre lo spunto per l’analisi di un particolare orientamento giurisprudenziale
L’installazione di un ascensore in vano scala di un condominio, in epoca successiva al completamento del fabbricato, è certamente un evento che, prescindendo dall’eventuale impegno di spesa necessario, proprio per le difficoltà tecniche che comporta, rappresenta una potenziale causa di alterazione dei normali equilibri che ordinariamente regolano la pacifica convivenza tra i condòmini.
Ascensore in vano scala: le casistiche
Si tratta, indubbiamente, di un’innovazione diretta al miglioramento, o all’uso più comodo, della cosa comune che, secondo la disciplina prevista dal primo comma dell’articolo 1120 del codice civile, richiede l’approvazione da parte della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno i due terzi del valore dell’edificio.
Fa eccezione il caso in cui l’intervento in parola sia diretto all’eliminazione delle barriere architettoniche poiché, in tal caso (salva l’applicabilità dell’ulteriore specifica normativa di settore, prevista dalla Legge n. 13/89), trattandosi di una innovazione dal carattere sociale, ad essa si può dar corso con la maggioranza (agevolata) dei presenti in assemblea che rappresenti almeno la metà del valore del fabbricato, ai sensi del secondo comma, n. 2) dell’articolo 1120 del codice civile
Leggi: Teknoring
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil.
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea
NEWS:
martedì 28 marzo 2023
Anziani, nasce intergruppo parlamentare per l’invecchiamento attivo
La nascita dell’intergruppo arriva dopo l’approvazione del Ddl anziani approvato in via definitiva martedì 21 marzo dalla Camera dei deputati
La questione dell’invecchiamento attivo trova spazio in Parlamento grazie alla costituzione di un Intergruppo appositamente dedicato. È stata annunciata oggi, infatti, la nascita dell’Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo dai due promotori dell’iniziativa, il senatore Ignazio Zullo e l’onorevole Paolo Ciani, quest’ultimo già impegnato sul tema durante il suo precedente incarico di consigliere regionale nel Lazio.
Leggi: Redattore Sociale, 28/03/2023
martedì 28 marzo 2023
Contrasto alle liste d’attesa, potenziamento personale sanitario e sostegno alla farmacia dei servizi. Ecco l’Atto di indirizzo 2023 del Ministero della Salute
Portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. Smaltire le liste d’attesa attraverso la riorganizzazione dei processi di governo, introducendo modelli e standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso assistenziale del paziente. Puntare alla valorizzazione del capitale umano, incentivando tutti i professionisti sanitari impegnati nel Ssn. Questi alcuni degli impegni presenti nel documento. IL TESTO
Garantire le risorse necessarie allo sviluppo dell’assistenza territoriale e ospedaliera, valorizzare il ruolo dei professionisti sanitari impegnati nell’ assicurare le cure, portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. E, proprio attraverso i Lea sarà messa in atto una strategia che avrà il duplice obiettivo di governare la spesa pubblica e di realizzare il principio fondamentale di universalismo egalitario del Ssn in un contesto di decentramento di governo.
Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito
Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito per garantire le cure a casa al 10 per cento di over 65. Un obiettivo ambizioso, i soldi ci sono, ma le Regioni dovranno fare in fretta. Se non si raggiunge il risultato previsto si perdono i fondi.
Il governo intende assicurare entro 4 anni le cure domiciliari al 10 per cento degli over 65. Ovvero 1,3 milioni di italiani. Perché è un obiettivo ambizioso? Oggi gli anziani che ricevono assistenza a casa dal Servizio Sanitario Nazionale sono poco meno di 400.000, meno di un terzo.
I fondi sono stati stanziati subito dopo la pandemia. Il motivo è semplice: nei giorni del Covid il vero punto debole del nostro sistema sanitario è stata proprio l’assistenza domiciliare. Era già cosa nota, ma l’emergenza sanitaria ha mostrato limiti che sono andati oltre le difficoltà che già erano note. Soprattutto perché da anni si punta a rinforzare la sanità fuori dagli ospedali e l’assistenza domiciliare avrebbe dovuto essere uno dei capisaldi di questa politica.
Non è stato così, oggi però i soldi ci sono. E tanti: cosa intendono fare le Regioni per assicurare le cure necessarie ai milioni di cittadini che hanno bisogno di cure costanti?
Leggi: Invalidità e Diritti, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Superbonus. Una pezza
Cambia ancora il Superbonus: il salvagente che il governo aveva promesso per aiutare famiglie e imprese senza piщ liquiditа и arrivato, ma non per tutti. I contribuenti con redditi bassi rischiano concretamente di perdere buona parte dei soldi spesi per aderire alla maxi agevolazione. Infatti, il rimborso dei lavori del Superbonus da portare in detrazione resta confermato in quattro quote annuali, mentre sarа esteso a dieci anni solo per le compensazioni delle banche e delle imprese.
La maggioranza aveva provato ad allargare anche ai privati la possibilitа di detrarre le spese del 110% in dieci quote, ma nonostante l’impegno di tutti i gruppi parlamentari, il ministero dell’Economia ha bocciato la misura perchй considerata troppo onerosa. Questo significa che su una spesa massima di 96 mila euro, chi ha optato per la detrazione (magari obbligato dal blocco che grava sulla cessione del credito) dovrа portare a rimborso in sede di dichiarazione dei redditi quasi 25 mila euro l’anno.
Leggi: Assocaseari, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Case green, le deroghe escludono almeno un edificio su tre
Il conto delle eccezioni alla Epbd arriva oltre i 4 milioni: fuori edifici vecchi, seconde case e unità su cui i lavori sono impossibili
Oltre tre milioni di edifici fuori dai nuovi obblighi fissati dall’Europa, per effetto dell’esclusione di tutti gli immobili più vecchi, ribadita in più passaggi della direttiva Case green. Ma il conto finale andrà oltre, perché altre eccezioni inserite nel testo votato qualche giorno fa dal Parlamento europeo potrebbero aggiungere al conto almeno un altro milione di fabbricati. Portando il totale a oltre quattro milioni. La mappa delle deroghe, insomma, potrebbe coinvolgere più di un terzo degli edifici italiani.
Guardando i numeri e il compromesso votato dalla Plenaria di Strasburgo, allora, l’impatto della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) sarà meno duro del previsto e non andrà a toccare tutta Italia allo stesso modo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Legge Delega sulla Non Autosufficienza: il cantiere aperto di Federsanità – di Tiziana Frittelli, Michelangelo Caiolfa
Facendo perno sulla condizione di non autosufficienza, la Riforma chiama alla convergenza gli attuali sistemi sanitario, sociale e assistenziale, ponendo loro le tre questioni fondanti della governance multilivello unitaria (il sistema), della prevenzione e promozione della salute (gli anni in salute), dell’assistenza di lungo periodo (appropriatezza e consistenza dei servizi)
La Missione 5 – Componente 2 del Pnrr prevede la riforma denominata inizialmente ‘Legge quadro per un sistema organico degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti’, obiettivo da conseguire entro il 31 Marzo 2023 che è stato colto con l’approvazione del Disegno di Legge ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’.
Il lavoro è stato lungo e intenso, nel testo licenziato sono confluite le elaborazioni costruite dalla Commissione Turco e dalla Commissione Paglia con l’integrazione di alcune proposte del Patto per la Non autosufficienza. Ne è scaturito un progetto di riforma ampio e articolato, che cerca di affrontare il mondo della non autosufficienza costruendo un’apposita sezione delle politiche pubbliche.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023
lunedì 27 marzo 2023
Dl anziani. Un passo in avanti per non autosufficienza, ma c’è ancora molto da fare
L’attesa Riforma contiene molti punti di forza, tra cui: riconoscimento della rilevanza del problema, costituzione del Sistema unico nziani di natura pubblica, valutazione multidimensionale nazionale, prestazione universale, unione tra Distretti ed ambiti sociali. Tra i punti di debolezza: insufficiente attenzione della pubblica opinione e ridotto sostegno politico; trattazione del testo troppo articolata e fuorviante rispetto al tema centrale della non autosufficienza; asimmetria tra l’ambizione del piano riformatore e incertezza delle risorse.
Con l’approvazione alla Camere (150 voti favorevoli, 72 astenuti, nessun contrario) è stata approvata definitivamente la Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” in cui il Capo III è dedicato alle politiche per le persone anziane non autosufficienti, che è oggetto specifico di questa nota. Impostata dal precedente Governo Draghi, la Legge è firmata dal Presidente Meloni, dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Calderone e dal Ministro della Salute Schillaci. A nostro parere segna una svolta storica e potrà essere una Riforma di grande peso per il nostro welfare per la nonautosufficienza. Ad eccezione di Quotidiano Sanità , sempre puntuale e preciso, questo traguardo atteso da oltre vent’anni non ci sembra abbia avuto risonanza comunicativa pari alla sua portata. Desideriamo riproporla a giusta attenzione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023
sabato 25 marzo 2023
“Detenuti privati della loro libertà”. Gli anziani nelle Rsa italiane secondo il Comitato Ue contro la tortura: “Giudici tutelari vigilino”
“Un trattamento disumano o degradante”. Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT) del Consiglio d’Europa ha così definito la situazione degli anziani “segregati nelle Rsa italiane” con condizioni di vita che sono andate avanti ben oltre la fine dell’emergenza pandemica. Lo si legge nel rapporto del CPT sulla sua visita periodica in Italia condotta nel periodo marzo-aprile 2022 che per la prima volta ha incluso due Rsa, il Pio Albergo Trivulzio e l’Istituto Palazzolo di Milano.
Il rapporto – frutto del lavoro di visite e documentazione attivato dal CPT da febbraio 2020 in Lombardia anche grazie alle testimonianze e alle segnalazioni dell’associazione Felicita – indica che “alla luce dell’elevato livello di segregazione dovuto alle prolungate e indefinite restrizioni legate al Covid-19 i residenti delle due Rsa visitate potrebbero essere considerati come detenuti privati della loro libertà, e che le restrizioni istituite nelle due Rsa visitate (soprattutto in termini di mancato accesso all’aria fresca, ridotte attività riabilitative e ricreative e meno visite familiari) hanno avuto effetti graduali e deleteri sullo stato di salute somatico e mentale dei residenti, in particolare nell’Rsa Pio Albergo Trivulzio”.
Leggi: Il Fatto Quotidiano, 25/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Assistenza agli anziani, fatta la delega Ora occorre trovare oltre 7 miliardi
Nella delega l’estensione dei servizi, dalle cure palliative alle cure domiciliari, che richiedono risorse aggiuntive – di Barbara Gobbi
La riforma c’è, ora vanno trovate le risorse. Il Ddl Anziani licenziato il 21 marzo dal Parlamento segna insieme un traguardo – dotando finalmente l’Italia, ultima tra i grandi paesi Ue, di un quadro completo di assistenza per 3,8 milioni di anziani fragili – sia un punto di partenza.
Al via la partita per reperire le risorse
Tutto in salita: perché ora bisogna entrare nel merito delle misure e soprattutto dei finanziamenti necessari a programmare gli interventi in un Paese che è secondo al mondo dopo il Giappone per invecchiamento. Un doppio rebus che andrà sciolto a breve, con i decreti attuativi da varare entro il 31 gennaio 2024. A “metterci la faccia” è stata la presidente del Consiglio in persona: «Gli anziani – ha dichiarato Giorgia Meloni dopo il via libera definitivo della Camera – rappresentano il cuore stesso della società e prendersi cura di loro significa avere cura di tutti noi. Andremo veloci – ha promesso – per dare concreta attuazione alla riforma.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Non è un Paese per lavoratori domestici
Secondo un’indagine Idos-Assindatcolf, servono circa 68 mila colf e badanti da qui al 2025, ma i decreti flussi tengono basse le quote di ingresso degli immigrati
In Italia servono almeno 23 mila colf e badanti immigrati all’anno, circa 68 mila da qui al 2025. Lo dice la ricerca realizzata dal Centro studi Idos per l’associazione dei datori Assindatcolf, che sottolinea come quello del lavoro domestico sia un comparto a lungo trascurato nel nostro Paese.
Da 12 anni i decreti flussi governativi mantengono le quote di ingresso a livelli molto più bassi rispetto all’effettivo bisogno di manodopera, e in più non specificano mai quale porzione debba essere espressamente dedicata ai lavoratori domestici. E se si rivolge lo sguardo ancora più indietro, le programmazioni triennali fatte prima del 2011 si sono basate su una rilevazione delle esigenze delle aziende e mai delle famiglie, lasciando il settore in un totale oblio.
