Cgil e Uil, sabato 20 aprile 2024 manifestazione nazionale a Roma: Salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari

NEWS:

lunedì 15 aprile 2024
Pratiche nel mercato privato della casa, un oggetto per le politiche?

Il progetto StudMiHome – Città, università, studenti
Nel quadro della competizione internazionale, le città – gli attori che vi operano – cercano di accumulare risorse economiche, finanziarie, conoscitive e infrastrutturali in grado di renderle potenzialmente appetibili a scapito delle altre e di promuoverne ulteriormente la crescita. Questo meccanismo si vede rifratto a molte scale, dalle call per ospitare grandi eventi, alla progettazione a valere su fondi per la rigenerazione e riqualificazione urbana a, non ultima, la competizione fra le università per attrarre il maggior numero possibile di studenti. La partita strategica si gioca fra università nazionali e anche sul più ampio palcoscenico internazionale, a partire dall’espansione degli strumenti di ranking e ordinamento fra atenei mondiali, logica attivamente sostenuta anche dagli stessi attori istituzionali.

Leggi: Welforum, 15/04/2024


sabato 13 aprile 2024
Quasi 530mila over 65 in più curati a casa, ma dopo 11 2026 mancheranno le risorse

Il target del Pnrr – Solo Campania, Sardegna e Sicilia non raggiungono il numero previsto
Il Servizio sanitario nazionale ha già bussato alla porta di quasi 53omila italiani over 65 bisognosi di cure portandogliele direttamente dentro le mura di casa. Questo piccolo grande miracolo – in tempi davvero magri per la nostra Sanità alle prese con liste d’attesa interminabili e ca renza cronica di personale – è il primo frutto dei finanziamenti del Pnrr che stanno finalmente cominciando a mostrare i primi risultati come emerge dal monitoraggio appena effettuato dall’Agenas, l’Agenzia sanitaria per i servizi sanitari regionali, a cui è stato affidato il compito di verificare l’avanzamento di alcuni dei principali investimenti della missione Salute del Piano Ue. Tutte le Regioni hanno raggiunto se non superato il target intermedio previsto a fine 2023 con l’eccezione di Campania (66% del target), Sardegna (77%) e Sicilia ferma addirittura all’i% del suo obiettivo ma per ritardi nell’invio dei dati.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/04/2024


giovedì 11 aprile 2024
Nel 2024 la spesa per il Ssn è a quota 138,7 mld (+5,8%). Ma nel triennio 2025-2027 in rapporto al Pil scende dal 6,3 al 6,2%. Il nuovo Def

L’incremento per il 2024 è dettato da diversi fattori quali, ad esempio, l’assistenza per i rifugiati ucraini, il rinnovo contrattuale dei dirigenti degli enti del Ssn e il nuovo tetto per acquisti diretti della spesa farmaceutica. Nel triennio 2025-2027, la spesa sanitaria è prevista crescere a un tasso medio annuo del 2%. Nello stesso arco temporale il Pil nominale crescerebbe in media del 3,1%. Conseguentemente, la spesa sanitaria sul Pil scende dal 6,3 al 6,2%. IL DOCUMENTO
La spesa sanitaria prevista per il 2024 è pari a 138.776 milioni, con un tasso di crescita del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente. Nel triennio 2025-2027, la spesa sanitaria è prevista crescere a un tasso medio annuo del 2 per cento; nel medesimo arco temporale il Pil nominale crescerebbe in media del 3,1 per cento. Conseguentemente, il rapporto fra la spesa sanitaria e Pil, pari al 6,3 per cento nel 2025 e nel 2026, si assesta al 6,2 per cento nel 2027.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Riforma non autosufficienza anziani: ma che cose strane!

Nella Gazzetta Ufficiale n° 65 del 18/03/2024 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 15/3/2024 n. 29 attuativo della Legge delega n° 33 del 23/3/2023. 33 di riforma del welfare per gli anziani. Il titolo di questo articolo segnala “cose strane” in questa messa in opera della riforma, e strani davvero (per lo meno) paiono molti dispositivi. Ma questo giudizio impone di essere ben motivato; articoliamolo dunque in due aree, riferite alla non autosufficienza.
Il percorso di accesso degli utenti
Tema sempre molto rilevante (e spesso sottovalutato) in tutti i sistemi di welfare, sul quale qui si segnalano tre criticità, purtroppo sinora non molto evidenziate nel dibattito tecnico e politico:
A che cosa devono servire i PUA?

Leggi: Welforum, 10/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Povertà educativa, 50 milioni di euro per le zone d’Italia a più alta vulnerabilità sociale

Prende il via l’iniziativa promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che destinerà 50 milioni di euro per creare e sostenere le prime 15 “aree socio-educative strategiche” nelle zone d’Italia a più alta vulnerabilità sociale, con l’obiettivo di creare un modello replicabile, con azioni di sistema possibili grazie all’alleanza virtuosa tra pubblico, privato e privato-sociale. L’impegno è far sì che gli interventi promossi a seguito di questa iniziativa diventino delle esperienze stabili all’interno del sistema pubblico, veri e propri modelli a cui far riferimento per le azioni volte al contrasto della povertà educativa, sociale e relazionale di bambini e bambine nei territori più a rischio. Si lavorerà per la realizzazione di centri territoriali rivolti ai bambini di età compresa tra 3 e 14 anni e alle loro famiglie per il supporto e il sostegno socio-educativo extrascolastico, per favorire il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di spazi di aggregazione e l’educativa di strada, per dare ai bambini l’accesso a opportunità culturali, artistiche e sportive.

Leggi: Forum Terzo Settore, 10/04/2024


mercoledì 10 aprile 2024
Discriminati per età, il 40% degli anziani senza le cure migliori

Ben 4 anziani su 10 vengono esclusi per l’età dalle cure migliori. E lo stigma accorcia anche la vita: il rischio di mortalità è fino a 4 volte più alto. Nasce per questo la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario con 12 azioni contro pregiudizi e stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria. Dopo l’appello degli scienziati italiani per la crisi del servizio sanitario pubblico sottofinanziato , i geriatri italiani lanciano l’allarme sui bisogni di salute, soprattutto dei grandi anziani, su cui l’Ssn non investe abbastanza risorse. Sono considerati “troppo vecchi e costosi” per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, e per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso.

Leggi: Auser, 10/04/2024


lunedì 8 aprile 2024
Svizzera – In casa anziani imbottiti di farmaci

L’abuso di farmaci negli ospizi preoccupa: il 43% degli ospiti riceve nove o più principi attivi diversi, con rischi di effetti collaterali.
Negli ospizi svizzeri gli anziani navigano in un mare di farmaci. Lo dicono i dati dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Dati che dimostrano che nelle case di riposo svizzere è diffusa la cosiddetta polimedicazione. Insomma, un vero e proprio cocktail di farmaci. In media il 43% di tutti i residenti riceve nove o più principi attivi diversi, e il fenomeno riguarda circa 50.000 anziani in assistenza a lungo termine. Il tema è stato affrontato oggi sulle pagine della SontagsZeitung, dalle quali è emerso che il problema ha caratteristiche diverse nei vari cantoni. L’abuso di farmaci è particolarmente alto a Basilea Campagna, Friburgo, Berna, Obwaldo e anche in Ticino. In questi cantoni, secondo i dati – che va precisato si fermano al 2021 – quasi la metà degli ospiti ha ricevuto nove o più medicamenti contemporaneamente. In altre realtà quali Glarona o Appenzello interno, solo un terzo degli ospiti prendeva un uso così abbondante di medicinali.

Leggi: Tio.ch, 08/04/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 15 aprile 2024
Assistenza domiciliare integrata. Le Regioni raggiungono nel 2023 l’obiettivo degli over65 assistiti. Risorse garantite, ma non per Sicilia, Campania e Sardegna che non superano l’asticella

È quanto emerge dalla Relazione di sintesi Agenas sul monitoraggio degli obiettivi previsti. La realtà locale con le migliori performance che consentiranno di ottenete le risorse previste dalla legge è la provincia di Trento seguita dall’Umbria con percentuali di incremento superiori al 200% rispetto agli obiettivi LA RELAZIONE
Ultime notizie dal fronte Assistenza domiciliare integrata. Gli obiettivi nazionali 2023 sono stati pienamente raggiunti dalla stragrande maggioranza delle Regioni. Con 529.761 nuovi over 65 assistiti al domicilio, le Regioni hanno superato l’asticella prevista dalla legge e fissata a 526mila pazienti da prendere in carico (esattamente con una percentuale del 101% del numero incrementale degli assistiti rispetto al Target totale stimato). Ma se si considera l’obiettivo target del Pnrr, la percentuale arriva al 138%.
Un traguardo che consentirà quindi alle Regioni di accedere alle risorse previste dalla legge per il 2023. Ma c’è chi rischia di rimanere tagliato fuori.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Diritto all’abitare, a Roma sempre più cittadini non riescono ad accedere alla casa

Un rapporto dell’associazione Nonna Roma fotografa la crisi abitativa nella capitale: nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto
Per una parte sempre più ampia della popolazione romana l’accesso alla casa è insostenibile: in una città in cui l’11,2% degli immobili (oltre 162mila in termini assoluti) non risulta occupato o è occupato esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente, nel solo 2023 gli affitti sono aumentati del 13% e nel 2022 sono stati emessi 3.825 provvedimenti di sfratto. Alla gigantesca crisi abitativa che attanaglia la capitale è dedicato “Di casa a Roma”. Un’indagine sull’abitare, elaborata dall’associazione Nonna Roma e presentata lo scorso fine settimana nel corso della terza edizione di “De Core”, la Spring School incentrata, quest’anno, sul tema del diritto all’abitare e realizzata con il sostegno del programma Periferiacapitale della Fondazione Charlemagne.

Leggi: Redattore Sociale, 15/04/2024


lunedì 15 aprile 2024
Anziani, a Firenze ora il geriatra arriva a casa con una telefonata

Dal 20 aprile la Cooperativa sociale Nomos avvia nella provincia di Firenze il servizio di prenotazione del Geriatra a Domicilio per l’assistenza specializzata per l’invecchiamento fisiologico e le demenze
Il geriatra? Arriva a casa. Dal 20 aprile Nomos avvia nella provincia di Firenze il servizio di prenotazione del Geriatra a Domicilio per l’assistenza specializzata per l’invecchiamento fisiologico e le demenze.
Uno staff di specialisti esperti sarà a disposizione per garantire un supporto completo, personalizzato e continuativo nel tempo agli anziani, con o senza demenza, direttamente a casa loro, all’interno del loro ambiente domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 15/04/2024


venerdì 12 aprile 2024
Non frena il calo demografico in Molise

La riduzione del numero degli abitanti, in atto dal secondo dopoguerra, riguarda soprattutto la popolazione giovanile. E trova riscontro nei numerosi laureati che scelgono come residenza altre città italiane o i paesi stranieri
Le fragilità croniche del tessuto economico-sociale molisano trovano un riscontro tangibile nel numero degli abitanti. Calato in modo rilevante, se pur con limitate risalite, nel secondo dopoguerra. Una tendenza che ha portato dai 418mila residenti del 1947 ai poco meno di 290mila del 2023, e che non è stata fermata dall’avvento dell’autonomia regionale risalente a 61 anni fa. L’aumento dell’emigrazione verso l’estero e il Nord Italia legato all’arretratezza delle reti infrastrutturali e di attività agricole fortemente colpite dal conflitto mondiale provocò un’ulteriore contrazione demografica, con 87mila cittadini in meno tra il 1951 e il 1971.

Leggi: Rai News, 12/04/2024


domenica 7 aprile 2024
La povertà di Milano: anziani, mamme, single e vittime delle bollette. “Noi, in coda per il pane”

Migliaia in fila per il cibo. Pane Quotidiano: crescita costante delle richieste. “Lavoratori e pensionati, prezzi fuori controllo. Eroso il potere d’acquisto”
«Vengo qui da 20 anni, da quando è mancato mio figlio. Se ci sai fare, con i soldi risparmiati per il cibo puoi pagare luce e gas: non male a Milano. Ma poi c’è anche altro: il calore umano”. Mariarosa Mamone, 80enne, inquilina di un alloggio Aler al quartiere Giambellino, è tra gli habitué di Pane Quotidiano, onlus fondata a Milano nel 1898 con l’obiettivo di distribuire generi alimentari a chi ne ha bisogno e che serve 5mila persone al giorno nelle due sedi di viale Toscana e viale Monza.
Ogni mattina, dal lunedì al sabato, si forma un fiume umano sui marciapiedi; tutti sono in attesa di ricevere un sacchetto di cibo, con dentro pane, latte, yogurt, salumi, pasta, sugo, formaggio, alimenti in scatola, frutta e verdura e anche qualche dolcetto. Una manna dal cielo per chi fatica ad arrivare a fine mese. Italiani e stranieri, donne e uomini dalle età più disparate. Per mano o dentro i passeggini, tanti bambini.

Leggi: Il Giorno, 07/04/2024


giovedì 28 marzo 2024
“Agenzia per la casa” Per lo sviluppo sostenibile di Brescia

Il Fondo Povertà, costituito presso Fondazione della Comunità Bresciana su impulso di Fondazione Cariplo, nasce nel 2020 per sostenere iniziative volte al contrasto della povertà nelle varie forme, cercando di rimuoverne le cause e di ridurre le disuguaglianze che si sono acuite sul territorio bresciano in particolar modo a seguito della pandemia. L’analisi del contesto, in particolare cittadino, della situazione immobiliare ha evidenziato una grave crisi sia in termini economici che di incontro tra domanda e offerta. Si è reso urgente promuovere una sezione dedicata del Fondo, denominata Sezione abitare a Brescia, che si è posta l’obiettivo di promuovere una locazione canoni sostenibili, sul territorio della città, per quella fascia della popolazione – cd. fascia grigia – esclusa sia dal sistema di accesso delle case popolari, in quanto non rientrante nei criteri di reddito, sia dal mercato libero, in quanto troppo oneroso.

Leggi: Fondazione Bresciana, 28/03/2024


IN AGENDA:

SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

Leggi: Ageit


Exposanità, Bologna 17-19 aprile 2024. Gli appuntamenti utili per chi è interessato ai temi delle tecnologie e degli ausili per l’autonomia in casa

Si svolge al quartiere fieristico di Bologna, dal 17 al 19 aprile prossimi, la 23° edizione di Exposanità. L’edizione di quest’anno si concentrerà sull’importanza delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze come strumento chiave per assicurare qualità e tenuta del SSN.
Oltre agli stand espositivi sono in calendario oltre cento eventi seminariali; dal programma abbiamo estratto quelli a nostro avviso maggiormente connessi ai temi oggetto del lavoro dei CAAD, centri per l’adattamento dell’ambiente domestico dell’Emilia Romagna.

Leggi: Rete Caad


Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze

Mercoledì 17 aprile 2024 dalle 9.30, un convegno a Bologna nell’ambito di Exposanità organizzato da Anziani e non solo
Come rapportarsi con il familiare che si prende cura di una persona cara che necessita di assistenza?
Come sostenerlo nel carico di cura e rafforzarne la resilienza e le competenze?
Come coinvolgerlo attivamente nella definizione del piano assistenziale individualizzato e nella sua gestione?
Saranno questi gli interrogativi a cui vuol dare risposta il convegno “Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze” che si terrà a Bologna, nell’ambito di Exposanità, mercoledì 17 aprile 2024, dalle 9.30 alle 12.30.

Leggi: Regione Emilia Romagna


17/04/2024 – L’abitare di anziani e fragili, verso una proposta di co-programmazione

A Pistoia un workshop per parlare di soluzioni abitative sempre più urgenti di fronte all’invecchiamento della popolazione e di ruolo del Terzo settore. Appuntamento il 17 aprile Più anziani, più fragili, più soli. Servono nuovi modelli abitativi che assicurino assistenza e contrasto alla solitudine. Un obiettivo, questo, raggiungibile solo con l’impegno di tutti, dagli stessi …

Leggi: Fondazione Turati


PROGETTARE PER ABITARE – Accessibilità, design e flessibilità degli spazi per l’abitare inclusivo: una rete tra persone, casa, servizi e territorio

Giovedì 18 aprile 2024 – ore 9,30 – 13,00 – sala Notturno, Blocco D Centro Servizi – EXPOSANITA’ 2024 – Fiera Bologna
Tra progettare e abitare c’è un legame che sta evolvendosi. Il dialogo che si apre è tra le risposte che il progetto può dare alle domande, sia quelle oramai conosciute, come i bisogni, il benessere abitativo e l’accessibilità degli spazi, sia quelle nuove, come il rispetto della sostenibilità ambientale, l’importanza delle relazioni e dell’interazione con il territorio di prossimità.
La casa, da luogo associato all’abitare gli spazi della vita privata, può essere qualcosa in più. I cambiamenti degli stili di vita, quelli sociali, economici e ambientali hanno un ruolo in questa evoluzione del “progettare per abitare” e per vivere i luoghi.

Leggi: Senaf


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Il 7 maggio a Reggio Emilia evento nazionale per i 35 anni di Auser

Il 7 maggio 2024 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia in occasione del trentacinquennale della fondazione di Auser, verrà organizzato un convengo nazionale sulla storia di Auser e sulle trasformazioni in atto nel mondo del terzo settore.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

Pratiche nel mercato privato della casa, un oggetto per le politiche?

Il progetto StudMiHome – Giuliana CostaTommaso Frangioni
Città, università, studenti
Nel quadro della competizione internazionale, le città – gli attori che vi operano – cercano di accumulare risorse economiche, finanziarie, conoscitive e infrastrutturali in grado di renderle potenzialmente appetibili a scapito delle altre e di promuoverne ulteriormente la crescita. Questo meccanismo si vede rifratto a molte scale, dalle call per ospitare grandi eventi, alla progettazione a valere su fondi per la rigenerazione e riqualificazione urbana a, non ultima, la competizione fra le università per attrarre il maggior numero possibile di studenti. La partita strategica si gioca fra università nazionali e anche sul più ampio palcoscenico internazionale, a partire dall’espansione degli strumenti di ranking e ordinamento fra atenei mondiali, logica attivamente sostenuta anche dagli stessi attori istituzionali. Questo ha determinato un crescente afflusso di studenti in quegli atenei che riescono a posizionarsi come centri di élite su uno scenario globale. Sia sullo scenario nazionale sia su quello internazionale, la città di Milano si trova ad avere uno dei sistemi universitari di maggiore attrattiva: basti pensare che, nonostante la pandemia, nello scorso anno accademico (22/23) le cinque università pubbliche assommavano 197.906 studenti, di cui poco più di un decimo stranieri (Mur Opendata). Sono in particolare proprio le iscrizioni dall’estero che mostrano una tendenza in decisa crescita nel corso degli anni post-pandemici.

Leggi: Welforum


Potenziamento assistenti sociali: una prima valutazione del processo di costruzione dei LEP – di Laura Pelliccia

Negli scorsi anni sono state avviate alcune politiche nazionali mirate al potenziamento del personale impiegato nei servizi sociali. In particolare, è stata considerata strategica la figura dell’assistente sociale, presumibilmente per il relativo ruolo di regia nell’attivazione di alcuni servizi della filiera sociale. In un panorama storico di assenza, per il settore sociale, di comuni garanzie a livello Paese, alcuni provvedimenti hanno promosso dei percorsi di armonizzazione, per fare in modo che tutti i territori presentassero una dotazione adeguata di questo tipo di figura professionale. Grazie ad un recente lavoro dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB)1 è possibile fare una prima valutazione di questa palestra di costruzione dei Lep attraverso un finanziamento multicanale. Si tratta di questioni decisamente attuali, in questo momento storico in cui dovrebbero essere portati a compimento gli annosi processi di federalismo fiscale regionale e municipale.
Nel proseguo saranno illustrati dapprima il quadro normativo delle politiche di potenziamento del servizio sociale, poi i risultati del lavoro dell’UPB e, infine, alcuni confronti sulla spesa per il servizio sociale professionale basati sulle principali statistiche di settore.

Leggi: Welforum


Transizione demografica e la sfida aperta della non autosufficienza – di Leonardo Becchetti

Assorbiti dalle due grandi transizioni (ecologica e digitale) che decideranno il nostro futuro tra emergenza climatica e intelligenza artificiale non ci accorgiamo di una terza transizione/rivoluzione pienamente in corso, quella demografica, che ci sta travolgendo e delle sue conseguenze sul problema degli anziani e della non autosufficienza.
Come è noto, in Italia ormai da tempo non esiste più quella che un tempo chiamavamo la “piramide” demografica (base di giovani ampia e classi di età che via via si assottigliano). Quello che abbiamo di fronte assomiglia più ad un “muffin”, una specie di pentagono con una fascia intermedia di massima ampiezza rappresentata dalla classe dei baby boomer (oggi tra 55 e 65 anni) che si avvicinano progressivamente all’età della pensione. Nel contempo i progressi della scienza medica hanno aumentato l’aspettativa di vita (oltre gli 80 per gli uomini, oltre gli 84 per le donne) cullandoci nell’illusione che tutta quella vita sia in buona salute. In realtà le statistiche ci dicono che dopo i 65 dobbiamo aspettarci (con differenze significative tra i più e i meno istruiti) in media una decina di anni in buona salute e un’altra decina di anni nei quali patologie un tempo mortali oggi sempre più cronicizzate, riducono significativamente capacità e funzionalità.
Il passaggio da una fase all’altra implica un cambiamento drastico di stili di vita e di consumi.

Leggi: Avvenire


SEGNALAZIONI:

Scadenza dichiarazione dei redditi e precompilata per tutti.

I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate sulla riforma ( circolare n° 8) – di Andrea Amantea
Nuova scadenza per la dichiarazione dei redditi, precompilata anche per i titolari di partita iva, sono queste alcune delle novità introdotte dalla riforma fiscale rispetto alle quali nella giornata di ieri l’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti con la circolare n° 8. Con la riforma fiscale il Governo Meloni una volta ottenuta la delega per la sua attuazione ha già cambiato diverse norme tributarie; puntando anche a stravolgere, almeno sulla carta, il rapporto fisco-contribuente; va in tal senso ad esempio l’obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo, il concordato preventivo biennale, ecc. Detto ciò, nella circolare di ieri non si fa distinzione tra privati e partite Ive circa l’applicabilità del termine del 15 ottobre per la presentazione della dichiarazione dei redditi, modello Redditi. Il termine riguarda tutti i contribuenti. Dal 2025 poi si passera al termine unico del 30 settembre. Unico perché ci si riferisce sia al 730 che al modello Redditi. Vediamo quali sono stati i principali chiarimenti del Fisco sulla scadenza della dichiarazione dei redditi e sulla precompilata estesa anche alle partite iva.

Leggi: Investire Oggi


 

 

 

 

NEWS:

lunedì 8 aprile 2024
Caro Salvini, ci vuole ben altro per salvare la casa

Il ministro delle infrastrutture ignora il disagio abitativo e mette a punto un provvedimento che è un condono. Sunia: “Alle famiglie servono alloggi pubblici”
Di fronte al disagio abitativo che sta aumentando, alle migliaia di domande per una casa popolare che rimangono insoddisfatte, ai canoni di affitto che salgono, il ministro delle infrastrutture che fa? Propone l’ennesimo condono, il Salva casa lo ha chiamato, “qualcosa che milioni di italiani aspettano da anni” parole sue. Un provvedimento, il cui testo non è ancora definitivo, pensato per aiutare le famiglie a comprare o vendere casa loro, un problema che a suo dire sta bloccando gli uffici comunali.
Il fine mese delle famiglie
“Il ministro Salvini evidentemente pensa che gli inquilini siano una categoria di agiati di cui è inutile preoccuparsi – afferma Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia, il sindacato degli inquilini della Cgil -. Ma non può ignorare i dati sugli sfratti, l’impossibilità di molte famiglie ad arrivare a fine mese, gli affitti improponibili, specialmente da quando è stato azzerato con un colpo di spugna il fondo sociale per l’affitto e la morosità incolpevole. Adesso capiamo a cosa servisse il tavolo aperto con più di 50 associazioni per stendere le linee guida di un nuovo piano casa. Il vero piano era condonare, sanare tutte le irregolarità che ci sono negli appartamenti”.

Leggi: Collettiva, 08/04/2024


lunedì 8 aprile 2024
Suicidi tra gli anziani, Italia maglia nera in Europa

Solitudine e ageismo tra le principali cause di depressione. Il tema al centro del 24esimo Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, in programma a Firenze dall’11 al 13 aprile
L’Italia è uno dei Paesi occidentali in cui diventare vecchi presenta gli scenari peggiori, soprattutto rispetto ai Paesi anglosassoni, dove i tassi di suicidio in età avanzata sono la metà di quelli che avvengono in Italia. Lo dimostrano i dati relativi alla solitudine e ai suicidi, che nel 38% dei casi riguardano persone con più di 65 anni, sebbene queste ultime siano poco più del 20% della popolazione.
Solitudine e suicidi negli anziani saranno tra i temi al centro del 24esimo Congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, che si tiene a Firenze dall’11 al 13 aprile. Il Congresso, intitolato ‘Integrazione e innovazione. Fondamenti del sapere psicogeriatrico’ raccoglie oltre 500 specialisti e ben 145 relatori, affrontando temi di stringente attualità

Leggi: Redattore Sociale, 08/04/2024


sabato 6 aprile 2024
Abusi edilizi in aumento: il Governo pensa ad un condono per conquistare consenso elettorale

Poco meno di cinque mesi fa il Governo Meloni ha approvato una norma che consente, nel caso di ricostruzioni dopo terremoti, alluvioni o altre calamità naturali , di portarle avanti in deroga ai vincoli paesaggistici, ovvero quelle norme che tutelano le aree di particolare pregio in base ai principi del valore storico, culturale e ambientale, attraverso la nomina di commissari straordinari nominati dal Governo che hanno l’autorità di elaborare piani urbanistici privando di tale potere e dovere le municipalità locali (QUI).
A febbraio abbiamo visto sottrarre da questo Governo risorse preziose del PNRR sul dissesto idrogeologico e ostacolare l’approvazione di una legge per contrastare il consumo di suolo nonostante aumentino di anno in anno le perdite in vite umane e i danni per l’ambiente e l’economia
Oggi, non contenti – alla ricerca di maggior consenso elettorale – il ministro Salvini, come possiamo leggere su tutti i maggiori quotidiani, ha annunciato un condono (la chiamano “sanatoria”) per irregolarità e abusi edilizi di “piccola entità”. Secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, riguarderebbe quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 06/04/2024


giovedì 4 aprile 2024
Nel PNRR risorse sottratte alla nostra salute

La spesa sanitaria pubblica italiana, pari a circa 131 miliardi, risulta ridotta rispetto ai 423 mld della Germania e ai 271 mld della Francia. E, a parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. Al contrario, a fronte del 21,4% di spesa privata per la sanità sostenuta dalle famiglie italiane, l’out of pocket in Francia raggiunge appena l’8,9% del valore totale, mentre in Germania si ferma all’11%.
Ad attestare queste cifre la Corte dei Conti che, nella “RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLA GESTIONE DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI. Esercizi 2022-2023” (3 aprile 2024), sottolinea come lo sforzo di efficientamento gestionale del decennio passato sembra aver dato risultati permanenti che “nel complesso hanno resistito anche di fronte a un evento imprevedibile e di portata epocale, come la pandemia da Covid-19”. “Nel biennio della pandemia, 2020-2021, la spesa sanitaria pubblica è aumentata, in valore cumulato, del 15,5% in Italia, un incremento molto superiore al decennio precedente, ma inferiore a quello registratosi in Francia (+19,2%), Germania (18,4%), e Regno Unito (+28,6%).

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 04/04/2024


mercoledì 3 aprile 2024
Spesa sanitaria in Italia molto ridotta rispetto a Germania e Francia. Quella privata cresce più che negli altri Paesi Ue. Lontano recupero delle liste d’attesa. Il rapporto della Corte dei Conti

La spesa sanitaria pubblica italiana, pari a circa 131 miliardi, risulta ridotta rispetto ai 423 della Germania e ai 271 della Francia. A parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. A fronte del 21,4% di spesa privata per la sanità sostenuta dalle famiglie italiane, l’out of pocket in Francia raggiunge appena l’8,9% del valore totale, mentre in Germania si ferma all’11%. Nonostante il sottofinanziamento reggono ancora le performance del Ssn. IL RAPPORTO di Giovanni RodriquezLeggi >

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/04/2024


venerdì 29 marzo 2024
La Rsa del terzo settore: “Senza il Superbonus non possiamo metterci in regola con le richieste regionali. Ci perdono i pazienti”

“Togliere questa possibilità, è più che un controsenso, è un danno sociale“. Sul caso degli enti del terzo settore che gestiscono Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e strutture residenziali per disabili (Rsd) che il ministero dell’Economia si appresta a tagliare fuori dai benefici del Superbonus, l’avvocato Luca Degani presidente dell’associazione di categoria Uneba Lombardia non usa mezzi termini. Innanzitutto perché dei 65mila posti di Rsa in Lombardia, oltre due terzi fanno capo a fondazioni onlus o a cooperative sociali onlus. E nella maggior parte dei casi vengono bloccati lavori di efficientamento energetico e di migliorie infrastrutturali antisismiche che sono richieste dalle Ats ai fini dell’accreditamento delle strutture stesse. Per queste ultime, per questioni di bilancio, l’accesso alle agevolazioni del Superbonus sarebbe fattibile solo con la cessione del credito fiscale che il decreto in arrivo, secondo quanto trapelato in queste ore, va a eliminare da un giorno all’altro.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 29/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Il contributo di Auser al Milan Longevity Summit

Ricercatori ed esperti di fama internazionale in dialogo costruttivo dal 14 al 27 marzo durante il Milan Longevity Summit – “RISCRIVERE IL TEMPO. Scienza e Miti nella corsa alla Longevità”, ideato da BrainCircle Italia – su come rallentare l’invecchiamento, mantenendo una vita più lunga in buona salute psicofisica: un evento importante, cui si è aggiunto il fondamentale contributo del Terzo Settore le cui idee sono state presentate il 26 marzo a MIND Milano Innovation District. In questo incontro internazionale sono emerse proposte concrete per far sì che la longevità sana e attiva sia accessibile a tutti, indipendentemente dalle risorse sociali ed economiche a disposizione e dalle fragilità delle persone. L’appuntamento con il Terzo Settore è stato promosso da Fondazione Triulza, rete di organizzazioni della società civile e dell’economia civile attiva in progetti di innovazione, insieme ad Anteas Lombardia e Auser Lombardia

Leggi: Auser, 27/03/2024


DALLE REGIONI:

domenica 7 aprile 2024
Co-housing: l’ex Onpi di Poppi diventa simbolo di innovazione sociale

Il percorso di innovazione sociale prevede lo sviluppo di formule innovative di co-housing autogestite dalle famiglie e o da organizzazioni ad esse connesse organicamente
Il Comune di Poppi – grazie al finanziamento ottenuto con il Pnrr – realizzerà un progetto di innovazione sociale in una parte del complesso immobiliare Ex ONPI (zona della ex casa delle suore e lavanderia). Tale intervento si pone in linea con la strategia di sviluppo delle aree interne, nell’ambito della quale sono promossi azioni di co-housing rivolte in particolare alle persone anziane.
A fronte di una popolazione che invecchia, la decisione è di garantire loro una proposta residenziale abitativa inclusiva che riproponga un contesto familiare e domestico condiviso. La popolazione anziana rappresenta la frontiera demografica futura, sulla quale si può fare poco per attenuare l’incidenza quantitativa, ma si può fare moltissimo sotto il profilo qualitativo.

Leggi: Arezzo Notizie, 07/04/2024


sabato 6 aprile 2024
Sostenibilità e transizione energetica: a Varese gli anziani sono protagonisti del cambiamento.

La sostenibilità ambientale come strumento per favorire la coesione sociale e lo spopolamento delle aree interne: una chiave di lettura inedita, quando si pensa al tema della transizione energetica, proposta nel corso dell’incontro organizzato nei giorni scorsi dallo SPI di Varese, in collaborazione con Legambiente.
La splendida cornice del Salone Estense ha ospitato un dibattito ricco di spunti e animato dal Segretario Generale dello SPI di Varese, Giacomo Licata, dalla Presidente dell’Associazione Nuove Ri-GenerazionI, Rossella Muroni, da Dino De Simone, Consigliere comunale di Varese e presidente della commissione ambiente, e da Rebecca Forte, Referente dello sportello energia di Legambiente Varese.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 06/04/2024


giovedì 4 aprile 2024
Lazio. Approvata la legge sui caregiver familiari, stanziati 15 mln per il 2024-2026

Via libera del Consiglio alla legge che, ha spiegato l’assessore Maselli, “valorizzerà l’attività e sosterrà l’operato” dei caregiver, anche garantendo loro “qualche giorno di riposo”. Previsto un budget personale del caregiver per spese relative al suo benessere psicofisico e interventi specifici a favore dei caregiver giovani: “Platea non bassissima, perché il 7% dei caregiver – nel Lazio circa 25.000, anche se riconosciuti solo 8.000 circa – è molto giovane”.
04 APR – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato ieri all’unanimità dei presenti la proposta di legge regionale n. 132 del 9 febbraio 2024, concernente “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”. In precedenza, aveva ricevuto il voto favorevole dell’Aula anche la proposta di deliberazione consiliare n. 11 del 4 ottobre 2023, concernente “Approvazione del ‘Piano d’azione per le zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola della Regione Lazio’. Direttiva 91/676/CE – D.Lgs. 152/2006 – DM 5046/2016”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/04/2024


mercoledì 3 aprile 2024
Il Comune vara il progetto per aiutare agli anziani

Attivato il bando per l’assistenza agli over 65 o ai portatori di disabilità
Il Comune di Cesa ha pubblicato il bando “Assistiamo i meno abbienti” ed il termine ultimo per presentare la domanda è il 15 aprile. “Si tratta di un progetto che l’amministrazione comunale realizza grazie ai fondi del Consorzio Ciss – ricorda il vicesindaco Giusy Guarino, delegati ai servizi sociali -. L’obiettivo è erogare prestazioni di tipo infermieristico o socio-sanitario, a titolo gratuito, a quelle persone anziane con problemi di salute”.
Il progetto è destinato a 10 nuclei familiari per la durata di 3 mesi per un numero di 10 ore settimanali. A realizzare l’iniziativa è l’associazione di volontariato “L’Albero della vita”. “L’iniziativa è riservata ai residenti a Cesa, persone ultrasessantacinquenni in condizioni di fragilità sociale – aggiunge Guarino – oppure anche le persone fino a 64 anni con disabilità certificata dall’Asl, in possesso del riconoscimento ai sensi della legge 104/1992 Art. 3 o in possesso di decreto di invalidità”.

Leggi: Caserta News, 03/04/2024


martedì 2 aprile 2024
Anziani in cerca di aiuto: “In tanti lasciati soli. E le case di riposo sono sempre più care”

Macerata – Sono sempre di più le richieste di aiuto da parte di anziani soli, che si trovano ad affrontare malattie lunghe in contesti, a volte, anche di disagio economico. È drammatica la situazione nella provincia di Macerata, dove casi del genere sono in aumento, ma molto spesso restano nell’ombra. Nonostante tutto, le associazioni di volontariato fanno la loro parte. Lo sa bene Antonio Marcucci, presidente provinciale dell’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata a valorizzare gli anziani e a far crescere il loro ruolo attivo nella società.
Marcucci, tragedie come quella avvenuta a Corridonia fanno riflettere su come sia vissuta l’esperienza della malattia in tanti anziani. Come si presenta la situazione nella nostra provincia?

Leggi: Il Resto del Carlino, 02/04/2024


venerdì 29 marzo 2024
Ostacoli, inciviltà e voglia di regole. La vita dei pedoni è tutta in salita

Auto selvagge, bici sui marciapiedi e semafori impossibili. Quando camminare diventa un’avventura. Il nostro test al fianco di una residente over 70: “Ecco le trappole che peggiorano la qualità della vita”
Mobilità dolce, città ciclabile: ok, ma i pedoni? I piedi sono il mezzo più ecologico ed economico e camminando, il centro si traversa in un tiro di schioppo: da Porta alla Croce a Porta San Frediano sono una quarantina di minuti appena, e anche allargando alle prime periferie, da Ponte a Verrazzano a Ponte alla Vittoria giusto un’ora. Però a chi decide di consumare le scarpe piuttosto che le gomme non viene riservata altrettanta attenzione: attraversamenti difficili, buche, ostacoli di ogni sorta sono all’ordine del giorno, soprattutto se si è in là con gli anni.

Leggi: La Nazione, 29/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Evento: Strategie per l’abitare. Le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità

Il 27 marzo 2024 presso la Sala “20 maggio 2012” in Viale della Fiera n. a 8 Bologna si è tenuto l’evento “Strategie per l’abitare. Le risposte a vecchie fragilità e nuove complessità”, promosso dall’ Area politiche per l’abitare della Regione Emilia-Romagna.
La mattina è stata dedicata alla “fragilità abitativa: risultati e prospettive dell’ERP”, con un focus sulla tutela, sulla riqualificazione e sull’incremento del patrimonio pubblico abitativo, temi al centro delle molteplici azioni messe in atto dalla Regione Emilia-Romagna. Grazie ai numerosi interventi dei relatori che sono intervenuti, si sono analizzati i principali risultati raggiunti in materia di politiche abitative e si è esplorato la relazione tra l’edilizia residenziale pubblica e il sistema di governance territoriale. Attenzione è stata posta anche sul ruolo di enti locali e organismi intermedi nell’attuazione delle misure per il contrasto al disagio abitativo e nella sperimentazione di azioni innovative per rispondere al crescente fabbisogno legato alla casa.

Leggi: Regione Emilia Romagna, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Empoli (FI), Casa Sicura torna a nuova vita

Una casa attrezzata con le principali misure preventive e protettive per ridurre i rischi di infortunio domestico. È Casa Sicura, la casetta prefabbricata, donata diversi anni fa all’Azienda Asl di Empoli e di cui oggi è in corso il ripristino per renderla di nuovo funzionale a percorsi formativi e informativi per la prevenzione degli infortuni domestici. Costruita e adattata alle campagne informative dei primi anni Duemila fino al 2012, non è stata poi più utilizzata, divenendo oggetto anche di atti vandalici nel parcheggio esterno dell’ospedale San Giuseppe. L’iniziativa per il recupero di “Casa Sicura” è partita dalla Società della Salute Empolese Valdarno-Valdelsa e da Auser Regionale e territoriale Empolese.

Leggi: Auser, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Vigevano (PV), Auser: anziani sempre più soli e indifesi

Solitudine, pensioni basse, sanità costosa e con tempi troppo lunghi. Questi sono i problemi con i quali gli anziani fanno i conti tutti i giorni. Lo sanno bene Graziella Pinato, ex presidente di Auser Vigevano, ed il neo presidente Salvatore Cirillo. «Il 90% dei lavoratori di Vigevano sono pendolari – dice Cirillo – e questo significa che i nostri anziani spesso non hanno nessuno cui fare riferimento. Se devono andare a fare una visita specialistica, il figlio, o la figlia, deve perdere un giorno di lavoro, e questo diventa un problema. Qui interveniamo noi con i nostri volontari a titolo gratuito. Ci capita spesso di accompagnarli anche a fare la spesa».

Leggi: Auser, 27/03/2024


mercoledì 27 marzo 2024
Salsomaggiore (PR), Auser e Comune insieme per il servizio di trasporto sociale per gli anziani

Pronto a partire il servizio di trasporto sociale promosso dal Comune di Salsomaggiore in collaborazione con Auser Parma. Un servizio che si inserisce nella rete di interventi in campo sociale dell’amministrazione comunale, finalizzati a promuovere l’ autonomia delle persone, sostenerla nelle funzioni che non possono essere svolte in autonomia e favorire l’ integrazione e il collegamento tra i servizi socio-sanitari. Il progetto del trasporto sociale, oltre che un aspetto pratico-logistico, porta con sé anche un’ importante aspetto legato alla socializzazione.

Leggi: Auser, 27/03/2024


martedì 26 marzo 2024
Assistenza domiciliare per anziani e disabili, PD: «Stangata da 7 euro all’ora»

Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili»
Il PD attacca la il centrodestra per gli aumenti delle tariffe orare dell’assistenza domiciliare ad anziani e disabili
Il Partito Democratico attacca la giunta Ghilardi sull’aumento delle tasse, puntando il dito in particolar modo sulle tariffe dell’assistenza domiciliare: «Anziani e disabili sono sempre più soli nelle loro case, è aumentata, da 2 a 7 euro (+ 250 %), la tariffa oraria che le famiglie dovranno pagare per avere l’assistenza domiciliare (SAD) per i propri anziani o disabili».
Questo il comunicato del PD:

Leggi: Milano Today, 26/03/2024


IN AGENDA:

Bologna, 11 aprile. Venti anni di attività dei CAAD. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo

Dopo l’appuntamento del 19 ottobre scorso tra tutti i dieci centri della regione (ve ne abbiamo già parlato qui e qui) un secondo incontro sui temi dello sviluppo della rete CAAD è in calendario per l’aprile prossimo presso la Regione E.Romagna. “20 anni di attività dei Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico. Esperienze innovative e prospettive di sviluppo” è il titolo dell’incontro che vedrà la presenza non solo dei Centri ma di tutti i referenti degli Enti (Regione, Comuni, Aziende sanitarie, soggetti del terzo settore) coinvolti nella titolarità, nella gestione e nella operatività dei CAAD stessi.
L’appuntamento è fissato per giovedì 11 aprile 2024, dalle 9.30 alle 13.00 presso Aula Magna Regione Emilia-Romagna, viale Aldo Moro n. 30, Bologna. L’evento, previa iscrizione, sarà in presenza ed anche on line.

Leggi: Rete Caad


SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

Leggi: Ageit


Exposanità, Bologna 17-19 aprile 2024. Gli appuntamenti utili per chi è interessato ai temi delle tecnologie e degli ausili per l’autonomia in casa

Si svolge al quartiere fieristico di Bologna, dal 17 al 19 aprile prossimi, la 23° edizione di Exposanità. L’edizione di quest’anno si concentrerà sull’importanza delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze come strumento chiave per assicurare qualità e tenuta del SSN.
Oltre agli stand espositivi sono in calendario oltre cento eventi seminariali; dal programma abbiamo estratto quelli a nostro avviso maggiormente connessi ai temi oggetto del lavoro dei CAAD, centri per l’adattamento dell’ambiente domestico dell’Emilia Romagna.

Leggi: Rete Caad


Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze

Mercoledì 17 aprile 2024 dalle 9.30, un convegno a Bologna nell’ambito di Exposanità organizzato da Anziani e non solo
Come rapportarsi con il familiare che si prende cura di una persona cara che necessita di assistenza?
Come sostenerlo nel carico di cura e rafforzarne la resilienza e le competenze?
Come coinvolgerlo attivamente nella definizione del piano assistenziale individualizzato e nella sua gestione?
Saranno questi gli interrogativi a cui vuol dare risposta il convegno “Rapportarsi con i caregiver familiari: strumenti ed esperienze” che si terrà a Bologna, nell’ambito di Exposanità, mercoledì 17 aprile 2024, dalle 9.30 alle 12.30.

Leggi: Regione Emilia Romagna


PROGETTARE PER ABITARE – Accessibilità, design e flessibilità degli spazi per l’abitare inclusivo: una rete tra persone, casa, servizi e territorio

Giovedì 18 aprile 2024 – ore 9,30 – 13,00 – sala Notturno, Blocco D Centro Servizi – EXPOSANITA’ 2024 – Fiera Bologna
Tra progettare e abitare c’è un legame che sta evolvendosi. Il dialogo che si apre è tra le risposte che il progetto può dare alle domande, sia quelle oramai conosciute, come i bisogni, il benessere abitativo e l’accessibilità degli spazi, sia quelle nuove, come il rispetto della sostenibilità ambientale, l’importanza delle relazioni e dell’interazione con il territorio di prossimità.
La casa, da luogo associato all’abitare gli spazi della vita privata, può essere qualcosa in più. I cambiamenti degli stili di vita, quelli sociali, economici e ambientali hanno un ruolo in questa evoluzione del “progettare per abitare” e per vivere i luoghi.

Leggi: Senaf


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Il 7 maggio a Reggio Emilia evento nazionale per i 35 anni di Auser

Il 7 maggio 2024 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia in occasione del trentacinquennale della fondazione di Auser, verrà organizzato un convengo nazionale sulla storia di Auser e sulle trasformazioni in atto nel mondo del terzo settore.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

A rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti

Analisi della Fondazione Gimbe su dati Istat: nel 2022, 37 miliardi di spesa sanitari a carico delle famiglie. Oltre 1,9 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per ragioni economiche
La salute costa. E con un sistema sanitario che si indebolisce, accertamenti e cure sono sempre più a carico delle famiglie: 4,2 milioni di queste hanno dovuto limitare le spese sanitarie, per ragioni economiche. Quasi 2 milioni di italiani hanno rinunciato a prestazioni, per la stessa ragione. La Fondazione Gimbe, analizzando dati Istat di diverse indagini, lancia l’allarme: è a rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti. “Considerato il rilevante impatto sui bilanci familiari della spesa sanitaria out-of-pocket – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – e tenuto conto di un contesto caratterizzato dalla grave crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e dall’aumento della povertà assoluta, abbiamo analizzato vari indicatori per misurare le dimensioni di questo preoccupante fenomeno, utilizzando esclusivamente i dati pubblicati da ISTAT.

Leggi: Redattore Sociale


LEPS: servizi per la residenza fittizia per i senza dimora – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il quinto di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” (Parte I e Parte II), delle “Dimissioni protette”, del “Pronto intervento sociale” e della “Prevenzione allontanamento familiare – P.I.P.P.I.” ora invece mi occupo dei “Servizi per la residenza fittizia” per i senza dimora esplicitando soprattutto i contenuti del Piano nazionale degli interventi e servizi sociali 2021-2023 e di altre normative.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi (non sempre omogenei) citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


Ecco com’è cambiato il SSN in 10 anni. Chiuso un ospedale su dieci. Cresce il privato e nonostante i progressi le unità di personale sono ancora poche. Finito il Covid è di nuovo taglio dei letti: sono 30 mila in meno rispetto al 2020 – di Luciano Fassari

Sono alcuni degli scatti che emergono dal nuovo Annuario del Ssn relativo al 2022 appena pubblicato dal Ministero della Salute che confrontato con il medesimo report di 10 anni prima evidenzia come il Servizio sanitario abbia lentamente mutato volto con un’assistenza territoriale in difficoltà e sostenuta in gran parte dal privato. Pochi progressi nell’Assistenza domiciliare integrata mentre pare invertirsi il trend sul personale sanitario che torna a crescere anche se rispetto a dieci anni prima segna un -4.500 unità. ANNUARIO 2022 – ANNUARIO 2012
Ecco com’è cambiata la faccia del Ssn negli ultimi 10 anni. Ci sono sempre meno ospedali, sempre più strutture private e un territorio sempre più sguarnito di medici di famiglia, pediatri e medici di continuità assistenziale. Inoltre, dopo il boom di posti letto per acuti del 2020, anno dello scoppio della pandemia nel 2022 è proseguito il taglio. Il personale è sempre meno rispetto a 10 anni fa ma negli ultimi anni si nota fortunatamente un’inversione di tendenza. È questa la fotografia che emerge dal nuovo annuario statistico del Ssn del Ministero della Salute relativo al 2022. E così andando a confrontare il medesimo rapporto relativo al 2012 emerge con la limpidezza dei numeri la dieta forzata cui i vari Governi che si sono succediti nello scorso decennio hanno sottoposto il Ssn che in 10 anni si è ritrovato con 95 ospedali in meno, un peso del privato sempre più forte e un’assistenza territoriale pubblica al palo con progressi nell’Assistenza domiciliare integrata che però ancora non risente del boost dato dal Pnrr.

Leggi: Quotidiano Sanità


AAA: cercasi una Maria Montessori per gli anziani

«La pedagogia si è dimenticata per molto tempo degli anziani. Invece, anche questa fase della vita, al pari delle altre, va ripensata in relazione alle possibilità educative e formative da offrire alla persona, affinché possa compiere il suo cammino di autorealizzazione personale», osserva Marisa Musaio, Professore di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. «Questa popolazione che non ha più solo necessità di cure, ma ha anche bisogno di essere coinvolta in progetti educativi». Per questo servono nuove figure professionali – di Sabina Pignataro
«Per molto tempo la pedagogia si è concentrata solo sui bambini. Non ha considerato che il principio dell’educabilità appartiene a ogni persona in tutte le età della vita», osserva Marisa Musaio, Professore di Pedagogia Generale e Sociale all’Università Cattolica di Milano. «Eppure, oggi, l’allungarsi dell’età rende urgente cambiare lo sguardo verso questa popolazione che non ha più solo necessità di cure, ma ha anche bisogno di essere coinvolta in progetti educativi». In che modo? In questo percorso, «l’educazione permanente, l’invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale sono tre temi centrali».

Leggi: Vita


The Lancet: dal 1990 l’aspettativa di vita a livello globale è aumentata di 6,2 anni

Nonostante la pandemia di Covid-19 abbia arrestato i progressi registrati dal 1990 ad oggi, l’aspettativa di vita globale è complessivamente aumentata di 6,2 anni, soprattutto per merito della riduzione della diarrea, delle infezioni delle basse vie respiratorie, dell’ictus e della cardiopatia ischemica. A mostrarlo è una ricerca coordinata dall’Institute for Health Metrics and Evaluation e pubblicata da The Lancet, che ha analizzato le stime aggiornate del Global Burden of Disease Study (GBD) 2021.
A registrare il migliore aumento netto è la regione che comprende Sud-Est asiatico, Asia centrale ed Oceania, dove l’aspettativa di vita, nell’ultimo trentennio, è aumentata di 8,3 anni, soprattutto per la riduzione della mortalità legata a malattie respiratorie croniche, ictus, infezioni delle basse vie respiratorie e cancro. La gestione rigorosa della pandemia ha evitato la flessione del trend positivo. L’Asia meridionale si colloca al secondo posto per aumento netto dell’aspettativa di vita, con 7,8 anni in più; fenomeno principalmente dovuto al calo delle malattie diarroiche.

Leggi: Popsci


Nord Italia spopolato, è iniziata la “glaciazione demografica”. Lo studio: “Nel 2040 persi 2,3 milioni di abitanti, ecco le conseguenze”

Senza migrazioni, e senza un’inversione nel trend delle nascite, il Nord Italia è atteso da una “glaciazione” demografica che entro il 2040, tra 17 anni, porterà un saldo negativo rispetto all’attuale di 2,3 milioni di residenti. Si passerà dai 27,4 milioni di abitanti del 2023 a 25, 1 milioni. “È bene iniziare a fare i conti con tali prospettive. Ora non ci si potrà più rifugiare dietro la scusante del «nessuno ce lo aveva detto, nessuno ci aveva avvisato”, concludono Lorenzo Di Lenna e Luca Paolazzi che hanno curato la nota della Fondazione Nordest partendo dal record negativo di natalità registrato nel 2023 nel Paese. Non un “inverno” demografico, come si è detto finora, dunque. Ma all’inverno segue la primavera e non è questo il caso: “Non c’è alcuna primavera alle viste, ma un lungo periodo di gelo crescente nelle dinamiche della popolazione. Una glaciazione, appunto”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Anziani. “4 su 10 sono esclusi per l’età dalle cure migliori”. L’allarme dei Geriatri. Nasce la Carta di Firenze, primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario

Lo stigma verso i grandi anziani accorcia anche la vita: rischio fino a 4 volte più alto di mortalità. Il 40% è tagliato fuori dalle terapie più avanzate e appropriate e dai protocolli sperimentali senza valide ragioni mediche ma solo in base all’età. Il manifesto pubblicato su European Geriatric Medicine e The Journals of Gerontology, individua dodici azioni concrete per combattere pregiudizi e stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria e migliorare qualità e durata di vita degli anziani
05 APR – I grandi anziani sono considerati “troppo vecchi e costosi” non solo per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, ma anche per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso. Un paradosso, frutto di uno stigma grave e inaccettabile sulla base dell’età, che si riflette anche sulla percezione negativa del proprio invecchiamento inducendo la stessa persona anziana a rinunciare all’aderenza alle terapie, a screening e comportamenti preventivi, con gravi effetti sulla salute.

Leggi: Quotidiano Sanità


Long Term Care, non c’è buona cura senza buona occupazione

Come la qualità del lavoro incide sulla qualità del caring nelle grandi imprese attive nel comparto? Le risposte nel 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del Cergas Sda Bocconi – di Stefano Arduini
Quali sono le maggiori criticità del settore della Long Term Cure? Ad accendere un faro su un comparto che – considerate le prospettive demografiche del nostro Paese – sarà sempre più determinante da qui a prossimi anni è stato il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del Cergas Sda Bocconi (a cura di Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola ed Eleonora Perobelli), promosso da Essity Italia e presentato nei giorni scorsi. Il focus che prende in esame i principali player del settore descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel socio-sanitario e nell’assistenza agli anziani non autosufficienti affrontando i nodi della sostenibilità del settore rispetto alla dimensione economica, del personale e dei modelli di servizio. Uno studio che, fra l’altro, esce in concomitanza con il via libera del governo a una deludente riforma della non autosufficienza come gli esperti della Bocconi hanno tenuto a sottolineare anche nel corso della presentazione.

Leggi: Vita


Il sostegno alla relazione tra anziani, caregiver e assistenti familiari. Lo studio dello Sportello del Centro di Solidarietà di Reggio Emilia

Gli sportelli per l’assistenza familiare, promossi da alcune Regioni ed Enti locali, hanno lo scopo di sostenere le famiglie caregiver di anziani non autosufficienti nella gestione dell’assistenza ai propri familiari fragili. L’articolo presenta una ricerca che ha studiato in profondità uno di questi sportelli allo scopo di comprendere, in particolare, quali siano le modalità e gli accorgimenti adottati dagli operatori di questi servizi per curare la relazione con caregiver, persone assistite e lavoratrici domestiche e sostenere la relazione tra loro. – di Giulia Notari (PhD, assistente sociale presso il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia, collabora con il Centro di Ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica di Milano)
Lo Sportello Assistenti Familiari di Reggio Emilia
In Italia, i principali fornitori di cure primarie a persone che soffrono di patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza sono le famiglie, le quali spesso cercano un aiuto esterno attraverso l’impiego di lavoratori domestici, soprattutto donne di minoranza etnica, migrate in Italia per lavoro. Per sostenere l’attività domestica di cura, alcune Regioni ed enti locali hanno promosso gli sportelli per l’assistenza familiare, che fanno parte della frammentata e disomogenea offerta di servizi, progetti e iniziative che tentano di governare il mercato privato di cura.

Leggi: I Luoghi della Cura


In Italia il trend di invecchiamento aumenta, ma i servizi non evolvono

Sesto Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity. Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario saper rispondere con azioni mirate
Il trend di invecchiamento della popolazione impatta sul settore Long Term Care e continuerà a generare, con un’evoluzione sempre più veloce, un aumento della domanda di servizi, a cui è necessario saper rispondere con azioni mirate. Secondo la stima dell’Istituto Superiore di Sanità, entro il 2030 si prevede per i cittadini italiani anziani un maggior carico di malattia. La previsione vedrà aumentare l’incidenza della non autosufficienza, incrementando il numero di persone over 65 non autosufficienti, che secondo gli ultimi dati Istat del 2021 erano 3.959.395, pari al 28,4% del totale della popolazione over 65. Questo il punto di avvio del sesto Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity, che quest’anno ha voluto indagare quanto il settore sia sostenibile nel medio-lungo periodo, osservando la dimensione economica, del personale e dei modelli di servizio.

Leggi: Redattore Sociale


Famiglie e anziani traditi. Il governo risparmia sui non autosufficienti – di Rosaria Amato

Rinvii, indennità difficili da ottenere e una riforma dell’assistenza domiciliare di fatto cancellata. Sul decreto welfare le critiche delle associazioni di settore: “Servirebbero 5-7 miliardi”
«Le premesse per questa legge erano grandi, e ci siamo ritrovati con una montagna che ha partorito un topolino». Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia, esprime con più forza di altre organizzazioni del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” la delusione per il decreto attuativo della riforma, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Perché per gli 1,4 anziani affetti da demenza in Italia, di cui il 50/60% soffre di Alzheimer, le carenze della rete di assistenza sono un problema doppio: «La mancata riforma dell’indennità di accompagnamento pesa in particolare sui familiari delle persone con demenza, che di solito non ottengono mai alla prima richiesta l’assegno», spiega.
Un rifiuto che lascia tutti i problemi di assistenza ai parenti, condannati a seguire il proprio anziano «nella solitudine del proprio domicilio», e che quindi sono «ad altissimo rischio di burnout». Per le persone affette da demenza la propria casa «è un rifugio sicuro», un aggancio insostituibile alla realtà, sostenibile solo però con l’assistenza domiciliare.

Leggi: La Repubblica


Anziani e disabili dimenticati – di Linda Laura Sabbadini

Bisognava attuare la domiciliarità, sviluppare servizi per dare supporto alle famiglie, alleggerendo il carico di lavoro non retribuito soprattutto delle donne. E prevedere nuove forme dell’abitare. Ma niente è stato fatto
Vi ricordate la domenica di Pasqua, solo quattro anni fa? Piazza San Pietro deserta e Papa Francesco da solo di fronte al mondo collegato in diretta. Tanta pioggia. Eravamo in piena pandemia. Non c’erano ancora i vaccini. Immagini drammatiche, tanti morti.
Ma c’era una grande speranza, la convinzione che, finalmente, sulla salute dei cittadini si sarebbe investito, che mai più sarebbe successa una cosa simile, che dopo la grande prova del personale sanitario non si sarebbe più sottovalutata la situazione. Si sarebbe intervenuti, aumentando il numero di medici e infermieri, sviluppando la medicina territoriale, garantendo le risorse economiche necessarie.
E invece no. Sono passati solo quattro anni e ci ritroviamo di fronte a politiche che sanciscono che la salute dei cittadini non è una priorità di questo Paese e che in particolare non lo è la salute degli anziani. Possibile che nulla si sia imparato da quella scioccante esperienza?

Leggi: La Repubblica


 Istat, per ogni ultraottantenne un solo bambino sotto i 10 anni – di Antonella Patete

Popolazione quasi stabile grazie alle immigrazioni dall’estero. Natalità in discesa, mortalità in calo. Popolazione residente straniera in crescita. 1,20 il numero medio di figli per donna
Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 990mila unità, (dati provvisori), in calo di 7mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-0,1 per mille abitanti). Lo si legge nel Rapporto Istat sugli indicatori demografici, diramato questa mattina dall’Istituto nazionale di statistica, in cui si apprende però che il dato della popolazione quasi stabile è determinato soprattutto grazie all’immigrazione dall’estero. I dati confermano, infatti, il rallentamento del calo di popolazione che, dal 2014 al 2021 (-2,8 per mille in media annua), ha contraddistinto il Paese nel suo insieme. La situazione si presenta, però, eterogenea tra le varie regioni: a fronte di un Centro stabile (+0,1 per mille), nel Mezzogiorno la variazione è negativa, (-4,1 per mille), mentre nel Nord la popolazione aumenta del 2,7 per mille. A livello regionale, la popolazione risulta in aumento soprattutto in Trentino-Alto Adige (+4,6 per mille), in Lombardia (+4,4 per mille) e in Emilia-Romagna (+4,0 per mille).

Leggi: Redattore Sociale


SEGNALAZIONI:

Dichiarazione dei redditi al via: dal 730 semplificato alle rate del superbonus, tutte le novità (e le scadenze)

Dalle mance alle criptovalute, dagli investimenti all’estero alla rivalutazione dei terreni fino alla detrazione in dieci anni del superbonus edilizio. Inizia la “stagione” della dichiarazione dei redditi e anche quest’anno non mancano le novità. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con le proprie credenziali, è possibile scaricare la precompilata e le relative istruzioni. Da quest’anno parte poi la sperimentazione del 730 in versione semplificata con procedura guidata, per dipendenti e pensionati.
COME FUNZIONA IL 730 SEMPLIFICATO
Accedendo alla propria area riservata sul sito delle Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono scaricare le informazioni che li riguardano in possesso del Fisco. La compilazione del modello avverrà tramite un iter guidato, senza la necessità di conoscere i codici tributo. Il contribuente, con un percorso guidato, potrà confermare o meno i dati proposti dal Fisco. Sarà poi il sistema a inserirli i all’interno dei campi del modello dichiarativo in via automatica.

Leggi: Il Gazzettino


 

 

 

 

Buona Pasqua da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news settimanali riprenderà il 10 aprile 2024


NEWS:

martedì 26 marzo 2024
“Al governo non interessa la condizione dei pensionati”

La nuova segretaria Spi Cgil spiega gli assi su cui si muoverà l’organizzazione: “Saremo protagonisti nelle mobilitazioni del sindacato confederale”
Tania Scacchetti non è la prima segretaria generale donna dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. Ma certo la sua elezione avvenuta il 14 marzo scorso è arrivata in una fase in cui le tematiche di genere, il punto di vista femminile in un mondo sconvolto da guerre, violenze e ingiustizia sempre più marcate, ha guadagnato uno spazio sempre più centrale.
“È così – ci dice subito all’inizio del nostro colloquio – e ne sento la responsabilità. Come ho detto nella relazione programmatica all’assemblea generale dello Spi, le donne devono spendere il loro impegno per le altre donne, per dare un senso alle lotte, faticose, pazienti e tenaci diceva Nilde Iotti, con cui si sono aperte la strada per la loro emancipazione. Insomma, servono pratiche e comportamenti che aiutino a portare anche nel modo di stare nelle organizzazioni e nelle relazioni fuori dalle organizzazioni modalità non maschili. Ad affermare, cioè, il valore di un punto di vista di genere inclusivo e che come tale non guardi solo alla parte femminile ma, appunto, alle relazioni tra uomini e donne”.

Leggi: Collettiva, 26/03/2024


lunedì 25 marzo 2024
La riforma della non autosufficienza. Quel passo indietro

Un colpo di spugna sulla riforma della non autosufficienza. Una sberla contro gli anziani non
autosufficienti. Perché sempre i più vulnerabili devono essere colpiti? Perché gli anziani che hanno bisogno di aiuto in questo Paese non possono aver diritto a fruire, in base ai loro bisogni di assistenza, di servizi personalizzati come la legge Delega prevedeva? Perché la Germania lo ha
fatto nel 1975, la Francia nel 2002, la Spagna nel 2006 e noi non riusciamo a farlo neanche nel 2024? Il Governo Draghi aveva disegnato una riforma dell’assistenza e l’aveva inserita nel Pnrr. Una Commissione guidata da Livia Turco aveva lavorato alla sua stesura e la società civile si era molto spesa, attraverso il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”. Il Parlamento non aveva fatto in tempo ad approvarla, dato il sopravvenire della crisi di governo. Ma nel marzo 2023 il nuovo Parlamento ha varato con alcune modifiche al testo, la Legge 33/2023 sulla non autosufficienza, rinviando ad un decreto attuativo uscito pochi giorni fa in Gazzetta.

Leggi: La Repubblica, 25/03/2024


lunedì 25 marzo 2024
La povertà cresce, ma il governo non ci crede

Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi da quasi un anno e mezzo: non passa giorno senza che lei o qualcuno dei suoi ministri sostenga le meraviglie in economia che il destra-centro avrebbe realizzato. Aumenta il Pil, aumenta l’occupazione, è stato abolito il reddito di cittadinanza e quindi gli imprenditori finalmente possono assumere la manodopera di cui hanno bisogno sottraendola al divano. Tutto bene, madama la marchesa! E invece no. I dati, purtroppo non mentono: se a snocciolarli è l’Istat, autorevole istituto di statistica nazionale non tacciabile di manipolare le cifre visto che i vertici sono di nomina governativa, non è possibile confutarli.
I dati definitivi verranno resi pubblici tra qualche mese, ma quelli diffusi oggi sono chiari: “Secondo le stime preliminari, nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui”. Come è possibile che aumentino le famiglie in grave difficoltà se il numero di donne, ma soprattutto di uomini, che hanno un lavoro è in aumento?

Leggi: Collettiva, 25/03/2024


domenica 24 marzo 2024
Anziani: La riforma zoppa

Assegni agli over 80 fragili ne godrà solo i1 3 per cento (e con tagli su altre povertà)
Stanziati 250 milioni annui: servirebbero oltre dieci miliardi di euro – di Gian Antonio Stella
Una riforma di cui andiamo orgogliosi», ha detto Giorgia Meloni: «Diamo finalmente
risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani». L’avvio della mirabolante «prestazione universale che consentirà di aumentare di oltre il 200% l’assegno d’accompagnamento» dei vecchi «più fragili e bisogno si», tuttavia, appare un po’ in certo. Visti gli stanziamenti, quelli che potrebbero goder ne infatti sarebbero 24.500 l’anno. Pari ai soli ultraottantenni della provincia di Tera mo. E gli altri canuti disabili d’Italia? Boh… A fare le pulci alla Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è il «Patto per un nuovo welfare sulla
non autosufficienza» che raggruppa sessanta organizza zioni e associazioni che si occupano del problema, dalle Acli alla Caritas, da Cittadinanzattiva alla Federazione Coldiretti Pensionati, dalla
Federazione Alzheimer al Consorzio Mutue Sanitarie. Patto che, ottenuto nella primavera 2021 l’inserimento nel Pnrr dell’agognata riforma attesa da un’eternità (in Spagna c’è da 18 anni, in Francia da 22, in Germania da 29, in Austria da 31), è rimasto basito ritrovando nel decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 marzo la conferma a tutti i dubbi peggiori.

Leggi: Corriere della Sera, 24/03/2024


sabato 23 marzo 2024
Non autosufficienza, il grande bluff del governo

L’allarme dello Spi Cgil Veneto: “L’assegno universale andrà in tasca appena allo 0,6 per cento della platea che ne avrebbe bisogno”
Dal governo solo spiccioli, definirla elemosina è un eufemismo. I soldi stanziati dell’esecutivo per la cosiddetta “prestazione universale” (circa 850 euro da aggiungere eventualmente all’indennità di accompagnamento) destinata agli anziani non autosufficienti sono briciole riservate a una platea ristrettissima a causa dei requisiti più che stringenti necessari per ottenere il beneficio e comunque solo dal 2025.
L’assegno, infatti, è destinato a ultra 80enni con un Isee inferiore ai 6 mila euro, l’accompagnatoria e in stato di non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo. Proiettando sul Veneto i dati nazionali, lo Spi Cgil regionale calcola che l’assegno spetterebbe a meno di 2 mila anziani, lo 0,6% dei 328 mila ultra 65enni non autosufficienti residenti nella regione. In pratica, la misura presentata con i consueti toni trionfalistici utilizzati del governo esecutivo per ogni intervento messo in campo – anche se la legge delega è stata approvata nel 2023 dal governo Draghi e nasce soprattutto sotto la spinta delle organizzazioni sindacali – risulta pressoché inutile, in quanto interesserà solo 2 ultra80enni non autosufficienti ogni 100 e, come detto, lo 0,6% di tutti gli anziani che non sono più in grado di badare a loro stessi.

Leggi: Collettiva, 23/03/2024


venerdì 22 marzo 2024
La petizione popolare sul diritto ad avere una abitazione dignitosa di Sunia, Cgil, Udu

Il fabbisogno in Italia è di almeno 600 mila case di edilizia residenziale pubblica, partendo dalla riqualificazione e dal recupero del patrimonio non utilizzato, quindi a consumo di suolo zero. Mentre milioni di famiglie sono in attesa di una casa da anni (l’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare in molti casi supera i 10 anni), migliaia di alloggi pubblici sono sfitti perché hanno bisogno di una ristrutturazione.
Il quadro è aggravato dalla condizione nella quale si trovano le famiglie, alle prese con la crescita dell’inflazione e l’aumento del costo della vita che hanno acuito il disagio sociale. Secondo l’Istat circa 2 milioni e mezzo di nuclei non sono nella condizione di poter pagare l’affitto e le spese condominiali che incidono per oltre il 40 per cento sul reddito, mentre per garantire il diritto allo studio servirebbero almeno 60 mila alloggi pubblici per studenti a costi sostenibili.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 22/03/2024


mercoledì 20 marzo 2024
Per il diritto all’abitare 45 mila firme

La petizione del Sunia, sindacato degli inquilini, promossa con Cgil e Udu, chiede a governo e Parlamento di affrontare l’emergenza casa
Mentre milioni di famiglie sono in attesa di una casa da anni, migliaia di alloggi pubblici sono sfitti perché hanno bisogno di una ristrutturazione. È il paradosso tutto italiano di un Paese che non muove un dito per affrontare e risolvere un’emergenza che si aggrava ogni anno di più.
Per questo il Sunia ha lanciato la petizione popolare per il diritto all’abitare, con il sostegno della Cgil e dell’Udu, Unione degli universitari, e raccolto 45 mila firme che vengono consegnate alla presidenza del Senato e alla Camera dei deputati in un’iniziativa a cui partecipano il segretario del sindacato degli inquilini Stefano Chiappelli, Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil, e Simone Agutoli dell’Udu.

Leggi: Collettiva, 20/03/2024


mercoledì 20 marzo 2024
Conferenza stampa di presentazione della Petizione Popolare per il Diritto all’Abitare al Senato

Oggi, presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della “Petizione popolare per il diritto all’abitare” promossa dal SUNIA che ha raccolto circa 45.000 firme.
Il Senatore Francesco Boccia, Presidente del Gruppo parlamentare del PD, ha aperto i lavori portando i saluti delle istituzioni all’evento che ha visto la partecipazione attiva di molti altri Senatori di varie forze politiche di maggioranza e opposizione.
Durante la conferenza sono stati discussi i temi cruciali legati alla questione abitativa, evidenziando l’urgenza di garantire a tutti il diritto fondamentale a un alloggio dignitoso. Il quadro delle problematiche legate al disagio abitativo e le proposte contenute nella petizione, illustrate dal Segretario generale Stefano Chiappelli, hanno messo in luce le difficoltà e le sfide da affrontare quotidianamente per fronteggiare la grave emergenza abitativa nel nostro Paese.

Leggi: Sunia, 20/03/2024


martedì 19 marzo 2024
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “decreto anziani”. Ecco il Piano nazionale per l’invecchiamento attivo e in buona salute

Il decreto legislativo è stato predisposto al fine di promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane. Si punta anche a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria. IL TESTO
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2024 il decreto legislativo 29/2024 in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Il decreto legislativo è stato predisposto al fine di definire la persona anziana, promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento; a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili nonché ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/03/2024


DALLE REGIONI:

domenica 24 marzo 2024
«Prestazione universale per anziani non autosufficienti è inutile»

Spi Cgil del Veneto all’attacco della misura appena varata dal Governo Meloni. «Interesserà solo lo 0,6% di tutti gli anziani che non sono più in grado di badare a loro stessi»
Definirla elemosina è un eufemismo per lo Spi Cgil del Veneto. I soldi stanziati dal Governo per la “prestazione universale” sono circa 850 euro, che si aggiungono all’indennità di accompagnamento, e sono destinati agli anziani non autosufficienti. Ma per il sindacato regionale dei pensionati sono solo briciole riservate a una platea molto ristretta, a causa dei requisiti stringenti necessari per ottenere un beneficio che partirà dal 2025.
L’assegno è destinato a chi ha più di 80 anni ed ha: un’Isee inferiore ai 6mila euro, l’accompagnatoria ed in stato di non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo. Proiettando sul Veneto i dati nazionali, lo Spi Cgil calcola che l’assegno spetterebbe a meno di 2mila anziani, lo 0,6% dei 328mila ultra 65enni non autosufficienti residenti in regione.

Leggi: Verona Sera, 24/03/2024


sabato 23 marzo 2024
Lombardia, associazioni in piazza contro tagli ai caregiver fatti dalla Regione: “Risparmiano sulla disabilità, i diritti non sono priorità”

Si oppongono a rimodulazioni e tagli dei fondi dedicati ai caregiver famigliari delle persone con gravi (misura B2) e gravissime disabilità (misura B1) e sono contro la creazione di una graduatoria che ha portato al blocco delle liste per i nuovi aventi diritto che faranno richiesta dal 2024. Sono questi i principali motivi che hanno spinto ad aderire alla mobilitazione di sabato 23 marzo oltre 100 associazioni lombarde e non solo. Le organizzazioni, composte per la quasi totalità da genitori di persone in dipendenza vitale e con bisogni complessi, hanno predisposto un flash mob in piazza Città di Lombardia “contro le politiche restrittive ai danni delle persone non autosufficienti portate avanti dal Pirellone”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 23/03/2024


venerdì 22 marzo 2024
L’allarme Auser: tecnologie indispensabili per la vita quotidiana e anziani sempre più indifesi

Il neo presidente Cirillo: «Vogliamo creare uno sportello per aiutare i pensionati a prenotare le visite mediche»
Oltre 1300 associati, quello ducale è uno dei club più grandi della regione «E siamo in crescita» «Questa è l’unica realtà in provincia che non ha contatti con il Comune: è un forte rammarico» Il neo presidente Di AUser, Salvatore Cirillo, raccoglie il testimone da Graziella Pinato
Solitudine, pensioni basse, sanità costosa e con tempi troppo lunghi. Questi sono i problemi con i quali gli anziani fanno i conti tutti i giorni. Lo sanno bene Graziella Pinato, ex presidente di Auser Vigevano, ed il neo presidente Salvatore Cirillo. «Il 90% dei lavoratori di Vigevano sono pendolari – dice Cirillo – e questo significa che i nostri anziani spesso non hanno nessuno cui fare riferimento. Se devono andare a fare una visita specialistica, il figlio, o la figlia, deve perdere un giorno di lavoro, e questo diventa un problema. Qui interveniamo noi con i nostri volontari a titolo gratuito. Ci capita spesso di accompagnarli anche a fare la spesa». Poi ci sono le pensioni, che per la maggior parte non sono molto “grasse”.

Leggi: La Provincia Pavese, 22/03/2024


giovedì 21 marzo 2024
Caregiver e non autosufficienza, le associazioni lombarde scendono in piazza

Dopo quattro mesi di trattative e confronto con la Regione dai risultati insoddisfacenti, le associazioni lombarde scendono in piazza il 23 marzo e i 16 aprile con due manifestazioni di protesta contro il programma operativo regionale per la non autosufficienza. Ma il problema non riguarda solo la Lombardia né solo il 2024: per cui urge un ragionamento politico – di Sar De Carli
Le associazioni lombarde scendono in piazza per protestare contro il programma operativo regionale per la non autosufficienza. Due i problemi, messi in evidenza già a fine dicembre, appena la delibera è stata approvata ma che in questi medi di confronto non hanno portato a risultati che le associazioni giudicano adeguati. Il primo problema è la rimodulazione del contributo mensile previsto dalla Misura B1 per i caregiver familiari che assistono persone con grave e gravissima disabilità (inizialmente era previsto un taglio del contributo monetario tra i 200 e i 350 euro mensili, spostati su un aumento dei servizi, mentre ora la riduzione dell’erogazione monetaria ammonta a circa 65 euro mensili). Il secondo problema è il fatto che, essendo state le risorse regionali messe tutte sulla riduzione del taglio ai contributi, non vi sono più risorse per rispondere a tutte le nuove richieste di accesso alla Misura B1: cosa che comporterà la creazione di liste d’attesa.

Leggi: Vita, 21/03/2024


IN AGENDA:

27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


SPOKE 6. Evento “Prospettive per una società che invecchia: la sfida demografica”

Si terrà il prossimo 5 aprile a Roma presso Fondazione La Sapienza un incontro di confronto tra i ricercatori dello Spoke 6, che prevede anche la partecipazione di numerosi rappresentanti di altri Spoke, al fine di assicurare una prospettiva multidisciplinare sulle sfide del partenariato.
L’evento è aperto alla partecipazione del pubblico e rappresenta un importante momento di confronto tra esperti sui temi affrontati ed i risultati intermedi prodotti dallo Spoke 6. Di seguito si riporta il programma della giornata.

Leggi: Ageit


SPOKE 5. Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders

Lo Spoke 5 (Care Sustainability in an Ageing Society, CaSAS) del Programma Age-It è incentrato sull’assistenza alla popolazione anziana.
Nelle giornate del 16 e 17 aprile, presso l’Aula Magna DIAG Antonio Ruberti dell’Università La Sapienza di Roma, i ricercatori di CaSAS hanno organizzato un evento di confronto con le associazioni ed istituzioni di portatori di interesse, su questioni afferenti all’assistenza e alla situazione di chi la fornisce (‘caregiver’ sia formali che informali) in una società che invecchia.

Leggi: Ageit


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


SPOKE 9 – Evento FORITAAL a Firenze in collaborazione con Age-It

Si terrà a Firenze il prossimo 25-28 giugno il 13° Forum Italiano Ambient Assisted Living. Il Forum rappresenta il principale raduno di professionisti, aziende, organizzazioni di utenti, decisori politici, istituti di ricerca e università attivi nel campo dell’AAL. È la principale piattaforma italiana di discussione sulle sfide poste dalla trasformazione digitale e dalle tecnologie intelligenti nel campo dell’invecchiamento attivo e sano. Il Prof. Filippo Cavallo dell’Università degli Studi di Firenze ed il dott. Pietro Aldo Siciliano del CNR, rispettivamente leader e co-leader dello Spoke 9 di Age-It, sono nel comitato organizzativo dell’evento. Speaker nazionali e internazionali di alto profilo contribuiranno alla discussione. Per maggiori dettagli sull’evento e sulla call for paper in scadenza il prossimo 30 marzo si veda il sito dedicato all’evento.

Leggi: Foritaal


IN EVIDENZA:

La settimana del sociale: si vota il Codice della strada voluto da Salvini (e contrastato dalle associazioni)

Si tratta di un provvedimento criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e da molte sigle ambientaliste. Il ddl potrebbe essere approvato alla Camera in questa settimana e passare al Senato senza modifiche, per diventare definitivo e dare al governo la delega di riscrivere il Codice. Nell’approfondimento firmato dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore anche tutti gli altri aggiornamenti sull’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni – di Edoardo Patriarca
Negli ordini del giorno delle assemblee di Camera e Senato sono due i punti che pongo alla vostra attenzione. Il primo, al Senato, riguarda il ddl di valorizzazione e promozione dei Cammini d’Italia sul quale abbiamo speso qualche riflessione la settimana scorsa. Il secondo, alla Camera, è l’approvazione più volte rinviata delle nuove norme di revisione del Codice della strada.
Un provvedimento quest’ultimo voluto dal ministro Matteo Salvini, criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada e da molte associazioni ambientaliste, tanto che le stesse nelle settimane scorse hanno promosso una mobilitazione (tra queste una imponente mail bombing) diretta ai parlamentari per chiedere modifiche al testo.

Leggi: Vita


Anziani. Raggiunto l’obiettivo del Pnrr, ma la riforma non c’è – di Franco Pesaresi

Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023
Uno degli obiettivi del PNRR (Missione 5) è costituito dalla approvazione della Riforma legislativa degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti. La riforma prevista dal PNRR è volta ad introdurre un sistema organico di interventi in favore degli anziani non autosufficienti che preveda anche l’individuazione di livelli essenziali delle prestazioni per gli anziani non autosufficienti. La legge doveva essere approvata entro il 31 marzo 2024 anche perché questo è uno dei tanti target sulla base dei quali l’Unione Europea dispone o meno l’erogazione delle quote di finanziamento del PNRR.
Ebbene, il Governo ha colto questo obiettivo perché dopo aver approvato la Legge delega n. 33/2023, ha approvato nei tempi previsti il Decreto attuativo n. 29 del 15 marzo 2024 contenente le “Disposizioni in materia di politiche in favore degli anziani”.
Tutto bene, dunque? No, perché durante il percorso legislativo, dopo una buona Legge-delega, il Decreto legislativo 29/2024 attuativo ha perduto quasi tutti i contenuti significativi che avrebbero potuto cambiare l’assistenza per gli anziani non autosufficienti.

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Crescono povertà e diseguaglianze – di Daniela Mesini Eleonora Gnan

Il lungo strascico della pandemia, i precari equilibri geopolitici connessi alle guerre in corso ed il crescere esponenziale dell’inflazione stanno mettendo a dura prova le capacità di ‘galleggiamento’ delle famiglie e acuendone le disuguaglianze.
Secondo l’ultimo Rapporto Oxfam, in Italia, a fine 2022, l’1% più ricco era titolare di un patrimonio 84 volte superiore a quello detenuto dal 20% più povero della popolazione, la cui quota di ricchezza nazionale si è dimezzata in un anno. ISTAT, nelle ultime statistiche sulla povertà,1 stima quasi 2,2 milioni di famiglie italiane in condizioni di povertà assoluta nel 2022,2 per un totale di oltre 5,6 milioni di individui. I dati registrano un’ulteriore crescita rispetto al 2021: l’incidenza della povertà assoluta a livello familiare passa dal 7,7% all’8,3%, mentre quella individuale sale dal 9,1% al 9,7%. Tale aumento è in larga parte imputabile alla forte accelerazione dell’inflazione che, nell’ultimo anno, ha visto un’impennata dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo pari a +8,7%, dato che sale a +12,1% per le famiglie meno abbienti.

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Case green: cosa succederà al mercato immobiliare italiano?

Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva Case Green.
Il nuovo contenuto prevede che a partire dal 2030 gli edifici di nuova costruzione destinati ad abitazione civile devono essere a impatto zero. In questo caso sta alla sensibilità dei cittadini iniziare fin da ora a progettare e costruire case green per evitare in un secondo momento di doverci rimettere mano. Il termine è fissato al 2028 nel caso in cui trattasi di edifici pubblici o edifici destinati a “ospitare” Pubbliche Amministrazioni.
Il parco immobiliare italiano è abbastanza vetusto. In base ai dati rilevati, in Italia circa la metà degli edifici residenziali è in classe energetica «F» o «G», cioè le più inquinanti. La classe energetica «G» è attribuita al 29,3% degli edifici, mentre la classe energetica «F» a 23,4% degli edifici. In Europa le cose non vanno meglio perché entro il 2050 devono essere ristrutturate il 60% delle abitazioni.

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L’anziano con disabilità intellettiva ha migliorato la sua attesa di vita. Può l’attività fisica migliorarne la qualità?

L’aumento dell’aspettativa di vita è associato all’incremento delle disabilità, specialmente in età avanzata. Questo trend non riguarda solo la popolazione generale, ma anche i soggetti con Disturbo Intellettivo Relazionale (DIR). Una possibile strada efficace è l’attività fisica adattata (APA).
di Iride Ghezzi (Laurea in scienze motorie – chinesiologa, pedagogista, psicologa cinica), Fabrizio Pregliasco (Medico chirurgo, specialista in igiene e medicina preventiva), Gianluca Giardini (Medico Chirurgo specialista in Geriatra), Stefano Daverio (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, Massoterapista), Daniele Turchi (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, tecnico 3° livello Nordic Walking), Mattia Marchesi (Laurea in Scienze Motorie – Chinesiologo, Massoterapista)
“È ormai universalmente riconosciuto che un’adeguata attività fisica è essenziale per il mantenimento della salute e dell’efficienza dell’organismo, oltre che un insostituibile strumento per prevenire l’insorgenza di molte malattie. Una vita sedentaria costituisce un importante fattore di rischio per la salute delle persone, soprattutto se si tratta di anziani, età in cui sono più probabili disabilità funzionali e malattie cardiovascolari. Diviene così importante favorire l’attività della persona anziana sottoponendola a stimoli che facilitino le interazioni sociali, la sua autonomia e indipendenza, aiutandola a mantenersi attiva il più possibile sia fisicamente che psichicamente.” (OMS, 2020)

Leggi: I Luoghi della Cura


Longevità, la ricetta di Silvio Garattini: «Evitare il mercato della medicina. Io non mangio mai a pranzo: e i miei farmaci sono cinema, teatri, conferenze» – di Sara Bettoni

Il fondatore e presidente dell’Istituto «Mario Negri», 95 anni, è tra i sei «grandi anziani» che hanno ricevuto il riconoscimento «Una grande vita»
Silvio Garattini arriva in Sala Alessi a Palazzo Marino con oltre mezz’ora di anticipo. «Sono venuto a piedi da casa mia, abito vicino all’ospedale Fatebenefratelli». Novantacinque anni compiuti il 12 novembre scorso, il fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» è tra i sei «grandi anziani» a cui è stato consegnato il riconoscimento «Una grande vita», legato al suo impegno come oncologo, farmacologo, ricercatore.
In città è in buona compagnia: sono oltre 5 mila gli over 90.
«L’Italia è il Paese dell’Unione europea con il più alto numero di anziani. Ma se guardiamo la durata della vita sana, scendiamo molto nella graduatoria. Nell’ultima parte dell’esistenza compaiono parecchie malattie, anche due o tre per cittadino».
Qual è la strategia per arrivare alla quarta età in salute?
«Evitare il mercato della medicina».

Leggi: Corriere della Sera


La “strage nascosta” è importante per il futuro che abbiamo di fronte – Costanzo Ranci

Ringrazio Welforum.it per aver dato un ampio spazio al mio studio sulla “strage nascosta” e i tre autori che hanno commentato lo studio con grande passione e competenza. Tornare a parlare di fatti che hanno arrecato tante sofferenze non è mai facile, e quindi il ringraziamento è ancora più sentito e si estende anche a chi ha trovato l’energia e l’interesse per leggere i diversi commenti. Peraltro, l’intento non è tanto commemorare (anche se una buona memoria collettiva di fatti simili svolgerebbe una importante funzione civile), quanto apprendere, per prevenire altri fatti dello stesso tipo e migliorare il sistema.
Lo studio sulla “strage nascosta” considera la pandemia come uno stress test per le RSA, un evento traumatico che ha consentito di evidenziare i punti di forza e di debolezza del sistema. È su questi aspetti che intervengo di nuovo per puntualizzare alcuni aspetti a valle dei commenti ricevuti.
Il primo punto riguarda la posizione del nostro paese rispetto agli altri paesi europei. Certamente i dati sull’impatto della pandemia in termini di mortalità sono lontani dall’essere precisi: troppe le incongruenze soprattutto nei primi mesi, troppo ampia la variabilità dei sistemi di vigilanza e di raccolta delle informazioni, nonché delle metodologie adottate per diagnosticare il Covid-19. Pur con qualche incertezza, tuttavia alcuni dati sono ora, a distanza di quattro anni dall’inizio della pandemia, abbastanza consolidati.

Leggi: Welforum


Un “mondo demograficamente diviso”: crollo della fertilità nel 97% dei paesi, ma in quelli a basso reddito raddoppierà

Un “mondo demograficamente diviso”. Entro il 2100 si prevede un crollo globale della fertilità, con un tasso destinato a scendere sensibilmente nel 97% dei Paesi, ben 198 su 204; nello stesso periodo però si prevede che le nascite raddoppieranno nei Paesi a basso reddito e che un bambino su due nascerà nell’Africa subsahariana. Lo scenario, a dire il vero non particolarmente sorprendente, è stato presentato sulla rivista The Lancet dal programma di ricerca Grb, acronimo di Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors, guidato dall’Hme, l’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington.
Una situazione che gli autori della ricerca definiscono appunto un “mondo demograficamente diviso”, fra un baby boom nei Paesi più poveri e un baby burst in quelli più ricchi, che promette di avere conseguenze molto serie per le economie e le società, a partire dalle migrazioni. La bassa fertilità, rilevano gli autori della ricerca, potrebbe essere mitigata sia da un’immigrazione etica ed efficace, sia da politiche di sostegno ai genitori.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Siamo davvero pronti a vivere 100 anni?

Da una parte gli Italiani sono sempre più longevi, dall’altra le difficoltà di adeguare i servizi, il mondo dell lavoro. Il welfare e la previdenza a una classe d’età avanzata che nel 2050 rappresenterà un terzo della popolazione e che va valorizzata.
Anno 2050: la «pelle intelligente» che indossiamo per monitorare la funzione cardiaca, cerebrale e muscolare rileva attività anomale, e invia al nostro medico i dati per intervenire tempestivamente. Questi dispositivi elettronici biointegrati hanno sostituito le tecnologie indossabili, come i vecchi smartwatch di tanti anni fa. Mentre gli anziani indossano esoscheletri che consentono loro di camminare meglio e più a lungo. Questo è lo scenario in cui si è fatto l’inimmaginabile per aggiungere trent’anni all’aspettativa di vita umana. Ma la società nel frattempo sarà stata progettata per un’esistenza così lunga? Un bambino su due che attualmente ha cinque anni vivrà fino a compiere un secolo. Lo sostengonoi ricercatori del Center on Longevity dell’Università di Stanford, all’avanguardia nello studio della longevità, che credono chei cent’anni saranno la norma per tutti i neonati entro il 2050. Grazie ai continui progressi della medicina, si prevede che il numero dei centenari in tutto il mondo aumenterà di otto volte.

Leggi: Panorama


Attenti ai passi falsi: la povertà energetica in Italia non è scomparsa

Nel 2022 è proseguito il rialzo dei prezzi energetici, cominciato con la ripresa post pandemica ed esacerbato dall’invasione russa dell’Ucraina. In quell’anno, infatti, la spesa energetica annuale media riferita agli usi domestici delle famiglie italiane è aumentata di quasi 500 euro rispetto al 2021, raggiungendo i 1.915 euro (+32%). In particolare, i prezzi di elettricità e gas naturale, il vettore energetico maggiormente usato nel nostro paese per il riscaldamento, in base ai dati Eurostat sono cresciuti del, rispettivamente, 50 e 34,7%: dati che tengono conto anche della diffusa presenza di contratti a prezzo fisso. Durante il 2022, infatti, secondo ARERA, il 76,7% delle famiglie italiane con un contratto sul libero mercato aveva un rapporto di fornitura di elettricità a prezzo fisso (67,3% nel caso del gas).
Inoltre, l’inverno del 2022 è stato mite, con temperature al di sopra della media storica. In questo quadro (aumento significativo dei prezzi, inverno mite) non sorprende che le quantità consumate, in particolar modo quelle di gas naturale (-14%; cfr. tab. seguente), si siano ridotte rispetto all’anno precedente.

Leggi: Rienergia


OMS: Porre la salute al centro della pianificazione urbana e territoriale

Con l’obiettivo di affrontare le pressanti sfide globali derivanti dai rischi ambientali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie, ha presentato una piattaforma che include molte indicazioni presenti nel libro Integrating Health in Urban and Territorial Planning e nella pubblicazione Supporting a healthy planet, healthy people, and Health Equity through Urban and Territor Planning per porre la salute al centro della pianificazione urbana e territoriale
Il progetto, realizzato con l’esperienza dei professionisti della sanità pubblica, è rivolto a governi nazionali e autorità locali, architetti del paesaggio, ingegneri, professionisti della salute pubblica come medici, infermieri, operatori sanitari professionisti nella pianificazione e progettazione urbana e della sanità pubblica, organizzazioni di rappresentanza sociale e alla società civile. Il fine è la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere in tutto il mondo.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Riflessioni sull’accessibilità universale – di Salvatore Cimmino
«L’accessibilità universale – scrive Salvatore Cimmino – non è un concetto “alla moda”, che faccia trend, ma un diritto fondamentale che tutti dovremmo abbracciare e difendere: affrontare il tema dell’accessibilità degli spazi pubblici e privati, dell’istruzione, del lavoro, nonché il tema della mobilità totale e garantita, tenendo in particolare considerazione i diritti delle persone con disabilità, determina infatti la qualità della vita dell’intera comunità nazionale»
L’accessibilità universale agli spazi pubblici e privati è uno dei presupposti per l’effettivo esercizio del diritto di cittadinanza: «Il diritto all’accessibilità è sia diritto in sé e per sé, sia diritto fondamentale “funzionale”, presupposto imprescindibile per il godimento di tutti gli altri diritti della persona umana, perché la sua garanzia consente alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente, di compiere le proprie scelte e di partecipare a tutti gli aspetti della vita su base di eguaglianza con gli altri».
Questo è uno dei tanti e significativi passaggi di un’importante mozione, basata sul contenuto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, mozione approvata all’unanimità alla Camera nel 2021. Ma qual è, ad oggi, la situazione nel nostro Paese?

Leggi: Superando


SEGNALAZIONI:

Contributi Inps colf e badanti da pagare entro il 10 aprile 2024, come fare il versamento

Non manca molto alla scadenza della prima rata dei contributi trimestrali Inps per colf e badanti. La data entro la quale è richiesto il pagamento è nella prima metà del prossimo mese.
Tutti coloro che hanno assunto a tempo determinato o indeterminato un lavoratore o una lavoratrice come colf e badanti, dovranno versare un importo maggiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quindi richiesta attenzione nel versamento dei contributi, che sono aumentati a causa della variazione Istat del 5,4 per cento per via dell’indice dei prezzi al consumo.

Leggi: Qui Finanza


Spid. CE.PA chiede incontro urgente al Ministero del Lavoro

I Patronati del Ce.Pa (Acli, Inas, Inca, Ital) chiedono un intervento urgente al Ministero del Lavoro, in raccordo con AGID e Inps, per risolvere le criticità legate al rilascio dello SPID per il servizio di Patronato svolto nelle sedi all’estero. “Da oltre un anno – spiegano in una nota congiunta – gli operatori di Patronato che non hanno la cittadinanza italiana e di conseguenza non sono titolari di un documento di identità italiano non possono più svolgere gran parte del lavoro a cui sono adibiti perché non hanno i requisiti fondamentali per il rilascio di una identità digitale”.
“Acli, Inca, Inas, Ital hanno denunciato più volte la totale assenza di un dialogo da parte del Ministero del Lavoro senza aver ricevuto, ad oggi, alcuna certezza o riscontro che la problematica possa essere risolta”.
Secondo i Patronati, “la situazione per il servizio che i nostri operatori prestano all’estero è critica: alcuni Paesi sono totalmente privi dello SPID, in altri il numero di operatori che ne sono privi è superiore a quelli che lo hanno”.

Leggi: Inca


Colf e badanti, per assumerle in regola quali sono i documenti che non possono mancare

Ecco tutti i documenti che non possono mancare per procedere con l’assunzione a colf e badanti: una guida per tutti da tenere sempre a portata di mano.
Con i ritmi della società attuale, spesso presi dalla frenesia ci si dimentica, come si suol dire, degli ultimi. E tra gli ultimi non si possono non annoverare anche le persone anziane. Se a questo ci si aggiunge la tendenza, in tante parti di Italia, ad avere pochi figli, il mix può diventare esclusivo. Per porre un freno a questo fenomeno di abbandono, per così dire, dei vecchi, molte persone ricorrono all’assunzione di colf e badanti.
Essendo, però, anche loro a tutti gli effetti dei lavoratori o delle lavoratrici, hanno bisogno anche loro di un regolare contratto per esercitare la loro professione. In tal senso, abbiamo pensato di offrire ai nostri lettori una guida di tutti i documenti che sono necessari per procedere con una regolare assunzione. Le sanzioni, infatti, per il lavoro a nero sono a dir poco spaventose ed è meglio, da questo punto di vista, non correre rischi. Oltre ad essere, quello del lavoro sommerso, uno dei principali problemi del nostro Paese.

Leggi: Codici Ateco


 

 

 

 

NEWS:

martedì 19 marzo 2024
Anziani, la riforma che non c’è. Entra in vigore, ma prevede 22 decreti attuativi

Prestazione universale, assistenza domiciliare integrata, Lea e Leps, ma anche telemedicina: le novità ci sono, ma per lo più riguardano il futuro. Pesaresi (Patto non autosufficienza): “Inascoltate le nostre richieste. Si rinvia tutto al futuro. Ma noi non ci fermiamo”
Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 18 marzo, entra oggi ufficialmente in vigore la riforma dell’assistenza agli anziani, contenuta nel decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29. Un traguardo raggiunto secondo le tempistiche previste, dal momento che, in base al Pnrr, il decreto doveva concludere il suo iter entro la fine del primo trimestre del 2024. Ma per molti si tratta di un’occasione mancata, se non una promessa tradita.
Innanzitutto, le novità. Il decreto introduce diverse nuove misure e procedure, rivolte a persone che abbiamo compiuto 70 anni. Per “la prevenzione della fragilità e per la promozione della salute, dell’invecchiamento attivo delle persone anziane, della sanità preventiva e della telemedicina in favore delle persone anziane”, saranno adottate, entro 90 giorni, “Linee di indirizzo nazionali per la promozione dell’accessibilità delle persone anziane ai servizi e alle risorse del territorio”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/03/2024


martedì 19 marzo 2024
Anziani e non autosufficienza: Cgil e Spi, un’occasione persa

“Confermate tutte le nostre preoccupazioni e la nostra delusione per una grande occasione persa per dare risposte a milioni di anziani e alle loro famiglie: dopo tanti annunci, tante promesse e tanta propaganda, il Governo adotta il decreto su anziani e non autosufficienza senza modifiche di rilievo e confermando la mancanza totale di finanziamenti”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi.
“Nonostante la pesante bocciatura della Conferenza Unificata che ha certificato la mancata intesa – ricordano i dirigenti sindacali – il Governo ha ignorato critiche e preoccupazioni e varato il decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023, una legge ricca di buone intenzioni che però vengono in gran parte disattese per la drammatica assenza di risorse sia per la sanità che per il sociale”.

Leggi: Cgil, 19/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Anziani. Geriatri: “Sono sempre più soli e non autosufficienti. Potenziare i servizi”

In Italia, secondo Paese più vecchio al mondo, gli over 65 sono 14 milioni, più del 20% della popolazione. La Sigot (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio) esprime soddisfazione per i decreti attuativi della Legge 33/23 per l’assistenza agli anziani, ma chiede “accorgimenti”. Palleschi: “Occorre potenziare gli ospedali e l’assistenza domiciliare, puntare su una medicina proattiva, che anticipa il bisogno, per prevenire la disabilità”.
La Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot) accoglie con favore il Decreto Legislativo proposto dal Consiglio dei Ministri in cui sono riportate le disposizioni attuative della Legge n.33 del 23 marzo 2023 sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, ma propone “alcuni accorgimenti”, presentati in audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ed esposti in occasione della giornata di studi organizzata su iniziativa dell’On. Roberto Pella alla Camera intitolata “La Legge 33/23: verso un modello community based, olistico, centrato sul paziente”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
“Gli anziani vendono la casa per pagarsi la badante”. L’allarme delle Acli: boom di annunci di nuda proprietà

Un bolognese su tre ha un reddito che supera i 30mila euro, ma uno su cinque è sotto i 15mila. Sta tutta in questi due dati la forbice economica e sociale della città di Bologna
Un bolognese su tre ha un reddito che supera i 30mila euro, ma uno su cinque è sotto i 15mila. Sta tutta in questi due dati la forbice economica, e sociale, della città di Bologna. “Penso che i servizi sociali vadano ripensati – commenta Chiara Pazzaglia, di Acli – per riportare un equilibrio tra chi non ha niente, e chi invece alcuni servizi se li può permettere. E’ questo il motivo per cui noi, come Acli, non siamo d’accordo con la gratuità indiscriminata”.
Dalle analisi delle dichiarazioni dei redditi effettuate presso il patronato, in particolare, emerge come le più fragili siano sempre le donne, spesso anziane sole. “C’è un divario retributivo che non finisce mai – continua la presidente delle Acli – Inizia durante la vita lavorativa, perché le donne fanno più ricorso a congedi, o permessi 104. Ma continua fino alla pensione. Quindi andrebbe risolto a monte, con un welfare di sostegno, mentre queste persone ancora lavorano, perché altrimenti, comunque, da anziane si ritrovano in carico al welfare”.

Leggi: La Repubblica, 15/03/2024


giovedì 14 marzo 2024
Si insedia al CNEL l’Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità

Falabella: “Lavorare per eliminare barriere e ostacoli”
Si è insediato l’11 marzo al Cnel l’Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità, presieduto dal consigliere Vincenzo Falabella e così composto: Giuliana Anatrella, Domenico Della Porta, Maria Felicia Gemelli, Giampiero Emilio Aristide Griffo, Salvatore Nocera, Giorgia Venerandi (in qualità di esperti esterni).
“L’impegno dell’Osservatorio – ha precisato Falabella – è lavorare per eliminare le barriere e gli ostacoli, promuovere l’uguaglianza di opportunità e creare un contesto socioeconomico nel quale ciascuna persona, indipendentemente dalle proprie condizioni di disabilità o abilità, età o aspetto, possa godere appieno dei diritti e della partecipazione alla società”.

Leggi: Cnel, 14/03/2024


mercoledì 13 marzo 2024
Il Parlamento europeo approva le linee guida per la Direttiva in materia di prestazione energetica (case green). Sì alla transizione ecologica, ma interventi e aiuti alle famiglie

Scopo della Direttiva, che sarà approvata nei prossimi giorni dal Consiglio Europeo e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, è quello di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
Tra gli obiettivi della Direttiva figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione di informazioni sul rendimento energetico.
In base alla Direttiva i Paesi membri dell’Unione dovranno garantire la ristrutturazione degli edifici residenziali con peggiori prestazioni nella misura del 16% entro il 2030 e il 26% entro il 2033.
Sicuramente la Direttiva europea va nella giusta direzione per la salvaguardia del clima e dell’ambiente, ma non si può non considerare che, comunque, non sarà un’operazione indolore per migliaia di famiglie, il più delle volte proprietarie della sola abitazione abitata e nella gran parte dei casi con situazioni reddituali non adeguate.

Leggi: Sunia, 13/03/2024


DALLE REGIONI:

martedì 19 marzo 2024
Bertolaso: su caregiver Lombardia lavoro nei prossimi anni

“Dovremo lavorare perché negli anni prossimi questa assistenza economica sia garantita”. Lo ha detto in mattinata l’assessore al Welfare Guido Bertolaso a margine di un convegno all’Istituto Tumori di Milano riguardo al problema dei tagli ai caregiver dei disabili in Lombardia, circa 7.000 famiglie convocate a un presidio di protesta delle associazioni per sabato prossimo al Pirellone.
Bertolaso, alla luce della delibera approvata ieri in giunta che cristallizza a 65 euro e non più 200 euro mensili il taglio agli assegni dei famigliari che assistono i propri congiunti con disabilità, ha parlato di “tagli non voluti dalla Regione e abbiamo trovato, grazie all’impegno soprattutto dell’assessore Lucchini, le modalità per ristabilire quelli che erano i contributi che venivano erogati”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/03/2024


lunedì 18 marzo 2024
Calabria. Petizione SUNIA-Cgil in difesa del diritto alla casa, firma il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio

Si sono incontrati per un approfondimento sulle politiche abitative, Giuseppe Ranuccio, Sindaco di Palmi, Francesco Alì, Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria e Valerio Romano, Segretario Generale Filcams-Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria. Il confronto, richiesto dal sindacato e prontamente convocato dal Sindaco, aveva all’ordine del giorno i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta a livello nazionale dal SUNIA, con il sostegno della CGIL, e la richiesta al Governo di attivare politiche abitative strutturali, con risorse certe e soluzioni concrete da garantire a tutto il Paese, a cominciare dai Comuni che si confrontano quotidianamente con le difficoltà economiche dei propri concittadini.
La petizione, che in Calabria sta registrando il sostegno di cittadini e rappresentanti delle Istituzioni, dal Pollino allo Stretto, e che a breve sarà consegnata al Parlamento insieme a tutte le firme raccolte in tutto il Paese, ha registrato l’adesione convinta anche del Sindaco di Palmi.

Leggi: Sunia, 18/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Rsa, la lunga attesa degli anziani. Oltre trecento aspettano un posto

Le istituzioni fanno rete per l’assistenza agli over 65. Lucarini: “Al lavoro per aumentare l’offerta”
Alla Spezia un cittadino su quattro è anziano. Oltre 24000 abitanti su un totale di poco superiore ai 92000 hanno superato i 65 anni e rientrano quindi a pieno titolo in una categoria che alcuni esperti articolano in più sottogruppi. I giovani anziani (64-74 anni), gli anziani (75-84 anni), i grandi vecchi (85-99 anni), e i centenari, che nella nostra città sono ben sessanta. Per alcuni è il tempo per dedicarsi agli hobby e per viziare i nipoti, per altri una lotta quotidiana contro un corpo che diventa ogni giorno più debole e una solitudine che può fare molto male. In ogni caso si ha ben presente che la maggior parte del cammino è stato percorso, che il più è alle spalle, anche se quello che rimane da vivere può essere ugualmente significativo. “Per sé – spiega il presidente dell’ordine degli infermieri spezzini Francesco Falli – ma soprattutto per gli altri. Ricordo che all’inzio della mia carriera dovetti assistere un signore di poco più di 60 anni ricoverato per cancro ai polmoni. Si chiamava Mario e lo ricordo nitidamente, mi confidò tra le lacrime che sin da ragazzo ogni giorno si era fumato due pacchetti di sigarette.

Leggi: La Nazione, 15/03/2024


venerdì 15 marzo 2024
Contributi ai caregiver in Veneto per oltre 2 milioni di euro

La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore a Sanità e Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera che fissa gli indirizzi di programmazione per interventi a sostegno dei caregiver. Il provvedimento stanzia contributi per due milioni e 74.922 euro. Una conferma di quanto portato avanti negli ultimi anni in questo ambito: il finanziamento va ad aggiungersi, infatti, ai nove milioni e 232.560,85 euro erogati dal 2021 a oggi.
La nuova delibera prevede due linee d’intervento. La prima con un milione e 849.922 euro a sostegno dei caregiver (i criteri di assegnazione tengono conto anche della situazione economica dell’assistito) che seguono persone in condizione di disabilità gravissima considerando i fenomeni di insorgenza anticipata; la seconda con 225.000 euro per programmi di accompagnamento, finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

Leggi: Redattore Sociale, 15/03/2024


giovedì 14 marzo 2024
Inserimenti anziani non autosufficienti in struttura, Icardi autorizza un milione in più di spesa

L’assessore regionale alla Sanità discute con i sindaci del comprensorio cuneese del disallineamento tra i distretti dell’Asl CN1
Incontro questa mattina, 14 marzo, presso l’Asl Cn1, tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Guerra e il direttore del Distretto Sud Ovest Luigi Domenico Barbero e i sindaci del comprensorio Cuneese, per discutere di un argomento scottante: gli inserimenti nelle strutture per anziani non autosufficienti. “Un tema forte – come ha sottolineato la sindaca di Caraglio Paola Falco, a nome dell’assemblea – per le nostre comunità, in un sistema con popolazione che invecchia e quindi con un numero crescente di persone fragili”.
L’assessore Icardi ha chiarito i termini del problema, riferendo dell’impegno della Giunta regionale: “Negli ultimi anni abbiamo incrementato il budget di 267 milioni di euro fino a 304 e, nelle ultime settimane, ancora a 320. L’andamento dell’Asl CN1, in termini di occupazione di posti letto, è simile a quello della Cuneo 2; si discosta ovviamente dall’area metropolitana di Torino che spende di più a fronte di maggiori problemi sociali rispetto ai quali si deve intervenire più pesantemente.

Leggi: La Guida, 14/03/2024


IN AGENDA:

20-3-2024 – Contrattazione sociale: Cgil e Fondazione Di Vittorio il 20 marzo presentano a Roma il XIV Rapporto. Partecipa Landini

Appuntamento ore 10, Corso d’Italia 25. Diretta su Collettiva.it
Mercoledì prossimo, 20 marzo, si svolgerà presso la sede nazionale della Cgil, in Corso d’Italia 25 a Roma, la presentazione del XIV Rapporto sulla contrattazione sociale e territoriale. L’iniziativa, che avrà inizio alle ore 10 e verrà trasmessa in diretta da Collettiva.it, sarà introdotta dalla segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e conclusa dal segretario generale Maurizio Landini.
“Contrattazione sociale. L’azione sindacale nel territorio come strumento di partecipazione e trasformazione”, questo il titolo dell’edizione di quest’anno. Il rapporto sarà presentato da Beppe Di Sario della Fondazione Di Vittorio. Tra gli altri, parteciperanno all’appuntamento il Presidente della Fondazione Francesco Sinopoli, la segretaria generale dell’Anci Veronica Nicotra e l’Assessora alle Politiche sociali della Regione Toscana Serena Spinelli.

Leggi: Cgil


Lunedì 25 marzo dalle 18 alle 19:30 – La Casa abbandonata

L’edilizia residenziale pubblica: dismissioni senza nuove prospettive
in diretta e poi in seguito sulle pagine FB e Youtube di Carteinregola
Carteinregola, prendendo spunto dal libro A piedi nudi nel cemento di Luisa Calimani e Michele Munafò, torna sul tema cruciale dell’edilizia residenziale pubblica.
Al webinar introdotto e coordinato da Giancarlo Storto, Vice Presidente di Carteinregola*, alla presenza di Luisa Calimani, coautrice del volume intervengono:

Leggi: Carte in Regola


27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: verso la legge sui “cammini d’Italia”

Sarà importante che il disegno di legge valorizzi strumenti che già abbiamo: le imprese di comunità, la coprogettazione, il partenariato speciale. Nell’articolo tutti gli altri aggiornamenti sull’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni – di Edoardo Patriarca
La settimana sociale si annuncia molto simile a quella precedente. Nelle assemblee di Camera e Senato non sono previste votazioni su punti particolarmente rilevanti per il Terzo settore. E d’altro canto nelle Commissioni parlamentari proseguono i lavori sui disegni di legge già indicati alla vostra attenzione nelle precedenti puntate.

Leggi: Vita


Per non dimenticare. Le Rsa nella pandemia – di Fabrizio Giunco. Franco Pesaresi, Sergio Pasquinelli

A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, ci occupiamo delle residenze per anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo aiutati dal libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis Edizioni, 2023). Un testo che ricostruisce quanto è successo come nessuno prima aveva fatto, ma anche un testo scomodo, perché ci riporta a un periodo che molti, un po’ frettolosamente, considerano acqua passata. Ancora poco abbiamo metabolizzato, riflettuto, elaborato quanto è successo, tirando dritto e un po’, forse, voltandoci dall’altra parte. Il libro invece, e l’autore intervenuto qui su Welforum, ci riconducono a verità ormai certificate e ci chiedono che cosa abbiamo imparato. E se hanno imparato qualcosa le residenze per anziani nel nostro paese (un mondo variegato quanto a organizzazione e regole di funzionamento), e più in generale il welfare per la terza età.

Leggi: Welforum


Clima. OMS lancia una directory di risorse per la pianificazione di ambienti sani

L’archivio comprende quasi 200 risorse ad accesso libero, funge da repositoria online di approfondimenti e strumenti preziosi per promuovere la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere delle comunità in tutto il mondo
Circa un quarto delle morti a livello globale sono attribuite a fattori ambientali, mentre si calcola che l’inquinamento atmosferico sia associato a 7 milioni di morti premature ogni anno. Dare priorità alla salute nella pianificazione e progettazione degli spazi urbani, dunque, non è mai stato così importante. Con l’obiettivo di affrontare le pressanti sfide globali derivanti dai rischi ambientali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato un elenco completo di risorse volte a guidare i pianificatori urbani, i politici e le comunità verso interventi volti a migliorare questo preoccupante quadro.
La directory, che comprende quasi 200 risorse ad accesso libero, funge da archivio online di approfondimenti e strumenti preziosi per promuovere la creazione di ambienti più sani e migliorare il benessere delle comunità in tutto il mondo. “Questa directory rappresenta una raccolta di risorse attentamente compilata, collegando il mondo dei pianificatori urbani e dei politici con l’esperienza dei professionisti della sanità pubblica”, ha affermato Maria Neira, Direttore del Dipartimento dell’Ambiente, dei Cambiamenti Climatici e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Tutti i contributori sono uniti da una visione condivisa: coltivare ambienti più sani che favoriscano il benessere e promuovano la salute pubblica”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Aspettativa di vita alla nascita. Nell’UE torna a crescere e arriva a 80,6 anni nel 2022 ma ancora non raggiunge i livelli pre Covid. La Pa Trento è la seconda in Europa

Nell’arco di due decenni, dal 2002, il valore più alto è stato registrato nel 2019, quando la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni (con un aumento di 3,7 anni rispetto al 2002). Tuttavia, dopo lo scoppio della pandemia Covid, questo indicatore è sceso a 80,4 anni nel 2020 e a 80,1 anni nel 2021. Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è aumentata ma non ha raggiunto il valore del 2019. Le donne vivono 5,4 anni in più.
Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è stata di 80,6 anni, in aumento di 0,5 anni rispetto al 2021. Nell’arco di due decenni, dal 2002, il valore più alto è stato registrato nel 2019, quando la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni (con un aumento di 3,7 anni rispetto al 2002). Tuttavia, dopo lo scoppio della pandemia Covid, questo indicatore è sceso a 80,4 anni nel 2020 e a 80,1 anni nel 2021. Nel 2022, la speranza di vita alla nascita nell’UE è aumentata ma non ha raggiunto il valore del 2019.
Queste informazioni provengono dai dati sull’aspettativa di vita pubblicati recentemente da Eurostat.

Leggi: Quotidiano Sanità


Europa: pochi nati, futuro incerto

Nel vecchio continente la curva demografica scende. Aumentano gli anziani e diminuiscono i lavoratori. Coesione sociale a rischio – di Roberta Lisi
Secondo i dati provvisori dell’Istat anche nel 2023 continua, nel nostro Paese, la diminuzione delle nascite: ben 3.500 nati in meno nei primi sei mesi dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Se allarghiamo lo sguardo e usciamo dai nostri confini ci accorgiamo che anche al di là di essi le cose non vanno meglio. Secondo un Rapporto di Eurostat (l’ufficio statistico della Ue) si scopre che nel 2022 i nuovi nati europei non arrivano ai 4 milioni (circa 3,9 milioni), 210 mila in meno del 2021, 540 mila in meno rispetto a dieci anni fa.
Pochi bimbi, tanti anziani
La dieta mediterranea, il clima mite, ma anche sistemi di sanità pubblica che nonostante i tagli e l’affermazione dell’ideologia neoliberista che sostiene che privato è bello, nella graduatoria dei 10 Paesi con il maggior numero di centenari ben 3 si trovano nel vecchio continente: Spagna, Francia e Italia. Bene, si dirà, ma se all’aumentare dell’aspettativa di vita e dell’età media si riduce il numero dei nati, allora si sposta verso l’anzianità l’età media della popolazione e si riduce il numero di lavoratori e lavoratrici.

Leggi: Collettiva


UE: adotta la norma sulle case green

Secondo la Commissione europea, gli edifici presenti in Europa sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.
Il 15 dicembre 2021 la Commissione aveva presentato una proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Secondo la normativa europea sul clima del luglio 2021 gli obiettivi ambientali per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti per tutti i Paesi UE.
Ora l’UE ha adottato, in via definitiva, le nuove regole per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio. La direttiva è stata approvata dal Parlamento con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.
Lo scopo della revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia è di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico. Per diventare legge, la direttiva dovrà ora essere approvata formalmente anche dal Consiglio dei ministri.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


SEGNALAZIONI:

Bonus psicologico. Da oggi si può presentare la richiesta

Le domande per la richiesta del contributo potranno essere presentate fino al 31 maggio 2024. Alla scadenza saranno elaborate le graduatorie degli aventi diritto in base alle risorse disponibili. Il contributo sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.
Dal 18 marzo si può presentare la richiesta sul sito dell’Inps del “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” (cosiddetto bonus psicologo). Il beneficio è destinato ai cittadini richiedenti con Isee non superiore ai 50mila euro.
Le domande per la richiesta del contributo potranno essere presentate fino al 31 maggio 2024. Alla scadenza saranno elaborate le graduatorie degli aventi diritto in base alle risorse disponibili. Il contributo sarà erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.
Le istruzioni per la presentazione delle domande per l’accesso al beneficio sono contenute nella Circolare INPS n. 34 del 15 febbraio 2024.
Per inoltrare la domanda è necessario disporre delle credenziali SPID, CIE o CNS.
La domanda per accedere al beneficio deve essere presentata esclusivamente in via telematica accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una delle seguenti modalità:

Leggi: Quotidiano Sanità


Assegno di Inclusione (ADI): pagamenti di marzo

I beneficiari saranno invitati a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione dal 15 marzo.
L’INPS ha disposto i primi pagamenti per i nuclei familiari che hanno presentato domanda di Assegno di Inclusione (ADI), con istruttoria positiva e Patto di Attivazione Digitale (PAD) sottoscritto. I beneficiari saranno invitati via SMS/mail a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione, con l’accredito del mese corrente, dal 15 marzo.
I nuclei familiari che hanno già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti riceveranno il pagamento del mese corrente il 27 marzo 2024, se permangono i requisiti del diritto all’assegno e se risulta presentato l’ISEE 2024 alla data di elaborazione dei pagamenti. In assenza dell’ISEE 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi fino alla presentazione di una valida DSU.
Complessivamente i nuclei familiari beneficiari di ADI risultano 550.000.
Per ulteriori informazioni e per tutti gli approfondimenti, consultare il messaggio 14 marzo 2024, n. 1090.
Per presentare una nuova domanda di Assegno di Inclusione consultare il tutorial “ADI: invio domanda”

Leggi: Inps


Bonus anziani, a chi spetta l’assegno da 850 euro per l’assistenza: tutte le novità

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto attuativo che istituisce un contributo universale valido per il biennio 2025-26 e destinato a chi è già titolare dell’indennità di accompagnamento. Ecco quali sono i requisiti da rispettare
Cos’è il Bonus anziani
Dal 1° gennaio 2025 l’indennità di accompagnamento si rafforza. Nel Consiglio dei ministri dell’11 marzo il governo ha approvato la riforma dell’assistenza agli anziani che istituisce un assegno universale mensile da 850 euro. Ecco i requisiti
Requisiti
Come previsto dal primo decreto attuativo della legge 33/2023, ai cittadini di età superiore agli 80 anni e gravemente non autosufficienti verrà riconosciuto un contributo all’assistenza valido fino al 31 dicembre 2026

Leggi: Sky Tg 24


Bonus asili nido: domande entro il 31 dicembre

Con il messaggio n. 1024 dell’11 marzo, l’INPS ha comunicato il rilascio della procedura per le domande del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali e per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024.
Nel caso del contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, la richiesta deve essere inviata dal genitore/affidatario che ne sostiene l’onere con l’indicazione delle mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2024, fino a un massimo di 11 mensilità, per le quali si intende ottenere il contributo. Mentre, per il contributo relativo all’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione, l’istanza deve essere inviata dal genitore/affidatario convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione.

Leggi: Inca


 

 

Salviamo gli anziani e il futuro delle nostre famiglie!

Petizione diretta alla Presidenza del consiglio dei ministri, Governo Italiano

Perché questa petizione è importante
Lanciata da CIASS, Coordinamento InterAssociativo del Settore Socio Sanitario
Il Manifesto per le Rsa per difendere il diritto all’assistenza per tutti
Questa è la storia di Luca, un giovane universitario che vive con la famiglia a Roma. Luca studia all’università e sogna di diventare un ingegnere. Ha una madre che lavora come commessa in un negozio, un padre che fa il meccanico in un’officina e una sorella di 15 anni che va al liceo.
Luca ama la sua famiglia e cerca di aiutarla come può, ma non è facile. Il nonno, che vive con loro da quando è rimasto vedovo, si è ammalato gravemente: ha avuto una rottura del femore e ha iniziato a manifestare i sintomi della demenza. Il nonno ha bisogno di cure costanti, ma le strutture di ricovero ed assistenza (RSA) non hanno posti disponibili e la famiglia non ha i mezzi per pagare una badante per 24 ore.

Leggi: Change.org


NEWS:

martedì 12 marzo 2024
Decreto non autosufficienza, ok del governo. “Riforma o scatola vuota?”

Il governo ha approvato in via definitiva il decreto legislativo per l’attuazione della riforma della non autosufficienza e delle altre politiche per le persone anziane. Auser: “Società civile inascoltata. Aspettiamo di leggere il testo, ma senza risorse adeguate, non si risponde a 3,8 milioni di persone”
anziani panchina spalle parco
“Il Governo ha approvato in via definita il decreto in favore delle persone anziane, in pieno rispetto degli obiettivi del Pnrr”: lo annuncia Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali. “Con questa legge quadro – aggiunge – colmiamo un vuoto di ben venti anni e restituiamo certezze ai nostri 14 milioni di anziani, offrendo semplificazioni nell’accesso ai servizi e un’assistenza migliore. Attenzione, cure e amore per migliorare l’esistenza e garantire una vita dignitosa alle persone anziane”.

Leggi: Redattore Sociale, 12/03/2024


martedì 12 marzo 2024
Riforma non autosufficienza, ok definitivo del Consiglio dei Ministri

Via libera definitiva da parte del Governo al decreto legislativo per l’attuazione della riforma della non autosufficienza e delle altre politiche per le persone anziane – di Sara De Carli
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienti, in attuazione della delega prevista dalla legge n. 33 del 23 marzo 2023. Una riforma attesa da vent’anni.
«È stato centrato perfettamente un altro obiettivo Pnrr. Una riforma fondamentale per l’Italia, che è la prima nazione in Europa per numero di anziani, e la seconda al mondo dopo il Giappone», commenta Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, al termine del Consiglio dei Ministri. «Grazie a questa riforma si cambia paradigma, perché inizieremo a dare certezza alle persone anziane in termini di miglioramento della qualità della vita, superamento dell’isolamento, della solitudine, della semplificazione dell’accesso ai servizi e all’assistenza sociale e sanità. Prende il via un nuovo welfare per gli anziani più inclusivo, più semplice e più giusto che promuove questa stagione della vita in maniera dignitosa».

Leggi: Vita, 12/03/2024


lunedì 11 marzo 2024
Dl Pnrr. I dubbi delle Regioni su rimodulazione fondi per la sanità: “Problemi di costituzionalità e servono nuove risorse”

Il problema principale è la cancellazione di 1,2 mld di risorse del Piano complementare che secondo il Governo andranno sostituite con i fondi ex art.20 sull’edilizia sanitaria su cui però alle Regioni “non risulta un’effettiva disponibilità”. Domani ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Salute per fare il punto. IL DOCUMENTO
“La Commissione Salute sottolinea la necessità di sopprimere il comma 13 dell’art.1 in quanto lesivo non solo del principio di leale collaborazione tra Governo e Regioni e Province Autonome, sancito nella Carta Costituzionale, ma anche del principio dell’autonomia programmatoria delle Regioni e Province Autonome”. È quanto riporta una bozza di documento preparato dalla Commissione Salute, Area Tecnica Investimenti e Pnrr della conferenza delle Regioni che sta esaminando in questi giorni l’ultimo decreto legge sul Pnrr licenziato a poche settimane fa dal Consiglio dei ministri.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/03/2024


venerdì 8 marzo 2024
Decreto Anziani. Manifesto per le Rsa, ecco cosa chiedono al Governo 13 associazioni di categoria

Per le associazioni è “urgente sviluppare e completare il quadro normativo nazionale sulla non autosufficienza con una particolare attenzione al mondo RSA, per favorire l’approccio gerontologico e geriatrico e garantire standard di assistenza omogenei”. Attenzione anche al personale sociosanitario, per “evitare sperequazioni contrattuali che impediscono sane politiche di affiliazione agli enti e una conseguente stabilizzazione del lavoro”. IL MANIFESTO
Un approccio gerontologico e geriatrico alla persona anziana e fragile. È quanto chiedono, in un “Manifesto per le Rsa”, 13 associazioni di categoria del settore, convinte che occorra fare di più per rilanciare le Rsa, su cui “è cresciuto in questi ultimi anni un pregiudizio sociale”, che le ha viste “erroneamente etichettate come luogo di segregazione e di morte, mettendo in discussione la loro funzione assistenziale e sociale”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Decreto anziani, ok del Parlamento a cinque condizioni

Sul decreto legislativo per l’attuazione della riforma delle politiche per la non autosufficienza, il governo incassa nei tempi previsti il parere favorevole delle Commissioni di Camera e Senato. Il Parlamento però invita il governo a rivedere l’assegno di 850 euro per gli over 80 poveri, che tradisce la logica dell’universalismo e a rafforzare l’integrazione fra sociale e sanitario. Settimana prossima la versione finale sarà in Consiglio dei Ministri – di Sra De Carli
Le commissioni XII Affari Sociali della Camera e X Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato hanno dato parere favorevole al decreto legislativo attuativo della Riforma in favore delle persone anziane. «Ringrazio le Commissioni di Camera e Senato per il loro prezioso contributo e per il confronto su un testo che, voglio ricordare ancora una volta, rappresenta l’avvio di un percorso destinato a innovare profondamente e concretamente una materia tanto articolata quanto attesa. La prossima settimana il testo passerà al vaglio del Consiglio dei ministri per il via libera definitivo, in perfetta linea con i tempi del Pnrr», commenta la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.

Leggi: Vita, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Cgil e Spi Cgil. Anziani: preoccupante qualità assistenza in Rsa, Governo intervenga

“È molto preoccupante quanto emerso dalle ispezioni dai Nas svolte nelle Rsa negli ultimi due mesi. Occorre un intervento per garantire la qualità dell’assistenza nelle strutture per anziani, a partire dal decreto attuativo della legge 33”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi in seguito alla diffusione dell’esito delle ispezioni dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri su 600 strutture, 191 delle quali si sono rivelate irregolari. Per i dirigenti sindacali “non si tratta di mettere sotto accusa l’intero sistema delle residenze, sarebbe ingiusto verso operatori, operatrici e gestori, oltre ad essere necessario valutare nel dettaglio l’esito delle ispezioni. Tuttavia – sottolineano – le carenze e le violazioni riscontrate obbligano a riconoscere che esiste un problema di qualità dell’assistenza perfino con gli standard attuali, che pure risultano non adeguati. E che troppe volte le strutture per anziani riproducono le logiche dell’istituzione totale.

Leggi: Auser, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Anziani. Zampa (Pd): “Il Dlgs del Governo è solo una scatola vuota”

“È senza risorse, né prevede quei servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane, destinato a divenire nei prossimi anni terzo nella graduatoria mondiale, dopo Giappone e Spagna. Siamo insomma di fronte a un altro provvedimento propaganda del governo”, commenta il capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, lavoro, sanità del Senato.
“Il decreto legislativo emanato dal governo in attuazione dell’attesa legge 33/2023 sulle ‘politiche per le persone anziane’ è purtroppo una scatola vuota: lacunoso, generico, frammentato, prevede altri 17 decreti attuativi. È senza risorse, né prevede quei servizi innovativi che servirebbero in Italia, il paese dell’Ue con il più alto numero di persone anziane, destinato a divenire nei prossimi anni terzo nella graduatoria mondiale, dopo Giappone e Spagna. Siamo insomma di fronte a un altro provvedimento propaganda del governo che tradisce invece che attuare la visione strategica contenuta nella legge sulla terza età varata dal governo Draghi. È per questo che come Pd nella commissione Affari sociali abbiamo votato contro il parere di maggioranza ed elaborato un parere di minoranza molto critico”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/03/2024


lunedì 4 marzo 2024
Cohousing: tutti i motivi per cui è importante puntarci

Negli ultimi anni Confabitare ha approfondito la tematica del Cohousing perché è in atto una profonda trasformazione della nostra società in tutti gli ambiti: lavoro, scuola, sanità e quindi nello specifico anche il modo di abitare. Le motivazioni sono diverse, ma le più importanti sono l’evoluzione tecnologica, la mutazione delle relazioni sociali, la necessità di un profondo cambiamento verso l’ecosostenibilità e una politica delle spese proiettata verso una gestione economica in molti casi non più individuale, ma collettiva, come ad esempio le comunità energetiche, l’utilizzo di attrezzature condivise, la condivisione di spazi comuni per attività ludiche e del tempo libero.

Leggi: Il Resto del Carlino, 04/03/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 11 marzo 2024
Voglia di casa, boom delle domande di affitto. “Ma gli immobili non bastano”

“Il mercato immobiliare degli affitti ha molta domanda a fronte di poca offerta. I più chiedono appartamenti già arredati, con prezzi in città che si aggirano, tra monolocali e bilocali, fra i 300 e i 350 euro di affitto mensili”. Le agenzie maceratesi Evangelisti e Crescimbeni fanno il punto della situazione sul mercato immobiliare, sottolineando come le richieste di affitto siano in larga maggioranza, vista anche la forte presenza di studenti in città, soprattutto per quello che riguarda il centro storico.
“Nove su dieci dei clienti che si rivolgono a noi cercano un appartamento in affitto. Tra moltissimi studenti, ci sono anche persone che hanno casa di proprietà a Macerata ma, con i lavori che hanno seguito il terremoto, incentivati anche da vari bonus, cercano di affittare casa per un periodo più o meno lungo, quello che serve a sistemare casa propria – spiega Riccardo Evangelisti, la cui agenzia ha sede in viale Trieste –, con due camere la fascia di prezzo sale attorno ai 500 euro e con tre camere tra i 600 e i 700 euro complessivi.

Leggi: Il Resto del Carlino, 11/03/2024


domenica 10 marzo 2024
Alzheimer, oltre sei mesi per una visita e i malati in Piemonte salgono a 90mila

Il primo incontro con gli specialisti è tappa imprescindibile per ricevere il piano terapeutico ma in alcune province l’attesa è lunghissima. Così molte diagnosi vengono fatte nei pronto soccorso in seguito a un episodio acuto
Non meno di sei mesi per la visita, quando la risposta dovrebbe arrivare entro trenta giorni. In molti casi la diagnosi di Alzheimer avviene in pronto soccorso in seguito a un episodio acuto, ma prima che quel paziente sia preso in carico e inizi il percorso di cura e assistenza passa metà anno. La visita, tappa imprescindibile per ricevere il piano terapeutico, è prevista nei Centri per il deterioramento cognitivo e le demenze che hanno sostituito le vecchie unità di valutazione dell’Alzheimer. I due uffici non sono del tutto sovrapponibili: mentre i vecchi dovevano gestire soltanto i casi di demenza, i nuovi uffici devono smaltire le visite per tutti i non autosufficienti con personale carente. Un’attesa di sei mesi per chi soffre di Alzheimer significa ritardo per l’inizio delle cure e, in parallelo, forti disagi per le famiglie.

Leggi: La Repubblica, 10/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Terni: Auser, Spi e Sunia inaugurano lo Sportello Sociale

Lo sportello sociale del sindacato pensionati, Auser e Sunia sindacato degli inquilini e assegnatari di edilizia pubblica hanno trovato una casa comune in via Castello 47 a Terni. Il nuovo spazio – pensato soprattutto, ma non solo, per la popolazione anziana over 65 – e’ stato inaugurato ieri alla presenza del segretario generale dello Spi Cgil di Terni Attilio Romanelli, quello dello Spi regionale Andrea Farinelli, del segretario della Camera del lavoro di Terni Claudio Cipolla e di Stefano Landini segretario e responsabile organizzativo dello Spi Cgil nazionale. Nei nuovi locali i cittadini potranno trovare consigli, assistenza, o anche semplicemente una risposta alla crescente solitudine che è uno dei maggiori disagi degli anziani. «Vogliamo aiutare le persone ad uscire dall’isolamento e a fare fronte alle tante criticità che investono la vita quotidiana – ha spiegato il segretario Romanelli – dall’abitare alla salute, dalle difficoltà di accesso ai servizi, fino al tempo libero e alla socialità.

Leggi: Auser, 06/03/2024


mercoledì 6 marzo 2024
Palmi (RC), il Sindaco incontra SUNIA-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC, Uniat-Uil regionale e Confedilizia provinciale sulle opportunità del nuovo accordo territoriale per i contratti di locazione a canone concordato

Un confronto approfondito sulle nuove opportunità dei contratti di locazione a canone concordato si è svolto, presso il Comune di Palmi, tra il Sindaco, Giuseppe Ranuccio e le OO. SS. rappresentate da Francesco Alì (Segretario Generale SUNIA-Cgil Calabria), Agostino Rua (Sicet-Cisl Reggio Calabria), Gaetana Pesce (presidente regionale Uniat-UIL Calabria), Carmen Russo Calveri (Presidente Confedilizia provinciale) e Valerio Romano (Segretario Generale Filcams-Cgil Area Metropolitana Reggio Calabria).
L’incontro, richiesto dalle OO. SS. rappresentative di inquilini e proprietari, prontamente convocato dal Sindaco, ha consentito un confronto, con il primo cittadino, sui vantaggi fiscali ed economici per le parti, il Comune e la cittadinanza, offerte dal nuovo Accordo Territoriale elaborato in sede sindacale, sottoscritto e depositato recentemente presso il Comune di Palmi.

Leggi: Sunia, 06/03/2024


martedì 5 marzo 2024
Milano. Case popolari: i fondi immobiliari sono un problema non la soluzione. Un appello dei sindacati inquilini

La Giunta comunale di Milano ha approvato una delibera che avvia il percorso di costituzione di fondi immobiliari gestiti da Invimit sgr (società del Ministero delle Finanze che però opera in ottica e con logiche di mercato) in cui far confluire progressivamente il patrimonio delle case popolari comunali.
L’Assessore Maran nei giorni scorsi ci ha scritto dandoci generiche rassicurazioni ma ad oggi la delibera e la lettera d’intenti con Invimit restano in vigore.
I sindacati degli inquilini promuovono un appello per chiedere l’interruzione di questo percorso e l’apertura di un confronto vero nella città, coinvolgendo gli inquilini delle case comunali, i municipi, i sindacati, le associazioni che operano nelle periferie, le università, per restituire il valore sociale di questo patrimonio fondamentale il cui futuro non può essere appaltato a una “due diligence”.
A quest’appello hanno già aderito personalità del mondo della cultura, architetti, comitati inquilini, associazioni impegnate contro la povertà e per il diritto all’abitare. Se ne parlerà in una

Leggi: Sunia, 05/03/2024


IN AGENDA:

Verso il forum sociale dell’abitare: urbanistica e giustizia sociale abitativa. Mercoledì 13 marzo 2024 l’iniziativa a Genova

Si terrà mercoledì 13 marzo alle ore 16 presso la Biblioteca Universitaria di Genova l’iniziativa pubblica dal titolo “Verso il forum sociale dell’abitare. Urbanistica e giustizia sociale abitativa”. L’evento si colloca all’interno del percorso di avvicinamento al Social Forum Abitare che si terrà a Bologna dal 18 al 20 aprile organizzato dal Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), associazione di promozione sociale organizzata in 14 Federazioni regionali e 1 Coordinamento locale a cui aderiscono circa 240 organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia.
La giornata genovese è organizzata in collaborazione con la Comunità di San Benedetto al Porto, Arci Genova, Cgil Genova, Genova Solidale e Sunia.

Leggi: Cgil Liguria


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

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A Bologna, dal 18 al 20 aprile, arriva il Social Forum dell’Abitare! Oltre 200 organizzazioni di ogni parte d’Italia e di diversa natura stanno partecipando alla costruzione del Social Forum dell’Abitare, promosso fra gli altri dal CNCA.

Chiunque fosse interessato a contribuire all’iniziativa, partecipando ai gruppi di lavoro in previsione dell’evento nazionale e costruendo con altri soggetti eventi e incontri, può segnalarlo compilando il modulo online disponibile QUI.
“È arrivato il momento di affrontare la crisi abitativa. Il diritto alla casa è messo in crisi in tutta Europa. Oggi dobbiamo fronteggiare una crisi sociale che intacca profondamente la qualità della vita, con milioni di persone che vivono in condizioni precarie, senza un’abitazione adeguata.

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27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

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IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale si apre nel nome di don Peppe Diana

L’agenda dei lavori della settimana nelle Camere e nelle Commissioni firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In primo piano la Commissione di inchiesta contro le mafie che dovrebbe licenziare il documento in memoria del sacerdote assassinato dalla camorra – di Edoardo Patriarca
La settimana in Parlamento è molto impegnata nelle Commissioni permanenti di Camera e Senato. Le votazioni previste nelle assemblee plenarie non trattano temi rilevanti sugli ambiti che più ci stanno a cuore. Segnalo alcune novità sulle quali porre la nostra attenzione.
Anzitutto il documento in memoria di don Beppe Diana che la Commissione di inchiesta contro le mafie dovrebbe licenziare. E ancora, la richiesta di istituzione di una commissione sulle tendenze demografiche, il dibattito sulle modifiche alla legge 185 per quanto riguarda l’esportazione di armi, il riparto dell’8 per mille di spettanza statale. Non ultimo il testo di legge sulle competenze non cognitive già approvato alla Camera. Continuano nel frattempo i lavori sul decreto legislativo di riforma delle politiche per gli anziani.

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Vincenzo Paglia:”Il governo non dimentichi gli anziani. Pochi fondi per assistenza e cure” – di Flavia Amabile

L’arcivescovo: “Non c’è solo il problema dei soldi, la premier deve realizzare una riforma sostenibile Servono interventi sulle terapie domiciliaci e la medicina palliativa. Mancano gli operatori sanitari”
Ha subito una brusca frenato il Piano per gli Anziani, in Conferenza Stato-Regioni è mancata l’intesa e ora monsignor Vincenzo Paglia, presidente della commissione per l’assistenza degli anziani del ministero della Salute, dopo le polemiche per la limitatezza dei fondi presenti nella legge di Bilancio e in vista di un cammino tutto in salita per la riforma, chiede alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non tradire le promesse fatte in passato.
L’Italia non è un Paese per giovani ma nemmeno per anziani. Il numero di chi non è autosufficiente è in aumento mentre le strutture dove possono essere ospitati è fermo. E un’emergenza che il governo ha affrontato varando un Patto per la terza età che prevede un assegno di 850 euro ma soltanto per chi ha più di 80 anni e un gravissimo bisogno assistenziale e comunque solo per una
parte limitata di loro perché non ci sono abbastanza soldi per occuparsi di tutti. Le sembra la strada giusta?

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Le iniziative per i 10 anni dell’Housing First in Italia

Il primo marzo del 2014 a Torino una rete di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, scelse di investire in programmi HF per contrastare l’homelessness e costituire, grazie alla spinta e al supporto della fio.PSD, il Network Housing First Italia.
“Dalla strada alla casa” è il primo principio che ribalta il paradigma di intervento dominante meglio noto come approccio a gradini. Housing First offre infatti alle persone senza dimora un alloggio autonomo e privato e un accompagnamento da parte di un’equipe formata con l’obiettivo di restituire alla persona, dopo anni di vita in strada, un benessere psico fisico, una stabilità abitativa e un percorso di integrazione con la comunità e i servizi.
Oggi la promozione, la formazione e la ricerca su Housing First in Italia è realizzata da HFI – la community italiana dell’Housing First che ha assorbito le istanze iniziali del Network consolidando l’esperienza di Housing First nel paese e lavorando per una sua maggiore diffusione.
Dopo dieci anni dalla introduzione dell’Housing First nel sistema dei servizi per il contrasto alla homelessness la fio.PSD promuove un programma di iniziative per:

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Nell’Unione europea si fanno sempre meno bambini. Nel 2022 ne sono nati 3,88 mln, il numero più basso degli ultimi 60 anni. Italia agli ultimi posti per tasso di fertilità

Lo rivelano gli ultimi dati Eurostat che mostrano come nel 2022 nella Ue sono nati 3,88 mln di bambini, circa 800 mila in meno del dato registrato nel 2008. il tasso di fertilità totale nel 2022 è stato di 1,46 nati vivi per donna nell’UE con l’Italia al terz’ultimo posto con 1,24.
Nell’UE sono nati 3,88 milioni di bambini, in leggero calo rispetto ai 4,09 milioni del 2021. Il numero di bambini nati nell’UE è in calo dal 2008, quando ne sono nati 4,68 milioni.
Il tasso di fertilità totale nel 2022 è stato di 1,46 nati vivi per donna nell’UE, un altro calo, dopo il piccolo aumento registrato nel 2021 (il tasso di fertilità totale è stato di 1,53 nel 2021 e 1,51 nel 2020).
Questa informazione proviene dai dati sulla fertilità pubblicati oggi da Eurostat. L’articolo presenta una serie di risultati tratti dall’articolo più dettagliato Statistics Explained sulle statistiche sulla fertilità
Nel 2022, la Francia ha registrato il tasso di fertilità totale più elevato nell’UE (1,79 nati vivi per donna), seguita da Romania (1,71), Bulgaria (1,65) e Repubblica Ceca (1,64).

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Medici di famiglia in via d’estinzione? Gimbe: “Ne mancano oltre 3.100. Entro il 2026 oltre 11.400 pensionamenti e nelle regioni del Sud le nuove leve non basteranno a rimpiazzarli”

Il 47,7% dei medici supera il limite di 1.500 assistiti: in forte crisi accessibilità e qualità dell’assistenza. Cartabellotta: “L’allarme sulla carenza dei MMG oggi riguarda tutte le Regioni ed è frutto di un’inadeguata programmazione che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi. Così oggi spesso diventa un’impresa poter scegliere un MMG vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, in particolare di anziani e fragili”. LE TABELLE
Secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute ogni cittadino iscritto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha diritto a un medico di medicina generale (MMG) – cd. medico di famiglia – attraverso il quale può accedere a tutti i servizi e prestazioni inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il MMG non è un medico dipendente del SSN, ma lavora in convenzione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL): il suo rapporto di lavoro è regolamentato dall’Accordo Collettivo Nazionale (ACN), dagli Accordi Integrativi Regionali e dagli Accordi Attuativi Aziendali a livello delle singole ASL.

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La sanità pubblica da sola non ce la fa? Il 20% della spesa utilizzata per acquistare prestazioni dal privato. Boom in Lazio e Lombardia – di L.F.

Nel 2022 la spesa per prestazioni da privato ha toccato quota 26,2 mld, ben 12 miliardi in più rispetto a 20 anni prima con una quota che è passata dal 17,8% al 20,3%. In Lazio, Lombardia e Molise la quota sfiora il 30% della spesa sanitaria regionale. Da notare poi come le Regioni in piano di rientro siano quelle che vi facciano più ricorso.
Negli ultimi 20 anni la spesa per acquisto di prestazioni dal privato da parte del Ssn è passata dai 14 miliardi del 2002 ai 26,2 mld del 2022 ben 12 miliardi in più rispetto a 20 anni prima con una quota che è passata dal 17,8% al 20,3%. Certamente i provvedimenti come la fissazione di tetti di spesa e l’assegnazione di budget hanno calmato la spesa ma la dinamica di crescita (a parte il 2020) è costante nel tempo.
Nel 2021, infatti, l’allentamento di alcune misure restrittive, anche in relazione alla progressiva attuazione della campagna vaccinale, oltre che alcuni interventi normativi, tra cui quelli volti al recupero delle liste d’attesa, hanno determinato una ripresa delle attività assistenziali degli erogatori privati accreditati evidenziando un incremento della spesa del 7,2%. Sono i numeri della Ragioneria dello Stato.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Valutare l’Assistenza Domiciliare Integrata. Un libro “aperto” e un percorso verso una Comunità di pratica – di Claudio Travaglini (Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Aziendali)

Il contributo parte dall’assenza di modelli consolidati per valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) per avviare una Comunità di pratica, per sostenere la riflessione e consolidare strumenti al servizio del miglioramento dei servizi e del benessere degli assistiti in ADI.
La struttura del contributo
Il testo “Valutare l’assistenza domiciliare integrata” si apre con la valutazione economico-aziendale del servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) nell’ambito dei servizi sanitari territoriali; partendo dagli aggregati elementari (pazienti, episodi di cura, accessi, prestazioni) se ne definisce un modello di rappresentazione.

Leggi: I Luoghi della Cura


Linee guida utilizzo fondi nazionali per la lotta alla povertà

Sono state pubblicate le “Linee Guida per l’impiego della“Quota Povertà Estrema del Fondo Povertà”, per il triennio 2021-2023 (ancora in corso)

Leggi: Fiopsd


 

 

 

 

Manifestazione nazionale per la pace il 9 marzo a Roma

Dopo la giornata nazionale del 24 febbraio, convocata dalle coalizioni di AssisiPaceGiusta e Europe for Peace, che ha visto più di 120 città e decine di migliaia di cittadine e cittadini mobilitarsi per chiedere di fermare tutte le guerre, per difendere i diritti democratici fondamentali come la libertà di manifestare, il diritto di sciopero, il diritto di associazione e di espressione, oggi messi in discussione, invitiamo a partecipare alla manifestazione nazionale per: difendere il diritto e la libertà di manifestare; cessate il fuoco; impedire il genocidio; garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza; liberazione di ostaggi e prigionieri; fine dell’occupazione e riconoscimento dello Stato di Palestina sulla base delle risoluzioni onu; conferenza internazionale per la pace e la giustizia in Medio Oriente.

Leggi: Cgil


NEWS:

domenica 3 marzo 2024
Che fine ha fatto la “mezza età”? Le donne sembrano non invecchiare mai, ma la crisi arriva sotto altre forme

Proprio perché non vediamo più la fisiologicità del cambiamento, facciamo fatica a prendere consapevolezza di chi siamo e di chi stiamo diventando. Ma superare gli ‘anta’, spiega l’esperta: “E’ una grande occasione per sviluppare nuova linfa intellettuale e nuove espressioni del corpo
Di solito, quando ci si sdraia sul lettino dello psicologo, si guarda indietro. Si guarda all’infanzia, alla famiglia, alle scelte fatte che ci hanno portato dove siamo. Quasi l’intero costrutto della psicologia, infatti, è basato sui primi anni, al punto che Freud, addirittura, accorpa in una sola, grande fase il periodo che va dalla maturità sessuale alla vecchiaia. Carl Jung ed Erik Erickson hanno guardato all’intero arco della vita. Per Erikson, in particolare, lo sviluppo psicosociale avviene attraverso una serie tappe che ci permettono di sviluppare qualità che ci serviranno nel nostro percorso.

Leggi: La Repubblica, 03/03/2024


sabato 2 marzo 2024
Sfratti. Ciruzzo e la casa che ai poveri lo Stato no, non può togliere

Se 250 famiglie abitano – da 20, 30 anni – in una casa illegalmente, qualche domanda ce la dobbiamo porre tutti, a cominciare da coloro che hanno responsabilità nella gestione della Cosa pubblica
Siamo tanto preoccupati, alcune persone sfrattate stanno andando in depressione. Un prete non è il funzionario con responsabilità limitate al suo lavoro. «Dietro i numeri ci sono le persone» ha detto con una felicissima espressione il prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Vero. Una cosa è certa: lo Stato deve pretendere che i cittadini facciano il proprio dovere solamente dopo aver assicurato i loro diritti. La “giustizia” è questa. Giovedì scorso. Passeggiata pensierosa con il Capitano dei carabinieri e uno dei Commissari straordinari che tengono le redini del nostro comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Si avvicinano tre ragazzini che conosco. Sono terribilmente seri, i loro volti non somigliano a quelli spensierati dei coetanei. Il più piccolo,

Leggi: Avvenire, 02/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Decreto non autosufficienza: bocciato

La Conferenza delle Regioni dice no allo schema di decreto attuativo della Legge sugli anziani. I sindacati chiedono un incontro urgente – di Roberta Lisi
Siamo al paradosso. La Conferenza unificata delle Regioni, a maggioranza di centro-destra, boccia lo schema di decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienza, attuativo della legge 23 marzo 2023, n. 33. Il decreto è stato scritto dal Governo di Centro Destra. E le ragioni della bocciatura sono analoghe a quelle espresse da Spi e Cgil a motivazioni della analoga bocciatura sindacale. La verità che tra le parole e i fatti c’è una enorme differenza e l’Esecutivo Meloni fa un gran uso delle prime a scapito delle seconde.

Leggi: Collettiva, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Città 30, la proposta di Spi Fnp e Uilp alla Camera dei deputati per il tredicesimo anno di “Siamo tutti pedoni”

La tredicesima edizione di Siamo Tutti Pedoni si concentra sul modello di Città 30 come città delle relazioni, approfondendo come questo modello abbia a che fare più con la costruzione di spazi a misura di comunità che con la riduzione della velocità fine a sé stessa.
Chi va piano va sano e va lontano recita un vecchio proverbio italiano che potrebbe essere utilizzato come un mantra nel promuovere il progetto “La Città 30 per la città delle relazioni”, iniziativa che sta all’interno della campagna nazionale “Siamo tutti pedoni” promossa da tredici anni dai sindacati dei pensionati Cgil Cisl e Uil e che in questa edizione si focalizza sul modello “Città 30”.

Leggi: Liberetà, 01/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Anziani poveri, salta l’assegno da 850 euro. Stop delle Regioni all’assistenza per gli over 80: “Mancano le risorse”

Il provvedimento era stato sbandierato da Giorgia Meloni come la risposta del Governo ai problemi dei nostri anziani – di Paolo Russo
Anziani poveri, salta l’assegno da 850 euro. Stop delle Regioni all’assistenza per gli over 80: “Mancano le risorse”
«Mancano le risorse». Così le Regioni hanno stoppato il decreto legislativo sul «Patto per la terza età». Un provvedimento sbandierato da Giorgia Meloni come la risposta del Governo ai problemi dei nostri anziani, ma che spende metà della sua esigua dote da un miliardo di euro per l’«assegno di assistenza» da 850 euro al mese, che si somma a quello di accompagnamento e che è destinato agli over 80 «con un livello di bisogno assistenziale gravissimo» e un Isee non superiore a 6.000 euro.

Leggi: La Stampa, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Anziani: Cgil e Spi, preoccupante qualità assistenza in Rsa, Governo intervenga

“È molto preoccupante quanto emerso dalle ispezioni dai Nas svolte nelle Rsa negli ultimi due mesi. Occorre un intervento per garantire la qualità dell’assistenza nelle strutture per anziani, a partire dal decreto attuativo della legge 33”. Così, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi in seguito alla diffusione dell’esito delle ispezioni dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri su 600 strutture, 191 delle quali si sono rivelate irregolari.
Per i dirigenti sindacali “non si tratta di mettere sotto accusa l’intero sistema delle residenze, sarebbe ingiusto verso operatori, operatrici e gestori, oltre ad essere necessario valutare nel dettaglio l’esito delle ispezioni.

Leggi: Cgil, 29/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Il Piano Anziani si blocca. Niente intesa in Unificata. Le Regioni: “Mancano risorse”

Nonostante una settimana di lavoro (dopo il rinvio nell’ultima seduta) in cui si è cercato un punto d’incontro le Regioni hanno ribadito il loro no e quindi si è registrata la mancata intesa sul provvedimento. Nessuna novità sulle risorse aggiuntive richieste e respinta dal Mef la richiesta per accesso a servizi di assistenza anche a persone tra 65 e 69 anni.
Dopo il rinvio della scorsa settimana anche in oggi in Conferenza Unificata si è registrata una fumata nera sul decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione degli articoli 3, 4, e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33.
Nonostante, quindi, una settimana di lavoro in cui si è cercato un punto d’incontro le Regioni hanno ribadito il loro no e quindi si è registrata la mancata intesa sul provvedimento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Welfare, Pella (Anci): “Serve una riforma organica in favore delle persone anziane”

L’Anci ha dato l’ok al Decreto anziani. Il vicepresidente vicario: “Per garantire la piena attuazione della riforma, abbiamo chiesto un impegno del Governo a prevedere risorse finanziarie aggiuntive e strutturali dirette a favore dei Comuni”
“L’Anci sostiene da tempo la necessità di predisporre una riforma nazionale in favore delle persone anziane, unico settore dello stato sociale a esserne sinora sprovvisto”. Lo ha affermato il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella, a margine della Conferenza unificata straordinaria sul Decreto anziani.
“Il decreto legislativo sul quale oggi Anci ha espresso l’intesa arriva dopo un serrato confronto a livello tecnico, per il quale ringraziamo il viceministro Bellucci e la struttura del ministero del Lavoro; questo provvedimento rappresenta – ha continuato Pella – il primo passo di un percorso importante di riforma partito con la legge delega dello scorso anno”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/02/2024


mercoledì 28 marzo 2024
Anziani non autosufficienti: Cgil e Spi, mancanza di risorse inficia e depotenzia Riforma, anche Regioni bocciano decreto del Governo

“La mancata Intesa della Conferenza Unificata rappresenta una pesante bocciatura del decreto del Governo, e conferma le gravi preoccupazioni espresse da noi e da più parti in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti”. È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi a proposito dell’esito della seduta dei giorni scorsi della Conferenza che riunisce Regioni, Comuni e Province sullo schema di Decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023.

Leggi: Auser, 28/02/2024


mercoledì 28 marzo 2024
Decreto PNRR e bonus assistenti familiari: Cgil, Filcams e Spi, “ennesima operazione di facciata”

“Dopo il netto giudizio della Cgil e la pesante bocciatura da parte delle Regioni e dell’ANCI dello schema di decreto del Governo su anziani e non autosufficienza, tanto che non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza Unificata, ora l’Esecutivo tenta goffamente di correre ai ripari inserendo nel decreto PNRR la decontribuzione per il lavoro di assistenza familiare. L’ennesima operazione di facciata buona per la propaganda, almeno da ciò che si legge nelle bozze in circolazione”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Filcams Cgil e Spi Cgil.
“Innanzitutto – spiegano – per l’estrema esiguità delle risorse stanziate, di cui nel biennio 2025-2026 potrà beneficiare una platea estremamente ridotta, che va da 13 mila a 19 mila persone a fronte di 3,8 milioni anziani non autosufficienti di cui almeno un milione assistito da assistenti familiari”.

Leggi: Cgil. 28/03/2024


martedì 27 marzo 2024
Decreto anziani. Cittadinanzattiva: “Bene misura per assunzione badanti, ma la riforma organica è l’obiettivo fondamentale”

“L’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali è previsto per gli over 80 con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro è una misura utile per l’emersione del lavoro nero, ma non deve perdere di vista l’obiettivo di dare organicità e forza, anche attraverso risorse adeguate, alla riforma dell’assistenza per gli anziani non autosufficienti”
Nel Decreto di revisione del Pnrr è previsto l’esonero totale, per gli ultra ottantenni con indennità di accompagnamento e Isee fino a 6mila euro, dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione o la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro domestico. Il taglio varrà dal prossimo 1° aprile fino alla fine del 2025 e nel limite di 3mila euro l’anno.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2024


martedì 27 marzo 2024
Anziani non autosufficienti, “il decreto del governo cancella i servizi domiciliari”

Secondo il Forum disuguaglianze il decreto attuativo tradisce le premesse della Legge Delega 33/2023 che dopo oltre due decenni prometteva una riforma per 10 milioni di persone tra anziani, familiari e caregiver di professione
Anziani, nonno e nipote, nonni, anziani
Il Forum Disuguaglianze e Diversità, come le altre 60 organizzazioni del Patto per la non autosufficienza, esprime grande delusione di fronte al Decreto attuativo della Legge Delega (n.33/23) per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti presentato dal Governo. Una riforma attesa da oltre due decenni da 10 milioni di persone, anziani, familiari e caregiver di professione, per i quali la legge introdotta grazie al PNRR puntava a ridisegnare il sistema di welfare per rispondere alla loro sempre piùdiffusa presenza e a bisogni di cura sempre più complessi.

Leggi: Redattore Sociale, 27/03/2024


martedì 27 marzo 2024
“Bonus Badanti”, contributi gratis per chi assume

La misura è contenuta nel decreto Pnrr, approvato in Consiglio dei Ministri il 26 febbraio. L’anziano deve aver almeno 80 anni ed essere già titolare di pensione di accompagnamento. L’Isee del datore di lavoro deve essere inferiore ai 6 mila euro
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto legge “relativo a disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Tra le misure contenute, c’è una sorta di “bonus badanti”: viene infatti introdotto un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico che abbia un Isee inferiore ai 6.000 euro. Il limite massimo dell’importo è di 3.000 euro su base annua. L’agevolazione si applica alle assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Questi ultimi devono avere almeno 80 anni ed essere già titolari dell’indennità di accompagnamento.

Leggi: Redattore Sociale, 27/03/2024


lunedì 26 marzo 2024
Decreto Anziani non autosufficienti. Rinvio in Conferenza Unificata. Cgil e Spi: “Assenza di risorse inficia e depotenzia Riforma. Anche le Regioni lo bocciano”

“Si confermano le gravi preoccupazioni espresse in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti” dichiarano segretaria confederale della Cgil Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Cecconi
“La mancata Intesa della Conferenza Unificata rappresenta una pesante bocciatura del decreto del Governo, e conferma le gravi preoccupazioni espresse da noi e da più parti in questi giorni sul rischio di svuotare una buona legge per la totale mancanza di finanziamenti”.
È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Cgil Stefano Cecconi a proposito dell’esito della seduta della Conferenza Unificata del 22 febbraio sullo schema di Decreto in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega n. 33/2023.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/03/2024


mercoledì 21 marzo 2024
Alzheimer, prime linee guida europee per una diagnosi precoce

The Lancet Neurology pubblica le prime raccomandazioni intersocietarie europee per la diagnosi precoce dei disturbi neurocognitivi, frutto di una nuova concezione del percorso diagnostico.
Sono state pubblicate sulla rivista The Lancet Neurology le prime raccomandazioni intersocietarie europee per la diagnosi precoce dei disturbi neurocognitivi, coordinate da esperti dell’Università di Genova – IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, dell’Università di Ginevra e dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia.
Queste linee guida, studiate da 22 esperti internazionali afferenti alle 11 maggiori Società scientifiche europee nel campo della neurologia, psicogeriatria, radiologia e medicina nucleare, rappresentano un passo avanti fondamentale, frutto di una nuova concezione del percorso diagnostico focalizzato sul paziente e i suoi sintomi.

Leggi: Promisalute, 21/03/2024


mercoledì 21 marzo 2024
Per la casa non c’è un euro

Nella legge di bilancio non ci sono finanziamenti né per il fondo sociale per l’affitto né per quello sulla morosità incolpevole. Poco incisive anche le misure per favorire l’acquisto. In attesa dell’annunciato piano casa, tutto è rinviato al 2027-2028.
La legge di bilancio 2024-2026 (legge 213/2023) non ha prestato l’attenzione necessaria alle famiglie per le quali perdurano le difficoltà nella ricerca di una soluzione ai problemi abitativi. Non è stato finanziato né il fondo sociale per l’affitto, per il sostegno agli inquilini che pagano canoni di locazione elevati rispetto ai loro redditi, né quello sulla morosità incolpevole, per dare una mano ai nuclei che sono stati sfrattati. Le misure approvate incidono poco anche sulla possibilità di accesso alla casa in proprietà oppure la loro attuazione è spostata molto avanti nel tempo.

Leggi: La Voce


DALLE REGIONI:

sabato 2 marzo 2024
Rsa, Terzo settore al Tar contro Bertolaso

Dopo il mancato adeguamento delle tariffe e il blocco delle stesse da parte di Regione Lombardia, Uneba, che riunisce oltre 450 realtà del socio-sanitario non profit, ricorre alla giustizia amministrativa. Nuovo capitolo di una guerra mai dichiarata – Di Gianpaolo Cerri
Ogni promessa è debito, recita l’adagio popolare. Quelli di Uneba Lombardia avevano dichiarato tutta la propria contrarietà alle decisioni, annunciate a fine anno da Regione Lombardia in materia di aggiornamento delle tariffe dell’assistenza in Rsa e comunità – ne avevamo scritto: Rsa Lombardia, i milioni di Bertolaso il fact checking del Terzo settore – e pareva difficile chinassero il capo. Infatti, è notizia fresca, ricorrono al Tar della Lombardia.
Come si è arrivati al ricorso

Leggi: Vita, 02/03/2024


sabato 2 marzo 2024
Calabria. Un interessante confronto sulle politiche abitative si è sviluppato, nei giorni scorsi, tra il Sindaco di Bova, Santo Casile, l’ex Sindaco Carmelo Nucera e Francesco Alì, Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria

Al centro, i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta dal SUNIA, con il sostegno della CGIL nazionale. L’obiettivo è quello di stimolare il Governo nazionale, ma anche quello regionale, ad attivare politiche abitative strutturali, anche per la messa in sicurezza del territorio, con risorse certe e soluzioni concrete che devono essere garantite a tutto il Paese, a cominciare dai piccoli Comuni che vivono direttamente il dramma dell’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa.

Leggi: Sunia, 02/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Lombardia e caregiver: la pezza non basta, associazioni in piazza

La riduzione del taglio ai caregiver non basta: in Lombardia le associazioni pronte alla mobilitazione. «Il taglio resta e l’impianto del Piano Non Autosufficienza pure. Servono risorse aggiuntive perché tutti possano accedere alle misure previste e anche per finanziare i servizi», dice Fortunato Nicoletti – di Sara De Carli
«Noi non molliamo, scenderemo in piazza perché non possiamo assolutamente essere soddisfatti»: due giorni dopo l’incontro con l’assessore di Regione Lombardia Elena Lucchini, Fortunato Nicoletti rilancia e conferma la mobilitazione già annunciata nei giorni scorsi. «Non parlo a nome di un’associazione sola, ma di tutte quelle che in questi due mesi hanno firmato i comunicati e le lettere, una compagine che è cresciuta settimana dopo settimana», precisa il vice presidente dell’associazione Nessuno è escluso: nell’elenco, fra le altre, ci sono anche Uildm e Famiglie Sma.

Leggi: Vita, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Assistenza domiciliare integrata, dipendenti in stato di agitazione: “Utilizzo improprio della pronta disponibilità”

La Cgil contro l’Asl: “Lavoratori costretti a troppi straordinari, a rischio la loro incolumità”
La Fp-Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale Asl dell’Assistenza domiciliare integrata. Nel mirino del sindacato finisce proprio l’azienda sanitaria che “rinvia le risposte a tutte le domande presentate”. A questo si aggiunge “il mancato potenziamento delle attività, del personale sanitario nel servizio territoriale. Valutiamo molto grave che venga utilizzato in modo improprio la pronta disponibilità, non prevista dalle normative contrattuali in quanto il servizio deve essere finalizzato ad interventi in emergenza e non per le attività ordinarie”.

Leggi: Livorno Today, 01/03/2024


venerdì 1 marzo 2024
Fondo per la non autosufficienza, via alle domande per i cittadini dei 12 comuni dell’ambito distrettuale “Metropolitano”

A pubblicarlo è stato il Comune di Spoltore, ma la misura si rivolge ai disabili gravi e gravissimi di altri 11 realtà. Le domande vanno presentate entro il 29 marzo: i dettagli
Pubblicato il bando per la non autosufficienza dal Comune di Spoltore. Il finanziamento, a valere sul fondo nazionale, interessa i cittadini dei comuni dell’ambito distrettuale sociale numero 16 “Metropolitano” e dunque oltre a quelli di Spoltore anche quelli di Brittoli, Cappelle sul Tavo, Catignano, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Elice, Moscufo, Nocciano, Pianella e Rosciano, e prevede un assegno in favore di persone in condizione di disabilità gravissima oppure in un assegno di cura in favore di persone in condizione di disabilità grave.

Leggi: Il Pescara, 01/03/2024


giovedì 29 febbraio 2024
Lazio, non più solo l’Isee per l’accesso alle prestazioni sociali: introdotto il “fattore famiglia”

Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il “fattore famiglia”, uno strumento integrativo per l’accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi che può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale
Non più solo l’Isee per l’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi nel Lazio. Il Consiglio regionale ha iniziato la discussione sulla legge che introduce il “fattore famiglia”, uno “strumento integrativo- recita la proposta- per l’accesso alle prestazioni sociali ed ai servizi” che “può essere applicato dai comuni su presentazione di domanda individuale, in conformità alle modalità ed ai criteri stabiliti dalla Giunta Regionale con apposito regolamento regionale” che sarà emanato entro 3 mesi dall’approvazione della legge.

Leggi: Redattore Sociale, 29/02/2024


giovedì 29 febbraio 2024
A Bologna la mediazione sociale entra in condominio

Un gruppo di organizzazioni ha preso in carico alcuni edifici in un’area difficile del capoluogo emiliano. Che ha cambiato faccia – di Silvia Vicchi
Quelle dell’accoglienza e dell’integrazione sono tra le principali sfide sociali che ogni città oggi si trova ad affrontare. Nel tempo, vi sono zone in cui si concentrano in prevalenza persone fragili, dove i problemi di convivenza che poggiano sulle differenze generazionali o culturali rischiano di esplodere in violenza e soprusi e che si prestano a frequentazioni legate alla microcriminalità, come spaccio e furti.
A Bologna, un’esperienza che mette in campo la cooperazione sociale, l’associazionismo, l’istituzione, intende trasformare le criticità in risorse, coinvolgendo le stesse persone a rischio di esclusione sociale.

Leggi: Vita, 29/02/2024


mercoledì 28 febbraio 2024
Caregiver, regione Lombardia e ministero “salvano” il contributo

L’assessora lombarda Elena Lucchini ha condiviso con le associazioni la nuova programmazione regionale del Fondo per le non autosufficienze. Il taglio del contributo ai caregiver si riduce a 65 euro ma solo per il 2024 e non toccherà i gravissimi. Ledha: «È un passo, ma il problema è solo rinviato. Servono più risorse, tant’è che la regione non prevede nuovi accessi per la misura B1» – di Sara De Carli
In Lombardia la riduzione del contributo economico per i caregiver per quest’anno passa da 250 euro a 65 euro. È questo l’esito della lunga trattativa tecnica e politica fra Regione Lombardia e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a proposito della nuova programmazione regionale del Fondo per le non autosufficienze (Fna) approvato nell’ottobre 2022 con il ministro Andrea Orlando, che prevede l’obbligo per le Regioni di incrementare progressivamente la quota delle risorse destinate ai servizi erogati in forma diretta: per il 2024 ai servizi dovrà andare il 15% dei fondi di provenienza statale, nel 2025 la quota sale al 25%.

Leggi: Vita, 28/02/2024


IN AGENDA:

A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


27.3.2024 – La sostenibilità del settore Long Term Care : una prospettiva di medio-lungo periodo

Presentazione del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care – SDA Bocconi School of Management – Via Sarfatti, 10 – Milano – re 10.00 – 14.00
Bisogni socio-sanitarisempre più complessi, contrazione delle risorse pubbliche disponibili e scarsità del personale sono alcuni tra i fenomeni che impattano direttamente sull’equilibrio del settore Long Term Care.
Quali sono le condizioni per costruire e garantire la solidità del settore nel tempo?
Con quali implicazioni sulla sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio?
Il 6° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care passa in rassegna queste domande portando evidenze per declinare lo stato attuale della sostenibilità del settore e identificare le piste di lavoro per il futuro, anche grazie al confronto internazionale

Leggi: Sda Bocconi


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: cooperazione internazionale in primo piano

L’agenda dei lavori nelle Camere e in Commissione della settimana firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In programma lo schema di decreto ministeriale di individuazione, per l’anno 2024, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici – di Edoardo Patriarca
Il quadro di questa settimana conferma il precedente nelle sue principali direzioni. I disegni di legge in esame sono tanti e di vario genere. La fanno da padrone soprattutto gli atti di Governo. E questa non è una novità , funziona così da anni.
Mi permetto di segnalarvi il punto su esteri e cooperazione internazionale, in particolare il decreto che individua , per l’anno 2024, le priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.

Leggi: Vita


Non autosufficienza: cosa succede se la riforma fallisce

Il decreto attuativo della delega sulla non autosufficienza (l. 33/2023) è stato bocciato dalla Conferenza delle Regioni per «mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali». Lo stanziamento del governo è infatti unicamente volto a sostenere la sperimentazione della prestazione universale. Anche Anci ha espresso una mancata intesa. Le Regioni esprimono parere sfavorevole sull’impianto complessivo del provvedimento e sul mancato impegno a sostegno delle molteplici attività e funzioni assegnate a livello decentrato e dello «sforzo assunzionale che il provvedimento comporta per le Regioni e gli Ambiti Territoriali Sociali». Il parere negativo unanime delle Regioni su un provvedimento dello Stato è un evento raro, che inciderà pesantemente sull’attuazione della riforma.

Leggi: Welforum


Indennità di accompagnamento e prestazione unica universale: una “riforma” tradita…

L’articolo propone un approfondimento critico rispetto ai contenuti dello Schema di Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio scorso, primo provvedimento attuativo della Legge Delega 33/2023. In particolare, alla luce dell’ampio respiro riformatore previsto, ci si attendeva che i decreti attuativi dessero l’avvio alla riforma complessiva dell’indennità di accompagnamento. Questa aspettativa, purtroppo, è stata disattesa nei fatti. – di Fabio Cembrani (medico legale, Professore a contratto Università di Verona)
Rappresentare, anche in prima approssimazione, le ricadute e gli effetti di una nuova legge non è mai un’operazione semplice. Quando poi questa legge è stata presentata dal legislatore delegato dal Parlamento (il Governo) come una vera e propria “riforma epocale” destinata a dare una risposta ad una straordinaria emergenza sociale, e quando la si è annunciata nell’aula della Camera promettendo un plus di 1.000 euro/mensili a favore di ogni persona anziana non autosufficiente, l’operazione diventa ancora più complessa ponendo un elevato livello di rischio: rischio che si può contenere se (e solo se) la si storicizza nel suo iter approvativo, nei suoi (dichiarati) obiettivi, nelle sue (annunciate) finalità e, quando si tratta di una norma delegata, nel non trascurare l’esame di coerenza che deve esistere tra i criteri ed i principi direttivi della disciplina delegata e la concertazione finale coerentemente a quanto previsto dal precetto costituzionale (art. 76, Costituzione).

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Pensioni, pagamento sospeso per chi non ha comunicato il modello RED: chi deve inviarlo e cosa fare se non si è rispettata la scadenza (il 29 febbraio)

Il 29 febbraio 2024 è scaduta la possibilità di inviare la dichiarazione della situazione reddituale, comunemente chiamata modello RED, relativa ai redditi percepiti nel 2021. Questa dichiarazione deve essere sottoscritta da una determinata fascia di soggetti, tra cui alcuni pensionati. Il mancato invio del modello RED può comportare una sospensione, temporanea o definitiva, delle prestazioni erogate all’interessate. Vediamo chi avrebbe dovuto inviare questa dichiarazione e cosa fare se non si è rispettata la scadenza del 29 febbraio.

Leggi: Il Mattino


Assegno di Inclusione (ADI): calendario pagamenti marzo-luglio 2024

Disposti i pagamenti della mensilità di febbraio, a partire dai rinnovi di marzo verrà preso a riferimento l’ISEE 2024.
Dal 27 febbraio, l’INPS ha disposto il pagamento della mensilità di febbraio 2024 per tutti i nuclei familiari beneficiari dell’ADI, che hanno presentato domanda entro gennaio 2024 e che hanno già ricevuto i pagamenti del 26 gennaio o del 15 febbraio, se permangono i requisiti del diritto all’assegno.
I prossimi pagamenti delle rate successive alla prima (i cosiddetti “rinnovi”) saranno disposti nelle seguenti date:
mercoledì 27 marzo 2024;
venerdì 26 aprile 2024;
martedì 28 maggio 2024;
giovedì 27 giugno 2024;
sabato 27 luglio 2024.

Leggi: Inps


Nuove tariffe per esami e visite. Possibile rinvio a luglio fra critiche e timori su sostenibilità

Sumai-Assoprof: “Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Giorlandino (Artemisia): “Con nuovo tariffario sarà disastro economico”
Non sembra ancora trovare la quadra il nuovo tariffario del Ssn per esami e visite, che doveva entrare in vigore il 1 gennaio e poi è stato rinviato al primo aprile. Sembra anzi molto concreta la possibilità di un rinvio a luglio. Ma facciamo un passo indietro. Le nuove tariffe, che stabiliscono i rimborsi che ambulatori, laboratori e centri privati accreditati ricevono per gli esami, fino alle Tac e alle risonanze, sono al centro da mesi di una polemica tra ministero della Salute, Regioni e i rappresentati del settore che lamentano un taglio insostenibile delle attuali tariffe. “Sappiamo che si sta lavorando per risolvere il problema del nuovo tariffario, sono impegnati il ministero della Salute e le Regioni. Ci potrebbe essere uno slittamento a luglio”, spiega all’Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai-Assoprof (Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità dell’area sanitaria).

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

 

NEWS:

martedì 27 febbraio 2024
Terza età. Case condivise per gli anziani: i progetti ci sono, le leggi non ancora

Il co-housing può essere una soluzione per combinare autonomia, inclusione sociale e contrasto alla solitudine. Il Consiglio nazionale del notariato propone di ragionare su schemi contrattuali adatti
Vivere mantenendo la propria autonomia. È questa la sfida possibile, anzi necessaria in un Paese che invecchia rapidamente, del co-housing per anziani. Una realtà già normata in diversi Paesi, tra i quali Danimarca, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti, che anche in Italia è sotto la lente d’ingrandimento del legislatore. Si tratta di una delle misure inserite, per il momento ancora in fase di definizione, nel decreto anziani in discussione al Senato che ha come obiettivo quello di «promuovere la dignità dell’autonomia, dell’inclusione sociale, dell’invecchiamento attivo e della prevenzione della fragilità, anche con riferimento alla condizione di disabilità». A partire proprio dalla casa. In Italia i primi tentativi sperimentali sono già realtà. Come le cinque strutture realizzate dall’amministrazione comunale di Roma: ospitano sino a sei persone ciascuna con servizi socio-assistenziali e il supporto diurno di operatori. Una goccia nel mare che potrebbe però diventare un modello per altre amministrazioni.

Leggi: Avvenire, 27/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
La settimana parlamentare del sociale: occhi puntati su riforma della non autosufficienza e lavoro povero

L’agenda dei lavori nelle Camere e in Commissione della settimana firmata dall’ex senatore e portavoce del Forum del Terzo settore. In programma, fra gli altri, oltre ai temi segnalati nel titolo: maternità surrogate e disposizioni in materia di professioni pedagogiche ed educative – di Edoardo Patriarca
Nelle Commissioni continuano gli esami dei disegni di legge già illustrati nelle scorse settimane in questa stessa rubrica.
In Commissione: sanità, infanzia, anziani
In particolare sulla Sanità prosegue la discussione su:
Disposizioni in materia di disturbi del comportamento alimentare ( ddl 599).
Medicina territoriale ( ddl 227 e 726).
Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche (seguito esame C. 153-202-844-1104-1128-1395-A).
Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative ( ddl 483 ).
Norme in materia di contrasto alla surrogazione di maternità (ddl 475 ).
A seguire i ddl dedicati a infanzia, anziani e più in generale al sociale e all’educativo:

Leggi: Vita, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Da aprile niente contributi per chi assume badanti per anziani oltre gli 80 anni

La misura è prevista dal decreto Pnrr. Il datore di lavoro deve possedere un Isee non superiore a 6.000 euro
Niente contributi per 2 anni per il datore di lavoro domestico che assume badanti che assistono anziani non autosufficienti ultraottantenni. Nel dettaglio, l’agevolazione scatta in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Le persone oggetto di assistenza devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, e devono essere già titolari dell’indennità di accompagnamento. La misura è prevista dal decreto Pnrr, approdato lunedì 26 febbraio dal Consiglio dei ministri. L’obiettivo è favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Pnrr, nel nuovo decreto anche bonus badanti per over 80 non autosufficienti. Le novità

Il provvedimentoè stato approvato dal Consiglio dei ministri. Moltissimi i campi di intervento nei suoi 48 articoli: contrasto alle frodi, alloggi universitari, patente per la sicurezza sul lavoro e sgravi per regolarizzare chi assiste persone molto anziane
Alloggi universitari, sanità digitale, lotta alle frodi e al lavoro irregolare, reclutamento dei magistrati. Il nuovo decreto Pnrr – approvato in serata dal Consiglio dei ministri – si configura come un dl omnibus di 48 articoli: molti e diversi i campi di intervento al suo interno. È un “modo per avviare una fase di responsabilizzazione complessiva da parte di coloro quali sono chiamati” a partecipare alla spesa del Pnrr, ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto

Leggi: Sky, 26/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, mancata intesa in Conferenza Stato-Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso una mancata intesa, “in quanto la mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali inficia la portata innovativa della riforma depotenziandone l’efficacia sia nel processo di ampliamento dell’accesso ai servizi sia nell’intensità e nella durata dei servizi offerti”. Cgil e Spi: “Serve un serio ripensamento del Governo”
Si è tenuta ieri la Conferenza unificata Stato-Regioni. Tra i punti all’ordine del giorno anche lo schema di Decreto legislativo riguardante le politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge 33/2023.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso una mancata intesa, “in quanto – si legge – la mancata previsione di risorse finanziarie aggiuntive e strutturali inficia la portata innovativa della riforma depotenziandone l’efficacia sia nel processo di ampliamento dell’accesso ai servizi sia nell’intensità e nella durata dei servizi offerti”.
Le Regioni Campania, Puglia, Toscana ed Emilia-Romagna hanno espresso avviso contrario, “non solo per l’assenza di una copertura finanziaria della Riforma, ma sull’impianto complessivo del provvedimento e sul mancato coinvolgimento delle Regioni e delle Province autonome nella stesura dello schema di decreto legislativo”.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Coabitazione solidale: vivere sotto lo stesso tetto per superare le difficoltà

È uno strumento del Welfare che si adatta ai gruppi più disparati: persone per lo più fragili che possono trarre giovamento dal condividere le fatiche del quotidiano. Se ne parla in un webinar il 26 febbraio. Costa: “Ci vuole un metodo, non si può improvvisare”
Vivere insieme per vivere meglio. Ovvero vivere insieme, unendo forze e risorse, per trovare risposte comuni ai bisogni di ognuno. Alla vasta gamma delle esperienze di vita in comune è dedicato il webinar promosso dalla Rete Nazionale del Coabitare Solidale in programma per il prossimo 26 febbraio (ore 17.30). Si tratta di un incontro su questa specifica forma di abitare a partire dal volume “Coabitazioni solidali. Politiche, programmi e progetti” (Carocci 2023). “Semplificando al massimo, possiamo dire che la coabitazione solidale è un progetto socio-abitativo in cui le persone vivono insieme sotto lo stesso tetto e dietro la stessa porta, in una logica di solidarietà tra gli abitanti della casa”, spiega Giuliana Costa, professoressa associata di Sociologia generale presso il Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano e coautrice, con Francesco Andrea Minora, del volume. Non tutte le coabitazioni, infatti, possono definirsi solidali: basti pensare a quelle che si formano sul mercato, fatte da studenti e lavoratori, che decidono di abitare insieme anche, e soprattutto, per dividere le spese di casa e dell’affitto.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


giovedì 22 febbraio 2024
Autonomia differenziata. Schillaci: “Non mette in discussione l’unitarietà del diritto alla tutela della salute”

Così il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione del Pd sul divario Nord-Sud. “Vi posso garantire che non mancano gli sforzi per assicurare una piena attuazione dei LEA, indipendentemente dalla riforma sull’autonomia differenziata. Mi chiedo però se coloro che muovono le accuse di privatizzazione o di misure inconsistenti non siano gli stessi che invece di lavorare per l’abbattimento dei tetti di spesa per assumere personale hanno preferito negli anni precedenti che proliferassero le cooperative dei medici a gettone”
“L’autonomia differenziata non mette in discussione l’unitarietà del diritto alla tutela della salute, ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione, come diritto e prerogativa di cittadinanza, così come declinato attraverso i LEA, ma rappresenta un potenziamento della facoltà delle Regioni di modulare la propria organizzazione dei servizi sanitari nel rispetto dei LEA, secondo le condizioni previste nell’articolo 116 della Costituzione. I LEA costituiscono in questa materia esplicazione della funzione di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione”. Così il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione sul divario Nord-Sud.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/02/2024


giovedì 22 febbraio 2024
Senza dimora. Dalla strada alla casa: riflessioni e pratiche della Comunità di Sant’Egidio a Milano

Il 24 febbraio la Comunità di Sant’Egidio organizza a Milano il primo incontro dei “Talk sulla strada”, dedicati alle persone senza dimora e alle prospettive di intervento volte al loro reinserimento sociale. La comunità a Milano ha attivato dal 2018 a oggi 37 percorsi di housing per persone senza dimora, tra cui alcuni in appartamenti gestiti direttamente dalla Comunità
Il 24 febbraio (dalle 17 alle 18.30) la Comunità di Sant’Egidio organizza presso la Casa dell’Amicizia a Milano, il primo incontro dei “Talk sulla strada”, dedicati alle persone senza dimora e alle prospettive di intervento volte al loro reinserimento sociale.
Questo primo incontro dal titolo “Le chiavi del paradiso. Housing first: dalla strada alla casa” vede gli interventi di Ulderico Maggi ed Elisa Soldani della Comunità di Sant’Egidio di Milano, Daniela Failoni, giurista milanese e Abele Sangiorgio di Opera San Francesco per i Poveri, formatore di Housing First.

Leggi: Redattore Sociale, 22/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Monitoraggio Lea. Schillaci: “Sono dati provvisori ma credo che debbano essere da stimolo alle Regioni per migliorarsi”

Il Ministro della Salute ha poi parlato anche del nuovo tariffario della specialistica ambulatoriale che dovrebbe entrare in vigore il 1° aprile e che ha scatenato le ire di molte associazioni perché ci sarebbero molte tariffe in ribasso: “Ci sono dei fondi (50 mln), soprattutto dall’anno prossimo, che possono essere utilizzati sia per introdurre le prestazioni, sia per aumentare il rimborso per alcune di queste che sono state limate”.
“È un dato provvisorio ma credo che debba essere da stimolo alle Regioni per migliorarsi. Quindi è una prima valutazione ma ancora siamo nel primo quadrimestre e c’è tempo poi per avere i dati definitivi e per migliorare le performance. Credo che il Ministero debba servire da coordinamento e da stimolo alle Regioni per fare meglio”. È questo il commento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci a margine della sesta edizione dell’evento ‘Inventing for Life Health Summit’, promossa oggi al Maxxi di Roma da Msd Italia, sui dati provvisori del monitoraggio Lea 2022 anticipati da Quotidiano Sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Decreto anziani. Si parla di cohousing, ma mancano le linee guida

Occhi puntati su questo nuovo modello di convivenza, che in alcuni luoghi è già realtà. Notariato: “Abbattimento del 30% dei costi e miglioramento della qualità della vita”. Casotti (Casematte): “Riconoscere la forza dei modelli abitativi collaborativi”. A Roma 5 le esperienze promosse dall’amministrazione
Ci sono anche le nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale al centro dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, licenziato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri in attuazione della Legge delega 33/23 per la riforma dell’assistenza. Un decreto di cui molto si sta discutendo in questi giorni, per il rischio – sottolineato da più parti – di svuotare la tanto attesa riforma della non autosufficienza, contravvenendo all’obiettivo originario del riordino complessivo del settore. Tra i provvedimenti rinviati c’è quello della coabitazione solidale, distinta in senior cohousing e cohousing intergenerazionale, che prevede la convivenza tra anziani e giovani in condizioni svantaggiate. Un tema quello del cohousing che – stando a quanto affermato dal decreto – dovrà essere affrontato e regolamentato attraverso l’elaborazione, nei prossimi mesi, di linee guida volte a definire i contenuti essenziali di un modello da realizzare prioritariamente attraverso meccanismi di rigenerazione urbana e di riuso del patrimonio immobiliare esistente.

Leggi: Redattore Sociale, 21/02/2024


martedì 20 febbraio 2024
Anziani dimenticati: 4 milioni non autosufficienti, 300mila posti nelle strutture convenzionate. E 90mila vanno in cliniche abusive

Manca un infermiere su cinque. «Per i ricoverati cure a rischio» – di Paolo Russo
Oltre 114 mila hanno una sistemazione ma non le cure di cui avrebbero bisogno
I figli badanti sono in via di estinzione, gli anziani non autosufficienti sono già 4 milioni ma solo il 6,3% di loro riesce a trovare assistenza e cura in una Rsa o in qualche altra struttura residenziale. Spesso regolarmente accreditata con il servizio sanitario pubblico e dove alloggiano in circa 300mila, seguiti con sempre maggiori difficoltà per carenza di personale. Ma cresce il numero degli anziani non autosufficienti parcheggiati nelle case di riposo, dove in 114mila trovano un letto, ma non le cure di cui avrebbero bisogno. Per non parlare delle strutture abusive che colmano il vuoto dell’assistenza pubblica ospitando in appartamenti e case famiglia all’incirca 90mila anziani non autosufficienti, quasi sempre esposti a rischi di ogni genere perché parliamo di strutture che non rispettano né i requisiti di sicurezza né quelli di dotazione del personale socio-sanitario.

Leggi: La Stampa, 20/02/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 26 febbraio 2024
Gli architetti della terza età: altro che casa di riposo, a Rivoli arriva il campus per over 60

Rg Architetti realizzerà «Villa Mater», il primo co-housing per anziani autosufficienti finanziato dall’Ufficio Pio di Compagnia di San Paolo Franca Maino «Sarà una residenza collaborativa per la longevità, un nuovo modello di abitare»
A Rivoli sorgerà in un edificio in disuso un nuovo complesso immobiliare innovativo da 4 milioni di euro al cui interno ci sarà un presidio comunitario dedicato alla longevità attiva
Non chiamatela Rsa. La nuova Villa Mater di Rivoli non avrà nulla della residenza sanitaria assistenziale che è stata un tempo. La struttura in disuso diventerà un «senior social housing» per over 60, soli o in coppia, autosufficienti, che potranno affittare mono e bilocali in un «presidio comunitario dedicato alla longevità attiva». È l’esperimento della Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo che ha deciso di investire oltre 4 milioni di euro per recuperare il complesso immobiliare di sua proprietà, adibito fino al 2012 a casa di riposo, trasformandolo in un moderno cohousing per «futuri anziani».

Leggi: Corriere della Sera, 26/02/2024


lunedì 26 febbraio 2024
Niente tagli ai contributi per i caregiver familiari o scenderemo in piazza!

Dopo due mesi di intenso confronto sull’applicazione del Piano Regionale per la Non Autosufficienza, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale, un provvedimento che dal 1° giugno prevede un decurtamento del contributo per l’assistenza ai caregiver familiari per almeno 7.000 persone con gravissima disabilità, nessun risultato concreto è stato raggiunto. Ora, dunque, le Federazioni LEDHA e FAND Lombardia e numerose altre Associazioni si rivolgono direttamente alle principali Istituzioni nazionali e regionali, minacciando di scendere in piazza se quei tagli non verranno scongiurati
Sono trascorsi quasi due mesi, ciò di cui avevamo riferito anche sulle nostre pagine, dal primo appello con cui la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e numerose altre Associazioni lombarde impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, avevano lanciato il primo appello sull’applicazione del Piano Regionale per la Non Autosufficienza, in attuazione di quanto previsto dal Piano Nazionale. Un provvedimento che, a partire dal 1° giugno prossimo, prevede un decurtamento del contributo per l’assistenza ai caregiver familiari per almeno 7.000 persone con gravissima disabilità.

Leggi: Superando, 26/02/2024


venerdì 23 febbraio 2024
Veneto, la Regione stanzia fondi per migliorare i centri per gli anziani con disabilità

Su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, in arrivo un bando con una dotazione di 24 milioni e 870.000 euro. L’obiettivo è l’adeguamento degli immobili, degli spazi e degli standard
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha rinnovato l’impegno a sostenere enti del settore sociale e sociosanitario che intendono adeguare gli immobili nei quali assistono anziani e disabili. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni e con una dotazione di 24 milioni e 870.000 euro.
Con questa misura, la Regione vuole sostenere opere per adeguare gli immobili alla disciplina antincendio, antisismica, ed in generale per migliorare gli spazi e gli standard. Il provvedimento, inoltre, va incontro alla necessità degli enti di completare interventi di ristrutturazione già in corso e affrontare un ulteriore stralcio funzionale. Il finanziamento è mirato ad alimentare il fondo di rotazione, garantendo liquidità che consenta di cantierare le opere. I fondi saranno anticipati dalla Regione per essere restituiti dai beneficiari nell’arco di 15 anni, in rate uguali, sulla base di un apposito piano, senza gli oneri degli interessi.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Le Regioni che si muovono sui caregiver: una Proposta di Legge della Toscana – di Simona Lancioni

Presentata dalla Giunta Regionale Toscana, la Proposta di Legge Regionale avente ad oggetto le “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare” è stata trasmessa al Consiglio Regionale per proseguire l’iter di approvazione. Non sembra tuttavia che nella formulazione di essa si siano prese in considerazione le discipline di questa materia già adottate da altre Regioni e quelle in fase di definizione a livello nazionale. Pertanto, in vista dell’approvazione definitiva, l’auspicio è che il testo venga modificato, considerando una serie di elementi
Nella seduta della Giunta Regionale Toscana del 12 febbraio scorso, l’assessora regionale alle Politiche Sociali Serena Spinelli ha presentato una Proposta di Legge Regionale avente ad oggetto le Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare.
Il testo (corredato di diversi allegati di cui si segnala il link nel box in calce) è stato approvato dalla Giunta, ed ora è stato trasmesso al Consiglio Regionale per l’esame da parte della Terza Commissione Sanità e Politiche Sociali e per la successiva discussione e approvazione in Aula. Non si sta dunque parlando di una Legge, ma, appunto, di una Proposta.

Leggi: Superando, 21/02/2024


martedì 20 febbraio 2024
Co-housing tra giovani e anziani e tra giovani e stranieri: accolta dalla giunta della Liguria la proposta della Lista Sansa

Il consigliere regionale della Liguria Ferruccio SansaIl consigliere regionale della Liguria Ferruccio Sansa
Slitta a domani, mercoledì 21 febbraio, l’approvazione del nuovo piano sociale integrato regionale della Liguria. La lunga discussione oggi in aula, comprese alcune sospensioni dei lavori per fare il punto su diversi emendamenti, non ha consentito di arrivare al voto entro le 18, orario per cui era già stata programmata la fine dei lavori. Di certo, però, c’è già che la giunta ha accolto tre emendamenti presentati dalla Lista Sansa e illustrati dal capogruppo ed ex candidato governatore, Ferruccio Sansa, che mirano a introdurre altrettante nuove forme di co-housing. Lo stesso Sansa, in discussione generale, pur sottolineando le carenze finanziarie del piano, aveva evidenziato la bontà del metodo di confronto portato avanti dalla giunta e il lavoro degli uffici nel fotografare precisamente tutto il pacchetto dei servizi disponibili e programmati.

Leggi: La Repubblica, 20/02/2024


mercoledì 21 febbraio 2024
Amministrazione di sostegno: un’indagine degli assistenti sociali della Lombardia

È disponibile online il Quaderno sui “Ruoli dell’assistente sociale nell’ambito della protezione giuridica delle persone fragili”, redatto dal Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia (CROAS), che presenta l’analisi dei dati di un’indagine volta appunto ad approfondire i vari aspetti attinenti all’applicazione della Legge 6/04 che ha istituito l’amministrazione di sostegno. Per presentarlo e per fare il punto sulla stessa Legge 6/04, il CROAS ha organizzato per il 16 febbraio a Milano il convegno “Amministrazione di sostegno. L’indagine del CROAS Lombardia”
È un documento certamente interessante ed è liberamente disponibile online (a questo link) il Quaderno dedicato ai Ruoli dell’assistente sociale nell’ambito della protezione giuridica delle persone fragili, redatto dal gruppo tematico Protezione Giuridica del Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia (CROAS), a cura di Daniela Polo.
In esso vi si presenta l’analisi dei dati provenienti da un’indagine realizzata alla fine del 2022, allo scopo di approfondire appunto gli aspetti tecnici, deontologici e professionali attinenti all’applicazione della Legge 6/04, che vent’anni fa ha istituito l’amministrazione di sostegno.

Leggi: Superando, 21/02/2024


lunedì 19 febbraio 2024
Giovani che vanno a vivere con gli anziani, il piano di cohousing solidale a Roma per vincere l’emergenza abitativa

Il 30% delle persone che chiedono di entrare in una casa popolare vivono da sole, i servizi sociali e i volontari li aiutano a trovare compagnia
Le persone sole che vivono in una casa popolare o sono in attesa di entrarci sono sempre di più: a Roma, su 16.000 nuclei presenti nella graduatoria per un alloggio di edilizia residenziale pubblica, 5.000 sono persone sole. Ovvero il 30%.
È lo specchio di una società che cambia e in cui la solitudine diventa sempre più diffusa, ma per chi si trova in emergenza abitativa il problema è duplice: ottenere una casa popolare è difficile perché gli alloggi sono stati costruiti tra gli anni ‘50 e ‘70, pensati per le famiglie dell’epoca che erano numerose.

Leggi: La Repubblica, 19/02/2024


IN AGENDA:

“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


Webinar 01.03.2024 – Anziani non autosufficienti: contenuti e prospettive della riforma

La Scuola superiore per le politiche sociali e sociosanitarie (ASP Ambito 9, Jesi) e il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza organizzano un webinar sui contenuti e le prospettive della riforma della non autosufficienza attualmente in discussione in Parlamento.
Il webinar si terrà venerdì 1° marzo dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Programma – Modera Barbara Paolinelli, ASP Ambito 9
Il webinar è gratuito e si terrà sulla Piattaforma Teams. Il webinar è in fase di accreditamento presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

Leggi: I Luoghi della Cura


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Legge sulla disabilità, come viene coinvolto il Terzo settore?

Un’analisi delle novità del percorso di attuazione della legge n. 227 del 21 dicembre 2021, in attesa della stesura di alcuni decreti attuativi, tra cui l’integrazione dei dispositivi della co-programmazione per la partecipazione degli enti non profit in alcuni processi – di Paolo Friendly
Un piano di indagine di grande interesse teorico (e di pari rilevanza pratica), per chi si occupa di diritto del Terzo settore, è dato dalle possibili intersezioni fra quest’ultimo e il percorso di riforma relativo alla condizione giuridica delle persone con disabilità, iniziato con l’approvazione della legge n. 227 del 21 dicembre 2021.
Al momento, si sta ancora lavorando alla stesura dei decreti legislativi. Il fatto che gli schemi della normativa d’attuazione stiano circolando già da qualche tempo consente però di iniziare a riflettere sulla traiettoria seguita dall’iter della riforma.
Lo scorso 11 gennaio è stato oggetto di un’Intesa in sede di Conferenza unificata uno schema di decreto legislativo intitolato “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”. Alcune delle disposizioni che hanno trovato spazio al suo interno riguardano anche il ruolo del Terzo settore nel futuro assetto delle politiche per la disabilità e dei relativi servizi ed è a questo specifico aspetto, fra i tanti profili rilevanti dello schema di decreto, che è dedicato questo articolo.

Leggi: Cantiere Terzo Settore


Riforma non autosufficienza: tradimenti e rinvii – Franco Pesaresi

A marzo 2023, circa un anno fa, c’è stata l’approvazione della Legge 33/2023. Una legge delega per la riforma dell’assistenza per la non autosufficienza. La legge è importante perché per la prima volta viene prevista la costruzione di un sistema di welfare che si occupa in modo completo della non autosufficienza. Con la riforma l’Italia riconosce il diritto degli anziani ad essere assistiti in modo idoneo ed integrato. Ci allineiamo così ai principali paesi europei che già da anni hanno approvato sistemi assistenziali di questo tipo.
La legge delega, come noto, è una norma fatta di principi e per la sua realizzazione sono previsti uno o più decreti attuativi. Ma invece di questo, con lo Schema di Decreto Legislativo attuativo presentato alle Camere, il Governo ha richiesto un rinvio quasi generalizzato dell’attuazione della delega che, a rigor di legge, dovrebbe invece essere approvata entro marzo 2024.
Anziché attuare la Legge Delega 33, il Decreto Legislativo attuativo ne rinvia la messa in opera
Così accade che Il Decreto legislativo attuativo in discussione in Parlamento contenga la previsione di ulteriori 17 decreti attuativi e l’approvazione futura di 5 Linee guida (che presumibilmente saranno approvate con decreto). Totale 22 atti ulteriori. La metà circa di questi (9) riguardano l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Quasi tutte le decisioni importanti vengono rinviate ad atti futuri.

Leggi: Welforum


L’obiettivo. L’Italia alla sfida della natalità: «Mezzo milione di nati entro il 2033» – di Chiara Pazzaglia

Alla tappa bolognese degli Stati generali della natalità le strategie per contrastare l’inverno demografico. Zuppi: «Saper guardare alla vita con speranza»
«Bisogna saper guardare alla vita con speranza, con passione, credendo che la vita ha senso quando la doni a qualcuno». È intervenuto così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ieri mattina a Bologna al convegno organizzato dagli “Stati generali della natalità”, con Fondazione per la natalità e l’Associazione Bologna Bene Comune. Parole, le sue, che guardano agli aspetti più profondi del tema della natalità, con la consapevolezza, però, delle difficoltà del quotidiano. Servono certezze per fare figli, secondo il cardinale: la casa, il lavoro, il sostegno economico. Solo l’assenza di paura consente di vivere appieno la bellezza dell’essere genitori, trovare il gusto di dare la vita, di guardare al futuro: «Serve un’alleanza che metta da parte ciò che ci divide e ci faccia scegliere ciò che ci unisce. La famiglia, dice papa Francesco, è cantiere di speranza ed è qui che la vita si mostra nella sua piena forza. Una forza che si comprende appieno solo donando la vita a qualcun altro: un figlio nato, uno adottato, uno incontrato e accolto».

Leggi: Avvenire


La classifica delle regioni e dei Paesi più anziani d’Europa – di Lorenzo Ruffino

La Liguria ha l’età mediana più alta di tutta l’Ue, mentre a livello nazionale il Portogallo supera di poco l’Italia se si guarda al rapporto tra la popolazione anziana e quella in età lavorativa
Nove regioni italiane sono tra le venti più anziane di tutta l’Unione europea, con la Liguria che occupa il primo posto in classifica. Secondo i dati pubblicati di recente da Eurostat, relativi al 2023, l’Italia è il Paese Ue con l’età mediana più alta, in costante aumento da decenni.
Da tempo l’Italia sta vivendo una profonda crisi demografica: la popolazione invecchia, il numero degli abitanti cala e le aree interne si spopolano, con pesanti conseguenze sull’economia, sulle pensioni e sulla sanità.
La classifica dei Paesi Ue più anziani
L’età mediana è l’indicatore principale usato da Eurostat per valutare l’anzianità dei 27 Stati Ue. L’anno scorso l’età mediana di tutta la popolazione europea è stata pari a 44,5 anni: questo significa che metà degli abitanti aveva meno di 44,5 anni, l’altra metà di più. Rispetto al 2013 l’età mediana dell’Ue è cresciuta di 2,3 anni.

Leggi: Pagella Politica


Anziani e bisogno di cura: che fare?

Nel film-documentario Care Seekers si affronta un problema che esploderà nel prossimo futuro e di cui le istituzioni non si fanno carico. – Annamaria Vicini
Che cosa può spingere decine e decine di persone a riempire un auditorium in provincia di Lecco in una serata in cui sugli schermi televisivi impazza il Festival di Sanremo?
Dev’essere un bisogno davvero molto pressante e a cui è difficile trovare risposte adeguate… Il bisogno si chiama “cura” e l’occasione è data dalla proiezione di un film-documentario, CareSeekers, organizzata da un’associazione che, come lascia intuire il nome “Dietro la lavagna”, solitamente si occupa di giovani.
Viviamo in un tempo in cui, a causa di un intreccio di eventi tragici (prima la pandemia, poi le guerre) tutti, indistintamente, hanno necessità di cura.
Ma la pandemia da Covid-19 ha evidenziato anche l’importanza di avere persone che, grazie alla loro specifica professionalità, possano rispondere a quel bisogno. Mentre le fabbriche si fermavano e gli uffici chiudevano, a restare aperti e funzionanti erano gli ospedali, dove medici e infermieri curavano gli infetti con grave rischio per la propria salute e incolumità.

Leggi: Futura Network


Lo spopolamento delle aree interne in quattro grafici

La crisi demografica che sta colpendo il nostro Paese affligge soprattutto le zone dove i cittadini hanno meno servizi e opportunità per la loro vita – di Lorenzo Ruffino
Da tempo l’Italia sta affrontando il problema dello spopolamento, il fenomeno per cui intere zone del nostro Paese diventano quasi o del tutto disabitate. Lo spopolamento è uno degli effetti principali della crisi demografica che sta vivendo in questi anni l’Italia, la cui popolazione è diminuita di circa 180 mila persone nell’ultimo anno a causa delle minori nascite e dell’aumento dei decessi.
Lo spopolamento riguarda soprattutto le cosiddette “aree interne”, ossia i comuni più periferici sia a livello geografico sia per la possibilità di accedere ai servizi essenziali. In Italia le aree interne costituiscono una parte rilevante del Paese, coprendo quasi il 60 per cento della superficie nazionale. Allo stesso tempo, le aree interne sono abitate solo dal 23 per cento della popolazione nazionale: per queste persone abitare in zone del genere significa spesso avere meno opportunità nella propria vita, come l’istruzione e il lavoro, e meno disponibilità di servizi, come ospedali o altri centri di cura. Queste zone scontano quindi un divario significativo rispetto alle altre nel nostro Paese.

Leggi: Pagella Politica


SEGNALAZIONI:

Oggetto: Indicazioni sulla fase di transizione tra Reddito di Cittadinanza (RdC) e Assegno di Inclusione (AdI) relativamente agli indicatori e dati disponibili agli operatori di Regioni, Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e Comuni nel pannello di monitoraggio “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà”.

Si informa che la “Dashboard per la programmazione locale delle misure di contrasto alla povertà”, attualmente riferita al RdC, sarà oggetto di modifiche dovute all’introduzione della misura di contrasto alla povertà Assegno di Inclusione (AdI), che sostituisce il RdC.
Pertanto, si segnala che entro la fine di febbraio 2024 i dati relativi a RdC verranno spostati in una apposita sezione denominata “Indicatori RdC e presa in carico RdC – archivio”. Saranno disponibili i dati trends beneficiari e della presa in carico da subito. Tutti gli altri indicatori verranno rilasciati in tranche in questa sezione della dashboard, a partire da quelli di maggiore interesse. Tali dati saranno aggregati per annualità e rimarranno sempre disponibili per consultazione all’interno della dashboard.

Leggi: Ministero del Lavoro


 

 

 

 

NEWS:

sabato 17 febbraio 2024
Associazione pensionati: «Anziani non autosufficienti senza aiuti. Ignorati anche dagli agricoltori in protesta»

Giancarlo Innocenti presidente Cia pensionati
“È tempo di affrontare nuovamente l’attuazione della legge delega (33/2023) sulla non autosufficienza perché, dopo l’iniziale soddisfazione per l’approvazione parlamentare, diventa evidente che il governo si nasconde dietro un paravento”. Così afferma Giancarlo Innocenti, presidente dell’Associazione pensionati Anp Cia Grosseto.
“Questa legge, risultato di un lungo e fruttuoso lavoro condotto da 60 organizzazioni riunite nel Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza, rischia di rimanere un progetto senza attuazione concreta, lasciando le persone vulnerabili e gravemente disabili senza l’assistenza necessaria – afferma il presidente Anp-Cia Grosseto, evidenziando una serie di problematiche nel processo di implementazione della legge -. La fretta nell’approvare la legge di bilancio per evitare l’esercizio provvisorio ha portato all’assenza di stanziamenti, in quanto mancavano i decreti attuativi”.

Leggi: Il Giunco, 17/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Decreto anziani. Le proposte del Patto sulla non autosufficienza. “La riforma è ancora tutta da costruire”

“Mancano indicazioni stringenti sia sull’assistenza domiciliare affinché sia effettivamente rispondente ai bisogni dei nostri anziani, sia sugli standard di qualità delle residenze sanitarie assistenziali, sia su una misura di prestazione universale sostenibile per il futuro” ha detto Anna Lisa Mandorino di Cittadinanzattiva
“Il dibattito pubblico di questi giorni si è concentrato quasi esclusivamente sulla cosiddetta prestazione universale, prevista dal decreto, ossia nella somma di 850 euro mensili che nel 2025 e 2026 sarà messa a disposizione, in aggiunta alla indennità di accompagnamento, per gli anziani non autosufficienti in condizioni gravi e con un ISEE di massimo 6000 euro. Non possiamo che esserne lieti ma ci preme evidenziare, come già fatto da più voci, che si tratta di una misura provvisoria, nella logica del bonus, che sarà destinata a circa 25mila anziani e che, in questa forma, sarebbe impossibile estendere ad una platea più ampia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Una misura per lo 0,7% dei non autosufficienti non basta a fare un riforma

Entro il 15 marzo il governo vuole arrivare all’approvazione definitiva del decreto che attua la riforma dell’assistenza per la non autosufficienza. Un testo che oggi prevede 22 ulteriori atti e che è sotto le attese e i bisogni della popolazione, sia per le risorse stanziate sia per il grado di innovazione prevista. Serve aprire un dibattito pubblico, senza “welfare slang”.
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti? Si può dare di più. Si tratta di una riforma attesa da quasi 25 anni, che riguarda la vita di milioni di persone: 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, 10 milioni considerando anche familiari e caregiver.
Il Governo l’ha presentata con grande enfasi: un miliardo di euro per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, con una nuova misura sperimentale che – parole della stessa presidente del consiglio – «aumenta del 200% l’attuale indennità di accompagnamento».

Leggi: Vita, 16/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Non autosufficienza: Cgil e Spi, decreto attuativo deludente senza risorse né risposte per anziani e loro famiglie

“Il decreto è deludente, l’ennesima occasione mancata per dare risposte a milioni di anziani e alle loro famiglie. Dopo tanti annunci del Governo, quasi tutto è rinviato a provvedimenti successivi e nessuna nuova risorsa è messa a disposizione”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi e il segretario nazionale dello Spi Stefano Cecconi, ascoltati oggi in audizione dalle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo su anziani e non autosufficienza.
In primo luogo, Confederazione e Spi hanno sottolineato che c’è un nodo che attiene alle risorse: “Al decreto non sono assegnati nuovi investimenti ma si utilizza semplicemente un travaso di risorse da altri fondi a partire dal Fondo per la non autosufficienza già oggi assolutamente insufficiente, o dal PNRR (dalla cui rimodulazione sono già stati tagliati dal Governo 3 miliardi dalla M5 per il sociale), e senza risorse è impossibile garantire gli obiettivi della riforma”.

Leggi: Cgil, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani, Auser in audizione alla Camera. Le criticità della legge delega secondo l’associazione

L’associazione alla Commissione Affari sociali. Dalla mancanza di risorse al vuoto dell’integrazione socio-sanitaria, l’associazione ha presentato l’elenco dei principali punti deboli
Questa mattina l’Auser ha preso parte all’Audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati sulla legge delega sugli anziani 33/23.
Nel corso dell’audizione l’Auser ha rimarcato le principali criticità, fra queste l’assenza di risorse adeguate all’attuazione di una riforma che interessa, tra persone fragili e loro famigliari, non meno di 10 milioni di persone.
“Il punto è che non c’è stato nessuno sforzo a prefigurare meccanismi di finanziamento a regime della ‘long term care’, limite che forse si sarebbe potuto evitare se si fossero coinvolte le parti sociali”, afferma l’associazione.
Altro punto di criticità l’integrazione socio-sanitaria. “La governance che viene prefigurata, tanto a livello nazionale quanto a quello locale, nei fatti si affida ancora alla disponibilità a integrarsi dei diversi soggetti coinvolti”.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani. Cisl e Fnp Cisl: “Il decreto conferma l’impianto positivo della Legge delega”

I sindacati: “Il decreto in discussione conferma l’impianto positivo della Legge delega rispetto all’ampiezza degli approcci tematici utili per qualificare le politiche per gli anziani, coniugando la qualificazione di un sistema integrato di assistenza e cura per i non autosufficienti con la promozione del benessere e dell’invecchiamento attivo e la valorizzazione del loro ruolo sociale. Auspichiamo il recupero del confronto con le parti sociali”
“Il decreto in discussione conferma l’impianto positivo della Legge delega rispetto all’ampiezza degli approcci tematici utili per qualificare le politiche per gli anziani, coniugando la qualificazione di un sistema integrato di assistenza e cura per i non autosufficienti con la promozione del benessere e dell’invecchiamento attivo e la valorizzazione del loro ruolo sociale”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario confederale della Cisl Sauro Rossi e il segretario generale della Fnp Cisl Emilio Didonè, sull’ audizione di questa mattina presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani, badanti e costi per accudire i non autosufficienti: ecco perché si rischia il collasso sociale

Sempre più famiglie faticano ad assistere un parente. L’invecchiamento della popolazione rischia di peggiorare le cose se non ci saranno interventi di welfare adeguati
Le famiglie italiane sono sempre più vulnerabili, incerte nella gestione della non autosufficienza e consapevoli di dover ricorrere a risorse proprie. Il 45,3% di esse considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, partendo dal presupposto che la casa sia il miglior posto dove curarsi, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico e il 49,1% dichiara di occuparsi personalmente, come caregiver, di un parente non autosufficiente, in aggiunta al ruolo della badante.
Sono solo i principali risultati di una ricerca (“Dove sta andando il welfare? Salute, assistenza e previdenza nelle attese delle famiglie”), realizzata dal Censis per Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, che comprende un’indagine realizzata presso un campione di 2.400 famiglie datrici di lavoro domestico.

Leggi: Quotidiano, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Anziani. Alleanza Cooperative: “Potenziare le filiere preposte all’assistenza”

Nel 2050 1 italiano su 10 non sarà autosufficiente. L’Alleanza delle cooperative italiane: “È indispensabile farci trovare preparati e potenziare con tempestività le filiere preposte all’assistenza in chiave di integrazione multidisciplinare ed intersettoriale”
Non autosufficienza, disabilità, assistente stringe mani ad anziano
“Già oggi sono 2 milioni gli anziani che si trovano in condizioni di isolamento. Nel 2050, secondo le proiezioni dell’Istat, su una popolazione di 54,4 milioni di persone 1 italiano su 10 non sarà autosufficiente. È indispensabile farci trovare preparati e potenziare con tempestività le filiere preposte all’assistenza in chiave di integrazione multidisciplinare ed intersettoriale”. Così l’Alleanza delle Cooperative Italiane, attraverso le federazioni Confcooperative Federsolidarietà, Confcooperative Sanità, Legacoop Sociali, Agci Impresa Sociale nel corso dell’audizione al Senato sullo schema di decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Welfare, “il sistema è in affanno”. Famiglie sempre più vulnerabili nella gestione della non autosufficienza

Presentato il 1° Paper del Rapporto 2024 Family (Net)Work “Dove sta andando il welfare?”, realizzato dal Censis e promosso da Assindatcolf. Per il 49,1% delle famiglie datrici di lavoro domestico la badante non basta: ci si deve occupare in prima persona di un parente anziano o non autosufficiente. Il 45,3% considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico
Il welfare incompiuto. In tema di salute, assistenza e previdenza le famiglie italiane sono sempre più vulnerabili, incerte nella gestione della non autosufficienza e consapevoli di dover ricorrere a risorse proprie. A conferma di questo stato d’animo, il 45,3% considera prioritario il potenziamento dei servizi domiciliari, partendo dal presupposto che la casa sia il miglior posto dove curarsi, il 58,7% chiede l’introduzione della deducibilità del lavoro domestico ed il 49,1% dichiara di occuparsi personalmente, come caregiver, di un parente non autosufficiente, in aggiunta al ruolo della badante. È quanto emerge dallo studio “Dove sta andando il welfare? Salute, assistenza e previdenza nelle attese delle famiglie” realizzato dal Censis per Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, che comprende un’indagine realizzata presso un campione di 2.400 famiglie datrici proprio di lavoro domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Sei famiglie in una cohouse: cosa significa vivere secondo i principi del mutuo-aiuto?

Chi sono le persone che decidono di vivere in cohousing e come si coltiva un rapporto di condivisione il più solido possibile quando si è in tanti? Per rispondere a questa domanda, VD (in collaborazione con Sphera Network, una rete europea di media indipendenti) ha incontrato alcuni membri delle famiglie del progetto “Uno e sette”.
Questo progetto di cohousing nasce a Usmate Velate, un paesino vicino Milano, nel rispetto della sostenibilità ambientale e ha coinvolto sei famiglie, per un totale di 12 genitori con sedici figli. Ogni nucleo familiare dispone del proprio appartamento e condivide con tutti gli altri diversi spazi comuni (lavanderia, coworking, orto) secondo i principi del mutuo-aiuto. Inoltre, le famiglie di Uno e sette hanno creato un’associazione non a scopo di lucro per mettere a disposizione i propri spazi condivisi ad altri soggetti che promuovono percorsi culturali, educativi, mutualistici; e un settimo appartamento per sostenere persone che affrontano periodi di difficoltà.

Leggi: Al Femminile, 15/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto Anziani. “In attesa del provvedimento 14 milioni di persone, ma non ci sono risorse aggiuntive”. L’audizione di Gimbe

Lo schema di decreto rappresenta “indubbiamente un grande passo per rispondere ai bisogni di oltre 14 milioni di persone anziane che, insieme a familiari e caregiver, ogni giorno affrontano difficoltà, disagi e fenomeni di impoverimento economico. Situazioni aggravate dalle enormi diseguaglianze nell’erogazione dei servizi socio-sanitari, sia tra le Regioni, in particolare tra Nord e Sud, sia tra aree urbane e rurali”.
“Lo schema del Decreto anziani predisposto dal Governo rappresenta indubbiamente un grande passo per rispondere ai bisogni di oltre 14 milioni di persone anziane che, insieme a familiari e caregiver, ogni giorno affrontano difficoltà, disagi e fenomeni di impoverimento economico. Situazioni aggravate dalle enormi diseguaglianze nell’erogazione dei servizi socio-sanitari, sia tra le Regioni, in particolare tra Nord e Sud, sia tra aree urbane e rurali”.
Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, questa mattina in audizione presso la 10a Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame dell’atto del Governo n. 121, “Schema di decreto legislativo recante politiche in favore delle persone anziane”, cd. “Decreto anziani”

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani. Audizione in Senato. Fnopi: “Riconoscere la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità”

“Una figura strategica rispetto ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana con patologie croniche e degenerative” ha detto il Consigliere nazionale Gagliano, durante l’audizione alla 10° Commissione. “Necessario adottare una strategia incisiva nella gestione degli operatori di supporto che ora sfuggono al controllo del management infermieristico, con l’istituzione di un registro ad hoc”
“Sosteniamo da tempo il riconoscimento della figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità come figura strategica rispetto ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana e composta da persone con patologie croniche e degenerative.”
Lo ha detto il Consigliere nazionale della Fnopi, Carmelo Gagliano, durante l’audizione alla Commissione 10° del Senato, nell’ambito della discussione dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani. Audizione geriatri Sigg in Senato. “Reparti sempre aperti ai parenti e presenza del geriatra nei Ps e nelle Rsa”

Ma anche menù personalizzati ricchi di proteine. Questo il contributo offerto questa mattina dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria in occasione di un’audizione al Senato sul DDL recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.
I reparti di Geriatria devono essere simili a quelli dei bambini, sempre aperti ai parenti e con menù “su misura” dell’anziano.
Questa è una delle proposte lanciate da Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e ordinario di geriatria all’Università di Firenze, in occasione dell’audizione che si è tenuta stamattina alla X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, nell’ambito dell’esame del decreto Anziani, nell’ambito della discussione dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


martedì 13 febbraio 2024
Housing sociale, Legacoop vuole costruire 700 alloggi in 5 anni in Lombardia

La proposta prevede un investimento complessivo di 206,6 milioni di euro (il 39% di risorse pubbliche e il 61% dal mondo cooperativo. Sul piano pluriennale di 50mila alloggi, in tutta Italia, Legacoop si candida a edificarne 5mila – di Laura Cavestri
Una proposta di housing sociale, realizzato tramite cooperative di abitanti di cui il 30% in vendita convenzionata (200) e il 70% da assegnare in godimento (500). È la proposta abitativa elaborata da Legacoop Lombardia per dare una parziale ma concreta risposta al fabbisogno abitativo regionale, e soprattutto a Milano, per le fasce a medio-basso reddito della popolazione. Un Piano pluriennale per la realizzazione complessiva di 50mila alloggi di edilizia residenziale sociale, da assegnare a canoni ridotti del 30% rispetto a quelli di mercato, di cui Legacoop Abitanti si candida a realizzare il 10% (5mila alloggi).
«Con questa proposta – ha commentato Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia – la cooperazione di abitanti lombarda si candida a essere nuovamente interlocutore delle istituzioni locali nello sviluppo di piani finalizzati a dare una risposta abitativa, soprattutto in contesti di rigenerazione urbana, alla cosiddetta fascia grigia».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/02/2024


DALLE REGIONI:

sabato 17 febbraio 2024
L’idea di Bertolaso: “Tessera sanitaria a punti. Chi fa gli screening vincerà dei premi”

L’assessore al Welfare rilancia la proposta anticipata a ottobre “La stiamo studiando, pensiamo a skipass e ingressi alle terme”. Il Pd: ipotesi surreale, la Giunta lombarda è nell’anarchia.
Una tessera sanitaria “a punti”, da accumulare semplicemente aderendo alla chiamata degli screening previsti per il proprio sesso biologico e fascia d’età, e riscattare in premi, ad esempio nell’area dello sport e del benessere. L’idea non è di ieri: l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso l’anticipò lo scorso ottobre, presentando la campagna per lo screening del tumore al seno alla quale nella nostra regione, pure più recettiva di altre, risponde solo metà del milione di donne invitate alla mammografia gratuita annuale (dai 45 ai 49 anni) o biennale (da 50 a 74). Lì l’assessore annunciò l’intenzione d’istituire nel 2024, “quando saremo sicuri di poter garantire gli screening per tutta una serie di patologie, un meccanismo di premialità e penalità”. Ove la “penalità”, precisò subito, è da intendersi unicamente rivolta alle strutture sanitarie che non riescono a garantire gli appuntamenti, ma invece la “premialità” potrebbe coinvolgere, in maniera inedita almeno come sistema strutturato, i cittadini che partecipano allo screening.

Leggi: Il Giorno, 17/02/2024


venerdì 16 febbraio 2024
Non autosufficienti, la rabbia di associazioni e famiglie: «Signora Meloni, la Lombardia ritiri i tagli o scenderemo in piazza»

Le associazioni e le famiglie dei non autosufficienti lombardi scrivono al Governo e minacciano di scendere in piazza se la Lombardia non cambierà la delibera con cui – unica regione in Italia – ha tradotto in tagli «drastici» l’applicazione del Piano nazionale per la non autosufficienza.
Famiglie di disabili e anziani non autosufficienti sul piede di guerra in Lombardia: il Governo faccia qualcosa – scrivono in una lettera – o scenderemo in piazza. La lettera comincia così: «Egregi Ministri, egregio Presidente, come vi sarà certamente noto, l’applicazione del Piano nazionale per la non autosufficienza in Lombardia sta destando enorme preoccupazione tra migliaia di persone con disabilità ed i loro familiari». A firmarla è una lunga lista di associazioni, per dire al Governo che se in Lombardia le cose non cambieranno entro il primo giugno «migliaia di persone» in condizioni gravissime «vedranno ridursi in modo drastico» il sostegno attuale e la loro vita «peggiorerà in maniera drammatica» senza che allo stato sia prevista alcuna alternativa. In mancanza di una ruisposta entro il 29 febbraio – scrivono le associazioni – «scenderemo in piazza sotto palazzo Lombardia», sede della Regione.

Leggi: Corriere della Sera, 16/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Case popolari, Roma boccia la riforma Fedriga: “È illegittima”

La sentenza è stata emessa lo scorso novembre ma è stata depositata il 12 febbraio. Nel testo trova spazio anche l’annullamento dell’ordinanza del giudice del lavoro del tribunale di Udine, con cui era stato rimosso l’articolo che chiedeva documentazione attestante il “non essere proprietari di altri alloggi, all’interno del territorio nazionale o all’estero”. Per la Consulta il tribunale avrebbe dovuto prima sollevare la questione in sede di legittimità costituzionale. Esultano le opposizioni, mentre la maggioranza si dice perplessa
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 29 della riforma delle politiche abitative modificato dalla giunta Fedriga nel 2018, articolo che sanciva l’obbligo di presentazione di documenti che attestassero il “non essere proprietari di altri alloggi, all’interno del territorio nazionale o all’estero” e ha annullato l’ordinanza del tribunale di Udine che aveva rimosso l’articolo inserito dalla Regione ed oggetto del procedimento.

Leggi: Trieste Prima, 15/02/2024


giovedì 15 febbraio 2024
Lombardia, 14 milioni per housing sociale

“Stiamo trasformando il panorama dell’offerta abitativa sociale in Lombardia: abbiamo appena pubblicato un bando di housing sociale da 14 milioni di euro che finanzia iniziative promosse da soggetti pubblici e privati”. Lo ha detto l’assessore regionale della Lombardia alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, intervenendo a Roma al convegno ‘Strumenti e iniziative per lo sviluppo sostenibile del territorio’, organizzato dalla Conferenza delle Regioni, da Cassa Depositi e Prestiti e da Anfir.
“Con Cassa Depositi e Prestiti stiamo collaborando in maniera concreta ed efficace per raggiungere obiettivi sfidanti che riguardano l’housing sociale e l’edilizia universitaria. Attraverso il Fondo Immobiliare Lombardia, che vede la compartecipazione di Cdp, Regione Lombardia e altri soggetti, sono stati messi a disposizione 4.735 alloggi e 1.680 posti letto universitari a Milano, mentre ulteriori 800 posti letto sono in fase di realizzazione”, ha aggiunto Franco. “A questo si aggiunge la locazione a lungo termine per altri 400 posti letto a Milano tra i quartieri universitari Bovisa, Bicocca, Pompeo Leoni”.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Sanità partecipata. In Regione Veneto nasce la prima Assemblea permanente delle associazioni

Candidature 29 febbraio 2024. Le organizzazioni dei cittadini e dei pazienti (che devono essere iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e operative in Regione con un minimo di 10 associati) dovranno indicare il nome dell’associato che vogliono diventi membro dell’Assemblea. Lanzarin: “Un percorso che dà concretezza alla co-progettazione, non realizzabile in modo efficace senza l’ascolto delle esigenze dei destinatari stessi”.
Dando seguito a quanto previsto nelle “Linee di indirizzo organizzative del modello veneto per rafforzare e valorizzare la partecipazione attiva delle organizzazioni dei cittadini e dei pazienti impegnate nell’ambito sanitario e socio sanitario regionale”, la Regione del Veneto ha avviato il percorso per costituire la prima assemblea permanente delle associazioni. E’ stata infatti pubblicata venerdì 9 febbraio nel BUR Veneto n. 20 la manifestazione d’interesse a cui le organizzazioni dei cittadini e dei pazienti potranno partecipare al fine di determinare i componenti dell’assemblea. La scadenza per la presentazione della domanda è 29 febbraio 2024.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/02/2024


mercoledì 14 febbraio 2024
Nasce a Caserta il comitato Rigenera Campania, territorio, clima

Su iniziativa delle Piazze del Sapere anche in provincia di Caserta si è avviata l’iniziativa a sostegno del progetto su “Territorio Clima Campania Rigenera” PER UNA LEGGE SULL’AMBIENTE CHE CAMBI DAVVERO LA CAMPANIA AL TEMPO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI – promossa da Infiniti Mondi, il periodico diretto da G Franco Nappi.
Nella sala dell’Enoteca Provinciale in data 13-02 -24 si è tenuta una riunione per definire un piano di iniziative e di attività a sostegno del progetto. Vi è stato un dibattito molto ricco e partecipato con il contributo dei rappresentanti delle associazioni del terzo settore e di esponenti politici. In primo luogo è stato deciso di diffondere il manifesto ad una ampia rete di associazioni, enti ed esperti del tema. In secondo luogo è stato definito un programma di iniziative e di eventi che si svolgeranno in varie città della nostra provincia, con il seguente calendario:

Leggi: Caserta Focus, 14/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Nuovi canoni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, presentato il regolamento

È stato illustrato lunedì 12 febbraio ai componenti della Terza Commissione Consiliare, presieduta da Eleonora Pace, il regolamento relativo a “Criteri, parametri e modalità per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale le pubblica”. I funzionari della giunta regionale e dell’Ater hanno spiegato che sei mesi fa c’è stata la proroga del periodo sperimentale previsto dal vecchio regolamento (n.7/2019), per evitare che l’adozione del solo valore Isee per la determinazione dei canoni potesse creare una situazione di diffuso disagio.
Il nuovo regolamento mira a tenere in considerazione l’equità, facendo pagare il giusto prezzo agli assegnatari, garantendo al tempo stesso all’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale (Ater) la sostenibilità del proprio bilancio. Al di sotto dei 3.000 euro di Isee c’è un costo fisso di 50 euro al mese mentre oltre i 30.000 viene previsto un canone di 500 euro al mese. Ci sono poi valori intermedi per le fasce comprese nelle tre aree:
– protezione sociale (Isee fino a 6.500 euro),
– amministrata (da 6.500 a 30.000 euro),
– decadenza (oltre i 30.000).

Leggi: Orvieto News, 12/02/2024


IN AGENDA:

Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


7° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale: Il welfare aziendale e la sfida dei nuovi valori del lavoro 

Mercoledì 21.2.24 Ore: 10:30 presso Sala degli atti parlamentari –biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Piazza della Minerva, 38 – Roma.
Record di occupati, più lavori stabili e più alta occupazione femminile convivono con una diffusa disaffezione soggettiva al lavoro: ecco un inedito paradosso italiano. Ma qual è il ruolo del lavoro nella vita delle persone? E come stanno reagendo le aziende alla difficoltà nel trattenere o attrarre lavoratori, soprattutto giovani? Il welfare aziendale, ormai molto diffuso e apprezzato, quale contributo può dare nel restituire senso e attrattività al lavoro? A queste e ad altre domande risponde[…]

Leggi: Censis


Giustizia tra generazioni e Costituzione: ASviS live di dibattito il 22 febbraio

L’evento ospiterà un confronto tra esperti e i ministri Abodi e Casellati, a partire dalle proposte dell’Alleanza, per mettere in pratica il principio costituzionale e favorire la partecipazione giovanile alla vita democratica. 22/1/24
L’evento, organizzato dall’ASviS in occasione del suo ottavo compleanno, si svolge anche quest’anno nel Salone della Biblioteca Casanatense in Via di S. Ignazio, 52 Roma

Leggi: Asvis


Assistenti sociali e sfida del sapere, il 22 febbraio un convegno a Roma

I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati…
I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati. “La catena del cambiamento”, l’assistente sociale e la sfida del sapere”, è il titolo del convegno in programma a Roma il prossimo 22 febbraio, in via IV Novembre 44, presso la sala del Parlamentino dell’Inail dalle 10 alle 13.

Leggi: Redattore Sociale


“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


A Bologna gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, a Bologna, si svolgeranno gli Stati Generali dell’Amministrazione condivisa.
A 10 anni dalla nascita del primo Regolamento sulla cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani del 2014 e a un anno dall’adozione del nuovo Patto per l’Amministrazione condivisa e del nuovo Regolamento nel 2023, Bologna promuove due giornate di riflessione e confronto, lavoro e pianificazione, a livello sia locale che nazionale sulle esperienze e le prospettive in materia di condivisione di azioni, obiettivi e responsabilità tra Enti pubblici, Terzo Settore e realtà civiche nella cura e nel governo del territorio.

Leggi: Fondazione innovazione urbana


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

La settimana parlamentare del sociale: faro su autonomia differenziata, non autosufficienza e azzardo  – di Edoardo Patriarca

Per la settimana in corso vi propongo in primis tre punti che meritano attenzione e vigilanza da parte nostra:
le Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione ( C. 1665, approvato dal Senato);
lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane ( Atto n. 121) e quello recante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato (esame Atto n. 122 );

Leggi: Vita


mercoledì 14 febbraio 2024
Decreto anziani, norme sull’invecchiamento attivo – di Tiziano Treu

Lo schema di decreto legislativo per le persone anziane, pur essendo focalizzato prevalentemente sulle tematiche sanitarie e assistenziali, non manca di disposizioni utili per la partecipazione degli anziani ad attività di lavoro dipendente o autonomo
Lo schema di decreto legislativo recante politiche di favore delle persone anziane, attuativo della legge delega 33 del 23 marzo 2023, (Atto Governo 121) è stato pubblicato sul sito del Senato in data 5 febbraio 2024.
Le norme della legge delega, riprese dal decreto, coprono un vasto ambito di temi riguardanti la condizione degli anziani, degli anziani non autosufficienti e con disabilità, attraverso il riordino, la semplificazione, la integrazione e il coordinamento della normativa in materia di assistenza sociale sanitaria e socio sanitario degli anziani, anche in attuazione delle missioni 5 C2 e 6 C1 del PNRR.
Si tratta di un impegno di riordino e di riforma di grande importanza, la cui regia è affidata a un comitato interministeriale (CIPA), incaricato di promuovere la programmazione integrata delle politiche per gli anziani, specie dei più fragili, e che ha come compito di adottare a tal fine piani triennali con aggiornamenti annuali.

Leggi: Il Sole 24 Ore


martedì 13 febbraio 2024
L’allarme della Corte dei Conti: “Ssn soffre di una crisi sistemica e non garantisce più alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie”

La magistratura contabile: “La tendenza, ormai già da diversi anni, appare lenta ma costante: da un Servizio Sanitario Nazionale incentrato sulla tutela del diritto costituzionalmente garantito, a tanti diversi sistemi sanitari regionali, sempre più basati sulle regole del libero mercato. Il Ssn dopo aver sostenuto l’impatto della pandemia, soffre di una crisi sistemica accentuata dalla “fuga” del personale sanitario, non adeguatamente remunerato”.
“Non si può sottacere che la grave crisi di sostenibilità del sistema sanitario nazionale non garantisce più alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie, con intuibili conseguenze sulla salute delle persone e pesante aumento della spesa privata; la tendenza, ormai già da diversi anni, appare lenta ma costante: da un Servizio Sanitario Nazionale incentrato sulla tutela del diritto costituzionalmente garantito, a tanti diversi sistemi sanitari regionali, sempre più basati sulle regole del libero mercato”. È questa la fotografia scatta dalla Corte dei conti sul Ssn durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Case popolari 2024: cosa c’è da sapere

Quali sono le procedure e i requisiti per poterle ottenere: i canoni d’affitto e il riscatto dell’immobile
Quando si parla di case popolari, o alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) e Iacp (Istituto autonomo case popolari), si fa riferimento a degli immobili di proprietà pubblica che sono destinati alle famiglie e ai cittadini meno facoltosi. Questi, più nel dettaglio, hanno diritto all’assegnazione delle casa se rispettano i requisiti di reddito previsti e possono beneficiare dell’immobile pagando un costo di affitto molto basso rispetto al mercato immobiliare reale.
Per un appartamento composto da tre vani, ad esempio, nel 2024 è necessario pagare circa 100 euro di affitto mensili. Le case popolari rappresentano dunque un aiuto statale alle persone in difficoltà, anche se ottenerne una non è un’operazione facile, visto che sono sempre meno gli immobili liberi da poter assegnare e si va molto lenti nella costruzione dei nuovi. Questo vuol dire che chi si trova in una condizione di difficoltà economica può presentare regolare domanda al Comune, alla Provincia o alla Regione, ma i tempi di concessione della casa potrebbero essere molto lunghi e, in molti casi, si potrebbe assistere alla mancata assegnazione per insufficienza di case popolari e una graduatoria molto lunga di persone in attesa.

Leggi: Quotidiano


Come funziona il contratto badanti 2024: stipendi e aumenti

Quali sono gli adeguamenti di stipendio previsti per il contratto badanti 2024 in relazione agli indici dell’inflazione: le cifre mensili, orarie e le indennità di ogni categoria
Anche nel 2024 il contratto per colf, badanti e baby sitter ha subito un adeguamento al rialzo dei minimi che devono essere loro corrisposti in virtù dell’aumento del costo della vita. Entrando più nel dettaglio, l’8 gennaio scorso il ministero del Lavoro italiano ha firmato il nuovo accordo con le organizzazioni sindacali e datoriali di riferimento che ha adeguato le paghe minime ai nuovi livelli di inflazione che, seppur in discesa, resta comunque molto alta. A tal proposito è utile ricordare che, a partire dal 2020, il contratto nazionale collettivo di colf, badanti e baby sitter prevede che annualmente venga effettuato un adeguamento economico delle remunerazioni in relazione al costo della vita. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, l’aumento è pari allo 0,56 per cento.

Leggi: Quotidiano


 

 

 

 

martedì 13 febbraio 2024
Detraibilità spese badanti, la petizione delle Acli di Bologna raccoglie 142mila firme

Al governo la richiesta di raddoppiare il tetto delle detrazioni e di estenderlo a tutte le tipologie di contratto di lavoratori domestici. Pazzaglia, presidente Acli Bologna: “Spese insostenibili per le famiglie, così si favorisce il lavoro nero e la concezione dell’anziano come un peso”
La petizione delle Acli di Bologna, in merito alla detraibilità delle spese per le badanti, ha raccolto 142mila firme e l’interesse di alcuni parlamentari. A darne notizia è una nota del patronato delle Acli di Bologna. “Con la nostra petizione, arrivata a 142.000 firme, abbiamo destato l’interesse di tre parlamentari in particolare, che hanno manifestato l’intenzione di farsene portavoce: Virginio Merola, Marco Lombardo ed Elena Bonetti” afferma Filippo Diaco, presidente del Patronato Acli di Bologna. “Vogliamo chiedere al governo di varare una manovra strutturale (non, quindi, un bonus!) che consenta di (almeno) raddoppiare il tetto delle detrazioni ed estenderlo a tutte le tipologie di contratto di lavoratori domestici, quindi anche alle babysitter e colf per persone autosufficienti, assunte in regola e full time, conviventi e non conviventi”.

Leggi: Redattore Sociale, 13/02/2024


martedì 13 febbraio 2024
Casa. Asgi: “Incostituzionale chiedere documenti aggiuntivi agli stranieri”

L’associazione che ha presentato il ricorso: “la sentenza della Corte costituzionale conferma un diritto che gli italiani hanno già”
La Corte Costituzionale, con sentenza 15/2024 depositata il 12 febbraio 2024, ha dichiarato incostituzionale l’art. 29, comma 1bis L.R. 1/2016 nella parte in cui prevede che i cittadini stranieri debbano presentare documenti aggiuntivi attestanti l’assenza di proprietà di alloggi nei paesi di origine e di provenienza, diversi e aggiuntivi rispetto a quelli che devono presentare i cittadini italiani. Lo fa sapere l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) in una nota.
Secondo Asgi, finisce così la lunga battaglia condotta dalla regione Friuli Venezia Giulia contro i cittadini stranieri nella quale sono state innumerevoli le decisioni favorevoli da parte dei tribunali già prima di questa sentenza per coloro che hanno presentato ricorso contro la richiesta di documenti aggiuntivi per avere contributi regionali per pagare l’affitto (ad oggi almeno una ventina, con rilevanti spese a carico della finanza regionale).

Leggi: Redattore Sociale, 13/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Un Ssn con sempre più personale precario. Negli ultimi 8 anni sono aumentati del 99% gli operatori sanitari a tempo determinato

L’ultimo rapporto sul personale sanitario del Ssn appena pubblicato dal Ministero della Salute restituisce una fotografia in cui tra il 2013 e il 2021 il numero del personale a tempo determinato è praticamente raddoppiato: passando dalle 26.521 unità del 2013 alle 52.846 del 2021, ovvero il 99% in più.
Il Servizio sanitario nazionale è sempre più precario. L’ultimo rapporto sul personale sanitario del Ssn appena pubblicato dal Ministero della Salute restituisce una fotografia in cui tra il 2013 e il 2021 il numero del personale a tempo determinato è praticamente raddoppiato: passando dalle 26.521 unità del 2013 alle 52.846 del 2021, ovvero il 99% in più.
Medici in controtendenza. Se il numero assoluto dei precari è in aumento per quanto riguarda i medici invece gli assunti a tempo determinato sono in calo: nel 2013 erano 7.210 contro i 6.458 del 2021.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Assistenza sociosanitaria, la giungla delle tariffe regionali

L’Agenzia per i servizi sanitari regionali – Agenas presenta uno studio focalizzato sull’assistenza sociosanitaria domiciliare, residenziale e semiresidenziale nei confronti dei soggetti deboli, dai minori agli anziani. Ne emerge un quadro a tinte alterne: servizi che sulla carta rientrano nei livelli essenziali di assistenza hanno prezzi differenti a volte il doppio o il triplo a seconda del luogo. In allegato il report – di Francesco Dente
Rimborsi doppi per prestazioni simili. Importi che in alcuni casi si moltiplicano anche per tre. L’Agenzia per i servizi sanitari regionali – Agenas alza il velo sul groviglio tariffario che avvolge il welfare territoriale italiano.
L’assistenza ai soggetti deboli, dai minori agli anziani, ha prezzi differenti da zona a zona del Paese anche quando si tratta di servizi che sulla carta rientrano nei livelli essenziali di assistenza individuati dal Dpcm del 12 gennaio 2017. La lente dell’Agenas, per l’esattezza, si è focalizzata sulle aree dell’assistenza sociosanitaria domiciliare, residenziale e semiresidenziale. Tre aree di particolare interesse non solo per i Distretti, ai quali il Dm 77/2022 assegna un ruolo centrale nell’accesso ai servizi dell’Azienda sanitaria di riferimento, ma anche per il Terzo settore che eroga non poche delle prestazioni.

Leggi: Vita, 12/02/2024


venerdì 9 febbraio 2024
Anziani e riforma assistenza, le aziende sanitarie e le realtà scientifiche: “Sì a sperimentazione dal basso”

Mercoledì al Senato la discussione del Dl della Legge 33/2023 dedicata alla riforma dell’assistenza alla popolazione anziana, alla fragilità e alla non autosufficienza. Il documento della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere e delle società scientifiche SitI e Aspher
Mercoledì scorso si è svolta nell’aula Zuccari del Senato una presentazione del decreto legislativo della Legge 33/2023 dedicata ai suoi aspetti sanitari e sociosanitari. Presenti mons. Paglia, presidente della Commissione per l’attuazione della riforma sociosanitaria per la popolazione anziana del Ministero della salute, la viceministro Maria Teresa Bellucci coordinatore del tavolo di Palazzo Chigi per la 33/2023, il senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione senatoriale Sanità e Affari sociali e relatore della Legge.

Legge: Redattore Sociale, 09/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, il Forum Terzo settore: “Decreto da migliorare, chiediamo un confronto”

La portavoce, Vanessa Pallucchi: “Necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinché la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario”
“La riforma dell’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti, riguardando complessivamente ben 10 milioni di italiani, rappresenta un passo fondamentale nella direzione di un welfare di qualità e maggiormente inclusivo”. Lo afferma il Forum Terzo settore, che però, dopo aver salutato con favore la legge delega varata lo scorso anno, e alla luce del decreto attuativo recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, ritiene “necessario che si dia spazio alla massima condivisione con tutte le istituzioni coinvolte, comprese le Regioni, e con il Terzo settore, affinché – precisa la portavoce, Vanessa Pallucchi – la riforma abbia un significativo impatto sulla vita materiale delle persone e delle famiglie a cui è indirizzata, e sia effettivamente all’altezza del progetto originario. Auspichiamo quindi quanto prima un confronto con il Parlamento, il Governo e i ministeri competenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 08/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
“Decreto Anziani” da migliorare: serve un ampio confronto

«Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri contiene elementi positivi, ma non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”. «Pensiamo in particolare – aggiunge Pallucchi -, alla necessità di realizzare l’integrazione sociosanitaria e di dare maggiore e diverso respiro alla nuova prestazione universale, per evitare che si limiti a raggiungere solo una ristrettissima platea di beneficiari»
«Il testo dello schema di Decreto che stiamo attentamente esaminando contiene elementi sicuramente positivi, ma, anche in considerazione delle risorse non adeguate attualmente previste, non sembra avere la portata attesa per persone anziane, non autosufficienti e per i loro familiari»: a dirlo in una nota è Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello schema di Decreto Legislativo, noto anche come “Decreto Anziani”, attuativo della Legge Delega 33/23 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane), approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e che ora passerà all’esame delle Commissioni Parlamentari.

Leggi: Superando, 08/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Anziani. Assistenza domiciliare e alloggi protetti, nessun passo avanti nel decreto attuativo

Oggi l’assistenza domiciliare integrata non supera le 17 ore ogni anno e nulla si dice degli alloggi protetti, dove si vive nello stesso stabile, ma ognuno a casa propria. Pesaresi (Network non autosufficienza): “Il decreto legislativo attuativo della legge delega 33/23? È una delega della delega”
Delusione per un decreto attuativo, che più che attuare rinvia a data da destinarsi la tanto attesa riforma della non autosufficienza. E che colpisce gli esperti più per le lacune che per i provvedimenti realmente in campo. Questo, in sintesi, il giudizio di Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda servizi alla persona Ambito 9 di Jesi (An) e socio di fondatore di Network Non Autosufficienza (NNA) sull’approvazione, in esame preliminare, del decreto legislativo in materia di politiche a favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega 23 marzo 2023, n.33. Redattore Sociale lo ha raggiunto per chiedergli una valutazione sul provvedimento che il governo ha emanato lo scorso 25 gennaio.

Leggi: Redattore Sociale, 06/02/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 12 febbraio 2024
“Abitare collaborativo” in viale Lenin: opportunità per 7-10 famiglie in cohousing

Il Consiglio comunale ha approvato l’avviso pubblico che mette a disposizione l’immobile di via Lenin 14/2 e 14/3 per partecipare al “Social Housing” 2023, il bando della Regione Emilia-Romagna per la promozione dell’abitazione in locazione a canone concordato in modo permanente o a termine.
La delibera è stata approvata con 23 voti favorevoli (Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore sindaco, Anche tu conti, Verdi) e 10 non votanti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Bologna ci piace, Forza Italia, Gruppo misto), così come la sua immediata esecutività.

Leggi: Bologna Today, 12/02/2024


lunedì 12 febbraio 2024
Sicilia, “Il disagio abitativo riguarda nell’Isola oltre 40 mila famiglie, tra richiedenti di casa popolare e sfrattati, e da parte della regione nessuno stanziamento e nessuna misura per affrontarlo

In Sicilia più di 30 mila famiglie sono in lista d’attesa per l’assegnazione di una casa popolare e 10 mila hanno subito negli ultimi due anni lo sfratto.
Una “situazione di grave disagio abitativo rispetto al quale – dice la segretaria generale del SUNIA Sicilia, Giusi Milazzo – mancano politiche adeguate della regione che non ha previsto alcuno stanziamento a sostegno di chi subisce il caro-affitti o è prossimo allo sfratto, né fondi e progetti per ampliare il patrimonio abitativo pubblico”.
Milazzo aggiunge: “Si continua a tollerare l’occupazione abusiva delle case ERP e a prorogare la possibilità di sanatoria, facendo nei fatti dell’abusivismo il metodo di ottenimento degli alloggi di edilizia pubblica”.

Leggi: Sunia, 12/02/2024


domenica 11 febbraio 2024
Cinque alloggi pubblici, nell’ex casa di corte della mafia

Da lunedì 12 febbraio al via il Cantiere. La via subirà un restringimento della carreggiata
La casa di corte, entrata nel patrimonio del Comune nel 2017 a seguito di trasferimento del bene sequestrato alla mafia con Decreto dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, è uno dei tre interventi candidati dall’amministrazione comunale attraverso Città Metropolitana al Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua), misura in seguito finanziata con risorse a valere sul Pnrr. Trattandosi di un bene sequestrato alla criminalità organizzata, quindi vincolato a una destinazione sociale, l’amministrazione vi ricaverà cinque alloggi pubblici in un’ottica di sostegno alla fragilità e dei nuovi bisogni abitativi.

Leggi: Sempione News, 11/02/2024


giovedì 8 febbraio 2024
Emilia Romagna. Serve un piano casa, non servono promesse e neanche campagne di disinformazione

Dopo due leggi di bilancio del governo Meloni senza alcuna misura che affronti l’emergenza abitativa non resta che accentuare la mobilitazione.
In questi giorni in regione si sta completando la raccolta delle firme sulla petizione popolare promossa dal SUNIA nazionale a sostegno della richiesta di provvedimenti urgenti in materia di politiche abitative.
In poche settimane, sono oltre 6.000 le firme raccolte da Piacenza a Rimini, prossimamente verranno consegnate a Roma assieme a quelle raccolte nel resto d’Italia. La proposta è una sola: dato che gli affitti e i mutui schizzano alle stelle, serve un piano casa che realizzi nuove case popolari, ristrutturi le decina di migliaia inutilizzate, finanzi l’ edilizia residenziale a proprietà indivisa a canoni calmierati favorendo la mutualità, metta a disposizione risorse per il contributo affitto, regolamenti gli affitti brevi ad uso turistico, incrementi gli alloggi pubblici per studenti fuori sede.

