Condominio: il Comune deve intervenire per verificare le opere interne?
In condomìnio gli attriti non mancano e le liti (purtroppo) sono all’ordine del giorno. Cosa succede se il vicino di casa effettua dei lavori? Possiamo chiedere al Comune di intervenire per verificarne la legittimità? E se l’amministrazione fa orecchie da mercante? Ai quesiti risponde il TAR Lazio con la sentenza in commento.
Il vicino denuncia l’esecuzione delle opere. Un condòmino diffida il Comune a verifica la legittimità dei lavori fatti dal vicino di casa che, a quanto pare, avrebbe demolito una parete dell’appartamento sottostante al proprio. Nonostante i solleciti, l’Amministrazione rimane inerte; a suo parere, si tratterebbe di rapporti di vicinato di natura privatistica su cui sarebbe incompetente. A questo punto il condòmino presenta ricorso al TAR lamentando l’inerzia del Comune, denunciando il silenzio inadempimento, la violazione dell’art. 27 del D.P.R. 380/2001, nonché la mancata valutazione dell’interesse pubblico.
Il punto cruciale della vicenda. Il condòmino sottolinea un punto cruciale della vicenda: l’amministrazione ha il compito di vigilare sull’attività urbanistico-edilizia e di riscontrare la presenza di abusi, anche su impulso dei privati. In realtà, a ben guardare, la situazione è ben più complessa di quanto possa apparire a prima vista.