Leggi: Collettiva, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Ddl anziani e non autosufficienza, Fish: “Dimenticate le persone con disabilità”
La Federazione: “Anche le persone con disabilità diventano anziane. Purtroppo, le nostre proposte, finalizzate ad una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone con disabilità anziane e non autosufficienti non sono state accolte”. Falabella: “Ora la partita si sposta sui decreti attuativi, sui quali lavoreremo per dare il nostro contributo”
Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. La Fish sottolinea alcune criticità del testo per quel che riguarda le persone con disabilità. Criticità che, in realtà, la Federazione aveva evidenziato già in fase di audizione.
Leggi: Redattore Sociale, 24/03/2023
venerdì 24 marzo 2023
Ddl Anziani e non autosufficienza: confidiamo nei decreti attuativi
Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Già in fase di audizione, al Senato, FISH aveva evidenziato alcune criticità per le persone con disabilità contenute nel testo. Anche le persone con disabilità diventano anziane e per questo avevamo presentato delle proposte.
La federazione aveva chiesto di eliminare la presenza di previsioni sul caregiver da questa delega, perché in assenza di una normativa generale si andrebbe a creare una discriminazione tra gli assistenti famigliari delle persone anziane non autosufficienti e quelli di persone con disabilità non autosufficienti. La specifica sulla non autosufficienza assorbe così la condizione di disabilità, andando contro quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità, non armonizzandosi, di fatto, con l’altra grande riforma prevista dalla legge delega sulla disabilità.
Leggi: Fish Onlus, 24/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Ddl Anziani. Cgil e Spi Cgil: “Legge necessaria, ma priva di risorse”
Il sindacato: “Si apre ora una fase importante nell’emanazione dei decreti attuativi, che dovranno garantire la presa in carico della condizione di fragilità della persona anziana da parte del sistema pubblico e universale”. Inoltre, “lavoreremo affinché la legge delega divenga parte di una riforma del sistema di welfare che abbia l’obiettivo di rimettere al centro l’integrazione tra servizio sanitario nazionale e sistema socio-assistenziale”
“Approvata anche alla Camera, e in attesa della pubblicazione in G.U., la legge quadro in materia di politiche in favore delle persone anziane. Una legge necessaria, ma senza risorse rischia di essere una cornice senza quadro”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e Spi Cgil.
“Sono previste – sottolineano Cgil e la categoria dei pensionati della Confederazione – norme per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita indipendente, di cura e di assistenza delle persone anziane non autosufficienti nonché per l’invecchiamento attivo”.
Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Anziani. Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. Ok della Camera al Ddl. Il provvedimento è legge. Meloni: “Troveremo risorse”
Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Dopo il Senato, ieri anche l’assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il provvedimento ora è legge.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 23/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
Ddl anziani, Forum Terzo settore: “Soddisfatti del risultato, ora più risorse e partecipazione”
La portavoce, Vanessa Pallucchi: “I prossimi step saranno cruciali per determinare l’efficacia del provvedimento nel perseguire gli obiettivi prefissati, a partire dalla necessaria previsione di adeguati investimenti. Inoltre, ci aspettiamo un concreto coinvolgimento del Terzo settore sin dalla messa a punto dei futuri decreti attuativi e poi nella sua concreta attuazione sui territori”
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in via definitiva del cosiddetto Ddl Anziani. Parlamento e Governo hanno accolto, nel corso dell’iter del provvedimento, diverse proposte provenienti dal mondo del Terzo settore per realizzare una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone non autosufficienti”. E’ quanto dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, commentando il disegno di legge approvato in via definitiva alla Camera.
Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023
mercoledì 22 marzo 2023
Ddl anziani, ecco le prossime tappe per raffozare assistenza domiciliare e sostegni
Cristiano Gori: «È nella prossima legge di Bilancio che il Governo sarà chiamato a decidere se e quante risorse economiche dedicare. La spesa pubblica per l’assistenza agli anziani è decisamente inadeguata nel nostro Paese»
di Barbara Gobbi
“Quella approvata il 21 marzo dal Parlamento è una riforma a due facce, contemporaneamente poco controversa e poco considerata, nonostante riguardi oltre 10 milioni di persone tra anziani interessati, familiari impegnati ad assisterli e operatori coinvolti. Invece, per recuperare i finanziamenti indispensabili, deve diventare una priorità politica”. Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non autosufficienza che ha dato un contributo sostanziale al testo del “Ddl anziani” approvato definitivamente dal Parlamento, analizza la riforma a cui l’Italia – pur essendo il secondo Paese più anziano – al mondo dopo il Giappone arriva da buona ultima rispetto agli altri grandi partner europei: la Germania nel 1995, la Francia nel 2002, la Spagna nel 2006 si erano già dotate di una legge.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 22/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Patto per l’Alzheimer, AIMA: «Diagnosi, assistenza domiciliare e PNRR, Istituzioni non lascino soli pazienti»
La presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, Patrizia Spadin, a Sanità Informazione: «Serve l’attivazione di una territorialità specifica per l’Alzheimer legata alle strutture del PNRR» – di Giovanni Cedrone
«Le famiglie con pazienti colpiti da demenze si sentono sole: come AIMA in 40 anni qualcosa siamo riusciti a fare, la sensibilizzazione della società è maggiore ma ancora oggi queste si sentono abbandonate e non è giusto». Patrizia Spadin, presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, è instancabile nel suo lavoro di promozione e richiamo dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso i problemi di chi deve accudire un paziente con Alzheimer o demenza. E a Sanità Informazione ricorda tutto quello che c’è ancora da fare per venire incontro ai bisogni assistenziali e sociali di queste persone.
Leggi: Sanità Informazione, 08/03/2023
REGIONI:
domenica 26 marzo 2023
Approvato il piano per la “non autosufficienza”. Ecco tutte le iniziative previste per il sostegno alle persone e alle famiglie
La Regione Puglia ha approvato il piano triennale per la “non autosufficienza”. E’ finanziato con le risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza, pari a complessivi 174.671.000 euro per un triennio. “La Regione Puglia, grazie al bilancio autonomo e ai fondi europei, ha dato vita ad iniziative innovative per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari a 360º”, ha spiegato l’assessora al Welfare Rosa Barone.
Tra le iniziative previste: il potenziamento dei progetti di vita indipendente, mediante un investimento annuo pari al doppio di quello precedente. L’obiettivo è il consolidamento di un modello di presa in carico alternativo a quello solo assistenziale, perché rivolto in primis a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia di persone con disabilità gravi al fine di promuovere percorsi di studio, di lavoro, di partecipazione alla vita sociale della comunità locale, e allo stesso tempo favorire il permanere nel proprio contesto di vita.
Leggi: Altamura Life, 26/03/2023
giovedì 23 marzo 2023
SUNIA Emilia Romagna. Diritto alla casa: servono strumenti per regolamentare gli affitti brevi e combattere l’illegalità
Da tempo il SUNIA denuncia una inadeguata politica abitativa nel nostro Paese, oggi diventata una vera e propria emergenza sociale. Ciò si evidenzia maggiormente nei comuni ad alta tensione abitativa della nostra regione.
Questa situazione sociale, già di per sé grave perché nega il diritto alla casa, assume una dimensione di illegalità diffusa con l’esplosione degli affitti brevi che dilagano senza una opportuna regolamentazione pubblica.
Intervento pubblico che è urgente mettere in campo tramite adeguati provvedimenti nazionali, regionali e comunali.
Leggi: Sunia, 23/03/2023
mercoledì 22 marzo 2023
Milano. Immobili ex Enpam, trovato l’accordo definitivo tra InvestiRE SGR e inquilini sul futuro dei caseggiati: acquisto agevolato a prezzi scontati, tutele per i più fragili e interventi di manutenzione straordinaria
Si sono incontrati oggi, presso BASE Milano, i rappresentanti di InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) con le Organizzazioni Sindacali (Sunia, Sicet e Unione Inquilini) e i comitati degli
inquilini del patrimonio Dream (ex Enpam), costituito da quattro complessi immobiliari collocati nei Comuni di Milano (via Valla, via Forni e via Sulmona), Vimodrone (Via XV Martiri) e Basiglio (Via Romano Visconti e Via Rio Nuovo), passati in gestione negli scorsi mesi al Fondo Hestia e al Fondo Basiglio.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore alla Casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni e la sindaca di Basiglio Lidia Reali.
Leggi: Sunia, 22/03/2023
IN AGENDA:
Il 30 marzo a Novara il Convegno: Il futuro delle RSA tra riforme, innovazione e criticità: scenario nazionale e regionale
Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER)
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
IN EVIDENZA:
Art Therapy: Un gioco o una terapia?
Fin dai tempi della preistoria, l’uomo ha sempre usato la pittura e il disegno per comunicare e lasciare traccia di una vita vissuta che è arrivata fino ai giorni nostri. Ogni epoca storica ha lasciato delle testimonianze, che ci hanno permesso di capire come si viveva e quali fossero le abitudini, i rituali, le usanze di quelle popolazioni, tutto questo grazie alla pittura e all’arte.
Dunque, l’arte ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, stimolandone la creatività, curando lo stress e lasciando lo spazio per esprimersi liberamente e senza filtri.
È intorno agli anni quaranta che l’arte viene riconosciuta come un vero e proprio trattamento terapeutico, attraverso l’osservazione di alcuni medici, che avevano in cura persone affette da malattie mentali, i quali, spesso riuscivano ad esprimersi con disegni o altre opere d’arte. Il disegno e la pittura rappresentavano uno sfogo creativo che apriva la mente lasciandola andare, senza confini, ovunque volesse. Ed è proprio in quegli anni, gli anni 40, che le pratiche di art therapy diventarono una tecnica terapeutica utilizzata in tutti i setting di cura e per tutte le età.
Ma quali sono i benefici di questo tipo di terapia per gli anziani?
Alcuni studi hanno dimostrato che oltre a stimolare la memoria e le emozioni, favorisce la socializzazione, la concentrazione, la manualità, la tranquillità e il divertimento.
Leggi: Anziani e Vita
Lo dice p1n0! Consigli AI per una vita longeva
Come guardare al futuro tecnologico che evolve di settimana in settimana? Abbiamo bisogno di una saggia intelligenza!
La tecnologia oggi ha fatto enormi passi avanti e nell’ambito dei servizi per l’autonomia presenta una varietà di proposte e risorse per le persone senior e i propri familiari: automobili, motorini e monopattini elettrici, bus che si possono prenotare dal proprio cellulare, car sharing e molto altro ancora. Ma ci sono anche le macchine a guida autonoma, anche se ancora in fase di sperimentazione, guidano al posto nostro..Tra queste innovazione è arrivata anche l’intelligenza artificiale!
Alexa già ci aveva avvertito, il mondo dell’intelligenza artificiale rivoluzionerà la nostra quotidianità: fornisce istantaneamente testi completi di 500 parole, risponde alle email, risolve problemi matematici e crea varie proposte di loghi per un nostro progetto.
Il futuro? Il mondo tecnologico sarà sempre più nelle nostre case e nelle nostre scrivanie come un compagno quotidiano con cui dialogare. Per esempio, Microsoft sta già pensando di inserire l’intelligenza artificiale in microsoft Word come aiutante che ci aiuterà con il blocco dello scrittore.
Leggi: Abitare Sociale
Caregiver, nella legge italiana ancora senza tutele – di Veronica Rossi
Il tempo per rispondere alla condanna dell’Onu all’Italia per la mancanza di norme che tutelino i caregiver familiari è quasi scaduto, ma ancora non è stata ancora varata una legge ad hoc. Servirebbe formazione, ma anche assistenza burocratica, economica e sociale, insieme al riconoscimento della figura professionale. L’intenzione della ministra Locatelli è di creare un tavolo di lavoro per cercare soluzioni sul tema
Il 3 ottobre 2022 il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità ha condannato l’Italia per la mancanza di tutele per i caregiver. Al nostro Paese sono stati 180 giorni per rispondere, indicando le misure intraprese e i risarcimenti per le famiglie. A meno di una settimana dalla scadenza di questo lasso temporale, non c’è ancora una norma nazionale che intervenga a favore di chi assiste i propri cari disabili, anziani o malati. «Le Regioni su questo tema si muovono in ordine sparso», dice Tiziana Nicoletti, responsabile del Coordinamento nazionale delle associazioni di persone con malattie croniche e rare – Cnamc di CittadinanzAttiva, «come a febbraio ha fatto il Friuli Venezia Giulia e, andando a ritroso, la Lombardia, in Abruzzo e nel Lazio. Dal nostro punto di vista queste iniziative sono lodevoli, perché in qualche modo cercano di alleggerire il peso e la pressione – anche economica – che c’è su queste famiglie. Però sarebbe opportuno che ci fosse una legge nazionale. Attendiamo da tempo un provvedimento che garantisca ai caregiver il riconoscimento dei loro diritti fondamentali».