Leggi: Sunia, 08/02/2024


mercoledì 7 febbraio 2024
Lombardia, sui tagli ai caregiver seconda lettera delle associazioni

Tre richieste dalla Ledha: il ministro Calderone proroghi l’implementazione del Piano nazionale per la non autosufficienza, la regione aumenti la propria quota di co-finanziamento del fondo e avvii rapidamente le unità di valutazione
Il ministro del Lavoro Calderone proroghi l’implementazione del Piano nazionale per la non autosufficienza. Regione Lombardia aumenti la propria quota di co-finanziamento del Fondo per la non autosufficienza e avvii rapidamente le Unità di valutazione multidimensionale che vedano il coinvolgimento delle persone con disabilità. Sono le tre richieste avanzate da Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità e altre 17 associazioni che tornano alla carica sui tagli ai contributi a supporto dell’impegno dei caregiver familiari. La precedente lettera era stata inviata lo scorso 8 gennaio al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, “per chiedere un intervento tempestivo in merito alla situazione che si sta creando in Lombardia”.

Leggi: Redattore Sociale, 07/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Piano Casa, ecco le proposte del tavolo ministeriale

Semplificazione normativa, investimenti nel recupero del patrimonio residenziale pubblico,
Rendere più rapidi gli interventi edilizi, promuovere partnership pubblico-private per interventi di housing sociale, favorire la mixitè sociale, finanziare il recupero del patrimonio ERP, destinare gli alloggi privati invenduti all’edilizia sociale, prevedere incentivi fiscali ad hoc.
Sono di questo tipo, per il momento, le proposte che associazioni e stakeholders hanno inviato al tavolo tecnico sul Piano Casa 2025 istituito dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Il tavolo – spiega il Ministero – è al lavoro per affrontare organicamente politiche dedicate al disagio e all’emergenza abitativa. E ha pubblicato le principali idee relative alle macroaree di lavoro, condivise con enti, associazioni e altre realtà interessate dal tema, alcune delle quali – annuncia – costituiranno il titolo di tavoli tecnici tematici.

Leggi: Edilportale, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Sicilia – SUNIA, Arci e Asgi contestano alla Regione il decreto attuativo che esclude gli stranieri dal bonus per l’abbattimento degli interessi sui mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa e ne chiedono la modifica

SUNIA, Arci e Asgi Sicilia hanno scritto al presidente della regione e all’assessore regionale all’economia per chiedere la modifica del decreto attuativo 78/2023 della legge regionale che istituisce il fondo di solidarietà per l’abbattimento dell’aumento degli interessi sui mutui a tasso variabile, verificatosi nel 2022 e nel 2023, contratti per l’acquisto della prima casa.
Il suddetto decreto limita infatti l’erogazione del bonus ai soli cittadini italiani.
Per le tre organizzazioni l’esclusione dei cittadini stranieri di paesi Ue e non Ue con regolare permesso di soggiorno è “illegittima”, “priva di basi giuridica” ma anche “illogica: rischia infatti – scrivono Giusi Milazzo (SUNIA), Giuseppe Montemagno ( Arci), Paola Fierro e Laura Loverde Asgi) – di condurre all’esclusione di una quota rilevante di residenti da un importante aiuto economico nell’accesso all’abitazione, comportando un aggravio di spesa sulla pubblica amministrazione che dovrebbe farsi carico delle persone più bisognose”.

Leggi: Sunia, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, accordo per sostegno alle famiglie sulle rette Cra

Sono le novità contenute nel verbale di accordo sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le relative sigle dei pensionati
Introduzione dell’Isee a partire dal 1^ gennaio 2025, da applicare in maniera lineare nel calcolo delle rette a carico degli utenti dei servizi sociosanitari residenziali. E ulteriori 10 milioni di euro sul Fondo sociale regionale, risorse aggiuntive che la Regione stanzierà in assestamento di Bilancio 2024 e che trasferirà ai Comuni per sostenere le famiglie con redditi medio bassi e bassi nel pagamento delle rette stesse, a valere per tutto quest’anno.
Sono le novità contenute nel verbale di accordo sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna con i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le relative sigle dei pensionati – Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil – dopo l’adozione da parte della Giunta regionale della delibera che adeguava la remunerazione dei servizi sociosanitari, lo scorso 18 dicembre.

Leggi: Bologna Today, 06/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Grosseto. SUNIA: allarme rosso per i risultati dello studio di Nomisma sul Lode grossetano

Terribile: «chi è in graduatoria aspetta 19 anni per una casa popolare. 180 appartamenti sfitti per mancata manutenzione; in 5 anni se ne aggiungeranno 500. Governo si appresta a svendita a prezzi irrisori»
Lo scorso anno 180 appartamenti di edilizia residenziale pubblica (Erp) dei circa 3.000 di proprietà dei Comuni associati nel Lode grossetano – livello ottimale di esercizio – sono rimasti inutilizzati perché mancavano i soldi per ristrutturarli. A fronte di 1.212 famiglie in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare.
Ma la cosa più assurda che emerge dallo studio effettuato dalla società Nomisma per conto di Cispel Toscana, è che nel territorio del Livello ottimale di esercizio (Lode) grossetano ci vogliono mediamente 19 anni per assegnare un appartamento pubblico a chi è in graduatoria. Sono i dati a partire dai quali Antonio Terribile, segretario provinciale del SUNIA, fa una valutazione complessiva della situazione in provincia di Grosseto. Chiamando in causa le amministrazioni comunali e il governo, responsabili di uno stallo inaccettabile nelle politiche per la prima casa che si protrae oramai da troppi anni.

Leggi: Sunia, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Calabria. Petizione SUNIA-Cgil in difesa del diritto alla casa. Proseguono le adesioni, firma anche il Sindaco di San Sosti (CS), Vincenzo De Marco

Presso il palazzo comunale di San Sosti, Comune in provincia di Cosenza, porta d’accesso del Parco nazionale del Pollino, si è svolto un incontro approfondito sulle politiche abitative che ha visto confrontarsi, il Sindaco, Vincenzo De Marco e Francesco Alì, Segretario Generale del SUNIA-Cgil Calabria.
L’incontro, richiesto dal SUNIA-CGIL regionale e dal Segretario Generale della CGIL del Pollino, Giuseppe Guido, è stato prontamente convocato dal Sindaco ed ha avuto al centro i contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare proposta dal SUNIA, con il sostegno della CGIL nazionale. Obiettivo, stimolare il Governo ad attivare politiche abitative strutturali con risorse certe e soluzioni concrete che devono essere garantite a tutto il Paese, a cominciare dai piccoli Comuni che vivono direttamente il dramma dell’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa.

Leggi: Sunia, 05/02/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


16 febbraio – #CoesioneItalia a Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale

Venerdì 16 febbraio alle ore 15.00 si terrà l’evento “Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale”, organizzato nell’ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani. L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Torino, vedrà amministratori locali, esperti ed esponenti di realtà cittadine confrontarsi attorno ai progetti di trasformazione urbana caratterizzati da una forte innovazione sociale che l’amministrazione comunale ha promosso negli ultimi anni grazie a diversi strumenti di intervento della politica di coesione.

Leggi: Forum Disuguaglianze Diversità


Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


Giustizia tra generazioni e Costituzione: ASviS live di dibattito il 22 febbraio

L’evento ospiterà un confronto tra esperti e i ministri Abodi e Casellati, a partire dalle proposte dell’Alleanza, per mettere in pratica il principio costituzionale e favorire la partecipazione giovanile alla vita democratica. 22/1/24
L’evento, organizzato dall’ASviS in occasione del suo ottavo compleanno, si svolge anche quest’anno nel Salone della Biblioteca Casanatense in Via di S. Ignazio, 52 Roma

Leggi: Asvis


Assistenti sociali e sfida del sapere, il 22 febbraio un convegno a Roma

I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati…
I quasi 47mila assistenti sociali lanciano alle istituzioni la sfida del sapere. Chiedono di studiare di più, di specializzarsi, di continuare a formarsi, di laurearsi in Servizio Sociale studiando le materie che servono e seguendo tirocini adeguati. “La catena del cambiamento”, l’assistente sociale e la sfida del sapere”, è il titolo del convegno in programma a Roma il prossimo 22 febbraio, in via IV Novembre 44, presso la sala del Parlamentino dell’Inail dalle 10 alle 13.

Leggi: Redattore Sociale


“Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio” – Iscrizioni aperte per il Webinar

Si terrà martedì 27 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, il webinar dal titolo: “Dimissioni protette. Le vie dell’integrazione tra ospedale e territorio”.
Le Dimissioni protette, rilanciate dal PNRR e oggetto di numerosi progetti, sono un Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e vedono oggi diverse progettualità attive nello sforzo di un’integrazione sociosanitaria su basi molto concrete.
Il webinar nasce dall’esperienza di formazione e accompagnamento di IRS, con attenzione alle dinamiche istituzionali, organizzative e professionali delle esperienze in corso.

Leggi: Welforum


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Concorrenza nei servizi sociosanitari: siamo pronti? Quali opportunità e quali rischi? – Laura Pelliccia

Tra le riforme su cui si è impegnato il nostro paese nel quadro del PNRR approvato nel 2021 c’era la promozione della concorrenza; la sanità è stata ritenuta tra i settori che maggiormente necessitano di interventi innovativi con tale logica, da perseguire in occasione della periodica legge di settore (legge annuale sulla concorrenza1).
Per rispettare questo impegno, la predetta legge annuale per il 2022 (L.118/2022 art.152) ha introdotto sostanziali modifiche all’impianto regolatorio del SSN del Dlgs 502/92 in materia di accreditamento e accordi contrattuali con le strutture private.
Al fine di promuovere un’omogenea applicazione di queste novità da parte delle regioni, il Ministero della Salute (DM 19/12/2022) ha individuato una serie di criteri di valutazione in termini di qualità, sicurezza ed appropriatezza delle attività erogate. Le Regioni devono applicare tali indicazioni alle nuove richieste di accreditamento delle strutture pubbliche e private e per selezionare i soggetti privati con cui stipulare accordi contrattuali (le cosiddette convenzioni con il SSN). È stato inizialmente previsto un termine per l’adeguamento da parte dei SSR in nove mesi.

Leggi: Welforum


Long Term Care: la riforma attesa non c’è.

L’approvazione del decreto attuativo della “Legge delega di riforma sulla non autosufficienza” da parte del Governo Meloni è stata una delusione annunciata. Tant’è che il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, la coalizione di 60 organizzazioni della società civile di cui anche il Sindacato dei pensionati della CGIL fa parte ha inviato una lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei Ministri per spiegare perché nello schema di Decreto legislativo “non viene sviluppato adeguatamente il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani previsto dalla Legge Delega n. 33 del 23 marzo 2023”.
Nel documento si spiega perché il decreto approvato in via preliminare “non sviluppa adeguatamente il progetto che invece la legge prevede” e si chiede “una revisione del decreto perché sia in linea con le previsioni più innovative della legge-delega”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Cronaca di una strage nascosta: guardare al passato recente per rendere più sicure e protette le strutture residenziali per anziani

I numerosi decessi avvenuti nelle strutture residenziali per anziani durante la pandemia da Covid – 19 sono oggetto dell’analisi condotta nel libro “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo”, scritto da Costanzo Ranci. L’obiettivo del volume è tenere aperto il dibattito sugli eventi drammatici che hanno riguardato gli anziani ricoverati nelle case di riposo durante la pandemia, eventi dolorosi che avrebbero dovuto generare profondi cambiamenti nella regolazione e nella gestione di queste strutture e che invece, ad oggi, sembrano non aver sortito interesse, né spinta verso l’innovazione e il cambiamento.
Di Costanzo Ranci (Laboratorio di Politiche Sociali, Politecnico di Milano)

Leggi: I Luoghi della Cura


Riforma non autosufficienza, il momento della verità: un webinar

Entro metà marzo il Governo è intenzionato ad approvare in via definitiva il decreto legislativo che ridisegna l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Una finestra di tempo da sfruttare per migliorare un testo che, ad oggi, non è adeguato alle attese. Mercoledì 14 febbraio ne parliamo in un webinar su VITA – di Sara De Carli
È partito il countdown per l’approvazione in via definitiva del decreto legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane, che comprende anche la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il decreto legislativo è stato approvato lo scorso 25 gennaio dal Consiglio dei ministri e ha iniziato oggi il suo iter in Parlamento, incardinato alla commissione Affari sociali della Camera.
Relatore del testo sarà Ugo Cappellacci (Forza Italia). Entro questo fine settimana i gruppi parlamentari dovranno far pervenire alla presidenza le richieste dei soggetti da audire: un segno evidente della volontà del Governo di portare a casa presto, anzi prestissimo, l’approvazione definitiva, entro la metà di marzo. Qui il testo dell’atto trasmesso al Parlamento e qui il dossier di documentazione relativo.

Leggi: Vita


SEGNALAZIONI:

Bonus casa 2024 attivo il portale Enea: ecco per quali agevolazioni

Bonus casa 2024, al via il nuovo portale ENEA attraverso la quale è già possibile trasmettere al sito online dell’Agenzia Nazionale delle Nuove Tecnologie tutte le pratiche riguardanti tutti gli interventi edilizi già conclusi. Ma vediamo meglio nel dettaglio come funziona.
È già attivo il nuovo portale ENEA relativo ai bonus casa 2024 attraverso la quale è possibile trasmettere al nuovo sito online dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie tutte le pratiche relativi agli interventi edilizi già conclusi.
Per poter accedere ad alcune detrazioni fiscali sempre collegate alle opere – come ad esempio l’Ecobonus – sarà però essenziale inviare tutta la documentazione entro una scadenza inderogabile di 90 giorni.

Leggi: Casa Idea Design


Nota su decreto Comunità Energetiche Rinnovabili

Il 24 gennaio è stato pubblicato il Decreto che definisce gli incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili per autoconsumo collettivo. Il Decreto arriva dopo una lunghissima attesa, che ha di fatto bloccato lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (CER). Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, il MASE dovrebbe approvare anche le regole operative per l’accesso ai benefici ed entro 45 giorni il GSE dovrebbe avviare la piattaforma per l’invio delle richieste di incentivazione, chiudendo così l’iter normativo.
Per promuovere lo sviluppo delle CER, e dell’autoconsumo collettivo, il Decreto individua due strumenti: la tariffa incentivante e il contributo a fondo perduto fino al 40%. I due benefici sono cumulabili.
La tariffa incentivante sarà riconosciuta dal GSE per un periodo di 20 anni. È compresa tra 60 euro/MWh e 120 euro/MWh, in base alla taglia dell’impianto e al valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 euro/MWh a seconda della localizzazione geografica.

Leggi: Cgil


Pensione di inabilità per i migranti

Grazie all’Inca un’altra sentenza rende giustizia. La concessione della pensione d’inabilità al lavoro non può essere vincolata al permesso di soggiorno di durata annuale. Con questa motivazione il Tribunale di Lucca, con la sentenza n. 36/2023, ha condannato l’Inps a riconoscere prestazione con decorrenza dalla data della domanda ad una persona straniera, diventata totalmente inabile al lavoro, regolarmente presente in Italia da più di un anno, ma al momento della domanda, titolare di un permesso di soggiorno di sei mesi per cure mediche. Assistito dalla legale di Inca, Carla Genovali, K. M. è riuscito ad ottenere quanto gli era dovuto in base al diritto nazionale ed europeo in materia di sicurezza sociale per gli immigrati.

Leggi: Inca


Cos’è lo SPID, come funziona e come poterlo ottenere – di Clarissa Falcone
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, abbreviato in SPID, è l’identità digitale certificata più utilizzata e conosciuta in Italia, ma non solo. È anche una delle più diffuse a livello europeo. Per lo SPID, il 2021, è stato l’anno di crescita del suo utilizzo nella vita quotidiana dei cittadini. Nel biennio successivo, si è definito, poi, una conferma per questo strumento di Identità Digitale, soprattutto a livello nazionale.
In questa guida digitale andremo alla scoperta del valore dello SPID per i cittadini, i privati e le Pubbliche Amministrazioni. Chiariremo nel dettaglio il suo funzionamento, le sue tipologie, i principali servizi accessibili mediante questo sistema di identità digitale e i numeri del fenomeno. Tramite la ricerca dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano capiremo, inoltre, come ottenerlo, come utilizzarlo e quali sono i relativi al suo utilizzo in Italia.

Leggi: Osservatori.net


Agevolazioni per lo sport per anziani 2024: cosa sono e come funzionano

La guida alle agevolazioni per lo sport rivolte agli anziani, introdotte dal Decreto anziani 2024 per promuovere l’attività fisica per la terza età
Al via le agevolazioni per lo sport per gli anziani nel 2024.
Il Decreto anziani 2024 prevede delle misure per la promozione dell’attività fisica e sportiva nella popolazione anziana, come camminate in percorsi sicuri e programmi sportivi per favorire il benessere psico-fisico e la socialità per la terza età.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo quali sono le agevolazioni per lo sport previste per gli anziani nel 2024, come funzionano, a chi spettano e da quando saranno attivate.

Leggi: Ti Consiglio


 

 

 

NEWS:

martedì 6 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti: nessuna risorsa aggiuntiva, contributo andrà solo a 0,6% platea

“Lo schema di decreto legislativo su anziani e non autosufficienza contiene troppi rinvii e nessuna risorsa per dare risposte ai bisogni di milioni di anziani non autosufficienti, purtroppo dobbiamo confermare il nostro giudizio”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi sul decreto appena arrivato in Commissione Affari sociali della Camera.
“Dopo gli annunci trionfalistici evocanti suggestive cifre a nove zeri di Presidente del Consiglio, Ministra e Viceministra del Lavoro e Politiche Sociali, i numeri contenuti nel testo confermano la totale assenza di risorse aggiuntive per finanziare le nuove misure. In particolare – sottolinea la dirigente sindacale – non c’è nessun euro in più per sostenere la cosiddetta ‘prestazione universale’ di 850 euro al mese, che di universale ha ben poco, poiché i destinatari sono individuati con criteri estremamente restrittivi (almeno 80 anni, ISEE fino a 6 mila euro, assegno di accompagnamento e non autosufficienza con bisogno assistenziale gravissimo)”.

Leggi: Cgil, 06/02/2024


martedì 6 febbraio 2024
Non autosufficienza, “prestazione universale non basta per pagare badante”

Denuncia di Assindatcolf: “Il costo per un badante a tempo pieno può arrivare a 21 mila euro l’anno. Con un ‘assegno di assistenza’ di 850 euro al mese, si coprirebbero solo 20 ore la settimana. E spetterà a una platea molto ridotta. Come faranno gli altri?”
“Un anziano non autosufficiente che abbia bisogno di una badante a tempo pieno può arrivare a spendere tra 1.600 e 1.800 euro al mese, che in un anno significano tra i 19 ed il 21 mila euro, tra retribuzioni, tredicesima, ferie, Tfr e contributi. Una spesa indifferibile ma che non tutte le famiglie possono permettersi. È questo il motivo per cui da anni chiediamo misure che rendano sostenibile il costo del lavoro domestico, per tutti. Indubbiamente l’introduzione di una prestazione universale con cui remunerare la badante regolarmente assunta, così come configurata nello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore degli anziani, va nella direzione auspicata ma serve uno sforzo in più”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 06/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Le associazioni: “Anziani non autosufficienti? Meloni, riveda quel decreto”

Solo “belle parole e poca sostanza nel decreto per la riforma dell’assistenza. Serve progetto concreto per il futuro” dice Katia Pinto, presidentessa di federazione Alzheimer, chiedendo con altre associazione la modifica dei punti essenziali della legge
Sono sessanta associazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza le firmatarie della lettera che chiedere la revisione del decreto legislativo presentato dal Consiglio dei Ministri per dare attuazione alla legge 33/2023, ovvero la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
I contenuti del decreto sono così commentati da Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia: «Insieme alle altre 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza abbiamo seguito fin dal principio l’iter di quella che avrebbe potuto rappresentare una svolta storica per oltre 10 milioni di persone, ovvero i 3 milioni e 800.000 mila anziani non autosufficienti che vivono nel nostro Paese, i loro familiari e i caregiver professionali. Una svolta attesa anche da molte persone con demenza che, seppure non tutte anziane,rappresentano comunque la maggioranza degli anziani non autosufficienti. Nella sostanza, però, il decreto tradisce il vero spirito della legge.

Leggi: Vita, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Anziani. Assistenza domiciliare e alloggi protetti, nessun passo avanti nel decreto attuativo

Oggi l’assistenza domiciliare integrata non supera le 17 ore ogni anno e nulla si dice degli alloggi protetti, dove si vive nello stesso stabile, ma ognuno a casa propria. Pesaresi (Network non autosufficienza): “Il decreto legislativo attuativo della legge delega 33/23? È una delega della delega”
Delusione per un decreto attuativo, che più che attuare rinvia a data da destinarsi la tanto attesa riforma della non autosufficienza. E che colpisce gli esperti più per le lacune che per i provvedimenti realmente in campo. Questo, in sintesi, il giudizio di Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda servizi alla persona Ambito 9 di Jesi (An) e socio di fondatore di Network Non Autosufficienza (NNA) sull’approvazione, in esame preliminare, del decreto legislativo in materia di politiche a favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega 23 marzo 2023, n.33. Redattore Sociale lo ha raggiunto per chiedergli una valutazione sul provvedimento che il governo ha emanato lo scorso 25 gennaio.

Leggi: Redattore Sociale, 05/02/2024


lunedì 5 febbraio 2024
Parkinson sono in aumento, nel Bellunese servono volontari e risorse per i centri Sollievo

Una rete di quattordici realtà con un ulteriore sportello a Puos pronto a partire, Agordo raddoppia gli orari – di Paola Dall’Annese
Per sostenere gli anziani affetti da decadimento cognitivo servono più Centri sollievo sul territorio (ne apriranno di nuovi quest’anno), più ore a disposizione per le attività ricreative e maggiori fondi. Sono queste alcune delle sollecitazioni che arrivano dagli enti che gestiscono queste strutture presenti in provincia. Dal Comelico al Cadore, dall’Alpago alla Valbelluna e all’Agordino: i territori sono concordi nel richiedere una maggiore capillarità del servizio in una provincia dove gli anziani sono in aumento e ci sono realtà isolate che necessitano di maggiore attenzione. I centri Sollievo mirano a mantenere la persona anziana affetta da demenza a domicilio, attivando una serie di azioni che permettono di rallentare il processo involutivo dell’anziano e di mantenerne il più a lungo possibile l’autonomia

Leggi: Corriere delle Alpi, 05/02/2024


domenica 4 febbraio 2024
Politiche per gli anziani: che fine ha fatto il digitale?

Per le persone fragili l’innovazione può giocare un ruolo fondamentale. I provvedimenti recenti parlano soltanto di telemedicina: occorre invece un approccio integrato che permetta anche di superare il divario tecnologico
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto legislativo (Dl) sulle politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della Legge delega n. 53 del 23 marzo 2023. Il futuro è digitale, soprattutto per le persone fragili, quegli anziani che trovano nella propria casa il luogo migliore per essere «presi in carico», per essere seguiti dai sistemi sociali e sanitari e non vorrebbero mai doverla lasciare per una stanza anonima in una residenza sanitaria assistita, ma questo Dl sembra averlo dimenticato. Il tema del digitale viene affrontato solo per la telemedicina (e non per quanto riguarda l’assistenza sociale digitale). Si dimentica la necessità, l’obbligo, di sviluppare le competenze digitali degli anziani per superare il cosiddetto «digital divide», l’emarginazione digitale per gli anziani fragili.

Leggi: Corriere della Sera, 04/02/2024


sabato 3 febbraio 2024
Anziani non autosufficienti, le associazioni: “Il decreto va rivisto. Il nuovo aiuto economico è solo per i più poveri e non risolve i problemi”

Le organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza a pochi giorni dall’approvazione dello schema di decreto legislativo della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, scrivono a Giorgia Meloni per chiedere una revisione della riforma. Che ritengono non in linea “con le previsioni più innovative della legge-delega”. Ben vengano le risorse, si legge nella lettera inviata alla premier, ma “non è questo ora il nostro focus. Prima bisogna discutere il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani: solo se questo è solido ha senso affrontare i finanziamenti. E il decreto approvato in via preliminare, a nostro parere, non sviluppa adeguatamente il progetto che invece la legge prevede”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 03/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Non autosufficienza, anche Uneba sottoscrive la lettera Meloni

Anche Uneba sottoscrive la “Lettera aperta del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” al presidente del consiglio Giorgia Meloni per chiedere la revisione dello schema di decreto legislativo per attuare la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. «Appare poco definito in alcune parti» scrivono le sessanta organizzazioni coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani – di Rossana Certini
Riforma dell’assistenza domiciliare, nuovi criteri e requisiti per migliori strutture residenziali per anziani e prestazione universale per la non autosufficienza. Sono questi gli ambiti che le sessanta organizzazioni che aderiscono al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza chiedono di rivedere nel decreto legislativo, approvato dal Governo, recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane in attuazione della legge delega. Lo fanno con una lettera inviata venerdì 2 febbraio al presidente Giorgia Meloni.

Leggi: Vita, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Assistenza anziani non autosufficienti. Patto Nuovo Welfare: “Decreto approvato sia occasione di confronto per una riforma realmente condivisa”

In una lettera aperta alla Presidente Meloni sottoscritta dalle 60 organizzazioni del Patto per un nuovo Welfare sulla non autosufficienza si chiede un ulteriore confronto sul decreto approvato in via preliminare nei giorni scorsi
Le 60 organizzazioni della società civile, che da ormai quasi tre anni si sono unite nel Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, hanno oggi inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere un ulteriore confronto sul decreto approvato in via preliminare nei giorni scorsi.
“Abbiamo aspettato qualche giorno, necessario per un approfondimento dei contenuti, prima di esprimere il nostro punto di vista su un decreto che non solo attendevano ma sul quale Cittadinanzattiva, insieme alle altre organizzazioni del Patto, ha fornito un contributo fondamentale di proposte per arrivare ad una riforma condivisa e che rappresenti davvero una svolta per l’assistenza agli anziani non autosufficienti del nostro Paese”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale. Una ‘giungla’ di tariffe a livello territoriale. E in molti casi le Regioni non comunicano i propri dati. Il Report Agenas

L’obiettivo del Report è quello di poter disporre di informazioni utili alla ricerca e all’eventuale definizione di un sistema nazionale di remunerazione, per specifici setting assistenziali, ad oggi privi di un riferimento nazionale. E la mancanza di riferimento salta subito all’occhio visto che dai grafici riportati da Agenas ci si ritrova a doversi districare in una vera e propria ‘giungla’ di tariffe dove a farla da padrone in molti casi è proprio l’assenza di dati ufficiali comunicati dalle Regioni. IL REPORT
Regione che vai tariffe che trovi. Anzi in alcune non le trovi proprio. È proprio il caso di dirlo, non solo non c‘è uniformità tra le Regioni nella definizione delle tariffe dedicate all‘assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale, ma il quadro che emerge è quello di una vera e propria ’giungla‘ di cifre dove a farla da padrone in molti casi è proprio l’assenza di dati ufficiali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Angelo Santori, segretario nazionale dell’Anpa, che riunisce i pensionati di Confagricoltura

“Anziani non autosufficienti, bene l’approvazione del decreto ma serve definire alcuni aspetti sostanziali”
“Aspettavamo l’approvazione del provvedimento del governo per le persone anziane e, in particolare, per i non autosufficienti. Un atto determinante per una popolazione che riguarda 10 milioni di persone, tra i 3,8 milioni di anziani, i loro familiari e chi l’assiste professionalmente. Il decreto è stato approvato lo scorso 25 gennaio e, pur apprezzando l’attenzione a molti aspetti importanti, come il processo di valutazione multidimensionale dell’anziano non autosufficiente, serve ancora definirne alcuni aspetti sostanziali”. Lo afferma Angelo Santori, segretario nazionale dell’Anpa, che riunisce i pensionati di Confagricoltura, elencando i risvolti che l’associazione ritiene vadano ancora chiariti.

Leggi: Tuscia Web, 02/02/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Approvata la prestazione universale per gli anziani: 1000 euro oltre la pensione, chi può averla

Per gli anziani che hanno superato un certo limite d’età, sono previste le seguenti agevolazioni fiscali in vari ambiti. Scopriamole nel dettaglio.
Il nuovo decreto legislativo sulla terza età ha introdotto in via sperimentale una prestazione universale per gli anziani. E’ composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi.
La prestazione è destinata a sostituire progressivamente l’indennità di accompagnamento. Per ottenere la prestazione, gli anziani devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un valore dell’ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a €6,000. Ma da quando sarà attiva e come funzionerà?

Leggi: City Rumors, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Smart working per i lavoratori più anziani: la proposta

Arriva la proposta di Smart working per i lavoratori più anziani. Ecco come funziona
Si sta definendo la proposta per introdurre e riconoscere lo smart working ai lavoratori più anziani.
Il Decreto anziani 2024 stabilisce che il datore di lavoro è tenuto a promuovere la prevenzione e a tutelare la salute dei lavoratori, garantendo l’invecchiamento attivo degli anziani.
Questo comprende iniziative per agevolare le persone di una certa età nello svolgimento della prestazione lavorativa, incluso il lavoro parziale e agile.
Di seguito vi spieghiamo cosa prevede la proposta di avviare lo smart working per i lavoratori più anziani e come funziona.

Leggi: Ti Consiglio, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Barriere architettoniche: ecco quante ne ha abbattute l’ecobonus 110%

Nel 2022 sono sestuplicati gli investimenti sostenuti dal Super-ecobonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei palazzi e nelle villette. È quanto emerge dal recente Rapporto annuale 2023 sulle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili pubblicato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. La finanziaria 2021 ha dato la possibilità di ammettere tra gli interventi “trainati” dalle opere di efficientamento energetico, il cosiddetto “110%”, anche i lavori per rendere più accessibili condomini, edifici monofamiliari e unità immobiliari indipendenti (una opportunità che è stata estesa anche agli interventi antisismici, il cosiddetto Super-sisma bonus).

Leggi: Rete Caad, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Abbattimento barriere architettoniche: interessante pronuncia della Cassazione

Non si sono ancora spenti gli echi sull’improvvisa decisione del Governo di eliminare dalla detrazione fiscale alcune importanti voci elencate all’art. 4 denominato “Criteri di progettazione per l’accessibilità” del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, che gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche vedono nuova luce con una ordinanza della Cassazione civile, sez. I, del 15 giugno 2023, n. 17138, che potrebbe spingere molti amministratori di condominio ad accelerare le pratiche edilizie. Leggi su lavori pubblici – Il testo dell’Ordinanza

Leggi: Rete Caad, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Mancano i lavoratori del sociale. Quali ricadute per il welfare territoriale?

Confcooperative dell’Adda, Fondazione Comunitaria del Lecchese e Fondazione Pro Valtellina di Sondrio hanno sostenuto una ricerca sulle conseguenze del fenomeno a livello territoriale. Le presentazioni a Lecco e a Sondrio il 15 e 16 febbraio
All’indomani della pandemia le imprese cooperative sociali dei territori di Lecco e Sondrio, e più in generale del contesto lombardo, si sono trovate di fronte ad una crisi di personale senza precedenti. Se questo dato è da considerarsi comune a tutti i settori economici e produttivi, nel caso dei servizi di assistenza, cura, educazione e supporto alla persona, esso rischia di avere un impatto altamente preoccupante sul sistema di welfare, con pesanti ricadute sulle capacità delle comunità locali di dare risposte ai bisogni di persone fragili e famiglie: non si trovano assistenti sociali, educatori, operatori socio-sanitari, infermieri.

Leggi: Vita, 31/01/2024


mercoledì 31 gennaio 2024
Assistenza a 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, ecco come il governo Meloni smonta una buona legge

Il 23 marzo 2023 3,8 milioni di anziani, che hanno problemi ad alzarsi dal letto da soli, lavarsi, mangiare o addirittura che hanno bisogno di aiuto h24 hanno applaudito, insieme con i loro familiari, alla riforma sull’assistenza ai non autosufficienti, approvata dal governo Meloni – su proposta del viceministro delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci (FdI) – dopo oltre 25 anni di attesa, e realizzata anche su pressione del Patto per la non autosufficienza che raggruppa 60 associazioni del Terzo settore. Il 25 gennaio 2024 il CdM ha presentato il decreto attuativo che serve per passare dalla teoria alla pratica della vita quotidiana. Facciamo allora un fact-checking per vedere cosa prevedeva la riforma, cosa davvero è stato portato a casa e cosa invece resta lettera morta. Scopriremo come è stata smontata una buona legge.

Leggi: Corriere, 31/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
L’assistenza degli anziani non autosufficienti (Long term care): criticità e prospettive del lavoro domestico nel sistema italiano

L’Italia è un Paese con un numero elevato di anziani, spesso non autosufficienti, che è destinato a salire ulteriormente nei prossimi anni. In tale contesto, per far fronte ai crescenti bisogni, diventa centrale l’assistenza domestica che però nel sistema italiano è spesso basata sul lavoro sommerso e poco regolato. Ramona Cavalli ci mostra l’andamento recente del numero di lavoratori domestici e badanti regolari, e offre suggerimenti per una migliore organizzazione del Long Term Care in prospettiva.
L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più vecchia al mondo: l’età media, già oggi molto alta, passerà dai 45,3 anni nel 2022 a 49,9 anni nel 2040, fino a superare i 50 anni dopo il 20501. Sono poco più di 14 milioni le persone con almeno 65 anni, e circa 3 milioni le persone con gravi limitazioni nelle attività quotidiane, mentre nel 2050 le persone di 65 anni e più potrebbero rappresentare il 34,5% del totale della popolazione italiana impattando fortemente sulle politiche di protezione sociale.

Leggi: Neodemos, 30/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
L’esperienza. Nelle Rsa nascono i comitati degli ospiti. E gli anziani hanno più peso

Non proprio sindacati per rivendicare diritti, quanto piuttosto assemblee incaricate di fare proposte migliorative nelle strutture in cui si vive. L’iniziativa in 34 strutture di “Anni Azzurri”
Non proprio un sindacato per rivendicare diritti, quanto piuttosto un’assemblea incaricata di fare proposte migliorative nelle strutture in cui si vive. È questa la finalità con cui nascono, all’interno delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), i “comitati ospiti”, formati dalle stesse persone accolte, per riconoscerne e sottolinearne necessità, richieste e valori. L’iniziativa è nata in 34 Rsa di “Anni Azzurri” (Gruppo Kos). Realtà in cui la visione di una partita di calcio o di un atteso evento televisivo, l’introduzione di un programma alimentare specifico, la proposta di una escursione, o di una festa con parenti, da desideri dei singoli diventano richieste condivise. Il comitato, informa una nota di Anni Azzurri, «permette la costante partecipazione degli ospiti alla organizzazione della vita in struttura, con lo scopo di creare un circolo virtuoso di suggerimenti e proposte per migliorare i programmi di cura, assistenza e attività».

Leggi: Avvenire, 30/01/2024


martedì 30 gennaio 2024
Socio-sanitario: i diplomati sono la metà di quanti ne servirebbero

È il quarto indirizzo più ricercato dalle aziende. Tuttavia solo la metà delle richieste viene soddisfatta: i dati dell’ultimo rapporto “Diplomati e lavoro” realizzato da Unioncamere con Anpal, che potete scaricare in allegato – di Francesco Dente
Il socio-sanitario è il quarto indirizzo scolastico più ricercato dalle aziende ma riesce a soddisfare solo metà delle richieste avanzate. L’altra metà delle posizioni resta scoperta principalmente per due ragioni: perché i diplomati del settore sociale non si candidano a lavorare nei settori dell’assistenza (39% dei casi) e perché la loro preparazione è ritenuta inadeguata dalle imprese (10%).
Il rapporto Diplomati e lavoro
La fotografia – scattata proprio nei giorni in cui le famiglie si accingono (entro il 20 febbraio) a iscrivere i figli alle secondarie superiori – è contenuta nell’ultimo rapporto Diplomati e lavoro realizzato da Unioncamere con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).

Leggi: Vita, 30/01/2024


DALLE REGIONI:

domenica 4 febbraio 2024
Case in affitto a 100 euro al mese per gli under 35 in cambio di volontariato: l’iniziativa in Trentino

Il borgo di Scurelle, nella Valsugana del Trentino, ha lanciato un progetto pilota di ripopolamento rivolto ai giovani under 35. Per alcuni di essi sarà possibile affittare casa a 100 euro al mese, in cambio di attività nel volontariato. Ecco come funziona, e come i Comuni si stanno attivando per affrontare le nuove sfide demografiche.
Quanti e quali sono i borghi abbandonati in Italia?
Secondo gli ultimi dati Istat le campagne si stanno svuotando a un ritmo di 9 borghi a rischio abbandono ogni 10. Tra piccoli agglomerati, alpeggi e borghi rurali, sarebbero in tutto 6mila i centri abitati abbandonati e a rischio abbandono.

Leggi: Immobiliare, 04/02/2024


domenica 4 febbraio 2024
Il cohousing per le case popolari. Esame per scegliere gli assegnatari

Il progetto per l’edilizia residenziale pubblica è una novità assoluta. Le regole e le scadenze del Comune
La prima esperienza di cohousing relativo all’edilizia residenziale pubblica sarà a Bientina. Il Comune ha già pubblicato il bando speciale di concorso per la formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi che rientrano nella particolare gestione del complesso residenziale. Il cohousing prevede, infatti, come presupposto fondamentale per la riuscita del progetto, la “compartecipazione degli inquilini non solo alla gestione del condominio per quanto riguarda le spese generali e le parti comuni, come l’ordinaria manutenzione e la pulizia di scale, pianerottoli, ascensore, aree esterne di pertinenza, ma anche alle attività di laboratorio, babysitting, car sharing, iniziative pubbliche, eventi e quanto altro venga realizzato nel tempo dall’amministrazione comunale attraverso il soggetto gestore che verrà individuato o eventuali altri soggetti tipo associazioni, realtà/comitati territoriali e altri”.

Leggi: La Nazione, 04/02/2024


sabato 3 febbraio 2024
“Case popolari, il sistema crolla”. In Toscana crescono i nuovi poveri

Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel: “Crisi da affrontare, sennò la gente finisce in strada”
Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, qual è la situazione del disagio abitativo in Toscana? “La domanda di alloggi a prezzo calmierato aumenta, mentre il numero di alloggi Erp si riduce. Negli ultimi anni la povertà è aumentata in Italia e in Toscana, e con essa le famiglie con redditi bassi. La domanda inevasa di alloggi Erp è circa 15.000 nuclei familiari, il numero di case è da anni fermo a quota 50.000, e si sta riducendo perché gli alloggi di risulta non vengono ristrutturati in assenza di fondi nazionali. La forbice quindi fra domanda e offerta si sta…

Leggi: La Nazione, 03/02/2024


venerdì 2 febbraio 2024
Minori con disabilità, presentato alla Camera dei deputati il libro “Quelli del giubbino giallo”

“Per costruire un welfare di comunità, moderno e attento ai bisogni delle famiglie e delle persone più fragili, è fondamentale valorizzare la capacità del Terzo settore di operare in rete e promuovere presso comuni ed enti pubblici la cultura della programmazione condivisa. Spesso ci accorgiamo dei volontari solo durante le emergenze”. Lo ha sottolineato Maria Chiara Gadda, moderando l’evento promosso da Auser Lombardia e Centro sportivo italiano (Csi), presso la sala stampa della Camera dei deputati, per la presentazione del libro ‘Quelli del giubbino giallo’- come riporta la stampa- che racconta questi valori attraverso le persone protagoniste del servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato da Auser Gallarate.

Leggi: Superabile, 02/02/2024


giovedì 1 febbraio 2024
Toscana, 10 milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica

A tanto ammonta la misura di edilizia residenziale pubblica inserita nel programma di interventi finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione. Il programma a febbraio sarà oggetto di un accordo tra Regione e Governo. L’assessora Spinelli: “Risposta al bisogno abitativo dei più deboli”
Dieci milioni di euro per realizzare nuovi alloggi e dare così una risposta all’emergenza abitativa. A tanto ammonta la misura di edilizia residenziale pubblica inserita nel programma di interventi finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione.
Il programma a febbraio sarà oggetto di un accordo tra Regione e Governo. “Abbiamo voluto inserire l’Erp in questo programma vista l’estrema necessità di offrire opportunità abitative alle fasce più deboli – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani -. Il fabbisogno di case popolari è elevatissimo – ha proseguito -: anche per questo raddoppieremo l’effetto di questo provvedimento cofinanziandolo per almeno altri dieci milioni di euro con risorse regionali”.

Leggi: Redatttore Sociale, 01/02/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità – Convegno nazionale – Roma, 19 febbraio 2024, ore 10.00 – Sala ACLI nazionale

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture sanitarie territoriali, tanto per giustificare l’utilizzo delle risorse per investimenti stanziate dal PNRR

Leggi: Cnca


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Anziani. “Vi spiego perché non possiamo fare a meno delle Rsa” – di Antonella Patete

L’Italia è uno dei paesi europei con il tasso più basso di istituzionalizzazione della popolazione anziana. Capurso (Anaste): “I nostri ospiti non potrebbero vivere altrove, ma le rette sono quelle di 10 anni fa e, se continua così, le realtà del territorio spariranno a vantaggio dei grandi gruppi”
Quello alla salute è un diritto considerato inalienabile dalla Costituzione, eppure per oltre 3 milioni di cittadini italiani anziani con limitazioni gravi rischia di rimanere un miraggio. Un problema destinato ad amplificarsi nei prossimi anni in termini assoluti e relativi, visto l’aumento dell’aspettativa di vita e la diminuzione della natalità nel nostro Paese. Ai bisogni di questa fetta di popolazione sempre più numerosa e al tempo stesso più fragile tenta di dare una risposta il decreto legislativo attuativo della Legge delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane, di cui ancora non si conosce il testo nel dettaglio. Ma fin da subito sono emerse le prime proposte e richieste di maggiori risorse da parte del mondo sindacale e del terzo settore.

Leggi: Redattore Sociale


Intervista. La viceministra Bellucci: «La riforma è una svolta per tutti gli anziani» – di Francesco Riccardi

La numero due del ministero del Lavoro che ha coordinato la stesura del decreto attuativo della legge delega risponde alle obiezioni sulla portata limitata e sui tempi dilatati degli interventi
«Siamo a una svolta per tutti gli anziani. Non solo quelli non autosufficienti, che pure riceveranno una migliore assistenza, ma per l’intera popolazione ultra 65enne» La viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci (Fdi), che ha coordinato la stesura del decreto attuativo della legge delega 33/2023, risponde alle obiezioni e rivendica i risultati della riforma.
Viceministra, ma è davvero una svolta per l’assistenza agli anziani non autosufficienti? Il decreto attuativo sembra in realtà ancora di portata limitata, perché presenta molti rimandi a provvedimenti futuri e prevede una sperimentazione che però parte tra un anno…

Leggi: Avvenire


Non autosufficienza: una riforma (ancora) da costruire

I decreti dovevano attuare la legge delega approvata lo scorso anno (l. 33/2023). In realtà, il decreto varato dal Consiglio dei ministri il 25 gennaio (uno solo, suddiviso in 41 articoli) lo fa solo in parte. Pur presentando contenuti importanti, omette alcuni passaggi, ne cambia altri. Si è parlato di riforma dell’assistenza agli anziani, ma ciò che cambia è parziale e frequentemente rinviato: sono 13 i decreti e 4 le linee guida che dovranno essere emanati successivamente. Diversi passaggi sono animati da uno sforzo definitorio, a tratti pletorico, in cui si sancisce l’esistente, come nel caso dei PAI – Progetti di assistenza individuale, strumenti già in uso da anni in tanti territori, o come nel caso dei caregiver familiari, su cui peraltro è attivo un tavolo interministeriale per un nuovo disegno di legge.

Leggi: Welforum


Anziani, una prima risposta ancora insufficiente e risorse inadeguate – di Domenico Pantaleo

La legge delega sulla non autosufficienza delle persone anziane e per promuovere l’invecchiamento attivo è stata una risposta attesa da anni in un Paese che invecchia rapidamente, con 3,5 milioni di anziani in condizioni di non autosufficienza. Tale numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni ed è quindi necessario innovare il sistema di welfare e nel contempo mettere in campo politiche per l’invecchiamento attivo. È il primo passo per realizzare quel sistema di assistenza socio-sanitaria di cui c’è assoluto bisogno. L’obiettivo, come previsto dal Pnrr, è realizzare un Sistema nazionale Assistenza Anziani che migliori la loro vita e quella delle loro famiglie. Da una prima lettura dello schema del decreto legislativo di attuazione della legge delega si denota l’assenza di interventi tesi a favorire una reale integrazione socio-sanitaria nella cura e assistenza degli anziani non autosufficienti. L’integrazione tra Distretti sanitari e Distretti sociali, già prevista nella 382 del 2000, è molto incerta perché è affidata alla volontà degli amministratori.

Leggi: Sanità 24


La strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo – Costanzo Ranci

Questo articolo riprende alcuni passaggi di un’ampia analisi proposta nel volume Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo, del quale qui trovate gli estremi.
Cosa accadde nelle RSA dal 21 febbraio 2020 al 5 aprile 2020, giorno in cui la “strage nascosta” irruppe nei media a seguito di un’inchiesta giudiziaria sul Pio Alberto Trivulzio, la più importante istituzione assistenziale di Milano? È nel breve tempo intercorrente tra questi due eventi – poco più di sei settimane – che avviene quanto raccontato in questo libro: il virus si diffonde tacitamente nelle case di riposo, aggredisce un numero elevato di residenti approfittando della loro fragilità fisica e della concentrazione fisica, determina un numero esagerato di decessi, provocando infine la protesta di parenti e lavoratori delle RSA, e infine l’apertura di varie inchieste giudiziarie, di cui alcune ancora in corso.

Leggi: Welforum


Nuova ecologia: volontari senza età

L’Italia, dopo il Giappone, è il secondo Paese più vecchio al mondo. Ma gode di un patrimonio da non disperdere, fatto di esperienza, tempo e voglia di prendersi cura del futuro. “Volontari senza età” è il titolo della storia di copertina di “Nuova Ecologia” di febbraio, dedicata alla crescita del volontariato ambientale degli over 65.
Dalla piantumazione di alberi alla creazione di comunità energetiche: gli anziani sono sempre più schierati al fianco delle giovani generazioni nella lotta alla crisi climatica.
Due esempi, in tal senso, sono rappresentati dai progetti realizzati nei quartieri periferici di Roma, Bastoggi e Quarticciolo, dall’Associazione Nuove Ri-Generazioni Roma e Lazio, As Bastogi e Nonna Roma..

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Come le piattaforme digitali stanno reinventando il settore dell’assistenza – di Olivia Blanchard

In diversi paesi, le piattaforme web e le applicazioni mobili consentono ai caregiver di trovare lavoro e allo stesso tempo aiutano le famiglie a trovare un caregiver. Ciò che tradizionalmente richiedeva giorni, può richiedere solo poche ore grazie a un’applicazione mobile.
Il recente rapporto del Digital Future Society Think Tank Home Care and Digital Platforms in Spain identifica almeno otto aziende che utilizzano la tecnologia delle piattaforme web e delle applicazioni mobili per abbinare i caregiver alle persone non autosufficienti e agli anziani che necessitano di assistenza in Spagna. Le aziende sono state fondate come start-up tra il 2015 e il 2018 e da allora si sono ampliate per offrire servizi nelle città di tutta la Spagna. Una delle piattaforme offre servizi anche nelle zone rurali.

Leggi: In Genere


SEGNALAZIONI:

Bonus infissi con sconto 75%, i requisiti per averlo
Il decreto-legge n. 212/2023 (c.d. decreto Salva Superbonus), che si trova attualmente in fase di conversione in legge, ha cambiato, in corso d’opera, le carte in tavola per il bonus infissi 75%. Ci troviamo nel campo del bonus barriere architettoniche 75%, ossia la detrazione fiscale introdotta nel 2022 e prorogata alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Uno sgravio fiscale che spetta a fronte di costi sostenuti per lavori finalizzati all’eliminazione/abbattimento barriere architettoniche. Un beneficio che quando introdotto è stato ammesso per lavori che, nel rispetto decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236, rientrano ad esempio tra i seguenti:
• sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti)
• rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori)
• rifacimento di scale ed ascensori
• inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Leggi: L’Espresso


Stop alla pensione per chi non invia il modello entro febbraio: è obbligatorio per tutti

Rischia uno stop alla pensione il contribuente che mancherà l’appuntamento con l’invio all’INPS di un modello fondamentale.
Un documento da inviare entro febbraio, pena lo stop alla pensione. Che cosa sta succedendo? Alcuni pensionati italiani sono in evidente difficoltà con gli adempimenti burocratici richiesti dall’INPS. Per non essere penalizzati devono tuttavia stare molto attenti alle scadenze e agli obblighi formali stabiliti dall’istituto. Ci sono pensionati che non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ma che devono fare i conti con un altro adempimento obbligatorio.
INPS: rischio stop immediato alla pensione – thewisemagazine.it
Non presentano la dichiarazione i pensionati che godono di trattamenti collegati a situazioni di invalidità o di supporti reddituali. Vale a dire coloro che ottengono dallo Stato integrazioni al trattamento minimo o delle maggiorazioni sociali.

Leggi: The Wise Magazine


Bonus ristrutturazione bagno 2024: come fare, cosa sapere

Bonus ristrutturazione bagno 2024: lavori detraibili in dichiarazione dei redditi. Differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Ristrutturare il bagno per abbattere le barriere architettoniche. Aliquota 50%. Modalità di pagamento. Beneficiari. Permessi necessari.
Rinnovare il bagno di casa senza dover fare senza dover calcolare fino all’ultimo centesimo, contando su di un budget risicato e così potendo affrontare le spese con maggior tranquillità, è possibile anche nel 2024 grazie al Bonus Ristrutturazioni.
Non tutti i lavori relativi a questo ambiente della casa possono aver diritto alla detrazione fiscale; andiamo allora a conoscere quali costi ed opere rispettano i requisiti utili oltre a conoscere la modalità per il pagamento delle fatture ricevute e la conservazione dei documenti necessari in caso di controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Leggi: Pianeta Design


Condono edilizio e completamento funzionale dell’opera: la regola non vale per gli edifici rurali

In caso di edifici rurali, non si può applicare la disciplina riguardante gli immobili ad uso non residenziale che, ai fini del condono edilizio, impone l’obbligo del completamento funzionale. Di Matteo Peppucci
E’ sempre valida la regola del completamento funzionale dell’opera per l’ottenimento del condono edilizio? O ci sono dei casi particolari nei quali questo completamento non è richiesto?
Di questo aspetto si occupa il Tar Campania nella sentenza 236/2024, che alla fine accoglie il ricorso contro il respingimento, da parte del comune, di due istanze di condono edilizio presentate nel 1986 e nel 2004, nonché due istanze di accertamento di compatibilità paesaggistica, e contro l’ordinanza di demolizione di due livelli di un fabbricato della superficie complessiva di mq. 167,24.
Condono edilizio e completamento funzionale dell’opera: perché il comune ha respinto l’istanza
Alla base dell’intero provvedimento sta il diniego della prima domanda di condono, presentata ai sensi della legge n. 47/1985 (cd. Primo condono).

Leggi: Ingenio


Bonus barriere architettoniche, le associazioni: “Anziani e disabili a rischio”

“L’articolo 3 del decreto 212, approvato dal Consiglio dei ministri nel dicembre scorso, modifica in modo sostanziale le norme relative alla detrazione fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche riducendo fortemente il numero dei potenziali beneficiari dello sconto in fattura del 75% e il processo per ottenere l’agevolazione fiscale diventa più complesso e costoso. Il Dl 212, infatti, esclude a priori dallo sconto in fattura tutte le abitazioni unifamiliari e le unità abitative site in edifici plurifamiliari. Chi vive in queste tipologie di abitazione (circa il 40% delle famiglie italiane) potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura solo se in grado di dimostrare di occupare l’unità abitativa a titolo di abitazione principale e disponga di un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure è necessario che nel nucleo familiare sia presente una persona con disabilità accertata ai sensi dell’art 3 della legge 104/1992”.

Leggi: Rete Caad


 

NEWS:

martedì 30 gennaio 2024
Accessibilità, al via il tavolo tra ministero Trasporti e Disabilità

Approfondirà le problematiche nei diversi settori del trasporto pubblico e privato con l’obiettivo di garantire un miglioramento dei servizi per le persone con disabilità
Oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è insediato il Tavolo tecnico di lavoro per migliorare la mobilità e l’accessibilità del sistema dei trasporti, voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dal ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Il Tavolo approfondirà le problematiche nei diversi settori del trasporto pubblico e privato con l’obiettivo di garantire un miglioramento dei servizi per le persone con disabilità.
“Il Tavolo lavorerà per stabilire modifiche e accorgimenti che potranno essere adottati nel breve, nel medio e nel lungo periodo – spiegano i ministri Salvini e Locatelli –. I tecnici e gli esperti dovranno dare indicazioni per migliorare la fruibilità e l’accessibilità di tutti i mezzi di trasporto. Al Tavolo partecipano anche i rappresentanti del mondo associativo e ci sarà la possibilità di effettuare audizioni.

Leggi: Redattore Sociale, 30/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Anziani. Ecco le proposte del terzo settore per migliorare il decreto

Ancora pochi i dettagli sul decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane presentato dal governo la scorsa settimana. Il mondo delle associazioni chiede un confronto e più risorse
I dettagli sul decreto sono ancora pochi, ma per il terzo settore è sicuramente da migliorare. Dai primi dettagli sul decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane emersi nel corso del Consiglio dei ministri del 25 gennaio, si sa che il testo “introduce misure specifiche per prevenirne la fragilità delle persone anziane, per favorirne la salute e per l’invecchiamento attivo” e poco altro, come si può leggere nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi. “Si promuovono, inoltre, strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane e si introducono misure volte a contrastarne l’isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva, a favore del mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali, quali, a titolo esemplificativo, misure volte a favorire il turismo lento o l’impiego in organizzazioni di volontariato e di formazione.

Leggi: Redattore Sociale, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
I diritti delle persone con disabilità che divengono anziane sono irrinunciabili

«Al netto di ulteriori valutazioni di merito, una volta conosciuto in dettaglio il testo approvato, ciò che ci consentirà di predisporre nostre proposte migliorative, ribadiamo che alcuni punti cardine introdotti nella Legge Delega,, per quanto concerne i diritti delle persone con disabilità che divengono anziane, sono irrinunciabili»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH, commenta l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 (“Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”
Persona anziana con disabilità insieme all’accompagnatrice«Leggeremo con grande attenzione lo schema di Decreto -, anche al fine di predisporre nostre proposte migliorative da presentare in sede di confronto con le Commissioni Parlamentari preposte, quando si aprirà la discussione in Parlamento»: così Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane), testo che ora passerà appunto all’esame delle Commissioni Parlamentari.

Leggi: Superando, 29/01/2024


domenica 28 gennaio 2024
Patto per gli anziani, l’incremento dell’accompagnamento riguarda il 2,5% degli ultra 80enni gravissimi. Ed è un doppione (non cumulabile) dell’assegno di cura

“Come promesso abbiamo approvato oggi un decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età: è una riforma di cui andiamo orgogliosi e che l’Italia aspettava da più di 20 anni, solo una tappa di un percorso che andrà avanti per tutta la Legislatura”. Sono le parole delle grandi occasioni, quelle scelte da Giorgia Meloni per annunciare le novità della riforma per l’assistenza agli anziani, che il suo esecutivo ha varato giovedì 25 gennaio, dopo aver lavorato a tappe forzate (la scadenza era il 31 gennaio) sulla norma che era stata avviata in zona Cesarini dal governo Draghi.
Dunque orgoglio, grandi emozioni e anche un fuori programma a sorpresa: l’aumento dell’assegno di accompagnamento da 530 a 1380 euro al mese.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 28/01/2024


domenica 28 gennaio 2024
Accesso a RSA: tra lunghe attese e ricoveri «a termine». Puntare a strutture sul modello di una casa

In Italia vivono 22 mila centenari e oltre 900 mila ultra 90enni. E aumenteranno gli anziani con problemi cognitivi, senza figli, soli. Cosa cambierà con la Riforma della non autosufficienza e perché serve anche l’assistenza residenziale per malati non autosufficienti che non possono beneficiare di cure a domicilio
Racconta la figlia di una signora di 84 anni, ricoverata in un ospedale romano: «Mia mamma, invalida al 100%, deve essere trasferita in una Rsa poiché necessita di assistenza continua, ma non si riesce a trovare il “posto”. E l’assistenza a domicilio può essere garantita solo poche ore al giorno (esclusi i festivi). Nel frattempo, è in attesa in ospedale».

Leggi: Corriere, 28/01/2024


sabato 27 gennaio 2024
Non autosufficienza, il “metaverso” del governo è un bluff

Dura la Cgil: “Le cifre a nove zeri evocate da Meloni sono virtuali. La realtà è una totale assenza di risorse aggiuntive”
“Su anziani e non autosufficienza, la presidente del Consiglio, la ministra e la viceministra delle Politiche sociali superano Zuckerberg in quanto a realtà virtuale, nel descrivere un mondo che non c’è. Insomma un governo già nel metaverso, peccato che i 3,8 milioni di anziani vivono e soffrono in Italia, nel mondo reale”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.
“Dopo gli annunci trionfalistici della presidente del Consiglio del ‘governo della Propaganda’ – prosegue la dirigente sindacale – ministra e viceministra del neo ‘Minculpop’ non vogliono essere da meno nell’annunciare le misure per anziani non autosufficienti contenute nel Decreto appena varato in attuazione della Legge 33/2023, evocando suggestive cifre a nove zeri”.

Leggi: Collettiva, 27/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Auser su Decreto Anziani: “L’integrazione socio-sanitaria non si realizza solo con la buona volontà e senza risorse”

Finalmente conosciamo i contenuti del decreto legislativo attuativo della Legge Delega 33/23 in materia di politiche a favore delle persone anziane.
Da una prima lettura dello schema di Decreto la prima cosa che sorprende è la totale assenza di interventi cogenti tesi a favorire l’integrazione socio-sanitaria nella assistenza e cura degli anziani non autosufficienti.
Di fatto tutto come prima. L’integrazione tra Distretti sanitari e Distretti sociali, già prevista nella 382 del 2000, è ancora una volta demandata alla volontà di amministratori e operatori. Anche il timido tentativo di istituire il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), che in qualche modo avrebbe dovuto garantire maggiori livelli di integrazione, di fatto è drasticamente depotenziato riconducendo ogni soggetti alle proprie competenze.

Leggi: Auser, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Non Autosufficienza: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, finalmente presentato il primo decreto per attuare la legge. Ma servono più risorse

“Finalmente il Governo ha presentato il primo Decreto Legislativo di attuazione della legge 33 ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’. Ora si avvia l’iter che prevede l’Intesa in Conferenza Unificata (Regioni e Comuni) e il parere del Parlamento. Questo può essere un primo passo, indispensabile per iniziare a costruire risposte certe a milioni di persone anziane e alle loro famiglie, che affrontano quotidianamente grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento, e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione”: è quanto dichiarano i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil al termine della riunione di oggi del Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno, tra le altre cose, anche i decreti attuativi della legge sull’assistenza alla terza età.

Leggi: Spi-Cgil, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Adi, le bugie han le gambe corte

Solo 288mila famiglie percepiranno l’assegno di inclusione. Barbaresi, Cgil: “Vorremmo un Paese più giusto e solidale dove la propaganda non serva”
La forza della realtà: “Solo un’ora. È bastata, solo un’ora, perché la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che in conferenza stampa si era vantata dei successi del nuovo Assegno di Inclusione venisse smentita dall’Inps”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi che ha ricordato come l’Istituto di previdenza sociale, cioè chi quell’assegno deve erogare, ha costretto Calderoni a tornare con i piedi per terra. E già perché tra ritardi nella procedura perché assai complicata e ridondante, paletti stretti stretti pensati apposta per restringere la platea degli aventi diritto e le domande respinte, chi davvero riceverà il contributo saranno solo 288mila famiglie. Assai meno di quante solo un anno fa beneficiava del RdC.

Leggi: Collettiva, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
I nuovo “Decreto anziani” punta al cohousing.

Il decreto approvato in Consiglio dei ministri, implementa la Legge 33/2023 dedicata all’assistenza delle persone anziane e prevede stanziamenti per oltre un miliardo di euro per i primi due anni, e introduce una serie di misure innovative per migliorare la qualità della vita degli anziani in Italia.
Il decreto pone le basi per un importante sviluppo nel settore dell’abitare solidale e intergenerazionale in Italia.
Particolare attenzione è rivolta al tema del cohousing, che rappresenta una soluzione abitativa innovativa perché risponde alle esigenze di una popolazione anziana in crescita.
Ovviamente continua a porsi l’enorme problema delle risorse per attuare la riforma, risorse che sono del tutto insufficienti e una parte recuperate da precedenti stanziamenti.

Leggi: Auser, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Arriva il “decreto anziani”. Un Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, in buona salute e con una Road Map ben delineata per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria

Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo sulle politiche in favore delle persone anziane in attuazione della Legge Delega n. 53 del 23 marzo 2023. Stanziamenti per 500 milioni di euro nel biennio 2025/2026. LA BOZZA
25 GEN – Citato anche ieri dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel Question Time alla Camera, è stato approvato oggi in Consiglio dei Ministri il decreto previsto dalla Legge 33/2023 dedicato all’assistenza delle persone anziane.
Il provvedimento, nelle parti più strettamente di carattere socio-sanitario, si propone di promuovere la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l’accesso alla valutazione multidimensionale, a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, il contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva. Viene inoltre prevista la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale), lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento, nonché volte a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili e ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti. Nel Decreto viene anche precisata la semantica della persona anziana (over 65 anni) e grande anziana (Over 80).

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Via al primo decreto per la non autosufficienza. E le risorse?

Assai prolifico il Consiglio dei ministri del 25 gennaio. Molti i provvedimenti licenziati, dal Decreto sull’election day a quello sul concordato preventivo, fino ad arrivare – passando dalle regole per la beneficenza degli influencer – al primo di quelli previsti dalla Legge 33 dello scorso luglio: “Deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Intanto è bene ribadirlo: questa norma non riguarda tutti coloro i quali si trovano in una condizione di non autosufficienza, ma solo gli anziani e le anziane che si trovano in tale condizione. E poi, il testo di oggi comunque non è ancora esecutivo ma deve ottenere l’intensa in Conferenza Unificata (Regioni e Comuni) e il parere del Parlamento.
In ogni caso per Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati: “Questo può essere un primo passo, indispensabile per iniziare a costruire risposte certe a milioni di persone anziane e alle loro famiglie, che affrontano quotidianamente grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento, e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione”.

Leggi: Collettiva, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Anziani, oggi il decreto in Cdm. Oltre un miliardo per la riforma dell’assistenza. Tra le novità il nuovo assegno di accompagnamento

Arriva il tanto atteso patto per gli anziani. Ad annunciarlo ieri è stata direttamente la premier Giorgia Meloni in occasione del question time alla Camera. «Domani arriverà in Consiglio dei ministri il decreto legislativo sugli anziani che stanzia oltre un miliardo di euro per i primi due anni». Ci siamo. ll provvedimento che arriva al vaglio del Governo è infatti il decreto attuativo della Legge delega 33 approvata a marzo 2023, l’avvio cioè della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, attesa da oltre 20 anni nel nostro Paese. Un provvedimento «con cui si garantirà agli anziani il diritto di poter continuare a curarsi nella propria casa», ha sintetizzato ancora la Presidente del Consiglio. Il sostegno alle cure domiciliari è infatti solo un punto del progetto che però ha una portata ben più vasta e complessa.

Leggi: Il Messaggero, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Anziani, agevolazioni su trasporti e vacanze. Arriva prestazione universale: 1.380 euro per over 80

In Consiglio dei ministri il maxi decreto attuativo della legge 33/2023 sulla ‘terza età” stanzia oltre un miliardo di euro per avviare la riforma sull’assistenza. La nuova ‘prestazione universale’ introdotta in via sperimentale è riservata ai casi gravissimi.
Oltre un miliardo di euro per avviare la riforma sull’assistenza a 14 milioni di anziani – con i non autosufficienti che sfiorano i 4 milioni – e una nuova ‘prestazione universale’ introdotta in via sperimentale e graduata, per i casi gravissimi. Questa la prima mèta – ma molte dovranno seguire – centrata con il maxi decreto attuativo della legge 33/2023 sulla ‘terza età’, allo starter con il via libera in Consiglio dei ministri dopo una messa a punto serrata da parte dei tecnici dei ministeri Lavoro e Politiche sociali e Salute, in costante confronto con il Mef.
Bisognava innanzitutto rispettare i tempi dettati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha chiesto la legge e dare un segnale sulle risorse, su cui l’ultima legge di bilancio ha taciuto. Così è stato: la nuova architettura come prescritto dal Pnrr fissa al 31 marzo di quest’anno l’obiettivo di dotare finalmente l’Italia di una normativa che in Paesi come Francia e Germania è realtà da decenni. Poi, stanzia un budget di avvio, in attesa di recuperare altri denari per attuare misure che difficilmente saranno a costo zero, se solo si pensa che per l’intera legislatura era stato stimato un esborso fino a 7 miliardi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 25/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Medici di famiglia. Scotti (Fimmg): “Già 4 milioni di italiani senza, in 5 anni potrebbero diventare 15 mln i cittadini privi di assistenza primaria”

Secondo il segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale “manca il 30% dei professionisti. In futuro situazione in peggioramento per effetto dei 15.000 medici che andranno in pensione, sostituiti da solo 5.000 nuovi ingressi nel prossimo quinquennio”
In Italia scarseggiano i medici di famiglia: manca il 30% dei professionisti necessari. Una situazione che comporta un sovraccarico per i camici bianchi in servizio, ai quali viene chiesto di aumentare il numero dei loro assistiti. Ma ci sono anche situazioni, in aree geografiche svantaggiate in particolare al Nord, in cui già i cittadini si ritrovano senza dottore di fiducia, “possiamo stimare circa 4 milioni di italiani in queste condizioni”, spiega all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in merito alla vicenda del servizio di medico di famiglia a pagamento, proposto in Veneto da un gruppo di sanità privato che fonda la sua proposta proprio sulla carenza dei medici convenzionati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Pnrr. Gimbe: “Rispettate scadenze europee ma troppi ritardi del Centro Sud su assistenza domiciliare”

Cartabellotta: “Ostacoli all’orizzonte: grave carenza infermieri, ruolo dei medici di famiglia e gap nord-sud”. E sul Ddl Calderoli: “Va in direzione opposta all’obiettivo del Pnrr di ridurre le diseguaglianze”.
“Nell’ambito delle attività del nostro Osservatorio sul Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – nel 2023 abbiamo avviato il monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della Missione Salute del PNRR, al fine di fornire un quadro oggettivo sui risultati raggiunti, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/01/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 29 gennaio 2024
Gallarate: Racconti e valori di Auser a Montecitorio

I volontari del giubbino giallo di Auser pronti a portare racconti e valori a Montecitorio.
Inclusione, intergenerazionalità, cittadinanza attiva a ogni età, ascolto e capacità di fare squadra, sono i valori promossi nel libro di Auser Gallarate dal titolo Quelli del giubbino giallo”, presentato alla città quasi un anno fa all’istituto Superiore Falcone e che il 30 gennaio arriverà fino a Roma, alla Camera dei Deputati.
A parlarne l’autrice, Sara Bordoni, responsabile della comunicazione di Auser Lombardia, giornalista e che mette al centro le persone protagoniste del servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato da Auser Gallarate.

Leggi: Rete 55, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Calabria. Petizione SUNIA-CGILin difesa del diritto alla casa, firma anche il PD reggino

Presso la Federazione del Partito Democratico di Reggio Calabria si sono incontrati, per discutere sui contenuti della petizione popolare per il diritto all’abitare, proposta dal SUNIA nazionale con il sostegno della Cgil, la Segretaria del PD reggino Valeria Bonforte, il Segretario Metropolitano Antonio Morabito e il Segretario Generale del SUNIA-CGIL Calabria, Francesco Alì. Presenti all’incontro, oltre ad alcuni cittadini, anche il capogruppo del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Sera e l’Assessore Lucia Anita Nucera.
La Segretaria cittadina ha sottolineato quanto sia “Importante garantire a tutti i cittadini il diritto ad una casa e ad una abitazione dignitosa e sicura. Purtroppo, però, i recenti tagli alle forme di sostegno sociale messe in campo negli anni precedenti non faranno altro che rendere più povero chi è già in situazione di disagio.

Leggi: Sunia, 29/01/2024


lunedì 29 gennaio 2024
Palermo. Residenza agli occupanti, una vittoria del SUNIA. “Un traguardo importante. Ora si abroghi tutto l’articolo 5”. Apprezzamento al sindaco e all’assessora Tirrito

“Un traguardo importante, perseguito da anni dal SUNIA e spesso in solitudine”.
Così il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish commenta la determina del sindaco Lagalla che consente la concessione in deroga dell’iscrizione anagrafica alle famiglie in stato di disagio che vivono in case occupate.
“Si tratta di famiglie che, per l’assenza di risposte istituzionali al bisogno abitativo, si sono viste costrette a recuperare immobili lasciati all’abbandono e al degrado e a adibirli ad abitazione propria e dei figli – aggiunge Darwish – Abbiamo da sempre sostenuto la necessità di applicare la normativa del Piano Casa Renzi-Lupi che (al comma 1 quater dell’articolo 5) prevede, in deroga, la possibilità che il sindaco possa concedere l’iscrizione anagrafica alla famiglie disagiate e con persone fragili a carico, che è il fondamento della attuale determinazione adottata da Lagalla.

Leggi: Sunia, 29/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
Asti senza garante degli anziani: “Trascurati i diritti della terza età”

Due anni fa il sì unanime in Comune all’istituzione di un difensore degli over 65: la proposta è finita nell’oblio
Senza garante per gli anziani. Nella città dove più di un quarto della popolazione supera i 65 anni questa figura non c’è. Spulciando tra i dati dell’anagrafe, si scopre che 15 mila abitanti sono compresi nella fascia di età che va dai 70 e ai 79 anni e oltre 5 mila quelli che superano gli 80. Due anni fa era nata l’idea di creare un garante per gli anziani. La proposta era stata approvata all’unanimità a marzo 2022. Dopodiché il nulla. «Come esistono garanti per l’infanzia o per i detenuti – spiega Mariangela Cotto, ex assessora alle Politiche Sociali da cui era partita l’idea – sarebbe importante istituire una figura che preservi i diritti della terza età». Con il cambio di amministrazione la delibera non ha poi visto un seguito. Al centro dell’iniziativa il contrasto alla solitudine e all’isolamento sociale. «Il garante vuole promuovere l’ascolto e la partecipazione delle persone anziane alla vita sociale della comunità al fine di garantire una vita dignitosa» si legge sul sito del Comune. Ma al momento è solo un una bella proposta sulla carta.

Leggi: La Stampa, 26/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
In Veneto arriva il “Family Doc” ovvero il Medico di famiglia a pagamento

Lo si legge nel portale: “Si chiama Family Doc, ed è un servizio di medicina interna in regime privato, con un tocco di simpatia e calore familiare. Con noi, sentirsi a proprio agio è la norma, al costo di 50 euro”. Sindacati e Ordini dei medici veneti parlano di privatizzazione. I sindacati: “Dopo l’ingresso di soggetti privati all’interno degli ospedali ora il rischio è quello di aumentare la spesa a carico delle famiglie”. Fromceo Veneto: “Questo è il risultato dei mancati accordi nazionali e regionali”
Si chiama Family doc, ovvero il medico di famiglia a pagamento. E i sindacati ed il presidente Fromceo del Veneto, Francesco Noce, lo definiscono un dramma per la sanità pubblica. In entrambe le voci che si fanno sentire attraverso una nota per i sindacati e telefonicamente per il Presidente regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, “la sanità pubblica sta perdendo pezzi”, mentre questo nuovo servizio, a pagamento, si inserisce nel padovano proprio fra le crepe delle carenze di organico dei mmg

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/01/2024


venerdì 26 gennaio 2024
Programma FNA 2024 in Lombardia – Contributi al caregiver in declino

Regione Lombardia ha adottato il nuovo Programma operativo regionale FNA 2023 – esercizio 2024 a favore delle persone con gravissima disabilità e in condizioni di non autosufficienza che vivono presso il proprio domicilio (DGR n. 1669/2023). Il provvedimento, la cui piena attuazione è prevista per il 1° giugno 2024, sta suscitando un acceso dibattito per le importanti novità introdotte in adempimento del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024 (PNNA) che prevede la progressiva conversione dei sostegni offerti in forma di contributi al caregiver in servizi erogati in forma diretta.
Il provvedimento regionale è complesso e articolato: in questa sede presentiamo una sintesi dei principali contenuti, raccomandando la lettura integrale del testo per gli opportuni approfondimenti.

Leggi: Welforum, 26/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Gli anziani nell’era digitale. Inclusione e aiuto, le sfide del progetto ’Gioia+’

Bilancio positivo per il secondo anno di attività del progetto ‘Gioia+. La gioia di vivere luoghi digitali per potenziare legami’, dedicato agli anziani e alle persone a rischio esclusione, realizzato con il contributo di Fondazione Mps attraverso il bando ‘Riesco’ e promosso dall’Auser Dirio Ciani di Colle Val d’Elsa con Motus e Straligut teatro. Il bilancio vede all’attivo la realizzazione di 16 laboratori e gruppi di socializzazione grazie al coinvolgimento di 7 residenze sociosanitarie, 8 centri diurni per anziani, 4 eventi pubblici e la formazione di 120 volontari per la nuova figura professionale di ‘facilitatore digitale’.
Gli anziani, ad esempio, hanno imparato a fare uso di un’app facilitata per tenersi in contatto online e, in collaborazione con la Società della salute senese, sono stati potenziati i gruppi di socializzazione on line. Sono stati inclusi in questa attività anche soggetti fragili, a rischio esclusione sociale, individuati dai servizi sociali.

Leggi: La Nazione, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Palermo. Sanatoria per case confiscate, al Sunia assistenza per compilazione e invio delle istanze. Darwish: “Diverse centinaia le famiglie che hanno dovuto recuperare alloggi lasciati al degrado per mancanza di risposte dalle istituzioni”

Presso il SUNIA, in via Tenente Giovanni Ingrao, sarà fornita assistenza per la compilazione e invio delle istanze di sanatoria per le occupazioni abusive degli immobili confiscati alla mafia.
“Sono diverse centinaia le famiglie che occupano case confiscate alla mafia, vista l’assenza di offerta, di risposte e di attenzione da parte delle istituzioni pubbliche – dichiara Zaher Darwish, segretario del SUNIA Palermo – Famiglie che hanno dovuto fare la scelta di recuperare immobili quasi sempre lasciati all’abbandono e al degrado. Come tutte le sanatorie, anche questa denota l’assenza di un progetto concreto da parte delle istituzioni per affrontare il tema abitativo a Palermo come in Sicilia”.

Leggi: Sunia, 25/01/2024


giovedì 25 gennaio 2024
Senza dimora. “Dove andare per…”, a Milano esce la guida con le informazioni per chi vive in strada

Distribuito gratuitamente, il libretto è realizzato da Avvocato di strada in collaborazione con Linklaters, Digital360, CityAngels e Chiesa Valdese, patrocinato del Comune di Milano. La guida contiene le informazioni su tutti i servizi utili per le persone che vivono in strada: trovare una coperta, un pasto caldo, un riparo, medicine, dove potersi lavare e vestire, dove ricevere aiuto in caso di emergenza…
Dove andare a Milano per trovare una coperta, un pasto caldo, un riparo, delle medicine, dove potersi lavare e vestire, dove ricevere aiuto in caso di emergenza, ascolto e orientamento, dove ricevere assistenza legale e patrocinio gratuito, dove cercare lavoro, dove ottenere una residenza fittizia per avere accesso ai servizi di welfare e di cittadinanza. Tutte queste informazioni sono contenute in “Dove andare per…”, la guida di Milano per le persone senza dimora, realizzata da Avvocato di strada, l’associazione che offre tutela legale gratuita alle persone che vivono in strada, in collaborazione e con il sostegno di Linklaters, DIGITAL360, CityAngels, con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese e il patrocinio del Comune di Milano.

Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2024


mercoledì 24 gennaio 2024
Carrara, nominata in Comune la Consulta Anziani per il diritto alla longevità

La nuova consulta Anziani per il diritto alla longevità del Comune si è insediata nei giorni scorsi, con una deliberazione del consiglio comunale che ha votato il provvedimento. Nel corso della prima seduta la consulta ha nominato presidente Fabrizio Rocca, rappresentante dello Spi-Cgil provinciale, l’organizzazione della Camera del lavoro per i pensionati, mentre Laura Menconi, attiva presidente di Ada Carrara-Fosdinovo sarà la vicepresidente. Silvio Ramagini di Auser Carrara aps e Dianora Della Buona di Fnp Cisl Toscana Nord saranno infine membri esecutivi del nuovo organismo. Della consulta faranno parte anche la sindaca Serena Arrighi o un suo delegato, i consiglieri Hicham Koudsi in rappresentanza della maggioranza consiliare e Filippo Mirabella per la minoranza e ancora Mauro Bartolini di Uil pensionati Massa Carrara, Enrico Silvio Maestrelli di Sportpertutti e solidarietà Massa Carrara Aps.

Leggi: Auser, 24/01/2024


IN AGENDA:

15 febbraio – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico

Giovedì 15 febbraio presenteremo il 1° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, a cura del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali.
Nel corso della presentazione saranno resi noti dei dati inediti sul comparto domestico. E’ possibile registrarsi fino ad esaurimento posti disponibili

Leggi: Family Network


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Auser, il terzo settore al fianco degli anziani – di Fulvia Colombini

Nel Terzo Settore sono in atto cambiamenti veloci e importanti che richiedono alle Associazioni, come Auser, una rinnovata spinta organizzativa, la capacità di strutturare le attività in modo sistemico, la necessità di trovare finanziamenti duraturi nel tempo. L’Associazione, che ho l’onore di dirigere a livello regionale, opera a 360 gradi e svolge attività di aiuto alla persona, così necessarie soprattutto per i cambiamenti demografici in atto, attività di promozione sociale volte all’invecchiamento attivo e in salute, che possiamo ben inquadrare nell’alveo della prevenzione delle malattie e del decadimento cognitivo e attività di volontariato civico rivolte direttamente alla comunità, tra le quali si distinguono la cura del territorio, la conservazione e ampliamento del verde pubblico fruibile e la lotta al cambiamento climatico.

Leggi: Il Riformista


Quanto vale l’economia sociale in Italia? – di Matteo Riva e Sabina Pignataro

Le 450mila organizzazioni (cooperative, associazioni, fondazioni e altre non profit) del comparto rappresentano l’8,8% delle imprese, più dell’industria manifatturiera ed insieme impiegano 1,9 milioni di addetti, lo stesso numero di occupati dell’intera filiera metalmeccanica italiana. Con un valore aggiunto complessivo di quasi 89 miliardi di euro
Quanto vale oggi l’economia sociale in Italia? Qual è il suo contributo in temini economici ed occupazionali? Sono questi gli interrogativi da cui siamo partiti nel realizzare questa inchiesta che ha l’obiettivo di fornire un quadro che sia il più completo possibile di questo comparto, ritenuto ormai un pilastro delle future politiche – non solo sociali ma anche economiche. Soprattutto alla luce del crescente interesse in sede comunitaria per il loro apporto alla costruzione di un modello di sviluppo più sostenibile, equo e inclusivo.

Leggi: Vita


Sanità e Lea: la lezione da imparare prima di fare l’autonomia differenziata

Il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata mette i Livelli essenziali delle prestazioni a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini. Per Maurizio Motta, dell’Istituto per la ricerca sociale, questo correttivo per essere efficace deve far tesoro delle criticità dei livelli essenziali di assistenza in sanità – di Rossana Certini
Il Ddl Calderoli porterà a un’Italia più autonoma ma unita. Tuttavia dopo l’approvazione del Ddl Calderoli, passato in prima lettura al Senato lo scorso 23 gennaio, non sono pochi i timori che l’autonomia differenziata possa generare disparità tra gli italiani solo perché residenti in un luogo piuttosto che in un altro.
«Che dei rischi di diseguaglianza possono verificarsi, credo ne abbia consapevolezza anche il Governo», spiega Maurizio Motta, docente a contratto presso della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, già dirigente dei servizi sociali del Comune di Torino e collaboratore dell’Istituto per la ricerca sociale, «infatti definisce i Livelli essenziali delle prestazioni-Lep come quadro normativo che assicurare un livello minimo di interventi in ogni regione. Un correttivo alla possibilità che si generino disparità».

Leggi: Vita


Giacomo Possamai, il sindaco under 35 che mette gli anziani al primo posto

Sul suo tavolo quattro priorità oltre a quella degli over 65: ambiente, rigenerazione urbana, alta velocità, politiche abitative. Dialogo con il giovane sindaco di Vicenza che è stato volontario nella campagna elettorale di Barack Obama -di Gabriella Debora Giorgione
Impegno, servizio, ma soprattutto una passione: la politica. Nei gruppi giovanili del Partito democratico fin da ragazzino e poi, da segretario provinciale dei giovani democratici, le corse per partecipare a riunioni, dibattiti ed iniziative con la vecchia Panda della nonna. Un percorso a tappe, quello del sindaco vicentino che, a 33 anni, sostenuto da un campo largo a trazione civica e senza 5Stelle, ha tenuto lontani i leader nazionali del Pd dalla sua campagna elettorale. Allievo di Enrico Letta e figlio di Paolo, giornalista, Giacomo Possamai ha rifiutato una candidatura sicura alla Camera per prendersi cura della sua città. «Abbiamo fatto una cosa incredibile», dice mentre cominciamo l’intervista che apre il nuovo format di VITA (“Le città dei giovani sindaci”).

Leggi: Vita


Interventi per gli anziani non autosufficienti

Quali risorse pubbliche per i beneficiari delle varie regioni? Una sintesi dell’impatto dell’azione dei diversi livelli di governo
Una comparazione dei sistemi regionali per la LTC anziani a partire dalla spesa dedicata a questo target. Quali territori dipendono maggiormente dagli interventi di carattere centrale? Quali invece presentano investimenti importanti da parte delle sanità regionali e da parte dei comuni/ambiti? Quale rapporto tra sanità e sociale nei vari territori? Quale effetto si produce nell’insieme? Cosa significano queste evidenze per la riforma dell’assistenza agli anziani in corso di definizione?
Premessa
La questione delle risorse per l’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata oggetto di un’analisi appena pubblicata nell’ambito del “Rapporto sulla finanza territoriale”, il volume che annualmente raccoglie i contributi delle Agenzie di Ricerca Regionali sul tema (La finanza territoriale (Rapporto 2023) – Rubbettino editore e La Finanza Territoriale – Rapporto 2023 – Agenzia Umbria Ricerche)

Leggi: Welforum


IA. Ocse: “Può ridurre oneri amministrativi in sanità fino al 30%”

L’intelligenza artificiale avrà un impatto profondo sui sistemi sanitari, trasformando l’assistenza sanitaria, la sanità pubblica e la ricerca. Se utilizzato in maniera responsabile, questo strumento può accelerare gli sforzi affinché i sistemi sanitari siano più resilienti, sostenibili, equi e incentrati sulla persona. E’ quanto si sottolinea in un nuovo documento Ocse che fornisce una panoramica del contesto e dello stato attuale dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, prospettive su opportunità, rischi e ostacoli al successo.
Sebbene l’IA presenti rischi significativi, questi possono essere gestiti in modo efficace con linee guida e azioni chiare verso quella che è conosciuta come “AI responsabile”, che è affidabile, etica e minimizza i rischi nel rispetto dei diritti umani e dei valori democratici. La sanità è ben posizionata per adottare l’intelligenza artificiale grazie alla sua esperienza con la valutazione gestionale ed economica del rapporto costo-efficacia (ad esempio valutazioni delle tecnologie sanitarie) e monitoraggio dei risultati, della sicurezza e della qualità (ad esempio sorveglianza dei farmaci post-commercializzazione

Leggi: Popsci


SEGNALAZIONI:

Contributo a fondo perduto superbonus: le istruzioni per la restituzione

L’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per la restituzione dei contributi a fondo perduto per il superbonus, per la regolarizzazione della situazione in caso di somme non spettanti. Si dovrà utilizzare il modello F24 ELIDE, inserendo gli appositi codici tributo. Oltre all’importo ricevuto si devono versare interessi e sanzioni
Chi ha ottenuto indebitamente il contributo a fondo perduto per “coprire” la riduzione del superbonus nel 2023 può regolarizzare la propria situazione.
Con la risoluzione numero 9 di oggi, 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate istituisce i codici tributo per la restituzione delle somme di cui articolo 9, comma 3, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, ovvero il decreto Aiuti quater.
Il contributo è stato previsto per i contribuenti con redditi fino a 15.000 euro, che hanno sostenuto spese che rientrano nel superbonus al 90 per cento.
Chi ha ottenuto le somme in maniera indebita potrà provvedere alla restituzione spontanea con modello F24 ELIDE, versando anche gli interessi e le sanzioni.

Leggi: Informazione Fiscale


Anziani in RSA e case di riposo: occhio al cambio di residenza, nuova legge durissima – di Marina Nardone

Attenzione al cambio di residenza nel momento in cui si sceglie di trasferire un anziano in una casa di riposo o in RSA.
Durante gli ultimi anni, è aumentato sempre di più il numero di anziani all’interno di case di riposo e RSA. Questo è ciò che è accaduto soprattutto a seguito della pandemia. Infatti, tra il 2017 e il 2022, i soggetti presenti nelle RSA e che hanno più di 65 anni hanno visto un incremento da 296.000 a 362.000.
Come funziona il cambio residenza in una casa di riposo
È necessario cambiare residenza se si vive in una casa di riposo? – arabonormannaunesco.it
In particolar modo, nel 2022, si è registrato un aumento del 2,5% di anziani che hanno più di 65 anni e un aumento del 4,6% di anziani che hanno più di 75 anni e che hanno avuto anche un solo ricovero in RSA. Una domanda che molti si pongono riguarda la residenza di queste persone. Gli anziani che vivono in case di riposo o in RSA la devono trasferire? Scopriamo insieme qual è la risposta.

Leggi: Normanna News


 

 

 

NEWS:

martedì 23 gennaio 2024
Legge delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane – (di Edoardo Patriarca, presidente nazionale ANLA)

Durante tutto l’anno appena trascorso ne abbiamo parlato molto, e abbiamo incontrato più volte il Presidente delle Commissione istituita presso il Ministero della salute mons. Vincenzo Paglia. Parlo della Legge 33/23, delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Un testo ben fatto che ha raccolto le proposte di circa 60 associazioni raggruppate sotto il cartello del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”. Un testo votato in Parlamento quasi alla unanimità nel marzo 2023.
Tutto bene? Non proprio. Per partire davvero e cominciare ad essere da subito operativa la Commissione ministeriale aveva previsto un investimento iniziale di almeno 1,3 miliardi di euro, come prima trance di un costo complessivo a regime tra i 5 e 7 miliardi. La Legge di Bilancio approvata gli ultimi giorni di dicembre purtroppo non ha previsto alcunché lasciando intendere che l’avvio della riforma sarebbe stato rinviato al 2025, e – nota personale – fare la fine della tante riforme approvate in questi decenni e mai “messe a terra”.

Leggi: Anla, 23/01/2024


lunedì 22 gennaio 2024
La strage invisibile, 415 persone senza dimora decedute in strada nel 2023

Rispetto al 2022 ci sono stati 16 decessi in più. È l’inverno la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato. I dati nel nuovo report dell’Osservatorio fio.PSD. La presidente Avonto: “Il costante incremento di questa cifra deve portare a un cambiamento politico e culturale”
Nel corso del 2023 sono morte 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022. A darne notizia è il nuovo report “La strage invisibile” dell’Osservatorio fio.PSD pubblicato oggi e dedicato alle persone decedute in solitudine, disperazione e abbandono. “Dai dati del 2023 emerge che lo scorso anno i mesi invernali hanno rappresentato la stagione più dura per chi non può contare su un alloggio adeguato – si legge in una nota della fio.PSD -. In questo periodo dell’anno, infatti, i decessi sono stati considerevolmente più frequenti, arrivando a coinvolgere oltre 130 persone. Sebbene l’inverno rappresenti il periodo dell’anno più drammatico, in cui anche i riflettori dei media si accendono per riportare i casi di cronaca più eclatanti, è doveroso mettere in luce che, come mostra il grafico seguente, la “strage invisibile” si alimenta mese dopo mese durante tutto l’anno”.

Leggi: Redattore Sociale, 22/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Luci e ombre delle strutture in cui vivono 356mila anziani e fragili

Dove va ad abitare chi non può più stare a casa sua? Anziani, persone con disabilità, donne vittime di violenza, pazienti psichiatrici… L’analisi delle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie d’Italia dice che tre ospiti su quattro sono over65 e che una struttura su 10 ha ancora più di 80 posti letto. Il commento ai dati Istat della ricercatrice Alessandra Battisti e di Luca Degani, presidente Uneba Lombardia
«Quando vado a trovare Michka, osservo le altre residenti: quelle vecchissime, quelle mediamente vecchie, quelle non tanto vecchie, e a volte vorrei chiedere; qualcuno vi accarezza ancora? Qualcuno vi abbraccia? Da quanto tempo un’altra pelle non viene a contatto con la vostra? Quando mi immagino da vecchia, proprio vecchia, quando tento di proiettarmi fra quaranta o cinquant’anni, a sembrarmi più dolorosa, più terribile è ’l’idea che non mi tocchi più nessuno». Questo brano è tratto dal romanzo Le gratitudini, della francese Delphine De Vigan. Racconta in maniera bellissima la vita in una residenza per anziani. Dare casa alla fragilità: è questo il senso dei servizi residenziali. Perché a volte la casa non basta più ad accoglierci e a proteggerci. Vale per gli anziani non autosufficienti, per le donne vittime di violenza che vogliono ricominciare, per i ragazzini migranti soli…

Leggi: Vita, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Da deposito rurale ad abitazione: gli interventi per cambiare la destinazione d’uso richiedono il permesso di costruire

Non si può trasformare in abitazione, con tanto di cucina, bagno e altri interventi tutti tesi a imprimere una destinazione abitativa, un ex deposito agricolo senza richiedere ed ottenere il permesso di costruire.
Se si effettuano numerosi interventi edilizi, quasi tutti univocamente finalizzati ad imprimere una destinazione abitativa all’originario deposito rurale, si tratta di un cambio di destinazione d’uso con opere che, per essere assentito, necessita del permesso di costruire.
Lo ha chiarito il Consiglio di Stato nella sentenza 440/2024 dello scorso 12 gennaio, che si occupa del ricorso contro l’ordinanza di demolizione di un comune – confermata dal TAR – inerente un manufatto, regolarmente edificato in base ad una concessione edilizia ottenuta dalla parte appellante, sul quale venivano effettuati significativi interventi, non assentiti, che erano anche in contrasto con le norme di attuazione del PRG che, in detta area, prevedevano, all’art.67 Nta una zona di pianura bonificata, in assenza di deposito sismico, dunque anche in contrasto con l’art.94 del Testo Unico Edilizia.

Leggi: Ingenio, 19/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
Legge sui caregiver, ecco chi c’è nel Tavolo tecnico

Insediato il Tavolo tecnico che contribuirà a individuare platea e ruolo del caregiver familiare, riconoscendone finalmente la figura in una legge nazionale. I lavori dureranno sei mesi – Di Sara De Carli
Si è insediato ieri al ministero per le Disabilità il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.
Nei prossimi sei mesi il Tavolo lavorerà per formulare delle proposte su cui si baserà un prossimo disegno di legge per il riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, individuare e quantificare la platea dei beneficiari di una legge sui caregiver familiari, individuare il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità. Una legge molto attesa, di cui più volte nelle passate legislature si è discusso in Parlamento, senza mai arrivare alla meta. Il tema caregiver – oggi nell’occhio del ciclone in Lombardia per via dei tagli al contributo monetario, con una quota parte delle risorse spostate sull’assistenza diretta – era stato stralciato anche dalla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti per dedicarvi una legge ad hoc.

Leggi: Vita, 18/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
Non Autosufficienza, milioni di persone e di famiglie non possono più aspettare: ora la legge va attuata

A fine gennaio scade il termine per la presentazione dei decreti legislativi che devono attuare principi e obbiettivi della legge 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Una riforma prevista dal PNRR, frutto di una lunga mobilitazione del sindacato confederale e dei pensionati, e approvata a marzo 2023 all’unanimità dal parlamento.
Rappresentando milioni di persone anziane chiediamo un confronto approfondito con il Governo sui vari decreti, che devono essere emanati in tempi brevi, per dare finalmente vita ad una legge a sostegno di milioni di per persone spesso fragili e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente, spesso da sole, grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione.

Leggi: Spi-Cgil, 18/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Insediato il Tavolo tecnico per una Legge Statale sui caregiver familiari

Nell’ottobre scorso vi era stata la firma del Decreto, ora, come informano dal Ministero per le Disabilità, è arrivato il concreto insediamento del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, che protrarrà i propri lavori per sei mesi, allo scopo appunto di formulare proposte ai fini dell’elaborazione di un Disegno di Legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, oltreché individuando il ruolo del caregiver all’interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità
Nell’ottobre scorso, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, vi era stata la firma del Decreto, ora, come informano dal Ministero per le Disabilità, è arrivato il concreto insediamento del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”, istituito da Alessandra Locatelli e Marina Calderone, ministre rispettivamente per le Disabilità e del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Leggi: Superando, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Barriere architettoniche: ecco quante ne ha abbattute l’ecobonus 110%

Le regioni in cui nel 2022 sono stati realizzati più interventi sono la Lombardia (406), seguita da Piemonte (327) e Puglia (317). Fanalino di coda la Valle d’Aosta (7), preceduta da Basilicata (40) e Friuli Venezia Giulia (38) – di Francesco Dente
Nel 2022 sono sestuplicati gli investimenti sostenuti dal Super-ecobonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei palazzi e nelle villette. È quanto emerge dal recente Rapporto annuale 2023 sulle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili pubblicato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
La finanziaria 2021 ha dato la possibilità di ammettere tra gli interventi “trainati” dalle opere di efficientamento energetico, il cosiddetto “110%”, anche i lavori per rendere più accessibili condomini, edifici monofamiliari e unità immobiliari indipendenti (una opportunità che è stata estesa anche agli interventi antisismici, il cosiddetto Super-sisma bonus). In pratica, tanto chi coibenta gli immobili quanto chi ne migliora la sicurezza statica può far rientrare la rimozione delle barriere fra i costi compresi nello sconto fiscale al 110%. Ebbene, nell’ultimo anno preso in esame, il costo dei lavori finanziati per eliminare gli ostacoli con il solo Super-ecobonus è passato da 92 a 585 milioni di euro. In complesso, i cantieri interessati sono stati 3.253. Una goccia, certo, nel mare dei 352mila cantieri allestiti in totale (per un investimento di 67 miliardi). Numeri tuttavia in forte crescita se si considera che i cantieri per i lavori di miglioramento energetico sono triplicate rispetto ai 1.088 del 2021.

Leggi: Vita, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Circa un terzo degli italiani ha rinunciato ad acquistare casa o cambiare lavoro

Rapporto Coop 2023: in un Paese in pausa, minacciato da conflitti mondiali, cambiamenti climatici e instabilità economica, il nuovo anno sarà all’insegna di serenità e accettazione. Ma si abbandonano progetti futuri e speranza. 17/1/24 –di Monica Sozzi
Salute e benessere e consumo alimentare domestico sono le due voci di spesa su cui gli italiani immaginano di spendere di più nel 2024. Un’intenzione che rispecchia una realtà in cui la popolazione, consapevole dell’erosione dei propri risparmi a causa dell’inflazione e che per l’aumento dei salari bisogna ancora aspettare, si adegua a una quotidianità a basso costo, una strategia necessaria per la maggioranza delle cittadine e dei cittadini.
Queste le prospettive e le aspettative degli italiani per il 2024 delineate dal “Rapporto Coop 2023 – Winter Edition: tra resilienza e sfide del futuro in Italia”, che descrive il complesso panorama nazionale in un contesto globale di incertezza. Il report di gennaio si basa sull’analisi dei dati relativi a consumi e stili di vita degli italiani al dicembre scorso.

Leggi: Asvis, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
Presentato l’innovativo “Piano casa” per rivitalizzare l’edilizia sociale in Italia

Riordinare e semplificare la normativa e definire modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica, questo è l’obiettivo principale a cui mira il nuovo progetto.
Questo piano si inserisce in un contesto di crescente necessità di abitazioni accessibili e di qualità, specialmente nelle aree urbane densamente popolate e nelle grandi città.
L’obiettivo
Il progetto ha l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa e di migliorare la qualità del patrimonio immobiliare pubblico, proponendo soluzioni abitative più accessibili per le fasce medio-basse della popolazione, inclusi studenti, lavoratori fuori sede e famiglie in condizioni disagiate.
La sua realizzazione richiederà un impegno costante e una collaborazione efficace tra diversi attori del settore.

Leggi: Immobiliare, 17/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Ci risiamo: il “vizietto” del Ministro Salvini si ripete! Esclusi di nuovo dalla discussione sul Piano Casa i rappresentanti dei sindacati inquilini

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
È con grande preoccupazione che constatiamo come il Ministro Salvini abbia nuovamente e deliberatamente escluso nella riunione sul “PIANO CASA” di oggi, 16 gennaio, le rappresentanze degli inquilini.
Questa decisione, palesemente non giustificabile, non solo mina il principio fondamentale della rappresentanza, ma alimenta una disparità evidente nell’ascolto e nella considerazione delle diverse prospettive che compongono il tessuto sociale del nostro Paese.
E’ fondamentale che il Governo dimostri imparzialità e sensibilità verso tutte le componenti della società: l’invito al dialogo non può essere selettivo!

Leggi: Sunia, 16/01/2024


DALLE REGIONI:

venerdì 19 gennaio 2024
Piano socio sanitario della Lombardia. Bertolaso illustra il programma in Commissione Salute

“I problemi li conosciamo bene, li stiamo affrontando e, ne sono convinto, li risolveremo”, ha detto l’assessore. Tra le azioni da mettere in campo, la prevenzione primaria e secondaria; la cura, riabilitazione e assistenza; lo sviluppo dei servizi sociosanitari per gli anziani, le persone con disabilità e a con disturbi mentali. Un altro dossier del Pssr riguarda una migliore accessibilità ai servizi, la riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento del processo di presa in carico. SLIDE
A due mesi di distanza dalla presentazione a porte chiuse agli stakeholder, l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha illustrato ieri alle Commissioni Sanità e Sostenibilità Sociale del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2027.
“Individuare una prospettiva sui prossimi 20 anni – le parole di Guido Bertolaso rilanciate in una nota della Regione – è il vero problema, non solo della Regione ma di tutto il Paese. Sappiamo che ci sarà un continuo e progressivo invecchiamento della popolazione e dobbiamo fare in modo che le persone abbiano il minor numero di problemi sanitari possibile.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Tagli ai caregiver in Lombardia: i Comuni ammettono che i servizi non sono pronti

Nove assessori di altrettanti capoluoghi lombardi scrivono all’assessora regionale Lucchini e alla ministra Calderone: «Questa applicazione, nei tempi e nelle modalità previste, pone criticità non solo ai caregiver e alla persona non autosufficiente ma anche ai servizi». La loro richiesta? Più risorse nazionali, per implementare la rete dei servizi e mantenere le prestazioni economiche – di Sara De Carli
Nove assessori di altrettanti capoluoghi lombardi hanno inviato ieri una lettera alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Elvira Calderone e all’assessoraaalla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini, per esprimere le loro preoccupazioni rispetto al programma operativo regionale per l’utilizzo del Fondo per la Non Autosufficienza.

Leggi: Vita, 19/01/2024


venerdì 19 gennaio 2024
Lite sulle case popolari: cosa sta succedendo a Ferrara

I nuovi parametri per l’assegnazione, il botta e risposta tra il sindaco Fabbri e l’arcivescovo Perego: perché si litiga
Una delibera sulle case popolari della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, datata 18 dicembre, ha scatenato un po’ di polemiche, soprattutto tra le file del centrodestra, e un acceso botta e risposta tra il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, e il vescovo Gian Carlo Perego.
La Regione Emilia-Romagna ha deciso di rivedere i parametri per le assegnazioni delle case popolari e in particolare quello legato alla residenzialità storica, che garantisce un punteggio alto a chi vive da più tempo sul territorio.
Due i punti cardine della revisione regionale: il requisito della residenza o dell’attività lavorativa da almeno tre anni in Emilia-Romagna, che resta come requisito di accesso, ma che non potrà essere valutato due volte come fonte di punteggio aggiuntivo in graduatoria. E l’obbligo per i Comuni di attuare una ripartizione ponderata dei diversi indicatori utilizzati nelle graduatorie, per evitare che localmente un requisito specifico possa avere un valore preponderante.

Leggi: Il Resto del Carlino, 19/01/2024


giovedì 18 gennaio 2024
“Rette ancora troppo alte in RSA”, i sindacati scrivono alla Regione Marche

Le rette delle rsa delle Marche sono troppo alte, anche a causa di “aggiunte dovute alla prestazioni aggiuntive”, e devono essere ridotte. Lo dicono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil confederali e dei pensionati in una lunga lettera aperta al presidente della Regione
Le rette delle rsa delle Marche sono troppo alte, anche a causa di “aggiunte dovute alla prestazioni aggiuntive”, e devono essere ridotte. Lo dicono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil confederali e dei pensionati in una lunga lettera aperta al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini il direttore del Dipartimento regionale Sanità Antonio Draisci e al presidente della IV commissione consiliare Nicola Baiocchi, nella quale si mettono in fila le problematiche del settore. Se, infatti, le sigle giudicano positivamente che la Regione abbia aumentato la quota di compartecipazione per le rette, ci sono diverse altre cose che non vanno giù alle sigle. A cominciare dal fatto che, a parole la Regione le coinvolge, ma poi “decide ed agisce in maniera del tutto unilaterale, attraverso accordi diretti e separati con gli enti gestori, accuratamente evitando un tavolo congiunto con gestori e sindacati ed impedendo così soluzioni che tengano conto anche della situazione degli utenti fragili”.

Leggi: Redattore Sociale, 18/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
SMS, il progetto di Fondazione con il Sud che in Basilicata sta cambiando la vita di molte persone anziane

Cinque auto nuove di zecca saranno a disposizione degli anziani, soprattutto quelli soli e più fragili, che vivono nelle aree interne del sud della Basilicata, la Val d’Agri, il Marmo Melandro, l’area Metropolitana di Potenza, il Vulture. Zone bellissime dal punto di vista storico e paesaggistico ma quasi del tutto prive di collegamenti e con ospedali e servizi essenziali lontani e difficili da raggiungere. Zone dove fare una visita, affrontare un ciclo di cure o semplicemente incontrare le persone, diventa una fatica immane per l’assenza del trasporto pubblico.
Il cuore del progetto SMS Sostenibilità Mobilità Sociale, sostenuto da Fondazione con il Sud, Auser Rivello capofila, interviene proprio per affrontare il problema della mobilità e del rischio isolamento che tante ricadute ha sulla qualità della vita delle persone.

Leggi: Auser, 17/01/2024


mercoledì 17 gennaio 2024
“Io mi piaccio…una sfida alla longevità”: la rassegna di incontri del Coordinamento donne Spi-Cgil Imola e Auser Imola

Riprende anche quest’anno la rassegna di incontri organizzata dal Coordinamento donne Spi-Cgil di Imola, in collaborazione con Auser Imola, per continuare a sensibilizzare su alcune tematiche della terza età che possono generare dubbi ed ansie. Tre le iniziative pubbliche previste, che si svolgeranno tutte alle ore 16, al Centro Sociale Tiro a Segno a Imola (via Tiro a Segno 2). Venerdì 19 gennaio, il primo incontro dedicato all’approfondimento di uno dei temi più sensibili di questa fase della vita, dal titolo “Aiuto, non avrò la demenza? Continuare a camminare sfidando le paure ed i pregiudizi dell’età”. Venerdì 26 gennaio il secondo appuntamento nel quale si tratterà del passaggio che accompagna l’avvicinarsi dell’età anziana e l’anzianità stessa, con le inevitabili separazioni e trasformazioni che tale condizione comporta, i titolo dell’incontro è infati “Continuare a camminare vivendo il dolore delle separazioni”.

Leggi: Auser, 17/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Calabria. Continuano le adesioni alla petizione Sunia-Cgil in difesa del diritto alla casa. Firma anche il Sindaco di Roccaforte del Greco, Mimmo Penna

Anche Mimmo Penna, Sindaco di Roccaforte del Greco, Municipio della città metropolitana di Reggio Calabria, ha firmato la petizione del Sunia-Cgil, in difesa del diritto alla casa, nel corso di un incontro con Francesco Alì, Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria e Vittorio De Lorenzo, componente del direttivo regionale del sindacato che tutela gli inquilini.
La petizione sta registrando il sostegno di cittadini e rappresentanti delle Istituzioni in risposta all’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa. Ad illustrarne i contenuti il Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria che ha voluto sottolineare “Il violento impatto dell’inflazione e l’aumento dei costi della vita e dell’abitare che hanno aggravato il disagio sociale, coinvolgendo un numero sempre più elevato di famiglie in difficoltà”. Così, “Per la casa, che continua ad essere un’emergenza sottovalutata dal Governo, occorrono interventi strutturali per riqualificare il patrimonio e rilanciare il mercato della locazione a canoni sostenibili. Le famiglie, gli studenti, i lavoratori fuori sede, i giovani, i pensionati, i migranti, da anni attendono risposte per avere un luogo sicuro in cui vivere e costruire il futuro”.

Leggi: Sunia, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Case popolari, 1.700 quelle sfitte in Liguria. E Scajola chiede a Salvini il ripristino del fondo affitti e investimenti sui territori

L’assessore è intervenuto al tavolo nazionale convocato dal ministro delle infrastrutture: “Serve un piano nazionale sulla casa e si recuperi il fondo per le morosità incolpevoli altrimenti avremo più richieste”
In Liguria ci sono 1.753 case popolari sfitte. La maggior parte, oltre un migliaio, si concentrano nell’area metropolitana di Genova, circa 400 nel savonese, 200 nello spezzino e 40 nell’imperiese. Sono i dati forniti dall’assessore all’urbanistica della Regione Liguria, Marco Scajola, rispondendo in aula a un’interrogazione della consigliera della lista Sansa, Selena Candia. Scajola ha ricordato che dal 2015 al 2023 la regione ha investito circa cento milioni per la riqualificazione di tremila alloggi di edilizia residenziale pubblica e che l’obiettivo fino al 2025 è di recuperare altri cento milioni per sistemare quattromila nuovi appartamenti. Al momento sono attivi circa 500 cantieri.

Leggi: Il Secolo XIX, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Case popolari e polemiche in Emilia Romagna, Lori: “Ora criteri più giusti, balsa falsità”

“Il requisito della storicità della residenza non è stato cancellato”. L’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative ha risposto a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica
Resta acceso il dibattito sull’assegnazione delle case popolari in Emiilia Romagna, che si è trasformato in un vero e proprio scontro, in primis tra Regione e comune di Ferrara, quello da cui è partita la crociata. Poi la polemica si è allargata: nel mirino dei contestatori, in testa il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, c’è l’ormai noto criterio della residenzialità storica per l’assegnazione. A favore del provvedimento regionale si era schierato anche l’arcivescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, subito attaccato dal sindaco leghista: “Facile fare i critatevoli coi soldi e i beni degli altri”. L’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative, Barbara Lori, ha risposto oggi in Aula a un’interrogazione sulla delibera regionale in materia di edilizia residenziale pubblica.

Leggi: Il Resto del Carlino, 16/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Teleassistenza gratuita per anziani e soggetti fragili, via alla sperimentazione

Presentato dal sindaco Peracchini e l’assessore Brogi. Servizio di telesoccorso e telecompagnia. I criteri di priorità
Il Comune della Spezia avvia un servizio sperimentale di Teleassistenza (telesoccorso-telecontrollo).
È stato presentato dal sindaco Pierluigi Peracchini, dall’assessore alle Politiche Sociali Lorenzo Brogi, dal funzionario Area Fragilità Sociosanitaria Carlo Melani e Michela Flaborea, presidente della società Televita che si occuperà della gestione del servizio di teleassistenza. La società fornirà il software e l’hardware necessari per il monitoraggio degli anziani e le eventuali richieste di soccorso.
“Un’iniziativa rivolta agli anziani e ai più fragili della nostra comunità che rappresenta uno strumento in più per garantire loro benessere e sicurezza – dichiara Peracchini – . Si tratta di un servizio tempestivo e veloce, fornito da remoto tramite tecnologie di ultima generazione, che intende andare incontro alla solitudine dei nostri concittadini più vulnerabili, facendoli sentire più sicuri e indipendenti.

Leggi: La Nazione, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
“Fondo Non Autosufficienza”, pubblicato il nuovo Bando

Con Delibera n. 414 dello scorso 28 dicembre 2023, la Giunta regionale ha approvato il Programma regionale sulla Non Autosufficienza per il triennio 2022- 2024.
Da oggi e fino al prossimo 14 febbraio è possibile presentare istanza presso l’Ambito Territoriale Sociale di residenza per l’accesso ai servizi e agli interventi a valere sulla prima annualità del Programma regionale per la Non Autosufficienza 2022-2024. Possono presentare domanda i cittadini molisani con Isee sociosanitario di importo inferiore a € 50.000,00 elevato a € 65.000 nel caso di minori. La somma complessiva, per la prima annualità, di € 5.118.000,00 è così ripartita: • € 2.579.000,00 per le persone non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale; • € 10.000,00 per le persone non autosufficienti a basso bisogno assistenziale; • € 1.769.000,00 per persone con disabilità gravissime; • € 760.000,00 per persone con disabilità gravi. Le somme saranno incrementate nelle successive due annualità e saranno pari a € 5.204.000,00 e € 5.518.000,00. Si stima di raggiungere, sull’intero territorio regionale, una platea di almeno 430 anziani non autosufficienti con alto bisogno assistenziale e circa 300 persone under 65 anni con disabilità gravissima ai quali poter destinare l’assegno di cura del valore di 500 € mensili, teso a sostenere la domiciliarità oltre che il complesso e gravoso lavoro di cura dei familiari o caregiver.

Leggi: Termoli Online, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Case Popolari: “Donati e Caneschi due passi indietro”

La nota dell’assessore Monica Manneschi
“Vale la pena ricordare ai due consiglieri, quali sono i soggetti interessati e i ruoli di ciascuno nella gestione del patrimonio ERP e in particolare nelle scelte relative alla sua manutenzione. Arezzo Casa non è una società soggetta al controllo del Comune di Arezzo (che ha una quota del 33%) ed è affidataria di un contratto di servizio subordinato all’indirizzo, al controllo e alla verifica da parte della Conferenza dei Sindaci del LODE Aretino. Trattandosi poi di società “in house”, Arezzo Casa è sottoposta al controllo tramite il Comitato di Coordinamento tra i soci della società….

Leggi: La Nazione, 15/01/2024


IN AGENDA:

29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


30-01-2024 – Italia e Inghilterra presentano una ricerca sulla qualità della vita degli anziani fragili

“Polypharmacy and healthy ageing: shared challenges in Italy and UK” è il titolo della ricerca sugli anziani promossa dall’Ambasciata inglese a Roma e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore che verrà presentata il prossimo 30 gennaio presso la Residenza di Villa Wolkonsky, a partire dalle ore 10.00. Nel quadro del decennio 2021-2030 dedicato dalle Nazioni Unite all’Invecchiamento in salute, l’ambasciata britannica in Italia e l’Università Cattolica hanno voluto contribuire insieme al dibattito sull’invecchiamento della popolazione con un lavoro di ricerca mirato sulla qualità della vita degli anziani fragili che assumono diversi tipi di farmaci.

Leggi: Auser


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Il Pronto Intervento Sociale – di Franco Pesaresi

Questo articolo è il terzo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato1” e delle “Dimissioni protette”.
Si tratta di schede che hanno l’obiettivo di fornire il quadro normativo di riferimento di ogni singolo LEPS con un taglio di tipo illustrativo-didattico per fornire un utile strumento agli operatori che dovranno realizzarli. Le informazioni che sono fornite derivano tutte da atti normativi (non sempre omogenei) citati in bibliografia mentre le valutazioni sono ridotte al minimo e funzionali allo sviluppo delle schede. In una seconda fase varrà la pena di tornare sull’argomento per valutarne la completezza e lo stato di applicazione.

Leggi: Welforum


L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità

L’assistente sociale che opera nelle strutture residenziali per anziani è chiamato a svolgere un lavoro socio relazionale finalizzato a garantire, in integrazione con gli altri membri dell’équipe, la centralità di anziano e famiglia nei percorsi di cura e assistenza. A partire dal Quaderno del Gruppo Anziani dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, l’articolo presenta alcune peculiarità del lavoro svolto dagli assistenti sociali in questi servizi, nel loro “stare in relazione continua” con anziani, famiglie e operatori.
di Emanuela Bruna Elsa Cavagnini (assistente sociale, Residenze Anni Azzurri, Milano), Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano), Valentina Gualerzi (assistente sociale, RSA Virgilio Ferrari, Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I luoghi della cura online, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo, Carugate MI)
L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità
Nonostante la crescente attenzione verso i setting di cura domiciliari e verso la territorializzazione degli interventi, le strutture residenziali rimangono uno dei pilastri dell’assistenza alle persone anziane fragili, soprattutto laddove non è possibile garantire un’adeguata assistenza a domicilio; ma esse devono rispondere alla necessità di un’apertura più incisiva con il territorio e con le reti di prossimità, allo scopo di rafforzare la componente comunitaria e sociale del vivere in struttura residenziale. L’assistente sociale (AS), nell’équipe interdisciplinare, può supportare questi processi di interazione e reciprocità costruttiva e funzionale tra enti, tra interlocutori, tra persone, esprimendo appieno il proprio ruolo di promotore delle reti e valorizzando l’importanza del lavoro sociale relazionale e di comunità, anche in un contesto di cura residenziale.

Leggi: I Luoghi della Cura


Pronto il nuovo piano pandemico 24-28. I vaccini restano strumento di prevenzione più “efficace”. In caso di necessità “sì” a misure che potrebbero limitare le libertà. Le risorse ci saranno ma dovranno essere quantificate – di Giovanni Rodriquez

Ridurre gli effetti di una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria sulla salute della popolazione; consentire azioni appropriate e tempestive per il coordinamento a livello nazionale e locale delle emergenze; ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari; tutelare la salute degli operatori sanitari; informare, coinvolgere e responsabilizzare la comunità. Questi gli obiettivi che si prefigge il piano. Per raggiungerli si suggerisce, tra le altre cose, di rafforzare il personale sanitario. In fase di contenimento si prevede la possibilità di poter limitare le libertà individuali.
Il Governo insieme alle Regioni sono alle battute finale per la stesura del nuovo Piano pandemico 2024-2028. Il documento, sui cui si dovrà siglare l’accordo in sede di Conferenza Stato Regioni, è quasi pronto e Quotidiano Sanità è in grado di anticiparne la bozza. Il Piano, realizzato tenendo in considerazione le indicazioni pubblicate dall’OMS nel 2023 con il documento “Preparedness and Resilience for Emerging Threats Module 1: Planning for respiratory pathogen pandemics Version 1.0”, presenta alcune innovazioni rispetto al Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Contro Alzheimer speranze da cure anti-Parkinson, studio italiano

Campus Bio-Medico e Fondazione Santa Lucia, agire sui livelli di dopamina riduce i sintomi nelle prime fasi18 Gennaio 2024Contro Alzheimer speranze da cure anti-Parkinson, studio italiano
Milano – Regolare i livelli di dopamina potrebbe ridurre i sintomi nelle prime fasi della malattia di Alzheimer. Contrastare il ‘ladro della memoria’ con terapie già disponibili per il Parkinson è lo scenario che si apre grazie a uno studio condotto da università Campus Bio-Medico (Ucbm) e Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma. Su modelli sperimentali, gli scienziati hanno confermato che “la stimolazione dopaminergica è efficace nel ridurre l’ipereccitabilità dell’ippocampo, condizione alla base dell’insorgenza di epilessia e che può contribuire al progressivo danno cognitivo nella malattia di Alzheimer”.

Leggi: Il Giornale d’Italia


 

 

NEWS:

martedì 16 gennaio 2024
Se a pagare il welfare sono i lavoratori del sociale

Il giorno 26 gennaio a Milano VITA e il Comune del capoluogo lombardo organizzano un convegno intitolato “Lavoro sociale, lavoro povero?”. Per introdurlo riproponiamo per intero l’editoriale del che apre il numero del magazine di dicembre/gennaio – di Stefano Arduibi
L’osservatorio delle Povertà e Risorse della Caritas Emilia Romagna recentemente ha prodotto un report sull’andamento delle attività 2022 che registra, in una delle regioni più ricche d’Italia, un aumento del 20% delle persone e delle famiglie che si sono rivolte ai centri di ascolto: sono stati 27.949 in totale gli individui che hanno chiesto aiuto, (nel 2021 erano state 23.333). È cosa nota che nel nostro Paese il rischio di povertà ed esclusione sociale disegna una curva di crescita costante che ormai tocca il 24% della popolazione, tre punti in più della media europea, e al Sud raggiunge la soglia del 40%. L’esclusione sociale è un una zona grigia: nel concreto significa non poter più svolgere una normale vita di relazioni, non poter esercitare diritti essenziali come curarsi, istruire i propri figli e se stessi o godere di un’assistenza socio-sanitaria adeguata.

Leggi: Vita, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Bonus barriere architettoniche, le associazioni: “Anziani e disabili a rischio”

Nota congiunta di Anglat, Anmic, Cittadinanzattiva, Comitato Anti Discriminazioni, Cuore Nostro, Enil, Fand, Federcentri Aps, Fondazione Longevitas, Uildm, Unieda. Si teme una “discriminazione ingiustificata”
“L’articolo 3 del decreto 212, approvato dal Consiglio dei ministri venerdì 29 dicembre ed entrato in vigore il sabato seguente, modifica in modo sostanziale le norme relative alla detrazione fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche riducendo fortemente il numero dei potenziali beneficiari dello sconto in fattura del 75% e il processo per ottenere l’agevolazione fiscale diventa più complesso e costoso. Il Dl 212, infatti, esclude a priori dallo sconto in fattura tutte le abitazioni unifamiliari e le unità abitative site in edifici plurifamiliari. Chi vive in queste tipologie di abitazione (circa il 40% delle famiglie italiane) potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura solo se in grado di dimostrare di occupare l’unità abitativa a titolo di abitazione principale e disponga di un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, oppure è necessario che nel nucleo familiare sia presente una persona con disabilità accertata ai sensi dell’art 3 della legge 104/1992”. A scriverlo in una nota congiunta sono le associazioni Anglat, Anmic, Cittadinanzattiva, Comitato Anti Discriminazioni, Cuore Nostro, Enil, Fand, Federcentri Aps, Fondazione Longevitas, Uildm, Unieda.

Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Immobili privati invenduti destinati all’edilizia sociale, un’opportunità per il MIT.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha manifestato l’intenzione di esaminare la fattibilità dell’acquisto di immobili privati rimasti invenduti al fine di destinarli all’edilizia residenziale e sociale. Questa notizia è emersa nel corso della seconda riunione del tavolo per il Piano Casa, presieduto dal Ministro Matteo Salvini. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di banche e istituti finanziari, la Conferenza delle Regioni, l’ANCI, l’INPS, l’INAIL, Nomisma, associazioni di categoria di proprietari immobiliari, costruttori, agenti immobiliari, architetti, ingegneri e notai. Durante la riunione, il responsabile del legislativo del Ministero ha illustrato i settori di intervento del tavolo. In precedenza, era stato creato un gruppo di lavoro per la riforma del Testo Unico dell’edilizia e la disciplina delle costruzioni.

Leggi: Quotidiano, 16/01/2024


martedì 16 gennaio 2024
Meloni secreta il dibattito sui livelli essenziali delle prestazioni sociali

«Rigettatala nostra richiesta di accesso agli atti sui lavori del Comitato tecnico-scientifico (Clep), presieduto dal professor Cassese». Una decisione della Presidenza del Consiglio inspiegabile che rende ancora meno trasparente il dibattito sull’autonomia differenziata. La denuncia della segretaria generale di Cittadinanzattiva – di Anna lisa Mandorino
Silenziosamente, ma senza battute d’arresto, il provvedimento sull’autonomia differenziata ha fatto già un bel pezzo di strada e approderà domani, 16 gennaio, all’esame delle aule parlamentari. Non c’è stato quasi dibattito su questa riforma istituzionale, come invece è accaduto sul premierato. Questo sull’autonomia differenziata è un provvedimento che impatterà sulla vita concreta e quotidiana delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese e rivoluzionerà completamente gli assetti istituzionali. Eppure viene gestito dai partiti della maggioranza, quelli che lo vogliono assolutamente e quelli che non “dovrebbero volerlo”, come moneta di scambio per accordi politici o, addirittura, elettorali.

Leggi: Vita, 16/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Pensioni, rivalutazione da “rifare”? Nuovo aumento in programma, ecco di quanto

Rivalutazione delle pensioni, “errata” la percentuale utilizzata a gennaio 2024. L’adeguamento, secondo il tasso di inflazione definitivo registrato dall’Istat, dovrebbe essere del 5,7%.
Come noto, a inizio gennaio 2024 le pensioni sono state oggetto di rivalutazione, ossia quel meccanismo con cui l’importo viene adeguato al costo della vita.
Nel dettaglio, il tasso di rivalutazione accertato dall’Istat per il 2023 e utilizzato per la rivalutazione degli assegni previdenziali e assistenziali è stato pari al 5,4%, tuttavia come più volte spiegato questa era una percentuale solamente provvisoria. A questo risultato, infatti, si è arrivati prendendo l’inflazione accertata dall’Istat fino a settembre, più quella stimata per l’ultimo trimestre dell’anno.
Solamente a gennaio 2024 è possibile accertare con precisione l’inflazione registrata nei mesi precedenti, individuando così il tasso di rivalutazione definitivo.

Leggi: Money, 14/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Settecento senzatetto morti nell’ultimo biennio: i poveri non sono nell’agenda politica

In Italia assistiamo impassibili ad una strage dei senza volto e senza diritti. Sono stati più di 700 i senza fissa dimora morti nel biennio 2022-2023, undici nella prima settimana del 2024. Il freddo d’inverno “sorprende” i nostri amministratori politici locali, come il caldo torrido d’estate. Sembrerà strano ma il freddo e il caldo, nel nostro Paese e in particolare nei nostri comuni, diventa emergenza. Con i comuni che intervengono sempre troppo tardi e in maniera assolutamente insufficiente. I dati sono drammatici, parliamo di una vera e propria strage che non fa notizia. Una strage di invisibili dei quali, spesso, sono sconosciute storia e condizione precedente, perfino il nome.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Energia: passaggio al mercato libero, cronaca di un disastro annunciato

Dopo il gas, anche per l’energia elettrica tante criticità, dubbi e gravi sottovalutazioni.
Come si sta verificando in questi giorni per la fine del mercato tutelato del gas, che procede tra disinformazione, scorrettezze commerciali e abusi, il disagio creato dalle scelte adottate dal Governo e dall’Autorità di regolazione si manifesta ora anche nel caso del mercato elettrico.
Si sono tenute ieri, infatti, le aste per il fine tutela dei 4,5 mln di clienti domestici non vulnerabili ancora presenti sul mercato tutelato dell’energia elettrica. Secondo le prime indiscrezioni, due grandi aziende (Enel e Hera) si sarebbero aggiudicate 7 aree ciascuna, cioè il massimo ottenibile fissato dall’Antitrust, 18 aree su 26 totali sarebbero andate ad aziende che operano nel regime di tutela e 8 aree a venditori sul mercato libero. Ma gli effettivi esiti si sapranno solo dopo il 6 febbraio, mentre il passaggio al nuovo sistema avverrà dal 1 luglio 2024.

Leggi: Federconsumatori, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Superbonus, dal Garante dei disabili campano appello al Parlamento

Secondo Paolo Colombo è necessario ripensare le misure restrittive. Con le novità apportate “si permette l’abbattimento delle barriere esclusivamente nella mobilità verticale ed è stata cancellata la possibilità di adeguamento a tutte le strutture non definite condomini residenziali”
Dopo le variazioni al Superbonus non occorre fare “di tutta erba un fascio” e semmai serve “ripensare le misure restrittive”. Ne è convinto il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, che formula “un sentito appello al Parlamento”.
Con le novità apportate, ricostruisce il garante campano, si permette l’abbattimento delle barriere esclusivamente nella mobilità verticale, delineando dei distingui sulla condizione umana e sulle altre disabilità. Sono stati cancellati l’adeguamento dei servizi igienici, per la messa a norma delle porte e degli spazi e per tutti gli interventi che, pur essendo volti a eliminare ostacoli fisici e funzionali negli edifici, non riguardino la mobilità verticale. Altrettanto, è stata cancellata la possibilità di adeguamento a tutte le strutture non definite condomini residenziali.
In tal modo, si evidenzia nella nota di Colombo, non si consente il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2024


DALLE REGIONI:

lunedì 15 gennaio 2024
Residenze per anziani. In Veneto preoccupazione Uripa per l’aumento delle rette

Lo aveva anticipato, il presidente Uripa, Roberto Volpe, considerata la consistenza del Fondo per la non autosufficienza in Veneto e la notizia, di questi giorni, del quadruplicarsi dell’aliquota iva, che passa dal 5 al 22%. “Nonostante tutto, gli aumenti in alcune residenze saranno di 0 euro grazie ad economie pregresse; in altri casi da 1 a 3 euro circa. Ma il vero aumento è dietro l’angolo, se non interverrà la Regione”.
Per alcune case per anziani sono in arrivo i primi aumenti delle rette per le persone ricoverate. Lo aveva anticipato a novembre il presidente Uripa, Roberto Volpe, che rappresenta in Veneto circa 350 strutture con 33.000 posti letto che, con i prossimi bilanci di gennaio-febbraio 2024 gli aumenti delle rette sarebbero stati inevitabili.
“In questo periodo stiamo redigendo i bilanci per le strutture per anziani, bilanci intendo – anticipa Roberto Volpe – di responsabilità sociale e non dei buoni bilanci come si dovrebbero fare, mettendo da parte ad esempio gli investimenti che fanno parte della vita della residenza degli anziani.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
A Teramo i medici in pensione assistono gratis chi non può curarsi: nasce l’ambulatorio solidale

Teramo. 16 medici in pensione assistono gratis chi non può curarsi Un poliambulatorio specialistico gratuito, riservato agli indigenti. Il progetto di medicina solidale è stato presentato questa mattina a Teramo dall’associazioni “Auser Kum” e dal Comune di Teramo.
Sono intervenuti il Sindaco Gianguido D’Alberto, gli assessori Ilaria De Sanctis e Pina Ciammariconi e rappresentanti dell’associazione promotrice. Tra le parti è stato stipulato un Patto di collaborazione, inteso dal Comune come sistema per mezzo del quale i cittadini concordano la realizzazione degli interventi, in sintonia con le finalità dell’ente e che si configura come frutto di dialogo e confronto. “Facciamo realtà del dettato costituzionale, secondo il quale vanno assicurate cure gratuite agli indigenti”, ha detto D’Alberto.

Leggi: Abruzzo Live, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Milano. Incendio Gratosoglio. SUNIA: “Basta inefficienze! Subito tavolo con ALER per riqualificare il quartiere. Nelle periferie non vivono inquilini di serie B”

‘Non possiamo continuare ad assistere all’inefficienza di un gestore in un quartiere dove gli inquilini, insieme anche al SUNIA, si sono mobilitati negli anni perché fossero realizzati i lavori di manutenzione straordinaria dei caseggiati e delle strade, perché ci fossero interventi puntuali per il ritiro dei rifiuti e per migliorare la qualità del vivere del Gratosoglio’.
Così il segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti, è intervenuto a seguito del presidio nel quartiere Gratosoglio.
‘Si è sfiorata una tragedia gravissima – continua Benenti -, non si può rischiare che ci scappi il morto. Bisogna intervenire con urgenza, stanziare risorse, dare un segnale di reale presenza nel quartiere. Non si possono abbandonare gli abitanti, lasciarli nel degrado e non offrire soluzioni nel breve termine a una situazione diventata insostenibile e esasperante. Chiederemo che venga istituito un tavolo periodico con tutti gli attori coinvolti, Regione, Aler e Comune, inquilini, parti sociali, associazioni, per monitorare gli impegni presi, lo stato dei servizi, gli interventi che auspichiamo vengano intrapresi’.

Leggi: Sunia, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Emilia Romagna. “Nella assegnazione degli alloggi popolari deve prevalere il bisogno, basta discriminazioni”

La Regione Emilia – Romagna nelle scorse settimane ha approvato un provvedimento importante, dopo un lungo confronto con le parti sociali e le amministrazioni comunali della Regione. La delibera, che dovrà essere approvata dall’Assemblea Regionale, interviene finalmente su diversi aspetti della gestione degli alloggi popolari da parte dei Comuni e delle ACER che da tempo il SUNIA e le altre associazioni dei conduttori, unitamente alle organizzazioni sindacali confederali, sollecitavano.
Si interviene sul numero crescente di alloggi vuoti, che in assenza delle risorse nazionali che questo Governo nega fin dalla sua nascita, oramai hanno raggiunto un numero rilevante: sono oltre 6.000 quelli in attesa di ristrutturazione, numero destinato a crescere, consentendo ai Comuni di realizzare progetti economicamente sostenibili per la loro riqualificazione, oltre a favorire accordi tra Comuni per un più razionale utilizzo del patrimonio pubblico.

Leggi: Sunia, 15/01/2024


lunedì 15 gennaio 2024
Quando la voce “Servizi Sociali” scompare dai Bilanci Comunali

«Da una lettura delle delibere di approvazione dei Bilanci Comunali della nostra città – scrivono dall’ANFFAS di Modica (Ragusa) – risulta essere scomparsa dai capitoli di spesa la voce “Servizi Sociali”, che pure sono (o dovrebbero) essere una voce importante e considerevole per far fronte ai bisogni dei cittadini, soprattutto dei più fragili». «E a chi potrebbe invocare la mancanza di risorse – aggiungono dall’Associazione – ribadiamo ancora una volta che l’assistenza ai cittadini non è subordinata alla disponibilità delle risorse pubbliche»
Come ANFFAS di Modica (Ragusa), vogliamo condividere una riflessione che possa essere uno spunto e una proposta per le Amministrazioni Comunali del nostro territorio.
Da una lettura delle delibere di approvazione dei Bilanci Comunali della nostra città risulta essere scomparsa dai capitoli di spesa la voce Servizi Sociali, che pure sono (o dovrebbero) essere una voce importante e considerevole per far fronte ai bisogni dei cittadini, soprattutto dei più fragili.

Leggi: Superando, 15/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Case popolari, stop residenzialità storica. Lega: “Penalizzano chi vive qui da anni”

Sassuolo, l’assessore Ruggeri: “Questo criterio premia chi ha investito sul nostro territorio. Se la Regione lo elimina causerà un danno”
“Il criterio di residenzialità storica è un criterio che premia chi vive sul nostro territorio. Un criterio a favore di chi ha contribuito, anche tramite il pagamento delle tasse, al patrimonio residenziale della nostra città – riavvolge il nastro Sharon Ruggeri, assessore alle politiche sociali –. Non a caso, infatti, una delle prime azioni del nostro mandato è stata proprio quella di garantire, a chi decide di far domanda per l’assegnazione di una casa popolare, un maggior punteggio in base agli anni in cui ha vissuto qui. Ora, la Regione intende azzerare questo tipo di criterio e le difficoltà che potrebbero susseguirsi non sono di certo poche”. Difficoltà che l’assessore Ruggeri non esita a elencare, a partire proprio dai “tanti cittadini che in questo modo verrebbero così penalizzati piuttosto che premiati – prosegue Ruggeri –. Ma non solo: questa scelta andrebbe a penalizzare l’autonomia dei Comuni, così come andrebbe a ostacolare ancora di più uno scenario che già, come accade in tutti gli altri territori, deve fare i conti con le diverse conseguenze che l’emergenza abitativa comporta”.

Leggi: Il Resto del Carlino, 14/01/2024


domenica 14 gennaio 2024
Case di riposo per non autosufficienti, l’allarme: “Qui il meno 30% di letti per anziani rispetto al resto del Piemonte”

L’associazione Anaste lancia l’allarme sulle strutture che accolgono anziani non autosufficienti sono abbastanza in provincia
Casale Monferrato. I posti convenzionati nelle strutture che accolgono anziani non autosufficienti sono abbastanza in provincia? E le tariffe riconosciute dalla Regione per tutto quello che è il settore della fragilità (anziani , persone disabili, minori, o settori che riguardano la salute mentale o le dipendenze) rispondono al bisogno
Se la condizione di questi settori è problematica ovunque lo è a maggior ragione nell’Alessandrino, dove per esempio i letti convenzionati per anziani non autosufficienti nelle strutture «sono inferiori di circa il 30% rispetto al resto del Piemonte – dice Fabio Tirelli, vicepresidente dell’associazione Anaste che rappresenta gestori di varie case di riposo alessandrine -. E questo nonostante la provincia di Alessandria sia, con quella di Cuneo, la più vecchia della regione». Il riferimento va alla tariffa che si affronta per l’ospitalità in una casa di riposo per anziani non autosufficienti, il cui costo è suddiviso in «alberghiero», pagato dalle famiglie e in «sanitario» pagato dall’Asl.

Leggi: La Stampa, 14/01/2024


sabato 13 gennaio 2024
Welfare. Col progetto “CURA” assistenza domiciliare e dispositivi domotici per gli anziani

La sperimentazione, finanziata dal PNRR, raggiungerà cento anziani: obiettivo rimandare il ricovero in Rsa. Bertolé: “La città invecchia e bisogna ripensare il sistema di assistenza”
Con l’obiettivo di prolungare il più possibile il tempo di permanenza presso la propria abitazione evitando o ritardando l’inserimento in RSA, il Comune di Milano ha avviato “CURA – anziani domotici”, un progetto che prevede forme di assistenza domiciliare intensive anche con monitoraggio a distanza e l’introduzione di elementi di domotica.
La sperimentazione, avviata lo scorso giugno nei Municipi 3, 4 e 8, ha ottenuto un finanziamento PNRR di 2,46 milioni di euro ed è frutto di una coprogettazione che vede come partner del Comune di Milano le cooperative Cogess, Eureka e Ass.i.s.te, i partner tecnologici Urmet e Abielle controls e quello scientifico 2W.

Leggi: Comune di Milano, 13/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Polveriera case popolari: “Che fine hanno fatto i lavori per la sicurezza?”. Denuncia di Sunia e Cgil

“Nel 2020 il presidente di Arezzo Casa prese atto che le rimostranze degli abitanti di via Funghini erano legittime ma ancora niente interventi”.
Non si ferma l’emergenza casa e il 2024 riparte con nuove problematiche. Non solo rimane alto il numero degli sfratti, a destare preoccupazione è anche lo stato degli immobili di edilizia popolare. Sunia e Cgil denunciano lo stato di abbandono, in tutta Italia, degli alloggi di proprietà pubblica. Uno su tutti quello di via Funghini. Sunia e Cgil si chiedono che fine abbiano fatto i lavori alle popolari. “Il 20 luglio 2020 il Presidente di Arezzo Casa prese atto che le rimostranze degli abitanti delle case popolari di via Funghini 7 erano legittime, ma che era stato necessario interrompere i lavori iniziati due anni prima per mancanza di fondi – ricorda Stefania Teoni del Sunia – aver lasciato un cantiere a metà, ha ovviamente aggravato una situazione già pesante. La nota positiva dell’intervento era che si ipotizzava di vedere, in un triennio, la fine di lavori. Ci avviciniamo al quarto anno e non si parla ancora di inizio. Una visita all’immobile sarebbe una guida istruttiva per capire la situazione media delle case popolari in tutta la provincia”.

Leggi: La Nazione, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Accessibilità, accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Università di Firenze

L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura, le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione del Dipartimento e la Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana
Firmato oggi un accordo di collaborazione tra l’Università di Firenze e la Regione Toscana per sviluppare azioni e politiche volte a promuovere la cultura dell’accessibilità. L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura (DIDA), le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione della Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana in particolare nel settore “Investimenti rivolti all’Inclusione e alle Fragilità”.
Il protocollo prevede la realizzazione congiunta di iniziative mirate alla rigenerazione degli habitat in una prospettiva centrata sulla persona e secondo i principi del “design for all”. Per quanto riguarda Unifi, la collaborazione con la Regione interesserà in particolare l’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab (FAL), che dal 2013 conduce ricerche specifiche sull’accessibilità ambientale, l’nclusione sociale e lo Sviluppo Umano ed è coordinata da Antonio Lauria, docente di Tecnologia dell’architettura del DIDA.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2024


venerdì 12 gennaio 2024
Tagli ai caregiver, ministero dove sei?

In Lombardia ha sollevato grandi proteste il taglio del contributo economico ai caregiver di persone con disabilità gravissima, per spostare quelle risorse sui servizi. Il vicepresidente di Ledha, Enrico Mantegazza, chiede al ministero più risorse e l’avvio di un tavolo per rivedere il Piano Nazionale, dando più tempo e con percentuali più basse di servizi – di Sara De Carli
«Sostanzialmente l’assessore è venuto a dirci quello che sapevamo già, ossia che la Regione Lombardia sta mettendo in atto una norma nazionale che prevede una implementazione dei Leps di processo, seppur gradualmente. Il Piano Nazionale Non Autosufficienza prevede che nel 2024 aumenti la percentuale di risorse economiche del fondo stesso erogate come assistenza diretta. Il fatto è che facendolo ci sono parecchi problemi. Sappiamo che ogni persona disabile ha i suoi desideri e le sue necessità, come pure sappiamo di non vivere nel paese dei balocchi, per cui le risorse sono finite: ma un minimo di civiltà ci vuole e questo minimo è che la messa a terra del cambiamento di rotta previsto dal Piano Nazionale avvenga in maniera che nessuno sia in difficoltà»: Enrico Mantegazza, vicepresidente di Ledha, commenta così l’incontro avvenuto nel pomeriggio del 10 gennaio tra Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia e le associazioni che rappresentano le persone con disabilità gravissima e le loro famiglie.

Leggi: Vita, 12/01/2024


giovedì 11 gennaio 2024
Palermo. Sanatoria Comune sugli alloggi confiscati alla mafia. Il Sunia: “Chiediamo di acquisire il supporto normativo della Regione e il parere della commissione Antimafia”

Il SUNIA interviene sulla sanatoria approvata il 29 dicembre dalla giunta comunale, poi sospesa l’8 gennaio ad opera del vice sindaco Carolina Varchi, che dà la possibilità agli occupanti di alloggi confiscati alla mafia di ottenere la regolarizzazione, pagando i canoni pregressi a partire dalla data di occupazione.
“La delibera ha di fatto esteso la sanatoria delle occupazioni abusive di immobili di edilizia residenziale pubblica, prevista dalla legge finanziaria del 2018, anche agli immobili confiscati alle organizzazioni mafiose. Ed è stata sospesa per richiesta di chiarimenti, come risulta dal portale del Comune di Palermo”, dichiarano i segretari del SUNIA Palermo e Sicilia Zaher Darwish e Giusi Milazzo.

Leggi: Sunia, 11/01/2024


martedì 9 gennaio 2024
Invecchiamento e povertà. Nel Ternano è emergenza

Allarme della Cgil sulle condizioni economico-sociali nel territorio provinciale “I giovani se ne vanno, serve una presa di coscienza che alle istituzioni manca”.
La Cgil lancia l’allarme su invecchiamento, spopolamento e povertà nella provincia di Terni, chiedendo alle istituzioni “discontinuità, inversione di tendenza, cambio di passo”. “I dati 2023 per la nostra provincia sono purtroppo molto negativi prima di tutto da un punto di vista demografico, perché continuano i fenomeni di invecchiamento e spopolamento che vedono Terni ai primi posti in Italia”, così il segretario provinciale Claudio Cipolla. “Impressionante l’indice di invecchiamento della popolazione – sottolinea il sindacato – che nella provincia è del 267% (rapporto tra over 65 e under 15), quasi 100 punti sopra la media nazionale. Mentre è sempre altro il numero di giovani che lasciano il territorio per andare a studiare o lavorare altrove”. “Un dato che chiede prima di tutto una presa di coscienza che non vediamo da parte delle istituzioni – continua Cipolla – e poi politiche radicalmente diverse in quattro ambiti fondamentali: salute, lavoro, sviluppo e sociale”

Leggi: La Nazione, 09/01/2024


IN AGENDA:

Welfare: giovedì 18 gennaio a Roma Convegno CES con CGIL, CISL, UIL, Ministro Calderone, organismi europei

“Il Futuro della Protezione Sociale e del Welfare State nell’UE. Un focus sull’Italia”: sarà questo il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Ces il 18 gennaio a Roma presso l’Auditorium Carlo Donat-Cattin di via Rieti, 13.

Leggi: Cgil


 “Limite”, ciclo di incontri per un nuovo umanesimo

Nella libreria Eli, a Roma, si svolge un ciclo di cinque seminari intorno al concetto del limite: uno dei fondamenti dell’etica della responsabilità e anche soglia, confine da cui esplorare il possibile
Cinque incontri aperti al pubblico per discutere e confrontarsi intorno a temi spesso divisivi ma di grande interesse e attualità. Questo il programma di “Una cultura per nuove passioni”, secondo ciclo (il primo si è tenuto a metà del 2023) di appuntamenti curato da Filippo La Porta, saggista, giornalista e critico letterario che da anni fa parte della giuria del Premio narrativo LiberEtà, insieme a Luciana Scarcia e Paola Coltellacci. L’iniziativa, con il primo incontro fissato il 10 gennaio, si terrà a Roma, dalle ore 18 alle ore 20, presso la libreria Eli, viale Somalia 50/A.

Leggi: Liberetà


19 gennaio 2024. Seminario pubblico: I servizi residenziali per le persone anziane. Lo snodo della (nuova) sanità territoriale

Seminario pubblico “Servizi residenziali per le persone anziane. Lo snodo della (nuova) sanità territoriale” che si terrà a Bologna il 19.01.2024 (disponibile il link per la partecipazione da remoto).
Presso Aula Ardigò – Palazzo Hercolani, Bologna

Leggi: I Luoghi della Cura


29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


Convegno Age-It a Ca’ Foscari Venezia 20-22 Maggio 2024

Age-It lancia la Call for Papers del General Meeting che si terrà a Venezia, presso l’Università Ca’ Foscari, Campus Economico “San Giobbe” – Cannaregio 873 – 30121 Venezia.
Durante l’incontro si terranno sessioni parallele dedicate alle ricerche condotte dai ricercatori della community Age-It: ogni sessione sarà dedicata ad un ampio tema con contributi provenienti da discipline diverse. Ogni sessione porrà l’accento sulle implicazioni della ricerca per la pratica e per le politiche in ambito biomedico, demografico, sociale ed economico e/o sull’innovazione tecnologica.
I lavori possono riguardare qualsiasi argomento del Programma Age-It. Gli abstract devono essere redatti in lingua inglese. Un comitato scientifico selezionerà i lavori per le diverse sessioni; è prevista una sessione poster.

Leggi: Ageit


IN EVIDENZA:

Il patrimonio edilizio dismesso diventa una miniera urbana

La crescita delle aree urbane dovrebbe continuare nei prossimi anni, con una stima del 60% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle città entro il 2030. Il caso delle risorse che determinano l’ambiente costruito è emblematico: materiali da costruzione e componenti vengono trasportati in città, dove vengono assemblati per formare edifici, infrastrutture e spazi pubblici.
Ciò aumenta la pressione sull’ambiente, in termine di estrazione e utilizzo delle risorse naturali, comprese le materie prime critiche, consumo energetico ed emissioni e produzione di rifiuti. Il 60% dellematerie prime è consumato dal settore edile e, in paricolare, il 65% degli aggregati totali e il 20% dei materiali metallici. Il 23% delle emissioni di anidride carbonica da attività economiche globali sono causate dal settore delle costruzioni, uno dei maggiori contributori di CO2 e della più alta quantità di rifiuti. In particolare la demolizione mondiale è responsabile del 50% dei rifiuti prodotti daò settore delle costruzioni e delle infrastrutture, causando sia rumore che inquinamento.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Sistemi sanitari a rischio crack. L’Ocse avverte: “Senza un cambio di paradigma saranno insostenibili”. E per l’Italia si prevede una spesa pubblica in calo nei prossimi anni – di L.F.

In un nuovo report l’Organizzazione internazionale analizza l’andamento della spesa che senza cambiamenti potrebbe arrivare nel 2040 a rappresentare in media l’11,8% del Pil (oggi è al 9%). “Azioni vigorose per incoraggiare popolazioni e politiche più sane possono indirizzare la spesa sanitaria futura su una traiettoria ascendente molto più dolce”. Per l’Italia il quadro è allarmante: “Prevista diminuzione spesa pubblica nei prossimi anni”. IL DOCUMENTO
“Nei due decenni che hanno preceduto la pandemia di COVID-19, la spesa sanitaria nei paesi OCSE è aumentata costantemente, in media, da circa il 7% del PIL nel 2000 a quasi il 9% nel 2019. Nel corso del tempo, l’aumento della quota dell’economia destinata alla sanità è stato trainato da una combinazione di aumento dei redditi, innovazione tecnologica e invecchiamento della popolazione”. È quanto rileva l’Ocse in una pubblicazione sulla sostenibilità dei sistemi sanitari in cui avverte che “senza un grande cambiamento politico, si prevede una continuazione di questa tendenza, con un aumento di 2,4 punti percentuali del rapporto salute/PIL rispetto ai livelli pre-pandemici, e una spesa sanitaria totale che raggiungerà l’11,8% nel 2040. Si prevede che la crescita economica complessiva crescerà a un ritmo più lento nei prossimi decenni, e si prevede che la spesa sanitaria supererà sia la crescita prevista dell’economia complessiva che delle entrate pubbliche nei paesi dell’Organizzazione”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Edilizia sostenibile: necessaria per quasi otto persone intervistate su dieci

L’indagine commissionata da Green building Italia mostra che in Italia due terzi dei proprietari di immobili prevedono di adeguarsi alla normativa Ue sull’adeguamento al risparmio energetico entro il 2035 – di Milos Skakal
Per il 78% delle proprietarie e dei proprietari di immobili in Italia, la sostenibilità ambientale deve essere applicata anche al settore dell’ambiente edificato. Questo il dato più rilevante che emerge dall’indagine “Edifici sostenibili: la percezione degli italiani”, presentata il 14 dicembre da Green building Italia e condotta da Eumetra.
Nonostante la maggior parte degli immobili in Italia risulti non in linea con le leggi attuali, per tre quarti delle 801 persone proprietarie di casa intervistate, la prima casa da loro posseduta è completamente (23% delle risposte) o in parte (52% delle risposte) in linea con le norme in materia di sostenibilità e risparmio energetico. Tuttavia, il 66% degli intervistati ritiene sia necessario eseguire dei lavori nel proprio immobile per quanto riguarda l’efficientamento energetico, ovvero isolamento termico con cappotto, nuovi infissi, nuovo sistema di riscaldamento, installazione pannelli fotovoltaici. Un risultato in linea con la reale condizione delle prima case possedute da privati in Italia, che vede la necessità di lavori per l’efficientamento energetico in due casi su tre.

Leggi: Asvis


SEGNALAZIONI:

INPS: estesa la procedura per presentare online le domande per le certificazioni

Introdotta dall’INPS durante l’emergenza causata dalla pandemia, la possibilità di presentare domanda per il rilascio delle diverse certificazioni delle persone con disabilità inviando online la documentazione medica e senza bisogno di effettuare la visita presso le apposite Commissioni, è stata ora estesa, in via sperimentale, anche alle Commissioni Mediche Integrate delle Aziende Sanitarie Locali. È stato lo stesso Istituto a illustrare le nuove disposizioni con un Messaggio prodotto l’8 gennaio
Durante l‘emergenza sanitaria legata alla pandemia, l’INPS aveva introdotto la possibilità di presentare domanda per il rilascio delle diverse certificazioni delle persone con disabilità (invalidità civile, cecità, sordità e handicap, nonché l’aggravamento di dette condizioni e le revisioni sanitarie) inviando online la documentazione medica, senza bisogno di effettuare la visita presso le apposite Commissioni. Una possibilità prevista dall’articolo 29-ter del Decreto Legge 76/20 (Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap), convertito, con modificazioni, dalla Legge 120/20 in materia di semplificazione e innovazione digitale.

Leggi: Superando


Barriere architettoniche e bonus 75%. Le novità per il 2024

Con il decreto legge n. 212 del 2023, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, il Consiglio dei Ministri ha introdotto alcune novità sul provvedimento concernente le agevolazioni previste per la riqualificazione edilizia, bonus 110%, e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, bonus 75%.
Analizziamo e approfondiamo le novità sul bonus 75% che entreranno in vigore il prossimo imminente 2024.
Come già analizzato in un precedente approfondimento pubblicato su Handylex lo scorso aprile e consultabile qui , per l’anno 2022 (Legge di bilancio 2021, articolo 1 comma 42 lettera a) era prevista, seppur in maniera temporanea per tutto il 2022, successivamente rinviata a tutto il 2025, la possibilità di detrarre le spese documentate sostenute per interventi finalizzati al superamento ed all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Venivano esclusi gli edifici di nuova costruzione in quanto rientranti nel rispetto delle normative vigenti a garanzia della piena accessibilità e fruibilità degli spazi a persone con disabilità.
La detrazione prevista del 75% dell’ intera spesa sostenuta doveva essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo.

Leggi: Handylex


Convenzione tra INPS e CAF per le domande ADI e SFL

Disponibile la convenzione tra INPS e CAF per la raccolta e la trasmissione delle domande ADI e SFL.
Con il messaggio 9 gennaio 2024, n. 80, l’Istituto comunica che è stato adottato lo schema di convenzione tra INPS e i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per l’attività di raccolta e trasmissione delle domande di:
Assegno di Inclusione (ADI) e relative comunicazioni (Modelli ADI-COM);
Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e relative comunicazioni (modelli SFL-COM).
La convenzione, il cui schema è allegato al messaggio, ha validità due anni, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
I CAF, in possesso dei requisiti elencati nel messaggio, possono stipulare convenzioni singole. Per ogni informazione è possibile contattare la Direzione centrale Organizzazione – Area Relazioni e sinergie con i partner istituzionali, all’indirizzo e-mail: Convenzioni.CAF@inps.it.

Leggi: Inps


 Adi, linee di indirizzo sulla presa in carico sociale, integrata e il progetto personalizzato

Tra i beneficiari dell’assegno di inclusione anche i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza
Con il decreto n. 160 del 2023, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato le Linee di indirizzo sugli elementi fondanti la presa in carico, sociale integrata e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio come definite dal DM 154 del 13 dicembre 2023 (5 articolo 3 comma 5), attuativo della misura ADI. Tra i potenziali beneficiari dell’Assegno di inclusione, infatti, rientrano anche i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. Le Linee guida, pertanto, intendono fornire prime indicazioni sugli elementi fondanti la presa in carico e il progetto personalizzato al fine di garantire la corretta collocazione dei beneficiari all’interno di una o più categorie svantaggiate.
E’ possibile scaricare:
– decreto n. 160 del 2023
– moduli di attestazione della condizione di svantaggio e inserimento in programma della persona

Leggi: Anci


 

 

 

 

Auguri di un sereno e positivo 2022 dalla redazione di Abitare e Anziani

NEWS:

martedì 9 gennaio 2024
Fondo per la non autosufficienza, le associazioni lombarde scrivono alla ministra Calderone

Ledha e altre 17 associazioni lombarde chiedono al ministero del Lavoro di prorogare l’applicazione di quanto previsto dal Piano nazionale per continuare a erogare i contributi ai caregiver familiari per tutto il 2024
Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità e altre 17 associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità in Lombardia hanno scritto al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, per chiedere “un intervento tempestivo in merito alla situazione che si sta creando in Lombardia”.In attuazione di quanto previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza – si legge in una nota – la Regione Lombardia ha approvato a fine dicembre il nuovo Programma operativo che prevede un drastico taglio (da 650 a 400 euro al mese) ai contributi economici a sostegno dei caregiver familiari. Una misura, ricordano LEDHA e le associazioni, che andrà ad aggravare le condizioni già precarie di circa settemila persone con grave e gravissima disabilità.

Leggi: Redattore Sociale, 09/01/2024


domenica 7 gennaio 2024
Per l’assistenza agli anziani una sperimentazione da marzo

Anziani non autosufficienti: sperimentazione da marzo
Inutile piangere ancora sul atte versato. O meglio, in questo caso, il latte “non stanziato’: Certo, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosttlìcienti per partire davvero e cominciare ad essere da subito operativa, necessitava di un investimento iniziale dí 1,3 miliardi di euro, come prima tranche di un costo complessivo a regime tra 15ei7miliardi. Nella manovra approvata gli ultimi giorni di dicembre, come abbiamo già scritto, questa previsione non ha trovato posto. Ciò non significa, però, che l’avvio della riforma debba essere rimandato in toto al 2025.
Anzi, l’inizio di questo 2024 rappresenta il momento decisivo per l’impostazione concreta della “rivoluzione” per l’assistenza agli anziani. Tra gennaio e marzo, infatti, devono essere emanati, i decreti attuativi della legge prevista dal Pnrr e approvata a marzo 2023

Leggi: Avvenire, 07/01/2024


giovedì 4 gennaio 2024
Disabilità: senza gli aiuti economici, le famiglie non sopravviverebbero

Mentre si discute dei tagli all’assistenza familiare in Lombardia, ci sono moltissime famiglie che si trovano in difficoltà già ora, con i sostegni che ricevono. Se questi soldi dovessero diminuire, per molte sarebbe un disastro, dal punto di vista finanziario ma anche fisico ed emotivo – di Veronica Rossi
Del taglio ai sussidi per l’assistenza familiare in Lombardia per dare attuazione al Piano nazionale per la non autosufficienza, saranno le famiglie delle persone con gravi disabilità a pagare il prezzo. Molte di queste, infatti, riescono a far quadrare i conti a fine mese (e a fornire un’assistenza adeguata al proprio caro) proprio grazie agli aiuti economici che ricevono; una loro riduzione avrebbe conseguenze devastanti in termini finanziari ma anche in termini fisici ed emotivi. Per dare idea dell’impegno fisico, mentale e finanziario a cui sono sottoposte le famiglie, abbiamo raccolto la testimonianza di una caregiver di Boltiere, in provincia di Bergamo, Pierangela Mandelli, moglie di Alberto Spada – oggi quarantottenne –, ammalato di Sla dal 2014. L’assegno di 900 euro al mese che la donna percepisce come caregiver di una persona che ha bisogno di supporto vitale a giugno calerà, per effetto della direttiva 1669 della Giunta regionale, a 700 euro.

Leggi: Vita, 04/01/2024


giovedì 4 gennaio 2024
Gas: un 2024 all’insegna dei rincari. Federconsumatori, necessarie misure per evitare l’avanzata della povertà, energetica e non

Gas: un 2024 all’insegna dei rincari, specialmente a causa del dietrofront del Governo sui sostegni. Necessarie misure innovative per evitare l’avanzata della povertà, energetica e non.
Il 2024 si apre all’insegna di forti rincari per i consumatori. Come denunciato da tempo da Federconsumatori, infatti, in assenza del mantenimento dello sconto sull’IVA al 5% sul gas l’esito era scontato ed è davvero pesante per le tasche dei cittadini.
Il Governo è rimasto sordo alle nostre richieste, per cui dal 1 gennaio l’IVA passa dal 5% al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti: va considerato che il consumo medio annuo è pari a 1400 mc. L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% registrato sull’indice PSV, che è l’indice di riferimento per i contratti del Servizio di tutela delle vulnerabilità (ex Servizio di maggiore tutela) e per la quasi totalità dei contratti variabili a libero mercato reso noto ieri da Arera è ben lontano dal compensare l’incremento dell’IVA.

Leggi: Forum Terzo Settore, 04/01/2024


mercoledì 3 gennaio 2024
Legge di Bilancio. Su Casa e Politiche abitative nessun provvedimento reale ed incisivo a sostegno delle famiglie

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
La Legge di Bilancio 2024 approvata ed in vigore conferma la volontà del Governo di procedere all’azzeramento di qualsiasi efficace misura finalizzata a sostenere le famiglie colpite dalla grave emergenza abitativa, dall’aumento dei costi complessivi dell’abitazione e dagli sfratti, emergenza che investe oltre 140.000 famiglie colpite da un provvedimento di sfratto e le oltre 30.000 che hanno subito l’esecuzione nel corso del 2022 (ultimi dati disponibili forniti dal Ministero degli Interni comunicati nel 2023).
L’elenco dei mancati interventi e stanziamenti è lungo e preoccupante.
Per il secondo anno di seguito si cancellano il fondo per il sostegno all’affitto, previsto dalla L. 431 del 1998, per fornire un aiuto alle famiglie di inquilini a basso reddito e un conseguente vantaggio, nel percepire il canone, per i proprietari che affittano, e il fondo per la morosità incolpevole destinato a incidere sul crescente fenomeno degli sfratti.

Leggi: Sunia, 03/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Manovra, la denuncia del Forum terzo settore: “Risposte inadeguate sul sociale”

Secondo la portavoce Pallucchi quasi nessuna delle proposte del Forum è stata accolta da Governo e Parlamento: “Servono maggiori investimenti in cooperazione, per i giovani, per gli enti”
“I più gravi problemi sociali del Paese rimangono purtroppo privi di risposte adeguate all’interno di questa Legge di Bilancio. La fase critica e complessa che stiamo attraversando, in particolare con l’aumento drammatico delle disuguaglianze, della povertà e dell’emarginazione sociale, necessita innanzitutto di ingenti investimenti nel sistema di welfare e, in ogni caso, di iniziative che provino a strutturare soluzioni durature. La Manovra contiene invece misure di breve respiro, non in grado di incidere alla radice dei problemi, compreso quello della natalità”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Sfide e opportunità per la mobilità e le abitazioni dei giovani, ma non solo.

Il Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno ha rivolto il suo sguardo soprattutto verso le giovani generazioni. Tra i temi affrontati quello che più di altri costituisce un’ostacolo all’affermazione del loro sviluppo: “Affermare i diritti – egli ha dichiarato – significa prestare attenzione alle esigenze degli studenti, che vanno aiutati a realizzarsi. Il cui diritto allo studio incontra, nei fatti, ostacoli. A cominciare dai costi di alloggio nelle grandi città universitarie; improponibili per la maggior parte delle famiglie.”
Il tema sul quale il Capo dello Stato ha sollecitato l’attenzione del Governo e del Paese, è una materia che anche l’Unione Europea ha messo al centro delle proprie riflessioni. Le sfide e le opportunità delle politiche per la mobilità giovanile e l’alloggio a prezzi accessibili per i giovani è stato, infatti, il tema focale della Conferenza europea di fine ottobre 2023 a Zabok, in Croazia. L’evento si è concentrato su due sessioni tematiche che hanno discusso lo stato attuale degli alloggi a prezzi accessibili per i giovani e le iniziative e le politiche disponibili sul campo. È stata inclusa una presentazione di soluzioni abitative innovative come potenziare la risposta a varie barriere finanziarie e sociali.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 02/01/2024


domenica 31 dicembre 2023
Non profit. La manovra dimentica il Terzo Settore, «servizi fondamentali a rischio»

L’allarme della portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi: “Ai nostri enti nessun sostegno per far fronte ai rincari energetici. Organizzazioni a rischio chiusura. Il governo intervenga”
C’è un’assenza pesante nella manovra appena varata ed è quella del Terzo Settore. Il mondo del Non profit – che in base agli ultimi dati conta oltre 360mila associazioni, circa 900mila impiegati e quasi 6 milioni di volontari – lamenta mancanza di attenzione, di ascolto e di considerazione da parte del governo nella stesura della legge di Bilancio. Gli unici enti a ricevere qualche fondo, sono quelli che gestiscono servizi sociosanitari, per gli altri non è stato stanziato neanche un euro.
Di fatto, l’aver escluso dai sostegni per far fronte ai rincari energetici migliaia di organizzazioni di volontariato e che si occupano di welfare, di educazione o di promozione culturale sul territorio – che rappresentano il collante di solidarietà che tiene coeso il Paese – rischia di scatenare nei prossimi mesi danni notevoli al benessere delle nostre comunità, soprattutto a discapito dei soggetti più fragili.

Leggi: Avvenire, 31/12/2023


sabato 30 dicembre 2023
Nuovi Lea. Da Stato-Regioni ok a proroga al 1° aprile per entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale

Come già anticipato arriva dalla Conferenza il via libera formale allo slittamento di 3 mesi del nuovo nomenclatore delle prestazioni (che ne conta 400 in più), tra cui per esempio la Pma. Schillaci: “Siamo andati incontro a un’esigenza delle Regioni che hanno chiesto qualche mese in più per l’applicazione del nuovo tariffario”. IL DOCUMENTO
La Conferenza Stato-Regioni riunitasi oggi in seduta straordinaria ratifica lo slittamento di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, per l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale che erano state approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni dopo ben 6 anni di attesa. Dunque, ancora qualche mese di attesa che farà coincidere l’applicazione delle nuove tariffe della specialistica con quelle della protesica per cui l’entrata in vigore era già stata prevista per il 1° aprile. Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/12/2023


giovedì 28 dicembre 2023
Perché un anziano su quattro rinuncia alle cure

I dati dell’Istituto superiore di Sanità che dal 2016 monitora lo stato di salute e lo stile di vita degli ultra 65enni residenti in Italia attraverso il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” – di Francesco Dente
Un anziano su quattro rinuncia ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico. A lanciare l’allarme è l’Istituto superiore di Sanità che dal 2016 monitora lo stato di salute e lo stile di vita degli ultra 65enni residenti in Italia attraverso il sistema di sorveglianza “Passi d’Argento”. Nel 2020-2021, ben il 24% delle persone anziane non si è sottoposto agli accertamenti e alle analisi a causa soprattutto delle liste di attesa lunghe (36%), del timore del contagio da Sars-Cov-2 (31%), della sospensione del servizio a causa della pandemia di Covid-19 (22%) ma anche della difficoltà di raggiungere la struttura (7%).

Leggi: Vita, 28/12/2023


mercoledì 27 dicembre 2023
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?

Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Le risorse per la disabilità, nell’anno in cui verrà approvato il Decreto sulla riorganizzazione della valutazione della disabilità, rimarranno stabili o diminuiranno rispetto al 2023?
Il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità
Nel 2024 ci sono alcune novità.
Proprio dal 2024, viene istituito il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità con una dotazione pari a circa 231,8 milioni annui.

Leggi: Welforum, 27/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
Manovra. Arriva il via libera dal Senato. Il Fondo sanitario nazionale cresce di 3 miliardi. Risorse per nuovi contratti e abbattimento liste d’attesa. Ecco tutte le misure per la sanità

Previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per l’anno 2024, 4 miliardi per l’anno 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Il tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti viene rideterminato nella misura dell’8,5 per cento a decorrere dall’anno 2024, mentre il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è rideterminato nel valore del 6,8 per cento. Parziale dietrofront sul taglio dell’aliquota di indennità di specificità per i sanitari e alcune categorie del pubblico dal calcolo dei contributi versati dal 1981 al 1996. IL MAXIEMENDAMENTO
L’aula di Palazzo Madama ha approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo del testo della manovra che ha recepito tutte le modifiche introdotte durante i lavori in Commissione Bilancio. Con questo via libera inizia ora l’ultimo miglio per la conversione in legge. Il testo della manovra passa infatti ora alla Camera per l’approvazione definitiva prevista entro il prossimo 29 dicembre.
Per la sanità previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale di 3 miliardi per l’anno 2024, 4 miliardi per l’anno 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Queste risorse aggiuntive serviranno, tra le altre cose, a garantire il rinnovo dei contratti, le nuove misure previste per la farmaceutica, il potenziamento della spesa territoriale, così come l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Uno dei cardini riguarda poi l’abbattimento delle liste d’attesa con l’incremento delle tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive per il comparti della sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
45 anni Ssn. Barbaresi (Cgil): “La sanità rischia collasso, Governo disinveste e privatizza salute”

“Oggi l’impegno deve essere quello di recuperare con convinzione lo spirito e le finalità della Legge 833 per garantire un Ssn pubblico e universale che richiede dalla politica coerenza in termini di risorse, scelte organizzative e priorità e dai cittadini la determinazione di continuare a lottare per difenderlo e rilanciarlo” ha detto la segretaria confederale della Cgil
“Quarantacinque anni fa nasceva il Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale, straordinaria conquista frutto anche di una stagione di lotte di lavoratori e lavoratrici e di progressi sul fronte dei diritti sociali e civili, e si dava attuazione all’articolo 32 della Costituzione. Oggi quel Servizio Sanitario Nazionale vive una crisi senza precedenti e rischia il collasso dopo lunghi periodi di tagli e a causa delle scelte sbagliate, a partire da quella del Governo Meloni di tornare a disinvestire nella sanità pubblica a favore della privatizzazione della salute”.
È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi alla vigilia del quarantacinquesimo anniversario dell’approvazione della Legge 833.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


venerdì 22 dicembre 2023
Pnrr. Ministero: “Raggiunti tutti i Target europei 2023 Centrato obiettivo di un progetto di Telemedicina in ogni Regione”

“Nel mese di dicembre è stato raggiunto il target riferito all’intervento di investimento “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” diretto a sviluppare l’utilizzo consolidato ed uniforme sul territorio nazionale delle innovazioni tecnologiche a beneficio del paziente”
Il Ministero della Salute anche per l’anno 2023 ha raggiunto tutti i Target europei della Missione 6 – Salute, necessari per richiedere all’Europa l’erogazione della quinta tranche di pagamento prevista dal PNRR.
Infatti, nel mese di dicembre è stato raggiunto il target riferito all’intervento di investimento “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” diretto a sviluppare l’utilizzo consolidato ed uniforme sul territorio nazionale delle innovazioni tecnologiche a beneficio del paziente.
In particolare, il traguardo è stato completato con l’adozione di almeno un progetto di telemedicina in ogni Regione. Rispetto al raggiungimento di questo obiettivo, ogni Regione e Provincia Autonoma ha definito i Piani operativi contenenti il fabbisogno per i servizi di telemedicina.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/12/2023


domenica 21 dicembre 2023
Salvini esclude dal tavolo sul “Piano Casa” le rappresentanze sindacali degli inquilini, dei lavoratori e parte di quelle delle proprietà edilizia

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, Segretario generale SUNIA
Il Vice–Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture è evidentemente appassionato dal “futuro remoto”.
Dopo l’emendamento della maggioranza alla Legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi, che ha stanziato le esigue somme di 50 milioni per gli anni 2027 e 2028, quindi a fine legislatura (sic), ha convocato al Ministero, per una riunione sul piano casa, sempre annunciato e mai concretamente programmato, un vasto numero, oltre 30, di associazioni, istituzioni bancarie, cooperative, ordini professionali. A parole dovrebbe trattarsi, come si legge sul sito del MIT, di un “imponente Piano Casa”, ma il proposito è smentito qualche rigo dopo dove si preannuncia per i prossimi anni un finanziamento di 100 milioni di euro (sic).

Leggi: Sunia, 21/12/2023


domenica 21 dicembre 2023
Dai farmaci alle visite fino al dentista. Gli italiani si pagano le cure di tasca propria. In 6 anni la spesa out of pocket è cresciuta del 43%

La metà della torta è rappresentata dalle le spese per visite specialistiche ed interventi. Le spese odontoiatriche la fanno da padrone ma sono alte anche quelle per farmaci, ottico e psicologo senza dimenticare i 3 mld di ticket. È la cosiddetta spesa out of pocket che secondo la Ragioneria generale dello Stato nel 2022 ha raggiunto la cifra monstre di 40,26 mld. Un cifra che rappresenta ormai un quarto della spesa sanitaria totale.
La visita medica sia in intramoenia che dal privato, il dentista, gli esami specialistici ma anche farmaci e dispositivi medici senza dimenticare il ticket. Tutte prestazioni cui il cittadino sempre di più è costretto a mettere mano al portafoglio. È la cosiddetta spesa out of pocket che secondo la Ragioneria generale dello Stato nel 2022 ha raggiunto la cifra monstre di 40,26 mld, ben il 43% in più rispetto a 6 anni prima. Un cifra che rappresenta ormai un quarto della spesa sanitaria totale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/12/2023


venerdì 19 dicembre 2023
Spesa sanitaria boom. Nel 2022 sfiora i 170 mld di cui 40 mld di out of pocket. Il nuovo rapporto della Ragioneria generale dello Stato

Cresce la spesa per reddito da lavoro dipendente (+2,4%) e la spesa farmaceutica diretta (+10,4%). Stabili i consumi intermedi (+0,3%), lieve crescita per la farmaceutica convenzionata (+1,3%) mentre cala la spesa per l’assistenza da medicina convenzionata (-1,9%). Continua a salire la spesa per gli acquisti di prestazione dal privato (+1,9). Male i conti delle regioni che vedono aumentare il disavanzo (ante coperture) a 1,4 miliardi. IL RAPPORTO
Prosegue senza sosta l’aumento della spesa sanitaria italiana. Nel 2022 quella pubblica ha toccato quota 129,2 mld cui vanno sommati altri 40 mld di spesa out of pocket per arrivare alla cifra ‘monstre’ di quasi 170 mld. È quanto emerge dall’ultimo rapporto della Ragioneria generale dello stato sulla spesa sanitaria.
Cresce la spesa per reddito da lavoro dipendente (+2,4%), la spesa farmaceutica diretta (+10,4%). Stabili i consumi intermedi (+0,3%), lieve crescita per la farmaceutica convenzionata (+1,3%) mentre cala la spesa per l’assistenza per la medicina convenzionata (-1,9%). Continua a salire la spesa per gli acquisti di prestazione dal privato (+1,9). Male i conti delle regioni che vedono aumentare il disavanzo (ante coperture) a 1,4 miliardi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/12/2023


venerdì 19 dicembre 2023
Luci e ombre delle strutture in cui vivono 356mila anziani e fragili

Dove va ad abitare chi non può più stare a casa sua? Anziani, persone con disabilità, donne vittime di violenza, pazienti psichiatrici… L’analisi delle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie d’Italia dice che tre ospiti su quattro sono over65 e che una struttura su 10 ha ancora più di 80 posti letto. Il commento ai dati Istat della ricercatrice Alessandra Battisti e di Luca Degani, presidente Uneba Lombardia
«Quando vado a trovare Michka, osservo le altre residenti: quelle vecchissime, quelle mediamente vecchie, quelle non tanto vecchie, e a volte vorrei chiedere; qualcuno vi accarezza ancora? Qualcuno vi abbraccia? Da quanto tempo un’altra pelle non viene a contatto con la vostra? Quando mi immagino da vecchia, proprio vecchia, quando tento di proiettarmi fra quaranta o cinquant’anni, a sembrarmi più dolorosa, più terribile è ’l’idea che non mi tocchi più nessuno». Questo brano è tratto dal romanzo Le gratitudini, della francese Delphine De Vigan. Racconta in maniera bellissima la vita in una residenza per anziani. Dare casa alla fragilità: è questo il senso dei servizi residenziali.

Leggi: Vita, 19/12/2023


DALLE REGIONI:

lunedì 8 gennaio 2024
Milano, Piano Freddo. Da questa sera attivo il mercato comunale di Giambellino

Già 360 persone accolte dal 27 novembre. Bertolé: “Per tutto l’inverno prosegue la ricerca di spazi idonei, per essere pronti ad attivare potenziamenti in caso di bisogno”
Prosegue e viene potenziato il Piano freddo del Comune di Milano dedicato all’assistenza delle persone senza dimora nei mesi invernali. A partire da questa sera – si legge in una nota – in via temporanea fino a marzo, sarà a disposizione per l’accoglienza anche la struttura del mercato comunale coperto Giambellino di Largo Balestra, gestita per conto dell’Amministrazione comunale dalla onlus Fratelli di San Francesco, vincitrice della procedura pubblica. Fino a 50 posti saranno allestiti nei 900 metri quadri dell’area di vendita al piano terra dell’immobile, al momento non attiva con attività commerciali, e si aggiungeranno a quelli delle altre 7 strutture cittadine attive in via Saponaro, via Barabino, via Santa Monica, via Messina, via Balsamo Crivelli, via San Marco e al mezzanino della Stazione Centrale. Al momento nelle strutture attive ci sono ancora alcune decine di posti liberi che verranno ulteriormente integrati grazie alla nuova apertura.

Leggi: Redattore Sociale, 08/01/2024


mercoledì 3 gennaio 2024
Emilia-Romagna, aumento rette nelle strutture per anziani e disabili. Ira dei sindacati

Dal primo gennaio, per decisione della Regione, sono aumentate di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali. Cgil, Cisl e Uil: “Decisione grave”
“Dal primo gennaio, per decisione della Regione Emilia-Romagna, sono aumentate di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali, le nostre case protette per le persone non autosufficienti”. La denuncia arriva dai sindacati dei pensionati di Parma Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che insieme alle rispettive confederazioni provinciali affermano: “Si tratta di una decisione grave a cui le organizzazioni sindacali si sono opposte chiedendo quantomeno un aumento più contenuto, oltre a nuove regole sull’accreditamento socio sanitario”. Infatti “crediamo che un aumento di 123 euro al mese, senza nessuna garanzia di miglioramento del servizio e in un momento di crisi, con l’inflazione a due cifre e le pensioni e gli stipendi bloccati, vada a colpire oltremodo le famiglie e le fasce più deboli”.

Leggi: Redattore Sociale, 03/01/2024


martedì 2 gennaio 2024
Regione Lombardia, tagli ai fondi per la non autosufficienza

La denuncia delle associazioni: con la delibera n. 1669 approvata dalla Giunta regionale il 28 dicembre 2023, dal 1° giugno 2024 più di 7mila persone con disabilità grave o gravissima vedranno ridursi il sussidio per l’assistenza famigliare da 650 a 400 euro mensili
“A nulla è valso in queste settimane il lavoro di richiamo di tante associazioni lombarde nei confronti dell’Assessorato alla Famiglia e Solidarietà sociale: il 23 dicembre 2023 la Giunta di Regione Lombardia ha deliberato all’unanimità il taglio sulle Misure B1 e B2 relative alla disabilità gravissima e grave, finanziate da risorse statali del Fondo Nazionale per la non autosufficienza (FNA) e con risorse regionali. Una decisione che colpisce duramente il sostegno ai caregiver familiari, cioè quelle persone che da sole, ogni giorno, assistono chi ha una disabilità grave o gravissima”. È quanto si legge in un comunicato stampa diramato dalla Uildm-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare che sottolinea come, a partire dal 1° giugno 2024, oltre 7mila persone con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno decurtare da 650 a 400 euro mensili il contributo per l’assistenza domiciliare. Una situazione quest’ultima che, secondo l’organizzazione, coinvolgerebbe anche altre 10mila persone con grave disabilità, che ricevono contributi per la loro assistenza dai Comuni.

Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2024


venerdì 22 dicembre 2023
Più anziani assistiti a casa, il Comune di Mantova punta a raddoppiarli

L’assessore Caprini: «Oggi sono un centinaio, ma siamo pronti a potenziare il servizio grazie ad ausili sanitari ad hoc e domotica»
La rete di volontari Ne fanno parte Club delle Tre età e Auser che seguono ogni giorno 400 anziani Combattere la solitudine Uno dei momenti di incontro per anziani organizzati dal Club delle Tre età Caprini: oggi sono un centinaio, ma siamo pronti a potenziare il servizio grazie ad ausili sanitari ad hoc e domotica
L’obiettivo è condiviso con le associazioni di volontariato e con Aspef e non potrebbe essere altrimenti: consentire ai nostri anziani di vivere il più a lungo possibile nelle proprie case, mantenendoli in sicurezza in un contesto a loro familiare grazie ai volontari, alla dotazione di ausili sanitari ad hoc, alla telemedicina e, dove possibile, anche alla domotica come quella prevista negli alloggi del Piano Pinqua a Borgochiesanuova. «Attualmente sono un centinaio ma puntiamo a raddoppiare il numero degli utenti»: ad annunciarlo alla Gazzetta è l’assessore al welfare Andrea Caprini nell’aggiornarci in questa fine d’anno su bisogni emergenti e servizi già in campo per la terza età. Gli aiuti in campo Sono centinaia gli anziani che anche quest’anno il Comune ha aiutato con sostegni e servizi dedicati. Si va dai 170 aiutati a pagare le bollette con il bando utenze a loro rivolto ad altri 173 che sono rientrati nel bando destinato alle famiglie in difficoltà, dai 31 che hanno ricevuto contributi per pagare l’affitto alle 574 spese consegnate a domicilio a una cinquantina di nuclei “over” dai volontari di Auser e Arci fino ad arrivare ad altri cinquanta anziani che ricevono aiuti alimentari attraverso l’emporio solidale e infine ai 96 destinatari dei servizi di assistenza domiciliare messi in campo da Aspef.

Leggi: Gazzetta di Mantova, 22/12/2023


mercoledì 20 dicembre 2023
Inaugurato a Brindisi lo sportello sociale “informanziani” curato da Spi Cgil ed Auser

Il 19 dicembre scorso è stato inaugurato a Brindisi, in via Palestro 11, lo sportello sociale “informanziani” che sarà curato dalle volontarie e i volontari dello Spi Cgil e dell’Auser di Brindisi. E’ un servizio che il Sindacato dei Pensionati Regionale della Cgil ha voluto fortemente avviare, in via sperimentale, in tutti i comuni capoluogo delle sei province pugliesi, come ha chiarito nel suo intervento il Segretario Generale dello Spi Cgil Puglia Gianni Forte, nella consapevolezza che nei grossi centri urbani le fragilità delle persone sono ancora più critiche, spesso il senso di abbandono e di solitudine è percepito in maniera più marcata, perché non esiste più la comunità solidale di un tempo. Soddisfazione per l’avvio dell’attività dello sportello è stata espressa dal Segretario Generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia, convinto dell’importanza di essere sempre più vicini ai bisogni di pensionati e lavoratori, creando luoghi specifici per l’ascolto. Ecco, quindi, che lo Spi Cgil e l’Auser di Brindisi cercheranno di offrire un contesto adeguato per accogliere e ascoltare non solo le persone anziane, ma anche tutte quelle persone che vivono una situazione di disagio, per cogliere il bisogno che emerge e provare a dare una risposta attraverso informazioni e supporto per accedere ai servizi che l’Ambito Territoriale Sociale, o l’ASL, offrono a cittadine e cittadini.

Leggi: Brundisium, 20/12/2023


mercoledì 20 dicembre 2023
Arriva a Prato il progetto Abitare Solidale

Bisogni in connessione per affrontare la questione abitativa e superare la solitudine. È questo lo scopo di Abitare Solidale di Auser, un percorso di coabitazione nato dall’idea di trasformare il “problema abitativo” in nuove opportunità, per una comunità più coesa, attraverso coabitazioni basate sul principio dell’aiuto reciproco e della solidarietà. A Prato Abitare Solidale è realizzato con il contributo del Comune e si rivolge a tutti coloro anziani e non solo residenti in case con più di una camera da letto, e quanti abbiano bisogno di un alloggio e vivano una situazione di momentanea necessità. «Il modello di coabitazione di Abitare Solidale che sta sperimentandosi anche sul territorio pratese – afferma Gabriele Danesi responsabile del progetto – cerca di rispondere a due macro tipologie di fragilità: quella espressa da chi a causa di una situazione reddituale è in difficoltà e risponde alle esigenze di persone anziane che vivono una fase delicata della loro esistenza, ma che vogliono continuare a farlo all’interno della propria casa che non è solo uno spazio fisico, ma è un luogo denso di memorie, ricordi, sicurezze ma allo stesso tempo anche di solitudine».
Per contattare Abitare Solidale: 3701281910 dal lunedì al venerdì dalle 9. 30 alle 12. 30 e dalle 15 alle 18. La mail è abitaresolidaleauser@gmail.com

Leggi: Auser, 20/12/2023


IN AGENDA:

29/01/2024 – In cerca di un nuovo modello – Lo stato del welfare in Lombardia

In occasione dell’uscita in libreria del nuovo volume di LombardiaSociale – “In cerca di un nuovo modello. Lo stato del welfare in Lombardia” – Lunedì 29 gennaio 2024 si terrà un incontro di presentazione in presenza degli autori alla Casa della Cultura di Milano. Scarica qui la locandina. Il programma dell’evento e le modalità di iscrizione saranno diffuse nelle prossime settimane.

Leggi: Lombardia Sociale


IN EVIDENZA:

2024: meno retorica per il welfare sociale – Sergio Pasquinelli

Meno retorica e più attenzione alla concretezza è il mio augurio per l’anno nuovo. La narrazione delle cose belle e buone inonda molte analisi e impedisce di apprendere i reali meccanismi che aiutano lo sviluppo, l’innovazione, le relative condizioni, i costi. Ci circondano racconti, casi, episodi, e su questi costruiamo generalizzazioni improprie.
Auspico un welfare meno retorico in modo particolare in tre ambiti.
Primo, il welfare di comunità. Tema su cui si sono spesi fiumi di parole e che certo vede molte esperienze virtuose, positive, ispiratrici. Ma se ingessato come qualcosa di “buono a prescindere” il welfare di comunità diventa retorica, rischiando di ricondurre tutto ciò che incontra a una dimensione collettiva, a un approccio forzatamente socializzante, rimuovendo i bisogni individuali di attenzione, di un ascolto riservato, di confidenza, di ritiro.

Leggi: Welforum


Il bivio per la prossimità – Gianfranco Marocchi

Il fatto è stato ripreso da diversi quotidiani locali e nazionali: a Milano un’associazione organizza un pranzo natalizio per senzatetto in Galleria Vittorio Emanuele, i vigili comminano una contravvenzione per occupazione di suolo pubblico non autorizzata.
La circostanza si presta a più letture.
La prima tentazione è quella di interpretare l’accaduto con le categorie mertoniane del ritualismo: il rispetto (ostinato e ottuso, aggiunta mia e non di Merton) dei mezzi – in questo caso le norme – perdendo l’orizzonte dei fini e quindi dello spirito per cui le norme sono state scritte; e questo scollamento viene subito avvertito dal senso comune che, prima ancora di interrogarsi sul fatto che la contravvenzione risponda o meno a qualche codice, ne avverte l’insensatezza, prova un sentimento di ribellione per come la scelta dei vigili contrasti con quelle che riteniamo essere le finalità ultime dell’amministrazione, cui attribuiamo il compito inalienabile di solidarietà nei confronti dei cittadini più deboli. E quando si avverte la non corrispondenza rispetto alle finalità, anche una giustificazione dell’operato basata sulla correttezza formale non frena il discredito sull’istituzione ritualistica.

Leggi: Welforum


Progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer

Si terrà tra febbraio e aprile la seconda edizione del corso di formazione “Design for all strategy. Requisiti operativi per la progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer”, promosso dal Politecnico di Milano, rivolgendosi a tutti coloro che vogliano integrare in modo pratico la strategia progettuale “Design for All” e “Universal Design” all’interno della progettazione di edifici pubblici e privati e ambienti accessibili, fruibili e inclusivi per il maggior numero di persone possibili. Il tutto con l’obiettivo di formare la figura dell’inclusive designer
Il Politecnico di Milano ha organizzato la seconda edizione del corso di formazione permanente denominato Design for all strategy. Requisiti operativi per la progettazione accessibile e inclusiva: il ruolo dell’inclusive designer, promosso dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruzioni (ABC) del Politecnico stesso.
L’iniziativa si rivolge a tutti coloro che vogliano integrare in modo pratico ed efficace la strategia progettuale Design for All e Universal Design all’interno della progettazione di edifici pubblici e privati e ambienti accessibili, fruibili e inclusivi per il maggior numero di persone possibili. «Il Design for All – si ricorda a tal proposito in Persone con disabilità.it – è ora oggetto di standard europei recepiti anche in Italia (come la UNI CEN EN17210:2021), per promuovere l’attenzione verso il benessere dell’individuo, e viene attualmente richiesto tra i requisiti di qualità degli ambienti per l’aggiudicazione di gare di progettazione di edifici ad uso e interesse pubblico».

Leggi: Superando


L’assistente sociale nelle strutture residenziali per anziani, fra vuoto normativo e opportunità

L’assistente sociale che opera nelle strutture residenziali per anziani è chiamato a svolgere un lavoro socio relazionale finalizzato a garantire, in integrazione con gli altri membri dell’équipe, la centralità di anziano e famiglia nei percorsi di cura e assistenza. A partire dal Quaderno del Gruppo Anziani dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia, l’articolo presenta alcune peculiarità del lavoro svolto dagli assistenti sociali in questi servizi, nel loro “stare in relazione continua” con anziani, famiglie e operatori.
di Emanuela Bruna Elsa Cavagnini (assistente sociale, Residenze Anni Azzurri, Milano), Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano), Valentina Gualerzi (assistente sociale, RSA Virgilio Ferrari, Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I luoghi della cura online, Fondazione Nazionale Assistenti Sociali), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo, Carugate MI)
Nonostante la crescente attenzione verso i setting di cura domiciliari e verso la territorializzazione degli interventi, le strutture residenziali rimangono uno dei pilastri dell’assistenza alle persone anziane fragili, soprattutto laddove non è possibile garantire un’adeguata assistenza a domicilio; ma esse devono rispondere alla necessità di un’apertura più incisiva con il territorio e con le reti di prossimità, allo scopo di rafforzare la componente comunitaria e sociale del vivere in struttura residenziale. L’assistente sociale (AS), nell’équipe interdisciplinare, può supportare questi processi di interazione e reciprocità costruttiva e funzionale tra enti, tra interlocutori, tra persone, esprimendo appieno il proprio ruolo di promotore delle reti e valorizzando l’importanza del lavoro sociale relazionale e di comunità, anche in un contesto di cura residenziale.

Leggi: I Luoghi della Cura


Salute e invecchiamento, con il lavoro in campagna migliorano le condizioni di vita: patto tra Coldiretti, Inrca, Univpm e Centro Montessori per la longevità attiva

Il paziente anziano in azienda agricola tre giorni la settimana per 5 ore al giorno tra laboratori sensoriali e attività lavorative per migliorare le proprie condizioni di vita.
A seguirlo, monitorandone le condizioni, ci saranno medici e ricercatori. Nasce nelle Marche il progetto Silver Agri Age, frutto della collaborazione tra Coldiretti Marche, Università Politecnica delle Marche, Inrca e Centro Internazionale Montessori, presentato a Macerata all’interno dell’azienda agricola Sigi.
“La potenza del social farming – ha spiegato Cristina Gagliardi, ricercatrice Inrca – è quella di avere tutte le caratteristiche che possono curare le persone: la quotidianità, le attività domestiche leggere come la cura degli animali, delle piante, la possibilità di realizzare laboratori sensoriali. Per l’Inrca è un’ottima occasione: attraverso questo percorso andiamo a valutare la prevenzione rispetto all’insorgenza di quelle problematiche legate all’invecchiamento”.

Leggi: Senza Età


Riforma non autosufficienza, 12 criteri per realizzarla. Il Manifesto – di Chiara Ludovisi

Appello delle 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza alla Vice Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali per evitare il naufragio della riforma. Il ‘Manifesto’ sancisce i criteri da rispettare nella scrittura dei Decreti attuativi
In Italia la non autosufficienza riguarda circa 10 milioni di persone, tra anziani, caregiver familiari e assistenti professionali. A marzo è stata approvata la Legge di riforma dell’assistenza (Legge Delega 33/2023), attesa da 25 anni, che per molti può rappresentare un passaggio decisivo, dal punto di vista sociale e culturale.
A seguire con attenzione e costanza gli sviluppi della riforma, nel 2021 è nato il Patto nazionale per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, sottoscritto a da un’ampia coalizione sociale, ideato e coordinato da Cristiano Gori. Il Patto raggruppa la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese.

Leggi: Spazio 50


SEGNALAZIONI:

Ecco il Bonus animali domestici – di Luca Guazzati

Atteso da tempo e ipotizzato a lungo, finalmente il bonus animali domestici è stato inserito dal governo nella legge di Bilancio appena approvata. A confermarlo ufficialmente è l’uscita in Gazzetta Ufficiale del testo della Manovra. Vediamo cosa dice in sintesi.
Chi ha diritto?
Il bonus è riservato “ai proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’Isee inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni”, dunque non a tutti. Oltre al fondo, resta ovviamente valida la detrazione delle spese veterinarie in dichiarazione dei redditi: essa è pari al 19% delle spese veterinarie sostenute fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. Per questo non ci sono limiti di Isee.
Per quali prestazioni?

Leggi: Senza Età


Pensioni: all’Inca chiedi l’Ecocert.

Dal 1° novembre, se sei un pubblico dipendente puoi rivolgerti alla sede Inca più vicina a te per chiedere l’estratto conto certificativo per avere tutte le informazioni necessarie per verificare la correttezza dei versamenti contributivi previdenziali.
Guarda il video per saperne di più: Ecocert: presentazione (youtube.com)

Leggi: Inca


Nuovi Lea. Prorogata al 1° aprile l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale

Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga di 3 mesi. IL DOCUMENTO
Slitta di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale che erano state approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni dopo ben 6 anni di attesa. Dunque, ancora qualche mese di attesa che farà coincidere l’applicazione delle nuove tariffe della specialistica con quelle della protesica per cui l’entrata in vigore era già stata prevista per il 1° aprile.
Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga.

Leggi: Quotidiano Sanità


Inps, al via l’Assegno di inclusione, strumento di contrasto alla povertà

Da oggi è possibile presentare domanda per la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e un percorso di inclusione sociale e lavorativa
Da oggi è possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione (Adi), la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e soprattutto un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa. La domanda di Adi si può presentare nella sezione dedicata del sito Inps (www.inps.it) utilizzando Spid, Cns e Cie oppure rivolgendosi a un Patronato. A partire dal 1° gennaio 2024 le domande potranno essere inoltrate anche attraverso i Caf.

Leggi: Redattore Sociale


 

 

Buon Natale e Felice 2024 da Abitare e Anziani!
La pubblicazione delle news di Abitare e Anziani verrà sospesa nel periodo delle festività e riprenderà il 10 Gennaio 2024.

NEWS:

lunedì 18 dicembre 2023
Italia a termine, troppo pochi in un Paese diseguale

Secondo l’Istat la popolazione italiana è scesa sotto i 60 milioni. Diminuiscono i nati, aumentano gli anziani. Al Nord la speranza di vita è più alta
I dati dell’ultimo censimento appena diffuso dall’Istat non lascia dubbi: l’Italia, dal punto di vista demografico almeno, sta stabilmente percorrendo la via del declino. Il 31 dicembre 2022 la popolazione residente è ulteriormente scesa sotto la soglia dei 60 milioni: siamo 58.997.20, ben 32.932 individui in meno rispetto all’anno precedente. Poteva andar peggio, i risultati negati, infatti, sono temperati dalla presenza degli stranieri. Scrive nel rapporto l’Istituto nazionale di Statistica: “Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente del 8,7%”.

Leggi: Collettiva, 18/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Non autosufficienza, Acli: “Per il Governo la situazione di famiglie e caregiver non è una priorità”

Antonio Russo, vicepresidente Acli nazionali, sul Manifesto con i criteri da rispettare affinché i decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari. “Saremo in prima linea”
Un ‘Manifesto’ con i criteri da rispettare affinché i Decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024 siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari. È il documento che le 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza hanno inviato alla Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. Dodici criteri che le associazioni aderenti al Patto hanno messo nero su bianco, suddivisi in quattro macro-obiettivi: costruire un sistema unitario; introdurre nuovi modelli d’intervento; sostenere i diversi soggetti coinvolti nella non autosufficienza e utilizzare un metodo costruttivo. I criteri sono accompagnati da un set di indicatori operativi che, successivamente alla presentazione pubblica dei Decreti, permetteranno di verificarne l’effettivo rispetto.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Senza dimora: Progetto Arca festeggia il Natale in strada con i più fragili

Una settimana di cene itineranti con menù della tradizione distribuite in strada dalle Cucine mobili a Milano, Varese, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari. A Milano il 21 dicembre allestita una tavolata in centro città per le persone senza dimora
Una settimana di festeggiamenti in strada per essere a fianco di chi è più fragile: tornano anche quest’anno le cene natalizie itineranti di Progetto Arca con speciali menù della tradizione distribuite grazie alle Cucine mobili, gli ormai noti foodtruck con forni e bollitori a bordo che girano per le città dispensando pasti caldi alle persone senza dimora.
Ogni settimana sono in tutto 2.600 le cene, e altrettante colazioni, distribuite con le Cucine mobili in 7 città: Milano, Varese, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari. Proprio in queste città, nella settimana che precede il Natale, da lunedì 18 a domenica 24 dicembre, tutte le sere vengono distribuite cene speciali a base di pasta al forno, torte salate con verdure, frutta e tanti piccoli panettoni in regalo.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


giovedì 14 dicembre 2023
Le stazioni diventano hub multiservizi dedicati alla salute

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per implementare i servizi sanitari nei comuni sotto i 15 mila abitanti, trasformando le stazioni da luoghi di semplice transito in centri di assistenza sanitaria immediata
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per implementare i servizi sanitari nei comuni sotto i 15 mila abitanti, trasformando le stazioni da luoghi di semplice transito in centri di assistenza sanitaria immediata.
Il protocollo d’intesa è stato firmato da Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale di FIMMG, e da Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer del Gruppo FS Italiane. L’accordo dà il via a una collaborazione strategica che intende migliorare la salute e il benessere delle comunità locali, potenziando al contempo anche il ruolo delle stazioni ferroviarie come centri polifunzionali e di aggregazione sociale.

Leggi: Redattore Sociale, 14/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Anziani non autosufficienti. Da Anap un Manifesto contro il fallimento della Riforma dell’assistenza

L’appello delle 60 organizzazioni del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza per evitare il naufragio della riforma che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024. Il ‘Manifesto’ sancisce i criteri da rispettare nella scrittura dei Decreti attuativi.
Un ‘Manifesto’ inviato dalle 60 organizzazioni del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza alla viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, con i criteri da rispettare perché i Decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza – che il Governo dovrà redigere entro gennaio 2024 -siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 approvata a marzo dopo una attesa di 25 anni e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari.
Sono dodici i criteri che le associazioni aderenti al Patto hanno sancito, suddivisi in quattro macro-obiettivi: costruire un sistema unitario; introdurre nuovi modelli d’intervento; sostenere i diversi soggetti coinvolti nella non autosufficienza e utilizzare un metodo costruttivo. I criteri sono accompagnati da un set di indicatori operativi che, successivamente alla presentazione pubblica dei Decreti, permetteranno di verificarne l’effettivo rispetto. Entro fine gennaio, in attuazione della Legge Delega 33/2023 il Governo presenterà i Decreti Legislativi, che dovrebbero tradurre l’impianto normativo generale in indicazioni puntuali. È impossibile sottovalutarne il peso decisivo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Geriatri nei PS per migliorare l’assistenza e ridurre del 20% i ricoveri. La proposta della Sigg

Dal 68° Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria un richiamo sulla necessità di Pronto Soccorso a ‘misura di anziano’, con la presenza costante e omogenea del geriatra a partire dai Dea, per migliorare la valutazione dei bisogni clinici e indirizzare verso i servizi assistenziali più appropriati. “Sstudi mostrano un riduzione del 20% dei ricoveri grazie all’inserimento del geriatra nel programma di transizione dei PS”.
Gli accessi al pronto soccorso sono alla base della maggior parte dei ricoveri e si attestano tra i 230 e i 300 per 1000 abitanti tra i 40 e i 69 anni, per poi impennarsi, superando i 500 su 1000 abitanti, dopo i 75 anni. Gli anziani sono tra gli utenti che si rivolgono maggiormente al pronto soccorso ma, nonostante ciò, i reparti di primo intervento non sono preparati a seguirli adeguatamente. Il tema è stato al centro della giornata di apertura del 68° Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), che ha preso il via oggi a Firenze.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
In Italia oltre 2,5 milioni affetti da demenza o deficit cognitivo

Sono oltre 2,5 milioni i pazienti affetti da demenza, di cui oltre 1 milione e mezzo da deficit cognitivo. Le famiglie e i malati chiedono risposte e soprattutto attenzione. È quanto emerge da una survey del Centro Studi di Senior Italia FederAnziani
Sono oltre 2,5 milioni i pazienti affetti da demenza, di cui oltre 1 milione e mezzo da deficit cognitivo. Le famiglie e i malati chiedono risposte e soprattutto attenzione. È quanto emerge da una survey del Centro Studi di Senior Italia FederAnziani condotta su oltre 2.080 partecipanti. Sono 40% uomini e 60% donne il campione rappresentativo utilizzato.
E-MemoryCare è la nuova metodica non farmacologica che risponde al problema ponendosi l’obiettivo di contrastare il deterioramento delle facoltà cognitive e salvare, così, il benessere psico-fisico dell’anziano. Attraverso un’apposita piattaforma innovativa e all’avanguardia, il paziente ha accesso ad una serie di esercizi mirati, che puntano a potenziare differenti aree del cervello e contrastano l’insorgere e il progredire della demenza. È promossa da Senior Italia FederAnziani, con la collaborazione di ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane) e Vitattiva. L’iniziativa entra nel vivo in queste settimane con il coinvolgimento per uno screening gratuito di 5.000 pazienti effettuato nei Centri Medici Santagostino psiche di Milano, mentre a Roma e provincia, altri 5.000 saranno effettuati nei Centri Diagnostici del Gruppo Artemisia Lab. In totale si vuole raggiungere l’obiettivo di 10.000 persone per far emergere l’eventuale patologia.

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
Casa di proprietà: un sogno che rischia di diventare un miraggio

Per l’83% degli italiani la proprietà della casa significa sicurezza e stabilità, ma rappresenta un obiettivo sempre più difficile anche per il rialzo dei tassi di interesse. I risultati del secondo Rapporto Federproprietà-Censis “La casa nonostante tutto”
L’83,2% degli italiani considera la proprietà della casa in cui vive un fattore di sicurezza e stabilità. La pensa così il 76,9% dei 18-34enni, l’82,4% dei 35-64enni e l’89,3% delle persone con 65 anni e oltre. Per il 78,4% degli italiani la casa è espressione della propria identità e della propria personalità, per il 69,1% è un investimento sempre sicuro e il 50% dei proprietari dichiara che non venderà mai la propria abitazione perché vuole tramandarla in eredità ai figli o ai nipoti. È quanto emerge dal secondo Rapporto Federproprietà-Censis “La casa nonostante tutto”, che mette in evidenza come nella società italiana la casa di proprietà sia ancora un pilastro della stabilità individuale e della coesione sociale

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


domenica 10 dicembre 2023
Boom di lavoratori anziani in Italia, il 37% ha più di 50 anni

Nel 2005 erano il 21%, mentre nel 2012 il 27%. A fotografare l’invecchiamento dei lavoratori italiani è l’Inapp, l’istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche che annuncia l’avvio della collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia
Boom di lavoratori anziani in Italia. Superata nel 2022 la soglia del 37% dei lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Erano il 21% nel 2005 e il 27% nel 2012. E più di un imprenditore su quattro, tra quanti hanno ravvisato l’invecchiamento del proprio personale, giudica tale fenomeno uno svantaggio, che potrebbe compromettere la capacità di gestire i carichi di lavoro o di impiegare nuove tecnologie, l’adattabilità a nuove mansioni e la disponibilità alla flessibilità di orario. Inoltre, il 41% valuta non adeguate le competenze digitali dei lavoratori in età più avanzata e più della metà ritiene che sarebbe utile svilupparle ulteriormente.

Leggi: Redattore Sociale, 10/12/2023


mercoledì 22 novembre 2023
Barriere architettoniche e case (anche popolari) inaccessibili, una limitazione alla libertà

Per chi ha una disabilità motoria trovare una casa adatta alle proprie esigenze è molto complesso. E l’offerta è ancora più ridotta quando si guarda all’edilizia residenziale pubblica, non solo per la cronica insufficienza ma anche via di ostacoli illegittimi. L’analisi di Sergio Battipaglia, legale del Cento Antidiscriminazione Franco Bomprezzi
La Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità è un trattato internazionale finalizzato a combattere le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani. Con la ratifica da parte del Parlamento italiano il 24 febbraio 2009 la Convenzione è diventata legge dello Stato. Il Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità vuole far conoscere a un pubblico più ampio possibile principi cardine della Convenzione la cui finalità è quella di “promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità”. Ecco il terzo di sei appuntamenti della rubrica sul sito di Altreconomia, curata a vario titolo da legali ed esperti in materia di diritto antidiscriminatorio. Il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi è sostenuto da Fondazione Cariplo.

Leggi: Altreconomia, 22/11/2023


REGIONI:

martedì 19 dicembre 2023
Invecchiamento attivo a sostegno delle fragilità

Sostenere le fragilità e promuovere l’inclusività attraverso la cultura dell’invecchiamento attivo, che mette al centro la persona. Questo il motore pulsante che dagli anni 90’ spinge Auser La Spezia a proporre una serie di attività (tra cui i corsi di ginnastica posturale che si svolgono nella sede di Luni) che hanno l’obiettivo di andare incontro ai bisogni sentiti dalla cittadinanza e di non lasciare indietro nessuno. A fornirci una panoramica della ricca attività dell’associazione di volontariato (che si dispiega in oltre 20 comuni e ha diverse sedi fisiche dislocate nella provincia) è Fiorenzo Abruzzo, presidente dell’Auser spezzino. “Con i nostri preziosissimi 120 volontari cerchiamo di fare il possibile per promuovere iniziative indirizzate alla terza età – spiega – come i corsi di ginnastica dolce o l’Università popolare, ma non solo. Abbiamo infatti ripristinato il servizio di pre-scuola, che vuole andare incontro ai genitori che non potendo accompagnare i figli in classe alle 8 per motivi di lavoro possono portarli prima, sapendo di trovare i nostri volontari pronti ad accogliere i bambini in attesa dell’arrivo del personale ata”.

Leggi: La Nazione, 19/12/2023


martedì 19 dicembre 2023
Persone non autosufficienti: novità e modifiche ai contributi concessi dalla Regione

Aumentate le misure e le risorse a sostegno dell’inclusione sociale e della vita indipendente, esteso i contributi a tutte le forme di disabilità.
Novità per gli assegni di cura per l’assistenza a casa, i contributi per il pagamento di rette in strutture socio-assistenziali, sociosanitarie e riabilitative, i contributi per persone con disabilità gravissima o affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e i contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente.
Dopo l’approvazione nei mesi scorsi in Consiglio regionale di alcune modifiche alla legge 23 del 2010, la Giunta regionale ha approvato ieri i criteri applicativi per l’erogazione dei benefici.

Leggi: Aosta Sera, 19/12/2023


lunedì 18 dicembre 2023
Dal RdC all’AdI: l’esperienza di Rho

L’articolo sintetizza come l’Ambito del Rhodense1 ha affrontato la fase di transizione dal Reddito di Cittadinanza (RdC) alle nuove misure di contrasto alla povertà: Supporto Formazione e Lavoro (SFL) già attiva dal 1° settembre 2023 e Assegno di Inclusione (AdI) che invece entrerà in vigore dal 1° gennaio 20242. I Servizi sociali dell’Ambito sono gestiti in maniera associata dall’Azienda Speciale Consortile Ser.Co.P; il Servizio Reddito di Cittadinanza è attualmente costituito da un’équipe dedicata di professionisti case manager, che opera nelle sedi dei nove Comuni, affiancando i colleghi del Servizio Sociale di Base.
Nel Rhodense l’équipe dedicata alla gestione del Reddito di Cittadinanza è composta ad oggi da un coordinatore assistente sociale, da undici case manager (tra questi, alcuni dedicati per metà tempo al Servizio Sociale di Base) e da un impiegato amministrativo. Per gestire al meglio la fase di transizione tra le misure di contrasto alla povertà – che ha iniziato a prendere forma a partire dalla Legge di Bilancio 2023, per poi entrare nel vivo a maggio con il Decreto Legge n. 48/2023 – gli operatori coinvolti hanno fin da subito investito nella formazione. Infatti, per meglio comprendere quanto previsto dalla nuova normativa di riferimento, nei mesi scorsi vi è stata un’assidua partecipazione ai cosiddetti “Lunedì di GePI” e ad altri appuntamenti dedicati promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in aggiunta agli eventi formativi con altri Enti riconosciuti al fine di raccogliere quante più informazioni possibili, nonché punti di vista diversi sulla tematica.

Leggi: Welforum, 18/12/2023


venerdì 15 dicembre 2023
Rsa Lombardia, i milioni di Bertolaso, il fact-checking del Terzo settore

L’assessore al Welfare annuncia 70 milioni di stanziamenti e promette ai lombardi il blocco delle rette. La risposta della più grande organizzazione di gestori non profit, Uneba: «Ne mancano 200 per arrivare a quanto previsto dai Livelli essenziali di assistenza. Non ci viene riconosciuta neppure l’inflazione». Il presidente Luca Degani: «L’aumento minimo delle tariffe calcolato sulla base di un parametro che nessuno conosce». E con i rinnovi contrattuali, attesi aumenti dei salari per 100mila lavoratori – di GIAMPAOLO CERRI
Guido Bertolaso, l’assessore al Welfare della Lombardia, continua a pestare i piedi al non profit che si occupa di anziani e persone con disabilità, e paradossalmente lo fa anche annunciando decine di milioni di adeguamento, 90 per l’esattezza. Ma è proprio il modo di annunciare quello stanziamento che parrebbe aver indisposto di più perché, conti alla mano, è ampiamente inferiore all’aggiornamento dell’inflazione.

Leggi: Vita, 15/12/2023


mercoledì 13 dicembre 2023
Caritas Reggio Emilia: 300 persone senzatetto in città

A Reggio Emilia sono circa 300 le persone senza fissa dimora, di cui una trentina dormono in stazione. Lo rileva un recente monitoraggio della Caritas, che ha visto nel 2023 aumentare gli accessi ai propri servizi da 120 a 150 al giorno
A Reggio Emilia sono circa 300 le persone senza fissa dimora, di cui una trentina dormono in stazione. Lo rileva un recente monitoraggio della Caritas, che ha visto nel 2023 aumentare gli accessi ai propri servizi da 120 a 150 al giorno.
In crescita anche i pasti serviti nelle mense: 10.000 euro in più rispetto al 2022. Infine è stato potenziato il sistema di accoglienza diffusa attivo tutto l’anno introducendo un concetto nuovo: quello dell’abitazione (che ha sostituito il lavoro nelle necessità degli utenti della Caritas) come punto di partenza per tentare una risalita.

Leggi: Redattore Sociale, 13/12/2023


lunedì 11 dicembre 2023
Donne sole e senza alloggio, a Modena apre casa per accoglierle

Si chiama Casa di Rut e nasce per iniziativa della coop sociale Porta Aperta. In una zona residenziale della città saranno accolte cinque donne che condivideranno gli spazi, in “uno stile di corresponsabilità”
È la prima casa per donne sole e senza dimora in città. È stata inaugurata oggi a Modena e si chiama Casa di Rut, intesa come iniziativa di accoglienza e reinserimento sociale. In un appartamento preso in affitto da Porta Aperta, coop sociale attiva da decenni a Modena, in una zona residenziale della città, saranno accolte cinque donne che condivideranno gli spazi, in “uno stile di corresponsabilità: dalle pulizie degli ambienti comuni al riordino delle camere, dalla spesa ai turni in cucina al lavaggio degli indumenti”. La prima ad entrare a Casa di Rut, spiegano da Porta Aperta, è una signora modenese di 53 anni. In generale, “si tratta di persone inviate dai Servizi Sociali del territorio o che sono passate per la Comunità di Transito gestita dalla nostra associazione”, spiega Alberto Caldana, presidente di Porta Aperta, il quale continua: “Sono donne in parte sole, in difficoltà, senza fissa dimora, a volte con trascorsi di violenze domestiche o di abuso di sostanze.

Leggi: Redattore Sociale, 11/12/2023


IN AGENDA:

Abitare il territorio guardando il mondo. Il seminario di FQTS a Salerno dal 15 al 17 dicembre

La tre giorni di Salerno rappresenta l’appuntamento di chiusura del percorso formativo che si è sviluppato nel corso dell’intero anno e una occasione per consolidare e mettere in pratica le competenze acquisite nel corso della formazione. Allo stesso tempo è un momento privilegiato per esplorare e approfondire tematiche di carattere più generale e trasversale che influenzano il contesto socio-culturale.Si comincia venerdì 15 dicembre, dalla mattina, con le sessione relative agli Assi formativi. Poi alle 17:00 la prima plenaria sullo sviluppo sociale di comunità, con un’introduzione del coordinatore del progetto FQTS, Mauro Giannelli e la discussione tra Aldo Bonomi del consorzio AASTER e Andrea Volterrani dell’Università di Tor Vergata.

Leggi: Auser


IN EVIDENZA:

Verso un ripensamento del lavoro sociale – Gianfranco Marocchi

Il tema del lavoro sociale è ormai da alcuni mesi al centro dell’attenzione, come evidenziato anche da Welforum in diversi contributi – ne hanno scritto tra gli altri Sergio Pasquinelli, Georges Tabacchi e Luca Pavani nella primavera scorsa. Nell’ambito della più generale disaffezione verso il lavoro, dove si diffonde il fenomeno delle “grandi dimissioni”, e accanto ad una sempre più drammatica carenza di personale sanitario documentata ogni giorno sui media, anche i segnali rispetto al lavoro sociale sono preoccupanti, primo tra tutti il fatto che le imprese sociali denunciano mancanza di personale educativo e difficoltà a trovare nuovi operatori, tanto che più di un ente pubblico si è trovato costretto ad accordare deroghe alle professionalità richieste dalle normative di accreditamento per la gestione di taluni servizi.

Leggi: Welforum


D.M. 77/2022: arriva il Progetto di salute

Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, Franco Pesaresi propone un’analisi dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema organizzativo dei servizi. – di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
Il Progetto di salute è il filo conduttore che rappresenta la storia della persona e dei suoi bisogni clinico-socioassistenziali, in raccordo con i servizi sociali, seguendola prima ancora che sviluppi una patologia, dal momento in cui viene identificato come portatore di fattori di rischio o a partire dal primo contatto con il SSN, alimentando in modo coerente e tempestivo il relativo Fascicolo sanitario elettronico (FSE).
Il Progetto di salute: di che cosa si tratta?

Leggi: I Luoghi dela Cura


Come valutare le riforme su disabilità e non autosufficienza – Carlo Mamo, Maurizio Motta

Si è in attesa che il Governo emani i decreti delegati che devono attuare le due leggi delega di riforma per la disabilità (227/21) e per gli anziani (33/23), ed entrambe prevedono sviluppi dei sistemi informativi e degli indicatori per programmare e monitorare il sistema da allestire1.
Qualunque riforma seria deve includere meccanismi per valutarne i risultati e c’è dunque da sperare che quanto le leggi delega prevedono sul tema sia tradotto in azioni efficaci; come contributo in questo articolo suggeriamo una riflessione centrata sull’assistenza domiciliare per non autosufficienti, a partire da due premesse:
a) I contenuti dei riordini esposti negli articoli citati delle due leggi delega sono molto generici. È dunque necessario precisare meglio “come” si intende organizzare un sistema di monitoraggio dei servizi riformati. Il che implica certo una revisione dei sistemi informativi dai quali estrarre dati, ma prima di questo (ossia prima di sviluppare le fonti delle informazioni) occorre la messa a fuoco delle “domande cruciali da farsi”, di “che cosa è più utile conoscere”, ed anche di “quale forma devono avere gli indicatori più importanti”.
b) Purtroppo il PNRR si limita a prevedere2 questo indicatore “Aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni (in linea con le migliori prassi europee), rispetto all’attuale in media tra le diverse regioni italiane di poco inferiore al 5%”.

Leggi: Welforum


Intelligenza artificiale. Agenas avvia la procedura di dialogo competitivo per la realizzazione di una Piattaforma a supporto dell’assistenza sanitaria primaria

L’obiettivo generale è quello di facilitare l’attività di diagnosi e cura dei medici impegnati nell’assistenza territoriale, nonché la fruizione dei servizi sanitari territoriali da parte degli assistiti
Avviata la fase finale della procedura per l’affidamento di un contratto per la progettazione di dettaglio, la realizzazione, la messa in esercizio e la gestione di una piattaforma di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria nell’ambito dei Servizi Sanitari Regionali finanziata con risorse della Missione 6, Componente 1, del PNRR, il cui obiettivo è migliorare l’assistenza sanitaria territoriale, ottimizzando e favorendo i processi di presa in carico dei pazienti su tutto il territorio nazionale ai sensi del decreto del Ministero della salute n. 77/2022.
E’ quanto comunica l’Agenas. L’obiettivo generale è quello di facilitare l’attività di diagnosi e cura dei medici impegnati nell’assistenza territoriale, nonché la fruizione dei servizi sanitari territoriali da parte degli assistiti.

Leggi: Quotidiano Sanità


“Troppe famiglie cadono in povertà per pagarsi le cure”. Il report dell’Oms Europa

L’alert lanciato da un nuovo rapporto dell’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa: “Costretti a scegliere tra assistenza e cibo, incidenza ‘spesa catastrofica’ in ascesa prima di Covid e peggiorata con pandemia”. IL REPORT
Troppe famiglie in tutta la regione europea cadono in povertà dopo aver pagato l’assistenza sanitaria. E’ l’alert lanciato da un nuovo rapporto dell’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa. L’analisi copre 40 Paesi nel Vecchio Continente e mostra come milioni di persone stanno ancora lottando e faticando per pagarsi le cure. C’è una forte dipendenza dei sistemi sanitari dai pagamenti out-of-pocket (a carico del cittadino) e questo fa sì che molte persone sperimentino difficoltà finanziarie quando utilizzano l’assistenza sanitaria o affrontino barriere all’accesso, con conseguente necessità di salute insoddisfatta. I pagamenti out-of-pocket possono anche spingere alcune persone verso la povertà o renderle ancora più povere. Non è un fenomeno che tocca pochi. Anzi, a livello globale 4,5 miliardi di persone – più della metà dell’umanità – non sono coperte da servizi sanitari essenziali.

Leggi: Quotidiano Sanità


I LEP sono diritti esigibili dai cittadini, e doveri per i servizi? – di Maurizio Motta

I livelli essenziali delle prestazioni (LEP, declinati in LEA per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, ed in LEPS per quelle socioassistenziali) hanno il loro più robusto fondamento nell’art. 117 della Costituzione modificata nel 20211 che assegna allo Stato la legislazione esclusiva in diverse materie, tra le quali la “.. determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. Nella successiva messa in opera di questa disposizione sono emerse molte criticità di vario profilo, che riguardano in particolare i LEA ed i LEPS:
Il modo ed i tempi con i quali sono stati definiti: i LEA nel 2001 e poi aggiornati soltanto dopo ben 16 anni nel 20172. I LEPS con un susseguirsi caotico di norme, con la conseguenza di un loro quadro attuale disorganico e frammentato3.
Nel testo citato della Costituzione si dispone che i LEP “…devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”, e dunque che l’offerta di questi livelli di prestazioni debba essere presente in ugual modo per i cittadini di tutta Italia. Ma uno dei noti problemi attuali consiste nella rilevantissima differenza delle prestazioni sanitarie e socioassistenziali nelle diverse Regioni. Cosicché di fatto le offerte per i cittadini, soprattutto negli interventi per la non autosufficienza sono di fatto solo “livelli essenziali locali”. Peraltro un percorso per introdurre livelli essenziali più uniformi non dovrebbe essere vissuto come attentato all’autonomia regionale, o svilimento della programmazione locale (come invece spesso accade), a meno che si rinunci a priori ad avere LEP nazionali; ma è questo che vuol ottenere chi spinge per un forte regionalismo differenziato?

Leggi: Welforum


Ogni nuova legge dovrà dichiarare il suo “impatto generazionale”

Nel decreto Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri, arriva la “valutazione d’impatto generazionale” di tutte le leggi. Una richiesta già avanzata dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che oggi dice: «Si faccia anche ex post» – di Sara De Carli
«Si prevedono misure volte al miglioramento della qualità della normazione, tra le quali l’introduzione di una “valutazione d’impatto generazionale” delle leggi»: recita così la dichiarazione del Governo a margine del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2023 che ha approvato un disegno di legge che introduce deleghe al Governo per la semplificazione normativa.
La richiesta l’aveva avanzata anche l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza nella sua recente relazione al Parlamento. «Aver previsto finalmente la valutazione preventiva dell’impatto generazionale che i disegni di legge del Governo possono avere sui giovani e sulle generazioni future, in termini di effetti ambientali, sociali o economici, è un passo in avanti significativo», dichiara infatti oggi Carla Garlatti.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Inps, al via l’Assegno di inclusione, strumento di contrasto alla povertà

Da oggi è possibile presentare domanda per la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e un percorso di inclusione sociale e lavorativa
Da oggi è possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione (Adi), la nuova misura prevista dal decreto-legge 48/2023, che offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e soprattutto un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa. La domanda di Adi si può presentare nella sezione dedicata del sito Inps (www.inps.it) utilizzando Spid, Cns e Cie oppure rivolgendosi a un Patronato. A partire dal 1° gennaio 2024 le domande potranno essere inoltrate anche attraverso i Caf.
Direttamente dal portale Inps oppure con il supporto degli intermediari, il richiedente, dopo aver presentato la domanda, deve accedere al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare (Pad).

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Influenza e Covid. Tornano i test per chi accede in ospedale e Rsa. La circolare del Ministero

La misura necessaria per ampliare e potenziare il monitoraggio dei virus per andare a rintracciare tutte le malattie respiratorie che stanno circolando. “Per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2, virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus e altri coronavirus”. LA CIRCOLARE
Torna l’indicazione per i test alle persone con sintomi Sars-CoV-2 e virus respiratori che accedono alle strutture sanitarie. Lo prevede la nuova circolare `Indicazioni per l’effettuazione dei test diagnostici per Sars-CoV-2 per l’accesso e il ricovero nelle strutture sanitarie´, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. L’obiettivo è ampliare e potenziare il monitoraggio dei virus per andare a rintracciare tutte le malattie respiratorie che stanno circolando.
In ospedali e Rsa, “per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con Covid-19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per Sars-CoV-2, virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus e altri coronavirus umani diversi dal Sars-CoV-2, come indicato dagli organismi internazionali, Oms e Ecdc”, si legge nella circolare.

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Covid e influenza. Picco in arrivo con le Feste. Simg e Simit: “Raccomandiamo prevenzione vaccinale e una gestione mirata dei pazienti anziani e con patologie”

Il medico di famiglia e quello di guardia medica non possono abbassare la guardia nei confronti dell’infezione da Sars-CoV-2, trovandosi sempre più nella posizione di dover attuare le scelte migliori per la gestione domiciliare dei pazienti.
Covid e influenza circolano in modo massiccio in questi giorni e il picco dei contagi è previsto durante i giorni delle feste. Gli specialisti raccomandano prevenzione vaccinale e una gestione mirata dei pazienti con COVID-19. “Siamo ancora in tempo per somministrare le dosi booster del vaccino anti-COVID disponibile nelle preparazioni aggiornate (Omicron XBB. 1,5), soprattutto utile come rinforzo delle difese immunitarie per i soggetti con particolari cronicità e comorbosità a rischio elevato di ricovero. Stiamo parlando di pazienti immunodepressi per malattia o farmaci, oncologici, diabetici, cardiopatici, ma soprattutto anziani e comunque ultra 60enni”. Lo dichiara Alessandro Rossi, Presidente SIMG (Società italiana Medici di medicina generale).

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Pensionati in piazza a Roma il 15 dicembre
Lo Spi Cgil proclama la manifestazione nazionale contro le politiche del governo: “I conti non tornano. Ci avete rotto le tasche”. Sul palco Pedretti e Landini

Scatta la protesta dei pensionati. Venerdì 15 dicembre i pensionati della Cgil scenderanno in piazza Santi Apostoli a Roma, per la manifestazione nazionale contro le politiche del governo Meloni. La mobilitazione è stata proclamata dallo Spi Cgil.
“I conti non tornano. Ci avete rotto le tasche”, questo lo slogan della giornata con l’obiettivo di rilanciare le richieste del sindacato, soprattutto in riferimento alla manovra di bilancio. L’appuntamento prenderà il via alle 9.30 con i dialoghi di Gabriele Cohen e Ziad Trabelsi, un incontro di musica ebraica e araba all’insegna della pace.
Seguiranno le testimonianze di delegati e delegate su pensioni, sanità, assistenza sociale e non autosufficienza. Sul palco anche la voce di una giovane donna contro la violenza di genere.

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NEWS:

martedì 5 dicembre 2023
Giornata internazionale del volontariato, tante le iniziative in campo

Oggi si celebra la 38esima Giornata internazionale del volontariato, ricorrenza festeggiata il 5 dicembre di ogni anno in tutto il mondo a seguito della risoluzione 40/212 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 17 dicembre 1985. Quest’anno lo slogan scelto dall’Onu è “If everyone did”, se tutti lo facessero: un modo per sottolineare che se tutti si impegnassero nel volontariato, sarebbe più semplice risolvere i problemi sociali, economici e ambientali della contemporaneità. Ed è proprio dal valore dell’agire collettivo e dal riconoscimento del contributo per il benessere della collettività offerto ogni giorno da milioni di persone in Italia che prende spunto l’evento nazionale “Condividere, valorizzare, costruire” promosso da Forum Terzo Settore, CSVnet-Associazione centri di servizio per il volontariato e Caritas italiana, in collaborazione con Cosenza Capitale Italiana del Volontariato. L’iniziativa si svolge oggi a Cosenza, dalle 16 alle 18.30, presso il Palazzo della Provincia (piazza XV Marzo) e sarà possibile seguire i lavori anche in diretta streaming sul canale YouTube di Csv Cosenza. Cosenza è la seconda città ad aver ottenuto questo titolo dopo Bergamo. Poi il testimone passerà a Trento, che sarà anche capitale europea del volontariato per il 2024.

Leggi: Redattore Sociale, 05/12/2023


lunedì 4 dicembre 2023
Urbanistica preventiva per persone Hikikomori

Considerato l’effetto sulla salute dell’ambiente sociale, fisico e costruito delle città, sarebbe auspicabile che le politiche pubbliche tenessero conto del loro impatto potenziale sulla salute dei cittadini, a partire dalle politiche sociali, le politiche che influenzano la struttura urbana, la sicurezza, l’offerta di servizi, la qualità dell’aria, il trasporto pubblico e la disponibilità e fruibilità di percorsi sicuri e piacevoli da percorrere a piedi.
Si può uscire dalla condizione Hikikomori con il solo aiuto del contesto in cui si vive, attraverso ritmi di vita lenti, scenari mozzafiato e un connettivo sociale imperniato su sani principi, presenti, ad esempio, nell’area parco del Cilento, in provincia di Salerno nel comune di Cuccaro Vetere.
“Questa condotta di autoreclusione descritta per la prima volta in Giappone si è diffusa in tutto il mondo – ha sottolineato Iannuzzi – e miete con una crescita esponenziale vittime in tutto il mondo non escluso il nostro Paese e la provincia di Salerno. Colpisce in prevalenza i maschi con un rapporto di 4:1 in una fascia di età che va, in particolare, dai 9 ai 40 anni. In Italia si stima la presenza di circa 120 mila Hikikomori, ma la stima risulta essere realizzata per difetto in quanto ancora a dati frammentari non essendoci un impegno diretto ed efficace delle istituzioni preposte.

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/12/2023


venerdì 1 dicembre 2023
Disabilità e inclusione. Ocse bacchetta l’Italia: troppa burocrazia per l’accesso ai servizi e forte disparità tra Nord e Sud

Le disuguaglianze regionali sono anche legate alle differenze nella valutazione della disabilità, sia tra le regioni che all’interno delle stesse. La valutazione dello stato di disabilità, che determina il grado di ‘invalidità civile’ e l’idoneità alle prestazioni e ai servizi nazionali, è supervisionata dall’Istituto Nazionale di Sicurezza Sociale (INPS), ma attuata a livello provinciale con un notevole grado di discrezionalità. Inoltre, l’ordinamento italiano prevede cinque diverse valutazioni dello stato di disabilità in parallelo, rendendo il sistema inefficiente e difficile da comprendere
L’Italia cerca da tempo di riformare la sua politica sulla disabilità per affrontare almeno tre problemi di lunga data: le incongruenze con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che richiedono un aggiornamento nella valutazione della disabilità; la frammentazione della valutazione e del supporto alla disabilità; e le conseguenti disparità tra le regioni italiane nell’offerta di servizi per la disabilità e nell’utilizzo delle prestazioni per la disabilità. Lo rileva il report “Disabilità, lavoro e inclusione in Italia: Una migliore valutazione per una migliore assistenza” dell’Ocse.

Leggi: Quotidiano Sanità, 01/12/2023


giovedì 30 novembre 2023
Pnrr. Gimbe: “Espunte 312 case di comunità e 76 ospedali di comunità, rischio penalizzazione Centro-Sud. Via 1.083 posti letto di area critica”

“L’aumento dei costi di realizzazione di opere preventivate in era pre-pandemica e antecedenti alla crisi energetica hanno reso inevitabile espungere un numero consistente di Case e Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali. Considerato che la distribuzione regionale delle opere da edificare non è omogenea, è indispensabile trovare un meccanismo di perequazione. Positivo l’aumento degli over 65 assistiti in ADI e in telemedicina”, commenta il presidente Cartabellotta.
Il 7 agosto 2023 l’Italia ha inviato alla Commissione Europea la “Proposta per la revisione del PNRR” che, relativamente alla Missione Salute, chiedeva di espungere la realizzazione di 414 Case di Comunità, 76 Centrali Operative Territoriali, 77 ospedali di Comunità e 22 interventi di anti-sismica. Il documento conteneva inoltre la richiesta di differimento delle scadenze per tre target/milestone: Centrali Operative Territoriali (+6 mesi), persone assistite attraverso la telemedicina (+12 mesi), ammodernamento parco tecnologico e digitale ospedaliero (+12 mesi).

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2023


giovedì 30 novembre 2023
Manovra. Rosina (Cnoas): “Elenchi speciali nell’albo degli assistenti sociali per aiutare meglio i fragili”

Gli assistenti sociali in una lettera aperta al Governo e al Parlamento chiedono di poter aiutare meglio chi si rivolge a loro, persone momentaneamente o permanentemente in difficoltà, con l’istituzione di elenchi speciali all’interno dell’albo degli iscritti all’Ordine. Un intervento a costo zero, richiesto da anni, e mai realizzato
Istituzione di elenchi speciali all’interno dell’albo degli iscritti all’Ordine degli assistenti sociali poter aiutare meglio le persone momentaneamente o permanentemente in difficoltà, in ogni angolo del Paese. Un provvedimento in legge di Bilancio a costo zero.
È quanto chiedono in una lettera aperta inviata al Governo e al Parlamento gli assistenti sociali del Cnoas.
“Sappiamo che molto si è fatto e molto si cerca di realizzare per garantire il contrasto alla violenza, alla povertà e per l’inclusione di chi è più fragile e vulnerabile, anziani e persone con disabilità – scrive la presidente del Consiglio Nazionale, Barbara Rosina – . In tutto questo, a fronte dei numerosi fatti di cronaca attuali e passati, fuori da ogni logica di opportunità politica, Le chiedo di considerare la nostra richiesta di un intervento urgente di parziale riordino della professione che consenta a questa istituzione ordinistica di garantire la miglior qualità di prestazioni a favore delle persone. Accolga la proposta, presentata in questi mesi da maggioranza e opposizione per dare la possibilità di istituire elenchi speciali all’interno dell’Albo, formati da professionisti con competenze certificate nei diversi ambiti”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2023


martedì 28 novembre 2023
“Manicomio all’italiana”, al via il 1 dicembre la tre giorni contro l’istituzionalizzazione degli “inutili”

Si parlerà di discriminazione e segregazione dei fragili, degli anziani e dei migranti al VI congresso annuale dell’associazione radicale “Diritti alla follia”. “In passato i manicomi erano gratis, ora molti di questi luoghi sono a pagamento”
S’intitola “Manicomio all’italiana” il VI congresso annuale dell’associazione radicale “Diritti alla follia”, che si terrà a Roma, Via delle Coppelle 35 (Palazzo Baldassini) dal 1° al 3 dicembre. Al centro del dibattito i temi della segregazione, dell’emarginazione, della discriminazione e dell’istituzionalizzazione di coloro che la nostra società considera “inutili”. “Sono tantissime ormai le sigle e le forme dell’istituzionalizzazione di persone con disagio, di migranti, di anziani, spiegano gli organizzatori: Spdc-Rems-Cpr-Atsm- Cepac- Ctm-Ctrm-Ctpr-Srp-Sprai-Sprae-Sprf-Sir-Crap-Rds-Rsa-Rop-Ipm”. A ognuna di queste sigle – dichiara “Diritti alla Follia” – corrispondono luoghi che significano, in sostanza, “internamento, isolamento dal mondo, diritti negati e pochissima trasparenza”. I controlli da parte delle Istituzioni preposte sono scarsissimi, si tratta di un mondo parallelo e quasi nessuno si accorge della loro esistenza (a meno che non ci finisca dentro un proprio familiare). L’accesso a questi luoghi è difficilissimo senza un’autorizzazione.

Leggi: Redattore Sociale, 28/11/2023


REGIONI:

lunedì 4 dicembre 2023
Reggio Calabria. In difesa del diritto alla casa: mobilitazione e raccolta firme per il diritto all’abitare. Anche la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, firma la petizione nel corso di un incontro con il SUNIA-CGIL Calabria

Presso il palazzo comunale di Villa San Giovanni, si è svolto un incontro estremamente significativo sulle politiche abitative. Presenti per il Comune, la Sindaca Giusy Caminiti, Ruggero Marra (assessore ai servizi esterni e all’ambiente), insieme ad altri componenti dell’esecutivo. Per il sindacato, Francesco Alì, Segretario Generale del Sunia-Cgil Calabria.
Al centro della discussione, richiesta dal sindacato, la petizione per il diritto all’abitare, la necessità di politiche abitative strutturali, con risorse certe e soluzioni concrete che devono essere garantite al Paese da parte del Governo.
“Il violento impatto dell’inflazione, l’aumento del costo della vita e dei costi dell’abitare – ha introdotto Francesco Alì – hanno aggravato il disagio sociale coinvolgendo un numero sempre più elevato di famiglie in difficoltà. La casa continua ad essere un’emergenza irrisolta, occorrono interventi strutturali per riqualificare il patrimonio e rilanciare il mercato della locazione a canoni sostenibili. Le famiglie, gli studenti, i lavoratori fuori sede, i giovani, i pensionati, i migranti, da anni attendono risposte per avere un luogo sicuro in cui vivere e costruire il futuro”.

Leggi: Sunia, 04/12/2023


venerdì 1 dicembre 2023
In Emilia-Romagna aumentano i poveri, la Caritas ne aiuta 70 mila

Dal nuovo report emerge un quadro complicato, che risente della presenza degli ucraini arrivati l’anno scorso. Ma ci sono anche migliaia di italiani e lavoratori poveri. Galasso: “I dati sono pugno nello stomaco, ognuno faccia qualcosa”
Anche nella “ricca e florida” Emilia-Romagna i poveri “sono in aumento”. E i dati “sono un pugno nello stomaco”. A dirlo è Mario Galasso, delegato regionale Caritas dell’Emilia-Romagna e direttore della Caritas di Rimini, presentando oggi a Bologna il nuovo report realizzato dall’Osservatorio povertà e risorse della Caritas Emilia-Romagna. Quello che emerge, sottolinea Galasso, è “un quadro complicato, che risente della presenza degli ucraini arrivati l’anno scorso. Ma ci sono anche migliaia di italiani, che spesso hanno il lavoro, ma questo non basta per arrivare a fine mese. E questo ci interroga, perchè quando la povertà aumenta è un fallimento della comunità”, sferza il delegato regionale Caritas.

Leggi: Redattore Sociale, 01/12/2023


giovedì 30 novembre 2023
Presidio per il “Diritto all’abitare”. Il Governo ci deve ascoltare!

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il presidio organizzato dal SUNIA per difendere il diritto all’abitare ha avuto un esito molto positivo ed ha evidenziato la solidarietà e l’impegno collettivo nell’affrontare la crisi abitativa che affligge il nostro Paese. La presenza massiccia e diversificata ha dimostrato l’urgenza e l’importanza della questione abitativa nel nostro Paese.
Il presidio, tenutosi ieri pomeriggio in Piazza Ss. Apostoli, ha visto la partecipazione della Cgil, dei numerosi studenti sotto le bandiere dell’Udu, di centinaia di cittadini, di attivisti, della Federconsumatori ed una rappresentanza del Pd e di Sinistra Italiana.
I rappresentanti delle forze politiche presenti hanno ascoltato attentamente le richieste del SUNIA impegnandosi a considerare seriamente le proposte emerse durante il presidio e ad impegnarsi nel Parlamento e nei confronti del Governo per dare soluzione alla crisi abitativa.
Durante il presidio sono state raccolte le firme della petizione popolare che ha ottenuto già, a livello nazionale ed in pochissimi giorni, un risultato importante: oltre 10,000 firme sono state già raccolte per la richiesta di interventi concreti per garantire a tutti il diritto ad un alloggio dignitoso.

Leggi: Sunia, 30/11/2023


giovedì 30 novembre 2023
Ricucire, ricostruire, rigenerare: verso la città delle relazioni

Alessandra Romano, Segretaria dello Spi Cgil Roma Lazio apre il convegno illustrando come per rigenerazione urbana si possa e si debba intendere dare spazio alle esigenze di chi abita i territori, ricucire i rapporti, recuperando la disgregazione e fare comunità:
“C’è bisogno di sindacato di strada, un sindacato che sappia intercettare le trasformazioni in atto nella società, che sappia intercettare l’associazionismo, che sappia reinventare la polis in nuove forme progettuali, che metta insieme le intelligenze, le professionalità. Per fare questo occorre partire dal territorio, ascoltarne i bisogni”, così Ivan Pedretti, Segretario Generale Spi Cgil Nazionale:

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 30/11/2023


giovedì 30 novembre 2023
Bologna, al via da domani il piano freddo con 600 posti

Il Piano Freddo del Comune di Bologna per l’accoglienza notturna delle persone senza fissa dimora sarà attivo fino al prossimo 31 marzo. Aumentato il numero di posti disponibili rispetto allo scorso anno. L’accoglienza notturna sarà garantita dalle 19 alle 9 del mattino
Parte domani, venerdì 1 dicembre, il Piano Freddo del Comune di Bologna per l’accoglienza notturna delle persone senza fissa dimora fino al prossimo 31 marzo. I posti quest’anno sono una decina in più rispetto all’anno scorso. Il rinforzo invernale è infatti di 247 letti (contro i 238 dell’inverno passato, che si sommano all’accoglienza ordinaria di tutto l’anno, per un totale di 550 posti all’interno delle strutture pubbliche della rete cittadina per il contrasto alla grave emarginazione adulta. A questi si affiancano ulteriori 50 posti, organizzati in una decina di accoglienze diffuse in città e in alcuni Comuni dell’area metropolitana (prima cintura), messe a disposizione da realtà associative e parrocchie coordinate dalla Caritas diocesana.

Leggi: Redattore Sociale, 30/11/2023


mercoledì 29 novembre 2023
Ravenna. Portierato sociale: un progetto per diminuire le diseguaglianze sociali e realizzare una convivenza condivisa

Nel corso del consiglio comunale di ieri, 28 novembre, si è parlato del progetto di Portierato Sociale negli spazi di via Sant’Alberto n. 57/63, di via Butrinto numero 8 e di via Eraclea numero 33.
“L’apertura di un Portierato Sociale – ha sottolineato la consigliera Fiorenza Campidelli che ha presentato un’interrogazione – costituisce un’azione culturale e socio-politica di notevole rilevanza, un’azione che ha come obiettivo primario quello di diminuire le differenze e le diseguaglianze sociali e di realizzare una convivenza condivisa. Il Portierato Sociale è quel luogo fisico dal quale far partire la rete di relazioni necessarie a connettere cittadini in stato di bisogno con i servizi presenti sul territorio e con la comunità. È necessaria da parte delle istituzioni e dei servizi del territorio una crescente attenzione rispetto alla cura e all’assistenza rivolta alle fasce più fragili della popolazione, quali anziani, stranieri, disabili e minori in situazione di disagio.

Leggi: Romagna Notizie, 29/11/2023


mercoledì 29 novembre 2023
Cosenza: Auser inaugura il nuovo ambulatorio “senza confini”. Sarà dedicato principalmente a migranti e senza fissa dimora

La nuova sede dell’Ambulatorio Auser “Senza Confini” è stata inaugurata giovedì 23 novembre a Cosenza, in Via Milelli, in un quartiere storico come la Riforma, punto di congiunzione tra la parte vecchia della città e la nuova. L’ambulatorio, nato il 21 aprile 2010, fornisce assistenza sanitaria di base e specialistica a quella fascia di popolazione migrante ed emarginata. La novità è che può contare su un consistente numero di professionisti che prestano il loro servizio in modo del tutto gratuito e volontario, compresi gli odontoiatri. In più è garantito il trasporto assistito di disabili e anziani con auto attrezzata. Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Cosenza Franz Caruso, la cui amministrazione ha concesso l’utilizzo della struttura, e a due migranti che si sono impegnati affinché il progetto divenisse realtà nel più breve tempo possibile. «Questo ambulatorio per noi non è solo un’opportunità – ha detto Fofana, uno di loro che fa il mediatore linguistico e culturale – ma una speranza.

Leggi: Auser, 29/11/2023


IN AGENDA:

6 dicembre – Legge di Bilancio e spesa sociale, mercoledì 6 dicembre un convegno a Firenze

Appuntamento alle ore 9 a Palazzo Strozzi Sacrati per il convegno promosso dalla Fondazione Turati “Legge finanziaria, welfare e terzo settore: quale futuro?”
Mercoledì 6 dicembre dalle ore 9 è in programma a Firenze il convegno “Legge finanziaria, welfare e terzo settore: quale futuro?”, promosso dalla Fondazione Filippo Turati Onlus con l’intento di offrire un’occasione di riflessione e confronto sulla legge di Bilancio 2024, con un’attenzione particolare alle dinamiche della spesa sociale e sanitaria. L’appuntamento è nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, gentilmente concessa dalla giunta della Regione Toscana. La giornata vede intervenire esponenti istituzionali, esperti e docenti universitari.
Dopo i saluti del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ad aprire i lavori sarà Alessandro Petretto, professore emerito di Economia pubblica all’università di Firenze, con un intervento dedicato al tema “Finanziaria 2024, i difficili equilibri della finanza pubblica e gli spazi stretti per il welfare”. In questa prima sessione prenderanno la parola anche Federico Gianassi, deputato del Partito democratico, e Alessandro Tomasi, vicepresidente Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e sindaco di Pistoia.

Leggi: Redattore Sociale


 A Rimini l’11 dicembre Convegno Nazionale Auser “#educhiamoalrispetto – liberə da stereotipi e linguaggi tossici”

“#educhiamoalrispetto – liberə da stereotipi e linguaggi tossici”, è il titolo del Convegno promosso da Auser Nazionale – Osservatorio Pari Opportunità, che si terrà a Rimini lunedì 11 dicembre dalle ore 14,30 alle 18 circa presso la sala Comunale del Palazzo del Turismo.
Il Convegno è uno dei primi appuntamenti della campagna nazionale promossa da Auser #educhiamoalrispetto giovani, adulti e anziani insieme per costruire una società libera da ogni violenza di genere.
La campagna lanciata lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, proseguirà per tutto il 2024, anno in cui Auser celebrerà i 35 anni di fondazione.

Leggi: Auser


Dieci anni di Alleanza contro la povertà

Il 12 dicembre h. 9.30 appuntamento a Roma (presso la sede nazionale ACLI, Via Marcora 18-20), per parlare di come le povertà sono cambiate e cresciute dal 2013- anno di nascita della Alleanza – a oggi e di cosa essa abbia fatto e intenda fare per contribuire alla elaborazione di politiche di contrasto alla povertà in Italia.
Sarà anche l’occasione per presentare il volume “Sostegno ai poveri: quale riforma?”, curato dal comitato scientifico dell’Alleanza, edito da Egea.
Per partecipare in presenza, preghiamo di segnalarlo scrivendo a info@infoalleanzacontrolapoverta.it

Leggi: Alleanza contro la povertà


Roma – 13-12-2023 – Evento ProMIS: “Verso un approccio globale per la salute mentale. Dalle iniziative europee alle strategie di risposta italiane”

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS, su invito del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, organizza il 13 dicembre p.v. a Roma l’evento “Verso un approccio globale per la salute mentale. Dalle iniziative europee alle strategie di risposta italiane”.
L’evento ha l’obiettivo di promuovere la nuova Strategia Europea sulla Salute Mentale, recentemente lanciata dalla Commissione Europea.
In particolare, si vuole capitalizzare quanto emerso dai lavori realizzati dalla DG SANTE’ e da HaDEA (la relativa agenzia esecutiva), cercando anche di portare all’evidenza le esperienze italiane nate e sviluppatesi nell’ambito della più ampia cornice Europea.

Leggi: Promisalute


IN EVIDENZA:

La Giornata. Volontari e bene comune: la scelta libera di prendersi cura dell’altro – di Ilaria Solaini

Un libro curato da Riccardo Bonacina affronta questa “vocazione”, che coinvolge milioni di persone, dopo aver raccolto discorsi, encicliche e messaggi di papa Francesco
“If everyone did” è lo slogan scelto dall’Onu per la 38/a Giornata internazionale del volontariato che si celebra oggi. Uno slogan che vuole sottolineare la potenza delle azioni collettive di solidarietà. Lo afferma il CSVnet, la rete dei centri di servizio per il volontariato, annunciando che la giornata anche in Italia vuole evidenziare il «valore dell’agire collettivo». L’evento nazionale, “Condividere, valorizzare, costruire”, promosso da Forum Terzo Settore, CSVnet e Caritas italiana, si tiene oggi a Cosenza, Capitale Italiana del Volontariato 2023, che quest’anno darà il testimone a Trento per il 2024. Alla cerimonia prevista al Palazzo della Provincia della città calabrese è previsto il saluto di Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e fra i partecipanti Luciano Squillaci, portavoce Forum Terzo Settore Calabria, Chiara Tommasini, Presidente CSVnet, Don Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana. In questa occasione, saranno presentate tre ricerche: “Noi+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato“ l’indagine di Forum Terzo Settore, Caritas Italiana e Università degli studi Roma Tre sulle competenze dei volontari; “Partecipo quindi dono”, promossa da CSVnet e curata dal Centro studi Medì, sulle pratiche di dono e solidarietà dei cittadini stranieri in epoca Covid; “Il volontariato che cambia”: un focus sulle esperienze di volontariato del territorio cosentino.

