Bando periferie. Aree dismesse, mobilità, parchi, scuole: ecco le scelte dei Comuni
Un dossier dell’Anci sintetizza le scelte progettuali delle 120 iniziative finanziate dal bando periferie con oltre 2,1 miliardi
Recupero di aree dismesse, spazi pubblici, mobilità. Ma anche parchi, scuole e sicurezza del territorio. Il quadro finanziario del piano periferie, dopo mesi di attesa, si sta finalmente completando, tra Dpcm investimenti (in discussione in Parlamento) e la delibera Cipe appena pubblicata. Gli oltre due miliardi di finanziamenti in arrivo in decine di Comuni italiani, però, non chiudono il perimetro dell’operazione. A supporto di questo plafond, infatti, ci saranno risorse private e degli enti locali che, messe insieme, porteranno gli investimenti mobilitati a quota 3,8 miliardi. Un’analisi dell’Ufficio studi dell’Anci spiega in dettaglio come saranno spese nei prossimi mesi queste risorse.
Il dossier dell’associazione spiega che l’operazione coinvolgerà 120 progetti spalmati su 445 Comuni: 348 di questi sono nelle tredici Città metropolitane coinvolte. Queste hanno, infatti, avuto la possibilità di chiedere finanziamenti con due cappelli: sia come Città metropolitana che come singolo Comune. È successo ad esempio a Roma, che ha chiesto 18 milioni come Comune e quasi 40 milioni come Città metropolitana. Ma lo stesso, con numeri molto simili, hanno fatto anche Milano, Torino, Bologna, Firenze e altri. Insomma, nelle aree metropolitane si concentreranno molte risorse.