Leggi: Vita
Amministrazione di sostegno: un’altra “storia sbagliata”
Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche nel nostro giornale degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili, come quella che presentiamo oggi, di una figlia che racconta la storia della madre, fatta letteralmente rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal proprio amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà
Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche su queste pagine degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili. Una figlia, Anna, ci racconta la storia di Dora, la madre, fatta rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal suo amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà. A breve un’udienza deciderà del suo destino.
Anna abita per lavoro in una città del Nord, mentre Dora abitava in Toscana, nel suo paese di origine, ma gli abusi sono “democraticamente” distribuiti in tutta la penisola. (Simona Lancioni)
Leggi: Superando
Musica, canto e invecchiamento sano
Nelle sue varie forme di espressione, la musica gioca un ruolo importante per il benessere individuale e collettivo: le evidenze scientifiche della sua influenza sulla salute sostengono iniziative orientate alla promozione, al mantenimento o al recupero del benessere psicofisico. Nell’articolo viene illustrata l’istituzione di un coro, rivolto a over 40 con lieve sindrome metabolica, nell’ambito del progetto Dedalo, un progetto di promozione dell’invecchiamento sano realizzato nella città di Vercelli.
di Cristina Meini (UPO – Università del Piemonte Orientale), Chiara Airoldi (UPO), Daniele Ceriotti (UPO), Marta de Vito (UPO), Giorgio Guiot (Fondazione Cantabile, Torino), Marco Martorana (UPO), Riccardo Tucci (UPO), Erica Viola (UPO), Fabrizio Faggiano (UPO)
Sin dall’antichità la musica è stata considerata una techné capace di influire sul benessere della persona, prevalentemente per il suo rapporto speciale con le emozioni. Questa convinzione, nata nella Grecia antica e mantenuta viva nei secoli, beneficia oggi di un interesse rinnovato dalla convergenza di riflessione teorica e sapere scientifico. Le scienze cognitive, dalla filosofia empiricamente informata alle neuroscienze, hanno infatti corroborato la persuasione che la musica sia in grado di suscitare e modulare le emozioni della persona e del gruppo, mentre numerosi modelli di intervento clinico sono stati ispirati dai risultati sperimentali.
Leggi: I Luoghi della Cura
50&Più e Fondazione Leonardo presentano “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”
L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.
Leggi: Spazio 50
Non autosufficienza: si volta pagina – di Sergio Pasquinelli
Il 21 marzo il Parlamento ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza (qui il testo). Un grande traguardo. Nella storia del nostro Paese questa è la prima riforma del settore ed è attesa dagli anni ’90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e politica. Nel frattempo, analoghe riforme si sono avute in numerosi Stati, ovunque con il medesimo scopo: modificare strutturalmente i sistemi di welfare, ideati quando gli anziani non autosufficienti erano ben pochi, per metterli in condizione di rispondere alla loro sempre più diffusa presenza.
Il cammino della riforma
La prima versione del PNRR (Gennaio 2021) non prevedeva la riforma dell’assistenza agli anziani. Le organizzazioni del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, oggi quasi 60, prepararono allora una dettagliata proposta per la sua introduzione. L’intensa attività di pressione compiuta indusse il Governo a includere la riforma nella versione definitiva del PNRR (Aprile 2021). Le organizzazioni del Patto elaborarono successivamente un progetto molto articolato per la riforma. Ad inizio 2022 il Governo Draghi avviò la predisposizione del Disegno di Legge Delega e – nel prepararlo – interagì continuativamente con il Patto. A ottobre quel Governo approvò un Disegno di Legge Delega che recepì ampiamente le proposte della società civile rappresentata dal Patto.
Leggi: Welforum
SEGNALAZIONI:
Bonus casa, ma quanti sono? Ecco la guida con i vantaggi e le scadenze
Non solo Superbonus 110%, le agevolazioni per le abitazioni sono diverse. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea. Ecco un riassunto delle principali misure
‘Bonus’, la parola chiave del momento. Nelle ultime settimane si parla più che mai di Superbonus 110%, ma non si tratta dell’unica agevolazione per le abitazioni. Il decreto Aiuti quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre, prevede alcune importanti novità sul Superbonus, ma è bene ricordare le altre agevolazione attualmente in vigore. Per aiutare i consumatori a destreggiarsi tra i vari bonus tuttora utilizzabili, Facile.it ha analizzato i principali, mettendone in evidenza i vantaggi e le date da cerchiare in rosso sul calendario per la scadenza. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea.
Ecco un riassunto delle principali misure, un vademecum ‘ad hoc’ sui bonus fiscali inerenti la casa.
Leggi: Redattore Sociale
Pensioni, opzione donna: requisiti, novità e regole per il 2023
l’INPS, con circolare n. 25 del 6 marzo 2023, ha fornito istruzioni sulla pensione anticipata c.d. opzione donna di cui all’art. 1, comma 292, della legge di bilancio 2023, che ha aggiunto il comma 1-bis dopo il comma 1 dell’art. 16 del D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni dalla L. n. 26/2019.
Riportiamo di seguito le precisazioni dell’Istituto.
Destinatarie: condizioni e requisiti
In base alle nuove disposizioni previste dalla legge n. 197/2022, possono accedere alla pensione opzione donna le lavoratrici che perfezionano i nuovi requisiti anagrafici e contributivi entro il 31.12.2022 e si trovano in una delle seguenti condizioni:
Leggi: Cgil
NEWS:
martedì 21 marzo 2023
Risultati inchiesta A.L.I. – Rapporto senior e casa
Sono stati resi pubblici i risultati della ricerca promossa dall’Active Longevity Institute sul rapporto tra le persone Senior e la loro casa: Sondaggio “Longevità e CASA”.
Il primo dato rilevante è nella presenza di un quarto dei rispondenti che non ritengono la propria casa adeguata alla longevità, dato che sale al 44% quando a rispondere sono donne under 55.
Gli ingredienti della casa ideale per un senior attivo sono:
domotica
assenza di scale
presenza di doccia comoda
La possibile necessità futura della presenza di una badante è tutt’altro che peregrina, tanto che, nel caso lo spazio della propria abitazione fosse sovrabbondante rispetto alle necessità (com’è del resto in oltre la metà delle case dei senior italiani), emerge la consapevolezza di doverne ricavare spazio per ospitarne una, quando fosse necessario.
Leggi: Abitare Sociale, 21/03/2023
martedì 21 marzo 2023
L’oro blu sempre più caro per le famiglie
In occasione del 22 marzo Cittadinanzattiva presenta i nuovi dati del 18esimo Osservatorio prezzi e tariffe. Ben 487 euro la spesa media a famiglia nel 2022, in aumento in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena. Oltre il 40% va dispersa. Ad Enna e Cosenza razionamenti per tutto il 2021
Quanto ha speso una famiglia per la bolletta idrica nel 2022? La cifra media è 487 euro con un aumento del 5,5% rispetto al 2021. Gli aumenti si registrano in tutti capoluoghi di provincia, unica eccezione Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%. Si parla di un incremento che supera il 20% per province come Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%), mentre si supera il 10% in altri dodici capoluoghi: Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina.
E ancora: Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 883 euro (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di capoluogo più economico con 174 euro. A livello regionale, la Toscana è la regione più costosa, Molise la più economica, in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente.
Leggi: Vita, 21/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Case e Ospedali di Comunità: siamo in ritardo sull’attuazione del Pnrr. Le raccomandazioni della Corte dei conti al ministero Salute
Il Magistrato istruttore ha redatto la propria relazione conclusiva rilevando come i numeri relativi alle gare già esperite afferenti alla progettazione evidenziassero una “realistica difficoltà di pervenire nei tempi, ormai ravvicinati, del target 31 marzo 2023, all’adozione di una progettazione avanzata” per una buona parte delle procedure concorsuali. La volontà di spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del target Italia relativo all’approvazione dei progetti, richiederebbe l’autorizzazione del Mef. Ecco le raccomandazioni della Corte dei conti.
Il Pnrr, allo scopo di rafforzare la capacità del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) di fornire servizi adeguati sul territorio, prevede entro la metà del 2026 (Target UE) l’attivazione di oltre 1.400 Case della Comunità e oltre 12.400 Ospedali di Comunità. In relazione ai predetti investimenti, risultano stanziate risorse pari, rispettivamente, a due miliardi di euro e un miliardo di euro. Ma a che punto siamo con i progetti?
A far luce è la Corte dei conti segnalando diversi ritardi che sembrano aver già compromesso il target Ita del 31 marzo 2023.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Ddl anziani, commissione Covid e punti nascita nella settimana parlamentare
La settimana dal 20 al 25 marzo sarà caratterizzata in Parlamento dalle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Ecco il calendario dei lavori settimanale delle commissioni Sanità di Camera e Senato.
La settimana parlamentare che va dal 20 al 25 marzo è monopolizzata dai temi europei con le comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni prima al Senato martedì 21 e poi alla Camera mercoledì 22 in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo: tra i temi centrali la questione immigrazione.
A Montecitorio approda la legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, già approvata dal Senato. Tre le proposte di commissioni d’inchiesta su cui si sta lavorando alla Camera: quella sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, quella sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e infine quella sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Affitti brevi, in Italia una giungla senza regole
Riservare case e stanze ai turisti moltiplica le disuguaglianze. Soprattutto quando aumenta la richiesta di chi ha bisogno di viverci. Oggi a Venezia la presentazione di una proposta di legge scritta dal basso
La diffusione degli affitti brevi turistici è il fenomeno che negli ultimi dieci anni ha trasformato di più l’abitare e le città in buona parte del mondo. In Italia, però, nulla è stato fatto per regolarlo.
NEL 2019 nelle aree più centrali e turistiche di sei capoluoghi (Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Roma e Venezia) le percentuali ci case su Airbnb andavano dall’11% (a Napoli) al 32,4% (a Bologna). «Il mercato degli affitti brevi in Italia non è regolato da una prospettiva abitativa e urbanistica, ma solo fiscale», afferma la ricercatrice in urbanistica Francesca Artioli. «Ci sono i codici identificativi regionali e il famoso codice nazionale, che servono a conoscere, misurare e apportare un po’ più di trasparenza in un mercato molto opaco.
Leggi: Il Manifesto, 20/03/2023
sabato 18 marzo 2023
Direttiva case green: progresso, e chi continua a remare contro non fa un buon servizio né all’Italia né al pianeta
Progresso. E’ questa la parola scelta da Ciaràn Cuffe, eurodeputato degli European Greens e relatore del provvedimento, per definire l’approvazione da parte dell’Eurocamera della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia. Un provvedimento atteso, coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione, necessario per imprimere una svolta verso la sostenibilità nel settore delle costruzioni e nel mondo dell’edilizia. Un provvedimento a cui l’Europa lavora da tempo e che aveva visto anche la partecipazione del nostro Paese. E’ per questo che lo stesso relatore Cuffe, nel suo intervento finale, non ha potuto non stigmatizzare l’assenza in aula e durante l’iter di approvazione della destra italiana che in questi giorni ha provato a sabotare il provvedimento come già fatto con quello sul phase out dai motori endotermici. Anche su questa misura, necessaria per ridurre sia le emissioni che i consumi energetici e le bollette, governo e politici della destra italiana hanno remato contro.
Leggi: Nuove Rigenerazioni, 18/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Fisco. Si cambia: il Governo approva la delega per la riforma delle tasse, sia per i dipendenti che per i liberi professionisti. Ecco le novità
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Entro 24 mesi dovranno essere varati i decreti attuativi. Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”. LA BOZZA.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato ieri l’atteso disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale.
“La riforma del sistema fiscale – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – costituisce un elemento chiave del programma di Governo, volto al rilancio strutturale dell’Italia sul piano economico e sociale”.
Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”.
Il ddl delega prevede 24 mesi di tempo per l’esame parlamentare e l’emanazione dei decreti delegati di attuazione.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Autonomia differenziata. Dopo il parere dell’Unificata arriva il nuovo via libera da Palazzo Chigi. La parola passa ora al Parlamento.
L’obiettivo, si spiega nel testo, “non è quello di dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere”. L’ancoraggio dei nuovi Lep ai Lea resta presente solo nella relazione illustrativa, manca ogni riferimento esplicito del disegno di legge. Meloni: “Svolta necessaria”. IL TESTO
Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il secondo via libera, all’unanimità, al disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Il provvedimento, che ha già avuto il parere della Conferenza Unificata, passa ora all’esame del Parlamento. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato di una “svolta necessaria al Paese”.