Leggi: Avvenire


Volontariato: che non sia una questione politica? – di Valeria Negrini

Il valore profondo delle organizzazioni non profit non sta nelle cose che fa, ma nelle speranze che accende, negli spazi di libertà che costruisce, nelle responsabilità che smuove: un valore decisamente politico
Chi scrive è fermamente convinta che il nostro Paese si troverebbe in una condizione di maggiore criticità sociale ed anche economica se non ci fosse quell’immenso patrimonio di energie e risorse rappresentato dalle migliaia di organizzazioni non profit e dai milioni di cittadini e cittadine che operano in esse. Un patrimonio che vale tanto quanto, se non di più, del patrimonio culturale e paesaggistico per cui il nostro Bel Paese è famoso nel mondo.
Questo “patrimonio” è oggi attraversato da profondi cambiamenti, sia sul piano normativo (Riforma del Terzo Settore) sia sulla necessità di riflettere, “ri-significare” (Venturi-Bertinoro 2023) il proprio ruolo all’interno della società.
Uno dei temi sui quali questo settore si sta oggi confrontando è emerso grazie alle più recenti indagini promosse dall’ISTAT, in particolare quella che riguarda la quantità di volontari presenti nelle organizzazioni non profit; il loro numero si è ridotto sensibilmente negli anni dal 2015 al 2021 e ciò ha destato preoccupazioni e avviato riflessioni.

Leggi: Labsus


Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa – di Franco Pesaresi

I progetti di coabitazione per anziani
La Legge di bilancio 2022 prevede una seconda norma per gli alloggi per anziani stanziando 5 milioni di euro finalizzati alla concessione, da parte dei comuni, di agevolazioni per la realizzazione di progetti di coabitazione, cui ciascuna delle parti aderisce per scelta libera e volontaria, di persone che hanno superato i 65 anni di età, al fine di perseguire il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane ed il contrasto alla solitudine domestica e alle difficoltà economiche1.
Poi con Decreto – stabiliva sempre la Legge di Bilancio 2022 – sono stabiliti i requisiti minimi dei citati progetti, i quali devono comunque prevedere la garanzia di idonei spazi privati per il singolo anziano o per la coppia sposata o convivente di anziani che sceglie di aderire al progetto.
Il Decreto interministeriale è arrivato l’11/7/2022 ed ha stabilito che per le caratteristiche e i criteri cui attenersi nella creazione, predisposizione e messa a disposizione delle soluzioni abitative adibite a soluzioni di co-housing, si osserva quanto disposto in due precedenti norme sulla disabilità del 2016: il Decreto DG Inclusione MLPS 276/2016 e il Decreto interministeriale 23/11/20162. In base a tale normativa sulla disabilità sono definiti i requisiti che i Progetti di coabitazione per anziani devono osservare e che sono illustrati nel paragrafo successivo.

Leggi: Welforum


Il 79% degli italiani molto preoccupato di non poter più contare sul SSN. Il Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese

Il 2023 è stato, secondo i ricercatori del Censis, l’anno della “presa d’atto della fine delle promesse” rispetto a quel che il Ssn può garantire. Per il 75,8% degli italiani è diventato più difficile accedere alle prestazioni sanitarie nella propria regione; all‘universalismo delle cure credono in pochi: l’89,7% è convinto che le persone benestanti abbiano la possibilità di curarsi prima e meglio di quelle meno abbienti. Il 79,1% teme, in caso di malattia, di non accedere a cure tempestive e appropriate.
È un quadro molto fosco quello dipinto nel 57° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2023. Per l’80% degli italiani (l’84,1% tra i giovani) il paese è in declino, il 73,4% teme che i problemi strutturali irrisolti del nostro Paese provocheranno nei prossimi anni una crisi economica e sociale molto grave con povertà diffusa e violenza, il 73,8% degli italiani ha paura che negli anni a venire non ci sarà un numero sufficiente di lavoratori per pagare le pensioni e il 69,2% pensa che non tutti potranno curarsi, perché la sanità pubblica non riuscirà a garantire prestazioni adeguate.

Leggi: Quotidiano Sanità


Soffre il primo welfare italiano, cresce il secondo: le tre strade per affrontare i cambiamenti in atto

Se ne discuterà a Milano il 4 dicembre, con il sesto rapporto curato dal Laboratorio percorsi di secondo welfare. Cresciute in Italia le iniziative di welfare aziendale, che valgono circa 2,8 miliardi di euro e riguardano 6,6 milioni di lavoratori; al contempo si è affermato un ampio sistema filantropico e si è consolidato il ruolo del Terzo Settore, che fornisce risposte in molti settori in cui il Pubblico fatica a garantire servizi
Nell’attuale contesto di crisi è sempre più diffusa la consapevolezza che il welfare italiano ha bisogno di tutte le energie possibili, pubbliche e private, per ideare e implementare misure innovative a sostegno del benessere delle persone e delle comunità. Perché questo accada occorrono però strumenti adeguati che favoriscano il confronto e la collaborazione multistakeholder su più livelli”. Parte da questo assunto l’incontro del prossimo 4 dicembre, dal titolo “Agire insieme. Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfare”, in programma presso la Facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano. E’ questo anche il tema del sesto Rapporto biennale curato dal Laboratorio Percorsi di secondo welfare, che verrà presentato in quella occasione. Il documento, curato da Franca Maino, professoressa della Statale e direttrice scientifica del Laboratorio, è frutto delle ricerche svolte da Secondo Welfare su come le pratiche collaborative possano cambiare le politiche sociali, specialmente a livello locale.

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Cop28. Decessi over 65 per il caldo incrementati del 70%. Le morti per inquinamento atmosferico sono 7 milioni ogni anno. Da Oms richiesta di “un’azione urgente su clima e salute”

Riconoscendo il gap finanziario nei sistemi sanitari, la comunità sanitaria chiede maggiori finanziamenti da nuove fonti. L’appello è quello di disinvestire e porre fine ai sussidi per i combustibili fossili e di mobilitare nuovi fondi per sostenere i sistemi sanitari nella gestione del cambiamento climatico. “L’eredità della COP 28 sarà l’impegno per un pianeta più sano, in cui gli argomenti sanitari a favore dell’azione per il clima non solo vengano ascoltati ma portino a risultati tangibili”.
In vista della COP28, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), insieme alla comunità sanitaria globale, sta alzando la voce per garantire che l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute sia al centro dei negoziati: “È imperativo ampliare l’attenzione alla salute umana nelle discussioni globali, senza lasciare spazio a scuse, e costringere i negoziatori a riconoscere che hanno la responsabilità del benessere del nostro bene più prezioso: la salute delle popolazioni in tutto il mondo”.
“Dare priorità alla salute non è solo una scelta; è il fondamento di società resilienti – Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms -. Dobbiamo cambiare la narrazione e dimostrare gli enormi benefici di un’azione climatica più coraggiosa sulla nostra salute e sul nostro benessere.

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SEGNALAZIONI:

Monitoraggio Covid. Nuovi casi in crescita del 16%. Sale al 9% l’occupazione dei letti in area medica. Rt stabile sopra soglia epidemica

È quanto emerge dal monitoraggio settimanale di Iss e Ministero in cui si sono registrati 52.177 nuovi casi con un’incidenza che sale a 89 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 76 di sette giorni fa. L’occupazione dei posti letto in area medica è pari al 9,2% (5.741 ricoverati) e in aumento rispetto alla settimana precedente (7,7%). Quasi 300 i decessi nell’ultima settimana (+23%).
Aumento del 16% dei nuovi casi di Covid nell’ultima settimana. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale di Iss e Ministero in cui si sono registrati 52.177 nuovi casi con un’incidenza che sale a 89 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 76 di sette giorni fa.
Sono stati 291 i deceduti con una variazione di +23,8% rispetto alla settimana precedente (n: 235). Sono statu fatti 277.938 tamponi con una variazione di +9,0% rispetto alla settimana precedente (n: 254.920). Il tasso di positività è del 18,8% con una variazione di +1,1% rispetto alla settimana precedente (17,6%).
Al 29/11/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari al 9,2% (5.741 ricoverati) e in aumento rispetto alla settimana precedente (7,7% al 22/11/2023). In leggero aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,9% (170 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (1,5% al 22/11/2023).

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Covid in aumento. Tornare alle mascherine? Gli esperti concordi sul sì: non sarebbe un sacrificio

Gli specialisti convergono su una scelta, quella della raccomandazione, che non peserebbe sulle abitudini degli italiani ma che è fra le più efficaci per contenere i contagi, in sensibile salita anche nel nostro Paese
Alcuni Paesi come l’Austria stanno introducendo nuovamente la raccomandazione di indossare le mascherine nei luoghi più a rischio, in seguito all’aumento di casi di Covid-19. E l’Italia come si muoverà o dovrebbe muoversi? Gli esperti sembrano unanimi: sarebbe una scelta giusta perlomeno consigliare agli italiani di rimettere la mascherina in tasca. “Oggi in Italia una prescrizione mandatoria potrebbe essere poco digerita, ma si potrebbe ribadire l’utilità del loro utilizzo, in termini di responsabilità personale. Se l’uso della mascherina resta infatti una disposizione in alcuni contesti ospedalieri, o nelle Rsa, per il resto si potrebbe promuovere una maggiore sensibilità. Perché noi ci siamo dimenticati del Covid, ma il Covid non si è dimenticato di noi”, dice per esempio il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, all’Adnkronos Salute.

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Dal primo ottobre importanti modifiche per la compilazione delle Dsu e dell’Isee.
Il Consorzio Nazionale CAAF CGIL, in linea con il suo impegno a fornire informazioni chiare e precise ai cittadini, desidera comunicare importanti modifiche che avranno un impatto significativo sulla compilazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) e sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), con l’entrata in vigore programmata per il 1° ottobre 2023.
Le modifiche in questione sono state introdotte attraverso il “Decreto Lavoro” n. 48/2023, coordinato con la legge di conversione del 3 luglio 2023 n. 85.
Esse riguardano direttamente l’assistenza fornita ai cittadini nella compilazione delle DSU successive alla prima presentate nello stesso anno per lo stesso nucleo familiare.

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“Educhiamo al rispetto”: giovani e anziani insieme per costruire una società libera da ogni violenza di genere

“Educhiamo al rispetto”: giovani e anziani insieme per costruire una società libera da ogni violenza di genere
La campagna Auser per il 25 novembre “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Le volontarie e i volontari affronteranno con bambini e bambine e con gli adolescenti proprio i temi dell’educazione al rispetto
#educhiamoalrispetto, sono queste le parole chiave che caratterizzeranno l’impegno di tutta la rete Auser in occasione del prossimo 25 novembre “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, segnata tragicamente dal femminicidio della giovane Giulia. Una campagna sull’educazione al Rispetto che coinvolgerà nonni, nonne e nipoti, generazioni e culture diverse, che prenderà avvio con la data simbolica del 25 novembre per dipanarsi in tante iniziative e appuntamenti per tutto il 2024, anno in cui Auser celebra i 35 anni di fondazione.

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NEWS:

lunedì 27 novembre 2023
Valutazione Multidimensionale Anziani. Simg-Sigot-Iss, pubblicate le Linee Guida per una presa in carico efficace

“La Valutazione Multidimensionale completa un percorso che parte dagli screening della fragilità, con gli strumenti già creati da Simg, e permette di riconoscere e trattare gli aspetti medici, psicologici e funzionali attraverso un Piano di Cura integrato e coordinato e con un attento monitoraggio nel tempo” sottolinea Pierangelo Lora-Aprile, Segretario Scientifico e Responsabile dell’Area Fragilità Simg
Adottare, nei diversi setting di cura, un metodo condiviso per un Piano di Cura Personalizzato e dare una continuità di cura tra ospedale e territorio ai pazienti anziani fragili
Questo l‘obiettivo delle Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana pubblicate lo scorso 16 novembre sul Sistema Nazionale delle Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Un passaggio epocale, promosso dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) e della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e con il contributo di altre 25 società scientifiche.

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venerdì 24 novembre 2023
Pnrr. Dalla Commissione Ue ok a revisione del Piano italiano. Dalle Case di Comunità alla Telemedicina ecco cosa cambia per la sanità

Confermata la riduzione del numero di Case e Ospedali di Comunità e Cot da realizzare con i fondi europei. Si alza invece il target per i pazienti da assistere in telemedicina. Riduzione per il numero di letti di terapia intensiva e sub intensiva da attivare. Ecco tutte le novità e i nuovi obiettivi della mission 6 Salute. IL DOCUMENTO
La Commissione ha espresso oggi una valutazione positiva del piano per la ripresa e la resilienza modificato dell’Italia comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU. Il piano ammonta ora a 194,4 miliardi di € (122,6 miliardi di € in sovvenzioni e 71,8 miliardi di € in prestiti) e comprende 66 riforme, sette in più rispetto al piano originario, e 150 investimenti.
Modifiche anche per la sanità. In primis sull’assistenza territoriale dove le Case di Comunità da realizzare con i fondi europei scendono da 1.450 a 1.038. Riduzioni anche per gli Ospedali di Comunità che passano da 400 a 307 e le Centrali Operative territoriali che da 600 scendono a 480. Il taglio come ha più volte spiegato il Ministero si ero reso necessario sia per l’aumento dei costi che per le molte difficoltà burocratiche per la realizzazione delle strutture. Il Ministero ha in ogni caso assicurato che anche le strutture fuori dal finanziamento e dal timing del Pnrr saranno costruite con altri fondi come ad esempio quelli sull’edilizia sanitaria.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/11/2023


venerdì 24 novembre 2023
Donne, il 48,61% delle caregiver non riesce ad organizzare visite e controlli preventivi

È quanto emerge da una ricerca effettuata da Uniamo-Federazione italiana delle malattie rare, presentata oggi a Roma nell’ambito dell’evento “Donne, salute e rarità”. Secondo l’indagine, il 17,36% non riesce ad organizzare un controllo per sé stessa da oltre 3 anni, il 20,14% da più di un anno
Il 48,61% delle donne caregiver non riesce ad organizzare visite e controlli preventivi”. È quanto emerge da una ricerca effettuata da UNIAMO, presentata stamattina a Roma, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, nell’ambito dell’evento “Donne, salute e rarità”, organizzato con il contributo non condizionato di Chiesi Global Rare Diseases.
Secondo l’indagine, il 17,36% non riesce ad organizzare un controllo per sé stessa da oltre 3 anni, il 20,14% da più di un anno, il 17,36% nell’ultimo anno, il 18,06% negli ultimi 6 mesi e solo il 27,08% negli ultimi tre mesi.

Leggi: Redattore Sociale, 24/11/2023


mercoledì 22 novembre 2023
RSA, dati e tendenza nell’ultimo rapporto Istat

Passata l’emergenza Covid, che ha visto un calo nelle presenze, torna a salire nel nostro Paese il numero di persone ospitate nelle RSA, le Residenze sanitarie assistenziali e socio sanitarie: gli ospiti totali al 31 dicembre 2021 sono 356.556, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. Ha fotografato la situazione l’ultimo rilevamento Istat, pubblicato in questi giorni, “Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie” relativoal 2021: ne vediamo i punti salienti. In Italia sono attualmente attivi 12.576 presidi residenziali, con circa 414mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. Anche in questo caso l’offerta si differenzia anche in misura cospicua tra le diverse aree del Paese: la maggior parte delle strutture si rileva al Nord-est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre al Sud si registrano tre posti letto ogni 1.000 residenti. La titolarità delle strutture è in carico ad enti non profit nel 45% dei casi, a seguire ad enti privati (circa il 24%), ad enti pubblici (19%) e ad enti religiosi (12%).

Leggi: Auser, 22/11/2023


mercoledì 22 novembre 2023
Povertà energetica, nel 2024 potrebbe salire al 12%. Plenaria del Banco dell’energia

Presentato lo studio dell’Osservatorio italiano povertà energetica. Famiglie con minori più colpite da povertà energetica: nel 2021 erano il 9,3%, con un’incidenza 2,5 volte più alta nelle famiglie straniere. Dal Banco oltre 10 milioni distribuiti a più di 13 mila famiglie
fiammifero energia enea
Potrebbe salire fino al 12% il numero di famiglie italiane in povertà energetica nel 2024. Questo il dato che emerge dallo studio dell’Osservatorio Italiano Povertà Energetica, presentato questa mattina durante la 5ª Plenaria dei Firmatari del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, l’iniziativa lanciata nel 2021 da Banco dell’energia. Tramite la valutazione del contesto macroeconomico nazionale e internazionale infatti, Oipe ha previsto un possibile picco del fenomeno che, nello scenario più critico, potrebbe far salire la percentuale di povertà energetica potenzialmente fino al 12% nel 2024.

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2023


REGIONI:

lunedì 27 novembre 2023
Assistenza domiciliare. Roma, firmato accordo con sindacati e centrali cooperative

Per affrontare l’attuale fase emergenziale di carenza del personale il Campidoglio amplia la platea delle professioni che possono ricoprire la funzione di operatore domiciliare
Lo scorrimento delle liste di attesa, avviato lo scorso anno, sta determinando una crescente domanda di operatrici ed operatori nell’assistenza domiciliare. Per rispondere a questa richiesta di personale e venire incontro alle famiglie interessate, l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute e il relativo Dipartimento hanno firmato un accordo con le Centrali Cooperative e le Organizzazioni Sindacali confederali. Lo fa sapere in una nota il Campidoglio.

Leggi: Redattore Sociale, 27/11/2023


venerdì 24 novembre 2023
Calabria. Comune di Scilla: SUNIA-Cgil e Uniat-Uil regionali, Sicet-Cisl e Confedilizia Reggio Calabria incontrano la Commissione Straordinaria. Focus su Accordo Territoriale per contratti di locazione a canone concordato con agevolazioni economiche per proprietari e inquilini. Le ricadute su politiche abitative, settore immobiliare, sviluppo, turismo e legalità

Presso il palazzo comunale di Scilla si è tenuto un incontro importante e proficuo su politiche abitative e sviluppo del territorio: da un lato, la Commissione Straordinaria con i poteri del Consiglio Comunale (Decreto del Presidente della Repubblica del 11/04/2023) composta da Antonia Maria Grazia Surace, Antonella Regio e Carla Fragomeni; dall’altro, le OO. SS, in rappresentanza di proprietari e inquilini, presenti con Confedilizia RC (rappresentata dal Presidente provinciale Carmen Russo-Calveri), SUNIA-Cgil Calabria (con il suo Segretario Generale regionale, Francesco Alì), Sicet-Cisl RC (rappresentata da Agostino Rua) e Uniat-Uil Calabria (collegata da remoto con il Presidente regionale, Gaetana Pesce).

Leggi: Sunia, 24/11/2023


mercoledì 22 novembre 2023
“Emergenza casa, basta guerre tra poveri”

Pasquini del Comitato per il diritto all’abitare: “Inquilini e piccoli proprietari dalla stessa parte. I Ddl sicurezza sono sbagliati, non mescolare chi occupa alloggi di privati cittadini e i palazzi vuoti degli speculatori”
“Dobbiamo affrontare il tema dell’accesso alla casa in modo più concreto possibile”. Simone Pasquini, portavoce del Comitato per il diritto all’abitare nato da una costola del Movimento di lotta per la casa, torna sul tema dell’emergenza alloggi all’indomani della presentazione dell’Alleanza per l’abitare che ha riacceso i fari sui numeri di un disagio che riguarda Firenze e tutta la Toscana affiancati da una serie di proposte per contrastare l’emergenza.
“Da parte nostra c’è la massima disponibilità a dialogare con le istituzioni e con l’associazionismo per imboccare la via delle soluzioni e uscire da quella del dogmatismo politico. Lo scontro perenne e a tutti i costi non serve a nessuno”, assicura Pasquini che però chiede un cambio di passo alla politica, contestando i Ddl sicurezza che prevedono una stretta in materia di occupazioni, fino ad arrivare anche al carcere.

Leggi: Firenze Today, 22/11/2023


mercoledì 22 novembre 2023
Bologna “caccia” da Erp gli uomini maltrattanti: firmata l’intesa

Fuori dalle case popolari gli uomini violenti. Punteggi in più graduatoria per le donne vittime di maltrattamenti. Alloggi sfitti, pubblici e privati, recuperati e messi a disposizione delle donne che sfuggono a situazioni di violenza domestica. Sono tre delle dieci misure messe nero su bianco dal Protocollo d’intesa voluto dalla Città metropolitana di Bologna per promuovere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza
Fuori dalle case popolari gli uomini violenti. Punteggi in più graduatoria per le donne vittime di maltrattamenti. Alloggi sfitti, pubblici e privati, recuperati e messi a disposizione delle donne che sfuggono a situazioni di violenza domestica. Sono tre delle dieci misure messe nero su bianco dal Protocollo d’intesa voluto dalla Città metropolitana di Bologna per promuovere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, firmato oggi a Palazzo Malvezzi insieme ai Comuni dell’area metropolitana, la Regione, le aziende casa del territorio, i centri antiviolenza, i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari. “Da oggi la violenza sulle donne è una delle fragilità su cui si assegnano le case popolari”, commenta Simona Lembi, responsabile del Piano metropolitano per l’uguaglianza.

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2023


mercoledì 22 novembre 2023
Roma, case famiglia chiudono, una dopo l’altra. Casa al Plurale chiede incontro pubblico

L’appello del presidente Berliri, nei giorni in cui Roma Capitale sta predisponendo il bilancio: “Occorrono 11 milioni di euro, sono calcoli fatti dalla stessa Direzione Generale di Roma Capitale. Facciamo i conti assieme, in modo trasparente davanti alla città”.
“Qui è in gioco la vita della persone. Per farmi ascoltare dal Comune di Roma ho invocato anche l’intervento di Papa Francesco e del Presidente Mattarella: non so più come e a chi dirlo”, dichiara il presidente di Casa al Plurale, Luigi Vittorio Berliri.
In questi giorni Roma Capitale sta predisponendo il bilancio: “Chiediamo con forza di stanziare quanto necessario: occorrono 11 milioni di euro; e sono calcoli fatti dalla stessa Direzione Generale di Roma Capitale. Facciamo i conti assieme, in modo trasparente davanti alla città”, aggiunge Berliri. Casa al Plurale, infatti, i “conti” li ha già resi pubblici da tempo e ogni mese provvede ad aggiornarli: sul sito sono disponibili nel report ‘Quanto costa una casa famiglia?’.

Leggi: Redattore Sociale, 22/11/2023


martedì 21 novembre 2023
In Toscana 200mila famiglie in emergenza casa. Nasce l’Alleanza per l’Abitare

Da sindacati lavoratori, sindacati inquilini e terzo settore un decalogo di proposte a Governo, Regione, Comuni
La Toscana del 2023 è abitata da 200mila famiglie in disagio abitativo: un numero in crescita costante, che contribuisce a creare disorientamento, sfiducia, rabbia sociale. Dove la casa diventa il primo elemento di disgregazione e acceleratore di povertà. I dati del dodicesimo rapporto sulla condizione abitativa della Regione Toscana, usciti meno di 15 gg fa, segnalano un generale impoverimento della popolazione, causato da un vertiginoso incremento del costo della vita. Nel mese di settembre 2023 la variazione tendenziale (settembre 2023 rispetto a settembre 2022) registra un aumento in Toscana (+5,9%) superiore a quello dell’Italia (+5,3%). Le ragioni primarie di un incremento così sproporzionato sono principalmente da attribuire ad un consistente rincaro dei consumi energetici, dei beni alimentari e quelli per la cura della persona, ma soprattutto a quelli della casa. Il disagio abitativo sta connotando la nostra Regione: sempre più inaccessibile è il diritto alla Casa, per tante famiglie di lavoratori, pensionati e studenti fuori sede, a causa dei costi proibitivi degli affitti e delle abitazioni.

Leggi: Gonews, 21/11/2023


IN AGENDA:

In difesa della casa: presidio e raccolta firme per il diritto all’abitare

Il SUNIA, in risposta all’urgenza di difendere il diritto fondamentale di ogni individuo ad una abitazione dignitosa annuncia un presidio ed una campagna di raccolta firme per promuovere e difendere il diritto all’abitare.
IL PRESIDIO SI TERRA’ A ROMA, IL 29 NOVEMBRE DALLE ORE 14,00 ALLE ORE 17,00 IN PIAZZA SS. APOSTOLI
L’obiettivo di questa iniziativa mira a sensibilizzare le istituzioni, a tutti i livelli, sulla crescente crisi abitativa che colpisce molti individui e famiglie nel nostro paese.
Parallelamente la campagna di raccolta firme mira a raccogliere il sostegno della cittadinanza per richiedere al Governo politiche abitative strutturali con risorse certe e soluzioni concrete per garantire a tutti il diritto ad una abitazione.

Leggi: Sunia


29 novembre Roma: Ricucire, ricostruire, rigenerare, verso la città delle relazioni – ore 10:00 Centro culturale Mitreo Iside, via Marino Mazzacurati 61/63 (Corviale) a Roma.

La rigenerazione urbana è una delle strategie più concrete ed efficaci che possiamo mettere in campo per combattere le crisi del nostro tempo: quella climatica, quella economica, quella sociale.
Per fare della rigenerazione dei luoghi una vera occasione di creazione di benessere e diritti per le persone è necessario però guardare ai processi partecipativi avendo la capacità di ascoltare i bisogni, dare spazio alle soluzioni che già oggi abitano i territori, farne un sistema nuovo di governance e cittadinanza.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


ForumNA – 29 – 30 novembre 2023 – XV edizione Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 15 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su: • Best practice • Metodologie e proposte operative di noti professionisti • Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali • Presentazione e discussione di innovazioni organizzative • Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo
Nel 2023 si terranno le prime edizioni di Forum N.A. – Focus Lombardia (Milano, Quark Hotel, 18 maggio) e Forum N.A. – Focus Puglia (Bari, Hotel Parco dei Principi, marzo 2024) eventi spin off di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile, che pur restando di respiro nazionale, metteranno in evidenza le opportunità e le sfide del settore nella regione ospitante.

Leggi: Non Autosufficienza


29-30 novembre 2023 – La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Con l’approvazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, il Ministero della Salute ha voluto porre le basi per nuove strategie in grado di superare le disomogeneità e promuovere una maggiore capillarità dei punti vaccinali con l’obiettivo di raggiungere gruppi di popolazione ad alto rischio.
La due giorni che Italia Longeva, di concerto con la Direzione Generale Prevenzione del Ministero, rivolge ai diversi attori che – a livello regionale e territoriale – sono coinvolti nella filiera della prevenzione vaccinale ed incaricati di implementare il Piano, si propone come un’occasione di confronto, di aggiornamento e di approfondimento sui possibili modelli futuri per l’attuazione del nuovo PNPV e del calendario vaccinale – con particolare riferimento ad anziani e fragili – su tutto il territorio nazionale.

Leggi: Italia Longeva


1.12. 2023 – 57° Rapporto CENSIS sulla situazione sociale del Paese – CNEL – Viale David Lubin 2 – Roma

Leggi: Censis


IN EVIDENZA:

Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa  – Franco Pesaresi

Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e confuso.
Le diverse norme, seppur recenti, hanno chiamato in modo diverso gli alloggi per anziani (soluzioni abitative, progetti di coabitazione, gruppi di appartamenti autonomi, nuove forme di domiciliarità) così come in modo diverso ne sono state delineate le caratteristiche ed il contesto (Cfr. Tab. 1).

Leggi: Welforum


Demenza. Entro il 2040 l’Italia sarà il quarto Paese al mondo per numero di persone che ne saranno affette. Siamo pronti alla sfida? – di Giovanni Rodriquez

Nel 2021, secondo l’Ocse, più di 21 milioni di persone nei Paesi Ocse risultavano essere affette da demenza. Se le tendenze attuali continueranno, questo numero potrebbe aumentare di quasi il 50% entro il 2040, raggiungendo quasi 32 milioni di persone. I sistemi sanitari dovranno fare il punto su quanto siano preparati sia a prendersi cura delle persone affette da demenza oggi, sia a fornire e pagare le terapie che arriveranno sul mercato nel prossimo futuro
La demenza rappresenta già oggi una delle maggiori sfide dell’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo. Soprattutto per quei Paesi con un tasso elevato di popolazione anziana, come l’Italia, che rischia di diventare entro il 2040 il quarto Paese al mondo per numero di persone affetta da demenza in rapporto alla popolazione secondo le stime Ocse.
Con demenza si intendono una serie di disturbi cerebrali, tra cui il morbo di Alzheimer, che portano progressivamente alla distruzione delle cellule cerebrali e causano un graduale deterioramento delle capacità funzionali e delle relazioni sociali di una persona. Anni di ricerca e miliardi di dollari investiti nei disturbi legati alla demenza hanno cominciato a dare i loro frutti solo di recente, con il primo trattamento per la malattia di Alzheimer da decenni approvato negli Stati Uniti nel luglio 2023.

Leggi: Quotidiano Sanità


Anteprima Rapporto Oasi-Bocconi 2023. L’universalismo del Ssn è ormai selettivo. Serve definire priorità consapevoli e riorganizzare per non razionare – di Lucia Conti

Le risorse sono sempre meno, i bisogni sempre di più. E così il 50% delle visite specialistiche ambulatoriali oggi sono pagate privatamente, così come il 33% degli accertamenti diagnostici ambulatoriali. Per il Cergas della SDA Bocconi occorre andare oltre l’illusione di un Ssn “che garantisce tutto a tutti” e capire come far fronte ai crescenti bisogni di una popolazione sempre più anziana. Tra le proposte, puntare alla presa in carico, soprattutto di cronici e fragili (che determinano la maggior quota di spesa) e accompagnare verso una calmierazione e convergenza dei consumi di prestazioni
La scarsità di risorse per il Ssn, insufficienti soprattutto in relazione ai bisogni in crescita, mette le Regioni, ancor più dello Stato, di fronte alla difficile scelta tra il mantenimento dell’equilibrio economico e la salvaguardia dei livelli erogativi. La risposta, secondo i ricercatori del Cergas (Centro Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e sociale), della SDA Bocconi, non può in ogni caso essere quella della riduzione lineare dei servizi, che ha ormai esaurito gli spazi di efficientamento più facilmente conseguibili, ma richiede una trasformazione profonda dei modelli in una logica di maggiore governo della domanda e di reingegnerizzazione dei processi di cura. Più facile a dirsi che a farsi, ma è proprio la riflessione che il Cergas della SDA Bocconi ha deciso di affrontare nel Rapporto Oasi (Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano), edizione 2023, che sarà presentato domani a Milano

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Assistenza domiciliare integrata e riforma previdenziale in sanità: una tempesta perfetta? – di Carmelo Gagliano

Negli ultimi 13 anni solamente metà delle regioni italiane sono riuscite a garantire il turn over degli infermieri che lasciano la professione e qualora dovessero intervenire modifiche al sistema di calcolo retributivo dell’assegno pensionistico per gli infermieri, questi potrebbero decidere di accelerare l’abbandono lavorativo e determinare una crisi di sistema e di organizzazione del lavoro davvero grave per la sostenibilità del sistema
27 NOV – In Italia nel 2031 la percentuale di coppie composte da persone sole saranno il 37% del totale delle famiglie mentre il numero delle persone over 64enni tra vent’anni saranno il 62% del gruppo di popolazione con età compresa tra i 15 – 64enni (F. Longo – Rapporto OASI, cap 1, Università Bocconi). Dati che confermano l’urgenza non più rinviabile di dare avvio in maniera omogenea al servizio di ADI perché non più rinviabile sia per le previsioni contenute nel PNRR che per alleggerire l’accesso improprio in ospedale.

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Autonomia differenziata, l’Italia fatta a pezzi

Gianfranco Viesti è professore di Economia applicata presso il dipartimento di scienze politiche dell’Università di Bari. Ha da poco pubblicato il libro “Contro la secessione dei ricchi” in cui analizza le conseguenze che l’attuazione dell’autonomia differenziata avrebbe sull’Italia ed in particolare sulle regioni del Sud – di Emiliano Moccia
Un’Italia divisa in più parti, fatta a pezzi alla fine: regioni e cittadini lasciati in uno stato di confusione, territori con più diritti e servizi rispetto ad altri, riparto delle risorse sulla base del criterio della spesa storica. Per Gianfranco Viesti non ci sono dubbi. «Con l’autonomia differenziata si frantumano le politiche pubbliche nazionali e soprattutto si penalizzano le regioni del Sud Italia». Professore di Economia applicata presso il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari, Viesti si occupa di economia internazionale, industriale e regionale e delle relative politiche. Negli ultimi anni ha partecipato attivamente nella discussione sul disegno di legge-quadro relativo alle richieste sull’autonomia differenziata avanzate dalle regioni Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. In questi giorni è stato a Foggia per presentare il suo libro Contro la secessione dei ricchi (editori Laterza) in cui analizza le conseguenze che l’attuazione dell’autonomia differenziata
avrebbe sull’Italia.

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Il ‘dramma’ della demografia nell’Unione europea: il 75% delle famiglie non ha figli

Lo riporta una ricerca Eurostat che evidenzia come il numero totale di famiglie nell’UE è aumentato del 6,9% tra il 2012 e il 2022, ma la percentuale di famiglie che comprendevano almeno 1 figlio è diminuita del 2,4% nello stesso periodo.
Nel 2022, nell’UE c’erano quasi 200 milioni di famiglie. Poco meno di un quarto di queste (24,3%) comprendeva bambini. Circa il 10% delle famiglie comprendeva 1 figlio (12,1%) o 2 figli (9,3%), mentre solo il 3% delle famiglie dell’UE comprendeva 3 o più figli.
Nello specifico il numero totale di famiglie nell’UE è aumentato del 6,9% tra il 2012 e il 2022. La percentuale di famiglie che comprendevano almeno 1 figlio è invece diminuita del 2,4% nello stesso periodo.
Le quote più elevate di famiglie con bambini sono state registrate in Slovacchia (33,9%), Irlanda (32,2%) e Cipro (30,6%), mentre le quote più basse sono state in Finlandia (18,4%), Germania (20,1%) e Paesi Bassi (21,8 %).

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Case della comunità, un tour nazionale per ragionare in termini di benessere e non di sanità

Inizia dalla Sardegna il viaggio dell’associazione “Prima la comunità” presieduta da don Virginio Colmegna. Una modalità per promuovere un progetto innovativo che mette al centro il concetto di benessere e non quello della sanità, così com’è stato inteso sino ad oggi – di Luigi Alfonso
Questa mattina a Sinnai (Cagliari) è partita la prima tappa del tour organizzato in Sardegna dall’associazione “Prima la Comunità” Ets, che prevede altri due appuntamenti (a Iglesias e a Macomer) e, successivamente, nella penisola. Al centro dei lavori, che si sono tenuti nella sede della Fondazione Polisolidale, la presentazione delle proposte dell’ente di Terzo settore presieduto da don Virginio Colmegna, che è anche presidente emerito della Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, in merito alle Case della comunità.

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Eurostat. Tra il 2021 e il 2022 la popolazione dell’UE è diminuita di 265.257 persone

Nei casi di Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Slovenia e Slovacchia, quasi tutte le regioni hanno registrato un tasso negativo con un’eccezione ciascuna: per l’Italia è Bolzano
Tra il 1° gennaio 2021 e il 1° gennaio 2022 la popolazione dell’UE è diminuita di 265.257 persone. Questa riduzione potrebbe essere attribuita ai cambiamenti naturali della popolazione (con più morti che nascite), dato che il saldo migratorio più l’aggiustamento è rimasto positivo (più persone sono entrate nell’UE anziché uscirne). Inoltre, anche la pandemia di Covid-19 ha avuto un ruolo, rilevano i nuovi dati Eurostat. Sempre nel 2021, il tasso grezzo di variazione naturale della popolazione dell’UE risulta di -2,7 ogni 1.000 persone.

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Verso un “accordo di assistenza” per l’Unione europea – di Laeticia Thissen

“Una società che valorizza la cura e le relazioni di cura non sarebbe solo più bella e gentile, ma anche più egualitaria e giusta”. [1] Queste parole, definite dalla professoressa Evelyn Nakano Glenn (Berkely University), racchiudono in modo abbastanza eloquente la posta in gioco dietro la necessità di politicizzare l’assistenza. Nella continuità della ricerca femminista che già da decenni ha evidenziato la relazione diretta tra disuguaglianze, squilibri di genere e cura, è oggi più che mai necessario misurare – attraverso molteplici dimensioni – quei persistenti gap assistenziali per poterli affrontare.
Mettendo improvvisamente a nudo profonde crepe nei nostri sistemi di assistenza sociale, la crisi del Covid-19 ha portato alla luce una lunga crisi assistenziale preesistente e molto più profonda. La società e le famiglie potrebbero essere tenute a galla grazie a tutto il lavoro di cura, invisibile ma essenziale, formale o informale, concentrato in modo sproporzionato sulle spalle delle donne e dei più svantaggiati.

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SEGNALAZIONI:

Covid. In caso di tampone positivo cosa si deve fare? Nessun obbligo, ecco le raccomandazioni del Ministero ancora in vigore

Le persone positive a tampone non sono più obbligate all’isolamento. Restano però per loro raccomandate alcune misure quali indossare la mascherina se a contatto con altre persone, rimanere a casa fino al temine dei sintomi, evitare posti affollati e il contatto con persone fragili. Anche chi entra in contatto con persone positive non è soggetto ad alcuna restrizione. Viene loro però raccomandato un tampone in caso di insorgenza di sintomi.
Aumentano i nuovi casi di Covid ma la situazione ospedaliera resta sotto controllo. A questo punto, in caso di tampone positivo, cosa occorre fare a seguito delle diverse modifiche normative sulla gestione della malattia?
Sulla base della circolare del ministero della Salute dello scorso 11 agosto, le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per Sars-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento. Ad ogni modo, vengono fornite loro alcune raccomandazioni da osservare al fine di prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie.
In particolare è consigliato:
– Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
– Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
– Applicare una corretta igiene delle mani.
– Evitare ambienti affollati.
– Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
– Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
– Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

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RdC: presentazione delle domande fino al 30 novembre

Per effetto della cancellazione del Reddito di cittadinanza, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Inps comunica che non verranno acquisite nuove domande di RdC oltre il 30 novembre prossimo. Per coloro che attualmente risultano titolari, infatti, la fruizione del beneficio terminerà al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui non siano trascorse le diciotto mensilità previste dalla normativa, fatto salvo il riconoscimento successivo di possibili rate arretrate e la liquidazione di quanto eventualmente spettante a titolo di Assegno Unico e Universale fino a febbraio 2024. Pertanto, la Carta RdC resterà operativa nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati.

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Tutela individuale: Luci e ombre della riforma Cartabia

Nel nome dell’efficientamento e della rapidità dei giudizi, la riforma Cartabia rischia di comprimere i diritti previdenziali e socioassistenziali. E’ questa la principale preoccupazione espressa dall’Inca nel seminario, che si è svolto ieri a Roma presso la sede nazionale della Cgil e che ha visto la partecipazione degli esperti del diritto, componenti il collegio legale del Patronato della Cgil.
Un appuntamento importante, ha spiegato Michele Pagliaro, presidente di Inca, sottolineando come “l’attività di contenzioso rappresenti un’altra leva da agire per estendere la tutela individuale e per rendere esigibili i diritti previdenziali e socioassistenziali delle cittadine dei cittadini, italiani e stranieri”.
“La riforma del processo civile attuata con il dlgs n. 149/2022 – ha spiegato Francesco Baldassari, responsabile del dipartimento Legale di Inca Cgil – si propone di realizzare il principio già enunciato dall’art. 1 della Legge delega (L. N.206/2021) che conferisce mandato al governo di adottare i provvedimenti necessari a raggiungere “obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile”, obiettivi che, se pure apprezzabili in via teorica, vengono perseguiti in primo luogo attraverso strumenti alternativi al processo con scopo evidentemente deflattivo del contenzioso.

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#educhiamoalrispetto: giovani, adulti e anziani insieme per costruire una società libera da ogni violenza di genere

Auser.it – Al via la nuova campagna Auser per il 25 novembre “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” #educhiamoalrispetto, sono queste le parole chiave che caratterizzeranno l’impegno di tutta la rete Auser in occasione del prossimo 25 novembre “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, segnata tragicamente dall’uccisione della giovane Giulia, il femminicidio numero 103 dall’inizio dell’anno in Italia.
Una campagna sull’educazione al rispetto che coinvolgerà nonni, nonne e nipoti, generazioni e culture diverse, che prenderà avvio con la data simbolica del 25 novembre per dipanarsi in tante iniziative e appuntamenti per tutto il 2024, anno in cui Auser celebra i 35 anni di fondazione.

Leggi: Auser


NEWS:

lunedì 20 novembre 2023
In Italia più di 51mila persone con disabilità sono ospiti delle strutture residenziali

Quante sono in Italia le RSA? Chi sono gli ospiti e gli operatori? Dati e numeri dall’ultimo rapporto Istat
Passata l’emergenza Covid, che ha visto un calo nelle presenze, torna a salire nel nostro Paese il numero di persone ospitate nelle RSA, le Residenze sanitarie assistenziali e socio sanitarie: gli ospiti totali al 31 dicembre 2021 sono 356.556, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente. Ha fotografato la situazione l’ultimo rilevamento Istat, pubblicato in questi giorni, “Le strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie” relativoal 2021: ne vediamo i punti salienti.
ALCUNI DATI COMPLESSIVI
In Italia sono attualmente attivi 12.576 presidi residenziali, con circa 414mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. Anche in questo caso l’offerta si differenzia anche in misura cospicua tra le diverse aree del Paese: la maggior parte delle strutture si rileva al Nord-est, con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre al Sud si registrano tre posti letto ogni 1.000 residenti. La titolarità delle strutture è in carico ad enti non profit nel 45% dei casi, a seguire ad enti privati (circa il 24%), ad enti pubblici (19%) e ad enti religiosi (12%).

Leggi: Disabili, 20/11/2023


lunedì 20 novembre 2023
Liste d’attesa. Sarà l’Iss a elaborare le linee guida per abbatterle

Bellantone: “L’idea adesso è di rilanciare l’argomento, magari utilizzando anche le buone pratiche che sono qualcosa di un po’ più semplice, quindi convocando quanto prima una convention di tutte le società scientifiche accreditate al Ministero della Salute, per poter incentivare questo scambio di idee che dovrà portare rapidamente alla redazione di un numero cospicuo di linee guida o buone pratiche”.
L’Istituto Superiore di Sanità è al lavoro per raccogliere linee guida che supportando il medico prescrittore in vari ambiti possano avere come fine anche quello di essere di aiuto contro le prescrizioni inappropriate e quindi ridurre il fenomeno delle liste d’attesa. Lo conferma, dopo l’annuncio di qualche giorno fa del ministro della Salute Orazio Schillaci, il Commissario Straordinario dell’Iss Rocco Bellantone.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/11/2023


sabato 18 novembre 2023
Pensioni. CGIL e SPI, tagli di migliaia di euro su assegni

“Nessuna manovra sociale, i pensionati usati per fare cassa”. Comunicato stampa congiunto CGIL nazionale – SPI CGIL
“Il governo Meloni fa cassa sulle pensioni. Infatti, oltre ad essere riusciti nell’impresa clamorosa di peggiorare la legge Monti/Fornero, azzerando qualsiasi forma di flessibilità in uscita, continua a tagliare per migliaia di euro la rivalutazione delle pensioni”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“Questo Esecutivo con la legge di bilancio dello scorso anno – spiega la segretaria nazionale dello Spi Cgil Tania Scacchetti – aveva introdotto sia per il 2023 che per il 2024 un meccanismo di rivalutazione fortemente penalizzante per le pensioni con trattamenti superiori a 4 volte il trattamento minimo, pensioni di poco superiori alle 1.600 euro nette, altro che pensioni ricche. Le perdite per effetto della mancata rivalutazione – prosegue – si trascinano naturalmente negli anni e non sono più recuperabili. Nei fatti, per legge, si decide che non si possono garantire importi adeguati all’aumento del costo della vita. E lo si fa su quella parte della popolazione che ha lavorato per una vita e che sostiene il welfare di questo Paese aiutando spesso figli e nipoti”.

Leggi: Cgil, 18/11/2023


venerdì 17 novembre 2023
Manovra, nessun finanziamento per il Piano nazionale demenze. “Lasciate sole 1,4 milioni di famiglie”

Appello della Federazione Alzheimer Italia, secondo cui si tratta di una “mancanza gravissima”. La necessità di nuovi fondi è stata espressa anche in una lettera inviata al ministro della Salute Orazio Schillaci da Federazione Azheimer e Adi – Alzheimer’s Disease International
Nel testo della legge di bilancio 2024 non è previsto nessuno stanziamento di fondi per il Piano Nazionale Demenze. Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia e rappresentante della stessa Federazione al Tavolo permanente sulle Demenze, commenta così questa assenza: “Si tratta di una mancanza gravissima che apprendiamo con estrema delusione e anche con un certo stupore. Arriva, infatti, nonostante le rassicurazioni pubbliche da parte del ministero della Salute sull’impegno per il rifinanziamento per il prossimo triennio”.
“Nonostante il decreto che dispone la proroga al 31 marzo 2024 dei termini per il suo utilizzo, il fondo triennale di 15 milioni di euro stanziato nel 2021 si esaurirà nei prossimi mesi – continua Possenti -. Per quanto modesto, ha rappresentato comunque un primo passo fondamentale per permettere alle Regioni di avviare 31 piani di intervento nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza. Ora questi passi avanti rischiano di essere gettati al vento perché il nostro Governo non ritiene importanti i bisogni e i diritti delle oltre 1.480.000 persone con demenza che vivono in Italia e quelli dei loro familiari e caregiver”.

Leggi: Redattore Sociale, 17/11/2023


venerdì 17 novembre 2023
La giovane premier che dimentica gli anziani

Il testo della manovra blindata dal Governo di Giorgia Meloni non prevede alcuna dotazione finanziaria per la riforma sulla non autosufficienza. Una norma che potenzialmente potrebbe migliorare le condizioni di vita di 3,8 milioni di over 65 e dei loro familiari e caregiver. Ma evidente questa non è una priorità della maggioranza. Peccato che lo sia di tantissime famiglie
In Italia vivono 3,8 milioni di anziani non autosufficienti (su 14,5 milioni di over 65). Entro il 2030 i non autosufficienti saranno 5 milioni (in questo approfondimento trovate tutti i dati).
Provvedimenti specifici sulla non autosufficienza sono stati presi in Austria nel 1993, in Germania nel 1995, in Francia nel 2002 e in Spagna nel 2006. In Italia siamo arrivato tardi, con la legge 33 del 23 marzo 2023. Peccato che questa norma non contenga alcuna dotazione finanziaria. Il budget sarebbe dovuto essere indicato nella legge di Bilancio 2024. Quello in discussione in questi giorni. Nel documento presentato dal governo la dotazione è però pari a zero. Zero euro per quasi 4 milioni di anziani, che con i familiari, operatori e caregiver che li assistono a vario titolo si arriva a una platea di 10 milioni persone, piùdi un italiano su sei. L’Italia non dimentichiamolo è il secondo Paese più vecchio al mondo. Anche se Governo fa finta di non saperlo.

Leggi: Vita, 17/11/2023


giovedì 16 novembre 2023
Il Forum Terzo Settore audito in Parlamento: “In Manovra attenzione al sociale insufficiente”

“L’attenzione che questa Legge di Bilancio dedica al sociale è purtroppo insufficiente. Fenomeni gravi come la povertà e le disuguaglianze vanno affrontati con una seria strategia di contrasto, che però manca nel testo, a fronte invece di misure temporanee che, nel migliore dei casi, potranno rappresentare solo dei palliativi”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore a margine dell’audizione nelle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
“Delle nostre proposte, ad oggi nessuna è accolta nella Manovra approvata dal Governo: dal rafforzamento dell’Assegno di inclusione per il contrasto alla povertà, alla previsione di una copertura finanziaria iniziale per garantire i diritti sociali in tutte le Regioni in vista dell’attuazione dell’autonomia differenziata; dall’aumento dei fondi per il Servizio civile a strumenti di sostegno per il Terzo settore, comparto socio-economico fondamentale per uno sviluppo inclusivo del Paese. Sul fronte della cooperazione allo sviluppo, così strategica per rispondere in modo efficace anche al fenomeno migratorio, si registrano tagli piuttosto che investimenti”.

Leggi: Auser, 16/11/2023


giovedì 16 novembre 2023
Disabilità. In Affari Sociali alla Camera approvata risoluzione unitaria per migliorare accessibilità ai servizi sanitari per i disabili

Il lungo testo, frutto dell’unificazione di cinque diverse risoluzioni bipartisan, impegna il governo su 15 punti per migliorare l’accesso alle cure per le persone disabili: dalla mappatura delle strutture ospedaliere in base agli ostacoli e alle possibili forme di discriminazione all’attivazione di équipe multidisciplinari, dalla promozione di un modello organizzativo che riduca il numero di accessi alle strutture sanitarie al potenziamento delle cure domiciliari. IL TESTO
16 NOV – La commissione Affari Sociali ieri ha approvato una risoluzione unitaria che punta a migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari per le persone con disabilità. Il lungo testo, frutto dell’unificazione di cinque diverse risoluzioni bipartisan, impegna il governo in 15 diversi punti che spaziano dal migliorare la presa in carico negli ospedali ad una formazione mirata per gli operatori sanitari, fino al potenziamento delle cure domiciliari per questi pazienti.
Di seguito i quindici punti sui quali la risoluzione approvata impegna il governo

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/11/2023


mercoledì 15 novembre 2023
Fragili, la nuova fiction sul cohousing tra giovani e anziani

Nel cast anche l’atleta con disabilità Filippo Bordignon. Sul set Massimo Dapporto, Corinne Clery, Barbara Bouchet, Maurizio Mattioli. Andrà in onda su Mediaset in primavera
fragili fiction mediaset
Anche un atleta disabile, stavolta in veste di attore, nella fiction “Fragili”, di cui è partito il primo ciac. Andrà in onda in primavera, in prima serata, su Canale 5. Filippo Bordignon, sarà nel cast della miniserie in due puntate che affronta tematiche sociali. Filippo è reduce dagli Special Olympics di Berlino, dove ha rappresentato con successo l’Italia. Ora lo attende un’altra prova: quella della recitazione.
È la riviera del Conero, tra i comuni di Numana e Sirolo, a fare da scenario alla nuova fiction Mediaset “Fragili” al primo ciak in questi giorni con un cast d’eccezione. Sul set Massimo Dapporto, Corinne Clery, Barbara Bouchet, Maurizio Mattioli, Irene Ferri, Raniero Monaco Di Lapio, Crisula Stafida, Barbara Alberti, Salvatore Misticone. La regia è affidata al veterano Raffaele Mertes. La fiction in due puntate in prima serata in primavera su Canale 5 è prodotta da Sunshine Production.

Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2023


mercoledì 15 novembre 2023
Il welfare in Italia? Sempre più digitale. Indagine Weplat

In Italia sono ben 137 le piattaforme di welfare attive sul territorio nazionale: 59 operano nel settore salute, e di queste 32 sono specializzate in servizi psicologici; 10 nel settore di educazione e cura dell’infanzia; 10 nell’assistenza sociosanitaria; 58 sono multi-settoriali.
Fino a poco tempo fa erano il luogo privilegiato di acquisti online e prenotazioni di vacanze o mezzi di trasporto. Oggi fungono sempre più da provider sociali e sono sempre più utilizzate anche per trovare medici, baby-sitter, psicologi, servizi sociali ed educativi. In Italia sono ben 137 le piattaforme di welfare attive sul territorio nazionale: 59 operano nel settore salute, e di queste 32 sono specializzate in servizi psicologici; 10 nel settore di educazione e cura dell’infanzia; 10 nell’assistenza sociosanitaria; 58 sono multi-settoriali. Se guardiamo alla tipologia, 82 piattaforme nascono e operano in ambito strettamente digitale, 29 operano nel settore del welfare aziendale, fornendo servizi e fringe benefit ai lavoratori, e 26 digitalizzano i classici servizi di welfare a livello territoriale spesso erogati da enti locali e soggetti di terzo settore.

Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2023


mercoledì 15 novembre 2023
Alloggi sfitti: uno dei problemi più scottanti e attuali

Lanciato più di 25 anni fa, l’Osservatorio Housing Europe è il ramo di ricerca della Federazione e punto di riferimento per fatti, cifre e tendenze chiave nel campo dell’edilizia pubblica, cooperativa e sociale in tutta Europa. Recentemente ha affrontato uno dei temi più scottanti e attuali: gli alloggi sfitti.
In un momento in cui così tante famiglie in Europa non riescono a trovare un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili, dove gli studenti universitari – come è successo in Italia – scendono in piazza per protestare per la mancanza di soluzioni abitative che impediscono la realizzazione del diritto allo studio, la prevalenza di alloggi sfitti a lungo termine non è qualcosa che ogni Paese dovrebbe essere disposto ad accettare.
La nota illustrativa allegata presenta una breve illustrazione dei dati riguardanti il più recente Rapporto dell’Osservatorio Housing Europe e una descrizione del fenomeno in Italia.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 15/11/2023


martedì 14 novembre 2023
Manovra. Istat: “Le lunghe liste d’attesa sono la principale barriera di accesso alle cure”

Dalle indagini Istat sulla popolazione si rileva infatti una riduzione della quota di persone che ha effettuato visite specialistiche (dal 42,3% nel 2019 al 38,8% nel 2022) o accertamenti diagnostici (dal 35,7% al 32,0%); nel Mezzogiorno quest’ultima riduzione raggiunge i 5 punti percentuali. Un altro dei fattori di criticità riguarda la bassa coerenza fra l’allocazione della spesa per le cure e la prevenzione sanitaria a livello regionale e le condizioni di salute della popolazione. Penalizzate soprattutto le Regioni del Sud. LA RELAZIONE
Le lunghe liste d’attesa continuano a rappresentare il principale ostacolo all’accesso ai servizi sanitari. Si riduce invece la percentuale di popolazione che rinuncia alle cure per motivi economici. Si registrano differenze territoriali nella dotazione di medici e infermieri e una “bassa coerenza” fra l’allocazione della spesa per le cure e il livello di salute della popolazione, a scapito in particolare delle Regioni del Sud.
Questo quanto emerso dall’audizione dell’Istat di ieri sulla manovra, presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/11/2023


REGIONI:

lunedì 20 novembre 2023
A Melito di Napoli apre la casa-famiglia “Teresa Buonocore”

Sarà inaugurato domani il bene confiscato alla criminalità organizzata intitolato alla mamma-coraggio di Portici, uccisa per aver denunciato l’uomo che aveva abusato della figlia di 8 anni. Il villino diventerà una casa-famiglia per donne vittime di violenza
Sarà inaugurato domani a Melito di Napoli il bene confiscato alla criminalità organizzata intitolato a Teresa Buonocore, la mamma-coraggio di Portici, uccisa per aver denunciato l’uomo che aveva abusato della figlia di 8 anni. Il taglio del nastro alle 9:30, in via Roma 8.
Il bene è stato assegnato con determina della Città metropolitana di Napoli (n.6 del 2 gennaio 2023) in comodato d’uso a titolo gratuito e per finalità sociali alla cooperativa sociale Casa dei sogni, in associazione temporanea d’impresa con l’Aps Nessuno Escluso, la cooperativa sociale Apeiron e l’associazione Comitato civico Camposcino.

Leggi: Redattore Sociale, 20/11/2023


domenica 19 novembre 2023
Assistenza integrata per 50 anziani non autosufficienti

Progetto del Comune per riqualificare gli spazi abitativi Tra gli obiettivi anche il potenziamento della rete dei servizi – di Giustino Parisse19 novembre 2023
Il Comune dell’Aquila, con una determina, ha affidato l’incarico per la messa a punto dei servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza degli interventi per la riqualificazione di spazi abitativi privati (domotica, soluzioni tecnologiche, strumentazioni, arredi speciali per ciascun utente) per 50 anziani non autosufficienti in assistenza domiciliare integrata. Il lavoro è stato affidato agli ingegneri Erminio Chiuchiarelli di Avezzano e Matteo Zaccagnini dell’Aquila.
Il progetto – che punta a garantire il potenziamento dell’assistenza domiciliare per i non autosufficienti evitando il ricorso all’ospedalizzazione – è stato finanziato nell’ambito delle misure previste dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza).

Leggi: Il Centro, 19/11/2023


giovedì 16 novembre 2023
Rsa. Cisl Fp e Fnp: “Non servono soldi, ma una completa riorganizzazione”

Fp e Fnp Veneto rilanciano la proposta, presentata a giugno, di riassetto dei centri servizi valorizzandone la prossimità: “Anche così si evita l’aumento delle rette. Riformarle insieme a PNRR e ATS”. Ma “la nostra è una visione di insieme che la Regione fatica ad avere”.
16 NOV – La sanità e, in particolare, l’assistenza sociosanitaria territoriale stanno vivendo l’apice di una crisi cominciata decenni fa, ma anche l’occasione irripetibile di riforma. Ciò impatta anche i centri servizi residenziali, pubblici e privati, che dalla pandemia in poi hanno mostrato tutti i loro punti deboli e che ora, tra carenza di personale e costi energetici, si trovano al bivio se aumentare o no ancora una volta le rette. La prima soluzione è didascalica: chiedere più fondi. È successo anche pochi giorni fa in V Commissione in Consiglio regionale del Veneto. Ma un ulteriore passa da fare è riformare completamente le RSA ed è quello che sollecitano Cisl Fp e Fnp Veneto.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/11/2023


IN AGENDA:

22 e 23 novembre Convegno “Il ruolo del Terzo settore per lo sviluppo delle competenze” – Roma, presso Industrie Fluviali – Via del Porto Fluviale, 35

Per il Forum del Terzo Settore, l’Anno Europeo delle Competenze offre l’occasione al nostro Paese per dare nuovo slancio a una strategia nazionale per lo sviluppo delle competenze.
Superare il deficit di conoscenza italiano, attestato dalle indagini internazionali, è indispensabile per fronteggiare le sfide che il Paese ha di fronte: contrasto alle disuguaglianze crescenti, transizioni ecologica e digitale, invecchiamento attivo, partecipazione democratica.

Leggi: Forum Terzo Settore


24-11-2023 – Avellino – Assemblea pubblica aperta sulla casa e diritto all’abitare, per il rilancio dell’edilizia pubblica

Assemblea pubblica aperta sulla casa e diritto all’abitare, per il rilancio dell’edilizia pubblica
Assemblea aperta a tutti gli inquilini e assegnatari delle case popolari presso la sala dopolavoro Vincenzo Napoli (CAL) in Piazza Umberto I, Solofra (Av)

Leggi: Sunia


Silver Economy Forum 5° edizione – 24. Novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna.

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy


Presentazione del 3° Report di ricerca sul lavoro domestico

Martedì 28 novembre 2023 avrà luogo la presentazione del Report “Il lavoro domestico: prospettive per i territori ai tempi della legge delega sulla non autosufficienza“. Si tratta del 3° Report di ricerca promosso da Fidaldo e realizzato dall’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS).
Indirizzo: Roma, via Borgognona 47 – Sala Einaudi
Orario: dalle 10:00 alle 13:00

Leggi: Fidaldo


ForumNA – 29 – 30 novembre 2023 – XV edizione Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 15 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su: • Best practice • Metodologie e proposte operative di noti professionisti • Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali • Presentazione e discussione di innovazioni organizzative • Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo
Nel 2023 si terranno le prime edizioni di Forum N.A. – Focus Lombardia (Milano, Quark Hotel, 18 maggio) e Forum N.A. – Focus Puglia (Bari, Hotel Parco dei Principi, marzo 2024) eventi spin off di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile, che pur restando di respiro nazionale, metteranno in evidenza le opportunità e le sfide del settore nella regione ospitante.

Leggi: Non Autosufficienza


9-30 novembre 2023 – La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Con l’approvazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, il Ministero della Salute ha voluto porre le basi per nuove strategie in grado di superare le disomogeneità e promuovere una maggiore capillarità dei punti vaccinali con l’obiettivo di raggiungere gruppi di popolazione ad alto rischio.
La due giorni che Italia Longeva, di concerto con la Direzione Generale Prevenzione del Ministero, rivolge ai diversi attori che – a livello regionale e territoriale – sono coinvolti nella filiera della prevenzione vaccinale ed incaricati di implementare il Piano, si propone come un’occasione di confronto, di aggiornamento e di approfondimento sui possibili modelli futuri per l’attuazione del nuovo PNPV e del calendario vaccinale – con particolare riferimento ad anziani e fragili – su tutto il territorio nazionale.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

Manovra 2024: la nuova sanità territoriale e il finanziamento del welfare – di Laura Pelliccia

La programmazione sanitaria degli ultimi anni ha cercato di correggere un modello estremamente ospedalocentrico per far spazio ai servizi del territorio, specie a quelli domiciliari. Il Recovery Plan ha ulteriormente sancito tali principi. È utile verificare, con i dati oggi a disposizione, lo stato di avanzamento di questo processo.
Allo stesso tempo, è importante analizzare la manovra di bilancio oggi in discussione in chiave di capacità di dare continuità a questi processi; più in generale, è importante riflettere sulle prospettive future del welfare sociosanitario e sociale che si delineano con il DDL Bilancio 2024-2026.
Cosa sappiamo dell’avanzamento della nuova sanità territoriale?
A partire dal 2020 una serie di provvedimenti1 ha dato centralità e impulso allo sviluppo della nuova sanità territoriale, dedicando risorse aggiuntive per costruire quelle che poi sarebbero divenute le nuove articolazioni organizzative del DM77. A questo processo si è poi affiancato il Recovery Plan (Missione 6), finanziando la realizzazione delle opere strutturali (CDC, ODC e COT) e la spesa corrente per potenziare l’assistenza domiciliare fino al 20252.
Qual è lo stato dell’arte di tale percorso? Quante risorse correnti sono già state finalizzate dalle regioni ai servizi della nuova sanità territoriale? È ancora prematuro farne una ricognizione puntuale, non essendo ancora disponibili sufficienti dati di dettaglio sulla spesa sanitaria delle regioni nel 2022 per isolare le risorse per gli interventi del DM77, né quantomeno evidenze sulla destinazione del personale tra i diversi servizi. Abbiamo in ogni caso cercato di offrire un aggiornamento sulla base delle statistiche disponibili (Tab. A), nello specifico confrontando le dinamiche tra il 2019 e il 2022 della spesa sanitaria per funzione, secondo la ricostruzione dell’Istat dei conti della sanità (componente a carico della Pa).

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La solitudine uccide giovani e anziani – di Chiara Saraceno

Di solitudine ci si può ammalare. Può diventare una malattia che riduce la voglia di vivere, la capacità di sperare, di avere fiducia in se stessi e negli altri ed allo stesso tempo aumenta i rischi di ammalarsi di malattie convenzionalmente definite come tali, ad esempio, tra gli adulti e anziani, Alzheimer, deficit cognitivi, malattie cardiache. Presenta rischi di mortalità simili a quelli associati al fumare 15 sigarette al giorno, all’essere obesi, al non fare attività fisica, all’inquinamento. Non si tratta di un fenomeno marginale e neppure limitato ai paesi sviluppati, dove i legami comunitari sono più deboli. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la solitudine sta diventando un problema sanitario globale, che attraversa tutti i confini nazionali, di grado di sviluppo, di età. Si ritiene che la solitudine sia un’esperienza che riguarda prevalentemente gli anziani, perché, a causa dell’età e del venir meno di alcuni ruoli e attività, hanno reti sociali più ristrette. Molte iniziative che vanno sotto l’etichetta dell’invecchiamento attivo sono intese proprio a contrastare questo progressivo restringimento di attività e delle relazioni e senso di sé che ne deriva, con conseguenze anche sulla salute fisica e mentale. La stessa Oms ha dapprima affrontato la questione della solitudine e del suo impatto sulla salute solo per quanto riguarda gli anziani.

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La geografia dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali –  di Michelangelo Caiolfa

L’articolo – suddiviso in due parti – intende ricostruire una vera e propria geografia dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, focalizzandosi, in questa prima parte, sulla loro origine, sulle principali fonti di finanziamento e sulle differenti tipologie ed articolazioni.
Il dibattito sul regionalismo differenziato è giunto a uno dei passaggi fondamentali che, come è noto, riguarda la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni nelle materie oggetto di ulteriore ripartizione dei poteri e delle competenze tra Stato e Regioni. Si tratta di un confronto estremamente complesso che coinvolge il concetto stesso dei LEP, stretti tra l’esigenza di garantire la realizzazione uniforme delle funzioni fondamentali a cui si riferiscono e l’allocazione efficiente e sostenibile della spesa pubblica. Nelle materie sociali e sanitarie, tuttavia, la vera questione che sta alla base dei LEPS e dei LEA riguarda il loro legame con i ‘diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale’ ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. In queste materie, rendere esigibili i diritti soggettivi legati alla salute, alla cura, alla tutela e all’assistenza, implica necessariamente la costruzione di un rapporto esplicito tra i LEP e i bisogni espressi dalla popolazione in modo da dimensionare nel concreto i contenuti operativi in cui si concretizzano i Livelli Essenziali.

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Ocse. Nel 2021 la spesa sanitaria a carico delle famiglie in Italia si conferma sopra la media. A pesare sono soprattutto le visite ambulatoriali – di Giovanni Rodriquez

Nel 2021, in tutti i Paesi Ocse, circa il 3% della spesa totale sostenuta direttamente dalle famiglie era destinato a beni e servizi sanitari. In Italia la quota di spesa è stata del 3,6%. Un dato che conferma anche per il 2021 il superamento della media Ocse. A pesare soprattutto l’assistenza ambulatoriale che nel nostro Paese ha rappresentato il 45% della spesa out of pocket a fronte di una media Ocse del 22%. Tutto questo ha causato problemi ai bilanci delle famiglie che hanno avuto ripercussioni catastrofiche in Italia in misura quasi doppia rispetto al dato medio Ocse
I sistemi sanitari forniscono un’adeguata protezione quando l’assistenza sanitaria non espone le persone a possibili difficoltà finanziarie. La mancanza di protezione finanziaria può infatti ridurre l’accesso all’assistenza compromettendo lo stato di salute delle persone, aggravando situazioni di difficoltà economiche nelle famiglie ed esacerbando disuguaglianze sanitarie e socio-economiche.
In media, nei Paesi Ocse, poco meno di un quinto di tutta la spesa sanitaria proviene direttamente dai pazienti attraverso i pagamenti out of pocket. La quota di consumo delle famiglie spesa per l’assistenza sanitaria fornisce una valutazione aggregata dell’onere finanziario della spesa out of pocket. Nel 2021, in tutti i Paesi Ocse, circa il 3% della spesa totale sostenuta direttamente dalle famiglie era destinato a beni e servizi sanitari. La quota era pari o inferiore al 2% in Lussemburgo, Colombia e Turchia, ma superava il 5% in Portogallo, Svizzera e Corea. In Italia la quota di spesa è del 3,6%. Un dato che conferma anche per il 2021 il superamento della media Ocse.

Leggi: Quotidiano Sanità


Protezione sociale. Nel 2022 in Europa spesa a 4,3 miliardi, in aumento del 3%. I dati Eurostat

Sebbene la spesa per la protezione sociale sia aumentata nella maggior parte dei paesi dell’UE, analizzando la spesa come percentuale di Pil, i dati mostrano una diminuzione nel 2022. Questo perché il Pil è aumentato più della spesa per le prestazioni sociali. Nel 2022, la spesa per le prestazioni di protezione sociale ha rappresentato il 27,2% del Pil dell’UE, con un calo di 1,5 punti percentuali (pp) rispetto al 2021. La spesa in percentuale del Pil è stata più alta in Francia (32%), Austria e Italia (entrambi 30%), mentre è stata più bassa in Irlanda (11%).
Le prime stime pubblicate da Eurostat mostrano che la spesa totale per le prestazioni di protezione sociale nell’UE ha raggiunto i 4.307 miliardi di euro nel 2022, con un aumento del 3% rispetto al 2021. Nel 2022, la spesa per le prestazioni di protezione sociale è aumentata in quasi tutti i paesi dell’UE, le eccezioni sono state Malta, dove è diminuita del 5% e l’Irlanda, dove non si è registrata alcuna variazione percentuale rispetto al 2021.
Gli aumenti maggiori tra il 2021 e il 2022 (misurati in valute nazionali) sono stati registrati in Bulgaria (+28% rispetto al 2021), Cipro (+18%) e Ungheria (+10%), mentre gli aumenti più piccoli sono stati registrati in Austria (+ 1%) e Francia, Danimarca, Slovacchia, Finlandia e Germania (tutte con +2%).

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Ausili, nuove tecnologie e tecnologie assistive: una guida per orientarsi – di Andrea Pancaldi

Gli ausili più comuni e conosciuti, le più raffinate tecnologie informatiche, altre tecnologie specifiche per determinate forme di disabilità: chi ha diritto ad usufruirne a carico del Servizio Sanitario Nazionale, chi prescrive, quali centri, strutture o testate nel web informano o forniscono consulenze: presentiamo un’ampia guida curata da Andrea Pancaldi, ricordando che si parla di un settore in forte e costante espansione, a fronte di gravi ritardi nello stare al passo con i tempi, presenti in molte Regioni d’Italia
Si va dagli ausili più comuni e conosciuti, come carrozzine, deambulatori, letti ortopedici, apparecchi acustici, sollevatori, apparecchiature servoscala… alle tecnologie informatiche raffinate, come puntatori oculari, tastiere per PC modificate, comunicatori, sensori di comando, programmi software specifici, lettori di schermo, per finire, ad esempio, con le tecnologie specifiche per le persone prive della vista, come screen reader, barre Braille, sistemi di sintesi vocali, stampanti Braille. Un settore che, per l’invecchiamento della popolazione da una parte, e un progresso tecnologico di incredibile velocità dall’altra, è in continua evoluzione. Si pensi all’utilizzo, e a volte forse abuso, delle app, o a tutto il dibattito, e relative sperimentazioni, avviatesi sull’intelligenza artificiale.

Leggi: Superando


Accesso civico generalizzato

Le richieste di accesso civico generalizzato riguardano l’accesso a dati, documenti o informazioni ulteriori rispetto a quelli già pubblicati, tuttavia sempre limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea.Le richieste di accesso civico, semplice e generalizzato, possono essere presentate con destinatario Responsabile trasparenza INCA CGIL, ai seguenti recapiti:
• email ordinaria: presidenza@inca.pecgil.it
• tramite raccomandata a/r all’indirizzo: INCA CGIL – Via Giovanni Paisiello,43 – 00198 Roma (RM)
• oppure consegnate di persona all’ufficio di INCA CGIL –Via Giovanni Paisiello, 43 – 00198 Roma (RM)
dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 18.00; il venerdì dalle 9.00 alle 13.00 mediante compilazione del modulo, reso disponibile nella relativa sezione del sito dell’Istituto.
Il modulo deve essere compilato con l’indicazione precisa dei dati non pubblicati ai sensi della normativa in materia di trasparenza a cui si richiede l’accesso, ovvero dei dati ulteriori rispetto a quelli soggetti ad obbligo di pubblicazione a cui si richiede di accedere. È necessario precisare in modo dettagliato e chiaro le tipologie di dati e informazioni richieste ovvero, in caso di atti e documenti, la tipologia degli atti, gli estremi e le date di riferimento e quanto altro utile per individuare quanto viene richiesto. Il modulo compilato deve essere sottoscritto con firma autografa, scannerizzato (ove inviato a mezzo posta elettronica) e deve esservi allegata copia documento di identità.

Leggi: Inca


 

 

 

 

Pensionati Cgil: Il governo non privatizzi e impoverisca il Pnrr

Il piano nazionale di ripresa e resilienza avrebbe dovuto essere un’occasione imperdibile per rilanciare non soltanto l’economia nazionale, ma per dare corpo a una nuova idea di sistema Paese che ricomponesse i divari territoriali e restituisse ai diritti dei cittadini e ai loro bisogni un ruolo centrale nella definizione delle politiche pubbliche salvaguardando il sistema universale pubblico. L’impostazione data dal governo Meloni, rintracciabile sia nella nuova governance che nelle proposte di modifica del piano, mette invece in seria discussione la possibilità di coglierne le opportunità.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

martedì 14 novembre 2023
Vent’anni dopo i CAAD dell’Emilia Romagna ripensano la propria identità

In occasione dei vent’anni della Deliberazione di Giunta Regionale che ha istituito i Centri Provinciali per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD), e a diciotto dal loro concreto avvio dopo una fase di progettazione e formazione durata circa due anni, i dieci CAAD dell’Emilia Romagna si sono ritrovati per una giornata di riflessioni e aggiornamenti sulle esperienze maturate in questi anni, ma anche per guardare avanti. Presentiamo le conclusioni di quella giornata, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo
In occasione dei vent’anni della Deliberazione di Giunta Regionale 2248/03 che ha istituito i Centri Provinciali per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD), e a diciotto dal loro concreto avvio dopo una fase di progettazione e formazione durata circa due anni, i dieci CAAD dell’Emilia Romagna si sono ritrovati per una giornata di riflessioni e aggiornamenti sulle esperienze maturate in questi anni, ma anche per guardare avanti.

Leggi: Superando, 14/11/2023


lunedì 13 novembre 2023
Manovra. Corte dei conti: “Risorse stanziate sono rilevanti ma insufficienti. Misure tamponano emergenze mentre servono soluzioni strutturali per risolvere problemi Ssn”

È quanto affermato dalla magistratura contabile nella sua audizione sulla manovra presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. “I vincoli che si porranno in futuro sul fronte della spesa portano a guardare con preoccupazione al rinvio nell’individuazione di soluzioni più strutturali ai problemi del nostro sistema sanitario”. IL DOCUMENTO
“Entro margini di manovra molto ristretti in cui si collocano gli interventi della legge di bilancio, le risorse destinate alla sanità sono certamente rilevanti. Esse non sono tuttavia sufficienti ad invertire il profilo riflessivo già disegnato nel quadro tendenziale. La riduzione in termini di prodotto rimane evidente anche se l’attenzione per questo settore di spesa è testimoniato dalla seppur limitata crescita del rapporto con il totale della spesa corrente primaria. Il settore sanitario, come altri del complesso sistema di welfare, sta conoscendo il peso di una crescita dei prezzi ben superiore all’aumento delle risorse disponibili. Su questo fronte la manovra ripropone lo schema degli ultimi esercizi, prevedendo un incremento di risorse per affrontare i fabbisogni più urgenti: quest’anno il rinnovo dei contratti a fronte della forte crescita inflattiva (lo scorso anno la crescita dei costi energetici), interventi temporanei mirati a tamponare criticità sempre più evidenti (liste d’attesa e difficoltà dei pronto soccorsi) e misure che puntano a rispondere alle richieste di importanti soggetti del mondo sanitario (aziende farmaceutiche e farmacie, ma lasciando fuori il comparto dei dispositivi medici).

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/11/2023


lunedì 13 novembre 2023
Strutture socio-assistenziali e sanitarie. Istat, persiste il divario Nord-Sud

Presentato oggi il rapporto sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie presenti in Italia. Al 2021 ospitate oltre 356mila persone, più di 341mila i lavoratori impiegati a cui vanno aggiunti gli oltre 31mila volontari e circa 4mila operatori del servizio civile
Persiste il divario Nord-Sud nell’offerta di presidi residenziali. Al 1° gennaio 2022, i presidi residenziali attivi nel nostro Paese sono 12.576: l’offerta è di circa 414mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. A livello territoriale, tuttavia, l’offerta è maggiore nel Nord-est con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese è invece poco al di sopra di tre posti letto ogni 1.000 residenti e copre solo l’11% dei posti letto complessivi. Tra gli ospiti, che ammontano a oltre 356mila, oltre tre su quattro sono anziani. Infine, sono oltre 341mila i lavoratori impiegati in queste strutture, a cui vanno aggiunti gli oltre 31mila volontari e circa 4mila operatori del servizio civile.

Leggi: Redattore Sociale, 13/11/2023


domenica 12 novembre 2023
Fragili, invisibili e soli. La vita ristretta degli anziani nelle nostre città

L’aspettativa di vita si sta alzando e le nostre città si riempiono di una generazione di dimenticati. Vogliono solo passare gli ultimi anni a casa, accontentandosi di una dimensione urbanistica ridotta
Le città italiane ospitano una popolazione in costante crescita, la cui espansione resta tuttavia in gran parte sottotraccia: quella degli anziani fragili e soli. È su questo gruppo di persone poco visibili – se non del tutto invisibili – sul piano delle politiche sociali e urbane che concentriamo l’attenzione in questo contributo.
I dati più recenti sulla popolazione italiana mostrano come il numero delle persone con oltre 74 anni di età eguagli oggi quello dei bambini e ragazzi sino a 14 anni.
Nonni e nipoti, verrebbe da dire, si eguagliano almeno nelle quantità, anche se i primi sono destinati ad aumentare e i secondi, purtroppo, a decrescere ulteriormente. A Milano, ad esempio, le persone anziane sono circa 65mila e rappresentano il 12 per cento dell’intera popolazione: circa una persona ogni otto. Il gruppo raddoppia se consideriamo le persone nella fascia 65-74 anni di età. Insieme, anziani “più giovani” e “meno giovani” fanno un quarto circa dei milanesi. Una quota pari a quella di tutti i bambini, ragazzi e giovani sino a 24 anni di età.

Leggi: Domani, 12/11/2023


venerdì 10 novembre 2023
Manovra, Pallucchi: l’attenzione al sociale è insufficiente

La portavoce del Forum del Terzo settore interviene a margine dell’audizione nelle Commissioni Bilancio di Senato e Camera e sottolinea che «delle nostre proposte, a oggi nessuna è accolta nella manovra approvata dal Governo» lamentando anche che sul fronte della cooperazione allo sviluppo «si registrano tagli piuttosto che investimenti»
«L’attenzione che questa Legge di Bilancio dedica al sociale è purtroppo insufficiente. Fenomeni gravi come la povertà e le disuguaglianze vanno affrontati con una seria strategia di contrasto, che però manca nel testo, a fronte invece di misure temporanee che, nel migliore dei casi, potranno rappresentare solo dei palliativi». Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore a margine dell’audizione nelle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.

Leggi: Vita, 10/11/2023


venerdì 10 novembre 2023
Boom di lavoratori anziani in Italia, il 37% ha più di 50 anni

Nel 2005 erano il 21%, mentre nel 2012 il 27%. A fotografare l’invecchiamento dei lavoratori italiani è l’Inapp, l’istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche che annuncia l’avvio della collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia
Boom di lavoratori anziani in Italia. Superata nel 2022 la soglia del 37% dei lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni. Erano il 21% nel 2005 e il 27% nel 2012. E più di un imprenditore su quattro, tra quanti hanno ravvisato l’invecchiamento del proprio personale, giudica tale fenomeno uno svantaggio, che potrebbe compromettere la capacità di gestire i carichi di lavoro o di impiegare nuove tecnologie, l’adattabilità a nuove mansioni e la disponibilità alla flessibilità di orario. Inoltre, il 41% valuta non adeguate le competenze digitali dei lavoratori in età più avanzata e più della metà ritiene che sarebbe utile svilupparle ulteriormente.

Leggi: Redattore Sociale, 10/11/2023


giovedì 9 novembre 2023
Pnrr. Su attuazione Mission 6 Salute non si registrano particolari ritardi nei tempi di attuazione. Unica eccezione l’Assistenza domiciliare. La relazione della Corte dei Conti

Nel primo semestre 2023, al Ministero competeva un solo obiettivo quantitativo europeo, che è stato conseguito nei tempi; sale così a 10 il saldo complessivo degli obiettivi europei raggiunti (9 milestone e un target), corrispondenti a circa il 36 per cento del percorso complessivo. Nel medesimo semestre 2023 erano 14 gli obiettivi intermedi di rilevanza nazionale di competenza del Ministero della salute; di essi ne risultano conseguiti 9, mentre 5 sono ancora in corso. IL DOCUMENTO
Per quanto concerne il Ministero della Salute il cronoprogramma delle misure di competenza, si rileva che gli obiettivi europei che il Ministero è chiamato a conseguire nell’arco temporale del PNRR sono complessivamente 28, di cui 10 milestone e 18 target. Le milestone consistono prevalentemente nell’adozione di atti o piani operativi e nell’emanazione di normativa settoriale, mentre i target sono costituiti da risultati quantitativi (intermedi e finali). Nel primo semestre 2023, al Ministero competeva un solo obiettivo quantitativo europeo, che è stato conseguito nei tempi; sale così a 10 il saldo complessivo degli obiettivi europei raggiunti (9 milestone e un target), corrispondenti a circa il 36 per cento del percorso complessivo. Nel medesimo semestre 2023 erano 14 gli obiettivi intermedi di rilevanza nazionale di competenza del Ministero della salute; di essi ne risultano conseguiti 9, mentre 5 sono ancora in corso. Lo evidenzia la Corte dei Conti nella sua nuova relazione sull’attuazione del Pnrr.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/11/2023


giovedì 9 novembre 2023
Pnrr e Dm 77. Fiaso: appena l’11% delle Aziende dichiara di essere in fase di avanzata realizzazione dei nuovi servizi territoriali

Case di comunità presenti in 6 aziende su 10. Avviata integrazione con assistenza specialistica e servizi sociali nel 68% dei casi. Solo nel 23% delle strutture, invece, assistenza domiciliare con telemonitoraggio. Migliore (Fiaso): “Lavoro in progress, necessaria spinta sulla telemedicina”
In sei aziende sanitarie su dieci sono state attivate le case di comunità. È quanto emerge dall’indagine Fiaso svolta sull’applicazione dei progetti del Pnrr che ha coinvolto 74 Aziende sanitarie territoriali di tutto il territorio nazionale. Tra le attività svolte sembra ben avviata l’integrazione con l’assistenza specialistica e con i servizi sociali (svolta nel 68% delle strutture). Positiva anche l’attenzione per la prevenzione, nel 61% dei casi. C’è ancora molto da fare, invece, per lo sviluppo del monitoraggio da remoto a supporto della assistenza a domicilio: solo nel 23% dei casi indagati viene svolta assistenza domiciliare con telemonitoraggio.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/11/2023


giovedì 9 novembre 2023
Non autosufficienza: la legge c’è ma mancano i decreti attuativi e le risorse.

Al momento ancora nulla è previsto nella proposta di Legge di bilancio del Governo per l’attuazione della Legge 33, la riforma che contiene le “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, approvata lo scorso marzo.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede l’obbligo di emanare i decreti attuativi della riforma entro gennaio 2024, non sappiamo se la data verrà rispettata ma è certo che, in mancanza di risorse, non potranno trovare applicazione. La legge prevede l’istituzione di un “ Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente ” (SNAA), con il compito di realizzare una programmazione integrata dei servizi, monitorarne e valutarne l’andamento. Il CIPA (Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana).ha poi il compito di adottare un Piano nazionale dell’assistenza, sulla base del quale Regioni ed Enti locali adottano a loro volta e coerentemente con il primo, i Piani territoriali.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 09/11/2023


mercoledì 8 novembre 2023
Nessuna traccia dei decreti legislativi sull’invecchiamento attivo e ignorati gli impegni internazionali sottoscritti dall’Italia. La denuncia di Auser

Nel report “Invecchiamento Attivo – Legge Delega 33/2023: una occasione da non perdere” a cura di Claudio Falasca (Uff. studi Auser Abitare e Anziani), pubblicato dallo Spi-Cgil nazionale e dall’Alta Scuola Spi-Cgil Luciano Lama, emerge con estrema chiarezze il ritardo dell’Italia a prendersi cura della popolazione che invecchia.
Dei 10 impegni principali del Piano di Azione Internazionale di Madrid sull’Invecchiamento (MIPAA), approvato dalle Nazioni Unite nel 2002, integrati con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Social Development Goals – SDGs) della Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile (ONU, 2015) e tradotti in 29 “Raccomandazioni per l’adozione di politiche in materia di invecchiamento attivo”, dal “Coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo” presso il Dipartimento delle politiche per la famiglia, praticamente nessuna raccomandazione è stata adottata dalle istituzioni nazionali, e solo pochissime Regioni le hanno prese in considerazione in misura adeguata. Questo malgrado che nell’elaborazione delle raccomandazioni siano stati coinvolti in modo sistematico politici, amministratori e funzionari tecnici ai vari livelli territoriali di governo (nazionale, regionale, comunale, intercomunale, ecc.).

Leggi: Auser, 08/11/2023


mercoledì 8 novembre 2023
Petizione popolare per il diritto all’abitare – Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA

Il disagio abitativo è un’emergenza non risolta che ogni giorno si aggrava.
Il violento impatto dell’inflazione ed il conseguente aumento del costo della vita, e particolarmente dei costi dell’abitare, ha aggravato il disagio abitativo tanto da rendere quest’ultimo un fenomeno strutturale che coinvolge sempre più famiglie.
I dati Istat del 2022 riferiscono che sono oltre 900mila le famiglie in affitto povere che corrispondono al 45,3% del totale delle famiglie povere. Come avevamo ampiamente denunciato nel corso degli ultimi due anni, inoltre, la situazione sugli sfratti risulta precipitata, riportandoci a numeri pre-pandemici, con dati peggiori di quelli registrati negli anni 2018 e 2019.

Leggi: Sunia, 08/11/2023


REGIONI:

lunedì 13 novembre 2023
Gli affitti al record storico. E i rincari non sono finiti

La doppia corsa di mutui e canoni rende la casa un’emergenza in tutto il Paese. Le rate si mangiano il 60% del reddito. Nomisma: «Così l’Italia si impoverisce»
Per la locazione il costo medio al metro quadro sale a 13 euro IL CASO/2 La questione della casa sta di- ventando un dramma sociale
Il costo degli affitti è in forte crescita e contribuisce al graduale impoverimento del Paese. Il canone di locazione ha raggiunto il picco storico, con valori medi nazionali a 13,7 euro per metro quadrato. Il record arriva dopo una maratona al rialzo che in dieci anni ha portato il canone d’affitto a rincari del 36%. Solo negli ultimi tre anni c’è stata un’impennata del 20%. E la corsa non è finita. Secondo gli esperti, sull’onda di un’inflazione più alta e dei nuovi costi sulla casa nel 2024 ci saranno altri rialzi. Questo andamento ha però anche un altro risvolto: la differenza tra la spesa per il canone di locazione e quella per il mutuo si è ampliata di molto e adesso il mutuo costa il 20% in meno dell’affitto. Si tratta di un gap vicino ai massimi di sempre, che si evidenzia nonostante il forte incremento dei tassi dei mutui dell’ultimo anno e mezzo. I calcoli arrivano dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa promosso dalla società benefit Save Your Home e realizzato con il contributo di Nomisma.

Leggi: La Stampa, 13/11/2023


venerdì 10 novembre 2023
Social housing, Spinelli: “In Toscana +200% sfratti, tema dell’abitare torni al centro”

L’assessora regionale all’evento Urbanpromo in programma fino a domani a Firenze. “Rigenerare non solo gli edifici ma anche i luoghi, costruire risposte abitative insieme a risposte di vita”
“Bisogna riportare al centro del dibattito politico, e delle scelte, il tema dell’abitare, con la necessità di rispondere a bisogni molto diversi di fasce di popolazione molto diverse”. Lo dichiara Serena Spinelli, assessora regionale in Toscana alle Politiche sociali, all’Edilizia residenziale pubblica e alla Cooperazione internazionale a margine dell’evento Urbanpromo in programma fino a domani a Firenze.
“Abbiamo un tema di emergenza abitativa, con il numero degli sfratti aumentato di oltre il 200% in Toscana nell’ultimo anno, così come un disagio sempre più diffuso. C’è la necessità di rimettere al centro il tema della casa, nelle sue diverse manifestazioni e risposte. Si parla di rigenerazione urbana, che riguarda le nostre città, ma anche le nostre aree interne. Rigenerare significa ridare vita non solo agli edifici, ma anche ai luoghi, in termini di qualità della vita, di capacità di offrire servizi, di costruire opportunità di relazione e di inclusione. Sono questi gli strumenti per costruire risposte abitative insieme a risposte di vita”.

Leggi: Redattore Sociale, 10/11/2023


venerdì 10 novembre 2023
Lombardia. Bertolaso presenta il nuovo Piano socio sanitario regionale a porte chiuse. Opposizioni critiche: “Nessun dato, nessuna cifra, nessuna tempistica, solo slogan”

Ai consiglieri ed addetti ai lavori sarebbero state mostrate alcune slide e un documento di circa 60 pagine. Da Bertolaso e Regione nessuna comunicazione. Per il Pd “sorprende negativamente la rimozione anche pubblica di due enormi questioni: la situazione delle liste d’attesa” e “il tema del rapporto tra sanità pubblica e sanità privata”, oltre ad esserci “enormi ‘buchi’”, dall’Adi alla salute mentale. Di Marco (M5S): “Presentazione oltre le peggiori aspettative: il nulla”. LE SLIDE
Sarebbe pronto il piano socio-sanitario della Lombardia. O almeno la bozza. L’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha convocato stamani, a porte chiuse, consiglieri e stakeholder per presentarlo, ma lasciando completamente insoddisfatte le Opposizioni, a partire dal fatto che, a quanto appreso, nel corso dell’incontro Bertolaso si sarebbe limitato a presentare alcune slide e a mostrare un documento di una sessantina di pagine, che tuttavia non è stato consegnato agli stakeholder. I consiglieri di opposizione invocano un confronto, anche alla luce della presentazione, che ha lasciato fortemente insoddisfatti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/11/2023


giovedì 9 novembre 2023
Sanità del Territorio: Nel Cilento prendono forma le “Botteghe della Comunità”

Un ulteriore tassello che rafforza la costruzione di un modello organizzativo, tutto salernitano, che trae spunto dalla capacità di mettere a sistema le energie del territorio e le diverse fonti di finanziamento. Un modello pubblico sperimentale in cui gli operatori sanitari e sociosanitari, volontariato e Istituzioni locali rappresentano il collegamento fra i residenti e i Servizi
Con l’avvio della procedura pubblicata in questi giorni dalla ASL Salerno, si concretizza un altro tassello della programmazione integrata e di complementarietà delle risorse della Missione 5 e della Missione 6 del PNRR e dei fondi dedicati alla Linea APQ Cilento Interno.
Sono 29 le Amministrazioni locali coinvolte insieme all’ASL Salerno nel framework assistenziale sperimentale di potenziamento dei servizi d’assistenza territoriale nei Comuni ricompresi nell’area interna del Cilento, con l’intento di offrire alla popolazione cilentana percorsi multidisciplinari e integrati, basati sulla collaborazione di differenti figure specialistiche che, integrandosi, possano offrire alla persona un percorso di salute duraturo e ben collaudato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/11/2023


mercoledì 8 novembre 2023
A Torino si va all’Università della Terza Età. Che è in una Rsa

Collaborazione fra UniTre Torino e Orpea: la Residenza Richelmy del capoluogo piemontese diventa una nuova sede dell’Università rivolta agli anziani, ospitando corsi e laboratori: E per tutti gli ospiti della struttura l’accesso alle lezioni è libero e gratuito
Non è mai troppo tardi per tornare sui banchi di scuola, neppure se si vive in Rsa. Anzi, per gli anziani ospiti della Residenza Richelmy, residenza sanitaria assistenziale con sede in via San Donato a Torino, d’ora in avanti la frequenza ai corsi e alle lezioni dell’Università della Terza Età “UniTre Torino” sarà molto più semplice, oltre che gratuita. E questo perché la loro Rsa è diventata una vera e propria sede universitaria, in cui prenderanno vita numerosi corsi e laboratori .

Leggi: Redattore Sociale, 08/11/2023


giovedì 2 novembre 2023
Abitare MOLTO Sociale. Un laboratorio in corso

Ha preso il via da alcuni mesi “Abitare Molto Sociale”, un laboratorio di confronto e riflessione attivato da Istituzione Minguzzi, Città metropolitana di Bologna e Acer Bologna, con l’obiettivo di approfondire le politiche abitative di inclusione per soggetti fragili, documentando la complessità di esperienze esistenti nel territorio. “L’ampiezza del termine “Housing sociale”, la complessità del tema e il dibattito presente in letteratura non aiutano a districarsi tra le numerose forme innovative di abitare che prevedono la partecipazione di soggetti pubblici, privati e del terzo settore.
In generale, con il termine “Housing sociale” è tuttavia possibile designare un insieme eterogeneo di forme di abitare (per esempio residenze solidali o coabitazioni) che integrano interventi di edilizia e gestione del patrimonio immobiliare con servizi di natura socio-sanitaria-educativa orientati a favorire l’inclusione, il benessere sociale e lo sviluppo di comunità”. Leggi nel blog della istituzione Minguzzi

Leggi: Rete Caad, 02/11/2023


IN AGENDA:

15 -16 Novembre – Abitare il cambiamento nella grave emarginazione adulta – Diritti, luoghi, desideri, relazioni – Eurostars Roma Aeterna – Via Casilina, 125, Piazza del Pigneto, 9a

Il tema dell’abitare diventa sempre più centrale quale leva per stimolare lo sviluppo di percorsi di cambiamento nelle politiche di contrasto alla grave marginalità adulta e per rispondere ai mutevoli bisogni abitativi che oggi si presentano.
La federazione grazie all’apporto esperienziale dei propri soci, al confronto con le reti nazionali che si occupano di povertà e ad esperti del mondo accademico e della ricerca, intende affrontare e sviluppare il concetto dell’Abitare attraverso tre dimensioni: l’abitare come diritto; l’abitare come relazione; l’abitare come accessibilità agli spazi urbani.

Leggi: Fio.Psd


Silver Economy Forum 5° edizione – 14,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24. Novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


22 e 23 novembre Convegno “Il ruolo del Terzo settore per lo sviluppo delle competenze” – Roma, presso Industrie Fluviali – Via del Porto Fluviale, 35

Per il Forum del Terzo Settore, l’Anno Europeo delle Competenze offre l’occasione al nostro Paese per dare nuovo slancio a una strategia nazionale per lo sviluppo delle competenze.
Superare il deficit di conoscenza italiano, attestato dalle indagini internazionali, è indispensabile per fronteggiare le sfide che il Paese ha di fronte: contrasto alle disuguaglianze crescenti, transizioni ecologica e digitale, invecchiamento attivo, partecipazione democratica.

Leggi: Forum Terzo Settore


29 novembre Roma: Ricucire, ricostruire, rigenerare, verso la città delle relazioni – ore 10:00 Centro culturale Mitreo Iside, via Marino Mazzacurati 61/63 (Corviale) a Roma.

La rigenerazione urbana è una delle strategie più concrete ed efficaci che possiamo mettere in campo per combattere le crisi del nostro tempo: quella climatica, quella economica, quella sociale.
Per fare della rigenerazione dei luoghi una vera occasione di creazione di benessere e diritti per le persone è necessario però guardare ai processi partecipativi avendo la capacità di ascoltare i bisogni, dare spazio alle soluzioni che già oggi abitano i territori, farne un sistema nuovo di governance e cittadinanza.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


ForumNA – 29 – 30 novembre 2023 – XV edizione Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 15 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su: • Best practice • Metodologie e proposte operative di noti professionisti • Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali • Presentazione e discussione di innovazioni organizzative • Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo
Nel 2023 si terranno le prime edizioni di Forum N.A. – Focus Lombardia (Milano, Quark Hotel, 18 maggio) e Forum N.A. – Focus Puglia (Bari, Hotel Parco dei Principi, marzo 2024) eventi spin off di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile, che pur restando di respiro nazionale, metteranno in evidenza le opportunità e le sfide del settore nella regione ospitante.

Leggi: Non Autosufficienza


29-30 novembre 2023 – La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Con l’approvazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, il Ministero della Salute ha voluto porre le basi per nuove strategie in grado di superare le disomogeneità e promuovere una maggiore capillarità dei punti vaccinali con l’obiettivo di raggiungere gruppi di popolazione ad alto rischio.
La due giorni che Italia Longeva, di concerto con la Direzione Generale Prevenzione del Ministero, rivolge ai diversi attori che – a livello regionale e territoriale – sono coinvolti nella filiera della prevenzione vaccinale ed incaricati di implementare il Piano, si propone come un’occasione di confronto, di aggiornamento e di approfondimento sui possibili modelli futuri per l’attuazione del nuovo PNPV e del calendario vaccinale – con particolare riferimento ad anziani e fragili – su tutto il territorio nazionale.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

Strutture socio-assistenziali e sanitarie. Istat, persiste il divario Nord-Sud

Presentato oggi il rapporto sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie presenti in Italia. Al 2021 ospitate oltre 356mila persone, più di 341mila i lavoratori impiegati a cui vanno aggiunti gli oltre 31mila volontari e circa 4mila operatori del servizio civile
Persiste il divario Nord-Sud nell’offerta di presidi residenziali. Al 1° gennaio 2022, i presidi residenziali attivi nel nostro Paese sono 12.576: l’offerta è di circa 414mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. A livello territoriale, tuttavia, l’offerta è maggiore nel Nord-est con 10 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese è invece poco al di sopra di tre posti letto ogni 1.000 residenti e copre solo l’11% dei posti letto complessivi. Tra gli ospiti, che ammontano a oltre 356mila, oltre tre su quattro sono anziani. Infine, sono oltre 341mila i lavoratori impiegati in queste strutture, a cui vanno aggiunti gli oltre 31mila volontari e circa 4mila operatori del servizio civile.
A tracciare un quadro dettagliato sulle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie presenti in Italia è l’Istat che nella giornata di oggi ha pubblicato un nuovo report con dati aggiornati al 1° gennaio 2022. Il primo dato che emerge è quello dell’aumento degli ospiti dei presidi residenziali. “Gli ospiti totali al 31 dicembre 2021 sono 356.556, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente – si legge nel report -, si inverte così la tendenza del periodo pandemico e il dato si riavvicina a quelli rilevati negli anni precedenti il Covid-19. Il 75% degli ospiti è ultra-sessantacinquenne, il 20% ha un’età tra i 18 e 64 anni e il restante 5% è composto da minori”.

Leggi: Redattore Sociale


Dall’Oms la “road map” per costruire sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio

Presentato in vista dell’imminente Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul clima ha come obiettivo quello di contribuire a salvaguardare la salute delle comunità di tutto il mondo. Un’opportunità per il settore sanitario di dare l’esempio riducendo le proprie emissioni di gas serra, responsabili di quasi il 5% del totale globale, continuando a migliorare la qualità dell’assistenza
Guidare i professionisti del settore sanitario nell’affrontare i rischi per la salute legati al clima attraverso la collaborazione. Rafforzare le funzioni del sistema sanitario per la resilienza climatica e gli approcci sanitari a basse emissioni di carbonio. E ancora sostenere lo sviluppo di interventi specifici per la riduzione del rischio climatico e delle emissioni e definire i ruoli e le responsabilità dei decisori sanitari in materia di resilienza climatica.
Questo gli obiettivi del nuovo framework operativo per la costruzione di sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio, presentato dall’Oms in risposta ai rapidi cambiamenti climatici.
Pubblicato in vista dell’imminente Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul clima (COP-28), è progettato per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari ridurre le emissioni di gas serra e contribuire al raggiungimento degli obiettivi sanitari globali. Ma non è solo una tabella di marcia per le organizzazioni e le autorità sanitarie, sottolinea l’Oms, è anche una risorsa preziosa per i decisori politici responsabili dei settori che determinano la salute.

Leggi: Quotidiano Sanità


Diritti senza dimora: il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide

La perdurante crisi economica, finanziaria e sociale, ulteriormente aggravata dal progressivo preoccupante aumento dell’inflazione, stanno mettendo a dura prova la capacità di spesa delle famiglie ed acuendo la già significativa divaricazione nella distribuzione dei redditi e della ricchezza, causa a sua volta di significative disuguaglianze sociali. Le ultime stime sulla povertà assoluta fornite da ISTAT lo scorso 25 ottobre1 evidenziano un aumento della platea dei poveri, pari a 2,18 milioni di famiglie nel 2022 (+165 mila rispetto al 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (+357 mila rispetto al 2021). Si riconfermano significative diseguaglianze territoriali, con una rinnovata maggior incidenza dello svantaggio nel Sud-Italia, diseguaglianze generazionali, con le famiglie con componenti minori a più alta concentrazione di povertà, e marcate differenze per cittadinanza: sebbene le famiglie con stranieri rappresentino solo l’8,7% del totale delle famiglie indagate, costituiscono ben il 30% delle famiglie in povertà assolute residenti sul territorio italiano nel 2022.

Leggi: Welforum


Come sfibrare i governi locali dei servizi sociali in 6 mosse

Eccole qui, queste “mosse”, in sintesi:
1. Da alcuni anni nel welfare pubblico si moltiplicano le situazioni nelle quali risorse finanziarie vengono veicolate tramite bandi, ossia prevedendo da parte di una amministrazione una finestra temporale entro la quale possibili interessati devono presentare adesioni e/o progetti, con finanziamenti che sono subordinati all’approvazione e (quasi sempre) a termine. È una modalità molto diffusa, tramite la quale Regioni, Aziende Sanitarie, Comuni o Enti gestori dei servizi sociali possono accedere a finanziamenti, di norma dedicati a specifici progetti, dell’Unione Europea, e/o statali, e/o Ma “ricevere risorse e procedere per bandi” quali criticità produce nel sistema dei servizi? Almeno due:
quasi tutti i governi locali dedicano apposito personale alla funzione di ”cacciatori di bandi”, unica chance per non perdere opportunità, che però distoglie risorse umane;
il governo locale deve programmare le sue attività cercando o di ricomporre il puzzle dei flussi di risorse che riceve dai diversi bandi (peraltro in tempi differenti) oppure deve attivare interventi che tendenzialmente sono tra loro separati, ciascuno essendo finanziato in base ad una specifica partecipazione ad un diverso bando. Ne esce molto indebolita la possibilità di un governo locale che programmi organicamente cosa fare a partire da un budget unitario che sia destinabile in modo flessibile a diverse azioni1.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Indennità 550 euro: domande per i lavoratori in part time ciclico verticale

Dal 13 novembre al 15 dicembre 2023 potrà essere presentata all’Inps la domanda di riconoscimento dell’indennità di 550 euro per i lavoratori in part time, con una sospensione ciclica dell’attività di almeno un mese continuativo e complessivamente non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane.
Lo si legge nel messaggio n. 3977 del 10 novembre scorso dell’Inps, a seguito dell’interpretazione autentica, più volte richiesta dalla CGIL e dall’Inca, fornita con il decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, che ha ampliato la platea dei beneficiari. La disposizione riguarda i “lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un rapporto di lavoro a tempo parziale che prevede periodi non interamente lavorati, dovuti alla sospensione ciclica della prestazione lavorativa.
Il lavoratore che ne fa richiesta non deve essere percettore di NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), né essere titolare di un trattamento pensionistico diretto. Inoltre, alla data di presentazione della domanda, non deve essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente.
La domanda per l’indennità 2023 (relativa ai periodi di sospensione avvenuti nel 2022) va presentata all’Inps esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini anche tramite gli Istituti di patronato.

Leggi: Inca


 

 

 

 

Legge di Bilancio 2024, Memoria CGIL consegnata in Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera

Audizione della CGIL – rappresentata dal Segretario Confederale, Christian Ferrari e dal Responsabile dell’Ufficio Economia, Cristian Perniciano – presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera sul Disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” (A.S. 926).
Di seguito la memoria che predisposta con il contributo di tutte le Aree del Centro Confederale.
Dopo mesi di ostentato ottimismo – durante i quali si è celebrata l’Italia addirittura come “locomotiva d’Europa” – la NADEF prima, il Documento Programmatico di Bilancio poi e, infine, il DDL di Bilancio hanno riportato tutti con i piedi per terra.
La stima del PIL per il 2023 è stata rivista al ribasso (+0,8%) rispetto a quanto previsto nel DEF di aprile scorso.
Come attestato dall’ISTAT – che indica una crescita acquisita per l’anno in corso di appena lo 0,7% – l’economia italiana, dopo la frenata del secondo trimestre, si è fermata completamente nel terzo e sarà debole anche nel quarto, a causa del calo della domanda interna e delle forti difficoltà in cui versano tutti i settori produttivi, compresi quelli orientati all’export.

Leggi: Cgil


NEWS:

martedì 7 luglio 2023
Il nuovo Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità

Si è insediato il nuovo Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità di cui faranno parte, tra gli altri, le 11 organizzazioni più rappresentative del mondo della disabilità (“componenti effettivi”) e altre 20 organizzazioni quali “invitati permanenti”. 5 i gruppi di lavoro (“Accessibilità universale”; “Progetto di vita”; “Istruzione, università e formazione”; “Lavoro”; “Benessere e salute”) e già 2 riunioni in programma, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità
Osservatorio Nazionale Condizione Persone con DisabilitàIstituito dalla Legge 18/09, con la quale il nostro Paese ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità ha funzioni consultive e di supporto tecnico-scientifico, per l’elaborazione delle politiche nazionali in materia di disabilità, allo scopo di fare evolvere e migliorare l’informazione sulla disabilità, fornendo al tempo stesso un contributo al miglioramento del livello di efficacia e di adeguatezza delle politiche stesse. Tra i compiti di tale organismo, come è noto, vi è anche quello di predisporre un programma di azione triennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale.

Leggi: Superando, 07/11/2023


martedì 7 luglio 2023
Una “Carta delle famiglie con persone non autosufficienti”

Un atto di denuncia, ma anche un documento costruttivo, che mette in luce sia le criticità dell’assistenza e del supporto previsti oggi per la disabilità gravissima, sia possibili soluzioni, ricordando che i bisogni della persona con disabilità non vanno considerati come slegati da quelli della famiglia e del caregiver»: è la “Carta delle famiglie con persone non autosufficienti”, promossa dalle Associazioni Nessuno è Escluso e SCN2A Italia Famiglie in rete, cui hanno successivamente aderito altre 90 organizzazioni impegnate sul fronte delle malattie rare e delle disabilità gravissime
«La collaborazione tra le istituzioni e le famiglie è l’unico vero catalizzatore per dare risposte tangibili e innescare un’evoluzione non più procrastinabile della presa in carico dei bisogni complessi delle persone con disabilità e migliorare concretamente la loro qualità di vita e quella delle rispettive famiglie, fratelli, sorelle. Questa è una richiesta che parte dal basso, da un movimento di famiglie che si pone l’obiettivo di far emergere in maniera più pregnante e realistica i disagi e i bisogni emergenziali, evidenziando tutti quegli aspetti normativi che non sono applicati nella realtà e quegli aspetti che andrebbero modificati.

Leggi: Superando, 027/11/2023


domenica 5 novembre 2023
Spi Cgil e Alta Scuola Spi pubblicano un documento sull’Invecchiamento attivo firmato da Claudio Falasca

Claudio Falasca dell’Ufficio Studi di Auser nazionale e direttore di Abitare e Anziani, ha realizzato il documento “Invecchiamento Attivo – Legge Delega 33/2023: una occasione da non perdere”, pubblicato dallo Spi Cgil nazionale e dall’Alta Scuola Spi Luciano Lama. Un prezioso e utile strumento di lavoro ricco di dati, schede di approfondimento e arricchito dalla presentazione di alcune buone pratiche del territorio. Il documento si può scaricare dal sito Auser cliccando questo link: https://bit.ly/3FL6r49

Leggi: Auser, 5/11/2023


martedì 31 ottobre 2023
Pnrr. Gimbe: “In linea con scadenze europee, male l’Assistenza domiciliare. Ma serve sciogliere nodo carenza infermieri e riforma medici di famiglia”

Monitoraggio della Fondazione sull’attuazione del Piano. Cartabellotta: “Bisogna mettere in campo coraggiose riforme di sistema, finalizzate in particolare a definire il ruolo e le responsabilità dei medici di famiglia; in secondo luogo, serve un potenziamento adeguato del personale infermieristico, oltre a investimenti certi e vincolati per il personale sanitario dal 2027; infine, occorre supportare le Regioni meridionali per colmare i gap esistenti tra Nord e Sud”. LE TABELLE
“Nell’ambito delle attività del nostro Osservatorio sul Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – abbiamo avviato il monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della Missione Salute del PNRR, al fine di fornire un quadro oggettivo, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche”.
STATO DI AVANZAMENTO AL 30 SETTEMBRE 2023
Monitoraggio del Ministero della Salute. Secondo i dati resi pubblici il 20 ottobre 2023 sul portale del Ministero della Salute che monitora lo stato di attuazione della Missione Salute del PNRR:

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/10/2023


REGIONI:

martedì 7 novembre 2023
Parte “Sos liste d’attesa”. Un servizio in soccorso dei cittadini

La novità in aiuto degli utenti sarà attiva con sei sportelli tra il capoluogo e il resto della provincia. I punti già operativi sono quelli di Varese alle Acli e alla Cooperativa Lotta contro L’Emarginazione.
A Varese parte “Sos liste d’attesa”, un nuovo servizio in aiuto ai cittadini, che sarà attivo con sei sportelli tra il capoluogo e il resto della provincia. Il problema dei lunghi tempi delle liste d’attesa è ormai diventato comune per molte persone, specialmente per le più fragili che trovano difficoltà nell’accedere alle cure sanitarie. Sulla scorta di un’iniziativa già da tempo attiva in provincia di Lodi, un gruppo composto da associazioni, gruppi e privati cittadini del varesotto ha cominciato negli scorsi mesi a incontrarsi e a lavorare insieme con diversi obiettivi. Innanzitutto aiutare nell’immediato i singoli cittadini che non riescono ad accedere alle cure perché le liste d’attesa sono lunghe o addirittura chiuse o bloccate. Quindi creare consapevolezza sul diritto alla salute nel rispetto delle regole esistenti, affrontare più in generale le questioni relative al sistema sanitario lombardo e nazionale e infine rafforzare il servizio pubblico per il diritto alla salute di tutti. A promuovere il servizio Acli, Auser, Cgil e Spi, Coordinamento per il diritto alla salute Varese, Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Federconsumatori Varese e Medicina Democratica.

Leggi: Il Giorno, 07/11/2023


lunedì 6 novembre 2023
Aree interne e integrazione sociosanitaria. Il modello integrato della provincia di Salerno per la salute di prossimità

Con l’avvio della procedura pubblicata in questi giorni dalla Asl Salerno, si concretizza un altro tassello della programmazione integrata e di complementarietà delle risorse della Missione 5 e della Missione 6 del Pnrr e dei fondi dedicati alla Linea Apq Cilento Interno. Sono 29 le Amministrazioni locali coinvolte nel framework assistenziale sperimentale di potenziamento dei servizi d’assistenza territoriale.
Un ulteriore tassello che rafforza la costruzione di un modello organizzativo, tutto salernitano, che trae spunto dalla capacità di mettere a sistema le energie del territorio e le diverse fonti di finanziamento. Un modello pubblico sperimentale in cui gli operatori sanitari e sociosanitari, volontariato e Istituzioni locali rappresentano il collegamento fra i residenti e i Servizi.
Con l’avvio della procedura pubblicata in questi giorni dalla ASL Salerno, si concretizza un altro tassello della programmazione integrata e di complementarietà delle risorse della Missione 5 e della Missione 6 del PNRR e dei fondi dedicati alla Linea APQ Cilento Interno.
Sono 29 le Amministrazioni locali coinvolte insieme all’ASL Salerno nel framework assistenziale sperimentale di potenziamento dei servizi d’assistenza territoriale nei Comuni ricompresi nell’area interna del Cilento, con l’intento di offrire alla popolazione cilentana percorsi multidisciplinari e integrati, basati sulla collaborazione di differenti figure specialistiche che, integrandosi, possano offrire alla persona un percorso di salute duraturo e ben collaudato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/11/2023


domenica 5 novembre 2023
Campania, parte il progetto “Visioni in Azione”, Auser fra i partner

Sta per entrare nella fase operativa il progetto “Visioni in Azione”, promosso da Arci Campania Aps in partenariato con Acli Campania Aps, Auser Campania Aps, Simposio Immigrati Odv, Don Tonino Bello Odv in collaborazione con Università degli Studi di Salerno-Osservatorio Politiche Sociali, Witness Journal Aps e Forum Terzo Settore Campania.
Il progetto, finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali con l’Avviso Pubblico del Decreto Dirigenziale n. 860/2021, nasce dalla volontà di recuperare e riattivare le energie sociali che sono state messe in campo dalle persone e dal terzo settore per rispondere alle difficoltà causate dalla pandemia. La finalità di “Visioni in Azione” è avviare un servizio o un’attività di quartiere a sostegno dei cittadini e delle cittadine in difficoltà attraverso un percorso partecipativo basato sull’empowerment individuale e sul mutualismo di comunità.

Leggi: Auser, 05/11/2023


venerdì 3 novembre 2023
Le Marche approvano l’attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza

Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. Franco Pesaresi mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.- di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
La Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza” (DGR 1496/2023)1. La deliberazione regionale dispone l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. Questo articolo si occupa della parte relativa all’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Il testo delle “Linee attuative regionali” è migliorato rispetto alla prima formulazione (DGR 1132/2023) inviata alla IV° Commissione Consiliare regionale per il parere, sia perché è stato modificato (perché oggetto di un refuso) l’importo dell’assegno di cura sia perché il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha richiesto un maggior impegno della Regione per l’attivazione del LEPS relativo ai “Servizi sociali di supporto”. Ci sono diverse novità normative nazionali rispetto al passato che sono trattate nelle nuove “Linee attuative regionali”.

Leggi: I Luoghi della Cura, 03/11/2023


venerdì 3 novembre 2023
Ospedale, sono ‘spariti’ i volontari «L’Azienda ha dimezzato il servizio»

In tanti si sono chiesti come mai da un paio di mese siano scomparsi dai corridoi dell’ospedale di Perugia i volontari con il gilet rosso che danno indicazioni ai visitatori e che un tempo ‘regolavano’ anche l’afflusso delle auto nei parcheggi. E la risposta la forniscono il segretario di Uilp Umbria, Elisa Leonardi e il presidente dell’associazione Ada Luciano Taborchi. «Da mesi – affermano – in previsione della scadenza della convenzione per detti servizi, le tre associazioni di volontariato avevano chiesto un incontro con la direzione dell’Azienda ospedaliera per discutere il rinnovo e l’estensione delle attività di accoglienza ad altri punti di accesso dell’Ospedale. Invece l’Azienda, con atto unilaterale, senza alcun confronto preliminare con le associazioni e neppure con le organizzazioni sindacali, ha dimezzato a partire dal mese di settembre il servizio di accoglienza offerto dai volontari e ad agosto ha convocato le tre associazioni solo per comunicare la decisione assunta. Abbiamo chiesto alla direzione dell’Azienda ospedaliera un incontro per discutere di quella scelta, ma ad oggi non è giunta alcuna convocazione. Da settembre, quindi, il servizio è presente solo in un punto di accesso all’ospedale di Perugia».

Leggi: La Nazione, 03/11/2023


venerdì 3 novembre 2023
Emilia Romagna. Casa: nulla in Legge di Bilancio, il SUNIA dell’Emilia Romagna teme boom di sfratti. Petizione nazionale per cambiare manovra e per un Piano nazionale

Il diritto alla casa “è il grande assente nella legge di bilancio 2024”.
Per questo il SUNIA, sindacato degli inquilini della Cgil, ha lanciato una petizione a livello nazionale.
Secondo il segretario del Sunia Emilia-Romagna, Valentino Minarelli, “ci avviamo verso un incremento degli sfratti per morosità incolpevole che si riverseranno sulle amministrazioni locali che non sono dotate di strumenti per garantire un tetto dignitoso a queste famiglie”.
Il sindacato chiede invece una modifica della legge di bilancio e “l`avvio di un piano casa nazionale”: l`obiettivo è raccogliere migliaia di firme su queste richieste. In particolare “si chiede al Parlamento di mettere in agenda misure strutturali in grado di garantire un abitare dignitoso a tutti”.
Le firme vengono raccolte in tutte le 70 sedi SUNIA della regione e nelle sedi regionali della Cgil.

Leggi: Sunia, 03/11/2023


giovedì 2 novembre 2023
Auser, un milione di chilometri percorsi per i servizi

Oltre un milione di chilometri percorsi per accompagnare gli anziani, 2.650 iscrizioni, 260 volontari e 65mila servizi. Numeri da record quelli snocciolati dalla sezione pietrasantina dell’Auser, reduce dai festeggiamenti per i 32 anni di attività. La cerimonia si è svolta alla “Rosa bianca”, in via Bernini all’Africa, alla presenza anche dell’assessore all’associazionismo Andrea Cosci. Emozionata la storica presidente Manuela Bini, la quale ha tracciato un quadro di queste tre decadi davvero intense. «Da sempre – spiega – rivolgiamo un’attenzione particolare ai cittadini della terza età, alle persone non autosufficienti e più in generale a chi ha bisogno di aiuto. Lo facciamo con una presenza quotidiana nella loro vita e i numeri lo dimostrano. Ad oggi disponiamo di cinque mezzi, più un pulmino messo a disposizione dal Comune. Mezzi che hanno richiesto sacrifici e decisioni importanti, ma che ci permettono di essere sempre presenti e attivi. Chi versa in condizioni di difficoltà può chiederci di essere accompagnato per visite mediche, terapie, patronato, fino alle normali attività quotidiane come fare la spesa o andare alle Poste, in banca, al mercato o al cimitero. D’estate, inoltre, all’Osterietta organizziamo momenti di incontro e socializzazione, tra cui la ginnastica e attività motorie».

Leggi: La Nazione, 02/11/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
La richiesta di interventi a Torino sulle barriere sensoriali

Come segnala l’APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), è stata concordata una linea d’azione comune fra la stessa APRI e l’assessora alla Mobilità della Città di Torino Chiara Foglietta, in particolare rispetto alle barriere sensoriali presenti nel centro storico del capoluogo piemontese. Foglietta si è detta molto interessata alle varie richieste espresse in riferimento ad alcuni tratti di pista podotattile e ai semafori sonori, impegnandosi a realizzarle non appena possibile
«Nei giorni scorsi – si legge in una nota diffusa dall’ APRI di Torino (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) – si è concordata una linea d’azione comune fra la nostra Associazione e l’assessora alla Mobilità della Città di Torino Chiara Foglietta, in particolare rispetto alle barriere sensoriali presenti nel centro storico della nostra città. In molte vie, infatti, sono stati eliminati i marciapiedi sopraelevati e, in tali situazioni, abbiamo richiesto che vengano posizionati, almeno in prossimità degli attraversamenti, alcuni tratti di pista podotattile, ciò che vale anche per la segnalazione delle fermate dei mezzi pubblici».

Leggi: Superando, 25/10/2023


IN AGENDA:

Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico 

9.11.2023 ore 10.00-12.30 a Roma presso Palazzo Rospigliosi, Sala delle Statue in Via XXIV Maggio, 43.- Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – è il nuovo progetto editoriale promosso da Assindatcolf in partnership con il Censis, Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Centro Studi e Ricerche Idos.
Il Rapporto 2023, che sarà presentato a novembre di quest’anno, si articola in 4 capitoli, ognuno dei quali affidato ad uno dei partner del progetto: il 1° Paper al Censis, il 2° al Centro Studi e Ricerche Idos, il 3° alla Federazione europea Effe ed il 4° alla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

Leggi: Assindatcolf


Silver Economy Forum 5° edizione – 14,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24. Novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

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22 e 23 novembre Convegno “Il ruolo del Terzo settore per lo sviluppo delle competenze” – Roma, presso Industrie Fluviali – Via del Porto Fluviale, 35

Per il Forum del Terzo Settore, l’Anno Europeo delle Competenze offre l’occasione al nostro Paese per dare nuovo slancio a una strategia nazionale per lo sviluppo delle competenze.
Superare il deficit di conoscenza italiano, attestato dalle indagini internazionali, è indispensabile per fronteggiare le sfide che il Paese ha di fronte: contrasto alle disuguaglianze crescenti, transizioni ecologica e digitale, invecchiamento attivo, partecipazione democratica.

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29-30 novembre 2023 – La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025

Programmi e obiettivi governativi, modelli organizzativi sul territorio, strategie di comunicazione
Con l’approvazione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025, il Ministero della Salute ha voluto porre le basi per nuove strategie in grado di superare le disomogeneità e promuovere una maggiore capillarità dei punti vaccinali con l’obiettivo di raggiungere gruppi di popolazione ad alto rischio.
La due giorni che Italia Longeva, di concerto con la Direzione Generale Prevenzione del Ministero, rivolge ai diversi attori che – a livello regionale e territoriale – sono coinvolti nella filiera della prevenzione vaccinale ed incaricati di implementare il Piano, si propone come un’occasione di confronto, di aggiornamento e di approfondimento sui possibili modelli futuri per l’attuazione del nuovo PNPV e del calendario vaccinale – con particolare riferimento ad anziani e fragili – su tutto il territorio nazionale.

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IN EVIDENZA

Natalità: in quasi il 90% dei comuni italiani il tasso è inferiore alla media Ue

I dati elaborati da Openpolis. Sono 4 le aree del paese che per ora fanno eccezione a questa tendenza. In primo luogo la provincia di Bolzano, dove ben 2 comuni su 3 superano la soglia europea. Oltre all’Alto Adige, solo nelle aree metropolitane di Napoli, Catania e in provincia di Caserta meno del 70% dei comuni si caratterizzano per un tasso di natalità inferiore alla media Ue
Piedini in neonato primo piano: famiglia, natalità, denatalità, figli
La natalità declinante sta portando a un progressivo spopolamento del paese. Le ultime proiezioni di Istat indicano che i quasi 60 milioni di abitanti potrebbero scendere a 45,8 milioni nel 2080. Si tratta di una delle conseguenze del cosiddetto “inverno demografico”. Il tasso di natalità, ovvero il numero di nuovi nati in relazione ai residenti, è passato dai quasi 10 alla fine degli anni 2000, ai circa 8 del 2015 ai meno di 7 attuali. Una quota raggiunta a partire dal 2020, primo anno dell’emergenza Covid. A ricordarlo è Openpolis, che dedica un approfondimento proprio a questo tema.

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SEGNALAZIONI:

Ricovero ospedaliero e indennità di accompagnamento – di AIPD Nazionale*

Tramite un recente Messaggio, l’INPS ha previsto che l’indennità di accompagnamento sia corrisposta alla persona con disabilità anche in caso di ricovero in una struttura ospedaliera, pubblica o convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, per un periodo superiore a 29 giorni, qualora la struttura stessa non assistenza esaustiva. Conformandosi dunque a un consolidato orientamento giurisprudenziale, l’Istituto ha in parte modificato le indicazioni precedenti, secondo le quali si sospendeva l’indennità di accompagnamento per i ricoveri di durata pari o superiori ai 30 giorni
Tramite il Messaggio n. 3347 del 26 settembre scorso, l’INPS ha previsto che l’indennità di accompagnamento sia corrisposta alla persona con disabilità anche in caso di ricovero in una struttura ospedaliera, pubblica o convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, per un periodo superiore a 29 giorni, qualora la struttura sanitaria stessa non garantisca un’assistenza esaustiva. Quest’ultimo requisito, infatti, è indispensabile perché la persona interessata possa fruire dell’erogazione della provvidenza economica anche durante il ricovero; in tal senso, alla dichiarazione di ricovero (a questa sezione del sito INPS, alla voce Dichiarazioni di responsabilità e ricoveri indennizzati), andrà allegato, al termine del ricovero stesso, l’attestazione fornita dalla struttura sanitaria in ordine al carattere non esaustivo dell’assistenza fornita.

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Una banca dati normativa sul welfare, realizzata dalla Federazione FISH

È stata presentata nei giorni scorsi la banca dati normativa sul welfare realizzata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nell’àmbito del progetto “Welfare 4.0 – Per una definizione di un welfare comunitario di inclusione”, una piattaforma che mira appunto alla raccolta del patrimonio normativo nel settore, per conservare e consentire la ricerca e lo studio, uno strumento in continuo aggiornamento, disponibile all’intera rete delle organizzazioni aderenti alla Federazione
Realizzazione grafica dedicata al welfareÈ stata presentata nei giorni scorsi la banca dati normativa sul welfare realizzata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nell’àmbito del progetto Welfare 4.0, una piattaforma che mira appunto alla raccolta del patrimonio normativo nel settore, per conservare e consentire la ricerca e lo studio, uno strumento in continuo aggiornamento, disponibile all’intera rete delle organizzazioni aderenti alla Federazione.

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Anziani e farmaci: il video-tutorial per la corretta assunzione delle terapie

Italia Longeva insieme alla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ha realizzato il video-tutorial “Anziani e farmaci: 10 regole per la corretta assunzione. Il video, declinato in forma di decalogo per la fruizione negli studi medici e la diffusione da parte dei geriatri, si rivolge a pazienti e caregiver per aiutarli nella gestione quotidiana delle terapie ed informarli rispetto all’utilizzo dei farmaci equivalenti che consentono di curarsi con la medesima efficacia, qualità e sicurezza dei medicinali originari, ma con il vantaggio di costare di meno.

Leggi: Italia Longeva


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 31 ottobre 2023
Colf, badanti e la luce del lampione

Sulla legge di bilancio va in scena un film già visto infinite volte: l’ennesimo ritocco, di cortissimo respiro, alle pensioni. E con questo un’intera età, quella degli anziani, si pensa di avere sistemato, o messo a tacere: solo così mi spiego il disinteresse che il governo esprime nei confronti della legge delega sulla non autosufficienza (l. 33/2023), su cui finora non risultano esserci stanziamenti (finora: la speranza è l’ultima a morire).
Dieci milioni di persone vengono trascurate: sono gli anziani non autosufficienti (oltre tre milioni), i loro caregiver familiari, sei milioni, tutto il mercato privato di cura (badanti, regolari e non), un milione. La mancanza di stanziamenti, nemmeno simbolici, per questa riforma dei servizi per la non autosufficienza, attesa da decenni, se confermata è un fatto grave. Sottende un messaggio politico chiaro da parte della maggioranza di governo: questa riforma non ci interessa.
Il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” ha messo insieme diverse proposte tecniche puntuali, documentate, sostenibili: sono scaricabili qui. Ma dei decreti attuativi non c’è ancora traccia e a questo punto il tempo inizia a mordere, affinché entro gennaio (termine entro i quali dovrebbero vedere la luce) vengano approvati, con tutti i passaggi istituzionali che li attendono.

Leggi: Welforum, 31/10/2023


giovedì 26 ottobre 2023
Manovra. Auser: “Neanche un euro per gli anziani non autosufficienti”

L’Associazione per l’invecchiamento attivo contesta la mancata attenzione riservata alle fasce di età più anziane e, di conseguenza, anche alle loro famiglie. “Viene da domandarsi cosa intende il Presidente del Consiglio dei Ministri quando parla di una manovra finanziaria attenta alle priorità del paese se a fronte della drammatica situazione della non autosufficienza sceglie di investire miliardi sul ponte dello stretto di Messina”.
“La legge finanziaria non prevede neanche un euro per finanziare la legge delega 33/2023 per gli anziani non autosufficienti. Questo significa che 3,8 milioni di anziani e le loro famiglie non sono tra le priorità del Governo”. A dirlo, in una nota, è Auser, Associazione per l’invecchiamento attivo.
“In pratica – argomenta Auser – l’assistenza domiciliare continua ad essere scaricata sulle spalle delle famiglie già duramente provate dall’inflazione; nessun intervento sarà possibile per migliorare l’assistenza residenziale e riformare le RSA che tante tragedie hanno provocato durante la pandemia; la riforma della indennità di accompagnamento per trasformarla in un sostegno reale alle famiglie che si indebitano per assicurare l’assistenza agli anziani è rinviata a tempi indefiniti, cosi come la possibilità di emersione dal nero di tanti collaboratori familiari; gli interventi per politiche di prevenzione finalizzate all’invecchiamento in salute continuano ad essere scaricate sulle magre risorse dei comuni”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/10/2023


giovedì 26 ottobre 2023
Legge di Bilancio, le proposte del Forum Terzo settore. “Misure volte alla piena esigibilità dei diritti”

In un documento il Forum Terzo settore condensa le proposte per la Legge di Bilancio 2024/2026. Tutti i suggerimenti in tema di: superamento dei divari, delle diseguaglianze e della povertà, riforme strutturali per i soggetti fragili (anziani, persone con disabilità), servizio civile, cooperazione internazionale e sostegno degli enti di Terzo settore
“Le complessità economiche e sociali che attualmente segnano il nostro Paese impongono una sollecitazione collettiva attiva e capace di fronteggiare le plurime emergenze sociali ed economiche del Paese (pensiamo al conflitto in Ucraina, agli effetti dell’emergenza pandemica, all’innalzamento dei tassi di inflazione) nell’ottica di una crescita diffusa e inclusiva”. Inizia con questa considerazione il documento del Forum nazionale del Terzo settore, contenente le proposte per la Legge di bilancio 2024/2026.
“In questo momento storico un’azione congiunta tra amministrazioni pubbliche (centrali e periferiche), parti sociali e Terzo settore, in termini di competenze, visione ed esperienza, può difatti offrire una risposta valida ed efficace ai bisogni delle nostre diverse comunità e permettere di garantire e realizzare il pieno sviluppo sociale ed economico dal centro alle periferie – continua il documento -. Per questo oggi diventa quanto mai cruciale che nella legge di bilancio 2024 – di prossima presentazione alle Camere – siano formalizzate specifiche misure volte al rafforzamento delle politiche legate alla garanzia e piena esigibilità dei diritti umani, civili e sociali e, del pari, non sia previsto alcun decurtamento delle risorse già destinate al welfare”.

Leggi: Redattore Sociale, 26/10/2023


giovedì 26 ottobre 2023
Arriva il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Dai vaccini alle prescrizioni fino alle cartelle cliniche. Ecco quali dati conterrà

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica che definisce lo step in avanti del Fse dove troverà spazio il cosiddetto Profilo sanitario sintetico che è il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal MMG/PLS che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta. IL TESTO
Dalle vaccinazioni effettuate, passando per le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, i verbali di pronto soccorso fino alle misure di privacy e molto altro ancora. Saranno queste alcune delle numerose informazioni che saranno contenute nel Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e che sono previste dal decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il FSE contiene i seguenti dati e documenti, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale: a) dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati); b) referti c) verbali pronto soccorso; d) lettere di dimissione; e) profilo sanitario sintetico; f) prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; g) cartelle cliniche; h) erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN; 8 i) vaccinazioni; j) erogazione di prestazioni di assistenza specialistica; k) taccuino personale dell’assistito, di cui all’articolo 5; l) dati delle tessere per i portatori di impianto; m) lettera di invito per screening.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/10/2023


giovedì 26 ottobre 2023
Fondo Alzheimer. Ministero Salute: “Adottate tutte le iniziative per il rifinanziamento del Fondo per il triennio 2024-2026”

“Così da consentire alle regioni e province autonome di dare continuità alle numerose attività rivolte a pazienti e familiari poste in essere con il precedente finanziamento, consentendo di proseguire nella prevenzione, diagnosi, e trattamento delle persone con demenza”. Così il sottosegretario alla Salute Gemmato rispondendo all’interrogazione sul tema di Benigni (FI).
“iI Ministero della salute, ha già avviato, all’interno delle attività sostenute dal Fondo per l’Alzheimer 2021-2023 l’iter per l’aggiornamento del Piano nazionale demenze”. Inoltre, “sono state adottate tutte le iniziative di competenza per promuovere il rifinanziamento del suddetto Fondo per il triennio 2024-2026 così da consentire alle regioni e province autonome di dare continuità alle numerose attività rivolte a pazienti e familiari poste in essere con il precedente finanziamento, consentendo di proseguire nella prevenzione, diagnosi, e trattamento delle persone con demenza”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/10/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
Manovra. Picierno (Pd): “Mancano fondi per anziani non autosufficienti, abbandonato un pezzo di welfare”

“Un pezzo enorme del nostro welfare che viene abbandonato, penalizzando gravemente milioni di famiglie già oggi in difficoltà. Non garantire un supporto essenziale agli anziani, proprio in uno dei Paesi con il maggior tasso di invecchiamento, significa mostrare una fortissima miopia politica. Lancio un appello al Governo: trovate le risorse adeguate per sostenere i nostri anziani e chi li aiuta ogni giorno”, scrive su X la vicepresidente del parlamento europeo.
“La legge di Bilancio presentata dal Governo prevede zero euro per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Si tratta di 3,8 milioni di persone, a cui bisogna sommare quasi 7 milioni di familiari che prestano loro assistenza. Un pezzo enorme del nostro welfare che viene abbandonato, penalizzando gravemente milioni di famiglie già oggi in difficoltà. Non garantire un supporto essenziale agli anziani, proprio in uno dei Paesi con il maggior tasso di invecchiamento, significa mostrare una fortissima miopia politica. Lancio un appello al Governo: trovate le risorse adeguate per sostenere i nostri anziani e chi li aiuta ogni giorno”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/10/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
Manovra. Gimbe: “Alla sanità 3 mld, ma l’80% servirà per rinnovare i contratti. E sulle liste d’attesa misure insufficienti”

“Soprattutto la Manovra non lascia affatto intravedere un progressivo rilancio del finanziamento pubblico: dopo il balzo in alto del 2024, infatti, tornano le cifre da ‘manutenzione ordinaria’ con incrementi talmente esigui che nel 2025 e nel 2026 che non copriranno nemmeno gli aumenti legati all’inflazione. Ovvero, l’aumento del Fsn sostanzialmente conferma le stime della NaDEF 2023 con una progressiva riduzione del rapporto spesa sanitaria/Pil, che precipita nel 2026 al 6,1%”, commenta il presidente Cartabellotta.
Dopo 8 giorni in cui si sono inseguiti dichiarazioni e numeri sul finanziamento alla sanità, non sempre coerenti, spesso confondendo il fabbisogno sanitario nazionale (Fsn) con la spesa sanitaria, solo il 24 ottobre è stato possibile visionare la prima bozza della Manovra 2024. “La Fondazione Gimbe ha effettuato un’analisi indipendente sui finanziamenti per la sanità – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – sia per verificare la coerenza tra dichiarazioni politiche e numeri effettivi, sia per informare confronto politico e dibattito pubblico in vista della discussione parlamentare sulla Manovra

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/10/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
Soluzioni abitative per un mondo sempre più urbano e anziano

Il crescente tasso di urbanizzazione comporta un ripensamento dei modelli abitativi: coliving e cohousing offrono alternative per le diverse generazioni. In Italia, il 71,7% dei giovani vive ancora con la propria famiglia. – di Maddalena Binda
Oggi il 56% della popolazione mondiale vive in città: 4,4 miliardi di persone, un numero che nel 2050 potrebbe raddoppiare. Le città crescono, si trasformano, in alcuni casi diventano sempre più inaccessibili. Per questo motivo, anche a causa della pandemia, si sta pensando a un nuovo modo di abitare. Tra i cambiamenti in atto c’è la diffusione del coliving, una forma di sharing economy dove a essere condivisa è la casa, in particolare gli spazi in comune appositamente ideati, come la cucina e il salotto. Si stanno diffondendo sempre di più anche modelli abitativi di cohousing rivolti alle persone anziane, un’opportunità per contrastare il senso di solitudine e fornire un aiuto reciproco.

Leggi: Futura Network, 25/10/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
Non autosufficienza: il gioco delle tre carte

Alla diffusione della bozza che riguarda la manovra finanziaria d’autunno il “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, rete composta da ben 57 organizzazioni impegnate nel sostegno e aiuto verso i disabili e le loro famiglie (dallo SPI CGIL al ForumDD, dall’Arci alle Acli, da Cittadinanzattiva alla Caritas passando per familiari e operatori che si occupano di assistenza) ha lanciato un allarme.
Nella bozza della manovra di bilancio i 350 milioni destinati ai progetti individuali per le persone con disabilità previsti dalla nuova legge sulla non autosufficienza non ci sono. Sono stati spostati su altre poste di bilancio, parrebbe su quelle per il superbonus. Il governo Meloni si giustifica affermando che, non essendoci i decreti attuativi, quei milioni non si potevano spendere.
“Il ritardo sui decreti attuativi è appunto un ritardo. Bastava farli e non sarebbero stati scippati i fondi”. Lo ha dichiarato Nina Daita, responsabile Politiche per la disabilità della Cgil nazionale, che aggiunge: “La verità è che delle tante promesse fatte dal centrodestra in campagna elettorale nessuna è stata mantenuta. Le persone con disabilità stanno sempre peggio e di questo passo quelle risorse, assolutamente insufficienti, non verranno utilizzate nel 2023 e nemmeno nel 2024”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 25/10/2023


mercoledì 25 ottobre 2023
Il PNRR e le disabilità. A che punto siamo?

Com’è ben noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (d’ora in poi PNRR) è un Piano di riforme e investimenti presentato dall’Italia alla Commissione Europea e articolato in sei Missioni (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute).
Il PNRR contiene numerosi passaggi riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie, in un tutt’uno organico decisamente nuovo, ma il punto centrale lo si è avuto segnatamente con la previsione di una Legge Delega al Governo, per realizzare i principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in coerenza con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e con la Strategia per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030.
Quella Legge Delega è stata approvata negli ultimi giorni del 2021 (Legge Delega al Governo in materia di disabilità 227/211, grazie anche all’impegno della FISH e di tutte le organizzazioni ad essa aderenti e sin da subito l’abbiamo giudicata come un fondamentale “ponte di passaggio”, un’occasione da non perdere, per cambiare una società in cui i diritti umani delle persone con disabilità sono ancora troppo spesso calpestati. Una riforma necessaria e innovativa che dovrà essere in grado di rispondere al meglio ai bisogni delle persone con disabilità, nel complesso percorso dell’intera vita.

Leggi: Welforum, 25/10/2023


martedì 24 ottobre 2023
L’UDU presenta l’indagine nazionale : senza casa senza futuro

L’Unione degli Universitari (UDU) ha presentato oggi l’indagine “SENZA CASA, SENZA FUTURO” che si basa sulla raccolta di 20mila risposte. L’indagine promossa con CGIL e SUNIA su tutto il territorio nazionale, dà un quadro estremamente critico della condizione abitativa degli studenti: in media 430€ per una camera singola spese incluse, oltre il 10% degli affitti presenta irregolarità.
“Dall’indagine – spiega Simone Agutoli, responsabile per l’UDU del tema casa – emergono dati molto preoccupanti sulla giunga degli affitti. In media una stanza singola costa 350€ al mese, a cui aggiungere circa 80€ di bollette e spese condominiali. I record negativi spettano a Milano dove si paga in totale 650€ in media per una camera singola, seguita da Bologna e Roma sui 500€. Sono cifre assurde, dovute ad un’offerta che non regge il passo con la domanda e che sono quasi impossibili da sostenere per una famiglia media”. “Il risultato – conMnua Agutoli – è duplice. Da una parte, molti studenti rinunciano a studiare per i costi eccessivi, le condizioni degli alloggi e la carenza di soluzioni. E chi decide di trasferirsi lo stesso, si orienta sempre di più verso la camera doppia, con uno studente su quattro che oggi vive in una camera doppia. Il picco del 50% si trova a Venezia, seguita da Milano, Brescia, Trento e Bologna. L’1% sta addirittura in tripla. Il risparmio è comunque minimo, circa il 20% in meno rispetto alla camera singola ed infatti il 30% degli studenti ci dice di essere in grave difficoltà economica ad arrivare a fine mese per via delle spese legate all’alloggio”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 24/10/2023


lunedì 23 ottobre 2023
Save the children: un’agenda urbana per le bambine e i bambini.

In Italia ci sono quasi 13 mila minori che sono senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, soprattutto di Milano, Roma e Napoli. Quasi 3 milioni e 800 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni i vivono nelle città metropolitane e in maggior parte nei quartieri svantaggiati e privi di spazi, stimoli e opportunità per crescere.
E’ il dato che emerge dal Report di Save the children sulle periferie urbane d’Italia: “Fare spazio alla crescita”. L’analisi, sviluppata in collaborazione con Openpolis, prende in considerazione in modo combinato due fattori primari quali il livello di istruzione dai 9 anni in su e quello di occupazione tra i 15-64enni, in una scala che va da 2 (minor svantaggio) a 8 (maggior svantaggio), e disegna mappe cittadine segnate da “forti disuguaglianze tra quartiere e quartiere in termini di opportunità per i minori,” spesso più carenti proprio dove vive la maggior parte di loro. Infatti, su 114 municipi dei Comuni principali delle città metropolitane, 33 presentano fattori di svantaggio più elevati.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 23/10/2023


REGIONI:

giovedì 26 ottobre 2023
Rapporto casa in Toscana, Spinelli: “Governo agisca, occorre piano nazionale”

Dodicesimo rapporto sulla condizione abitativa redatto dall’Osservatorio sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore politiche abitative della Regione. L’assessora Spinelli: “Tema centrale nel sistema dei servizi sociali territoriali”
Il mercato immobiliare e la situazione abitativa in Toscana sono sotto i riflettori del dodicesimo rapporto sulla condizione abitativa redatto dall’Osservatorio sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore politiche abitative della Regione. La presentazione del Rapporto è avvenuta questa mattina a Firenze; i lavori sono stati guidati dall’assessora regionale alle politiche sociali e alla casa Serena Spinelli. In apertura sono intervenuti il presidente della Terza commissione consiliare Enrico Sostegni e Luca Caterino in rappresentanza di Anci Toscana.
I dati e gli argomenti trattati dal rapporto hanno posto l’attenzione su come il tema della casa sia centrale all’interno del sistema dei servizi sociali territoriali e nell’attuale contesto socioeconomico, che si caratterizza per un’estrema instabilità, per l’aumento dei costi dell’abitare e delle vulnerabilità sociali. L’emergenza abitativa è lo specchio del disagio di una fascia sempre più ampia della popolazione: crescono infatti gli sfratti e le difficoltà nel sostenere i costi dei mutui, degli affitti, delle spese per la gestione della casa, il cui aumento è causa per molti di ulteriore impoverimento.

Leggi: Redattore Sociale, 26/10/2023


IN AGENDA:

Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico 

9.11.2023 ore 10.00-12.30 a Roma presso Palazzo Rospigliosi, Sala delle Statue in Via XXIV Maggio, 43.- Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – è il nuovo progetto editoriale promosso da Assindatcolf in partnership con il Censis, Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Centro Studi e Ricerche Idos.
Il Rapporto 2023, che sarà presentato a novembre di quest’anno, si articola in 4 capitoli, ognuno dei quali affidato ad uno dei partner del progetto: il 1° Paper al Censis, il 2° al Centro Studi e Ricerche Idos, il 3° alla Federazione europea Effe ed il 4° alla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

Leggi: Assindatcolf


Silver Economy Forum 5° edizione – 14,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24. Novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna.

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita

Recensione – “Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita. Come meglio comprendere la malattia e assistere chi soffre”, di Marco Trabucchi, edizione San Paolo, 2022.
“Chiarire l’evoluzione delle modalità con le quali la demenza si presenta nelle nostre comunità, nella convinzione che gli effetti che essa esercita e la sofferenza che provoca siano legati alle modalità con le quali viene interpretata e accolta, nonché considerata come obiettivo di cura”: questo è lo scopo generale di questo libro, animato di una complessità che origina dagli innumerevoli incontri vissuti con coloro che sperimentano la demenza nella propria vita e con coloro che, con competenza e dedizione, cercano di offrire sollievo a malati e famiglie.
Marco Trabucchi, parlando di questo libro, definisce le sue pagine “guidate dal desiderio di contrastare, attraverso la professione di una medicina attenta e generosa, e di ampie vedute, la condizione di dolore provocata dalla malattia”.

Leggi: I Luoghi della Cura


 73ª sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’Oms. Hans Kluge: “Ecco i tre pilastri per una regione europea resiliente”

Molte lezioni sono state apprese in questi anni dal contrasto della pandemia Covid, come dal controllo di mpox. Sono arrivate altresì risposte tempestive alle epidemie di poliomielite grazie ai governi di Tagikistan, Israele e Ucraina, ma “non possiamo abbassare la guardia”. Così il direttore dell’Ufficio europeo dell’Oms, rilanciando la necessità di ripartire perseguendo alcuni precisi obiettivi sintetizzati in tre principali pilastri: governance resiliente, sistemi sanitari resilienti e persone resilienti.
Quella europea non è più da considerarsi come una regione resiliente ai disastri. Molte lezioni sono state imparate dalla pandemia di Covid, dal controllo di mpox, così come dalla risposta rapida alle delle epidemie di poliomielite grazie ai governi di Tagikistan, Israele e Ucraina, ma “non possiamo abbassare la guardia”.
A fare il punto è il direttore dell’Ufficio europeo dell’Oms, Hans Henri Kluge, in un lungo discorso in occasione della 73ª sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’Oms. Per ripartire, occorre perseguire alcuni precisi obiettivi sintetizzati da Kluge in tre principali pilastri.
Riportiamo di seguito alcuni estratti del discorso di Hans Henri Kluge.
“Molti Stati membri ci hanno chiesto di lavorare per la resilienza come risposta alla permacrisi. Resilienza significa riprendersi più forti da una crisi, e il programma del Comitato regionale si inserisce molto bene in questa visione, basandosi sull’approccio a doppio binario che ho chiesto a Tel Aviv l’anno scorso. Sono 3 i pilastri peruna regione europea resiliente dell’Oms:

Leggi: Quotidiano Sanità


Povera Italia: l’8,3% delle famiglie in povertà assoluta. + 1,6 % rispetto al 2021

Rapporto Istat: Gli italiani in povertà assoluta nel 2022 erano 5,6 milioni, quasi il 10% della popolazione, contro il 9,1% del 2021. Peggioramento imputabile soprattutto all’inflazione (+7% ), che ha colpito più pesantemente le famiglie meno abbienti (+12,1%)
Aumenta la povertà assoluta ed è colpa soprattutto dell’inflazione: nel 2022 erano in condizione di povertà assoluta poco meno di 2,2 milioni di famiglie, pari a circa l’8,3% del totale. Un incremento di oltre un punto e mezzo rispetto al 2021, quando la percentuale delle famiglie in questa condizione era del 7,7% nel 2021. Gli individui in povertà assoluta passano, a loro volta, dal 9,1 al 9,7%: oltre 5,6 milioni, nel 2022. Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto Istat su “La povertà in Italia 2022”, presentato questa mattina. Un peggioramento imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione (+8,7% la variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo), ma che ha colpito in maniera diversa la popolazione, con un impatto più elevato sulle famiglie meno abbienti: +12,1% è la variazione su base annua dei prezzi stimata per il primo quinto di famiglie, le cui spese per consumo non hanno tenuto il passo dell’inflazione, determinando un calo in termini reali della loro spesa equivalente del -2,5%.

Leggi: Redattore Sociale


Riforma della non autosufficienza: la sfida ora è vigilare sui decreti

L’assenza di risorse stanziate dalla Legge di Bilancio e i prossimi decreti attuativi: il punto sulla riforma che vuole rivoluzionare l’assistenza agli anziani sostenuta delle associazioni aderenti al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza – di Alessio Nisi
Un passaggio atteso da 26 anni che non può essere vanificato da decreti troppo generici che ne affievoliscano l’impianto né dall’assenza di risorse. Dopo che lo scorso marzo il Parlamento ha approvato la Legge Delega della Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti (la legge 33/2023), l’attenzione delle parti sociali è ora tutta sulla stesura dei Decreti Legislativi (entro il gennaio 2024), nei quali declinare operativamente l’impianto della Delega e la Legge di Bilancio 2024, con le relative decisioni in termini di fondi e prime azioni da compiere. Perché è importante questa riforma? Perché, come indica la legge 33, in ballo c’è la revisione complessiva delle politiche dell’assistenza agli anziani in Italia, finalizzata al loro rafforzamento. Riuscire a tradurla in pratica, però, è tutt’altra questione. Esiste il diffuso timore che la riforma rimanga una lista di buone intenzioni senza possibilità di essere attuata inattuata. I passaggi di questi mesi risulteranno cruciali.

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SEGNALAZIONI:

Come possiamo rendere le nostre strade più sicure per tutte le persone?

Regole, educazione, tecnologia. Tre punti per ridurre i 454 incidenti stradali che si verificano ogni giorno in Italia. Il successo, richiesto anche dall’Agenda 2030, dipenderà dalle politiche, ma soprattutto dalla responsabilità di ognuno. di Flavia Belladonna
Salgo in auto, la accendo e premo subito sull’acceleratore. Sono di fretta, è tardi. Sfreccio veloce tra le vie, per quel che mi consente il traffico mattutino, pensando alle cose da fare in giornata. Vorrei andare più veloce, invece un’altra automobile sembra volersi prendere tutta la calma del mondo per la sua manovra. Ma perché ci mette tanto? L’attesa mi fa venire la tentazione di guardare il cellulare, ma ecco, si riparte con un’accelerata, anche un po’ eccessiva, come se questo potesse controbilanciare la lentezza dell’altro guidatore. Devo fare tante cose, devo sbrigarmi, accelero.
Una scena della mia vita quotidiana, probabilmente comune a molti di noi. Abbiamo fretta di andare in ufficio, a scuola, al supermercato, a un appuntamento, o anche semplicemente a trovare un amico. Più veloce vado, prima arrivo. Ma poi i giornali ti ricordano che è passato un anno dalla morte di Francesco Valdiserri, il giovane di 18 anni investito il 19 ottobre del 2022 da un’auto mentre camminava su un marciapiede, per molti simbolo della lotta per la sicurezza stradale a Roma, e che proprio in questi giorni le vite di altri pedoni sono state falciate.

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Vaccini. Dall’influenza all’Herpes Zoster: ecco chi deve farli e quando. La nuova puntata di Health Conversation su ‘Fofi Live’

Ospite il presidente della Fofi Andrea Mandelli. In un’intervista l’importanza della campagna vaccinale contro l’influenza stagionale e degli altri vaccini consigliati, dall’Herpes Zoster all’HPV, a seconda della fascia di età.
La campagna vaccinale antinfluenzale 2023-24 è ormai alle porte. Il vaccino antinfluenzale per molte fasce di popolazione è gratuito e, soprattutto, consigliato. Nella nuova puntata di Health Conversation su Fofi Live, Andrea Mandelli, intervistato dalla giornalista Isabella Faggiano, spiega quali sono le fasce di popolazione più a rischio e perché è necessario che aderiscano alla campagna vaccinale contro l’influenza stagionale: over 60, bambini da 6 mesi a sei anni, le donne in gravidanza e tutti coloro che sono affetti da patologie croniche e/o gravi. Il dottor Mandelli ha ricordato anche la minore invasività del vaccino rivolto ai bambini, che consiste in un semplice spruzzo nasale. Il presidente della Fofi ha poi sottolineato quanto il vaccino rappresenti “il primo atto di prevenzione”, il più forte che ognuno di noi, individualmente, può mettere in atto, per proteggere se stessi e gli altri.

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NEWS:

lunedì 23 ottobre 2023
Povertà energetica, da Commissione Ue nuova raccomandazione

In vista dell’inverno la Commissione europea sta rafforzando le sue azioni per tutelare i consumatori di energia, in particolare quelli vulnerabili. Con l’adozione di una nuova raccomandazione sulla povertà energetica, la Commissione riafferma il suo impegno a garantire che la transizione verso l’energia pulita sia equa e giusta per tutti.
La raccomandazione definisce le buone pratiche per i miglioramenti strutturali che gli Stati membri possono adottare al fine di affrontare le cause profonde all’origine della povertà energetica. Vengono inoltre evidenziati gli investimenti in misure strutturali per far fronte alla scarsa efficienza energetica delle abitazioni e degli apparecchi intelligenti.

Leggi: Redattore Sociale, 23/10/2023


venerdì  20 ottobre 2023
Povertà ed esclusione sociale, Eurostat: Italia tra i peggiori in Ue

A rischio il 26% circa delle donne e il 22% circa degli uomini (media europea rispettivamente del 22,7% e del 20,4%). Più del 62,5% delle famiglie italiane arriva a fine anno con almeno qualche difficoltà (media Ue 45,5%)
L’Italia presenta percentuali peggiori rispetto alla media europea nella pubblicazione Eurostat sulle condizioni di vita nell’Unione europea: rischio di povertà ed esclusione sociale e la possibilità di sbarcare il lunario a fine anno con almeno qualche difficoltà.
I dati Eurostat mostrano la percentuale di popolazione, suddivisa in sesso, a rischio di povertà ed esclusione sociale. Se per l’Unione europea la media relativa al sesso femminile è del 22,7% e per il sesso maschile è del 20,4%, in Italia la percentuale aumenta, rispettivamente del 26% circa e del 22% circa.

Leggi: Redattore Sociale, 20/10/2023


venerdì  20 ottobre 2023
Non autosufficienza, “la legge di bilancio 2024 ignora 10 milioni di persone”

“Zero euro per la non autosufficienza e la riforma dell’assistenza agli anziani: è quanto prevede la Legge di bilancio 2024 secondo le prime bozze che circolano”. E’ l’amara considerazione del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, che chiedeva invece un Piano di legislatura che attuasse la riforma, con una proposta dal costo di 1 miliardo e 306 milioni di euro nel 2024
“Zero euro per la non autosufficienza e la riforma dell’assistenza agli anziani: è quanto prevede la Legge di bilancio 2024 secondo le prime bozze che circolano”. E’ l’amara considerazione del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, di cui fa parte anche Uneba. Patto che reagisce affermando che “la Legge di Bilancio non prevede alcuna misura per cominciare a tradurre in pratica (la legge 33/2023, legge delega di riforma dell’assistenza agli anziani). I condivisibili obiettivi della riforma (semplificazione, domiciliarità, residenzialità di qualità) rischiano di rimanere solo parole sulla carta, accrescendo la frustrazione dei tanti coinvolti”.

Leggi: Redattore Sociale, 20/10/2023


venerdì  20 ottobre 2023
È allarme sfratti, ma il governo taglia i fondi

Nonostante l’aumento del 218% dei provvedimenti eseguiti, eliminati tutti gli aiuti alle famiglie in difficoltà.
Sunia: “Serve piano straordinario per la casa”
42 mila provvedimenti emessi, 99 mila richieste di esecuzione, 30.300 sfratti eseguiti. Dati del ministero dell’Interno alla mano, nel 2022 l’emergenza casa in Italia è tornata ai livelli precedenti la pandemia, dopo il parziale blocco delle esecuzioni, e i numeri sono da record.
A dimostrazione, bastano le variazioni percentuali rispetto al 2021: più 9,4 per cento gli sfratti emessi, più 199 le richieste, più 218 quelli eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Sono 34 mila gli sfratti per morosità, pari all’80,1 per cento del totale, con una crescita del 4,3 per cento rispetto all’anno precedente, quasi la metà nelle città capoluogo, il restante 52 per cento nelle province. Al primo posto per numero di sfratti effettuati, Roma (2.784) subito seguita da Torino (2.761), a livello nazionale il primato ce l’ha la Lombardia con 5.391.

Leggi: Sunia, 20/10/2023


giovedì 19 ottobre 2023
Legge di Bilancio, Patto non autosufficienza: ignorate 10 milioni di persone

Sulla scorta delle prime bozze circolanti, la Legge di Bilancio appena varata per il 2024 dal Governo sembrerebbe non prevedere alcuna misura per cominciare a tradurre in pratica la Legge di riforma dell’assistenza, approvata lo scorso marzo.
Legge di Bilancio, Patto non autosufficienza: ignorate 10 milione di persone. Sono gli anziani non autosufficienti, 3,8 milioni di persone in Italia, e chi quotidianamente li assiste
“L’Italia non ha bisogno di riformare l’assistenza agli anziani non autosufficienti: è quello che si evince dalla Legge di Bilancio appena varata per il 2024 dal Governo che, sulla scorta delle prime bozze circolanti, sembrerebbe ignorare completamente questo ambito del welfare. Tuttavia, come ben sanno le persone coinvolte – anziani, caregiver familiari, operatori – la realtà del nostro Paese è ben altra”. È quanto dichiarano le realtà che aderiscono al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, una rete che riunisce 57 tra associazioni e organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti.

Leggi: I Luoghi della Cura, 19/10/2023


giovedì 19 ottobre 2023
Lavoratrici caregiver e taglio alle detrazioni: le preoccupazioni di Aipd

Allarme per le donne caregiver: “Potranno andare in pensione solo a 63 anni e con 36 anni di contributi. Ma conciliare lavoro e cura è molto faticoso: 1 su 5 rinuncia”. Preoccupa anche il taglio alle detrazioni rischia di ridurre le donazioni
Le lavoratrici caregiver, che oggi possono andare in pensione con 30 anni di contributi, ora potranno farlo con 36 anni di contributi e 63 anni di età: “Ma conciliare lavoro e cura è molto faticoso: 1 su 5 rinuncia”. A lanciare l’allarme è Gianfranco Salbini, presidente dell’Associazione Italiana persone Down, commentando le nuove misure pensionistiche e in particolare l’intervento su Ape sociale e Opzione donna, contenute nella Legge di Bilancio. La misura fa riferimento anche alle donne con invalidità almeno al 74%, che sarebbero penalizzate al pari delle caregiver. “Sappiamo quanto sia difficile per tutti conciliare lavoro e cura dei figli: quando un figlio ha una disabilità, questa difficoltà aumenta in modo esponenziale, tanto che molti genitori, soprattutto mamme, rinunciano al lavoro. Come è emerso dall’indagine che AIPD ha realizzato con Censis, il 25,9% delle caregiver donne intervistate ha ridotto il lavoro (passando per esempio al part-time), mentre il 20,4% ha lasciato il lavoro o lo ha perso.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2023


giovedì 19 ottobre 2023
A Roma al via “Costruire comunità”. Verso il Social Forum sull’Abitare

Il 20 e il 21 ottobre nella capitale l’assemblea della rete nazionale, costituita da oltre 60 realtà impegnate sul tema abitativo
Sono almeno 60 le realtà impegnate sul tema dell’abitare – tra organizzazioni nazionali del terzo settore, movimenti, sindacati e soggetti accademici – che stanno dando vita a un rete che possa aprire un confronto ampio e permanente sul diritto dell’abitare. L’obiettivo è quello mettere in comune esperienze, opinioni, differenze di fronte a un’emergenza abitativa che nel nostro Paese sta assumendo dimensioni sempre più strutturali. A promuovere la rete sono state: Agevolando, Ama Trento, Arci, Caritas San Miniato, Casetta Rossa, Che fare, Civico Zero, CNCA, Comitato abitare Via Padova, Coop Comin, Fiospd, Forum Cambiare l’Ordine delle Cose, Forum Disuguaglianze e Diversità, Gruppo Abele, Idee in Rete, Legambiente, Mama Termini, MIT movimento italiano transessuali, Nuove Ri-Generazioni, Rete nazionale Coabitare Solidale, Rete RAI, Sbilanciamoci, Banca Etica, Solid, Spin Time, Sunia, Unione degli Universitari e Unione Inquilini. Le iscrizioni sono però ancora aperte e hanno aderito molte altre associazioni, nonché docenti o ricercatori universitari.

Leggi: Redattore Sociale, 19/10/2023


mercoledì 18 ottobre 2023
Manovra. Nel 2024 il Fondo sanitario toccherà quota 134,1 miliardi. Dalle liste d’attesa al personale fino ai farmaci e al tetto di spesa per i privati. Ecco le misure previste per la sanità

In attesa del testo definitivo ecco cosa prevede la Legge di Bilancio per il settore. Il Fondo sanitario toccherà nel 2024 quota 134,1 mld, che saliranno a 135,39 mld nel 2025 e a 136 mld nel 2026. Rifinanziati i piani per il recupero delle liste d’attesa, alzato il tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni da privato, rivisti i tetti di spesa della farmaceutica e stanziate risorse per il rinnovo dei contratti.
Il Fondo sanitario toccherà nel 2024 quota 134,1 mld, che saliranno a 135,39 mld nel 2025 e a 136 mld nel 2026. Sono questi i macro-numeri della manovra. “Per il prossimo anno in aggiunta all’incremento di 2,3 miliardi già previsto dalla precedente legge di bilancio ci sarà un ulteriore incremento di 3,3 miliardi per un totale incremento nell’anno di 5,6 mld. Per il 2025 in aggiunta ai 2,6 miliardi di incremento già stanziati sono previsti altri quattro miliardi per un totale incrementale nell’anno di 6,6 miliardi altri 4,2 miliardi sono stati stanziati per il 2026 in aggiunta ai 2,6 già previsti per un totale incrementale nell’anno di 6,8 miliardi”. Ha detto ieri il Ministro della Salute, Orazio Schillaci in audizione presso la Commissione Affari sociali del Senato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/10/2023


mercoledì 18 ottobre 2023
Manovra. Fedriga (Regioni): “Firmato accordo con Governo su legge di bilancio”

Sanità e Tpl al centro dell’accordo. Per la sanità si tratta dell’incremento di 11,2 miliardi dal 2024 al 2026 del Fondo Sanitario Nazionale, che si aggiunge a quello già previsto dal Governo nella precedente legge di bilancio
“Firmato l’accordo tra il Governo e le Regioni sulla legge di Bilancio 2024”
Ad annunciarlo il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga,
“In particolare l’accordo – ha specificato Fedriga – investe in servizi essenziali come la sanità e il trasporto pubblico locale”.
Si tratta dell’incremento di 11,2 miliardi dal 2024 al 2026 del Fondo Sanitario Nazionale – che si aggiunge a quello già previsto dal Governo nella precedente legge di bilancio – e al trasporto pubblico locale al quale per il 2023 vanno 500 milioni per i mancati introiti legati alla pandemia.

Leggi: Quotidiano Snaità, 18/10/2023


martedì 17 ottobre 2023
La giovane premier che dimentica gli anziani

Il testo della manovra blindata dal Governo di Giorgia Meloni non prevede alcuna dotazione finanziaria per la riforma sulla non autosufficienza. Una norma che potenzialmente potrebbe migliorare le condizioni di vita di 3,8 milioni di over 65 e dei loro familiari e caregiver. Ma evidente questa non è una priorità della maggioranza. Peccato che lo sia di tantissime famiglie – di Stefano Arduini
In Italia vivono 3,8 milioni di anziani non autosufficienti (su 14,5 milioni di over 65). Entro il 2030 i non autosufficienti saranno 5 milioni (in questo approfondimento trovate tutti i dati).
Provvedimenti specifici sulla non autosufficienza sono stati presi in Austria nel 1993, in Germania nel 1995, in Francia nel 2002 e in Spagna nel 2006. In Italia siamo arrivato tardi, con la legge 33 del 23 marzo 2023. Peccato che questa norma non contenga alcuna dotazione finanziaria. Il budget sarebbe dovuto essere indicato nella legge di Bilancio 2024. Quello in discussione in questi giorni. Nel documento presentato dal governo la dotazione è però pari a zero. Zero euro per quasi 4 milioni di anziani, che con i familiari, operatori e caregiver che li assistono a vario titolo si arriva a una platea di 10 milioni persone, piùdi un italiano su sei. L’Italia non dimentichiamolo è il secondo Paese più vecchio al mondo. Anche se Governo fa finta di non saperlo.

Leggi: Vita, 17/10/2023


REGIONI:

lunedì 23 ottobre 2023
A Caltanissetta l’innovazione a supporto delle persone anziane

Presentato il progetto Case in Rete per dare supporto ai soggetti con più di 65 anni che convivono quotidianamente con patologie croniche e degenerative
Sperimentare nuove tecnologie per migliorare il benessere e le condizioni di vita delle persone con più di 65 anni d’età che convivono con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle attività di cura e dell’assistenza socio-sanitaria. Questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo del progetto Case in Rete, promosso dalla cooperativa sociale Etnos, selezionato e sostenuto dalla Fondazione con il Sud attraverso il bando Welfare e Tecnologie.
Un’opportunità per chi ha difficoltà legate all’età che sarà realizzata grazie alla collaborazione con altre cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, Asp e la Ct Consulting Srl, che avrà il compito deli realizzare le soluzioni tecnologiche. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi in città dal presidente della cooperativa Etnos, Fabio Ruvolo.

Leggi: Quotidiano di Sicilia, 23/10/2023


lunedì 23 ottobre 2023
Settore immobiliare e politiche abitative al centro di un incontro tra l’amministrazione comunale di Catanzaro e le organizzazioni rappresentative della proprietà immobiliare e dell’inquilinato

Un importante e proficuo incontro si è tenuto presso il Municipio di Catanzaro tra il sindaco della città capoluogo, Nicola Fiorita, l’assessore alle attività economiche, turismo e patrimonio,
Antonio Borelli, e Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria e Catanzaro, Francesco Alì, segretario generale Sunia-Cgil Calabria, Raffaele Rotundo, segretario responsabile Sicet-Cisl Catanzaro, e Gaetana Pesce, presidente regionale Uniat-Uil Calabria.
Tale incontro ha costituito l’occasione per un proficuo e approfondito colloquio informativo, per uno scambio di idee e per discutere in ordine a problematiche del settore immobiliare nella
città, per la quale le predette organizzazioni rappresentative della proprietà immobiliare e dell’inquilinato hanno messo in campo varie iniziative.

Leggi: Sunia, 23/10/2023


venerdì 20 ottobre 2023
Fondi della Regione Emilia Romagna, per abbattere barriere nell’edilizia privata

Per supportare economicamente gli interventi edilizi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno di condomìni e appartamenti privati, la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha dato via libera al riparto e all’assegnazione ai Comuni della Regione di una dotazione che sfiora i 5,4 milioni di euro, risorse provenienti dallo specifico Fondo Nazionale e assegnate all’Emilia-Romagna per finanziare gli interventi ammissibili inseriti nelle graduatorie 2023 dei Comuni beneficiari
Carrozzina manuale davanti a una scalaCome segnala la Rete dei CAAD dell’Emilia Romagna (Centri per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico), per supportare economicamente gli interventi edilizi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno di condomìni e appartamenti privati, la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna ha dato via libera al riparto e all’assegnazione ai Comuni della Regione di una dotazione che sfiora i 5,4 milioni di euro, risorse provenienti dallo specifico Fondo Nazionale e assegnate all’Emilia-Romagna per finanziare gli interventi ammissibili inseriti nelle graduatorie 2023 dei Comuni beneficiari (319 in tutto da Piacenza a Rimini).
Saranno poi le singole Amministrazioni locali ad erogare ai privati le risorse in funzione delle graduatorie stilate dai singoli Comuni. (S.B.)

Leggi: Superando, 20/10/2023


giovedì 19 ottobre 2023
Pisa. Bando Integrazione Contributo Integrazione ai canoni di locazione 2023

“L’Assessore Bonanno dimentica di dire perché il contributo che riceveranno le famiglie Pisane si è dimezzato”
Abbiamo appreso da uno scarno comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di Pisa , che questa si appresta a pubblicare nei prossimi giorni il bando 431/23 (contributo affitto).
La notizia non può che esser accolta favorevolmente dalla nostra struttura sindacale, visto l’enorme bisogno d’aiuto che le famiglie pisane segnalano ai nostri sportelli , quasi quotidianamente, per
combattere il caro vita che giorno dopo giorno sta aggredendo sempre con più forza i ceti medio/bassi.
Quasi mille famiglie Pisane aspettavano questo momento per tirare un sospiro di sollievo e per provare ad alleggerire il proprio bilancio familiare

Leggi: Sunia, 19/10/2023


martedì 17 ottobre 2023
Catania. Intervento di social housing finanziato con il Fondo Esperia nei terreni del Centro direzionale Cibali

Il SUNIA di Catania e il SUNIA Sicilia reputano “molto distante dal carattere sociale che viene divulgato”, l’intervento di social housing finanziato con il Fondo Esperia nei terreni del Centro direzionale Cibali. Il progetto sarà realizzato su terreno privato ma con fondi esclusivamente pubblici che ammontano a circa 14 milioni di euro.
Il sindacato degli inquilini teme l’ennesima speculazione edilizia.
La segretaria del SUNIA di CATANIA Agata Palazzolo, e la segretaria del SUNIA Sicilia Giusi Milazzo, giudicano infatti “immotivata” la decisione dell’amministrazione comunale di anticipare senza alcuna motivazione l’approvazione da parte della Regione di una convenzione tipo come previsto dalla normativa.

Leggi: Sunia, 17/10/2023


martedì 17 ottobre 2023
Anziani: golf e nordic walking per migliorare la funzionalità cognitiva

Una partita a golf o una camminata di 6 chilometri, in stile nordic walking o a passo regolare, incidono positivamente sulla funzionalità cognitiva degli over 65. È quanto emerge da uno studio condotto internazionale pubblicato da BMJ Open Sport & Exercise Medicine
Giocare una partita di golf a 18 buche, completare una camminata di sei chilometri di nordic walking o di camminata regolare; sono attività aerobiche che possono migliorare in modo significativo la funzionalità cognitiva negli anziani, nell’immediato. È quanto ha osservato uno studio pubblicato da BMJ Open Sport & Exercise Medicine e condotto da un team internazionale dell’Universty of Eastern Finland, dell’Università di Edimburgo e dell’ETH di Zurigo.
Lo studio aveva l’obiettivo di approfondire gli effetti dell’attività aerobica sulla cognizione e sulle relative risposte biologiche in anziani sani. Sono stati coinvolti 25 giocatori over 65 anni in su che hanno dato vita a una partita di golf, o si sono impegnati in una camminata di nordic walking di sei chilometri o in una camminata regolare, sempre di sei chilometri.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/10/2023


IN AGENDA:

RIGENERA Territorio, Clima, Campania

26, 27, 28.10.2023 presso il Circolo ILVA Bagnoli-Napoli, si terrà l’iniziativa “RIGENERA Territorio, Clima, Campania”. Un appuntamento per parlare di Città, Terra, Lavoro nel quale verrà lanciata la Proposta di Legge sui Cambiamenti climatici in Campania.
Nella tre giorni interverranno le Organizzazioni promotrici e i componenti il Comitato organizzativo, verrà illustrato il Manifestoi Nazionale della Fillea Cgil “Per una rigenerazione urbana e sociale inclusiva e sostenibile”, si confronteranno Associazioni, Sindacato, mondo della ricerca e delle professioni, Istituzioni.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


 Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico 

9.11.2023 ore 10.00-12.30 a Roma presso Palazzo Rospigliosi, Sala delle Statue in Via XXIV Maggio, 43.- Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – è il nuovo progetto editoriale promosso da Assindatcolf in partnership con il Censis, Effe (European Federation for Family Employment & Home Care), Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e Centro Studi e Ricerche Idos.
Il Rapporto 2023, che sarà presentato a novembre di quest’anno, si articola in 4 capitoli, ognuno dei quali affidato ad uno dei partner del progetto: il 1° Paper al Censis, il 2° al Centro Studi e Ricerche Idos, il 3° alla Federazione europea Effe ed il 4° alla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

Leggi: Assindatcolf


Silver Economy Forum 5° edizione – 14,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24. Novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna.

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

Istat, anticipazioni sui nuovi dati sulle Istituzioni non profit – di Gianfranco Marocchi

In occasione delle Giornate di Bertinoro (13-14 ottobre 2023), l’Istat ha presentato alcune anticipazioni sui dati aggiornati relativi alle Istituzioni Non Profit (di seguito INP). Come chiarito in sede di presentazione, non si tratta di un aggiornamento sistematico delle edizioni precedenti – che sarà rilasciato in tempi successivi – ma di approfondimenti tematici, di seguito riportati e commentati. La fonte delle informazioni è costituita dalle slide presentate da Massimo Lori di Istat.
Il primo aspetto trattato riguarda il volontariato. Al 31 dicembre 2021 operano nelle INP secondo Istat 4.661.270 volontari. Si tratta di un numero assai significativo, ma va d’altra parte evidenziato – lo scriveva anche Welforum qualche mese fa – come un confronto con le dinamiche generali del Terzo settore metta in luce una controtendenza rispetto ad altri indicatori. Nel decennio, infatti, il numero di volontari presenti nelle ONP è diminuito di oltre 97 mila unità, pari a circa il 2% rispetto al numero di volontari del 2011 (e di oltre 870 mila unità rispetto al dato del 2015, pari al 15.7%).

Leggi: Welforum


Sviluppo sostenibile, Italia fortemente in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi. Impegni a rischio

Da Asvis il punto a metà del percorso dell’Agenda 2030, con le proposte per cambiare passo. Solo un rapido cambio delle politiche pubbliche consentirebbe di recuperare il terreno perduto, ridurre le disuguaglianze, migliorare la qualità dell’ambiente e cogliere i vantaggi delle imprese per cogliere i vantaggi della transizione ecologica e digitale
A metà del percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’Italia mostra forti ritardi e rischia di non rispettare gli impegni assunti nel 2015 in sede Onu: rispetto al 2010, per otto dei 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs) si registrano contenuti miglioramenti, per sei la situazione è peggiorata e per tre è stabile. È quanto emerge dall’ottavo Rapporto “L’Italia e gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile”, realizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis), secondo il quale, guardando ai 33 Target valutabili con indicatori quantitativi, solo per otto si raggiungerà presumibilmente il valore fissato per il 2030, per quattordici sarà molto difficile o impossibile raggiungerlo, per nove si registrano andamenti contraddittori, per due la mancanza di dati impedisce di esprimere un giudizio. “I ritardi accumulati potrebbero essere in parte recuperati, ma bisogna attuare con urgenza e incisività una serie di interventi e di riforme, come peraltro l’Italia si è impegnata a fare nel corso del Summit Onu del 18-19 settembre scorso. È ora di trasformare le promesse in atti concreti, ma il tempo a disposizione è molto limitato”, si afferma.

Leggi: Redattore Sociale


Intelligenza artificiale in sanità. L’Oms pubblica guida per regolamentarla in maniera efficace – di B.D.C.

La nuova pubblicazione mira a delineare i principi chiave che i governi e le autorità di regolamentazione possono seguire per sviluppare nuove linee guida o adattare le linee guida esistenti sull’AI a livello nazionale o regionale. “L’intelligenza artificiale rappresenta una grande promessa per la salute, ma comporta anche gravi sfide, tra cui la raccolta di dati non etici, minacce alla sicurezza informatica e l’amplificazione di pregiudizi o disinformazione”. IL DOCUMENTO
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un nuovo testo che elenca le principali considerazioni normative sull’intelligenza artificiale (AI) applicata alla salute. La pubblicazione sottolinea l’importanza di stabilire sicurezza ed efficacia dei sistemi di intelligenza artificiale, rendendo rapidamente disponibili sistemi adeguati a coloro che ne hanno bisogno e promuovendo il dialogo tra le parti interessate, inclusi sviluppatori, regolatori, produttori, operatori sanitari e pazienti.

Leggi: Quotidiano Sanità


Percezione dello stato di salute. Iss: “Il 75% degli adulti si sente ‘bene’ o ‘molto bene’”

È quanto emerge dai risultati delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento (PdA) aggiornati al 2021-2022. Per quanto riguarda gli ultra 65enni, il 91% della popolazione anziana giudica complessivamente positivo il proprio stato di salute (“discreto” il 45%, “bene” o “molto bene” il 46%). Il restante 9% invece ne dà un giudizio negativo, riferendo che la propria salute “va male” o “molto male”.
La gran parte della popolazione adulta italiana (75 persone su 100) giudica il proprio stato di salute positivo dichiarando di sentirsi bene o molto bene. Lo affermano i risultati delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento (PdA) aggiornati al 2021-2022. Una piccola percentuale (meno del 3%) si riferisce di sentirsi maschio o molto maschio; la restante parte degli intervistati dichiara di sentirsi “discretamente”. Per quanto riguarda gli ultra 65enni, il 91% della popolazione anziana giudica complessivamente positivo il proprio stato di salute (“discreto” il 45%, “bene” o “molto bene” il 46%). Il restante 9% invece ne dà un giudizio negativo, riferendo che la propria salute “va male” o “molto male”.
Per approfondire consulta le pagine dedicate alla percezione dello stato di salute per le sorveglianze PASSI e PdA .

Leggi: Quotidiano Sanità


Anziani, in Italia 5 milioni si dedicano a volontariato

Un ultrasessantacinquenne su 4 fornisce assistenza ai familiari e aiuto finanziario ai giovani del proprio nucleo familiare e 1 su 3 fa volontariato. I dati del Rapporto “Unifying Generations” di Edwards Lifesciences
Presentazione del rapporto “Unifying Generations: Costruire un percorso di solidarietà intergenerazionale in Italia” promosso da Edwards Lifesciences
Il rapporto “Unifying Generations: Costruire un percorso di solidarietà intergenerazionale in Italia” promosso da Edwards Lifesciences, e basato su un’indagine condotta su 2.338 italiani, ha rilevato che gli ultrasessantacinquenni svolgono un ruolo fondamentale nella società e nella vita dei più giovani, in termini di attività di volontariato, tutoraggio, assistenza e contributi finanziari.
I dati dell’indagine sottolineano la necessità di cambiare la percezione delle generazioni più anziane e di riconoscere il loro valore. “Entro il 2050 – commenta la presidente di Fondazione Longevitas, Eleonora Selvi – una persona su tre in Italia avrà più di 65 anni. Questo cambiamento demografico viene spesso inquadrato nei dibattiti come una sfida, facendo pensare che gli anziani siano un peso per la società. In realtà, come sottolinea il rapporto Unifying Generations, gli over 65 contribuiscono positivamente alla società. Non sono solo la popolazione più anziana, ma anche mentori, caregiver e sostenitori finanziari e di conseguenza sono molto apprezzati dai più giovani”.

Leggi: Redattore Sociale


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 17 ottobre 2023
Manovra, Forum Terzo settore: “Priorità in Parlamento sia ridurre le disuguaglianze”

Presentate oggi a deputati e senatori di vari partiti, le proposte sulle politiche sociali per la Legge di Bilancio, dalla disabilità alla cooperazione allo sviluppo passando per l’Assegno di inclusione
Il Forum Terzo Settore ha presentato oggi ai parlamentari che seguono con particolare attenzione le politiche di welfare, appartenenti ai vari schieramenti di maggioranza e opposizione, le sue proposte per la Legge di Bilancio. Lo riporta una nota che fa sapere come, tra le priorità individuate, ci sia l’investimento di risorse importanti per contrastare le disuguaglianze, anche in vista dell’attuazione dell’autonomia differenziata con il finanziamento dei Livelli essenziali delle prestazioni, e l’estensione della platea dei beneficiari dell’Assegno di inclusione.

Leggi: Redattore Sociale, 17/10/2023


lunedì 16 ottobre 2023
Manovra. Ok del Cdm. Meloni: “Per la sanità 3 mld in più per abbattere liste d’attesa”. Per cittadini extra comunitari pagamento di 2 mila euro annui per iscriversi volontariamente al Ssn

La presidente del Consiglio: “Abbattimento delle liste d’attesa è una priorità che intendiamo perseguire con due misure: rinnovo del contratto comparto (2,3 mld) e detassazione straordinari e dei premi risultato legati all’obiettivo per abbattere liste d’attesa”. E poi afferma: “Chi dice che Governo taglia sanità dice bugie: con quasi 136 mld nel 2024 fondo il più alto investimento mai raggiunto per la sanità”.
“Sulla sanità ci sono 3 mld in più rispetto a quanto previsto e sono tutti destinati ad una priorità: l’abbattimento delle liste d’attesa ed è una priorità che intendiamo perseguire con due misure: rinnovo del contratto comparto (2,3 mld) e detassazione straordinari e dei premi risultato legati all’obiettivo per abbattere liste d’attesa”. È quanto annunciato in Conferenza stampa dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato la Manovra.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/10/2023


lunedì 16 ottobre 2023
Direttiva europea case green: battuta d’arresto, le elezioni si avvicinano.

La proposta di direttiva case green approvata dal Consiglio UE lo scorso 14 marzo 2023 prevedeva che le abitazioni residenziali – con alcune deroghe – raggiungessero la classe energetica “E” entro il 2030 e la “D” entro il 2033. Gli edifici non residenziali e pubblici, invece, avrebbero dovuto raggiungere le stesse classi entro il 2027 e 2030.
Ma dopo una trattativa infinita tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE, i politici – sensibili più alle pressioni lobbistiche del mercato che alle gravi condizioni in cui versa il pianeta – hanno sostanzialmente deciso che non ci sarà alcuna ristrutturazione obbligatoria per gli edifici con le classi energetiche peggiori (F e G). Anche se la mediazione finale arriverà solo a dicembre è evidente che le elezioni politiche europee della prossima primavera condizioneranno le decisioni al ribasso.
La parola più utilizzata nei negoziati è stata “flessibilità”, una modalità di intervento che richiederebbe tempo, il tempo che non abbiamo più a disposizione. Spetterà, dunque, agli Stati membri stabilire un piano di miglioramento delle classi energetiche degli edifici, pubblici e privati, con delle tappe da rispettare nel 2030 e nel 2050.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 16/10/2023


domenica 15 ottobre 2023
Influenza e Covid, a chi serve la vaccinazione? Come difendersi dai virus invernali

Anche quest’anno ci troveremo a fare i conti con influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale. L’immunizzazione contro entrambe le infezioni è raccomandata per alcune categorie ma è un’opportunità per chiunque. Già da ora, in vista della stagione fredda
Per gli anziani «scudi» rinforzati
Siamo lontani dagli obiettivi di vaccinazione antinfluenzale negli anziani: il target del Ministero sarebbe il 95%, ma nel 2022 si è vaccinato solo il 56,7% degli over 65. «Gli anziani devono essere protetti, il più possibile — sottolinea Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria —. Di sicuro da influenza e Covid-19, perché entrambi e uccidono i più fragili: appena possibile, è bene vaccinarsi. Meglio se con il vaccino antinfluenzale potenziato o adiuvato, se è disponibile». Gli anziani hanno infatti una risposta immunitaria più debole, perciò sono stati messi a punto vaccini che possano superare questo problema e che sono raccomandati per gli over 65: nell’adiuvato ci sono sostanze che facilitano la risposta immune, nel potenziato una dose maggiore di antigene che garantisce un aumento dell’efficacia. Il potenziato ha un’efficacia del 24% superiore al vaccino standard nel prevenire l’infezione, del 64% maggiore nell’evitare i ricoveri.

Leggi: Corriere della Sera, 15/10/2023


venerdì 13 ottobre 2023
Stato Regioni. Fumata bianca sul riparto delle risorse Pnrr per l’Adi. Chiesto il rifinanziamento del fondo per l’Alzheimer e le demenze

Sancita intesa, dopo numerosi rinvii, sul riparto delle risorse Pnrr desinate all’Adi “Casa come primo luogo di cura“. Via libera anche alla proroga dei termini per poter accedere al fondo per l’Alzheimer e le demenze, ma le Regioni chiedono un rifinanziamento del Fondo con ulteriori 15 milioni complessivi per “consolidare e ampliare l’offerta di servizi”
Sancita intesa, per i provvedimenti all’Ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni del 12 ottobre.
Dopo tre rinvii è stata trovata la quadra sullo schema di decreto del ministro della Salute, di concerto con il Mef di modifica del decreto interministeriale del 23 gennaio 2023, sulla ripartizione delle risorse Pnrr relative all’investimento M6 C1-1.2.1. “Casa come primo luogo di cura (Adi)”
L’ultima stesura del provvedimento che ha recepito le modifiche condivise a livello tecnico, come hanno chiarito le Regioni in una nota, è però condizionata all’impegno dei Ministeri competenti a ripartire le risorse di cui al comma 2, dell’articolo 4, dello schema di decreto, come rideterminate a seguito dell’attuazione del comma 3, lettera a), e le risorse di cui al comma 3, lettera b), alle Regioni e le Province autonome attraverso successivo decreto, adottato d’intesa con la Conferenza Stato Regioni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/10/2023


giovedì 12 ottobre 2023
L’Italia virtuosa delle nuove periferie. Patto governo – sindaci sulle risorse

Le storie raccontate in un dossier di Legambiente sono utili a tracciare i criteri per la rigenerazione ambientale e sociale dei quartieri più difficili.
Laboratori sociali, rigenerazione urbana, coinvolgimento del Terzo settore: nella mappa di Legambiente, 18 buoni progetti da Nord a Sud. I fondi Pnrr andranno alle città che rispetteranno gli obiettivi Proposti al governo sei possibili interventi per la riqualificazione delle aree e l’inclusione sociale anche con progetti contro la povertà energetica
Luoghi lontani dal centro, le periferie simbolo di disagio, si trasformano in esperienze virtuose e di inclusione sociale. A Modena si è costituita una “Comunità energetica rinnovabile” (Cer) dove le famiglie che vivono in condizioni di povertà sono aiutate ad acquistare i servizi di luce e gas e a condividere comportamenti di consumo efficienti e “risparmiosi”. Il progetto riguarda la zona più popolosa e “difficile” della città emiliana, il Quartiere 2 (Crocetta-San Lazzaro), con palazzoni, negozi di vicinato e aree verdi un tempo degradate. La prima “Cer” in Italia è stata realizzata però a Napoli , nel quartiere di San Giovanni a Teduccio e coinvolge nelle rete solidale 40 nuclei familiari.

Leggi: Inu, 12/10/2023


giovedì 12 ottobre 2023
Telemedicina. Il 58% delle strutture ambulatoriali private non offre questo servizio. La prima survey nazionale

Il dato emerge dai risultati della prima “Survey nazionale sulla Telemedicina in ambito ambulatoriale privato” presentati alla Luiss dall’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini insieme con l’Istituto Superiore di Sanità e il fondo sanitario integrativo Fasdac. Indagando le principali cause emergono: la “complessità organizzativa” dichiarata nel 24% dei casi, la “scarsa propensione o collaborazione del personale sanitario” dichiarata nel 15%, seguiti dalla ”onerosità in termini economici” al 9%.
Più della metà delle strutture ambulatoriali private in Italia non adotta la telemedicina. Il dato emerge dai risultati della prima “Survey nazionale sulla Telemedicina in ambito ambulatoriale privato” presentati oggi nella sede dell’università Luiss dall’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini insieme con l’Istituto Superiore di Sanità e il fondo sanitario integrativo Fasdac.
L’indagine, che per la prima volta in assoluto ha sondato il rapporto tra gli operatori privati e la Telemedicina, è stata condotta su oltre 300 strutture sanitarie private e private convenzionate Ssn distribuite sul territorio nazionale ed ha fatto emergere alcuni dati spesso allarmanti ed a volte inaspettati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/10/2023


mercoledì 11 ottobre 2023
Casa: è emergenza, servono strategia complessiva e risorse adeguate Barbaresi: “42 mila sfratti nel 2022, il Governo deve rifinanziare i Fondi” casa emergenza abitativa daniela barbaresi sfratti

“Il disagio abitativo nel Paese è in forte crescita, come confermano i dati del Ministero dell’Interno, uno su tutti i 42 mila sfratti emessi nel 2022, l’80,1% per morosità, a cui si aggiungono 99 mila richieste di esecuzione di sfratti presentate ad ufficiali giudiziali, e 30 mila sfratti eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziale. Dati destinati ad aggravarsi nell’anno in corso visto che nella legge di Bilancio 2023 il Governo Meloni non ha rifinanziato né il Fondo per l’affitto né il Fondo per la morosità incolpevole, oltre ad aver eliminato il reddito di cittadinanza che prevedeva una quota aggiuntiva per il pagamento del canone di locazione”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
La dirigente sindacale spiega che “altri due nodi dell’emergenza sono la carenza dell’offerta di edilizia pubblica e l’allarmante situazione degli alloggi per studenti universitari fuori sede, che mette in discussione l’esigibilità del diritto allo studio di tanti ragazzi e ragazze”.

Leggi: Cgil, 11/10/2023


martedì 10 ottobre 2023
Anziani. Il decalogo degli esperti per proteggerli da future epidemie influenzali

Attualmente, il 50% degli over 60 non riceve la dose di vaccino antinfluenzale, oppure non ha accesso ai vaccini più adatti, cosiddetti “potenziati”, contrariamente alle raccomandazioni del Ministero della Salute. Presentato oggi alla Camera un Position Paper stilato da un Board di esperti in geriatria, igiene e sanità pubblica, e indirizzato alle istituzioni sanitarie per migliorare i tassi di copertura vaccinale contro l’influenza POSITION PAPER
L’Italia continua a confrontarsi con basse coperture vaccinali contro l’influenza, specialmente tra le categorie più suscettibili alle complicanze della malattia, ossia gli anziani oltre i 65 anni e i pazienti fragili. Attualmente, il 50% di queste persone non riceve affatto la dose di vaccino antinfluenzale, oppure non ha accesso ai vaccini più adatti, i cosiddetti “potenziati”, contrariamente alle raccomandazioni del Ministero della Salute.
Questa situazione è generata da problemi burocratici, organizzativi e culturali, che danneggiano non solo la salute della popolazione più vulnerabile, ma anche la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Problemi che comportano costi aggiuntivi per ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, e che potrebbero essere evitati attraverso un maggiore ricorso alla vaccinazione appropriata, la strategia più efficace e sicura per prevenire l’influenza, ridurre le sue complicanze e i relativi costi, sociali e sanitari.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/10/2023


giovedì 28 settembre 2023
Presentato a Firenze AGE-IT, sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento in Italia

Venerdì 15 settembre a Firenze in presenza e online si à tenuto l’evento di presentazione di AGE-IT, Partenariato Esteso finanziato dal PNRR. Presenti anche Auser, Ada e Anteas, associazioni che partecipano al progetto in qualità di stakeholders. Age-It sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento. Funzionerà come un laboratorio scientifico a tutto campo: 350 esperti saranno al lavoro per disegnare come deve cambiare la nostra società con l’innalzamento dell’età della popolazione.
AGE-IT è un Partenariato Esteso, cioè una delle linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il programma è dedicato, appunto, ad una nuova alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia. Potrà contare su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro. L’Università di Firenze guida AGE-IT, una “squadra” composta da 27 partner, tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni.

Leggi: Rete Caad, 28/10/2023


REGIONI:

sabato 14 ottobre 2023
Alzheimer, un’emergenza silenziosa: ogni anno 1500 visite al centro per i disturbi cognitivi del Sant’Andrea

Dopo il covid un calo nel personale del servizio. L’attività de “le magnolie”Circa 1500 all’anno le visite eseguite al Centro per i disturbi cognitivi dell’ospedale. Tempo di attesa 4-5 mesi
55mila le persone affette da Alzheimer in Piemonte la malattia tocca persone sempre più giovani Un intervento durante il convegno e il pubblico che ha seguito l’appuntamento di ieri al Piccolo Studio devecchi.
Con un’età media sempre più alta e una popolazione che continua a invecchiare, il problema delle malattie neurodegenerative riguarda la provincia molto da vicino. Tra queste c’è l’Alzheimer, patologia che rappresenta a livello mondiale la settima causa di morte, con ricadute sotto l’aspetto sociale, economico e sanitario. Si stima che in Piemonte ci siano circa 55.000 persone affette da Alzheimer, cifre che comprendono anche una quota di pazienti del Vercellese. L’Asl di Vercelli possiede un Centro per i disturbi cognitivi e le demenze che può garantire la diagnosi, la presa in carico tempestiva del paziente, il corretto approccio alla persona con disturbo cognitivo e alla sua famiglia nelle diverse fasi della malattia.

Leggi: La Stampa, 14/10/2023


giovedì 12 ottobre 2023
Firenze, il progetto HousingNet: case sfitte a chi ne ha bisogno

La Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze invita i cittadini ad affittare le case vuote. Finora sono stati trovati 5 appartamenti, una sistemazione per 19 persone. La Fondazione supporta sia gli inquilini sia i locatari in tutte le fasi della locazione. Una proprietaria: “Questa esperienza mi sta cambiando il modo di vedere le cose. E anche i vicini sono contenti”
“Vicino a casa mia c’è un centro diocesano in cui ho sempre visto grandi file di persone. Quando casa mia si è liberata ho pensato che potesse essere una buona idea metterla a disposizione”. Stefania Masi è una dei fiorentini che hanno risposto all’appello lanciato dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze per invitare i cittadini ad affittare le case vuote a chi ne ha bisogno, partecipando all’iniziativa Housing Sociale nell’ambito del progetto Housing Net, finanziato con fondi 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che coinvolge oltre alla Fondazione anche la Caritas Italiana e la Caritas dell’Arcidiocesi di Firenze.

Leggi: Redattore Sociale, 12/10/2023


giovedì 12 ottobre 2023
Arrivano i «facilitatori digitali» per aiutare i cittadini in difficoltà nelle pratiche online

Da gennaio in campo 120 volontari formati a 360 gradi: indicazioni su Spid, fascicolo sanitario e documenti vari. E su come navigare in sicurezza.
Chiedere il pin della carta d’identità elettronica, consultare il fascicolo sanitario elettronico, attivare lo Spid, ma anche imparare a navigare in sicurezza mentre si sbrigano le pratiche online. Ad assistere le persone fragili e chi se ne prende cura, 120 volontari, «facilitatori digitali» che prenderanno servizio da gennaio 2024 con il progetto «Comunit@digitale». E dalla fine di novembre sarà attivata anche una piattaforma web con video, tutorial e «pillole» informative. Sei enti partner Si lavora dunque per accorciare il divario digitale, rivolgendosi ad una platea di beneficiari stimata in 56mila persone sul territorio lombardo. Il progetto, che si chiuderà ad aprile 2025, ha ottenuto un finanziamento di 100mila euro da Regione Lombardia (più un cofinanziamento di 25mila euro) e vede impegnati come enti partner sei realtà: associazione Mosaico (capofila), Cittadinanza digitale, MigliorAttivaMente, Faro giuridico, Auser Lombardia e Anteas Lombardia. Il cittadino in difficoltà (anziani, ma anche stranieri o persone diversamente abili) potrà contattare telefonicamente o via mail i volontari fissando un appuntamento, in videoconferenza, telefonicamente o nei punti «fisici».

Leggi: Eco di Bergamo, 12/10/2023


mercoledì 11 ottobre 2023
Parte a Caltanissetta il progetto, selezionato e sostenuto da Fondazione con il Sud, “Case in Rete!” promosso dalla coop. soc. Etnos Ruvolo”: Così gli anziani non saranno mai soli, la persona al centro e protagonista delle nostre progettualità”

Sperimentare nuove tecnologie per migliorare il benessere e le condizioni di vita degli over 65 anni con patologie croniche e degenerative, promuovendo l’innovazione delle attività di cura e assistenza socio-sanitaria. Questo l’obiettivo del progetto Case in Rete!, soggetto promotore la coop. soc. Etnos di Caltanissetta, selezionato e sostenuto dalla Fondazione con il Sud attraverso il bando “Welfare e Tecnologie”. Alla presentazione che si è tenuta il 10 ottobre presso l’Asp2 Caltanissetta erano presenti, oltre al presidente della coop. soc. Etnos Fabio Ruvolo, il commissario straordinario Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario Luciano Fiorella, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, il presidente del comitato di Caltanissetta della Croce rossa italiana Nicolò Piave, il presidente dell’Auser di Caltanissetta Salvatore Pelonero e Roberto Manenti della Ct consulting.

Leggi: Auser, 11/10/2023


IN AGENDA:

Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile

Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.

Leggi: Asvis


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Verso Il Social Forum sull’Abitare

ll 20 e 21 ottobre prossimi, a Roma presso Spin Time Labs (Via di S. Croce in Gerusalemme, 55), si terrà l’Assemblea nazionale Verso Il Social Forum sull’Abitare, tappa fondamentale nella costruzione del primo Social Forum Nazionale sull’Abitare che si terrà nella primavera del 2024.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Riforma assistenza anziani non autosufficienti. Un confronto con il Governo

Il Patto per un nuovo Welfare sulla non autosufficienza, organizza martedì 24 ottobre un evento pubblico in cui si confronterà con il Governo e i Partiti in merito alla Legge di Bilancio 2024 e ai Decreti Legislativi riguardanti la riforma della non autosufficienza contenuta nella Legge 33 del 23 marzo 2023, Legge Delega in materia di politiche in favore delle persone anziane.L’evento si terrà dalle ore 14.30 alle ore 19.00, presso l’Auditorium G. Avolio di CIA- Confederazione italiana agricoltori, Via Mariano Fortuny 16 (Zona Piazzale Flaminio) a Roma.
Per info: www.pattononautosufficienza.it

Leggi: Auser


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

La grande ricchezza: Oxfam chiede un’imposta europea sui grandi patrimoni – di Chiara Ludovisi

Raccolta firme in supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei, per ridurre le diseguaglianze. In Italia, lo 0,1% della popolazione ha un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro. Applicata a questi 50 mila italiani “più ricchi”, l’imposta potrebbe produrre un gettito addizionale fino a 15,7 miliardi di euro all’anno
Tassare i più ricchi, per sostenere i più poveri: è una formula antica e semplice, che diviene proposta economica concreta e, dati alla mano, potrebbe produrre un gettito addizionale di 15,7 miliardi l’anno nel nostro Paese. Parte oggi, in Italia, la raccolta firme “#LaGrandeRicchezza”, lanciata da Oxfam a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), per chiedere alla Commissione Ue l’istituzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni, che in Italia, a titolo esemplificativo, potrebbe essere rivolta al solo 0,1% più ricco della popolazione con un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro. Una misura il cui gettito verrebbe indirizzato al finanziamento degli investimenti per sostenere l’inclusione sociale e una transizione ecologica giusta nei Paesi membri dell’Unione, per la finanza climatica e a integrazione degli stanziamenti UE per le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo.

Leggi: Redattore Sociale


Come cambiano le relazioni fra le persone – di Remo Siza

Le professioni sociali si trovano ad operare in un contesto sociale che è cambiato profondamente. In poco più di un decennio, la società italiana è cambiata in tutti i suoi ambiti di vita, sono cambiate le condizioni economiche delle famiglie italiane, le relazioni fra le persone e con le istituzioni, con la politica, le relazioni di cura, i valori che abbiamo condiviso per decenni e che abbiamo percepito come naturali e ormai acquisiti.
Ciò che sembra delinearsi è una lunga transizione tra la società industriale del secolo scorso, sostanzialmente stabile, prevedibile e lineare nel suo sviluppo e nelle sue frequenti conflittualità collettive e una modernità molto avanzata di cui ancora non riusciamo a cogliere il punto di arrivo, le istituzioni che possono rappresentarlo, i suoi riferimenti culturali, le forme di convivenza civile che possiamo condividere, i comportamenti che possiamo tollerare.

Leggi: Welforum


Sei milioni di persone nel nostro Paese, il 12% dei residenti con almeno 16 anni di età, è in una condizione di povertà alimentare

Lo rileva il quarto rapporto sulla povertà alimentare di ActionAid, “Frammenti da ricomporre”. Il numero di chi riceve supporto del Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti sotto forma di generi di prima necessità è cresciuto molto negli ultimi anni, passando dai 2,1 milioni nel 2019 ai 2,8 milioni del 2022.
Sei milioni di persone nel nostro Paese, il 12% dei residenti con almeno 16 anni di età (dati 2021), è in una condizione di povertà alimentare. A rivelarlo il quarto rapporto sulla povertà alimentare di ActionAid, “Frammenti da ricomporre. Numeri, strategie e approcci in cerca di una politica”, quest’anno realizzato in collaborazione con Percorsi di Secondo Welfare che a partire dall’analisi dei dati afferenti a diverse indagini campionarie Istat, tra cui quella sulle condizioni di vita (Eu-Silc), restituisce una fotografia dettagliata della povertà alimentare nel nostro Paese a partire dalla sua intensità, diffusione, distribuzione regionale e specificità dell’impatto sui diversi gruppi socio-demografici (minori, donne, stranieri).

Leggi: Redattore Sociale


Pubblicato il Report di Legambiente: periferie più giuste

In occasione dell’XI tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII Congresso di Legambiente”, che si è tenuta l’11 ottobre a Modena, è stato presentato il Report “Periferie più giuste” contenente le 6 proposte di Legambiente indirizzate al Governo per rigenerare e ripensare le periferie e per farle diventare, entro il 2030, sempre più luoghi di inclusione sociale, innovazione e sostenibilità. In tale occasione sono state presentate 18 storie virtuose alla scoperta di quei “cantieri sociali” sparsi nel Paese, dove la sinergia tra istituzioni locali e partecipazione dal basso fanno la differenza.
Questa, secondo Legambiente, è la sfida su cui l’Italia deve accelerare il passo nei setti anni che ha di fronte anche per centrare l’obiettivo 11 dell’agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile che chiede ai 193 Paesi delle Nazioni unite che l’anno sottoscritta, tra cui l’Italia, “città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


L’Europa è sempre più ‘anziana’. Oms: “Entro 2024 più over 65 che under 15”. E lancia i consigli per longevità sana

Fra i suggerimenti c’è anche la dieta mediterranea e 150 minuti di movimento al giorno. “Il nostro rapporto evidenzia perché i decisori politici, le imprese e le comunità nella nostra regione dovrebbero creare maggiori opportunità e fare investimenti migliori per rendere più facili le scelte sane, aumentando l’aspettativa di vita sana per tutti noi”. IL REPORT
Entro il 2024 la popolazione di over 65 supererà quella degli under 15 nella Regione europea dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Un trend che pone “nuove sfide sociali, economiche e sanitarie”, avverte l’Ufficio regionale dell’agenzia Onu per la salute. Missione: longevità sana “per mitigare l’impatto dell’invecchiamento della popolazione”. I segreti – o meglio le regole – per una lunga vita in salute sono contenuti in un rapporto dell’Oms diffuso oggi.
Nel documento viene scandita una vera e propria ‘roadmap’. Le chiavi sono le solite due: dieta e attività fisica, “fattori cruciali che influenzano la salute delle persone”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Telemedicina e assistenza agli anziani: tra opportunità e rischi

Ritornano i “Percorsi dei luoghi”, dei viaggi attraverso gli articoli pubblicati sui Luoghi della cura relativi a una specifica tematica. Questo percorso conduce i lettori attraverso una serie di contributi dedicati all’applicazione della telemedicina nell’assistenza agli anziani, pubblicati negli ultimi tre anni. -di Jole Decorte (Dottoranda in sociologia e metodologia della ricerca sociale presso l’Università Statale di Milano)
Nell’ultimo triennio, complice il diffondersi della pandemia di COVID-19, il tema della telemedicina ha animato il dibattito teorico e politico. Sicuramente, la necessità data dalla situazione emergenziale ha velocizzato l’uso del virtuale, sia nei contesti privati che in quelli professionali. Questa trasformazione ha dimostrato la sua efficacia soprattutto in ambiti come il supporto psicologico e la gestione di patologie croniche, nonostante resti ancora limitata per le categorie di persone poco familiari con la tecnologia digitale.
La telemedicina, che fonde la medicina con le telecomunicazioni, è un componente essenziale dell’eHealth. Per introdurre brevemente il concetto, possiamo richiamare la definizione fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già nel 1997, che la descrive come “l’erogazione di servizi sanitari quando la distanza è un fattore critico, per cui è necessario usare, da parte degli operatori, tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni”.

Leggi: I Luoghi della Cura


Dimissioni protette: ospedale chiama territorio – Sergio Pasquinelli

I bisogni di assistenza non sempre si esauriscono dopo un ricovero ospedaliero.
Una volta superata la fase acuta della malattia, un paziente fragile ha il diritto di continuare a ricevere assistenza (sanitaria e sociale) anche fuori dall’ospedale se al momento della dimissione presenta disabilità, ha difficoltà a badare a sé stesso, ha necessità di medicazioni, riabilitazione e monitoraggio periodico.
Si parla in questi casi di «dimissione protetta», garantita con interventi di intensità diversa: primariamente cure domiciliari (mediche, infermieristiche, sociali), ricovero in Rsa, cure palliative in hospice o a casa, cure riabilitative e intermedie presso strutture specializzate. L’ospedale dove il paziente è ricoverato valuta il grado di autonomia cognitiva e funzionale del paziente, i suoi bisogni sociali e sanitari, e si mette in contatto con i servizi del territorio, il medico di base, la famiglia dove presente, per organizzare un ritorno a casa accompagnato.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Accessibilità degli ascensori

Giacomello Elena, Trabucco Dario, Il quadro legislativo e normativo sull’accessibilità degli ascensori fra passato e futuro, in Tecnologie intelligenti per l’accessibilità ambientale, Atti della conferenza OQX – Oltre il Quadrato e la Xaed, a cura Univ. IUAV Venezia, edizioni Anteferma, 2022
L’ascensore è un apparato speciale di un organismo edilizio. Universalmente viene definito un impianto, ma, al contempo, è un mezzo di trasporto, uno spazio, una struttura portante e il dispositivo per eccellenza atto al superamento delle barriere architettoniche. In Italia, i requisiti di accessibilità degli ascensori sono sanciti dal D.M. 236/19891 che definisce le specifiche funzionali e dimensionali che riguardano la cabina, le porte e la piattaforma di distribuzione (per edifici di nuova edificazione non residenziali, residenziali e per l’adeguamento di edifici esistenti), le caratteristiche e la collocazione delle bottoniere, del pulsante di allarme e del citofono, ma anche la tolleranza del livellamento e la traduzione dei comandi in Braille, ecc.

Leggi: Rete Caad


 

 

 

NEWS:

martedì 10 ottobre 2023
Alloggi protetti per gli anziani (alternativi al ricovero): cosa sono e come ottenerli

Si tratta di appartamenti indipendenti con servizi a domicilio su richiesta dove si è in compagnia di altri coetanei o anche di studenti. La domanda è in forte crescita
Curare l’invecchiamento non solo con la medicina ma anche attraverso un nuovo modo di abitare, con l’obiettivo di superare l’isolamento sociale. In Italia gli anziani che vivono da soli, secondo l’Istat, sono 4 milioni. E altri 5 milioni vivono in coppia senza figli. La solitudine, si sa, favorisce il declino cognitivo e gli stati depressivi, aumentando il rischio di mortalità.
La sfida della longevità, allora, deve portare a pensare a soluzioni abitative che promuovano la vita relazionale e in sicurezza anche degli over 65 che mantengono l’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane, o che iniziano gradualmente a perderla, ma che non hanno una rete di amici e familiari a cui affidarsi in caso di bisogno e con cui passare le loro giornate.

Leggi: Corriere della Sera, 10/10/2023


martedì 10 ottobre 2023
“La salute mentale è un diritto universale”: appello di Unasam agli operatori e le operatrici

Lettera aperta di Unasam agli operatori e operatrici dei servizi di salute mentale: “È tempo che tutte e tutti prendiate posizione nel rispetto dei valori e dei principi della Legge 180, come una parte delle vostre colleghe e colleghi fanno da tempo”
“È tempo che tutte e tutti prendiate posizione nel rispetto dei valori e dei principi della Legge 180, come una parte delle vostre colleghe e colleghi fanno da tempo”: è indirizzata agli operatori e le operatrici della salute mentale, la lettera appello che GisellaTrincas, presidente di Unasam, diffonde in occasione della Giornata mondiale. Un invito a schierarsi, a battersi per la difesa dei diritti, a spendersi per la realizzazione di quella riforma basagliana che, dopo 45 anni, attende ancora di essere pienamente attutata. Ma anche un atto di accusa verso le istituzioni e i servizi, che non investono risorse, energie e attenzione a un tema centrale e cruciale come quello della presa in carico di chi ha un disagio mentale.

Leggi: Redattore Sociale, 10/10/2023


venerdì 6 ottobre 2023
Valutazione multidimensionale dell’anziano. In arrivo le nuove linee guida Sigot

Realizzate con il supporto metodologico dell’Iss, le linee guida si pongono l’obiettivo di offrire un metodo condiviso da adottare, riducendo i ricoveri e migliorando cure e assistenza per le persone anziane. Pilotto: “La Valutazione Multidimensionale è essenziale per promuovere la continuità di cure tra ospedale e territorio di cui gli anziani hanno bisogno, altrimenti si rischia di vanificare gli sforzi per le cure in acuto”.
Le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana sono state concluse e a giorni verranno consegnate al Sistema Nazionale delle Linea Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Ad annunciarlo la Sigot (Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio) dal suo 37° Congresso Nazionale che si svolge dal 4 al 6 ottobre a Catanzaro, con la presidenza del Prof. Alberto Pilotto e del Dott. Giovanni Ruotolo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/10/2023


mercoledì 4 ottobre 2023
A Roma gli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo

In Italia più di 14 milioni di persone appartengono alla fascia di età over 65, circa la metà di questi ha più di 75 anni; 4 milioni hanno dagli 80 anni in su e ben 22mila sono gli ultracentenari: complessivamente siamo vicini al 25% della popolazione e la quota, salvo inversioni di tendenza, è destinata a crescere. Non si tratta solo di calo delle nascite, ma anche di maggiore durata della vita (dati ISTAT): i dati demografici confermano infatti il costante incremento della vita media della popolazione italiana. Per un bambino che nasca oggi la speranza di vita è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne, mentre l’aspettativa di vita per chi oggi ha già 65 anni, ed è dunque definibile “adulto – anziano”, è di almeno altri 20,6 anni (fonte Euronews). “Fino a ieri parlavamo di ‘invecchiamento della popolazione’ dando a questo una connotazione negativa, è ora di aprire gli occhi e cambiare registro, approccio culturale e quindi anche il modello di società. Chiediamo coraggio e visione!” ha spiegato Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, l’associazione promotrice degli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo.

Leggi: Auser, 04/10/2023


mercoledì 4 ottobre 2023
SUNIA: Confermate le più nefaste previsioni sull’andamento degli sfratti eseguiti da gennaio a dicembre 2022

Il ministero degli Interni ha finalmente pubblicato il report con i dati degli sfratti emessi nel corso del 2022.
Come avevamo ampiamente denunciato nel corso degli ultimi due anni, la situazione risulta precipitata, riportandoci a numeri prepandemici, anzi peggiori degli anni 2018 e 2019.
Lo stato in cui ci troviamo è frutto della totale assenza di politiche di sostegno alla locazione e allo stato di abbandono in cui sono state lasciate le famiglie dal 2020 in poi.
La pandemia e le catastrofi socio-economiche che si sono succedute sono state completamente ignorate dai Governi di questi anni, con la colpevole aggravante del Governo Meloni, nello specifico da parte del Ministro Salvini, con la cancellazione del Fondo di sostegno all’affitto e del Fondo per morosità incolpevole.
Riteniamo che, a questo punto, non sia rinviabile un confronto serio su come far fronte allo stato emergenza che investe oltre 140.000 famiglie colpite da un provvedimento di sfratto e le oltre 30.000 che lo hanno subito nel corso dell’ultimo anno.
Non serve solo il ripristino dei Fondi tagliati, ma serve un rifinanziamento per un valore di almeno 900 milioni di euro, visto che l’ultima quota disponibile (quella per il 2022) ha coperto circa il 40% del fabbisogno.

Leggi: Sunia, 04/10/2023


lunedì 2 ottobre 2023
Casa, servono fatti concreti

A causa delle politiche del governo, l’emergenza abitativa è aumentata, così come la povertà.
Per Il Sunia non è più il momento delle chiacchiere ma delle soluzioni – Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia
Non possiamo rimanere in silenzio e fermi nell’assistere all’inarrestabile declino che il nostro Paese sta subendo, declino che sta colpendo per primi proprio i più bisognosi partendo dall’assenza, per troppe persone, dei due diritti fondamentali per la dignità: lavoro e casa!
Molte famiglie stanno pagando cara la conseguenza della cancellazione del fondo per l’affitto e per la morosità incolpevole, senza contare poi che l’eliminazione del reddito di cittadinanza, comunicata con un vergognoso sms, ha messo in seria difficoltà i soggetti meno abbienti ai quali non è stata data nessuna alternativa né di sostegno al reddito né di lavoro.

Leggi: Sunia, 02/10/2023


REGIONI:

sabato 7 ottobre 2023
La Spezia. Tsunami sfratti: Nuovo Piano Casa e finanziamenti per sostenere chi è in affitto. Appello al Prefetto per la convocazione delle organizzazioni Sindacali degli inquilini, della Proprietà edilizia, dell’Arte e del Comune Capoluogo

Confermate le più nefaste previsioni sull’andamento degli sfratti eseguiti da gennaio a dicembre 2022 a La Spezia.
Questi i dati ufficiali del Ministero dell’Interno:
– nel 2020 sono state presentate agli ufficiali giudiziari 73 richieste di esecuzione di sfratto, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficiali giudiziari 22
– nel 2021 sono state presentate agli ufficiali giudiziari 178 richieste di esecuzione di sfratto, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficiali giudiziari 54
– nel 2022 sono state presentate agli ufficiali giudiziari 357 richieste di esecuzione di sfratto con un aumento del 100% rispetto all’anno precedente, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficiali giudiziari 170 con un aumento di circa il 300 % rispetto al 2021.

Leggi: Sunia, 07/10/2023


giovedì 5 ottobre 2023
Milano è la città dei centenari: da 64 a 672 in trent’anni. Ogni duemila abitanti uno è over 100 e l’86% sono donne

L’analisi della Fondazione per la sussidiarietà. Migliori condizioni di vita e di alimentazione, progressi della medicina e più igiene alla base dell’aumento esponenziale
Boom di centenari a Milano, che diventa la città italiana con più cittadini over 100. Una crescita esponenziale: si parla di un aumento di oltre 10 volte. Se nel 1992 a Milano c’erano 64 centenari (uno ogni 21.000 abitanti), oggi si è arrivati a quota 672 (uno ogni 2.041). L’86% degli over 100 sono donne: all’inizio del 2023 erano 576 (nel 200 erano solo 128). Gli uomini sono 96 (contro i 23 presenti nel 2000). A rivelarlo è un’analisi della Fondazione per la sussidiarietà (Fps) presentata oggi a Milano in occasione del libro thriller “Longevità fatale” di Attilio De Pascalis presso la libreria Hoepli.

Leggi: La Repubblica, 05/10/2023


giovedì 5 ottobre 2023
SiCuraMente – A Torino un progetto Auser per il benessere psicofisico degli anziani

Il progetto “SI-CURAMENTE”, che Auser Insieme Torino avvierà ad ottobre per finire a settembre 2024, ha come obiettivo la salute come benessere psico-fisico della persona.
In base ai dati rilevati sul territorio torinese dalla lunga esperienza di rapporti con anziane e anziani e con ricerche svolte, si sono imposti all’evidenza bisogni molto importanti, quali: socializzazione per contrastare la solitudine, informazione e sensibilizzazione inerenti i rischi di un’alimentazione non corretta e tutto ciò che correla con i disturbi neuro-cognitivi (per esempio la perdita di memoria) e altre patologie collegate all’anzianità. A questi si aggiungono altre esigenze come: fare movimento fisico per contrastare la sedentarietà, dormire meglio, migliorare l’umore e il benessere psico-fisico, sentirsi maggiormente realizzati e con un pieno senso di autoefficacia e in ultimo, ma non per questo meno importante, di sentire di far parte di una comunità più inclusiva, per acquisire un maggior senso di sicurezza nel territorio di appartenenza.

Leggi: Auser, 05/10/2023


giovedì 5 ottobre 2023
Milano. Casa, fondi Ex Gescal: 81 milioni assegnati alla Regione Lombardia ma giacenti. Il Comune si faccia parte attiva per verificare e poi chiedere l’utilizzo per recupero degli alloggi sfitti delle case popolari

Dati sfratti anno 2022 del Ministero Interni: a Milano 2.142 provvedimenti di sfratto emessi, 2.311 le richieste di esecuzione e oltre 600 sfratti eseguiti
‘Se denunciamo ormai da anni una emergenza abitativa che rischia di precipitare, i dati sull’andamento degli sfratti emersi nel corso del 2022 del Ministero dell’Interno confermano le nostre allarmanti previsioni. A Milano sono 2.142 le famiglie colpite da un provvedimento di sfratto, 2.311 da una richiesta di esecuzione e 612 quelle che lo hanno subito. Famiglie senza un’alternativa alloggiativa, per la scarsa disponibilità di alloggi popolari, l’assenza di finanziamenti e l’inesistenza di politiche abitative pubbliche’.

Leggi: Sunia, 05/10/2023


IN AGENDA:

11 ottobre – Jesi (AN). Casa: un bene primario. Tra mutamenti e bisogni emergenti nelle Marche

Se ne discute Mercoledi 11 Ottobre a Jesi, presso il palazzo dei convegni, dalle ore 9.30

Leggi: Sunia


Modena 11 Ottobre: Periferie più giuste

La transizione ecologica è una occasione da non perdere per riqualificare le periferie, luogo sintomatico delle disuguaglianze ambientali sociali e culturali: la rigenerazione urbana non è un’operazione tecnica, ma riguarda anche la riqualificazione delle relazioni sociali e di prossimità, il senso di comunità, la qualità dell’ambiente di vita e dei servizi.
L’incontro organizzato da Legambiente in collaborazione con Caritas e Forum DD a Modena, l’11 ottobre 2023, è l’occasione per presentare il Dossier “Periferie più giuste” e per confrontarsi con esperti ed esperienze di innovazione sociale.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile

Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.

Leggi: Asvis


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

Depressione. Ne soffre il 9% degli anziani. Il dato sale al 30% tra quelli con difficoltà economiche

È quanto emerge dai dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento (PdA) coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e raccolti nel biennio 2021-2022. Iss: “Investire in interventi sulla salute mentale è fondamentale per contribuire sviluppo umano, personale e collettivo. La nostra costituzione difende il diritto alla salute, e la salute mentale non può rimanerne esclusa”.
Dai dati delle sorveglianze Passi e Passi d’Argento (PdA) coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e raccolti nel biennio 2021-2022, emerge che circa il 6% della popolazione adulta riferisce sintomi depressivi che però sono più frequenti all’aumentare dell’età e tra chi vive in condizioni socio-economiche svantaggiate. Tra gli anziani la stima è del 9% ma arriva al 30% tra quelli con difficoltà economiche.
È quanto emerge da un’analisi dei dati fatta in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre), occasione che rappresenta un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la consapevolezza riguardo alle questioni legate alla salute mentale in tutto il mondo

Leggi: Quotidiano Sanità


Salute Mentale: diritti negati, doveri disattesi – di Fabrizio Starace

Il nostro Paese destina alla Salute Mentale poco più di 60 euro per cittadino (risorse pro-capite nominali), circa un ottavo di quanto allocano Francia e Germania, un quinto del Regno Unito, e meno anche di Spagna e Portogallo. È a questa oggettiva strategia di tagli lineari striscianti – tanto criticata pubblicamente quanto diffusamente adottata, negli ultimi dieci anni almeno – che va ricondotto il macroscopico squilibrio tra fabbisogno e offerta.
“La Salute Mentale è un diritto umano universale”: recita così il tema della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2023. Anche quest’anno il 10 Ottobre sarà occasione per una riflessione – auspicabilmente scevra da ipocrisie – sulle reali possibilità che questa nobile dichiarazione ha di concretizzarsi nell’azione di Governo e Istituzioni. Perché i diritti costano, e gli italiani – che pagano ogni anno circa 40 Mld di tasca propria per prestazioni sanitarie – si stanno seriamente rendendo conto che le affermazioni di principio non seguite da scelte coerenti di economia pubblica hanno la stessa consistenza dei sogni…

Leggi: Quotidiano Sanità


Prosegue inarrestabile il calo delle nascite in Italia. Nel 2022 i nuovi nati sono stati 142 mila in meno rispetto al 2012. Sempre alto il numero dei cesarei. Il Rapporto

È quanto emerge dal rapporto annuale sull’evento nascita del Ministero della Salute. La fecondità si mantiene pressoché costante rispetto agli anni precedenti: nel 2022 il numero medio di figli per donna è pari a 1,24 (rispetto a 1,42 del 2012). L’ 89,0% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% dei parti in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20,0% delle madri sono straniere. L’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. Salgono a oltre 14 mila i nati con le tecniche di Pma.
Nel corso del 2022 prosegue il calo delle nascite (535.428 nati totali nel 2012, 393.997 nel 2022), ma diminuisce (seppur lievemente) la percentuale di nati morti, in tutte le aree del Paese. Il fenomeno è in larga misura l’effetto della modificazione della struttura per età della popolazione femminile ed in parte dipende dalla diminuzione della propensione ad avere figli. Le cittadine straniere hanno finora compensato questo squilibrio strutturale; negli ultimi anni si nota, tuttavia, una diminuzione della fecondità delle donne straniere. Il tasso di natalità varia da 4,9 nati per mille donne in età fertile in Sardegna a 9,2 nella Provincia Autonoma di Bolzano rispetto ad una media nazionale del 6,7.

Leggi: Quotidiano Sanità


Terza età, la depressione non è un destino

Solitudine e depressione non rappresentano la naturale evoluzione dell’invecchiamento. Lo mostrano bene le differenze tra i paesi dove il welfare funziona meglio e quelli dove le persone sono lasciate sole, e sono soprattutto le donne a soffrire di più
La solitudine e i sintomi della depressione vengono generalmente considerati come problemi della terza età, connaturati al ‘normale’ invecchiamento. Questa concezione trova riscontro nella realtà dal momento che l’invecchiamento spesso implica circostanze e condizioni associate a un più alto rischio di solitudine e depressione. Tali circostanze e condizioni includono i problemi di salute, la perdita delle persone care, un maggiore rischio di deterioramento cognitivo e una disponibilità limitata di risorse socio-economiche. Una serie di ricerche svolte nei paesi occidentali mostra tuttavia che i tassi di solitudine e depressione si mantengono piuttosto stabili quando le persone entrano nella terza età, con picchi più alti dopo gli 80 anni. Gli incrementi del tasso di solitudine dovuti all’età potrebbero tuttavia essere più pronunciati e verificarsi nei paesi con condizioni di vita e programmi di welfare insoddisfacenti. Poco si sa sui rischi della solitudine legata all’età nei paesi dell’Europa orientale, dove emergono sfide significative in termini di soddisfacimento delle necessità materiali, sociali e sanitarie della popolazione anziana. In questi paesi, le prestazioni sanitarie sono insufficienti, le condizioni sanitarie della popolazione sono relativamente insoddisfacenti, e i tassi di povertà sono elevati.

Leggi: In Genere


SEGNALAZIONI:

Sono state pubblicate le “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità” elaborate all’interno del Gruppo di Lavoro coordinato da Agenas per l’adozione della “Metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale”.

Leggi: Forum Terzo Settore


Verso la fine del mercato tutelato: cosa fare?

Con molta probabilità per 10 milioni di utenti domestici il 2024 segnerà la fine del mercato tutelato dell’energia.
Cosa comporterà questa novità?
In altre parole, cesserà la fornitura di gas e di elettricità a condizioni contrattuali ed economiche contenute, ovvero quelle stabilite dall’Autorità pubblica di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera). È assodato che il passaggio al libero mercato sarà graduale e prevederà condizioni di favore per le persone vulnerabili. Nel frattempo, tuttavia, è bene capire cosa è utile fare per mettersi al riparo da rincari o abusi.
La guida dello Spi Cgil e della Federconsumatori
Ecco la guida dello Spi Cgil e della Federconsumatori per affrontare questo passaggio per tempo e a proprio vantaggio. Cliccando qui è possibile scaricare la guida e stamparla.

Leggi: Liberetà


 

 

 

No alla violenza e alla discriminazione contro gli anziani!

Il 1 ottobre è la Giornata internazionale delle persone anziane, dedicata quest’anno dalle Nazioni Unite al contrasto alla violenza contro gli anziani e, in particolare, alla violenza di genere.
Come sindacato affiliato alla FERPA, la federazione europea dei pensionati e delle persone, lo Spi Cgil si unisce alla denuncia degli abusi e degli atteggiamenti negativi che isolano e producono conseguenze dannose per la salute fisica e mentale degli anziani.
Ogni giorno la popolazione anziana è vittima di abusi finanziari. Senza supporto, il mondo digitale istituzionalizzato rende difficile l’accesso ai diritti sociali e sanitari e alle informazioni necessarie per vivere con dignità. La rivelazione di vari scandali negli istituti per anziani e a domicilio ha smosso l’opinione pubblica, ma l’emozione non basta.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

lunedì 2 ottobre 2023
Case, il costo dei mutui italiani cresce più della media europea

In Italia il tasso medio a luglio era 4,19%, 204 punti base in più da luglio 2022. Il reddito disponibile italiano è 48.180 euro: il 6% in meno rispetto alla media europea
Poco indebitati (rispetto alla media Ue). Ma molto tartassati, in termini di costi del finanziamento in confronto ai principali partner europei. E così frenano bruscamente i mutui in un mercato, quello della casa, in cui la domanda potenziale resta elevata e insoddisfatta. Anche perchè si costruisce poco, nè si risana l’esistente. Gli investitori esteri fotografano un “mercato di città”: Milano e Roma, in testa. Seguono Bologna, Firenze e Torino. Servono studentati e un’offerta in affitto moderna e accessibile, gestita da professionisti. Ma il dialogo con la Pa per permessi e tempi certi scoraggia gli investitori esteri. Che infatti guardano alla Spagna. A fotografare il mercato residenziale italiano è l’ultimo Italian Living Overview di Savills

Leggi: Il Sole 24 Ore, 02/10/2023


lunedì 2 ottobre 2023
Superbonus, quali incentivi restano per la casa e i condomini senza la proroga

Nulla da fare, per ora, per la proroga del Superbonus al 110% per i condomini che hanno già avviato i lavori. Stando alle regole attuali lo sconto il prossimo anno passerà al 90% per la parte di lavori ancora non terminata. Un decalage che potrebbe mettere in difficoltà qualche impresa edilizia o essere sfruttata da altre per minacciare blocchi e licenziamenti di operai. Per i nuovi lavori avviati nel 2024, poi, la percentuale di sconto in ogni caso è già stata definita: sarà il 70%.
Per il Cna è necessaria una proroga per i condomini che hanno avviato i cantieri per gli interventi del Superbonus 110% e che hanno già raggiunto uno stato di avanzamento lavori a settembre pari al 30%. Inoltre il Cna sottolinea la necessità di dare risposte al grave problema dei crediti incagliati che zavorrano migliaia di imprese del settore esponendole al rischio di fallimento. In ogni caso il governo lavora a un nuovo Ecobonus al 90% per i redditi fino a 15mila euro, potrebbe arrivare già il prossimo anno. Quali altri bonus casa rimangono? Vediamolo nel dettaglio.

Leggi: Il Gazzettino, 02/10/2023


venerdì 29 settembre 2023
Ddl Anziani. “Servono risorse in Legge Bilancio per finanziare la riforma”. L’appello della Sigg

Gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria sottolineano la necessità di portare nuovamente all’attenzione della politica l’attuazione della proposta di riforma della non autosufficienza che, senza finanziamenti, rischia di essere una “legge manifesto” priva di impatto pratico
La legge sulla non autosufficienza c’è, ma i decreti attuativi e soprattutto gli investimenti mancano: servono 7-8 miliardi di euro all’anno. In Italia vivono circa 3,8 milioni di persone anziane non autosufficienti e, considerando familiari e caregiver impegnati nella loro assistenza, sono quasi 10 milioni le persone coinvolte su cui attualmente ricade il maggior carico dell’assistenza sociosanitaria, anche sotto il profilo economico, a cui oggi la maggior parte delle famiglie non riesce a far fronte.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/09/2023


giovedì 28 settembre 2023
Pensioni: il Governo prosegue con le bugie

“Si prosegue con le bugie. Alle promesse elettorali di cancellare la legge Monti-Fornero, oggi sommiamo la presunta volontà della Ministra di voler incontrare le organizzazioni sindacali solo dopo il Nadef. L’intenzione del Governo è evidente, continuare a prendere tempo e proseguire con le bugie sulle pensioni, nessuna volontà di confrontarsi con il sindacato”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.

Leggi: Cgil, 28/09/2023


giovedì 28 settembre 2023
Giornata associazionismo. Forum Terzo Settore: “Manovra ci dia segnale importante”

L’organizzazione rivolge un appello al Governo per la prossima legge di Bilancio: “Serve più attenzione al welfare e alleggerimenti burocratici e fiscali per questo fondamentale comparto socio-economico”
In occasione della prima Giornata dell’Associazionismo che si è svolta oggi a Roma, e che ha visto la partecipazione di circa 250 persone del mondo delle associazioni, organizzazioni di volontariato e imprese sociali, oltre che rappresentanti delle istituzioni, il Forum Terzo Settore ha rivolto un appello al Governo per la prossima legge di Bilancio: serve più attenzione al welfare e alleggerimenti burocratici e fiscali per questo fondamentale comparto socio-economico.
“Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi introdotti dalla riforma del Terzo settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione” ha dichiarato la portavoce Vanessa Pallucchi.

Leggi: Redattore Sociale, 28/09/2023


giovedì 28 settembre 2023
Aumenta la bolletta elettrica per il mercato tutelato: nel quarto trimestre risalirà del 18,6%

Arera: “La spesa per la famiglia-tipo, nell’anno, sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente”. Ma per Assoutenti si sta tornando ai livelli di fine 2021
Aumenta del 18,6% la bolletta dell’elettricità nell’ultimo trimestre 2023 per la famiglia tipo in tutela. Lo comunica l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), spiegando che a 28,29 centesimi di euro al kWh la tariffa cala del 57% rispetto ai 66,01 cent del quarto trimestre 2022. Da ottobre a dicembre prossimi ci sarà un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari, dato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. La misura attua il decreto approvato dal Cdm dello scorso 25 settembre.
Il contributo straordinario “si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento”.

Leggi: Rai News, 28/09/2023


mercoledì 27 settembre 2023
Aiuto, mi si è ristretta la casa

Se negli anni 60 l’appartamento ideale era mediamente di 130 metri quadrati, con ambienti ben separati e più camere da letto, nel 2018 si è ridotto a 90 metri. Oggi si cercano case “mini” modello giapponese. Con la pandemia è cresciuto il bisogno di uno spazio per lavorare e di un angolo esterno
Maria, 45 anni, non riesce a comprare una casa più grande di 40 metri quadrati. Paolo e Lucia, anche se hanno un bimbo piccolo, si devono accontentare di 55. Complici gli aumenti degli immobili (e soprattutto dei mutui) i “fortunati” che riescono ad acquistare una casa devono fare parecchie rinunce in fatto di metratura. Ma non è il caso di vedere tutto nero. Ma non è il caso di vedere tutto nero. «Small is more – rassicura Annalisa Agnese de Curtis, partner studio Morpurgo de Curtis e docente al Politecnico di Milano – la casa si restringe per ragioni finanziarie, ma il suo spazio si amplifica: accoglie altro. Ecco che il lavoro dell’architettura può tornare a occuparsi dei dettagli, offrendo non solo estetica e comodità, ma anche servizi innovativi a partire da forme derivate dai nuovi usi per permettere agli spazi come la cucina – e talvolta anche la sala da bagno – di trasformarsi in spazi conviviali e a quelli conviviali di accogliere il lavoro».

Leggi: La Repubblica, 27/09/2023


mercoledì 27 settembre 2023
Spi Cgil, no al passaggio obbligato al mercato libero. Anziani e pensionati rischiano di pagare un prezzo altissimo.

In questi giorni il governo sta discutendo del passaggio dal mercato tutelato a quello libero nei settori del gas e dell’energia elettrica. Ciò comporterà per i cittadini l’obbligo di scegliere il proprio fornitore con il rischio, per oltre 10 milioni di utenze domestiche, di incorrere in un ulteriore aumento dei prezzi, già gravati dall’inflazione.
A essere maggiormente esposta sarà la parte più debole della popolazione e, in particolare, saranno le pensionate e i pensionati: le modalità spesso scorrette adottate dalle aziende per catturare clienti, infatti, disorientano e spaventano le persone più anziane e più fragili.
Il sindacato dei pensionati della Cgil chiede la proroga del mercato tutelato e il rinvio del passaggio al mercato libero nonché una campagna di informazione trasparente che consenta ai cittadini scelte consapevoli. Per lo Spi Cgil è anche necessario allargare la platea di utenti considerati vulnerabili ai cittadini over 70.

Leggi: Spi-Cgil, 27/09/2023


REGIONI:

domenica 1 ottobre 2023
Emergenza casa: diecimila richieste, un terzo da under 30

Il report del Comune – Residenze fittizie Delle domande per l’emergenza abitativa 7.106 sono state registrate per le residenze fittizie
Ci sono soprattutto minori tra le 9.422 persone che a Milano sono in emergenza abitativa: i ragazzi sotto i 18 anni sono 1.728 ma se si allarga lo sguardo agli under 30 la platea si amplia a 3.728 (nella fascia 18-30, infatti, ci sono 1.550 persone). Dei quasi 10 mila milanesi che hanno difficoltà ad avere un’abitazione – e di conseguenza una residenza -, 7.106 sono state registrate presso i Municipi per avere le residenze fittizie, mentre altre 2.016 le hanno avute grazie agli enti del Terzo Settore che gliele hanno rilasciate: è la prima volta che il Comune fa una ricognizione di tutte la residente fittizie cittadine, non solo di quelle comunali. Gli utenti sono perlopiù uomini (oltre 57%) e gli italiani la fanno da padrone con il 35% del totale: seguono marocchini (9,5%), egiziani (8,2%) e romeni (8%). E anche 11 apolidi. Gli enti del terzo settore possono decidere di concedere un indirizzo in cui hanno una sede come residenza a coloro che non hanno una casa.

Leggi: Corriere della Sera, 01/10/2023


sabato 30 settembre 2023
Emergenza casa e sparatorie. La voglia di riscatto a Roma Est

Pina ha quasi 70 anni e vive da sola in una casa popolare che ha ereditato dai genitori nel 1996. È una persona con una disabilità al 100 per cento e si muove con una sedia a rotelle. Qualche giorno fa la donna ha chiesto aiuto, senza successo, prima ai vigili urbani, e poi ai funzionari di Aequa Roma, società in house del comune che dovrebbe anche assicurare la manutenzione degli appartamenti di proprietà del comune, le cosiddette case popolari di Erp, acronimo di edilizia residenziale pubblica. Aveva chiesto soccorso perché fuoriuscivano liquami dal pavimento del bagno del suo appartamento. «Non è la prima volta che accade, ma stavolta la puzza era davvero insopportabile, oltre che molto pericoloso», racconta la donna, mentre apre la porta della sua abitazione al piano terra. «Ho dovuto ricorrere all’auto spurgo privato che mi è costato 106 euro soltanto di chiamata. Sono soldi che pesano, alla fine del mese. Vivo con una pensione di 260 euro, altre 800 le prendo tra accompagnamento e la reversibilità di mia madre. Pago 600 euro la badante che mi dà una mano e il resto che mi rimane lo uso per mangiare e per le spese della casa popolare dove vivo da 25 anni».

Leggi: Domani, 30/09/2023


sabato 30 settembre 2023
Vicenza, famiglia sfrattata a forza e picchiata: «Non possiamo rientrare a casa»

La disdetta del contratto non è arrivata, il proprietario non ha sentito ragioni: denunciato
Vicenza, famiglia sfrattata a forza e picchiata: «Non possiamo rientrare a casa»
Sostiene di aver mandato la disdetta del contratto di locazione alla fine di settembre dell’anno scorso, ma gli inquilini non hanno mai ricevuto quella missiva. Forse per un disguido. Il proprietario della casa non ha voluto però sentire ragioni e si sarebbe presentato da loro, con un «braccio destro» per poi picchiare e buttare fuori dall’appartamento gli affittuari, mentre lui si rinchiudeva tra le mura della sua proprietà. È quello che è accaduto martedì attorno alle 11 in via Valle a Sarego (Vicenza). Una famiglia di indiani, tutelata dall’avvocato Davide Dorantani, è stata buttata fuori dalla casa in cui era in affitto fin dal 2015 con un regolare contratto. La vicenda è cominciata ad agosto, quando agli inquilini è arrivata una raccomandata da un avvocato che diceva loro di liberare l’immobile entro il 16 agosto perché il proprietario, un connazionale, aveva venduto la casa e doveva firmare il rogito. La famiglia, presa alla sprovvista, si è rivolta all’avvocato Dorantani, al quale hanno detto fin da subito di non aver mai ricevuto alcuna disdetta.

Leggi: Corriere del Veneto, 30/09/2023


IN AGENDA:

Milano, il 4 ottobre Convegno di Auser Lombardia sulle politiche per le persone anziane

“Deleghe al Governo in materia di politiche per le persone anziane. Finalmente si cambia?” è il titolo del Convegno promosso da Auser Lombardia che si terrà a Milano il 4 ottobre dalle 10 alle 13 in presenza presso la Emit Feltrinelli di piazzale Cantore 10 e anche da remoto via Zoom. “L’argomento è di estrema attualità e di grande importanza per la nostra associazione, che ha il proprio focus sulle persone anziane – sottolineano gli organizzatori – L’appuntamento rappresenta quindi un importante momento di conoscenza e approfondimento, per essere in grado di svolgere le nostre attività di aiuto alla persona con consapevolezza”.

Leggi: Auser


Roma 6 ottobre. La città pubblica al bivio, rinascita o eterna periferia?

Venerdì 6 ottobre alle 17:00 in Campidoglio, Sala Calcagni via Tempio di Giove 3, si terrà l’iniziativa dal titolo “Città pubblica al bivio, rinascita o eterna perferia?” organizzata da Sinistra Civica Ecologista alla quale interverrano la Cgil Roma e Lazio, comitati, studiosi, rappresentanti istituzionali e della società civile.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


11 ottobre – Jesi (AN). Casa: un bene primario. Tra mutamenti e bisogni emergenti nelle Marche

Se ne discute Mercoledi 11 Ottobre a Jesi, presso il palazzo dei convegni, dalle ore 9.30

Leggi: Sunia


Bruxelles, 11.10.2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.

Leggi: Promisalute


Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile

Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.

Leggi: Asvis


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

Nuove famiglie e boom di anziani servono più servizi e assistenza

L’invecchiamento della popolazione richiede finanziamenti adeguati – di Linda Laura Sabatini
Negli ultimi decenni, la diminuzione delle nascite, l’aumento della speranza di vita, l’incremento delle separazioni e dei divorzi hanno determinato non solo un cambiamento nella struttura della popolazione per età, ma anche una ridefinizione delle tipologie familiari e del ruolo che gli
individui giocano nelle famiglie nelle diverse fasi della vita. Si è accentuato l’invecchiamento della popolazione. E aumentato il numero delle famiglie, pur riducendosi il numero di componenti. Sono aumentati single, genitori soli e coppie senza figli. Sono diminuite le coppie con figli e il numero di figli per coppia. Le previsioni di popolazione appena rilasciate dall’Istat evidenziano un’accentuazione di queste tendenze già in atto da tempo. La popolazione di 65 anni è poco meno di un quarto del totale e sarà più di un terzo nel 2050. La percentuale di ultra ottantacinquenni raddoppierà. Dobbiamo esserne fieri, perché testimonianza di un crescente miglioramento delle condizioni di vita e al tempo stesso dei progressi della medicina. dei progressi della medicina. Ma dobbiamo anche essere coscienti che proprio perché stiamo avanzando nel percorso dell’aumento della longevità, abbiamo bisogno di una ridefinizione delle politiche sanitarie e di assistenza degli anziani, nonché di sviluppo della ricerca per garantirne il maggior benessere possibile. Politiche sanitarie che non possono e non devono avere al centro l’ospedalizzazione, ma gli interventi sul territorio, di prevenzione, riabilitazione, ricostruzione delle reti sociali. Politiche di assistenza socio-sanitaria.

Leggi: Ecostampa


Il diritto alla salute e alla sua tutela dovrebbe essere incorporato nei sistemi giuridici di tutti gli Stati – di Giuseppe Gristina e Carla Collicelli

Nel nostro Paese, dove questa conquista, da decenni consolidata, è messa a rischio da una crisi di sistema, sono necessari approcci sinergici e condivisi che richiedono concrete azioni politiche, economiche, giuridiche, sociali, scientifiche e nuove visioni culturali prima che dalla coscienza collettiva dei cittadini venga cancellata la nozione di salute come diritto garantito dallo Stato attraverso un Ssn universalista
La pandemia da SARS-CoV-2 ha sottoposto ad una pressione mai sperimentata i sistemi sanitari di molti Paesi; in Italia ha contribuito ad aprire una crisi senza precedenti del Sistema sanitario nazionale (Ssn), sovraesponendone in maniera drammatica le insufficienze preesistenti e portandone alle estreme conseguenze le contraddizioni.
Come è ormai noto, la genesi di questa crisi è complessa e datata, ma alcune cause hanno giocato un ruolo fondamentale nel suo sviluppo. Tra queste non possono essere sottaciute le politiche di definanziamento del Ssn attuate costantemente per più di un decennio, una regionalizzazione della sanità non adeguatamente coordinata che, accentuando le già evidenti disuguaglianze nella distribuzione della qualità della salute, ha contribuito a rendere ancora più ingiusto il Ssn, la progressiva marginalizzazione della cultura di sanità pubblica favorita da una visione “imprenditoriale” della medicina più attenta all’offerta di prestazioni che ai reali bisogni di salute della popolazione, la salute stessa intesa come semplice assenza di malattia e non come risultante concreta dell’interazione tra i suoi determinanti culturali, sociali, ambientali ed economici e la biologia umana.

Leggi: Quotidiano Sanità


Over 65, sono 14,5 milioni e il 20% è diabetico

In Italia sono 14,5 milioni gli over 65. Tra loro, il 20% è diabetico e il 54% iperteso. Moltissimi, anche a causa della solitudine, soffrono di depressione. Da Senior Federanziani la campagna “adotta un cucciolo, ritrova la salute”
In Italia sono 14,5 milioni gli over 65. Tra loro, il 20% è diabetico e il 54% iperteso. Moltissimi, anche a causa della solitudine, soffrono di depressione. Il cambiamento degli stili di vita, in particolare un moderato esercizio fisico quotidiano, come quello praticato per portare a spasso un cane, potrebbe migliorare significativamente le loro condizioni di salute, con effetti positivi anche sul Sistema Sanitario Nazionale. Da uno studio del Centro Studi SIC-Sanità è infatti emerso che sarebbe possibile risparmiare ben 3 miliardi di euro sulla spesa sanitaria se tutti gli anziani avessero un animale domestico. Per sensibilizzare sull’importanza della compagnia di un pet, Senior Italia FederAnziani ha lanciato la campagna ‘Adotta un cucciolo, ritrova la salute’, con l’obiettivo di realizzare 10mila adozioni in 6 mesi. L’iniziativa, sostenuta da Fnomceo Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, SIIA Società Italiana Ipertensione Arteriosa, AID Associazione Italiana per la Difesa degli Interessi dei Diabetici, Vitattiva e ASI Associazione Sportiva Italiana, è stata presentata oggi in conferenza stampa alla Camera dei Deputati, in occasione della Festa dei Nonni che si celebrerà il 2 ottobre.

Leggi: Redattore Sociale


L’Italia domani, un Paese in declino. Istat: popolazione più piccola, più eterogenea e con più differenze – di Daniele Iacopini

L’Istituto di ricerca: “Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese restituiscono tendenze difficilmente controvertibili”. Popolazione residente: da 59 milioni al 1° gennaio 2022 a 58,1 mln nel 2030, a 54,4 mln nel 2050 fino a 45,8 mln nel 2080. In crescita le famiglie ma con un numero medio di componenti sempre più piccolo: entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà
“Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2022, restituiscono tendenze difficilmente controvertibili, pur se in un quadro nel quale non mancano elementi di incertezza”. Lo afferma l’Istat che oggi pubblica un report con le previsioni della popolazione residente e delle famiglie.
Popolazione residente che segna una evidente decrescita: da 59 milioni al 1° gennaio 2022 a 58,1 mln nel 2030, a 54,4 mln nel 2050 fino a 45,8 mln nel 2080.
Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2022 a circa uno a uno nel 2050. Non solo: pur in un quadro di invecchiamento comune, le differenze strutturali tra Nord e Mezzogiorno del Paese si amplificano.
In crescita le famiglie ma con un numero medio di componenti sempre più piccolo. Meno coppie con figli, più coppie senza: “entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà”, segnala l’istituto.

