Anziani. Solo il 2% in Rsa o assistito a domicilio. Grandi le disparità regionali

In Molise e Sicilia più del 4% assistito a casa, in Calabria e Val d’Aosta meno dell’1%. Indagine sulla continuità assistenziale di Italia Longeva agli Stati generali della assistenza a lungo termine
Nel 2018 solo il 2% degli over 65 è stato accolto in Rsa (residenzialità assistita) e solo 2,7 anziani su 100 hanno ricevuto cure a domicilio, «con incredibili divari regionali: in Molise e in Sicilia più del 4% degli anziani può contare su questi servizi, mentre in Calabria e Valle d`Aosta si stenta ad arrivare all’1%». A evidenziarlo è la prima indagine sulla continuità assistenziale, curata per Italia Longeva, Rete Nazionale di Ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva, da Davide Vetrano, geriatra della Università Cattolica del Sacro Cuore e ricercatore al Karolinska Institutet.
L`indagine è stata presentata nel corso della quarta edizione degli “Stati Generali dell`assistenza a lungo termine”, al ministero della Salute. «L’assistenza domiciliare, che in Italia cresce troppo lentamente, più lentamente di quanto crescano i cittadini che ne avrebbero bisogno – spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva – è il vero cortocircuito di una buona continuità assistenziale. Per ogni ora erogata, all’estero si arriva anche a 8-10». Quasi 1 italiano su 4 ha più di 65 anni, oltre 2 milioni superano gli 85 anni: siamo un popolo longevo, ma in molti casi gli anziani sono soggetti fragili.

Leggi: Avvenire, 05/07/2019