Manovra: Quota 100 e Reddito di Cittadinanza. Mattarella firma il Decreto
Mattarella ha firmato il Decreto su Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, che tra qualche giorno sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo di che entrerà in vigore, per poi cominciare l’iter parlamentare per la conversione in legge (60 giorni di tempo). Lo ha annunciato su facebook il vicepremier Luigi Di Maio.
In particolare, in estrema sintesi le principali norme contenute nel decreto legge sono:
reddito di cittadinanza: può raggiungere i 780 euro al mese per un single che vive in affitto, e i 1.330 euro per un nucleo familiare composta da quattro persone maggiorenni. Per averne diritto bisogna rispettare una serie di requisiti, fra cui un Isee pari al massimo a 9mila 360 euro annui, e firmare un patto per il lavoro o, in alcuni casi un patto per l’inclusione sociale.
• Quota 100: per tre anni, dal 2019 al 2021, si può andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi.
• Pensione anticipata senza scatti aspettative di vita: il requisito resta a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Introdotta però una finestra trimestrale fra maturazione del diritto e decorrenza pensione.
• Opzione Donna: ampliata la platea alle lavoratrici nate nel 1959 e 1960. Bisogna avere almeno 35 anni di contributi, e 58 o 59 anni di età, rispettivamente per dipendenti e autonome.
• Lavoratori precoci: anche in questo caso, niente aumenti aspettative di vita fino al 2026, ma nuova finestra trimestrale. Il requisito resta quindi a 41 anni di contributi (non sale a 41 anni e cinque mesi, come precedentemente previsto).
• Ape sociale: proroga per tutto il 2019 dell’anticipo previdenziale riservato a lavoratori con almeno 63 annidi età che appartengono a una delle quattro categorie previste: disoccupati, caregiver, lavoratori con disabilità almeno al 74%, addetti a mansioni gravose.
• Riscatto laurea agevolato, che contribuisce al raggiungimento del requisito contributivo, ma non incide sul calcolo della pensione, e nuova possibilità di valorizzare fino a cinque anni di contributi non versati (pace contributiva).
• Scivolo quota 100: sostegno al reddito, a carico dei fondi bilaterali, per lavoratori che sono al massimo a tre anni dalla pensione.
• Anticipo TFS per gli statali che vanno in pensione.
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