Leggi: Redattore Sociale


Roma e Venezia si spopolano? «È anche colpa di Airbnb»: i dati della Sapienza – di Alessia Conzonato e Valeriano Musiu

Il 29% delle case nel centro storico di Firenze viene messo in affitto tramite la piattaforma Airbnb. A Bologna il dato sale al 32%, mentre a Palermo si attesta al 25% e a Roma al 17%. Proprio nella Capitale, secondo uno studio dell’Università La Sapienza di Roma citato dal quotidiano britannico The Times, sono presenti 26 mila Airbnb. «Abbiamo concluso che il 70-90% dello spopolamento delle aree centrali di città come Roma e Venezia dipende proprio dalla conversione degli appartamenti residenziali in locazioni per gli affitti brevi» spiega al Corriere Filippo Celata, professore dell’università la Sapienza e autore dello studio “Overtourism and online short-term rental platforms in Italian cities”, pubblicato sulla rivista Journal of Sustainable Tourism. Una situazione, quella degli affitti brevi nelle città italiane più turistiche, a cui il governo ha provato a mettere freno con una strategia che, tuttavia, si sta scontrando con le resistenze del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Vediamo nel dettaglio cosa succede.

Leggi: Corriere della Sera


 

 

 

Il 28 settembre la prima Giornata dell’Associazionismo

Il prossimo 28 settembre, a Roma, si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta Associazioni di Promozione Sociale del Forum Nazionale del Terzo Settore.
L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS per la partecipazione e per una società inclusiva e sostenibile“ rappresenta la prima edizione di un appuntamento che puntiamo a rendere costante nel tempo.
Il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo interverrà come relatore, nel primo panel del programma previsto alle ore 10 dal titolo “Libertà, Democrazia, Partecipazione. La crescita culturale e sociale del Paese passa attraverso l’articolo 18 della Costituzione e i trattati europei sui diritti associativi”.

Leggi: Auser


NEWS:

martedì 26 settembre 2023
Torna la protesta studentesca in Italia contro il caro affitti, sono 800mila i fuori sede

Dopo la pausa estiva, gli studenti universitari italiani sono tornati a protestare contro il caro affitti, aprendo la nuova stagione di manifestazioni davanti ai rettorati in molte città del paese. Con lo slogan “Vorrei un futuro qui,” circa 800.000 universitari fuori sede chiedono al governo guidato dalla Premier Giorgia Meloni e alla Ministra dell’Università Anna Maria Bernini di stanziare urgentemente 2 miliardi di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e costi dei libri di testo.
Gli studenti accusano il governo di “sprecare le risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per gli alloggi privati che costano 700 euro al mese” e chiedono che i posti letto finanziati dal Pnrr siano accessibili a tutti. Invitano la Ministra Bernini a incontrarli per discutere della prossima legge di bilancio e del Pnrr, al fine di sensibilizzare sulle difficoltà finanziarie che affliggono gli studenti fuori sede che non riescono a pagare l’affitto.

Leggi: Fortune, 26/09/2023


martedì 26 settembre 2023
Bonus Bollette 2023, ok alla proroga da ottobre: come funziona?

Da ottobre il Bonus Bollette 2023 continuerà a esistere. L’ha previsto l’ultimo Consiglio dei Ministri, che si è svolto lunedì 25 settembre 2023, inserendo la misura all’interno del Decreto Energia (che contiene anche importanti novità per il Bonus Benzina e il Bonus Trasporti).
L’agevolazione per luce e gas, forse una delle più importanti per la popolazione, continuerà quindi a esistere per tutto il 2023, così da aiutare molte famiglie a contrastare i cospicui rincari patiti in questi ultimi mesi.
Nel dettaglio, il provvedimento deliberato proroga il Bonus Bollette (noto anche come “Bonus sociale”) per ottobre, novembre e dicembre 2023. La misura infatti è stata rafforzata con 300 milioni di euro per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro (30mila euro con almeno 4 figli) che già sono beneficiari dell’agevolazione: tale contributo sale con il numero di figli. Sarà poi l’ARERA a determinare il valore del bonus da assegnare. Sul fronte gas invece, si prevede la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistemi e l’IVA ridotta al 5%.

Leggi: Ability Channel, 26/09/2023


venerdì 22 settembre 2023
Covid. Schillaci: “Malattia meno aggressiva ma per anziani e fragili decisiva la vaccinazione”. E sulla scuola rassicura: “No a misure drastiche”

Il Ministro della Salute: “È importante che i cittadini abbiano un senso di responsabilità e coloro che appartengono a queste categorie si vadano a vaccinare. La malattia è cambiata, è molto meno aggressiva, ma le persone più fragili devono assolutamente capire quanto sia importante la vaccinazione”.
“Faremo una campagna vaccinale molto stringente perché dobbiamo far sì che in maniera volontaria, ma con grande responsabilità, alcune categorie vengano vaccinate, come gli anziani, le persone fragili, gli operatori sanitari, le donne in gravidanza. Oltre il covid è importante anche la campagna vaccinale per l’influenza, che in passato anche in Italia ha portato tante vittime”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci parlando all’Ansa a margine dell’Assemblea Generale Onu a New York. “È importante che i cittadini abbiano un senso di responsabilità e coloro che appartengono a queste categorie si vadano a vaccinare”, ha aggiunto, ricordando che il vaccino per il covid “è gratuito per tutti, anche per chi non appartiene a queste categorie. La malattia è cambiata, è molto meno aggressiva, ma le persone più fragili devono assolutamente capire quanto sia importante la vaccinazione”, ha concluso

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/09/2023


venerdì 22 settembre 2023
Cure palliative. Dall’hospice a quelle a domicilo, ecco le tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni

È arrivato sul tavolo della Conferenza Stato Regioni lo Schema di Decreto del ministero della Salute che definisce tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice. IL DOCUMENTO
Una metodologia complessa adottata per la costruzione del costo pieno delle tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice. E che ha tenuto conto di tutte le determinanti identificate attraverso un approfondimento effettuato con referenti regionali ed esperti del settore.
È quanto si legge nello “Schema di Decreto del ministero della Salute di concerto con il Mef che definisce tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di cure palliative in ambito domiciliare e residenziale e in hospice” arrivato sul tavolo della Stato Regioni e pronta ad essere esaminata nella prima seduta utile

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/09/2023


giovedì 21 settembre 2023
Lavoro domestico, le famiglie sono in affanno: aumenta la spesa per colf e badanti

I dati di Assindatcolf. Il carovita mette in difficoltà un settore che ha contribuito in 20 anni al 13,3% dell’occupazione italiana. La retribuzione media alla colf è passata da 546 euro netti di gennaio ai 561 di luglio; la baby-sitter da 747 a 859, mentre per le badanti l’incremento netto si avvicina ai 100 euro (da 1.146 a 1.224). Nelle collabora­zioni domestiche si concentra il grosso dell’occupazione dipendente irregolare (35,6% del totale)
Nonostante nel 2022 il comparto domestico abbia contribuito al 5,6% dell’occupazione nazionale, dando lavoro a 1.429.000 collaboratori (regolari e non), l’emergenza inflazione ha iniziato a pesare sulle famiglie italiane determinando nei primi sei mesi del 2023 un aumento medio del costo dei servizi di assistenza forniti dai collaboratori domestici pari a 58 euro (passando da 733 di gennaio a 791 di luglio), che diventano quasi 80 euro netti nel caso della badante, con pesanti ricadute sui budget familiari.
Sono questi alcuni dei risultati dell’indagine contenuta nel 4° Paper del Rapporto 2023 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”, presentato da Assindatcolf (Associazione nazionale dei Datori di lavoro domestico), in collaborazione con Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, oggi alla Camera dei Deputati.

Leggi: Redattore Sociale, 21/09/2023


giovedì 21 settembre 2023
Verso la manovra. “La spesa farmaceutica è sottofinanziata. Ora servono meno burocrazia, revisione tetti di spesa e freno all’insostenibile payback”. Intervista a Cattani (Farmindustria)

A colloquio con il presidente dell’associazione delle industrie farmaceutiche, che da mesi dialogano con il governo attraverso un tavolo al Mimit e ora uno alla Salute che si dovrà occupare di rivedere la governance. “Quello che chiediamo in primis è una gestione della spesa farmaceutica pubblica compatibile con le esigenze dello sviluppo industriale, degli investimenti in una fase di forte aumento dei costi, in una logica di filiera e di competizione virtuosa tra le imprese che rispetti il valore industriale e le dinamiche di mercato”. Ecco i desiderata delle aziende per il breve, medio e lungo termine
“Siamo d’accordo col ministro Schillaci quando chiede 4 miliardi di euro in più per il Fondo sanitario nazionale, rispetto a quello che è stato già aggiunto negli ultimi due anni. Come ci ha insegnato la pandemia, investire risorse sul sistema sanitario non assicura solo protezione e prevenzione nella salute, ma tutela anche l’economia e lo sviluppo sociale di questo Paese. Quello che ci aspettiamo dalla legge di bilancio sono misure che rispecchino il dialogo continuo di questi mesi con le Istituzioni”. A parlare è Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, che interviene, a colloquio con Quotidiano Sanità, nel dibattito in corso mentre prende forma la manovra finanziaria.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/09/2023


giovedì 21 settembre 2023
CGIL, UDU, SUNIA, uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Basta usare Pnrr per studentati di lusso

“La convocazione della Cabina di regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare l’affitto. Non siamo intimoriti dall’attacco del Presidente del Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare sconti al Governo”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta Cgil nazionale, Udu e Sunia.

Leggi: Sunia, 21/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
L’impatto delle modifiche al PNRR sulle città

La revisione del PNRR proposta dal Governo italiano a Bruxelles è ancora in corso di valutazione: una ricerca di Openpolis fa il punto su quanti fondi possono essere persi da grandi città e sud a seguito delle modifiche.
Tra i vari punti della proposta, lo ricordiamo, quello più drastico riguarda l’intenzione del Governo di definanziare 9 investimenti, a cui erano destinati complessivamente 17 miliardi di risorse Piano – esclusi Fondo Complementare e altri – di cui 12,3 miliardi già assegnati a 42.786 progetti.
In sintesi
Il governo vuole stralciare 9 investimenti, che hanno già aggiudicato 12,3 miliardi PNRR per 42.786 progetti.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
Presentato a Firenze AGE-IT, sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento in Italia

Venerdì 15 settembre a Firenze in presenza e online si à tenuto l’evento di presentazione di AGE-IT, Partenariato Esteso finanziato dal PNRR. Presenti anche Auser, Ada e Anteas, associazioni che partecipano al progetto in qualità di stakeholders. Age-It sarà il più grande polo di ricerca sui temi dell’invecchiamento. Funzionerà come un laboratorio scientifico a tutto campo: 350 esperti saranno al lavoro per disegnare come deve cambiare la nostra società con l’innalzamento dell’età della popolazione.
AGE-IT è un Partenariato Esteso, cioè una delle linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il programma è dedicato, appunto, ad una nuova alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia. Potrà contare su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro. L’Università di Firenze guida AGE-IT, una “squadra” composta da 27 partner, tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni.

Leggi: Auser, 20/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
Infermiere di famiglia: sarà un dipendente del Ssr e lavorerà sia negli ambulatori che al domicilio dei pazienti. Arrivano le linee d’indirizzo di Agenas

Pubblicato il documento che definisce gli indirizzi per l’attuazione del Dm 77 sugli standard dell’assistenza territoriale che prevedono 1 infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti. L’infermiere di famiglia sarà un dipendente del Ssn e dovrà avere un Master di I Livello. Il problema è che ad oggi questi professionisti sono quasi introvabili. LE LINEE D’INDIRIZZO
L’ l’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC) opera con tutti i cittadini, sani e malati. Nell’ottica dell’equità, identifica sul proprio territorio le fasce di popolazione ritenute più fragili su cui attivare con focus primario progetti personalizzati di promozione della salute, prevenzione e cura”. È quanto si legge nelle “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità” pubblicate da Agenas. Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dall’Agenzia che ha visto la partecipazione di 10 Regioni, dell’Università di Torino, della Scuola Superiore Sant’Anna – Laboratorio MeS –, delle Società scientifiche AIFEC e APRIRE oltre che della FNOPI. Obiettivo del documento è quello di definire gli indirizzi per l’attuazione del Dm 77 sugli standard dell’assistenza territoriale che prevedono 1 infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
Monitoraggio Pnrr. I conti continuano a non tornare

Il confronto dei flussi di dati provenienti da diverse fonti istituzionali sull’attuazione di Case e Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali evidenziano che continuiamo ad avere un problema
È uscito il 2° Monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi del PNRR nelle Regioni e PPA da parte di AGENAS, titolato “Monitoraggio fase 2 concernente l’attuazione del DM n. 77 del 2022”.
Questo in adempienza dell’art.2 del DM 77/2022 , riguardante appunto il Monitoraggio, che prevede al comma 1 che “Il monitoraggio semestrale degli standard previsti dal presente Regolamento è assicurato dal Ministero della salute per il tramite dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas)” e che prevede al comma 2 che “L’Agenas, procederà ad elaborare una relazione, che invierà al Ministero della salute semestralmente sullo stato di implementazione, in ogni singola regione e provincia autonoma di Trento e di Bolzano, degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all’assistenza territoriale e al sistema di prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/09/2023


martedì 19 settembre 2023
Pnrr. Case della comunità a rischio flop? Funzionanti appena il 13% di quelle previste. E in quasi in una su due di quelle attive non c’è il medico di medicina generale. I dati di Agenas

Sono alcuni dei numeri del nuovo monitoraggio curato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali sull’andamento dei lavori per la realizzazione delle nuove strutture di prossimità. A rilento anche gli Ospedali della Comunità: ne sono stati aperti il 17% di quelli previsti. E in 7 regioni non è stato attivato nessuno dei nuovi presidi previsti dal Piano europeo. IL REPORT
Forse è presto per parlare di flop ma di certo non si può dire che la realizzazione di Case della Comunità, Ospedali della Comunità e Centrali operative territoriali previste dal Pnrr prosegua spedita. A fare il punto è il nuovo monitoraggio di Agenas aggiornato a giugno 2023 che mostra ancora un evidente ritardo nella realizzazione delle strutture che dovrebbero essere il nuovo caposaldo della sanità di prossimità.
Partiamo dalle Case della Comunità. Delle 1.430 previste e da realizzare entro il 2026 a giugno 2023 ne sono attive appena 187, ovvero il 13%. Nello specifico solo 6 regioni sono partite: 92 in Lombardia, 43 in Emilia-Romagna, 38 in Piemonte, 6 in Toscana, 6 in Molise e 2 in Umbria.
Anche dove attive le Case della Comunità solo nel 17% dei casi sono aperte h24 7 giorni su 7 a testimoniare come di strada da fare ve n’è ancora tanta. Infatti, nel 34% dei casi sono aperte meno di giorni su 7 e con un orario di nemmeno 12 ore giornaliere.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/09/2023


REGIONI:

sabato 23 settembre 2023
Sempre meno alloggi in affitto in città

La ricerca di Campus Edilizia: in dieci anni l’offerta di locazioni calata del 90%, mentre i canoni crescono ancora Corriere della sera ed. Brescia
In meno di dieci anni l’offerta di case in affitto a Brescia è calata di dieci volte. Quelle in vendita si sono quasi dimezzate in sette anni, mentre i canoni di locazione sono aumentati del 50% in nove anni. Numeriche spiegano meglio di mille parole la crisi abitativa che si registra in città e certificati adesso attraverso migliaia di dati raccolti dai ricercatori del Cresme attraverso “Progetto Ascolto”, promosso dal Campus Edilizia Brescia.
Lo strumento messo al servizio della filiera bresciana delle costruzioni e sostenuto da vari partner tra i quali Ance, Confindustria Brescia, Comune e Provincia di Brescia, UniBs, oltre che diversi ordini professionali e tutto patrocinato dalla locale Camera di Commercio, ha offerto i primi risultati che fotografano una città in cui sarebbe crollata prima di tutto l’offerta di locazioni: dai dati emerge che l’anno scorso erano 108 le case destinate all’affitto, mentre nei primi sei mesi del 2014 erano 1.072, salite anche a 1.172 nel primo semestre 2015. Significa dieci volte l’offerta recente.

Leggi: Corriere della Sera, 23/09/2023


giovedì 21 settembre 2023
Rsa, Spi Cgil Toscana: “Serve un nuovo modello per la non autosufficienza”

Dai condomini solidali ai servizi territoriali: alla Festa di LiberEtà Toscana di Quarrata proposte per aiutare le famiglie e i soggetti fragili che hanno bisogno di assistenza e di cure
Le RSA e le politiche per la non autosufficienza sono state al centro della Festa di LiberEtà che si è svolta al Parco Verde a Olmi di Quarrata (PT), promossa dallo Spi Cgil Toscana e organizzata dallo Spi Cgil di Pistoia e dallo Spi Cgil di Prato, che ha visto la partecipazione anche del segretario generale SPI CGIL nazionale Ivan Pedretti.
La mattinata si è aperta con i saluti del segretario generale SPI CGIL Prato Luciano Lacaria e la relazione introduttiva del segretario generale SPI CGIL Pistoia Andrea Brachi. A seguire la tavola rotonda, coordinata dal giornalista Franco De Felice, dal titolo “Case senza riposo. Ripensare il ruolo delle RSA per una nuova politica sulla non autosufficienza”, che ha visto gli interventi di Enrico Benvenuti, geriatra, Dipartimento di Medicina multidimensionale Usl Toscana Centro, Marisa Grilli, segreteria Spi Cgil Toscana e Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche sociali. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Ivan Pedretti, Segretario generale Spi Cgil nazionale. Hanno portato i loro saluti anche il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e del sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, che hanno posto l’accento sull’importanza della partecipazione dei cittadini al voto.

Leggi: Redattore Sociale, 21/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
Case a prezzi stellari e più famiglie in difficoltà: ecco perché 35mila milanesi in pochi anni sono fuggiti dalla città

La Cgil lancia l’allarme per l’esodo registrato negli ultimi tre anni. Il segretario Stanzione: “Frenare la crescita delle disuguaglianze”
Una città inospitale da cui una parte dei residenti fugge. Una delle conseguenze del caro casa e del caro vita si chiama esodo: «Tra il 2020 e il 2023 35 mila persone sono state espulse da Milano». A spiegarlo è stato ieri il segretario generale della Camera del Lavoro Luca Stanzione durante la presentazione di una tre giorni dedicata ai temi del reddito e dell’abitare che inizia oggi e che vedrà venerdì anche la partecipazione del sindaco Beppe Sala.
Stanzione ha citato alcuni numeri per dare un quadro chiaro della situazione. Prima di tutto — è il tema che sta accompagnando la protesta degli studenti in tenda — gli affitti e i mutui sono proibitivi per la maggior parte dei cittadini, siano essi giovani delle università o lavoratori in arrivo da altre parti della Regione e d’Italia. I dati sono dell’Osservatorio mercato immobiliare secondo cui « Milano è la città con il valore medio di un’abitazione venduta più elevato, circa 350 mila euro » . Dati istituzionali, ma « al ribasso » precisa Stanzione, ai quali si aggiungono quelli di Immobiliare. it che a luglio di quest’anno ha registrato un prezzo medio al metro quadro di 5.288 euro: la cifra più alta del Paese, il 12 per cento in più rispetto a due anni e mezzo fa.

Leggi: La Repubblica, 20/09/2023


mercoledì 20 settembre 2023
Censimento Istat: in 10 anni Torino ha perso 40 mila abitanti Culle vuote e fuga dalla città. Il capoluogo registra il maggior decremento demografico (-0,5%) regionale

In 10 anni la prima capitale d’Italia ha perso quasi 40 mila abitanti. In pratica è come se fosse scomparso un intero quartiere. Questo dice il Censimento Istat sulla popolazione piemontese nel quale emerge, ancora una volta, il «problema Torino», tra culle vuote, diminuzione di stranieri e residenti che emigrano altrove. Nel complesso il Piemonte, al 31 dicembre 2021, ospita circa 4,2 milioni di abitanti, in calo dello 0,4% rispetto al 2020. Il maggior decremento annuale (-0,5%) spetta alla provincia torinese che sembra non riuscire a fermare l’emorragia di residenti. La Città metropolitana comprende una popolazione di 2,3 milioni persone. Di questi 200 mila sono stranieri, ma, nonostante i timori diffusi per gli sbarchi di immigrati, sono sempre meno, circa il 2% rispetto all’ultima rilevazione.

Leggi: Corriere della Sera. 20/09/2023


IN AGENDA:

Un ciclo di otto seminari in streaming sull’abitare. Dal 26/9 via alla seconda fase

“A casa nostra”, seminari per il benessere abitativo promossi da CIAS/UniFe. Otto seminari formativi gratuiti dedicati ad approfondire il tema del benessere e della sicurezza nelle abitazioni e alla proposta di nuovi modelli abitativi e di servizio per i condomini, con particolare riferimento alla sostenibilità sociale e alla necessaria interdisciplinarietà degli interventi.
Ciclo di eventi organizzato insieme agli Ordini e Collegi professionali e a partner tecnici di eccellenza, nell’ambito del Protocollo “Salute, Comfort e Sicurezza” di Ferrara, che vede coinvolti da molti anni l’Università degli Studi, INAIL, INPS, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Dipartimento di Sanità Pubblica Asl, Provincia e Comune di Ferrara, vari soggetti associativi operanti in ambito sociale.

Leggi: Rete Caad


27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma

Leggi: Istat


Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore

Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it

Leggi: Auser


3 ottobre – Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo

Il prossimo 3 ottobre HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo organizza, con il contributo non condizionato di CSL Seqirus, GSK, Moderna Italia, Novavax e Pfizer, gli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo – Longevità & Longennials” presso l’Acquario Romano di Piazza Manfredo Fanti 47, a Roma.
‘L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano“. Una politica di invecchiamento attivo efficace dovrebbe mirare a conferire maggiore vitalità agli anni vissuti: l’obiettivo non è quello di aggiungere ma di migliorarli sensibilmente.

Leggi: Happy Ageing


11 ottobre – Jesi (AN). Casa: un bene primario. Tra mutamenti e bisogni emergenti nelle Marche

Se ne discute Mercoledi 11 Ottobre a Jesi, presso il palazzo dei convegni, dalle ore 9.30

Leggi: Sunia


Bruxelles, 11.10.2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.

Leggi: Promisalute


Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile

Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.

Leggi: Asvis


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

 La solitudine dei vecchi e il lavoro degli assistenti sociali – di Cristiana Pregno

I vecchi muoiono d’estate? I numeri dicono di sì.
L’Italia è stata, nel 2022, il Paese europeo con più vittime per il caldo, dal 30 maggio al 4 settembre i morti sono stati 18.100 su un totale di 61.672 in Europa. Sono i dati di uno studio coordinato dal Barcelona Institute for Global Health pubblicato su Nature Medicine il 10 luglio 2023. In tutti i paesi europei, il caldo ha colpito di più le donne (il 63% della mortalità totale) e la popolazione con più di 80 anni. Per quel che concerne l’età, ci sono stati 14.821 decessi in ultraottantenni, 2.326 in persone tra i 65 e i 79 anni e 965 in persone sotto i 64 anni. Anche il Lancet Countdown on Climate Change and Health Report del 2022 ha rilevato che la mortalità correlata al caldo tra le persone di età superiore ai 65 anni è aumentata di quasi il 70% negli ultimi due decenni.
Si dirà: molti anziani sono ammalati, è normale che soffrano di più le condizioni estreme, il caldo, le pandemie. Sono morti inevitabili, anticipate di qualche mese, o anno, rispetto al loro termine naturale. È una conclusione accettabile? Certamente no, le persone anziane devono essere considerate cittadini a pieno titolo1.

Leggi: Welforum


 In un ambiente accessibile si può rispondere meglio alle situazioni di emergenza – di Stefano Zanut

«La normativa antincendio – scrive Stefano Zanut, nell’àmbito della nostra rubrica “Sicurezza per tutti, anche in emergenza” – ci sta aiutando a riflettere sull’importanza di un pensiero inclusivo anche su questi aspetti, per garantire a tutti la tutela in caso d’incendio e ci ricorda come un ambiente progettato e costruito senza barriere, ovvero accessibile, sia anche maggiormente capace di agevolare una risposta in caso di emergenza». Confortante, in tal senso, l’attenzione suscitata ad “EXPO AID” di Rimini dallo stand dei Vigili del Fuoco dedicato al soccorso e alla sicurezza inclusiva
Tra i molti spunti presenti nei giorni scorsi a Rimini, in occasione di EXPO AID 2023, evento nazionale dedicato alle persone con disabilità, lo stand dedicato ai temi del soccorso e della sicurezza inclusiva proposto dai Vigili del Fuoco ha senza dubbio attirato l’attenzione di molti visitatori. In un breve percorso espositivo, infatti, era capace di documentare tali spunti con video tratti dalle pagine web del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oltreché con pannelli contenenti una sintesi del percorso normativo che riguarda la sicurezza in caso d’incendio.
In tale contesto era il concetto di “sicurezza inclusiva” ad emergere, un aspetto innovativo per intercettare le specifiche necessità delle persone sia in fase di progettazione degli ambienti in cui vivono e si muovono, sia per pianificarne la risposta quando si verifica un’emergenza.

Leggi: Superando


Il manifesto di 164 economisti. Per un’economia più larga e civile – Per un’economia più larga e civile – di Leonardo Becchetti

È stato reso pubblico il manifesto per la Nuova economia sottoscritto da 164 colleghe e colleghi (consultabile qui: tinyurl.com/nueko) con l’obiettivo di far emergere un significativo consenso tra gli addetti ai lavori per un paradigma economico più “largo” e civile, un paradigma capace di affrontare le temibili sfide dei nostri tempi, sulla linea di quanto discusso e maturato in questi anni in tanti interventi e approfondimenti sulle pagine di “Avvenire”.
Da sempre il compito della ricerca scientifica è quello di superare gli steccati e i limiti di rappresentazioni della realtà che dati ed evidenze empiriche indicano come parziali o contraddette dagli stessi “numeri”, per aprire nuovi orizzonti, costruirne di nuove e progredire quindi nella conoscenza. Per questo non si tratta di un manifesto “contro” qualcuno o qualcosa, ma una proposta che vuole fare il punto su nuove strade per leggere e interpretare la realtà economica. Sono percorsi che si vanno affermando ormai da decenni – sulla frontiera delle ricerche empiriche – ma che fanno fatica a imporsi nella didattica e nella cultura più generale legata all’economia e alla società.

Leggi: Avvenire


«Prendersi cura dei più fragili è un dovere di giustizia» – di Francesca Di Maolo

Siamo quasi pronti per l’Expo Aid 2023 di Rimini, che per due giorni sarà il palcoscenico di uno dei più grandi eventi italiani volti a coinvolgere il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo sul tema dei diritti delle persone con disabilità, della loro partecipazione alla vita sociale, politica e civile, della valorizzazione dei loro talenti e delle competenze. C’è davvero tanta attesa! Al Serafico, stando accanto alle persone con disabilità complessa e con disturbi del comportamento, ogni giorno ci chiediamo quanto valga un essere umano nella sua interezza e in qualunque circostanza; ed è la stessa domanda posta da papa Francesco nella lettera enciclica Fratelli tutti. È una domanda diretta, anche dura, per certi aspetti. E altrettanto semplice e chiara deve essere la risposta: sono le politiche sulla non autosufficienza e sui livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni sociali che ci danno la misura di quanto ogni società abbia a cuore la dignità delle persone. In questi anni di crisi economica le esigenze di risparmio pubblico hanno avuto un forte impatto sulla qualità e sulla quantità degli interventi socio-sanitari in favore delle persone con disabilità.

Leggi: Conadoa


Giornata mondiale Alzheimer. Nel mondo 55 mln di persone con demenza, quasi 1,5 sono italiani. Raddoppieranno in pochi anni

Il Rapporto Mondiale Alzheimer elaborato da Alzheimer’s Disease International (ADI) parla di 78 milioni di persone al mondo affette da una forma di demenza entro il 2030 e 139 mln entro il 2050. Federazione Alzheimer Italia chiede al Governo nuovi fondi per il Piano Nazionale Demenze e promuove eventi di sensibilizzazione “per costruire una società attenta ai bisogni e ai diritti delle persone con demenza”. IL RAPPORTO
Nel mondo circa 55 milioni di persone hanno una forma di demenza, in Italia si stima che la demenza colpisca oltre 1.480.000 persone. Un numero destinato a crescere molto velocemente. Ogni 3 secondi, infatti, una persona si ammala di demenza. Con l’aumento dell’aspettativa di vita e dunque della popolazione, si stima che le persone affette da demenza diventeranno 78 milioni entro il 2030 e 139 milioni entro il 2050. Un’accelerazione che farà lievitare i costi associati alla demenza da 1,3 trilioni di dollari all’anno nel 2019 a 2,8 trilioni di dollari entro il 2030. I dati arrivano dal Rapporto Mondiale Alzheimer 2023 elaborato da Alzheimer’s Disease International (ADI) e rilanciato oggi in Italia in occasione della XXX Giornata mondiale dell’Alzheimer.

Leggi: Quotidiano Sanità


La turistificazione del residenziale che ha stravolto il centro storico

Il turismo di massa, assieme al cambiamento climatico, è uno dei fattori che stavano per far inserire Venezia nella black list dei siti Patrimonio dell’umanità a rischio a causa del deteriorarsi della situazione ambientale. Pochi giorni fa la decisione dell’Unesco che ha graziato la città lagunare. CIÒ NON TOGLIE che il turismo, per come si sta configurando, è un fenomeno alla stregua di un uragano, una catastrofe in grado di compromettere l’integrità artistica e culturale di un luogo. Ma la
turistificazione che aggredisce le nostre città storiche non è inevitabile. Come un fenomeno naturale: per quanto sia diffusa e pervasiva la retorica della «vocazione turistica» dei territori, lo sviluppo turistico è uno nostro prodotto, frutto di scelte culturali, politiche ed economiche. È una delle premesse del libro Le Case degli altri. La turistificazione del centro di Napoli e le politiche pubbliche al tempo di Arbnb (Editpress) dell’architetta urbanista Alessandra Esposito.
NAPOLI AL MOMENTO in numero di annunci offerti su Airbnb ha superato Venezia e della sua rapida turistificazione si è scomodato a parlare anche Le Monde. Il titolo del libro rimanda a un aspetto specifico del turismo, ovvero l’uso del patrimonio abitativo. Napoli con il suo sviluppo turistico relativamente nuovo (dal 2015) risulta particolarmente stravolta da quell’uso delle abitazioni residenziali che si è diffuso con il lancio delle piattaforme digitali come Arbnb.

Leggi: Il Manifesto


Assemblea generale Nazioni Unite. Dal piano pandemico all’assistenza sanitaria per tutti. Ecco i 5 punti in discussione sul tema sanità

Circa 4,5 miliardi di persone, più della metà della popolazione mondiale, non hanno sufficiente accesso ai servizi sanitari essenziali, una questione che i leader e i ministri mondiali affronteranno questa settimana in una serie di incontri ad alto livello presso le Nazioni Unite, a New York. Tra le altre cose si discuterà del nuovo piano pandemico che andrà oltre il Covid, della lotta alla tubercolosi e un nuovo Piano d’azione per una vita sana e il benessere per tutti.
Senza salute, il mondo è gravemente ostacolato nella corsa per realizzare l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi 17 obiettivi. La 78a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, recentemente aperta a New York, mira a cambiare questa situazione.
Sul tavolo c’è una nuova strategia globale per prevenire, preparare e rispondere alle future pandemie sulla scia delle dure lezioni apprese dall’epidemia di Covid nel 2020. Sono inoltre in cantiere accordi internazionali per affrontare l’epidemia globale di tubercolosi e promuovere copertura sanitaria universale per tutti.
“Viviamo in un mondo in cui molte priorità sono in competizione, ma dobbiamo mantenere l’attenzione dei leader mondiali sulla salute come fondamento dello sviluppo sostenibile”, ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Leggi: Quotidiano Sanità


Cosa cambia se consideriamo “tutte” le famiglie? – di Sergio Pasquinelli

Domani è la giornata mondiale dell’Alzheimer. Gli anziani non autosufficienti in Italia sono tre milioni, di cui un terzo con patologie riconducibili a demenza. Numeri in costante crescita, peraltro. Se consideriamo che ciascuna di queste persone fragili coinvolge familiari che curano, si fanno carico, assistono, i “caregiver” (coniugi e figli in primo luogo), a cui aggiungiamo i caregiver professionali (assistenti familiari), il fenomeno riguarda oltre dieci milioni di persone: più di un italiano su sei.
Per molti anni, il tema di una società che invecchia è stato ridotto a quello delle pensioni. Con l’idea che pensioni migliori risolvano i problemi di una vita sempre più lunga, a volte in buona salute, altre volte no. La novità di quest’anno riguarda l’attenzione allo squilibrio demografico che sta attraversando l’Italia, con il conseguente collegamento tra invecchiamento della popolazione e bassa natalità, tema quest’ultimo entrato nell’agenda di governo.
Il problema è l’approccio totalmente settoriale sulle famiglie. Per cui quando si parla di famiglia ci si riferisce a quelle nuove, le giovani coppie, la natalità, la cura della prima infanzia. Ci si dimentica completamente delle “altre” famiglie: quelle svantaggiate, con persone con disabilità, o con anziani fragili.

Leggi: Welforum


Gli anziani nelle città metropolitane. Profilo sociodemografico e analisi comparativa fra i contesti urbani

Recentemente l’ISTAT ha pubblicato un approfondimento sulla popolazione anziana residente nelle città metropolitane. Il presente articolo ripercorre tale studio portandone alla luce peculiarità e principali risultati. A cura di Jole Decorte (Dottoranda in sociologia e metodologia della ricerca sociale, presso l’Univeristà degli Studi di Milano)
Il rapporto ISTAT pubblicato ad agosto 2023 ha l’obiettivo principale di portare all’attenzione il processo di invecchiamento all’interno delle città metropolitane1 e dei contesti urbani adiacenti, che comprendono il comune principale e le aree urbane limitrofe di primo e secondo grado. L’analisi è centrata sulla raccolta di dati relativi alla società e alla demografia, nonché sulle condizioni di vita degli anziani residenti in tali territori.
La disposizione abitativa degli anziani
La crescente e diffusa presenza degli anziani nella società ed il conseguente impatto della stessa sui settori previdenziali, sanitari, produttivi e sociali, sono ormai un ambito di dibattito acceso sul panorama politico e accademico. Il processo di invecchiamento viene confermato dalle dinamiche demografiche, che hanno visto un costante incremento della fascia di età anziana, una diminuzione della componente giovanile e una conseguente riduzione della popolazione nel suo complesso.
A partire dalle dinamiche demografiche delle 14 città metropolitane italiane, le quali accolgono ben 5 milioni di persone anziane, l’ISTAT ha realizzato un affondo sulle caratteristiche della popolazione degli over 65. Al 1° gennaio 2023, l’indice di vecchiaia italiano nell’insieme delle città metropolitane è pari a 183 anziani ogni 100 giovani, con notevoli variazioni regionali. Si tratta di un valore leggermente inferiore a quello nazionale che ha raggiunto il suo massimo storico con 193 anziani ogni 100 giovani.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Assegno unico. Inps condannato per condotta discriminatoria

L’Inps dovrà riconoscere l’Assegno Unico e Universale per figli minori a tutti i cittadini stranieri con permesso di soggiorno in attesa di occupazione. Il ricorso è stato proposto da Inca Cgil e Asgi per una residente in Trentino e avrà valenza in tutta Italia.
L’assegno unico universale per i figli spetta anche ai cittadini stranieri che, in possesso dei requisiti di reddito e residenza, hanno un permesso di soggiorno in attesa di occupazione. Lo ha stabilito il Tribunale di Trento con sentenza del giudice Giorgio Flaim, condannando l’Inps per condotta discriminatoria e accogliendo il ricorso presentato dal patronato Inca Cgil con l’intervento di Asgi (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) difesi dagli avvocati Giovanni Guarini e Alberto Guariso.
I fatti riguardavano una madre straniera, residente in Trentino, con un permesso di soggiorno in attesa di occupazione. La donna si è visto negato il beneficio dell’assegno unico perché, sulla base di quanto previsto da una circolare Inps, ma non specificato nella legge, la persona straniera con figli ha diritto all’assegno unico universale se in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro. Requisito che la donna non aveva più a seguito della perdita del proprio lavoro.

Leggi: Inca


 

 

 

 

Sul sito di Abitare e Anziani https://www.abitareeanziani.it/rivista è disponibile l’ultimo numero della rivista dedicato agli Alloggi assistiti: un’alternativa alle strutture residenziali per anziani.
Nel volume proponiamo un esame dello stato delle politiche abitative per gli anziani, un importante contributo di Franco Pesaresi sugli alloggi assistiti considerati una seria alternativa alle strutture residenziali per anziani, alcune esperienze di alloggi assistiti in diverse realtà del Paese.


NEWS:

martedì 19 settembre 2023
Il Governo approva la Strategia per lo sviluppo sostenibile, Asvis: “Ora va messa in pratica”

Importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia per l’attuazione dell’Agenda 2030. Giovannini: “La coerenza delle politiche pubbliche, la cultura della sostenibilità e la partecipazione diventano essenziali per accelerare lo sviluppo sostenibile. La Strategia ora va messa in pratica: il Governo prenda una posizione chiara oggi al Summit dell’Onu, anche in vista della presidenza del G7”
“L’approvazione della nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) da parte del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (Cite) segna un importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia sul percorso dello sviluppo sostenibile e l’attuazione dell’Agenda 2030, adottata dall’Onu il 25 settembre del 2015”. Così Asvis sull’approvazione (ieri, ndr) da parte del Comitato interministeriale proprio della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2023


martedì 19 settembre 2023
Legambiente lancia un appello alle istituzioni per chiedere aria pulita e strade sicure

Le strade delle città italiane sono ancora teatro di violenza stradale, con una preoccupante prevalenza di vittime tra pedoni e ciclisti. Questa emergenza si unisce ai danni causati dall’inquinamento atmosferico e alle politiche governative che, con il rinvio del blocco dei veicoli Euro 5, ostacolano la vera transizione verso una mobilità a zero emissioni nelle città.
Per queste ragioni, in occasione della Settimana Europea della Mobilità, Legambiente scende in piazza al fianco delle città per chiedere sicurezza stradale e misure concrete contro l’inquinamento atmosferico. Due le iniziative di punta organizzate dall’associazione ambientalista:
– le “LEZs o Low Emission Zones” con mobilitazioni a Torino, Roma, Bologna, Milano e Napoli per chiedere città 30 e zone a basse emissioni che ridurrebbero del 40% le emissioni di N02
– il Giretto d’Italia – bike to work 2023 con 33 Comuni aderenti, per una sfida tra città a colpi di pedali e difendere la sicurezza dei ciclisti e le norme per la ciclabilità a rischio con l’imminente riforma del Codice del Strada

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 19/09/2023


lunedì 18 settembre 2023
Pensioni: rilanciare previdenza complementare per tutelare lavoratori

“Il Governo rimedi all’errore commesso con il decreto 98/2023, con il quale, senza alcuna condivisione con le parti sociali, ha deciso di assegnare ad un soggetto privato le funzioni e le risorse per la promozione della previdenza complementare. Come Cgil riteniamo fondamentale rilanciare la previdenza complementare a partire dai giovani, ma crediamo sia sbagliato, nel metodo e nel merito, quello che il Governo ha deciso di fare con questo blitz, e chiediamo che nei decreti attuativi previsti a ottobre si faccia un passo indietro”. Questa la prima richiesta avanzata dalla segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione al tavolo di questa mattina con l’osservatorio del Ministero del Lavoro per la spesa previdenziale, che oggi aveva all’ordine del giorno la previdenza complementare.
La dirigente sindacale spiega poi che “abbiamo ribadito le necessità di introdurre un semestre di silenzio/assenso e di istituire di una sede protetta per garantire che la scelta delle lavoratrici e dei lavoratori di trattenere il Tfr in azienda sia ragionata e soprattutto libera. Abbiamo chiesto – aggiunge – che la previdenza complementare sia riconosciuta al personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico”.

Leggi: Cgil, 18/09/2023


lunedì 18 settembre 2023
Covid. Schillaci: “I contagi potrebbero crescere ancora, ma ricoveri e occupazione intensive trascurabili”. E su scuola: “Nessun allarmismo”

Il Ministro della Salute: “I numeri dei contagi Covid in assoluto sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone. Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo”. E poi sulla manovra: “In accordo con il Mef vogliamo premiare i medici e gli infermieri: o pagandoli di più o riducendo la pressione fiscale sull’extraorario”.
“I numeri dei contagi Covid in assoluto sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone. Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo: i dati che ci interessano sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto a Rtl 102.5.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/09/2023


venerdì 15 settembre 2023
Aggiornamento Lea. Baldini (Enpapi): “In Commissione Schillaci coinvolga oltre ai medici anche altre categorie professionali”

“La totale assenza di rappresentanti di altre categorie in ambito sanitario non è più accettabile, pertanto chiediamo al Ministro Schillaci che, nel nominare i restanti membri tecnici, manifesti maturità istituzionale e tenga conto della partecipazione di altre tipologie professionali. Una composizione più articolata non potrà che giovare al lavoro che dovrà svolgere per tre anni la Commissione”, spiega il presidente dell’Ente previdenziale.
“Il Ministero della Salute sta per costituire la nuova Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza. Ad oggi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha designato i suoi sette componenti, con altrettanti supplenti e si tratta, in maggioranza, di personale medico e laico. La totale assenza di rappresentanti di altre categorie in ambito sanitario non è più accettabile, pertanto chiediamo al Ministro Schillaci che, nel nominare i restanti membri tecnici, manifesti maturità istituzionale e tenga conto della partecipazione di altre tipologie professionali”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/09/2023


giovedì 14 settembre 2023
Energia: accordo Enea e Legacoop per favorire lo sviluppo cooperativo delle comunità energetiche

La partnership si inquadra nell’ambito di un precedente Protocollo di Intesa per la diffusione di programmi e progetti tra ENEA e le cooperative aderenti a Legacoop in materia di transizione digitale, efficientamento energetico ed economia circolare e sostenibile
Un nuovo tassello nel campo delle Comunità energetiche rinnovabili. A segnare un altro passo avanti in un settore che suscita sempre più interesse e attenzioni è la firma di un accordo tra Legacoop e l’Enea. Una collaborazione che parte da un precedente protocollo d’intesa e che ha come obiettivo, come sottolineato dal direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi di «collaborare alla realizzazione di una campagna sperimentale per valutare e ottimizzare le prestazioni di strumenti e prodotti messi a disposizione dall’Enea nelle esperienze di cooperative energetiche più avanzate».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/09/2023


giovedì 14 settembre 2023
Pnrr. Ministero: “Nessun ritardo su Case e Ospedali di Comunità”

Il Ministro della Salute rispondendo ad un’interrogazione del M5S sul potenziamento della sanità territoriale nel quadro del PNRR rassicura: “Dal puntuale monitoraggio semestrale condotto da Agenas allo stato non rileva alcuna ragionevole preoccupazione riguardo al rischio che la costruzione ed attivazione delle case ed ospedali di comunità previsti dal PNRR possano non essere completate entro la data stabilita del 30 giugno 2026, come da target sulla Missione 6”.
“Dal puntuale monitoraggio semestrale condotto da Agenas allo stato non rileva alcuna ragionevole preoccupazione riguardo al rischio che la costruzione ed attivazione delle case ed ospedali di comunità previsti dal PNRR possano non essere completate entro la data stabilita del 30 giugno 2026, come da target sulla Missione 6”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci rispondendo ad un’interrogazione del M5S sul potenziamento della sanità territoriale nel quadro del PNRR.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/09/2023


mercoledì 13 settembre 2023
Non autosufficienza. Patto per un Nuovo Welfare: “Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per tradurre in pratica la riforma approvata a marzo. La manovra sarà momento della verità”

Si propone di utilizzare la Legge di Bilancio per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma e presenta un’analisi anche delle risorse economiche necessarie a ridefinire già dal 2024 i principali ambiti del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari.
“Esistono 10 milioni di persone che la politica ha sempre trascurato: sono gli anziani non autosufficienti, i loro caregiver familiari e chi li assiste professionalmente. A marzo è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, attesa da 25 anni: può rappresentare quella svolta tanto attesa. Ma se i suoi obiettivi rimarranno solo parole, l’unico effetto sarà stato quello di accrescere la frustrazione dei tanti coinvolti. Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo, passando dalle parole ai fatti”. Lo evidenziano le associazioni aderenti al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, presentando una proposta “che guarda all’oggi e al domani”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/09/2023


mercoledì 13 settembre 2023
Manovra, addio al Superbonus. Deficit 2023 verso il 6,5-7%
Conti pubblici. Alla Camera il ministro dell’Economia Giorgetti chiude sulla proroga dei termini degli «incentivi attuali». In legge di bilancio il ritorno integrale ai vecchi sconti del 65 e 50 per cento
Il Governo «non ha intenzione di procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute». Al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti bastano poche parole nella risposta di ieri al Question Time alla Camera per affossare le speranze di una riapertura dei termini per le ristrutturazioni avviate con il Superbonus e inciampate nel caos di questi mesi sulla cessione dei crediti. L’attenzione delle ultime settimane si era concentrata in particolare su un’ipotesi di rinvio, anche breve, della scadenza del 31 dicembre entro cui vanno chiusi i lavori dei condomini, e su quello il titolare dei conti ha risposto.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/09/2023


REGIONI:

martedì 19 settembre 2023
Infermieri in Lombardia: pochi e malpagati, riforme del Pnrr a rischio

Pochi, malpagati, con percorsi di laurea e carriera non incentivati e dunque, se residenti in Lombardia, in fuga verso la Svizzera. E a livello nazionale ne mancano 10.000 (2.287 in Lombardia) per attuare la riforma sanitaria finanziata dal Pnrr, con case e ospedali di comunità che rischiano di restare scatole vuote
Pochi, malpagati, con percorsi di laurea e carriera non incentivati e dunque, se residenti in Lombardia, in fuga verso la Svizzera. E a livello nazionale ne mancano 10.000 (2.287 in Lombardia) per attuare la riforma sanitaria finanziata dal Pnrr, con case e ospedali di comunità che rischiano di restare scatole vuote per il mancato rimpiazzo di nuovi fabbisogni (26.850 Italia, 2.287 Lombardia), pensionamenti a 65 anni (21.050, 2.100 in Lombardia) e lavoro all’estero (15.000, 1.500 in Lombardia), secondo i dati di Agenas.
E’ in estrema sintesi il quadro dell’allarme infermieri in Italia e in Lombardia offerto al Pirellone dai responsabili regionali dell’Ordine delle professioni infermieristiche, sentiti dalla commissione sanità presieduta da Patrizia Baffi di Fdi, che ha aggiornato i lavori per un secondo giro di audizioni il prossimo 28 settembre.

Leggi: Redattore Sociale, 19/09/2023


martedì 19 settembre 2023
I giardini terapeutici di Padova una cura per l’alzheimer da un terzo settore innovativo

Dibattito delle idee Risponde Elisabetta Soglio
Soluzioni concrete Importante proseguire gli studi e avviare un iter di riconoscimento reale dei percorsi di tipo non farmacologico, bisogna far uscire questa malattia dal silenzio
Cara Elisabetta,
in occasione della giornata dell’Alzheimer, il 21 settembre prossimo, vorrei affrontare il tema con una provocazione che in realtà è una sfida da continuare. Spesso si pensa che per chi ha una perdita di memoria sia impossibile condurre una vita dignitosa; invece questa possibilità esiste tramite percorsi mirati. Ne erano già convinti i responsabili di Opsa (Opera della Provvidenza S. Antonio di Rubano, Padova) quando agli inizi del 2000 realizzarono il Centro Servizi per malati di demenza, prevedendo per loro una struttura adeguata all’accompagnamento nel percorso di vita, tra cui le aree verdi.

Leggi: Corriere della Sera, 19/09/2023


domenica 17 settembre 2023
Covid nel Lazio, i casi tornano a salire ma i ricoveri sono pochi. Bartoletti: «Sotto controllo»

Contagi aumentati del 50% in una settimana. Vaccinazioni al via il 2 ottobre per 1 milione 725mila anziani e soggetti fragili
Il Covid torna a far parlare di sé. E, per quanto la situazione contagi e rete ospedaliera siano sotto controllo, nell’arco di una sola settimana i nuovi casi hanno comunque fatto registrare un aumento del 50% rispetto alla precedente.
Nel Lazio, dal 7 al 13 settembre (quindi rilevazioni che non tengono ancora conto dell’inizio dell’anno scolastico), sono state registrate 3.628 nuove positività, a fronte di oltre 24mila tamponi eseguiti. Nei sette giorni immediatamente precedenti i casi erano stati 2.496 su poco meno di 21mila test effettuati. Con un tasso di positività che dall’11,9% è schizzato al 15,1. Invariato, nel confronto tra i due periodi, il numero dei decessi: nove le persone che hanno perso la vita a causa del virus.

Leggi: Corriere della Sera, 17/09/2023


venerdì 15 settembre 2023
Debutta in Veneto l’infermiere di famiglia. In arrivo la delibera

L’assessore Lanzarin: “il Veneto diventerà la prima Regione d’Italia a dotarsi di una nuova figura professionale infermieristica di grande rilievo e innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, il cui impiego sarà prezioso per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità”.
Debutta in Veneto l’infermiere di famiglia. “Martedì prossimo, quando in Giunta approveremo la relativa delibera, il Veneto diventerà la prima Regione d’Italia a dotarsi di una nuova figura professionale infermieristica di grande rilievo e innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, il cui impiego sarà prezioso per la gestione dei bisogni di assistenza legati alla cronicità e alla fragilità”, annuncia l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, anticipando alcuni contenuti del provvedimento di Giunta. L’Ifoc, spiega, “si rivolgerà a persone non eleggibili all’Assistenza domiciliare integrata o alla gestione in strutture intermedie-residenziali, o setting specialistici o per acuti. Una piccola rivoluzione con cui vogliamo portare l’assistenza infermieristica vicino al cittadino e rafforzare le professionalità del settore infermieristico”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/09/2023


martedì 12 settembre 2023
Latina. Palazzo Lamaro, rischio sfratti. Incontro tra Prefetto, sindacato e inquilini

Oggi, dando seguito alla richiesta di convocazione del sindacato SUNIA, il Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, ha ricevuto Vitaliano Patriarca, Segretario Provinciale del SUNIA, Patrizia Fieri, Segretaria Confederale CGIL FROSINONE LATINA, unitamente ad una delegazione di inquilini del palazzo Lamaro.
Parliamo di 83 famiglie che abitano il palazzo e che rischiano di essere messe fuori casa da un giorno all’altro, dal momento che sono cominciate ad arrivare le prime intimazioni di sfratto.
Il palazzo è stato venduto nel 2022 dall’Ente pubblico ENPAM ad un fondo di investimento, fondo AIACE, che ha provveduto immediatamente a mettere in vendita gli appartamenti, tutto in pochi giorni, senza alcuna mediazione e senza tener conto e valutare chi abitasse in quel palazzo, ricordiamo che la maggior parte sono pensionati che vivono li da oltre 40 anni, o famiglie monoreddito che non hanno la possibilità di acquisto.

Leggi: Sunia, 12/09/2023


lunedì 11 settembre 2023
Domotica avanzata nel primo cohousing sociale per disabili in Toscana

Condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica nell’edificio dell’ex Sert a Empoli. Sistemi di domotica avanzata per garantire autonomia e indipendenza al primo “condominio solidale” per persone con disabilità in Toscana. Lo spazio, inaugurato a Empoli nei locali dell’ex Sert, è una novità per il cohousing sociale nell’ambito dell’handicap e vede sotto lo stesso tetto condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica.
L’edificio di piazza XXIV Luglio è nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). Il palazzo ottocentesco, oggetto di una ristrutturazione dal costo di circa 2,8 milioni di euro, contiene anche degli alloggi privati e degli spazi comuni a usufrutto dei beneficiari.

Leggi: Rete Caad, 11/09/2023


domenica 10 settembre 2023
A Como la casa del futuro che può diventare un modello: è nata dall’amore di un padre e una madre

“La casa di Ale” è una struttura completamente accessibile per persone con disabilità ed è stata ideata da Marco Meroni per il proprio figlio Alessandro affetto da una malattia rara che ne compromette le abilità motorie e respiratorie dall’età di quattro anni. “La vita di Ale è completamente cambiata nella nuova casa e lo si apprende anche dal suo sorriso – afferma lo stesso Meroni mentre è intento a far vedere la nuova casa -.
Prima dipendeva solo da me e dalla mamma, adesso è indipendente e autonomo il che, per me, vuol dire che sarà in grado di creare già ad 11 anni una sua sicurezza che nel futuro lo aiuterà a costruire la sua rotta”.
Il progetto nasce dalla necessità di realizzare una casa che preveda tecnologie all’avanguardia per semplificare ogni cosa: dalla demotica e Amazon Alexa per gestire ogni azione della casa, passando per delle braccia meccaniche in grado di agevolare i movimenti di tutti i giorni, fino a dei sollevatori automatizzati a soffitto per facilitare ogni spostamento.

Leggi: Rete Caad, 10/09/2023


IN AGENDA:

A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. “Io persona al centro”

Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.

Leggi: Auser


Un ciclo di otto seminari in streaming sull’abitare. Dal 26/9 via alla seconda fase

“A casa nostra”, seminari per il benessere abitativo promossi da CIAS/UniFe. Otto seminari formativi gratuiti dedicati ad approfondire il tema del benessere e della sicurezza nelle abitazioni e alla proposta di nuovi modelli abitativi e di servizio per i condomini, con particolare riferimento alla sostenibilità sociale e alla necessaria interdisciplinarietà degli interventi.
Ciclo di eventi organizzato insieme agli Ordini e Collegi professionali e a partner tecnici di eccellenza, nell’ambito del Protocollo “Salute, Comfort e Sicurezza” di Ferrara, che vede coinvolti da molti anni l’Università degli Studi, INAIL, INPS, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Dipartimento di Sanità Pubblica Asl, Provincia e Comune di Ferrara, vari soggetti associativi operanti in ambito sociale.

Leggi: Rete Caad


27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma

Leggi: Istat


Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore

Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it

Leggi: Auser


3 ottobre – Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo

Il prossimo 3 ottobre HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo organizza, con il contributo non condizionato di CSL Seqirus, GSK, Moderna Italia, Novavax e Pfizer, gli “Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo – Longevità & Longennials” presso l’Acquario Romano di Piazza Manfredo Fanti 47, a Roma.
‘L’invecchiamento attivo è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano“. Una politica di invecchiamento attivo efficace dovrebbe mirare a conferire maggiore vitalità agli anni vissuti: l’obiettivo non è quello di aggiungere ma di migliorarli sensibilmente.

Leggi: Happy Ageing


Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles, 11.10.2023

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.

Leggi: Promisalute


Il 19 ottobre la presentazione del Rapporto ASviS 2023 sullo sviluppo sostenibile

Il documento, realizzato con il contributo di mille esperte ed esperti, offre analisi e proposte per l’avanzamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, a sette anni dalla scadenza dell’Agenda 2030. 28/8/23
Giunto alla sua ottava edizione, il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell’Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo.
I contenuti del documento saranno illustrati in conferenza giovedì 19 ottobre alle ore 11.00 presso la Sala dell’Acquario romano in Piazza Manfredo Fanti 47 a Roma, e in diretta streaming, a istituzioni, a esperte ed esperti, e al grande pubblico. Interverranno per l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile il direttore scientifico, Enrico Giovannini, e i presidenti, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, in dialogo con le istituzioni.

Leggi: Asvis


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


Silver Economy Forum 5° edizione – 15,15,16, Novembre 2023 Genova Palazzo della Meridiana – 24.novembre 2023 Roma NH Hotel Villa Carpegna

L’accelerazione della ricerca scientifica data dal Covid-19 ha permesso lo sviluppo di numerosi vaccini, preventivi e terapeutici, che risulteranno rivoluzionari e favoriranno il miglioramento della qualità di vita e la sua longevità.
In questo scenario, la 5ª edizione del Silver Economy Forum pone al centro la ricerca di nuove prospettive di vita per la popolazione “over-anta”: dalle scoperte scientifiche e tecnologiche a tutti i servizi che favoriscono il benessere psico-fisico della persona.
A fronte del miglioramento delle condizioni di vita, i silver di oggi vedono aprirsi innumerevoli possibilità per dedicare maggiore attenzione verso sé stessi e per rappresentare una risorsa fondamentale per il benessere dell’intera comunità.

Leggi: Silver Economy Forum


IN EVIDENZA:

Riforma della non autosufficienza: si parta nel 2024 dando più risorse alle famiglie

Più risorse alle Rsa per garantire più minuti di assistenza al giorno, una domiciliarità a misura di anziano, risorse che arrivino fino a 1.200-1.500 euro al mese per anziano. Secondo il Patto per la non autosufficienza, l’attuazione della riforma (approvata esattamente sei mesi fa) deve partire da qui: in legge di bilancio per il 2024 servono 1,306 miliardi – di SARA DE CARLI
Sono passati sei mesi dall’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Sei mesi in cui non c’è stata traccia di quel dibattito pubblico che dovrebbe accompagnare l’avvio di una riforma così importante e così impattante, che coinvolge almeno 10 milioni di italiani: il tema non è diventato argomento “da bar” e questo è un male, perché un dibattito pubblico sarebbe necessario per far “conquistare” peso politico al tema, tradizionalmente relegato agli addetti ai lavori.
L’avvio di un percorso
Nulla sappiamo della direzione che stanno prendendo i Decreti Legislativi che dovranno essere approvati entro gennaio 2024, né di come si sta pensando di “dare corpo” ai temi che nella legge delega erano ancora solo accennati, a cominciare dalla nuova residenzialità. Ma non è solo questo, il tema è che il silenzio rischia di essere scambiato per disinteresse e questo, politicamente, pesa. Soprattutto quando si tratta di decidere dove mettere le (scarse) risorse disponibili e stabilire priorità: ossia di fare quello che la politica deve fare.

Leggi: Vita


Disagio abitativo per 1,5 milioni di famiglie

400mila persone in lista d’attesa per la casa popolare, costi per le locazioni che crescono e stipendi inchiodati. Per Legacoop Abitanti è tempo di puntare su un piano con nuove forme di partnership pubblico-privato, fondi rotativi, blending. Nel pomeriggio del 15 settembre la presidente Rossana Zaccaria affronterà il tema con gli assessori di Milano Torino e Bologna
«Un milione e mezzo di nuclei familiari vive una condizione di disagio abitativo acuto o grave, cioè fatica a pagare l’affitto o le rate del mutuo; almeno 400mila sono registrati nelle liste di attesa per un alloggio popolare nei Comuni. Questi pochi dati testimoniano come continui a sussistere un’emergenza casa, alimentata da stipendi bassi, costo della vita in crescita, mutui alle stelle, canoni di locazione in aumento». Parole di Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti.
Risposte non più rinviabili
Zaccaria continua: «Ad essere colpite sono, naturalmente, le fasce più vulnerabili: famiglie numerose, lavoratori precari, giovani studenti. Per questi ultimi, in particolare, il problema assume un’urgenza e un’evidenza maggiore all’avvio dell’anno accademico. Non è più rinviabile una risposta a questa emergenza: si dia attuazione ad un Piano strutturale per la casa, sulla cui necessità concordano sia il ministro delle infrastrutture sia le forze di opposizione, definendo, in vista della legge di bilancio, proposte che siano sostenibili e che vedano la collaborazione di tutti i soggetti interessati, a partire dalla cooperazione di abitanti che nella sua esperienza ha maturato buone capacità gestionali e attenzione alla dimensione sociale».

Leggi: Vita


Anziani non autosufficienti: nella Legge di Bilancio il momento della verità

Occorre 1 miliardo e 306 milioni di euro per cominciare a tradurre in pratica la riforma della non autosufficienza approvata a marzo, passando dalle parole ai fatti. Lo chiede il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, presentando una proposta che guarda all’oggi e al domani.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza propone di utilizzare la Legge di Bilancio per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma e presenta un’analisi anche delle risorse economiche necessarie a ridefinire già dal 2024 i principali ambiti del settore: assistenza domiciliare, servizi residenziali e trasferimenti monetari.
La proposta, che include 7 paper di approfondimento, è costruita così da richiedere un finanziamento sostenibile per le casse dello Stato: serve 1 miliardo e 306 milioni di Euro nel 2024, suddivisi in 835 milioni dalla sanità e 471 milioni dal sociale. Esistono 10 milioni di persone che la politica ha sempre trascurato: sono gli anziani non autosufficienti, i loro caregiver familiari e chi li assiste professionalmente. A marzo è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, attesa da 25 anni: può rappresentare quella svolta tanto attesa. Ma se i suoi obiettivi rimarranno solo parole, l’unico effetto sarà stato quello di accrescere la frustrazione dei tanti coinvolti.

Leggi: I Luoghi della Cura


Abitare inclusivo. Il progetto per una vita autonoma e indipendente

Il progetto per una vita autonoma e indipendente, Atti del convegno “Abitare Inclusivo. Il progetto per una vita autonoma”, Udine, 6 dicembre 2019, a cura Cluster Accessibilità ambientale, Univ.Udine, Un.Venezia, Un.RomaTre, ed.Anteferma, 2019
Il volume affronta il tema dell’abitare presentando i risultati di studi, ricerche e sperimentazioni di architettura in chiave inclusiva, raccolti in occasione del convegno dal titolo “Abitare inclusivo” organizzato a Udine nel 2019.
Il progetto che ha reso possibile questa antologia strutturata di esperienze nasce dalla volontà dei componenti del Cluster Accessibilità Ambientale della Società Scientifica della Tecnologia dell’Architettura (SITdA).
Il progetto ha la finalità di rilevare un modello funzionale attuale di riferimento scientifico interdisciplinare dell’architettura, declinato alle diverse scale delle opere, dei prodotti e dei processi, per l’avanzamento tecnologico di una progettazione sempre più mirata alla persona e al suo valore in un processo etico di sviluppo sociale.

Leggi: Rete Caad


Alloggi per disabili e anziani

Bovini, Lomonaco, Alloggi per disabili e anziani, in Casa e abitare nel PNRR, a cura Caritas Italiana – Quaderni sulla Ripresa e Resilienza nel Paese, 2022
All’interno del PNRR e in modo particolare nella Missione 5 – Inclusione e coesione e Componente 2 – Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore, vi sono due fonti di finanziamento che riguardano le condizioni abitative di anziani e disabili. Data la rilevanza del tema nel contesto italiano è importante identificare gli obiettivi delle due misure. Nel primo Investimento, Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione, l’obiettivo della misura è quello di sostenere le persone vulnerabili e prevenire l’istituzionalizzazione.
L’Investimento, in particolare, dovrà comprendere due interventi che avranno un impatto sul tema abitativo: 1. Sostenere la vita autonoma e la deistituzionalizzazione per gli anziani; 2. Rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire il ricovero ospedaliero.

Leggi: Rete Caad


Modelli per l’autonomia domestica delle persone disabili

Antonio Laurìa , Beatrice Benesperi, Paolo Costa, Fabio Valli, Il progetto ADA: un modello di intervento per l’autonomia domestica delle persone disabili, Franco Angeli, 2017.
Dopo una parte introduttiva su disabilità e accessibilità, il libro descrive le vicende del Progetto ADA (Adattamento Domestico per l’Autonomia personale), una ricerca-intervento interdisciplinare promossa dalla Regione Toscana che aspira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità grave e di chi presta loro assistenza e cura, attraverso interventi di adattamento dell’ambiente domestico altamente personalizzati.

Leggi: Rete Caad


SEGNALAZIONI:

Pensionati all’estero. Iniziata 2° fase accertamento di esistenza in vita

Da questo mese fino a gennaio 2024 si svolgerà la seconda fase della campagna di accertamento di esistenza in vita per i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania, dopo la conclusione della prima il 18 luglio scorso, che ha riguardato i pensionati italiani in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.
La campagna prevede che le comunicazioni, con la relativa modulistica e le attestazioni di risposta dei pensionati, dovranno pervenire entro il 18 gennaio 2024. L’Inps fa saper che qualora le certificazioni di attestazione non dovessero pervenire entro tale data, il pagamento della rata di febbraio 2024 avverrà in contanti presso gli sportelli della Western Union del Paese di residenza, mentre per eventuali attestazioni non definite entro il 19 febbraio 2024, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dal mese di marzo 2024.

Leggi: Inca


 

 

 

 

Festa di LiberEtà 2023. Dal 13 al 15 settembre a Senigallia

“L’ambiente siamo noi” è il titolo scelto per la ventiseiesima edizione della Festa di LiberEtà, il mensile del sindacato dei pensionati Cgil. Una tre giorni di dibattito, confronto, musica e mobilitazione in programma a Senigallia dal 13 al 15 settembre.
La scelta della cittadina marchigiana non è stata casuale: l’iniziativa si svolge a un anno esatto dall’alluvione del 15 settembre 2022 che provocò tredici vittime e devastò le province di Ancona e Pesaro Urbino. Dunque riflettori accesi sui temi dell’acqua, del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

lunedì 11 settembre 2023
Conferenza Stato-Regioni. I provvedimenti approvati. Al palo il riparto delle risorse Pnnr per l’Adi

Ennesimo stop allo schema di decreto di modifica del provvedimento la ripartizione delle risorse Pnrr per l’Adi “Casa come primo luogo di cura”. Via libera ai provvedimenti sui servizi trasfusionali e ai fondi per per favorire l’accesso ai servizi psicologici.
Semaforo verde al provvedimento sui servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti e al riparto del fondo per favorire l’accesso ai servizi psicologici. Ennesimo stop invece per il riparto delle risorse Pnnr per l’Adi.
Questi gli esiti della seduta della Conferenza Stato Regioni del 6 settembre scorso che si è conclusa anche con una “informativa resa” al Piano straordinario delle catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e azioni strategiche per l’elaborazione dei piani di eradicazione nelle zone di restrizione da Peste suina africana (PSA) 2023-2028.
Ennesimo riinvio dello schema di decreto che modifica e integra il decreto dl 23 gennaio 2023 sulle risorse Pnrr relative all’investimento Missione 6, Componente 1, Investimento 1.2.1 “Casa come primo luogo di cura (ADI)”, in seguito “alla necessita di garantire l’erogazione delle risorse dell’Adi a titolo di anticipazione per il 2023 a tutte le Regioni e Province autonome, subordinata all’adozione da parte di queste ultime di specifici Piani operativi a garanzia del raggiungimento degli obiettivi assegnati per gli anni 2023, 2024, 2025”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/09/2023


lunedì 11 settembre 2023
I quartieri popolari e i condomini in preda al degrado e all’abbandono: occorre con urgenza che il Governo proroghi l’utilizzo dei fondi del Superbonus per i quartieri popolari e i condomini.

In questi giorni, alla vigilia della prossima Legge di Bilancio, si assiste al solito balletto di cifre e di tagli per far quadrare i conti dello Stato.
Il Governo, che ha già tagliato buona parte dei fondi del Superbonus, anziché cercare di salvare quello che di buono ci poteva essere nella normativa, sta annunciando nuovi tagli alle risorse per il risanamento del patrimonio edilizio, non tenendo conto di quanto già avviato agli Enti gestori del patrimonio pubblico e di tanti condomini privati che avevano già avviato le pratiche per l’esecuzione dei lavori con i fondi straordinari. Tra l’altro, senza ascoltare le Organizzazioni degli inquilini e i rappresentanti degli Enti gestori del patrimonio pubblico, non ha previsto, né pare voglia prevedere, nessun intervento per porre rimedio ad una ingiustizia che colpisce profondamente i soggetti più disagiati del Paese, assegnatari delle case popolari e proprietari utenti della sola abitazione, costretti a vivere in condizioni di estremo degrado e insicurezza.

Leggi: Sunia, 11/09/2023


lunedì 11 settembre 2023
Covid, (ri)parte la caccia ai vaccini

Gli esperti invitano gli anziani a «cautelarsi» in vista dell’inverno. Contagi, nessun allarme
Parte la corsa delle Big Pharma per piazzare sul mercato mondiale il vaccino anti Covid più adeguato alle ultime varianti in circolazione. Dopo Pfizer, in settimana ci sarà l’ok di Ema anche di Moderna, che ha già pubblicato i dati molto positivi sull’efficacia del prodotto anche riguardo alla variante PIrola, di cui ci si aspetta una larga diffusione assieme a Erin, ormai dominante in Italia e in molti paesi europei. Quello di Moderna è un vaccino monodose che per efficacia dovrebbe coprire l’intero arco invernale, così come avviene per l’influenza. I sintomi ormai sono quasi sovrapponibili, l’unica seccatura per anziani e fragili è quella di sottoporsi a due punturine anziché una, quella classica contro i sintomi influenzali.
In questo modo, l’inverno passerà senza che il Covid faccia troppi danni. Ne è convinto anche Marco Cavaleri, Responsabile dei vaccini d’ente regolatorio europeo, che invita tutti gli… «anta» a farsi il vaccino anti-covid.

Leggi: Il Giornale, 11/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Monitoraggio Covid. Prosegue la corsa del virus: nell’ultima settimana +44% di nuovi casi. Crescono i ricoveri in ospedale. Ministero: “Nessun allarme”

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia degli over 90. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero è pari a 1,12 rispetto all’1,15 della precedente rilevazione. Reinfezioni al 39%. I decessi sono stati 94, rispetto a 65 di sette giorni fa (+44%). Sale il tasso di positività che si attesta al 12,6% rispetto al 10,5% del precedente bollettino. Infine, salgono anche i tamponi: ne sono stati effettuati 168.704 contro i 142.118 della settimana precedente (+18,7%). IL REPORT
Nell’ultima settimana si registrano 21.316 nuovi casi, ancora in aumento rispetto agli 14.866 della scorsa settimana (+44%). L’incidenza sale a 36 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 25 della scorsa settimana. Cresce anche l’occupazione dei letti in Area medica che si attesta al 3% (era al 2,7% la scorsa settimana) con un totale di 1.872 ricoverati. Aumenta anche l’occupazione delle terapie intensive (0,6% rispetto allo 0,4% della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 49 persone. È quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’Iss.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Liste d’attesa. Maxi blitz dei Nas in tutta Italia: non rispettati i tempi previsti nel 29% dei casi. Denunciati 26 tra medici e infermieri. Scoperte anche 195 agende di prenotazione “bloccate”

Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate carenze funzionali ed organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale. Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite e di esami.
Nei mesi di luglio ed agosto, i Carabinieri dei NAS, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Airbnb, la messa in scena della bozza Santanché

La bozza di regolazione degli affitti brevi delude i comuni: «È come non fare niente». Non ascoltati i sindaci sui poteri per limitare l’impatto devastante
Il primo effetto prodotto dalla bozza di un disegno di legge di regolazione degli affitti brevi (Airbnb) preparato dal ministero del Turismo Daniela Santanché tra i comuni più esposti all’economia turistica predatoria è stato di delusione. «Non produrranno alcun effetto per Milano – sostiene l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran – Sull’ospitalità turistica l’unica cosa che cambia, secondo la proposta fatta dal governo, è che si può affittare un appartamento per almeno due notti. Si tratta di un’occasione persa. È come dire che non cambia niente». «Non risolve nulla. È gravissimo che il governo si ostini a non riconoscere alle amministrazioni comunali democraticamente elette il diritto di decidere in quali zone limitare le nuove aperture» aggiunge l’assessore al Turismo di Roma Capitale Alessandro Onorato.

Leggi: Il Manifesto, 08/09/2023


giovedì 7 settembre 2023
La sanità e un piatto che piange

A fronte dei quattro miliardi vantati, seppure in un clima di riconosciuta difficoltà e quindi di cautela, ce ne saranno appena due disponibili. Sarà quindi dramma erogativo nella tutela della salute, sempre più compromessa ad sud da una emigrazione in sensibile ripresa verso le mete note (Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) che riempiono il loro salvadanaio con le povertà del meridione e le sofferenze dei meridionali. I calabresi, su tutti.
Un momento così, di incertezza sulla disponibilità di risorse dello Stato, è difficile da ricordarsi. Forse come preoccupazione analoga ricorda il governo Amato, esordito il 28 giugno del 1992 e cessato il 22 aprile dell’anno successivo. Un Governo rimasto tristemente noto per il prelievo forzato notturno nei conti correnti bancari privati.
Ma a sentire che non si ancora come e cosa scrivere nella legge di bilancio per il 2024 genera terrore, non solo imbarazzo. E’ peggio di cosa potrebbe accadere ad un padre, monoreddito, espulso dal lavoro con mutui a carico e figli in età scolare, costretto a dire alla sua famiglia dell’incertezza di mettere il pane a tavola.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/09/2023


giovedì 7 settembre 2023
 Il Superbonus continua a correre per lo Stato macigno da 76 miliardi

In otto mesi il costo delle detrazioni per il Superbonus è passato da poco più di 51 a oltre 76 miliardi. Il dato emerge dalle ultime rilevazioni dell’Enea, al 31 agosto. Mentre Nomisma stima che si arriverà a 140-150 miliardi di costo pubblico. Una prospettiva che preoccupa il governo, che studia una nuova stretta, oltre al decalage al 70% in vigore dall’1 gennaio.
A ricordare che il Superbonus è una misura che si sarebbe dovuta archiviare da un bel po’ il governatore della Banca d’Italia. In un convegno organizzato dall’Ispi Visco ne parla come una delle misure necessarie adottate durante la pandemia, che però «non possono essere strumenti permanenti». «Il Superbonus doveva finire presto, il fatto che sia cresciuto e c’erano meccanismi un po’ strani lo abbiamo detto noi ma anche l’Ufficio del Bilancio», afferma Visco. E mentre si conferma l’ipotesi di una nuova stretta, si fanno sempre più insistenti anche le indiscrezioni secondo le quali il governo intende prorogare per almeno tre mesi il Superbonus al 110% per i condomini che non completeranno i lavori già in proroga quest’anno (mentre l’incentivo è già sceso al 90% per chi ha avviato le procedure nel 2023, e scenderà al 70% nel 2024).

Leggi: Ius Letter, 07/09/2023


martedì 5 settembre 2023
La spesa sanitaria italiana sempre sotto la media Ocse. Gimbe: “Senza rilancio del finanziamento pubblico addio a diritto alla salute”

Cartabellotta: “I confronti internazionali sulla spesa sanitaria pubblica pro-capite relativi al 2022 che l’Italia in Europa precede solo i paesi dell’Est (Repubblica Ceca esclusa), oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. E tra i Paesi del G7, di cui nel 2024 avremo la presidenza, siamo fanalino di coda con gap ormai incolmabili”. LE TABELLE
L’imponente sotto-finanziamento, la progressiva carenza di personale sanitario, i modelli organizzativi obsoleti, l’incapacità di ridurre le diseguaglianze e l’inevitabile avanzata del privato hanno determinato la progressiva erosione del diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare nelle Regioni del Sud. “I princìpi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – universalità, uguaglianza, equità, sono stati traditi e oggi sono ben altre le parole chiave del nostro SSN: infinite liste di attesa, affollamento dei pronto soccorsi, aumento della spesa privata, diseguaglianze di accesso alle prestazioni, inaccessibilità alle innovazioni, migrazione sanitaria, rinuncia alle cure”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/09/2023


lunedì 4 settembre 2023
Gas, le bollette tornano a salire dopo tre mesi di ribassi: +2,3%. Ecco perché ora il governo è nei guai

L’aggiornamento mensile dell’Arera: i rincari legati all’aumento del gas sui mercati. Ma a fine mese scadono gli aiuti da 5 miliardi da parte del governo. Che dovrà decidere se rinnovarli
Dopo tre cali consecutivi, tra maggio e luglio, tornano a salire le bollette del gas. Non un bel segnale per i consumatori e in prospettiva nemmeno per le imprese: per il mese di agosto la tariffe sono cresciute del 2,3%, come annunciato dall’Arera, l’Authority indipendente che regola i mercati dell’energia.
Una notizia che dovrà preoccupare anche il governo: a fine settembre scadono i sostegni in favore dei cittadini e aziende e che coprano una parte delle spese in bolletta. Se anche i prezzi del gas sul mercato internazionale dovessero rimanere su questi livelli e il governo non dovesse rinnovare gli aiuti, le bollette salirebbero automaticamente. Ma è assai probabile che andando verso l’inverno, i prezzi saliranno come è inevitabile. Ed è questo il motivo per cui il governo dovrà trovare altre risorse per “aiutare” le famiglie già alle prese con l’aumento del costo della vita causato dal corso dell’inflazione.

Leggi: La Repubblica, 04/09/2023


REGIONI:

lunedì 11 settembre 2023
Anche a Pistoia il programma che garantisce equità d’accesso ai servizi sanitari

Grazie a un team multidisciplinare e multiprofessionale dedicato e ad un Ambulatorio pensato e realizzato con caratteristiche di massimo comfort ambientale, è stato attivato anche presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia il Programma PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali), progetto della Regione Toscana finalizzato a garantire alle persone con disabilità equità d’accesso ai servizi sanitari. Gli interventi vengono erogati sia nelle strutture sanitarie che a domicilio
Il Programma PASS (Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni Speciali) è un progetto della Regione Toscana finalizzato a garantire alle persone con disabilità equità di accesso ai servizi sanitari. Presentato ufficialmente nel novembre 2018, con l’attivazione del portale web PASS e la relativa piattaforma, come avevamo riferito anche su queste pagine, nelle scorse settimane è divenuto attivo anche all’Ospedale San Jacopo di Pistoia.

Leggi: Superando, 11/09/2023


sabato 9 settembre 2023
Sugli anziani la morsa del disagio “Rete di servizi da ricostruire”

Anziani a Terni nel terzo millennio: spesso soli, poveri, vittime di reati e alle prese con accessi alle cure sempre più complicati, se non impossibili. Una fotografia impietosa ma che, purtroppo, non si discosta dalla realtà. “Bisogna ricostruire una rete territoriale di servizi, non solo sanitari ma anche di assistenza”, è l’appello lanciato da Attilio Romanelli, segretario dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. “Cominciamo con un dato: la popolazione over 65 sul territorio sfiora il 28% e tendenzialmente aumenta grazie all’allungamento della vità. Ma questa deve essere considerata un’aspirazione , non una sciagura – afferma Romanelli –. Altri dati: la metà dei nostri iscritti vive con una pensione inferiore ai 1300 euro lordi. Non serve altro, con un caro-vita che incide su chiunque, per delineare lo stato di disagio economico che attanaglia la popolazione anziana”.

Leggi: La Nazione, 09/09/2023


sabato 9 settembre 2023
Case popolari da ristrutturare. Incentivo all’inquilino che anticipa le spese

A Genova ci sono 2000 case popolari attualmente sfitte e ci sono 2500 persone in lista d’attesa per un alloggio. La situazione non può essere normalizzata, perché le 2000 case popolari sfitte necessitano di lavori di ristrutturazione, più o meno importanti, e non ci sono le risorse pubbliche per realizzarli. È il quadro, non molto confortante, emerso in occasione di un incontro tra il sindaco Marco Bucci, il vicesindaco Pietro Piciocchi, l’amministratore delegato di Arte ( ovvero l’azienda territoriale per l’edilizia), Paolo Gallo, e le associazioni degli inquilini e assegnatari, Sunia, Sicet e Uniat. « Ogni anno osserva Bruno Manganaro, segretario generale del Sunia di Genova – vengono assegnate tra le centoventi e le centocinquanta case. Troppo poche. Inoltre, è partito il nuovo bando e si ipotizza che, al termine del periodo in cui si possono presentare le domande, si arriverà a una lista d’attesa di oltre quattromila nominativi. La situazione rischia di diventare sempre più insostenibile».

Leggi: Assedil, 09/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
“Diecimila anziani prigionieri a Firenze di case vecchie”

Solitudine, mobilità, salute, sicurezza. Agli sportelli e alle assemblee del sindacato, gli anziani avanzano richieste, problemi. Spesso comuni. E lo Spi Cgil Toscana, che ha più iscritti di un partito nazionale (quasi 270mila), ha ben chiare le implicazioni della «sfida demografica». Che ha a che fare con una popolazione sempre più anziana, con le sue difficoltà e bisogni di soluzioni su burocrazia, salute, casa.
«A Firenze ci sono più di 10 mila anziani prigionieri in casa loro, perché magari abitano al terzo o quarto piano senza ascensore. Sono partiti progetti di cohousing e devono essere ampliati, così come le case stesse dovrebbero essere a misura di anziano» dice il segretario toscano Alessio Gramolati. «È un tema che attraversa la fragilità, ossia persone autosufficienti che però non hanno più gli stessi livelli di autonomia di un tempo – continua il segretario fiorentino Mario Battistini -. Abbiamo anziani che stanno in case anche di proprietà ma che vivono in difficoltà e solitudine.

Leggi: Cgil Firenze, 08/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Infermiere di famiglia e comunità. Il Veneto lavora a nuovo modello, Bottega (Nursind): “Auspichiamo una veloce attuazione”

I sindacati del comparto convocati lunedì scorso per esaminare il documento elaborato dal gruppo di lavoro istituito dalla Regione. “Emerge non solo la centralità dell’infermiere nei servizi di assistenza sul territorio, ma anche una chiara definizione del suo ruolo e delle competenze. Sono però soprattutto le novità organizzative che ci trovano d’accordo, a cominciare dalla completa autonomia professionale riconosciuta”, commenta Il segretario nazionale del Nursind.
Il Veneto è al lavoro su un nuovo modello organizzativo e professionale che vede protagonista l’infermiere di famiglia o di comunità (Ifoc). Un gruppo di lavoro ha già elaborato una bozza di documento, che lo scorso lunedì è stata condivisa con i sindacati del comparto. “Accogliamo con favore l’impegno del Veneto, prima Regione a delineare la figura dell’infermiere di famiglia o comunità (Ifoc). Il modello organizzativo e professionale che ci è stato presentato al termine del gruppo di lavoro dedicato contempla infatti diversi aspetti che valorizzano molto la nostra professione” commenta il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Lombardia, oltre 264 mln per cure a domicilio a 226 mila over 65 entro il 2025

Attualmente gli anziani assistiti a casa sono 92 mila. Nel 2025 le cure domiciliari arriveranno a coprire il 10% della popolazione over65enni, in linea con la media europea. Ma l’implementazione di questo progetto, sottolinea il Dg Welfare, Giovanni Pavesi, “non è un semplice adempimento alle indicazioni dell’Europa; fa parte integrante della nostra filosofia centrata sulla presa in carico e sul paziente”.
Nel 2025 gli over 65 lombardi assistiti a domicilio saliranno dai 92mila del 2019 a 226mila (+140%), il 10% del totale, in linea con la media europea. Per centrare questo obiettivo la Regione mette in campo oltre 264 milioni di euro in 3 anni, di cui quasi 200 dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Modi e tempi del progetto sono stati illustrati oggi in Commissione Sanità dal direttore generale Welfare, Giovanni Pavesi, che ha poi risposto alle domande dei consiglieri intervenuti.
“Per raggiungere l’obiettivo di 134mila pazienti in più assistiti a casa – spiega una nota del Pirellone – è stata messa a punto una tabella di marcia che prevede 41.704 nuovi assistiti nel 2022 (già raggiunti), altrettanti nell’anno in corso e nel 2024 e poco meno di 10mila nel 2025. I fondi totali per coprire le prestazioni sono pari a 264,7 milioni: ai 197,6 messi a disposizione dal Pnrr si aggiungono infatti 67,1 milioni già assegnati alle Asst per l’assunzione di infermieri di comunità e per l’acquisto di beni e servizi correlati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/09/2023


venerdì 8 settembre 2023
Genova. Case popolari: Manganaro “rendere agibili 2 mila appartamenti sfitti”

Questa mattina in Comune si è svolto l’incontro tra le associazioni degli inquilini e assegnatari, il Sindaco di Genova, il vice Sindaco e l’Amministratore delegato di Arte.
La riunione nasce dalle sollecitazioni da parte di SUNIA, Sicet e Uniat rispetto ad interventi che abbiano la finalità di migliorare le condizioni dell’abitare delle fasce più deboli della popolazione genovese.
In particolare si è discusso di come garantire |’assegnazione di alloggi alle fasce maggiormente disagiate in un contesto in cui purtroppo da parte del Governo non ci sono piani di investimento sulle case popolari.
In seconda battuta è stato affrontato il problema di rendere agibili i circa 2 mila appartamenti sfitti e inagibili di edilizia pubblica gestiti da Arte.
“Il Sindaco ha convenuto sulla necessità di rendere agibili 2 mila alloggi che in mancanza di risorse da dedicare alla manutenzione restano sfitte – ha commentato Bruno Manganaro, Segretario Generale SUNIA Genova — una delle ipotesi sul tavolo potrebbe essere quella di dare la possibilità a chi è in graduatoria e in attesa di una assegnazione, di provvedere con risorse proprie alla manutenzione recuperandole successivamente nelle quote di affitto da pagare ad Arte”.

Leggi: Sunia, 08/09/2023


giovedì 7 settembre 2023
Ripensare la città per impedire l’isolamento e puntare sulla geriatria

Se a Firenze sono 262 gli ultracentenari, in Toscana hanno già abbondantemente superato “quota mille” (oggi sono circa 1.600), tra dieci anni saranno il doppio e nel 2050 più del triplo e — sempre secondo ISTAT — nel 2070 si avvicineranno a “quota diecimila” (probabilmente oltre 1.500 a Firenze). Non vi è dubbio che ciò rappresenti una grande conquista, ma che induca anche ad una certa preoccupazione.
La preoccupazione nasce dal sospetto che, dietro questa indubbia conquista, vi sia il germe della sua insostenibilità: nel 1951 vi erano 3 giovani per ogni anziano, un secolo dopo il rapporto si ribalta con 3 anziani per ogni giovane. Questo ribaltamento pone diverse domande prima fra tutte chi sosterrà le spese per un numero così alto di anziani. Ma significa anche una società diversa in cui diversi sono i bisogni da fronteggiare e i modi di fronteggiarli: cambia il ruolo della sanità, l’uso del tempo libero, la tipologia degli spazi ricreativi, le esigenze di mobilità, le forme di turismo.

Leggi: La Repubblica, 07/09/2023


IN AGENDA:

A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. Io persona al centro”

Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.

Leggi: Auser


27/09/2023 Censimento delle popolazione e delle abitazioni: L’Italia giorno dopo giorno – Ore 10.00 Aula Magna Istat – Via Cesare Balbo 14 Roma

Leggi: Istat


Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore

Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it

Leggi: Auser


11-10-2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.

Leggi: Promisalute


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Urbanpromo XX Edizione Progetti per il Paese – 7-10 Novembre 2023 – Innovation Center di Fondazione CR Firenze

Leggi: Urban Promo


IN EVIDENZA:

Periferie, basta stigma, bisogna pensare e agire diversamente

In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima farsa, che ha pure risvolti drammatici, con le grandi manovre delle forze dell’ordine in alcuni quartieri delle periferie italiane, soprattutto romane e napoletane, tra cui Tor Bella Monaca, dove lavoriamo da molti anni come laboratorio universitario in percorsi di ricerca-azione con le realtà locali. Sappiamo tutti che questo è un modo distorto e strumentale di intervenire, che non porta niente di buono e utile, anzi alimenta effetti negativi, ma bisogna pur dire qualcosa ancora una volta -nonostante ormai lo ripetiamo da anni e lo ripetono tutti quelli che lavorano seriamente in questo campo non foss’altro che per esternare la propria frustrazione (e di tanti come noi impegnati nelle varie periferie romane e italiane), ma soprattutto per esprimere con forza la nostra solidarietà ed il nostro supporto a quelle realtà (associazioni di vario tipo, gruppi informali di abitanti, reti di mutualismo, cooperative sociali, terzo settore, fondazioni e privato sociale, singoli abitanti, insegnanti ed educatori, movimenti, ecc.) che da anni lavorano in questi contesti con serietà, impegno e grandi fatiche seguendo ben altre strade e ben altri approcci.

Leggi: Il Manifesto


 La povertà delle persone senza dimora: nuovi scenari e questioni aperte – di Antonella Meo

Siamo soliti pensare alle persone senza dimora come espressione di una delle forme più gravi di povertà e marginalità: sperimentano condizioni materiali tanto precarie da soddisfare con fatica i problemi quotidiani dell’esistenza, non godono di un’adeguata rete di sostegno e sono prive delle risorse necessarie per disporre di un’abitazione. Sono così estreme le condizioni di vita di questi individui che tendiamo a rappresentarli come “altro” da noi, una fattispecie a sé, isolandoli dal resto della popolazione. Li pensiamo ai margini della società e tendiamo a percepire il loro disagio come un problema personale. Persiste tuttora una rappresentazione fuorviante che riconduce la condizione di chi vive in strada, trova ospitalità nei dormitori o rifugio in sistemazioni inadeguate, a deficit culturali, mancanza di capacità o di volontà, o alla cattiva sorte che colpisce chi nella vita è particolarmente sfortunato. L’immagine associata è quella di uno stato di cronicità e di estremo degrado che non offre vie di uscita.
Nel dibattito pubblico, che contribuisce ad alimentare e veicolare questo tipo di rappresentazione, la questione viene declinata spesso come un problema di ordine pubblico o di decoro urbano. Si tratta di un approccio in linea con una lunga tradizione di intervento improntata a una logica assistenziale, regolativa ed emergenziale, che ha relegato le persone socialmente marginali ai dormitori e ad altre strutture di accoglienza temporanea, escludendole di fatto dalle politiche abitative sociali e riservando loro soluzioni “ad hoc” (Tosi 2017).

Leggi: Welforum


Chi ha paura di invecchiare? Guida per un’età da scoprire – di Cinzia Lucchelli

Viso tirato, labbra carnose, carnagione aliena ai raggi del sole. Madonna insegue da tempo l’eterna giovinezza e consegna ai social un’immagine di sé che non collima più con l’età anagrafica, 65 anni. “Non invecchiate, perché invecchiare è un peccato” diceva già nel 2016 quando a New York ritirava il premio Billboard Women in Music. Il suo caso ripropone un dilemma che tradizionalmente ha colto più le donne ma che ora investe sempre più gli uomini: invecchiare naturalmente oppure cercare di fermare il tempo che passa? E fa riflettere sul confine tra modificare il proprio aspetto fisico in modo conforme all’immagine interiore che si ha di sé e negare la trasformazione del corpo che avviene con il passare degli anni. Il rifiuto di invecchiare è altro dalla ricerca della longevità e anche dai ritocchi fatti per migliorare il proprio aspetto e sentirsi più a proprio agio. È psicologico: riguarda la paura e l’incapacità di accettare il cambiamento.

Leggi: La Repubblica


Servizi semiresidenziali per anziani e potenzialità del lavoro di rete: il contributo dell’assistente sociale nella definizione di progetti personalizzati e integrati
L’assistente sociale che opera in un centro diurno per anziani è chiamato a svolgere un ruolo strategico nella valorizzazione delle reti primarie, nell’orientamento competente ai servizi del territorio e alle opportunità del sistema di welfare, nell’attivazione di risorse formali e informali. A partire dal Quaderno del gruppo Anziani dell’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, l’articolo presenta le potenzialità del lavoro di rete, strumento e approccio fondamentale per garantire qualità e continuità nei processi di cura, delineando percorsi calibrati sulle specifiche condizioni e storie di vita degli anziani e delle loro famiglie.
di Francesca Di Blasi (assistente sociale, ASST Santi Paolo e Carlo di Milano), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, collabora con il Network Non Autosufficienza e con la Fondazione Nazionale Assistenti Sociali – FNAS), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo Cooperativa Sociale ONLUS, Carugate, MI)
La prospettiva della rete sociale può essere letta nella sua dimensione di rete primaria, riferita alle relazioni e all’ambiente naturale, affettivo, di vita della persona, e nella sua dimensione di rete secondaria, riferita a collegamenti, attivazioni e collaborazioni fra gruppi, organizzazioni, istituzioni. Tale prospettiva risulta molto opportuna quando l’anziano usufruisce di un servizio semiresidenziale: in questa situazione “intermedia” – in cui l’autosufficienza non è più totale ed emergono necessità di aiuto protratto nel tempo, ma è ancora presente il vivere al domicilio e nel proprio territorio – l’assistente sociale può fornire un contributo fondamentale nella definizione di progetti centrati sulla specificità di ogni situazione, orientati sia alla rete primaria dell’anziano e della famiglia, che alla rete di servizi e risorse formali e informali.

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 


“La Via Maestra”, appello per la manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma

La Costituzione italiana – nata dalla Resistenza – delinea un modello di democrazia e di società che pone alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali che lo Stato, nella sua articolazione istituzionale unitaria, ha il dovere primario di promuovere attivamente rimuovendo “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Leggi: Cgil


NEWS:

lunedì 4 settembre 2023
Verso la manovra. Altro che risparmi, il Ssn già oggi fa miracoli. Esiti sopra la media UE a fronte di un sottofinanziamento e carenze di personale

Siamo sicuri che in sanità ci siano ancora ampi margini di risparmio? Guardando ai dati Ocse, in termini di esiti clinici l’Italia si colloca ben al di sopra della media europea a fronte di un forte sottofinanziamento, di un basso numero di posti letto e con gravi carenze di personale. La tenuta del sistema è però messa a rischio da alcuni dati che rendono evidente crescenti difficoltà nell’accesso ai servizi. La priorità è quella di far crescere gli investimenti, investire nel personale e migliorare alcuni aspetti legati alla prevenzione. Altro che risparmi.
In vista della prossima legge di Bilancio, a causa delle ristrettezze economiche, sarà molto complicato accontentare le richieste che provengono dai diversi ministeri. Per quanto riguarda la sanità, il ministro Orazio Schillaci ha chiesto ulteriori 4 miliardi da aggiungersi ai 2,5 miliardi già previsti dalla precedente manovra. Risorse, queste ultime, che verranno però in larga parte erose dall’inflazione e dai rincari dei costi energetici. Dalle prime esternazioni del Mef sembra però che sarà molto difficile accontentare le richieste del ministro. Ed ecco quindi che si torna a parlare di potenziali risparmi da investire in maniera più efficiente all’interno dello stesso comparto. Ma siamo sicuri che in sanità ci siano ancora ampi margini di risparmio?

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/09/2023


lunedì 4 settembre 2023
In dieci anni due milioni di case in più, ma mancano dove serve

La crescita delle abitazioni registrate al Catasto si scontra con un minimo aumento (0,2%) degli immobili occupati stabilmente. Maggiore pressione sulle città, a Prato si sfiora il pieno utilizzo
La geografia del tasso di utilizzo del patrimonio residenziale dei capoluoghi di provincia è a macchia di leopardo. Vi sono città, come Prato e Livorno, in cui con nove case abitate su dieci si potrebbe parlare di pieno utilizzo; altre dove questo non arriva al 60%: è il caso di L’Aquila, Agrigento ed Enna. La forbice è molto aperta, ma non è agevole spiegare perché. Si nota però una più elevata percentuale delle case abitate dei capoluoghi delle regioni del Centro-nord e in buona parte di quelli con più popolazione: Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze sono città con un tasso di utilizzo che tocca almeno l’85 per cento. In una decina di anni hanno registrato un aumento del 6-7%, ma restano città in cui la domanda di case è più pressante che altrove e dove si sente la maggiore urgenza di iniziative politiche nel settore.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 04/09/2023


lunedì 4 settembre 2023
Edifici vuoti per i costi di riqualificazione

Nei centri maggiori prezzi inaccessibili. In quelli minori troppo cemento
Che conclusioni trarre dalla mappatura del tasso di utilizzo del patrimonio abitativo italiano? La classifica dei capoluoghi sollecita riflessioni sul successo o meno di alcune città, sulle politiche abitative nazionali, di cui è diventato pressante un rilancio, e sulla necessità di fermare il consumo di suolo e rigenerare l’esistente, non da ultimo per l’incombente direttiva europea sulle case green (obbligo per gli edifici residenziali di raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030.
«Spicca il successo dei capoluoghi con più popolazione come Milano, Roma, Firenze, Bologna, che attirano per opportunità di lavoro e servizi e trattengono la popolazione più giovane», esordisce Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it. «Non penso che a Milano circa il 15% di immobili non utilizzati rifletta la situazione attuale. Valutiamo che nei maggiori capoluoghi circa un 5/7% di vuoto sia fisiologico per la rotazione delle persone all’interno degli immobili.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 04/09/2023


domenica 3 settembre 2023
Superbonus fuori controllo: la spesa verso i 100 miliardi. I timori del governo sui conti

Una frana si sta abbattendo sui conti pubblici e sull’economia italiana. I bonus legati alle ristrutturazioni edilizie sono ormai fuori controllo: da marzo a oggi, in soli cinque mesi, sono saltati fuori altri 35 miliardi di crediti ceduti o scontati in fattura dalle imprese, che non erano previsti nei tendenziali di spesa. Ben 4 miliardi di questi crediti, poi, si sono rivelati fasulli. Quelli irregolari, a fine agosto, arrivavano a 12,8 miliardi, si legge in un appunto consegnato nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Preoccupatissima, perché i bonus si stanno mangiando tutti i soldi per la manovra di bilancio 2024, ipotecano i conti futuri, e la bolla che si è generata rischia di creare problemi seri all’economia, se non addirittura avere risvolti sociali. Tra la fine di marzo e la fine di agosto, secondo l’appunto di Ernesto Maria Ruffini alla premier, i crediti legati ai bonus edilizi che sono stati ceduti o scontati dalle imprese in fattura sono cresciuti da 110 a 146 miliardi di euro. Di questi, solo 23 sono stati già compensati, portandoli a riduzione delle tasse dovute. Gli altri 123 miliardi, che possono essere scontati in un quadriennio, sono in gran parte alla vana ricerca di un compratore. Al conto vanno aggiunti i crediti che i titolari portano direttamente in detrazione dalle imposte, si stima un’altra ventina di miliardi.

Leggi: Corriere della Sera, 03/09/2023


venerdì 1 settembre 2023
Manovra, un “piano casa” per gli affitti. Salvini chiede più soldi per l’edilizia popolare

La richiesta è arrivata sulla scrivania del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Mittente: Matteo Salvini. Oggetto: soldi per il “Piano casa” nella legge di bilancio. Qualche centinaia di milioni, una cifra che svela la reale portata dell’intervento: solo l’avvio di un piano per l’edilizia pubblica, di fatto una toppa all’emergenza abitativa che rischia di acuirsi in autunno a causa del caro affitti.
È questo timore a spingere il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega ad avviare la ricognizione delle case popolari sfitte, questione tutta da risolvere e che precede la costruzione di nuovi alloggi. L’ultimo dato risale al 2019: su circa 800 mila abitazioni di proprietà delle Regioni e dei Comuni, circa 55 mila risultavano vuote, per lo più perché in attesa di ristrutturazione. Ma nel frattempo l’incidenza è senza dubbio aumentata – si ipotizza fino al 10% – perché le Aziende casa, gli enti che le gestiscono, non hanno risorse per i lavori.

Leggi: La Repubblica, 01/09/2023


venerdì 1 settembre 2023
Servizi sanitari, per gli over 50 le criticità maggiori sono i tempi di attesa e la qualità delle strutture

Indagine del Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research. In Italia oltre l’85% degli over 50 gode di buona salute. La farmacia è il servizio sanitario più frequentato; i servizi del 118 sono giudicati in modo molto positivo dal 36,6% degli intervistati che hanno detto di averne usufruito, le esperienze in Pronto Soccorso sono invece valutate in maniera negativa da oltre il 58,2% di coloro che vi hanno fatto accesso
Qualità del sistema sanitario, presenza territoriale e accessibilità ai sevizi sanitari nazionali: sono queste le aree oggetto dell’indagine “L’accesso ai Servizi Sanitari”, realizzata dal Centro Studi 50&Più in collaborazione con Format Research. Obiettivo della ricerca è quello di rilevare, descrivere e analizzare su un campione di 1.000 over 50 anni le difficoltà di accesso ai principali servizi sanitari e valutarli in termini di adeguatezza, qualità e propensione al digitale.

Leggi: Redattore Sociale, 01/09/2023


giovedì 31 agosto 2023
La prevenzione è scomparsa dai radar. Dagli screening agli stili di vita con la pandemia sono peggiorati i servizi. E al Sud è un disastro

Analisi della Corte dei conti sui risultati del nuovo sistema di monitoraggio dei Lea relativi al 2021. Dall’esame dei dati emerge come l’Area della Prevenzione al Sud (ma non solo) presenti bassi livelli di adesione agli screening per le principali patologie tumorali. Ma anche sui vaccini le coperture tra i bambini sono peggiorate rispetto al pre Covid.
La pandemia tra i molteplici effetti nefasti che ha causato al Paese ha travolto anche i sistemi sanitari regionali soprattutto quelli del Sud che hanno visto le loro performance (già negative) peggiorare ulteriormente. È quanto emerge da un’analisi dettagliata della Corte dei conti sui risultati del nuovo sistema di monitoraggio dei Lea relativi al 2021 che ricordiamo è composto da tre indicatori principali: prevenzione, territorio e ospedale.
Nello specifico qui ci occupiamo dell’Area della Prevenzione e dell’analisi degli indicatori che compongono il risultato finale. In quest’ambito sono 4 le Regioni che, nel 2021, non raggiungono il punteggio minimo, due nel Nord (Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano) e due nel Mezzogiorno (Regione siciliana e Sardegna).

Leggi: Quotidiano Snaità, 31/08/2023


mercoledì 30 agosto 2023
Progetti sugli ex immobili della mafia, adesso si può richiedere il Social bonus

L’agevolazione è prevista dal Codice del Terzo settore ed è pari al credito di imposta del 65% delle erogazioni effettuate da persone fisiche e al 50% di quelle da enti o società
Social bonus per il Terzo settore è attiva la piattaforma per presentare la domanda. Su sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si può adesso iniziare la procedura informatica che consente di compilare la richiesta del contributo e presentare i progetti da finanziare per il recupero di immobili confiscati alla criminalità . Lo ha comunicato lunedì 28 agosto il ministero con un avviso sul sito, sottolineando che il prossimo 15 settembre sarà la prima finestra utile per la presentazione dei progetti da finanziare con il bonus. L’agevolazione di cui si può fare richiesta, più nel dettaglio, è prevista dall’articolo 81 del Codice del Terzo settore e consiste in un credito di imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche e del 50% se effettuate da enti o società in favore degli enti del Terzo settore.

Leggi: Italia Oggi, 30/08/2023


martedì 29 agosto 2023
Pensioni: da governo solo slogan, vogliamo risposte

“Nonostante i tanti slogan e le promesse elettorali, questo governo sulle pensioni non farà nulla, anzi, sino ad oggi, è riuscito a fare peggio dei governi precedenti”. Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.
“In questi mesi – aggiunge la dirigente sindacale – si è continuato a tagliare sul capitolo previdenziale, prima con la scorsa legge di Bilancio, a partire dalla rivalutazione dell’importo pensionistico, poi con il fondo precoci e l’azzeramento di altre misure di flessibilità esistenti, come opzione donna”.
“Riteniamo che il confronto aperto con le parti sociali sia finto, non è mai stata data alcuna risposta, e purtroppo non solo sulle pensioni. Sui diversi capitoli previdenziali – sottolinea Ghiglione – conosciamo le posizioni di questo esecutivo solo leggendo i giornali. Se le notizie di oggi, veicolate su alcuni organi di stampa, fossero vere, sarebbero scelte gravi e non condivise con chi rappresenta lavoratori e pensionati”.

Leggi: Cgil, 29/08/2023


lunedì 28 agosto 2023
Quando la badante non torna dalla vacanza

«Buongiorno signora, volevo dirle che non torno: ho deciso di restare nel mio paese». Inizia con una decina di parole, l’incubo che accomuna moltissime famiglie italiane.
La badante che non rientra dalle ferie getta nel panico migliaia di persone, che durante l’estate avevano trovato soluzioni tampone al problema di dover lasciare genitori e nonni non autosufficienti per andare in vacanza.
I «nonnetti» più fortunati si sono ritrovati dentro casa a luglio e agosto una sconosciuta o sconosciuto, ma comunque una sostituta scelta da chi era in procinto di andar via o una «persona fidata», magari amica di amici. Chi poteva, poi, ha pagato il soggiorno di qualche settimana per mandare i propri cari.

Leggi: Il Giornale, 28/08/2023


lunedì 21 agosto 2023
RSA abusive e irregolari negli alberghi. Strutture con servizi medici e infermieristici al limite dello sfruttamento

Scoperte dai Carabinieri RSA abusive e irregolari negli alberghi. Strutture con servizi medici e infermieristici al limite dello sfruttamento.
La crescente domanda di posti nelle case di riposo ha portato alla nascita di strutture irregolari, spesso gestite da hotel o pensioni. Queste strutture offrono servizi medici e infermieristici a prezzi molto più bassi rispetto alle case di riposo tradizionali, ma spesso non sono adeguatamente attrezzate o pensate per l’assistenza agli anziani.
I controlli dei carabinieri hanno scoperto diverse strutture irregolari, soprattutto in piccoli centri di provincia. Queste strutture offrono rette da 1600 euro al mese, mentre le case di riposo tradizionali costano in media 3200 euro al mese.
La denuncia di Michele Assandri, presidente di Anasate, è preoccupante: “Nessuna impresa sanitaria potrebbe applicare quelle tariffe, certi alberghi fiutano l’affare”.

Leggi: Assocare News, 21/08/2023


martedì 8 agosto 2023
Ondata di caldo e salute, il medico: “Nel Mezzogiorno molti tagli alla sanità. I fragili penalizzati”

Il report del Ministero della Salute ha evidenziato l’impatto dell’ondata di caldo sulle fasce di popolazione più debole
Filippo Anelli è il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e lavora a Bari come medico di famiglia,
Cosa è successo a luglio, perché i dati di mortalità del Nord e del Centro-Sud sono così diversi?
«Le ondate di calore di per sé sono sempre foriere di un aumento della mortalità, soprattutto tra gli anziani. Il problema ha una rilevanza sia sociale che sanitaria. Per aiutare queste persone, quelle fragili o molto vecchie, bisogna avere un buon sistema sociale, per stare loro vicino magari al domicilio, e anche sanitario, per le eventuali cure, in emergenza e non. E nel nostro Paese questi servizi sono molto diversi al Nord rispetto al Sud».

Leggi: La Repubblica, 08/08/2023


venerdì 4 agosto 2023
Pnrr: i tagli degli obiettivi e la coerenza dei dati…

Riprendiamo la riflessione partendo dai dati PNRR ufficiali e dal recente articolo, pubblicato su Quotidiano Sanità “Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del PNRR salute?”
Riprendiamo la riflessione partendo dai dati PNRR ufficiali e facciamo riferimento al recente articolo, pubblicato su “Quotidiano sanità”, da Franco Pesaresi, membro CDN ASIQUAS, titolato “Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del PNRR salute?”[1] in cui si chiedeva “… quale futuro per le case della comunità, gli ospedali di comunità e le COT? La fase della selezione delle opere da realizzare immediatamente sarà una fase molto delicata da cui dipende il successo del PNRR, ma anche molto rilevante al fine della riorganizzazione della rete dei servizi territoriali per cui bisognerà portarla avanti con attenzione ed equilibrio.”

Leggi: Quotidiano Sanità, 04/08/2023


lunedì 31 luglio 2023
Che fine faranno i nuovi presidi di assistenza territoriale con la modifica del Pnrr salute?

E quale futuro per le case della comunità, gli ospedali di comunità e le COT? La fase della selezione delle opere da realizzare immediatamente sarà una fase molto delicata da cui dipende il successo del PNRR ma anche molto rilevante al fine della riorganizzazione della rete dei servizi territoriali per cui bisognerà portarla avanti con attenzione ed equilibrio.
Il 27 luglio 2023 il Governo ha presentato la proposta di revisione del Pnrr. Che cosa si prevede per le case della comunità (CdC), gli ospedali di comunità (OdC) e le centrali operative territoriali (COT)?
Le motivazioni della revisione della Missione Salute del PNRR
Il progetto del Governo rileva che nel corso del 2022, il rialzo dei prezzi delle materie prime ed energetiche ha comportato un aumento del costo degli investimenti da realizzare nell’ambito del PNRR. Tale circostanza si è riflessa in modo rilevante anche sul costo delle opere di edilizia sanitaria. Le stime effettuate dal Ministero della Salute hanno rilevato con riferimento alle Case della Comunità, che tra il 2021 e il 2023 l’incremento dei costi di costruzione per un intervento tipologico, risultante da un Computo Metrico Estimativo per ognuna delle quattro macrocategorie di lavori rilevanti (strutture, opere edili, impianti idrici e meccanici, impianti elettrici e speciali), oscilla tra il 24% e il 66% a seconda delle Regioni considerate.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/07/2023


venerdì 28 luglio 2023
Pnrr, l’accusa al Governo: “Tutte le modifiche sono state fatte senza consultare la società civile”

La proposta di modifica del Pnrr presentata dal Governo è corposa e riguarda svariate misure che toccano quasi 16 miliardi di euro (su 191,5 miliardi di fondi Pnrr). Ma le associazioni dell’Osservatorio civico Pnnr sottolineano come l’intero impianto di proposte sia stato adottato “senza consultare la società civile, che da mesi chiede di essere ascoltata”
La proposta di modifica del Pnrr presentata dal Governo è corposa e riguarda svariate misure che toccano quasi 16 miliardi di euro (su 191,5 miliardi di fondi Pnrr) che coinvolge circa 144 misure in totale. “Il nuovo capitolo “Repower Eu”, che da solo vale 2,76 miliardi di euro solo per l’Italia, ha specifici obiettivi di diversificazione energetica. L’intero impianto di proposte però sono state adottate senza consultare la società civile, che da mesi chiede di essere ascoltata dal Governo”. La denuncia è dell’Osservatorio civico Pnrr, promosso da ActionAid e da Cittadinanzattiva e a cui aderiscono decine di realtà sociali.

Leggi: Redattore Sociale, 28/07/2023


venerdì 28 luglio 2023
Casa. Il costo per l’affitto? “Incide mediamente per il 21,1% sul budget familiare”

Rapporto della Uil sui costi delle locazioni. Mediamente per un appartamento di 100 mq il canone ammonta a 570 euro mensili, con punte di oltre 1500 euro nelle grandi città (1570 euro a Milano). Tra il 2021 e il 2022 il costo delle locazioni è aumentato del 3,6% (240 euro annui)
Quanto si spende per la locazione di un appartamento di 100 mq ubicato in una città capoluogo di provincia? “A livello nazionale – spiega Ivana Veronese, segretaria confederale UIL – il costo medio di un canone di affitto, nel secondo semestre del 2022, è di 570 euro mensili (6.840 euro annui), che incide per il 21,1% sul budget familiare”.

Leggi: Redattore Sociale, 28/07/2023


giovedì 27 luglio 2023
Pnrr. Dalle Case agli Ospedali della Comunità fino alla telemedicina, ecco il piano del Governo che rivede gli obiettivi della Mission 6

“Il contesto attuale comporta difficoltà di attuazione non solo per le strutture sanitarie (Casa della Comunità, Ospedali della Comunità, Ospedali sicuri e sostenibili) ma anche per i progetti di transizione digitale (quali telemedicina, sostituzione delle grandi apparecchiature, digitalizzazione dei DEA di I e II livello) nella misura in cui richiedono lavori edili per la preparazione dei locali”. I target tagliati saranno ugualmente realizzati con i fondi per l’edilizia sanitaria e con le risorse della politica di coesione (FSC). LA BOZZA
Una riduzione degli interventi da finanziare con le risorse del Pnrr entro il 2026 a causa dell’aumento dei costi anche se le altre strutture espunte dai target saranno in ogni caso realizzare con altre risorse provenienti dall’ex art.20/88 sull’edilizia sanitaria e da una riprogrammazione delle risorse della politica di coesione (FSC).
È questo l’impianto generale contenuto nella bozza del Piano di revisione del Governo che pubblichiamo. Ad esempio il target per le Case della Comunità scende da 1.350 a 936 (le 414 espunte saranno realizzate con altri fondi), gli Ospedali di Comunità passano da 400 a 304. Le Cot scendono da 600 a 524. Novità anche sul Fascicolo sanitario elettronico: la proposta di modifica riguarda la previsione secondo la quale l’integrazione/l’inserimento dei documenti nel FSE deve iniziare dai documenti nativi digitali, escludendo dal perimetro dell’intervento la migrazione/trasposizione ad hoc di documenti cartacei attuali o vecchi. Spostati i tempi di realizzazione dei progetti di telemedicina.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/07/2023


giovedì 27 luglio 2023
Il nuovo Fascicolo sanitario elettronico pronto al decollo. Dai vaccini, ai farmaci fino alle cartelle cliniche ecco i dati che conterrà e come funzionerà la privacy

Pronto il nuovo decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica che definisce quali dati sanitari conterrà il Fse 2.0, chi dovrà inserirli e da chi potranno essere consultati. Nel Fascicolo ci sarà anche la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta e che potrà essere consultato dagli operatori sanitari anche in caso di accesso in emergenza ad una struttura sanitaria.
Dalle vaccinazioni effettuate, passando per le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, i verbali di pronto soccorso fino alle misure di privacy e molto altro ancora. Saranno queste alcune delle numerose informazioni che saranno contenute nel Fascicolo sanitario elettronico 2.0 e che sono previste da un decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica su cui sarà necessario il parere delle Regioni e che già ha avuto via libera dal Garante della Privacy.
Il FSE contiene i seguenti dati e documenti, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale: a) dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati); b) referti c) verbali pronto soccorso; d) lettere di dimissione; e) profilo sanitario sintetico; f) prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; g) cartelle cliniche; h) erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN; 8 i) vaccinazioni; j) erogazione di prestazioni di assistenza specialistica; k) taccuino personale dell’assistito, di cui all’articolo 5; l) dati delle tessere per i portatori di impianto; m) lettera di invito per screening.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/07/2023


REGIONI:

domenica 27 luglio 2023
Caro anziani: Biella guida la protesta in Piemonte contro le rette d’oro nelle case di riposo

Biella guida la protesta contro la Regione per le rette d’oro nelle case di riposo “Per molte famiglie ormai la spesa è diventata insostenibile”
Biella, provincia più vecchia d’Italia, non poteva non guidare la protesta contro i rincari di case di riposo e assistenza ai malati di Alzheimer. Mentre le richieste di inserimento continuano a crescere, il costo diventa sempre più proibitivo. «Riuscire ad accedere alla quota sanitaria (contributo che aiuta a pagare la retta di una struttura, che parte dai 2500 euro) è un’impresa impossibile, mentre le spese per la gestione di un congiunto affetto dal morbo di Alzheimer, in centro diurno, hanno registrato aumenti fuori misura ? spiega Paola Garbella, direttore delle case di riposo Cerino Zegna di Occhieppo Superiore, Gallo di Cossato, Maria Grazia di Lessona e Residenza Ines e Piera Capellaro di Mongrando. Le famiglie difficilmente riescono a far fronte alla spesa mensile di una Rsa e per accedere al sostegno regionale c’è, ormai, un tempo minimo di attesa di oltre tre anni. Lasso di tempo infinito per un anziano con gravi patologie.

Leggi: La Stampa, 27/08/2023


mercoledì 23 luglio 2023
Case di riposo, Cgil: “Un’emergenza da affrontare in modo equo, trasparente, condiviso ed organico”

“La situazione delle case di riposo è grave, gli aumenti della componente alberghiera della retta intervenuti già a partire dalla fine del 2022 sotto forma di contributo al caro energia e poi continuati nei primi mesi del 2023 per effetto dell’applicazione dell’adeguamento Istat di ben 7,8 punti, hanno aggravato in maniera ormai insostenibile la condizione economica dei famigliari chiamati ad integrare le somme a carico dei propri cari spesso non autosufficienti. Parliamo di aggravi compresi tra i 1.860 euro all’anno (5 euro al giorno) fino ai 5.580 euro all’anno (15 euro al giorno)”, riporta una nota stampa a firma di Adriano Filice, Segretario Spi Cgil Verona
“In graduatoria attualmente ci sono 1.486 persone, anziani in attesa di un ricovero. Non va dimenticato il problema del grande e grave fabbisogno di personale, specialmente di tipo medico e infermieristico. C’è quindi l’assoluta necessità di rinforzare il servizio e aumentare il numero delle impegnative”, continua la nota.

Leggi: Il Mattino di Verona, 23/07/2023


venerdì 18 agosto 2023
Un villaggio sempre più smart. La biblioteca è il fiore all’occhiello

Bilancio positivo del progetto ‘Se-sto-bene’ che ha rivitalizzato l’area Sud Ferrovia di Sesto.
Un quartiere, anzi un villaggio, sempre più smart. Lo ‘smart village’ nell’area di largo Stephen Biko, all’interno del lotto residenziale Pl1, può tracciare un bilancio decisamente positivo delle iniziative realizzate per il progetto «Se-sto bene» finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del bando per i progetti di sicurezza integrata: iniziative che hanno animato l’area del Sud Ferrovia di Sesto Fiorentino ma richiamato pubblico anche dall’esterno. «Siamo contenti – dice infatti Gregorio Fulciniti presidente del Comitato Stephen Biko – perché sono state tante le attività organizzate autonomamente o insieme agli altri partner del progetto che hanno ottenuto grandi riscontri. Ci sono state iniziative di maggior durata, partite lo scorso gennaio, come ad esempio il corso di italiano per stranieri, di ginnastica posturale e di yoga ma anche mirate come le visite ad alcuni musei fiorentini con Auser e Casa del popolo di Padule.

Leggi: La Nazione, 18/08/2023


venerdì 4 agosto 2023
Ats Brianza, Telefonia sociale: il contact-center a favore di cittadini fragili

Un servizio di contact-center a favore di cittadini fragili individuati dai Servizi Sociali dei Comuni. È il “Servizio di Telefonia Sociale”, un nuovo progetto promosso da Ats Brianza. A seguito di un bando di gara lanciato da Ats, ad occuparsi del servizio sarà Auser Lecco insieme ad Auser Volontariato Brianza. Le associazioni opereranno per un anno prendendo in carico almeno 1.500 persone su tutto il territorio delle province di Lecco e Monza Brianza.
«Sulla base di precedenti esperienze di telefonia sociale – spiega il direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella – abbiamo voluto istituire un nuovo servizio che prevede il pieno coinvolgimento dei comuni. Ci auguriamo di arrivare a conoscere meglio le problematiche delle fasce più deboli, consentendo ai Servizi Sociali un’efficace presa in carico dei soggetti bisognosi”.

Leggi: Il Cittadino Monza e Brianza, 04/08/2023


giovedì 3 agosto 2023
Ancona. Dichiarata Incostituzionale la Legge Regionale 36/05 sulle politiche abitative, nella parte in cui si richiede la residenza da almeno 5 anni nella Regione per partecipare ai Bandi per l’assegnazione di alloggi popolari

Le proposte delle Organizzazioni sindacali degli inquilini sull’immobilismo della Regione.
La Corte Costituzionale ha confermato quanto già sostenuto dalle Organizzazione Sindacali in occasione delle modifiche alla Legge Regionale 36/05 sull’illegittimità del requisito quinquennale della residenza nella Regione per la partecipazione ai Bandi di E.R.P., che ha comportato l’esclusione di una parte della popolazione.
Necessita ora pertanto modificare la norma adottando gli opportuni provvedimenti in merito e sarebbe opportuno cogliere l’occasione per una nuova e completa riforma della Legge Regionale 36/05 sulle politiche abitative, adeguata alle reali mutate esigenze della popolazione, in sostituzione della precedente riforma 16/21, in quanto solo parziale e volta principalmente all’inclusione nei benefici di alcune categorie rispetto ad altre, dai sindacati degli inquilini non condivisa anche per alcuni aspetti di dubbia costituzionalità e sulla quale si sono resi disponibili sin d’ora al confronto.

Leggi: Sunia, 03/08/2023


mercoledì 2 agosto 2023
Pnrr. La rabbia delle Regioni sulla revisione del Piano: “Ancora una volta non coinvolti”. E sulla sanità: “Già programmate le risorse per edilizia sanitaria. Per realizzare Case e Ospedali di comunità servono più fondi”

Analisi delle Regioni del Piano di revisione del Pnrr approntato dal Governo: “La sostituzione delle risorse UE con quelle del bilancio nazionale potrebbe rappresentare un’incognita forte data da saldi di finanza pubblica, c’è il rischio di bloccare i cantieri”. E sulla Mission Salute dove molti dei nuovi presidi territoriali saranno finanziati con i soldi dell’edilizia sanitaria le Regioni gelano il Governo: “Quelle risorse sono già programmate”. IL DOCUMENTO
“Ancora una volta, le Regioni e le Province Autonome non siano state coinvolte nella definizione del documento (pur trattandosi allo stato attuale di una bozza per la diramazione), benché, come ampiamente dimostrato sino ad ora nell’attuazione del PNRR, le stesse giochino un ruolo fondamentale per l’attuazione e per le necessarie sinergie da attivare sui territori per massimizzarne l’efficacia. In relazione a ciò appare, quindi, quanto mai opportuno e urgente un confronto sul documento anche al fine di assicurare un allineamento e una coerenza anche con le progettualità e le programmazioni regionali”. È quanto scrivono le Regioni in un documento congiunto in cui analizzano il Piano di revisione del Pnrr presentato dal Governo e in cui sottolineano come “la sostituzione delle risorse UE con quelle del bilancio nazionale potrebbe rappresentare un’incognita forte data da saldi di finanza pubblica e dall’entrata in vigore della nuova governance europea, un rischio blocco dei cantieri senza la certezza dei finanziamenti e, infine, un rischio per le autonomie speciali di definanziamento degli interventi laddove riferiti a finanziamenti statali non a loro destinati”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/08/2023


venerdì 28 luglio 2023
È stata lanciata Wellgranda – Reti di Welfare, nuova iniziativa della CRC

Un’innovativa azione di sistema promossa in collaborazione con SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale per lo sviluppo di sistemi di welfare in provincia di Cuneo
WELLGRANDA è un’azione di sistema finalizzata a costruire un’infrastruttura permanente, fisica e virtuale, che possa supportare e accompagnare azioni operative e strategiche di welfare nel territorio della provincia di Cuneo.
WELLGRANDA avrà una durata triennale: il progetto vuole far conoscere e sostenere lo sviluppo di sistemi di welfare capaci di rispondere ai bisogni del territorio, trovando applicazione negli enti, nelle imprese e nelle associazioni della provincia di Cuneo. In parallelo, il progetto lavorerà, in stretta sinergia con gli stakeholder locali, per sviluppare nuovi servizi, prodotti e modelli che possano rispondere a queste esigenze, grazie anche all’accompagnamento di esperti e alla costruzione di reti con gli attori nazionali e internazionali.

Leggi: Cuneo Dice, 28/07/2023


venerdì 28 luglio 2023
Accordo locale MILANO: CGIL, UIL, SUNIA e UNIAT: un mezzo per contrastare il caro affitti e arginare la speculazione immobiliare

Con canoni più sostenibili, lavoratori, studenti, pensionati non costretti a lasciare la città in cui lavorano, vivono, studiano
I Sindacati Confederali Cgil di Milano e Uil Milano, nel commentare il nuovo accordo locale per la città Metropolitana di Milano siglato nella giornata di ieri tra le Associazioni dei Proprietari (Assoedilizia, Aspi, Uppi, Appc, Confappi)e dei Sindacati degli Inquilini (Sunia di Milano, Uniat, Conia) alla presenza dell’assessore alla Casa, Pierfrancesco Maran, insieme al Sunia di Milano e all’Uniat, così dichiarano:
“Un accordo positivo, firmato in tempi rapidissimi, dopo un percorso serrato e sinergico tra tutte le parti, con l’obiettivo prioritario di mettere in campo una soluzione concreta per contrastare il tema del caro-affitto a Milano e tutelare l’inquilino.
L’Accordo può essere mezzo per arginare la speculazione del mercato milanese; può rappresentare un valido sostegno per le tante famiglie che non possono accedere alle case popolari né possono permettersi le case del mercato libero e per i tanti studenti universitari e lavoratori che vengono a Milano.

Leggi: Sunia, 28/07/2023


mercoledì 26 luglio 2023
Toscana, torna il progetto Pronto Badante

Riparte “Pronto Badante”, il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione (nel 2015 la fase sperimentale riguardava il territorio di Firenze e provincia) offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Finora la gestione del progetto è sempre stata regionale: adesso saranno le Società della salute e le Zone distretto ad attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno le azioni, con più di nove milioni stanziati dalla Regione Toscana per il triennio 2023-2026.

Leggi: Auser, 26/07/2023


mercoledì 26 luglio 2023
Caregiver, dalla Fondazione con il Sud 4 milioni per interventi di supporto

Attraverso la quinta edizione del Bando Socio-Sanitario, la Fondazione Con il Sud intende sostenere interventi a favore dei caregiver, che quotidianamente assistono familiari con bisogni di cura elevati. In particolare, la Fondazione mette a disposizione 4 milioni di euro di risorse private per progetti che prevedano percorsi di supporto volti ad alleviarne il carico assistenziale e a potenziare i servizi di cura per gli assistiti. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Leggi: Auser, 26/07/2023


IN AGENDA:

Disabilità, Fish presenta i risultati del progetto “Welfare 4.0”

Mercoledì 6 settembre a Roma saranno presentati azioni e strumenti innovativi per un welfare non solo di protezione ma di inclusione e riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità
Per un welfare comunitario di inclusione è il titolo dell’evento di chiusura del progetto Welfare 4.0. Ma è anche un indirizzo alla politica, al mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Un invito affinché le politiche sociali siano maggiormente inclusive ed attente ai bisogni di tutti i cittaidni. In particolar modo delle persone con disabilità.

Leggi: Redattore Sociale


A Rimini il 22 e 23 settembre EXPO AID 2023. Io persona al centro”

Il 22 e 23 settembre si svolgerà a Rimini “EXPO AID 2023 – Io, persona al centro”. Un grande evento istituzionale, che coinvolge il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti.
È la prima edizione di un grande evento nazionale saranno previste attività sportive e ricreative, un’area espositiva, seminari di confronto e momenti partecipativi e di formazione.

Leggi: Auser


Il 28 settembre a Roma Giornata dell’Associazionismo promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore

Il prossimo 28 settembre si terrà la Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta APS del Forum Nazionale del Terzo Settore. L’evento dal titolo: “Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS nella costruzione di legami solidali e di un’economia inclusiva”, si svolgerà a Roma e rappresenterà la prima edizione di un appuntamento che dovrebbe diventare costante nel tempo.
Per info: forumterzosettore.it

Leggi: Auser


11-10-2023 – Workshop ProMIS: “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”- Bruxelles

Il Programma Mattone Internazionale Salute – ProMIS organizza, nell’ambito della Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2023, il workshop intitolato “Integrazione socio-sanitaria: il ruolo delle regioni nel quadro delle iniziative europee”, che si terrà a Bruxelles l’11 ottobre 2023, dalle ore 11:30 alle 12:30.

Leggi: Promisalute


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Invecchiamento della popolazione e “nuove” malattie neurogeriatriche nell’epoca della medicina della fretta

L’aumento dell’aspettativa di vita ha comportato un cambiamento nell’epidemiologia delle malattie. In passato, le malattie infettive e le carenze nutrizionali erano predominanti, ma ora prevalgono le malattie cronico-degenerative e la fragilità. Gestire questi cambiamenti, che vanno oltre i vecchi modelli causa-effetto, è una sfida complessa, soprattutto per le persone anziane. Questo articolo esplora l’invecchiamento da diverse angolazioni, concentrandosi in particolare sulle demenze e analizzandone varie prospettive.- di Ferdinando Schiavo (Neurologo)
L’invecchiamento della popolazione mondiale rappresenta un fenomeno di portata storica. Già nel 2011, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimò che entro il 2050 il numero delle persone con più di 65 anni sarebbe passato da 524 milioni a 1,5 miliardi, previsioni sostanzialmente confermate successivamente. In Italia, dal tardo ‘900 ad oggi, l’aspettativa di vita è aumentata gradualmente, passando da circa 43 anni agli oltre 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne. Nel 2018 si è registrato il superamento della popolazione di età superiore ai 60 anni rispetto a quella sotto i 30 anni, e si stanno verificando altri cambiamenti demografici significativi.

Leggi: I Luoghi della Cura


Negli ultimi 10 anni diminuisce la spesa reale per gli anziani non autosufficienti – di Franco Pesaresi

Dopo l’approvazione della L. 33/2023 (“Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”) e in attesa dei decreti legislativi attuativi della Legge delega può essere molto utile fare il punto sulla spesa per l’assistenza di lungo termine (long-term care – LTC) in Italia con particolare riferimento a quella per gli anziani non autosufficienti.
La Long-Term Care (LTC) comprende ogni forma di assistenza fornita a persone non autosufficienti lungo un periodo di tempo esteso senza data di termine predefinita. La LTC indica la gamma di servizi – sociali, sociosanitari e sanitari – che assistono le persone con limitazioni funzionali o cognitive (malattia, invecchiamento, disabilità psichica e fisica) nella loro capacità di prendersi cura di sé stessi e di interagire con gli altri (OECD, 2021). Il concetto di “cure di lungo termine” implica un supporto duraturo a favore di individui in una condizione di perdita e/o riduzione dell’autonomia a causa di invecchiamento, malattie pregresse o croniche, disabilità fisica o psicofisica.

Leggi: Welforum


La patologia più grave della vecchiaia è l’idea che ne abbiamo (J.HILLMAN) – di Serena Moriondo

Un terzo della popolazione italiana e composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. E’ una conquista o una condanna? Perché sia considerata una conquista è necessario cambiare, liberarsi dagli stereotipi, attraversare un pezzo di vita “con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnarsi.”
Un saggio invito e alcune brillanti riflessioni, che troverete in “AGE PRIDE. Per liberarci dai pregiudizi sull’età” (2023, Giulio Einaudi ed.), l’ultimo libro di Lidia Ravera. Un libro diretto, essenziale, salutare per ogni età, del quale consigliamo la lettura.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Il ruolo sociale degli anziani (e degli amici) – Cristina Dell’Acqua

Nella lezione di Cicerone l’unico antidoto valido contro la tentazione di accantonare gli anziani
L’anzianità è il tempo della raccolta, non del ritiro dalla vita. Cicerone lo diceva nel 44 a.C. nel suo dialogo dedicato alla vecchiaia. L’oratore aveva da poco varcato la soglia della senectus, che a Roma iniziava a sessant’anni, e si accingeva a vivere una fase personale molto delicata. Escluso dalla vita pubblica e disperato per la morte della figlia Tullia, Cicerone si trova in uno stato di umana solitudine che affronta ricorrendo alla risorsa della cultura. Quella forma di cultura fatta di curiosità e studio alla ricerca di possibili risposte a problemi attuali, una cultura che ci aiuta a conoscerci e a scoprire la propria dignità. È come se Cicerone mettesse mano al bilancio della sua vita scrivendo due testi brevi (ma intensi): il De senectute e il De amicitia, vecchiaia e amicizia. I due cardini di una vita. E Cicerone li sigilla dedicandoli ad Attico, il suo amico di sempre e portavoce del suo pensiero, non a caso, è l’ottantaquatrenne Catone, autorevole e rispettato senex. La vecchiaia non è una malattia, è piuttosto la fase della vita in cui si raccolgono i frutti del tempo trascorso.

Leggi: Corriere della Sera


Se l’Italia abbandona gli anziani – di Ettore Jorio

Quella degli anziani è la nazione che diventerà maggioranza nel Paese. È una pena immaginare cosa accadrà di questo passo tra qualche anno. Il mezzogiorno, più che altrove, sarà senza un’offerta pubblica dignitosa da mettere a disposizione delle collettività cittadine. Per non parlare di quella dei piccoli centri periferici
Il futuro preoccupa più del presente! E’ la sensazione che riassumo sommando ciò cui ho assistito e assisto nel corso delle mattine della calura, tanto grassa da ungerti, appena attenuata. In giro, anziani come me e più di me, a fare di corsa (si fa per dire) la spesa per poi chiudersi in casa, spesso senza climatizzazione.
Terribile è il vedere la loro conta degli euro metallici, gli spiccioli, come se fossero sterline d’oro. L’attenzione al costo degli alimenti è notevole e preoccupante per chi vive di una pensione modesta, ma anche di una pensione insufficiente a mantenere una famiglia con disoccupati al seguito. Quanto al loro vestiario più comune, la testimonianza di anni passati, a dimostrazione della generosità distribuita nel tempo esclusivamente in favore di figli e nipoti. Fermandoti per scambiare due chiacchiere, rimani colpito dal quasi generale ricorso alle protesi dentarie mobili. Sono pertanto arrabbiato, più del solito.

Leggi: Quotidiano Sanità


Clima e media: gli appelli di Mattarella e degli scienziati per un’informazione più corretta

Il presidente della Repubblica ritiene “sorprendenti” le discussioni sulla fondatezza dei rischi del cambiamento climatico. Parisi, Giovannini e altri 98 esperti firmano una lettera aperta agli organi di stampa: “Spiegate chiaramente quali sono le cause della crisi climatica”. (Video e testi integrali) – di Flavio Natale
“Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico, e delle sue soluzioni”. Queste le parole contenute nell’appello lanciato il 28 luglio ai media da cento scienziati e studiosi italiani, tra i quali Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, Antonello Pasini, Nicola Armaroli, Luca Mercalli e Telmo Pievani. “Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore”, si legge nel documento.
“I media italiani parlano ancora troppo spesso di ‘maltempo’ invece che di cambiamento climatico”, proseguono gli scienziati. “Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. È come se nella primavera del 2020 i telegiornali avessero parlato solo di ricoverati o morti per problemi respiratori senza parlare della loro causa, cioè del virus SARS-CoV-2, o della soluzione, i vaccini”.

Leggi: Futura Network


«Noi vecchi non abbiamo futuro? Lasciateci vivere»

L’altro giorno si sono tenuti i funerali degli ospiti di una Rsa milanese periti in un incendio della struttura in un Duomo semi deserto e la meraviglia ingenua è che fosse appunto semi deserto. Credo che sia opinione diffusa quella sui vecchi che costano un sacco in medicine, posti ospedalieri, welfare, che detengono risorse, guadagnate in una vita, a scapito dei giovani, che tendono a conservare l’esistente senza una visione del futuro, che appesantiscono con la loro presenza una società altrimenti agile e scattante e via «litaniando». Date queste premesse perché, in un caldo giorno di luglio, si sarebbe dovuta creare una folla per andarne a salutare sei, estranei, che finalmente avevano tolto il disturbo? È vero, i vecchi non hanno futuro, anche se questo non implica che non sappiano immaginarlo e finanche progettarlo con piglio e cultura. Avrebbero però il presente se fosse permesso loro di viverlo serenamente. Tutti aspettano la pensione per godere il tempo libero, tutti fanno prevenzione per allontanare le malattie, la scienza annuncia di continuò scoperte che guariranno l’impossibile (con l’ovvia conseguenza di allungare la vita media) a quale scopo?

Leggi: Corriere della Sera


Come favorire la domiciliarità degli anziani in aree rurali: spunti di riflessione da una ricerca in Alto Adige

Promuovere la domiciliarità in aree rurali significa accompagnare le persone a ottimizzare le capacità di attivarsi e partecipare alla vita del proprio contesto familiare, relazionale e sociale – “restando nella propria casa” – nel proprio ambiente abitativo, in sicurezza, e garantendo una buona qualità di vita. La realtà di una popolazione sempre più longeva e sempre più diversificata assume, nelle aree rurali, sfumature specifiche, che richiedono risposte e soluzioni peculiari al contesto abitativo e anche ai diversi attori che lo abitano. Nell’articolo viene proposta una riflessione sulla domiciliarità in aree rurali, a partire da una ricerca svolta in provincia di Bolzano.
di Nadia Paone (Research Fellow, University of Applied Science Munich e docente a contratto, Libera Università di Bolzano), Sigrid Mairhofer (Professor, University of Applied Science Munich e docente a contratto, Università di Verona)
Tra le sfide correlate allo sviluppo demografico degli ultimi tempi, aumenta la necessità di sostenere la domiciliarità nell’età anziana. Nella maggior parte dei casi, gli anziani sono molto legati alla propria casa ed esprimono il desiderio di viverci il più a lungo possibile. Come è noto, le caratteristiche dell’abitazione e la partecipazione sociale hanno un’influenza significativa sull’autonomia e sulla qualità di vita delle persone anziane; l’importanza della casa e dell’ambiente di vita aumentano nella stessa misura in cui il raggio di azione diminuisce, per ragioni fisiche, psicologiche e sociali.

Leggi: I Luoghi della Cura


Aspettando Godot? Il digitale nel welfare dei servizi sociali – di Sergio Pasquinelli

Nel 2050 saremo assistiti da badanti-robot?
Da tempo si parla di servizi di welfare digitali, da qualche anno addirittura di intelligenza artificiale nel welfare sociale. In sanità lo sbarco è già avvenuto, non tanto nei servizi territoriali quanto in quelli ospedalieri. Qui diversi dispositivi diagnostici e terapeutici sono già, da tempo, al lavoro.
Quando e come il digitale entrerà “strutturalmente” nel welfare sociale, di territorio? Già la cosiddetta telemedicina sta facendo fatica ad essere adottata su vasta scala. Siamo ancora nella fase dei progetti, delle sperimentazioni, delle buone prassi. Come il progetto di tecnologia avanzata per persone con autismo “Blu Home”1. Oppure come le esperienze di monitoraggio da remoto, con sensori domestici, piattaforme di telemedicina con funzioni di assistenza a distanza e così via.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Assegno di incollocabilità: dal 1° luglio rivalutato l’importo mensile

Con circolare n. 34 del 26 luglio 2023, l’INAIL, così come decretato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali1, ha provveduto alla rivalutazione dell’importo dell’assegno di incollocabilità. Dal 1° luglio l’ammontare dell’assegno mensile di incollocabilità erogato dall’Inail passerà da 268,37 a 290,11 euro.
L’importo è stato rivalutato sulla base della variazione dell’8,1%, registrata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati intervenuta tra il 2021 e il 2022. La variazione di importo e i relativi arretrati saranno messi in pagamento dall’INAIL con il rateo di ottobre 2023.
L’assegno di incollocabilità grandi invalidi è una prestazione riservata agli invalidi per infortunio o malattia professionale, titolari di rendita diretta.
Per ottenerlo i requisiti sono:
età non superiore a 65 anni;
inabilità non inferiore al 34%, riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle allegate al D.P.R. n. 1124/1965 per infortuni o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006;
menomazione superiore al 20%, riconosciuta dall’INAIL secondo le tabelle di cui al D.M. 12 luglio 2000 per gli infortuni e le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007.
L’assegno può essere riconosciuto anche su espresso parere del medico INAIL al momento dell’accertamento del danno permanente, decorre dal 1° giorno del mese successivo alla domanda e viene pagato mensilmente

Leggi: Inca


 

 

 

Carissime e carissimi
con questo numero sospendiamo la pubblicazione delle newsletter di Abitare e Anziani. Riprenderemo i primi di settembre. Auguriamo a tutte e tutti una serena estate.
La redazione


NEWS:

lunedì 24 luglio 2023
Caregiver, un bando per alleviare le fatiche di chi si dedica ai familiari

Dalla Fondazione Con il Sud quattro milioni di euro destinati alle regioni del Mezzogiorno. Si rivolge a partenariati composti da almeno quattro organizzazioni, di cui due appartenenti al Terzo settore
La Fondazione Con il Sud sosteniene nuovi interventi a favore dei caregiver, attraverso la quinta edizione del bando sociosanitario riservato a coloro che quotidianamente assistono familiari con bisogni di cura elevati. In particolare, la Fondazione mette a disposizione quattro milioni di euro di risorse private per progetti che prevedano percorsi di supporto volti ad alleviarne il carico assistenziale e a potenziare i servizi di cura per gli assistiti. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
In Italia la famiglia rappresenta un luogo privilegiato di cura, tanto per motivi culturali quanto per l’insufficienza di servizi dedicati. I caregiver sono familiari che si occupano in maniera gratuita e volontaria dei propri cari con bisogni di cura elevati (ad esempio pazienti oncologici, cronico degenerativi, con malattie rare, con disabilità congenita o sopravvenuta), con evidenti ripercussioni sulla propria quotidianità e sull’assetto familiare. Una situazione che comporta cambiamenti nello stile di vita, spesso con conseguenze estremamente negative in termini di occasioni di lavoro, disponibilità economica, benessere psicofisico e socialità. Si stima che in Italia i caregiver siano più di tre milioni, in prevalenza donne tra i 45 e i 55 anni, che spesso svolgono anche un lavoro fuori casa o che sono state costrette ad abbandonarlo (nel 60% dei casi) per potersi dedicare a tempo pieno alla cura dei familiari.

Leggi: Vita, 24/07/2023


giovedì 20 luglio 2023
Caregiver, il mutuo aiuto comincia in azienda

Teva, la multinazionale dei farmaci equivalenti, introduce una nuova policy interna per i dipendenti che assistono persone care, per un migliore bilanciamento tra responsabilità professionali e personali. E con i “Circoli della cura” fare community – di Alessio Nisi
Da questo mese i dipendenti di Teva Italia, azienda attiva nel settore farmaceutico, che assistono i propri familiari, potranno beneficiare di un livello maggiore di flessibilità sugli orari e sulle modalità lavorative, con un migliore bilanciamento tra le proprie responsabilità professionali e quelle personali. È quanto prevede “Ci prendiamo cura”, la nuova linea di condotta interna (policy, in linguaggio tecnico) dedicata ai caregiver familiari, quei dipendenti che usufruiscono (o che hanno un familiare di primo grado che usufruisce) della legge 104, o che per un periodo temporaneo o indeterminato assistono un familiare di primo grado per malattia, infortunio o disabilità.
Più sostegno e flessibilità
Ebbene, potranno contare: su 5 giorni aggiuntivi di permesso retribuito all’anno, con possibilità di usufruirne anche ad ore, su 24 giorni aggiuntivi di hybrid working all’anno, usufruibili per un massimo di 2 giorni aggiuntivi al mese (per i ruoli elegibili all’hybrid working), e sulle cosiddette “Ferie solidali”, il meccanismo di donazione da parte di colleghi del maturato delle proprie ferie a titolo volontario e gratuito.

Leggi: Vita, 20/07/2023


mercoledì 19 luglio 2023
Il messaggio del Papa per la giornata mondiale degli anziani tutto incentrato sulla solidarietà fra le generazioni

“Di generazione in generazione la sua Misericordia” è il tema della Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli anziani voluta da Papa Francesco e che si terrà domenica 23 luglio. Un messaggio che quest’anno mette al centro il tema della solidarietà fra le diverse generazioni “I giovani rallegrino i cuori degli anziani, e attingano sapienza dai loro vissuti – dice il Papa – I giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande. L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino.”
“Non lasciamo gli anziani soli – conclude Papa Francesco nel suo messaggio – la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici. La società, ha bisogno di loro. Essi consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro. Onoriamoli, non priviamoci della loro compagnia e non priviamoli della nostra, non permettiamo che siano scartati!”.
Per informazioni

Leggi: Auser, 19/07/2023


mercoledì 19 luglio 2023
Invecchiamento Attivo: inviato alla viceministro Bellucci un documento unitario a firma dei sindacati dei pensionati e di Auser, Ada e Anteas

”Proposte per i decreti legislativi in attuazione della legge 33/2023 in riferimento all’Invecchiamento Attivo” è il titolo del documento unitario predisposto da Spi, Fnp e Uilp insieme ad Auser, Ada e Anteas ed inviato alla viceministro del lavoro e delle politiche sociale on. Maria Teresa Bellucci. Un contributo importante per l’attuazione della legge 33/2023 e – come auspicano i promotori- utile per la ripresa del confronto.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil – Auser, Anteas, Ada, nel ritenere le persone anziane una risorsa per la collettività, con un ruolo e delle potenzialità non del tutto riconosciute, chiedono da tempo che la materia dell’Invecchiamento Attivo (IA) possa avere una cornice normativa nazionale, che riordini una materia trattata in modo frammentario da norme diverse, motivo per il quale considerano positiva la scelta di aver introdotto il tema dell’invecchiamento attivo nella legge 33/2023.
Una scelta da sostenere, eliminando, tuttavia, alcuni limiti e ambiguità, primo fra tutti il limite che non si prevede una adeguata copertura finanziaria, elemento che rischia di far venire a meno la credibilità della riforma.
Il documento completo su www.auser.it

Leggi: Auser, 19/07/2023


mercoledì 19 luglio 2023
Comunicato stampa congiunto CGIL, SUNIA, UDU

Cgil, SUNIA e Udu presentano rapporto su emergenza abitativa
Il disagio abitativo è una componente importante della allarmante situazione di povertà crescente e dell’aumento delle disuguaglianze sociali che vive il Paese. Lo dimostra il numero degli sfratti emessi che, nonostante il blocco delle esecuzioni per la pandemia e la chiusura dei tribunali, sono stati 236 mila negli ultimi cinque anni, di cui 205 mila per morosità. L’edilizia residenziale pubblica è insufficiente a rispondere alla domanda abitativa delle famiglie più disagiate: la percentuale di alloggi assegnati in rapporto alle richieste presentate presso i Comuni è mediamente inferiore al 5%. È il quadro che emerge dal rapporto di Cgil nazionale, Sunia e Udu sul disagio abitativo “Casa: un’emergenza irrisolta”, presentato questa mattina a Roma nella sede della Confederazione.
“A fronte di questa situazione il Governo non solo non dà risposte adeguate, ma crea i presupposti per un ulteriore peggioramento delle condizioni di centinaia di migliaia di persone”, sostiene la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.

Leggi: Sunia, 19/07/2023


mercoledì 19 luglio 2023
Assistenza domiciliare e telemonitoraggio: le strategie delle aziende sanitarie per affrontare l’ondata di calore

Una mappa di alcuni degli interventi in corso da nord a sud per proteggere i pazienti fragili dall’emergenza caldo. Il presidente Fiaso, Migliore: “Grande attenzione per evitare iperafflusso nei pronto soccorso nei prossimi giorni”.
Monitorare i pazienti fragili al proprio domicilio e tenere tutti i canali di comunicazione aperti con i cittadini, dai tradizionali numeri verdi ai social network, per prevenire scompensi cardiaci, respiratori o metabolici le cui complicanze potrebbero rendere necessario il ricovero in ospedale.
Il telemonitoraggio e l’assistenza domiciliare fanno parte della strategia che le aziende sanitarie hanno messo in campo per fronteggiare al meglio l’ondata di calore che da alcuni giorni si è riversata sul nostro Paese.
“Far ricorso all’assistenza domiciliare è il modo più efficace per affrontare questa situazione anomala dovuta al perdurare di alte temperature nel nostro Paese”, spiega Giovanni Migliore, presidente della Fiaso. “Le aziende si sono organizzate e stanno consolidando nuove modalità di intervento basate anche sulle nuove tecnologie. Grazie a piattaforme di telemonitoraggio e alla collaborazione dei medici di medicina generale, vengono individuati e chiamati attivamente i pazienti fragili. In caso di fattori di rischio sono raggiunti a casa dal medico.

Leggi: Quotidiano Sanità, 19/07/2023


REGIONI:

lunedì 24 luglio 2023
Roma, da Acli nuovo percorso antitruffa per gli anziani

Presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato. Il 27 e 28 luglio i primi due appuntamenti nei Punti Blu di Ostia e Maccarese
È stato presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato.
L’iniziativa, lanciata a ridosso della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, è dedicata alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni degli anziani e si articolerà in una serie di incontri che verranno effettuati nei centri anziani di tutti i Municipi di Roma Capitale, coinvolgendo oltre 2.000 anziani. I primi due appuntamenti sono in programma a partire già dal mese di luglio: giovedì 27 e venerdì 28, presso gli stabilimenti “Punti Blu” di Roma Capitale a Ostia e a Maccarese.
“Sono anziano, ma non ci casco” fornirà consigli difensivi alle vittime prescelte di truffatori e malintenzionati, instaurando un rapporto diretto tra cittadini e Commissariati e Distretti della Polizia di Stato di zona.

Leggi: Redattore Sociale, 24/07/2023


lunedì 24 luglio 2023
Lombardia investe 200 milioni dal Pnnr per assistere anziani a casa

L’obiettivo è raddoppiare la media degli assistiti. Stanziati anche 70 milioni per assumere nuovo personale nelle case di comunità. Via libera anche alla fornitura di protesi tecniche ai disabili fisici che svolgono attività amatoriali sportive
Regione Lombardia incrementa la cura agli anziani con quasi 200 milioni da Pnrr da investire in “contratti e convenzioni” di assistenza domiciliare. Lo ha annunciato l’assessore al welfare Guido Bertolaso precisando che il target è del 10% della popolazione anziana residente in regione (226.000 persone su oltre 2,3 milioni di over 65 residenti) al 2025, il doppio della media attuale delle regioni italiane che si aggira sul 5%. La tragedia dell’incendio alla Rsa di Milano è un “monito per noi”, ha detto Bertolaso, promettendo però a settembre un piano organico per favorire la natalità in Lombardia, fatto di “progetti, non chiacchiere, non filosofie, ma cose concrete. Vogliamo essere protagonisti di una crescita demografica che ci vede totalmente in negativo”.

Leggi: Redattore Sociale, 24/07/2023


giovedì 20 luglio 2023
Roma. Casa, Sindacati Inquilini: approvazione Piano Casa naufraga per mancanza numero legale, inaccettabile offesa verso chi ha bisogno

“Oggi, giovedì 20 luglio, l’Assemblea capitolina di Roma capitale aveva messo all’ordine del giorno l’inizio della discussione e l’approvazione del Piano casa strategico. La seduta doveva iniziare alle 10 di stamattina ma alle 14.50 l’Assemblea capitolina si è sciolta perché per tutta la mattinata è mancato il numero legale”.
Lo scrivono, in una nota, i segretari generali dei sindacati inquilini di Roma Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini, rispettivamente Emiliano Guarneri, Paolo Rigucci, Micol Pietrini e Massimo Pasquini.
“Si tratta di un fatto gravissimo, un’offesa innanzitutto verso le famiglie romane in precarietà abitativa, sfrattate, in graduatoria, nei residence. Ma anche un gesto irrispettoso nei confronti delle organizzazioni sindacali e di tutti i soggetti che nel corso degli ultimi dieci mesi si sono profusi in proposte e sostegni al Piano casa straordinario che l’Assessore Zevi e il Sindaco Gualtieri hanno pomposamente presentato. L’atteggiamento di questa mattina dell’Assemblea capitolina tutta, maggioranza e opposizione, nonché del Sindaco, anch’esso assente, non è accettabile ed è un segnale di profondo disinteresse nei confronti di decine di migliaia di famiglie romane che ogni giorno vivono una profonda esclusione sociale causata dalla completa assenza di politiche abitative”.

Leggi: Sunia, 20/07/2023


giovedì 20 luglio 2023
Povertà estrema e servizi abitativi nella Città di Torino

Torino, come altre città metropolitane, dopo un importante aumento della popolazione residente negli anni Settanta, sta registrando un costante ed inesorabile calo demografico (843.235 unità nel 2021). Per quanto riguarda le persone senza dimora, si registra invece un trend in crescita: l’ultima analisi ISTAT, risalente al 2014, rilevava un totale di 1.729 soggetti. Oggi si stima la presenza in Città di circa 2.500 persone senza dimora ma non ci sono dati scientificamente validati a riguardo: è relativamente utile il conteggio delle persone iscritte nelle residenze fittizie (circa 5.000) poiché questo dato in realtà fotografa una fascia ampia di popolazione, comprendendo anche coloro che vivono in situazioni “insicure” o “inadeguate” (secondo la tipologia relativa all’esclusione abitativa ETHOS) e non considerando di fatto le persone senza dimora non residenti ma presenti stabilmente sul territorio.
A Torino si è consolidato nel corso di decenni un sistema strutturato di servizi di contrasto alla grave emarginazione adulta. A titolo esemplificativo, alcune date significative:

Leggi: Welforum, 20/07/2023


mercoledì 19 luglio 2023
Parte il progetto “Viva gli anziani” per l’estate solidale di Sant’Egidio

Andrea Chiappori è il responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Genova. Ventimila volantini saranno distribuiti per la città: nelle farmacie, nelle parrocchie
Giuseppe Diventre agli anziani va a citofonare a casa, «chiediamo come stanno. L’altro giorno abbiamo portato anche il pacco a una donna sola che non poteva uscire». Lui dice “gli anziani”, di anni ne ha ottantacinque, e infatti è proprio questa la chiave del progetto della Comunità di Sant’Egidio, Viva gli anziani: che a fare volontariato sono anche loro, «quello che riceviamo da chi aiutiamo è ancora di più: è gratificante».
Mario Piano di anni ne ha 83, dice che è «meraviglioso, perché fai del bene e si vede, non è una cosa teorica». Gli occhi grigi si riempiono di lacrime quando racconta di un anziano signore afghano che si era presentato da loro, «aveva solo i sandali, per un’ora gli ho cercato delle scarpe che potessero andare bene. Quando le ho trovate ci siamo guardati in faccia ed eravamo fratelli: era il mondo che si conosceva. Se ci penso ancora mi viene da piangere».

Leggi: Sant’Egidio, 19/07/2023


martedì 18 luglio 2023
Pnrr. L’allarme delle Regioni: “Manca personale per Case e Ospedali di Comunità e per l’Adi”. Ma i problemi ci sono anche per le risorse a causa dell’inflazione: “Occorre rivedere il Piano”

Audizione oggi davanti alle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera e alle Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato. Problemi anche su Telemedicina, Fascicolo sanitario elettronico e Digitalizzazione Dea. IL DOCUMENTO
“La Conferenza delle Regioni ritiene necessaria una parziale revisione del Piano di ripresa e resilienza su tempistiche e la messa a terra di alcuni interventi previsti”, lo dichiara in audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell’Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica, Marco Alparone Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Vicepresidente Regione Lombardia).
“Tale esigenza si pone a causa del mutamento degli scenari geopolitici e di un aumento incontrollato dei costi delle materie prime e alle difficoltà del loro reperimento”, spiega Alparone.
Nello specifico le Regioni hanno anche segnalato le maggiori criticità sulla sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/07/2023


IN AGENDA:

Rete di sostegno a casa per gli anziani in povertà

“La cura condivisa. Una rete di sostegno domiciliare agli anziani”: è il progetto presentato dal partenariato che ha Fondazione Sant’Erasmo come capofila e che Regione Lombardia ha premiato con un finanziamento di 99mila euro. Al fianco della Fondazione, Auser Ticino Olona, Uildm Legnano, Croce Bianca e Amici del Sant’Erasmo. Obiettivo: il potenziamento dei servizi territoriali attraverso il rafforzamento dell’integrazione socio-sanitaria. I 25 anziani che nella prima fase del percorso saranno individuati come utenti finali del progetto avranno in comune la situazione di “povertà”, economica e sociale. Tra i servizi minimi previsti: la telefonia (chiamate telefoniche verso i 25 anziani per 18 mesi e recall per chiamate in entrata verso anziani bisognosi di compagnia o di servizi), una visita infermieristica ogni mese, almeno 6 screening sanitari nel periodo del progetto, servizi di trasporto sociale o socio-sanitario, aiuto alla spesa, consegna e ritiro di esamifarmaci. Una quota del budget (250€medi ciascuno) sarà destinato a forniture alimentari gratuite. Previsti 18 eventi ludico-animativi. S.V.

Leggi: Il Giorno


Incentivi fiscali e direttiva UE “CASE GREEN”: le proposte dela FILLEA CGIL – Giovedì 27 luglio a Roma, presso la sede della Cgil Nazionale, in Corso d’Italia 25 – Sala Santi dalle ore 10:00

L’iniziativa presieduta da Rossella MURONI, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, sarà introdotta dalle comunicazioni di Alessandro GENOVESI (Segretario generale Fillea-Cgil) e Giuseppe PISAURO (Presidente Nens, Nuova economia Nuova Società).
Seguirà un confronto tra rappresentanti dei partiti, associazionismo e imprese, condotto da Giorgio POGLIOTTI (Il Sole 24 Ore), a cui parteciperanno: Federica BRANCACCIO (Presidente Ance), Francesco FERRANTE (Vice-Presidente Kyoto Club), Alberto GUSMEROLI (Deputato Lega Nord), Erica MAZZETTI (Deputata Forza Italia), Antonio MISIANI (Senatore PD), Agostino SANTILLO (Deputato Movimento 5 Stelle).
L’intervento conclusivo è affidato a Daniela BARBARESI della Segreteria Nazionale Cgil.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sul sito di Collettiva.it e sulle pagine facebook di Collettiva.it e Fillea-Cgil.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

L’ora della silver economy

L’Italia in Ue ha la maggior percentuale di anziani: gli ultra 50enni sono il 47% (20 anni fa il 37%). Ma i redditi degli ultra 65enni sono più di un terzo del totale
In Italia gli over 50 rappresentano il 46,84% del totale della popolazione, solo vent’anni fa erano pari al 37%. Inoltre, l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra over 65 e under 15, al 1° gennaio 2022 è pari al 187,9%, il che significa che ci sono circa 188 over 65 ogni 100 under 15, percentuale che, in previsione, al 1° gennaio 2050 dovrebbe salire fino al 300%, ossia3 anziani per ogni giovane. Mai redditi degli over 65, tra prestazioni previdenziali e da lavoro, sono pari ad almeno un terzo dei redditi totali annui, pur essendo solo il 23,5% della popolazione totale. Peraltro, gli ultra 65enni hanno risentito poco degli effetti economici della pandemiae la loro situazione patrimoniale è addirittura migliorata rispetto alle altre classi d’età. Longoa pag.5 Sono oltre 27 milioni i residenti in Italia che hanno almeno 50 anni, di questi oltre 14 milioni hanno 65 anni e più. Nel 1992 questi valori erano, rispettivamente, pari a 19 milioni 177 milae8 milioni 780 mila. Nell’arco di trent’anni la popolazione con 50e più anni si è, dunque, accresciuta di oltre 8 milioni di unità e la sua componente più matura è aumentata di oltre 5 milioni. Peraltro, nei prossimi trent’anni la percentuale di ultra 65enni aumenterà di undici punti percentuali e il rapporto tra la loro consistenza numerica e quella dei ragazzi meno che quindicenni raddoppierà. Di conseguenza, istituzioni e imprese rivolgono una sempre maggiore attenzione nella produzione di beni e nell’erogazione di servizi destinati a questa nuova grande economia, che ruota attorno ai consumi e ai bisogni della popolazione più avanti con l’età.

Leggi: Italia Oggi


LEPS: Il percorso assistenziale integrato – Parte I – di Franco Pesaresi

Nell’ambito dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), cioè di quelle prestazioni che ogni Ambito territoriale è tenuto a garantire, è stata definita una serie di interventi che ricadono sotto il nuovo capitolo “Percorso assistenziale integrato”. Lo ha stabilito la legge di bilancio 2022. Per tali interventi si potranno utilizzare fondi di varia provenienza. Franco Pesaresi né dà conto in modo puntuale in un articolo che pubblichiamo in due parti.
Il Piano nazionale per la non autosufficienza 2022-2024 (PNNA) individua 4 Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per le persone non autosufficienti. Il più ampio ed impegnativo di questi è relativo al “Percorso assistenziale integrato”.
Giova rammentare che i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) sono costituiti dagli interventi, dai servizi, dalle attività e dalle prestazioni integrate che la Repubblica assicura con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità. L’erogazione dei LEPS è pertanto obbligatoria per tutti gli Ambiti territoriali sociali.

Leggi: Welforum


La progettazione nei servizi alla persona. Dal dato all’impatto: un processo virtuoso tra posizionamento strategico e sostenibilità

L’autrice riflette sul ruolo della progettazione sociale e degli enti del Terzo Settore che offrono servizi in ambito sociale, sociosanitario, assistenziale ed educativo. Nell’analisi, si sottolinea l’importanza di adottare un approccio dinamico, al fine di trasformare la progettazione in una proposta di valore in grado di soddisfare i bisogni della società e generare innovazione.
di Elisa Rimotti (Responsabile progettazione sociale Opera don Guanella ed esperta del settore no-profit)
La progettazione nei servizi alla persona Dal dato all’impatto: un processo virtuoso tra posizionamento strategico e sostenibilità
Negli attuali contesti di welfare la progettazione sociale rappresenta un’area organizzativa necessaria per gli enti che perseguono la propria “buona causa” attraverso l’assolvimento di una funzione pubblica in diversi ambiti: sociale, sociosanitario, assistenziale, educativo.
L’approccio alla progettazione
La strategia per una realtà che svolge un’attività di interesse generale viene necessariamente definita a partire dai concetti di visione, missione e valori, consentendo di identificare la proposta di valore dell’organizzazione. È proprio in quest’ultima che si descrivono le modalità in cui l’offerta viene articolata e di come ci si intende rivolgere al target identificato. La proposta di valore è composta da una serie di principi specifici, tangibili e misurabili, attraverso i quali viene descritto il valore di cui i beneficiari possono verosimilmente aspettarsi di beneficiare grazie all’offerta dell’organizzazione. La sua funzione principale consiste nel differenziare tale offerta rispetto a quelle delle organizzazioni concorrenti presenti all’interno dello stesso contesto di riferimento, rendendola univocamente riconoscibile agli occhi degli stakeholder. È quindi fondamentale che essa sia valida per tutte le categorie di stakeholder rilevanti (sia interni che esterni) senza creare contraddizioni tra i gruppi (Wymer et al., 2006). Una proposta di valore è pertanto data dall’insieme di benefici o valori che si promette di erogare ai consumatori per soddisfare il loro bisogno; di per sé è intangibile e viene resa fisica tramite un’offerta che è una combinazione di prodotti, servizi, informazioni ed esperienze (Philip Kotler, 2008)1.

Leggi: I Luoghi della Cura


Caregiver: quando manca l’ambizione per legiferare – di Pier Angelo Tozzi

«A nessuno sfugge – scrive Pier Angelo Tozzi – quanto non sia più “civilmente” sopportabile il vuoto legislativo sul tema dei caregiver, coloro che prestano assistenza continuata (spesso iniziata fin dalla nascita dell’assistito) a persone, quasi sempre familiari, con disabilità complesse, e la cui vita, come è stato provato, rischia di accorciarsi di circa 5/6 anni. Per iniziare un percorso fruttuoso, però, serve un’ambizione per legiferare che oggi il Paese pare non avere e anche una condivisione di partenza da parte di tutte le Associazioni rappresentative dei diritti delle persone»
Mi inserisco con piacere sul dibattito apertosi dopo la pubblicazione dell’apprezzabile e stimolante articolo pubblicato su queste stesse pagine da Simona Lancioni (Quali tutele predisporre per la figura del caregiver?).
Ricordo che uno degli atti più importanti della Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara che ho avuto il piacere di presiedere è stato un appello ai Parlamentari eletti nel Collegio di Massa Carrara, Versilia e Lucca del 25 novembre 2021 sulla necessità di legiferare sul tema del caregiver [se ne legga ampiamente anche sulle nostre pagine, N.d.R.]. Quell’appello venne inaspettatamente firmato da ben 64 CPO (Comitati Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati) sparsi nel Paese, che ne condivisero il testo e le finalità.

Leggi: Superando


Quali diritti per i caregiver familiari? – di Salvatore Nocera

«La Signora che ha replicato su queste pagine a un mio intervento – scrive Salvatore Nocera – ha lamentato il fatto che abbia affrontato sotto il profilo giuridico il problema di un salario ai familiari che dedicano con amore tutta la loro vita ai propri cari con disabilità. Nell’ammirare moltissimo la dedizione della Signora al marito e all’esempio che essa dà ai suoi figli e a quanti la conoscono, mi permetto quindi di intervenire sul tema anche dal punto di vista della Federazione FISH, di cui sono stato anni fa vicepresidente, e dal punto di vista di persona con disabilità, quale sono»
Ringrazio innanzitutto la redazione di «Superando.it» per avere cortesemente pubblicato il testo Quando smetterò di essere caregiver, non avrò diritto a nulla, replica direttamente rivolta a un mio precedente intervento su queste stesse pagine (Caregiver familiare, oppure “per scelta” o “condiviso con la comunità”?).
La Signora che mi scrive, caregiver del marito con disabilità, lamenta il fatto che io abbia affrontato sotto il profilo giuridico il problema dibattuto di un salario ai familiari che dedicano con amore tutta la loro vita ai membri con disabilità della loro stessa famiglia, mentre avrei potuto affrontarlo contemporaneamente anche dal punto di vista della FISH (la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap di cui sono stato anni fa vicepresidente), nonché sotto il profilo di persona con disabilità, quale sono.
Nell’ammirare moltissimo la dedizione della Signora al marito e all’esempio che essa dà ai suoi figli e a quanti la conoscono, mi permetto di aggiungere l’accenno agli altri due aspetti sui quali mi si chiedeva di intervenire.

Leggi: Superando


SEGNALAZIONI:

Assegno Unico: nuova domanda per i titolari del RdC in scadenza

I percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno presentare una nuova domanda di Assegno Unico e Universale (AUU) alla scadenza della fruizione del beneficio.
È quanto fa sapere l’Inps con il messaggio n. 2632/2023, nel quale precisa che la richiesta va presentata entro l’ultimo giorno di competenza del Reddito di Cittadinanza, per poter percepire l’assegno con continuità a decorrere dal mese successivo la fine dell’erogazione del Reddito. Ricordiamo che per il Reddito di Cittadinanza questo è l’ultimo anno, poiché a partire dal 2024 sarà sostituito dal Reddito di Inclusione.
In virtù di questa modifica, l’Inps precisa che la Legge di Bilancio 2023 ha previsto che al 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il RDC è riconosciuto ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità
Sono esclusi da tale limite di durata, i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità (DPCM n. 159/2013), minorenni o persone con almeno sessant’anni di età (compresi i percettori di Pensione di cittadinanza). Inoltre, Il decreto-legge n. 48/2023 ha disposto che il limite dei sette mesi non si applica per i percettori del RDC per i quali venga comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

Aperti per ferie: dalla A alla Z le iniziative dei comuni e del volontariato contro l’emergenza caldo

Nell’area dedicata all’estate del sito Auser “Aperti per ferie”, è possibile consultare “Dalla A alla Z – Le iniziative degli enti locali e del volontariato contro l’emergenza caldo”. Un elenco, costantemente aggiornato e in ordine alfabetico, utile per aiutare gli anziani ad affrontare i rischi legati alla solitudine e agli effetti del caldo: call center, numeri verdi, monitoraggio degli anziani fragili, servizi a domicilio, attività ricreative in centri climatizzati e tanto altro ancora.
“Dalla A alla Z” si può consultare a questo link.
All’indirizzo www.auser.it/apertiperferie inoltre si può inoltre scaricare la guida per vivere l’estate sereni, sicuri, sostenuti e informati e consultare la sezione “le sedi” per contattare la struttura più vicina.
Il numero verde del Filo d’Argento 800-995988 infine è attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20 per richiedere sostegno, scambiare due chiacchiere o semplicemente avere informazioni.

Leggi: Auser


NEWS:

martedì 18 luglio 2023
Casa. CGIL, Sunia e Udu presentano rapporto su emergenza abitativa

Il disagio abitativo è una componente importante della allarmante situazione di povertà crescente e dell’aumento delle disuguaglianze sociali che vive il Paese. Lo dimostra il numero degli sfratti emessi che, nonostante il blocco delle esecuzioni per la pandemia e la chiusura dei tribunali, sono stati 236 mila negli ultimi cinque anni, di cui 205 mila per morosità. L’edilizia residenziale pubblica è insufficiente a rispondere alla domanda abitativa delle famiglie più disagiate: la percentuale di alloggi assegnati in rapporto alle richieste presentate presso i Comuni è mediamente inferiore al 5%. È il quadro che emerge dal rapporto di Cgil nazionale, Sunia e Udu sul disagio abitativo “Casa: un’emergenza irrisolta”, presentato questa mattina a Roma nella sede della Confederazione.
“A fronte di questa situazione il Governo non solo non dà risposte adeguate, ma crea i presupposti per un ulteriore peggioramento delle condizioni di centinaia di migliaia di persone”, sostiene la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.

Leggi: Cgil, 18/07/2023


lunedì 17 luglio 2023
Disabilità. Arriva il Garante nazionale. Locatelli: “Altro passo importante per attuazione legge delega”

“Si tratta di una figura fondamentale – spiega il Ministro – che promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, dispone di autonomi poteri di organizzazione, di indipendenza amministrativa e non ha vincolo di subordinazione”.
“L’istituzione del Garante Nazionale per le persone con disabilità è il secondo decreto attuativo della Legge delega 22 dicembre 2021, n. 227 “Delega al governo in materia di disabilità” ed è un altro segnale concreto di questo Governo per le persone con disabilità e le loro famiglie”. Lo afferma in una nota il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli al termine del Consiglio dei Ministri.
“Si tratta di una figura fondamentale – spiega il Ministro Locatelli – che promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, dispone di autonomi poteri di organizzazione, di indipendenza amministrativa e non ha vincolo di subordinazione”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/07/2023


sabato 15 luglio 2023
«Torino ora scopre il caporalato abitativo»

Dopo il blitz del sindaco In corso Giulio Cesare e poi in tutta Barriera diverse associazioni mobilitate contro i palazzinari
Le onlus denunciano i contratti capestro con prestanome, conguagli e spese straordinarie
Ivano Casalegno è il presidente di Arteria. L’onlus lavora soprattutto nella Torino Nord. Lui ci racconta la piaga di quello che definisce: «Caporalato abitativo». E racconta i diritti negati attraverso una serie di trappole nei contratti, spesso intestati a dei prestanome. «E la maggior parte delle famiglie non immagina le conseguenze. Così le notifiche, anche degli sfratti, non sono intestate a chi abita nell’appartamento, che non potrà chiedere un aiuto, come l’emergenza abitativa». Non sono gli unici diritti negati a famiglie che non possono chiedere la residenza, pagare le tasse in modo regolare e fruire dei servizi che finiscono per pagare molto più cari, come il nido.

Leggi: Corriere della Sera, 15/07/2023


sabato 15 luglio 2023
La Cisl presenta la sua “piattaforma” sanità con 16 proposte per il rilancio del Ssn e denuncia la deriva verso una pericolosa privatizzazione

Per la Cisl è il momento di dare vita a “un nuovo modello di welfare di comunità in grado di garantire a tutti l’accesso equo e capillare alle cure”. Ma “oggi purtroppo il SSN sta velocemente lasciando il passo alla sanità privata come dimostrato dalla spesa out of pocket che ha raggiunto 40 miliardi di euro di cui 10 miliardi intermediata dai Fondi assicurativi”. “La sanità pubblica e privata possono e devono convivere ma la seconda può solo integrare e aiutare, con contratti di convenzione, il SSN e non sostituirsi ad esso”. IL DOCUMENTO.
L’emergenza epidemiologica causata dal COVID-19 se per un verso ha evidenziato il grande valore del Servizio sanitario nazionale, per un altro ha anche messo in evidenza alcuni limiti perlopiù strutturali e di vulnerabilità. Sono infatti emerse, in maniera generalizzata, forti criticità nell’erogazione dei servizi, soprattutto in termini di prevenzione e assistenza sul territorio, tempi di attesa e grado di integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali. Criticità contrassegnate anche da significative disparità territoriali.
“Superata l’emergenza della pandemia è necessario adesso costruire un sistema “integrato” di assistenza, incentrato sulle necessità di “presa in carico” della persona, spesso anziana e fragile, da sviluppare principalmente nell’ambito dei servizi territoriali, riservando all’ospedale un ruolo esclusivo nella fase delle acuzie”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/07/2023


giovedì 13 luglio 2023
Piccoli comuni. Ecco il bando da 160 milioni per progetti di riqualificazione

Per ciascun comune può essere presentato un solo progetto di importo massimo pari a 700mila euro. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci:”La prevenzione strutturale è l’unica strada da seguire in Italia, da nord a sud, se vogliamo evitare altre sciagure”
È stato presentato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci e dal Capo Dipartimento Casa Italia Luigi Ferrara, nel corso di una conferenza stampa, il bando per la presentazione dei progetti di investimento pubblico da inserire nel ‘Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni’, d’intesa con il Ministero dell’Interno.
Sono chiamati a partecipare oltre 5.500 piccoli Comuni elencati nel Dpcm del 23 luglio 2021. La domanda può essere presentata da ciascun Comune singolarmente, in forma associata o per il tramite di Unioni di Comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago.

Leggi: Redattore Sociale, 13/07/2023


giovedì 13 luglio 2023
Emergenza casa, protocollo d’intesa Ance-Sant’Egidio per i più fragili

Un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, che partirà nelle città di Roma e Genova. L’obiettivo è dare una nuova opportunità a chi vive ai margini, in condizioni di isolamento, favorendone il reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro
Dare una nuova opportunità a chi vive ai margini, in condizioni di isolamento, favorendone il reinserimento sociale attraverso una casa e un lavoro. È quanto prevede il Protocollo d’intesa tra Ance e Comunità di Sant’Egidio-Acap, firmato oggi dalla Presidente dell’Associazione nazionale costruttori, Federica Brancaccio, e dal Segretario Generale della Comunità di Sant’Egidio-Acap, Cesare Giacomo Zucconi.
Un progetto sperimentale, della durata di almeno 3 anni, che partirà nelle città di Roma e Genova ma pronto a estendersi a tutte le realtà territoriali che vorranno aderire. Sarà la Comunità di Sant’Egidio, presente a Roma da 55 anni, in particolar modo nelle periferie, a individuare i soggetti da coinvolgere in questo percorso, assicurando loro un’occupazione. L’Ance, attraverso le sue imprese associate, metterà invece a disposizione di singoli o nuclei familiari appartamenti in affitto a canone sostenibile. “Proviamo a dare una risposta concreta a chi ha più bisogno – ha commentato la Presidente Ance, Federica Brancaccio – perché siamo convinti del grande ruolo che le imprese giocano per la rigenerazione del tessuto non solo urbano ma anche sociale del nostro Paese”.

Leggi: Redattore Sociale, 13/07/2023


giovedì 13 luglio 2023
Conferenza Stato Regioni. Ancora al palo le risorse per l’Adi, via libera ai fondi per interventi nelle Aziende sanitarie del Lazio

Parere reso invece per il documento su contenuti e modalità di erogazione dei programmi formativi per gli operatori e i professionisti degli animali. Questi gli esiti della seduta della Conferenza del 12 luglio che ha visto il rinvio anche del Piano nazionale vaccini
Due rinvii, un via libera, un parere reso e una designazione acquisita. Questo l’esito della seduta di ieri della Conferenza Stato Regioni.
Oltre al secondo rinvio del Piano nazionale vaccini 2023-2025 per mancato accordo sulle risorse, rimane al palo anche il riparto delle risorse Pnrr destinate alla “Casa come primo luogo di cura (Adi)”.
Incassa invece il via libera l’Accordo di programma integrativo dell’Accordo di programma quadro per il settore degli investimenti sanitari ex articolo 20 con la Regione Lazio; circa 86 milioni di euro utili a sostenere opere di riqualificazione e potenziamento della Aziende sanitarie della regione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/07/2023


giovedì 13 luglio 2023
CGIL, Sunia e Udu, il 18 luglio a Roma presentazione rapporto “Casa: un’emergenza irrisolta”

“Casa: un’emergenza irrisolta”. È il titolo dell’iniziativa che Cgil, Sunia e Udu promuovono per martedì prossimo, 18 luglio, alle ore 11.30 presso la sede nazionale della Cgil (corso d’Italia, 25), nel corso della quale verrà presentato un rapporto sul disagio abitativo a livello regionale.
Sarà l’occasione per analizzare la questione dell’emergenza casa che, aggravata dal caro vita, continua ad avere dimensioni sempre più preoccupanti per la tenuta sociale del Paese. Un problema che negli ultimi mesi è stato riportato all’attenzione dalle proteste degli studenti. Ma a fronte di un impoverimento sempre maggiore, di un aumento delle disuguaglianze e di un’accentuazione del disagio abitativo e dell’esclusione sociale, non si adottano i provvedimenti adeguati, basti pensare all’azzeramento del Fondo di sostegno all’affitto.
All’iniziativa interverranno Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia, Daniela Barbaresi, segretaria confederale Cgil, e Simone Agutuli, Unione degli Universitari.

Leggi: Cgil, 13/07/2023


giovedì 13 luglio 2023
Superbonus, il Mef studia tutele per gli esodati

Richiesta di moratorie per confische e fallimenti. Ipotesi di soluzioni mirate
Garantire tutele per gli esodati del superbonus. Al Mef si studiano soluzioni mirate e selettive per venire incontro alle istanze di cittadini, imprese e professionisti rimaste con crediti bloccati o senza possibilità di cessione, garantendo il legittimo affidamento di chi in totale buona fede aveva avviato lavori con la speranza dello sconto in fattura o della cessione del credito. È quanto emerso ieri nell’incontro a via XX Settembre tra i rappresentanti del movimento degli esodati, il ministro Giancarlo Giorgetti e i suoi tecnici e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Ma anche dal Pd, con i parlamentari Antonio Misiani e Ubaldo Pagano (presenti al presidio davanti al ministero con gli esodati), sono arrivate richieste di fare fronte comune proprio con il Movimento per chiedere modifiche sui bonus casa.
Nell’incontro gli esodati hanno chiesto misure anche sul fronte civilistico. Una sorta di moratoria per bloccare azioni, fallimenti e pignoramenti nei confronti degli esodati del superbonus. Un intervento non semplice per la necessità di contemperare tutti gli interessi in campo e non alterare anche le dinamiche di mercato.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/07/2023


mercoledì 12 luglio 2023
Rogo Rsa Milano: pensionati Cgil parte civile nel processo

Lo scorso 6 luglio, un incendio nella struttura “Casa dei Coniugi” a Milano, ha portato alla morte di sei degenti. Il segretario generale dello Spi Cgil: “Vogliamo verità e giustizia per le vittime”. Accanto alla sicurezza degli assistiti, ci sono le enormi difficoltà in cui si trova a operare il personale, costretto a svolgere i propri compiti spesso sotto organico
I pensionati della Cgil si impegnano a costituirsi parte civile nel processo che dovrà accertare le responsabilità del rogo divampato nella residenza per anziani “Casa per i Coniugi” di Milano e costato la vita a sei anziani, donne e uomini, che vi erano ospiti. Ad annunciarlo lo Spi Cgil di Milano e lo Spi Cgil Lombardia con il sostegno della Spi nazionale.
“Giustizia e verità per le vittime – spiega il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti – sono la nostra priorità. La nostra organizzazione aveva già avviato negli scorsi anni un’attività di monitoraggio delle strutture per anziani in Italia, oggi il presidio e la vigilanza su di esse diventa imprescindibile e intendiamo richiamare le amministrazioni pubbliche alle loro responsabilità”.

Leggi: Liberetà, 12/07/2023


REGIONI:

martedì 18 luglio 2023
In Toscana torna “Pronto badante”, un aiuto concreto per gli anziani

Riparte il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali
Riparte “Pronto Badante”, il progetto toscano che dal 2016 in tutta la regione (nel 2015 la fase sperimentale riguardava il territorio di Firenze e provincia) offre un aiuto rivolto alle persone ultrasessantacinquenni e alle famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi socio sanitari territoriali.
Finora la gestione del progetto è sempre stata regionale: adesso saranno le Società della salute e le Zone distretto ad attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno le azioni, con più di nove milioni stanziati dalla Regione Toscana per il triennio 2023-2026.

Leggi: Redattore Sociale, 18/07/2023


martedì 18 luglio 2023
Misura RSA Aperta di Regione Lombardia: l’esperienza dell’Istituto P. Redaelli di Milano

La RSA Aperta è una misura regionale lombarda che ha introdotto alcuni elementi di novità nella realizzazione dei percorsi domiciliari di assistenza e cura rivolti agli anziani non autosufficienti e alle persone affette da demenza. Nel corso degli anni la sua realizzazione ha reso ancora una volta evidente l’importanza di entrare in relazione con gli anziani fragili e le loro famiglie attraverso un approccio multidimensionale fondato su ascolto, valutazione professionale e condivisione dei percorsi, all’interno di un contesto di lavoro integrato e collaborativo tra i diversi soggetti della rete dei servizi.
di Emilia Guglielmucci (assistente sociale, Istituto P. Redaelli, MI), Antonio Grillo (geriatra, direttore medico Istituto P. Redaelli, MI)
Regione Lombardia con la DGR n° 856 del 2013 ha introdotto la Misura RSA Aperta, un nuovo servizio a carattere sociosanitario, inizialmente rivolto a favore di persone affette da demenza certificata in vario stadio di evoluzione. In seguito, tale misura ha visto un ampliamento della platea dei destinatari (DGR 2942/2014 seguita dalla DGR 7769/2018) includendo così anche anziani ultrasettancinquenni, con riconoscimento di invalidità civile al 100% e portatori di grave disabilità.
La misura RSA Aperta: le indicazioni della normativa lombarda
La Misura RSA Aperta consiste nell’offerta di una serie di interventi qualificati, di natura sociosanitaria, erogati sulla base e nei limiti di un budget annuale1assegnato a ciascun beneficiario. Gli obiettivi principali della misura sono sintetizzabili nel mantenimento delle capacità residue degli anziani presi in carico, favorendone la permanenza al domicilio il più a lungo possibile, e nel supporto al care-giver, attraverso interventi specifici di sostegno nelle attività di assistenza, consulenze mirate o sostegno psicologico.

Leggi: I Luoghi della Cura, 18/07/2023


lunedì 17 luglio 2023
In Lombardia 1,5 milioni per le case popolari a vittime di violenza

Le case popolari saranno messe a disposizione delle donne vittime di violenza. La Giunta regionale ha infatti approvato la sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler, l’azienda regionale di edilizia residenziale pubblica
In Lombardia le case popolari saranno messe a disposizione delle donne vittime di violenza. La Giunta regionale ha infatti approvato la sperimentazione volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler, l’azienda regionale di edilizia residenziale pubblica, per le donne vittime di violenza. Alla sperimentazione, che definisce anche i criteri e le modalità di attuazione per consentire ai CAV – Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio di poter partecipare al programma, sono state destinate risorse complessive pari ad 1,5 milioni di euro.
“L’esigenza di garantire un’adeguata autonomia abitativa alle donne vittima di violenza- afferma l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini- era emersa direttamente dal costante confronto con le nostre Reti Antiviolenza e con il Tavolo permanete contro la violenza di genere e oggi, grazie a questo intervento, diamo la prima ed efficace risposta alle loro richieste.

Leggi: Redattore Sociale, 17/07/2023


venerdì 14 luglio 2023
Campania. “Per i disabili al 100% il ricovero in Rsa pubblica è a carico del Ssn”

Così in una nota il Garante dei disabili della regione, Paolo Colombo. “Se la prestazione di carattere assistenziale è erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il comune non può chiedere il pagamento delle rette”
“Per i disabili al 100% il ricovero in Rsa pubblica è totalmente a carico del servizio sanitario nazionale”. È quanto ha chiarito in una nota il Garante dei disabili della regione Campania, Paolo Colombo. “Se la prestazione di carattere assistenziale, come l’ospitalità, è erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il comune non può chiedere il pagamento delle rette ai familiari della persona non autosufficiente”, si legge nella nota.
“A nulla vale il contratto con la struttura che addebita all’assistito o ai familiari i costi, essendo nullo per contrarietà a norme imperative – chiarisce il garante -. A stabilirlo è il tribunale di Arezzo, che con la sentenza del 27 giugno 2023 n. 368 ha annullato l’atto impositivo con cui un comune richiedeva il pagamento delle rette per la degenza in un centro anziani al marito di una disabile”.

Leggi: Redattore Sociale, 14/07/2023


mercoledì 12 luglio 2023
Ultracentenari in crescita a Genova: sono già 484. Gli esperti: abitudini e clima favorevoli. Ma un terzo degli over 75 lotta contro la solitudine

In città e in Liguria sempre più persone raggiungono il fatidico traguardo. Il geriatra Ernesto Palummeri: “Incidono clima, alimentazione e l’alta dose di attività fisica”
Genova città di anziani? Riduttivo, quantomeno: perché la Superba è sempre più la città dei super centenari. Ieri Ebe Tosi, ex direttrice dell’Upim di via Venti, ha tagliato il traguardo dei 110 anni entrando nella top venti dei più longevi d’Italia. Ed è in ottima compagnia: secondo la banca dati Anziani.Stat, il servizio Istat che fotografa gli aspetti strutturali e dinamici dell’invecchiamento della popolazione italiana, i genovesi con 100 anni e più salgono in modo vertiginoso. Passata la pandemia, sono più forti ancora. Irriducibili.I residenti che hanno 100 anni o più risultano, solo a Genova, 484: dal 2019 (quando si fermavano a quota 375) a oggi sono sempre aumentati. Anche negli anni del Covid-19 e del post Covid.Una longevità che ha più fattori fondamentali alla base. Come spiega il geriatra Ernesto Palummeri, autore di numerosi studi internazionali sul tema degli over, consulente della Regione e di Alisa per le case di riposo liguri nonché coordinatore del Centro di riferimento ligure per le ondate di calore sempre di Alisa: «Se in Sardegna la “zona blu”, termine che identifica le aree del mondo dove la longevità è maggiore, è dettata principalmente da motivi genetici, per Genova e la Liguria il ragionamento da fare è diverso – afferma Palummeri – e riguarda principalmente i fattori ambientali, climatici e l’alimentazione»

Leggi: Il Secolo XIX, 12/07/2023


IN AGENDA:

 Il 23 luglio Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Una delegazione Auser invitata a partecipare alla celebrazione nella Basilica di San Pietro con Papa Francesco

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani è stata creata da Papa Francesco nel 2021. Ricorre ogni quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria liturgica dei Santi Gioacchino ed Anna, i “nonni” di Gesù, che nel calendario della Chiesa cattolica ricade il 26 luglio. “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Sal 92,15) citato dal Papa, è un invito quindi alla società a non lasciare gli anziani ai margini ma considerarli ancora come parte attiva e indispensabile per la comunità.
Quest’anno la Giornata ricorre domenica 23 luglio. Papa Francesco presiederà la Messa alle ore 10 nella Basilica di San Pietro e una delegazione Auser sarà presente alla celebrazione su invito del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Nell’edizione della Giornata dello scorso anno Auser era stata invitata alla presentazione ufficiale della Giornata con la testimonianza di Giancarla Panizza presidente di Auser Sartirana e l’impegno dei volontari Auser in aiuto dei profughi ucraini in fuga dal loro paese invaso.

Leggi: Auser


Incentivi fiscali e direttiva UE “CASE GREEN”: le proposte dela FILLEA CGIL – Giovedì 27 luglio a Roma, presso la sede della Cgil Nazionale, in Corso d’Italia 25 – Sala Santi dalle ore 10:00

L’iniziativa presieduta da Rossella MURONI, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, sarà introdotta dalle comunicazioni di Alessandro GENOVESI (Segretario generale Fillea-Cgil) e Giuseppe PISAURO (Presidente Nens, Nuova economia Nuova Società).
Seguirà un confronto tra rappresentanti dei partiti, associazionismo e imprese, condotto da Giorgio POGLIOTTI (Il Sole 24 Ore), a cui parteciperanno: Federica BRANCACCIO (Presidente Ance), Francesco FERRANTE (Vice-Presidente Kyoto Club), Alberto GUSMEROLI (Deputato Lega Nord), Erica MAZZETTI (Deputata Forza Italia), Antonio MISIANI (Senatore PD), Agostino SANTILLO (Deputato Movimento 5 Stelle).
L’intervento conclusivo è affidato a Daniela BARBARESI della Segreteria Nazionale Cgil.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sul sito di Collettiva.it e sulle pagine facebook di Collettiva.it e Fillea-Cgil.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Richiesta di morire, come supportare il paziente? Il documento di psicologi, medici e infermieri

Il documento è stato presentato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio durante l’evento “La sofferenza tra prassi sanitaria e legislazione”. Iniziativa promossa in collaborazione con la Società Nazionale Medica Interdisciplinare cure primarie e l’Associazione Luca Coscioni IL DOCUMENTO
Garantire una risposta condivisa e multidisciplinare alla domanda del paziente che chiede di revocare, rifiutare o accedere al suicidio volontario medicalmente assistito circostanziato.
È l’obiettivo del documento presentato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, il 10 luglio, durante l’evento “La sofferenza tra prassi sanitaria e legislazione”. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con la Società Nazionale Medica Interdisciplinare cure primarie e l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS.

Leggi: Quotidiano Sanità


Lo sviluppo dei servizi per persone senza dimora e il necessario cambio di paradigma – di Caterina Cortese

La fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora) è un’associazione di secondo livello – una rete nazionale di servizi – che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora. Aderiscono alla fio.PSD 149 soci tra enti e organismi, appartenenti sia alla pubblica amministrazione sia al privato sociale attive nel settore della homelessness. La Federazione porta avanti attività di analisi e comprensione del fenomeno homelessness, formazione e accompagnamento territoriale per lo sviluppo di strategie e metodologie di intervento, azioni di comunicazione e advocacy per la tutela dei diritti delle persone adulte gravemente emarginate e definizione di nuove politiche.
La cornice all’interno della quale fio.PSD realizza le sue attività è quella definita delle Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta, approvate nel 2015 in Conferenza Unificata Stato Regioni, che rappresentano un importante documento spartiacque che, a partire da buone pratiche ed esperienze territoriali, sintetizza una serie di raccomandazioni pratico-applicative che riguardano i servizi rivolti alla homelessness ed approcci di intervento innovativi. Le Linee di indirizzo si rivolgono a Regioni, Comuni, Province, Ambiti sociali territoriali e organizzazioni non profit che vogliono progettare e attuare interventi volti a contrastare, prevenire e ridurre la marginalità estrema avvalendosi di risorse pubbliche o fondi strutturali. Nonostante siano passati quasi 10 anni, si tratta di un documento quanto mai attuale che costituisce una sorta di vademecum per migliorare e sviluppare i servizi, partendo da quello che è già presente sui territori. La finalità inoltre è quella di superare l’approccio emergenziale a favore di servizi che offrono interventi misure e interventi adeguati al bisogno delle persone più fragili.

Leggi: Welforum


Long-term care. Nella Ue 135 mln di persone vivono con disabilità e quasi 1 anziano su 3 non è in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni primari. Nuova partnership Oms-Commissione per una migliore assistenza

L’obiettivo è migliorare l’accesso e la qualità dei servizi fornendo un importante supporto anche ai caregiver, che spesso svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di assistenza. La partnership li sosterrà sviluppando una serie di strumenti che possono aiutarli mentre si prendono cura degli altri
Migliorare la Long term care. Questa la parola d’ordine dell’Oms/Europa e della Commissione europea che hanno unito le forze per sostenere i paesi dell’Unione europea nel miglioramento dell’accesso e della qualità dei servizi di assistenza a lungo termine, fornendo un importante supporto ai caregiver, che spesso svolgono un ruolo cruciale nella fornitura di assistenza.
All’interno della Regione Europea, 135 milioni di persone vivono con disabilità e quasi 1 anziano su 3 non è in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni primari. L’accesso a un’assistenza di buona qualità, integrata e a lungo termine, evidenzia l’Who Europa, è essenziale affinché queste persone mantengano la loro capacità funzionale, godano dei diritti umani fondamentali e vivano con dignità.

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Attenti a non confondere la rigenerazione urbana solo con una “rinnovata politica di riqualificazione urbanistica” – Di Gaetano Sateriale, coordinatore CERS2030 e Ferrara 2030 e componente del Comitato Scientifico dell’Ass. Nuove Ri-Generazioni

L’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ci ha ormai abituato da anni ai suoi puntualissimi rapporti sulla distanza che intercorre ancora tra gli obbiettivi Agenda Onu 2030 e la realtà italiana: a cogliere i deboli progressi, i ritardi e le incongruenze (croniche), le buone intenzioni dichiarate ma non praticate. Anche nel recente “Position Paper” sul Goal 11 dal titolo “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile” esce un quadro completo e preoccupante dei provvedimenti amministrativi e legislativi mai applicati a diversi livelli istituzionali: è il caso, ci dice ASviS, di una mancata legge nazionale sui principi di governo del territorio, o della mancata costituzione delle “Agenzie sociali di quartiere”.
Anche Istat, nel suo recente “Rapporto SDGs 2023” misura le tendenze della post pandemia sul disagio abitativo (maggiore nel Mezzogiorno), sull’aumentato uso di mezzi pubblici di trasporto nei Comuni capoluogo (specie nel Nord), sulla riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica, sulla permanenza, anche nelle aree non urbane di elevati livelli di PM2,5.
ASviS non si limita a segnalare le distanze e inserisce nel citato Paper molte proposte, tutte condivisibili, per rendere più efficienti “il governo del territorio” e le politiche di “rigenerazione urbana” nel Paese. Ci si permetta su questo una considerazione generale.

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Torna a crescere la popolazione dell’Ue. Ma l’Italia è in controtendenza. I numeri Eurostat

Dopo un calo della popolazione nel 2020 e nel 2021 a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE è aumentata nel 2022, passando da 446,7 milioni il 1° gennaio 2022 a 448,4 persone il 1° gennaio 2023.
Dopo un calo della popolazione nel 2020 e nel 2021 a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE è aumentata nel 2022, passando da 446,7 milioni il 1° gennaio 2022 a 448,4 persone il 1° gennaio 2023. La variazione naturale negativa (più morti che nascite) è stata superata dal saldo migratorio positivo. La crescita della popolazione osservata può essere in gran parte attribuita all’aumento dei movimenti migratori post-COVID-19 e all’afflusso massiccio di sfollati dall’Ucraina che hanno ricevuto lo status di protezione temporanea nei paesi dell’UE, come conseguenza dell’invasione russa nel febbraio 2022.
Queste informazioni provengono dai dati sulla popolazione pubblicati oggi da Eurostat. Questo articolo presenta solo una manciata di risultati tratti dall’articolo più dettagliato di Statistics Explained sulla popolazione e le statistiche sui cambiamenti demografici.

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Indagine Italia Longeva. Tra il 2011 e il 2021 aumentati dal 26 al 40% gli italiani in condizioni di fragilità lieve, moderata o severa

Effettuata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Direzione Programmazione del Ministero della Salute, l’indagine è stata presentata oggi al Ministero della Salute nel corso dell’ottava edizione degli “Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Long-Term Care EIGHT”
In Italia, ai primi posti al mondo per longevità, la fragilità cresce più velocemente dell’aspettativa di vita: tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i cinquant’anni con fragilità lieve, moderata o severa sono passati dal 26% al 40% (oltre 11 milioni di persone), con un trend di crescita costante.
A preoccupare è, in particolare, l’espansione della prevalenza di fragilità severa che si è più che raddoppiata (dall’1,4% al 3,7%), arrivando a interessare oltre 1 milione di over-50, soprattutto ultrasettantenni. Gli anziani affetti da fragilità severa vanno maggiormente incontro a disabilità grave e ospedalizzazioni ricorrenti, e presentano un rischio relativo di morte a un anno di 35 volte superiore rispetto a quello della popolazione senza fragilità. In crescita anche il numero di over-50 con fragilità moderata, oltre 2,5 milioni di italiani, anche in questo caso in prevalenza ultrasettantenni. Tuttavia, all’espansione della fragilità dell’ultimo decennio il sistema non ha risposto con altrettanta espansione dei servizi di assistenza domiciliare e delle cure residenziali che, sebbene in lieve crescita, sono rimasti sottopotenziati rispetto ai bisogni degli anziani, in particolar modo nelle regioni del Sud Italia.

Leggi: Quotidiano Sanità


Le persone anziane tra welfare e lavoro

Il 14 giugno scorso si è svolto online il Seminario “Le persone anziane tra welfare e lavoro. Dialogo interdisciplinare a partire dalla legge delega 33/2023”[1].
Il Webinar[2] ha rappresentato un importante momento di confronto interdisciplinare sui temi dell’assistenza agli anziani. Molteplici sono state le questioni affrontate: (i) la progressiva carenza di assistenza “informale” per le generazioni future e le difficoltà, per le persone anziane, di accedere ai servizi di cura, soprattutto nelle aree interne; (ii) le strategie di promozione e mantenimento dell’active ageing; (iii) le principali criticità poste dalla legge delega 33/2023 con riferimento al welfare, al mercato del lavoro e alla silver economy; (iv) la crucialità della formazione nell’ambito dell’assistenza agli anziani; (v) il ruolo decisivo della contrattazione collettiva nel settore del lavoro di cura.
Il Webinar costituisce uno dei prodotti scientifici del progetto “Attenzione… al lavoro” – Fami 2014-2020, che ha impegnato l’Università del Molise e la Prefettura di Campobasso sui temi dello sfruttamento lavorativo. L’idea di un dialogo sulla nuova legge delega in materia di assistenza agli anziani nasce dalla consapevolezza del forte nesso che lega il settore della cura e dell’assistenza alla persona allo sfruttamento della manodopera a basso costo, spesso rappresentata da stranieri.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


5 Azioni per la giusta transizione

Rigeneriamo la città, il lavoro, la democrazia: questo è il titolo del “manifesto” approvato il 15 giugno dall’Assemblea Generale della Fillea, che prevede un percorso di iniziative, approfondimenti, confronto a tutto tondo sui temi della sostenibilità.
Il futuro del Pianeta, dell’Europa, del nostro Paese e delle nostre città o sarà ecologicamente e socialmente sostenibile o non sarà. Cambiare modello di sviluppo e ripensare il lavoro, cosa e come produrre e consumare sono scelte obbligate. Tutti gli studi più seri e completi ci dicono infatti che abbiamo pochi anni per invertire la rotta di un modello di capitalismo che ci sta già condannando a crisi permanenti, cambiamenti climatici e ambientali disastrosi, guerre, tensioni sociali, economiche e politiche di portata devastante. Le disuguaglianze sociali, ambientali, politiche sono giunte ad un livello tale che una “piccola rivoluzione” è ormai inevitabile.
La stessa democrazia, per come l’abbiamo conosciuta in occidente, dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, è sempre di più un guscio vuoto e milioni di uomini e donne rischiano di essere spettatori passivi della propria sorte, tra solitudine, rassegnazione, paura, rabbia.
Vittime al contempo delle scelte irresponsabili di pochi e della convinzione che non vi siano alternative possibili da organizzare, rivendicare e praticare.
Eppure la tecnologia, le scienze, le risorse materiali, culturali e spirituali non mancano per impedire tutto ciò e per costruire modelli produttivi, sociali, politici in grado di “liberare” il lavoro dai suoi carichi eccessivi, da forme di alienazione e abbrutimento, facendo di più con meno tempo e sforzo, e così portare l’umanità in un nuovo “Rinascimento”, con al centro l’essere umano, i suoi diritti, la sua felicità.

Leggi: Fillea Cgil


SEGNALAZIONI:

Pensioni in opzione donna: riesame delle domande respinte

Le domande di pensione anticipata, cosiddetta opzione donna, respinte perché presentate in data successiva al 31 dicembre 2021, saranno riesaminate su istanza della lavoratrice, sempreché, in caso di riscatto agevolato di periodi di studi universitari ante 96, abbia optato per il sistema contributivo di calcolo entro il 21 dicembre 2021, e non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.
Lo comunica l’Inps con il messaggio n. 2547 del 6 luglio scorso nel quale fornisce ulteriori chiarimenti in materia di accesso alla pensione anticipata (cosiddetta opzione donna) nei casi di riscatto agevolato del corso di studi universitari dei periodi ante 1996, a seguito dell’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo. Un chiarimento sollecitato dai patronati del Ce.Pa. presso il Ministero del Lavoro.
In particolare, spiega l’Istituto, è stato disposto, in via eccezionale, che l’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo, che non abbia prodotto effetti sostanziali fino al pagamento anche parziale dell’onere del riscatto, non preclude il riconoscimento del diritto alla pensione anticipata con opzione donna a condizione che risultino soddisfatte le ulteriori seguenti condizioni:
• esercizio dell’opzione al sistema contributivo e presentazione della domanda di riscatto effettuati in data anteriore al 21.12.2021;
• perfezionamento, alla data di presentazione della domanda di riscatto, dei requisiti (anagrafico e contributivo) per la pensione anticipata c.d. opzione donna vigenti al 31 dicembre 2021, tenendo conto anche della contribuzione da riscattare.

Leggi: Inca


 

 

 

 

Rapporto Istat: radiografia dell’Italia disuguale

L’ultimo rapporto annuale dell’Istituto nazionale di statistica descrive un paese in difficoltà. Salari tra più bassi in Europa, giovani svantaggiati e spesso esclusi dal mercato del lavoro. Le imprese, da parte loro, non investono in innovazione e faticano ad aumentare la produttività.
«Anno dopo anno, il Rapporto Istat accompagna il nostro Paese e ne ritrae, con attenzione, partecipazione e rispetto, i traguardi raggiunti, i nuovi fermenti, i problemi da risolvere, le domande che aspettano risposte». Oggi, venerdì 7 luglio, il presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Francesco Maria Chelli, ha presentato il Rapporto annuale 2023. La situazione del paese. «Consegniamo alla politica strumenti fondamentali per ridurre le disuguaglianze di opportunità e competenze, le disuguaglianze di accesso ai servizi, le disuguaglianze di reddito, le disuguaglianze tra territori – scandisce dall’aula di Palazzo Montecitorio il presidente dell’Istat –. E molte di queste disuguaglianze, purtroppo, si sono consolidate e sono cresciute nell’ultimo anno».

Leggi: Liberetà


NEWS:

martedì 11 luglio 2023
Indagine Italia Longeva. Tra il 2011 e il 2021 aumentati dal 26 al 40% gli italiani in condizioni di fragilità lieve, moderata o severa

Effettuata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e la Direzione Programmazione del Ministero della Salute, l’indagine è stata presentata oggi al Ministero della Salute nel corso dell’ottava edizione degli “Stati Generali dell’assistenza a lungo termine – Long-Term Care EIGHT”
In Italia, ai primi posti al mondo per longevità, la fragilità cresce più velocemente dell’aspettativa di vita: tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i cinquant’anni con fragilità lieve, moderata o severa sono passati dal 26% al 40% (oltre 11 milioni di persone), con un trend di crescita costante.
A preoccupare è, in particolare, l’espansione della prevalenza di fragilità severa che si è più che raddoppiata (dall’1,4% al 3,7%), arrivando a interessare oltre 1 milione di over-50, soprattutto ultrasettantenni. Gli anziani affetti da fragilità severa vanno maggiormente incontro a disabilità grave e ospedalizzazioni ricorrenti, e presentano un rischio relativo di morte a un anno di 35 volte superiore rispetto a quello della popolazione senza fragilità. In crescita anche il numero di over-50 con fragilità moderata, oltre 2,5 milioni di italiani, anche in questo caso in prevalenza ultrasettantenni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/07/2023


martedì 11 luglio 2023
Anziani, disabili e senza tetto. Altri soldi non spesi del Pnrr

Strutture per anziani, Rsa, foto di scena. In otto Regioni sono state finanziate meno iniziative del previsto per le persone fragili
I fondi sono stati assegnati alle Regioni. Non tutti, però, perché i progetti presentati sono risultati inferiori a quelli che il Pnrr può finanziare. Soprattutto non si sa che fine hanno fatto questi soldi. “È difficile, se non impossibile – scrivono il Forum Terzo Settore e la fondazione Openpolis in un rapporto – sapere quante delle risorse assegnate sono state poi erogate ai territori e, dunque, iniziare a monitorare l’impatto nelle comunità”. Che non è quello che può generare una nuova tratta ferroviaria o l’arrivo della banda larga.
Le risorse di cui si parla, in tutto 1,45 miliardi, sono destinate alle persone fragili: anziani non autosufficienti, disabili e senza fissa dimora. Nel Pnrr nato per curare le cicatrici economiche e sociali del Covid, erano stati inseriti tra i soggetti a cui dedicare un’attenzione maggiore, perché hanno sofferto più degli altri durante la pandemia.

Leggi: La Repubblica, 11/07/2023


martedì 11 luglio 2023
Pensioni, è l’ora dei giovani

Tavolo governo-sindacati sulla previdenza. Cgil: “Sconfiggere la precarietà e rafforzare il patto tra generazioni, altrimenti il sistema andrà in crisi”
Si torna a parlare di pensioni e questa volta tocca ai giovani, con la convocazione del tavolo tecnico prevista per oggi (martedì 11 luglio). Tra i sindacati non trapela molto ottimismo. Dopo le promesse in campagna elettorale di mettere mano alla Fornero è seguito solo silenzio. Neanche l’ultimo tavolo, quello del 26 giugno, ha portato novità.
Solo slogan
“Si è proseguito con gli slogan senza nessun impegno concreto”, dichiara Lara Ghiglione, segretaria confederale Cgil con delega alla previdenza: “Anzi, abbiamo registrato solo passi indietro”. Il futuro pensionistico dei giovani è strettamente collegato al lavoro ed è proprio qui che il governo sta dando il peggio di sé.

Leggi: Collettiva, 11/07/2023


lunedì 10 luglio 2023
Sicurezza Rsa. Medicina Democratica: “Buco nero manutenzioni e carenza personale”. Smentita di Ats Milano

“A novembre 2022 la prima segnalazione della CUB Sanità, rilanciata, a gennaio 2023, da “37e2”, la trasmissione di Radio Popolare. La Prefettura chiese subito ad ATS di fare le verifiche, ma soltanto a gennaio e dopo ulteriore sollecitazione arrivarono risposte e furono tranquillizzanti”, riferisce l’associazione. Ma per Ats Milano: “La nota CUB inviata al Prefetto il giorno 8 novembre, non riguarda la Rsa Casa dei Coniugi e nemmeno l’Rsa Virginio Ferrari, ma ha carattere generico”.
“C’è un allarme lanciato da mesi ma inascoltato dietro la tragedia della RSA “Casa dei Coniugi” di Via dei Cinquecento a Milano, costata la vita a 6 persone e il ricovero per altre 81, una tragedia che potrebbe replicarsi in questa o altre modalità, se non si affrontano con misure immediate e concrete le pesanti criticità presenti in questa come in altre strutture nel territorio della ATS della Città Metropolitana di Milano gestite da privati”. A dichiararlo, in una nota, Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/07/2023


domenica 9 luglio 2023
Non è possibile vivere e morire così.

La strage alla «casa dei coniugi» – Mons Vincenzo Paglia –
Siamo al bivio di una grande scelta di civiltà: il senso che vogliamo dare alle nostre vite e alla nostra vecchiaia
C aro direttore, la strage di Milano nella «Casa dei coniugi» ci colpisce e ci interroga, non solo e non tanto per le dinamiche e le circostanze che hanno accompagnato e favorito l’incendio, che di questo se ne occuperà l’autorità competente. Certo, un impianto antincendio che non funziona, come pare sia il caso, in una struttura che ospitava circa 180 persone, di cui molte con gravi difficoltà motorie, e un turno notturno con soli 5 operatori per questo gran numero di pazienti, non sono fatti di poco conto, ma, ripeto, sarà il giudice a dirci se, chi e come non ha fatto il necessario per tutelare quelle fragili vite.

Leggi: Corriere della Sera, 09/07/2023


sabato 8 luglio 2023
Il tema della cura delle persone anziane è sempre più cruciale

“La tragedia della Rsa di Milano ci lascia sconvolti”. Ivan Pedretti – Segretario generale dello Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati della Cgil – commenta così le notizie che arrivano dal capoluogo lombardo, dove un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì, è costato la vita a sei persone provocando altri 81 feriti nella Residenza per anziani “Casa dei Coniugi”.
“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, a chi sta lottando per la vita, ai feriti, a lavoratori e ospiti, donne e uomini, coinvolti nel rogo. Sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità ma non possiamo dimenticare che nelle residenze per anziani troppo spesso la sicurezza è drammaticamente carente. – prosegue il sindacalista dello Spi-Cgil -. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante il periodo della pandemia: le strutture dove risiedono persone già fragili risultano frequentemente inadeguate a garantire loro diritti e benessere, a volte persino la sopravvivenza. Morire così come sono morti Nadia, Laura, Mikhail, Anna, Loredana e Paola la scorsa notte è inaccettabile”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 08/07/2023


sabato 8 luglio 2023
Quando la famiglia vive in affitto la povertà assoluta sfiora il 30%

Nel 2021 in Italia l’11,5% delle famiglie in cui sono presenti minori si è trovato in una condizione di povertà assoluta. Quando il nucleo vive in affitto però la quota sale però al 28,2%. In attesa della pubblicazione delle nuove statistiche Istat sulla povertà prevista per ottobre, stando a quanto segna il sito Openpolis.it, è questa la situazione che emerge nell’Italia in uscita dalla pandemia. Nel complesso sono 5,2 milioni i nuclei che vivono in affitto, 11,8 milioni di persone in tutto. In pratica si tratta di una famiglia su 5, il 20,5%, quota che sale però al 31,8% tra i nuclei meno abbienti. A vivere in affitto sono soprattutto le nuove famiglie, a partire da quelle più giovani con figli. Se non ci sono minori, il 19,1% dei nuclei vive in locazione. In presenza di almeno un figlio la quota sale al 24,8%. Con 3 figli supera addirittura un terzo del totale (33,7%).

Leggi: Openpolis, 08/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
Sempre più anziani in Italia. Record minimo di nascite e massimo di ultracentenari. Il rapporto annuale Istat

Il 2022 si contraddistingue per un nuovo record del minimo di nascite (393mila, per la prima volta dall’Unità d’Italia sotto le 400mila) e per l’elevato numero di decessi (713mila). Il calo delle nascite tra il 2019 e il 2022 (27mila unità in meno) dipende per l’80% dal cosiddetto “effetto struttura”, ovvero dalla minore numerosità e dalla composizione per età delle donne. Il restante 20 per cento è dovuto, invece, alla minore fecondità. Le gravidanze si hanno in età sempre più avanzate.
Terminato nel primo trimestre 2022 lo stato di emergenza sanitaria nazionale, nel corso dell’anno sono emersi nuovi elementi di criticità. Il forte rincaro dei prezzi dell’energia e delle materie prime, accentuato dal conflitto in Ucraina, ha condizionato l’evoluzione dell’economia, con rilevanti aumenti dei costi di produzione per le imprese e dei prezzi al consumo per le famiglie. Nonostante l’attenuarsi della fase più critica della crisi energetica, nel primo trimestre 2023, l’andamento dell’inflazione condizionerà l’evoluzione dei consumi e dei salari reali nel prossimo futuro.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
“Con rialzo temperature seri rischi per salute umana”: esperti Sima avvertono sui disturbi legati al caldo

Il caldo record che investirà da oggi l’Italia, con diverse città che vedranno la colonnina salire sopra i 40°, rappresenta un serio pericolo per la salute umana, specie per soggetti più fragili come anziani, bambini e cittadini con patologie preesistenti. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che lanciano oggi l’allarme circa le ripercussioni delle temperature elevate sul corpo umano.
“Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare, con il calore corporeo che aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare organi vitali e il cervello. Temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi come crampi, svenimenti, edemi, ma anche problemi gravi, dalla congestione alla disidratazione, aggravando le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti”.

Leggi: Popsci, 07/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
Troppo frequenti i furti commessi da amministratori di sostegno

Continuano ad accumularsi le notizie di cronaca che riferiscono dei tanti casi di furti commessi dagli amministratori di sostegno, poi condannati in sede penale. A fornirne un triste elenco è l’Associazione Diritti alla Follia, che ormai da molto tempo si dedica con particolare dedizione agli abusi commessi nell’applicazione di questo istituto di tutela, chiedendo contestualmente quella che viene ritenuta come «una specifica e ormai indispensabile Commissione d’Inchiesta Parlamentare» su tali furti ricorrenti
Uomo disperato, con le mani sulla facciaGli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno sono uno dei temi al quale l’Associazione Diritti alla Follia si dedica con particolare dedizione. Si deve ad essa, ad esempio, la campagna di informazione e denuncia denominata Se la tutela diventa ragnatela, lanciata nell’aprile di due anni fa, oppure, altro esempio, la proposta di riforma della Legge 6/04, la norma che ha introdotto questo istituto di tutela nel nostro ordinamento giuridico, avanzata nel mese di novembre dello scorso anno e disponibile a questo link; o ancora, le tante puntate della rubrica di informazione online Il diritto fragile, dedicate a questo argomento e corredate da testimonianze, confronti e approfondimenti (tutte ospitate sul canale YouTube dell’Associazione).

Leggi: Superando, 07/07/2023


mercoledì 5 luglio 2023
Italia ultima per posti nelle Rsa, solo 19 per mille anziani over 65

Al primo posto per aspettativa di vita alla nascita, pari a 83 anni, e per anni vissuti in salute, in media quasi 72, l’Italia è in fondo alla classifica per la capacità di offrire ai propri anziani assistenza a lungo termine.
Con appena 19 posti per 1000 abitanti over 65 anni, abbiamo la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani. A indicarlo sono i dati del documento “Il Servizio sanitario nazionale compie 45 anni”, realizzato dall’Ufficio valutazione e impatto del Senato (https://www.senato.it/4746?dossier=2475) che confronta i nostri numeri con quelli di sette Paesi: Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.

Leggi: Auser, 05/07/2023


mercoledì 5 luglio 2023
Diritto alla casa per gli studenti universitari: il documento delle regioni e province autonome

Il tema della mancanza cronica di alloggi per gli studenti universitari è stato più volte affrontato anche dall’Associazione Nuove Ri-Generazioni (“Università: dalle tende al campus” del 18.05.2023; “Uniti per risolvere il drammatico problema della mancanza di alloggi per gli studenti” del 24.02.2023; “Primo Report sull’edilizia e la residenzialità universitaria” del 4.08.2022; “Studenti e pensionati insieme per i patto intergenerazionale” del 17.06.2022, solo per citare alcuni interventi), denunciando un aumento del divario sociale in termini di opportunità e di diritto allo studio, a causa dell’impossibilità di accesso a strutture abitative idonee e a prezzi accessibili per gli studenti e le loro famiglie.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 05/07/2023


martedì 4 luglio 2023
In povertà troppe famiglie con figli che vivono in affitto

In Italia la povertà assoluta colpisce l’11,5% delle famiglie con minori. Per quelle in affitto la quota raggiunge il 28,2%. Ampie le differenze territoriali: nei comuni polo il 22% delle abitazioni è in affitto, a fronte di una media nazionale del 17%.
Sono oltre 1 su 4 le famiglie in affitto e con minori a carico in povertà assoluta.
5,2 milioni le famiglie che vivono in affitto: il 20,5% del totale.
In presenza di almeno un minore la quota sale al 24,8%.
Tra i capoluoghi Napoli è quello con più case in affitto: 38% delle abitazioni occupate.
Nel 2021 in Italia l’11,5% delle famiglie in cui sono presenti minori si è trovato in una condizione di povertà assoluta. Quando il nucleo vive in affitto la quota sale al 28,2%. In attesa della pubblicazione delle nuove statistiche Istat sulla povertà, prevista per ottobre, è questa la situazione che emerge nell’Italia in uscita dalla pandemia.

Leggi: Sunia Informa, 04/07/2023


REGIONI:

lunedì 10 luglio 2023
Trento, nasce l’Osservatorio comunale sul disagio abitativo

Il nuovo strumento si pone l’obiettivo di rendere disponibili dati e informazioni utili alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche abitative. Sul sito del Comune i primi dati e il questionario rivolto alla cittadinanza
Oggi la Città di Trento esprime un bisogno abitativo molto diversificato, spesso complesso e in continuo divenire. Tra gli aspetti più importanti che incidono negativamente sul tema dell’abitare vi sono, oltre alla mancanza di casa e la difficoltà a reperire alloggi sul mercato, il rischio di sfratto, situazioni di sovraffollamento e inidoneità degli alloggi, problematiche legate al contesto abitativo o di quartiere e, non ultima, la sostenibilità economica legata all’elevato costo dell’abitare.
Risulta quindi necessario un monitoraggio costante delle condizioni di fatto presenti sul territorio, da valutare successivamente in una una cornice più vasta, che sia in grado di cogliere le trasformazioni in atto.

Leggi: Il T Quotidiano, 10/07/2023


lunedì 10 luglio 2023
Più diritti, meno barriere

La Cgil di Abruzzo e Molise, assieme alla Cgil di Pescara e Montesilvano, si impegna a fornire assistenza informativa e soluzioni alle problematiche specifiche delle persone con disabilità, garantendo il rispetto dei loro diritti e promuovendo l’inclusione. Due nuovi sportelli di assistenza che saranno un punto di riferimento per coloro che desiderano superare le barriere che impediscono la piena partecipazione nella società. Il motto? “Più diritti, meno barriere”. L’obiettivo è creare una società inclusiva, in cui le persone con disabilità possano godere appieno dei loro diritti fondamentali.

Leggi: Collettiva, 10/07/2023


lunedì 10 luglio 2023
Pnrr e terzo settore. 1,3 miliardi per le persone fragili, ma a rischio l’efficacia degli interventi

I dati del rapporto realizzato da Forum Terzo Settore e Openpolis presentato oggi a Roma: finanziati 89 progetti in meno di quelli previsti. Disatteso il vincolo del 40% delle risorse al Sud. Pallucchi (Forum): “Alle realtà sociali riservato un ruolo di mero e potenziale esecutore di progetti”. Smaldore (Openpolis): “Chiediamo maggiore trasparenza”
Sono 58 le misure del Pnrr (per oltre 250 obiettivi e traguardi) di interesse per gli Enti Terzo Settore, ma da una verifica dell’attuale stato di attuazione del piano gli enti del terzo settore, nonostante siano evocati nel testo del piano, non sono stati effettivamente coinvolti nella sua concreta attuazione. La denuncia arriva dal rapporto “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, realizzato dal Forum nazionale Terzo Settore e Openpolis e presentato oggi a Roma.
A interessare le organizzazioni del Terzo settore, infatti, sono riforme e investimenti trasversalmente presenti in quasi tutte le missioni del piano, si legge nel rapporto. Da qui il progetto “Monitoraggio delle riforme e degli investimenti del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” realizzato dal Forum Nazionale Terzo Settore e dalla Fondazione Openpolis per la realizzazione di una piattaforma di analisi e osservazione delle misure di specifico interesse e il loro costante monitoraggio.

Leggi: Redattore Sociale, 10/07/2023


domenica 9 luglio 2023
Alexa contro l’isolamento sociale degli anziani

Un’esperienza nata nell’Unione delle Terre d’Argine grazie alla Cooperativa sociale Anziani e non solo, con il supporto essenziale di un gruppo di volontari che vengono dall’Associazione Giovani per Carpi, dalla Banca del Tempo e dalla Parrocchia del Duomo.
“A me farebbe comodo che mi aiutassero a ricordare di prendere le medicine” fa il signore carpigiano di quasi novant’anni che è rientrato dopo una vita un giro per il mondo. “Io vorrei ricordarmi le ricette per utilizzare quello che mi è rimasto in frigo!” chiede la nonna casalinga. “A me interessano tanto le poesie, vorrei ascoltare quelle di Giacomo Leopardi” sussurra l’ex maestra elementare “E a me piace Nino D’Angelo” dice una signora dallo spiccato accento partenopeo.
Sono una ventina fra anziani soli (età media oltre gli 80) qualche familiare e anche una assistente familiare moldava che sono seduti in cerchio intorno a quella palla che sembra una sfera magica circonfusa di una luce azzurra e che risponde al nome di Alexa.

Leggi: Temponews, 09/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
Rsa, caso Lecco: la Corte di Strasburgo dà ragione al Garante nazionale

La Cedu ha stabilito la violazione da parte dell’Italia dell’articolo 8 della Convenzione Edu per avere inserito una persona anziana in una residenza sanitaria assistenziale nonostante la sua contraria volontà e per averne limitato in modo escludente i contatti con i propri riferimenti esterni
“Di fronte alla sentenza della Prima Sezione della Corte europea per i diritti umani, che ha stabilito la violazione da parte dell’Italia dell’articolo 8 della Convenzione Edu per avere inserito una persona anziana in una residenza sanitaria assistenziale nonostante la sua contraria volontà, per averne limitato in modo escludente i contatti con i propri riferimenti esterni e per non aver messo in atto un percorso di graduale revisione di una misura adottata in via provvisoria, il Garante nazionale – quale organismo di prevenzione delle violazioni della Convezione – esprime il proprio rammarico perché le sue indicazioni, più volte espresse e oggi richiamate dalla stessa Corte europea, non abbiano indotto le Autorità responsabili a evitare questa censura nei confronti del Paese”. Lo sottolinea il Garante delle persone private della libertà in una nota, esprimendo tuttavia anche “la soddisfazione per i principi che tale pronuncia afferma e per la loro possibile futura applicazione in ulteriori casi che, in analogia con quanto avvenuto a Lecco, possano ripetersi in altre situazioni.

Leggi: Redattore Sociale, 07/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
Milano. Incendio in una Rsa provoca sei vittime. Sono 80 le persone intossicate. Schillaci: “Una tragedia terribile”

I pazienti, distribuiti in 15 diverse strutture ospedaliere di Milano e hinterland, hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo. Nessuno di loro risulta ustionato. Sono 14 i pazienti ospedalizzati in codice giallo, 65 in codice verde. L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato da Areu con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Il cordoglio del presidente Meloni e del ministro Schillaci.
Sei persone sono morte e altre due sono gravemente ferite per un incendio divampato la notte scorsa nella Casa per Coniugi, struttura residenziale per anziani di via dei Cinquecento, a Milano.
Sono 80 le persone ricoverate in ospedale in seguito al’incendio. I pazienti, distribuiti in 15 diverse strutture ospedaliere di Milano e hinterland, hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo. Nessuno di loro risulta ustionato. Sono 14 i pazienti ospedalizzati in codice giallo, 65 in codice verde. L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato da Areu con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Oltre ad Areu sono intervenuti i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e la Protezione Civile.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
La bolla del superbonus: in Piemonte fermi 25 mila cantieri edili, 100.000 famiglie indebitate

Circa 25 mila cantieri edili fermi nel solo Piemonte, migliaia di aziende a rischio di chiusura, 35 mila posti di lavoro in bilico, proprietari che si trovano con gli immobili inagibili. Sono gli effetti dello stop all’incasso dei crediti che ha, di fatto, comportato il blocco dell’intero sistema del Superbonus 110%. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) aggiornati a fine maggio il totale degli investimenti per il Piemonte ha raggiunto i 5,7 miliardi e il totale degli investimenti per i lavori conclusi ammessi a detrazione è di oltre 4,6 miliardi.
I lavori realizzati sono l’82,8% (che si abbassa al 74,2% per i condomini). Percentuali e cifre praticamente uguali a quelle del mese precedente: segnale che conferma come non si sta procedendo. Molte delle aziende in crisi sono in questa situazione per mancanza di liquidità, a fronte di bilancio talvolta in attivo, vista l’impossibilità di incassare il dovuto. A rischio chiusura potrebbe essere una percentuale vicina al 10% delle aziende, che non incassano da mesi.

Leggi: La Stampa, 07/07/2023


venerdì 7 luglio 2023
Emilia Romagna. A quando i rimborsi a chi era in affitto e sfollato?

Nei provvedimenti emanati per rimborsare chi è stato colpito dall’alluvione purtroppo, e non ne abbiamo compreso le ragioni, non sono previsti con chiarezza i rimborsi per chi non era residente, ma solo domiciliato con un regolare contratto di affitto.
Nel caso poi dei primi risarcimenti per i danni subiti, la norma ha messo in alternativa il risarcimento del proprietario per i danni all’immobile e quelli dell’inquilino per l’arredamento di sua proprietà. Per non parlare poi del piccolo proprietario che aveva affittato il proprio appartamento ammobiliato che, non essendo residente abitualmente nell’alloggio, non può fare domanda di risarcimento.
Abbiamo sollecitato al Parlamento emendamenti al DL 61 in corso di conversione e sollecitato il ministro Musumeci e la Struttura commissariale ad intervenire.
Al momento nulla è successo e purtroppo in alcuni casi sono scaduti i termini per le domande.

Leggi: Sunia, 07/07/2023


giovedì 6 luglio 2023
Asl, rivoluzione nelle cure domiciliari con una task force di 47 infermieri

Operativa la centrale che gestisce il gruppo di operatori nel sostegno in casa agli anziani più fragili
È una rivoluzione quella che l’Asl si appresta a introdurre nel campo delle cure domiciliari, grazie all’attivazione della prima centrale operativa territoriale e l’entrata in servizio di 47 infermieri di Famiglia e Comunità appositamente formati. Le novità sono state illustrate dalla direttrice di Distretto Barbara Bragante ai medici di famiglia, a cui è stato chiesto di fare squadra per ottimizzare i servizi. Il primo effetto pratico delle novità riguarda gli anziani fragili, in particolare i novantenni, per cui verrà introdotta un’attività proattiva, in pratica non saranno più loro a doversi rivolgere al servizio sanitario ma verranno chiamati a casa, dove si recheranno le nuove figure infermieristiche, il cui obiettivo è di verificare le condizioni degli anziani e dare loro consigli per tutelare al meglio la propria salute. «In modo anche da educarli a quelli che sono i corretti stili di vita per quell’età ? spiega Bragante -, si tratta in questo caso di anziani che non hanno problemi e per questo non sono ancora stati presi in carico dalle nostre strutture.

Leggi: La Stampa,  06/07/2023


giovedì 6 luglio 2023
Piano speciale per gli alloggi popolari vuoti

Stanziamento straordinario del Comune con 6 milioni di euro per 500 Erp in attesa di ristrutturazione. Nardella e Albanese: “Lo Stato ha azzerato i fondi ma le difficoltà delle famiglie aumentano. Oggi facciamo questo grande sforzo perché l’emergenza abitativa è sotto gli occhi di tutti ma non può essere il fanalino di coda delle politiche nazionali”
Un progetto speciale per recuperare nei prossimi mesi 500 alloggi di edilizia residenziale pubblica oggi vuoti e per assegnarli subito alle famiglie in graduatoria.
E’ il piano straordinario sulla casa lanciato dal sindaco Dario Nardella e dall’assessora alla casa Benedetta Albanese che, a fronte dei tagli del Governo che ha azzerato i fondi a partire dal 2019, annunciano uno stanziamento straordinario di 6 milioni di euro, di cui 2 milioni del bilancio di Palazzo Vecchio e 4 grazie al fondo Pn Metro Plus.
“L’emergenza abitativa si fa sempre più pressante ed è sotto gli occhi di tutti. Dopo l’operazione sugli affitti turistici brevi abbiamo messo in campo questo nuovo piano che vuole combattere le diseguaglianze sociali dando strumenti a chi è più in difficoltà.

Leggi: Comune di Firenze, 06/07/2023


giovedì 6 luglio 2023
Liguria. Edilizia popolare: Manganaro (SUNIA) “Dalla regione per ora solo annunci”

La Regione Liguria ha emesso una nota stampa nella quale parla di nuova occupazione in edilizia e mette fra i volani di questa attività l’edilizia popolare. Sinceramente l’annuncio di spesa di 11 milioni di euro in tre anni in Regione Liguria non è ancora un’attività visibile, ma un’auspicabile possibilità.
Ad oggi non sappiamo dall’Assessorato o da Arte dove e quando questi soldi verranno spesi, per territorio, quartieri e tipologia di interventi.
Sappiamo che migliaia di abitazioni necessitano di interventi, dagli ascensori, al sistema termico ed energetico, alle murature. Sono le lamentele che ogni giorno riceviamo dagli inquilini. Se a questo poi sommiamo il disagio abitativo privato, difficoltà al pagamento dell’affitto o alla morosità incolpevole l’emergenza si amplia.
Come Sindacato inquilini siamo disponibili al confronto di merito e concreto per concordare interventi tangibili e visibili.

Leggi: Sunia, 06/07/2023


IN AGENDA:

Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

I paesi della regione europea dell’Oms adottano la Dichiarazione di Budapest. In campo misure per migliorare l’ambiente e la salute

Nella dichiarazione, i paesi convengono di accelerare la transizione verso società resilienti, sane, eque e sostenibili, integrando le lezioni apprese dalla pandemia di Covid. Si cerca di intensificare gli sforzi per prevenire, preparare, rilevare e rispondere alle emergenze, proteggendo le popolazioni particolarmente vulnerabili. Queste azioni mirano a migliorare la resilienza e la capacità dei sistemi sanitari di resistere e rispondere a catastrofi e crisi. Inoltre, aumenteranno gli sforzi per affrontare i determinanti ambientali delle malattie. LA DICHIARAZIONE
I paesi della regione europea dell’Oms, riuniti per la settima Conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute (7MCEH) in Ungheria, hanno adottato la Dichiarazione di Budapest, che dà priorità all’azione urgente e ad ampio raggio sulle sfide sanitarie legate ai cambiamenti climatici, all’inquinamento ambientale, alla perdita di biodiversità e al degrado del suolo, insieme e nel contesto della ripresa dal Covid. Per rafforzare le capacità dei paesi di rispettare gli impegni assunti nell’ambito della Dichiarazione, si concentra anche sul rafforzamento della governance, sull’investimento nelle risorse umane e sull’avanzamento delle conoscenze e degli strumenti per l’azione.

Leggi: Quotidiano Sanità


ASVIS: governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile

Né PNRR né la Legge di Bilancio intervengono in modo efficace sulla riqualificazione urbana, al Paese manca una chiara politica abitativa, occorre arrestare il consumo di suolo.
Per rendere l’attuale legislatura all’insegna dello sviluppo dei territori bisogna garantire il principio di coerenza tra politiche istituendo, per esempio, una Cabina di regia interministeriale per il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana e mettendo al centro dell’azione politica la condizione abitativa.
È quanto emerge dal Position paper “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile”, redatto dal Gruppo di lavoro dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile sul Goal 11 “Città e comunità sostenibili”. La recente istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie della Camera dei deputati ha fornito all’ASviS l’opportunità di tirare le somme su quanto fatto finora.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Autonomia differenziata. Quattro “big” del Comitato nominato da Calderoli si dimettono: “Servono correttivi su come impostare e finanziare i Livelli essenziali delle prestazioni”

In una lettera indirizzata il ministro Calderoli e al presidente del Comitato presieduto da Cassese hanno rassegnato le loro dimissioni gli ex presidenti della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Franco Gallo, l’ex presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e l’ex ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini : “Siamo costretti a prendere atto che non ci sono le condizioni per una nostra partecipazione ai lavori del Comitato”.
Con una lettera indirizzata al ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e al presidente del Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, preliminari per l’Autonomia differenziata Sabino Cassese gli ex presidenti della Corte Costituzionale Giuliano Amato e Franco Gallo, l’ex presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno e l’ex ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini –hanno annunciato le loro dimissioni dal Comitato dove erano stati nominati dallo stesso Calderoli nel marzo scorso.

Leggi: Quotidiano Sanità


Competenze per nuovi bisogni di cura nell’evoluzione della società dell’invecchiamento: un nuovo ruolo dei caregiver familiari e degli assistenti familiari

La nuova domanda di competenze nel lavoro di cura e la sua evoluzione nel contesto della crescita esponenziale del “long term care”, interrogano sulla qualità del nostro welfare assistenziale soprattutto nel contesto della domiciliarità. Il mercato del lavoro dell’assistenza familiare, così fluido e in parte ancora non trasparente, si sviluppa nel rapporto con una domanda non sempre matura dei datori di lavoro. Tutto ciò si dovrà misurare con le nuove normative emergenti dalla riforma della non autosufficienza.
di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale “Anziani e non solo”)
Competenze per nuovi bisogni di cura nell’evoluzione della società dell’invecchiamento: un nuovo ruolo dei caregiver familiari e degli assistenti familiari
Negli anni le attese di ruolo, le funzioni, il posizionamento socio organizzativo, il sistema relazionale e i diritti del lavoro1di chi opera come dipendente nel lavoro privato di cura nell’assistenza a persone anziane e non autosufficienti si sono trasformate e articolate. Se da un lato il ruolo chiave rimane il “dare risposta” ai bisogni primari dell’assistito – cura, igiene, alimentazione – dall’altro lato vi è un’evoluzione dei bisogni stessi e delle modalità per soddisfarli.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Congedo parentale all’80% solo per i dipendenti

Con la circolare n. 45 del 16 maggio, L’INPS fornisce indicazioni operative e alcuni chiarimenti in merito alla modifica prevista dalla legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) che ha elevato dal 30% all’80 % la retribuzione dell’indennità di congedo parentale per una mensilità da fruire entro il sesto anno di vita del figlio o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età.
Il mese di congedo retribuito all’80% può essere fruito in tutte le modalità previste per il congedo parentale (intero, frazionato a mesi, giorni o in modalità oraria).
L’elevazione dell’indennità riguarda solamente la categoria dei lavoratori dipendenti privati e pubblici, che terminano, anche per un solo giorno, il congedo di maternità o di paternità sia esso obbligatorio o alternativo, successivamente al 31 dicembre 2022. Vengono pertanto esclusi tutti i genitori dipendenti che abbiano concluso la fruizione del congedo di maternità o di paternità al 31 dicembre 2022. La misura così come normata non riguarda i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.

Leggi: Inca


 

 

Pnrr e welfare: il 10 luglio a Roma l’evento del Forum Terzo Settore con Openpolis

Forumterzosettore.it – 28 Giugno 2023 – A Roma l’evento che fa il punto sui primi interventi del Pnrr rivolti alle persone fragili. Focus su disabilità, anziani e senza fissa dimora
Lunedì 10 luglio, presso il Centro Congressi Roma Eventi (piazza della Pilotta 4, Roma) si svolgerà l’evento di presentazione del report “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, a cura di Forum Terzo Settore e Openpolis, che analizza le misure del Pnrr di maggiore impatto sociale a favore, in particolare, di anziani non autosufficienti, persone con disabilità e senza fissa dimora.
Dopo aver dato vita all’Osservatorio sul Pnrr che monitora l’andamento delle misure di interesse per il Terzo settore, Forum Terzo Settore e Openpolis proseguono la collaborazione con il primo report che approfondisce con dati e analisi gli interventi per le persone fragili e propone testimonianze di associazioni di Terzo settore che operano in questo ambito.

Leggi: Forum Terzo Settore


NEWS:

lunedì 3 luglio 2023
Un governo anti-poveri. Ora 200mila famiglie rischiano lo sfratto

Il fondo contro la morosità incolpevole era stato introdotto per aiutare le persone finite in difficoltà economiche in conseguenza di un lavoro perso all’improvviso. Ma non è stato rifinanziato dal governo.
Matteo Salvini aveva detto che lo stanziamento non risolveva il problema perché era un «intervento sporadico», annunciando un piano casa «visionario». Che è fermo solo alle promesse.
Con la cancellazione del reddito di cittadinanza si prevede un effetto moltiplicatore per gli sfratti: i meno abbienti perdono il sussidio e non possono più contare sui contributi per saldare l’affitto.

Leggi: Domani, 03/07/2023


lunedì 3 luglio 2023
Disabilità, quando “piove sul bagnato”, in una casa popolare

La denuncia di Sara Bonanno, caregiver a tempo pieno di suo figlio Simone. Nella casa che le è stata assegnata dall’Ater, piove nella stanza del figlio, con il rischio che si bagnino i macchinari a cui è attaccato. “Continuano a dire che verranno a ripararlo, ma aspetto da troppo tempo”
Oggi a Roma c’è il sole, ma le piogge non sono mancate, nel mese di giugno. L’acqua è caduta abbondante e anche se adesso il cielo sembra sereno, chi ha imparato (per forza) a essere previdente, sa che neanche del cielo azzurro ci si può fidare. Così Sara Bonanno lo scruta, il cielo, sperando che non torni ad annuvolarsi: perché con la pioggia l’acqua entra in casa e arriva molto vicina al letto in cui Simone passa buona parte della sua giornata, attaccato a macchinari per i quali una goccia potrebbe essere fatale.
Sì, perché nella vita di Simone e di Sara, basta davvero una goccia per far traboccare il vaso: figuriamoci cosa può fare la pioggia, se una grondaia messa male lascia che l’acqua entri in casa.

Leggi: Redattore Sociale, 03/07/2023


sabato 1 luglio 2023
Italia al vertice per aspettativa di vita alla nascita e in salute tra i principali paesi occidentali. Male i finanziamenti e sulle strutture residenziali per anziani. L’indagine dell’Ufficio valutazione impatto del Senato

Con una spesa sanitaria pubblica pari al 7,1% del Pil, l’Italia nel 2020 risulta ultima fra i Paesi comparati (Canada, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia), per numero di posti letto ospedalieri (3,19 ogni 1000 abitanti) ma fa registrare la più bassa disponibilità di strutture residenziali destinate agli anziani. Altre classifiche – dall’aspettativa di vita alla nascita (83 anni) all’aspettativa di vita in salute (71,9 anni) – ci vedono invece al vertice. Merito anche degli stili di vita. Sul personale si registra una forte carenza di infermieri. LO STUDIO
In principio c’erano le casse mutue. E il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione non era per tutti: ne godevano solo quei lavoratori (e i loro familiari) iscritti a un ente mutualistico, con forti differenze, in fatto di prestazioni e coperture, tra una categoria di lavoratori e l’altra. Solo nel 1978, con la nascita del servizio sanitario nazionale su un modello di welfare state universalistico – il sistema Beveridge, finanziato prevalentemente attraverso la fiscalità generale – la tutela della salute fisica e psichica è diventata un diritto da garantire a ogni individuo in condizioni di uguaglianza.

Leggi: Quotidiano Sanità, 01/07/2023


sabato 1 luglio 2023
Metà delle case consuma troppo. Sono a rischio affitti, mutui e Compravendite – Necessario un adeguamento prima del 2030

Sono vecchi, non sono isolati, consumano troppa energia. E quello è il meno: se non verranno adeguate in fretta, tra pochi anni non potranno più essere vendute né affittate. Metà deli edifici bergamaschi sono in questa situazione, creata dalla direttiva dell’Unione europea Case Green secondo la quale tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica F entro il 2030, la E entro il 2033 e la D entro il 2040, con l’obiettivo di arrivare a emissioni zero per il 2050. Ma anche senza aspettare la scure dell’Europa, chi possiede case che consumano troppo può incontrare grossi problemi già oggi.
Secondo i calcoli di Ascom su dati dell’azienda regionale Aria sugli edificimper i quali è stata chiesa la certificazione energetica, quelli in provincia nella classe peggiore, la G, sono 50.829, pari al 29% del totale, di cui 6.197 in città (25%). Hanno un consumo annuo oltre i 160 Kwh a metro quadrato, quindi fra le cinque e le dieci volte quelli in classe A che variano fra i 15 e i 30 Kwh.

Leggi: Corriere della Sera, 01/07/2023


sabato 1 luglio 2023
Limiti agli affitti brevi e spazio al pubblico: ricette per una casa

Senza tetto né legge. A Milano due-giorni sull’emergenza abitativa. Le norme adottate a Parigi, Barcellona, Amsterdam o Berlino: perché non in Italia?
Inizia oggi a Milano una due giorni sul diritto alla casa organizzata dal comitato ‘Abitare in via Padova’. Qui l’aumento dei prezzi delle case rischia di espellere gli abitanti, molti di origine straniera, con redditi bassi e in affitto, di una zona storicamente popolare. Ma la questione abitativa ormai non riguarda solo loro. «L’obiettivo è costruire una piattaforma ampia, metropolitana, a partire dalla rete di quartiere, per aprire un’interlocuzione con il Comune» spiega Alessandro Coppola, urbanista del Politecnico di Milano che ha coordinato la redazione di un opuscolo, pubblicato per l’iniziativa, su alcune politiche abitative possibili.

Leggi: Il Manifesto, 01/07/2023


venerdì 30 giugno 2023
Quattordicesima: Spi Cgil, bene che l’Inps stia correggendo l’errore sui cedolini delle pensioni di luglio dopo la nostra denuncia

L’INPS provvederà alla revisione dei cedolini di luglio 2023 che, come lo Spi Cgil aveva denunciato ieri, indicavano invece erroneamente gli importi della quattordicesima come “aumento pensioni basse 2023”.
“Si tratta di una scelta giusta e necessaria da parte dell’Istituto di previdenza – commentano Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil e Tania Scacchetti, segretaria nazionale con delega alla previdenza. I due dirigenti del sindacato dei pensionati avevano sollevato il caso, preoccupati dalla confusione e dall’incertezza che si stavano determinando viste le tante richieste di chiarimento già avanzate dai pensionati e dalle pensionate.
“Ribadiamo che la quattordicesima non è un aumento e non è stata definita per il 2023 – hanno voluto ricordare -; spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64 anni ed è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati. Il ripristino della dicitura corretta nei cedolini è quindi una buona notizia. Rimane per lo Spi la necessità di ottenere risposte, già nella prossima legge di bilancio: il potere d’acquisto dei pensionati e delle pensionate va tutelato, anche attraverso l’allargamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e un suo adeguamento economico. Il governo trovi le risorse necessarie”.

Leggi: Spi-Cgil,. 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Quattordicesima: l’Inps costretta ad ammettere e correggere le sue bugie

L’ente aveva indicato la quattordicesima, dovuta a partire dal 2007, come “aumento delle pensioni basse 2023”. Dopo la denuncia del sindacato, l’istituto di previdenza indicherà sul prossimo assegno la dicitura corretta
Diciamo così: ci hanno provato ma gli è andata male. Anzi, malissimo: colti con le mani nella marmellata. A esser buoni o buonisti, si può anche dire che un errore può capitare a tutti, ma se l’errore lo commette l’Inps allora si inizia a sentire odore di dolo o almeno di colpa grave. E, infatti, di questo si è trattato: l’istituto di previdenza e il governo nei cedolini della pensione di luglio hanno contrabbandato il pagamento della quattordicesima (diritto vigente dal 2007) come “aumento delle pensioni basse”. Demagogia e propaganda maldestre, false, bugiarde, rozze, un tanto al chilo.

Leggi: Liberetà, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Politiche sociali: quando arrivano i soldi per i nostri pensionati?

Il Governo Meloni, nella manovra dello scorso dicembre, ha approvato dei provvedimenti per portare le pensioni minime a 600€ e aggiungere un mese di congedo parentale retribuito all’80% per i neogenitori.
A maggio i pensionati non hanno ancora ricevuto l’aumento della pensione e i genitori non possono astenersi dal lavoro per stare dedicarsi ai figli con la sicurezza di un sostegno economico maggiore.
Il ministero del lavoro ha annunciato che ci sono stati problemi a identificare la platea di potenziali beneficiari e per quanto riguarda i pensionati ci si aggira intorno ai due milioni di pensionati che percepiscono il trattamento minimo.
I tecnici del ministero hanno dichiarato che a partire da luglio verrà erogato il contributo economico assieme agli arretrati dal mese di gennaio.

Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Case e ospedali di comunità in ritardo: finora attivate meno di una su dieci

Suona un nuovo campanello d’allarme per quello che forse è l’investimento simbolo del Pnrr per la missione Salute: la nuova Sanità territoriale, quella che è drammaticamente mancata nei mesi più duri della pandemia. Ci si riferisce alle case di comunità, una sorta di poliambulatori, e agli ospedali di comunità rivolti in particolari ai malati cronici.
Dopo la presa di posizione della Corte dei Conti, c’è stato anche il rilevamento presentato nei giorni scorsi dall’Agenas (l’Agenzia per i servizi sanitari regionali).
In particolare dal monitoraggio semestrale dell’Agenas presentato in audizione in Senato al 31 dicembre scorso risultano solo 122 case di comunità attive, mentre sono 1308 quelle non attive. Sono invece solo 31 gli ospedali di comunità attivi (403 ancora no).

Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Sanità territoriale. Ecco le proposte della CARD per rendere i Distretti protagonisti del territorio

In un Position statement del Consiglio Nazionale della Confederazione delle Associazioni Regionali dei Distretti le indicazioni per l’appropriata strutturazione dei Distretti e le procedure di selezione dei direttori
Distretti “forti”, capaci di rispondere alla necessità di assistenza da parte della popolazione. Percorsi di formazione specifica per Direttori di Distretto per creare un elenco regionale o nazionale di dirigenti. E ancora, indicazioni sul criterio di nomina dei Direttori di Distretto.
Sono questi alcuni dei punti cardine per realizzare Distretti omogenei sul territorio nazionale e arrivare così alla riforma dell’assistenza territoriale, contenuti nel Position statement approvato dal consiglio nazionale della Società scientifica CARD (Confederazione delle Associazioni Regionali dei Distretti) punto di riferimento e di incontro di centinaia di operatori di tutte le professioni dei Distretti sanitari e sociosanitari.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/06/2023


mercoledì 28 giugno 2023
Pnrr. Ministero Salute: “Al primo trimestre 2023 raggiunti i target nazionali previsti per Case Comunità e Ospedali Comunità”

“Come previsto dai cronoprogrammi degli interventi, riportati nei Piani Operativi, non si è ancora dato avvio all’esecuzione dei lavori per la realizzazione dei due nuovi modelli, in quanto la stipula dei contratti, a seguito dell’aggiudicazione della gara lavori, è prevista per il quarto trimestre 2023; l’avvio dei lavori avrà inizio tra la fine del 2023 e il 2024”. Così il ministro Schillaci rispondendo all’interrogazione di Castiglione (A-Iv).
“Allo stato attuale, dalla rendicontazione intervenuta al primo trimestre 2023, risultano raggiunti i target nazionali previsti per i due interventi oggetto d’analisi, con particolare riferimento ai target M6C1-00-ITA-6, M6C1-00-ITA-34, riferiti all’approvazione dei progetti idonei per la realizzazione delle gare d’appalto lavori, rispettivamente sia per Case della Comunità sia per Ospedali della Comunità e sono in corso di rilevazione i target M6C1-00-ITA-7, M6C1-00-ITA-35 riferiti all’acquisizione dei CIG (Codice identificativo di gara) per le medesime gare.
Si evidenzia che, come previsto dai cronoprogrammi degli interventi, riportati nei Piani Operativi, non si è ancora dato avvio all’esecuzione dei lavori per la realizzazione dei due nuovi modelli, in quanto la stipula dei contratti, a seguito dell’aggiudicazione della gara lavori, è prevista per il quarto trimestre 2023; l’avvio dei lavori avrà inizio tra la fine del 2023 e il 2024”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/06/2023


martedì 27 giugno 2023
Ticket: nel 2022 cresce la spesa del 4%. Tra farmaci, specialistica ambulatoriale e Pronto soccorso per gli italiani una tassa da 2,5 miliardi

Dopo il calo vertiginoso dei primi due anni di pandemia dove c’è stato un forte rallentamento dell’offerta di prestazioni tornano a crescere i proventi da ticket. Permangono diversità tra le Regioni e salta all’occhio il ticket sul Pronto soccorso che ha un impatto molto limitato praticamente in quasi tutte le Regioni: poco meno del 60 per cento è riconducibile anche nel 2022 a due regioni (Veneto ed Emilia-Romagna), che contano per il 16 per cento della popolazione.
Tra farmaci, visite, esami e Pronto soccorso la spesa degli italiani per il ticket sanitario ha superato nel 2022 i 2,5 miliardi, in aumento del 4% rispetto al 2021 e del 10% rispetto al 2020.
Specialistica ambulatoriale
Le compartecipazioni alla spesa contabilizzate nei CE riguardano quelle relative alla specialistica ambulatoriale, per il pronto soccorso e per altre prestazioni. Si tratta nel complesso di oltre 1.046 milioni, in crescita rispetto al 2021 dell’8 per cento dopo l’aumento registrato nel 2021 dell’17,6 per cento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2023


martedì 27 giugno 2023
Aumentano i poveri assoluti in Italia: i “5 cluster” di Caritas e l’allarme per chi è solo

Presentato il primo Report sulla povertà: nel 2022, aumentano del 12.5% gli assistiti nei centri di ascolto e servizi informatizzati, soprattutto per l’aumento di stranieri ucraini”. Forte relazione tra povertà e scolarità, ma anche chi ha diploma e laurea chiede aiuto. Tra le cinque categorie di poveri, a rischio soprattutto i vulnerabili soli”
Quasi il 10% della popolazione residente in Italia vive in condizioni di povertà assoluta: lo ha riferito l’Istat e lo ha ricordato oggi la Caritas italiana, presentando il primo Report statistico sulle povertà, insieme al proprio Bilancio sociale. La povertà assoluta è dunque un fenomeno strutturato e in preoccupante aumento, visto che solo 15 anni fa riguardava appena il 3% della popolazione. Un incremento dovuto alle “gravi crisi globali attraversate a partire dal 2008, dal crollo di Lehman Brothers, alla crisi del debito sovrano, fino alla pandemia da Covid-19, a cui si aggiungono ora gli effetti del conflitto in Ucraina che stanno impattando pesantemente su crescita, inflazione e scambi commerciali – riferisce Caritas – Oggi si contano 5 milioni 571mila persone in stato di povertà assoluta, erano 1,8 milioni solo tre lustri fa”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/06/2023


lunedì 26 giugno 2023
Integrazione socio-sanitaria: se siamo ancora all’anno zero

Un importante segmento assistenziale quale è l’assistenza sociale viene trattato nel Paese, nonostante la pressante domanda in crescita a progressione geometrica, come una remota aspettativa sociale, per gran parte insoddisfatta, e non già come un diritto esigibile dai bisognosi e obbligatoriamente erogabile da parte delle istituzioni territoriali delegate ad hoc, Comuni e Regione non affatto sinergiche nel garantirne la corrispondente riscuotibilità sociale universale e indistinta.
In questi giorni si discute tanto della integrazione tra il sistema sanitario e quello dell’assistenza sociale. Lo si fa nel mentre la istituita Cabina di regia (comma 793, dell’art. 1 della legge 197/2022) lavora sulla individuazione delle materie riconducibili a Lep e la determinazione dei valori economici garanti della loro sostenibilità universale.
Tuttavia, gli approfondimenti avvengono spesso in modo improprio, almeno per alcuni aspetti. Ciò perché si mettono insieme argomenti assistenziali disciplinati (anche) da regole diverse, trattati da istituzioni territoriali differenti e concretizzati con prestazioni essenziali segnatamente differenziate, seppure strettamente complementari tra loro.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/06/2023


venerdì 16 giugno 2023
Bonus barriere architettoniche 75%: facciamo chiarezza

La detrazione per l’eliminazione di barriere architettoniche al 75%, regolata dall’art. 119-ter del decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) rappresenta oggi il bonus più gettonato in ambito edilizio. E non c’è da stupirsi, essendo sostanzialmente l’unico per il quale – per gli interventi edilizi avviati dopo il 16 febbraio – è ancora possibile applicare lo sconto in fattura o la cessione del credito per i costi sostenuti fino al 31 dicembre 2025. Come spesso accade, però, di fronte a un testo normativo poco chiaro, si diffondono diverse interpretazioni che generano confusione tra professionisti e operatori. Come regolarsi, quindi? Quali sono i limiti di questo bonus fiscale? Si può applicare a tutte le tipologie di edifici? Solo alle parti comuni condominiali o anche alle singole unità immobiliari? Per tutti i lavori o solo per alcuni?

Leggi: Rete Caad, 16/06/2023


REGIONI:

venerdì 30 giugno 2023
“Bonus assistenti familiari”, regione Lombardia condannata per discriminazione

Il Tribunale di Milano ha dichiarato discriminatorio il requisito di 5 anni di residenza nella regione richiesto per poter accedere al Bonus assistenti familiari previsto per le famiglie con presenza di persone fragili. La soddisfazione di Asgi: “E’ almeno la quinta volta che la Regione viene condannata per aver inserito il requisito della pregressa residenza prolungata per accedere a prestazioni”
Il Tribunale di Milano (giudice dott. Caroleo) ha dichiarato discriminatorio il requisito di 5 anni di residenza nella Regione richiesto per poter accedere al Bonus assistenti familiari previsto per le famiglie con presenza di persone fragili. Il riferimento è alla delibera n. 914 del 3.12.2018 con cui la Regione aveva istituito la misura “bonus assistenti familiari”, cioè un importo una tantum da erogare alle famiglie bisognose con componenti in condizione di disabilità per “sollevare il carico oneroso” derivante dagli obblighi di assistenza.
Tale misura è stata rinnovata negli anni successivi e da ultimo con un bando del 2022: tuttavia per potervi accedere, è necessario il possesso del requisito della residenza quinquennale da parte del familiare che assume l’assistente familiare.

Leggi: Redattore Sociale, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Un anno e mezzo per avere la sedia a rotelle. L’attesa infinita di malati e anziani a Torino – Storia di Sara Strippoli

«Io ci provo a essere una persona calma e paziente, ma ricevere adesso la telefonata dell’Asl per la richiesta fatta a dicembre 2022 del letto elettrico e del sollevatore mi fa arrabbiare come un puma», scrive su Facebook la figlia di un anziano cronico che da sei mesi aspettava il via libera per vedersi consegnare gli ausili per il padre. I mesi sono passati e l’autorizzazione non è arrivata. O meglio, il telefono ha squillato ma il paziente nel frattempo era morto: «Fortunatamente aveva una pensione che gli ha permesso di pagarsi tutta l’assistenza», scrive la figlia.
I casi sono tanti: la consegna di una carrozzina richiesta all’Asl Città di Torino il 23 settembre del 2022 è stata autorizzata l’8 giugno di quest’anno. Una carrozzina elettrica richiesta a Torino il 20 giugno dello scorso anno non aveva ancora avuto l’autorizzazione dell’azienda sanitaria nei primi giorni di questo mese.

Leggi: La Repubblica, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
“Idea-Azione”, 5 proposte concrete per la rigenerazione urbana e sociale dei borghi di Palermo e Catania

Le proposte sono quelle dei cinque giovani che hanno partecipato alla IX edizione del Programma di ricerca promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. Interessati i quartieri Sant’Erasmo, Ballarò, Albergheria, e Borgo Vecchio e San Berillo di Catania
Proposte concrete per la rigenerazione urbana e sociale dei borghi di Palermo e Catania. Sono quelle dei cinque giovani che hanno partecipato alla IX edizione del Programma di ricerca “Idea-Azione” promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe.
Da dieci anni, infatti, con “Idea -Azione”, viene proposto un approccio concreto, non accademico ma fortemente legato ai bisogni della città nel quadro di azioni concrete per il miglioramento della qualità di vita delle diverse comunità urbane.

Leggi: Redattore Sociale, 30/06/2023


venerdì 30 giugno 2023
Progetto CasaPaese: un borgo per non perdere i ricordi

Il 21 ottobre 2022 è stato avviato a Cicala (CZ) un innovativo progetto rivolta ai malati di Alzheimer denominato “CasaPaese” .Il progetto, pronto ad accogliere 16 pazienti in stanze vista a mare, arredate con oggetti personali dei pazienti per mantenere vivi i ricordi ed annientare la sensazione di smarrimento e confusione (tipiche della malattia), comprenderà 800 metri quadrati di spazio sicuro e protetto.
A rendere possibile il progetto, primo e unico in Calabria, interamente dedicata a persone affette da demenze, c’è la rete di solidarietà costituita da aziende, associazioni, imprenditori, singoli cittadini che hanno partecipato al crowdfunding lanciato lo scorso anno per l’acquisto di arredi specifici.

Leggi: Fondazione Leonardo, 30/06/2023


martedì 27 giugno 2023
Roma. Nasce la medicina delle fragilità a Tor Bella Monaca, per garantire assistenza sanitaria ai più deboli

Progetto nato in accordo tra Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes. Sarà aperto dal lunedì al venerdì, senza prenotazione. Offrirà, oltre all’assistenza medica, anche servizi come attività di promozione della salute, servizi di ascolto e orientamento per immigrati con la presenza di mediatori culturali e informazioni sulle procedure amministrative di regolarizzazione e per l’iscrizione al SSN.
Inaugurato ieri mattina a Roma, nei locali di via della Tenuta di Torrenova 124, il nuovo Ambulatorio di Medicina delle Fragilità. Un progetto nato in accordo tra Policlinico Tor Vergata, Municipio VI Le Torri, l’Istituto di Medicina Solidale e Fondazione Migrantes, con lo scopo di garantire interventi socio sanitari di prossimità rivolti a tutte le persone vulnerabili, occupandosi della tutela della salute di ogni tipologia di fragilità, dalle persone sole, agli anziani, alle mamme in attesa e i loro bambini, ai rifugiati e richiedenti asilo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/06/2023


IN AGENDA:

3 luglio 2023 – Trento. Abitare ad Arco. Turismo e residenza, ci mettiamo un tetto?

Commissione per le emergenze abitative
presso Palazzo Panni ad Arco (TN), lunedi 3 luglio dalle ore 20

Leggi: Sunia


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

Il futuro dei caregiver e l’emergenza demografica italiana

Lo studio “Digitale, locale, integrato. Il futuro del Welfare in un Paese che invecchia” condotto da BCG e Jointly, conferma che l’Italia è un Paese sempre più vecchio e che ha un welfare insufficiente.
La spesa pubblica destinata alla cura dei non autosufficienti risulta inadeguata e quindi sono le famiglie a supplire alle carenze per garantire l’assistenza necessaria. Si stima che siano oltre 7 milioni i caregiver che si fanno carico degli anziani e degli ammalati, non solo dal punto di vista sanitario/assistenziale ma anche da quello economico.
La ricerca congiunta BCG – Jointly ha coinvolto più di 12.000 dipendenti di aziende di diversi settori con l’obiettivo di indagare i bisogni dei lavoratori caregiver e immaginare nuove soluzioni.
La gestione del tempo e l’aspetto economico vengono evidenziati da tutti gli intervistati come aspetti prioritari delle difficoltà che incontrano nella gestione delle persone non autosufficienti.

Leggi: Fondazione Leonardo


Senza dimora: nuovi profili di bisogno e vecchi diritti – di Teresa Consoli

Il tema dell’homelessness nella sua declinazione come diritto (negato) alla casa o, più precisamente, all’abitare, non rientra tra i diritti sociali nel nostro sistema di welfare, a differenza di altri modelli di stato sociale in cui l’housing è inserito a pieno titolo tra le politiche e i diritti sociali. Negli ultimi 20 anni, anche in ragione della crescente visibilità di persone senza dimora per le strade di molte città italiane, si rileva una maggiore attenzione al tema dell’homelessness, ma lo scenario dentro cui il “senza dimora” trova legittimazione, specificità di lettura, attivazione e possibilità di intervento da parte delle amministrazioni è certamente vincolato da questo scenario complessivo, dall’assenza cioè di efficaci politiche abitative. O meglio, come evidenziato più avanti, dalla trasformazione in termini prevalentemente patrimoniali dell’accesso alla casa e del diritto all’abitare.

Leggi: Welforum


Immigrazione e cura – Il contributo di Marco Trabucchi

In questi giorni ho partecipato a un convegno dedicato a valorizzare il ruolo degli operatori delle RSA provenienti dall’Africa. Il titolo dell’incontro, “Brescia e il nuovo volto dell’Africa che cura”, esprimeva l’impegno ad analizzare le modalità e il valore della collaborazione offerta agli ospiti delle RSA dai migranti, in particolare quelli provenienti dall’Africa sub sahariana. Originariamente il titolo era molto più esplicito “L’Africa aiuta Brescia”, ma poi sono prevalse motivazioni di opportunità politica che hanno portato al nuovo titolo.
In generale il convegno aveva diversi scopi che hanno caratterizzato l’evolversi dei lavori. Il primo è il ringraziamento che la società italiana deve alle persone che vengono dall’Africa per aiutare le nostre stanche comunità, non più in grado di gestirsi con le proprie forze quando devono organizzare l’assistenza ai suoi cittadini più fragili.

Leggi: Fondazione Leonardo


Come comunicare eticamente la demenza

La Federazione Italia Alzheimer ha recentemente presentato un documento che illustra le linee guida per rappresentare in modo etico e inclusivo le persone affette da questa patologia.
Tali indicazioni invitano a usare termini rispettosi e non offensivi o stigmatizzanti. Ad esempio, preferire espressioni come “partecipante” al posto di “soggetto” per indicare la persona coinvolta in un campione di ricerca. È fondamentale non rappresentare le persone con demenza come se avessero perso l’umanità e non istigare alla creazione di stereotipi negativi che ne minaccino l’individualità. La rappresentazione della persona deve sempre essere equilibrata, senza allarmismi, ma nemmeno con eccessi positivi che nascondano gli aspetti più preoccupanti della malattia.
Impegnarsi a rappresentare questa condizione in maniera rispettosa e veritiera significa contribuire alla lotta allo stigma e alla costruzione di una società attenta ai diritti, alla dignità e al benessere delle persone con demenza, dei loro familiari, amici e di tutti i cittadini che in futuro potranno ricevere questa diagnosi.

Leggi: Fondazione Leonardo


Longevità: il limite della vita umana non è stato ancora raggiunto

Secondo studi recenti la vita umana è destinata a salire significativamente nei prossimi anni e a superare l’attuale e finora imbattuto record di 122 anni di età.
Una ricerca, condotta in collaborazione tra il team di David McCarthy dell’università della Georgia e quello di Po-Lin Wang dell’Università della Florida del Sud, pur non essendo in grado di fissare un’età massima di vita, proietta la tendenza della mortalità negli anni a venire.
Utilizzando i dati contenuti nello Human Mortality Database (la maggiore fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati), la ricerca, che ha interessato 19 Paesi industrializzati Italia compresa, alza di molto la possibilità di vita.
Nello Human Mortality Database si evidenziano due precisi momenti storici in cui è aumentata l’età media delle persone. Il primo si registra intorno alla metà dell’800: grazie ai miglioramenti della sanità pubblica e alla tecnologia medica si è verificato il primo balzo che ha innalzato di circa 5 anni l’età media delle persone.

Leggi: Fondazione Leonardo


10 punti pe “rigenerare” la rigenerazione urbana – di Gaetano Sateriale, coordinatore CERS2030 e Ferrara 2030 e componente del Comitato Scientifico dell’Ass. Nuove Ri-Generazioni

1. L’Italia, malgrado le enormi risorse a disposizione, non sta andando nella direzione giusta: gli indicatori trattati nei rapporti ASviS testimoniano del ritardo medio rispetto ai Goals Agenda 2030 in molti campi della sostenibilità ambientale, sociale, economica e istituzionale.
2. Le criticità sono numerose: riduzione della popolazione, riduzione delle nascite, aumento della povertà, spopolamento, abbandono dei territori più interni, urbanizzazione con crescita di periferie senza servizi, abbandono della residenza nei centri storici a vantaggio di attività commerciali e alberghiere, speculazione degli affitti nei confronti delle residenze universitarie, disarticolazione del sistema sanitario verso una sua progressiva privatizzazione, la scuola dell’infanzia non accessibile per tutti e ovunque, trasporti pubblici inquinanti e non efficienti nelle città e fuori dai grandi percorsi dell’Alta Velocità, trasporto merci eccessivamente su gomma, gestione dei rifiuti non svolta in coerenza con i principi del riciclo, il prevalere di fonti energetiche fossili e costose, ecc.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


L’offerta di servizi sociali del terzo settore  – I risultati di un’indagine Inapp – di Annalisa Turchini

Il volume “L’offerta di servizi sociali del terzo settore1” presenta i risultati della IV indagine Inapp “I servizi sociali erogati dal non profit” realizzata nel 2021 e riferita all’annualità 2020. Si tratta di una rilevazione nazionale campionaria ideata per far luce sui servizi sociali, un settore strategico del sistema di welfare poco conosciuto nei suoi aspetti specifici ed esplorato solo marginalmente. I servizi sociali comprendono azioni di cura, assistenza e sostegno atte a superare le condizioni di bisogno dei cittadini (anziani, disabili, minori, soggetti con dipendenze, immigrati, ecc.). Pur se negli ultimi anni è cresciuto l’interesse da parte di studiosi e policy maker nei confronti dei servizi sociali e del terzo settore, le necessità conoscitive sui temi permangono e l’indagine si è andata affermando come importante strumento informativo.

Leggi: Welforum


Calo demografico. 8 italiani su 10 consapevoli della crisi. Serve intervenire con politiche inclusive e su popolazione in età lavorativa – di M.C.

Costo della vita, retribuzioni e welfare inadeguato, evoluzione della società e pari opportunità: molte le questioni emerse nel sondaggio Emg Different, realizzato per “Demografica: Popolazione, persone, natalità’”, l’iniziativa inserita nelle celebrazioni del 60esimo anniversario di Adnkronos
Consapevoli e preoccupati per la crisi demografica del nostro Paese, convinti che si facciano meno figli a causa delle condizioni economiche. È la fotografia degli italiani così come emerge dal sondaggio effettuato da Emg Different, realizzato in concomitanza con “Demografica: Popolazione, persone, natalità’”, evento organizzato ieri a Roma nell’ambito delle celebrazioni del 60esimo anniversario di Adnkronos, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del Governo, di Enti pubblici e aziende.

Leggi: Quotidiano Sanità


E il lavoro domestico ripiomba nel mercato nero- di Sergio Pasquinelli

L’Inps certifica una diminuzione di colf e badanti a fine 2022 rispetto all’anno precedente: di 51mila unità le prime, di 25mila le seconde, pari a un decremento di quasi l’8% del numero complessivo dei lavoratori domestici rispetto al 2021. In valori assoluti, il numero complessivo si riduce a 894mila unità, di cui 465mila colf e 429mila badanti.
È evidente che la spinta alla regolarizzazione provocata dalla pandemia si è totalmente esaurita, così come risibile si sia rivelato l’effetto della sanatoria del 2020. Si riafferma la proporzione “60/40”, la stima elaborata da chi scrive secondo cui sono in regola solo circa il 40 per cento delle assistenti familiari. Ciò significa che le badanti totali, con e senza contratto, superano il milione.
L’assistenza domestica continua a essere un pezzo fondamentale, benché molto trascurato, del nostro welfare. Tuttavia, la sua tenuta inizia a vacillare. Intanto il numero di assistenti familiari non cresce allo stesso ritmo della domanda a cui si rivolge, a causa di flussi migratori ancora troppo ridotti in questo settore, come ha spiegato Maurizio Ambrosini su questo sito.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Presentazione osservatorio ENEA per le Comunità energetiche rinnovabili.

L’incontro, realizzato in collaborazione con Anci Lombardia, Energia Media e MCE, promuove un confronto e la condivisione degli obiettivi e delle attività svolte dall’Osservatorio CER di ENEA, costituitosi a seguito della fattiva partecipazione degli stakeholder e dei risultati conseguiti dai tavoli di lavoro avviati nel 2022 presso la
sede ENEA di Kilometro Rosso a Bergamo. Tavoli focalizzati a promuovere e supportare lo sviluppo delle CER a livello nazionale. Un percorso che, raggruppando oltre 40 soggetti tra imprese, PA, Utility, Istituti di ricerca, Associazioni liberi professionisti, ha potuto affrontare, valutare e analizzare l’intera filiera di sviluppo e gestione di una CER, Con l’obiettivo di contribuire alla definizione di policy, strumenti, standard e normative che le favoriscano supportando PA e cittadini in questa nuova sfida energetico/gestionale.

Leggi: Sue Enea


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 27 giugno 2023
Le Portinerie di Comunità diventano un social franchising

Dal Piemonte a tutta l’Italia: progetto prevede corsi di formazione e supporto tecnico per associazioni, comuni e realtà interessate grazie a un piccolo contributo
Le Portinerie di Comunità pronte a uscire dal Piemonte e a conquistare l’Italia. Diventano un social franchising, che potrà essere importato grazie a un progetto che prevede corsi di formazione, supporto tecnico e know how, per le associazioni, comuni e realtà interessate grazie a un piccolo contributo. L’idea, a cui sta lavorando il vicepresidente della Rete Italiana di cultura Popolare Mario Calderini con un team di esperti, è quindi «rendere replicabile un modello di successo che oggi si autosostiene dando posti di lavoro».

Leggi: La Repubblica, 27/06/2023


lunedì 26 giugno 2023
Pensioni, «incontro inutile»

Landini commenta l’esito del tavolo sulla previdenza. Nessuna indicazione su risorse e cose concrete da fare: il governo non ha alcuna volontà reale di riformare il sistema previdenziale
Un incontro neanche interlocutorio. Un incontro “inutile”. Non ricorre a giri di parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel raccontare ai cronisti il risultato del tavolo sulla previdenza con i sindacati convocato dalla ministra Calderone, il primo dopo 4 mesi di silenzio. “La verità – ha rincarato la dose il sindacalista – è che il governo non ha nessuna volontà di aprire una trattativa sulla riforma delle pensioni e il ministro non aveva alcun mandato da parte del governo, perché non ha risposto nulla su quante risorse sono disponibili e sulle cose concrete da fare”.
Entro sera arriverà ai sindacati una proposta di altri incontri su singoli temi. “Noi naturalmente parteciperemo a tutti gli incontri – ha detto Landini –, ma deve essere molto chiaro che se l’esito di questo confronto per il governo è qualche modifica all’Ape sociale o qualche allargamento dei contratti di espansione, non è quello che serve oggi alle persone”.

Leggi: Collettiva, 26/06/2023


lunedì 26 giugno 2023
Disuguaglianze, fisco, autonomie: perché la democrazia rischia

Una riflessione ad ampio raggio nel corso del convegno dello Spi Cgil nazionale “La crisi della democrazia”. Molti gli ospiti, tra cui la parlamentare Maria Cecilia Guerra e il politologo Giorgio Galli
Utilizzare la parola “crisi” per intendere la “crisi della democrazia” può apparire quasi superfluo. La democrazia è perennemente in crisi se la intendiamo come trasformazione perpetua e aggiornamento delle pratiche democratiche. Ma la parola può anche implicare un’ “urgenza”. L’urgenza di intervenire per fermare quella che appare sempre di più come una torsione in grado di svuotare del tutto il sistema, fino a farlo diventare qualcosa che democrazia non è.
Era questo il tema del dibattito proposto oggi dallo Spi Cgil cui hanno preso parte la costituzionalista Chiara Bologna, il presidente dell’Ires Marche, Walter Cerfeda, il segretario nazionale della Cgil Christian Ferrari, il politologo Carlo Galli, la parlamentare Maria Cecilia Guerra, Andrea Morniroli, del Forum Disuguaglianze e Diversità e il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti. Il dibattito è stato introdotto da una relazione del segretario nazionale dello Spi, Lorenzo Mazzoli.

Leggi: Liberetà, 26/06/2023


lunedì 26 giugno 2023
Assistenti all’autonomia e alla comunicazione: subito il profilo nazionale!

Una recente Sentenza prodotta dalla Corte Costituzionale ha totalmente annullato una Legge della Regione Molise che aveva creato l’Albo Regionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, ma tale pronunciamento avrà importanti ripercussioni anche a livello nazionale, obbligando il Governo – ciò che non è stato fatto dai vari Esecutivi succedutisi in questi anni – a produrre un’ipotesi di profilo nazionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, con l’auspicio che sia arrivato anche il momento di tante altre norme sull’inclusione scolastica, attese da sin troppo tempo
Tramite la Sentenza n. 127 del 23 giugno scorso, la Corte Costituzionale ha totalmente annullato la Legge 10/22 della Regione Molise che aveva creato l’Albo Regionale degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione (d’ora in poi nominati anche come AAC). Il Governo precedente a quello attuale aveva proposto ricorso alla Corte, lamentando l’incostituzionalità degli specifici articoli di quella Legge Regionale, concernente appunto la composizione dell’Albo Regionale e questo per il contrasto con l’articolo 117 della Costituzione che assegna esclusivamente allo Stato la formulazione del profilo delle diverse professioni e anche gli Albi ad esse relative, a seguito della Legge Costituzionale 87/53, mentre consente alle Regioni di normare esclusivamente gli effetti delle Leggi nazionali nell’àmbito della normativa regionale.

Leggi: Superando, 26/06/2023


venerdì 23 giugno 2023
Case green, l’accordo sulla direttiva diventa sempre più lontano

Il secondo trilogo sulla Epbd è in calendario per il 31 agosto: salta l’ipotesi di un’intesa lampo. A luglio andranno avanti gli incontri tecnici per ridurre le distanze: le norme potrebbero cambiare molto
Il trilogo sulla direttiva Case green (European performance of buildings directive, Epbd) va avanti con fatica. A dimostrarlo ci sono le notizie che arrivano da Bruxelles. Il secondo incontro formale tra istituzioni europee andrà in scena la mattina del 31 agosto, a quasi tre mesi di distanza dal precedente appuntamento, che si è svolto il 6 giugno. In quell’occasione per la prima volta Parlamento e Consiglio, con la mediazione della Commissione, si sono seduti attorno a un tavolo.
Questo lasso di tempo così lungo dice chiaramente che sono saltati i progetti iniziali di trovare un accordo lampo; a marzo il relatore al Parlamento Ue, l’irlandese Ciaran Cuffe dei Verdi, aveva parlato di chiusura entro la fine della presidenza di turno svedese, che si concluderà a fine giugno. Il dossier è, invece, già finito nelle mani della presidenza spagnola, che si installerà il 1° luglio fino alla fine del 2023.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 23/06/2023


venerdì 23 giugno 2023
Perché gli affitti sono così cari? Poche case e tante tasse

Ma quali sono le ragioni che rendono restii i proprietari ad affittare con contratti a lunga durata? Le basse performance reali e la scarsa sicurezza dell’investimento. Partendo dal rendimento, il canone di una casa in una grande città vale nella maggior parte dei casi tra i 5 e il 7% del valore (teorico) dell’immobile. In epoca di bassi rendimenti obbligazionari e di inflazione tendente a zero sarebbero certamente appetibili, oggi assai meno. Bisogna infatti considerare che un’abitazione affittata a canone libero a otto anni paga il 21% sui canoni cui si aggiunge l’Imu, che da sola si porta via tra il 15 e il 20% dell’introito annuo. Significa che quando va bene si finisce per ottenere un rendimento che oggi i Btp garantiscono senza fatica e senza rischi. E questo se si opta per la cedolare secca, che però impedisce di agganciare il canone all’andamento dell’inflazione; la scelta alternativa della tassazione ordinaria a Irpef potrebbe risultare conveniente solo se l’inflazione rimanesse molto alta per i prossimi anni, oppure (ma è raro) quando il proprietario dell’immobile ha diritto a detrazioni fiscali più alte dell’Irpef derivante dal reddito di cui dispone oltre a quello dell’affitto: in quest’ipotesi dichiarare i canoni sul 730 o sul modello persone fisiche consente di limitare i danni dell’incapienza fiscale.

Leggi: Corriere della Sera, 23/06/2023


giovedì 22 giugno 2023
Bonus edilizi, truffe per 7,2 miliardi: più della metà per le agevolazioni sulle facciate

C’è chi ha fatto fatture false per i lavori di efficientamento energetico a Postumia, comune che dal 1947 è in territorio sloveno, e in altri trecento comuni italiano soppressi da decenni. Chi si è inventato ristrutturazioni edilizie comunicando all’Agenzia delle Entrate le particelle catastali di immobili inesistenti, e chi ha fatturato fantomatici rifacimenti di facciate a condomini e proprietari inconsapevoli. Da quando, nel novembre ‘21, si è capito che la spesa finanziata dai bonus edilizi stava andando fuori controllo, e sono scattati i controlli antifrode, solo la Guardia di Finanza ha sequestrato finora la bellezza di 7,2 miliardi di crediti fiscali«inesistenti»: 1,6 miliardi negli ultimi due mesi del 2021 e 5,4 miliardi dal gennaio 2022 a oggi, come certifica il Rapporto annuale della Guardia di Finanza, presentato a Roma. Crediti che in gran parte sono già stati ceduti dai beneficiari, e che oggi valgono come

Leggi: News 110, 22/06/2023


mercoledì 21 giugno 2023
Un italiano su tre rischia di dover rinunciare alle cure sanitarie: costano troppo

Liste d’attesa infinite e costi alle stelle: quasi 1,5 milioni di cittadini si sono rivolti fuori regione per accedere alle cure
Un italiano su tre rischia di dover rinunciare alle cure sanitarie: costano troppo
In un futuro non troppo lontano, curarsi potrebbe diventare un lusso accessibile a sempre meno persone. Secondo l’ultimo rapporto sul Sistema sanitario italiano “Il termometro della salute”, redatto da Eurispes ed Enpam, infatti, un quarto delle famiglie italiane denuncia difficoltà economiche relativamente alle prestazioni sanitarie. Oltre il 33% degli italiani è costretto a rinunciare alle cure.
Il monito di Eurispes Una difficoltà che, nel 2022, si conferma maggiore soprattutto per i cittadini delle regioni meridionali (28,5%) e delle Isole (30,5%). Inoltre un terzo dei cittadini (33,3%) afferma di aver dovuto rinunciare a prestazioni o interventi sanitari per indisponibilità delle strutture sanitarie e liste di attesa.

Leggi: Tgcom24, 21/06/2023


mercoledì 21 giugno 2023
Lavoro domestico, Assindatcolf: “Allarme calo badanti, sostegni per contrastare sommerso”

Decremento dell’8% dei lavoratori domestici regolari censiti nel 2022. L’associazione: “Un dato in assoluto contrasto rispetto ai trend che descrivono un Paese alle prese con un inverno demografico senza precedenti”
“Oltre al decremento pari a quasi l’8% del numero complessivo dei lavoratori domestici regolari censiti nel 2022, preoccupa il consistente calo del numero delle badanti, diminuite del 5,6% rispetto all’anno precedente. Un dato in assoluto contrasto rispetto ai trend che descrivono un Paese alle prese con un ‘inverno demografico’ senza precedenti. Questo fa supporre, dunque, che vi sia stato un contestuale aumento del lavoro sommerso, come del resto suggerisce il titolo dell’incontro odierno”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, in occasione dell’evento organizzato dall’Inps e da Nuova Collaborazione “Tutto regolare?”, nel corso del quale è stato presentato il Report 2023 dell’Osservatorio Inps sul lavoro domestico.

Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2023


mercoledì 21 giugno 2023
Lavoro, giustizia sociale, clima. L’estate di Elly Schlein

I tre “punti cardine” con cui la segretaria proverà a dettare il programma del Pd nella stagione che si apre. E intanto incassa il sì di Conte per la manifestazione contro l’Autonomia a Napoli: “Se mi invitano ci sarò”
Elly Schlein sogna un «fiorire di circoli» nelle fabbriche per tutta l’estate. Circoli vecchio stile, modello “Ditta”, Pci-Pds-Ds, ma non solo, racconta Cecilia Guerra, ex sottosegretaria di Draghi, ex Articolo 1, oggi responsabile Lavoro del nuovo Pd. «Mi piacerebbe un circolo anche fra i rider di Glovo, perché no?».
In generale, l’obiettivo di fondo è «correggere le storture del Jobs act, riaffermando l’idea che il dipendente non deve mai trovarsi da solo davanti al datore di lavoro, perché il potere contrattuale è molto diverso.

Leggi: La Repubblica, 21/06/2023


martedì 20 giugn0 2023
La casa perduta, nel 2023 crollano le compravendite di prime case: – 17%

Comprare è diventato un affare per ricchi: rispetto alla scorso anno, a parità di reddito si dimezza il valore degli immobili accessibili
Il sogno tutto italiano della casa di proprietà è diventato una chimera. E il mattone, bene rifugio per eccellenza del Paese, è oggi un investimento per pochi: società immobiliari e redditi medio-alti (più alti che medi). I numeri del Consiglio nazionale del notariato registrano nei primi due mesi dell’anno un calo del 2,7% di tutte le compravendite (sia prime cheseconde case; sia tra privati che tra imprese, ndr) e una contrazione molto decisa nell’accensione dei mutui: -23,56%. Un tracollo accentuato dalla stretta avviata la scorsa estate dalla Bce per contrastare la corsa dell’inflazione. E a fine anno il calo atteso è del 10,1%: per avere un quadro più chiaro della situazione in cui versa il Paese, però, è necessario leggere il combinato disposto dei numeri dei notai con quelli dell’erosione dei conti correnti.

Leggi: La Stampa, 20/06/2023


REGIONI:

venerdì 23 giugno 2023
Alloggi popolari sfitti? Regione Lombardia rilancia: «Colpa dei Comuni»

Gli alloggi popolari in carenza manutentiva in Lombardia, ossia sfitti perché necessitano di lavori ancora non finanziati o il cui progetto finanziato non è ancora stato approvato, erano 16.366 nel 2022, sono 14.409 quest’anno, 5.913 solo a Milano. Di questi, 6.477 sono dell’Aler (diminuiti del 38,7% rispetto al 2022) e 7.932 dei Comuni (aumentati del 26,8%). Significa che «quasi il 60% di questi sfitti è dei Comuni, dove l’incapacità di finanziare i lavori che servono per renderli agibili è aumentata». Si può partire da questo per introdurre lo stato dell’arte illustrato ieri dall’assessore lombardo alla Casa Paolo Franco davanti alla IX Commissione. Numeri che forniscono un quadro dell’andamento delle assegnazioni e del recupero di alloggi sfitti positivo per l’azienda regionale e negativo per i Comuni, contestato invece — atti alla mano — dalle opposizioni.

Leggi: Corriere della Sera, 23/06/2023


venerdì 23 giugno 2023
Verso un welfare più inclusivo per i senza dimora nel Comune di Milano

Riferimenti normativi
Il diritto alla residenza è un diritto soggettivo. Non riconoscere la residenza alle persone senza dimora significa:
Violare il dovere di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Costituzione);
Violare il diritto all’uguaglianza formale e sostanziale (art. 3 Costituzione);
Violare il diritto al lavoro (no residenza, no iscrizione CPI, no Partita I.V.A.) (art. 4 Costituzione);
Violare la libertà personale e dell’inviolabilità del domicilio (art. 14 Costituzione);
Violare la libertà di fissare la propria residenza nel territorio dello Stato (art. 16 Costituzione);
Violare il diritto alla difesa (no residenza, no accesso al gratuito patrocinio) (art. 24 Costituzione);
Violare il diritto alla salute (art. 32 Costituzione);
Violare il diritto all’assistenza e alla previdenza sociale (no residenza, no pensione) (art. 38 Costituzione);
Violare il diritto al voto (no residenza, no circoscrizione elettorale) (art. 48 Costituzione).

Leggi: Welforum, 23/06/2023


mercoledì 21 giugno 2023
Osservatorio integrazione socio-sanitaria, Funari: “Occasione da non perdere”

L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale fa parte del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria (Oiss), promosso da Federsanità e Anci in convenzione con Agenas, che si è riunito oggi a Roma
Barbara Funari
L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari fa parte del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria (Oiss), promosso da Federsanità e Anci in convenzione con Agenas e che si è riunito oggi presso la Sala della Presidenza di Anci in via dei Prefetti 46 a Roma.
“Sono onorata- ha sostenuto Funari- di essere stata chiamata a far parte del Comitato e di essere uno dei due Assessori di Città Metropolitana che ne fa parte, insieme a Luca Rizzo Nervo di Bologna. L’Osservatorio sull’Integrazione Socio Sanitaria rappresenta uno strumento indispensabile e prezioso per la raccolta sistematica di esperienze e per la diffusione di buone pratiche. L’obiettivo è quello di condividere con le organizzazioni pubbliche e private nuove politiche dei sistemi territoriali per la salute e il benessere: esperienze e risorse importanti per un nuovo orientamento delle politiche sia a livello locale che nazionale.

Leggi: Redattore Sociale, 21/06/2023


martedì 20 giugno 2023
Alzheimer, gli assessori Bezzini e Spinelli: “Toscana al lavoro su misure dedicate”

Oggi a Firenze il primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato dalla Regione. L’appello al governo: “Sia rifinanziato e ampliato il Fondo nazionale”
Alzheimer e demenza sono una priorità di salute pubblica: lo sono ancora di più in Toscana, dove la popolazione anziana, già più numerosa che altrove, è in aumento. Su 3 milioni e 700 mila abitanti, 950 mila toscani hanno più di 65 anni. Si tratta del 26% della popolazione e tra questi in 85 mila, l’8%, sono affetti da forme di demenza: 6 su 10 da Alzheimer. Se n’è parlato stamani, a Firenze, nel corso del primo convegno regionale dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, organizzato da Regione Toscana in collaborazione con Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer) e con il coinvolgimento delle aziende sanitarie toscane.

Leggi: Redattore Sociale, 20/06/2023


martedì 20 giugno 2023
Locatelli: diritto mobilità e accessibilità fondamentali

La ministra per le Disabilità: “Il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità potrà intervenire rispetto all’attuazione dei Peba”
“Il diritto alla mobilità e all’accessibilità universale sono principi cardine della Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità e devono essere garantiti al fine di consentire la piena partecipazione di tutti alla vita sociale, civile, politica”. È quanto ha dichiarato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, rispondendo in Aula alla Camera a un’interrogazione sui Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).
“Nel prossimo decreto attuativo della Legge delega in materia di disabilità abbiamo previsto che il costituendo Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità possa intervenire rispetto all’attuazione dei Peba- ha spiegato il ministro- Il Garante, infatti, potrà proporre all’amministrazione competente un cronoprogramma e vigilare sui relativi stati di avanzamento. Di fronte a ulteriore inerzia delle Pubbliche amministrazioni, senza alcuna fondata motivazione, il Garante potrà anche attivare il giudizio”.

Leggi: Redattore Sociale, 20/06/2023


martedì 20 giugno 2023
Bologna ripensa lo spazio pubblico per diventare la città30

La Città di Bologna ha annunciato l’inizio della fase preliminare di un progetto che prevede un abbassamento del limite di velocità del 70 per cento delle strade, più piste ciclabili e aree pedonali per farla diventare entro il 2024 la prima grande “Città 30” in Italia.Dal 1° luglio, infatti, inizia la transizione che si concluderà il 1° gennaio 2024.
La delibera, che dà attuazione ai piani internazionali, europei, nazionali e locali per la sicurezza stradale, prevede che i 30 km/h diventino di fatto la normalità sulle strade urbane, rendendo anche più semplice il passaggio a uno stile di guida a velocità costante e uniforme, e che solo alcune strade della città, con particolari caratteristiche, rimangano ai 50 km/h.
Il salto di scala dalle attuali “Zone 30” a una vera e propria “Città 30” è testimoniato anche dai numeri. Oggi i 30 km/h si applicano a circa il 30% della rete viaria urbana, in aree a macchia di leopardo. Con il piano approvato a Bologna, i 30 km/h riguarderanno circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato, con un disegno organico facile da comprendere e rispettare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 20/06/2023


sabato 17 giugno 2023
Condominio solidale e Smart Home, inaugurato il primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale della Toscana

E’ ospitato nell’edificio dell’ex Sert, restituito a nuova vita grazie al progetto di rigenerazione urbana Hope. Nelle prossime settimane aprirà le porte anche la Casa di comunità
Taglio del nastro nella mattinata di oggi, sabato 17 giugno 2023, per il condominio solidale Freedom, primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale in Toscana, e per la Smart Home. Il condominio solidale è gestito dal raggruppamento di Freedom Condividere l’abitare, mentre la Smart Home è concessa all’associazione Vorrei Prendere il Treno ETS: attraverso un sistema di domotica avanzata garantisce autonomia e indipendenza alle persone con disabilità.

Leggi: Comune di Empoli, 17/06/2023


IN AGENDA:

28 giugno 2023 – Genova. Quale futuro per il diritto all’abitare?

La questione abitativa tra vecchie e nuove disuguaglianze. Esperienze a confronto.

Leggi: Sunia


3 luglio 2023 – Trento. Abitare ad Arco. Turismo e residenza, ci mettiamo un tetto?

Commissione per le emergenze abitative
presso Palazzo Panni ad Arco (TN), lunedi 3 luglio dalle ore 20

Leggi: Sunia


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

Leggi: Welforum


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

Riflessioni sulla legge delega sulla non autosufficienza

Criticità e proposte per i decreti delegati – Maurizio Motta
Potenziare l’assistenza domiciliare
Per “curare a casa” davvero (come dice il PNRR) un non autosufficiente occorre:
• Certo, potenziare gli interventi sanitari a domicilio: infermieristici, diagnostici (come la radiologia domiciliare e i prelievi per esami), riabilitativi, e superare interventi del medico di medicina generale come operatore che lavora da solo.
• Ma soprattutto bisogna fornire molti più sostegni per la tutela negli atti della vita quotidiana (per andare a letto ed alzarsi, usare i servizi igienici, mangiare, vestirsi). È la mancanza di questi sostegni che oggi costringe a ricoveri indesiderati in RSA, o ad opporsi alle dimissioni dall’ospedale, o a portare per disperazione i non autosufficienti al Pronto Soccorso, o al crollo delle famiglie.
E (purtroppo) il PNRR finanzia soprattutto il potenziamento dell’ADI come è ora (infermieri a domicilio, a volte in alcune Regioni con poche ore di OSS).

Leggi: Welforum


Vita da vecchi. L’umanità negata delle persone non autosufficienti

Recensione:“Vita da vecchi. L’umanità negata delle persone non autosufficienti, di Antonio Censi, Edizioni Gruppo Abele, 2021.
In una società che privilegia l’attività, la giovinezza, la gradevolezza dell’aspetto esteriore, le persone anziane e non autosufficienti sono, spesso, individui ai margini. Di fronte al vertiginoso aumento delle persone anziane non autosufficienti la nostra società non si è ancora occupata di indagarne “il profilo sociale e di intercettarne quelle forme di sofferenza che non derivano tanto dal declino biologico quanto dalla perdita del governo di sé e della propria vita, oltre che dal coinvolgimento in relazioni interpersonali…”. L’autore, nel testo, evidenzia che oggi, l’unico ruolo socialmente riconosciuto a queste persone dai corpi fragili e non più (ri)produttivi sia quello di consumatori di prestazioni sanitarie o di «clienti delle aziende di servizi», senza una seria analisi rispetto alle loro reali attese.

Leggi: I Luoghi della Cura


La sanità dopo il Covid. Nel 2022 recuperato in media il 65% delle prestazioni. Ma si va dal 99% della Toscana al 10% della Calabria. Gimbe: “Mancano oltre 7 milioni di prestazioni”

Delle 20,3 milioni di prestazioni arretrate, nel 2022 complessivamente ne sono state recuperate poco meno di due su tre, ovvero il 65% e nessuna Regione ha raggiunto per tutte le prestazioni le quote di recupero previste dai POR”. Inoltre, i risultati evidenziano un’ampia variabilità nei livelli di performance sia tra le varie Regioni, sia all’interno della stessa Regione tra differenti tipologie di prestazioni.
“I tempi di attesa per le prestazioni sanitarie costituiscono una delle principali criticità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) con cui cittadini e pazienti si scontrano quotidianamente subendo gravi disagi (necessità di ricorrere alle strutture private, migrazione sanitaria, aumento della spesa out-of-pocket, impoverimento), sino alla rinuncia alle cure con pesanti conseguenze sulla salute”.
Parte da questa premessa l’analisi di Gimbe sulle azioni avviate dalle Regioni er il recupero delle prestazioni sanitarie perse durante la pandemia.
“Il problema delle liste di attesa – ha detto Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – affligge da sempre il nostro SSN, ma negli ultimi anni si è aggravato per l’enorme quantità di prestazioni non erogate durante la pandemia COVID-19”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Le forme giuridiche – Giulia Galera Giulia Tallarini

Questo articolo è frutto del lavoro di ricerca svolto dalle autrici per incarico di Euricse nell’ambito del progetto Europeo B-WISE. Il report completo è disponibile a questo indirizzo. È stato inoltre pubblicato in lingua italiana e con adattamenti al contesto nazionale questo articolo sulla rivista Impresa Sociale, che tratta in modo più ampio i temi qui sinteticamente proposti.
Nell’articolo si utilizza il termine “WISE” (Work Integration Social Enterprises), comunemente utilizzato in ambito comunitario, per indicare le Imprese Sociali di inserimento lavorativo e quindi, prendendo ad esempio il contesto italiano, le cooperative sociali di inserimento lavorativo. In questo articolo sono meglio dettagliate le caratteristiche che definiscono le WISE.
Dopo avere esaminato l’insieme delle politiche tese all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei diversi paesi europei e aver richiamato le diverse origini delle imprese sociali di integrazione lavorativa (WISE), in questo articolo si affronta il tema del riconoscimento giuridico accordato alle WISE nei diversi paesi europei.

Leggi: Welforum


Punti unici di accesso per non autosufficienti

Per fare che cosa? – Maurizio Motta | 20 giugno 2023
Il tema del percorso di accesso (e dei PUA) ha enorme importanza per i non autosufficienti e le loro famiglie, basti pensare alle loro difficoltà per “sapere dove andare a chiedere che cosa”, e/o nel peregrinare faticosamente tra più sportelli/servizi diversi. Accessi difficili o contorti producono almeno due effetti negativi:
Aggiungono alla sofferenza delle persone (e famiglie) fatica e difficoltà, anche solo per arrivare a chiedere aiuti
Rischiano di generare effetti “controdistributivi” del welfare pubblico, che esiste per redistribuire ai più fragili risorse senza le quali da soli non potrebbero gestire problemi. Ma se non riescono ad arrivare ai servizi proprio i più deboli, il welfare finisce al contrario per essere usato solo da chi ha meno difficoltà (ad esempio ha parenti in grado di muoversi con autonomia e tempo, o non ha gravi limitazioni)
Merita però discutere quali possono essere le funzioni e gli obiettivi dei PUA, e per farlo si sintetizzano di seguito tre diversi possibili modelli

Leggi: Welforum


Chiara Saraceno: “Vivere in affitto è diventato più sicuro, non ci si indebita se tutto è precario”

La sociologa: «Il calo della natalità riduce il bisogno di comprare e il welfare non aiuta i giovani. Le imprese devono agire: i giovani vanno all’estero e nessuno vuole venire a vivere in Italia»
“Come fanno i giovani a comprare una casa e indebitarsi per vent’anni se si ripete loro che devono prendere il lavoro dove si trova, che devono essere mobili, flessibili, disponibili». Chiara Saraceno, sociologa, studiosa del cambiamento sociale e dei mutamenti nella famiglia, non è stupita dal crollo delle compravendite e dei mutui sulla prima casa.
Perché i giovani italiani non sono concentrati sull’acquisto di un’abitazione come lo erano i loro genitori?
«Innanzitutto sono meno dei loro genitori, anche nel mercato immobiliare stiamo avendo gli effetti dell’onda lunga del calo della natalità. Quindi ci sono meno persone che hanno bisogno di una casa perché è diminuita la popolazione. Poi c’è un problema di reddito, che per i ragazzi italiani è sempre più incerto; per non parlare del dato congiunturale legato alla risalita dei tassi, che aggiunge incertezza a incertezza. Ma è soprattutto l’orizzonte temporale ad essere diventato complicato: perché indebitarsi per un mutuo ultra decennale quando il lavoro è diventato più insicuro e non si sa se si abiterà sempre nella stessa città».

Leggi: La Stampa


La buona compagnia allunga la vita

Avere una vita ricca di relazioni sociali positive allunga la vita. E’ questo il risultato di una ricerca pubblicata questa settimana sulla rivista Nature Human Behaviour, secondo cui la solitudine e l’isolamento sono associati ad un aumento del rischio di morte per tutte le cause, rispettivamente dal 14 al 32% in più. Condotta da Maoqing Wang dell’università cinese di Harbin, l’analisi è una revisione dei dati di 90 studi che includono complessivamente oltre 2 milioni di individui. I risultati suggeriscono che ridurre l’isolamento sociale e la solitudine potrebbe contribuire a migliorare la salute e il benessere.
L’isolamento sociale si riferisce a un’oggettiva mancanza di contatti sociali (o contatti solo limitati) con altre persone e può essere dovuto o al fatto di avere una rete sociale limitata o al fatto di avere comunque contatti sociali poco frequenti con i propri cari. Invece, la solitudine è una sensazione soggettiva di disagio, una percezione individuale che deriva da un gap tra le relazioni sociali che la persona desidererebbe avere e quelle che effettivamente possiede. Diverse ricerche hanno suggerito in passato che l’isolamento sociale può promuovere comportamenti non salutari, come la malnutrizione e l’inattività fisica; inoltre l’essere socialmente isolati è stato associato a una peggiore funzione immunitaria e la solitudine a disturbi del sonno e disfunzioni immunitarie.

Leggi: Popsci


Violenza contro i senza dimora: “Marginalità produce insicurezza”

In due giorni, due persone che vivevano in strada sono state aggredite, la prima a Pomigliano d’Arco, la seconda a Firenze. Valastro (Croce Rossa italiana): “Urgente occuparsi seriamente del problema, la vita in strada è questione non solo umanitaria”
“Le notizie che arrivano sulla violenza a persone senza dimora sono drammatiche e fanno emergere ancora una volta il problema della vita in strada di tante persone che sono lasciate in una condizione di insicurezza oltre che di estrema povertà”: così Rosario Valastro, presidente di Croce Rossa Italiana, commenta le aggressioni avvenute ieri a Pomigliano d’Arco e oggi a Firenze. “Con i nostri volontari – aggiunge – siamo impegnati da sempre nell’assistere chi vive condizioni di vita di estrema sofferenza e disagio. E sempre cerchiamo di porre la questione dell’urgenza di intervenire per sottrarre alla vita in strada chi, per varie ragioni, finisce per trovare in essa l’unica forma di sopravvivenza. Il fenomeno delle persone senza dimora pone anche questioni importanti sul piano della sicurezza, per chi le vive e per le nostre comunità.

Leggi: Redattore Sociale


Le persone anziane fra welfare e lavoro

Ricordiamo, in premessa, che dopo 26 anni di attesa e 17 proposte finite nel nulla tre anni fa è stata annunciata la riforma per l’assistenza a 3,5 milioni di anziani non autosufficienti che vivono a casa . Finalmente a marzo la riforma ha visto la luce, ma presenta molte ombre.
L’ Associazione Nuove Ri-Generazioni ha in più occasioni affrontato i temi che riguardano da vicino le persone anziane e gli aspetti critici emersi dai lavori della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana presieduta da Monsignor Vincenzo Paglia. Nomina voluta dall’ex ministro Speranza, a suo tempo alquanto criticata, anche dalla Consulta Bioetica, per aver posto un alto esponente del Vaticano alla guida di una commissione statale (segnaliamo, a titolo di esempio: “In Italia vi sono 2,7 milioni di anziani in grave difficotà: che novità!” del 15.10.2021; “L’obiettivo è la ricostruzione di un tessuto sociale e relazionale che porti alla felicità” del 15.03.2021).
Grazie, ora, ad una sinergia fra i progetti FAMI 2014-2020 e Spoke-5 Age-it, il 14 giugno scorso si è tenuto un dialogo interdisciplinare che vede il proprio punto di partenza nella legge delega 33/2023, la nuova legislazione del 23 marzo 2023 che mira a semplificare le attuali politiche per gli anziani e promuovere il coordinamento dell’assistenza.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Speranza di vita. Chi nasce a Treviso ha una vita media di 84,1 anni, chi nasce a Napoli o Siracusa si ferma a 80,6 anni. I dati Istat

Questo il gap massimo rilevato da Istat tra le diverse province italiane nel 2022 in un quadro generale che fissa la stima 2022 per la speranza di vita alla nascita in Italia a 82,6 anni a fronte degli 83,2 dell’ultimo anno prima del Covid. Tra le Regioni e PA spiccano in alto Trento, Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna e in basso Campania e Sicilia.
Tra chi nasce a Treviso e chi nasce a Napoli o Siracusa ci sono in ballo 3 anni e mezzo di vita. Questo il gap massimo nella speranza di vita alla nascita stimato da Istat per il 2022 tra le diverse province italiane e desumibile dai dati territoriali del BES e riferiti all’indicatore “salute” pubblicati nei giorni scorsi.
Dopo la flessione della speranza di vita alla nascita in Italia dovuta allo shock pandemico, con un arretramento di oltre un anno nel 2020 rispetto al 2019 (83,2 anni, valore più elevato mai registrato), nel 2021 si era già osservata una lenta ripresa: la vita media attesa alla nascita era infatti risalita a 82,5 anni, con un recupero solo parziale (era 82,1 nel 2020).

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Tumori professionali: a Venezia sul nesso causale vince Inca

La Corte di Appello di Venezia, con la sentenza n. 78/2023 ottenuta dai legali di Inca Cgil, ha rigettato le conclusioni dei CTU, nominati nel primo e secondo grado di giudizio, che disattendevano il principio della presunzione legale delle malattie professionali tabellate, arrivando così al riconoscimento della natura professionale di una grave forma di tumore riconducibile all’amianto, cui era stato esposto per lungo tempo un lavoratore- di Marco Bocci
Nell’ambito del riconoscimento delle tecnopatie di origine professionale, molto spesso il lavoratore si trova nell’evidente difficoltà di provare il nesso tra la mansione da lui svolta abitualmente e la patologia contratta; e questo anche quando l’ordinamento prevede dei sistemi di tutela che, basandosi su delle presunzioni legali, dovrebbero garantire un più facile riconoscimento delle cosiddette malattie professionali tabellate.
In questa sede vogliamo dare, pertanto, il giusto risalto ad una recentissima sentenza emessa dalla Corte di Appello di Venezia, per un caso promosso (e non riconosciuto) in via amministrativa dall’Inca; perso in primo grado, ma finalmente vinto in fase di gravame, grazie ai legali del Patronato della Cgil, gli avvocati Giancarlo Moro e Marta Capuzzo. Tale sentenza ha, infatti, permesso di far riconoscere l’origine professionale di una importante neoplasia ad un lavoratore cui il giudice di primo grado non aveva concesso la “presunzione legale del rischio di origine”.

Leggi: Inca


 

 

 

 

24 giugno manifestazione nazionale a Roma in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale

La CGIL insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’Assemblea ‘Insieme per la Costituzione’ di cui Auser è parte, organizza e promuove una Manifestazione nazionale il 24 giugno a Roma in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale. L’appuntamento è per le ore 10 in Piazza della Repubblica. Il corteo raggiungerà Piazza del Popolo, dove si susseguiranno gli interventi dal palco. Quello conclusivo sarà affidato al segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

Leggi: Auser


NEWS:

martedì 20 giugno 2023
Chiara Saraceno: ”Vivere in affitto è diventato più sicuro non ci si indebita se tutto è precario”

La sociologa: “Con meno nascite cala il bisogno di acquistare e il welfare non aiuta i giovani le imprese devono agire, i ragazzi vanno all’estero e nessuno vuole venire a vivere in Italia”
«Come fanno i giovani a comprare una casa e indebitarsi per vent’anni se si ripete loro che devono prendere il lavoro dove si trova, che devono essere mobili, flessibili, disponibili». Chiara Saraceno, sociologa, studiosa del cambiamento sociale e dei mutamenti nella famiglia, non è stupita dal crollo delle compravendite e dei mutui sulla prima casa.
Perché i giovani italiani non sono concentrati sull’acquisto di un’abitazione come lo erano i loro genitori?
«Innanzitutto sono meno dei loro genitori, anche nel mercato immobiliare stiamo avendo gli effetti dell’onda lunga del calo della natalità. Quindi ci sono meno persone che hanno bisogno di una casa perché è diminuita la popolazione. Poi c’è un problema di reddito, che per i ragazzi italiani è sempre più incerto; per non parlare del dato congiunturale legato alla risalita dei tassi, che aggiunge incertezza a incertezza. Ma è soprattutto l’orizzonte temporale ad essere diventato complicato: perché indebitarsi per un mutuo ultra decennale quando il lavoro è diventato più insicuro e non si sa se si abiterà sempre nella stessa città».

Leggi: La Stampa, 20/06/2023


domenica 18 giugno 2023
Anche sedersi (per terra) è fare movimento

Una «sequenza» che vale anche come test utile a capire quanto si è in forma
Quando è stata l’ultima volta che vi siete sentiti dire che stare seduti potrebbe far bene alla vostra salute? Probabilmente qualunque adulto sano non se lo è mai sentito consigliare. Anche perché gli studiosi concordano nel sottolineare come l’eccessiva sedentarietà sia legata a una durata della vita più breve e di minor qualità: espone a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, pressione alta, diabete, obesità, alcune forme di tumore, depressione, demenza, stress, ansia. Non solo, l’attività fisica migliora la mineralizzazione delle ossa, la qualità del sonno, l’autostima, la funzione digestiva e la regolarità dell’intestino. Eppure c’è un tipo di seduta che, se praticata 15-30 minuti al giorno secondo Juliet e Kelly Starrett, lui dottore in fisioterapia, la moglie ex atleta professionista, autori del bestseller Built to move , sembra utile: è quella a terra, per esempio con le gambe incrociate come ci hanno insegnato all’asilo o come quando a yoga si esegue il loto , l’ asana simbolo.

Leggi: Corriere della Sera, 18/06/2023


mercoledì 14 giugno 2023
Emergenza casa: «Servono fondi per sostenere chi non può pagare l’affitto»

Le richieste dell’Anci al governo. Ieri a Napoli l’Anci ha presentato un manifesto sull’emergenza casa, frutto del lavoro delle amministrazioni di dodici città, che sarà presentato al governo per «abilitare i comuni all’azione».
Ieri a Napoli l’Anci ha presentato un manifesto sull’emergenza casa, frutto del lavoro delle amministrazioni di dodici città, che sarà presentato al governo per «abilitare i comuni all’azione». Il manifesto, presentato nell’ambito della rassegna «Dialoghi sull’Abitare» promossa dal Comune di
Napoli, definisce le richieste relative a quattro ambiti: fondi, investimenti, manutenzione del patrimonio pubblico, regole. Chiede il rifinanziamento dei fondi per l’affitto a la morosità incolpevole, cancellati dal governo, e una politica strutturale di sostegno degli affitti. Solo a Napoli 72mila famiglie l’anno scorso hanno chiesto il contributo per l’affitto.
Ancora, i comuni chiedono interventi per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP), l’assegnazione della gestione dell’edilizia sociale e degli immobili pubblici inutilizzati, risorse per 112 proposte del Pinqua non finanziate, fondi permanenti per la manutenzione e l’efficientamento energetico delle case, una legge quadro sull’ERP che superi i divari regionali, una norma nazionale sugli affitti brevi, strumenti per l’affitto ordinario e la revisione della norma sul federalismo demaniale.

Leggi: Il Manifesto, 14/06/2023


martedì 13 giugno 2023
Pensioni: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, il governo ascolti le nostre richieste

Una grande Assemblea nazionale sotto lo slogan “Più reddito, più diritti” per chiedere al governo risposte concrete per pensionati e lavoratori in tema di pensioni, sanità, fisco e non autosufficienza. L’hanno tenuta i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, oggi 13 giugno presso l’Auditorium del Massimo a Roma, approvando una piattaforma unitaria.
Tanti gli interventi che si sono succeduti sul palco, tutti rivolti a sottolineare la necessità di azioni urgenti per risolvere le criticità riguardanti la condizione di vita di molti pensionati e pensionate.
“Il governo dimostri attenzione per chi vive situazioni di difficoltà e ascolti le richieste che abbiamo avanzato su sanità, previdenza, fisco e non autosufficienza per realizzare le riforme che questo Paese attende da anni”: è quanto hanno dichiarato i tre segretari generali Spi, Fnp e Uilp, Ivan Pedretti, Emilio Didonè e Carmelo Barbagallo.

Leggi: Spi-Cgil, 13/06/2023


REGIONI:

lunedì 19 giugno 2023
Cooperative, in montagna contrastano lo spopolamento

Nel Bellunese garantiscono servizi a rischio, sviluppano economia, valorizzano il territorio e tengono viva la comunità. Legacoop Veneto: “Necessaria una legge per le coop di comunità”
Cooperative montane. In provincia di Belluno la coop De Zopè gestisce un negozio di alimentari
Dalla cooperativa ultracentenaria che gestisce l’unico supermercato a servizio degli abitanti, a quella da poco costituita che garantisce l’attività di un bar, presidio di socialità in paese, altrimenti chiuso da tempo; fino alla realtà che ha sviluppato un vero progetto di economia integrata e welfare di comunità, facendo integrazione lavorativa e inclusione sociale di persone in situazioni di difficoltà. Esperienze di cooperazione bellunese che in questa fragile area di montagna contrastano lo spopolamento, garantiscono servizi oggi a forte rischio di interruzione, tutelano e valorizzano il territorio, tengono vive le relazioni tra le persone e la comunità. Insomma risposte concrete ai bisogni specifici. Se ne è parlato oggi a Belluno al convegno “Cooperare in quota”, proposto da Legacoop Veneto per ribadire il ruolo della cooperazione nelle aree montale e condividere con altri attori la volontà di fare fronte comune per promuovere insieme nuove esperienze, fanno sapere gli organizzatori attraverso una nota.

Leggi: Redattore Sociale, 19/06/2023


sabato 17 giugno 2023
Domotica avanzata nel primo cohousing sociale per disabili in Toscana

Condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica nell’edificio dell’ex Sert a Empoli. Spinelli: “Una sinergia vincente”
Sistemi di domotica avanzata per garantire autonomia e indipendenza al primo “condominio solidale” per persone con disabilità in Toscana. Lo spazio, inaugurato a Empoli nei locali dell’ex Sert, è una novità per il cohousing sociale nell’ambito dell’handicap e vede sotto lo stesso tetto condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica.
La rigenerazione urbana Hope
L’edificio di piazza XXIV Luglio è nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). Il palazzo ottocentesco, oggetto di una ristrutturazione dal costo di circa 2,8 milioni di euro, contiene anche degli alloggi privati e degli spazi comuni a usufrutto dei beneficiari.

Leggi: Intoscana, 17/06/2023


sabato 17 giugno 2023
Palermo. Emergenza casa, delegazione del SUNIA incontra il sindaco Lagalla. “Riscontrata la volontà di garantire a tutti il diritto all’abitare. Serve rinnovata visione e condivisione di un progetto”

Incontro tra una delegazione del SUNIA e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla sui tanti temi che riguardano l’emergenza abitativa.
L’intento, quello di segnare una svolta nella collaborazione tra il sindacato degli inquilini, tutta l’amministrazione comunale e gli uffici del Comune: sull’Imu, come sulla vendita di immobili ma anche sulle assegnazioni di case popolari.
“L’incontro di ieri pomeriggio con il sindaco si è svolto in un clima di confronto e di cordialità – dice il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Abbiamo esposto le nostre idee e messo in evidenza le aspettative e le richieste che i cittadini esprimono ogni giorno ai nostri sportelli. Nella figura del sindaco, ma anche con l’assessora Antonella Tirrito, abbiamo riscontrato piena disponibilità e condivisione dell’esigenza di garantire a tutti i cittadini il diritto all’abitare. E ciò deve avvenire con una rinnovata visione, adeguando metodi e strumenti, e con la necessità di un aggiornamento delle graduatorie esistenti al Comune di Palermo.

Leggi: Sunia, 17/06/2023


venerdì 16 giugno 2023
Giornata lavoro domestico, Acli colf: “L’assistenza familiare è un lavoro fondamentale”

L’associazione: “Si tratta di un appuntamento molto significativo perché pone in evidenza, agli occhi dell’opinione pubblica, tutta la centralità di questa categoria, divenuta oramai insostituibile per fronteggiare le lacune del welfare italiano e per garantire la dovuta assistenza ai tanti anziani e persone non autosufficienti presenti nelle famiglie italiane”
Come ogni anno, il 16 giugno si celebra la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori domestici. “Si tratta di un appuntamento molto significativo perché pone in evidenza, agli occhi dell’opinione pubblica, tutta la centralità di questa categoria, divenuta oramai insostituibile per fronteggiare le lacune del welfare italiano e per garantire la dovuta assistenza ai tanti anziani e persone non autosufficienti presenti nelle famiglie italiane”, afferma Acli Colf.
Quest’anno, per le Acli Colf che hanno sempre festeggiato questa ricorrenza, l’appuntamento del 16 giugno sarà ancor più simbolico perché da pochi giorni si è concluso il Congresso Nazionale a Pesaro, al termine del quale le Acli Colf si sono trasformate in Associazione di promozione sociale. “Un’occasione importante – ha commentato la neo presidente nazionale, Giamaica Puntillo – che rimarca ancora una volta il nostro impegno di tutela e rappresentanza verso una categoria ancora vessata, dove i diritti non sempre sono rispettati e dove la piaga del lavoro nero sembra non conoscere fine”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/06/2023


venerdì 16 giugno 2023
Confronto sullo stato dei servizi sociosanitari in Campania

Un’utile occasione per discutere sui servizi sociosanitari in Campania: saranno questo gli “Stati Generali Disabilità e Salute” del 23 giugno a Napoli, organizzati da FISH Campania e ANFFAS Campania, con la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e dei sindacati, ma anche e soprattutto delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Le organizzazioni promotrici vi presenteranno un documento sulle politiche e i servizi per la vita indipendente, l’inclusione nella società, il diritto alla salute e il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità nelle scelte che le riguardano
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, saranno una preziosa occasione per discutere dello stato dei servizi sociosanitari in Campania, gli Stati Generali Disabilità e Salute, organizzati per il 23 giugno prossimo a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare (Viale Kennedy, 54, ore 9.30), dalla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e dall’ANFFAS Campania (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo), con la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali, ma anche e soprattutto delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Leggi: Superando, 16/06/2023


giovedì 15 giugno 2023
Firenze, Giornata Regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo

Il 21 giugno a Firenze presso l’ Auditorium Meyer Health Campus a partire dalle ore 9,45 si terrà un evento regionale dedicato all’Invecchiamento attivo, l’iniziativa si inserisce nel progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo di iniziativa del Dipartimento delle politiche per la famiglia, sotto la supervisione dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani (IRCCS INRCA) di Ancona. L’incontro costituisce un’importante occasione di sensibilizzazione alla promozione di una vita attiva e in salute, tema sul quale società civile ed esperti si confronteranno in una tavola rotonda alla quale parteciperanno, fra gli altri, Claudio Falasca per Auser Nazionale che interverrà sulla legge delega sugli anziani; Simonetta Bessi presidente Auser Toscana presenterà l’accordo di collaborazione “Invecchiamento Attivo” tra Auser e Regione Toscana; Gabriele Danesi per il progetto “Abitare Solidale”: parlerà su “la casa luogo di comunità e di autonomia”.

Leggi: Auser, 15/06/2023


giovedì 15 giugno 2023
Dagli screening sanitari agli spettacoli teatrali: inizia a Bari l’Over65Festival

La manifestazione, presentata questa mattina a Palazzo di Città, parte oggi alle 16 nella sede del progetto Sciam, con l’incontro dal titolo ‘La ciliegia, antiossidante per la terza età’. Il programma propone una serie iniziative gratuite, in programma a giugno e luglio, pensate appositamente per le persone anziane
È stato presentato questa mattina a Palazzo di Città il programma di ‘Over65Festival’, una kermesse di appuntamenti rivolta alle persone anziane della città di Bari promosso dall’assessorato comunale al Welfare nell’ambito del progetto ‘Interventi socio-sanitari in favore della popolazione anziana – Rete cittadina Sciam’, gestito dalla cooperativa sociale Aliante.
Il festival propone una serie iniziative gratuite, in programma a giugno e luglio, pensate appositamente per le persone over65, dagli screening sanitari agli spettacoli teatrali, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione, il benessere e l’invecchiamento attivo dei partecipanti.

Leggi: Bari Today, 15/06/2023


giovedì 15 giugno 2023
A Roma volontari ed enti del Terzo Settore in dialogo per lo sviluppo di comunità

L’evento è organizzato da Cesv Lazio. Appuntamento il 16 giugno all’Acquario Romano. Sarà un’occasione di condivisione e riflessione che vedrà al tavolo di discussione rappresentanti e interlocutori privilegiati di pubbliche amministrazioni, aziende, studiosi e protagonisti del settore in vista della costruzione di linguaggi comuni
Il volontariato è sempre più al centro di una rete di collaborazioni con tutti i soggetti che incidono sulla crescita delle comunità e sulla sostenibilità della vita dei singoli. Per questa ragione il rapporto con le Istituzioni, le sinergie con il mondo profit, le forme emergenti di attivismo civico, sono i temi al centro del convegno Costruire il presente immaginando il futuro. Volontari ed Enti del Terzo Settore in dialogo per lo sviluppo di comunità e territori, organizzato da CSV Lazio, Centro di Servizio per il Volontariato, per Venerdì 16 Giugno 2023. Un’occasione di condivisione e riflessione che vedrà al tavolo di discussione rappresentanti e interlocutori privilegiati di pubbliche amministrazioni, aziende, studiosi e protagonisti del settore in vista della costruzione di linguaggi comun

Leggi: Redattore Sociale, 15/06/2023


giovedì 15 giugno 2023
A Lentiai di Borgo Valbelluna (BL) torna Transito – il Festival internazionale dei non luoghi, quest’anno dedicato allo spopolamento rurale e montano

Ritorna anche quest’anno il Transito film festival “Incontri e condivisione”, organizzato da Auser.
Il Narciso di Lentiai (Belluno). Dal 20 al 24 giugno si terrà a Lentiai di Borgo Valbelluna (BL). Dopo il successo dell’edizione zero si ripropone questa rassegna internazionale di film che animerà Lentiai di colori, arte, dibattiti e soprattutto film, sul tema, attualissimo, dello spopolamento rurale e montano. Oltre 200 i film iscritti da più di 40 nazioni diverse. Sette i film selezionati, tutti di grande qualità, ad altissimo impatto visivo ed emotivo che documentano la situazione dello spopolamento in ogni area del mondo, della sottrazione della terra e degli atti di resistenza e resilienza messi in pratica dalla popolazione, dell’abbandono ma anche del ritorno alle montagne e alle zone meno urbanizzate. Ogni pomeriggio dalle 17.30 presso la sede della SOMS – Società Operaia incontri e dibattiti sul tema.

Leggi: Auser, 15/06/2023


mercoledì 14 giugno 2023
Emergenza casa, in Piemonte in 20mila non riescono a pagare l’affitto

È allarme casa: per gli alloggi popolari, ma anche per gli studenti e le persone che faticano a pagare un affitto o la rata del mutuo. Lo ribadiscono i rappresentanti regionali e provinciali di Cgil e Sunia, il sindacato di inquilini e assegnatari di alloggi di edilizia pubblica.
A colpire, in particolare, sono l’inflazione, il lavoro precario, gli stipendi bassi e la carenza di case popolari. Secondo le cifre esposte tra gli altri da Davide Masera, segretario regionale Sunia Piemonte e da Enrica Valfrè, segreteria regionale Cgil Piemonte, attualmente sono 6mila le persone che in tutta la regione hanno fatto domanda per una casa popolare, ma che sono ancora in attesa di risposta. Dietro di loro ci sono almeno altri 20mila nuclei famigliari che non possono permettersi un affitto. Ma non solo: mentre a Torino risultano vuote quasi 50milacase, si stima che in tutta la regione sarebbero necessari dai 30 ai 50mila alloggi in più, la metà dei quali proprio sotto la Mole.

Leggi: La Repubblica, 14/06/2023


mercoledì 14 giugno 2023
Roma, 11 sfratti ogni giorno per morosità. Il focus di Caritas

14 mila famiglie in graduatoria per un alloggio popolare, con un’attesa media che tocca i 10 anni. Mille persone nei residence per l’emergenza abitativa, 4 mila in occupazioni informali e organizzate. Caritas Roma presenta il quaderno di studi “Diritto all’abitare e solidarietà”, della collana “Sguardi”
Undici provvedimenti di sfratto ogni giorno dell’anno dovuti alla morosità degli inquilini, cinque dei quali eseguiti con l’ausilio della forza pubblica; 14 mila famiglie in graduatoria per un alloggio popolare, con un’attesa media che tocca i dieci anni; mille persone che vivono nei residence per “l’emergenza abitativa” che costano alle casse comunali oltre 25 milioni di euro l’anno; 4 mila sono le famiglie che vivono in occupazioni informali e organizzate; ultimi tra gli ultimi ci sono le persone “senza tetto e senza fissa dimora”, l’Istat ne ha censite 23.420 nell’Area metropolitana di Roma, la maggior parte nella Capitale. Sono i numeri, almeno quelli più drammatici, della questione abitativa nella città di Roma, comune in cui risultano anche oltre 110 mila case sfitte.

Leggi: Redattore Sociale, 14/06/2023


mercoledì 14 giugno 2023
I trasferimenti in pronto soccorso delle persone anziane accolte in una residenza sanitaria assistenziale lombarda: uno studio retrospettivo

Le persone anziane che vivono nelle RSA possono sperimentare un deterioramento della loro salute che richiede cure aggiuntive ed il trasferimento ai Pronto Soccorso ospedalieri (PS). Tuttavia, talvolta i trasferimenti in PS risultano inappropriati. Questo articolo, richiamando uno studio effettuato in una RSA Lombarda, descrive le condizioni cliniche – assistenziali e i motivi determinanti il trasferimento in PS.- di Caterina Bricalli (Infermiera area critica, terapia intensiva post operatoria), Elisa Ferrario (Infermiera, tutor professionale), Anna Castaldo (Infermiera, dottore di ricerca, direttrice didattica Corso di laurea in Infermieristica)
L’invecchiamento progressivo della popolazione, conseguente all’aumento dell’aspettativa di vita, pone alla società il bisogno di rispondere a nuove sfide quali la fragilità, la comorbidità, la disabilità e la necessità di cure a lungo termine. Le residenze sanitarie assistenziali (RSA) ospitano una parte della popolazione anziana vulnerabile, che presenta compromissione fisica e cognitiva maggiore rispetto alle persone anziane non istituzionalizzate (Fassmer et al., 2020).

Leggi: I Luoghi della Cura, 14/06/2023


martedì 13 giugn 2023
Speculazione edilizia, l’incubo dei pensionati nelle case ex Enpam

Nelle palazzine ex Enpam di Milano, Basiglio e Vimodrone per alcuni inquilini regna l’incertezza.
La loro angoscia è iniziato nel marzo del 2022, quando la società americana Apollo global management ha comprato 68 immobili del complesso Dream di proprietà dell’ente di previdenza di medici e odontoiatri sparsi in tutta Italia per un valore complessivo di 842 milioni di euro, in uno degli affari di compravendita immobiliare più grandi d’Europa.
«Entro il 12 giugno dovevamo comunicare le nostre decisioni di inquilini se comperiamo, facciamo un usufrutto o rinnoviamo l’affitto. Il problema è che tutele per il dopo affitto non ci sono ed è quello che spaventa la maggior parte di noi inquilini visto che non possiamo comprare», racconta uno degli inquilini.
Nelle palazzine ex Enpam di Milano, Basiglio e Vimodrone per alcuni inquilini regna l’incertezza. La loro angoscia è iniziata nel marzo del 2022, quando la società americana Apollo global management ha comprato 68 immobili del complesso Dream di proprietà dell’ente di previdenza di medici e odontoiatri (Enpam) sparsi in tutta Italia per un valore complessivo di 842 milioni di euro, in uno degli affari di compravendita immobiliare più grandi d’Europa.

Leggi: Domani, 13/06/2023


IN AGENDA:

Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

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11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

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IN EVIDENZA:

La marginalità estrema e le risorse in Regione Toscana – di Cristina Corezzi

Quadro di contesto generale
Secondo le simulazioni dell’Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana (IRPET), la povertà assoluta in Toscana è passata dal 5,1% del 2021 al 4,2% del 2022; se non ci fossero stati gli interventi pubblici come il Reddito di Cittadinanza, la povertà avrebbe colpito il 5,8% delle famiglie. La povertà relativa invece colpisce il 15,1% delle famiglie toscane ed è maggiore nelle famiglie con figli, soprattutto se con un solo genitore (25,3%). Il 10% delle famiglie toscane, inoltre, dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese, mentre il 14% dei toscani descrive la propria situazione economica come “povera”.
In Toscana sono 53.438 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza. Solo il 42% dei nuclei destinati al percorso di inclusione sociale è stato preso in carico: di questi l’83% ha completato l’analisi preliminare e il 40% ha firmato il Patto.
In coordinamento con il Pronto Intervento Sociale previsto a livello nazionale, in Toscana è attivo il Servizio di Emergenza Urgenza Sociale regionale (SEUS), attualmente presente in 16 ATS. Il 40% dei casi presi in carico nel 2021 riguarda problematiche di povertà, si tratta in gran parte di persone di nazionalità straniera, soprattutto minori stranieri non accompagnati, e senza dimora.

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Riforma degli ambiti territoriali sociali e coinvolgimento dei soggetti privati

Breve commento del ddl della Regione Veneto del 18 aprile 2023.- di Alceste Santuari
Nel sistema di welfare italiano si è assistito ad una progressiva integrazione tra il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il sistema dei servizi e degli interventi socioassistenziali, che ha, nel corso dei decenni, contribuito a delineare un settore specifico di interventi e di azioni, individuabile quale comparto dell’integrazione socio-sanitaria.
Come è noto, a seguito dell’approvazione della legge costituzionale n. 3/2001, alle Regioni è stata assegnata la competenza esclusiva in materia di servizi sociali e concorrente in materia di sanità. Ne è conseguito, tra l’altro, che le Regioni hanno definito propri assetti istituzionali, organizzativi e gestionali attraverso cui garantire i livelli essenziali delle prestazioni e di assistenza.
Nell’ambito delle proprie competenze, la Giunta Regionale del Veneto ha approvato un disegno di legge recante “Assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali” (progetto di legge n. 200 del 18 aprile 2023). Obiettivo della proposta di legge è quello di attivare gli Ambiti Territoriali Sociali, già previsti nell’art. 8 della legge n. 328/2000, quale “luogo” ideale e funzione alla programmazione, regolazione, organizzazione e gestione dei servizi e degli interventi sociali e, quindi, quale perimetro territoriale e istituzionale per garantire i livelli essenziali delle prestazioni. In questo senso, la relazione al progetto di legge in argomento prevede “la necessità nella Regione del Veneto di dotare i Comuni, titolari della funzione socioassistenziale, di una struttura sovracomunale forte in grado di affrontare e gestire le nuove sfide, promuovendo una visione condivisa e omogenea nell’adozione di strategie di prevenzione, promozione e sviluppo di un dato territorio, in dialogo con tutti gli attori che operano nella comunità”.

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Casa. In calo il potere d’acquisto delle famiglie: compravendite a -14,6%

I dati di Nomisma. La casa resta una priorità per gli italiani, ma pesa la perdita del potere d’acquisto. E nonostante l’aumento della produzione industriale e aiuti a tema varati dal Governo, nel 2023 quasi la metà dei nuclei dichiara che le disponibilità economiche sono appena sufficienti a far fronte alle spese primarie
La casa resta una priorità per gli italiani, ma pesa la perdita del potere d’acquisto. Nonostante aumento della produzione industriale e aiuti a tema varati dal Governo, nel 2023 quasi la metà dei nuclei dichiara che le disponibilità economiche sono appena sufficienti a far fronte alle spese primarie.
Emerge così una minore quota di famiglie che riesce a risparmiare (33,8% nel 2023) con impatti diretti sulle tendenze legate all’abitare, tra acquisto e affitto. È quanto emerge dall’indagine sulle famiglie 2023 di Nomisma, nell’ambito del 16esimo rapporto sulla finanza per l’abitare. Nella sede di Strada Maggiore ne parlano per Nomisma Luca Dondi Dall’Orologio, amministratore delegato, Marco Marcatili, responsabile Sviluppo, e Massimiliano Colombi, sociologo e senior advisor della società. “La stretta monetaria messa in atto da Fed e Bce si scontra con un fabbisogno crescente di credito da parte di chi si rivolge al mercato dell’acquisto della casa, costretto a fare i conti con la rigidità dei prezzi. C’è un indebolimento della domanda di acquisto destinato a riflettersi in un calo significativo delle compravendite, previsto da Nomisma nell’ordine del 14,6% su base annua”, evidenzia Dondi. Sono 3,1 milioni, stima Nomisma a livello nazionale, le famiglie intenzionate ad acquistare un’abitazione nei prossimi 12 mesi.

Leggi: Redattore Sociale


Nel 2022 quasi un italiano su quattro a rischio povertà o esclusione sociale

In Europa siamo all’ottavo posto, prima di noi solo Romania, Bulgaria, Grecia, Spagna e le tre repubbliche Baltiche. Il reddito dei più ricchi è di 5,6 volte quello dei più poveri. Al Sud a rischio povertà o esclusione sociale il 40,6% degli abitanti. IL RAPPORTO ISTAT
Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione italiana (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, poco meno che nel 2021 (25,2%). Tuttavia, con la ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021) e rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1%).
Lo rileva oggi Istat in un suo rapporto dettagliato dal quel emerge che nel 2021 il reddito medio delle famiglie (33.798 euro) è tornato a crescere sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%).
Ma con grandi sperequazioni: il reddito totale delle famiglie più abbienti è infatti 5,6 volte quello delle famiglie più povere (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020).
Tale valore, rileva Istat, sarebbe stato ancora più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.

Leggi: Quotidiano Sanità


Oms Europa: “La fine dell’emergenza per il Covid non può diventare un ‘liberi tutti’”

Intanto, spiegano gli esperti della Regione Europea dell’Oms, il virus è destinato a restare con noi per molti anni a venire, se non per sempre, e poi bisogna affrontare nuove minacce per la salute in un quadro di forte carenza di personale sanitario. Per questo ora è il momento di investire e sostenere i guadagni ottenuti durante la risposta alla pandemia e applicare le lezioni di questa pandemia e di altre emergenze sanitarie.
Per Oms Europa è il tempo di pensare al “dopo Covid” ma senza dimenticare le lezioni di questi tre anni di crisi sanitaria mondiale. Per farlo serve un “piano di transizione” in grado di far tesoro di quanto accaduto guardando al futuro della sanità.
Intano una premessa: “Sebbene il Covid non sia più definito come un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC), continua a pesare in modo significativo sulla salute a livello globale. Con la pandemia giunta al suo quarto anno, è chiaro che è probabile che il virus rimanga con noi per molti anni a venire, se non per sempre”.
A spiegarlo è lo stesso DG dell’Oms Europa Hans Henri P. Kluge: “Sebbene l’emergenza sanitaria pubblica internazionale possa essere terminata, la pandemia certamente no. E mentre la nostra Regione cerca di emergere da questa crisi, deve anche affrontare nuove minacce per la salute, in un momento in cui i nostri sistemi sanitari affrontano la carenza della forza lavoro e molte altre sfide”

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

15 giugno, giornata mondiale contro la violenza sugli anziani

Non risparmiano neanche nonne e nonni, anzi sembrano essere un fenomeno in aumento in tutti i paesi del mondo, nelle società cosiddette economicamente avanzate come nei paesi in via di sviluppo. Stiamo parlando degli abusi, dall’incuria alle aggressioni fisiche, dai ricatti economici fino alle pressioni psicologiche verso delle persone fragili per via dell’età avanzata

Leggi: Liberetà


NEWS:

lunedì 12 giugno 2023
Non bastano i Lea per un buon funzionamento del Ssn

Il problema del nostro SSN è la mancanza di una serie di condizioni strutturali: la messa in atto di buone pratiche di valorizzazione della risorsa umana; un reale e concreto processo di presa in carico e accompagnamento dei pazienti, da realizzare con l’implementazione di nuovi modelli assistenziali di tipo reticolare; una rivisitazione con relativo rafforzamento della governance nelle diverse strutture e nei diversi servizi favorendo la partecipazione ai diversi livelli
Analizzando l’ultimo rapporto sui LEA emerge un quadro di Italia, seppur con delle specificità regionali, non così distante e differenziata fra Nord e Sud.
Abbiamo Regioni e Provincie non in linea con la completa applicazione dei LEA sia al Nord che al Sud. Abbiamo Regioni più virtuose e qualche Regione distante anni luce da una performance minimale, ma quel che emerge è che in generale l’applicazione dei LEA non è una garanzia generalizzata e non è una garanzia per un Sistema Sanitario Nazionale universalistico il cui ruolo è la tutela della salute dei propri cittadini.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/06/2023


venerdì 9 giugno 2023
Autonomia differenziata. Landini (Cgil): “Questo progetto va ritirato”. Poi annuncia: “Il 24 giugno manifestazione a difesa della sanità pubblica”

“Il Paese è già abbastanza diviso, e per noi applicare la Costituzione significa che i diritti fondamentali, dal diritto alla salute, al diritto alla conoscenza, diritto, al lavoro devono essere garantiti tutti il nostro Paese e non essere diversi a seconda della Regione in cui si nasce”, ha commentato il leader Cgil dopo un incontro con Casellati. “Siamo a una situazione di collasso della sanità pubblica”.
“Non siamo d’accordo con l’idea dell’autonomia differenziata. Il progetto va ritirato. Il Paese è già abbastanza diviso, e per noi applicare la Costituzione significa che i diritti fondamentali, dal diritto alla salute, al diritto alla conoscenza, diritto, al lavoro devono essere garantiti tutti il nostro Paese e non essere diversi a seconda della Regione in cui si nasce”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, all’uscita dell’incontro con la ministra delle Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati.
La ministra “non ha voluto parlare di autonomia differenziata perché non è materia di sua competenza”, ha sottolineato Landini.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/06/2023


venerdì 9 giugno 2023
Pnrr. Le maggiori criticità su Case e Ospedali di Comunità e adeguamento antisismico. In ballo oltre 4 mld di euro. E anche sui target del 2023 la strada è tutta in salita. La Relazione di Fitto

Questi tre obiettivi sono giudicati dal Governo come “elementi di debolezza” a causa anche dell’aumento dei costi. Il Ministero delle Salute segnala poi ritardi su quattro dei sette adempimenti che dovevano essere già soddisfatti entro lo scorso 31 marzo. E sugli otto adempimenti con scadenza giugno, ad oggi ne risulta portato a termine solo uno. IL RAPPORTO
Nella relazione inviata al Parlamento dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sullo stato di attuazione del Pnrr, relativa al terzo semestre, per il ministero della Salute emergono due “elementi di debolezza” in tre aree della Missione 6. E non sono obiettivi di poco conto.
Queste riguardano il territorio per l’investimento 1.1 “Case di comunità (Cdc) e presa in carico della persona” (vale 2 mld di euro), l’investimento 1.3 “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue sue strutture (ospedali di comunità)” (vale 1 mld di euro) e l’investimento 1.2 “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” (riguarda l’adeguamento antisismico e vale 1,6 mld). Questi tre gli ambiti sono caratterizzati da criticità riguardanti due voci: “Eventi e circostanze oggettive: aumento costi e/o scarsità di materiali” ed “Eventi e circostanze oggettive: squilibrio offerta/domanda. Insomma parliamo di investimenti per circa 4,6 mld circa un terzo della Mission 6 Salute finanziata con i soldi europei.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/06/2023


giovedì 8 giugno 2023
A Roma il “Senior economy open days”, al centro l’anziano e le sue patologie

È in corso a Roma l’evento ‘Senior Economy Open Days’, occasione per ricordare la grande opportunità che si apre con il riordino sociosanitario in atto, in funzione di un miglioramento dell’assistenza territoriale agli anziani. L’incontro, di scena fino a domani nella sala Capranichetta, è stato organizzato dall’Associazione nazionale strutture territoriali e per la terza età (Anaste) e vede la partecipazione come media partner di Senzaetà, network italiano della Salute.
“Ormai- sottolinea Anaste in una nota- con l’invecchiamento progressivo e sempre più veloce della popolazione, dobbiamo accettare il fatto che si vive più a lungo ma ci si ammala inevitabilmente. L’anziano in Italia soffre di varie patologie e spesso alla neurodegenerazione affianca altre malattie che ne pregiudicano la nutrizione, la mobilità, l’autosufficienza”.

Leggi: Redattore Sociale, 08/06/2023


giovedì 8 giugno 2023
SUNIA, CGIL e UDU lanciano la campagna nazionale “SENZA CASA, SENZA FUTURO” sulla condizione abitativa degli studenti universitari

SUNIA NAZIONALE, CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, e UDU lanciano una campagna nazionale per garantire il diritto alla casa e il diritto allo studio.
Si partirà da un’indagine sulla condizione abitativa, utile a raccogliere risposte da tutte le città universitarie italiane, così da poter individuare criticità e possibili soluzioni.
La campagna si pone l’obiettivo di coniugare diritto alla casa e diritto allo studio, indagando la condizione abitativa degli studenti universitari e rilevando quanto il tema della mobilità legata ad esigenze di studio, che non trova un’offerta di abitazioni a costi sostenibili, incida sui percorsi formativi.
L’accesso allo studio per i fuori sede, infatti, è strettamente legato alla capacità di sostenere soprattutto i costi abitativi.

Leggi: Sunia, 08/06/2023


giovedì 8 giugno 2023
Legge delega anziani, Uneba: ecco come dovranno essere le strutture

Lunedì scorso il Governo ha organizzato un Tavolo di ascolto sui provvedimenti attuativi della legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane e su specifiche tematiche connesse, invitando, assieme ad Uneba, Caritas Italiana, Patto Non Autosufficienza, Forum Terzo Settore, Forum delle Famiglie, Acli, Alleanza delle Cooperative, Anffas e Comunità di Sant’Egidio.
In quel contesto Uneba (organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo con oltre 1000 enti associati in tutta Italia) ha presentato al Governo un documento stilato da un gruppo di lavoro costituito da Agespi, Anaste, Ansdipp, Aris e Diaconia Valdese, e incentrato sulla residenzialità sociale e sociosanitaria.

Leggi: Redattore Sociale, 08/06/2023


mercoledì 7 giugno 2023
Superbonus, Enea: detrazioni superiori ai 77 miliardi. Realizzato l’80,8% dei lavori

Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 31 maggio 2023 erano complessivamente 411.871, appena 4.000 in più rispetto alle 407.396 registrate complessivamente al 30 aprile 2023. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni. Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a oltre 77 miliardi, con un incremento di oltre 2,4 miliardi di euro rispetto al dato registrato al 30 aprile.
Realizzato l’80,8% dei lavori per un totale di investimenti per opere concluse (ammesse a detrazione) di 62,3 miliardi. I dati nazionali sul Super Ecobonus 110% dell’Enea, aggiornati al 31 maggio, mostrano un andamento dei cantieri più spedito per le villette rispetto ai condomini. L’onere a carico dello Stato al momento è di 68,1 miliardi. I condomini coinvolti sono 64.038 per un valore di 39,3 miliardi. Di questi, il 72,5% è arrivato a termine per una quota di 28,5 miliardi.

Leggi: Italia Oggi, 07/06/2023


mercoledì 7 giugno 2023
Palermo. SUNIA sul piano di alienazione di 2.626 alloggi popolari

Darwish: “Si lavori per aumentare l’offerta pubblica di immobili anziché dismettere la metà del patrimonio Erp esistente”.
Il SUNIA interviene sul nuovo piano di alienazione di immobili del Comune di Palermo tra cui rientrano più di 2.600 alloggi popolari, predisposto dalla giunta in allegato al bilancio di previsione 2023-2025 e approvato dal consiglio comunale a maggio “senza alcun voto contrario”.
In una nota inviata al sindaco Roberto Lagalla e al presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, il segretario generale del Sunia Palermo Zaher Darwish esprime il suo giudizio negativo su un processo che è diventato una “consuetudine per le amministrazioni locali che si sono succedute” e che ritiene “una resa collettiva della politica”, “frutto di incapacità programmatica”.

Leggi: Sunia, 07/06/2023


mercoledì 7 giugno 2023
I 70 sono i nuovi cinquanta

Gli ultra 65enni sono sempre più numerosi in Italia (fra trent’anni il rapporto anzianigiovani sarà di 7 a IO), sempre più attivi e protagonisti di consumi economici e rinnovate stagioni affettive. Non solo: per molti la terza età non significa abbandono del lavoro o degli impegni. Che, invece, sono un elisir per salute fisica e benessere mentale.
Vita attiva e lavoro. Negli ultimi dieci anni il numero degli uitra-65enni è Guai a chiamarli vecchi. I Settantennials non ci pensano nemmeno a mollare, vogliono giocarsela fino alla fine, al punto che non disdegnano nemmeno di cercare l’anima gemella. Sono consapevoli di avere il potere economico in mano, grazie ai risparmi di una vita, hanno capacità di spesa elevata, una discreta salute che curano molto e, in quanto tali, sono corteggiatissimi dalle aziende. Non parliamo di brand dei pannolini o delle dentiere, ma di imprese che offrono servizi di tutti i tipi, dalla moda al divertimento, al tempo libero. Fino a poco fa si parlava dei sessantenni come della nuova frontiera della longevità, ora lo sguardo degli operatori economici si è spostato in avanti.

Leggi: Panorama, 07/06/2023


martedì 6 giugno 2023
Case green, stretta finale sulle nuove regole: cosa può cambiare e quando

Case green, la battaglia di Bruxelles Il 6 giugno a Bruxelles inizia il conto alla rovescia per arrivare all’approvazione della direttiva sulle cosiddette Case green per aumentare la prestazione energetica nell’edilizia. Le nuove regole, che rientrano nella strategia per rendere l’Ue climaticamente neutrale entro il 2050 e che ha come obiettivo intermedio la riduzione delle emissioni di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto al 1990), sono al centro del primo trilogo in programma oggi sulla revisione della Energy performance of buildings directive (Epbd), a sua volta inserita nel pacchetto «Fit to 55» presentato dalla Commissione per raggiungere il target. Case green, la possibile mediazioneNei prossimi anni, dunque, i Paesi Ue dovranno adeguare le abitazioni (realizzando cappotti, cambiando infissi, installando pannelli solari, etc) per raggiungere i nuovi standard di efficienza.

Leggi: Corriere della Sera, 06/06/2023


REGIONI:

martedì 13 giugno 2023
Il Budget di Salute in Friuli Venezia Giulia – Un’analisi nel quadro della legge di riforma in materia di disabilità

Dopo un lungo e articolato percorso di confronto e condivisione con i differenti portatori di interesse, a partire dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità, la Regione Friuli Venezia Giulia si è dotata di una nuova legge in materia di disabilità: la Legge regionale 16/2022 “Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia”1.
A distanza di 26 anni dalla precedente normativa in materia, è stato approvato un intervento legislativo organico, che declina i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nelle singole politiche di settore, con l’intento dichiarato di promuovere lo sviluppo di una comunità regionale ancor più inclusiva, dove alle persone con disabilità venga garantito il diritto a una vita dignitosa e indipendente e la piena partecipazione nella società.

Leggi: Welforum, 13/06/2023


lunedì 12 giugno 2023
Quanti senza dimora dormono per le strade di Milano?

Milano conta i suoi homeless. Lo farà con la quarta edizione di RacContami 2023, promossa dal Comune di Milano con la Fondazione Rodolfo Debenedetti, l’Università Bocconi e le realtà sociali che nel capoluogo lombardo operano in favore delle persone in povertà estrema.
Lunedì 12 giugno, dalle 22 alle 2 di notte circa 800 i volontari passeranno al setaccio la città. Contare è un passo per implementare politiche sempre più adeguate
Saranno circa 800 i volontari che nella serata di lunedì 12 giugno, fino alle 2 del 13 giugno, cercheranno di scattare una fotografia particolare della notte milanese. È l’istantanea della povertà estrema quella che emergerà in occasione della IV edizione di RacContami, il censimento dei senza dimora promosso dal Comune di Milano con la Fondazione Rodolfo Debenedetti, l’Università Bocconi e le tante realtà del privato sociale che operano a favore delle persone che vivono la povertà estrema.
Il primo censimento dei senza dimora risale al 2008, cinque anni dopo la seconda (qui avevamo scritto dei risultati di allora) mentre l’ultima rilevazione risale al 2018, in quell’occasione i senza dimora erano risultati essere 2.608 (di questi 2021 nelle strutture di accoglienza e 587 in strada). «Quella di quest’anno però è la prima edizione che viene fatta in estate», spiega Mariella Pappalardo, responsabile volontariato di Progetto Arca. «Questa volta il Comune di Milano ha deciso di fare una doppia foto: invernale ed estiva, sarà una verifica, anche perché nei mesi più freddi ci sono molte più persone che vengono accolte nei dormitori».

Leggi: Vita, 12/06/2023


domenica 11 giugno 2023
Progetti di prossimità: il caso di Rgegio Emilia città senza barriere

Il tema della prossimità diventa cruciale per ripensare alla vivibilità e all’inclusività delle città, perché la sostenibilità deve essere circolare e funzionale al benessere urbano.
Dal 2015 è in corso “Reggio Emilia Città Senza Barriere” (RECSB). Il progetto ha come mandato di fondo quello di contribuire al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola alla mobilità ed all’accessibilità di ogni persona con disabilità: fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale) realizzando un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la disabilità. Cioè la finalità di realizzare una città attenta ai diritti delle persone più fragili, che elimina le cause di marginalizzazione e discriminazione, ospitale e bella per tutti e tutte.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 11/06/2023


venerdì 9 giugno 2023
“Ripensare insieme l’assistenza gli anziani”: le Acli a Pesaro per parlare della riforma sulla non autosufficienza

“Le Acli, insieme a 58 organizzazioni del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, si sono impegnate per arrivare alla legge delega 33/2023 che cambierà il modo di assistere i nostri anziani”. Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, ha aperto oggi a Pesaro il dibattito sulla “Riforma dell’assistenza a favore delle persone non autosufficienti”, organizzato dalle Acli, dal Patronato Acli e dalla FAP Acli. Un incontro per far conoscere le potenzialità di questa legge delega e discutere insieme degli aspetti più critici.
Franco Pesaresi, Direttore ASP Ambito 9 Jesi, è intervento all’evento per spiegare come “l’Italia su questo tema sia molto in ritardo: in Austria hanno approvato una legge sulla non autosufficienza 30 anni fa, in Germania 28 anni fa. Potenzialmente la legge 33/2023 può aiutare davvero le famiglie, ma a fare la differenza saranno i decreti attuativi. Una delle novità è l’istituzione di un sistema nazionale, un’organizzazione che coordinerà, programmerà e valuterà l’assistenza agli anziani, mettendo insieme tutte le risorse e coinvolgendo anche le regioni e i comuni”.

Leggi: Acli, 09/06/2023


giovedì 8 giugno 2023
Quelle barriere a Ferrara dovranno essere rimosse

Quei cittadini e cittadine di Ferrara che avevano intentato una causa civile contro il proprio Comune, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, dopo la realizzazione o la riqualificazione di alcune opere pubbliche senza tenere conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive, hanno sottoscritto un accordo con la stessa Amministrazione Comunale, presso il Tribunale di Ferrara, ottenendo il riconoscimento della validità delle motivazioni da loro addotte, nonché l’ordine di fare abbattere quelle barriere
Avevamo ampiamente riferito, a suo tempo, dell’azione intrapresa da alcuni cittadini e cittadine ferraresi, che sostenuti dall’Associazione Luca Coscioni, avevano intentato una causa civile contro il Comune della propria città, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, ai sensi della Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni).
L’accusa al Comune di Ferrara era stata in sostanza quella di avere realizzato e riqualificato opere pubbliche senza tenere conto dell’abbattimento delle barriere architettoniche e senso-percettive, denunciando in particolare quattro interventi attuati all’insegna della mancata accessibilità (costruzione di una rampa arginale di collegamento lottizzazione con il paese di Gaibanella; riqualificazione del percorso sopra mura in Viale Belvedere; riqualificazione di Piazza della Repubblica; manutenzione dei marciapiedi di Via Verona a Pontelagoscuro).

Leggi: Superando, 08/06/2023


mercoledì 7 giugno 2023
Residenza anziani mai aperta: i sindacati ricevuti in Regione

Una delegazione della Cgil Teramo, dello Spi Cgil Teramo, dell’Auser Teramo e di lavoratrici e lavoratori è stata ricevuta ieri, su richiesta degli stessi, in conferenza capigruppo della Regione Abruzzo per chiedere chiarezza sull’apertura della Rsa (residenza sanitaria assistita) di Bivio Bellocchio, da anni destinata a centro Alzheimer – e data in gestione a una coop con 35 lavoratori – ma mai attivata per questo scopo. In una nota congiunta Cgil, Spi e Auser si dicono insoddisfatti per l’esito dell’audizione e scrivono: «L’imbarazzante ping pong di responsabilità tra i rappresentanti della Asl di Teramo e l’assessore Verì, entrambi presenti da remoto, sulla mancata e non preventivabile apertura di Bivio Bellocchio è stata la nota negativa e il vero protagonista dell’incontro. Ci è voluto il rimando ad una nota congiunta, che l’assessore Verì e i vertici della Asl di Teramo si sono impegnati a produrre entro martedì della prossima settimana ai capigruppo, per sapere se la Rsa di Bivio Bellocchio, le sue lavoratrici e lavoratori, avranno spazio nella sanità territoriale di questa provincia.

Leggi: Il Centro, 07/06/2023


IN AGENDA:

Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

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11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

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IN EVIDENZA:

 I diritti del multiforme mondo di chi si prende cura- di Loredana Ligabue

«Come coniugare la specificità del rapporto curante/curato con il riconoscimento di diritti del multiforme mondo di chi si prende cura che siano basati su princìpi propri del diritto: trasparenza, equità, eguaglianza, esigibilità…?», se lo chiede Loredana Ligabue, riflettendo sulla figura del caregiver. Scegliere una definizione di caregiver ampia, sviluppare servizi territoriali di prossimità e di comunità, valutare i bisogni di chi si prende cura e modulare il sostegno in relazione alla quantità e all’impatto dell’azione di cura: questi alcuni degli spunti offerti
«La cura riguarda tutti noi. Crea il tessuto che sostiene la nostra società e unisce le nostre generazioni» (Commissione Europea, European Care Strategy, 2022).
«Le trasformazioni demografiche e sociali, il cambiamento degli stili di vita, i risultati della ricerca medica e farmacologica hanno allungato la vita, ma anche la durata di quella fase di vita caratterizzata da perdita di autonomie o dal perdurare di condizioni di disabilità. Per contro i servizi per la cura sono ancora oggi prettamente prestazionali a fronte di una presa in carico prevalentemente sulle spalle di familiari e/o persone amiche. Tant’è che solo ora (e per rispondenza agli obblighi assunti con il PNRR [Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, N.d.R.]) nel nostro Paese sono state adottate deleghe al Governo per la messa a punto di decreti in grado di dare gambe a politiche mirate alla cura a lungo termine per la disabilità e per la non autosufficienza.

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Covid. Andamento epidemia in calo in tutto il mondo. Ma nel 59% dei Paesi il virus è ancora presente e in qualche caso i contagi non hanno ancora frenato la corsa

L’ultimo rapporto epidemiologico dell’Oms, relativo al periodo 8 maggio-4 giugno, certifica una diminuzione di casi e decessi a livello medio in calo in tutte le sei Regioni Oms. Ma restano alcune eccezioni, le più evidenti in Corea (+29% di contagi) e Australia (+27%). IL RAPPORTO.
A livello globale, negli ultimi 28 giorni (dall’8 maggio al 4 giugno) sono stati segnalati oltre 1,7 milioni di nuovi casi Covid e oltre 10.000 decessi, in calo rispettivamente del 38% e del 47% rispetto ai 28 giorni precedenti (dal 10 aprile al 7 maggio 2023)
Durante questo periodo di riferimento di 28 giorni, 144 dei 243 (59%) paesi e territori hanno segnalato almeno un caso un caso.
A livello regionale, il numero di nuovi casi segnalati è diminuito in tutte le regioni dell’OMS: Sud-est asiatico (-77%), Mediterraneo orientale (-60%), Americhe (-55%), Regione Europea (-49%), Regione Africana (-22%) e Pacifico Occidentale (-5%).

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Legge Delega Anziani e Long-Term Care: un contributo di Francesco Longo

L’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta per l’Italia un traguardo importante. Pubblichiamo un video di Francesco Longo a commento e riflessione sulla recente Legge Delega che, oltre ad evidenziare la positività del nuovo impianto strutturale e organizzativo previsto dalla riforma, mette in luce le criticità ancora non affrontate per realizzare un sistema di Long-Term Care in risposta ai bisogni dei cittadini non autosufficienti e delle loro famiglie. di Francesco Longo (Cergas SDA Bocconi)
La recente riforma del settore Long-Term Care in Italia è un atto rilevante, sia dal punto di vista politico che istituzionale: la non autosufficienza riguarda 3,9 milioni di cittadini non autosufficienti e almeno due caregiver per ciascuno di essi raggiungendo l’interesse di 12 milioni di Italiani (1 italiano su 5). Dei 3,9 milioni di cittadini non autosufficienti, oggi circa 300 mila sono ricoverati in RSA, luogo a cui le famiglie ricorrono quando l’assistenza a domicilio diventa insostenibile. I 3,6 milioni di persone non autosufficienti che vivono al domicilio sono sostanzialmente privi di un reale supporto pubblico: di questi cittadini 1,1 milione sono assistiti da una badante mentre 2,5 milioni da caregiver familiari. Il supporto pubblico dell’ADI garantisce interventi al 30% di questi cittadini, con un’intensità media di 16 accessi all’anno, dati che danno evidenza che questo servizio, così strutturato, poco può fare dal punto di vista del reale sostegno alle famiglie. Circa la metà degli anziani non autosufficienti ricevono l’assegno di accompagnamento, privo in Italia di criteri di valutazione sul reddito: tutti i beneficiari ottengono poco più di 6.000€ annui, insufficienti per le famiglie meno abbienti.

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Vincere la sfida demografica grazie alle scienze della vita. AstraZeneca investirà 97 milioni di euro in 2 anni per la R&S, realizzando oltre 200 studi

A Roma la seconda edizione di “Talkin’ Minds: AstraZeneca parla al futuro”: al centro del dibattito tra istituzioni, società scientifica e mondo delle life science la trasformazione socio-demografica italiana, il suo impatto sul sistema sanitario e l’opportunità offerta da una popolazione più longeva e in salute
“Nel biennio 2023/2024 AstraZeneca investirà in R&S 97 milioni di euro e realizzeremo più di 200 studi clinici, grazie alla collaborazione con oltre 300 centri di ricerca dislocati su tutto il territorio italiano. Per questo siamo convinti che serva collaborazione, semplificazione e una partnership tra pubblico e privato per confermare la leadership italiana in Europa e nel mondo”. Ad annunciarlo Lorenzo Wittum, Presidente e AD di AstraZeneca Italia, chiudendo i lavori della seconda edizione dell’evento Talkin’ Minds “Dalla demografia all’economia: il ruolo delle scienze della vita per l’Italia”, tenutosi a Roma con il patrocinio di Farmindustria e di Federated Innovation

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 6 giugno 2023
Riforma della non autosufficienza, servono 7 miliardi l’anno

Attesa da 26 anni e da 3,8 milioni di anziani non autosufficienti insieme alle loro famiglie, la riforma della non autosufficienza è oggi contemporaneamente poco controversa e poco considerata: «Ma al fine di recuperare gli indispensabili finanziamenti, è necessario che diventi una priorità politica», dice il Patto per la Non Autosufficienza. Ma cosa dice esattamente la legge delega? Ecco la Guida per fare il punto
È l’occasione mai avuta prima per costruire un welfare all’altezza delle esigenze di anziani non autosufficienti e familiari, ma ben pochi la conoscono: è la Legge 33/23 sull’assistenza agli anziani, una legge delega che prevede la stesura di vari decreti legislativi entro il gennaio 2024. Anche questa mattina a Palazzo Chigi si è svolta un’audizione sui provvedimenti attuativi e sulle tematiche connesse alla Legge delega 33/2023 sugli anziani non autosufficienti. Una riforma urgente e necessaria, anche in considerazione delle proiezioni demografiche per cui gli anziani non autosufficienti raddoppieranno entro il 2030. Ma a che punto siamo? E quali sono le prospettive per far sì che la legge delega diventi davvero quella riforma tanto attesa dalle famiglie?

Leggi: Vita, 06/06/2023


martedì 6 giugno 2023
Case green, al via il negoziato finale. Si parte con ispezioni e controlli

La volata finale per arrivare all’approvazione della direttiva Case green parte oggi, 6 giugno. È in programma stamattina a Bruxelles il primo trilogo sulla revisione della Epbd, la contestatissima Energy performance of buildings directive, sulla quale a metà marzo la Plenaria del Parlamento europeo ha espresso il suo voto. I rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione si siederanno per la prima volta attorno a un tavolo per arrivare a una mediazione su un testo condiviso. L’Italia che chiede più flessibilità.
Il relatore della proposta del Parlamento europeo, l’irlandese Ciaran Cuffe si dice ottimista: «La mia speranza è che ci siano negoziati costruttivi con i paesi membri. Voglio raggiungere un accordo prima possibile, così da poter offrire i benefici di una maggiore efficienza energetica a famiglie e imprese senza ritardi». Le divergenze da appianare, come si è già visto nei mesi scorsi, saranno però molte. La posizione del Parlamento è apparsa, da subito, particolarmente ambiziosa. Così, c’è chi teme che dal Consiglio possa arrivare una bocciature netta a quell’assetto, rendendo la trattativa molto lunga e difficile. Va ricordato che non ci sono dei termini prestabiliti per chiudere questa fase della procedura legislativa.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 06/06/2023


sabato 3 giugno 2023
Anziani, Legacoopsociali chiede un approfondimento sulla legge 33

Lunedì è prevista l’audizione delle centrali cooperative sociali in merito alla riforma che l’organizzazione definisce «condivisibile e in linea con gli obiettivi individuati dal Pnrr. Ma chiediamo che venga normato il processo per la definizione e realizzazione del Piano assistenza individualizzato»
Approfondire alcuni aspetti della Legge 33 dello scorso 23 marzo per le politiche a favore delle persone anziane, in vista dell’audizione delle centrali cooperative sociali fissata per lunedì 5 giugno. Lo chiede la Legacoopsociali, precisando che questo passaggio è indispensabile per confermare l’impianto legislativo.
«Semplificazione, integrazione e coordinamento delle disposizioni legislative vigenti in materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria alla popolazione anziana: questi sono alcuni degli obiettivi», sottolinea l’organizzazione in una nota diffusa oggi. «Una riforma condivisibile e in linea con gli obiettivi individuati dal Pnrr, puntando a definire un sistema di assistenza agli anziani. Chiediamo che venga normato il processo per la definizione e realizzazione del Piano assistenza individualizzato – Pai, con l’individuazione delle figure interessate e il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti che operano nei servizi, compresa la cooperazione sociale e gli enti di Terzo settore che gestiscono servizi e forniscono supporti, con la definizione di appropriato budget di cura e le modalità e i tempi per il monitoraggio e la verifica».

Leggi: Vita, 03/06/2023


giovedì 1 giugno 2023
Ira albergatori: mossa gattopardesca, Firenze terza in Italia per gli alloggi on line

La bozza di riordino dell’universo degli Airbnb partorita dal ministero del Turismo di Daniela Santanchè continua a suscitare più opposizione che sostegno. La decisione di non dare ai Comuni delle città d’arte la possibilità di regolamentare le locazioni turistiche, limitandosi a proibire, in un centro storico come quello di Firenze, i pernottamenti negli Airbnb per una sola notte, oltretutto regolarizzando la posizione degli host imprenditori, ha provocato i malumori di Palazzo Vecchio.
Ma l’offensiva contro la bozza Santanchè arriva anche dalle sezioni fiorentine di Cgil, di Filcams e del sindacato degli inquilini Sunia: «È una proposta indecente e non intacca in nessun modo la speculazione sulle locazioni turistiche tramite piattaforma.

Leggi: Corriere Fiorentino, 01/06/2023


mercoledì 31 maggio 2023
Monitoraggio Lea 2021. Sette Regioni non garantiscono a pieno le cure essenziali. Al top Emilia Romagna, Toscana e Pa Trento. Flop per Calabria, Valle d’Aosta e Sardegna

Pubblicato dal Ministero della Salute il report 2021 con i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia. In ben 7 tra regioni e pa non si è raggiunta la sufficienza in tutte e tre le aree (prevenzione-distrettuale-ospedaliera). IL REPORT
Sono 7 le Regioni italiane che nel 2021 non sono riuscite a garantire pienamente le cure essenziali. È questo il dato più forte che emerge dai risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia appena pubblicato dal Ministero della Salute. Un dato migliore del 2020 quando le insufficienze erano presenti in 10 regioni ma in ogni caso anche per il 2021 i dati sono stati influenzati dalla pandemia.
“La lettura dei risultati dell’anno 2021 – scrive il Ministero – per le tre macro-aree di assistenza evidenzia, relativamente agli indicatori CORE, ancora diverse criticità attribuibili, in parte, all’evento pandemico; analogamente a quanto previsto per il 2020, considerata l’impossibilità di procedere con una valutazione che potesse essere disgiunta dagli effetti della pandemia, è stato stabilito (Comitato LEA 26 gennaio 2023) che tutti gli indicatori del NSG fossero calcolati a scopo informativo sull’intera annualità 2021”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/05/2023


mercoledì 31 maggio 2023
“La cura è la casa”, il nuovo progetto sostenuto da Fondazione Cariplo. Anche Auser Domodossola fra i partner

«La cura è di casa» è il progetto nato nel 2016 nel Vco, che ha fatto scuola. Con un finanziamento di Fondazione Cariplo di 900 mila euro aveva messo in moto una squadra di enti e associazioni per dare aiuto domiciliare ad anziani soli. Esaurito il budget bisognava rilanciarlo. E’ stato fatto con quello denominato «La casa è la cura», per sottolineare quanto sia importante evitare il distacco dagli spazi vissuti negli anni. Questo secondo progetto è stato nuovamente premiato da Cariplo. Ha partecipato a un bando con altri 66. Si è classificato primo. Partecipano al progetto Fondazione Comunitaria, i Consorzi dei servizi sociali di Verbano, Ossola e Cusio, le organizzazione di volontariato Pro Senectute di Omegna, il Gav (Gruppo accompagnatori volontari Verbania) e Auser Domodossola. La loro parte la faranno anche l’associazione Familiari Alzheimer Vco, Parkinsoniani Vco, Promozione anziano e Anteas Vco. In tutto saranno coinvolti 100 volontari che affiancheranno una decina di operatori sociosanitari e assistenti sociali e 7 esperti in ginnastica mentale e per il mantenimento della mobilità residua. Il progetto punta a realizzare in tre anni quattro azioni portanti.

Leggi: Auser, 31/03/2023


martedì 30 maggio 2023
I sindacati inquilini bocciano la bozza del DDL sugli affitti brevi della ministra Santanché. Ennesima occasione persa. Dichiarazioni di Sunia, Sicet ed Uniat APS

“La bozza di disegno di legge sugli affitti che sta circolando in queste ore, elaborata dal Ministero del Turismo, sembra risolversi in un compitino commissionato da proprietari di alloggi e associazioni alberghiere.
I temi della residenzialità, dell’”overtourism”, della crisi degli alloggi, della negazione del diritto allo studio, dell’espulsione dei residenti dalle città metropolitane e d’arte, non solo non vengono toccati, ma addirittura vengono ribadite le scelte normative che hanno portato a queste condizioni” dichiarano i segretari generali.
“Nella bozza del DDL si confermano infatti alcune scellerate decisioni assunte dai precedenti governi come la possibilità di non registrare all’Agenzia delle Entrate i contratti inferiori a trenta giorni, di non considerare attività commerciale quella svolta fino a 4 alloggi di proprietà locati a finalità turistica e, di conseguenza, la concessione di agevolazioni fiscali come la cedolare secca a questi proprietari, i cui redditi, in molti casi, sono ben più consistenti di un piccolo albergatore di periferia. Anche alcuni aspetti potenzialmente interessanti, come una banca dati nazionale, non si comprende con quali finalità si costituisca e di quali dati e strumenti potrà disporre.

Leggi: Sunia, 30/05/2023


lunedì 29 maggio 2023
Donne senza dimora. Cresce il numero e l’età media delle ospiti della Casa della Carità di Milano

La maggior parte ha superato i 30 e la più grande ha 76 anni. Una su tre è italiana. Caputo: “Arrivano donne separate, divorziate o che sono fuggite da situazioni di maltrattamento”
Alla Casa della Carità di Via Brambilla a Milano ci sono sempre più donne e, attualmente, il cosiddetto “Piano Sara” intitolato, alla figura biblica della moglie di Abramo, accoglie 25 ospiti di sesso femminile, un terzo delle quali italiane. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero della newsletter della struttura voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduta fino a qualche settimana fa da don Virginio Colmegna, la responsabile dei Progetti sociali, Vanessa Caputo, racconta: “Storicamente alla Casa della Carità abbiamo sempre accolto più uomini che donne. Vuoi perché l’immigrazione cominciava prevalentemente dagli uomini che poi venivano raggiunti dalle mogli, o vuoi perché le persone senza dimora sono in prevalenza maschi”.

Leggi: Redattore Sociale, 29/05/2023


REGIONI:

giovedì 1 giugno 2023
Povertà, casa, volontariato: il welfare della regione Toscana

Intervista all’assessora alle Politiche Sociali Serena Spinelli per inquadrare lo stato della situazione: l’impegno per la lotta alla povertà e il diritto all’abitare, le iniziative per i detenuti e il ruolo della cooperazione internazionale, il supporto al non profit: “Valorizzare il patrimonio del volontariato”
Povertà, casa, carcere, migranti, volontariato. L’assessora alle Politiche sociali della Regione Toscana, Serena Spinelli, spazia a 360 grandi sui temi che riguardano il suo assessorato in un’intervista a Redattore Sociale. In tema povertà, sottolinea, è stato varato uno specifico piano triennale da 71 milioni di euro. In tema casa, ci sono criticità per cui l’assessora lancia un appello per più risorse al governo centrale, ma la Regione ha stanziato comunque 16 milioni per acquisire nuovi immobili. Sul fronte migranti, resta forte il no al Cpr. E poi il carcere, con i protocolli per il lavoro dei detenuti e il polo universitario nei penitenziari.

Leggi: Redattore Sociale, 01/06/2023


giovedì 1 giugno 2023
Firenze: stop agli affitti brevi in centro storico e niente Imu per 3 anni per chi passa agli affitti lunghi

Il sindaco Nardella: “Una mossa ardita, ma necessaria” Firenze verso l’addio agli Airbnb nel centro storico Unesco
Firenze: stop agli affitti brevi in centro storico e niente Imu per 3 anni per chi passa agli affitti lunghi
Con una doppia mossa senza precedenti il Comune di Firenze cerca di risolvere il problema del caro-affitti e degli affitti brevi. Palazzo Vecchio ha deciso di adottare un provvedimento che vieta di usare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco del centro storico. Non solo, chi ad oggi affitta case tramite AirBnb o simili e decide di tornare sui suoi passi optando per gli affitti lunghi non dovrà pagare l’Imu sulla seconda casa per tre anni.

Leggi: First Online, 01/06/2023


giovedì 1 giugno 2023
Catanzaro. Necessità di recupero del territorio attraverso un dialogo tra la comunità locale e le Istituzioni

Un interessante confronto/dibattito si è sviluppato, nei giorni scorsi a Bova, tra i cittadini del borgo aspromontano e i rappresentanti di Cgil e Cisl, Francesco Alì e Romolo Piscioneri.
L’occasione è stata fornita dall’assemblea di approfondimento della piattaforma alla base della manifestazione di Napoli, “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, promossa nel Comune di Bova da Sunia-Cgil, Sicet-Cisl e Uniat-Uil regionali.
Tra i punti all’ordine del giorno, anche la necessità di recupero del territorio attraverso un dialogo tra la comunità locale e le Istituzioni.
I lavori hanno registrato le dettagliate relazioni introduttive di Carmelo Nucera e Andrea Casile, già Sindaci del Comune di Bova, nonché le conclusioni di Francesco Alì, Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria e Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria. All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Lucia Petrulli, Consigliera comunale di Bova e Salvatore Borrello, già componente della commissione tecnica nominata dalla Regione Calabria per la scelta dell’area in cui ricostruire il centro storico.

Leggi: Sunia, 04/06/2023


mercoledì 31 maggio 2023
Autonomia abitativa co-progettata con l’AIPD di Bari

«Questo progetto rappresenta per la nostra Associazione una grande opportunità, perché ci consentirà di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici»: lo ha dichiarato Grazia Liddi, presidente dell’AIPD di Bari (Associazione Italiana Persone Down), a margine dell’inaugurazione a Bitonto (Bari), di una casa per il “Dopo di Noi”, promossa e realizzata dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, in coprogettazione con la stessa AIPD di Bari
«Questo progetto rappresenta per la nostra Associazione una grande opportunità, perché ci consentirà di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici, a conclusione di un percorso in cui saranno stati in tanti a sperimentare brevi periodi fuori casa per far emergere affinità e motivazioni. Il lavoro sinergico con la nostra Amministrazione Comunale ci permette così di incrementare le nostre capacità gestionali e di affrontare nuove sfide»: lo ha dichiarato Grazia Liddi, presidente dell’AIPD di Bari (Associazione Italiana Persone Down), a margine dell’inaugurazione a Bitonto, in provincia di Bari, di una casa per il “Dopo di Noi”, promossa e realizzata dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in coprogettazione con la stessa AIPD di Bari e grazie alla disponibilità di una famiglia, aderente all’Associazione, che ha messo a disposizione l’appartamento.

Leggi: Superando, 31/03/2023


IN AGENDA:

Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

Leggi: Welforum


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

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IN EVIDENZA:

Cosa resterà della spesa sociale dopo la pandemia? – di Laura Pelliccia

La recente pubblicazione dell’Indagine Istat sui servizi sociali 2020 consente di ricostruire l’evoluzione della spesa per il welfare locale nel vivo della pandemia. Di seguito sarà analizzato l’impatto sulle diverse tipologie di interventi e sulle varie categorie di utenza, con una serie di confronti territoriali e intertemporali; si propongono inoltre una serie di riflessioni sulle fonti di finanziamento, in particolare sottolineando il ruolo dei fondi UE.
Ne risulta una serie di trasformazioni nel profilo degli interventi, in alcuni casi in linea con le tendenze di medio-lungo periodo in atto nell’orizzonte pre-pandemico, in altri casi in controtendenza. È difficile, al momento poter dire se le novità dell’epoca Covid diventeranno o meno strutturali; lo si potrà affermare solo proseguendo l’osservazione nel tempo.
Per questo motivo, abbiamo anche tentato una lettura delle dinamiche in corso con fonti temporalmente più aggiornate rispetto all’indagine Istat: la situazione al 2021 (anno ancora interessato dallo stato di emergenza) sembra tendenzialmente confermare quanto emerso per il 2020. In ogni caso, come premesso, sarà necessario continuare l’osservazione nel tempo per valutare gli effetti strutturali sul sistema.

Leggi: Welforum


Lo studio di popolazione Novara Cohort Study e l’UPO Biobank a servizio di comunità scientifica e cittadini, per promuovere qualità della vita e longevità

La sfida di dare “più vita agli anni” può trovare negli studi epidemiologici prospettici e nelle biobanche alcune risposte, orientate a promuovere la qualità della vita nella longevità. L’articolo presenta un’esperienza in corso a Novara, radicata sul territorio e fondata su una concreta collaborazione fra popolazione, esperti e ricercatori, istituzioni; questa esperienza richiede e promuove un nuovo modello di cittadinanza, di etica e di costruzione della conoscenza scientifica: un modello partecipativo, responsabilizzante e inclusivo, che coinvolge i singoli a beneficio della collettività.
di Daniela Capello (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Chiara Aleni (Università del Piemonte Orientale), Silvia Vittoria Cracas (Università del Piemonte Orientale), Jacopo Venetucci (Università del Piemonte Orientale), Giulia Garro (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Marco Varalda (Università del Piemonte Orientale), Annamaria Antona (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank), Valentina Bettio (Università del Piemonte Orientale e UPO Biobank)
Negli ultimi decenni, grazie allo sviluppo socio-economico e ai progressi nella scienza e nella medicina, si è verificato un sostanziale invecchiamento della popolazione, ma l’aumento dell’aspettativa di vita è accompagnato da un incremento della quantità di anni vissuti con malattie croniche o disabilità. È pertanto necessario che la ricerca scientifica – e, in particolare, quella biomedica – si pongano come obiettivo prioritario dare più salute agli anni e non solo dare più anni alla vita, facendo in modo che le persone vadano incontro a un invecchiamento sano, attivo e di successo.

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Più leggi che cure domiciliari e gli ospedali si riempiono di anziani – di Luca Degani

Il presidente di Uneba Lombardia, il raggruppamento delle Residenze sanitarie assistite-Rsa del non profit, interviene sulla realtà rivelata da una recente ricerca: 22 pazienti su 100 non vengono dimessi dai nosocomi perché non hanno famigliari o caregiver in grado di dar loro supporto a casa. Siamo dinnanzi a un caso di «iperproduzione normativa» , dice Degani: mentre le cure a casa mancano, quelle intermedie non vengono attivate e il sistema socio-sanitario non viene visto come possibile soluzione
Recentemente è stato pubblicato, dall’edizione milanese del Corriere della Sera, un articolo dal titolo «Pazienti parcheggiati in corsia. Il 22% blocca posti per le urgenze».
Il tema è la mancanza di percorsi di continuità tra ospedale e territorio, in particolare per la popolazione fragile, in questo caso riferito alla Lombardia. Il medesimo problema che, alla fine degli anni 80 del secolo scorso, aveva portato alla crisi del Sistema sanitario, ossia “i ricoveri inappropriati”. Persone anziane “parcheggiate” in ospedale a causa della carenza di più appropriati luoghi di cura.
Una parziale risposta, negli anni 90, venne dalla creazione di 300mila posti letto in Residenze sanitarie assistite – Rsa ma, pur con un investimento, ai giorni nostri, di oltre 15 miliardi di euro, il problema certo non può considerarsi superato, anzi oggi si registrano alcune aggravanti.
Il mondo delle Rsa risponde oggi a un bisogno di salute completamente diverso, il numero di posti letto è quello previsto alla fine degli anni 80, ma gli ospiti sono molto più anziani, mediamente ultra-85enni, con due o più comorbilità, ossia la presenza contemporanea di più patologie.

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Stabilità assistenziale fuori dagli istituti: è questa l’unica strada – di Sara Bonanno

«Ciò che rende un familiare capace di assistere come nessun altro il proprio congiunto non autosufficiente – scrive Sara Bonanno – è la continuità assistenziale, che non può essere garantita da un’unica figura, il caregiver familiare: infatti, non è legittimo né lungimirante che un unico soggetto faccia ciò che comunemente farebbe una decina di persone». Si deve quindi investire su progetti di vita personalizzati e sulla stabilità assistenziale fuori dagli istituti, «l’unica scelta – dice Bonanno – che permette alle persone non autosufficienti e ai loro caregiver familiari di restare liberi»
Essere il parente convivente di una persona non autosufficiente rende caregiver familiari? Secondo un certo leitmotiv che sta prendendo sempre più piede pare di sì. Io invece dico no.
No, non è la parentela che rende caregiver familiare. È ciò che ho ribadito recentemente ad un interlocutore istituzionale che parlava di noi “mamme” che, come nessun altro, siamo capaci di capire e interpretare ciò che fa stare bene i nostri figli.
Una frase ad effetto che mi viene rifilata sempre, quando espongo nei dettagli le esigenze assistenziali che mio figlio non è in grado di esporre. Lui strilla, s’incacchia… balbetta una serie di parole incomprensibili e poi, sconfitto, mi chiama, perché sa bene che chi non lo conosce nemmeno proverà a capire cosa sta cercando di comunicare!

Leggi: Superando


Assemblea nazionale donne pensionate SPI CGIL

“Io, di me, farò una rivoluzione” è lo slogan scelto per l’Assemblea nazionale delle donne del sindacato dei pensionati Cgil, che si è appena conclusa ieri a Roma.
“Ci rialzeremo”. È cominciata così – raccontano le organizzatrici dello Spi Cgil – l’Assemblea nazionale delle donne dello Spi Cgil, con un intervento delle compagne emiliano-romagnole colpite dall’alluvione. (..) Perché l’anzianità è una fase dell’esistenza da vivere e da riempire di significato. È anche per questo che facciamo sindacato: per rappresentare gli anziani e le anziane in una società che cambia e per dare un significato diverso all’invecchiamento.”
La relazione introduttiva di Mina Cilloni, responsabile del coordinamento donne dello Spi Cgil, ha toccato molti temi: dai 59 conflitti che affliggono il nostro pianeta al coraggio delle donne che, in molte parti del mondo, si battono per la Pace e l’affermazione dei diritti umani; dall’Europa, come spazio di libertà e di cittadinanza per rafforzare concetti quali democrazia, qualità sociale e diritti per tutti, al sogno dei migranti di avere il diritto ad una vita. Un’attenzione particolare è stata dedicata al nostro Paese, “un paese governato dalla destra che inganna con le parole e che usa false verità” e alle azioni messe in campo dal Sindacato “con le grandi manifestazioni che si sono tenute a Bologna, Milano e Napoli “. Un sindacato che “ha rappresentato e rappresenta una opposizione alle scelte liberiste e neocorporative che il governo persegue”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Case di comunità, la riforma è a rischio

Dopo l’emergenza provocata dalla pandemia, le promesse di un intervento strutturale di riorganizzazione dei servizi sanitari nel territorio ci avevano fatto ben sperare. In realtà, sembra che le cose non stiano andando per il verso giusto
Nelle settimane più buie della pandemia da più parti era stato promesso che, dal punto di vista sanitario, mai più il territorio sarebbe stato abbandonato al proprio destino. Erano stati così concepiti case e ospedali di comunità come capisaldi di una riforma della sanità territoriale, anello di congiunzione tra i medici di base e gli ospedali presi d’assalto. Alle belle parole erano seguiti i fatti. Dei sette miliardi offerti dall’Europa all’Italia tramite il Piano nazionale di rilancio e resilienza (Pnrr), ben due miliardi sono stati destinati alla realizzazione di 1.350 case di comunità e un miliardo per quattrocento ospedali di comunità, da realizzare entro la prima metà del 2026. Tutto bene allora? Non proprio. A giudicare dagli allarmi lanciati dalla Corte dei conti, dall’ufficio parlamentare di bilancio e dagli esperti, le cose non stanno andando per il verso giusto e le case di comunità (ma anche gli ospedali di comunità), vero fulcro della riforma, rischiano di rimanere sulla carta tra ritardi, mancanza di risorse e l’opposizione di una parte dei medici di base.

Leggi: Liberetà


Ripensare le città: un anuova alleanza per costruire oggi il futuro sostenibile dell’Italia

Sulla scorta della visione congiunta che guida il rispettivo operato, le Associazioni Green Building Council Italia e Nuove Ri-Generazioni siglano un accordo di collaborazione dedicato a promuovere lo sviluppo sostenibile applicato alle filiere edilizia e immobiliare mediante processi di rendicontazione, misura e certificazione delle prestazioni previsti dai protocolli energetico-ambientali rating system per gli edifici e per le infrastrutture verdi e blu. L’accordo prevede molte azioni comuni, tra cui attività di formazione, ricerca e informazione, con l’obiettivo sinergico di guidare la necessaria transizione del Sistema Paese, per città e comunità più sostenibili, resilienti e salubri.
Marco Mari – Presidente del Green Building Council Italia ha incontrato Rossella Muroni – Presidente di Nuove Ri-Generazioni per una riflessione congiunta sulla centralità che le città ricoprono nel percorso di sviluppo sostenibile del nostro Paese. Al termine dell’incontro le due Associazioni hanno formalizzato l’accordo di collaborazione volto a promuovere la trasformazione sostenibile dell’ambiente costruito, migliorando non solo il rapporto tra ambiente costruito e naturale, ma soprattutto le condizioni generali, la qualità della vita, la salute e sicurezza di tutti i cittadini. L’accordo prevede di avviare e implementare attività congiunte finalizzate a sostenere aziende, istituzioni e tutti gli attori del mercato nel percorso di transizione, al fine di promuovere la rigenerazione di città più giuste socialmente e che, partendo dai bisogni locali e attraverso il lavoro di qualità, assumano come coordinate del proprio sviluppo il welfare delle persone e dei territori.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Dalla teoria alla pratica: come l’ascolto porta un’app a rispondere alle nuove istanze dell’assistenza domiciliare – Umberto Brighetti, fondatore e CTO di Advenias

«Il valore dell’ascolto risiede nell’offrire un prodotto che non si limita a rispettare le normative vigenti, ma creare valore nell’utilizzo quotidiano. Per prestare attenzione alle esigenze dei propri utilizzatori ci possono essere varie strade: questionari, valutazioni, canali mail e sezioni appositamente pensate. L’ascolto implica dare attenzione a ogni figura del settore dall’amministrazione ai medici, dagli infermieri agli Oss».
L’obiettivo di Advenias è quello di offrire un prodotto cloud Saas che risponda alle reali esigenze dei suoi utilizzatori. Come si riesce a perseguire questo target?
Umberto ce ne parla usando l’esempio pratico delle nuove evoluzioni nell’applicazione mobile nate dall’ascolto delle richieste dei professionisti davanti alle normative regionali, in particolare lombarde e laziali.
Come si cala questo processo di ascolto nel concreto? Ogni azienda ha un suo processo su implementazioni e feedback, oggi vi raccontiamo il nostro. Prenderemo il caso offerto dagli aggiornamenti nell’ambito domiciliare.
«Vanno sempre pensate due strade di ascolto: quella normativa (che si potrebbe definire top-down) e quella umana di utilizzo (bottom-up). Nel caso specifico dei nuovi flussi normativi abbiamo un processo impositivo top-down: più Regioni hanno previsto degli aggiornamenti per gli Enti Erogatori del servizio di assistenza domiciliare. In futuro molte altre seguiranno tale strada.
Ascoltando però le istanze bottom up è emerso un aspetto. Tramite segnalazioni da più aree di ascolto è sorta la necessità a breve termine di un uso dell’app più assiduo. Nell’ultimo anno abbiamo registrato una crescita duplicata e prevediamo uno sviluppo del 30% nei prossimi 3-4 anni».

Leggi: Advenias Care


SEGNALAZIONI:

Verifiche reddituali per le prestazioni assistenziali

L’INPS, con il messaggio n. 2005 del 30 maggio scorso, ancora non pubblicato sul sito istituzionale, comunica di aver inviato ai titolari di prestazioni assistenziali, che non abbiano dichiarato la loro posizione reddituale, un primo sollecito per avere la loro situazione reddituale, cui è subordinato il riconoscimento di determinate prestazioni economiche, quali invalidità civile, cecità e sordità, assegno sociale e assegno sociale sostitutivo. L’Inps, infatti, ha riscontrato che per il 2019 risultano mancanti 33.908 dichiarazioni reddituali e di responsabilità.
Si tratta di un obbligo di legge; pertanto, chi non lo abbia fatto o lo abbia fatto solo parzialmente, deve provvedere in tal senso per evitare la sospensione o addirittura la revoca del sussidio. L’Istituto fa sapere che se l’interessato non si attiverà entro 60 giorni, dopo questo primo sollecito seguirà la sospensione della prestazione e trascorsi ulteriori 120 giorni senza un riscontro, la prestazione verrà revocata e saranno richiesti i ratei indebitamente erogati dal 2019 fino al 2022.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 30 maggio 2023
Casa, nasce la cooperativa ’Habitat’ La sfida all’emergenza abitativa

Una risposta mutualistica all’emergenza casa crescente in città e all’evoluzione del fabbisogno abitativo, invitando la cittadinanza a prendere parte alla definizione di un nuovo abitare, plasmato sulle esigenze reali delle persone e non sul mercato. È questa la strada del progetto Habitat Bologna, promosso da Confcooperative Habitat e Confcooperative Terre d’Emilia, con il contributo tecnico di Kilowatt e il sostegno di Fondosviluppo. “Habitat Bologna è una cooperativa di abitanti che aggregherà, per i prossimi mesi, la domanda di casa collaborativa a Bologna – precisa Gaspare Caliri di Kilowatt e Habitat Bologna –. Nasce uno sportello che permette di venire alle Serre dei Giardini Margherita, fare un colloquio, raccontare le proprie necessità rispetto alla casa che si sta cercando”.

Leggi: Il Resto del Carlino, 30/05/2023


lunedì 29 maggio 2023
Istituzione psicologo di base. In Affari Sociali la proposta di legge Lupi (Nm) per porre l’assistenza psicologica a carico del Ssn

Si prevede l’obbligo per il medico di base di indirizzare i pazienti che denotano disturbi o problemi psichici a uno psicologo di base incaricato di effettuare la diagnosi e di provvedere all’assistenza, posta a carico del Ssn, fatto salvo il pagamento di un ticket. Le Regioni saranno incaricate di istituire degli elenchi di psicologi di base a cui potranno essere iscritti professionisti con i seguenti requisiti: scrizione all’ordine degli psicologi da almeno tre anni; assenza di rapporti di lavoro dipendente con le strutture del Ssn. IL TESTO
I disturbi psicologici, che sono diretta conseguenza, ad esempio, di sofferenze personali, di patologie pregresse o di eventi ed episodi traumatici, coinvolgono fasce di popolazione sempre più ampie, con particolare attenzione ai giovani. Gli effetti della pandemia di Covid, inoltre, hanno pesantemente mutato e aggravato il quadro generale. La condizione di notevole stress generata dalla pandemia e dalle sue conseguenze ha, infatti, indebolito psicologicamente numerosi soggetti aggravando problemi preesistenti ed evidenziando o estremizzando le loro fragilità mentale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 29/05/2023


domenica 28 maggio 2023
Case, le compravendite crollano: colpa dei prezzi troppo alti (non solo a Milano). Le quotazioni

Case, nel 2023 crolla il giro d’affari: 18 miliardi di euro in menoQuasi 18 miliardi di euro. È la stima del calo del giro d’affari direttamente connesso alla compravendita di case che si potrebbe registrare nel 2023. Alla cifra va aggiunto tutto l’enorme indotto che ruota attorno ai passaggi di proprietà: compensi ad agenzie e notai, traslochi, acquisti di mobili, ristrutturazioni. E, corollario inevitabile, minori entrate fiscali. Alla stima sul calo del fatturato si giunge partendo dalle previsioni di Nomisma, secondo cui quest’anno le transazioni residenziali caleranno del 14,6% rispetto al livello record dello scorso anno, scendendo da 784 mila a 670 mila. A 18 miliardi, come calo del giro d’affari complessivo, si arriva calcolando una decurtazione proporzionale al calo delle vendite sui 123,2 miliardi di giro d’affari nel 2022 indicato nel rapporto sul mercato residenziale Entrate-Abi.

Leggi: Corriere della Sera, 28/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Terzo settore, nasce la Rete nazionale Auser Ets

Conclusi a Roma i lavori della conferenza nazionale dell’organizzazione. Tra le novità, due nuove App che rappresenteranno strumenti di accesso, di semplificazione e di interazione con le volontarie e i volontari, con gli iscritti e con le persone che si rivolgono all’Auser a vario titolo. E un cloud Auser dove poter lavorare in rete con più facilità
E’ nata ufficialmente la Rete Nazionale Auser ETS (ente del terzo settore). E’ questo il momento più significativo della conclusione della due giorni di lavori della Conferenza Nazionale d’Organizzazione che si è tenuta a Roma al Centro Congressi Frentani il 25 e 26 maggio. Alla presenza del notaio è stato letto e firmato l’atto costitutivo di Auser Rete Associativa Nazionale ETS.
“Un passaggio importante e strategico che renderà l’Auser più autorevole sul piano della rappresentanza. Un’Auser più forte, più radicata nel territorio, sempre più capace di dare risposte concrete ai bisogni delle persone”, sottolinea la stessa associazione in una nota.

Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari

Pnrr, meno mense e asili. Aumentano i fondi per gli alloggi universitari(ansa)
I ministri hanno presentato la revisione dei loro progetti. Poi il Piano andrà alla Ue. La Corte dei conti: “Attuazione vischiosa”
Cancellare, rimodulare, spostare. Perché anche se ci sono tre anni di tempo, fino a giugno del 2026, alcuni progetti del Pnrr sono diventati irrealizzabili. Eccola la traccia per la revisione del Piano di ripresa e resilienza che Raffaele Fitto, il regista dell’operazione, si è ritrovato nei documenti inviati dai ministri che gestiscono gli investimenti. Obiettivi troppo ambiziosi, potrebbe essere il titolo delle relazioni che mettono in fila le criticità, ma anche le possibili soluzioni.
Sono diventate troppe 2.100 scuole da mettere in sicurezza. E troppe le mille strutture in cui costruire o ampliare le mense, per estendere il tempo pieno e contrastare l’abbandono scolastico.

Leggi: La Repubblica, 26/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Gli italiani e il caro bollette Si rafforza il Banco dell’energia

La crisi e il caro bollette continuano a farsi sentire e un italiano su quattro ammette il timore di non riuscire a fare fronte alle spese per le utenze di luce e gas. Il dato emerge dalla ricerca «Gli Italiani e la povertà energetica», effettuata da Ipsos per il Banco dell’energia, l’ente senza scopo di lucro, costituito da A2A e dalle sue fondazioni, con l’obiettivo di raccogliere risorse da destinare a soggetti e famiglie in difficoltà economica, con uno specifico focus sulla povertà energetica. Un disagio che la ricerca presentata ieri da Ipsos inquadra, ricordando che l’81% degli intervistati teme di non potere fronteggiare le spese nel prossimo futuro. Si tratta, come rilevato dalla società di ricerca, di una percentuale che resta stabile rispetto all’indagine condotta sei mesi fa da Nando Pagnoncelli per conto del Banco dell’Energia. «La fine dell’inverno e il calo delle tariffe dei beni energetici rischiano di fuorviare rispetto a un problema che resta cruciale.

Leggi: Ius Letter, 26/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Politiche per gli anziani. Fnopi al tavolo di confronto sui decreti attuativi. “Riforma professioni per rispondere a nuovi bisogni salute”

In questo senso la Federazione ha evidenziato l’importanza di prevedere una riforma della formazione universitaria per adeguare l’iter formativo delle professioni sanitarie infermieristiche all’evoluzione scientifica, tecnologica e ai nuovi bisogni sanitari. E poi possibilità di attribuire agli infermieri la possibilità di prescrivere alcune categorie di farmaci e ausili/presìdi, come strumento per l’applicazione delle competenze specialistiche.
Legge 33/2023, delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane: Parlamento e Governo hanno dato il via a tavoli di ascolto e di confronto sui provvedimenti attuativi e sulle tematiche connesse e i primi ad essere ascoltati sono stati i rappresentai dei professionisti sociosanitari. A Palazzo Chigi il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ha convocato e ascoltato i rappresentanti degli assistenti sociali, medici geriatri.
Per la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi ) è intervenuto il consigliere nazionale Nicola Draoli, presidente dell’ordine di Grosseto.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Legge delega su anziani. Anelli (Fnomceo): “Medici e assistenti sociali insieme per una miglior assistenza sul territorio”

“Pensiamo che l’assistenza domiciliare possa essere uno degli snodi fondamentali di questo provvedimento, soprattutto nell’integrazione con la medicina generale, con l’assistenza primaria, le sue forme associative e, contestualmente, attraverso l’interazione con le cooperative sociali, che svolgono un ruolo oggi essenziale per garantire l’assistenza ai nostri anziani”.
Un “progetto di combinato con le cooperative sociali e con le forme associative della medicina generale, in particolare le aggregazioni funzionali territoriali (AFT), che veda i medici e gli assistenti sociali collaborare per l’assistenza domiciliare agli anziani”. È questa la proposta che la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha presentato oggi, per voce del Segretario Roberto Monaco, al Tavolo di ascolto della Presidenza del Consiglio dedicato alla Legge delega sugli anziani.

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
Da troppi anni la politica sulla casa è assente in questo paese: la protesta degli universitari viene accolta anche dal mondo ecclesiastico

Dichiarazione dei segretari generali SUNIA-SICET-UNIAT
È arrivato il momento di ascoltare la voce dei giovani che rivendicano il diritto allo studio e il diritto all’abitare a costi sostenibili.
Anche autorevoli voci ecclesiastiche riaffrontano il nodo dell’emergenza abitativa.
In particolare condividiamo e apprezziamo il messaggio di solidarietà del Cardinale Zuppi che nella sua introduzione ai lavori della 77^ assemblea generale dei vescovi ha scandito in modo forte e chiaro che “non c’è vita degna e non c’è famiglia senza casa”.
Da tanti anni SUNIA, SICET e UNIAT denunciano questa forte sofferenza abitativa che colpisce le persone più fragili, sia giovani che meno giovani, e tuttavia le istituzioni non intervengono a sufficienza, sottovalutando il rischio di compromettere la coesione sociale nel nostro paese.
Mentre nei principali paesi europei sono state rafforzate le infrastrutture sociali dando ampio spazio alla locazione a canone sostenibile, in Italia dobbiamo ancora rimpiangere il piano Ina-casa risalente all’immediato dopoguerra.

Leggi: Sunia, 25/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
Riforma del catasto, nuova raccomandazione della UE: ma la riforma Draghi e stata cancellata

Alla fine, la Ue è tornata a sollecitare l’Italia: il Catasto deve essere aggiornato «agli attuali valori di mercato». Già l’anno scorso la Commissione aveva prodotto una raccomandazione in cui si invitava il nostro Paese a «ridurre la pressione fiscale sul lavoro attraverso una riforma dei valori catastali». L’Italia, come sappiamo, è uno dei Paesi con la pressione fiscale più alta sul reddito da lavoro, mentre è tra quelli che tassano meno gli immobili. Il governo Draghi aveva avviato una riforma la cui legge delega era «coerente» con la raccomandazione della Commissione europea. Ma le cose andarono come sappiamo. A febbraio 2022 il governo Draghi era andato sotto 4 volte alla Camera, a causa del tetto sul contante, ma anche per la barricata della Lega che chiedeva lo stralcio delle norme sulla mappatura del Catasto. Poi, di nuovo, nel marzo successivo, la riforma voluta da Draghi era passata solo per un voto, bocciando l’emendamento soppressivo presentato dai partiti di destra e di centro-destra in commissione Finanze alla Camera.

Leggi: Antonme.dev


mercoledì 24 maggio 2023
Nelle Rsa mancano infermieri e medici

La popolazione italiana invecchia e le persone non autosufficienti sono oltre tre milioni e mezzo. Ma l’offerta di servizi pubblici e privati diminuisce e come se non bastasse scarseggia anche il personale nelle Rsa. Tutto questo mette a rischio la qualità dell’assistenza. A farne le spese sono in primo luogo le migliaia di persone ricoverate in queste strutture e le loro famiglie
Nelle Rsa manca il 21,7 per cento degli infermieri, il 13 per cento dei medici e il 10,8 per cento degli operatori sociosanitari. Nel 2022, il 61,7 per cento degli infermieri ha lasciato le Rsa per nuovi contratti di lavoro nelle strutture ospedaliere o nei servizi territoriali. Una fotografia impietosa quella scattata dal quinto rapporto stilato dall’osservatorio del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’università Bocconi, in collaborazione con Essity Italia, che descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel settore dell’assistenza agli anziani, attraverso il monitoraggio di dodici regioni.

Leggi: Liberetà, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
Caro affitti, lo Stato non sa neanche quante siano le case popolari vuote. In Lombardia il dato è in costante aumento: oltre 15mila

Misure che incentivino o spingano i privati a mettere sul mercato i loro alloggi sfitti. E una regolamentazione degli affitti brevi in modo da limitarne la diffusione. Le ipotesi emerse a livello politico per far fronte al caro affitti che porta gli studenti a protestare in tenda sono rivolte ai privati. Ma dai privati, e nello specifico da chi rappresenta i proprietari di case, la risposta è secca: “Il vero scandalo dello sfitto è quello che riguarda le case popolari, quelle che sono a carico dei contribuenti. Si renda disponibile quel patrimonio immobiliare, prima di ogni cosa”, ha twittato nei giorni scorsi il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. Facile a dirsi, ma chissà quanti soldi pubblici ci vorrebbero. Il problema però è ben più a monte dei finanziamenti, visto che a livello centrale il governo nemmeno sa quanti siano e dove siano gli alloggi pubblici sfitti sparsi per il Paese. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attualmente guidato da Matteo Salvini, non ha alcuna mappatura del fenomeno

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
Il conto del Superbonus sale a 86 miliardi: è costato più del doppio (il 110%)

Presentato il consuntivo del Ministero dell’Economia relativo all’impatto sul debito fino al 2035: rispetto alle stime segna un +110%. La spinta sul Pil è stata modesta: è di poco meno di 2 punti in tre anni
Superbonus 110%, di nome e di fatto. Nel senso che i generosi sconti per le ristrutturazioni edilizie alla fine costeranno allo Stato il 110% più del previsto, oltre il doppio: 86 miliardi di euro contro 41. Il conto definitivo dei sussidi, che copre l’intero periodo di validità dal 2020 al 2035, lo ha fatto ieri in audizione alla Camera Giovanni Spalletta, direttore generale del ministero dell’Economia. Sommando le due principali misure che negli ultimi mesi hanno moltiplicato i cantieri: il Superbonus 110% per la riqualificazione energetica dei palazzi, per cui le cui spese sono lievitate da
35 a 67,1 miliardi, e il Bonus per ristrutturare le facciate, per cui sono più che triplicate da 5,9 a 19 miliardi. Una maxi spesa tra le più generose nella storia d’Italia – vale quattro leggi di Bilancio, metà Pnrr, dieci anni di Reddito di cittadinanza – che ha senza dubbio dato una spinta alla ripresa dell’economia piegata dal Covid: lo stesso Spalletta ha stimato 20 miliardi di Pil in più e 10 miliardi di maggiori entrate nel primo anno, e 42 miliardi di Pil e 19 di entrate aggiuntive nel secondo.

Leggi: La Repubblica, 24/05/2023


REGIONI:

lunedì 29 maggio 2023
Psicologo di base, gratuito e per tutti in arrivo in Lombardia

Il nuovo servizio è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale
Gratuito e a disposizione di tutti i cittadini: in Lombardia è in arrivo lo psicologo di base, una nuova figura che opererà a tempo pieno nelle case di comunità, le strutture di sanità territoriale finanziate con i fondi del Pnrr. Il nuovo servizio, che formalmente prende il nome di “psicologia delle cure primarie”, è previsto nella legge regionale bipartisan presentata in Consiglio regionale, che per il triennio 2023-2025 prevede risorse per 12 milioni di euro. Testimonial d’eccezione della proposta Aurora Ramazzotti, da anni impegnata sui social contro il body shaming e sul tema della salute mentale tra i ragazzi.

Leggi: Il Sole 24 ore, 29/05/2023


lunedì 29 maggio 2023
Donne senza dimora. Cresce il numero e l’età media delle ospiti della Casa della Carità di Milano

La maggior parte ha superato i 30 e la più grande ha 76 anni. Una su tre è italiana. Caputo: “Arrivano donne separate, divorziate o che sono fuggite da situazioni di maltrattamento”
Casa della Caritàcasa della carità donne
Alla Casa della Carità di Via Brambilla a Milano ci sono sempre più donne e, attualmente, il cosiddetto “Piano Sara” intitolato, alla figura biblica della moglie di Abramo, accoglie 25 ospiti di sesso femminile, un terzo delle quali italiane. In un articolo pubblicato sull’ultimo numero della newsletter della struttura voluta nel 2002 dal cardinale Carlo Maria Martini e presieduta fino a qualche settimana fa da don Virginio Colmegna, la responsabile dei Progetti sociali, Vanessa Caputo, racconta: “Storicamente alla Casa della Carità abbiamo sempre accolto più uomini che donne. Vuoi perché l’immigrazione cominciava prevalentemente dagli uomini che poi venivano raggiunti dalle mogli, o vuoi perché le persone senza dimora sono in prevalenza maschi”. Oggi però la situazione è cambiata e il numero degli uomini e delle donne accolte è molto simile.

Leggi: Redattore Sociale, 29/05/2023


sabato 27 maggio 2023
Ater, nel 2022 assegnati 258 alloggi ma ci sono oltre 2mila domande

Il dossier elaborato dalla Regione Veneto sul proprio patrimonio Ater – l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale – e sullo stato di mantenimento, manutenzione e copertura della domanda di alloggi, si conclude con un quadro del tutto negativo anche per la provincia di Verona. «Il patrimonio immobiliare di proprietà o gestito da Ater non è per qualità e numero di alloggi sufficiente a far fronte alla domanda abitativa delle persone in maggiore difficoltà economica. Devono essere acquisiti nuovi alloggi e sistemati molti di quelli esistenti», è la conclusione dello studio realizzato dalla seconda e quarta commissione del consiglio regionale.

Leggi: Corriere di Verona, 27/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Roma, ex manicomio diventa polo del benessere: stanziati 60 milioni

Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà, con la ristrutturazione dei padiglioni e la creazione di spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. La chiusura dei lavori è prevista entro il 2025
Un nuovo giorno per il Santa Maria della Pietà. Una possibilità di rinascita. Sessanta milioni di euro per la ristrutturazione dei padiglioni con chiusura lavori entro il 2025. Obiettivo ambizioso per la realizzazione di ‘un polo del benessere’ con spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione. Una storia fatta di memoria e memorie quella del manicomio più grande d’Europa, chiuso nel 1978 con la legge Basaglia e lasciato in stato di abbandono per anni. Il progetto di ristrutturazione con fondi PNRR è ‘finalizzato all’inclusione per la creazione di uno stato di benessere fisico, psichico e mentale’ all’interno del quartiere di Roma nord. Un centro diurno di sostegno a disabili con annesso ambulatorio, progetti di alloggi per persone sottoposte a sfratto e donne vittime di violenza, un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole, e ancora uno spazio dedicato alla cucina e al coworking, mentre su altre aree un restauro conservativo. I padiglioni 16 e 31 resteranno gli uffici municipali e verranno mantenuti i servizi socio-sanitari dell’Asl Roma 1 già presenti e attivi.

Leggi: Redattore Sociale, 26/05/2023


venerdì 26 maggio 2023
Milano. Nei quartieri popolari nasce il primo ambulatorio infermieristico gratuito per i più fragili

L’Associazione Onlus, Ali di Leonardo di Milano e il Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugureranno domani l’ambulatorio di via Molise 47 a Milano. I cittadini, in particolare i più fragili, anziani o in disagio economico, potranno usufruire di prestazioni come misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG.
L’associazione Ali di Leonardo ha deciso di portare aiuto a persone fragili e disagiate che vivono nei quartieri popolari di Milano. E così domani, insieme al al Comitato Case Popolari Molise – Calvairate – Ponti, inaugurerà la prima giornata di attibità del nuovo ambulatorio infermieristico gratuito, in via Molise 47 a Milano, dalle 9.30 alle 11.30. Lo spazio è stato concesso grazie alla sensibilità di Grazia Casagrande, presidente dello storico Comitato, che da anni si occupa di aiutare gli abitanti delle case popolari. Le prestazioni ambulatoriali di cui potranno usufruire i richiedenti sono: misurazione della pressione, glicemia, saturazione, iniezioni intramuscolo e ECG

Leggi: Quotidiano Sanità, 26/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.

Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.

Leggi: Sunia, 25/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
SUNIA Palermo: crisi abitativa. Richiesta di convocazione al sindaco.

Il SUNIA torna a chiedere al Comune un incontro urgente sulla crisi abitativa di Palermo e sulle condizioni di invivibilità di tanti immobili.
Il SUNIA, nella missiva inviata al sindaco Lagalla, mette in fila gli argomenti e i problemi, non nascondendo la gravità dell’emergenza. “Il caro affitti in città che mette in difficoltà per primi gli studenti universitari e i fuori sede, le persone che vivono per strada in aumento, oltre 900 famiglie che abitano in edifici abbandonati, che hanno tentato di auto recuperare per avere un tetto sopra la testa. E poi – aggiunge all’elenco il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – gli sfratti in costante aumento, che costringono le famiglie a ricerche impossibili di ripari alternativi per i propri figli, considerate le condizioni di invivibilità di tantissimi alloggi. E il problema ancora non risolto della residenza che lascia nello sconforto e nella esclusione sociale tantissime famiglie”.

Leggi: Sunia, 25/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
Autonomia differenziata. Fedriga (Regioni): “Determinare i Lep in favore di tutte le Regioni”

“È imprescindibile che il conseguimento dell’autonomia differenziata da parte di alcune Regioni non pregiudichi l’ammontare delle risorse da destinare alle altre. La finalità dell’autonomia differenziata è di migliorare le condizioni di cittadini e imprese nelle Regioni interessate, senza peggiorare quelle delle altre Regioni”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni in audizione in Commissione Affari Costituzionali al Senato.
“La Repubblica si fonda su basi di autonomia, pluralismo unità e indivisibilità: tutti valori iscritti nella nostra Carta costituzionale. Così la differenziazione su base regionale e locale è chiaramente un valore inscritto nel codice genetico del principio autonomistico e nel concetto di autonomia territoriale, da intendersi come uno spazio di autodeterminazione dei territori”.
Così Massimiliano Fedriga, nel corso dell’Audizione per l’esame dei progetti di legge recante sull’autonomia differenziata (S 615 e 273) in Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023


giovedì 25 maggio 2023
Non autosufficienza. Federsanità Anci Fvg e Veneto attivano tavolo permanente e rete delle Rsa

La proposta è di attivare, con la rete delle federazioni regionali, un tavolo di lavoro permanente sulla Non Autosufficienza per rafforzare lo scambio di informazioni ed esperienze / buone pratiche, tramite l’adesione e la partecipazione attiva delle Rsa alla vita associativa delle federazioni regionali, rafforzando concretamente, sui territori, l’integrazione sociosanitaria e valorizzando, come meritano, i risultati raggiunti e le opportunità di cui sono portatrici.
– Un cantiere aperto sulla non autosufficienza, sulle cure intermedie e sulle strutture residenziali e semiresidenziali che ospitano persone anziane nei territori. Con questo obiettivo si è svolto un tavolo di lavoro, congiunto tra Federsanità Anci Fvg e Veneto, con il coinvolgimento di quaranta tra amministratori locali, presidenti e direttori di Aziende Pubbliche Servizi alla Persona e Case di Riposo comunali del Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di approfondire le tematiche connesse al “Disegno di legge sulla non Autosufficienza”, recentemente approvato dal Governo.
Dopo i saluti del Presidente di Federsanità Anci Fvg , Giuseppe Napoli e del referente nazionale delle Rsa, Aldo Pahor, Presidente Asp Itis Trieste, sono intervenuti, il presidente di Federsanità Anci Veneto, Domenico Scibetta, Coordinatore dell’”Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria” di Federsanità/Agenas e Michelangelo Caiolfa, esperto di Federsanità Anci Toscana, moderati da Giovanni Di Prima, Dg Asp Umberto I di Pordenone e coordinatore Gl Rsa FVG.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
“Realizzare le Case della Comunità e ridurre impatto del privato”. Dall’Alleanza per la riforma delle cure primarie alcune proposte per la salvaguardia e la riforma del Ssn

Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità. Reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del Ssn attuato negli ultimi anni investendo sul personale, sulle tecnologie e sulla riorganizzazione dei principali comparti. Ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità. Queste alcune delle
“Il Covid l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio sanitario nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio. Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del Ssn e dei Ssr”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
In Puglia arriva lo psicologo di base: sarà gratuito per tutti. E nelle Rsa ok alle telecamere di sicurezza

I due provvedimenti approvati all’unanimità dal consiglio regionale. Lo psicologo lavorerà in stretta sinergia con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Per il 2023 stanziati 450mila euro a partire dall’anno prossimo previsti 1,5 milioni
Psicologo di base gratuito e telecamere nelle Rsa per impedire che possano verificarsi nuovi casi di maltrattamenti contro gli ospiti. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i due importanti provvedimenti di carattere sociale e sanitario. Con la nuova legge tutti i pugliesi potranno usufruire di un sopporto psicologico gratuito. Oltre al medico di base, e al pediatra, si potrà richiedere anche lo psicologo di base.

Leggi: La Repubblica, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
Grosseto. SUNIA, SICET e UNIAT: consegnate alla prefetta Berardino le firme per l’housing sociale

Sunia, Sicet e Uniat chiedono alla prefetta di sollecitare il Governo a farsi carico dell’housing sociale, consegnandole oltre 700 firme.
Bisogna riprendere il filo delle politiche di welfare degli anni 70, e tornare a investire sul bene fondamentale della prima casa dando l’opportunità alle fasce più deboli della popolazione di avere un tetto sulla testa. Perché il diritto all’abitazione è la precondizione affinché chiunque possa costruirsi un futuro.
È ciò che questa mattina le tre organizzazioni degli inquilini Sunia (Cgil), Sicet (Cisl) e Uniat (Uil) – rappresentate dai rispettivi segretari Antonio Terribile, Sergio Camerota e Stefano Cherubini – hanno detto alla prefetta di Grosseto Paola Berardino, consegnandole le oltre 700 firme raccolte fra le famiglie che vivono sulla propria pelle il problema della prima casa, a sostegno della piattaforma messa a punto sui temi dell’housing sociale.

Leggi: Sunia, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
Piano casa, svolta a Bari: il Comune verso il via libera di 35 progetti rimasti bloccati

Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio
Le pratiche sono 35 e dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la proroga del Piano casa erano state di fatto bloccate dal Comune. Ma ora per i progetti che sino al 31 dicembre del 2021 non erano stati perfezionati e che rischiavano di non poter essere completati si apre uno spiraglio. Il capo della ripartizione Urbanistica del Comune, Pompeo Colacicco, ha firmato una determina con la quale fissa di fatto “un orientamento” omogeneo per l’esame delle pratiche. E introduce il criterio che porterà a salvare o meno ogni singolo progetto. Per ottenere il via libera, di fatto, le pratiche dovranno salvaguardare « un interesse pubblico alla rigenerazione urbana, al contenimento del consumo del suolo e al recupero sociale e urbano degli insediamenti edilizi».

Leggi: Sunia Informa, 24/05/2023


mercoledì 24 maggio 2023
L’addestramento del caregiver nell’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli Ausl della Romagna

Nel 2022, l’Ospedale di Comunità di Forlimpopoli ha avviato un progetto di formazione mirato a sostenere gli operatori sanitari e socio-sanitari nell’addestramento dei caregiver. L’obiettivo principale è testare un approccio formativo efficace, partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.
di Azzurra Bernabei (Coordinatore Infermieristico), Michela Navi (Infermiere Case Manager), Sonia Brioccia (Coordinatore Fisioterapista Medicina Riabilitativa), Marzia Vivarelli (Infermiere Case Manager), Laura Tedaldi (Resp. Organizzativo Case della Salute, Cure Primarie e Medicina di Comunità), Silvia Mazzini (Dirigente Professioni Sanitarie), Davide Botturi (Staff Direzione Distretto Forlì), Giuseppe Benati (Direttore Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità), Maria Renata Rossi (Direttore UOC Medicina Riabilitativa)
Nel Piano Nazionale Cronicità del 2016, le linee di intervento prevedono la promozione di percorsi di formazione strutturata per i caregiver che sostengono la gestione quotidiana delle persone anziane con limitazioni funzionali. Il Piano evidenzia come una delle principali criticità nell’implementazione di tali percorsi sia rappresentata dalla cultura dei professionisti sanitari, orientata ad un atteggiamento più prescrittivo che partecipativo e di supporto nei confronti del paziente e del caregiver.

Leggi: I Luoghi della Cura, 24/05/2023


IN AGENDA:

Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

Leggi: Welforum


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

Tre “mosse” per salvare e riformare il Ssn e il Welfare territoriale – di Alleanza per la riforma delle Cure primarie in Italia

Attivare le condizioni normative, organizzative e finanziarie, per raggiungere da qui al 2026, in tutte le Regioni, l’operatività dei Distretti Sociali e Sanitari e delle Case della Comunità; reperire le risorse economiche necessarie per superare il definanziamento del SSN recuperando nel triennio il sottofinanziamento del SSN rispetto alla media UE; ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità, salvaguardando la centralità della governance pubblica
Il Covid-19 l’ha insegnato drammaticamente e in modo inequivocabile: abbiamo bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale adeguatamente organizzato, dotato e finanziato, in particolare nella sua componente territoriale e di assistenza primaria, anche attraverso una riorganizzazione dei servizi ospedalieri e un nuovo equilibrio tra ospedale e territorio.
Ciò non solo per far fronte alle future, purtroppo tutt’altro che improbabili, emergenze epidemiche, ma anche per tutelare e promuovere la salute delle comunità e dei singoli, specialmente di quelli più fragili. E ciò in tutte le Regioni e per tutte le fasce di popolazione, con modalità e qualità omogenee. Questo al fine di salvaguardare l’equità, la solidarietà e l’universalismo del SSN e dei SSR.

Leggi: Quotidiano Sanità


Da Agenas e Corte dei conti due report che segnalano il disarmo della sanità – di Ettore Jorio

Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.
Tra il Report dell’Agenas sulla condizione di esigibilità dei LEA ospedalieri e il Rapporto 2023 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica, più esattamente su “Una sanità alla ricerca di nuovi equilibri” e, quindi, anche su “Gli investimenti in sanità: tra fondi ordinari e PNRR”, si è accumulata sulla griglia delle analisi, necessarie a capire il dato di partenza dei rimedi possibili, tantissima carne al fuoco.
Due strumenti di pregio, quello dell’Agenas e quello delle Sezioni Riunite in sede di controllo, utili a rappresentare una sanità in disarmo da decenni e a generare un ripensamento del sistema della Salute attraverso proposte di revisioni legislative che incidano strutturalmente sull’esistente.

Leggi: Quotidiano Sanità


Salute per tutti – di Serena Moriondo

Ci sono due recenti iniziative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) particolarmente significative. Entrambe possono aiutarci a comprendere la più stretta relazione tra il vero significato di benessere e quello di economia, oltre alla necessità di un’azione urgente di difesa e rilancio dei servizi sanitari pubblici a livello globale. Perchè come denuncia l’OMS l’economia ha finora misurato il prezzo di tutto e il valore di niente. Questo deve cambiare.
La prima delle due iniziative riguarda l’edizione 2023 del “World Health Statistics”, il Rapporto annuale che tratta le Statistiche sulla salute mondiale pubblicato il 19 maggio dall’OMS, con nuovi dati sull’impatto della pandemia di COVID-19 e sugli ultimi progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile relativi alla salute (SDG).
La seconda iniziativa riguarda il “Manifesto – The WHO Council on the Economics of Health for All”, pubblicato dal Consiglio dell’Economia dell’OMS, istituito alla fine del 2020 dal dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus (Direttore generale dell’OMS) e presieduto dalla Professoressa Mariana Mazzucato

Leggi: Nuove Rigenerazioni


 Il welfare solitario – Sergio Pasquinelli

La natalità ha attraversato una trasfigurazione rara nel nostro Paese: da tema tipicamente privato, frutto di scelte strette nelle mura domestiche, è diventato argomento pubblico ed è entrato nell’agenda di governo.
Ma le soluzioni ricercate a un problema di così vasta portata e dalle conseguenze potenzialmente devastanti sono ancora parziali, di settore, e rimangono ancora più sul piano del dichiarato che sul piano dell’effettivo. Così fa piacere sentire, dal governo, che occorre aumentare i tassi di occupazione femminile, notoriamente correlati ai livelli di fecondità, ma non aiuta l’intransigenza sui flussi migratori, considerati come qualcosa da avversare a prescindere. E che invece aiuterebbero molto la nostra demografia, oltre che il nostro mercato del lavoro.
Avere un figlio continua a essere una scelta maledettamente solitaria, rimanendo così un salto nel buio che molte giovani coppie si sentono sempre meno di compiere. Come ha ben sintetizzato l’Alleanza per l’Infanzia in un recente comunicato, “autonomia dalla famiglia di origine e realizzazione di una propria sono strettamente dipendenti dalle politiche abitative e dalle opportunità di lavoro, adeguatamente remunerato e ragionevolmente sicuro, per i giovani”. Se il tema è investire su più fronti in modo coordinato, integrato, siamo ancora molto indietro.

Leggi: Welforum


Servizi di comunità e prossimità per il progetto di vita

Una proposta di “cassetta degli attrezzi” nell’ambito del percorso di unificazione delle Aziende Sanitarie di Parma – Pietro Pellegrini
Rendere la casa della persona il primo luogo di cura e di vita vuol dire dare realizzazione al diritto delle persone all’autodeterminazione e alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, come previsto dal DM 77/2022 e dal Chronic Care Model.
Questo obiettivo può essere raggiunto con azioni specifiche e procedure, valutative e operative, integrate come indicato dalle Linee di indirizzo sul Budget di Salute (BdS) cui si rimanda1.
La partecipazione, il protagonismo, e la capacitazione della persona2, considerata portatrice di bisogni e risorse nell’ambito di un programma di cura e di un progetto di vita autodeterminati all’interno di relazioni significative, implica una valutazione partecipata e multidimensionale alla quale possa seguire un insieme di azioni e di offerte che siano sostenute da specifici budget (sanitario, sociale, della persona, famiglia) integrati e dalle necessarie attività di supporto (amministrativo, legale e patrimoniale).

Leggi: Welforum


Progettazione partecipata: un’opportunità da non perdere – di Serena Moriondo

Il “Piano dei servizi” è uno dei tre atti che costituiscono il “Piano di governo del territorio”, che è lo strumento di pianificazione urbanistica che ha l’obiettivo di definire l’assetto di tutto il territorio comunale. Una delle caratteristiche distintive del PGT è rappresentata dalla progettazione partecipata: in sostanza, nel momento in cui un’Amministrazione comunale si appresta a redigere il Piano di governo del territorio è tenuta a informare di ciò la cittadinanza, in modo tale che cittadini e associazioni possano avanzare delle proposte in merito.
Oltre al Piano dei servizi, il Piano di governo del territorio include anche il “Documento di piano” e il “Piano delle regole”. Il primo fornisce un quadro complessivo relativo alla programmazione urbanistica, pianificando lo sviluppo della popolazione che risiede nel territorio comunale e analizzando il territorio stesso non solo sotto il profilo urbanistico, ma anche in un’ottica geologica, sociale, paesaggistica, ambientale, culturale, economica e viabilistica.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


SEGNALAZIONI:

 La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti: a che punto siamo? Una guida per orientarsi

Il 21.03.2023 il Parlamento ha approvato la Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti Legislativi che dovranno essere approvati entro gennaio 2024. Per favorire la conoscenza della Legge Delega e il dibattito in merito, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha deciso di preparare una guida.
La Legge 33 del 23 marzo 2023 delega il Governo ad adottare – entro il gennaio 2024 – i Decreti Legislativi riguardanti la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, sulla base dei principi e dei criteri direttivi indicati. Si tratta, dunque, della Legge Delega che delinea l’impianto complessivo della riforma, la cui traduzione in indicazioni puntuali sarà oggetto dei successivi Decreti. Nella storia del nostro Paese, questa è la prima riforma del settore ed è attesa dalla fine degli anni ‘90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e in politica. Il connubio tra invecchiamento della popolazione e ritardi delle politiche di welfare fa della riforma un’occasione che l’Italia non può sprecare.

Leggi: I Luoghi della Cura


 

 

 

 

La Rete Auser per l’invecchiamento attivo e la valorizzazione degli anziani

Il 25 e 26 maggio 2023, si terrà a Roma presso il Centro Congressi Frentani in via dei Frentani 4, la Conferenza nazionale di Organizzazione dell’Auser dal titolo “La nostra Rete”. Al centro dei lavori le sfide dettate dal compimento del Codice del Terzo Settore e le nuove responsabilità legate all’essere Rete Nazionale. Sarà l’avvio di una nuova architettura organizzativa. L’associazione giunge all’appuntamento di Roma dopo un ampio percorso di coinvolgimento dal basso, ascolto, condivisione, nei territori dando voce agli associati e ai volontari.

Leggi: Auser


NEWS:

lunedì 22 maggio 2023
Come diventerà l’Italia: anziani, donne senza lavoro, effetti e rischi della crisi demografica

Il bello di una newsletter è che si può tenere la cucina aperta: un po’ come in certi ristoranti dove i cuochi rimescolano le padelle davanti ai clienti. Ecco dunque gli ingredienti. Ho ascoltato un podcast di Lant Pritchett, un economista americano con un’idea forte: invece di accelerare verso l’automazione di qualunque funzione attraverso tecnologie che riducono la domanda di lavoro – sostiene Pritchett – dovremmo accettare più immigrati per le mansioni che gli adulti nei Paesi ricchi ormai non vogliono svolgere. Le sue parole mi sono ronzate in testa fino al giorno in cui ho chiesto all’Istat le stime sul numero di anziani in Italia nei prossimi anni.
Previsioni sulla demografia
Perché molte previsioni sono come piume al vento, si sa. Ma non quelle sulla demografia che, al contrario, restano per lo più incise nella pietra. Le popolazioni sono come ghiacciai che si spostano in modo lento, ma sicuro e misurabile nei movimenti a venire. Bastano dunque poche elaborazioni dai dati Istat per prevedere il numero di persone di più di 80 anni in Italia oggi e in futuro.

Leggi: Corriere della Sera, 22/05/2023


lunedì 22 maggio 2023
Colf e badanti, un nuovo modello di immigrazione è possibile?

A Roma il congresso nazionale di Api-Colf, l’associazione professionale degli assistenti familiari. Tre le richieste: quote di ingresso riservate, formazione già in patria e regolarizzazione di chi è già in Italia. Zuppi: “L’Italia avrà sempre più bisogno di collaboratori familiari”
Volontariato, anziani, assistenza, badanti
Quote di ingresso riservate a colf e badanti; specifica formazione professionale conseguita già in Patria, prima dell’ingresso in Italia; regolarizzazione delle persone già presenti in Italia, a seguito di una verifica delle effettive competenze conseguite ed inserimento lavorativo. Sono stati questi i punti al centro del XXII Congresso di Api-Colf, ’l’associazione professionale degli assistenti familiari, che si è svolto ieri a Roma, alla presenza di oltre 100 delegati giunti da tutta Italia.
L’obiettivo è quello di pensare un nuovo modello di immigrazione per il settore della collaborazione familiare, volto all’accoglienza e all’inserimento nella categoria delle collaboratrici e dei collaboratori familiari provenienti da altri Paesi, partendo da una necessaria revisione del sistema di ingresso che superi l’inadeguatezza dell’attuale legislazione.

Leggi: Redattore Sociale, 22/05/2023


venerdì 19 maggio 2023
L’intervento: Mettere l’abitare al centro delle strategie locali

Abbiamo dovuto aspettare maggio 2023 perché la questione dell’alloggio irrompesse nel dibattito pubblico italiano. Merito dei giovani universitari e della stampa che ha saputo recepire la protesta con solidi approfondimenti.
Servirà il clamore su un disagio costruito, documentato, denunciato nei decenni a far compiere qualche passo nella ricostruzione di una politica dell’abitare nazionale e fiorentina? A fornire risposte attraverso una chiara strategia? Riusciremo a superare l’approccio quantitativo per trasformarlo in una reale politica di qualità dell’abitare? Il fulcro della politica della città?
Per fronteggiare il disagio abitativo, emergenziale ma anche strutturale, c’è bisogno di un cambio di rotta ai livelli di governo sovralocali, specialmente centrale.

Leggi: La Repubblica, 19/05/2023


venerdì 19 maggio 2023
Approvato in USA un vaccino specifico per gli anziani

Dopo una sperimentazione effettuata con il coinvolgimento di circa 25.000 persone anziane, la Food and Drugs Administration ha autorizzato l’utilizzo del primo vaccino per prevenire la malattia del tratto respiratorio inferiore negli anziani, associato al virus respiratorio sinciziale RSV.
Gli anziani, in particolare quelli con condizioni di salute di base, come malattie cardiache o polmonari o sistemi immunitari indeboliti, sono ad alto rischio di malattie gravi causate da RSV. L’odierna approvazione del primo vaccino RSV è un importante risultato di salute pubblica per prevenire una malattia che può essere pericolosa per la vita.

Leggi: Fondazione Leonardo, 19/05/2023


mercoledì 17 maggio 2023
Eurostat: Italia sempre più vecchia e con meno figli

Sempre meno figli, sempre più tardi. Un’età media che cresce e una popolazione che diminuisce. L’Europa invecchia e vive un declino demografico di cui l’Italia è capofila. Nella fotografia scattata da Eurostat sulla popolazione dell’Ue, lo Stivale rappresenta meglio di altri, e in alcuni casi meglio di tutti gli altri, un problema che è certamente europeo ma ancor più italiano.
L’istituto di statistica europeo traccia una traiettoria di aumento dell’età media. A livello Ue se nel 2002 questa era di poco meno 39 anni, nel 2012 risultava quasi 42 anni e alla fine del 2022 si attesa a 44 anni e mezzo. In questo l’Italia. La curva tricolore recita invece 40 anni e 9 mesi nel 2002, 44 anni nel 2012, 48 anni nel 2022. Il risultato è che quello italiano è il popolo più grande in termini di età di tutta l’Unione europea, davanti a Portogallo (46 anni e 8 mesi), Grecia (46 anni e 2 mesi) e Germania (45 anni e 11 mesi). Il motivo di questa curva è legata famiglie sempre meno numerose. A livello Ue l’Italia viene menzionata per i bassi tassi di fecondità.

Leggi: Auser, 17/05/2023


martedì 16 maggio 2023
“Salviamo la sanità pubblica”: medici e cittadini contro la deriva del Ssn. Un manifesto alla politica e poi manifestazioni il 15 giugno nelle piazze, “ma non escludiamo lo sciopero”

Dalle liste di attesa per accedere alle prestazioni, al personale medico e infermieristico allo stremo, fino ai contratti non rinnovati e alle risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. Una sola voce di medici e pazienti oggi a Roma lancia l’appello alla politica e non esclude misure più d’impatto in caso non siano ascoltate con urgenza
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva dalle Organizzazioni sindacali, che rappresentano oltre 120.000 dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del SSN, ma anche dalle associazioni di cittadini e pazienti, che chiedono a tutte le forze politiche un chiaro impegno in difesa del sistema sanitario pubblico e universale, attraverso un manifesto presentato oggi a Roma, nella sala Capranichetta.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023


martedì 16 maggio 2023
Autonomia differenziata. Rischio di ulteriori diseguaglianze tra Regioni: “Quelle più povere potrebbero non riuscire a acquisire funzioni aggiuntive”. Il dossier del Servizio bilancio del Senato

Come si riuscirà a garantire la compatibilità di un eventuale aumento di gettito fiscale delle regioni differenziate rispetto alla legislazione vigente, per effetto del trasferimento delle funzioni, con la necessità di conservare i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) concernenti i diritti civili e sociali presso le altre regioni? Questo uno dei quesiti sollevati dal Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità. IL DOSSIER
Il disegno di legge sull’autonomia differenziata potrebbe acuire ulteriormente le diseguaglianze tra le diverse Regioni. A mettere nero su bianco questo pericolo è stato in un dossier il Servizio di Bilancio del Senato che ha passato al setaccio il provvedimento targato Calderoli, rilevando diverse criticità.
Nel caso, ad esempio, del trasferimento alle regioni di un consistente numero di funzioni oggi svolte dallo Stato (e delle relative risorse umane, strumentali e finanziarie), “ci sarebbe una forte crescita del bilancio regionale ed un ridimensionamento di quello statale, col rischio di non riuscire a conservare i livelli essenziali delle prestazioni presso le regioni non differenziate. Le regioni più povere, oppure quelle con bassi livelli di tributi erariali maturati nel proprio territorio, potrebbero avere maggiori difficoltà a finanziare, e dunque ad acquisire, le funzioni aggiuntive”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/05/2023


REGIONI:

giovedì 25 maggio 2023
Case popolari e occupate abusivamente: sfuma il sogno di un tetto per migliaia di siciliani

Un patrimonio in gran parte occupato abusivamente e spesso fatiscente. Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Sicilia, i cosiddetti Erp, da tempo ormai non sono più una reale risposta all’emergenza abitativa. Lo dicono i numeri: su circa 60 mila case almeno il 30 per cento risulta occupato abusivamente da famiglie che vivono una condizione di disagio abitativo e una piccola quota da chi non ha proprio le carte per aspirare a una casa popolare.
Guardando nello specifico alle grandi città, sia nel capoluogo siciliano che a Catania si contano circa 5 mila alloggi occupati senza titolo. E poi soltanto a Palermo ci sono 900 nuclei familiari che abitano in ex scuole e in ex istituti di beneficenza, a Catania la stessa cosa ma con numeri inferiori con un centinaio di famiglie che vivono in alloggi di fortuna.

Leggi: La Repubblica, 25/05/2023


venerdì 19 maggio 2023
In Toscana nasce un servizio per inclusione delle persone fragili

In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale
In Toscana nasce un servizio ideato per facilitare l’inclusione lavorativa delle persone fragili e vulnerabili. E’ quanto prevedono le “linee guida per l’integrazione sociale lavoro” approvate dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli. Si chiama ‘Siil’ (Servizio integrato inclusione lavoro) e sarà rivolto alle persone già in carico ai servizi sociali e ora supportati, ecco la novità, da un’equipe multidisciplinare “per definire un percorso personalizzato” tesa all’integrazione lavorativa e professionale: un lavoro vero e proprio, oppure un tirocinio, una borsa di studio o una soluzione, comunque, pienamente compatibile con quanto verificato dall’equipe stessa. Il servizio, quindi, “non duplicherà quanto svolto in maniera analoga da realtà pubbliche già funzionanti in alcuni aree della Toscana, ma si integrerà con l’esistente”, si spiega dalla Regione. In pratica il Siil sarà strutturato come servizio di secondo livello, non ad accesso diretto, ma con segnalazione dei casi da valutare da parte di altri servizi e enti del terzo settore (dipendenze, salute mentale, cooperative sociali, associazioni di volontariato).

Leggi: Redattore Sociale, 19/05/2023


venerdì 19 maggio 2023
Reggio Calabria. Caro affitti e politiche della casa, il sindaco Versace incontra i sindacati degli inquilini e dei piccoli proprietari: “Diverse le questioni aperte”

Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha incontrato nei giorni scorsi il Segretario regionale del Sunia Cgil Calabria Francesco Alì, portavoce della triplice sindacale, insieme a Sicet-Cisl e Uniat-Uil, che si sta occupando a livello regionale della promozione di una piattaforma sulle politiche abitative.
L’incontro è servito a fare il punto delle diverse questioni aperte anche in vista della manifestazione nazionale prevista per questo fine settimana a Napoli, quando la triplice sindacale porterà alla ribalta mediatica le questioni aperte in tema di lavoro e sviluppo. Tra queste, per la prima volta dopo lungo tempo, anche il tema delle politiche abitative, salito agli onori delle cronache nazionali con le proteste degli studenti universitari che chiedono al Governo una risposta concreta contro la problematica del caro affitti.

Leggi: Sunia, 19/05/2023


giovedì 18 maggio 2023
Sfratti e caro affitti, a Genova sette sportelli per aiutare inquilini e proprietari

Sette nuovi sportelli, gratuiti, a Genova, disseminati sul territorio. Per far fronte a un’emergenza che si allarga come un’emorragia. Sono in piazza Don Gallo (il martedì dalle 13.30 alle 15.30), alla Soms Universale di via Carzino a Sampierdarena (martedì 16-18.30), e poi all’Arci Pianacci, all’Anpi di Molassana, al laboratorio Il Leccio in Val Bisagno, alla Fratellanza artigiana genovese del Lagaccio, alla Soms La Castagna di Quarto: una rete capillare messa in campo dal sindacato Sunia-Cgil con Genova Solidale per aiutare inquilini e proprietari a far fronte a necessità crescenti e a districarsi nella burocrazia che per molti è un ostacolo insormontabile. – –

Leggi: La Repubblica, 18/05/2023


mercoledì 17 maggio 2023
Casa, l’ora dei nuovi poveri tra sfratti e pignoramenti: l’odissea di 5 mila famiglie

Più di cinquemila nuove persone, l’anno scorso, sono finite nel tunnel con la paura di non avere più un tetto sulla testa, oltre a quelle che già c’erano dentro. Famiglie che non riuscivano a pagare l’affitto o le rate del mutuo, anziani che non potevano permettersi un nuovo canone troppo alto, commercianti che hanno dovuto abbassare la serranda perché le spese erano proibitive.
Procedure di sfratto o di pignoramento avviate in Tribunale. Persone povere o che si sono scoperte tali dopo il periodo spartiacque del Covid, che ha fatto crollare certezze anche fra chi, per vent’anni, non ha mai eseguito un bonifico in ritardo. Storie che arrivano lungo i corridoi del Palazzo di giustizia e che nella città dei grattacieli e degli affitti alle stelle pongono domande alle quali anche chi indossa una toga fa fatica a rispondere. Una, tra le tante: la situazione è destinata a peggiorare?

Leggi: La Repubblica, 17/05/2023


IN AGENDA:

Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano

Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.

Leggi: Pensionati Milano


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


La delega sulla non autosufficienza: a che punto siamo? – Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano – Mercoledì 21 giugno 2023, ore 10–13

Seminario sulla legge delega sulla non autosufficienza, approvata lo scorso 21 marzo. L’incontro si concentra sui contenuti principali, sugli aspetti di potenzialità e di criticità, le possibili soluzioni dei decreti attuativi, oggi in corso di definizione e da promulgare entro gennaio 2024. Decreti che daranno “le gambe” al disegno di riforma e alla sua messa a terra

Leggi: Welforum


11 – 12 luglio 2023 Long-Term Care Eight – Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine – edizione 2023

La riorganizzazione della presa in carico e dei percorsi assistenziali del paziente anziano cronico nell’ambito dell’attuazione del PNRR: contesto di riferimento, stato dell’arte e prospettive a breve e medio termine
Gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, che Italia Longeva realizza annualmente di concerto con il Ministero della Salute, si propongono di riunire i principali decisori ed attori istituzionali che – a livello centrale, regionale e territoriale – si occupano di programmare e gestire la presa in carico degli anziani fragili e multimorbidi, insieme ad esperti, industria, associazioni di pazienti e cittadini per aprire il confronto sull’evoluzione dei modelli e dei processi organizzativi della LTC.

Leggi: Italia Longeva


IN EVIDENZA:

L’intelligenza artificiale e la medicina – Il contributo di Marco Trabucchi

In questi mesi è esplosa l’attenzione in tutto il mondo attorno alle problematiche poste dall’intelligenza artificiale. Molti entusiasmi, molte incertezze, molti richiami alla prudenza. Si ha l’impressione di grandi potenzialità derivanti dalle nuove tecnologie, ma anche di rischi che potrebbero superare i vantaggi; si aggiunga la particolare condizione nella quale stiamo vivendo, caratterizzata dalle paure per il possibile ritorno di un’epidemia come il covid-19 e dalla guerra in Ucraina, che pongono enormi interrogativi sul futuro della nostra convivenza e sul supporto che le tecnologie nei vari campi possono dare alla vita delle persone.
In quest’atmosfera di generale incertezza si inserisce quella specifica sul ruolo dell’intelligenza artificiale in medicina. Sarà davvero una rivoluzione della quale potremo beneficiare su tutti piani, da quello preventivo, a quello delle malattie acute e di quelle croniche? Non si rischia forse di affidare all’intelligenza artificiale compiti e ruoli che dovrebbero invece essere di operatori umani, in nome di un’efficenza che nasconde il disperato bisogno che oggi hanno i sistemi sanitari a tutti i livelli e in tutti i paesi di risparmiare? A queste domande è difficile dare risposte fondate, soprattutto perché lo scenario delle tecnologie da una parte, e quello psicosociale dall’altra, è in movimento continuo. Come costruire ipotesi quando dai laboratori di tutto il mondo escono senza sosta nuove indicazioni, le quali, tra l’altro, rischiano di diffondere nuove incertezze e nuove paure nella popolazione? E anche nuovi entusiasmi, che però non sono convincenti per larga parte dei cittadini?

Leggi: Fondazione Leonardo


Longevità: il limite della vita umana non è stato ancora raggiunto

Secondo studi recenti la vita umana è destinata a salire significativamente nei prossimi anni e a superare l’attuale e finora imbattuto record di 122 anni di età.
Una ricerca, condotta in collaborazione tra il team di David McCarthy dell’università della Georgia e quello di Po-Lin Wang dell’Università della Florida del Sud, pur non essendo in grado di fissare un’età massima di vita, proietta la tendenza della mortalità negli anni a venire.
Utilizzando i dati contenuti nello Human Mortality Database (la maggiore fonte al mondo di dati scientifici sulla mortalità nei Paesi sviluppati), la ricerca, che ha interessato 19 Paesi industrializzati Italia compresa, alza di molto la possibilità di vita.
Nello Human Mortality Database si evidenziano due precisi momenti storici in cui è aumentata l’età media delle persone. Il primo si registra intorno alla metà dell’800: grazie ai miglioramenti della sanità pubblica e alla tecnologia medica si è verificato il primo balzo che ha innalzato di circa 5 anni l’età media delle persone. Il secondo, con un incremento ancora più importante, si registra per i nati tra il 1910 e il 1950: in questo caso si quantifica in circa 10 anni in più l’aspettativa di vita; questo fa immaginare che chi è nato negli anni successivi avrà la possibilità di vivere ancora più a lungo.
Gli studiosi confermano che i dati positivi di allungamento della vita si potranno verificare solo se le scelte dei governanti continueranno a sostenere la salute e il benessere delle persone ben sapendo che questo comporterà impostare nuove politiche sociali ed economiche nonché un nuovo modello sociale che tenga conto di questa fascia di età.

Leggi: Fondazione Leonardo


Mercato delle abitazioni: nuovo rapporto Omi sul 2022

Disponibile l’aggiornamento annuale del Rapporto immobiliare residenziale. Compravendite in ascesa, soprattutto nel Mezzogiorno. Locazioni in calo ma non quelle di breve periodo
immagine generica illustrativa
È consultabile e scaricabile da oggi, nella sezione relativa alle pubblicazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, l’ultimo Rapporto immobiliare annuale sul mercato degli immobili residenziali.
Come di consueto, il documento fornisce un ampio apparato statistico sull’andamento delle compravendite e delle locazioni di abitazioni nel corso del 2022.
Il totale del numero di abitazioni compravendute in Italia, calcolate per quota e con l’esclusione dei comuni tavolari è risultato pari a 784.486 con un incremento del 4,7% sul 2021. Continua quindi il trend positivo registrato a partire dal 2014, interrotto solo dal forte calo del 2020 (-7,7%) inevitabilmente legato alla crisi pandemica. Il tasso annuo di variazione è in linea con quello medio registrato negli anni precedenti la pandemia, confermando un ritrovato quadro positivo del mercato delle abitazioni.

Leggi: Fisco Oggi


L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta

La valutazione multidimensionale effettuata al domicilio delle persone anziane fragili è uno strumento di lavoro importante che consente un’osservazione dei bisogni realizzata contestualmente da più sguardi professionali. A partire dal recente Quaderno del gruppo anziani dell’Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, l’articolo presenta le potenzialità di questo strumento, primo passo metodologico volto ad integrare “sociale” e “sanitario” nei percorsi di presa in carico e nella progettazione di interventi a favore degli anziani e dei loro caregiver.
di Valentina Borghetti (assistente sociale, Fondazione Sant’Erasmo di Legnano, MI), Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista, docente a contratto Università degli Studi di Milano Bicocca ), Veruska Menghini (assistente sociale specialista, I Luoghi della cura online), Chiara Scotti (assistente sociale specialista, Casa dell’Anziano San Camillo Cooperativa Sociale ONLUS, Carugate, MI)
L’assistente sociale nelle visite domiciliari di valutazione multidimensionale: riflessioni a partire dall’esperienza della misura lombarda RSA Aperta
Nei servizi, negli interventi e nei progetti che si realizzano al domicilio delle persone cui sono rivolti, la visita domiciliare – strumento tipico e antico del servizio sociale – rappresenta un “attrezzo professionale” fondamentale per conseguire l’obiettivo di una conoscenza situata: poiché tutto il processo di aiuto si svolge nella casa dell’utente, e non fra le mura del servizio, è essenziale che i primi passi del percorso di aiuto vengano mossi proprio nel contesto di vita della persona.

Leggi: I Luoghi della Cura


Anziani stranieri: una ricerca dello SPI Cgil sul cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia
Copertina Report SPI FdV immigrati anzianiLo Spi-Cgil ha recentemente reso pubblica la ricerca, curata dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, “Anziani stranieri: cambiamento sociale e demografico dell’immigrazione in Italia”.
I processi migratori e il cambiamento demografico sono affrontati spesso distintamente dalle politiche pubbliche. L’invecchiamento della popolazione non ha solamente conseguenze sulla sicurezza sociale e sull’assistenza, ma si associa a un calo della popolazione in età da lavoro. L’immigrazione ha mitigato questo processo, ma la stabilizzazione degli immigrati (ricongiungimento delle famiglie, seconde generazioni, ecc.) si rifletterà sull’invecchiamento relativo degli stessi stranieri, con conseguenze rilevanti sulle politiche riguardanti la salute e sicurezza, l’assistenza, la previdenza e le politiche attive del lavoro.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


 

 

 

La nuova campagna 5 per mille Auser

“Diamo valore a ciò che non ha prezzo” è la nuova campagna Auser 5 per mille 2023 con i volti sorridenti dei volontari Francesca, Giovanna e Francesco.
Quante attività di sostegno e protezione a favore degli anziani Auser realizza in un anno? Pensiamo a tutte le risposte che il Filo d’argento ha dato alle richieste di persone in difficoltà, a tutti i km percorsi dai volontari per accompagnare una persona impossibilitata a muoversi dalla propria abitazione, o per consegnare la spesa, i farmaci…Queste sono le cose che possiamo misurare in numeri, che comunichiamo in maniera trasparente per rendere conto delle attività e dei servizi che Auser realizza a favore delle persone fragili, a cominciare dagli anziani.

Leggi: Auser


NEWS:

martedì 16 maggio 2023
Forza nonni, non mettetevi in panchina!

Col progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo il Csi intende promuovere l’attività fisica tra gli over 60, attraverso open day, corsi, campus e, ora, anche uno spot su YouTube
Spesso, quando si parla di sport, l’associazione immediata è con le persone giovani. Eppure, uno stile di vita attivo ha numerosi effetti positivi anche per chi ha un’età più avanzata, rafforzando le ossa, migliorando la circolazione e aumentando la forza muscolare, solo per fare qualche esempio. È proprio per stimolare il movimento nella fascia d’età over 60 che è nato il progetto Mi.Gio.Act – Mi muovo, gioco, sono attivo del Centro sportivo italiano – Csi (assieme ad altri sette enti di promozione sportiva, Acsi, Aics, Asi, Csen, Mspm, Uisp e Us Acli), finanziato da Sport e Salute Spa e dal dipartimento dello Sport che durerà fino alla fine del 2023. Da poco, nel contesto di questa iniziativa, è stato pubblicato su YouTube uno spot, che incoraggia gli ultrasessantenni con lo slogan «Forza nonno! Non metterti in panchina da solo!».

Leggi: Vita, 16/05/2023


martedì 16 maggio 2023
Borghi, provare (ad abitarci) per credere… E funziona

A Rocca San Casciano la popolazione cresce grazie al progetto “Cambia vita”: l’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita in paese
Con l’Italia finita nell’imbuto della denatalità, un piccolo paese della Romagna apre una strada per invertire la tendenza. Facendo riscoprire la serenità della vita in un piccolo borgo e diventando così una sorta di “case history”.
Rocca San Casciano è un paesino di poco meno di 2.000 anime sulla collina forlivese che fino al 2020, e per tutti i 15 anni precedenti, ha sempre e solo osservato il segno negativo nei registri dell’anagrafe. Scendendo così sotto la soglia dei 1.800 abitanti. A cambiare le cose nel Comune della valle del Montone ci ha pensato il progetto “Cambia vita” attuando una vera e propria rivoluzione grazie all’offerta di alloggio gratuito per una o due settimane a chi voglia provare la vita a Rocca San Casciano.

Leggi: Redattore Sociale, 16/05/2023


lunedì 15 maggio 2023
Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione

Le barriere architettoniche, quelle senso-percettive, ogni tipo di barriera, non sono solo semplici “ostacoli” alla vita quotidiana, ma violano i diritti delle persone con disabilità: ne è convinta la Federazione lombarda LEDHA, che di fronte a città e paesi ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone, lancia la campagna “Ogni barriera è un ostacolo, un pericolo, una discriminazione”, per sensibilizzare e informare, ma anche per invitare tutte le persone ad agire
«Il gradino che impedisce di entrare in un negozio, la mancanza di un ascensore che permette di raggiungere il laboratorio di una scuola, l’assenza di un avvisatore acustico che rende pericoloso attraversare la strada, il cartello scritto in modo così complesso che non aiuta a orientarsi, l’assenza di segnalazioni video per capire a quale fermata dell’autobus scendere: le forme possono essere diverse, ma il risultato non cambia. Le nostre città e i nostri paesi sono ancora disseminati di barriere che ostacolano o impediscono alle persone con disabilità di muoversi con la stessa libertà e sicurezza delle altre persone.

Leggi: Superando, 15/05/2023


lunedì 15 maggio 2023
Colf e badanti sono esclusi (anche dal taglio al cuneo)

Eliminato dal Dl Lavoro anche l’aumento della deducibilità dei contributi
Colf, badanti e babysitter non sono inclusi fra i lavoratori che possono essere assunti con il nuovo bonus «Neet». Li esclude esplicitamente il decreto Lavoro (DI 48/2023), che all’articolo 27 recita: «L’incentivo non si applica ai rapporti di lavoro domestico».
Gli stessi lavoratori sono esclusi dal nuovo taglio del cuneo fiscale che scatta il i° luglio 2023: in questo caso li metteva fuori gioco la norma di due anni fa che ha cominciato a ridurre la quota dei contributi a carico dei lavoratori, e che è stata poi prorogata e potenziata due volte, per arrivare al taglio attuale di 607 punti percentuali in base al reddito del lavoratore (si tratta della legge 234/2021, articolo 1, comma 121, che applica la riduzione contributiva «per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico»).

Leggi: Il Sole 24 Ore, 15/05/2023


lunedì 15 maggio 2023
Pnrr. I conti non tornano…

Il confronto intrecciato dei flussi di dati provenienienti da diverse fonti istituzionali sull’attuazione di Case e Ospedli di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali evidenziano che abbiamo un problema.
PNRR e i principi del SSN e sviluppo della sanità territoriale
Come già scritto in precedenti articoli su questa testata, in permanenza della pandemia da SARS-COV-2 il perseguimento dei tre principi fondamentali del nostro SSN (universalità, uguaglianza ed equità) richiede un cambio di prospettiva, passando da sistemi sanitari progettati intorno alle malattie e alle istituzioni verso sistemi sanitari vicini alla “persona” e alla “comunità”.
Nel PNRR si assume l’obiettivo di potenziare i servizi assistenziali territoriali per consentire l’effettiva applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza riducendo le disuguaglianze, e contestualmente costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso ed omogeneo sul territorio nazionale.

Leggi: Quotidiano Sanità. 15/05/2023


domenica 14 maggio 2023
Infermiere di famiglia e comunità: cosa fa? Chi attiva il servizio? Va a domicilio? Si paga?

Nuova figura professionale di riferimento sul territorio, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, introdotta per legge durante la pandemia. Dove gli IFeC già operano da tempo vanno meno persone al Pronto soccorso e sono diminuiti i ricoveri. Ne occorrono 20mila entro il 2026 ma si stima che ad oggi siano circa tremila
Impiegati a domicilio ma anche a scuola e in Rsa
Lo studio di Agenas rileva una grande variabilità di modelli – anche all’interno della stessa Regione – per organizzazione dei servizi e del lavoro, sedi di lavoro, bacino di popolazione di riferimento – che però non sempre è indice di anarchia. Spiega Martini: «Il fatto che gli IFeC siano impiegati in modi e contesti diversi, dal domicilio alla scuola e persino in Rsa, può voler dire adattamento sia ai bisogni di utenti che richiedono organizzazione e interventi diversi sia alle caratteristiche del territorio, per esempio nel caso di piccoli Paesi di montagna con pochi abitanti».

Leggi: Corriere della Sera, 14/05/2023


domenica 14 maggio 2023
Caro affitti, il business degli studentati con i fondi del Pnrr. Gli universitari: “Servono regole per i privati”

L’investimento con soldi pubblici rischia di rivelarsi un’occasione persa per rispondere all’emergenza abitativa dei ragazzi in tenda e un affare per le residenze di lusso. L’allarme di attivisti e studiosi: “Così il piano contribuirà a creare posti letto a prezzi di mercato o solo con piccoli sconti”
L’occasione è ghiotta. In Italia ci sono 47mila posti letto negli studentati a fronte di più di 700mila fuorisede, che sono quasi un terzo degli universitari totali. Se in Europa il 18% degli studenti vive in residenze, in Italia questa percentuale scende al 5% (dati Eurostat). Ma l’interesse nel business degli alloggi per fuorisede è in crescita e ora occupa una fetta importante degli investimenti nel comparto residenziale.
Ora sul piatto c’è la promessa di altri 52.500 posti letto entro tre anni, il 125% in più rispetto a oggi. E il rischio è non solo che l’obiettivo slitti ma anche che l’investimento con fondi pubblici del Pnrr sia un grosso affare per i privati che ospitano nelle loro residenze studenti e turisti a prezzi superiori ai canoni medi di locazione.

Leggi: La Repubblica, 14/05/2023


domenica 14 maggio 2023
Le case, il lavoro e il fisco ingiusto

La manifestazione dei sindacati porta all’attenzione pubblica alcune tra le più evidenti problematiche del lavoro. Una è rappresentata dal basso salario. È fondamentale, infatti, che con il lavoro si sia in grado di soddisfare necessità e bisogni innanzitutto materiali. Come farlo? Aumentando i salari ma allo stesso tempo guardando al costo di questo soddisfacimento. A questo proposito, la questione della casa è emblematica. In Italia ci sono più proprietari di casa che lavoratori. L’Istat ci dice che le famiglie proprietarie dell’alloggio in cui vivono negli ultimi anni si sono assestate intorno al 75-76%. La diffusione della proprietà riguarda tutte le classi sociali ed è associata a buone condizioni abitative. Cosa significa?
Significa che vivono in proprietà dirigenti e cassiere, insegnanti e infermiere, funzionarie e operai. Significa anche che vivendo in proprietà si accede a buoni standard abitativi: si cura maggiormente l’alloggio e si investe nella manutenzione.

Leggi: La Stampa, 14/05/2023


domenica 14 maggio 2023
Le caregiver schiacciate tra lavoro di cura e burocrazia

Assegno di inclusione, incentivi per le assunzioni e fondi per il lavoro e le attività socio –
educative: sono diverse le misure a favore delle persone disabili contenute nel Decreto Lavoro che a breve approderà alle Camere. Ma quello che scompare dall’orizzonte di intervento è la figura che sta accanto alla persona con disabilità. I caregiver familiari creano un ponte tra i professionisti e la rete di supporto familiare. Sono quelle che l’Istituto Superiore di Sanità definisce come «persone che assistono e si prendono cura, in maniera continuativa e gratuita, di un loro familiare non autosufficiente o con patologie croniche invalidanti». Quasi tre milioni di persone, in larga parte donne e soprattutto mamme. Talvolta con una necessità di presenza che limita fortemente il loro accesso al lavoro. Gli ultimi dati Istat risalgono al 2018 e sono solo stime, in quanto si tratta di una figura non inquadrata giuridicamente.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/05/2023


giovedì 11 maggio 2023
La protesta degli studenti

Il sostegno della Fillea alla mobilitazione degli studenti universitari, che denunciano la carenza di alloggi e, in assenza di politiche pubbliche, la crescita degli affittii e della speculazione privata.
“Siamo al fianco degli studenti, protagonisti in questi giorni di una grande mobilitazione – che si sta allargando a tutto il Paese – per denunciare la mancanza di alloggi ed il crescere, in assenza di serie politiche pubbliche per il diritto allo studio e alla residenzialità universitaria, della speculazione privata – e relativo caro-affitti – nel mercato degli alloggi per studenti fuori sede.”
E’ quanto si legge in una nota della Segreteria nazionale della Fillea nazionale che prosegue “questa emergenza alloggiativa è frutto della mancanza di politiche per città sostenibili ed inclusive e della mancanza di volontà e capacità di garantire il diritto ad una casa efficiente e sostenibile per tutti, compresi gli studenti fuori sede.”

Leggi: Fillea Cgil, 11/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
7 anziani su 10 restano in ospedale perché fuori nessuno se ne occupa

Il 75,5% dei pazienti anziani rimane impropriamente in ospedale perché non ha nessun familiare o badante in grado di assisterli in casa, mentre per il 49% non c’è possibilità di entrare in una Rsa. Il 64,3% protrae il ricovero oltre il necessario perché non ci sono strutture sanitarie intermedie nel territorio mentre il 22,4% ha difficoltà ad attivare l’Adi, l’assistenza domiciliare integrata. E il tutto ha un costo per il Ssn di circa un miliardo e mezzo l’anno
I nostri ospedali sono così pieni che nei pronto soccorso si affastellano anche per giorni i pazienti in lettiga che non trovano posto in reparto. Perché letti e personale sono stati via via tagliati negli anni. Ma anche per via del fatto che la metà dei ricoveri riguarda pazienti over 70 e in oltre il 50% dei casi restano in reparto circa una settimana in più del necessario, visto che non hanno un familiare che possa assisterli e che nemmeno possiedono una pensione così ricca da potersi pagare i circa duemila euro di retta mensile per una Rsa.

Leggi: Vita, 10/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
In Italia oltre quattro milioni e mezzo di volontari: in calo, ma sempre determinanti

L’Istat pubblica i dati provvisori della rilevazione campionaria effettuata nell’ambito del Censimento permanente delle istituzioni non profit: il numero complessivo è in calo di oltre il 15% rispetto al 2015. Si avvale della loro presenza oltre il 72% degli enti
Il loro numero è in calo, ma è sempre determinante il ruolo degli oltre quattro milioni di volontari che operano all’interno delle istituzioni non profit del nostro paese: si tratta di 4 milioni 661 mila persone che prestano attività gratuita e rappresentano uno dei pilastri portanti del settore, svolgendo attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale del paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e il benessere dei cittadini.

Leggi: Redattore Sociale, 10/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
Caro affitti: CGIL e SUNIA, sosteniamo mobilitazione studenti

“Sosteniamo la mobilitazione nazionale degli studenti, lanciata dall’Unione degli Universitari, che con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’ chiedono risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti”.
È quanto affermano, in una nota, Cgil nazionale e SUNIA.
“In Italia – si legge nella nota – gli studenti che risiedono in una provincia diversa e comunque a più di 100 Km di distanza dal luogo di studio, i cosiddetti fuori sede, sono più di 750.000. Per rispondere a queste necessità il sistema di diritto allo studio pubblico fornisce circa 39.000 posti letto che riescono a tutelare il 5,2% degli aventi diritto”.
“Un dato allarmante che – sottolineano Cgil e SUNIA – mette in luce la colpevole assenza di misure nazionali legislative, economiche e fiscali, volte a garantire il diritto all’abitazione come parte integrante dell’infrastruttura del diritto allo studio e quindi, in quanto tale, diritto tutelato costituzionalmente. La scarsità di posti letto spinge inevitabilmente gli studenti e le loro famiglie a reperire alloggi nel libero mercato, un mercato ‘distorto’ e caratterizzato da forme speculative, elusione ed evasione fiscale”.

Leggi: Sunia, 10/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
Alloggi universitari, dal Pnrr una risposta lenta all’emergenza

Il problema viene ancora da più lontano, come testimonia l’atavica penuria di spazi nei nostri studentati e la conseguente scelta del Pnrr di destinare 960 milioni al rafforzamento dell’housing universitario. L’obiettivo è reperire 60mila nuove disponibilità entro il 30 giugno 2026 (per ora siamo a quota 8.500). Oggi solo il 4% dei nostri studenti ha accesso a una residenza universitaria contro il 10% della Germania, il 12 della Francia e il 24 del Regno Unito
Dove c’era una tenda adesso ce ne sono 12. E dove c’era una studentessa ora ci sono una ventina di giovani. Siamo a Milano, a piazza Leonardo da Vinci: la location che Ilaria Lamara, fuorisede iscritta al quarto anno di Ingegneria ambientale all’antistante PoliMi, ha scelto martedì scorso per la sua protesta contro il caro affitti. Incontrando la solidarietà di altri ragazzi e ragazze. Da lì arriva un’immagine che racconta meglio di tante altre l’emergenza-alloggi che attanaglia molti universitari dall’autunno scorso. Da quando, cioè, il combinato disposto del ritorno in presenza post-Covid e dell’impennata dei canoni di locazione dovuta all’inflazione ha portato molte famiglie a svenarsi per mantenere uno o più figli all’università.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
Dalla Fondazione Cariplo “Welfare in ageing” 17 progetti a supporto degli anziani

Sono 17 i progetti selezionati nell’ambito del Bando welfare in ageing, un nuovo Bando di Fondazione Cariplo destinato a far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Il budget a disposizione passa da 5,5 a 8,5 milioni di euro. Fondazione Cariplo ha selezionato progetti per innovare, rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità.
14 progetti si rivolgono agli anziani fragili e famiglie, con particolare attenzione alle situazioni emergenziali, dove maggiore è il senso di smarrimento e l’assenza di risposte tempestive (es Pronto Intervento Sociale). Gli interventi si focalizzano sull’intercettazione delle diverse forme di disagio e sull’orientamento delle famiglie, sulla presa in carico del bisogno in chiave evolutiva (intervenendo anche sul fronte del decadimento cognitivo) e sulla ricomposizione dell’offerta (più spesso accompagnata dall’utilizzo di piattaforme tecnologiche).

Leggi: Auser, 10/05/2023


venerdì 5 maggio 2023
Dinosauri a chi? Spi Lombardia lancia la sua App

“Una sfida per combattere i luoghi comuni su anziani e tecnologia”
Informazione, intrattenimento, servizi, accessibili e fruibili gratuitamente. Lo SPI CGIL Lombardia ha presentato a Milano la sua prima applicazione: la prima che a livello nazionale è interamente dedicata a un’utenza over 60. “Si tratta di una novità assoluta, di una vera e propria sfida” ha commentato Valerio Zanolla, segretario generale dello SPI Lombardia “un luogo d’incontro virtuale per tutti i pensionati”. Per lo SPI CGIL la comunicazione è da anni un tea centrale: basti pensare alle circa 400.000 copie stampate e spedite in tutta la Lombardia di “SPI Insieme”, il bimensile a cura della sigla sindacale inviato a tutti gli iscritti. Uno strumento prezioso, integrato da un’APP, sviluppata in collaborazione con Sintel, capace di fornire un’informazione attenta, verificata e tempestiva a tutti i suoi fruitori. Un’APP che conterrà anche la versione digitale, consultabile in forma di articolo o .pdf, dello storico “giornalino”.

Leggi: Cgil, 05/05/2023


REGIONI:

lunedì 15 maggio 2023
Assistenza domiciliare. Per potenziarla nel Lazio in arrivo 541 mln. Procedure di segnalazione e presa in carico accentrate a livello aziendale

Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.
La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato oggi la componente 1.2 della Missione 6 Salute del “Piano Operativo Regionale” che prevede uno stanziamento di oltre 541 milioni di euro per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e il miglioramento dello sviluppo della telemedicina, attuando una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
Lo stanziamento, che si divide in 383.175.903 euro provenienti dal Pnrr e 158.884.872 euro assegnati dal dl 34/2020, ha l’obiettivo di aumentare le prestazioni rese in assistenza domiciliare per prendere in carico il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni entro 2026.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/05/2023


domenica 14 maggio 2023
Palermo. CGIL,SUNIA e UDU condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare

Cgil Sunia e Udu condividono e sposano la lotta degli studenti per il diritto allo studio in città in cui vivere ed abitare deve essere un diritto per tutte e tutti.
E’ quella del caro affitti in tante città universitarie del centro nord una situazione che penalizza ancora una volta le famiglie a reddito medio o medio basso del Meridione che non sono in condizioni di sostenere le scelte universitarie delle loro figlie e dei loro figli.
Il caro affitti è poi insostenibile per garantire il diritto alla casa di molte famiglie come denunciamo da anni come Sunia e Cgil e assieme all’utilizzo per fini turistici degli immobili sta espellendo migliaia di nuclei familiari dai centri urbani e lo stesso sta ora avvenendo per gli studenti sebbene nelle città universitarie siciliane gli affitti siano tra i meno cari rispetto alle altre città del nord.
Ma spesso il costo pagato dai ragazzi e dalle ragazze fuori sede non si limita al canone ma è determinato dalla fatiscenza degli immobili, dalla irregolarità dei contratti e dall’inefficienza e dalla vetustà degli impianti elettrici che determinano costi insostenibili per i servizi.

Leggi: Sunia, 14/05/2023


sabato 13 maggio 2023
Catanzaro. SUNIA, SICET e UNIAT incontrano inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali

A Catanzaro Lido, presso la Camera sindacale della Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria), Raffaele Rotundo (Sicet-Cisl CZ) e Gaetana Pesce (Presidente Uniat-Uil regionale), hanno incontrato inquilini, piccoli proprietari e assegnatari di alloggi sociali.
Si è trattato di un confronto intenso nel quale i sindacalisti hanno trattato i temi della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil del prossimo 20 maggio a Napoli.
A cominciare dalle politiche dell’abitare e dai gravi provvedimenti presi in materia dal Governo che, in un momento di profonda crisi sociale ed economica, invece di promuovere nuove forme di investimento e di supporto per gli inquilini che vivono in affitto, ha scelto di cancellare i fondi per i sussidi alla locazione per chi è in difficoltà, colpendo per questa via sia gli inquilini che i proprietari.

Leggi: Sunia, 13/05/2023


venerdì 12 maggio 2023
Milano. Caro affitti, SUNIA all’incontro con il sindaco Sala a Palazzo Marino. Rilanciare il canone concordato e rifinanziare il fondo sostegno affitti

Il Sunia di Milano, presente all’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Marino, convocato dal Sindaco della città di Milano, Beppe Sala sul caro affitto, dopo la protesta degli studenti, che ha visto la partecipazione degli enti locali, delle università e degli studenti, in merito a quanto discusso dichiara:
‘Bene l’istituzione di un tavolo permanente locale, strumento per discutere e affrontare concretamente il tema del caro affitto. Positiva la richiesta di un tavolo nazionale permanente, che coinvolga tutti gli attori coinvolti, gli enti locali le università, i sindacati degli inquilini.
Il caro affitto, come abbiamo sottolineato, riguarda gli studenti fuori sede, ma è trasversale a tutte le fasce della popolazione, da giovani a anziani, da lavoratori a non. Una grave emergenza, che denunciamo da tempo, in assenza di politiche abitative strutturali e finanziamenti certi e continuativi. E che necessita di risposte concrete e di percorsi sinergici tra tutte le Istituzioni – Governo, Regione, Comuni, Città Metropolitana – per arrivare a soluzioni nel breve/medio termine.

Leggi: Sunia, 12/05/2023


giovedì 11 maggio 2023
Caro affitti, cosa ci dice la protesta degli studenti

Prima a Roma e Milano, poi in altre città. La protesta dei fuori sede dilaga in tutta Italia e fa emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma la politica fa difficoltà a intercettare: gli affitti nelle medie e grandi città italiane sono diventate impraticabili per loro ma anche per precari, lavoratori, famiglie.
Il sasso nello stagno è lanciato e a giudicare ieri dal numero di inviati e corrispondenti di televisioni e giornali accorsi all’Università La Sapienza di Roma, la protesta ha colto nel segno.
Gli studenti di Sinistra universitaria che hanno montato tre giorni fa otto tende proprio sotto la statua della Minerva, all’interno del primo polo universitario di Roma, hanno fatto emergere uno spaccato sociale che tutti conoscono ma a cui la politica tutta fa fatica a dare una risposta: gli affitti nelle medie e grandi città sono diventati impraticabili per gli studenti fuori sede e non solo e il sistema pubblico di diritto allo studio offre un numero troppo esiguo di alloggi anche solo per soddisfare le esigenze minime dei meritevoli o di chi per reddito non ha altre opportunità per continuare gli studi che puntare sulle residenze pubbliche.

Leggi: Liberetà, 11/05/2023


giovedì 11 maggio 2023
Emilia Romagna. Abitare le città, una emergenza annunciata e denunciata da tempo, ora è il tempo di agire

Da anni il SUNIA, unitamente alle altre associazioni, denuncia la mancanza di una politica che persegua il diritto di avere alloggi in affitto a canoni compatibili con i redditi delle famiglie, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Oggi poi, si aggiunge il problema degli affitti brevi destinati ai turisti che sottraggono alloggi alla locazione di lunga e media durata– fenomeno che sta dilagando in modo selvaggio e che il governo pare non intenda regolare – che interessa molti capoluoghi della nostra regione.
È bene ricordare che la maggioranza che governa oggi il Paese non ha menzionato il problema dell’abitare nei programmi elettorali, nella sua prima legge di bilancio ha cancellato anche quei pochi strumenti esistenti di sostegno alle famiglie come il Fondo per il contributo agli affitti e non prevede alcuna misura per il recupero degli alloggi sfitti di edilizia pubblica.

Leggi: Sunia, 11/05/2023


mercoledì 10 maggio 2023
Lepore: “Lo Stato ci dia le caserme per farne alloggi low cost”

Il sindaco di Bologna e l’emergenza alloggi nelle città: “Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”
“Le città devono rimettere in circolo gli appartamenti sfitti dei privati e riuscire a limitare gli Airbnb. Ma il Governo e le Regioni devono realizzare subito studentati pubblici, perché finora abbiamo visto nascere soprattutto strutture private, con tariffe di lusso. Trovare casa a Bologna non è facile, neanche io ci riesco, anche se credo sia perché non ho abbastanza tempo per cercarla”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore,ha “nel fodero” un piano per l’abitare che prevede la realizzazione di 10 mila alloggi in 10 anni, con investimenti da 200 milioni, ma l’emergenza è oggi.
Sindaco Lepore, il vostro piano per la casa è ambizioso, ma i tempi sono stretti. Anche a Bologna ci sono tanti studenti che non trovano casa, come si può rispondere?

Leggi: La Repubblica, 10/05/2023


martedì 9 maggio 2023
Pensioni minime, gli aumenti non si vedono ancora

Nemmeno per il mese di maggio sono stati applicati i previsti rialzi dei trattamenti pensionistici più bassi, varati con l’ultima legge di bilancio: il problema più grande è che la norma non circoscriveva la platea di beneficiari che ricevono un importo minimo, attualmente stimabile in due milioni di persone. A luglio però la situazione dovrebbe sbloccarsi
Cinque mesi, specie per chi ha una pensione con l’importo minimo, son lunghi. La legge di bilancio, che aumentava le pensioni minime, è stata approvata a dicembre, ma per il momento gli effetti nelle tasche degli interessati non si vedono: il mese di maggio è infatti il quinto consecutivo in cui gli incrementi non vengono applicati, nonostante la legge decorra da gennaio.
Ma quindi se era già tutto pronto, come mai gli aumenti non si vedono ancora? A quanto pare il problema principale è stata la fretta con cui è stata redatta la norma: non era statacircoscritta la platea di pensionati che invece conta più di due milioni di persone.

Leggi: Liberetà, 09/05/2023


martedì 9 maggio 2023
Case popolari, manifestazione a Genova di inquilini e sindacati: “Situazione drammatica”

Il Sunia: “Gli alloggi cadono a pezzi, non c’è stata proroga per i superbonus a differenza di ville e villette”
Inquilini e sindacati in piazza per le case popolari. Un centinaio di persone hanno partecipato alla mobilitazione per chiedere più investimenti, meno imposte e il blocco degli aumenti dell’affitto dovuto all’inflazione.
La protesta, organizzata da Sunia Cgil, Cisl Sicet e Uniat Uil insieme al Coordinamento Comitati di Quartiere ha portato la protesta fin sotto il palazzo della Regione con i sindacati che saranno ricevuti da Marco Scajola, l’assessore regionale alle Politiche Abitative e all’Edilizia.

Leggi: La Repubblica, 09/09/2023


martedì 9 maggio 2023
Nella Capitale delle case invendute, 14 mila romani aspettano un tetto

Il paradosso di Roma: 162 mila abitazioni vuote a causa della speculazione edilizia e di un mercato folle. Nel frattempo migliaia di famiglie attendono un alloggio popolare da anni. Sono 3 mila i casi “gravi”
Roma Capitale dei paradossi: a fronte di 14mila persone in attesa di una casa popolare, ci sono ben 162.073 abitazioni non occupate. Appartamenti vuoti, non accessibili a chi è in difficoltà economica, lasciate invendute dai proprietari o al massimo affittate saltuariamente tipo case vacanze.
La fotografia emerge dal censimento Istat sulle abitazioni (i dati sono del 2021) in tutta la sua crudeltà se si pensa che chi è in emergenza abitativa spesso dorme per strada o in alloggi di fortuna, da solo o con bambini a carico.

Leggi: La Repubblica, 09/09/2023


IN AGENDA:

CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute

Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento

Leggi: Volontariato Lazio


Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia

Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!

Leggi: Non Autosufficienza


Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.

Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.

Leggi: Assindatcolf


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


22 Maggio 2023 ore 15.00 – Incontro pubblico “Anziani e legge delega sulla non autosufficienza”

Longevità, cronicità, non autosufficienza, demenza, solitudine.
Domande che richiedono risposte integrate.
Presso il Salone dei Corassori della CGIL di Modena – Piazza Cittadella 36

Leggi: Auser Modena


Il 23 – 24 -25 Festival risorsanziani 2023: La città…. A misura di anziano

Per molti, essere anziani oggi è un’esperienza differente da quella anche solo di venti anni fa, e significa percepirsi in modi diversi – in un certo senso, inediti – rivendicando per sé un diritto alla città, a viverla pienamente e a trovare in essa le risposte non solo ai bisogni, ma anche ai propri desideri. Gli anziani sono oggi – e in misura crescente – portatori di una domanda sociale, politica ed economica complessa e sicuramente diversificata, che guarda alla città come al proprio interlocutore privilegiato.

Leggi: Pensionati Milano


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Legge Delega Anziani: intervista ad Antonio Guaita

L’approvazione della Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti rappresenta per l’Italia un traguardo importante che pone le premesse per la riforma del sistema. Nei prossimi mesi sarà decisiva l’emanazione, da parte del governo, dei Decreti Delegati che dovranno dare operatività al nuovo impianto organizzativo e stanziare le risorse necessarie per attuare la riforma stessa. Di seguito pubblichiamo l’intervista ad Antonio Guaita, direttore della Fondazione Golgi Cenci, che contiene riflessioni e approfondimenti inerenti la Legge Delega e la sua attuazione.
Il Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti: Lo SNAA
La Legge delega istituisce lo SNAA (Sistema Nazionale Anziani non Autosufficienti) quale modello organizzativo cui viene affidata la programmazione e il coordinamento delle attività per gli anziani non autosufficienti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’innovazione importante per il nostro paese, che proviene invece da una storia in cui la non autosufficienza è stata sempre prevalentemente gestita a livello regionale, con enormi differenze tra le regole e i servizi presenti nei diversi territori.
Quali pensa siano le priorità a cui dare attenzione affinché le regioni possano operare in una logica di omogeneità di “direzione”, tenuto conto delle grandi differenze regionali, valorizzando al contempo le buone prassi già in essere a livello locale?

Leggi: I Luoghi della Cura


Il grande inganno della bella vecchiaia – di Paolo D’angelod

Negli ultimi mesi sono apparsi parecchi libri sulla vecchiaia, perché i vecchi sono sempre di più. I libri sono molto diversi tra loro, perché ci sono molti modi di invecchiare e ancor più di pensare la vecchiaia. Una cosa in comune però questi libri ce l’hanno: danno della vecchiaia un’immagine opposta rispetto a quella dei libri scritti anche solo quaranta, cinquant’anni fa.
Nei libri di Jean Améry o di Simone de Beauvoir, scritti alla fine degli anni Settanta, la vecchiaia era inevitabilmente pensata come declino, decadimento, delusione. Oggi Lidia Ravera parla di Age Pride e protesta contro l’ageism, la discriminazione delle persone in base all’età.
In questo rovesciamento degli stereotipi, tuttavia, non bisogna esagerare, come fa Vittorino Andreoli nella sua Lettera a un vecchio, mettendo la vecchiaia, addirittura, sotto il segno della speranza e del desiderio. Non solo perché così non si ottiene un modello, ma una caricatura, ma anche perché non sarebbe giusto dimenticare che molti anziani vivono in condizioni economiche precarie, e soffrono di solitudine, più di quanto accada in altre età della vita.

Leggi: Domani


Rapporto ENEA: declino del super ecobonus 110%

I dati pubblicati il 30 aprile nel consueto Report Enea relativo ai progetti che hanno utilizzato il Super ecobonus nel mese di aprile 2023 – secondo il Segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi – sono la prova che il rischio che il decreto 11/2023 sui bonus edili potesse non solo incidere negativamente sull’occupazione del settore ma anche generare vantaggi solo per i più ricchi, si è avverato.
I dati ENEA confermano cioè il declino della misura più gettonata degli ultimi due anni. In questo mese sono poco più di 3.500 le asseverazioni presentate per accedere alle detrazioni del 110%. L’investimento totale del mese di aprile 2023 nei lavori di Superbonus cresce di 1,8 miliardi di euro fermando la cifra complessiva spesa in questo anno e mezzo a 74,61 mld di euro. Dall’inizio del monitoraggio da parte di ENEA nell’agosto 2021, i cantieri avviati in base alle asseverazioni presentate sono 407.396, con solo 3.587 in più rispetto allo scorso mese. Numero ben diversi dalla media a cui ci eravamo abituati, compresa tra le 12mila e le 20 mila asseverazione al mese.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


La casa è un diritto primario – di Elena Loewenthal

La casa è un bene primario. Come il cibo per sopravvivere e l’aria per respirare. La casa è ciò che in qualche modo ci definisce come esseri umani, che disegna la nostra vita – stanziale o nomade che sia. Oltre che un bene, la casa è un diritto primario: non avere una casa significa povertà disperata e umiliazione, oltre a tanto altro. Per questo la protesta degli studenti universitari di tutta Italia è sacrosanta, ineludibile, non può e non deve finire in polemica demagogica o proclami sterili come invece sta accadendo: avere una casa dove abitare, senza svenarsi o senza dover rinunciare alla propria formazione perché i prezzi degli affitti nelle città – che siano governate da destra, sinistra o centro – sono insostenibili, è un diritto doveroso. Le tende che gli studenti hanno montato e monteranno a Torino come a Cagliari, Padova, Bologna, Pavia, Firenze, sono il segno di un’emergenza cui la politica deve rispondere, prendendo la faccenda più sul serio che si può, senza cadere in alzate di spalle con tono di sufficienza.

Leggi: La Stampa


Città più aperte contro il caro-affitti – di Ugo Fratesi

Il tema del caro affitti si ripresenta periodicamente, specie a Milano. Il problema è aggravato da interventi pubblici che limitano l’accesso alla città. Ripensare radicalmente la governance urbana e la definizione stessa di città può essere una soluzione.
La questione del caro-affitti riemerge periodicamente
Nella prima settimana di maggio 2023 la questione del caro affitti è tornata in auge nelle cronache grazie alla protesta degli studenti e alle loro tende.
Chiaramente c’è una scarsità di alloggi per gli universitari, per la quale il Piano nazionale di ripresa e resilienza offrirà soltanto un piccolo sollievo. Ma non è che una delle categorie colpite dalla crescita dei valori immobiliari urbani, che rende difficile l’accesso alla casa non soltanto ai nuclei familiari più poveri, ma anche a quelli con redditi medi.
Il problema in Italia è più forte a Milano, città più ricca e più cara del paese, ma è comune a gran parte delle aree urbane più sviluppate in tutto il mondo.

Leggi: La Voce


Stati Generali della Natalità. Istat: “Nei prossimi anni spariranno 11 mln italiani”. Mattarella: “Spetta alle Istituzioni rimuovere ostacoli a genitorialità. Lo dice anche la Costituzione”

L’incontro giunto alla sua terza edizione richiama l’attenzione sul calo demografico che avrà conseguenze su tutti gli aspetti della società italiana. Blangiardo: “Perderemo anche 500 miliardi di Pil”. Roccella: “Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale, di un cambiamento significativo per quanto riguarda la genitorialità. Siamo di fronte a un mondo diverso da quello dei nostri padri e anche dal nostro, ed è su questo che dobbiamo misurarci, perché non vogliamo tornare indietro, ma andare avanti”.
“”La storia demografica italiana è cresciuta fino al 2014, ma oggi un grande Paese che comincia a perdere popolazione. Inoltre oggi abbiamo più morti che nati. Questa è la fotografia di oggi, ma la previsione per i prossimi anni è che i 59 milioni di oggi scendano a 48 milioni e quindi spariscono 11 milioni di persone. Avremo 800mila morti l’anno, a fronte di 300mila nascite. In più per questo perderemo 500 miliardi di Pil”. Sono i numeri da brivido snocciolati da Gian Carlo Blangiardo, past president Istat, in occasione della terza edizione degli Stati generali della natalità sul tema ‘Sos-Tenere#quota500mila”, in corso all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Leggi: Quotidiano Sanità


La prigionia dei vecchi e degli inutili

È online da qualche settimana il trailer di “La prigionia dei vecchi e degli inutili”, coraggioso docufilm realizzato dalla giornalista Barbara Pavarotti, con la regia di Roberta Zanzarelli, e lo speaker Massimo Veschi, che si propone di denunciare gli abusi e le violenze commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno e di promuovere la riforma di questo istituto di tutela. La stessa Pavarotti, assieme all’Associazione Diritti alla Follia, è promotrice di una petizione nel web, che ha le medesime finalità, e che può essere sottoscritta da chiunque ne condivida le finalità
Che in Italia vi sia un problema con gli istituti di tutela emerge con chiarezza dai tanti casi di cronaca che in genere i media si premurano di raccontare solo quando le violenze e gli abusi diventano eclatanti ed ineludibili. Alcuni di questi casi assumono una rilevanza nazionale – come, ad esempio, quello di Carlo Gilardi, anziano professore in pensione da diversi anni trattenuto contro la sua volontà all’interno della Residenza Sanitaria Assistita (RSA) Airoldi e Muzzi di Lecco, come riferito, tra gli altri, anche su queste pagine (a questo e a questo link) -, altri ricevono sporadiche attenzioni nelle cronache locali, i più si consumano in silenzio, senza che l’espropriazione del diritto di disporre di sé subita dalle persone con disabilità di tutte le età, venga colta nella sua valenza sistemica.

Leggi: Superando


“Accordi che curano”: verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale

In occasione della Giornata della giustizia sociale del 20 febbraio 2023 la Fondazione Alberto Sordi, con il contributo della Regione Lazio, ha organizzato il Workshop “Accordi che curano. Verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale” durante il quale operatori, amministratori, direttori di servizi sociosanitari e cittadini hanno potuto riflettere insieme sulle tematiche più importanti e prioritarie per la promozione di un’assistenza domiciliare integrata, proponendo buone prassi già attive nel territorio.- di Gabriella Facchinetti (Gabriella Facchinetti, Fondazione Alberto Sordi)
“Accordi che curano” nasce come evento volto a promuovere il lavoro di rete dei servizi sociali e sanitari per le persone anziane. Perché un Workshop nella Giornata in cui si festeggia la giustizia sociale? Il lavoro di rete di questi servizi garantisce che queste persone siano assistite in modo equo attraverso le varie modalità a disposizione del sistema sanitario e sociale. In modo analogo, il concetto di giustizia sociale è un principio fondamentale che intende garantire accesso a tutti in modo equo alle opportunità che una società può offrire.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Fondo vittime amianto: ad aprile gli aumenti delle prestazioni Inail

Con la circolare n. 14 del 4 aprile 2023, l’INAIL illustra le nuove misure contenute nella legge di bilancio 2023. In particolare si tratta della prestazione aggiuntiva alla rendita diretta in favore dei soggetti affetti da una patologia asbesto-correlata o dei loro superstiti e della una tantum per i malati di mesotelioma non professionale o dei loro eredi.
A partire dal 1° gennaio 2023, infatti, è previsto un aumento percentuale della prestazione aggiuntiva della rendita, che passa dal 15% al 17%, riconoscendolo anche ai titolari di rendita ai superstiti dei lavoratori deceduti per esposizione all’amianto. Il beneficio è accreditato a partire dal rateo di rendita di aprile 2023, unitamente agli arretrati di gennaio, febbraio e marzo 2023, senza bisogno di presentare alcuna istanza.
Sempre a partire dal 1° gennaio, inoltre, aumenterà da 10mila a 15 mila l’una tantum in favore dei malati di mesotelioma, che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto, oppure per esposizione ambientale.

Leggi: Inca


Indennità per lavoratori autonomi ISCRO

Con il messaggio n. 1636 del 5 maggio, l’INPS comunica che a decorrere dall’8 maggio è nuovamente attivo il servizio di presentazione delle domande ISCRO. Il servizio rimarrà disponibile fino alla data del 31 ottobre 2023, termine ultimo per la presentazione della domanda di ISCRO per l’anno 2023.
Ricordiamo che l’ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) è stata introdotta in via sperimentale per gli anni 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021 ed è rivolta ai lavoratori iscritti alla Gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (art. 53 c. 1 TUIR).
L’accesso all’ ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021-2023 e pertanto, non potranno accedere all’indennità ISCRO per il 2023 coloro che ne hanno già fruito nei due anni precedenti: 2021 o 2022.

Leggi: Inca


 

 

 

Lavoro: CGIL, CISL, UIL, il 13 maggio in piazza a Milano

Prosegue la mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil per rivendicare una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Dopo la grande manifestazione del 6 maggio scorso a Bologna, appuntamento sabato prossimo, 13 maggio, Milano, presso l’Arco della Pace, dalle ore 10.30.

L’iniziativa coinvolgerà iscritti, attivisti, cittadini delle regioni del Nord: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Dal palco si alterneranno le testimonianze delle delegate e dei delegati e gli interventi dei segretari generali, nell’ordine Luigi Sbarra, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri.
La mobilitazione continuerà il 20 maggio con le regioni del Mezzogiorno, Napoli sarà la città protagonista.

NEWS:

martedì 9 maggio 2023
Carta Acquisti, il nuovo strumento del governo Meloni acuisce la guerra tra poveri

Le associazioni della campagna “Ci vuole un reddito” annunciano una manifestazione di piazza per il prossimo 27 maggio a Roma: “Il governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no”
“Il Governo introduce l’ennesima misura discriminatoria. Come già fatto con le misure che sostituiranno il Reddito di cittadinanza, l’AdI e il SFL, il Governo determina quali persone in povertà sono meritevoli di aiuto e quali no. È l’accusa lanciata dalla Campagna “Ci vuole un reddito” di Terra! Onlus e sul banco degli accusati ci vi è la Carta Acquisti. “Per percepire la Carta Acquisti – si legge nella nota diffusa dalla campagna – che prevede l’erogazione di 382,50 euro una tantum per l’acquisto di beni di prima necessità, bisogna far parte di nuclei familiari numerosi, con Isee fino a 15.000 euro, residenti in Italia. La Carta non andrà invece a chi gode di altre forme di sostegno economico pubblico, inclusi il Reddito di Cittadinanza e la Naspi”.

Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023


lunedì 8 maggio 2023
Abitiamolacittà, Newsletter – Maggio 2023

NOTIZIE:
Si aggrava l’emergenza abitativa nel Paese e in una fase di forte criticità alla crisi non si risponde. Perdurano gli effetti degli eventi degli ultimi anni: perdita di potere d’acquisto dei redditi, allargamento delle disuguaglianze economiche, sociali e territoriali, aumento della povertà. Le politiche abitative devono tornare una politica esplicita dell’agenda nazionale.
■ L’Assemblea Nazionale sulla Casa organizzata da CGIL e SUNIA.
Le città che sono centrali nelle trasformazioni in atto e rispetto alle profonde transizioni che attraversano la fase attuale: quella ambientale e quella tecnologica. Lo sono perché la popolazione dei centri urbani si stima raggiungerà il 70% nel 2050: la sfida e quella di mantenere le città come luoghi di lavoro e benessere senza arrecare danni al territorio e alle risorse.

Leggi: Cgil, 08/05/2023


lunedì 8 maggio 2023
Pnrr. Regioni in ritardo su Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità. Al 31 dicembre 2022 ne risultano attive meno di una su dieci. I dati Agenas

A fine 2022 , risultano complessivamente attive 8,5% case della comunità POR (finanziate dal Pnrr) e l’11,6% di quelle EXTRA POR (finanziate con altri fondi); 2,3% centrali operative territoriali attive POR e 25% centrali operative territoriali Extra POR; 7,1% ospedali di comunità POR attivi e 27,8% ospedali di comunità Extra POR. Questi alcuni dei dati emersi dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato. IL DOCUMENTO
Il primo monitoraggio semestrale di Agenas sull’attuazione degli standard del DM 77/2022 riguardante il semestre giugno-dicembre 2022, per quanto concerne gli interventi previsti dalla missione 6 component 1 del Pnrr, fa segnare diversi ritardi da parte delle Regioni nell’attivazione delle previste Case della comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di comunità la cui scadenza è per il 2026.
Questo quanto emerso dall’Audizione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali dello scorso 4 maggio di fronte alla Commissione Affari sociali e Lavoro del Senato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/05/2023


venerdì 5 maggio 2023
Covid-19. L’Oms dichiara la fine della pandemia, ma “resta rischio nuove varianti”

Dopo oltre 3 anni dallo scoppio della pandemia il Comitato tecnico dell’Organizzazione mondiale per la sanità ha raccomandato la fine dello stato di emergenza. L’attesa decisione è stata ufficializzata dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la riunione di ieri del comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica. Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone causando la morte di circa 20 milioni. Dall’inizio di quest’anno il numero dei contagi e delle vittime si è andato progressivamente riducendo a livello globale: nell’ultima settimana di aprile, l’Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina

Leggi: Popsci, 05/05/2023


venerdì 5 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, mobilitazioni unitarie per interventi a favore di pensionate e pensionati

“Metteremo in atto un percorso di mobilitazione unitario locale, territoriale e regionale, per rivendicare interventi concreti volti a salvaguardare i 16 milioni di pensionate e pensionati di questo Paese. A tal fine è convocata un’Assemblea nazionale dei quadri e attivisti delle tre organizzazioni per la metà di giugno a Roma”.
Questo l’annuncio di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, le cui Segreterie nazionali si sono riunite il 4 maggio a Roma nella sede Uilp.
“Abbiamo una piattaforma unitaria nella quale abbiamo richieste e proposte ben precise su sanità, fisco, previdenza e non autosufficienza. Vogliamo essere ascoltati. È ora che i diritti delle pensionate e dei pensionati, come quello fondamentale alla salute, e i loro bisogni entrino nell’agenda di Governo e Parlamento.”

Leggi: Spi-Cgil, 05/05/2023


venerdì 5 maggio 2023
La casa impossibile

I mutui crescono, gli stipendi no giovani esclusi da acquisti e affitti
Due stipendi sopra i 2 mila euro. Famiglie alle spalle che possono dare una mano. «Siamo dei privilegiati, lo so», dice Anna Parolini. Solo che «neanche un privilegio basta » per comprare la casa giusta a Milano. Anna, 39 anni, project manager, e il compagno Agostino, programmatore, ora vivono in un appartamento di 70 metri quadri nel quartiere Città studi. Andava bene, ma vorrebbero fare «il grande salto», allargare famiglia e spazi. «Sotto i 650 mila euro in zona non si trova nulla — racconta — sarebbero oltre mille euro di mutuo, troppo per il costo della vita di Milano. Stiamo considerando di uscire fuori, ma già impiego 45 minuti per arrivare al lavoro. E se devo andare a Gorgonzola, con tutto il rispetto, torno nella mia Brescia ». Anna e Agostino allora restano nel limbo, aggrappati al loro posticino nella metropoli, resistendo alla forza centripeta che li spinge via: «Non più giovani e non del tutto adulti».

Leggi: La Repubblica, 05/05/2023


venerdì 5 maggio 2023
8,5 mln per 17 progetti a supporto degli anziani

Sono questi i risultati del bando di Fondazione Cariplo Welfare in ageing che mira a potenziare le capacità delle comunità di rispondere ai bisogni della popolazione che invecchia e delle famiglie. A fronte della risposta del territorio, superiore alle aspettative il budget a disposizione è stato innalzato. In particolare tre i progetti specificamente dedicati al tema demenze e Alzheimer
Far fronte ai bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Questo l’obiettivo del bando welfare in ageing di Fondazione Cariplo che ha selezionato 17 progetti. La risposta del territorio – sottolinea una nota – ha superato le aspettative, sia in termini di quantità sia di qualità dei progetti proposti tanto che la fondazione ha deciso di aumentare il budget a disposizione portandolo da 5,5 a 8,5 milioni di euro.
Nella selezione dei progetti Fondazione Cariplo ha puntato a quelli che si caratterizzavano per innovazione, capacità di rafforzare e connettere i servizi a supporto delle persone anziane e delle famiglie attraverso la co-progettazione degli attori del territorio e il coinvolgimento della comunità. Emerge – sottolinea ancora una nota – una grande eterogeneità delle iniziative proposte, sia in termini di tipologia di intervento, sia nella scelta del target di riferimento (che, da bando, poteva focalizzarsi sia sulla presa in carico di situazioni di fragilità, sia sul bisogno conclamato e la non autosufficienza).

