ITALIA: ABITAZIONI PER ANZIANI IN COOPERATIVA – INDICAZIONI

Cooperativa G. Di Vittorio, Torino: alloggi sperimentali nel Contratto di Quartiere II a Borgaro Torinese (2011)
Localizzazione:
ambito al margine del centro storico di Borgaro T., già oggetto di riassetto urbanistico da parte dell’Amministrazione comunale, con al suo interno alcune aree industriali e artigianali dismesse, tra le quali la “Macchiorlatti” lungo via Lanzo, poco dopo l’ingresso nell’abitato provenendo da Torino
Committente: Comune di Borgaro Torinese
Numero e tipologia degli alloggi: 36 alloggi sperimentali
Tipologia abitativa: edificio bioclimatico dotato di spazi collettivi a servizio della residenza
Destinatari degli alloggi: anziani e fasce deboli (soggetti svantaggiati, giovani coppie e famiglie monoreddito)
Soggetti coinvolti: Comune, cooperativa di abitazione G. Di Vittorio
Servizi presenti: nuovo centro per l’infanzia e isola ecologica sperimentale
Tecnologie installate: impianti di domotica; sistemi di telesoccorso-telecontrollo
Finanziamenti: pubblici (CdQII) e privati della cooperativa e altri soggetti

Attraverso una procedura di evidenza pubblica, la cooperativa di abitazione G. Di Vittorio di Torino è stata selezionata quale soggetto attuatore del programma di edilizia sperimentale, provvedendo ad integrare con proprie risorse il completamento di una parte delle opere previste.

Il recupero e la rivitalizzazione dell’area viene attuato attraverso:

  • un intervento di riqualificazione estetica e ambientale di un complesso di edifici pubblici di proprietà del CIT, il consorzio intercomunale torinese, che prevede la chiusura di tutte le logge esistenti con la creazione di serre a guadagno solare, tramite l’inserimento di nuovi infissi;
  • la demolizione degli immobili industriali, e, al loro posto, la realizzazione delle unità abitative;
  • l’adeguamento di una parte del tessuto pedonale del centro storico ai requisiti di accessibilità e fruibilità;
  • l’adeguamento ai requisiti di sicurezza e accessibilità di una scuola materna;
  • la realizzazioni con risorse aggiuntive, pubbliche e private, di alloggi da assegnare in proprietà, spazi commerciali e di servizio, opere di urbanizzazione.

Cooperativa G. Di Vittorio, Torino, alloggi sperimentali nel Contratto di Quartiere II a Orbassano (To, 2011)
Orbassano, edificio cooperativo per anziani e altri nuclei familiariLocalizzazione: ambito contiguo alla città storica, intercluso nel nucleo urbano consolidato, caratterizzato dalla presenza di un’estesa area industriale da tempo dismessa risalente ai primi anni del ‘900, destinata alla produzione e riparazione di aerei, l’“ex Autocentro”, con alcune interessanti testimonianze di archeologia industriale
Committente: Comune di Orbassano
Numero e tipologia degli alloggi:
32 alloggi per utenze specialiTipologia abitativa: edificio bioclimatico sperimentale
Destinatari degli alloggi: anziani e fasce deboli
Soggetti coinvolti: Comune, cooperativa G. Di Vittorio e altri privati Servizi presenti: garage pertinenziali; nuovo plesso scolastico da destinare a scuola media e attrezzature sportive; laboratorio multimediali e attività espositiva in un ex essiccatoio industriale recuperato
Tecnologie installate: serre a guadagno solare; parete ventilata; impianti di domotica; pannelli fotovoltaici Finanziamenti: pubblici (CdQII) con integrazioni dei privati coinvolti

Anche in questo caso, l’Amministrazione comunale, tramite bando pubblico, ha selezionato un pool di soggetti attuatori privati, tra cui la cooperativa di abitazione, per l’attuazione del programma di edilizia sperimentale candidato al finanziamento dei CdQII, che hanno provveduto ad integrare con proprie risorse il completamento di una parte degli interventi previsti e la realizzazione di ulteriori alloggi da destinare in proprietà, di una struttura commerciale, di spazi per uffici e servizi, di una piazza e opere di urbanizzazione.