Nella relazione illustrativa, si sottolinea come con l’autonomia differenziata “non si vuole dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere.
Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Ddl anziani, mons. Paglia: “Le Rsa diventino centri multiservizi”. Il nodo risorse
Ieri al Senato il convegno sul ddl anziani, a cui hanno partecipato Uneba, Anaste, Agespi e Aris. Sottolineato il nodo risorse per attuare la riforma. Mons. Paglia ha presentato 3 proposte per le Rsa, in vista della costruzione di un “continuum assistenziale” che dia risposte adeguate agli anziani. Gori: “La credibilità dell’operazione sulla non autosufficienza del governo Meloni è legata alla prossima legge di bilancio”
I relatori del convegno al Senato
“Noi ci siamo”. E’ questo il messaggio forte lanciato dalle 4 associazioni in apertura del convegno “Ddl anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” ieri al Senato, organizzato su iniziativa del senatore Franco Zaffini e che ha visto la partecipazione di Uneba, Agespi, Anaste e Aris. “Noi ci siamo, e vogliamo esserci, partecipando all’elaborazione dei provvedimenti che riguardano l’assistenza ai più fragili”, hanno sottolineato le associazioni.
Leggi: Redattore Sociale, 17/03/2023
giovedì 16 marzo 2023
Aspettativa di vita alla nascita. Nella Ue cala a 80,1 anni nel 2021. Italia in controtendenza ma chi vive nella Pa di Trento è più longevo di oltre 3 anni rispetto a chi abita in Campania
I dati sono stati pubblicati da Eurostat e segnalano come nell’Unione dopo il brusco calo del 2020 dovuto allo scoppio della pandemia anche nel 2021 si sia registrata una contrazione rispetto al periodo pre Covid quando il dato era di 81,3 anni. L’Italia si colloca al terzo posto con una speranza di vita media alla nascita di 82,7 anni (in crescita rispetto agli 82,3 anni del 2020) ma con profonde differenze tra il Nord e il Sud del Paese.
Nel 2021, l’aspettativa di vita alla nascita nell’UE è stata di 80,1 anni. Nel 2019 la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni ma è poi scesa nel 2020 a 80,4 (-0,9 anni) e nel 2021 è ulteriormente diminuita (-0,3 anni rispetto al 2020), probabilmente a causa del repentino aumento della mortalità a causa del COVID -19 pandemia. A fornire i dati è Eurostat in un suo recente report.
L’aspettativa di vita delle donne (82,9 anni) ha continuato ad essere superiore a quella degli uomini (77,2 anni) nel 2021, con entrambe che hanno registrato ulteriori diminuzioni a seguito di un calo maggiore dal 2019 al 2020. Rispetto al 2020, l’aspettativa di vita sia per le donne che per gli uomini è diminuita dello 0,3 anni.
Leggi: Quotidiano Sanità, 16/03/2023
martedì 14 marzo 2023
Per un nuovo welfare: dal Forum terzo settore, un manifesto in 5 punti
Prossimità, universalismo, inclusività. Questi, secondo il Forum del Terzo Settore, i tre i valori fondamentali su cui fondare il nuovo sistema di welfare. Valori che il Forum ha messo alla base del manifesto realizzato dalla Consulta Welfare del Forum e presentato questa mattina, a Roma, nella Sala Capitolare del Senato.
“L’attuale sistema di welfare- si legge nel manifesto- risulta essere frammentato e non in grado di garantire la presa in carico tempestiva, globale e continuativa di chi si trova in condizioni di fragilità, marginalità o è a rischio esclusione sociale.
Leggi: Redattore Sociale, 14/03/2023
martedì 14 marzo 2023
Case green a emissioni zero già dal 2028? Come funzionano le classi? Ci sono incentivi e sanzioni? Tutte le risposte
Cosa si intende per classe energetica?
Secondo il testo approvato dal Parlamento Ue, gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030. Ma che cosa si intende per classe energetica di un edificio? La misura del fabbisogno energetico. Viene calcolato da un certificatore prendendo in considerazione i materiali di costruzione, la tipologia degli impianti, la produzione di acqua calda, l’esposizione dell’immobile, gli infissi, l’illuminazione e la ventilazione meccanica. Vengono inoltre valutate le caratteristiche climatiche del comune in cui l’immobile si trova.
Leggi: Sunia
REGIONI:
martedì 21 marzo 2023
Diritto alla casa per i cittadini stranieri: i giudici bocciano la legge Regione Lombardia
Per la Corte d’Appello, la legge regionale della Lombardia n. 16 dell’8 luglio 2016 in materia di accesso ai servizi abitativi pubblici presenta aspetti discriminatori ai danni dei cittadini stranieri, che vanno rimossi.
Accogliendo le ragioni che erano alla base del ricorso giudiziario, promosso da CGIL Lombardia, ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e NAGA (Organizzazione di volontariato per l’assistenza sociosanitaria e per i diritti di cittadini stranieri, Rom e Sinti), il Tribunale ha confermato la sentenza di primo grado, sottolineando come il requisito dei cinque anni di residenza continuativa, contenuto nel provvedimento legislativo regionale è da riteneresi irragionevole e discriminatorio.
Leggi: Inca, 21/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Palermo. Ex Onpi, prosegue il processo di auto recupero degli alloggi da parte degli abitanti. “Chiediamo al Comune un sostegno alle famiglie per i lavori alle facciate che stanno affrontando”
Prosegue il processo di auto recupero delle famiglie che da anni sono insediate nel complesso Ex Onpi di Partanna Mondello.
Da poco le 60 famiglie che abitano negli spazi ex Onpi hanno avviato anche dei lavori alle facciate degli edifici.
Il SUNIA, che ha messo a disposizione i suoi tecnici per diversi sopralluoghi che hanno riguardato lo stato degli edifici e degli spazi a verde, e le opere di pulizia e manutenzione dei tetti dove si presentavano delle infiltrazioni d’acqua, chiede un segnale di attenzione in più da parte dell’amministrazione.
Leggi: Sunia, 20/03/2023
lunedì 20 marzo 2023
Anziani, arrivano le letture d’argento
Contenuti sintetici e incisivi, parole dai significati positivi e colori accesi, piatti e senza sfumature. Questa la formula adottata da quattro bibilioteche venete che hanno pubblicato il primo albo italiano per persone anziane
La lettura è un toccasana per la mente e lo spirito umano a ogni età. Eppure sugli scaffali delle biblioteche e delle librerie ci sono volumi pensati per essere letti dai bambini, dagli adolescenti e dagli adulti ma quasi mai dalle persone longeve. C’è un vuoto rappresentato dall’assenza di pubblicazioni rivolte a tutte quelle persone anziane che per difficoltà legate allo stato di salute o al decadimento cognitivo si sono allontanate dal mondo della lettura. Per sopperire a questa mancanza nei centri servizi per anziani il più delle volte gli operatori propongono albi illustrati per i bambini.
Partendo da questa osservazione quattro bibliotecarie della rete del Consorzio biblioteche padovane associate e della Rete bibliotecaria vicentina (Elisa Breda, consorzio Bpa; Marta Brendolan, biblioteca di Isola Vicentina; Viviana Cappellaro, biblioteca di Romano D’Ezzelino e Silvia Gonella, biblioteca di Ponte San Nicolò) al termine di un corso di design thinking hanno deciso di realizzare l’albo illustrato: Lassù è casa mia, la storia di Palma, nata a maggio del 1897, che insieme a tre ragazzi vive un’avventura meravigliosa e scopre che la vecchiaia non è solo una questione di età e che non è mai troppo tardi per godere di momenti felici.
Leggi: Vita, 20/03/2023
venerdì 17 marzo 2023
Reggio Calabria. Riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini. Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria
Reggio Calabria, riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA). Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Dopo i recenti Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato elaborati in sede sindacale, sottoscritti e depositati presso i Comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Scilla, Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando e Roccella Ionica, le OO. SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA) si sono riunite per lavorare alla sottoscrizione di nuovi Accordi nel territorio dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Al tavolo delle trattative, in rappresentanza degli inquilini delle tre Confederazioni, Cgil, Cisl e Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, Agostino Rua (Sicet-Cisl RC),
Leggi: Sunia, 17/03/2023
giovedì 16 marzo 2023
A Milano vogliono stare tutti. I ritardi sull ‘ housing e il metodo Fondazione Cariplo
TIl mattone a Milano è un terno al lotto vinto per assicurazioni, fondi sovrani e manager con ancoraggio asiatico. Tanto è vero che nelle classifiche dei grandi investitori immobiliari Milano si piazza subito dopo Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma. Ma per chi vive e lavora in città, e non ha capitali alle spalle, la casa può essere un incubo. E ‘ il tema del momento, un po ‘ troppo drammatizzato e mediatizzato: la Città metropolitana è tra le più vivibili e affordable in Europa. Ma c ‘ è un evidente gap di programmazione soprattutto su giovani e ceti medi, rispetto ad altri città d ‘ Europa. A colmare il gap, da anni, è soprattutto Fondazione Cariplo che ha dato un senso (e fonti) all ‘ housing sociale milanese. ” Mi lano è una città di successo che è diventata molto più attrattiva dopo Expo – spiega al Foglio Sergio Urbani, dg di Fondazione Cariplo – successo che però va pianificato e programmato perché i valori immobiliari crescono, incidendo sui prezzi della città che innescano a loro volta l ‘ aumento delle diseguaglianze. Ma alla lunga possono indebolire lo stesso percorso di crescita.
Leggi: Il Foglio, 16/03/2023
IN AGENDA:
50%più – 23 Marzo 2023 – ore 11.00 – Presentazione del volume: Età anziana: tempo di dirittti e responsabilità _ ETÀ ANZIANA: TEMPO DI DIRITTI E RESPONSABILITÀ –
Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano – Piazza di Pietra
L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.
Leggi: Spazio 50
Giornata mondiale del Servizio sociale, al via la tre giorni
Nella Giornata mondiale del servizio sociale, le e gli assistenti sociali italiani danno il via alla tre giorni che culminerà, giovedì 23 nel trentesimo anniversario dalla nascita dell’Ordine. Allo Spazio Eventi di piazza di Spagna, a Roma, in via Alibert, 5A, si svolgeranno le manifestazioni che vedranno alternarsi 107 relatori davanti a 400 persone presenti e a 5.000 collegate on line. Si comincia domani alle 10 con gli indirizzi di saluto del presidente dell’Ordine Gianmario Gazzi.
Leggi: Redattore Sociale
Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza
Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“
Leggi: Welforum
Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione
Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.
Leggi: Caregiver Day
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea Cgil
2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos
Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.
Leggi: Assindatcolf
IN EVIDENZA:
Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione
L’articolo tratta il tema delle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti degli anziani e delle loro famiglie. Il punto di vista a partire dal quale si articola la riflessione è quello dell’assistente sociale, capace di portare alla luce i principali nodi critici nonché i possibili spazi di intervento e miglioramento della progettazione dell’assistenza.- di Francesca Corradini (Centro di Ricerca Relational Social Work, Università Cattolica di Milano)
Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione
Nel presente contributo si proporrà una riflessione in merito ai percorsi di cura e assistenza, in particolare sulle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti delle persone anziane e delle loro famiglie. Il supporto è inteso non tanto come un insieme di azioni, ma come un percorso di accompagnamento, che si snoda nel tempo e che non si esaurisce con l’attivazione di una specifica prestazione o di un servizio. Sono tanti i professionisti che le persone incontrano e che possono contribuire a semplificare o, al contrario, a rendere più complessi i percorsi di cura. In questa sede, l’attenzione si concentrerà, in particolare, sulle funzioni degli assistenti sociali che, soprattutto nei servizi territoriali di base, si interfacciano con questi compiti tanto articolati.
Leggi: I Luoghi della Cura
Popolazione in Italia. Nuovo calo anche nel 2022. La colpa? Sempre poche nascite e molti morti per il caldo record a luglio e agosto. E gli immigrati non bastano a colmare il saldo negativo
Lo rileva oggi il nuovo rapporto Istat sulla dinamica demografica del 2022: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno. Le nascite risultano in ulteriore calo, ma con lievi segnali di recupero al Sud. I decessi restano ancora su livelli elevati, anche per effetto dell’incremento registrato nei mesi estivi a causa del caldo eccessivo. Dal 2019 ad oggi persi più di 790mila residenti. IL RAPPORTO.