Leggi: Vita, 05/05/2023


giovedì 4 maggio 2023
Lea. Dopo 6 anni approvato il Dm Tariffe. Arriva l’ok dalla Stato-Regioni. Per la specialistica ambulatoriale si partirà a gennaio 2024 mentre per la protesica da aprile 2024

Si tratta, lo ricordiamo, di un provvedimento che attende di perfezionarsi addirittura dal 2017, e che contiene un aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ovvero del Nomenclatore delle protesi e degli ausili e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nonché dei rispettivi tariffari fermi al 1999, quello per la protesica, e al 1996 quello per la specialistica. Dopo un tira e molla lungo 6 anni, con molte azioni legali e prese di posizione dell’associazionismo e delle industrie di settore, il nuovo decreto vede finalmente la luce. Impatto da 400 mln di euro e partenza dal prossimo anno.
Ecco tutte le novità: in particolare sui temi della automomia in casa ricordiamo che nel nuovo nomenclatore si trovano tra gli altri:

Leggi: Rete Caad, 04/05/2023


mercoledì 3 maggio 2023
Pensioni: Spi Cgil, dal governo nessun taglio alle tasse

I pensionati in piazza insieme a Cgil, Cisl e Uil il prossimo 6 maggio. Pedretti: la presidente del Consiglio assicura sui suoi canali social di essere al lavoro per il Paese, a quanto pare non lo è per i pensionati e le pensionate
Lo Spi Cgil si unisce al coro dei sindacati contro il Def e rilancia la propria partecipazione alle manifestazioni unitarie del 6 maggio a Bologna, del 13 maggio a Milano, e del 20 maggio a Napoli.
In una nota fatta circolare ieri, il sindacato dei pensionati della Cgil ha criticato aspramente il Documento di programmazione di economia e finanza varato dal governo Meloni e approvato dal Parlamento la scorsa settimana.
Per il sindacato, dopo aver tagliato la rivalutazione lo scorso dicembre, l’esecutivo si prepara a varare un piano finanziario in cui non vengono tagliate le tasse sulle pensioni.

Leggi: Liberetà, 03/05/2023


mercoledì 3 maggio 2023
Amministratori di sostegno contro l’eutanasia sociale

di Rossana Certini Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan, propone che questo istituto, introdotto quasi 20 anni fa, sia inserito nei Livelli essenziali di prestazione sociale – Leps e che il Terzo settore si candidi a offrire i profili necessari, così da assicurare una vera tutela dei soggetti fragili. «Quando una persona continua a vivere ma non è più capace di gestire pienamente se stesso»
A quasi vent’anni dall’istituzione della figura dell’amministrazione di sostegno, la Fondazione Emanuela Zancan onlus pubblica una ricerca che fotografa gli effetti e le criticità della legge nazionale; i modelli territoriali che si sono creati a supporto di questo istituto e il valore aggiunto derivante dalla funzione dell’amministratore di sostegno.
Il principio fondamentale della legge 6 del 9 gennaio 2004, che introduce questo istituto, è quello di tutelare le persone prive di autonomia, in tutto o in parte, nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente che limitino al minimo la loro capacità di agire.

Leggi: Vita, 03/05/2023


martedì 2 maggio 2023
I nuovi Nomenclatori abbiano al centro la vita delle persone

«I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) – scrive Marco Rasconi, riflettendo sulla recente approvazione del cosiddetto “Decreto Tariffe” – e i relativi Nomenclatori delle protesi e degli ausili e della specialistica ambulatoriale devono diventare agili, adattabili, per essere strumenti di apertura e non ulteriori barriere. Per noi persone con disabilità, infatti, la carrozzina e altri ausili sono strumenti di libertà, per questo l’accesso ad essi va costruito su misura dei bisogni della persona e del suo progetto di vita, non potendo dipendere solo da questioni economiche»
Finalmente, dopo anni di attesa, siamo giunti all’approvazione del Decreto Tariffe [se ne legga già ampiamente sulle nostre pagine, N.d.R.]. Siamo certi che le misure introdotte porteranno dei benefìci alla nostra comunità di persone con malattie neuromuscolari, perché finalmente verrà dato il via ai nuovi Nomenclatori delle Protesi e degli Ausili e a quello relativo alla specialistica ambulatoriale.
Questo risultato è frutto del lavoro delle Istituzioni e di tutti i soggetti che hanno portato il loro contributo di riflessione e di azione su questi temi. Tra questi cito il ruolo rilevante del mondo associativo che ha sempre agito da pungolo e da coscienza critica per aiutare la comunità a fare passi in avanti.

Leggi: Superando, 02/05/2023


sabato 29 aprile 2023
Affitti alti e rincari, mutui e sfratti: casa, tutti i numeri dell’emergenza

A causa dell’inflazione i canoni di affitto continuano ad aumentare, il rialzo dei tassi di interesse rende sempre più difficile alle famiglie sostenere le rate del mutuo — soprattutto se a tasso variabile — e molte delle agevolazioni stanziate dal governo a favore dei cittadini per affrontare i rincari stanno giungendo al termine, senza possibilità di rinnovo. Il mercato immobiliare diventa sempre più esclusivo, con il rischio che per molti cittadini si trasformi in una vera e propria emergenza.
Stop alle agevolazioni, famiglie a rischio sfratto
Secondo i dati Istat, sono 889 mila le famiglie che vivono in affitto e percepiscono redditi di assoluta povertà e circa un milione e mezzo quelle che fanno fatica a pagare il mutuo ogni mese. Inoltre, a luglio saranno 600 mila le persone che non riceveranno più il reddito di cittadinanza e con esso l’assegno da 280 euro per l’affito o da 150 euro per il mutuo. Anche i comuni non offriranno più alle famiglie aiuti per sostenere le spese di una casa e questo, come riporta La Stampa, rischia di causare lo sfratto di 450 mila famiglie nel corso dell’anno.

Leggi: Corriere della Sera, 29/04/2023


REGIONI:

martedì 9 maggio 2023
Che fine hanno fatto le 708 nuove case Ater finanziate con 68 milioni dalla Regione Lazio

Da Primavalle al Laurentino, dal Quarticciolo a Corviale passando per Cesano: nel 2019 doveva partire un maxi-intervento, ma tutto è ancora fermo. L’azienda: “Stiamo ripartendo, abbiamo eliminato progetti infattibili”
Oltre 700 nuovi alloggi da realizzare senza consumo di suolo ma rifrazionando l’esistente e recuperando spazi inutilizzati, oppure finendo opere già approvate e mai portate avanti. Un investimento di 68 milioni di euro, messi dalla Regione Lazio, da utilizzare tra Cesano, Torrevecchia, Tiburtino III, Primavalle, Quarticciolo, Ponte di Nona, Corviale, Tor Vergata, Laurentino 38 e Ostia. Il grande piano triennale per l’emergenza abitativa varato da Ater Roma nel 2019 non è mai iniziato e le “prime consegne” previste nel 2021 dall’ex direttore Andrea Napoletano sono state clamorosamente bucate.

Leggi: Roma Today, 09/05/2023


domenica 7 maggio 2023
Affitti Milano | in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti | «700 mila famiglie a rischio»

Affitti Milano, in Lombardia ci sono 15 mila alloggi popolari vuoti: «700 mila famiglie a rischio» (Di lunedì 8 maggio 2023) Mentre a milano c’è chi dorme in tenda per il caro Affitti, la Regione Lombardia ha 15 mila alloggi popolari che lascia vuoti. Lo dice oggi in un’intervista a Repubblica l’eurodeputato Pierfrancesco Majorino del Partito Democratico. Che punta il dito anche sul «sostanziale azzeramento» del fondo Affitti «che mette a rischio 15 mila famiglie». E così, mentre gli studenti solidarizzano con chi dorme in tenda, l’intervento di Comune e Mur si fa attendere. Ma l’attenzione si sposta sul Pirellone. Spiega Majorino: «L’emergenza è evidente e covava sotto la cenere da tempo. E oggi sta esplodendo in modo dirompente.

Leggi: Zazoom, 07/05/2023


mercoledì 3 maggio 2023
Ambulatorio Fragilità: all’Amedeo di Savoia una nuova struttura per assistere gli anziani

L’obiettivo è prevenire la deriva verso la non autosufficienza: alla base dei problemi anche l’iperconsumo di farmaci e le terapie obsolete
Autosufficienti, parzialmente sufficienti, non autosufficienti. Comunque fragili: un perimetro ampio, che contiene di tutto. Torino città di anziani: 220.883 over 65 su 847.748 residenti, dato 2022. Con i molti e variegati problemi che attengono agli anziani, alle prese con una longevità che sovente non coincide con la qualità della vita, e che in assenza di risposte può diventare una condanna.
Un indizio, l’ultimo in ordine di tempo, è la decisione dell’Asl di Torino di aprire, presso l’ospedale Amedeo di Savoia, nella struttura complessa Geriatria, diretta dal dottor Antonino Maria Cotroneo, il nuovo “Ambulatorio della Fragilità”, unico a Torino.

Leggi: La Stampa, 03/05/2023


IN AGENDA:

Napoli. Disagio abitativo case popolari: rischio esplosione sociale. Assemblea pubblica sulla casa il 12 maggio

Assemblea pubblica sulla casa: idee e progetti per il rilancio delle politiche abitative e dell’edilizia residenziale pubblica.
Si terrà dalle ore 10 presso Nh hotel in Via Medina, 70 a Napoli

Leggi: Sunia


CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute

Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento

Leggi: Volontariato Lazio


Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia

Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!

Leggi: Non Autosufficienza


Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.

Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.

Leggi: Assindatcolf


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Prospettive per il futuro del sistema pensionistico – di Roberto Artoni

Sulla base di quanto esposto nei due articoli precedenti l’autore Artoni propone un possibile scenario per il futuro del sistema pensionistico, con tutte le cautele che il tema impone.
Organismi ufficiali, nazionali e sovranazionali, formulano previsioni sull’evoluzione della spesa pensionistica in termini di prodotto per i prossimi decenni. In Italia e nell’Unione europea le previsioni attualmente disponibili arrivano al 2070. Più che di previsioni, si tratta di estrapolazioni di andamenti registrati nel recente passato o di tendenze, per usare il termine della RGS per il suo esercizio articolato per quinquennio. Noi accenneremo sinteticamente alle tendenze dello scenario nazionale base dal 2015, ultima stima precedente la pandemia, al 2035. Anche se le stime disponibili risentono dell’insuperabile incapacità dell’essere umano di prevedere il futuro al di là del breve periodo, non se ne deve sottovalutare l’importanza nella definizione degli orientamenti di politica economica, spesso ispirata dagli annunci di eventi futuri anche se imprevedibili.

Leggi: Welforum


La società dei consumi e quel male oscuro chiamato isolamento che soffoca i più fragili – di Massimo Recalcati

Sappiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine, che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva Winnicott, non è possibile generare legami sociali fecondi.
La società dei consumi spinge alla mortificazione della vita È la prigione-rifugio degli anziani e dei giovani ai margini S appiamo che esiste una forza e una poesia nella solitudine. Sappiamo che senza la «capacità di restare solo», come si esprimeva un grande psicoanalista come Winnicott, non si dà alcuna possibilità di generare legami sociali fecondi. Sappiamo anche che nella solitudine l’Altro resta sempre presente, pur nella forma dell’assenza. È la solitudine che spesso accompagna la sublimazione artistica o quella spirituale che, come tali, sono esperienze altamente creative. Totalmente diversa appare invece la fisionomia dell’isolamento. Qui non c’è alcuna forza né alcuna poesia.

Leggi: La Stampa


Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia – Roberto Artoni

Con questo articolo l’autore prosegue l’analisi sul sistema pensionistico iniziata con l’articolo Le pensioni di vecchiaia e anzianità in Italia e in altri paesi europei , esaminando la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, nell’ultima parte che verrà pubblicata nei prossimi giorni, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, l’autore delinea le prospettive per i prossimi anni.
L’ammontare delle pensioni di vecchiaia e anzianità erogate in un certo anno è il risultato di molti fattori, riconducili, da un lato, alla progressiva applicazione di norme varate nel corso del tempo e, dall’altro, all’evoluzione demografica e all‘andamento macroeconomico.
Negli ultimi decenni sono state introdotte in Italia importanti modifiche legislative che hanno rallentato la dinamica della spesa. È stata eliminata l’indicizzazione ai salari delle pensioni in essere, limitandola, con qualche eccezione, alla crescita dei prezzi. È stato progressivamente introdotto il calcolo contributivo delle prestazioni, commisurate sia ai contributi pagati, sia alla speranza di vita del pensionato. È stata innalzata, salvo qualche ripensamento, l’età di pensionamento di vecchiaia e anzianità.
Gli effetti demografici e macroeconomici, insieme agli effetti delle riforme, possono essere interpretati e quantificati utilizzando una scomposizione ampiamente utilizzata nella letteratura. Con questa scomposizione si evidenziano i fattori che incidono sul livello relativo della spesa pensionistica1.

Leggi: Welforum


Assegni di cura per gli anziani: si cambia? – Franco Pesaresi

Gli assegni di cura
L’assegno di cura è un contributo economico erogato agli anziani non autosufficienti o ai loro familiari per finanziarne l’assistenza.
In Europa, gli assegni di cura si sono sviluppati a partire dagli anni novanta del secolo scorso soprattutto per i seguenti motivi:
• la presenza di una domanda sempre crescente di lavoro di cura a cui i servizi non riuscivano, almeno in parte, a far fronte;
• le pressioni esercitate, soprattutto dalle organizzazioni dei disabili, che preferivano un contributo in danaro, che avrebbe consentito maggiore autonomia di scelta;
• la fiducia nel mercato del lavoro in grado di fornire servizi migliori e meno costosi;
• la volontà politica di sviluppare il lavoro di cura domiciliare in alternativa alla più dispendiosa assistenza istituzionale (Pijl, 1999).
Anche in Italia, gli assegni di cura vengono introdotti nella seconda metà degli anni ’90 su iniziativa di regioni ed enti locali e sono finalizzati a sostenere economicamente la cura al domicilio o a disincentivare il ricorso alle strutture residenziali degli anziani non autosufficienti.

Leggi: Welforum


L’incontinenza urinaria, l’anziano e la struttura residenziale

L’incontinenza urinaria interessa persone di qualsiasi età, ma l’incidenza aumenta nelle fasce d’età più alte. Nell’articolo l’autore offre una panoramica sugli strumenti professionali di valutazione dell’incontinenza urinaria e sulle strategie che possono aiutare la persona, anche affetta da demenza, ad affrontare questa condizione che, se non supportata, può generare delle ripercussioni pesanti e negative nella percezione di sé.
di Stefano Mantovani (Direttore Esecuzione Contratto, Coordinatore Servizi Domiciliari, Azienda Speciale Consortile Servizi alla Persona, Magenta -MI)
L’incontinenza
Le persone che quotidianamente assistiamo nei setting di cura residenziali (RSA) e domiciliari sono persone anziane (mediamente con più di 80 anni) che hanno 4 o 5 grosse patologie. Sono spesso persone “fragili” cioè ad alto rischio di istituzionalizzazione, di ospedalizzazione e di morte con una comorbilità grave, con polifarmacoterapia e dipendenze funzionali e socio ambientali critiche.
Il S.S.N. e regionale per i soli ausili ad assorbenza e cateteri spende 444.148.147 milioni di euro annui, di cui: ausili per incontinenza 374.365.607 milioni di euro, cateteri 69.782.540 milioni di euro (Fincopp, WFIP, 2021). Dalle proiezioni ISTAT, anno 2020, emerge come, a fronte di una popolazione complessiva in lieve crescita (+3,1% al 2050), la fascia di popolazione over 65, che ad oggi rappresenta poco più del 20% della numerosità totale, possa superare la soglia del 30% entro il 2040 e spingersi intorno al 33% nel 2050 (ISTAT, 2020).

Leggi: I Luoghi della Cura


Dove abiteranno gli anziani lo decide il mercato – di Sarah Gainsforth, Ylenia Sina

I grandi gruppi della sanità e immobiliari puntano a creare nuovi posti letto per le persone non autosufficienti. Eppure la pandemia ha insegnato che serve soprattutto un nuovo modello di assistenza leggera, integrata e di prossimità
L’Italia sta invecchiando. Secondo l’Istat nel 2020 quasi una persona su quattro aveva più di 65 anni, e nel 2050 questa fascia di popolazione potrebbe raggiungere il 35 per cento. Aumentano, dunque, anche le persone non autosufficienti: sono circa 3,8 milioni gli anziani con grave riduzione dell’autonomia nelle attività quotidiane.
Il carico assistenziale ed economico lo sostengono soprattutto le famiglie: a fronte di una stima di circa un milione e centomila badanti, tra regolari e irregolari, secondo dati del ministero della salute nel 2019 solo il 4,6 per cento delle persone con più di 75 anni ha ricevuto cure domiciliari e circa 329mila anziani erano ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali (rsa). Ma in Italia i posti letto nelle rsa scarseggiano: nel 2017 erano solo 19,2 ogni mille persone di più di 65 anni, contro una media dei paesi Ocse di 47,2. Meno della metà.

Leggi: Internazionale


 

 

 

 

 

 

 

lunedì 1 maggio 2023
Landini dal palco di Potenza per il Primo maggio: “Il governo rispetti i lavoratori tutti i giorni. La mobilitazione continua”

“Abbiamo scelto di essere qui oggi a Potenza per rimettere al centro l’unità del Paese. Per farlo bisogna ripartire dal lavoro, dalla centralità della persona, mettere in condizioni le persone di vivere dignitosamente attraverso il lavoro che fanno. Citiamo la Costituzione perché con la lotta al nazifascismo e la conquista della libertà il Primo Maggio è tornato ad essere una festa in tutto il Paese”. Così ha esordito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco di Potenza nel giorno della festa dei lavoratori.


NEWS:

domenica 30 aprile 2023
Nonni Smart, Specchio dei tempi raddoppia l’iniziativa: corsi gratuiti online per restare al passo con la tecnologia

Dopo il successo della prima edizione tornano i corsi dedicati agli over 60. Quasi 9.000 iscritti
Vuoi acquistare un farmaco online e fartelo recapitare a casa? Vuoi le chiavi di un cassetto elettronico gratuito con all’interno gli esiti di analisi sanitarie passate, dove sia possibile consultare i referti di qualsiasi esame appena eseguito (del sangue o di altro tipo), dove sia possibile prenotare una visita specialistica ma anche cambiare medico o controllare lo stato delle proprie vaccinazioni oppure ancora contattare l’Asl? Vuoi conoscere le procedure per ottenere, in tempo reale, il tuo Isee sul sito dell’Inps?
La strada c’è. Si chiama NonniSmart 2, la seconda tornata di lezioni online (del tutto gratuite) pensate per rendere più semplice la vita a chi ha più di 60 anni mantenendolo sempre aggiornato su tutto quanto può offrire il web per superare gli ostacoli della quotidianità.

Leggi: La Stampa, 30/04/2023


venerdì 28 aprile 2023
Rapporto civico 5.0 di Legambiente: un patrimonio edilizio importante ma inefficiente

“Rapporto Civico 5.0: Vivere in classe A” è il nuovo Rapporto di Legambiente che dipinge un forte ritardo nella riqualificazione edilizia e nel centrare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Per questo l’Associazione ambientalista presenta una road-map finalizzata ad accelerare la transizione energetica nel settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva europea Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus. Legambiente, in sostanza, chiede al Governo una riforma in tema di politiche sull’efficienza energetica del settore che sia stabile e duratura nel tempo con un nuovo sistema incentivante, il ripristino della cessione del credito e altri strumenti paralleli, interventi volti al costo della misura.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 28/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Pnrr. Corte dei conti denuncia ritardi su assistenza domiciliare, Centrali operative territoriali e telemedicina. In ballo 4 miliardi

Gli interventi sono quelli compresi nel progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”. Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata rispettata. Il progetto prevede diversi interventi per ottimizzare le cure a domicilio con l’ausilio delle nuove tecnologie. Ora il Ministero ha 30 giorni per individuare misure idonee a recuperare il tempo perduto. LA RELAZIONE.
In ballo ci sono 4 miliardi dei circa 15 destinati alla sanità dal Pnrr. Stiamo parlando del progetto “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” per il quale nel dettaglio sono previsti nel dettaglio oltre 2 miliardi e 700 milioni per interventi nel campo dell’assistenza domiciliare, 280 milioni per le Centrali operative territoriali e un miliardo per la telemedicina.
Il progetto è avviato ma anche in questo caso, come rilevato in generale per molti progetti del Pnrr (non solo sanitari), la tabella di marcia non è stata del tutto rispettata.
A rilevarlo è la Corte dei conti che ha stilato una dettagliata relazione inviata al Ministero della Salute; al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR; alla residenza del Consiglio dei Ministri-Cabina di Regia PNRR; alla Ragioneria Generale dello Stato- IGRUE- Autorità di Audit PNRR e alle Commissioni parlamentari competenti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Obiettivi UE: efficienza edifici e sostenibilità: di Rossella Muroni Pres. Nuove rigenerazioni

L’edilizia con la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD)
è uno dei pilastri del pacchetto europeo Fit for 55. Nell’Ue, infatti, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo finale di energia e di circa il 36% delle emissioni. Rendere case ed uffici più efficienti accelerando le riqualificazioni è anche l’obiettivo della Strategia europea Renovation Wave. Misure che ci consentiranno di ridurre il consumo e le importazioni di gas, le bollette e le emissioni degli edifici. E ci porteranno in dote – ne abbiamo avuto prova con il
superbonus e gli altri bonus edilizi – un aumento dell’occupazione nell’edilizia che non consuma nuovo suolo. Peccato che il governo italiano pensi di tutelare gli interessi dei proprietari remando contro la cosiddetta direttiva ‘case green’ e che proprio mentre l’Ue puntava sull’efficienza abbia stroncato il Superbonus. Uno strumento perfettibile, che si sarebbe potuto rendere più equo ed efficace legandolo in modo più stringente alle case popolari e ai miglioramenti delle
performance conseguite, ma che più di tutti ha aiutato e avrebbe potuto aiutare ancora gli italiani a rendere le case più sostenibili dal punto di vista sia economico sia ambientale.

Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Cambiare le nostre città

Sindacato Nuovo, Aprile 2023. Crisi climatica e rigenerazione urbana, di Stefano Ciafani e Mimmo Fontana ,rispettivamente Presidente nazionale e segretario nazionale di Legambiente.
Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni.
Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo. Un’occasione di modernizzazione del nostro Paese che lo potrà rendere anche più giusto e accogliente.

Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative: di di Stefano Chiappelli | Segr. Gen. SUNIA

Le conseguenze socio-economiche della pandemia e della situazione internazionale hanno
contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenerazione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in affitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono dell’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito.

Leggi: Fillea Cgil, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Italia in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia

Legambiente presenta la sua road-map per accelerare la transizione energetica del settore edilizio, aiutare ambiente e famiglie e far in modo che l’Italia arrivi preparata in vista della Direttiva Case Green per riqualificare almeno il 7,2% del patrimonio abitativo, ossia più del doppio di quanto è stato fatto tra alti e bassi con il superbonus
L’Italia è in forte ritardo sul fronte della riqualificazione edilizia. Parliamo di interventi per migliorare un patrimonio edilizio importante, ma troppo vecchio, energivoro, e climalterante. Ad oggi, secondo le ultime stime disponibili, su oltre 12 milioni di patrimonio abitativo ne è stato riqualificato, attraverso il superbonus, solo il 3,1%. “Una percentuale bassissima che da qui ai prossimi anni dovrà crescere anche in vista degli impegni che l’Europa potrebbe chiedere con la Direttiva Case Green e che per l’Italia significherebbe intervenire in una prima fase, al 2030, su almeno 6,1 milioni di edifici residenziali. Ovvero perlomeno su 871 mila edifici l’anno. Parliamo del 7,2% del patrimonio residenziale. Più del doppio di quanto ha saputo fare il superbonus”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Assegnazione alloggi pubblici: di nuovo una positiva sentenza della Corte Costituzionale contro le norme discriminatorie

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Con la sentenza n. 77 del 21 aprile la Corte Costituzionale ha ancora una volta confermato il suo fermo orientamento nei confronti di una legge regionale, in questo caso della Regione Liguria, che prevede disposizioni discriminatorie e irragionevoli in materia di anni di residenza quale requisito per poter concorrere ai bandi per alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Cade, quindi, un’altra norma incostituzionale di una regione che si ostinava a mantenerla in vigore, nonostante le precedenti analoghe decisioni che la Corte aveva assunto negli anni scorsi che avevano bocciato altre disposizioni regionali in materia.

Leggi: Sunia, 27/04/2023


REGIONI:

sabato 29 aprile 2023
La Capitale sfitta di chi non ha casa

Una città con 20 mila senzatetto, 15-17 mila occupanti di immobili, oltre 13 mila nuclei famigliari in graduatoria per alloggi popolari e oltre 5000 sfratti ogni anno, ha bisogno di risposte vere da Comune e governo
Disponibilità e qualità sanitaria, ambientale e sociale dell’ab i t az i o ne : una delle dimensioni di vita dove più gravi e insopportabili sono le disuguaglianze. Roma ne è il simbolo. I dati, pure incerti (segno in sé della gravità delle cose), ti lasciano di stucco: circa 20 mila persone senza tetto; 15-17 mila occupanti di case; almeno 2 mila in alloggi temporanei; oltre 13 mila nuclei familiari in graduatoria per case popolari; oltre 5.000 sfratti ogni anno, che si aggiungono alla coda degli sfratti non eseguiti. Il tutto a fronte di una massa di appartamenti non abitati, stimato nel 15% del totale romano, o affittati al giorno. Una vergogna per tutti noi. Vite a repentaglio, ansia, impossibilità di programmare il mese successivo, spazi per la criminalità. Affrontare l’emergenza abitativa di Roma è la cartina di tornasole di ogni politica locale e nazionale per la casa. Se esiste.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 29/04/2023


sabato 29 aprile 2023
Gli anziani vanno a scuola di smartphone! Oltre 8000 gli iscritti alla formazione organizzata dalla UIL Pensionati Marche

La digitalizzazione nella sanità ha preso piede grazie all’accelerazione dovuta alla pandemia, ma non tutti i cittadini italiani sono in grado di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
L’ADOC Marche e la UIL Pensionati Marche hanno organizzato due giornate di formazione per gli anziani sui temi della solidarietà digitale, con l’iniziativa “A scuola di smartphone”.
L’obiettivo è ridurre il divario digitale tra le generazioni e aiutare gli anziani a utilizzare in modo consapevole gli strumenti digitali, evitando così di incappare in truffe o esperienze spiacevoli. L’esperto informatico Paolo Peli ha guidato gli incontri a Jesi e Ascoli Piceno, fornendo spiegazioni pratiche su whatsapp, E-mail, App e Spid.

Leggi: Red Hot Cyber, 29/04/2023


sabato 29 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane

L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.

Leggi: I Luoghi della Cura, 29/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Case popolari, rigenerazione e verde: il Pnrr di Salerno

Sono 29 quelli finora finanziati con 58,7 milioni. Undici di riqualificazione urbana con un valore complessivo di 30 milioni
Salerno vuole continuare, con il Pnrr, il ridisegno della città avviato circa 25 anni fa. A quel tempo, con Vincenzo De Luca (attuale governatore della Campania) sindaco di numerosi mandati, cominciò l’era delle opere delle archistar: Zaha Hadid, Santiago Calatrava, David Chipperfield, Ricardo Bofill, le più prestigiose matite del mondo vennero coinvolte nella creazione di opere di architettura contemporanea che avrebbero dovuto dare un volto internazionale e di grande attrazione turistico-culturale alla città campana, punta estrema della costiera più rinomata nel mondo: alcune di quelle opere sono state completate o quasi (la stazione marittima, piazza della Libertà, la cittadella giudiziaria), altre sono in cantiere, qualcuna non è partita (come la vela di Marina d’Arechi).

Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Calabria: Sunia-CGIL, Sicet-CISL, Uniat-UIL regionali, al via da Polistena il piano di assemblee verso la manifestazione di Napoli del 20 maggio

È partita dalla Camera del Lavoro di Polistena (RC) la mobilitazione promossa dalle categorie in difesa dei diritti degli inquilini di Cgil, Cisl, Uil.
Gli assegnatari di alloggi sociali, si sono confrontati con i rappresentanti sindacali sulle problematiche riguardanti gli alloggi sociali e le politiche abitative del Comune.
Le richieste avanzate saranno sostenute unitariamente e saranno oggetto nei prossimi giorni di iniziative specifiche di tutela individuale e di proposte di politiche dell’abitare nei confronti dell’Aterp Calabria e del Comune di Polistena.
A Napoli il 20 maggio arriverà forte anche la voce degli inquilini di Polistena che parteciperanno alla manifestazione unitaria insieme a lavoratori, disoccupati, precari e pensionati che partiranno con il pullman organizzato dalla Camera del Lavoro.

Leggi: Sunia, 27/04/2023


giovedì 27 aprile 2023
Roma, Medici senza Frontiere apre due sportelli socio-sanitari

Medici senza frontiere, in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto nei quartieri Garbatella e San Lorenzo due sportelli di orientamento socio-sanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale
Medici senza frontiere (Msf), in collaborazione con Baobab Experience e Villetta Social Lab, ha aperto a Roma due sportelli di orientamento sociosanitario rivolti a persone migranti e alla popolazione italiana e straniera in condizioni di marginalità che vivono o sono in transito nella città, per facilitare e supportare il loro accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale.
I nuovi sportelli, che rientrano nel progetto H.O.P.E. Desk (Health, Orientation, Promotion, Education) di Msf, vanno a rafforzare i servizi già offerti dalle altre realtà territoriali, sono completamente gratuiti e sono gestiti dal gruppo di volontari di Msf di Roma.

Leggi: Redattore Sociale, 27/04/2023


IN AGENDA:

Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.

A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana

Leggi: Welforum


Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”

Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.

Leggi: Sunia


Case e trasporti green: un obiettivo europeo

Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora

Leggi: Kyoto Club


CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute

Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento

Leggi: Volontariato Lazio


Forum della Non Autosufficienza – Focus Lombardia

Al via la prima edizione di Forum della Non Autosufficienza e dell’autonomia possibile – Focus Lombardia il 18 Maggio a Milano presso il Quark Hotel, nel cuore economico di Milano. L’evento di respiro nazionale, affronterà anche la specificità della regione Lombardia, con un confronto tra operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la non autosufficienza e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. Ti aspettiamo allo stand!

Leggi: Non Autosufficienza


Giovedì 18 maggio presenteremo il 3° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura di Effe, European Federation for Family Employment and Home Care.

Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati del monitoraggio europeo condotto nell’ambito del progetto EFFE Lab, che tramite una mappa interattiva in costante aggiornamento punta a fornire una panoramica dei servizi alla persona e alla famiglia (PHS) nei 27 Stati membri dell’Unione europea.

Leggi: Assindatcolf


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Luoghi da rigenerare: il nuovo bando che riattiva gli edifici restituendoli alla comunità

Con il nuovo bando “Luoghi da rigenerare”, in scadenza il prossimo 13 luglio 2023, Fondazione Cariplo sceglie di proseguire la propria azione dedicata alla rigenerazione di edifici ed aree sottoutilizzati, o in stato di abbandono, al fine di riattivare tali luoghi e restituirli alle comunità attraverso nuovi usi e funzioni culturali.
Con un budget complessivo di 5 milioni di euro, la Fondazione intende sostenere progetti di rigenerazione di immobili ed aree che dovranno essere condotti in collaborazione con le comunità di riferimento e che dovranno dimostrare di inserirsi in più ampie operazioni di rigenerazione culturale e territoriale, determinando quindi un positivo impatto anche sul paesaggio circostante e sul contesto territoriale di riferimento, anche in termini di valorizzazione e reinterpretazione delle filiere produttive locali.

Leggi: Fondazione Cariplo


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità

Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?

I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.

Leggi: I Luoghi della Cura


Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità

Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi.
di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.

Leggi: I Luoghi della Cura


La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata

Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale.
di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.

Leggi: I Luoghi della Cura


Accompagnamento all’abitare

Il monitoraggio dell’inserimento abitativo di persone senza dimora nella città di Padova – A cura di Marta GaboardiEleonora ZamunerChiara Bonechi
Il disagio abitativo è un fenomeno sempre più rilevante nel panorama italiano (Mozzana et al., 2023) e l’incremento delle persone senza dimora ne è uno degli aspetti (Consoli e Meo, 2020). Negli ultimi anni stanno aumentando i servizi per le persone senza dimora che offrono una abitazione stabile, come i programmi Housing First (Lancione et al., 2018) o Housing-led, mirati al reinserimento abitativo (Linee di indirizzo di contrasto alla grave marginalità adulta, 2015). Inoltre, nel territorio italiano si cerca di promuovere iniziative di collaborazione e lavoro di rete tra enti con una gestione sempre più sociale dell’abitare (Mozzana et al., 2023).
In quest’ottica appare rilevante prevedere una gestione condivisa della persona che vive la condizione di marginalità attivando un percorso di accompagnamento verso l’autonomia attraverso la messa in rete dei servizi del territorio e degli enti del Terzo Settore. Da queste premesse nasce il progetto “Accompagnamento all’Abitare” del Comune di Padova che prevede la collaborazione tra Settore Servizi Sociali, Cooperative sociali e Università, al fine di aiutare persone senza dimora nella transizione dalla strada o dai servizi a bassa soglia (quali dormitorio o appartamenti condivisi) all’inserimento in un’abitazione propria e stabile1.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Covid. Obbligo di mascherina nei reparti ospedalieri con fragili e anziani. Negli altri reparti la decisione spetterà alle Direzioni sanitarie. Ecco l’ordinanza del Ministero Salute

L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali. Per quanto riguarda gli ambulatori medici, la decisione resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Le nuove regole in vigore dal 1° maggio e fino al 31 dicembre 2023. L’ORDINANZA
Dal prossimo 1° maggio fino al 31 dicembre 2023, l’obbligo di mascherina all’interno degli ospedali resterà in vigore in quei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.
A stabilirlo è l’ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

 

 

NEWS:

lunedì 24 aprile 2023
Immobiliare, lo sviluppo del «senior living» richiede capacità di spesa

In Italia si investe ancora troppo poco: servono un cambio di mentalità e canoni mensili più accessibili. Siena inaugura a giugno 80 appartamenti per la terza età
Aprirà ufficialmente il 2 giugno a Siena uno degli ultimi investimenti nel campo del senior living. Il progetto Guild Siena è frutto della joint venture tra i due operatori internazionali Guild Living e Specht Group Italia. Il complesso di via di Malizia, non lontano dall’ospedale delle Scotte, era originariamente destinato a diventare un residence, ma il progetto è rimasto per anni incompiuto. «Si configura come un progetto di rigenerazione del territorio e riqualificazione a vantaggio di tutta
di tutta l’area – spiegano Eugene Marchese, fondatore di Guild Living e Luca Landini, socio e ceo di Specht Group Italia –. Abbiamo attivato un team di esperti globali per creare soluzioni abitative qualificate e improntate al benessere fisico, cognitivo ed emotivo delle persone anziane attive e indipendenti».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/04/2023


venerdì 21 aprile 2023
Le statistiche su povertà e spese delle famiglie 2022

In ragione dei cambiamenti intervenuti nell’indagine sulle Spese delle famiglie e della revisione della metodologia di stima della povertà assoluta, la diffusione dei dati di spese e povertà per il 2022 subirà alcune modifiche rispetto alle tempistiche consolidate. In particolare, le Statistiche Report “Le spese per i consumi delle famiglie. Anno 2022” e “Le statistiche dell’Istat sulla povertà. Anno 2022” usciranno, rispettivamente, il 18 ottobre e il 25 ottobre 2023.
Pertanto, l’ultimo anno disponibile dell’indicatore di povertà assoluta contenuto nel Rapporto Bes diffuso il 20 aprile, è quello riferito al 2021.
I dati aggiornati sulle spese per consumi e sulla povertà, normalmente scaricabili da I.stat, il datawarehouse ufficiale dell’Istat, saranno resi disponibili entro fine novembre. La ricostruzione delle serie storiche dei principali aggregati di spesa e indicatori di povertà è invece prevista per la fine dell’anno.

Leggi: Istat, 21/04/2023


venerdì 21 aprile 2023
Ecco come riusciremo a vivere più a lungo in un mondo che invecchia

Politiche per gli anziani, più investimenti nella sanità e assistenza domiciliare
Il mondo invecchia. Nel 2018, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di esseri umani con più di 65 anni ha superato quello dei bambini con meno di 5 anni. L’impatto di questo cambiamento si fa e si farà sempre più sentire su molti fronti, in primis sul sistema sanitario. I ricercatori si domandano quale sarà l’effetto della crescente longevità della popolazione sui sistemi sanitari e, di conseguenza, sull’economia dei Paesi. Il rapporto sempre crescente fra numero di pensionati e di lavoratori non potrà che causare, da una parte, un aumento della spesa per il programma pensionistico e, dall’altra, una riduzione delle entrate legate alla tassazione del lavoro. Il bilancio fra entrate fiscali e spesa pubblica è quindi destinato a cambiare. a spesa sanitaria.

Leggi: La Stampa, 21/04/2023


venerdì 21 aprile 2023
Emergenza casa

Mezzo milione di sfratti aumenti di mutui e affitti e lo stop ai sussidi legati al Reddito di cittadinanza così l’abitazione diventa un allarme sociale
Da un lato 450mila famiglie che rischiano di finire quest’anno in mezzo a una strada perché non essendo riuscite a pagare l’affitto si ritrovano uno sfratto esecutivo già tra le mani o si apprestano a riceverlo nel corso di questo 2023. Dall’altro circa un milione di nuclei familiari che teme di non
farcela a pagare la rata del mutuo, sempre più salata se a tasso variabile, comunque pesante anche a tasso fisso quando l’inflazione fa lievitare i prezzi del carrello della spesa dei più poveri. In mezzo 600mila possessori del reddito di cittadinanza che non solo a luglio dovranno dire addio a questo ma anche al collegato assegno fino a 280 euro mensili di sostegno per l’affitto. Altre 400mila famiglie non potranno più contare sui 500-2mila euro l’anno di aiuto da parte dei Comuni per pagare il canone, e altrettante dovranno fare a meno al contributo per «morosità incolpevole», fino a 12 mila euro l’anno per chi è sotto sfratto ed in serie difficoltà economiche.

Leggi: La Stampa, 21/04/2023


venerdì 21 aprile 2023
“Distretti sanitari: pieno sviluppo all’infermerie di famiglia e comunità”. Fnopi e Card siglano protocollo d’intesa

Mangiacavalli: “Distrettoìelemento che aiuta a ricomporre la frammentazione del nostro sistema salute, anche inserendo il sociale, e gli infermieri sono al centro e motore di questo cambiamento”. Volpe: “Senza il Distretto, sanità e Salute Pubblica non potranno superare la fase post pandemica ed essere pronte ad entrare in una nuova era“
Potenziare i distretti sanitari grazie alla figura soprattutto dell’infermiere di famiglia e comunità, non solo quale modello professionale, ma anche come riferimento culturale e organizzativo per le nuove politiche della sanità territoriale.
Questo l’obiettivo del Protocollo di intesa siglato tra Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche e la Card la Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto – Società Scientifica delle Attività Territoriali.
Per incentivare il ruolo dell’Infermiere all’interno degli ambiti distrettuali, a partire dalla figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità, le attività che il protocollo intende promuovere sono:

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/04/2023


giovedì 20 aprile 2023
Pnrr e la sfida dell’integrazione tra sanitario e sociale

L’obiettivo è perseguire una nuova strategia sanitaria, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati, in linea con i migliori paesi europei e che consideri, sempre più, il SSN come parte di un più ampio sistema di welfare comunitario,
La prossimità, l’innovazione e l’uguaglianza sono alla base di una concreta integrazione tra le Misure 6 e 5 del PNRR, rispettivamente l’assistenza sanitaria territoriale ed i servizi ed infrastrutture sociali attraverso 4 azioni: 1) Interventi finalizzati a sostenere le capacità genitoriale e a supportare le famiglie e i bambini in condizioni di vulnerabilità; 2) Interventi per una vita autonoma e per la deistituzionalizzazione delle persone anziane, in particolare non autosufficienti; 3) Interventi per rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata e prevenire il ricorso in ospedale; 4) Interventi per rafforzare i servizi sociali attraverso l’introduzione di meccanismi di condivisione e supervisione degli assistenti sociali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/04/2023


mercoledì 19 aprile 2023
La Spagna mette un tetto agli affitti. L’Italia può fare qualcosa? Idee

Tra la misura del governo di Madrid e l’inazione di quello italiano ci sono delle vie di mezzo. Milano cerca una soluzione. Qualche idea
La crescita del costo degli affitti è una delle questioni più rilevanti in tutte le città europee, ad esempio a Milano dal 2015 sono saliti del 45 per cento, un dato simile a quella delle città spagnole, mentre quello delle altre città italiane attrattive è un po’ inferiore. E’ il motivo per cui il comune di Milano ha presentato il mese scorso una nuova Strategia per l’abitare e 13 città italiane hanno promosso 5 punti di lavoro sui quali confrontarsi col governo (a ora senza esito). Ieri la Spagna ha approvato una legge che dice cose che appaiono quasi incredibili rispetto al dibattito politico italiano: il governo Sanchez ha stabilito per legge un tetto alla crescita degli affitti (3 per cento, in attesa che venga creato un indice specifico), ha previsto che 50.000 case di proprietà della Sareb (una sorta di bad company statale) diventino case popolari consegnate agli enti locali, e ha stabilito l’obiettivo per cui il 20 percento dei cittadini di aree ad alta tensione abitativa entro 20 anni abiti in case pubbliche contro l’attuale 3 per cento. Tra l’imporre un tetto agli affitti come fa la Spagna (ma anche città come Parigi e New York), e non fare niente come accade in Italia, ci sono delle onorevoli vie di mezzo.

Leggi: Il Foglio, 19/04/2023


mercoledì 19 aprile 2023
Forte impennata negli ultimi due anni dell’indice ISTAT. Subito la sospensione dell’adeguamento sugli affitti

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Negli ultimi due anni le indicizzazioni Istat sono salite in maniera esponenziale: l’adeguamento relativo a marzo 2022 era del +6,4%, mentre l’Istat di marzo 2023 è salito a + 7,4%; nel 2021 la rivalutazione dell’indice si attestava, sempre nello stesso mese di marzo, a +0,7%.
Di fatto nel periodo 2021/2023 si è registrato un aumento per gli affitti del +6,7% che grava pesantemente sul costo delle locazioni.

Leggi: Sunia, 19/04/2023


mercoledì 19 aprile 2023
Crisi climatica e rigenerazione urbana – di Stefano Ciafani | Pres. Naz. Legambiente e Mimmo Fontana Segr. Naz. Legambiente

Il cambiamento climatico impone profonde modifiche al nostro modo di vivere. Cambierà le nostre case e le nostre città. Ovviamente non si tratta solo di un cambiamento fisico ma avrà inevitabili ricadute sociali. Sta già avvenendo in tutto il mondo, con aree che diventano inabitabili alimentando migrazioni epocali, ma anche con le comunità più avanzate che cominciano ad adattarsi alle nuove condizioni. Come tutti, anche in Italia abbiamo due opzioni: mettere la testa sotto la sabbia aspettando l’irreparabile, come sta facendo il nostro governo in sede europea opponendosi ideologicamente alla modifica della direttiva sull’efficientamento energetico delle case, oppure, cogliendo l’ineluttabilità di questo processo, trasformarlo in una grande occasione di sviluppo.

Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023


mercoledì 19 aprile 2023
Al centro nuove politiche abitative – Stefano Chiappelli Segretario generale del SUNIA

Le conseguenze socio-economi che della pandemia e della situazione internazionale hanno contribuito negli ultimi anni ad un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, in un quadro che già vedeva lo stato di abbandono delle periferie e dei quartieri popolari, la riqualificazione urbana e sociale, la rigenera zione urbana, l’aumento dell’offerta abitativa a canone sociale, come questioni irrisolte da riportare al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale, attraverso politiche strutturali.
Secondo i dati Istat nel 2021, 18,2 milioni di famiglie (70,8% del totale) sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, mentre 5,2 milioni (20,5%) vivono in af fitto e 2,2 milioni (8,7%) dispongono del l’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito. L’affitto è più diffuso tra le famiglie meno abbienti.

Leggi: Fillea Cgil, 19/04/2023


martedì 18 aprile 2023
Alterazione cognitiva lieve: atteggiamento positivo verso la vecchiaia aiuta a guarire

L’ottimismo aiuta a superare i deficit di alterazione cognitiva che si verificano normalmente con l’avanzare dell’età. Pensare alla vecchiaia come un tempo di opportunità consente al cervello di ritardare lo sviluppo un lieve decadimento cognitivo. E’ quanto emerge da uno studio finanziato dal National Institute on Aging degli USA
Gli anziani con lieve alterazione cognitiva hanno il 30% in più di probabilità di tornare a una funzionalità cognitiva normale se pensare in modo positivo alla vecchiaia fa parte della loro filosofia di vita. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA Network Open e condotto da ricercatori della Yale School of Public Health.
“La maggior parte delle persone che soffre di lieve alterazione cognitiva presume che non ci sia alcuna possibilità di recupero della funzionalità cognitiva normale, ma in realtà non è così: la metà di questi pazienti torna alla condizione precedente – commenta Becca Levy, psicologa e autrice principale dello studio – Poco si sa sul perché alcuni guariscono mentre altri no. Abbiamo preso in esame le convinzioni positive sull’età avanzata, per vedere se un modo di pensare positivo potesse fornire una risposta adeguata “.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023


martedì 18 aprile 2023
Alzheimer, nasce intergruppo parlamentare. Ricercatori e pazienti: rifinanziare il Fondo nazionale

Promotrice dell’intergruppo la senatrice Barbara Guidolin (M5S) che intende sensibilizzare politica e opinione pubblica sulle demenze. Ventuno i progetti finanziati dal fondo. Berardinelli, presidente di Alzheimer Uniti Italia, denuncia: “In alcuni CDCD anche nove mesi di attesa per una visita”.
In Italia esistono un milione e duecentomila persone con Alzheimer. E le demenze costano complessivamente tra i 16 e 18 miliardi. Numeri con cui tutti dobbiamo fare i conti, in primis il legislatore che ora dovrà valutare se rifinanziare il Fondo per l’Alzheimer, istituito dalla legge di Bilancio 2021 e da cui a distanza di 15 mesi stanno per nascere 21 progetti.
Se n’è parlato nel corso della conferenza “Emergenza Alzheimer: le risorse di una sfida possibile” organizzata dalla senatrice pentastellata Barbara Guidolin che ha annunciato l’istituzione di un intergruppo parlamentare Alzheimer che possa sensibilizzare governo e opinione pubblica su una patologia che coinvolge tre milioni di caregiver che chiedono di non essere lasciati soli dallo Stato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/04/2023


martedì 18 aprile 2023
Infermieri di famiglia, l’Italia arranca

Nursing Up: “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”
Infermieri di famiglia, l’Europa corre avanti l’Italia invece arranca. A denunciarlo è Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. “Mentre l’Europa corre veloce verso il rilancio della sanità territoriale, l’Italia conta appena 3 mila professionisti inseriti nelle nostre regioni, a fronte di un fabbisogno di 25 mila unità, secondo gli standard indicati dal nuovo Pnrr”.
Nursing Up ha provato a comprendere in che modo le Regioni stiano inserendo questo professionista, il cui ruolo è garantito da una legge, quella del 17 luglio 2020 n. 77, che ne sancisce il riconoscimento ufficiale.

Leggi: Redattore Sociale, 18/04/2023


REGIONI:

mercoledì 19 aprile 2023
Le Centrali Operative Territoriali nella Città di Torino: un modello innovativo per le aree metropolitane

L’articolo approfondisce il ruolo operativo delle Centrali Operative Territoriali (COT), previste dalla Missione 6 “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In particolare, viene analizzato il modello organizzativo con cui le COT sono state introdotte in Piemonte, con un focus sulla città metropolitana di Torino.
di Franco Cirio (Responsabile infermieristico dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Torino), Fabiano Zanchi (Dirigente delle Professioni Sanitarie dell’ASL Città di Torino e Docente a contratto all’Università degli Studi di Torino)
All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, approvato dal Consiglio dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea in data 13 luglio 2021, si indicano alcune misure di riorganizzazione dei Servizi territoriali. In particolare, nella Missione 6 “Salute”, che si occupa di “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, si programma l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT) a livello nazionale, una in ogni Distretto sanitario, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Le COT, secondo quanto indicato dal DM 77 del 23/05/2022, insieme alle Case e agli Ospedali di comunità, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Unità di continuità assistenziale, costituiscono nei Distretti l’articolazione organizzativo-funzionale dell’Azienda sanitaria locale (ASL) sul territorio.

Leggi: I Luoghi della Cura, 19/04/2023


IN AGENDA:

Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.

A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana

Leggi: Welforum


Martedi 9 Maggio dalle ore 10 Assemblea davanti al Consiglio Regionale della Liguria per il “blocco degli aumenti ISTAT dell’affitto”

Nelle case popolari manca da troppo tempo la manutenzione ordinaria per vivere decentemente e con dignità.

Leggi: Sunia


Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica

Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private

Leggi: Wikicfp


Case e trasporti green: un obiettivo europeo

Il 9 Maggio 2023 – 10:00 – 15:45 si svolgerà alla Temple University il convegno “Case e trasporti green: un obiettivo europeo
Roma – Temple University – Lungotevere Arnaldo da Brescia,15.
Il convegno organizzato da Kyoto Club, Temple University e dal dipartimento di Architettura di Roma Tre verterà sulla normativa dell’Unione europea riguardante le case e i trasporti green.
Il programma al 24/04 – Iscriviti ora

Leggi: Kyoto Club


CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute

Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento

Leggi: Volontariato Lazio


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Per le riforme sugli anziani serve chiarezza di idee e politiche coraggiose – di Roberto Polillo

Il governo vuole mettere mano a una materia che riguarda l’intero sistema di infrastrutture portanti della società e si illude di poterlo realizzare senza coinvolgere i diretti attori del campo
Nel suo interessante intervento su QS sulla legge delega per le politiche per gli anziani Filippo Palumbo, dopo un’accurata analisi del testo legislativo, conclude affermando “Come si vede l’intrecciarsi e il sovrapporsi di riferimenti normativi è veramente eccessivo. Troppe priorità significa nessuna priorità. Sembra che il provvedimento si mantenga sospeso. È una riforma? È un testo unico? È l’una e l’altro? L’impressione è quella di una ultima nave che sta per partire e per non sbagliare vi si imbarca tutto il possibile”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Politiche per gli Anziani: fare elenchi di cose utili da fare non significa programmare – di Filippo Palumbo

Il testo pubblicato in G.U. della legge delega per le politiche per gli anziani conferma dubbi e preoccupazioni. L’impostazione della legge delega basata su un doppio livello di valutazione potrebbe anche funzionare ma è contraddetta dal contenuto di alcuni articoli dove si fa la scelta di non scegliere, rinunciando all’individuazione di priorità legate a scadenze e supportate da risorse adeguate
Con questa nota, diamo seguito a un precedente contributo che sul tema della legge delega per le politiche in favore delle persone anziane che su questo argomento (si era nella fase finale di approvazione del testo del Disegno di legge delega) era stato pubblicato su QS con alcune preoccupate valutazioni.
Ora che il provvedimento è legge e si apre il cammino per la scrittura dei decreti legislativi è opportuno tornare su questa questione.
In via generale non si può non rilevare che il provvedimento, i cui contenuti specifici non si discostano significatamene da quanto già predisposto dal precedente Governo, va valutato non solo in sé ma anche in riferimento ai molteplici elementi di allarme e preoccupazione sul Servizio sanitario nazionale che in questi ultimi mesi si sono molto accentuati.

Leggi: Quotidiano Sanità


Sistemi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti: quali premesse per l’implementazione della riforma nazionale anziani?

I sistemi socio-sanitari delle diverse Regioni italiane hanno assunto nel tempo posizionamenti strategici ampiamente diversificati riguardo a mission dei servizi, modalità di accesso, modelli di finanziamento e tariffazione, standard. I contenuti che dovranno essere affrontati dalle diverse deleghe assegnate al Governo rispetto alle politiche in favore delle persone anziane, presuppongono una rivisitazione di questi temi in una chiave di omogeneità e uniformità nazionale: l’attuale eterogeneità regionale determina la necessità di una riflessione dedicata.
di Elisabetta Notarnicola (CERGAS SDA Bocconi), Eleonora Perobelli (CERGAS SDA Bocconi)
Qual è il posizionamento strategico attuale delle diverse Regioni e quali temi si pongono rispetto all’implementazione della riforma? Proponiamo qui l’analisi, presentata nel 5° Rapporto dell’Osservatorio Long-Term Care, su 12 Regioni1, commentando alcune disposizioni introdotte con il disegno di legge di riforma del sistema, appena adottato. Utilizzando i servizi residenziali dedicati agli anziani non autosufficienti come emblematici dei sistemi socio-sanitari, lo studio ha passato in rassegna e confrontato fra loro diversi elementi di policy regionale, in modo da tratteggiare un posizionamento strategico dei diversi sistemi.

Leggi: I Luoghi della Cura


Rapporto sul benessere equo e sostenibile – Anno 2022

L’Istat presenta la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
L’analisi dei domini in cui è articolato il benessere (Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi), presentata in 12 capitoli, consente una lettura degli andamenti più recenti degli indicatori e il confronto con il periodo pre-pandemico. Oltre la metà dei 152 indicatori Bes è aggiornata al 2022 con dati definitivi.
Il Rapporto propone anche un capitolo iniziale di sintesi che in questa edizione è incentrato sull’analisi dell’evoluzione recente del benessere, con particolare attenzione agli squilibri territoriali e alle differenze di genere e per classi di età.

Leggi: Istat


Istat, rapporto Bes: “La salute degli italiani peggiora, soprattutto per gli adulti e i giovani”

La conferma dagli indicatori della decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) che analizza 12 aree di benessere della persona, compresa la salute. I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita. In una situazione intermedia si trovano i domini Salute e Ambiente: nel primo il 36% circa degli indicatori è rimasto stabile, una quota analoga di indicatori è migliorata, ma oltre un quarto si trova su livelli peggiori rispetto al 2019. E per adulti e giovani le cose vanno ancora peggio. IL CAPITOLO SALUTE.
L’Istat ha presentato oggi la decima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Il rapporto analizza nel dettaglio l’andamento nel tempo e il confronto con il periodo pre-pandemia dei diversi indicatori in 12 aree in cui è articolato il “benessere” delle persone: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.

Leggi: Quotidiano Sanità


Città e comunità a misura di anziano. Ecco come fare: una nuova guida dall’Oms

La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere programmi nazionali in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare. LA GUIDA.
“Poiché l’invecchiamento della popolazione e l’urbanizzazione progrediscono rapidamente in tutto il mondo, rendere le nostre città e comunità più a misura di anziano è fondamentale per massimizzare le opportunità offerte da una vita più lunga”.
Parte da questa premessa la nuova guida pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità dal titolo “Programmi nazionali per città e comunità a misura di anziano”.
La guida fornisce indicazioni approfondite su come avviare e sostenere questi programmi in ogni paese per accelerare la creazione di ambienti a misura di anziano: migliori luoghi in cui crescere, vivere, lavorare, giocare e invecchiare.

Leggi: Quotidiano Sanità


20.4.2023 – Pensioni di vecchiaia e anzianità

Italia e altri paesi europei – Roberto Artoni
In queste note ci soffermiamo sulle pensioni di vecchiaia e di anzianità. Le erogazioni a questo titolo sono la struttura portante di tutti i sistemi di protezione sociale sia per le dimensioni macroeconomiche, sia per la rilevanza del patto intergenerazionale alla base dei sistemi pensionistici1.
Analizzeremo le caratteristiche delle pensioni vigenti in Italia sotto tre profili: in una dimensione comparata, in questo scritto, paragoneremo il nostro sistema pensionistico con quello vigente in alcuni significativi paesi europei. Esamineremo in un secondo articolo la distribuzione dei benefici per classi di reddito. Infine, utilizzando le proiezioni elaborate a livello governativo, delineeremo le prospettive per i prossimi anni.

Leggi: Welforum


 

 

 

 

 

Il giorno della libertà. Il numero di aprile di LiberEtà

Il numero di aprile di LiberEtà si apre con un editoriale del direttore, Giuseppe Mennella, per ricordare la strage di migranti avvenuta lo scorso 26 febbraio a Cutro (clicca qui per l’anteprima). Dietro tragedie come quella non c’è fatalità, ma responsabilità anche di natura politica, davanti alle quali è inevitabile il richiamo ai valori di solidarietà, umanità, uguaglianza, cioè i valori della Costituzione. Abbiamo deciso di celebrarla la nostra Carta repubblicana riportando uno stralcio del monologo che Roberto Benigni ha recitato sul palco dell’Ariston alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.


NEWS:

lunedì 17 aprile 2023
L’assegno per gli anziani parte da 12 miliardi

La spesa per l’indennità di accompagnamento sarà la base del nuovo aiuto per i soggetti non autosufficienti. Per il Def i costi per l’assistenza «long term care» arriveranno al 2,4% del Pil nel 2070
Una prestazione universale in denaro o in servizi per assistere gli anziani non autosufficienti (come opzione, al posto dell’indennità di accompagnamento), la revisione degli aiuti fiscali e contributivi per chi si avvale di un assistente familiare, come una badante, percorsi formativi per elevare il livello professionale del personale che si occupa di chi è più avanti con l’età.
Sono alcune misure previste dalla legge delega 33/2023 che punta a riformare le politiche a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti. La legge, predisposta dal Governo Draghi nel 2022, è stata poi portata avanti dal Governo Meloni e approvata definitivamente dalla Camera il 21 Marzo. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale nei tempi previsti dal PNRR, al quale è collegata, è in vigore dal 31 Marzo.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/04/2023


lunedì 17 aprile 2023
Housing sociale e rigenerazione urbana, il Giro d’Italia della Csr sbarca a Padova

A Padova, in Università, l’ottava tappa del Giro d’Italia della Csr, durante il quale si parlerà di nuova urbanizzazione, che, attraverso la sostenibilità sociale e ambientale, punta a creare città più vivibili, a misura d’uomo
Per la sua ottava tappa, in programma per mercoledì 19 aprile, il Giro d’Italia della Csr sbarca in Veneto, a Padova, dopo aver attraversato altre sette regioni, per diffondere la cultura della sostenibilità. Tema dell’incontro sarà la nuova urbanizzazione – le cui parole chiave sono housing sociale, city region funzionali e rigenerazione urbana –, che si basa sulla sostenibilità ambientale e su quella sociale per garantire spazi urbani più verdi, equi e vivibili.

Leggi: Vita, 17/04/2023


sabato 15 aprile 2023
Catasto, torna la riforma nel Def ma per il ministero è solo una ricognizione

Nel Def è rispuntata la riforma del Catasto «secondo i valori di mercato». La norma (voluta dalla Ue) alla quale, durante il governo Draghi, tanta guerra avevano fatto Lega e Forza Italia e che nel marzo dello scorso anno era stato il nodo del contendere che aveva quasi portato alla caduta del governo. In un passaggio del Documento di economia e finanza si legge proprio: «Adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale, per ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, in particolare mediante una revisione delle aliquote d’imposta marginali effettive, l’allineamento dei valori catastali ai valori di mercato corrente…». Il centrodestra ha dunque cambiato idea?

Leggi: Corriere della Sera, 15/04/2023


venerdì 14 aprile 2023
“I Lea vanno aggiornati per evitare obsolescenza delle cure e garantire l’eguaglianza nell’accesso alle migliori prestazioni sul territorio nazionale”. Il richiamo della Consulta

Lo ha ribadito ieri la presidente della Corte Costituzionale Sciarra nella sua Relazione annuale rimarcando che la “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Consulta. Sciarra ha poi sottolineato che “i principi di finanza pubblica devono essere letti in armonia con la tutela dei diritti e il soddisfacimento dei bisogni delle persone, tutela che non può non coinvolgere, nel rispetto delle specifiche sfere di competenza, sia lo Stato sia le Regioni”. LA RELAZIONE.
La “salute” è una delle parole chiave nell’attività della Corte Costituzionale. Lo ha ribadito ieri la presidente della Consulta Silvana Sciarra nella sua Relazione annuale sull’attività della Corte che, al tema della salute, ha dedicato diverse riflessioni ricordando alcune delle principali decisioni adottate nel corso del 2022.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/04/2023


giovedì 13 aprile 2023
Una nuova politica per la casa – di Rossella Muroni, Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni

Mentre l’inflazione erode il potere di acquisto degli italiani, aumentano il costo di mutui e affitti, le disuguaglianze e le povertà, come pure il numero di persone che non riescono ad avere una soluzione abitativa stabile. Tra liste di attesa per le case popolari che si allungano, caro affitti, sfratti e occupazioni, la casa diventa sempre più spesso un miraggio, piuttosto che essere un diritto.
Per riportare le politiche abitative, da decenni ai margini dell’azione di governo, al centro dell’agenda nazionale le assessore e gli assessori alla Casa di undici città riuniti a Bologna insieme all’Anci hanno lanciato cinque proposte all’esecutivo. Gli amministratori di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino e Verona concordano su cinque punti che diventano una piattaforma concreta.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 13/04/2023


giovedì 13 aprile 2023
Def. Nel 2023 per la sanità la spesa aumenta di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 e si attesta al 6,7% del Pil. Ma dal 2024 confermata la discesa (anche se meno marcata) fino al 6,2% nel 2026

Migliorano nel Documento di Economia e Finanza le previsioni per il comparto rispetto alla Nadef di novembre. Per il 2023 la spesa si attesta a 136,043 mld (6,7% del Pil) in crescita rispetto ai 131,724 mld della Nadef. Nel 2024 però la spesa è destinata a calare a 132,737 mld al 6,3% del Pil a causa delle minori spese per il Covid e al venir meno degli arretrati per il rinnovo del triennio 2019-2021 dei contratti. Nel 2025-2026 la previsione parla di una spesa al 6,2% del Pil. TESTI DEF 1-2
Più risorse per la sanità nel Def 2023 appena approvato dal Governo. Migliorano infatti le stime di spesa rispetto alla Nadef di novembre 2022. Ma vediamo i numeri.
La spesa sanitaria prevista per il 2023 è pari a 136.043 milioni, con un tasso di crescita del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente con un’incidenza sul Pil del 6,7%. Un progresso di 4,3 mld rispetto alla Nadef 2022 che segnalava per il 2023 una spesa a 131,724 mld con un’incidenza al 6,6% del Pil.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/04/2023


giovedì 13 aprile 2023
Bollette, l’elettricità aumenterà fino al 25% e il gas fino al 15%

L’Arera ha depositato la sua memoria sul decreto Bollette. E prevede nuovi rincari nella seconda parte dell’anno, trainati dai prezzi all’ingrosso e dalle quotazioni internazionali della materia prima
La tregua è già finita. Dopo il calo degli ultimi mesi, le bollette energetiche torneranno a salire. Tutta colpa dei prezzi di elettricità e gas, previsto in ripresa da qui a fin anno.
Bollette luce, verso un +10 e poi +25%
Per l’elettricità, famiglie e piccole imprese saranno destinate a spendere il 10 per cento in più nel terzo trimestre dell’anno rispetto alla tariffe del trimestre in corso, mentre i rincari saliranno del 25% nel periodo che va da ottobre a dicembre, sempre rispetto al trimestre in corso. Detto in altre termini, non bisogna fare l’errore di sommare gli aumenti.
Anche il gas è destinato a rincarare

Leggi: La Repubblica, 13/04/2023


mercoledì 12 aprile 2023
Commissione d’inchiesta Covid. Approvato un testo base in Affari Sociali. Si indagherà anche sui vaccini ma non sull’operato delle Regioni. La protesta di M5S e PD che si astengono dal voto

“Che cosa hanno da nascondere? Noi non abbiamo nulla da temere e proprio per questo abbiamo manifestato la nostra disponibilità anche al confronto su questa proposta di legge, disponibilità che non è stata raccolta e per questo motivo abbiamo abbandonato la Commissione al momento del voto”. Così il M5S che contesta la decisione di lasciare fuori dall’indagine l’operato delle Regioni. Per il Pd presenti “inaccettabili forzature no vax, si mette in dubbio l’utilità dei vaccini”. Ma il Centrodestra difende il testo approvato anche dal Terzo polo. IL TESTO
La Commissione Affari sociali della Camera ha adottato il testo base per l’istituzione della Commissione bicamerale di inchiesta sul Covid. A votare a favore il Centrodestra unito e il Terzo polo. Proteste da parte delle opposizioni con il PD che si astiene dal voto e il M5S che abbandona l’aula a causa sia del mancato coinvolgimento delle Regioni nelle indagini che per la volontà di tirare in mezzo anche gli stessi vaccini contro il Covid. Fissato a martedì 18 aprile alle ore 18 il termine per la presentazione degli emendamenti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/04/2023


martedì 11 aprile 2023
Schillaci disegna la nuova sanità territoriale: “I giovani medici di famiglia nelle Case di Comunità e rafforzare le farmacie”

Il Ministro della Salute in un’intervista a il Messaggero torna poi a parlare della depenalizzazione dell’errore medico tranne che in caso di dolo: “Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto”. Sul Decreto tariffe: “Manca poco”. E sulla libera professione degli infermieri: “Fino al 2025 sarà una sperimentazione”.
“Noi abbiamo intavolato sin dai primi giorni del mio arrivo un continuo rapporto con i rappresentanti dei medici di medicina generale. Sono indispensabili nella governance della sanità pubblica. Il carico di adempimenti burocratici per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie.

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/04/2023


martedì 11 aprile 2023
Anziani, Uneba: «Nella revisione del Pnrr, più attenzione a socio-sanitario»

L’Unione che raggruppa circa un migliaio di rsa, comunità alloggio e centri diurni del Terzo settore scrive a Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al governatore Fedriga in rappresentanza delle Regioni: «La revisione della misura Missione 6 Salute, porti una maggiore attenzione agli enti non profit del settore sociosanitario, con scelte conseguenti nell’attribuzione delle risorse»
«Più attenzione al non profit del sociosanitario nella revisione in corso del Piano nazionale di riprese e resilienza – Pnrr»: è quanto chiede l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale – Uneba in una lettera alla premier Giorgia Meloni, al ministro della salute Orazio Schillaci, al ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, al viceministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, al commissario europeo Paolo Gentiloni, al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.
Uneba, con i suoi circa 1.000 associati, è la voce degli enti del Terzo Settore di Rsa, centri diurni, comunità alloggio, assistenza domiciliare, e in particolare del non profit di radici cristiane.

Leggi: Vita, 11/04/2023


venerdì 7 aprile 2023
Riforma non autosufficienza, stiamo imboccando la via sbagliata?

Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, critica la legge di riforma della non autosufficienza da poco approvata dal Parlamento. Sotto accusa il fatto che gli anziani malati non autosufficienti passeranno dal perimetro di competenza del Servizio sanitario nazionale con i suoi Lea al comparto delle prestazioni di assistenza sociale (con più recenti e meno finanziati Leps) vincolate a parametri socio-economici
Riceviamo da Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione promozione sociale, questo contributo molto critico sulla legge di riforma della non autosufficienza, da poco approvata dal Parlamento. VITA è uno spazio aperto alle idee e al confronto e sta seguendo con attenzione, da tempo, la necessaria riforma dei servizi dedicati alla non autosufficienza: ben vengano il dibattito e il confronto, anche perché solo se questo diventerà un tema centrale del dibattito pubblico sarà anche un tema centrale per l’agenda della politica. Su VITA abbiamo sostenuto la necessità di dare corso a questa riforma, raccogliendo l’urgenza delle famiglie.

Leggi: Vita, 07/04/2023


venerdì 7 aprile 2023
«Casa, è emergenza sociale». I comuni lanciano l’allarme

I sindaci al governo: «Senza misure adeguate sono a rischio i servizi essenziali»
La contraddizione è evidente: da una parte la maggioranza in parlamento grida all’allarme occupazioni, scatenando la guerra tra poveri e innescando l’ennesima spirale repressiva, dall’altra chi è impegnato nella gestione quotidiana delle emergenze sociali invoca misure adeguate alle nuove sfide urbanistiche. Ecco allora che gli amministratori di undici da Bologna insieme all’Anci chiedono un cambio di passo nelle politiche abitative.
GLI ASSESSORI di Bergamo, Bologna, Firenze, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino, Verona formulano cinque proposte. Innanzitutto una legge sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, insieme al rifinanziamento del programma di interventi per il recupero degli immobili e delle case popolari e all’assegnazione gratuita ai comuni degli immobili di enti rimasti inutilizzati da destinare al contrasto all’emergenza abitativa e a residenze per studenti.

Leggi: Il Manifesto, 07/04/2023


giovedì 6 aprile 2023
La spesa sanitaria? Sempre più a carico delle famiglie

Secondo un rapporto di Gimbe, quasi un quarto della spesa sanitaria in Italia è ormai sulle spalle dei privati. Mentre il divario tra Nord e Sud cresce sempre di più. Tra il 2021 e il 2022, si è però ridotto il numero di chi ha rinunciato alle cure
La tendenza era già stata fotografata da vari osservatori e istituzioni, se non altro in valori assoluti: negli ultimi tre anni la spesa sanitaria a carico dei cittadini è salita di tre miliardi, e se si guarda agli ultimi dieci anni, non si possono che trovare conferme. Dieci miliardi in più sborsati dai cittadini direttamente dalle loro tasche. Ora è Gimbe a fare l’istantanea, non recentissima, ma abbastanza vicina nel tempo: nel 2021, la spesa sanitaria in Italia ha raggiunto i 168 miliardi, di cui 127 di spesa pubblica (75,6%), 36,5 (21,8%) a carico delle famiglie e 4,5 (2,7%) sostenuti da fondi sanitari e assicurazioni. Quasi 40 miliardi di euro sulle spalle dei privati che evidenziano tutto l’affanno del Servizio sanitario nazionale a garantire prestazioni accessibili a tutti.

Leggi: Liberetà, 06/04/2023


giovedì 6 aprile 2023
Le città contro gli affitti brevi ai turisti: “Ora serve una legge nazionale”

La proposta elaborata dagli studiosi di Alta tensione abitativa per ridurre le camere e gli appartamenti locati su Airbnb. I sindaci: “Il mercato dei micro-affitti è diventato socialmente insostenibile, gonfia i prezzi e sottrae case ai residenti”
Sono almeno sei anni che guardandola attraverso la lente degli affitti brevi la cartina dell’Italia sembra un quadro di Seurat: una miriade di puntini colorati e a ogni puntino corrisponde un alloggio messo a rendita per una o due notti su Airbnb. E sono quasi altrettanti anni che si discute di come smacchiare la mappa e mettere un freno alle locazioni turistiche per fermare lo spopolamento dei centri urbani, la vertigine dei prezzi che droga il mercato, la sottrazione di case per i residenti.
Ora è dai sindaci delle metropoli e delle città d’arte che parte l’ultimo assalto agli affitti brevi: «Serve una legge nazionale», dicono da Venezia a Bologna, da Milano a Napoli.

Leggi: La Repubblica, 06/04/2023


giovedì 6 aprile 2023
Case green, solo 1 italiano su 4 disposto a ristrutturare senza Superbonus

Il cappotto all’edificio lo faccio se lo paga lo Stato. Non che ci fossero molti dubbi, ma l’indagine condotta da Ipsos per Unipol è eloquente: se anche la direttiva case green fosse recepita dal nostro Paese solo l’8% degli interpellati sarebbe disposto ad effettuare opere di efficientamento energetico. Abbiamo citato il cappotto perché la direttiva, applicata nella formulazione licenziata in prima lettura dal parlamento Ue, prevede che aregime, tranne alcune eccezioni riguardanti gli edifici storici, gli immobili siano almeno in classe energetica D; di fatto per ottenere questo risultato gli edifici in classe G ed F dovrebbero effettuare i lavori agevolati dal Superbonus, mentre probabilmente per le case in classe E basterà di meno.

Leggi: Corriere della Sera, 06/04/2023


giovedì 6 aprile 2023
Con il Covid cambiata la spesa sociale dei comuni: picco per la povertà, sotto la media Ue famiglie e disabili

Lo evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali”. Nel 2020 è aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio e persone senza dimora. In forte crescita i contributi a sostegno del reddito: 377 mila nel 2020; 743 mila i beneficiari dei buoni spesa per emergenza alimentare (erano 21.500 nel 2019). Al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale
In emergenza sanitaria cambia la spesa sociale dei comuni: picco per il contrasto alla povertà. E’, in sintesi, quanto evidenzia l’Istat nel report “Spesa dei comuni per i servizi sociali. Anno 2020”.
Proprio nel 2020, infatti, i Comuni hanno dovuto affrontare un anomalo incremento dei bisogni assistenziali, a causa dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi sociale ed economica. È dunque aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio adulti e persone senza dimora (dal 7,4% al 12,2% della spesa complessiva).

Leggi: Redattore Sociale, 06/04/2023


mercoledì 5 aprile 2023
Se la spesa per la badante diventa insostenibile

Otto su dieci famiglie chiedono assegno universale maggiorato
A seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino e del conse­guente incremento dei prezzi delle materie prime, il tasso di infla­zione in Italia, già in aumento agli inizi del 2022, ha accelerato la sua ‘corsa’, raggiungendo alla fine dell’anno livelli che non si regi­stravano dalla metà del 1980. Questa situazione ha generato un forte impatto sulle famiglie che, in generale, hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi del 2022 un riadattamento del proprio stile di vita. La ‘galoppante’ inflazione ha, infatti, prodotto una diminuzione del potere d’acquisto, acuendo le diseguaglianze sociali fra le diverse compo­nenti della popolazione. In questo contesto, anche le spese per il settore domestico hanno subito un considerevole incremento a partire 2023.

Leggi: Welforum, 05/04/2023


mercoledì 5 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambiano Rsa e servizi residenziali?

La legge delega per la riforma della non autosufficienza supera la contrapposizione tra domiciliarità e residenzialità, per un continuum di servizi. Riformare la residenzialità è una grande sfida, per le diverse organizzazioni regionali, la carenza di personale, l’impossibilità ristrutturazioni sostanziali di alcuni edifici. Cosa serve? Risorse, per portare i posti letto più vicini alla media europea. E per retribuire gli operatori, perché non è pensabile che l’assistenza agli anziani sia sorretta da lavoro povero
Che cosa cambia per i servizi residenziali con la legge delega sulla non autosufficienza? È una domanda legittima, soprattutto se fatta dalle persone anziane interessate, dai loro familiari e dagli operatori del settore. La Legge 23 marzo 2023, n. 33 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” non è infatti di facile lettura e molti riferimenti non hanno ricadute concrete che la rendano più comprensibile. Vale la pena per rispondere alla domanda su cosa cambia per i servizi residenziali, riassumere il percorso previsto nella legge.

Leggi: Vita, 05/04/2023


mercoledì 5 aprile 2023
Dalle parrocchie, la “transizione abitativa”. La proposta del cardinal Zuppi

Recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti di transizione abitativa. Esperienze che devono poi essere riconosciute come punteggio in più nelle graduatorie Erp. E’ la proposta dell’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, lanciata questa mattina nel corso del convegno sull’abitare in città organizzata all’Opificio Golinelli. “Vogliamo continuare a recuperare alloggi e spazi nelle parrocchie per progetti transizioni abitative- afferma Zuppi- e ci piacerebbe che fossero riconosciuti anche dai Comuni, per garantire punteggi in più nelle graduatorie delle case popolari”. La Chiesa, assicura l’arcivescovo, “è pronta ad alleanze nuove nella difesa dei diritti di tutti, in particolare di quelli più fragili. La casa resta un bene primario. E mi colpisce che l’ultimo piano casa risalga a 60 anni fa”.

Leggi: Redattore Sociale, 05/04/2023


REGIONI:

lunedì 17 aprile 2023
Lombardia: ceto medio e caregiver sempre più in difficoltà

Presentato a Milano il Rapporto di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra Acli, Irs e Ars. Una parte del report analizza la condizione economica di 300mila utenti dei Caf Acli: i redditi delle donne si confermano più bassi di quelli degli uomini. La seconda parte del rapporto è dedicata a un approfondimento sulla dimensione di vulnerabilità, come quella della non autosufficienza di un familiare
Il ceto medio arranca sempre di più, dopo tre anni tormentati che hanno attraversato un lockdown e una crisi economica planetaria da cui ci stiamo lentamente riprendendo. La conferma, l’ennesima, è arrivata questa mattina a Milano durante la presentazione del primo Report di Over, l’Osservatorio vulnerabilità e resilienza nato dall’alleanza tra le Acli – Associazione cristiana lavoratori italiani della Lombardia e gli enti di ricerca Irs – Istituto per la ricerca sociale e Ars – Associazione per la ricerca sociale. Il rapporto restituisce un quadro informativo interessante e, per certi versi inedito, sul ceto medio lombardo..

Leggi: Vita, 17/04/2023


lunedì 17 aprile 2023
Fare spazio ai desideri in Rsa

Piacenza ospita due giorni di incontri, scambi e confronti sul tema dei bisogni degli anziani all’interno dei centri servizi per anziani in occasione della settima edizione del meeting delle professioni di cura promosso dalla casa editrice Dapero e rivolto a tutti i professionisti che operano nelle Rsa
Come fare spazio ai desideri in Rsa? È a questa domanda che i professionali che ogni giorno si prendono cura delle persone anziane e fragili cercheranno di dare risposta giovedì 20 e venerdì 21 aprile durante le plenarie, i workshop e gli incontri in programma nella villa settecentesca La volta del Vescovoin ccasione del meeting: “Come fare spazio ai desideri in Rsa? Modelli organizzativi per illuminare la qualità di vita” organizzato dalla casa editrice Dapero, così come voluto, fin dalla sua prima edizione del 2016, dal suo fondatore Renato Dapero, prematuramente scomparso nel 2021, che ha lasciato il testimone alla figlia Giulia Dapero.

Leggi: Vita, 17/04/2023


mercoledì 12 aprile 2023
Veneto, parte l’iter per creare gli ambiti territoriali sociali

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, ha presentato alla giunta, in prima lettura, il disegno di legge che rivede l’assetto organizzativo e istituzionale degli interventi e servizi sociali, istituendo gli Ambiti territoriali sociali (Ats). “L’iter del disegno di legge inizierà a breve- riferisce l’assessore- dopo la consultazione della Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria per il rilascio del parere, il testo sarà trasmesso al Consiglio regionale per essere esaminato dalle commissioni”. Gli Ats saranno “il contesto in cui sarà sviluppata la gestione associata dei servizi sociali: diverranno il fulcro della programmazione, della pianificazione, del coordinamento locale e della gestione della funzione socio-assistenziale, con una visione complessiva su di un territorio vasto rispetto a quello del singolo comune. Gestire la Pianificazione associata delle politiche sociali è la sfida alla quale i territori saranno accompagnati dalla Regione, in quanto solo attraverso la pianificazione associata intercomunale sarà possibile dare risposte di qualità ed uniformi ai cittadini, ed in questo percorso tutti i comuni saranno protagonisti e partecipi del cambiamento”, inquadra il progetto Lanzarin.

Leggi: Redattore Sociale, 12/04/2023


mercoledì 12 aprile 2023
Povertà energetica, a Roma il progetto “CONDOMINI SOLIDALI” sostiene 80 famiglie

Un aiuto concreto per oltre 80 famiglie residenti in 2 condomini di cohousing della Comunità di Sant’Egidio, che ospitano anziani in condizioni di vulnerabilità e altri soggetti fragili, attraverso il pagamento delle bollette e la formazione sul risparmio energetico: questo il progetto «Condomini solidali» promosso da Banco dell’energia – la fondazione nata per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di fragilità economica e sociale con un focus sui bisogni energetici – e la Comunità di Sant’Egidio – che, nella Capitale, ha risposto all’emergenza abitativa promuovendo una rete di condomini protetti e cohousing.
L’iniziativa, promossa dal Banco dell’Energia, è stata realizzata grazie al contributo di JTI Italia, fra i principali player del mercato italiano del tabacco, da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità.

Leggi: Assifero, 12/04/2023


IN AGENDA:

Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza

Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“

Leggi: Welforum


 Giornata Regionale per la Promozione dell’Invecchiamento Sano e Attivo – Bari, 20 aprile, ore 9.30

Si terrà giovedì 20 aprile 2023, presso la Sala Conferenze del V Piano – Sede Regione Puglia (Plesso assessorati) in via Gentile, 52 a Bari, la giornata regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo.
L’evento costituisce un’importante occasione per approfondire le strategie e le azioni intraprese dalla Regione Puglia per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo, condividere esperienze e buone pratiche, e creare sinergie tra i diversi attori coinvolti.

Leggi: Regione Puglia


Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione

Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.

Leggi: Caregiver Day


Milano: 4 maggio – 10.00-17.00: “Diritti senza dimora. Il contrasto alla povertà estrema tra nuovi bisogni e nuove sfide”. Ariosto Spazio Cinema, via Ludovico Ariosto 16.

A brevissimo disponibili programma e modalità di iscrizione. Scarica qui il Save the date.
Evento promosso da Welforum.it, in collaborazione con IRS, ARS, fio.PSD, Federsanità Anci Toscana

Leggi: Welforum


Call For Papers: Per una nuova casa italiana 2023 : Per una nuova casa italiana, terzo convegno nazionale, Casa privata vs Casa pubblica

Lancio della Call for Proposals: 30 marzo
Invio delle proposte: 28 aprile
Convegno: 22 giugno – Venezia
Invio del saggio per pubblicazione: 28 luglio
Il territorio nazionale presenta un vasto patrimonio residenziale in buona parte in abbandono o degradato che accomuna pubblico e privato. Mentre questa grande eredità, che appare proporsi come la Nuova casa italiana, continua a dilatarsi, la domanda di abitazioni a basso costo in città incede, così come le esigenze di nuove case private

Leggi: Wikicfp


CDSA – La non autosufficienza dell’anziano è un problema di salute

Mercoledì 17 maggio 2023, Ore 15-18 – Sala del Refettorio
Biblioteca della Camera dei Deputati Roma, Palazzo San Macuto, via del Seminario 76 – ( Piazza di San Macuto 57)
(Obbligatoria prenotazione)
Appello al Parlamento e al Governo perché le cure sanitarie e socio-sanitarie
siano a pieno titolo garantite dal Servizio sanitario nazionale, con inserimento
nei Lea di assegni di cura a carattere universalistico per promuovere la
domiciliarità e la salvaguardia del diritto all’indennità di accompagnamento

Leggi: Volontariato Lazio


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


 Welfair 2023. Dal 18 al 20 ottobre 2023 a Roma la fiera dove si costruisce il futuro della sanità
Una fiera dove medici, governance pubblica e grandi aziende high-tech si confronteranno sui temi concreti dei singoli processi sanitari. “La sanità è divenuta troppo complessa – dice Fabio Casasoli, amministratore unico di Fiera Roma -. Le parti della filiera hanno bisogno di lavorare assieme. Welfair farà la differenza per i cittadini, per il Sistema salute in Italia e per Roma. Qui si costruirà la sanità del futuro”.

Leggi: Quotidiano Sanità


IN EVIDENZA:

Pensionati al lavoro: la nuova frontiera della longevità

Gli esperti di recruiting: il mercato ha bisogno del talento dei senior Serena Uccello
«Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9% della popolazione, oggi sono il 23 per cento. Nel 1960 inoltrarsi al di là dei 7° anni era una rarità. Un privilegio dei benestanti. Una fortuna. Un eroismo. Oggi la vecchiaia è un fenomeno di massa». Così scrive Lidia Ravera nel suo ultimo lavoro dal titolo «Age Pride – Per liberarci dai pregiudizi sull’età». E sul fronte dei pregiudizi uno è sicuramente quello che descrive il pensionamento come la fine della vita attiva.
A ribaltarlo è la biologia – la qualità dell’invecchiamento – ma anche e forse soprattutto le condizioni economiche: «Gli assegni pensionistici che si riducono, mediamente, dall’8o% dell’ultima retribuzione, secondo il sistema retributivo, al 65% con il passaggio a quello contributivo», spiega infatti lntoo, la società di GiGroup Holding leader in Italia nei servizi di sviluppo e transizione di carriera, in una nota che ha appena pubblicato tracciando anche una sorta di vademecum lavorativo e previdenziale «utile per un’attenta e precoce pianificazione della propria longevity professionale a seconda dell’età, della propria storia lavorativa e dei propri bisogni e desideri, individuali o familiari, e diventare così longennials

Leggi: Eco Stampa


Anziani. In Europa dichiarano un migliore stato di salute quelli che vivono in città. Anche in Italia

Lo rileva una ricerca Eurostat che ha messo a confronto la salute percepita (bene o molto bene) degli over 65 in generale con quella di coloro che vivono nelle città. Il confronto premia questi ultimi che sono soddisfatti della loro salute nel 42,5% dei casi a fronte di una media generale del 41%. In Italia la media generale è del 43,2% e sale al 44,7% per chi vive in città.
Le caratteristiche sociali e ambientali delle aree urbane sembrano giocare un ruolo importante nel determinare lo stato di salute della popolazione.
Lo sottolinea oggi Eurostat rendendo noto che nel 2021, a livello UE, il 42,5% delle persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città ha dichiarato di avere uno stato di salute buono o molto buono
Un dato di 2 punti percentuali superiore alla media nazionale per tutte le persone di questa fascia di età (41%).
Otto membri dell’UE hanno riferito quote superiori al 50% di persone di età pari o superiore a 65 anni che vivono in città con uno stato di salute buono o molto buono.

Leggi: Quotidiano Sanità


L’Italia nel 2032? Inevitabilmente più anziana e meno popolosa

Il Rapporto dell’Italian institute for the future analizza le previsioni demografiche per l’Italia e le conseguenze sulla società. Per garantire prosperità economica e benessere occorrono politiche nuove e urgenti. – di Maddalena Binda
Come cambierà l’Italia a causa del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione? Questa la domanda al centro del primo numero del Rapporto Italia 2032, realizzato dall’Italian institute for the future, intitolato “Scenari demografici e impatti generazionali”. Con il primo numero prende il via la nuova serie di pubblicazioni, intitolata Megatrends quarterly report, che verrà pubblicata a cadenza trimestrale.
A livello globale si sta assistendo a un progressivo invecchiamento della popolazione e a una diminuzione delle nascite: negli ultimi 70 anni le persone con meno di 20 anni sono passate dal 44% al 33%. L’Italia è tra Paesi con la popolazione più anziana al mondo e in Europa ha il più basso indice di fecondità, pari nel 2021 a 1,23 figli per donna.

Leggi: Futura Network


La specificità del lavoro in RSA: necessità e opportunità di una formazione dedicata

Il mondo delle RSA, posto sotto i riflettori dalla pandemia, non è ancora sufficientemente riconosciuto rispetto alla specificità di conoscenze e competenze che caratterizza il lavoro di medici e professioni sanitarie: occuparsi degli ospiti anziani enfatizza uno sguardo e un’azione globali sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista esistenziale. L’articolo sottolinea l’esigenza di riconoscere la specificità – e, implicitamente, la bellezza – del lavoro in RSA e di sensibilizzare l’Università ad approntare appositi percorsi di formazione e di crescita professionale. – di Gianluigi Perati (direttore sanitario Fondazione Vismara de’ Petri, San Bassano CR)
Da almeno quattro decenni le RSA sono profondamente cambiate rispetto al ruolo che avevano quando sono nate: ciò è avvenuto per rispondere all’evoluzione demografica e clinica delle persone anziane, più numerose e sempre più affette da pluricomorbidità e cronicità complessa. In questi tremendi anni di pandemia gli operatori delle RSA hanno sviluppato una sorta di rabbia positiva, che li ha portati a una consapevolezza mai così evidente prima e a una riflessione che potrebbe apparire banale, ma che in realtà è davvero urgente quanto poco considerata: ovvero, che le figure professionali che lavorano in RSA (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali, arti terapisti…) presentano una loro peculiarità e necessitano quindi di percorsi formativi specifici.

Leggi: I luoghi della Cura


L’inverno demografico, una sfida colossale. Ripensare la presa in carico – di Nicola Draoli

La politica stessa dovrà necessariamente smettere di promettere solo risposte prestazionali e cominciare a professare modelli di solidarietà comunitaria e di prese in carico precoci ed innovative. È una sfida colossale solo perché non abbiamo voluto parlarne concretamente per anni. Ma è forse una delle più importanti sfide che dobbiamo porci per rispondere a quell’inverno demografico che solo 20 anni fa sembrava così lontano e ora è dietro l’angolo.
Parlare della riforma territoriale, sia quella novellata dal DM 77 che più in generale dalla missione 5 e 6 del PNRR, richiede uno sguardo proiettato al futuro per comprenderne l’urgenza attuativa. Un’attuazione che richiede però di ragionare oltre la mera presenza di professionisti e di prestazioni erogabili e indagare forme diverse di prese in carico.
Lo scenario utile per orientare il ragionamento è rappresentato dall’inverno demografico.

Leggi: Quotidiano Sanità


OVER – Osservatorio vulnerabilità e resilienza – di Sergio Pasquinelli e Daniela Mesini

I cambiamenti estesi, profondi, che abbiamo attraversato negli ultimi anni ci hanno segnato. Hanno segnato la società italiana che ne sta uscendo trasfigurata, per molti motivi e da molti punti di vista. E hanno segnato la rete di relazioni in cui siamo immersi, ma che si ritrova talvolta con diverse smagliature. Le statistiche ci restituiscono il quadro di una società impoverita, dove la povertà conclamata è aumentata, ma dove si è anche allargata un’area di malessere: i non ancora poveri ma non più benestanti, una popolazione nuova che si affaccia al mondo dei servizi e dell’aiuto possibile. Nel mondo del lavoro si scopre un mercato profondamente disallineato tra la domanda e l’offerta, con grandi fabbisogni di personale qualificato che stentano ad essere coperti. La fatica dei giovani a emanciparsi, uscire dalla casa dei genitori, divenire adulti e generare nuovi nuclei è del tutto, e da anni, evidente.

Leggi: Welforum


“Nell’Italia dei centenari l’anziano è una risorsa. Serve un nuovo welfare” – di Francesca Zoccheddu

Intervista a Roberto Pili (Comunità mondiale della longevità): “Durante il Covid persone di 65 anni sono tornate al lavoro rivelandosi decisive anche come volontari”
ROBERTO Pili, medico di famiglia, ricercatore e presidente della Comunità mondiale della longevità, da anni segue i centenari della Sardegna. Ultimamente collabora a uno studio specifico sugli ultra anziani di Perdasdefogu, centro dell’Ogliastra di poco meno di 1800 abitanti, 9 dei quali ultracentenari.
Sorpreso dal quadro che emerge dal Rapporto Istat sull’aspettativa di vita in Italia?
«No, è un processo partito da decenni a livelli nazionale, mentre la Sardegna si conferma tra le regioni più vecchie del Paese, con zone dove c’è una concentrazione maggiore di ultra anziani e centenari.

Leggi: La Repubblica


Istat: “Speranza di vita 2022 in crescita per gli uomini (80,5 anni) ma stabile per le donne (84,8 anni)”. Allarme cambiamenti climatici: “Ormai è certo che influiscano sulla mortalità”

Lo rileva l’Istat in un nuovo rapporto demografico relativo al 2022 che ribadisce i dati generali sull’andamento della popolazione già anticipata nella nota dello scorso 20 marzo aggiungendo però alcuni approfondimenti sulla speranza di vita alla nascita e sulla mortalità. Il numero più alto dei decessi si è avuto in concomitanza dei mesi più rigidi, gennaio e dicembre, e nei mesi più caldi, luglio e agosto. IL RAPPORTO.
La speranza di vita alla nascita nel 2022 è stimata in 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne, solo per i primi si evidenzia, rispetto al 2021, un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più.
Per le donne, invece, il valore della speranza di vita alla nascita rimane invariato rispetto all’anno precedente.

Leggi: Quotidiano Sanità


L’Italia nel 2100. Saremo 8,8 milioni di abitanti in meno ma vivremo più a lungo

L’analisi Eurostat della demografia della popolazione europea consente un’analisi più dettagliata di confronto della situazione dei singoli stati dell’UE 27 e, nella parte in cui analizza la situazione nel dettaglio regionale, per quanto riguarda l’Italia anche delle proiezioni relative alle singole province.
Nel 2100 rispetto al 2022 l’Italia avrà 8.835.609 cittadini in meno, di cui 3.382.337 maschi e 5.453.272 femmine. Gli italiani saranno più vecchi in media di 5 anni (+5,3 i maschi e +4,8 le femmine) e con una speranza di vita alla nascita di 89,9 anni per i maschi (+8,8) e di 93,5 anni per le femmine (+8).
Eurostat nelle sue proiezioni demogra \fiche per l’Europa, mostra per l’Italia una forte tendenza all’invecchiamento e alla riduzione degli abitanti, sicuramente con maggiori bisogni sanitari, visto che i dati indicano anche una maggiore dipendenza degli over 65 rispetto alla fascia di età 15-64 anni: saranno il 26,7 per cento in più nel 2100 a essere “dipendenti” rispetto sempre al 2022.

Leggi: Msd Salute


Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità

Diverse professioni di aiuto possono promuovere il cambiamento di abitudini quotidiane e stili di vita che, a qualunque età, influiscono sullo stato di benessere e di salute e sulla qualità della vita; con le persone anziane questa importante funzione può essere ostacolata da visioni antiche, ormai ampiamente inadeguate. L’articolo sottolinea la necessità di riflettere sullo sfondo culturale e sugli atteggiamenti verso il cambiamento in età anziana, e propone alcuni suggerimenti operativi. – di Beatrice Longoni (assistente sociale specialista, libera professionista)
Il cambiamento di abitudini e stili di vita in età anziana fra pregiudizi, fatiche e opportunità
L’età anziana è raramente correlata al cambiamento in termini proattivi e propositivi. Quando si parla di questo tema, ci si riferisce solitamente alle modifiche connesse da un lato al fisiologico processo di invecchiamento, dall’altro ai mutamenti nei ruoli sociali, sottolineando le dimensioni di declino fisico e cognitivo, perdita (di capacità, possibilità, senso, prospettiva), ineluttabilità: a questo si collegano scenari esistenziali e relazionali di rinuncia, ritiro, malinconia, passività.

Leggi: I Luoghi della Cura


Finalmente una nuova legge che ‘protegge’ le persone anziane – di Marco Trabucchi

Buona Pasqua alle migliaia di persone che in tutta Italia seguono questa newsletter della Fondazione Leonardo.
Grazie alla collaborazione volontaristica del dottor Carlo Piloni, siamo in grado di ritornare alla tradizionale regolarità nella pubblicazione di queste note. Colgo l’occasione anche per invitare chi ci segue a inviare commenti o richieste specifiche su quanto pubblichiamo, in modo che si possa sviluppare un vero dialogo tra di noi. Non abbiamo la velocità dei social, ma abbiamo scelto di approfondire gli argomenti: la terza parte della nostra vita, peraltro sempre più lunga, ha bisogno di essere studiata senza preconcetti, per delineare possibili percorsi che rendano la vita sempre più facile.

Leggi: Fondazione Leonardo


Anziani, Sangalli: “I nostri diritti non sono capricci”

50&più, l’associazione di Confcommercio, e Fondazione Leonardo hanno presentato un libro che riassume i contenuti di una ricerca che riguarda i bisogni di servizi e assistenza degli anziani. Il libro ha per titolo l’Età anziana: tempo di diritti e responsabilità.
L’opera approda in un momento cruciale nel dibattito pubblico: il 21 marzo è stata infatti approvato dal Parlamento il disegno di legge delega in materia di politiche a favore degli anziani, una serie di passaggi politici, da attuare entro il 31 gennaio 2024, che guardano alla promozione delle condizioni di vita, di cura e assistenza dei senior e delle loro famiglie, cercando di soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari con una particolare attenzione a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza.

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Anziani non autosufficienti senza diritti
L’approvazione della legge delega «in materia di politiche in favore delle persone anziane» non è affatto «una svolta storica per il nostro Servizio Sanitario Nazionale» come dichiarato da Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative sanità, che ha esaltato il provvedimento come strumento che «restituisce finalmente dignità ai nostri anziani, riconoscendo loro il diritto ad essere curati nel modo più idoneo». La «svolta», semmai, è di segno opposto, come hanno denunciato le 14 associazioni del Coordinamento nazionale per il diritto alla sanità delle persone anziane malate e non autosufficienti (Cdsa): gli anziani malati non autosufficienti non riceveranno cure universalistiche di lunga durata, tanto meno dal Servizio Sanitario Nazionale, ma prestazioni di assistenza sociale (Leps) vincolate a parametri socio-economici.

Leggi: Volere La Luna


SEGNALAZIONI:

Prima casa, residenza di famiglia, ma se c’è comunione dei beni

In caso contrario, per non perdere il regime agevolato, anche ai fini Iva, è necessario che entrambi in coniugi traslochino nel paese del nuovo alloggio entro i tempi stabiliti dalla norma
Due coniugi (titolari del diritto di abitazione, ciascuno per il 50% indiviso), unitamente ai due figli (titolari della nuda proprietà, ancora ciascuno per il 50% indiviso) – acquirenti di un immobile a uso abitativo – presentavano ricorso avverso l’avviso di liquidazione e irrogazione sanzioni loro notificato, con cui l’ufficio delle Entrate di Bari recuperava a tassazione il maggior importo per Iva all’aliquota del 10%, oltre agli accessori.
L’atto impositivo veniva emesso a causa del rilevato mancato trasferimento della residenza nel comune ove era ubicato l’immobile, da parte di uno dei coniugi, entro i 18 mesi dal rogito, con conseguente decadenza dai benefici “prima casa” di cui al n. 21, Tabella A, parte seconda, allegata al Dpr n. 633/72.

Leggi: Fisco Oggi


Comunità energetiche: istruzioni per l’uso

Privati cittadini, amministrazioni comunali, piccole e medie imprese, enti del terzo settore possono associarsi e costituire soggetti no-profit per realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ecco il vademecum
Che cosa è una comunità energetica rinnovabile e quale procedura occorre seguire per poterla realizzare? Quale il percorso progettuale e quali gli interlocutori tecnici? Ecco in quattro punti come attivare un processo che è accessibile a tutti. 1. L’associazione di più soggetti . Il primo passo è lanciare la sfida ad un gruppo di possibili soggetti interessati. Dentro una comunità energetica possono riunirsi, secondo la legge (decreto legislativo 8 novembre 2021 n.199), privati cittadini, piccole e medie imprese (a patto che la comunità energetica non costituisca la loro principale attività di business), enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale.

Leggi: Left


Condominio, nessun regolamento può vietare di tenere animali in casa

Per il nuovo articolo 1138 del Codice civile protezione classificata tra i più generali diritti inviolabili, accertati dall’articolo 2 della Costituzione – di Augusto Cirla
L’assemblea dell’edificio condominiale in cui abito ha recentemente deliberato una serie di regole che di fatto rendono difficile la detenzione di animali nel proprio appartamento: divieto di usare l’ascensore con animali, di farli entrare nel giardino comune e di limitare il numero massimo di animali per ogni appartamento. È valida simile decisione?
Parliamo di animali domestici in condominio e della loro gestione. I regolamenti condominiali possono contenere norme di godimento e di utilizzo delle proprietà esclusive idonee a porre limitazioni ai diritti dei relativi proprietari.

Leggi: Il Sole 24 Ore


 

 

 

 

 

 

 


NEWS:

martedì 5 aprile 2023
Progettare le città …. Riguarda tutti

Con il 75% della popolazione mondiale che dovrebbe vivere nelle città entro il 2050, le strade urbane dovranno bilanciare la domanda di crescente mobilità personale e l’accesso ai servizi e all’economia cittadina.
Ma le strade delle nostre città sono soprattutto affollate dalle auto, dai loro rumori e dai loro gas di scarico che arrecano disagi e causano patologie serie agli esseri umani e danno all’ambiente, ai beni culturali e artistici grazie ai quali il nostro Paese è famoso nel mondo.
In Europa circolano circa 250 milioni di auto e 29,5 milioni furgoni, si tratta cioè in media di 567 autovetture ogni 1000 abitanti. L’Italia supera la media europea con 672 autovetture, nel 2016 erano 625 ed è fanalino di coda per le auto “alla spina”, cioè elettriche e ibride.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 05/04/2023


sabato 1 aprile 2023
Anziani non autosufficienti, come cambia l’assistenza domiciliare?

Un’assistenza domiciliare di durata e intensità necessaria (oggi l’Adi si ferma in media a 15 ore annue di assistenza erogata) e che non sia solo sanitaria. Sono queste le principali novità introdotte dalla Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il limite? Le risorse, che vanno aumentate
La Legge delega sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata appena approvata e per valutarne la portata occorre chiedersi come cambierà concretamente l’assistenza rispetto alla situazione attuale. Possiamo cercare di farlo, per esempio, spiegando che cosa cambierà per l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti.
Occorre però premettere che la Legge delega è una legge di principi e criteri, la cui attuazione è demandata a dei Decreti Legislativi da approvare entro il gennaio 2024. Per capire nel dettaglio come cambierà l’assistenza domiciliare occorrerà dunque aspettare il relativo decreto. Intanto però possiamo certamente iniziare a valutare le novità che sono state introdotte con la Legge delega.

Leggi: Vita, 01/04/2023


venerdì 31 marzo 2023
Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. In GU le deleghe al Governo in materia di misure in favore degli anziani

Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 il testo della legge 33/2023 in materia di deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Nel provvedimento viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023


venerdì 31 marzo 2023
Altre misure di sostegno a imprese e famiglie contro il “caro bollette”

Rinnovati i bonus sociali per chi ha Isee entro i 15mila euro, l’Iva al 5% su gas e teleriscaldamento nonché, seppure in forma ridotta, i crediti d’imposta alle aziende per gli acquisti energetici
Tra le novità del Dl 34/2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo, anche l’istituzione di un contributo a favore dei clienti domestici, in misura fissa ma differenziata in base alle zone climatiche, che verrà riconosciuto in caso di prezzi del gas elevati negli ultimi tre mesi dell’anno Nel “decreto Bollette”, anche una parziale riscrittura del calendario delle definizioni agevolate introdotte dall’ultima legge di bilancio: slittano a fine settembre il ravvedimento speciale, la chiusura delle liti pendenti, la conciliazione agevolata, la rinuncia in Cassazione; per le violazioni formali, si potrà pagare entro il 31 ottobre; niente punibilità per alcuni reati tributari, se le somme dovute saranno versate integralmente secondo le modalità previste dagli istituti definitori.
Nella tabella che segue, una sintesi delle principali disposizioni fiscali contenute nel provvedimento.

Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023


venerdì 31 marzo 2023
Chi difende il diritto all’abitare rischia nove anni di galera – Fratelli d’Italia propone la legge che i grandi gruppi immobiliari hanno sempre sognato

Il progetto di legge, presentato da Fratelli d’Italia e salutato dal capogruppo a Montecitorio Tommaso Foti, è stato già assegnato alla commissione giustizia della Camera. Potrebbe arrivare in aula entro l’estate.Prevede la modifica dell’articolo 634 del codice penale e introduce una nuova fattispecie di reato: il «furto o turbativa violenta del possesso o della detenzione di cose immobili». È una (ulteriore) escalation securitaria contro i movimenti per il diritto all’abitare. La pratica, diffusa da decenni soprattutto nelle grandi città, di occupare le grandi proprietà lasciate sfitte per combattere la rendita e rivendicare un alloggio verrebbe punita con il carcere fino a 9 anni, multe fino a 25 mila euro e lo sgombero da effettuarsi entro 48 ore.

Leggi: Fisco Oggi, 31/03/2023


venerdì 31 marzo 2023
Regionalismo differenziato. “Preoccupanti ricadute su ambiente e sanità”. L’allarme di medici e pazienti

La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali, denunciano in un documento l‘Associazione medici per l’ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei medici di origine straniera in Italia
No al regionalismo differenziato: le ricadute su ambiente e sanità sono preoccupanti. La mancata unitarietà di intervento in questi ambiti potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini, incrementando le disuguaglianze sociali.
È quanto denunciano in un documento l‘Associazione Medici per l’Ambiente (Isde-Italia), Medicina Democratica, Cittadinanzattiva, Slow Medicine, Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), promuovendo una presa di posizione pubblica sulla ipotesi di regionalismo differenziato a cui punta il decreto legge Autonomia, del leghista Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie nel governo Meloni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023


mercoledì 29 marzo 2023
Androidi e umanoidi che assistono gli anziani, a casa o nelle Rsa. In futuro sarà sempre più così. E i primi modelli sono già tra noi

Buddy veglia sugli anziani e li libera dall’isolamento. R1 ne monitora lo stato di salute e interagisce con loro. Pepper offre compagnia e aiuta i soggetti con neuro-fragilità. Mentre Abel sostiene chi ha problemi di demenza o Alzheimer. Benvenuti nell’era in cui la robotica entra nella vita quotidiana, fino a diventare una presenza costante per gli anziani, fornendo supporto emotivo e fisico e consentendo l’accesso remoto a medici e infermieri. Nelle case di riposo, potrebbero intrattenere i residenti. Mentre negli ospedali stanno già aiutando gli infermieri. Ma perché affidare gli anziani ai robot? La risposta è nella demografia e nell’invecchiamento della popolazione, con sempre meno giovani e persone specializzate …

Leggi: Panorama, 29/03/2023


mercoledì 29 marzo 2023
Legambiente: abbiamo bisogno di case sicure e efficienti

Maria Maranò spiega perché Legambiente aderisce alla campagna degli edili Fillea Cgil e Feneal Uil “Fai la cosa buona”, in piazza il 1°aprile in cinque città: Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.
“Condividiamo questa battaglia e questa mobilitazione e vogliamo puntare ad avere un Paese con un piano di medio lungo termine che permetta di riqualificare tutto il nostro patrimonio edilizio, pubblico e privato”. Maria Maranò, della segreteria nazionale di Legambiente, spiega così l’adesione dell’associazione ambientalista all’iniziativa di Fillea Cgil e FenealUil “Fai la cosa buona”, organizzata contro le scelte del governo su bonus edili e codice appalti, che culmina in una manifestazione di piazza il 1° aprile nelle periferie di Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 29/03/2023


mercoledì 29 marzo 2023
Non autosufficienza, Massi: “Ci sono più posti letto in Rsa che in ospedale”

Fisco, Testo Unico Immigrazione, la Legge delega Anziani: le proposte di Uneba. Il presidente del Piemonte Cirio: “Sbagliato escludere il non profit dai fondi Ue e Pnrr”
UnebaIl presidente di Uneba Franco Massi durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”
“La legge delega Anziani appena approvata dal Parlamento è una grande occasione: ma la norma deve essere migliorata attraverso i decreti delegati. Su questo tema noi di Uneba ci siamo, il non profit c’è. E intendiamo farci valere”. Così il presidente Uneba nazionale Franco Massi, durante il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità”, che ha avuto luogo oggi, presso il Cottolengo a Torino, organizzato da Uneba Piemonte, Uneba Lombardia, Uneba Veneto e Uneba Friuli Venezia Giulia, che assieme rappresentano oltre 700 enti, quasi tutti non profit del sociosanitario, e fino a 100.000 lavoratori. “Ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000)”, ha precisato Massi, ci sono molti più posti letto in Rsa (285.000, e per il 70% nel Nord) che in ospedale (215.000).

Leggi: Redattore Sociale, 29/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Indagine ISTAT: aspetti della vita quotidiana

E’ di qualche giorno fa la pubblicazione da parte dell’ISTAT dell’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana – Cittadini e ICT 2022”.
Lo studio, che ospita annualmente il modulo armonizzato a livello europeo sull’utilizzo delle tecnologie della comunicazione dell’informazione da parte delle famiglie e degli individui, contiene indicatori che aiutano a misurare l’attuazione di una delle sei priorità per il periodo 2019-2024 della Commissione europea “Un’Europa adatta all’era digitale”.
La raccolta dei dati in esso contenuti ha inoltre l’obiettivo di facilitare il monitoraggio degli obiettivi digitali dell’Ue per il 2030 stabiliti dal programma strategico “Bussola digitale” e di quelli relativi all’Agenda 2030 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite e per misurare il Benessere Equo e Sostenibile.
Dai dati diffusi, che prendono a riferimento il periodo compreso tra il 2020 e il 2022, quello che emerge subito con chiarezza è un crescita importante del numero di persone dai 6 anni in su che
hanno usato Internet nei tre mesi precedenti l’intervista (+7 punti percentuali, con il picco nel 2021, a conferma di quanto il periodo della pandemia abbia impresso una accelerazione senza precedenti nell’utilizzo di queste tecnologie).

Leggi: Cgil, 27/03/2023


domenica 26 marzo 2023
Per affitti più equi bisogna votare per chi vuole la revisione del catasto

Delle numerose agevolazioni per i proprietari di casa beneficiano anche gli speculatori, ma è impossibile identificarli finché non si aggiornano i valori reali degli immobili
Oggi le agevolazioni per chi affitta sono distribuite in maniera diseguale
A beneficiare della cedolare secca, per esempio, sono sia gli speculatori che coloro che affittano a prezzi equi
Senza aggiornare il valore delle case a quello reale acquisito negli anni, però, è impossibile fare distinzioni
In un recente articolo ho discusso dei limiti e delle iniquità della cedolare secca, una forma di tassazione agevolata che prevede una flat tax al 21 per cento sugli affitti. Di questo regime al momento beneficia virtualmente chiunque, da chi offre un appartamento a un canone che permetta di coprire le spese, magari con un piccolo profitto, fino a chi possiede numerosi immobili e sfrutta la carenza di offerta per guadagnare moltissimo sulla pelle dei fuorisede.

Leggi: Domani, 26/03/2023


REGIONI:

domenica 2 aprile 2023
Anziani, a Carpi il robottino-badante in cooperativa

Il paese più vecchio d’Europa cerca soluzioni per l’assistenza al crescente numero di anziani, si guarda anche alla tecnologia. A Carpi, la sperimentazione del robottino Nao, che coinvolge la cooperazione sociale, richiama anche il New York Times. Ligabue della cooperativa “Anziani e non solo”: «Non sostituirà l’operatore umano, ma servono azioni coordinate di sperimentazioni». Facchini, sociologa:«Manca la rete sociale. Il modello badanti? Conseguenza dell’assenza di politiche organiche di sostegno alla non autosufficienza»
«Me lo porterei a casa. Ma il rischio è che mi affezioni troppo». Bona Poli, 85enne di Carpi, è visibilmente entusiasta nel congedarsi dal suo nuovo amico, il robottino Nao, dopo un pomeriggio diverso dal solito, trascorso tra chiacchiere e canzoni. All’incontro, organizzato dalla cooperativa sociale «Anziani e non solo», hanno partecipato una trentina tra anziani e loro caregiver, geriatri, servizi sociali e un team ricercatori del Laboratorio di psicologia cognitiva dell’università Parma, al lavoro con Nao, robottino sviluppato dall’azienda francese Aldebaran Robotics e programmabile a seconda delle necessità dell’utenza. L’obiettivo del focus group, cui ha assistito anche un cronista del New York Times (qui la sua storia «Chi si prenderà cura dei più anziani in Italia? I robot, forse»), era quello di valutare le reazioni dei presenti e raccoglierne i bisogni, per una più accurata implementazione del robot.

Leggi: Vita, 02/04/2023


venerdì 31 marzo 2023
In Lombardia ad oggi aperte 47 Case di Comunità sulle 216 previste. Servizi a macchia di leopardo e scarsa presenza medica

I primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto Mario Negri. “Quello che è emerso dall’analisi dei primi dati è che in genere sono state collocate in strutture già esistenti, soprattutto ex-poliambulatori, e sono il frutto di una riorganizzazione di servizi già disponibili piuttosto che la creazione e implementazione di nuovi modelli organizzativi indirizzati all’approccio interdisciplinare e al lavoro in equipe multi professionali”.
Presentati, in un workshop all’Istituto Mario Negri, i primi risultati dell’indagine in corso sulle Case di Comunità in Lombardia coordinata dal Centro Studi di Politica e Programmazione Socio-Sanitaria dell’Istituto. L’indagine ha per obiettivo la valutazione comparativa dei modelli organizzativi attualmente implementati nelle Case di Comunità già aperte in Lombardia rispetto agli standard previsti dalle normative nazionali e regionali in termini di struttura, servizi e personale socio-sanitario coinvolto: la Regione Lombardia ha programmato di aprire 216 Case di Comunità, secondo le indicazioni del PNRR, entro il 2026. Ad oggi ne risultano aperte 85 e i dati presentati hanno riguardato 47 strutture per cui l’indagine è stata completata.

Leggi: Quotidiano Sanità, 31/03/2023


mercoledì 29 marzo 2023
Invecchiare bene e in modo attivo: un protocollo tra Auser e Regione Toscana

Auser e Regione Toscana fanno squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole tra gli anziani che possa aiutare l’invecchiamento attivo. L’associazione di volontariato e promozione sociale ha firmato un accordo di collaborazione siglato anche da Anci Toscana, da Federsanità e dalle tre aziende Usl della regione. Il fil rouge è quello, ancora una volta, della prevenzione. Le prime attività sono già state avviate, ma i firmatari dell’intesa hanno colto l’occasione per illustrarle meglio.
“Ritengo che Auser – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – sia estremamente rappresentativa di una società in cui gli ultra65enni sono ormai più di un quarto della popolazione e in cui l’aspettativa di vita è di 84 anni per gli uomini e 87 per le donne. Auser Toscana sarà un alleato importante per avvicinare in prima battuta i toscani con più anni sulle spalle e convincerli poi ad aderire ad iniziative di prevenzione, agli screening ma anche alle vaccinazioni, come pure per mettere in campo iniziative solidali rivolte a persone fragili o in stato di isolamento. Al centro del programma di collaborazione ci sono anche progetti di carattere intergenerazionale, preziosi, per aiutare l’alfabetizzazione informatica delle fasce di età che hanno meno confidenza con la tecnologia e l’uso degli strumenti della sanità digitale.

Leggi: Auser, 29/03/2023


martedì 28 marzo 2023
Duemila euro per un bilocale: a Milano affitti impossibili

Locazioni a prezzi record, inarrivabili per studenti fuorisede e famiglie. “Restare è diventato proibitivo, molti fuggono e cercano casa fuori città”
“Sono una neolaureata e vengo a Milano per iniziare il tirocinio in uno studio legale e studiare per il concorso per il dottorato di ricerca – scrive Giulia da Napoli – . Cerco da aprile una stanza singola in appartamento con sole ragazze, possibilmente con letto matrimoniale, luminoso e con arredamento carino. Mi piacerebbe costasse massimo 550 euro, ma arrivo verosimilmente fino a 700 (se tutto compreso, utenze incluse)”. Nei commenti le rispondono quasi subito: «Abbiamo un nuovissimo appartamento luminosissimo al quarto piano, offro: singola nuova a 700, altra nuova matrimoniale a 750 uso singola, a 840 euro uso 2 persone». Giulia ha immaginato bene: il prezzo medio per una stanza in condivisione, è difficile sia sotto i 700 euro al mese.

Leggi: La Repubblica, 28/03/2023


martedì 28 marzo 2023
Liguria. Rsa, Pd e sindacati confederali contro la delibera della Regione, che replica: “Date risposte a criticità, ma il lavoro continua”

La delibera che aggiorna i requisiti organizzativi delle strutture è stata approvata ieri in commissione Sanità, senza il voto del Pd, che contesta alla Regione “azioni insufficienti e nessuna proposta per migliorare le condizioni di lavoro”. Critiche anche Cgil, Cisl e Uil, ma per la Regione si tratta di “una risposta all’attuale situazione di criticità”, anche se su altri aspetti il “lavoro tavoli tecnici continua”.
La commissione Salute della Liguria ha dato il via libera ieri (tra le polemiche) alla delibera di revisione e aggiornamento dei requisiti autorizzativi di tipo organizzativo delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, psichiatria e dipendenze presentata e approvata ad inizio gennaio dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
Con polemiche perché la delibera è stata contestata in commissione sia dal Pd, che non ha votato a favore dell’approvazione, che da Cgil, Cisl e Uil, sentite in audizione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023


IN AGENDA:

14 aprile 2023 ore 10-13 – Una rete Europea per l’abitare collaborativo

Bologna Auditorium Enzo Biagi – Sala Borsa – Piazza Maggiore 6
Ingresso dal Corridoio del Bramante, Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio
Network of Cities for Collaborative Housing
Ingresso libero

Leggi: Comune di Bologna


Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza

Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“

Leggi: Welforum


Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione

Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.

Leggi: Caregiver Day


Edizione 2023 del festival per lo sviluppo sostenibile

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


IN EVIDENZA:

Equità e sostenibilità: percorso di cambiamento per affrontare le criticità delle organizzazioni di cura

L’articolo presenta il Modello Equità e Sostenibilità®, uno strumento di gestione che mira a promuovere l’auto-riorganizzazione all’interno dei centri servizi per la persona a gestione pubblica, profit e no profit. L’obiettivo è quello di fornire un piano risolutivo alle organizzazioni di cura della persona, per consentire loro di superare le difficoltà finanziarie e di adottare percorsi di cambiamento guardando ad un futuro sostenibile.
di Franco Iurlaro (Consulente e formatore in un’organizzazione socio-sanitaria)
Il periodo di crisi pandemica e le successive problematiche energetiche ed economiche, hanno da un lato introdotto elementi di inadeguatezza, incertezza, fallimento, paura e rabbia tra le persone e le organizzazioni. Tuttavia, al contempo, hanno anche reso necessario reagire a diversi livelli, dalle relazioni interpersonali ai modelli organizzativi, utilizzando la crisi come opportunità per “rinascere”, con creatività e seguendo percorsi innovativi.
Quando perdi, non perdere la lezione
Le pesan­ti conseguenze della crisi pandemica hanno avuto effetti su ogni livello (individuale ed istituzionale, psicologico e fisico, economico, organizzativo e legale) e hanno portato ad una riflessione sulle esperienze vissute durante quei mesi. Il sistema come era concepito in epoca precedente al diffondersi del COVID-19 non può essere ripristinato senza un percorso culturale, formativo e di ampia portata. In particolare, per i gestori dei servizi si sono create opportunità di innovazione e cambiamento (Rotolo, 2020).

Leggi: I Luoghi della Cura


Europa sempre più vecchia e con meno abitanti. Eurostat: “A fine secolo saremo 27 mln in meno rispetto ad oggi e il 15% avrà più di 80” anni

La tendenza demografica indica lo sviluppo di una società che si “restringe e invecchia”. La quota di bambini e giovani dovrebbe diminuire del 20% mentre la quota di persone di età compresa tra 65 e 79 anni dovrebbe crescere di 2 punti percentuali dal 15% all’inizio del 2022 al 17% nel 2100 e la quota di persone di età pari o superiore a 80 anni dovrebbe più che raddoppiare, dal 6% al 15%.
02 APR – Secondo le ultime proiezioni demografiche pubblicate da Eurostat, la popolazione dell’UE diminuirà del 6% tra il 1° gennaio 2022 e il 1° gennaio 2100, con un calo complessivo di 27,3 milioni di persone.
Dopo la diminuzione nel 2020 e nel 2021 a causa degli impatti della pandemia di COVID-19, la popolazione dell’UE aveva iniziato a risalire nel corso del 2022 ma la tendenza per fine secolo è comunque al ribasso.
A seguito dell’afflusso massiccio di rifugiati dall’Ucraina nell’UE a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, si stima che la popolazione abbia raggiunto i 451 milioni di persone il 1° gennaio 2023. Inoltre, si prevede che la popolazione dell’UE raggiungerà il picco di 453 milioni persone nel 2026, prima di scendere a un livello previsto di 420 milioni nel 2100.

Leggi: Quotidiano Sanità


Giornata mondiale della salute e 75° Oms. “Salute per tutti”, questo l’obiettivo. Ma al momento il 30% della popolazione mondiale è ancora senza servizi essenziali

Inoltre quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili. Per questo serve investire in sistemi sanitari solidi per una società prospera a partire dall’aumento dei finanziamenti pubblici per la salute e dalla riduzione dei costi sanitari a carico delle famiglie.
Il prossimo 7 aprile si celebrerà la giornata mondiale della salute insieme al 75° anniversario dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“Health For All”, salute per tutti, è lo slogan della giornata e indica l’obiettivo di sempre dell’Oms affinché tutte le persone godano di buona salute per una vita appagante in un mondo pacifico, prospero e sostenibile.
Il diritto alla salute è un diritto umano fondamentale. E l’Oms rilancia i suoi obiettivi partendo da quello principale: tutti devono avere accesso ai servizi sanitari di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno senza difficoltà finanziarie.
Oggi il 30% della popolazione mondiale non è in grado di accedere ai servizi sanitari essenziali. Quasi due miliardi di persone affrontano una spesa sanitaria catastrofica che porta spesso alla povertà intere famiglie, con disuguaglianze significative che colpiscono coloro che si trovano nei contesti più vulnerabili.
E’ solo con sistemi che prevedano la copertura sanitaria universale (UHC), ricorda l’Oms, che si possono offrire protezione finanziaria e accesso a servizi essenziali di qualità, sollevando le persone dalla povertà, promuovendo il benessere delle famiglie e delle comunità, proteggendo dalle crisi sanitarie pubbliche.

Leggi: Quotidiano Sanità


Gimbe lancia Piano per il rilancio del Ssn: “Serve una visione chiara e coraggio su investimenti e riforme”

Cartabellotta: “Da oltre dieci anni assistiamo all’assenza di visione e strategia politica a supporto della sanità pubblica, in un immobilismo che si limita ad affrontare solo problemi contingenti: per questo abbiamo elaborato il “Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale”. IL PIANO
Quattordici punti per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ormai in “codice rosso” per la coesistenza di varie “patologie”: imponente sotto-finanziamento, drammatica carenza di personale sanitario, crescenti diseguaglianze, modelli organizzativi obsoleti e inesorabile avanzata del privato. Una crisi di sostenibilità senza precedenti di un SSN vicino al punto di non ritorno: tanto che il diritto costituzionale alla tutela della salute nell’indifferenza di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni si sta trasformando in un privilegio per pochi, lasciando indietro le persone più fragili e svantaggiate, in particolare nel Sud del Paese. È questo lo sconfortante resoconto della Fondazione GIMBE sulla sanità pubblica che emerge nel corso della 15a Conferenza Nazionale in corso oggi a Bologna.

Leggi: Quotidiano Sanità


Gimbe: “Tra liste d’attesa, rinunce alle cure e disuguaglianze il Ssn è in codice rosso”

Cartabellotta: “L’emergenza COVID-19 ha ulteriormente indebolito il SSN, specialmente sul fronte del personale e il netto aumento del finanziamento pubblico negli ultimi anni è stato interamente assorbito dall’emergenza, tanto che ora le Regioni rischiano di tagliare i servizi. Senza contare che il DdL sull’autonomia differenziata potrebbe dare il colpo di grazia al SSN”.
“La crisi di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – sta raggiungendo il punto di non ritorno tra l’indifferenza di tutti i Governi che negli ultimi 15 anni, oltre a tagliare o non investire in sanità, sono stati incapaci di attuare riforme coraggiose per garantire il diritto alla tutela della salute. Con l’aggravante di ignorare tre incontrovertibili certezze: che la sanità pubblica è una conquista sociale irrinunciabile e un pilastro della nostra democrazia; che il livello di salute e benessere della popolazione condiziona la crescita economica del Paese; infine, che la perdita di un SSN universalistico porterà ad un disastro sanitario, sociale ed economico senza precedenti”.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Nuovo aggiornamento a febbraio 2023 della “Guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” curata da Agenzia entrate

E’ disponibile nel sito della Agenzia delle entrate la versione html e pdf della Guida alle agevolazioni fiscali. Gli aggiornamenti riguardano essenzialmente l’ambito delle barriere architettoniche:
– proroga fino al 2025 del bonus barriere 75%
– la seconda novità introdotta dalla legge di bilancio 2023 riguarda le deliberazioni dell’assemblea condominiale per approvare i lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono valide, infatti, se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti all’assemblea, ossia la metà più uno degli intervenuti, e almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Leggi tutto su fisco oggi
Scarica la Guida aggiornata a febbraio 2023

Leggi: Rete Caad


Una casa su misura, seconda edizione

Il tema della qualità di vita delle persone con disabilità a domicilio è quanto mai attuale ed emerge la necessità di una sensibilizzazione culturale diffusa.
Il libro “Una casa su misura”, in questa sua seconda aggiornata edizione, dopo quella del 2007, si propone di continuare a fornire una cultura di base sulle possibilità di intervento domestico (strategie, soluzioni strutturali e ausili) per incrementare l’autonomia e migliorare l’assistenza delle persone con disabilità, sia con problematiche motorie che cognitive. Attraverso un linguaggio semplice, strutturato a domande-risposte e immagini significative, s’intende veicolare un’informazione di base sui principali aspetti dell’adattamento domestico: superamento delle barriere verticali; adattamenti per il bagno, la cucina e la zona notte; le soluzioni per facilitare i trasferimenti e il sollevamento; il controllo ambientale e la domotica; le soluzione per persone con disturbi cognitivi o demenza: la normativa e le possibili linee di finanziamento.

Leggi: Rete Caad


Si può installare un ascensore anche in un piccolo vano scala?

L’esame di un caso concreto offre lo spunto per l’analisi di un particolare orientamento giurisprudenziale
L’installazione di un ascensore in vano scala di un condominio, in epoca successiva al completamento del fabbricato, è certamente un evento che, prescindendo dall’eventuale impegno di spesa necessario, proprio per le difficoltà tecniche che comporta, rappresenta una potenziale causa di alterazione dei normali equilibri che ordinariamente regolano la pacifica convivenza tra i condòmini.
Ascensore in vano scala: le casistiche
Si tratta, indubbiamente, di un’innovazione diretta al miglioramento, o all’uso più comodo, della cosa comune che, secondo la disciplina prevista dal primo comma dell’articolo 1120 del codice civile, richiede l’approvazione da parte della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti almeno i due terzi del valore dell’edificio.
Fa eccezione il caso in cui l’intervento in parola sia diretto all’eliminazione delle barriere architettoniche poiché, in tal caso (salva l’applicabilità dell’ulteriore specifica normativa di settore, prevista dalla Legge n. 13/89), trattandosi di una innovazione dal carattere sociale, ad essa si può dar corso con la maggioranza (agevolata) dei presenti in assemblea che rappresenti almeno la metà del valore del fabbricato, ai sensi del secondo comma, n. 2) dell’articolo 1120 del codice civile

Leggi: Teknoring


 

 

 

 

 

#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil.

A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.

Leggi: Fillea


NEWS:

martedì 28 marzo 2023
Anziani, nasce intergruppo parlamentare per l’invecchiamento attivo

La nascita dell’intergruppo arriva dopo l’approvazione del Ddl anziani approvato in via definitiva martedì 21 marzo dalla Camera dei deputati
La questione dell’invecchiamento attivo trova spazio in Parlamento grazie alla costituzione di un Intergruppo appositamente dedicato. È stata annunciata oggi, infatti, la nascita dell’Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo dai due promotori dell’iniziativa, il senatore Ignazio Zullo e l’onorevole Paolo Ciani, quest’ultimo già impegnato sul tema durante il suo precedente incarico di consigliere regionale nel Lazio.

Leggi: Redattore Sociale, 28/03/2023


martedì 28 marzo 2023
Contrasto alle liste d’attesa, potenziamento personale sanitario e sostegno alla farmacia dei servizi. Ecco l’Atto di indirizzo 2023 del Ministero della Salute

Portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. Smaltire le liste d’attesa attraverso la riorganizzazione dei processi di governo, introducendo modelli e standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso assistenziale del paziente. Puntare alla valorizzazione del capitale umano, incentivando tutti i professionisti sanitari impegnati nel Ssn. Questi alcuni degli impegni presenti nel documento. IL TESTO
Garantire le risorse necessarie allo sviluppo dell’assistenza territoriale e ospedaliera, valorizzare il ruolo dei professionisti sanitari impegnati nell’ assicurare le cure, portare a termine l’iter del decreto tariffe per assicurare un’omogenea applicazione dei Lea su tutto il territorio nazionale. E, proprio attraverso i Lea sarà messa in atto una strategia che avrà il duplice obiettivo di governare la spesa pubblica e di realizzare il principio fondamentale di universalismo egalitario del Ssn in un contesto di decentramento di governo.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito

Assistenza domiciliare anziani: 3 miliardi da spendere subito per garantire le cure a casa al 10 per cento di over 65. Un obiettivo ambizioso, i soldi ci sono, ma le Regioni dovranno fare in fretta. Se non si raggiunge il risultato previsto si perdono i fondi.
Il governo intende assicurare entro 4 anni le cure domiciliari al 10 per cento degli over 65. Ovvero 1,3 milioni di italiani. Perché è un obiettivo ambizioso? Oggi gli anziani che ricevono assistenza a casa dal Servizio Sanitario Nazionale sono poco meno di 400.000, meno di un terzo.
I fondi sono stati stanziati subito dopo la pandemia. Il motivo è semplice: nei giorni del Covid il vero punto debole del nostro sistema sanitario è stata proprio l’assistenza domiciliare. Era già cosa nota, ma l’emergenza sanitaria ha mostrato limiti che sono andati oltre le difficoltà che già erano note. Soprattutto perché da anni si punta a rinforzare la sanità fuori dagli ospedali e l’assistenza domiciliare avrebbe dovuto essere uno dei capisaldi di questa politica.
Non è stato così, oggi però i soldi ci sono. E tanti: cosa intendono fare le Regioni per assicurare le cure necessarie ai milioni di cittadini che hanno bisogno di cure costanti?

Leggi: Invalidità e Diritti, 27/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Superbonus. Una pezza

Cambia ancora il Superbonus: il salvagente che il governo aveva promesso per aiutare famiglie e imprese senza piщ liquiditа и arrivato, ma non per tutti. I contribuenti con redditi bassi rischiano concretamente di perdere buona parte dei soldi spesi per aderire alla maxi agevolazione. Infatti, il rimborso dei lavori del Superbonus da portare in detrazione resta confermato in quattro quote annuali, mentre sarа esteso a dieci anni solo per le compensazioni delle banche e delle imprese.
La maggioranza aveva provato ad allargare anche ai privati la possibilitа di detrarre le spese del 110% in dieci quote, ma nonostante l’impegno di tutti i gruppi parlamentari, il ministero dell’Economia ha bocciato la misura perchй considerata troppo onerosa. Questo significa che su una spesa massima di 96 mila euro, chi ha optato per la detrazione (magari obbligato dal blocco che grava sulla cessione del credito) dovrа portare a rimborso in sede di dichiarazione dei redditi quasi 25 mila euro l’anno.

Leggi: Assocaseari, 27/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Case green, le deroghe escludono almeno un edificio su tre

Il conto delle eccezioni alla Epbd arriva oltre i 4 milioni: fuori edifici vecchi, seconde case e unità su cui i lavori sono impossibili
Oltre tre milioni di edifici fuori dai nuovi obblighi fissati dall’Europa, per effetto dell’esclusione di tutti gli immobili più vecchi, ribadita in più passaggi della direttiva Case green. Ma il conto finale andrà oltre, perché altre eccezioni inserite nel testo votato qualche giorno fa dal Parlamento europeo potrebbero aggiungere al conto almeno un altro milione di fabbricati. Portando il totale a oltre quattro milioni. La mappa delle deroghe, insomma, potrebbe coinvolgere più di un terzo degli edifici italiani.
Guardando i numeri e il compromesso votato dalla Plenaria di Strasburgo, allora, l’impatto della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) sarà meno duro del previsto e non andrà a toccare tutta Italia allo stesso modo.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 27/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Legge Delega sulla Non Autosufficienza: il cantiere aperto di Federsanità – di Tiziana Frittelli, Michelangelo Caiolfa

Facendo perno sulla condizione di non autosufficienza, la Riforma chiama alla convergenza gli attuali sistemi sanitario, sociale e assistenziale, ponendo loro le tre questioni fondanti della governance multilivello unitaria (il sistema), della prevenzione e promozione della salute (gli anni in salute), dell’assistenza di lungo periodo (appropriatezza e consistenza dei servizi)
La Missione 5 – Componente 2 del Pnrr prevede la riforma denominata inizialmente ‘Legge quadro per un sistema organico degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti’, obiettivo da conseguire entro il 31 Marzo 2023 che è stato colto con l’approvazione del Disegno di Legge ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’.
Il lavoro è stato lungo e intenso, nel testo licenziato sono confluite le elaborazioni costruite dalla Commissione Turco e dalla Commissione Paglia con l’integrazione di alcune proposte del Patto per la Non autosufficienza. Ne è scaturito un progetto di riforma ampio e articolato, che cerca di affrontare il mondo della non autosufficienza costruendo un’apposita sezione delle politiche pubbliche.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023


lunedì 27 marzo 2023
Dl anziani. Un passo in avanti per non autosufficienza, ma c’è ancora molto da fare

L’attesa Riforma contiene molti punti di forza, tra cui: riconoscimento della rilevanza del problema, costituzione del Sistema unico nziani di natura pubblica, valutazione multidimensionale nazionale, prestazione universale, unione tra Distretti ed ambiti sociali. Tra i punti di debolezza: insufficiente attenzione della pubblica opinione e ridotto sostegno politico; trattazione del testo troppo articolata e fuorviante rispetto al tema centrale della non autosufficienza; asimmetria tra l’ambizione del piano riformatore e incertezza delle risorse.
Con l’approvazione alla Camere (150 voti favorevoli, 72 astenuti, nessun contrario) è stata approvata definitivamente la Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” in cui il Capo III è dedicato alle politiche per le persone anziane non autosufficienti, che è oggetto specifico di questa nota. Impostata dal precedente Governo Draghi, la Legge è firmata dal Presidente Meloni, dal Ministro del Lavoro e Politiche Sociali Calderone e dal Ministro della Salute Schillaci. A nostro parere segna una svolta storica e potrà essere una Riforma di grande peso per il nostro welfare per la nonautosufficienza. Ad eccezione di Quotidiano Sanità , sempre puntuale e preciso, questo traguardo atteso da oltre vent’anni non ci sembra abbia avuto risonanza comunicativa pari alla sua portata. Desideriamo riproporla a giusta attenzione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 27/03/2023


sabato 25 marzo 2023
“Detenuti privati della loro libertà”. Gli anziani nelle Rsa italiane secondo il Comitato Ue contro la tortura: “Giudici tutelari vigilino”

“Un trattamento disumano o degradante”. Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT) del Consiglio d’Europa ha così definito la situazione degli anziani “segregati nelle Rsa italiane” con condizioni di vita che sono andate avanti ben oltre la fine dell’emergenza pandemica. Lo si legge nel rapporto del CPT sulla sua visita periodica in Italia condotta nel periodo marzo-aprile 2022 che per la prima volta ha incluso due Rsa, il Pio Albergo Trivulzio e l’Istituto Palazzolo di Milano.
Il rapporto – frutto del lavoro di visite e documentazione attivato dal CPT da febbraio 2020 in Lombardia anche grazie alle testimonianze e alle segnalazioni dell’associazione Felicita – indica che “alla luce dell’elevato livello di segregazione dovuto alle prolungate e indefinite restrizioni legate al Covid-19 i residenti delle due Rsa visitate potrebbero essere considerati come detenuti privati della loro libertà, e che le restrizioni istituite nelle due Rsa visitate (soprattutto in termini di mancato accesso all’aria fresca, ridotte attività riabilitative e ricreative e meno visite familiari) hanno avuto effetti graduali e deleteri sullo stato di salute somatico e mentale dei residenti, in particolare nell’Rsa Pio Albergo Trivulzio”.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 25/03/2023


venerdì 24 marzo 2023
Assistenza agli anziani, fatta la delega Ora occorre trovare oltre 7 miliardi

Nella delega l’estensione dei servizi, dalle cure palliative alle cure domiciliari, che richiedono risorse aggiuntive – di Barbara Gobbi
La riforma c’è, ora vanno trovate le risorse. Il Ddl Anziani licenziato il 21 marzo dal Parlamento segna insieme un traguardo – dotando finalmente l’Italia, ultima tra i grandi paesi Ue, di un quadro completo di assistenza per 3,8 milioni di anziani fragili – sia un punto di partenza.
Al via la partita per reperire le risorse
Tutto in salita: perché ora bisogna entrare nel merito delle misure e soprattutto dei finanziamenti necessari a programmare gli interventi in un Paese che è secondo al mondo dopo il Giappone per invecchiamento. Un doppio rebus che andrà sciolto a breve, con i decreti attuativi da varare entro il 31 gennaio 2024. A “metterci la faccia” è stata la presidente del Consiglio in persona: «Gli anziani – ha dichiarato Giorgia Meloni dopo il via libera definitivo della Camera – rappresentano il cuore stesso della società e prendersi cura di loro significa avere cura di tutti noi. Andremo veloci – ha promesso – per dare concreta attuazione alla riforma.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 24/03/2023


venerdì 24 marzo 2023
Non è un Paese per lavoratori domestici

Secondo un’indagine Idos-Assindatcolf, servono circa 68 mila colf e badanti da qui al 2025, ma i decreti flussi tengono basse le quote di ingresso degli immigrati
In Italia servono almeno 23 mila colf e badanti immigrati all’anno, circa 68 mila da qui al 2025. Lo dice la ricerca realizzata dal Centro studi Idos per l’associazione dei datori Assindatcolf, che sottolinea come quello del lavoro domestico sia un comparto a lungo trascurato nel nostro Paese.
Da 12 anni i decreti flussi governativi mantengono le quote di ingresso a livelli molto più bassi rispetto all’effettivo bisogno di manodopera, e in più non specificano mai quale porzione debba essere espressamente dedicata ai lavoratori domestici. E se si rivolge lo sguardo ancora più indietro, le programmazioni triennali fatte prima del 2011 si sono basate su una rilevazione delle esigenze delle aziende e mai delle famiglie, lasciando il settore in un totale oblio.

Leggi: Collettiva, 24/03/2023


venerdì 24 marzo 2023
Ddl anziani e non autosufficienza, Fish: “Dimenticate le persone con disabilità”

La Federazione: “Anche le persone con disabilità diventano anziane. Purtroppo, le nostre proposte, finalizzate ad una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone con disabilità anziane e non autosufficienti non sono state accolte”. Falabella: “Ora la partita si sposta sui decreti attuativi, sui quali lavoreremo per dare il nostro contributo”
Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. La Fish sottolinea alcune criticità del testo per quel che riguarda le persone con disabilità. Criticità che, in realtà, la Federazione aveva evidenziato già in fase di audizione.

Leggi: Redattore Sociale, 24/03/2023


venerdì 24 marzo 2023
Ddl Anziani e non autosufficienza: confidiamo nei decreti attuativi

Dopo diverse modifiche nei due rami del Parlamento è stato approvato in via definitiva il disegno di legge n. 506 Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Già in fase di audizione, al Senato, FISH aveva evidenziato alcune criticità per le persone con disabilità contenute nel testo. Anche le persone con disabilità diventano anziane e per questo avevamo presentato delle proposte.
La federazione aveva chiesto di eliminare la presenza di previsioni sul caregiver da questa delega, perché in assenza di una normativa generale si andrebbe a creare una discriminazione tra gli assistenti famigliari delle persone anziane non autosufficienti e quelli di persone con disabilità non autosufficienti. La specifica sulla non autosufficienza assorbe così la condizione di disabilità, andando contro quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità, non armonizzandosi, di fatto, con l’altra grande riforma prevista dalla legge delega sulla disabilità.

Leggi: Fish Onlus, 24/03/2023


giovedì 23 marzo 2023
Ddl Anziani. Cgil e Spi Cgil: “Legge necessaria, ma priva di risorse”

Il sindacato: “Si apre ora una fase importante nell’emanazione dei decreti attuativi, che dovranno garantire la presa in carico della condizione di fragilità della persona anziana da parte del sistema pubblico e universale”. Inoltre, “lavoreremo affinché la legge delega divenga parte di una riforma del sistema di welfare che abbia l’obiettivo di rimettere al centro l’integrazione tra servizio sanitario nazionale e sistema socio-assistenziale”
“Approvata anche alla Camera, e in attesa della pubblicazione in G.U., la legge quadro in materia di politiche in favore delle persone anziane. Una legge necessaria, ma senza risorse rischia di essere una cornice senza quadro”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e Spi Cgil.
“Sono previste – sottolineano Cgil e la categoria dei pensionati della Confederazione – norme per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita indipendente, di cura e di assistenza delle persone anziane non autosufficienti nonché per l’invecchiamento attivo”.

Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023


giovedì 23 marzo 2023
Anziani. Dai Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale all’invecchiamento attivo. Ok della Camera al Ddl. Il provvedimento è legge. Meloni: “Troveremo risorse”

Il testo che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a questa semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Dopo il Senato, ieri anche l’assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il provvedimento ora è legge.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 23/03/2023


giovedì 23 marzo 2023
Ddl anziani, Forum Terzo settore: “Soddisfatti del risultato, ora più risorse e partecipazione”

La portavoce, Vanessa Pallucchi: “I prossimi step saranno cruciali per determinare l’efficacia del provvedimento nel perseguire gli obiettivi prefissati, a partire dalla necessaria previsione di adeguati investimenti. Inoltre, ci aspettiamo un concreto coinvolgimento del Terzo settore sin dalla messa a punto dei futuri decreti attuativi e poi nella sua concreta attuazione sui territori”
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in via definitiva del cosiddetto Ddl Anziani. Parlamento e Governo hanno accolto, nel corso dell’iter del provvedimento, diverse proposte provenienti dal mondo del Terzo settore per realizzare una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone non autosufficienti”. E’ quanto dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, commentando il disegno di legge approvato in via definitiva alla Camera.

Leggi: Redattore Sociale, 23/03/2023


mercoledì 22 marzo 2023
Ddl anziani, ecco le prossime tappe per raffozare assistenza domiciliare e sostegni

Cristiano Gori: «È nella prossima legge di Bilancio che il Governo sarà chiamato a decidere se e quante risorse economiche dedicare. La spesa pubblica per l’assistenza agli anziani è decisamente inadeguata nel nostro Paese»
di Barbara Gobbi
“Quella approvata il 21 marzo dal Parlamento è una riforma a due facce, contemporaneamente poco controversa e poco considerata, nonostante riguardi oltre 10 milioni di persone tra anziani interessati, familiari impegnati ad assisterli e operatori coinvolti. Invece, per recuperare i finanziamenti indispensabili, deve diventare una priorità politica”. Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non autosufficienza che ha dato un contributo sostanziale al testo del “Ddl anziani” approvato definitivamente dal Parlamento, analizza la riforma a cui l’Italia – pur essendo il secondo Paese più anziano – al mondo dopo il Giappone arriva da buona ultima rispetto agli altri grandi partner europei: la Germania nel 1995, la Francia nel 2002, la Spagna nel 2006 si erano già dotate di una legge.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 22/03/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Patto per l’Alzheimer, AIMA: «Diagnosi, assistenza domiciliare e PNRR, Istituzioni non lascino soli pazienti»

La presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, Patrizia Spadin, a Sanità Informazione: «Serve l’attivazione di una territorialità specifica per l’Alzheimer legata alle strutture del PNRR» – di Giovanni Cedrone
«Le famiglie con pazienti colpiti da demenze si sentono sole: come AIMA in 40 anni qualcosa siamo riusciti a fare, la sensibilizzazione della società è maggiore ma ancora oggi queste si sentono abbandonate e non è giusto». Patrizia Spadin, presidente dell’Associazione Nazionale Malattia di Alzheimer, è instancabile nel suo lavoro di promozione e richiamo dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso i problemi di chi deve accudire un paziente con Alzheimer o demenza. E a Sanità Informazione ricorda tutto quello che c’è ancora da fare per venire incontro ai bisogni assistenziali e sociali di queste persone.

Leggi: Sanità Informazione, 08/03/2023


REGIONI:

domenica 26 marzo 2023
Approvato il piano per la “non autosufficienza”. Ecco tutte le iniziative previste per il sostegno alle persone e alle famiglie

La Regione Puglia ha approvato il piano triennale per la “non autosufficienza”. E’ finanziato con le risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza, pari a complessivi 174.671.000 euro per un triennio. “La Regione Puglia, grazie al bilancio autonomo e ai fondi europei, ha dato vita ad iniziative innovative per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari a 360º”, ha spiegato l’assessora al Welfare Rosa Barone.
Tra le iniziative previste: il potenziamento dei progetti di vita indipendente, mediante un investimento annuo pari al doppio di quello precedente. L’obiettivo è il consolidamento di un modello di presa in carico alternativo a quello solo assistenziale, perché rivolto in primis a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia di persone con disabilità gravi al fine di promuovere percorsi di studio, di lavoro, di partecipazione alla vita sociale della comunità locale, e allo stesso tempo favorire il permanere nel proprio contesto di vita.

Leggi: Altamura Life, 26/03/2023


giovedì 23 marzo 2023
SUNIA Emilia Romagna. Diritto alla casa: servono strumenti per regolamentare gli affitti brevi e combattere l’illegalità

Da tempo il SUNIA denuncia una inadeguata politica abitativa nel nostro Paese, oggi diventata una vera e propria emergenza sociale. Ciò si evidenzia maggiormente nei comuni ad alta tensione abitativa della nostra regione.
Questa situazione sociale, già di per sé grave perché nega il diritto alla casa, assume una dimensione di illegalità diffusa con l’esplosione degli affitti brevi che dilagano senza una opportuna regolamentazione pubblica.
Intervento pubblico che è urgente mettere in campo tramite adeguati provvedimenti nazionali, regionali e comunali.

Leggi: Sunia, 23/03/2023


mercoledì 22 marzo 2023
Milano. Immobili ex Enpam, trovato l’accordo definitivo tra InvestiRE SGR e inquilini sul futuro dei caseggiati: acquisto agevolato a prezzi scontati, tutele per i più fragili e interventi di manutenzione straordinaria

Si sono incontrati oggi, presso BASE Milano, i rappresentanti di InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) con le Organizzazioni Sindacali (Sunia, Sicet e Unione Inquilini) e i comitati degli
inquilini del patrimonio Dream (ex Enpam), costituito da quattro complessi immobiliari collocati nei Comuni di Milano (via Valla, via Forni e via Sulmona), Vimodrone (Via XV Martiri) e Basiglio (Via Romano Visconti e Via Rio Nuovo), passati in gestione negli scorsi mesi al Fondo Hestia e al Fondo Basiglio.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore alla Casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni e la sindaca di Basiglio Lidia Reali.

Leggi: Sunia, 22/03/2023


IN AGENDA:

Il 30 marzo a Novara il Convegno: Il futuro delle RSA tra riforme, innovazione e criticità: scenario nazionale e regionale

Leggi il programma


Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER)

Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“

Leggi: Welforum


Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione

Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.

Leggi: Caregiver Day


Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


IN EVIDENZA:

Art Therapy: Un gioco o una terapia?

Fin dai tempi della preistoria, l’uomo ha sempre usato la pittura e il disegno per comunicare e lasciare traccia di una vita vissuta che è arrivata fino ai giorni nostri. Ogni epoca storica ha lasciato delle testimonianze, che ci hanno permesso di capire come si viveva e quali fossero le abitudini, i rituali, le usanze di quelle popolazioni, tutto questo grazie alla pittura e all’arte.
Dunque, l’arte ha sempre accompagnato la vita dell’uomo, stimolandone la creatività, curando lo stress e lasciando lo spazio per esprimersi liberamente e senza filtri.
È intorno agli anni quaranta che l’arte viene riconosciuta come un vero e proprio trattamento terapeutico, attraverso l’osservazione di alcuni medici, che avevano in cura persone affette da malattie mentali, i quali, spesso riuscivano ad esprimersi con disegni o altre opere d’arte. Il disegno e la pittura rappresentavano uno sfogo creativo che apriva la mente lasciandola andare, senza confini, ovunque volesse. Ed è proprio in quegli anni, gli anni 40, che le pratiche di art therapy diventarono una tecnica terapeutica utilizzata in tutti i setting di cura e per tutte le età.
Ma quali sono i benefici di questo tipo di terapia per gli anziani?
Alcuni studi hanno dimostrato che oltre a stimolare la memoria e le emozioni, favorisce la socializzazione, la concentrazione, la manualità, la tranquillità e il divertimento.

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Lo dice p1n0! Consigli AI per una vita longeva

Come guardare al futuro tecnologico che evolve di settimana in settimana? Abbiamo bisogno di una saggia intelligenza!
La tecnologia oggi ha fatto enormi passi avanti e nell’ambito dei servizi per l’autonomia presenta una varietà di proposte e risorse per le persone senior e i propri familiari: automobili, motorini e monopattini elettrici, bus che si possono prenotare dal proprio cellulare, car sharing e molto altro ancora. Ma ci sono anche le macchine a guida autonoma, anche se ancora in fase di sperimentazione, guidano al posto nostro..Tra queste innovazione è arrivata anche l’intelligenza artificiale!
Alexa già ci aveva avvertito, il mondo dell’intelligenza artificiale rivoluzionerà la nostra quotidianità: fornisce istantaneamente testi completi di 500 parole, risponde alle email, risolve problemi matematici e crea varie proposte di loghi per un nostro progetto.
Il futuro? Il mondo tecnologico sarà sempre più nelle nostre case e nelle nostre scrivanie come un compagno quotidiano con cui dialogare. Per esempio, Microsoft sta già pensando di inserire l’intelligenza artificiale in microsoft Word come aiutante che ci aiuterà con il blocco dello scrittore.

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Caregiver, nella legge italiana ancora senza tutele – di Veronica Rossi

Il tempo per rispondere alla condanna dell’Onu all’Italia per la mancanza di norme che tutelino i caregiver familiari è quasi scaduto, ma ancora non è stata ancora varata una legge ad hoc. Servirebbe formazione, ma anche assistenza burocratica, economica e sociale, insieme al riconoscimento della figura professionale. L’intenzione della ministra Locatelli è di creare un tavolo di lavoro per cercare soluzioni sul tema
Il 3 ottobre 2022 il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità ha condannato l’Italia per la mancanza di tutele per i caregiver. Al nostro Paese sono stati 180 giorni per rispondere, indicando le misure intraprese e i risarcimenti per le famiglie. A meno di una settimana dalla scadenza di questo lasso temporale, non c’è ancora una norma nazionale che intervenga a favore di chi assiste i propri cari disabili, anziani o malati. «Le Regioni su questo tema si muovono in ordine sparso», dice Tiziana Nicoletti, responsabile del Coordinamento nazionale delle associazioni di persone con malattie croniche e rare – Cnamc di CittadinanzAttiva, «come a febbraio ha fatto il Friuli Venezia Giulia e, andando a ritroso, la Lombardia, in Abruzzo e nel Lazio. Dal nostro punto di vista queste iniziative sono lodevoli, perché in qualche modo cercano di alleggerire il peso e la pressione – anche economica – che c’è su queste famiglie. Però sarebbe opportuno che ci fosse una legge nazionale. Attendiamo da tempo un provvedimento che garantisca ai caregiver il riconoscimento dei loro diritti fondamentali».

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Amministrazione di sostegno: un’altra “storia sbagliata”

Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche nel nostro giornale degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili, come quella che presentiamo oggi, di una figlia che racconta la storia della madre, fatta letteralmente rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal proprio amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà
Da quando abbiamo iniziato ad occuparci anche su queste pagine degli abusi commessi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno, continuiamo a raccogliere testimonianze terribili. Una figlia, Anna, ci racconta la storia di Dora, la madre, fatta rinchiudere in una Residenza Sanitaria Assistita dal suo amministratore di sostegno con l’inganno, in presenza di una famiglia disponibile ad occuparsi di lei, e di risorse sufficienti a garantirle una permanenza dignitosa in casa propria, come da sua volontà. A breve un’udienza deciderà del suo destino.
Anna abita per lavoro in una città del Nord, mentre Dora abitava in Toscana, nel suo paese di origine, ma gli abusi sono “democraticamente” distribuiti in tutta la penisola. (Simona Lancioni)

Leggi: Superando


Musica, canto e invecchiamento sano

Nelle sue varie forme di espressione, la musica gioca un ruolo importante per il benessere individuale e collettivo: le evidenze scientifiche della sua influenza sulla salute sostengono iniziative orientate alla promozione, al mantenimento o al recupero del benessere psicofisico. Nell’articolo viene illustrata l’istituzione di un coro, rivolto a over 40 con lieve sindrome metabolica, nell’ambito del progetto Dedalo, un progetto di promozione dell’invecchiamento sano realizzato nella città di Vercelli.
di Cristina Meini (UPO – Università del Piemonte Orientale), Chiara Airoldi (UPO), Daniele Ceriotti (UPO), Marta de Vito (UPO), Giorgio Guiot (Fondazione Cantabile, Torino), Marco Martorana (UPO), Riccardo Tucci (UPO), Erica Viola (UPO), Fabrizio Faggiano (UPO)
Sin dall’antichità la musica è stata considerata una techné capace di influire sul benessere della persona, prevalentemente per il suo rapporto speciale con le emozioni. Questa convinzione, nata nella Grecia antica e mantenuta viva nei secoli, beneficia oggi di un interesse rinnovato dalla convergenza di riflessione teorica e sapere scientifico. Le scienze cognitive, dalla filosofia empiricamente informata alle neuroscienze, hanno infatti corroborato la persuasione che la musica sia in grado di suscitare e modulare le emozioni della persona e del gruppo, mentre numerosi modelli di intervento clinico sono stati ispirati dai risultati sperimentali.

Leggi: I Luoghi della Cura


50&Più e Fondazione Leonardo presentano “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità”

L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.

Leggi: Spazio 50


Non autosufficienza: si volta pagina – di Sergio Pasquinelli

Il 21 marzo il Parlamento ha approvato definitivamente il Disegno di Legge Delega sulla non autosufficienza (qui il testo). Un grande traguardo. Nella storia del nostro Paese questa è la prima riforma del settore ed è attesa dagli anni ’90, quando si cominciò a discuterne in sede tecnica e politica. Nel frattempo, analoghe riforme si sono avute in numerosi Stati, ovunque con il medesimo scopo: modificare strutturalmente i sistemi di welfare, ideati quando gli anziani non autosufficienti erano ben pochi, per metterli in condizione di rispondere alla loro sempre più diffusa presenza.
Il cammino della riforma
La prima versione del PNRR (Gennaio 2021) non prevedeva la riforma dell’assistenza agli anziani. Le organizzazioni del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”, oggi quasi 60, prepararono allora una dettagliata proposta per la sua introduzione. L’intensa attività di pressione compiuta indusse il Governo a includere la riforma nella versione definitiva del PNRR (Aprile 2021). Le organizzazioni del Patto elaborarono successivamente un progetto molto articolato per la riforma. Ad inizio 2022 il Governo Draghi avviò la predisposizione del Disegno di Legge Delega e – nel prepararlo – interagì continuativamente con il Patto. A ottobre quel Governo approvò un Disegno di Legge Delega che recepì ampiamente le proposte della società civile rappresentata dal Patto.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Bonus casa, ma quanti sono? Ecco la guida con i vantaggi e le scadenze

Non solo Superbonus 110%, le agevolazioni per le abitazioni sono diverse. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea. Ecco un riassunto delle principali misure
‘Bonus’, la parola chiave del momento. Nelle ultime settimane si parla più che mai di Superbonus 110%, ma non si tratta dell’unica agevolazione per le abitazioni. Il decreto Aiuti quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre, prevede alcune importanti novità sul Superbonus, ma è bene ricordare le altre agevolazione attualmente in vigore. Per aiutare i consumatori a destreggiarsi tra i vari bonus tuttora utilizzabili, Facile.it ha analizzato i principali, mettendone in evidenza i vantaggi e le date da cerchiare in rosso sul calendario per la scadenza. Se per bonus ristrutturazione, ecobonus o sisma bonus c’è tempo fino a dicembre 2024, quello facciate e le agevolazioni under 36 per l’acquisto della prima casa potrebbero essere al capolinea.
Ecco un riassunto delle principali misure, un vademecum ‘ad hoc’ sui bonus fiscali inerenti la casa.

Leggi: Redattore Sociale


 

 

 

 

 

 

Pensioni, opzione donna: requisiti, novità e regole per il 2023

l’INPS, con circolare n. 25 del 6 marzo 2023, ha fornito istruzioni sulla pensione anticipata c.d. opzione donna di cui all’art. 1, comma 292, della legge di bilancio 2023, che ha aggiunto il comma 1-bis dopo il comma 1 dell’art. 16 del D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni dalla L. n. 26/2019.
Riportiamo di seguito le precisazioni dell’Istituto.
Destinatarie: condizioni e requisiti
In base alle nuove disposizioni previste dalla legge n. 197/2022, possono accedere alla pensione opzione donna le lavoratrici che perfezionano i nuovi requisiti anagrafici e contributivi entro il 31.12.2022 e si trovano in una delle seguenti condizioni:

Leggi: Cgil


NEWS:

martedì 21 marzo 2023
Risultati inchiesta A.L.I. – Rapporto senior e casa

Sono stati resi pubblici i risultati della ricerca promossa dall’Active Longevity Institute sul rapporto tra le persone Senior e la loro casa: Sondaggio “Longevità e CASA”.
Il primo dato rilevante è nella presenza di un quarto dei rispondenti che non ritengono la propria casa adeguata alla longevità, dato che sale al 44% quando a rispondere sono donne under 55.
Gli ingredienti della casa ideale per un senior attivo sono:
domotica
assenza di scale
presenza di doccia comoda
La possibile necessità futura della presenza di una badante è tutt’altro che peregrina, tanto che, nel caso lo spazio della propria abitazione fosse sovrabbondante rispetto alle necessità (com’è del resto in oltre la metà delle case dei senior italiani), emerge la consapevolezza di doverne ricavare spazio per ospitarne una, quando fosse necessario.

Leggi: Abitare Sociale, 21/03/2023


martedì 21 marzo 2023
L’oro blu sempre più caro per le famiglie

In occasione del 22 marzo Cittadinanzattiva presenta i nuovi dati del 18esimo Osservatorio prezzi e tariffe. Ben 487 euro la spesa media a famiglia nel 2022, in aumento in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena. Oltre il 40% va dispersa. Ad Enna e Cosenza razionamenti per tutto il 2021
Quanto ha speso una famiglia per la bolletta idrica nel 2022? La cifra media è 487 euro con un aumento del 5,5% rispetto al 2021. Gli aumenti si registrano in tutti capoluoghi di provincia, unica eccezione Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%. Si parla di un incremento che supera il 20% per province come Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%), mentre si supera il 10% in altri dodici capoluoghi: Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina.
E ancora: Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 883 euro (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di capoluogo più economico con 174 euro. A livello regionale, la Toscana è la regione più costosa, Molise la più economica, in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente.

Leggi: Vita, 21/03/2023


lunedì 20 marzo 2023
Case e Ospedali di Comunità: siamo in ritardo sull’attuazione del Pnrr. Le raccomandazioni della Corte dei conti al ministero Salute

Il Magistrato istruttore ha redatto la propria relazione conclusiva rilevando come i numeri relativi alle gare già esperite afferenti alla progettazione evidenziassero una “realistica difficoltà di pervenire nei tempi, ormai ravvicinati, del target 31 marzo 2023, all’adozione di una progettazione avanzata” per una buona parte delle procedure concorsuali. La volontà di spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del target Italia relativo all’approvazione dei progetti, richiederebbe l’autorizzazione del Mef. Ecco le raccomandazioni della Corte dei conti.
Il Pnrr, allo scopo di rafforzare la capacità del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) di fornire servizi adeguati sul territorio, prevede entro la metà del 2026 (Target UE) l’attivazione di oltre 1.400 Case della Comunità e oltre 12.400 Ospedali di Comunità. In relazione ai predetti investimenti, risultano stanziate risorse pari, rispettivamente, a due miliardi di euro e un miliardo di euro. Ma a che punto siamo con i progetti?
A far luce è la Corte dei conti segnalando diversi ritardi che sembrano aver già compromesso il target Ita del 31 marzo 2023.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023


lunedì 20 marzo 2023
Ddl anziani, commissione Covid e punti nascita nella settimana parlamentare

La settimana dal 20 al 25 marzo sarà caratterizzata in Parlamento dalle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Ecco il calendario dei lavori settimanale delle commissioni Sanità di Camera e Senato.
La settimana parlamentare che va dal 20 al 25 marzo è monopolizzata dai temi europei con le comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni prima al Senato martedì 21 e poi alla Camera mercoledì 22 in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo: tra i temi centrali la questione immigrazione.
A Montecitorio approda la legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, già approvata dal Senato. Tre le proposte di commissioni d’inchiesta su cui si sta lavorando alla Camera: quella sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione della banca Monte dei Paschi di Siena, quella sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e infine quella sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.

Leggi: Quotidiano Sanità, 20/03/2023


lunedì 20 marzo 2023
Affitti brevi, in Italia una giungla senza regole

Riservare case e stanze ai turisti moltiplica le disuguaglianze. Soprattutto quando aumenta la richiesta di chi ha bisogno di viverci. Oggi a Venezia la presentazione di una proposta di legge scritta dal basso
La diffusione degli affitti brevi turistici è il fenomeno che negli ultimi dieci anni ha trasformato di più l’abitare e le città in buona parte del mondo. In Italia, però, nulla è stato fatto per regolarlo.
NEL 2019 nelle aree più centrali e turistiche di sei capoluoghi (Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Roma e Venezia) le percentuali ci case su Airbnb andavano dall’11% (a Napoli) al 32,4% (a Bologna). «Il mercato degli affitti brevi in Italia non è regolato da una prospettiva abitativa e urbanistica, ma solo fiscale», afferma la ricercatrice in urbanistica Francesca Artioli. «Ci sono i codici identificativi regionali e il famoso codice nazionale, che servono a conoscere, misurare e apportare un po’ più di trasparenza in un mercato molto opaco.

Leggi: Il Manifesto, 20/03/2023


sabato 18 marzo 2023
Direttiva case green: progresso, e chi continua a remare contro non fa un buon servizio né all’Italia né al pianeta

Progresso. E’ questa la parola scelta da Ciaràn Cuffe, eurodeputato degli European Greens e relatore del provvedimento, per definire l’approvazione da parte dell’Eurocamera della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia. Un provvedimento atteso, coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione, necessario per imprimere una svolta verso la sostenibilità nel settore delle costruzioni e nel mondo dell’edilizia. Un provvedimento a cui l’Europa lavora da tempo e che aveva visto anche la partecipazione del nostro Paese. E’ per questo che lo stesso relatore Cuffe, nel suo intervento finale, non ha potuto non stigmatizzare l’assenza in aula e durante l’iter di approvazione della destra italiana che in questi giorni ha provato a sabotare il provvedimento come già fatto con quello sul phase out dai motori endotermici. Anche su questa misura, necessaria per ridurre sia le emissioni che i consumi energetici e le bollette, governo e politici della destra italiana hanno remato contro.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 18/03/2023


venerdì 17 marzo 2023
Fisco. Si cambia: il Governo approva la delega per la riforma delle tasse, sia per i dipendenti che per i liberi professionisti. Ecco le novità

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Entro 24 mesi dovranno essere varati i decreti attuativi. Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”. LA BOZZA.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato ieri l’atteso disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale.
“La riforma del sistema fiscale – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – costituisce un elemento chiave del programma di Governo, volto al rilancio strutturale dell’Italia sul piano economico e sociale”.
Obiettivi dichiarati del Governo: “l’impulso alla crescita economica e alla natalità, mediante la riduzione del carico fiscale, l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e l’individuazione di meccanismi fiscali di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese”.
Il ddl delega prevede 24 mesi di tempo per l’esame parlamentare e l’emanazione dei decreti delegati di attuazione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023


venerdì 17 marzo 2023
Autonomia differenziata. Dopo il parere dell’Unificata arriva il nuovo via libera da Palazzo Chigi. La parola passa ora al Parlamento.

L’obiettivo, si spiega nel testo, “non è quello di dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere”. L’ancoraggio dei nuovi Lep ai Lea resta presente solo nella relazione illustrativa, manca ogni riferimento esplicito del disegno di legge. Meloni: “Svolta necessaria”. IL TESTO
Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il secondo via libera, all’unanimità, al disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Il provvedimento, che ha già avuto il parere della Conferenza Unificata, passa ora all’esame del Parlamento. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato di una “svolta necessaria al Paese”.
Nella relazione illustrativa, si sottolinea come con l’autonomia differenziata “non si vuole dividere il Paese, né favorire Regioni che già viaggiano a velocità diversa rispetto alle aree più deboli dell’Italia. L’auspicio è che tutti aumentino la velocità: sia le aree del Paese che con l’autonomia possono accelerare sia quelle che finalmente possono crescere.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/03/2023


venerdì 17 marzo 2023
Ddl anziani, mons. Paglia: “Le Rsa diventino centri multiservizi”. Il nodo risorse

Ieri al Senato il convegno sul ddl anziani, a cui hanno partecipato Uneba, Anaste, Agespi e Aris. Sottolineato il nodo risorse per attuare la riforma. Mons. Paglia ha presentato 3 proposte per le Rsa, in vista della costruzione di un “continuum assistenziale” che dia risposte adeguate agli anziani. Gori: “La credibilità dell’operazione sulla non autosufficienza del governo Meloni è legata alla prossima legge di bilancio”
I relatori del convegno al Senato
“Noi ci siamo”. E’ questo il messaggio forte lanciato dalle 4 associazioni in apertura del convegno “Ddl anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” ieri al Senato, organizzato su iniziativa del senatore Franco Zaffini e che ha visto la partecipazione di Uneba, Agespi, Anaste e Aris. “Noi ci siamo, e vogliamo esserci, partecipando all’elaborazione dei provvedimenti che riguardano l’assistenza ai più fragili”, hanno sottolineato le associazioni.

Leggi: Redattore Sociale, 17/03/2023


giovedì 16 marzo 2023
Aspettativa di vita alla nascita. Nella Ue cala a 80,1 anni nel 2021. Italia in controtendenza ma chi vive nella Pa di Trento è più longevo di oltre 3 anni rispetto a chi abita in Campania

I dati sono stati pubblicati da Eurostat e segnalano come nell’Unione dopo il brusco calo del 2020 dovuto allo scoppio della pandemia anche nel 2021 si sia registrata una contrazione rispetto al periodo pre Covid quando il dato era di 81,3 anni. L’Italia si colloca al terzo posto con una speranza di vita media alla nascita di 82,7 anni (in crescita rispetto agli 82,3 anni del 2020) ma con profonde differenze tra il Nord e il Sud del Paese.
Nel 2021, l’aspettativa di vita alla nascita nell’UE è stata di 80,1 anni. Nel 2019 la speranza di vita alla nascita ha raggiunto gli 81,3 anni ma è poi scesa nel 2020 a 80,4 (-0,9 anni) e nel 2021 è ulteriormente diminuita (-0,3 anni rispetto al 2020), probabilmente a causa del repentino aumento della mortalità a causa del COVID -19 pandemia. A fornire i dati è Eurostat in un suo recente report.
L’aspettativa di vita delle donne (82,9 anni) ha continuato ad essere superiore a quella degli uomini (77,2 anni) nel 2021, con entrambe che hanno registrato ulteriori diminuzioni a seguito di un calo maggiore dal 2019 al 2020. Rispetto al 2020, l’aspettativa di vita sia per le donne che per gli uomini è diminuita dello 0,3 anni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/03/2023


martedì 14 marzo 2023
Per un nuovo welfare: dal Forum terzo settore, un manifesto in 5 punti

Prossimità, universalismo, inclusività. Questi, secondo il Forum del Terzo Settore, i tre i valori fondamentali su cui fondare il nuovo sistema di welfare. Valori che il Forum ha messo alla base del manifesto realizzato dalla Consulta Welfare del Forum e presentato questa mattina, a Roma, nella Sala Capitolare del Senato.
“L’attuale sistema di welfare- si legge nel manifesto- risulta essere frammentato e non in grado di garantire la presa in carico tempestiva, globale e continuativa di chi si trova in condizioni di fragilità, marginalità o è a rischio esclusione sociale.

Leggi: Redattore Sociale, 14/03/2023


martedì 14 marzo 2023
Case green a emissioni zero già dal 2028? Come funzionano le classi? Ci sono incentivi e sanzioni? Tutte le risposte

Cosa si intende per classe energetica?
Secondo il testo approvato dal Parlamento Ue, gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2030. Ma che cosa si intende per classe energetica di un edificio? La misura del fabbisogno energetico. Viene calcolato da un certificatore prendendo in considerazione i materiali di costruzione, la tipologia degli impianti, la produzione di acqua calda, l’esposizione dell’immobile, gli infissi, l’illuminazione e la ventilazione meccanica. Vengono inoltre valutate le caratteristiche climatiche del comune in cui l’immobile si trova.

Leggi: Sunia


REGIONI:

martedì 21 marzo 2023
Diritto alla casa per i cittadini stranieri: i giudici bocciano la legge Regione Lombardia

Per la Corte d’Appello, la legge regionale della Lombardia n. 16 dell’8 luglio 2016 in materia di accesso ai servizi abitativi pubblici presenta aspetti discriminatori ai danni dei cittadini stranieri, che vanno rimossi.
Accogliendo le ragioni che erano alla base del ricorso giudiziario, promosso da CGIL Lombardia, ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e NAGA (Organizzazione di volontariato per l’assistenza sociosanitaria e per i diritti di cittadini stranieri, Rom e Sinti), il Tribunale ha confermato la sentenza di primo grado, sottolineando come il requisito dei cinque anni di residenza continuativa, contenuto nel provvedimento legislativo regionale è da riteneresi irragionevole e discriminatorio.

Leggi: Inca, 21/03/2023


lunedì 20 marzo 2023
Palermo. Ex Onpi, prosegue il processo di auto recupero degli alloggi da parte degli abitanti. “Chiediamo al Comune un sostegno alle famiglie per i lavori alle facciate che stanno affrontando”

Prosegue il processo di auto recupero delle famiglie che da anni sono insediate nel complesso Ex Onpi di Partanna Mondello.
Da poco le 60 famiglie che abitano negli spazi ex Onpi hanno avviato anche dei lavori alle facciate degli edifici.
Il SUNIA, che ha messo a disposizione i suoi tecnici per diversi sopralluoghi che hanno riguardato lo stato degli edifici e degli spazi a verde, e le opere di pulizia e manutenzione dei tetti dove si presentavano delle infiltrazioni d’acqua, chiede un segnale di attenzione in più da parte dell’amministrazione.

Leggi: Sunia, 20/03/2023


lunedì 20 marzo 2023
Anziani, arrivano le letture d’argento

Contenuti sintetici e incisivi, parole dai significati positivi e colori accesi, piatti e senza sfumature. Questa la formula adottata da quattro bibilioteche venete che hanno pubblicato il primo albo italiano per persone anziane
La lettura è un toccasana per la mente e lo spirito umano a ogni età. Eppure sugli scaffali delle biblioteche e delle librerie ci sono volumi pensati per essere letti dai bambini, dagli adolescenti e dagli adulti ma quasi mai dalle persone longeve. C’è un vuoto rappresentato dall’assenza di pubblicazioni rivolte a tutte quelle persone anziane che per difficoltà legate allo stato di salute o al decadimento cognitivo si sono allontanate dal mondo della lettura. Per sopperire a questa mancanza nei centri servizi per anziani il più delle volte gli operatori propongono albi illustrati per i bambini.
Partendo da questa osservazione quattro bibliotecarie della rete del Consorzio biblioteche padovane associate e della Rete bibliotecaria vicentina (Elisa Breda, consorzio Bpa; Marta Brendolan, biblioteca di Isola Vicentina; Viviana Cappellaro, biblioteca di Romano D’Ezzelino e Silvia Gonella, biblioteca di Ponte San Nicolò) al termine di un corso di design thinking hanno deciso di realizzare l’albo illustrato: Lassù è casa mia, la storia di Palma, nata a maggio del 1897, che insieme a tre ragazzi vive un’avventura meravigliosa e scopre che la vecchiaia non è solo una questione di età e che non è mai troppo tardi per godere di momenti felici.

Leggi: Vita, 20/03/2023


venerdì 17 marzo 2023
Reggio Calabria. Riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini. Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria

Reggio Calabria, riunione unitaria delle OO.SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA). Sul tavolo delle trattative i nuovi Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato che interesseranno l’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Dopo i recenti Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato elaborati in sede sindacale, sottoscritti e depositati presso i Comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Scilla, Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando e Roccella Ionica, le OO. SS. rappresentative della proprietà immobiliare e degli inquilini (CONFEDILIZIA PROVINCIALE, SUNIA-CGIL CALABRIA, SICET-CISL RC, UNIAT CALABRIA) si sono riunite per lavorare alla sottoscrizione di nuovi Accordi nel territorio dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
Al tavolo delle trattative, in rappresentanza degli inquilini delle tre Confederazioni, Cgil, Cisl e Uil, Francesco Alì (Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, Agostino Rua (Sicet-Cisl RC),

Leggi: Sunia, 17/03/2023


giovedì 16 marzo 2023
A Milano vogliono stare tutti. I ritardi sull ‘ housing e il metodo Fondazione Cariplo

TIl mattone a Milano è un terno al lotto vinto per assicurazioni, fondi sovrani e manager con ancoraggio asiatico. Tanto è vero che nelle classifiche dei grandi investitori immobiliari Milano si piazza subito dopo Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma. Ma per chi vive e lavora in città, e non ha capitali alle spalle, la casa può essere un incubo. E ‘ il tema del momento, un po ‘ troppo drammatizzato e mediatizzato: la Città metropolitana è tra le più vivibili e affordable in Europa. Ma c ‘ è un evidente gap di programmazione soprattutto su giovani e ceti medi, rispetto ad altri città d ‘ Europa. A colmare il gap, da anni, è soprattutto Fondazione Cariplo che ha dato un senso (e fonti) all ‘ housing sociale milanese. ” Mi lano è una città di successo che è diventata molto più attrattiva dopo Expo – spiega al Foglio Sergio Urbani, dg di Fondazione Cariplo – successo che però va pianificato e programmato perché i valori immobiliari crescono, incidendo sui prezzi della città che innescano a loro volta l ‘ aumento delle diseguaglianze. Ma alla lunga possono indebolire lo stesso percorso di crescita.

Leggi: Il Foglio, 16/03/2023


IN AGENDA:

50%più – 23 Marzo 2023 – ore 11.00 – Presentazione del volume: Età anziana: tempo di dirittti e responsabilità _ ETÀ ANZIANA: TEMPO DI DIRITTI E RESPONSABILITÀ –

Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano – Piazza di Pietra
L’Italia è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64.
Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane.
Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani.

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Giornata mondiale del Servizio sociale, al via la tre giorni

Nella Giornata mondiale del servizio sociale, le e gli assistenti sociali italiani danno il via alla tre giorni che culminerà, giovedì 23 nel trentesimo anniversario dalla nascita dell’Ordine. Allo Spazio Eventi di piazza di Spagna, a Roma, in via Alibert, 5A, si svolgeranno le manifestazioni che vedranno alternarsi 107 relatori davanti a 400 persone presenti e a 5.000 collegate on line. Si comincia domani alle 10 con gli indirizzi di saluto del presidente dell’Ordine Gianmario Gazzi.

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Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza

Sarà presentato il prossimo 17 aprile il Rapporto 2023 dell’Osservatorio Vulnerabilità e Resilienza (OVER), frutto di una partnership tra ACLI Lombardia, IRS e ARS. Al centro dell’attenzione l’impatto della pandemia sulla condizione economica e la capacità di spesa del ceto medio lombardo e la pressione del lavoro di cura sulle famiglie.
Scarica il “save the date“

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Caregiverday – Sostenere la resilienza del caregiver attraverso la narrazione

Venerdi 21 Aprile 2023 dalle 15:30 alle 17:30
c/o Centro Sociale Bruno Losi, Via Medaglie d’Oro 2 – 41012 Carpi (MO)
Prendersi cura di una persona cara può essere fonte di grande soddisfazione personale, ma crea anche sfide, come: problemi di salute fisica e mentale, un senso di esclusione sociale, difficoltà a conciliare il lavoro retribuito con le responsabilità di cura e altre possibili preoccupazioni finanziarie (Eurocarers). Per affrontare tutto ciò è essenziale che il caregiver familiare sia sostenuto da un contesto familiare consapevole e da operatori dei servizi in grado di affiancare e potenziare la capacità di fronteggiare le problematiche di cura e produrre resilienza.

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Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

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#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil

A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.

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2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos

Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.

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IN EVIDENZA:

Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione

L’articolo tratta il tema delle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti degli anziani e delle loro famiglie. Il punto di vista a partire dal quale si articola la riflessione è quello dell’assistente sociale, capace di portare alla luce i principali nodi critici nonché i possibili spazi di intervento e miglioramento della progettazione dell’assistenza.- di Francesca Corradini (Centro di Ricerca Relational Social Work, Università Cattolica di Milano)
Progettare percorsi di cura e assistenza: il confine tra autodeterminazione e protezione
Nel presente contributo si proporrà una riflessione in merito ai percorsi di cura e assistenza, in particolare sulle funzioni di supporto degli operatori sociali nei confronti delle persone anziane e delle loro famiglie. Il supporto è inteso non tanto come un insieme di azioni, ma come un percorso di accompagnamento, che si snoda nel tempo e che non si esaurisce con l’attivazione di una specifica prestazione o di un servizio. Sono tanti i professionisti che le persone incontrano e che possono contribuire a semplificare o, al contrario, a rendere più complessi i percorsi di cura. In questa sede, l’attenzione si concentrerà, in particolare, sulle funzioni degli assistenti sociali che, soprattutto nei servizi territoriali di base, si interfacciano con questi compiti tanto articolati.

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Popolazione in Italia. Nuovo calo anche nel 2022. La colpa? Sempre poche nascite e molti morti per il caldo record a luglio e agosto. E gli immigrati non bastano a colmare il saldo negativo

Lo rileva oggi il nuovo rapporto Istat sulla dinamica demografica del 2022: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno. Le nascite risultano in ulteriore calo, ma con lievi segnali di recupero al Sud. I decessi restano ancora su livelli elevati, anche per effetto dell’incremento registrato nei mesi estivi a causa del caldo eccessivo. Dal 2019 ad oggi persi più di 790mila residenti. IL RAPPORTO.
L’Istat ha pubblicato oggi i dati della dinamica demografica realtiva al 2022 registrando ancora una volta un calo della popolazione: al 31 dicembre i residenti in Italia scendono infatti a 58.850.717 persone con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno, nonostante il positivo contributo del saldo migratorio con l’estero, rispetto agli anni della pandemia, anche a causa degli effetti della crisi bellica in Ucraina.

Leggi: Quotidiano Sanità


Il senso della vecchiaia è scendere a patti con la vita

Il libro di Lidia Ravera è la testimonianza di una guerriera che non si dà per vita di fronte al tempo Il mio modo di attrezzarmi per l’inevitabile non è combattere, ma rassegnarmi. È questa la vera conquista
La generazione dei baby boomer non è più giovane. Proprio la generazione che ha fatto una bandiera della giovinezza. Trovarsi ad avere vent’anni dal 1968 in poi dava l’impressione di avere il mondo in mano. Non si parlava d’altro che dei giovani. Di come si vestivano, pensavano, amavano, fumavano i giovani. C’era nell’aria un senso di onnipotenza, di esplosione, di felicità che nemmeno le prodezze delle Brigate rosse riuscivano a offuscare. Ora quella generazione invecchia, è invecchiata. E proprio nel moment o in cui la vecchiaia sta diventando, è diventata, lunghissima. Scrive Lidia Ravera nel suo nuovo libro Age Pride (Einaudi, 115 pagine, 13 euro): «Nel 1960 gli italiani ultrasessantacinquenni erano il 9 per cento della popolazione, oggi sono il 23 per cento». Un terzo della popolazione è composto di quegli ex giovani lì. Ecco perciò che i protagonisti di Porci con le ali, che Ravera scrisse venticinquenne nel 1976, a quattro mani con il poco più grande Marco Lombardo Radice e con enorme successo non solo in Italia, devono adesso vedersela con il declino fisico, la pensione, l’oscurità che cala sui vecchi (almeno quelli non “realizzati”, per dir così), il progressivo deserto che si crea intorno, man mano che amici, coniugi, parenti se ne vanno dove inevitabilmente tutti dovremo scomparire. Che si fa, come la mettiamo?

Leggi: Domani


Gli alloggi assistiti. Un’alternativa alle strutture residenziali per anziani

Gli alloggi assisti sono formule abitative di vita autonoma che si rivolgono alle persone anziane fragili (ed altri gruppi di persone) con l’obiettivo di supportarne le necessità, garantendo al contempo protezione e vita di relazione. L’articolo ne delinea le caratteristiche, i requisiti, le tipologie e i potenziali utenti. di Franco Pesaresi (Direttore ASP Ambito 9 – Jesi Network Non Autosufficienza -NNA, Asiquas)
Un numero crescente di persone anziane vuole giustamente scegliere dove vivere e con chi condividere l’alloggio, anche in presenza di una condizione di fragilità. Essi esprimono una richiesta di aiuto, di sostegno e di servizi legati all’alloggio, in un ambiente adattato e sicuro che garantisca congiuntamente inclusione sociale, protezione e vita indipendente, ma rimanendo a casa.
Per soddisfare questa crescente domanda, comincia a svilupparsi una varietà di offerte di alloggi assistiti proposti da enti locali, aziende pubbliche, associazioni, aziende private e Fondazioni.

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L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo

L’articolo presenta un progetto di vasta portata sull’invecchiamento sano e attivo, sviluppato nell’arco di alcuni anni e ora in fase di rilancio per un altro quinquennio. Incardinato presso l’Università del Piemonte Orientale, il progetto assume come punto di partenza i molteplici effetti dell’invecchiamento a livello individuale e sociale, proponendosi di fornire – tramite attività di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenze a ricercatori e studiosi, operatori e cittadini – un contributo alla sfida della longevità.
di Carmela Rinaldi (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Gianluca Aimaretti (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Mattia Bellan (Università del Piemonte Orientale)
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto d’eccellenza per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
Come è noto, l’invecchiamento demografico che stiamo vivendo è senza precedenti e proseguirà nei prossimi decenni, senza che l’aumento dell’aspettativa di vita corrisponda a un aumento di aspettativa di vita in salute.

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Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?

Occuparsi di anziani in difficoltà a recarsi di persona nell’ambulatorio medico è un problema noto da tempo, che può ormai avvalersi della telemedicina. Questa è una grande opportunità, con un aspetto paradossale: gli anziani sono sia il target ideale delle televisite, sia la fascia di popolazione meno dotata di competenze e strumenti tecnologici. L’articolo, riferito a un’esperienza in atto nell’ASST Bergamo Est, propone una lettura insolita di un rapporto da costruire, all’interno di una nuova visione dell’assistenza sociosanitaria territoriale. di Patrizia Rocca (Dirigente medico, ASST Bergamo est)
Gli italiani invecchiano e la domanda di cura cresce, in contrasto con la carenza di risorse umane nel settore sanitario. Da qui l’inevitabile necessità di ridisegnare strutturalmente e organizzativamente la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto nell’ottica di rafforzamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale. L’idea della telemedicina come innovazione tecnologica al servizio del miglioramento dei processi di cura non è comunque nuova.
La telemedicina: un’origine “antica”
Già nel 1908 Hugo Gernsback (1884-1967), considerato il “padre della fantascienza”, ipotizzava che da lì a cinquant’anni il sistema di cura sarebbe crollato: da una parte medici obbligati a rimanere nel proprio studio dalla mattina alla sera, per accogliere e soddisfare i bisogni dei propri assistiti; dall’altra pazienti sempre più fragili e incapaci di recarsi di persona nell’ambulatorio medico.

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SEGNALAZIONI:

 “Storia della vecchiaia nella cultura occidentale. Dalla venerazione all’ageism, di Carla Costanzi, prefazione di Nicola Palmarini, Maggioli Editore, 2022.

di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci, Abbiategrasso, MI)
“Storia della vecchiaia” recita il titolo del volume, ma quello che si trova in questo libro va anche al di là del titolo. Il quesito all’origine di questo testo riguarda la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l’epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote?

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Fondazione Carisbo: sostegno alle start up con idee per le persone anziane

Con la collaborazione dell’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo, nasce “Silver economy incubation system”
Con l’invecchiamento della popolazione, c’è sempre maggiore necessità di servizi a sostegno delle persone anziane, in particolare non autosufficienti. La Fondazione Carisbo sostiene le idee imprenditoriali in questo settore con ‘Silver economy incubation system’, un progetto in collaborazione con l’associazione no profit TechGarage e il supporto di Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è facilitare lo sviluppo di soluzioni concrete e innovative per il soddisfacimento dei bisogni legati alla popolazione degli anziani, in particolare nella gestione delle situazioni di non autosufficienza, esigenze legate alla casa, invecchiamento attivo, alimentazione, attività ricreative. Grazie al contributo di Casa Saraceni e al supporto di Intesa, la partecipazione all’iniziativa per le startup che supereranno la selezione è completamente gratuita.

Leggi: Redattore Sociale


Presentazione del sito Web pnrreforumterzosettore.it

Il 14 marzo 2023, nell’ambito dell’Assemblea nazionale del Forum Terzo Settore, si è svolto l’evento di presentazione del sito web www.pnrr.forumterzosettore.it.
La registrazione dell’evento è disponibile a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=NVqOnJidNHI&t=2s
Il sito web vuole essere uno strumento di monitoraggio delle principali misure di interesse per gli ETS, anche al fine di facilitare gli enti associati e i Forum regionali e provinciali nel provare a cogliere le opportunità offerte dal PNRR. A questo fine è stata prevista anche l’area “Approfondimenti” (raggiungibile dalla homepage o da ogni singola misura), ad accesso riservato attraverso username (la propria mail) e password, ove è possibile trovare informazioni e materiali anche utili in occasione della pubblicazione di bandi e avvisi.

Leggi: Forum Terzo Settore


 

 

NEWS:

lunedì 13 marzo 2023
Ddl anziani, Auser: restano pochi margini per migliorare il testo

“Il Senato, con 92 voti favorevoli, nessun contrario e 48 astensioni, ha approvato il disegno di legge che disciplina le deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Ora il testo passa alla Camera. Le modifiche introdotte nel testo approvato riguardano: il riconoscimento del servizio civile, il ruolo delle farmacie, gli Enti del Terzo Settore nell’assistenza domiciliare, le cure palliative. Il testo approvato conferma, dunque, il testo licenziato dal Governo e su cui Auser aveva avanzato alcune proposte emendative.
In particolare Auser aveva avanzato proposte in merito: all’invecchiamento attivo, che non riguarda solo le persone anziane; l’invarianza delle risorse vero buco nero della riforma; alla filiera della presa in carico, con particolare riferimento alla integrazione dell’ADI e della SAD; al lavoro di cura, richiedendo l’impegno per l’emersione, la formazione e l’inquadramento contrattuale; ai caregiver, considerando un errore averli rimossi dalla riforma. Inoltre Auser aveva richiesto un più esplicito riconoscimento degli Enti del terzo settore nell’assistenza domiciliare”. Così si legge in una nota Auser.

Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023


lunedì 13 marzo 2023
Ecco gli Stati generali degli assistenti sociali, trent’anni di Ordine

Dal 21 al 23 marzo a Roma, due sedute plenarie e nove workshop. Confronto con oltre 100 relatori. Presenti la ministra Marina Elvira Calderone e la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti
Tre giorni per concludere un percorso e ripartire, con gli attrezzi giusti, per strade conosciute, ma che richiedono, un giorno dopo l’altro, più energia e più competenza. Tre giorni che sono gli Stati generali degli assistenti sociali italiani e che mettono insieme la Giornata mondiale del servizio sociale e i trent’anni dell’Ordine istituito nel 1993, insieme a una serie di approfondimenti su povertà, famiglie, professione, salute, narrazioni, luoghi di vita e diversità, competenze, terzo settore e valutazione, dialogo interprofessionale.
Due sedute plenarie, il 21 e il 23 marzo – in presenza e online – presso il Centro Congressi Roma Eventi di Piazza di Spagna, via Alibert, 5/a e nove workshop – soltanto in presenza – aperti alla comunità professionale. Un confronto con oltre 100 relatori: ministri, parlamentari, studiosi, esperti per esperienza e, naturalmente, assistenti sociali.

Leggi: Redattore Sociale, 13/03/2023


lunedì 13 marzo 2023
L’odissea per trovare un posto in Rsa: “Far assistere gli anziani è un lusso”

I letti nelle residenze sono solo 270 mila, a fronte di 4 milioni di over 65 non autosufficienti. E trovare personale è sempre più difficile: il sistema regge solo grazie agli immigrati
Un enorme divario tra la sofferenza delle famiglie e l’aiuto che ricevono. Il servizio pubblico è in grave difficoltà nell’assistenza agli anziani non autosufficienti e da anni discute di riforme senza successo. Anzi, l’offerta pubblica va sempre peggio e quella privata rimane un lusso per pochi, visti i costi. Il centro del problema sono le Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali.
Hanno vissuto una crisi durissima durante la pandemia, quando sono stati migliaia i morti nelle strutture per anziani, soprattutto al Nord, ma non solo. Ancora non si sono riprese, hanno problemi economici ma anche di personale, che non si trova. Così lavorano con organici ridotti. Il tutto fa aumentare le liste d’attesa per chi cerca aiuto.

Leggi: La Repubblica, 13/03/2023


lunedì 13 marzo 2023
Otto milioni di edifici in cerca di incentivi per la riqualificazione

È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea
Sono quasi otto milioni le case colabrodo in Italia. Oltre 4,55 milioni di edifici residenziali in classe energetica G e 3,17 in classe F: i due livelli peggiori. È una stima a cui si arriva incrociando i dati dell’Istat con l’archivio Siape dell’Enea, che raccoglie gli attestati di prestazione energetica rilasciati quando si vende, si affitta, si costruisce o si riqualifica un’abitazione.
Si tratta di una cifra enorme, che fa impallidire i risultati ottenuti con il superbonus per il miglioramento energetico: 385mila riqualificazioni asseverate tra condomìni, villette e unità indipendenti al 28 febbraio scorso. Finita l’epoca del 110% e della cessione a tappeto dei crediti d’imposta, c’è da chiedersi come potrà essere incentivata la riduzione dei consumi energetici nell’edilizia residenziale, anche in vista delle prossime indicazioni in arrivo dall’Unione europea. Senza dimenticare la sicurezza antisismica necessaria a gran parte del patrimonio abitativo.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023


lunedì 13 marzo 2023
L’amara lezione delle facciate: prezzi gonfiati e lavori leggeri

Su 25 miliardi di crediti trasferiti, ben 21,4 miliardi si riferiscono a spese 2021
Bonus facciate, fu vera gloria? Senza aspettare i posteri, gli ultimi dati ufficiali ci permettono di fare qualche considerazione sull’agevolazione per il recupero delle pareti esterne. Per capire chi l’ha usata, come e quando. La nuova detrazione del 90% fu annunciata sul finire del 2019 dall’allora ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, spiegando che avrebbe «reso le città più belle».
Il boom del 2021
Tra il 2020 e il 2022 sono stati comunicati alle Entrate sconti in fattura e cessioni relativi al bonus facciate per un totale di 25 miliardi di euro. A ben vedere, quasi l’intero ammontare – 24,1 miliardi – è riferito a crediti derivanti da spese pagate nel 2021. Ed è logico: nel 2020 c’era la fase più acuta della pandemia e la cedibilità dei bonus casa, introdotta con il decreto Rilancio di maggio, ci ha messo qualche mese a prendere piede; nel 2022, invece, le regole sono diventate più restrittive dopo che è scattato

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023


lunedì 13 marzo 2023
Ripensare la strategia dei bonus per non archiviare le opportunità

L’entità del patrimonio immobiliare da riqualificare – si pensi che la discussa stagione del superbonus ha consentito una riqualificazione di appena il 2% del patrimonio abitativo italiano – e l’imminenza di scadenze che, per quanto poco realistiche, delineano in maniera inequivocabile la volontà dell’Unione Europea di accelerare il processo di transizione ecologica, impongono al nostro Paese l’immediata definizione di una strategia di intervento consapevole e sostenibile.
L’improvvisa archiviazione delle misure di incentivazione, che nella configurazione post 16 febbraio 2023 conservano un’efficacia poco più che residuale, rischia di privare l’Italia di uno strumento imprescindibile in una strategia di intervento che, nella maggior parte dei casi, non può assumere i tratti della coercizione per raggiungere gli ambiziosi target continentali. In particolare, la possibilità di cessione del credito e lo sconto in fattura rappresentano fattori abilitanti per una quota significativa della domanda potenziale che altrimenti rischierebbe di finire esclusa per inconsistenze
patrimoniali o incapienze fiscali.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Nuove generazioni progettano il futuro, al via “Abitare il paese”

Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi…
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e che ha come tema “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”. Un focus, questo, che si propone di proseguire la ricerca sulle visioni della città del futuro invitando i bambini e i ragazzi insieme agli adulti, architetti, tutor, insegnanti, amministratori, cittadini ad attivare riflessioni e azioni per costruire o rinnovare le comunità educanti del proprio territorio. Tutto ciò, si legge in una nota, nella consapevolezza dell’importante ruolo della scuola come centro concreto di partecipazione alla vita del Paese per il raggiungimento, attraverso un ripensamento delle condizioni di città e territori, di una migliore qualità della vita.

Leggi: Redattore Sociale, 10/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Esodati del Superbonus, per Ance “C’è ancora spazio per una liquidazione immediata dei crediti”

Liquidare subito i 19 mld di euro incagliati svincolando gli esodati del Superbonus, mettendo in atto un “Piano Marshall per l’efficientamento energetico”
Secondo l’Associazione nel 2021-2022 i bonus edilizi hanno rappresentato 1/3 dell’aumento del Pil
Così come chiarito da Istat, i bonus edilizi sono già stati contabilizzati nel bilancio dello Stato dell’anno di sostenimento dei lavori, di conseguenza “c’è spazio per una liquidazione immediata di tutti i crediti incagliati”, liberando finalmente i c.d. esodati del Superbonus.
A mettere i puntini sulle “i” ci pensa Ance in audizione presso la Commissione Finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti d’imposta. L’ultimo Decreto in ordine di tempo ad aver agito sul Superbonus e più in generale sulle opzioni alternative alla detrazione diretta dei bonus edilizi (Sconto in fattura e cessione del credito) è il Dl n.11|/2023. Purtroppo però i tre articoli contenuti nella norma hanno agito solo sulle cessioni dei crediti future, senza andare a sbloccare finalmente i crediti incagliati che costringono migliaia di esodati del Superbonus sull’orlo del fallimento.

Leggi: Rinnovabili.it, 10/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Ddl Anziani. Zaffini (FdI): “Sarà operativo entro marzo 2024”. E assicura: “Le risorse ci sono”

La persona anziana tornerà ad essere protagonista di “tutte quelle decisioni che riguardano il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”. Ora, a differenza del passato, ci si occuperà della presa in carico di queste persone non più solamente sotto il profilo clinico sanitario, ma ci sarà anche “una valutazione che tiene conto delle esigenze sociali, territoriali e persino sportive”. Così il presidente della Commissione Affari sociali e sanità del Senato, nonché relatore del provvedimento, commenta l’approvazione del ddl
“Un provvedimento rivoluzionario” che andrà ad interessare quasi 15 milioni di italiani over 65. “Si rimette la persona anziana al centro di quelle decisioni che riguarderanno il suo destino, sia in termini di invecchiamento attivo che di gestione di una eventuale non autosufficienza”.
Così Francesco Zaffini (FdI), presidente della Commissione Affari sociali e Sanità del Senato, ha commentato in questa intervista a Quotidiano Sanità l’approvazione del ddl anziani da parte del Senato in prima lettura.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Prevenzione. “Investire almeno il 10 per cento della spesa sanitaria”. Intervista a Quartini (M5S)

Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanitò del governo Meloni: “Continua definanziamento, almeno 8% del Pil vada a spesa sanitaria”. E contesta il numero chiuso a Medicina.
Cancellazione del tetto di spesa per il personale, più investimenti in prevenzione e revisione del numero chiuso alla Facoltà di Medicina. Sono queste alcune delle ricette per la sanità lanciate dal capogruppo del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali alla Camera Andrea Quartini in una intervista a Sanità Informazione all’indomani dell’approvazione a Montecitorio di una mozione di maggioranza ed a parte dei dispositivi delle mozioni presentate dalle opposizioni sulle iniziative per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in cui si fa riferimento a investimenti per il potenziamento degli ospedali, l’assistenza domiciliare estesa, le case e gli ospedali della comunità, le spese per il personale, gli eventuali risparmi legati alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza, il costo dell’assistenza domiciliare.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Contratto Badanti: aumenti insostenibili per le famiglie, fino a 1.600 euro l’anno. Le associazioni chiedono intervento del Governo e del Parlamento

E lo fanno con una Lettera Aperta dove denunciano che una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. E se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. “L’effetto certo è quello dell’ulteriore impoverimento, sospingendo o mantenendo i nuclei e le persone nella povertà relativa se non assoluta”
Di seguito il testo della Lettera Aperta delle Associazioni di persone disabili e malate sulla spesa per il welfare delle famiglie:
Dal primo gennaio 2023 è in vigore il nuovo contratto collettivo nazionale per colf, badanti e collaboratori domestici. Un atto che giustamente adegua le retribuzioni, mediamente molto basse, riconosciute a chi assicura assistenza domestica presso milioni di famiglie italiane.
Per restituire l’idea degli aumenti, una famiglia che si avvalga per 30 ore alla settimana di badante o assistente ad una persona non autosufficiente avrà una spesa maggiore di circa 1.300 euro l’anno. Se l’operatore è dipendente a tempo pieno e convivente l’aumento medio annuo sarà di circa 1.600 euro. Se il collaboratore vanta una certa anzianità di servizio, la spesa aumenta. Vengono innalzate le retribuzioni, elevato il costo dei contributi, aumentate le indennità sostitutive di vitto e alloggio.

Leggi: Quotidiano Sanità, 10/03/2023


venerdì 10 marzo 2023
Voto sulle case green: test per la politica ambientale europea.

Parlamento Ue. In plenaria la settimana prossima il testo, riveduto per introdurre una causa di esenzione ampia, dovrebbe essere approvato Il sole 24 ore – venerdì 10 marzo È previsto per la settimana prossima il voto con il quale il Parlamento europeo deciderà se approvare o meno il mandato negoziale in vista delle trattative con il Consiglio su uno dei testi più controversi del momento: la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. La votazione – che giunge dopo il recente rinvio del voto in Consiglio sul regolamento relativo alle emissioni delle automobili – sarà un utile termometro per valutare i crescenti dubbi sulla politica ambientale europea.
La proposta della Commissione europea prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici costruiti nell’Unione europea debbano produrre zero emissioni nocive.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 10/03/2023


giovedì 9 marzo 2023
Ddl anziani. Lazzari (Cnop): “Bene attenzione ad aspetti psicologici”

“Occorre garantire l’accesso delle persone anziane agli interventi psicologici efficaci per affrontare il tema della solitudine, della depressione, per citare solo alcune delle condizioni di maggiore incidenza nella popolazione anziana” ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi
“Esprimo viva soddisfazione l’approvazione a larga maggioranza del ddl Anziani in Senato e per l’attenzione reale agli aspetti psicologici che riguardano le persone anziane. Ora la legge delega è più chiara su questi aspetti e ringrazio i gruppi politici che hanno accolto le nostre proposte, la X Commissione del Senato ed il suo presidente sen. Zaffini, nonché la vice ministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci con la quale c’è stato un significativo confronto su queste tematiche”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/03/2023


giovedì 9 marzo 2023
Ddl Anziani, Confcooperative Sanità: “Riforma storica per il Ssn”

Il presidente, Giuseppe Milanese: “La sua piena attuazione darà una decisa boccata di ossigeno al nostro SSN in affanno a causa della congestione dei pronto soccorsi e delle tante ospedalizzazioni improprie che impegnano risorse professionali sempre più esigue e sotto pressione. Riconosciuto anche il valore sussidiario del privato accreditato anche non profit”
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato che rappresenta una riforma storica nei servizi di cura e assistenza. Integra, infatti, in modo organico interventi sanitari, sociosanitari e sociali nella logica dell’assistenza primaria a favore della popolazione anziana e in particolare di quella in stato di fragilità sociosanitaria”. Così Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, commenta l’approvazione da parte del Senato del Ddl Anziani, che dovrà passare ora all’esame della Camera.

Leggi: Redattore Sociale, 09/05/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Anziani: arrivano i Piani individuali per l’assistenza sanitaria e sociale. Via libera del Senato al Disegno di legge. Ecco tutte le novità

Il provvedimento, che rappresenta un obiettivo del Pnrr, muove dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Grazie a tale semplificazione e all’istituzione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai). IL TESTO
Via libera dall’Aula del Senato con 92 voti favorevoli nessun contrario e 48 astensioni al disegno di legge che disciplina alcune deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, nel testo approvato dalla commissione Affari sociali e Sanità di Palazzo Madama. Ora il testo passa alla Camera.
Nel ddl viene delineata in tale ambito una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare alcune norme della legge di bilancio 2022 e, con specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti, a realizzare uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che fissa al primo trimestre 2023 il traguardo per l’adozione della legge delega, e al primo trimestre 2024 il traguardo per l’approvazione dei decreti legislativi delegati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/03/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Case green, la Camera approva la mozione: «L’Ue garantisca più flessibilità all’Italia»

L’Aula della Camera dei deputati ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza in relazione alla proposta di direttiva europea sulle “case green”, cioè in merito alla prestazione energetica dell’edilizia. Il testo, passato con 167 voti a favore e 123 contrari, impegna il governo «ad adottare le iniziative di competenza presso le competenti istituzioni europee al fine di scongiurare l’introduzione della disciplina nell’ottica di tutelare le peculiarità dell’Italia e, dunque, garantire al nostro Paese la necessaria flessibilità per raggiungere obiettivi di risparmio energetico più confacenti alle proprie caratteristiche».
I restanti documenti presentati singolarmente da ciascun partito dell’opposizione. Inoltre, l’Aula, su richiesta di Stefano Candiani (Lega), ha concordato sull’invio del testo approvato alle istituzioni Ue.

Leggi: Corriere della Sera, 08/03/2023


REGIONI:

giovedì 9 marzo 2023
Non autosufficienza, le associazioni piemontesi: “Senza la sanità impossibile un accordo sul Piano regionale”

Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte e Fondazione promozione sociale insoddisfatte del confronto politico. Dopo un mese di Tavoli tecnici per la redazione del Piano regionale sulla non autosufficienza, è ancora fuori dall’accordo di programma la parte di competenza delle Asl. Rinviato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri con i tecnici regionali
Le organizzazioni Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte, Fondazione promozione sociale, che partecipano ai Tavoli tecnico e politico per la scrittura del Piano regionale non autosufficienza 2022-2024, esprimono serissima preoccupazione per il mancato inserimento – nelle bozze circolate finora – delle garanzie sanitarie della presa in carico delle persone con disabilità e dei malati non autosufficienti.
“Com’è noto le prestazioni socio-sanitarie per le persone con grave e gravissima disabilità ed i malati non autosufficienti prevedono, per legge, la competenza e quota economica di copertura dei servizi a carico delle Aziende sanitarie – affermano le 4 associazioni –

Leggi: Redattore Sociale, 09/03/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Milano, forum locazione scenari immobiliari. SUNIA. “Riveredere social housing: contrattazioni tra le parti per affitti sostenibili e ritorno a politiche abitative a Comuni, Regioni, Stato”

‘La difficoltà all’acquisto della casa, che è una propensione italiana, ha portato all’aumento della domanda della casa in affitto, con conseguenti rialzi dei canoni. Milano città più cara: canoni e spese insostenibili, scarsità di alloggi e inadeguatezza degli stessi – soprattutto nel settore Erp, media redditi annua al di sotto dei 25 mila euro. È opportuna oltre che urgente riflettere su nuove prospettive per la locazione’.
Così è intervenuto il segretario generale del SUNIA di Milano, Carmelo Benenti al Forum sulla Locazione organizzato da Scenari Immobiliari.

Leggi: Sunia, 08/03/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Palermo. Incontro con la commissione Urbanistica, alla presenza dell’assessore Maurizio Carta. Darwish: “L’emergenza abitativa oggi richiede risposte innovative”

Incontro del SUNIA con l’assessore Maurizio Carta e la commissione consiliare all’ Urbanistica. Una riunione, chiesta dal sindacato degli inquilini, che si è svolta in un clima di disponibilità, con l’obiettivo di affrontare in modo nuovo la programmazione sul tema abitativo.
“E’ necessaria una visione innovativa per programmare nuovi interventi sul fronte dell’emergenza casa e della qualità dell’abitare – dichiara il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Oggi si è preso coscienza di questo così come delle difficoltà e della carenza di norme a sostegno del disagio diffuso in città, un malessere che esige un coordinamento negli interventi per definire le risposte ai bisogni della gente”.

Leggi: Sunia, 08/03/2023


mercoledì 8 marzo 2023
Amministrazione condivisa – Approvata la legge regionale in Umbria

Una recente ricerca realizzata sul nuovo welfare collaborativo in Italia (Fazzi ed altri, 2023) ha evidenziato come il Codice del Terzo settore sembra aver aperto una nuova stagione per la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e enti del Terzo settore nel segno dell’amministrazione condivisa.
Per gli autori della ricerca le aspettative nei confronti dell’amministrazione condivisa sono molteplici. Da un lato le amministrazioni pubbliche vedono la progettazione su base collaborativa del welfare locale come uno strumento per innalzare l’integrazione dei servizi e attivare risorse aggiuntive, evitando la duplicazione di servizi e massimizzando le possibili sinergie tra attori diversi finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni. Dal lato del Terzo settore le pratiche collaborative sono individuate come una possibile strada per cambiare il modello di regolazione del settore dei servizi di welfare e superare la pratica delle gare di appalto, spesso al massimo ribasso, che negli ultimi decenni hanno penalizzato lo sviluppo di molte organizzazioni del Terzo settore. L’amministrazione condivisa, infine, favorisce processi di democratizzazione del welfare promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini e della società civile. Le prime ricerche sulle pratiche di amministrazione condivisa nel settore sociale, tuttavia, mettono in evidenza una realtà con luci ed ombre in cui gli operatori pubblici e del Terzo settore alternano valutazioni positive e negative verso gli strumenti collaborativi (Fazzi ed altri, 2023). Questi diversi giudizi sono influenzati dal livello di aspettative iniziali verso gli strumenti dell’amministrazione condivisa, dalla cultura organizzativa delle amministrazioni pubbliche e degli enti di Terzo settori coinvolti nelle pratiche collaborative e dal livello di conoscenza dei nuovi strumenti collaborativi.

Leggi: Welforum, 08/03/2023


IN AGENDA:

Edizione 2023 del Festival per lo sviluppo sostenibile di Asvis

Tra l’8 e il 24 maggio tornerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, giunto alla sua settima edizione, che si terrà in tutta Italia, nel mondo e in rete.
Le prime iniziative del calendario della più grande manifestazione italiana dedicata alla sostenibilità sono consultabili sul sito dell’ASviS.
Il Festival – lo ricordiamo – è animato da iniziative di ogni tipo: convegni, presentazioni di libri, mostre, film e molto altro ancora per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e i principi dell’Agenda 2030. Tutti possono partecipare.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” – Il convegno Uneba a Roma

Con l’approvazione del Ddl Anziani si concretizza la riforma del sistema di assistenza agli anziani , attesa da decenni, con l’obiettivo di integrare servizi sanitari, sociali ed assistenziali in una sintesi nuova, che garantisca la effettiva presa in carico della persona anziana, nei diversi setting di un articolato continuum di cure. Questa vera e propria transizione assistenziale rappresenta una sfida che coinvolge in modo particolare il Terzo settore.
Per questo le associazioni che riuniscono queste opere – AGeSPI, ANASTE, ARIS e UNEBA – hanno organizzato il convegno “DDL anziani: verso una rete integrata di servizi tra domiciliarità e residenzialità” che si terrà giovedì 16 marzo a Roma, nella Sala Capitolare del Senato, presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva Piazza della Minerva, 38.

Leggi: Forum Terzo Settore


#FAILACOSABUONA – Edili Cgil e Uil in piazza il 1° aprile per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza: a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari. La piattaforma e le prime adesioni di Sunia e Uniat Uil

A Torino in zona Falchera, periferia in fase di riqualificazione; a Roma in zona Don Bosco, in un quartiere storicamente abitato dai lavoratori dell’edilizia, a Napoli in una piazza di Pianura-Soccavo, nella IX municipalità, a Palermo nello Zen 2, una delle periferie urbane più abbandonate del paese, a Cagliari nel quartiere Sant’Elia: sono queste le periferie urbane scelte da FenealUil e Fillea Cgil per la giornata nazionale di lotta del 1°aprile. Una giornata che segnerà il punto di arrivo di una serie di iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche, annunciate la scorsa settimana dai due sindacati di categoria per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni e mandare un messaggio al Governo “Fai una cosa buona”, slogan ed hashtag della mobilitazione.

Leggi: Fillea Cgil


2° Paper Rapporto 2023 a cura di Idos

Giovedì 23 marzo, presso la sala Salvadori della Camera dei Deputati presenteremo il 2° Paper del Rapporto 2023 Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – a cura del Centro Studi e Ricerche Idos. Nel corso dell’evento saranno rese note le stime relative al fabbisogno familiare di manodopera straniera nel comparto della cura e dell’assistenza in casa.

Leggi: Assindatcolf


IN EVIDENZA:

Welfare, Forum Terzo settore: “Va rifondato su prossimità, universalismo e inclusività”

Sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, al Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”. Pallucchi: “Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a
Prossimità, universalismo e inclusività: sono i tre principi sui quali va rifondato il welfare italiano secondo il Forum Terzo Settore, che il prossimo 15 marzo, presso la Sala Capitolare del Senato, presenterà alle istituzioni il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare italiano”.
“Mentre povertà, disuguaglianze e disagio sociale continuano ad aumentare, il Paese non riesce a garantire un’adeguata rete di protezione sociale. Per farlo è determinante definire, finanziare e rendere esigibili su tutti i territori i livelli essenziali delle prestazioni sociali, diversamente si aggraverà ulteriormente la situazione sociale del Paese”, dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

Leggi: Redattore Sociale


Indicazioni dalle prime Linee Guida per la prevenzione e gestione del maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali

L’uscita dalla pandemia porta con sé molte sfide. Una tra quelle meno dibattute riguarda gli effetti degli oltre due anni di emergenza COVID sul rischio di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali. La sfida attuale è capire se i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento, esacerbati dalla pandemia, siano ancora presenti e in che entità, allo scopo di sviluppare adeguati e mirati programmi di prevenzione.
di Luca Fazzi (Professore Ordinario, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, Università di Trento), Massimo Giordani (Direttore UPIPA)
L’emergenza Covid ha impattato in modo drammatico sulle strutture residenziali per anziani, sia a livello internazionale che in Italia (Pesaresi, 2020). La mortalità, specie nella prima fase di emergenza, è stata molto elevata e, per due anni, la gestione è risultata estremamente faticosa.
Durante l’emergenza le condizioni di lavoro interne alle strutture sono diventate particolarmente difficili e questo ha esacerbato i fattori che aumentano il rischio di maltrattamento come lo stress del personale e degli stessi anziani, i sovraccarichi di lavoro e l’interruzione dei controlli informali rappresentati dalle visite dei famigliari (Weissberger e colleghi, 2022). Il fenomeno del maltrattamento era in crescita già prima della pandemia.

Leggi: I Luoghi della Cura


Le nostre città ferite a morte – di Walter Veltroni

Se chiudono scuole, cinema, teatri, librerie, edicole, negozi di giocattoli o di artigianato cosa resterà della possibilità di incontrarsi e vivere insieme in quartieri desertificati o fatti solo di ristoranti e farmacie?
«Puoi riprendere il volo quando vuoi — mi dissero — ma arriverai a un’altra Trude, uguale punto per punto, il mondo è ricoperto da un’unica Trude, che non comincia e non finisce, cambia solo il nome dell’aeroporto». Italo Calvino — quando uscì, nel 1972, «Le città invisibili» — aveva immaginato, temendola, l’omologazione del nostro vivere urbano, la progressiva assimilazione della esperienza umana nelle città, se non il loro stesso aspetto, a un modello unico.
La globalizzazione come corazza, come vernice che rende tutto uguale, che camuffa e piega le differenze che nascono dalla storia, che risiedono nella memoria, che ci rendono tutti diversi, meravigliosamente diversi, nello stesso tempo vissuto. Ma ora sta accadendo qualcosa di più terribile, di più temibile. Le città stanno scegliendo un colore solo. Ma è quello grigio delle saracinesche abbassate. Insegne luminose spente, vetri appannati, scatoloni accatastati.

Leggi: Corriere della Sera


L’operatore sociosanitario – Quale strategia professionale?  – di Willem Tousijn

La recente iniziativa degli Stati generali dell’OSS, promossi dalla Federazione delle Professioni sanitarie e sociosanitarie Migep e dal Sindacato SHC, merita qualche approfondimento sulla base di alcuni concetti ed analisi che ci vengono dalla sociologia delle professioni. L’obiettivo è verificare se e in che misura i concetti e le analisi teoriche ci aiutano ad interpretare una realtà in trasformazione: l’evoluzione della figura dell’OSS.
Il professionalismo tradizionale
Il professionalismo è una categoria concettuale nata per descrivere e spiegare lo sviluppo, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, di alcune occupazioni che hanno saputo conquistarsi, grazie ad una strategia professionale efficace, una posizione elevata nella stratificazione sociale: reddito, potere e prestigio sociale. Si tratta in primo luogo di medici e avvocati, seguiti, con qualche differenza, da altre categorie: ingegneri, architetti, notai, farmacisti e altri. La loro ascesa sociale è chiamata “processo di professionalizzazione”. Dopo oltre un secolo, è lecito chiedersi se oggi altri gruppi professionali che si pongono un obiettivo analogo (il miglioramento della loro posizione sociale) possano intraprendere la stessa strada, o debbano cambiare strategia.

Leggi: Welforum


Il labirinto inestricabile dell’assistenza domiciliare

Il servizio sulla carta esiste. Di fatto siamo ancora molto lontani dalla sua effettiva applicazione. L’iter burocratico per accedervi è complesso e farraginoso e spessole persone fragili che ne hanno bisogno non sono in grado di intraprenderlo
Tra mondo ideale e realtà. «Abbiamo trovato Annamaria nel suo appartamento
in affitto, nel centro di Roma, in uno stato di abbandono. Ci aveva chiamato qualche giorno prima per chiederci un aiuto. In un mondo ideale il medico curante si fa carico dei pazienti non autosufficienti, controlla le analisi, richiede se necessario l’intervento dei servizi sociali o le visite a domicilio attraverso il centro di assistenza domiciliare (Cad).
Nella realtà, questo avviene raramente. Annamaria, ottantasei anni, ipovedente e malata di cuore, viveva relegata in un microcosmo privo di relazioni con il mondo esterno. La tessera sanitaria e la carta d’identità erano scadute, non sapeva cosa fosse lo Spid».
Questa è una storia di assistenza domiciliare con un lieto fine raccontata da una volontaria
della comunità di Sant’Egidio. Da alcuni anni, insieme al Cad e a un gruppo di volontari ha
tessuto una rete di protezione intorno all’ennesimo caso di mal funzionamento dell’assistenza domiciliare.

Leggi: Liberetà


Istat: “Sono sempre più gli italiani che rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa” – di G.R.

“Nel confronto tra il 2022 e gli anni pregressi della pandemia, emerge un’inequivocabile barriera all’accesso costituita dalle lunghe liste di attesa, che nel 2022 diventa il motivo più frequente (il 4,2% della popolazione), a fronte di una riduzione della quota di chi rinuncia per motivi economici (3,2%). Rispetto al 2019 aumenta soprattutto la quota di persone che dichiara di aver pagato interamente a sue spese visite specialistiche e accertamenti diagnostici”. Così Cristina Freguja, direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare dell’Istat in Commissione Affari Sociali. TESTO AUDIZIONE
“Nel 2021, la spesa sanitaria direttamente a carico delle famiglie è stata pari a 36,5 miliardi, con un aumento in media annua dell’1,7% osservato nel periodo 2012-2021 (+2,1% dal 2012 al 2019); la spesa era scesa a circa 34 miliardi nel 2020, ma è poi risalita nel 2021, tornando ai livelli del 2019. Le principali spese sanitarie sostenute direttamente dalle famiglie riguardano l’assistenza ambulatoriale per cura e riabilitazione (il 36,5%), l’acquisto di prodotti farmaceutici e altri presidi medici non durevoli (29,3%), l’assistenza (sanitaria) ospedaliera a lungo termine e l’acquisto di apparecchi terapeutici ed altri presidi medici durevoli (per entrambe queste ultime due voci l’incidenza è pari al 10,4%)”.

Leggi: Quotidiano Sanità


SEGNALAZIONI:

Terzo settore, arriva il Decalogo per co-progettare “per davvero”
Il Decalogo sarà presentato nel corso del convegno promosso da Apis intende fornire indicazioni per passare dalla teoria alla pratica. Appuntamento il 14 marzo a Roma
Mentre gran parte degli enti pubblici incontra difficoltà nello sviluppo della co-progettazione e non mancano i progetti calati dall’alto senza il coinvolgimento del Terzo Settore e degli stessi cittadini beneficiari, ci sono anche esperienze di collaborazione tra soggetti pubblici, privati e non-profit che spiccano e raccontano un film completamente diverso.

Leggi: Redattore Sociale


Partenariati tra Pubblica amministrazione e Terzo settore, Anci pubblica una guida

Disponibile uno strumento per Comuni e Città metropolitane utile alla predisposizione degli atti dei procedimenti, completo di schemi delle procedure
Anci ha pubblicato un nuovo Quaderno operativo dedicato ai “Partenariati fra enti locali ed enti del Terzo settore” disponibile online e scaricabile gratuitamente.
Il testo si propone di offrire un contributo a Comuni e Città metropolitane per la predisposizione degli atti dei procedimenti per l’attuazione dei partenariati fra enti locali ed enti del Terzo Settore, alla luce sia della disciplina di settore sia della disciplina speciale prevista in materia di Pnrr.
Al Quaderno sono inoltre allegati gli schemi degli atti delle procedure finalizzate ad attivare partenariati sociali e speciali con enti del Terzo settore, ai sensi del codice del Terzo settore o del Codice dei contratti.

Leggi: Forum Terzo Settore


 

 

 

 

Verso un nuovo sistema di Welfare

Mercoledì 15 marzo, dalle 10 alle 13.30 presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva (Piazza della Minerva, 38 – Roma) il Forum Terzo Settore presenta il suo Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”: un documento che intende tracciare la strada per la realizzazione in Italia di un welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività, aprendo un dibattito con tutti gli attori interessati e con le istituzioni in primis.

Leggi: Forum Terzo Settore


NEWS:

lunedì 6 marzo 2023
L’Italia ha bisogno dei migranti, anche le famiglie in affanno: “L’assistenza agli anziani regge solo grazie a loro”

Ormai nelle Rsa oltre il 50% del personale è straniero. “Facilitare il riconoscimento dei titoli di studio esteri”
L’assistenza agli anziani in Italia dipende dai migranti. Sempre più spesso, infatti, ha lo sguardo di chi arriva da lontano, dal Brasile, da Santo Domingo, dall’India, dal Pakistan, dal Perù, dal Paraguay o dall’Argentina. E questo vale sia per chi aiuta gli over 65 a casa, cioè le badanti, sia per chi li segue nelle Rsa, dove ormai ben oltre la metà degli infermieri sono stranieri. Per questo motivo i datori di lavoro chiedono da tempo che vengano fatti dei decreti flussi specifici per questi lavoratori. È l’unico modo per fronteggiare una carenza di organici nel mondo sociosanitario che in molti settori sta diventando strutturale. Le residenze per anziani si appoggiano ormai stabilmente ad agenzie che cercano e reclutano personale all’estero. In particolare lo fanno le strutture del Nord, che sono più numerose rispetto al numero di abitanti di quelle del Sud. «Ci sono alcune aree, ad esempio in Piemonte o in Liguria, dove il 100% degli operatori arriva dall’estero. In particolare, in quelle zone, dall’India». A parlare è Michele Assandri, responsabili di Anaste Piemonte, una delle principali associazioni di titolari.

Leggi: La Repubblica, 06/03/2023


lunedì 6 marzo 2023
Le associazioni al Tar: «Parkinson e Alzheimer non sono casi sociali»

Presentato ai giudici un ricorso sulle spese per le cure Se valutate solo così, rette a carico delle famiglie
La Fondazione Ets Onlus, l’associazione Alzheimer e l’associazione Amici dei Parkinsoniani, hanno presentato un ricorso al Tar Piemonte perché ritengono illegittima la delibera regionale 10-5445/2022 sul «percorso protetto di continuità assistenziale per (..) non autosufficienti dimessi da strutture ospedaliere e di post acuzie verso Rsa». Secondo Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione Ets, questi «casi» sarebbero veri e propri malati e dovrebbero essere assistiti dal servizio sanitario. «Smettiamola di chiamare “casi sociali” tutti i cittadini che vengono spostati dagli ospedali per liberare un posto. Non lo sono. Se di “casi” si tratta, sono casi sanitari; pazienti inguaribili, ma sempre curabili». La differenza non è irrilevante. «Se sei malato, sei tutelato dalla sanità pubblica che deve curarti a sue spese; se sei un caso sociale, sei assistito dal sistema di welfare e, in base alle tue possibilità economiche, devi compartecipare alle spese di assistenza Basta avere una casa di proprietà e pochi spiccioli in banca per pagarsi tutta l’assistenza socio sanitaria che, se vivi in Rsa, corrisponde a parecchie migliaia di euro» continua Breda riferendosi a ciò che, a suo avviso, non funziona nel modello organizzativo messo in atto dal piano straordinario della Regione Piemonte per decongestionare i pronto soccorso.

Leggi: Corriere della Sera, 06/03/2023


lunedì 6 marzo 2023
I fondi del PNRR per l’autonomia delle persone con disabilità

Aperto originariamente per un totale di 700 interventi e 500 milioni di euro previsti, il bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, ha in realtà dichiarato ammissibili al finanziamento sul territorio 619 progetti, corrispondenti a circa 422,42 milioni di euro. Lombardia, Lazio e Campania saranno le Regioni che vedranno più interventi in tale àmbito. Questi e vari altri dati vengono prodotti dalla Fondazione Openpolis, in un approfondimento di cui suggeriamo senz’altro la consultazione
Un interessante approfondimento, con una serie di dati significativi, è stato prodotto nel proprio sito dalla Fondazione Openpolis, in riferimento al bando derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promosso in favore dell’autonomia delle persone con disabilità, iniziativa che punta a rendere le persone stesse più indipendenti, permettendo loro di superare barriere di accesso all’alloggio e al mercato del lavoro, anche attraverso la tecnologia, guardando anche a persone con disabilità gravi e a coloro che non possono fare affidamento su una rete genitoriale o familiare.

Leggi: Superando, 06/03/2023


sabato 4 marzo 2023
Identità digitale per gli over 65. Lezione dei giovani ai nonni

Obiettivo: spiegare l’accesso ai portali sanitari per prenotare esami e scaricare gli esiti.
I più giovani fanno da insegnanti ai ‘nonni’ sul tema delle nuove tecnologie. L’iniziativa prende le mosse da un accordo tra Auser regionale (con sede a Sesto) Regione, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. Dal protocollo è scaturita una iniziativa che ha coinvolto anziani e studenti dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso di formazione sulla sanità digitale.
Il progetto è stato illustrato all’Auser di via Pasolini dall’assessore regionale Simone Bezzini e dalla presidente regionale Auser Simonetta Bessi, in un incontro finalizzato a trasmettere competenze e conoscenze digitali fra soci Auser e studenti. Saranno questi a trasferire quanto appreso agli anziani, coinvolgendo in almeno tre sedi Auser toscane oltre cento over 65. In otto lezioni dovranno spiegare l’accesso ai servizi in piena sicurezza con l’identità digitale Spid, come prenotare esami sanitari e vaccinazioni, sfruttare le televisite, consultare e stampare i risultati degli esami, ma anche come usare social media e smartphone in maniera consapevole ed utile.

Leggi: La Nazione, 04/03/2023


sabato 4 marzo 2023
Auser e Regione: giovani e anziani per le competenze digitali

Auser e Regione Toscana possono fare squadra per la promozione di uno stile di vita sano e consapevole. Anzi, già lo fanno. L’associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, forte di 194 sedi disseminate in tutta la Toscana, ha infatti firmato nei mesi scorsi un accordo di collaborazione con la Regione, con Anci Toscana, Federsanità e le tre aziende Usl, per la promozione della salute nella popolazione anziana. L’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini lo ha ricordato, intervenendo il 1 marzo ad un’iniziativa di Auser a Sesto Fiorentino che scaturisce dal protocollo e che ha coinvolto anziani e giovani dell’Istituto Elsa Morante di Firenze per l’avvio di un percorso formativo, innovativo, sulla sanità digitale.

Leggi: Piana Notizie, 04/03/2023


venerdì 3 marzo 2023
Affitti sempre più alti: le case ai ricchi. Gli altri, pendolari

È un fenomeno a cui stiamo assistendo nelle grandi città – Milano su tutte – e nei centri sempre più orientati al lusso come Cortina e dintorni: case troppo costose tanto che chi proviene da quelle aree e i giovani che hanno bisogno di recarvisi per lavorare devono abitare altrove e vivere da pendolari. Conviene affittare ai ricchi, magari stranieri, fosse anche per
qualche settimana l’anno.
Il costo delle case nei centri urbani continua a crescere in tutta Europa e a rimetterci sono le persone più fragili, i giovani, chi ha bisogno di un alloggio per studiare. Stando ai più recenti dati Eurostat, nel 2021 la quota dei costi abitativi sul reddito disponibile in Ue era in media del 19%, mentre specificamente per le persone a rischio di povertà tale quota era del 38%.
Sono considerati a rischio povertà i nuclei con un reddito complessivo inferiore al 60% rispetto al reddito mediano nazionale.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 03/03/2023


venerdì 3 marzo 2023
Stop al bonus abbattimento barriere architettoniche, Fish presenta un emendamento

Il presidente Falabella: “Il decreto legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi. La cancellazione della cessione del credito e sconto in fattura del 75% è un segnale che stride rispetto agli impegni assunti dal Governo nei confronti delle persone con disabilità”
“Il decreto-legge 11 del 2023 ha rivisto la disciplina fiscale in materia di abbattimento di barriere architettoniche, decretando uno stop allo sconto in fattura previsto dai bonus edilizi (di cui all’articolo 119-ter del decreto-legge 34 del 2020), consistente nella detrazione Irpef del 75 per cento delle spese, anche per le persone con disabilità”. A ricordarlo è la Fish, che questa settimana ha seguito la vicenda e avviato da subito una fitta interlocuzione con il ministro per la Disabilità e con diversi parlamentari per la presentazione di un emendamento al dl che reintroduca la detrazione fiscale.

Leggi: Redattore Sociale, 03/03/2023


giovedì 2 marzo 2023
Spi-Cgil, sacrosanto aumento salari badanti ma servono risorse su non autosufficienza

L’adeguamento della retribuzione delle badanti, di colf e delle baby sitter, entrato in vigore in questi giorni, è sacrosanto. Le lavoratrici e i lavoratori impiegati in ambito domestico, hanno livelli retributivi particolarmente bassi, che negli ultimi anni non sono stati aggiornati al costo della vita. Valorizzare e retribuire in modo adeguato chi svolge lavori di cura è essenziale, anche per assicurare la qualità dell’assistenza rivolta alle persone più fragili.
Sappiamo bene che tra i datori di lavoro in questo settore, in particolare per le badanti, vi sono anche famiglie di pensionati con redditi bassi, che in molti casi per affrontare le spese di cura sono a rischio povertà. Allora, perfino un legittimo e sacrosanto aumento del salario diventa un peso che si scarica sulle persone più deboli.
Una contraddizione che il governo non può ignorare: ancora una volta ribadiamo che è urgente e indispensabile approvare la legge sulla non autosufficienza, attualmente in discussione in Parlamento, per rispondere ai bisogni complessivi della persona, siano essi sociali, sanitari, economici e abitativi.

Leggi: Spi-Cgil, 02/03/2023


giovedì 2 marzo 2023
Ddl Anziani, Schillaci: “L’obiettivo è avere la norma vigente entro il 31 marzo”

Il ministro ha partecipato al convegno promosso a Roma dalla Fiaso. “Già la prossima settimana il testo arriverà in Aula al Senato e la successiva alla Camera dei Deputati, per l’approvazione definitiva”. Petralia (Fiaso): “Siamo convinti che management e istituzioni, insieme, possano riuscire a ‘rimettere al centro l’anziano’”. Mons. Paglia: “C’è bisogno di una nuova alleanza da parte dell’intera società, perché nessun anziano sia lasciato solo”
Con la relazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci si è aperta oggi la mattina di studio promossa dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) sul Disegno di Legge sulle politiche per gli anziani. “Una legge quadro importante, che cambierà radicalmente il welfare degli anziani, riordinando e reintegrando tutte le politiche di tipo sanitario, sociale e previdenziale a loro rivolte”. Così Paolo Petralia, vicepresidente vicario di Fiaso, ha aperto il convegno “La transizione assistenziale tra rete ospedaliera e servizi territoriali”.

Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023


giovedì 2 marzo 2023
Decreto flussi, Assindatcolf e Idos: “Carenze di personale nel lavoro domestico”

Le due organizzazioni sollecitano il governo a guardare al fabbisogno delle famiglie: “Difficile trovare chi si occupa di anziani e disabili, ma anche colf e baby sitter”
“Il mercato del lavoro italiano ha forte bisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero, sia per carenza sia per indisponibilità di quella autoctona. E il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dall’Inps nel 2021, 672mila erano stranieri (circa il 70%) e di questi ben 514mila provenienti da paesi non comunitari. Nonostante questo, inspiegabilmente da oltre 10 anni le quote dedicate al comparto domestico nei Decreti Flussi sono del tutto inadeguate rispetto al fabbisogno effettivo, né sono mai state determinate sulla base di una esatta misurazione del fabbisogno, come invece è avvenuto per le imprese”. Lo sottolineano in una nota i presidenti di Assindatcolf (Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), e del Centro Studi e Ricerche Idos, rispettivamente Andrea Zini e Luca Di Sciullo.

Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023


giovedì 2 marzo 2023
Famiglie: più spese per la casa, meno investimenti sull’istruzione. “Crescono le diseguaglianze educative”

Save the Children ha supportato le famiglie con percorsi educativi personalizzati messi in campo grazie al progetto “Doti” realizzato con il contributo dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Il 38,6% delle doti è stato finalizzato per assicurare a bambine/i e adolescenti il diritto allo studio, più di 1 su 20 per la frequenza di corsi professionali o l’acquisto di divise necessarie
In Italia, la povertà economica delle famiglie ha un forte impatto anche sui percorsi educativi di bambine, bambini e adolescenti. “Nel nostro Paese, infatti, la spesa delle famiglie per l’istruzione è in media molto bassa ed in diminuzione negli ultimi anni, in particolare nei quintili più poveri della popolazione e nelle regioni del Sud”, afferma Save the Children, che evidenzia come una famiglia con minore capacità di spesa (cioè appartenente al quintile con reddito più basso) e residente nel Mezzogiorno, ad esempio, spenda in media circa 5 euro al mese per costi legati all’istruzione dei figli, a fronte dei 33 spesi da una famiglia che vive nella stessa area, ma appartiene al quintile più ricco della popolazione.

Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023


giovedì 2 marzo 2023
Barriere architettoniche. Massima attenzione dalle Aziende sanitarie nel rimuovere gli ostacoli per le persone con disabilità e non solo

La conferma del bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche, introdotto anche su proposta Fiaba Onlus e rinnovato quest’anno fino al 2025 è un’occasione da non perdere non solo per abitazioni, appartamenti e condomini, ma anche per le strutture sanitarie insieme alle ristrutturazioni legate al Pnrr
L’accessibilità dovrebbe essere un diritto, ma le barriere architettoniche nel 2023 continuano a essere un problema reale per molte persone con disabilità e a ridotta mobilità.
È quanto è stato precisato qualche giorno fa da FIABA Onlus, l’organizzazione che ha tra i principali obiettivi quello di eliminare qualsiasi ostacolo, fisico, sensoriale e psicologico negli ambienti di vita e di lavoro. Federsanità attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa con Fiaba qualche anno addietro, ha confermato l’attenzione delle ASL e Aziende Ospedaliere del nostro Paese hanno nei confronti di questi problemi, soprattutto quando occorre affrontarli in ambienti ospedalieri.
La vita delle persone disabili e delle loro famiglie, infatti, è in ogni azione quotidiana più complicata rispetto a quella degli altri, anche se non dovrebbe essere così. Quando si parla di sanità e di accessibilità alle cure, il nostro Servizio Sanitario Nazionale, secondo un’indagine recente dell’Istituto Serafico di Assisi, risulta ancora indietro rispetto alle reali esigenze delle persone con disabilità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/03/2023


mercoledì 1 marzo 2023
Case: affitti ancora su del 2,1% a febbraio, +6,2% in un anno. Scopri i canoni nella tua città

Roma (-0,3%) in controtendenza, forti aumenti a Torino (4,6%). Milano (1,1%) cresce ancora
Il costo medio degli affitti in Italia segna un nuovo aumento del 2,1% a febbraio stabilizzandosi a 11,8 euro/m2, secondo l’indice di riferimento delle locazioni dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. L’ultima performance mensile porta al 6,2% l’incremento annuo. Fatta eccezione per Roma, l’unica a segnare una flessione nell’ultimo mese (-0,3%), tutte le altre piazze tradizionalmente più dinamiche sul fronte locazione segnano aumenti: Torino (4,6%), Palermo (4,5%), Bologna (4%). In terreno positivo anche Milano (1,1%) e Napoli (1%).
Regioni
La tendenza regionale segna rialzi in 12 delle 20 regioni italiane, trascinate dai forti rimbalzi di Valle d’Aosta (17,6%) e Toscana (entrambe 7,6%). Aumenti sopra la media nazionale del 2,1% anche per Calabria (3,3%) e Lombardia (2,3%). L’Umbria (2,1%) segna un incremento pari alla media nazionale.

Leggi: Idealista, 01/03/2023


martedì 28 febbraio 2023
Casa, con lo stop alle cessioni 7 milioni senza bonus

Dai forfettari agli incapienti, è lunga la lista di chi non potrà più avere accesso ai bonus casa dopo l’eliminazione della cessione del credito e dello sconto in fattura
Sette milioni di contribuenti esclusi da tutti i bonus casa. Il decreto legge 11/2023, in vigore dal 17 febbraio scorso, non ha bloccato solo cessioni e sconti in fattura, ma ha causato molti effetti collaterali (quasi tutti negativi). Non ci sono solo gli esodati delle cessioni, colpiti da una fase transitoria con molte falle, o le abitazioni unifamiliari, ormai uscite fuori dai radar del superbonus. La lista dei danneggiati comprende anche molti altri soggetti che, senza la possibilità di liquidare in anticipo le agevolazioni, restano senza sbocchi a disposizione per sfruttarle. In cima alla lista degli esclusi ci sono i forfettari che, per definizione, non possono godere delle detrazioni Irpef. E che, quindi, finora utilizzavano la cessione del credito come unico strumento possibile per i loro bonus casa. Tornando a un sistema nel quale le detrazioni sono l’unico veicolo a disposizione, vengono automaticamente tagliati fuori circa 2,1 milioni di soggetti che, negli ultimi anni, hanno optato per il regime agevolato.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 28/02/2023


REGIONI:

lunedì 6 marzo 2023
Gli anziani come risorsa: la “silver economy”

A Oristano il 27 febbraio 2023 la seconda tappa del ciclo di seminari organizzati da Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Caritas Sardegna, Ucsi Sardegna e Redattore Sociale. Sul tavolo il fenomeno dell’invecchiamento e dei suoi tanti volti: non un peso ma una risorsa per il futuro dell’isola
Non più solo l’età del tramonto dell’esistenza, ma un periodo lungo e fecondo, vissuto con nuovi obiettivi e nuove progettualità, in un’ottica sempre più attiva che deve spingere ad una vera e propria ridefinizione del ruolo dell’anziano nella nostra società. E’ stato dedicato al tema dell’invecchiamento come risorsa il secondo seminario del ciclo “Raccontare il territorio”, organizzato a Oristano dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Agenzia giornalistica Redattore sociale e dalla Caritas Sardegna, insieme all’Ucsi Sardegna. Un fenomeno sociale che ha ormai – e avrà ancor più in futuro – un corposo risvolto economico, tanto da andare ed essere identificato sotto il nome di “silver economy”.

Leggi: Redattore Sociale, 06/03/2023


venerdì 3 marzo 2023
Anziani a Rimini, uno sportelo aiuta nella ricerca di assistenza

Supportare gli anziani e le persone non autosufficienti nella ricerca di cura e assistenza, così da sostenere la permanenza al domicilio. Con questo obiettivo si rinnova a Rimini il progetto “Assistente in famiglia”, promosso e finanziato dal Distretto socio-sanitario e gestito dalla cooperativa sociale Madonna della carità in sinergia con i Servizi sociali territoriali. Si tratta, spiegano dal Comune, di uno Sportello che offre “un vero e proprio percorso di affiancamento al nucleo familiare”, dalla fase di ricerca e selezione della persona più idonea per le esigenze di cura dell’anziano o del disabile, passando per lo step dell’inserimento nel contesto abitativo.
Nel 2022 i passaggi complessivi delle famiglie sono stati 591, in crescita del 16%, a testimonianza del fatto che la conoscenza dell’iniziativa, da quanto è stato attivata nel 2009, è aumentata progressivamente, configurandosi come un riferimento per la cittadinanza. Anche il numero di nuovi accessi al servizio da parte delle famiglie è in netta crescita: rispetto ai 121 accessi del 2009, nel 2022 i nuovi ingressi sono più che triplicati, arrivando a 433.

Leggi: Redattore Sociale, 03/03/2023


giovedì 2 dicembre 2023
Disabilità, in Veneto quasi 2 milioni a sostegno dei caregiver

La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera nella quale vengono stabiliti gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi…
La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera nella quale vengono stabiliti gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi a sostegno del ruolo dei caregiver familiari. Il provvedimento stanzia un milione e 999.937,91 euro -a carico di uno specifico capitolo del bilancio di previsione 2023-2025- da erogare tramite le Ulss sulla base dei criteri stabiliti con apposita delibera del 2022.
“Questo provvedimento interviene a sostegno delle famiglie- sottolinea Lanzarin- non si tratta solo di un adempimento ma di un atto in linea con i fondamentali indirizzi di programmazione sociosanitaria della nostra Regione. Quando si parla di caregiver, si parla di figure che, pur non identificabili in un ambito professionale, svolgono una mansione rilevante nella rete dei nostri servizi sociosanitari. Sono quelle persone, molto spesso familiari, che garantiscono la permanenza nel proprio domicilio di persone non autosufficienti.

Leggi: Redattore Sociale, 02/03/2023


mercoledì 1 marzo 2023
Disabilità. Marche, ok della Commissione a incentivi anti-barriere

C’è l’ok della commissione regionale Sanità delle Marche allo schema di delibera di Giunta sui criteri di riparto del fondo nazionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che per la regione vale 300.000 euro. Come indicato nello schema di delibera, per incentivare la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche da parte dei Comuni, alla Regione Marche sono stati assegnati appunto 303.000 euro. Le risorse potranno essere destinate a Comuni, in forma singola o associata, che non abbiano presentato Peba. All’ordine del giorno della commissione anche le audizioni sulle proposte di legge di riforma dei consultori familiari. Nello specifico sono stati ascoltati il presidente del Forum delle associazioni familiari delle Marche, Paolo Perticaroli, e i coordinatori degli ambiti territoriali sociali. Audizione anche per i rappresentanti della Fondazione autismo relazioni cultura e arte (Arca) Onlus.

Leggi: Redattore Sociale, 01/03/2023


martedì 28 febbraio 2023
Palermo. Emergenza casa, il SUNIA incontra oggi il gruppo consiliare “Progetto Palermo” e domani quello del Pd. Darwish: “Presentiamo le nostre proposte per una nuova politica abitativa”

Il SUNIA Palermo ha avviato un ciclo di incontri con i gruppi consiliari per illustrare le sue proposte “per assicurare il diritto sociale alla casa ai cittadini più svantaggiati, con la condivisione di una nuova politica abitativa”.
Questo pomeriggio il primo appuntamento del sindacato degli inquilini sarà con il gruppo consiliare “Progetto Palermo”, incontro al quale partecipa anche la deputata dell’Ars Valentina Chinnici. Domani pomeriggio in calendario il confronto con il gruppo del Pd e sono in programmazione gli altri incontri, anche con esponenti della giunta, per definire alcuni interventi sull’emergenza abitativa.
“Prosegue il nostro impegno per garantire ai cittadini, specie a chi si trova in condizione di disagio, il diritto di vivere la città, avviando un processo di confronto e dialogo, oltre che con l’amministrazione cittadina anche con il consiglio comunale e i gruppi consiliare”, dichiara il segretario del SUNIA Palermo Zaher Darwish.

Leggi: Sunia, 28/02/2023


IN AGENDA:

“Terzo Settore e PNRR” – 14-03-2023

In occasione dell’Assemblea Nazionale del Forum del 14/03/2023, alle h. 10.00 vi sarà una parte pubblica dedicata a “Terzo Settore e PNRR” in cui verrà presentato il sito www.pnrr.forumterzosettore.it
Nel corso dei lavori verranno affrontanti alcuni temi di particolare rilievo sulla realizzazione del PNRR. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Forum Terzo Settore

Leggi: Forum Terzo Settore


“Verso un nuovo sistema di Welfare” – 15-03-2022

Roma, mercoledì 15 marzo 2023, ore 10.00-13.30
Convegno di presentazione del Manifesto sul Welfare del Forum Terzo Settore e dibattito con rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del Terzo settore sui seguenti temi: non autosufficienza e integrazione socio-sanitaria; disabilità e diritto all’autonomia; povertà e inclusione.
Link al Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”
Link al relativo abstract
Seguiranno dettagli sul programma e sul luogo di svolgimento del convegno.

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Carenza professionisti, il vero problema è la scarsa attrattività del Ssn

La carenza di professionisti è uno dei tanti problemi sedimentati negli ultimi anni e che periodicamente trova ampia eco mediatica. Nelle ultime settimane il fenomeno dei cosiddetti “medici a gettone” (che anche le sezioni regionali della Corte dei Conti hanno iniziato a evidenziare con preoccupazione) ha rilanciato il problema che affonda le sue radici in problematiche più ampie, tante volte citate ma mai realmente risolte, come il tetto di spesa per il personale fermo al 2004, la poca attrattività dell’impiego “fisso” in ospedale, il numero delle borse di specializzazione. Reparti di frontiera come i Pronto Soccorso sono i primi a soffrirne, ma se da un lato l’impiego di risorse esterne è dichiaratamente antieconomico, dall’altro il servizio pubblico deve comunque garantire le prestazioni. Ecco, dunque, se si fanno sempre più strada le cooperative e i medici “a gettone”, in una prospettiva, viene denunciato, di progressiva e distorta privatizzazione della sanità pubblica.