Cooperativa G. Di Vittorio, Torino: alloggi per anziani nel complesso Spina 3 – MICHELIN (2009)
Localizzazione:
Torino, via Tesso, nell’area “Spina 3” immediatamente a nord del centro storico
Committente: Cooperativa G. Di Vittorio, Torino
Numero e tipologia degli alloggi: 27 (di cui uno per il custode) riservati ad anziani, oltre i 12 in affitto per utenze speciali e i 72 per utenze ordinarie (nell’edificio a torre contiguo). Gli alloggi per anziani hanno quattro tagli dimensionali prevalenti, tra i 50 e i 65 mq, per una o due persone, e dispongono di una loggia di pertinenza, soggiorno (collegato alla loggia), 1 o 2 camere e cucina autonoma.
Tipologia abitativa: edificioin linea costituito da tre corpi scala (due destinati agli utenti anziani, il terzo alle fasce d’utenza speciale)
Destinatari degli alloggi: persone anziane e utenze speciali con problemi di disagio abitativo
Soggetti coinvolti: Comune di Torino, Cooperativa Sociale Animazione Valdocco, operatori pubblici, privati e del terzo settore, Ipermercato Coop
Servizi presenti: centro servizi polifunzionale aperto ai residenti e al quartiere.
Tecnologie installate: pannelli mobili esterni per schermare l’irraggiamento solare nelle logge a sud-ovest; sistemi di ventilazione meccanica controllata VMC; porte e finestre prive di soglia; pavimentazione antisdrucciolo; scale con differenziazione cromatica e nei materiali; accessi e percorsi segnalati per facilitare l’orientamento.
Modalità di Gestione dell’immobile e dei servizi: programma di assistenza e accompagnamento sociale attuato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Animazione Valdocco e una pluralità di operatori già impegnati sul territorio (ASL, Banca del Tempo, Circorscrizione, artigiani della zona ecc.), puntando anche sull’autogestione.

L’intervento è localizzato all’interno di una delle più importanti aree di trasformazione urbana di Torino, per più di un secolo sede di attività manifatturiere; la chiusura delle strutture produttive ha avviato una profonda e radicale riqualificazione, proposta nel PRG del 1993 e attuata a partire dal Programma di Trasformazione Urbana approvato nel 1999 che ha avviato le opere di demolizione e infrastrutturazione.
L’intervento, originariamente selezionato nell’ambito del programma ministeriale “Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000”, in seguito definanziato, è stato successivamente realizzato nell’ambito del programma abitativo collegato alle Olimpiadi Invernali del 2006 di Torino.
L’area è parte delle circoscrizioni amministrative 4 e 5, è immediatamente contigua a numerose strutture pubbliche d’interesse generale e in particolare socio-sanitario, e dispone di frequenti collegamenti con mezzi di trasporto pubblico che permettono una rapida connessione con le sedi culturali, ricreative, sociali, commerciali e amministrative del centro cittadino.

Abitcoop Liguria: housing sociale in cooperativa, il recupero di un edificio pubblico a Finale Ligure (2006)
Localizzazione: centro storico di Finale Ligure (Savona), in località Finalmarina, nei pressi della stazione ferroviaria
Committente: Comune di Finale Ligure
Numero e tipologia degli alloggi: 9 unità abitative di taglio variabile, da 47 fino a 98 mq utili; tipologia destinata agli anziani costituita da cucina–soggiorno, stanza a due letti e bagno
Tipologia abitativa: edificio pubblico recuperato, Palazzo Ruffini, in origine destinato a uffici comunali e parzialmente in disuso
Destinatari degli alloggi: fasce sociali e d’età diverse, ma in particolare persone anziane e/o disabili
Soggetti coinvolti: Comune di Finale Ligure, cooperativa di abitanti Primo Maggio ‘85 e Abitcoop Liguria
Tecnologie installate: videocitofono, rilevatore gas e fumi, regolazione delle temperatura ambiente, sistema di comunicazione con la portineria, illuminazione di emergenza, campanello di emergenza in bagno, corrimani di sostegno, pavimento antisdrucciolo, doccia a pavimento con sedile ribaltabile, sistemi di risparmio energetico
Spese mensili per l’affitto: canone medio per ciascun alloggio stabilito in euro 633,00 (2007)

L’intervento si colloca all’interno di un’iniziativa del Comune che vuole fornire una risposta al fabbisogno abitativo di case in locazione per particolari categorie di cittadini con il recupero di immobili di sua proprietà non utilizzati. Con una procedura di evidenza pubblica, il Comune ha affidato alla cooperativa Primo Maggio ’85 la gestione della ristrutturazione dell’immobile e l’assegnazione degli alloggi in affitto a canone calmierato. Il progetto prevede la riconversione del piano terzo e del sottotetto in residenze, con il recupero e la trasformazione di una porzione del palazzo.

L’iniziativa assume una particolare valenza per diversi motivi:

– si interviene nell’ambito del centro storico, dove le persone anziane possono avere facile accesso alla rete dei servizi d’interesse quotidiano;

– si realizza un intervento integrato;

– si offrono alloggi accessibili in affitto, e a prezzi calmierati, quindi fruibili anche da persone anziane con redditi da pensione;

– si sperimenta una nuova tipologia d’intervento dell’ente pubblico, che promuove il recupero del patrimonio storico attraverso una struttura del privato sociale, quale la cooperativa di abitanti, a garanzia di una riqualificazione certa del tessuto edilizio di pregio e di una gestione controllata del sistema degli affitti e delle manutenzioni;

– ogni accorgimento è stato predisposto per un intervento che tenga conto della salvaguardia dei caratteri originari.