L’Istat ha pubblicato oggi i dati della dinamica demografica realtiva al 2022 registrando ancora una volta un calo della popolazione: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno, nonostante il positivo contributo del saldo migratorio con l’estero, rispetto agli anni della pandemia, anche a causa degli effetti della crisi bellica in Ucraina.
Leggi: Quotidiano Sanità
Il senso della vecchiaia è scendere a patti con la vita
Il libro di Lidia Ravera è la testimonianza di una guerriera che non si dà per vita di fronte al tempo Il mio modo di attrezzarmi per l’inevitabile non è combattere, ma rassegnarmi. È questa la vera conquista
La generazione dei baby boomer non è più giovane. Proprio la generazione che ha fatto una bandiera della giovinezza. Trovarsi ad avere vent’anni dal 1968 in poi dava l’impressione di avere il mondo in mano. Non si parlava d’altro che dei giovani. Di come si vestivano, pensavano, amavano, fumavano i giovani. C’era nell’aria un senso di onnipotenza, di esplosione, di felicità che nemmeno le prodezze delle Brigate rosse riuscivano a offuscare. Ora quella generazione invecchia, è invecchiata. E proprio nel moment o in cui la vecchiaia sta diventando, è diventata, lunghissima. Scrive Lidia Ravera nel suo nuovo libro Age Pride (Einaudi, 115 pagine, 13 euro): «Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9 per cento della popolazione, oggi sono il 23 per cento». Un terzo della popolazione è composto di quegli ex giovani lì. Ecco perciò che i protagonisti di Porci con le ali, che Ravera scrisse venticinquenne nel 1976, a quattro mani con il poco più grande Marco Lombardo Radice e con enorme successo non solo in Italia, devono adesso vedersela con il declino fisico, la pensione, l’oscurità che cala sui vecchi (almeno quelli non “realizzati”, per dir così), il progressivo deserto che si crea intorno, man mano che amici, coniugi, parenti se ne vanno dove inevitabilmente tutti dovremo scomparire. Che si fa, come la mettiamo?
Leggi: Domani
Gli alloggi assistiti. Un’alternativa alle strutture residenziali per anziani
Gli alloggi assisti sono formule abitative di vita autonoma che si rivolgono alle persone anziane fragili (ed altri gruppi di persone) con l’obiettivo di supportarne le necessità, garantendo al contempo protezione e vita di relazione. L’articolo ne delinea le caratteristiche, i requisiti, le tipologie e i potenziali utenti. di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
Un numero crescente di persone anziane vuole giustamente scegliere dove vivere e con chi condividere l’alloggio, anche in presenza di una condizione di fragilità. Essi esprimono una richiesta di aiuto, di sostegno e di servizi legati all’alloggio, in un ambiente adattato e sicuro che garantisca congiuntamente inclusione sociale, protezione e vita indipendente, ma rimanendo a casa.
Per soddisfare questa crescente domanda, comincia a svilupparsi una varietà di offerte di alloggi assistiti proposti da enti locali, aziende pubbliche, associazioni, aziende private e Fondazioni.
Leggi: I Luoghi della Cura
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
L’articolo presenta un progetto di vasta portata sull’invecchiamento sano e attivo, sviluppato nell’arco di alcuni anni e ora in fase di rilancio per un altro quinquennio. Incardinato presso l’Università del Piemonte Orientale, il progetto assume come punto di partenza i molteplici effetti dell’invecchiamento a livello individuale e sociale, proponendosi di fornire – tramite attività di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenze a ricercatori e studiosi, operatori e cittadini – un contributo alla sfida della longevità.
di Carmela Rinaldi (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Gianluca Aimaretti (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Mattia Bellan (Università del Piemonte Orientale)
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto d’eccellenza per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
Come è noto, l’invecchiamento demografico che stiamo vivendo è senza precedenti e proseguirà nei prossimi decenni, senza che l’aumento dell’aspettativa di vita corrisponda a un aumento di aspettativa di vita in salute.
Leggi: I Luoghi della Cura
Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?
Occuparsi di anziani in difficoltà a recarsi di persona nell’ambulatorio medico è un problema noto da tempo, che può ormai avvalersi della telemedicina. Questa è una grande opportunità, con un aspetto paradossale: gli anziani sono sia il target ideale delle televisite, sia la fascia di popolazione meno dotata di competenze e strumenti tecnologici. L’articolo, riferito a un’esperienza in atto nell’ASST Bergamo Est, propone una lettura insolita di un rapporto da costruire, all’interno di una nuova visione dell’assistenza sociosanitaria territoriale. di Patrizia Rocca (Dirigente medico, ASST Bergamo est)
Gli italiani invecchiano e la domanda di cura cresce, in contrasto con la carenza di risorse umane nel settore sanitario. Da qui l’inevitabile necessità di ridisegnare strutturalmente e organizzativamente la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto nell’ottica di rafforzamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale. L’idea della telemedicina come innovazione tecnologica al servizio del miglioramento dei processi di cura non è comunque nuova.
La telemedicina: un’origine “antica”
Già nel 1908 Hugo Gernsback (1884-1967), considerato il “padre della fantascienza”, ipotizzava che da lì a cinquant’anni il sistema di cura sarebbe crollato: da una parte medici obbligati a rimanere nel proprio studio dalla mattina alla sera, per accogliere e soddisfare i bisogni dei propri assistiti; dall’altra pazienti sempre più fragili e incapaci di recarsi di persona nell’ambulatorio medico.
Leggi: I Luoghi della Cura
SEGNALAZIONI:
“Storia della vecchiaia nella cultura occidentale. Dalla venerazione all’ageism, di Carla Costanzi, prefazione di Nicola Palmarini, Maggioli Editore, 2022.
di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci, Abbiategrasso, MI)
“Storia della vecchiaia” recita il titolo del volume, ma quello che si trova in questo libro va anche al di là del titolo. Il quesito all’origine di questo testo riguarda la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l’epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote?
Leggi: I Luoghi della Cura
Fondazione Carisbo: sostegno alle start up con idee per le persone anziane
Con la collaborazione dell’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo, nasce “Silver economy incubation system”
Con l’invecchiamento della popolazione, c’è sempre maggiore necessità di servizi a sostegno delle persone anziane, in particolare non autosufficienti. La Fondazione Carisbo sostiene le idee imprenditoriali in questo settore con ‘Silver economy incubation system’, un progetto in collaborazione con l’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo di soluzioni concrete e innovative per il soddisfacimento dei bisogni legati alla popolazione degli anziani, in particolare nella gestione delle situazioni di non autosufficienza, esigenze legate alla casa, invecchiamento attivo, alimentazione, attività ricreative. Grazie al contributo di Casa Saraceni e al supporto di Intesa, la partecipazione all’iniziativa per le startup che supereranno la selezione è completamente gratuita.
Leggi: Redattore Sociale
Presentazione del sito Web pnrreforumterzosettore.it
Il 14 marzo 2023, nell’ambito dell’Assemblea nazionale del Forum Terzo Settore, si è svolto l’evento di presentazione del sito web www.pnrr.forumterzosettore.it.
La registrazione dell’evento è disponibile a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=NVqOnJidNHI&t=2s
Il sito web vuole essere uno strumento di monitoraggio delle principali misure di interesse per gli ETS, anche al fine di facilitare gli enti associati e i Forum regionali e provinciali nel provare a cogliere le opportunità offerte dal PNRR. A questo fine è stata prevista anche l’area “Approfondimenti” (raggiungibile dalla homepage o da ogni singola misura), ad accesso riservato attraverso username (la propria mail) e password, ove è possibile trovare informazioni e materiali anche utili in occasione della pubblicazione di bandi e avvisi.
Leggi: Forum Terzo Settore
NEWS:
lunedì 13 marzo 2023
Ddl anziani, Auser: restano pochi margini per migliorare il testo
“Il Senato, con 92 voti favorevoli, nessun contrario e 48 astensioni, ha approvato il disegno di legge che disciplina le deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Ora il testo passa alla Camera. Le modifiche introdotte nel testo approvato riguardano: il riconoscimento del servizio civile, il ruolo delle farmacie, gli Enti del Terzo Settore nell’assistenza domiciliare, le cure palliative. Il testo approvato conferma, dunque, il testo licenziato dal Governo e su cui Auser aveva avanzato alcune proposte emendative.
In particolare Auser aveva avanzato proposte in merito: all’invecchiamento attivo, che non riguarda solo le persone anziane; l’invarianza delle risorse vero buco nero della riforma; alla filiera della presa in carico, con particolare riferimento alla integrazione dell’ADI e della SAD; al lavoro di cura, richiedendo l’impegno per l’emersione, la formazione e l’inquadramento contrattuale; ai caregiver, considerando un errore averli rimossi dalla riforma. Inoltre Auser aveva richiesto un più esplicito riconoscimento degli Enti del terzo settore nell’assistenza domiciliare”. Così si legge in una nota Auser.
Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Ecco gli Stati generali degli assistenti sociali, trent’anni di Ordine
Dal 21 al 23 marzo a Roma, due sedute plenarie e nove workshop. Confronto con oltre 100 relatori. Presenti la ministra Marina Elvira Calderone e la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti
Tre giorni per concludere un percorso e ripartire, con gli attrezzi giusti, per strade conosciute, ma che richiedono, un giorno dopo l’altro, più energia e più competenza. Tre giorni che sono gli Stati generali degli assistenti sociali italiani e che mettono insieme la Giornata mondiale del servizio sociale e i trent’anni dell’Ordine istituito nel 1993, insieme a una serie di approfondimenti su povertà, famiglie, professione, salute, narrazioni, luoghi di vita e diversità, competenze, terzo settore e valutazione, dialogo interprofessionale.
Due sedute plenarie, il 21 e il 23 marzo – in presenza e online – presso il Centro Congressi Roma Eventi di Piazza di Spagna, via Alibert, 5/a e nove workshop – soltanto in presenza – aperti alla comunità professionale. Un confronto con oltre 100 relatori: ministri, parlamentari, studiosi, esperti per esperienza e, naturalmente, assistenti sociali.
Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
L’odissea per trovare un posto in Rsa: “Far assistere gli anziani è un lusso”
I letti nelle residenze sono solo 270 mila, a fronte di 4 milioni di over 65 non autosufficienti. E trovare personale è sempre più difficile: il sistema regge solo grazie agli immigrati
Un enorme divario tra la sofferenza delle famiglie e l’aiuto che ricevono. Il servizio pubblico è in grave difficoltà nell’assistenza agli anziani non autosufficienti e da anni discute di riforme senza successo. Anzi, l’offerta pubblica va sempre peggio e quella privata rimane un lusso per pochi, visti i costi. Il centro del problema sono le Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali.
Hanno vissuto una crisi durissima durante la pandemia, quando sono stati migliaia i morti nelle strutture per anziani, soprattutto al Nord, ma non solo. Ancora non si sono riprese, hanno problemi economici ma anche di personale, che non si trova. Così lavorano con organici ridotti. Il tutto fa aumentare le liste d’attesa per chi cerca aiuto.
Leggi: La Repubblica, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Otto milioni di edifici in cerca di incentivi per la riqualificazione
È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea
Sono quasi otto milioni le case colabrodo in Italia. Oltre 4,55 milioni di edifici residenziali in classe energetica G e 3,17 in classe F: i due livelli peggiori. È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea, che raccoglie gli attestati di prestazione energetica rilasciati quando si vende, si affitta, si costruisce o si riqualifica un’abitazione.
Si tratta di una cifra enorme, che fa impallidire i risultati ottenuti con il superbonus per il miglioramento energetico: 385mila riqualificazioni asseverate tra condomìni, villette e unità indipendenti al 28 febbraio scorso. Finita l’epoca del 110% e della cessione a tappeto dei crediti d’imposta, c’è da chiedersi come potrà essere incentivata la riduzione dei consumi energetici nell’edilizia residenziale, anche in vista delle prossime indicazioni in arrivo dall’Unione europea. Senza dimenticare la sicurezza antisismica necessaria a gran parte del patrimonio abitativo.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
L’amara lezione delle facciate: prezzi gonfiati e lavori leggeri
Su 25 miliardi di crediti trasferiti, ben 21,4 miliardi si riferiscono a spese 2021
Bonus facciate, fu vera gloria? Senza aspettare i posteri, gli ultimi dati ufficiali ci permettono di fare qualche considerazione sull’agevolazione per il recupero delle pareti esterne. Per capire chi l’ha usata, come e quando. La nuova detrazione del 90% fu annunciata sul finire del 2019 dall’allora ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, spiegando che avrebbe «reso le città più belle».