Leggi: Popsci


Dopo di Noi e legge 112/2016, tra ritardi e difficoltà attuative

Alcuni commenti alla Relazione della Corte dei Conti (2022)
La Corte di Conti si è recentemente pronunciata sull’applicazione della legge 112/2016, meglio conosciuta come “Legge sul Dopo di Noi”, mediante la diffusione di una Relazione – approvata con la Delibera n. 55/2022/G – relativa all’attuazione delle misure volte all’autonomia e alla piena inclusione sociale delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Ne emerge un quadro complessivo, a partire dallo scarto tra risorse finanziarie stanziate e risorse rese disponibili, caratterizzato da differenziazioni a livello regionale e rilevanti spazi di azione sui quali la Corte ha espresso puntuali raccomandazioni rivolte ai soggetti istituzionali.
Vediamo di seguito i punti salienti dell’analisi.
Le risorse
Ammontano a quasi 466 milioni di euro le risorse finanziarie complessivamente destinate al Fondo per il Dopo di Noi, dal 2016 ad oggi. È importante evidenziare fin da subito come la quantificazione di tali risorse non risulti legata a una previa valutazione del bisogno, ma come l’attribuzione a livello regionale sia stata calcolata a partire dalla quota di popolazione residente nella fascia 18-64 anni. Tale criterio, previsto in via sperimentale per il 2016, è tuttora in uso e risulta – come la Corte dei Conti ben evidenzia – del tutto inadeguato a quantificare il fabbisogno di ciascun territorio.

Leggi: Welforum


Gioco d’azzardo e alcool in età anziana: l’esperienza dei servizi dipendenze

A fine 2021 è stata pubblicata la ricerca “Gioco d’azzardo e alcol in età anziana: pensieri ed esperienze degli assistenti sociali lombardi”, realizzata dal Gruppo Anziani dell’Ordine Assistenti Sociali Lombardia. Nel mese di settembre 2022 si è tenuto un seminario a Milano, in cui la ricerca è stata presentata nell’ottica del ruolo possibile di servizi e operatori domiciliari e di prossimità: l’articolo riporta riflessioni e sguardi dei relatori impegnati in servizi per le dipendenze (SERT, SERD, NOA).
di Valeria Chiara Martinetti (assistente sociale, ASST Fatebenefratelli Sacco e Gruppo Anziani Ordine Assistenti Sociali Lombardia), Mariangela Picardi (assistente sociale specialista, ASST Fatebenefratelli Sacco), Anna Colombo (assistente sociale specialista, ASST Ovest Milanese e associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze), Elena Betti Ferramosche (psicologa psicoterapeuta, ASST Fatebenefratelli Sacco)
Il seminario, organizzato dall’Ordine Assistenti Sociali Lombardia in collaborazione con il CISF Centro Internazionale Studi Famiglia, ci ha coinvolto in qualità di professioniste impegnate da anni in servizi per le dipendenze: in un evento formativo destinato primariamente a operatori di prossimità (quali ad esempio i custodi sociali), operatori di base di servizi domiciliari e diurni (SAD, ADI, RSA aperta, CDI), assistenti sociali e referenti di cooperative sociali, siamo intervenute in una tavola rotonda che ha avuto come oggetto il punto di vista degli operatori dei servizi specialistici.
Allo stesso evento hanno apportato il loro contributo, anch’essi in forma corale, alcuni referenti di gruppi di auto mutuo aiuto (Enrico, et al., 2023) e alcuni operatori di servizi per anziani (Vercalli, et al., 2023): se il confronto con i gruppi di auto mutuo aiuto fa parte da molti anni della nostra esperienza professionale, il seminario è stato, per tutte noi, la prima occasione di confronto sul tema con operatori che si occupano di persone anziane.

Leggi: I Luoghi della Cura


Attuazione, effettività e criticità dell’amministrazione di sostegno

“Monitoraggio e ricognizione nazionale delle esperienze di amministratore di sostegno”, numero monografico della rivista «Studi Zancan. Politiche e servizi alle persone», è uno studio apprezzabile e ben strutturato, che fa conoscere molti aspetti teorici e pratici dell’amministrazione di sostegno, nonché le criticità rilevate in sede applicativa e le proposte avanzate per superarle. L’opera si è avvalsa della collaborazione di tantissimi autorevoli esperti ed esperte del settore, senza tuttavia rilevare il punto di vista dei soggetti beneficiari della misura (persone con disabilità e non)
È stato appena dato alle stampe Monitoraggio e ricognizione nazionale delle esperienze di amministratore di sostegno, numero monografico della rivista «Studi Zancan. Politiche e servizi alle persone» (settembre-dicembre, n. 5/6, 2022, 172 pagine, volume liberamente scaricabile a questo link previo inserimento del proprio indirizzo e-mail). Lo studio è stato svolto da un Gruppo di ricerca composto da Maria Bezze, Cinzia Canali, Devis Geron, Elena Innocenti, Silvia Sguotti ed Elena Vivaldi.
Nell’editoriale di Tiziano Vecchiato, intitolato L’amministrazione di sostegno: una strada lunga e promettente, viene messo in rilevo come la norma che ha introdotto questo istituto di tutela nel nostro ordinamento giuridico, la Legge 6/04, abbia proposto un cambio di paradigma nell’approccio alla tutela giuridica. Un paradigma in virtù del quale la capacità giuridica degli individui non possa essere limitata dalla condizione di disabilità, e ogni persona affiancata da tale figura possa «esprimere piena capacità di esercitare i propri diritti costituzionalmente garantiti.

Leggi: Superando


Pubblicata la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili

Lo scorso 15 dicembre è stata pubblicata in GU dell’UE la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili. La raccomandazione è volta a migliorare l’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili per tutte le persone che necessitano di assistenza a lungo termine e tutti i prestatori di assistenza formale e informale.
Un’assistenza a lungo termine di alta qualità, accessibile e a prezzi sostenibili, scrive il documento, permette alle persone bisognose di assistenza di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile e di vivere in modo dignitoso. Concorre a tutelare i diritti umani, a promuovere il progresso sociale e la solidarietà intergenerazionale e a lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione e può contribuire a creare posti di lavoro. Attraverso la raccomandazione agli stati membri si raccomanda, in particolare, di: assicurare l’adeguatezza della protezione sociale per l’assistenza a lungo termine; allineare costantemente l’offerta di servizi di assistenza a lungo termine alle necessità in tale ambito; garantire che siano fissati criteri e standard di alta qualità per tutti i contesti di assistenza a lungo termine; sostenere un’occupazione di qualità e condizioni di lavoro eque; migliorare la professionalizzazione dell’assistenza e di far fronte alle esigenze in termini di competenze e alla carenza di lavoratori; stabilire procedure chiare per individuare i prestatori di assistenza informale; garantire una solida governance della politica nel settore dell’assistenza a lungo termine; comunicare alla Commissione, entro 18 mesi dall’adozione della presente raccomandazione, l’insieme delle misure adottate o pianificate ai fini della sua attuazione.

Leggi: Promisalute


SEGNALAZIONI:

Lavoratori in part time ciclico verticale. Cgil: Inps dia certezza del diritto su bonus 550 euro

La Cgil denuncia “l’immobilismo dell’Inps rispetto alla mancata esigibilità per i lavoratori in part time ciclico verticale del diritto a vedersi riconosciuto il bonus di 550 euro previsto dal decreto 144/2022”. Lo afferma il coordinatore nazionale Mercato del lavoro della Cgil, Corrado Ezio Barachetti.
“Il respingimento di 49.600 domande presentate a fronte delle 64.800 prodotte è un dato – sottolinea – che rende evidente come qualcosa nel sistema di valutazione dei requisiti non ha funzionato. Non ci interessa conoscere le ragioni tecniche, occorre fornire subito risposte chiare e soddisfacenti a questi lavoratori che, per i servizi prestati nell’anno 2021, devono vedersi riconosciute con urgenza le loro spettanze”.
“A tutti gli interessati – aggiunge Barachetti – verrà data l’opportunità di una domanda di riesame, ma dovranno essere loro stessi a produrre l’onere della prova circa il diritto spettante; cosa che, a nostro giudizio, già è stato fatto con la presentazione della prima domanda”.
“Tra le 49.600 richieste respinte – continua Barachetti -, siamo sicuri che vi si potranno trovare dei non aventi diritto, ma ciò non può valere per il 76,6% di queste. Ove necessario interpelleremo anche il ministero del Lavoro affinché intervenga, attraverso l’Inps, per dare certezza all’applicazione delle norme e soddisfare nella maniera più ampia possibile la platea dei lavoratori che strutturalmente sono impegnati in rapporti di lavoro che prevedono periodi di sospensione dell’attività lavorativa”, conclude Barachetti.

Leggi: Inca


Guida per agevolazioni fiscali per persone con disabilità (Fonte: Agenzia delle Entrate

Leggi: Sunia


Richiedere il contributo per la mobilità casa-lavoro per persone con disabilità

Di cosa si tratta
È un contributo complessivo rivolto ai lavoratori con disabilità che non possono utilizzare i mezzi pubblici per andare al lavoro ma devono usare l’auto, il taxi, ecc.
Chi può richiedere il contributo
Lavoratori dipendenti disabili, residenti nel Comune di Bologna, con difficoltà a usare i mezzi di trasporto pubblici.
Quando fare domanda
Dal 14 febbraio 2023 al 24 marzo 2023
Documentazione richiesta
Dipendenti di aziende private: attestazione di frequenza compilata dal datore di lavoro
Dipendenti della Pubblica Amministrazione: autocertificazione di frequenza

Leggi: Comune di Bologna


 

 

 

 

NEWS:

martedì 28 febbraio 2023
Auto e case green: l’opposizione alle direttive UE rischia di costarci cara

La fotografia dell’Italia vista dall’Europa non sempre ci fa onore: “Paghiamo decine di milioni l’anno di sanzioni europee per la mancata depurazione delle acque. (…) E siamo sotto infrazione per gli sforamenti rispetto ai limiti previsti dalla direttiva sulla qualità dell’aria. (…) Eppure, è bene ricordarlo, l’Italia come Paese membro dell’Ue contribuisce a scrivere le normative comuni. Senza troppo clamore in casa. Almeno fino a quando non si avvicina la data di entrata in vigore, scadenza che suscita quasi invariabilmente polemiche e proteste contro l’Europa matrigna.”
A scriverlo la Presidente dell’Associazione Nuove Ri-Generazioni, Rossella Muroni, in un articolo su HUFFPOST del 27 febbraio – “È successo di recente per le direttive Sup (Single use plastics), Epbd meglio nota come ‘case green’ (Energy Performance of Buildings Directive) e per il divieto di vendita di nuove auto a diesel o benzina dal 2035.”
Dopo aver esaminato nel merito le misure, conclude con un invito: “Non cadiamo nella propaganda. Le politiche europee sono frutto di negoziazioni lunghe e complesse a cui prende parte anche l’Italia. Insomma siamo anche noi l’Europa e contribuiamo a definire le sue direttive e le sue politiche. Piuttosto che usare Bruxelles come capro espiatorio di ogni sciagura, mi aspetto dalla politica competenza e serietà, per conseguire buoni risultati tanto in Italia quanto in Europa.”

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 28/02/2023


martedì 28 febbraio 2023
Legacoopsociali, un glossario indaga l’uso delle parole per i fragili

Dalla disabilità alle dipendenze, dalla salute mentale ai minori vittime di abusi: nel volume “Glossario Fragile – maneggiare con cura” i contributi di docenti e ricercatori di tre università e del Cnrr-Irpps
Ieri presso il centro congressi di via Salaria 113, Sapienza Università di Roma, è stato presentato il “Glossario Fragile – maneggiare con cura”, un’iniziativa nata da un’idea del Gruppo Comunicazione di Legacoopsociali con il contributo e la supervisione di docenti e ricercatori di tre università italiane e del Cnrr-Irpps.
All’indomani della pandemia il lavoro durato sei mesi ha inteso ricercare e indagare l’uso delle parole per le persone in condizioni di fragilità o esse stesse fragili per la realtà che raccontano: disabilità, dipendenze, salute mentale, caregiver, minori vittime di abusi, mutualismo, diversità e altro ancora.

Leggi: Redattore Sociale, 28/02/2023


lunedì 27 febbraio 2023
Quel Bonus Barriere dalla vita troppo corta

«Il recente Decreto-Legge del 16 febbraio – scrivono varie organizzazioni in questa lettera aperta, rivolta al Governo, al Parlamento e alle Istituzioni tutte – ha inferto un duro colpo al Bonus Fiscale sulle Barriere Architettoniche, cancellando la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura. Ma perché equiparare la gestione di un Bonus fondamentale per l’integrazione dei più fragili con i Bonus e i Superbonus per le ristrutturazioni? Chiediamo dunque al Parlamento, in sede di conversione del Decreto, di valutare attentamente tale decisione»
Il recente Decreto-Legge del 16 febbraio [Decreto Legge 11/23, N.d.R.] ha inferto un duro colpo al Bonus Fiscale sulle Barriere Architettoniche, cancellando la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura.
Il Bonus, in vigore dal gennaio 2022, consentiva di ottenere il 75% di detrazione fiscale e sconto in fattura per gli interventi di superamento ed eliminazione degli ostacoli negli edifici, problematica che, secondo l’ISTAT, impatta su oltre cinque milioni di italiani e sulle rispettive famiglie.
Tale agevolazione era stata introdotta con l’obiettivo di:
° agevolare, in particolare per le persone anziane, il mantenimento a domicilio in condizioni di sicurezza, riducendo di conseguenza anche il rischio di incidenti domestici;
° sostenere l’integrazione sociale e il diritto alla mobilità per le persone con disabilità e ridotte capacità motorie.

Leggi: Superando, 27/02/2023


lunedì 27 febbraio 2023
Gli aiuti economici e i bonus dedicati agli anziani

Come orientarsi e quali saranno le novità
Alcune cose stanno cambiando nel panorama dei sostegni dedicati alle persone anziane bisognose e il Consiglio dei Ministri, in un disegno di legge delega, oltre al riordino delle politiche per la terza età si potrebbe configurare la possibilità di beneficiare, per gli anziani non autosufficienti, di un nuovo bonus universale che potrebbe assorbire altre agevolazioni già presenti, tra le quali l’indennità di accompagnamento.
Si tratterebbe di una indennità concessa a fronte di una domanda presentata dall’interessato o da chi ne fa le veci e che dovrebbe essere graduata in base ai bisogni assistenziali specifici dei destinatari. Servirà non solo per le persone anziane non autosufficienti ma dovranno dare supporto anche ai familiari che partecipano all’assistenza. Tutte le prestazioni dovrebbero essere erogate sotto forma di assegno o di servizi alla persona.
Da quando si potrà richiedere l’assegno per gli anziani non autosufficienti? Al momento non ci sono ancora certezze e le informazioni sono ancora poche, sicuramente è necessario aspettare che il disegno di legge venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per capire meglio come saranno effettivamente attuati tutti gli interventi.

Leggi: Anziani e Vita, 27/02/2023


sabato 25 febbraio 2023
“Non mi vogliono più”. Nonnina scappa di casa. Ritrovata in un bosco

La storia (a lieto fine) scoperchia un dramma: 1,2 milioni di anziani sono malati di abbandono
«Pensavo non mi volessero più». Dopo una lite coi figli per antiche vicende di famiglia, una donna di 80 anni è scappata nei boschi lasciando solo il marito. «Volevo far perdere le mie tracce, sparire». Un gesto impulsivo tanto che non si è messa il soprabito e ha lasciato il cellulare a casa. Solo qualche ora dopo il marito, che soffre di seri problemi di salute, se n’è accorto e ha avvertito i figli che hanno chiamato subito le forze dell’ordine. I carabinieri di Biassono, in provincia di Monza e Brianza, hanno attivato il «Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse» chiedendo il supporto delle squadre di ricerca locali. Nel cuore della notte, verso le tre e mezza, hanno ritrovato la donna sotto a un albero nei boschi vicino a Macherio, infreddolita ma in buone condizioni. Portata in caserma per riscaldarsi e spiegare il proprio gesto, ha raccontato di aver temuto che i suoi figli non la volessero più con loro.

Leggi: Il Giornale, 25/02/2023


sabato 25 febbraio 2023
Bonus edilizi, conti familiari in tilt per lo stop alle cessioni

Interventi in edilizia libera già programmati, pagati in parte mesi fa, ma non ancora realizzati. Appartamenti in costruzione con preliminare firmato entro il 16 febbraio, ma non ancora registrato. Le domande dei lettori giunte ieri nel corso del videoforum «Sportello superbonus» hanno confermato tutte le criticità della nuova norma già evidenziate dal Sole 24 Ore. Purtroppo e inevitabilmente. Perché il decreto 11/2023 in vigore da venerdì scorso, 17 febbraio, stoppando cessioni di crediti e sconti in fattura a partire da quella data, ha creato di colpo una categoria di contribuenti “esodati”, che hanno impegnato risorse per inseguire le agevolazioni e trovano ora la strada sbarrata. Sono fermi in un limbo, in attesa dei correttivi annunciati dal Governo.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 25/02/2023


venerdì 24 febbraio 2023
Ddl anziani. Cnop: “Garantire a questa fascia di popolazione l’accesso alle cure psicologiche”

“Occorre garantire l’accesso delle persone anziane alle cure psicologiche efficaci per affrontare il tema della solitudine, della depressione, per citare solo alcune delle condizioni di maggiore incidenza nella popolazione anziana. Inoltre, le emergenti condizioni di fragilità cognitiva, affettiva e relazionale necessitano di una diagnosi precoce e tempestiva e un approccio adeguato e integrato”. Così il presidente David Lazzari durante un’audizione presso la commissione Affari sociali. IL DOCUMENTO
“L’attenzione nei confronti degli anziani esprime il livello di civiltà di una società e la sua capacità di costruire il futuro valorizzando gli insegnamenti del passato, di considerare la saggezza e l’esperienza, di rispettare l’essere umano in quanto tale e indipendentemente dal suo ruolo produttivo”.
Così presidente Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) David Lazzari nel corso dell’audizione presso la X Commissione “Affari sociali e Sanità” del Senato relativamente al disegno di legge di delega al Governo in materia di politiche per le persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/02/2023


giovedì 23 febbraio 2023
Superbonus: per la CGIL il Decreto Legge deve essere cambiato e profondamente rivisto

Decreto “Superbonus”: col decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 il Governo modifica le norme sulle cessioni dei crediti relativi alle detrazioni fiscali per i bonus edilizi contenute nel DL 34/2020.
Il decreto n. 11 del 16 febbraio 2023 è entrato in vigore il 17 febbraio 2023 e modifica i contenuti del DL 34/2020, il quale, con numerose modifiche intervenute successivamente alla sua emanazione, ha normato il cd. Superbonus, all’art. 119 (Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici) e 121 (Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile).
L’articolo 1 stabilisce che le pubbliche amministrazioni non possono essere cessionari, e quindi acquistare, i crediti di imposta legati ai lavori oggetto della norma.

Leggi: Cgil, 23/02/2023


giovedì 23 febbraio 2023
Cgil e SUNIA: azzeramento fondo produrrà incremento sfratti. Situazione allarmante

“Torniamo a chiedere un incontro al Ministro delle Infrastrutture e a sollecitare l’attivazione dell’Osservatorio per le politiche abitative”
“Parole sconcertanti quelle pronunciate ieri dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso del question time alla Camera dei Deputati. Il fondo affitti e morosità incolpevole non può essere azzerato e non può essere definito un “intervento spot, un bonus”, e intanto annuncia un Piano casa di cui però non conosciamo contenuti, risorse, tempi”.
È quanto dichiarano, in una nota, Cgil e SUNIA.
“In un momento storico di crescita della povertà, il venir meno dei contributi per l’affitto e la morosità incolpevole produrrà sicuramente – prosegue la Confederazione e il sindacato degli inquilini – un forte incremento degli sfratti per morosità (circa 70mila ad oggi) con richieste di esecuzioni. Una situazione allarmante”.

Leggi: Sunia, 23/02/2023


giovedì 23 febbraio 2023
Superbonus e condomini, ecco come salvarsi dal caos

Realizzato solo il 70% dei lavori previsti. Più indietro Liguria e Lazio. L’Anaci: «Gli amministratori dicano in assemblea quando non ci sono più le condizioni»
Le famiglie e i condomini sono nel caos dopo lo stop del governo alla cessione dei crediti dei bonus edilizi, denunciano gli amministratori di condominio. In molti casi si dovrà rinunciare ad effettuare i lavori in unambito che giа sconta difficoltà anche a causa dell’importanza degli investimenti richiesti che in media oscillano tra 500 ed 800 mila euro. Su 372.303 asseverazioni rilasciate al 31 gennaio, stando agli ultimi dati dell’Enea, la quota complessiva di lavori già realizzati raggiunge il 76, 2% (49,74 miliardi di euro di lavori ammessi in detrazione su un totale di 65,2). I condomini sono però fermi al 70,6% dei lavori previsti in base a 51.247 censite (con 21,51 miliardi di lavori completati su un totale di 30,48), contro il 79,8% dei lavori portati a termine negli edifici unifamiliari e l’84,6% relativo alle unitа indipendenti. Liguria, Lazio e Campania sono addirittura ferme al 61%.

Leggi: La Stampa, 23/02/2023


giovedì 23 febbraio 2023
Ddl anziani. Guidolin: “Su caregiver incredibile dietrofront del governo”

“Nel testo del DdL deleganon c’è alcun riferimento ai riconoscimenti economici, ai diritti dei lavoratori caregiver e ai criteri di riconoscimento, che invece nel Disegno di Legge sui caregiver figuravano. È veramente inspiegabile che quello che nella scorsa legislatura era stato immaginato e portato avanti in maniera trasversale sia stato ieri giudicato negativamente e bocciato”. Così la senatrice pentastellata firmataria dell’emendamento bocciato.
“Il governo ha deciso di chiudere la porta in faccia ai caregiver, dimenticandosi che il Disegno di Legge sul tema era stato scritto in un comitato ristretto con tutte le forze politiche nella scorsa legislatura. Bocciando l’emendamento per inserirlo nel DdL Anziani ha effettuato un’incredibile inversione a U, dimostrando di tenere più alla propaganda politica che al bene del Paese”.
Lo scrive in una nota Barbara Guidolin, Senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e firmataria dell’emendamento in questione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 23/02/2023


mercoledì 22 febbraio 2023
Ddl anziani non autosufficienti tra il “patto per la terza età” e i rischi per la sanità degli ultraottantenni: “L’assegno universale? Maquillage”

La politica annuncia elogiandosi il nuovo assegno universale, ma la prestazione nasconde non poche insidie che dovranno passare la prova dei decreti delegati. E tutto il provvedimento rischia di naufragare senza uno stanziamento adeguato, altrimenti è impossibile migliorare la situazione attuale in cui il sistema annaspa – Hai un anziano non autosufficiente a carico? Scrivi la tua testimonianza a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it
Metti insieme i servizi già esistenti ed erogati a vari livelli, aggiungi nuovi organi decisionali, di coordinamento e di controllo, con tanto di pletora di acronimi, condisci con un gioco di prestigio tra invalidità e prestazioni sanitarie, oltre a un sacrosanto e sano ventaglio di attività di prevenzione e una revisione dei criteri di accreditamento di chi eroga i servizi, mescola bene senza aggiungere denaro et voilà: il ddl Anziani non autosufficienti è servito. Del resto il primo a sostenere che la norma intende cambiare il quadro prima che il contenuto è uno dei padri della riforma, Cristiano Gori. Il coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, anche a tutela del provvedimento davanti ai suoi detrattori, tiene a sottolineare come l’idea di fondo sia innanzitutto quella di creare una nuova infrastruttura che metta in rete prestazioni e servizi e sia trasversale ad Ats, Comuni, Regioni e Inps. “Le titolarità non si spostano”, è il mantra. Resta il fatto che se non verranno iniettati fondi ad hoc, al momento non previsti, la riforma arriverà a un binario morto.

Leggi: Il Fatto Quotidiano, 22/02/2023


mercoledì 22 febbraio 2023
Il blocco degli incentivi peggiora i problemi

Con il decreto che ferma lo sconto in fattura e la cessione del credito non si fa cenno a una programmazione, bensì s’inverte la rotta sui fronti della decarbonizzazione, degli aiuti energetici ai cittadini e si nega di fatto alle imprese
Con lo stop improvviso dello sconto in fattura e della cessione del credito per qualsiasi incentivazione sull’efficienza energetica in edilizia senza cercare alternative attraverso un confronto costruttivo con gli stakeholder, si è rallentato il lavoro fatto da oltre dieci anni sulla ristrutturazione edilizia, in un paese che ha uno dei parchi immobiliari tra i più energivori – costosi da gestire – in Europa ed è anche fortemente sismico.
SENZA CESSIONE DEL CREDITO diventa difficile sostenere le politiche di riqualificazione edilizia nel futuro, specialmente per tutte quelle fasce di popolazione per le quali la sola detrazione fiscale in più anni non è accessibile, come gli incapienti sul piano dell’Irpef, le persone a basso reddito e gli anziani.

Leggi: Il Manifesto, 22/02/2023


mercoledì 22 febbraio 2023
Ddl anziani. Presentati oltre 300 emendamenti in commissione Affari sociali al Senato

I temi oggetto del provvedimento sono molteplici, quali le politiche sociali per la popolazione anziana, la prevenzione, la qualità della vita, i rapporti intergenerazionali, le attività turistiche, nonché la figura del caregiver. Il Governo si è detto aperto alla possibilità di miglioramenti del testo. Alla luce del numero elevato di proposte di modifica presentate e dei tempi limitati per esaminarle si è deciso di individuando alcuni temi prioritari.
In commissione Affari sociali e Sanità al Senato sono stati presentati 331 emendamenti e un ordine del giorno al disegno di legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Nella giornata di ieri i senatori della X Commissione hanno proceduto alla loro illustrazione. Il vice ministro Maria Teresa Bellucci ha poi ribadito il “carattere prioritario e l’importanza” di questo disegno di legge, che, ha ricordato, è in gran parte il risultato del lavoro compiuto dal Governo precedente nella scorsa legislatura. I temi oggetto del provvedimento sono molteplici, quali le politiche sociali per la popolazione anziana, la prevenzione, la qualità della vita, i rapporti intergenerazionali, le attività turistiche, nonché la figura del caregiver.
“Quest’ultimo tema – ha sottolineato Bellucci – merita approfondimenti specifici, tenendo conto dell’opportunità di non limitarne la disciplina all’ambito dell’assistenza alla popolazione anziana. La materia potrà essere pertanto oggetto di diversi decreti legislativi, volti ad affrontare i vari aspetti della non autosufficienza”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/02/2023


mercoledì 22 febbraio 2023
Abusi sugli anziani, uno screening per riconoscerli

In Europa, ne è vittima circa il 15% degli anziani: prevale l’abuso psicologico, seguito da quello finanziario, la negligenza, l’abuso fisico e sessuale. Il progetto Save, finanziato dall’Unione Europea, ha selezionato e sperimentato due strumenti di screening
L’abuso sugli anziani può e deve essere misurato, per essere combattuto: è il principio alla base de progetto Progetto Erasmus+ SAVE, finanziato dall’Unione Europea, che ha riunito cinque Paesi Partner – Polonia, Italia, Finlandia, Portogallo e Cipro – con lo scopo di promuovere le pratiche di screening, cercando di favorire un’identificazione precoce degli abusi. Per l’Italia hanno partecipato la Cooperativa ANS (Anziani e non solo) di Carpi (MO) e la Cooperativa sociale Cadiai di Bologna, che nei giorni scorsi hanno presentato i risultati del Progetto nel corso del seminario “Fare screening per l’abuso agli anziani”.

Leggi: Redattore Sociale, 22/02/2023


REGIONI:

domenica 26 febbraio 2023
Case popolari comune Milano, ridotte occupazioni abusive. SUNIA: “Bene diminuzione. Ora impegno per soluzioni abitative per soggetti fragili e fasce reddituali medio-basse della popolazione”

‘Bene la riduzione del 70% in dieci anni delle occupazioni abusive delle case popolari del Comune di Milano.
Dati importanti che riteniamo soddisfacenti.
Ora però chiediamo all’Amministrazione che allo stesso tempo si impegni per offrire soluzioni abitative per i soggetti fragili e per le famiglie con redditi medio-bassi e per quelle sfrattate.
In particolare, attraverso un lavoro coordinato e di confronto con i Sindacati chiediamo che venga ampliata l’offerta abitativa per i soggetti fragili e vengano individuati alloggi da poter destinare alle famiglie che hanno bisogno di un alloggio in affitto a canone sostenibile.
Infine, come denunciamo da tempo, va rivisto tutto il sistema regionale delle assegnazioni delle case popolari, perché siano più rapide attraverso più veloci procedure’.

Leggi: Sunia, 26/02/2023


venerdì 24 febbraio 2023
Sociale, oltre 6 milioni di euro stanziati dal Comune di Fermo nel 2022. Esplode il problema “casa”

Il bilancio dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune. La spesa ha registrato un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Un terzo dei fondi a sostegno del disagio adolescenziale, aumentato con la pandemia. Giampieri: “In crescita gli interventi anche per adulti fragili e persone con disabilità”
Crescono le situazioni di disagio a Fermo e, contestualmente, cresce l’impegno per il sociale del Comune capoluogo. Un anno particolarmente impegnativo quello concluso, sia per l’ente comunale che per l’Ambito territoriale sociale XIX. I motivi sono molteplici, a partire da una pandemia che sembra aver causato una crescita vertiginosa delle situazioni di fragilità, aspetto che ha comportato un considerevole aumento delle situazioni seguite dai servizi sociali e dei casi presi in carico dagli uffici preposti.

Leggi: Redattore Sociale, 24/02/2023


giovedì 23 febbraio 2023
Povertà in Toscana, il 10% delle famiglie arriva con difficoltà a fine mese

Rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”: una famiglia su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi 5 su 10 ritengono che la propria situazione economica sia peggiorata nel 2022. Nel 2021 i nuclei familiari beneficiari di Reddito di cittadinanza in Toscana sono stati 53.438
Una famiglia toscana su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese mentre quasi 5 su 10 ritengono che la propria situazione economica sia peggiorata nel 2022. Sono solo alcuni dei dati che emergono dal sesto rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”, frutto della collaborazione tra Osservatorio Sociale Regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana.
Il rapporto è stato presentato oggi a Firenze nel corso di un incontro organizzato a Palazzo Strozzi Sacrati cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli.

Leggi: Redattore Sociale, 23/02/2023


martedì 21 febbraio 2023
Alzheimer in Rsa, la retta non è dovuta: Asl e struttura restituiranno 86 mila euro. Sentenza del Tribunale di Firenze

Il marito e l’amministratore di sostegno di una donna ricoverata in una Rsa toscana si erano rivolti al tribunale, ritenendo che la paziente dovesse essere a carico del Servizio sanitario regionale, vista la necessità di prestazioni ad elevata integrazione sanitaria. La sentenza è a loro favore: saranno rimborsati
Il paziente con Alzheimer in Rsa non deve pagare la retta, quando le prestazioni fornite siano “ad elevata integrazione sanitaria”: è quanto ha stabilito il tribunale di Firenze, dando ragione al marito di una donna con Alzheimer, ricoverata presso una struttura toscana convenzionata. Secondo il Tribunale di Firenze, al quale il marito a l’amministratore di sostegno si erano rivolti, la retta è interamente a carico del servizio sanitario regionale, quando le prestazioni erogate siano, appunto, ad elevata integrazione sanitaria.

Leggi: Redattore Sociale, 21/02/2023


IN AGENDA:

6° Rapporto Censis – Eudaimon sul welfare aziendale

Evento in presenza – Mercoledi 1 Marzo ore 10,30 – Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29, Roma.
Lo studio prosegue l’analisi dei fenomeni di trasformazione del mondo del lavoro. Come sta cambiando il rapporto con il lavoro degli italiani, e in particolare dei più giovani? Quali sono gli aspetti che danno soddisfazione e quali quelli che invece deludono? Lo smart working resterà una opportunità per pochi oppure si affermerà come parte integrante di nuovi modelli ibridi di lavoro? Come il welfare aziendale può contribuire a riattivare un rapporto positivo con il lavoro nelle aziende?

Leggi: Censis


A Trento la presentazione del Rapporto “Il nuovo welfare collaborativo in Italia”

Mercoledì 1° marzo alle ore 14:00 presso l’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento, Euricse presenta i primi risultati della ricerca “Il nuovo welfare collaborativo in Italia: co-programmazione e co-progettazione come strumenti di innovazione del welfare locale”.
La ricerca, condotta con il supporto della Provincia autonoma di Trento, è la più approfondita realizzata ad oggi in Italia sul tema del welfare collaborativo, e indaga opportunità e rischi legati all’implementazione dei nuovi strumenti di collaborazione tra pubblica amministrazione e privato sociale previsti dal Codice del Terzo Settore.

Leggi: Forum Terzo Settore


 “Verso un nuovo sistema di Welfare” – Roma, mercoledì 15 marzo 2023, ore 10.00-13.30

Convegno di presentazione del Manifesto sul Welfare del Forum Terzo Settore e dibattito con rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del Terzo settore sui seguenti temi: non autosufficienza e integrazione socio-sanitaria; disabilità e diritto all’autonomia; povertà e inclusione.
Link al Manifesto “Verso un nuovo sistema di Welfare”
Link al relativo abstract
Seguiranno dettagli sul programma e sul luogo di svolgimento del convegno.

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Mappatura per la promozione di welfare di prossimità rivolto a soggetti fragili attraverso un’applicazione digitale con geolocalizzazione

Le nuove tecnologie possono aiutare in modo proattivo nel rispondere ai bisogni sociali e sanitari delle persone più fragili, valorizzando i servizi di prossimità e favorendo processi di ottimizzazione degli interventi. Nell’articolo l’autore presenta, in sintesi, un progetto di geolocalizzazione per la mappatura della fragilità realizzato nell’Unione delle Terre D’Argine. di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale “Anziani e non solo” )
L’invecchiamento della popolazione correlato all’incremento delle patologie croniche e cognitive, la trasformazione dei ruoli familiari e altre fattori significativi, quali lo spopolamento delle aree interne, il contesto sociale ed economico ad elevata incertezza (aggravato dagli effetti della attuale pandemia) e l’isolamento crescente di significative parti della popolazione (di cui sono indicatori la rarefazione di relazioni significative tra l’altro aggravate dalla pandemia ) genera una crescita esponenziale della fragilità.
L’identificazione dello stato di fragilità
Il Sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità identifica per il 2020/2021come fragile il 16,9% della popolazione ultrasessantacinquenne, pari a circa 2,3 milioni di persone. Lo stato di fragilità è una vulnerabilità latente che coinvolge porzioni crescenti della popolazione con perdita delle capacità adattive ed effetti negativi diretti sulle condizioni di benessere, salute e sostenibilità sociale. Alla crescita costante di situazioni a rischio di fragilità si affianca una crescente difficoltà, da parte dei servizi sociali sanitari e sociosanitari (su cui si è articolato il sistema di welfare), di fornire una risposta significativa ai bisogni dei più fragili.
Una risposta ai bisogni espressi dalla fragilità sta nella capacità di progettare interventi che si basino sui criteri di domiciliarità, prossimità e sussidiarietà. Ma queste tre caratteristiche di un nuovo welfare generativo che affronti le lacerazioni che la fragilità segnala sono perseguibili esclusivamente se si è in grado di riconoscere, collocare nel territorio e nel contesto sociale la fragilità stessa.

Leggi: I Luoghi della Cura


Rapporto shock dell’Ocse: “Se non si investe in sanità a rischio benessere e tenuta sociali”. Per salvarsi la spesa dovrebbe aumentare dell’1,4% del Pil rispetto al 2019: che per l’Italia vorrebbe dire 25 miliardi in più all’anno – di Cesare Fassari

Queste le conclusioni di un lungo report dell’Ocse dal titolo “Pronto per la prossima crisi? Investire nella resilienza del sistema sanitario” che delinea uno scenario potenzialmente catastrofico se non si attueranno presto politiche di riforma e investimento nella sanità in tutti i Paesi Ocse. E per farlo bisogna partire dalle lezioni apprese durante la pandemia e investire soprattutto in tre settori chiave: personale sanitario, prevenzione primaria e secondaria, vaccinazioni comprese, e dotazioni strutturali e tecnologiche e sistemi di raccolta dati e monitoraggio
“La pandemia di COVID-19 è una tragedia”: è lapidario l’incipit dell’ultimo dossier dell’Ocse dal titolo “Pronto per la prossima crisi? Investire nella resilienza del sistema sanitario”, che cerca di trarre alcune lezioni utili da quanto accaduto e da quanto sta ancora accadendo nel Mondo travolto da una crisi sanitaria senza precedenti per evitare di trovarci nuovamente impreparati di fronte a una possibile prossima crisi.
In pandemia ancora in corso, seppur con effetti molto meno evidenti e drammatici, l’Ocse traccia un primo bilancio a partire dalle vite perdute: i dati “ufficiali” parlano di almeno 6,8 milioni di morti a far data gennaio 2023 ma l’analisi dell’eccesso di mortalità suggerisce che ben 18 milioni di persone potrebbero essere morte in tutto il mondo a causa della pandemia entro la fine del 2021.
Anche l’aspettativa di vita è diminuita in molti paesi OCSE in 2020 e 2021 e si è verificato un diffuso sconvolgimento della società e dell’istruzione con il PIL diminuito del 4,7% nel 2020 nei Paesi OCSE.

Leggi: Quotidiano Sanità


Storia della vecchiaia nella cultura occidentale

Recensione:“Storia della vecchiaia nella cultura occidentale. Dalla venerazione all’ageism, di Carla Costanzi, prefazione di Nicola Palmarini, Maggioli Editore, 2022.
di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci, Abbiategrasso, MI)
“Storia della vecchiaia” recita il titolo del volume, ma quello che si trova in questo libro va anche al di là del titolo. Il quesito all’origine di questo testo riguarda la ricostruzione del ruolo sociale assegnato agli anziani nella storia del mondo occidentale: davvero andando a ritroso nel tempo troveremo sempre anziani rispettati e tenuti in grande considerazione dagli altri membri della collettività? Solo l’epoca moderna e la sua esaltazione della giovinezza hanno prodotto il discredito di tutto ciò che riguarda lo status di anziano? E ancora: il conflitto tra generazioni è fenomeno esclusivamente contemporaneo o ha precedenti in epoche più o meno remote?
A questi interrogativi il libro risponde con documentate testimonianze di fonte letteraria, normativa, amministrativa, nonché manufatti artistici ritenuti indicatori delle opinioni e dei sentimenti prevalenti in determinati gruppi sociali in circoscritti momenti storici. Infatti, è stato scritto applicando un metodo di indagine che è insieme storico, quindi sempre ben documentato, antropologico, per cui sono indagati anche gli aspetti culturali, il clima di ogni epoca, e sociale, con alcune analisi stimolanti sul contesto delle relazioni famigliari e sociali. Tutto questo analizzando un arco temporale che va dalle società nate all’albore della storia, come gli Ebrei, fino al mondo contemporaneo con i suoi veloci cambiamenti e le molteplici contraddizioni con cui oggi i vecchi si confrontano. In questo ampio excursus la visione che Costanzi vuole offrirci è che i vecchi di oggi e la loro collocazione sociale sono il risultato di un lungo cammino che li ha “creati” nei secoli precedenti.

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In Italia l’età media (48 anni) è la più alta della UE. Siamo in vetta anche nel rapporto over 65-lavoratori, con un indice del 37,5%

I dati illustrati oggi da Eurostat. L’età media è cresciuta in tutti Paesi UE e si assesta oggi a 44,4 anni. I valori più bassi a Cipro con 38,3 anni, poi 38,8 anni in Irlanda e 39,7 in Lussemburgo. Dopo l’Italia abbiamo il Portogallo con 46,8 anni e la Grecia con 46,1 anni.
Il 1° gennaio 2022 l’età media della popolazione dell’UE ha raggiunto i 44,4 anni, 0,3 anni in più rispetto al 2021.
Lo segnala oggi Eurostat che sottolinea come l’età media sia aumentata di 2,5 anni (in media di 0,25 anni all’anno) rispetto ai 41,9 anni del 2012. Ciò significa che oggi metà della popolazione dell’UE ha più di 44,4 anni, mentre l’altra metà è più giovane.
Nei paesi dell’UE, l’età media varia da 38,3 anni a Cipro, 38,8 in Irlanda e 39,7 in Lussemburgo a 48,0 anni in Italia, 46,8 in Portogallo e 46,1 in Grecia. In totale, 18 paesi dell’UE esono al di sotto dell’età media dell’UE.
Tra il 2012 e il 2022, questo indicatore è aumentato in tutti i membri dell’UE ad eccezione della Svezia, dove è diminuito (da 40,8 anni nel 2012 a 40,7 anni nel 2022).

Leggi: Quotidiano Sanità


Housing sociale e comunità – Quali nessi? Il caso di Torino – di Tommaso Frangioni

Le politiche abitative, tra territorializzazione, residualizzazione e innovazione
Se possiamo dare per scontata la progressiva regionalizzazione del welfare italiano e delle politiche sociali, non da meno è il settore abitativo. Nelle politiche abitative, infatti, l’orizzonte di intervento regionale e locale ha assunto un’importanza crescente a fronte di una tradizionale modalità di azione pensata, promossa e finanziata al livello nazionale.
Certo, già in passato erano particolarmente rilevanti nell’implementazione di queste politiche gli enti gestori dell’Edilizia residenziale pubblica (Erp), a loro volta soggetti a una progressiva regionalizzazione e aziendalizzazione (su Welforum se ne è discusso qui) che ha reso maggiormente territorializzato anche il segmento più “tradizionale” del settore, quello della produzione della casa pubblica. In questo quadro è possibile intravedere una progressiva dualizzazione dell’intervento abitativo, che vede coesistere interventi tradizionali (Erp e trasferimenti monetari alle famiglie) con modelli sempre più autonomamente sviluppati ai livelli locali. Due modelli operativi separati ma interconnessi, con “vasi comunicanti” tanto al livello della governance quanto a quello delle persone beneficiarie. Questi interventi “innovativi” si caratterizzano per una maggiore attenzione all’offerta di servizi, e non solo di beni/risorse economiche, e sull’adozione di un’ottica che tende sempre più a leggere l’abitare come parte di un complesso nodo di bisogni.

Leggi: Welforum


Contrasto alla povertà e oltre – Questioni, priorità e politiche per il futuro – di Nunzia De Capite

Non chiediamo a una misura di contrasto alla povertà di fare più di quel che le compete
Come occuparsi di contrasto alla povertà nel nostro Paese oggi? Sembra di non venirne a capo, perché se è vero che negli ultimi anni le risorse pubbliche destinate al sostegno alle persone in povertà sono aumentate esponenzialmente (basta confrontare gli stanziamenti del Reddito di inclusione nel 2017 con quelli dell’attuale Reddito di cittadinanza), è anche vero che la povertà assoluta, aumentata progressivamente a partire dalle due crisi del 2008-2009 e del 2012, a distanza di anni da allora, non accenna a diminuire, attestandosi su livelli molto più alti del 2007 (nel 2021 5,6 milioni di persone; 1,9 milioni di famiglie). Ecco il primo paradosso. E a questo si aggiunge anche un altro tassello: nel 2021 circa 1 italiano su 4 (25,2%) era a rischio di povertà ed esclusione sociale, che vuol dire che siamo fra i paesi in cui è più alto il numero di persone che rischiano di precipitare nel disagio economico da un momento all’altro, per un peggioramento improvviso della loro condizione economica, lavorativa o per il subentrare di un imprevisto. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire che una frangia consistente di persone nel nostro paese è stretta nella morsa della povertà assoluta da una parte, condizione da cui si esce sempre più a fatica e dopo molto tempo (anche i dati Caritas su questo sono molto eloquenti, come si è avuto modo di leggere nell’articolo di De Lauso), e del rischio di caduta in povertà, dall’altra: gli argini si sono rotti, le protezioni si sono sgretolate, si cade con più facilità e, una volta caduti, è molto arduo uscirne.

Leggi: Welforum


Anziani dopo i 75 anni: il parere degli esperti

Si discute molto, ultimamente, della proposta di innalzare a 75 anni l’età in cui si diventa anziani. Ma cosa vuol dire anziano? Ne parliamo con l’équipe del Servizio di Geriatria di Auxologico.
Chi è anziano?
Secondo le definizioni oggi ufficialmente adottate, è considerato anziano chi ha compiuto il 65° anno di età.
A causa dell’allungamento medio nella speranza di vita alla nascita (in Italia 85 anni per le donne e 82 per gli uomini) è stata poi creata una nuova categoria di anzianità, dividendo le persone con più di 65 anni tra chi appartiene alla terza età (condizionata da buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse) e alla quarta età (caratterizzata da dipendenza da altri e decadimento fisico).
Peraltro quella di anziano oggi non è solo una categoria medica, quanto socio-demografica, e quindi non è chiaro come come chi studia la biologia dell’invecchiamento (gerontologo) o problemi di salute delle persone anziane (geriatra) possa stabilire scientificamente una precisa età in cui si diventa anziani.

Leggi: Auxologico


 

 

 

 

 

 

“L’interesse generale”. I pensionati della Cgil a Congresso dal 21 al 24 febbraio.

Dal 21 al 24 febbraio alla Fiera di Verona si terrà il XXI Congresso del Sindacato Pensionati della Cgil, dal titolo “L’interesse generale”. Attesi più di un migliaio di partecipanti tra delegati, invitati e ospiti in quello che sarà l’ultimo dei congressi delle categorie della Cgil prima del congresso confederale di marzo.
I pensionati e le pensionate della Cgil si interrogano su cosa debba essere il sindacato dopo la Pandemia da Covid-19, durante una nuova guerra che sconvolge l’Europa, mentre l’Italia attraversa una crisi economica e sociale profonda e di fronte ad una delle più grandi trasformazioni in atto come quella dell’invecchiamento della popolazione.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

lunedì 20 febbraio 2023
Famiglie in cerca di aiuti per far fronte ai costi più alti per le badanti

Rapporto Censis-Assindatcolf. Un’indagine tra i datori di lavoro domestico rivela che la spesa per l’assistenza e considerata insostenibile nel 59% dei casi Family Act, piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e riforma sulla non autosufficienza. Da questi provvedimenti le famiglie italiane attendono una risposta alle preoccupazioni per i rincari
dei costi delle badanti.1159% delle famiglie, in un’indagine CensisAssindatcolf, ritiene insostenibili le spese dopo gli aumenti 2023. Sostenere i costi per l’aiuto di una badante, con gli aumenti retributivi e contributivi scattati da gennaio, che si aggiungono al caro vita, rischia di diventare uno sforzo insostenibile per molte famiglie, soprattutto nel caso di anziani non autosufficienti che hanno bisogno di più di una figura al proprio fianco (due persone che si alternano in periodi diversi dell’anno o una coliche affianca la badante). E l’allarme che arriva da un’indagine statistica condotta dal Censis su un campione di famiglie associate ad Assindatcolf (associazione nazionale dei datori di lavoro domestico), contenuta nel paper «Welfare familiare e valore sociale ciel lavoro domestico in Italia», che confluirà nel Rapporto 2023 dell’associazione.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 20/02/2023


sabato 18 febbraio 2023
Superbonus, cosa rischiano le famiglie dopo la stretta del Governo

Lo stop a cessione del credito e sconto in fattura “blocca” diverse categorie. Si salvano solo i lavori già avviati. Resta solo la detrazione per Ecobonus e Sismabonus
Dopo la dura stretta sui bonus edilizi decisa dal Governo Meloni (di cui abbiamo parlato qui), divenuta operativa dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, migliaia di famiglie e imprese hanno visto aprire davanti ai loro occhi un vaso di Pandora che pone seri interrogativi sul futuro dei cantieri.
Su proposta della Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Economia, il Cdm ha approvato un decreto che interviene, in particolare, per modificare la disciplina riguardante la cessione dei crediti d’imposta relativi alle spese per gli interventi di ristrutturazione (qui spieghiamo come funziona) e il cosiddetto sconto in fattura.
Chi coinvolgerà lo stop alla cessione dei crediti?

Leggi: Qui Finanza, 18/02/2023


venerdì 17 febbraio 2023
Superbonus: Cgil, Sunia, colpo di grazia a bonus per interventi edilizi

“A rischio migliaia di imprese e lavoratori, esclusi condomìni, case popolari e famiglie con redditi bassi”
“Il Governo cancella la possibilità di cedere il credito fiscale e di ottenere lo sconto in fattura non solo per il superbonus 110% – ora già 90% -, ma anche per tutti i bonus edilizi, energetici, antisismici e per quelli finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche, senza alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori e con i sindacati che tutelano gli inquilini”.
Lo affermano, in una nota, Cgil Nazionale e SUNIA.
“È il colpo di grazia agli interventi di riqualificazione, efficientamento e messa in sicurezza che colpisce, oltre al sistema produttivo – con la sicura chiusura di imprese e perdita di migliaia di posti di lavoro – i contribuenti con bassi redditi i quali, privati di questi insostituibili strumenti di sostegno reale, non potranno utilizzare la detrazione pluriennale, perché incapienti rispetto all’entità dei lavori. Insomma, condomìni e case popolari saranno di fatto esclusi, dopo i già restrittivi termini fissati in legge di Bilancio, da qualsiasi processo di riqualificazione del patrimonio”, concludono Cgil e SUNIA.

Leggi: Sunia, 17/02/2023


venerdì 17 febbraio 2023
Genovesi: pronti alla mobilitazione

Blocco delle cessioni crediti e peggioramenti Codice Appalti. Genovesi: è un attacco senza precedenti alle imprese serie e ai lavoratori del settore, pronti allo sciopero generale di tutta la filiera.
“O perdi il posto di lavoro nell’edilizia privata o andrai a lavorare negli appalti pubblici con meno diritti e tutele. Questo è quello che stanno producendo concretamente le scelte scellerate del Governo Meloni.” Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni.
“Con il blocco alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili si perderanno nell’edilizia privata circa centomila posti di lavoro e molte imprese chiuderanno, con grave danno all’economia nazionale ma anche all’ambiente, colpendo per di più i redditi più bassi che sono poi la stragrande maggioranza di chi vive nelle case più vecchie, inquinanti ed energivore”.

Leggi: Fillea Cgil, 17/02/2023


venerdì 17 febbraio 2023
Tanto lavoro oltre i vecchi motori. Ma l’eco-svolta ci farà bene

Il via libera del Parlamento europeo al divieto di vendita di auto non a emissioni zero (di fatto quelle a diesel e benzina) a partire dal 2035 è stato salutato da ansie e preoccupazioni che si riveleranno nel tempo largamente infondate soprattutto sul fronte del peso sui possessori di autovetture. È del tutto improbabile che questa decisione possa comportare tra 13 anni un costo per i consumatori e un fardello aggiuntivo per i ceti più deboli rendendo la transizione ecologica non equa. L’aumento della produzione di auto elettriche (l’unica tecnologia oggi matura a emissioni zero) e le innovazioni (collegate e no all’aumento della produzione) determineranno una sensibile riduzione dei costi medi per le economie di scala che tenderanno a eliminare il differenziale di prezzo con le auto diesel o a benzina nel giro di qualche anno (i concessionari prevedono tra 2-4 anni), ovvero ben prima del 2035.

Leggi: Avvenire, 17/02/2023


venerdì 17 febbraio 2023
Superbonus, Legambiente: “Errore grave del Governo, che aumenta le diseguaglianze sociali”

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente: “Stroncato l’unico strumento che ha permesso a migliaia di famiglie a basso reddito o che non avevano le condizioni economiche di riqualificare energeticamente la propria abitazione e ridurre i costi in bolletta, e alle imprese di riconvertire in modo strutturale l’attività edilizia in ottica di rigenerazione urbana senza consumare nuovo suolo”
“La cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura è un grave errore. Con questa incomprensibile decisione il Governo Meloni stronca definitivamente l’unica politica di intervento per la riqualificazione del patrimonio edilizio e il raggiungimento degli obiettivi europei”. Così Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, secondo il quale la decisione del Governo fa venire meno “l’unico strumento, straordinario e fondamentale, che ha permesso a migliaia di famiglie a basso reddito o che non avevano le condizioni economiche di riqualificare energeticamente la propria abitazione e ridurre i costi in bolletta, e alle imprese di riconvertire in modo strutturale l’attività edilizia in ottica di rigenerazione urbana senza consumare nuovo suolo”.

Leggi: Redattore Sociale, 17/02/2023


venerdì 17 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Schillaci: “Assicurare a tutti i cittadini stesse possibilità di cura”. E sui medici gettonisti: “Allucinante, percepiscano stipendi 3 volte più alti di chi è assunto nel Ssn”

“In una nazione come la nostra, nel 2023, è inaccettabile che le aspettative di vita di un cittadino dipendano dal livello di istruzione, da quanto guadagna e da dove è nato. Dobbiamo assicurare a tutti in sanità le stesse possibilità indipendente da dove si risieda. Il Ministero della Salute può essere una guida per le varie Regioni, per costruire con loro modelli virtuosi di management sanitario soprattutto con chi è più in difficoltà”. Così il ministro della Salute intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai 3
“Già dal 2001 le Regioni svolgono un ruolo centrale nella gestione della sanità e purtroppo esistono delle grandi differenze tra Regione e Regione. In una nazione come la nostra, nel 2023, è inaccettabile che le aspettative di vita di un cittadino dipendano dal livello di istruzione, da quanto guadagna e da dove è nato. Dobbiamo assicurare a tutti in sanità le stesse possibilità indipendente da dove si risieda”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 17/02/2023


giovedì 16 febbraio 2023
Non autosufficienza, alta la spesa per le badanti: 8 famiglie su 10 chiedono assegno universale maggiorato

Con l’aumento dell’inflazione, che da gennaio ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, le famiglie sono in difficoltà. Secondo una ricerca condotta dal Censis per Assindatcolf, per far fronte al caro retribuzioni le famiglie chiedono incentivi alle assunzioni per ridurne il costo, preferendo una prestazione universale dedicata alla non autosufficienza maggiorata in caso di personale regolarmente assunto
Famiglie preoccupate per l’incremento degli stipendi delle badanti. Con l’aumento dell’inflazione, che dal gennaio 2023 ha fatto scattare un incremento del 9,2% dei minimi retributivi delle badanti, il costo per la gestione degli anziani e dei non autosufficienti rischia infatti di diventare insostenibile. Così la pensano quasi 6 famiglie datrici di lavoro domestico su 10. Il 59% delle famiglie associate ad Assindatcolf, a cui è stato somministrato un questionario tra il mese di dicembre 2022 e il gennaio 2023, ha dichiarato insostenibile o solo parzialmente sostenibile la spesa per la badante.

Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023


giovedì 16 febbraio 2023
Conferenza nazionale sulla casa. È la proposta condivisa che viene lanciata dal XIII Congresso del SUNIA in corso a Pesaro

Una conferenza nazionale sulla casa che metta assieme tutti gli stakeholder, politici e sociali: dai rappresentanti degli enti locali, comuni e Regioni, dal governo all’opposizione, dai sindacati confederali e degli inquilini ai rappresentanti degli IACP, alle tante realtà che operano per il diritto alla casa.
È la proposta condivisa lanciata durante una tavola rotonda che si è tenuta questo pomeriggio (16 febbraio) in occasione del XIII Congresso del SUNIA, in corso fino a sabato a Pesaro.

Leggi: Sunia, 16/02/2023


giovedì 16 febbraio 2023
Spi-Cgil: “L’aumento dei salari delle badanti non gravi sulle famiglie”

“L’aumento dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie”. A chiederlo è lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna a fronte dell’aumento all’80 dell’inflazione scattato dall’1 gennaio
“L’aumento dei salari di colf e badanti non deve gravare completamente sulle famiglie”. A chiederlo è lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna a fronte dell’aumento all’80% dell’inflazione scattato dall’1 gennaio. “Le famiglie però sono ‘datori di lavoro’ particolari, per i quali si produce un aumento significativo dei costi che devono affrontare per mantenere un servizio importantissimo, dedicato alla cura delle persone anziane non autosufficienti. È importante garantire al proprio caro un’assistenza di qualità, che si esprime anche con l’applicazione di un regolare contratto di lavoro”, spiega il sindacato. “Per questi motivi crediamo che, in tempi di inflazione alta che erode il potere d’acquisto di salari e pensioni, sia necessario, da parte del governo, un maggiore sostegno alle famiglie e una maggiore protezione dei redditi da lavoro e da pensione”, prosegue lo Spi che sollecita, “insieme all’aumento dei salari di colf e badanti”, anche la “piena rivalutazione delle pensioni e l’aumento della quattordicesima che tutela le pensioni basse”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Gli over 65 non autosufficienti sono quasi il 30%: creare supporti è priorità

Il 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity evidenzia la crisi del personale dedicato all’assistenza. Per il 91% delle Rsa intervistate la normativa regionale e gli standard ormai vetusti dei servizi sono percepiti come il più grande vincolo alla gestione del personale
Nel 2020 le persone over 65 non autosufficienti erano 3.935.982, pari al 28,4% del totale. Un numero importante, che deve destare le coscienze di tutti sulla necessità di rendere il settore dell’assistenza agli anziani in grado di rispondere ai bisogni di questa coorte di popolazione. Questo lo scenario di partenza da cui prende avvio il 5° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas Sda Bocconi – Essity, che quest’anno ha voluto fotografare la crisi del personale, mettendo in luce da una parte la carenza delle figure professionali, dall’altra come questa crisi si stia riflettendo sulle aziende e sui servizi senza che a livello normativo siano stati predisposti degli interventi risolutivi.

Leggi: Redattore Sociale, 15/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Istat, nuova pubblicazione sulla storia della demografia nel nostro Paese dall’Unità ad oggi. Gli over 65 sono il 23,8% della popolazione, erano il 4,2% nel 1861

Dall’unità d’Italia a oggi la popolazione residente è passata da 26 milioni nel 1861 (ai confini attuali) fino a 59 milioni al 1° gennaio 2022. Ma dal 2014 a oggi i residenti sono diminuiti di oltre 1,3 milioni. Le persone anziane, con 65 anni e oltre, tra il 1861 e il 2022 sono passate dal 4,2% fino al 23,8% della popolazione. Nello stesso periodo, i giovani sotto i 15 anni sono diminuiti dal 34,2 al 12,7%. Sono alcuni dei dati contenuti nella nuova collana di web publishing, pubblicazioni accessibili a tutti, con contenuti e grafici interattivi, approfondimenti on line e dati scaricabili lanciata dall’Istat. In particolare a inaugurare la collana è la pubblicazione “Storia demografica dell’Italia dall’unità a oggi” (disponibile al link https://webpub.istat.it/progetto/storia-demografica-italia ), che racconta la trasformazione del Paese negli ultimi 160 anni attraverso i cambiamenti demografici: l’aumento della popolazione e il suo invecchiamento, l’inurbamento, l’emigrazione verso l’estero e le aree forti del paese, sostituita oggi dall’immigrazione.

Leggi: Auser, 15/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Maltrattamento di anziani non autosufficienti, 10 arresti in provincia di Imperia

Sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio nei confronti di altre 14 persone. Gli indagati sono accusati di abbandono e maltrattamento nei confronti degli ospiti della Rsa “Le Palme” di Taggia. “Sottoponevano le vittime ad una serie di sofferenze fisiche e morali” con “abituali” minacce verbali, umiliazioni, insulti, percosse e omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento.
Maltrattamenti e abbandono di anziani. È l’accusa rivolta agli operatori di una Rsa in provincia di Imperia. A darne notizia è una nota della Guardia di Finanza che riferisce l’esecuzione, stamani, della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 10 soggetti e la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio nei confronti di ulteriori 14 soggetti.
“Le indagini, condotte dal Gruppo di Imperia nell’ambito dell’Operazione “PRAESIDIUM”, hanno consentito di accertare condotte illecite da parte di Operatori Socio Sanitari e Infermieri impiegati presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Le Palme” di Taggia (IM), per i reati di maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di soggetti anziani, in gran parte ultraottantenni nonché parzialmente o completamente non autosufficienti”, spiega la nota.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Autonomia differenziata. “Criterio spesa storica sarà superato da costi e fabbisogni standard”. Question time di Casellati alla Camera

“In definitiva, non si possono fissare i Lep se prima non sono stati determinati i costi e i fabbisogni standard”. Quanto al principio solidaristico: “Si prevede in maniera inequivocabile che le intese non possano pregiudicare l’entità delle risorse da destinare alle regioni che non si avvarranno dell’autonomia differenziata oltre misure perequative ad hoc, anche di tipo infrastrutturale, per azzerare i divari territoriali ora esistenti”. Così la ministra per le riforme rispondendo al question time di Borrelli (Verdi-Sinistra).
Il disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata prevede il superamento del criterio della spesa storica in favore dei costi e fabbisogni standard, l’ancoraggio al principio solidaristico attraverso misure perequative ad hoc, anche di tipo infrastrutturale, e il pieno coinvolgimento del parlamento. A spiegarlo è stata oggi la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, rispondendo alla Camera al question time sul tema presentato da Francesco Borrelli (Verdi-Sinistra).

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Dattolo (Omceo Firenze): “Mette in pericolo il servizio pubblico”

Per il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze “Il rischio è scivolare verso privatizzazione di fatto. La strada dovrebbe essere invece quella di diminuire la burocrazia, rinnovare l’assistenza capillare sul territorio e comprendere le nuove esigenze negli ospedali”.
“L’autonomia differenziata tra le regioni è una direzione che ci preoccupa fortemente. Si rischia di mettere seriamente in pericolo un servizio pubblico universale, gratuito, uniforme, indispensabile. È a rischio l’unità nazionale”.
Lo afferma Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia.
“Il decentramento delle funzioni appare oggi come la soluzione per velocizzare le procedure, ma il rischio reale è quello di andare incontro a una totale disomogeneità, a una carenza nelle comunicazioni e nei rapporti sociali, senza cooperazione e interconnessione dei servizi sanitari. La strada – aggiunge Dattolo – dovrebbe essere invece quella di diminuire la burocrazia, rinnovare l’assistenza capillare sul territorio, comprendere le nuove esigenze negli ospedali. Con questa direzione si andrà inevitabilmente ad accrescere il divario tra le regioni su una materia che è sancita come un diritto fondamentale nella Costituzione italiana. La stessa Costituzione recita che deve essere la Repubblica, nel suo insieme quindi in qualità di Stato, a tutelare la salute”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/02/2023


martedì 14 febbraio 2023
I nuovi poveri dell’energia: anziani, soli, in genere donne

I rincari nelle bollette stanno spingendo molte persone in condizioni di crescente povertà. Più di tutti, sono gli anziani soli a pagare il prezzo più alto. Da febbraio atteso un calo della bolletta del gas
“Soltanto di gas, ho speso per l’ultima bolletta 527 euro, cioè 208 euro in più dello scorso anno, per quella della luce 238 euro, 115 in più del 2021”. Il grido di aiuto di Giuseppe Maurizi, 84 anni, qualche mese fa risuonava tra quelli di tanti altri pensionati in grande difficoltà di fronte alla crescita dei prezzi della materia prima. Sono infatti soprattutto gli anziani a gonfiare le fila dei cosiddetti poveri dell’energia.
Stando a sentire la Fondazione Di Vittorio, che ha condotto un’indagine per conto dello Spi Cgil sul tema, i poveri dell’energia, cioè quelle persone che si trovano in grande difficoltà nel far fronte al rincaro delle bollette, erano in Italia circa 2 milioni e 200 mila nel 2021. E niente fa pensare che nel frattempo siano diminuiti. Sempre secondo la Fondazione, la percentuale di italiani che oggi si trova in condizioni di povertà per le conseguenze della crisi energetica sono il 10,9 per cento del totale.

Leggi: Liberetà, 14/02/2023


lunedì 6 febbraio 2023
Sul sito della CGIL è disponibile “Abitiamola”

Periodico di informazione ed approfondimento curato dall’Ufficio Politiche Abitative e dello Sviluppo Urbano, Area delle Politiche per lo Sviluppo, CGIL nazionale.
In questo numero: ’Agenda Onu 2030 propone una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo, sul piano sociale, economico e ambientale. La necessità di rispondere con concretezza alle grande sfide che abbiamo di fronte, va di pari passo con quella dell’enorme ritardo delle politiche necessarie. E’ necessaria una strategia orientata alla sostenibilità che, in un quadro di riferimento condiviso, integrando azioni e attori, dia centralità alle persone e al lavoro, grande emergenza del Paese.
L’iniziativa della CGIL sulle città in transizione.
Torna all’attenzione il tema dell’Autonomia differenziata, in un percorso che rischia di discriminare cittadini e territori, frammentare i diritti, accrescere le disuguaglianze, ampliare i divari territoriali. Il Governo del Territorio è sicuramente materia oggetto di proposta di trasferimento, per la CGIL invece “oggettivamente” concorrente. Bisogna contrastare disparità nelle regole tra cittadini, che la pandemia ha messo in luce, con l’evidenza di geometrie regionali ampiamente variabili.

Leggi: Cgil, 06/02/2023


REGIONI:

sabato 18 febbraio 2023
A Milano il welfare è anti-italiano: “Agli immigrati 2 case popolari su 3”

Pubblicata la graduatoria del bando di concorso per l’assegnazione delle case popolari a Milano. Sardone: “Due alloggi su tre finiscono a immigrati”
Sarà la legge, sarà il bando, sarà quello che volete. Ma i numeri parlano chiaro: sui primi 300 posti del bando per l’assegnazione delle case popolari ben 207 sono stranieri.
Per Silvia Sardone il “21esimo bando integrativo per l’aggiornamento della graduatoria comunale” non è altro che una conferma del “welfare anti-italiano tanto caro alla sinistra”. In sostanza, sottolinea la consigliera comunale e regionale del Gruppo Misto, “due alloggi su tre finiscono a immigrati”. “Scorrendo la lista sembra di essere in Nordafrica o in Sudamerica – insiste Sardone – non certo a Milano: i cognomi italiani sono la netta minoranza e purtroppo sarà sempre così finché non verranno adottati correttivi ai bandi”.

Leggi: Il Giornale, 18/02/2023


vemerdì 17 febbraio 2023
Liguria, violenze in una Rsa. “Campanello d’allarme, la punta dell’iceberg di un’assistenza non perfetta”

La presidente di 50&Più Regione Liguria, Brigida Gallinaro: “Fatti ingiustificati come questi devono essere combattuti in ogni maniera possibile”. Il Garante, Paolo Tanganelli: “Telemedicina, potenziamento degli operatori (con riduzione dell’effeto burnout) e aumento del contributo economico per le famiglie migliorano l’offerta per la terza età”
“Sono immagini che sconvolgono quelle filmate nella RSA ‘Le Palme’ di Arma di Taggia. Neppure l’offuscamento dei volti degli indagati e delle vittime – come prevede la tutela della privacy – riesce a togliere drammaticità a quei gesti”. Sono le parole della presidente di 50&Più Regione Liguria, Brigida Gallinaro, dopo che la Guardia di Finanza di Imperia ha eseguito 24 misure cautelari, contestando reati come maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani ricoverati in una RSA locale. Le accuse contestate sono pesanti.

Leggi: Redattore Sociale, 17/02/2023


giovedì 16 febbraio 2023
Barriere architettoniche, ecco il riparto dei fondi della Regione Piemonte

Ottomila euro ai Comuni con popolazione tra 5mila e 2mila abitanti; 10.000 euro dai 20.001 a 40mila abitanti; 15.000 da 40.001 a 106.000 abitanti; 20.000 euro sopra i 105.000 abitanti. Fin qui a popolazione crescente…
Ottomila euro ai Comuni con popolazione tra 5mila e 2mila abitanti; 10.000 euro dai 20.001 a 40mila abitanti; 15.000 da 40.001 a 106.000 abitanti; 20.000 euro sopra i 105.000 abitanti. Fin qui a popolazione crescente. E ancora, per popolazione decrescente: 4.000 euro da 4.999 a 1.000 abitanti, e 2.000 euro sotto i mille abitanti. E’ questo il riparto dei fondi ai 1.180 Comuni, deciso oggi dalla giunta regionale in Piemonte- su una dotazione complessiva di 865.117,79 euro- per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsto dai piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, i cosiddetti “Peba”. Il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore chiara Caucino parlano di “passo fondamentale: il Piemonte si conferma una regione attenta ai più fragili e alle loro necessita’ sulle quali continueremo a investire”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023


giovedì 16 febbraio 2023
Non autosufficienti e disabili gravi, le Marche stanziano 5,5 milioni

A disposizione di anziani non autosufficienti e di disabili gravissimi la Regione Marche ha messo a disposizione 5,55 milioni di euro di fondi nazionali e regionali per assegni di cura, assistenza domiciliare e contributi una tantum
A disposizione di anziani non autosufficienti e di disabili gravissimi la Regione Marche ha messo a disposizione 5,55 milioni di euro di fondi nazionali e regionali per assegni di cura, assistenza domiciliare e contributi una tantum. “Una notevole mole di risorse- spiega l’assessore regionale ai servizi Sociali, Filippo Saltamartini- che abbiamo deciso di attingere dai fondi del Poc Marche 2014/2020 con lo scopo di integrare le risorse del fondo nazionale e regionale per la non autosufficienza e aumentare il numero di beneficiari. La somma stanziata sarà messa a disposizione per avviare le procedure territoriali da parte degli Ambiti territoriali sociali e realizzare progressivamente i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps)”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/02/2023


mercoledì 15 febbraio 2023
Belluno, lo scudo antitruffa di carabinieri e Auser. Oltre cento anziani al primo incontro

Al Segato una sala gremita ha raccolto i consigli del comandante provinciale Enrico Pigozzo. Altri eventi in calendario in provincia
Carabinieri e Auser uniti contro le truffe agli anziani: si stanno coinvolgendo anche le amministrazioni comunali e altri enti per raggiungere l’obiettivo. Ed erano tanti, anziani e non solo, i presenti alla “prima” conferenza “antitruffa” organizzata al Segato: pi di un centinaio hanno gremito la sala dell’istituto. Chi ha preso appunti, chi ha ascoltato le “dritte” del comandante provinciale dei carabinieri, Enrico Pigozzo affiancato dal presidente dell’Auser Eldo Candeago. E alla fine molte domande, curiosità che hanno trovato risposta, consigli utili per affrontare le truffe e quanto i malintenzionati mettono in piedi per spillare soldi agli anziani.

Leggi: Corriere delle Alpi, 15/02/2023


IN AGENDA:

6° Rapporto Censis – Eudaimon sul welfare aziendale

Evento in presenza – Mercoledi 1 Marzo ore 10,30 – Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29, Roma.
Lo studio prosegue l’analisi dei fenomeni di trasformazione del mondo del lavoro. Come sta cambiando il rapporto con il lavoro degli italiani, e in particolare dei più giovani? Quali sono gli aspetti che danno soddisfazione e quali quelli che invece deludono? Lo smart working resterà una opportunità per pochi oppure si affermerà come parte integrante di nuovi modelli ibridi di lavoro? Come il welfare aziendale può contribuire a riattivare un rapporto positivo con il lavoro nelle aziende?

Leggi: Censis


A Trento la presentazione del Rapporto “Il nuovo welfare collaborativo in Italia”

Mercoledì 1° marzo alle ore 14:00 presso l’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento, Euricse presenta i primi risultati della ricerca “Il nuovo welfare collaborativo in Italia: co-programmazione e co-progettazione come strumenti di innovazione del welfare locale”.
La ricerca, condotta con il supporto della Provincia autonoma di Trento, è la più approfondita realizzata ad oggi in Italia sul tema del welfare collaborativo, e indaga opportunità e rischi legati all’implementazione dei nuovi strumenti di collaborazione tra pubblica amministrazione e privato sociale previsti dal Codice del Terzo Settore.

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Riforma per la non autosufficienza e assistenza domiciliare – di Maurizio Motta

Tra le riforme che il PNRR impone di approvare c’è una legge delega che riformi il sistema di tutele per la non autosufficienza degli anziani. Da pochi giorni il Governo ha trasmesso al Senato una sua proposta di disegno di legge denominata “Deleghe al Governo in materia di politica in favore delle persone anziane” (il cui testo è scaricabile qui). I contenuti sono sostanzialmente gli stessi del disegno di legge delega presentato il 10 ottobre 2022 dal Governo Draghi, perché le differenze tra i due testi sono pochissime1.
Questa riforma interessa diversi milioni di famiglie e dunque è di enorme importanza per gli effetti che potrà produrre; e molte questioni ed interventi devono essere affrontati. In questo articolo tuttavia ci si concentra solo sull’assistenza domiciliare per non autosufficienti, perché è cruciale potenziarla decisamente per ridurre i ricoveri in RSA che sono indesiderati o non appropriati. Il PNRR dichiara tra i suoi obiettivi “….la casa come primo luogo di cura”, ma “curare a casa” un non autosufficiente non significa garantire interventi solo sanitari, bensì una tutela più completa. È quindi opportuno approfondire, rispetto all’assistenza domiciliare ai non autosufficienti, che cosa manca nel disegno di legge delega di riforma su questo tema, e quali sono le sue criticità. Ecco in sintesi 5 questioni ed anche alcune conseguenti proposte di emendamenti letterali al testo del ddl che è in esame:

Leggi: Welforum


L’accoglienza in struttura: l’inizio fondamentale per una buona permanenza…e assistenza

Nell’articolo l’autore offre una visione concreta delle fasi di accoglienza delle persone anziane in una struttura, evidenziando il ruolo centrale della relazione e del capitale umano per la realizzazione di un inserimento e di una permanenza di qualità.
di Michele Garulli (Coordinatore Responsabile “Casa Residenza Villa Matilde di Bazzano” (PR) – KCS Caregiver Cooperativa Sociale)
L’accoglienza in struttura: l’inizio fondamentale per una buona permanenza…e assistenza
Nelle residenze per anziani l’emergenza COVID-19 sta lentamente rientrando e ci si sta spostando da una situazione straordinaria ad una di nuova normalità, con la quale le nostre organizzazioni dovranno abituarsi a convivere ancora a lungo. Anche recentemente abbiamo dovuto fronteggiare nuovi focolai, ma grazie alla vaccinazione i nostri anziani positivi spesso non hanno presentato sintomi o solo sintomi lievi. Certo, ogni volta il dover tornare ancora agli isolamenti, alle quarantene, porta la nostra mente indietro nel tempo, ad un incubo che sembra senza fine. Si ripresenta la necessità di non far più accedere i familiari alle strutture, si ritorna alla solitudine, alla paura, al disorientamento, alle inevitabili difficoltà nel gestire chi ha problemi di deterioramento cognitivo, costretto in una stanza.

Leggi: I Luoghi della Cura


Il cervello ha bisogno di compagnia

Una serie di nuovi studi mostra come l’isolamento sociale possa favorire lo sviluppo di disturbi cognitivi e tipi di demenza. Ma individua anche forme di prevenzione
In persone anziane isolate è stata riscontrata una perdita di sostanza cerebrale grigia, quella dove hanno sede i corpi dei neuroni
Ci sono prove sempre più evidenti che una condizione di isolamento sociale può favorire lo sviluppo di disturbi cognitivi e anche, nell’anziano, di forme di demenza, come la malattia di Alzheimer. Il risvolto positivo di questa constatazione è che una buona rete di supporto sociale e il continuo scambio affettivo e di idee con altre persone possono proteggere nei confronti di questo tipo di disturbi.
In effetti, da un punto di vista evoluzionistico la sensazione di isolamento è una sorta di avvertimento lanciato dall’organismo a sé stesso. Vuole mettere in allerta, segnalare che è necessario attivarsi per tentare di migliorare le proprie possibilità di sopravvivenza e di successo riproduttivo.

Leggi: Corriere della Sera


I geriatri: «Spostare a 75 anni l’inizio ufficiale della vecchiaia»

Già nel 2018 l’Istat segnalava l’esistenza di un grave problema di solitudine, soprattutto tra gli anziani: circa il 30 % delle persone con più di 75 anni di età dichiara di non avere nessuno a cui riferirsi in caso di bisogno, e solo l’11 % degli anziani intervistati dichiara di ritenere di poter contare, in caso di bisogno, sul sostegno di un vicino di casa.
È una situazione preoccupante, visto che l’Italia figura tra le nazioni a sbilanciamento demografico più marcato, con una quota di ultrasessantacinquenni che già sfiora il 25 % della popolazione totale. E secondo l’Ocse, l’Italia diventerà entro il 2050 il terzo paese più anziano del pianeta dopo Giappone e Spagna. C’è da dire che, nei Paesi ad alto reddito, le persone di età compresa tra i 65 e i 74 anni sono generalmente in buona salute e continuano a beneficiare di livelli soddisfacenti di inclusione sociale e disponibilità di risorse.
Sono le persone di età superiore ai 75 anni, invece, che iniziano spesso a mostrare segni di decadimento fisico o mentale e che quindi rischiano di varcare la soglia della dipendenza dagli altri. Tanto che la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) ha suggerito di spostare formalmente a 75 anni l’inizio della vecchiaia «ufficiale», in un’ottica più consona al tempo attuale.

Leggi: Centro Studi 50&più


Quella voglia di servizio pubblico – di Sergio Pasquinelli

Sugli anziani aleggia l’idea di un’età tutto sommato abbastanza statica, i cui problemi sono grosso modo sempre uguali e le opinioni pure. Una recente ricerca sugli anziani in Lombardia smentisce completamente questo pregiudizio portando alla luce evidenze nuove.
Il secondo Rapporto di ricerca “Più fragili dopo la tempesta?”, promosso da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil e realizzato dall’Associazione per la Ricerca Sociale, è stato presentato lo scorso 8 febbraio alla Casa della Cultura di Milano, assieme ai candidati presidente di Regione delle imminenti elezioni, tenutesi pochi giorni dopo.
Il Rapporto può essere scaricato qui e il video dell’incontro si può rivedere qui. Si tratta di una survey su un campione di 1.300 ultra 55enni lombardi, di cui Lombardiasociale.it riporta un’ampia sintesi. Uno dei risultati più sorprendenti riguarda un tema laterale rispetto al focus principale di indagine (l’invecchiamento attivo), e precisamente l’atteggiamento nei confronti dello Stato, dell’ente pubblico, di questa ampia fetta di popolazione composta da anziani e, come abbiamo chiamato i 55-64enni, da pre-anziani, o se si preferisce adulti maturi.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Rdc, Assegno Unico. Cgil: occorre rimuovere le discriminazioni

Sulla normativa nazionale che regola il riconoscimento del Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico Universale per figli minori a carico, la Commissione Europea intende avviare una procedura di infrazione contro l’Italia perché la considera “discriminatoria”. Soddisfazione è stata espressa dalla Cgil che, in una nota, rocorda come il sindacato abbia già da subito denunciato tale aspetto, poiché “in questi anni ha impedito a tanti cittadini stranieri, pur in condizione di bisogno, di accedere al Reddito di Cittadinanza”. “Auspichiamo – affermano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Tania Scacchetti – che questa pronuncia sia un ulteriore invito al Governo a fermarsi in merito alla previsione, indicata nella legge di Bilancio 2023, che mira a superare la misura di contrasto alla povertà vigente”.
La decisione della Commissione – aggiungono le due dirigenti sindacali – “è l’ulteriore dimostrazione che il Reddito di Cittadinanza deve essere corretto e migliorato per essere percepito dalle persone che oggi non vi possono accedere e per rafforzare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Non è pensabile cancellare una misura di contrasto alla povertà universale, e quindi percepibile da tutti in ragione della loro condizione di bisogno, con una categoriale accessibile in base a parametri introdotti artificialmente: gli anni di residenza in Italia, l’età o lo stato di famiglia”.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

NEWS:

lunedì 13 febbraio 2023
CGIL e SUNIA, ripristinare bonus 110% per immobili di edilizia pubblica

“Il Governo e la maggioranza parlamentare ha bocciato l’emendamento al decreto mille proroghe che avrebbe consentito alle aziende di edilizia pubblica (Iacp o ex Iacp) di avere più tempo per usufruire del Superbonus edilizio del 110%. Non c’è tempo da perdere, riteniamo che occorra intervenire subito sul patrimonio edilizio pubblico non solo per risparmiare energia, ma anche per far vivere in alloggi sicuri le famiglie”. Lo affermano, in una nota, Cgil nazionale e Sunia.
“Il patrimonio di edilizia pubblica conta nel nostro Paese oltre un milione di alloggi, il 90% del quale – sottolineano Cgil e Sunia – necessita di interventi di efficientamento energetico e consolidamento statico”. “I tempi burocratici che le pubbliche amministrazioni hanno dovuto affrontare – aggiungono la Confederazione e il sindacato nazionale inquilini – non hanno consentito, a quasi tutti gli enti di gestione del patrimonio, di iniziare i lavori. Molte gare d’appalto sono state avviate e la decisione del Governo e della sua maggioranza non consentirà di portarle a termine. Le famiglie continueranno a vivere in case con classe energetica G e di conseguenza a pagare costi dei servizi energetici non sopportabili per la loro condizione economica”.

Leggi: Sunia, 13/02/2023


lunedì 13 febbraio 2023
Pensioni: tavolo deludente, nessuna risposta

“Un confronto deludente: non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. Così il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, in merito al primo tavolo tecnico che si è svolto questa mattina tra Governo e sindacati sulle pensioni, in particolare sulla condizione previdenziale di giovani e donne.
“Per prima cosa abbiamo chiesto – ha spiegato Christian Ferrari, segretario confederale Cgil – un riscontro in merito al ripristino dei requisiti di Opzione donna in vigore fino allo scorso dicembre. Su questo punto, nell’ultimo incontro di gennaio, la Ministra del Lavoro si era impegnata a portare una proposta di provvedimento in quella stessa giornata in Consiglio dei Ministri. Non è successo nulla e oggi c’è stata la semplice riproposizione di una generica volontà di affrontare la questione.
Per Ferrari “Opzione donna è una misura parziale e particolarmente penalizzante, ma un intervento correttivo, oltre a dare una risposta alle oltre 20mila lavoratrici che mediamente ne fanno richiesta, avrebbe rappresentato un primo, timido passo per dare credibilità al confronto complessivo sulla previdenza. Se neppure su questo punto ci sono progressi, c’è davvero da dubitare sulla reale intenzione dell’Esecutivo di puntare a obiettivi di riforma più amiziosi e sostanziali per tutte le lavoratrici come quelli proposti unitariamente da Cgil, Cisl, Uil”.

Leggi: Cgil, 13/02/2023


lunedì 13 febbraio 2023
Ddl anziani. Audizione dei geriatri Sigg e Sigot in Senato: “Servono ‘ospedali senza muri’ e geriatri in cabina di regia”

I geriatri suggeriscono l’istituzione dell’“ospedale a domicilio” che, nei limiti del possibile, porta diagnosi e cura a casa dell’anziano, per ridurre ricoveri e mortalità, stimolando il dialogo tra ospedale e territorio. Ribadita la necessità di un maggior coinvolgimento dei geriatri nelle 7mila Rsa: ad oggi il geriatra è presente solo in una struttura su 10.
Da una parte, “mettere gambe all’ospedale” che non è più in un luogo, ma ovunque ci sia bisogno di assistenza, soprattutto per la cura degli anziani cronici e fragili. Dall’altra parte, mettere al centro la figura del geriatra per una valutazione standardizzata e omogenea dei bisogni clinico-assistenziali dell’anziano in ospedale, sia in termini diagnostici che di interventi di cura per indirizzarlo a casa o in strutture adeguate, come RSA e hospice.
Sono queste le proposte degli specialisti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) presentate in una recente audizione al Senato, sul Disegno di Legge 506 sulle politiche in favore delle persone anziane.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/02/2023


venerdì 10 febbraio 2023
Anziani, Auser: “Finanziare adeguatamente la riforma, non basta un semplice maquillage”

L’associazione è stata audita al Senato sul Ddl “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Ribadita la necessità di effettuare alcuni significativi aggiustamenti, partendo dal “fare dell’invecchiamento attivo l’architrave della riforma della non autosufficienza”
“Il Ddl 506 di “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” è un buon punto di avvio per una riforma da tempo attesa, in quanto contiene tutti i punti nodali, anche se sono necessari alcuni significativi aggiustamenti”. Ѐ quanto dichiarato da Auser nella audizione presso la Commissione affari sociali del Senato.
In particolare, per Auser è necessario porre attenzione su alcuni aspetti, come illustrato nel corso della audizione e come riportato nella nota consegnata alla Presidenza della Commissione. Vediamo i punti evidenziati da Auser.

Leggi: Redattore Sociale, 10/02/2023


venerdì 10 febbraio 2023
Primo passo verso le case green, il centrodestra italiano vota contro

Case green, via libera ieri dalla Commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento Ue alla proposta di revisione della direttiva sulle performance energetiche degli edifici. Il passaggio in plenaria a marzo, quindi i negoziati con il Consiglio. L’obiettivo è ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas serra entro il 2030, rendendole climaticamente neutre entro il 2050. Gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe energetica minima di tipo E entro il 2030 e D entro il 2033. Gli edifici non residenziali e pubblici dovrebbero raggiungere le stesse classi rispettivamente entro il 2027 e il 2030; impianti solari sui nuovi tetti entro il 2028; eliminazione dei combustibili fossili negli edifici entro il 2035 (o il 2040).
Il testo approvato è un compromesso con target ambiziosi ma più flessibilità e tempi più diluiti. I piani nazionali di ristrutturazione dovrebbero includere misure per facilitare l’accesso a sovvenzioni e finanziamenti: le misure finanziarie dovrebbero fornire un premio importante per ristrutturazioni profonde più sussidi mirati per le famiglie vulnerabili. I monumenti sarebbero esclusi dalle nuove regole, mentre i paesi Ue potrebbero decidere di escludere anche gli edifici protetti da vincoli architettonici o storici, gli edifici tecnici e i luoghi di culto, gli alloggi pubblici sociali.

Leggi: Il Manifesto, 10/02/2023


venerdì 10 febbraio 2023
Case green, le nuove regole dell’Europa: cosa si dovrà fare e quando, domande e risposte

Via libera della commissione del Parlamento UeVia libera dalla commissione per l’industria, per la ricerca e per l’energia del Parlamento europeo alla revisione della direttiva Ue sulle «case green», per il miglioramento delle performance energetiche degli immobili. La proposta ha ottenuto 49 voti favorevoli, 18 contrati e 6 astenuti. La nuova versione del testo fissa come obiettivi la classe energetica «E» entro il 2030 e quella «D» entro il 2033, allo scopo di raggiungere le zero emissioni del settore edilizio entro e non oltre il 2050. Sono concesse, però, anche alcune deroghe: potranno essere esonerati dall’obbligo di adesione alla norma gli edifici di pregio artistico, storico, di culto, le seconde case e quelle con una superficie inferiore ai 50 metri quadrati. Ogni Paese può decidere di esentare anche alcuni immobili di edilizia residenziale sociale, nel caso in cui gli interventi necessari all’adeguamento comportino un aumento dei canoni di locazione.

Leggi: Corriere della Sera, 10/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Auser audita al Senato sul disegno di legge delega sugli anziani

Auser Nazionale ha partecipato nel pomeriggio dell’ 8 febbraio a un’audizione in Senato con la 10° Commissione Permanente, sul disegno di legge 506 recante deleghe al Governo in materia di politiche in favore degli anziani.
L’associazione ha presentato un proprio documento di analisi e proposte.
La nota di Auser mette in luce le principali innovazioni del Disegno di legge da sostenere e una serie di criticità che se non superate rischiano di compromettere l’efficacia della riforma.
Nota Auser per Audizione Senato 8 febbraio 2023

Leggi: Auser, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Anziani, “una politica per l’invecchiamento attivo per prevenire la non autosufficienza”

Domenico Pantaleo (Auser): “Nessun paese è in grado di sostenere gli oneri sanitari e sociali della tendenziale crescita della non autosufficienza come conseguenza fisiologica dell’invecchiamento della popolazione. Ѐ miope non finanziare adeguatamente la riforma”
L’allungamento della vita è una grande conquista sociale, a condizione che sia vissuta in condizioni di buona salute evitando, per quanto è possibile, che gli anziani e le loro famiglie vivano gli ultimi anni della loro vita stressati dal rischio di non autosufficienza. E’ quanto emerso nel corso della presentazione della rivista di “Abitare e Anziani” dedicata alla valutazione degli articoli sull’invecchiamento attivo contenuti nella legge di riforma della non autosufficienza.
La presentazione della rivista si è tenuta al Cnel, su Iniziativa della Associazione Articolonovantanove. Ai lavori, coordinati da Elio Ciaccia, presidente di Articolonovantanove, tra gli altri hanno partecipato Tiziano Treu, presidente del Cnel, Edoardo Patriarca, presidente Anla, Marco di Luccio, presidente di AeA e Domenico Pantaleo, presidente nazionale Auser.

Leggi: Redattore Sociale,  09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Anziani e famiglie, rette alle stelle nelle Rsa: aumenti fino a 450 euro al mese

L’allarme dell’associazione delle strutture: «Tutte le settimane c’è una chiusura lavoriamo in perdita da inizio pandemia ma i contributi pubblici non aumentano» – di Giuliano Balestrieri
A suonare l’allarme è l’associazione delle strutture: «Tutte le settimane c’è una chiusura». Intanto dal ministro Schillaci nuovi criteri per abbattere le liste d’attesa. Rsa rette alle stelle Aumenti fino a 450 euro al mese per le famiglie l’allarme dell’associazione delle strutture “Tutte le settimane c’è una chiusura lavoriamo in perdita da inizio pandemia ma i contributi pubblici non aumentano” Lista d’attesa e aumenti che oscillano da 2,5 euro a 14-15 euro al giorno. Con un aggravio di spesa, a carico della famiglie, che arriva fino a 5.400 euro l’anno, 450 euro al mese. La botta dell’inflazione, trainata dal caro bolletta e dopo due anni di emergenza Covid, travolge anche le Rsa. «Gli aumenti dei costi sono a macchia di leopardo, ma mediamente più contenuti al Sud», racconta Emilio Didonè segretario di Cisl Pensionati per le politiche sociali che poi spiega: «Oggi il costo medio di un letto è 111 euro al giorno, diviso a metà tra la Regione e l’utente, ma i rincari sono insostenibili. Serve un riforma del sistema perché con l’invecchiamento della popolazioni, le famiglie sempre meno numerose e le pensioni più leggere, il meccanismo non può reggere». Senza dimenticare che le Rsa sono spesso l’unica alternativa per chi non può permettersi cure a casa, «anche perché – chiosa il sindacalista della Cisl – gli stipendi delle badanti sono cresciuti più delle pensioni».

Leggi: La Stampa, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Anziani, “con l’operatore socio-sanitario riduzione del 30% dell’ospedalizzazione”

Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, in audizione al Senato sulle deleghe al governo in materia di politiche in favore degli anziani non autosufficienti. “La riforma del sistema però deve passare attraverso una sapiente programmazione. Abbiamo più badanti che personale impegnato nel sistema assistenziale”
“Bene la legge delega al governo, è l’inizio di una riforma storica attesa nel nostro paese da almeno 20 anni. La riforma del sistema però deve passare attraverso una sapiente programmazione del personale. Occorrono risposte rapide e su alcune di queste, fondamentali, siamo già pronti come sistema cooperativo a dare il nostro apporto. La nostra proposta, per l’assistenza primaria, infatti, è l’operatore sociosanitario specializzato in grado di formarsi velocemente e di rispondere ai bisogni delle persone, e far finalmente decollare l’assistenza sociosanitaria che aiuterebbe anche il sistema ospedaliero, oltre alle persone, contribuendo a ridurre in maniera significativa l’ospedalizzazione impropria, nota criticità del nostro sistema sanitario”. Lo dice Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, in audizione al Senato sulle deleghe al governo in materia di politiche in favore degli anziani non autosufficienti.

Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Livelli essenziali di assistenza, Forum: “Serve riflessione seria sul welfare da costruire”

Roberto Speziale (Forum Terzo Settore): “Si parla spesso della necessità di definire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali, ma non si può trascurare il fatto che una loro definizione non è di per sé sufficiente. Pur avendo individuato i Lea, infatti, le cure assistenziali sono purtroppo tutt’altro che garantite in ogni regione d’Italia. Bisogna andare verso una sempre maggiore integrazione tra il livello sanitario e quello sociale”
“Il monitoraggio sui Livelli essenziali di assistenza, effettuato dal ministero di Salute e relativo al 2020, conferma quanto il Paese sia ancora lontano dalla capacità di garantire, in modo omogeneo su tutto il territorio, prestazioni e servizi sanitari di base. I risultati del Rapporto sono preoccupanti e richiedono un dibattito molto approfondito su quali siano i passi in avanti realmente auspicabili per il sistema di welfare italiano”. Così Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Welfare del Forum Terzo Settore.

Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Politiche in favore delle persone anziane, Fish: “Ecco le criticità del disegno di legge”

Una delegazione della Fish è stata audita ieri in commissione Sanità del Senato. Nel complesso la Federazione valuta positivamente il testo, ma ha evidenziato alcune criticità: non viene fatta differenza tra persone non autosufficienti e persone che hanno maturato la disabilità in età avanzata; prevedere percorsi di potenziamento dell’autonomia; garantire il diritto a vivere dove si vuole; non reperire le risorse dal Fondo non autosufficienza
Una delegazione della Fish, guidata dal vicepresidente Roberto Speziale, è stata audita ieri in commissione Sanità del Senato sul disegno di legge n. 506, ovvero deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane.
“I principali obiettivi del ddl mirano a semplificare le attuali politiche e promuovere un’assistenza personalizzata, favorendo la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, mediante interventi idonei a soddisfare i loro bisogni – afferma la Federazione italiana superamento handicap -. Nel complesso valutiamo positivamente il testo, ma ne evidenziamo alcune criticità emerse dal costante confronto con le associazioni”.

Leggi: Redattore Sociale, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Monitoraggio dei LEA: tutt’altro che garantiti in ogni Regione d’Italia

«Questo documento conferma quanto il nostro Paese sia ancora lontano dalla capacità di garantire, in modo omogeneo su tutto il territorio, prestazioni e servizi sanitari di base. I risultati del Rapporto, infatti, sono preoccupanti e richiedono un dibattito molto approfondito su quali siano i passi in avanti realmente auspicabili per il sistema di welfare italiano»: così Roberto Speziale, coordinatore della Consulta Welfare nel Forum Nazionale del Terzo Settore, commenta i dati resi noti nel recente Monitoraggio dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) prodotto dal Ministero della Salute e riferito all’anno 2020».

Leggi: Superando, 09/02/2023


mercoledì 8 febbraio 2023
Come il Covid ha colpito la sanità. Nel 2020 metà delle Regioni non è riuscita a garantire cure essenziali. Il nuovo monitoraggio dei Lea

Pubblicato dal Ministero della Salute il report 2020 con i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia. In ben 10 tra regioni e pa non si è raggiunta la sufficienza in tutte e tre le aree (prevenzione-distrettuale-ospedaliera). Essendo però l’anno dello scoppio della pandemia è stato deciso di utilizzare il monitoraggio esclusivamente a scopo informativo e non ai fini della premialità come previsto dalla legge. Ecco tutti i risultati regione per regione. IL RAPPORTO
Praticamente la metà delle Regioni italiane nel 2020 non è riuscita a garantire pienamente le cure essenziali. È questo il dato più forte che emerge dai risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia appena pubblicato dal Ministero della Salute.
“L’anno 2020 – sottolinea però il Ministero – è stato, tuttavia, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, in seguito alla quale i Servizi sanitari regionali (SSR) hanno dovuto attivare appositi percorsi per garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali ed urgenti e contestualmente definire specifiche misure di contenimento del contagio, nell’ambito della normativa emergenziale”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 08/02/2023


martedì 7 febbraio 2023
I farmaci e la giungla dei ticket regionali: tra chi non lo fa pagare e chi lo chiede anche agli esenti. E le Regioni ogni anno incassano 400 mln

Analisi sui diversi sistemi di pagamento dei ticket fissi regionali sulla spesa farmaceutica. Nove regioni non chiedono nulla ai cittadini mentre nelle altre i sistemi sono molto diversi e c’è chi arriva a chiede anche fino a 6 euro a ricetta. Una vera e propria giungla che con l’unicità del Ssn a ben poco a che vedere. Ecco la mappa.
Da chi non lo fa pagare a chi invece arriva a far pagare fino a 6 euro a ricetta. Stiamo parlando dei ticket fissi sui farmaci. Una partita che tolta la differenza che ogni cittadino paga per avere il branded (vedi nostra precedente analisi) vale circa 400 mln di euro l’anno che gli italiani versano nelle case regionali come compartecipazione obbligatoria.
Una vera e propria giungla quella del ticket sulla spesa farmaceutica che di fatto segnala come in sanità l’autonomia, anche sul pharma sia già realtà. Perché i diversi criteri regionali evidenziano una cosa su tutte: lo stesso farmaco a seconda della Regione in cui si risiede può costare diversamente al cittadino. E non perché il prezzo sia diverso alla fonte ma perché c’è il ticket che lo fa lievitare quando si arriva alla cassa in farmacia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/02/2023


REGIONI:

lunedì 13 febbraio 2023
Cohousing anziani, un nuovo abitare per la Terza Età

Si chiama “cohousing” ed è una soluzione abitativa, di forte impatto sociale, nata in Danimarca negli anni’70. Si propone di superare la concezione individualistica della casa attraverso un sistema di coabitazione solidale. Il cohousing prevede la realizzazione di complessi abitativi composti da alloggi privati indipendenti, dotati di ampi spazi e servizi comuni. Coloro che vi risiedono, e cioè i “cohouser”, condividono i servizi e partecipano insieme alla conduzione della vita abitativa secondo i criteri di socialità̀ , collaborazione e stili di vita sostenibili.
Si tratta pertanto di una soluzione per affrontare sfide quotidiane che sono particolarmente impegnative in questo momento storico, come la frammentazione dei legami sociali e l’aumento dell’isolamento di alcune fasce della popoazione.In particolare, il cohousing per anziani è un tipo di abitazione rivolto a persone di età superiore ai 65 anni che vogliono migliorare la loro vita sociale e condividere spazi con i loro vicini, mantenendo allo stesso tempo la loro privacy.

Leggi: Il Piave, 13/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Taranto, gli anziani sono senza assistenza

La denuncia dell’Auser: «Liste d’attesa troppo lunghe»: non c’è nessuna disponibilità di prenotazione per una risonanza magnetica aperta, per una mammografia ci vogliono 2 anni
Non c’è nessuna disponibilità di prenotazione per una risonanza magnetica aperta, per una mammografia ci vogliono 2 anni e per asportare una cisti sul collo, sei mesi. Sono dati che vengono dai volontari dell’Auser di Taranto, associazione di volontariato impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, che va dall’attività ricreativa alla spicciola assistenza e che, quotidianamente, si occupano di prenotare le visite mediche per gli anziani che assistono.
Fissare un appuntamento per una risonanza magnetica aperta senza contrasto all’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ad esempio, al momento non è possibile. «Non ci dicono tra 10 giorni, un mese, un anno. Non ci danno nessuna data. Ci dicono solo che le attese sono molto lunghe e che al momento non c’è possibilità» a denunciarlo è Luigia Duchetti, vice presidente del circolo Auser di Taranto. La prenotazione è per un’associata che ha una prescrizione da novembre, per una risonanza magnetica lombosacrale senza contrasto, ma avendo un problema di obesità, non può fare un esame tradizionale. L’unico macchinario aperto è al Santissima Annunziata, ma non è disponibile.

Leggi: La Gazzetta del Mezzogiorno, 09/02/2023


giovedì 9 febbraio 2023
Emilia-Romagna prima in Italia nell’assicurare i Lea. La Regione: “Ancora una volta i più virtuosi”

Bonaccini e Donini: “Un risultato ottenuto nonostante la nostra regione sia stata tra le più colpite dal Covid. Diciamo grazie a tutte le donne e gli uomini del nostro sistema sanitario”.
Nel 2020, l’anno del Covid, l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie ai propri cittadini. Lo attesta il monitoraggio effettuato dal ministero della Salute, uno dei massimi strumenti di valutazione dei sistemi sanitari, elaborato con l’obiettivo di verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
“I dati del monitoraggio dei Lea del 2020 certificano ancora una volta la qualità del nostro sistema sanitario che, anche di fronte all’impatto devastante della pandemia, ha assicurato in Emilia-Romagna, più che in ogni altra regione d’Italia, i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini, sia nella prevenzione per esempio screening oncologici, che nell’attività territoriale e in quella ospedaliera- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini”

Leggi: Quotidiano Sanità, 09/02/2023


mercoledì 8 febbraio 2023
Caro-gas, case fredde. Una famiglia su tre spegne i termosifoni

L’Isola è la seconda regione d’Italia per povertà energetica. Allarme negli ospedali: bronchiti in crescita
Famiglie che spengono i riscaldamenti perché non posso pagare le bollette, richieste di rateizzazioni, anche a costo di rischiare l’ipotermia, come è capitato a due anziani assistiti all’ospedale Civico di Palermo. Nella Sicilia in questi giorni sferzata dall’ondata di gelo Nìkola, il 30 per cento dei nuclei siciliani rischia di restare al freddo perché non può sostenere i costi del riscaldamento. L’Isola è infatti, dopo la Campania, la regione a più alta povertà energetica: una forchetta che oscilla tra 481mila e 722mila famiglie, non è in grado di provvedere ai costi dell’energia e non riesce a usare regolarmente l’impianto di riscaldamento d’inverno, i condizionatori d’estate, o evita di usare gli elettrodomestici ad alto consumo.
La stima viene dall’ultimo rapporto Oipe – Osservatorio italiano sulla povertà energetica e lancia un allarme ripreso dalle ultime relazioni sulla congiuntura economica dell’Isola della Banca d’Italia.

Leggi: La Repubblica, 08/02/2023


mercoledì 8 febbraio 2023
Lombardia, il 13% degli over 55 è in condizioni di povertà. “Più fragili dopo la tempesta?”

Spi Cgil, Fnp Cisl e e Uilp Uil regionali presentano il secondo rapporto, nell’ambito dell’Osservatorio regionale sulla terza età promosso insieme ad Ars. 46 anziani su 100 invecchiano attivamente, ma chi è solo e meno istruiti si isola. Il 27% degli anziani chiede più aiuti e tutele
disabilità povertà
Gli anziani sono una generazione in bilico. Tra desideri e possibilità, tra un passato faticoso e un futuro incerto, tra fragilità diffuse e aiuti familiari che si riducono. Ad un anno esatto dalla prima ricerca, è stato presentato il secondo rapporto “Più fragili dopo la tempesta? In equilibrio fra desideri, fragilità, aiuti”, la più ampia indagine svolta sugli anziani lombardi promossa da Spi Cgil Lombardia, Fnp Cisl Lombardia e Uilp Uil Lombardia che, in collaborazione con ARS – Associazione per la Ricerca Sociale di Milano, sono promotori dell’Osservatorio regionale sulla terza età.

Leggi: Redattore Sociale, 08/02/2023


IN AGENDA:

Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care

5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.

Leggi: Sda Bocconi


 16.2.2023 – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – Anteprima Rapporto 2023

Family (Net) Work. Un gioco di parole per cercare di rappresentare le innumerevoli sfaccettature che il lavoro domestico porta con sé: lavoro in casa ma anche rete familiare.
Un’occasione per consegnare il Rapporto 2022 ma, soprattutto, per lanciare il 1° Paper del Rapporto 2023 a cura del Censis.

Leggi: Assindat Colf


Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo

L’articolo presenta un progetto di vasta portata sull’invecchiamento sano e attivo, sviluppato nell’arco di alcuni anni e ora in fase di rilancio per un altro quinquennio. Incardinato presso l’Università del Piemonte Orientale, il progetto assume come punto di partenza i molteplici effetti dell’invecchiamento a livello individuale e sociale, proponendosi di fornire – tramite attività di ricerca, formazione e divulgazione di conoscenze a ricercatori e studiosi, operatori e cittadini – un contributo alla sfida della longevità.- di Carmela Rinaldi (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Gianluca Aimaretti (Università del Piemonte Orientale e Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara), Mattia Bellan (Università del Piemonte Orientale)
L’Aging Project dell’Università del Piemonte Orientale: un progetto d’eccellenza per promuovere ricerca e formazione sull’invecchiamento sano e attivo
Come è noto, l’invecchiamento demografico che stiamo vivendo è senza precedenti e proseguirà nei prossimi decenni, senza che l’aumento dell’aspettativa di vita corrisponda a un aumento di aspettativa di vita in salute. Tutto questo presenta profonde implicazioni sul piano economico, medico-assistenziale, sociale e culturale, con un notevole impatto su ricercatori, operatori sanitari e anche sui singoli cittadini.
L’impatto è importante per il sistema sanitario, sia direttamente, con gli accessi alle strutture ospedaliere ormai per la grande maggioranza dovuti a patologie croniche e a soggetti pluri-patologici, sia indirettamente, quando in occasione di emergenze – quali le ondate di calore o le epidemie – l’Italia si mostra fra i Paesi con un maggiore numero di decessi. Appare quindi chiaro quanto il tema dell’invecchiamento sia fondamentale per il sistema sanitario e per la ricerca scientifica.

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Il sociale nella Legge di bilancio 2023 – di Franco Pesaresi

La parte della Legge di bilancio (L. 197/2022) dedicata al settore sociale è concentrata in 35 commi (distribuiti senza continuità dal 17 al 451) dell’art. 1. Vediamo di seguito i contenuti della legge ordinandoli per le seguenti politiche di settore:
Politiche per il contrasto alla povertà;
Politiche per la famiglia;
Politiche per la disabilità;
Politiche per gli anziani;
Disposizioni diverse.
Politiche per il contrasto alla povertà
Bonus sociale elettrico e gas (commi 17-19)
Per il 2023 viene elevata a 15.000 euro la soglia ISEE di accesso al bonus sociale per i clienti domestici di energia elettrica e gas in condizioni di disagio economico di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2007. Inoltre, per il primo trimestre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe dell’energia elettrica rivolte ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2007 sono rideterminate dall’Arera.

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Piano casa cercasi – di Raffaele Lungarella

La legge di bilancio per il 2023 affronta il problema della casa prorogando alcune misure e recuperando qualche vecchia norma. Sono incentivi deboli e riguardano solo le case di proprietà, mentre servirebbe un piano di edilizia residenziale pubblica.
Interventi solo per i proprietari
Per affrontare il problema della casa, la legge di bilancio per il 2023 (197/2022) ha prorogato alcune misure già operative, oppure ha recuperato qualche vecchia norma. L’esame ne evidenzia la scarsa efficacia nel contenere il disagio delle famiglie in difficoltà a soddisfare la loro domanda di servizi abitativi alle condizioni offerte dal mercato della casa, ovvero quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni misura di politica in questo campo.
Gli interventi previsti dalla legge di bilancio riguardano esclusivamente le case in proprietà. Le azioni attivabili, da un lato, mirano a contenere il rischio che i soggetti che una casa già l’hanno possano perderla per l’insorgere di difficoltà nel pagamento dei mutui; dall’altro, si propongono di favorire l’acquisto di un’abitazione da parte di coloro che ancora non ne hanno una.
La lotta impari con l’inflazione
L’aumento dell’inflazione può creare gravi problemi alle famiglie che sono diventate proprietarie sottoscrivendo mutui a tasso variabile. L’importo delle rate (mensili o con altra periodicità) è legato all’andamento dell’Euribor, che è il tasso di riferimento per il calcolo dell’ammortamento; quello a tre mesi, nel 2022 è stato negativo per la prima metà dell’anno e ha superato il 2 per cento alla fine. Nel grafico 1 è riportato, come esempio, l’importo della rata mensile di un mutuo a tasso variabile di 125mila euro sottoscritto a gennaio dello scorso anno. In dodici mesi l’aumento è stato rilevante tanto in percentuale quanto in valore assoluto; e non è previsto che si fermi a breve. Un certo numero di famiglie potrebbe non essere in grado di pagare il nuovo importo delle rate.

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Fare in modo che l’Europa non finanzi più l’istituzionalizzazione – di Haydn Hammersley

«Le cose sembrano piuttosto semplici – scrive Haydn Hammersley del Forum Europeo sulla Disabilità -: vi è una definizione di cosa sia un istituto e i regolamenti di finanziamento dell’Unione Europea spiegano come i fondi comunitari debbano essere utilizzati per abbandonare questi ambienti a favore di servizi basati sulla comunità. Purtroppo, però, questo da solo non basta a impedire che quei fondi vengano destinati alla ristrutturazione o alla costruzione di nuovi istituti». Vediamo dunque perché, spiegando anche come l’Europa stia tentando di rispondere a questa situazione
Persone nella semioscurità, tra cui anche una in carrozzinaSentiamo spesso il termine “istituzione”, ma che cosa significa veramente questa parola?
Secondo la definizione concordata dai membri del Gruppo Europeo di esperti sulla transizione dall’istituzionalizzazione all’assistenza comunitaria o di prossimità [European Expert Group on the transition from institutional to community-based care, N.d.R.], un istituto è un ambiente di cura che presenta una delle seguenti caratteristiche:
° i residenti sono isolati dalla comunità e/o costretti a vivere insieme;
° i residenti non hanno un controllo sufficiente sulla loro vita e sulle decisioni che li riguardano;
° le esigenze dell’organizzazione stessa tendono a prevalere sui bisogni individuali dei residenti.
Ma è consentito stanziare Fondi Europei per sostenere l’assistenza in un istituto?

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Ripensare le case – di Florencia Andreola, Azzurra Muzzonigro

Nel corso dei secoli l’architettura degli spazi domestici ha riprodotto e rinsaldato disuguaglianze di genere e suddivisione dei ruoli tra uomini e donne. Ecco perché, per una vita più libera, bisognerebbe prima di tutto ripensare le case
Il lavoro domestico, anche noto come lavoro di cura non retribuito, vale a dire la responsabilità data dalle mansioni della cucina, dell’allevamento dei figli, della cura di persone non autonome, della gestione della casa – mansioni ancora oggi “femminili” nell’immaginario comune –, sono storicamente parte fondamentale del lavoro necessario per far funzionare il mondo. Senza lo svolgimento di queste attività, ogni tipo di produttività sarebbe impedita. Malgrado ciò, la divisione di questo lavoro tra uomini e donne, e tutti i problemi che tale divisione ha comportato per queste ultime, è ancora oggi viva nella nostra cultura, insieme alle condizioni strutturalmente svantaggiose che la collocazione domestica porta con sé: isolamento per le casalinghe e doppio lavoro per le donne occupate. Per non parlare del fatto che la casa è in realtà il luogo meno sicuro per le donne.[1]
Lo squilibrio tra i sessi nello svolgimento del lavoro domestico è una delle cause principali delle disuguaglianze di genere. Come sostiene Silvia Federici, l’inganno del confinamento del lavoro riproduttivo alla sfera privata, personale, e soprattutto femminile, nonché la sua esclusione dalla sfera economica, sono i due aspetti che hanno contribuito a rendere questo lavoro invisibile e a naturalizzarne il suo sfruttamento.[2]

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Innovazione in sanità: per 1 italiano su 2 la salute deve essere priorità del Governo

Per essere competitivi a livello europeo e non solo e per avere un Paese forte e sano serve investire in ricerca e innovazione. Economia e salute devono essere visti come un binomio imprescindibile e la sfida si gioca sul rapporto pubblico-privato. Queste le conclusioni a cui si è arrivati nel corso dell’evento “Inventing for Life Health Summit”, organizzato da MSD Italia, che si è tenuto ieri a Roma. Appuntamento giunto ormai alla sua quinta edizione, ha visto come argomento portante dell’edizione di quest’anno il tema dell’“Investing for Life: la salute conta”. Del resto anche una recente ricerca condotta da IPSOS dal titolo “Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo SSN”, e presentata proprio in occasione dell’evento, parla chiaro: un italiano su due considera la sanità come prioritaria per il nuovo Governo davanti a lavoro, storicamente in testa in sondaggi di questo tipo, e a temi a sfondo energetico.
“Un solo virus è stato in grado di mettere in ginocchio le economie mondiali”, ha esordito Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. “Se oggi viviamo una fase di nuova normalità è anche grazie allo straordinario impegno della Ricerca e Sviluppo delle aziende farmaceutiche – unitamente a virtuose Partnership Pubblico-Privato che occorrerebbe mantenere e consolidare”.

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Gioco d’azzardo e alcol in età anziana: l’esperienza dei gruppi di auto mutuo aiuto

I gruppi di auto mutuo aiuto sono una risorsa importante, poco conosciuta spesso dalle persone che vivono un problema e talvolta anche dagli operatori dei servizi di un certo territorio. Alcuni aspetti che li caratterizzano (accoglienza incondizionata, atteggiamento non giudicante, socializzazione e contrasto all’isolamento) li rendono particolarmente adeguati per la popolazione anziana. Nell’articolo viene riportata l’esperienza di alcuni gruppi di auto mutuo aiuto lombardi sul tema della dipendenza da alcol o da gioco d’azzardo. – di Enrico (Giocatori Anonimi), Roberto (Alcolisti Anonimi), Guido Riva (Club Alcologici Territoriali)
Nel mese di settembre 2022 siamo stati coinvolti come relatori in un seminario, organizzato a Milano dall’Ordine Assistenti Sociali Lombardia in collaborazione con il CISF Centro Internazionale Studi Famiglia, dal titolo “Anziani, gioco d’azzardo e alcol: il ruolo possibile di servizi e operatori domiciliari e di prossimità”. Il seminario è stato una importante occasione in cui misurarsi nel portare la nostra voce e la nostra esperienza, al fianco di assistenti sociali e di altre figure professionali (psicologi, educatori professionali) di servizi territoriali per anziani e di servizi specialistici per le dipendenze.

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SEGNALAZIONI:

Pensionamento del personale scolastico: domande di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio
Per il pensionamento del personale scolastico, il termine ultimo per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio, con effetti dal 1° settembre 2023, è fissato al 28 febbraio 2023. Con la nota n. 4814 del 30 gennaio 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha recepito le novità introdotte con l’ultima legge di Bilancio (art. 1, commi 283, 288 e 292, della legge n. 197/2022), riguardanti la pensione anticipata flessibile (“quota 103”), il trattamento pensionistico anticipato cosiddetto “Opzione donna” e la proroga dell’APE sociale.
In particolare, il comma 283 della legge di Bilancio 2023, ha inserito l’art. 14.1, nel decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n.26, che prevede la facoltà di accedere alla “pensione anticipata flessibile” al raggiungimento, entro il 31 dicembre 2023, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di almeno 41 anni (c.d. pensione “quota 103”). Per espressa previsione normativa tale trattamento pensionistico sarà liquidato in misura non superiore a cinque volte il trattamento minimo (anno 2023 importo pari a € 2.818,70 lordi mensili) sino al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni per il biennio 2023/2024).

Leggi: Inca


 

 

 

 

NEWS:

lunedì 6 febbraio 2023
L’invisibile strage dei senza dimora, 393 morti nel 2022

Il drammatico Report sui senza dimora morti lo scorso anno curato dalla fio.PSD. Si muore tutto l’anno, non soltanto in inverno. Cristina Avonto: «Garantire l’accesso a casa, cure e reinserimento sociale»
Jamal è stato investito nel foggiano lo scorso anno, lungo la Statale 16, mentre andava alla ricerca di un lavoro. A Bologna, un senzatetto di 75 anni, a fine anno è stato trovato morto, riverso su una panchina nel pieno centro della città. A Bolzano, un giovane migrante è morto di freddo, dopo aver trascorso la notte nei pressi della stazione ferroviaria della Fiera. Tre vite spezzate a causa della vita di strada. Tre storie che raccontano la strage invisibile che anche nel 2022 si è consumata lungo le strade italiane. Perché lo scorso anno sono state 393 le persone senza dimora decedute in strada, il dato più alto degli ultimi tre anni secondo i numeri registrati dalla fio.PSD – Federazione italiana organismi persone senza dimora. A perdere la vita sono italiani e migranti, uomini e donne, giovani e anziani, che per i motivi più diversi vivono in difficili condizioni abitative, esposte alle intemperie climatiche, alle violenze, ai pericoli che questo disagio comporta.

Leggi: Vita, 06/02/2023


lunedì 6 febbraio 2023
Liste d’attesa. Schillaci: “Non è solo una questione di risorse. Stop agli esami inutili”

Il Ministro della Salute punta sull’appropriatezza per contrastare i lunghi tempi di attesa per una visita o un esame nel pubblico: “Ci vuole un modello organizzativo diverso. Bisogna razionalizzare: ci sono persone che fanno esami inutili ed altre costrette ad aspettare lungamente”.
“Sulle liste di attesa bisogna fare un’operazione che non è solo economica e legata ai soldi, infatti bisogna razionalizzare: ci sono persone che fanno esami inutili ed altre costrette ad aspettare lungamente. Ci vuole un modello organizzativo diverso e cercare l’appropriatezza”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla presentazione del progetto `Diamo voice alla Sla´.
Inoltre, ha aggiunto il ministro, “è fondamentale la ricerca e ci sono importanti fondi europei che spesso sono poco utilizzati. Dobbiamo essere attenti alle possibilità che ci dà l’Europa. Credo che l’innovazione tecnologica sia fondamentale perché ci permette di avere tante opportunità, però deve essere per tutti e deve essere uno strumento per ridurre le diseguaglianze anche nel campo della sanità”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 06/02/2023


sabato 4 febbraio 2023
Case green, cambia la direttiva: nuove esenzioni e più agevolazioni in arrivo

Con il nuovo compromesso crescono le esenzioni e il supporto finanziario. Nel testo (ancora provvisorio) che andrà in discussione nei prossimi giorni (il 9 febbraio è programmato il voto in commissione Itre, poi si andrà in Plenaria a marzo) c’è un innalzamento degli obiettivi indicati dalla versione precedente: la classe energetica che dovranno raggiungere gli edifici residenziali (24+)
Su altri giornali
L’asticella del Parlamento europeo si fa sempre più alta e arriva a toccare la classe D, passando prima per la E, in un un piano che prevede case sempre più green già tra la fine del decennio e l’inizio del prossimo. (Sky Tg24 )
Li prevede, secondo quanto si apprende a Bruxelles, l’ultima versione del compromesso sulla riforma della direttiva sulla performance energetica degli edifici (Epbd) negoziato tra i principali gruppi politici del Parlamento europeo. (ilmessaggero.it)

Leggi: Informazione, 04/02/2023


venerdì 3 febbraio 2023
Anziani, incontro Auser-Istat. “Maggiore attenzione sulla condizione abitativa”

Il presidente Auser ha sottolineato come ci siano tutti gli elementi per interrogarsi su quali siano le effettive condizioni abitative del Paese, con particolare riferimento alle persone anziane
L’Auser, in considerazione dell’importanza della condizione abitativa degli anziani, emersa drammaticamente in evidenza a seguito della pandemia Covid-19, ha richiesto all’Istat un incontro per fare il punto sullo stato dei lavori del censimento permanente delle abitazioni.
L’incontro con il presidente Istat Gian Carlo Blangiardo e il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo, si è tenuto a Roma nel pomeriggio del 2 febbraio. Pantaleo, nel motivare le ragioni della richiesta a Istat, ha messo in evidenza come nell’ultimo decennio intensi siano stati i mutamenti demografici e l’invecchiamento della popolazione e profonde le trasformazioni delle famiglie e l’aumento delle persone sole con un numero sempre più crescente di anziani non autosufficienti. “Sono intense le trasformazioni dei modelli abitativi – ha sottolineato – e cresce la domanda di abitazioni protette, permane l’emergenza sfratti, cresce la povertà energetica, crescono la povertà relativa ed assoluta. I mutamenti nelle grandi e piccole comunità sono profondi”.

Leggi: Redattore Sociale, 03/02/2023


venerdì 3 febbraio 2023
Cosa serve ancora per cambiare la legge sull’amministrazione di sostegno?

La vicenda di Sara Bonanno, che ha intrapreso un contenzioso con l’ASL per ottenere una maggiore continuità infermieristica e assistenziale per il figlio con grave disabilità di cui è caregiver e amministratrice di sostegno, e che di contro ha visto la stessa ASL attivare, senza informarla, una procedura per chiederne la sostituzione come amministratrice di sostegno, è solo l’ultima in ordine di tempo di una lunga storia di abusi nell’applicazione della Legge che disciplina l’amministrazione di sostegno: cosa si sta ancora aspettando per cambiare quella Legge?
Sara Bonanno è la madre caregiver di Simone, un giovane uomo con una grave disabilità. Nota per il suo impegno per il riconoscimento della figura del caregiver in Italia, Bonanno è anche amministratrice di sostegno del figlio da quasi dieci anni. In questi giorni, però, ha scoperto che l’ASL si sta muovendo per sostituirla con un amministratore di sostegno esterno. La stessa ASL con la quale, da due anni a questa parte, ha intrapreso un contenzioso per ottenere una maggiore continuità infermieristica e assistenziale per il figlio.

Leggi: Superando, 03/02/2023


venerdì 3 febbraio 2023
Autonomia, Forum Terzo Settore: un percorso con grandi rischi

Per il Forum, in un paese segnato da profondi divari territoriali, occorre fare tutto il possibile per scongiurare un “regionalismo delle disuguaglianze”. Pallucchi: “Si parta da un’adeguata definizioni dei Lep”
“Il percorso intrapreso verso l’autonomia differenziata presenta grandi rischi per un Paese già segnato da profondi divari territoriali. Bisogna fare tutto il possibile per scongiurare lo scivolamento verso un ‘regionalismo delle disuguaglianze’, a partire da una adeguata definizione dei Lep e dalla garanzia della loro concreta esigibilità sui territori”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.
“Quello dei Lep è un passaggio atteso da ben 22 anni – prosegue -: livelli essenziali delle prestazioni omogenei, finanziati ed esigibili in ogni parte d’Italia, sono il presupposto fondamentale per un sistema di welfare realmente inclusivo e universalistico, fondato sul riconoscimento di diritti e pari opportunità per tutte le persone. Oggi, purtroppo, questo obiettivo è ancora distante da raggiungere e ci auguriamo vivamente che il ddl sull’autonomia differenziata non lo allontani ancora di più, acutizzando fenomeni discriminatori”.

Leggi: Redattore Sociale, 03/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Ddl non autosufficienza, Sangalli (50&Più): “La terza età sia al centro dell’agenda politica”

Il presidente nazionale di 50&Più: “Bene l’approvazione del disegno di legge ma saremo vigili e ne monitoreremo le attuazioni e i progressi. Ci auguriamo che il diritto all’autodeterminazione degli anziani sia la bussola che ne orienta le politiche e auspichiamo un progressivo ampliamento di fondi utili a caregiver, badanti e cure”
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. “Gli anziani devono essere una priorità di questo governo e stare al centro dell’agenda politica del governo. Bene l’approvazione del disegno di legge ma saremo vigili e ne monitoreremo le attuazioni e i progressi”, ha affermato Carlo Sangalli, presidente nazionale 50&Più.

Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Autonomia differenziata. Via libera dal Cdm al Ddl Calderoli. Anche per la sanità arrivano i Lep ma non sarà possibile nessuna revisione al ribasso rispetto agli attuali Lea

Approvato dal Governo il provvedimento che quadro entro cui potranno essere concesse maggiori autonomie (anche sulla sanità) alle Regioni. Arrivano i Lep che in sanità però già ci sono e vengono come noto chiamati Lea. Ecco cosa prevede il testo e quali sono i passaggi della riforma. IL TESTO
Il disegno di legge sull’Autonomia differenziata riceve il semaforo verde del Consiglio dei ministri. “Con il disegno di legge quadro sull’autonomia puntiamo a costruire un’Italia più unita, più forte e più coesa. Il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi. La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Gimbe: “Con l’autonomia differenziata colpo di grazia al Ssn”

In un dossier presentato oggi in contemporanea con il Cdm che dovrà esaminare il ddl Calderoli, la Fondazione GIMBE invita il Governo “a mettere da parte posizioni sbrigative e propone di espungere la tutela della salute dalle materie su cui le Regioni possono richiedere maggiori autonomie”. O almeno di far sì che “l’eventuale attuazione del regionalismo differenziato in sanità venga gestita con estremo equilibrio, colmando innanzitutto il gap strutturale tra Nord e Sud del Paese”. IL DOSSIER.
In contemporanea con l’arrivo in Consiglio dei Ministri del ddl predisposto dal ministro Calderroli per l’autonomia differenziata, la Fondazione Gimbe ha diramato un approfondito rapporto su come si è arrivati a questo punto e soprattutto su quali potrebbero essere le conseguenze per la sanità di un processo di progressiva frammentazione regionale delle regole e delle competenze.
Per il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta il testo all’esame del Cdm è scritto in modo tale da “blindare” l’autonomia differenziata, facendone “un affaire tra Governo e Regioni esautorando il Parlamento”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Bonus casa, fermi 15 miliardi. A rischio 25mila imprese

Edilizia. Le stime dell’Ance rilanciano il pressing per un nuovo intervento sulle cessioni bloccate Riparte il dialogo tra associazioni e Mef: l’obiettivo è ridurre l’impatto dei sequestri in caso di frodi
Un miliardo di crediti incagliati produce il blocco di circa 6mila cantieri, tra unifamiliari e condomini, con il rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9mila occupati. Così, seguendo questa drammatica aritmetica della crisi, ipotizzando (prudenzialmente) 15 miliardi di crediti fiscali attualmente bloccati, gli effetti macroeconomici potrebbero essere devastanti: 25mila imprese a rischio fallimento, 130mila disoccupati in più nel settore delle costruzioni (senza contare le aziende della filiera) e problemi per circa 90mila cantieri.
Sono stime dell’Ance, l’associazione dei costruttori, che evidenziano come il bubbone delle cessioni dei crediti stia esplodendo. La catena di venditori e acquirenti, nonostante i correttivi messi in campo dalla legge di Bilancio 2023, non sta più girando.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 02/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Social housing: il progetto dell’edilizia sociale sostenibile

L’Agenda 2030 prevede un programma di investimenti e incentivi con il fine di trovare nuovi modi per rendere più sostenibili le città in cui viviamo. Tra gli obiettivi auspicati quello di garantire alloggi salubri e adeguati, sistemi di trasporti accessibili e sostenibili e la realizzazione di strade sicure con trasporti pubblici potenziati.
In una società in costante mutamento è necessario comprendere e capire quali siano le necessità e le sfide che devono essere affrontate tenendo in considerazione i bisogni e i desideri di chi abita le nostre città, i nostri paesi, i nostri borghi, nessuno escluso.
Non dimentichiamo, infatti, che la Commissione Europea ha dichiarato che l’housing exclusion – ovvero l’essere privi di una casa, e di una casa dignitosa – è forse la manifestazione più seria della povertà e dell’esclusione sociale nella nostra società.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 02/03/2023


mercoledì 1 febbraio 2023
Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre

“Deve essere ricostituito il Tavolo per la non autosufficienza, per discutere seriamente e mettere un punto fermo dal quale ripartire per dare un assistenza dignitosa ai malati e un sostegno alle loro famiglie”: è quanto afferma Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre. “Sono anni che chiediamo interventi seri per porre fine alle sofferenze degli ammalati, aiuti concreti da parte del nostro Stato e che siano uguali o quantomeno omogenei su tutto il territorio nazionale.
Ma la realtà è che bisogna avere anche la fortuna di nascere in una determinata regione per avere dei servizi a danno di altri che abitando altrove, questi servizi non li ricevono. È doveroso riprendere un discorso dove l’avevamo lasciato prima della pandemia”, aggiunge. Proprio per questo motivo, il Comitato ha scritto al ministro Locatelli, ricordando che “grazie alle nostre battaglie è stato costituito, dopo 30 anni di inevase richieste, il Tavolo per la Non Autosufficienza, che ha visto la presenza dei ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanze, e della Salute e che, coadiuvati da parti sociali, sindacati, regioni, ed associazioni di rappresentanza, il 30 ottobre 2017 ha prodotto il primo Piano nazionale per la non autosufficienza

Leggi: Auser, 01/02/2023


mercoledì 1 febbraio 2023
«Servizi agli anziani e una vita dignitosa a tutti i ragazzi»

«Servono strutture inclusive per i nonni con aiuti ideati su misura…Combattiamo alienazioni e dipendenze giovanili»
Lucia Lo Palo è una delle candidate alle regionali con Fratelli d’Italia in Lombardia nel collegio di Milano. Oltre ad essere manager Asg dell’azienda Puricelli è anche una mamma di quattro figli. Appassionata e studiosa di filosofia (le mancano solo quattro esami alla laurea), Silvia lo Palo porta avanti anche il progetto “Generazione Infanzia”, un’associazione senza fini di lucro che si pone come obiettivo quello di promuovere e favorire diverse attività legate al mondo dell’infanzia. Cosa l’ha spinta ad intraprendere questo nuovo percorso politico con Fratelli d’Italia? «Oltre ad essere una mamma di quattro figli sono anche una manager. Per me la politica non rappresentava, quindi, una necessità. Ho scelto di immergermi in questo progetto perché voglio contribuire alla crescita e al miglioramento del nostro paese in maniera concreta e tangibile».

Leggi: Libero, 01/02/2023


martedì 31 gennaio 2023
Le case italiane – Perché sono un bene molto dispendioso e inquinante

Dichiarando che la «casa è sacra», tutta la destra di governo si è schierata contro la proposta di direttiva europea che prevede regole più stringenti sul risparmio energetico delle abitazioni. Siamo di fronte ad una questione molto seria.
Gli immobili residenziali in Europa dipendono ancora in gran parte da fonti fossili, sono responsabili del 30% per cento del consumo energetico e dell’emissione di gas nocivi. In Italia poi il 75% degli edifici sono vetusti, dispendiosi e inefficienti e le bollette – a prescindere dagli aumenti attuali – incidono parecchio sul reddito delle famiglie. Ebbene, mentre l’Ue spinge perché le nostre case siano più efficienti e confortevoli, meno care e meno inquinanti, mentre invita tutti i paesi a collegare la questione dell’abitare ai processi di innovazione tecnologica e di riconversione energetica, il governo italiano risponde chiudendosi a riccio in difesa dello status quo, con le sue distorsioni e le sue palesi ingiustizie.

Leggi: Il Manifesto, 31/01/2023


lundì 30 gennaio 2023
Gli edifici si adattano al clima. Così le città guardano al futuro

Le sfide dell’architettura. Tra aumento delle temperature e allagamenti diventa essenziale analizzare dati e fornire soluzioni per integrare mobilità sostenibile, efficienza energetica, ciclo dei rifiuti e verde
Roma ha visto aumentare la temperatura media di due gradi negli ultimi 50 anni e ha il numero più alto di impatti da eventi estremi registrati nelle città italiane tra il 2010 e il 2022. Il contrasto ai cambiamenti climatici è un obiettivo prioritario per la Capitale, che è una delle cento città europee
scelte dalla Commissione europea come laboratorio per accelerare la sfida per la sostenibilità nella direzione della decarbonizzazione con il programma “100 carbon neutral and smart cities by 2030”; inoltre, la città capitolina è l’unica in Italia ad avere un Ufficio Clima strettamente collegato con il gabinetto del sindaco, per poter incidere sulle politiche dei diversi assessorati.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 30/01/2023


REGIONI:

venerdì 3 febbraio 2023
Le politiche di welfare e i servizi in Lombardia: quali scenari per il futuro?

Il nostro sistema di welfare lombardo ha una storia complessa e frammentata, ed è stato fortemente messo alla prova dagli ultimi anni di pandemia e di difficile uscita dalla crisi economica e sociale da questa provocata; pertanto è assai difficile oggi prevedere che tipi di sviluppi potrà avere per il futuro prossimo. È però a tutti evidente che tale sistema dovrà essere riformato con cura, dati i forti processi di cambiamento in atto nei bisogni dei cittadini1.
Lo shock della pandemia ha infatti creato una grande discontinuità, ha amplificato disuguaglianze, fragilità, vulnerabilità e problemi già esistenti e, al tempo stesso, ha aumentato la consapevolezza pubblica della centralità del welfare e dell’importanza di avere un sistema di servizi non residuale, non marginale, ma cruciale per lo sviluppo sociale2.
L’analisi di quanto perviene agli osservatori dell’Irs che si occupano del campo del welfare a livello regionale (Lombardia Sociale.it) e nazionale (Welforum.it) suggeriscono cinque scenari di futuro rispetto ai quali appare essenziale dotarsi di forte programmazione dal livello di governo regionale, anche se ipotizzare scenari di futuro in tempi di post pandemia, guerra, crisi economica ed energetica, inflazione galoppante, appare molto complesso e per certi versi azzardato.

Leggi: Welforum, 03/02/2023


venerdì 3 febbraio 2023
Famiglia: curare la fragilità contaminando la normalità

Il Centro per le Famiglie di Macherio compie 15 anni: è precursore di quella infrastrutturazione sociale per cui la cura delle fragilità non si fa creando un luogo targettizzato, fatto per chi ha fatiche specifiche, ma contaminando la normalità. Ora lo attende una nuova sfida: Casa Frida, progetto di housing dedicato a persone e famiglie in temporanea difficoltà abitativa
C’è un micro nido, accanto a un servizio educativo a cui si accede su richiesta dei servizi sociali o di tutela. C’è l’équipe che accompagna ragazzi e giovani con disabilità in progetti di avvio all’autonomia e il centro specialistico che garantisce consulenza psicologica e psicoterapia, valutazioni e tutoring per i disturbi specifici dell’apprendimento diagnosi, mediazione familiare. Nello stesso luogo bambini e famiglie si ritrovano per una semplice merenda o laboratori ludici. Il cuore del Centro per le Famiglie di Macherio, in provincia di Monza Brianza, è questo: aver cura della fragilità contaminando la normalità. Il Centro – fiore all’occhiello della cooperativa sociale La Grande Casa – ha appena festeggiato i suoi primi 15 anni e si appresta a compiere un altro salto: grazie ai finanziamenti del bando di Regione Lombardia amplierà l’offerta di housing sociale per accogliere famiglie e giovani con difficoltà, un obiettivo per cui ha avviato anche una campagna di fundraising che punta a raccogliere 200mila euro entro il 2024.

Leggi: Vita, 03/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
Città metropolitane, molte fragilità ma anche potenzialità. Genova la più “vecchia”

Focus dell’Istat. Più di un terzo della popolazione italiana risiede nelle 14 città metropolitane. Gli anziani abitano in prevalenza nei comuni capoluogo, in cui ogni 100 giovani vi sono quasi 176 persone con più di 65 anni di età. Nell’ultimo ventennio sono quasi quadruplicati gli stranieri residenti nelle città metropolitane. La presenza maggiore è nei comuni capoluoghi: 11,5 ogni 100 residenti
L’Istat ha pubblicato un focus con un’analisi multitematica sulle Città metropolitane che dispongono di propri organi di governo e di territori coincidenti con quelli delle ex province: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. A queste si aggiungono quattro città metropolitane delle regioni a statuto speciale: Palermo, Catania, Messina e Cagliari.
L’analisi Istat è articolata in un set di indicatori chiave che consente di identificare le principali caratteristiche, le diversità o i fattori comuni di questi territori. Sono stati affrontati alcuni aspetti socio demografici ed alcuni elementi di contesto economico fra cui la dinamica della popolazione, l’invecchiamento, la mortalità, le scelte insediative, il mercato del lavoro, il livello di istruzione, il pendolarismo e le caratteristiche del tessuto produttivo, secondo uno studio comparato dei rispettivi territori urbani costituiti dal comune capoluogo (polo urbano) e dalle cinture urbane di primo e secondo livello che consentono di osservare le dinamiche di evoluzione delle città. È stato condotto anche un approfondimento sulla geografia e sulle caratteristiche dei territori che mette in luce alcune fragilità principalmente collegate alla pressione antropica e ai rischi naturali.

Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023


giovedì 2 febbraio 2023
A Modena contributi per l’affitto a 1500 famiglie

Sono 1.499 le famiglie modenesi che nei prossimi giorni riceveranno un contributo per la locazione attraverso il “Fondo Affitto 2022” per chi è in difficoltà con il pagamento del canone. L’ufficio Casa del Comune ha infatti già terminato l’istruttoria e la graduatoria dei beneficiari è on line sul sito dell’ente. Le risorse messe a disposizione dalla Regione per Modena ammontano complessivamente a 2.086.353 euro e il contributo medio assegnato a ciascuna famiglia sarà di 1.368 euro, pari a tre mensilità del canone.
All’amministrazione erano pervenute 3.800 domande di accesso al contributo di cui 3.511 ammesse perché in possesso dei requisiti. Pertanto in questa prima fase potranno essere finanziate circa la metà delle domande ammesse.

Leggi: Redattore Sociale, 02/02/2023


mercoledì 1 febbraio 2023
Malaria di città. Cambio di passo cercasi: il rapporto Legambiente per combattere l’inquinamento.

E’ stato pubblicato il nuovo Rapporto di Legambiente dal titolo “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, che mette in evidenza i dati del 2022 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2) con l’intento di far prendere coscienza della grave situazione in cui ci troviamo al fine di combattere l’inquinamento atmosferico e salvarci la salute.
L’emergenza smog nelle città italiane è, infatti, un problema sempre più pressante e, secondo il report, i livelli di inquinamento atmosferico in molte città sono ancora troppo alti e lontani dai limiti normativi, più stringenti, previsti per il 2030.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 01/02/2023


IN AGENDA:

Conoscere l’Alzheimer – Il 10 febbraio riprendono gli incontri dedicati a pazienti, familiari e caregiver delle persone affette da Alzheimer

Inizia il 10 febbraio 2023 il ciclo di incontri “Conoscere l’Alzheimer 2023” con il patrocinio dell’ASL2 Savonese, dell’Ordine dei Medici di Savona e della Provincia di Savona.
L’iniziativa prevede 8 appuntamenti calendarizzati da febbraio a giugno; tutte le riunioni si svolgeranno presso la Sala Congressi “Lorenzo Spotorno” dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dalle 15.00 alle 16.00. L’ingresso è libero e gratuito, con obbligo di mascherina e nel rispetto delle normative anti-covid vigenti.
La malattia di Alzheimer è la forma di demenza più frequente nei paesi occidentali e il progressivo invecchiamento della popolazione ne ha favorito un incremento significativo.

Leggi: La Nuova Savona


Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care

5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.

Leggi: Sda Bocconi


 16.2.2023 – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico – Anteprima Rapporto 2023

Family (Net) Work. Un gioco di parole per cercare di rappresentare le innumerevoli sfaccettature che il lavoro domestico porta con sé: lavoro in casa ma anche rete familiare.
Un’occasione per consegnare il Rapporto 2022 ma, soprattutto, per lanciare il 1° Paper del Rapporto 2023 a cura del Censis.

Leggi: Assindat Colf


Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Non basta individuare i Lep per rendere omogenee le prestazioni al Sud – di Gilda Sciortino

Parlare di autonomia differenziata per la Sicilia e il Sud significa ripensare il senso della specialità e fare in modo che i Livelli essenziali di Prestazioni rispondano ai principi di uguaglianza dettati dalla Costituzione. Per Giuseppe Verde, professore ordinario di Diritto Costituzionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, le regioni non vanno immaginate come satelliti che girano attorno allo Stato, ma come soggetti in cui i cittadini possano essere partecipi della cosa pubblica
Di cosa parliamo quando il tema di attualità è l’autonomia differenziata?
«Intanto partiamo dal dato costituzionale che prevede, accanto a regioni speciali come Sicilia, Sardegna, Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Altro Adige con le due province autonome di Trento e Bolzano, quelle ordinarie. La Costituzione, all’articolo 116, contempla la possibilità che queste ultime possano conquistare un po’ più di autonomia rispetto alle altre sulla base di un percorso definito, un modello che deriva dal testo. Ora alcune regioni, lo sappiamo perché inserito nell’agenda politica del governo, hanno avviato un percorso finalizzato a conquistare queste nuove dimensioni di autonomia. Autonomie che poi possono essere declinate in riferimento alle competenze indicate nella stessa Costituzione. È chiaro che il discorso presenta aspetti di tecnicità non definibili attraverso un semplice articolo, ma tengo a sottolineare che ci sono dei territori che hanno avviato un percorso richiedendo una maggiore autonomia regionale e che, dietro a questo orizzonte, si intravede un dato».

Leggi: Vita


Small gains per la gestione del rischio di malnutrizione e il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane: un laboratorio di fotografia sociale in RSA

In questo articolo è presentata un’esperienza laboratoriale sul tema dell’alimentazione, cui hanno partecipato anziani, familiari e operatori di una RSA di Firenze; l’esperienza si colloca in un progetto più ampio di miglioramento della qualità di vita in alcune strutture dell’Azienda USL Toscana Centro. Le modifiche organizzative introdotte a seguito del laboratorio testimoniano i “piccoli guadagni” conseguibili tramite iniziative che coinvolgono i destinatari dei servizi e si basano sul lavoro di squadra.
di Beatrice Rovai (Assistente sociale specialista, Azienda USL Toscana Centro), Rita Marianelli (Dietista, Azienda USL Toscana Centro), Stefania Vezzosi (Dietista, Azienda USL Toscana Centro)
Come documentato in letteratura, l’alimentazione è una componente fondamentale per il benessere e la salute in ogni fase della vita, ma lo è particolarmente in età anziana: l’alimentazione rappresenta uno dei principali fattori per mantenere lo stato di salute e un elevato grado di autosufficienza nel compimento delle attività di vita quotidiana; i cambiamenti biologici, psicologici, sociali ed economici correlati all’invecchiamento possono esporre a un’inadeguata alimentazione; la presenza contemporanea di più patologie croniche, frequente in età anziana, può causare malnutrizione.
Malnutrizione e assistenza nutrizionale
La malnutrizione per difetto è stata definita nel 2016 dalla Società Europea per la Nutrizione Clinica e il Metabolismo come uno stato derivante dalla ridotta assunzione o dal ridotto assorbimento di nutrienti, che porta a un’alterazione della composizione corporea, con conseguente penalizzazione delle funzioni fisiche e cognitive e con alterazione della prognosi da malattia (Ministero della Salute, 2020).

Leggi: I Luoghi della Cura


Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?

Occuparsi di anziani in difficoltà a recarsi di persona nell’ambulatorio medico è un problema noto da tempo, che può ormai avvalersi della telemedicina. Questa è una grande opportunità, con un aspetto paradossale: gli anziani sono sia il target ideale delle televisite, sia la fascia di popolazione meno dotata di competenze e strumenti tecnologici. L’articolo, riferito a un’esperienza in atto nell’ASST Bergamo Est, propone una lettura insolita di un rapporto da costruire, all’interno di una nuova visione dell’assistenza sociosanitaria territoriale. – di Patrizia Rocca (Dirigente medico, ASST Bergamo est)
Telemedicina e anziani: l’inizio di una storia d’amore?
Gli italiani invecchiano e la domanda di cura cresce, in contrasto con la carenza di risorse umane nel settore sanitario. Da qui l’inevitabile necessità di ridisegnare strutturalmente e organizzativamente la rete dei servizi ospedalieri e territoriali, soprattutto nell’ottica di rafforzamento dell’assistenza sociosanitaria territoriale. L’idea della telemedicina come innovazione tecnologica al servizio del miglioramento dei processi di cura non è comunque nuova.
La telemedicina: un’origine “antica”
Già nel 1908 Hugo Gernsback (1884-1967), considerato il “padre della fantascienza”, ipotizzava che da lì a cinquant’anni il sistema di cura sarebbe crollato: da una parte medici obbligati a rimanere nel proprio studio dalla mattina alla sera, per accogliere e soddisfare i bisogni dei propri assistiti; dall’altra pazienti sempre più fragili e incapaci di recarsi di persona nell’ambulatorio medico. Gernsback descrive quindi la telemedicina (diremmo noi) come rimedio a tale criticità assistenziale.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Perequazione delle pensioni

Il pagamento della pensione di febbraio 2023 arriva puntuale il 1° del mese ma senza gli attesi aumenti, rimandati dall’INPS al rateo di marzo e dovuti alla perequazione automatica. Chi ha scelto l’accredito della pensione sul conto corrente troverà l’importo spettante accreditato in tale giorno, mentre chi ha scelto di ricevere la pensione in contanti dovrà recarsi presso gli uffici postali con il seguente calendario:
mercoledì 1 febbraio per i cognomi dalla A alla B;
giovedì 2 febbraio per i cognomi dalla C alla D;
venerdì 3 febbraio per i cognomi dalla E alla K;
sabato 4 febbraio (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O;
lunedì 6 febbraio per i cognomi dalla P alla R;
martedì 7 febbraio per i cognomi dalla S alla Z.

Leggi: Inca


Bonus acqua potabile 2023, al via le domande: c’è tempo fino al 28 febbraio. Come funziona – di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

Come richiedere il Bonus
Come spiega l’Agenzia delle Entrate, l’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. L’ammontare delle spese agevolabili fatte nel 2022 va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il primo febbraio e il 28 febbraio inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Leggi: Corriere della Sera


Guida per agevolazioni fiscali per persone con disabilità (Fonte: Agenzia delle Entrate)

Leggi: Sunia


 

 

 

 

INVECCHIAMENTO ATTIVO. DELEGA AL GOVERNO: UNA OCCASIONE DA NON PERDERE

Presentazione del prossimo numero della rivista online “Abitare e Anziani informa”

Per iscriversi: http://www.articolo99.it/


NEWS:

martedì 31 gennaio 2023
Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia: il Patto dialoga con l’On. Vice Ministro Bellucci

Venerdì 27 gennaio 2023 il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha organizzato a Roma un incontro pubblico con il Vice Ministro Bellucci, titolare della delega alla riforma della non autosufficienza. Mettiamo a disposizione dei lettori il link per rivedere l’incontro, oltre ai materiali utilizzati per la presentazione dei diversi interventi.
Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia: il Patto dialoga con l’Onorevole Bellucci
La riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, prevista dal PNRR, è attesa da trent’anni nel nostro Paese e rappresenta un’occasione imperdibile per colmare i gravi ritardi del settore. Lo sforzo di elaborazione compiuto nella scorsa legislatura offre una buona base di partenza ma siamo solo all’inizio del percorso di cambiamento. Le persone anziane non autosufficienti, i familiari e chi le assiste professionalmente costituiscono un universo di circa 10 milioni di individui: per loro sarà decisiva la legislatura da poco avviata.
Per contribuire al confronto, ampio e costruttivo, su una riforma tanto importante, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza ha organizzato un incontro pubblico con il Vice Ministro Bellucci, titolare della delega alla riforma della non autosufficienza.

Leggi: I Luoghi della Cura, 31/01/2023


martedì 31 gennaio 2023
Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre

L’associazione scrive al ministro, ricordando che il tavolo è stato istituito 30 anni fa e ha prodotto, nell’ottobre 2017, il primo Piano nazionale. “Sia riconvocato il tavolo, per proseguire un lavoro indispensabile al mondo della disabilità tutta”
“Deve essere ricostituito il Tavolo per la non autosufficienza, per discutere seriamente e mettere un punto fermo dal quale ripartire per dare un assistenza dignitosa ai malati e un sostegno alle loro famiglie”: è quanto afferma Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre. “Sono anni che chiediamo interventi seri per porre fine alle sofferenze degli ammalati, aiuti concreti da parte del nostro Stato e che siano uguali o quantomeno omogenei su tutto il territorio nazionale.

Leggi: Redattore Sociale, 31/01/2023


martedì 31 gennaio 2023
Caregiver uccide il fratello e si toglie la vita. “Urge legge che tuteli e sostenga”

L’associazione Genitori Tosti commenta quanto accaduto a Ortona: nel biglietto lasciato dal caregiver, la fatica e l’impossibilità di continuare ad assistere il fratello e l’imminente ricovero in Rsa. “La causa si chiama caregiver burden: il riconoscimento non può attendere”
caregiver sedia a ruote
E’ successo ad Ortona, ma non è la prima volta che un caregiver uccide e poi si uccide: stavolta è un uomo che ha tolto la vita al fratello e poi a se steeo. Nel biglietto lasciato per spiegare il gesto, il riferimento è all’impossibilità di continuare ad assisterlo e l’imminente ricovero in una Rsa. Ma “la causa si chiama con un nome preciso che è il ‘caregiver bourden’; ci sono degli studi scientifici che lo descrivono”, ricorda l’associazione Genitori Tosti. In italiano, è è il “fardello”, il peso, la fatica che il caregiver deve sopportare ogni giorno. “Il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare, la sua tutela e il necessario e adeguato supporto socio-sanitario ed economico-finanziario come vero e proprio lavoratore non può più attendere – commenta l’associazione – Le responsabilità di evitare il ripetersi di questi tragici fatti sono nelle mani del Governo e del Parlamento.

Leggi: Redattore Sociale, 31/01/2023


domenica 29 gennaio 2023
Accessibilità: scenari. Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche: attribuzione delle risorse

Nella Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2023 è stato finalmente pubblicato il decreto del Ministro per le disabilità che attribuisce alle regioni e province autonome le risorse per la progettazione di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il finanziamento di un progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità. Le risorse provengono dal «Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità» istituito nel dicembre del 2021 e già ampiamente usato anche per finalità differenti dal nuovo decreto.
L’Agenzia Iura ricostruisce luci ed ombre della lunga storia alle spalle di questo decreto con un interessante contributo.

Leggi: Rete Caad, 29/01/2023


venerdì 27 gennaio 2023
Casa, Nardella: cresce emergenza abitativa in grandi aree metropolitane

“Occorrerebbe considerare le nostre 14 Città Metropolitane come veri e propri laboratori sociali ed economici, con soluzioni innovative sui trasporti e sugli alloggi. Invito a considerare il problema crescente nelle grandi aree metropolitane delle abitazioni. Qui abbiamo bisogno di un nuovo grande piano casa, come avvenuto ai tempi di Fanfani”. È la richiesta formulata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto in videocollegamento al sesto congresso della Camera del lavoro metropolitana di Napoli.
“Da quel momento in poi – ha ricordato Nardella – non abbiamo mai avuto un vero e proprio piano strategico sulla casa e le politiche abitative. Mi dispiace, lo dico senza polemica ma con inevitabile sottolineatura, che il governo abbia tagliato i fondi di sostegno agli affitti, uno strumento che noi sindaci abbiamo utilizzato per cercare di far fronte ai problemi abitativi. Quello di cui parlo è un problema crescente, che riguarda anche le aziende: sfavorisce la mobilità dell’occupazione, accentua il divario tra Nord e Sud, altera le dinamiche anche delle assunzioni pubbliche”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/01/2023


venerdì 27 gennaio 2023
Cittadinanzattiva: contenti per approvazione ddl anziani non autosufficienti

“Come Patto siamo particolarmente contenti del fatto che da qualche giorno sia stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge delega sugli anziani non autosufficienti, un provvedimento atteso da tanto tempo e previsto dalla Missione 5 del Pnrr”. Lo ha detto la Segretaria generale di Cittadinanzattiva, Anna Lisa Mandorino, aprendo i lavori dell’evento ‘Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia’, durante il quale i promotori del Patto per un Nuovo Welfare sulla non autosufficienza hanno dialogato con il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
“Insieme al coordinatore del Patto, il professor Gori- ha poi aggiunto- siamo felici di poter dire che risponde alle aspettative del Patto e alle proposte avanzate come Patto già nel corso della precedente legislatura e in questa”.

Leggi: Redattore Sociale, 27/01/2023


venerdì 27 gennaio 2023
Migliorare e approvare la Legge che riconosce la figura del caregiver familiare

«La Proposta di Legge per il riconoscimento e il sostegno ai caregiver familiari va migliorata e ne va completato l’iter. È importante, poi, che dalla normativa statale si arrivi a cascata a Leggi Regionali che riconoscano e disciplinino la figura del caregiver familiare»: lo ha dichiarato Alessandra Corradi, presidente dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, presso il Consiglio Regionale del Veneto, nel corso di una presentazione del libro “L’esercito silenzioso. I caregiver familiari”, curato dalla stessa Corradi insieme a Giovanni Barin e pubblicato dalla propria Associazione
L’esercito silenzioso”«L’importanza del ruolo sociale ricoperto dai caregiver familiari» è stata sottolineata da Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, nel corso di una nuova presentazione del libro L’esercito silenzioso. I caregiver familiari, avvenuta a Palazzo Ferro Fini di Venezia, sede dello stesso Consiglio Regionale del Veneto. «Una pubblicazione scritta “sul campo” – come avevamo sottolineato a suo tempo in una nostra presentazione – che mette a fuoco un settore professionale fondamentale, eppure ancora nell’ombra, sebbene coinvolga diversi milioni di persone».

Leggi: Superando, 27/01/2023


giovedì 26 gennaio 2023
Assistenza agli anziani, si parte con il disegno di legge delega

Il Disegno di Legge Delega approvato dal Governo Meloni conferma l’impianto di quello elaborato nella precedente legislatura, contenente numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Vi sono così le condizioni affinché quella dell’assistenza agli anziani sia una riforma qualificante della legislatura. Adesso serve che il tema diventi una priorità per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento.
Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega di riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti da parte del Governo. Il testo licenziato, infatti, conferma i contenuti di quello predisposto nella precedente legislatura, gran parte dei quali provengono dalle proposte del Patto.

Leggi: Redattore Sociale, 26/01/2023


mercoledì 25 gennaio 2023
Auser sul Ddl anziani: più risorse e maggiori certezze nelle politiche per la non autosufficienza e l’invecchiamento attivo

E’ necessario e urgente che il Governo apra un serio confronto con parti sociali, terzo settore, associazioni”
Apprezzando la conferma dell’impianto della riforma della non autosufficienza fondato su una maggiore integrazione tra pilastro sanitario e pilastro sociale del sistema di assistenza agli anziani, Auser ritiene che il Consiglio dei Ministri del 19 gennaio che ha approvato il Ddl anziani non autosufficienti, poteva essere l’occasione per introdurre prime correzioni migliorative allo schema di legge delega.
In particolare sarebbe stato opportuno: dare maggiore certezza alla copertura finanziaria della riforma, così come già sollecitato da numerosi soggetti sociali e istituzionali impegnati nell’ assistenza dei longevi; trovare soluzioni più efficaci alla integrazione tra servizi sanitari e sociali territoriali e sulle loro forme di governance; dare maggiori certezze sui Livelli essenziali di prestazione sociale, passaggio fondamentale e urgente considerato il dibattito sulla cosiddetta autonomia differenziata.

Leggi: Auser, 25/01/2023


mercoledì 25 gennaio 2023
“Una presa in carico delle fragilità che diventa essa stessa fragile”. Per un Welfare umano

Dopo il documento sulla povertà il direttore della Comunità di Capodarco, Riccardo Sollini, torna con una riflessione dedicata al terzo settore. “Non contiamo nelle scelte politiche, siamo sempre più additati come realtà ‘sporche’ e poco chiare, ma allo stesso tempo dobbiamo rispondere a tutte le situazioni di disagio crescente”
“Assistiamo sempre più a una messa all’angolo delle realtà del terzo settore”, a una sistematica e crescente distruzione dell’immagine e dei significati legati a questo mondo. “Mettendo in un unico calderone tutte queste realtà, esplode l’idea di un sistema terzo settore costituito da un generale ‘non poco di buono’, da una serie di organizzazioni che rasentano l’illegalità, fatta di approfittatori delle situazioni di disagio”. Eppure il non profit, chiamato a risolvere “tutte quelle questioni aperte a cui le logiche politiche non danno risposta: poveri, non autosufficienti, disabili”, gestisce in prima persona servizi spesso essenziali, delegati direttamente dal sistema pubblico. “Una presa in carico delle fragilità che diventa essa stessa fragile, con contratti a tempo, spesso a chiamata, mal pagati, con convenzioni brevi rispetto alla durata necessaria del servizio o con una precarietà di continuità”.

Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2023


REGIONI:

martedì 31 gennaio 2023
Roma, anziani sempre più soli: «Un dramma per 250mila». Allarme morti dimenticate

Si moltiplicano le richieste di sostegno a parrocchie e associazioni di volontariato – di Giampiero Valenza
Si chiamano Marcello, Antonio, Maria. Nelle loro case, quando squilla il telefono o suona il campanello, è festa grande. Festeggiano perché qualcuno li cerca. Scambiano due chiacchiere con il venditore ambulante, si attardano col cassiere del supermercato. E quando dice bene, poi, sono figli e nipoti a cercarli. Solo a Roma vivono in queste condizioni in 250.000, tra vedovi e coppie di anziani che tengono in piedi in due – e solo loro due – la loro famiglia. Solo questo mese almeno quattro persone sono morte in casa, tra Roma e Provincia, senza che nessuno potesse star loro accanto nell’ultimo momento di vita. Sono le morti dimenticate, di cui ci spesso ci si rende conto solo dall’odore dei corpi in putrefazione che esce da uno degli appartamenti. E che altrettanto spesso vedono i vigili del fuoco fare la prima incursione dopo la segnalazione dei vicini.

Leggi: Il Messaggero, 31/01/2023


martedì 31 gennaio 2023
Dieci famiglie nel primo cohousing Nasce il condominio ’condiviso’

Scelti i futuri inquilini della comunità abitativa di piazza 24 Luglio
Il primo progetto di cohousing pubblico della Toscana promosso dal Comune di Empoli ha i suoi abitanti. Saranno dieci i nuclei familiari, otto già residenti a Empoli, che entreranno nell’edificio di piazza 24 Luglio, per un totale di 21 persone, suddivise in 3 famiglie con figli e 7 tra coppie e nuclei composti da una sola persona. Età media, 29 anni. Interessante anche sottolineare che nella compagine delle persone che andranno a intraprendere questa innovativa esperienza di abitare collaborativo – spiega una nota – il 28% ha esperienze pregresse di abitare condiviso, attuato in circostanze diverse e diversificate, il 19% ha avuto esperienze di cittadinanza attiva e associazionismo nel territorio di riferimento del bando e il 9% ha avuto esperienze di economia solidale e collaborativa.

Leggi: La Nazione, 31/01/2023


martedì 31 gennaio 2023
Il tetto crollò un anno e sette mesi fa Anziani ancora alle prese con le macerie

Sono passati un anno e 7 mesi dal crollo e il centro anziani è ancora pieno di macerie. Muri sventrati, calcinacci, stanze irriconoscibili. Per terra fa capolino la vecchia insegna “Centro di promozione sociale Roberto Ciabatti”, ricordo dei tempi che furono. Qua in via dei Barberi 55 il solaio crollò la notte tra il 14 e il 15 giugno 2021, polverizzandosi al suolo. Non c’era nessuno a quell’ora, fu una tragedia sfiorata. Poiché l’edificio è del Comune, dopo il crollo una ditta incaricata dall’ente pubblico operò la messa in sicurezza in somma urgenza, intervenendo sulla porzione pericolante. Dopodiché nessun intervento definitivo è più stato fatto, e anzi quintali di detriti sono ancora là, quando presumiamo che sia sempre cura del Comune portarli via. Del recupero del Ciabatti non sentiamo più parlare da tempo. Eppure il 24 novembre 2021 il settore Lavori pubblici, manutenzioni e mobilità del Comune – rispondendo a un’interrogazione della consigliera Capone – spiegava quel che l’ente aveva fatto e in previsione di fare, citando pure, «tra le prossime operazioni previste, la progettazione dell’intervento di ricostruzione che potrebbe prevedere la sola sostituzione del tetto o, nel peggiore dei casi, la sostituzione edilizia dell’intero immobile» (quantificata quest’ultima, in via ipotetica, sui 600mila euro) .

Leggi: Il Tirreno, 31/01/2023


giovedì 26 gennaio 2023
Milano, più welfare ai minori e meno agli anziani

Più fondi anche al sostegno di adulti e persone disabili. Le risorse passano dai 216 milioni del 2022 ai 255 milioni del 2023. L’assessore Bertolé: “Oggi i più vulnerabili sono le famiglie con figli”
La direzione Welfare del Comune di Milano aumenta le risorse da destinare al sostegno di adulti, disabili e minori, mentre diminuiscono quelle per anziani e associazionismo. La proposta di spesa prevista per le attività di sostegno sociale del Comune, comunque, aumenta dai 216 milioni del 2022 agli oltre 255 milioni previsti per il 2023. Questo quanto emerge dal bilancio previsionale 2023 del comune di Milano, presentato oggi in commissione Welfare dall’assessore al Bilancio Emmanuel Conte e dall’assessore al Welfare Lamberto Bertolé.
“Siamo in una fase di drammatico aumento delle disuguaglianze- commenta l’assessore Bertolé-. A me preoccupa molto la tendenza che vede l’aumento della povertà minorile. Questo è un cambiamento grande che è avvenuto in questi anni. Negli anni ’90, infatti, erano a rischio povertà gli anziani, mentre oggi i più vulnerabili sono le famiglie con figli. Questo deve portarci a immaginare innovazioni nell’ambito dei servizi che forniamo”.

Leggi: Redattore Sociale, 26/01/2023


giovedì 26 gennaio 2023
Milano. ENPAM, i sindacati inquilini hanno incontrato INVESTIRE SGR su processo dismissione patrimonio immobiliare

Da questa settimana sindacati incontreranno inquilini in assemblee in tutti i caseggiati coinvolti
Il 25 Gennaio, dopo 5 ore di serrato confronto si è chiuso l’incontro tra SUNIA, SICET e Unione Inquilini e Investire SGR per la vendita del patrimonio immobiliare ex ENPAM.
La dismissione coinvolgerà circa 1.500 famiglie.
Si ritiene apprezzabile lo sforzo fatto per cercare di offrire al maggior numero di famiglie la possibilità di acquistare l’immobile condotto in locazione e per garantire alcune forme di tutela ai nuclei familiari che non potranno o vorranno acquistare; permangono però molte criticità.
Già a partire da questa settimana i Sindacati saranno presenti in tutti i caseggiati coinvolti per incontrare gli inquilini.
La parola spetta ora alle assemblee. Valuteremo insieme agli inquilini se sottoscrivere un’intesa.

Leggi: Sunia, 26/01/2023


mercoledì 25 gennaio 2023
Il Piemonte dice addio alla ricetta, il farmaco si potrà ritirare in farmacia con la tessera sanitaria

Il servizio è disponibile per tutti i cittadini che vorranno aderire, basterà un click sul sito salutepiemonte.it oppure richiedere alla farmacia di fiducia l’iscrizione online. A oggi le farmacie aderenti sono 600, ma a breve saranno coinvolte tutte le 1.650 farmacie piemontesi. Icardi: “Un nuovo servizio digitale che tende a snellire il lavoro dei medici”.
A partire da oggi nelle farmacie del Piemonte sarà possibile ritirare i farmaci senza l’obbligo di esporre la ricetta, ma facendo vedere la propria tessera sanitaria. Un servizio disponibile per tutti i cittadini che decideranno di aderirvi: basterà un click sul sito salutepiemonte.it oppure richiedere alla farmacia di fiducia l’iscrizione online.
“I cittadini potranno andare in farmacia a ritirare i farmaci senza ricetta, ma presentando la tessera sanitaria – spiega Luigi Icardi, assessore alla sanità del Piemonte – il medico prescrive sempre, il farmacista vede la ricetta online e il cittadino ritira. Si tratta di un servizio importante soprattutto per i malati cronici, coloro che prendono un farmaco secondo un piano terapeutico, ma è utile anche per le persone anziane. Si aggiunge a quei servizi che già proponiamo”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/01/2023


mercoledì 25 gennaio 2023
La povertà energetica uccide. Muore di freddo, in un quartiere “bene” di Roma

La denuncia di Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio. “Aveva 77 anni ed è morto di stenti in una casa apparentemente “normale” della Balduina in cui le utenze di gas e luce erano state staccate. Si chiamava Antonio Porta, era anziano, solo, malato e povero. Stop ai distacchi di luce e gas alle persone povere”
Morire di freddo a 77 anni si può, ma non si deve: è quanto denunciano oggi Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio, dopo quanto accaduto ieri nella capitale, quartiere Balduina, dove un uomo è morto nel suo appartamento: si chiamava Antonio Porta, era anziano, solo, malato e povero.

Leggi: Redattore Sociale, 25/01/2023


IN AGENDA:

Il personale come fattore critico di qualità per il settore Long Term Care

5° Rapporto Osservatorio LTC, CERGAS SDA Bocconi – 15.2.2023 –Miano Via Sarfatti, 19 –
L’evento di presentazione del 5° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care ruota intorno a quattro domande: come si intrecciano le caratteristiche del settore con i tentativi di riforma in atto e l’evoluzione dei bisogni? Come funzionano nella quotidianità i servizi residenziali, stante i vincoli normativi sul personale? Quali azioni stanno promuovendo i gestori per reagire alla crisi del personale? Quali sono le piste di lavoro su cui concentrarsi per promuovere il rinnovamento del settore e gestire la crisi del personale?
L’evento passa in rassegna queste domande presentando dati ed evidenze contenute nel Rapporto di ricerca e illustrando come il cambio di passo nel mondo LTC richieda il riconoscimento del personale quale fattore di qualità, e non di costo, nei servizi. Oltre agli autori, interverrà Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS.

Leggi: Sda Bocconi


Milano. Casa: passato, presente e futuro. Iniziativa il 6 febbraio dalle ore 15 c/o Cgil Milano, per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione del SUNIA

In occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione del SUNIA, che ricorre quest’anno, il SUNIA di Milano ha organizzato un’iniziativa che si terrà il 6 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, c/o Cgil Milano, in corso di Porta Vittoria 43, sala Buozzi, per celebrare questa ricorrenza.
– la locandina in formato pdf

Leggi: Sunia


Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master

Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Leggi: Vita


Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Lisa Noja: politiche sociali, ripensiamo i servizi insieme al Terzo settore – di Sara De Carli

«In tema di sanità e politiche sociali si possono fare molte cose a livello nazionale, ma è a livello regionale che si incide davvero sulla vita dei cittadini. È qui che mi piacerebbe spendermi, so bene cosa non funziona», dice Lisa Noja, capolista del Terzo Polo per il collegio di Milano alle elezioni regionali in Lombardia, in sostegno di Letizia Moratti. Un’intervista a tutto campo, dalla sanità all’housing sociale, da Trenord all’allargamento dello screening neonatale da fare «subito». E al Terzo settore dice: «Sediamoci a un tavolo, immaginiamo come ripensare i servizi»
Le tre cose che vorrebbe veder cambiare presto, in Lombardia, Lisa Noja le ha ben in mente. Una priorità è «che le case della comunità non siano solo gusci vuoti, ma siano il luogo della medicina di base, che include anche gli specialisti, soprattutto per la cronicità». La seconda è «attuare la recente legge regionale sulla vita indipendente, dentro il contesto della legge delega sulla disabilità, così che le persone con disabilità abbiano e realizzino i loro progetti individuali di vita, contando su servizi ridisegnati sui bisogni specifici della persona. La Lombardia su questo deve essere un esempio per il Paese. Ho ben presente le difficoltà che ci sono nel passaggio da una legge nazionale all’attuazione nel territorio. Dobbiamo lavorare di più perché ci sia un cambiamento concreto nella vita dei cittadini». Il terzo obiettivo, da realizzare nel primo anno, riguarda l’ampliamento degli screening neonatali: «Deve essere al più presto un diritto per tutti i bambini che nascono in Lombardia, cominciando dall’atrofia muscolare spinale-Sma. Oggi esistono terapie efficaci e diagnosticare la malattia nei primissimi giorni di vita, avviando immediatamente i bambini alle terapie, fa un’enorme differenza. C’è una legge nazionale, ci sono dei fondi, ci sono regioni che hanno già fatto dei progetti pilota, c’è l’esperienza di Famiglie Sma, c’è un modello: bisogna farlo, non ci sono scuse».

Leggi: Vita


Niente di nuovo sul fronte welfare territoriale – Un’analisi della manovra per il 2023 – Laura Pelliccia

La manovra di bilancio appena approvata (L. 197/2022) ha definito le risorse per le politiche sanitarie e sociali per il 2023. Si cercherà di descrivere i contenuti del provvedimento con particolare riguardo alle novità che interessano il welfare territoriale sociosanitario e sociale (un ambito non particolarmente interessato da modifiche in questa sessione di bilancio).
In che modo questo quadro del finanziamento incide e condiziona le politiche di questo settore (ad esempio le riforme della sanità territoriale, la riforma degli interventi per la disabilità, la riforma degli interventi per gli anziani e il Piano Povertà)? Come si relaziona con gli interventi previsti dal PNRR? Quali interconnessioni tra il rinnovato interesse per il federalismo e per la questione dell’autonomia differenziata e le politiche sociali? Questo contesto di finanziamento consentirà la costruzione dei Leps?
Facciamo il punto sul quadro programmatorio preesistente e sulle recenti novità per rappresentare le opportunità e i rischi per il settore.
I fondi per la sanità
La dinamica del fondo sanitario è quella di una crescita per il 2023 di 2,15 mld, che diventeranno 2,3 nell’anno successivo, fino ad attestarsi a 2,6 ml nel 2025. Nel solo 2023 lo stanziamento è rafforzato per gestire i farmici e i vaccini Covid (650 milioni). Ne consegue che la quota di Pil destinata alla sanità passerà dagli attuali 7 punti ai 6,1 del 2025, un livello addirittura inferiore a quello pre-Covid (Tab. 1).

Leggi: Welforum


Invecchiamo con stupore – di Elena Loewenthal

Secondo Natalia Ginzburg la terza età è una condizione che non abbiamo cercato né desiderato, la migliore medicina è la capacità di vincere la noia e continuare a meravigliarci del mondo
La vecchiaia è il breve saggio di Natalia Ginzburg contenuto nella raccolta Mai devi domandarmi (Einaudi, 312 pagine, 11 euro) “Invecchiare è un disastro”: è il titolo dell’intervista al filosofo Umberto Galimberti di Simonetta Sciandivasci apparsa sabato scorso su “La Stampa” elena loewenthal Il rischio di ripetersi con gli altri e quindi di sentirsi inutili Con il tempo che passa amare la vita diventa un impegno ma anche una consapevolezza
Non è bella, la vecchiaia. «Non l’abbiamo mai né desiderata, né aspettata», dice Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio dedicato all’ultima stagione della vita, La vecchiaia, nella raccolta Mai devi domandarmi (Einaudi). Aveva cinquantadue anni, un’età che oggi è considerata poco più che adolescenziale, quando scriveva «ora noi stiamo diventando quello che non abbiamo mai desiderato diventare, e cioè dei vecchi». Ma i tempi, si sa, cambiano, e quell’«ora» che intende Ginzburg si è spostata in avanti, come se tutti noi avessimo compiuto un viaggio esistenziale in un territorio dal fuso diverso, lontano: i cinquanta di allora sono i trenta di oggi, i sessanta sono i nuovi quaranta, a ottant’anni il sesso è quella cosa meravigliosa che non era mai stata prima. Sarà.

Leggi: La Stampa


Che cosa intendiamo quando parliamo di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali?

In Italia il maltrattamento degli anziani è un argomento poco trattato, a differenza della maggior parte degli altri paesi sviluppati nei quali, da anni, si susseguono studi e ricerche con elaborazione di Linee Guida volte alla prevenzione del fenomeno. Nel contributo Luca Fazzi definisce il maltrattamento secondo quanto stabilito dalla letteratura internazionale e identifica i principali fattori di rischio, mettendo in evidenza quanto il rischio di maltrattamento sia fortemente radicato nelle relazioni di cura e quanto siano urgenti riflessioni serie sul tema per attuare strategie di prevenzione efficaci. di Luca Fazzi (professore ordinario, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, università di Trento )
Che cosa intendiamo quando parliamo di maltrattamento degli anziani nelle strutture residenziali?
Il maltrattamento è un tema complesso e articolato e le sue manifestazioni assumono forme variegate, non necessariamente imputabili alla volontà di fare del male. Per esempio, il comportamento da parte di un operatore che durante l’igiene mattutina viene colpito da un gesto scomposto di un anziano demente che non lo ha riconosciuto e per reazione lo spinge con forza sul letto come può essere catalogato? Un comportamento non intenzionale messo in atto senza intenzione di fare male? Oppure un gesto che, causando la caduta dell’anziano, rientra comunque nel maltrattamento fisico, anche senza assumere una dimensione di intenzionalità esplicita a nuocere alla persona coinvolta nell’interazione?

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Pubblicata la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili

Lo scorso 15 dicembre è stata pubblicata in GU dell’UE la Raccomandazione del Consiglio relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili. La raccomandazione è volta a migliorare l’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili per tutte le persone che necessitano di assistenza a lungo termine e tutti i prestatori di assistenza formale e informale.
Un’assistenza a lungo termine di alta qualità, accessibile e a prezzi sostenibili, scrive il documento, permette alle persone bisognose di assistenza di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile e di vivere in modo dignitoso. Concorre a tutelare i diritti umani, a promuovere il progresso sociale e la solidarietà intergenerazionale e a lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione e può contribuire a creare posti di lavoro. Attraverso la raccomandazione agli stati membri si raccomanda, in particolare, di: assicurare l’adeguatezza della protezione sociale per l’assistenza a lungo termine; allineare costantemente l’offerta di servizi di assistenza a lungo termine alle necessità in tale ambito; garantire che siano fissati criteri e standard di alta qualità per tutti i contesti di assistenza a lungo termine; sostenere un’occupazione di qualità e condizioni di lavoro eque; migliorare la professionalizzazione dell’assistenza e di far fronte alle esigenze in termini di competenze e alla carenza di lavoratori; stabilire procedure chiare per individuare i prestatori di assistenza informale; garantire una solida governance della politica nel settore dell’assistenza a lungo termine; comunicare alla Commissione, entro 18 mesi dall’adozione della presente raccomandazione, l’insieme delle misure adottate o pianificate ai fini della sua attuazione.

Leggi: Promisalute


 

 

 

 

Proposte sindacali per una riforma previdenziale. Piattaforma unitaria CGIL, CISL, UIL

Nell’attuale complesso contesto economico e sociale, le pensioni rimangono uno dei temi prioritari da affrontare per rispondere ai bisogni dei lavoratori e dei pensionati.
Dopo i primi positivi interventi di modifica alla legge Monti-Fornero introdotti negli ultimi anni grazie all’iniziativa sindacale, occorre continuare a cambiare il sistema previdenziale, fra i più restrittivi d’Europa, al fine di eliminarne gli aspetti più iniqui e raggiungere risultati concreti in linea con le richieste indicate da tempo nella piattaforma unitaria di CGIL, CISL e UIL che rimane il punto di riferimento per una riforma organica del sistema previdenziale del nostro Paese.
Non condividiamo che le pensioni continuino ad essere considerate solo come un fattore di spesa, senza tenere conto della necessità, non più procrastinabile, di recuperare la sostenibilità sociale dell’attuale modello.


NEWS:

martedì 24 gennaio 2023
Forum Terzo settore: «Ddl Anziani ok, ma servono più risorse»

Roberto Speziale, coordinatore della Consulta welfare del Forum esalta i punti forti del disegno di legge ma ricorda anche che «bisogna definire i Livelli essenziali di prestazione sociale», un passaggio fondamentale e urgente considerato il dibattito sulla cosiddetta autonomia differenziata
«Il ddl Anziani va nella giusta direzione nella misura in cui si propone di migliorare le condizioni di vita, cura e assistenza delle persone anziane o non autosufficienti, mettendo al centro la piena dignità umana e valorizzando la dimensione sociale, che contribuisce al benessere della persona e alla sua autonomia». Lo sostiene Roberto Speziale, coordinatore della Consulta welfare del Forum Terzo settore. «Il testo approvato dall’esecutivo riconosce l’importanza di una governance multilivello e un ruolo primario al Terzo settore nel realizzare una maggiore integrazione sociosanitaria, imprescindibile per un sistema di welfare di qualità. Integrare politiche sanitarie efficaci con quelle sociali e culturali volte al benessere individuale e collettivo è, non a caso, una delle azioni più importanti che abbiamo indicato nel nostro manifesto “Verso un nuovo sistema di welfare”.

Leggi: Vita, 24/01/2023


lunedì 23 gennaio 2023
Non autosufficienza, Gori: “Bene la premessa, ma che ora la Riforma diventi una priorità di legislatura”

Il commento del coordinatore del Patto per il Nuovo Welfare sul disegno di legge delega in materia di politiche per le persone anziane non autosufficienti approvato dal Consiglio dei ministri: “Al momento non ci sono i fondi”
Soddisfazione sì, ma anche qualche timore per come si passerà dalle affermazioni di principio ai fatti. E su come il disegno di legge delega sulla Riforma della non autosufficienza, approvato dal Consiglio dei ministri, si tradurrà in politiche concrete. È questo lo stato d’animo di Cristiano Gori, professore di Politica sociale presso l’Università di Trento e coordinatore del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, una rete di 52 organizzazioni della società civile impegnate nell’assistenza e cura delle persone non autosufficienti, che ha seguito fin dal principio l’iter di questo così atteso provvedimento. “La Riforma non è stata sempre presente all’interno del Pnrr – spiega Gori a Redattore Sociale –. Vi è stata inserita al termine di un lungo lavoro di dialogo e di confronto col governo, che ha portato al testo poi approvato nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri durante la presidenza Draghi, un testo che ha accolto la maggior parte delle nostre proposte”.

Leggi: Redattore Sociale, 23/01/2023


lunedì 23 gennaio 2023
Un catalogo online per assistere a casa chi soffre di demenza

Il progetto biellese «AccompagnaMenti» dell’Asl finanziato dalla Fondazione Crb
Con il progetto «AccompagnaMenti», Fondazione Cassa di Risparmio, Asl di Biella e associazioni, spostano sulle cure domiciliari il focus dell’assistenza alle persone con disturbi cognitivi. È stato creato una sorta di «catalogo», consultabile online e stampabile, nel quale sia le persone che soffrono di patologie legate alla demenza che i loro caregiver potranno trovare per la prima volta in un unico «contenitore» tutti i servizi per gli anziani presenti in provincia di Biella. Uno strumento molto utile, che evita alle famiglie di dover cercare in caso di necessità soluzioni attraverso il passaparola o tra mille fonti diverse. Per presentare al meglio il «catalogo» e l’elenco dei servizi territoriali «a misura di anziano» che contiene, è stata prevista l’organizzazione di 42 incontri pubblici (21 all’anno), fissati sia in ore pomeridiane che serali, oltre all’attivazione di uno sportello telefonico.

Leggi: La Stampa, 23/01/2023


lunedì 23 gennaio 2023
Anziani. L’appello al Parlamento di Cdsa e Medicina democratica: “No ai ghetti”

La richiesta è fermare l’iter del ddl delega sulle Politiche in favore delle persone anziane, approvato il 19 gennaio scorso che prevede la creazione di un sistema di assistenza separato. “Provvedimento che discrimina gravemente milioni di italiani”
“No alla creazione del ghetto degli anziani inguaribili”! Questo l’appello inviato ai presidenti e ai capigruppo dei due rami del Parlamento dal Cdsa (Coordinamento per il Diritto alla Sanità delle persone Anziane malate non autosufficienti), a cui aderiscono Comitati, Associazioni e Sindacati di base, fra cui Medicina Democratica: la richiesta è fermare l’iter del ddl delega sulle Politiche in favore delle persone anziane, approvato il 19 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri.
“Chiediamo che si apra immediatamente un confronto nel merito di un provvedimento che di fatto discrimina gravemente milioni di italiani, colpevoli soltanto di essere anziani e non autosufficienti, staccandoli dal Servizio Sanitario Nazionale e dal corpo vivo della società e relegandoli in un vero e proprio ghetto degli anziani inguaribili, da cui non c’è ritorno”, hanno dichiarato Laura Valsecchi, Medicina Democratica e Maria Grazia Breda, Fondazione Promozione Sociale, referenti del Cdsa.

Leggi: Redattore Sociale, 23/01/2023


lunedì 23 gennaio 2023
Direttiva UE “case green”, cosa prevede e perché fa discutere

In Italia la maggior parte delle abitazioni sono vecchie. La Direttiva UE sulle case green invoca un cambiamento di marcia, ma il Governo continua a opporsi. Non è ancora stata approvata ma fa già discutere. La Direttiva europea sulle “case green” ha scoperchiato il grande vaso di Pandora dell’edilizia italiana: molte abitazioni del nostro Paese sono vecchie e necessitano di essere ristrutturate al più presto. (Quotidiano di Sicilia)
Se ne è parlato anche su altri media
A tal proposito, l’Unione Europea si è data da fare per quanto riguarda l’edilizia, si stima infatti che quest’ultima incida in maniera particolarmente rilevante sulle emissioni di gas serra e inquinanti. (Immobiliare.it)

Leggi: Informazione, 23/01/2023


lunedì 23 gennaio 2023
Non attingere dal Fondo per le Non Autosufficienze, per attuare quella riforma

«Questo provvedimento dev’essere coperto attraverso investimenti specifici e non attingendo dal Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, ciò che penalizzerebbe le già esigue risorse per le persone con disabilità non autosufficienti»: lo dicono dalla Federazione FISH, commentando il Disegno di Legge sulle persone anziane non autosufficienti, approvato dal Consiglio dei Ministri “con riserva”, proprio in riferimento alla questione della copertura finanziaria. E tra le altre criticità sottolineate dalla Federazione vi è anche quella dei caregiver familiari
Una riforma come questa non può farsi a saldo invariato, se è vero, come si legge nel testo, che il finanziamento delle varie prestazioni sanitarie e socio-sanitarie dovrebbe avvenire attraverso Fondi già esistenti, ciò che significherebbe ridurre ancor di più le già esigue risorse che, in quei Fondi, sono dedicate alle persone con disabilità»:

Leggi: Superando, 23/01/2023


domenica 22 gennaio 2022
Dai medici di famiglia agli infermieri, ecco tutte le carenze di personale che rischiano di frenare il Pnrr e far franare il Ssn. I numeri dell’Ocse
Oltre alle risorse economiche per garantire i servizi, mancano medici, infermieri e, in genere, c’è carenza di tutto il personale sociosanitario che dovrebbe occuparsi del rilancio del territorio, ma anche del riequilibrio dei servizi ospedalieri, a partire dai pronto soccorso. Ecco un’analisi Eurostat dei dati Ocse che mostrano il gap dell’Italia con gli altri Paesi Ue.
Il problema del personale è la prima tessera del puzzle da comporre per vedere realizzato il PNRR ed è l’allarme lanciato dalle Regioni: oltre alle risorse economiche per garantire i servizi, mancano medici, infermieri e, in genere, c’è carenza di tutto il personale sociosanitario che dovrebbe occuparsi del rilancio del territorio, ma anche del riequilibrio dei servizi ospedalieri, a partire dai pronto soccorso.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/01/2023


sabato 21 gennaio 2023
Ristrutturazione casa, perché la nuova direttiva Ue è irrealistica: mancano i fondi
Per constatare che una riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare che porti ai risultati auspicati dalla direttiva Ue è irrealistica (perché lo Stato non può permettersi di sovvenzionarla in misura generosa e molti privati non potrebbero fare fronte ai costi), bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare al 2019, a prima della pandemia, della guerra e dell’inflazione. Tirare indietro il calendario di tre anni ci consente di considerare il giro d’affari delle ristrutturazioni edilizie e delle riqualificazioni energetiche come lo standard in condizioni normali. I dati del 2020, infatti, non sono attendibili perché influenzati dai lockdown, quelli del 2021 e del 2022 sono “drogati” dal superbonus. Dunque, cominciamo.
Spesi 40 miliardi per le ristrutturazioni nel solo 2019

Leggi: Corriere della Sera, 21/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
Anziani, Fadoi: bene ddl delega, pronti a collaborare per loro presa in carico

“Il Disegno di legge delega in favore degli anziani approvato ieri dal Consiglio dei Ministri va nella strada giusta per migliorare l’assistenza alle fasce di popolazioni più fragili”. È quanto commenta il presidente della Fadoi, la società…
“Il Disegno di legge delega in favore degli anziani approvato ieri dal Consiglio dei Ministri va nella strada giusta per migliorare l’assistenza alle fasce di popolazioni più fragili”. È quanto commenta il presidente della Fadoi, la società scientifica della Medicina Interna, Francesco Dentali.
“Nella nostra recente survey abbiamo evidenziato come il problema della carenza di assistenza territoriale sia sanitaria che sociale sia molto grave e finisca per scaricarsi impropriamente sui reparti ospedalieri dove i nostri pazienti anziani stazionano oltre il dovuto.

Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
Non autosufficienza, i 5 pilastri della riforma che verrà

Lo schema di legge delega approvato ieri dal governo Meloni conferma in larga parte quello già approvato dal governo Draghi: già questa continuità su una riforma così attesa è una bella novità. Ma concretamente, come cambierà la vita degli anziani e delle loro famiglie? Su VITA i cinque pilastri della riforma, spiegati da cinque esperti
Il coraggio di non smontare. C’è il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente, che garantisca una governance unitaria ad ogni livello. C’è la semplificazione del meccanismo delle valutazioni necessarie per accedere ai servizi dedicati alla non autosufficienza: da 5 o 6 a una soltanto, multidimensionale e unificata. C’è la riforma dell’assistenza domiciliare, che dovrà integrare i due istituti esistenti, il Sad (servizio di assistenza domiciliare) e l’Adi (Assistenza domiciliare integrata) che non si chiamerà più Adiss come era stata battezzata nello schema di disegno di legge delega ma continua ad essere – questo è l’importante, non il nome – un’offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria, di durata e intensità adeguata ai bisogni.

Leggi: Vita, 20/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
Non autosufficienza, “il ddl cancella l’accompagnamento e crea un sistema parallelo”

L’intervento di Fondazione promozione sociale e Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, che elencano i punti critici del ddl. E chiedono di aprire “un confronto nel merito sul provvedimento che discrimina milioni di italiani negando il loro status di malati, sottraendo loro il diritto alla tutela della salute e annullando l’indennità di accompagnamento, sostituita con prestazioni sociali non garantite e gestibili da operatori privati”
La Fondazione promozione sociale onlus/Ets e il Csa – Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base, lanciano un appello al Parlamento dopo la “nefasta approvazione” da parte del Consiglio dei Ministri del ddl delega “Politiche in favore delle persone anziane” che, per le due realtà, “è in realtà una controriforma epocale che esclude dalle cure sanitarie e socio-sanitarie i malati cronici non autosufficienti (per ora anziani, ma con prevedibile estensione a tutti coloro che sono giudicati assimilabili)”.

Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
CGIL, su autonomia differenziata e presidenzialismo ci opporremo

Le priorità sono lotta alle disuguaglianze e promuovere centralità del Parlamento e partecipazione democratica
Garantire i diritti fondamentali in tutto il Paese e restituire centralità alla rappresentanza democratica e al Parlamento. Queste le priorità che la Cgil ha contrapposto ai provvedimenti di politica istituzionale annunciati dal Governo su autonomia differenziata e presidenzialismo, nell’iniziativa pubblica che si è svolta questa mattina presso la sede della Confederazione. Iniziativa introdotta dal segretario confederale Christian Ferrari e conclusa dal segretario generale Maurizio Landini. Sono intervenuti anche Gaetano Azzariti, Presidente associazione “Salviamo la Costituzione: aggiornarla non demolirla”, Rosy Bindi, Presidente onorario Associazione “Salute diritto fondamentale”, Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale e Mario Pianta, Professore alla Scuola Normale

Leggi: Cgil, 20/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
Il canone di locazione costa in media il 25% in più rispetto all’anno scorso

E’ del 25 per cento, in media, l’aumento registrato in Italia dai canoni di locazione di un appartamento.
Considerando il classico contratto di locazione ordinario di lunga durata (4+4) stipulato tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 nelle principali città metropolitane e giunto quasi a scadenza, chi intendesse rinnovare potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio di queste proporzioni.
I rincari nelle città
Il valore degli aumenti registrati dai canoni di locazione può arrivare fino a +35,3% a Firenze, +28,5% a Bologna e +28,4% a Genova. Mentre a Roma e Milano si registra una crescita inferiore al 20 per cento, in quanto otto anni fa gli affitti erano già mediamente più alti rispetto alle altre città.
E si parla soltanto di contratti di affitto, spese escluse.

Leggi: Quotidiano del Condominio, 20/01/2023


venerdì 20 gennaio 2023
Giovani caregiver, sono tanti ma restano invisibili

Fin dall’adolescenza si prendono cura dei genitori con problemi fisici o psichiatrici, ma anche dei propri fratelli malati. Per l’Istat sono il 7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni. Di loro si parla oggi in un convegno organizzato a Milano dall’associazione Young Care Italia
L’immagine di un caregiver è spesso associata a quella di una donna adulta, più o meno giovane a seconda che sia madre di figli piccoli o già grandi e, talvolta, figlia lei stessa di genitori anziani. Quasi mai, invece, si pensa che una anche una persona giovane possa trovarsi nella necessità di prendersi cura di un padre o di una madre con malattie croniche, problemi fisici o di salute mentale, dipendenze da alcol o da droghe. Sono molte le situazioni che vedono impegnati i giovani caregiver: a volte si occupano di un fratello o di una sorella con disabilità, come avviene nel caso dei cosiddetti sibling, oppure sono ragazzi di seconda generazione, che fin da giovani si trovano a dover supportare le proprie famiglie, in difficoltà rispetto alla burocrazia, le visite mediche, la vita quotidiana in un paese straniero.

Leggi: Redattore Sociale, 20/01/2023


giovedì 19 gennaio 2023
Anziani non autosufficienti in strutture per autosufficienti, Grusol denuncia: “Illegittimo”

Il Gruppo Solidarietà delle Marche si rivolge alla Regione e all’Asur, ricordando che nelle strutture per autosufficienti non è presente personale sanitario e l’assistenza è di circa 20 minuti al giorno: “Un anziano non autosufficiente non potrà avere qui un’assistenza adeguata, a meno che non la paghi di tasca propria. Faremo segnalazione ai Nas”
Gli anziani non autosufficienti non possono essere inseriti in strutture per autosufficienti, perché qui non ricevono l’assistenza di cui hanno bisogno: è quanto denuncia il Gruppo Solidarietà delle Marche, rivolgendosi alla Regione e all’Asur e annunciando che, in assenza di riscontro, “verrà fatta segnalazione ai Nas ai fini delle opportune verifiche”.
Poiché, a dispetto di quanto previsto, continuano gli ingressi in queste strutture di anziani non autosufficienti la cui presenza si può stimare in circa 65/70% sul totale dei posti presenti, Grusol ha indirizzato una lettera ai referenti istituzionali, ribadendo “l’illegittimità di tali comportamenti, che richiamano precise responsabilità in capo alle Unità valutative distrettuali.

Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023


giovedì 19 gennaio 2023
Pensioni, un tavolo senza risposte

Delusione dei sindacati dopo l’incontro con il governo. Landini: “Non è andato bene. Inascoltate le nostre richieste”
L’incontro tra governo e sindacati sulle pensioni “non è andato bene”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del confronto tra esecutivo e parti sociali avvenuto oggi, 19 gennaio, alla presenza, tra gli altri, della ministra del Lavoro Marina Calderone.
Disponibilità generica al confronto
I rappresentanti del governo Meloni hanno dato a Cgil, Cisl e Uil una “disponibilità generica ad avviare dei tavoli di confronto – spiega Landini -. Ci hanno indicato un primo incontro l’8 febbraio su giovani e donne, ma non abbiamo avuto nessuna risposta sui tempi con cui fare questo confronto, che per noi va fatto rapidamente, prima che venga realizzato il Def, perché serve capire se ci sono o no le risorse e la volontà politica di realizzare la riforma della legge Fornero”.
Le richieste di Cgil, Cisl e Uil

Leggi: Collettiva, 19/01/2023


giovedì 19 gennaio 2023
Anziani non autosufficienti, il Governo prosegue nel segno della domiciliarità

Il Consiglio dei ministri eredita e riprende il disegno di legge delega ereditato dal precedente Governo e apporta le sue modifiche. Il viceministro Bellucci: “Il nostro principio guida è l’assistenza domiciliare: la casa dovrà essere il luogo di cura, di protezione e di aiuto alle persone anziane”. Cisl: “Positiva notizia. Attendiamo l’apertura di un confronto”
La legge delega sulla non autosufficienza degli anziani arriva in Consiglio dei ministri. Un disegno di legge delega ereditato dall’attuale Esecutivo dal precedente Governo Draghi, che lo approvò nell’ultima riunione del Cdm del 12 ottobre scorso.
In questo senso, Maria Teresa Bellucci, viceministro per il Lavoro e le Politiche sociali, ha affermato: “Il Governo Meloni ritiene prioritario affrontare la materia dell’assistenza socio-sanitaria alle persone non autosufficienti anziane. L’Italia è la prima nazione in Europa per numero di anziani, la seconda nel mondo. E questi dati ci dicono che assolutamente non si può fare un passo indietro ma si deve riformare un sistema di assistenza che sia vicino alle persone. Ovviamente il nostro principio guida sarà l’assistenza domiciliare: la casa dovrà essere il luogo di cura, di protezione e di aiuto alle persone anziane”.

Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023


giovedì 19 gennaio 2023
Lavoro di cura, Acli: “Serve un bonus vero. E maggiori detrazioni per le famiglie”

L’associazione: “Se da una parte gli aumenti di stipendio per chi si occupa di lavoro di cura sono legittimi e assolutamente giusti, dall’altra parte non è stata presa nessuna contromisura per venire incontro alle famiglie che già si trovano spesso in situazioni già molto pesanti e complicate non solo economicamente. Non si può trasformare la questione in una guerra tra poveri, ma è necessario chiamare in causa il grande assente, lo Stato”
“La corsa all’inflazione, che in questo momento, già molto delicato, rischia di impoverire ulteriormente le famiglie e i più fragili, è un problema molto grave a cui il Governo non sta dando ancora risposte concrete”. Così le Acli nazionali in una nota diffusa a margine della Direzione nazionale che si è conclusa ieri sera a Roma.
“La decisione di non prorogare gli sconti sulle accise sui carburanti rischia di avere effetti negativi immediati sull’inflazione. Certamente non aiuta neanche il mancato accordo tra sindacati e sigle datoriali per quanto riguarda il Contratto Nazionale del Lavoro domestico – continuano le Acli -: se da una parte, infatti, gli aumenti di stipendio per chi si occupa di lavoro di cura sono legittimi e assolutamente giusti, dall’altra parte non è stata presa nessuna contromisura per venire incontro alle famiglie che già si trovano spesso in situazioni già molto pesanti e complicate non solo economicamente.

Leggi: Redattore Sociale, 19/01/2023


giovedì 19 gennaio 2023
Senza fissa dimora respinto da clinica, il sindacato insorge

Accade a Palermo. La Fp Cgil: “Cittadino privato del diritto alla cura, aprire un’indagine”
“Èun gravissimo atto di discriminazione, quello che è accaduto ieri presso la Casa di cura Latteri, a discapito di un nostro concittadino di 67 anni, C.M., con un femore rotto a causa di un incidente automobilistico, ‘colpevole’ di essere un ‘senza fissa dimora’, un‘analfabeta’ e per questo respinto dalla clinica”.
La Fp Cgil Palermo, con il segretario generale Giovanni Cammuca, il segretario medici e dirigenti servizio sanitario Domenico Mirabile e la responsabile aziendale medici dell’Aoup “P. Giaccone” Monica Lunetta, denunciano l’accaduto, giudicandolo “una spia delle nefaste conseguenze della politica, che favorisce le esternalizzazioni, la privatizzazione e la sistematica demolizione del servizio sanitario nazionale, i cui principi di universalità, uguaglianza ed equità vengono così barbaramente umiliati”.

Leggi: Collettiva, 19/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Anziani che non si riescono a dimettere. Italia Longeva su indagine Fadoi: “È una vera emergenza”

Il presidente Bernabei commenta la survey realizzata dalla Società scientifica di medicina interna: “Italia molto indietro per cure a casa: ne beneficiano meno di 3 over-65 ogni 100. Servono dialogo ospedale-territorio e una formidabile assistenza domiciliare”
Per fronteggiare l’emergenza degli anziani “bed blocker”, quelli che non si riesce a dimettere dall’ospedale perché non hanno assistenza a casa, incidendo sui costi delle strutture, serve una “cabina di regia” che imposti un dialogo tra ospedale e territorio con maggiori investimenti per l’assistenza territoriale.
“L’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di anziani che beneficiano di cure a casa, con meno di 3 over-65 su 100 (il 2,7%) che ricevono assistenza domiciliare (ADI), a fronte di una media europea che non va sotto il 7% e con punte fino al 20%”, dichiara Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, commentando i dati diffusi dalla società scientifica dei medici internisti (Fadoi), secondo i quali circa un milione di anziani rimarrebbe nei reparti degli ospedali in media una settimana in più rispetto alla data di dimissione stabilita dal medico.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Pnrr. Dalle Case della Comunità all’Assistenza domiciliare integrata. Ecco tutti gli obiettivi della Mission 6 Salute da raggiungere nel 2023

Nei primi due anni di attuazione del Piano seppur tra mille difficoltà l’Italia sulla Salute ha raggiunto tutti gli obiettivi. Ma le sfide non sono finite e per quest’anno vanno completate 3 milestone (fondamentali per lo sblocco delle risorse Ue) e 17 target. Le scadenze variano tra marzo e fine dicembre. Ecco tutti i progetti che dovranno essere portati a termine.
Tra fondi europei e nazionale il Pnrr Salute vale circa 20 miliardi di euro e rappresenta indubbiamente un’opportunità d’investimento importante per potenziare il Servizio sanitario nazionale. Come noto il raggiungimento degli obiettivi è legato lo sblocco delle risorse per proseguire nel Piano. Fin ora, seppur con mille difficoltà, l’Italia per la Missione 6 Salute ha raggiunti tutti gli obiettivi previsti sia per il 2021 che per il 2022. Per quanto riguarda il 2021 sono state raggiunte tutte e 10 le milestone e il target richiesto. Per quanto riguarda invece gli obiettivi per il 2022 (20 milestone e 8 target) sono stati tutti raggiunti.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Aggiornamento salariale per badanti e colf: chi vince e chi perde

Il 16 gennaio pare conclusa la vicenda dell’aggiornamento salariale annuo delle retribuzioni del lavoro domestico con attuazione alla lettera di una norma che costituisce l’ultima scala mobile vigente nel sistema contrattuale italiano. Si tratta dell’Art. 38 del Contratto nazionale scaduto il 31 dicembre scorso che prevede un adeguamento dei salari “secondo le variazioni del costo della vita……. rilevate da ISTAT al 30 novembre di ogni anno”. Ciò sulla base del lavoro di una Commissione Nazionale prevista dall’Art. 45 “composta dai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e dalle Associazioni dei datori di lavoro” convocata e presieduta dal Ministero del Lavoro il quale è delegato “dopo la terza convocazione, in caso di mancato accordo o in assenza delle parti”,……..” a determinare la variazione periodica della retribuzione minima……. in misura pari all’80% della variazione del costo della vita”. 100% per i valori convenzionali del vitto e dell’alloggio.

Leggi: Il Diario del Lavoro, 18/01/2023


martedì 17 gennaio 2023
Case green, il relatore della direttiva Ue: «Ampi margini ai singoli Stati su modalità e interventi»

Il relatore alla Direttiva sull’efficienza energetica: nessun limite a vendita e affitto d’immobili inquinanti
Ciarán Cuffe è relatore nel Parlamento europeo della proposta di direttiva sull’efficienza energetica degli immobili, attualmente in discussione a livello comunitario. L’europarlamentare ecologista irlandese è in prima linea: attualmente sta lavorando perché l’assemblea adotti una propria posizione negoziale; in futuro dovrà affrontare il negoziato con il Consiglio. Parlando al Sole 24 Ore, il deputato 59enne ha voluto fare chiarezza su alcune incomprensioni circolate in Italia, nella scia di un dibattito alquanto confuso.
Cominciamo dalle premesse. Quale è l’obiettivo di questa direttiva?
Il testo fa parte del progetto Fit for 55, con cui l’Unione europea vuole ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990. In media, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% dell’emissione di gas nocivi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/01/2023


martedì 17 gennaio 2023
Casa, l’addio progressivo al Superbonus incompatibile con gli obiettivi green dell’Europa

L’impatto della direttiva Ue sull’efficienza energetica. Con agevolazioni più basse la riqualificazione pesante degli edifici è penalizzata
Gli obblighi europei marciano in una direzione, mentre il Governo cammina in quella opposta. I nuovi obiettivi ipotizzati dalla direttiva europea sulle case green (classe energetica E al 2030 per gli immobili residenziali, e poi classe D) rischiano di essere irraggiungibili per l’Italia. Impossibile farcela in questi tempi e senza una politica di agevolazioni adeguate e di lungo periodo: lo ha sottolineato anche l’Ance, attraverso la sua presidente, Federica Brancaccio (si veda Il Sole 24 Ore del 15 gennaio). Così, analizzando la questione dal lato delle agevolazioni per le ristrutturazioni, l’abbandono progressivo del superbonus mette, già in partenza, una pesante ipoteca, in negativo, su questi obiettivi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 17/01/2023


martedì 17 gennaio 2023
Inflazione: con l’attuale tasso ricadute di 3.456 euro annui a famiglia. Urgenti misure di contrasto alla crescita delle disuguaglianze

Inflazione: con l’attuale tasso ricadute di 3.456 euro annui a famiglia. Più forte il peso per le famiglie meno abbienti. Urgenti misure di contrasto alla crescita delle disuguaglianze.
L’Istat aggiorna le stime del tasso di inflazione che, a dicembre 2022, si attesta al +11,6%. Confermato al +8,1% il tasso del 2022.
Mediamente, il tasso di inflazione a questo livello determina ricadute per ogni famiglia di 3.456,80 euro annui.
Un dato già di per sé allarmante, che incide, come sottolinea lo stesso Istituto di Statistica, soprattutto sulle fasce più deboli e sui nuclei meno abbienti: nel 2022 l’impatto dell’inflazione è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa, attestandosi al +12,1% per queste ultime, contro il +7,2% per quelle con maggiore capacità di spesa.

Leggi: Forum Terzo Settore, 17/01/2023


REGIONI:

martedì 24 gennaio 2023
Rsa, aumenta la quota sanitaria per non-autosufficienti: 2,63 milioni alle Asl

Firenze: Aumenta, a distanza di undici anni dall’ultimo adeguamento, la quota sanitaria a carico del Sistema sanitario regionale a favore dei degenti non autosufficienti ospiti nelle Rsa. Lo prevede una delibera, presentata dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, approvata dalla Giunta regionale nella seduta di oggi.
Il totale delle nuove risorse messe a disposizione delle tre Aziende sanitarie territoriali della Toscana ammonta a 2,63 milioni di euro, che serviranno a finanziare l’aumento della quota capitaria a 54 euro al giorno rispetto ai 53,32 attuali. Si tratta di un provvedimento che interviene non solo a fronte dei perduranti effetti della pandemia, ma anche dei maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche.

Leggi: Maremma News, 24/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Liste d’attesa. In Veneto è un algoritmo che decide la classe di priorità. Garante privacy avvia istruttoria

L’Autority ha inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha “inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Pasian di Prato (UD), uno sportello a sostegno degli anziani

Si chiama “Progetto Insieme” ed è il nuovo sportello comunale di servizio che aiuterà, già da questa settimana, i cittadini anziani di Pasian di Prato, Colloredo di Prato e Passons ad affrontare le tante situazioni non gestibili da chi non ha una rete familiare o amicale di supporto. «Si tratta di una iniziativa – spiega Lucio Riva, assessore comunale alla sanità e alle politiche sociali – che si potrà avvalere della più grande e rappresentativa associazione operante sul territorio, vale a dire l’Auser (quasi 400 soci), la stessa che gestisce l’Università dell’età libera “Gino del Forno”, in modo da dare sostanza al concetto di sussidiarietà, cioè, in questo caso, avvalersi dei soggetti più prossimi alle necessità di presa in carico».

Leggi: Auser, 18/01/2023


mercoledì 18 gennaio 2023
Senza dimora, due morti a Roma. Astalli: “Serve presa in carico immediata”

Padre Camillo Ripamonti ritiene urgente stringere le maglie della rete sociale di prossimità: “La strada è purtroppo ancora l’unica casa possibile per troppe persone in stato di bisogno”
“Nonostante lo sforzo significativo della Giunta Capitolina di implementare e potenziare il sistema cittadino di accoglienza in favore di persone senza fissa dimora, ancora in troppi rischiano di morire di freddo e di stenti in città”. Lo sottolinea padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli esprimendo profondo cordoglio per la morte di due uomini senza dimora a Roma.

Leggi: Redattore Sociale, 18/01/2023


lunedì 16 gennaio 2023
Veneto. SUNIA e CGIL su emergenza abitativa in regione

Con la recente approvazione del Bilancio dello Stato il Governo ha cancellato le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico e ai morosi incolpevoli. Una misura a dire poco irresponsabile contro persone e famiglie che già non sanno come fare fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo, a quelli dell’energia e del gas, persone e famiglie a cui per ultimo il governo ha regalato un significativo aumento dei carburanti non rinnovando il taglio delle accise.
Se a tutto questo si aggiunge lo sblocco degli sfratti che nella nostra regione riguarda centinaia di famiglie si comprende come sia diventata drammatica l’emergenza abitativa che scarica i suoi enormi costi sociali sulle fasce sociali più disagiate, lavoratori precari e giovani coppie con lavori non stabili facendo aumentare il numero delle persone povere e una parte dello stesso ceto medio che subisce un forte peggioramento delle condizioni economiche e di vita.

Leggi: Sunia, 16/01/2023


giovedì 12 gennaio 2023
Casa, Modena affronta emergenza con co-housing e residence sociale

Un residence sociale per le famiglie in emergenza abitativa e quattro alloggi del co-housing per l’autonomia di adulti privi di una rete parentale. Sono i due progetti sperimentali avviati qualche anno fa dal Comune di Modena per i quali, nei prossimi giorni, saranno pubblicati gli avvisi pubblici rivolti a soggetti del Terzo settore interessati a rilevarne la gestione. Per l’amministrazione si prevede una spesa di circa 180.000 euro. Nel residence sociale sono in particolare disponibili otto alloggi per soluzioni temporanee a famiglie sotto sfratto, a tariffe calmierate. Gli appartamenti saranno assegnati per sei mesi rinnovabili per ulteriori sei e l’accesso avverrà sulla base della progettazione realizzata dal Servizio sociale territoriale.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023


IN AGENDA:

Milano. Casa: passato, presente e futuro. Iniziativa il 6 febbraio dalle ore 15 c/o Cgil Milano, per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione del SUNIA

In occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione del SUNIA, che ricorre quest’anno, il SUNIA di Milano ha organizzato un’iniziativa che si terrà il 6 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, c/o Cgil Milano, in corso di Porta Vittoria 43, sala Buozzi, per celebrare questa ricorrenza.
– la locandina in formato pdf

Leggi: Sunia


Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master

Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Leggi: Vita


Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Non lasciare indietro nessuno in un mondo che invecchia

L’invecchiamento della popolazione è un trend sempre più condiviso da molti Paesi del mondo: non solo economie avanzate, ma anche economie emergenti. Dopo Giappone e Corea, l’Italia è il Paese che registra il più rapido invecchiamento della popolazione, con 37 persone di età superiore ai 65 anni ogni 100 individui in età lavorativa (15-64 anni) nel 2022 e saliranno a 65 entro il 2050. Nello stesso periodo, la quota di ultraottantenni dovrebbe aumentare dal 3,7% al 7,5%.
In Italia e, in generale, in Europa, il rilancio di sviluppo post pandemia – che non può che coincidere con la fase di transizione energetica, ambientale e in campo tecnologico – sta dunque avvenendo, a differenza del dopoguerra, in una società con una netta prevalenza di popolazione anziana. Secondo l’OCSE: il numero di persone di età superiore ai 65 anni per ogni persona in età lavorativa raddoppierà nella maggior parte dei paesi del G20 entro il 2060 e la quota di persone di età pari o superiore a 85 anni aumenterà ancora più rapidamente.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Benessere: quale relazione c’è tra l’edificio, l’ambiente di lavoro e la salute – sicurezza
Le infrastrutture edilizie giocano un ruolo importante per la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori poiché edifici e spazi di lavoro consentono e condizionano le attività e i comportamenti ad essi associati, al pari degli impianti e delle attrezzature rappresentando, nello stesso tempo, oltre al contesto fisico nel quale la produzione si realizza, anche veri e propri mezzi di supporto, necessari alla qualità e all’efficienza della produzione.
È ormai appurato che aspetti tecnici dell’edificio e l’ambiente architettonico possano avere effetti specifici sulla salute fisica, sociale e mentale degli occupanti, nonché sul loro benessere.
Ma, ad oggi, manca un quadro normativo organico che tratti in modo approfondito e non disomogeneo tali argomenti. Da ciò deriva la difficoltà di effettuare una valutazione comprensiva di tutti i fattori di rischio connessi agli aspetti fisici degli edifici e degli ambienti di lavoro.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


C40: le idee dei giovani per la trasformazione delle città

Dopo il successo della scorsa edizione, C40 ha lanciato un nuovo progetto di Students Reinventing Cities in 12 città in tutto il mondo. Students Reinventing Cities, promosso dalla Rete di Sindaci di quasi 100 città nel mondo che collaborano per creare spazi urbani più sostenibili, offre un’opportunità unica per accademici e studenti di collaborare con le città globali per immaginare un futuro urbano più sostenibile e inclusivo, ripensando a come i quartieri identificati dalle città sono pianificati e progettati e sviluppando soluzioni trasformative in linea con il concetto di città di 15 minutI (ecologia, prossimità, solidarietà e partecipazione).
Per la prima volta nel suo genere, la competizione è stata guidata da C40 Cities, la rete globale di città impegnate in un’audace azione per il clima.ed è dedicata alla trasformazione delle città di fronte alla crisi climatica, promuovendo una collaborazione attiva tra le città e il mondo accademico.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Umberto Galimberti: “Invecchiare è un disastro”

Il filosofo: «I nonni non possono sostituire i genitori, anche se il mito del denaro ce lo fa credere. Facciamo l’elogio della terza età, ma gli anziani non sono mai stati tanto disprezzati”
L a donna più vecchia del mondo è morta il 18 gennaio scorso. Si chiamava Suor Andrè, viveva in una casa di riposo a Tolone, nel sud della Francia, e aveva 118 anni. Età ammirevole, ma non incredibile, almeno non per noi, abitanti della “età dei nonni”, come l ‘Economist ha definito il nostro tempo e, soprattutto, quello che verrà. La vecchiaia si allunga: dura, almeno nei Paesi più avanzati, vent’anni. L’infanzia, invece, si ritrae: i bambini sono sempre meno, quasi ovunque, persino in Cina, che quest’anno ha registrato il tasso di natalità più basso di sempre. «Non vedo ragioni di giubilo», dice a La Stampa il professor Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista. Bene o male che ci faccia, brutto o bello che sia, questo è il fatto: l’umanità non gattona, arranca. Ma, ammesso che il passo della vecchiaia sia l’arrancare, è vero che la sola strada percorribile arrancando sia quella del deperimento? Di certo lo è stato finora, per una combinazione di fattori e condizionamenti ambientali e culturali.

Leggi: La Stampa


Un laboratorio per l’invecchiamento attivo: “Il cervello felice”

Sarah Noemi Bonomi e Sara Benelli presentano “Il cervello felice”, un intervento psico-sociale di promozione e prevenzione del benessere nella terza età che vuole costituire un’opportunità di trasformazione positiva e di valorizzazione di uno stile di vita attivo. di Sara Benelli (Psicologa e psicoterapeuta ), Sarah Noemi Bonomi (Psicologa del benessere e dell’empowerment)
Oggi la ricerca sull’affettività e le competenze emotive degli anziani è sostenuta dalla prospettiva scientifica del benessere nella terza età, che si propone di valorizzare l’emotività positiva e promuovere uno stile di vita attivo (active ageing1).
L’importanza degli interventi psicosociali
Diversi fattori correlati al funzionamento sociale possono influenzare il rischio e il decorso delle demenze. Per esempio, l’isolamento sociale espone a una maggiore produzione di cortisolo, principale ormone del sistema dello stress (Boss et al., 2015), implicato in una serie di processi fisiologici che espongono a un maggior rischio di demenza. Allo stesso tempo, l’impoverimento della rete sociale influenza la riserva cognitiva che a sua volta ha effetti sulla beta amiloide, principale sostanza coinvolta nella malattia di Alzheimer (Yaffe et al., 2011).

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Legge di Bilancio 2023: sotto la lente Inca le ricadute

Tutela individuale e tutela collettiva devono marciare insieme per avviare una nuova fase di rivendicazioni che mirino a contrastare disuguaglianze, precarietà e povertà, sconfiggendo ogni tentativo di arretramento dei diritti del lavoro e di cittadinanza. Con questo intento, espresso dal presidente Inca, Michele Pagliaro, si è concluso l’incontro seminariale sull’ultima legge di bilancio che si è svolto questa mattina su iniziativa del patronato della Cgil.
Un incontro-confronto tra i sindacalisti di patronato e della Cgil per analizzare in modo approfondito le misure contenute nell’ultima manovra finanziaria e le sue ricadute. Confermando complessivamente il giudizio negativo, gli intervenuti hanno passato al setaccio ogni provvedimento, sottolineando come politicamente questo Governo abbia voluto soprattutto rivolgersi al proprio corpo sociale, rappresentando quindi solo gli interessi di imprese e autonomi benestanti, dimenticandosi completamente delle promesse fatte in campagna elettorale sulla precarietà, sui bassi salari e sul potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione eroso dall’inflazione.

Leggi: Inca


Bonus mobili, ecco la lista dei beni agevolati e le regole – di Giuseppe Latour

L’agenzia delle Entrate ha appena pubblicato la guida aggiornata al bonus mobili. Nel testo sono riepilogate tutte le regole per accedere all’agevolazione, aggiornate alle ultime modifiche portate dalla manovra
Escluso l’acquisto di porte, pavimenti e tende. Mentre rientrano frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici. Il tetto di spesa per il 2023 è di 8mila euro, appena modificato dalla legge di Bilancio 2023. E, a partire dal 2024, sarà tagliato a 5mila euro. L’agenzia delle Entrate ha appena
pubblicato la guida aggiornata al bonus mobili. Nel testo sono riepilogate tutte le regole per accedere all’agevolazione, aggiornate alle ultime modifiche portate dalla manovra.
Acquisti da collegare a una ristrutturazione
La detrazione è del 50% e vale per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Fondamentale, quindi, che ci sia un collegamento con la ristrutturazione principale: il bonus «spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio». Al momento, l’agevolazione è prorogata fino al 2024.

Leggi: Il Sole 24 Ore


 

 

 

 

 

“Oggi il sindacato deve rivendicare anche il diritto di accesso alle cure”

Antonio Pizzinato che è stato negli anni Ottanta segretario generale della Cgil è intervenuto al 18° congresso della Camera del lavoro di Varese
A 90 anni Antonio Pizzinato, che è stato segretario generale della Cgil dal 1986 al 1988, ha ancora la schiena dritta, un pensiero lucido e un volto ieratico che incute una certa soggezione. Nel suo nuovo libro “Eravamo il sindacato” (Homeless Book), in conversazione con Carlo Stelluti, ripercorre la sua lunga avventura sindacale, durata 77 anni.

Leggi: Varese News


NEWS:

lunedì 16 gennaio 2023
Il nostro welfare è a rischio: 130 organizzazioni della società civile scrivono al Governo

Le associazioni di “Per un Nuovo welfare” scrivono: «Abbiamo atteso con buon auspicio le decisioni politiche espresse nella manovra Finanziaria 2023 e nei primi provvedimenti legislativi sulle materie di nostro interesse. Oggi, purtroppo, ci sentiamo profondamente delusi. Chiediamo un incontro urgente»
Ecco alcuni passaggi della lettera inviata a Giorgia Meloni e ai presidenti di Senato e Camera
Abbiamo atteso con buon auspicio le decisioni politiche espresse nella manovra Finanziaria 2023 e nei primi provvedimenti legislativi sulle materie di nostro interesse.
Oggi, purtroppo, ci sentiamo profondamente delusi.
Siamo oltre 130 organizzazioni della società civile e degli enti del Terzo settore: chiediamo alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, di essere ascoltati in merito alla costruzione delle nuove politiche di welfare, secondo il principio di sussidiarietà presente nella nostra Costituzione e alla luce dei valori espressi nella riforma del Terzo settore che è stato ancora una volta penalizzato nelle misure contro il caro bollette approntate per tutti gli altri settori.

Leggi: Vita, 16/01/2023


lunedì 16 gennaio 2023
Case green, contro la mina 2030 battaglia all’Europarlamento

Il governo è pronto a dare battaglia contro la nuova direttiva Ue per le case green che prevederebbe, stando alle ultime bozze, una doppiaLa direttiva in cantiere. Maggioranza italiana in trincea, da Ppe, conservatori e sovranisti a Strasburgo pioggia di 1.500 emendamenti, voto in commissione il 9 febbraio. Salvini: ennesima scelta contro l’Italia
Il governo è pronto a dare battaglia contro la nuova direttiva Ue per le case green che prevederebbe, stando alle ultime bozze, una doppia stretta con l’obbligo di passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali dei 27 Paesi membri entro il 2030 e, prima del 2033, alla classe D. Ieri a tuonare contro Bruxelles è stato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ha parlato «di ennesima scelta europea» contro l’Italia: «Ci opporremo, nel nome del buon senso e del realismo, come governo ma soprattutto come italiani: la casa è un bene prezioso, frutto dei sacrifici di una vita, luogo di memorie e affetti». A preoccupare, dunque, è il doppio step – peraltro ammorbidito rispetto alle prime versioni del testo (in cui si stabilivano uno snodo intermedio già nel 2027 e classi energetiche più elevate per il duplice obbligo) -, che rischia di trasformarsi in una stangata per le tasche degli italiani.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 16/01/2023


lunedì 16 gennaio 2023
Disuguaglianze in crescita in Italia e nel mondo. L’allarme di Oxfam

La denuncia nel nuovo rapporto diffuso per l’apertura del World Economic Forum di Davos. “In Italia, i super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari, a fine 2021, della ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% degli italiani più poveri”
Per la prima volta in 25 anni aumentano simultaneamente estrema ricchezza ed estrema povertà. È quanto emerge da La disuguaglianza non conosce crisi, il nuovo rapporto pubblicato oggi da Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. Secondo l’organizzazione, nel biennio pandemico 2020-21, l’1% più ricco ha visto crescere il valore dei propri patrimoni di 26mila miliardi di dollari, in termini reali, accaparrandosi il 63% dell’incremento complessivo della ricchezza netta globale (42mila miliardi di dollari), quasi il doppio della quota (37%) andata al 99% più povero della popolazione mondiale. Battuto dunque il record dell’intero decennio 2012-2021, in cui il top-1% aveva beneficiato di poco più della metà (il 54%) dell’incremento della ricchezza planetaria.

Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023


domenica 15 gennaio 2023
Ferrari: «Sulle pensioni il governo ci ascolti»

Il segretario confederale della Cgil anticipa a “pensionipertutti.it” le richieste in vista dell’incontro del 19 gennaio
Come cambiano le pensioni? In vista del prossimo incontro tra governo e sindacati che si terrà il 19 gennaio sul portale pensionipertutti.it il segretario confederale della Cgil ha rilasciato un’intervista anticipando le richieste che i sindacati metteranno sul tavolo dell’esecutivo, soprattutto su Quota 41 e proroga opzione donna.
Legge di bilancio, giudizio negativo
Ferrari è critico sul giudizio complessivo relativo alla legge di bilancio, anche per quanto concerne le misure previdenziali, che sono “limitate, insufficienti e, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, addirittura peggiorative rispetto al quadro normativo vigente nel 2022. Infatti, nonostante gli impegni assunti dal governo sul coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e sull’apertura di un confronto di merito e preventivo, si è intervenuto in maniera unilaterale”.
Pensioni, nulla è cambiato
Secondo l’esponente sindacale nulla è cambiato rispetto al passato: “Dal primo gennaio, di fatto, la legge Fornero continuerà a essere in vigore come e più di prima: altro che 41 anni di contribuzione per tutti, a prescindere dall’età. Nemmeno opzione donna il governo ha voluto prorogare con i requisiti previgenti”.

Leggi: Collettiva, 15/01/2023


domenica 15 gennaio 2023
Ospedali come rifugi per un milione di anziani soli

Ricoveri prolungati di 7 giorni: “Non hanno nessuno, risolviamo un problema sociale”
A casa non c’è nessuno che li aspetta. E loro, nonostante le dimissioni dall’ospedale, non hanno le forze per badare a se stessi, lavarsi, rifare il letto e fare la spesa dopo il periodo del ricovero. Figuriamoci provvedere alle medicazioni personali o alle iniezioni. Per questo un milione di anziani soli resta in reparto un po’ più del dovuto, accuditi dagli infermieri e coccolati da quel via vai di medici e assistenti che, in fondo in fondo, non vorrebbero lasciare. In media la degenza viene prolungata di una settimana in più, una forma di umanità assolutamente empatica e necessaria. Ma colmare la mancanza di assistenza a casa di così tanti anziani, costa parecchio: sia perché si tengono occupati «inutilmente» posti letto (cioè 712 euro al giorno a postazione), sia perché si incide sui costi delle strutture.

Leggi: Il Giornale, 15/01/2023


sabato 14 gennaio 2023
Casa green per ridurre i consumi, entro 7 anni solo abitazioni ecologiche: ecco le nuove regole e tutto quello che c’è da sapere

Nel mirino gli edifici responsabili del 36 per cento delle emissioni a effetto serra raffica di emendamenti per bloccare il provvedimento, ma si punta all’ok entro il semestre
Casa dolce casa. Per molti, ma non per tutti gli europarlamentari, decisi a rivedere in modo ancor più severo le regole per renderla più sostenibile in tempi di penuria energetica. La proposta di direttiva sull’efficienza energetica in edilizia, presentata a dicembre 2021 e attualmente in esame in Parlamento, vede l’Eurocamera orientata a stringere le maglie rispetto al testo originale della Commissione europea, velocizzando i tempi richiesti per le ristrutturazioni. Orientamenti che vedono una levata di scudi, e la presentazione di 1.568 emendamenti a mo’ di ostruzionismo per proposte che hanno mandato su tutte le furie gli esponenti italiani del centrodestra, che promettono battaglia. Il dibattito si preannuncia dunque incandescente.

Leggi: La Stampa, 14/01/2023


sabato 14 gennaio 2023
Uno, nessuno, centomila. La fatica di essere senza dimora

L’Istat con il nuovo censimento ha rilevato che nel 2021 i senza dimora in Italia sono quasi centomila. Ma il dato si basa solo sulle residenze anagrafiche fittizie. La fio.PSD rileva che per quanto importante la fotografia è parziale, perché il dato è sottostimato e tiene fuori le persone che vivono in condizioni di grave povertà che non risultano in anagrafe
«Una è quella che quasi ogni giorno ci segnalano cittadini sensibili, nessuno sono tutti gli altri perché invisibili per la società, centomila il recente dato Istat basato sulle residenze fittizie». Bisogna partire da questa provocazione di pirandelliana memoria lanciata dalla Fio.PSD – Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora – per approfondire meglio i freddi numeri con cui l’Istat nei giorni scorsi ha fotografato la situazione dei senza tetto in Italia. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, al 31 dicembre 2021 sono 96.197 le persone senza dimora iscritte in anagrafe. Di queste, solo il 38% è rappresentato da cittadini stranieri provenienti in oltre la metà dei casi dal continente africano. Ma questo censimento rappresenta una parziale verità, perché non vuole dire che tutte queste persone, quasi diecimila appunto, siano esattamente dei senza dimora, uomini e donne che vivono in strada, nei dormitori, sulle panchine, negli androni dei palazzi o nelle sale d’attesa delle stazioni ferroviarie.

Leggi: Vita, 14/01/2023


venerdì 13 gennaio 2023
Anziani: isolamento sociale, fattore di rischio per la demenza. Può combatterlo la tecnologia

La tecnologia può aiutare gli anziani a uscire dall’isolamento sociale, acclarato fattore di rischio per la demenza. E’ quanto suggeriscono due studi USA che hanno osservato oltre 5 mila over 65 per nove anni. Mandare mail o messaggi dal cellulare può ridurre del 31% il rischio di andare incontro a isolamento sociale.
Due studi pubblicati sul Journal of the American Geriatric Society hanno evidenziato che l’isolamento sociale è un fattore di rischio sostanziale per la demenza tra gli over 65 e hanno identificato nella tecnologia una risorsa efficace per intervenire. I due studi, basati sui dati dal National Health and Aging Trends Study, sono stati condotti da ricercatori della Johns Hopkins Medicine e della Bloomberg School of Public Health di Baltimora.
Le due ricerche, in realtà, non stabiliscono un rapporto di causa-effetto diretto tra demenza ed isolamento sociale, definito come mancanza di contatti sociali e interazioni con le persone su base regolare. Secondo quanto dichiarato dagli stessi ricercatori, però, i lavori rafforzano l’evidenza che l’isolamento aumenta il rischio di demenza e suggeriscono che è sufficiente anche solo inviare email o messaggi per ridurre questo rischio.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/01/2023


venerdì 13 gennaio 2023
Covid. Oms: “Sì alle mascherine al chiuso in luoghi affollati a prescindere dalla situazione epidemiologica locale. Paxlovid anche per le donne in gravidanza”. Ecco le nuove linee guida

Le mascherine sono raccomandate dopo una recente esposizione al Covid, quando una persona ha o sospetta di avere il Covid, quando una persona è ad alto rischio di Covid grave e per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o poco ventilato. Le donne in gravidanza o in allattamento affette da Covid non grave dovrebbero consultare il proprio medico per stabilire se assumere il Paxlovid, visti i “probabili benefici” e la mancanza di eventi avversi segnalati.
Sì all’uso delle mascherine al chiuso in spazi affollati o poco ventilati. Per gli asintomatici positivi al Covid l’isolamento suggerito scende da 10 a 5 giorni in assenza di tampone. E via libera all’uso dell’antivirale Paxlovid anche per le donne in gravidanza.
Queste le nuove linee guida dell’Oms, tenuto conto delle ultime evidenze disponibili e dell’evoluzione dell’epidemiologia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 13/01/2023


venerdì 13 gennaio 2023
Salute mentale, il grido d’allarme dei Dsm: “La situazione è drammatica”

Oltre 90 direttori scrivono alle più alte cariche dello Stato per denunciare la carenza di personale e di risorse: “L’obbiettivo minimo è destinare alla salute mentale il 5% del fondo sanitario”
Da una parte l’aumento del disagio mentale soprattutto tra gli adolescenti, dall’altra la carenza di personale e di risorse per fornire risposte adeguate e quelle prestazioni che dovrebbero essere garantite dai Livelli essenziali di assistenza. Nasce da questo binomio, giudicato ormai non più sostenibile, la “lettera appello” che 91 direttori dei Dipartimenti di salute mentale hanno inviato alle più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci. È, insomma, un “grido di allarme” quello dei firmatari dell’appello per denunciare una situazione drammatica, che si è aggravata con la pandemia e con le sempre più complesse problematiche sociali ed economiche.

Leggi: Redattore Sociale, 13/01/2023


giovedì 12 gennaio 2023
Riforma Lea incompiuta. Proclamato lo stato di agitazione delle Aziende Ortopediche e dei lavoratori del settore

Il comparto, denunciano Assortopedia, Cidos, Federlazio e Fioto è in stallo a causa di una riforma dei Lea incompleta e mai compiuta: “Da 6 anni si attende la determina del decreto tariffe che renderebbe operativo il paniere delle prestazioni dei nuovi elenchi Lea. E non vi è nessuna evidenza che il Ministero della Salute stia lavorando per modificare i Lea”
Stallo della riforma dei LEA protesica, mancato recepimento delle nuove Tariffe, mancata attività di revisione degli elenchi delle prestazioni erogabili, mancato accreditamento dei fornitori. Il Comparto delle aziende ortopediche è in ginocchio, e il settore costretto a lavorare in condizioni inaccettabili.
Ecco quindi che le sigle del Comparto Ortoprotesico, Assortopedia, Cidos, Federlazio, Fioto hanno proclamato lo stato di agitazione delle Aziende Ortopediche e dei lavoratori del settore nella giornata del prossimo 18 marzo, per denunciare l’inerzia e l’assenza delle Istituzioni (Ministero della Salute, Conferenza Stato/Regioni, Regioni, Ministero dell’Economia e delle Finanze) che a 6 anni dalla pubblicazione del DPCM 12.1.2017 non sono ancora riusciti a rendere operativi i nuovi LEA, a organizzare i SSR e le relative tariffe .

Leggi: Quotidiano Sanità, 12/01/2023


giovedì 12 gennaio 2023
Progetto Arca: unità di strada e cucine mobili per i senza tetto, viveri per le famiglie indigenti

Progetto Arca è accanto alle persone senza dimora con il servizio delle Unità di strada in 7 città italiane: Milano, Varese, Torino, Roma, Napoli, Bari e Padova. Sono gruppi di operatori e volontari che garantiscono ogni giorno la distribuzione di beni di prima necessità e di cene calde e colazioni che, in inverno, fanno la differenza se non si ha un tetto sotto cui rifugiarsi
Sono 5,6 milioni le persone, pari a 1,9 milioni di famiglie, che vivono in condizioni di povertà assoluta in Italia: si tratta del 9,4 % dell’intera popolazione. Nell’ultimo report Istat sulla povertà in Italia si stima che nel 2020, anno di inizio della pandemia, la povertà abbia raggiunto il livello più elevato dal 2005. Le stime dell’Istat prevedono che, entro la fine del 2022, l’Italia potrebbe registrare 400 mila famiglie povere in più.
Per queste persone fragili, che siano singole persone senza dimora o famiglie indigenti, Fondazione Progetto Arca opera ogni giorno per rendere sempre più grande ed efficiente la rete di supporto alimentare a livello nazionale.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023


mercoledì 11 gennaio 2023
Alzheimer: più vicini a diagnosi precoce con prelievo sangue

Sempre più vicini alla possibilità di fare la diagnosi precoce di Alzheimer solo con un prelievo di sangue: infatti, scoperto da scienziati svedesi un marcatore precoce della malattia, la molecola gfap, le cui concentrazioni si alterano anni e anni prima dell’esordio della demenza, segnalando precocemente l’avanzare di un danno neurologico. È il risultato di uno studio condotto presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma e pubblicato sulla rivista Brain.
“I nostri risultati suggeriscono che GFAP rifletta i cambiamenti cerebrali dovuti alla malattia di Alzheimer che si verificano prima dell’accumulo della proteina tau e di un danno neuronale misurabile”, afferma l’autrice dello studio Charlotte Johansson. “In futuro potrebbe essere utilizzato come biomarcatore non invasivo, che può essere utile per lo sviluppo di nuovi farmaci e per la diagnostica delle malattie cognitive”.
Secondo la Swedish Brain Foundation, l’Alzheimer ammonta al 60-70% di tutti i casi di demenza. La malattia progredisce in modo insidioso e i cambiamenti biologici nel cervello iniziano già 20-25 anni prima dell’esordio dei sintomi. Quanto più precocemente un paziente viene diagnosticato, tanto prima gli si può offrire il giusto trattamento

Leggi: Popsci, 11/01/2023


mercoledì 11 gennaio 2023
Disabilità e barriere architettoniche. Federcentri: “Bene rinnovo agevolazioni, ma in legge di bilancio poca attenzione a non autosufficienza”

“In Italia oggi si contano 3.150.000 disabili, ovvero il 5,2% della popolazione la metà di questi ha più di 75 anni e il 60% è donna. Duole, a fronte di questi numeri, constatare l’assenza di altri significativi riferimenti alla non autosufficienza nella legge di bilancio 2023. Chiediamo pertanto a Governo e Parlamento di considerare la non autosufficienza come un tema non più rinviabile in questa legislatura”.
“Urge una riforma dell’indennità di accompagnamento che contribuisca alla regolarizzazione del lavoro domestico di assistenza e valorizzazione del territorio e della domiciliarità come nuovo baricentro delle cure e dell’assistenza”, a chiederlo è Elvia Raia, Presidente Nazionale di Federcentri Aps, associazione che riunisce centinaia di centri anziani in tutta Italia.
“Esprimiamo apprezzamento per la decisione del Parlamento di prorogare le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche che erano state previste dalla legge di bilancio 2022 e che rischiavano di scadere alla fine dell’anno con grave compromissione per la qualità della vita di moltissime persone che nel nostro Paese convivono con la disabilità

Leggi: Quotidiano Sanità, 11/01/2023


giovedì 5 gennaio 2023
Comunità energetiche in crescita in Italia, ma in pochi ancora le conoscono

Secondo un rapporto di Symbola, Tea e Ipsos, solo il 13% dei cittadini e il 32% delle imprese sanno bene che cosa sono. Risparmio e sicurezza energetica tra le ragioni per fondare una Comunità. Numerosi i ritardi burocratici. “Le comunità energetiche contro la crisi. Empatia, tecnologie e territori per un’economia a misura d’uomo”: questo il titolo del rapporto prodotto da Fondazione Symbola, gruppo Tea e Ipsos, che ha fatto il punto sulla diffusione delle comunità energetiche in Italia e sul ruolo che queste possono assumere nella lotta al caro bollette, all’emergenza climatica e alla povertà energetica.
Il documento, discusso a dicembre durante un evento di presentazione a cui hanno partecipato, tra gli altri, Ermete Realacci (presidente della Fondazione Symbola), Massimiliano Ghizzi (presidente del Gruppo Tea) e Raffaele Cattaneo (assessore Ambiente e clima della Regione Lombardia), ha analizzato il livello di conoscenza e diffusione delle Comunità attraverso una serie di questionari e interviste al mondo delle imprese, alla società civile e alle diocesi.

Leggi: Asvis, 05/01/2023


REGIONI:

lunedì 16 gennaio 2023
Bergamo entra nella rete internazionale delle “città a misura di anziano”

Bergamo si propone come città ideale per la vita a misura di anziano. Il Comune orobico ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ammissione alla rete WHO Global Network of Age-Friendly Cities and Communities, a cui aveva fatto richiesta di adesione ai primi di agosto 2022. La rete globale dell’OMS per le città e le comunità a misura di anziano è stata istituita nel 2010 per collegare città, comunità e organizzazioni di tutto il mondo con la visione comune di rendere la loro comunità un luogo ideale in cui invecchiare.
L’appartenenza alla rete, che comprende attualmente 1.445 tra città e comunità in 51 paesi, riflette l’impegno della città ad ascoltare i bisogni della loro popolazione che invecchia, valutare e monitorare la loro compatibilità con l’età, e lavorare in collaborazione con gli anziani e in tutti i settori per creare ambienti fisici e sociali favorevoli agli anziani, e come afferma l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, “potrà portare un arricchimento reciproco tra le diverse città anche grazie all’apporto di contributi provenienti da diverse esperienze internazionali”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023


lunedì 16 gennaio 2023
In Veneto 838,6 milioni per la non autosufficienza da ripartire

Ammontano a 838 milioni e 697.450 euro le risorse destinate dal Veneto alla non autosufficienza per il 2022. E su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la giunta regionale ha approvato la delibera con cui si richiede il parere di commissione sulla programmazione e l’attribuzione delle risorse. Il totale presentato quest’anno segna un incremento di cinque milioni e 835.340 euro rispetto a quello dell’anno scorso che era di 832 milioni e 862.110 euro. Nella cifra sono compresi i 772 milioni e 593.450 euro provenienti dal Fondo regionale per la non autosufficienza e 66 milioni e 104.000 euro da quello nazionale. “Priorità nel sostegno all’assistenza residenziale e semiresidenziale per anziani e disabili- sottolinea Lanzarin- è la linea che ha guidato la stesura del riparto. Il finanziamento è coerente con il supporto alle famiglie che la Regione ha ormai fatto proprio con il susseguirsi di una serie di provvedimenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/01/2023


domenica 15 gennaio 2023
Sunia e Cgil: «È allarme per l’emergenza abitativa»

I sindacati: «Sono venute meno le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico»
«Con la recente manovra di bilancio sono venute meno le risorse destinate negli anni passati agli affittuari in grave stato di disagio economico». Il Sunia (sindacato nazionale inquilini) e la Cgil Veneto commentano la misura. «Irresponsabile, se si considera che sempre più persone non sanno come far fronte al contemporaneo aumento dei beni di consumo e dei costi dell’energia e del gas, cui si aggiunge l’incremento del prezzo dei carburanti determinato dal mancato rinnovo del taglio delle accise. Se a tutto questo si somma lo sblocco degli sfratti, che in Veneto riguardano centinaia di famiglie, si comprende quanto drammatica possa diventare l’emergenza abitativa».
Per i sindacati, in questo modo «si rischia di innescare una vera e propria bomba sociale e una profonda lacerazione nel tessuto vivo della società veneta, scaricando i costi sociali sulle fasce popolari più disagiate». Colpiscono gli aumenti di morosità e sfratti. «Il contenimento della morosità incolpevole, in questi ultimi anni segnati dalla pandemia e dalle conseguenze economiche della guerra in Ucraina, ha consentito di gestire il contenzioso e di trovare accordi tra inquilini con basso reddito e proprietari».

Leggi: Venezia Today, 15/01/2023


giovedì 12 gennaio 2023
Pensioni a due facce. Allarme privati: un anziano su due sfiora la povertà

Il 49% delle prestazioni in questo settore è inferiore a 750 euro. In quello pubblico, invece, la percentuale scende fino al 6%
Il vortice di nuove regole – approvate o confermate nella legge di bilancio – intende ora rimescolare le carte. Ma nel quadro emiliano-romagnolo, ci sono nodi “ancora troppo difficili da sciogliere” e “spinose criticità con cui fare i conti”. In uno scenario ormai compromesso dai rincari, i numeri della propria pensione non garantiscono, infatti, il risultato sperato e a sommarsi, a fine mese, sono solo tante preoccupazioni. Lo confermano i numeri: nel settore privato, al 49% dei pensionati in Emilia-Romagna spettano meno di 750 euro al mese. Il dato che si evince nel pubblico impiego, però, sottolinea invece come nella stessa fascia emergano numeri ben diversi, sottolineando un divario più che significativo: a prendere la stessa somma è soltanto il 5,9%.

Leggi: Il Resto del Carlino, 12/01/2023


giovedì 12 gennaio 2023
“Non adotta piano anti-barriere”, comune Pomezia condannato

“Con ordinanza resa pubblica lo scorso 5 gennaio, il Tribunale di Roma, diciottesima sezione civile, Giudice dottoressa Damiana Colla, ha condannato il Comune di Pomezia (RM) per condotta discriminatoria collettiva nei confronti delle persone con disabilità a causa della mancata adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), nonché a causa della presenza di numerose barriere architettoniche e sensoriali presenti sul suo territorio che impediscono alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere, sostare e transitare nei luoghi e negli spazi pubblici”. Lo fa sapere in una nota l’Associazione Luca Coscioni.

Leggi: Redattore Sociale, 12/01/2023


IN AGENDA:

Terapia occupazionale per le persone anziane fragili, ecco un nuovo master

Il corso post-laurea è promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, per garantire professionalità e competenze per la salute degli anziani. Iscrizioni fino al 2 febbraio
In Italia, ormai lo sappiamo, mancano un po’ tutti i white jobs. Mancano medici, mancano educatori, mancano Oss… tutte le figure della cura. L’Italia oggi è fanalino di coda in Europa anche per terapisti occupazionali: se ne contano solo 4 ogni 100mila abitanti, contro i 59 che ci sono Inghilterra, i 72 in Germania, i 97 in Norvegia, i 116 in Svezia e i 187 in Danimarca, paese in cui il terapista occupazionale è una professione pienamente inserita nelle équipe sanitarie e riabilitative. Nel nostro Paese i corsi di laurea in Terapia Occupazionale sono soltanto undici, fra cui quello promosso dall’Università degli Studi di Milano, che vede la Fondazione Don Gnocchi come sede di didattica e di tirocinio. Gli studenti iscritti nell’anno accademico 2022-2023 sono 63. In questo quadro si inserisce il “Master in terapia occupazionale per la persona anziana con fragilità”, il nuovo master di primo livello post-laurea promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Leggi: Vita


Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

La sanità nella Legge di bilancio 2023 – di Vittorio Mapelli

Sulla legge di bilancio 2023 il giudizio è di un finanziamento inadeguato e di una scarsa consapevolezza della gravità dei problemi. Per preservare il suo potere d’acquisto il finanziamento per il 2023 dovrebbe essere di almeno 130,6 miliardi, +1,2 miliardi rispetto a quelli stanziati. Inoltre la legge di bilancio 2023 non ha affrontato i più gravi problemi della sanità: rimuovere il tetto di spesa del personale per poter assumere soprattutto infermieri, intervenire presto sul disagio dei medici e dei dipendenti del SSN, definire il nuovo elenco delle prestazioni essenziali, ridurre le liste d’attesa, definire e sottoscrivere con le regioni il nuovo Patto per la salute 2022-24. “Si poteva fare di più”, ha riconosciuto la Presidente del consiglio, ed è vero. (e.r.o.)
Prologo
Il SSN è nel pieno di una crisi sistemica. Molti fattori hanno concorso a determinarla, ma tre sono le cause di fondo: il sotto-finanziamento e il blocco delle assunzioni, che perdurano da oltre dieci anni, e la pandemia di Covid 19, che ha fatto precipitare la crisi. A cui si è aggiunta di recente la guerra tra Russia e Ucraina, che ha spinto in alto i costi energetici e portato l’inflazione all’11,6%.
Non è vero che tra il 2009 e il 2017 siano stati tagliati 37 miliardi di finanziamenti, come sostiene la fondazione Gimbe e molti commentatori e politici ripetono acriticamente, perché il Fondo sanitario nazionale (Fsn) si è invece incrementato di 10,3 miliardi (e ha azzerato il suo storico deficit), ma le risorse stanziate sono comunque risultate insufficienti a garantire una crescita “normale” della spesa sanitaria, al netto dell’inflazione.

Leggi: Welforum


Perché stiamo perdendo il welfare universale – di Sergio Pasquinelli

Nel diluvio di bonus che ci consegna la legge di bilancio 2023, dobbiamo districarci in mezzo ai limiti Isee a cui molti di essi sono vincolati.
Così il bonus bollette va a chi non supera i 15.000 euro di Isee, la Carta Cultura Giovani a famiglie con Isee non superiore a 35.000, il bonus psicologo varia a seconda della fascia Isee di appartenenza, la Carta Risparmio Spesa è riconosciuta con Isee fino a 15.000 euro, così come il Superbonus per ristrutturazioni domestiche. E poi naturalmente c’è l’Assegno unico universale per i figli fino a 21 anni, una misura progressiva sulla base delle condizioni economiche familiari: premia le famiglie più povere e si riduce in modo rilevante dai 25.000 euro di Isee in su. Infine ci sono tutte le misure locali: dalla retta per gli asili nido a quella per i ricoveri in Rsa, agli abbonamenti ai mezzi pubblici: ci si imbatte sempre con l’Isee, uno strumento di una certa complessità, che induce i più a chiedere aiuto, nella sua compilazione, a un Centro di assistenza fiscale (Caf).
Certo, nella congiuntura attuale la decisione di aiutare i più poveri ha le sue giustificazioni, e il governo ha deciso di mantenere molti bonus nel 2023 per aiutare i nuclei in condizioni più povere e precarie. Ricordiamo che secondo l’Inps metà delle famiglie italiane ha un Isee che non supera i 10.000 euro.

Leggi: Welforum


Italia, un Paese di troppi vecchi – di Massimo Fini

Secondo calcoli probabilistici, molto attendibili, quelli che sono giovani oggi riceveranno la pensione a 72 anni. Ma che bella festa, non fai tempo a raggiungere l ‘agognata pensione che sei già d re ‘a murì . Che poi la pensione sia agognabile è molto discutibile, solo la Modernità poteva inventare un istituto così atroce: da un giorno all ‘altro tu perdi di colpo il ruolo, per quanto modesto, che hai avuto nella società, “e adesso vai a curare le gardenie povero, vecchio e inutile stronzo “oppure a interessarti di cose di cui non ti è mai fregato nulla, vedi le tragicomiche figure di Bouvard e Pécuchet in Flaubert. È vero che l ‘aspettativa di vita media si è allungata, 79,4 anni per gli uomini e 84,5 per le donne (non si vedono in giro che vedove), rispetto all’era preindustriale in cui l ‘aspettativa di vita era intorno ai settant’anni: quando padre Dante nella Commedia scrive “Nel mezzo del cammin di nostra vita” ha 35 anni, il che vuol dire che a quei tempi si considerava ragionevole raggiungere i settant’anni, del resto il biblista dice “Settanta sono gli anni della vita dell’uomo”. Abbiamo quindi sgraffignato alla Natura una dozzina di anni, ma c ‘è da vedere come si vivono questi anni. Innanzitutto nessuno può togliere a una persona di quell’età l’angoscia di sapere che la Nobile Signora ha già alzato la sua falce ed è pronta ad agguantarti con un infarto devastante o si è accoccolata in te sotto forma di un tumore non ancora diagnosticato.

Leggi: Il Fatto Quotidiano


Il mondo invecchia: nel 2050 saranno 1,6 miliardi gli over 65

In un contesto di aumento dei costi delle pensioni e dell’assistenza sanitaria, un nuovo rapporto delle Nazioni Unite richiede misure concrete per sostenere un mondo che invecchia. “I benefici dell’invecchiamento della popolazione iniziano con promuovere le pari opportunità fin dalla nascita”
Anziani, solitudine, demenze: persona di spalle su panchina – SITO NUOVO
Si prevede che il numero di persone di 65 anni o più in tutto il mondo sarà più che raddoppiato, passando da 761 milioni nel 2021 a 1,6 miliardi nel 2050. Secondo il World Social Report 2023 (Il Rapporto Sociale Mondiale 2023) pubblicato ieri, mentre il mondo continua ad affrontare molteplici crisi – tra cui l’aumento del costo della vita – i diritti e il benessere delle persone anziane devono essere al centro degli sforzi collettivi per raggiungere un futuro sostenibile.
Il World Social Report di quest’anno, intitolato Leaving No One Behind In An Ageing World (“Non lasciare nessuno indietro in un mondo che invecchia”), afferma che l’invecchiamento della popolazione è una tendenza globale che definisce il nostro tempo. Secondo il Rapporto, a livello globale, un bambino nato nel 2021 potrebbe aspettarsi di vivere in media quasi 25 anni in più rispetto a un neonato del 1950, raggiungendo i 71 anni, con le donne che superano gli uomini in media di cinque anni. Vite più lunghe e sane portano opportunità di sviluppo.

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Ebook: Il DM 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale

Facendo seguito ai precedenti contributi di Franco Pesaresi, pubblichiamo un nuovo ebook dell’autore sul D.M. 77/2022. L’ebook cerca di fornire agli operatori del settore gli strumenti conoscitivi necessari per affrontare e realizzare la riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Nel documento si forniscono il testo della norma e gli approfondimenti relativi alle principali novità in modo da orientare gli operatori nella fase attuativa. Non mancano però anche le valutazioni sulle criticità che occorrerà affrontare ai diversi livelli per garantire un corretto funzionamento dei nuovi servizi e della nuova organizzazione. L’ebook che contiene anche un capitolo di P. Da Col e A. Trimarchi. – di Franco Pesaresi (NNA Network Non Autosufficienza; Asiquas)
IL DM 77/2022 SULL’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE
Nel maggio del 2022 il Ministero della Salute ha approvato con il Decreto n. 77/2022 il “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Si tratta di un atto molto importante ed atteso perché:
per la prima volta vengono forniti degli standard per l’assistenza territoriale che costituiscono sia degli indispensabili punti di riferimento sia un argine alla prolungata fase di depauperamento dell’assistenza territoriale di questi ultimi anni;

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Nell’universo digitale nessuno invecchia veramente

Un saggio di Natalia Ginzburg del 1968 individua nell’ultimo periodo della vita di ognuno una fase di immobilità Oggi internet spalanca le porte a luoghi differenti in cui passare la vecchiaia, in buona parte ancora inesplorati tecnologo – di Massimo Mantellini
Nel dicembre del 1968 Natalia Ginzburg ha scritto un breve saggio sulla vecchiaia. Poche pagine che tagliano come una lama affilata il confine fra l’età adulta e l’ultimo periodo della vita di ognuno di noi. A u n certo punto – dice Ginzburg – smettiamo di stupirci e ci trasformiamo in un a pietra immobile. «La vecchiaia vorrà dire in noi, essenzialmente, la fine dello stupore. Perderemo la facoltà sia di stupirci, sia di stupire gli altri. Noi no n ci meraviglieremo più di niente, avendo passato la nostra vita a meravigliarci di tutto». La fine dello stupore ci renderà immobili come pietre ed è questo – secondo la scrittrice – il tratto fondamentale della vecchiaia. A ben vedere nulla di particolarmente consolante. Quando scrive quel testo Ginzburg ha 52 anni: è un a donna adulta che osserva il mondo e immagina come sarà la sua vita di lì a pochi anni. Per un a qualche casualità ho letto per la prima volta quel saggio quando anch’io avevo 52 anni e da allora non l’ho ma i dimenticato. immagino si sia trattato di un a casualità fortunata perché se lo avessi incrociato anche solo qualche anno prima forse no n m i avrebbe colpito tanto.

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Vittorino Andreoli e il privilegio di invecchiare – di Simonetta Sciandivasci

Lo psicanalista: “Gli anziani sono una risorsa e non un peso. Impariamo a coinvolgerli nel futuro” Non è vero che dopo i 65 anni si deperisce. Anzi, ci si libera dalla competizione e dall’interesse. La vecchiaia è la novità del nostro tempo. Sembra un paradosso, e invece è un privilegio, un traguardo che siamo i primi della storia dell’uomo a poter sperimentare, anche se non ce ne rendiamo ancora conto (e questo è un classico del nostro tempo: l’incapacità di riconoscere un vantaggio). Ne è convinto lo psicanalista Vittorino Andreoli, che nel suo ultimo libro Lettera a un vecchio, da parte di un vecchio (Solferino), profila quella che chiama la nuova età della vita: la condizione esistenziale del futuro. Lo fa perché non tollera lo spreco di risorse che la svalutazione e l’incomprensione della vecchiaia comportano, così come non tollera chi la camuffa, la maschera, la vezzeggia, illudendosi che il modo migliore per andare incontro al futuro sia approssimare gli ottantenni ai sessantenni, e i sessantenni ai quarantenni, illudendosi che l’età sia un’invenzione culturale, quando il solo arbitrio sta nel tipo di attributi che alle età diamo e non al fatto che esistano.

Leggi: La Stampa


Le misure del benessere e l’uso dei dati: evoluzione e sfide

Una riflessione sugli sviluppi della statistica ufficiale, sulle tecniche per andare “oltre il Pil” e sul loro impatto politico: l’importanza dell’Agenda 2030, le prospettive per clima e demografia, i big data – di Donato Speroni
“Numerus” è un impegno che assunsi nel 2011 con l’allora direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli. Avevo appena pubblicato il libro “I numeri della felicità” (Cooper 2010) che dava conto dei lavori in corso per misurare il benessere collettivo “beyond Gdp” cioè al di là della misurazione del Prodotto interno lordo. Il blog nacque con l’idea di seguire gli sviluppi di questa ricerca, allargando l’analisi anche alla descrizione del rapporto tra statistica e politica.
A maggio saranno dodici anni dalla pubblicazione del primo post e mi sembra interessante tracciare un consuntivo del cammino fatto in questi anni, sul “beyond Gdp” e più in generale dalla statistica.
Senza dubbio, i lavori“oltre il Pil” sono andati molto avanti. L’Ocse è stata il centro di propulsione su questo tema fin dal convegno di Palermo del 2004 su “Statistics knowledge and politics” (un evento che si spera di rinnovare dopo vent’anni, nel 2024).

Leggi: Futura Network


SEGNALAZIONI:

Pensioni in Opzione donna: ridotta la platea delle aventi diritto

La legge di bilancio 197/2022 rivede in senso restrittivo i requisiti di accesso al pensionamento con opzione donna. Questa modalità, che consentiva alle donne di lasciare il lavoro a 58 anni di età e 35 anni di contribuzione, è stata confermata innalzando il requisito anagrafico a 60 anni per chi non ha figli e restringendo la platea dei potenziali aventi diritto alle seguenti categorie:
a) caregiver che assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi della legge n. 104/1992, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona gravemente disabile abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
b) invalidi, con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
c) licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale (ex articolo 1, comma 852, della n. 296/2006).

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

Auguri di un sereno e positivo 2022 dalla redazione di Abitare e Anziani

NEWS:

martedì 10 gennaio 2023
Giovani operatori in Rsa, la bellezza di accudire vite al crepuscolo

Giulia sognava di diventare una manager, ma poi si è ritrovata a fare un tirocinio in una Rsa e si è innamorata: «Essere utile agli altri mi fa stare bene, così ho cambiato il mio sogno». Martina, 24 anni, parla di una “epifania” avvenuta durante il servizio civile. A dispetto di tante narrazioni, i giovani amano lavorare accanto agli anziani più fragili. Sul magazine in distribuzione il racconto della grande bellezza che hanno scoperto
Un peso, dal punto di vista demografico, economico e sociale, una minaccia, dal punto di vista lavorativo. Così talvolta si parla degli anziani. E il lavoro con loro e per loro viene dipinto come se non fosse mai una scelta, ma un ripiego. Eppure, tra le maglie di questa narrazione così screditante, non ci si accorge c’è una marea di giovani che ogni giorno sceglie di lavorare con loro e si innamora di questa professione perché ritiene che la saggezza trovi ospitalità e rispecchiamento proprio in quelle plissettature sulla fronte, in quelle macchie sulle mani, in quelle pieghe delle espressioni. Giulia Nigi, ad esempio, da piccola credeva che sarebbe diventata una manager industriale, finchè un terribile incidente ha modificato la traiettoria della sua vita. «Durante il tirocinio nella RSA, insieme agli anziani più fragili, ho avuto la conferma che mi fa stare bene poter essere utile agli altri. Così ho cambiato il mio sogno».

Leggi: Vita, 10/01/2023


martedì 10 gennaio 2023
Povertà energetica, in difficoltà le famiglie con minori

Secondo un approfondimento della Fondazione Openpolis sono l’8% le famiglie con figli che non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa
Vivere in una casa confortevole è un fattore cruciale per la crescita sana di bambini e ragazzi. Per questo è centrale la questione delle famiglie in povertà energetica, a maggior ragione se hanno dei minori a carico. L’indagine, appena licenziata dalla Fondazione Openpolis, si concentra sui nuclei familiari che non riesco a permettersi le spese per riscaldare la propria abitazione in modo adeguato. Dopo aver raggiunto un picco nei primi anni Duemila, la quota di famiglie con figli in questa situazione è progressivamente diminuita nell’ultimo decennio. Tuttavia i dati più recenti (2021) mostrano che questo trend potrebbe essersi interrotto, sostiene Openpolis, che mette il luce come la quota di famiglie che dichiarano di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente la casa è cresciuta dopo la crisi del 2008, sia in Italia che in Ue, raggiungendo il picco nella prima metà del decennio scorso. In particolare nel nostro paese, i nuclei con minori a carico in questa condizione hanno superato il 20% nel 2012, per poi ridiscendere gradualmente negli anni successivi.

Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023


martedì 10 gennaio 2023
Disabilità, dal ministero 12 milioni per abbattere le barriere architettoniche

Lo annuncia la ministra Locatelli su Facebook. “L’obiettivo è di incentivare un’azione concreta da parte dei Comuni avviando processi virtuosi che riguardano l’accessibilità universale, partendo dalla rimozione di limiti fisici spesso ancora troppo presenti”
Alessandra Locatelli
“Il ministero per le Disabilità attribuisce alle Regioni e Province autonome le risorse per la progettazione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Si tratta di 12 milioni di euro per supportare i Comuni tra i 5 e 20mila abitanti e garantire accessibilità negli spazi urbani”. A scriverlo su facebook è il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
“L’obiettivo- spiega Locatelli- è di incentivare un’azione concreta da parte dei Comuni avviando processi virtuosi che riguardano l’accessibilità universale, partendo dalla rimozione di limiti fisici spesso ancora troppo presenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023


lunedì 9 gennaio 2023
Autonomia differenziata: noi diciamo no

Da Sud a Nord le reazioni della Cgil al progetto del ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli: l’Italia non si spacca
Il ministro Calderoli è stufo. Così ha dichiarato nelle due interviste rilasciate nei giorni scorsi alla Stampa e al Corriere della Sera. A stizzire il titolare del dicastero per gli Affari Regionali sarebbero “le critiche superficiali” al progetto di autonomia differenziata voluto dalla Lega ma, pare, non particolarmente amato neppure dalle altre forze di maggioranza, compreso il partito della presidente del Consiglio, Fratelli d’Italia. A tratti, il tono di Calderoli è apparso persino minaccioso, pronto a passare alle denunce, perché “nessuno può azzardarsi di accusarmi di tradire la Costituzione sulla quale ho giurato, spaccare il Paese lo sarebbe”.
In effetti, alcuni hanno già definito la riforma Calderoli “lo Spacca-Italia”; così i timori che le norme andranno a penalizzare il Meridione hanno preso corpo nell’iniziativa dei sindaci del Sud: in 55 hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Amministratori locali di centrodestra, centrosinistra, del Movimento 5 Stelle e di coalizioni civiche hanno chiesto all’unisono al capo dello Stato di fermare quel progetto.

Leggi: Collettiva, 09/01/2023


venerdì 6 gennaio 2023
L’invasione delle app sta diventando un problema per le persone anziane 

“Quando la terra mi fia straniera valle e dal mio sguardo fuggirà l’avvenir….” scriveva duecento anni fa Giacomo Leopardi nella poesia Le Ricordanze. Per molte persone anziane il mondo dell’informatica è diventato una straniera valle, reso ancora più ostico dall’invasione delle app, ormai necessarie per accedere a molti servizi di base, pubblici e privati. Innanzitutto bisogna possedere uno smartphone e saperlo usare, e già questo risulta una prima barriera per l’utilizzo dei servizi. Quasi tutte le banche hanno adottato una app che serve per entrare nella home banking e per autorizzare le varie operazioni. Queste autorizzazioni arrivano sulla app dello smartphone ma spesso non si vedono e allora bisogna creare un codice Otp (One Time Password) per entrare o per autorizzare un’operazione. Se non si è veloci nel loro utilizzo bisogna ricominciare da capo. Per entrare nel proprio fascicolo sanitario esiste una procedura complessa attraverso l’uso della carta di identità elettronica (che non tutti possiedono] oppure con lo Spid, il sistema di accesso della pubblica amministrazione. Per usare lo Spid bisogna passare attraverso la app di uno dei browser autorizzati dallo stato, come Lepida Id, Tim Id, Intesa Id eccetera, inquadrando un QR code con la app, per poi dare l’autorizzazione definitiva. Si tratta di un processo per molte persone complicato.

Leggi: Domani, 06/01/2023


giovedì 5 gennaio 2023
Come segnalare l’inaccessibilità digitale

Come funzionano e a chi vanno mandate le segnalazioni di inaccessibilità digitale? Lo spiega Stefania Leone, soffermandosi anche su alcune recenti novità legislative che, aggiornando la precedente Legge del 2004, riguardante l’accessibilità di siti web e app mobili degli Enti Pubblici, hanno tra l’altro allargato la platea di coloro che hanno l’obbligo di accessibilità alle aziende private con un fatturato annuo medio superiore a 500 milioni di euro, quali ad esempio le banche – di Stefania Leone Consigliera della FEDMAN (Federazione Disability Management), segretaria generale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi).
La normativa italiana sull’accessibilità digitale, fissata dalla Legge 4/04, nota anche come “Legge Stanca”, prevede che i siti web e le app mobili di Enti Pubblici siano accessibili, secondo le regole tecniche WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines), emanate dal W3C, l’organo che regola gli standard internazionali del web.
Un recente aggiornamento della normativa, riferito al Decreto Legge 76/20 (convertito nella Legge 120/20), ha inserito tra gli aventi obbligo di accessibilità anche le aziende private con fatturato annuo medio superiore a 500 milioni di euro. Con tale ampliamento, sono molte le aziende vincolate per legge, a cominciare dalle banche, solo per citare un esempio pratico che impatta sugli utenti interessati a esercitare il diritto di gestire un conto corrente in autonomia.

Leggi: Superando, 05/01/2023


giovedì 5 gennaio 2023
Anziani, ispezioni dei Nas in 607 Rsa e case di riposo: 152 irregolari

Intensificati i controlli in concomitanza delle festività natalizie. Chiuse 6 strutture e sanzionate 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi
In concomitanza con il periodo delle festività natalizie, i Carabinieri Nas hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (Rsa) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese.
Infatti, proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.

Leggi: Redattore Sociale, 05/01/2023


mercoledì 4 gennaio 2023
Oltre 20mila i giovani italiani tra i lavoratori domestici

Lo rileva il rapporto annuale curato da Domina: il 55,6% è inquadrato come colf, mentre il 44,4% come badante. Il dato è tornato a crescere dal 2020. Sono invece oltre 48mila i giovani stranieri impiegati nel settore
In Italia la disoccupazione giovanile è tra le più alte a livello europeo e, in particolare, in alcune aree del Paese raggiunge livelli preoccupanti. Se a livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari a 29,7%, in Sicilia il valore arriva al 48,8% ed in Calabria arriva al 47%. In queste aree anche il lavoro domestico diventa un’importante opportunità di lavoro per i giovani. Il IV Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dall’Osservatorio Domina, evidenzia la crescita dei giovani (under 30) nel settore del lavoro domestico. Si tratta, secondo i dati aggiornati al 2021, di oltre 68 mila lavoratori domestici (regolari), pari al 7,1% del totale.

Leggi: Redattore Sociale, 04/01/2023


mercoledì 4 gennaio 2023
Arriva per la quarta volta in Svezia il premio alla città più accessibile

Dopo Göteborg, Borås e Jönköping, premiate negli anni scorsi, è stata infatti la cittadina svedese di Skellefteå ad aggiudicarsi il 13° Premio Europeo alla città più accessibile, iniziativa avviata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, aperta alle città dell’Unione Europea con oltre 50.000 abitanti che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità sotto diversi aspetti. Al secondo e al terzo posto Cordova e Lubiana, mentre tre menzioni speciali sono andate ad Amburgo, Grenoble e Mérida
Sin dal 2010, come abbiamo raccontato in questi anni, l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, è partner della Commissione Europea nel promuovere l’Access City Award, ovvero il “Premio Europeo alla città più accessibile”, allo scopo di dare visibilità e premiare quelle città che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità nelle abitazioni, negli ambienti di lavoro, nei trasporti, nelle strutture ricreative e culturali del proprio ambiente urbano, nonché nell’àmbito delle tecnologie della comunicazione.
L’iniziativa, va ricordato, è aperta alle città dell’Unione Europea con oltre 50.000 abitanti, ma anche alle aree urbane composte da due o più città con una popolazione complessiva di oltre 50.000 abitanti, se si trovano in Paesi dell’Unione con meno di due città che abbiano più di 50.000 abitanti.

Leggi: Superando, 04/01/2023


martedì 3 gennaio 2023
Livelli Essenziali di Assistenza: dieci anni di disuguaglianze regionali

Prendendo in esame il decennio 2020-2019, la Fondazione GIMBE ha pubblicato un rapporto che analizza i risultati dei monitoraggi annuali del Ministero della Salute relativi all’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria) da parte delle Regioni, fotografando la notevole disuguaglianza esistente tra esse. «Tali disuguaglianze – puntualizzano tuttavia da GIMBE – non dipendono solo dalle capacità di erogazione delle Regioni, ma affondano nell’impianto istituzionale di aggiornamento e verifica dei LEA, che richiede una profonda revisione di responsabilità, metodi e strumenti»
Una realizzazione grafica che “scompone” le varie Regioni d’Italia, fotografando bene le disuguaglianze presenti in àmbito di prestazioni sanitarie da garantire ai cittadini e alle cittadine
Nelle scorse settimane la Fondazione GIMBE ha pubblicato il rapporto di ricerca denominato Livelli Essenziali di Assistenza: le diseguaglianze regionali in Sanità, nel quale ha analizzato i risultati dei monitoraggi annuali del Ministero della Salute relativi all’erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai/alle cittadini/e gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket.
Il rapporto, che è disponibile a questo link, prende in esame il decennio 2010-2019 ed è stato realizzato attraverso la cosiddetta “Griglia LEA”, uno strumento che consiste nell’attribuire alle Regioni un punteggio e permette di distinguere tra quelle adempienti, e dunque meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e inadempienti, che verranno sottoposte a Piani di Rientro. Non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti il Friuli Venezia-Giulia, la Sardegna, la Valle d’Aosta e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.

Leggi: Superando, 03/01/2023


lunedì 2 gennaio 2023
Pnrr e recupero delle periferie urbane: 2,7 miliardi per i Piani urbani integrati delle città metropolitane

L’analisi di OpenPolis. Entro il 30 luglio 2023 invece questi ultimi dovranno aggiudicare tutti gli appalti per la realizzazione dei progetti selezionati. Ma non sono mancate difficoltà, visto che il compito di individuare i progetti ammissibili al finanziamento era demandato alle stesse città metropolitane. Complessivamente i piani urbani finanziati sono31
Uno degli obiettivi che l’Italia punta a raggiungere con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è la riduzione del divario di cittadinanza. Chiunque viva in Italia, infatti, dovrebbe poter avere accesso agli stessi servizi e allo stesso livello di qualità nella loro erogazione. Oggi però sappiamo che purtroppo non è così. Le differenze sono notevoli tra i diversi territori. Ad evidenziarlo è Openpolis, che sta portando avanti un’analisi sul Pnrr e sulle risorse impiegate per il recupero delle periferie urbane. Openpolis che spiega: “Squilibri nella qualità della vita e nell’erogazione dei servizi non caratterizzano soltanto la dicotomia nord-sud o tra aree interne e centri maggiori. Anche all’interno delle città stesse infatti il divario può essere notevole. Ad esempio tra chi vive in centro e chi invece risiede in periferia. È per questo motivo che nel Pnrr è prevista una specifica misura che punta a riqualificare le periferie delle principali aree metropolitane del nostro paese con l’obiettivo primario di ridurre l’emarginazione e le situazioni di degrado.

Leggi: Redattore Sociale, 02/01/2023


giovedì 22 dicembre 2022
Prestazioni a sostegno della famiglia: stabili assegni, congedi e permessi 104, in crescita il bonus asili nido

I dati Inps sul 2021. Rispetto all’anno precedente, il 2021 ha segnato una sostanziale stabilità del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare tra i lavoratori dipendenti del settore privato. Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione: in crescita negli anni il numero di beneficiari e l’importo medio percepito
Rispetto all’anno precedente, il 2021 ha segnato una sostanziale stabilità del numero di beneficiari di assegni al nucleo familiare tra i lavoratori dipendenti del settore privato. “Per questa categoria di lavoratori, dal 1° aprile 2019, la domanda di Assegno per il Nucleo Familiare dei dipendenti privati di aziende non agricole deve essere presentata direttamente dal lavoratore all’Inps in modalità telematica – ricorda l’istituto – e questo cambiamento potrebbe aver determinato, vista la gestione diretta da parte dell’Istituto, un maggior rigore sulla concessione della prestazione”. Per le altre categorie si rileva nel 2021 una flessione del numero di beneficiari rispetto all’anno 2020 più accentuata degli anni passati.

Leggi: Redattore Sociale, 22/12/2022


mercoledì 21 dicembre 2022
Sottosopra, il progetto contro la povertà abitativa

A Catania 9 persone a rischio di esclusione hanno trovato un’occupazione e alloggio, grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione per il Sud
“Avevo già trovato un lavoro da muratore a Catania, mentre la mia famiglia si trovava a Foggia. Ma in 4 mesi di ricerca non ero riuscito a trovare casa. È stata molto dura. Grazie al progetto Sottosopra da 7 mesi vivo in un appartamento che da poco condivido con mia moglie e i miei due figli e posso pensare a trovare una casa tutta per noi”. Così Ojebor Onyemaechi, arrivato in Italia dodici anni fa dalla Nigeria, racconta le mille difficoltà incontrate negli ultimi anni per trovare un’abitazione per se e la sua famiglia. Oggi Ojebor Onyemaechi è uno dei nove beneficiari del progetto “Sottosopra: Abitare Collaborativo” sostenuto dalla Fondazione Con il Sud. Persone a rischio di marginalità ed esclusione che – grazie al percorso di reinserimento sociale ed economico e orientato all’autonomia abitativa realizzato in questi anni – adesso lavorano con un regolare contratto d’assunzione, ospitati negli appartamenti di Palazzo De Gaetani a Catania. Storica struttura nel cuore del quartiere San Berillo, restaurata nell’ambito dell’intervento realizzato da Oxfam Italia in collaborazione con Trame di Quartiere, Diaconia Valdese, Sunia Catania, Impact Hub e Comune di Catania, grazie al sostegno di IKEA Italia.

Leggi: Redattore Sociale, 21/12/2022


martedì 13 dicembre 2022
Condomini collaborativi: per imparare a guardare oltre

A Ravenna, un interessante caso di Amministrazione condivisa tra inquilini degli alloggi pubblici ed Ente gestore degli edifici – di Federica Scopetti13 Dicembre 2022
Il progetto “Condomini collaborativi” ha vecchie radici ed una storia già abbastanza lunga che si intreccia inevitabilmente anche con il lavoro della cooperativa Villaggio Globale e di ACER. Iniziamo dal principio.
Le radici del progetto
Villaggio Globale è una cooperativa sociale nata nel 2005 con il fine di “promuovere l’equità sociale, la tutela dei diritti umani, la partecipazione a livello locale e globale, attraverso la diffusione di stili di vita responsabili e sostenibili”. La partecipazione è quindi uno dei suoi temi principali. È infatti anche grazie alla loro azione di sensibilizzazione se già nel 2015 il comune di Ravenna ha approvato il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni concedendo proprio alla cooperativa la gestione del progetto Beni Comuni Ravenna – “Patti e fatti per la nostra città”, con l’obiettivo di promuovere il Regolamento. Un altro dei punti di forza dell’azione di Villaggio Globale sono le variegate competenze del gruppo di professionisti che dedicano grande impegno nella mediazione sociale e nella formazione sull’utilizzo di metodi partecipativi. Molti sono stati i progetti a cui hanno preso parte come mediatori sociali, ma uno in particolare ci interessa per la nostra storia: l’Ufficio mediazione ACER. Dal 2011 al 2013 – come riportato dal curriculum dell’area innovazione sociale di Villaggio Globale – ACER Ravenna (Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Ravenna) ha affidato alla Cooperativa l’incarico di progettare e gestire lo sportello di mediazione sociale e di gestione dei conflitti di vicinato delle cosiddette “case popolari”: uno sportello a disposizione di tutti gli assegnatari di edilizia residenziale pubblica (e.r.p.) per la segnalazione di conflitti. Due buoni presupposti da cui far nascere un solido progetto.

Leggi: Labsus, 13/12/2022


 

mercoledì 30 novembre 2022
Alzheimer, un nuovo farmaco sperimentale potrebbe rallentarne la progressione. Lo studio

Si tratta dell’anticorpo monoclonale Lecanemab un farmaco sperimentale. I primi risultati dei test clinici hanno mostrato una riduzione dei segni clinici della malattia allo stadio precoce
Un nuovo farmaco sperimentale potrebbe essere in grado di rallentare la progressione dell’Alzheimer, la più comune forma di demenza che, secondo i dati Oms, colpisce 55 milioni di persone nel mondo. Si tratta dell’anticorpo monoclonale Lecanemab, conosciuto anche con il nome BAN2401, un farmaco sperimentale sviluppato dalla società giapponese Eisai insieme alla partner statunitense Biogen. I primi risultati dei test clinici, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata The New England Journal of Medicine, hanno mostrato una riduzione dei segni clinici della malattia nei pazienti con Alzheimer allo stadio precoce. I ricercatori sono “cautamente ottimisti” sul fatto che i risultati saranno confermati nei futuri studi clinici.

Leggi: Sky Tg 24, 30/11/2022


REGIONI:

martedì 10 gennaio 2023
Roma, quanti sono i senza tetto e perché finiscono in strada

Grazie a un protocollo con Istat, il Campidoglio avvia un censimento e un’indagine qualitativa. L’assessora Funari: “Saranno coinvolti ricercatori Istat, studenti universitari, Polizia di Roma Capitale e Protezione civile”
Quanti sono i senzatetto a Roma e quali sono le ragioni per cui sono finiti in strada? È la domanda a cui il Campidoglio proverà a dare una risposta nelle prossime settimane, grazie a un accordo con Istat, per cui nei prossimi giorni si attende la firma della relativa delibera. “L’azione dell’Amministrazione dovrà essere sempre guidata da dati certi e costantemente aggiornati – spiega l’assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari –. Per questo motivo è prevista a breve la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Istat al fine di avviare un progetto sulle presenze dei senza tetto nel territorio di Roma Capitale. La ricerca, quantitativa ma anche qualitativa, ha l’obiettivo di prevedere un quadro approfondito di conoscenze rispetto al fenomeno delle persone senza dimora, tramite l’ausilio di un questionario distribuito nel mese di febbraio. Saranno coinvolti ricercatori Istat, studenti universitari, Polizia di Roma Capitale e Protezione civile”.

Leggi: Redattore Sociale, 10/01/2023


lunedì 2 gennaio 2023
 L’Adi alla prova del PNRR – Effetti per la Lombardia tra rischi e opportunità

La Missione 6 del PNRR prevede tra i vari interventi quello del potenziamento dell’assistenza domiciliare, nell’ottica di fare diventare il setting del domicilio il luogo privilegiato di cura, con l’ambizioso obiettivo di servire il 10% degli anziani.
Nelle ultime settimane sono circolate alcune prime ipotesi del decreto di riparto delle relative risorse da cui emergono alcuni primi dettagli sugli aspetti applicativi di tale processo ormai alle porte.
È utile fare il punto sulla situazione dell’Adi in Lombardia anche in prospettiva comparata con le altre regioni, per poi discutere quale potrebbe essere l’impatto del PNRR su questo settore. È utile ricordare che, il quadro che dovrebbe guidare questo processo è quello della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, impegno assunto dal nostro Paese proprio nell’ambito del PNRR.
Le caratteristiche dell’Adi lombarda nel panorama nazionale, alla vigilia del PNRR
Qual è il livello di diffusione dell’ADI?
Secondo i dati diffusi dalla più recente Griglia Lea (il sistema di monitoraggio con cui vengono valutate e comparate le regioni), in Lombardia nel 2019 sono stati assistiti in Adi circa il 2,7% degli anziani (fig. 3, colonna azzurra), un dato tendenzialmente in linea con la media nazionale. Si ricorda che tale valutazione tiene conto esclusivamente delle prese in carico più qualificate, ovvero delle cure domiciliari integrate (quelle che assicurano almeno un accesso a settimana). Secondo questa metodologia le regioni che presentano la maggiore diffusione del servizio risultano, nell’ordine il Molise, la Sicilia, la Basilicata, l’Abruzzo e il Veneto.

Leggi: Welforum, 02/01/2023


mercoledì 21 dicembre 2022
Caro casa a Milano: +30% sugli affitti dal 2015

Con un reddito netto di 1.500 euro al mese e una rata di mutuo ventennale al 30% di questo valore, in città diminuiscono i metri quadrati acquistabili – di Laura Cavestri
Se si escludono i valori del centro storico (che sono oltre il doppio rispetto al resto) – dati Fimaa – la media dei valori di compravendita effettiva nel comune di Milano è stata nel 2021 (per metro quadro commerciale) di 5.268 euro sul mercato del nuovo/classe energetica A o B; di 4.122 euro sul mercato dell’usato in buone condizioni; di 3.086 euro sul mercato dell’usato da ristrutturare. Ciò premesso, una persona con un reddito netto di 1.500 euro al mese (che è quanto percepisce a Milano un residente su quattro) potrebbe permettersi – mantenendo la rata del mutuo ventennale al 30% del reddito (che viene considerata a livello internazionale come la percentuale equa e sopportabile) e un loan to value dell’80% – di acquistare a Milano (escludendo il centro storico) 18mq sul mercato del nuovo/classe energetica A o B; 24 mq sul mercato dell’usato in buone condizioni; 31 mq sul mercato dell’usato da ristrutturare.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 21/12/2022


IN AGENDA:

Terzo Settore, innovazione sociale e governance dei sistemi locali di welfare. 2° edizione del master Sapienza

Il Master in Terzo Settore, Innovazione Sociale e Governance dei Sistemi locali di welfare è un master di II livello organizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma e realizzato in partnership con il Forum del Terzo Settore che mette a disposizione dei propri soci due borse di studio del valore di 2.000€ ciascuna. Per candidarsi alla borsa di studio è necessario inviare il proprio Curriculum Vitae e una lettera motivazionale di max. 3000 caratteri (spazi inclusi) all’indirizzo gentili@forumterzosettore.it

Leggi: Forum Terzo Settore


IN EVIDENZA:

Riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Mettere al centro dell’agenda politica 10 milioni di italiani

Il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza è una coalizione sociale nata con l’obiettivo di unire forze e competenze per offrire un contributo nel definire e attuare il prima possibile un solido progetto per l’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Nell’articolo Michela Biolzi mette in evidenza i passi sino ad ora compiuti, le proposte formulate dal Patto e il processo attualmente in corso.a cura di Michela Biolzi (Collaboratrice NNA)
Le proposte presentate dal Patto nel marzo scorso, elaborate per fornire il proprio contributo al disegno della riforma, sono state rilanciate dalle 52 organizzazioni che lo compongono attraverso diversi appelli rivolti alle istituzioni e alla società civile. Si avvicinava, infatti, un passaggio decisivo per l’iter legislativo, così come indicato dai tempi stretti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a cui la riforma è collegata: la presentazione al Parlamento del Disegno di Legge Delega della riforma da parte del Governo dopo mesi di lavoro alla definizione del testo.
Gli appelli del Patto perché L’Italia non rinunci a migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti
Inizialmente, a fine giugno, le realtà del Patto (box 1) hanno portato nuovamente all’attenzione della politica e del dibattito pubblico le principali idee contenute nella loro proposta di riforma della non autosufficienza, inviando una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e al Ministro della Salute Roberto Speranza. La missiva sottolineava la necessità di una riforma che garantisse “un sistema organico di assistenza agli anziani non autosufficienti”, così come previsto dal PNRR, indicando i principali motivi per i quali è fondamentale introdurre il Sistema Nazionale Assistenza Anziani.

Leggi: I Luoghi della Cura


Per le aree periferiche delle città metropolitane: tanti soldi ma altrettante incertezze

Il PNRR stanzia quasi 3 miliardi di euro per riqualificare le aree periferiche delle Città metropolitane (CM) al fine di ridurre situazioni di degrado e marginalizzazione. Openpolis ha individuato i progetti finanziati e la loro distribuzione sul territorio evidenziando alcune criticità.
Queste informazioni sono tratte dal progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Ogni lunedì Openpolis pubblica un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Openpolis mette inoltre a disposizione i propri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative o anche per semplice consultazione.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Proposte essenziali per la sanità personalizzata, digitale e interconnessa

Antonio Monteleone espone, nel presente contributo, tre proposte ritenute condizioni sine qua non per porre basi solide al prossimo domani della sanità in Italia. Si tratta di idee elaborate dall’autore alla luce delle disposizioni e degli orientamenti normativi in atto e indirizzate al vicino futuro, senza trascurare le criticità presenti che non possono paralizzare e neppure impastoiare un inarrestabile processo e un illuminato rafforzamento del sistema sanitario italiano. – di Antonio Monteleone (Presidente AGeSPI Lombardia)
Sono diversi i provvedimenti normativi di recente emanazione finalizzati ad attuare un nuovo assetto, istituzionale, organizzativo e di finanziamento, dell’assistenza pubblica nel nostro Paese. Altri atti sono invece in corso di definizione e determinanti saranno i prossimi passi da compiere, allo scopo di implementare un sistema di Long Term Care, e non solo, di cui l’Italia ha estremamente bisogno. Proprio partendo dal contesto attuale in cui il nostro Paese si trova, si espongono tre proposte operative che vanno nella direzione di tradurre, in modo concreto, i contenuti di questi recenti provvedimenti normativi in tema di salute e sanità, di medicina territoriale e di cronicità, affrontando le criticità presenti nel nostro sistema sanitario. Tali criticità vanno risolte gradualmente, con una programmazione ben modulata nel tempo e che dev’essere alimentata e sostenuta da precisi dati epidemiologici.

Leggi: I Luoghi della Cura


La gestione dei centri per anziani -Tra affidamento di servizio e principio di sussidiarietà. Di Alceste Santuari

Quando è ragionevole che un’attività nell’ambito del welfare sia oggetto di una convenzione tra enti locali e associazioni di volontariato/ di promozione sociale? Quando quella attività rappresenta un servizio da gestire in proprio da parte di un ente pubblico o affidare attraverso un appalto? Quando, in altre parole, è corretto riferirsi al principio di sussidiarietà, sostenendo l’autonoma iniziativa di cittadini che realizzano un intervento secondo il principio di gratuità e quando si tratta di attività da rendersi attraverso personale retribuito?
In queste settimane, il tema delle convenzioni con il volontariato, disciplinate dall’art. 56 del Codice del Terzo settore, è stato oggetto della sentenza del Tar del Lazio, sez. II – bis, del 6 dicembre 2022, n., chiamato a dirimere un contenzioso tra due associazioni di volontariato interessate alla gestione, di un Centro Anziani. Ciò avviene in un comune laziale che, dopo aver gestito i centri per anziani in economia, ha individuato la soluzione della convenzione con il volontariato per la gestione di tale attività, indicendo, pertanto, la procedura relativa per la gestione della struttura. Tale scelta ha luogo anche a seguito dell’approvazione di specifiche linee guida regionali recepite dal comune in apposito regolamento, che prevede “l’obbligatorio affidamento” dei centri in oggetto a favore delle APS ex art. 56 del Codice del Terzo settore, che abbiano il Centro Anziani come oggetto specifico ed esclusivo o prevalente.
Al di là del merito della sentenza, che interviene appunto nel dirimere la lite tra due associazioni interessate a tale attività, questa circostanza ci dà l’opportunità di domandarci, a monte, quando e a che condizioni sia ragionevole la scelta dello strumento della convenzione con il volontariato.
Da una parte, gli enti locali possono qualificare un’attività, anzi un servizio alla stregua di un “servizio pubblico locale”, il quale, conseguentemente, deve essere oggetto di uno specifico modello gestorio. Quest’ultimo, in conformità all’ordinamento giuridico interno, può essere ricondotto alla gestione in economia (diretta), alla gestione a mezzo di società mista, alla gestione a mezzo di società c.d. “in house”, nonché risultare oggetto di esternalizzazione a favore del mercato, anche riservato a taluni soggetti giuridici specifici, quali, per esempio, le imprese sociali.

Leggi: Welforum


Grave marginalità adulta e barriere all’accesso dei servizi – di Caterina Cortese, Lucia Fiorillo

In questi ultimi anni gli ambiti territoriali stanno lavorando per realizzare e potenziare i servizi volti al contrasto della grave marginalità adulta (persone senza dimora). Grazie alle Linee di indirizzo ministeriali del 2015 e alle ingenti risorse stanziate dal Governo su vari capitoli di spesa, l’infrastruttura sociale e professionale dei servizi ha fatto notevoli passi in avanti. Assistiamo in alcuni territori alla progressiva diffusione di una cultura orientata al superamento della logica del “singolo servizio mensa o dormitorio” o del “servizio emergenziale”, in risposta ai soli bisogni primari, e ad una crescente responsabilizzazione ed empowerment delle cabine di regia pubbliche, che hanno avviato processi virtuosi di programmazione, utilizzando le risorse come leva per il consolidamento e lo sviluppo di una nuova filiera di servizi rivolti alla grave marginalità in sinergia con gli ETS.
Tuttavia, nonostante gli sviluppi già evidenziati in diversi rapporti di monitoraggio (si veda per esempio Cortese, Pascucci, I servizi come agenti del cambiamento, Osservatorio fio.PSD 3/2021), relazioni tecniche e articoli in riviste di settore (si veda MLPS, Quando l’Housing first incontra il Reddito di cittadinanza, CohesiON Magazine), vi sono delle sfide aperte che i servizi territoriali devono ancora affrontare, prime fra tutte le barriere che le persone più vulnerabili incontrano nell’accesso ai servizi professionali e l’assenza di una presa in carico strutturata

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

Il valore certificativo degli estratti conto contributivi
L’Inps liquida una pensione sulla base di un estratto conto certificativo sbagliato, il Tribunale di Monza condanna l’Istituto previdenziale pubblico alla ricostituzione del trattamento pensionistico, perché ha fornito al lavoratore una informazione incompleta sulla posizione assicurativa inducendolo in errore al momento della domanda.
Accogliendo le ragioni di un ricorso patrocinato dall’avvocato Roberta Palotti, consulente legale di Inca Cgil, la sentenza (l’ennesima), emessa il 28 settembre 2022, sottolinea ancora una volta come “la comunicazione da parte degli enti ha valore certificativo della situazione in essa descritta”. E a nulla valgono gli argomenti proposti dall’Inps per resistere a questo orientamento giurisprudenziale già ampiamente consolidato in numerosissime sentenze.
Il caso specifico esaminato riguarda un lavoratore che lamenta di essere stato liquidato con “un trattamento pensionistico di minor favore”, come conseguenza di un estratto conto certificativo, rilasciatogli dall’Inps stesso, incompleto, non comprensivo dei contributi versati alla gestione separata.

Leggi: Inca


Pensioni: niente finestre mobili per i lavoratori gravosi

Sulla decorrenza della pensione dei lavoratori gravosi non ci devono essere i tempi di attesa (finestre mobili), previste per la generalità dei lavoratori. Così ha stabilito la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Regione Piemonte, accogliendo un ricorso patrocinato dall’avvocato Nicola Salvini, consulente legale di Inca, in favore di un macchinista di Trenitalia che, dopo aver fatto domanda di pensione anticipata nel 2019 , avvalendosi delle agevolazioni previdenziali introdotte nel 2017 per gli addetti ad attività gravose (legge 205/2017) , si è visto accogliere l’istanza ma con la decorrenza posticipata di tre mesi, in applicazione dell’articolo 15 legge 26/2019 che ha esteso alla generalità dei lavoratori la cosiddetta finestra trimestrale di attesa, a partire dal gennaio 2019.
Nonostante il parere contrario del Comitato Amministratore del Fondo Speciale per il personale dipendente da Ferrovie dello Stato spa, che aveva accolto il ricorso del macchinista per “accertata inapplicabilità” della finestra trimestrale, il consiglio di amministrazione dell’Inps ha imposto l’interpretazione più restrittiva costringendo il lavoratore a ricorrere alla Corte dei conti.
La materia del contendere si incentra sull’applicazione del combinato disposto del comma 147, art. 1 della legge 205/2017, che prevede le agevolazioni previdenziali, con l’articolo 24, comma 10, del D.L. 201/2011, convertito nella legge n.214/2011, attraverso l’art. 15 D.L. 4/2019, convertito nella legge n. 26/2019.

Leggi: Inca


Covid. L’App Immuni va in pensione dal 31 dicembre

Era stata introdotta nel 2020 per favorire il tracciamento dei contatti ma non ha mai avuto successo. Dalla stessa data verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato dal Ministero della salute. Pertanto, la App non sarà più disponibile negli store delle applicazioni mobile (Apple, Google, Huawei) e, sugli smartphone su cui la App è già stata installata, non funzionerà più per attivare e ricevere le notifiche di allerta di eventuale contatto stretto con altri utenti della App per le finalità del contact tracing digitale.
Dal prossimo 31 dicembre, sarà dismessa la Piattaforma unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta Covid-19 e la relativa App IMMUNI, che ha avuto la finalità di allertare le persone entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi. Dalla stessa data verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato dal Ministero della salute ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70.

Leggi: Quotidiano Sanità


 

 

NEWS:

lunedì 19 dicembre 2022
Manovra, Spi-Cgil: governo nel caos; salta rivalutazione per 4mln pensionati

“A causa della confusione e dei ritardi del governo nell’approvazione della manovra di bilancio a gennaio salta la rivalutazione delle pensioni per 4 milioni di pensionati.
L’Inps, infatti, non è stato messo nelle condizioni di erogare gli importi rivalutati per tutte le pensioni sopra quattro volte il trattamento minimo e provvederà quindi a rivalutare solo quelle sotto questa soglia. La mancata rivalutazione sarà comunque recuperata nei mesi successivi attraverso un conguaglio”.
Lo denuncia il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti.
“Sulle pensioni – continua Pedretti – il governo è letteralmente nel caos e questo danneggia fortemente i pensionati, già colpiti dal taglio previsto dalla manovra.
L’emendamento del governo, che doveva ripristinare il 100% di rivalutazione almeno fino a 5 volte il trattamento minimo, si è rivelato una bufala e si passa dall’80 all’85% con un taglio ulteriore per chi ha importi superiori”.

Leggi: Spi-Cgil, 19/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
Manovra: Cgil e Sunia, grave la bocciatura degli emendamenti per ripristinare fondo sostegno affitto e morosità incolpevole

“Grave la scelta del Governo di respingere gli emendamenti che chiedevano il rifinanziamento del fondo di sostegno all’affitto e quello per la morosità incolpevole”. È quanto dichiarano Cgil nazionale e Sunia, il sindacato degli inquilini.
“È un grave affronto agli inquilini con Isee inferiore a 17mila euro e mette in difficoltà – sottolineano Cgil e Sunia – tutti quei proprietari che hanno ricevuto puntualmente il pagamento del canone grazie a questi provvedimenti”. Per la Confederazione e il sindacato degli inquilini “si profila una stagione di conflitto che sarà causata dall’impennata degli sfratti per morosità incolpevole e si riverserà drammaticamente su Regioni e Comuni, privati così degli strumenti per far fronte all’emergenza”.
“La legge 431/98 parla chiaro: il fondo è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e deve essere annualmente integrato dalla legge di Bilancio. Quest’obbligo è stato disatteso per il 2023, senza considerare le ricadute sui ceti medio-bassi e bassi. L’ultima chance per il Governo e la maggioranza – concludono Cgil e Sunia – è di riparare a questa gravissima omissione nel maxiemendamento, come stanno rivendicando le manifestazioni indette in questi giorni in tutta Italia”.

Leggi: Sunia, 16/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
Medici troppo anziani, infermieri senza titoli e medici generici in sala parto. Questo e altro scoperto dai Nas nella maxi indagine su 637 imprese e cooperative private che forniscono personale alle Asl e agli Ospedali

L’indagine si è svolta a metà novembre in tutta Italia per verificare la regolarità nei contratti e nelle modalità di reclutamento da parte delle strutture del Ssn per sopperire alle carenze di medici, infermieri ed altri operatori sanitari forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative. Monitorate 637 imprese/cooperative private e verificata l’idoneità di oltre 11.600 figure tra medici (13%), infermieri (25%) e altre professioni sanitarie (62%) (oss, tecnici di laboratorio e figure similari). Irregolarità riscontrate in 165 posizioni lavorative. Segnalate alle autorità 205 persone.
I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, dalla metà del mese di novembre hanno pianificato e condotto mirati servizi di controllo su tutto il territorio nazionale presso strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private che, per sopperire alla carenza di personale e garantire l’erogazione minima dei servizi di cura ed assistenza, ricorrono sempre più spesso a contratti di appalto per avvalersi di professionalità sanitarie – medici, infermieri ed operatori sanitari – forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/12/2022


giovedì 15 dicembre 2022
ISTAT: siamo entrati nell’inverno demografico

La fotografia pubblicata dall’ISTAT pochi giorni fa non lascia dubbi: siamo entrati in quello che gli esperti definiscono “inverno demografico”. Nei prossimi tre decenni la fascia di popolazione tra i 15 e i 64 anni potrebbe scendere da 37,7 milioni a 28,9 milioni.
Questo significa, soprattutto, circa un milione di persone in meno tra i 15 e i 34 anni, che va ad accompagnarsi al fenomeno egualmente preoccupante dell’emigrazione: negli ultimi anni 1,8 milioni di italiani, nella stessa fascia di età, ha lasciato il Paese alla ricerca di un lavoro stabile o più remunerato in relazione al proprio titolo di studio.
Come il clima del Pianeta è un equilibrio risultante dall’interazione di varie componenti, compresi i cambiamenti antropici cioè determinati dagli esseri umani, così saremo in grado di uscire dall’inverno demografico in cui ci troviamo se sapremo tenere conto di molte variabili in gioco che, in questo caso, dipendono interamente dalle nostre scelte. Se ipoteticamente questa tendenza dovesse invece continuare potrebbero essere altri 6 milioni da qui al 2052.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 15/12/2022


giovedì 15 dicembre 2022
Censimento 2021. Siamo sempre di meno: solo 59 milioni i residenti. Nuovo record negativo delle nascite che si fermano a 400.249

Pubblicato il report che analizza la demografia del Paese. Il calo ulteriore di popolazione (206 mila in meno rispetto al 2020) non è dovuto solo al saldo naturale negativo ma è da attribuire in parte anche alla diminuzione della popolazione straniera. Rispetto al 2008 i nati sono il 31% in meno e il Paese è sempre più vecchio con una media di 5,4 anziani ogni bambino. IL REPORT
La popolazione censita in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020 (-206.080 individui). È quanto emerge dal censimento Istat appena pubblicato. Il decremento di popolazione interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord ovest che per il Nord est), è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3mila unità in meno)

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/12/2022


giovedì 15 dicembre 2022
La disabilità aumenta rischio povertà. I dati di Eurostat

Le persone con disabilità sono a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (limitazione dell’attività) era a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quelli senza disabilità. In Italia il gap è minore (27,1% rispetto a 24,3%).
Un numero significativo di persone nell’UE è a rischio di povertà o di esclusione sociale, e le persone con disabilità affrontano un rischio maggiore.
Nel 2021, il 21,7% della popolazione dell’UE (il 24,3% in Italia), secondo i dati pubblicati da Eurostat, era a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia viveva in famiglie che subivano almeno uno dei tre rischi di povertà e di esclusione sociale (rischio di povertà, grave privazione materiale e sociale e/o viveva in condizioni famiglia con intensità di lavoro molto bassa).
Le persone con disabilità sono a più alto rischio di povertà o esclusione sociale: il 29,7% della popolazione dell’UE di età pari o superiore a 16 anni con disabilità (limitazione dell’attività) era, sempre nel 2021, a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto al 18,8% di quelli senza disabilità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 15/12/2022


giovedì 15 dicembre 2022
Riprendiamoci l’energia. Le comunità energetiche contro la crisi

Il fenomeno delle comunità energetiche rinnovabili si sta diffondendo in tutta Europa. E anche in Italia, nonostante le lentezze burocratiche, si stanno muovendo i primi passi. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che permetterà la produzione e la condivisione di energia pulita, l’abbattimento dei suoi costi e la riduzione di emissioni di CO2 – di Aldo Gara
Addio ai grandi produttori. A portarci in casa l’energia di cui abbiamo bisogno non saranno più i grandi produttori da fonti fossili e i grandi e piccoli distributori. Stavolta i protagonisti della rivoluzione che segnerà il passaggio verso una nuova era saranno cittadini, istituzioni, commercianti e aziende: uniti in piccole e grandi comunità energetiche rinnovabili (Cer), potranno dotarsi di impianti per la produzione e la condivisione di energia pulita da fonti rinnovabili. Una forma di mutuo aiuto e, allo stesso tempo, un processo democratico che attraverso lo sfruttamento del vento, del sole e dell’acqua, consentirà di produrre energia a chilometri zero e di liberare le famiglie dalla totale dipendenza dal gas, dal petrolio e soprattutto dal conto salato delle bollette con un abbattimento dei costi dell’elettricità stimato tra il 25 e il 30 per cento. Inoltre, se la comunità produrrà più energia rispetto al proprio fabbisogno potrà venderla a prezzi sostenibili a chi, all’interno della comunità, non può permettersi un impianto fotovoltaico, una pompa di calore o una pala eolica; oppure cederla, a pagamento, alla stessa rete elettrica.

Leggi: Liberetà, 15/12/2022


giovedì 15 dicembre 2022
Superbonus, c’è la proroga. Reddito di cittadinanza scende a 7 mesi

Gli emendamenti del governo al disegno di legge Bilancio arriveranno nella serata di venerdì. Saranno quelli che serviranno a fare la quadra per raccogliere le proposte di modifica del testo della manovra economica arrivate dalla maggioranza e arrivare finalmente nel vivo della votazione in commissione Bilancio della Camera.
I tempi restano strettissimi. Al massimo entro lunedì il testo deve essere approvato per poi arrivare in Aula martedì. Appena 11 giorni prima del 31 dicembre, termine ultimo prima dell’esercizio provvisorio, e con il passaggio al Senato da fare. «Siamo determinati ad evitarlo – dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani -, sarebbe un danno enorme di immagine, per l’Italia, non per il governo». E pure il relatore del testo Roberto Pella (Forza Italia) conferma: «Tutti i parlamentari in commissione vogliono rispettare i termini di approvazione della legge di Bilancio».

Leggi: Corriere della Sera, 15/12/2022


mercoledì 14 dicembre 2022
Antitrust contro le aziende energetiche. Cosa cambia per i consumatori

Sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finiscono sette aziende fornitrici di elettricità e gas: hanno modificato in modo unilaterale i prezzi. Insieme, le sette compagnie, rappresentano l’80 per cento del mercato
Stavolta sotto la lente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finiscono sette aziende fornitrici di elettricità e gas, che insieme rappresentano circa l’80% del mercato: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie.
Le compagnie interessate hanno mandato – questa è l’accusa dell’Autorità garante – proposte di modifica del prezzo di fornitura unilaterali e proposte di rinnovo in contrasto con la legge che sospendeva l’efficacia delle clausole contrattuali. Contro le modifiche unilaterali, l’Antitrust ha emesso un provvedimento cautelare che sospende gli aumenti.

Leggi: Liberetà, 14/12/2022


mercoledì 14 dicembre 2022
La sanità negata delle liste d’attesa

Nel 2022 è saltata in media una visita di controllo su cinque. Mentre il sistema pubblico è in affanno e non riesce a recuperare i controlli persi a causa del Covid, sale ancora la spesa privata.
Una sanità a due facce, in cui il settore pubblico segna il passo mentre cresce ancora, anche a causa delle liste d’attesa, la spesa di cui gli italiani sono costretti a farsi carico per farsi curare nel privato.
Gli ultimi dati provenienti da un monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale per le Regioni, fotografano una situazione di sofferenza che va avanti da tre anni. Asl e ospedali non riescono ancora a recuperare il lavoro andato perso dal drammatico 2020.
Il dato più significativo è quello relativo alle visite di controllo. Cioè alle visite specialistiche per chi ha già una diagnosi o per chi è cronico come un paziente diabetico o cardiopatico o oncologico. Secondo l’Agenas, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state effettuate 13,7 milioni di prestazioni, circa 3,4 milioni in meno rispetto al 2019. In altre parole, è saltata in media una visita di controllo su cinque.

Leggi: Liberetà, 14/12/2022


martedì 13 dicembre 2022
Inflazione nelle grandi città: i sindaci contro il caro affitti

Qualità della vita. Sala (Milano) e Nardella (Firenze) puntano a interventi per contenere i canoni Il ministro Urso: chiesto alla Ue di sfruttare nel 2023 i fondi industria 4.0 inutilizzati per le imprese
Il peso medio degli affitti in Italia impatta oltre il 50% sul reddito e l’emergenza casa in città è uno dei temi forti della 33esima edizione della Qualità della Vita, la storica indagine del Sole 24 Ore che misura la vivibilità delle 107 province italiane. Dall’evento digitale di presentazione e commento dei dati, aperto dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, – evento ieri in diretta streaming sul sito del Sole 24 Ore e sul canale 501 di Sky – sono emersi spunti e strategie per mitigarlo. Con la doppia prospettiva del caro affitti per gli abitanti,che contribuisce a rendere le città invivibili (a Milano incide in media sul 60% del reddito) e quella degli affitti brevi, che favoriscono l’impennata dei prezzi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 13/12/2022


DALLE REGIONI:

lunedì 19 dicembre 2022
Finalmente una Legge Regionale esemplare e seria sulla vita indipendente

«Ritengo – scrive Salvatore Nocera, analizzando la Legge Regionale della Lombardia 25/22 (“Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”) – che si debba dare atto alla Federazione LEDHA di avere offerto ai cittadini con disabilità della propria Regione uno strumento prezioso e anche assai stimolante per le Associazioni di altre Regioni aderenti alla Federazione FISH e non solo, per un ulteriore traguardo nella lunga via della qualità di vita inclusiva delle persone con disabilità»
Come ampiamente riferito nei giorni scorsi anche su queste pagine, la Regione Lombardia ha approvato, su istanza della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e che ne aveva formulato i contenuti fondamentali, la Legge Regionale 25/22 (Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità), pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 49 (supplemento del 9 dicembre).
Data l’importanza di tale norma per la sua originalità e completezza, si propone a tutto il mondo della disabilità di prenderla in considerazione quale modello, ovviamente adattabile alle diverse situazioni regionali, nonché all’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità di tenerla presente nella stesura dell’emanando Decreto Delegato della Legge 227/21 (Legge Delega al Governo in materia di disabilità), concernente proprio la “vita indipendente”.

Leggi: Superando, 19/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
Gioia Tauro. Politiche abitative nel Comune di Gioia Tauro: aperto un confronto tra i sindacati degli inquilini (SUNIA-CGIL, SICET-CISL, UNIAT Calabria) e dei proprietari (Confedilizia) con il Comune della Piana

Dopo una prima riunione tecnica, svolta a Gioia Tauro (tra le OO.SS. degli inquilini e dei proprietari e gli uffici tecnici del Comune di Gioia Tauro), per discutere ed affrontare concretamente i punti riguardanti l’applicazione dell’Accordo Territoriale per i contratti di locazione a canone concordato, nei giorni scorsi si è tenuta una riunione politico-sindacale
presso il Palazzo di città per affrontare il tema dello sviluppo attraverso le politiche abitative.
Il Tavolo di contrattazione sociale, richiesto da Confedilizia Reggio Calabria, Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl RC e Uniat Calabria, con la collaborazione di Valerio Romano (neo Segretario Generale Filcams-Cgil Metropolitana di Reggio Calabria), è stato immediatamente convocato dal Sindaco Aldo Alessio, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, che ha voluto dare continuità al lavoro già avviato con le Organizzazioni Sindacali.

Leggi: Sunia, 16/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
Piano freddo, primi 200 senzatetto accolti nelle strutture di Milano

Ad oggi sono poco più di 200 i posti occupati nei cinque centri aperti nell’ambito del Piano freddo redatto dal Comune di Milano, una misura messa in campo dall’amministrazione meneghina per potenziare l’assistenza ai senza dimora in queste giornate in cui le temperature invernali e il maltempo mettono più a rischio la loro incolumità.
Si tratta delle strutture di viale Puglie, via Barabino, via San Marco, via Saponaro e al Mezzanino della Stazione Centrale.
Dal Comune fanno sapere che restano disponibili decine di posti e sono già programmati nei prossimi giorni nuovi inserimenti.

Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
In Veneto 838,6 milioni per la non autosufficienza da ripartire

Ammontano a 838 milioni e 697.450 euro le risorse destinate dal Veneto alla non autosufficienza per il 2022. E su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la giunta regionale ha approvato la delibera con cui si richiede il parere di commissione sulla programmazione e l’attribuzione delle risorse. Il totale presentato quest’anno segna un incremento di cinque milioni e 835.340 euro rispetto a quello dell’anno scorso che era di 832 milioni e 862.110 euro. Nella cifra sono compresi i 772 milioni e 593.450 euro provenienti dal Fondo regionale per la non autosufficienza e 66 milioni e 104.000 euro da quello nazionale. “Priorità nel sostegno all’assistenza residenziale e semiresidenziale per anziani e disabili- sottolinea Lanzarin- è la linea che ha guidato la stesura del riparto. Il finanziamento è coerente con il supporto alle famiglie che la Regione ha ormai fatto proprio con il susseguirsi di una serie di provvedimenti”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022


venerdì 16 dicembre 2022
Bergamo entra nella rete internazionale delle “città a misura di anziano”

Bergamo si propone come città ideale per la vita a misura di anziano. Il Comune orobico ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ammissione alla rete WHO Global Network of Age-Friendly Cities and Communities, a cui aveva fatto richiesta di adesione ai primi di agosto 2022. La rete globale dell’OMS per le città e le comunità a misura di anziano è stata istituita nel 2010 per collegare città, comunità e organizzazioni di tutto il mondo con la visione comune di rendere la loro comunità un luogo ideale in cui invecchiare.
L’appartenenza alla rete, che comprende attualmente 1.445 tra città e comunità in 51 paesi, riflette l’impegno della città ad ascoltare i bisogni della loro popolazione che invecchia, valutare e monitorare la loro compatibilità con l’età, e lavorare in collaborazione con gli anziani e in tutti i settori per creare ambienti fisici e sociali favorevoli agli anziani, e come afferma l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina, “potrà portare un arricchimento reciproco tra le diverse città anche grazie all’apporto di contributi provenienti da diverse esperienze internazionali”.

Leggi: Redattore Sociale, 16/12/2022


IN AGENDA:

“Essere Cittadini Consapevoli e Digitali”: in partenza a Milano, e in presenza, un nuovo corso Grey Panthers per senior

Inizia il 12 gennaio, un nuovo Corso per Essere Cittadini Consapevoli e Digitali:
6 lezioni settimanali, in presenza, per sapere tutto su Come attivare SPID e CIE, come utilizzarli: gli usi possibili, per essere identificati in sicurezza sui siti della Pubblica Amministrazione.Martedì 17 gennaio – Il fascicolo sanitario elettronico: utilità, uso, esempi pratici.Martedì 24 gennaio – Imparare a navigare sul sito del Comune di Milano: i servizi online da utilizzare, per risparmiare tempo e fatica.Giovedì 2 febbraio – Il mondo delle APP: quelle native sui nostri dispositivi, quelle che ci procuriamo gratuitamente o che acquistiamo, APP utili per SeniorGiovedì 9 febbraio – Home-banking e Moneta Digitale: essere capaci di muoversi con disinvoltura in ogni contesto, senza mettere mano al portafoglio, alle carte di credito, ai Bancomat. Risparmiando tempo e garantendosi maggiore sicurezza.Giovedì 16 febbraio – Usare lo smartphone nel miglior modo possibile,conoscendo tutte le funzionalità di base e anche qualche espediente di migliore funzionalità come OTP e gestione password. Oltre alla Redazione, durante il corso i Senior saranno affiancati da alcuni studenti dell’Istituto tecnico tecnologico Ettore Molinari in rapporto di PCTO con noi. In particolare, saranno a disposizione dei corsisti nella parte conclusiva di ogni singola lezione. Al termine di ogni incontro verrà rilasciata dispensa della lezione. Gli incontri si terranno: al pomeriggio, dalle 15 alle 17 presso la sede di EMIT Feltrinelli – Piazzale Antonio Cantore, 10 Milano. L’intero corso ha un costo di 80 euro a persona, 100 euro se in coppia
Per info: grey-panthers@grey-panthers.it

Leggi: Auser


IN EVIDENZA:

Non autosufficienza, la riforma in stand by – di Sara De Carli

Tutto tace sulla riforma della non autosufficienza, prevista dal Pnrr e attesa da 3,8 milioni di anziani. La legge delega deve essere approvata entro marzo 2023. Intervista a Cristiano Gori, coordinatore del Patto per la Non Autosufficienza: «Il governo precedente ha accolto il nostro impianto e ne siamo lieti. Ma c’è ancora una lunga strada da fare per rendere quello schema solido e per metterlo a terra: questa è la sfida per il governo Meloni»
Sono passati ormai due mesi dall’insediamento del governo Meloni: settimane oggettivamente dominate dall’urgenza di comporre la Legge di Bilancio per il 2023, dentro la cornice della guerra che prosegue, del caro-bollette e della crisi energetica. Tuttavia c’è un tema che non può passare sotto silenzio, tanto ampi sono i numeri della questione: l’assistenza agli anziani non autosufficienti. È il tema a cui VITA dedica la nuova copertina: la demografia parla chiaro, il sistema attuale non può reggere l’onda d’urto che ci attende, con 2 milioni di over80 in più attesi nei prossimi vent’anni. Giustamente la riforma dell’assistenza agli anzini non autosufficienti è stata inserita nel Pnrr ed entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la legge delega: il governo Draghi ha lasciato uno schema di decreto, che ancora però il nuovo esecutivo non ha inviato all’esame del Parlamento. «Il fatto che non ci siano comunicazioni pubbliche non significa che non ci siamo mossi su questo tema, abbiamo già avviato dievrsi confronti», aveva assicurato sabato 3 dicembre, al Congresso della Fish, Maria Teresa Bellucci, viceministra al Lavoro e Politiche Sociali.

Leggi: Vita


Più autonomia alle regioni uguale diritti dei cittadini non omogenei? Di Maurizio Motta

È in crescita il dibattito sulla prospettiva di aumentare l’autonomia differenziata delle Regioni, anche in base al disegno di legge quadro proposto a novembre 2022 dal ministro Calderoli (per gli Affari regionali e Autonomie). Tra le opinioni più preoccupate rispetto ai contenuti di questa proposta si possono richiamare la risoluzione approvata il 1/12/2022, a maggioranza, dal Consiglio regionale della Campania, l’avvio di raccolta firme per una legge d’iniziativa popolare che cambi gli articoli 116 e 117 della Costituzione (di un gruppo di cittadini che fanno riferimento al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale), le posizioni espresse da Anaao-Assomed (il principale sindacato di medici ospedalieri) sui rischi di “egoismo territoriale” che frantumano il diritto alla salute.
La proposta Calderoli punta a trasferire alle Regioni poteri e risorse su 23 materie, tra le quali la sanità, l’istruzione, la tutela dell’ambiente, la protezione civile, la sicurezza sul lavoro, e le principali perplessità suscitate dal modello proposto sembrano essere:
Leggi: https://welforum.it/piu-autonomia-alle-regioni-uguale-diritti-dei-cittadini-non-omogenei/
Luoghicura.it – 15.12.2022 – L’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti tra il mercato privato e i servizi a titolarità pubblica
L’articolo, a partire dai risultati di una ricerca qualitativa condotta in Friuli Venezia Giulia, approfondisce il rapporto tra due soggetti chiave dell’assistenza domiciliare: l’operatore socio-sanitario (OSS) e l’assistente familiare. – di Giulia Venturini (Assistente sociale presso il Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito territoriale Riviera Bassa Friulana – Area Minori – Comuni di Pocenia e Rivignano Teor)
L’Italia è un Paese che si caratterizza per un approccio familista all’assistenza degli anziani non autosufficienti (Di Rosa et al., 2010); spesso le famiglie prediligono occuparsi in prima persona delle cure di cui necessitano i propri anziani, all’interno delle mura domestiche e senza intrusioni di soggetti terzi ed esterni. La persistenza di un welfare familistico ha condotto il Paese ad una preferenza di policy orientata ai trasferimenti monetari, a scapito dei servizi reali a titolarità pubblica. Infatti, questi ultimi hanno visto diminuire i finanziamenti a loro favore e, conseguentemente, la loro capacità di rispondere ai bisogni delle famiglie, non riuscendo a garantire l’intensità assistenziale richiesta.
Suddette tendenze hanno portato allo sviluppo parallelo – a partire dagli anni Novanta del secolo scorso – del mercato privato dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ad oggi, le recenti trasformazioni demografiche, l’aumento dell’occupazione femminile (Di Rosa et al., 2010), il progressivo peggioramento delle condizioni di salute degli anziani e l’incapacità dei servizi pubblici di rispondere ai bisogni delle famiglie, hanno comportato una crescente difficoltà per i familiari nell’occuparsi dell’ assistenza ai propri anziani rendendo necessaria la ricerca di un supporto esterno, spesso individuato nella figura dell’assistente familiare1. Ad ogni modo, l’assistenza privata non ha totalmente estromesso l’intervento pubblico; le due modalità, sebbene con differenti proporzioni, coesistono.

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Migranti e ricongiungimenti familiari: il progetto Form@2

Prendersi cura delle persone straniere ancor prima di trasferirsi nel nostro paese per aiutare una migrazione più consapevole. È con questo scopo che è nato il progetto Form@ nel 2017, su iniziativa dei Patronati, Acli, Inas, Inca e Ital, giunto alla sua seconda edizione, di cui si è celebrato l’evento conclusivo il 15 dicembre scorso a Roma.
Finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e integrazione dell’Unione europea e svoltosi sotto la vigilanza dei Ministeri del Lavoro e dell’Interno, come autorità responsabile, il progetto ha avuto l’ambizione di proporre un nuovo modello strutturato di integrazione e inclusione che facilitasse i ricongiungimenti familiari di coloro che hanno fatto domanda di nullaosta per l’Italia.
Forti dei risultati ottenuti nella prima edizione del progetto, quando ben oltre 3mila stranieri hanno seguito corsi di formazione pre-partenza, provenienti da 11 paesi, scelti sulla base di un’analisi dei flussi immigratori, la seconda edizione ha raggiunto analoghi risultati, pur scontando le restrizioni alla mobilità a causa della pandemia, che hanno indotto a ridurre il numero dei Paesi a cinque paesi: Albania, Senegal, Tunisia, Marocco ed Egitto.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

 

Una grande mobilitazione per la casa

La proposta lanciata dal Sunia, il sindacato degli inquilini che si batte per il diritto all’alloggio dignitoso per tutti, in occasione del 50° anniversario
“Bisogna organizzare un grande sciopero per la casa, come quello dell’autunno del 1969. Nessuno parla più di casa, sembra che non interessi più. Ma quella dell’abitare è una crisi infinita, con picchi drammatici come la pandemia e la guerra”.
A parlare è il segretario generale del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica federato alla Cgil, che ha festeggiato mezzo secolo di storia e di lotte con un’iniziativa a Roma, una mostra itinerante e un libro: “Questa organizzazione è nata per garantire a tutti il diritto a un alloggio dignitoso. Dopo cinquanta anni siamo ancora qua a organizzare mobilitazioni per mettere al centro quella che è un’esigenza primaria dell’uomo”.
Anche se siamo lontani anni-luce dalle borgate popolate da baracche, prive dei più elementari servizi, dai quartieri periferici con strade in terra battuta e senza illuminazione della fine degli anni Cinquanta, le rivendicazioni di un sindacato che chiede un grande piano per la casa e per l’edilizia popolare soni straordinaria attualità.

Leggi: Collettiva


NEWS:

lunedì 12 dicembre 2022
Qualità della vita, gli shock del 2022 pesano sul Sud: la situazione della Sicilia

Il Sole24Ore ha preparato anche nel 2022 l’indagine annuale sulla Qualità della Vita: Bologna ottiene il primato, ecco la posizione delle città siciliane.
Risulta finalmente pubblica la 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore: i risultati mostrano purtroppo come la crisi del 2022, il conflitto in Ucraina e il periodo post-pandemico abbiano influito sul tenore di vita, soprattutto nel Mezzogiorno.
Nella classifica del 2022 risulta sul podio Bologna (in prima posizione), seguita da Bolzano e Firenze. Tre città che non sono di certo nuove al podio (dal 1990 a oggi, per esempio, Bologna e Bolzano hanno ottenuto il primato ben 5 volte) e tutte città del centro-nord. La dimostrazione che, purtroppo, il divario tra Nord e Sud continua a esistere e a essere evidente.
Ecco i vari criteri utilizzati nell’indagine del Sole 24 Ore e come è andata in Sicilia.

Leggi: Qds, 12/12/2022


lunedì 12 dicembre 2022
Le città come laboratorio della rivoluzione tecnologica e digitale a emissioni zero

Ci sono diverse ragioni per guardare con attenzione a quanto le città europee saranno in grado di fare sul clima nei prossimi anni. Oramai è evidente che la possibilità di evitare gli scenari più catastrofici di innalzamento delle temperature globali e di impatti nelle diverse parti del Mondo dipenderà da quanto nei prossimi dieci anni saremo in grado di fare in termini di accelerazione delle politiche di decarbonizzazione. Ed è dentro gli spazi delle città che questa sfida è particolarmente complessa, decisiva ma dobbiamo essere consapevoli che oggi si aprono possibilità senza precedenti di innovazione e rigenerazione che, se daranno i risultati sperati, potranno essere replicate in ogni parte del mondo. In questo percorso l’Europa si è candidata a svolgere un ruolo da capofila a livello internazionale con la nuova Missione 100 Smart and climate-neutral cities 2030, che coordinerà e supporterà il lavoro delle cento città europee – di cui nove italiane[1] – che vogliono diventare il laboratorio di questa rivoluzione ambientale.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 12/12/2022


giovedì 8 dicembre 2022
Rispunta il mini rinvio sul 110% Stretta sulle delibere irregolari

Aiuti quater. Governo e maggioranza al lavoro per prorogare solo le comunicazioni al 31 dicembre Linea dura per l’amministratore di condominio che dichiara il falso: scatterà la sanzione penale
Torna in pista la mini proroga delle comunicazioni di inizio lavori asseverati (Cilas) al 31 dicembre 2022. Ma allo stesso tempo si lavora per un regime più severo delle responsabilità degli amministratori di condominio per evitare elusioni sulla scadenza del 24 novembre per adottare le delibere dei lavori: con la dichiarazione di falso scatterà, infatti, il reato. Mentre per varare misure sblocca crediti il ministero dell’Economia vuole comunque cautelarsi e chiedere preventivamente a Eurostat se sia sostenibile la possibilità di compensare automaticamente una quota dell’1% degli F24 presi in carico dalle banche per i versamenti fiscali e contributivi dei clienti con i crediti da bonus edilizi.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 14/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
L’Invecchiamento Attivo una sfida che non riguarda solo gli anziani

Il contributo dell’Auser allo schema di disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane
Gli italiani hanno il privilegio di un indice di longevità tra i più alti al mondo. Per evitare che questo privilegio si trasformi in una penalità, per i singoli e per la collettività, sono indispensabili politiche che garantiscano, lungo l’intero arco della vita, il processo di invecchiamento attivo e in buona salute.
Per questa ragione l’Auser considera positiva la scelta di aver introdotto il tema dell’invecchiamento attivo nella schema di legge delega sulla non autosufficienza.
Una scelta da sostenere eliminando, tuttavia, alcuni limiti e ambiguità.
Da sostenere perché l’esigenza di una politica nazionale per l’invecchiamento attivo, da anni rivendicata da Auser, è oggi un’indicazione della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Coerente a questa esigenza si considera l’indicazione (Art.2) di istituire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), con il compito di adottare, con cadenza triennale e aggiornamenti annuali, il “Piano nazionale per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità nella popolazione anziana”.

Leggi: Auser, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Perennial”: il nuovo libro di Ivan Pedretti

“Persone in grado di adattarsi alle novità e ai cambiamenti, a prescindere dall’età anagrafica”. Sono i Perennial, definizione coniata negli Stati Uniti, sdoganata in Italia dall’enciclopedia Treccani, con cui si indica chi, nonostante le tante primavere alle spalle, ha ancora voglia di imparare, conoscere, confrontarsi, fare e darsi da fare. Ai Perennial il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti ha deciso di dedicare un libro, dal 25 novembre in libreria, passando al setaccio ogni angolo di questo mondo: dal boom economico e dalle battaglie sindacali degli anni Sessanta e Settanta per i diritti delle persone e dei lavoratori alla progressiva frammentazione del lavoro, dalle risposte collettive ai disagi e alle ingiustizie sociali al senso di esclusione e disincanto che avvolge i giorni nostri. Nel libro anche tre testimonianze ed esperienze Auser: Il Circolo Auser di Bettolle (SI) conosciuto per la realizzazione di splendidi murales che vestono il centro storico, Auser Noi ci siamo di Bovalino (RC) attivo da anni in una realtà sociale delicata e complessa, Auser Cittadini del mondo di Treviso in prima linea per l’inclusione e l’integrazione dei migranti.
Perennial è disponibile anche online: https://www.futura-editrice.it/prodotto/perennial/

Leggi: Auser, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
I risultati dell’indagine: gli italiani e l’energia

Per gli italiani risulta sempre più urgente accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. È quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e l’energia” realizzata da Ipsos per Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club i cui risultati sono stati presentati nei giorni scorsi al XV Forum QualEnergia a Roma.
Gli italiani sono sempre più destabilizzati e angosciati dall’aumento dei costi. In particolare, il 64% degli italiani intervistati (2 su 3) si dice molto preoccupato per la crisi energetica, soprattutto per l’impatto che potrebbe avere sulle spese quotidiane (41%), sull’insorgere di una crisi economica generale (32%) o sul non riuscire a pagare le bollette/utenze (19%).
Per contrastare il caro bollette, oltre la metà degli italiani (55%) pensa che sia necessario accelerare verso la transizione energetica e solo il 12% propone di abbandonare la corsa e puntare su fossili e nucleare. Infatti, nonostante il nostro Paese risulti in linea con la media europea, cresce la percezione che l’Italia sia rimasta indietro rispetto agli altri Paese Europei sul tema rinnovabili: pensiero che accomuna il 54% degli italiani contro il 47% del 2021.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Manovra: Cgil e Sunia, governo affonda sostegno all’affitto riservato agli inquilini poveri

“Nel ddl bilancio 2023 all’esame del Parlamento spicca una gravissima e ingiustificabile omissione: la mancanza di risorse per il fondo di sostegno all’affitto, una misura cardine della legge 431/1998 finalizzata ad aiutare e sostenere gli inquilini a basso reddito. Questa scelta incide in modo devastante sulla già grave situazione abitativa del Paese, alle prese con affitti insostenibili, rincari energetici, inflazione e ripresa delle esecuzioni degli sfratti, nel contesto del Covid e della guerra in atto”. Lo affermano, in una nota, la Cgil nazionale e il Sunia, il sindacato degli inquilini.
“Si tratta – spiegano Cgil e Sunia – di una palese violazione e non applicazione di quanto dispone la legge 431 che all’articolo 11 prevede che prevede l’istituzione, presso il Ministero dei lavori pubblici, del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, la cui dotazione annua è determinata dalla legge finanziaria, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468”.

Leggi: Sunia, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Il percorso per l’attivazione di comunità energetiche rinnovabili e solidali

L’urgenza della transizione ecologica è sempre più evidente nell’attuale contesto economico-sociale. Secondo i dati relativi all’Earth Overshoot Day ogni anno l’impronta ecologica umana arriva a consumare sempre più velocemente la biocapacità del pianeta.
L’uso di energia fossile è responsabile del 77% delle emissioni di gas a effetto serra e necessita di un deciso superamento nella prospettiva del contrasto ai cambiamenti climatici.
Invertire la rotta ed approdare ad un modello di sviluppo che proceda in sinergia con la tutela dell’ambiente diventa così una priorità. Il modello delle comunità energetiche rinnovabili rappresenta tra i diversi modelli di produzione di energia rinnovabile un paradigma di particolare interesse perché potenzialmente capace di mettere al centro della transizione le comunità locali e percorsi di cittadinanza attiva particolarmente qualificati. Come si vedrà, infatti, le comunità energetiche rinnovabili sembrano rappresentare una preziosa opportunità per declinare i principi dell’Amministrazione condivisa nel campo della transizione energetica, coniugando la sostenibilità ambientale con quella economica e, soprattutto, sociale.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 07/12/2022


lunedì 5 dicembre 2022
La Corte Costituzionale “sprona” il Governo a rinnovare il nomenclatore dei Lea

È quanto si legge in una recente sentenza della Consulta in riferimento a un contenzioso tra il Governo (Draghi) e la Regione Puglia sulla potestà o meno di offrire una prestazione diagnostica non compresa nei Lea. La Corte ribadendo che tale facoltà non spetta alle Regioni ha però tirato gli orecchi ad un sistema che non offre e garantisce alla collettività le occasioni di maggiore tutela della salute, sollecitando pertanto un più costante e accelerato nel tempo aggiornamento dei Lea
I Lea – per definizione a carico del Servizio sanitario nazionale – non sono affatto ampliabili a cura delle Regioni. È quanto deciso dalla Corte Costituzionale con una sua apprezzabile sentenza: la nr. 242 (Red. Buscema), depositata il 1° dicembre appena trascorso.
L’esame della Consulta interessava una legge della Regione Puglia (la nr. 28/2021), istitutiva del servizio di analisi genomica con sequenziamento della regione codificante individuale. In quanto tale ritenuto dalla medesima espletato dal Servizio sanitario regionale pugliese a suo totale carico, purché doverosamente prescritto in presenza di particolari patologie e a tutela di interessi pubblici afferenti alla prevenzione.

Leggi: Quotidiano Sanità, 05/12/2022


mercoledì 30 novembre 2022
Affitti, caro prezzi in tutta Europa: quanto si paga in Italia

La piattaforma internazionale Housing Anywere, che si occupa di reperire alloggi in tutta Europa per lavoratori in trasferta e studenti fuori sede, come ogni anno ha presentato i risultati del suo International Rent Index, lo studio che analizza l’andamento del prezzo degli affitti nel mercato immobiliare del Vecchio Continente.
Come si poteva prevedere osservando la tendenza dei primi tre trimestri del 2022, il costo medio del canone di locazione è cresciuto in maniera uniforme in tutto il territorio europeo, anche se ci sono diverse sorprese (anche in Italia) relative ad alcuni casi in controtendenza.
Crescono gli affitti in tutta Europa: quali sono i prezzi medi nelle capitali?
Negli ultimi dodici mesi, i prezzi degli affitti europei sono aumentati in media del 16,5%. Le cause vanno ricercate nel continuo rincaro dei costi dell’elettricità e negli effetti dell’inflazione galoppante, che stanno notevolmente restringendo il potere di spesa degli inquilini.
A livello europeo, le metropoli che hanno assistito al rialzo maggiore del costo dei canoni di locazione – sia per quanto riguarda i monolocali che i bilocali – sono Amsterdam (rispettivamente +17,5% e +18,3%), Lisbona (+35,8% e +10%) e Atene (+15,8% e +14,3%). Tra le capitali, aumenti in doppia cifra anche per Berlino e Madrid: un trend che ha coinvolto anche Roma.

Leggi: Immobiliare, 30/11/2022


DALLE REGIONI:

lunedì 12 dicembre 2022
Puglia, Coldiretti: un anziano su tre vive con meno mille euro

Con l’aumento dell’inflazione ed il caro bollette, si aggrava lo scenario di difficoltà per gli anziani, con il 32,8% dei pensionati che percepisce assegni sotto la soglia dei mille euro, l’11,3% dei quali incassa meno di 500 euro al mese
Con l’aumento dell’inflazione ed il caro bollette, si aggrava lo scenario di difficoltà per gli anziani, con il 32,8% dei pensionati che percepisce assegni sotto la soglia dei mille euro, l’11,3% dei quali incassa meno di 500 euro al mese. Lo ricorda Coldiretti Puglia, in relazione alla manovra di bilancio in discussione alla Camera, chiedendo tutela a favore degli anziani che sono “di ausilio alle famiglie” e colonne “nelle aree rurali, dove la presenza di un pensionato in casa viene considerata dal 40 per cento dei pugliesi un fattore determinante per contribuire alla gestione famigliare”.

Leggi: Redattore Sociale, 12/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Un caffè Alzheimer, grazie!

In Toscana, sono sempre di più le famiglie che si rivolgono ai bar nati nelle biblioteche per dare sostegno agli anziani malati e alle persone che li accudiscono. Accanto ai bar, è nata una rete di musei che offrono attività gratuite per le persone con demenza
Si chiama Caffè e un caffè te lo offrono davvero, brioche compresa. È la prima cosa che ti danno, per rompere il ghiaccio, poi segue un colloquio, molto, molto complicato.
Un caffè Alzheimer storico di Firenze, aperto da 12 anni, è quello al quarto piano della Biblioteca dell’Isolotto.
Non è l’unico operante in città, ci sono anche i Caffè presso la storica libreria LibriLiberi e un altro ospitato alla biblioteca Buonarroti. Il Caffè della Biblioteca dell’Isolotto era rimasto chiuso per il Covid. Ha riaperto in questi giorni. Apre un giorno al mese, il secondo venerdì. La dottoressa Michela Mei, educatrice geriatrica, è l’anima del Caffè della Biblioteca dell’Isolotto. «La sala – ci racconta – viene preparata simulando un caffè vero, prepariamo i tavolini, le sedie, le tovagliette, la macchinetta del caffè, i dolci. Mangiare qualcosa, prendere un caffè, bere una bibita, aiuta a rompere il ghiaccio. Ci si siede, si mangia un pasticcino e intanto si comincia a parlare».

Leggi: Libereta, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Napoli, nuovo punto accoglienza a bassa soglia per senza dimora

Il servizio, erogato dalla cooperativa sociale Medihospes, sarà articolato su più livelli per garantire da un lato servizio docce guardaroba lavanderia e, dall’altro, un sostegno per informare, orientare e indirizzare sui servizi territoriali
Presentato, nella sede del Comune di Napoli, il nuovo servizio di accoglienza a bassa soglia per le persone senza dimora. Il servizio, erogato dalla cooperativa sociale Medihospes, sarà articolato su più livelli per garantire da un lato servizio docce guardaroba lavanderia e, dall’altro, un sostegno per informare, orientare e indirizzare sui servizi territoriali. Il nuovo presidio è attivo nel Sistema Accoglienza Integrazione (Sai) del Comune di Napoli, in via Santa Maria Vertecoeli.
Qui le persone senza dimora potranno accedere a un’area docce, a uno spazio lavanderia con lavatrice e asciugatrice, a un guardaroba sociale e agli uffici dedicati ai servizi di mediazione culturale e orientamento sociale gestito da Medihospes. La durata del servizio è prevista per 14 mesi, con sportelli d’ascolto due giorni a settimana, il martedì e il giovedì dalle 14 alle 19.

Leggi: Redattore Sociale, 07/12/2022


mercoledì 7 dicembre 2022
Alloggi di transizione “Don Paolo Serra Zanetti”

Progetto del Comune di Bologna in collaborazione con associazioni del territorio, per attivare interventi sociali e abitativi per persone fragili.
Cosa sono gli alloggi di transizione
Sono 64 alloggi di proprietà del Comune di Bologna, gestiti dalle associazioni del territorio, dove vengono accolte persone fragili, per un periodo di tempo limitato, per favorirne l’autonomia e l’inclusione sociale e abitativa.

Leggi: Comune di Bologna, 07/12/2022


venerdì 30 dicembre 2022
Dal 1 dicembre è attivo il Piano Freddo

Dall’1 dicembre sarà attivo il Piano Freddo con cui il Comune di Bologna, nei mesi invernali fino al 31 marzo 2023, assicura l’accoglienza notturna alle persone senza dimora. Il Piano Freddo 2022-2023 predisposto dal Comune è attuato da Asp Città di Bologna in collaborazione con il Consorzio l’Arcolaio, composto dalle cooperative sociali Piazza Grande, Società Dolce, Open Group, La Piccola Carovana e Arca di Noè. Il numero di posti per rafforzare l’accoglienza durante l’inverno parte quest’anno da 238 che si sommano all’accoglienza ordinaria che Bologna mette a disposizione durante tutti i mesi dell’anno, per un numero complessivo di circa 550 posti.
In questo periodo verrà assicurata l’accoglienza delle persone senza dimora in un luogo protetto, dalle 19 alle 9, ma qualora scatti l’allerta della Protezione Civile per neve o freddo intenso, l’accoglienza verrà garantita anche nelle ore diurne.

Leggi: Comune di Bologna, 30/12/2022


IN AGENDA:

14.12.2022 – “Democrazia energetica e inclusione sociale nelle aree interne”

C.so d’Italia 25 a Roma, 9,30 – Organizzato dal Sindacato Pensionati della Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio.
Interverranno all’iniziativa rappresentanti delle Istituzioni, del mondo datoriale e del Sindacato.
Link Locandina

Leggi: Nuove Rigenerazioni


 15.12.2022 – Presentazione Dossier “Il domani della residenza”

Organizzazione:ActionAid e Comitato di Quartiere Quarticciolo
Città: Roma
Luogo: Casa di quartiere via Ugento 30
Programma

Leggi: Redattore Sociale


Fondazione Cariplo – Mille voci per comprendere – Presentazione degli esiti dell’indagine Venerdì 16 dicembre ore 16

La conoscenza è un bene prezioso. Quella che riguarda il Terzo Settore è strategica, perché conoscere lo stato dell’arte in questo ambito è importante: significa comprendere lo stato di salute di chi opera nelle comunità, chi sostiene famiglie e persone nei loro bisogni.
Mille voci per comprendere è un’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo nel 2021 e realizzata grazie alla collaborazione con Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Nel 2022 è stata lanciata una survey per capire e aggiornare il quadro relativo all’impatto della pandemia da COVID-19 sull’operatività degli enti del Terzo Settore.
Il prossimo venerdì 16 dicembre alle ore 16 verranno presentati con un evento online i risultati di questo studio e verrà lanciata la seconda survey.

Leggi: Fondazione Cariplo


IN EVIDENZA:

Percorso di reticolazione fra realtà che si occupano di anziani fragili e/o non autosufficienti

La drammatica esperienza vissuta durante la pandemia da COVID-19 ha condotto 17 realtà territoriali, attive nei servizi per gli anziani fragili, a riunirsi e lavorare insieme per individuare risposte concrete ed efficaci alle criticità affrontate e ancora presenti. Nel contributo gli autori delineano quanto realizzato in questo percorso di ricerca e azione, mettendo a fuoco le riflessioni emerse e i punti cardine di un percorso reticolare efficace per generare servizi a sostegno degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. di Elena Macchioni, Riccardo Prandini ( Alma Mater Università di Bologna)
Percorso di reticolazione fra realtà che si occupano di anziani fragili e/o non autosufficienti
A partire dall’estate del 2021, 17 realtà1che si occupano della cura di anziani fragili, e che avevano partecipano l’anno precedente alla ricerca promossa dalla Fondazione Alberto Sordi, hanno deciso di lavorare insieme. La prima ricerca che li ha visti coinvolti è stata condotta nel periodo tra maggio e luglio 2020 con la finalità di comprendere come le strutture di accoglienza e residenza per anziani fragili si fossero organizzate durante il periodo del primo lockdown, quali criticità avessero riscontrato e quali risorse avessero attivato in termini di innovazione. I risultati dello studio svolto sulla cura in pandemia, avevano evidenziato la necessità da parte delle diverse organizzazioni di reticolarsi, per continuare la riflessione avviata, condividere risorse e individuare risposte alle criticità presenti dopo la terza ondata pandemica e trovare modalità efficaci per avviare un dialogo con le istituzioni territoriali e nazionali, necessario per un vero cambiamento.

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Il sociale nel Pnrr: tre cose da cambiare – di Sergio Pasquinelli

Si parla di modificare, correggere, adeguare il Pnrr alle mutate condizioni economiche e sociali del Paese. L’oggetto e l’entità di queste modifiche sono ad oggi ancora molto incerti, ma non sembrano intaccare le parti del Piano che riguardano il welfare sociale e la sanità. E invece anche su questi terreni vale la pena fare una riflessione seria, perché ne va dell’utilità di risorse ingenti, della loro efficacia reale. Almeno tre, tra le diverse possibili, sono le modifiche da mettere in cantiere, e anche con una certa urgenza.
Primo. Guardiamo ai bambini, la fascia 0-6 anni (Missione 4). Il Piano Nazionale investe su questa età 3,7 miliardi di euro, una cifra ingente. Nel caso delle scuole dell’infanzia, fascia 3-6 anni, se tutto andrà come previsto da quanto programmato e dalle risorse stanziate, avremo fra quattro anni un totale di 1 milione 422mila posti disponibili, con una popolazione prevista inferiore a 1,3 milioni di bambini. Insomma avremo più posti a disposizione che potenziali fruitori: un paradosso prodotto anche dalla denatalità, che richiede evidentemente una robusta correzione. L’idea può essere quella di riorientare un determinato ammontare di risorse verso le spese di gestione corrente dei servizi (anziché in conto capitale) nella fascia 0-6 anni, un punto di indubbia sofferenza. Passare da una spesa in conto capitale in una spesa corrente non è sempre possibile, ma è un passaggio che va tentato.

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Rapporto sulla povertà sanitaria: 390 mila persone hanno chiesto aiuto per curarsi

Il 7% dei poveri assoluti ha dovuto chiedere aiuto alle realtà del Banco Farmaceutico. E il problema lambisce anche le famiglie non povere. Nel 2021 la rinuncia alle cure è stata praticata da 15 famiglie su 100
“Nell’anno in corso, le persone in condizioni di povertà assoluta sono 5 milioni 571 mila persone (9,4% della popolazione residente). Circa il 7% di queste (pari a 390 mila individui) si è trovato in condizioni di povertà sanitaria. Ha dovuto, cioè, chiedere aiuto ad una delle 1.806 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure. Nonostante l’impronta universalistica del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN), parte consistente della spesa farmaceutica resta a carico dei cittadini. In particolare, nel 2021 (ultimi dati disponibili) il 43,5% (cioè 3,87 miliardi di euro) della spesa farmaceutica è stata pagata dalle famiglie (+6,3% rispetto al 2020), con profonde differenze tra le possibilità di quelle povere e quelle non povere.

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Luoghi e spazi di cura: la storia della psichiatria può insegnarci qualcosa?

A qualunque età e in qualunque condizione, gli spazi di vita rivestono una funzione essenziale per la costruzione e il mantenimento dell’identità, il senso di sicurezza e del “sentirsi a casa”, il benessere psicofisico, l’equilibrio fra intimità e socialità, la risposta ai bisogni di protezione, crescita e cura. Il contributo di Fabrizio Asioli analizza limiti e opportunità di luoghi e spazi di cura emersi nella storia della psichiatria, proponendoli quali spunti di riflessione utili e trasversali ad altri ambiti di assistenza alle persone, specie se anziane. – di Fabrizio Asioli (Psichiatra, Associazione Italiana di Psicogeriatria)
Luoghi e spazi di cura: la storia della psichiatria può insegnarci qualcosa?
Il mondo abitato viene costruito per essere ospitale. Lo spazio dell’abitare si caratterizza, non solo ma soprattutto, per il dentro e per la garanzia che offre di agio e di intimità. L’abitare è finalizzato a rendere più adeguato e comodo l’ambiente di vita, anche se questa prospettiva non è priva di contraddizioni e l’uomo ha saputo costruire veri e propri mostri quali sono le megalopoli di oggi.
Gli spazi della cura, fra importanza e criticità
Perché lo spazio è così importante anche in sanità? (Mallgrave, 2015). “Lo è in ragione della nostra mente e del nostro corpo, di come ci siamo evoluti nei millenni. Noi ci percepiamo in uno spazio, sviluppiamo, anche rispetto agli spazi, una “empatia” che non è un sentimento lieve, ma è un evento emotivo che caratterizza il nostro rapporto con il mondo” (Geddes da Filicaia, 2020).

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Lo tsunami Covid sui sistemi sanitari. Ocse fotografa situazione europea dopo due anni di pandemia. Spesa italiana procapite sotto di 550 euro rispetto a media UE, di 2.200 rispetto alla Germania e di 1.200 alla Francia

Pubblicato il report annuale sulla sanità dell’Ocse redatto insieme alla Commissione europea e che quest’anno analizza le macerie lasciate dal Covid evidenziando però anche alcuni aspetti positivi come lo sviluppo dell’e-health, il successo della campagna vaccinale e l’aumento dei finanziamenti per la sanità. Anche se l’Italia è sempre sotto la media europea con valori di spesa procapite e di incidenza sul Pil molto più bassi. IL RAPPORTO HEALTH AT A GLANCE
L’impatto della pandemia da Covid ha travolto i sistemi sanitari europei. Dal calo della speranza di vita passando per l’aumento del disagio tra i giovani fino all’esplosione delle liste d’attesa per visite, esami ed interventi sono parecchi i problemi che il virus ha fatto emergere nei sistemi sanitari di tutta Europa. A fare i conti è il nuovo rapporto Health at a Glance Europe 2022 curato dall’Ocse che quest’anno analizza le macerie lasciate dal Covid evidenziano però anche alcuni aspetti positivi come lo sviluppo dell’e health, il successo della campagna vaccinale e l’aumento dei finanziamenti per la sanità.

Leggi: Quotidiano Sanità


I danesi? Invecchiano in casa

Nel piccolo regno scandinavo gli anziani ricevono cure e assistenza dallo Stato direttamente a domicilio. Grazie a un’associazione che fa pressione su governo e parlamento per votare leggi a favore degli anziani
Non si deve invidiare nessuno, ha scritto Epicuro. Vedendo, però, il sistema pensionistico danese, monta la tentazione: una politica per la terza età efficiente e razionale anche in Italia ce la meritiamo, no? Il piccolo regno nordico, dove vivono 5,8 milioni di abitanti è, infatti, quello in Europa dotato del migliore sistema pensionistico e i pensionati sono trattati da re. Ciò grazie a un’associazione, la Aeldre Sagen cofondata da Bjarne Hastrup, che conta novecentomila membri, ossia il 15 per cento dell’intera popolazione. Il suo ruolo: convincere governo e parlamento a votare leggi a favore degli anziani.
E funziona. In Danimarca gli anziani possono invecchiare sereni a casa dove ricevono aiuti e cure coordinati dallo Stato. Così in trent’anni il numero delle persone nelle case di riposo è diminuito di un terzo. Sistema decisamente più confortevole per le persone ed economico per lo Stato: mantenere un anziano a domicilio costa, infatti, cinque volte meno.

Leggi: Liberetà


SEGNALAZIONI:

Fino al 31 dicembre si può richiedere il “bonus barriere architettoniche”

Fino al 31 dicembre prossimo sarà possibile richiedere la detrazione d’imposta del 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti: ad occuparsene, con un ampio approfondimento è il Centro Studi Giuridici HandyLex, ricordando innanzitutto che il “bonus” può essere richiesto per le spese documentate, sostenute tra l’1/1 e il 31/12 di quest’anno e che l’agevolazione riconosciuta alle persone fisiche, ai condomìni e alle imprese, senza alcuna distinzione.
Leggi su superando – Leggi anche l’approfondimento del sito handylex

Leggi: Rete Caad


Bonus mobili: tetto ridotto nel 2023

Sprint di fine anno per molti bonus casa. Il decreto Aiuti quater interviene, anticipando la legge di Bilancio 2023, sul superbonus, ma non tocca in alcun modo il calendario delle altre agevolazioni dedicate alle ristrutturazioni. Molte di queste, forti delle norme inserite nella manovra 2022, proseguiranno la loro corsa fino a tutto il 2024. Per alcune, invece, sta suonando la campana dell’ultimo giro. Il prossimo 31 dicembre, infatti, andranno in scadenza il bonus facciate al 60% e il bonus barriere architettoniche al 75 per cento. Oltre all’ultima appendice del sismabonus acquisti al 110%, per gli immobili demoliti e ricostruiti. Mentre resterà in vita il bonus mobili, ma con un tetto di spesa molto meno conveniente: passerà da 10mila a 5mila euro.

Leggi: Rete Caad


 

 

 

 

Manovra, Spi-Cgil: il 16/12 manifestazione nazionale pensionati a Roma

“Il governo taglia la rivalutazione delle pensioni, si accanisce contro uomini e donne che hanno lavorato duramente per una vita versando tutti i contributi e smonta una conquista del sindacato senza alcun confronto. Non possiamo restare fermi di fronte a un grave e pesante attacco ai diritti di milioni di pensionati e per questo il prossimo 16 dicembre saremo in piazza Santi Apostoli a Roma per manifestare tutto il nostro dissenso”. Lo annuncia lo Spi-Cgil.
“Il governo – continua il Sindacato – tratta i pensionati come un bancomat e si prende dalle loro tasche 3,7 miliardi di euro in un solo anno per finanziare la flat tax e misure che favoriscono furbi ed evasori, taglia le risorse alla sanità, non fa nulla per dare seguito alla legge delega sulla non autosufficienza degli anziani e spinge verso l’autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze nel paese”.
“La manifestazione nazionale del 16 dicembre – conclude lo Spi-Cgil – è da considerarsi solo l’inizio di un lungo percorso di mobilitazione che si renderà necessario per respingere decisioni politiche che colpiscono così duramente milioni di pensionati e di persone anziane”.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

martedì 6 dicembre 2022
SUNIA, 50 anni dalla parte del diritto alla casa

Il sindacato degli inquilini federato alla Cgil festeggia mezzo secolo di attività e di lotte con un’iniziativa a Roma, una mostra itinerante e un libro
Canoni insostenibili perché troppo alti rispetto ai redditi, case popolari senza manutenzione da anni, mercato dell’affitto bloccato soprattutto nelle grandi aree metropolitane, nonostante la vasta disponibilità di alloggi che però restano vuoti. A distanza di cinquanta anni dalla fondazione del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari di edilizia pubblica federato alla Cgil, poco o nulla è cambiato sul fronte dei problemi dell’abitare in Italia. Le difficoltà delle famiglie e dei lavoratori sono più o meno le stesse, mentre lo Stato si trova ancora nell’impossibilità di garantire un alloggio dignitoso a tutti.

Leggi: Collettiva, 06/12/2022


lunedì 5 dicembre 2022
Auser: “Una Legge di bilancio sbagliata e iniqua che penalizza lavoratori e pensionati e accresce le diseguaglianze”

Il sostegno di Auser alle mobilitazioni territoriali promosse da Cgil e Uil
L’Auser Nazionale sostiene e parteciperà alle mobilitazioni regionali e territoriali promosse dalla Cgil e Uil per cambiare la legge di bilancio che non risponde alla difficile condizione del Paese.
“A fronte della crescita delle povertà, di tantissime persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese, della dilagante precarietà nel lavoro, delle povertà, della difficile condizione delle nuove generazioni e delle donne, del welfare sempre meno inclusivo e universale – sottolinea il presidente nazionale Auser Domenico Pantaleo – si risponde con scelte politiche che vanno in direzione opposta al bisogno di benessere, giustizia e coesione sociale. I tagli al reddito di cittadinanza, il cambio del meccanismo di indicizzazione delle pensioni senza alcun confronto, le mancate risposte alla emergenza salariale, il ritorno dei voucher, le risorse insufficienti per sanità, istruzione e legge delega sulla non autosufficienza sono misure profondamente inique”.

Leggi: Auser, 05/12/2022


venerdì 2 dicembre 2022
«Oltre alla casa, c’è il diritto a lampadine e a termosifoni»

«La fragilità è una categoria complessa», dice Giancario Penza, responsabile del progetto anziani della comunità di Sant’Egidio. Può riguardare la salute, l’ambiente sociale in cui si vive e mai come oggi la propria condizione economica. Negli ultimi anni riscaldare casa è diventato un lusso per quasi il 12% delle famiglie in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica. Lo è ancora di più per le categorie vulnerabili, come anziani non più autosufficienti, disabili e senza fissa dimora. Per questo nei condomini solidali di Sant’Egidio al diritto «a vivere in una casa fino alla fine dei nostri giorni» come ribadisce Penza, si è unito quello di poter accendere la luce e i termosifoni.
Parte così il sostegno di Banco dell’energia alle persone alloggiate in tre diverse strutture di cohousing della comunità di Sant’Egidio a Roma. Dal 2023 oltre 100 inquilini di due condomini solidali nel quartiere Monteverde e di una casa d’accoglienza in via della Pisana saranno supportati attraverso il pagamento delle bollette e con azioni di efficientamento energetico delle strutture. Il progetto presentato durante la Plenaria del Banco dell’energia propone un accesso all’energia sempre più inclusivo e favorirà l’adozione di comportamenti orientati al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.

Leggi: Sant’Egidio, 02/12/2022


venerdì 2 dicembre 2022
Superbonus, resterà al 110% fino al 31 dicembre: il Mef valuta la proroga – di Massimiliano Jattoni Dall’Asén2 dicembre 2022

Il nuovo Superbonus approvato dal Consiglio dei ministri appena tre settimane fa sembra sarà modificato. Sulla scia di altri interventi annunciati come definitivi e poi subito dopo rimessi sul tavolo per essere sforbiciati, per riallargare la platea dei beneficiari o perché a rischio incostituzionalità (da Opzione donna al decreto rave), ora anche lo schema della super agevolazione per chi ristruttura casa è tornato sotto la lente d’ingrandimento. Al Senato sono stati presentati circa 660 emendamenti al decreto Aiuti quater. E tutti i gruppi parlamentari hanno presentato proposte di modifica all’articolo che riguarda il superbonus. Si va dalla proroga dei termini entro i quali deve essere presentata la Cilas allo sblocco dei crediti d’imposta già maturati.

Leggi: Corriere, 02/12/2022


giovedì 1 dicembre 2022
Dall’autonomia lavorativa a quella abitativa: il secondo sogno di (Ri)Generiamo

In vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità, l’esperienza de “I FormidAbili”, voluta da Leroy Merlin, lancia una nuova sfida con un bando per percorsi di autonomia abitativa per persone con disabilità intellettiva e relazionale. La presentazione in un webinar venerdì 2 dicembre alle 16
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra ogni anno il 3 dicembre, (RI)GENERIAMO – l’azienda benefit nata dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco, l’Associazione Bricolage del Cuore, l’impresa sociale ConVoi Lavoro, la Cooperativa Liberitutti, Abile Job e con il sostegno di Leroy Merlin Italia, festeggia i due anni di attività del progetto FormidAbili, facendo un bilancio dei risultati raggiunti e preparandosi ad affrontare una nuova sfida, il bando “Secondo Sogno”. Lo riferisce una nota stampa.

Leggi: Redattore Sociale, 01/12/2022


mercoledì 30 novembre 2022
Assistenza domiciliare al palo: i 2,7 mld del Pnrr ancora fermi in Stato-Regioni. Ok invece a Piano antibiotico resistenza e riparto fondi PanFlu

Rinviato anche l’esame sul Dlgs di riforma degli Irccs mentre via libera alla proroga al 31 dicembre 2023 per la campagna di screening contro l’Hcv. Ok anche a finanziamento di due progetti in capo uno all’Irccs Spallanzani (3,9 mln) e l’altro all’Incra di Ancona (5 mln). Ecco tutti i testi approvati
L’obiettivo è assistere a domicilio il 10% degli over 65 nel 2026 ma il piano previsto dal Pnrr in sostanza non è ancora partito con le risorse (2,7 miliardi) che sono ancora ferme in Conferenza Stato-Regioni a causa del mancato accordo sui nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario su cui tra i governatori non c’è intesa. Intanto però la misura prevista dal Pnrr non decolla così come l’altra che riguarda la riforma degli Irccs con il decreto legislativo anch’esso rinviato oggi.
Via libera invece alla proroga al 31 dicembre 2023 per la campagna di screening contro l’Hcv al nuovo Piano di contrasto all’antibiotico resistenza finanziato in manovra e al riparto dei 900 mln del PanFlu. Ok anche a finanziamento di due progetti in capo uno all’Irccs Spallanzani (3,9 mln) e l’altro all’Incra di Ancona (5 mln).

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2022


mercoledì 30 novembre 2022
La sanità negata delle liste d’attesa

Nel 2022 è saltata in media una visita di controllo su cinque. Mentre il sistema pubblico è in affanno e non riesce a recuperare i controlli persi a causa del Covid, sale ancora la spesa privata.
Una sanità a due facce, in cui il settore pubblico segna il passo mentre cresce ancora, anche a causa delle liste d’attesa, la spesa di cui gli italiani sono costretti a farsi carico per farsi curare nel privato.
Gli ultimi dati provenienti da un monitoraggio dell’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale per le Regioni, fotografano una situazione di sofferenza che va avanti da tre anni. Asl e ospedali non riescono ancora a recuperare il lavoro andato perso dal drammatico 2020.
Il dato più significativo è quello relativo alle visite di controllo. Cioè alle visite specialistiche per chi ha già una diagnosi o per chi è cronico come un paziente diabetico o cardiopatico o oncologico. Secondo l’Agenas, nei primi sei mesi di quest’anno, sono state effettuate 13,7 milioni di prestazioni, circa 3,4 milioni in meno rispetto al 2019. In altre parole, è saltata in media una visita di controllo su cinque.

Leggi: Liberetà, 30/11/2022


martedì 29 novembre 2022
Le proposte del Patto per la non autosufficienza per cambiare la Legge di bilancio

Il raggruppamento di 52 organizzazioni: “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica”
Gli anziani non autosufficienti in Italia sembrano non esistere. È quanto si osserva nel testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo, che non vi dedica neppure una riga. La denuncia è del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza. “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica, che rendiamo pubblico oggi”, affermano le 52 organizzazioni del Patto.
La denominazione del pacchetto indica il senso delle proposte: “Prime misure per gli anziani non autosufficienti – Per non sprecare il 2023”. Il Pnrr prevede la riforma dell’assistenza agli anziani, inserita in seguito alle richieste ed alla pressione anche del Patto. Entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la relativa Legge Delega ed entro marzo 2024 il Governo dovrà predisporre i Decreti Delegati per l’attuazione.

Leggi: Redattore Sociale, 29/11/2022


martedì 29 novembre 2022
Freddo a casa per un anziano su 4, aumentano i rischi cardiaci e le cadute

Allarme dei geriatri per 3 milioni, necessario intervento Governo su prezzi energia
Tre milioni di anziani, uno su 4 di quelli che vivono inn Italia, questo inverno avranno difficoltà a riscaldare adeguatamente la propria abitazione a causa del rincaro dei prezzi dell’energia.
Ciò li esporrà a un aumento del rischio di cadute e di aggravamento delle malattie respiratorie e cardiache. È l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che chiede un intervento del Governo per supportare gli anziani più fragili.
“La necessità di sopportare il freddo in casa per il caro-bollette non è solo una condizione spiacevole ma anche pericolosa per la salute degli anziani”, afferma Francesco Landi, presidente della società scientifica, che da domani si riunisce a congresso a Roma.
I pericoli maggiori sono a carico del cuore: “Quando la temperatura in casa si abbassa, infatti, i vasi sanguigni si restringono, aumentando la pressione sanguigna e ostacolando la circolazione. Anche il nostro sangue diventa più denso”, dice Landi. “La restrizione dei vasi sanguigni, inoltre, porta anche a una maggiore minzione, che può causare disidratazione. Questi cambiamenti possono aumentare il rischio di coaguli di sangue e costringere il sistema cardiovascolare a lavorare di più”.

Leggi: Ansa, 29/11/2022


lunedì 28 novembre 2022
Superbonus villette, il nuovo quoziente non premia le famiglie

È una strada stretta e in salita quella che si trovano davanti i proprietari di case interessati a intercettare il superbonus del 90% per le villette nel 2023. Stretta perché si può stimare che meno di 14 contribuenti su 100 abbiano le carte in regola – in teoria – per ottenere l’agevolazione. E in salita perché si tratta di soggetti che difficilmente potranno sfruttare il bonus senza cederlo a una banca (cosa che oggi appare impossibile, dato che gli istituti di credito hanno raggiunto il limite della loro capienza fiscale).

Leggi: Il Sole 24 Ore, 28/11/2022


DALLE REGIONI:

venerdì 2 dicembre 2022
Caritas Roma: servizio notturno itinerante per persone senza dimora

Il Servizio Notturno Itinerante della Caritas di Roma esce ogni sera in tutta la città per incontrare, ascoltare e aiutare chi vive in strada in situazioni di particolare fragilità. Si tratta di una rete di aiuto alle persone senza dimora che coinvolge le parrocchie nei loro territori a cui si affianca un’equipe di operatori professionali che mette a disposizione la sua esperienza per sostenere gruppi che vogliano iniziare a realizzare questo tipo di uscite nel proprio quartiere. Si può scrivere all’indirizzo servizioitinerante@caritasroma.it o chiamare il numero 366.6349003 per segnalare situazioni di fragilità, per dialogare sui percorsi che si intende intraprendere o anche per uscire come volontari con gruppi già costituiti. Per far fronte alle maggiori richieste che giungeranno nei prossimi mesi, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte. È un gesto semplice ma può salvare una vita. Il punto di raccolta unico per tutta la città è l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” in via Marsala, 109, aperto tutti i giorni 24 ore su 24. (DIRE)

Leggi: Redattore Sociale, 02/12/2022


venerdì 2 dicembre 2022
Esperienze Digitali. Alla Asl 4 Chiavarese la Teleriabilitazione: un nuovo strumento per un nuovo modello di presa in carico

Nella raccolta delle Esperienze Digitali di Asl e Ao italiane è il momento del territorio dell’Azienda Sociosanitaria Ligure 4, caratterizzato da una popolazione tra le più vecchie d’Italia, una dimensione contenuta e una netta divisione geografica tra costa e entroterra. La telemedicina in ASL4 pone le basi per sviluppare un sistema di presa in carico del paziente che migliori la continuità di cura riducendo l’accesso in presenza.
Il TLS nasce con due finalità: ripensare la presa in carico del paziente con attività supportate dalla telemedicina e accompagnare i professionisti verso il cambiamento.
La Teleriabilitazione è uno strumento per erogare a distanza prestazioni tese ad abilitare, ripristinare, migliorare o mantenere il funzionamento psico-fisico di pazienti con disturbi del linguaggio e/o cognitivi.

Leggi: Quotidiano Sanità, 02/12/2022


giovedì 1 dicembre 2022
Esperienze Digitali: “Pro-Home”, il modello innovativo del Galliera per le dimissioni protette degli anziani fragili

Nella raccolta delle Esperienze Digitali delle Aziende sanitarie e ospedaliere italiane, l’E.O. Ospedali Galliera di Genova ha presentato un modello innovativo di dimissione protetta per ridurre i tempi di rientro a domicilio di anziani fragili.
La pandemia Covid ha rappresentato una indubbia accelerazione dei programmi di “Digital Health” a livello mondiale, anche se in alcune realtà sanitarie l’attenzione all’innovazione tecnologica è presente da anni. All’E.O. Ospedali Galliera di Genova, ad esempio, già dall’epoca pre-pandemica, è in corso un progetto co-finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Liguria, finalizzato a verificare se un modello di dimissione protetta all’interno di una smart home, sia in grado di ridurre i tempi di rientro a domicilio di anziani “fragili” ospedalizzati per una patologia acuta (studio “Pro-Home”).

Leggi: Quotidiano Sanità, 01/12/2022


giovedì 1 dicembre 2022
Il primo Housing led a Palermo: testimonianze di vita condivisa

Tre donne di cui una tunisina, una italiana e una colombiana raccontano il loro percorso verso la piena autonomia abitativa reso possibile dal progetto DimOra!
housing led a palermo
Anastasia, Angela e Camilla sono molto contente di avere iniziato da poco più di un mese la loro vita insieme nel primo appartamento di Housing Led a Palermo. Pur essendo di storie e culture completamente diverse, in quanto sono una italiana, una colombiana e una tunisina, sono riuscite, infatti, a iniziare questo percorso in piena serenità. Questa casa è uno step intermedio verso quella che sarà in futuro la loro piena autonomia abitativa.

Leggi: Redattore Sociale, 01/12/2022


mercoledì 30 novembre 2022
Esperienze Digitali: con il “Gaslini diffuso” per la prima volta un Irccs assume la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri territoriali

Comincia oggi, su Quotidiano Sanità, la proposizione delle “Esperienze Digitali” delle Aziende italiane”. La Regione Liguria ha attribuito all’IRCCS Istituto Giannina Gaslini le funzioni sanitarie assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico in capo alle Aziende Socio Sanitarie Liguri a decorrere dal 01/07/2022. È la prima esperienza nazionale che assegna ad un IRCCS la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri di Aziende Territoriali. Solo un’ampia digitalizzazione dei processi di governo gestionale e clinico può garantire l’efficienza del modello e la garanzia della qualità di cura per il paziente.
La Liguria ha deciso di affidare all’IRCCS Istituto Giannina Gaslini le funzioni sanitarie assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico in capo alle Aziende Socio Sanitarie Liguri a decorrere dal 01/07/2022.
Si tratta della prima esperienza nazionale che assegna ad un IRCCS la responsabilità clinica e gestionale di reparti ospedalieri di Aziende Territoriali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 30/11/2022


IN AGENDA:

Censis- Gli italiani e la casa – 1° Rapporto Federproprietà – Censis – Lunedi 12 Dicembre ore 10.00 – Sala del Cenacolo – Complesso Vicolo Valdina – Piazza Campo Marzio 42. Roma

Come stanno cambiando ruolo e funzioni della casa per gli italiani nel periodo post-pandemia? Nel succedersi delle crisi e nell’incertezza pervasiva, quanto è importante per gli italiani la proprietà dell’abitazione in cui vivono? Quanto le scelte e gli investimenti dei proprietari delle case possono contribuire alla transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale? E quanto è importante anche per i giovani l’accesso alla proprietà della casa rispetto ad altre forme di possesso e utilizzo? Sono alcuni dei quesiti a cui risponde il 1° Rapporto Federproprietà-Censis sugli italiani e la casa, che disegna un affresco originale e misura quanto è cresciuto il valore sociale della casa.

Leggi: Censis


Fondazione Cariplo – Mille voci per comprendere – Presentazione degli esiti dell’indagine Venerdì 16 dicembre ore 16

La conoscenza è un bene prezioso. Quella che riguarda il Terzo Settore è strategica, perché conoscere lo stato dell’arte in questo ambito è importante: significa comprendere lo stato di salute di chi opera nelle comunità, chi sostiene famiglie e persone nei loro bisogni.
Mille voci per comprendere è un’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo nel 2021 e realizzata grazie alla collaborazione con Evaluation Lab della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Nel 2022 è stata lanciata una survey per capire e aggiornare il quadro relativo all’impatto della pandemia da COVID-19 sull’operatività degli enti del Terzo Settore.
Il prossimo venerdì 16 dicembre alle ore 16 verranno presentati con un evento online i risultati di questo studio e verrà lanciata la seconda survey.

Leggi: Fondazione Cariplo


IN EVIDENZA:

Rigenerare i territori attraverso le reti sociali – di Gilda Sciortino

Grande il lavoro che ha sino a oggi portato avanti il volontariato a Cosenza, tanto da farle meritare il titolo di “Capitale del Volontariato 2023″ per la sua capacità di costruire bene comune attraverso la connessione tra vari attori sul territorio. Numerose, però, le criticità che, secondo Vito Teti, ordinario di Antropologia culturale in pensione presso l’Università della Calabria, vanno affrontate anche in considerazione che i giovani e le donne vanno scomparendo dai piccoli comuni
Passaggio di testimone tra Bergamo e Cosenza in occasione della “Giornata mondiale del volontariato” che si è celebrata il 5 dicembre Sarà il comune calabrese che, per tutto il 2023, dovrà dimostrare di avere meritato il titolo di “Capitale del Volontariato”, titolo assegnato dal CSVnet, l’ associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, con il patrocinio di Anci, in quanto città che ha saputo valorizzare il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune.
Cosenza Nuova (Lupo Silano 1914 Opera Propria, CC BY SA 4
Un risultato importante, frutto di un lavoro di rete costante e incisivo, che però deve fare riflettere su una serie di criticità che va affrontata. Ne parliamo con Vito Teti, ordinario di Antropologia Culturale in pensione presso l’Università della Calabria.

Leggi: Vita


 Le politiche di rigenerazione urbana: prospettive e possibili impatti

Le politiche di rigenerazione urbana n.322 Dossier Camera Il documento – di 135 pagine e suddiviso in due Parti – è stato predisposto dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con il CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), su richiesta dell’VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici). – – di Serena Moriondo
La PRIMA PARTE dello studio (a cura dal Servizio studi) si suddivide in 3 Capitoli e reca una ricostruzione dei profili ordinamentali, normativi e giurisprudenziali in materia di rigenerazione urbana.
Capitolo 1. Il concetto di rigenerazione urbana – si apre con una introduzione sulla natura della rigenerazione urbana quale politica di carattere trasversale che si colloca all’incrocio di una pluralità di politiche pubbliche. In tale contesto lo studio mette anzitutto in risalto, sulla base delle evidenze normative, la tendenza progressivamente affermatasi nell’ordinamento italiano – più marcata nella legislazione regionale e finora solo tratteggiata in modo incompiuto nella legislazione statale – favorevole a considerare le pratiche della ristrutturazione e della sostituzione edilizia, secondo criteri di maggiore sostenibilità energetica, ambientale e urbanistica e di azzeramento del consumo di suolo, quale asse lungo cui innestare interventi di rigenerazione urbana di più vasta portata. Ciò anche nella prospettiva della creazione, nel contesto post-pandemico e della crisi energetica globale in atto, di poli multifunzionali provvisti di servizi di prossimità secondo il modello della “città dei 15 minuti”.

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Pensioni, la riforma che vorrei di Ivan Pedretti

Pubblichiamo un estratto da “Perennial” (Futura editrice 2022), il volume del segretario generale dello Spi Cgil
I motivi delle difficoltà di tenuta del nostro sistema previdenziale vanno ricercati a fondo. Provo a spiegare il perché per gradi. Come detto, il nostro sistema previdenziale è oggi di tipo contributivo. Volendo sintetizzare, il lavoratore versa una parte del proprio reddito in contributi in modo da maturare negli anni in cui presterà servizio un montante di rivalutazione. La logica che sottostà a questo sistema – più contributi verso, più dignitosa sarà la mia pensione – si basa sull’assunto che un giovane, una volta entrato nel mondo del lavoro, trova da subito un impiego che gli garantisca un reddito stabile, ben retribuito e con i contributi versati regolarmente.
Il problema è che questo percorso lavorativo tipo si è schiantato ormai da diversi anni a questa parte contro lo sfacelo e la frammentazione dell’offerta lavorativa dominante.

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Disabili. Sono quasi 13 milioni nel nostro Paese, oltre 3 milioni di versa in condizioni gravi. Quasi uno su tre è a rischio di povertà

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra domani, 3 dicembre, il punto degli esperti dell’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma. Le persone disabili che abitano nel nostro Paese sono in gran parte anziane e più di un terzo di queste vivono da sole. Resta troppo bassa rispetto ad altri Paesi UE la quota di spesa destinata a politiche per la disabilità.
Sono quasi 13 milioni, spesso vivono da sole e i servizi loro dedicati sono scarsi, come pure le risorse stanziate a loro favore (28 miliardi di euro, quasi tutti impiegati per erogare pensioni – dati 2018): sono le persone disabili in Italia, assistite spesso da famiglie sempre più in difficoltà, perché devono sopperire alle mancanze delle istituzioni nazionali e locali. In più, nel nostro Paese quasi una persona disabile su tre (32,1%) è a rischio di povertà.

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 La cura dell’anziano fragile alla prova della pandemia. Il ruolo della residenzialità

Durante l’emergenza pandemica da COVID-19 le RSA, e in generale le strutture residenziali e ospedaliere, hanno subito pesanti critiche dall’opinione pubblica in merito al loro funzionamento. Elena Macchioni e Riccardo Prandini propongono un’analisi di quanto avvenuto puntando l’attenzione su un “fallimento di sistema” delle cure garantite nel nostro paese e mettendo in luce alcuni punti centrali per una riorganizzazione del sistema di Long-Term Care che vede, nella residenzialità, un nodo centrale nella presa in carico degli anziani fragili. – di Elena Macchioni, Riccardo Prandini (Alma Mater Università di Bologna)
La cura dell’anziano fragile alla prova della pandemia. Il ruolo della residenzialità
Una delle notizie che il sistema dei mass media ha più ampiamente prima selezionato e poi diffuso – nel contesto della pandemia da Covid 19 – è stato quella del presunto fallimento delle RSA. Questi contesti residenziali di cura sono stati descritti, soprattutto nei primi mesi della pandemia, come luoghi pericolosi e incontrollabili, dove il virus ha generato una vera e propria “strage” tra gli ospiti anziani e anche tra gli operatori.

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È urgente riformare l’istituto dell’amministrazione di sostegno – di ANFFAS Nazionale

«Con sempre crescente intensità veniamo a conoscenza di prassi relative all’attuazione della Legge 6/04 sull’amministrazione di sostegno, che sono fonte di disappunto e preoccupazione per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e per i loro familiari, da noi rappresentati e tutelati»: lo scrivono dall’ANFFAS, ponendo quattro precise richieste direttamente ai Ministri per le Disabilità e della Giustizia, a partire da un’urgente riforma della stessa Legge 6/04
Con sempre crescente intensità la nostra Associazione [ANFFAS Nazionale-già Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, ma recentemente divenuta Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, N.d.R.] viene a conoscenza di prassi relative all’attuazione della Legge 6/04 sull’amministrazione di sostegno, nonché di analoghe problematiche per i tutori nominati in forza di provvedimenti di interdizione e inabilitazione e che sono fonte di disappunto e preoccupazione per le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e per i loro familiari, da noi rappresentati e tutelati.

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Sollievo dei caregiver familiari nel Long-Term Care: una sfida prioritaria per nuovi modelli di servizio assistenziale territoriale

Nel contesto dei modelli di servizio assistenziale, il caregiver familiare diviene protagonista nella ricerca di un equilibrio fra benessere funzionale possibile e contesto di cura. Pertanto, si fa sempre più necessario definire il ruolo che i servizi a supporto del caregiver possono giocare e nello specifico delineare le funzioni dell’“operatore per il sollievo a domicilio”. – di Federico Boccaletti (Vicepresidente della Cooperativa sociale Anziani e non solo)
Sollievo dei caregiver familiari nel long-term care: una sfida prioritaria per nuovi modelli di servizio assistenziale territoriale
L’attuale società dell’invecchiamento e della fragilità ci pone di fronte a temi rilevanti quali le crescenti esigenze di prossimità e di continuità assistenziale. I principali attori che necessitano di risposte sono i familiari con responsabilità di cura, che si trovano davanti a bisogni sempre più complessi. A fronte di tali esigenze non si registra un adeguato sforzo di progettazione organizzativa/relazionale e di sviluppo/diffusione di competenze non solo tecniche ma basate su quel corpo di “gesti” etico/ecologici che sono denominati “umanizzazione delle cure”. Leggi:

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 Il percorso per l’attivazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali – Il paradigma dell’Amministrazione condivisa nel contesto della transizione ecologica – di Silvia Lazzari

L’urgenza della transizione ecologica è sempre più evidente nell’attuale contesto economico-sociale. Secondo i dati relativi all’Earth Overshoot Day ogni anno l’impronta ecologica umana arriva a consumare sempre più velocemente la biocapacità del pianeta. Invertire la rotta ed approdare ad un modello di sviluppo che proceda in sinergia con la tutela dell’ambiente diventa così una priorità. In questa prospettiva, la produzione ed il consumo di energia si rivelano di strategica importanza: il modello energetico basato sulla produzione di energia da fonti fossili rappresenta, infatti, una tra le principali cause di emissioni di gas ad effetto serra. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, l’uso di energia fossile è responsabile del 77% delle emissioni di gas a effetto serra e necessita di un deciso superamento nella prospettiva del contrasto ai cambiamenti climatici.

Leggi: Labsus


SEGNALAZIONI:

Bonus 150 euro per chi ha più contratti di lavoro

Per il riconoscimento dell’indennità una tantum di 150 euro, prevista dall’articolo 18 del Decreto Legge n. 144/2022, il lavoratore con più più contratti di lavoro (nella maggior parte dei casi parliamo quindi di contratti a tempo parziale) sarà sufficiente che almeno uno di essi non ecceda il limite di retribuzione di 1.538 euro nelle competenze di novembre.
A chiarirlo l’Inps, con il messaggio 4150 del 2022, secondo cui, non influirà, quindi, la retribuzione cumulata con altri contratti di lavoro subordinato, anche nel caso in cui essa sia superiore a tale limite. Resta ovviamente limitato ad uno il numero di bonus erogabili, ed eventuali ulteriori bonus corrisposti saranno recuperati dall’INPS. L’Inca ricorda che l’indennità, se non è stata inserita nelle competenze di novembre, può essere erogata anche nel mese di dicembre.

Leggi: Inca


Fondo vittime amianto: rifinanziamento e importi

Con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono state stabilite le procedure e le modalità di riconoscimento, per gli anni 2021 e 2022, delle prestazioni a carico del Fondo per le vittime dell’amianto in favore degli eredi di coloro che sono deceduti a seguito di patologie correlate all’esposizione all’amianto nell’esecuzione di operazioni portuali.
La prestazione è destinata a risarcire gli eredi aventi diritto nei confronti dei quali sia dovuto il risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, come liquidato con sentenza esecutiva o con verbale di conciliazione giudiziale. Il limite di spesa è pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, come previsto dall’articolo 4, co. 6-bis del dl n. 121/2021 convertito dalla legge n. 156/2022, che ha rifinanziato quanto previsto dalla legge istitutiva.
Potranno, pertanto, accedere alla prestazione gli eredi delle vittime che risultino destinatari del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, sulla base di quanto liquidato con sentenza esecutiva o con verbale di conciliazione giudiziale. Inoltre, potranno presentare l’istanza anche le Autorità di sistema portuale soccombenti in sentenze esecutive o comunque parti debitrici in verbali di conciliazione giudiziale, obbligati al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

NEWS:

martedì 29 novembre 2022
Le proposte del Patto per la non autosufficienza per cambiare la Legge di bilancio

Il raggruppamento di 52 organizzazioni: “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica”
Gli anziani non autosufficienti in Italia sembrano non esistere. È quanto si osserva nel testo della Legge di Bilancio presentato dal Governo, che non vi dedica neppure una riga. La denuncia è del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza. “Siamo sorpresi e preoccupati per l’attuale testo della Legge di Bilancio. Tuttavia, piuttosto che sulle proteste preferiamo puntare su un dettagliato pacchetto di proposte da inserire subito nella manovra economica, che rendiamo pubblico oggi”, affermano le 52 organizzazioni del Patto.
La denominazione del pacchetto indica il senso delle proposte: “Prime misure per gli anziani non autosufficienti – Per non sprecare il 2023”. Il Pnrr prevede la riforma dell’assistenza agli anziani, inserita in seguito alle richieste ed alla pressione anche del Patto. Entro marzo 2023 il Parlamento dovrà approvare la relativa Legge Delega ed entro marzo 2024 il Governo dovrà predisporre i Decreti Delegati per l’attuazione.

Leggi: Redattore Sociale, 29/11/2022


lunedì 28 novembre 2022
Caregiver familiare, da Federcasalinghe quattro richieste al governo

Sono assegno mensile, pensione, formazione e pieno riconoscimento dell’attività svolta. “Casalinghe escluse da ogni agevolazione, eppure sono loro le protagoniste dell’assistenza”
Definire in modo chiaro la figura del caregiver familiare a tempo pieno introducendo riconoscimenti quali un assegno mensile, legato all’assistenza a tempo pieno; una copertura pensionistica; la formazione per un qualificato servizio di assistenza; il riconoscimento dell’attività svolta, a tempo pieno, come acquisizione di competenze professionali. Queste le richieste che Obiettivo Famiglia – Federcasalinghe ha rivolto al governo in occasione del convegno ‘Caregiver familiare: l’assistenza dettata dal cuore’, in corso a Roma.

Leggi: Redattore Sociale, 28/11/2022


lunedì 28 novembre 2022
Un confronto sull’accessibilità con le aziende di trasporto pubblico

Una buona occasione per stimolare il confronto fra i portatori d’interesse del settore sul tema dell’accessibilità, proponendo un approfondimento sulle novità normative in materia di diritti dei passeggeri e sulle principali buone pratiche esistenti nel comparto rappresentato dall’ASSTRA, l’organizzazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico regionale e locale in Italia: sarà questo l’“A-day” (“Accessibility Day”), promosso per domani, 29 novembre, a Roma (ma anche in diretta streaming) dalla stessa ASSTRA, in collaborazione con le Federazioni FISH e FAND
Sarà un incontro certamente degno di interesse e attenzione quello della mattinata di domani a Roma (Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, Piazza della Minerva, 38, ore 9.30, ma diffuso anche in diretta streaming), denominato semplicemente A-day ovvero Accessibility Day. A promuoverlo è stata l’ASSTRA (Associazione Trasporti), ovvero l’organizzazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico regionale e locale in Italia, in collaborazione con FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), ossia le principali organizzazioni rappresentative dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese.

Leggi: Superando, 28/11/2022


lunedì 28 novembre 2022
Le richieste CARD al ministro Schillaci. “I Distretti, diventino una struttura stabile, organizzata ed implementata in tutta Italia”

Non un “modello unico di Distretto”, ma una struttura operativa multifunzionale, multiprofessionale, multidisciplinare, punto di equilibrio uniforme tra ciò che è “essenziale” per tutti e ciò che è appropriato per il contesto locale specifico e in linea con i bisogni del territorio. È quanto auspica in un documento di analisi al Dm 77, consegnato dal Presidente Volpe al ministro della Salute nelle scorse settimane, in un incontro con il personale IL DOCUMENTO
“Il Dm 77 costituisce un punto di partenza più che un punto di arrivo per la crescita dell’assistenza territoriale e per un approccio innovativo alla riduzione delle disuguaglianze di salute. Per questo CARD chiede con forza che il Distretto diventi una struttura stabile (sottolineiamo questo attributo), omogeneamente interpretata, organizzata, agita in tutti i territori italiani. Sarebbe una forzatura affermare che chiediamo ‘un modello unico di distretto’, ma la direzione suggerita è quella di trovare un punto di equilibrio uniforme tra ciò che è ‘essenziale’ per tutti e ciò che è appropriato per il contesto locale specifico, sicuramente a partire dalla conoscenza dei bisogni”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 28/11/2022


domenica 27 novembre 2022
A chi poco e a chi niente: la finanziaria del Governo Meloni taglia le rivalutazioni delle pensioni

Il 15 novembre scorso avevamo pubblicato la notizia sulla imminente rivalutazione delle pensioni – conquistata dei sindacati dei pensionati con il precedente Governo – che avrebbe migliorato da gennaio 2023 le condizioni economiche di migliaia di pensionati.
Il governo Meloni però, con la nuova manovra, ha deciso di tagliare la rivalutazione e i pensionati perderanno molti soldi. Una vergogna!
A denunciare il fatto, lo SPI Cgil: “Dal 1° gennaio le pensioni dovevano essere rivalutate al 100% fino a quattro volte la soglia minima, al 90% tra quattro e cinque volte, al 75% da cinque in su.
Il governo Meloni ha ora riscritto questo meccanismo, che era stato conquistato dai sindacati dei pensionati con il governo Draghi, tagliando la rivalutazione in particolare per le pensioni da quattro volte in su. 
Stiamo parlando di assegni mensili netti da 1.500 euro e quindi di certo non di pensioni ricche.

Secondo una prima stima dello Spi-Cgil la perdita pro-capite sarà di 1.200 euro all’anno per 4,3 milioni di pensionati.
 Invece l’aumento della rivalutazione delle pensioni minime, tanto sbandierato dal governo, porterà solo 10 euro in più al mese.”

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 27/11/2022


sabato 26 novembre 2022
Superbonus all’ultima chiamata. Sistema in tilt, ora si scenderà al 90%

Ieri è stato l’ultimo giorno del Superbonus per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi due anni: venerdì 25 novembre era la scadenza per la consegna della Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata) da parte dei condomini per mantenere l’ . Una scelta che ha sollevato dubbi innanzitutto tra le forze politiche. Molti partiti nelle scorse settimane hanno chiesto una proroga, anche all’interno della stessa maggioranza: Forza Italia, infatti, ha presentato un emendamento al decreto Aiuti quater — che ha introdotto tutte le modifiche ad Superbonus per condomini e villette — per far spostare la data al 31 dicembre. «Il termine attuale è impossibile da rispettare — hanno fatto notare dal partito — e rischia di generare contenziosi sia tra committente e professionisti, sia tra privati e pubblica amministrazione. Chiederemo lo slittamento di un paio di mesi per consentire di completare positivamente le pratiche che sono in itinere».

Leggi: Corriere della Sera, 26/11/2022


venerdì 25 novembre 2022
Congresso Simg. Gemmato torna a bocciare le Case della Comunità: “Tradiscono idea di sanità di prossimità. Non possiamo stravolgere Pnrr ma col Ministro Schillaci possiamo migliorarlo puntando su medici di famiglia e farmacie”

Il sottosegretario alla Salute al Congresso della Simg torna a criticare la riforma della sanità territoriale definita dal Pnrr e dal Dm 77: “Le Case di comunità non soddisfano l’esigenza di sanità territoriale di cui oggi abbiamo bisogno. Anzitutto, il rapporto sarebbe di una ogni 40-50mila abitanti, con alcune aree più isolate. A questo si aggiunge la mancanza di personale sanitario e vi è un problema di finanziamento per i prossimi anni”.
“Le Case di Comunità così come sono state immaginate, secondo me e secondo il Ministro, non vanno a soddisfare l’esigenza di sanità territoriale di cui noi abbiamo bisogno”. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato intervenendo al Congresso della Società italiana di medicina generale (Simg) in corso a Firenze torna sui nuovi presidi previsti dal Pnrr e dal Dm 77 e conferma la bocciatura del Governo sul progetto anche se ammette che “non vi sono margini di stravolgimento ma lavoreremo col Ministro Schillaci per correggerne le storture”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 25/11/2022


venerdì 25 novembre 2022
Decreto aiuti quater: pubblicata su NT+ Il Sole 24 ore la comunicazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA

Dalla crisi energetica al Superbonus, per il segretario generale Stefano Chiapparelli i provvedimenti previsti potrebbero avere gravi conseguenze per i soggetti fragili.
Le misure del Decreto Aiuti quater relative alla casa non hanno riscosso l’approvazione di Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari). O almeno così sembra dalle dichiarazioni del segretario generale Stefano Chiappelli. «Il decreto non risponde alle aspettative di misure urgenti e incisive sulla casa e i costi dell’abitare, ormai in costante e insopportabile crescita a causa del dato inflattivo che incide su tutte le utenze, domestiche e condominiali, e sul canone d’affitto con lo scatto rilevante dell’aumento Istat nei casi di contratti senza l’opzione di cedolare secca».

Leggi: Sunia, 25/11/2022


venerdì 25 novembre 2022
Rigenerazione urbana, al via il primo bando del Fondo Nazionale dell’Abitare Sostenibile promosso da CDP

Strutturato come fondo di fondi, FNAS ha lo scopo di stimolare interventi di rigenerazione urbana fino ad 1 miliardo di euro destinati alle 3S dell’abitare: Social, Student e Senior housing
Con l’obiettivo di dare una risposta alle nuove tendenze della società italiana quali l’invecchiamento della popolazione, il cambiamento in atto nel modello di famiglia tradizionale e l’aumento delle disparità socioeconomiche e territoriali, e nel contempo avviare processi di rigenerazione urbana per la coesione sociale e l’integrazione culturale, ha preso il via il primo bando del Fondo Nazionale dell’Abitare Sostenibile (FNAS), promosso da Cassa Depositi e Prestiti e gestito da CDP Immobiliare SGR SpA.
Strutturato come fondo di fondi, FNAS ha lo scopo di stimolare interventi di rigenerazione urbana fino ad 1 miliardo di euro destinati alle 3S dell’abitare: Social, Student e Senior housing.
Il bando è rivolto a gestori di fondi immobiliari (Società di Gestione del Risparmio) specializzati nella promozione di infrastrutture sociali per l’abitare, attraverso la candidatura di progetti nell’ambito di fondi già operativi o di nuova istituzione.

Leggi: Casa e Clima, 25/11/2022


giovedì 24 novembre 2022
Integrazione sociosanitaria. Da Federsanità, Anci e Agenas un Osservatorio su buone pratiche a supporto delle politiche nazionali

Un Osservatorio sull’integrazione sociosanitaria per un’azione sistematica di raccolta e diffusione di esperienze, che possa essere di supporto alla costruzione di compiute politiche nazionali. È quello promosso da Federsanità insieme ad Anci ed Agenas, con l’obiettivo di raccogliere le esperienze realizzate finora nell’integrazione sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a disposizione dei decisori istituzionali e delle organizzazioni pubbliche e private che operano a questo scopo. Un tema questo al centro del Convegno “Missione Salute”, svoltosi oggi nella cornice della XXXIX Assemblea Nazionale Anci, in corso alla fiera di Bergamo.
“Col DM77 si apre una nuova stagione in Italia finalizzata a ridisegnare l’intera rete dell’assistenza sul territorio – dichiara Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI e delegato Salute, Sport e Politiche Giovanili, Deputato e Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di Vita nelle Città, -. Una vera e propria rivoluzione che poggia su alcune parole chiave: Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedale di Comunità, infermiere di famiglia e di continuità assistenziale. Cambiano i ruoli: maggiori compiti ai distretti, una posizione centrale per gli infermieri e un’inedita integrazione con il territorio e con la sua governance istituzionale. L’esperienza delle buone pratiche nell’integrazione sociosanitaria rappresenta in questo scenario una risorsa importante da valorizzare anche in termini utili a orientare le politiche a livello nazionale”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 24/11/2022


giovedì 24 novembre 2022
Manovra, Spi-Cgil: pensionati bancomat. Risponderemo

“La manovra di bilancio del governo Meloni si finanzia con il taglio della rivalutazione delle pensioni e con la tassazione degli extra-profitti, peraltro già prevista e solo in parte aumentata”.
Lo dichiara il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti.
“I pensionati italiani – continua Pedretti – vengono quindi trattati come un bancomat e alla stregua di aziende che fatturano miliardi di euro.
Pensioni da 1.500/1.600 euro netti al mese, frutto di oltre 40 anni di lavoro e di contributi versati, vengono fatte passare per ricche.
Il meccanismo di rivalutazione, una conquista del sindacato, cancellato e riscritto senza uno straccio di confronto.
Con questi soldi fanno condoni, aumentano il tetto del contante, favoriscono i furbi e gli evasori. Risponderemo”.

Leggi: Spi-Cgil, 24/11/2022


giovedì 24 novembre 2022
Dati non aggiornati del patrimonio abitativo della popolazione, in particolare quella anziana. Auser: “Ma i censimenti permanenti dell’ISTAT come funzionano?”

La pandemia ha messo in evidenza, secondo Auser, una realtà già nota da tempo in un paese con un alto indice di longevità: l’importanza della condizione abitativa degli anziani in rapporto alla possibilità di garantire autonomia e assistenza domiciliare. Per far fronte a questo delicato problema il PNRR prevede interventi normativi e finanziari. In particolare, attraverso diverse misure, rende disponibili consistenti finanziamento per di migliorare la qualità delle abitazioni. Queste misure, sostiene Auser, richiederebbero, per sviluppare la loro efficacia, una conoscenza reale e aggiornata del patrimonio abitativo della popolazione italiana, in particolare quella anziana. Ebbene, andando a verificare le banche dati sulle abitazioni dell’ISTAT si scopre che sono ferme al censimento del 2011. Tenuto conto di quanto avvenuto nelle città in questo decennio (si pensi solo agli sconvolgimenti dei centri storici a seguito della diffusione dei B&B e delle case vacanze) Auser si chiede come sia possibile utilizzare al meglio le risorse del PNRR senza avere una conoscenza di chi risiede nelle abitazioni, di quali servizi dispongano, di quale sia il loro stato manutentivo. In assenza di questi dati diventa impossibile valutare anche gli effetti prodotti dai diversi bonus edilizi attivati negli ultimi anni.

Leggi: Auser, 24/11/2022


mercoledì 23 novembre 2022
Autonomia differenziata. “In attesa dei Lep si userà criterio spesa storica, nessuna Regione riceverà meno risorse”. Question time di Ciriani

“Il criterio della spesa storica già sostenuta per le funzioni attribuite in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione non altera, anche ove applicato in via transitoria, fino alla compiuta determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, la distribuzione delle risorse per le altre regioni o aree del Paese, né incide sui fondi perequativi”. Così il ministro per i Rapporti con il parlamento rispondendo alla Camera a Caso (M5S).
“In base alle ipotesi di lavoro predisposte dal Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, il criterio della spesa storica già sostenuta per le funzioni attribuite in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione non altera, anche ove applicato in via transitoria, fino alla compiuta determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, i LEP, la distribuzione delle risorse per le altre regioni o aree del Paese, né incide sui fondi perequativi. Nessuna regione potrà ricevere meno risorse rispetto a quelle attuali, nessuna regione potrà riceverne di più”.

Leggi: Quotidiano Sanità, 23/11/2022


mercoledì 23 novembre 2022
Barriere architettoniche. Associazioni al Parlamento: “Prorogare lo sconto in fattura del 75% per garantire il diritto alla mobilità”

La norma introdotto con la legge di bilancio 2022 riconosce alle opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, la detraibilità fiscale del 75% della spesa in 5 anni, con la possibilità della cessione del credito. Tredici associazioni chiedono a una sola voce che sia rinnovata: “Ha dato una prima risposta ai bisogni degli oltre 5 milioni di concittadini che hanno problemi di mobilità, ma c’è però ancora molta strada da fare e con la popolazione italiana invecchia la problematica riguarderà sempre più persone”.
Lo scorso anno, in occasione della legge di bilancio 2022, il Parlamento ha introdotto, all’unanimità, la norma che riconosce alle opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, la detraibilità fiscale del 75% della spesa in 5 anni, con la possibilità della cessione del credito e conseguente sconto in fattura da parte del fornitore. Oggi tredici associazioni (Fand, Cittadinanzattiva, Cerpa Italia Onlus, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Centro per l’Autonomia Michele Iacontino, Comitato nazionale antidiscriminatorio per persone con disabilità, Enil Italia Onlus, Disability Pride Network, Obiettivo famiglia Federcasalinghi, Federcentri, SalutEquità, Unieda e Anmic) si uniscono per lanciare un appello congiunto per la proroga della norma.

Leggi: Quotidiano Sanità, 23/11/2022


mercoledì 23 novembre 2022
Decreto Aiuti 4 del Governo Meloni: sulla casa ancora non ci siamo!

Dichiarazione di Stefano Chiappelli, segretario generale SUNIA
Il Decreto Aiuti 4 non risponde alle aspettative di misure urgenti ed incisive sulla casa e sui costi dell’abitare in costante e insopportabile crescita per il dato inflattivo che incide su tutte le utenze, domestiche e condominiali, e sullo stesso canone d’affitto con lo scatto rilevante dell’aumento Istat in tutti i casi di contratti senza l’opzione della cedolare secca.
Non è sufficiente, inoltre, la breve proroga dei bonus energetici per famiglie e imprese energivore e gasivore previsti dai tre decreti aiuti adottati dal precedente Governo e sono assenti misure di prospettiva nell’affrontare il tema della crisi energetica, a partire da un ulteriore incremento della imposizione sugli extraprofitti delle società energetiche, come affermato anche da una recentissima sentenza del Tar Lazio riconoscendone la legittimità e come previsto dal regolamento europeo recentemente approvato.

Leggi: Sunia, 23/11/2022


DALLE REGIONI:

venerdì 25 novembre 2022
Sicilia, “aumentare assistenti sociali”

L’assessora alla Famiglia della Regione Siciliana, Nuccia Albano, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha partecipato al corteo organizzato dal Comune di Caccamo (Palermo) che si è concluso davanti alla stele in memoria di Roberta Siragusa, la diciassettenne che nel gennaio del 2021 fu uccisa dal fidanzato e gettata in un burrone. Tra i presenti anche i genitori della ragazza e il sindaco di Caccamo, Franco Fiore. Albano ha posto un mazzo di fiori sul luogo nel quale venne ritrovato il cadavere.
“Ci muoveremo concretamente su due direttrici: prevenzione e protezione delle vittime”, ha affermato Albano, che ha anche annunciato l’installazione nei prossimi giorni di una panchina rossa nella sede dell’assessorato di via Trinacria, a Palermo. “Le vittime – ha poi aggiunto nel corso di un incontro sul tema della violenza di genere – spesso rimangono sole, con la preoccupazione di denunciare e preferiscono tacere per paura. La Regione, oltre ad aumentare il numero delle case di accoglienza per le vittime e a intensificare, d’intesa con le forze dell’ordine, l’attività dei centri antiviolenza, intende promuovere accordi con le imprese per incentivare le assunzioni di chi ha subito violenza.

Leggi: Redattore Sociale, 25/11/2022


giovedì 24 novembre 2022
Palermo. Il SUNIA chiede all’amministrazione comunale la sospensione degli sgomberi in vista per le famiglie di Case Rocca alla Favorita

Il SUNIA chiede lo stop per il nuovo imminente sgombero di alcune famiglie che abitano nelle cosiddette “Case Rocca Morici”.
Si tratta di una decina di famiglie assegnatarie da oltre un secolo delle costruzioni nell’area della Favorita, con provvedimenti dell’allora ministero della Real Casa. I provvedimenti di sgombero sono in programma per i prossimi giorni.
“Oggi a queste famiglie giungono richieste di pagamento di indennità di occupazione sproporzionate rispetto alle condizioni di disagio socio-economiche in cui si trovano e, tra l’altro, non coerenti con gli importi dei canoni di locazione di immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Come sindacato degli inquilini e degli assegnatari ribadiamo al sindaco Lagalla e alla vice sindaca Varchi la richiesta di sospensione dei provvedimenti di sgombero addottati. E restiamo in attesa della predisposizione di un piano di intervento in grado di dare risposte alle esigenze diffuse in città”.

Leggi: Sunia, 24/11/2022


mercoledì 23 novembre 2022
Case di Comunità, quanto ne sappiamo? L’indagine di Auser Lombardia

Quanto i cittadini conoscono le Case di Comunità? Quali aspettative hanno a riguardo?
Per avere dei parametri sui quali poter dare delle risposte, Auser Lombardia ha avviato, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, una ricerca sul tema delle Case di Comunità coinvolgendo quasi 5000 persone – tra i propri volontari e dirigenti – nella compilazione di un questionario online. Si tratta del primo sondaggio di massa che viene svolto in Lombardia su un aspetto tanto delicato e impattante della riforma sociosanitaria contenuta nella legge regionale 22/2021.
“La pandemia da Coronavirus ha evidenziato nettamente le lacune del nostro servizio sociosanitario, in modo particolare per ciò che riguarda le cure primarie e l’assistenza territoriale – spiega Fulvia Colombini, Presidente di Auser Lombardia -. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), predisposto dal Governo con finanziamenti dell’Unione Europea, ha dunque destinato ingenti risorse alla sanità con l’obiettivo di potenziare i servizi territoriali attraverso la costituzione delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali. In questo quadro, la Regione Lombardia ha approvato la nuova legge di riforma del servizio sociosanitario proprio con l’obiettivo di dare attuazione locale alle indicazioni del PNRR.

Leggi: Auser, 23/11/2022


mercoledì 23 novembre 2022
 Rsa in Toscana, i gestori privati: “L’aumento delle rette nasce da immobilismo della Regione”

Grilli e Batini (Confcooperative Toscana): “Costi insostenibili per caro bolletta e inflazione, che si sommano a quelli della pandemia ancora non debellata, e quota sanitaria ferma da anni”. Domani audizione in Consiglio regionale
Aumentano le rette nelle Rsa toscane: “Vista l’attuale situazione di inerzia da parte della Regione, i gestori delle Rsa private si vedranno costretti ad aumentare la quota di parte sociale alle famiglie (si parla di circa 13 euro) a partire dal 1° gennaio 2023 – fanno sapere le associazioni rappresentative dei gestori delle Rsa e dei Centri Diurni – Quota sociale che la regione aveva calcolato e indicato ai comuni, come compartecipazione massima, in 53,50 euro già diversi anni fa. I costi che le strutture socio sanitarie stanno sostenendo, oltre al caro bolletta e all’inflazione, hanno reso la situazione insostenibile”.
Così, da oggi, gestori e lavoratori delle Rsa, con i familiari degli ospiti, inizieranno a presidiare l’ingresso del Consiglio Regionale per far ascoltare il proprio grido d’allarme.

Leggi: Redattore Sociale, 23/11/2022


martedì 22 novembre 2022
Caregiver familiare. La Lombardia riconosce con una legge l’importanza della figura

L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Lucchini: “Finora il caregiver familiare non ha avuto un riconoscimento normativo di tipo nazionale e il passo compiuto oggi da Regione Lombardia è davvero un importante passo in avanti”. La legge specifica principi, finalità e definizione del caregiver familiare e le funzioni attribuite alla Regione, alle Ats e Asst nonché ai Comuni.
Regione Lombardia si è dotata di una legge, approvata oggi in Consiglio regionale, che riconosce la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. La nuova norma esalta e tutela il suo importante ruolo assistenziale e sociale.
Il riconoscimento normativo (e non solo) del ruolo del caregiver familiare rappresenta un importante ‘primo passo’ verso la valorizzazione e il sostegno a coloro che si dedicano al proprio familiare e non per ultimo l’opportunità di riconoscere il caregiver quale attore attivo della rete dei servizi. L’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, Elena Lucchini, ha espresso soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della legge.

Leggi: Quotidiano Sanità, 22/11/2022


IN AGENDA:

30/11/2022 – Mettersi in gioco? 10 anni di impegno, insieme, contro i rischi del gioco d’azzardo

Redattoresociale.it – 30.11.2022 – Mettersi in gioco? 10 anni di impegno, insieme, contro i rischi del gioco d’azzardo
Organizzazione: Campagna Mettiamoci in gioco
Città: Bologna
Luogo: Centro sociale ricreativo culturale Giorgio Costa

Leggi: Redattore Sociale


 30.11.2022 – Presentazione del nuovo “Atlante Fidaldo”

Il nuovo “Atlante Fidaldo” aggiornato sulle Regioni e grandi Città italiane
Dove: Roma, via Borgognona 47 – Sala Einaudi
Quando: Mercoledì 30 novembre 2022, dalle 10:00 alle 13:00

Leggi: Fidaldo


1.12.2022 – Da IPAB ad ASP: un nuovo modello di assistenza integrata

L’Associazione regionale Nuove Ri-Generazioni Umbria e la Fillea Cgil hanno organizzato, per il 1° dicembre 2022 alle ore 15:00 presso la Sala “Falcone e Borsellino” della Provincia di Perugia, un Convegno dal titolo “Da IPAB (Istituto Pubblico Assistenza e Beneficienza) a ASP (Aziende Servizi alla Persona) un nuovo modello di assistenza integrata attraverso la valorizzazione ed il recupero del patrimonio immobiliare a beneficio della comunità”.

Leggi: Nuove Rigenerazioni


Censis.it – 2.12.2022 ore 10:00 – 56° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2022

Giunto alla 56ª edizione, il Rapporto Censis prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socio-economici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana. Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2022», vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
Segui la diretta streaming

Leggi: Censis


IN EVIDENZA:

Un’indagine sugli anziani non autosufficienti: le scelte delle famiglie tra assistenza domiciliare e RSA

Partendo dal quarto focus Censis-Assindatcolf nell’ambito del programma di ricerca “Welfare familiare e valore sociale del lavoro domestico in Italia”, nell’articolo si approfondisce il tema della decisione nel contesto familiare di ricorrere alle RSA o ad un assistente domiciliare per la cura delle persone non autosufficienti e anziane. – di Andrea Zini (Presidente di Assindatcolf)
La scelta di ricorrere alle residenze sanitarie assistenziali o ad assistenti domiciliari rappresenta un forte tema della non autosufficienza, e comporta un notevole impatto per le famiglie coinvolte. Il punto nodale è rappresentato dal fatto che le residenze sanitarie assistenziali (RSA) assicurano prestazioni che solo in parte potrebbero essere prese in carico dai familiari della persona non autosufficiente e anziana; allo stesso tempo l’assistenza in contesto domiciliare consente una continuità delle relazioni familiari e, conseguentemente, della socialità di prossimità che le RSA non possono ugualmente garantire.
Tali argomenti sono stati ampiamente indagati nel quarto focus Censis-Assindatacolf, nell’ambito del programma di ricerca “Welfare familiare e valore sociale del lavoro domestico in Italia”1. In particolare, dall’indagine emerge un aspetto di particolare interesse: piuttosto che ricorrere ad una residenza sanitaria assistenziale le famiglie preferiscono che l’anziano non più autosufficiente venga accudito in casa da un assistente familiare. Nel dettaglio, il 58,5% delle famiglie ha dichiarato di prediligere l’assunzione di una badante, contro il 41,5% che si è invece dichiarata disposta a prendere in considerazione la scelta di una Rsa (Tabella 1).

Leggi: I Luoghi della Cura


SEGNALAZIONI:

Bonus di 200 euro anche ai titolari di trattamenti di mobilità

Con il messaggio n. 4231 del 23 novembre, l’Inps, sentito il parere del Ministero del lavoro, comunica che l’indennità una tantum di 200 euro è riconosciuta anche in favore dei titolari, nel mese di giugno 2022, di trattamenti di mobilità in deroga e di indennità di importo pari alla mobilità. Il beneficio verrà riconosciuto d’ufficio e i pagamenti avverranno nel mese di dicembre 2022.
Il chiarimento si è reso necessario poiché il decreto legge n. 50 del 17 maggio non includeva esplicitamente tra i beneficiari i titolari dei trattamenti di mobilità in deroga o indennità di importo pari alla mobilità, prestazioni analoghe a quelle di NASpI/DIS-COLL.
Acquisito il parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, quindi, la norma che istituisce il sussidio può essere interpretata in maniera estensiva, includendo, per analogia, anche i percettori, nel mese di giugno 2022, di trattamenti di mobilità in deroga o di indennità di importo pari alla mobilità.
Pertanto, con il presente messaggio l’Inps comunica che l’indennità una tantum è riconosciuta anche in favore dei titolari di trattamenti di mobilità in deroga e di indennità di importo pari alla mobilità, considerata l’identità di ratio delle prestazioni e le esigenze di sostegno al reddito sottese alla normativa.
A tali lavoratori il beneficio sarà riconosciuto d’ufficio, senza necessità di una domanda da parte dell’interessato e i pagamenti avverranno nel mese di dicembre 2022.

Leggi: Inca


 

 

 

 

 

 

Autonomia: i diritti non sono differenziabili

“Oggi il Ministro Calderoli ha formalmente incontrato la Conferenza delle Regioni per illustrare il disegno di legge che darà attuazione all’articolo 116 terzo comma della Costituzione al fine di riconoscere maggiore autonomia alle Regioni che la richiedono. Questa è l’ennesima tappa di un percorso iniziato da tempo e che la Cgil ha seguito fin dall’inizio con grande attenzione e preoccupazione, consapevole che si tratta di un tema di assoluta delicatezza per l’assetto istituzionale della Repubblica, per i rapporti tra Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni, e per la garanzia dell’uniformità dei diritti fondamentali in tutto il territorio, da nord a sud, da est a ovest. Auspichiamo che il nuovo Ministro non voglia escludere le parti sociali dal necessario confronto su una questione così dirimente per la vita di tante lavoratrici e lavoratori”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari.

Leggi: Cgil


NEWS:

lunedì 21 novembre 2022
Le Case della Comunità: tra il dire e il fare

A che punto siamo con le Case della Comunità? Sono la grande promessa della sanità di territorio di domani, o meglio di dopodomani. La loro gestazione, infatti, sarà lunga: se ne prevedono 1.350 entro la metà del 2026. Ancora tre anni e mezzo per vedere compiuta questa ampia riconfigurazione della sanità di prossimità. Per dare un’idea, parliamo di 60 strutture nel solo Comune di Roma, 24 nella città di Milano.
È certamente prematuro trarne un bilancio, ma alcuni aspetti di attenzione vanno detti chiaramente, in mezzo al diluvio di dichiarazioni e di retorica che le circonda, mentre le prime Case della Comunità (CdC) stanno nascendo, il documento che ne regola l’organizzazione è stato emanato (il decreto del Ministero della Salute DM 77/2022) e le Regioni hanno individuato i luoghi in cui sorgeranno. In Lombardia è già stato tagliato il nastro a una ventina di strutture (anche se inaugurazione non è sinonimo di operatività), molte delle quali sono collocate entro plessi ospedalieri.
Dunque, almeno quattro punti di attenzione.

Leggi: Welforum, 21/11/2022


lunedì 21 novembre 2022
“Riabilitazione, investiamo sulla quarta età”

“NON È MAI troppo tardi per permettere agli anziani, anche a quelli di età più avanzata, di realizzare appieno le loro potenzialità e abilità residue”. Ne è convinto Raul Cavalli (nella foto), direttore generale di Coopselios.
Qual è l’andamento del settore dei servizi di welfare?
“È un periodo molto sfidante. Sta cambiando la società e, conseguentemente, i bisogni. Ad esempio ci occupiamo molto di più dei disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione o legati alla sfera autistica. Un tempo erano disturbi classificati come peculiarità di una persona, oggi sono considerate patologie”.
Tra i progetti che state mettendo in campo quali sono quelli di maggior interesse?
“Quelli legati alle attività riabilitative geriatriche, perché pensiamo che i nostri anziani vivano una condizione di non autosufficienza anticipata e valga la pena di investire anche nella riabilitazione della quarta età, quella più avanzata, che ha comunque ampie chance di recupero”.

Leggi: Quotidiano.net, 21/11/2022


lunedì 21 novembre 2022
Residenze socio assistenziali e socio sanitarie. Istat: “Al Sud solo 10% dei posti complessivi”

Le unità socio-sanitarie assistono prevalentemente utenti anziani non autosufficienti, destinando a questa categoria di ospiti il 75% dei posti letto disponibili, mentre agli anziani autosufficienti e alle persone con disabilità sono destinati, rispettivamente, il 9 ed il 7% dei posti letto. L’offerta è maggiore nel Nord-est, con 9,9 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese supera di poco i tre posti, con appena il 10% dei posti letto complessivi. IL REPORT
Al 31 dicembre 2020 sono 12.630 i presidi residenziali attivi nel nostro Paese, con un’offerta di circa 412mila posti letto, sette ogni 1.000 persone residenti. L’offerta è maggiore nel Nord-est, con 9,9 posti letto ogni 1.000 residenti, mentre nel Sud del Paese supera di poco i tre posti, con appena il 10% dei posti letto complessivi. Gli ospiti nelle strutture residenziali ammontano complessivamente a 342.361, ultrasessantacinquenni in tre casi su quattro. Più di 343mila i lavoratori impiegati in queste attività, ai quali vanno aggiunti oltre 35mila volontari. È quanto emerge da un report Istat che evidenzia anche come col Covid si sia registrato un calo dell’offerta.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/11/2022


lunedì 21 novembre 2022
Autonomia legislativa differenziata. La vera posta in gioco 

Si sta giocando una partita fondamentale per il Paese e i diritti sociali della Nazione. La partita finale, oltre la quale in caso soccombenza c’è la più grande sconfitta sociale, è vincere sul piano dei diritti godibili. Il rischio è l’inesigibilità dei diritti fondamentali, quali la salute, l’assistenza sociale, i trasporti pubblici sociali e l’organizzazione strutturale scolastica
Calderoli cerca partner regionali. I presidenti di Regione si distinguono e fortemente nella “contesa” dell’attuazione dell’art. 116, comma 4, della Costituzione. C’è chi spara a salve e c’è chi, come al solito roboante, dice cose giuste. C’è chi si limita in corrette ma parziali rivendicazioni. C’è chi, proveniente dal sud più martoriato, propone la riscrittura organica del muletto di lavoro proposto dal ministro Calderoli.
Il tema della diversificazione legislativa può compromettere i diritti, se fatta male
Si sa, il regionalismo differenziato – alias autonomia (ma) legislativa differenziata – è una brutta gatta da pelare, anche a causa della ingiustificata maldicenza ideologica dedicatagli dai soliti cantori dell’immaginato pericolo per il Mezzogiorno. Da coloro che amano, per mestiere, immaginarlo governato sempre da incapaci e non da decisori illuminati.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/11/2022


lunedì 21 novembre 2022
I sindacati medici bocciano l’Autonomia differenziata e si appellano a Mattarella: “Un frutto avvelenato per la sanità pubblica”

Il diritto alla salute deve mantenere una dimensione nazionale. L’autonomia differenziata rappresenterà l’ennesimo colpo di piccone, forse definitivo, a quello che resta di nazionale del Servizio Sanitario pubblico, in assenza, tra l’altro, di evidenze che confermino un aumento del grado di efficienza dei servizi erogati a fronte di ulteriori gradi di autonomia nelle disponibilità e nella gestione delle risorse, come rilevato dalla stessa Corte dei Conti
La bozza Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata presentata alla Conferenza Stato-Regioni non rende un buon servigio alla sanità pubblica, peraltro duramente provata dalla pandemia, con contenuti francamente preoccupanti. A cominciare dal rinvio dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) a futura memoria e dalla emarginazione del ruolo del Parlamento.

Leggi: Quotidiano Sanità, 21/11/2022


lunedì 21 novembre 2022
Superbonus, sconto in 10 anni. Ance: rischio blocco

Tempi più lunghi per scontare i crediti derivanti da cessione o sconto in fattura per gli interventi legati al Superbonus. E’ la via d’uscita individuata dal Governo per risolvere il problema dei crediti incagliati. Ma la soluzione viene di fatto ‘bocciata’ da banche e imprese, da giorni in prima linea per tentare una mediazione su una situazione che desta grande preoccupazione: questa non è la strada giusta, avvertono, e il rischio ora è che si blocchi tutto, con una pioggia di contenziosi.
La soluzione sul nodo della cessione dei crediti è contenuta nel decreto aiuti quater, appena pubblicato in Gazzetta, insieme alla modifica della disciplina del Superbonus, che dal 2023 si riduce al 90%. La norma riguarda i crediti di imposta “derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati”: questi crediti potranno essere fruiti in “10 rate annuali di pari importo” al posto dell’originaria rateazione (di 4 anni), previo l’invio di una comunicazione all’Agenzia delle entrate.

Leggi: Quotidiano Del Condominio, 21/11/2022


sabato 19 novembre 2022
Superbonus e condomini: corsa alle delibere entro il 24 per blindare il 110% nel 2023

Per quanto riguarda la Cilas, invece, la scadenza è quella del 25 novembre. Coinvolti migliaia di condomini in tutta Italia
Delibere entro il 24 novembre e Cilas entro il 25. Giovedì e venerdì della prossima settimana diventano le due date chiave da centrare per migliaia di condomini in tutta Italia. Entro questi termini, infatti, stando alle ultime bozze, bisognerà chiudere gli adempimenti che consentono di congelare il superbonus al 110% anche per il 2023.
L’approdo in Gazzetta Ufficiale nella serata di ieri del decreto Aiuti quater ha messo fine a giorni di grande incertezza per committenti, imprese e professionisti. Ora l’intervento del governo ha finalmente confini chiari. Da un lato, si taglia: il superbonus scende al 90% dal 2023, sia per i condomìni che per le unifamiliari, anche se con varie eccezioni e casi differenziati.
Dall’altro, si dà la possibilità a qualcuno di salvare il 110% anche il prossimo anno. Diventa, però, fondamentale rispettare un paletto per le comunicazioni di inizio lavori per il superbonus (Cilas): andranno presentate entro il 25 novembre. In più, nei condomini, diventa essenziale la delibera che approva l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 19/11/2022


venerdì 18 novembre 2022
Nel quoziente familiare vanno considerati tutti i familiari a carico

Il calcolo (complicato) per capire se il «reddito di riferimento» del nucleo familiare è superiore a 15mila euro, ai fini del superbonus del 90% per il 2023 per unifamiliari e case a schiera
Per gli interventi avviati dal 1° gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche, il superbonus spetta nella misura del 90%, se l’unità immobiliare è adibita ad abitazione principale e il contribuente ha un «reddito di riferimento» non superiore a 15mila euro, determinato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti nel 2022 dal contribuente e dai seguenti familiari «presenti nel suo nucleo familiare», per un numero pari alla somma dei seguenti importi: 1 per il contribuente; 1 per il coniuge, il soggetto legato da unione civile o da una convivenza di fatto con l’apposita dichiarazione anagrafica; se nel nucleo familiare sono presenti familiari di cui all’articolo 12 del Tuir, diversi da quelli precedenti, che nel 2022 sono a carico del contribuente (quindi, con reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro ovvero a 4mila euro per i figli di età non superiore a 24 anni) al suddetto denominatore della divisione va sommato 0,5 in caso di un familiare, 1 in caso di 2 familiari o 2 in caso di 3 o più familiari.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 18/11/2022


venerdì 18 novembre 2022
Il 31 dicembre in pensione diverse agevolazioni Bonus mobili: tetto ridotto

Sprint di fine anno per molti bonus casa. Il decreto Aiuti quater interviene, anticipando la legge di Bilancio 2023, sul superbonus (si veda l’articolo in alto), ma non tocca in alcun modo il calendario delle altre agevolazioni dedicate alle ristrutturazioni. Molte di queste, forti delle norme inserite nella
manovra 2022, proseguiranno la loro corsa fino a tutto il 2024. Per alcune, invece, sta suonando la campana dell’ultimo giro. Il prossimo 31 dicembre, infatti, andranno in scadenza il bonus facciate al 60% e il bonus barriere architettoniche al 75 per cento. Oltre all’ultima appendice del sismabonus acquisti al 110%, per gli immobili demoliti e ricostruiti. Mentre resterà in vita il bonus mobili, ma con un tetto di spesa molto meno conveniente: passerà da 10mila a 5mila euro.
La scadenza più significativa riguarda il bonus facciate, lo sconto al 60% (nel 2021 era del 90%) dedicato al ripristino del decoro architettonico degli involucri degli immobili.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 18/11/2022


venerdì 18 novembre 2022
Caregiver. Locatelli: “Procederemo ad una armonizzazione della disciplina, rifinanziamento e implementazione delle risorse”

“Ho intenzione di dargli voce, di dargli visibilità, di trovare soluzioni normative, di confrontarmi anche con gli altri Ministeri perché la voce della signora che è giunta all’Onu possa essere la voce di tante altre persone che, anche qui da noi, hanno il diritto di ricevere delle risposte”. Così la ministra per le Disabilità rispondento alla Camera all’interpellanza presentata da Grippo (Azione-IV).
“Intendo impegnarmi direttamente, attraverso il confronto con gli altri Ministeri coinvolti e competenti in materia, affinché le iniziative assunte dai precedenti Governi con l’istituzione del fondo per il sostegno ai caregiver possano concretizzarsi finalmente in un’effettiva tutela, prevedendo anche il rifinanziamento e l’implementazione delle risorse a ciò dedicate. In conclusione voglio rassicurare sul fatto che, nel dare attuazione alla legge delega in materia di disabilità, intendo procedere ad una armonizzazione della disciplina che tenga anche conto del ruolo importante rivestito dalla figura del caregiver familiare”.
Così la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, rispondendo in aula alla Camera all’interpellanza sul tema presentata da Valentina Grippo (Azione-IV).
Di seguito la risposta integrale della ministra Locatelli.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/11/2022


giovedì 17 novembre 2022
La App che unisce badanti e anziani

Tra le persone non più autosufficienti e chi le aiuta spesso è difficile capirsi. Ora un sistema di traduzione in 7 lingue, scaricabile gratuitamente su smartphone, fa superare questa barriera.
ldo, 87 anni, vive a Varese. Non è più autosufficiente, soprattutto dopo l’infezione da Covid, e i figli abitano lontano. Cosi, da giugno, è Iryna a prendersi cura di lui. La donna, 37 anni, è fuggita dalla guerra in Ucraina. Racconta del suo arrivo in Italia e della voglia di Iniziare una nuova vita. Ha seguito un corso di italiano ma le difficoltà a farsi capire sono state molte. A rompere la barriera linguistica tra Iryna e Aldo è stata l’app Age.vol.a (Ageing Volunteers Assistants), una sorta di pronto soccorso in 7 lingue, nata dalla collaborazione tra l’Università dell’Insubria di Varese e quella di Milano. Grazie all’app, Iryna riesce a capire meglio i bisogni del suo assistito e a comunicare con i familiari e i medici. Il progetto, sviluppato nel quadriennio 20182022 e finanziato da Fondazione Cariplo, si è posto l’obiettivo di creare uno strumento multilingue capace di fornire agli assistenti domiciliari di lingua straniera la terminologia e le informazioni pratiche relative ai loro assistiti e alle istituzioni con cui si intertacciano abitualmente.

Leggi: Panorama, 17/11/2022


mercoledì 16 novembre 2022
Quotidianosanità.it – 16.11.2022 – Autonomia differenziata. Anche la Tutela della Salute potrà essere una materia affidata in toto alle Regioni. Ecco la bozza del ddl Calderoli

Il provvedimento sarà oggetto di un confronto tra il Ministro per gli Affari regionali e i presidenti. Nel ddl viene definito l’iter degli accordi tra le singole regioni e il Governo e viene precisato l’elenco delle materie che potranno essere affidate alle regioni. In sede di prima applicazione verrà applicato il criterio della spesa storica in attesa di provvedimenti specifici sui costi e fabbisogni standard. Per alcune materie (non la salute per cui ci sono i Lea) dovranno inoltre essere definiti i Livelli essenziali delle prestazioni. LA BOZZA
Anche la Salute potrà essere demandata in toto alle Regioni. La materia è infatti nell’elenco di quelle che potranno essere attribuite agli Enti secondo quanto scritto nella bozza di Ddl sull’autonomia differenziata messa a punto dal Ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli che domani incontrerà i presidenti sulla questione. Com’è noto la salute è oggi una materia concorrente ma se dovesse essere approvato il ddl ognuna potrà chiedere che nella propria intesa le venga riconosciuta una più forte autonomia in materia.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/11/2022


mercoledì 16 novembre 2022
Case della Comunità, i non luoghi della salute
Due miliardi di euro del Pnrr sono destinati a finanziare nuove strutture che, 24 ore su 24, dovrebbero dare cure e sostegno ad anziani e malati cronici. Ma servono migliaia di medici e infermieri (che non ci sono). Ed è solo uno dei tanti limiti di una falsa soluzione.
Non sono piccoli ospedali e nemmeno grandi studi di medicina generale, non sono poliambulatori specialistici né punti di primo soccorso, ma nemmeno guardie mediche allargate. Potrebbero essere, però, l’ennesimo grande flop della sanità italiana. Parliamo delle Case di comunità, nome vagamente ottimistico che significa 2 miliardi di euro del Pnrr destinati all’istituzione di 1.350 «contenitori»: strutture che dovrebbero rimanere aperte 24 ore al giorno, riformare le cure primarie e garantire migliore assistenza soprattutto agli anziani e ai malati cronici. Per funzionare avranno bisogno di migliaia di medici di medicina generale, infermieri, fisioterapisti, professionalità che già adesso mancano all’appello anche solo per la gestione ordinaria della medicina territoriale.

Leggi: Panorama, 16/11/2022


DALLE REGIONI:

venerdì 18 novembre 2022
Caregiver. Lazio approva il riconoscimento delle figura e i suoi diritti

Con un emendamento al Collegato alla legge di Stabilità, la Regione Lazio introduce il riconoscimento dei caregiver familiari e politiche di supporto specifiche. Associazione Caregiver Familiari Comma 255: “Usciamo dall’accusa strisciante che vede i caregiver familiari richiedenti assistenzialismo ponendo le basi per affrontare la questione lavoro, inserimento e reinserimento lavorativo, valorizzando le competenze e l’esperienza”.
Nella Regione Lazio i caregiver avranno ricoscimento e diritti. Con un emendamento al Collegato alla legge di Stabilità 2022, approvato pochi giorni fa dall’Aula del Consiglio regionale, la Regione ha infatti istituzionalizzato la figura del caregiver famigliare.
All’articolo 18 si legge, infatti, che “il caregiver familiare è la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto […], di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18.

Leggi: Quotidiano Sanità, 18/11/2022


venerdì 18 novembre 2022
A Napoli appalto monster da 465 milioni per riqualificare il patrimonio degli alloggi pubblici

A Napoli il comune ha mandato in gara – con procedura aperta – un maxi appalto integrato dal valore complessivo stimato in 465 milioni di euro per un vasto intervento di manutenzione, riqualificazione, messa in efficienza e nuova costruzione degli alloggi pubblici gestiti.
Più esattamente, l’appalto prevede «l’esecuzione dei lavori e dei lavori in appalto integrato di nuova edificazione e/o riqualificazione e recupero di alloggi di edilizia sociale, riqualificazione e/o efficientamento energetico di edifici pubblici di proprietà comunale – ivi compresa la valorizzazione delle aree di attrazione culturale del Comune di Napoli, restauro, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali e interventi infrastrutturali con sistemazione aree verdi e realizzazione tram o Brt».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 18/11/2022


venerdì 18 novembre 2022
Milano, censimento dei senzatetto: per ora circa 500 quelli geolocalizzati

Palazzo Marino vuole saperne di più alla vigilia del Piano freddo. Presentato il progetto in commissione, al via il 28 novembre. Verranno attivati 440 posti in più rispetto a quelli ordinari aperti tutto l’anno
Monitorare e censire in maniera precisa tutti i senza dimora che sono per strada a Milano, 500 circa stando ai dati di geolocalizzazione parziali nella disponibilità di Palazzo Marino. Al contempo, seguire chi invece ha deciso di entrare in strutture di accoglienza per verificare, oltre alla qualità degli interventi offerti, “quanto le persone stando all’interno dei percorsi di assistenza sociale riescano poi a cambiare realmente la propria esistenza, fino ad arrivare ad avere una casa popolare, anche solo in coabitazione”.

Leggi: Redattore Sociale, 18/11/2022


mercoledì 16 novembre 2022
Veneto. Carenze medici di famiglia. La regione dà i numeri del problema e promette soluzioni rapide

“In Veneto la situazione è di emergenza, ma non drammatica – ha detto l’assessore Lanzarin -. Oggi abbiamo in attività 2.766 medici di medicina generale. Dal 2023 al 2025 sono previsti 462 pensionamenti ma nello stesso periodo i corsi di formazione triennali in atto diplomeranno 589 nuovi medici”. Il nuovo bando per i mmg entro dicembre. La Regione stima che circa il 70% delle persone in zona carente abbiano comunque assistenza già oggi e per le altre il problema si risolverà in breve tempo. I NUMERI DELLA REGIONE.
“Non abbiamo mai nascosto che esiste una situazione di emergenza per quanto riguarda i medici di base, ma è un problema che attanaglia tutta Italia e che si è acuito dopo la fase calda del Covid. Come Regione stiamo mettendo in campo tutte le contromisure possibili e anche tutte le Regioni italiane, con una lettera del Presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga al Ministro Schillaci, hanno chiesto di riprendere celermente il confronto su un documento che abbiamo inviato a giugno con proposte per interventi sia emergenziali che strutturali”.
Lo ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, nel corso di un punto stampa convocato per fare il punto sulla situazione della medicina territoriale.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/11/2022


mercoledì 16 novembre 2022
Medici a pagamento in Veneto. “Non vogliamo sostituire i medici di famiglia”, parla il patron della società che ha promosso il servizio

Si chiama Alvise Alexandre, laureato in legge e socio unico di MipMedica, la società che ha inventato il nuovo servizio, che abbiamo raggiunto al telefono proprio per capire meglio come funziona e per rispondere alle critiche che gli sono state rivolte
In Veneto nei giorni scorsi si è discusso molto sull’esordio dei primi medici di famiglia a pagamento. Un’iniziativa promossa da una srl privata contro la quale si sono pronunciati sia le forze politiche di opposizione che sindacati e ordine professionale.
Motivo della contestazione quello di aver promosso l’iniziativa, o quantomeno questa è stata la percezione generale, come una sorta di alternativa al medico di famiglia.
Ma questa visione delle cose è contestata da Alvise Alexandre, laureato in legge e socio unico di MipMedica (la società che ha inventato il nuovo servizio), che abbiamo raggiunto al telefono proprio per capire meglio come funziona e per rispondere alle critiche che gli sono state rivolte.

Leggi: Quotidiano Sanità, 16/11/2022


martedì  15 novembre 2022
Treviso: Una casa per amico. Domotica e competenze digitali contro l’isolamento delle persone fragili

Si è appena concluso il progetto “Una casa per amico. Domotica e competenze digitali contro l’isolamento delle persone fragili” che ha visti impegnati per oltre un anno “Informatici Senza Frontiere” ed Auser Provinciale di Treviso, grazie al contributo della Regione Veneto attraverso le risorse erogate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il cofinanziamento del Comune di Treviso.
Il progetto pilota è nato con l’obiettivo di favorire l’autonomia nella vita quotidiana delle persone anziane o con disabilità attraverso dispositivi di domotica leggera già disponibili sul mercato, a costo medio basso, facilmente reperibili e alla portata di tutti.

Leggi: Auser, 15/11/2022


IN AGENDA:

XIV edizione ForumNA 23 – 24 novembre 2022 Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 14 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su:
• Best practice
• Metodologie e proposte operative di noti professionisti
• Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali
• Presentazione e discussione di innovazioni organizzative
• Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo

Leggi: Non Autosufficienza


30/11/2022 – Mettersi in gioco? 10 anni di impegno, insieme, contro i rischi del gioco d’azzardo

Redattoresociale.it – 30.11.2022 – Mettersi in gioco? 10 anni di impegno, insieme, contro i rischi del gioco d’azzardo
Organizzazione: Campagna Mettiamoci in gioco
Città: Bologna
Luogo: Centro sociale ricreativo culturale Giorgio Costa

Leggi: Redattore Sociale


IN EVIDENZA:

Incidenti stradali. Dopo la pandemia torna ad aumentare il numero vittime della strada. Le stime Istat dei primi sei mesi 2022

Il numero di vittime della strada presenta un trend discendente nel corso degli ultimi venti anni. Ma secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno rispetto allo stesso periodo del 2021, si registra ad un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%)
Il primo semestre del 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell’incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta. Secondo le stime preliminari, nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%).
Queste le stime rese note dall’Istat che ricorda come per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedano il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030, rispetto all’anno di benchmark (fissato al 2019). Ma ammonisce l’Istat, “alla luce dell’aumento delle vittime della strada registrato nei primi sei mesi del 2022, il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi per la sicurezza stradale è iniziato già con qualche difficoltà”.

Leggi: Quotidiano Sanità


Lo schema di Disegno di Legge Delega in materia di politiche in favore delle persone anziane non autosufficienti: elementi positivi da cui ripartire e fragilità da colmare

Il 10 ottobre 2022 il Governo ha approvato lo Schema di Disegno di legge in materia di politiche in favore delle persone anziane non autosufficienti. Antonio Guaita, nel suo contributo, evidenzia i punti di forza del documento, introdotti anche grazie al prezioso lavoro del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza e mette a fuoco le fragilità da colmare, che non trovano spazio nello schema normativo. – di Antonio Guaita (Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso, NNA)
Lo schema di Disegno di Legge Delega in materia di politiche in favore delle persone anziane non autosufficienti: elementi positivi da cui ripartire e fragilità da colmare
Il Consiglio dei ministri, approvando il 10 ottobre lo Schema di disegno di legge recante deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane non autosufficienti, ha compiuto un passo atteso da lungo tempo e che rappresenta una svolta storica per le persone non autosufficienti e per i servizi che a loro si rivolgono nel nostro paese. Per questo importante passo è stata decisiva la costituzione del “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” che ha riunito, attorno ad una proposta articolata, più di 50 associazioni nazionali. In molte parti di questo schema di legge si riconoscono i temi e le proposte del “Patto”, nondimeno in questo disegno di legge vi sono accanto ai molti fatti positivi e anche alcuni negativi, soprattutto per quanto non è stato trattato.

Leggi: I Luoghi della Cura


Cambiamento climatico e inquinamento ambientale peggiorano malattie neurologiche

Clima, inquinamento ambientale e incremento delle patologie neurologiche hanno una relazione di causalità per quanto riguarda incidenza e manifestazioni. L’evidenza emerge da una review condotta dalla Cleveland Clinic in Ohio, che ha preso in considerazione studi su cambiamento climatico, inquinanti ambientali, eventi atmosferici estremi e malattie neurologiche pubblicati tra il 1990 e 2022.
Le persone che soffrono di patologie neurologiche quali cefalea, demenza, sclerosi multipla e Parkinson possono andare incontro a un peggioramento dei sintomi a causa del cambiamento climatico in atto. E’ quanto emerge da una review degli studi pubblicata da Neurology, secondo la quale, tra l’altro, il cambiamento climatico incide anche sulla prevalenza di ictus.
I ricercatori della Cleveland Clinic in Ohio – guidati da Andrew Dhawan – hanno valutato studi pubblicati su cambiamento climatico, inquinanti ambientali, eventi atmosferici estremi e malattie neurologiche tra il 1990 e il 2022, identificando 364 studi di rilievo in tre categorie: 289 sull’impatto dell’inquinamento, 38 studi su eventi atmosferici estremi e variazioni delle temperature e 37 ricerche su malattie neuro-infettive emergenti. Gli studi presi in considerazione riguardavano solo soggetti adulti e non bambini.

Leggi: Quotidiano Sanità


Il sistema di welfare che sta emergendo – di Remo Siza

Negli ultimi due decenni le maggiori forze politiche e sociali del nostro paese hanno affermato l’esigenza di introdurre ricalibrature e riforme al sistema di welfare, assicurarne la sostenibilità economica e superare le sue storiche criticità: il ruolo preminente della spesa pensionistica, l’inconsistenza delle politiche di conciliazione, la prevalenza delle prestazioni puramente assistenziali e la irrilevanza delle politiche attive, i crescenti costi del sistema sanitario pubblico, la transizione demografica e l’assenza di un secondo pilastro integrativo del sistema pubblico.
L’attuale dibattito politico e la nuova Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022 (NADEF) , approvata nelle scorse settimane dal Parlamento, cambiano alcuni aspetti di questo quadro di riferimento: alcune scelte che riguardano il finanziamento del sistema sanitario, la costruzione di un secondo pilastro e l’annunciato avvio di politiche attive (forse sottovalutando le difficoltà che incontrano tutte le regioni) sono in continuità con le scelte che si stanno affermando in quasi tutti i welfare europei, altre invece come la prevista crescita della spesa pensionistica e delle indennità una tantum rappresentano una chiara discontinuità e una inversione di una tendenza generale.

Leggi: Welforum


SEGNALAZIONI:

L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati del mese di Ottobre 2022 è pari a 117,2

Variazione Intera
Ottobre 2022 – Ottobre 2021: +11,5%
Ottobre 2022 – Ottobre 2020: +14,9%
Variazione al 75%
Ottobre 2022 – Ottobre 2021: +8,625%
Ottobre 2022 – Ottobre 2020: +11,175%
L’indice dei prezzi al consumo per il mese di Novembre sarà reso noto il giorno 16 Dicembre 2022

Leggi: Sunia


 

 

 

 

 

 

Pensioni, da gennaio una mensilità in più pensioni
Arriva la rivalutazione degli assegni. Pedretti, Spi Cgil: “Aumenti per tutti, finalmente una boccata d’ossigeno per milioni di persone”
Una mensilità in più all’anno. Questa l’importante novità per i pensionati italiani: dal prossimo gennaio “le pensioni – spiega lo Spi Cgil – saranno rivalutate in modo significativo, consentendo un’importante tutela del potere d’acquisto e portando di conseguenza un adeguamento al costo della vita per tutti, seppur parziale”.
Il meccanismo di calcolo “è stato riconquistato dai sindacati dei pensionati lo scorso anno con il Governo Draghi dopo anni di mobilitazioni e definisce una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, del 90% da quattro a cinque volte e del 75% per quelle superiori a cinque volte”.

Leggi: Collettiva


NEWS:

martedì 15 novembre 2022
L’APPELLO. Le città devono diventare sostenibili

Alla Cop27 di Sharm El-Sheik l’architetto Stefano Boeri presenta la “Dichiarazione di San Marino” che chiede di progettare edilizia verde.
Circa l’83 per cento delle persone in Nord America risiede in città, in Europa la quota scende al 78 per cento, in Asia centrale quasi il 50. Le previsioni dicono che entro il 2050 il 68 per cento della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Per questo è diventato indispensabile e urgente rendere sostenibili le nostre città. Ne sono convinti gli architetti Stefano Boeri e Norman Foster, primi firmatari della “Dichiarazione di San Marino”, una serie di principi per la progettazione urbana e l’architettura, presentata alla Cop27, la Conferenza delle parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso fino al 18 novembre a Sharm El-Sheik.
Si tratta di un appello sottoscritto all’83a sessione del Comitato Unece, United Nations Economic Commission for Europe, con cui gli Stati e gli aderenti si sono impegnati a rafforzare il ruolo di architetti, ingegneri, geometri, urbanisti e progettisti nel garantire abitazioni, infrastrutture e città sostenibili, sicure, sane, socialmente inclusive, climaticamente neutre e circolari.

Leggi: Collettiva, 15/11/2022


lunedì 14 novembre 2022
Spesa sanitaria. Rapporto Ragioneria dello Stato: “Nel 2021 quasi 164 miliardi di euro, di cui oltre 37 spesi per prestazioni out of pocket”

Cresce il disavanzo delle Regioni che supera 1,1 miliardi con la metà di esse che ha dovuto mettere mano a risorse proprie per coprire i buchi. Lieve calo della farmaceutica diretta e piccolo incremento della convenzionata. Tornano a salire il ticket e le spese veterinarie. Nel secondo anno pandemico tornano a crescere le spese dal privato e soprattutto quelle sostenute direttamente dai cittadini (out of pocket), in massima parte per farmaci non rimborsabili, visite mediche e diagnostica. Per la Ragioneria esistono comunque ”margini di efficientamento e razionalizzazione del sistema”.
Anche nel 2021, secondo anno di pandemia la spesa sanitaria del Ssn, seppur con minore impatto, ha proseguito la sua crescita fino a quota 126,6 miliardi di euro, ai quali si aggiungono altri 37,16 miliardi di euro per prestazioni sanitarie pagate direttamente dai cittadini al di fuori del Ssn.
È quanto emerge dal nuovo report sul monitoraggio della spesa sanitaria redatto dalla Ragioneria generale dello Stato.

Leggi: Quotidiano Sanità, 14/11/2022


venerdì 11 novembre 2022
La disabilità in casa famiglia: una risposta bella e possibile. Ma costosa

Casa al Plurale promuove l’incontro “Case famiglia, una risorsa per Roma da oltre 25 anni”. Lunedì 14 novembre in Campidoglio, per dialogare tra cooperative ed enti locali, ascoltando le testimonianze di chi in queste case vive, cresce e lavora ogni giorno. Berliri: “Servono risorse e rette adeguate”
Sono una risposta concreta, efficace e soprattutto umana: le case famiglia per le persone con disabilità sono una maglia fondamentale nella rete che, sul territorio, di prende cura dei più fragili. “Da 25 anni raccontiamo una storia fantastica, che rischia però di finire”: così Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al Plurale, il Coordinamento delle case famiglia di Roma e del Lazio, introduce l’incontro che si terrà lunedì 14 novembre, a partire dalle 9.30, presso la Sala del Carroccio del Campidoglio. Un incontro voluto e promosso dalla stessa Casa al Plurale, per tornare a raccontare, di nuovo in presenza, le “belle storie” di questa forma di accoglienza e presa in carico. Ma anche per riportare l’attenzione sul problema delle risorse, tuttora inadeguate e insufficienti, perché inadeguate e insufficienti sono le rette che queste strutture ricevono.

Leggi: Redattore Sociale, 11/11/2022


venerdì 11 novembre 2022
Superbonus subito giù al 90%. Villette, soglia a 15mila euro

Taglio da gennaio per chi non ha già presentato la Cila. Sconto riaperto per le unifamiliari usate come prima casa e con tetto di reddito che cresce in proporzione ai componenti della famiglia
Il taglio al Superbonus non aspetta la manovra. Per non appesantire la legge di bilancio con un dossier ad altissimo tasso di polemica politica, e soprattutto per provare a blindare la riduzione dei costi di un incentivo che nei calcoli illustrati mercoledì dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già sforato di 37,8 miliardi lo stanziamento messo a bilancio per il 2023-26, il governo tenta di far cadere la scure già nel decreto Aiuti- quater esaminato ieri dal consiglio dei ministri: con un intervento che riduce di 4,5 miliardi i costi dell’incentivo, spendendone però 2,5 per le villette.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 11/11/2022


venerdì 11 novembre 2022
La povertà colpisce sempre più famiglie: +79% delle richieste di aiuto

Analisi dell’Antoniano sulle 18 strutture francescane della rete “Operazione Pane” in tutta Italia. Non chiedono solo cibo ma anche aiuto per pagare bollette, affitto, libri di scuole. Per donazioni attivo, fino al 9 dicembre, il numero solidale 45588
Aumentano del 79%, rispetto al 2019, le famiglie costrette a rivolgersi alle mense francescane per sopravvivere e la tendenza è in peggioramento (nel 2021 +8% rispetto al 2020; nel 2022 +18% rispetto al 2021). È quanto emerge da un’analisi realizzata da Antoniano sulle 18 strutture francescane della rete “Operazione Pane” distribuite sul territorio nazionale. Nel 2022 sono già 1.400 le famiglie che si sono rivolte alle mense francescane della rete (778 nel 2019, 1.210 nel 2020, 1.309 nel 2021). Un dato allarmante in linea con l’ultimo Rapporto Istat Italia 2022 secondo cui nel 2021 versavano in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale) e circa 5,6 milioni di individui (9,4%).

Leggi: Redattore Sociale, 11/11/2022


giovedì 10 novembre 2022
Superbonus: no a colpi di mano

Superbonus deve essere migliorato con un confronto con le parti sociali, il Governo apra subito un tavolo. Il comunicato dei segretari generali Fillea Filca Feneal Genovesi, Pelle, Panzarella.
“Sugli incentivi per l’edilizia e in particolare sul superbonus non sono possibili decreti o colpi di mano senza un confronto preventivo con le parti sociali del settore e senza garantire un periodo transitorio per permettere ad imprese e lavoratori di riorganizzarsi”.
Così dichiarano in una nota Vito Panzarella, Enzo Pelle e Alessandro Genovesi, Segretari generali dei sindacati delle costruzioni FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
“Il superbonus può e deve essere migliorato, puntando su maggiore qualificazione delle imprese, rispetto dei contratti collettivi e delle norme su salute e sicurezza; differenziando le percentuali in proporzione al miglioramento energetico e sismico e mantenendo il 110% e la cessione del credito in particolare per condomini, case popolari e più in generale per incapienti e cittadini a basso reddito. Ma – proseguono i sindacati – va migliorato con un confronto con le parti sociali, imprese e sindacati, e garantendo un periodo transitorio in modo da non fermare i cantieri in essere e quelli già contrattualizzati. Stiamo parlando di migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori che rischiano di saltare. Questo non è ammissibile”.

Leggi: Fillea Cgil, 10/11/2022


mercoledì 9 novembre 2022
Caritas Roma: dal 99% dei Centri di ascolto un aiuto per il pagamento di bollette insolute dei cittadini

Presentato il quaderno “Sguardi” e la campagna “Bolletta solidale”. Trincia: “La povertà energetica non si ferma alla capacità reddituale, ma coinvolge anche lo stato dell’alloggio, le esigenze per la salute e per il benessere della famiglia, la capacità di fronteggiare i picchi di temperatura per gli anziani”. Quasi la metà dei Centri indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50% del totale
Le difficoltà a riscaldare o rinfrescare adeguatamente l’abitazione, ad utilizzare senza estreme limitazioni gli elettrodomestici indispensabili per la vita della famiglia e a far fronte, nei casi più estremi, alla necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali e salvavita, sono i principali ambiti che caratterizzano il fenomeno della povertà energetica. Un insieme di manifestazioni che emerge con più evidenza nell’impossibilità di pagare le bollette della luce e del gas. “Non si tratta di un fenomeno nuovo; la novità, drammatica, sta nella crescita esponenziale delle famiglie che vi sono coinvolte.

Leggi: Redattore Sociale, 9/11/2022


DALLE REGIONI:

martedì 15 novembre 2022
Barriere architettoniche al liceo romano Visconti: “Fiaba al fianco di studenti”

Da quanto emerge, sarebbe un veto della Sovrintendenza a bloccare l’installazione di una rampa all’ingresso principale, intervento necessario affinché i ragazzi e le ragazze con disabilità possano accedere all’edificio in sicurezza e autonomia. Proteste degli studenti, il sostegno di fiaba
Fiaba è accanto agli studenti e le studentesse del liceo romano Visconti, che protestano contro le barriere architettoniche che impediscono l’accesso alla scuola a studenti con disabilità motoria. “Da quanto emerge – riferisce Fiaba – sarebbe un veto della Sovrintendenza a bloccare l’installazione di una rampa all’ingresso principale, intervento necessario affinché i ragazzi e le ragazze con disabilità possano accedere all’edificio in sicurezza e autonomia. L’edificio che ospita il Liceo Visconti merita sicuramente una particolare attenzione, che però non deve ostacolare il diritto all’istruzione, che è sancito dall’art. 24 della Convenzione ONU per le persone con disabilità, ratificata dallo Stato Italiano nel 2009. Questo significa che ogni alunno o alunna con disabilità deve poter accedere all’educazione scolastica su una base di uguaglianza”, fa notare Fiaba.

Leggi: Redattore Sociale, 15/11/2022


lunedì 14 novembre 2022
Case famiglia, a Roma in arrivo gli aumenti delle rette: impegno annunciato

Al Campidoglio il convegno organizzato da Casa al plurale, che ha rilanciato l’appello per l’adeguamento: “La retta necessaria è di 242,84 euro, quella attuale poco più di 144”. Quanto costano e quanto “contano” le case famiglia? I protagonisti raccontano, gli amministratori s’impegnano
Le case famiglia di Roma riceveranno risorse più adeguate: la notizia è arrivata questa stamattina nella Sala del Carroccio, durante il convegno promosso da Casa al Plurale, “
case famiglia, una risorsa per Roma da oltre 25 anni”. Ad annunciare l’impegno pubblicamente, a nome del sindaco Gualtieri, è intervenuta la consigliera comunale Erica Battaglia, a cui si deve la mozione (n. 11 del 19 maggio 2022) approvata nei mesi scorsi, che prevede un aumento delle rette. Potrebbe così trovare presto risposta l’appello che da anni Casa al Plurale rivolge alle istituzioni, documentandolo con il report “Quanto costa una casa famiglia?”. Il report, costantemente aggiornato, è stato oggi messo nelle mani dei rappresentanti delle istituzioni presenti: l’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, la dirigente del dipartimento Politiche Sociali e Salute Angelina Di Prinzio, le presidenti delle Commissioni Cultura e Scuola, rispettivamente Erica Battaglia e Carla Fermariello e la consigliera delegata elle Pari Opportunità Tiziana Biolghini.

Leggi: Redattore Sociale, 14/11/2022


venerdì 11 novembre 2022
Domotica a servizio delle persone fragili, 88 dispositivi installati grazie al progetto “Una casa per amico”

Si è appena concluso il progetto “Una casa per amico. Domotica e competenze digitali contro l’isolamento delle persone fragili” che ha visti impegnati per oltre un anno “Informatici Senza Frontiere” ed Auser Provinciale di Treviso, grazie al contributo della Regione Veneto attraverso le risorse erogate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il cofinanziamento del Comune di Treviso.
Il progetto pilota è nato con l’obiettivo di favorire l’autonomia nella vita quotidiana delle persone anziane o diversamente abili attraverso dispositivi di domotica leggera già disponibili sul mercato, a costo medio basso, facilmente reperibili e alla portata di tutti. Tecnologie che sono state selezionate, testate e combinate nel modo migliore rispetto alla persona o alle persone interessate, adattandole alle loro difficoltà oltre che alle loro eventuali competenze informatiche.

Leggi: Qdp News, 11/11/2022


giovedì 10 novembre 2022
Palermo. Il Sunia chiede a prefetto e sindaco di bloccare gli sgomberi in corso. Tra le famiglie che rischiano di restare senza un tetto c’è anche una mamma di due minori

Il Sunia chiede al prefetto e al sindaco di Palermo la sospensione degli sgomberi in corso. A vivere sotto la minaccia di dover lasciare la propria abitazione da un momento all’altro sono diverse famiglie con minori, soggetti deboli e portatori di handicap.
“Tutto ciò avviene, come il Sunia ha più volte rappresentato, in un particolare momento di difficoltà per il Paese e in assenza di proposta alternative da offrire alle famiglie – dice il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Nell’attesa della convocazione di un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti, chiediamo di sospendere tutti gli sgomberi in esecuzione, salvo casi di straordinaria esigenza, per consentire agli organismi istituzionali, comunali, regionali e statali di competenza, di predisporre un piano di interventi che assicuri legalità e diritti garantiti dai principi costituzionali”.

Leggi: Sunia, 10/11/2022


giovedì 10 novembre 2022
Caregiver familiari Comma 255: il Lazio è la prima regione che affronta il tema e riconosce dignità

Con la modifica dell’art. 26 della legge regionale 11/2016, i caregiver saranno riconosciuti come persone distinte sia dai loro congiunti con disabilità che dagli operatori professionali. Si pongono le basi anche per affrontare la questione lavoro
“Il Lazio è la prima Regione italiana che affronta il tema dei caregiver familiari riconoscendogli dignità di cittadini con diritti soggettivi. Ringraziamo il Presidente uscente Nicola Zingaretti che ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di intervenire sulla normativa regionale sui caregiver familiari”. Così Caregiver Familiari Comma 255 in una nota.
“Come è nostro uso- scrivono- abbiamo interloquito con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale del Lazio, nella convinzione che i nostri temi siano trasversali e che le organizzazioni portatrici d’interesse, come noi, debbano rimanere equidistanti dalla politica degli schieramenti. Ringraziamo quanti, anche dai banchi dell’opposizione, hanno compreso e rispettato questo nostro agire, sostenendoci.
Ringraziamo il consigliere Paolo Ciani (Demos Democrazia Solidale) per aver sposato le nostre istanze ed averle portate in Consiglio Regionale fino all’approvazione del Collegato al bilancio”.

Leggi: Redattore Sociale,10/11/2022


IN AGENDA:

Convegno Nazionale OASI – 16 novembre 2022 – CET Milano – Aula Magna, via Roentgen 1

La PRESENTAZIONE NAZIONALE DEL RAPPORTO OASI 2022, Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario italiano, è un evento annuale dedicato ai policymaker nazionali e regionali, alle direzioni strategiche delle aziende sanitarie pubbliche e private, ai membri degli staff aziendali e a tutti i professionisti interessati all’innovazione nel management e nelle politiche sanitarie.
Nel 2022, il Rapporto dedica particolare attenzione alle sfide che attendono il SSN: l’implementazione del PNRR e il conseguente sistema di relazioni tra Stato, regioni e aziende; l’introduzione di nuovi modelli di servizio sul territorio (CdC, COT, OSCO); la digitalizzazione; l’innovazione nella gestione del personale e nelle principali funzioni strategiche.

Leggi: Sda Bocconi


BOLOGNA 17-19 NOVEMBRE 2022 – XXXI CONGRESSO NAZIONALE INU RASSEGNA URBANISTICA REGIONALE

Dal 17 al 19 novembre a Bologna, presso DumBo (Distretto urbano multifunzionale di Bologna), si terrà “La riforma urbanistica è una nuova legge di principi per il governo del territorio”: la tre giorni incentrata sul XXXI Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Il Congresso sarà preceduto dalla Rassegna Urbanistica Regionale dell’Emilia-Romagna, i cui lavori si svolgeranno il 17 novembre.

Leggi: Inu


Catania. Al centro delle idee

PNRR e democrazia partecipata nelle periferie di Catania. Scenari, soluzioni, proposte innovative, ascolto delle comunità: se ne discute lunedì 21 Novembre

Leggi: Sunia


Milano e online – 21 novembre 2022 | ore 9.00 – Strategie e strumenti per aumentare la prevenzione vaccinale contro l’Herpes Zoster

Istituzioni e comunità medico-scientifica a confronto
Il Convegno è parte di un più ampio Progetto di sensibilizzazione sull’Herpes Zoster che comprende la campagna sociale e lo spot #MiVaccinoNonMiAccendo che saranno presentati nel corso dell’evento
Il Covid ha riportato sotto i riflettori il valore scientifico e sociale dei vaccini quali strumenti essenziali di salute pubblica e unica arma di protezione contro le malattie infettive che possono mettere a rischio la salute e la vita delle persone più fragili e degli anziani. Tra queste, l’Herpes Zoster rappresenta un nemico molto insidioso per le possibili gravi complicanze, soprattutto in età avanzata, eppure la vaccinazione continua ad essere uno strumento di prevenzione poco utilizzato, nonostante la recente disponibilità in Italia di un nuovo vaccino ad alta efficacia.

Leggi: Italia Longeva


PNRR: Obiettivi e Progetti Comuni

Il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta destinando ingenti risorse su tutto il territorio italiano e quindi anche sul territorio di riferimento di Fondazione Cariplo.
La Fondazione intende supportare gli Enti Locali della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola nell’accesso alle opportunità di sviluppo territoriale offerte dal PNRR e da altre fonti di finanziamento nazionali ed europee. Gli Enti Locali sono infatti destinatari di circa un terzo del totale dei fondi messi a disposizione dal PNRR.
È stato quindi delineato un piano di interventi per rafforzare la capacità di progettazione degli Enti Locali e aiutarli a cogliere e gestire in maniera efficace le diverse opportunità di finanziamento che si stanno presentando.
Questo piano si articola su tre linee di azione: un bando per la realizzazione di studi/progetti di fattibilità da candidare su bandi PNRR, un servizio di assistenza attivato e gestito in collaborazione con ANCI Lombardia per fornire supporto agli Enti Locali e un ulteriore strumento (avviso pubblico) finalizzato al cofinanziamento di progetti di sistema, già beneficiari di fondi del PNRR e ritenuti strategici dalla Fondazione.
L’intero piano di intervento e i suoi strumenti attuativi saranno illustrati in una Presentazione in diretta streaming lunedì 21 novembre alle ore 16.

Leggi: Fondazione Cariplo


XIV edizione ForumNA 23 – 24 novembre 2022 Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 14 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su:
• Best practice
• Metodologie e proposte operative di noti professionisti
• Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali
• Presentazione e discussione di innovazioni organizzative
• Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo

Leggi: Non Autosufficienza


IN EVIDENZA:

Prendersi cura degli assistenti sociali

Un progetto di supervisione online con le assistenti sociali italiane durante l’emergenza sanitaria Covid-19 – Chiara Panciroli | 15 novembre 2022
L’articolo che segue sintetizza alcuni degli esiti principali di un lavoro pubblicato sul numero 2/2022 di Politiche Sociali/Social Policies, rivista edita dal Mulino e promossa dalla rete ESPAnet-Italia. Per maggiori dettagli e citazioni: Panciroli, C., «Prendiamoci cura di noi»: un progetto di supervisione online con le assistenti sociali italiane durante l’emergenza sanitaria COVID-19, in Politiche Sociali/Social Policies, 2/2022, pp. 289-310. Per questo contributo Chiara Panciroli è risultata vincitrice, ex aequo con Livio Calabresi, del Premio Giovane Ricercatore 2021, organizzato da Politiche Sociali/Social Policies in collaborazione con ESPAnet-Italia.
Introduzione: il benessere degli operatori durante l’emergenza sanitaria
Il Servizio sociale è una professione che lavora in emergenza “per definizione” poiché le sfide che gli assistenti sociali affrontano quotidianamente sono caratterizzate da un alto tasso di frenesia, complessità e multidimensionalità. Gli assistenti sociali rientrano tra quelle categorie di professionisti quotidianamente esposte a situazioni che possono provocare stress e sensazioni di ansia, tali da compromettere il loro benessere psico-fisico. Trovandosi, per professione, a dover prendersi cura di persone in difficoltà, spesso si riscoprono loro stessi fragili e vulnerabili. Tuttavia, è noto che le conseguenze dirette e indirette dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 hanno posto i Servizi per l’aiuto di fronte a sfide inedite nelle quali gli assistenti sociali hanno dovuto compiere enormi sforzi operativi e personali. I bisogni e le necessità di persone in condizioni di fragilità si sono acutizzati, nuovi problemi sono sorti anche nelle famiglie e in comunità intere e gli operatori si sono trovati a dover fronteggiare la quotidianità lavorativa e le emergenze in condizioni lavorative inusuali e inaspettate.

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 Caritas Ambrosiana: Rapporto sulle povertà 2021

Il 25 ottobre scorso Caritas Ambrosiana ha presentano il Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano con i dati riferiti al 2021, realizzato dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse, che raccoglie ed elabora le informazioni provenienti da un campione di 125 Centri d’ascolto distribuiti nell’intera diocesi e 3 servizi attivi nella città di Milano. Il Rapporto illustra i “chiaroscuri” del 2021, durante il quale, nonostante gli inequivocabili segni di ripresa economica ed occupazionale, si è registrato il record degli accessi ai servizi Caritas e una significativa quota di “nuovi poveri”. L’analisi di Caritas Ambrosiana contiene infine dati sull’accoglienza dei profughi ucraini e sviluppa alcune considerazioni sull’acuirsi della povertà energetica, conseguenza dell’odierno scenario di guerra. Riprendiamo di seguito un corposo estratto della scheda di sintesi, scaricabile per esteso insieme al Rapporto completo.
Il totale delle persone incontrate dai Centri d’ascolto della Diocesi di Milano (circa un terzo dei quasi 400 totali) e dai 3 servizi (Sam, Siloe e Sai) attivi a Milano è aumentato dell’11,6% rispetto al 2020 e del 5,2% rispetto al 2019: è il più alto registrato dal 2014. L’anno scorso i Cda hanno registrato 48.912 richieste puntuali di aiuto dai quasi 14 mila utenti: +20,6% rispetto al 2020. Permane inoltre una certa multiproblematicità dei soggetti presi in carico: mediamente, ciascuna persona incontrata ha espresso 3,5 richieste.
L’aumento dell’utenza è in parte spiegabile con il ritorno a pieno regime, anche in presenza, dell’attività dei Centri d’ascolto, ma testimonia anche la persistente impossibilità, per molti individui e famiglie, di uscire dalla condizione di impoverimento, talora insorta, e più spesso aggravatasi, a causa della pandemia. Tra coloro che nel 2020 si erano presentati per la prima volta ai Cda, il 41% hanno continuato a chiedere aiuto nel 2021 e il 15% nel 2022.

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Valutazione di Auser sul Disegno di legge delega sulla non-autosufficienza

Approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi, il Disegno di legge delega avvia un processo di riforma da lungo atteso. L’atto, frutto di un lavoro lungo e faticoso a causa dei numerosi interessi coinvolti, dei rapporti difficili tra le diverse anime del Governo e della complessità tecnica della materia, dovrà ora essere ratificato prima in Conferenza Stato-Regioni, poi da parte del nuovo Parlamento entro Marzo 2023, così come prevede il PNRR.
Auspicando che il nuovo Governo non rimetta radicalmente in discussone lo Schema di legge delega è certo, comunque, che già in questa prima tappa sono probabili emendamenti del testo, si auspica migliorativi. Da qui il senso di questa nota di valutazione di Auser che cerca di mettere in luce le principali innovazioni da sostenere e le criticità su cui avanzare proposte emendative.
La valutazione di Auser

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Un progetto innovativo di assistenza domiciliare: “Optimus Domi”

“Optimus Domi” rappresenta un protocollo innovativo di assistenza domiciliare. Ideato da Paola Brignoli, trae origine dall’approccio Person Centred Care (PCC) (Kitwood, 1993) e si basa sulla centralità della persona, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. Il fine ultimo di “Optimus Domi” è quello di elevare la qualità della vita mediante trattamenti psicosociali, non farmacologici. – di Paola Brignoli (Direttrice dell’Associazione InsiemeAte Onlus)
“Optimus Domi” nasce nel 2002 per rispondere ai bisogni di assistenza delle persone fragili che necessitano di assistenza a domicilio e si implementa nel corso degli anni. Il modello viene immediatamente utilizzato e di conseguenza sperimentato dall’Associazione InsiemeAte Onlus. Inizialmente gli assistiti erano quaranta per arrivare ad un picco di circa trecento. Negli ultimi anni le famiglie che hanno utilizzato questo tipo di servizio sono state circa 35001. La maggior parte delle famiglie sono collocate nella provincia di Bergamo; altre assistenze sono state attivate sul territorio milanese, bresciano e fuori regione.
Il modello di assistenza prevede protocolli e procedure specifiche e tutto viene registrato in un gestionale creato ad hoc; il progetto assistenziale, gli interventi, i colloqui con i familiari e l’assistente, le aree formative, le valutazioni – attraverso la somministrazione di scale validate – e i risultati. Attualmente il modello di assistenza è in fase di sperimentazione con l’Associazione Innovative Elder Research e l’Università di Bergamo per la sua validazione.

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PNRR, Sindacati pensionati: preoccupa governo su sanità e welfare

Preoccupano, e non poco, le dichiarazioni di Ministro e Sottosegretario alla Salute che “frenano” sull’apertura delle Case della Comunità e lo sviluppo dell’Assistenza territoriale. Gli investimenti e la riforma dell’assistenza territoriale (DM 77/2022) decisi con il PNRR – pur con i limiti che abbiamo più volte evidenziato, a partire dalla carenza di personale – sono indispensabili: riconoscono che nell’ambito di un modello di sanità pubblico e universale, i servizi sociali e sanitari integrati e di prossimità, sono i più appropriati fattori di prevenzione e di cura, essendo aperti e organizzati nei luoghi della vita quotidiana delle persone, e che agiscono anche sui determinanti di salute.
Ciò vale in special modo per le persone anziane non autosufficienti, che già nella pandemia hanno più sofferto della debolezza dell’attuale sistema di servizi nel territorio e che si aspettano ora siano accelerati e non frenati i progetti di sviluppo dell’Assistenza socio sanitaria territoriale. E ci si aspetta dal Parlamento la rapida approvazione del disegno di legge sulla non autosufficienza, approvato il 10 ottobre dal Governo uscente, che rappresenta l’altra scadenza prevista nel PNRR collegata allo sviluppo delle case della comunità e dell’assistenza domiciliare.
E’ necessario aprire un confronto urgente con il sindacato dei pensionati unitamente alle confederazioni con il Ministro competente per riaffermare le scelte condivise tra le istituzioni e le parti sociali in anni di confronti serrati riguardanti la tutela delle persone più fragili e per realizzare una reale medicina di prossimità.

Leggi: Spi-Cgil


NEWS:

martedì 8 novembre 2022
Cosa prevede la riforma dell’assistenza

Il 10 ottobre scorso, nella sua ultima seduta e con il silenzio dei principali organi di informazione, il governo Draghi ha approvato uno Schema di disegno di legge “in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti” come parte dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).[1]
Si tratta di una misura lungamente attesa, utile per avvicinarci agli standard europei in materia di long term care; tuttavia, lo schema approvato non costituisce un vero atto legislativo: si tratta solo del primo passo necessario di un percorso che richiede altri passaggi importanti, dall’approvazione della conferenza stato-regioni (con eventuale proposta di modifiche) all’invio del disegno di legge delega in Parlamento, dove avrà luogo, dopo discussione, l’approvazione finale. Il tutto, secondo le tempistiche del Pnrr, entro marzo 2023. Una volta approvata la legge delega da parte del Parlamento, il Governo dovrà poi predisporre i relativi decreti delegati, che dovranno tradurre le indicazioni della legge delega in termini operativi entro marzo 2024. Solo allora, la riforma entrerà in vigore e se ne avvierà l’attuazione.

Leggi: In Genere, 08/11/2022


martedì 8 novembre 2022
Assistenza territoriale e non autosufficienza: un sogno che ancora non si realizza

Il modello organizzativo della missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per il potenziamento del territorio sta sollevando dubbi in relazione all’efficienza futura del sistema ed al fabbisogno di personale che esso assorbirebbe, tanto che alcuni invocano una revisione del Piano stesso. Ne abbiamo parlato in più occasioni, per ultimo, nell’articolo pubblicato l’11 ottobre dal titolo “Avremo una legge sulla non autosufficienza: ma ci saranno anche le risorse per applicarla?”
Vale la pena sottolineare a riguardo che si è in una fase avanzata con l’avvenuta firma dei contratti istituzionali di sviluppo (CIS) e relativi piani operativi da parte delle regioni e province autonome e tutti i progetti sono stati inseriti o sono in corso di inserimento sulla piattaforma ReGiS del ministero dell’economia e finanze per il monitoraggio.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 08/11/2022


martedì 8 novembre 2022
Progettazione urbana, trasporto e salute

Foto progetto citta milano I cambiamenti climatici, la pandemia, l’inquinamento urbano, la mobilità sostenibile e le disuguaglianze nella salute della popolazione devono essere affrontati con politiche integrate e multidisciplinari.
Una buona pianificazione urbana produce co-benefici per la salute e il benessere individuale e del pianeta.
In questa serie di approfondimenti, la rivista The Lancet – una delle riviste mediche più prestigiose al mondo – mostra come gli indicatori possano accompagnare le decisioni su ciò che deve cambiare per realizzare città sane e sostenibili e come la ricerca possa indirizzare le politiche urbane per raggiungere la salute urbana e della popolazione. Gli autori forniscono strumenti che altre città possono utilizzare per replicare gli indicatori ed esplorano “dove andare” per creare città sane e sostenibili, in particolare alla luce della pandemia COVID-19 e dei cambiamenti climatici.

Leggi: Nuove Rigenerazioni, 08/11/2022


lunedì 7 novembre 2022
Allarme budget sanità dalle Regioni: “Servono più risorse e più personale. Ad oggi il finanziamento è insufficiente”. Il documento

Dopo il documento generale inviato al Governo nei giorni scorsi, la Commissione Salute ha inoltrato anche una serie di richieste/proposte specifiche e articolate al Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Dal come affrontare la carenza di personale, passando per la riforma della governance del farmaco e dei dispositivi fino alla riforma della medicina generale e al superamento del tetto di spesa per il privato ecco tutte le richieste degli assessori alla Sanità.
“Affinché il Servizio Sanitario Nazionale sia nelle condizioni di assicurare le migliori cure a tutti i cittadini, attraverso un sistema universale in grado di erogare un’assistenza uniforme sul territorio nazionale, di garantire tempi di accesso e qualità delle prestazioni conformi ai migliori standard, è necessario superare le criticità che interessano il sistema e che sono state acuite dalla pandemia da Covid-19 e dalla crisi energetica. Il superamento di queste difficoltà ed il necessario rafforzamento del SSN presuppone, innanzitutto, la disponibilità di un adeguato livello di risorse finanziarie e di risorse umane”. È quanto scrive la Commissione Salute in un lungo documento con le richieste e le proposte per la sanità inviato al Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/11/2022


lunedì 7 novembre 2022
“Tutti hanno il diritto ad una assistenza nutrizionale sicura ed appropriata”. Presentata la risoluzione dei dietisti europei

L’Efad, che rappresenta i dietisti di 27 Stati Membri dell’Unione Europea, ha presentato lo scorso 21 ottobre la Risoluzione di Budapest, un documento che evidenzia come “tutti abbiano diritto ad un’assistenza nutrizionale sicura ed appropriata”. La Risoluzione sottolinea inoltre come i dietisti giochino un ruolo essenziale nel supportare tutti i cittadini europei nell’esercitare tale diritto.
La Federazione Europea delle Associazioni di Dietisti (EFAD), in rappresentanza dei dietisti provenienti da 27 paesi europei, in occasione del General Meeting, tenutosi a Budapest, ha presentato un manifesto professionale: la Risoluzione di Budapest. Tale manifesto sottolinea come tutti abbiano diritto ad un’alimentazione adeguata e ad essere liberi dalla fame, in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
La Risoluzione raccomanda fortemente che l’assistenza dietetica debba essere parte integrante dell’assistenza nutrizionale, per garantire che nessuno sia lasciato indietro. Un’assistenza nutrizionale appropriata aiuta a prevenire e ridurre il rischio di patologie, riduce i tempi di ospedalizzazione, migliora l’efficacia del trattamento clinico e la qualità della vita, con conseguente riduzione dei costi sanitari. Allo stesso tempo, l’insicurezza alimentare risulta associata a depressione, riduzione della produttività e incremento dei costi sanitari, che possono comportare un onere socioeconomico enorme per la comunità.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/11/2022


lunedì 7 novembre 2022
Come combattere la fragilità in diverse condizioni ciniche e sociali

I primi risultati di un progetto dell’Università di Verona. Sono state oltre 29000 le persone analizzate in situazioni di vulnerabilità di questo studio di cui sono stati resi i primi risultati. Tra le situazioni esaminate quella dei giovani affetti da sclerosi multipla, dei pazienti con Malattia di Parkinson, delle persone affette da esiti di ictus cerebrale cronico, della popolazione in età avanzata e a rischio di fragilità età dipendente e dei migranti richiedenti protezione internazionale
Sono stati resi noti i primi dati del progetto iniziato nel 2018 che ha analizzato la situazione di fragilità di oltre 29mila persone in Veneto. Obiettivo del progetto quello di comprendere l’interazione tra comportamenti, aspetti motivazionali e psicobiologici in diverse fasi e condizioni della vita, in particolare nelle situazioni di malattia neurodegenerativa e/o di disagio psichico.
Per questo studio è stato adottato un approccio esteso che ha compreso l’approfondimento delle conoscenze sui meccanismi molecolari, strutturali e funzionali – fisiologici e cognitivi – che consentono il mantenimento di buone condizioni di salute. Ricerca coordinata dal dipartimento di neuroscienze, biomedicina e movimento dell’Università di Verona.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/11/2022


lunedì 7 novembre 2022
Dalle Associazioni di pazienti e caregiver un appello alla politica sulla giusta rappresentanza nei tavoli istituzionali

Oltre 100 sigle associative da tutta Italia riunite a Milano per stimolare un dibattito a livello nazionale sulla partecipazione ai processi decisionali in materia di sanità. Nel dibattito sono interventi molti esponenti politici e dele istituzioni sanitarie.
Si è svolto a Milano, presso Palazzo Giureconsulti, il “Laboratorio nazionale delle associazioni di pazienti e dei caregiver”, con l’obiettivo di riunire oltre 100 sigle associative nazionali e regionali per riflettere insieme sul tema della partecipazione ai tavoli istituzionali rilevanti per la definizione delle policy sanitarie.
Le associazioni di pazienti e dei caregiver hanno assunto nel tempo un valore in costante crescita soprattutto per la loro capacità di farsi portatrici dei bisogni e delle attese nei confronti delle strutture sanitarie e dei relativi decisori politici, e di creare reti integrate sul territorio tra servizi sanitari e sociali.

Leggi: Quotidiano Sanità, 07/11/2022


venerdì 4 novembre 2022
Superbonus per tutti al 90%, quoziente familiare sulle villette

Nelle coperture della manovra entra anche la «manutenzione straordinaria» del superbonus. Che dal 2023 scenderà dal 110% al 90% per i condomini, e riaprirà le porte, con la stessa percentuale, alle abitazioni unifamigliari: a patto però che siano utilizzate come prima casa da proprietari che rientrino in una soglia (ancora da fissare) di reddito, calcolata in base al quoziente famigliare. Proprio qui arriva l’altra grande novità allo studio del governo, cioè il debutto del quoziente nel sistema fiscale per misurare il reddito della famiglia, con una mossa che nei programmi del centrodestra dovrebbe allargarsi progressivamente a tutto l’impianto dell’Irpef mettendo in soffitta il contestato Isee.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 04/11/2022


giovedì 3 novembre 2022
Luce e gas: in meno di due anni la spesa per le bollette è più che triplicata

Secondo SOStariffe.it una famiglia spende 1.963 euro per la luce e 4.400 per il gas – di Serena Uccello
Oggi, rispetto ai primi mesi del 2021, una famiglia spende per quanto riguarda le bollette di luce e gas una cifra triplicata: la spesa è infatti passata da 616 a 1.963 euro per l’energia elettrica e da 1.428 a 4.400 euro per il gas. Il dato emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it che ha fotografato la crescita continua dei prezzi di luce e gas al dettaglio nel corso degli ultimi due anni.
«Per quanto riguarda l’elettricità, – segnala, infatti, l’Osservatorio – si è passati da una media di 0,07 €/kWh (kilowattora) registrata nel primo trimestre del 2021 a una media di 0,33 €/kWh nel terzo trimestre del 2022, con una punta di 0,41 €/kWh nel corso del secondo trimestre dell’anno in corso».
Ma anche restringendo «l’analisi al costo minimo dell’energia, accessibile con l’attivazione dell’offerta più vantaggiosa del momento, la crescita dei costi è evidente. In questo caso, infatti, si passa da un costo di 0,03 €/kWh (primo trimestre del 2021) a 0,26 €/kWh (terzo trimestre del 2022). Nel corso del secondo trimestre del 2022 si è registrato il picco massimo di 0,28€/kWh».

Leggi: Il Sole 24 Ore, 03/11/2022


giovedì 3 novembre 2022
Declino cognitivo. I benefici della stimolazione e dei giochi online

Le persone anziane possono riuscire ad aumentare la loro memoria di lavoro seguendo un nuovo approccio che unisce giochi terapeutici online a una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva. Lo dimostra uno studio pubblicato su Frontiers da un team di ricerca, prima firmataria è Sara Assecondi, ingegnera biomedica del CIMeC UniTrento: “Già dopo 3 giorni la capacità di memoria di lavoro era migliorata considerevolmente in tutti i partecipanti”.
E’ necessaria e fondamentale nello svolgimento delle attività di ogni giorno, perché consente alle persone di interagire con l’ambiente in modo efficace ed efficiente. Immagazzina informazioni temporanee per un utilizzo immediato come comprendere un discorso o ricordare e utilizzare un numero telefonico. Stiamo parlando della “memoria di lavoro”, che con l’invecchiamento può peggiorare, mentre nelle persone con malattia di Parkinson, demenza e in quelle che sono sopravvissute a un ictus le funzioni cognitive sono addirittura compromesse. Un piccolo studio coordinato dall’Università di Trento, pubblicato su Frontiers in Ageing Neuroscience, apre però nuove prospettive per contrastare il declino cognitivo nelle persone anziane sane che presentano scarsa capacità di memoria di lavoro.

Leggi: Quotidiano Sanità, 03/11/2022


mercoledì 2 novembre 2022
Case occupate, contributi ai proprietari

Pronto il decreto del Viminale che dà attuazione al fondo per la occupazioni abusive
Isee non superiore a 50mila euro. Divieto di accesso ai benefici per chi sia sottoposto a una misura cautelare e per i condannati per reati di particolare gravità. E contributi erogati in proporzione alla rendita catastale e alla durata dell’occupazione. Sono alcune delle regole fissate dal decreto del ministero dell’Interno che rende operativo il fondo immobili occupati. Il provvedimento, bollinato e pronto per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, è tra gli ultimi atti del Governo Draghi: la firma del ministro Daniele Franco è arrivata il 21 ottobre. Il decreto del Viminale (di concerto con Giustizia e Mef) prende le mosse dalla legge di Bilancio 2022 (legge 234/2021), che ha istituito un fondo da dieci milioni di euro per erogare contributi a favore dei proprietari di immobili residenziali non utilizzabili perché occupati abusivamente e oggetto di due reati denunciati alle autorità: violazione di domicilio e invasione di edifici.

Leggi: Il Sole 24 Ore, 02/11/2022


DALLE REGIONI:

lunedì 7 novembre 2022
Welfare, in Puglia arriva il badge per identificare i caregiver

A Bari firmata l’intesa per la campagna di sensibilizzazione “Posso prima io?”. il “badge solidale” segnalerà la priorità nell’accesso alle attività commerciali, farmacie, parafarmacie, uffici pubblici, e consentirà di poter saltare le file
Aiutare con un badge di riconoscimento i caregiver nello svolgimento delle attività quotidiane garantendo loro un tempo di permanenza inferiore in uffici pubblici, negozi e farmacie. È l’obiettivo dell’intesa firmata a Bari da Regione Puglia, Anci Puglia, Federfarma Puglia, Confcommercio Puglia, Confartigianato Imprese Puglia, Confesercenti Puglia, Legacoop Puglia, Confcooperative Puglia nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Posso prima io?”.
“Grazie alla sensibilità di tutte le parti che hanno accolto il nostro invito e firmato il protocollo – dichiara l’assessora al Welfare, Rosa Barone – si aiutano i caregiver che potrà recarsi negli uffici pubblici o nelle attività commerciali che aderiscono alla campagna di sensibilizzazione, avendo un accesso facilitato e potendo in breve tempo ritornare a casa per continuare il proprio impegno di cura delle persone che assistono, non autosufficienti”.

Leggi: Redattore Sociale, 07/11/2022


sabato 5 novembre 2022
Atc conferma la scelta di accendere i riscaldamenti sei ore al giorno e non dieci finché le temperature saranno miti

«Nessuno rimarrà al freddo». Ci tiene a precisarlo il presidente della Regione, Alberto Cirio e lo ribadisce anche l’assessore regionale con delega alla Casa, Chiara Caucino, assicurando che già da tempo è al lavoro per reperire le risorse in più che servono a saldare il conto del riscaldamento per le persone che hanno un alloggio dell’Atc e non possono pagare. Ma mentre la Regione difende la scelta dell’Agenzia territoriale per la casa di limitare a sei ore l’accensione dei termosifoni nelle case popolari, il Comune la reputa una decisione «problematica». Tanto che l’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli, ha deciso di scrivere una lettera al presidente dell’Atc Piemonte Centrale, Emilio Bolla, per chiedere di rivedere la scelta.

Leggi: La Stampa, 05/11/2022


giovedì 3 novembre 2022
Palermo. SUNIA, appello al prefetto per rinviare lo sgombero delle 41 famiglie che abitano nell’immobile confiscato di via Riccardo da Lentini

Appello del SUNIA al prefetto di Palermo in vista dello sgombero annunciato per domani nei confronti delle 41 famiglie che da una decina d’anni abitano nella via Riccardo da Lentini, in un immobile confiscato alla mafia.
Il sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari, ieri ha ricevuto nella propria sede una delegazione delle famiglie, che vivono in una condizione di grave disagio economico. La stragrande maggioranza ha figli minori. I nuclei familiari hanno occupato gli immobili abbandonati per stato di necessità.
“Chiediamo che venga disposto il rinvio dell’esecuzione e che vengano ricercate soluzioni alternative che tutelino i minori e disabili e che non si abbandonino queste famiglie senza un tetto – dichiara il segretario generale del SUNIA Palermo Zaher Darwish – Lo chiediamo nel pieno rispetto delle normative in vigore e considerato che devono ancora essere attivate tutte le strutture e le attività di supporto alle famiglie”.

Leggi: Sunia, 03/11/2022


IN AGENDA:

15 novembre: La città delle persone o la città della rendita? – il Convegno dei 10 anni di Carteinregola con le nostre richieste alla politica

10 anni di Carteinregola, 1 anno di Amministrazione Gualtieri, pochi mesi alle elezioni regionali del Lazio. Il tempo di fare un bilancio delle nostre battaglie, richieste e proposte che hanno attraversato 4 Amministrazioni di diverso colore politico della Capitale, ma anche istituzioni nazionali e regionali.
Fin dalla nostra nascita, nel dicembre 2012, con un presidio vittorioso di 4 mesi contro le delibere urbanistiche della Giunta Alemanno, abbiamo constatato che esistono due visioni della città molto diverse e per lo più incompatibili, che non coincidono con schieramenti politici,perchè sono spesso trasversali: la città che mette al centro le persone e la città piegata ai meri interessi economici.
La prima è di chi persegue in tutti i campi – a partire dall’urbanistica, che ricade direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e sui beni collettivi – la lotta alle disuguaglianze sociali e territoriali, la tutela dell’ambiente, dei beni culturali e del Paesaggio, della memoria e delle comunità, attraverso la pianificazione e la regia pubblica, con decisioni democratiche e trasparenti. La seconda è di chi pretende di lasciare sempre più mano libera all’iniziativa privata – soprattutto di alcune categorie – smontando regole a tutela dell’interesse pubblico, spesso in nome della “semplificazione” e di presunti posti di lavoro, lasciando alla legge del profitto – la legge del più forte – il compito di ridisegnare la città e il destino dei cittadini di oggi e di domani.

Leggi: Carte in regola


Convegno Nazionale OASI – 16 novembre 2022 – CET Milano – Aula Magna, via Roentgen 1

La PRESENTAZIONE NAZIONALE DEL RAPPORTO OASI 2022, Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario italiano, è un evento annuale dedicato ai policymaker nazionali e regionali, alle direzioni strategiche delle aziende sanitarie pubbliche e private, ai membri degli staff aziendali e a tutti i professionisti interessati all’innovazione nel management e nelle politiche sanitarie.
Nel 2022, il Rapporto dedica particolare attenzione alle sfide che attendono il SSN: l’implementazione del PNRR e il conseguente sistema di relazioni tra Stato, regioni e aziende; l’introduzione di nuovi modelli di servizio sul territorio (CdC, COT, OSCO); la digitalizzazione; l’innovazione nella gestione del personale e nelle principali funzioni strategiche.

Leggi: Sda Bocconi


BOLOGNA 17-19 NOVEMBRE 2022 – XXXI CONGRESSO NAZIONALE INU RASSEGNA URBANISTICA REGIONALE

Dal 17 al 19 novembre a Bologna, presso DumBo (Distretto urbano multifunzionale di Bologna), si terrà “La riforma urbanistica è una nuova legge di principi per il governo del territorio”: la tre giorni incentrata sul XXXI Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Il Congresso sarà preceduto dalla Rassegna Urbanistica Regionale dell’Emilia-Romagna, i cui lavori si svolgeranno il 17 novembre.

Leggi: Inu


Catania. Al centro delle idee

PNRR e democrazia partecipata nelle periferie di Catania. Scenari, soluzioni, proposte innovative, ascolto delle comunità: se ne discute lunedì 21 Novembre

Leggi: Sunia


XIV edizione ForumNA 23 – 24 novembre 2022 Bologna Centro Congressi Savoia Hotel

Da 14 anni è l’evento centrale per tutti gli operatori, studiosi ed esperti del settore per sviluppare, discutere e progettare le politiche per la “non autosufficienza” e gli interventi nella pratica quotidiana d’aiuto. È inoltre un momento di confronto sulle azioni di supporto e sollievo per chi si assume il pesante lavoro di cura. Convegni, workshop e formazione su:
• Best practice
• Metodologie e proposte operative di noti professionisti
• Idee e spunti al di fuori dei canali istituzionali
• Presentazione e discussione di innovazioni organizzative
• Il parere e le indicazioni degli esperti giuridico-legali e del diritto amministrativo

Leggi: Non Autosufficienza


IN EVIDENZA:

Bambini, anziani: gli errori di una pianificazione dall’alto – di Sergio Pasquinelli

Ci siamo disabituati a seguire una pianificazione nazionale che arriva direttamente sui territori, sul locale, saltando i corpi e gli enti intermedi. Nei 21 anni che ci separano dalla riforma del titolo V della Costituzione abbiamo scoperto i limiti del centralismo regionale, quando diventa autoreferenziale. E il potenziale che nasce dalla connessione tra territori diversi, punti di vista differenti. In fondo, è l’idea su cui nacque Welforum, luogo di confronto tra le Regioni, prima di diventare un sito.
Il caso del PNRR ci riporta invece a una modalità di programmare che pensavamo superata. Ma che dobbiamo gestire, pena la perdita dei fondi disponibili: casus horribilis da evitare, a costo di fare cose poco utili o poco sostenibili.
Guardiamo ai bambini, la fascia 0-6 anni (Missione 4). Il Piano Nazionale investe su questa età 3,7 miliardi di euro, una cifra ingente, ma con un problema: gran parte di queste risorse sono destinate ad investimenti (i muri) anziché alla gestione corrente (le persone), col rischio evidente di costruire servizi che non avranno le gambe per sostenersi negli anni.

Leggi: Welforum


Lo stato della disuguaglianza abitativa in Italia – Francesco di Ciò, Alice Boni

È stato recentemente pubblicato il resoconto dell’audizione della Dott.ssa Cristina Freguja, Direttrice della Direzione Centrale per le Statistiche Sociali e il welfare dell’Istat, che ha presentato al Gruppo di lavoro sulle politiche per la casa e l’emergenza abitativa, istituito pochi mesi fa presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un interessante quadro su alcune delle principali dimensioni della disuguaglianza abitativa in Italia.
Il documento si sofferma in particolare su alcune dimensioni tratte dall’“Indagine sul Reddito e le condizioni di vita” e dall’“Indagine sulle spese delle famiglie”, su cui si basano gli indicatori di povertà assoluta. Come noto ad oggi, non sono disponibili stime sedimentate sull’entità complessiva delle forme di disagio abitativo presenti in Italia e, oltretutto, come si osserva anche nel Rapporto promosso da Federcasa e curato da Nomisma (2020), non esiste una definizione condivisa del concetto di disagio abitativo. Tuttavia appare possibile, attraverso indagini come quelle qui riportate, cogliere natura e linee evolutive delle diverse forme di disagio presenti nel paese. Si tratta infatti di rilevazioni che consentono di raccogliere annualmente, a livello nazionale, informazioni sulle caratteristiche delle abitazioni di residenza delle famiglie (il titolo di godimento dell’abitazione, la tipologia, ecc), sull’adeguatezza degli spazi abitativi (strutture danneggiate, umidità, o la mancanza di spazio), sul peso degli oneri per la casa e sulle difficoltà che i cittadini incontrano per far fronte con regolarità a tali spese.

Leggi: Welforum


Persone senior e transazioni digitali: ostacoli e opportunità

La digitalizzazione, in particolare finanziaria, rappresenta un ostacolo per le persone anziane, complice la poca attenzione riservata a tale fascia di utenza da parte dei gestori dei servizi tecnologici. Il progetto FAITh nasce con il fine di sviluppare le capacità per favorire l’integrazione delle tecnologie ICT nella quotidianità dei soggetti anziani.
di Licia Boccaletti (Presidente Anziani e non solo – Società Cooperativa Sociale)
Con il termine transazioni digitali ci si riferisce a tutte quelle transazioni che avvengono senza l’utilizzo di contante o di documenti cartacei. Si includono ad esempio operazioni come acquisti online, interazioni con la pubblica amministrazione, prenotazioni e pagamenti attraverso piattaforme informatiche. Com’è facile intuire, si tratta di un utilizzo delle tecnologie ICT di cui le persone anziane potrebbero largamente beneficiare, ma che è ancora fortemente sottoutilizzato da questa fascia di popolazione, così come vi è ancora poca attenzione da parte dei gestori di servizi tecnologici allo sviluppo di un’offerta mirata a questo gruppo target.
In tale contesto si inserisce il progetto europeo Erasmus+ FAITh, nell’ambito del quale è stata condotta una ricerca finalizzata ad approfondire il rapporto tra anziani e transazioni digitali e a comprenderne ostacoli e opportunità. Nello specifico, FAITh nasce con l’obiettivo di contrastare l’esclusione digitale delle persone over 55, sviluppando le loro capacità e rafforzando la loro fiducia nell’utilizzo di internet e delle tecnologie digitali per fare transazioni online. Per fare questo, il progetto si basa su una rete di supporto che coinvolge volontari anziani, familiari, i gestori di servizi e la comunità locale per facilitare l’utilizzo e l’integrazione delle tecnologie ICT nella vita quotidiana delle persone anziane.

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Distretti. Il nuovo Medico delle cure primarie che vorremmo: di Luciano Pletti

L’attività dei Mmg (che in futuro si auspica sia chiamato Medico di Cure Primarie) si deve svolgere con modalità di lavoro d’equipe multidisciplinare, dentro e non “a latere” del Distretto, rispondendo, sul piano organizzativo e funzionale, al Direttore di un Distretto “forte” che non sarà più “controparte” o “controllore” ma “casa per buone pratiche”. Un Distretto in cui il Mmg è parte integrante fondamentale di tutto il sistema territoriale,
Durante la mia lunga carriera di Direttore di Distretto, molte volte mi sono posto la questione su come poter integrare compiutamente i MMG (ed anche i PLS e gli specialisti ambulatoriali) nelle attività del distretto, superando quella impostazione cristallizzata (sostenuta da alcune parti Sindacali di categoria) di un rapporto fra “controparti”: da un lato i MMG, nel loro status di liberi professionisti parasubordinati, e dall’altro il soggetto “pagatore”, l’Azienda Sanitaria.
Questa questione oggi è divenuta ineludibile, alla luce del PNRR, missione 6 e del correlato DM 77/2022, in cui la modalità di lavoro in team multiprofessionale, con operatività interdisciplinare, rappresenta l’espressione della Primary Health Care (PHC), cuore e anima dell’attività del distretto sociosanitario. Questo in controtendenza rispetto ai modelli formativi ed operativi attuali fondati su logiche di lavoro individuale e per categoria-

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Creare ospitalità per le famiglie anziane – di Marco Trabucchi

Nell’ampia discussione che ha riguardato l’organizzazione delle RSA e che -ne sono convinto- porterà certamente a migliorare la qualità dell’accoglienza in queste strutture, non è stato dato uno spazio adeguato al bisogno di coppie di coniugi e soprattutto alla coppia composta da un genitore e da un figlio con disabilità psichica o fisica.
Alcuni recenti episodi, che si sono presentati con un una notevole frequenza, hanno messo in luce l’assoluta solitudine e la disperazione di queste convivenze, che hanno portato a manifestazioni di violenza, talvolta da parte dei genitori verso il figlio (violenza indotti dal timore di lasciarli soli, perché ritenuti incapaci di badare a se stessi), o anche da parte dei figli nei riguardi di genitori, quando i fantasmi provocati dalla malattia psichica occupavano la mente e cancellavano ogni speranza.
Cosa è possibile fare per loro?

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Verso le Case di Comunità: discontinuità, prossimità, rigenerazione

Il Convegno nazionale “Verso le Case di Comunità: discontinuità, prossimità, rigenerazione” svoltosi presso l’Università di Parma e in collegamento streaming (video), è stato organizzato dall’AIS – Associazione Italiana di Sociologia e dal CIRS – Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale in collaborazione anche con i movimenti Prima la Comunità e 2018 Primary Health Care Il convegno ha messo a confronto progetti e proposte di costruzione delle Case della Comunità sostenuti e realizzati da movimenti per la salute (traduzione a cura di Dors), da professioni sociali e sanitarie e dalla ricerca sociale. L’obiettivo è stato di delineare un insieme di innovazioni paradigmatiche che possano orientare la sperimentazione di una nuova generazione di presidi di assistenza territoriale capaci di combinare interventi sanitari, sociali e comunitari fra loro sinergici.
È stata un’opportunità significativa di incontro che ha raccolto le migliori riflessioni e sperimentazioni a livello nazionale per conoscere più a fondo il progetto delle Case di Comunità, previste dal PNRR, ma soprattutto per focalizzare gli elementi costitutivi di queste case: ciò che dovrebbero diventare e quali valori incarnare.

Leggi: Dors


Borgo Intergenerazionale Greco

Nel Quartiere di Greco, Milano Nord in Zona, dal 2020 è attivo BIG | Borgo Intergenerazionale Greco una innovativa iniziativa di abitare sociale e collaborativo e, al contempo, un’eccezionale esperienza di condivisione tra privato e pubblico e di integrazione tra servizi dell’Amministrazione e dinamiche di quartiere. BIG è un’opportunità, una sperimentazione locale che mira a dare riposte a istanze, progettualità e problematiche di carattere cittadino in ottica di rigenerazione urbana.
BiG si caratterizza come esperienza mista di servizio socioeducativo e di abitare sociale rivolta allo sviluppo dell’autonomia relazionale per tutte le generazioni. Utilizza l’abitare come primo strumento operativo di carattere educativo e sociale. BiG promuove, facilita e sostiene reti di prossimità sociale sia come strumento del lavoro socioeducativo al suo interno, sia come obiettivo del proprio lavoro di animazione sociale più in senso lato, con e verso il resto del Borgo, con il quartiere circostante e la città intera.
Il progetto si rivolge a giovani studenti e lavoratori (con 14 alloggi dedicati per un totale di 19 persone); a genitori singoli con bambini (con 6 alloggi dedicati per un totale di 13 persone); a over 65 autonomi (con 5 ALLOGGI dedicati per un totale di 5/10 persone).

Leggi: Abitare Sociale


SEGNALAZIONI:

La nuova guida AdE sulle ristrutturazioni edilizie (Fonte Agenzia delle Entrate – Ottobre 2022)

Leggi: Sunia


 

 


 

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