Il boom del 2021
Tra il 2020 e il 2022 sono stati comunicati alle Entrate sconti in fattura e cessioni relativi al bonus facciate per un totale di 25 miliardi di euro. A ben vedere, quasi l’intero ammontare – 24,1 miliardi – è riferito a crediti derivanti da spese pagate nel 2021. Ed è logico: nel 2020 c’era la fase più acuta della pandemia e la cedibilità dei bonus casa, introdotta con il decreto Rilancio di maggio, ci ha messo qualche mese a prendere piede; nel 2022, invece, le regole sono diventate più restrittive dopo che è scattato
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
lunedì 13 marzo 2023
Ripensare la strategia dei bonus per non archiviare le opportunità
L’entità del patrimonio immobiliare da riqualificare – si pensi che la discussa stagione del superbonus ha consentito una riqualificazione di appena il 2% del patrimonio abitativo italiano – e l’imminenza di scadenze che, per quanto poco realistiche, delineano in maniera inequivocabile la volontà dell’Unione Europea di accelerare il processo di transizione ecologica, impongono al nostro Paese l’immediata definizione di una strategia di intervento consapevole e sostenibile.
L’improvvisa archiviazione delle misure di incentivazione, che nella configurazione post 16 febbraio 2023 conservano un’efficacia poco più che residuale, rischia di privare l’Italia di uno strumento imprescindibile in una strategia di intervento che, nella maggior parte dei casi, non può assumere i tratti della coercizione per raggiungere gli ambiziosi target continentali. In particolare, la possibilità di cessione del credito e lo sconto in fattura rappresentano fattori abilitanti per una quota significativa della domanda potenziale che altrimenti rischierebbe di finire esclusa per inconsistenze
patrimoniali o incapienze fiscali.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Nuove generazioni progettano il futuro, al via “Abitare il paese”
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi…
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e che ha come tema “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”. Un focus, questo, che si propone di proseguire la ricerca sulle visioni della città del futuro invitando i bambini e i ragazzi insieme agli adulti, architetti, tutor, insegnanti, amministratori, cittadini ad attivare riflessioni e azioni per costruire o rinnovare le comunità educanti del proprio territorio. Tutto ciò, si legge in una nota, nella consapevolezza dell’importante ruolo della scuola come centro concreto di partecipazione alla vita del Paese per il raggiungimento, attraverso un ripensamento delle condizioni di città e territori, di una migliore qualità della vita.
Leggi: Redattore Sociale, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Esodati del Superbonus, per Ance “C’è ancora spazio per una liquidazione immediata dei crediti”
Liquidare subito i 19 mld di euro incagliati svincolando gli esodati del Superbonus, mettendo in atto un “Piano Marshall per l’efficientamento energetico”
Secondo l’Associazione nel 2021-2022 i bonus edilizi hanno rappresentato 1/3 dell’aumento del Pil
Così come chiarito da Istat, i bonus edilizi sono già stati contabilizzati nel bilancio dello Stato dell’anno di sostenimento dei lavori, di conseguenza “c’è spazio per una liquidazione immediata di tutti i crediti incagliati”, liberando finalmente i c.d. esodati del Superbonus.
A mettere i puntini sulle “i” ci pensa Ance in audizione presso la Commissione Finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta. L’ultimo Decreto in ordine di tempo ad aver agito sul Superbonus e più in generale sulle opzioni alternative alla detrazione diretta dei bonus edilizi (Sconto in fattura e cessione del credito) è il Dl n.11|/2023. Purtroppo però i tre articoli contenuti nella norma hanno agito solo sulle cessioni dei crediti future, senza andare a sbloccare finalmente i crediti incagliati che costringono migliaia di esodati del Superbonus sull’orlo del fallimento.
Leggi: Rinnovabili.it, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Ddl Anziani. Zaffini (FdI): “Sarà operativo entro marzo 2024”. E assicura: “Le risorse ci sono”
La persona anziana tornerà ad essere protagonista di “tutte quelle decisioni che riguardano il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”. Ora, a differenza del passato, ci si occuperà della presa in carico di queste persone non più solamente sotto il profilo clinico sanitario, ma ci sarà anche “una valutazione che tiene conto delle esigenze sociali, territoriali e persino sportive”. Così il presidente della Commissione Affari sociali e sanità del Senato, nonché relatore del provvedimento, commenta l’approvazione del ddl
“Un provvedimento rivoluzionario” che andrà ad interessare quasi 15 milioni di italiani over 65. “Si rimette la persona anziana al centro di quelle decisioni che riguarderanno il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”.
Così Francesco Zaffini (FdI), presidente della Commissione Affari sociali e Sanità del Senato, ha commentato in questa intervista a Quotidiano Sanità l’approvazione del ddl anziani da parte del Senato in prima lettura.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Prevenzione. “Investire almeno il 10 per cento della spesa sanitaria”. Intervista a Quartini (M5S)
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanitò del governo Meloni: “Continua definanziamento, almeno 8% del Pil vada a spesa sanitaria”. E contesta il numero chiuso a Medicina.
Cancellazione del tetto di spesa per il personale, più investimenti in prevenzione e revisione del numero chiuso alla Facoltà di Medicina. Sono queste alcune delle ricette per la sanità lanciate dal capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali alla Camera Andrea Quartini in una intervista a Sanità Informazione all’indomani dell’approvazione a Montecitorio di una mozione di maggioranza ed a parte dei dispositivi delle mozioni presentate dalle opposizioni sulle iniziative per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in cui si fa riferimento a investimenti per il potenziamento degli ospedali, l’assistenza domiciliare estesa, le case e gli ospedali della comunità, le spese per il personale, gli eventuali risparmi legati alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza, il costo dell’assistenza domiciliare.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Contratto Badanti: aumenti insostenibili per le famiglie, fino a 1.600 euro l’anno. Le associazioni chiedono intervento del Governo e del Parlamento
E lo fanno con una Lettera Aperta dove denunciano che una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. E se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. “L’effetto certo è quello dell’ulteriore impoverimento, sospingendo o mantenendo i nuclei e le persone nella povertà relativa se non assoluta”
Di seguito il testo della Lettera Aperta delle Associazioni di persone disabili e malate sulla spesa per il welfare delle famiglie:
Dal primo gennaio 2023 è in vigore il nuovo contratto collettivo nazionale per colf, badanti e collaboratori domestici. Un atto che giustamente adegua le retribuzioni, mediamente molto basse, riconosciute a chi assicura assistenza domestica presso milioni di famiglie italiane.
Per restituire l’idea degli aumenti, una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. Se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. Se il collaboratore vanta una certa anzianità di servizio, la spesa aumenta. Vengono innalzate le retribuzioni, elevato il costo dei contributi, aumentate le indennità sostitutive di vitto e alloggio.
Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023
venerdì 10 marzo 2023
Voto sulle case green: test per la politica ambientale europea.
Parlamento Ue. In plenaria la settimana prossima il testo, riveduto per introdurre una causa di esenzione ampia, dovrebbe essere approvato Il sole 24 ore – venerdì 10 marzo È previsto per la settimana prossima il voto con il quale il Parlamento europeo deciderà se approvare o meno il mandato negoziale in vista delle trattative con il Consiglio su uno dei testi più controversi del momento: la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. La votazione – che giunge dopo il recente rinvio del voto in Consiglio sul regolamento relativo alle emissioni delle automobili – sarà un utile termometro per valutare i crescenti dubbi sulla politica ambientale europea.
La proposta della Commissione europea prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici costruiti nell’Unione europea debbano produrre zero emissioni nocive.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/03/2023
giovedì 9 marzo 2023
Ddl anziani. Lazzari (Cnop): “Bene attenzione ad aspetti psicologici”
“Occorre garantire l’accesso delle persone anziane agli interventi psicologici efficaci per affrontare il tema della solitudine, della depressione, per citare solo alcune delle condizioni di maggiore incidenza nella popolazione anziana” ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi
“Esprimo viva soddisfazione l’approvazione a larga maggioranza del ddl Anziani in Senato e per l’attenzione reale agli aspetti psicologici che riguardano le persone anziane. Ora la legge delega è più chiara su questi aspetti e ringrazio i gruppi politici che hanno accolto le nostre proposte, la X Commissione del Senato ed il suo presidente sen. Zaffini, nonché la vice ministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci con la quale c’è stato un significativo confronto su queste tematiche”.
Leggi: Quotidiano Sanità, 09/03/2023
giovedì 9 marzo 2023
Ddl Anziani, Confcooperative Sanità: “Riforma storica per il Ssn”
Il presidente, Giuseppe Milanese: “La sua piena attuazione darà una decisa boccata di ossigeno al nostro SSN in affanno a causa della congestione dei pronto soccorsi e delle tante ospedalizzazioni improprie che impegnano risorse professionali sempre più esigue e sotto pressione. Riconosciuto anche il valore sussidiario del privato accreditato anche non profit”
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato che rappresenta una riforma storica nei servizi di cura e assistenza. Integra, infatti, in modo organico interventi sanitari, sociosanitari e sociali nella logica dell’assistenza primaria a favore della popolazione anziana e in particolare di quella in stato di fragilità sociosanitaria”. Così Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, commenta l’approvazione da parte del Senato del Ddl Anziani, che dovrà passare ora all’esame della Camera.
Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Anziani: arrivano i Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale. Via libera del Senato al Disegno di legge. Ecco tutte le novità
Il provvedimento, che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Via libera dall’Aula del Senato con 92 voti favorevoli nessun contrario e 48 astensioni al disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, nel testo approvato dalla commissione Affari sociali e Sanità di Palazzo Madama. Ora il testo passa alla Camera.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.
Leggi: Quotidiano Sanità, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Case green, la Camera approva la mozione: «L’Ue garantisca più flessibilità all’Italia»
L’Aula della Camera dei deputati ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza in relazione alla proposta di direttiva europea sulle “case green”, cioè in merito alla prestazione energetica dell’edilizia. Il testo, passato con 167 voti a favore e 123 contrari, impegna il governo «ad adottare le iniziative di competenza presso le competenti istituzioni europee al fine di scongiurare l’introduzione della disciplina nell’ottica di tutelare le peculiarità dell’Italia e, dunque, garantire al nostro Paese la necessaria flessibilità per raggiungere obiettivi di risparmio energetico più confacenti alle proprie caratteristiche».
I restanti documenti presentati singolarmente da ciascun partito dell’opposizione. Inoltre, l’Aula, su richiesta di Stefano Candiani (Lega), ha concordato sull’invio del testo approvato alle istituzioni Ue.
Leggi: Corriere della Sera, 08/03/2023
REGIONI:
giovedì 9 marzo 2023
Non autosufficienza, le associazioni piemontesi: “Senza la sanità impossibile un accordo sul Piano regionale”
Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte e Fondazione promozione sociale insoddisfatte del confronto politico. Dopo un mese di Tavoli tecnici per la redazione del Piano regionale sulla non autosufficienza, è ancora fuori dall’accordo di programma la parte di competenza delle Asl. Rinviato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri con i tecnici regionali
Le organizzazioni Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte, Fondazione promozione sociale, che partecipano ai Tavoli tecnico e politico per la scrittura del Piano regionale non autosufficienza 2022-2024, esprimono serissima preoccupazione per il mancato inserimento – nelle bozze circolate finora – delle garanzie sanitarie della presa in carico delle persone con disabilità e dei malati non autosufficienti.
“Com’è noto le prestazioni socio-sanitarie per le persone con grave e gravissima disabilità ed i malati non autosufficienti prevedono, per legge, la competenza e quota economica di copertura dei servizi a carico delle Aziende sanitarie – affermano le 4 associazioni –
Leggi: Redattore Sociale, 09/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Milano, forum locazione scenari immobiliari. SUNIA. “Riveredere social housing: contrattazioni tra le parti per affitti sostenibili e ritorno a politiche abitative a Comuni, Regioni, Stato”
‘La difficoltà all’acquisto della casa, che è una propensione italiana, ha portato all’aumento della domanda della casa in affitto, con conseguenti rialzi dei canoni. Milano città più cara: canoni e spese insostenibili, scarsità di alloggi e inadeguatezza degli stessi – soprattutto nel settore Erp, media redditi annua al di sotto dei 25 mila euro. È opportuna oltre che urgente riflettere su nuove prospettive per la locazione’.
Così è intervenuto il segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti al Forum sulla Locazione organizzato da Scenari Immobiliari.
Leggi: Sunia, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Palermo. Incontro con la commissione Urbanistica, alla presenza dell’assessore Maurizio Carta. Darwish: “L’emergenza abitativa oggi richiede risposte innovative”
Incontro del SUNIA con l’assessore Maurizio Carta e la commissione consiliare all’ Urbanistica. Una riunione, chiesta dal sindacato degli inquilini, che si è svolta in un clima di disponibilità, con l’obiettivo di affrontare in modo nuovo la programmazione sul tema abitativo.
“E’ necessaria una visione innovativa per programmare nuovi interventi sul fronte dell’emergenza casa e della qualità dell’abitare – dichiara il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Oggi si è preso coscienza di questo così come delle difficoltà e della carenza di norme a sostegno del disagio diffuso in città, un malessere che esige un coordinamento negli interventi per definire le risposte ai bisogni della gente”.
Leggi: Sunia, 08/03/2023
mercoledì 8 marzo 2023
Amministrazione condivisa – Approvata la legge regionale in Umbria
Una recente ricerca realizzata sul nuovo welfare collaborativo in Italia (Fazzi ed altri, 2023) ha evidenziato come il Codice del Terzo settore sembra aver aperto una nuova stagione per la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e enti del Terzo settore nel segno dell’amministrazione condivisa.
Per gli autori della ricerca le aspettative nei confronti dell’amministrazione condivisa sono molteplici. Da un lato le amministrazioni pubbliche vedono la progettazione su base collaborativa del welfare locale come uno strumento per innalzare l’integrazione dei servizi e attivare risorse aggiuntive, evitando la duplicazione di servizi e massimizzando le possibili sinergie tra attori diversi finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni. Dal lato del Terzo settore le pratiche collaborative sono individuate come una possibile strada per cambiare il modello di regolazione del settore dei servizi di welfare e superare la pratica delle gare di appalto, spesso al massimo ribasso, che negli ultimi decenni hanno penalizzato lo sviluppo di molte organizzazioni del Terzo settore. L’amministrazione condivisa, infine, favorisce processi di democratizzazione del welfare promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e della società civile. Le prime ricerche sulle pratiche di amministrazione condivisa nel settore sociale, tuttavia, mettono in evidenza una realtà con luci ed ombre in cui gli operatori pubblici e del Terzo settore alternano valutazioni positive e negative verso gli strumenti collaborativi (Fazzi ed altri, 2023). Questi diversi giudizi sono influenzati dal livello di aspettative iniziali verso gli strumenti dell’amministrazione condivisa, dalla cultura organizzativa delle amministrazioni pubbliche e degli enti di Terzo settori coinvolti nelle pratiche collaborative e dal livello di conoscenza dei nuovi strumenti collaborativi.
Leggi: Welforum, 08/03/2023
IN AGENDA:
Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis
Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.
Leggi: Nuove Rigenerazioni
DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” – Il convegno Uneba a Roma
Con l’approvazione del Ddl Anziani si concretizza la riforma del sistema di assistenza agli anziani , attesa da decenni, con l’obiettivo di integrare servizi sanitari, sociali ed assistenziali in una sintesi nuova, che garantisca la effettiva presa in carico della persona anziana, nei diversi setting di un articolato continuum di cure. Questa vera e propria transizione assistenziale rappresenta una sfida che coinvolge in modo particolare il Terzo settore.
Per questo le associazioni che riuniscono queste opere – AGeSPI, ANASTE, ARIS e UNEBA – hanno organizzato il convegno “DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” che si terrà giovedì 16 marzo a Roma, nella Sala Capitolare del Senato, presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva Piazza della Minerva, 38.
Leggi: Forum Terzo Settore
#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil
A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.
Leggi: Fillea Cgil
2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos
Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.
Leggi: Assindatcolf
IN EVIDENZA:
Welfare, Forum Terzo settore: “Va rifondato su prossimità, universalismo e inclusività”
Sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, al Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”. Pallucchi: “Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a
Prossimità, universalismo e inclusività: sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, presso la Sala Capitolare del Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”.
“Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a garantire un’adeguata rete di protezione sociale. Per farlo è determinante definire, finanziare e rendere esigibili su tutti i territori i livelli essenziali delle prestazioni sociali, diversamente si aggraverà ulteriormente la situazione sociale del Paese”, dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
Leggi: Redattore Sociale
Indicazioni dalle prime Linee Guida per la prevenzione e gestione del maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali
L’uscita dalla pandemia porta con sé molte sfide. Una tra quelle meno dibattute riguarda gli effetti degli oltre due anni di emergenza COVID sul rischio di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali. La sfida attuale è capire se i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento, esacerbati dalla pandemia, siano ancora presenti e in che entità, allo scopo di sviluppare adeguati e mirati programmi di prevenzione.
di Luca Fazzi (Professore Ordinario, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, Università di Trento), Massimo Giordani (Direttore UPIPA)
L’emergenza Covid ha impattato in modo drammatico sulle strutture residenziali per anziani, sia a livello internazionale che in Italia (Pesaresi, 2020). La mortalità, specie nella prima fase di emergenza, è stata molto elevata e, per due anni, la gestione è risultata estremamente faticosa.
Durante l’emergenza le condizioni di lavoro interne alle strutture sono diventate particolarmente difficili e questo ha esacerbato i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento come lo stress del personale e degli stessi anziani, i sovraccarichi di lavoro e l’interruzione dei controlli informali rappresentati dalle visite dei famigliari (Weissberger e colleghi, 2022). Il fenomeno del maltrattamento era in crescita già prima della pandemia.
Leggi: I Luoghi della Cura
Le nostre città ferite a morte – di Walter Veltroni
Se chiudono scuole, cinema, teatri, librerie, edicole, negozi di giocattoli o di artigianato cosa resterà della possibilità di incontrarsi e vivere insieme in quartieri desertificati o fatti solo di ristoranti e farmacie?
«Puoi riprendere il volo quando vuoi — mi dissero — ma arriverai a un’altra Trude, uguale punto per punto, il mondo è ricoperto da un’unica Trude, che non comincia e non finisce, cambia solo il nome dell’aeroporto». Italo Calvino — quando uscì, nel 1972, «Le città invisibili» — aveva immaginato, temendola, l’omologazione del nostro vivere urbano, la progressiva assimilazione della esperienza umana nelle città, se non il loro stesso aspetto, a un modello unico.
La globalizzazione come corazza, come vernice che rende tutto uguale, che camuffa e piega le differenze che nascono dalla storia, che risiedono nella memoria, che ci rendono tutti diversi, meravigliosamente diversi, nello stesso tempo vissuto. Ma ora sta accadendo qualcosa di più terribile, di più temibile. Le città stanno scegliendo un colore solo. Ma è quello grigio delle saracinesche abbassate. Insegne luminose spente, vetri appannati, scatoloni accatastati.
Leggi: Corriere della Sera
L’operatore sociosanitario – Quale strategia professionale? – di Willem Tousijn
La recente iniziativa degli Stati generali dell’OSS, promossi dalla Federazione delle Professioni sanitarie e sociosanitarie Migep e dal Sindacato SHC, merita qualche approfondimento sulla base di alcuni concetti ed analisi che ci vengono dalla sociologia delle professioni. L’obiettivo è verificare se e in che misura i concetti e le analisi teoriche ci aiutano ad interpretare una realtà in trasformazione: l’evoluzione della figura dell’OSS.
Il professionalismo tradizionale
Il professionalismo è una categoria concettuale nata per descrivere e spiegare lo sviluppo, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, di alcune occupazioni che hanno saputo conquistarsi, grazie ad una strategia professionale efficace, una posizione elevata nella stratificazione sociale: reddito, potere e prestigio sociale. Si tratta in primo luogo di medici e avvocati, seguiti, con qualche differenza, da altre categorie: ingegneri, architetti, notai, farmacisti e altri. La loro ascesa sociale è chiamata “processo di professionalizzazione”. Dopo oltre un secolo, è lecito chiedersi se oggi altri gruppi professionali che si pongono un obiettivo analogo (il miglioramento della loro posizione sociale) possano intraprendere la stessa strada, o debbano cambiare strategia.
Leggi: Welforum
Il labirinto inestricabile dell’assistenza domiciliare
Il servizio sulla carta esiste. Di fatto siamo ancora molto lontani dalla sua effettiva applicazione. L’iter burocratico per accedervi è complesso e farraginoso e spessole persone fragili che ne hanno bisogno non sono in grado di intraprenderlo
Tra mondo ideale e realtà. «Abbiamo trovato Annamaria nel suo appartamento
in affitto, nel centro di Roma, in uno stato di abbandono. Ci aveva chiamato qualche giorno prima per chiederci un aiuto. In un mondo ideale il medico curante si fa carico dei pazienti non autosufficienti, controlla le analisi, richiede se necessario l’intervento dei servizi sociali o le visite a domicilio attraverso il centro di assistenza domiciliare (Cad).
Nella realtà, questo avviene raramente. Annamaria, ottantasei anni, ipovedente e malata di cuore, viveva relegata in un microcosmo privo di relazioni con il mondo esterno. La tessera sanitaria e la carta d’identità erano scadute, non sapeva cosa fosse lo Spid».
Questa è una storia di assistenza domiciliare con un lieto fine raccontata da una volontaria
della comunità di Sant’Egidio. Da alcuni anni, insieme al Cad e a un gruppo di volontari ha
tessuto una rete di protezione intorno all’ennesimo caso di mal funzionamento dell’assistenza domiciliare.
Leggi: Liberetà
Istat: “Sono sempre più gli italiani che rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa” – di G.R.
“Nel confronto tra il 2022 e gli anni pregressi della pandemia, emerge un’inequivocabile barriera all’accesso costituita dalle lunghe liste di attesa, che nel 2022 diventa il motivo più frequente (il 4,2% della popolazione), a fronte di una riduzione della quota di chi rinuncia per motivi economici (3,2%). Rispetto al 2019 aumenta soprattutto la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese visite specialistiche e accertamenti diagnostici”. Così Cristina Freguja, direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare dell’Istat in Commissione Affari Sociali. TESTO AUDIZIONE
“Nel 2021, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie è stata pari a 36,5 miliardi, con un aumento in media annua dell’1,7% osservato nel periodo 2012-2021 (+2,1% dal 2012 al 2019); la spesa era scesa a circa 34 miliardi nel 2020, ma è poi risalita nel 2021, tornando ai livelli del 2019. Le principali spese sanitarie sostenute direttamente dalle famiglie riguardano l’assistenza ambulatoriale per cura e riabilitazione (il 36,5%), l’acquisto di prodotti farmaceutici e altri presidi medici non durevoli (29,3%), l’assistenza (sanitaria) ospedaliera a lungo termine e l’acquisto di apparecchi terapeutici ed altri presidi medici durevoli (per entrambe queste ultime due voci l’incidenza è pari al 10,4%)”.
Leggi: Quotidiano Sanità
SEGNALAZIONI:
Terzo settore, arriva il Decalogo per co-progettare “per davvero”
Il Decalogo sarà presentato nel corso del convegno promosso da Apis intende fornire indicazioni per passare dalla teoria alla pratica. Appuntamento il 14 marzo a Roma
Mentre gran parte degli enti pubblici incontra difficoltà nello sviluppo della co-progettazione e non mancano i progetti calati dall’alto senza il coinvolgimento del Terzo Settore e degli stessi cittadini beneficiari, ci sono anche esperienze di collaborazione tra soggetti pubblici, privati e non-profit che spiccano e raccontano un film completamente diverso.
Leggi: Redattore Sociale
Partenariati tra Pubblica amministrazione e Terzo settore, Anci pubblica una guida
Disponibile uno strumento per Comuni e Città metropolitane utile alla predisposizione degli atti dei procedimenti, completo di schemi delle procedure
Anci ha pubblicato un nuovo Quaderno operativo dedicato ai “Partenariati fra enti locali ed enti del Terzo settore” disponibile online e scaricabile gratuitamente.
Il testo si propone di offrire un contributo a Comuni e Città metropolitane per la predisposizione degli atti dei procedimenti per l’attuazione dei partenariati fra enti locali ed enti del Terzo Settore, alla luce sia della disciplina di settore sia della disciplina speciale prevista in materia di Pnrr.
Al Quaderno sono inoltre allegati gli schemi degli atti delle procedure finalizzate ad attivare partenariati sociali e speciali con enti del Terzo settore, ai sensi del codice del Terzo settore o del Codice dei contratti.
Leggi: Forum Terzo Settore
Verso un nuovo sistema di Welfare
Mercoledì 15 marzo, dalle 10 alle 13.30 presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva (Piazza della Minerva, 38 – Roma) il Forum Terzo Settore presenta il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”: un documento che intende tracciare la strada per la realizzazione in Italia di un welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività, aprendo un dibattito con tutti gli attori interessati e con le istituzioni in primis.
Leggi: Forum Terzo Settore
NEWS:
lunedì 6 marzo 2023
L’Italia ha bisogno dei migranti, anche le famiglie in affanno: “L’assistenza agli anziani regge solo grazie a loro”
Ormai nelle Rsa oltre il 50% del personale è straniero. “Facilitare il riconoscimento dei titoli di studio esteri”
L’assistenza agli anziani in Italia dipende dai migranti. Sempre più spesso, infatti, ha lo sguardo di chi arriva da lontano, dal Brasile, da Santo Domingo, dall’India, dal Pakistan, dal Perù, dal Paraguay o dall’Argentina. E questo vale sia per chi aiuta gli over 65 a casa, cioè le badanti, sia per chi li segue nelle Rsa, dove ormai ben oltre la metà degli infermieri sono stranieri. Per questo motivo i datori di lavoro chiedono da tempo che vengano fatti dei decreti flussi specifici per questi lavoratori. È l’unico modo per fronteggiare una carenza di organici nel mondo sociosanitario che in molti settori sta diventando strutturale. Le residenze per anziani si appoggiano ormai stabilmente ad agenzie che cercano e reclutano personale all’estero. In particolare lo fanno le strutture del Nord, che sono più numerose rispetto al numero di abitanti di quelle del Sud. «Ci sono alcune aree, ad esempio in Piemonte o in Liguria, dove il 100% degli operatori arriva dall’estero. In particolare, in quelle zone, dall’India». A parlare è Michele Assandri, responsabili di Anaste Piemonte, una delle principali associazioni di titolari.
Leggi: La Repubblica, 06/03/2023
lunedì 6 marzo 2023
Le associazioni al Tar: «Parkinson e Alzheimer non sono casi sociali»
Presentato ai giudici un ricorso sulle spese per le cure Se valutate solo così, rette a carico delle famiglie
La Fondazione Ets Onlus, l’associazione Alzheimer e l’associazione Amici dei Parkinsoniani, hanno presentato un ricorso al Tar Piemonte perché ritengono illegittima la delibera regionale 10-5445/2022 sul «percorso protetto di continuità assistenziale per (..) non autosufficienti dimessi da strutture ospedaliere e di post acuzie verso Rsa». Secondo Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione Ets, questi «casi» sarebbero veri e propri malati e dovrebbero essere assistiti dal servizio sanitario. «Smettiamola di chiamare “casi sociali” tutti i cittadini che vengono spostati dagli ospedali per liberare un posto. Non lo sono. Se di “casi” si tratta, sono casi sanitari; pazienti inguaribili, ma sempre curabili». La differenza non è irrilevante. «Se sei malato, sei tutelato dalla sanità pubblica che deve curarti a sue spese; se sei un caso sociale, sei assistito dal sistema di welfare e, in base alle tue possibilità economiche, devi compartecipare alle spese di assistenza Basta avere una casa di proprietà e pochi spiccioli in banca per pagarsi tutta l’assistenza socio sanitaria che, se vivi in Rsa, corrisponde a parecchie migliaia di euro» continua Breda riferendosi a ciò che, a suo avviso, non funziona nel modello organizzativo messo in atto dal piano straordinario della Regione Piemonte per decongestionare i pronto soccorso.
Leggi: Corriere della Sera, 06/03/2023
lunedì 6 marzo 2023
I fondi del PNRR per l’autonomia delle persone con disabilità
Aperto originariamente per un totale di 700 interventi e 500 milioni di euro previsti, il bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, ha in realtà dichiarato ammissibili al finanziamento sul territorio 619 progetti, corrispondenti a circa 422,42 milioni di euro. Lombardia, Lazio e Campania saranno le Regioni che vedranno più interventi in tale àmbito. Questi e vari altri dati vengono prodotti dalla Fondazione Openpolis, in un approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione
Un interessante approfondimento, con una serie di dati significativi, è stato prodotto nel proprio sito dalla Fondazione Openpolis, in riferimento al bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, iniziativa che punta a rendere le persone stesse più indipendenti, permettendo loro di superare barriere di accesso all’alloggio e al mercato del lavoro, anche attraverso la tecnologia, guardando anche a persone con disabilità gravi e a coloro che non possono fare affidamento su una rete genitoriale o familiare.
Leggi: Superando, 06/03/2023
sabato 4 marzo 2023
Identità digitale per gli over 65. Lezione dei giovani ai nonni
Obiettivo: spiegare l’accesso ai portali sanitari per prenotare esami e scaricare gli esiti.
I più giovani fanno da insegnanti ai ‘nonni’ sul tema delle nuove tecnologie. L’iniziativa prende le mosse da un accordo tra Auser regionale (con sede a Sesto) Regione, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. Dal protocollo è scaturita una iniziativa che ha coinvolto anziani e studenti dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso di formazione sulla sanità digitale.
Il progetto è stato illustrato all’Auser di via Pasolini dall’assessore regionale Simone Bezzini e dalla presidente regionale Auser Simonetta Bessi, in un incontro finalizzato a trasmettere competenze e conoscenze digitali fra soci Auser e studenti. Saranno questi a trasferire quanto appreso agli anziani, coinvolgendo in almeno tre sedi Auser toscane oltre cento over 65. In otto lezioni dovranno spiegare l’accesso ai servizi in piena sicurezza con l’identità digitale Spid, come prenotare esami sanitari e vaccinazioni, sfruttare le televisite, consultare e stampare i risultati degli esami, ma anche come usare social media e smartphone in maniera consapevole ed utile.
Leggi: La Nazione, 04/03/2023
sabato 4 marzo 2023
Auser e Regione: giovani e anziani per le competenze digitali
Auser e Regione Toscana possono fare squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole. Anzi, già lo fanno. L’associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, forte di 194 sedi disseminate in tutta la Toscana, ha infatti firmato nei mesi scorsi un accordo di collaborazione con la Regione, con Anci Toscana, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. L’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini lo ha ricordato, intervenendo il 1 marzo ad un’iniziativa di Auser a Sesto Fiorentino che scaturisce dal protocollo e che ha coinvolto anziani e giovani dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso formativo, innovativo, sulla sanità digitale.
Leggi: Piana Notizie, 04/03/2023
venerdì 3 marzo 2023
Affitti sempre più alti: le case ai ricchi. Gli altri, pendolari
È un fenomeno a cui stiamo assistendo nelle grandi città – Milano su tutte – e nei centri sempre più orientati al lusso come Cortina e dintorni: case troppo costose tanto che chi proviene da quelle aree e i giovani che hanno bisogno di recarvisi per lavorare devono abitare altrove e vivere da pendolari. Conviene affittare ai ricchi, magari stranieri, fosse anche per
qualche settimana l’anno.
Il costo delle case nei centri urbani continua a crescere in tutta Europa e a rimetterci sono le persone più fragili, i giovani, chi ha bisogno di un alloggio per studiare. Stando ai più recenti dati Eurostat, nel 2021 la quota dei costi abitativi sul reddito disponibile in Ue era in media del 19%, mentre specificamente per le persone a rischio di povertà tale quota era del 38%.
Sono considerati a rischio povertà i nuclei con un reddito complessivo inferiore al 60% rispetto al reddito mediano nazionale.
Leggi: Il Sole 24 Ore, 03/03/2023
venerdì 3 marzo 2023
Stop al bonus abbattimento barriere architettoniche, Fish presenta un emendamento
Il presidente Falabella: “Il decreto legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi. La cancellazione della cessione del credito e sconto in fattura del 75% è un segnale che stride rispetto agli impegni assunti dal Governo nei confronti delle persone con disabilità”
“Il decreto-legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi (di cui all’articolo 119-ter del decreto-legge 34 del 2020), consistente nella detrazione Irpef del 75 per cento delle spese, anche per le persone con disabilità”. A ricordarlo è la Fish, che questa settimana ha seguito la vicenda e avviato da subito una fitta interlocuzione con il ministro per la Disabilità e con diversi parlamentari per la presentazione di un emendamento al dl che reintroduca la detrazione fiscale.
Leggi: Redattore Sociale, 03/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Spi-Cgil, sacrosanto aumento salari badanti ma servono risorse su non autosufficienza
L’adeguamento della retribuzione delle badanti, di colf e delle baby sitter, entrato in vigore in questi giorni, è sacrosanto. Le lavoratrici e i lavoratori impiegati in ambito domestico, hanno livelli retributivi particolarmente bassi, che negli ultimi anni non sono stati aggiornati al costo della vita. Valorizzare e retribuire in modo adeguato chi svolge lavori di cura è essenziale, anche per assicurare la qualità dell’assistenza rivolta alle persone più fragili.
Sappiamo bene che tra i datori di lavoro in questo settore, in particolare per le badanti, vi sono anche famiglie di pensionati con redditi bassi, che in molti casi per affrontare le spese di cura sono a rischio povertà. Allora, perfino un legittimo e sacrosanto aumento del salario diventa un peso che si scarica sulle persone più deboli.
Una contraddizione che il governo non può ignorare: ancora una volta ribadiamo che è urgente e indispensabile approvare la legge sulla non autosufficienza, attualmente in discussione in Parlamento, per rispondere ai bisogni complessivi della persona, siano essi sociali, sanitari, economici e abitativi.
Leggi: Spi-Cgil, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Ddl Anziani, Schillaci: “L’obiettivo è avere la norma vigente entro il 31 marzo”
Il ministro ha partecipato al convegno promosso a Roma dalla Fiaso. “Già la prossima settimana il testo arriverà in Aula al Senato e la successiva alla Camera dei Deputati, per l’approvazione definitiva”. Petralia (Fiaso): “Siamo convinti che management e istituzioni, insieme, possano riuscire a ‘rimettere al centro l’anziano’”. Mons. Paglia: “C’è bisogno di una nuova alleanza da parte dell’intera società, perché nessun anziano sia lasciato solo”
Con la relazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci si è aperta oggi la mattina di studio promossa dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) sul Disegno di Legge sulle politiche per gli anziani. “Una legge quadro importante, che cambierà radicalmente il welfare degli anziani, riordinando e reintegrando tutte le politiche di tipo sanitario, sociale e previdenziale a loro rivolte”. Così Paolo Petralia, vicepresidente vicario di Fiaso, ha aperto il convegno “La transizione assistenziale tra rete ospedaliera e servizi territoriali”.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Decreto flussi, Assindatcolf e Idos: “Carenze di personale nel lavoro domestico”
Le due organizzazioni sollecitano il governo a guardare al fabbisogno delle famiglie: “Difficile trovare chi si occupa di anziani e disabili, ma anche colf e baby sitter”
“Il mercato del lavoro italiano ha forte bisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero, sia per carenza sia per indisponibilità di quella autoctona. E il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dall’Inps nel 2021, 672mila erano stranieri (circa il 70%) e di questi ben 514mila provenienti da paesi non comunitari. Nonostante questo, inspiegabilmente da oltre 10 anni le quote dedicate al comparto domestico nei Decreti Flussi sono del tutto inadeguate rispetto al fabbisogno effettivo, né sono mai state determinate sulla base di una esatta misurazione del fabbisogno, come invece è avvenuto per le imprese”. Lo sottolineano in una nota i presidenti di Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), e del Centro Studi e Ricerche Idos, rispettivamente Andrea Zini e Luca Di Sciullo.
Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023
giovedì 2 marzo 2023
Famiglie: più spese per la casa, meno investimenti sull’istruzione. “Crescono le diseguaglianze educative”
Save the Children ha supportato le famiglie con percorsi educativi personalizzati messi in campo grazie al progetto “Doti” realizzato con il contributo dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Il 38,6% delle doti è stato finalizzato per assicurare a bambine/i e adolescenti il diritto allo studio, più di 1 su 20 per la frequenza di corsi professionali o l’acquisto di divise necessarie
In Italia, la povertà economica delle famiglie ha un forte impatto anche sui percorsi educativi di bambine, bambini e adolescenti. “Nel nostro Paese, infatti, la spesa delle famiglie per l’istruzione è in media molto bassa ed in diminuzione negli ultimi anni, in particolare nei quintili più poveri della popolazione e nelle regioni del Sud”, afferma Save the Children, che evidenzia come una famiglia con minore capacità di spesa (cioè appartenente al quintile con reddito più basso) e residente nel Mezzogiorno, ad esempio, spenda in media circa 5 euro al mese per costi legati all’istruzione dei figli, a fronte dei 33 spesi da una fami